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In Africa la musica tradizionale, ma non solo, è caratterizzata dall'utilizzo di particolari strumenti musicali, spesso prodotti con materiali naturali  anche se attualmente è in uso una vasta tipologia di materiali artificiali, perlopiù in alluminio o in metallo come lattine, stringhe, tappi di bottiglia, bidoni. Oltre agli strumenti in senso proprio, troviamo una serie di oggetti che, pur non essendo classificabili come strumenti, vengono di fatto suonati e definiti da queste stesse popolazioni come “strumenti ritmici”, vale a dire: sonagli, pendagli, fischietti, bracciali, conchiglie etc. Larghissimo uso hanno infine le campane, di diverse dimensioni e materiali.

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La kora (1) è lo strumento tradizionale a corde dell'Africa Occidentale. Assieme al balafon (2) (una sorta di xilofono) e allo n'goni (3) (uno strumento avvicinabile al benjo) rappresenta la triade di strumenti musicali utilizzati dai griot musicisti, cantastorie e custodi delle tradizioni orali dell'Africa occidentale.

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L'Agogo è uno strumento a percussione originario della Nigeria. Oggi è molto diffuso in Brasile.

Lo shekere è uno strumento tradizionale in diverse regioni dell ‘ Africa Occidentale. In seguito alla tratta degli schiavi, lo strumento si è diffuso anche in Sudamerica.E’ costituito da una zucca, svuotata e lasciata essiccare per mesi. La zucca viene poi levigata e rivestita da una retina a maglia quadrangolare, ai cui vertici sono annodate perline, conchigliette, sassolini, semi o simili.

Sanza è uno dei nomi usati in Africa per designare questo strumento. E’ composto da una tavoletta di legno, piena o scavata, su cui sono disposte un certo numero di lamelle, di metallo, di canna, o di giunco, di diversa lunghezza. Lo strumento si suona pizzicando con i pollici le lamelle.

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Lo Djembè è il tamburo dell'Africa. Originario dell'Africa Occidentale è oggi diffuso nel mondo intero.E' un tamburo di medie dimensioni, composto da una struttura di legno "a calice", da una pelle di capra tirata da corde e cerchi di metallo.

Il tamburo parlante è senz'altro quello più curioso e sotto molti versi il più affascinante. Originario dell'Africa Occidentale, è un tamburo bipelle (con due membrane tese) a clessidra (ricavato da un unico blocco di legno), che viene suonato con una bacchetta ricurva e tenuto sotto l'ascella (a volte è anche per questo chiamato tamburo d'ascella).

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La musica asiatica è caratterizzata da due tradizioni differenti:

una popolare, che deriva dalle musiche tribali delle comunità primitive, spesso ancora legata ad antiche credenze e rituali magici

l'altra, invece, colta e destinata alla nobiltà delle corti e delle antiche città.

Accanto a questi due generi c'è la musica legata alle diverse religioni (Indù, Buddiste, Shintoiste, Confuciane, Islamiche...), strettamente legate alle cerimonie religiose.

In generale le civiltà orientali hanno elaborato dei sistemi musicali che mettono in relazione i suoni con l'ordine dell'universo ed hanno quindi un significato più profondo legato alla spiegazione della vita.

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Per il buddismo tibetano la musica e il canto sono elementi essenziali della religiosità e gli strumenti musicali, come oggetti magici carichi di valore simbolico, prendono voce durante le cerimonie monastiche accompagnando i momenti dedicati alla meditazione. Ci sono strumenti a percussione come il grande tamburo da preghiera suonato durante le cerimonie, strumenti che producono tintinnii o scampanellate, strumenti a fiato e strumenti da pizzicare, persino conchiglie.

DUNG CHEN

GONG TIBETANO

CAMPANE TIBETANE

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SITAR (fig.1) è uno strumento musicale a corde dell'India settentrionale; è lo strumento della musica classica indiana più conosciuto in Occidente. Si pensa che sia stato importato in India dalla Persia, letteralmente significa ‘tre corde’, la cassa armonica del sitar è fatta con una zucca tagliata a metà, a cui viene aggiunto un sottile strato di legno che fa da coperchio.

