DA-A Architetti

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Raccolta dei più significativi progetti concepiti da Anna Morandi, Paolo Citterio ed Elena Bertinotti

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Lo studio nasce grazie al buon esito di alcuni concorsi di progettazione internazionali e nazionali che in vari luoghi sono stati portati a realizzazione negli ultimi dieci anni. Dal 2005 si costituisce da-a architetti mettendo al centro della propria ricerca, oltre una solida esperienza professionale, il riconoscimento del vitale valore pubblico che ha ogni architettura, a qualunque scala sia essa concepita, realizzata e poi fruita. Le molteplici occasioni di lavoro avute con enti pubblici, fondazioni, università, libere associazioni e singoli cittadini, hanno definito di volta in volta nuove procedure di relazione tra promotori e attori del processo di realizzazione di edifici, spazi aperti, oggetti, interpretando la contemporaneità e i suoi mutevoli bisogni. Il ruolo storico e cruciale delle tematiche ambientali ed energetiche ha da tempo innescato lo sviluppo di un’idea di spazio orientata ad un uso ottimale delle risorse materiali, ma soprattutto culturalmente fondata, fuggendo ogni dogma tecnologico e alimentando un dialogo creativo tra costruzione e ricerca. Lo studio ha ottenuto vari premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, partecipa attivamente a seminari e conferenze, organizza workshop formativi ed eventi, svolge attività didattica e di coordinazione scientifica presso il Politecnico di Milano e la ISSI-International Summer School Ivrea.

Da luogo a luogo

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Edifici

Ristorante, bar e piscina Easy Village ad Origgio (Va)

Uffici ADR S.p.A., Uboldo (Va) Centro comunale per la musica e la danza, Gorla Minore (Va)

Weltquartier, edifici abitativi e laboratori, Amburgo (D)

Villa urbana, Gorla Maggiore (Va)

Housing sociale PEEP a Piazzola sul Brenta (Pd)

Disegno urbano

Riqualificazione Area Ex Richard-Ginori, Pisa

Riqualificazione Quartiere Oltredora, Collegno (To)

Riqualificazione Quartiere S.Donato, Bologna

Riqualificazione delle piazze storiche di Cislago (Va)

Paesaggi

Valorizzazione Lungolago di Lesa (No)

Valorizzazione Lungolago di Como

Rassegna di architettura del paesaggio “Paesaggi Mirati”, Ameno, Nibbiuno (No)

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Ogni costruzione modifica lo stato delle cose, ricompone l’ordine precedente in uno nuovo. Il progettista è solo uno degli attori in gioco. Ogni casa, ogni piazza o sala pubblica, ogni manufatto fruibile è un’opera in più atti. Finita l’edificazione comincia un altro processo, più complesso ed immateriale, che rappresenta l’opera di chi poi vive realmente negli spazi costruiti. Il paradosso di ogni edificio è di costruire qualcosa di durevole sapendo che molte trasformazioni sono, almeno in parte, imprevedibili. Tuttavia ogni buon edificio, in ogni momento della sua presenza, deve aggiungere sempre qualcosa alla vita dei suoi fruitori e al luogo dove viene ospitato. Così è sempre stato negli esempi riusciti. Le occasioni di lavoro dello studio in questi anni sono intervenute in contesti già fortemente connotati o su dì edifici già totalmente o in parte costruiti. Le nuove proposte, a volte sovrapposte a quelle di manutenzione ordinaria, diventano simili a missioni di primo soccorso da effettuarsi d’urgenza intorno a oggetti che non sono più adeguati alle mutate esigenze o in situazioni urbane dove è lo spazio aperto che rimargina e ricuce contesti in apparenza contraddittori. Un campo certamente difficile dove la sovrapposizione e il “rimedio” si nobilitano e diventano tema.

EDIFICI

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Ristorante, bar e piscina Easy Village ad Origgio (Va)2006-2007

Un sito posto tra l’autostrada A9 Milano-laghi, un’area industriale piuttosto estesa, residui spazi agricoli, un centro sportivo preesistente composto da palestra e campi da calcetto coperti. I nuovi temi di lavoro rispondono all’esigenza di fondo di creare un vero e proprio parco urbano dello sport e del tempo libero. La compattezza e semplicità planimetrica della costruzione è definita dalla disposizione ad “H” dei corpi di fabbrica che determinano un patio rivolto verso la piscina ed un ingresso generale in fregio al parcheggio esistente.

