Amici dell'Aeroporto Galilei - rassegna stampa

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4/6/2014 AMICI DELL’AEROPORTO DI PISA Rassegna Stampa

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Rassegna stampa del 4/6/2014 a cura degli Amici dell'Aeroporto Galilei di Pisa

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4/6/2014

AMICI DELL’AEROPORTO DI PISA

Rassegna Stampa

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Il sindaco: "Andremo avanti perimpedire che il pubblico perda lamaggioranza del nostroscalo"

"Comune e Provincia procederannoseparatamente, ci sonocontraddizioni politiche pesanti"

ILARIACIUTI

ANDREMO avanti per impedire l'Opa diCorporacionAmerica», noncedeilsin-daco di Pisa, Marco Filippeschi.K

Eppure , sindaco , il giudice vi ha appenadato torto.«Non sta esattamente così. Ora siamo più

tranquilli e abbiamo tempo di ricorrere al Tar,che è l'azione principale. Avevamo fatto un ri-corso d'urgenza, il 27 maggio, quando il giornoprima la Regione aveva deliberato di vendere el'Op a sarebbe scaduta il3 giugno. Ora, la Regio-ne ha rideliberato venerdì scorso e Corporacionha prorogato l'Opa al 17 giugno».

Dunque ricorrerete al Tar?«Lo faremo con due ricorsi paralleli, Comune

e Provincia. Per impugnare il percorso tortuosodi ben 5 delibere della Regione, in neppure unmese, pervendere. Concontraddizionipolitichepesanti, con opposizioni».

La politica però è un'altra cosa dalle vielegali.«Certo. Ma i vizi degli atti coprono le incoe-

renze. La delibera regionale nella premessa di-ce di condividere ambedue i piani di sviluppo,quello pisano di Sat e quello fiorentino di Adf. E,nella conclusione, richiede un vago impegno diCorporacion arispettarelaprogrammazionere-gionale. Quando il master plan di Adf parla diuna pista di 2.400 metri a Peretola, con 120 mi-

lioni di aiuti di Stato e la pianificazione regiona-le di 2.000 metri, senza finanziamenti pubblicia uri azienda privata».

Bene , dunque dal tribunalecivilepassateal Tar?«La sentenza non smentisce il rischio di pe-

nalizzazioni per chi recede dal patto. Dice soloche il patto ammette il recesso solo in caso che sifaccia l'aggregazione Pisa-Firenze, cosa che perora è solo un insieme di studi, non un progettoapprovato».

Dunque?«Dunque la sentenza è promettente per noi,

se andremo dal cautelare al merito. Spero in rav-vedimenti, però».

Corporacion dice che il piano industriale

va fattodaPisaeFirenzeinsieme , unavol-ta conclusa l'Opa.«In un' Opa, ci deve esser un piano chiaro da

parte dell'offerente. Qui invece ci sono due ma-ster plan in contraddizione: Adf prevede una pi-stada6 milioni di passeggerieSatparladiseimi-lioni e mezzo. Realisticamente, se ci sono 6 mi-lioni di passeggeri a Peretola quelli di Pisa scen-dono a4 e gli investimenti di Sat vanno a gambeall'aria. Come ci va, e questo preoccupa il Comu-ne che ne è garante, anche il People mover checosta 70 milioni, di cui 17 di fondi Ue e il resto ri-pagato dai biglietti dei passeggeri in 33 anni».

Non potrebbero essercene 6 di qua e 6 dilà? E poi Corporacion parla di 4 , 5 milionidi passeggeri a Firenze.

IlgiudicebocdIaRegionepuò .le eazionidel( L , I

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L'IMPEGNO"Faremo due ricorsiparalleli contro 5tortuosedeliberedella Regione concontraddizionipolitiche"

LALUNGHEIIA"11 master plan di Adfparla di 2.400 metricon 120 milioni di aiutidi Stato senza fondipubblici a un'aziendaprivata"

IPASSEGGERI"1 tempi sonocambiati con la crisi, ilGalilei èfermo a4.500.000 passeggeri,Firenze a2milioni ,difficile raddoppiare"

«Calma con le stime, i tempi sono cambiaticon la crisi, il Galilei è fermo a 4.500.000 da dueanni, Firenze ne ha 2 milioni, raddoppiare misembra difficile. Quanto a Corporacion, gli attiche contano sono l'offerta strategica e il masterplan di Adf, su cui Enac deve basarsi».

Il nodo è la pista da 2.400 metri?«Credo che convenga ai pubblici conservare

la maggioranza perché si è più forti nel dareequilibrio. E' stato L'ad di Adf Fanti a dire che ilcity airport è solo una bomboniera. Si vuole pri-vatizzare Sat per impedirle di resistere alla con-correnza? E perché solo per Sat Corporacionvuole il51%, mentre per AdF fa un patto para-sociale, come si era proposto a Pisa?».

MaseCorporacionspende 15OmilionitraPisa e Firenze, perché dovrebbe affossarePisa?«Per ora compra azioni non fa investimenti. Il

privato può essere condizionato dal mercato oda pressioni politiche come l'ingordigia di Adfche vuole andare ben oltre un city airport da 4

"La pronuncia è promettenteper noi: non smentisce ilrischio di penalizzazioniper chi recede da un patto"

milioni di passeggeri, già il doppio dell'attuale».Eppure il pubblico non ha mai conclusol'aggregazione.«Siamo stati noi a volerla fare, pur mettendo

paletti. Se c'è qualcuno che ha lavorato contro èAdf che ha stravolto il Pit».

Basterebbe modificare il master plan diAdt?«Ora non più: troppe giravolte. Ora è neces-

sario un patto serio e forte che coinvolga tutti,anche il governo. E ci vuole il tempo che ci vuole,non una privatizzazione imposta con un'Opanon concordata, che non si è mai vista prima».

(i.c.)

