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LA FILIERA OVICAPRINA IN SARDEGNA ASPETTI STRUTTURALI E DATI CONGIUNTURALI GENNAIO 2012

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LA FILIERA OVICAPRINA IN SARDEGNA

ASPETTI STRUTTURALI E DATI CONGIUNTURALI

GENNAIO 2012

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Redazione curata dall’ufficio dell’Osservatorio della filiera ovicaprina

Agenzia LAORE Sardegna

Dipartimento Produzioni Zootecniche

Servizio Produzioni Zootecniche

tel. 070-6026.2046

www.sardegna agricoltura.it

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Questa edizione che offre, rispetto alla precedente, alcuni approfondimenti sugli aspetti

strutturali e congiunturali della filiera ovicaprina in Sardegna, viene proposta attraverso la

presentazione di oltre 110 elaborati grafici accompagnati soltanto da una breve descrizione del

contenuto e dalla citazione delle fonti.. L’elaborato comprende diverse sezioni che riguardano

aspetti strutturali e demografici regionali, la geografia mondiale, europea e nazionale delle

produzioni di latte in relazione alle produzioni regionali e, in ultimo, i bollettini ISMEA sulle

congiunture di mercato.

In linea con le scelte adottate nella precedente edizione del settembre 2011, l’esposizione resta

volutamente improntata ad una sostanziale assenza di commenti e interpretazioni.

Il fondamento di questo atteggiamento risiede nella convinzione che la complessità della materia

e dei fenomeni che ne determinano le dinamiche, richiedano una lettura multidisciplinare; la stessa

che evidentemente ha ispirato il legislatore nel prevedere la costituzione di un comitato d’indirizzo

che operi a supporto dell’ufficio dell’Osservatorio dell’Agenzia Laore con funzioni di supervisione e

consultazione tecnico scientifica1.

Sebastiano Piredda

Direttore del Dipartimento

per le Produzioni Zootecniche

1 La composizione e le modalità di funzionamento dell'Osservatorio sono definite con la deliberazione n. 33/45 del 10 agosto 2011

prevedono che a supporto dell’ufficio dell’Osservatorio dell’Agenzia Laore, un “comitato d’indirizzo, supervisione e consultazione tecnico scientifica” caratterizzato dalla seguente composizione:

Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale o suo delegato, con funzioni di Presidente;

Direttore generale dell’Agenzia LAORE Sardegna o suo delegato;

Direttore generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale o un suo delegato;

Direttore generale dell’Assessorato della Sanità o un suo delegato;

Quattro rappresentanti delle OO.PP.AA (Coldiretti, CIA, Confagricoltura e Copagri);

Un esperto designato dall’ISTAT;

Un esperto designato da ISMEA;

Un esperto designato da INEA.

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SOMMARIO

ASPETTI STRUTTURALI DEL COMPARTO OVI-CAPRINO IN SARDEGNA ................................................. 1

ASPETTI DI STRUTTURA DEMOGRAFICA DEL COMPARTO ............................................................... 11

IL LATTE OVINO - GEOGRAFIA DELLA PRODUZIONE ........................................................................ 17

IL MERCATO .............................................................................................................................. 35

ERRATA CORRIGE ...................................................................................................................... 57

ALLEGATO: BOLLETTINO CONGIUNTURALE ISMEA ....................................................................... 61

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Ufficio dell’Osservatorio della filiera ovicaprina - Agenzia Laore Sardegna - Dipartimento Produzioni Zootecniche. - Servizio Produzioni Zootecniche 1

ASPETTI STRUTTURALI DEL COMPARTO OVI-CAPRINO IN SARDEGNA

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TAVOLA 1

NUMERO DI ALLEVAMENTI CON OVINI IN BASE ALLE DIMENSIONI DELL’ALLEVAMENTO STESSO IN TERMINI DI CAPI PRESENTI. LA CLASSE “OVINI >=1” RAPPRESENTA GLI ALLEVAMENTI IN CUI È PRESENTE ALMENO UN CAPO OVINO QUINDI LA TOTALITÀ DEGLI ALLEVAMENTI CON OVINI SI NOTA LA VELOCITÀ CON CUI DIMINUISCONO GLI ALLEVAMENTI AL CRESCERE DELLA CONSISTENZA DEL GREGGE TRA 100 E A300 CAPI.

Elaborazione su dati forniti dalla BDN

dell’anagrafe zootecnica istituita dal

Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise.

TAVOLA 2 NUMERO COMPLESSIVO DI CAPI OVINI IN BASE ALLE DIMENSIONI DELL’ALLEVAMENTO STESSO IN TERMINI DI CAPI PRESENTI. LA CLASSE “OVINI >=1” CONSIDERA I CAPI COMPLESSIVAMENTE PRESENTI NEGLI ALLEVAMENTI IN CUI È PRESENTE ALMENO UN CAPO OVINO QUINDI LA TOTALITÀ DEI CAPI OVINI

Elaborazione su dati forniti dalla BDN

dell’anagrafe zootecnica istituita dal

Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 3 IL GRAFICO ILLUSTRA L’ANDAMENTO DEL NUMERO DEGLI ALLEVAMENTI E DEL NUMERO DEI CAPI OVINI AL CRESCERE DELLE DIMENSIONI DEI CAPI DETENUTI NEGLI ALLEVAMENTI. SI NOTA COME IL NUMERO DEGLI ALLEVAMENTI DECRESCE IN MODO SENSIBILMENTE PIÙ RAPIDO DEL DECRESCERE DE NUMERO DEI CAPI, NELLA CLASSE CON ALMENO 100 CAPI OVINI ABBIAMO IL 71% DEGLI ALLEVAMENTI MA IL 94% DEI CAPI. NELLA CLASSE CON ALMENO 300 CAPI ABBIAMO SOLO IL 25% DEGLI ALLEVAMENTI MA IL 54% DEI CAPI.

Elaborazione su dati forniti dalla BDN

dell’anagrafe zootecnica istituita dal

Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

15.135

13.405 12.518

10.693

6.847

3.762

2.011 1.099

306 112

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

comparto ovino - numero di allevamenti in funzione delle dimensioni dell'allevamento

3.314.666

3.289.089

3.255.332

3.121.877

2.548.389

1.790.571

1.189.966

787.710

312349 147688

-

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

3.500.000

comparto ovino - numero capi totale in funzione delle dimensioni dell'allevamento

100% 99% 98% 94%

77%

54%

36% 24%

9% 4%

89% 83%

71%

45%

25% 13%

7% 2% 1% 0%

20%

40%

60%

80%

100%

120%

% capi ovini sul totale % allevamenti sul totale

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TAVOLA 4 NUMERO DI AZIENDE CON OVINI IN BASE ALLE DIMENSIONI DELL’AZIENDA IN TERMINI DI CAPI PRESENTI. LA CLASSE “OVINI >=1” RAPPRESENTA LE AZIENDE IN CUI È PRESENTE ALMENO UN CAPO OVINO QUINDI LA TOTALITÀ DELLE AZIENDE CON OVINI SI NOTA COME LE AZIENDE CHE DETENGONO ALMENO 200 CAPI SONO CIRCA LA METÀ DEL TOTALE DELLE AZIENDE.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 5 NUMERO COMPLESSIVO DI CAPI OVINI DETENUTO NELLE AZIENDE IN BASE ALLE DIMENSIONI DELLE AZIENDE IN TERMINI DI CAPI PRESENTI. LA CLASSE “OVINI >=1” CONSIDERA I CAPI COMPLESSIVAMENTE PRESENTI NELLE AZIENDE IN CUI È PRESENTE ALMENO UN CAPO OVINO QUINDI LA TOTALITÀ DEI CAPI OVINI

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 6 IL GRAFICO ILLUSTRA L’ANDAMENTO DEL NUMERO DELLE AZIENDE E DEL NUMERO DEI CAPI OVINI AL CRESCERE DELLE DIMENSIONI DEI CAPI DETENUTI NELLE AZIENDE. SI NOTA COME IL NUMERO DELLE AZIENDE DECRESCE IN MODO SENSIBILMENTE PIÙ RAPIDO DEL DECRESCERE DE NUMERO DEI CAPI,. NELLA CLASSE CON ALMENO 100 CAPI OVINI ABBIAMO IL 71% DELLE AZIENDE MA IL 95% DEI CAPI. IL 50% DEI CAPI È DETENUTO DAL 20% DELLE AZIENDE.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

12.894

11.354 10.619

9.155

6.339

4.003 2.525

1.600 590 266

-

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

comparto ovino - numero di aziende in funzione del numero di ovini detenuto dall'azienda

3.314.666

3.292.097

3.264.159 3.157.271

2.739.179

2.163.886

1.655.165

1.245.040

635.762 359.328

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

3.500.000

comparto ovino - numero di capi complessivi in funzione della classe dimensionale delle aziende

88% 82%

71%

49%

31% 20%

12% 5%

2%

100% 99% 98% 95% 83%

65%

50% 38%

19% 11%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

120%

% aziende sul totale % capi ovini sul totale

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TAVOLA 7 – RELAZIONE TRA IL NUMERO DI AZIENDE E IL NUMERO DI ALLEVAMENTI CHE LE COSTITUISCONO.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 8 - RELAZIONE TRA IL NUMERO DI CAPI PRESENTI NELLE AZIENDE E IL NUMERO DI ALLEVAMENTI CHE COSTITUISCONO LE

