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DCSPI Programmazione Operativa Articolazione Regionale delle attività del CNR 2008 Consiglio Nazionale delle Ricerche

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DCSPI Programmazione Operativa

Articolazione

Regionale delle attività del CNR

2008

Consiglio Nazionale delle Ricerche

DCSPI Programmazione Operativa

REGIONE

VENETO Istituti esecutori di attività svolte nella Regione Veneto: BIOLOGIA AGRO-AMBIENTALE E FORESTALE (Sede di Legnaro)

CHIMICA BIOMOLECOLARE (Sede di Padova)

CHIMICA INORGANICA E DELLE SUPERFICI (Sede principale Istituto - Padova)

DINAMICA DEI PROCESSI AMBIENTALI (Sede principale Istituto - Venezia)

ENERGETICA E LE INTERFASI (Sede principale Istituto - Padova)

GAS IONIZZATI (Sede principale Istituto - Padova)

INGEGNERIA BIOMEDICA (Sede principale Istituto - Padova)

NEUROSCIENZE (Sede di Padova)

RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA (Sede di Padova)

SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COGNIZIONE (Sede di Padova)

SCIENZE E TECNOLOGIE MOLECOLARI (Sede di Padova)

SCIENZE MARINE (Sede principale Istituto - Venezia)

TECNOLOGIE BIOMEDICHE (Sede di Padova)

TECNOLOGIE DELLA COSTRUZIONE (Sede di Padova)

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA DELLA MATERIA (LR LUXOR)

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Provincia di Venezia

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Dinamica dei microcomponenti, processi ed apporti di massa alle interfacce nella criosfera antartica

Descrizione generale Progetto: Cambiamenti globaliTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto per la dinamica dei processi ambientaliSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Terra e AmbienteResponsabile indicato: CESCON PAOLO Risultati conseguiti Commessa avviata nel 2007. I risultati conseguiti sono: − sviluppo di metodologia per lo studio di indicatori chimici(Levoglucosan,Mannosan e Galactosan) di

fenomeni in aree polari; − ottenimento di flussi di elementi bioattivi in periodi glaciali e interglaciali con fluttuazioni cicliche e in

opposizione di fase con il biossido di carbonio; − correlazione fra elementi in carote di ghiaccio marino a Mc Murdo e lungo la colonna d’acqua nel Mare di

Ross. − Caratterizzazione biologica della neve di Ny-Alesund: conta dei batteri che ha rivelato la presenza di

6x10^4 cells mL-1, non dipendente dalla profondità. − Riscontrata presenza di Alphaproteobacteria, Betaproteobacteria e di Gammaproteobacteria, Firmicutes,

batteri correlati agli ambienti freddi. − Determinazioni di elementi in traccia e di terre rare nel ghiaccio di accrescimento del Lago Vostok per

valutare l’origine dell’acqua del lago e le forme di vita. − Protocollo di elaborazione dati sperimentali di aerosol ultrafini. − Realizzazione strumentale per studio nuclei di ghiacciamento. − Modellizzazione idrodinamica e termodinamica di cavità ghiacciate. − Codice numerico per descrizione termodinamica di un bacino subglaciale antartico.

Risorse strumentali − Clean room; − Cold room; − Gaschromatography High Resolution Mass Spectrometry (GC-HRMS); − Gaschromatography Mass Spectrometry (GC-MS); − Inductively Coupled Plasma Sector Field Mass Spectrometer (ICP-SFMS); − Disdrometro a microonde; − Modelli idrodinamici e di formazioni di ghiacci; − Simulazioni numeriche.

Punti critici − Carenza di personale. − Ridotta campagna polare e di campionamento di matrici ambientali. Mancanza della prevista attività IPY. − Ridotta disponibilità di fondi per le ricerche polari.

Collaborazioni − Programma Nazionale di Ricerche in Antartide; − Progetto EPICA (European Project for Ice Coring in Antartica), con la collaborazione di Belgio, Danimarca,

Francia, Germania, Olanda, Norvegia, Svezia, Svizzera e Gran Bretagna; − Progetto TALDICE (Talos Dome Ice Core Project) con la partecipazione di Francia, Germania, Svizzera e

Gran Bretagna; − Department of Earth and Environmental Sciences-Université Libre de Bruxelles (Belgium); − Korea Polar Research and Institute, KOPRI (Corea del Sud); − Department of Applied Physics, Università di Perth (Australia); − Laboratoire de Glaciologie et Geophysique de l’Environnement-CNRS, Grenoble (Francia);

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− Università di Ferrara; − NASA JPL, Pasadena; − Lamont-Doerthy Earth Laboratori, Palisades, NY (USA); − CSIRO, Hobart (Australia).

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Gli scostamenti fra le entrate previste e quelle realizzate sono dipesi dal ritardo di erogazione dei finanziamenti assegnati da parte degli enti finanziatori.

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Il sistema oceanico polare

Descrizione generale Progetto: Cambiamenti globaliTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di scienze marineSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Terra e AmbienteResponsabile indicato: BERGAMASCO ANDREA Risultati conseguiti Poiché la Commissione Scientifica Italiana non ha ancora né confermato né rigettato le proposals per la partecipazione all’anno Polare internazionale (IPY) presentate già 2 anni fa, i risultati conseguiti sono di fatto limitati dall’impossibilità di svolgimento dei piani previsti. Si sono presentati lavori su riviste internazionali e alcune pubblicazioni sul volume “Cambiamenti Climatici” del Dip. TA del CNR. Inoltre si sono effettuate partecipazioni a Congressi (iAnZone, Bergen). E’ attualmente in corso la preparazione di manoscritti da presentare a uno special issue Deep Sea Research sulle dinamiche di scarpata nel mare di Ross. Nello specifico ecco alcuni dei risultati: a) Primi modelli di simulazione dei processi di interazione scarpata continentale bacini oceanici profondi; b) Acquisizione di una serie temporale della variabilità della colonna d’acqua in vicinanza della base

M.Zucchelli e primi studi sulle correlazioni con organismi target; c) Pubblicazioni su riviste internazionali; d) Partecipazione a congressi e workshops internazionali e nazionali; e) Approfondimento sulle conoscenze dei processi microbici che avvengono in aree costiere e pelagiche del

Mare di Ross.

Risorse strumentali N.D.

Punti critici Limitazioni oggettive allo svolgimento delle attività di ricerca sono derivate dalla consueta e ormai cronica scarsa disponibilità di fondi stanziati alla ricerca. Inoltre la mancanza di iniziative a livello nazionale per le ricerche in aree polari durante il primo anno IPY ha di fatto abbassato la produttività di questo importante settore di ricerca.

Collaborazioni − PNRA (Tutti i gruppi che operano sotto l’egida del PNRA); − Lamont Doherty Earth Laboratory, Palisades, NY, USA; − CSIRO, Hobart, TAS, AU; − BAS British Antarctic Survey, Cambridge, UK; − CONISMA (Università Parthenope di Napoli, Università Federico II° Napoli, Università di Genova… etc); − INGV; − OGS.

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Qualità degli ambienti lagunari e di transizione

Descrizione generale Progetto: Qualità dei sistemi ambientaliTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di scienze marineSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Terra e AmbienteResponsabile indicato: ZONTA ROBERTO Risultati conseguiti Banca dati spettrali. Modelli di circolazione, trasporto, diffusione, erosione; circolazione indotta da venti, marea, e onde; comparazione caratteristiche idrologiche-sedimentarie e struttura popolamenti macrobentonici. Caratterizzazione ecologica laguna Cabras. Contributo idrologico in sistemi di estuario, dispersione inquinanti. Trend temporali delle condizioni chimico-fisiche e biologiche, export di inquinanti di origine urbana. Banche dati ambientali. Scambi d’acqua e sedimenti alle bocche di porto della laguna di VE. Apporto di acque sotterranee in laguna di VE. GIS laguna di VE. Descrizione caratteri idro-biologici Adriatico e lagune Lesina e Varano, informative sullo stato del bacino e individuazione precoce situazioni critiche, descrizione delle strutture di comunità planctoniche. Effetti della tossicità dei sedimenti lagunari sulla produzione primaria microalghe e sulla capacità riproduttiva di invertebrati acquatici. Definizione varie metodologie di studio e controllo. Protocolli di bioindicazione, criopreservazione, indici, risposta biologica allo stress antropico, biomarkers. Bilancio fertilizzanti laguna Lesina. Tutela della biodiversità.

Risorse strumentali Strumentazione profilante (CTD, muniti di fluorimetro e trasmissiometro, sonde ottiche PAR e telecamera subacquea, ADCP). Boe e mede munite di CTD, correntometri, centraline meteorologiche, sonde multiparametriche. Carotieri, benne e box corer per campionamento di sedimenti e zoobenthos. Salinometro e phmetri da laboratorio, titolatore potenziometrico, autoanalyser, digestore a UV, CHN analyser, coulter counter. Bilance di precisione. Trappole di sedimentazione. Spettrofluorimetro luminometro, spettrofotometri, analizzatore HPLC, spettrofotometro AA, ICP/OES, laboratorio di radiochimica, incubatore a luce controllata, scintillatore in fase liquida. Microscopi ottici diretti e rovesciati. Microscopi ad epifluorescenza stereomicroscopi. Analizzatore di immagine, sistema per analisi computerizzata motilità spermatica (SCA); Microtox®. Gas-cromatografi. Citofluorimetro a flusso, termociclatore, cappe a flusso laminare, microtomo, criostato, ultracentrifuga. Celle termostatiche per colture ed esperimenti di fisiologia animale e vegetale. Armadio termostatico, superfreezers (-80), sistema acquari.

Punti critici Il contributo alle spese di funzionamento di ISMAR VE che grava sui fondi esterni (pari al 20%) è penalizzante per attività di ricerca. A VE, l’insediamento nella nuova sede dell’Arsenale è funzionale alla Commessa. Squilibrio fra ricercatori di ruolo e “esterni” a carico della Commessa: per sostenibilità e sviluppo dell’attuale quadro lavorativo è sempre più importante l’assunzione di giovani ricercatori. La precarietà del personale che sviluppa varie tematiche di ricerca, con specificità e esperienza, è critico per la continuità di tali attività e limita pesantemente lo sviluppo di ulteriori attività di ricerca. Molti ricercatori, tecnici e amministrativi sono prossimi al pensionamento, alcuni hanno lasciato l’Ente. Si deve trasferire il know-how a personale giovane quindi servono concorsi anche per ruolo tecnico e amministrativo. Il CNR dà mandato alla Commessa di assicurare un supporto tecnico-scientifico ai vari Enti coinvolti nel raggiungimento degli obiettivi di qualità e agli organi di controllo ambientale. E’ tuttavia importante che il CNR supporti questo mandato presso tali Enti e organi, invitandoli ad interloquire con la Commessa.

Collaborazioni Tutte le collaborazioni previste sono in atto. − UNI Geneve (CH); − UNI Bucharest (RO); − Ruðer Boškoviæ Institute (KR); − Stony Brook UNIV (New York, USA); − Canadian Spatial Agency, UNI Barcelona (E); − UNI Woshington (USA), Woods Hole Oceanographic Institute (USA);

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− Southampton Oceanography Centre (UK); − Institut National De Recherche Halieutique (Casablanca, Marocco); − James Cook Univ. (AU); − Scripps Institute of Oceanography (USA); − NOOA (USA); − South Florida Univ. (USA); − Genopole-INRA/ENSA (F); − SAR-INRA - Corsica, Uni. Georgia (USA); − Uni. J.Gutemberg Mainz (D); − Museo di Storia Naturale, Bonn (D); − CNR/IPCF; − CNR-ISMAR; − CNR-IAMC; − CNR-ISE; − UNI Venezia; − UNI Palermo; − UNI Ancona; − UNI Urbino; − UNI Cagliari; − UNI Lecce; − UNI Padova; − UNI Tor Vergata, UNI Lecce; − UNI Pisa; − Stazione Zoologica Anton Dohrn Napoli; − Min. Ambiente; − MAV Venezia; − Provincia di Livorno; − Provincia di Ferrara; − Comune di Venezia; − APAT; − ASI; − OGS Trieste; − ICRAM; − CNR/IBBA, − UNI Sassari, − Istituto di Biologia Marina di Piombino.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Le attività di ricerca finora svolte all’interno della Commessa sono coerenti, sia nella tempistica che nei contenuti, con quanto pianificato. A livello dei singoli progetti di ricerca, non si segnalano scostamenti fra risultati attesi e risultati conseguiti.

