Area Critica ed EmergenzaArea Critica ed …...1600 1600 -- 1800 chiamate al giorno1800 chiamate al...

66
Università degli Studi di Milano Università degli Studi di Milano sez. di Corso A.O. San Carlo Bsez. di Corso A.O. San Carlo B”-Milano Milano sez. di Corso A.O. San Carlo B sez. di Corso A.O. San Carlo B Milano Milano Corso di Laurea in Infermieristica 3 Corso di Laurea in Infermieristica 3° anno anno Docente : Inf. Daniele Cataldo Docente : Inf. Daniele Cataldo Docente : Inf. Daniele Cataldo Docente : Inf. Daniele Cataldo A.A. 2007 A.A. 2007\2008 2008 Area Critica ed Emergenza Area Critica ed Emergenza Area Critica ed Emergenza Area Critica ed Emergenza Lezione 2 Lezione 2 31 ottobre 2007 31 ottobre 2007 C.D. ARAEA CRITICA 2007 C.D. ARAEA CRITICA 2007 1

Transcript of Area Critica ed EmergenzaArea Critica ed …...1600 1600 -- 1800 chiamate al giorno1800 chiamate al...

Università degli Studi di Milano Università degli Studi di Milano sez. di Corso “A.O. San Carlo B”sez. di Corso “A.O. San Carlo B”--MilanoMilanosez. di Corso A.O. San Carlo Bsez. di Corso A.O. San Carlo B Milano Milano

Corso di Laurea in Infermieristica 3Corso di Laurea in Infermieristica 3°° annoannoDocente : Inf. Daniele CataldoDocente : Inf. Daniele CataldoDocente : Inf. Daniele CataldoDocente : Inf. Daniele Cataldo

A.A. 2007A.A. 2007\\20082008

Area Critica ed EmergenzaArea Critica ed EmergenzaArea Critica ed EmergenzaArea Critica ed EmergenzaLezione 2Lezione 2

31 ottobre 200731 ottobre 2007

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 11

L hi iL hi iLuoghi comuniLuoghi comuni

•• Le esercitazioni non servono niente perché Le esercitazioni non servono niente perché fi t i li l’ ifi t i li l’ isono finte e non migliorano l’esperienza sono finte e non migliorano l’esperienza

dei soccorritoridei soccorritori

•• C’è un piano di emergenza: bastaC’è un piano di emergenza: basta•• C’è un piano di emergenza: basta C’è un piano di emergenza: basta applicarlo alla lettera e tutto funzioneràapplicarlo alla lettera e tutto funzionerà

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 22

Principio N.1 Principio N.1 L i itti iL i itti iLe prime vittime arrivano a Le prime vittime arrivano a piedipiedipiedipiedi•• Non è vero che le vittime arrivano sempre in Non è vero che le vittime arrivano sempre in

ambulanzaambulanzaambulanzaambulanza•• E’ fondamentale conoscere:E’ fondamentale conoscere:

èè•• Dove è accaduto l’eventoDove è accaduto l’evento•• A che distanza dall’ospedale è il luogoA che distanza dall’ospedale è il luogo•• Qual’è la tipologia dell’eventoQual’è la tipologia dell’evento•• Qual è la tipologia dell eventoQual è la tipologia dell evento•• Se è coinvolta la rete viaria circostanteSe è coinvolta la rete viaria circostante

•• È possibile che il primo allarme dell’avvenutoÈ possibile che il primo allarme dell’avvenuto•• È possibile che il primo allarme dell avvenuto È possibile che il primo allarme dell avvenuto evento sia dato direttamente dal primo ferito evento sia dato direttamente dal primo ferito che si autoche si auto--presenta in ospedalepresenta in ospedale

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 33

che si autoche si auto presenta in ospedalepresenta in ospedale

Principio N.2Principio N.2Ambiente e tipo di evento sono Ambiente e tipo di evento sono elementi chiave in fase di elementi chiave in fase di pianificazione e gestionepianificazione e gestionepianificazione e gestione pianificazione e gestione dell’emergenzadell’emergenza•• Ambiente chiuso semichiuso o aperto Ambiente chiuso semichiuso o aperto

determinano una diversa distribuzionedeterminano una diversa distribuzionedeterminano una diversa distribuzione determinano una diversa distribuzione delle tipologiedelle tipologie\\gravità di lesionegravità di lesioneI di i id t t d l ll diI di i id t t d l ll di•• Incendio, incidente tradale, crollo di Incendio, incidente tradale, crollo di edificio, esplosione, intossicazione….. edificio, esplosione, intossicazione….. anch’essi modificano la distribuzione dei anch’essi modificano la distribuzione dei pti per lesione e gravitàpti per lesione e gravità

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 44

p p gp p g

Principio N.3 Principio N.3 l d dl d dTutte le procedure devono essere Tutte le procedure devono essere

basate su checkbasate su check--list ed action cardlist ed action cardbasate su checkbasate su check list ed action cardlist ed action card

•• Durante una situazione di maxi emergenza lo Durante una situazione di maxi emergenza lo ggstress e la confusione dominano qualunque stress e la confusione dominano qualunque scenario, soprattutto nelle prime fasiscenario, soprattutto nelle prime fasi

•• Non è possibile ricordarsi tutte le sequenze e leNon è possibile ricordarsi tutte le sequenze e le•• Non è possibile ricordarsi tutte le sequenze e le Non è possibile ricordarsi tutte le sequenze e le procedure a memoria, check list e action card procedure a memoria, check list e action card ricordano chi, che cosa, in che ordine, e quandoricordano chi, che cosa, in che ordine, e quandoricordano chi, che cosa, in che ordine, e quando ricordano chi, che cosa, in che ordine, e quando devono essere applicate le procedure.devono essere applicate le procedure.

•• Ognuno deve svolgere solo ed esclusivamente la Ognuno deve svolgere solo ed esclusivamente la f f l lf f l lpropria funzione senza interferire nel lavoro propria funzione senza interferire nel lavoro

degli altri in quanto il livello di informazioni degli altri in quanto il livello di informazioni dipende dalla funzionedipende dalla funzione

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 55

dipende dalla funzionedipende dalla funzione

Principio N.4Principio N.4Principio N.4Principio N.4Drill, drill, drillDrill, drill, drill•• Nonostante pensiamo di essere pronti a tutto, è Nonostante pensiamo di essere pronti a tutto, è

assolutamente indispensabile che per poter assolutamente indispensabile che per poter p p pp p psuperare in modo positivo qualunque emergenza superare in modo positivo qualunque emergenza è necesario esercitarsi (proprio come fa è necesario esercitarsi (proprio come fa l’esercito)l’esercito)l esercito) l esercito)

•• Non è necessario pensare che esercitarsi Non è necessario pensare che esercitarsi significa sempre dover fare lo show mobilitandosignifica sempre dover fare lo show mobilitandosignifica sempre dover fare lo show mobilitando significa sempre dover fare lo show mobilitando una città intera…. una città intera….

