ASnneot XtI -e nm. 8bre 2017 - Azione Cattolica Trento · denza nazionale ha trac - ciato le linee...

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Anno XI - n. 8 Settembre 2017 Mensile dell’ Azione cattolica trentina - Aut. Trib. Trento nr. 768 del 23/05/1992 - Sped. in AP fil. Trento D.L. 353/2003 Poste Italiane S.P.A. Conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1, comma 2, DCB Trento - Dir. Resp. Alessandro Cagol - Via Borsieri, 15 - 38122 Trento CONTIENE I.R.

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Anno XI - n. 8

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2 settembre 2017

SOMMARIO

Camminiamo Insieme

Chiusura in redazione8 settembre 2017

Editoriale Custodire è donare vita ……………………………………………………………………………………………pag. 3

Attualità Essere studenti oggi …………………………………………………………………………………………………………………pag. 4

Cammini formativi “Tutto quanto aveva per vivere” ………………………………………………………………pag. 6

Sussidi per la preghiera personale ………………………………pag. 8

Sussidi per ragazzi e famiglie ……………………………………………………………pag. 9

Sussidi per giovani e giovanissimi……………………………………pag. 10

Sussidio di per adulti …………………………………………………………………………………………………………pag. 11

Vita di Ac Ricalcola percorso …………………………………………………………………………………………………………………………pag. 12

L’Ac entra in Campo …………………………………………………………………………………………………………………pag. 13

Mettere a frutto i talenti …………………………………………………………………………………………pag. 14

Il campo scuola Acr……………………………………………………………………………………………………………………pag. 16

Il campo scuola famiglie…………………………………………………………………………………………pag. 17

Il libro Compagni di strada……………………………………………………………………………………………………………………pag. 18

Agenda Appuntamenti di settembre - ottobre…………………pag. 19

Azione cattolica Diocesi di TrentoVia Borsieri, 15 - 38122 Trento • tel. 0461 260985segreteria@azionecattolica.trento.itwww.azionecattolica.trento.it

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Campo scuola diocesano Acr e famiglie, agosto 2017

Carta proveniente da forestecorrettamente gestite

Stampa Publistampa Arti Grafiche Pergine Valsugana

Itinerario di spiritualitàcon inserto

2017/2018

3settembre 2017

Camminiamo Insieme

Custodire è donare vitaEditoriale

All’inizio di questo nuovoanno associativo la Presi-denza nazionale ha trac-ciato le linee guida per iltriennio, imperniate sul-l’icona evangelica “Vi prece-de in Galilea” (Mc 16,7): ilmessaggio che l’angeloannuncia alle donne il mattino di Pasqua, perché lo portino ai discepoli, ancora di-spersi e impauriti, è rivolto anche a noi, chiamati a custodire, generare e abitare laChiesa e il mondo.Custodire è amare, come ci insegnano i nostri genitori, come sperimentiamo infamiglia. Da laici associati, è essere comunità accogliente (come approfondiremoinsieme nell’itinerario di spiritualità di quest’anno), in sintonia e collaborazionecon i nostri parroci e con quanti con noi e come noi le danno vita. È tenere nelpalmo della mano, non per nascondere o conservare gelosamente, ma per mo-strare meglio, con generosità e gratuità.Custodire è conservare, cioè mantenere intatto il bene ricevuto: la vita, il creato,l’amicizia, la comunità, la fede... e 150 anni di storia associativa sono la dimostra-zione vivente di come l’Ac sia un talento che non è stato sotterrato per paura di

essere consumato o perso, ma quel soldino depositato neltesoro del tempio e fatto fruttare (come ben ci spiega donGiulio a pagina 6). Custodire poi è anche stare accanto:assistere, provvedere alle necessità di chi è nel bisogno,condividere la vita con gli altri e mettersi al loro servizio. Èessere accoglienti e solidali, compartecipi e personalmen-te coinvolti, senza né giudicare né imporre. È pregare gliuni per gli altri (come approfondiremo negli incontri di ot-tobre sul senso del pregare oggi) e affidarci reciprocamen-te alla Provvidenza. È camminare insieme, modulando ilpasso per essere compagni di strada di chi fa più fatica.Sperimentiamo ogni giorno che l’ascolto, il racconto dellavita, la testimonianza della fede, la fiducia e la presenzasorridente sono ali di angelo custode nella nostra vita e,

se ricambiamo, noi stessi possiamo diventarlo per gli altri. Da cristiani in cammi-no, non certo perfetti ma consapevoli che ognuno è custode del proprio fratello.

Anna

«Custodire è qualcosa di più che limitarsi a togliere la polvere posatasi nel tempo o eseguire un maquillageestetico che ridoni lo splendore perduto ad una carrozzeriasenza riattivarne il motore. Custodire significa piuttostorinunciare alla logica della “semplice amministrazione” per abbracciare quella del dono senza riserve» (Orientamenti per il triennio 2017-2020)

4 settembre 2017

Camminiamo Insieme

Pur tra mille problematiche, incertezze,promesse, un’economia che risale apasso di lumaca, dobbiamo riconoscereal nostro caro Paese che, almeno negliintenti costituzionali, fin dal 1946 la vo-lontà di far frequentare la scuola ai pro-pri abitanti è prima di tutto un diritto.Ciò detto, i limiti umani e strutturaliche non permettono l’ideale compi-mento di quanto si legifera sono quo-tidianamente visibili: scuole vecchie epericolanti, contratti con il personaledocente sempre da rinnovare, accor-pamenti di istituti per razionalizzare icosti, chiusura in periferia di scuole

elementari e medie e infine, soprattut-to per noi trentini, la difficoltà di par-tenza del nuovo progetto CLIL, ovverol’insegnamento in diverse lingue di al-cune materie per permettere ai bambi-ni di apprendere tedesco, inglese e al-tro con facilità. Ma come è cambiato il modo di inse-gnare negli ultimi anni? E i risultati sisono visti? Insomma, i figli sono me-glio dei genitori? E, soprattutto, ciòche impariamo a scuola servirà per ilnostro lavoro futuro?Se paragoniamo la scuola degli anni’50 a quella moderna, possiamo subi-to trovare una differenza: i nostri non-ni hanno potuto frequentare soloscuole elementari e medie e difficil-mente le superiori, poiché a 14 anniun ragazzo era già abile per l’attivitàagricola nei campi e all’istruzione siprediligeva la formazione sul luogo dilavoro, perché si dovevano sfamare fa-miglie numerose. Con l’industrializzazione e il boomeconomico degli anni ’60 e ’70, l’au-mento della popolazione e l’abban-dono delle campagne comportaronoanche una selezione naturale di gio-vani mandati a studiare per poi lavo-rare in fabbrica, per “far di conto” (co-me si diceva una volta), per esserecreativi in rami come il tessile, il pub-

Attualità Essere studenti oggi

L’8 settembre si è celebrata la “Giornata mondiale dell’alfabetizzazione”.Ne prendiamo spunto per alcune riflessioni sul mondo della scuola in Italia.

