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Filippo Galluccio – Appunti 1999 1 Metodologie e Determinazioni Quantitative D’Azienda Introduzione Gli oneri sociali sono salari e stipendi. Ghoete nel testo “la vocazione teatrale”, 1777 scrive che la ragioneria è una delle più belle invenzioni dello spirito umano. Lombardi individua il problema fondamentale nel fatto che è troppo perfetta > si tende ad imparare a memoria. Occorre chiedersi il perché delle cose. Perché le passività sono in avere e le attività sono in dare? La risposta è nella storia della ragioneria: sorgono problemi quando nasce la cambiale. “Tizio deve dare 100 scudi” è un credito. “Caio deve avere 100 fiorini” è un debito. Il mondo del bilancio Dimensione reddituale Hanno segno più poiché sono fattori produttivi che entrano L’utile è a sinistra perché mi serve pareggiare la sezione dei costi con quella dei ricavi, che è più importante. dare + Conto Economico - avere costi MP ricavi di vendita costi EnEl utile F C F imput trasformazione output C F C = momento della rilevazione Dimensione patrimoniale Ciò che dura nel tempo + stato patrimoniale - banca capitale sociale impianti debiti verso fornitori banche mutui utile I soci dovrebbero avere indietro almeno i soldi che hanno investito. Le banche devono avere indietro i soldi che hanno prestato. Fra Luca Pacioli Il cliente deve dare i soldi in contropartita alla merce che ha avuto. Soggetto è sempre l’altro, mai l’impresa. Perché nello stato aptrimoniale l’utile è in avere. Dimensione patrimoniale: ricchezza dell’ip in un datp istante. Come si è formato l’utile? Dimensione reddituale. Non sappiamo cosa succede all’interno, nella fase di trasformazione: in In non è così, il sistema anglosassone è più pesante ma da’ moltissimi elementi.

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Filippo Galluccio – Appunti 1999

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Metodologie e Determinazioni Quantitative D’Azienda Introduzione Gli oneri sociali sono salari e stipendi. Ghoete nel testo “la vocazione teatrale”, 1777 scrive che la ragioneria è una delle più belle invenzioni dello spirito umano. Lombardi individua il problema fondamentale nel fatto che è troppo perfetta > si tende ad imparare a memoria. Occorre chiedersi il perché delle cose. Perché le passività sono in avere e le attività sono in dare? La risposta è nella storia della ragioneria: sorgono problemi quando nasce la cambiale. “Tizio deve dare 100 scudi” è un credito. “Caio deve avere 100 fiorini” è un debito. Il mondo del bilancio Dimensione reddituale Hanno segno più poiché sono fattori produttivi che entrano L’utile è a sinistra perché mi serve pareggiare la sezione dei costi con quella dei ricavi, che è più importante. dare + Conto Economico - avere costi MP ricavi di vendita costi EnEl utile F C F imput trasformazione output C F C = momento della rilevazione Dimensione patrimoniale Ciò che dura nel tempo + stato patrimoniale - banca capitale sociale impianti debiti verso fornitori banche mutui utile I soci dovrebbero avere indietro almeno i soldi che hanno investito. Le banche devono avere indietro i soldi che hanno prestato. Fra Luca Pacioli Il cliente deve dare i soldi in contropartita alla merce che ha avuto. Soggetto è sempre l’altro, mai l’impresa. Perché nello stato aptrimoniale l’utile è in avere. Dimensione patrimoniale: ricchezza dell’ip in un datp istante. Come si è formato l’utile? Dimensione reddituale. Non sappiamo cosa succede all’interno, nella fase di trasformazione: in In non è così, il sistema anglosassone è più pesante ma da’ moltissimi elementi.

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Obbiettivi Misurare l’andamento economico. Nel funzionamento normale “capitale valore” diventa capitale di funzionamento. Se sto facendo l’ipotesi di liquidazione, che valore do alla merce? Capitale di liquidazione. Se faccio un’ipotesi di vendita? Chi compra riconosce un valore più alto all’impianto rispetto al costo che ho sostenuto per acquistarlo capitale economico o di cessione. Capitale di rivalutazione: quando c’è un’inflazione forte. I bilanci sono tanti quanti gli angoli di visuale con cui si guarda l’azienda. Il corso si concentra sul capitale di funzionamento. Capitale di funzionamento L’attenzione si sposta sui fini conoscitivi: - esterno: operatori economici interessati alla vita dell’azienda ma esterni ad essa

(banche, soci, fisco). Il bilancio è uno, pubblico, segue regole dettate dai giuristi. - interno: è redatto per il CdA. Non ha regole giuridica di derivazione ma segue solo la

logica economica. Riflette solo il principio di competenza. Principio della prudenza: ( nel bilancio esterno supera la competenza): 1. si contabilizzano i costi anche se sono incerti 2. si contabilizzano i ricavi solo se certi.

Il legislatore impone di volare basso, di non valutare troppo l’azienda per illudere i terzi. Principio di competenza: l’azienda opera senza soluzione di continuità. A. occorre contabilizzare tutti i costi e i ricavi del periodo di tempo oggetto di misurazione. B. costi e ricavi devono essere tra loro correlati Si gioca tutto sulla dimensione reddituale. Costi aregistrati a cavallo di due esercizi: risconto. Costi non registrati a cavallo di due esercizi: rateo. In alternativa si può trovare il bilancio per cassa, usato, per esempio, dagli enti pubblici. L’utile (avanzo; la perdita è il disavanzo) nasce dalla contrapposizione di entrate ed uscite. Come si fa a risanare l’azienda Italia che ha un grosso disavanzo? Faccio pagare a novembre le tasse dell’anno successivo, spostando il flusso di cassa. Nel bilancio esterno la prudenza sopravanza la competenza (ratio di tutela dei terzi). Nel bilancio interno viceversa (redigo il bilancio per uso personale).

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Valutazione di stime e congetture Rilevazione contabile quantità economiche valori oggettivi sistema dei valori stime congetture valori soggettivi, introdotti per rispettare il principio di competenza Stime: dati che subiranno verifica. Congetture: qualcosa che non potrò mai verificare ( scomposizione di costi su più esercizi). La valutazione per la preparazione del bilancio viene ispirata alla logica economica e al codice civile. A mediare tra le due posizioni si inseriscono i principi contabili, redatti da dagli organi nazionali (ordine nazionale dei dottori commercialisti e dei ragionieri). A livello europeo si va verso l’armonizzazione contabile. A questo si aggiunge poi la normativa fiscale, per il calcolo del reddito imponibile. Come valutare stime e congetture? logica economica prudenza > competenza valutazione principi contabili stime e congetture praticità codice civile legislazione fiscale calcolo del reddito imponibile. bilancio + risultato di esercizioconfronto tra valutazioni fiscali e valutazioni di bilancio + - variazioni = reddito imponibile Tappe storiche fondamentali 1942: l’informatica societaria entra nel cc. 1973: DPR 597 (I.V.A. e riforma tributaria) 1974: lex 216 ( istituzione consob e introduzione nel cc. del conto economico) 1975: DPR 136 (istituto della revisione) 1978: emanazione dei principi contabili e dei principi di revisione 1986 DPR 917 (testo unico delle imposte sul reddito) 1991: DPR 127 (attuazione IV e VII direttiva) Anno 1924 Art: 2423 bilancio= stato patrimoniale

principi base: chiarezza e precisione. Chiarezza è un principio formale, vuole dire rispondenza allo schema.