AZIENDE.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

0%5%

10%15%20%25%30%35%40%45%50%55%60%65%70%75%

comparto ovino - % aziende sul totale della classe dimensionale in base al numero di allevamenti che le costituiscono

aziende costituite da unicoallevamento

aziende costituite da 2allevamenti

aziende costituite da 3allevamenti

aziende costituite da 4allevamenti

aziende costitue da > 4allevamenti

0%5%

10%15%20%25%30%35%40%45%50%55%60%65%70%75%

comparto ovino - % capi detenuti nelle aziende per la classe dimensionale considerata in bae al numero di allevamenti che le costituiscono

aziende costituite da unicoallevamento

aziende costituite da 2allevamenti

aziende costituite da 3allevamenti

aziende costituite da 4allevamenti

aziende costitue da > 4allevamenti

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TAVOLA 9

NUMERO DI ALLEVAMENTI CON CAPRINI IN BASE ALLE DIMENSIONI DELL’ALLEVAMENTO STESSO IN TERMINI DI CAPI PRESENTI. LA CLASSE “CAPI >=1” RAPPRESENTA GLI ALLEVAMENTI IN CUI È PRESENTE ALMENO UN CAPO CAPRINO E QUINDI LA TOTALITÀ DEGLI ALLEVAMENTI CON CAPRINI SI NOTA COME GLI ALLEVAMENTI CON ALMENO 100 CAPI SIANO CIRCA UN QUARTO DEL TOTALE

Elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 10 NUMERO COMPLESSIVO DI CAPI CAPRINI IN BASE ALLE DIMENSIONI DELL’ALLEVAMENTO IN TERMINI DI CAPI PRESENTI. LA CLASSE “CAPI >=1” CONSIDERA I CAPI COMPLESSIVAMENTE PRESENTI NEGLI ALLEVAMENTI IN CUI È PRESENTE ALMENO UN CAPO CAPRINO E QUINDI LA TOTALITÀ DEI CAPI CAPRINI

Elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 11 – COMPARTO CAPRINO IL GRAFICO ILLUSTRA L’ANDAMENTO DEL NUMERO DEGLI ALLEVAMENTI E DEL NUMERO DEI CAPI AL CRESCERE DELLE DIMENSIONI DEI CAPI DETENUTI NEGLI ALLEVAMENTI.

SI NOTA COME IL NUMERO DEGLI

ALLEVAMENTI DECRESCE IN MODO

SENSIBILMENTE PIÙ RAPIDO DEL

DECRESCERE DE NUMERO DEI CAPI, NELLA CLASSE CON ALMENO 200 CAPI

ABBIAMO L 11% DEGLI ALLEVAMENTI MA

IL 46% DEI CAPI.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

294.430

271.690

255.646

217.769

135.210

67.011 30.445

14.799 5127 3525 -

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

comparto caprino - numero capi totale in funzione delle dimensioni dell'allevamento

4.017

1.975 1.560

1.023

449 167 58 22 5 3

-

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

comparto caprino - numero di allevamenti in funzione delle dimensioni dell'allevamento

100% 92% 87%

74%

46%

23%

10% 5% 2% 1%

49%

39%

25%

11% 4% 1,4% 0,5% 0,1% 0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

% capi sul totale % allevamenti sul totale

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TAVOLA 12 NUMERO DI AZIENDE CON CAPRINI IN BASE ALLE DIMENSIONI DELL’AZIENDA IN TERMINI DI CAPI PRESENTI. LA CLASSE “CAPI >=1” RAPPRESENTA LE AZIENDE IN CUI È PRESENTE ALMENO UN CAPO CAPRINO QUINDI LA TOTALITÀ DELLE AZIENDE CON CAPRINI SI NOTA COME LE AZIENDE CHE DETENGONO ALMENO 100 CAPI CAPRINI SONO CIRCA UN QUARTO DEL TOTALE DELLE AZIENDE CON CAPRINI.

elaborazione su dati forniti dalla BDN

dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 13 NUMERO COMPLESSIVO DI CAPI CAPRINI DETENUTO NELLE AZIENDE IN BASE ALLE DIMENSIONI DELLE AZIENDE IN TERMINI DI CAPI PRESENTI. LA CLASSE “CAPI >=1” CONSIDERA I CAPI COMPLESSIVAMENTE PRESENTI NELLE AZIENDE IN CUI È PRESENTE ALMENO UN CAPO CAPRINO E QUINDI LA TOTALITÀ DEI CAPI

elaborazione su dati forniti dalla BDN

dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 14 IL GRAFICO ILLUSTRA L’ANDAMENTO DEL NUMERO DELLE AZIENDE E DEL

NUMERO DEI CAPI CAPRINI AL CRESCERE DELLE DIMENSIONI DEI CAPI DETENUTI NELLE AZIENDE. IL NUMERO DELLE AZIENDE DECRESCE IN MODO SENSIBILMENTE PIÙ RAPIDO DEL DECRESCERE DE NUMERO DEI CAPI. NELLA CLASSE CON ALMENO 100 CAPI ABBIAMO IL 25% DELLE AZIENDE MA IL 76% DEI CAPI. IL 53% DEI CAPI È DETENUTO DAL 10% DELLE AZIENDE.

elaborazione su dati forniti dalla BDN

dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

3.774

1810 1428

945

465 214 103 47 10 4

-

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

comparto caprino - numero di aziende in funzione del numero di caprini detenuto dall'azienda

294.430

272.828

258.121

224.255

155.199

93.884 56.526

32.038 10.550 5.582 0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

comparto caprino - numero di capi complessivi in funzione della classe dimensionale delle aziende

48% 38%

25% 12%

6% 3% 1% 0% 0%

100% 93% 88%

76%

53%

32% 19%

11% 4% 2%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

120%

% aziende sul totale % capi sul totale

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Caprini

TAVOLA 15

RELAZIONE TRA IL NUMERO

DI AZIENDE E IL NUMERO DI

ALLEVAMENTI CHE LE

COSTITUISCONO.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

Caprini

TAVOLA 16

RELAZIONE TRA IL NUMERO

DI CAPI PRESENTI NELLE

AZIENDE E IL NUMERO DI

ALLEVAMENTI CHE

COSTITUISCONO LE

AZIENDE.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

0%5%

10%15%20%25%30%35%40%45%50%55%60%65%70%75%80%

comparto caprino - % aziende sul totale della classe dimensionale in base al numero di allevamenti che le costituiscono

aziende costituite daunico allevamento

aziende costituite da 2allevamenti

aziende costituite da 3allevamenti

aziende costituite da 4allevamenti

aziende costitue da > 4allevamenti

0%5%

10%15%20%25%30%35%40%45%50%55%60%65%70%75%80%85%90%

comparto caprino - % capi detenuti nelle aziende per la classe dimensionale considerata in bae al numero di allevamenti che le costituiscono

aziende costituite da unicoallevamento

aziende costituite da 2allevamenti

aziende costituite da 3allevamenti

aziende costituite da 4allevamenti

aziende costitue da > 4allevamenti

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TAVOLA 17

AZIENDE CHE DETENGONO CONTEMPORANEAMENTE SIA OVINI CHE CAPRINI E NUMERO DI ALLEVAMENTI (OVINI E/O CAPRINI) CHE LE

COSTITUISCONO

.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 18

NUMERO DI CAPI TOTALE, OVINI E CAPRINI, DETENUTI NELLE AZIENDE MISTE IN RELAZIONE ALLA CLASSE DIMENSIONALE DI RIFERIMENTO.

ESEMPIO: LA CLASSE >= 30 SI RIFERISCE A AZIENDE NELLE QUALI SIA IL NUMERO CI OVINI CHE IL NUMERO DI CAPRINI, PRESI

SEPARATAMENTE, È COSTITUITO DA ALMENO 30 CAPI.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

-

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

aziende miste - numero di aziende (e relativo numero di allevamenti che le compongono) caratterizzate dalla contemporanea presenza di un numero di caprini e di ovini della classe

dimensionale indicata

n° allev.

n° az.

-

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

aziende miste - numero di capi presenti nelle aziende caratterizzate dalla contemporanea presenza di un numero di caprini e di ovini della classe

dimensionale indicata

n° capi totale di cui ovini di cui caprini

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ASPETTI DI STRUTTURA DEMOGRAFICA DEL COMPARTO

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TAVOLA 19

ALLEVAMENTI OVINI

PROPRIETÀ DEGLI

ALLEVAMENTI IN BASE

ALLE CARATTERISTICHE

DEL PROPRIETARIO E IN

RELAZIONE ALLE

DIMENSIONE ESPRESSA

IN NUMERO DI CAPI

OVINI.

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 20

ALLEVAMENTI CAPRINI

PROPRIETÀ DEGLI

ALLEVAMENTI IN BASE

ALLE CARATTERISTICHE

DEL PROPRIETARIO E IN

RELAZIONE ALLE

DIMENSIONE ESPRESSA

IN NUMERO DI CAPI

CAPRINI..

