architetti napoletani 1 - maggio 2000

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rivista bimestrale dell’ordine degli architetti di napoli e provincia 1 maggio 2000 spedizione in abb. postale 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96-filiale di Napoli

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numero 1 · maggio 2000

editoreConsiglio dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia

Paolo Pisciotta presidente

Francesco Bocchino vice presidentiBeatrice Melis

Gennaro Polichetti segretario

Pasquale De Masi tesoriere

Francesco Cassano consiglieriGerardo CennamoVincenzo CorvinoPio CrispinoErmelinda Di PorzioFabrizio Mangoni di S. StefanoFulvio RicciAntonella PalmieriOnorato VisoneAntonio Zehender

direttore responsabilePaolo Pisciotta

direttore editorialeVincenzo Corvino

responsabile di redazioneGerardo M. Cennamo

comitato editorialePasquale De MasiErmelinda Di PorzioFabrizio Mangoni di S. StefanoAntonella PalmieriGiancarlo Smith

redazioneAntonio Acierno, Giuseppe Albanese, Antonio Ariano,Alba Cappellieri, Giovanna di Dio Cerchia,Claudio Correale, Marco De Angelis, Carmen Del Grosso,Luca Lanini, Giulia Morrica, Aldo Micillo,Mariarosaria Pireneo, Marcello Pisani, Adelaide Pugliese,Francesco Scardaccione, Roberto Vanacore

direzione e redazioneOrdine degli Architetti di Napoli e Provinciavia Medina, 63tel. 081.552.45.50 · 552.46.09fax 081.551.94.86http://www.na.archiworld.ite-mail: [email protected]

servizio editoriale e pubblicitàEidos s.a.s.via Napoli, 201 Castellammare di Stabia Napolitel./fax 081.8721910e mail: [email protected]

stampaGrafiche SommaGragnano Napoli

progetto graficoMichele EspositoCarlo Buonerba

fotografieFrancesco Scardaccione

Registrazione Trib. di Napoli n°5129 del 28/04/2000

distribuzione gratuita agli architetti iscritti all’albodi Napoli e Provincia, ai Consigli degli Ordini Provincialidegli Architetti e degli Ingegneri d’Italia,ai Consigli Nazionali degli Architetti e degli Ingegneri,agli Enti e Amministrazioni interessate

spedizione in abb. postale45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96-filiale di Napoli

Gli articoli pubblicati esprimono solo l’opinione dell’autoree non impegnano il Consiglio dell’Ordine né laredazione della Rivista.Di questo numero sono state stampate n° 7.000 copie

Chiuso in tipografia il 10/05/2000

rivista bimestrale dell’ordine degli architetti di napoli e provincia

architettinapoletani

in questo numero:

editorialeun sogno che diventa realtà 6

paolo pisciotta

argomentiregolamento merloni: necessità di modifiche 8

raffaele sirica

alcune note di commento 10ermelinda di porzio

il parere di… 12cesario liguori, aldo mobilio, antonio amato, riccardo giustino

l’occasione dei concorsi 16fabrizio mangoni

l’allegato 18estratto regolamento merloni

dipartimenti e servizi dell’ordine 26

dalla redazione 27vincenzo corvino

calendario mostre 28alba cappellieri

in copertina

Renzo Piano Building Workshop, veduta sud degli uffici Debis a Potsdamer Platz, Berlino

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Un sogno: nel raccontarlo hai sempre paura che,nel tradursi in realtà, assuma profili e contenutidiversi e che, proprio perché realtà, non appar-tenga più a te, ma a tutti e a quanti, per questo, sisentono chiamati ad esprimere severi ma dovero-si giudizi.Finalmente, dopo diversi anni, l’Ordine, con unavisione più innovativa dell’intera strategia delle at-tività editoriali, affianca al suo mensile di informa-zione, una rivista bimestrale, strumenti questi chemeglio interpretano il processo di rinnovamentopolitico ed organizzativo a cui il Consiglio sta de-dicando da qualche biennio tutte le sue energie.Finalmente una rivista tesa a recuperare agliarchitettinapoletani una propria identità cultura-le ed un proprio ruolo sociale, in una dimensioneeuropea; quella stessa dimensione che vede l’ar-chitettura al centro di tutte le questioni e che as-segna ad essa quel giusto valore aggiunto, ca-pace di creare sviluppo, non solo sociale e cultu-rale, ma anche economico.Una rivista che mira al superamento degli stretticonfini disciplinari, per proiettare la categoria inun composito sociale più articolato e complesso,ponendosi un duplice scopo:1. Informare tutti gli iscritti dell’azione politica av-viata dal Consiglio, tesa al rilancio della catego-ria, in un momento di grande scontro politico sulfuturo sistema legislativo che attiene alla profes-sione di architetto;2. Costruire quel luogo del dibattito aperto, doveaccogliere anche le diverse opinioni del mondodella politica, delle forze sociali, imprenditoriali eculturali, sui grandi temi dell’Architettura, del Ter-ritorio e dell’Ambiente.Per molti un progetto editoriale “ambizioso”, pernoi solo un importante progetto politico in cui,da tempo, abbiamo creduto, per cui ci siamo bat-tuti e continueremo a batterci.Quello stesso progetto che vede nell’architetturaun valore sociale e allo stesso modo un dirittodel cittadino, e di cui l’architetto, nell’esprimerela sua piena responsabilità sociale, è l’artefice.

Mercato - Formazione - OccupazioneSono questi i temi lanciati dal V° Congresso Na-zionale di Torino, che ha visto gli 80.000 architettiitaliani sostenere con forza il diritto all’architetturae per esso il diritto all’ambiente.E’ stata questa l’occasione durante la quale il Pre-sidente Sirica sottolineava, tra l’altro, come... “legrandi e medie metropoli italiane soffrono di unbasso tasso di rinnovo urbano e scontano un gra-ve ritardo rispetto all’Europa in termini infrastrut-turali, di modernizzazione urbanistica, di recuperodelle aree dismesse, di riqualificazione edilizia”.A questa denuncia faceva eco quella del MinistroMelandri, che nel suo intervento, sottolineava

un sogno che diventa realtàPaolo Pisciotta*

come... “promuovere l’architettura di qualità in Ita-lia, oggi significa avviare il risarcimento di un de-bito accumulato negli anni e restituire a questa ilruolo che le spetta, come segno di civiltà contem-poranea, come espressione piena del nostro Pa-ese, come oggetto delle politiche culturali italia-ne”.Oggi esistono tutte le condizioni per riappropriarsidella discussione e del dibattito.Lentamente si ricomincia a riflettere su temi che,da cinquant’anni, si sono lasciati cadere nel dimen-ticatoio dell’immaginario collettivo, quali l’architet-tura, l’ambiente, la città, le persone, la politica,l’economia, il territorio.Possiamo finalmente registrare come anche laquestione delle professioni sia diventata centralenel dibattito politico nazionale, grazie all’attentaazione elaborata dal Consiglio Nazionale degli Ar-chitetti, unitamente a tutti gli Ordini Provinciali.Un’azione politica tesa ad esaltare le professioninon come luogo di privilegi, ma come sistema col-laborante alla strutturazione del nuovo modelloeconomico e sociale, caratterizzato sempre di piùdal terziario avanzato, dove i servizi, sempre piùcontrollati dai “knowledge workers”, cioè da por-tatori di idee e conoscenze, diventano sempre dipiù traduzione dei bisogni collettivi.Un’azione politica dove l’aspetto della tutela delleprofessioni si apre ad un sistema di competizionebasato sulla qualità, capace di offrire opportunitàa tutti, a cominciare dai giovani, e di non riservaretutto all’accaparramento di pochi.E’ questo il momento di domandarci se vogliamoessere attori di questo processo, oppure voglia-mo continuare a vivere una condizione di subal-ternità permanente?Certo l’assenza di un serio confronto politico, nel-la nostra realtà territoriale, sicuramente non favo-risce la strutturazione di un sistema legislativo enormativo, capace di recepire quei principi chestanno caratterizzando il dibattito politico nazio-nale, di creare quelle condizioni di sviluppo, atte aporre l’architettura e l’ambiente al centro delle poli-tiche locali, e di consentire agli architetti di espri-mere al meglio tutta la loro professionalità.Alla ripresa del dibattito politico sui grandi temi del-l’architettura, del territorio e dell’ambiente, che stadi fatto generando un quadro legislativo naziona-le più innovativo, si contrappone ancora una voltauna posizione di arretratezza delle nostre ammi-nistrazioni.E’ ora che la nostra Regione riavvii il dibattito po-litico sulla nuova legge urbanistica, ormai soffo-cato da diversi anni, che assicuri regole, modalitàe condizioni per la ripresa della pianificazione sututto il territorio regionale, capace di porre al cen-tro delle questioni la valorizzazione del nostro ine-stimabile patrimonio culturale e paesaggistico, e

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che affidi a questo quel ruolo strategico nei pro-cessi di sviluppo.Sviluppo sociale, economico e culturale, significaanche creare le condizioni procedurali, che nel ri-spetto di un quadro legislativo nazionale, favori-scano architettura di qualità e siano capaci di co-struire, anche nelle nostre città, quella modernitàurbana che caratterizza le altre capitali europee.Incuria delle istituzioni, arretratezza culturale nel-la gestione del potere, disinteresse dell’opinionepubblica, hanno spinto il Ministro Melandri, apredisporre una legge per salvaguardare l’archi-tettura.... “e recuperare intere generazioni di ar-chitetti che, in questi decenni, non sono stati mes-si in grado di esprimere tutta la loro creatività”.Favorire la qualità dell’architettura, raggiungerequel livello medio di qualità, significa intraprende-re la strada procedurale del confronto culturale giàin uso negli altri Paesi dell’Unione Europea, signi-fica promuovere i concorsi di architettura, dove ilparametro di valutazione è riferito solo alla qualitàdella proposta progettuale.La stessa Legge Quadro sui Lavori Pubblici indi-vidua, nel concorso di progettazione, la procedu-ra normale nell’affidamento dell’incarico.Superare l’arretratezza culturale nella gestione delpotere significa porre le condizioni per creare un’ar-chitettura pubblica non più “anonima e burocrati-ca”, ma riconoscere a questa quel “diritto d’au-tore” negato da oltre cinquant’anni.Architettura di qualità inoltre come valore aggiun-to sociale ed economico, volano di sviluppo conla immissione di risorse derivante dal turismo col-to e contemporaneo.L’industria del tempo libero e del turismo colto di-venteranno i più importanti propulsori del mercatopostindustriale. Bilbao è l’ultimo esempio, in ter-mini di tempo, di come una architettura di qualitàpossa essere attrazione di risorse.Infatti, il Guggenheim Museum di Frank O. Gehry,realizzato a seguito del concorso internazionale,ha attratto nel territorio basco migliaia di turisti,rappresentando non solo un impulso di rinnova-mento per l’intera regione basca in termini urbani

e territoriali, ma principalmente una occasione disviluppo anche in termini economici.Certo siamo tutti consapevoli che è tramontatal’era in cui i processi di trasformazione delle cittàe la produzione dell’architettura scaturivano da unrapporto fiduciario tra la committenza e l’architet-to; ma allo stesso modo non possiamo permette-re che il reclutamento professionale scaturisca dauna valutazione quantitativa e non qualitativa.I Concorsi da soli non bastano a garantire la qua-lità dell’architettura se non accompagnati dallacultura di un nuovo sistema formativo, e dallacapacità della committenza pubblica di interro-garsi sulle reali esigenze dei cittadini, ed offrirealle nuove generazioni di professionisti maggio-ri opportunità in termini di arricchimento cultu-rale e professionale.Si auspica quindi, anche nella nostra realtà terri-toriale, il superamento di quel “provincialismoistituzionale” che vede nel ricorso alle “grandi fir-me” la panacea ai problemi della nostra cittàNon è un problema di “nomi” ma di procedure edi scelta culturale, elementi capaci di costruire quellivello di qualità dell’architettura che sta caratte-rizzando e caratterizzerà, per il futuro, le altre ca-pitali europee.

* Presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia

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regolamento merloni:necessità di modificheRaffaele Sirica*

A pochi mesi dal V Congresso di Torino, in sintoniacon “il manifesto degli architetti italiani”, si deline-ano già nuovi e importanti scenari su cui l’interaorganizzazione professionale degli architetti puòlavorare.L’approvazione, in questi giorni, del Regolamentodella legge sui LL.PP., che raccoglie quasi total-mente le istanze degli Ordini e del CNA, rappre-senta un altro importante risultato, ed anche unnuovo punto di partenza.Le sostanziali modifiche proposte dal CNA, pri-ma recepite dal Consiglio superiore dei LL.PP.,poi dal Consiglio di Stato, poi ancora dalle Com-missioni di Camera e Senato, infine dal Gover-no, ridanno innanzitutto grande forza al Concor-so di progettazione.E finalmente, proprio nell’ultima seduta della com-missione parlamentare che ha varato il regolamen-to, è stata recepita la richiesta, posta con forzadagli architetti, di eliminare una anomala pre-selezione, sotto la soglia comunitaria, che avreb-be determinato un regime di monopolio per i ventisoggetti economicamente più forti, relativamenteall’affidamento dei piccoli e medi incarichi pubbli-ci in tutti gli Enti Locali.Tra le numerose modifiche accettate, oltre quellache prevede regole per la presenza dei giovaniprofessionisti, al contrario totalmente esclusi nel-le precedenti versioni del Regolamento, assoluta-mente sostanziale appare proprio, all’art. 1, unnuovo terzo comma che riconosce alle Regioni lafacoltà di istituire proprie Leggi regionali in temadi LL.PP. adeguandosi esclusivamente ai principidella Legge nazionale, con la possibilità di supe-rare il Regolamento nazionale appena approvato.Dunque, le “Leggi per l’Architettura regionali”, adesempio, diventano la nuova frontiera per lo svi-luppo della strategia congressuale.Attraverso risorse pubbliche regionali si puòdefinitivamente rafforzare la pratica del concorso, e,contemporaneamente, meglio definire contenuti ecompetenze introducendo la distinzione tra “concor-so di architettura” e “concorso di progettazione”.Inoltre, attraverso tali leggi, potrà essere ben co-struita e finanziata la fase di programmazione deiconcorsi, che dovrà rappresentare un nuovo e de-licato compito sia per gli Enti Locali che per i pro-fessionisti: una vera rivoluzione culturale nel no-stro paese che consentirà di trasformare la sem-plice costruzione di un’opera pubblica in un pro-cesso trasparente di coinvolgimento e partecipa-zione democratica dei cittadini alla realizzazione.Un nuovo spazio professionale per gli architetti perrealizzare qualità e trasparenza nelle costruzionipubbliche esaltando il ruolo dei pubblici ammini-stratori secondo il modello consolidato in Francia,in Germania, ed in alcune regioni del nord Italia.Un’altra novità importante, maturata dopo il

congresso, sono le nuove norme in materia di sicu-rezza dei fabbricati varate dal Consiglio dei Ministri.L’accellerazione del varo nasce naturalmente dalrecente tragico crollo di un intero palazzo a Fog-gia, per cause comunque riferibili a cedimenti strut-turali, che ha riproposto, con drammatica urgen-za, la necessità di aggiornare e rendere più effica-ce la disciplina sulla sicurezza degli edifici pubblicie privati.Dopo le leggi 626/1994, 494/1996 che hanno re-cepito direttive comunitarie, era ora necessarioestendere la garanzia della sicurezza dalla fasedella costruzione a quella della conservazione egestione degli edifici.Non si tratta solo di prevenire i rischi e le possibilisciagure, che pure è compito di primario rilievo delleamministrazioni pubbliche.Si tratta, in più, di realizzare un sistema di monito-raggio permanente dello stato di salute degli orga-nismi edilizi anche allo scopo di facilitare la cono-scibilità dei principali requisiti strutturali e presta-zionali sia da parte del mercato immobiliare che aifini delle politiche di recupero e riuso del patrimo-nio edilizio esistente.I vantaggi sono notevoli anche ai fini della dissua-sione e del miglior controllo dell’abusivismo edili-zio che spesso si realizza proprio in microtrasfor-mazioni reiterate nel tempo.Questi obiettivi, volti a rafforzare la sicurezza nellagestione degli edifici e la trasparenza dei relatividati, possono essere perseguiti, con il necessariorealismo, parallelamente alla grande operazionedi revisione del Catasto e degli estimi avviata daicomuni italiani in attuazione delle nuove compe-tenze conferite dalla legge Bassanini.Nel medio periodo e con lo sviluppo della registra-zione informatica dei dati, sarà possibile realizza-re un vero archivio comunale dei requisiti degli im-mobili, costantemente aggiornato.Il provvedimento varato dal Consiglio dei Mini-stri può costituire una solida base per avviareimmediatamente una riflessione attualmente inparlamento, sia in vista dell’adozione di ulterioriprovvedimenti.Una normativa per la “sicurezza e trasparenza”degli edifici, attraverso un libretto di manutenzionegestito da un tecnico - in Francia “l’architect de lacomproprietè” svolge da anni questa importantefunzione – che riporti la storia dell’edificio, è stru-mento al tempo stesso di sicurezza per gli abitantie di trasparenza per il mercato immobiliare.Questa proposta degli architetti viene rilanciata inquesto momento di emergenza, ma è stata già for-mulata al congresso nazionale di categoria, nell’am-bito della indagine Censis sulla professione di archi-tetto e sul rilancio della sua progettualità.Si afferma infatti, in essa, che l’integrazione nor-mativa ed economica con l’Europa esige nuovi

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orientamenti organizzativi e gestionali nel set-tore del patrimonio edilizio, sia con riferimentoalle positive esperienze già in atto negli altripaesi, sia ampliando le stesse con una gammadi possibili varianti innovative, quali l’innesto dinuovi processi tecnologici, il ricorso a diversesoluzioni organizzative, l’adozione di sistemi dicontrollo della qualità dei prodotti e dei proces-si, la creazione di reti informative.Tale proposta peraltro, non è stata formulata soloper prevenire le sciagure, ma anche per ridurre laspesa che i comuni dovranno sostenere sia per laredazione dei piani attuativi, sia per le ingenti spe-se relative all’operazione Catasto.Da qui la possibilità di applicare, nei confronti deiprivati, incentivi fiscali e agevolazioni molto più con-sistenti rispetto a quelli oggi previsti nel provvedi-mento del Governo.Inoltre, potrebbero essere stabiliti specifici cri-teri per rideterminare i corrispettivi professiona-li a favore dell’utenza, assicurando la qualitàdella prestazione e la salvaguardia dell’interes-se pubblico.Ad Assisi, pochi mesi fa, gli architetti italiani pose-ro una domanda al centro della riflessione genera-le: la qualificazione e riqualificazione urbana ed am-bientale, rappresentano solo il sogno della culturaitaliana, oppure possono diventare “la modernità”,ovvero obbiettivo strategico, politico, non congiun-turale, fonte di sviluppo e occupazione per l’Italiad’Europa nel terzo millennio?Il rapporto Censis sulla professione di architet-to, presentato al V Congresso risponde oggi

affermativamente a questa domanda. “La globa-lizzazione porta a un primato del territorio e dellasua gestione” ha affermato Giuseppe De Rita, pre-sentando il rapporto CENSIS alla stampa, la setti-mana prima del congresso.Il rapporto conferma, al di là di ogni ottimistica pre-visione, e pienamente, un consenso diffuso sull’im-postazione degli architetti italiani.Qualche settimana fa il neoministro dei LL.PPWiller Bordon (a poco più di un anno di distanzadal suo predecessore Paolo Costa che aveva pro-posto di stanziare duecentocinquantamila miliardiper le autostrade e solo cinquemila miliardi per lecittà) ha affermato:“Negli ultimi anni non siamo stati attenti ed affidabilicustodi di questo immenso patrimonio chiamato Ita-lia. Mezzo secolo di brutta, bruttissima architetturaha rovinato secoli di interventi fatti nel rispetto delterritorio. Restauro e rilancio della Bella Italia dun-que, ne ho parlato al vertice dei ministeri economi-ci con D’Alema, che è sostanzialmente d’accordo.”Dopo qualche giorno gli ha fatto eco D’Alema:“Serve un grande progetto, un vero patto naziona-le, sul quale immaginare il futuro ambientale e cul-turale di un paese come l’Italia vicino al collassopaesistico. Penso a un New Deal che possa con-sentire la riqualificazione ed il restauro della peni-sola…. Salviamo con coraggio e rabbia ciò cheresta del Bel Paese…”Il manifesto degli architetti italiani sta producendo isuoi effetti.

* Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti

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Il Regolamento Generale previ-sto dalla legge quadro in mate-ria di lavori pubblici (L.109/94)dopo un lungo e tormentato iterè stato approvato ed è attual-mente all’esame della Corte deiConti. Sul Regolamento la Cor-te ha espresso numerosi rilievi,sia di carattere formale che so-stanziale (soprattutto sulla partepiù innovativa che procede aduna delegificazione della mate-ria), rilievi su cui ha risposto il Mi-nistero ribadendo, nella sostan-za, le scelte effettuate. Nei pros-simi giorni sapremo se l’Ufficiodi controllo sugli atti governativiaccetterà le argomentazioni delDicastero dei LL.PP. ammetten-do a registrazione il provvedi-mento.L’attuale versione del regola-mento, che recepisce molte del-le osservazioni e dei migliora-menti proposti dagli organismiprofessionali ed in particolare dalCNA, si sviluppa in 232 articoli e13 allegati. Una mole rilevantedi norme che mira, tra l’altro, adefinire nei dettagli:• la programmazione dei lavori

pubblici,• le norme tecniche di compila-

zione dei progetti e gli elementiprogettuali relativi a specifichecategorie di lavori,

• le modalità di affidamento de-gli incarichi di progettazione,D.L. e collaudo,

• le procedure di appalto,• le modalità di esecuzione e

collaudo delle opere,• le modalità per la tenuta dei

documenti contabili,• la regolamentazione dei lavori

riguardanti i beni culturali.Ne deriva una disciplina prati-camente esaustiva dell’interamateria che opera una totalesostituzione delle regole finoad oggi vigenti.Una nuova normativa che cerca,attraverso la semplificazione erazionalizzazione delle procedu-re e la definizione, anche pigno-la, dei requisiti prestazionali, dicentrare l’obiettivo della rispon-denza delle opere alle esigenze

alcune note di commentoErmelinda Di Porzio

del committente e del miglior rap-porto qualità-prezzo.Esemplificativo in tal senso il te-sto dell’art. 15, comma 1, che re-cita: “la progettazione ha comefine fondamentale la realizzazio-ne di un intervento di qualità etecnicamente valido, nel rispet-to del miglior rapporto fra i be-nefici e i costi globali di costru-zione, manutenzione e gestione.La progettazione è informata, tral’altro, a principi di minimizzazio-ne dell’impiego di risorse mate-riali non rinnovabili e di massi-mo riutilizzo delle risorse natu-rali impegnate dall’intervento e dimassima mantenibilità, durabilitàdei materiali e dei componenti,sostituibilità degli elementi, com-patibilità dei materiali ed agevo-le controllabilità delle prestazio-ni dell’intervento nel tempo.”Una concezione della qualitàprogettuale sicuramente piùlegata ad elementi funzionalie tecnologici che alla qualitàarchitettonica. E’ da dire che sulterreno della promozione quali-tà architettonica sono stati fattialcuni piccoli passi avanti rispet-to alla Legge quadro, in partico-lare nella definizione di normechiare sulle procedure dei con-corsi sia di progettazione che diidee. Concorsi che restano, a no-stro avviso, il modo migliore perselezionare e promuovere l’ar-chitettura.Data la richiamata complessitàe compendiosità del Regola-mento sarà necessario, una vol-ta approvato definitivamente, ri-tornarci per i necessari approfon-dimenti. Vediamone intanto alcu-ni aspetti innovativi:1.I regolamenti regionali:

L’art. 1, comma 2, apre la pos-sibilità per le Regioni di ema-nare Leggi regionali in tema diLL.PP. che, nel rispetto deiprincipi generali della Leggenazionale, prevedano regola-menti validi per opere e pro-getti da realizzarsi con fondi re-gionali dalle Regioni stesse edagli enti regionali. Questanorma è importante perché

rende possibile attraverso l’ini-ziativa nei confronti delle Re-gioni un ulteriore miglioramen-to del Regolamento. Iniziativache diverrebbe ancor più rile-vante se dovesse affermarsi lavalidità della Legge Regiona-le anche nei confronti di Pro-vince e Comuni (vi è contrad-dizione a tal proposito nellenorme).

2.Il documento preliminare perl’avvio della progettazione:il Regolamento precisa ulte-riormente la figura ed il ruolodel responsabile del proce-dimento (tecnico abilitato al-l’esercizio professionale, di-pendente pubblico anche acontratto, con idonea profes-sionalità ed anzianità di servi-zio non inferiore a 5 anni). Trai compiti ad esso affidati vi è laredazione del documento pre-liminare per l’avvio della pro-gettazione (art. 15 comma 4),documento che diventa la ba-se della gara per l’affidamentodell’incarico ma anche (art.60comma 3) del bando relativoai concorsi di progettazione.

3.Le commissioni giudicatrici:All’art.55 è prevista la nominadi una commissione giudicatri-ce, composta da tecnici espertinella materia oggetto del con-corso o dell’appalto, sia per iconcorsi di idee e di progetta-zione che per le gare di pro-gettazione. Questa innovazio-ne aumenta la concorrenzialitàdello strumento concorsuale,finora respinto da molte ammi-nistrazioni perché ritenuto piùoneroso.

4.Promozione dei giovani pro-fessionisti:Di grande importanza e fruttodi uno specifico emendamen-to presentato dal Consiglio Na-zionale degli Architetti è l’art.51, comma 5, che obbliga iraggruppamenti temporaneiprevisti dall’art. 17 , comma1, lettera e, della Merloni aprevedere la presenza di ungiovane professionista abi-litato da meno di cinque

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anni. E’, inoltre, previsto nelcaso di partecipazione a garedi progettazione sia sottosogliache soprasoglia un incremen-to di punteggio del cinque percento nel caso che nel gruppoconcorrente sia presente unprofessionista abilitato da me-no di cinque anni.