2424 schema minimale di stato patrimoniale 2425 criteri di valutazione molto blandi. La cultura aziendale è improntata alla riservatezza. L’obiettivo del legislatore è di tutelare i terzi. Anno 1991 Migliore organicità della materia. Ora c’è uno schema obbligatorio di stato patrimoniale. Stesso discorso per il conto economico.

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Nel 1974 si chiamava “bilancio e conto dei profitti e delle perdite”: il giurista è dotato di scarsa cultura aziendale. Nel 1991 il bilancio si compone di: - stato patrimoniale aspetto quantitativo - conto economico - nota integrativa aspetto qualitativo Fuori dal bilancio c’è una relazione sulla gestione. Il commento oggi deve essere coerente. Bisogna intrattenere anche sulle strategie: è divenuta fondamentale la comunicazione, a tutti i livelli. C’è inoltre la relazione dei sindaci. Il sistema ha una pecca: manca il rendiconto finanziario, il prospetto dei flussi di cassa. Sono obbligate a farlo dalla Consob le aziende quotate in borsa. Principi di redazione del bilancio Prima: bilancio= rendiconto. L’amministratore deve informare i soci dei soldi e dei rischi d’impresa. Oggi: bilancio=modello rivolto ad n destinatari Chiarezza: chi legge deve capire. Veridicità: è impossibile un bilancio vero: ci sono stime e congetture. Correttezza: riconoscimento sostanziale dei principi contabili. Un bilancio è chiaro quando risponde ai principi contabili. Nella preparazione della IV direttiva c’è stato un grandissimo scontro tra cultura giuridica latina e anglosassone. E’ prevalsa la cultura anglosassone. Il legislatore stabilisce il suo obbiettivo. Il bilancio deve consentire a tutte le persone che hanno interessi nella vita dell’impresa ad un oculato apprezzamento dell’attività aziendale. Riferimento a situazione patrimoniale e finanziaria ed al rendiconto economico d’esercizio. Si privilegia la sostanza rispetto alla forma. Regime delle deroghe: - se non si riesce a dare una rappresentazione veritiera e corretta, occorre fornire le

informazioni aggiuntive necessarie allo scopo. - la legge prevede di non rispettare la legge. La deroga va accuratamente motivata nella

nota integrativa: Perché ho cambiato? Che cosa è cambiato a livello di stato patrimoniale? A livello di utile?

Principi di redazione del bilancio Il legislatore poteva fare un ulteriore sforzo per migliorare l’organicità. - funzionamento: “le valutazioni devono essere fatte secondo prudenza e nell’ipotesi di

continuità dell’impresa”. - prudenza: “si possono indicare solamente gli utili realizzati alla data di chiusura

dell’esercizio. Si deve tenere conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio anche se conosciuti dopo la chiusura di questo.

- competenza: si deve tenere conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento

- separazione: gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente. ES: ho un radiotransistor che produco in serie, valuto il costo medio dell’esercizio. Ho un’antenna galattica: costo specifico.

- continuità: i criteri di valutazione adottati non possono essere modificati da un esercizio all’altro (salvo casi eccezionali).

- omogeneità: il bilancio deve essere redatto in euro. - comparabilità: non è possibile modificare la struttura dell’esposizione dei valori. Gli

schemi indicati per il CE e lo SP sono da intendersi come tassativi (2423 ter).

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- comprensibilità: sono vietati i compensi di partite (2423 ter) - costo: non si può superare il limite del costo nelle valutazioni (2426).Ogni incremento di

valore viene tassato, anche se non passa dal conto economico: bisogna mettere i beni ottenuti a costo 0 nel registro dei cespiti: es: Bentley, valore contabile 0. Nel bilancio dell’azienda in ipotesi di cessione la Bentley varrebbe 120 milioni.

Schemi di bilancio Macroclasse (lettera maiuscola) > classe (numero romano) > voce (lettera minuscola) > sottovoce (cifra araba). Non si possono modificare lettere e numeri. Fondi per rischi ed oneri: costi incerti o nella data di pagamento o nell’importo ES: fondo contenzioso civile. TFR: non è né un debito né un fondo: è certo l’importo e il fatto che devo pagare, ma incerta la data del pagamento. Le voci di bilancio possono essere riclassificate secondo due criteri: A. natura o origini: ES: manutenzione B. destinazione: la manutenzione autocarri serve alla logistica, che dipende dal direttore

commerciale: è un costo commerciale. Per gli aziendalisti è più efficiente B. I giuristi dicono che non è oggettivo: chi legge è in balia di chi ha redatto il bilancio. Da sempre la prassi riclassifica il bilancio con il criterio dell’esigibilità: - passività a lungo termine - passività a breve termine - mezzi propri. Ci si aspettava questo criterio: il giurista ha detto no. Gli schemi di bilancio Le aree sono organizzate secondo il principio della natura.

A. PATRIMONIO NETTO = capitale di rischio B. FONDI PER RISCHI ED ONERI: costi incerti o nell’importo o nella data di

sopravvenienza. ES: fondo contenzioso civile. Siamo nell’ambito del probabile. Il fondo perdite su crediti rientra qua dentro? Dal pdv della teoria economica sì; purtroppo il legislatore ha introdotto i fondo rettificativi: fondi che vanno a rettificare voci dell’attivo. L’attivo va esposto al netto dei fondi rettificativi. Tutti quei fondi rischi che si riferiscono a voce dell’attivo assumono i connotati di fondi rettificativi e spariscono dal passivo. Come stabilire la perdita di crediti che avverrà in futuro? Si evidenziano i crediti di dubbia esigibilità (ES: fondo deprezzamento magazzino; ipotesi di magliette di Italia ’90); è un intervento nominativo: fondo rettificativi. Un’altra parte dell’accantonamento: quante aziende debitrici sono collocate in zone a rischio? Ipotizziamo che lo 0,25 % dei crediti libici non venga incassato: fondo rischio. CFR. l’ammontare è chiaramente determinato.

D. manifestazione: certa data: certa importo: certo Nell’attivo il legislatore ha fatto confusione: A vs A; D vs E. “Ci sono voci che per loro natura sono destinate a rimanere in azienda e altri che sono destinati a circolare” si fa confusione tra il criterio della natura e della destinazione. B. I. connotato della materialità:

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− terreni − fabbricati − impianti (è vincolato a terra) − macchinari (si sposta) − autovetture

Il fondo rettificativi è l’ammortamento. II. in senso stretto (brevetti, diritti, royalties)

oneri pluriennali: costi che non reputo di competenza dell’esercizio e levo dal CE per ammortizzarli.

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+ CE - lavoro capitalizzazione spese di R&S prove esterne materiale lab. ammortamento lab. Ricerca e Sviluppo 500 + SP - spese di R&S capitalizzate E’ giusto che sia di competenza di un solo esercizio? La ricerca di base per prudenza viene rateata tra i costi. Se fai ricerca applicata, posso logicamente agganciare questi costi ad un risultato futuro. Perché “capitalizzazione” spese R&S? Significa “portare nella tavola del capitale di funzionamento”.Quest’operazione per i giuristi è pericolosa: aumenta l’utile e il valore dell’azienda; se però l’azienda fallisce, i terzi vanno tutelati.

