A&S · 2017. 8. 4. · atmosferico, acustico ed elettromagnetico 10 marzo 2009, n. ALP...

A&SAmbiente e Sviluppo F.V.G. s.a.s. di Aglialoro Franco & C.

Sede Legale: Via G. Garibaldi, 2 – Ufficio: P.zza della Vittoria, 2 - 34078 SAGRADO – (Gorizia) Tel. 0481/93849 - Fax 0481/954686 - Cell. 335/494227 - E-MAIL [email protected] - www.as-consulting.it N. Iscriz. 25940/96 CCIAA (GO) – Iscr. Albo A.I.A.S. – Associazione Italiana Addetti alla Sicurezza – n. 4952 – Cod.Fisc. e P.Iva 00518800313

________________________________________________________________________________________________________________________Società per l’erogazione di servizi e consulenze tecnico-amministrative per la protezione ambientale e l’organizzazione della sicurezza ed igiene del lavoro – Sistemi di gestione integrata – Coordinamento cantieri – Piani autocontrollo HACCP - Formazione del personale – Bonifiche etc.

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INDICE: PREMESSA ................................................................................................................................................. 3

1. INQUADRAMENTO NORMATIVO.................................................................................................. 4

1.1. LA LEGGE REGIONALE N°16/2007 e LE LINEE GUIDA ........................................................ 4

1.2. LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA ................................................................................................. 4

1.3. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI..................................................................................... 5

2. ASPETTI GENERALI............................................................................................................................ 9

2.1. INQUADRAMENTO URBANISTICO E GEOMORFOLOGICO............................................... 9

2.2. LOCALIZZAZIONE DEI RECETTORI SENSIBILI .......................................................................... 9

2.3. SINTESI DALLE PRINCIPALI ATTIVITÀ ANTROPICHE..............................................................10

2.4. DISAMINA DELLE PRINCIPALI RETI DI TRASPORTO..............................................................10

3. ZONIZZAZIONE PARAMETRICA .....................................................................................................10

3.1. RACCOLTA, TIPOLOGIA E FONTI DEI DATI ..........................................................................10

3.2. CLASSI I, II, III, IV, V: STRUTTURA E FINALITÀ DEL DATABASE UTILIZZATO..........................22

3.3. CLASSE I - INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SENSIBILI .............................................................22

3.4. CLASSE V E VI - INDIVIDUAZIONE DELLE AREE A DESTINAZIONE INDUSTRIALE O ARTIGIANALE ...................................................................................................................................22

4. RILIEVI FONOMETRICI.....................................................................................................................23

4.1. SCELTA DEI PUNTI DI RILIEVO .................................................................................................23

4.2. ELABORAZIONE DEI DATI........................................................................................................24

5. PERCORSO DI AGGREGAZIONE DELLE U.T. DI CLASSE II, III, e IV E DISAMINA DELLE U.T. DI CLASSE I,...............................................................................................................................................31

5.1. CRITERI E VALUTAZIONI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE I .........................................31




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5.2. CRITERI DI AGGREGAZIONE E VALUTAZIONE DELLE CLASSI II, III E IV ................................32

5.3. VALUTAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE ..........................................................................33

6. DISAMINA E PERCORSO DI AGGREGAZIONE DELLE U.T. DI CLASSE V - VI ..........................34

6.1 Zone industriali “sparse” .........................................................................................................34

6.2 Poli industriali ben definiti “strategici” .................................................................................35

6.3 Attività di estrazione inerti......................................................................................................35

7. FASCE DI PERTINENZA DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO...............................................35

7.1. STRADE ......................................................................................................................................35

7.2. INDIVIDUAZIONE DEI TRATTI STRADALI “A, B, C, D” ...........................................................36

7.3. INDIVIDUAZIONE DEI TRATTI STRADALI “E, F” ......................................................................37

8. ZONIZZAZIONE INTEGRATA ...........................................................................................................37

9. ZONIZZAZIONE DEFINITIVA ............................................................................................................37

9.1 CRITERI PER L’ARMONIZZAZIONE DELLA ZONIZZAZIONE AGGREGATA CON I COMUNI CONTERMINI ....................................................................................................................................38

9.2 CRITERI PER LA GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE FASCE DI RISPETTO O FASCE DI PERTINENZA................................................................................................................38

9.3 CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DESTINATE A SPETTACOLO A CARATTERE TEMPORANEO, OPPURE MOBILE, OPPURE ALL’APERTO..........................................................38

9.4 CRITICITÀ....................................................................................................................................39

10. DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO ............................................................................................39

10.1 CONTENUTO CD-ROM ..........................................................................................................40

10.2 DESCRIZIONE TAVOLE IN ALLEGATO ..................................................................................41




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PREMESSA Nell’anno duemiladodici, il giorno 18 del mese di dicembre alle ore 13.00 nella residenza municipale, tra Comune di Villesse, rappresentato dal sig. Cristiano GARRA, nato a Gorizia il 12/11/1956, Responsabile del servizio – area tecnica-manutentiva del Comune di Villesse, domiciliato per la sua carica presso il Comune di Villesse, intervenuto in esecuzione a quanto previsto dagli artt. 107 e 109, comma 2, del T.U.E.L. approvato con D.Lgs. 18/08/2000 n. 267 in nome , per conto e nell’interesse dell’Amministrazione che rappresenta, Comune di Villesse, con sede a Villesse (Go) in via Roma n. 16, Codice Fiscale 80002350314, Partita I.V.A. 00123350316, e il sig. Franco Aglialoro nato a Gorizia il 12/04/1961, Codice Fiscale GLLFNC61D12E098P, tecnico competente in acustica come risultante dalla Delibera della Giunta Regionale del F.V.G. n. 2269 del 16/07/1999, in qualità di Amministratore Unico della ditta “AMBIENTE E SVILUPPO F.V.G. S.a.s. di Aglialoro Franco & C.” con sede a Sagrado (Go) in via Garibaldi n. 2, Codice Fiscale e Partita I.V.A. 00518800313, quale ditta incaricata nel seguente incarico. Premesso che, con determinazione del Responsabile del Servizio – Area tecnica-manutentiva n. 120 del 30/07/2012, è stato affidato alla ditta “AMBIENTE E SVILUPPO F.V.G. S.a.s. di Aglialoro Franco & C.” di Sagrado (Go) l’incarico per la predisposizione della documentazione riferita al “Piano comunale di classificazione acustica” (P.C.C.A.) di cui alla L.R. 16/2007 e suoi decreti attuativi, per il nuovo Piano Regolatore Generale Comunale di Villesse e con determinazione del Responsabile del Servizio - Area tecnica-manutentiva n. 217 del 10/12/2012 è stato confermato alla ditta stessa l’affidamento dell’incarico, prorogati i termini per l’effettuazione delle analisi ed integrato il disciplinare di incarico a recepimento di quanto indicato in tale determinazione. Si precisa che i termini di consegna per Ambiente e Sviluppo F.V.G. – S.a.s. si sono intesi a decorrere dalla data di pagamento della Fatt. n. 74/2012 dd. 19/12/2012 che doveva essere liquidata al momento dell’affidamento incarico come da disciplinare e viceversa risulta pagata solamente in data 24/04/2013. Il Comune di Villesse, con apposito disciplinare di incarico, sopramenzionato, ha provveduto all’affidamento di tale incarico alla ditta “AMBIENTE E SVILUPPO F.V.G. S.a.s. di Aglialoro Franco & C.” di Sagrado (Go). L’incarico è stato svolto sulla base delle normative vigenti in materia nonché più specificatamente ai sensi del Decreto del Direttore del Servizio tutela da inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico 10 marzo 2009, n. ALP 10-376-INAC/356, Legge 26 ottobre 1995 n. 447 – DPCM 31 marzo 1998. in applicazione alla Delibera della Giunta regionale 5 marzo 2009, n. 463, LR 16/2007 (Norme in materia di tutela dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico). Adozione di “criteri e linee guida per la redazione dei piani comunali di classificazione acustica del territorio ai sensi dell’art. 18, (comma 1, lettera a) della LR 16/2007”.




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1. INQUADRAMENTO NORMATIVO In Italia, la materia dell’inquinamento acustico è regolamentata dalla Legge Quadro n. 447 del 26/10/95 che, tra le altre cose, definisce l’assegnazione delle competenze ai vari organi amministrativi. Nello specifico, all’art.4 viene assegnato alle Regioni il compito di definire i criteri in base ai quali i Comuni procederanno alla classificazione del proprio territorio nelle zone previste dalle vigenti normative. 1.1. LA LEGGE REGIONALE N°16/2007 e LE LINEE GUIDA La Regione Friuli Venezia Giulia con L.R. n°16 del 18 giugno 2007 “Norme in materia di tutela dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico”, ha recepito i dispositivi legislativi della Legge Quadro n° 447/95. All’articolo 20, la Legge Regionale prevede che i Comuni approvino, entro due anni dall’emanazione dei criteri regionali (termine prorogato in seguito al 25/03/2012), il Piano Comunale di Classificazione Acustica. Tali criteri sono stati emanati dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con delibera giunta regionale n°463 del 05/03/2009. Il Piano di Classificazione Acustica ha un duplice scopo quello di fornire un’utile fotografia dello stato acustico esistente, evidenziando eventuali criticità, e quello di consentire, grazie all’interazione attiva con gli altri strumenti urbanistici di settore, una programmazione funzionale del territorio, in grado di tener conto delle problematiche legate all’inquinamento acustico. Questa definizione concettuale viene ripresa di pari pari dal piano A.R.P.A. realizzato dallo stesso ente di controllo nell’ambito della relazione tecnico – descrittiva realizzato ed approvato. 1.2. LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA Le linee guida si riferiscono alla definizione acustica del territorio, consistente nella suddivisione in zone del territorio, normata sulla base delle differenti “tipologie” di insediamenti a cui corrispondono i diversi valori ipotetici di rumorosità ambientale, così come indicati dal D.P.C.M. 1/3/91 e successive integrazioni come ad esempio la Legge n° 447/95 e relativi decreti attuativi. Il Decreto individua in modo inequivocabile una relazione univoca tra la tipologia di destinazione d’uso del territorio correlato al rumore ambientale che si ritiene normativamente assegnato dalla legislazione stessa. (Rif. Tabella A): Classe I - Aree particolarmente protette. Classe II - Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale. Classe III - Aree di tipo misto. Classe IV - Aree di intensa attività umana. Classe V - Aree prevalentemente industriali. Classe VI - Aree esclusivamente industriali. La zonizzazione acustica del territorio deve essere quindi intesa alla stregua di uno strumento urbanistico integrativo, come previsto ed interpretato dalla norma. La funzione è finalizzata allo scopo di fornire ai pianificatori incaricati (specificatamente nell’ambito delle redazioni delle varianti generali del P.R.G.C.); gli elementi necessari per valutare le scelte di gestione e di sviluppo