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Opa su Adf chiusaEumekian controllail 61 % di Peretola

Corporacion detiene il 48,7% e ha stretto un patto con i PaneraiIl giudice respinge il ricorso di Pisa contro la vendita delle quoteSat della Regione. Filippeschi: "Non ci fermiamo, andiamo al Tar"

PERETOLA è nelle mani di Eurnekian . Grazie al patto di sindacatocon Panerai , l'imprenditore armeno-argentino controlla adessoil61 % delle quote della società che gestisce lo scalo fiorentino. Hadunque portato a termine la sua scalata . Nel frattempo il giudicedel tribunale di Firenze ha respinto il ricorso d'urgenza del sin-daco di Pisa, Filippeschi, che chiedevail sequestro delle azioni del-la Regione per impedire la vendita a Corporacion America, la so-cietà dello stesso Eunerkian , che sta cercando di portare a termi-ne un'opa anche sul Galilei. Alla base del ricorso, l'ipotetica vio-lazione da parte della Regione del patto parasociale di Satche nonammetterebbe recessi. Il giudice dichiara invece che la Regionepuò vendere. Ma Filippeschi non ci sta e annuncia il ricorso al Tar:«Andremo avanti per impedire che il pubblico perda la maggio-ranza sul nostro scalo». Secondo il sindaco, Comune e Provinciaprocederanno separatamente di fronte al tribunale ammini-strativo regionale : «In questa vicenda ci sono contraddizioni po-litichepesanti», aggiungeFilippeschi.Intanto inuovi sindaciren-ziani dei comuni della Piana sono piuttosto guardinghi riguardoall'ampliamento della pista di Peretola: «Aspettiamo che la Re-gione risponda ad alcune osservazioni che abbiamo avanzato».

CIUTI E POLI ALLE PAGINE II E III

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L'intenzione della compagnia èaccelerare i tempi dellasocietà unicaper concluderla entro l'anno

Corporacion gestisce nel mondo 50aerostazioni , qui da noi è interessata auna terra di grande attrattiva turistica

A FIRENZE, è fatta. Corporacion America, laso-cietà di Eduardo Eurnekian, controlla Pere-tola con ben i161%. Lo fa insieme alla Sogimdei fratelli Panerai che fanno servizio di ae-rotaxi al Vespucci. Con questa accoppiata,Corporacion, la cui Opa su Adf (la società diPeretola) scadeva ieri, va ben oltre il51 % chela società si era prefissa lanciando l'Opa ob-bligatoria dopo avere già acquistato il 33,4%dell'aeroporto di Firenze. Mentre l'Opa sulGalilei di Pisa ( di cui gli argentini possiedonoil 27,3%) resta ancora aperta fino al 17 giu-gno: in questo caso l'Opa è volontaria perchél'obbligatorietà scatta dopo il 30%. Corpora-cion detiene da sola i148,7% di Adf, arriva al61% con l'aggiunta del12, 3% di Panerai concui ha stipulato un patto di sindacato che as-sicura il voto in comune. Il che vuol dire cheCorporacion ha diritto di voto anche per laquota di azioni della Sogim.

Il conto è presto fatto: 33,4% delle azioniEurnekianle avevagiàcomprate , il 3, 5%glie-lo ha venduto l'Ente Cassa di Risparmio che,nella diversità di vedute dei suoi consiglieri,ha mantenuto il 14% approvato anche dalneo presidente Umberto Tombari. Un altro7,7% lo hanno ceduto ieri le Camere di com-merciodiFirenze e Prato, 114,1%Corporacionlo ha pescato dal flottante. In più, c'è il patto

con gli altri soci privati di Peretola , i Panerai.Per Corporacion, che nel mondo gestisce

oltre 50 aeroporti, si conclude con soddisfa-zione la prima tappa dell 'avventura toscana,una regione che Eurnekian giudica fonda-mentale dal punto di vista aeroportuale inquanto terra di grande attrattiva turistica.La società, che aveva speso già speso a Pere-tola 40 milioni e 500 mila euro per comprarele prime quote, ora spende altri 18 milioni: intutto oltre 58 milioni . Lo scopo dell'Opa, lo hasempre affermato Corporation, è accelerarela nascita della società unica Firenze-Pisa daconcludere entro l'anno. Restaperò apertalapartita con Pisa dove il patto dei soci pubblicidi Sat, guidato dal presidente sindaco di PisaFilippeschi, non ne vuole sapere dell'Opa esta muovendo battaglia contro la Regioneche intende invece vendere una parte dellesue azioni per facilitare l'aggregazione conFirenze.

La principale motivazione dei pisani è il ti-more che un'eventuale pista da 2.400 metri

a Peretola, come chiede il master plan di Adfmentre il Pit regionale prevede 2.000 metri,sia così concorrenziale con il Galiei da ri-schiare di affondarlo. Soprattutto Pisa temeche Firenze le rubi i voli low cost, Ryanair intesta. Commenta Vito Riggio, presidentedell'Enac, l'ente dell'aviazione civile pressoil ministero; «E' un timore infondato, perchécon 2.000 o 2.400 metri da Firenze si rag-giungono le stesse esatte destinazioni: tuttal'Europa, Istanbul , Mosca, magari la Libia,l'Ageria, Dubai». Epoi, continua, ilowcost da-ranno, semmai, da ora in poi altri problemi:«Il regime cambia. Ora la legge prevede chele società aeroportuali non diano più contri-buti per attrarre le compagnie se non attra-verso bandi di evidenza pubblica a cui certoRyanair non è abituata».

Altro che concorrenza di Firenze, dice Rig-gio. Comunque restalo scoglioper i pisani delmaster pian diAdf con i suoi 2 .400 metri. «C'èun'unica cosa certa - prosegue Riggio - ed èche nell'approvazione dei piani aeroportuali

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LE QUOTECorporacion detieneil 48,7%d i Adf. Arrivaoraa161%conl'aggiunta dei 12,3%di Panerai graziea unpatto di sindacato

ILDIBATTITOIn consiglio regionaleMattei del Pd dicechegli ultimi dati sullosviluppo riducono da12a 8 mIn i potenzialipasseggeri in Toscana

LA REGIONEPuò aderire all'Opa diCorporacionvendendo l'l 1,8 percento delle sue azionidi Sat. Glienerimangono il 5%

la decisione di Enac supera la programma-zione urbanistica». Dopodiché però Riggiosui metri si dimostra a questo punto possibi-lista. «Stiamo studiando - dice - Stiamo esa-minando il master plan di Peretola, sto chie-dendo ai miei tecnici, teniamo conto dellamediazione dellaRegione. Nonvogliamopre-cipitare la decisione. Vedremo. Per ora hosempre detto soltanto che, fermo restando ildiscorso delle rotte, l'unico neo dei 2.000 me-risarebbe lariduzione dipeso deivolineigior-ni caldi e dunque la riflessione da fare su uninvestimento così oneroso per un risultatocondizionato». Ma: «Non è detta l'ultima pa-rola, la discussione è aperta».

