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    Prof. Calogero Contrino

    grandezze fisiche vettoriali

    operazioni con i vettori

    Appunti di Fisica

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    Si considerino le seguenti situazioni:

    Grandezze vettoriali:

    Introduzione: determinazione di una temperatura

    1. Si vuole conoscere la temperatura di un liquido che è riposto in un dato contenitore .

    Per risolvere il problema si immerge adeguatamente il bulbo di un termometro all’interno del

    liquido, quindi si aspetta il tempo richiesto nel manuale d’uso del termometro (tempo di

    risposta) infine si effettua la lettura sullo strumento, il risultato è un numero che nel campo

    d’incertezza della procedura eseguita individua univocamente il valore cercato della grandezza

    (temperatura).

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    2. Si vuole indicare la posizione di una persona che si trova a piazza San Pietro (cerchietto rosso

    nella figura) .

    Grandezze vettoriali:

    introduzione : determinazione di una posizione

    Per risolvere questo problema si può prendere come riferimento l’obelisco al centro della

    piazza, quindi si misura la distanza della persona dall’obelisco (p.e.15 m).

    Il solo valore della distanza misurata non risponde però all’informazione richiesta, infatti ogni

    punto della circonferenza con centro sull’obelisco fornisce lo stesso risultato.

    Volendo proseguire nella risoluzione si può pensare di individuare una data direzione (p.e.

    l’allineamento tra l’obelisco ed il portone d’ingresso della basilica) e specificare che la precedente

    distanza va riferita ad essa.

    Il problema è completamente risolto nel momento

    in cui oltre alle informazioni precedenti viene

    specificato che la persona si trova dalla parte di

    via della Conciliazione e non dalla parte del

    sagrato della basilica.

    In definitiva la posizione è correttamente

    individuata da tre informazioni :

    il valore della distanza (15m),

    la direzione (allineamento obelisco-portone);

    il verso (dalla parte di via della Conciliazione).

    Ancora una volta però non si è stati precisi nel fornire l’indicazione

    richiesta , in quanto sono due i punti così individuati.

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    Grandezze vettoriali:

    introduzione : determinazione di uno spostamento

    In definitiva anche lo spostamento è

    correttamente individuato ancora da tre

    informazioni :

    il valore della distanza (30m),

    la direzione (allineamento obelisco-portone);

    il verso (dalla parte di via della Conciliazione).

    3. In riferimento alla situazione precedente si supponga che la stessa persona, dopo un certo

    tempo , si ritrovi all’ingresso della piazza (punto di colore giallo) e si voglia valutare il suo

    spostamento (segmento di colore giallo) tra le due posizioni, indipendentemente dall’effettivo

    percorso seguito ( linea tratteggiata di colore azzurro)

    Per risolvere questo problema si misurerà ancora la distanza tra le due posizioni (p.e. 30m), ma

    anche in questo caso il valore della distanza misurata da solo non fornirà l’informazione

    richiesta , infatti ogni punto della circonferenza con centro sulla posizione iniziale e di raggio

    30m da lo stesso risultato. Pertanto si dovrà fare riferimento alla direzione (stesso

    allineamento del caso precedente) e specificare che la persona si è avvicinata a via della

    Conciliazione.

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    Le grandezze per le quali si deve procedere nella loro identificazione come nel caso della

    temperatura vengono dette grandezze scalari, mentre quelle per le quali si deve procedere

    come nel caso della posizione o dello spostamento vengono dette grandezze vettoriali.

    Grandezze vettoriali:

    Grandezze scalari e vettoriali : definizioni

    Si hanno in proposito le seguenti

    definizioni

    Dicesi grandezza scalare (o semplicemente scalare) una grandezza che è univocamente

    determinata da un valore numerico.

    Dicesi grandezza vettoriale (o semplicemente vettore ) una grandezza che è univocamente

    determinata da un valore numerico ( il cui valore assoluto è detto intensità o modulo), una

    direzione ed un verso.

    Per operare una distinzione tra grandezze scalari e vettoriali dal punto di vista dei simboli si

    adotta la seguente convenzione :

    Le grandezze scalari son individuate da una lettera minuscola o maiuscola

    (p.e. p per indicare la pressione, T per indicare la temperatura termodinamica etc.)

