APRILE 2015 Knut HAMSUN MISTERI

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Knut HAMSUN (1859-1952), figlio di contadini, trascorse gran parte della giovinezza nel Norland, il cui grandioso scenario naturale fa da sfon- do a tanta parte della sua opera. Autodidatta, seguì presto, senza successo, la vocazione letteraria. Dopo aver provato ogni sorta di mestiere, da mandriano a merciaio ambulante, commesso e controllore di biglietti del tram in America, con la pubblicazione di Fame (1890) segna una svolta nella letteratura norvegese ed europea. Nasce qui il prototipo dell’eroe-viandante, espressione di anarchica libertà dell’individuo, ma anche di invincibile solitudine e raggelante percezione del nulla. Il successo e il Premio Nobel nel 1920 sono oscurati in vecchiaia dall’infausta adesione al nazismo. Tra i romanzi pubblicati da Iperborea Un vagabondo suona in sordina, Sotto la stella d’autunno, La regina di Saba e Sognatori . Johan Nagel è uno strano giovane, personaggio istintivo e poco con- venzionale decisamente fuori dall’ordinario, che arriva in una piccola città costiera norvegese per trascorrere l’estate. Impossibile per la gente locale farsi un’idea precisa di quest’uomo che sembra non parlare mai completamente sul serio, tantomeno di sé stesso, mescolando in con- tinuazione racconti fantastici e affermazioni contraddittorie, in cui il falso e il vero sembrano danzare e mescolarsi in maniera inscindibile. Nagel sembra infatti vivere in un mondo a parte, dove infuria la batta- glia costante tra il proprio istinto sfrenato e un mondo esterno basato sul rispetto di convenzioni rigide che egli non è disposto, o non è in grado di accettare. Durante il soggiorno estivo la sua presenza e il suo sguardo spesso brutale verso la natura umana, agiranno come un catalizzatore, liberando gli impulsi nascosti, i pensieri reconditi, i desideri repressi e gli istinti più oscuri degli abitanti del villaggio. Arrogante, depravato e incapace di comprendere l’animo umano, in particolare il suo, Nagel può prevedere, ma non può impedire, la sua auto-distruzione, che lo tra- scina in una spirale di incoerenza e delirio il cui atto finale non può che essere l’uscita da questo mondo, inadatto a contenere il suo tormento. Pubblicato per la prima volta nel 1892 Misteri è considerato uno dei capolavori dello scrittore norvegese e Premio Nobel Knut Hamsun, un classico della letteratura europea, uno dei romanzi seminali del XIX secolo. «Knut Hamsun mi ha insegnato a scrivere» – ERNEST HEMINGWAY «Il più degno successore di Ibsen e Bjørnson nel cielo della moderna letteratura europea» – EUGENIO MONTALE Knut HAMSUN MISTERI Traduzione dal norvege di Attilio Veraldi Introduzione di Claudio Magris Postfazione di Isaac Bashevis Singer PAGINE 352 PREZZO 18,00 € ISBN 978-88-7091-446-7 USCITA N. 246 APRILE 2015 Nel 1929, Thomas Mann affermò che il Premio Nobel per la letteratura mai era stato assegnato a qualcuno che lo meritasse di più. E scrittori come Kaa, Brecht, Miller hanno tutti espresso la loro ammirazione. Isaac Bashevis Singer scriverà, pochi anni dopo, che Hamsun «è il padre della scuola moderna di letteratura in ogni aspetto: nella sua soggettività, nell’impressionismo, nell’uso della retrospettiva, nel lirismo. Tutta la letteratura moderna del ventesimo secolo deriva da Hamsun».

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Knut HAMSUN (1859-1952), figlio di contadini, trascorse gran parte della giovinezza nel Norland, il cui grandioso scenario naturale fa da sfon-do a tanta parte della sua opera. Autodidatta, seguì presto, senza successo, la vocazione letteraria. Dopo aver provato ogni sorta di mestiere, da mandriano a merciaio ambulante, commesso e controllore di biglietti del tram in America, con la pubblicazione di Fame (1890) segna una svolta nella letteratura norvegese ed europea. Nasce qui il prototipo dell’eroe-viandante, espressione di anarchica libertà dell’individuo, ma anche di invincibile solitudine e raggelante percezione del nulla. Il successo e il Premio Nobel nel 1920 sono oscurati in vecchiaia dall’infausta adesione al nazismo. Tra i romanzi pubblicati da Iperborea Un vagabondo suona in sordina, Sotto la stella d’autunno, La regina di Saba e Sognatori.

Johan Nagel è uno strano giovane, personaggio istintivo e poco con-venzionale decisamente fuori dall’ordinario, che arriva in una piccola città costiera norvegese per trascorrere l’estate. Impossibile per la gente locale farsi un’idea precisa di quest’uomo che sembra non parlare mai completamente sul serio, tantomeno di sé stesso, mescolando in con-tinuazione racconti fantastici e affermazioni contraddittorie, in cui il falso e il vero sembrano danzare e mescolarsi in maniera inscindibile. Nagel sembra infatti vivere in un mondo a parte, dove infuria la batta-glia costante tra il proprio istinto sfrenato e un mondo esterno basato sul

rispetto di convenzioni rigide che egli non è disposto, o non è in grado di accettare. Durante il soggiorno estivo la sua presenza e il suo sguardo spesso brutale verso la natura umana, agiranno come un catalizzatore, liberando gli impulsi nascosti, i pensieri reconditi, i desideri repressi e gli istinti più oscuri degli abitanti del villaggio. Arrogante, depravato e incapace di comprendere l’animo umano, in particolare il suo, Nagel può prevedere, ma non può impedire, la sua auto-distruzione, che lo tra-scina in una spirale di incoerenza e delirio il cui atto finale non può che essere l’uscita da questo mondo, inadatto a contenere il suo tormento.

Pubblicato per la prima volta nel 1892 Misteri è considerato uno dei capolavori dello scrittore norvegese e Premio Nobel Knut Hamsun, un classico della letteratura europea, uno dei romanzi seminali del XIX secolo.

«Knut Hamsun mi ha insegnato a scrivere»– ernesT heminGway

«Il più degno successore di Ibsen e Bjørnson nel cielo della moderna letteratura europea»– euGenio monTale

Knut HAMSUN MISTERI Traduzione dal norvegedi Attilio VeraldiIntroduzione di Claudio MagrisPostfazione di Isaac Bashevis Singerpagine 352prezzo 18,00 € isbn 978-88-7091-446-7 uscita n. 246

APRILE 2015

Nel 1929, Thomas Mann affermò che il Premio Nobel per la letteratura mai era stato assegnato a qualcuno che lo meritasse di più. E scrittori come Kafka, Brecht, Miller hanno tutti espresso la loro ammirazione. Isaac Bashevis Singer scriverà, pochi anni dopo, che Hamsun «è il padre della scuola moderna di letteratura in ogni aspetto: nella sua soggettività, nell’impressionismo, nell’uso della retrospettiva, nel lirismo. Tutta la letteratura moderna del ventesimo secolo deriva da Hamsun».