Arte Bianca lunedì 17 settembre 2012

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. abb. postale - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) - art. 1 comma 1, DCB Padova fornaioamico.it – L’Arte Bianca online RICETTE TORTA RUSTICA AI FUNGHI / 8 PROVINCE MANZIANA, IL PRIMO PANE DEL LAZIO INTERAMENTE A CHILOMETRI ZERO / 10 QUI LOMBARDIA IL COMMERCIO È IN FORTE SOFFERENZA / 11 Settimanale informativo della FEDERAZIONE ITALIANA PANIFICATORI, PANIFICATORI PASTICCERI E AFFINI Anno LXVII LUNEDÌ 17 SETTEMBRE 2012 L a p a n i f i c a z i o n e i t a l i a n a di Franco La Sorsa Impegni internazionali L a settimana che si apre vede la Fe- derazione impe- gnata all’estero. L’iba di Monaco, iniziata la scorsa domenica, rima- ne un appuntamento irrinunciabile per qual- siasi dirigente sindaca- le del comparto. In questa sede saranno infatti presentate tantis- sime novità che tocca- no da vicino le nostre aziende e troverà po- sto anche una visione del futuro che le atten- de. Da qui la necessità di partecipare a tale manifestazione. Necessità raddoppiata dagli appuntamenti in- ternazionali a cui sia- mo chiamati a parteci- pare: il Congresso an- nuale dell’Uib e la ri- unione della Cebp (ri- spettivamente l’Unione mondiale e la Confe- derazione europea dei panificatori). Organiz- zazioni di cui la Fede- razione è parte inte- grante ormai da anni. Il programma di lavo- segue a pagina 2 L’EDITORIALE Somministrazione: sì nei panifici Il legale della Federazione analizza il nuovo decreto sulla liberalizzazione delle attività descrivendo possibilità e limiti per le aziende di panificazione La Federazione all’iba di Monaco Il Redditometro si fa in due Siamo vicini alla fine del cibo a basso costo? S ono giunte numerose richieste di chiarimenti in Federazione circa l’ade- sione all'Ebipan e al Fon- sap. La maggior parte di esse ponevano la medesi- ma domanda: è obbligato- rio aderire a tali Enti? Da qui la necessità di fare chiarezza. A PAGINA 4 G iorni di fuoco per la Federazione. Nei gior- ni scorsi i vertici federali sono partiti per Monaco dove dalla scorsa domeni- ca è iniziata l’iba, una del- le più importanti manife- stazioni del comparto del- la panificazione. La rassegna, infatti, ospita anche il Congresso mon- diale dell'Uib e le varie ri- unioni delle sue commis- sioni. A PAGINA 5 I l nuovo redditometro ancora non è pronto, ma lo sa- rà entro breve tempo. Lo ha spiegato il direttore del- l’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, rispondendo alle domande dei parlamentari della commissione Finanze della Camera. «Sul redditometro», ha dichiarato diretto- re, «stiamo lavorando: preferisco ritardare un po’, ma avere un prodotto che mi dia la certezza di raggiunge- re l’obiettivo, cioè snidare l’evasione, al di fuori del red- dito d’impresa, delle persone fisiche». A PAGINA 6 Q uello che sta avvenendo è sotto gli occhi di tut- ti: il cibo costa sempre di più. E qui non si parla di consumi o delle vendite dei prodotti alimentari. No, si discute della situazione globale e delle conseguen- ze che le attuali dinamiche comporteranno per tutti noi. L’ultima analisi in ordine di tempo proviene dal Guardian, storico quotidiano del Regno Unito. A PAGINA 7 Gli Enti bilaterali e gli obblighi contrattuali

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Il settimanale della panificazione italiana

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Poste Italiane S.p.A. - Sped. abb. postale - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) - art. 1 comma 1, DCB Padova

fornaioamico.it – L’Arte Bianca online

RICETTE TORTA RUSTICA AI FUNGHI / 8

PROVINCE MANZIANA, IL PRIMO PANE DEL LAZIO INTERAMENTE A CHILOMETRI ZERO / 10

QUI LOMBARDIA IL COMMERCIO È IN FORTE SOFFERENZA / 11

Settimanale informativo della

FEDERAZIONE ITALIANA

PANIFICATORI, PANIFICATORI

PASTICCERI E AFFINI

A n n o L X V I I

L U N E D Ì

17 SETTEMBRE

2 0 1 2 L a p a n i f i c a z i o n e i t a l i a n a

di Franco La Sorsa

Impegni internazionali

La settimana che siapre vede la Fe-derazione impe-

gnata all’estero. L’ibadi Monaco, iniziata lascorsa domenica, rima-ne un appuntamentoirrinunciabile per qual-siasi dirigente sindaca-le del comparto. Inquesta sede sarannoinfatti presentate tantis-sime novità che tocca-no da vicino le nostreaziende e troverà po-sto anche una visionedel futuro che le atten-de. Da qui la necessitàdi partecipare a talemanifestazione. Necessità raddoppiatadagli appuntamenti in-ternazionali a cui sia-mo chiamati a parteci-pare: il Congresso an-nuale dell’Uib e la ri-unione della Cebp (ri-spettivamente l’Unionemondiale e la Confe-derazione europea deipanificatori). Organiz-zazioni di cui la Fede-razione è parte inte-grante ormai da anni. Il programma di lavo-

segue a pagina 2

L’EDITORIALE

Somministrazione: sì nei panificiIl legale della Federazione analizza il nuovo decreto sulla liberalizzazione delle attività descrivendo possibilità e limiti per le aziende di panificazione

La Federazione all’iba di Monaco

Il Redditometro si fa in due

Siamo vicini alla fine del cibo a basso costo?

Sono giunte numeroserichieste di chiarimenti

in Federazione circa l’ade-sione all'Ebipan e al Fon-sap. La maggior parte diesse ponevano la medesi-ma domanda: è obbligato-rio aderire a tali Enti? Daqui la necessità di farechiarezza. A PAGINA 4

Giorni di fuoco per laFederazione. Nei gior-

ni scorsi i vertici federalisono partiti per Monacodove dalla scorsa domeni-ca è iniziata l’iba, una del-le più importanti manife-stazioni del comparto del-la panificazione. La rassegna, infatti, ospitaanche il Congresso mon-diale dell'Uib e le varie ri-unioni delle sue commis-sioni. A PAGINA 5

Il nuovo redditometro ancora non è pronto, ma lo sa-rà entro breve tempo. Lo ha spiegato il direttore del-

l’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, rispondendo alledomande dei parlamentari della commissione Finanzedella Camera. «Sul redditometro», ha dichiarato diretto-re, «stiamo lavorando: preferisco ritardare un po’, maavere un prodotto che mi dia la certezza di raggiunge-re l’obiettivo, cioè snidare l’evasione, al di fuori del red-dito d’impresa, delle persone fisiche». A PAGINA 6

Quello che sta avvenendo è sotto gli occhi di tut-ti: il cibo costa sempre di più. E qui non si parla

di consumi o delle vendite dei prodotti alimentari. No,si discute della situazione globale e delle conseguen-ze che le attuali dinamiche comporteranno per tuttinoi. L’ultima analisi in ordine di tempo proviene dalGuardian, storico quotidiano del Regno Unito.A PAGINA 7

Gli Enti bilaterali e gli obblighicontrattuali

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANA Lunedì 17 settembre 2012Pagina 2

Primo Piano

ro che ci attende è vastoe ci vedrà impegnati pra-ticamente senza sosta.Entrambe le organizza-zioni devo discutere diargomenti importantiche spaziano dalla pro-mozione del pane allaformazione delle nuoveleve della panificazione;dall’esigenza di trovarefondi per tutelare la pa-nificazione artigiana allosviluppo della partners-hip con l’Unione dei pa-sticceri (Uipcg). Questi,ovviamente, sono sol-

tanto alcuni dei temi cheverranno dibattuti e dis-cussi durante le riunioni. Già da questo breve ex-cursus si può comunquecapire come anche a livel-lo internazionale si stianocercando soluzioni per da-re un nuovo slancio almondo dell’arte bianca. Ilcalo dei consumi del panee l’avanzata della gdo so-no problematiche che tra-valicano le singole nazio-ni e accomunano i panifi-catori di tutto il mondo.Ecco perché è necessariotrovare a queste proble-matiche risposte che nonsiano soltanto locali o na-zionali, ma internazionali.Ed è proprio quello chetenteremo di fare durante

la nostra visita a iba. Sarà interessante, inol-tre, conoscere le innova-zioni tecnologiche chesaranno presentate du-rante la rassegna. Chiun-que ha visitato la fiera diMonaco sa che, solita-mente, sono tantissimele novità esposte. Inmolti casi si tratta dimacchinari e attrezzatu-re di nuova generazionema, in molti altri, sonoinnovazioni in grado ditrasformare radicalmen-te l’organizzazione dellenostre aziende e rende-re il nostro lavoro moltomeno faticoso. Cose dicui abbiamo sempre bi-sogno e necessità. [email protected]

L’Arte BiancaL a P a n i f i c a z i o n e I t a l i a n a

Settimanale informativo della Federazione Italiana Panificatori,Panificatori-Pasticceri e AffiniFONDATORE: Savino Bracco

DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco La SorsaCAPO REDATTORE: Jgor Jan Occelli

[email protected]: Bruno Stella,

Rosanna Iacovino,Graziano Monetti

IMPAGINAZIONE: Annamaria CarlonePUBBLICITÀ: [email protected]

RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO

DEI DATI (D.LGS. 196/2003): Francesco La Sorsa

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ

Via Alessandria 159/D - 00198 Romatel. 068541138 - fax 0685351968

STAMPA:Centro Servizi Editoriali s.r.l.Stabilimento: Via del Lavoro,18

36040 Grisignano di Zocco (VI)Autorizzazione del Tribunale

di Roma n. 16849 dell’1.6.1977

Associato all’Unione Italiana Stampa Periodica

L’EDITORIALEdi Franco La Sorsa

Impegni internazionali

segue dalla prima

I REQUISITI MINIMI PER LE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE

Di seguito riportiamo i requisiti tecnici che, di norma, devono possedere le attività di somministrazione di ali-menti e bevande che effettuano anche preparazioni di gastronomia. Tali requisiti non devono essere consi-

derati standard, ma soltanto i più frequenti, in quanto sono le Asl a definirli e quindi possono variare a secon-da del distretto di appartenenza. Servizi Igienici per il pubblico:- Un servizio igienico fino a 100 mq di superficie di somministrazione;Limitatamente agli esercizi esistenti di sola somministrazione posti nei centri storici, i Comuni possono preve-dere deroghe per consentire l’estensione dell’autorizzazione alle preparazioni di gastronomia, consentendol’attività anche in presenza del solo servizio igienico per il personale da mettere a disposizione del pubblico; intal caso il servizio dovrà essere accessibile dalla sala.- due servizi igienici oltre i 100 mq di superficie di somministrazione.Piani e zone di lavoro:- Una zona di preparazione di bevande estemporanee (banco Bar);- una zona lavaggio attrezzata con lavello a comando non manuale e lavastoviglie, nel caso di utilizzo, per lasomministrazione, di stoviglie non monouso;- Attrezzature idonee al riscaldamento degli alimenti precotti.- Un ambiente separato, utilizzato per le preparazioni previste per la tipologia, con dimensioni idonee in rap-porto all’attività;

Somministrazione: sì nei panificiIl parere dell’avvocato Mazzeo sulla nuova liberalizzazione delle licenze

Èstato pubblicato nel-la G.U.R.I. n. 202 del30 agosto 2012 ed

entrerà in vigore il prossi-mo 14 settembre, il D.Lgs.6 agosto 2012, n. 147, re-cante disposizioni integra-tive e correttive del D.Lgs.26 marzo 2010 n. 59, ema-nato in attuazione della di-rettiva 2006/123/CE, relati-va ai servizi nel mercatointerno.1. In generale si osservache il provvedimento, de-stinato ad avere impatto(anche) sull’attività di pa-nificazione, mira principal-mente a coordinare la di-sciplina di semplificazioneintrodotta dal D.Lgs. n.59/2010 con il nuovo isti-tuto della segnalazionecertificata di inizio di at-tività (SCIA), la quale vaora a sostituire, in numero-si casi, la denuncia di ini-zio di attività (DIA).1.1. Preliminarmente, si ri-leva che la differenza traDIA e SCIA non si limita al-la modifica del nome deidue atti, ma ha contenutosostanziale, sia sotto il pro-filo della natura di detti at-ti, sia sotto quello degli ef-fetti che ne conseguono.Sotto il primo profilo, sievidenzia che, mentre laDIA era un atto del priva-to cui, in determinati casi,espressamente previsti dalLegislatore, conseguiva,per effetto del decorso diun certo termine, un prov-vedimento implicito cheassumeva i caratteri del-l’autorizzazione, la SCIA,invece, non è altro che unadempimento, che risultaimmediatamente e di persé efficace.Ed infatti, a seguito dellanovella introdotta con laLegge 30 luglio 2010, n.122, recante misure urgen-ti in materia di stabilizza-zione finanziaria e di com-petitività economica, è sta-to modificato l’art. 19 dellaLegge n. 241/1990, che oracosì recita:«Art. 19 (Dichiarazionedi inizio attività Scia)1. Ogni atto di autorizza-zione, licenza, concessionenon costitutiva, permesso onulla osta comunque de-nominato, comprese le do-mande per le iscrizioni inalbi o ruoli richieste per l’e-sercizio di attività impren-ditoriale, commerciale oartigianale il cui rilasciodipenda esclusivamentedall’accertamento dei re-quisiti e presupposti di leg-ge o da atti amministrativia contenuto generale, enon sia previsto alcun limi-te o contingente complessi-vo o specifici strumenti diprogrammazione settorialeper il rilascio degli atti stes-si, è sostituito da una se-gnalazione dell’interessato,con la sola esclusione deicasi in cui sussistano vin-

coli ambientali, paesaggi-stici o culturali e degli attirilasciati dalle amministra-zioni preposte alla difesanazionale, alla pubblica si-curezza, all’immigrazio-ne, all’asilo, alla cittadi-nanza, all’amministrazio-ne della giustizia, alla am-ministrazione delle finan-ze, ivi compresi gli atti con-cernenti le reti di acquisi-zione del gettito, anche de-rivante dal gioco, nonchédi quelli previsti dalla nor-mativa per le costruzioni inzone sismiche e di quelliimposti dalla normativacomunitaria [...].

2. L’attività oggetto del-la segnalazione può es-sere iniziata dalla datadi presentazione dellapresentazione della se-gnalazione all’ammini-strazione competente.Come si vede, quindi, ri-spetto alla DIA, che con-sentiva l’avvio della attivi-tà dopo il decorso di uncerto periodo di tempodalla sua presentazione, laSCIA, ora, lo consente im-mediatamente; potendol’Amministrazione non giàimpedire l’inizio dell’attivi-tà, ma soltanto e motivata-mente la sua prosecuzio-ne (nel termine di 60 gior-ni dalla presentazione del-la SCIA) ovvero (una vol-ta decorso detto termine)agire in autotutela, sia pu-re in presenza dei rigorosipresupposti normativa-mente previsti, quali i “so-pravvenuti motivi di pub-blico interesse o la modifi-cata situazione di fatto”,salva la possibilità di in-dennizzo per il privato (re-voca ex art. 21 quinquesdella L. n. 241/1990) ovve-ro in caso di illegittimità esempre in presenza di uninteresse pubblico, tenutoconto degli interessi ingioco ed entro un ragione-vole lasso di tempo (an-nullamento ex art. 21 non-ies della Legge n.241/1990).1.2. Ciò premesso, nonpuò non rimarcarsi come ilD.Lgs. n. 147/2012 preve-da, in linea generale e co-munque, che il procedi-mento di rilascio del titoloautorizzatorio, riguardantel’accesso e l’esercizio delleattività di servizi contem-plate dal D.Lgs. n. 59/2010,sia retto dall’art. 20 della L.7 agosto 1990 n. 241 in te-ma di silenzio-assenso; ri-chiedendo ancora quindi,in molti casi, il previo rila-scio del provvedimentoautorizzatorio, sia pure aseguito di inerzia dell’Am-ministrazione.L’art. 17 del D.Lgs. n.59/2010, come modificatodall’art. 2 del D.Lgs. incommento, prevede, infat-ti, che «1. Ai fini del rilasciodel titolo autorizzatorio ri-

guardante l’accesso e l’e-sercizio delle attività di ser-vizi di cui al presente de-creto si segue, ove non di-versamente previsto, il pro-cedimento di cui all’art. 20della legge 7 agosto 1990,n. 241. In tutti i casi diver-si da quelli di cui all’arti-colo 14 per i quali le nor-me vigenti, alla data di en-trata in vigore del presentecomma, prevedono regimiautorizzatori o di dichia-razione di inizio attività, siapplica l’art. 19 della legge7 agosto 1990, n. 241, esuccessive modificazioni».Tuttavia, il D.Lgs in com-mento, anche modificandorispetto al previgente regi-me, non manca di stabilireora la sufficienza dellaSCIA in luogo del provve-dimento autorizzatorio,esplicito o implicito chefosse, in numerosi casi,prevedendo espressa-mente la sostituzionedella SCIA al provvedi-mento per silenzio as-senso o alla DIA, segna-tamente, nei seguenti:apertura e trasferimentodi sede degli esercizi disomministrazione di ali-menti e bevande (fuoridelle zone soggette a tute-la ai sensi del comma 3dell’art. 64 del D.Lgs. n.59/2010) nonché il trasfe-rimento della gestione o

della titolarità degli eserci-zi di somministrazione dialimenti e bevande (inogni caso); esercizi di vici-nato eccetera. 2. Fermo quanto sopra os-servato in via generale,con specifico riferimentoalla attività di panificazio-ne, il D.Lgs. n. 147/2012reca una duplice innova-zione rispetto al previgen-te sistema.2.1. Da un lato, per effet-to della generale sostitu-zione della SCIA alla DIA,anche l’apertura e il tra-sferimento del panificioche, ai sensi dell’art. 4 del-la Legge n. 248/2006, erasoggetta a previa presenta-zione della DIA, con pos-sibilità di avviare l’attivitàdecorsi 30 giorni e sempreche l’Amministrazione nonne denegasse l’avvio, ora,invece, ha effetto imme-diato a seguito dell’inol-tro della SCIA, potendol’Amministrazione solo im-pedirne la prosecuzione,nel termine di 60 giornicon provvedimento moti-vato (naturalmente salvo ilricorso all’autotutela neitermini sopra espressi).Per altro verso, il “nuovoprovvedimento Monti”,completando la liberalizza-zione delle attività di som-ministrazione di alimenti ebevande, apre ai panifici

la possibilità di inserirelo spazio caffetteria; es-sendo stabilito che tali at-tività sono soggette a rila-scio di autorizzazione sol-tanto nell’ipotesi in cui ilComune abbia deciso disottoporre a tutela quellaparte del proprio territorioin cui avessero a essereubicate. In assenza di ciò,qualunque soggetto puòaprire un’attività di sommi-nistrazione di alimenti ebevande semplicementepresentando la SCIA. Que-sto rende possibile a tuttele aziende di panificazioneaprire uno spazio bar alproprio interno semplice-mente presentando taledomanda. E infatti, l’art. 2 del D.Lgs.n. 147/2012, rubricato«Modificazioni all’articolo17 del d.l. n. 59 del 2010,relativo ai procedimenti dirilascio delle autorizzazio-ni e all’articolo 64, relati-vo alla somministrazionedi alimenti e bevande»,dispone – così sostituen-do il comma 1 dell’art. 64del D.Lgs. n. 59/2010 che:«1. L’apertura o il trasferi-mento di sede degli eserci-zi di somministrazione dialimenti e bevande al pub-blico, comprese quelle al-cooliche di qualsiasi gra-dazione, di cui alla legge25 agosto 1991, n. 287, so-