    Le grandezze vettoriali sono indicate da una lettera minuscola o maiuscola sulla quale è

    sovrascritta una freccia (p.e. v per indicare la velocità, E per indicare il campo elettrico)

    L’intensità o modulo di una grandezza vettoriale è indicata dal simbolo del vettore racchiuso

    tra due segmenti verticali (p.e. , ) v E

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    Grandezze vettoriali:

    Rappresentazione grafica

    A

    Volendo operare delle traslazioni del vettore sul piano ci si dovrà servire di riga e

    squadretta. Questo modo di procedere porta ovviamente a delle imprecisioni anche importanti

    nelle diverse operazioni in cui il vettore è coinvolto (figura in basso a destra).

    A

    A

    avendo a disposizione un righello graduato, stabilita una determinata direzione, su di un

    foglio bianco si traccerà un segmento orientato di una determinata lunghezza proporzionale,

    secondo la scala fissata, all’intensità del vettore (La situazione è quella della figura in basso a sinistra).

    Una generica grandezza vettoriale , caratterizzata da una intensità , una direzione ed un

    verso, dal punto di vista grafico, viene individuata da un segmento orientato, dopo che sia

    stata fissata una opportuna scala di rappresentazione.

    A A

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    Grandezze vettoriali:

    Rappresentazione grafica : considerazioni

    A

    A

    Si rifletta sul fatto che lo spostamento mediante traslazione su un foglio di disegno non

    modifica le informazioni sulla grandezza in esame in quanto il segmento che la rappresenta

    mantiene la stessa intensità, la stessa direzione e lo stesso verso.

    La stessa cosa non accadrebbe nel caso di uno spostamento che presentasse anche una

    rotazione in quanto non sarebbe conservata la direzione .

    B A

    Si può in definitiva concludere che nelle operazioni tra grandezze vettoriali che saranno

    esaminate più avanti i segmenti orientati che le rappresentano potranno essere traslati

    senza inficiare la validità dei risultati ottenuti. Si può pertanto dare una prima intuitiva

    A questo punto, visto che una grandezza

    vettoriale ha le caratteristiche geometriche

    tipiche dei segmenti orientati, al fine di poter

    correttamente procedere nelle operazioni su

    di essi esaminiamo in modo più approfondito

    e rigoroso dal punto di vista geometrico

    alcuni concetti basilari .

    definizione un vettore è un segmento orientato che si può spostare nello spazio senza subire

    deformazioni , restando parallello a se stesso (movimento di traslazione).

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    Grandezze vettoriali:

    Geometria : assioma dell’ordine

    Come si vedrà in modo organico nel corso di geometria, per una qualsiasi retta, si ha il

    seguente

    A B

    I punti di una retta si possono ordinare in modo tale che:

    a. Dati due punti distinti A, B si ha :

    b. Dati tre punti distinti A, B ,C ,

    A B

    A B C

    o B precede A o A precede B

    se A precede B e B precede C allora A precede C

    Assioma dell’ordine

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    Grandezze vettoriali:

    Geometria : retta orientata

    L’assioma dell’ordine determina una duplice possibilità di ordinamento dei punti di una retta,

    Retta orientata

    fissata una delle due possibilità di ordinamento si dirà che la retta è orientata .

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    Grandezze vettoriali:

    Geometria : segmenti orientati

    Segmenti orientati BA

    Segmenti orientati

    Anche un segmento, essendo un particolare sottoinsieme di punti di una retta, può essere

    pensato come un insieme ordinato e quindi anche su di esso si possono fissare ad arbitrio

    due versi di percorrenza .

    , quando l’ordinamento fissato fa incontrare i punti del segmento procedendo da A a B . AB

    Pertanto un segmento di estremi A e B si dirà orientato da A a B e si indicherà con il simbolo

    Un segmento di estremi A e B si dirà orientato da B a A e si indicherà con il simbolo BA

    quando l’ordinamento fissato fa incontrare i punti del segmento procedendo da B a A .