Uffici ADR S.p.A., Uboldo (Va), 2004

L’esigenza di una nuova sede per un industria di macchine agricole interviene su un processo già avviato di espansione dello stabilimento preesistente. I materiali in parte sono predeterminati da scelte generali effettuate in precedenza. Cambia l’approccio che ne modifica i caratteri forzandone i tratti distintivi: solidità, rusticità, evidenza.

Weltquartier, edifici abitativi e laboratori, Amburgo (D)2008

Un grande quartiere residenziale nato negli anni trenta ed ora abitato da molteplici gruppi etnici prova a rigenerarsi grazie al programma di innovazione urbana del comune di Amburgo, la IBA (Internationale Bau Austellung Hamburg GmbH). Nuovi corpi sospesi si innestano sui vecchi ampliando gli alloggi verso i giardini interni, definendo gli accessi verso la città, crando nuovi spazi pubblici coperti.

Centro comunale per la musica e la danza, Gorla Minore (Va), 2009

Un vecchio edificio industriale a diretto contatto con alcune delle più importanti funzioni civiche (municipio, scuole, parco pubblico) viene trasformato in un nuovo centro cittadino per la musica e la danza, con sale prova, grande sala per le esibizioni e terrazza all’aperto. Un padiglione pubblico integrato nel parco che valorizza il suo rapporto col paesaggio della valle dell’Olona. Il tema del nuovo involucro in foamglas nero e listelli in legno naturale, la bonifica dei materiali costruttivi e l’uso estensivo di tecnologie sostenibili (fotovoltaico e geotermico), trasformano l’attuale anonimo fabbricato in uno spazio pubblico che amplifica le potenzialità di un luogo fortemente attrattivo.

Villa urbana, Gorla Maggiore (Va), 2010-2011

Un piccolo lotto quadrato in fregio alla strada a completamento di un tessuto urbano a bassa densità piuttosto comune è l’occasione per un ragionamento sul rapporto tra compattezza, proporzione, luce naturale. L’orientamento principale a sud sfrutta, grazie al contesto rarefatto, l’esposizione solare sia in termini energetici, sia come chiaro-scuro che erode in profondo il corpo a semplice padiglione della casa generando stanze all’aperto. Al contrario il lato a nord si polarizza in una grande corazza lapidea appena perforata da poche semplici finestre.

Housing sociale, PEEP a Piazzola sul Brenta (Pd), 2008

Un’area periurbana a bassa densità viene messa in dialogo con l’apertura della pianura agraria veneta, solcata dal fiume Brenta e punteggiata da antiche dimore nobiliari. Maniche compatte, che sfruttano tale geometria per massimizzare gli apporti solari, aprendo verso il cielo aperture strategiche e piccoli patii pensili che articolano gli alloggi sotto il manto protettivo della copertura a falde.

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La città contemporanea continua ad essere il punto di riferimento di ogni trasformazione materiale ed immateriale del territorio. Ogni progetto dello studio, indipendentemente dalla scala di intervento effettiva, parte dal riconoscimento di un valore di fondo nella grammatica degli spazi vuoti, degli intervalli necessari ad articolare e a dare senso ai volumi, delle infrastrutture intese come generatrici di famiglie spaziali fruibili e non solo come puri vettori di forze. Le città continuano poi ad essere i luoghi della socialità ed ogni loro modificazione è una modificazione in cui pubblico e privato, eredità storica ed individuale, si riversano in un alveo più grande ed indistinto entro cui riscrivere le politiche e gli scenari futuri. Tutte le architetture sono, in questo senso, patrimonio pubblico delle città e dei loro cittadini ed è giusto pensare agli edifici non come semplici contenitori autoreferenziali, ma a strutture che ospitano persone reali, vite reali. Le proposte dello studio per masterplan, riqualificazioni urbane, progetti strategici tentano di trarre sempre energie dai luoghi specifici in cui agiscono piuttosto che forzare le cose esistenti in linee predeterminate ed impositive. Nello stesso tempo la sfida del disegno urbano è anche quella di dar forma, portare in luce qualcosa che sino a che non viene mostrato nessuno sapeva di volere, indovinando bisogni espressi ed inespressi della collettività. In sintesi: bisogna tentare sempre di proporre un’idea di città contro l’ingannevole e vorace prassi della semplice urbanizzazione.