Negli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Ita-liana in sintesi si dice che «Tutti i cittadinihanno pari dignità sociale e sono eguali da-vanti alla legge, ed è compito della Repub-blica rimuovere tutti gli ostacoli che limita-no la libertà e il suo essere nella comunità …La Repubblica detta le norme generali sul-l’istruzione ed istituisce scuole statali pertutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno ildiritto di istituire scuole ed istituti di educa-zione, senza oneri per lo Stato. L’istruzioneinferiore, impartita per almeno otto anni, èobbligatoria e gratuita. I capaci e meritevo-li, anche se privi di mezzi, hanno diritto diraggiungere i gradi più alti degli studi. LaRepubblica rende effettivo questo diritto conborse di studio, assegni alle famiglie ed altreprovvidenze, che devono essere attribuiteper concorso».

5settembre 2017

Camminiamo Insieme

blicitario, l’alberghiero. Dopo le viva-ci proteste del ’68 con le universitàassediate dagli studenti, le varie cittàitaliane si caratterizzarono per alcunicorsi di specializzazione, come Pisa,Verona, Padova, Milano, Roma, Bolo-

gna, Firenze e naturalmente Trento.Ad oggi le pre-iscrizioni sono talmen-te in sovrannumero rispetto alla ricet-tività che si rendono necessari a set-tembre gli esami di selezione. Tornando alle medie e superiori, l’in-troduzione di nuove tecnologie comela lavagna digitale, l’iPad e il control-lo delle presenze in classe con co-stante comunicazione ai genitori, hapermesso maggior rigore in classe epossibilità di approfondimenti nellostudio una volta impensati. Il proget-to Erasmus, con la migrazione di mi-gliaia di giovani all’estero per fare unanno di studio poi riconosciuto in Ita-

lia, ora esteso anche alle scuole su-periori, dà agli studenti d’oggi quelpizzico di internazionalità e di cono-scenza dell’inglese che una personaoltre i 40 anni non ha. Insomma, conil “mondo in tasca” sono meglio i gio-vani d’oggi? Sì, dal punto di vista del-l’apertura mentale e stile di vita piùdinamico, anche se lo svezzamentofamiliare avviene dopo i 30 anni perstudi lunghi o per comodità. Meglioerano i giovani di una volta per sensodi responsabilità e capacità di ascol-tare gli altri, a cominciare dagli adul-ti. Dove tra uomo e donna ci si dice-va “ti voglio bene” e non si digitava“tvb” come oggi in maniera asetticaassieme a uno smile. Una comunica-zione sempre più fatta di sigle, checol tempo ha pure limitato le capaci-tà dialettiche dei giovani e soprattut-to la capacità di scrivere un tema diitaliano, anche per la mancanza dilettura di giornali o libri che sarebbe-ro un’ottima palestra per l’apprendi-mento della nostra lingua, assieme aitelegiornali.E infine, se guardiamo le statistiche, il17% degli studenti tra medie e supe-riori abbandona gli studi: 50 mila stu-denti che ogni anno spariscono e cheora il Ministero della Pubblica Istruzio-ne vuole cercare di raggiungere.In conclusione, in un mondo carico didistrazioni, con l’incapacità di discer-nere tra ciò che è bene o pericoloso fa-re, oppure ancora sarebbe doverosofare, è difficile affermare che i giovanid’oggi sono più intelligenti di quelli diqualche decennio fa.

Alessandro Cagol

6 settembre 2017

Camminiamo Insieme

La raccolta delle offerte nel tempio diGerusalemme era una specie di spetta-colo a cui assistevano molti curiosi ri-chiamati dal rumore. Infatti, al tempo diGesù non esistevano i soldi di carta masolo monete di metallo di varie dimen-sioni e peso, di spessore e di valore di-versi, che risuonavano cadendo negliappositi contenitori metallici a forma digrandi imbuti. Immaginate quando certiricconi gettavano le loro abbondanti of-ferte: tutti si giravano a guardare com-piaciuti delle generose elargizioni. Un belgiorno una povera vedova, giunta confatica fino al tempio, getta due spiccio-li, quasi nulla – un’offerta diremmo oggi“insonorizzata” – e nessuno la nota; maGesù sì! Egli vede tutto e sente un ru-more più vero e più profondo: quello dichi sta dando tutto, tutto quello che ha,tutto il necessario per la vita.

Appare subito la prospettiva di Gesù:quella donna ha dato più di tutti! “Ma senon ha messo quasi niente!”: ci verreb-be voglia di dire. Ma la logica di Gesù èdiversa; non è quella umana che badasolo all’esteriorità, all’apparire; per Gesùnon vale tanto la quantità – il super-fluo – ma la qualità, come ci richiama

“Tutto quanto aveva per vivere”(Mc 12, 44)

Il coraggio di dare tutto

Camminiformativi

Negli Orientamenti per il Triennio 2017-2020dell’Ac è scritto: «Nell’icona biblica che ac-compagna questo primo anno del triennio(Mc 12, 38-44), Gesù prende a modello una ve-dova, il cui cuore è abitato da una fede pro-fonda e radicale in Dio. Questa donna altempio non dà, come gli altri, le molte mo-nete che avevano, ma le due monetine; gettanel tesoro del tempio tutto quello che avevaper vivere, “tutta la sua vita”; si spoglia di ciòche le era necessario. È l’immagine dell’amo-re che sa rinunciare a ciò che è necessario, edessere così una vera discepola di Gesù».