no soggetti ad autorizza-zione rilasciata dal comu-ne competente per territo-rio solo nelle zone soggettea tutela ai sensi del com-ma 3». Naturalmente, resta salvala necessità di possedere,in ogni caso, tutti i prescrit-ti requisiti tecnici e igieni-co sanitari, previsti dallapregressa normativa. Quel-la introdotta dalla normati-va in commento, invero, èuna modifica di tipo pro-cedimentale, sia pure al-quanto innovativa, ma nonincide sui predetti requisi-ti, rispetto ai quali rimaneferma la previgente discli-plina, con tutti i dubbi in-terpretativi alla stessa sot-tesi, tra cui in primis quel-lo relativo alla necessità omeno che per il cosiddet-to “consumo immediato”siano o meno richiesti iservizi igienici. 3. Quanto sopra espostocostituisce un primo com-mento, per così dire “a cal-do” della nuova normati-va, per la cui concreta ap-plicazione, occorrerà peròverificare cosa succederànella prassi; non essendoescludibili a priori prese diposizione, soprattutto daparte degli Enti Locali, an-che in sede costituzionale,trattandosi di normativache, incidendo sulla attivi-tà del commercio, è inquanto tale rimessa allapotestà legislativa delleRegioni ai sensi dell’art.117 della Costituzione: ve-dremo dunque in futurose e in che modo, questavolta, verranno contempe-rati la materia del com-mercio con quella, di com-petenza statale, della con-correnza, cui il decreto incommento in effetti si ispi-ra e che costituisce c.d.“materia trasversale”, ingrado di condizionare,escludendola o limitando-la, la potestà legislativa re-gionale. Luca Mazzeo <

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANA Lunedì 17 settembre 2012Pagina 4

EBIPANEnte Bilaterale Nazionale della Panificazione e attività Affini

Spett.le E.BI.PAN.Ente Bilaterale Nazionale della Panificazione e Attività Affini Spett.le FON.SA.P.Fondo Assistenza sanitaria integrativa Panificazione e Attività AffiniVia Alessandria, 159/D – 00198 ROMA – Tel 06/8549559 – Fax 06/85351968e-mail: [email protected] / pec: [email protected]

ANAGRAFICAL’Azienda ....................................................................................................................................................................Indirizzo: ............................................................ Comune: ................................. Prov ................... C.A.P ................... C.F./ P.IVA: ............................. n° INPS ................ Codice ATECO ................. Tel. .......................... Fax: .....................mail/pec .....................................................................................................................................................................

ORGANIZZAZIONE

Totale addetti ............. di cui: Titolare/Soci n° .............; Collaboratori n° ...........;Dipendenti n° ............. di cui: A tempo indeterminato n° .............;

A tempo determinato superiore a 9 mesi n° .............;A tempo determinato inferiore a 9 mesi n° .............;

ASSISTENZA PAGHE

Associazione/Studio consulenza lavoro: ........................................................................................................................Indirizzo: ........................................................... C.A.P: .......................... Comune ................................ Prov .............Tel. .......................... Fax: .......................... mail/pec ...................................................................................................

CHIEDEl’iscrizione a far data dal ................... e dichiara di applicare a favore dei propri dipendenti il CCNL - PANIFICAZIONE didata 01.12.2009. La sottoscritta azienda si impegna, inoltre, ad assolvere nei confronti di E.BI.PAN e FON.SA.P. tutti gliadempimenti previsti dal CCNL - PANIFICAZIONE Nazionale e relativi Accordi territoriali, dagli Statuti e Regolamenti deisuddetti Enti.

............................. .................................................(Data) (legale rappresentante)

(timbro e firma)

INFORMATIVA SULLA PRIVACY

AUTORIZZAZIONE: il sottoscritto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 D. Lgs. 196/2003 sulla tutela dei dati personali, autorizza E.BI.PAN eFON.SA.P al trattamento dei propri dati, compresi quelli sensibili, e in particolare a inserire e conservare nei loro archivi / banche dati elettronichetutti i dati contenuti nella presente scheda; autorizza inoltre E.BI.PAN e FON.SA.P ad inviargli comunicazioni scritte/telefoniche relative ad iniziativee servizi proposti dagli Enti. L’azienda potrà far valere i propri diritti così come espressi dagli artt. 7, 8, 9, 10 del D.Lgs. 196/2003 rivolgendosi al ti-tolare del trattamento nella persona del Presidente di ciascun Ente.

............................. .................................................(Data) (legale rappresentante)

(timbro e firma)

NB: la presente scheda deve essere trasmessa agli indirizzi indicati tramite posta, fax, e-mail.

SCHEDA DI ADESIONE AZIENDA AGLI ENTI BILATERALI NAZIONALI DELLA PANIFICAZIONE E ATTIVITÀ AFFINI E.BI.PAN E FON.SA.P.

COME ADERIRE AGLI ENTI BILATERALI DELLA PANIFICAZIONE

Si riassumono di seguito le principali note concernenti tempi e modi diiscrizione delle aziende agli Enti bilaterali della panificazione.

DECORRENZAL’adesione agli Enti EBIPAN e FONSAP decorre da LUGLIO 2012

MODALITA’ DI ADESIONESono tenute ad aderire a EBIPAN e FONSAP - compilando l’apposi-ta scheda di adesione e trasmettendola alla sede degli Enti perposta, fax o mail - tutte le aziende che applicano il CCNL-PANIFI-CAZIONE.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTOIl sistema di contribuzione prevede un versamento omnicomprensi-vo pari a: (vd. tabella in basso).

Il versamento sarà effettuato complessivamente dall’impresa che, atal fine, provvederà a trattenere mensilmente dalla busta paga dellavoratore la quota di competenza pari a 2€.(NOTA. ai fini contributivi e retributivi la quota a carico deldatore di lavoro non concorre alla formazione dell’imponibilein carico al lavoratore ed è assoggettata al contributo di soli-darietà “oneri previdenziali” del 10%; mentre la quota a caricodel lavoratore non gode di alcuna esenzione perciò dovràessere trattenuta dalla retribuzione netta dello stesso).

MODALITA’ DI VERSAMENTOMODELLO F24Il versamento deve essere effettuato con cadenza mensile median-te il modello F24, compilando gli appositi campi della sezione INPScome segue (Circolare Inps n. 93 del 4/7/20112):1) nel campo “causale contributo” in corrispondenza esclusiva-mente del campo “importi a debito versati” deve essere inseritoil codice PANE (codice attribuito dall’Agenzia Entrate a seguito dirichiesta Inps per conto di Ebipan) distintamente dai dati relativi alpagamento dei contributi previdenziali obbligatori e assistenziali;2) nel campo “codice sede” il codice della sede Inps territorial-mente competente;3) nel campo “matricola Inps” la matricola dell’azienda interes-sata;4) nel campo “periodo di riferimento” è indicato il mese e l’annodi competenza nel formato MM/AAAA; La colonna “a mm/aaaa” nondeve essere valorizzata5) l’importo del contributo dovuto.

MODELLO UNIEMENSE’ importante ricordare che le quote versate a E.BI.PAN. median-te il modello F24 devono essere inserite nel modello UNIE-MENS. La compilazione di questo documento permette l’incontrodei dati F24/Uniemens consentendo a Ebipan di attribuire al lavora-tore i versamenti effettuati a suo favore garantendone così il dirittoalle prestazioni erogate dagli Enti bilaterali della panificazione.

Così come da indicato nella Circolare Inps n. 93 del 4/7/20112 idatori di lavoro interessati compileranno il flusso Uniemens nelseguente modo:• all’interno di <Denuncia Individuale>, <Dati Retributivi>,<DatiParticolari>, valorizzeranno l’elemento <ConvBilat> inserendonell’elemento <Conv> in corrispondenza di <CodConv> il valorePANE e• in corrispondenza dell’elemento <Importo> l’importo, a livello indi-viduale, del versamento effettuato nel mod. F24 con il corrisponden-te codice. L’elemento <Importo> contiene l’attributo <Periodo> incorrispondenza del quale va indicato il mese di competenza del ver-samento effettuato con F24, espresso nella forma “AAAA-MM”.Per ogni ulteriore chiarimento in proposito è possibile contat-tare gli uffici della direzione Ebipan ai seguenti indirizzi: tel.06/8549559; fax: 06/85351968; mail: [email protected].

Gli Enti bilaterali e gli obblighi contrattualiLa non adesione può esporre l’azienda a pesanti azioni di rivendicazione economica

Nelle ultime settima-ne sono giunte nu-merose richieste di

chiarimenti in Federazionecirca l’adesione all’Ebipane al Fonsap. La maggiorparte di esse ponevano lamedesima domanda: è ob-bligatorio o meno aderirea tali Enti? Da qui la ne-cessità di fare chiarezzasull’argomento. Come ha ricordato la scor-sa settimana Claudio Fier-ro, direttore dell’Ebipan, inbase agli accordi stipulatidalla Federazione ItalianaPanificatori, Assopanifica-tori-Confesercenti, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil esottoscritti anche da Assi-pan-Confcommercio, tuttele aziende di panificazio-ne associate hanno l’obbli-go di aderire agli Enti Bi-

laterali di settore EBIPANe FONSAP e loro articola-zioni territoriali, che sonodiventati operativi a parti-re dallo scorso 1° luglio2012. In questo “obbligo”c’è un aspetto importanteche lo stesso Fierro ha evi-denziato: “Anche se prece-dentemente le imprese as-sociate aderivano ad altrienti bilaterali nazionaliquali Ebiart, Ebicom, Entebilaterale commercio, ecc,(adesione, peraltro, deltutto volontaria proprioperché non prevista dal

nostro contratto), tale ade-sione va interrotta perchénon dovuta, non coerentecon il ccnl di riferimento e,dunque, del tutto inutile aifini dell’adempimento del-l’impresa, alla corretta ap-plicazione del contrattonazionale di lavoro”.Nella questione c’è un ul-teriore punto da toccare eriguarda la bilateralità diper sé. Come è stato piùvolte ribadito anche dallecolonne di questo giorna-le, il ministero del Lavoroha dichiarato che la bilate-

ralità, laddove prevista dalcontratto nazionale di rife-rimento, diventa un obbli-go per tutte le imprese chetale contratto applicano.Ciò significa che i datori dilavoro che non aderisconoagli enti di riferimento,hanno l’obbligo di garan-tire le medesime prestazio-ni erogate dagli stessi aipropri dipendenti. Obbli-go che nel caso del Ccnl-Panificazione non si esau-risce versando direttamen-te in busta paga quantodovuto per la bilateralità ela cui mancata attuazioneespone l’azienda alle azio-ni di rivendicazione eco-nomica promosse dai pro-pri dipendenti. Ultimoaspetto da prendere inconsiderazione riguarda inuovi istituti contrattuali,

come l’apprendistato. Nel-l’ultimo accordo siglato inmateria dalle parti datoria-li del comparto della pani-ficazione e i sindacati, èstato stabilito che essi so-no subordinati all’applica-zione del Ccnl panificazio-ne. Essendone Ebipan e