5.Affidamento degli incarichiprofessionali:Il regolamento prevede chegli incarichi al di sotto di40.000 Euro (art.62) sianoaffidati dalle stazioni appal-tanti, previa adeguata pub-blicità dell’esigenza di acqui-sire la relativa prestazioneprofessionale, ugualmentel’avvenuto affidamento deveessere pubblicizzato unita-mente alle motivazioni dellascelta effettuata.Per gli incarichi compresi tra40.000 Euro e 200.000 Dsp èprevisto l’affidamento median-te licitazione privata in duefasi, la prima di selezione di

un numero ristretto di can-didati e la seconda di pre-sentazione dell’offerta. Unmeccanismo di selezione e deicriteri di valutazione molto si-mili a quelli per l’affidamentodegli incarichi soprasoglia chenon convincono per la loro ri-gidità e meccanicità e che pre-miano i gruppi più forti. E’ dasottolineare che nella valuta-zione dei partecipanti allegare di progettazione entracon forza la certificazione diqualità che, pur non obbliga-toria per i professionisti, per-mette un incremento del pun-teggio del dieci per cento algruppo che presenti almeno uncomponente dotato del certifi-cato di qualità aziendale.

6.Concorsi di idee e di proget-tazione:Molto ben calibrato, sia nei cri-teri che nelle procedure, il com-plesso di articoli (dal 57 al 61)relativi ai concorsi di idee ed aiconcorsi di progettazione. Per

l’ente appaltante i concorsi di-ventano veramente concorren-ziali con le gare di progettazio-ne, sia per l’aspetto economi-co che per i tempi di attuazio-ne. Mentre per i professionisti,anche giovani, diventa più fa-cile partecipare senza un ec-cessivo dispendio di tempo edi danaro. Per la partecipa-zione ai concorsi saranno ri-chiesti, difatti, elaborati sem-plici con un livello di appro-fondimento non superiore aquello di un progetto preli-minare. Nel caso di interventidi particolare rilevanza le sta-zioni appaltanti possono pro-cedere ad in concorso di pro-gettazione in due fasi, la pri-ma che preveda la presenta-zione di un progetto prelimina-re e la seconda con la presen-tazione di un progetto definiti-vo. La scelta di tale proceduradeve essere adeguatamentemotivata anche in virtù dei co-sti rilevanti.

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D: Quali prospettive per gli Enti locali alla luce dellenovità introdotte dalla Legge Merloni?

R (Liguori): La Merloni Ter rende ormai indispensabile larevisione ed aggiornamento della normativa regionale inmateria di programmazione ed esecuzione dei L.L.P.P. (L.R.51/78). Infatti la Regione Campania già nel novembre ’99ha disposto appositi disegni di legge attualmente in discus-sione in Commissione. Tale disegno si muove sulla logicadi uniformare sostanzialmente la nuova normativa regiona-le e quella nazionale definendo in particolare i criteri di indi-viduazione dei progetti da ammettere ai programmi di finan-ziamento, nonché la forma dei meccanismi di controllo sul-le varie fasi di progettazione e realizzazione delle opere.Agli Enti locali e alle Amministrazioni pubbliche è deman-data una delicatissima fase di definizione delle scelte di po-litica territoriale che non potranno contravvenire alle esigen-ze di trasparenza e realisticità nonché di rispondenza a pre-cise norme di copertura finanziaria.Ciò significherà riappropriazione di compiti istituzionali in-derogabili, fino ad ora spesso disattesi.

R (Mobilio): In precedenza due motivi di sfiducia verso l’am-ministrazione degli Enti Locali erano fondamentalmente rap-presentati dalla lentezza dei tempi di attuazione e dalla in-capacità di rispettare i preventivi di spesa.Oggi, con la legge Merloni e successive modifiche, posse-diamo un efficace strumento operativo, che disciplinando

il parere di…

Nell’ambito di questo primo numero della rivista, ci è sembrato opportuno interrogare sulle novità introdotte dalregolamento Merloni i rappresentanti delle istituzioni direttamente interessati.Hanno risposto alle nostre domande: l’Assessore uscente all’Edilizia Pubblica e Privata del Comune di Napoli Anto-nio Amato, l’Assessore uscente ai Lavori Pubblici della Regione Campania Cesario Liguori, l’Assessore ai LavoriPubblici della Provincia di Napoli Aldo Mobilio, e Riccardo Giustino Presidente dell’ACEN (Associazione CostruttoriEdili di Napoli e Provincia). Non ha risposto alle nostre sollecitazioni, per eccesso di impegni, l’Assessore all’Urba-nistica del Comune di Napoli Rocco Papa.

l’attività amministrativa, garantisce contestualmente la qua-lità degli interventi, puntando a criteri di efficienza ed effica-cia secondo procedure improntate a tempestività, traspa-renza e correttezza tra gli operatori.Un rimedio alle suindicate disfunzioni è stato, infatti, indivi-duato nella cosiddetta programmazione per progetti, secon-do cui le opere pubbliche vengono inquadrate in un program-ma triennale, predisposto sulla base di uno studio elaboratoper individuare il quadro dei bisogni e delle esigenze.Le Amministrazioni provvedono alla redazione di studi difattibilità, ossia di studi comprendenti il progetto prelimina-re, al fine di identificare gli interventi necessari al soddisfa-cimento delle individuate priorità.In definitiva la Riforma spinge gli Enti Locali verso una tota-le trasparenza e soprattutto ad una garanzia di unitarietàdei progetti: non più interventi spezzettati, quindi, con tem-pi di esecuzione infiniti, ma progetti unitari e specificamen-te definiti nelle loro fasi attuative (progetto preliminare-defi-nitivo-esecutivo) che rispettino fonti di finanziamento certee tempi predeterminati di realizzazione.

R (Amato): La nuova legge quadro sui lavori pubblici, re-lativamente agli articoli 14 e 15 (Programmazione dei la-vori pubblici e Competenze dei Consigli Comunali e Pro-vinciali) prospetta per enti locali un ruolo centrale nellaprogrammazione degli interventi. Di fatto tali articoli faran-no riferimento alla legge 142/90, in particolar modo, per

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quello che concerne gli Accordi di programma e le compe-tenze dei Consigli Comunali e Provinciali. Quanto sopra,unitamente alle capacità organizzative e gestionali dei pro-getti da parte degli enti locali, attraverso l’utilizzo delle com-petenze professionali interne, la programmazione rigorosadegli interventi, la sinergia con altri Enti pubblici e privati,l’utilizzo di professionalità esterne qualificate, l’istituzionedei concorsi di progettazione, la definizione rigorosa degliinterventi progettuali, consentirà un controllo della spesa,dando modo agli enti locali di offrire una migliore e più qua-lificata risposta all’esigenze dei cittadini.

R (Giustino): Le prospettive di mercato possono essere in-quadrate su due livelli di interesse. Il primo livello, è sicura-mente rappresentato dalle novità normative introdotte dallaL. 415/98 in materia di finanza di progetto che, come è notoconsentono per la prima volta l’immissione di capitali privatinei lavori pubblici. Tali disposizioni, ovviamente, favorisconol’iniziativa imprenditoriale e la capacità propositiva delle sin-gole aziende in un settore da sempre rimesso alla logica deltradizionale rapporto PA committente-impresa esecutrice. Siapre una nuova fase operativa che punta a favorire l’ingres-so del mercato delle infrastrutture pubbliche di nuovi soggetticome le banche o le compagnie di assicurazioni che posso-no contribuire ad innalzare il livello complessivo dell’offerta.In questo momento storico la sfida è importante: i beneficidell’intervento del capitale privato nel settore delle infrastrut-ture pubbliche riguarderanno sia i bacini di utenza di cia-scuna delle iniziative che saranno realizzate, sia l’impren-ditoria che le realizzerà, sia indirettamente la collettività tut-ta se nel paese aumenterà la dotazione di infrastrutture e,contestualmente, diminuirà la disoccupazione.Il secondo livello va sicuramente considerato alla luce dellaimminente pubblicazione del nuovo regolamento per la qua-lificazione delle imprese di costruzioni che dopo trent’annisostituisce il sistema fondato sull’Albo Nazionale Costruttori.Il dato è sicuramente importante anche per le novità implicite

al nuovo sistema collegate anche ai sistemi di qualità ISO9000. Il momento attuale, in ogni caso, è particolarmentecomplesso; tuttavia sarebbe illogico negare in questo mo-mento per il settore dei Lavori pubblici l’esistenza di unostress normativo che, tra l’altro, è comune a tutti i periodi ditransizione. In questa situazione occorre lo sforzo di tutti alfine di evitare ricadute negative sul mercato che significaricadute negative nell’occupazione e sull’economia.

D: Ritenete che si vada in direzione di una applicazionefederalista della legge stessa?

R (Liguori): La complessità della nuova normativa in mate-ria di L.L.P.P. e la eterogeneità di procedure e controlli, perquanto diretti dall’Autorità per la Vigilanza sui L.L.P.P. nonpotranno non essere, in qualche modo, rimandati ad unarete organizzativa capillare della quale le Regioni in parti-colare saranno il perno fondamentale.Non solo, ma già la Regione Campania si sta muovendoverso tale decentramento tecnico-amministrativo, chiaman-do i Settori Provinciali del Genio Civile ad un’azione piùqualificata e riconoscibile sul territorio regionale al serviziodi tutte le Amministrazioni pubbliche, per quanto concernele diverse problematiche: dalla fase di programmazione delleopere pubbliche, al relativo controllo sulle fasi dell’appalto,delle modalità di esecuzione e conclusione delle stesse.

R (Mobilio): L’esigenza di un controllo del territorio a mezzosedi di concertazione e di assegnazione di risorse aggiuntivesui programmi predisposti rappresenta un chiara volontà aperseguire il decentramento amministrativo, ribadito già datempo in tutte le sedi istituzionali. La legge Merloni fornisce aproposito nuovi e validi strumenti operativi, sia in fase di acqui-sizione di pareri e permessi autorizzativi (a mezzo conferen-ze di servizio da istituire su proposta del Responsabile delProcedimento, interpellando le amministrazioni locali interes-sate), che in fase di osservanza e verifica degli adempimentiformali (a mezzo accertamenti dell’Osservatorio delle OO.PP.

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che è chiamato ad esercitare l’attività di controllo con propriesezioni regionali. Queste ultime operano mediante procedu-re informatiche sulla base di apposite convenzioni, anchecon l’ausilio di organismi quali le Regioni, l’Associazione na-zionale comuni italiani (ANCI), l’Unione Provincia d’Italia).

R (Amato): La nuova legge quadro sui lavori pubblici (Mer-loni-ter) ed il suo regolamento in via di definizione, preve-de che lo stesso, sia applicato da tutte le Regioni, fintantoche esse non si siano dotate di una propria normativa suilavori pubblici. Vi è una opinione diversa della Corte deiConti, anche in riferimento alla sentenza della Corte Co-stituzionale n° 482/95, che considera l’applicazione del re-golamento ai soli lavori che rientrano nelle funzioni dele-gate dallo stato, tutto il resto, secondo la Corte dei Contisarebbe di interesse regionale. Anche per quanto prece-dentemente detto e al di là delle posizioni che perverran-no, è innegabile che si và verso una direzione di maggioreautonomia degli enti locali e in primo luogo dell’Ente Re-gione in riferimento alla programmazione e gestione dellatrasformazione del territorio.

R (Giustino): L’iniziativa sperimentata dall’Associazione Co-struttori-Edili di Roma è sicuramente interessante e da valuta-rsi con la massima attenzione anche per analoghe iniziativeda assumersi per il futuro in sede locale. Attualmente, però,non abbiamo avviato alcuna attività interna funzionale allaindividuazione di strumenti utile a bandire concorsi di proget-tazione anche mediante finanziamenti privati.

D: La nuova legge sui lavori pubblici implica l’uso deiconcorsi in via prioritaria, ma non obbligatoria. Pensa-te di spingere a favore di un sempre più diffuso utilizzodei procedimenti concorsuali?

R (Liguori): La nuova normativa quadro è abbastanza chia-ra in materia, attribuendo prioritariamente ai tecnici finan-ziari pubblici i compiti di progettazione e responsabilità sul-le opere da realizzare. Solo, infatti, in carenza di specifichecompetenze può farsi ricorso agli affidamenti interni, oltreche nel caso di opere di particolare complessità ed interdi-sciplinarietà per le quali è previsto l’utilizzo del concorso diprogettazione o del concorso di idee. Detto questo, non es-sendo la regione un Ente esecutore “stricto sensu”, i propricompiti in materia risultano di gran lunga limitati a pochi eristretti casi. È però certo che, al fine di corrispondere al det-tato legislativo, che affida alla fase di progettazione un ruoloben più importante e difficile rispetto al passato, dovendosiassicurare fin dall’inizio la qualità di un’opera e la relativarispondenza alle specifiche finalità sotto i vari profili (ambien-tale, urbanistico, tecnico). Le Amministrazioni pubbliche po-tranno nel proprio interesse fare ricorso a nuovi strumenti diselezione quali i concorsi di progettazione o i concorsi di idee.

R (Mobilio): Le nuove disposizioni della Riforma ristabilisco-no la centralità del progetto come fase di studio e di idea-zione, sia con la separazione del momento esecutivo daquello progettuale, sia con l’apertura alla progettazione dicontributi esterni all’Amministrazione.In tale contesto la Legge Merloni prevede un ricorso sem-pre più ampio allo strumento concorsuale nel caso di inter-venti di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico,ambientale, storico-artistico e conservativo, nonché tecnolo-gico, lasciando all’Amministrazione la discrezionalità di at-tivare tale procedura. Per quanto riguarda l’Assessorato dimia competenza - Lavori Pubblici e Viabilità - che normal-mente affronta opere edili concernenti manutenzione ordi-naria e straordinaria stradale, nel momento in cui si porràl’esigenza della risoluzione di interventi di particolare impattoambientale, per la risoluzione dei quali sarà necessario ilconfronto di diverse idee progettuali, sicuramente sarà sol-lecitata l’Amm.ne Provinciale di Napoli all’uso del concorso.