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Qualità del Pianeta-Contaminazione Chimica

Descrizione generale Progetto: Qualità dei sistemi ambientaliTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto per la dinamica dei processi ambientaliSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Terra e AmbienteResponsabile indicato: BARBANTE CARLO Risultati conseguiti Le attività svolte nell’ambito della Commessa TA.P03.011 (Qualità del Pianeta-Contaminazione Chimica) sono state rivolte alla comprensione dei fenomeni alla base del trasporto e della diffusione dei contaminanti a scala globale. In particolare, si sono studiate aree sottoposte a diverso grado di antropizzazione come la penisola salentina, la laguna di Venezia e di Tam Giang-Cau Hai, per valutare gli effetti della bioturbazione, anche alla luce delle recenti alluvioni e nel Sud-Est della Cina (Guizhou) un’area pesantemente contaminata da attività minerarie e dove è stata valutata lò presenza di metalli pesanti. Sono state effettuate campagne per stimare l’impatto ambientale delle grandi navi nei porti. E’ stata avviata una ricerca per lo sviluppo di un sensore per polveri che fornisca quasi simultaneamente tre frazioni dimensionali (PM10; PM2.5; PM1) basato su scattering ottico. Sono inoltre state condotte campagne di misura in aree remote, dove sono state effettuate analisi di campioni di aerosol, microlayer, acqua sub-superficiale e sedimento

Risorse strumentali I risultati conseguiti hanno messo in luce come le aree sottoposte a maggiore carico antropico siano maggiormente contaminate, anche se altre fonti naturali forniscono un contributo non trascurabile al budget complessivo, come nel caso degli aerosols, ove la componente marina e quella derivante dalle polveri Sahariane si è dimostrata non trascurabile; in particolare, nel sito di Venezia è stata determinata la composizione ionica delle particelle, nell’intervallo PM2.5, che ha indicato la prevalenza di solfati e nitrati di ammonio di origine antropica. Sempre a Venezia é stata effettuata l’analisi PIXE sullo spettro dimensionale dell’aerosol che ha permesso di stimare la presenza dei vari elementi in funzione del diametro aerodinamico delle particelle. I primi risultati dell’indagine sulla distribuzione di inquinanti emergenti nel bacino padano ha inoltre evidenziato il rischio connesso all’uso potabile di acque superficiali e sotterranee inquinate dalla presenza di sostanze polari, di facile trasporto ma anche persistenti quali il 2-metil-5-metiltio-1,3,4-tiodiazolo. Me-MMTD.

Punti critici Nell’ambito delle attività svolte le maggiori criticità hanno riguardato la disponibilità di personale afferente ai vari moduli ed i ritardi nell’attribuzione dei finanziamenti da parte degli Enti e delle Istituzioni preposte, nonché nella scarsa presenza di personale che possa seguire l’attività di campionamento e trattamento dei campioni e nella disponibilità di strumentazione; il tempo macchina a disposizione per le attività di alcuni moduli è limitato poiché deve essere suddiviso tra le varie attività.

Collaborazioni Le attività della Commessa sono proseguite oltre il coordinamento dei Moduli, arricchendosi di importantissime e solidissime collaborazioni sia a livello nazionale che internazionale. Le cooperazioni più fruttuose, oltre a quelle instaurate tra i ricercatori dei vari moduli sono state quelle con: − Dipartimento di Scienze Ambientali, Univerità di Venezia e CNR-IDPA; − CNR-IAMC, Napoli; − Institute of Marine Environment and Resources, Haiphong, Vietnam; − Department of Geography, Toronto University, Canada; − IDPA, Dipartimento di Chimica (Univ. Di Firenze), Dipartimento di Fisica (Univ. Di Firenze), Dipartimento

di Fisica (Univ. Di Ferrara), Amministrazione Provinciale di Lecce.Regione Emilia-Romagna; − SIMCA - INTERREG/CARDS-PHARE; − Network Europeo Norman; − Istituto INERIS, France; − Joint Research Centre, Ispra (VA); − Fondazione IDRA, Vimercate;

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− Politecnico di Milano; − LGGE, Grenoble, Francia; − KOPRI, Ansan, Sud Korea.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Gli eventuali scostamenti fra le entrate previste e quelle realizzate sono dipesi dal ritardo di erogazione dei finanziamenti assegnati da parte degli enti finanziatori.

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Ecosostenibilità di strutture industriali e navali in ambiente marino costiero

Descrizione generale Progetto: Controllo dell’inquinamento e recupero ambientaleTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di scienze marineSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Terra e AmbienteResponsabile indicato: TRAVERSO PIERLUIGI Risultati conseguiti − Indagini su acciai inox (corr. loc.); − Caratterizzazione di rivestimenti organici e/o inorganici e primers su materiali tradizionali e innovativi; − Studio su materiali, mediante esecuzione di prove secondo normative, su campioni di tubo Al brass per

sistemi di dissalazione; − Indagini sulle cause scatenanti di un forte attacco corrosivo su impianti; − Progetto KM3Net, determinazione del comportamento alla corrosione di materiali in ambiente marino

profondo; − Progetto europeo EA-BIOFILMS (2004-2007)-FP6-NEST-n° 508866: electrochemical control of biofouling-

forming micro-organism; − Progetto OPA - Ottimizzazione Protezione Antifouling; − PROGETTO PRAI-FESR n.6 - Tecnologie antifouling ecosostenibili per il settore navale (TAECO); − Consulenza NALCO - monitoraggio biologico per ottimizzazione di trattamento antimitili presso ERG (SR); − Progetto MIUR - Laboratorio marino d’altura ODAS ITALIA 1; − Progetto “Biodiversità” - tests ecotossicologici su sedimenti piattaforme (ENI-Crotone); − Consulenza per ARPAL - test acuti e subletali su campioni di sedimenti; − Studi su trattamenti superficiali per materiali ad uso biomedico; − Beta tests e analisi con VEW (Virtual Ecology Workbench).

Risorse strumentali − Terminato il PE EA-BIOFILMS (2004-2007): sono state fornite numerose prove a favore dell’ipotesi del

trasferimento di elettroni mediato da un attività enzimatica modulata dai batteri, sono stati isolate ed identificate tre specie nuove di batteri e una specie di un nuovo genere e ottenuto un biofilm elettrochimicamente attivo;

− Progetto OPA e PROGETTO PRAI-FESR sono stati formulati nuovi prototipi di pitture antivegetative ecocompatibili;

− Progetto MIUR, è stata realizzata una postazione multimediale e sito web che riguarda la Boa ODAS; − Progetto “Biodiversità” (ENI-Crotone) e consulenza ARPAL sono stati caratterizzati, dal punto di vista

ecotox serie di campioni; − Progetto NALCO: sono stati individuati i momenti a rischio di insediamento durante i quali effettuare dei

trattamenti periodici e limitati (20 ore) con un biocida specifico; − Progetto KM3NeT: sono state costruite le strutture, le linee di ormeggio ed è iniziata l’sposizione dei

campioni; − Nell’ambito di diverse consulenze è stato caratterizzato e valutato il potere protettivo di trattamenti

superficiali e rivestimenti organici e non e sono state compiute indagini sull’anomalo attacco di materiali metallici.

Punti critici Buona parte delle attività previste dalla commessa sono state finora sostenute da personale non strutturato. Il sempre maggiore ricorso ai finanziamenti esterni per pagare detto personale sotto forma di assegni di ricerca o di articoli di vario tipo, impedisce il ringiovanimento del parco strumentazioni che sta diventando veramente obsoleto. Per assicurare una buona resa delle predette attività nel medio e lungo periodo sarebbe auspicabile una almeno parziale, assunzione di personale a tempo indeterminato.

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Collaborazioni − Comunità Europea Progetto KM3NeT; − Comunità Europea Progetto EA-BIOFILM (6th FP - NEST 508866); − Comunità Europea - Regione Liguria - Programma di Azioni Innovative Regionali: PRAI-FESR: Proposta

Tecnologie Antifouling Ecosostenibili per il settore navale (TAECO); − Comunità Europea - Parco Scientifico e Tecnologico della Liguria – − Ottimizzazione Protezione Antifouling (OPA); − Imperial College (London, GB)- Beta testing di VEW; − Ministero dell’Ambiente - Programma di ricerca TAXA ; − Università di: Ljubjana, Gant, Duisburg, Toulon, Genova, Lecce, Trento, Ancona e Venezia; − APAT; − ICRAM; − RBI, Croazia; − CNRS, CEA – Francia; − Boero Colori S.p.A.; − Orazio Brignola S.p.A; − Sinco Mec Kolor S.p.A.; − Ondeo Nalco S.p.A.; − Colorificio Tirreno; − CSM S.p.A.; − Qualital srl; − Studio Peritale Mondello; − Fisia-Italimpianti S.p.A. (GE); − Agusta Westland S.p.A (VA); − ARPA (Genova, La Spezia, Macerata, Sicilia, Ferrara, Venezia; − CNR - ISTEC - Sede di Faenza; − CNR - IAMC - Sez. di Oristano; − Bios – Bermuda.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Non sono stati riscontrati significativi scostamenti fra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente.

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Provincia di Padova

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Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.

Descrizione generale Progetto: Risorse biologiche e tutela dell’agroecosistemaTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di biologia agro-ambientale e forestaleSede svolgimento attività: Sede di LegnaroDip. di prevista afferenza: AgroalimentareResponsabile indicato: SATTIN MAURIZIO Risultati conseguiti Mappe a livello nazionale diffusione di popolazioni resistenti agli erbicidi. Caratterizzazione fisiologica e molecolare e strategie di gestione sostenibile di popolazioni resistenti. Indici di crescita e partizione di plantule e temperatura di base di germinazione di 4 infestanti. Progetto Bioripest: prima serie di dati analitici sull’efficacia di 3 diversi tipi di biobed nella depurazione delle acque reflue derivate dai trattamenti con fitofarmaci. Dati selettività di erbicidi su pioppo in rapporto a dose ed epoca di applicazione. Danno da competizione su mais e pioppo e stima periodo critico. Conclusione di studi su correlazione tra fenologia di arbusti ed emergenza malerbe. Utilizzo della Pteris in relazione alla capacità iperaccumulatrice di As. Analisi contesto economico, ecologico e culturale “Noce dell’Appennino”, individuazione di strategie, e metodologie sperimenatli. Inquadramento socioeconomico e valutazione delle potenzialità di sviluppo di una filiera del prodotto tipico “pane con patate della Garfagnana”. Definizione cinetiche accumulo e degradazione acido ossalico e ascorbico nel Kiwi, definizione del ruolo dell’acido ossalico nel frutto.

Risorse strumentali Mappe a livello nazionale diffusione di popolazioni resistenti agli erbicidi. Caratterizzazione fisiologica/molecolare e strategie di gestione sostenibile della resistenza. Crescita e partizione di plantule e temperatura di base di 4 infestanti. Progetto Bioripest: dati sull’efficacia di 3 tipi di biobed nella depurazione di acque derivate dai trattamenti con fitofarmaci. Dati selettività di erbicidi su pioppo in rapporto a dose ed epoca di applicazione. Danno da competizione su mais e pioppo e stima periodo critico. Conclusione di studi su correlazione tra fenologia di arbusti ed emergenza malerbe. Utilizzo della Pteris in relazione alla capacità iperaccumulatrice di As.

Punti critici Totale mancanza di personale tecnico ed amministrativo CNR presso l’unità di Legnaro. I lavori indispensabili vengono eseguiti da un amministrativo ed un tecnico dell’Università di Padova. Ritardo nell’erogazione dei finanziamenti previsti per il progetto Proteine Vegetali. Nell’ambito del progetto Bioripest è emersa una forte criticità della componente analitica, di competenza di un partner esterno. Riorganizzazione scientifica sede di Legnaro a seguito dell’impegno importante nel Network of Excellence. Necessità di nuovi spazi di serra e vecchia serra obsoleta. Gruppo di Porano: acquisizione finanziamenti Stabilizzazione unità di personale.

Collaborazioni − Syngenta; − Bayer; − Dow Agrosciences; − Dupont; − Isagro; − SIAPA; − BASF; − Coop. Terremerse; − Bagnacavallo (RA); − ENI (VE). − Centro Ricerche sul riso; − Institute of Integrated Pest Management;

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− Slagelse (Danimarca). − School of Plant Biology, − University of Western Australia, Perth. − CNR-IPP (FI). − Azienda ERSAF-Reg. Lombardia, − Di.S.A.F.Ri.-Università della Tuscia, − Dipartimento di Agronomia Ambientale e Produzioni Vegetale e Dipartimento di Medicina Ambientale e

Sanità Pubblica - Università di Padova, − Azienda ERSAF-Reg. Lombardia, − IMONT, − IIA, − A&Q, − IARD, − Università di Perugia, − Università della Basilicata, − Università di Pisa, − Università Politecnica della Marche, − INRAN, − Enea, − CRA.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente I finanziamenti previsti per il 2007 dal progetto ProVe non sono ancora stati erogati da Veneto Agricoltura.