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del territorio sul piano non solo specificatamente del rumore al fine di consentire la definizione programmatica di vincoli ed obblighi per l'adeguamento delle situazioni esistenti. La pianificazione delle attività autorizzative ai fini del rilascio delle relative autorizzazioni inerenti a valutare e fronteggiare i problemi di inquinamento acustico derivanti dalle sorgenti fisse e mobili, inteso come l’insieme delle attività prevalentemente persistenti sul territorio in un complesso comunque sempre variabile. Chiaro che la gestione territoriale implicherà sempre e comunque ricadute ovvie; per cui, le eventuali variazioni e scelte politico-programmatiche di gestione territoriale implicheranno una modifica delle linee indicate dal presente piano. La suddivisione territoriale sotto un profilo acustico in zone omogenee come proposta dal presente P.C.C.A. costituisce uno strumento operativo che, se periodicamente verificato (al variare delle situazioni reali), può costituire uno strumento di reale facile applicazione per la verifica delle reali condizioni urbanistiche delle singole aree in esame. Spetta quindi allo stesso ufficio tecnico urbanistico comunale la programmazione di interventi aggiuntivi (a seguito delle modifiche strutturali applicate) la riformulazione per incarico interno od esterno alle competenze dell’ufficio stesso, la verifica della congruità del presente Piano così come approvato e recepito. Si dovrà quindi predisporre una verifica periodica congruente alle tempistiche inerenti alle modificazioni urbanistiche (piani di settore generici, nonché varianti applicabili), in atto ai fini del monitoraggio territoriale, ovviamente la verifica ed il riscontro di tali modificazioni dovranno essere a carico dell’ufficio tecnico comunale competente, che avrà cura di informare gli organismi di controllo (A.R.P.A.) delle variazioni intervenute. E’ quindi indispensabile che l’ufficio tecnico e la relativa Amministrazione Comunale competente valuti di volta in volta ed individui quanto prima la natura e l'entità delle possibili forme di risanamento acustico ambientale possibili al fine di quantificare le risorse necessarie al/agli intervento/i stessi. 1.3. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI LEGGE-QUADRO SULL’INQUINAMENTO ACUSTICO N° 447 DEL 26 OTTOBRE 1995 Come chiaramente specificato nell’articolo 1, la legge 447/95 "stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico ai sensi e per gli effetti dell’articolo 117 della Costituzione". Essa fornisce anche le definizioni di concetti quali "inquinamento acustico", "ambiente abitativo", "sorgenti sonore fisse e mobili", "valori limite di emissione ed immissione", "valori di attenzione" e "valori di qualità" rilevanti per la concreta attuazione delle disposizioni contemplate dalla legge (art. 2) e vengono specificate in modo dettagliato le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni in materia. Competenze delle Regioni: determinazione dei criteri di base per effettuare la zonizzazione acustica; poteri sostitutivi in caso di inerzia dei Comuni o degli enti competenti; modalità, scadenze e sanzioni per l’obbligo di classificazione acustica; procedure ed ulteriori criteri per la predisposizione e l’adozione da parte dei Comuni dei piani di risanamento acustico; modalità di rilascio delle autorizzazioni comunali per lo svolgimento dei attività temporanee di manifestazioni in luogo pubblico;




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criteri e condizioni per l’individuazione da parte dei Comuni di aree ad interesse paesaggistico-ambientale e turistico dove i valori siano inferiori a quelli determinati dalla zonizzazione; organizzazione dei servizi di controllo a livello regionale; criteri per la determinazione della documentazione di previsione di impatto acustico e valutazione del clima acustico; criteri per l’identificazione delle priorità temporali degli interventi di bonifica acustica del territorio. Competenze delle Province: funzioni assegnate dalle leggi regionali; controllo di vigilanza per l’attuazione della legge n° 447 del 1995. Competenze Comuni: classificazione del territorio comunale; coordinamento degli strumenti urbanistici; adozione dei piani di risanamento; controllo del rispetto della normativa per la tutela dell’inquinamento acustico; adozione dei regolamenti per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dell’inquinamento acustico; rilevazione e controllo delle emissioni sonore prodotte dai veicoli; autorizzazione per lo svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico o aperto, nel rispetto delle prescrizioni indicate dal comune stesso.




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D.P.C.M. 14 NOVEMBRE 1997 “DETERMINAZIONE DEI VALORI LIMITE DELLE SORGENTI SONORE”. Il provvedimento fissa limiti assoluti e differenziali di immissione (valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno) coincidenti con quelli già previsti dal D.P.C.M. del marzo 1991. Vengono inoltre fissati limiti di emissione (valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente), valori di attenzione (presenza di rumori che segnalano l’esistenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l’ambiente) e valori di qualità (obiettivi da conseguire nel breve, medio, lungo termine). CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico parchi pubblici, ecc; CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali; CLASSE III - aree tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici; CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie; CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni; CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi




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Valori limite di emissione del livello sonoro equivalente (Leq A)

Tempi di riferimento Classi di destinazione d’uso del territorio Diurno

06.00-22.00 Notturno 22.00-06.00

I) Aree particolarmente protette 45 35 Il) Aree prevalentemente residenziali 50 40 III) Aree di tipo misto 55 45 IV) Aree di intensa attività umana 60 50 V) Aree prevalentemente industriali 65 55 VI) Aree esclusivamente industriali 65 65

Limiti massimi [Leq in dB(A)] Presenti in Tabella B (art. 2) deI DPCM 1997

Valori limite assoluti di immissione del livello sonoro equivalente (Leq A)


06.00-22.00 Notturno 22.00-06.00


Limiti massimi [Leq in dB(A)] Presenti in Tabella C (art. 3) deI DPCM

Valori di qualità del livello sonoro equivalente (Leq A)


06.00-22.00 Notturno 22.00-06.00


Limiti massimi [Leq in dB(A)] Presenti in Tabella D:(art. 7) deI DPCM




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2. ASPETTI GENERALI 2.1. INQUADRAMENTO URBANISTICO E GEOMORFOLOGICO Il comune di Villesse si trova ad una quota media di 18 m. sul livello del mare ed ha un’estensione di 11,80 Kmq. Il territorio è attraversato da un importante asse viario, la S.R. n. 351 che attraversa i centro abitato delle frazioni e del capoluogo nonchè dalla S.P. n.3. Per quanto riguarda l’aspetto ambiente, vanno segnalato il Sito di Interesse Comunitario denominato “ARIA n. 19” riconducibile al fiume Torre e il Sito di Interesse Comunitario denominato “ARIA n. 16” riconducibile al fiume Isonzo. Il Comune, alla data di stesura della presente relazione, dichiara sul proprio sito una popolazione di 1.729 abitanti. La superficie comunale è suddivisa dal Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC) nelle seguenti zone:

COMUNE Dl VILLESSE

Zona di Piano Superficie in Kmq Percentuale del territorio comunale

Aree residenziali (A) 0,000 0,00 Aree residenziali (B) 0,420 3,55 Aree residenziali (C) 0,067 0,59 Aree industriale ed artigianale (D) 1,405 11,91 Aree agricole (E) 5,148 43,61 Aree commerciali (H) 0,464 3,94 Aree proprietà comunale 0,095 0,80 Aree ambientali 3,832 32,46 Aree di varia natura (viabilità) 0,369 3,14

(Tabella 1) Estrapolazione delle caratteristiche delle zone PRGC del Comune di Villesse 2.2. LOCALIZZAZIONE DEI RECETTORI SENSIBILI I recettori sensibili presenti sul territorio comunale, possono essere così suddivisi (tra parentesi viene indicato il numero delle strutture dislocate nel territorio): scuole materne (n. 1) scuole elementari (n. 1) servizio sanitario residenziale (n. 1) Le strutture risultano ubicate nell’ambito del centro cittadino, all’interno delle zone residenziali, non presentano particolari criticità, se non quelle correlate con le strutture viarie attigue con caratteristiche acustiche tipiche. Sono state censite ulteriori aree sensibili dal punto di vista ambientale: Aree di rilevante Interesse Ambientale (ARIA)




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2.3. SINTESI DALLE PRINCIPALI ATTIVITÀ ANTROPICHE Sul territorio d’indagine insistono almeno quattro attività antropiche da segnalare: l’asse viario della provinciale n. 351 nonché la provinciale n. 3, inoltre l’attraversamento con svincolo d’uscita dall’autostrada A4 per il raccordo con la strada extraurbana principale di collegamento “Gorizia-Villesse”, oltre alle aree industriali, la presenza di una cava e di un complesso sportivo il tutto ben evidenziato dalla tavola n.0 del presente P.C.C.A. 2.4. DISAMINA DELLE PRINCIPALI RETI DI TRASPORTO Per quanto attiene ai trasporti, il territorio d’indagine è percorso dall’autostrada A4 dal raccordo autostradale “Villesse-Gorizia”, e dalle Strade Provinciali n.351 e n.3. Non sono presenti infrastrutture ferroviarie o aeroportuali. La viabilità comunale in base al “Nuovo codice della strada” può essere suddivisa nelle seguenti categorie: Viabilità autostradale (A): Autostrada A4; Raccordo autostradale “Gorizia-Villesse”. Viabilità extraurbana secondaria (C): S.P. n.351, S.P. n.3. Viabilità locale (F): tutta la restante rete stradale.

3. ZONIZZAZIONE PARAMETRICA 3.1. RACCOLTA, TIPOLOGIA E FONTI DEI DATI La realizzazione del presente Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA) è stato realizzato secondo le specifiche contemplate nella Delibera della Giunta regionale 5 marzo 2009, n. 463, LR 16/2007 (Norme in materia di tutela dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico). Adozione di “criteri e linee guida per la redazione dei piani comunali di classificazione acustica del territorio ai sensi dell’art. 18, (comma 1, lettera a) della LR 16/2007”; in fasi distinte che verranno esposte e descritte nei seguenti capitoli. La prima fase, detta “parametrica”, si basa esclusivamente su elaborazioni di tipo automatico. Al fine di ottenere la zonizzazione parametrica è stato necessario raccogliere ed elaborare i dati caratterizzanti il territorio, allo stato attuale, sotto il profilo acustico, tenendo conto della distribuzione della popolazione, dei servizi, delle attività commerciali, industriali e della presenza d’aziende agricole. Ai fini della realizzazione della zonizzazione acustica ci si è avvalsi come riferimento a: - la carta tecnica regionale numerica CTRN; - il PRGC; - i dati della popolazione presenti in anagrafe; - le attività iscritte alla Camera di Commercio e/o desunte sia dai dati comunali, dalla Camera di Commercio, consorzi intracomunali, etc., dati in genere forniti dagli uffici comunali.