DISEGNO URBANO

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Riqualificazione Area Ex Richard Ginori, Pisa1998-2002

Il parco delle Piaggie lungo il fiume Arno, il chiostro e la chiesa romanica di S.Michele degli Scalzi, le traccie del demolito stabilimento di ceramiche, un invadente quartiere abitativo ad alta densità sono gli eterogenei episodi venuti a convivere in un’area urbana a ridosso del centro cittadino. Il nuovo piano urbano proposto ne ridefinisce le grandi potenzialità (un centro per le arti, la nuova biblioteca pubblica, l’allargamento del parco), alcuni piccoli interventi sugli spazi aperti aprono un progressivo processo di riuso coltivando memorie senza trascurare i bisogni attuali.

Riqualificazione del quartiere Oltredora, Collegno (To)1999-2005

L’area di intervento è interclusa tra grandi assi di collegamento urbano ed ospita un comparto di edilizia popolare ad alta densità costruita nei primi anni ottanta, caratterizzato da edifici di grande scala e da un forte degrado sociale; il progetto, focalizzato sugli spazi pubblici di quartiere, introduce un nuovo sistema di relazioni e di percezioni cercando di riconfigurare in modo sensibile quei frammenti di realtà apparentemente incomunicanti.I segni lasciati, come incrostazioni, lentamente modificano il reale fino a trasformarlo. La sommatoria degli interventi non genera un nuovo quartiere, che sarebbe il frutto di ben altri mutamenti, ma ne suggerisce forse una migliore fruizione, che ne colga le risorse residue o dimenticate.

Riqualificazione del quartiere S.Donato, Bologna, 2007

Un grande ed articolato parco di quartiere posto a ridosso del centro cittadino si propone di rinnovare il suo ruolo propulsore di attività pubbliche (centro civico, luoghi di ritrovo, parcheggi, giardini a tema). La demolizione di un vecchio edificio fa spazio a nuove cornici ambientali che valorizzano gli eterogenei frammenti costruiti e vegetali, combinando il carattere domestico a quello metropolitano. Materiali dai forti accenti cromatici e manufatti fisiognomicamente riconoscibili ricolonizzano il parco e le sedi stradali addensando e qualificando i loro usi.

Riqualificazione delle piazze storiche di Cislago (Va)

Piccoli spazi sedimentati per lungo tempo e sopravvissuti a fatica allo sviluppo della mobilità automobilistica pongono il problema di un loro uso rinnovato. Sono spazi generici e residuali, ma a loro modo di proporzioni classiche. Da ciò nasce senza grandi forzature un piano sopraelevato (60 cm. circa dal piano originario) che crea per la piazza una sorta di podio protetto dalle auto sfruttando ed accentuando la pendenza naturale del suolo. Il passaggio delle auto è mantenuto sul lato est della piazza. L’intervento è caratterizzato dall’uso di pochi materiali di tono cromatico che vanno dal rosso-bruno al grigio (porfido rosso del trentino 6/8, pietra Santafiora, Lava grigia, ferro brunito) e la diversità della loro finitura o del sistema di posa chiariscono il loro ruolo funzionale (marciapiede, area pedonale, gradinata, sede stradale). Gruppi di sedute componibili in ferro reinterpretano le tradizionali panchine in ghisa.

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Non c’è paesaggio senza una cultura che ne definisca il senso. Il progetto del paesaggio è quindi in realtà una figura retorica, una metafora. Si dovrebbe allora parlare di sensibilità paesaggistica ed ambientale come di una necessità contemporanea, sentita in più ambiti, che parla dell’importanza, della profondità e della delicatezza dell’impatto che l’insieme delle trasformazioni del territorio, e quindi anche gli edifici, hanno su tutto l’ambiente (e non solo sull’intorno immediato) e soprattutto su chi lo fruisce e lo abita. Tanto più in realtà iperstratificate, come quelle delle città storiche europee, tale consapevolezza si giustifica nell’interdipendenza tra ambiente naturale e costruito, ormai da molto tempo un tutt’uno di fatto indistinguibile. Innesti di natura nei manufatti, natura stessa come artefatto, architettura dei giardini e degli elementi naturali come paradigma di un approccio orientato al fruitore, aperto, inclusivo e consapevole del sottile gioco di equilibri dinamici presenti in ogni habitat. Dar forma all’ambiente significa anzitutto saperlo vedere, dare il giusto luogo ad un atto costruttivo che sa anche, oltre che rispondere ai bisogni contingenti, interpretare e comprendere il divenire. Alla fine, per quanto ci riguarda, nessun ingannevole pratica di “greenwashing” può giustificare una scarsa qualità architettonica.