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Materiali e Processi per l’Elettrochimica dell’Idrogeno

Descrizione generale Progetto: Idrogeno: produzione, trasporto, distribuzione e utilizzo Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto per l’energetica e le interfasiSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Energia e TrasportiResponsabile indicato: MUSIANI MARCO Risultati conseguiti I principali risultati conseguiti sono stati: − leghe Mg-Ni e Zr-Ni per l’accumulo di idrogeno; − elettrodi compositi Ni-RuO2 per la reazione di evoluzione di idrogeno; − conoscenze sull’attività e stabilità di catodi attivati per evoluzione d’idrogeno, acquisite mediante test

accelerati di invecchiamento comprendenti elettrolisi galvanostatiche, voltammetrie e misure d’impedenza;

− controllo delle dimensioni di spugne d’oro nanoporose preparate mediante dealloying; − formazione di multistrati di oligotiofeni/tioli e nanoparticelle d’oro, dotati di elevata forza meccanica e

conduzione elettrica; − evidenza di coordinazione di nanoparticelle d’oro ad oligotiofeni, che apre la via alla funzionalizzazione

diretta di nanoparticelle d’oro con oligomeri coniugati; − auto-organizzazione di nanoparticelle d’oro su differenti polimeri coniugati non affollati stericamente; − nuove suprastrutture oro/polimero. La commessa ha prodotto 11 pubblicazioni su riviste internazionali e varie comunicazioni a congressi.

Risorse strumentali Presso lo IENI: Strumentazione elettrochimica di base (galvanostati, potenziostati, generatori di funzione, coulombometri, elettrodi rotanti), analizzatori di risposte in frequenza, AFM, microbilancia al quarzo, ESR, strumentazione spettroscopica di base (IR, UV-Visibile), forni, mulini per la preparazione di leghe. Presso laboratori con cui si intrattengono rapporti di collaborazione: strumentazione per la misura del rumore elettrochimico, SEM-EDX.

Punti critici Nel corso del 2007, si è andato ulteriormente riducendo il personale addetto alla ricerca perché un primo ricercatore di grande esperienza ha optato per il tempo parziale ed un altro, già a tempo parziale, lascerà il servizio per pensionamento a fine anno. Questi eventi aggravano ulteriormente la situazione delle risorse umane della commessa. A parziale compensazione delle perdite di personale, si è investita una consistente frazione delle limitate risorse economiche della commessa nell’attivazione di un assegno di ricerca. La ricercatrice che in tal modo è stata inserita ha dato un contributo importante all’attività sperimentale. Non si è potuto dare inizio all’attività relativa ai sensori per ossidi d’azoto perché non si è avuta alcuna notizia certa del finanziamento di questa attività che, rappresentando un tema nuovo per il gruppo, comporta rilevanti investimenti iniziali.

Collaborazioni − De Nora Tecnologie Elettrochimiche, Milano; − CNRS - LISE, Parigi; − Institut für Nanotechnologie, Karlsruhe, Germania; − University of Strathclyde, Glasgow, UK; − ISTM CNR, ISMAC CNR e ISOF CNR; − Dept. Chemistry Uni-Laval, Canada; − Dept. Chemistry UNI-Malaga, Spain; − Dept. Chemistry UNI-Florida, USA.

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Esperimento RFX ed attività collegate

Descrizione generale Progetto: Partecipazione ai programmi nazionali e internazionali sulla

Fusione Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto gas ionizzatiSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Energia e TrasportiResponsabile indicato: GNESOTTO FRANCESCO Risultati conseguiti La sperimentazione su RFX si è spinta fino a correnti di circa 1.5 MA. Sono proseguite le attività di ottimizzazione del controllo dei modi MHD e del campo radiale al bordo plasma con l’introduzione di nuovi schemi di controllo, come ad esempio il “Clean Mode Control” (CMC) che permette la riduzione delle armoniche di tipo spurio; utilizzando tali tecniche sono stati osservati miglioramenti del comportamento del plasma, soprattutto in relazione agli stati a Singola Elicità. Sono proseguite le prove di controllo e soppressione attiva dei RWM, di particolare importanza per la comprensione di queste instabilità nei Tokamak. Le attività per lo sviluppo dell’Iniettore di neutri per ITER e del laboratorio di prova sono proseguite sia per giungere a definire le specifiche dei componenti che per stabilire il team di progetto; sono state definite le attività e il programma temporale della sperimentazione . Le analisi per la definizione del “Conceptual Design” delle alimentazioni elettriche per JT60-SA si sono concluse durante l’anno ed è stata esplorata una soluzione ibrida per l’interruttore di elevate correnti continue da utilizzare nelle unità per la protezione dal quench.

Risorse strumentali La principale strumentazione utilizzata per l’attività di ricerca sul Reversed Field Pinch è RFX, un dispositivo toroidale con R=2m, a =0.46 in grado di produrre una corrente di plasma fino a 2 MA con una durata di 250 ms. Gli avvolgimenti della macchina sono alimentati da complessi sistemi elettrici di potenza (numerosi convertitori statici sia a commutazione naturale che forzata, da interruttori e chiuditori per elevate correnti e tensioni, una sottostazione elettrica da 400 kV), mentre un esteso e articolato sistema di controllo garantisce la supervisione del funzionamento dell’impianto e l’acquisizione e l’elaborazione dei segnali di misura, controllo e monitoraggio. Completano l’impianto numerosi sistemi diagnostici, per la misura di molteplici grandezze di plasma, che rendono RFX una delle macchine maggiormente strumentate per lo studio dei complessi fenomeni che avvengono nel plasma. La macchina RFX ha ripreso l’attività sperimentale, dopo il suo ripristino e l’introduzione di modifiche al suo assetto in modo da ampliare le possibilità di nuove sperimentazioni, nel dicembre 2004.

Punti critici I programmi relativi allo sviluppo dell’iniettore di neutri e al contributo al Broader Approach sono parte integrante di realizzazioni internazionali che impongono tempi di realizzazione e consegna molto stringenti e vincolanti. I piani finanziari e di personale predisposti inizialmente consentono di ottemperare a tali scadenze. Un flusso dei finanziamenti diluito nel tempo o una insufficiente consistenza numerica del gruppo di progetto porterebbe a ritardi con gravi ripercussioni negative sulla credibilità internazionale dell’Italia nel contesto delle ricerche sulla fusione a causa dl mancato rispetto degli impegno presi. E’ pertanto fondamentale che l’Istituto possa contare su un sostegno nel tempo da parte del CNR in linea con il documento presentato al Governo dai Presidenti di ENEA, CNR ed INFN “Programma italiano sull’energia da fusione per i prossimi 10 anni (2006-2015)”. Nell’anno 2007 si è invece verificata una forte riduzione delle risorse messe a disposizione dell’Istituto e vi è stata un’ulteriore contrazione del numero di dipendenti.

Collaborazioni Vi sono state collaborazioni con i laboratori RFP (RIT Stoccolma, Università del Wisconsin e l’AIST Tsukuba). Inoltre, sono state effettuate collaborazioni scientifiche e tecnologiche nell’ambito EFDA con il JET Culham e altri laboratori europei (ENEA Frascati, IPP Garching e CEA Cadarache) sia per le attività di ricerca dei tokamak che per sviluppare i sistemi di riscaldamento con iniettori di neutri. Per la realizzazione dei componenti per JT60-SA vi è stata una stretta collaborazione con il laboratorio giapponese JAEA di Naka.

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Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Le entrate da risorse interne dell’Istituto sono state notevolmente inferiori rispetto alle spese cogenti. Nonostante l’Istituto utilizzi la totalità delle risorse provenienti da fonte interna (42 k€ nel 2007) per il pagamento dei consumi elettrici, di acqua, gas e telefono, (che nel corso del 2007 si sono attestate a 512 k€), si è prodotto nel 2007 un notevole passivo. Tale sbilancio è stato coperto in via straordinaria, al fine di non interrompere l’attività sperimentale su RFX, con il supporto del Consorzio RFX. Le entrate previste da fonti esterne (FIRB), stimate sulla base delle rendicontazioni, sono in linea con la previsione; su fondi del progetto sono stati attivati due contratti di ricerca. Il progetto ha ottenuto la proroga di un anno della scadenza del contratto.

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Parlato e Comunicazione Multimodale

Descrizione generale Progetto: Lingua italiana: strutture, modelli, archivi testuali e repertori

lessicali Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di scienze e tecnologie della cognizioneSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Identità CulturaleResponsabile indicato: COSI PIERO Risultati conseguiti Per quanto riguarda le applicazioni tecnologiche: − continuo sviluppo di FESTIVAL uno strumento software per la sintesi espressiva/emotiva dell’italiano da

testo scritto; − continuo sviluppo di LUCIA uno strumento software per l’animazione facciale e la sintesi audio/video

espressiva/emotiva dell’italiano da testo scritto; − continuo sviluppo di SONIC uno strumento software per il riconoscimento automatico del linguaggio

parlato italiano e di altre lingue; − continuo sviluppo di sistemi e-learning per la fruizione on-line e l’insegnamento/apprendimento della

lingua italiana mediante nuove tecnologie multimodali e multimediali (si veda anche il progetto giovani PROM04).

Risorse strumentali N.D.

Punti critici Non vi sono stati particolari punti critici dal punto di vista scientifico, in quanto l’eccellenza riconosciuta a livello internazionale dal gruppo coinvolto garantisce, almeno nel breve termine, il raggiungimento dei risultati previsti. Per contro, nel 2008 il punto critico della commessa può essere sintetizzato nel temporaneo impoverimento delle risorse economiche provenienti da fonti esterne dovute alla conclusione di progetti esistenti ed anche alla transizione tra 6° e 7° PQ europeo e nella ormai cronica assenza di finanziamenti ordinari. Per far fronte a questa limitazione si intendono sviluppare ulteriormente le potenzialità di trasferimento tecnologico della commessa.

Collaborazioni Sono attive collaborazioni scientifiche con: − AISV - Associazione Italiana di Scienze della Voce, per le tematiche relative allo sviluppo delle attivita

italiane sulla “Speech Communication”; − ITC-IRST - “Istituto Trentino di Cultura - Centro per la Ricerca Scientifica e Tecnologica”, Trento, Italy per

attività riguardanti il riconoscimento automatico del linguaggio parlato; − CSLR (“Center for Spoken Language Research”, “Colorado University” (CU), Boulder, CO, USA) e CSLU

(“Center for Spoken Language Understanding”, OGI - “Oregon Graduate Institute”, Portland, OR, USA) per le tematiche relative alla progettazione di sistemi e software per il riconoscimento automatico del linguaggio parlato, per la sintesi da testo scritto emotiva ed espressiva, per l’animazione facciale e per la realizzazione di sistemi integrati per l’insegnamento delle lingue ed in generale per l’e-learning;

− CSTR - “Centre for Speech Technology Research”, Edinmburgh, Scotland, UK per la sintesi automatica espressiva ed emotiva da testo scritto;

− UCSC - “University of California at Santa Cruz” sui temi dell’animazione facciale e della ricostruzione di modelli di facce parlanti digitali 3D.

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Ontologia di riferimento per l’integrazione di servizi e organizzazioni nella Pubblica Amministrazione e nelle Aziende

Descrizione generale Progetto: Data Mining, Ontologie e Web SemanticoTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di scienze e tecnologie della cognizioneSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: ICT Responsabile indicato: GUARINO NICOLA Risultati conseguiti eGovOnto: Analisi delle esigenze di interoperabilità semantica relative al caso di studio delle case di riposo. SEMINA: Interventi di formazione sulle problematiche dell’interoperabilità semantica presso la PAT; analisi e validazione dell’ontologia utilizzata da BPE srl per l’integrazione di procedimenti amm.ivi e relative articolazioni amm.ive. Ontologia Applicata alle Organizzazioni Sociali:studio della nozione di intenzionalità collettiva. Semantic Mining:ontologia di riferimento per la rappresentazione delle cartelle cliniche. MOSTRO:modello unificato delle organizzazioni sociali che integra diversi aspetti considerati separatamente in letteratura:funzione di un’organizzazione,suo ruolo in quanto agente,suo essere costituita da agenti che giocano ruoli specifici,sua struttura a piu’ livelli,sua dinamica nel tempo. ONTOLOG:Analisi della nozione di modularità nelle ontologie e degli aspetti modali della nozione di qualità. TOCAI: analisi della nozione ontologica di organizzazione e del ruolo di un’organizzazione in una rete. ILIKS: rapporti tra ontologie e logiche dell’agentività e dell’azione;ontologia delle relazioni sociali e delle organizzazioni;rapporti tra lessico e ontologia.

Risorse strumentali N.D.

Punti critici N.D.

Collaborazioni − IRIT-CNRS (ricercatrice distaccata nell’ambito del Laboratorio Europeo Associato ILIKS); − Univ. Trento, Dip. Informatica e Telecomunicazioni, Scienze Cognizione e Formazione, − Informatica e Studi Aziendali (ILIKS; MOSTRO; dottorandi); − Univ. Roma “La Sapienza”, Dip. Informatica (TOCAI); − Univ. Torino, Dip. Informatica e Filosofia (dottorando; TOCAI); − Univ. of Saarbrucken (Semantic Mining); − Stanford Univ., USA (co-editing rivista); − Univ. Delft, NL (Pubblicazioni); − Univ. Vittoria, Brasile (pubblicazioni); − BPE srl, Rovereto (MOSTRO); − Think3 SpA, Bologna (TOCAI); − CM SpA, Roma (TOCAI); − Selex SpA, Roma (TOCAI); − ICAR-CNR (TOCAI); − IASI-CNR (TOCAI); − ISTI-CNR (TOCAI); − Provincia Autonoma di Trento, Servizio Politiche Sociali; − Fondazione Bruno Kessler, Trento (LeGO, Laboratorio di Interoperabilita’ e e-Government).