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Il PRGC Il PRGC, in versione “dwg”, è stato fornito ufficialmente dal Comune. Unità Territoriali L’intero territorio comunale è stato suddiviso in Unità Territoriali, di seguito denominate U.T., create secondo le Linee guida contemplate nella Delibera della Giunta regionale 5 marzo 2009, n. 463, LR 16/2007 (Norme in materia di tutela dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico). Adozione di “criteri e linee guida per la redazione dei piani comunali di classificazione acustica del territorio ai sensi dell’art. 18, (comma 1, lettera a) della LR 16/2007”;per la zonizzazione acustica comunale. Per U.T. s’intende un poligono chiuso, avente un’unica destinazione urbanistica in riferimento alla zonizzazione del PRGC, il cui ambito è delimitato dall’eventuale presenza d’infrastrutture di trasporto di tipo lineare e/o da discontinuità geomorfologiche. Nel comune di Villesse sono state identificate 357 U.T., per ognuna delle quali è stata calcolata la superficie come visionabile dalle relative tabelle di estrapolazione calcoli ripostate anche sulla cartografia. Anagrafe I dati relativi ai residenti e sono stati forniti dal consorzio intercomunale con sede a Cormons (Go) tramite il comune di Villesse Industrie, attività commerciali, artigianali ed Aziende Agricole I dati inerenti utilizzati per l’elaborazione degli indici tabellari al fine della classificazione acustica delle rispettive aree sono stati forniti direttamente dal comune stesso tramite il consorzio intercomunale Per definire lo stato acustico presente nel territorio comunale derivante dalle attività lavorative, (come descritto nelle linee guida per la zonizzazione acustica), sono stati utilizzati anche i dati estrapolati dalla Camera di Commercio Industria ed Artigianato di Gorizia nonché dallo stesso consorzio sopracitato; Il reperimento delle superfici aziendali è risultato particolarmente difficoltoso in quanto i dati fornitoci così come sopracitati non risultavano completi così come facilmente evidenziabile dalla lettura del file stesso così come fornitoci dall’Amministrazione Comunale di Villesse. In tal senso si ritiene opportuno sottolineare che in termini reali, sotto il profilo di classificazione acustica, in realtà tali dati ben poco contano, indipendentemente dal regolamento acustico attuativo proposto dalla Delibera della Giunta regionale 5 marzo 2009, n. 463, LR 16/2007 (Norme in materia di tutela dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico). Adozione di “criteri e linee guida per la redazione dei piani comunali di classificazione acustica del territorio ai sensi dell’art. 18, (comma 1, lettera a) della LR 16/2007”;per la zonizzazione acustica comunale. Di fatto ciò che più evidenzia le caratteristiche caratterizzanti le singole aree territoriali risulta ben espresso dalla visualizzazione delle singole misure fonometriche effettuate in loco. Pur tuttavia appare evidente che la caratterizzazione dell’area, o delle singole aree in esame, non possono avere la presunzione di essere fattore indicativo “reale” essendo state realizzate esclusivamente sulle specifiche tecniche imposte da capitolato di affidamento incarico erogato dall’Amministrazione Comunale incaricante. In altri termini dovrebbe risultare chiaro che le misurazioni fonometriche strumentali effettuate pur costituendo un significativo valore descrittivo della definizione acustica dell’area in esame essendo state rilevate nell’ambito di un arco temporale, pur confacente ai termini minimi di legge previsti, non potranno mai costituire di per sé valore minimo comprovante le




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caratteristiche acustiche dell’area stessa. Un valore significativo, a nostro modesto parere, avrebbe dovuto essere estrapolato su di una media minima di misure strumentale calcolata nell’ambito delle 24 ore. Anche questa affermazione risulta quantomeno distorta in quanto pare evidente che le situazioni ambientali sia di ordine stagionale – temporale che le situazioni di tipo meteorologico non consentono una ricostruzione di fatto. Riteniamo, a nostro avviso, comunque indicativi in linea di massima i dati rilevati. In tal senso le tabelle inserite nell’ambito delle elaborazioni grafiche assumono un valore orientativo comunque importante al fine della descrizione dell’impatto acustico nelle rispettive date esistente. Alla fine del lungo processo di valutazione ed estrapolazione, effettuato ovviamente sulla base dei dati ufficiali che si sono potuti reperire, abbiamo desunto la presenza di 203 attività formalmente comunicateci, come da sopra desumibile, delle quali solo per 108 risultava possibile identificare la superficie così come ci è stata dichiarata nel file inoltratoci dal Comune ed emesso dalle consorzio; per le restanti 95 attività non è stato possibile ricavare la superficie esatta, è stato quindi necessario effettuare una stima di massima in base alle cartografie disponibili. Per le 203 attività dichiarate, che sono state considerate per l’elaborazione della tabella di elaborazione della zonizzazione parametrica, la tabella stessa và a definire i parametri di equalizzazione e compensazione utilizzati sulla base degli stessi criteri indicati dalle linee guida per la redazione dei piani comunali di classificazione acustica del territorio ai sensi dell’art. 18, (comma 1, lettera a) della LR 16/2007”;per la zonizzazione acustica comunale. Elaborazione delle informazioni L’elaborazione dei dati, che ha consentito l’estrapolazione delle classi acustiche corrispondenti si rifà alle semplici indicazioni imposte dalla Delibera della Giunta regionale 5 marzo 2009, n. 463, LR 16/2007 (Norme in materia di tutela dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico). Adozione di “criteri e linee guida per la redazione dei piani comunali di classificazione acustica del territorio ai sensi dell’art. 18, (comma 1, lettera a) della LR 16/2007”;per la zonizzazione acustica comunale. I parametri di estrapolazione e calcolo sono chiaramente definiti dalle tabelle sotto riportate come indicato dalle linee guida F.V.G.




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Gli indici parametrici sopra riportati sono stati elaborati ed estrapolati sulla base dell’unità territoriale e dei relativi parametri attinenti come sotto visionabile. Tali tabelle sono allegate e consultabili anche direttamente sulle tavole di elaborazione cartografica allegate al progetto del presente piano P.C.C.A.. tabella delle U.T. e relativi dati sensibili per ciascuna unità ai fini della conversione in classificazione acustica tabella di rispetto dei limiti di classe

CLASSI ACUSTICHE U.T. SUP. RES. PROD. COMM. TOT. PAR. CRIT. AGGR. DEF.

001 45.280 1 1 1 3 II II II 002 13.772 1 1 1 3 II II II 003 4.104 1 1 1 3 II II II 004 10.268 I II II 005 50.825 I II II 006 68.730 I II II 007 66.201 I II II 008 96.170 I II II 009 44.181 I II II




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010 66.550 I II II 011 143.162 I II II 012 2.942 I II II 013 48.673 I II II 014 51.488 I II II 015 41.484 I II II 016 11.891 I II II 017 8.161 I II II 018 12.249 1 1 1 3 II II II 019 10.895 1 1 1 3 II II II 020 145.899 1 1 1 3 II II II 021 19.067 1 1 1 3 II II II 022 31.199 1 1 1 3 II II II 023 17.862 1 1 1 3 II II II 024 2.114 1 1 1 3 II II II 025 30.371 1 1 1 3 II II II 026 2.749 1 1 1 3 II II II 027 24.517 1 1 1 3 II II II 028 47.143 1 1 1 3 II II II 029 89.113 1 1 1 3 II II II 030 31.004 1 1 1 3 II II II 031 16.646 1 1 1 3 II II II 032 11.540 2 1 1 4 III III III 033 10.251 1 1 1 3 II II II 034 5.777 1 2 1 4 III AE II II 035 27.352 1 1 1 3 II II II 036 24.441 1 1 1 3 II II II 037 5.384 1 1 1 3 II II II 038 7.960 1 1 1 3 II II II 039 5.955 2 2 1 5 III AE II II 040 4.653 1 1 1 3 II II II 041 14.301 1 1 1 3 II II II 042 9.074 1 1 1 3 II II II 043 7.575 1 1 1 3 II II II 044 18.562 1 1 1 3 II II II 045 3.472 1 1 1 3 II II II 046 9.382 1 1 1 3 II II II 047 7.278 1 1 1 3 II II II 048 60.004 1 1 1 3 II II II 049 3.443 1 1 1 3 II II II 050 18.363 1 1 1 3 II II II 051 614 1 1 1 3 II II II 052 26.307 1 1 1 3 II II II 053 9.269 1 1 1 3 II II II 054 18.542 1 1 1 3 II II II 055 30.195 1 1 1 3 II II II




15

056 663 1 1 1 3 II II II 057 10.305 1 1 1 3 II II II 058 15.054 1 1 1 3 II II II 059 45.175 1 1 1 3 II II II 060 265.289 1 1 1 3 II II II 061 4.680 1 1 1 3 II II II 062 3.954 1 1 1 3 II II II 063 18.412 1 1 1 3 II II II 064 9.567 1 2 1 4 III AE II II 065 2.917 1 1 1 3 II II II 066 1.172 1 1 1 3 II II II 067 19.368 1 1 1 3 II II II 068 18.552 1 1 1 3 II II II 069 7.189 1 1 1 3 II II II 070 7.765 2 1 1 4 III AE II II 071 3.073 1 1 1 3 II II II 072 5.589 1 1 1 3 II II II 073 7.069 1 1 1 3 II II II 074 25.985 1 1 1 3 II II II 075 16.489 1 1 1 3 II II II 076 30.213 1 1 1 3 II II II 077 47.393 1 1 1 3 II II II 078 6.370 1 1 1 3 II II II 079 28.507 1 1 1 3 II II II 080 7.671 1 1 1 3 II II II 081 3.839 1 1 1 3 II II II 082 2.312 1 1 1 3 II II II 083 13.989 1 1 1 3 II II II 084 4.495 1 1 1 3 II II II 085 13.706 1 1 1 3 II II II 086 12.755 1 1 1 3 II II II 087 22.609 1 1 1 3 II II II 088 72.072 1 1 1 3 II II II 089 33.358 1 1 1 3 II II II 090 2.111 1 1 1 3 II II II 091 1.432 1 2 1 4 III AE II II 092 313 1 2 1 4 III AE II II 093 73.115 1 1 1 3 II II II 094 3.894 1 1 1 3 II II II 095 29.872 1 1 1 3 II II II 096 405 1 1 1 3 II II II 097 65.901 1 1 1 3 II II II 098 16.398 1 1 1 3 II II II 100 19.569 1 1 1 3 II II II 101 89.892 1 1 1 3 II II II 102 1.719 1 1 1 3 II II II