•• E’ molto più semplice e veloce utilizzare sistemi E’ molto più semplice e veloce utilizzare sistemi p pp ptipo “TABLE TOP” ed “EMERGO TRAIN” che tipo “TABLE TOP” ed “EMERGO TRAIN” che possono essere organizzati in poco tempo e possono essere organizzati in poco tempo e praticamente a costo zeropraticamente a costo zero

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 66

praticamente a costo zeropraticamente a costo zero

Principio N.4Principio N.4Principio N.4Principio N.4Comunicazione efficaceComunicazione efficace

•• Ogni esercitazione di protezione civile Ogni esercitazione di protezione civile f lli ( i hi di f lli ) llf lli ( i hi di f lli ) llfallisce (o rischia di fallire) sulle fallisce (o rischia di fallire) sulle comunicazioni radio, su cosa viene detto e comunicazioni radio, su cosa viene detto e a chia chi

•• Fondamentale è che le comunicazioniFondamentale è che le comunicazioni•• Fondamentale è che le comunicazioni Fondamentale è che le comunicazioni avvengano secondo uno schema preciso in avvengano secondo uno schema preciso in

d d id il t ffi di did d id il t ffi di dimodo da ridurre il traffico radio e di modo da ridurre il traffico radio e di migliorare la qulalità delle stessemigliorare la qulalità delle stesse

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 77

Principio N.5Principio N.5Principio N.5Principio N.5Riconoscibilità delle funzioniRiconoscibilità delle funzioni•• Altra criticità delle esercitazioni di protezione Altra criticità delle esercitazioni di protezione

civile è quella relativa alla riconoscibilità delle civile è quella relativa alla riconoscibilità delle qqfunzionifunzioni

•• Spesso sugli scenari vi è il problema di capire chi Spesso sugli scenari vi è il problema di capire chi è il DSS il Di tt d l T i ll d iè il DSS il Di tt d l T i ll d iè il DSS, il Direttore del Triage e quello dei è il DSS, il Direttore del Triage e quello dei trasporti, chi sono i medici e gli infermieri, i trasporti, chi sono i medici e gli infermieri, i capisquadracapisquadracapisquadra……capisquadra……

•• La stessa cosa accade nelle maxiLa stessa cosa accade nelle maxi--emergenze emergenze ospedaliereospedalierepp

•• Ciascun soggetto che abbia una funzione Ciascun soggetto che abbia una funzione specifica deve rendersi riconoscibile attraverso specifica deve rendersi riconoscibile attraverso l’ tili di i t di tt i h ttil’ tili di i t di tt i h tti

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 88

l’utilizzo di un sistema di pettorine e caschettil’utilizzo di un sistema di pettorine e caschetti

Principio N.6Principio N.6Principio N.6Principio N.6Percorsi e luoghi definitiPercorsi e luoghi definiti•• Ogni percorso all’interno dell’ospedale deve essere Ogni percorso all’interno dell’ospedale deve essere

definito a tavolino in modo molto chiaro.definito a tavolino in modo molto chiaro.•• I percorsi dovrebbero essere segnalati mediante nastri I percorsi dovrebbero essere segnalati mediante nastri

colorati da porre sul pavimento o sui muri in modo da colorati da porre sul pavimento o sui muri in modo da f ilit l’ li i d i i if ilit l’ li i d i i ifacilitare l’applicazione dei pianifacilitare l’applicazione dei piani

•• I luoghi e i percorsi dovrebbero essere conosiiuti a I luoghi e i percorsi dovrebbero essere conosiiuti a memoria da tutto il personale in modo da facilitarememoria da tutto il personale in modo da facilitarememoria da tutto il personale in modo da facilitare memoria da tutto il personale in modo da facilitare l’applicazione dei pianil’applicazione dei piani

•• Nessuno è autorizzato a modificare la destinazione di Nessuno è autorizzato a modificare la destinazione di luoghi, ne cambiare i percorsi dei pazienti a parte l’unità luoghi, ne cambiare i percorsi dei pazienti a parte l’unità di crisi in caso di necessità e solo dopo aver informato di crisi in caso di necessità e solo dopo aver informato tutti del cambiamento del pianotutti del cambiamento del piano

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 99

tutti del cambiamento del pianotutti del cambiamento del piano

Principio N.7Principio N.7L t di dL t di dLa catena di comando La catena di comando deve essere chiaradeve essere chiaradeve essere chiaradeve essere chiara

•• Ogni funzione deve essere definitaOgni funzione deve essere definitaf d l l lf d l l l•• Ogni funzione deve svolgere solo le Ogni funzione deve svolgere solo le

attività inserite preventivamente nelle attività inserite preventivamente nelle action cardaction card

•• Il modello è di tipo gerarchico = obbedireIl modello è di tipo gerarchico = obbedireIl modello è di tipo gerarchico obbedireIl modello è di tipo gerarchico obbedire•• Le criticità e le critiche relative alla Le criticità e le critiche relative alla

gestione si discutono a fine emergenzagestione si discutono a fine emergenzaC.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1010

gestione si discutono a fine emergenzagestione si discutono a fine emergenza

Il i t diIl i t diIl sistema di soccorsoIl sistema di soccorso•• Nasce come necessità militareNasce come necessità militare•• Si “organizza” con F Nightingale e H DunantSi “organizza” con F Nightingale e H Dunant•• Si organizza con F. Nightingale e H. DunantSi organizza con F. Nightingale e H. Dunant•• Si perfeziona con la nascita delle prime Si perfeziona con la nascita delle prime

organizzazioni internazionaliorganizzazioni internazionaliorganizzazioni internazionaliorganizzazioni internazionali•• Si sviluppa negli Stati Uniti con il progredire delle Si sviluppa negli Stati Uniti con il progredire delle

conoscenze medicheconoscenze mediche

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1111

Q d il 118 ’Q d il 118 ’Quando il 118 non c’era...Quando il 118 non c’era...