Avviamento: sorge solo se acquistiamo un’altra impresa. E’ la contropartita dei soldi che abbiamo pagato rispetto la valore contabile della società che abbiamo comprato.

+ SP az A - il valore contabile dell’azienda attivo 400 passività terzi 250 A è di 150 milioni mezzi propri 150 + SP az B - partecipazioni 150 debito verso soci della società A avviamento 50 Paga A 50 milioni in più. Riconosco che l’azienda è in grado di produrre utili in misura maggiore rispetto a quelli ottenuti con la precedente gestione. L’avviamento va ammortizzato.

NB: B I e II sono sottoposte ad ammortamento. Il giurista chiede di inserire in bilancio l’avviamento solo se effettivamente pagato. In quanti anni un’immobilizzazione materiale o immateriale va a zero? Almeno più di due anni.

III. immobilizzazioni finanziarie: − partecipazioni: solo quando le acquisice con l’idea di farele rimanere in

azienda di controllo (ho un’influenza dominante) o di collegamento (ho un’influenza notevole)

− crediti finanziari: quando erogo finanziamenti che esula no dalla gestione caratteristica. Sono considerati durevoli.

− deposito cauzionale Non hanno fondo ammortamento.

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C. ATTIVO CIRCOLANTE Il mastrino di una voce dell’attivo circolante è destinato ad essere movimentato in maniera circolare (ES: crediti verso clienti). Un credito finanziario invece sorge e pian piano si spegne, anche la scorta minima per le aziende non ruota. Un’attivo circolante è il magazzino (anche se si potrebbe obbiettare) che una parte del magazzino non è vuota: scorta minima. Conto economico E’ un sistema a scalare, per evidenziare dei risultati intermedi. E’ uno schema che richiede degli aggiustamenti. Mentre i bilanci degli aziendalismi sono incentrati sul fatturato, questo schema enfatizza il prodotto. Non viene enfatizzato lo sforzo commerciale ma lo sforzo produttivo; enfasi della cultura tedesca VALORE DELLA PRODUZIONE - ricavi di vendita (potrei peò aver venduto di più rispetto a quello che ho prodotto - rimanenze iniziali di prodotto finito + rimanenze finali di prodotto finito + capitalizzazioni per costruzioni in economia. ES: produco macchine utensili Per ampliare al capacità produttiva decido di costruirmi nuove macchine utensili. Me le costruisco in economia. A fine anno ho macchine utensili che sono non nel magazzino, ma attive nella nuova linea di prodotto. Una macchina utensile valorizzata al costo di produzione finisce nello SP. + CE - Materie prime ricavi di vendita lavoro capitalizzazione costruzioni in economia + SP - macchinari costruiti in economia. I giuristi hanno aggiunto una voce: + altri ricavi e proventi (affitti attivi, royalties) COSTI DELLA PRODUZIONE

- materie prime sussidiarie e di consumo (acquisti) - rimanenze iniziali di MP sussidiarie e di consumo consumo + rimanenze finali - rimanenze iniziali di semilavorati + rimanenze finali di semilavorati consumo + spese per servizi + godimento di beni di terzi (leasing e affitti) + spese per personale + ammortamenti e svalutazioni ( va anche l’accantonamento a fondo perdite su crediti perché giuridicamente è rettificativi + accantonamenti per rischi (hanno come garanzia un fondo: quiescenze…)

Altra voce residuale: + oneri diversi di gestione. Senza le voci residuali la differenza avrebbe un nome ben preciso: risultato della gestione caratteristica. Questo schema non permette di determinarlo (non distingue un eventuale. gestione accessoria). PROVENTI E ONERI FINANZIARI RETTIFICHE DI VALORI DI ATTIVITà

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PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI Viene limitato molto il concetto di straordinario: quando si verifica un evento non riconducibile alla natura delle cose: ES: vendendo cespiti realizziamo delle plusvalenze. La plusvalenza è ordinaria o straordinaria? Se al tu attività di vendita dei cespiti rientra nella natura delle cose, non è attività straordinaria: ES: azienda di trasporti che ogni tanto vende i camion.

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Caso Speedy Guardiamo le partecipazioni: l’avviamento è stato strapagato. L’avviamento scompare nel ’94. Perché viene cancellato dal bilancio? Nel CE dovremmo trovare “ammortamento avviamento 509 milioni”. Guardiamo la nota integrativa: non c’è alcuna voce per l’avviamento; vedi pagina 10. Quell’avviamento non c’era. Dato che vengono registrate le attività che sussistono, viene eliminato nel ’94 e genera un costo, per il principio della prudenza. Oneri straordinari: le società che hanno comprato non sono più in grado di produrre reddito. 7 “altre immobilizzazioni materiali” cosa sono? Boh, diminuiscono per l’ammortamento. II “immobilizzazioni materiali” hanno venduto. Salta la voce 2: non ha impianti. I terreni sono stati venduti sottocosto? Dovrei vedere le plusvalenze. NB: per il principio dela prudenza il valore reale supera quello di bilancio 2 “crediti” sono crediti di finanziamento, destinati a non rinnovarsi. La speedy sta finanziando le imprese controllate. Dovrebbe essere scritto più chiaramente. 3 “Altri titoli” potrebbero essere depositi cauzionali. C ATTIVO CIRCOLANTE le rimanenze sono materie di consumo (probabilmente è una società di trasporto). Più credito ho in giro, meno soldi ho in tasca. E’ un segnale di difficoltà. Aumentano i crediti perché aumenta il giro d’affari: devo finanziare l’aumento del giro d’affari. I clienti possono essere in difficoltà. Guardiamo il CE: il fatturato è aumentato? I ricavi di vendita diminuiscono: il cliente non paga. III “attività finanziarie”: i depositi bancari passano da zero a 7 miliardi. Passivo Riserva legale: il 5% dell’utile va messo in una riserva. Colpisce che nel ’94 c’è un bell’utile, il ’93 segna una situazione di crisi. La perdita viene compensata nell’esercizio successivo

1. con l’utile 2. con le riserve 3. mettendo soldi propri 4. vendendo

Se oltre alle “altre riserve” dobbiamo usare la riserva legale, stiamo per passare alla fase tre. Per richiamare le perdite hanno bruciato tutte le riserve. Però nel 1994 tutto va bene. B FONDI PER RISCHI ED ONERI C’è un accantonamento grosso; che cosa sia questo accantonamento è impossibile saperlo. TFR licenziamenti pesanti NB: prima si procede per natura, poi c’è in subordine un criteri o temporale di liquidità, esigibilità. D DEBITI I debiti verso le banche sono notevolmente aumentati. Un’azienda può essere finanziata con finanziamenti a breve (interessi assai alti) mutui. Nel ’93 l’azienda non aveva c\c bancari perché usava un fido di 4,5 miliardi. Probabilmente questo è uno scoperto. Ha senso tenere 7 miliardi in una banca e meno sette in un’altra? Aumentano notevolmente i debiti verso familiari. C’è l’effetto domino non lo pagano i clienti. 12 debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale esigibili entro l’esercizio successivo. 3 i mutui diminuiscono. L’azienda si sta indebitando a breve: gli interessi abreve sono più alti

