Aspetti legislativi in tema di divieto di fumo negli ambienti aperti al pubblico e nei luoghi di...

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Ravenna Ravenna 25.10.2005 25.10.2005 Maria Maria Antonietta Antonietta Geminiani Geminiani Servizio Prevenzione e Sicurezza Servizio Prevenzione e Sicurezza degliAm bientidiLavoro degliAm bientidiLavoro Aspettilegislativisuldivieto difum o nei Aspettilegislativisuldivieto difum o nei luoghidilavoro luoghidilavoro D ipartim ento diSanità Pubblica D ipartim ento diSanità Pubblica Luoghidilavoro liberida Luoghidilavoro liberida fum o fum o

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RavennaRavenna

25.10.200525.10.2005

MariaMariaAntonietta Antonietta GeminianiGeminiani Servizio Prevenzione e Sicurezza Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavorodegli Ambienti di Lavoro

Aspetti legislativi sul divieto di fumo nei Aspetti legislativi sul divieto di fumo nei luoghi di lavoroluoghi di lavoro

Dipartimento di Sanità PubblicaDipartimento di Sanità Pubblica

Luoghi di lavoro liberi da Luoghi di lavoro liberi da fumofumo

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Aspetti legislativi in tema di divieto di Aspetti legislativi in tema di divieto di fumo negli ambienti aperti al pubblico e fumo negli ambienti aperti al pubblico e

nei luoghi di lavoronei luoghi di lavoro

Dipartimento di Sanità PubblicaDipartimento di Sanità PubblicaArea Tutela della salute in ambiente di lavoro e sicurezzaArea Tutela della salute in ambiente di lavoro e sicurezzaServizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoroServizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoroAUSL di RAVENNAAUSL di RAVENNA Maria Antonietta GeminianiMaria Antonietta Geminiani

Ravenna 25/10/2005Ravenna 25/10/2005

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Componenti del fumo di tabaccoComponenti del fumo di tabacco

Il fumo di tabacco è una miscela eterogenea composta da una fase Il fumo di tabacco è una miscela eterogenea composta da una fase gassosa e da una fase corpuscolata che contiene circa 4000 sostanze gassosa e da una fase corpuscolata che contiene circa 4000 sostanze

chimiche di cui solo 500 note.chimiche di cui solo 500 note.

La brace di combustione della sigaretta raggiungendo temperature La brace di combustione della sigaretta raggiungendo temperature molto elevate pari a 800 ° C modifica notevolmente la struttura dei molto elevate pari a 800 ° C modifica notevolmente la struttura dei

componenti del tabacco, producendo sostanze ed effetti sconosciuti.componenti del tabacco, producendo sostanze ed effetti sconosciuti.

La forza con cui avviene l’aspirazione del fumo di sigaretta , variando La forza con cui avviene l’aspirazione del fumo di sigaretta , variando la temperatura di combustione , modifica la composizione del fumo per la temperatura di combustione , modifica la composizione del fumo per cui la stessa sigaretta può dare origine a sostanze diverse a seconda cui la stessa sigaretta può dare origine a sostanze diverse a seconda

del modo con cui viene fumata.del modo con cui viene fumata. Una sigaretta di 1 gr. è mediamente consumata in 12 minuti e 8-10 Una sigaretta di 1 gr. è mediamente consumata in 12 minuti e 8-10

boccate da 2 secondi del volume di250cc.boccate da 2 secondi del volume di250cc.

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I principali componenti del fumo di tabacco si suddividono in 4 gruppi:

• Nicotina

• Monossido di carbonio

• Sostanze cancerogene

• Sostanze irritanti e tossiche

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NicotinaNicotina E’ un alcaloide contenuto nelle foglie di tabacco, induce E’ un alcaloide contenuto nelle foglie di tabacco, induce

dipendenza fisica e psichicadipendenza fisica e psichica

Provoca effetti sul:Provoca effetti sul:

sistema nervoso centrale e autonomo in maniera bifasica sistema nervoso centrale e autonomo in maniera bifasica (stimolazione ed inibizione) determinando seconda del prevalere (stimolazione ed inibizione) determinando seconda del prevalere dell’effetto stimolante od inibente, modificazioni dell’umore, dell’effetto stimolante od inibente, modificazioni dell’umore, dell’apprendimento, della concentrazione e della prontezza delle dell’apprendimento, della concentrazione e della prontezza delle prestazioni psicofisiche;prestazioni psicofisiche;

sistema cardiovascolare con aumento della frequenza cardiaca, della sistema cardiovascolare con aumento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa;pressione arteriosa;

metabolismo dei lipidi;metabolismo dei lipidi; coagulazione del sangue interferendo sul meccanismo di formazione coagulazione del sangue interferendo sul meccanismo di formazione

del trombo.del trombo.