R (Amato): Già da tempo, quest’Amministrazione ha segui-to la strada del procedimento concorsuale per l’affidamentodei progetti. Si ribadisce tale impegno che và verso la

direzione di una maggiore trasparenza nell’affidamentodegli incarichi professionali e di una migliore qualità degliinterventi.

D: Pensate di istruire, come già avviene nelle maggio-ri città italiane, degli uffici ad hoc per la gestione deiconcorsi?

R (Liguori): Collegandosi a quanto detto prima tale esigenzapotrà essere sentita prevalentemente dagli Enti locali (Co-muni, grandi città…), ma non vi è dubbio che una indicazio-ne in merito, in sede di integrazione al disegno di legge re-gionale di modifica delle L.R. 51/78 possa essere prevista.R (Mobilio): Ritengo possibile la partecipazione da partedegli enti locali in una nuova forma di assistenza ed incenti-vazione a mezzo uffici che abbiano, comunque, come obietti-vo la qualità dell’architettura e la gestione dei meccanismidiretti o indiretti del premio concorsuale.Riprendendo il dibattito relativo al miglioramento della qua-lità della committenza pubblica è auspicabile in tal senso laformazione di strutture consultive che non solo possano for-nire assistenza a professionisti ed imprese dal punto di vi-sta formale ed organizzativo (sui contenuti dei bandi e deiconcorsi), ma che partecipino in maniera attiva alla faseformativa dell’idea di progetto. Tutto ciò naturalmente pre-suppone una specifica competenza della struttura pubblica.

R (Amato): L’Amministrazione comunale si sta attivandoper istituire uffici ad hoc per la gestione dei concorsi, stabi-lendo parametri chiari e rigorosi per i criteri di valutazionedei progetti.

D: Come pensate di tutelare la possibilità di accessoalla professione dei giovani professionisti?

R (Liguori): Su questo aspetto la normativa nazionale nonsembra offrire molte garanzie, rappresentando anzi alcunielementi di contraddizione dal momento che, al fine del rag-giungimento del massimo livello di qualità nella esecuzio-ne, così come nella propedeutica fase di progettazione delleopere, afferma il criterio per altro incontestabile, della affida-bilità, della qualificazione, in poche parole dell’esperienza.È dunque una materia che, per non toccare la suscettibilitàdelle aspettative generali, non può che essere studiata erisolta a livello nazionale, certamente con il più valido e for-te contributo degli ordini dei professionisti interessati. LaRegione dal canto suo, non potrebbe che sostenere unasimile iniziativa, interessata com’è peraltro, a riqualificare ilproprio personale tecnico anche attraverso un’opera di svec-chiamento del proprio apparato.

R (Mobilio): Attualmente il mercato della progettazione ar-chitettonica favorisce i professionisti più affermati, limitan-do la possibilità dei giovani architetti di arricchire i propricurricula, per cui è necessario propendere sempre più ver-so i concorsi di progettazione, quali strumenti di assegna-zione degli incarichi, rendendoli a loro accessibili.In tale contesto sarebbe possibile, inoltre, prevedere con-corsi riservati a giovani architetti, organizzando sedi espo-sitive e pubblicazioni delle migliori idee, con un ritorno diimmagine direttamente a vantaggio degli stessi.

R (Amato): Come ormai da tempo, qust’Amministrazionesta procedendo per gli affidamenti degli incarichi professio-nali, alla formazione di gruppi di progettazione in cui la pre-senza di giovani professionisti sia obbligatoria. Pensiamoche tale principio, come concordato con gli Ordini Profes-sionali, va ribadito e perseguito nel tempo.

D: In questa fase di passaggio della logica dell’affida-mento fiduciario a quello dell’affidamento per competi-zioni, come vi ponete rispetto al problema della qualitàdell’architettura?

R (Liguori): La questione della qualità dell’architettura, daparte di un’istituzione particolare quale quella regionale, non

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può che essere vista sotto l’aspetto della programmazio-ne degli interventi e della salvaguardia e sviluppo del ter-ritorio. Già la rispondenza delle opere ai requisiti di con-gruenza fra risorse, bisogni sociali e tempi di esecuzionee risposta ai bisogni è per noi una ricerca di maggiore qua-lità dell’architettura. Per il resto la classe professionale equella imprenditoriale credo debbano fornire la rispostapiù appropriata.La legge 109/94 rappresenta per altro una grossa occasio-ne in merito, avendo introdotto dei sistemi di controllo sullaqualità dei materiali, sulla qualificazione delle imprese e sulladefinizione dei progetti (dal preventivo studio di fattibilità edi impatto ambientale fino al progetto definitivo) la cui os-servanza non potrà non sentire gli effetti desiderati.Si richiamano al proposito altri due disegni di legge predi-sposti da questo Assessorato: il primo sulle “funzioni e de-lega in materia di difesa del territorio dal rischio sisma” ed ilsecondo sulle “Norme di indirizzo per la tutela e la pubblicae privata incolumità relativamente alla conservazione, ma-nutenzione e modificazione di ogni fabbricato e parte di essopubblico e/o privato, esistente sul territorio regionale”.Alle amministrazioni, dunque il compito di ben vigilare sulrispetto delle norme, al cui fine dovrà attrezzarsi con unaforte riqualificazione del proprio personale tecnico e am-ministrativo.

R (Mobilio): La scelta dell’affidamento per competizionerappresenta uno degli elementi di grande innovazione e dimodernizzazione della Riforma del sistema dei Lavori Pub-blici. Essa comporta, a mio avviso, una nuova assunzionedi responsabilità da parte degli amministratori che sonochiamati a migliorare la qualità dei lavori pubblici e a rilan-ciare la progettazione architettonica nel nostro paese.Fatta salva la tutela della concorrenza, premesso che l’ese-cuzione dell’opera non può presupporre modelli automati-camente precostituiti, la valutazione dei diversi criteri distima dell’opera concorsual dovrà tenere necessariamen-te conto delle sue caratteristiche, della sua composizione

tecnologica, nonché dell’importanza dei vari obiettivi che lastessa Amministrazione Pubblica desidera raggiungere conla sua realizzazione. A questi naturalmente vanno aggiunticriteri di assenso più tradizionali, strettamente connessi alcosto dell’opera, nonché ai suoi tempi di esecuzione.R (Amato): Sicuramente attraverso i concorsi di progettazio-ne, che andrebbero estesi anche ai lavori di minore entitàeconomica, scaturirà una competizione professionale chefarà in modo che ogni professionista, proprio perché in com-petizione, offrirà il meglio delle sue capacità professionali,innescando un confronto e una dialettica progettuale che èdi per sé garanzia di una migliore qualità dell’architettura.R (Giustino): L’ACEN ha avviato da molti anni un processodi qualificazione del proprio tessuto associativo che ha con-dotto alla definitiva certificazione qualità di circa cinquantaimprese mentre la quasi totalità delle rimanenti associateha già avviato le procedure di implementazione interna deisistemi ISO 9000 conformemente alle previsioni dell’Art. 8della L. Merloni. In tale prospettiva di qualificazione globaledel mercato locale, sicuramente il dato della qualità dell’ar-chitettura assume un ruolo strategico, anche per le implica-zioni connesse alla qualità del dato progettuale da porsi afondamento delle singole gare di appalto. Infatti, il puntosicuramente più importante e allo stesso tempo più proble-matico della legge è l’obiettivo di realizzare opere di qualità.La disposizione in materia di programmazione dimostranoche la legge prende atto che un’opera può eseguirsi concaratteristiche di qualità se a monte esiste una progettazio-ne che la definisca completa ed esecutiva nel dettaglio, eli-minando soprattutto ogni futura possibilità di contenziosoin merito ad essa.Va detto, in ogni caso, che soprattutto la Pubblica Ammini-strazione è chiamata a rivedere il proprio assetto organiz-zativo e ad operare con strumenti nuovi al fine di determi-nare un cambiamento radicale di mentalità e di cultura ope-rativa che hanno caratterizzato il mercato dell’edilizia degliultimi trent’anni.

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L’obiettivo di un rilancio dell’ar-chitettura in Italia attraverso iConcorsi di progettazione, hatrovato nuova linfa nella propo-sta di legge per l’architettura,da tempo rivendicata dagli ar-chitetti italiani, dagli ordini e dalCNA. Anche la legge Merloni-ter, ed il suo regolamento di at-tuazione, pur se ancora in mo-do non sempre coerente, con-figurano il Concorso di proget-tazione come una delle princi-pali forme di affidamento degliincarichi. Notevoli spazi si offro-no alle Regioni per allargare ul-teriormente queste opportunitàofferte dalle nuove leggi.Concorsi quindi, per passaredalle poche decine italiane allemigliaia francesi, alle centinaia dialtre nazioni europee. Ma pro-prio mentre si avvicinano i pri-mi risultati è opportuno propor-re una riflessione sulle impli-canze non banali della diffusio-ne di tale procedura. Per ren-dere più schematico, ma anchepiù leggibile il mio ragionamen-to, porrò le cose sotto forma diimmaginario dibattito con uninterlocutore scettico e forse unpo’ fazioso che ai concorsi noncrede. Riserverò per me il ruo-lo di “problematico” difensore,e ai lettori affiderei la poltronadel giudice, o di accusatori adadiuvandum, o di portatori diargomenti a difesa. Sul sito In-ternet dell’Ordine potremo ri-portare le vostre e-mail, le vo-stre opinioni ed esperienze vis-sute di concorsi.I concorsi fanno perderetempo! Tuona il mio immagina-rio interlocutore, che potrebbeassumere la faccia corrucciatadi un Sindaco, di un assessoredi un ente locale, di un Capo diufficio tecnico. Vedo anche ilvolto avvilito di un collega, re-sponsabile di un ufficio tecnicocomunale, che non può incro-ciare lo sguardo ironico del suoSindaco, dopo che il Concorsodi progettazione per cui si era

battuto, nello scetticismo gene-rale, dopo anni di rifacimenti dibandi, commissioni che nonriuscivano a riunirsi, ricorsi alTAR, sospensive e quant’altro,non riesce a decretare un esi-to. Ovviamente come semprecapita, l’eccezione clamorosa,diventa più leggendaria deiConcorsi, e ve ne sono statianche in Campania, che intempi accettabili hanno prodot-to vincitori ed opere.Proviamo a sfatare questa que-stione del tempo. Premettereiuna considerazione generale.Siamo proprio sicuri che per uncommittente sia meglio avereun progetto in quindici giorni,piuttosto che in mesi. Tutta lastoria delle concessioni deldopo terremoto campano è la-stricata di progetti fatti in pochigiorni, per opere che poi ci han-no messo decenni a realizzar-si, e parte dei decenni è figliadi imprecisioni dei progetti, discarsa conoscenza dei luoghi,della fretta imposta ai proget-tisti; e di qui varianti, sospen-sioni, costi aggiuntivi, ecc.Anche nelle gare su curriculatalvolta si chiede un’offertasui tempi. Spesso mi sono tro-vato scavalcato e sconfitto da

concorrenti che proponevanotempi stracciati. Avevano già ilprogetto pronto? O una fiduciaenorme nelle proprie capacitàe nella organizzazione profes-sionale? No, il più delle volteuna sana sfiducia nella buro-crazia della stazione appaltan-te, che tra aggiudicazione, de-termine e contratti può far pas-sare mesi.Ma vediamo bene la questionetempi. E’ ovviamente figlia del-la complessità dei progetti edelle fasi del concorso. Imma-giniamo quello che personal-mente considero la miglioreforma di Concorso: quella indue fasi. La prima di basso co-sto per i concorrenti, e che faci-lita la partecipazione di giova-ni, ed una seconda compensa-ta dal premio della prima faseche si configura come un rim-borso di spese per affrontare laseconda fase necessariamen-te più impegnativa. Nei recenticoncorsi che si sono fatti i tem-pi previsti sono mediamente 3-4 mesi per la prima fase e 3-5per la seconda. A questi occor-re aggiungere i tempi di prepa-razione del Concorso e di ag-giudicazione dei vincitori. Unaprogettazione preliminare di un

l’occasione dei concorsiFabrizio Mangoni

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opera mediamente complessarichiede circa 3-4 mesi. Unaprogettazione definitiva alme-no altrettanto. Si può dire, el’esperienza francese lo dimo-stra che la procedura concor-suale allunga i tempi, rispettoa quella diretta, di circa 3-4mesi, sostanzialmente impe-gnati dalle procedure di prepa-razione e aggiudicazione. Masono mesi inutili? La prepara-zione del bando, come si diràdopo, è un momento qualifican-te dell’azione amministrativa.L’amministrazione che lo ban-disce, si chiarisce le idee suisuoi obiettivi, ne può fare unmomento di partecipazione e diorganizzazione del consenso edei dissensi, anticipa termini diconfronto tra e con i progettisti,che dovrebbe comunque af-frontare alla presentazione delprogetto. Infine ottiene un con-fronto tra ipotesi alternative checostringe a valutazioni precisee stringenti, con indubbio van-taggio sul futuro dell’opera.Certo il CNA, il CAE, e l’UIA (leprocedure UIA sono decisa-mente onerose e lunghe) do-vranno mettere a punto i banditipo per snellire al massimo itempi, soprattutto quelli di natu-ra organizzativa e burocratica.