    B A

    I segmenti orientati e si dicono opposti BA AB

    B A

    Segmenti orientati AB

    A B A B

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    Grandezze vettoriali:

    Geometria : relazione di equipollenza tre segmenti orientati

    A3

    Segmenti orientati equipollenti

    A1

    Consideriamo l’ insieme dei segmenti orientati giacenti su un dato piano e che siano

    caratterizzati dalle seguenti proprietà :

    AiBi

    • Siano tutti congruenti

    • Abbiano tutti la stessa direzione ( giacciono su rette parallele)

    • Abbiano tutti lo stesso verso

    B1

    B3

    A2

    B2

    Ai

    Bi

    In tale situazione si dirà che gli elementi dell’ insieme sono in una relazione di equipollenza

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    Grandezze vettoriali:

    Geometria : proprietà della relazione di equipollenza

    E

    Proprietà della relazione di equipollenza

    A

    La relazione di equipollenza è una relazione che gode delle seguenti proprietà :

    • Riflessiva (un segmento è equipollente a se stesso)

    B

    F

    C

    D

    • Simmetrica ( se un segmento è equipollente ad un segmento allora il segmento

    è equipollente al segmento )

    AB CD

    CD AB

    • Transitiva ( se un segmento è equipollente ad un segmento e il segmento

    è equipollente ad un segmento allora il segmento è equipollente al

    segmento ) .

    AB CD CD EF AB

    EF Una relazione che gode delle precedenti proprietà è, come noto dall’algebra, una relazione di

    equivalenza

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    Grandezze vettoriali:

    Geometria : classi di equivalenza della relazione di equipollenza

    A3

    Classi di equivalenza di segmenti orientati equipollenti

    A1

    Si osservi che la relazione di equipollenza, essendo una relazione di equivalenza, suddivide

    l’insieme di tutti i segmenti orientati del piano in sottoinsiemi di segmenti ognuno dei quali è

    caratterizzato da una stessa direzione stesso verso e stessa lunghezza .

    B1

    B3

    A2

    B2

    Ai

    Bi

    Tali sottoinsiemi sono le classi di equivalenza della relazione di equipollenza.

    Gli elementi di una data classe di equivalenza hanno tutti le stesse caratteristiche, pertanto,

    individuato uno degli elementi, restano determinate le caratteristiche di tutti gli altri.

    La classe di equivalenza individuata da un determinato elemento sarà simbolicamente

    indicata p.e. come segue ( vedi figura) : A2B2

    C1D1

    E3F3

    C1

    D1 C2

    D2

    Ci

    Di

    C3

    D3

    F1 E1

    F2 E2

    Fi Ei

    F3 E3

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    Grandezze vettoriali:

    Geometria : definizione di vettore

    A3

    tre vettori come classi di equivalenza di segmenti orientati equipollenti

    A1

    B1

    B3

    A2

    B2

    Ai

    Bi

    Si può dare a questo punto la seguente

    C1

    D1 C2

    D2

    Ci

    Di

    C3

    D3

    F1 E1

    F2 E2

    Fi Ei

    F3 E3

    Si sottolinea che la scelta di , e per rappresentare rispettivamente la totalità

    dei segmenti , e è del tutto arbitraria (essendoci la possibilità di infinite scelte)

    A2B2 C1D1 E3F3

    AiBi CiDi EiFi

    definizione

    Dicesi vettore (simbolo v ) una classe di equivalenza di segmenti orientati equipollenti OP

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    Grandezze vettoriali:

    definizione di vettore : le due interpretazioni

    La duplice interpretazione del concetto di vettore

    La possibilità di rappresentare un vettore con uno qualsiasi dei segmenti orientati

    appartenenti alla data classe di equivalenza costituisce un’interpretazione alternativa a quella

    esaminata all’inizio della trattazione basata su spostamenti che implicano la conservazione

    del parallelismo.

    A1

    B1

    A2

    B2 Ai Bi

    a

    a

    A3

    B3 a

    Si ripropongono di seguito le definizioni derivanti dalle due diverse interpretazioni :

    un vettore è un segmento orientato che si può spostare nello spazio restando costantemente

    parallello a se stesso (movimento di traslazione).

    un vettore è una classe di equivalenza di segmenti orientati equipollenti.

    a

    a

    a

    a

    a

    Le linee tratteggiate di colore blu

    indicano i movimenti di traslazione

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    Grandezze vettoriali:

    vettore : considerazioni pratiche

    Le due interpretazioni hanno entrambe la loro validità concettuale la prima risponde

    perfettamente a considerazioni di tipo geometrico (assenza di movimento) . In entrambi i casi

    però volendo operare per via grafica si dovranno necessariamente effettuare delle traslazioni.