•• Mancanza di coordinamentoMancanza di coordinamento

•• Numeri diversiNumeri diversi

•• Spreco di risorseSpreco di risorse

•• Ospedalizzazione casualeOspedalizzazione casuale

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1212

Quando nasce il 118 ….Quando nasce il 118 ….

D.P.R. 27-03-1992Decreto 118 - “De Lorenzo”

ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO

ALLE REGIONIALLE REGIONI PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI D’ASSISTENZA SANITARIA D’EMERGENZA

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1313

SANITARIA D EMERGENZA

1600 1600 -- 1800 chiamate al giorno1800 chiamate al giorno

NON TUTTE HANNO CARATTERE DI URGENZA!C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1414

NON TUTTE HANNO CARATTERE DI URGENZA!

ChiamataChiamataChiamataChiamata Non PertinenteNon Pertinente

PertinentePertinente

ServizioServizio InformazioniInformazioni

SoccorsoSoccorso

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1515

RACCOLTA DATI SOCCORSORACCOLTA DATI SOCCORSO

Informazioni logisticheInformazioni logisticheInformazioni sanitarieInformazioni sanitarieInformazioni sanitarieInformazioni sanitarie

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1616

O O A A OO O A A OFILTRO INFORMATIZZATOFILTRO INFORMATIZZATOStruttura ad albero che Struttura ad albero che propone di volta in volta propone di volta in volta p pp palcune opzioni tra cui alcune opzioni tra cui sceglieresceglierescegliere.scegliere.

Ad ogni risposta è assegnato Ad ogni risposta è assegnato un peso; dal totale si ottieneun peso; dal totale si ottieneun peso; dal totale si ottiene un peso; dal totale si ottiene la gravità dell’eventola gravità dell’evento

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1717

• I codici di invio (DM 15/5/92)

• BIANCO > GUARDIA MEDICA• BIANCO > GUARDIA MEDICA• VERDE > BLS• GIALLO > BLS + ALS• ROSSO > BLS + ALS• ROSSO > BLS + ALS

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1818

Il completamento del soccorso: laIl completamento del soccorso: la rete ospedaliera E/U

• Censimento delle risorseCensimento delle risorse (circ. Reg. Lomb. n° 128239/G 31889/S):– Specialità (annuale da DD SS )Specialità (annuale da DD.SS.)

– Posti letto area critica (giornaliera via fax + aggiornamento)

– Disponibilità S O e diagnostica (in tempo reale via telefono)– Disponibilità S.O. e diagnostica (in tempo reale via telefono)

– Allertamento strutture accettanti

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 1919

L i i it iL i i it iLa comunicazione sanitariaLa comunicazione sanitaria

L’intero sistema 118 si fonda su flussi informativi.

Più questi sono puntuali e precisi, migliore sarà la resa del sistema.

•• ConcisaConcisa•• CondivisaCondivisa•• CondivisaCondivisa•• PrecisaPrecisa•• CompletaCompleta•• CompletaCompleta•• RiservataRiservata

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2020

Q d iQ d iQuando comunicareQuando comunicare

1.1. Durante il trasferimento sulla scenaDurante il trasferimento sulla scenaGli i d l ( i )Gli i d l ( i )•• Gli stati del mezzo (partenza, arrivo)Gli stati del mezzo (partenza, arrivo)

•• Mantenere il cellulare di servizio acceso per eventuali Mantenere il cellulare di servizio acceso per eventuali ragguagli dalla COEUragguagli dalla COEUgg ggg g

2.2. All’arrivo sul pazienteAll’arrivo sul paziente33 C l t t l i itC l t t l i it3.3. Completata la visitaCompletata la visita

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2121

22 Cosa comunicareCosa comunicare2.2. Cosa comunicareCosa comunicareall’arrivoall’arrivo

•• La presentazione della scena:La presentazione della scena:C f d l ti di tC f d l ti di t–– Conferma del tipo di eventoConferma del tipo di evento

–– Stima dei coinvoltiStima dei coinvolti–– Necessità di supporti/rinforziNecessità di supporti/rinforzi–– Primissima valutazione Primissima valutazione (cosciente/incosciente, (cosciente/incosciente,

incastrato, in piedi..)incastrato, in piedi..)

–– ….. valuta caso per caso !!!!….. valuta caso per caso !!!!

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2222

33 Cosa comunicareCosa comunicare3.3. Cosa comunicareCosa comunicaredal postodal posto

Evento medico

•• Condizioni e parametri:Condizioni e parametri:G lità d l i tG lità d l i t–– Generalità del pazienteGeneralità del paziente

–– Sesso ed etàSesso ed etààà–– A: Coscienza e pervietà vv.aa.A: Coscienza e pervietà vv.aa.

–– B: F.R., spO2, meccanica e qualitàB: F.R., spO2, meccanica e qualità–– C: F.C., P.A., qualità del polsoC: F.C., P.A., qualità del polso–– D: G.C.S., pupille, esame neurologicoD: G.C.S., pupille, esame neurologico, p p , g, p p , g–– E: E.o., segni eE: E.o., segni e sintomisintomi

Anamnesi terapie e ospedale di curaAnamnesi terapie e ospedale di curaC.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2323

–– Anamnesi, terapie e ospedale di curaAnamnesi, terapie e ospedale di cura

33 Cosa comunicareCosa comunicare3.3. Cosa comunicareCosa comunicaredal postodal posto

Evento medico

•• Prestazioni:Prestazioni:–– Manovre effettuateManovre effettuate–– E.C.G. e trasmissione alla COEUE.C.G. e trasmissione alla COEU–– Farmaci somministratiFarmaci somministrati

Effetti prodotti (rivalutazione)Effetti prodotti (rivalutazione)–– Effetti prodotti (rivalutazione)Effetti prodotti (rivalutazione)–– Sospetto diagnosticoSospetto diagnostico

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2424

33 Cosa comunicareCosa comunicare3.3. Cosa comunicareCosa comunicaredal postodal posto

A.C.C.

•• Presentazione:Presentazione:–– Sesso ed età (anche stimata)Sesso ed età (anche stimata)–– Riscontro di RCP in corsoRiscontro di RCP in corso–– Eventuali manovre BLS(D) da MSBEventuali manovre BLS(D) da MSB

Ritmo di presentazioneRitmo di presentazione–– Ritmo di presentazioneRitmo di presentazione

……. quanto prima ……. quanto prima possibile !!possibile !!

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2525

possibile !!possibile !!