Fonsap parte integrante èchiaro come la mancataadesione agli Enti, facen-do venire meno il rispettodi obblighi contrattuali,comporti l’impossibilità diusufruire delle annesseagevolazioni relative al-l’apprendistato. <

IMPORTO € per 12mesi17€mensili

17€mensili

7€mensili

CARICO CONTRIBUTIVO

Impresa = 15€Lavoratore = 2€

Impresa = 15€Lavoratore = 2€

Impresa = 5€Lavoratore = 2€

TIPOLOGIA CONTRATTO

Per ogni lavoratore dipen-dente con contratto a tempoindeterminato;Per ogni lavoratore dipen-dente con contratto a tempodeterminato SUPERIORE a 9mesi nell’anno solare;Per ogni lavoratore dipen-dente con contratto a tempodeterminato INFERIORE a 9mesi nell’anno solare;

SCOPI

10€3€4€10€3€4€

//3€4€

SCOPI

FonsapEbipanC.A.C.FonsapEbipanC.A.C.

///EbipanC.A.C.

INFOPer chiarimenti e informazioni su EBIPAN e FONSAP si invita a consultare i seguenti siti web: www.fornaioamico.it;www.ebipan.org; o a contattare direttamente gli uffici con sede in Roma, via Alessandria 159/D - dott. Claudio Fierro, tel. 06/8549559;fax; 06/85351968; mail: [email protected]; [email protected], [email protected]

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANALunedì 17 settembre 2012 Pagina 5

Attività Internazionali

Giorni di fuoco perla Federazione.Nei giorni scorsi il

presidente federale Fran-co La sorsa è partito allavolta di Monaco dovedalla scorsa domenica èiniziata l’iba, una dellepiù importanti manifesta-zioni del comparto dellapanificazione. Ma non ècerto una visita di piace-re quella che lo vede im-pegnato. La rassegna, in-fatti, ospita anche il Con-gresso mondiale dell’Uib(Unione internazionaledei panificatori) e le va-rie riunioni delle suecommissioni. Il lavoro più grande sisvolge proprio all’internodi queste ultime. Spetta,infatti, ai membri che lecompongono stabilire lepolitiche che l’Uib dovràportare avanti. E que-st’anno le decisioni nonsono di poco conto. Lacommissione Economiae Politiche Sociali, tanto

per fare un esempio, trat-ta argomenti che interes-sano da vicino anche ipanificatori italiani: gliincrementi delle materieprime; il rapporto fra ilpane e la nutrizione (chesarà al centro di un Con-gresso internazionaleche si svolgerà il prossi-mo anno in Spagna); lariduzione del sale nel pa-ne. Allo stesso modo laCommissione Marketinge Pubblicità vede con-frontarsi le varie nazionisul tema della promozio-ne del pane; la Commis-sione Organizzazionedeve stabilire come la re-

cente fusione con l’Uipcg(Unione mondiale deipasticceri) debba essereportata avanti nei variPaesi; la CommissioneFormazione professiona-le quali attività promuo-vere e organizzare performare le nuove levedella panificazione inter-nazionale. Le politiche stabilite inqueste sedi diventerannoil programma d’azionedell’Uib per il prossimoanno. Ed è questo, in as-soluto, l’aspetto che piùtocca da vicino anche leaziende italiane. Graziealla vicinanza fra l’orga-nizzazione mondiale e laCebp (Confederazioneeuropea dei panificatori)– presente anch’essa all’i-ba – sarà possibile creareuna forte azione di lobb-ying a livello internazio-nale al fine di promuo-vere tutto il compartodell’arte bianca. Azioneche nel corso dell’ultimo

anno ha visto protagoni-sta la Federazione e chedovrà trovare nuovo slan-cio anche in futuro. Il presidente La Sorsa, al-la vigilia della partenzaper Monaco, ha così vo-luto rimarcare l’impor-tanza di essere parte in-tegrante di un’organizza-zione internazionale.“Siamo volto vicini al tra-guardo di fare entrare ilpane all’interno del ‘Li-bro Verde’ Ue. Traguardoche, una volta tagliato,permetterà a tutti i pani-ficatori europei di gode-re delle politiche di pro-mozione agroalimentariche l’Europa metterà incampo. È un obiettivoche nessuna nazioneavrebbe potuto raggiun-gere da sola e che rendeevidente, ancora una vol-ta, come soltanto attra-verso l’unione si possaraggiungere risultati con-creti a favore di tutta lacategoria”. <

La Federazione all’iba Il presidente La Sorsa impegnato nelle riunioni delle organizzazioni internazionali della panificazione

Il SIAB si presenta a MonacoVerso la 10ª edizione della manifestazione(25-29 maggio 2013)

La rassegna veronese dedicata alle tecnologie, materie prime,semilavorati per la produzione di pane, pasticceria, pizza e

pasta ha dato appuntamento a tutti gli operatori del settore aMonaco dal 16 al 21 settembre.In questi sei giorni gli organizzatori del Salone stanno incontran-do gli operatori dell’arte bianca per illustrare loro tutte le novitàche li accoglieranno a Veronafiere nel 2013 (25-29 maggio) inoccasione della decima edizione di SIAB. Veronafiere, centro fie-ristico a forte vocazione agroalimentare e leader europeo, offri-rà infatti agli operatori, oltre ad un panorama completo delle tec-nologie, una serie di risposte sullo stato del mercato e l’indica-zione su come affrontarlo con successo, in un momento econo-mico caratterizzato da profondi cambiamenti.Il prossimo appuntamento, che conferma il ciclo di triennalitàin alternanza con le altre due manifestazioni internazionali (Ibaed Europain), pone da subito un accento particolare su quelliche saranno gli elementi chiave della nuova edizione: su tuttiuna marcata promozione dell’internazionalizzazione, sostenu-ta da un world tour che porta la manifestazione veronese nel-le principali città del mondo, un ampliamento di settori mer-ceologici a completamento della vasta offerta già propria diSIAB, ed un potenziamento dei comparti che da sempre fan-no della manifestazione uno dei momenti di punta dell’ArteBianca. Dall’industria al laboratorio artigianale, a SIAB si troveranno an-cora una volta tutte le soluzioni ai problemi legati ad ogni com-parto, sia grazie alla completezza dei settori merceologici pre-senti, che andranno ancora una volta ad abbracciare categorietrasversalmente interessate al Salone, sia grazie all’alta rappre-sentatività delle aziende, espositrici sia di impianti industriali digrande valore che di soluzioni per la piccola unità produttrice. Le attese sono quelle di confermare la vitalità di un settore in-dispensabile nell’economia, di favorire scambi e contatti, dicreare occasioni di business, oltre che di spostare l’attenzionesul mondo dell’arte bianca da parte del pubblico e degli opi-nion leader. <

Il presidente La Sorsa

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ABITAZIONE:Abitazione principale, Altre abitazioni - Apparecchiature elettronicheRistrutturazioni - Collaboratori domesticiInterm. immobiliari - ElettrodomesticiMutui - Arredi - Energia elettricaTelefonia fissa e mobile - Gas

MEZZI DI TRASPORTO:Automobili - Minicar - Caravan - MotoAeromobili - Imbarcazioni - Mezzi di trasporto in leasing o noleggio

ASSICURAZIONI:Responsabilità civile - Incendio e furtoVita - Danni - Malattia - Infortuni - altro

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI:Contributi obbligatori - Contributi volontariPrevidenza complementare

ISTRUZIONE:Asili nido - Scuola per l’infanziaScuola primaria - Scuola secondariaSoggiorni studio all’estero Corsi di lingue straniere - Corsi universitariCorsi di preparazione agli esamiScuole di specializzazioneMasterCanoni di locazione per studenti università

ATTIVITÀ SPORTIVE E RICREATIVE:Attività sportive - Circoli culturali Circoli ricreativi - Cavalli - Giochi on-lineAbbonamenti pay-tv - Abbonamenti eventiViaggi organizzati

CURA DELLA PERSONA:Alberghi - Centri benessereAltri servizi per la cura della persona

ALTRE SPESE SIGNIFICATIVE:Spese veterinarie - Donazioni effettuateGioielli e preziosi - Oggetti d’arte o antiquariatoDonazioni in denaro in favore di onlus e similiAssegni periodici corrisposti al coniuge

INVESTIMENI IMMOBILIARI E MOBILIARI NETTI:Fabbricati - Terreni - Natanti ed imbarcazioniAutoveicoli - Caravan - MotoveicoliMinicar - Aerei - Obbligazioni - ConferimentiQuote di partecipazione - Fondi d’investimentoCertificati di deposito - Derivati Pronti contro termine - Buoni postali fruttiferiConti deposito vincolati -Altri prodotti finan-ziariValuta estera -Oro - Numisma-tica - Azioni

L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANA Lunedì 17 settembre 2012Pagina 6

Imprese e Lavoro

Studi di settore: i panificatori nel regime premialeIl lavoro della Federazione nella Commissione esperti ha dato nuovi frutti