7settembre 2017

Camminiamo Insieme

spesso Papa Francesco. Anche il Signo-re ci ha dato tutto: la sua vita, il suoamore, la sua grazia, il suo Spirito; egli siè impegnato con noi e attende la nostrarisposta, generosa e fedele. A ciascunodi noi è chiesto di non essere tirchio, macome lui di offrire con larghezza il nostrotempo, le capacità, i doni, la simpatia atutti quelli che incontriamo nella vita,cominciando dalla famiglia, dalla gentedi casa, dai compagni di scuola e di la-voro, dagli amici del gruppo di Ac. A vol-te ci sembra di avere poco o nulla e ciaccorgiamo dei doni e delle cose cheabbiamo solo se cominciamo a condivi-derli, a donarli, a metterli a disposizionedegli altri. Che cosa insegna a noi oggiquesta Parola di Dio? Ci insegna a guar-dare ancora una volta all’unico che hamesso in pratica la Parola di Dio fino infondo: Gesù! Il nostro modello ancorauna volta è Cristo che dona tutto, tuttoquello che è, tutto quello che ha! L’au-tore della lettera ai Cristiani di origineebraica (Eb 9, 24-28) ce lo presenta co-me un vero sacerdote che sulla croce si

è offerto in sacrificio per la salvezza ditutta l’umanità. Lui non si è risparmiato,ma si è impegnato fino in fondo per li-berarci dal male e dal peccato che cirende schiavi e poveri. Anche oggi il Si-gnore si dà tutto a noi come un amicovero, che non tradisce. Ci chiede di fi-darci di lui, perché egli condivide tuttocon noi, la sua vita, il suo Spirito. L’Eu-caristia di ogni giorno, di ogni Domeni-ca, è condivisione, è comunione con luie tra noi. Il dono dello Spirito Santo nonè mio e tuo, ma è nostro; il Vangelo ènostro, Dio è nostro Padre, la Chiesa è lanostra famiglia e comunità: è questa lanostra bella esperienza, la nostra bellastoria in Ac da 150 anni! Nella vita è bel-lo avere sempre il coraggio di dare tutto,di dare il meglio di noi stessi a Dio, allaChiesa, alla società, al mondo per co-struire insieme qualcosa di grande, dibello, di importante nella scuola, nel la-voro, nella famiglia, nel gruppo di Ac,con gli amici. È questo «il sacrificio per la“casa comune”, la condivisione – nellostile della vedova del Vangelo – della ric-chezza dell’intergenerazionalità e dellapopolarità, quale esperienza bella del-l’essere Chiesa sui passi del Maestro»(Orientamenti Ac). Questa è la nostraidentità cristiana, ricevuta nel Battesi-mo, che il dono dello Spirito Santo ga-rantisce e rinnova per tutti noi ogni gior-no. Ricordiamo che il Signore ci osserva,ci guarda come quel giorno nel tempio!Lui solo vede nel nostro cuore e accogliein questo anno pastorale il nostro desi-derio di dare tutto e di ridire volentieriogni giorno anche il nostro piccolo gra-zie per i suoi grandi doni.

don Giulio

«Gesù di Nazareth – scrive il nostro VescovoLauro nella Lettera alla Comunità La vita èbella – è la luce che si offre agli altri non conl’invadenza della propria fiamma. Non è ilmodello dell’“uomo che non deve chiederemai”, come recitava una vecchia pubblicità,bensì dell’uomo che non può vivere senzachiedere agli altri. Il Dio cristiano non s’im-pone… Il Crocifisso rivela invece l’affidabili-tà di Dio che ama sempre ogni uomo, senzachiedergli nulla in cambio, perché egli rima-ne sempre fedele al suo amore. Ecco la “rive-lazione”: Dio ama sempre senza condizioni.Di questa verità ogni comunità credente do-vrebbe essere testimone diretta».

8 settembre 2017

Camminiamo Insieme

Da qualche anno l’associazione propone a tutti gli aderenti e simpatizzanti unaforma speciale di accompagnamento per la crescita spirituale personale. Lo stru-mento che ci propone l’Ac vuole essere una modalità discreta per soffermarci sul-la Parola della Domenica, per farla nostra e concretizzarla durante la settimana.

Sussidi per la preghiera personale

Camminiformativi

Sunday sharingCondividere, ovvero “to share” in inglese. In questi tempi segnati da messaggi velo-ci, diffusi attraverso i social network, cosa possono raccogliere i nostri giovani? Im-mersi nel telefonino, condividiamo (con chi?) video, foto e una miriade di conside-razioni usa e getta. Dunque, colpisce molto positivamente la proposta di questosussidio per la riflessione personale (e non solo) dei giovanissimi, che “materializ-za” passi delle letture domenicali su veri e propri “tweet di carta” da condividere, inun percorso che si snoda da ottobre 2017 a giugno 2018. Ogni domenica un ver-setto del Vangelo, accompagnato da un’immagine evocativa e un breve pensieroda portare con sé, da condividere con gli amici o, semplicemente, da tenere sulla

scrivania, tra libri e quaderni. Una bella idea, da promuove-re e diffondere, rivolgendosi anche alle famiglie e alle nostrecomunità. D’altra parte, la Parola è stimolo e nutrimento pertutti; e questo originale e bello strumento può essere vera-mente utile soffermarsi sul Messaggio, recuperando il tem-po misurato e calmo della preghiera.

Giampaolo

La proposta di spiritualità per i ragazzi dell’Acr sono il sussidio di preghiera personale di Avvento e Natale Si alzò e lo seguì e di Quaresima e Pasqua Che io veda di nuovo (che riceve-ranno gratuitamente per posta se in regola con l’adesione).