    Per limitare le imprecisioni nella procedura esaminata in precedenza, che qui si richiama,

    A

    A

    A

    A

    prima dopo prima dopo

    risulta più comodo ed efficace servirsi di un foglio di carta millimetrata (in basso a destra nella

    figura sono evidenziate per comodità le retinature dei cm), inoltre sarà necessario solo l’uso

    di un righello, infatti le direzioni vengono conservate dalle misure dei segmenti tratteggiati in

    colore blu, cateti del triangolo rettangolo che ha per ipotenusa il segmento orientato che

    rappresenta il vettore e che, misurati (in realtà è un conteggio perché la misurazione avviene lungo le

    due direzioni della quadrettatura), possono essere riportati ovunque sul foglio.

  • 14/01/2014

    Ed essendo xc , yc , xp , yp le coordinate rispettivamente della coda e della punta dopo la

    traslazione il vettore sarà cosi simbolicamente indicato:

    Pertanto essendo xc , yc , xp , yp le coordinate rispettivamente della coda e della punta prima

    della traslazione il vettore sarà cosi simbolicamente indicato:

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    Grandezze vettoriali:

    Rappresentazione grafica e sistema di riferimento cartesiano

    A

    A

    prima dopo

    Un ulteriore passo avanti, consiste nell’opportunità di riferire il vettore sul piano ad un sistema

    di assi cartesiani ortogonali, dove possono essere rilevate le coordinate delle posizioni della

    coda e della punta, proiettando sugli assi, come appreso alla scuola media, gli estremi del

    vettore.

    A [(xc , yc) ; (xp , yp)]

    A [(xc , yc) ; (xp , yp)]

    xc xp

    yc

    yp

    xc

    yc

    yp

    L’ impiego di un sistema cartesiano di riferimento implica che per rappresentare un

    vettore sono sufficienti due coppie di numeri, le coordinate della coda e quelle della punta.

    xp

  • 14/01/2014

    Pertanto un generico vettore sarà cosi indicato simbolicamente:

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    L’ impiego di un sistema cartesiano di riferimento implica che per rappresentare un vettore

    sono sufficienti due coppie di numeri, le coordinate della coda e quelle della punta.

    Grandezze vettoriali:

    Rappresentazione grafica e sistema di riferimento cartesiano

    p

    A

    c

    p

    vettori con coda in punti generici

    c

    p B

    gli stessi vettori con coda nell’origine

    p

    Nel seguito saranno illustrate le operazioni di base in cui sono coinvolti, impiegando un

    metodo grafico (più avanti nel corso sarà introdotto un metodo analitico).

    Se però si

    conviene di posizionare tutti i vettori ponendo la coda nell’origine del sistema di riferimento

    basta solo la coppia di numeri data dalle coordinate della punta.

    A

    xp

    yp

    A (xp , yp)

    xc xp

    yc

    yp

    xc

    yc

    yp

    xp c c

    yp

    xp B

    Per comprendere a livello intuitivo il metodo grafico si prenderanno in esame situazioni in cui

    come vettori di riferimento son scelti gli spostamenti .

  • 14/01/2014

    Sia assegnato un sistema di assi cartesiani ortogonali rispetto al quale sono rappresentati tre

    posizioni successive assunte da un corpo passando dapprima dalla posizione A alla posizione

    B e successivamente dalla posizione B alla posizione C secondo un generico percorso

    indicato dalla linea tratteggiata di colore fucsia .

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    Grandezze vettoriali:

    Addizione di vettori

    y

    x

    A

    B

    C

    Indicando con s1 = AB lo spostamento nel passaggio dal punto A al punto B e con s2 = BC

    quello nel passaggio tra il punto B ed il punto C,

    Esso rappresenta la somma degli spostamenti

    parziali e si scriverà pertanto: s = s1+ s2 .

    s1

    s2

    s

    addizione di spostamenti

    Si osservi che il vettore s è un segmento

    orientato con la coda coincidente con quella di s1 e la punta coincidente con quella di s2 ,

    mentre s1 e s2 sono consecutivi (la punta del primo coincide con la coda del secondo).

    • I vettori addendi dovranno essere consecutivi

    (metodo punta-coda).

    lo spostamento complessivo nel passaggio

    tra il punto A ed il punto C sarà s = AC.

    Questa è la caratteristica fondamentale

    dell’operazione di addizione col metodo grafico che

    dovrà essere osservata per qualsiasi tipo di vettori:

    • Il vettore risultante avrà la coda coincidente con la

    coda del primo vettore addendo e la punta

    coincidente con la punta del secondo vettore

    addendo.