KOTO (fig.2) Strumento a corde giapponese, derivato dal cinese k’in, è costituito da una cassa di risonanza lunga circa 2 metri, lungo la quale corrono 13 corde di seta di eguale lunghezza che poggiano su altrettanti ponticelli mobili. Il suonatore si inginocchia davanti allo strumento, che poggia in terra con piccoli piedi di legno, e pizzica le corde con plettri di avorio infilati sulle dita della mano destra, mentre con la sinistra preme la corda vicino al ponticello per modificarne l’intonazione.

GUZHENG (fig 3), chiamato anche semplicemente zheng è uno strumento musicale tradizionale cinese. E’ dotato di 21 corde e veniva originariamente utilizzato dalle orchestre che suonavano alla corte imperiale cinese, mentre risale solo al XIX secolo il suo uso solistico.Si suona con l'utilizzo di un plettro con la mano destra, con il quale si pizzicano le corde, mentre la sinistra viene utilizzata per premere le corde stesse ed ottenere note diverse.

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SITAR KOTO

GUZHENG

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La DARBUKA è un tamburo tipico del nord Africa, del medio oriente e dei paesi balcanici. E' costituito da un vaso di ceramica o di terracotta a forma di clessidra su un lato del quale viene applicata una pelle di montone, di capra o di pesce, incollata o tesa con delle corde. Il musicista appoggia la darbouka su una coscia in orizzontale o la trattiene fra le gambe. Si suona con 2 mani.

Il flauto arabo,il NAY, è un flauto di canna (non di bambù), lungo e aperto alle due estremità. Viene suonato mantenendolo in diagonale e appoggiandolo al labbro inferiore. Produce nove suoni diversi Il suo nome prende origine dal termine persiano che indica la canna.

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Il liuto arabo l’OUD è uno strumento a corde appartenente alla famiglia dei liuti, anzi, della famiglia si può considerare il progenitore. E’ il principe della musica araba; incarna l’essenza stessa della cultura musicale araba, si presta ad essere strumento solista così come strumento di accompagnamento, in particolare, del canto.Dall'oud nacque in Andalusia, la Spagna meridionale che fu conquistata dagli Arabi, la Kithara, che si evolse nell'odierna chitarra.

Il QANUN deriva dall’antica arpa egizia e ricopre un ruolo importante nella musica classica araba fin dal X secolo. Fu introdotto in Europa durante il XII secolo e si diffuse durante il XIV e il XVI secolo come salterio o cetra. Le corde sono poste in una cornice di legno con una cassa armonica piatta.

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Molti strumenti dell’ America centro meridionale sono di origine africana, perché legati alla tratta degli schiavi che tra il XVI e il XIX secolo portò in America milioni di africani.

Il bastone della pioggia è uno strumento musicale a scuotimento.È uno strumento tradizionale diffuso in Africa ed Oceania fin dall'antichità Era originariamente legato, come suggerisce il suo nome, ai riti propiziatori della pioggia. Le pietruzze o le conchiglie sminuzzate, inserite nella cavità del cactus essiccato da cui si ricava e sigillato alle estremità, col movimento urtano le spine e le fanno vibrare, producendo una cascata di delicati suoni, ricordanti il rumore dello scorrimento dell'acqua.

L'Agogo è uno strumento a percussione originario della Nigeria. Oggi è molto diffuso in Brasile. E’ costituito da due diverse campane metalliche che si suonano con un battente, ottenendo suoni di intonazione diversa.

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Il flauto di Pan è costituito da più canne, il cui numero può variare, di lunghezza diversa e legate o unite tra loro. Per ottenere il suono si soffia trasversalmente sulle aperture superiori delle canne. E’utilizzato soprattutto negli altopiani andini.

Le maracas sono uno strumento a percussione che ha origine nel Sudamerica, costituite da una zucca cava riempita di sassolini o semi secchi. Lo strumento produce il suo caratteristico suono per scuotimento: i grani interni picchiano tra di loro e contro la parete interna.