I Concorsi costano!Ma possono rendere! Mi vieneda rispondere. Certo occorreuna proporzione tra premi, co-sto di attuazione del concorsoe valore complessivo dell’ope-ra. Occorre misurare il punto diequilibrio tra questi fattori, chegiustifica un’amministrazionepubblica nell’impegno di risor-se commisurate ai benefici. Aldi là dei benefici di natura tec-nica (competizione, concorren-za tra progetti, esplorazione disoluzioni diverse), forse occor-re uscire da una logica set-toriale e corporativa per valuta-re i costi di un concorso. L’espe-rienza francese dimostra che

l’azione di preparazione delbando è un momento qualifi-cante dell’azione amministrati-va. L’obbiettivo di un’architet-tura di qualità è fortemente as-sistito dallo stato e da una mis-sione interministeriale, che nonlascia gli enti locali soli, né dalpunto di vista tecnico, né finan-ziario. Ma c’è forse da introdur-re in proposito un valore più difondo. Un problema della cittàcontemporanea, così come vie-ne osservato da analizzatoriprovenienti da varie discipline,è il concetto di nuova cittadi-nanza, di appartenenza, di co-munità. Quanto più l’informa-zione si globalizza, tanto più lacomunicazione deve diventarelocale. Lo spazio urbano deveconfermare l’appartenenza,deve tornare ad essere condi-viso. La partecipazione dei cit-tadini alla conformazione deiloro spazi costituisce un tassel-lo di tale azione di ricerca di cit-tadinanza. Il concorso non è uncosto da pagare ad una corpo-razione professionale, è un mo-mento della politica urbanisti-ca e dello spazio urbano dellacittà; è l’occasione di un con-fronto partecipativo con i citta-dini e con le competenze. E’un’attività che impegna e qua-lifica gli uffici tecnici delle am-ministrazioni locali. Tutto que-sto vale un 10% dei costi diun’opera? Bisogna convincer-si che questo costo si configu-ra una prestazione a scala diprogetto urbanistico, di valu-tazione di effetti sulla città?

I Concorsi sono “comparati-vi”! Nel senso che c’è sem-pre un “compare” di qualcu-no nella giuria.E’ ad un architetto sconfitto in unConcorso che debbo questabattuta. Si può rispondere sem-plicemente che un “compare”può esserci anche nelle altreforme di affidamento, e può me-glio nascondersi, non dovendo

esibire un risultato che nascedal confronto di proposte. Manon bisogna nascondersi die-tro ad un dito. Il problema c’è.Ammesso e non concesso cheil 50% delle giurie non opericorrettamente, una cose è sesi fanno 2 concorsi all’anno,un’altra se ne fanno 1000. Lastessa pressione “raccoman-dativa” sulle giurie sarebbemeno forte. Ma qui si apre unproblema di natura morale epolitica. L’impegno profuso dal-la categoria degli architetti,l’aver convinto forze politiche eculturali della bontà delle no-stre idee, non può essere com-promesso da comportamentiscorretti di qualcuno. Ordini edamministrazioni devono sce-gliere con oculatezza, magarida un apposito elenco, perso-nalità che offrono garanzie dicorrettezza, e le confermanonel tempo. E forse bisogna ri-flettere sulle procedure di giu-dizio; sotto questo profilo il con-fronto a coppie, strumentovalutativo inserito nel famige-rato decreto Karrer (che non sioccupava di concorsi, ma diofferte economicamente piùvantaggiose), e il suo sistemadi quantificare la qualità, puòrivelarsi un utile riferimento, an-che per le commissioni dei con-corsi di architettura che giusta-mente confronteranno ideeprogettuali e non offerte eco-nomiche.

Chi intende aggiungere considerazio-ni in favore o contro i concorsi, e se-gnalare proprie esperienze potrà farloinviando una e-mail all’indirizzo di po-sta elettronica dell’0rdine degli Archi-tetti di Napoli www.na.archiworld.it

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l’allegato

TITOLO IVAffidamento dei servizi attinenti al-

l’architettura e all’ingegneria

Capo IDisposizioni generali

Articolo 50Ambito di applicazione

1. Quando ricorre una delle situazio-ne previste dall’articolo 17, comma 4della Legge, le stazioni appaltanti affi-dano ai soggetti di cui all’articolo 17,comma 1, lettere d), e), f) e g) dellaLegge i servizi attinenti all’architetturaed all’ingegneria anche integrata e glialtri servizi tecnici concernenti la re-dazione del progetto preliminare, delprogetto definitivo ed esecutivo non-ché le attività tecnico-amministrativeconnesse alla progettazione, ivi com-presa la direzione lavori, secondo leprocedure e con le modalità previstedalle disposizioni del presente titolo.2. Gli importi degli interventi progettatianteriormente alla data di pubblicazio-ne dei bandi sono aggiornati secondole variazioni accertate dall’Istat, relati-ve al costo di costruzione di un edifi-cio residenziale.3. Ai fini del presente titolo si intendo-no per:a) prestazioni professionali speciali: le

prestazioni previste dalle vigenti tarif-fe professionali non ricomprese inquelle considerate normali;b) prestazioni accessorie: le prestazio-ni professionali non previste dalle vi-genti tariffe.

Articolo 51Limiti alla partecipazione alle gare

1. È fatto divieto ai concorrenti di par-tecipare alla medesima gara per l’affi-damento di un appalto di servizi di cuiall’articolo 50, in più di un’associazio-ne temporanea ovvero di parteciparesingolarmente e quali componenti diuna associazione temporanea.2. Il medesimo divieto sussiste per iliberi professionisti qualora partecipi-no alla stessa gara, sotto qualsiasi for-ma, una società di professionisti o unasocietà di ingegneria delle quali il pro-fessionista è amministratore, socio, di-pendente o collaboratore coordinato econtinuativo.3. La violazione di tali divieti comportal’esclusione dalla gara di entrambi iconcorrenti.4. Nel caso di stazioni appaltanti di di-mensione nazionale la cui struttura èarticolata su base locale l’ambito terri-toriale previsto dall’articolo 18, com-ma 2-ter della Legge si riferisce allesingole articolazioni territoriali.

5. Ai sensi dell’articolo 17, comma 8,della Legge, i raggruppamenti tempo-ranei previsti dallo stesso articolo 17,comma 1, lettera g) devono prevede-re la presenza di un professionista abi-litato da meno di cinque anni all’eser-cizio della professione secondo le nor-me dello Stato membro dell’UnioneEuropea di residenza.

Articolo 52Esclusione dalle gare

1. Sono esclusi dalle procedure di af-fidamento dei servizi disciplinati dalpresente titolo e non possono stipula-re i relativi contratti i soggetti di cui al-l’articolo 17, comma 1, lettere d), e), f)e g) della Legge:a) che si trovano in stato di fallimento,di liquidazione coatta, di amministra-zione controllata o di concordato pre-ventivo o nei cui riguardi sia in corsoun procedimento per la dichiarazionedi una di tali situazioni;b) nei cui confronti sia pendente un pro-cedimento per l’applicazione di unadelle misure di prevenzione di cui al-l’articolo 3 della legge 27 dicembre1956, n. 1423; nel caso di società, ildivieto sussiste se la pendenza del pro-cedimento riguarda uno dei soci o il di-rettore tecnico se si tratta di società diprofessionisti; uno degli amministratori

Si riporta di seguito un estratto del Regolamento Merloni in fase di approvazione, relativamente alle parti che

riguardano le prestazioni di servizi di ingegneria e architettura.

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muniti di potere di rappresentanza odel direttore tecnico, se si tratta di so-cietà di ingegneria;c) nei cui confronti sia stata emessasentenza di condanna passata in giu-dicato, ovvero sentenza di applicazio-ne della pena su richiesta ai sensi del-l’articolo 444 c.p.p., per qualsiasi rea-to che incida sulla affidabilità moralee professionale; nel caso di società,la sentenza deve essere stata emes-sa nei confronti dei seguenti soggettiin carica o cessati dalla carica neltriennio antecedente la data di pubbli-cazione del bando di gara; socio o di-rettore tecnico se si tratta di società dirappresentanza o direttore tecnico, sesi tratta di società di ingegneria;d) che non sono in regola con gli ob-blighi relativi al pagamento dei contri-buti previdenziali ed assistenziali a fa-vore dei dipendenti o dei collaboratoricoordinati e continuativi;e) che abbiano reso false dichiarazio-ni in merito ai requisiti e alle condizio-ni rilevanti per la partecipazione alleprocedure di gara.2. L’esclusione di cui al comma 1, nelcaso previsto dalla lettera c) non siapplica se la società dimostra di averadottato atti o misure di completa dis-sociazione dalla condotta penalmen-te sanzionata.3. Possono altresì essere esclusi dal-la partecipazione alle procedure diaffidamento e non possono stipulare i

relativi contratti i soggetti di cui all’arti-colo 17, comma 1, lettere d), e), f) e g)della Legge che, negli ultimi tre anni,nell’esecuzione di una prestazione di-sciplinata dal presente titolo, sono in-corsi in grave negligenza o malafedeaccertata mediante qualsiasi mezzodalla stazione appaltante.4. Costituiscono grave negligenza omalafede gli errori o le omissioni di pro-gettazioni di cui all’articolo 25, comma5-bis, della Legge, se hanno compor-tato un aumento superiore al 10% del-l’importo originario del contratto. In talcaso l’esclusione di cui al comma 1non può essere disposta decorsi 18mesi dalla data del passaggio in giu-dicato della sentenza di riconoscimen-to dell’errore o dell’omissione di pro-gettazione, ovvero decorsi 9 mesi dalladata della comunicazione del respon-sabile del procedimento prevista dal-l’articolo 25, comma 1, lettera d), del-la Legge se il professionista non vi siè opposto nel termine di trenta giorni.5. I concorrenti dichiarano ai sensi del-la vigente legislazione l’inesistenza diuna delle situazioni di cui al comma 1,lettere a), d) ed e) e al comma 3 e di-mostrano mediante la produzione delcertificato del casellario giudiziario chenon ricorrono le condizioni prescritteal comma 1, lettere b) e c).6. I concorrenti che si trovano nellacondizione di cui al comma 3 sonotenuti a fornire tramite dichiarazione

prodotta ai sensi della vigente legi-slazione le informazioni relative, al finedi permettere alla stazione appaltantedi assumere le proprie determinazioni.

Articolo 53Requisiti delle società di ingegneria

1. Ai fini dell’affidamento dei servizidisciplinari del presente titolo, le so-cietà di ingegneria sono tenute a di-sporre di almeno un direttore tecni-co, con funzioni di collaborazione alladefinizione degli indirizzi strategicidella società e di collaborazione econtrollo sulle prestazioni svolte daitecnici incaricati delle progettazioni,che sia ingegnere o architetto o lau-reato in una disciplina tecnica attinen-te all’attività prevalente svolta dallasocietà, abilitato all’esercizio dellaprofessione da almeno 10 anni non-ché iscritto, al momento dell’assunzio-ne dell’incarico, al relativo albo pro-fessionale previsto dai vigenti ordina-menti ovvero abilitato all’eserciziodella professione secondo le normedei Paesi dell’Unione Europea cui ap-partiene il soggetto. Al direttore tecni-co o ad altro ingegnere o architetto dalui dipendente abilitato all’eserciziodella professione, ed iscritto al relati-vo albo professionale, la società dele-ga il compito di approvare e controfir-mare gli elaborati tecnici inerenti alleprestazioni oggetto dell’affidamento;

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l’approvazione e la firma degli elabo-rati comportano la solidale responsa-bilità civile del direttore tecnico o deldelegato con la società di ingegnerianei confronti della stazione appaltante.2. Il direttore tecnico è formalmenteconsultato dall’organo di amministra-zione della società ogni qualvolta ven-gono definiti gli indirizzi relativi all’atti-vità di progettazione, si decidono lepartecipazioni a gare per affidamentodi incarichi o a concorsi di idee o diprogettazione, e comunque quando sitrattano in generale questioni relativeallo svolgimento di studi di fattibilità,ricerche, consulenze, progettazioni,direzioni dei lavori, valutazioni di con-gruità tecnico-economica e studi diimpatto ambientale.3. Le società di ingegneria predispon-gono e aggiornano l’organigramma deisoci, dei dipendenti o dei collaboratoricoordinati e continuativi direttamenteimpegnati nello svolgimento di funzio-ni professionali e tecniche, nonché dicontrollo della qualità. L’organigram-ma riporta, altresì, l’indicazione dellespecifiche competenze e responsabi-lità. Se la società svolge anche attivi-tà diverse dalle prestazioni ai servizidi cui all’articolo 50, nell’organigram-ma sono indicate la struttura organiz-zativa e le capacità professionali es-pressamente dedicate alla suddettaprestazione di servizi. I relativi costisono evidenziati in apposito allegatoal conto economico. L‘organigrammae le informazioni di cui sopra, nonchéogni loro successiva variazione, sonocomunicate entro 30 giorni all’Autori-tà. La verifica delle capacità econo-miche finanziarie e tecnico-organiz-zative della società ai fini della parte-cipazione alle gare per gli affidamen-ti di servizi si riferisce alla sola partedella struttura dedicata alla progetta-zione. L’indicazione delle attività di-verse da quelle appartenenti ai servi-zi di natura tecnica sono comunicateall’Autorità.