PAESAGGI

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Riqualificazione del lungolago di Lesa (No)2003

In una piccola cittadina sul lago Maggiore come Lesa, gli abitanti si ritrovano per tradizione sul lungolago per parlare delle cose pubbliche e magari anche delle vicende private. Riconoscendo la focalità di questo luogo per la vita del minuscolo villaggio sul lago maggiore ci si è posti due fondamentali e semplici obbiettivi: avvicinare la città al lago e ristabilire la ricchezza degli usi degli spazi pubblici avvicinandoli all’acqua (cosa non del tutto ovvia sul lato ovest del lago, più scosceso di quello orientale). L’obiettivo è stato la progettazione di alcuni luoghi significativi (la banchina d’approdo, le piazze, il mercato, gli spazi verdi, i punti panoramici), resi riconoscibili, nella loro appartenenza ad un sistema comune attraverso l’uso costante di alcuni “refrein” materiali.

Valorizzazione del lungolago di Como2010

L’insieme di distruzioni, cancellazioni, revisioni che una città subisce nel tempo per adattarsi ai bisogni e ai valori delle generazioni che la abitano rimangono in filigrana all’interno dei suoi spazi, donando a questi una dimensione ulteriore che ne costituisce la particolare patina. La strategia progettuale qui assume un’attitudine duplice: essa agisce sia a scala generale, individuando i radicamenti concettuali e fattuali del lago nella città, sia alla scala del singolo manufatto attraverso un insieme di azioni puntuali di riqualificazione materiale e d’uso. Ciò che sembra mancare al lungolago è la presenza di una figura unitaria in grado di mostrarsi dalla distanza

e di raccogliere e ospitare la vita sociale della città. La nuova configurazione del lungolago è centrata su due punti di vista complementari ma fortemente integrati: la proposta di una grande piazza d’acqua in forma ellittica posta in asse con piazza Cavour, che riprenda e trasfiguri le forme dell’antica darsena in una nuova dimensione “naturalistica”; e un insieme coerente di linee guida di natura concreta e operativa, come la sistemazione della pubblica illuminazione e l’introduzione di pochi e ben disegnati elementi di arredo urbano.

Rassegna di architettura del paesaggio“paesaggi mirati”, Nibbiuno, Ameno (No)2008-2010

“Paesaggi mirati” è un laboratorio sul paesaggio, curato da Da-a architetti, all’interno del festival delle arti “Studi aperti” che si svolge annualmente ad Ameno (No) tra i laghi Maggiore e d’Orta, l’occasione di un confronto tra diverse discipline, tra le persone che abitano e quelle che visitano quei luoghi appartati, ma ad un’ora da Milano. Una vera e propria palestra di idee con vocazione didattica (vi hanno partecipato studenti dei Politecnici di Milano e Torino e della NABA) e ludica, ogni anno trasforma cortili privati in piazze pubbliche, giardini in piccoli parchi tematici, vie in percorsi animati. I temi dell’allestimento ad hoc, dell’installazione su misura, del frammento che cambia la percezione dei luoghi, sono intesi come parafrasi dell’architettura, succedanei di trasformazioni di più lunga durata, stimoli ed attivatori di risorse e creatività locali.

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Anna Chiara MorandiLaureata nel 1995 al politecnico di Milano con la tesi “Kunst-Wandern: spazi espositivi per l’arte contemporanea a Milano”, relatore Cino Zucchi, co-relatrice Angela Vettese.Dal 1993 al 1994 collabora con lo studio di architettura di Emilio Battisti, dal 1994 al 1998 collabora con lo studio dell’arch. Cino Zucchi a Milano e dal 1998 al 1999 con lo studio di Michele de Lucchi. Dal 2009 è coordinatrice scientifica della ISSI (International Summer School Ivrea).

Paolo CitterioLaureato nel 1996 al politecnico di Milano, relatore arch. Cino Zucchi. Nel 1994 collabora con lo studio di architettura di Boris Podrecca (Vienna), dal 1995 al 1997 collabora con lo studio di Cino Zucchi e con lo studio di Maurice Cerasi a Milano, nel 1998 con Michele de Lucchi (Studio & Partners) realizza i magazzini del design Stilwerk sulla Kantstrasse a Berlino. Dal 2009 Svolge attività didattica al Politecnico di Milano ed è coordinatore scientifico alla ISSI (International Summer School Ivrea).