33 Cosa comunicareCosa comunicare3.3. Cosa comunicareCosa comunicaredal postodal posto

A.C.C.•• Prestazioni:Prestazioni:

–– Manovre effettuate:Manovre effettuate:Manovre effettuate:Manovre effettuate:•• IntubazioneIntubazione•• DefibrillazioneDefibrillazioneDefibrillazioneDefibrillazione•• PacingPacing

–– Farmaci somministratiFarmaci somministratiFarmaci somministratiFarmaci somministrati–– Effetti prodotti (rivalutazione)Effetti prodotti (rivalutazione)–– Sospetto diagnostico e prognosiSospetto diagnostico e prognosi–– Sospetto diagnostico e prognosiSospetto diagnostico e prognosi–– Anamnesi maggioreAnamnesi maggiore

Presenza di testimoni all’ACCPresenza di testimoni all’ACCC.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2626

–– Presenza di testimoni all’ACCPresenza di testimoni all’ACC

33 Cosa comunicareCosa comunicare3.3. Cosa comunicareCosa comunicaredal postodal posto

A.C.C.•• R.O.S.C.:R.O.S.C.:

–– A: Coscienza e pervietà vv.aa. (IOT)A: Coscienza e pervietà vv.aa. (IOT)p ( )p ( )–– B: Ripresa di respiro spontaneo,F.R., spO2B: Ripresa di respiro spontaneo,F.R., spO2–– C: F.C., P.A., ritmo, stabilità emodinamicaC: F.C., P.A., ritmo, stabilità emodinamicaC: F.C., P.A., ritmo, stabilità emodinamicaC: F.C., P.A., ritmo, stabilità emodinamica–– D: G.C.S., pupille, esame neurologicoD: G.C.S., pupille, esame neurologico–– E: E.o., segni e sintomiE: E.o., segni e sintomiE: E.o., segni e sintomiE: E.o., segni e sintomi–– E.C.G. e trasmissione alla COEUE.C.G. e trasmissione alla COEU

C t t i di dConstatazione di decesso:OraGestione del lutto

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2727

Gestione del luttoEventuale necessità FF.OO.

C iC iCome comunicareCome comunicare

•• Radio di bordo Radio di bordo

•• Cellulare di servizioCellulare di servizio

A numeri diversi rispondono A numeri diversi rispondono operatori diversioperatori diversioperatori diversi operatori diversi

in tempi diversi!in tempi diversi!

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2828

pp

D fi i i di t t fD fi i i di t t fDefinizione di catastrofeDefinizione di catastrofe

•• Per catastrofe si intende un evento che sconvolge in Per catastrofe si intende un evento che sconvolge in modo violento e improvviso i naturale svolgimento delle modo violento e improvviso i naturale svolgimento delle tti ità di itti ità di iattività ordinarieattività ordinarie

•• E’ un avvenimento brutale ed improvviso in seguito al E’ un avvenimento brutale ed improvviso in seguito al quale si verifica una inadeguatezza rapida ma quale si verifica una inadeguatezza rapida ma qua a u a ad gua a ap da aqua a u a ad gua a ap da atemporaneatra i bisogni delle persone coinvolte e i temporaneatra i bisogni delle persone coinvolte e i mezzi di soccorso immediatamente disponibilimezzi di soccorso immediatamente disponibili

•• Va considerata catastrofe o disastro quella circostanzaVa considerata catastrofe o disastro quella circostanza•• Va considerata catastrofe o disastro quella circostanza Va considerata catastrofe o disastro quella circostanza che determina una sproporzione tra bisogni e risorseche determina una sproporzione tra bisogni e risorse

•• La qualità delle risorse si misurano con il tempo di La qualità delle risorse si misurano con il tempo di it ll’ ilib iit ll’ ilib iritorno all’equilibrioritorno all’equilibrio

•• Il tempo necessario per il ritorno all’equilibrio sarà più Il tempo necessario per il ritorno all’equilibrio sarà più lungo se viene coinvolto il tessuto sociale o le strutture si lungo se viene coinvolto il tessuto sociale o le strutture si

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 2929

ggsoccorso soccorso

S ddi i i d ll t t fiS ddi i i d ll t t fiSuddivisione delle catastrofiSuddivisione delle catastrofi•• Catastrofi naturaliCatastrofi naturali

d i hd i hIdricheIdricheClimaticheClimaticheGeologicheGeologicheEpidemie animaliEpidemie animali

•• Catastrofi tecnologicheCatastrofi tecnologicheP d i di iP d i di iProduzione di energiaProduzione di energiaDistruzione immobiliDistruzione immobiliTrasporti Trasporti

•• Catastrofi conflittuali e sociologicheCatastrofi conflittuali e sociologicheAttentatiAttentatiEpidemie e carestieEpidemie e carestieEpidemie e carestieEpidemie e carestieEsodi di popolazioni Esodi di popolazioni Incidenti durante spettacoli, gareIncidenti durante spettacoli, gareI id ti d t i ti liti i li i iI id ti d t i ti liti i li i i

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3030

Incidenti durante avvenimenti politici e religiosiIncidenti durante avvenimenti politici e religiosi

Fattori classificativi di unaFattori classificativi di unaFattori classificativi di una Fattori classificativi di una catastrofecatastrofe

•• Fattori scatenantiFattori scatenanti•• Configurazione geograficaConfigurazione geografica•• Estensione geograficaEstensione geografica•• Estensione geograficaEstensione geografica•• Numero delle vittimeNumero delle vittime•• Effetti sulla comunitàEffetti sulla comunità•• Durata dei soccorsiDurata dei soccorsi•• Durata dei soccorsiDurata dei soccorsi

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3131

Definizione di medicina delleDefinizione di medicina delleDefinizione di medicina delle Definizione di medicina delle catastroficatastrofi•• La medicina delle catastrofi può essere considerata comeLa medicina delle catastrofi può essere considerata comeLa medicina delle catastrofi può essere considerata come La medicina delle catastrofi può essere considerata come

la specializzazione della medicina che si occupa degli la specializzazione della medicina che si occupa degli aspetti del soccorso della collettività al fine di trattare nel aspetti del soccorso della collettività al fine di trattare nel minor tempo e nel modo migliore possibile il maggiorminor tempo e nel modo migliore possibile il maggiorminor tempo e nel modo migliore possibile il maggior minor tempo e nel modo migliore possibile il maggior numero di vittime limitandone le perdite e le sequele. numero di vittime limitandone le perdite e le sequele.