Articolo 54Requisiti delle società professionali

1. Le società professionali, predispon-gono e aggiornano l’organigramma deisoci, dei dipendenti o dei collaboratoricoordinati e continuativi impiegati nel-lo svolgimento di funzioni professionalie tecniche e di controllo della qualità.L’organigramma riporta altresì, l’indi-cazione delle specifiche competenzee responsabilità. Le società professio-nali sono tenute agli obblighi di comu-nicazione imposti dall’articolo 53.

Articolo 55Commissioni giudicatrici

1. La commissione giudicatrice per ilconcorso di idee, per il concorso di pro-gettazione e per gli appalti di servizi è

composta da un numero di membritecnici non inferiore a tre, esperti nel-la materia oggetto del concorso o del-l’appalto, di cui almeno uno dipenden-te della stazione appaltante.2. Alla spesa per i compensi e i rimbor-si spettanti alla commissione giudica-trice si fa fronte mediante l’utilizzazio-ne delle somme di cui all’articolo 18,comma 2-bis, della Legge.

Articolo 56Penali

1. I disciplinari di affidamento dei ser-vizi di progettazione e delle attività adessa connesse precisano le penali daapplicare nel caso di ritardato adem-pimento degli obblighi contrattuali.2. I termini di adempimento delle pre-stazioni sono stabiliti dal responsabiledel procedimento in relazione alla tipo-logia, alla categoria, all’entità ed allacomplessità dell’intervento, nonché alsuo livello qualitativo.3. Le penali da applicare ai soggettiincaricati della progettazione o delleattività a questa connesse sono stabi-lite dal responsabile del procedimen-to, in sede di redazione del documen-to preliminare alla progettazione, in mi-sura giornaliera compresa tra lo 0,5per mille e l’1 per mille del corrispettivoprofessionale, e comunque comples-sivamente non superiore al 10 per cen-to, da determinare in relazione all’en-tità delle conseguenze legate all’even-tuale ritardo.4. Quando la disciplina contrattuale pre-vede l‘esecuzione della prestazionearticolata in più parti, nel caso di ritardorispetto ai termini di una o più di tali partile penali di cui ai commi precedenti siapplicano ai rispettivi importi.

Capo IIConcorso di idee

Articolo 57Modalità di espletamento

1. Il concorso di idee è espletato conle modalità del pubblico incanto, ed èpreceduto da pubblicità secondo la di-sciplina di cui all’articolo 80, comma2, qualora l’importo complessivo deipremi sia pari o superiore al contro-valore in Euro di 130.000 Dsp.2. Possono partecipare al concorso,oltre i soggetti di cui all’articolo 17,comma 1, lettere d), e), f) e g) dellaLegge, anche i lavoratori subordinatiabilitati all’esercizio della professionee iscritti al relativo ordine professiona-le, secondo l’ordinamento nazionale diappartenenza nel rispetto delle normeche regolano il rapporto di impiego, conesclusione dei dipendenti dell’ammini-strazione che bandisce il concorso.3. Il concorrente predispone la propo-sta relativa nella forma più idonea allasua corretta rappresentazione. Nel

bando non possono essere richiestielaborati di livello pari o superiore aquelli richiesti per il progetto prelimi-nare. Il tempo di presentazione dellaproposta deve essere stabilito in rela-zione all’importanza e complessità deltema e non può essere inferiore a ses-santa giorni dalla data di pubblicazio-ne del bando.4. La valutazione delle proposte pre-sentate al concorso di idee è effettua-ta da una commissione giudicatrice,costituita ai sensi dell’articolo 55, sul-la base di criteri e metodi stabiliti nelbando di gara.5. Le stazioni appaltanti riconosconoun congruo premio al soggetto che haelaborato l’idea ritenuta migliore.6. L’idea premiata è acquisita in pro-prietà dalla stazione appaltante e,previa eventuale definizione dei suoiaspetti tecnici, può essere posta a ba-se di gara di un concorso di progetta-zione di un appalto di servizi di cui aiCapi IV e V del presente titolo, e allarelativa procedura è ammesso a par-tecipare il vincitore del premio qua-lora in possesso dei relativi requisitisoggettivi.

Articolo 58Contenuto del bando

1. Il bando per il concorso di ideecontiene:a) nome, indirizzo, numeri di telefonoe telefax e di e-mail della stazioneappaltante;b) nominativo del responsabile del pro-cedimento;c) descrizione delle esigenze della sta-zione appaltante;d) eventuali modalità di rappresenta-zione delle idee;e) modalità di presentazione delle pro-poste, comunque costituite da schemigrafici e da una relazione tecnico eco-nomica;f) termine per la presentazione delleproposte;g) criteri e metodi per la valutazionedelle proposte;h) importo del premio da assegnare alvincitore del concorso;i) data di pubblicazione.

Capo IIIConcorsi di progettazione

Articolo 59Modalità di espletamento

1. L’espletamento del concorso diprogettazione è preceduto da pubbli-cità secondo quanto previsto all’arti-colo 80, comma 2, qualora l’importocomplessivo dei premi o del valorestimato dei servizi cui è preordinato ilconcorso è pari o superiore al contro-valore in Euro di 200.000 Dsp. e all’ar-ticolo 80, comma 3, qualora inferiore.Per i Ministeri il valore è fissato nel

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controvalore in Euro di 130.000 Dsp.Il termine di presentazione delle pro-poste progettuali non può essere in-feriore a novanta giorni.2. Il concorso è di norma aggiudicatocon pubblico incanto, ovvero con lici-tazione privata qualora sussistanoparticolari ragioni.3. Nel concorso di progettazione sonorichiesti esclusivamente progetti o pia-ni con livello di approfondimento paria quello di un progetto preliminare, sal-vo, quanto disposto al comma 6. Qua-lora il concorso di progettazione riguar-di un intervento da realizzarsi con ilsistema della concessione di lavoripubblici, la proposta ideativa contieneanche la redazione di uno studio eco-nomico finanziario per la sua costru-zione e gestione.4. L’ammontare del premio da asse-gnare al vincitore è determinato in mi-sura non superiore al 60 per centodell’importo presunto dei servizi ne-cessari per la redazione del progettopreliminare calcolato sulla base dellevigenti tariffe professionali. Una ulte-riore somma compresa fra il 40 ed il70 per cento è stanziata per i concor-renti ritenuti meritevoli, a titolo di rim-borso spese per la redazione del pro-getto preliminare.5. Con il pagamento del premio le sta-zioni appaltanti acquistano la proprie-tà del progetto vincitore. Al vincitoredel concorso, se in possesso dei requi-siti richiesti nel bando, possono esse-re affidati a trattativa privata i succes-sivi livelli di progettazione. Tale possi-bilità ed il relativo corrispettivo devo-no essere stabiliti nel bando.6. In caso di intervento di particolarerilevanza e complessità può proceder-si ad esperimento di un concorso arti-colato in due gradi, di cui il secondo,che ha ad oggetto la presentazione delprogetto preliminare, si svolge tra isoggetti individuati attraverso la valu-tazione di proposte di idee presentateal concorso di primo grado e selezio-nate senza formazione di graduatoriedi merito né assegnazione di premi.Al vincitore finale, se in possesso deirequisiti richiesti dal bando, è affidatol’incarico della progettazione definiti-va ed esecutiva. Tale possibilità ed ilrelativo corrispettivo devono esserestabiliti nel bando. Per i premi e i rim-borsi spese si applica quanto previstoai commi 4 e 5. I tempi di presentazio-ne delle proposte non possono esse-re inferiori a novanta giorni per il pri-mo grado e a centoventi giorni per ilsecondo grado.7. Le stazioni appaltanti, dandoneadeguata motivazione, possono altre-sì procedere, all’esperimento di unconcorso in due gradi, il primo aven-te ad oggetto la presentazione di unprogetto preliminare, e il secondoavente ad oggetto la presentazione

di un progetto definitivo. Restano fer-me le altre disposizioni del comma 6.

Articolo 60Contenuto del bando

1. Il bando per i concorsi di progetta-zione, oltre agli elementi elencati dal-l’articolo 58, contiene l’indicazione:a) della procedura di aggiudicazioneprescelta;b) del numero di partecipanti al secon-do grado selezionati secondo quantoprevisto dall’articolo 59, comma 6;c) descrizione del progetto;d) del numero, compreso tra dieci eventi, previsto di partecipanti nel casodi licitazione privata;e) delle modalità, dei contenuti e deitermini della domanda di partecipazio-ne nonché dei criteri di scelta nel casodi licitazione privata;f) dei criteri di valutazione delle pro-poste progettuali;g) del “peso” o del “punteggio” da at-tribuire, con somma pari a cento e congradazione rapportata all’importanzarelativa di ciascuno, agli elementi digiudizio nei quali è scomponibile lavalutazione del progetto oggetto delconcorso;h) dell’indicazione del carattere vinco-lante o meno della decisione dellacommissione giudicatrice;i) del costo massimo di realizzazionedell’intervento da progettare determi-nato sulla base di valori parametrici fis-sati nel bando stesso;l) delle informazioni circa le modalitàdi presentazione dei progetti;m) l’indicazione dei giorni e delle orein cui gli interessati possono recarsipresso gli uffici della stazione appal-tante per ritirare la documentazione dicui al comma 3.2. Il bando contiene anche le informa-zioni circa le modalità di ritiro degli ela-boratori non premiati e per i quali nonè stato disposto il rimborso spese, non-ché l’eventuale facoltà della commis-sione di menzionare i progetti che, purnon premiati, presentano profili di par-ticolare interesse.3. Al bando di gara sono allegate leplanimetrie con le curve di livello ri-guardanti le aree interessate dall’inter-vento, le relazioni e i grafici relativi alleindagini geologiche, geotecniche, idro-logiche, idrauliche e sismiche effettua-te sulle medesime aree nonché il do-cumento preliminare alla progettazio-ne di cui all’articolo 15, comma 5.

Articolo 61Valutazione delle proposte

progettuali

1. La valutazione delle proposte pro-gettuali presentate al concorso di pro-gettazione è eseguita sulla base deicriteri e dei metodi contenuti nell’al-legato C.

Capo IVAffidamento dei servizi di importiinferiore al controvalore in euro

di 200.000 dsp

Articolo 62Disposizioni generali

e modalità di determinazionedel corrispettivo

1. I servizi di cui all’articolo 50 di im-porto inferiore a 40.000 Euro sono affi-dati dalle stazioni appaltanti previa ade-guata pubblicità dell’esigenza di acqui-sire la relativa prestazione professiona-le; l’avvenuto affidamento deve esserereso noto con adeguate formalità, unita-mente alle motivazioni della scelta ef-fettuata.2. I servizi di cui all’articolo 50 il cuicorrispettivo complessivo stimato, co-stituito dalla quota riferita alla proget-tazione e dalla quota riferita alle pre-stazioni accessorie, è compreso tra40.000 Euro e il controvalore in Eurodi 200.000 Dsp, sono affidati median-te licitazione privata. Per i Ministeri ladisposizione si applica qualora il cor-rispettivo sia compreso tra 40.000Euro e il controvalore in Euro di130.000 Dsp.3. La quota del corrispettivo riferita allaprogettazione è determinata sulla basedelle percentuali ed aliquote di presta-zioni parziali previste dalle vigenti ta-riffe professionali, in corrispondenzadella classe, della categoria e degli im-porti dell’intervento risultanti dai pro-getti redatti, nonché del livello di pro-gettazione da redigere. Tali percentualied aliquote parziali sono aumentatesulla base degli incrementi, al netto delribasso offerto in gara, stabiliti dalle vi-genti tariffe professionali per il rimbor-so delle spese e per le prestazioni pro-gettuali speciali ivi previste ed even-tualmente richieste.4. Alla suddetta quota si applicano al-tresì l’eventuale aumento percentua-le per incarico parziale e la riduzione,prevista dalla normativa vigente per leprestazioni professionali rese in favo-re dello Stato o altri enti pubblici per larealizzazione di opere pubbliche o diinteresse pubblico il cui onere è an-che parzialmente a carico dello Statoo degli enti medesimi, ottenuta molti-plicando la riduzione massima previ-sta dalla suddetta normativa per il ri-basso percentuale offerto.5. La quota del corrispettivo riferita alleprestazioni accessorie è determinatacon riferimento agli importi posti a basedi gara, stabiliti con riguardo ai correntiprezzi di mercato, al netto del ribassopercentuale offerto.6. Alla licitazione privata si applicano itermini previsti dalla normativa comu-nitaria in materia di appalto di servizie dalla relativa normativa nazionale direcepimento, nonché quelli previsti dalpresente regolamento.

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7. Qualora per la presentazione del-l’offerta la stazione appaltante richie-da adempimenti preliminari particolar-mente complessi, per ragione tecnicheo per altri motivi, i termini per la pre-sentazione dell’offerta devono essereaumentati almeno della metà.8. Nel caso di ricorso alla proceduradi urgenza, non derivante da fatto del-la stazione appaltante, sono indicatenel bando di gara le relative motiva-zioni.9. I bandi di gara sono resi noti con leforme di pubblicità di cui all’articolo 80,comma 3.10. La progettazione di un interventonon può essere artificiosamente divi-sa in più parti al fine di eludere l’appli-cazione delle norme che disciplinanol’affidamento del servizio.