Elena BertinottiLaureata nel 1993 al Politecnico di Milano con la tesi “Le case a patio”, relatore Cino Zucchi.Dal 1998, ha svolto attività professionale prevalentemente nell’ambito della progettazione ambientale con Enti e Amministrazioni pubbliche e progettazione edilizia per insediamenti turistico-alberghieri e residenziali. Collabora con l’arch. Consalez, come cultore della materia, al corso di progettazione ambientale del Politecnico di Milano, ha frequentato i corsi ANAB (associazione nazionale architettura bioecologica) e LEED.

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Premi

2010primo premioConcorso internazionale di idee per la valorizzazione del lungolago di Como,(con Cino Zucchi Architetti)

2008premio ANGiA - primo premiopremio Ischia di architettura - sezione premio ANGiA: architetture realizzate nel campo della ricezione turistica e del benessere: “Lido metropolitano: ristorante-reception e piscina scoperta ad Origgio”Manifestazione organizzata da ANGiA e dall’Ordne degli Architetti di Napoli

2007premio IQU innovazione e qualità urbanaPremio speciale alla miglior proposta per una progettazione per tutti: Riqualificazione degli spazi pubblici, passerella pedonale, playgrounds informali, teatro all’aperto ed aree giochi. Quartiere Oltredora, Collegno (to)

2007primo premioConcorso nazionale di idee per la riqualificazione di piazza Sant’Anna, Locate Varesino (co)

2007terzo premio“costeras” concorso di idee per la riqualificazione di 8 borgate marine in Sardegna

Borgata marina 7, S.Caterina di Pittinuri – S’Archittu (comune di Cuglieri)

2006premio “città verde”Euroflora, Genova, 21 aprile 2006, premio per il progetto per il lungolago di Lesa

2005progetto segnalatoConcorso internazionale per la progettazione del nuovo centro sportivo. Cortenuova (bg)

2004primo premioConcorso nazionale di idee per la realizzazione di un centro socio-ricreativo presso l’area denominata “Nava”Olgiate Molgora (lc)

2003premio “prospettive di architettura”categoria edifici a carattere pubblico, giugno 2003, mostra presso Sala Tramogge di Tecnocity, Busto Arsizio (VA). Catalogo della omonima mostra: “Prospettive di architettura”, Shotout Lucchini, Angera, 2004.

2001progetto menzionatoConcorso nazionale “un’idea, un progetto” per la progettazione del centro storico. Gorla Maggiore (va),

1999secondo premioConcorso internazionale di progettazione per il nuovo centro civico di quartiere e piazza centrale del quartiere OltredoraCollegno (Torino)

1999primo premioConcorso nazionale di idee per la riqualificazione del lungolago.Lesa (no)

1998primo premioConcorso nazionale di architettura per il recupero dell’area ex-Richard Ginori.Pisa

1998primo premioConcorso regionale di idee per la sistemazione e riqualificazione delle piazze XXV Aprile e De Gasperi a Gerenzano (va)

1998quinto premioConcorso europeo di idee Due piazze per una città, riqualificazione urbana della piazza del Duomo e della piazza Castello, Voghera (pv)

1997primo premioConcorso regionale di idee Progetto di massima per la sistemazione e riqualificazione delle piazze Trieste e

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Principali partecipazioni a selezioni internazionali (EU)

2010 - COMO, Concorso internazionale di idee per la valorizzazione del lungolago di Como (5 gruppi), patrocinato da Infrastrutture lombarde SpA e Comune di Como (con Cino Zucchi Architetti)

2009 - SENFTENBERG, Germania, Concorso internazionale a selezione (15 gruppi) IBA SEE per la realizzazione del nuovo porto turistico della città di Senftenberg, Lusazia. Ente patrocinante: Internationale Bauausstellung Fürst-Pückler-Land GmbH (con Bekaa architeti)

2008 - VIENNA - Concorso internazionale a selezione (6 gruppi) per la realizzazione di un manuale degli spazi pubblici del nuovo quartiere Flugfeld Aspern a Vienna. Ente patrocinante: Aspern AG e Comune di Vienna (con Bekaa architeti)

2008 - GLOUCESTER (UK) - Concorso internazionale a selezione (5 gruppi) per il progetto di riqualificazione del “Kings Quartier”. Ente patrocinante: GHURC - gloucester heritage urban regeneration company, comune di Gloucester (UK) e

RIBA (Royal Institute of British Architects), con FOA associati.