16

103 83.135 I II II 104 134.651 I II II 105 74.668 1 1 1 3 II II II 106 59.573 I II II 107 8.994 I II II 108 87.258 I II II 109 99.316 I II II 110 82.031 1 1 1 3 II II II 111 97.936 1 1 1 3 II II II 112 7.595 1 1 1 3 II II II 113 120.921 1 1 1 3 II II II 114 105.390 1 1 1 3 II II II 115 17.919 1 1 1 3 II II II 116 106.118 I II II 117 19.250 I II II 118 9.314 I II II 119 127.179 I II II 120 64.944 I II II 121 1.426 I II II 122 43.032 I II II 123 222.203 I II II 124 65.769 I II II 125 123.664 I II II 126 171.002 I II II 127 131.193 I II II 128 109.005 I II II 129 29.716 I II II 130 181.300 I II II 131 2.210 1 1 1 3 II II II 132 3.617 1 1 1 3 II II II 133 190.025 1 1 1 3 II B IV IV 134 350 1 1 1 3 II B IV IV 135 202.848 1 1 1 3 II B IV IV 136 87.312 I II II 137 53.738 1 1 1 3 II II II 138 26.154 1 1 1 3 II II II 139 95.951 1 1 1 3 II II II 140 980 1 1 1 3 II II II 141 50.796 1 1 1 3 II II II 142 92.252 1 1 1 3 II II II 143 14.465 1 1 1 3 II II II 144 91.362 1 1 3 6 IV IV IV 145 56.828 1 1 1 3 II C III III 146 30.957 1 1 1 3 II II II 147 2.228 1 1 1 3 II II II 148 42.642 1 1 1 3 II II II




17

149 46.433 1 1 1 3 II II II 150 13.580 1 1 1 3 II II II 151 27.015 1 1 1 3 II II II 152 77.122 1 1 1 3 II II II 153 40.249 V V V 154 5.173 1 1 1 3 II II II 155 40.205 1 1 1 3 II II II 156 42.759 1 1 1 3 II II II 157 5.987 V V V 158 207.172 V V V 159 30.017 1 1 1 3 II II II 160 24.528 1 1 1 3 II II II 161 61.666 1 1 1 3 II II II 162 4.778 1 1 1 3 II II II 163 71.871 1 1 1 3 II II II 164 135.500 1 1 1 3 II II II 165 6.413 1 1 1 3 II II II 166 53.266 1 1 1 3 II II II 167 11.056 1 1 1 3 II II II 168 9.391 1 1 1 3 II II II 169 2.758 1 1 1 3 II II II 170 6.375 1 1 1 3 II II II 171 962 1 1 1 3 II II II 172 3.979 1 1 1 3 II II II 173 58.346 1 1 1 3 II II II 174 21.600 1 2 2 5 III II II 175 80.829 1 1 1 3 II II II 176 1.430 1 1 1 3 II II II 177 3.333 1 1 1 3 II II II 178 55.977 V V V 179 29.133 V V V 180 92.591 V V V 181 52.117 1 1 1 3 II II II 182 18.280 1 1 1 3 II II II 183 24.284 1 1 1 3 II II II 184 57.986 1 1 1 3 II II II 185 73.746 1 1 1 3 II II II 186 19.983 1 1 1 3 II II II 187 3.485 1 1 1 3 II II II 188 166.190 I II II 189 192.780 I II II 190 112.915 I II II 191 157.870 I II II 192 5.041 I II II 193 104.527 V V V 194 18.449 V V V




18

195 3.792 2 1 1 4 III III III 196 9.701 1 1 1 3 II II II 197 5.614 1 2 2 5 III III III 198 21.359 1 2 2 5 III III III 199 20.708 2 1 1 4 III III III 200 34.630 1 1 1 3 II II II 201 29.561 1 1 1 3 II II II 202 19.310 1 1 1 3 II II II 203 22.451 1 1 1 3 II II II 204 54.686 1 1 1 3 II II II 205 26.497 1 1 1 3 II II II 206 15.343 1 1 1 3 II II II 207 95.752 1 1 1 3 II II II 208 626 1 1 1 3 II II II 209 2.292 1 1 1 3 II II II 210 15.965 1 1 1 3 II II II 211 5.993 1 1 2 4 III III III 212 21.495 1 1 1 3 II II II 213 17.791 1 1 1 3 II B V V 214 11.261 2 1 1 4 III III III 215 9.189 2 1 2 5 III III III 216 3.177 2 1 2 5 III III III 217 9.903 2 1 1 4 III III III 218 447 2 1 1 4 III III III 219 4.750 2 1 1 4 III III III 220 2.546 1 1 1 3 II II II 221 31.813 3 1 1 5 III III III 222 9.076 2 1 1 4 III III III 223 9.660 1 1 1 3 II II II 224 20.431 2 1 1 4 III III III 225 7.013 2 1 1 4 III III III 226 33.305 1 1 1 3 II II II 227 812 1 2 1 4 III III III 228 4.448 1 2 1 4 III III III 229 8.417 2 1 1 4 III III III 230 1.862 1 1 1 3 II II II 231 3.911 1 1 1 3 II II II 232 33.844 1 1 1 3 II II II 233 2.968 1 1 1 3 II II II 234 12.409 1 1 1 3 II II II 235 784 1 1 1 3 II II II 236 38.046 1 1 1 3 II II II 237 111.387 1 1 1 3 II II II 238 56.229 1 1 1 3 II B V V 239 116.806 1 1 1 3 II II II 240 47.057 V IV V




19

241 632 V V V 242 16.450 V V V 243 82.170 V V V 244 214.838 I II II 245 78.289 V V V 246 218.890 I II II 247 2.193 1 1 1 3 II II II 248 10.879 1 1 1 3 II II II 249 52.809 V V V 250 61.200 1 1 1 3 II B V V 251 18.338 2 1 2 5 III B V V 252 8.213 1 1 4 6 IV B V V 253 8.016 1 1 1 3 II B V V 254 22.503 1 1 1 3 II B V V 255 8.476 1 1 1 3 II B V V 256 4.765 1 1 1 3 II II II 257 15.242 1 1 1 3 II II II 258 4.918 1 1 1 3 II II II 259 27.605 1 1 1 3 II II II 260 5.930 1 1 1 3 II B III III 261 4.906 1 1 1 3 II A III III 262 151 1 1 1 3 II A III III 263 6.943 2 1 1 4 III III III 264 14.907 1 1 1 3 II C III III 265 1.015 2 1 1 4 III III III 266 1.148 2 1 1 4 III III III 267 8.137 1 1 1 3 II C III III 268 4.570 2 1 1 4 III III III 269 18.819 2 1 1 4 III III III 270 4.949 1 1 1 3 II C III III 271 3.261 1 1 1 3 II C III III 272 1.339 1 1 1 3 II C III III 273 3.095 1 1 1 3 II C III III 274 6.075 1 1 1 3 II C III III 275 4.385 1 1 1 3 II C III III 276 13.047 3 1 2 6 IV IV IV 277 1.552 3 1 2 6 IV IV IV 278 274 1 1 1 3 II A IV IV 279 1.513 1 1 2 4 III A IV IV 280 7.430 2 1 1 4 III III III 281 6.923 1 1 1 3 II A III III 282 6.764 3 1 1 5 III A IV IV 283 6.235 2 1 1 4 III III III 284 12.660 3 1 2 6 IV IV IV 285 19.112 2 1 1 4 III III III 286 10.219 3 1 2 6 IV IV IV 287 1.264 1 1 1 3 II A III III 288 2.517 2 1 1 4 III III III




20

289 5.341 2 1 1 4 III III III 290 5.156 3 1 2 6 IV IV IV 291 2.532 2 1 1 4 III III III 292 2.172 2 1 1 4 III III III 293 3.574 2 1 1 4 III III III 294 23.997 2 2 1 5 III III III 295 6.086 2 1 1 4 III III III 296 2.390 2 1 1 4 III III III 297 2.304 I I I 298 4.829 I I I 299 36.535 1 1 1 3 II AC III III 300 12.431 2 1 1 4 III III III 301 15.408 2 1 1 4 III III III 302 2.298 3 1 1 5 III III III 303 338 1 1 1 3 II A IV IV 304 4.133 3 1 2 6 IV IV IV 305 5.131 2 1 1 4 III III III 306 5.753 2 1 1 4 III III III 307 4.501 1 1 1 3 II A III III 308 11.914 1 1 1 3 II B III III 309 4.485 2 1 1 4 III III III 310 1.501 2 1 1 4 III III III 311 17.109 1 1 1 3 II B III III 312 6.845 1 1 1 3 II B III III 313 13.238 1 1 1 3 II B III III 314 2.373 2 1 1 4 III III III 315 95.984 1 1 1 3 II II II 316 1.115 1 1 1 3 II II II 317 46.870 1 1 1 3 II II II 318 8.491 3 1 1 5 III III III 319 64.953 V V V 320 379 3 1 1 5 III III III 321 205 1 1 1 3 II A III III 322 2.745 2 1 1 4 III III III 323 3.185 2 1 1 4 III III III 324 2.819 1 1 1 3 II A III III 325 52.295 V V V 326 5.061 2 1 1 4 III III III 327 4.307 3 1 2 6 IV IV IV 328 8.436 3 1 2 6 IV IV IV 329 2.418 3 1 1 4 III A IV IV 330 3.188 1 1 1 3 II AD III III 331 2.163 1 1 1 3 II AD III III 332 13.960 2 1 1 4 III III III 333 42.970 1 1 1 3 II II II 334 1.679 1 1 1 3 II B III III 335 3.500 1 1 1 3 II B III III