Articolo 63Bando di gara,

domanda di partecipazionee lettera di invito

1. Il bando di gara per l’affidamentodegli incarichi contiene:a) il nome, l’indirizzo, i numeri di tele-fono, di telefax e di e-mail della sta-zione appaltante;b) l’indicazione dei servizi di cui all’ar-ticolo 50 con la specificazione delleprestazioni specialistiche necessariecompresa quella del coordinatore perla sicurezza in fase di progettazione;c) l’importo complessivo stimato del-l’intervento cui si riferiscono i servizida affidare e degli eventuali importiparziali stimati, nonché delle relativeclassi e categorie dei lavori individua-te sulla base delle elencazioni conte-nute nelle vigenti tariffe professionali;d) l’ammontare presumibile del corri-spettivo della progettazione, e le per-centuali per il rimborso spese e per leprestazioni progettuali speciali even-tualmente richieste, stabilite in basealle vigenti tariffe professionali;e) l’importo massimo, stabilito con riferi-mento ai concorrenti prezzi di mercato,delle eventuali prestazioni accessorie;f) il tempo massimo per l’espletamentodell’incarico;g) i fattori ponderali da assegnare aglielementi di valutazione dell’offerta;h) il termine non inferiore a 37 giornidecorrenti dalla data di pubblicazionedel bando, per la presentazione delledomande di partecipazione;i) l’indirizzo al quale devono essereinviate le domande;l) il termine entro il quale sono speditigli inviti a presentare l’offerta;m) il massimale dell’assicurazione pre-vista dell’articolo 30, comma 5, dellaLegge;n) il divieto previsto dall’articolo 17,comma 9, della Legge;o) l’importo minimo della somma tuttii lavori, appartenenti ad ognuna delleclassi e categorie di cui alla lettera c)

per i quali il soggetto concorrente hasvolto i servizi di cui all’articolo 50, neldecennio anteriore alla data di pubbli-cazione del bando; tali importi devonoessere stabiliti fra tre e cinque volte l’im-porto globale stimato dell’intervento cuisi riferiscono i servizi da affidare;p) il numero, compreso fra dieci e venti,dei soggetti da invitare a presentareofferta selezionata con l’applicazionedei criteri di cui all’allegato D.q) il nominativo del responsabile delprocedimento.2. Le domande di partecipazione sonocorredate da una dichiarazione, resanelle forme previste dalla vigente legi-slazione, con la quale il professionistao il legale rappresentante del sogget-to concorrente:a) attesta di non trovarsi nelle condi-zioni previste dagli articoli 51 e 52;b) indica, nel rispetto di quanto previ-sto al precedente comma 1 lettera o),gli importi dei lavori e specifica perognuno di essi: il committente nonchéle classi e le categorie, individuatesulla base delle elencazioni contenu-te nelle vigenti tariffe professionali, cuiessi appartengono, il soggetto che hasvolto il servizio e la natura delle pre-stazioni effettuate;c) fornisce l’elenco dei professionistiche svolgeranno i servizi con la speci-ficazione delle rispettive qualifiche pro-fessionali nonché con l’indicazione delprofessionista incaricato dell’integra-zione delle prestazioni specialistiche.3. Al fine di selezionare i soggetti dainvitare alla presentazione dell’offertain possesso del requisito tecnico pro-fessionale previsto dal comma 1, let-tera o), le stazioni appaltanti formanouna graduatoria assegnando a ciascu-no un punteggio determinato secon-do i criteri fissati dall’allegato D.4. Le lettera di invito è inviata simulta-neamente ai soggetti selezionati. Seuno solo dei soggetti risulta in posses-so del requisito di cui al comma 3, lastazione appaltante può affidare il ser-vizio a trattativa privata sulla base dellecondizioni stabilite dal bando di gara.5. La lettera di invito deve indicare:a) il numero massimo di schede di for-mato A3, ovvero di formato A4, che co-stituiscono la documentazione diognuno dei soggetti di cui all’articolo64, comma 1, lettera b); tale numeroè compreso tra tre e cinque, nel casodi schede di formato A3, e tra sei e die-ci, nel caso di schede di formato A4;b) il contenuto, in rapporto allo speci-fico servizio da affidare, della relazio-ne tecnica di offerta di cui all’art. 64,comma 1, lett.b) ed il numero massi-mo di cartelle, che costituiscono la re-lazione; tale numero è compreso traventi e quaranta;c) l’eventuale suddivisione degli ele-menti a) e b) di cui all’articolo 64, com-ma 3 in sub-elementi e relativi sub-pesi.

6. Il termine di presentazione delle of-ferte fissato nella lettera di invito nonpuò essere inferiore a 40 giorni dalladata di spedizione della lettera stessa.7. I servizi di ingegneria valutabili sonoquelli iniziati e ultimati nel decennio an-tecedente la data di pubblicazione delbando, ovvero la parte di essi ultimatanello stesso periodo per il caso di ser-vizi iniziati in epoca precedente.8. La stazione appaltante verifica le di-chiarazioni inerenti al possesso dei re-quisiti previsti al comma 2, lettere a) eb) ai sensi e per gli effetti dell’articolo10, comma 1 quater della Legge, perquanto compatibili.

Articolo 64Modalità di svolgimento della gara

1. L’offerta è racchiusa in un plico checontiene:a) una busta contenente la documen-tazione amministrativa indicata nellalettera di invito e una dichiarazione pre-sentata nelle forme previste dalla vi-gente legislazione circa la permanen-za delle condizioni di cui agli articoli51 e 52.b) una busta contenente l’offerta tec-nica costituita:1) dalla documentazione grafica, de-scrittiva o fotografica di un numeromassimo di tre progetti relativi a inter-venti ritenuti dal concorrente significa-tivi della propria capacità progettuale,scelti fra interventi qualificabili affini aquelli oggetto dell’affidamento, secon-do i criteri desumibili dalle tariffe pro-fessionali;2) dalla illustrazione delle modalità concui saranno svolte le prestazioni og-getto dell’incarico;3) dal curriculum dei professionisti di cuiall’articolo 63, comma 2, lettera c) pre-disposto secondo gli allegati G ed H;c) una busta contenente l’offerta eco-nomica costituita da:1) ribasso percentuale da applicarsi:a) alla percentuale per rimborso spesa;b) alla percentuale per le prestazioniprogettuali speciali di cui all’articolo 63,comma 1, lettera d);c) agli importi per le prestazioni ac-cessorie di cui all’art. 63, comma 1,lettera e);d) alla riduzione percentuale previ-sta dalla legge per le prestazionirese in favore di amministrazioni edenti pubblici;2) riduzione percentuale da applicarsial tempo fissato dal bando per l’esple-tamento dell’incarico.2. Le offerte sono valutate con il crite-rio dell’offerta economicamente piùvantaggiosa, prendendo in considera-zione i seguenti elementi:a) professionalità desunta dalla docu-mentazione grafica, fotografica e de-scrittiva;b) caratteristiche qualitative e meto-dologiche dell’offerta desunte dalla

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illustrazione delle modalità di svolgi-mento delle prestazioni oggetto dell’in-carico e dai curriculum dei professio-nisti che svolgeranno il servizio di cuial comma 1 lettera b), punti 2) e 3);c) ribasso percentuale indicato nell’of-ferta economica;d) riduzione percentuale indicata nel-l’offerta economica con riferimento altempo.3. I fattori ponderali da assegnare aglielementi sono fissati dal bando di garae possono variare:per l’elemento a): da 20 a 40;per l’elemento b): da 20 a 40;per l’elemento c): da 10 a 30;per l’elemento d): da 0 a 10;4. La somma dei fattori ponderali deveessere pari a cento. Le misure dei pun-teggi devono essere stabilite in rappor-to all’importanza relativa di ogni ele-mento di valutazione.5. In una o più sedute riservate, laCommissione valuta le offerte tecnichee procede alla assegnazione dei rela-tivi punteggi. Successivamente, in se-duta pubblica, la Commissione dà let-tura dei punteggi attributi alle singoleofferte tecniche, procede alla apertu-ra delle buste contenenti le offerte eco-nomiche e, data lettura dei ribassi edelle riduzioni di ciascuna di esse, de-termina l’offerta economica più vantag-giosa applicando i criteri e le formuleall’allegato E.

6. Le stazioni appaltanti possono pre-vedere nel bando la procedura di ve-rifica della congruità dell’offerta eco-nomicamente più vantaggiosa qualo-ra i punti relativi al prezzo e la sommadei punti relativi agli altri elementi divalutazione sono pari o superiori aiquattro quinti dei corrispondenti puntimassimi previsti dal bando di gara.L’esito negativo della verifica circa lacompatibilità del ribasso offerto rispet-to alla qualità delle prestazioni offertecomporta l’esclusione dell’offerta.

Capo VAffidamento dei servizi

di importo pari o superioreal controvalore in euro di 200.00 dsp

Articolo 65Disposizioni generali

1. I servizi di cui all’articolo 50, sonoaffidati mediante licitazione privata opubblico incanto qualora il corrispon-dente complessivo stimato, determina-to secondo quanto stabilito dall’artico-lo 62, commi 3,4 e 5, sia pari o superio-re al controvalore in Euro di 200.000Dsp. Per i ministeri tale valore è fissa-to nel controvalore di 130.000 Dsp.2. Alle procedure di cui al comma 1 siapplicano le norme comunitarie e na-zionali di recepimento in materia di ap-palto pubblico di servizi per quanto

riguarda i termini, i bandi, gli avvisi digara.3. In fase di prequalifica, la stazioneappaltante invia, ai candidati che nefanno richiesta e con onere a loro cari-co, una nota illustrativa contenente iprincipali elementi caratterizzanti laprestazione da svolgere. In tale fase èfatto divieto di richiedere la presa visio-ne dei luoghi da parte dei candidati.4. La stazione appaltante può chiede-re, nel caso di raggruppamenti tem-poranei di cui all’articolo 17, comma1, lettera g) della Legge che i requisitifinanziari e tecnici di cui all’articolo 66,comma 1, lettere a), b), e d) siano pos-seduti in misura non superiore al 60%dal capogruppo; la restante percentua-le deve essere posseduta cumulativa-mente dal o dai mandanti, ai quali nonpossono essere richieste percentualidi possesso dei requisiti minimi.

Articolo 66Requisiti di partecipazione

1. I requisiti economico-finanziari etecnico-organizzativi di partecipazionealle gare sono definiti dalle stazioniappaltanti con riguardo:a) al fatturato globale per servizi di cui al-l’articolo 50, espletati negli ultimi cinqueanni di esercizio antecedenti la pubblica-zione del bando, per un importo variabiletra 3 e 6 volte l’importo a base d’asta;

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b) all’avvenuto espletamento negli ul-timi dieci anni di servizi di cui all’arti-colo 50, relativi a lavori appartenentiad ognuna delle classi e categorie deilavori cui si riferiscono i servizi daaffidare, individuate sulla base delleelencazioni contenute nelle vigenti ta-riffe professionali, per un importo glo-bale per ogni classe e categoria varia-bile tra 2 e 4 volte l’importo stimato deilavori da progettare;c) all’avvenuto svolgimento negli ulti-mi dieci anni di due servizi di cui all’ar-ticolo 50, relativi ai lavori, appartenentiad ognuna delle classi e categorie deilavori cui si riferiscono i servizi da affi-dare, individuate sulla base delle elen-cazioni contenute nelle vigenti tariffeprofessionali, per un importo totale noninferiore ad un valore compreso fra0,40 e 0,80 volte l’importo stimato deilavori da progettare;d) al numero medio annuo del perso-nale tecnico utilizzabile negli ultimi treanni (comprendente i soci attivi, i dipen-denti e i consulenti con contratto di col-laborazione coordinata e continuativasu base annua), in una misura variabi-le tra 3 e 3 volte le unità stimate nelbando per lo svolgimento dell’incarico.2. I servizi di ingegneria valutabili sonoquelli iniziati ed ultimati nel decennioo nel quinquennio antecedente la datadi pubblicazione del bando, ovvero laparte di essi ultimata nello stesso pe-riodo per il caso di servizi iniziati in epo-ca precedente.3. I concorrenti non devono trovarsi al-tresì nelle condizioni previste degli ar-ticoli 51 e 52.

Articolo 67Licitazione privata

1. I bandi di gara che contengono leindicazioni previste dall’articolo 63,comma 1, lettere da a) a n) e lettera q)nonché dall’articolo 66, commi 1 e 3,sono resi noti con le forme di pubblicitàdi cui all’articolo 80, comma 2.2. Sono invitati a presentare offerta isoggetti in possesso dei requisiti mi-nimi previsti dal bando di gara in nu-mero compreso fra cinque e venti.3. Qualora il numero dei soggetti inpossesso dei requisiti minimi previstidal bando di gara risulti inferiore a cin-que, la stazione appaltante procede anuova gara, modificando le relativecondizioni.4. Se il numero dei soggetti in posses-so dei requisiti minimi previsti dal ban-do di gara risulta superiore a quellofissato, la scelta dei soggetti da invita-re a presentare offerta viene effettua-ta per una metà arrotondata per difet-to, sulla base dei criteri di cui all’alle-gato F) e per i restanti tramite sorteg-gio pubblico.5. La procedura di scelta degli offerentiavviene in seduta pubblica con dataindicata nel bando di gara, limitata-mente alla fase di verifica della docu-mentazione amministrativa, e in sedu-ta riservata ai fini dell’attribuzione deipunteggi di cui all’allegato F).6. La stazione appaltante nei succes-sivi tre giorni comunica formalmentea ciascuno dei soggetti concorrentil’esito della selezione ed il punteggioriportato.

