Galileo Galilei 5

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Galileo Galilei nasce a Pisa il 15 febbraio 1564 e muore ad Arcetri l’8 gennaio 1642 . È stato un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, uno dei più grandi scienziati

dell'epoca moderna.

Il suo nome è associato a importanti contributi in dinamica e in astronomia, fra cui il perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche.

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•Meccanica: moto dei gravi, principio di inerzia, isocronismo del pendolo, resistenza dei materiali

•Ottica: cannocchiale, microscopio

•Astronomia: studio delle stelle e dei corpi del Sistema Solare

•Filosofia: metodo scientifico, cosmologia

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Caduta dei gravi

Aristotele credeva che più un corpo é pesante, tanto più cade velocemente. Per secoli nessuno osò contraddire questa legge, perché l’aveva detta il grandissimo Aristotele. (ipse dixit).

Ma Galileo non fu affatto di questo parere e annunciò che, secondo lui, Aristotele si sbagliava di grosso. Fu uno scandalo per i sapienti dell’epoca, ma Galileo dimostrò senza fatica le sue idee.

Una mattina salì sulla Torre di Pisa e lasciò cadere nello stesso istante due sfere, una da una libbra e l’altra da cento. Esse toccarono il suolo contemporaneamente e fu così dimostrato che due corpi di peso diverso cadono con uguale velocità.

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Leggi del pendolo

Si narra che Galileo, ascoltando la Messa nel Duomo di Pisa, fosse distratto dalle oscillazioni di una delle grosse lampade. Nel 1583 formulò le leggi dell’isocronismo dei movimenti del pendolo.

Galileo osservò che tutti i pendoli della stessa lunghezza hanno oscillazioni di uguale durata, indipendentemente dalla loro ampiezza e dal materiale di cui sono fatti: le oscillazioni del pendolo sono, cioè, isocrone.

L’olandese Christian Huygens nel 1673 costruì il primo orologio a pendolo basandosi sulle leggi descritte da Galileo.

Ancora oggi tutti gli orologi meccanici si basano su questo principio.

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Ottica

Galileo fu tra i primi a utilizzare il telescopio per osservare il cielo.

Egli perfezionò il cannocchiale inventato in Olanda nel 1604 da Jannsen Zacharias, e con gli ottimi telescopi da lui stesso costruiti effettuò numerose scoperte.

Successivamente, intorno al 1624, adattò lo schema ottico del cannocchiale e costruì il primo microscopio.

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Astronomia: la Luna

Una delle prime scoperte astronomiche di Galileo fu la vera natura delle macchie lunari.

Egli scoprì che si trattava dell’ombra proiettata da montagne, delle quali calcolò anche l’altezza.

Con ciò Galileo contraddisse le affermazioni di Aristotele, secondo il quale i corpi celesti dovevano essere, per loro natura, lisci ed immacolati.

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Astronomia: i satelliti di GioveEffettuando delle osservazioni del pianeta Giove, notò che veniva eclissato da alcuni puntolini. Con successive osservazioni ebbe la conferma che si trattava di corpi orbitanti intorno al pianeta, cioè di satelliti.

Diede a questi quattro satelliti i nomi di quattro amanti di Zeus nella mitologia greca (Io, Europa, Ganimede e Callisto) e dedicò la scoperta al Granduca di Toscana (Stelle Medicee).

Ancora oggi questi satelliti sono noti come Satelliti Galileiani.

Anche questa osservazione contrastava con Aristotele, per-ché questi, e successivamente Tolomeo, aveva decretato che solo la Terra potesse essere centro di moti celesti.

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Astronomia: la Via Lattea

Grazie al potere di risoluzione dei suoi telescopi, Galileo studiò diverse costellazioni scoprendo in esse molte stelle di bassa luminosità, che non potevano essere viste a occhio nudo.

Analogamente, poté verificare che la Via Lattea è un insieme di stelle, numerose e piccole (cioè lontane da noi).

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Astronomia: il Sidereus Nuncius

Galileo pubblicò nel 1610 un saggio, il Sidereus Nuncius (il messaggero delle stelle), nel quale raccolse tutte queste osservazioni e scoperte.

La pubblicazione del libro destò scalpore nel mondo accademico, perché andava contro tutte le certezze di allora.

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Astronomia: le macchie solari

Osservando il Sole, notò per primo la presenza delle macchie solari.

Poiché le macchie sembrava-no spostarsi, intuì che anche il sole ruota su se stesso.

Entrambe queste osservazioni erano contrarie alla tradizione aristotelica.

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Astronomia: le fasi di Venere

Osservando Venere, notò per primo che anche questo pianeta presenta fasi simili a quelle lunari, e quindi anch’esso ruota intorno al Sole.

Di questa scoperta, e delle macchie solari, scrisse a Keplero, in alcune lettere nelle quali appare per la prima volta la sua pubblica adesione alle teorie copernicane.

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Astronomia: le altre opere

1623: Il Saggiatore.

Galileo torna ad esporre tutte le sue scoperte astronomiche e ripercorre la storia dell’invenzione del cannocchiale.

1632: Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

Una delle opere maggiori di Galileo, in forma di dialogo fra tre persone: espone le due teorie (tolemaica e copernicana) sulla costituzione dell’universo

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Conseguenze

Le conseguenze degli scritti di argomento astronomico di Galileo non furono buone per lui.

Le sue teorie cosmologiche erano così innovative che egli venne accusato di eresia, processato dalla Santa Inquisizione e condannato a morte.

Ormai vecchio e cieco, per salvarsi fu costretto a rinnegare le sue teorie davanti al Papa, ma si racconta che, rialzandosi, mormorasse le famose parole “…Eppur si muove…”

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Importanza dell’opera di Galileo

Tutte le scoperte di Galileo hanno dimostrato la loro validità nel corso dei secoli, e l’importanza del suo pensiero è sempre stata riconosciuta dagli scienziati che sono venuti dopo di lui, sebbene solo recentemente Papa Benedetto XVI lo abbia ufficialmente riabilitato dall’accusa di eresia.

Ma il contributo più importante di Galileo alla scienza e stato probabilmente l’aver indicato agli scienziati l’importanza di verificare le proprie ipotesi mediante la sperimentazione (metodo scientifico)

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Grazie per l’attenzione

Francesca Carolina Bracchi

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Fonti iconografiche:

- Internet (www.Wikipedia.it www.liberliber.it)

- Banca d’Italia