Tutto quanto aveva per vivere Un saggio detto popolare ci ricorda che è nella goccia continuache si scava il solco; così vuole essere la proposta del sussidio an-nuale per adulti e giovani: una goccia di Parola che possa sca-vare nella nostra vita, per segnare i tratti e le pieghe di un Volto daritrovare nella nostra quotidianità. Un suggerimento: che possaessere anche un regalo da fare ai nostri familiari, amici, e comeassociazione alle persone che per vari motivi non possono parte-

cipare alla celebrazione della domenica, per farli sentire tra noi. Fabiola

9settembre 2017

Camminiamo Insieme

Ogni anno l’Azione cattolicapropone un cammino far sì chebambini e ragazzi, attraverso lavicinanza e la mediazione deiloro educatori, crescano a livel-lo umano e cristiano. Attraver-so questo cammino l’Ac acco-glie la sfida di annunciare etestimoniare oggi, anche ai più piccoli,la persona di Gesù. Ai ragazzi viene of-ferto un itinerario unico che integra insé le tre dimensioni della vita cristiana:catechistica, liturgica e caritativo-mis-sionaria. Per offrire ai bambini e ai ra-gazzi un percorso che tenga conto deicontinui cambiamenti in atto nella lorocrescita, l’Acr ha scelto di differenziarei cammini in 4 archi di età: 3-5 anni (iPiccolissimi), 6-8 anni, 9-11 anni e 12-14 anni. Anche se viene affrontata unatematica comune, il percorso viene pro-posto attraverso attività e dinamichepensate “su misura” e con un riferimen-to costante ai catechismi Cei per le va-rie fasce d’età. Accanto a queste, l’Acdedica un’attenzione particolare alle fa-miglie, con un cammino pensato appo-sitamente per loro. “Pronti a scattare”.Formato Famiglia è un’agenda per vi-vere anche in famiglia l’itinera-rio dei ragazzi, attraverso sug-gerimenti e impegni concreti,preghiere, attività, giochi, pro-poste bibliografiche e filmogra-fiche da condividere insieme.Accanto a questi vengono pro-poste delle schede per un iti-

nerario di gruppo da intrapren-dere con altri genitori che, in-sieme, si riscoprono uomini edonne di una comunità cristia-na in cammino. Come ben dicelo slogan “Pronti a scattare”, ilcammino che ci accompagneràquest’anno è ambientato nel

mondo della fotografia. La fotografia èun’opportunità per raccontarsi, per fis-sare e custodire la memoria di un even-to bello e significativo, per rappresen-tare, attraverso lo sguardo di chi scatta,ciò che la realtà non può comunicare dasola. I bambini e i ragazzi imparerannoad osservare gli “scatti fotografici” che ilVangelo ci regala inquadrando i gesti ele azioni che Gesù ha compiuto nei luo-ghi in cui ha camminato, parlato e agi-to, per poter scegliere, così, se deside-rano somigliare a Lui, diventare suoidiscepoli e apostoli della gioia. Gesù in-vita i bambini e i ragazzi a fare zoom sul-la propria vita, ad andare in profonditànelle situazioni e ad allargare il propriosguardo sul mondo per imparare a svi-luppare nuove capacità di donarsi. Ilcammino di fede che l’Acr compie inquest’anno diventa allora un’occasione

per farsi dono e condividere emoltiplicare il proprio “tutto”per farlo diventare “il tutto ditutti”. E allora siete pronti a co-struire il grandangolo della vo-stra esistenza? Pronti a scatta-re?!?

Maddalena

Sussidi per ragazzi e famiglieCamminiformativi

10 settembre 2017

Camminiamo Insieme

Sussidi per giovani e giovanissimiCamminiformativi

Queste parole, ricche di profonda sensibilità e accettazione posi-tiva verso i giovani, ben rappresentano la proposta dell’Ac per igiovanissimi (dai 15 ai 18 anni), che andrà anche incontro al Si-nodo dei Giovani. Educare è anzitutto imparare a conoscere ogni aspetto della vitadei ragazzi che ci sono affidati. Quindi il percorso della guida Motore di ricerca parte dalle esigenze e dalle esperienze concre-te dei giovanissimi, per realizzare un cammino unico e speciale dacostruire insieme, intercettando le bellezze – che spesso vanno insieme alla fragili-tà – gli interrogativi e le passioni, proponendo un itinerario che parla della loro vi-ta attraverso quattro moduli (Attrazione, Coraggio, Autenticità e Scelta), sostenen-doli nella costruzione del loro progetto di vita.

Giampaolo

«Quello che deve starci a cuore, nell’educazione, è che nei nostri figli non venga mai meno l’amo-re alla vita. Esso può prendere diverse forme, e a volte un ragazzo svogliato, solitario e schivonon è senza amore per la vita, né oppresso dalla paura di vivere, ma semplicemente in stato diattesa, intento a preparare se stesso alla propria vocazione. E cos’è la vocazione di un essereumano, se non la più alta espressione del suo amore per la vita?» (Natalia Ginzburg, Le piccolevirtù, Einaudi, 1998)

La nuova guida Giovani per l’anno 2017/2018 si intitola Tutto ciò che hai, è unsussidio pensato per sostenere gli educatori e i catechisti nel loro impegno edu-cativo a servizio dei giovani tra i 19 e i 30 anni. Così come scritto anche nel titolo, i giovani sono invitati a coinvolgersi e scom-mettere tutto ciò che hanno, proprio come fa la vedova dell’obolo nel Vangelo diMarco, icona biblica dell’anno. Il sussidio è stato completamente rinnovato ri-spetto agli scorsi anni, si è scelto di accompagnare i giovani a cercare, trovare eritrovare l’entusiasmo di mettersi in gioco completamente tentando di stare den-

tro alcuni ambiti che riguardano da vicino la vita di ogni giova-ne: le scelte; la comunità e il mondo; l’affettività e le relazioni. Inoltre, si può accedere a una sezione su parolealtre.it che offreschede, materiali per le attività, video-commenti ai brani biblicie molto altro ancora. Infine, allegato alla guida c’è il fascicoloFragilità e bellezza. La resilienza come risorsa. Insomma, abbiamo tut-ti i materiali utili per vivere al meglio questo anno associativo!