21

336 6.063 3 1 1 5 III A IV IV 337 10.031 3 1 2 6 IV IV IV 338 12.682 2 1 2 5 III A IV IV 339 3.481 3 1 2 6 IV IV IV 340 6.037 3 1 2 6 IV IV IV 341 10.823 2 1 1 4 III III III 342 12.874 1 1 1 3 II AD III III 343 8.749 1 1 1 3 II AD III III 344 3.119 2 1 1 4 III III III 345 1.584 1 1 1 3 II A III III 346 1.797 2 1 1 4 III III III 347 6.066 1 1 1 3 II II II 348 23.021 1 1 1 3 II II II 349 12.344 1 2 1 4 III F II II 350 3.278 1 1 1 3 II II II 351 89.135 1 1 1 3 II II II 352 3.802 3 1 1 5 III III III 353 6.490 3 1 1 5 III III III 354 7.710 1 1 1 3 II II II 355 6.145 2 1 2 5 III III III 356 17.362 V V V 357 6.591 1 1 1 3 II II II 358 6.568 1 2 1 4 III AE II II




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3.2. CLASSI I, II, III, IV, V: STRUTTURA E FINALITÀ DEL DATABASE UTILIZZATO Per individuare ogni classe relativa alla singola “unità territoriale” i parametri sono stati definiti così come evidenziabili dalle tabelle sopra riportate come stabilito dalle linee guida. Trattamento dei dati Applicando i parametri indicati in Tabella 3, si ottengono per ogni U.T. dei punteggi a partire dagli indici ricavati: grazie a tali punteggi è possibile associare la classe acustica (Tabella 3). A questo punto la fase parametrica che determina le classi acustiche II, III e IV è terminata. Delle 357 U.T. presenti: 45 in classe I; 181 in classe II; 85 in classe III; 25 in classe IV; 22 in classe V; 3.3. CLASSE I - INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SENSIBILI Rientrano in questa categoria le aree particolarmente protette in cui la quiete è un elemento essenziale di fruizione. Per la loro individuazione si è fatto riferimento allo strumento urbanistico PRGC. In questa fase sono solo state individuate le seguenti U.T.: U.T. Da P.R.G.C. NOTE 296,297,298 Scuola Scuole di vario

grado 338 Ambulatorio Strutture

ospedaliere 4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,103,104,106,107,108,109,116,117,118,119,120,121,122,123,124,125,126,127,128,129,130,136,188,189,190,191,192,244,246

Sito interesse paesaggistico A.R.I.A. n. 16 e n. 19

3.4. CLASSE V E VI - INDIVIDUAZIONE DELLE AREE A DESTINAZIONE INDUSTRIALE O ARTIGIANALE Anche per la definizione delle classi V e VI si è fatto riferimento allo strumento urbanistico comunale PRGC, individuando sul territorio tutte le U.T. che hanno una destinazione urbanistica “D”: aree industriali e artigianali.




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4. RILIEVI FONOMETRICI 4.1. SCELTA DEI PUNTI DI RILIEVO Nella metodologia applicata riveste fondamentale importanza la valutazione parametrica dei rilievi fonometrico – strumentali effettuati sul territorio. Pur mantenendo gli stessi tutti i limiti di attendibilità già prima citati. Ovvio che gli stessi costituiscono di fatto sostanzialmente l’unico punto ovvio di riferimento ai fini dell’analisi acustica intesa come dato di base dell’interpretazione dello stato acustico del territorio Comunale in esame. Le scelte operative finalizzate ad un semplice miglioramento delle condizioni di fatto sono ovviamente correlate alla possibilità tecnico – economica di procedere ad interventi significativi che possano giungere ad un risultato concreto. I rilievi effettuati, quindi, non sono stati realizzati al fine di mappare acusticamente il territorio comunale pur nei limiti sopradescritti. In caso diverso (operazione che richiederebbe elevate risorse e notevole dispendio in termini temporali) probabilmente si ritiene che le conclusioni finali non avrebbero di fatto comportato una valutazione sostanzialmente diversa. Per quanto riguarda le modalità tecniche di esecuzione dei rilievi si è fatto riferimento alla Legge Quadro 447/95 e al DPCM 16/03/98 e successive integrazioni. Per quanto concerne il numero dei punti di misura ci si è attenuti a quanto richiesto dal capitolato di gara impostoci dal Comune stesso incaricante. Per la localizzazione dei punti di misura, concordati e condivisi dall’Ufficio Tecnico Comunale si è fatto riferimento, nella scelta, alla possibilità, essendo ben definiti i punti stessi, di garantire la riproducibilità dei rilievi nel tempo e alla rappresentatività del risultato stesso all’area in esame. I tempi di misura sono risultati essere a tempo parziale sulla base delle specifiche del capitolato imposto dal Comune stesso anche se non effettivamente conforme ai riferimenti normativi su lungo periodo. La posizione del microfono è risultata essere sempre in campo libero, rispetto alle principali sorgente di rumore identificate. Di seguito si riportano i dati relativi all’analizzatore statistico utilizzato: Strumento Modello Costruttore Matricola Certificato

di taratura Centro di taratura

Fonometro Brűel & Kjær tipo 2250 di classe 1 I.E.C. ed A.N.S.I. corrispondente agli standard I.E.C. 651 e 804, dotato di moduli: BZ 7210/BZ 7219/BZ 7206

Brűel & Kjær Serial No. 2488395

CELAB srl n. 2037

Microfono Microphone Type 4189 Brűel & Kjær Serial No. 2470754

CELAB srl n. 2037

La taratura dello strumento è stata verificata prima e dopo l’indagine mediante calibratore certificato secondo la norma IEC 942/1988. Strumento Modello Costruttore Matricola Certificato di

taratura Centro di taratura

Calibratore Brűel & Kjær Type Sound level calibrator 4231

Brűel & Kjær Serial No. 2253542

CELAB srl n. 2037




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Durante i rilevamenti, le condizioni atmosferiche erano caratterizzate da assenza di precipitazioni con una velocità del vento inferiore a 5 m/s, nonché dalle caratteristiche atmosferiche relative a pressione, temperature varie ed umidità come evidenziato per ogni singola scheda di rilevamento. 4.2. ELABORAZIONE DEI DATI Come da linee guida sono state effettuate le verifiche connesse alle misure strumentali nonché i sopraluoghi per: dimensionamento delle fasce di rispetto delle zone D forti su tutti i lati delle zone industriali esaminate; caratterizzare i siti sensibili di possibile classe I. I risultati delle diverse misurazioni acustico – strumentali effettuate sono visionabili di punto in punto sulle schede inerenti i singoli punti di misura strumentali effettuati. Le caratteristiche microclimatiche nell’ambito dell’effettuazione delle misurazioni sono evidenziabili di volta in volta sulle singole schede. Nelle Tavole 4, 7 e 8 sono individuabili tutti i punti di misura effettuati sul territorio sono evidenziabili nelle tabelle sotto riportate. PUNTI DI RILEVO A BREVE TERMINE con SOPRALLUOGO Questi punti non possono essere considerati come un vero e proprio rilievo fonometrico già sopra come meglio citati in quanto trattasi di rilievi effettuati secondo la specifica del capitolato di gara del Comune di Villesse che quantificava i periodi di misura per un tempo di osservazione To di 30 minuti ed un tempo di misura Tm di 15 minuti (in effetti sono state effettuate misurazioni sempre superiori ai 20 minuti) effettuati nei distinti periodi diurno (06.00 – 22.00) e notturno (22.00 – 06.00). Pur essendo state eseguite le misure nell’arco dell’intero periodo di riferimento (giorno/notte) ai fini della determinazione delle curve di ponderazione appare evidente, come già sopra precedentemente citato, che il valore espresso come Leq (A) non può tecnicamente essere definito o rapportabile a variazioni che influenzano la rumorosità nel lungo periodo, pur essendo significative.




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TABELLA CON VERIFICA RISPETTO LIMITI DI CLASSE

Punto diurno Classe acustica Limite di classe Leq corretto

diurno Leq corretto

notturno Deroga fascia di rispetto stradale

od industriale

1 V Leq da 70 db a 65db 79,90 71,10 SI 2 IV Leq da 65 db a 60db 77,80 70,60 SI 3 V Leq da 70 db a 65db 71,90 71,80 NO 4 V Leq da 70 db a 65db 78,00 72,10 SI 5 V Leq da 70 db a 65db 69,60 53,30 SI 6 V Leq da 70 db a 65db 59,30 51,80 SI 7 V Leq da 70 db a 65db 76,90 71,90 SI 8 V Leq da 70 db a 65db 61,40 63,40 NO 9 IV Leq da 65 db a 60db 64,40 55,00 SI

10 III Leq da 60 db a 55db 55,50 46,10 SI 11 IV Leq da 65 db a 60db 73,60 57,80 SI 12 III Leq da 60 db a 55db 58,20 49,20 SI 13 III Leq da 60 db a 55db 66,60 45,80 SI 14 III Leq da 60 db a 55db 65,90 51,60 SI 15 I Leq < 50db 62,00 50,60 SI 16 III Leq da 60 db a 55db 55,10 51,60 NO 17 IV Leq da 65 db a 60db 77,40 71,80 SI 18 IV Leq da 65 db a 60db 64,40 60,50 SI 19 IV Leq da 65 db a 60db 66,20 56,60 SI 20 IV Leq da 65 db a 60db 77,10 73,40 SI 21 IV Leq da 65 db a 60db 60,90 50,70 SI 22 IV Leq da 65 db a 60db 75,20 60,50 SI 23 IV Leq da 65 db a 60db 66,40 62,50 SI 24 IV Leq da 65 db a 60db 60,60 66,80 SI 25 III Leq da 60 db a 55db 55,80 51,60 NO 26 IV Leq da 65 db a 60db 77,70 72,20 SI 27 III Leq da 60 db a 55db 62,90 49,60 SI 28 IV Leq da 65 db a 60db 60,60 53,60 SI 29 III Leq da 60 db a 55db 58,00 55,60 SI 30 III Leq da 60 db a 55db 57,90 57,80 SI 31 III Leq da 60 db a 55db 64,40 58,20 SI 32 II Leq da 55 db a 50db 70,80 69,50 SI 33 III Leq da 60 db a 55db 50,40 52,70 NO 34 III Leq da 60 db a 55db 54,80 53,80 SI 35 V Leq da 70 db a 65db 68,10 58,20 SI 36 IV Leq da 65 db a 60db 54,60 52,00 SI 37 V Leq da 70 db a 65db 71,30 63,00 SI 38 V Leq da 70 db a 65db 72,10 64,30 SI 39 V Leq da 70 db a 65db 69,40 67,80 SI 40 V Leq da 70 db a 65db 67,50 47,90 SI




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41 V Leq da 70 db a 65db 58,60 52,90 NO 42 V Leq da 70 db a 65db 69,80 49,10 SI 43 V Leq da 70 db a 65db 66,70 53,70 SI 44 V Leq da 70 db a 65db 59,50 51,80 NO 45 IV Leq da 65 db a 60db 57,70 57,50 SI 46 IV Leq da 65 db a 60db 64,70 58,40 NO 47 IV Leq da 65 db a 60db 71,30 52,40 NO 48 IV Leq da 65 db a 60db 57,80 52,40 SI