Grazie al lavorosvolto dalla Fede-razione italiana

panificatori all’internodella Commissioneesperti degli studi di set-tore, anche le attività dipanificazione potrannoaccedere al regime pre-miale. Un importante ri-sultato, visto che soltan-to 55 studi sono stati am-messi in questo partico-lare regime. Questa novità è stata in-trodotta dalla prima ma-novra Monti e prevedegrossi vantaggi per i con-

tribuenti considerati fe-deli agli studi. In partico-lar modo, può dirsi talechi:- dichiara, anche a segui-to di adeguamento, rica-vi i compensi superiori aquelli puntuali previstida Gerico;- è coerente con gli indi-catori dello studio di set-tore;- assolva in maniera re-golare tutti gli obblighi dicomunicazione dei datirilevanti.Per questa platea ristret-ta sono stati previsti im-

portanti benefici: nessunaccertamento basato sul-le presunzioni semplici;riduzione di un anno deitermini di decadenza perl’attività di accertamento;determinazione sinteticadel reddito complessivo,

ammessa a condizioneche il reddito accertabileecceda di almeno un ter-zo (invece che un quin-to) quello dichiarato.La fedeltà dei dati dichia-rati, come ha precisato ilprovvedimento che ha

emanato i termini di ac-cesso al nuovo regime,sussiste anche in presen-za di errori o omissioninella compilazione deimodelli degli studi di set-tore, a patto che non sia-no modificati l’assegna-zione ai cluster, il calcolodei ricavi o compensi sti-mati, il posizionamentorispetto agli indicatori dinormalità e di coerenza.Vita dura, invece, per isoggetti che non rientra-no nella platea, nel ca-so non risulteranno con-grui e/o coerenti: l’A-

genzia delle Entrate haprevisto un piano dicontrollo specifico ver-so questi soggetti. For-tunate, insomma, leaziende di panificazioneitaliane. Anche se parla-re di fortuna è estrema-mente riduttivo: la sele-zione degli studi a cuiapplicare il nuovo regi-me è avvenuta con il co-involgimento delle cate-gorie rappresentate nel-la commissione degliesperti, in cui da annisiede proprio la Federa-zione. <

Stop al telemarketing anche per le imprese

«Salve, sono Maria lachiamo per conto

della …». Puntuale, quasiogni giorno, può arrivarein azienda la telefonatache propina un nuovoservizio o offre “vantaggiesclusivi” soltanto per po-chi eletti. Ebbene, tuttoquesto da oggi potrebbeessere soltanto un ricordodel passato. Lo scudo con-tro il telemarketing, infat-ti, è stato esteso anche al-le imprese. A farlo non èstato il Garante della Pri-vacy, ma la stessa Assoni-me, Associazione fra le so-cietà italiane per azioni(che riunisce le maggioriimprese “responsabili” deltelemarketing). L’associazione, in una cir-colare, dice la sua sul de-creto legge 201/2011. De-creto grazie al quale sonostati definiti “dati persona-li” (e quindi coperti daprivacy) solo quelli relati-vi alle persone fisiche. PerAssonime, però, anche lepersone giuridiche, nellaloro veste di «contraenti»,devono godere della stes-sa tutela prevista dal Co-dice della Privacy in ma-teria di comunicazionielettroniche. Allo stessomodo, quanto previstodall’art. 130 (nel quale sidisciplinano le modalitàdel telemarketing e si isti-tuisce il registro delle op-posizioni), vale anche perle società e tutti gli enticollettivi. <

l’ordine di arrivo. La circolare ha chiaritoalcuni aspetti legati allasanatoria. La norma, inprimis, riguarda i citta-dini extra Ue senza per-messo di soggiorno chesono alle dipendenze diun datore di lavoro daalmeno tre mesi a tem-po pieno (antecedential 9 agosto 2012). Laprocedura di regolariz-zazione andrà presenta-ta soltanto tramite mo-dalità telematica, diret-

tamente dal sito del mi-nistero dell’Interno. Pri-ma di presentare la do-manda, però, occorreaver effettuato (tramiteF24) il pagamento delticket previsto per laprocedura (1.000 euro).Ticket, è bene sottoli-neare, che non sarà re-stituito se la domandanon sarà accettata. La ri-cevuta della trasmissio-ne, infine, andrà conse-gnata dal datore di lavo-ro al lavoratore. <

Sanatoria immigrati: come accedere

Èpartita dallo scor-so 15 settembre lasanatoria per re-

golarizzare i lavoratoriclandestini. La dichiara-zione di emersione, co-sì come stabilito, potràessere presentata finoal 15 ottobre. Non c’èbisogno di affrettarsi,come hanno spiegato ilministero dell’Interno edel Lavoro in una circo-lare congiunta, perchéle domande non saran-no accettate in base al-

Il nuovo redditometroancora non è pronto,ma lo sarà entro breve

tempo. Lo ha spiegato ildirettore dell’Agenzia del-le Entrate, Attilio Befera, ri-spondendo alle domandedei parlamentari dellacommissione Finanze del-la Camera. «Sul redditome-tro», ha dichiarato diretto-re, «stiamo lavorando: pre-ferisco ritardare un po’ maavere un prodotto che midia la certezza di raggiun-gere l’obiettivo, cioè snida-re l’evasione, al di fuoridel reddito d’impresa, del-le persone fisiche». Befera, nel corso dell’audi-zione, ha illustrato anchecome sarà il nuovo reddi-tometro: uno strumentosia di selezione che dicontrollo. Rispetto a quan-to si è dichiarato in passa-to, c’è una grande novità:il redditometro consentiràalle Entrate di stimare ilreddito di ogni contri-buente, ma non è dettoche in automatico partanogli accertamenti. Stando a quanto spiegatodal Direttore, lo strumen-to di accertamento fiscalesi muoverà in due direzio-ni. La prima è quella di in-vitare ogni singolo contri-buente, il cui tenore di vi-ta non è in linea conquanto dichiarato, a verifi-care (o rettificare) la pro-pria dichiarazione dei red-diti. La seconda è quella,più esplicita, di accertarequanto non dichiarato alFisco. Si potrebbe dire,quindi, che il nuovo red-ditometro sarà una sorta digrande studio di settoreche si applicherà a tutti icontribuenti. Definirlo così ha una suaragione d’essere. Se primale voci di spesa prese inconsiderazione erano es-senzialmente quelle legateai beni di lusso, adesso le

cose sono molto diverse(come si può evincere dal-la tabella). Per ricostruireil reddito di un contri-buente verranno calcolateanche spese come l’iscri-zione a una palestra, quel-le sostenute per gli arreda-menti e gli elettrodomesti-ci o le semplici assicura-zioni stipulate. Di tutto dipiù insomma. Tutte queste voci di spesasaranno poi confrontatecon quelle della “famigliatipo” di appartenenza. LeEntrate ne hanno definite55, suddividendole peraree geografiche e nucleofamiliare. Ogni famigliaavrà un proprio coefficien-te che dovrà essere molti-plicato per il reddito delcontribuente. Il motivo ditutto ciò è abbastanzasemplice da capire: spen-dere, ad esempio, oltre1.000 euro di affitto inuna città del Nord ha unpeso totalmente diversoda quello che può assu-mere la medesima spesasostenuta in un piccolopaese del Sud Italia. Daqui la diversificazione el’utilizzo del coefficiente. Una volta stimato il red-dito del contribuente, losi confronterà con quel-lo dichiarato dallo stesso.Ed è in questa fase che ilmeccanismo si sdoppie-rà: ci sarà una fase pre-ventiva che consentirà alcontribuente di spiegareperché il proprio tenoredi vita si discosti daquanto emerso; una fasedi controllo vero e pro-prio che si baserà sugliaccertamenti fiscali. La possibilità che talestrumento possa avereeffetti molto negativinon è da sottolineare.L’ha evidenziata Clau-dio Siciliotti, presidentedei dottori commerciali-sti.

«Si tratta di un meccani-smo concettualmentegiusto, ma c’è un rischioconcreto: potenzialmen-te il redditometro puòdiventare strumento au-tomatico e assumere va-lore legale, comportan-do l’inversione dell’one-re della prova a caricodel contribuente». Il ti-more è che, così comeavviene con gli studi disettore, ci possa essereun inasprimento dell’u-tilizzo del redditometroe una richiesta di “fedel-tà” ai suoi parametri chenon coincide con larealtà. <

Sempre più RedditometroNon solo uno strumento di accertamento fiscale, ma anche di verifica preventiva di analisi del rischio di evasione. Così ha spiegato Befera in Parlamento

REDDITOMETRO - LE VOCI DI SPESA

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANALunedì 17 settembre 2012 Pagina 7