Alice

11settembre 2017

Camminiamo Insieme

Attraverso è il titolo scelto quest’annoper il percorso degli adulti che l’Ac na-zionale propone ai nostri gruppi Adulti. Questo testo invita a metterci alla se-quela di Gesù che, come noi, attraversaluoghi, incontra persone e da queste si“lascia attraversare”: si lascia provoca-re, si lascia toccare, si lascia cambiare.Il sussidio di quest’anno si inserisce apieno titolo nel tracciato che l’ultimaAssemblea Nazionale Ac (XVI) ha volutoproporre per il prossimo triennio 2017-2020, quale importante strumento percontribuire a realizzare il grande proget-to di Chiesa in uscita di Papa Francesco.I 150 anni di fondazione dell’associa-zione, da poco festeggiati a Roma, de-vono aiutarci a custodire la memoria diquesta meravigliosa storia, che non vadimenticata, sapendo però discernerel’essenziale della nostra vocazione ori-ginaria che ci porta alla “conversionemissionaria” invocata da Papa France-sco per ogni Chiesa particolare, a par-tire dalle parrocchie.Il sussidio Attraverso è dunque un sem-plice strumento che si articola in 5 tap-pe che ci aiuteranno a entrare pro-gressivamente nel Vangelo diMarco, ripercorrendo con Ge-sù luoghi e incontri. SeguiremoGesù nel tempio, nella città, nellacasa, nella strada e nella tombavuota.Come gli anni scorsi, il primopasso del percorso di ogni tap-pa prevede un momento in cui

si racconta la vita. La nostra, quelladegli altri, vicini o lontani, che in qual-che modo ci “tocca” da vicino, perchélegata al contesto storico e culturale incui viviamo. Questo esercizio del rac-contare aiuta noi adulti a raccoglierel’esperienza, per poi rileggerla alla lucedella parola di Dio.Il secondo passo è lasciarsi illumi-nare dalle Parola, ascoltare il branodella Scrittura proposta per ogni tap-pa del cammino. In essa la grande sto-ria della salvezza dà senso alle nostrepiccole storie raccontate; ci illumina eci arricchisce perché è un messaggio diDio per ciascuno di noi. Il terzo passo del nostro percorso è la“Vita che cambia”: ci viene chiesto dinon fermarci al racconto e all’ascolto,ma di individuare e fare emergere qua-le cambiamento può nascere dall’in-treccio tra Vita e Parola per la nostraesistenza! Come logica conseguenza ditutto questo ecco che vengono propo-sti dal testo degli “esercizi” di laicità.L’augurio che vogliamo rivolgere a tuttii nostri gruppi Adulti che ci seguono at-traverso le pagine di “Camminiamo In-

sieme” è che questo percorsopossa divenire lo strumentocon il quale tanti adulti riesca-no a sentire l’amore di Dio perle loro vite, un amore che è in-contro e che passa dai luoghiesistenziali della nostra umani-tà e quotidianità.

Fabio

Sussidio per adultiCamminiformativi

12 settembre 2017

Camminiamo Insieme

Sono arrivata accaldata e curiosa, as-sieme agli amici di Padova; non sapevoesattamente cosa avrei vissuto, era perme il primo campo nazionale. Le emo-zioni sono cominciate subito, i volti e isorrisi di persone ritrovate e di molteappena incontrate mi hanno fatto sen-tire subito a casa. Sono stati quattrogiorni intensi, abbiamo ascoltato leparole di molti testimoni e abbiamocercato di acquisire un metodo di di-scernimento personale, comunitario eassociativo. Ci sono stati tanti mo-menti di condivisione, ma anche ampispazi di silenzio per la riflessione per-sonale perché, come ci ha detto l’As-sistente nazionale don Tony, il silenzioci permette di rimettere in ordine leesperienze vissute. Il primo giorno abbiamo riflettuto sudi noi in quanto giovani: quali sono lenostre gioie e tristezze, speranze e an-gosce? Siamo stati guidati nella rifles-sione da don Giancarlo Leonardi, As-sistente regionale unitario dell’EmiliaRomagna, che ci ha consegnato paro-le preziose: come giovani dobbiamosaper dedicare la nostra vita e presta-re attenzione a chi è scartato da tuttigli altri. Il secondo giorno abbiamo uti-lizzato le stesse domande per riflettere,grazie alle parole di Matteo Truffelli, sul-la nostra Associazione.

Dobbiamo essere capaci di conoscerela realtà per essere sempre più Ac perle persone così come sono, e non co-me ce le immaginiamo. Per questocompito impegnativo il Presidente ciha indicato alcuni strumenti guida: laParola e il Magistero della Chiesa, ilnostro Statuto, la nostra storia lunga150 anni e il documento assemblearefrutto della XVI Assemblea Nazionale.Poi è stato il momento di fare sintesi,aiutati da don Tony. Nel cuore mi por-to l’invito a togliere il superfluo; ci haconsigliato di passare dall’incastrareimpegni al riempire la nostra vita. Do-menica è stato con noi don Vito Picci-nonna, già Assistente nazionale delsettore giovani, il quale ci ha guidatinel “visualizzare il percorso” con unabella provocazione: «quando l’Ac nonc’è, si vede! Ma quando c’è, dovrebbefarsi sentire di più»; così ci invita adavvicinarci all’ultimo, con gruppi aper-ti, attenti alla vita dell’altro. L’ultimo giorno abbiamo avuto la for-tuna di poter dialogare con il cardina-le Lorenzo Baldisseri sul prossimo Sinodo dei Vescovi “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Sono statigiorni intensi, la giusta carica per que-sto nuovo triennio che ci attende. So-no stati giorni di Vita!

Alice

Ricalcola PercorsoCampo Nazionale Giovani

Dal 4 al 7 agosto, forse i giorni più caldi di tutta l’estate, a Fognano si èsvolto il secondo Campo Nazionale Giovani.

Vita di Ac

13settembre 2017

Camminiamo Insieme

L’Ac entra in Campo

Il Trentino è terra di vacanze e meta preferenziale dei campi scuola estivi di molte realtà e diocesi. Alcuni di noi hanno potuto incontrarne alcune...

Vita di Ac

Dal 2 al 6 agosto il Trentino ha ospitato il campo nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC).Il MLAC in Trentino… occasione unica per conoscere il Movimento Lavoratori, per ricamare nuo-ve relazioni associative, per dare una sfumatura migliore al mio approccio al lavoro, per starequalche giorno in montagna nello stile della condivisione, della preghiera e della semplicità. Come sempre, il bagaglio con cui sono tornata a casa è più ricco di quello della partenza: nonsolo per gli immancabili gadget e libri Ave, per le foto, i materiali, gli appunti, le belle personeconosciute o ritrovate… la ricchezza di quanto abbiamo condiviso supera di gran lunga le no-zioni apprese. Con il valore aggiunto di una maggior consapevolezza che essere cristiani e la-voratori è intrecciare fede e vita proprio lì dove serve, nella quotidianità, in cui ognuno è re-sponsabile del clima che crea – spesso nota dolente tra colleghi – e della testimonianza che sipuò e si deve dare.