  • 14/01/2014

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    Grandezze vettoriali:

    Addizione di vettori : metodo punta coda

    A

    fig. a

    B

    fig. b

    L’addizione tra vettori gode quindi della proprietà commutativa: C = A B + = B A +

    A

    B

    C A

    C

    La figura b ci mostra che il vettore C può essere ugualmente ottenuto traslando il vettore A,

    rendendolo consecutivo al vettore B e congiungendo la coda di B con la punta di A

    Dati due vettori , con le code coincidenti con l’origine di un piano cartesiano,

    il vettore somma si costruisce come indicato nella figura a:

    A (xA,yA) B (xB,yB)

    C (xC,yC) = A (xA,yA) B (xB,yB) +

    si sposta parallelemente a se stesso il vettore B sino a renderlo consecutivo al vettore A , il

    risultato C è il vettore con la coda coincidente con quella di A e la punta coincidente con quella

    di B .

    B

    C = A B + = C B A +

  • 14/01/2014

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    Grandezze vettoriali:

    Addizione di vettori : metodo del parallelogramma

    A

    fig. c

    B

    fig. d

    B

    Il metodo precedente ci suggerisce che il vettore può essere ricavato con

    una costruzione grafica alternativa senza spostare uno dei due vettori addendi. C = A B + = B A +

    A

    B

    C C

    Dalla figura c dove sono sovrapposte le due costruzioni viste nelle figg. a e b si nota che il

    vettore C può essere ugualmente ottenuto costruendo il parallelogramma di lati A e B , in

    questo caso il vettore somma C è dato dal segmento orientato che va dal vertice individuato

    dalle code dei due addendi al vertice opposto (diagonale principale ).

    A

    Questo nuova procedura, riportata nella figura d , è detta metodo del parallelogramma .

  • 14/01/2014

    Dalla figura f si deduce che due vettori opposti

    in un piano cartesiano hanno le coordinate della punta opposte.

    Nella figure in basso sono riportati vettori opposti rispettivamente in un foglio senza riferimenti

    ed in un foglio millimetrato con assi cartesiani.

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    Grandezze vettoriali:

    Vettore opposto di un vettore assegnato

    fig. f

    A

    B

    Si ha la seguente

    definizione

    B

    B

    Dato un vettore A , dicesi opposto del vettore A il vettore B = - A che ha la stessa intensità di

    A, la stessa direzione di A e verso opposto ad A

    fig. e = B A ־ = B A ־

    Pertanto il vettore opposto del vettore A(x,y) è il vettore B(−x, −y )

    A

    yp = −yp

    yp

    xp

    xp = −yp

  • 14/01/2014

    La proprietà geometrica corrisponde quindi perfettamente a quella

    algebrica ; si ha cioè :

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    Grandezze vettoriali:

    Sottrazione tra vettori

    fig. h

    A

    B

    Dalle figure in basso si evince che il vettore C si ottiene anche dalla somma del vettore A con

    l’opposto del vettore B .

    fig. g

    Anche per i vettori la sottrazione è definita in termini di operazione inversa dell’addizione, si ha

    infatti la seguente

    definizione

    Dati due vettori A , B dicesi differenza tra il vettore A ed il vettore B il vettore C = A - B tale

    che sommato al vettore B, da come risultato il vettore A ; in simboli : C = A - B ⇔ A = B + C

    C = A B −

    A

    = A (− ) + B

    D B = −

    D B = −

    C

    C = A B − = A B (− ) +

    C

    C = A B − C = A B − = A B (− ) + = A (− ) + B

  • 14/01/2014

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    Grandezze vettoriali:

    Sottrazione tra vettori

    fig. l

    Le due operazioni danno come risultato i vettori C e D che differiscono per il loro verso.

    Anche per la sottrazione tra vettori non vale la proprietà commutativa, si ha cioè:

    fig. i C = A B − = A B (− ) +

    A − B ≠ B − A

    Infatti ( vedi le figure ) si ha : e C = A B − = A B (− ) + D = B − = A + A B (− )

    D = B − = A + A B (− )

    Da notare che pur con versi opposti i due vettori hanno la stessa direzione e la stessa

    intensità e vengono determinati dalla diagonale secondaria (punta-punta) del parallelogramma

    costruito sui vettori A e B.