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

0%

20%

40%

60%

80%

100%

numero di capi/allevamento

allevamenti ovini

proprietà femminile

proprietà maschile

proprietà p. giuridica

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

numero capi/allevamento

allevamenti caprini

proprietà femminile

proprietà maschile

proprietà p. giuridica

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TAVOLA 21

OVINI

INCIDENZA PRESENZA PROPRIETÀ

FEMMINILE AL CRESCERE DEL NUMERO

DI CAPI DETENUTI DALL'AZIENDA

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 22

CAPRINI

INCIDENZA PRESENZA PROPRIETÀ

FEMMINILE AL CRESCERE DEL NUMERO

DI CAPI DETENUTI DALL'AZIENDA

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%20%22%

aziende con presenza femminle azienda con solo presenza femminile

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%20%22%24%26%28%

>=1

>=1

0

>=3

0

>=5

0

>=

10

0

>=

15

0

>=

20

0

>=

25

0

>=

30

0

>=

40

0

>=

45

0

>=

50

0

aziende con presenza femminile azienda con solo presenza femminile

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TAVOLA 23

OVINI

ALLEVAMENTI PER FASCIA D’ETÀ E

PER GENERE

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 24

OVINI

DISTRIBUZIONE DELLA PROPRIETÀ DEI

CAPI PER FASCIA D’ETÀ E PER

GENERE

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%20%22%

>=10 >=20 >=30 >=40 >=50 >=60 >=70 >=80 >=90

<20 <30 <40 <50 <60 <70 <80 <90 <100

fascia d'età

donne uomini

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%20%22%24%

>=10 >=20 >=30 >=40 >=50 >=60 >=70 >=80 >=90

<20 <30 <40 <50 <60 <70 <80 <90 <100

fascia d'età

donne uomini

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TAVOLA 25

CAPRINI

ALLEVAMENTI PER FASCIA D’ETÀ E PER

GENERE

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

TAVOLA 26

CAPRINI

DISTRIBUZIONE DELLA PROPRIETÀ DEI

CAPI PER FASCIA D’ETÀ E PER GENERE

elaborazione su dati forniti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il CSN dell’IZS Abruzzo e Molise

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%20%

>=10 >=20 >=30 >=40 >=50 >=60 >=70 >=80 >=90

<20 <30 <40 <50 <60 <70 <80 <90 <100

fascia d'età

donne uomini

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%20%22%24%

>=10 >=20 >=30 >=40 >=50 >=60 >=70 >=80 >=90

<20 <30 <40 <50 <60 <70 <80 <90 <100

fascia d'età

donne uomini

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IL LATTE OVINO - GEOGRAFIA DELLA PRODUZIONE

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TAVOLA 27–

ANDAMENTO PRODUZIONE MONDIALE DI LATTE. IL DATO È RELATIVO ALL’INSIEME DI TUTTI I TIPI DI LATTE L’83 % DEL TOTALE È COSTITUITO DA LATTE VACCINO CUI SEGUE, CON UN’INCIDENZA DEL 13% IL LATTE DI BUFALA

elaborazione su dati FAO

TAVOLA 28 LATTE OVINO E LATTE CAPRINO. INCIDENZA % SUL TOTALE DEL LATTE PRODOTTO NEL MONDO. IL LATTE OVINO CON POCO PIÙ DI 9,2 MILIONI DI TONNELLATE NEL 2009, RAPPRESENTA CIRCA L’1.3%.. IL LATTE DI CAPRA AMMONTA AL 2,2%

elaborazione su dati FAO

702.139

570.000

590.000

610.000

630.000

650.000

670.000

690.000

710.000

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

10

00

to

n.

2,21%

1,32%

1,00%

1,50%

2,00%

2,50%

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

latte di capra latte di pecora

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TAVOLA 29

LATTE OVINO

INCIDENZA SULLA PRODUZIONE

MONDIALE DELLA PRODUZIONE

REALIZZATA NELLA NELLE

DIVERSE AREE GEOGRAFICHE

elaborazione su dati FAO

TAVOLA 30

LATTE OVINO

DINAMICA DELL’ANDAMENTO

PRODUTTIVO DELL’ULTIMO

DECENNIO NELLE VARIE AREE

GEOGRAFICHE. (2001= 100)

elaborazione su dati FAO

44,0% 42,7% 44,3% 45,3% 46,0% 44,7% 45,3% 44,2% 44,1%

35,5% 36,3% 34,7% 33,8% 33,0% 33,4% 33,5% 34,1% 34,0%

20,1% 20,6% 20,6% 20,5% 20,6% 21,5% 20,9% 21,3% 21,5%

0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 0,4%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Asia Europa Africa Americhe

100% 97% 104% 109% 114% 114% 114% 111% 112%

100% 103% 101% 101% 101% 106% 105% 106% 108%

100% 103% 107% 108% 112% 120% 115% 118% 120%

100% 104% 101% 104% 101% 101% 101% 108% 110% 100% 101% 104% 106% 109% 112% 111% 111% 112%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Asia Europa Africa Americhe mondo

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TAVOLA 31

ANDAMENTO PRODUZIONE

COMPLESSIVA DI LATTE IN

EUROPA.

IL LATTE VACCINO

COSTITUISCE CIRCA IL 97%

DEL TOTALE

elaborazione su dati FAO

TAVOLA 32

INCIDENZA, SULLA

PRODUZIONE EUROPEA

TOTALE DI LATTE, DELLA

PRODUZIONE DI LATTE OVINO

E CAPRINO

elaborazione su dati FAO

216.195

217.771

217.181

214.572

215.319

215.043

214.325

215.857

213.944

212.000

213.000

214.000

215.000

216.000

217.000

218.000

219.000

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

ton

n.

X 1

00

0

1,14%

1,47%

1,00%1,05%1,10%1,15%1,20%1,25%1,30%1,35%1,40%1,45%1,50%1,55%1,60%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

inci

de

nza

su

l to

tale

latte di capra latte di pecora

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TAVOLA 33

LATTE OVINO IN EUROPA

CONFRONTO TRA I DATI INDICATI

DALLE DIVERSE FONTI

elaborazione su dati FAO e dati Eurostat

TAVOLA 34

LATTE OVINO IN EUROPA

DIFFERENZE PERCENTUALI TRA I

DATI PROPOSTI DALLE DIVERSE

FONTI.

L’ELABORAZIONE PROPOSTA

UTILIZZA COME BASE DI

RIFERIMENTO IL DATO

EUROSTAT RELATIVO AL LATTE

(OVINO) PRODOTTO NELLE

AZIENDE.

elaborazione su dati FAO e dati Eurostat

N.B.

Secondo quanto specificato nelle note EUROSTAT il latte prodotto in azienda include anche il consumo domestico, la vendita diretta e l’alimentazione del bestiame. Il dato sul latte raccolto è relativo al latte raccolto in allevamento da caseifici autorizzati. Il latte raccolto è solo una parte della produzione del latte in azienda.

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

(1

00

0 t

)

Eurostat: latte ovino raccolto dalle industrie di trasformazione

Eurostat: latte ovino prodotto nelle aziende

Fao: produzione latte ovino in area EU

50%60%70%80%90%

100%110%120%130%140%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Eurostat: latte ovino raccolto dalle industrie di trasformazione

Eurostat: latte ovino prodotto nelle aziende

Fao: produzione latte ovino in area EU

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0

100

200

300

400

500

600

Mig

liaia

di t

on

ne

llate

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

TAVOLA 35

CLASSIFICA DEI

PAESI EUROPEI IN

BASE AI DATI SUL

LATTE OVINO

RACCOLTO PRESSO

LE AZIENDE

DALL'INDUSTRIA

LATTIERO-CASEARIA

elaborazione dati EUROSTAT

TAVOLA 36-

CLASSIFICA DEI PAESI

EUROPEI IN BASE AI

DATI SUL LATTE

PRODOTTO DALLE

AZIENDE SECONDO LE

STATISTICHE

EUROSTAT

elaborazione dati EUROSTAT

TAVOLA 37-

LATTE OVINO

PRODOTTO IN EUROPA

SECONDO I DATI FAO

elaborazione dati FAO

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

Greece Romania Italy Spain France Bulgaria Portugal Albania FormerYugoslav

ReP

Cyprus

(ton. x 1000)

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

0

100

200

300

400

500

600

700

800

(ton. x 1000)

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

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TAVOLA 38

DETTAGLIO DINAMICA NEL TEMPO

DELLA PRODUZIONE DI LATTE

OVINO IN EUROPA

DATI EUROSTAT

elaborazione dati EUROSTAT

TAVOLA 39

DETTAGLIO DINAMICA NEL TEMPO

DELLA PRODUZIONE DI LATTE OVINO

IN EUROPA

DATI EUROSTAT

elaborazione dati EUROSTAT

TAVOLA 40

DETTAGLIO DINAMICA NEL TEMPO

DELLA PRODUZIONE DI LATTE

OVINO IN EUROPA

DATI FAO

elaborazione dati FAO

200

300

400

500

600

700

800

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

PRODUZIONE DI LATTE OVINO IN EUROPA elab. dati EUROSTAT

tonn.. X 1000)

Greece Italy Spain Romania France

200

300

400

500

600

700

800

900

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

PRODUZIONE DI LATTE OVINO IN EUROPA ELABORAZIONE DATI FAO

(ton. x 1,000)

Greece Romania Italy Spain France

0

100

200

300

400

500

600

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Mig

liaia

di t

on

ne

llate

LATTE RACCOLTO DALL'INDUSTRIA elab. dati EUROSTAT

(ton. x 1000

Greece Italy Spain France Romania

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TAVOLA 41

DETTAGLIO DINAMICA DELLA

PRODUZIONE DI LATTE OVINO IN

FRANCIA RAFFRONTO TRA LE FONTI

SI NOTI LA CONVERGENZA TRA I DATI

DELLE DIVERSE FONTI E, IN

PARTICOLARE, TRA IL DATO RELATIVO

AL LATTE PRODOTTO E AL LATTE

RACCOLTO DALL’INDUSTRIA CASEARIA

CHE, ANCHE NEI PERIODI DI MASSIMA

DIVERGENZA, RESTA COMUNQUE

LIMITATO ENTRO UN 8%.