Quanto a Corporacion, ha sempre dettoche la decisione spetta a Enac e di essere piùinteressata all 'aggregazione che alla lun-ghezza dellapista. D'altraparte lo ripete Rig-gio: « Senza la società unica Pisa e Firenze nonverranno incluse dal piano nazionale degliaeroporti tra gli scali strategici nazionali. Sa-

In consiglio regionale il Pd sispacca sul passaggio dellequote Sat agli argentin i, lamozione anti cessione non passa

rebbe un'occasione sprecata, significhereb-be perdere la possibilità, tra le altre cose, diaccedere ai finanziamenti europei». Con-temporaneamente il Pd si spacca, ieri in con-siglio regionale, sulla vendita delle azioni diSat agli argentini. Comunque la mozione an-ti venditaviene bocciata con i voti di una par-te delPd e lanonpartecipazione alvoto diNcde Fi. Avevano sottoscritto la mozione del con-sigliere pisano Tognocchi anche MonicaSgherri (Fds-Verdi), Mauro Romanelli(Gruppo misto in quota Sel), e Maria LuisaChincarini (Cd).

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Il giudice "boccia" Pisala Regione può venderele sue azioni del GalileiI legali interpretano la sentenza in modo oppostoe l'assessore Marron si sfila: "Io esclusa dalle scelte"

IL GIUDICE del tribunale, Ludovico Delle Vergini,respinge il ricorso d'urgenza del sindaco di Pisa,Filippeschi, che chiedeva il sequestro delle azionidella Regione per impedirne la vendita aCorporacion America che ha lanciato l'Opa

totalitaria volontaria sul Galilei e suPeretola. Alla base del ricorso,l'ipotetica violazione da parte dellaRegione del patto parasociale di Satche non ammetterebbe recessioni. Ilgiudice, con un'ordinanza di 16

pagine, dichiara invece che la Regione può vendere:«La sua intenzione non appare costituire violazionedel patto, apparendo viceversa integrare l'ipotesi dilegittimo recesso». Il giudice, spiega l'avvocato dellaRegione, Duccio Traina, considera l'Opa volontariapari all'obbligatoria, da cui si può recedere, purchènon sia destinata a eludere i patti parasociali. Che

non ci sia fumus lo dimostra, secondo l'ordinanza,l'aumento dell'offerta dell'Opa da 13,15 a 14,22euro a azione e la difesa degli interessi economici diPisa da parte della Regione che ribadisce la pista di2.000 e non di 2.400 metri a Peretola. In più,continua Traina, l'ordinanza cita il patto che

prevede la recessione in caso di aggregazione conFirenze. Diversa l'interpretazione dell'avvocato diFilippeschi, Antonio Calamia, il quale nega

qualsiasi assimilazione delle due Opa, volontaria eobbligatoria: «Il giudice si riferisce solo al patto cheperò prevede un'aggregazione che ancora non c'è».Dunque Pisa va avanti: «Ci sono molte altre stradelegali da percorrere», annunzia Calamia. MentreFilippeschi ha nominato l'amministrativista

Francesco Satta per andare al Tar. Intantol'assessore regionale Anna Marson si sfila: «Non

sono stata coinvolta nelle scelte della giunta». (i.c. )

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Il fiato cortodel campanile

SANDRO BERTUCCELLI

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RA, se il Re non è proprionudo è molto discinto. Ladecisione delgiudice dire-

spingere il ricorso del sindaco Fi-lippeschi per impedire alla Re-gione di vendere le sue quote diSat mette Pisa in un angolo. Il go-vernatore Rossi, con una decisio-ne ispirata a pragmatismo poli-tico piuttosto che a quell'ideolo-gismo d'antan che qualcuno con-tinua a cucirgli addosso, ha fattol'unica cosa possibile per sbloc-careunavicenda chel'inerziapo-litica avevareso stucchevolmen-te lunga: tirar dentro alla faccen-da aeroporti un privato che permestiere li fa eli gestisce. Quelloarriva e investe in Vespucci e Ga-lilei 150 milioni certo del loro svi-luppo. E' difficile credere cheEurnekian scucia quella monta-gna di denaro per affossare il Ga-lilei. Qualche furbizia dei capi delVespucci sui metri della pista-si-curi dell'appoggio del premier -non ha aiutato, ma la posizionediFilippeschi è incomprensibile.L'unica possibilità di crescita perPisa èl'integrazione con Firenze:altrimenti sarà derubricazionedi entrambi gli scali. E la vittoriadel campanile avrà il fiato corto.

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E-EIFFONI, BIAGIO , FOSSI E EIAGIOLI

Renziani ma guardinghiPrato e la Pianatemono la maxi pistaSIMONA POLI

FORSE non sarebbero più disposti a fare unaguerra contro la pista come i loro predecesso-ri ma di sicuro i nuovi sindaci della Piana della"generazione Renzi" non abbassano le armi.Lo sviluppo di Peretola perlororestauna gran-de incognita che rischia di minacciare la salu-te e il futuro ambientale dell'area.

«Per Prato non ci sono alternative», dice ilquarantenne Matteo Biffoni, vicinissimo alpremier che su questo argomento ha semprepuntato dritto all'espansione di Peretola e con-tinua a farlo anche da presidente delConsiglio.«Non possiamo accettare l'allungamento del-la pista del Vespucci se le conseguenze sul-l'impatto ambientale e sulla salute dei cittadi-ni mettono a rischio la nostra città. Senza ras-sicurazioni su questo fronte non possiamoneanche discutere e, come dimostra la rela-zione del Nurv della Regione, le nostre pauresono tutt'altro che infondate. La mia opposi-zione non è immotivata, dunque, e lo sanno be-ne sia Rossi che Nardella». Doppio avverti-mento quindi dal neosindaco di Prato. Che ag-giunge: «C'è pure da considerare il costo degliinvestimentipubblici: severrannoimpegnaterisorse su questa infrastruttura, temiamo il ri-schio di un rallentamento su altri fronti, comeil potenziamento dei collegamenti ferroviari.Sarebbe digranlungapreferibileuñ ipotesial-ternativa, con il potenziamento dei collega-menti veloci e più frequenti con Pisa e la possi-bilità di fare il check in a Firenze, come acca-deva prima del 2001, per aiutare turisti e im-prenditori a muoversi con rapidità».