•• Caratteristica di non seconda importanza è quella degliCaratteristica di non seconda importanza è quella degliCaratteristica di non seconda importanza è quella degli Caratteristica di non seconda importanza è quella degli aspetti psicologici delle attività di soccorso, sia nei aspetti psicologici delle attività di soccorso, sia nei confronti delle vittime che dei soccorritori. Tali aspetti confronti delle vittime che dei soccorritori. Tali aspetti devono essere affrontati attraverso attività formativedevono essere affrontati attraverso attività formativedevono essere affrontati attraverso attività formative devono essere affrontati attraverso attività formative dirette al gruppo, briefing (prima dell’intervento) e di dirette al gruppo, briefing (prima dell’intervento) e di debriefing (entro 48debriefing (entro 48--72 ore dall’evento) 72 ore dall’evento) g (g ( ))

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3232

Obiettivo della medicina delleObiettivo della medicina delleObiettivo della medicina delle Obiettivo della medicina delle catastroficatastrofi

•• Trattare il maggior numero di vittime, nel Trattare il maggior numero di vittime, nel i t d i li ibili t d i li ibilminor tempo e modo migliore possibile, minor tempo e modo migliore possibile,

limitando al minimo le perdite e le sequele limitando al minimo le perdite e le sequele neurologiche neurologiche

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3333

“Mattoni” della medicina delle“Mattoni” della medicina delleMattoni della medicina delle Mattoni della medicina delle catastroficatastrofi

•• STRATEGIASTRATEGIA:arte e capacità di :arte e capacità di pianificare soluzionipianificare soluzionipianificare soluzionipianificare soluzioni

•• LOGISTICALOGISTICA:: insieme delle procedure insieme delle procedure h d l’i ih d l’i iche prevedono l’impiego che prevedono l’impiego

di di uomini, materiali, mezziuomini, materiali, mezzi•• TATTICATATTICA: : capacità operativa di capacità operativa di

applicare i piani utilizzando lo applicare i piani utilizzando lo pp ppp pschema della medicina delle schema della medicina delle catastroficatastrofi

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3434

catastroficatastrofi

Funzionamento della catena deiFunzionamento della catena deiFunzionamento della catena dei Funzionamento della catena dei soccorsisoccorsi•• Fase di allarmeFase di allarme•• Zona dei soccorsiZona dei soccorsi

I i iI i i–– ImprovvisazioneImprovvisazione–– RicognizioneRicognizione–– Settorializzazione Settorializzazione –– IntegrazioneIntegrazione

R lt d ll ittiR lt d ll itti–– Recupero e raccolta delle vittimeRecupero e raccolta delle vittime

•• MedicalizzazioneMedicalizzazione–– PMA e CMEPMA e CME

•• Coordinamento dei soccorsiCoordinamento dei soccorsi•• Coordinamento dei soccorsiCoordinamento dei soccorsi–– PCA, DSS, PCA, DSS,

•• Ricovero delle vittimeRicovero delle vittime–– Noria di evacuazioneNoria di evacuazione

•• PEIMAFPEIMAF–– Piano di Emergenza interno massiccio afflussi di feriti in Dipartimento di Piano di Emergenza interno massiccio afflussi di feriti in Dipartimento di

emergenzaemergenza

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3535

I i iI i iImprovvisazione Improvvisazione

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3636

RICOGNIZIONERICOGNIZIONERICOGNIZIONERICOGNIZIONE

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3737

SETTORIALIZZAZIONESETTORIALIZZAZIONESETTORIALIZZAZIONESETTORIALIZZAZIONE

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3838

I t iI t iIntegrazione Integrazione

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 3939

POSTO DI COMANDO OPERATIVOPOSTO DI COMANDO OPERATIVOPOSTO DI COMANDO OPERATIVOPOSTO DI COMANDO OPERATIVO

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4040

C C C IC C C IC.C.C.I.C.C.C.I.

•• ComandoComando

•• ControlloControllo•• ControlloControllo

•• ComunicazioniComunicazioni

•• InformazioniInformazioni

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4141

Si t MDMSi t MDM\\HDM 1HDM 1Sistema MDMSistema MDM\\HDM 1HDM 1

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4242

Si t MDMSi t MDM\\HDM 2HDM 2Sistema MDMSistema MDM\\HDM 2HDM 2

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4343

Vi ibilitàVi ibilitàVisibilità Visibilità

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4444

A ti dA ti d MDMMDMAction card Action card MDM recuperoMDM recupero

•• • coordinamento delle operazioni di recupero,• coordinamento delle operazioni di recupero,•• comprese le manovre di supporto vitalecomprese le manovre di supporto vitale

di i bili idi i bili i•• e di immobilizzazionee di immobilizzazione•• • triage sommario dei feriti• triage sommario dei feriti•• • supervisione delle operazioni di disincarcerazione• supervisione delle operazioni di disincarcerazione•• e recupero complesso, con ile recupero complesso, con il•• supporto dei VV.F.supporto dei VV.F.•• • coordinamento dell'utilizzo di équipes di• coordinamento dell'utilizzo di équipes diq pq p•• Volontari che coadiuvano il personale sanitarioVolontari che coadiuvano il personale sanitario•• nel recuperonel recupero•• • definizione delle aree di raccolta dei feriti• definizione delle aree di raccolta dei feriti•• • definizione delle aree di raccolta dei feriti• definizione delle aree di raccolta dei feriti•• e del percorso ottimale da seguire pere del percorso ottimale da seguire per•• raggiungerleraggiungerle

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4545

Action cardAction card MDM P.M.A.Action card Action card MDM P.M.A.• Compiti del Medico responsabile del P.M.A. (MDM P.M.A.)• Egli deve :• • esaminare e fare esaminare le vittime, assicurare la loro sorveglianza, g• • garantire la stabilizzazione clinica alle vittime in base alla gravità e alle professionalità

disponibili• • compilare o far compilare la Scheda di Triage (che contiene i dati clinici, la classe di

gravità,• le cure praticate e la destinazione del ferito)• • facilitare l'opera di riconoscimento delle vittime (luogo di recupero, raccolta effetti

personali e• identificazione dei deceduti))• • fornire un bilancio aggiornato dell'evento al MDM Coordinatore.• L'M.D.M. P.M.A. sarà identificabile mediante un pettorale di colore bianco.• Un compito particolare che deve essere previsto è quello dell’organizzazione di un posto di

decontaminazione,,• nel caso si verifichi l’eventualità di dover affrontare un incidente chimico o un attentato.• Va ricordato che il primo approccio con feriti contaminati dovrà essere concordato con i

Vigili del• Fuoco da parte del MDM Coordinatore, già nella fase di recupero delle vittime stesse.p , g p• Questo compito prioritario per la sicurezza dei feriti e dei soccorritori, fino ad ora è stato di

competenza• dei VV.F, ma da qualche tempo i Sistemi 118 hanno acquisito una capacità operativa con• strutture di decontaminazione sanitarie. Si cita il Sistema 118 di Como, Treviso e Venezia.