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Conti d’ordine Sono informazioni che servono a far riflettere il lettore del bilancio sui rischi a cui l’impresa potenzialmente è esposta. Lombstoc dice che i conti d’ordine dorebbero essere nella nota integrativa, come commento. Fideiussioni. Granzie reali: ipoteche su immobili (12 miliardi a fronte di 5 miliardi di mutiu). Garanzie personali ricevute: il rischio è assunto dai soci. Conto economico Crisi : i ricavi scendono. 5 “altri ricavi e proventi”: non sappiamo nulla ma è gestione accessoria (robabilmente affitti). B COSTI DELLAPRODUZIONE 7 spese per la prestazione di servizi ( se diminuiscono quando aumenta l’attività, sto cercando di fare economia; ES: viaggio di più e abbasso i prezzi) diminuiscono i rocavi e diminuiscono i costi: la riduzione dei ricavi è maggiore della riduzione: riduzione dei volumi di attività e del prezzo unitario. 8 è un tipico costo fisso. Costi per il personale: licenziano. 10 aumentano gli ammortamenti. Perché aumentano? Perché quando c’è utile si fanno gli ammortamenti. Il fisco consente in situazioni di crisi di ridurre l’ammortamento alla metà. Questa è politica del bilancio. C’è qualcosa che non va. COSTO DELLA PRODUZIONE C’è un miliardo di perdita 17 c’è un errore: la cifra andava messa tra parentesi. A questo punto del CE ha 2,6 miliardi di perdita. Le riserve ammontano a 100. Il capitale sociale è di 1,5 miliardi. Sono già fuori di 1 miliardo dal capitale sociale: la legge dice che quando intacco il capitale sociale devo portare subito i libri in tribunale. Improvvisamente vende quello che contabilmente valeva 2,7 miliardi guadagnandone 7. L’utile è dovuto ad un fatto contingente, alla vendita degli immobili. Qundo sono stati venduti? L’ultima settimana di dicembre (non avrebbero tenuto 7mil da una parte e –7 in un’altra banca: hanno avuto i soldi all’ultimo momento). Rischiavano la bancarotta fraudolenta.

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Esercitazione: il falso in bilancio Dove posso individuare una falsità nella genesi di un bilancio? 1. fatto che consegue alle operazioni di gestione (ES: acquisto con fattura relativa).

1621: l’accadimento di impresa viene definito fatto. Il fatto o c’è o non c’è, non posso parlare di verità o falsità del fatto. Nel fatto possono rientrare o no valutazioni.

2. documenti che rappresentano il fatto: ci deve essere corrispondenza fatto- documento. Falsità estrema: il fatto non esiste; oppure ho un valore del documento maggiore o minore al valore del fatto. Alterabile è la quantità, perché sono io a contarla fisicamente.

3. rilevazione contabile del documento: con ordine cronologico e secondo il famoso piano dei conti. Tre circostanze di falsità:

a. il dato che vado a registrare è del tutto diverso dal dato contabilizzato b. non è rispettata la competenza

+ credito - + nota di accredito –

1000 1000 1000

c. utilizzo una voce non corrispondente al contenuto del documento. ES. il CE ci chiede di evidenziare quanti acquisti sono intercompany; ES2 la manutenzione del forno può essere ordinaria, quando garantisce il funzionamento dell’impianto, e straordinaria, quando va ad aumentare il valore dell’impianto aumentando la capacità produttiva; in questo ultimo caso ha natura patrimoniale e va nello SP.

4. è inerente alla corrispondenza tra valore di bilanci ed i saldi contabili e le scritture di esercizio periodo amministrativo: coincide con 12 mesi, generalmente. Devo rispettare la competenza. CE: valori certi, valori che si riferiscono a fatti effettivamente accaduti > derivano dalla CO.GE; coincidono con i saldi dei conti. SP: valori congetturati, si riferiscono a pensieri riguardanti il futuro; coincidono con le scritture di fine esercizio . Valutazioni: si effettuano ipotesi sulla gestione futura dell’impresa ES: pacchetto software. Non è facile andare a verificare il valore congetturato:

a. ragionevolezza dell’ipotesi che l’IP ha assunto sulla gestione futura b. corrispondenza tra il piano di ammortamento e le ipotesi c. nel bilancio deve essere riportato il dato evidenziato nel piano di

ammortamento. 5. presenza di omissioni di bilancio: non posso parlare di falsità in senso esplicito. Va

a compromettere l’immagine della situazione patrimoniale, finanziaria, reddituale dell’impresa

Come la normativa giuridica affronta il tema della falsità L’economia aziendale persegue ciò che è, una verità fattuale, mentre la giurisprudenza persegue ciò che dovrebbe essere, verità legale, tramite:

a. normativa civilistica: è psoto in secondo piano il diritto, la disarmonia si sana. CFR chiarezza (esposizione), correttezza (le valutazioni devono essere effettuate sulla base della ragionevolezza), veridicità (i dati devono coincidere). A livello civilistico si parla di bilancio in veritiero, la cui sanzione è la nullità.

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b. normativa civilistica: la disarmonia non può essere superata. La finalità del legislatore fiscale è massimizzare il gettito fiscale. Si perverrà ad una configurazione di reddito d’esercizio diversa dalla configurazione di reddito imponibile (IRPEG).

c. normativa penalistica: devo valutare il comportamento di chi ha redatto il bilancio. Opera a livello superiore. Configura il reato di falso in bilancio, 2621 cc.. C’è una condizione oggettiva (esporre fatti non rispondenti al vero, ecc…) e un elemento soggettivo: la frode, volontà di porre in essere questo comportamento.

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La valutazione delle rimanenze Nel sistema del reddito si enfatizza la dimensione reddituale. Ipotizziamo che le materie prime acquistate vengano tutte consumate. Al 31/12 dobbiamo rettificare quest’ipotesi. Problema della valutazione delle merci in magazzino: che valore diamo a queste merci? CE SP costi di acquisto 100 rimanenze finali 5 magazzino 5 Cosa succede nell’esercizio successivo al magazzino dell’esercizio precedente? Rimanenze iniziali. Per passare dall’acquistato al consumato si fa il seguente calcolo: - rimanenze iniziali 5 - acquisti 85 CE + rimanenze finali 10 = consumo 80 rimanenze iniziali 5 rimanenze 10 acquisti 85 Che valore attribuire ai pezzi in magazzino ES: la nostra azienda commercia biciclette prezzo: 120 costi di acquisto: 70 costi sostenuti costi di vendita: 30 costi da sostenere risultato: 20 1. valutazione al costo sostenuto: CE CE 2 acquisti 70 rimanenze finali 70 rimanenze iniziali 70 vendite 120 costi di vendita 30 utile 0 utile 20 L’utile viene contabilizzato nell’esercizio successivo Facciamo l’ipotesi che le bici siano richiestissime; Tizio me la paga il 24 dicembre ma non riesce a venirla a prendere. Lo sforzo è fatto tutto nell’anno in corso 2. valutazione come scissione dell’utile in formazione Costo sostenuto + percentuale dell’utile ( stato di avanzamento del ciclo sulla base del rapporto costi sostenuti/costi da sostenere) CE CE 2 acquisto 70 rimanenze finali 84 rimanenze iniziali 84 vendite 120 costi 30 utile 14 utile 6 3. valutazione al ricavo netto presunto prezzo – costi da sostenere CE CE acquisti 70 rimanenze finali 90 rimanenze iniziali 90 vendite 120 costi di vendita 30 utile 20 utile 0 Quando uso i tre metodi