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Monossido di carbonioMonossido di carbonio

E’ un gas asfissiante derivante dalla combustione incompleta del E’ un gas asfissiante derivante dalla combustione incompleta del tabacco e rappresenta il 3,2% della parte gassosa del fumo [ la tabacco e rappresenta il 3,2% della parte gassosa del fumo [ la concentrazione di monossido di carbonio emesso dagli scappamenti concentrazione di monossido di carbonio emesso dagli scappamenti dei veicoli a motore è appena pari al 1,5%].dei veicoli a motore è appena pari al 1,5%].

Il monossido di carbonio si fissa ai globuli rossi molto più facilmente Il monossido di carbonio si fissa ai globuli rossi molto più facilmente dell’ossigeno in quanto la sua affinità con l’emoglobina in essi dell’ossigeno in quanto la sua affinità con l’emoglobina in essi contenuta è 210 volte superiore a quella dell’ossigeno. La sua tossicità contenuta è 210 volte superiore a quella dell’ossigeno. La sua tossicità è connessa alla sua capacità di legarsi stabilmente all’emoglobina è connessa alla sua capacità di legarsi stabilmente all’emoglobina impedendo l’ossigenazione dei tessuti, compresi quelli della parete dei impedendo l’ossigenazione dei tessuti, compresi quelli della parete dei vasi con conseguente ipossia cellulare.vasi con conseguente ipossia cellulare.

Il tasso di carbossiemoglobina nei fumatori è cronicamente aumentato Il tasso di carbossiemoglobina nei fumatori è cronicamente aumentato da 2 a 15 volte, rispetto ai non fumatorida 2 a 15 volte, rispetto ai non fumatori..

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Sostanze irritanti e tossicheSostanze irritanti e tossiche

Sono presenti nella fase gassosa del fumo di tabaccoSono presenti nella fase gassosa del fumo di tabacco Tra le più importanti vi sono: formaldeide, acetaldeide, Tra le più importanti vi sono: formaldeide, acetaldeide,

acroleina,ammoniaca ecc.acroleina,ammoniaca ecc.

Le sostanze irritanti danneggiano il meccanismo della Le sostanze irritanti danneggiano il meccanismo della clearence mucociliare, provocano un aumento della clearence mucociliare, provocano un aumento della secrezione bronchiale e favoriscono il ristagno degli agenti secrezione bronchiale e favoriscono il ristagno degli agenti infettivi e di quelli irritanti e/o cancerogeni, principali cause infettivi e di quelli irritanti e/o cancerogeni, principali cause di bronchite cronica, enfisema polmonare e tumore del di bronchite cronica, enfisema polmonare e tumore del polmone.polmone.

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Sostanze cancerogeneSostanze cancerogene

Le sostanze cancerogene sono contenute Le sostanze cancerogene sono contenute principalmente nel catrame, ovvero il residuo principalmente nel catrame, ovvero il residuo secco, che si forma nella porzione a più bassa secco, che si forma nella porzione a più bassa temperatura di combustione della sigaretta.temperatura di combustione della sigaretta.

Il catrame contiene numerosi cancerogeni chimici o Il catrame contiene numerosi cancerogeni chimici o cocancerogeni quali gli idrocarburi aromatici cocancerogeni quali gli idrocarburi aromatici policiclici (benzopirene, dimetilantracene etc.) le policiclici (benzopirene, dimetilantracene etc.) le amine aromatiche (nitrosamine ritenute agenti amine aromatiche (nitrosamine ritenute agenti etiologici del cancro della vescica.),elementi etiologici del cancro della vescica.),elementi radioattivi quali il Polonio e radon, composti del radioattivi quali il Polonio e radon, composti del Nichel, Cadmio, Cromo, Arsenico ,fenoli etc. Nichel, Cadmio, Cromo, Arsenico ,fenoli etc.