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4646

,• La responsabilità delle operazioni tecniche resta di competenza dei Vigili del Fuoco, ma i

soccorsi• sanitari devono tenere in considerazione questa eventualità specifica.

A ti dA ti d MDM A ROSSIAction card Action card MDM Area ROSSI

• Compiti del Responsabile dell’Area Rossi (MDM Rossi)

• Il medico con tale ruolo dipende funzionalmente dal MDM P.M.A. e si occuperà della classe di feriti

• prioritaria Dovrà pertanto:• prioritaria. Dovrà pertanto:• • Organizzare al P.M.A. la stabilizzazione clinica dei feriti

designati in classe rossa, in modo da• garantirne la sopravvivenza• • Predisporre l’evacuazione prioritaria dei feriti verso gli

ospedali, di concerto con il Responsabileospedali, di concerto con il Responsabile• dell’Evacuazione

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4747

Action card Action card MDM Coordinatore (D.S.S.)• Compiti del Medico Coordinatore dei Soccorsi (MDM Coordinatore)• I suoi compiti sono prettamente strategici, finalizzati, cioè alla valutazione e

gestione dell’intera catena• dei soccorsi; i compiti più specifici, tipici dei vari settori della catena sono

affidati agli altri MDM:• • deve valutare l'estensione, la tipologia dell'evento, il rischio evolutivo, il

numero e la tipologianumero e la tipologia• delle vittime;• • deve assumere il coordinamento delle operazioni sanitarie, organizzando

un P.C.O. con il responsabilep• tecnico dei soccorsi e con il responsabile delle Forze di Polizia, e richiedere

alla• C.O. 118, se necessario, rinforzi in uomini e mezzi;

d i l' tti i d ll t d i i d l fi l• • deve assicurare l'attivazione della catena dei soccorsi, dal recupero fino al trasferimento negli

• ospedali;

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4848

Action cardAction card MDM CoordinatoreAction card Action card MDM Coordinatore (D.S.S.)• • deve riferire la situazione aggiornata all’Autorità, attraverso gli organi intermedi di

coordinamento;• (vedi proposta in appendice al Capitolo)( p p pp p )• • deve attivare un Team di Supporto Psicologico, qualora sia necessario• • tiene i contatti con i Media, stilando i comunicati, delegando, se possibile, questo

compito ad• un addetto stampa individuato• un addetto stampa individuato• L'M.D.M. Coordinatore sarà identificabile mediante un pettorale di colore giallo.• In supporto ai compiti complessi del Coordinatore occorrerà prevedere una figura che

possa fungere• da verificatore delle azioni di comando e dello status dei vari settori In sintesi il• da verificatore delle azioni di comando e dello status dei vari settori. In sintesi il

compito di questa• figura, che chiameremo M.D.M Info, è il controllo del feedback delle operazioni di

soccorso.d i l i i di T i d ll itti l l ti t bili i• • deve organizzare le operazioni di Triage delle vittime e la relativa stabilizzazione;

• • deve, in accordo con la Centrale 118, che coordina questo compito, suddividere le destinazioni

• dei feriti nei vari ospedali, secondo la patologia e la disponibilità dei posti letto;

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 4949

A ti dA ti d MDM I fAction card Action card MDM Info•• Compiti dell’ M.D.M Responsabile delle Informazioni (MDM Info)Compiti dell’ M.D.M Responsabile delle Informazioni (MDM Info)•• • Assegnazione e Controllo dei nominativi radio dei settori (con il supporto delle Associazioni di• Assegnazione e Controllo dei nominativi radio dei settori (con il supporto delle Associazioni di•• Volontariato che operano nel settore delle telecomunicazioniVolontariato che operano nel settore delle telecomunicazioni•• • Verifica dell’operatività dei vari settori• Verifica dell’operatività dei vari settori•• • Verifica continua i problemi eventuali dei settori e comunicazione dello stato al Coordinatore• Verifica continua i problemi eventuali dei settori e comunicazione dello stato al Coordinatore•• • Controllo dell’efficacia dei flussi informativi con i settori• Controllo dell’efficacia dei flussi informativi con i settori•• • Controllo dell’Area di deposito delle salme e dell’attività di identificazione delle vittime (foto • Controllo dell’Area di deposito delle salme e dell’attività di identificazione delle vittime (foto

P l id)P l id)Polaroid),Polaroid),•• in supporto ai compiti di Polizia Giudiziariain supporto ai compiti di Polizia Giudiziaria•• L’M.D.M.Info affiancherà il coordinatore in alcuni processi decisionali, potendo in alcune situazioniL’M.D.M.Info affiancherà il coordinatore in alcuni processi decisionali, potendo in alcune situazioni•• assumerne il ruolo.assumerne il ruolo.•• L'M D M I f à id tifi bil di t tt l diL'M D M I f à id tifi bil di t tt l di l i ll l itt INFOl i ll l itt INFO•• L'M.D.M. Info sarà identificabile mediante un pettorale di L'M.D.M. Info sarà identificabile mediante un pettorale di colore giallo con la scritta INFOcolore giallo con la scritta INFO..•• Il Responsabile delle Informazioni (MDM Info) avrà come collaboratore un operatore sanitario Il Responsabile delle Informazioni (MDM Info) avrà come collaboratore un operatore sanitario

addettoaddetto•• agli aspetti logistici della catena dei soccorsi: Questa figura agli aspetti logistici della catena dei soccorsi: Questa figura (MDM Logistica) (MDM Logistica) avrà il compitoavrà il compito•• di assicurare i flussi di materiali e presidi necessari per il funzionamento dei soccorsidi assicurare i flussi di materiali e presidi necessari per il funzionamento dei soccorsi•• di assicurare i flussi di materiali e presidi necessari per il funzionamento dei soccorsi.di assicurare i flussi di materiali e presidi necessari per il funzionamento dei soccorsi.•• Sarà in contatto con la Centrale Operativa e richiederà l’invio dei materiali indispensabili e riferiràSarà in contatto con la Centrale Operativa e richiederà l’invio dei materiali indispensabili e riferirà•• al MDM Info la situazione, aggiornandola continuamente.al MDM Info la situazione, aggiornandola continuamente.•• L’MDM Logistica si occuperà essenzialmente di due sottosettori:L’MDM Logistica si occuperà essenzialmente di due sottosettori:•• • Rifornimenti (di tipo sanitario)• Rifornimenti (di tipo sanitario)