Siamo ancorain attesa dirisposte sulleosservazioniavanzatedalla passatagiunta

Si dice favorevole alla società unica tra Fi-renze e Pisa Sara Biagiotti, da tre giorni sinda-co di Sesto e erede della pesante opposizionefatta da Gianni Gianassi allo sviluppo di Pere-tola. «Noi siamo ancora in attesa dirisposte daparte della Regione alle osservazioni presen-tate dal Comune alPit sulle modifiche imposteal nostro piano strutturale e alla richiesta diuna valutazione sanitaria complessiva di tut-ta l'area. Per ora solo silenzio su tutto il frontepurtroppo».

Emiliano Fossi guida il Comune di Campi daun anno manonhacambiato minimamente lasua posizione critica sulla pista. «Vedo con ul-teriore preoccupazione la guerra tra Pisa e laRegione, un ennesimo conflitto tra enti in que-sta lunga vicenda. Penso che nel Pit non tuttosia da buttare, apartire dallaprosecuzione del-la tramviaverso Campi e Sesto che è la vera in-frastruttura di cui c'è bisogno nella Piana. Vi-sto però che sia la Regione che il governo han-

Il successore di Cenni: "Nonpossiamo accettare l'allungamentose non avremo rassicurazioni suimpatto ambientale e sanitario"

no unaposizione decisa e nontornano indietrocredo che ora sarebbe molto utile sederci tuttiintorno a un tavolo per parlare del futuro diquest'area , dove non potranno certo convive-re la pista lunga e il termovalorizzatore». Mes-saggio a Renzi? «Di certo c'è una nuova gene-razione che si affaccia a governare questo ter-ritorio», dice Fossi. «Dobbiamo costruire lacittà metropolitana, quindi smettiamo diguardarci in cagnesco come avveniva in pas-sato e troviamo un atteggiamento diverso epiù costruttivo . Da parte mia c'è tutta la di-sponibilità». Non sembra così flessibile Ales-sio Biagioli , sindaco Calenzano . «Due anni faavevamo avvertito Pisa che sarebbe andata afinire così , sono stati ingenui, la politica nonpuò governare l'economia e la società farà isuoiinteressi . La nostra posizione noncambia.Inserire un aeroporto al centro della futuracittà metropolitana sarebbe come mettere ungarage nel salotto di casa propria».

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Enessa la sentenza sulle quote detenute dalla Regione nella società Sat che gestisce l aeroporto di Pisa

"Nessun sequestro delle azioni"PISA --------------------- -----

Il giudice del tribunale delleImprese di Firenze ha riget-tato la richiesta avanzatadal Comune di Pisa di se-questro delle quote detenu-te dalla Regione Toscana inSat. la società di gestionedell'aeroporto di Pisa. Neigiorni scorsi il sindaco di Pi-sa Marco Filippeschi, che èanche presidente del pattoparasociale fra i soci pubbli-ci di Sat, aveva avvertito co-me la vendita delle quote daparte della regione avrebbeviolato il patto in vigore fi-no a luglio 2016.Pertanto, nel mese di mag-gio, il Comune di Pisa avevachiesto il sequestro dellaquota di Sat detenuta dallaRegione - pari al 16,9% delcapitale sociale - con l'obiet-tivo di bloccare la venditadella quota stessa da partedella Regione, interessataad aderire all'Opa lanciatasulla società.da Corpora-cion America fino all' 11,9%del capitale, riservandosiquindi una quota residuadel 5%. Un'operazione, que-sta, avanzata da Corpora-cion America ad un prezzodi 14,22 euro per azione.pur essendo stata migliora-ta rispetto ai 13,15 euro ini-ziali, resta comunque "trop-po bassa" per il Comune diPisa, che chiede anche ga-ranzie per il progetto di inte-grazione con l'aeroporto diFirenze, anch'esso oggetto

di un'analoga operazione. ta pubblica di acquisto vo- Imi hanno reso noto che laIeri, inoltre, Corporacion lontana totalitaria promos- raccomandazione e il prez-America ha stabilito di pro- sa dall'offerente per zo obiettivo sul titolo Sat so-rogare fino al 17 giugno il 7.159.198 azioni ordinarie no attualmente sotto revisio-periodo di adesione all'offer- di Sat. Gli analisti di Banca ne.

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Il contenzioso

Filippeschi non si scompone e arda al Tar"Non e stata sposati, la linea della Regione"

PISA----Nessuna resa da parte del sindaco pisano Fi-lippeschi, che ha evidenziato come il giudice"non ha affatto sposato la linea della Regio-ne Toscana e della Camera di Commercio diFirenze secondo cui le norme sul recesso daipatti parasociali in caso di Opa obbligatoriasi applicano anche all'Opa volontaria" e, perquesto motivo, ha dato appuntamento al Tare al giudice civile per la definizione del conten-zioso. Un braccio di ferro senza fine per cui ilprimo cittadino si servirà del professor Fran-cesco Satta. In una nota, Filippeschi ha riper-corso i temi della controversia e l'effetto dellasentenza. "Il provvedimento del giudice defi-nisce solo un procedimento cautelare pro-mosso dal Comune di Pisa il 27 maggio 2014per evitare la vendita delle azioni in recesso

dal patto parasociale di controll o di Sat impu-gnando la delibera della giunta regionale 26maggio, poi sostituita con altro atto dellagiunta il 30 maggio. Inoltre, le ragioni d'ur-genza per il Comune sono venute meno datoil differimento del termine dell'offerta ottenu-to da Corporacion America Italia dal 3 al 17giugno". Il sindaco attacca anche il progettodi integrazione promosso dalla Regione: "I1giudice ha ritenuto che la Regione possa ven-dere in attuazione del progetto di integrazio-ne previsto dall'accordo per valutare lafattibilità della holding firmato il 26 febbraio2013. Ha considerato tale accordo come fos-se un compiuto progetto d'integrazione. Inrealtà non sono stati definiti neanche gli studipreliminari di fattibilità, che abbiamo anzipiù volte sollecitato di rendere pubblici".