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La competenza è meglio espressa dal secondo metodo. Il principio della prudenza è meglio rappresentato dal primo. Nel bilancio pubblico prevale la prudenza sulla competenza: cc 2424. E’ importante classificare le rimanenze prima di valutarle: 1. di consumo: olio di consumo delle macchine 2. in corso di lavorazione: non hanno ancora l’identità per essere venduti 3. commesse pluriennali: nascono su un ordine specifico del cliente 4. merce: prodotti commercializzati 5. acconti: il fornitore deve dare merce Criteri di valutazione Art 2426 punto 9. Secondo il legislatore le rimanenze vanno valutate al minore tra costo e valore di mercato. valore di mercato: costo di sostituzione o valore netto di realizzo. NB : le legge non dice come faccio a calcolare il valore di mercato > guardo i principi contabili: tutti i beni che provengono da un acquisto esterno il valore di mercato è il costo di sostituzione (quanto spenderei per sostituire quel bene se lo comprassi adesso). Per i semilavorati è il costo netto di realizzo. ES: costo di acquisto 70 valore di sostituzione: costo di riacquisto al 31/12: 65 Ecco dove si esalta la prudenza. Ipotizziamo che le merci non siano prodotti finiti (prod. finiti: vuol dire che li facciamo noi): costo di produzione: 70 valore netto di realizzo: con un ipotetico calo del prezzo 90 – 30= 60 (ricavo netto presunto). In caso di perdita il più prudente è il terzo criterio : si registrano i ocsti anche se incerti. CE costi sostenuti per produrre 70 rimanenze finali 60 utile –10 Nasce da u confronto: criterio molto prudenziale: facciamo apparire la situazione peggiore per illudere i lettori. Il costo va calcolato secondo il primo comma: cosi di acquisto o di produzione. Al costo di acquisto vanno aggiunti costi accessori (costi che devo sostenere per poter usufruire del bene: spese di trasporto, d’imballaggio, di sdoganamento…). Il costo di produzione deve essere solo un costo industriale pieno: costi direttamente imputabili. Tra le tecniche del controllo di gestione c’è la contabilità dei costi, che ci da’ i costi industriali indiretti ma ragionevolmente imputabili al prodotto (ES. costo orario del reparto) NB. mai imputare i costi generali. Ragionevolmente possono essere introdotti oneri relativi al finanziamento della produzione: tutti i beni soggetti a stagionatura; identifico il capitale preso a prestito. NB: la norma nasce sugli impianti Punto 10 Il metodo di calcolo dei costi è lasciato libero dal legislatore.

- media ponderata - FIFO (first in first out) in magazzino troverò la produzione di novembre/ dicembre - LIFO (last in first out) ES. cava di torba

Le aziende applicano il LIFO perchè permette di stemperare gli effetti negativi dell’inflazione.

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Se il costo valutato è basso, devo inserire nella nota integrativa quanto varrebbe al costo (veridicità). Punto 11 Lavori in corso su ordinazione possono essere valutati con il metodo 2, anziché al costo. Le caratteristiche di questi lavori giustificano la prevalenza della competenza:

- sono commesse pluriennali - il cliente si è impegnato ad acquistarla su preventivo - i costi sono calcolati

NB: il legislatore dice: puoi usare questo criterio.

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Falso in bilancio A. condizione oggettiva: aver esposto fatti che non rispondono al vero o omessi fatti. B. condizione soggettiva: implica il dolo: fraudolentemente. Volontà di

1. ingannare i terzi 2. arrecare danno ad altri 3. trarre ingiusto profitto

Sentenza Cubani: affincheè si possa parlare di falso in bilancio si può omettere la condizione 2. Per intervenire in sede civile bisogna dimostrare di avere interesse, art 2379 (nullità del bilancio). Fatto: la giurisprudenza è unanime nel riconoscere le valutazioni come apparteneti alla categoria dei fatti. Rilevanza della condizione oggettiva Dimensione quantitativa: qualsiasi condizione oggettiva è sufficiente perché si configuri una situazione di illegittimità? Ci sono due teorie: 1. il DL 127 è rigido in termini di ‘valori certi’: o è corretto, o non lo è > fondi neri >

tangenti. E’ irrilevante una determinazione quantitativa. ‘valori congetturati’: non possono essere correlati a fondi neri.

2. il legislatore non è spinto solo da amore per la verità: l’oggetto della tutela legislativa è la trasparenza. Se la condizione oggettiva comunica una situazione non trasparente e rispondente al vero, è falso in bilancio. ES: polizza sulla saluti. Giocatore di pallacanestro. Devo verificare l’attendibilità dell’informazione: se viene meno il quadro generale dell’impresa. CC 1839 > principio di gradualità.

3. se nella nota integrativa ho esplicitato il principio di valutazione che ho usato, il lettore non viene ingannato. Non si può parlare di illegittimità e quindi di falsità.

In questo momento va di più la teoria della gradualità. Costo illegittimo

Che espongo in bilancio: costi per pubblicità. Questo bilancio è falso o non posso parlare di falsità perché il costo è stato sopportato? 1. il bilancio rappresenta l’effettiva condizione dell’impresa: principio di effettività del

bilancio; saro perseguibile solo per corruzione 2. per capire effettivamente la condizione della società devo capire come sono arrivato

a quei valori. Non basta la quantità dei valiri, bisogna vederne la qualità. Commissione Mirone: si prevede un minor intervento dfa parte del potere giuridico: il mercato finanziario italiano sta cambiando molto. Tribunale di Roma: Sostiene la teoria 1 NB: controllo interno: 1. sindaci (almeno quattro verifiche annue) 2. società di revisione.

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Come faccio a mostrare che c’è un giro di fatture false? Vado a controllare fisicamente la merce in magazzino e la comparo con il cosiddetto tabulato di magazzino. Le immobilizzazioni 1. materiali 2. immateriali: non hanno consistenza materiale 3. finanziarie: partecipazioni (titoli e crediti) Materiali NB: sono al netto del fondo ammortamento. E’ importante la destinazione, non la natura.

1. terreni e fabbricati 2. impianti e macchinari 3. attrezzature industriali e commerciali 4. altri beni (automezzi e mezzi di trasporto interno; mobili per ufficio) 5. immobilizzazioni in corso e acconti

Dove trovo il valore del fondo ammortamento? Nella nota integrativa.