Attualità

Quello che sta av-venendo è sottogli occhi di tutti:

il cibo costa sempre dipiù. E qui non si parladei consumi o delle ven-dite dei prodotti alimen-tari. No, si discute dellasituazione globale e del-le conseguenze che le at-tuali dinamiche compor-teranno per tutti noi.L’ultima analisi in ordinedi tempo proviene dalGuardian, storico quoti-diano del Regno Unito.Ma, è bene specificare, èsoltanto l’ultima in unlasso di tempo piuttostoristretto: 4-5 anni. Indicare un periodo spe-cifico ha una propria ra-gione d’essere: coincidecon lo sviluppo dei bio-carburanti e con l’impen-nata del prezzo del pe-trolio. Come lo stessoquotidiano ha evidenzia-to, proprio questi ultimianni hanno visto cresce-re le tensioni legate agliapprovvigionamenti ali-mentari. Tensioni cheoggi stiamo tornando avivere in maniera piutto-sto significativa, con gliaumenti del prezzo delgrano e dei cereali. Unfenomeno che non ri-guarda una categoria diproduttori, ma l’interaplatea dei consumatori.Se per i fornai gli au-menti del frumento si ri-flettono sulle farine, glistessi hanno un peso pertutta la filiera agroali-mentare. Sono, infatti,proprio i cereali la baseper l’alimentazione ani-male: aumentando, por-tano al rialzo tutti i pro-dotti ad essa legati (car-ni, formaggi, uova ecce-tera). Su questi aspetti si con-centra l’analisi del quoti-diano, che inizia parlan-do proprio del greggio.Fattore importante per-ché ad esso sono legati icosti dei trasporti, deifertilizzanti, del riscalda-

mento delle fattorie ecce-tera. Ebbene, l’idea che ilsuo prezzo possa ritorna-re a scendere la si può,di diritto, considerareuna chimera. Già questasemplice considerazionefa capire che il costo deiprodotti alimentari siadestinato ad alzarsi. Ilpunto è che non c’è so-lo questo fattore.Le politiche per lo svi-luppo dei biocarburanti,portate avanti dagli StatiUniti e dall’Unione euro-pea allo scopo di trovareuna valida alternativa al-l’escalation del greggio,stanno avendo esiti con-trari a ciò. Le risorse ce-realicole che prima era-no destinate soltanto al-l’alimentazione umana eanimale ora devono es-sere “divise” anche con iproduttori di biocombu-stibili. Semplice il risulta-to: tali risorse sono infe-riori a prima. La cosa, forse, potrebbenon rappresentare unproblema se i consumialimentari e la popola-zione mondiale fosserorimaste le stesse di alcu-ni decenni fa. Ma non ècosì. Oggi la popolazio-ne mondiale aumentapiù o meno in manieracostante dell’1 percento.Un elemento che va dipari passo con il crescen-te sviluppo dei Paesiemergenti: i consumatoridi questi Paesi iniziano

ad arricchire le propriediete con la carne, ren-dendo ancora più scarsele risorse cerealicole (so-no necessari 7 kg di ce-reali per la produzione di1 kg carne bovina, 4 kgper la produzione di 1 kgcarne suina e 2 kg per laproduzione di 1 kg dipollame). E si tralascia ildiscorso dell’acqua (altrocapitolo su cui si dovràconcentrare l’attenzioneda qui in avanti). Stando così le cose, si ca-pisce come l’analisi delGuardian non possa cheportare ad un unico ri-sultato: l’era del cibo abasso costo è destinata aterminare. Opinione chetrova conferma anche innumerosi rapporti dellaFao e che ha spinto il di-rettore della stessa, JoseGraziano da Silva, a chie-dere agli Stati Uniti di di-minuire o sospenderetemporaneamente la pro-duzione di biocarburan-ti. Richiesta che nonsembra trovare molti so-stenitori al di là dell’o-ceano. Che cosa fare quindi? LaFao sostiene che si deveintervenire sullo svilup-po dell’agricoltura neipaesi meno sviluppati,da un lato, e dall’altro ri-durre significativamentegli sprechi di cibo. IlGuardian, invece, pro-pone di intervenire siasulle forniture che sulle

domande. Educare la po-polazione a un consumoresponsabile di carne, adesempio, potrebbe esse-re un fattore importanteper far scendere il costodel cibo. Sul fronte delleforniture, invece, ci sonomolteplici strade da se-guire: trovare alternativeai biocarburanti; aumen-tare le rese nelle regionipovere del mondo; utiliz-zare maggiormente le in-novazioni tecnologiche(dagli ogm alla carnecreata artificialmente). Ilproblema non è di facilesoluzione, ma è urgentetrovare una risposta dadargli.

Cosa ne pensi? Di’ la tua scrivendo a [email protected] o trovaci su Facebook: arte.bianca1 <

Siamo vicini alla finedel cibo a basso costo?Il Guardian lancia un interrogativo a cui è necessariodare risposte in tempi brevi per non arrivare alla crisi

Si ringraziano per il sostegno all’attività del Gruppo Giovani le aziende

Ogm: no al divieto di coltura italiano«La messa in coltura di Ogm quali le varietà del

mais Mon 810 non può essere assoggettata a unaprocedura nazionale di autorizzazione quando l’im-piego e la commercializzazione di quelle varietà so-

no state autorizzate dalla Ue».Con questa frase la Corte di giu-stizia europea ha messo la paro-la fine al contenzioso, partito nel2008, fra lo Stato italiano e la Pio-neer Hi-Bred. L’azienda, facentecapo al gruppo Du Pont, ha avu-

to così la meglio sulla decisione del Ministero dellePolitiche agricole e forestali di vietare le coltivazionidi quella varietà di mais. <

Fao: produzionecerealicola al ribassoLa raccolta dei cereali 2012/2013 avrà il segno me-

no. La Fao ha stimato che la produzione totale sa-rà di 52 milioni di tonnellate inferiore rispetto a quel-la del 2011. Un dato che è stato ulteriormente ritoc-cato al ribasso dopo le prime previsioni di luglio. Adestare preoccupazione c’è il fatto che il consumo

globale previsto è stato stimato di22 milioni di tonnellate maggio-re della produzione. Segno negativo previsto anchesul fronte del grano a causa delsignificativo calo dei raccolti inRussia (- 29 percento), Kazaki-

stan (-47 percento) e Ucraina (-37). Aumenti di pro-duzione previsti invece negli Stati Uniti, in India e inCina. <

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANA Lunedì 17 settembre 2012Pagina 8

Ricettea cura di Rosanna Iacovino

Rustico dal ripieno sfizioso In questa ricetta la pasta sfoglia delicata accoglie un ripieno di funghi, salmone

e formaggio: un risultato di sapore eccezionale da proporre come prelibatezzadi stagione.

Torta rustica ai funghiPasta sfogliaINGREDIENTIfarina 1 kgburro sfoglia 1 kgacqua q.b.sale 1 presa

Procedimento pasta sfoglia Impastare 700 grammi di farina con il sale e circa 400 gr di acqua. Fare quindiuna pastella molle e farla riposare per 5 minuti. A parte lavorare il burro e la ri-manente farina e impastare per pochi minuti, finché i due ingredienti si siano benamalgamati. Unire quindi i due impasti e fare dei passaggi, 4x3, poi stendere lapasta con la sfogliatrice.

INGREDIENTI ripienofunghi 500 gburro 350 gaglio 1 spicchiovino bianco 100 gsalmone affumicato 200 gformaggio dolce 150 gmozzarella 150 gPer condireprezzemolo - sale - peperoncino

ProcedimentoCuocere in padella i funghi con 200 grammi di burro, il prezzemolo, l’aglio, il pe-peroncino, il sale e 50 gr di vino bianco secco. In un altro tegame far rosolare ilsalmone con 150 gr di burro e 50 gr di vino bianco soltanto per pochi minuti. Acottura ultimata aggiungere il salmone ai funghi e amalgamare sul fuoco per unpaio di minuti e far raffreddare il tutto. Stendere la pasta sfoglia su una tortieraper crostata e foderarla con pezzetti di formaggio fontina o caciotta dolce (puòessere utilizzata anche la besciamella), poi ricoprire con il preparato di salmone efunghi e cospargere con piccoli pezzetti di mozzarella. Rifinire la torta con le stri-sce incrociate come per le crostate e cuocere in forno a 200° per 35-40 minuti,verificando che a cottura ultimata il composto si sia asciugato.

La torta alle nocciole con copertura al cioccolatoIn prossimità dell’autunno, si comincia a riscoprire la frutta secca. La torta di noc-

ciole con copertura al cioccolato è una delizia che non passa inosservata.

Torta alla noccioleINGREDIENTI per 4 tortetuorli 600 gzucchero 1,4 kgnocciole grezze macinate 750 gnocciole tostate macinate 750 gglucosio 300 galbume 600 gfarina 400 gPer decorarecioccolato fuso, nocciole o mandorle tostate

ProcedimentoMontare a schiuma i tuorli con 400 grammi di zucchero. Riscaldare leggermente ilglucosio con 600 gr di zucchero, mischiare alle nocciole e aggiungere i tuorli mon-tati. Montare a neve 400 gr di zucchero con gli albumi, aggiungere all’impasto eamalgamare la farina. Imburrare le tortiere e spolverarle con la farina. Cuocere a180° C. per 30 minuti circa e, quando si sono raffreddate, rivestire le torte con co-pertura di cioccolata e decorare con cioccolato fuso e nocciole tostate.

La classica tradizione della torta di mele In tante varianti, la torta di mele è intramontabile e piace sempre tantissimo. In

questa ricetta, la crostata arricchita di uvette.

Torta con mele e uvettaINGREDIENTIper la pasta frollafarina 300 gburro 100 g zucchero 80 glievito in polvere 18 guova 1sale 1 presaper il ripienomele 800 gzucchero 50 glimone spremuto 1/2uvetta 50 gbiscotti savoiardi 2zucchero a velo 20 gPer decorare zucchero a velo

ProcedimentoPer preparare il ripieno: mettere le mele tagliate a dadini in un tegame con lo zuc-chero, il succo di limone e l'uvetta e far cuocere per circa 10 minuti. Prepararecon i relativi ingredienti la pasta frolla, stenderla e foderare una tortiera. Sbricio-lare i savoiardi e spargerli sulfondo della pasta frolla e dis-tribuirvi sopra il compostodelle mele, fatte raffreddare.Ricoprire con delle striscioli-ne di pasta precedentementelasciata da parte. Cuocere in forno preriscalda-to a 190° per 30 minuti circa,finché la pasta avrà assuntoun colore dorato. Una voltaraffreddata, cospargere dizucchero a velo.