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Interazione tra esposizione a fumo di tabacco ed Interazione tra esposizione a fumo di tabacco ed

esposizione occupazionale a sostanze tossicheesposizione occupazionale a sostanze tossiche Il fumo può :Il fumo può : diventare un diventare un vettore fisicovettore fisico di sostanze tossiche presenti nel luogo di di sostanze tossiche presenti nel luogo di

lavoro;lavoro;

determinare un determinare un aumento della dose aumento della dose di sostanze tossiche assorbite di sostanze tossiche assorbite per la presenza nel fumo delle stesse sostanze presenti nel luogo di per la presenza nel fumo delle stesse sostanze presenti nel luogo di lavoro (cadmio,cromo, butadiene, benzene, benzopirene);lavoro (cadmio,cromo, butadiene, benzene, benzopirene);

interessare uno stesso interessare uno stesso organo bersaglioorgano bersaglio coinvolto dall’esposizione coinvolto dall’esposizione professionale o produrre un danno biologico analogo a quello professionale o produrre un danno biologico analogo a quello dell’esposizione professionale (tumore della vescica da fumo e dell’esposizione professionale (tumore della vescica da fumo e 2naftilamina);2naftilamina);

agire sinergicamente agire sinergicamente con le sostanze tossiche presenti nel luogo di con le sostanze tossiche presenti nel luogo di lavoro (tumore del polmone ed asbesto, radon, arsenico). lavoro (tumore del polmone ed asbesto, radon, arsenico).

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Fumo PassivoFumo Passivo

Il fumo passivo (second hand smoking) è quello che viene Il fumo passivo (second hand smoking) è quello che viene inalato involontariamente dalle persone che vivono a inalato involontariamente dalle persone che vivono a contatto con uno più fumatori attivi ed è di 2 tipi:contatto con uno più fumatori attivi ed è di 2 tipi:

Fumo centraleFumo centrale (mainstream) : è il fumo attivo, prodotto (mainstream) : è il fumo attivo, prodotto dall’aspirazione del fumatore che viene in gran parte dall’aspirazione del fumatore che viene in gran parte inalato (corrente primaria) e solo parzialmente espirato inalato (corrente primaria) e solo parzialmente espirato (corrente terziaria)(corrente terziaria)

Fumo lateraleFumo laterale (sidestream): è il fumo passivo vero e (sidestream): è il fumo passivo vero e proprio rilasciato direttamente dalla combustione proprio rilasciato direttamente dalla combustione dell’estremità della sigaretta e dal fumo espirato dal dell’estremità della sigaretta e dal fumo espirato dal fumatore attivo (corrente terziaria).fumatore attivo (corrente terziaria).

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Nella monografia IARC vol. 83 Nella monografia IARC vol. 83 (2002) (2002)il fumo passivo è stato classificato il fumo passivo è stato classificato

come sostanza cancerogena di come sostanza cancerogena di

Gruppo I per l’uomo Gruppo I per l’uomo

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L’esposizione di non fumatori alL’esposizione di non fumatori al

fumo passivo sul posto di lavorofumo passivo sul posto di lavoro

comporta un aumento di rischiocomporta un aumento di rischio

di cancro del polmonedi cancro del polmone

del 16-19%del 16-19%

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Patologie non neoplastiche in soggetti Patologie non neoplastiche in soggetti non fumatori esposti a fumo passivonon fumatori esposti a fumo passivo

Malattie coronariche Malattie coronariche aumento del rischioaumento del rischio 25%- 30% 25%- 30%

Patologie respiratorie cronichePatologie respiratorie croniche

Possibile associazione con basso peso alla Possibile associazione con basso peso alla nascitanascita

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L’Istituto dei Tumori di Milano ha dimostrato L’Istituto dei Tumori di Milano ha dimostrato che fumare una sola sigaretta in un che fumare una sola sigaretta in un

ambiente chiuso di 30 mq determina in ambiente chiuso di 30 mq determina in mezz’ora una concentrazione in ambiente mezz’ora una concentrazione in ambiente

del Pm 10 del Pm 10 cento volte superiorecento volte superiore alla concentrazione del Pm 10 cui si riferisce alla concentrazione del Pm 10 cui si riferisce la normativa che regola la sospensione del la normativa che regola la sospensione del

traffico cittadinotraffico cittadino

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Leggi e direttive che vietano il fumo negli Leggi e direttive che vietano il fumo negli ambienti “aperti al pubblico”ambienti “aperti al pubblico”