II primo cittadino è deciso a continuare nella battaglia legale

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L'AZZARDO DELL 'di PAOLO ERMINI

uale eroe riuscirà a con-vincere il sindaco Filip-peschi a cambiare strate-gia nella guerra dell'ae-

roporto? Eppure dovrebbe esseregià abbastanza chiaro a tutti (equindi anche a lui) che così Pisa vaincontro a una bruciante sconfittasu tutti i fronti, rischiando anchedi veder ridimensionato il suo pe-so specifico nell'equilibrio com-plessivo di una Toscana che nonpuò più vivere di esasperati muni-cipalismi, ameno che non si rasse-gni a un lento, inesorabile declino.

Ieri è arrivato ilno del Tribunaledelle imprese allarichiesta di seque-strare le azioni diSat (la società chegestisce il Galilei).Significa che, no-nostante l'opposi-zione del Comune,la Regione potrà vendere le suequote al magnate argentino Eur-nekian che le vuole per poi crearela holding unica degli scali di Fi-renze e di Pisa. Più in generalevuol dire che la via giudiziaria nonè percorribile, anche perché - co-me ha spiegato il giudice - è lostesso statuto di Sat a consentire lacessione di azioni se legata a unprogetto di aggregazione aeropor-tuale. Allora perché annunciareimmediatamente il ricorso al Tar,perdendo altro tempo e spenden-do altri soldi?

Ma se sul piano giuridico alla fi-ne ci guadagneranno solo gli studidegli avvocati, è sul piano politicoche Filippeschi rischia di più, pro-vocando l'isolamento della sua cit-tà da ogni altra istituzione. DallaRegione e dal governo. Trinceran-dosi dietro un rifiuto totale a pren-

OCCO

dere in esame l'avvio di un dialogosulla possibilità di arrivare prestoal varo di un unico polo aereo, ivertici pisani hanno alzato i pontelevatoi preparandosi bellicosa-mente all'assedio. Con quante pro-babilità di riuscire vincitori dallemura della città? Pochissime, anziquasi nessuna. E non per un so-pruso. Ma, più semplicemente,perché se prevalesse il no di Pisa laToscana degli aeroporti perdereb-be un'occasione unica (l'ultima) disviluppo sinergico, lo scalo di Fi-renze resterebbe del tutto super-

fluo, ma anche il Ga-lilei si avvierebbevelocemente versola retrocessione nel-la classifica naziona-le. Come sta scrittoin tutti i documentiufficiali. Qual è dun-que la posta in giocodell'azzardo di Filip-

peschi? Se si prendesse lui il piattoforse oggi farebbe bella figura da-vanti a una parte dei suoi concitta-dini, ma preparerebbe la rovinadella sua città.

Il sottosegretario alla presiden-za del Consiglio Luca Lotti ha chie-sto con buonsenso che tutti i pro-tagonisti del caso si mettano in-torno a un tavolo. L'invito è innan-zitutto per i sindaci di Firenze e diPisa e per il governatore della Re-gione, Enrico Rossi, che da temposi è fatto garante di una soluzioneimparziale. Filippeschi raccolgal'appello e in quella sede chiedache tutti sottoscrivano le richiesteche lui legittimamente farà a dife-sa degli interessi della sua città.Rinunciando a usare l'olio bollen-te.

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Aeroporto, un altro schiaffo da FirenzeIl Triti ale da il via ` era alla vendita. delle azioni Sat della Regione. Pd sempre più di ' o o Ne[ NAZIONALE

e atte pagine 4 e 5

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No áI ricorso pisano dal tribunale fiorentinoMa Filippeschi rilancia: «Andiamo a1 Tan>

Il sindaco intende bloccare la delibera della Regione per cedere le azioni SatCARTE bollate, sentenze e tribu-nali. E' senza esclusione di colpilo scontro legale tra Comune di Pi-sa e Regione per bloccare la deli-bera di vendita delle azioni Sat insuo possesso, una quota che potràfare la differenza nella scalata de-gli argentini a Sat. Come scrivia-mo più diffusamente nelle paginenazionali, il tribunale delle impre-se di Firenze ha rigettato ieri il ri-corso d'urgenza presentato dalsindaco Marco Filippeschi nellasua qualità di presidente del pattoparasociale fra i soci pubblici inSat contro la decisione della giun-ta regionale di aderire all'Opa (icui termini sono stati prolungatifino al 17 giugno).

MA L'AMMINISTRAZIONEnon molla e gioca la carta del ri-corso al Tar: «Il provvedimentodel giudice - commenta il sinda-co - definisce solo un procedi-mento cautelare promosso dal Co-mune di Pisa il 27 maggio per evi-tare la vendita delle azioni in re-cesso dal Patto parasociale di con-trollo di sat Spa impugnando ladelibera della giunta regionale 26maggio, poi sostituita con altro at-to della stessa giunta il 30 maggio.Inoltre, le ragioni d'urgenza per ilComune sono venute meno datoil differimento del terminedell'Offerta ottenuto da Corpora-cion America Italia Srl dal 3 al 17giugno».

TUTTAVIA, secondo Filippe-schi, «l'assunto più rilevante delgiudizio è che il giudice non ha af-

ORE C RUCIALI Momenti decisivi per il Galilei

Siamo forti delle nostreragioni. C'è materia perdiscutere davanti al Tar

MARCO FILIPPESCHI Sindaco di

fatto sposato la linea della Regio-ne Toscana e della Camera diCommercio di Firenze secondocui le norme sul recesso dai pattiparasociali in caso di Opa obbliga-toria si applicano anche all'Opavolontaria. E' confermato infattiche l'Opa volontaria non autoriz-za il recesso dal Patto. Il giudiceha ritenuto che la Regione possavendere in attuazione del proget-to di integrazione previstodall'Accordo per valutare lafattibilità della holding firmato il26 febbraio 2013. Ha considerato

tale Accordo come fosse un com-piuto progetto d'integrazione».

IN ALTA - prosegue il sin-daco - «non sono stati definitineanche gli studi preliminari difattibilità, che abbiamo anzi piùvolte sollecitato alla Regione direndere pubblici e che la stessanon ha ancora consegnato ai sotto-scrittori dell'Accordo. La stessaRegione ha depositato in giudiziouna memoria che attesta come ta-le Accordo «è solo un'intesa concui i soci hanno deciso di effettua-

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BATTAGLIA L. LL'amm inistrazione ha datoincarico al professor attadi rappresentarla in g iudizio

re degli studi per verificare lafattibilità e le condizioni di unaintegrazione tra le due società" e,com'è noto, ha negato, in partico-lare, l'accesso allo studio realizza-to dall'advisor Kpmg, di valuta-zione delle società AdF e Sat, pro-pedeutico al progetto d'integrazio-ne ritenendolo ancora `non condi-viso dal gruppo tecnico ' e dunquebozza per discussione soggetta a

mbiamenti '. Come si vede, lacosr siderazione dell'integrazionefai s a dal giudice è tutt'altro chech i,ara e lineare. C'è materia assaicn,,-s_sistente, dunque, per discuter-

_:- sia nel giudizio civile di meritocs... davanti al Tar».

