Istituto Tecnico Industriale Galileo Galilei Livorno Cyberbullismo.
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Istituto Tecnico IndustrialeIstituto Tecnico IndustrialeGalileo GalileiGalileo GalileiLivornoLivorno
Cyberbullismo
Definizione
Uno studente è oggetto di azioni di bullismo
quando viene esposto, ripetutamente nel
corso del tempo, alle azioni offensive
messe in atto da parte di uno o di più
compagni.” (OLWEUS)
Il bullismo è un abuso di potere. Per essere definito tale devono esistere tre
fattori:
• L’intenzionalità: il comportamento aggressivo viene messo in atto volontariamente e consapevolmente
• La sistematicità: il comportamento aggressivo viene messo in atto
più volte e si ripete quindi nel tempo
• L’asimmetria di potere: tra le parti coinvolte (il bullo e la vittima)
c’è una differenza di potere, dovuta alla forza fisica, all’età o alla
numerosità quando le aggressioni sono di gruppo. La vittima, in
ogni caso, ha difficoltà a difendersi e sperimenta un forte senso di
impotenza.
Bullismo diretto: comportamenti che utilizzano la forza fisica
per nuocere all’altro. In questa categoria sono presenti
comportamenti come picchiare, spingere, fare cadere, ecc.
Bullismo verbale: comportamenti che utilizzano la parola per
arrecare danno alla vittima. Ad esempio le minacce, gli insulti,
le offese, le prese in giro insistenti e reiterate
Bullismo indiretto: comportamenti non direttamente rivolti alla
vittima ma che la danneggiano nell’ambito della relazione con
gli altri. Sono comportamenti spesso poco visibili che portano
all’esclusione e all’isolamento della vittima attraverso la
diffusione di pettegolezzi e dicerie, l’ostracismo e il rifiuto di
esaudire le sue richieste
Tipi di bullismo
Il bullismo al maschile e al femminile
Il bullismo è un fenomeno che riguarda sia i maschi che le femmine; si esprime però in modi differenti nei due casi.
I maschi mettono in atto prevalentemente prepotenze di tipo
diretto, con aggressioni per lo più fisiche ma anche verbali.
Tali comportamenti sono compiuti nei confronti sia dei maschi
che delle femmine.
Le femmine, invece, tipicamente utilizzano in genere
modalità indirette di prevaricazione e le rivolgono
prevalentemente verso altre femmine es. la manipolazione e
l'alterazione dei rapporti di amicizia (per es. riuscire ad
allontanare una ragazza dalla sua migliore amica).
Il termine “cyberbullismo” indica le azioni
aggressive ed intenzionali, eseguite
persistentemente attraverso strumenti
elettronici (sms, mms, foto, video clip, e-mail,
chat rooms, istant messaging, siti web,
chiamate telefoniche), da una persona singola o
da un gruppo, con il deliberato obiettivo di far
male o danneggiare un coetaneo che non può
facilmente difendersi.
Differenze tra cyberbullismo e bullismo (Pisano, Saturno 2008)
Caratteristiche del
CYBERBULLISMO
Possono essere coinvolti
ragazzi ed adulti di tutto il
mondo.
Chiunque, anche chi è vittima
nella vita reale o ha un basso
potere sociale, può diventare
un cyberbullo.
Caratteristiche del
BULLISMO
Sono coinvolti solo gli studenti
della classe e/o dell’Istituto.
Generalmente solo il bullo, il
gregario e il bullo-vittima
compiono prepotenze
I cyberbulli possono essere anonimi o fingersi anonimi in modo che la persona non sa con chi sta interagendo.
Il materiale cyberbullistico
può essere diffuso in tutto il
mondo
Le comunicazioni online
possono essere
particolarmente sadiche.
I bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima.
Le azioni bullistiche vengono
raccontate ad altri studenti
della scuola in cui sono
avvenuti i fatti o ad amici
frequentanti altre scuole
limitrofe.
Il bullismo raramente raggiunge
forme di sadismo se non
quando evolve nella
criminalità minorile.
Le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24.
Alta Disinibizione: i
cyberbulli tendono a fare
online ciò che non farebbero
nella vita reale.
La percezione di
invisibilità da parte del
cyberbullo: “Tu non puoi
vedere me!”
Mancanza di feedback
tangibili sul proprio
comportamento, “Io non
posso vedere te”!
Le azioni bullistiche avvengono durante l’orario scolastico .
Media Disinibizione
sollecitata dalle dinamiche
del gruppo classe.
Il bisogno del bullo di dominare
nelle relazioni interpersonali,
rendendosi visibile.
Presenza di feedback
tangibili da parte della
vittima ai quali il bullo non
presta attenzione.
Insufficiente consapevolezza degli effetti delle proprie azioni.
Depersonalizzazione:
le conseguenze delle proprie
azioni vengono ascritte alle
“personas” o “avatars”
create.
Consapevolezza ma fredda cognizione.
Deresponsabilizzazione:
“Stiamo scherzando”,
“Non è colpa mia”.
Tipologie del cyberbullismoE’ possibile riconoscere diverse tipologie di cyberbullismo:
• flaming: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio
violento e volgare; spesso durante la partecipazione alle chat
(soprattutto le ragazze) e ai videogiochi interattivi (soprattutto i
ragazzi), moltissimi ragazzi si “divertono”, insultandosi
reciprocamente.
• harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di
messaggi offensivi; accanto ad e-mail, sms, mms offensivi,
pubblicazioni moleste su Blog, le telefonate mute rappresentano
sicuramente la forma di molestia più utilizzata dai cyberbulli,
soprattutto nei confronti delle donne.
cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono
esplicite minacce fisiche, al punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità;
denigrazione: pubblicazione all’interno di comunità
virtuali quali mud, forum di discussione, messaggistica
immediata, newsgroup, blog o siti Internet di “pettegolezzi” e
commenti crudeli, calunniosi, offensivi, denigratori al fine di
danneggiare la reputazione della vittima;
outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte
all’interno di un ambiente privato – creando un clima di fiducia
e poi inserite integralmente in un blog pubblico senza alcuna
autorizzazione dell’interessato
impersonificazione: insinuazione all’interno
dell’account di un’altra persona con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi, che screditino la vittima;
esclusione: estromissione intenzionale di una persona da
un gruppo online (“lista di amici”), da una chat, da un game
interattivo o da altri ambienti protetti da password. Spesso gli
studenti per indicare questa prepotenza utilizzano il termine
“bannare”.
Consigli: cosa fare
Rispetta sempre gli altri
Quando invii un messaggio a qualcuno non puoi vedere l’impatto
che le tue parole o immagini hanno sull’altra persona. Per questo
motivo è importante mostrare rispetto per le persone e prestare
massima attenzione alle comunicazioni (e-mail, sms, mms, etc)
che vuoi inviare.
Prima di inviare o pubblicare su un BLOG la fotografia di qualcuno,
chiedi sempre il permesso
Pensa prima di spedireRicordati che tutto ciò che invii su internet diviene pubblico e
rimane per SEMPRE.
SEI veramente sicuro di volere che i tuoi docenti o gli amici dei
tuoi genitori vedano le tue foto o leggano i tuoi commenti?
Tratta la password come il tuo spazzolino da
denti!Non comunicare mai a nessuno la tua password e cambiala
frequentemente, usando numeri, lettere e caratteri speciali
Blocca i BulliMolti Blog e siti social network ti permettono di segnalare i
cyberbulli. Contribuisci a rendere internet un posto sicuro!.
Non rispondere alle offese ed agli insultiChe tu risponda ai messaggi offensivi è ciò che i bulli vogliono.
Conserva le comunicazioni offensiveRegistra file, video, foto offensivi. Ti potrebbero essere utili per
dimostrare quanto ti è accaduto.
Dai il tuo indirizzo e-mail solo agli amici
fidati.
Ricordati che le prepotenze digitali
possono determinare serie conseguenze
sul piano
penale e/o civile; anche i tuoi genitori,
finché sei minorenne, potrebbero essere
considerati responsabili dei tuoi
comportamenti ed essere sanzionati.
Ecco alcuni casi in cui è necessario segnalare all’Autorità Giudiziaria
:
• l’indebita raccolta, la rivelazione e la diffusione di immagini
attinenti alla vita privata che si svolgono in abitazioni altrui o in
altri luoghi di privata dimora (art. 615 bis codice penale);
• il reato di ingiurie, in caso di particolari messaggi inviati per
offendere l’onore o il decoro del destinatario (art. 594 codice
penale);
• le pubblicazioni oscene (art. 528 codice penale);
• la tutela dei minori riguardo al materiale pornografico (art.
600-ter codice penale; legge 3 agosto 1998, n. 269)
ILLECITI PENALI
Se l'autore del reato è un minorenne la competenza è
del Tribunale per i minorenni e procede la Procura della
Repubblica presso tale Tribunale.
Se l'autore è maggiorenne la competenza è del
Tribunale ordinario e procede la Procura della
Repubblica presso tale Tribunale.
Il processo civile può portare ad una condanna e al risarcimento
del danno (quasi sempre, pagare una somma di denaro)
patrimoniale, morale (solo in caso di reato, per la sofferenza di
natura morale procurata dall'illecito), biologico (danno alla
salute).
Si comincia a riconoscere, inoltre, anche il danno esistenziale
(danno in sé, perché è stato violato un diritto della persona,
generalmente attinente alle relazioni personali).
Non è escluso che i genitori di un minorenne autore di reato
rispondano a loro volta per il reato, punibile o meno, commesso
dal figlio.
Aspetti Civili
– Link utili Campagna nazionale contro il bullismowww.smontailbullo.it
Sito del Ministero della Pubblica Istruzione dedicato agli studenti http://iostudio.pubblica.istruzione.it
Il bullismo, a cura della Polizia di Statowww.poliziadistato.it
Telefono azzurrowww.azzurro.it
Meglio amici che bulli, a cura del Moigewww.meglioamicichebulli.it
Associazione SOS bullismowww.bullismo.com
Il bullismo, a cura dell'Informagiovani d’Italiawww.informagiovani-italia.com/bullismo.htm
Stop al bullismowww.stopalbullismo.it
Bullismo.itwww.bullismo.it
Info Bullismowww.bullismo.info
Bullismo elettronicowww.cyberbullismo.com