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2. Dal controllo degli altri
al controllo di sé
MODULO 4
La teoria di Vygotskij
1. Aspetti generali della teoria di Vygotkij
2. Dal controllo degli altri al controllo di sé
Argomenti
• Il passaggio nella zona di sviluppo prossimale– Tre stadi
• Il ruolo degli adulti– Scaffolding
– Partecipazione guidata
• Esempi di ricerca– Imparare i numeri con la
mamma
• Cosa rende efficace l’aiuto degli adulti?
• Il tutoring tra pari
• Il ruolo dei fattori culturali
• Il problem-solving condiviso
Il progresso attraverso la
zona di sviluppo prossimale
• La ZPD è– è la distanza tra quello
che i bambini sanno fare da soli e quello che sono in grado di fare con l’assistenza di una persona più competente
– Segna il passaggio da una situazione dipendenza verso gli altri a una di indipendenza nel funzionamento cognitivo
• Il progresso attraverso la ZPD coinvolge tre stadi:1.La prestazione è
controllata da persone più esperte
2.La prestazione è controllata dal bambino
3.La prestazione è automatizzata
Il progresso attraverso la ZPD:
stadio 1 – controllo adulto
• Stadio 1: la
prestazione è
controllata da persone
più esperte
• L’adulto si fa carico
della responsabilità
maggiore
• Esempio: puzzle
• Quando il bambino
sarà più competente
– L’adulto trasmetterà al
bambino parte della
responsabilità per vari
aspetti del compito
– Rimanendo disponibile
a fornire supporto e
aiuto se necessario
Il progresso attraverso la ZPD:
stadio 2 – controllo del bambino
• Stadio 2: la prestazione è controllata dal bambino
• Il bambino si assume la maggior parte della responsabilità nel risolvere il compito e può agire in modo indipendente
• In questa fase il bambino non si affida più alla guida dell’adulto ma alle proprie verbalizzazioni ad alta voce che sostituiscono le indicazioni che prima forniva l’adulto
Il progresso attraverso la ZPD:
stadio 3 - automatizzazione
• Stadio 3: la
prestazione è
automatizzata
• Con l’aumentare della
pratica, il bambino
non ha più bisogno di
auto-guidarsi con
verbalizzazioni ad alta
voce
• L’esecuzione del
compito procede in
modo automatico
– il procedimento per
risolvere il problema è
stato interiorizzato
Il concetto di “partecipazione
guidata” (Rogoff)
• Nel descrivere il
passaggio attraverso
la zona di sviluppo
prossimale, Vygotskij
faceva riferimento
soprattutto alle forme
esplicite di istruzione
• Qualcosa di analogo
avviene anche nel caso di
interazioni casuali e
informali, come il gioco
reciproco e la
conversazione
• Per tale ragione Barbara
Rogoff, ha proposto il
concetto di “partecipazione
guidata”, che enfatizza:
– Reciprocità del processo
educativo
– Ruolo del bambino come
apprendista
Il tutoring tra adulto e bambino:
aspetti generali
• I primi tutor dei
bambini sono i
genitori
– La relazione tra tutor e
apprendista procede
nei dialoghi spontanei
• Quando aiutano i
bambini a risolvere
problemi, gli adulti,
adottano schemi di
comportamento diversi
– che variano in base al
compito, all’età e alle
capacità del bambino
• L’adulto costruisce vari
sostegni per aiutare il
bambino (scaffolding)
Il tutoring tra adulto e bambino:
lo scaffolding
• Scaffolding
– È il processo tramite il
quale gli adulti aiutano
i bambini a risolvere i
problemi adattando il
tipo e la quantità degli
interventi alle loro
capacità
• Fornire un sostegno
contingente al bambino:
– Se procede a fatica, offrire più
aiuto
– Se riesce nel compito, ridurre
l’aiuto
• Il comportamento dell’adulto
è flessibile e viene
continuamente adattato alle
competenze mostrate dal
bambino
• Tra i compiti impiegati:
– Costruzione di un puzzle,
costruzione di una piramide
Il tutoring tra adulto e bambino:
compiti del tutor
COMPITI DEL TUTOR:
1. Collegare le competenze dell’apprendista alle richieste del compito
2. Offrire una guida e un aiuto nel contesto dell’attività di apprendimento
3. Consentire all’apprendista di svolgere un ruolo attivo e di contribuire a portare a termine il compito, anche quando non ne sarebbe ancora capace
4. Trasferire una sempre maggiore responsabilità all’apprendista nello svolgimento del compito
Il tutoring tra adulto e bambino:
imparare i numeri con la mamma
Cosa contribuisce a livello
sociale alla conoscenza dei
numeri?