L COMUNE di Pisa, impegna-to a impugnare la delibera dellaGiunta regionale dà un indirizzounanime del consiglio comunalee dalle indicazioni dei suoi uffici,ha così conferito al professorFrancesco Satta, avvocato e docen-te ordinario di Diritto Ammini-strativo dell'Università «La Sa-pienza» di Roma, l'incarico di af-fiancare l'Avvocatura Civica perrappresentarlo in giudizio in sededi Tar. Obiettivo: chiedere primala sospensione, poi l'annullamen-to della delibera con cui la Regio-ne vuole disfarsi di gran parte del-le proprie quote in sat e avviare laprivatizzazione del «Galilei».

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I

a il fit, poi l'accordo con EumekianE l'unico modo uscire dall'impasse»

Nocchi, segretario provinciale Pd: «Ce qualcuno clwfa finta di non vedere»di DAVID BRUSCHI

«QUI C'E un punto politico inelu-dibile, che però molti continuano anon voler vedere. Parlo dell'immi-nente privatizzazione del più im-portante aeroporto della Toscana.Domando: è mai possibile che suun argomento di tale portata si pen-si di decidere tutto in tempi strettis-simi, senza nemmeno un accennodi dibattito pubblico?». Sono passa-ti quattro giorni dal pronunciamen-to del Pd toscano e Francesco Noc-chi non è ancora riuscito a digerireil documento della direzione regio-nale, che secondo chi l'ha proposto- ad esempio Carmine Zappacosta,intervistato ieri su queste pagine -rappresenta un grosso punto a favo-

IL DO CU M E N TOC H E D IVI D E

La posizione del Pdreg ionale pone c ome datoineludibile l ' i finenteprivatizzazione del Galíleìsenza chiedere garanzie

re di Pisa nella sempre più laceran-te `guerra dei cieli'. «Macché - diceNocchi - quel documento ignoracompletamente alcuni punti crucia-li della vicenda. Ecco perché non cilascia per niente contenti». Il segre-tario provinciale dei Democraticifra parte dei 23 che hanno votatocontro quel documento (79 invecei sì) e sancito in modo ufficiale unaspaccatura che non riguarda soltan-to il Pd, ma anche i rappresentantipisani negli organismi regionalidel partito. Da una parte chi sposala linea del governatore Enrico Ros-sa, dall'altra chi sta con Filippeschie Pieroni.

Nocchi, in quel documentonon vede proprio niente di po-sitivo?

«Ma sì, ci sono alcune cose positi-

ve, come l'essere finalmente riusci-

ti a discutere del sistema aeropor-tuale toscano a livello di organismidi partito. Però ci sono questionifondamentali rimaste senza rispo-ste. E le nostre richieste di migliora-re il testo non sono state prese inconsiderazione».

Qual ritiene che sia il peccatooriginario della posizione as-sunta dalla Regione Tasca-no?

«Il porre come dato di fatto ineludi-bile l'imminente privatizzazionedel Galilei. Si tratta di un aspettodato per implicito anche dal docu-mento della direzione regionale.Che neppure sottolinea come il per-corso intrapreso per la costituzionedella holding fra Galilei e Vespuccisia stato brutalmente interrottonon per mano di Pisa, bensì di Fi-renze».

Secondo Carmine Zappaco-sta, responsabile in struttu-

del Pd toscano, lave sot-tratto al consiglio re ionalela decisione su ven ta el-le azioni Sat è però una deci-sione legittima e lineare...

«Forse sarà legittima, ma qui sia-mo di fronte a un tema di grandissi-ma rilevanza politica completamen-te sottratto alla valutazione dei con-siglieri toscani. Eppure andrebbechiarito che quando facciamo riferi-mento all'uscita della Regione To-scana da Sat, stiamo parlando diuna scelta tutta politica e assoluta-mente discrezionale».

Secondo una parte del Pd,nel vostro atteggiamento c'èuna sorta di aprioristica ostili-

verso gli imprenditori pri-vati...

«Ma quando mai? Il punto qui è unaltro: avere le giuste garanzie sulfatto che, anche dopo l'ingresso deiprivati nel Galilei, ci sia un pienorispetto delle scelte strategiche fati-cosamente elaborate fino a oggi. Ga-ranzie che oggi non ci sono».

11 Pit con la nuova pista d i Pedi duemila metri po-

trebbe essere un buon puntodì partenza?

«No perché questo era un risultatogià raggiunto al momento dell'ado-zione del Pit e non può essere mes-so sul piatto come un elemento dimediazione in vista della sua defini-tiva approvazione. Senza scordareun altro aspetto dirimente, ma finqui ignorato, rappresentato dai 120milioni di investimenti pubblici de-stinati al Vespucci, ossia a un aero-porto in mano al privati. Anche

questo mi pare un tema politicoscomparso da qualsiasi dibattito».

Servirebbe però' una propo-sta concreto da cui ripartire...

«La proposta c'è ed è piuttosto sem-plice: invertiamo l'ordine dellepriorità dettate finora dalla Regio-ne. Prima attiviamo il Pit con tuttele garanzie del caso, poi stringiamoun accordo con i soggetti pubbliciinteressati - Enac e governo in pri-ma fila - perché anche loro metta-no nero su bianco la nuova pista diPeretola da 2000 metri.Poi insieme a tutti i soci pubblicidi Sat apriamo un confronto co-struttivo con i privati interessati aentrare nel Galilei. Come si vede, ilnostro è un ragionamento consape-vole e di buon senso. Eppure, saràstrano, ma a Firenze non piace. Etutti siamo ancora qui a domandar-ci come mai...».

