ARGOMENTARIO DI VENDITA IMPIANTI DI .... Perché devo spendere soldi per trattare l’Acqua? Per...

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ARGOMENTARIO DI VENDITA IMPIANTI DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE INDICE

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ARGOMENTARIO DI VENDITA

IMPIANTI DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE

INDICE

1. Perché devo spendere soldi per trattare l’Acqua?

2. Cosa dice il DLgs 152/2006?

3. Quali Acque devono essere trattate secondo il DLgs 152/2006?

4. I limiti sono uguali sia che si tratti di scarico in Fognatura, in Acque Superficiali o al Suolo?

5. Quali sono i principali inquinanti per i quali vengono fissati dei Limiti?

6. Se non sono in regola cosa succede?

7. Chi fa i Controlli?

8. Ma i controlli vengono fatti realmente?

9. Che cosa viene controllato?

10. Cosa devo fare per essere in Regola?

11. Qual è la documentazione tecnica necessaria per richiedere il permesso allo Scarico?

12. A chi deve essere richiesto il permesso allo Scarico?

13. L’Autorizzazione ha una Scadenza?

14. Come Funziona un impianto di Depurazione?

15. Come funziona il Trattamento Biologico?

16. Come funziona il Trattamento Fisico?

17. Come funziona il Trattamento Chimico?

18. Ma devo per forza fare scavi, lavori murari, pagare professionisti per Installare un Impianto?

19. Come avviene la depurazione Fuori Terra?

20. Ci sono altri produttori di Impianti di Depurazione Fuori Terra?

21. Perché dovrei Acquistare un Impianto NWG-Datacol invece di quello di un Concorrente?

22. Quale impianto va bene nel mio caso?

23. A chi deve essere inoltrato il Modulo?

24. Quanto costa un impianto?

25. E’ finanziabile?

1. Perché devo spendere soldi per trattare l’Acqua?

Per almeno 2 motivi:

perché lo impone la Legge. Infatti le Direttive della Comunità Europea sono state recepite dalla

Legge Italiana attraverso il Decreto Legge 152 del 2006.

perché potresti risparmiare riciclando l ’acqua e/o riducendo i costi di smaltimento che stai

sostenendo attualmente

2. Cosa dice il DLgs 152/2006?

Dice che le acque utilizzate per i processi produttivi possono essere scaricate o in Fognatura, o in Acque

Superficiali (Fiumi, Laghi, Mare, ecc.) o, in casi eccezionali, al Suolo («a perdere») ma i valori degli inquinati

non possono superare determinati Limiti.

3. Quali Acque devono essere trattate secondo il DLgs 152/2006?

In particolare a noi interessano le “Acque reflue industriali” ovvero “qualsiasi tipo di acqua reflua scaricata da

edifici in cui si svolgono attività commerciali e industriali» e le “Acque meteoriche”, ovvero acque di lavamento

dei terreni e delle zone urbanizzate derivate dalle precipitazioni meteoriche.

Quindi sono interessate dalla Normativa attività quali:

Officine Meccaniche e Carrozzerie

Autolavaggi Automatici e a Mano

Cantieri Nautici

Autotrasportatori che lavano esternamente o internamente i mezzi

Aziende Vitivinicole

Caseifici

Piazzole Camper

Lavanderie

Aziende Tessili

Aziende di Lavorazione delle Carni

Concerie

Ecc.

4. I limiti sono uguali sia che si tratti di scarico in Fognatura, in Acque Superficiali o al Suolo?

No! Ogni ricettore ha dei limiti che vengono riportati in alcune Tabelle contenute nel DLgs 152/2006. I più

restrittivi sono quelli previsti per lo scarico al Suolo. In sintesi:

5. Quali sono i principali inquinanti per i quali vengono fissati dei Limiti?

Gli inquinanti citati nella Norma sono molti (vedi la Tabella riportata di seguito). I più importati da ricordare

sono:

pH = misura l’acidità o la basicità dell’acqua.

Materiale in sospensione (solidi sospesi totali) = Indica la quantità di solidi (misurati solitamente in

milligrammi/litro) presenti in sospensione.

Tensioattivi tot = Sono gli Shampoo ed i detergenti che vengono utilizzati per il lavaggio di

Autoveicoli, Pezzi, Pavimenti, ecc. Sono sostanze che hanno la proprietà di abbassare la tensione

superficiale di un liquido, agevolando la miscibilità tra liquidi diversi

COD = “chemical oxygen demand”. Il suo valore, espresso in milligrammi di ossigeno per litro,

rappresenta la quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione dei composti organici ed

inorganici presenti in un campione di acqua. Un alto valore di COD di uno scarico comporta una

riduzione dell'ossigeno disciolto nel corpo idrico ricettore e quindi una riduzione di capacità di

autodepurazione e di sostenere forme di vita

BOD5 = Misura la richiesta biologica di ossigeno ovvero la quantità di ossigeno consumato in mg/l,

durante alcuni processi di ossidazione di sostanza organica in 5 giorni.