TAVOLA 42

DETTAGLIO DINAMICA DELLA

PRODUZIONE DI LATTE OVINO IN ITALIA

RAFFRONTO TRA LE FONTI

SI NOTI LA CONVERGENZA, A PARTIRE

DAL 2004, TRA I DATI FAO E EUROSTAT

RELATIVI ALLA PRODUZIONE DI LATTE.

IL DATO RELATIVO AL LATTE PRODOTTO

E AL LATTE RACCOLTO DALL’INDUSTRIA

CASEARIA RESTA INVECE DIVERGENTE

E, NEL PERIODO DI MINORE DISTANZA

NON SCENDE SOTTO IL 14%.

TAVOLA 43

DETTAGLIO DINAMICA DELLA

PRODUZIONE DI LATTE OVINO IN

SPAGNA RAFFRONTO TRA LE FONTI

SI NOTI LA CONVERGENZA, TRA I DATI

FAO E EUROSTAT RELATIVI ALLA

PRODUZIONE DI LATTE.

IL DATO RELATIVO AL LATTE PRODOTTO

E AL LATTE RACCOLTO DALL’INDUSTRIA

CASEARIA RESTA INVECE DIVERGENTE

E, ANZI, NEGLI ULTIMI ANNI, IL DIVARIO

AUMENTA NOTEVOLMENTE

80% 79% 80% 75% 79% 84% 85% 85% 74% 60%70%80%90%

100%110%120%130%140%150%160%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Tito

lo a

sse

ITALIA

Eurostat: latte ovino raccolto dalle industrie di trasformazione

Eurostat: latte ovino prodotto nelle aziende

Fao: produzione latte ovino in area EU

72%

83% 83% 84% 89% 89% 88%

85%

74%

65%

60%

70%

80%

90%

100%

110%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

SPAGNA

Eurostat: latte ovino raccolto dalle industrie di trasformazione

Eurostat: latte ovino prodotto nelle aziende

Fao: produzione latte ovino in area EU

92% 94%

96% 95%

92%

97% 98% 98%

100% 100%

88%

90%

92%

94%

96%

98%

100%

102%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

FRANCIA

Eurostat: latte ovino raccolto dalle industrie di trasformazione

Eurostat: latte ovino prodotto nelle aziende

Fao: produzione latte ovino in area EU

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TAVOLA 44

DETTAGLIO DINAMICA DELLA PRODUZIONE

DI LATTE OVINO IN GRECIA.

RAFFRONTO TRA LE FONTI.

TAVOLA 45

DETTAGLIO DINAMICA DELLA PRODUZIONE

DI LATTE OVINO IN ROMANIA

RAFFRONTO TRA LE FONTI.

LE DIVERGENZE TRA LE FONTI SONO DI

NOTEVOLE ENTITÀ

72% 70% 68% 70% 74% 70% 77%

72% 77%

73%

60%70%80%90%

100%110%120%130%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

GRECIA

Eurostat: latte ovino raccolto dalle industrie di trasformazione

Eurostat: latte ovino prodotto nelle aziende

Fao: produzione latte ovino in area EU

5% 4% 2% 3% 3% 3% 4%

133% 145% 149% 143% 148% 139%

0%

50%

100%

150%

200%

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

ROMANIA

Eurostat: latte ovino raccolto dalle industrie di trasformazione

Eurostat: latte ovino prodotto nelle aziende

Fao: produzione latte ovino in area EU

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Le produzioni di latte ovino in Sardegna.

TAVOLA 46

DINAMICA DELLA PRODUZIONE DI LATTE

OVINO IN SARDEGNA

NEL PRECEDENTE RAPPORTO SI È DATO

CONTO DELLE PRODUZIONI ISOLANE DI

LATTE OVINO RIPORTANDO I DATI ISTAT

FINO AL 2009 MENTRE PER IL 2010 E IL

2011, IN ASSENZA DI ALTRI

RIFERIMENTI, SI È PROPOSTO UN DATO

DI STIMA BASATO SU UNA PRODUZIONE

PARI A 100 LITRI PER CAPO OVINO

PRESENTE.

TALE ELABORAZIONE PUÒ ORA ESSERE

CORRETTA PERCHÉ È DISPONIBILE IL

DATO ISTAT RELATIVO AL 2010.

LA DIFFERENZA TRA IL DATO STIMATO E IL DATO ISTAT È RISULTATA PARI AL 14%, IN LINEA CON LA FORBICE RISCONTRATA, IN BASE AI

DATI EUROSTAT TRA IL DATO “LATTE PRODOTTO” E IL DATO ”LATTE RACCOLTO DALLE IMPRESE” CHE, PER L’ITALIA, NEL TRIENNIO

2005/2008 È STATA PARI AL 15% MENTRE NEL 2009 È BALZATA AL 26%.

TAVOLA 47

RAFFRONTO TRA DINAMICA DELLA

RACCOLTA DEL LATTE OVINO IN

SARDEGNA E IN ITALIA

TAVOLA 48: LATTE RACCOLTO DALL’INDUSTRIA IN ITALIA

Latte raccolto presso le aziende agricole dall'industria lattiero-casearia

( tonnellate)

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Sardegna

298.567

310.670

336.320

298.180

303.062

332.031

324.176

293.103

283.235

Toscana

65.616

73.748

71.972

73.637

77.136

74.837

70.770

67.743

68.786

Lazio

38.419

42.821

49.232

38.620

44.100

42.902

41.909

40.284

41.650

Sicilia

5.314

9.889

11.571

13.456

14.634

16.330

17.267

16.988

17.120 Resto Italia

23.564

27.723

24.777

22.850

24.061

24.507

25.120

22.551

21.431

Tot. Italia

431.680

464.850

493.871

446.743

462.994

490.608

479.243

440.668

432.222

elaborazione su dati ISTAT

2.986 3.107 3.363

2.982 3.031 3.320 3.242

2.931 3.275

2.832

3.315

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

mig

liaia

di q

uin

tali

SARDEGNA Latte raccolto presso le aziende agricole dall'industria lattiero-casearia

elaborazione dati ISTAT

2.986 3.107 3.363

2.982 3.031 3.320 3.242

2.931 2.832

- 250 500 750

1.000 1.250 1.500 1.750 2.000 2.250 2.500 2.750 3.000 3.250 3.500 3.750 4.000

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Mig

liaia

di q

uin

tali

latte raccolto dall'industria lattiero casearia presso le aziende agricole elaborazione dati ISTAT

Toscana Lazio Sicilia resto Italia Sardegna

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TAVOLA 49

CONFRONTO TRA

L’INCIDENZA DEL LATTE

OVINO RACCOLTO

DALL’INDUSTRIA IN

SARDEGNA E NEL RESTO

D’ITALIA

ELABORAZIONE SU DATI ISTAT

TAVOLA 50

DINAMICA DEL LATTE

OVINO RACCOLTO

DALL’INDUSTRIA IN

SARDEGNA E NEL RESTO

D’ITALIA.

2002 = 100

ELABORAZIONE SU DATI ISTAT

69% 67% 68% 67% 65%

68% 68% 67% 66%

31% 33% 32% 33% 35%

32% 32% 33% 34%

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Sardegna resto Italia

100%

116% 119%

112%

120% 119% 117%

111% 112%

100% 104%

113%

100% 102%

111% 109%

98% 95%

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Latte raccolto presso le aziende agricole dall'industria lattiero-casearia Sardegna - resto d'Italia -2002 = 100 - elaborazione su dati ISTAT

resto Italia Sardegna

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TAVOLA 51

LATTE OVINO RACCOLTO

DALL’INDUSTRIA IN SARDEGNA E

IN EUROPA

elaborazione su dati EUROSTAT e dati ISTAT

TAVOLA 52

DINAMICA DEL LATTE OVINO

RACCOLTO DALL’INDUSTRIA IN

SARDEGNA E NEL RESTO

D’EUROPA.

IL GRAFICO RENDE EVIDENTE LA

DINAMICA PARTICOLARMENTE

NEGATIVA DELLA SARDEGNA

RISPETTO AL RESTO D’EUROPA.

2002 = 100

elaborazione su dati EUROSTAT e dati ISTAT

TAVOLA 53

INCIDENZA RELATIVA DELLA

SARDEGNA E DEL RESTO D’ITALIA

SUL TOTALE DEL LATTE

RACCOLTO DALL’INDUSTRIA IN

EUROPA.