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Sviluppo di strumentazione ottica e fotonica (Vis-UV-XUV-X) per impieghi scientifici (spaziali e radiazione di sincrotrone) ed industriali

Descrizione generale Progetto: Ottica, Fotonica e PlasmiTipologia di ricerca: Progetti di sviluppo competenzeIstituto esecutore: Centro di responsabilità scientifica INFMSede svolgimento attività: LR LUXOR Dip. di prevista afferenza: Materiali e DispositiviResponsabile indicato: TONDELLO GIUSEPPE Risultati conseguiti − Dimostrazione funzionamento monocromatore compensato in tempo: in collaborazione con CRS Ultras; − Messa in funzione del sistema di generazione di armoniche di ordine elevato per il Sincrotrone TS; − Messa a punto di un dispositivo per misure a contrasto di fase negli X; − Sviluppo di un dispositivo per la misura del CO2 all’interno di contenitori sigillati e relativo brevetto (CNR-

INFM e UniPD) licenziato allo spin-off Lpro; − Sviluppo di un prototipo per la rivelazione di Ossigeno all’interno di contenitori chiusi: es. bottiglie di

vino; − Realizzazione e brevettazione di dispositivi con arrays di diodi laser per chirurgia polmonare;

brevettazione applicazione laser in fibra per odontoiatria: estensione PCT; − Realizzazione e brevettazione sensore ultravioletto per monitoraggio irraggiamento UV ambientale; − Realizzazione e messa in funzione stazione di deposizione di film sottili; − Applicazione di un sistema per la registrazione simultanea di forma e colore di manufatti artistici su

cappelle affrescate; − Sviluppo di ottiche innovative per il compattamento di arrays di diodi laser di potenza; − Sviluppo ottiche deformabili per la comunicazione a singolo fotone in spazio libero.

Risorse strumentali La strumentazione impiegata consiste in laser sia ad impulsi che in funzionamento continuo, spettrografi nell’ultravioletto da vuoto e nei raggi X soffici. Apparecchiature ottiche ed interferometriche, camera bianca per assemblaggio ottiche spaziali, facilities per deposizione di strati riflettenti, facilities per misure di riflettività nell’estremo ultravioletto.

Punti critici Il personale in servizio ormai da molti anni ha giustificate aspettative per un meritato avanzamento; la mancanza di ciò demotiva e rende l’ambiente di lavoro, nonostante la grande dedizione delle persone, meno funzionale. I giovani che numerosi frequentano il laboratorio hanno aspettative che attualmente non si riesce a soddisfare. La difficoltà di tenere i più bravi e motivati è sempre crescente. Il Lab. LUXOR ha una storia di attività applicative e anche di creazione di imprese spin-off: le regole attuali di fatto impediscono al personale CNR di contribuire alle attività di questi spin-off; tali regole sono molto meno favorevoli alla creazione di spin-off di quelle in vigore in molte università Italiane. Si richiede un atteggiamento più favorevole al trasferimento tecnologico da parte dei ricercatori CNR. La creazione di spin-off è un potente fattore di ciò.

Collaborazioni − UniPD: Dipartimenti di Specialità mediche e chirurgiche, Biologia, Meccanica, Astronomia, Scienze

medico-diagnostiche e terapie speciali, Scienze cradiologiche toraciche e vascolari, CISAS; − CRS Ultras MI; − Sincrotrone TS; − ENEA Gruppo FEL Frascati; − Osservatorio Brera; − INAF: Osservatorio TO, Osservatorio FI; − Dipartimento Elettronica UniPV; − Dip. Fisica UniMO;

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− Stazione ASI Matera. Istituto Ottica Applicata FI; − Naval Research Laboratory, Washington USA; − Goddard Space Centre, Washington D.C. USA, Smithsonian Astrophysical Observatory, Cambridge, Mass.

USA; − Central Laser Facility e Institute for Space Sciences, Rutherford Appleton Laboratory, Abingdon U.K.; − Max Planck Institute Lindau, Germania; − Texas A&M College Station, Tx, USA; − Istituto di Fisica Applicata: Centro Scientifico e Tecnologico, Madrid Spagna; − Department of Electrical and Computer Engineering, Boston University, USA. Facoltà Fisica Università di

Vienna. Institute of quantum optics and quantum information, Accademia Scienze Austriaca; − Istituto per la spettroscopia di ioni a carica elevata; − Accademia delle Scienze Russa. − Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Sostanzialmente le previsioni sono state rispettate. Vi è stato un sensibile incremento dovuto allo sbloccarsi di alcuni contratti con l’ASI fermi da molto tempo.

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Biologia e Fisiopatologia Neuromuscolare

Descrizione generale Progetto: Malattie CardiopolmonariTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di neuroscienzeSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Medicina Responsabile indicato: SCHIAFFINO STEFANO Risultati conseguiti − Generazione di topi con knockout inducibile di Akt/PKB nel muscolo scheletrico. − Identificazione di cardiomiociti ibridi derivati da fusione cellulare in trapianti eterotopici di cuore. − Proteina del reticolo Grp94 protegge da apoptosi in cellule muscolari H9c2 iniettate in cuore infartuato. − Dimostrazione che il fattore di trascrizione Tbx1 influenza la cardiogenesi regolando Pitx2 nel campo

cardiaco secondario. − Apoptosi nel muscolo scheletrico in corso di scompenso cardiaco sperimentale. − Traslocazione nucleare del fattore di trascrizione NFATc1 controllata dall’attività nervosa in cellule

muscolari. − Protocollo riabilitativo con stimolazione elettrica permette recupero di massa muscolare in pazienti con

paralisi flaccida. − Identificazione dei meccanismi che controllano diverse vie di degradazione proteica nel muscolo

scheletrico atrofico. − Dimostrazione che il gene LGI1/Epitempina, responsabile di epilessia temporale (ADLTE), codifica per

due isoforme proteiche. − Aumentata espressione del gene LGI1/Epitempina induce inibizione della crescita e apoptosi in cellule di

neuroblastoma. − Ricostruzione di un profilo del secretoma muscolare umano mediante approcci bioinformatici.

Risorse strumentali − Attrezzature standard per biologia molecolare. − Apparecchio per PCR quantitativa. − Microscopi a luce e fluorescenza (inclusi confocali) per morfometria ottica e immunocitochimica.

Microscopio elettronico. − Apparecchiature per elettroforesi, gene e protein arrays, Oxyblot e HPLC. − Attrezzature per chirurgia su piccoli animali con apparati di ventilazione assistita. − Cappe a flusso laminare e incubatori per colture cellulari.

Punti critici − Messa a punto di colture di fibre muscolari da muscolo adulto in condizioni di ridotto apporto di ossigeno. − Sviluppo di tecniche di protein array. − Messa a punto di microbiopsie muscolari. − Validazione in cellule muscolari umane dell’azione degli inibitori del proteasoma. − Sviluppo di nuovi elettrodi endovascolari nella riabilitazione motoria in paraplegia.

Collaborazioni Sono in atto diverse collaborazioni con istituzioni italiane e straniere. In ambito nazionale la nostra commessa partecipa al progetto OSMA (Osteoporosis and Muscle Atrophy, 2006-2009) dell’Agenzia Spaziale Italiana insieme a numerosi gruppi di ricerca sul muscolo. In ambito europeo partecipiamo a due progetti nell’ambito del VI Programma Quadro: Network of Excellence MYORES (Multi-organismic Approach to Study Normal and Aberrant Muscle Development, Function and Repair, 2005-2009) e Integrated Project HeartRepair (Heart Failure and Cardiac Repair, 2006-2009). Tra le altre collaborazioni attivate sono particolarmente rilevanti le seguenti: - Department of Cell Biology, Harvard Medical School, Boston (Alfred Goldberg); - Heart Institute, San Diego State University, USA (Roger Sabbadini); - Ospedale S. Bortolo di Vicenza, Reparto di Medicina Interna 1 (G. Vescovo).

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Non si sono riscontrati significativi scostamenti tra le collaborazioni previste inizialmente e quelle realizzate.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Non si sono riscontrati significativi scostamenti.

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Neurobiologia e Neuropatologia

Descrizione generale Progetto: Neuroscienze: basi molecolari ed applicazioni chimiche Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di neuroscienzeSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Medicina Responsabile indicato: MONTECUCCO CESARE Risultati conseguiti Epilessia: Il rilascio di glutammato dagli astrociti è importante nella genesi della scarica ictale e nella degenerazione neuronale. Emicrania: Dimostrazione di un effetto neurone-specifico delle mutazioni associate ad emicrania emiplegica familiare FHM1. Aumento della neurotrasmissione eccitatoria in corteccia di topi knock-in. Tossine: Basi scientifiche per l’applicazione terapeutica di BoTx C. Perturbazioni del Ca intracellulare da neurotossine presinaptiche PLA2. Analisi spaziotemporale dell’attività della tossina edematosa dell’antrace in singola cellula. Mitocondri: Dimostrazione del ruolo del PTP nelle miopatie congenite di Ullrich e di Bethlem; avvio di trials clinici con CSA. Approcci genetici al ruolo di ROS mitocondriali nel danno ischemico. Elucidazione dell’ interazione Bax-mtKv1.3. Redox: Meccanismi molecolari che portano dall’inibizione della tioredossina reduttasi all’apoptosi. Sintesi e biodisponibilità di alcuni pro-farmaci del resveratrolo. Prioni: PrP regola i flussi di Ca2+ in granuli cerebellari. Chinasi: PRPK è attivata per fosforilazione da Akt. Alti livelli di CK2 causano farmaco-resistenza di cellule R-CEM. Nuove strutture di CK2 con inibitori.

Risorse strumentali Microscopio confocale, confocale a 2 fotoni, elettronico. Patch-clamp (con applicazioni su cellule, fettine cerebrali e organuli subcellulari isolati). Spettrofotometri, spettrofluorimetri, plate readers. Fluorescence-activated cell scanner (FACS). HPLC, LC/MS.

Punti critici La conferma nel cervello intatto di cavia che gli astrociti sono attivati nella prima fase della scarica ictale. Registrazioni di doppio patch-clamp in fettine acute di corteccia e studio della trasmissione sinaptica tra coppie di neuroni connessi. Messa a punto di analisi di microscopia a fluorescenza FRET e di imaging del calcio in cellule neuronali intossicate da tossine botuliniche. Paragone degli effetti delle BoTx di tipo A e C. Sviluppo di topi KO per collagene VI come modello per la distrofia muscolare congenita di Ullrich. Individuazione di determinanti molecolari atti a favorire la transizione di permeabilità. Cardioprotezione in topi privi di p66shc. Caratterizzazione elettrofisiologica delle interazioni fra Bax e Kv1.3. Sviluppo di protocolli d’analisi di metaboliti di polifenoli nel sangue. Messa a punto di un vettore lentivirale per l’aequorina indirizzata al compartimento sottomembrana di granuli di cervelletto. Identificazione di due nuovi target farmaco-sensibili (chinasi) utili in caso di difettosa apoptosi e di resistenza a chemioterapici.

Collaborazioni − G. Zanotti (Padova); − Peter James (Lund, Svezia); − Jorge E. Allende (Santiago, Chile); − Gerd Heusch (Essen, Germania); − Nazareno Paolocci (John Hopkins, Usa); − Marco Giorgio (IFOM, Milano); − M. Forte, Vollum Institute (Portland, USA); − M. Prato (Trieste); − P. Bonaldo (Padova); − L. Merlini (Ferrara); − M. Rugolo (Bologna); − L. Messori (Firenze); − D. Fregona (Padova); − C. Marzano (Padova);

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− D. Saggioro (Padova); − G. Ricci (Trieste); − A. Bagno (Padova); − F. Tisato (Padova); − F. Rosati (Siena); − I. Szabò (Padova); − C. Paradisi (Padova); − E. Gulbins (Essen, Germania); − M. de Curtis (I. Neurol. Besta, Milano); − P. Haydon (Uni. Pennsylvania, Philadelphia, USA); − G. Ratto (Ist. Neuroscienze, CNR, Pisa); − F. Vaccarino (Yale, New Haven, USA); − T. Baldari (Siena); − J. Molgo (CNRS; Gyf-sur-Yvette, Parigi); − T. Pizzorusso (Ist. Neuroscienze, CNR, Pisa); − F. Franciolini (Perugia); − A. van den Maagdenberg (Leiden, Olanda); − J. Striessnig (Innsbruck, Austria).