Come il COD il parametro rappresenta un indicatore del potenziale di riduzione dell'ossigeno disciolto

nei corpi idrici ricettori degli scarichi con possibili effetti ambientali negativi.

Idrocarburi = sono composti organici, che contengono soltanto atomi di carbonio e di idrogeno.

6. Se non sono in regola cosa succede?

La Normativa è molto severa e prevede multe fino a

60.000€ e arresto fino a 3 anni!

7. Chi fa i Controlli?

Attualmente il Programma di controllo per tutti gli

scarichi è gestito dall’ARPA.

Per lo scarico in Fogna il controllo è effettuato dal

Gestore del Servizio. Inoltre possono fare verifiche tutte

le Autorità di Polizia: Nuclei Ambientali dei Carabinieri,

Guardi Forestali, Polizia Provinciale e Locale, Polizia,

ecc.

8. Ma i controlli vengono fatti realmente?

Certo e sempre più frequentemente. Molte Regioni

stanno organizzando corsi di formazione per le autorità

di Polizia in merito alle modalità di controllo dei reflui.

Ad esempio in Abruzzo l’Agenzia Regionale per la Tutela

Ambientale terrà un Corso dal titolo “Le attività di

controllo sugli scarichi di acque reflue”, specifico per il

personale operante presso i Nuclei investigativi e i

Comandi stazione del CFS, cui seguiranno due corsi

analoghi per la Polizia Provinciale e la Polizia Municipale

dei Comuni che aderiranno.

Quotidianamente la cronaca registra Sanzionamenti,

Sequestri e Denunce per reati legati all’Inquinamento

idrico.

9. Che cosa viene controllato?

Oltre a fare un prelievo di un campione dell’acqua che viene scaricata vengono controllati i Permessi allo

scarico e tutta la documentazione. A seguito dell’esito delle analisi possono eventualmente scattare le sanzioni

previste dalla Legge e che possono arrivare fino al sequestro dell’attività e all’arresto.

10. Cosa devo fare per essere in Regola?

1. Accertarti di avere tutte le Autorizzazioni Valide per lo Scarico

2. Avere un Impianto che ti garantisca di rispettare i limiti richiesti

11. Qual è la documentazione tecnica necessaria per richiedere il permesso allo Scarico?

Scheda tecnica del sistema di depurazione e dell'impianto adottati

Planimetria, timbrata e firmata da tecnico iscritto all'albo, indicante diametri e pendenze delle tubazioni,

l'esatta ubicazione del punto di scarico e del punto di impatto con la pubblica fognatura, l'ubicazione

del sifone Firenze ed apparecchiatura antirigurgito e del pozzetto di ispezione/campionamento, la rete

fognaria delle acque bianche e nere e di lavorazione, l'ubicazione di eventuali sistemi depurativi adottati

Relazione tecnica dell'attività svolta

Analisi delle acque di scarico (solo nel caso in cui l'attività sia già esistente)

12. A chi deve essere richiesto il permesso allo Scarico?

Di Norma se lo scarico è in Collettore Fognario, la richiesta va fatta al Gestore del Servizio mentre se lo scarico

è in Acque Superficiali, la domanda va fatta alla Provincia

13. L’Autorizzazione ha una Scadenza?

Sì. Solitamente deve essere rinnovata ogni 4 anni.

Fermo restando quanto previsto dall’art.124 del dl 152/2006, ai fini del rinnovo dell'autorizzazione il titolare

dello scarico, almeno sei mesi prima della scadenza, qualora non si siano verificate modificazioni rispetto ai

presupposti della autorizzazione già concessa, deve presentare all'autorità competente un'istanza corredata di

dichiarazione sostitutiva ai sensi dell'art.47 dpr 445/2000, che attesti che sono rimaste immutate:

a) le caratteristiche quali-quantitative dello scarico intese come volume annuo scaricato, massa e tipologia di

sostanze scaricate, in relazione a quanto previsto nella precedente autorizzazione

b) le caratteristiche del ciclo produttivo compresa la capacità di produzione;

c) le sostanze impiegate nel ciclo produttivo e le relative quantità;

d) gli impianti aziendali di trattamento delle acque reflue e le relative caratteristiche tecniche;

e) la localizzazione dello scarico

14. Come Funziona un impianto di Depurazione?

Gli Inquinati che abbiamo visto prima possono essere abbattuti

attraverso un Processo Biologico e/o Fisico e/o Chimico

15. Come funziona il Trattamento Biologico?

Il Trattamento Biologico prevede il passaggio dell’acqua in 3 vasche

successive gestite dagli Impianti NWG della Famiglia BioDesign (vedi

foto):

16. Come funziona il Trattamento Fisico?

Il Trattamento Fisico prevede sempre la Fase di

Dissabbiatura e Disoleazione ma l’ultima Fase prevede

una Filtraggio nell’Impianto Datacol QC5 o QC10 (vedi

foto) a Filtri Quarzite e Carboni Attivi.

