Aspetti relativi allacquisizione linguistica ACQUISIZIONE LINGUISTICA IL CERVELLO: BIMODALITA E...

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Aspetti relativi all’acquisizione linguistica

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Aspetti relativi

all’acquisizione linguistica

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ACQUISIZIONE LINGUISTICA IL CERVELLO: BIMODALITA’ E

DIREZIONALITA’

EMISFERO

DESTRO- compiti di natura

GLOBALISTICA SIMULTANEA

ANALOGICA

EMISFERO

SINISTRO- compiti di natura

ANALITICA SEQUENZIALE

LOGICA

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BIMODALITA’

• Il termine suggerisce che entrambe le modalità del cervello (quella analitica dell’emisfero sinistro e quella globale, “olistica” dell’emisfero destro) sono coinvolte nella comunicazione linguistica.

• Esse devono essere INTEGRATE affinché l’intera mente dell’allievo venga coinvolta nel processo di acquisizione linguistica.

ACQUISIZIONE LINGUISTICA=

DX + SX

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DIREZIONALITA’

• Il principio della direzionalità stabilisce che l’uso bimodale del cervello avviene secondo una direzione ben precisa: dall’emisfero destro dall’emisfero destro (modalità contestualizzanti e globalistiche) a quello (modalità contestualizzanti e globalistiche) a quello sinistro (modalità più formali e meccaniche)sinistro (modalità più formali e meccaniche)

DX SX

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PRIMA FASE DELL’INSEGNAMENTO PRIMA FASE DELL’INSEGNAMENTO COINVOLGIMENTO BIMODALE E DIREZIONALE COINVOLGIMENTO BIMODALE E DIREZIONALE

dimensione affettivadimensione affettiva • ((piacerepiacere di comunicare in un’altra lingua, curiosità di fronte di comunicare in un’altra lingua, curiosità di fronte

a una cultura diversa: a una cultura diversa: modalità destramodalità destra))

+ + dimensione logicadimensione logica • (i (i bisognibisogni linguistici, professionali, esistenziali: linguistici, professionali, esistenziali: modalità modalità

sinistrasinistra))

++ dimensione globaledimensione globale - presentazione del materiale in modo presentazione del materiale in modo contestualizzatocontestualizzato, ,

sensorialesensoriale, , ricco di connotazioni culturaliricco di connotazioni culturali ( (modalità destramodalità destra))

++ dimensione analiticadimensione analitica - esercizi strutturali, riflessione sulla lingua, spiegazioni di - esercizi strutturali, riflessione sulla lingua, spiegazioni di

grammatica grammatica (modalità sinistra)(modalità sinistra)

MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO

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Acquisizione e apprendimentosecondo la distinzione di KrashenACQUISIZIONE

È un processo inconscio che sfrutta le strategie globali dell’emisfero dx del cervello insieme a quelle analitiche dell’emisfero sx.

QUANTO VIENE ACQUISITO ENTRA NELLA

MEMORIA A LUNGO

TERMINE

APPRENDIMENTOE’ un processo razionale, governato dall’emisfero sinistro e basato sulla memoria a breve termine: la competenza “appresa” è una competenza a termine, non è definitiva.QUANTO VIENE APPRESO

ENTRA NELLA

MEMORIA A BREVE TERMINE

APPRENDIMENTOPUO’ APPARIRE POSITIVO

MA NON GENERA UN COMPORTAMENTO

LINGUISTICO AUTONOMO

ACQUISIRE è UNO SFORZO: LA MENTE DEVE ACCOMODARE LE NUOVE

INFORMAZIONI, INTEGRARLE NELL’ARCHITETTURAE COMPORTA UN RIMODELLAMENTO

DELLE SINAPSI, CIOE’ DEI COLLEGAMENTITRA I NEURONI DEL CERVELLO

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Come produrre acquisizione anziché apprendimento

1) INPUT COMPRENSIBILE (i+1)

2) FILTRO AFFETTIVO

3) MOTIVAZIONE

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1) INPUT COMPRENSIBILE (i+1)L’ allievo concentra l’attenzione sul significato

dell’input e non sulla sua forma (fonologica, morfosintattica, testuale)

i = informazione già posseduta dal cervello

+ 1 (informazione al gradino dell’ordine naturale immediatamente successivo all’input

posseduto fino a quel momento)

Area di sviluppo potenziale (Vygotskij)

All’inizio si attua un processo di ipersemplificazione che permette una comunicazione rudimentale,

poi si procede a incrementare in qualità e quantità.