2002 = 100.

50100150200250300350400450500550600

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

ton

n. x

10

00

Sardegna

Greece

Spain

France

resto I'Italia

resto d'Europa

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Sardegna resto d'Italia

90%

95%

100%

105%

110%

115%

120%

125%

130%

200220032004200520062007200820092010

Sardegna

Greece

Spain

France

resto I'Italia

resto d'Europa

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TAVOLA 54

Latte raccolto presso le aziende agricole dall'industria lattiero-casearia - migliaia di ton. -

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Sardegna 299 311 336 298 303 332 324 293 283

resto I'Italia 133 154 124 149 160 159 155 148 149

Greece 472 472 456 473 467 516 496 530 550

Spain 349 351 355 377 389 378 375 374 378

France 240 251 257 250 267 261 246 251 267

Bulgaria 47 48 42 43 40 50 29 33 30

Portugal 21 20 20 22 26 23 22 21 23

Cyprus 12 10 15 13 15 11 15 19 18

Romania - 6 18 13 9 13 14 14 16

Slovakia 1 2 5 5 4 4 5 5 5

Austria 2 2 2 3 3 3 3 3 4

Hungary 2 1 1 1 1 0 1 1 1

Poland 1 1 2 - - 0 0 0 0

totale 1.576 1.628 1.633 1.646 1.684 1.750 1.683 1.692 1.725

ELABORAZIONE DATI ISTAT-EUROSTAT

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La Sardegna nel contesto mondiale

TAVOLA 55

IL GRAFICO PROPONE UNA LETTURA COMPARATA TRA LA PRODUZIONE DI LATTE OVINO DELLA SARDEGNA E LE PRINCIPALI AREE DI

PRODUZIONE DI LATTE OVINO NEL MONDO.

IL CONFRONTO, PER MOLTI VERSI IMPROPRIO IN QUANTO PARAGONA LA REGIONE SARDEGNA CON AREE CONTINENTALI E CON BACINI

NAZIONALI, HA UNA FINALITÀ PURAMENTE INDICATIVA.

IL DATO SULLA SARDEGNA È PROPOSTO SIA NELL’ELABORAZIONE DEL DATO ISTAT CHE IN UN’ELABORAZIONE RICALCOLATA CHE TENDE

AD ALLINEARE IL DATO ISTAT, RIFERITO AL LATTE RACCOLTO DALLE IMPRESE, AL DATO FAO, RIFERITO ALLA PRODUZIONE.

150.000

250.000

350.000

450.000

550.000

650.000

750.000

850.000

950.000

1.050.000

1.150.000

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

produzione di latte ovino nel mondo dati in tonnellate

China

Greece

Turkey

Syrian

Romania

Italy

Iran

Sudan

Spain

Somalia

Algeria

France

Sardegna dato ricalcolato

Sardegna dato ISTAT

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TAVOLA 56:

INCIDENZA DEI PRINCIPALI

PRODUTTORI DI LATTE OVINO

ANNO 2009.

IL DATO SULLA SARDEGNA È

RIFERITO AL LATTE

RACCOLTO DALLE IMPRESE

(FONTE ISTAT).

IL DATO DEGLI ALTRI PAESI È RELATIVO ALLA PRODUZIONE

(FONTE FAO)

TAVOLA 57

DINAMICA DELL’INCIDENZA

DELLA PRODUZIONE

REGIONALE NEL CONTESTO

MONDIALE.

FONTE FAO- ISTAT

incidenza sulla produzione mondiale di latte ovino riferimento 2009

3,60% 3,64%

3,85%

3,33% 3,27%

3,63% 3,56%

3,17%

3,00%

3,20%

3,40%

3,60%

3,80%

4,00%

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

latte ovino incidenza Sardegna/totale mondo

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TAVOLA 58 - PRODUZIONE DI LATTE OVINO NEI VARI PAESI DEL MONDO

ELABORAZIONE SU - DATI FAO – EUROSTAT - ISTAT

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

China 1.006.000 1.023.000 1.077.600 1.114.930 1.091.000 1.072.000 1.096.000 1.150.000

Greece 748.700 744.000 744.706 752.171 753.470 749.313 785.000 780.000

Turkey 657.383 769.959 771.716 789.877 794.681 782.587 746.872 734.219

Syrian Arab Republic 535.873 596.036 690.054 765.851 824.067 873.673 712.921 706.023

Romania 344.900 364.700 451.000 544.400 650.790 637.702 656.833 600.444

Italy 819.500 747.800 612.002 532.049 548.299 575.914 564.550 599.500

Iran (Islamic Republic ) 528.000 531.000 534.000 537.072 543.935 534.000 560.407 577.030

Sudan 464.000 464.000 475.000 487.000 492.000 498.000 503.976 513.000

Spain 406.500 411.300 410.100 407.800 424.300 414.200 441.400 506.700

Somalia 469.810 465.000 468.500 475.000 573.516 463.500 450.662 465.710

Sardegna (dato riferito al latte raccolto dalle imprese)

298.567 310.670 336.320 298.180 303.062 332.031 324.176 293.103

Algeria 190.000 192.300 198.600 203.000 228.198 217.103 255.000 260.000

France 256.750 263.720 266.785 263.495 262.776 267.340 247.190 253.270

Afghanistan 132.000 135.000 153.000 162.000 138.000 121.500 162.000 186.000

Mali 97.130 102.537 108.674 115.651 123.597 133.061 142.500 152.610

Niger 80.500 91.200 95.000 98.800 102.600 118.661 122.295 126.557

Indonesia 91.680 93.720 96.900 99.930 107.700 118.200 112.500 120.000

Mauritania 96.025 96.250 97.900 100.354 104.726 103.417 108.975 113.127

Egypt 99.159 124.963 106.644 114.181 120.480 122.773 110.901 107.886

Bulgaria 93.479 88.679 117.682 105.057 107.535 84.907 88.243 87.247

Portugal 97.266 98.163 98.717 100.090 96.154 92.321 88.514 82.075

Saudi Arabia 82.000 85.000 92.000 96.000 82.500 84.070 75.940 73.875

Libya 56.000 60.736 66.198 70.877 74.787 76.210 68.841 66.969

Iraq 104.000 108.167 77.634 68.400 64.000 54.791 55.039 60.000

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TAVOLA 59-

SARDEGNA

LATTE RACCOLTO DALL'INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA

TAVOLA 60-

SARDEGNA

DINAMICA DEL LATTE RACCOLTO DALL'INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA

(2002=100)

ELABORAZIONE SU FONTE ISTAT

TAVOLA 61-

SARDEGNA

INCIDENZA DEL LATTE OVINO E DEL LATTE VACCINO SUL TOTALE DEL LATTE RACCOLTO DALL'INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA

ELABORAZIONE SU FONTE ISTAT

SARDEGNA

LATTE RACCOLTO PRESSO LE AZIENDE AGRICOLE DALL'INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA (QUANTITÀ IN QUINTALI) .

VACCA PECORA CAPRA BUFALA TOTALE

2002 2.031.496 2.985.673 85.038 14.308 5.116.515

2003 1.958.336 3.106.696 144.390 8.429 5.217.851

2004 2.022.002 3.363.197 127.643 4.921 5.517.763

2005 2.105.821 2.981.799 109.379 4334 5.201.333

2006 2.156.565 3.030.618 127.082 194 5.314.459

2007 2.211.746 3.320.312 106.615 4.841 5.643.514

2008 2.134.628 3.241.759 90.193 263 5.466.843

2009 2.439.749 2.931.027 89.090 58 5.459.924

2010 2.383.726 2.832.349 114.052 220 5.330.347

FONTE ISTAT

40% 38% 37%

40% 41% 39% 39%

45% 45%

58% 60% 61% 57% 57%

59% 59%

54% 53%

30%

35%

40%

45%

50%

55%

60%

65%

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Latte di vacca Latte di pecora

90%

100%

110%

120%

130%

140%

150%

160%

170%

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Latte di vacca Latte di pecora Latte di capra

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IL MERCATO

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TAVOLA 62

ELABORAZIONE DATI

FONTE USDA

TAVOLA 63

ELABORAZIONE DATI

FONTE USDA

40%50%60%70%80%90%

100%110%120%130%140%150%160%170%

import USA formaggi pecorini suscettibili di grattugia - andamento prezzi rispetto al prezzo medio calcolato tra i paesi considerati

France

Greece

Italy

Romania

Spain

media

60%

80%

100%

120%

140%

160%

180%

200%

220%

240%

260%

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Jan -Nov2011

import USA formaggi pecorini suscettibili di grattugia - andamento prezzi (2000= 100)

France

Greece

Italy

Romania

Spain

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TAVOLA 64

ELABORAZIONE DATI FONTE

USDA

TAVOLA 65

ELABORAZIONE DATI FONTE

USDA

40%

60%

80%

100%

120%

140%

160%

180%

import USA formaggi pecorini NON suscettibili di grattugia - andamento prezzi ripetto al prezzo medio calcolato sui paesi considerati

France

Greece

Italy

Romania

Spain

media

60%

80%

100%

120%

140%

160%

180%

200%

220%

import USA formaggi pecorini NON suscettibili di grattugia - andamento prezzi (2000=100)

France

Greece

Italy

Romania

Spain

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TAVOLA 66: ELABORAZIONE SU FONTE USDA

TAVOLA 67: ELABORAZIONE SU FONTE USDA

8.767 7.988

10.412 10.795

8.660

10.025 9.114

9.768 8.814

7.651

9.653 8.988

6.343 6.193 6.653

7.537 7.376 7.317 6.675

7.362 7.772 7.671 7.710 7.085

$2.000

$4.000

$6.000

$8.000

$10.000

$12.000

Un

it V

alu

es

in D

olla

rs x

to

n

Department of Commerce, U.S. Census Bureau, Foreign Trade Statistics: commodities Imported - Year 2011 - Unit Values in Dollars

CHEESE PECORINO IN ORIG LOAVES NOT SUITB FOR GRATNG

CHEESE FROM SHEEPS MILK ORG LOAVES SUITB FR GRATNG

51,6 76,2 48,1 35,7 86,6 45,6

95,6 51,5 61,3 110,3 62,3

1.160,9 1.222,5

1.363,5 1.246,3

757,1 820,8

1.010,8 976,2 853,9 824,7

1.022,9

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

1.600

ton

.