Il Filtro a Quarzo è costituito da una colonna in

pressione, riempita da un letto di quarzite (diossido di

silicio) di diverse dimensioni, che ha lo scopo di trattenere

i solidi sospesi fino a 90 micron. Man mano che i solidi

vengono trattenuti, il grado di filtrazione aumenta e

aumenta anche la pressione interna (misurabile tramite

manometro installato su ogni filtro).

Filtro a Carboni Attivi adsorbe tracce di cloro,

idrocarburi, tensioattivi precedentemente non trattenuti.

Lo strato filtrante è costituito da un carbone granulare di

tipo minerale ad alto potere decloratore ed adsorbente,

mentre il sottoletto è costituito da sabbie quarzifere di

adeguata granulometria.

17. Come funziona il Trattamento Chimico?

In questo tipo di processo depurativo l’acqua viene trattata tramite il dosaggio di prodotti chimici che aiutano

l’aggregazione delle particelle inquinanti fini in fiocchi pesanti e sedimentabili e la loro precipitazione.

Il flocculante appesantisce e coagula gli inquinanti, il polielettrolita aggrega i fiocchi per facilitarne la

sedimentazione, la soda corregge il pH ad ambiente basico per ottimizzare l’efficienza della flocculazione. In

questo modo si trattano solidi sospesi precedentemente non sedimentati, tensioattivi, idrocarburi, ferro,

piombo, zinco.

Questo processo avviene grazie agli impianti NWG-Datacol della famiglia “KQC”.

18. Ma devo per forza fare scavi, lavori murari, pagare professionisti per Installare un Impianto?

No! Unici sul Mercato abbiamo sviluppato e Brevettato una Gamma di Prodotti Fuori Terra come fossero degli

elettrodomestici e che quindi offrono grandissimi vantaggi:

Niente Scavi ed Opere Murarie

L’impianto di depurazione progettato e realizzato da NWG®, nasce dall’esigenza di

depurare acque reflue in spazi ridotti e senza necessità di eseguire scavi d’interramento.

Le dimensioni particolarmente compatte, per la versione da 1mc (2,5x1x2m), lo

rendono particolarmente adatto per essere utilizzato all’interno di capannoni, officine, locali tecnici ridotti e

piccoli caseifici.

Installazione Veloce ed Economica

Le opere impiantistiche necessarie per l’installazione, tutte fuori terra, sono ridotte al

minimo, rendendo questo prodotto interessante ed unico in termini di praticità ed

economicità. Vista l’elevata Silenziosità può essere installato anche all’interno.

Devi trasferire l’Attività? Nessun Problema

L’impianto è stato concepito come fosse un elettrodomestico professionale. Quindi lo

puoi «scollegare», trasportare e «ricollegare» con estrema facilità. Una soluzione ideale

per Cantieri ed insediamenti temporanei con obbligo di pulizia veicoli e/o per ridurre

i rischi di una nuova iniziativa imprenditoriale

Sono Finanziabili

Al contrario degli impianti terrati, essendo di fatto delle Attrezzature, sono finanziabili.

19. Come avviene la depurazione Fuori Terra?

I processi sono gli stessi degli impianti interrati ma

avviene all’interno di Vasche costruite con un particolare

Polimero e con alcuni accorgimenti Brevettati.

E’ un sistema che ha reso obsolete tutte le soluzioni

tradizionali presenti sul Mercato.

20. Ci sono altri produttori di Impianti di

Depurazione Fuori Terra? No! Tutti

propongono impianti tradizionali interrati.

NWG-Datacol è l’unica ad aver fatto grossi

investimenti nello sviluppo di un prodotto “ad

hoc”.

Questa soluzione innovativa è stata scelta da

importanti Clienti quali FIAT, U.S. Air Force,

Datalogic, ecc.

21. Perché dovrei Acquistare un Impianto NWG-Datacol invece di quello di un Concorrente?

Per almeno 3 motivi:

1. L’Azienda produttrice fa parte di un Gruppo che con un Fatturato complessivo prossimo ai 100 Mln

€/anno, 1000 Collaboratori, 6 Filiali Estere è di fatto una delle società produttive più importanti e

solide del Settore Acqua, costituito in Italia da piccole Aziende

2. I Prodotti sono sviluppati con una Logica di Semplicità di Installazione ed Uso, Sicurezza, grande

Cura e qualità dei Componenti

3. L’Azienda è in grado di offrire tutti i Servizi che accompagnano il prodotto dalla fase di scelta alla Fase

di uso, assistenza e dismissione

22. Quale impianto va bene nel mio caso?

La scelta dell’impianto più adatto dipende da alcune variabili quali: Dove scarico l’acqua? Quanta Acqua

uso? Che carico di Inquinati ha? Ecc.

Per questo, per definire la soluzione più adatta chiediamo ai nostri Clienti di fornirci le informazioni richieste

nel seguente Modulo

23. A chi deve essere inoltrato il Modulo?

Il modulo va indirizzato a: [email protected]

24. Quanto costa un impianto?

Dipende da quanto grande è, cosa deve trattare, ecc. Indicativamente dai 6000€ in su.

25. E’ finanziabile?

Sì. Si posso valutare soluzioni quali il Nolo Operativo o il Leasing