Legge 11 novembre 1975, n.584Legge 11 novembre 1975, n.584

all’art.1, lettera a) divieto di fumo in:all’art.1, lettera a) divieto di fumo in: ospedali ed altre strutture sanitarie;ospedali ed altre strutture sanitarie; nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado;nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado; mezzi di trasporto pubblico;mezzi di trasporto pubblico; sale d’attesa di stazioni ferroviarie , sale d’attesa di stazioni ferroviarie ,

autofilotranviarie,portuali-marittime ed aeroportuali;autofilotranviarie,portuali-marittime ed aeroportuali; nei compartimenti ferroviari riservati ai non fumatori nei compartimenti ferroviari riservati ai non fumatori

ecc.ecc.

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Legge 11 novembre 1975, n.584Legge 11 novembre 1975, n.584

all’art.1, lettera b) divieto di fumo in:all’art.1, lettera b) divieto di fumo in:

locali chiusi adibiti a pubblica riunione;locali chiusi adibiti a pubblica riunione;

sale chiuse di cinema, teatro;sale chiuse di cinema, teatro;

sale da ballo, sale corse;sale da ballo, sale corse;

musei, biblioteche, sale di lettura;musei, biblioteche, sale di lettura;

pinacoteche, gallerie d’arte.pinacoteche, gallerie d’arte.

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Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 14/12/1995Ministri del 14/12/1995

“ “ Divieto di fumo in determinati locali della pubblica Divieto di fumo in determinati locali della pubblica amministrazione o dei gestori di servizi pubblici” estende il amministrazione o dei gestori di servizi pubblici” estende il divieto a:divieto a:

tutta la Pubblica Amministrazionetutta la Pubblica Amministrazione Università e scuole di ogni ordine e grado;Università e scuole di ogni ordine e grado; Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento

autonomo;autonomo; Enti locali e loro consorzi ed Associazioni;Enti locali e loro consorzi ed Associazioni; Enti pubblici non economici nazionali e localiEnti pubblici non economici nazionali e locali Aziende del Servizio Sanitario NazionaleAziende del Servizio Sanitario Nazionale ai privati esercenti servizi pubbliciai privati esercenti servizi pubblici

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Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 14/12/1995Ministri del 14/12/1995

per locale “aperto al pubblico” si intende quello cui per locale “aperto al pubblico” si intende quello cui la generalità degli amministrati e degli utenti la generalità degli amministrati e degli utenti accede senza formalità e senza bisogno di accede senza formalità e senza bisogno di particolari permessi negli orari stabiliti;particolari permessi negli orari stabiliti;

Amministrazioni ed Enti pubblici possono estendere Amministrazioni ed Enti pubblici possono estendere il divieto di fumo a luoghi diversi da quelli previsti il divieto di fumo a luoghi diversi da quelli previsti dalla L. 584/75 con autonomia regolamentare e dalla L. 584/75 con autonomia regolamentare e disciplinare.disciplinare.

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Circolare 28/03/2001 del Ministero della SanitàCircolare 28/03/2001 del Ministero della Sanità “Interpretazione ed applicazione delle leggi vigenti in “Interpretazione ed applicazione delle leggi vigenti in

materia di divieto di fumomateria di divieto di fumoelenco esemplificativo dei locali in cui si applica il divieto di fumo in:elenco esemplificativo dei locali in cui si applica il divieto di fumo in:

Ospedali ed altre strutture sanitarieOspedali ed altre strutture sanitarieScuole ed Università (aule, corridoi, segreterie, biblioteche, bagni, sale di Scuole ed Università (aule, corridoi, segreterie, biblioteche, bagni, sale di

lettura )lettura )Uffici di enti territoriali ( Regioni, Province, Comuni)Uffici di enti territoriali ( Regioni, Province, Comuni)Uffici di collocamento e del Catasto, Registro, IVA, uffici postali distretti Uffici di collocamento e del Catasto, Registro, IVA, uffici postali distretti

militarimilitariUffici di prefetture, questure e commissariatiUffici di prefetture, questure e commissariatiUffici di società erogatrici di servizi pubblici (compagnie telefoniche, Uffici di società erogatrici di servizi pubblici (compagnie telefoniche,

società erogatrici di gas, corrente elettrica, ecc.)società erogatrici di gas, corrente elettrica, ecc.) Banche , relativamente ai locali in cui si svolgono servizi per conto della Banche , relativamente ai locali in cui si svolgono servizi per conto della

pubblica amministrazione (riscossione imposte e sanzioni pecuniarie, pubblica amministrazione (riscossione imposte e sanzioni pecuniarie, tesoreria per enti pubblici).tesoreria per enti pubblici).