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Province

Il polemico di Bruno Stella

Memore del detto “repetita juvant” e fidentenella saggezza degli antichi, riprendo in que-sta nota di fine estate una questione di vitale

importanza per la categoria: le inattuate disposizionidella legge 248/2006 sulla panificazione. Da circa seianni, proponiamo periodicamente questo tema allagente dell’arte bianca e a quei lettori del nostro setti-manale che occupano poltrone presso le varie istan-ze, politiche e amministrative, del sistema statale. Epoiché a pochi giorni alla data di questo numero sa-rà autunno e si saranno anche compiuti i giorni del-la ripresa post-vacanze, mi pare giusto riportare l’ar-gomento all’attenzione della categoria e, soprttutto,di lorsignori dei piani alti. Anche per non dare l’im-pressione, che dal 2006 a oggi, si sia spesa ogni ener-gia nel sostenere il diritto dei panificatori artigiani agiovarsi della legge che il Parlamento gli ha dato. Nei brevi ozi vacanzieri appena passati, mi è capita-to più volte di parlare di pane e panificatori, rilevan-do l’anomalia di una legge definita in itinere, ma che,viceversa, più immobile non potrebbe essere. “Deminimis non curat lex”, mi ha risposto un mezzo po-liticante di periferia, citando Bacone: “La legge nonsi occupa delle minime cose”. Può anche essere, ho

risposto, ma l’imprenditoria del forno può essere con-siderata minima cosa? Solo se si considerano i suoi rap-presentanti singolarmente, sennò va considerata unaforza. Tra operatori diretti e indotto, rappresenta, comesappiamo, centinaia di migliaia di lavoratori, spesso confamiglie alle spalle, ed è quindi parte importante del si-stema economico-produttivo italiano. Oggi, complicianche le vicende di una crisi assai pesante, la compat-tezza della categoria è latente, come se tanti avesseroadottato la filosofia dell’ognuno per se. Ma proprio ilprolungarsi della crisi sta stimolando positive conside-razioni e l’associazionismo sembra voler dare segni dinuova vitalità. Tornando all’interrogativo iniziale: perché questo disin-teresse del governo nei confronti di una normativa chele liberalizzazioni della legge Bersani hanno reso fon-damentale per la panificazione artigiana? Il governo, no-ta qualcuno, per ora deve occuparsi di altre cose, vitaliper il Paese. Analisi miope, mi pare: il sistema-Paese ècomposto da tasselli: quando uno soffre o scompare ètutto il sistema che ne risente. Altri si è detto convinto

che qualcuno si opponga dall’esterno all’emissione deldecreto attuativo, che consentirebbe alla legge 248/6di diventare operativa anche con il disposto dell’arti-colo 3: pane fresco, panificio, pane conservato. E’ co-sa, questa, che andrebbe decisamente accertata: chipuò avere interesse a comprimere la panificazione ar-tigiana e a privarla di spazi vitali? L’industria? alcunipaesi europei, che temono non si sa che cosa? O sitratta, invece, di qualche maneggione, che vuole fa-vorire altri interessi come, per esempio, quelli legatialle massicce importazioni di masse surgelate dall’Esteuropeo? Quale sarà la vera ragione per cui passanoi governi e il sospirato decreto resta nei cassetti istitu-zionali, mentre per la panificazione artigiana continua“mercato selvaggio”? Grazie alle liberalizzazioni dellaBersani, vi sguazzano avventurieri e imbroglioni, gen-te ignorante di arte bianca alla ricerca di facili guada-gni, importatori di merce non tracciabile, produttorid’oltre confine. Il tutto mentre i controlli da parte del-le autorità continano a cercare gloria soprattutto neifatti spiccioli del quotidiano e colpiscono anche chiregala un panino a un indigente senza aver emessolo scontrino. Non pare, a Lorsignori, che sarebbe tem-po di portare chiarezza in questo comparto? <

Esigenza di chiarezza

Sta avendo grandesuccesso, non solotra i consumatori lo-

cali, il nuovo Pane diManziana a km 0, lancia-to dal Panificio Baldassa-rini, forno locale di qua-si secolare attività. A duesettimane dal lancio, ladomanda è già tale dainorgoglire il promotoredell’iniziativa, creandoallo stesso tempo qual-che preoccupazione dimagazzino. “Abbiamostoccato un centinaio diquintali di grano, cioètutto il nostro primo rac-colto” spiega DomenicoBaldassarini, “ma dob-biamo gestire questa ri-serva con grande ocula-tezza, per non esaurirlaprima del tempo”. Così,dal magazzino si prelevaperiodicamente quantoserve per il futuro pros-simo (“il grano si conser-va molto più a lungo del-la farina”) e lo si mandaa un molino di Cerveteriche restituisce la farina,subito trasformata in pa-gnotte da un chilo, il for-mato più richiesto nellazona, sulla quali è im-presso il segno distintivo:una lettera “M”. Un pa-ne sciapo, come da tradi-zione, rigorosamenteprodotto con lievito na-turale

Domenico Baldassarini èfornaio di terza genera-zione in questo comunecollinare dell’Alto Lazio(7 mila abitanti) che si af-faccia sul Lago di Brac-ciano, una sessantina dichilometri a nord di Ro-ma. Il forno lo avevamesso in piedi il nonno,

anche lui Pasquale, poiera passato al padre e in-fine al titolare attuale.Oggi il Panificio Baldas-sarini ha una ventina didipendenti e produceogni giorno quindiciquintali di pane, vendu-to nelle due rivendite nelpaese e, soprattutto, tra-sferito a supermercati edettaglianti in una vastaarea che si estende finoalla Capitale. Quella del pane a chilo-metri zero, cioè prodot-to con grano coltivatolocalmente, macinato epoi trasformato in zona,era un’idea che Baldas-sarini coltivava da anni:“Puntavo a un prodottoche valorizzasse il nostroterritorio”, racconta, “ealla fine ho trovato il so-stegno dell’Universitàagraria di Manziana checura anche gli usi civicidei terreni del paese”.Così, ottenuta nel 2011la concessione in uso diun terreno adatto al suoprogetto, Domenico èpartito. “Ho chiesto l’aiuto di un

terzista, cioè di un con-tadino che curasse il ci-clo semina-raccolta, ab-biamo seminato in otto-bre, raccolto in luglio epresentato il pane a fineagosto”, spiega Baldassa-rini. In effetti, il “batte-simo” del nuovo panenon poteva avvenire chein quei giorni: il 27, 28 e29 agosto, dedicati allacelebrazione del Santopatrono di Manziana: SanGiovanni Battista. Ognianno, per l’occasione, glienti locali danno vita auna sagra che attira mi-gliaia di persone. Nell’ul-tima, tra settimane fa,nella linea dei consuetipadiglioni, c’era ancheuno stand dei panificato-ri, dove si esponevano lepagnotte con la “M” im-pressa, se ne spiegaval’origine, sottolineandol’obiettivo della valoriz-zazione territoriale, e sioffrivano assaggi. “Abbiamo avuto ospiti leautorità locali e tantissi-mi visitatori, che hannovoluto degustare il nuo-vo pane. E lo hanno gra-

dito assai, visto che è en-trato subito nella consi-derazione di tutti”.“Grano e farina prodottisul territorio per è il Pa-ne di Manziana a km ze-ro, presentato in questigiorni nel paese dell’AltoLazio.“Il Pane di Manziana è

il primo pane interamen-te a km zero del Lazio,sano e tracciabile; unprodotto unico per il ter-ritorio e dimostra che ac-corciare la filiera è pos-sibile, se c’è la collabo-razione di tutti”, sottoli-nea Bernardino Bartocci,presidente dell’Associa-zione provinciale panifi-catori di Roma. “Spessoquella filiera”, aggiunge,“ha origine in Kazakistane in altri Paesi dell’EstEuropa, dove i nostrimolini sono costretti adacquistare il grano chenon possono reperire sulterritorio. Perciò, quelladel panificio di Manzia-na è una pratica virtuo-sa, resa possibile dallacollaborazione delle isti-tuzioni, come l’Universi-tà agraria di Manzianache ha messo a disposi-zione i terreni. Il prossi-mo passo sarà l’inseri-mento del Pane di Man-ziana a km ‘0’ nell’elen-co nazionale dei prodot-ti tradizionali e, perchéno?, il riconoscimentodel marchio Igp e Dop.Ci auguriamo”, ha con-cluso Bartocci, “che laRegione Lazio ne segna-li presto l’esistenza e lecaratteristiche al ministe-ro per le Politiche Agri-cole”. Affari italiani.it - 030912 <

Presentato a Manziana il primo pane del Lazio a “chilometri zero”

Torino: panificio invisibile al fisco dopo la chiusura della partita IVA

ATorino, un panificio con quindici punti venditaaveva trovato modo di “scomparire” dall’ana-grafe fiscale; a Palermo, un forno totalmente

abusivo produceva tante cose da forno in condizioniigieniche del tutto precarie. Sono solo due tra le irre-golarità che le forze dell’ordine hanno portato alla lu-ce negli ultimi giorni, a ennesima conferma della si-tuazione difficile che sta vivendo il comparto. Privadi qualsiasi regolamentazione, dopo le liberalizzazio-ni introdotte dalla legge Bersani, l’attività di panifica-zione continua a essere campo di speculazioni, pro-dighe di malefatte fiscali e amministrative. Nella capitale piemontese i “civich”, cioè i vigili ur-bani, hanno scoperto un panificio che smerciava pa-ne e grissini attraverso quindici punti vendita, ma chefiscalmente non esisteva. Per ogni acquisto venivaemesso il prescritto scontrino che, però, era solo unpezzo di carta, senza alcun valore ai fini fiscali. I re-sponsabili del panificio avevano chiuso da tempo lapartita IVA e così l’azienda era letteralmente scompar-sa agli occhi del fisco: cessata attività. Viceversa, co-me hanno potuto constatare gli uomini del nucleo tri-buti della polizia municipale del Comune di Torino edell’Agenzia delle Entrate, bussando in via GiuseppeMassari 205, la Torino Pane, è viva e vegeta. E conti-nua a sfornare pane ogni giorno.A Palermo, il Nucleo antifrodi della polizia municipa-le ha invece scoperto e sequestrato un locale in cuisi producevano pane, crostini, brioches, pangrattatoe altri prodotti da forno in un locale sito in un pianoterra e tenuto in pessime condizioni igienico-sanita-rie. I vigili hanno sequestrato un centinaio di chili dipane e prodotti da forno. Durante il sopralluogo èstato riscontrato il cattivo stato di conservazione dimolti prodotti e soprattutto del pangrattato, contenu-to in sacchi di carta aperti senza alcuna protezione ea diretto contatto col pavimento. Pronto per la com-mercializzazione alla grande distribuzione, il pane gia-ceva sulla soglia del locale, esposto agli agenti atmo-sferici, dentro ceste di vimini logore e sudice. Il la-boratorio presentava gravi carenze igienico sanitarie,con il pavimento sporco e le pareti scrostate, con ra-gnatele diffuse. Il titolare non aveva alcuna autoriz-zazione amministrativa e nessun certificato di agibili-tà e di destinazione d’uso dell’immobile. In praticaun’attività fantasma. Sul locale sono stati posti i sigil-li. Poiché l’etichettatura del pane faceva riferimento auno stabilimento della provincia, sono state avviateulteriori indagini per verificare l’intero ciclo merceo-logico dei prodotti, dalla lavorazione ai canali di ven-dita. <

INSERZIONISTI

Bombieri pag. 5Casteggio Lieviti pag. 1Co. Li. P. pag. 7Komplet Italia pag. 1Lesaffre Italia pag. 3Polin pag. 9

La presentazione del pane a km 0

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L’ARTE BIANCA - LA PANIFICAZIONE ITALIANALunedì 17 settembre 2012 Pagina 11

Qui LombardiaP a g i n a a c u r a d i G r a z i a n o M o n e t t i

Vendite al dettaglioLe vendite al dettaglio sono in netto calo in tutta Eu-

ropa: -0,2% a luglio rispetto a giugno e - 1,7% subase annua.