2008 - AMBURGO - Concorso internazionale a selezione (20 gruppi) “Welt quartier” Quartiere mondo: riqualificazione di un quartiere residenziale Wilhelmsburg, Ente patrocinante: IBA HAMBURG GmbH, COMUNE DI AMBURGO, con Foa associati.

1999 - COLLEGNO, Concorso internazionale di progettazione per il nuovo centro civico di quartiere e piazza centrale del quartiere OltredoraCollegno (Torino), patrocinato dal Comune di Collegno.

I progetti dello studio sono stati pubblicati in (selezione):

2011PIDApremi internazionale ischia di architettura, quaderno delle prime tre edizioni 2008-2010, p.22-33, Casoria (Na), marzo 2011

2010RIABITAn.6, Giugno 2010, Recupero architettonico di una cascina in collina”, p.28-35

2008DOMUSn. 911, Febbraio 2008, Speciale GREEN ISSUE, “Un nuovo habitat, una nuova città giardino”, p. 12

2008WETTBEWERBE ARCHITEKTURJOURNALn.273/274, dicembre 2008, “Handbuch Oeffentlicher Raum Aspern, Wien 22”, p.62-70

2008TSPORTn. 259, gennaio - febbraio 2008, “Interventi di chirurgia urbana: il quartiere ricerca un nuovo look”, pp. 91-94

2008TSPORTn. 259, gennaio-febbraio 2008, “Nuovi panorami dello sport”, pp. 73-76 al 17-06-08

2007UNDER 40 Rassegna lombardaRassegna lombarda “Nuove proposte di architettura”, Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti,

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gruppo Mancosu editore, marzo 2007

2006RECUPERO E CONSERVAZIONEDe Lettera Editore, n.71 “Il restauro del Porticato delle Cappelle di Mergozzo”, dicembre 2006 2006ARCHITETTURA DEL PAESAGGIOn.14 maggio-ottobre 2006 “ Il confine tra terra e acqua”, pp.74-77

2006DOMUSn. 889, febbraio 2006, “spazi in microequilibrio”, p.6

2006ARCHITETTI ITALIANI LE NUOVE GENERAZIONIa cura di Marco Mulazzani, Electa Mondadori, 2006

2006CASAMICAn.4, aprile 2006, “Effetto stencil”, p.174

2005IL PORTICATO DELLE CAPPELLE. IL RESTAUROPubblicazione finanziata dalla Provincia

del V.C.O.,2005

2005INBETON Concrete technologiesn.37, giugno 2005, “Bello ... e possibile”, pp.78-79

2005CASABELLA, ALMANACCO DEI GIOVANI ARCHITETTI 2004-2005a cura di Marco Mulazzani, dicembre 2005, pp.14-19

2004GARDENIAn. 247 novembre 2004, “Il nuovo volto di un lungolago”, pag.14

2004D’ARCHITETTURAn. 25 settembre 2004, “lungolago e banchina d’approdo a Lesa”

2002UNA CITTA’ CHE SI RISCOPRE, UNA CITTA’ CHE SI RINNOVAOpere pubbliche a Pisa 1998-2002, Pisa 2002, pag 161

2001PROSPETTIVE DI ARCHITETTURA

Ai progetti dello studio hanno partecipato in questi anni:Sarah Bolzoni, Claudio Angelo Borroni, Cecilia Buffa, Sea Hi Caffarelli, Daniela Cappuccio, Oriana Codispoti, Giulia Di Bernardo, Chiara Digrandi, Alberto Dusi, Carlo Dusi, Simone Ferrara, Giacomo Fusetti, Francesco Fusillo, Ilaria Girardi, Luca Labita, Alessandro Lainati, Federica Leoni, Lorenzo Masotto, Davide Mazzucchelli, Andrea Morstabilini, Stela Mullisi, Daniela Rizzi, Maria Rita Solimando Romano, Carlo Vagliani, Ilir Xhumrri, Francesca Zanetta.

Grafica:Lorenzo Masotto

“PROSPETTIVE DI ARCHITETTURA, uno scorcio sull’attività progettuale dei giovani architetti varesini e comaschi” , mostra 30 novembre 2001, Sala Tramogge di Tecnocity, Busto Arsizio (VA). Catalogo della omonima mostra: “Prospettive di architettura”, ed. L’Ammonitore, Varese, 2001.

2000OTTAGONOn.141, Dicembre 2000/Gennaio 2001, pagg. 78-81, Luca Molinari: “Il gioco e la

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