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LA QUOTA D I CONTROLLOI N SAT CH E C P ACIAMER ICA VUOLOTTENERE

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QUOTA DI PARTENZADEGLI ARGENTINI: L'OPACON TINUA FINO AL 17 GIUGNO

QUOTA DEL LA REGIO N EI N SAT. ROSSI VUOLE C ED EREAGLI ARG EN TINI L'l 1,9%

Bedini , Petruccie Nerini:

«Attenzione all'usodei soldi pubblici»

VANNO in trasferta FilippoBedini, coordinatore provin-ciale Fratelli d'Italia, DiegoPetrucci e Maurizio Nerini,consiglieri comunali di NoiAdesso Pisa, direttamentenella tana del lupo, a Firen-ze, dove incontrano il grup-po del partito della Meloniin Regione Toscana. Le valu-tazioni dei "pisani" sono sta-te oggetto di un attento con-fronto con i consiglieri regio-nali Giovanni Donzelli, Pao-lo Marcheschi e Marina Stac-cioli, i quali si sono impegna-ti affinché il dibattito vengaportato in Aula, dichiarando-si al contempo contrari allospreco di altri soldi pubblici,dopo aver già assistito allosperpero per il people mover.«Le priorità toscane sono al-tre - dichiara GiovanniDonzelli, capogruppo FdI inConsiglio Regionale - dallaviabilità su gomma ai collega-menti su rotaia, primo tra tut-ti il collegamento ferroviariotra S. Maria Novella e l'aero-porto di Pisa».

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Regione l'assemblea si spacca: monito della fronda Pd a RossiIL CONSIGLIO regionale respinge lamozione dei ribelli del centrosinistra (6 a 15con 2 astenuti, votazione peraltro nulla permancanza di numero legale) contro lavendita delle quote in Sat della Regione,complice la scelta di Forza Italia e Ncd dinon partecipare al voto, ma la maggioranzasi sfascia. Lo scenario tanto temuto nelcentrosinistra - quello di una frondacontro la giunta regionale sulla guerra degliaeroporti toscani - si è verificato.Disinnescato il caso dell'impossibilità di farquadrare i numeri sull'approvazione delladelibera di adesione della Regione all'Opa

su Sat, il fronte dei ribelli ha avuto la suaespressione nella mozione presentata nellaseduta di ieri in consiglio regionale.

IL TESTO chiedeva di impegnare «la giun-ta regionale a recedere dall'intenzione divendite della quota azionaria della societàSat, a ritirare la delibera n.434 del 26maggio 2014, evitando un inutile quantodannoso confronto nelle aule giudiziarie; amantenere gli impegni presi con l'adesioneal patto di sindaco, a rispettare gli impegnipresi nei programmi sottoscritti che hannoportato allo studio realizzato da Kpmg e a

riprendere il dialogo sulla costituzione dellaholding quale strumento per procedereall'integrazione aeroportuale». La primafirma è del democrato pisano Pier PaoloTognocchi, poi Monica Sgherri(Fds-Verdi), Mauro Romanelli (Misto-Sel) ela pisana Maria Luisa Chincarini (CentroDemocratico). La fronda dei sei consiglierinon ha il potere di fermare l'Opa, ma ha ilchiaro intento di lanciare un messaggiopolitico al governatore, Enrico Rossi:«Chiediamo una marcia indietro dellaRegione - ha detto in aula TognocchiAvrei preferito che la questione fossearrivata per la via maestra e non rientrassedalla finestra con una mozione. Credo chesia importante una discussione su questo

tema. E importantissimo per la Toscana.Parto da un assunto, con l'adozione del Pitun equilibrio difficile e sofferto che la pistafiorentina si fermasse a 2.000 metri e chenon ci fosse finanziamento pubblico,trattandosi di una società privata. Unoscenario mutato con l'apertura ad untracciato da 2.400 metri per la nuova pistadell'aeroporto di Peretola, prefigurato daEnac e con un contributo pubblico dialmeno 120 milioni di euro».

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Aeroporto, nuova battaglia in tribunaleII Comune ricorre ancora al Tar. Fontanelli: «Guardate cosa succede tra Etihad e Alitalia»

/ PISA

Mentre il tribunale di Firenze di-ce no al sequestro delle azioniSat in mano alla Regione (respin-to il ricorso del Comune), il sin-daco Filippeschi apre un altrofronte legale con un ricorso alTar per chiedere l'annullamen-to della delibera con cui la giun-ta regionale dichiara l'intenzio-ne di cedere a Corporacion Ame-rica. Intanto, in nuovo interven-to il deputato Paolo Fontanelli(Pd) invita a guardare a cosa stasuccedendo «con il salvataggiodiAlitalia attraverso l'ingresso diEtihad» che «potrebbe aprirescenari completamente diverseanche nella vicenda aeroportua-le toscana». Le garanzie chiesteda Etihad e condivise dal gover-no, scrive Fontanelli, «riguarda-no l'utilizzazione piena e senzavincoli di Linate e un piano disviluppo che incrementi forte-mente processi di concentrazio-ne dei flussi verso Fiumicino eMalpensa attraverso collega-menti diretti con la linea dell'al-ta velocità». Ciò significa, secon-do il parlamentare, «collegare di-rettamente Firenze con Fiumici-no con poco più di un'ora di tre-no: progetto già ipotizzato dalleferrovie». E allora, si chiede Fon-tanelli, «è pensabile e giusto im-maginare di poter investire

un'enorme quantità di risorse econsumare nuovo territorio insituazioni incerte e difficili, co-me avverrebbe di fatto con la co-struzione di un "nuovo aeropor-to" a Firenze, quando si prospet-tano soluzioni più razionali e si-cure?». Inoltre, la richiesta disfruttare Linate senza vincoli di-mostra che «quando c'è uno sca-lo equivalente vicino alla cittàcapoluogo, che ha la maggioreattrazione, il mercato e le com-pagnie si orientano in quella di-rezione» nonostante che «la so-cietà di gestione sia unica, la

Sea. Se a Firenze si fa una pistapotenzialmente concorrenzialecon Pisa il traffico si sposteràinevitabilmente, in grande misu-ra, in quella direzione. Denun-ciare tutto questo non è campa-nilismo, ma una visione più na-zionale che localistica, al contra-

rio di ciò che finora ci ha spiega-to il viceministro fiorentino Nen-cini».Garzella (Fi-Pdl). «La perdita delricorso testimonia ancor più co-me tutto dipenda da una sceltadel Pd che ha deciso di investiresu una pista alternativa a quellapisana tralasciando investimen-ti sulle infrastrutture esistentiche avrebbero migliorato il tra-sporto pubblico in Toscana»,commenta Giovanni Garzella,capogruppo di Forza Italia-Pdl.«Immaginate come si sarebbe ri-solta la problematica delle codedal mare se la Regione avesse in-vestito su una metropolitana leg-gera sul tracciato del vecchiotrammino».Fratelli d'Italia-Noi adesso Pisa.«La vicenda della vendita dellequote della Regione deve avereanche una valutazione politica,per questo il gruppo di Fratellid'Italia chiederà che il dibattitosul futuro del polo aeroportualetoscano approdi in aula». Si leg-ge in una nota di Filippo Redini(coordinatore provinciale di Fra-telli d'Italia di Pisa) dopo un in-contro avuto insieme a MaurizioNerini e Diego Petrucci (Noiadesso Pisa) con il gruppo di Fra-telli d'Italia in Regione Toscana.