Anna

Giovedì 10 agosto siamo partiti da Volano in rappresentanza dell’ACG trentina per Biacesa di Le-dro, in visita al campo scuola giovanissimi dell’Ac di Mantova. L’accoglienza è stata pazzesca, sia da parte degli animatori che dei ragazzi, e noi subito ci siamosentiti come a casa. Abbiamo iniziato partecipando alla preghiera, in cui abbiamo riflettuto sul-l’importanza di fare delle scelte consapevoli e di essere convinti delle proprie decisioni. Ci sia-mo soffermati sull’importanza di non avere paura e di non seguire la massa solo per comodità,ma di “spiccare il volo”, anche se può sembrare difficile dobbiamo continuare a provare, senzaarrenderci. Abbiamo poi cenato e giocato assieme in pieno stile Ac. È stato un bellissimo in-contro in cui tutti noi abbiamo potuto apprezzare il bello di far parte di una grande associa-zione come l’Ac!

Giulia

Giovedì 17 agosto Anna, Fabio, Claudia e Fabiola hanno incontrato l’Ac di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, in vacanza a Terzolas in Val di Sole per il campo scuola diocesano adulti e fa-miglie. Abbiamo condiviso con gli amici aretini la diretta televisiva sul canale della diocesi di un ap-profondimento sul rito del matrimonio, in preparazione al loro sinodo diocesano, con un rela-tore “di casa”, mons. Sergio Nicolli, e la presenza del Vescovo della diocesi mons Riccardo Fon-tana. Una bella occasione per stringere legami e per qualche spunto di riflessione.

Fabiola

14 settembre 2017

Camminiamo Insieme

Per essere precisi, l’idea è venuta a donDaniel durante la GMG di Cracovia, par-lando con alcuni ragazzi di don Pino Pu-glisi. All’inizio si pensava di andare in Si-cilia e visitare i luoghi della sua vita, poiperò fare volontariato nei territori confi-scati alla mafia in Calabria si è rivelatal’alternativa migliore. Siamo partiti il 20luglio con un pullman di 56 ragazzi tra i14 e i 20 anni e animatori di qualche an-no in più, provenienti da Rovereto eVolano. Abbiamo alloggiato per diecigiorni a Roccella Jonica, in una casa del-l’oratorio dove ci siamo dovuti adattarea dormire per terra sui nostri materassi-ni, ad avere tre bagni in tutto, a lavareciascuno il proprio piatto e a lavare an-che costumi e vestiti. Eravamo a pochipassi dal mare, pertanto qualche po-meriggio siamo andati a fare una nuo-tata rinfrescante in quell’acqua traspa-rente, a riposarci prendendo il sole maanche a giocare. Dal lunedì al venerdì dimattina abbiamo lavorato dividendoci in

sei gruppi: alcuni hanno fatto compa-gnia ai disabili dell’Unitalsi che erano lì in vacanza, alloggiati nell’oratorio. Altrihanno lavorato nei campi di un agrituri-smo o facendo pulizie all’interno dellastruttura. Un gruppo ha curato il giardi-no delle suore, strappando erbacce amani nude, mentre un altro ha collabo-rato con i gestori di un centro evangeli-co (una specie di colonia) tagliando ver-dura per la mensa, pulendo le gabbiedegli animali e facendo svariati lavori. Al-tri ragazzi hanno fatto servizio nella coo-perativa “Felici da matti”, creata da ungruppo di amici appartenenti al Rinno-vamento dello Spirito su consiglio delvescovo Bregantini con la finalità dicreare posti di lavoro anche per malati dimente. La cooperativa ricicla l’olio esau-sto e ne fa delle saponette aromatizza-te al bergamotto, ha un laboratorio perla realizzazione di bomboniere e si oc-cupa dello smistamento di vestiti usati,lavoro in cui alcuni dei nostri hanno aiu-tato. Un altro gruppo è stato in una ca-sa che ospitava rifugiati politici cheavevano ricevuto un “no” e quindi sa-rebbero finiti sulla strada di lì a poco. Inostri ragazzi hanno cercato di distrarlidalle preoccupazioni facendoli cantare,ballare, giocare a carte e con il pallone,donando loro un po’ di allegria nono-stante il clima teso e l’ostacolo della lin-

Mettere a frutto i talenti

Quest’estate i nostri animatori ci hanno fatto una proposta: fare un’esperienza di volontariato nella Locride.

Vita di Ac

15settembre 2017

Camminiamo Insieme

gua, visto che nessuno dei migranti co-nosceva l’italiano. Oltre al lavoro, peralcuni faticoso, per altri ripetitivo e no-ioso, per altri ancora difficile mental-mente, abbiamo fatto un sacco di cosebelle: abbiamo visitato Reggio Calabriae il museo con i famosi bronzi di Riace,il borgo medievale di Gerace con la suacattedrale, il crocifisso sull’Aspromonte,dove avvenivano gli scambi di personerapite dalla ’ndrangheta. Abbiamo in-contrato il procuratore di Catanzaro, Ni-cola Gratteri, noto per la lotta alla mafia,tanto che è sempre accompagnato dauna scorta, e suor Carolina, che ha col-laborato per qualche anno con don PinoPuglisi a Palermo e adesso gestisce uncentro ricreativo per ragazzi il cui padreè spesso in carcere o latitanza. Sono ca-si delicati e difficili da gestire, ma lei ac-coglie sempre tutti, mettendo in praticail motto di don Pino: «Non è la morteche fa la differenza, è la vita, è quello checi metti!». Con noi c’era anche una fa-miglia roveretana che ha trascorso leproprie ferie a cucinare per noi e portar-ci in macchina nei rispettivi posti di la-voro. Ogni sera, prima di crollare esaustisui materassini, Bartolomeo, uno dei lo-ro quattro figli, ci raccontava un pezzodella storia di Giuseppe e i suoi fratelli,poi sua sorella Chiara ci leggeva un bra-no tratto dal libro “Ciò che inferno non è”,scritto da Alessandro D’Avenia. Que-st’ultimo alle superiori ha conosciutodon Pino ed è rimasto affascinato daquell’uomo semplice che ha dato la vitaper gli altri, si è battuto per far costruirele medie nel quartiere di Brancaccio,uno dei più malfamati di Palermo, e to-gliere i ragazzi dalla malavita, e davanti al