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TABELLA CON VERIFICA LIMITI PONDERATI


diurno Leq corretto


od industriale 1 V Leq da 70 db a 65db 79,90 71,10 SI 2 IV Leq da 65 db a 60db 77,80 70,60 SI 3 V Leq da 70 db a 65db 71,90 71,80 NO 4 V Leq da 70 db a 65db 78,00 72,10 SI 5 V Leq da 70 db a 65db 69,60 53,30 SI 6 V Leq da 70 db a 65db 59,30 51,80 SI 7 V Leq da 70 db a 65db 76,90 71,90 SI 8 V Leq da 70 db a 65db 61,40 63,40 NO 9 IV Leq da 65 db a 60db 64,40 55,00 SI

10 III Leq da 60 db a 55db 55,50 46,10 SI 11 IV Leq da 65 db a 60db 73,60 57,80 SI 12 III Leq da 60 db a 55db 58,20 49,20 SI 13 III Leq da 60 db a 55db 66,60 45,80 SI 14 III Leq da 60 db a 55db 65,90 51,60 SI 15 I Leq < 50db 62,00 50,60 SI 16 III Leq da 60 db a 55db 55,10 51,60 NO 17 IV Leq da 65 db a 60db 77,40 71,80 SI 18 IV Leq da 65 db a 60db 64,40 60,50 SI 19 IV Leq da 65 db a 60db 66,20 56,60 SI 20 IV Leq da 65 db a 60db 77,10 73,40 SI 21 IV Leq da 65 db a 60db 60,90 50,70 SI 22 IV Leq da 65 db a 60db 75,20 60,50 SI 23 IV Leq da 65 db a 60db 66,40 62,50 SI 24 IV Leq da 65 db a 60db 60,60 66,80 SI 25 III Leq da 60 db a 55db 55,80 51,60 NO 26 IV Leq da 65 db a 60db 77,70 72,20 SI 27 III Leq da 60 db a 55db 62,90 49,60 SI 28 IV Leq da 65 db a 60db 60,60 53,60 SI 29 III Leq da 60 db a 55db 58,00 55,60 SI 30 III Leq da 60 db a 55db 57,90 57,80 SI 31 III Leq da 60 db a 55db 64,40 58,20 SI 32 II Leq da 55 db a 50db 70,80 69,50 SI 33 III Leq da 60 db a 55db 50,40 52,70 NO 34 III Leq da 60 db a 55db 54,80 53,80 SI 35 V Leq da 70 db a 65db 68,10 58,20 SI 36 IV Leq da 65 db a 60db 54,60 52,00 SI 37 V Leq da 70 db a 65db 71,30 63,00 SI 38 V Leq da 70 db a 65db 72,10 64,30 SI 39 V Leq da 70 db a 65db 69,40 67,80 SI 40 V Leq da 70 db a 65db 67,50 47,90 SI 41 V Leq da 70 db a 65db 58,60 52,90 NO




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42 V Leq da 70 db a 65db 69,80 49,10 SI 43 V Leq da 70 db a 65db 66,70 53,70 SI 44 V Leq da 70 db a 65db 59,50 51,80 NO 45 IV Leq da 65 db a 60db 57,70 57,50 SI 46 IV Leq da 65 db a 60db 64,70 58,40 NO 47 IV Leq da 65 db a 60db 71,30 52,40 NO 48 IV Leq da 65 db a 60db 57,80 52,40 SI




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TABELLA CON VERIFICA LIMITI PONDERATI SULLE FASCE DI RISPETTO STRADALE OD INDUSTRIALE


diurno Leq corretto


od industriale 1 V Leq da 70 db a 65db 79,90 71,10 SI 2 IV Leq da 65 db a 60db 77,80 70,60 SI 3 V Leq da 70 db a 65db 71,90 71,80 NO 4 V Leq da 70 db a 65db 78,00 72,10 SI 5 V Leq da 70 db a 65db 69,60 53,30 SI 6 V Leq da 70 db a 65db 59,30 51,80 SI 7 V Leq da 70 db a 65db 76,90 71,90 SI 8 V Leq da 70 db a 65db 61,40 63,40 NO 9 IV Leq da 65 db a 60db 64,40 55,00 SI

10 III Leq da 60 db a 55db 55,50 46,10 SI 11 IV Leq da 65 db a 60db 73,60 57,80 SI 12 III Leq da 60 db a 55db 58,20 49,20 SI 13 III Leq da 60 db a 55db 66,60 45,80 SI 14 III Leq da 60 db a 55db 65,90 51,60 SI 15 I Leq < 50db 62,00 50,60 SI 16 III Leq da 60 db a 55db 55,10 51,60 NO 17 IV Leq da 65 db a 60db 77,40 71,80 SI 18 IV Leq da 65 db a 60db 64,40 60,50 SI 19 IV Leq da 65 db a 60db 66,20 56,60 SI 20 IV Leq da 65 db a 60db 77,10 73,40 SI 21 IV Leq da 65 db a 60db 60,90 50,70 SI 22 IV Leq da 65 db a 60db 75,20 60,50 SI 23 IV Leq da 65 db a 60db 66,40 62,50 SI 24 IV Leq da 65 db a 60db 60,60 66,80 SI 25 III Leq da 60 db a 55db 55,80 51,60 NO 26 IV Leq da 65 db a 60db 77,70 72,20 SI 27 III Leq da 60 db a 55db 62,90 49,60 SI 28 IV Leq da 65 db a 60db 60,60 53,60 SI 29 III Leq da 60 db a 55db 58,00 55,60 SI 30 III Leq da 60 db a 55db 57,90 57,80 SI 31 III Leq da 60 db a 55db 64,40 58,20 SI 32 II Leq da 55 db a 50db 70,80 69,50 SI 33 III Leq da 60 db a 55db 50,40 52,70 NO 34 III Leq da 60 db a 55db 54,80 53,80 SI 35 V Leq da 70 db a 65db 68,10 58,20 SI 36 IV Leq da 65 db a 60db 54,60 52,00 SI 37 V Leq da 70 db a 65db 71,30 63,00 SI 38 V Leq da 70 db a 65db 72,10 64,30 SI 39 V Leq da 70 db a 65db 69,40 67,80 SI 40 V Leq da 70 db a 65db 67,50 47,90 SI




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41 V Leq da 70 db a 65db 58,60 52,90 NO 42 V Leq da 70 db a 65db 69,80 49,10 SI 43 V Leq da 70 db a 65db 66,70 53,70 SI 44 V Leq da 70 db a 65db 59,50 51,80 NO 45 IV Leq da 65 db a 60db 57,70 57,50 SI 46 IV Leq da 65 db a 60db 64,70 58,40 NO 47 IV Leq da 65 db a 60db 71,30 52,40 NO 48 IV Leq da 65 db a 60db 57,80 52,40 SI




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5. PERCORSO DI AGGREGAZIONE DELLE U.T. DI CLASSE II, III, e IV E DISAMINA DELLE U.T. DI CLASSE I, Sulla base della Zonizzazione Parametrica e dei risultati estrapolabili intesi come indicazione di riferimento di massima dei rilievi fonometrici, le U.T. sono state classificate in un contesto generale nonché specificatamente sulla base delle indicazioni fornite dal Deliberazione della Giunta regionale 5 marzo 2009 n. 463 come visionabili dalle tabelle già sopra riportate. 5.1. CRITERI E VALUTAZIONI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE I L’individuazione delle U.T. classificate di “Classe I” sulla base ai criteri definiti nella zonizzazione Parametrica come previsto e richiesto dal regolamento attuativo non risulta comunque sostenibile in quanto ricadente nell’ambito delle fasce di rispetto stradali. Per ogni U.T. individuata deve essere valutato per prima cosa il possesso dei requisiti oggettivi per il rispetto del limiti acustici che nel caso specifico vanno ricadendo in deroga in considerazione della presenza delle fasce stradali (il rispetto del limite imposto in classe I risulta non compatibile se correlato al sistema viario ove prevista per ogni strada delle fasce di rispetto che di fatto costituiscono semplici deroghe ai limiti imposti dalla normativa vigente). Di seguito vengono elencante e suddivise per classe acustica le suddette U.T.. A.R.I.A. 16 e 19 - greto del fiume Isonzo e Torre Le U.T. che compongono la zona in esame fanno riferimento quasi esclusivamente al territorio interessato dai fiumi Isonzo e Torre. Di seguito si riportano le specifiche citate in precedenza: Criteri per la definizione della classe I. Per la definizione delle classi I, (aree particolarmente protette in cui la quiete è un elemento essenziale di fruizione) si fa riferimento allo strumento urbanistico P.R.G.C., all’indirizzo politico comunale ed a particolari vincoli di salvaguardia. Ai fini di una corretta individuazione si evidenzia che appartengono a tale classe i parchi e le riserve naturali istituiti con legge, fatta eccezione per le aree ove sono svolte attività umane non compatibili con la classe I; Tra le aree da collocare in classe I, si possono inserire anche le aree di particolare interesse storico, artistico, architettonico e paesaggistico-ambientale quando, per la loro fruizione, la quiete è condizione essenziale.” Criteri per la definizione di Aree particolari. Aree di cava: vengono classificate in Classe V nel caso in cui sia stata rilasciata l’autorizzazione estrattiva; conclusasi l’attività estrattiva, decade la zonizzazione temporanea di classe V e deve essere ridefinita la classe acustica determinata sulla base della destinazione d’uso del vigente P.R.G.C.. Tale aree, di notevoli dimensioni e costituite dalle U.T già sopra menzionate, con la tabella presente in paragrafo 3.3, vengono declassificate in classe II, in quanto non sono presenti zone attrezzate per la fruizione del bene ambientale, si è ritenuto quindi che la classe II rappresenti la più appropriata.