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Mobilgrand SPA Costo: 57.000.000 iva 20%: 11.400.000 trasporto e assicurazione: 1.000.000 istallazione e collaudo: 2.000.000

Art 2426 I criteri di valutazione

costo correlato al ricavo (lo posso considerare costo di esercizio). Se il pagamento fosse stato anticipato, avrei dovuto capitalizzare gli interessi:

Gli oneri finanziari possono essere capitalizzati quando: 1. si riferiscono al capitale preso in prestito per acquistare l’immobilizzazione 2. deve esserci corrispondenza diretta tra finanziamento e l’impianto su cui vado a

caricare l’interesse. 3. si riferiscono al periodo intercorso tra il pagamento dei fornitori o il momento in cui il

cespite è pronto per l’uso. 4. il finanziamento è realmente utilizzato per l’acquisto dei cespiti.

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Articolo 2 sistemamene ammortizzato: non può essere piegato alle esigenze di politica del bilancio. E’ funzionale alla determinazione dell’utile. Le imprese invece prima calcolano l’utile, poi stabiliscono l’ammortamento. Ripartire costo su più esercizi in relazione alla residua possibilità di utilizzazione. Devo elaborare un piano di ammortamento: 1. identificazione del valore da ammortizzare: il valore da ammortizzare non c’entra con il

valore del bene: valore di acquisto – prezzo di recupero + costi di smantellamento. La convenzione contabile ipotizza che prezzo di recupero e costi di smantellamento si elidano.

2. scelta di un periodo di utilizzo del cespite: vanno ponderati vari elementi: a. vincoli giuridici b. senescenza c. obsolescenza (tecnologica: computer; commerciale: produce bene che non ha

mercato) d. vincoli di linea produttiva.

3. scelta di un criterio di ripartizione: a. ripartizione crescente b. ammortizzamento decrescente ( se la variabile tecnologica è rilevante oppure

l’imprenditore dice: voglio rientrare subito dall’investimento operato) c. quote variabili secondo il criterio funzionale: in funzione dell’effettivo

ammortamento del cespite. Anche questo criterio ha grossi limiti: è diverso utilizzare un camion in autostrada o in tangenziale.

d. quote costanti: di fronte all’indeterminatezza prevale la praticità. Viene in soccorso la normativa fiscale, che ha fatto studi di settore molto approfonditi: deperimenti medi di settore.

Ammortamento anticipato Il fisco permetteva alle imprese di raddoppiare l’aliquota di ammortamento. Politica economica: incentiva il rinnovo degli impianti. Poco tempo fa: lo scontro sull’ammortamento anticipato viene concesso fuori bilancio. L’ammortamento doppio in bilancio è falso a meno che nella nota integrativa non sia dichiarato un maggior uso dell’impianto che giustifichi l’aliquota. NB: il pino di ammortamento non è fisso: va adattato.

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Articolo 3 ES: impresa di emulsioni chimiche P

Un’azienda vicina mi blocca perché non abbiamo il brevetto. I costi di bypass del brevetto: situazione eccezionale che obbliga a svalutare l’impianto:

Caso diverso: il nostro procedimento produttivo è brevettato fino ad 8 anni. Dall’anno successivo devo aumentare l’aliquota: e cambiata la residua possibilità di utilizzo. la svalutazione è sempre un fatto eccezionale. Se viene meno il motivo, della svalutazione devo rivalutare il valore in bilancio. Gli ammortamenti da dedursi sono solo quelli che hanno una giustificazione economica.

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Accadimenti durante la vita del cespite Esistono due tipi di manutenzioni: 1. straordinarie: vanno ad incrementare il valore del cespite e quindi modificano il valore

da ammortizzare. vanno capitalizzate. Siamo di fronte ad una manutenzione straordinaria quando c’è un incremento di prestazioni

2. ordinarie: (manutenzione e riparazioni): servono a mantenere il normale stato di funzionamento del bene:

a. d’esercizio b. cicliche: manutenzioni ordinarie con competenza su più esercizi. la

manutenzione è il riflesso del deperimento del cespite negli anni precedenti; ES manutenzioni aeroplani.

E’ poco utilizzato proprio per l’indeterminatezza: non so quando sostengo la spesa né l’importanza. Le imprese trattano la manutenzione ciclica come straordinaria. Rivalutazioni Le uniche rivalutazioni concesse sono quando svaluto e devo ripristinare il valore. Foglio Mobilgrand punto C: non posso rivalutare gli immobili da 1mil a 2 mil. Aggiungo semplicemente in nota integrativa la previzione. Immobilizzazioni immateriali Tre categorie: A. avviamento: può essere iscritto in bilancio solo se viene effettivamente pagato. Il CC

chiede periodi di ammortamento brevi B. immobilizzazioni immateriali in senso stretto: abbiamo in mano almeno un foglio di

carta. Iscrizione al costo. Periodo di ammortamento proporzionale alla durata del diritto C. oneri pluriennali: costi capitalizzati e sottoposti ad ammortamento. Il giurista cerca di tutelare i terzi con quanto dice il 2420. Occorre il consenso del collegio sindacale che deve verificare che esistano condizioni di un costo pluriennale per levare il costo del CE. Ricerca di base: non posso: può anche non portare a risultati. Posso capitalizzare la ricerca applicata che rispetta i connotati di: A. finalizzazione: devo essere sicuro di portare a termine il prodotto B. attuabilità: il prodotto deve poter essere reso funzionante. C. economicità: deve avere un costo accessibile D. completamento: dveo essere sicuro di completare tutti i passi necessari a portare il

prodotto sul mercato Si interviene fissando un ammortamento breve.

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Per tenere soldi nel circuito aziendale: non posso distribuire dividendi finchè ho costi pluriennali capitalizzati. L’anno successivi si liberano le riserve.

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I fondi Art 2424 bis C3 “Gli accantonamenti e i rischi per oneri sono destinati…” Schema basato su quattro variabili: tipo natura esistenza ammontare data fondo rischi determinata probabile indeterminato indeterminata fondo oneri (spese future)

determinata certa indeterminato indeterminata

debito determinata certa determinato determinato TFR determinata certa determinabile indeterminata riserva indeterminata possibile Determinata: fatto che l’evento si riferisca a qualcosa di ben evidente. Con riferimento al concetto di natura si parla di eventi:

a. certi: acquisto e pagamento di debiti b. probabili: ci sono ottime probabilità che si manifesti c. possibili (indeterminata)

Prima della quarta direttiva era in uso effettuare molti accantonamenti (per ridurre l’utile ed i dividendi). Era utile sottratto e messo in riserve che venivano chiamate fondi. Esistenza probabile > fondo rischi Esistenza certa > fondo oneri. Fondi rischi Sono fondi che nascono con riferimento ad accadimenti probabili ES: rischi di contenzioso. spese future: l’esistenza è certa. ES: findo manutenzioni cicliche ES2: trattamento di quiescenza degli agenti (indennità di clientela per legge) Quello che esula dalla tabella sono i Fondi rettificativi Qualunque voce del passivo che ha un corrispondente nell’attivo. Se il fondo rettifica una voce dell’attivo. va portato a riduzione della voce attiva di riferimento. ES: fondo a ammortamento ES2: fondo perdite su crediti (fondo rischi di perdite su crediti, secondo la terminologia aziendale. ES3: fondo deprezzamento magazzino ES4: fondo oscillazione partecipazioni ES5: fondo oscillazione cambi

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Fondo perdite su crediti Analisi nominativa: A. crediti inesigibili: originano perdita. Diventano perdita solo quando c’è evento che

giustifichi la perdita, quando ho avviato una procedura fallimentare, vengono svalutati al 100%

B. crediti di dubbia esigibilità: svalutati in % (esempio: 50%) sulla base dell’esperienza passata.

C. altri crediti: svalutazione percentuale bassa (ES 1,5 %) perché può esistere un rischio probabile o anche più remoto che questi abbiano un loro tasso di esigibilità.