Articolo 68Lettera di invito

1. La lettera di invito a presentare of-ferta è inviata nella stessa data ai sog-getti selezionati entro sessanta giornidalla data di spedizione del bando. Incaso di procedura d’urgenza il termi-ne per l’invio delle lettere di invito nonpuò superare i dieci giorni decorrentidal termine ultimo per il ricevimentodelle domande di partecipazione.2. In caso di mancata osservanza deitermini di cui al comma 1, salva lapossibilità di termini maggiori definitidal responsabile del procedimento inpresenza di particolari e motivate ne-cessità, la procedura è annullata e ladocumentazione viene restituita aiconcorrenti a spese della stazione ap-paltante.3. La lettera di invito contiene la richie-sta di elementi utili alla valutazione,che siano strettamente correlati al ser-vizio da affidare.

Articolo 69Pubblico incanto

1. Quando la stazione appaltante ri-corre alla procedura del pubblico in-canto, nel bando di gara inserisce glielementi di cui all’articolo 63, comma1, lettere da a) a g), m), n) e q), e al-l’articolo 66, commi 1 e 3, nonché gliulteriori elementi previsti dalle normecomunitarie e nazionali di recepi-mento delle direttive in materia di pro-cedure di aggiudicazione di appaltipubblici di servizi.

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dipartimenti e servizi dell’ordine

Consiglio dell’OrdineOrgano di elaborazione e controllo democratico dell’azio-ne dell’Ordine;

Esecutivo PoliticoOrgano di elaborazione delle linee programmaticheconsiliari (Presidente, Vicepresidenti, Segretario, Tesorieree Presidente onorario);

Esecutivo OperativoOrgano di attivazione dei deliberati di Consiglio e respon-sabile dell’attività ordinaria (Presidente, Segretario e Te-soriere);

PresidentePaolo Pisciotta - Ufficio di Presidenza, Ufficio Stampa,Commissione Deontologia Professionale;

VicepresidenteBeatrice Melis - Delega alla Consulta Interprofessionale,coordinamento dello Sportello Consulenza Integrata;

VicepresidenteFrancesco Bocchino - Delega ai rapporti con le Ammini-strazioni locali, Coordinamento commissione concorsi ebandi di gara;

SegretarioGennaro Polichetti - Rapporti con il personale, Consu-lente del lavoro, Responsabile del Protocollo, degli atti delConsiglio e della Comunicazione con gli iscritti, Uffici diSegreteria;

TesorierePasquale De Masi - Responsabile delle risorse finanzia-rie e dei relativi modelli d’uso delle stesse, consulente fi-nanziario, Ufficio di Tesoreria;

Federazione RegionaleFrancesco Cassano - Segretario della FederazioneRegionale;

Dipartimento Tariffe e NormeConsigliere Responsabile: Onorato Visone - Parcelle,Commissione Pareri;

Dipartimento Politiche Culturali e Centro StudiConsigliere Responsabile: Fulvio Ricci - CommissioneCentro Studi;

Dipartimento Affari RegionaliConsigliere Responsabile: Antonella Palmieri - Rapporticon la Regione Campania;

Dipartimento Politiche Formative e Aggiornamentodegli Standards ProfessionaliConsigliere Responsabile: Ermelinda Di Porzio - Attivitàformative e di aggiornamento professionale;

Dipartimento Comunicazione TelematicaConsigliere Responsabile: Fabrizio Mangoni di S. Ste-fano - Area Network, Relazioni con Cna per Archiworld;

Dipartimento delle Attività EditorialiConsiglieri Responsabili: Vincenzo Corvino e GerardoCennamo - Settore Informazione ed Editoria, Comitato diRedazione;

Dipartimento Politiche GiovaniliConsiglieri Responsabili: Gerardo Cennamo e Vincen-zo Corvino - Azioni consiliari rivolte ai giovani iscritti, Con-sulta Giovanile;

Dipartimento delle Associazioni Area MetropolitanaConsigliere Responsabile: Pio Crispino - Politiche del de-centramento, Consulta della Associazioni dell’Area Me-tropolitana;

Dipartimento Educazione e ScuolaConsigliere Responsabile: Antonio Zehender - Politichedi sensibilizzazione scolastica, Rapporti con il provvedito-rato, Problematiche degli architetti-operatori scolastici

Il Consiglio nella seduta del 12 gennaio2000 ha deliberato di attivare lo sportellodi consulenza gratuita agli iscritti, finaliz-zato ad offrire una serie di servizi in mate-ria legale, fiscale e condominiale nonchéinformazioni normative e quanto attienel’esercizio della professione.

Consulenza Legale:Diritto Amministrativo e Diritto CivileStudio Avv. Raffaella Veniero riceve c/oOrdine ogni 15 giorni di martedì dalle ore15.00 alle ore 18.00

Consulenza Legale:Recupero Credito ProfessionaleAvv. Alessandro Foglia Manzillo ricevec/o Ordine il primo giovedì di ogni mesedalle ore 15.00 alle ore 18.00

Consulenza Legale:Diritto CondominialeAvv. Mario Mascolo riceve c/o Ordine ogni15 giorni di giovedì dalle ore 15.00 alle ore18.00 On line ogni lunedì dalle ore 19.00alle ore 20.00 al numero telefonico 081578806

Consulenza Fiscale:Studio Dott. Francesco Azzarito

riceve c/o Ordine ogni 15 giorni di giovedìdalle ore 15.00 alle ore 17.00On line dalle ore 15.00 alle ore 17.00 alnumero telefonico 081.5522654Normativa in materia di Sicurezza e Pre-venzione IncendiArch. Livia Napolitano riceve c/o Ordine(494/96-626/94-818-84) il giovedì dalle ore15.00 alle ore 17.00Consulenza InternetArch. Giancarmine Basile riceve c/o Or-dine il martedì dalle ore 15.00 alle ore18.00Consulenza in materia di procedure tec-nico-amministrative Comune di Napoli

Arch. Livia Napolitano riceve c/o Ordineil giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00Visti e Pareri: gli iscritti possono richiede-re i seguenti tipi di vidimazione parcelleutilizzando l’apposita modulistica disponi-bile presso il Servizio parcelle:- parere motivatodiritti Ordine 2% sull’importo totale deiconpensi;- visto consuntivo su prestazioni resediritti Ordine 1,50% sull’importo totale deicompensi

- visto preventivodiritti Ordine 0,60% sull’importo preventivosui compensi, da detrarsi in sede di rilasciodel visto consuntivo- visto monitoriodiritti Ordine 1,50% sull’importo totale deicompensi, di cui per attivare procedure il50% da versare entro 18 mesi dal rilascio,il restante 50% in attesa di pagamento: daversare entro 24 mesi

Rilascio certificati:Certificato d’iscrizione (rilascio a vista)£. 3000 escluso il bollo se richiestoDuplicato tessera £. 25.000Duplicato timbro £. 55.000In caso di richiesta di duplicato della tesse-ra d’iscirizone e/o timbro, è necessario pre-sentare due fotografie con allegata denun-cia di furto o di smarrimento rilasciata dagliuffici competenti

Servizio Telefax:Sul numero 081.5519486 è in funzione telefaxin collegamento automatico 24 ore su 24

Orari di segreteria:Lunedì 9.30-13.00; Martedì 9.30-13.00, 15.00-18.00; Mercoledì 9.30-13.00; Giovedì 9.30-13.00, 15.00-18.00; Venerdì 9.30-13.00.

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I SERVIZI DELL’ORDINE:

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Quando il Consiglio dell’Ordine de-cise di dar vita ad una propria rivi-sta, fu certa la sensazione che l’im-presa appariva ardua e piena diostacoli.La consapevolezza delle difficoltà èstata però subito sopperita conl’umiltà e la serietà dell’approccio,in particolare di coloro che, con me,sono stati investiti di tale responsa-bilità. Le pagine bimestrali che vi sa-ranno recapitate rappresentano illuogo del dibattito, l’occasione perapprofondire in quaderni tematici,questioni di politica professionale etemi di carattere culturale.Il lavoro del Comitato di Redazio-ne sarà strettamente connesso aldibattito su questioni cogenti di

interesse provinciale, nonché na-zionale ed europeo, nel quale lafigura dell’architetto trovi un ruolosempre più chiaro e qualificato. LaRedazione è composta da colle-ghi che hanno dichiarato la propriadisponibilità a contribuire al lavo-ro di ideazione e sviluppo dei temida trattare.Una rivista comunque “aperta” atutti coloro che vorranno parteci-pare, con l’attenzione di renderevisibile il lavoro e il ruolo degli stes-si in qualità di curatori dei singolinumeri.Un work in progress che ad integra-zione del nostro Notiziario mensilepubblicato su “Il Denaro delle Pro-fessioni” e con le interazioni del sito

Internet, va a completare il tenta-tivo, speriamo riuscito, di renderel’Ordine la “casa” degli architettinapoletani, capace sempre più diraggiungere e coinvolgere i propriiscritti.Questo lavoro non riuscirà senza lapartecipazione collettiva e quindi vichiediamo di farci pervenire utili sug-gerimenti. Il prossimo numero saràdedicato ai Concorsi e alla qualitàin architettura, con la pubblicazionedi esiti di concorso testimonianzadi una capacità certamente diffu-sa di partecipazione e riconosci-menti che gli architetti della Pro-vincia di Napoli esprimono in am-bito nazionale ed europeo.

Vincenzo Corvino

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le fotodi questo numerosono tratte dai cantieridi ricostruzionedi Berlino capitale

dalla redazione

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mostrecalendarioa cura di Alba Cappellieri

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Europa

Stati Uniti

Italia

mostrearchitettura

Bologna - Palazzo della Ragione • Mario Botta. Modelli di architettura fino al 2 luglio info: +39 051 203040

Padova - Museo Civico • Camillo Boito fino al 25 giugno

Vicenza - Palazzo Barberan da Porto • John Soane Architetto 1753-1837 fino al 20 agosto www.cisapalladio.org

Austria Vienna - Architektur Zentrum • Oswald Haerdtl. Architect and Designer fino al 14 luglio info: +43-1 5223115

Francia Parigi - La Galerie d’Architecture • Taeg Nishimoto. Bow Structures fino al 28 giugno info: +33 1 49966400

Parigi - Centre Pompidou • Architecture Istantanée fino al 18 settembre info: +33 1 44784069

Germania Berlino - Bauhaus - Archiv • Herbert Bayern zum 100 Geburstag fino al 28 novembre info: +030 2540 0278

Berlino - Aedes East • Industry on the move. Tony Garnier fino al 16 luglio info: +49-30 282 70 15

Hamburg - Deichtorhallen Hamburg • Museums for a new Millenium fino al 10 settembre info: +49-40 321 030

Gran Btretagna Glasgow - The Transport Museum • Urban Transportation fino al 31 luglio info: +44 141 2872720

Chicago - Art Institute of Chicago • Bilbao: the tranformation of a city fino al 4 giugno info: +1 312 443 3664

Chicago - The Geffen Contemporary • Overview of Modernism fino al 13 agosto info: +1 312 626 6222

New York - Museum of Modern Art • Drawings and Models by Louis Kahn fino al 16 agosto info: +1 212 708 9750

New York - Dia Center for the Arts • Dan Graham. Rooftop Urban Park Project fino al 18 giugno info: +1 212 989 5566

Washington - National Building Museum • Where do we go from here? fino al 7 settembre info: +1 202 272 2448

mostredesign

Europa

Stati Uniti

Italia

Milano - Triennale di Milano • Giovanni Sacchi: l’altra metà del designer fino al 30 luglio info: +39 02 62083713

Milano - Triennale di Milano • Pininfarina. Dall’automobile agli oggetti fino al 30 luglio info: +39 02 62083713

Pisa - Palazzo Lanfranchi • Who’s that girl? fino al 18 giugno info: +39 050 543222

Francia Parigi - Centre Pompidou • En quête d’objets fino al 31 agosto info: +33 1 44784069

Parigi - Centre Pompidou • Archi/Design fino al 18 settembre info: +33 1 44784069

Germania Weil am Rhein - Vitra Design Museum • Verner Panton fino al 12 giugno info: +49-7621 702

Gran Btretagna Londra - Design Museum • Bauhaus fino al 4 giugno info: +44-171 9388361

Londra - Victoria & Albert Museum • Art Nouveau 1890-1914 fino al 30 luglio info: +44 20 7942 2530

Spagna Barcellona - Museo Arte Contemporanea • Campi di forza: immagini della cinetica fino al 18 giugno info: +34-93 4120810

New York - Museum of Modern Art • Birth of modern Design fino al 22 agosto info: +1 212 708 9691

New York - Museum of Modern Ar • Anatomically Incorrect fino al 30 settembre info: +1 212 708 9691

New York - Cooper Hewitt Museum • National Triennal Design Culture fino al 6 agosto info: +1 212 860 6868

New York - The Metropolitan Museum • A century of Design, part II 1925-1950 fino al 29 ottobre info: +1 212 570 03951

New York - The Metropolitan Museum • American Modern. Design for a New Age fino al 7 gennaio 2001 info: +1 212 570 03951

Miami - Wolfsonina • Leading “The Simple Life” fino al 1 agosto info: +1 350 531 1001

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