Department of Commerce, U.S. Census Bureau, Foreign Trade Statistics: commodities Imported - Year 2011 - UOM in MT

CHEESE PECORINO IN ORIG LOAVES NT SUITB FOR GRATNG

CHEESE FROM SHEEPS MILK ORG LOAVES SUITB FR GRATNG

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TAVOLA 68

PREZZI AL DETTAGLIO RILEVATI

PRESSO LA GDO NEL 2011

ITALIA

ELABORAZIONE SU DATI ISMEA

TAVOLA 69

PREZZI AL DETTAGLIO RILEVATI

PRESSO LA GDO NEL 2011

SARDEGNA

ELABORAZIONE SU DATI ISMEA

TAVOLA 70

PREZZI AL DETTAGLIO RILEVATI

PRESSO LA GDO NEL 2011

CENTRO ITALIA

ELABORAZIONE SU DATI ISMEA

3456789

101112131415

gen

nai

o

feb

bra

io

mar

zo

apri

le

mag

gio

giu

gno

lugl

io

ago

sto

sett

emb

re

ott

ob

re

E K

g

GDO SARDEGNA

PECORINO ROMANO

PECORINO GENERICO(DICITURE VARIE)

PECORINO SARDO

RICOTTA OVINA

456789

101112131415161718

gen

nai

o

feb

bra

io

mar

zo

apri

le

mag

gio

giu

gno

lugl

io

ago

sto

sett

emb

re

ott

ob

re

€ K

g

GDO CENTRO

PECORINO GENERICO(DICITURE VARIE)

PECORINO ROMANO

PECORINO SARDO

RICOTTA OVINA

456789

10111213141516

€ K

g

GDO ITALIA

PECORINOGENERICO(DICITURE VARIE)

PECORINOROMANO

PECORINO SARDO

RICOTTA OVINA

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TAVOLA 71

PREZZI AL DETTAGLIO

RILEVATI PRESSO LA GDO NEL

2011

SUD – ISOLE

ELABORAZIONE SU DATI ISMEA

TAVOLA 72

PREZZI AL DETTAGLIO RILEVATI

PRESSO LA GDO NEL 2011

NORD - EST

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 73

PREZZI AL DETTAGLIO RILEVATI

PRESSO LA GDO NEL 2011

NORD - OVEST

Elaborazione su dati ISMEA

456789

101112131415161718

gen

nai

o

feb

bra

io

mar

zo

apri

le

mag

gio

giu

gno

lugl

io

ago

sto

sett

emb

re

ott

ob

re

€ K

g

GDO SUD -ISOLE

PECORINO GENERICO(DICITURE VARIE)

PECORINO ROMANO

PECORINO SARDO

RICOTTA OVINA

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

gen

nai

o

feb

bra

io

mar

zo

apri

le

mag

gio

giu

gno

lugl

io

ago

sto

sett

emb

re

ott

ob

re

€ K

g

GDO NORD-EST

PECORINO GENERICO(DICITURE VARIE)

PECORINO ROMANO

PECORINO SARDO

RICOTTA OVINA

456789

101112131415161718

gen

nai

o

feb

bra

io

mar

zo

apri

le

mag

gio

giu

gno

lugl

io

ago

sto

sett

emb

re

ott

ob

re

€ K

g

GDO NORD-OVEST

PECORINO GENERICO(DICITURE VARIE)

PECORINO ROMANO

PECORINO SARDO

RICOTTA OVINA

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TAVOLA 74

PREZZI AL DETTAGLIO RILEVATI

PRESSO LA GDO NEL 2011

PECORINO ROMANO

ELABORAZIONE SU DATI ISMEA

TAVOLA 75

PREZZI AL DETTAGLIO RILEVATI

PRESSO LA GDO NEL 2011

PECORINO GENERICO

ELABORAZIONE SU DATI ISMEA

13,5

14

14,5

15

15,5

16

16,5

€ K

g

pecorino generico (diciture varie)

ITALIA GDO

AREA NORD OVEST

AREA NORD EST

AREA CENTRO

AREA SUD E ISOLE

SARDEGNA

10

10,5

11

11,5

12

12,5

13

€ k

g

Pecorino Romano

ITALIA GDO

AREA NORD OVEST

AREA NORD EST

AREA CENTRO

AREA SUD E ISOLE

SARDEGNA

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TAVOLA 76

PREZZI AL DETTAGLIO

RILEVATI PRESSO LA GDO NEL

2011

RICOTTA OVINA

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 77

PREZZI AL DETTAGLIO

RILEVATI PRESSO LA GDO

NEL 2011

PECORINO SARDO

Elaborazione su dati ISMEA

56789

10111213141516

€ K

g

Pecorino Sardo

ITALIA GDO

AREA NORD OVEST

AREA NORD EST

AREA CENTRO

AREA SUD E ISOLE

SARDEGNA

3

3,5

4

4,5

5

5,5

6

6,5

7

7,5

€ K

g

ricotta ovina

ITALIA GDO

AREA NORD OVEST

AREA NORD EST

AREA CENTRO

AREA SUD E ISOLE

SARDEGNA

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TAVOLA 78

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 79

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 80

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

0,00

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Latte pecorino *Condizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Azienda *(IVA inclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

0,57

0,58

0,59

0,60

0,61

0,62

0,63

0,64

0,65

0,66

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Latte pecorino *Condizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Azienda *(IVA inclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

4,70

4,75

4,80

4,85

4,90

4,95

5,00

5,05

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Romano Exp. ICondizione di vendita:_mercato_ Macomer F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

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TAVOLA 81

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO

-CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 82

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO

-CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 83

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO

-CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

4,35

4,40

4,45

4,50

4,55

4,60

4,65

4,70

4,75

4,80

4,85

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Romano Exp. ICondizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

4,14

4,16

4,18

4,20

4,22

4,24

4,26

4,28

4,30

4,32

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Romano Exp. ICondizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

4,35

4,40

4,45

4,50

4,55

4,60

4,65

4,70

4,75

4,80

4,85

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Romano ItaliaCondizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

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TAVOLA 84

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 85

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 86

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

0

1

2

3

4

5

6

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Sardo Semicotto - 30 gg stag. Condizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

4,4

4,6

4,8

5

5,2

5,4

5,6

5,8

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Sardo Semicotto - 60 gg stag. Condizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

5,2

5,3

5,4

5,5

5,6

5,7

5,8

5,9

6

6,1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Sardo Semicotto - 60 gg stag. Condizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

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TAVOLA 87

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 88

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 89

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

5,00

5,20

5,40

5,60

5,80

6,00

6,20

6,40

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Sardo Semicotto - oltre i 60 gg Condizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

0

1

2

3

4

5

6

7

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Sardo D.O.P. - dolceCondizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

0

1

2

3

4

5

6

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Sardo D.O.P. - dolceCondizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

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TAVOLA 90

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 91

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 92

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

5

5,2

5,4

5,6

5,8

6

6,2

6,4

6,6

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Sardo D.O.P. - maturoCondizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

5,00

5,20

5,40

5,60

5,80

6,00

6,20

6,40

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Pecorino Sardo D.O.P. - maturoCondizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

7,00

8,00

9,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Fiore SardoCondizione di vendita:_mercato_ Macomer F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

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TAVOLA 93

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 94

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 95

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO

-CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

6,20

6,30

6,40

6,50

6,60

6,70

6,80

6,90

7,00

7,10

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Formaggi molli pecoriniCondizione di vendita:_mercato_ Macomer F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

4,70

4,80

4,90

5,00

5,10

5,20

5,30

5,40

5,50

5,60

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

CaciottaCondizione di vendita:_mercato_ Macomer F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

4,5

4,6

4,7

4,8

4,9

5

5,1

5,2

5,3

5,4

5,5

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

CaciottoneCondizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

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TAVOLA 96

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 97

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 98

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

0

1

2

3

4

5

6

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

CaciottaCondizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

6,40

6,60

6,80

7,00

7,20

7,40

7,60

7,80

8,00

8,20

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Formaggi capriniCondizione di vendita:_mercato_ Macomer F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