Territorio e cementoIn Lombardia si perdono 13 ettari di verde al gior-

no, grandi opere e cementificazione continuano aconsumare territorio.

Abbonamento speciale raiCanone RAI. La Rai sta trasmettendo a tutte le im-

prese l’invito ad adempiere all’obbligo del paga-mento dell’abbonamento speciale per la detenzionedell’apparecchio adattabile alla ricezione delle tra-smissioni tv. Qualora nell’esercizio non vi fossero ap-parecchi di questo genere (televisori, radio, pc consintonizzatore, ecc.) si consiglia di inviare alla RAI lacartolina preaffrancata (ricevuta unitamente all’invitoal pagamento) dopo avere apposto la frase “nell’eser-cizio non sono presenti apparecchiature atte o adat-tabili alla ricezione della radiodiffusione”.

Cessione di fabbricatoCon il DL 79/2012 la comunicazione di cessione

fabbricato non deve essere effettuata nelle loca-zioni riguardanti immobili urbani a uso abitazionee uso commerciale, salvo che si tratti di una loca-zione a straniero o apolide. Di fatto viene menol’obbligo che era rimasto per le locazioni commer-ciali e per quelle residenziali non soggette a cedo-lare secca. <

Il commercio è in forte sofferenzaIdati delle ultime setti-

mane sull’andamentodel settore commercio

si sono particolarmenteaggravati. Le previsioniautunnali indicano la pa-ventata chiusura di mi-gliaia di negozi per l’in-sostenibile eccessivo au-mento dei costi e il ridur-si costante del volumedelle vendite.I provvedimenti di rinca-ro della benzina si riflet-tono immediatamente suicosti aziendali per il tra-sporto delle merci. L’e-sponenziale lievitazionedelle tasse e delle impo-ste (sugli immobili, sullaraccolta rifiuti, sull’IVA,

sull’occupazione suolopubblico, ecc. ecc.) col-pisce duramente e mor-talmente le aziende.Anche le disponibilità

economiche delle perso-ne e delle famiglie sonosempre minori. In molticasi si integrano intac-cando i risparmi accanto-nati. Ciò nonostante sispende e si investe sem-pre di meno. Conse-guenze più evidenti:crollo dei consumi e for-te aumento della disoc-cupazione (diretta permancate assunzioni e in-diretta per la chiusuradelle imprese).“Possiamo dire che gli ita-

liani hanno appreso i fon-damentali della crisi, gra-zie al governo dei tecnicie ai professori che nonhanno lesinato lezioni sul-lo spread - spiega un eco-nomista di fama. - Mahanno anche realizzatoche il suddetto governonon può essere la risolu-zione della crisi. Certo, l’-hanno accettato i primimesi ma poi si sono resiconto che i sacrifici richie-sti sono troppo pesanti eche i diktat tedeschi pos-sono penalizzarci invecedi salvarci, impedendo lacrescita del nostro paesee quindi l’occupazioneper i giovani”. <

Comparazione fra diverse nazioni

Redditi e tasse a confrontoUn’interessante indagi-ne sulla situazione im-positiva fiscale vigentemette a confronto i da-ti italiani con quelli di

altre nazioni europeeed extra.Premesso che ai livellipiù elevati di tassazionecorrispondono migliori

sistemi di welfare eservizi ai cittadini, ri-portiamo alcune inte-ressanti tabelle sui datiemersi. <

DISTRIBUZIONE DEI REDDITI IN ITALIA

Fasce di reddito (euro) Numero contribuenti Percentuale contribuentiFino a 20.000 27.748.308 66,3da 20.000 a 50.000 12.207.652 29,2da 50.000 a 100.000 1.448.817 3,5Oltre i 100.000 398.125 1,0TOTALE 41.802.902 100,0

IMPOSTE SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE

Nazione Aliquota media per redditi Aliquota media per redditi di 20.000 euro di 500.000 euro

ITALIA 24% 43%Spagna 24,5% 43%Francia 7,3% 38%Germania 12,9% 42%Paesi Bassi 33,6% 50%Inghilterra 20% 44,5%Usa 13,3% 31%

TASSE SUGLI UTILI LORDI DELLE SOCIETA’

Nazione Aliquota media Aliquota media Aliquota mediasui dividendi sui dividendi

per persone fisiche per persone giuridicheITALIA 58% 66% 59%Germania 43% 56% 43%Francia 60% 71% 60%Inghilterra 40% 58% 40%

IMPOSTE SUL VALORE AGGIUNTO DEI PAESI EUROPEI

Nazione Aliquota Base Aliquote ridotteITALIA 21% 4% - 10%Francia 19,6% (21,2% da ottobre 2012) 2,1% - 5,5% - 7%Germania 19% 7%Grecia 23% 6,5% - 13%Lussemburgo 15% 3% - 6% - 9% - 12%Paesi Bassi 19% (21% da ottobre 2012) 6%Polonia 23% (25% dal 2015) 5% - 8%Portogallo 23% 6% - 13%Spagna 18% 4% - 8%Svezia 25% 6% - 12%Inghilterra 20% 0% - 5%Austria 20% 10% - 12%Belgio 21% 6% - 12%Irlanda 23% 0%-4,8%-5,2%-9%-13,5%Malta 18% 0% - 5% - 7%

Un innovativo e interessante progetto

“Pane km 0”Un’iniziativa pre fe-

riale di cui ci pre-me dare informa-

zione, perché la ritenia-mo decisamente innova-tiva, è quella dell’Aspandi Bergamo denominata“Pane Km. 0”. Un inte-ressante esperimento perportare sulle tavole deiconsumatori anche unpane bergamasco, realiz-zato con farine di fru-mento locali, pronte adesaltare l’arte della pani-ficazione e a garantire aiproduttori agricoli un ri-conoscimento alla loroprofessionalità. Il tuttonell’ambito del progetto“Bergamo. La mia terra, ilsuo pane” che prevede lacoltivazione di circa 330ettari di terreni a granotenero panificabile e diqualità altamente supe-riore la cui farina potràessere disponibile quan-to prima.Il progetto vanta l’azze-ramento dei costi di tra-sporto del grano, senzaaggravi di spesa per ilconsumatore finale.Spiega Roberto Capello:“L’obiettivo è la commer-cializzazione da ottobrea marzo 2013 del pane alcento per cento berga-masco, per una produ-zione che si aggirerà in-torno ai 17-18mila quin-tali, in vista del tema diExpo 2015 di nutrire ilpianeta. Vogliamo dimo-strare la possibilità dicoltivare nel territorio ungrano per la panificazio-ne in modo economica-mente sostenibile, for-nendo un’alternativa allefarine di importazione,che rappresentano l’80per cento di quelle im-piegate attualmente inItalia”.Agli agricoltori andran-no 280 euro a tonnella-ta di grano utile per lapanificazione, contro i140 euro la tonnellataper il grano destinato aforaggio ed altri impie-ghi. I vantaggi del panebergamasco consistononell’orgoglio di trasfor-mare farine locali con ilproposito di incrementa-re la produzione, anchein vista di Expo 2015.L’Assessore provincialeSilvia Lanzani ha elogia-to l’iniziativa dei panifi-catori Aspan che è soste-nuta dalla Banca Popo-lare di Bergamo, affian-cata dalla Provincia, dal-la Camera di Commer-cio, Confagricoltura,Coldiretti, Fogalco eSlow Food, che hannosubito condiviso un pro-getto economico e pro-mozionale trasversale.La Banca Popolare diBergamo ha garantito unprestito di 550mila europer l’acquisto di grano,per sostenere il territoriobergamasco tramite laspinta alla produzione eal consumo del pane a

“km 0”, che riafferma illegame tra il cibo e l’am-biente, con massima si-curezza e qualità ali-mentare. Garanzia pergli agricoltori e per iconsumatori, ma ancheper gli stessi panificatoriche rafforzano il legamedi fiducia con i consu-matori.La Cooperativa di Garan-zia dell’Ascom, la Fogal-co, garantisce per il 50per cento il finanziamen-to: “E’ un progetto chevalorizza il territorio, letradizioni e l’abilità arti-giana dei panificatori,che nella fase sperimen-tale ha saputo già riscuo-tere un buon successo –ha sottolineato Fogalco.

L’iniziativa coinvolge tut-te le componenti della fi-liera, valorizzando ognisingolo passaggio, perperseguire l’obiettivoambizioso di portare sul-le tavole di tutti i berga-maschi un pane a chilo-metro zero, realizzato in-tegralmente con frumen-to bergamasco”.Al pane a chilometro ze-ro manca solo un mulinobergamasco in grado dilavorare il grano coltiva-to; la molitura avverrà aMarmirolo, in provinciadi Mantova. Il progettoprevede infine di desti-nare alla solidarietà uncentesimo di euro ognichilo di farina che verràacquistata. <

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