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Studi sulle basi biologiche dei processi psichici e fisici dell’ invecchiamento

Descrizione generale Progetto: Neuroscienze: basi molecolari ed applicazioni chimiche Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di neuroscienzeSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Medicina Responsabile indicato: MAGGI STEFANIA Risultati conseguiti I risultati attesi (valutazione dei diversi tipi di disturbo cognitivo lieve e possibile evoluzione in demenza) sono stati conseguiti. E’ stata inoltre attivata una collaborazione con l’IRCSS di riabilitazione cognitiva (Prof. L. Battistin)per l’uso della Banca Biologica nella determinazione di marker di demenza(sierici, plasmatici o genetici) in nested case-control studies. Si sono inoltre conclusi il progetto sulla valutazione del dolore nel paziente demente (in corso di pubblicazione), ed il progetto sui fattori di rischio cardiovascolare nell’anziano. E’ iniziata la raccolta dati del progetto sulla prevenzione delle malattie croniche con interventi nutrizionali (finanziato dalla Fondazione Socialità e Ricerca) e la ricerca finalizzata ministeriale sugli indicatori del processo di cura per frattura del femore (preparazione del documento di consenso sul profilo di cura ospedaliera). Si è infine ottenuto il finanziamento di un progetto di biotecnologie, in collaborazione con EXENIA spa, per la somministrazione di integratori ottenuti con bioteconologie ad un campione di anziani residenti in RSA. Uno studio con Vitamina D vs placebo in pazienti diabetici è in valutazione all’AMGEN.

Risorse strumentali La Sezione Invecchiamento dell’Istituto di Neuroscienze, con sede presso l’Azienda Ospedaliera-Università di Padova, svolge principalmente attività mirate a studiare la dimensione del fenomeno invecchiamento, da un punto di vista epidemiologico e di impatto sulla richiesta assistenziale, in stretta collaborazione con la Direzione Generale di strutture ospedaliere e territoriali a livello nazionale, centri di ricerca pubblici e privati nazionali ed internazionali. La strumentazione disponibile a livello locale, quindi, riguarda soprattutto stazioni di lavoro per informatici/statistici ed ambulatori medici. In particolare, include studi per medici, biostatistici e psicologi attrezzati per attività di ricerca (collegamenti in rete, software statistici, piattaforme computerizzate per la gestione di progetti multicentrici,ecc.), due ambulatori, attrezzati in particolare per studi sul metabolismo, cardiovascolare e valutazioni cognitive, una sala riunioni. Importante, in particolare, è l’azione di diffusione e divulgazione dei risultati delle ricerche svolta dai ricercatori attraverso l’organizzazione di conferenze, comunicati stampa, rapporti, brochure, ecc.

Punti critici La gestione di progetti multicentrici è estremamente laboriosa. Le ricerche che studiano i processi psichici e fisici dell’Invecchiamento contano solo due ricercatori a tempo indeterminato e tutte le attività si basano sul contributo di personale precario, con contratti su fondi esterni. Questo rende estremamente difficile la gestione della ricerca, soprattutto limita il tempo che i ricercatori possono dedicare all’elaborazione e divulgazione dei dati acquisiti, in quanto il loro tempo è dedicato alla continua ricerca di fondi.

Collaborazioni I progetti in corso e in pianificazione sono in collaborazione con − NIH (epidemiology branch, NIA: studi su disturbi cognitivi), − CDC degli Stati Uniti (registri malattie croniche), − OMS di Ginevra (studi su disabilità), − Università Europee (studi sulla nutrizione), e organismi nazionali − (ISS, Ministero della Salute, Regioni), nonché con numerose società scientifiche: − SIGG (Società Italiana di Geriatria), − AFAR (American Federation for Aging Research), − ESOCAP (European SOciety for CArdiovascular Prevention), − EUGMS (European Union of Geriatric Medicine Society). Nel settore privato numerosi progetti sono in collaborazione con l’industria farmaceutica e con Fondazioni

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Scientifiche (sulla base di donazioni liberali) per progetti sulla valutazione della comorbidità (osteoporosi-BPCO, osteoporosi-diabete), dell’epidemiologia della nutrizione e patologie ad essa associate.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Tutte le entrate previste hanno avuto la loro realizzazione. Questo solo grazie all’enorme lavoro svolto dalle poche unità di personale costretto a tours de force giornalieri di 10-12 ore. Penalizzante e’ il fatto che circa 80% di tali entrate sia destinato esclusivamente al reclutamento di personale precario necessario allo svolgimento delle attività finanziate da terzi azzerando, malgrado gli enormi sforzi, la ricerca a tema libero.

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Basi molecolari della neurodegenerazione.

Descrizione generale Progetto: Neuroscienze: basi molecolari ed applicazioni chimiche Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di tecnologie biomedicheSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Medicina Responsabile indicato: ZATTA PAOLO Risultati conseguiti Un vasto numero di lavori scientifici indica che, tra i tanti fattori, gli ioni metallici (Al, Zn, Cu, Fe) potrebbero condizionare in modo specifico l’aggregazione proteica del beta-amiloide, della proteina prionica, dell’atassina, dell’huntingtina e la tossicità dei relativi oligomeri. La nostra esperienza nello studio del misfolding e dell’aggregazione proteica è stata oggetto di diverse pubblicazioni recenti. Inizialmente, abbiamo valutato le proprietà di aggregazione del beta-amiloide, delle sequenze 1-42 e 1-40, in presenza di diversi ioni metallici. Questo studio ha chiaramente dimostrato che tra i vari ioni metallici, Al sembra essere il catione più efficiente/efficace nel promuovere l’aggregazione di Abeta in vitro aumentando drammaticamente la neurotossicità rispetto al solo peptide. Tutti questi dati hanno suggerito una possibile alterazione della funzione cellulare in vivo da parte di diverse strutture proteiche modificate dal binding con ioni metallici. A questo proposito, abbiamo confrontato gli effetti del peptide beta-amiloide e dei relativi complessi metallici in colture di neuroblastoma umano valutando: la vitalità cellulare, le proprietà strutturali di membrana.

Risorse strumentali − Spettrfotometria/ fluorimetria; − Fluorimetro; − TEM, SEM; − HPLC; − Microarrays, Real time.

Punti critici Partilcormente difficoltosa è la separazione degli oligomeri solibili dagli aggregati maggiori mediante tecniche di cromatografia HPLC viste le proprietà di aggregazione spontanea delle proteine amiloidogeniche.

Collaborazioni − Università di Verona, − Università di Padova, − Università di Milano-Bicocca, − Università di Firenze.

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Modellazione di Sistemi Complessi Incerti

Descrizione generale Progetto: Innovazione-integrazione tecnologica in medicinaTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di ingegneria biomedicaSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Medicina Responsabile indicato: FINESSO LORENZO Risultati conseguiti Modello gerarchico Bayesiano di reti di regolazione genica con vincoli topologici ed algoritmo MCMC (e del SW) per ricostruzione della rete da dati di microarray. Approccio algebrico all’incertezza con teoria dei topoi e dimostrazione che probabilità, possibilità e probab. imprecise possono essere descritti come casi speciali di una definizione categoriale di misura generalizzata e che l’aspetto computazionale delle varie teorie ha una descrizione categoriale. Studio problemi di interpolazione e parametrizzazione di filtri e fattorizzazione nonnegativa di matrici. Simulatore SW ginocchio umano per studio sistema neuromuscolare con visualizzazione geometria del movimento e tuning con segnali EMG reali. Tecniche per controllo riabilitazione dopo amputazione di arti e monitoraggio a distanza di pazienti con malattie respiratorie. Applicazioni di informatica medica nel cardiovascolare e studio effetti CEM su cellule nervose in vitro e in silicio. Progettazione e realizzazione di dispositivo a basso costo per il pre-condizionamento e acquisizione digitale di segnali elettrofisiologici. Metodi numerici per simulazione propagazione frattura idraulica coesiva in mezzi porosi multifase.

Risorse strumentali Piattaforme di calcolo ad alte prestazioni; applicazioni SW per il calcolo numerico nell’ambito della Teoria della Probabilità, Teoria dei Sistemi, Logica Matematica, Statistica, Finanza Matematica, Intelligenza Artificiale, Meccanica Computazionale. Robot programmabili per impieghi in ingegneria della riabilitazione (Rehabilitation Engineering).

Punti critici Non si è rilevato alcun punto critico.

Collaborazioni − Proseguimento dell’attività di ricerca nell’ambito del progetto CNR-MIUR “Diagnosi e salvaguardia dei

manufatti architettonici con particolare riguardo agli effetti derivanti da eventi sismici ed altre calamitá naturali - SOTTOPROGETTO: Tema 3 – Caratterizzazione di materiali e soluzioni tecnologiche affidabili ed idonee a ridurre gli effetti di eventi sismici e calamità naturali - Linea 3.7” - Legge 449/97;

− MTA Accademia delle Scienze (Budapest): Progetto bilaterale CNR-MTA “Matematica per l’ingegneria delle telecomuncazioni”, 2007-2009;

− Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (UniPD) e Technische Informatik und Mikroelektronik (TU Berlin) per l’acquisizione del segnale muscolare e per lo sviluppo del modello del ginocchio;

− Servizio di Riabilitazione dell’Ospedale di Sant’Antonio di Padova e Tecnothon per individuare possibili applicazioni dell’esoscheletro.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Nessuno scostamento.

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Metodi e modelli matematici per la ricerca clinica sul metabolismo, il diabete e sue complicanze

Descrizione generale Progetto: Innovazione-integrazione tecnologica in medicinaTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di ingegneria biomedicaSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Medicina Responsabile indicato: PACINI GIOVANNI Risultati conseguiti Si sono proposti nuovi modelli e metodi per lo studio della cinetica dei traccianti, della dinamica di lipidi e della funzione renale e sono stati studiati alcuni aspetti del modello minimo per migliorarne le prestazioni. Sono stati introdotti nuovi metodi per valutare la sensibilità insulinica durante carico orale di glucosio e per la classificazione delle aritmie cardiache. E’ stata studiata la funzione beta cellulare, in relazione alla sensibilita’ insulinica, per caratterizzare meglio il metabolismo di soggetti normali (prog. EU RISC) e in varie patologie (GDM, acromegalie, emocromatosi, ovaio policistico), dopo assunzione di farmaci (incretino-mimetici, inibitori di DPP-4, tiazolidinedioni), dopo interventi non farmacologici (chirurgia bariatrica, esercizio) e dopo assunzione di sostanze (alcohol, Caiapo, Omega3). Per quanto riguarda l’attività di ricerca di natura più tecnologica, si sono studiati sistemi non invasivi per la misura di carboidrati basati su tecniche di misura di impedenza. In collaborazione con la sezione ISIB di Milano, sono stati svolti esperimenti in vitro che hanno dimostrato l’influenza delle variazioni di glucosio su alcuni parametri elettromagnetici.

Risorse strumentali Personal computers; main frame; apparecchiatura per spettroscopia di impedenza.

Punti critici Nessun punto critico da segnalare.

Collaborazioni − Dipartimento di Medicina Interna, Università di Pisa; − Istituto di Fisiologia Clinica (IFC-CNR), Pisa; − Dipartimento di Medicina, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma; − Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università di Padova; − Division of Diabetes, Department of Medicine, University of Texas Health Science Center, San Antonio,

TX, USA; − Division of Endocrinology, Diabetes, & Metabolism, University of Miami Leonard M. Miller School of

Medicine, FL, USA; − Department of Medicine III, Medical University of Vienna, Austria; − Endocrinology, St.James’s Hospital and Trinity College, Dublin, Ireland; − St.George’s University of London, London, UK; − Department of Electrical & Computer Engineering, University of Alberta, Edmonton, Canada; − Center of Biomedical Engineering, Bulgarian Academy of Sciences, Sofia, Bulgaria; − College of Veterinary Medicine, University of Georgia, Athens, GA, USA; − Department of medicine, Lund University, Lund, Svezia.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Nessun scostamento da segnalare.

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Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di intervento (CASELLATO)

Descrizione generale Progetto: Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di chimica inorganica e delle superficiSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Patrimonio CulturaleResponsabile indicato: CASELLATO UMBERTO Risultati conseguiti Studi sulle applicazioni di protettivi e consolidanti inorganici ed organo-metallici hanno continuato a dare positivi risultati nel caso di substrato carbonatico. Si sono definiti i parametri da usare nel metodo di pulitura con criosabbiatura; si sono individuati i materiali sui quali l’applicabilità della tecnica è consigliabile (es. tipi di tegole, tipi di incrostazioni) e le variabili strumentali da usare. Produttivo è stato lo studio di materiali vitrei (vetro comune, vetrate, mosaici), materiali ceramici, provenienti da siti europei e asiatici. Sono stati individuati siti estrattivi di età romana in Tunisia. I risultati degli studi geoarcheologici e archeometrici sui marmi neri di Ain el Ksir, Djebel Oust e Djebel Aziz sono stati pubblicati su importanti riviste del settore, come pure gli studi sulle ceramiche provenienti dagli scavi di Sant’Eulalia e dal territorio di Ninnai (Ca). Interventi di archeologia preventiva nella media pianura padana (S. Pancrazio e Basilica Godano) hanno messo in luce vaste aree di suoli sepolti di età olocenica connessi ai siti archeologici. Si sono ottenuti ulteriori dati sui provini bronzei nell’ambito del Progetto Battistero.