1,85

1,90

1,95

2,00

2,05

2,10

2,15

2,20

2,25

2,30

2,35

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Ricotta frescaCondizione di vendita:_mercato_ Macomer F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

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TAVOLA 99

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 100

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 101

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

0,00

0,20

0,40

0,60

0,80

1,00

1,20

1,40

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Ricotta frescaCondizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Ricotta frescaCondizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Ricotta salataCondizione di vendita:_mercato_ Sassari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

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TAVOLA 102

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 103

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 104

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

1,55

1,6

1,65

1,7

1,75

1,8

1,85

1,9

1,95

2

2,05

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

Ricotta StagionataCondizione di vendita:_mercato_ Cagliari F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

2,10

2,15

2,20

2,25

2,30

2,35

2,40

2,45

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mensilità 2011

RicottoneCondizione di vendita:_mercato_ Macomer F.co Caseificio (IVA esclusa)

valore min. €/Kg

valore max. €/Kg

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

4,50

5,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Animali vivi (origine) agnelli fino a 10 kg MERCATO: Sassari Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

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TAVOLA 105

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO

-CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 106

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO

-CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 107

RILEVAZIONE

SETTIMANALE

PREZZI ORIGINE - SETTORE LATTIERO

-CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Animali vivi (origine) agnelli fino a 10 kg MERCATO: Cagliari Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

4,50

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Animali vivi (origine) agnelli fino a 10 kg MERCATO: Macomer Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Animali vivi (origine) capretti MERCATO: Macomer Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

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TAVOLA 108

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 109

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 110

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

7,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Animali vivi (origine) capretti MERCATO: Cagliari Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

17,00

17,50

18,00

18,50

19,00

19,50

20,00

20,50

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Animali vivi (origine) Pecore a capo 40-50 Kg MERCATO: Sassari Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

20,00

21,00

22,00

23,00

24,00

25,00

26,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Animali vivi (origine) Pecore a capo 40-50 Kg MERCATO: Macomer Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

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TAVOLA 111

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 112

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 113

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

0,00

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Pecora a capo 50 Kg peso carcassa (origine) MERCATO: Cagliari Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

7,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Carcasse di Pecora 15-20 kg (ingrosso) MERCATO: Cagliari Condizione di vendita: F.co mercato (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

7,00

8,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Carcasse di agnelli (ingrosso) 6-7 kg MERCATO: Macomer Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

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TAVOLA 114

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 115

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

TAVOLA 116

RILEVAZIONE

SETTIMANALE PREZZI ORIGINE - SETTORE

LATTIERO -CASEARIO

Elaborazione su dati ISMEA

0,00

2,00

4,00

6,00

8,00

10,00

12,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Carcasse di agnelli (ingrosso) 6-7 kg MERCATO: Cagliari Condizione di vendita: F.co mercato (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

0

1

2

3

4

5

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Carcasse di agnelloni (ingrosso) MERCATO: Macomer Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

0,00

2,00

4,00

6,00

8,00

10,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mesi 2011

Carcasse di capretti (ingrosso) MERCATO: Macomer Condizione di vendita: F.co allevamento (Prezzi Euro/kg iva esclusa)

val. max. €/Kg

val. min. €/Kg

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ERRATA CORRIGE

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Nel precedente report (edizione

settembre 2011), i grafici di pagina 12

e il secondo grafico di pag.13, relativi

alle produzioni delle DOP 2010,

riportano dati errati.

I dati esatti sono riportati nei seguenti

grafici che rettificano e sostituiscono i

precedenti. .

P. Romano(pr. Sard.)

PecorinoSardo Dolce

PecorinoSardo

MaturoFiore Sardo

q.li 257.525,0 5.588,4 13.767,40 8.823,49

produttori 49 12 22 59

di cui coop.ve 20 2 8 0

prod. Coop.ve 67% 0,5% 28% 0

FORMAGGI DOP SARDEGNA PRODUZIONE 2010

90,14%

1,96%

4,82% 3,09%

P. Romano (pr.Sard.)Pecorino SardoDolcePecorino SardoMaturo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

Pecorino Romano 33.650 34.561 32.288 31.206 38.184 23.855 24.447 33.425 30.142 26.746 26.505

Pecorino Sardo 360 560 1.176 1.410 1.579 1.596 1.769 1.801 2.045 2.135 1.936

Fiore Sardo 350 375 400 282 518 466 513 570 652 747 893

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

ton

ne

llate

Evoluzione della produzione dei formaggi DOP sardi 2000 - 2010

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ALLEGATO: BOLLETTINO CONGIUNTURALE ISMEA

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III trimestre 2011

numero 2/11 – novembre 2011

Latte e formaggi ovini

1

Il mercato nazionale

IL MERCATO ALL'ORIGINE: GLI

INDICI

Indice dei prezzi all’origine (2000=100)

Fonte: ISMEA

Sulla scia delle tendenze di mercato verificatesi a livello internazionale per tutto il 2010 (domanda sostenuta, insufficiente offerta di prodotti e stock in contrazione), nei primi nove mesi del 2011 prezzi dei principali prodotti lattiero-caseari na-zionali hanno continuato ad aumentare, come evidenziato dall’indice Ismea dei prezzi alla produzione per latte e derivati (+19,7% ri-spetto al periodo gennaio –settembre 2010).

Il trend crescente è stato ancora determinato dai formaggi duri (+22,7%), ma il Pecorino Roma-no ha mostrato un andamento completamente opposto facendo registrare una flessione dell’indice pari al 4,2% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno.

IL MERCATO ALL'ORIGINE: I PREZZI

Prezzo medio del latte ovino (euro/100 lt Iva inclusa)

Regioni 2009 2010 gen-set

11

var.% gen-set 11/10

Lazio 83,58 88,00 81,00 -8,0%

Sardegna 82,08 62,50 62,50 0,0%

Toscana 98,82 89,08 89,00 0,0%

Fonte: ISMEA

Prezzo medi alla produzione dei principali formaggi ovini (euro/kg)

2010

gen-set 2011

var.% gen-set

2010

Pecorino Romano (naz.)

5,95 5,75 -4,0%

Pecorino Romano (exp.)

5,26 5,05 -5,0%

Pecorino Sardo (ma-turo)

6,02 5,99 -1,4%

Pecorino Toscano (3 mesi)

9,01 9,08 1,1%

Fiore Sardo 8,27 7,60 -7,6%

Caciotta ovina (6 mesi)

8,06 7,78 -3,5%

Ricotta di pecora 3,89 3,47 -6,3%

Fonte: ISMEA

La tendenza al ribasso dei listini dei formaggi ovicaprini ha avuto riflessi immediati sul mercato della materia prima, con il prezzo del latte ovi-no mediamente in calo del 2,7% nei primi nove mesi del 2011 a livello nazionale.

La contrazione del prezzo del latte ha interessato soprattutto gli allevatori del Lazio, che hanno vi-sto scendere il livello di remunerazione del pro-dotto di ben 7 cent rispetto alle contrattazioni del 2010. Situazione immutata, seppure ai limiti del-la redditività, in Sardegna.

Analizzando nel dettaglio i prodotti a base di latte ovino, tutti i principali prodotti monitorati pre-sentano un calo delle quotazioni all’origine nei primi nove mesi del 2011.

Unica eccezione al trend negativo è rappresenta-to dal Pecorino Toscano, che nel periodo gen-naio-settembre ha evidenziato un aumento dei prezzi pari all’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

80

90

100

110

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gen-09 set-09 mag-10 gen-11 set-11

Pecorino Romano Formaggi duri Latte e derivati

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Osservatorio economico ISMEA-Sardegna: latte e formaggi ovini

2

I COSTI DI PRODUZIONE

Indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzio-ne per l’allevamento ovicaprino

(2000=100)

Fonte: ISMEA

Indice dei prezzi dei mezzi correnti

dell’allevamento ovicaprino per voce di spesa (2000=100)

Fonte: ISMEA

A partire dalla seconda metà del 2010, analogamente a quanto verificatosi per la zootecnia nel suo complesso, i prezzi dei mezzi correnti di produzione delle aziende con allevamenti ovini e caprini hanno mostrato un trend fortemente crescente.

Nei primi nove mesi del 2011, l’indice Ismea dei prezzi dei mezzi correnti di produzione, ha registrato un aumento del 12,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, principalmente a causa dei costi di alimentazione (+23,8%). In aumento, seppure in misura più contenuta, anche i costi dei prodotti energetici (+6,7%) e della manodopera salariata (+2,2%).

GLI ACQUISTI DELLE FAMIGLIE

Dinamica degli acquisti e dei prezzi al consumo per le principali voci (var.%)

gen-set 11/gen-set 10

q.tà val.