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5050

•• • Rifornimenti (di tipo sanitario)• Rifornimenti (di tipo sanitario)•• • Servizi (organizzazione di un’area di ristoro e riposo per i soccorritori)• Servizi (organizzazione di un’area di ristoro e riposo per i soccorritori)

A ti dA ti d MDM E iAction card Action card MDM Evacuazione• Compiti del Responsabile dell’Evacuazione (MDM Evacuazione)• Egli deve :• • censire i mezzi disponibili dividendoli in :• • Mezzi di evacuazione unitaria (un solo ferito trasportato)• medicalizzati (elicotteri, ambulanze di rianimazione)• non medicalizzati (ambulanze normali)• • Mezzi di evacuazione multipla (più feriti o coinvolti, seduti o coricati)• medicalizzabili (autobus adattati, elicotteri militari, camion, ecc.);• • organizzare la zona di stazionamento dei vettori di evacuazione (terrestri o aerei);• • organizzare un'area di imbarco vicina al P.M.A. (Punto di Evacuazione);• • assicurare la presenza fissa degli autisti sui mezzi, ed in ascolto radio, se necessario;• • recuperare il tagliando relativo all'evacuazione, staccandolo dalla Scheda di Triage;• • ripartire i mezzi disponibili secondo le necessità;• • controllare lo svolgimento delle operazioni di trasferimento e la destinazione dei mezzi;• • riferire ed aggiornare l'M.D.M. Info sulla situazione dei mezzi e sulle loro missioni.

à• In particolare l’MDM Evacuazione organizzerà due settori:• • Area di attesa, prevista per lo stazionamento dei vettori di evacuazione (terrestri ed aerei)• • Mezzi, per il controllo del numero e tipologia dei vettori stessi• Il Responsabile dell’ Evacuazione sarà individuabile mediante un pettorale di colore blu.

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5151

Il triage perfettoIl triage perfettoIl triage perfettoIl triage perfetto

•• RapidoRapido•• Facile da eseguireFacile da eseguire•• RiproducibileRiproducibile•• RiproducibileRiproducibile•• Elevata sensibilitàElevata sensibilità•• Elevata specificitàElevata specificità

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5252

IL PAZIENTE CODICESI Si l T i A d R id T t tSi l T i A d R id T t t

S.T.A.R.T.S.T.A.R.T.IL PAZIENTE CAMMINA?

CODICEVERDE

NO

Simple Triage And Rapid TreatmentSimple Triage And Rapid Treatment

IL PAZIENTE RESPIRA?

CONTOLLO VIE AEREEDOPO DISOSTRUZIONE

IL PAZIENTE HA RIPRESO A RESPIRARE?

NONO

MENO DI ATTI

EVIDENTE DISPNEAATTI

SI NO

NO

SI

30ATTI/MIN OLTRE 30 ATTI/MIN

CODICE

CODICE NERO

POLSO

SI SINO CODICE

ROSSOPOLSO

RADIALE PRESENTE?

SI

NO

NO

ESEGUE ORDINI SEMPLICI?

CODICE GIALLOSI

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5353

Triage S T A R TTriage S T A R TTriage S.T.A.R.T.Triage S.T.A.R.T.

•• RR -- Respirazione Respirazione -- 3030•• PP -- PerfusionePerfusione -- 22PP Perfusione Perfusione 22•• MM -- Mental status Mental status -- CAN DO CAN DO

RicordaRicorda:: 3030 –– 22 –– CAN DOCAN DORicordaRicorda: : 30 30 2 2 CAN DOCAN DO

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5454

TRIAGE F A S TTRIAGE F A S TTRIAGE F.A.S.T.TRIAGE F.A.S.T.

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5555

C tt i ti h d l t i F A S TC tt i ti h d l t i F A S TCaratteristiche del triage F.A.S.T.Caratteristiche del triage F.A.S.T.

•• Attribuire un “peso” a ciascuno dei problemi che Attribuire un “peso” a ciascuno dei problemi che si possono rilevare durante l’esecuzione del ciclosi possono rilevare durante l’esecuzione del ciclosi possono rilevare durante l esecuzione del ciclo si possono rilevare durante l esecuzione del ciclo ABCDABCD

•• Tentativo di ridurre l’overtriage attraverso unTentativo di ridurre l’overtriage attraverso un•• Tentativo di ridurre l overtriage attraverso un Tentativo di ridurre l overtriage attraverso un sistema di attribuzione del codice basato sulla sistema di attribuzione del codice basato sulla combinazione dei problemi e non sul singolo combinazione dei problemi e non sul singolo p gp g

•• Usato in sede di PMA può aiutare a creare un Usato in sede di PMA può aiutare a creare un raccordo tra il territorio e il DEA sia in termini di raccordo tra il territorio e il DEA sia in termini di appropriatezza dei codici attribuiti sia per quanto appropriatezza dei codici attribuiti sia per quanto riguarda la documentazione clinica riguarda la documentazione clinica

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5656

•• La valutazione del paziente traumatizzato ha subito negli ultimiLa valutazione del paziente traumatizzato ha subito negli ultimi•• La valutazione del paziente traumatizzato ha subito negli ultimi La valutazione del paziente traumatizzato ha subito negli ultimi decenni mutamenti importanti. Il classico esame obiettivo è stato decenni mutamenti importanti. Il classico esame obiettivo è stato infatti sostituito da un approccio diffuso in tutto il mondo da progetti infatti sostituito da un approccio diffuso in tutto il mondo da progetti di formazione come il corso ATLS (Advanced Trauma Life Support), di formazione come il corso ATLS (Advanced Trauma Life Support), d o a o e co e co so S ( d a ced au a e Suppo t),d o a o e co e co so S ( d a ced au a e Suppo t),che ne hanno fatto una vera e propria filosofia dell’emergenza.che ne hanno fatto una vera e propria filosofia dell’emergenza.