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Area di sviluppo potenziale (Vygotskij)

i+1 E’ la distanza tra la parte di un compito che una persona è già in grado di eseguire e il livello

potenziale cui può giungere nel tentativo di compiere la parte restante del compito

distanza che può

percorrere da solo

o sotto la guida

di una persona esperta

(un magister,

qualcuno che è

Magis, “di più”)

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Affinchè i+1 sia acquisito è necessario che non sia inserito il filtro affettivo.

Il filtro affettivo è come un interruttore che può interrompere il flusso, per cui ciò che si

comprende viene collocato nella memoria a breve o a medio termine ma non passa ai centri

dell’acquisizione stabile e definitiva

2) FILTRO AFFETTIVO

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.

MLT

Filtro affettivo

informazione

apprendimento

acquisizione

MBT

FILTRO AFFETTIVO

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FILTRO AFFETTIVO: PRINCIPI CHIMICI

• in stato di serenità l’adrenalina si trasforma in noradrenalina, un neurotrasmettitore che facilita la memorizzazione,

• mentre in stati di paura e stress si produce uno steroide che blocca la noradrenalina e fa andare in conflitto l’amigdala (ghiandola “emotiva” che vuole difendere la mente da eventi spiacevoli) e l’ippocampo, la ghiandola che invece ha un ruolo attivo nell’attivare i lobi frontali e iniziare la memorizzazione.

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Da cosa viene inserito il filtro affettivo?

• Stati d’ansia o di paura

• Attività che pongono a rischio l’immagine di sé che lo studente vuole offrire al resto della classe

• Attività che minano l’autostima

• Attività che provocano la sensazione di non essere in grado di apprendere

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3) MOTIVAZIONE

• il dovere: regna sovrano nelle situazioni didattiche tradizionali. Crea l’inserimento del filtro affettivo, le informazioni restano nella memoria a breve termine quindi produce apprendimento non acquisizione;

• il bisogno: è collegato all’emisfero sinistro. Funziona ma ha due limiti: deve essere percepito e termina appena lo studente ritiene di aver soddisfatto il suo bisogno (punto che si colloca di solito ben al di sotto del livello soglia);

• il piacere: motivazione essenzialmente legata all’emisfero destro, ma che può coinvolgere anche l’emisfero sinistro, divenendo in tal modo potentissima.

Il bisogno può non essere percepito dallo studente per molte discipline

(es: algebra o letteratura)

Durante i compiti in classe le informazioniapprese possono essere reperibili,

ma dopo una stagione vengono perse

Piacere di soddisfare un progetto di vitaPiacere di soddisfare un bisogno

Piaceri legati ad emozioni quotidiane in classe

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Dove può uno studente trovare il piacere nell’acquisizione linguistica?

• Il piacere di apprendere è un piacere primario che viene annullato dal fallimento; ciò significa che le attività devono essere di livello tale da essere fattibili e che gli errori vanno considerati come naturali, non come peccati da punire: fallire provoca dis-piacere e quindi annulla la motivazione,

• toglie energia al processo di acquisizione, mentre sbagliare può essere accettabile se l’errore non viene enfatizzato ma viene studiato

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Piacere della sfida, (quiz televisivi,

enigmistica, prove di lingua, dettati),sfide con se stessi

se lo studente valutail risultato

Piacere della novità, dell’imprevisto,dell’insolito come input

e quindi sforzo per acquisirlo

ripetere che• “errare è umano”,

• “sbagliando si impara”, • imparare una lingua

è un processo “per tentativi ed errori”.

Piacere della sistematizzazione:Capire come funziona il mondoè un piacere di natura astratta(emisfero sx) es: far scoprir la

grammatica invece cheinsegnarla per schemi

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Fattori che condizionano il cervello ad accettare l’input

• Novità

• Attrattiva (piacevolezza dello stimolo)

• Funzionalità nel rispondere al bisogno che lo studente percepisce

• Realizzabilità (compito possibile, abbordabile; se il compito è troppo arduo la mente si chiude)

• Sicurezza sociale e psicologica (ciò che si deve imparare non mette a rischio l’immagine sociale e l’autostima)

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L.A.D. Language Acquisition Device

(meccanismo di acquisizione linguistica)Chomsky ha ipotizzato l’esistenza di un meccanismo che azionandosi consente l’acquisizione linguistica (LAD)

Se un input viene reso comprensibile (dall’insegnante, dal compagno di lavoro, dalla madre nei cfr del bambino ecc), se cioè si fornisce quello che Bruner chiama Language Acquisition Support System (LASS), allora il LAD si mette autonomamente in moto e procede all’acquisizione.

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L.A.S.S. Language Acquisition Support System

Un caso in cui il meccanismo si aziona autonomamente e con ottimi risultati è quello dei ragazzi che si recano all’estero…essi sembrano fortemente motivati all’apprendimento linguistico… e curiosamente il termine LASS in inglese significa FANCIULLA.