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Sentenza della Corte costituzionale Sentenza della Corte costituzionale 11 dicembre1996 n.39911 dicembre1996 n.399

– La sentenza ha affermato due principi:La sentenza ha affermato due principi:

a) il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare i a) il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare i dipendenti dal fumo passivo;dipendenti dal fumo passivo;

b) il diritto alla salute prevale sul libero b) il diritto alla salute prevale sul libero comportamento di fumare.comportamento di fumare.

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Legislazione a tutela della salute Legislazione a tutela della salute dei lavoratori nei luoghi di lavorodei lavoratori nei luoghi di lavoro

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Art. 32 della CostituzioneArt. 32 della Costituzione

La Repubblica tutela la salute comeLa Repubblica tutela la salute come

fondamentale diritto dell’individuo e fondamentale diritto dell’individuo e

interesse della collettività interesse della collettività

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Art. 41 della CostituzioneArt. 41 della Costituzione

L’iniziativa privata è libera . L’iniziativa privata è libera .

Non può svolgersi in contrasto con l’utilitàNon può svolgersi in contrasto con l’utilità

sociale o in modo da arrecare danno allasociale o in modo da arrecare danno alla

sicurezza,alla libertà , alla dignità umana.sicurezza,alla libertà , alla dignità umana.

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Art. 2087 Codice CivileArt. 2087 Codice Civile

L’imprenditore è tenuto ad adottare L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa tutte le misure nell’esercizio dell’impresa tutte le misure

che, secondo la particolarità del che, secondo la particolarità del lavoro,l’esperienza e la tecnica, sono lavoro,l’esperienza e la tecnica, sono

necessarie a tutelare l’integrità fisica e la necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.personalità morale dei prestatori di lavoro.

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Art.9 DPR 303/56Art.9 DPR 303/56( come modificato dall’ art.33 DLgS 626/94)( come modificato dall’ art.33 DLgS 626/94)

Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che tenendo conto dei metodi di lavoro e che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i

lavoratori, essi dispongano di aria salubre in lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con quantità sufficiente anche ottenuta con

impianti di aerazione.impianti di aerazione.

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Art.1,4,31 DLgS 626/94Art.1,4,31 DLgS 626/94

Il datore di lavoro , in relazione alla natura Il datore di lavoro , in relazione alla natura dell’attività dell’azienda ovvero dell’unità dell’attività dell’azienda ovvero dell’unità

produttiva, valuta produttiva, valuta tuttitutti i rischi per la i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari.lavoratori esposti a rischi particolari.

Il datore di lavoro adegua i luoghi di lavoroIl datore di lavoro adegua i luoghi di lavoroalle prescrizioni di sicurezza e di salute. alle prescrizioni di sicurezza e di salute.

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DLgS 25/2002DLgS 25/2002

Agenti chimici pericolosi (art. 72-ter):Agenti chimici pericolosi (art. 72-ter):Sono da considerare anche agenti chimici Sono da considerare anche agenti chimici

che , pur non essendo classificati che , pur non essendo classificati pericolosi,possono comportare un rischio pericolosi,possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a per la sicurezza e la salute dei lavoratori a

causa delle loro proprietà chimico –causa delle loro proprietà chimico –fisiche,chimiche tossicologiche e del modo fisiche,chimiche tossicologiche e del modo

con cui sono utilizzati o presenti sul luogo di con cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro. lavoro.