proprio uccisore, col sorriso sulle labbra,ha detto: «Me l’aspettavo». Infine donDaniel concludeva con un momento diriflessione, fornendoci sempre spunti in-teressanti. Un giorno abbiamo trascor-so un’intensa mezz’ora in silenzio, apensare, e la penultima sera in spiaggia,sotto le stelle, il don ha consegnato aognuno di noi una spiga, che rappre-sentava i nostri talenti, le doti particola-ri che ci sono state donate da Dio e chedobbiamo far fruttare. Attaccati alla spi-ga c’erano due bigliettini: su uno il donaveva scritto una qualità che durantequei giorni aveva visto e che considera-va qualcosa di prezioso, l’altro inveceera bianco, a noi spetta il compito ditrovare un altro talento da offrire al Si-gnore e usare per gli altri. In Calabria ab-biamo avuto l’occasione di entrare incontatto con una realtà che ci sembra-va lontana, di conoscere belle persone,ciascuna con la propria storia da rac-contare, di metterci in gioco, di scoprireil vero e bello valore del servizio, di farenuove amicizie talvolta inaspettate e co-noscere meglio anche noi stessi. Questaindimenticabile esperienza ci ha inse-gnato che la consapevolezza è impor-tante e che essere vigliacchi non porta anulla. Siamo partiti con tante perplessi-tà e pregiudizi, alla fine saremmo rimastiuna settimana in più!

Silvia

16 settembre 2017

Camminiamo Insieme

Noi animatori di Rovereto e Volano ab-biamo iniziato a incontrarci per intra-prendere il nuovo cammino già da me-tà marzo e per molti di noi è stata unanuova esperienza, avendo vissuto finoad allora il campo solo da animati. No-nostante ciò ci sono state buona vo-lontà e voglia di mettersi in gioco e la-vorando in gruppo il risultato è statoottimo. La fatica e le discussioni nonsono di certo mancate, ma il desideriodi raggiungere l’obiettivo comune, ov-vero la buona riuscita della settimana,ci ha aiutati a lasciarci le difficoltà allespalle.Il tema del campo, come consigliatodall’Ac nazionale, è stato “Custodire il

creato” e dunque abbiamo incentrato leriflessioni sulla vita di San Francesco esu come lui si poneva con grande amo-re e rispetto verso il prossimo e l’am-biente, aspetti fondamentali e neces-sari anche nella nostra vita cristiana. Sono stati don Cosma, parroco di Vo-lano, e don Giulio, assistente diocesa-no di Ac, ad accompagnarci nelle ri-flessioni e nei momenti di preghiera,ma anche nei giochi e nelle gite.Ciò che possiamo dire con sicurezza èche questo campo scuola ha lasciato unsegno in tutti noi. Nei ragazzi, che han-no fatto nuove amicizie e si portano acasa un bagaglio pieno di ricordi, diver-timento e insegnamenti, e in noi anima-

tori che – chi per la prima vol-ta e chi per l’ennesima volta –abbiamo avuto l’opportunitàdi metterci al servizio con loscopo di far divertire e cresce-re i ragazzi e di provare la sod-disfazione di vedere i nostrisforzi dare frutto.Le due cose importanti, chedon Giulio ha raccomandatodi non dimenticare, sono: Lo-dare il Signore e la Croce sim-bolo di Amore!

Margherita e Marta

Il Campo scuola Acr

La settimana tra il 19 e il 26 agosto animatori e bambini dell’Azionecattolica della Diocesi di Trento si sono ritrovati nella colonia di SantaMaria Goretti di Volano, per crescere insieme attraverso il camposcuola, che è di tradizione ormai da molti anni.

Vita di Ac

17settembre 2017

Camminiamo Insieme

Vita di Ac

Quando a luglio una mia cara amica diAc ci ha proposto di partecipare al cam-po famiglie Ac, ci è sembrata una buo-na idea, anche se eravamo un po’ titu-banti poiché non conoscevamo quasinessuno. Finalmente venerdì 24 agostosera partiamo, arriviamo a Volano e in-cominciamo a salire sul monte Finon-chio e su su, fino alla colonia SantaMaria Goretti… che bel posto! Edoardo incontra subito amici giova-nissimi di Ac già conosciuti, io e miomarito ci aggreghiamo al gruppo fami-glie. Ci viene presentata l’associazione“Pimpinella”, che raccoglie e distribui-sce gratuitamente sementi orticole efrutticole delle nostre valli. Verso le 23alcuni di noi sono andati a dormire,mentre gli animatori e anche un grup-po di genitori si è messo a giocare. Ore otto sveglia con la musica, pre-ghiera e poi i genitori riuniti ad ascol-tare degli esperti della Fondazione Kessler su alcune app da loro createcontro lo spreco di cibo e per la sua re-

distribuzione alle associazioni di vo-lontariato. Ore 12 la Santa Messa inuna chiesetta veramente bella. Poi tut-ti di corsa a pranzo... che bello tuttoquel vocio di bimbi e fra gli adulti in-cominciavamo anche noi ad inserirci!Verso le 15.30 l’incontro con il Sermigdi Mori per la “merenda dei popoli”,per capire sulla nostra pelle come è di-visa la ricchezza di cibo e risorse nelmondo. Poi la cena e gioco insieme:aiutati dai giudici imparziali Renata lacuoca, don Giulio, e due ragazzi, ab-biamo trascorso una serata in allegria. La domenica il momento di spiritualitàcon don Giulio; ci vengono poste del-le domande su cui riflettere come cop-pia, ci ritroviamo poi tutti assieme edesponiamo i nostri pensieri, un con-fronto veramente bello! A mezzogior-no, si va a Messa, viene consegnato adogni famiglia un ricordo e poi tutti apranzo! Ecco, è già ora di fare le vali-gie... dopo aver pulito la colonia, unalauta merenda, poi ci si deve salutare,con molta commozione. Per noi è stata un’esperienza veramen-te speciale: essere accolti, inseriti in ungruppo è speciale, forse dovremmoriuscire nella vita di tutti i giorni a rita-gliarci degli spazi per far aggregazionefra le persone, solo per il piacere dicondividere l’allegria o la tristezza cheognuno di noi ha! Grazie di cuore, ri-torniamo alla nostra comunità arric-chiti da quest’esperienza.