•• • • A: AirwaysA: Airways, pervietà delle vie aeree (e rispetto dell’allineamento , pervietà delle vie aeree (e rispetto dell’allineamento yy , p ( p, p ( pdel rachide cervicale)del rachide cervicale)

•• • • B: BreathingB: Breathing, attività respiratoria, attività respiratoria•• • • C: CirculationC: Circulation, attività circolatoria e controllo delle emorragie, attività circolatoria e controllo delle emorragie, g, g•• • • D: DisabilityD: Disability, quadro neurologico, quadro neurologico

•• Il protocollo di triage ospedaliero dovrebbe rappresentare unIl protocollo di triage ospedaliero dovrebbe rappresentare un•• Il protocollo di triage ospedaliero dovrebbe rappresentare un Il protocollo di triage ospedaliero dovrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la medicina individuale, spesso difficile da ulteriore passo verso la medicina individuale, spesso difficile da applicare in ambito di catastrofe in sede preospedaliera.applicare in ambito di catastrofe in sede preospedaliera.

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5757

C tt i ti h d l t i F A S TC tt i ti h d l t i F A S TCaratteristiche del triage F.A.S.T.Caratteristiche del triage F.A.S.T.

•• Il protocollo prevede la classica Il protocollo prevede la classica ddi i i i di i l lddi i i i di i l lsuddivisione in codici colore, con la suddivisione in codici colore, con la

caratteristica particolare che il pte parte caratteristica particolare che il pte parte sempre dal codice verde.sempre dal codice verde.

•• La rilevazione di un problema non criticoLa rilevazione di un problema non critico•• La rilevazione di un problema non critico La rilevazione di un problema non critico accresce il codice da verde a giallo, più accresce il codice da verde a giallo, più

bl i iti i tbl i iti i tproblemi non critici non comporteranno problemi non critici non comporteranno mai il passaggio a codice rossomai il passaggio a codice rosso

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5858

C tt i ti h d l t i F A S TC tt i ti h d l t i F A S TCaratteristiche del triage F.A.S.T.Caratteristiche del triage F.A.S.T.

•• Il rilevamento di due problemi sub critici Il rilevamento di due problemi sub critici comporta il passaggio a codice rossocomporta il passaggio a codice rossoco po ta passagg o a cod ce ossoco po ta passagg o a cod ce osso

•• Al primo problema critico il codice passaAl primo problema critico il codice passaAl primo problema critico il codice passa Al primo problema critico il codice passa direttamente da verde a rossodirettamente da verde a rosso

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 5959

E i di t i F A S TE i di t i F A S TEsempio di triage F.A.S.T.Esempio di triage F.A.S.T.• Esempio 1Esempio 1• Un paziente giunge dall’area dei soccorsi con CODICE DI PRIORITA’ = GIALLO• All’inizio del Triage viene azzerato VERDE,

Valutazione ABCD:1. A Pervietà vie aeree, = pervie rimane Verde

1 B Frequenza respiratoria = 35 tachipnea non critico GIALLO1. B Frequenza respiratoria 35 tachipnea non critico, GIALLO

2. B Saturimetria periferica = 95% rimane GIALLO

3. B Ipoventilazione destra o sinistra = NO rimane GIALLO

4. C Frequenza cardiaca = 140 tachicardia non critico rimane GIALLO

5. C Pressione arteriosa = 115/80 rimane GIALLO

6. C Presenza di importanti emorragie visibili assenti rimane GIALLO

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 60607. D AVPU = RISPOSTA VERBALE non critico rimane GIALLO

CODICE FINALE GIALLOCODICE FINALE GIALLO

E i di t i F A S TE i di t i F A S TEsempio di triage F.A.S.T.Esempio di triage F.A.S.T.

•• Esempio 2Esempio 2

•• Un paziente giunge dall’area dei soccorsi con CODICE DI PRIORITA’ = Un paziente giunge dall’area dei soccorsi con CODICE DI PRIORITA’ = GIALLOGIALLO

•• All’inizio del Triage viene azzerato All’inizio del Triage viene azzerato VERDEVERDE,,

•• Valutazione ABCD:Valutazione ABCD:•• A A Pervietà vie aeree,Pervietà vie aeree, perviepervie rimane Verderimane Verde

•• B B Frequenza respiratoria =Frequenza respiratoria = 35 35 tachipneatachipnea non critico,non critico, GIALLOGIALLO

•• B B Saturimetria periferica =Saturimetria periferica = 9191%% subsub--criticocritico ROSSOROSSO

•• CODICE FINALECODICE FINALE ROSSOROSSO

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 6161

CODICE FINALE CODICE FINALE ROSSOROSSO

P t M di A tP t M di A tPosto Medico AvanzatoPosto Medico Avanzato

•• Il PMA è un posto di soccorso sanitario Il PMA è un posto di soccorso sanitario ff tt ti t tt ti diff tt ti t tt ti diove vengono effettuati trattamenti di ove vengono effettuati trattamenti di

emergenza di primo e secondo livello in emergenza di primo e secondo livello in attesa della destinazione verso l’ospedale attesa della destinazione verso l’ospedale per le cure definitive o in casi particolariper le cure definitive o in casi particolariper le cure definitive o in casi particolari per le cure definitive o in casi particolari per un triage secondario. Elemento chiave per un triage secondario. Elemento chiave per il PMA è che sia posto vicino al sitoper il PMA è che sia posto vicino al sitoper il PMA è che sia posto vicino al sito per il PMA è che sia posto vicino al sito della catastrofe ma al riparo da rischi della catastrofe ma al riparo da rischi

l ti il ti iC.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 6262

evolutivievolutivi

PMA tt i ti hPMA tt i ti hPMA caratteristichePMA caratteristiche

•• Installazione in tende o se possibile in strutture Installazione in tende o se possibile in strutture murarie preesistentimurarie preesistentimurarie preesistentimurarie preesistenti

•• Vicinanza alla zona dei soccorsiVicinanza alla zona dei soccorsi•• Protezione dai rischi evolutiviProtezione dai rischi evolutivi•• Vicinanza alle vie di comunicazioneVicinanza alle vie di comunicazione•• Individuazione mediante dei cartelliIndividuazione mediante dei cartelli•• Porta di entrata e di uscita separate o a sensoPorta di entrata e di uscita separate o a senso•• Porta di entrata e di uscita separate o a senso Porta di entrata e di uscita separate o a senso

unicounicoCli ti i i i ill i i iCli ti i i i ill i i i

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 6363

•• Climatizzazione, igiene, illuminazione sicurezzaClimatizzazione, igiene, illuminazione sicurezza

Ti l i di t iTi l i di t iTipologie di triageTipologie di triage

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 6464

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 6565

C.D. ARAEA CRITICA 2007C.D. ARAEA CRITICA 2007 6666