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5.1.2 Edifici scolastici e Ambulatoriali Le strutture scolastiche presenti nel comune sono: scuola materna (n.1) scuole elementari (n.1) ambulatorio (n.1) Queste realtà sono situate in ambito urbano residenziale. I relativi rilievi fonometrici evidenziano come il traffico territoriale influenzi il clima acustico delle zone adiacenti alle infrastrutture, facendo rilevare valori riconducibili a classi IV nei punti direttamente influenzati dal rumore del traffico; nel rilievo effettuato nel punto non direttamente influenzati dalle infrastrutture di trasporto non ha confermato la classe I per le aree in esame. 5.2. CRITERI DI AGGREGAZIONE E VALUTAZIONE DELLE CLASSI II, III E IV I criteri secondo i quali sono state operate le variazioni di classe II, III e IV, come evidenziabili dalla tabella al punto 3.3. sono i seguenti : CRITERIO A) Variazione di classe dovuta alle dimensioni ed al contesto contiguo. Criterio utilizzato per le U.T. “piccole” o/ed “incuneate” tra quelle che le circondano. Questo criterio si giustifica sotto il profilo acustico, in quanto la propagazione del rumore negli ambienti esterni non può essere governata in modo differenziato su brevi distanze, soprattutto se all’interno di contesti morfologicamente omogenei; ciò anche sotto il profilo gestionale, in quanto è lungo i confini delle zone che potenzialmente si manifestano le incompatibilità e pertanto un




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aumento dei perimetri delle zone equivale ad un aumento delle problematiche connesse al rispetto dei limiti. Si tratta, quindi, di valutare sia la dimensione, sia la morfologia delle aree, procedendo all’assimilazione della classe di quelle più critiche alla classe di quelle che le circondano. CRITERIO B) Variazione di classe dovuto alla previsione del P.R.G.C.. In questa fase sono state valutate le U.T. in riferimento alla destinazione prevista dal PRGC, con particolare riferimento allo scenario insediativo potenzialmente realizzabile in seguito alla completa ed integrale attuazione dell’insieme dei dispositivi normativi di zona, relativi alla intera capacità insediativa ed alla sua massima articolazione funzionale, desunti anche dagli indicatori urbanistici indicati nelle norme tecniche di attuazione del PRGC. Nelle operazioni di aggregazione, all’interno dei centri abitati è preferibile uniformare le classi tendendo a quelle più alte (scegliendo tra la II, la III e la IV classe); CRITERIO C) Reali condizioni acustiche dell’area. Variazione effettuata in seguito a rilievi fonometrici puntuali e documentati, uniformando la classe acustica dell’U.T. con quella delle aree adiacenti, rispettando il reale clima acustico caratterizzante l’area; CRITERIO D) Zone “cuscinetto”. Le variazioni rispetto alla zonizzazione parametrica sono state effettuate al fine di escludere o, quanto meno, a limitare i contatti tra zone che differiscono per più di 5 dB(A). Devono quindi essere create delle zone “cuscinetto”, che garantiscano un decadimento del rumore pari a 5 dB(A) per ogni zona successiva, da quella avente classe superiore a quella seguente; CRITERIO E) Declassamento delle U.T. agricole. Nelle valutazioni condotte nelle aree all’esterno dei centri abitati, si è preferito tendere alle classi più basse, che più correttamente interpretano la vocazione delle aree rurali o comunque scarsamente insediate, assegnando a queste U.T. la classe II. 5.3. VALUTAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE Secondo i dati forniteci dal Comune di Villesse sono presenti 15 attività agricole in totale. Purtroppo questo dato è risultato poco significativo in quanto l’indirizzo si riferiva nello specifico anche alla sede legale e non alla localizzazione delle possibili fonti di rumore sul territorio (silos, parco macchine). Si è deciso quindi di utilizzare sia la conoscenza da parte degli amministratori locali, sia degli uffici comunali del proprio territorio, sia la cartografia/ortofoto, per individuare le strutture di dimensioni importanti che indichino la presenza di un attività agricola significativa sul territorio comunale; conseguentemente è seguito un sopralluogo al fine di segnalare o meno la presenza di elementi che possono influenzare il clima acustico, quali silos e macchinari agricoli. In tal senso si evidenzia la presenza di silos esclusivamente sull’attività ai punti 20, 23, 45, 77 che comunque non evidenziano significative capacità di impatto acustico nel territorio circostante vista la presenza e la assoggettabilità delle fasce di rispetto del sistema viario presente come evidenziato dalle cartografie relative. Per tutte le attività sopra indicate è stato effettuato un sopraluogo, si è evidenziata la non necessità di effettuare dei rilievi fonometrici specifici per le motivazioni sopra addotte specificatamente.




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6. DISAMINA E PERCORSO DI AGGREGAZIONE DELLE U.T. DI CLASSE V - VI Nella valutazione delle aree industriali abbiamo tenuto conto essenzialmente della destinazione urbanistica prevista dal P.R.G.C. dove si sono valutate le suddivisioni inerenti le caratterizzazioni indicate dal piano stesso. - “sparse” sul territorio, ovvero di piccole dimensioni, tipicamente monoditta e confinanti su più lati con UT a destinazione d’uso residenziale; - insediamenti in zone industriali che rappresentano precise scelte di pianificazione operate dal Comune costituenti elemento “forte” della programmazione territoriale. 6.1 Zone industriali “sparse” Si tratta d’insediamenti ubicati in zone “D” che comprendono attività industriali ed artigianali, o più propriamente industriali di piccola dimensione. Per tutte queste aree è stato effettuato un sopralluogo preliminare al fine di accertare che il rumore prodotto sia compatibile con la classe acustica assegnata. Più precisamente è stato verificato che i livelli sonori esistenti in corrispondenza del perimetro del lotto fossero, o non fossero superiori alla classe IV attigua come evidenziato e meglio disunibile dalle tabelle sopra riportate. Specificatamente per l’attività contrassegnata dal punto 173 in cartografia relativa alla ditta Zincol Italia S.p.A. per la pertinenza della zona nonché per le fasce di rispetto parametrico adottate sia dal Comune di Romans d’Isonzo che dalle fasce di pertinenza autostradale esistenti nel Comune di Villesse si è ritenuto quantomeno logico e non necessario la verifica strumentale del rumore in quanto i punti di misura così come definiti dalla normativa vigente presuppongono la misurazione stessa ad oltre un metro dal confine della proprietà ed essendo lo stabilimento in esame collocato ad una distanza rilevante dal confine della proprietà stessa pare evidente che la misurazione sarebbe stata influenzata prevalentemente dal flusso veicolare circostante, non essendo tra l’altro presenti ubicazioni di tipo abitativo nelle zone prossimamente circostanti. Appare in tal senso evidente che la semplice definizione del limite differenziale (stabilimento acceso / stabilimento spento) vista la distanza dal punto di emissione sonora con i confini di proprietà considerate le fasce di rispetto stradali pari quantomeno improbabile a definirsi in termini comprovabili. 6.1.1 Fasce di pertinenza delle aree Industriali “Sparse” In questo contesto si analizzano le U.T. già sopra menzionate. Dopo l’eventuale assegnazione della classe IV, si è proceduto alla determinazione di una “fascia di rispetto acustico”, di classe IV, esterna al perimetro della zona, e, quando necessario, di un’ulteriore fascia di rispetto di classe III. L’ampiezza della fascia di rispetto è stata calcolata determinando i parametri indicati dal regolamento attuativo previsto dalla Delibera della Giunta regionale 5 marzo 2009, n. 463, LR 16/2007 (Norme in materia di tutela dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico). Adozione di “criteri e linee guida per la redazione dei piani comunali di classificazione acustica del territorio ai sensi dell’art. 18, (comma 1, lettera a) della LR 16/2007”. In tal modo si realizza una gradualità di limiti procedendo dal lotto ove è insediata l’attività verso il territorio contiguo a bassa rumorosità.




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Le U.T. individuate in Zonizzazione Parametrica in classe V vengono trattate specificatamente al fine di definire le eventuali fasce di rispetto atte a garantire la non adiacenza tra classi che differiscano in termini differenziali con più di 5 dB in diurna e 3 dB in notturna. 6.2 Poli industriali ben definiti “strategici” La definizione di queste aree, rappresentanti un aspetto significativo importante della zonizzazione acustica, è stato quello di effettuare i sopralluoghi previsti dal capitolato lungo il perimetro delle aree di riferimento, identificando sotto un profilo acustico tutte le aziende presenti, al fine di determinare per quanto possibile oggettivamente al meglio i punti nei quali effettuare i rilievi strumentali. Il secondo passo è stato quello di individuare le U.T. le cui caratteristiche, per posizione e per la tipologia d’attività presenti, potessero richiedere la classe VI. Una volta definite le U.T. di classe V, ed effettuati i rilievi fonometrici, è stato possibile valutare e predisporre le fasce di rispetto per le aree industriali presenti sul territorio. Secondo le linee guida regionali, le due fasce di rispetto devono essere calcolate in base ai rilievi fonometrici ma non devono avere dimensioni minori di: - 60 m per la prima di classe IV - 120 m per la seconda di classe III 6.3 Attività di estrazione inerti Come visionabile dalla cartografia che individua l’attività di estrazione inerti (cava) che comprende la U.T. Le fasce di rispetto sono state calcolate in base alle indicazioni previste dal regolamento regionale tenendo conto delle fasce di pertinenza delle attigue infrastrutture stradali ed in tal senso non si sono rese indispensabili verifiche fonometriche strumentali non essendo in prossimità di aree abitative. Le stesse fasce di pertinenza indicano in ogni caso i limiti di deroga.

7. FASCE DI PERTINENZA DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO Si premette che, all'interno delle fasce di pertinenza di tutte le infrastrutture di trasporto esaminate, il rumore prodotto dalle medesime pur concorrendo in alcuni casi (vedi tabelle ddei punti di misurazione sperimentale sopra riportate) al superamento dei limiti assoluti di immissione di zona e pertanto, per le aree in esse comprese, vi sarà un doppio regime di limiti: - quello derivante dalla zonizzazione acustica comunale, valido per tutte le sorgenti sonore diverse dall'infrastruttura coinvolta; - quello derivante dai decreti attuativi della L.447/95 che regolano le immissioni sonore prodotte dalle infrastrutture di trasporto. 7.1. STRADE Le dimensioni delle fasce di pertinenza sono state calcolate secondo quanto stabilito dal D.P.R. 30/3/2004 n.142. In primo luogo si è proceduto con la suddivisione per categoria delle strade, in base a quanto indicato nella tabella sotto riportata. Le categorie principali si riferiscono al “Nuovo Codice della Strada” (D. Lgs. 30 Aprile 1994, n.285). Nello specifico, l’art.2, classifica le strade per le loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, mentre l’art. 3 ne descrive le caratteristiche minime. Si richiamano di seguito le classi individuate nel D.Lgs n.285/94:




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7.2. INDIVIDUAZIONE DEI TRATTI STRADALI “A, B, C, D” L’individuazione delle fasce stradali sono state definite ed estrapolate sulla base del Piano del traffico urbano e delle piste ciclabili adottato dal Comune di Villesse in data 02/12/2009. Il raccordo autostradale “Gorizia-Villesse” nonché il tratto dell’autostrada A4 non presente nel Piano del traffico urbano è stato classificato come “A”. Le Strade Provinciali n.351 e n.3 sono state classificate come “Cb”.