La somma delle tre cifre concorre a determinare la quota di accantonamento.

Esercizio successivo: si manifestano le perdite, che diventano certe. Documento giustificativo: apertura dell a procedura di recupero.

Svaluto i crediti in maniera definitiva. Chiudo il fondo (non serve tenere un mastrino identificativo di un rischio quando questo si è già manifestato) e scarico nella perdita su crediti. Non iscrivo il costo nel CE: l’ho registrato l’anno prima. Nel bilancio pubblico rettificato troveremo direttamente crediti netti 1.000. Problema: se la perdita su crediti non è dello stesso importo che avevo preventivato. Ipotizziamo una perdita superiore:

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Ipotizziamo una perdita inferiore (MR X paga):

Il rischio si è manifestato, non ha senso tenerlo aperto. Abbiamo sbagliato per eccesso di prudenza la valutazione precedente. Modifica all’ipotesi: sono stato un po’ largo con le percentuali; non è più MR X che paga. Posso tenere aperto il fondo

Faccio prevalere la prudenza. Trattandosi di fondo rettificativi dell’attivo, il comportamento più corretto è quello è quello di prima. In realtà le aziende applicano sempre il secondo metodo, perché la normativa fiscale dice: l’accantonamento è pari allo 0.5 % dei crediti, non c’ è un calcolo dell’accantonamento nominativo. Oltre lo 0.5 % è un costo non deducibile. Fondo oscillazione magazzino Duplice natura ricondotta forzosamente dal giurista: 1. svalutazione definitiva: rimanenze MP: n pezzi, 1.000.000; costo unitario, 25; prezzo

di mercato, 22. Se la svalutazione è definitiva, noi nel CE iscriviamo il valore al prezzo di mercato. Interveniamo direttamente sulla valorizzazione. Registro come perdita ma in modo implicito: l’utile sarebbe più elevato se il prezzo di mercato non fosse sceso. Svalutazione diretta.

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2. svalutazione provvisoria: solitamente il prezzo di mercato è la media di tre mesi precedenti la chiusura. Dopo tre mesi il prezzo torna a 26; ma al 31/12 ere 22. possiamo registrare il magazzino al costo:

Valutazione indiretta. Nel bilancio riclassificato abbiamo: magazzino netto, 22 milioni.

ES: incendio in magazzino: 10 Rimborso assicurativo: 8 Se non ci fosse stato l’incendio, io avrei contato 1.400.000 pezzi, avrei avuto rimanenze iniziali, 35.000.000. Non devo fare niente, solo registrare il rimborso assicurativo. Se capita ad un impianto:

Magliette di IT ’90.

Avrei dovuto suddividere negli esercizi precedenti il rischio commerciale.

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Il metodi di calcolo del costo scelti dal legislatore civile. Costo: − costo specifico (auto) − logica LIFO (di periodo, continuo per movimento, a scatti) − logica FIFO − media ponderata (di periodo, d’acquisto) Esercizio 1 (vedi allegati) Media ponderata 1. costo medio di acquisto (vado a considerare solo gli acquisti dell’esercizio) 2. CMP di periodo: include anche le RI. Ciascun costo per le quantità a cui si riferisce.

Moltiplico ciascun costo per la quantità acquistate e divido per la quantità totale: (100*200)+(115*100)+(120*150)=114 CMP unitario.

200+100+150 LIFO di periodo Qprelevate: 150+200=350 RF: (100*105)+(100*110)=21500 FIFO RF: (50*115)+(150*120)=23750 NB: effetto inflazione Valore LIFO quantità meno recenti Valore FIFO quantità più vecchie Se esiste una riserva LIFO (LIFO – valore di mercato delle RF al 31/12) deve essere indicata nella nota integrativa. Valore LIFO: 100 Valore RF al costo di mercato: 150 Esercizio 2 LIFO continuo: ogni prelievo viene scaricato subito dall’acquisto precedente Data Operazione Q 1° prelievo 2° prelievo rimanenze costo unit. 1.1 rima iniz 100 -10 500.000 1.3 acquisto 300 -300 520.000 1.5 prelievo -310 1.8 acquisto 120 -60 525.000 1.9 acquisto 140 -140 528.000 1.11 prelievo -200 LIFO di periodo QRF= 150 > RI (100*500.000) 1.3 (50*520.000)

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FIFO RF= 79.170.000 > LIFO LIFO di periodo: 76.000.000 Valore di mercato unitario 530.000*150= 79.500.000

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Valutazione delle poste in valuta Tutte le poste vanno espresse nella medesima valuta di conto ( principio dell’omogeneità)

Ci preoccupiamo del caso in cui dobbiamo chiudere il bilancio prima del regolamento. Alla chiusura il $=1500: è in corso una perdita. Come evidenziarla? 1. rettifica diretta (importo che varia continuamente)

Perdita presunta su cambi a crediti in valuta. 2. rettifica indiretta: (lungo orizzonte temporale) quota accantonamento a fondo

oscillazione cambi.

Codice civile Debiti e crediti devono essere esposti al presumibile valore di realizzo

adeguamento crediti in valuta Codice civile

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vendita chiusura regolamento cosa fare in bilancio credito 1£=1600 1$=1500 1$=1400 contabilizzo la

perdita presunta + nota integrativa

1$=1600 1$=1650 1$=1500 non contabilizzo l’utile + NI

1$=1600 1$=1650 1$=1700 contabilizzo l’utile + NI

Altro aspetto rilevante per il CC è il discorso connesso alla rappresentazione. In caso di perdita il fondo è rettificativi, le modalità coincidono nel caso di utile. ☺ diretta > debiti/crediti a breve e commerciali ☺ indiretta > debiti/crediti di finanziamento ☺ compensazione tra utili e perdite: tendenzialmente è vietato il compenso di partite. Per le operazioni di copertura è prevista la possibilità di derogare al principio. ES acquisto: 1$=1600 vendita yen=1300

Fine esercizio: 1$=1700 > 100 yen=1100 > 200 Accantonamento FOC a FOC

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Regolamento: 1$=1800 1$=1300

Le due specifiche posizioni si sono chiuse. Quello che è connesso a posizioni chiuse va chiuso. Imposizioni della normativa fiscale debito $ 200.000 1$=1600 (320 ml) -360 credito DA 100.000 1 DA=900 90 ml +98 SV storico 230 SVFinale 262 Fisco: compensa le posiziono e calcola il saldo valutario: -230 ml. AL 31/12 calcola il SV con il cambio medio di dicembre. 1$=1800 DA=980 SV=-262 SE dal SV sorge un utile, non fare niente; se emerge una perdita, questa diventa la quota deducibile con riferimento al fondo oscillazione cambi. Nel bilancio civile l’accntonamento a FOC è di 40; il FOC non viene utilizzato (32), rimane congelato.