Latte e derivati -1,2 1,5

Formaggi, di cui: 0,4 2,4

- Formaggi duri 0,0 5,4

- Formaggi semiduri -1,3 -0,4

- Formaggi DOP, di cui: -0,5 4,0

- Grana Padano -0,6 5,6

- Parmigiano Reggiano -2,2 4,2

- Pecorini DOP, di cui: 1,8 2,9

- Pecorino Romano 1,9 2,8

Fonte: ISMEA, Panel famiglie GFK-Eurisko

Nei primi nove mesi del 2011, secondo i dati del Panel Ismea-Gfk Eurisko, gli acquisti dome-stici di latte e derivati sono calati dell’1,2% a fronte di una crescita più che proporzionale del-la spesa (+1,5%), indicativo di prezzi al detta-glio in aumento per l’intero comparto. I consu-mi domestici di formaggi sono complessiva-mente stabili, pur nascondendo dinamiche mol-to diversificate a seconda dei segmenti e dei prodotti considerati. Nei primi nove mesi del 2011 si delinea una situazione di stallo per i formaggi duri e un calo nei consumi di semidu-ri. Per quanto riguarda i prodotti Dop, l’aumento dei prezzi e la forte concorrenza esercitata da prodotti privi di certificazione d’origine, stanno rallentando gli acquisti delle famiglie. In dettaglio, il trend negativo degli ul-timi mesi ha interessato soprattutto i consumi di Parmigiano Reggiano (-2,2% in volume) e, seppure in misura minore, di Grana Padano (-0,6% in volume).

Tendenza opposta per i pecorini Dop, i cui consumi domestici sono risultati in crescita del +2% in volume a fronte di un contemporaneo aumento della spesa media (+3% circa). In dettaglio, sono aumentati i consumi di Pecori-no Romano (+2% circa), che rappresentano la quasi totalità dei volumi di formaggi ovini mo-vimentati al dettaglio.

110

115

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140

gen-09 set-09 mag-10 gen-11 set-11

Ovini e caprini Allevamenti Agricoltura

100

110

120

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gen-09 set-09 mag-10 gen-11 set-11

Mangimi Prod. Energetici Salari

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Osservatorio economico ISMEA-Sardegna: latte e formaggi ovini

3

Il mercato internazionale

IL MERCATI DI RIFERIMENTO

I prezzi del latte ovicaprino in Spagna (euro/100 lt)

Fonte: ISMEA su dati ITAP - Lonja de Albacete

Nel 2011 il mercato spagnolo del latte ovica-prino è stato caratterizzato da andamenti diffe-renziati a seconda della destinazione della ma-teria prima. Considerando le quotazioni medie per un contenuto in grasso pari al 6,5% e un contenuto proteico pari al 4,5%, il prezzo del latte ovino destinato a prodotti a denomina-zione ha mostrato un trend significativamente crescente (+7,5% rispetto ai primi nove mesi del 2010), raggiungendo il livello di circa 102 euro/100 lt. Diversamente per il latte ovino de-stinato a prodotti convenzionali, non si sono evidenziate variazioni di rilevo da un anno all’altro (+0,4%) e il prezzo pagato agli alleva-tori si è attestato in media a 72,5 euro/100 lt.

Congiuntura positiva anche per il latte di ca-pra, mediamente remunerato a 69,2 euro/100 lt, (+4,2% rispetto ai primi nove mesi del 2010).

LA DOMANDA ESTERA

L’export di formaggi pecorini1 nel periodo gen-naio-agosto (tonnellate)

(1) codice doganale 04069063 Pecorino/Fiore Sardo

Fonte: ISMEA su dati ISTAT

Nel primi otto mesi del 2011 l’export italiano di Pecorino/Fiore Sardo è stato pari a 10.353 tonnellate, evidenziando una significativa ripre-sa rispetto ai risultati poco entusiasmanti di dodici mesi prima. In dettaglio sono state esportate oltre 1.400 tonnellate in più (+16%) quasi equamente distribuite tra le destinazioni comunitarie e quelle extra-UE.

In particolare il mercato statunitense, che assorbe quasi i ¾ del pecorino italiano inviato all’estero, ha evidenziato una risalita del 13,5%. Tra le destinazioni comunitarie si sono registrate performance molto positive in Ger-mania (+8%), Francia (+50%) e Regno Unito (+13%), sebbene si tratti di mercati di sbocco ancora poco significativi in termini di volumi.

L’import USA di formaggi pecorini1 nel periodo

gennaio-settembre (tonnellate)

(1) codice doganale 0406905600 Pecorini da grattugia

Fonte: ISMEA su dati GTI

Nei primi nove mesi del 2011 l’import USA di pecorini da grattugia ha evidenziato una ri-presa rispetto all’andamento dello scorso anno; in dettaglio, l’aumento è stato del 19,6% e, con riferimento all’Italia, che è il principale for-nitore, la crescita è stata del 13%. Nel con-tempo sono aumentati gli acquisti da Spagna, Francia e Grecia, che continuano però ad avere un ruolo marginale in termini di forniture. Nei primi nove mesi del 2011 sono aumentate an-che le importazioni di pecorini non da grat-tugia (+14,6%), di cui Bulgaria e Francia so-no i principali fornitori, ma l’Italia – quarta in ordine di grandezza – non ha beneficiato di questo trend (-3,8%).

Le stime USDA per il 2011 indicano una cresci-ta della produzione statunitense di formaggi meno che proporzionale rispetto ai consumi in-terni, il che dovrebbe far chiudere l’anno con un aumento complessivo delle importazioni (+8% circa).

50

60

70

80

90

100

110

gen-09 set-09 mag-10 gen-11 set-11

latte ovino DO latte ovino senza DO latte di capra

-

1.500

3.000

4.500

6.000

7.500

9.000

10.500

12.000

2007 2008 2009 2010 2011

UE-27 Extra-UE 27

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

18.000

20.000

2007 2008 2009 2010 2011

Mondo Italia

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Osservatorio economico ISMEA-Sardegna: latte e formaggi ovini

4

Focus on UE-27: STRUTTURA DEGLI ALLEVAMENTI E OFFERTA DI FORMAGGI OVCIAPRINI

Struttura dell’allevamento ovino nell’UE-27 (2007)

Fonte: elaborazione ISMEA su dati EUROSTAT

Struttura dell’allevamento caprino nell’UE-27

(2007)

Fonte: elaborazione ISMEA su dati EUROSTAT

Produzione di formaggi ovicaprini nell’UE-27

(.000 tonnellate)

2008 2009 2010 var.% 10/09

Francia 113,1 114,7 114,6 -0,1

Italia 73,5 77,3 69,3 -10,3

Spagna 61,4 63,0 61,0 -3,2

Bulgaria 7,9 5,8 7,5 28,6

Portogallo 4,9 5,0 5,3 6,8 Fonte: EUROSTAT

La produzione UE di latte ovicaprino è quasi interamente concentrata nei paesi del mediterraneo e nei Balcani. Tuttavia le strut-ture d’allevamento presentano notevoli diffe-renze tra un paese e l’altro.

Non considerando il Regno Unito, la cui produ-zione prevalente è rappresentata dagli agnelli pesanti, la Spagna è il primo paese in termini di numerosità dei capi ovini allevati. La dimen-sione media delle aziende iberiche è piuttosto contenuta (circa 240 pecore/azienda) ma co-munque ragguardevole; le aziende grandi (con oltre 500 capi) rappresentano, infatti, il 16% del totale e detengono oltre i 2/3 del patrimo-nio ovino nazionale. Le razze allevate sono prevalentemente a duplice attitudine e i si-stemi di allevamento prevalenti sono di tipo estensivo con integrazione dell’alimentazione oppure intensivo con stabulazione permanen-te. La produzione di latte ovino è concentrata nella Castiglia e la destinazione prevalente è la caseificazione, con circa 61 mila tonnellate di formaggi (non considerando quelli a latte mi-sto) e una buona presenza di prodotti a de-nominazione (Manchego, Zamorano, Murcia, Majorero, per citarne alcuni dei più famosi).

In Francia, la dimensione media degli alleva-menti ovini è inferiore ai 130 capi/azienda, ma nel complesso di riscontra una buona presenza di aziende medio grandi (circa il 20% del tota-le) che rappresentano oltre i ¾ delle consi-stenze complessive. La produzione di latte ovino e dei suoi derivati si concentra nelle re-gioni dei Paesi Baschi, della Corsica e dei medi Pirenei, dove si produce il Roquefort. I sistemi di allevamento più diffusi sono di tipo estensi-vo o semi-intensivo, ma il pascolo costituisce la principale fonte di alimentazione.

In Grecia si rileva una notevole incidenza del-le aziende di piccole dimensioni (<100 pecore) e una prevalenza di sistemi di allevamento di tipo estensivo stanziale caratterizzati da un basso impiego di capitale. I più importanti prodotti a base di latte ovino e caprino sono rappresentati da: Feta, Kasseri, Kefalotiri e Kefalograviera.

Nel 2010 la produzione UE di latte ovica-prino è stata pari a oltre 4,7 milioni di tonnel-late, di cui il 62% di pecora e il 38% di capra. In particolare, la Grecia è il paese leader a li-vello continentale con circa ¼ della produzione di latte; seguono Francia (quota 20%), Spa-gna (18%) e Italia (13%), che sono anche i principali paesi produttori comunitari di for-maggi ovicaprini. Ad eccezione dell’Italia, la produzione di formaggi ovicaprini ha eviden-ziato un trend in forte crescita nel quinquennio 2005-2010 in tutti i principali paesi produttori.

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