Risorse strumentali La strumentazione attualmente utilizzata consiste in: − microscopio stereo e microscopio metallografico anche con luce UV; − Diffrattometro a raggi X per polveri XRD; − FEG-ESEM-EDS-EBSD; − Micro-FTIR; − TGA-DTG; − ICP ottico. A parte la TGA ed ESEM tutti gli altri strumenti sono decisamente obsoleti (hanno tutti più di 10 anni). Gas cromatografi e HPLC, la riflettografia infrarossa, l’imaging in diverse bande spettrali, la fluorescenza UV, la profilometria 3D.

Punti critici Tutti i moduli lamentano in modo deciso la mancanza di erogazione di fondi per il 2007 che hanno compromesso lo svolgimento regolare delle attività di ricerca, impedendo, tra l’altro la possibilità di accedere a fondi di progetti in regime di cofinanziamento. La obsolescenza della strumentazione e la carenza cronica di personale a tempo indeterminato. Gli assegni di ricerca e rapporti di lavoro similari non garantiscono la continuità e la valenza delle ricerche intraprese. La ricerca di finanziamenti esterni rischia di deviare seriamente le tematiche di ricerca previste verso le richieste di mercato che, nel campo del Beni Culturali, sono rivolte ad avere servizi piuttosto che proposte innovative.

Collaborazioni − Collaborazione con la Fondazione Ligabue di Venezia; − Soprintendenza di Venezia e il LEMIT di La Plata (Argentina); − Ditte esterne per protettivi di superfici lapidee; − Istituti CNR – ISM Università di Roma, VE, Ca, SS. Università di Valencia Politecnico di Milano; − Varie Soprintendenze ed Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Le entrate da lavori esterni sono aumentate e ci impegneremo ad accrescerle viste le previsioni di bilancio del CNR che saranno drasticamente ridotte e la strumentazione che necessita di essere rimpiazzata.

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Peptidi attivi su membrane per lo sviluppo di farmaci e diagnostici

Descrizione generale Progetto: Progettazione di nuove molecole con specifiche proprieta’

biochimiche Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di chimica biomolecolareSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Progettazione MolecolareResponsabile indicato: CRISMA MARCO Risultati conseguiti Nel 2007 la Commessa ha prodotto tra l’altro 25 articoli su riviste ISI. Tra i risultati conseguiti si segnalano i seguenti: − Prima struttura ai raggi X di un analogo dell’antibiotico peptaibolico alameticina incorporante una sonda

nitrossilica. Evidenza che questo analogo e altri ad esso correlati conservano la capacità di formare canali ionici nelle membrane cellulari. Sviluppo di un modello degli aggregati formati dall’antibiotico nelle membrane cellulari, sulla base di indagini ESR e PELDOR.

− Stabilizzazione delle strutture 3-10-elicoidali largamente ricorrenti negli antibiotici peptaibolici, mediante macrociclizzazione tra catene laterali attraverso “ring-closing metathesis” (in collaborazione con il Premio Nobel Robert H. Grubbs).

− E’ stata studiata La capacità di interagire con fosfolipidi (PL) di diversi CPP e del loro coniugato con il peptide PEGDpYEEVLE, evidenziando che i CPP presentano una diversa affinità nei confronti delle SUV di diversa composizione, e rispetto allo stesso PL l’affinità varia da CPP a CPP.

− Identificazione di un nuovo binding motif del tipo KPPxPxKxK nel dominio SH3 della cortactina, proteina implicata in forme tumorali.

Risorse strumentali − Spettrometro NMR 400 MHz Bruker; − Sintetizzatore di peptidi su fase solida Applied Biosystem; Dicrografo Jasco; − Diffrattometro a raggi X Philips per cristallo singolo; HPLC preparativi; − HPLC analitici; − Spettrofotometro UV-Vis; − Gas-cromatografo con colonna chirale; − Analizzatore di amminoacidi; Laser impulsato Nd-YAG Quantel; − Spettrometri di risonanza magnetica ODMR Oxford. Sono stati inoltre utilizzati strumenti del Dipartimento di Scienze Chimiche, Univ. di Padova, accessibili in regime di convenzione: − Spettrometro NMR Bruker 600 MHz; − spettrometro di massa ESI-MS; − Sintetizzatore di peptidi su fase solida Advanced ChemTech; − Spettrofluorimetro; − Spettrofotometri FT-IR.

Punti critici Permane e si aggrava nel tempo la criticità, già segnalata inutilmente negli anni precedenti, relativa a: − la diminuzione delle risorse economiche allocate dall’Ente; − il decremento numerico del personale CNR avvenuto negli ultimi anni, mai reintegrato; − l’invecchiamento delle risorse strumentali che necessitano di un rinnovo almeno parziale.

Particolarmente critica risulta la situazione relativa alla strumentazione per la raccolta di dati di diffrazione dei raggi X da cristallo singolo di piccole molecole che si avvale di uno strumento acquistato nel 1976, di cui la casa costruttrice non assicura più la disponibilità di parti di ricambio.

Collaborazioni − R.H. Grubbs, Arnold & Mabel Beckman Labs of Chem. Synth., CALTECH, Pasadena, CA, USA; − Q.B. Broxterman, DSM Research, Geeleen, The Netherlands;

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− P. Hamm, Inst. Phys. Chem., Univ. Zurich, Switzerland; − K. Müller, Inst. Phys. Chem., Univ. Stuttgart, Germany; − D. Marsh, Max Planck Inst. Biophys. Chem., Göttingen, Germany; − T.A. Keiderling, Dep. Chem., Univ. Illinois, Chigago, USA; − J.P. Mazaleyrat, SIRCOB, UMR CNRS 8086, Université de Versailles, France; − Yu. Tsvetkov, Inst. of Chemical Kinetics and Combustion, Novosibirsk, Russian Fed.; − J. Raap, Leiden Institute of Chemistry, Leiden University, The Netherlands; − B. Pispisa, M. Venanzi, Dip. Sci. Tecn. Chim., Univ. Tor Vergata, Roma; − A. Donella-Deana, Dip. Chimica Biologica, Univ. di Padova; − G. Siligardi, Diamond Light Source Ltd.3, Rutherford Appleton Laboratory, Chilton, Didcot, Oxfordshire,

UK; − M. Spaller, Bio Med Molecular Pharmacology, Physiology & Biotechnology, Brown University, Providence,

RI (USA); − L. Quintieri, Dip. Farmacologia ed Anestesiologia, Univ. di Padova; − A. Rosato, Dip. Scienze Oncologiche e Chirurgiche, Univ. di Padova; − C. Bolzati, F. Refosco, ICIS-CNR, Padova; − M. Saviano, IBB-CNR, Napoli.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Non si è concretizzata nel corso del 2007 l’entrata prevista di 37900 euro proveniente da un finanziamento che doveva essere erogato alla sede di Padova dell’ICB, previa rendicontazione delle spese sostenute, dalla Regione Veneto nell’ambito dell’Azione Biotech II “Interventi nel settore delle Biotecnologie”. Pur essendosi, infatti, concluse nel giugno 2007 le ricerche oggetto del finanziamento, non è ancora terminata, da parte della Regione Veneto, la valutazione della congruità della rendicontazione presentata.

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Progettazione e sintesi di sistemi molecolari inorganici per diagnosi e terapia

Descrizione generale Progetto: Progettazione di nuove molecole con specifiche proprieta’

biochimiche Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di chimica inorganica e delle superficiSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Progettazione MolecolareResponsabile indicato: REFOSCO FIORENZO Risultati conseguiti Sono stati preparati nuovi leganti tetradentati(P2N2) alifatici e tridentati(PNP) aromatici anche con procedure atipiche. I leganti P2N2 danno complessi tetraedrici di Cu(1+) con il legante totalmente coordinato al Cu(1+) e con stabilità dipendente dalla catena tra gli N. E’ stata studiata l’attività citotossica di complessi di Cu(1+) contenenti mono-, di-fosfine idrosolubili o leganti scorpionati. Basandosi sui dati di letteratura, condensati in una review, si sono prodotti nuovi leganti tetraaza-esafosfonati da utilizzare per la sintesi di complessi di Ga(3+)per le possibili applicazioni con il 68Ga nella diagnostica PET. Sono continuati gli studi per valutare l’applicabilità del metodo di marcatura mediante il “frammento metallico” [MNPNP]2+ (M=99mTc, 188Re) di biomolecole contenenti gruppi farmacofori o piccoli peptidi. I risultati ottenuti sono stati oggetto di pubblicazioni su riviste internazionali. Inoltre il know-how acquisito nella preparazione dei complessi [99mTcN(YZ)PNP]o/+ è stato trasferito con successo alla sintesi di analoghi complessi del 188Re. Infine, interessanti risultati si sono stati ottenuti nello studio di agenti di perfusione per l’imaging cardiaca.

Risorse strumentali Apparecchiature per la sintesi e manipolazione di leganti e metalli radioattivi e non: − Glove boxes per la manipolazione del Tc-99 (beta emettitore), cappe radiochimiche per la manipolazione

del Tc-99m (gamma emettitore) e del Re-186/188 (beta emettitori); − Linee Schlenk per la manipolazione in atmosfera inerte. Apparecchiature per analisi quali/quantitative dei composti ottenuti: − NMR multinucleare Bruker AMX 300; − Spettrometro di massa LCQ Termofinnigan; − FT-IR Mattson 3000; − Spettrometro a raggi X per cristallo singolo Philips PW1100; − HPLC Beckman System Gold equipaggiato con detector per radioisotopi Bioscan 3200; − TLC scanner Perkin Elmer Cyclone; − Gamma-counter Packard Cobra II.

Punti critici La maggior parte delle tematiche di ricerca sono state svolte nelle strutture a disposizione in Istituto e con le competenze del personale afferente alla commessa. Per le strumentazioni e il know-how non disponibili in Istituto le risorse necessarie sono state attinte dalle collaborazioni in atto con il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche di UNIPD. Per la caratterizzazione dei leganti o per lo studio degli andamenti di reazione ci si è avvalsi soprattutto della spettroscopia NMR multinucleo. Lo strumento a disposizione in Istituto è datato e obsoleto rispetto alle potenzialità offerte da quelli più moderni. Sarebbe quindi necessario acquisire una nuova apparecchiatura per poter disporre di dati rapportabili a quelli riportati nella letteratura moderna. Altri punti di criticità rimangono i flussi di risorse finanziarie da cui dipendono le possibilità di disporre di personale qualificato (ricercatori di ruolo e non, personale tecnico specializzato) e di acquisire nuove strumentazioni dedicate (HPLC, Small Animal SPECT/PET).

Collaborazioni Con Università e altri Enti − IBB-CNR Napoli; − ICB-CNR sezione di Padova;

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− Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Università di Padova; − Dipartimento di Scienze Chimiche, Università di Camerino; − Centro Ricerche sui Peptidi Bioattivi, CIRPeB, Università di Napoli “Federico II”; − Dipartimento di Medicina Nucleare, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Fondazione “G.

Pascale”, Napoli; − Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, Università del Piemonte Orientale; − Dipartimento di Chimica I.F.M., Università di Torino; − Forschungzentrum Rossendorf, Institut für Radiopharmazie, Dresden, Germany; − Harvard Medical School, Boston, USA. Collaborazioni e contratti con l’Industria ed altri Enti Finanziatori − Nihon-Mediphysics, (JP); − Consorzio Ferrara Ricerche, Ferrara.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente L’attività è stata svolta utilizzando esclusivamente i fondi residui degli anni 2005-06. Perdurando tale situazione è difficile garantire lo svolgimento di tutte le attività previste.

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Sistemi molecolari e prodotti funzionali

Descrizione generale Progetto: Prodotti e processi innovativi per la chimica sostenibile Tipologia di ricerca: Progetti di sviluppo competenzeIstituto esecutore: Istituto di scienze e tecnologie molecolariSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Progettazione MolecolareResponsabile indicato: FACCHIN GIAN GIACOMO Risultati conseguiti I risultati più significativi di recente ottenuti possono essere così schematizzati : − sintesi di un complesso bis-iminoetereo di platino(II) con notevole attività antitumorale , testato su cellule

resistenti al cis platino e anche in vivo. Lo studio proseguirà cercando di comprendere il meccanismo di azione e l’interazione con il sistema biologico;

− attivazione di superfici mediante l’uso di sistemi fosfazenici. Il lavoro ha già portato alla stampa di numerose pubblicazioni;

− avvio di una linea di ricerca relativa allo studio dei materiali porosi mediante tecniche NMR nel dominio del tempo attraverso i tempi di rilassamento dei nuclei eccitati in relazione al loro intorno chimico-fisico e in particolare degli atomi di idrogeno nelle molecole d’acqua intrappolate in sistemi porosi;

− messa a punto di una metodologia sintetica riproducibile per la modifica con molecole organiche di fillosilicati (in particolare montmorillonite) per la preparazione di nanocompositi;

− recentemente è sata completata la messa a punto di un impianto pilota per la conduzione di esperimenti di fotocatalisi con ossido di titanio su materiali per l’edilizia.