ALTRI SERVIZI A PAG. 2

Una manifestazione per l'aeroporto

il presidio dei sindacati va ancora avanti

il presidio di Cgil, Cisl ed Uil all'aeroportoGalilei non saràsmantellato, ma andrà avanti (almeno) fino a sabato. Lo hannodeciso i vertici dei tre sindacati. Intorno al gazebo allestito sul latopartenze e ai cartelli che - in inglese - denunciano " il Galilei non sisvende", anche ieri mattina i sindacalisti hanno incrociato e si sonointrattenuti con decine di passeggeri . Molti hanno firmato lacartolina da inviare al governatore Enrico Rossi in cui si chiede ilrispetto dei Pit. L'obiettivo : arrivare a 10mila cartoline. Intantoormai tutti i dipendenti aeroportuali , dicono i sindacati, stannoindossando un braccialetto rosso, «divenuto l'icona di uno stato dipreoccupazione per le sorti dello scalo pisano». Utilizzati almenoduecento metri di corda. Nella sede della Cisl il braccialetto è statoindossato anche dai sindacalisti delle altre categorie e venerdì saràconsegnato a tutti coloro che parteciperanno al consiglio generaleconvocato al polo tecnologico di Navacchio.

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I braccialettorosso diventa

unIconaBoom d i firmeper le li

FUROREGGIA ilbraccialetto rosso, simbolodella battaglia dei sindacatiper salvare l'aeroporto pisanodalla scalata dei privati diCorporacion America. Tutti idipendenti dell'aeroportostanno indossando ilbraccialetto, che ora èsimbolo e icona di uno statodi preoccupazione moltosentito. Per confezionarli edistribuirli sono statiimpiegati sinora più diduecento metri di cordarossa. Il braccialetto saràconsegnato, venerdì, a tuttiquelli che parteciperanno alconsiglio generale della Cislconvocato al PoloTecnologico di Navacchio.Non si ferma frattanto lamobilitazione di Cisl, Cgil eUil che hanno installato unpresidio intorno al Galilei,dove con cartelli in italiano einglese denunciano: «IlGalilei non si svende».Sempre qui si possonofirmare le cartoline chesaranno inviate algovernatore Rossi e in cui sichiede il rispetto del Pit.L'obiettivo è arrivare adiecimila.

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L IL VICEMINISTRO AI MICROFONI DI PUNTO RADIO: «DIVERSAMENTE SAREBBE BUTTARE UN'OPPORTUNITA'a,

E Nencini getta benzina S :«un bene la ia ua 240015 . metn»NON CAMBIA idea il vicemini-stro Riccardo Nencini che dai mi-crofoni di Puntoradio ieri matti-na rilancia la possibilità della pi-sta di 2400 metri: «Quando sonoarrivato ho trovato una disponibi-lità del ministero e di Enac a valu-tare l'aumento fino a 2400 metri.Questo è lo stato dell'arte e io nonla penso diversamente, sarebbe co-me buttare via un'opzione di svi-luppo. Ricordiamoci comunqueche la decisione finale per il poten-ziamento aeroportuale spetta adEnac». E di fronte alla domandadel conduttore Massimo Marini«Con quali soldi verrà fatto tale al-lungamento della pista?» rispon-de: «A me risulta che ci sarà un in-vestimento del privato ed è unacosa che non deve interessare ilMinistero. I denari pubblici di

cui si parla tanto, già reperiti dalsottosegretario Erasmo D'Ange-lis durante il governo Letta, ri-guardano opere collaterali relati-ve al potenziamento di Peretola».

«I DUE aeroporti - continuaNencini - sono stati inseriti in for-ma accoppiata nel livello strategi-co nazionale, la decisione risalead anni fa. Il traffico aereo tosca-no nei prossimi anni viene stima-to intorno ai 12 milioni di passeg-geri. Pisa è un aeroporto statalema con vincoli militari e come ta-le non può andare oltre i sei milio-ni, per motivi di sicurezza. Firen-ze, invece, può essere sviluppatosinergicamente, per arrivare al tet-to previsto per il potenziamentotoscano». Infine aggiunge: «Cono-sco la sensibilità istituzionale diRossi: la questione verrà portatain consiglio regionale».

NEL CORSO della stessa tra-smissione è intervenuto ancheElio Lannutti, presidente Adu-sbef: «In questa operazione po-trebbe esserci una lesione degli in-teressi pubblici a favore dei priva-ti. Noi abbiamo presentato il fasci-colo alla Corte dei Conti, l'organi-smo competente che ha già comin-ciato la sua valutazione».In chiusura è stato chiamato incausa Carmine Zappacolta, re-sponsabile settore infrastrutturedel Pd regionale (intervistato sul-la Nazione di ieri) che, attaccatoda più parti, ha detto: «E' unaguerra fratricida. Io farò di tuttoperché tutti si siedano a un tavoloper lo sviluppo del sistema aero-portuale. Mi chiedo perché lo stes-so Paolo Fontanelli, uno dei piùpotenti parlamentari a Roma, egli altri deputati pisani non agisca-no politicamente per trovare le so-luzioni. La sensazione che ho avu-to io è che l'atteggiamento delpubblico sia stato: "si si farà, nonfacendolo mai". Se ci fosse stata lavolontà, la Sat di Pisa avrebbe po-tuto fare, in tempi non sospetti,un'Opa su Adf, gestita tutta dalpubblico».

Elisa Bani

CarmineZappaco-sta, resp.infrastrut-ture Pdregionale

IAdusbef alla Corte dei ContiFibrillazione nel Pd:Zappacosta contro Fontanella