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Nel FOC devi mettere 33 milioni così il saldo è di 65.

Il fondo è una sorta di bilancere. Posizione netta storica più valore del fondo = posizione effettiva. Esercizio 2000: storico 31/12 crediti in valuta 150 110 debiti in valuta -280 300

saldo -175 -190 Devo utilizzare il fondo originando un utile su cambi

Il vantaggio di questo metodo è la praticità.

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Valutazione delle immobilizzazioni immateriali ☺ oneri finanziari ☺ costruzioni in economia ☺ il processo di ammortamento

1/9/98: inizia la produzione di mobili 1/9-31/12/98: n 4000 mobili prodotti in 12 mesi a regime: 12.000 Criterio di ammortamento: criterio funzionale Valore dell’impianto costo impianto: 100.000.000 sconto 5%. – 5.000.000 c trasporto ed assicurazione: 1.000.000 spese istallazione e collaudo: 2.000.000 interessi passivi: 2.200.000 valore da ammortizzare: 100.200.000 B) Costi di acquisto più oneri accessori più oneri finanziari Quali oneri finanziari? Del finanziamento che ho fatto per finanziare l’impianto. Posso capitalizzare gli oneri finanziari: ☺ se si riferiscono a capitale preso a prestito per acquistare l’immobilizzazione. ☺ se si riferiscono al periodo intercorrente tra il pagamento del fornitore al momento in

cui il bene è pronto per l’uso ☺ se il finanziamento è effettivamente utilizzato per finanziare quel cespite Per l’impianto costruito in economia il 31/12 devo effettuare una scrittura di assestamento:

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Il costo reddituale rettifica i costi del CE

Come determinare il valore delle costruzioni in economia? Somma dei costi sostenuti per produrre l’impianto: ☺ costo diretti: è oggettiva la determinazione di una relazione tra costo ed impianto

(ES: manodopera diretta, en el, materie prime) ☺ costi indiretti:criterio di ripartizione ES: per dividere il salario del capoofficina per le mie commesse. Capoofficina: 2.000.000 Macchina 1: h100 = 200.000 Macchina 2: h200= 400.000 Macchina 3: h700= 1.400.000 Totale ore 1000=2.000.000 Se registro solo i costi diretti ottengo il costo primo; se ad esso aggiungo una quota di costi indiretti di ripartizione ottengo il costo pieno industriale (o di produzione). Il codice dice che 2426 NB: costi di acquisto: quando acquisti da terzi. Impianto 1 : valore= 100.200.000 Impianto 2 : valore= 158.200.000 C) Principio funzionale: effettivo utilizzo dell’impianto. Unità prodotte nel 1998: 4.000 Annue: 12.000 Anni: 5 Tot: 60.000 100.2000.0 4000 = 6.680.000 60.000 158.200.0 4000 = 10.546.000 60.000 Valutazioni di titoli e partecipazioni Definizione - titoli: sono titoli tutti quei titoli che esprimono partecipazione al capitale di

finanziamento (obbligazioni, titoli di stato) - partecipazioni: si partecipa al capitale di rischio azioni o quote di società). Normalmente - titoli: tutto ciò che è acquistato a fini speculativi

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- partecipazioni: quando vogliamo intrattenere rapporti di lunga durata con altre imprese

Ancora una volta il giurista distingue per natura. Dove il cc si riconduce alla logica economica è nei criteri di valutazione. Si distingue la finalità: 1. finalità speculativa 2. tiloli e partecipazioni destinati a rimanere durevolmente in azienda

2.A titoli e partecipazioni diverse 2.B partecipazioni di controllo e collegamento

Criteri: 1. si applicano gli stessi criteri delle rimanenze: valutazione assimilata alle rimanenze 2.A valutazione assimilata ai cespiti 2.B valutazione con il metodo del patrimonio netto Finalità speculativa L’azienda investe la liquidità eccedente in obbligazioni o titoli azionari. Finalità speculativa: remunerazione del capitale di prestito + guadagno derivante dal vendere a prezzo maggiore (interesse attivo + plusvalenze). ES: I. acquisto 2.000.000 di CCT con:

- valore nominale: 100 - corso secco: 90

II. vendita di 1.000.000 di CCT con - corso secco: 95 - cedola in maturazione: 3

III. incasso di interessi attivi per 6 Molto spesso la quotazione avviene ad un prezzo molto più basso. Corso secco: il valore capitale del titolo sul mercato. Quando vendo non incasso solo il corso secco. Ci dobbiamo far dare dall’acquirente gli interessi maturati dal giorno in cui abbiamo comprato al giorno in cui vendiamo: si chiama rateo interessi o cedola di maturazione. Se facciamo una contrattazione sui titoli dibbiamo parlare il linguaggio del’acquirente: si può valutare a corso secco, a corso TEL-QUEL (costo secco + interesse), a corso ex cedola (corso secco escluso interesse in maturazione; invece la valutazione a corso secco presuppone a latere un calcolo degli interessi). Non si paga il rateo di interesse: - quando non è noto (azioni) - quando la compravendita avviene il giorno stesso del pagamento degli interessi (si

stacca la cedola che da’ diritto agli interessi, e rimane al venditore) Le azioni vengono sempre vendute di fatto senza calcolare il rateo di interessi. I titoli e le partecipazioni sono assimilati a merce.

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Titoli e partecipazioni diverse Perché si investe in questo modo? Perché si intravede una possibilità di guadagno. Perché un cliente non paga e cede una quota della società Per finanziare amici Garanzie o depositi cauzionali. Titoli e partecipazioni vengono assimilate ai cespiti.

Obbligo di svalutare se si verificano circostanze per cui la svalutazione è durevole. NB: alla scadenza mi daranno sempre il valore nominale. Svalutazione durevole si ha solo se il debitore risulta insolvente. Sulle azioni è molto più semplice. Partecipazioni di controllo e di collegamento

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- di controllo: si ha la maggioranza assoluta oppure si ha influenza dominante (la mia partecipata ha soltanto me come clietnte, ecc…)

- di collegamento: detenzione del 20% di capitale (10% se quotata) oppure ho influenza notevole.

I principi contabili dicono: devono essere valutate con il metodo del patrimonio netto. Metodo del patrimonio netto L’azienda A crea l’azienda B possedendola al 100% Dopo un anno B registra un utile di 200. il metodo del patrimonio netto fa in modo che la partecipazione sia iscritta rispecchiando il valore del patrimonio netto di B.

Vantaggio di una rappresentazione veritiera e corretta del patrimoni di A: l’utile realizzato dalla società B viene contabilizzato per competenza. Svantaggio del metodo del costo: A. disallineamento tra il valore segnato nel bilancio di A e il valore reale di B, che

continua a crescere. La partecipazione è sottostimata. I dividendi vengono divisi al 30/4 quando l’assemblea approva il bilancio.

B. l’utile su partecipazione viene contabilizzato per cassa. Posso valorizzare con il patrimonio netto se il bilancio di B viene approvato prima di quello di A.

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Metodo PN al 30/1/2000

Se c’è perdita durevole devo svalutare la partecipazione.