Risorse strumentali Il gruppo di ricerca CNR ha utilizzato la strumentazione adatta allo sviluppo delle tematiche di ricerca descritte. In particolare: − attrezzatura da laboratorio necessaria alla sintesi in condizioni di atmosfera inerte; − FT IR dotati anche di accessori HATR e riflettanza diffusa; − termogravimetrie TGA, DSC e DMTA; − NMR in alta risoluzione 200 MHz e in stato solido; − GC/MS; − UV/VIS anche in stato solido; − spettrometri di massa ESI; − strumenti NMR alta risoluzione 400MHz e 600 MHz; − SEM e ESEM; − spettrofotometri a raggi X per cristallo singolo e a basso angolo.

Punti critici Gli aspetti critici sono essenzialmente tre: − la ridottissima quantità di fondi assegnata alla commessa rende il personale CNR completamente

dipendente dal Dipartimento universitario ospitante in termini economici e di ricerca impedendo di fatto l’avvio di ricerche che non trovino riscontro all’interno del Dipartimento;

− risulta impossibile una programmazione della ricerca in termini di addestramento di personale; − si inizia ad avere il problema dell’obsolescenza degli strumenti, in particolare dell’NMR 200 MHz sul

quale si fonda tutta l’attività del gruppo che si bloccherebbe nel momento in cui questo venisse a mancare. I fondi reperibili non consentono nè cospicue riparazioni nè tantomeno una sua sostituzione.

Collaborazioni Le collaborazioni si svolgono e si svolgeranno prevalentemente con il Dipartimento di Processi Chimici della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova e con il dipartimento di scienze chimiche dell’università di Padova. Sono inoltre attive in Italia collaborazioni con: − Dipartimento di scienze Farmaceutiche dell’università di Padova (prof. C. Marzano); − Università di Bari (prof. Natile);

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− Politecnico di Milano (prof. Resnati); − Dipartimento di Tecnologie Industriali dell’Università di Trento (prof. Campostrini); − Dipartimento di Ingegneria dei Processi e dei materiali, Università di Palermo (prof. F. La Mantia); − Università di Potenza (prof. F.Lely); − Università di Pisa (prof. G. Galli). All’estero collaborazioni con : − Istituto Superiore Tecnico dell’Università di Lisbona (Portogallo)(prof A. Pombeiro); − Inoltre vil gruppo di ricerca coordina un progetto bilaterale con l’MTA ungherese relativo a tematiche di

Bioinorganica con l’università di Szeged (prof. T. Kiss).

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente La situazione economica si presenta alquanto incerta per il prossimo futuro. Numerosi sono stati i progetti presentati che vedono protagonista questo gruppo di ricerca (2 progetti PRIN, 2 progetti Cariparo e un progetto regionale). Ma ad ora solo 2 contratti peraltro modesti (complessivamente 20 000 EURO)con aziende private in cui i ricercatori CNR sono coinvolti, forniranno solo una parte delle risorse necessarie al mantenimento dei laboratori , non essendo sufficienti nemmeno al mantenimento degli strumenti NMR. Si cercherà pertanto di stipulare nuovi contratti in attesa di avere notizie relative ai progetti presentati.

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Progettazione di Nuovi Precursori Molecolari per Nanosistemi e Ottimizzazione del Processo MOCVD per la Fabbricazione e/o Modifica delle Funzionalità delle Superfici

Descrizione generale Progetto: Progettazione e modifica su base molecolare di film e di interfacce Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di chimica inorganica e delle superficiSede svolgimento attività: Sede principale IstitutoDip. di prevista afferenza: Progettazione MolecolareResponsabile indicato: ROSSETTO GILBERTO LUCIO Risultati conseguiti Si sono messi a punto i processi di deposizione da fase vapore di: films di zirconia cubica stabilizzata con ossidi di metalli alcalino-terrosi da impiegare come elettroliti solidi nelle celle a combustibile (SOFCs), di rivestimenti con materiali ossidici ad elevata stabilità chimica per la passivazione delle superfici ad alta temperatura in ambienti corrosivi e per applicazioni tribo-meccaniche e di films sottili di ossido di titanio come catalizzatori ad elevata attività e selettività per l’abbattimento di sostanze inquinanti. Le azioni previste hanno riguardato sia la ricerca di nuovi precursori molecolari adatti al processo di deposizione sia lo studio dell’influenza dei vari parametri dei processi MOCVD e ALD, compreso l’utilizzo di nuovi precursori, sulla purezza, composizione, morfologia nano- e micro-struttura dei depositi ottenuti e la loro correlazione con le caratteristiche funzionali del materiale ottenuto. In particolare si è ottimizzato il processo di deposizione di silica mediante utilizzo di precursori di silicio contenenti leganti ammidici e la deposizione di zirconia stabilizzata con vari ossidi di calcio, magnesio, scandio e ittrio.

Risorse strumentali Linee dry-boxes (M-Braun) per la sintesi di composti molecolari in condizioni anaerobiche come potenziali precursori per il processo CVD. Spettrofotometro IR (ATI Mattson Genesis), analisi Elementare (Fisons Instruments EA 1108), spettrofotometr UV-Vis Unicam (UV500), diffrattometro a cristallo singolo (Philips), spettrometro NMR (Bruker AMX 300), bilancia termogravimetrica per la caratterizzazione dei composti molecolari sintetizzati. Reattore MOVPE (Aixtron AIX 200) e reattori CVD assemblati secondo le necessità richieste dal processo di deposizione per il materiale da ottenere, spettrometro di massa VG SXP elite per il controllo del processo e strumentazione Verneuil per la preparzzione di cristalli in bulk. Diffrattometro (Philips X’Pert PW 3710), profilometro (KLA tencor), AFM (DME Dualscope), Nanoindentometro (Micromaterial Ltd), SEM (Philips XL 40) e fotoluminescenza per la caratterizzazione composizionale, strutturale, morfologica e funzionale dei materiali ottenuti.

Punti critici L’impiego del processo MOCVD nella preparazione di nuovi materiali a composizione complessa risulta ostacolato dalla limitata disponibilità di precursori con proprietà chimico-fisiche compatibili che permettono il loro contemporaneo utilizzo nel processo in modo da poter ottenere film di materiali con accurato controllo della composizione. Stiamo tentando di superare tale inconveniente con l’utilizzo di nuove apparecchiature progettate e realizzate a tale scopo. La messa a punto del loro utilizzo richiede però notevole lavoro sperimentale tendente a mettere in relazione le caratteristiche chimico-fisiche dei vari precursori con i parametri di processo più convenienti.

Collaborazioni − Università di Padova – Dipartimento di Scienze Chimiche (Università Italiana); − Dipartimento di Chimica, Università Ca’ Foscari, Venezia (Università Italiana); − Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche, MINAS lab,Università “Tor Vergata” Dipartimento di

Fisica – Università di Padova (Università Italiana); − Dipartimento di Chimica Materiali e Ingegneria Chimica Politecnico di Milano (Università Italiana); − INFN – Laboratori Nazionali di Legnaro (EPR Italiano); − Institute of Science of Materials of Barcelona, CSIC, Campus de la Uab, Cerdalona, Spain, Dr.Albert

Figueras (EPR straniero); − Institute of Inorganic Chemistry, SB-RAS, Novosibirsk, Russia, prof. Igumenov (EPR straniero); − Universidade do Estado de Santa Catarina (CCT), Departamento de Engenharia Mecânica, Brasil, Prof.

José Divo Bressan (Università straniera).

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Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Lo scostamento non ha riguardato la previsione di entrate relativa ai progetti finanziati da Enti o Aziende. Si sono invece avute notevoli riduzioni del finanziamento interno del CNR, per cui per far fronte alle spese generali dell’Istituto, oltre a destinare tutto l’importo assegnato alla commessa, si è dovuto ricorrere ad un prelievo proveniente dai finanziamenti dei contratti esterni. Tale provvedimento ha ridotto considerevolmente la capacità di rinnovare o implementare le apparecchiature disponibili, purtroppo ormai piuttosto datate e che richiedono continui interventi di manutenzione causando inevitabili ritardi nell’attività.

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Progettazione molecolare di nanosistemi organizzati

Descrizione generale Progetto: Progettazione e modifica su base molecolare di film e di interfacce Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di scienze e tecnologie molecolariSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Progettazione MolecolareResponsabile indicato: TONDELLO EUGENIO Risultati conseguiti Cluster di metalli (Au, Ag) depositati su HOPG, realizzati in varie dimensioni e forma, e cluster di carbonio (C60) su Pt(110) sono stati studiati con STM, STS e TEM, mettendo a punto modelli di crescita che correlano proprietà e reattività tra particella e particella e particella e supporto. Strati di ZnO funzionalizzati con complessi antenna o ioni di terre rare, preparati via Sol-Gel, CVD e sintesi VS, hanno portato ad ottenere sistemi con proprietà funzionali diverse a seconda della morfologia realizzata (nanofili, nanocluster e nanotubi sino a microcristalli), che si sono dimostrati interessanti per dispositivi luminescenti ed elettroluminescenti. La luminescenza è stata modellizzata sperimentalmente mediante tecniche all’avanguardia (XEOL, TRXEOL) realizzate presso laboratori di luce di sincrotrone. Cluster e nanotubi supportati di metalli (Au, Ag) e di ossidi (CeO2), realizzati mediante PE-CVD, RF sputtering e un originale approccio ibrido liquido/vapore, hanno mostrato interessanti proprietà sensoristiche e catalitiche. Poliossocluster di singoli o più metalli di transizione (Ti, Zr, Hf) inseriti in polimeri vinilici si sono rivelati ottimi materiali ibridi high-k.

Risorse strumentali − Microscopio STM (Omicron); − Microscopio STM (Park, APE Research); − Microscopio AFM (Park); − Microscopio AFM / STM (NT-MDT SPM Solver P47H-PRO); − Spettrometro multitecnica XPS - Auger (Phi 5600 ci); − Diffrattometro (Bruker D8 Advance) per analisi ad angolo radente di film sottili (GIXRD) e di riflettanza

(XRR); − Microscopio FESEM (Zeiss); − Fluorimetro Jobin-Yvon per analisi risolte in tempo con monocromatore a triplo reticolo e detector CCD; − Spettrometro FT-IR (Nicolet) per analisi di film e superfici; − Spettrometro PM-IRRAS (Nicolet, PEM, ZnSe crystal) per studi di nanoorganizzazione molecolare su

superficie; − Spettrometri UV-Vis (Cary 5E) a doppio raggio con accessori per analisi in riflettanza diffusa e speculare; − Dip- e spin-coater operanti in atmosfera controllata per la deposizione di film sottili e per il grafting di

sistemi molecolari su superfici; − Dry-box (Braun); − Reattori CVD per la sintesi di film sottili, nanosistemi e per la modifica di superfici; − Reattore Plasma-CVD operante in UHV, con generatore RF; − Sistema di ablazione laser per lo studio di specie adsorbite su varie superfici; − Forni ad alta T e a MW operanti in aria e in atmosfera controllata.

Punti critici La realizzazione di nanosistemi funzionali mediante approcci sintetici bottom-up, la caratterizzazione chimico-fisica e lo studio delle correlazioni struttura-proprietà richiedono consistenti risorse umane e finanziarie. Ciò si rende necessario per sviluppare e mantenere le necessarie sofisticate strumentazioni, per raggiungere una massa critica adeguata e per promuovere la formazione scientifica anche attraverso scambi con realtà di ricerca straniere. In relazione alla mancanza di assegnazioni specifiche di fondi alla Commessa, si desidera sottolineare l’urgenza di provvedere ad una consistente integrazione allo scopo di mantenere l’alto livello scientifico attualmente raggiunto.

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Collaborazioni L’attività scientifica si basa su solide collaborazioni tra ricercatori afferenti a Istituti CNR, anche attraverso il Consorzio INSTM, Università italiane e straniere, che da tempo sono impegnate in attività di ricerca fondamentale e di innovazione tecnologica nel campo delle nanotecnologie. Le sinergie sono maturate e si sono consolidate anche attraverso un collaudato rodaggio nella partecipazione a progetti di rilevante interesse sia nazionale (FIRS, FIRB,…) che internazionale. Sono attualmente in corso collaborazioni scientifiche e programmi di mobilità di ricercatori in particolare con Università italiane (Università di Milano, Università di Firenze, Università di Catania, Università di Pisa, Università di Trento), estere (University of Western Ontario - Canada, Technische Universität - Vienna, Università di Stoccarda, Università di Princeton), Large Scale Facilities (Laboratori di luce di Sincrotrone: Elettra - Trieste, Anka - Karlsruhe, Argonne -USA, CLS-Canada), Industrie (Chiesi, Whirlpool, Luxottica ..) ed altri enti (Veneto Nanotech, Nanotech IT, CIVEN) impegnati nel settore.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Le richieste finanziarie formulate nel preventivo di spesa della Commessa non hanno trovato riscontro nelle assegnazioni dell’Ente. La Commessa ha usufruito solo della dotazione ordinaria dell’ex Sezione di Padova dell’ISTM. I costi della ricerca sono stati interamente sostenuti dal Consorzio INSTM e dal Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova nell’ambito di una consolidata collaborazione scientifica, e fanno riferimento a fondi FIRB, FISR, PRIN. Queste azioni hanno anticipato quelle previste nella convenzione PROMO tra CNR ed INSTM. I ricercatori hanno attivato contratti di ricerca con varie aziende nazionali ed estere che, solo in parte, hanno permesso di sostenere i costi della ricerca, la mobilità dei ricercatori, la promozione di iniziative scientifiche e la diffusione dei risultati.