Camilla, Stefano, Edoardo (Ac Lavis)

Il campo scuola famiglie

18 settembre 2017

Camminiamo Insieme

Già lo scorso anno associativo 2016/2017 l’Azione cattolica italiana, attra-verso l’Editrice AVE, ha prodotto, graziea un folto gruppo di collaboratori, untesto che vuole essere uno degli stru-menti che l’animatore del gruppo Adul-ti può utilizzare per prendere coraggioe individuare alcune linee di lavoro peril servizio a cui è chiamato.Il titolo del manualetto “Compagni distrada” già mette la nota sul rapportodi questo adulto con gli altri del gruppo.Compagni di strada appunto, tutti im-mersi in quella dimensione di “disce -poli/missionari” che Papa Francesco ciha educati a sentire come attuale perognuno. Risolta, così, da subito, la que-stione delle povertà personali, il testopropone tre capitoli descrittivi più teo-rici (l’adulto, il responsabile educativo e la formazione dell’anima-tore) e cinque schede diapprofondimento specifico(cura della vita spirituale,delle relazioni, del gruppo,della progettazione e dellaformazione). Si inizia conuno sguardo alla realtà del- l’adulto, persona alla qualeè chiesto un continuo di-scernimento rispetto alle

domande che la realtà propone. Eccoallora il gruppo adulti come luogo in cuici si aiuta a mantenere alta l’attenzionesulla vita; anche per degli adulti naviga-ti, infatti, è sulla vita di tutti i giorni che,ancora, si deve lavorare per diventarechi si deve essere. Il “lavoro” non è faci-le: un adulto ha bisogno di coltivare concostanza, interiorità, fraternità, respon-sabilità, ecclesialità... una vita a tuttotondo, insomma! Tutto questo non siimprovvisa e anche se la nostra storiaassociativa ci ha plasmato su questo sti-le, l’animatore è chiamato sempre adavere a cuore, in questa prospettiva,nello scorrere del tempo, ogni personache fa parte del suo gruppo. È un impe-gno che è a nome dell’associazione. Èuna disponibilità che dovrà essere so-stenuta dalla struttura diocesana e par-

rocchiale in termini di rela-zioni umane, di confronto econforto costante, di for-mazione e preghiera reci-proca. Buon viaggio anima-tori, in questo servizio cheparte con l’accompagna-re… e finirà probabilmen-te, con il lasciarsi guidare inun cammino di sequela.

Roberta

Compagni di stradaAppunti per la formazione degli animatori

del gruppo Adulti Il libro

«Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato conl’amore di Gesù Cristo; non diciamo più che siamo “discepoli” e“missionari”, ma che siamo sempre “discepoli missionari”» (EG 120)

19settembre 2017

Camminiamo Insieme

L’Agenda di AcAppuntamenti

di settembre - ottobre

Sabato 30 settembre

dalle ore 14.45 alle 17.30

presso la sede diocesana

(via Borsieri, 15 Trento)

Consiglio diocesano

Seguirà convocazione.

Sabato 21 ottobre dalle ore 9.00 alle 16.45presso il Seminario di Trento

I Giornata di spiritualitàdell’itinerario sull’Evangelii Gaudium,sul tema “La gioia del Vangelo”

animata dall’assistente don Giulio VivianiIscrizioni entro mercoledì 18 ottobre.

Sabato 23 settembre

dalle ore 8.30 alle 12.15

presso l’Auditorium S. Chiara

di Trento

Assemblea diocesana

“Terra promessa”

Siamo tutti invitati!

Incoraggiati e incaricati dal nostro Arcivescovo Lauro, proponiamo a quanti sonointeressati 3 appuntamenti sul senso della preghiera oggi – dal titolo “E per favore,non dimenticate di pregare per me” (Papa Francesco) – per riflettere insieme sulvalore personale, comunitario ed ecclesiale della preghiera dei laici come sorgentedi vita, relazione, carità e umanità.Nella I serata, giovedì 5 ottobre, il Vescovo Lauro ci aiuterà ad entrare nel temadella preghiera: oggi si prega? Come? Quando? Cosa significa affidarsi allapreghiera degli altri, pregare per e con gli altri?Nel II incontro, giovedì 26 ottobre, Giuseppe Calliari e Mirta De Simoni Lastadell’Unione Cattolica degli Artisti Italiani (UCAI) del Trentino ci racconterannocome si rappresenta la preghiera attraverso l’arte, nelle chiese e come aiuto per lameditazione personale.Il ciclo di incontri terminerà domenica 5 novembre con l’incontro dedicato allaspiritualità dei laici, aiutati dalla professoressa Paola Bignardi, già presidentenazionale di Azione cattolica, per capire meglio come la preghiera sgorga dalla vita,la illumina e le dà senso (vedi locandina sul retro).

“E per favore non dimenticatevi di pregare per me!”

Che senso ha pregare oggi? Come pregare da laici nella quotidianità delle nostre giornate? Perché pregare per gli altri e con gli altri?

Azione cattolica Diocesi di Trento Via Borsieri, 15 - 38122 Trento - tel. 0461 260985 - www.azionecattolica.trento.it - [email protected]

ARCIDIOCESIDI TRENTO

Pregare è dare senso alla vita1. PERCHÉ PREGARE OGGI? Giovedì 5 ottobre 2017

ore 20.30Polo culturale Vigilianum(Trento, via Endrici 14)relatore: mons. Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento

La bellezza come necessità interiore

2. L’ARTE COME STRUMENTODI PREGHIERA

Giovedì 26 ottobre 2017ore 20.30Polo culturale Vigilianum(Trento, via Endrici 14)

relatori: Giuseppe Calliari, Mirta De Simoni Lasta(Unione Cattolica Artisti Italiani, sezione di Trento)

La preghiera nella vita quotidiana3. DARE SAPORE ALLA VITA Domenica 5 novembre 2017

ore 10.30Aula Magna del Seminario di Trento (via III Novembre)Incontro con Paola Bignardi (già presidente nazionale di

Azione cattolica) all’interno della I Giornata diocesanadell’Azione cattolica di Trento

Gli incontri sono aperti a tutti e ad entrata libera

(Papa Francesco)