Il güiro costituisce una delle percussioni più importanti della musica cubana e caraibica. In passato veniva utilizzato dagli schiavi africani in cerimonie religiose .Tradizionalmente il viene realizzato svuotando un frutto da cui prende il nome, ma oggi ne esistono versioni in legno e metallo.Si suona sfregando un bastoncino lungo le scanalature della superficie.

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Il banjo è uno strumento a corde di origini africane, già popolare nella sua versione a cinque corde tra i neri americani del Nordamerica durante la Guerra di secessione americana e da allora largamente usato nella musica nordamericana. La sua caratteristica principale è data dalla cassa di risonanza, la cui tavola armonica non è di legno come quella della maggior parte degli strumenti a pizzico ma è costituita da una pelle tesa su una cassa circolare.Il banjo a quattro corde ha goduto di una grandissima popolarità nella musica jazz degli anni venti e trenta del Novecento.

La musica delle tribù Pellerossa, che abitavano l’America del Nord prima dell’invasione da parte degli Europei del loro territorio, era legata al canto e alla danza rituale , con accompagnamento ritmico di strumenti quali tamburi, sonagli, flauti e zufoli. Le melodie e i testi erano generalmente brevi, ripetuti o combinati in serie. Le danze più note sono quelle degli indiani delle praterie, che comprendevano assolo per uomini e danze rituali di coppia o di gruppo.

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In questa sezione abbiamo scelto di mostrare alcuni strumenti tipici di alcuni paesi europei. La storia della musica in Europa ha origini antichissime, fin dall’antichità presso i Greci e i Romani la musica aveva un posto molto importante nella vita dei popoli. Così come nel tempo la musica in Europa ha subito l’influenza di altri popoli, da cui ha conosciuto nuovi strumenti.In Europa gli strumenti musicali sono stati nel tempo utilizzati sia nella musica popolare che nella musica più raffinata presso le corti. Proprio in Europa è nata quella che noi chiamiamo «musica classica», che ha avuto poi la sua massima espressione nella musica orchestrale.

Le nacchere sono lo strumento musicale spagnolo più antico. Sono costituite da due pezzi di legno a forma di conchiglia che vengono uniti da un cordino. Dopo esser state fissate al pollice, vengono fatte battere l'una contro l'altra tramite un movimento di apertura e chiusura della mano.

La balalaika è uno strumento musicale a corde tipico della Russia. Deriva da uno molto simile, che pare fosse stato introdotto dai Mongoli in Russia nel XIII secolo.La sua caratteristica principale è la cassa armonica triangolare.

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Il bouzouki ) è uno strumento musicale a corde greco, le cui origini risalgono all'antico strumento chiamato panduro. la caratteristica forma - cassa panciuta e ovale, manico stretto e allungato .Lo strumento può essere utilizzato per l'accompagnamento di canzoni, ma anche per esibizioni virtuosistiche che mettonono in evidenza la velocità nel pizzicare le corde del musicista.

L'arpa celtica è uno strumento a corda usato nell'area celtica (Irlanda e Scozia) fin dal Medioevo E', tra gli strumenti antichi, uno tra i più completi, perché permette di eseguire insieme sia la melodia che l'accompagnamento

Il bodhrán è un tamburo a cornice irlandese, usato soprattutto nel repertorio della musica popolare irlandese. Viene suonato percuotendolo con un piccolo mazzuolo di legno arrotondato ad entrambe le estremità, che il suonatore tiene tra pollice ed indice.

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Didgeridoo è una parola di origine onomatopeica con la quale gli Europei denominano un antico strumento a fiato degli australiani aborigeni. Il didgeridoo tradizionale è ricavato da un ramo di eucalipto (pianta assai diffusa nel Nord dell'Australia), scelto tra quelli il cui interno è stato scavato dalle termiti. Scortecciato, ripulito e accuratamente rifinito, lo strumento viene poi decorato e colorato con pitture tradizionali che richiamano la mitologia aborigena. Gli aborigeni lo utilizzano non solo come strumento a fiato, nel quale soffiano e al tempo stesso pronunciano parole, suoni, rumori, ma anche come strumento di percussione, se colpito dei bastoncini in legno usati come percussionio con un boomerang.