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7.3. INDIVIDUAZIONE DEI TRATTI STRADALI “E, F” Poiché non ci sono differenze tra i limiti acustici delle fasce di pertinenza delle strade di categoria E ed F, risulta che tutte le strade presenti sul territorio, e non ancora classificate, sono state raggruppate in un'unica grande categoria “E ed F”. Bisogna però considerare che le strade di scorrimento extraurbane secondarie (tipo Ca, Cb) quando entrano in un centro abitato, vengono automaticamente declassate in “F”, in base a quanto previsto dal codice della strada. Di conseguenza, ricadono nella categoria “E ed F” unificata: tutte le strade comunali in precedenza non ancora trattate. 7 criteri per la caratterizzazione delle aree prospicienti le infrastrutture stradali di classe “E ed F” Dopo aver individuato gli assi viari che fanno parte di questa categoria, si associa la classe acustica di pertinenza relativa ad una fascia della profondità di 30 m. Nei casi in cui sul tronco stradale insistano più classi acustiche, si sono adottati i limiti della classe più rappresentativa.

8. ZONIZZAZIONE INTEGRATA La Zonizzazione integrata è composta dalla sovrapposizione della Zonizzazione Aggregata con le infrastrutture di trasporto e le relative fasce di pertinenza, dalle fasce di rispetto per le aree industriali.

9. ZONIZZAZIONE DEFINITIVA La Zonizzazione definitiva tiene conto delle modifiche alle U.T. effettuate secondo i punti sotto riportati ed in base alle scelte di programmazione territoriale dell’Amministrazione. Gli elementi sono desumibili dalla lettura delle tavole grafiche integrate al presente piano.




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9.1 CRITERI PER L’ARMONIZZAZIONE DELLA ZONIZZAZIONE AGGREGATA CON I COMUNI CONTERMINI Ai fini della zonizzazione acustica pare quantomeno evidente dalla visualizzazione delle tavole di riferimento (in particolar modo evidenziabili dalla tavola 0) che i comuni attigui non subiscono da parte del territorio emittente acusticamente in esame interferenze significative dirette. In altri termini, facendo riferimento a parametri di distanza (ad esclusione delle reti viarie condivise che non costituiscono parametro di emissione attribuibile al Comune di Villesse) si evince che le attività antropiche generate dal Comune di Villesse non interferiscono in nessun modo con il clima acustico dei comuni limitrofi. Esempio in riferimento al territorio di Gradisca d’Isonzo (sempre escluse reti viarie in comune) risulta evidente che le attività antropiche caratterizzanti il Comune di Villesse non incidono sul territorio circostante. Lo stesso vale per l’attiguo Comune di San Pier d’Isonzo garantito da una consistente fascia di attenuazione acustica garantita dall’alveo del fiume Isonzo. A sud ovest in riferimento al Comune di Ruda si nota l’assenza completa di insediamenti abitivi ove acusticamente sensibili con l’interferenza del torrente Torre. A nord in direzione Romans sottolineata la condivisione delle reti stradali condivise, le aree industriali zona omogenea D4 coincidono con la stessa classificazione d’area assegnata dal comune confinante. Ovvero area industriale che confina con area industriale. La verifica non ha comportato variazioni di classe alle U.T. 9.2 CRITERI PER LA GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE FASCE DI RISPETTO O FASCE DI PERTINENZA Come sopra evidenziato non si ritiene allo stato attuale, per quanto evidente, come sopra meglio descritto che possono sussistere criteri di criticità rispetto alle fasce di pertinenza. Ovvio, in ogni caso, come previsto dalle indicazioni tecnico – normative che qualora un edificio si venga a collocare “a cavallo” dei perimetri delle fasce definite in precedenza, si attribuisce all’edificio la classe acustica della fascia che anche soltanto lo “lambisce” ovviamente in accordo programmatico del piano di settore del comune confinante (caso non in essere). Le pertinenze possono invece essere “tagliate” dal perimetro delle fasce ovvero possono essere suddivise in due o, al limite, più parti ed assumere limiti differenti. 9.3 CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DESTINATE A SPETTACOLO A CARATTERE TEMPORANEO, OPPURE MOBILE, OPPURE ALL’APERTO Lo stesso P.R.G.C. definisce ed identifica in modo puntuale come desumibile dalla legenda dello stesso le aree destinate a pubblico spettacolo aventi caratteristiche di carattere temporale occasionale, ovvero mobile, ovvero all’aperto, etc. Nella scelta di ubicazione di queste aree è stato considerata la presenza dei recettori limitrofi e degli altri aspetti collegati alle manifestazioni, ad esempio il traffico indotto. L'Amministrazione ha individuato tali aree tenendo conto di manifestazioni consolidate, che si sono svolte negli ultimi anni, oltre che di previsioni per il prossimo futuro. Fermo restando che l'elenco potrà essere aggiornato con Delibera di Giunta. Il Comune, in conformità con i criteri definiti dalla Regione in base all’art. 4, comma 1., lettera g) della L. 447/95 approverà il regolamento per la gestione e le modalità di rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento delle attività, con atto separato al Piano di Classificazione Acustica (ovvero in deroga).




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9.4 CRITICITÀ Come indicato dalle linee guida regionali, le criticità presenti sul territorio comunale vengono analizzate e suddivise in: SITUAZIONI DI POTENZIALE INCOMPATIBILITÀ Confini tra zone di classi acustiche differenti per più di 3/5 dBA, dove, comunque, dalle misure effettuate, non risulta allo stato attuale un reale superamento dimostrabile dei limiti di zona in quanto il tempo di analisi strumentale previsto dal capitolato non risulta tecnicamente in grado di poter realmente confutare la situazione di fatto. Per tali ambiti, ove riscontrabile uno sforamento dei limiti (vedi tabelle misurazioni sopra riportate) risulta necessario provvedere all’attuazione di rilevazioni fonometriche tecnico – strumentali programmate sul lungo periodo ai fini della definizione acustica reale caratterizzante l’area. Tuttavia qualora tali situazioni di criticità dovessero essere riconfermate nella loro potenziale problematicità, andranno eventualmente sottoposte a piani di risanamento. SITUAZIONI DI INCOMPATIBILITÀ Le situazioni sopra descritte dovranno esse oggetto di studio all’interno dei piani di risanamento come definito dall’art. 7, comma 2, L. 447/1995. Per quanto riguarda il territorio comunale tutte le criticità riscontrate appartengono alla prima categoria.

10. DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO




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10.1 CONTENUTO CD-ROM Cartella Tavole grafiche formato Dwg e Dxf Tavola 0: Suddivisione del territorio comunale nelle zone territoriali omogenee come previste dal P.R.G.C.; Tavola 1: Quadro sintetico della realtà territoriale; Tavola 2: Unità territoriali; Tavola 3: Zonizzazione parametrica diretta dal P.R.G.C.; Tavola 4: Localizzazione attività produttive e relative tabelle; Tavola 5: Zonizzazione aggregata identificante i punti di misurazione fonometrica; Tavola 6: Fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto; Tavola 7: Fasce di pertinenza delle zone industriali; Tavola 8: Zonizzazione integrata; Tavola 9: Zonizzazione definitiva; Cartella P.C.C.A. in formato Pdf Relazione tecnica P.C.C.A. comprensiva di: tabella delle U.T. e relativi dati sensibili per ciascuna unità ai fini della conversione in classificazione acustica tabella di rispetto dei limiti di classe; tabella con verifica rispetto limiti di classe; tabella con verifica limiti ponderati sulle fasce di rispetto stradale od industriale; tabella con verifica limiti ponderati sulle fasce di rispetto stradale od industriale; Tavola 0: Suddivisione del territorio comunale nelle zone territoriali omogenee come previste dal P.R.G.C.; Tavola 1: Quadro sintetico della realtà territoriale; Tavola 2: Unità territoriali; Tavola 3: Zonizzazione parametrica diretta dal P.R.G.C.; Tavola 4: Localizzazione attività produttive e relative tabelle; Tavola 5: Zonizzazione aggregata identificante i punti di misurazione fonometrica; Tavola 6: Fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto; Tavola 7: Fasce di pertinenza delle zone industriali; Tavola 8: Zonizzazione integrata; Tavola 9: Zonizzazione definitiva;




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10.2 DESCRIZIONE TAVOLE IN ALLEGATO Tavola 0: Suddivisione del territorio comunale nelle zone territoriali omogenee come previste dal P.R.G.C.; la tavola in scala 1:10.000 riporta la copia del P.R.G.C. al fine di localizzare le aree di destinazione urbanistica così come identificate dallo stesso. Tavola 1: Quadro sintetico della realtà territoriale; nella tavola in scala 1:10.000 sono state individuate le principali aree presenti nel territorio comunale che possono rappresentare sia criticità sia aree da valorizzare. Tavola 2: Unità territoriali; questa tavola contiene tutte la U.T. individuate sul territorio e codificate e numerate dove si identifica la caratteristica morfologica, la collocazione ed i relativi valori di superficie; la scala utilizzata è 1:10.000, in queste tavole è possibile osservare le classi che assumono tutte le U.T., così come vengono ottenute tramite i passaggi automatici della zonizzazione acustica. Tavola 3: Zonizzazione parametrica direttamente estrapolata dal P.R.G.C.; in scala 1:10.000, ottenuta sulla base delle destinazioni urbanistiche. Tavola 4: Localizzazione attività produttive e relative tabelle; in scala 1:10.000 Tavola 5: Zonizzazione aggregata identificante i punti di misurazione fonometrica; in scala 1:10.000 con legenda delle classi attribuite e relative tabelle. Tavola 6: Fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto; in scala 1:10.000 estrapolata dal Piano del traffico urbano adottato dal Comune. Tavola 7: Fasce di pertinenza delle zone industriali; in scala 1:10.000 interessate in deroga gli insediamenti così come previste dal P.R.G.C. Tavola 8: Zonizzazione integrata; in scala 1:10.000 ottenuta dalla sovrapposizione delle tavole 3, 6 e 7 al fine di ottenere un quadro completo del territorio comunale Tavola 9A/B: Zonizzazione definitiva; in scala 1:5.000 con relativi valori. Le misure sono state effettuate dai tecnici competenti in acustica ALLEGATO 1




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A&S · 2017. 8. 4. · atmosferico, acustico ed elettromagnetico 10 marzo 2009, n. ALP...

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