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Nanofabbricazione di sistemi ibridi organici/inorganici per l’ingegnerizzazione delle proprietà magnetiche ed elettro-ottiche

Descrizione generale Progetto: Progettazione e modifica su base molecolare di film e di interfacce Tipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di scienze e tecnologie molecolariSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Progettazione MolecolareResponsabile indicato: FRAGALA’ IGNAZIO Risultati conseguiti N.D.

Risorse strumentali − Diffrattometro di raggi X theta-theta Bruker AXS 5005 con specchio di Goebel; − Diffrattometro di raggi X theta-2theta Bruker AXS 5005 con culla di Eulero; − Microscopio a scansione elettronica a filamento di tungsteno LEO Iridium 1450 dotato di detector EDX e

WDX; − Microscopio a scansione elettronica ad emissione di campo ZEISS SUPRA V55 dotato di detector EDX

LINK; − Spettrometro di fotoelettroni indotti da raggi X; − Reattori MOCVD a pareti calde; − Reattori MOCVD a pareti fredde; − Microscopio a forza atomica NT-MDT.

Punti critici N.D.

Collaborazioni − Dip. di Chimica, Università di Firenze, Prof. Gatteschi: sintesi di molecole di cluster di metalli di

transizione; − Dip. di Chimica, Università di Modena e Reggio Emilia, Prof. Cornia: sintesi di molecole magnetiche; − Dip. di Chimica Organica e Industriale, Università di Parma, Prof. Dalcanale: misure di fluorescenza su

monolayer di cavitandi; − Dipartimento CIMA, Università di Milano, Prof. Ugo: misure NLO su complessi di lantanidi; − I.S.M. CNR, Area della Ricerca di Roma, Dr. Fiorani: misure magnetiche su film nanostrutturati; − Dip. Scientifico e Tecnologico, Universita` di Verona, Prof. Bettinelli: misure di luminescenza su film

nanostrutturati; − IMM sezione di Catania, CNR, Dr. Raineri e Dr. Lo Nigro: Caratterizzazione elettrica e studi TEM; − Dip. Scienze Fisiche, Università Federico II di Napoli, Prof. Vaglio: Misure elettriche su composti

superconduttori; − Department of Chemistry, Northwestern University, Prof. T. J. Marks:studi teorici di catalisi omogenea ed

eterogenea; − Department of Pure and Applied Chemistry, University of Strathclyde, Prof. M. L. Hitchmann: studi

meccanicistici di processi di deposizione chimica da fase vapore; − IMEC, Interuniversity MicroElectronics Center, Dr. Wouters: Studi elettrici di materiali ferromagnetici; − Centre for Electronic Correlations and Magnetism, Experimental PhysicsV, University of Augsburg,

Germany, Prof. Loiydl: Caratterizzaione elettrica e magnetica di film perovskitici dielettrici; − Tours University-Laboratoire d'électrodynamique des Matériaux Avancés, Prof. Gervais: deposizione di

dielettrici mediante Pulsed Laser Deposition; − University of Sheffield –Ceramics and Composites Laboratory, Department of Engineering Materials, Prof.

Sinclair: Studi di materiali ceramici dielettrici; − ABCD Technology, Switzerland; Swiss Federal Institute of Technology Lausanne, Dr. G. Benvenuti:

Fabbricazione di film dielettrici mediante tecnica di Ato.

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Risparmio energetico e sostenibilità ambientale di sistemi di condizionamento dell’aria e refrigerazione

Descrizione generale Progetto: Tecnologie sostenibili per la costruzione edile e civileTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto per le tecnologie della costruzioneSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Sistemi di ProduzioneResponsabile indicato: BOBBO SERGIO Risultati conseguiti − misure e modellazione di proprietà termodinamiche di refrigeranti e oli lubrificanti; − allestimento laboratorio misure Particle Image Velocimetry (PIV) per determinare campo di moto di flussi

di aria; − misure prestazioni macchine frigorifere per conto ditta CEABIS; − studio fattibilità sistema di raffreddamento innovativo per GC per conto ditta DBS; − esecuzione test termografici su campioni metallici e stima profilo 2D di corrosione tramite inversione del

problema termico per via analitica e numerica (FEM); − installazione sistema termografico FLIR SC6000 e test preliminari; − caratterizzazione microstrutturale materiali porosi (in particolare barriere termiche); − valutazione della vita spesa di barriere termiche con misure di diffusività termica (tecnica laser-flash e

termografica); − studio effetti ionizzazione aria su batteri(Legionella)e muffe; − prosecuzione studio invecchiamento veicoli isolati; − verifiche sperimentali su contenitori per il trasporto refrigerato; − docenza in corsi di formazione sulla refrigerazione (convenzione con Centro Studi Galileo).

Risorse strumentali − misure e modellazione densità liquido di R227ea e decano tra 283K e 333K fino a 35MPa; − misure e modellazione solubilità di CO2 in vari oli PEC e PEBM tra 243K e 343K; − primi test con apparato PIV; − prima serie di misure di prestazioni di macchine frigorifere (ditta CEABIS); − curve raffreddamento forno di un gascromatografo (ditta DBS); − messa a punto software inversione dati termici; primi risultati sperimentali stima profilo di corrosione; − misure diffusività termica su campione ossido di zirconia con vari gas (Ar,He,N) di riempimento pori.

Verificata congruenza tra misure e conducibilità termica prevista da modello bifase con porosità sferica e lamellare;

− stabilita possibilità di valutare sinterizzazione del materiale mediante variazione di diffusività termica. Misurata variazione proprietà meccaniche con tecnica di flessione a tre punti. Sviluppati modelli statistici per correlare misure termiche e meccaniche;

− dimostrazione sinergia tra ioni negativi e ozono per sanificare apparecchiature per condizionamento aria e industria alimentare;

− estensione database invecchiamento veicoli ATP; inizio analisi statistica per definire i parametri base.

Punti critici Un punto di criticità già segnalato è costituito dalle dimensioni medio-piccole delle imprese del settore che difficilmente sono in grado di proporre e sostenere rilevanti iniziative di ricerca. Si segnala la difficoltà ad ottenere dalla Regione Veneto l’erogazione di fondi di entità significativa su un contratto già concluso a causa di problemi di ordine burocratico che si auspica siano risolti a breve. Un problema in prospettiva, già segnalato e che si aggraverà nel prossimo anno, è costituito dal progressivo pensionamento di varie unità di personale. In mancanza di un ordinato processo di assunzione di nuovo personale, sia ricercatore sia tecnico, in tempi brevi si possono avere difficoltà nel perseguimento degli obiettivi della commessa.

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Collaborazioni − Università di Padova (Dip. Di Matematica Pura e Applicata); − Politecnico di Tomsk (Russia); − CESI Ricerca Milano; − TurboCoating SPA Parma; − UNI Trento; − ALSTOM (Switzerland); − ForschungsZentrum-Julich (Germany) CNR-IAC; − UNI Udine CEMAFROID France.; − PAN - Accademia Polacca delle Scienze; − Dip. Fisica Tecnica Univ. di Padova; − Reedbusiness; − ditta Ceabis; − ditta DBS; − Centro Studi Galileo; − ditta IONEX; − Dip. Microbiologia dell’Università di Padova; − ditta Monetti; − Università di Padova Dip. Tecnica e gestione sistemi industriali.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Alcuni dei contratti previsti non sono stati conclusi per difficoltà delle ditte coinvolte; nel 2008 è comunque possibile che venga cocnluso il contratto con la ditta FLIR. Da registrare il mancato incasso del finanziamento delle Regione Veneto per il contratto Qualitaria a causa di contenzioso sulla rendicontazione che potrebbe essere risolto all’inizio del 2008.

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Frane e altri movimenti in massa

Descrizione generale Progetto: Rischi naturali ed antropiciTipologia di ricerca: Progetti relativi a linee tematiche a carattere strategicoIstituto esecutore: Istituto di ricerca per la protezione idrogeologicaSede svolgimento attività: Sede di PadovaDip. di prevista afferenza: Terra e AmbienteResponsabile indicato: PASUTO ALESSANDRO Risultati conseguiti Sono proseguite le attività di rilevamento di dati geologici, geomorfologici, geotecnici e cinematici relativamente alle numerose aree di studio. I sistemi di monitoraggio attivi in tali aree hanno consentito di acquisire dati utili per lo sviluppo di modelli numerici di simulazioni per differenti tipologie di frana. Per quanto riguarda lo studio dei fenomeni franosi su edifici vulcanici è stato potenziato (raffittimento ed esemplificazione) il modello alle differenze finite del fianco NW di Stromboli ed e’stata approfondita la caratterizzazione dei materiali piroclastici e lavici oltre che eseguite analisi di filtrazione non stazionarie con parziale saturazione a Vulcano. Sono state inoltre approfondite le analisi del regime di filtrazione grandi frane appenniniche in formazioni marnoso-calcaree riattivate periodicamente dalle precipitazioni. Infine sono state condotte ricerche finalizzate ad individuare il ruolo esercitato dalla composizione dei sedimenti nei fenomeni di instabilità mediante analisi tessiturale e mineralogica dei litotipi interessati da alcuni movimenti franosi presenti nell’Appennino Meridionale.

Risorse strumentali Per lo svolgimento dell’attività di commessa ci si è avvalsi di laboratori geotecnici e geochimici, di strumentazione geotecnica per il monitoraggio dei principali parametri che influenzano la stabilità dei versanti. Tali strumentazioni costituiscono generalmente impianti di monitoraggio ubicati nelle aree test e spesso sono dotati di sistemi di teletrasmissione dei dati. In alcuni casi sono state utilizzate apparecchiature per il rilevamento remoto degli spostamenti quali il laser scanner e un sistema radar per l’interferometria da terra. È stato fatto un uso corrente di strumenti quali GPS, TDR, stazioni di topografia automatizzate, inclinometri, estensimetri ecc. per la raccolta di dati cinematici relativamente alle frane in studio. Nelle analisi chimico-mineralogiche vengono impiegati difrattometri.

Punti critici I principali punti critici rilevati in questi tre anni di organizzazione per commessa delle attività di ricerca possono essere ovvii ed evidenti e potrebbero essere così sintetizzati: − lentezze nella definizione e formalizzazione delle varie figure preposte alla gestione della ricerca. Allo stato

attuale è stata ufficializzata solo la nomina dei Responsabili di Progetto: − mancanza di fondi di commessa. La maggior parte delle risorse finanziarie provengono da contratti,

convenzioni ecc. che i singoli ricercatori attivano con vari enti. Questo impedisce di fatto un controllo, seppur minimo, sul tipo di attività svolta e viene a svilire il ruolo della commessa che diventa solo un contenitore dove allocare delle risorse;

− mancanza, ormai cronica, di risorse umane. L’età dei ricercatori strutturati è piuttosto elevata, Il personale a tempo indeterminato grava generalmente sui fondi di ricerca con grave pregiudizio per lo svolgimento dell’attività. In alcuni casi (IRPI sede di Padova che gestisce la presente commessa) si registra l’assenza di un responsabile amministrativo di ruolo da più di dieci anni.

Collaborazioni L’attività della Commessa è svolta prevalentemente nell’ambito di numerose convenzioni con Enti Locali quali: − comuni, − regioni (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Lombardia, Piemonte, Umbria, Calabria), − altri enti di ricerca (ASI, INGV), − autorità di bacino (Alto Adriatico, Po), − agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, − comunità montane, − ASL ecc.

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Oltre a questi è molto importante la partnership con il Ministero degli Affari Esteri e il Minisitero dell’Ambiente, nell’ambito di alcuni importanti programmi di cooperazione internazionale che vedono come controparte, oltre a quasi tutti i paesi europei, anche Sati Uniti, Giappone, Cina, Taiwan, Argentina. Molto importante per l’attività della Commessa è anche il supporto fornito dalla Commissione Europea. Oltre queste, i ricercatori coinvolti nella commessa hanno collaborazioni con numerose università italiane e straniere e con enti di ricerca stranieri come il CNRS, USGS, PWRI, NILIM ecc. Da evidenziare anche la collaborazione con il Ministry of Land Infrastructure and Transport giapponese.

Commento ad eventuali scostamenti tra le entrate previste e quelle realizzate nell’anno corrente Per quanto riguarda le entrate è piuttosto evidente che ci debba essere uno scarto positivo tra quanto previsto e quanto realmente accertato (nonostante la dotazione ordinaria sia continuamente erosa dai tagli). Ciò dipende prevalentemente dal fatto che nel corso dell’anno vengono messe a punto e sottoscritte delle convenzioni che non erano state previste l’anno precedente e che portano quindi nuove entrate. Questo grazie all’affidabilità del personale di Commessa e alla qualità dell’attività svolta oltre che alla rete di relazioni sviluppata in anni di attività dai ricercatori.