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DM 27/04/2004DM 27/04/2004

Nuovo elenco delle malattie professionali per Nuovo elenco delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia all’organo le quali è obbligatoria la denuncia all’organo

di vigilanza (art.139 DPR 1124)di vigilanza (art.139 DPR 1124)

Sono previste tre liste:Sono previste tre liste: ListaI ListaI malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilitàmalattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità

Lista II Lista II malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilitàmalattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità

Lista III Lista III malattie la cui origine lavorativa è possibilemalattie la cui origine lavorativa è possibile

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DM 27/04/2004DM 27/04/2004

Il cancro al polmone da esposizioneIl cancro al polmone da esposizione

lavorativa a fumo passivo è classificatolavorativa a fumo passivo è classificato

in lista III come malattia la cui origine in lista III come malattia la cui origine

professionale è possibileprofessionale è possibile

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E’ del 01/03/2002 la prima condanna in ItaliaE’ del 01/03/2002 la prima condanna in Italia

per omicidio colposo a causa del fumoper omicidio colposo a causa del fumo

passivo in ambiente di lavoro di due dirigenti passivo in ambiente di lavoro di due dirigenti

bancari per aver “sottovalutato , se nonbancari per aver “sottovalutato , se non

ignorato, le continue richieste di vigilare sulleignorato, le continue richieste di vigilare sulle

violazioni del divieto di fumo commesso daiviolazioni del divieto di fumo commesso dai

dipendenti della filiale.” dipendenti della filiale.”

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La natura delle norme citate non è solo La natura delle norme citate non è solo programmatica,ma precettiva, cioè un programmatica,ma precettiva, cioè un

obbligo per il obbligo per il datore di lavorodatore di lavoro..

Se un lavoratore accusa una malattia Se un lavoratore accusa una malattia provocata da fumo passivo,può rivolgersi al provocata da fumo passivo,può rivolgersi al

Giudice ordinario per avere dal datore di Giudice ordinario per avere dal datore di lavoro il risarcimento del danno.lavoro il risarcimento del danno.

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Legge 16/01/2003 n°3 art. 51Legge 16/01/2003 n°3 art. 51Tutela della salute dei non fumatoriTutela della salute dei non fumatori

E’ vietato fumare nei locali chiusi, ad E’ vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di:eccezione di:

a) quelli privati non aperti ad utenti o al a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico;pubblico;

b) quelli riservati ai fumatori e come tali b) quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati.contrassegnati.

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Circolare del Ministero della SaluteCircolare del Ministero della Salute17/12/200417/12/2004

Il divieto di fumare trova applicazione non solo nei luoghi di lavoro pubblici, ma anche in quelli privati, che siano aperti al pubblico od utenti.

Tale accezione comprende gli stessi lavoratori dipendenti in quanto “utenti” dei locali nell’ambito dei quali prestano la loro attività lavorativa

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La normativa stabilisce dal 10 gennaio 2005 il divieto di fumo La normativa stabilisce dal 10 gennaio 2005 il divieto di fumo in tutti i locali chiusi, in tutti i locali chiusi, pubblici e privati, aperti ad utenti o al pubblici e privati, aperti ad utenti o al

pubblicopubblico

Il divieto di fumare si applica nei luoghi di lavoro pubblici, negli Il divieto di fumare si applica nei luoghi di lavoro pubblici, negli esercizi pubblici ed anche in tutti i luoghi di lavoro privati,in esercizi pubblici ed anche in tutti i luoghi di lavoro privati,in quanto i lavoratori dipendenti sono considerati “utenti” dei quanto i lavoratori dipendenti sono considerati “utenti” dei

locali nell’ambito dei quali prestano la loro attività lavorativa.locali nell’ambito dei quali prestano la loro attività lavorativa.

E’ consentito fumare nei locali privati non aperti ad utenti o al E’ consentito fumare nei locali privati non aperti ad utenti o al pubblico (abitazioni private, loro pertinenze e mezzi di pubblico (abitazioni private, loro pertinenze e mezzi di

trasporto adibiti ad uso privato) e nei locali riservati ai fumatori trasporto adibiti ad uso privato) e nei locali riservati ai fumatori e come tali contrassegnati, dotati dei requisiti tecnici previsti e come tali contrassegnati, dotati dei requisiti tecnici previsti

da DPCM 23/12/2003.da DPCM 23/12/2003.

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Il datore di lavoro può regolamentare il fumo in Il datore di lavoro può regolamentare il fumo in azienda :azienda :

vietando il fumo in tutti gli ambienti di lavoro al vietando il fumo in tutti gli ambienti di lavoro al chiuso;chiuso;

oppureoppure

allestendo un locale fumatori a norma delallestendo un locale fumatori a norma delDPCM 23/12/2003 (facoltativo).DPCM 23/12/2003 (facoltativo).