• Attività quotidiane:– Apparecchiare la tavola
– Fare la spesa
– Dire l’ora
• Tentativi formali dei genitori di insegnare ai operazioni quali contare o sommare
• I bambini fin dalla
prima infanzia iniziano
a imparare i numeri
– Non in isolamento
– Ma stando insieme ad
altre persone che
agiscono per lo più in
modo informale e
spontaneo come
istruttori
• E mettono in atto
procedure di scaffolding
Il tutoring tra adulto e bambino:
tre influenze sull’efficacia
• Cosa rende efficace
l’aiuto degli adulti?
– Adulto
– Bambino
– Relazione adulto-
bambino
1. Sensibilità dell’adulto
• Fornire l’aiuto in modo
contingente
2. Capacità del bambino
di sfruttare l’aiuto
dell’adulto
• Possono esserci
problemi per bambini con
particolari patologie
3. Il tipo di attaccamento
che si instaura tra la
madre e il bambino
Il tutoring tra pari
• Quando un bambino più esperto decide di istruire o guidare un altro bambino per portarlo a un livello di competenza simile al proprio
• Asimmetria di ruoli– La conoscenza viene
trasferita da un partner all’altro
• In genere i bambini
traggono vantaggio dalla
guida di un compagno
– e anzi questo scambio è
proficuo anche per il
bambino più esperto
• Chiaramente questo non è
sempre vero e dipende
anche dalle caratteristiche
del bambino esperto:
– Grado di competenza
– Sensibilità
Il tutoring tra adulto e bambino:
variazioni culturali
Variazioni
• Che cosa– Quali abilità e
competenze sono considerate più importanti
• Quando– A che età i bambini
devono possedere determinate competenze
• Come – Stile educativo
Temi ricorrenti
• Istruzione come impresa cooperativa nella quale adulto e bambino devono condividere strumenti e obiettivi
• Esempio: bambine maya di 1 e 2 anni che osservano le madri preparare le tortilla e tentano di imitarle
– Mentre i genitori li incoraggiano con tecniche di scaffolding
• Esempi analoghi– Sartoria in Liberia
– Tessitura in Messico
Problem-solving congiunto
tra madri e bambini 1
• Come le madri collaborano con i figli per giungere alla soluzione di problemi?
• Confronto tra– Guatemala
• Comunità Maya, San Pedro
– Stati Uniti• Salt Lake City (Utah)
• Due compiti– Maneggiare oggetti nuovi
– Indossare alcuni vestiti
• Campione– Bambini 1-2 anni
• Le madri Maya
– Non si consideravano compagne
di giochi dei figli ma addette alla
supervisione e all’istruzione
– Fornivano assistenza in maniera
più formale
– Privilegiavano la comunicazione
non verbale
• Le madri statunitensi
– Coinvolgevano i figli nella
conversazione
– Usavano spesso l’A-C talk
– Cercano di motivare
l’apprendimento ponendosi allo
stesso livello del bambino
Problem-solving congiunto
tra madri e bambini 2
• Lo studio di Freund– Compito: sistemare dei
mobili in una casa di bambole
– Bambini di 3 e 5 anni
– Due condizioni: • Pratica di problem- solving
individuale
• Congiunta con la madre
– Pre-test/Post-test• valutazione individuale
• L’esperienza del coinvolgimento attivo con una guida più esperta risulta determinante nel migliorare il livello di prestazione del bambino
• In questi studi, gli effetti positivi del lavoro congiunto non sempre vengono riscontrati– molto dipende dalla
tecnica del tutor e dal tipo di compito impiegato
Problem-solving congiunto
tra madri e bambini 2
• Lo studio di Freund– Compito: sistemare dei
mobili in una casa di bambole
– Bambini di 3 e 5 anni
– Due condizioni: • Pratica di problem- solving
individuale
• Congiunta con la madre
– Pre-test/Post-test• valutazione individuale
• L’esperienza del coinvolgimento attivo con una guida più esperta risulta determinante nel migliorare il livello di prestazione del bambino
• In questi studi, gli effetti positivi del lavoro congiunto non sempre vengono riscontrati– molto dipende dalla
tecnica del tutor e dal tipo di compito impiegato
Risultati dello studio di Freund (1990)
Sessione
congiunta
Sessione
indipendente
Pre-test Post-test Pre-test Post-test
Bambini
di 3 anni
46 70 41 36
Bambini
di 5 anni
52 94 51 64
Percentuale di risposte corrette in compiti di
classificazione (abbinare gli oggetti alle stanze)