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MEMORIA DI LAVORO

MEMORIA BREVE

TERMINE

MEMORIA LUNGO TERMINE

TIPI DI MEMORIA

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LA STRUTTURA DELLA MEMORIA

Memoria di lavoro: le informazioni vengono elaborate dalla memoria di lavoro che ha una persistenza molto limitata sia nel tempo (al massimo un paio di secondi) sia nella quantità (al max 7 elementi)

La memoria di lavoro viene collocata nella memoria a breve termine che elabora la struttura di superficie e in un tempo più o meno breve non trattiene le informazioni.

Il terzo livello è la memoria a lungo termine, che include sia la nostra conoscenza del mondo, la cosiddetta “enciclopedia”, sia la memoria semantica, che interpreta e memorizza la lingua.

Necessario organizzare l’input in chunks (frammenti significativi che contano come unità di significato

e non come numero di singole paroleNel caso di numeri per esempio

è più facile ricordare 520.82.17 che 5.2.01.7).

1. Dimentica facilmente2. Accomoda le nuove informazioni sulla base

di quelle già possedute mettendo le premesse dell’interferenza

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Come ricordiamo?• associazionismo: si ricorda per somiglianza o per contrasto. le associazioni

possono indubbiamente essere utili, ma solo se le crea lo studente, per

quanto guidato: il ricordare prevede un ruolo attivo, richiede uno sforzo deliberato un processo di elaborazione nella memoria a lungo termine

• In altre parole si immette in memoria ciò che si vuole immettere in memoria.

Apprendere è un progetto

L’ATTO DIDATTICO DEVE INCIDERE NELLA MEMORIA

DEVE FACILITARE LA RIEVOCAZIONE DI QUANTO INTERIORIZZATOa) a una maggior riflessione corrisponde una maggior memorizzazione

b) la codifica profonda è a livello semantico più che sintattico, lessicale più che grammaticale (ma il lessico ha significato solo se considerato all’interno di un “contesto”)

c) l’immagine visiva è, contrariamente a quanto si ritiene, meno efficace di quella sonora. Si ricorda il 10% del visto, il 20% dell’ascoltato e il 50% del visto e ascoltato.

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INTELLIGENZAVISIVA

INTELLIGENZACINESTETICA

(nella quale l’aspetto fisico, attivo, motorio

gioca un ruolo importante come nella

Total Physical Response* di Asher)

INTELLIGENZA SONORA

TEORIA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLEDI GARDNER

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*T.P.R. Total Physical Response (Risposta Fisica Totale)

PASSAMI IL LIBRO! CORRI! SALTA!

DISEGNA!

Il TPR, ideato da J. Asher in California negli anni Sessanta, è un metodo per l’insegnamento/apprendimento di una lingua seconda attraverso la risposta fisica e silenziosa ad una serie di comandi verbali, ossia attraverso l’associazione tra parola e movimento fisico.

Nella prima fase del processo di acquisizione favorisce soprattutto la comprensione dell’input a cui è esposto l’apprendente e non lo costringe ad accelerare innaturalmente i tempi della produzione linguistica.

APRI LA PORTA!

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Ne consegue che i materiali didattici e gli insegnanti devono proporre attività variate, che non

penalizzino uno dei tipi di intelligenza.

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IMPORTANTE!!

1. PRIMA VIENE LA COMPRENSIONE E POI LA PRODUZIONE SIA ORALE CHE SCRITTA

2. ALL’ALUNNO NEOARRIVATO: NESSUNA AGGRESSIONE LINGUISTICA

3. PRIMA DI CHIEDERE DI PARLARE ACCERTARSI CHE COMINCI A COMPRENDERE

4. SI PUO’ CHIEDERE DI DISEGNARE, MIMARE, ECC. MA NON DI PARLARE PRIMA CHE SIANO PRONTI

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Come facilitare la comunicazione e l’apprendimento

1) Contestualizzare (es: dare un titolo alla lezione e scriverlo alla lavagna; 5 minuti della mia lezione

devono essere comprensibili per tutti)

2) Utilizzare diversi tipi di linguaggio, non solo quello linguistico (immagini, video, attività fisica, oggetti, grafici, schemi, musica)

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3) Esplicitare gli obiettivi: è provato che gli studenti imparano meglio se conoscono gli obiettivi del loro lavoro.

4) Far semplificare i contenuti da un compagno, (es: un argomento di storia) il successo degli italiani dipende da quello degli stranieri INTERDIPENDENZA POSITIVA

5) Tenere conto dell’effetto “straniamento” dell’alunno neoarrivato