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Competenze del datore di lavoro in ordine all’applicazione del Competenze del datore di lavoro in ordine all’applicazione del divieto di fumodivieto di fumo

Il datore di lavoro è tenuto a predisporre o a far predisporre i cartelli di divieto Il datore di lavoro è tenuto a predisporre o a far predisporre i cartelli di divieto

completi delle indicazioni fissate dalla direttiva:completi delle indicazioni fissate dalla direttiva:

Divieto di fumo;Divieto di fumo;

Indicazione della norma che impone il divieto (Legge 16 Gennaio 2003 n. 3, art. 51 Indicazione della norma che impone il divieto (Legge 16 Gennaio 2003 n. 3, art. 51 “Tutela della salute dei non fumatori”);“Tutela della salute dei non fumatori”);

Sanzioni applicabili;Sanzioni applicabili;

Nominativo del soggetto cui spetta vigilare sull'osservanza del divieto (ove non si sia Nominativo del soggetto cui spetta vigilare sull'osservanza del divieto (ove non si sia proceduto a nomina specifica, il nome del datore di lavoro).proceduto a nomina specifica, il nome del datore di lavoro).

Autorità cui compete accertare e contestare l’infrazione (Polizia Amministrativa Autorità cui compete accertare e contestare l’infrazione (Polizia Amministrativa locale, Guardie Giurate, Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria)locale, Guardie Giurate, Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria)

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Competenze del datore di lavoro in ordine Competenze del datore di lavoro in ordine all’applicazione del divieto di fumoall’applicazione del divieto di fumo

p. 2.1 accordo Stato-Regioni del 16/12/2004p. 2.1 accordo Stato-Regioni del 16/12/2004

Nei luoghi di lavoro i datori di lavoro devono fornire, Nei luoghi di lavoro i datori di lavoro devono fornire, tramite il Servizio di Prevenzione e Protezione e il Medico tramite il Servizio di Prevenzione e Protezione e il Medico

Competente e con il coinvolgimento dei Rappresentanti dei Competente e con il coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, un’adeguata Lavoratori per la Sicurezza, un’adeguata informazioneinformazione ai ai lavoratori sui rischi per la sicurezza e la salute derivanti dal lavoratori sui rischi per la sicurezza e la salute derivanti dal fumo attivo e passivo, sulle misure di prevenzione del fumo fumo attivo e passivo, sulle misure di prevenzione del fumo adottate nel luogo di lavoro, sulle procedure previste dalla adottate nel luogo di lavoro, sulle procedure previste dalla normativa vigente per la violazione del divieto di fumare e normativa vigente per la violazione del divieto di fumare e

sulle modalità efficaci per smettere di fumare. sulle modalità efficaci per smettere di fumare.

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Competenze del datore di lavoro in ordine Competenze del datore di lavoro in ordine all’applicazione del divieto di fumoall’applicazione del divieto di fumo

Nei luoghi di lavoro privati il datore di lavoro oppure i Nei luoghi di lavoro privati il datore di lavoro oppure i dirigenti/preposti formalmente delegati vigilano dirigenti/preposti formalmente delegati vigilano sull’osservanza del divieto di fumo, richiamano i sull’osservanza del divieto di fumo, richiamano i

trasgressori all’osservanza del divieto e curano che le trasgressori all’osservanza del divieto e curano che le infrazioni siano immediatamente segnalate ai soggetti infrazioni siano immediatamente segnalate ai soggetti

pubblici incaricati per l’accertamento e la contestazione.pubblici incaricati per l’accertamento e la contestazione.

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Vigilanza nei luoghi di lavoroVigilanza nei luoghi di lavoro

La vigilanza del rispetto del divieto di fumo nei luoghi di La vigilanza del rispetto del divieto di fumo nei luoghi di lavoro spetta in primo luogo al datore di lavoro.lavoro spetta in primo luogo al datore di lavoro.

Se il datore di lavoro non fa rispettare il divieto, i lavoratori Se il datore di lavoro non fa rispettare il divieto, i lavoratori possono chiedere l’intervento dell’Organo di vigilanza. possono chiedere l’intervento dell’Organo di vigilanza.

L’organo di vigilanza interviene nel luogo di lavoro, accerta L’organo di vigilanza interviene nel luogo di lavoro, accerta le violazioni ed emette provvedimenti , che possono avere le violazioni ed emette provvedimenti , che possono avere

conseguenze anche in sede penaleconseguenze anche in sede penale