  • 14/01/2014

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    Grandezze vettoriali:

    Moltiplicazione di un vettore per uno scalare

    Necessita talvolta eseguire la moltiplicazione di un vettore per una grandezza scalare . A tale

    scopo si da la seguente definizione :

    definizione

    fig. m

    Dato un vettore A ed un numero reale , il prodotto del numero per il vettore A è un vettore B

    tale che: |B| = ||·|A|, la sua direzione coincide con quella quella di A ed il suo verso è

    concorde con quello di A se > 0 ed opposto a quello di A se < 0 ( per = 0 si ottiene il

    vettore nullo 0 ).

    B A = > 0 fig. n B A = < 0

    1 > > 0

    > 1

    -1 < < 0

    < -1

  • 14/01/2014

    I vettori ed sono detti i componenti di A rispettivamente

    lungo r e lungo s. Ar As

    Nel caso in cui le direzioni assegnate siano quelle degli assi coordinati di un

    piano cartesiano la situazione sarà quella della figura q e si avrà :

    quindi a partire dalla punta di A si tracciano le rette parallele ad r’ ed s’ le

    quali intersecano rispettivamente le rette s’ ed r’ in due punti che determinano i vettori As ed Ar,

    che essendo lati di un parallelogramma la cui diagonale è il vettore A soddisfano alla

    condizione richiesta: .

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    Grandezze vettoriali:

    Scomposizione di un vettore secondo due direzioni assegnate

    fig. q

    A

    fig. p

    È sempre possibile scomporre in modo univoco un vettore secondo due direzioni assegnate,

    trovare cioè due vettori, aventi direzioni fissate tali che la loro somma sia il vettore iniziale.

    As

    r

    s’

    r’

    Ar

    s

    A = Ar + As

    Con riferimento alla figura p, dato il vettore A e volendo scomporlo secondo le direzioni r, s con

    riga e squadra si tracciano le rette r’, s’ parallele rispettivamente ad r ed s e passanti per la

    coda del vettore A ;

    A = Ar + As

    A = Ax + Ay

    Ax

    Ay

    A = Ax + Ay

  • 14/01/2014

    e per quanto visto nella pagina precedente si potrà quindi scrivere:

    , dove con Ax ed Ay si sono indicate le coordinate xA e yA della punta del

    vettore A

    Dalla definizione del prodotto di uno scalare per un vettore, dati due vettori i, j di intensità

    unitaria e direzioni e versi coincidenti rispettivamente con quelli degli assi coordinati x, y si ha :

    mentre i e j sono detti rispettivamente versore

    dell’asse x e versore dell’asse y.

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    Grandezze vettoriali:

    Scomposizione di un vettore secondo gli assi coordinati

    fig. r A = Ax + Ay

    Ax

    Ay

    xA

    yA

    A = Ax + i Ay j

    i = Ax ; Ax j Ay Ay = 1

    La 1) è detta rappresentazione cartesiana del vettore A ed Ax , Ay sono le componenti del

    vettore A rispettivamente lungo x e lungo y ,

    = Ax + i Ay j

    i

    j

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    Grandezze vettoriali:

    Addizione di due vettori con metodo algebrico

    fig. s

    Si deduce nel seguito un metodo algebrico per eseguire l’addizione di due vettori di cui sia nota

    la rappresentazione.

    C = A + B

    Bx

    By

    xB

    yB

    Ay

    Ax xA

    yA

    xC

    Cy

    O

    H

    Y

    H’

    Y’

    O’

    A tale scopo, assegnati i vettori B = Bx + i By j A = Ax + i Ay j e (vedi fig.s),

    si ricavi con metodo grafico il vettore somma ( p.e. con il metodo punta-coda

    traslando il vettore B ).

    C = A + B

    xC = xA +O’H’= xA + OH = xA + xB ; yC = yA +H’Y’= yA + HY = yA + yB .

    yC

    Ed essendo per le definizioni precedenti : xc = Cx ; yC = Cy; xA = Ax ; yA = Ay; xB = Bx; yB = By .

    Si ha : Cx = Ax + Bx ; Cy = Ay + By ;

    Da cui segue infine :

    C = Cx + i Cy j = ( Ax + Bx ) + ( Ay + By ) ; i j

    Si può quindi concludere che:

    Le componenti del vettore somma di due

    vettori assegnati in forma cartesiana sono

    date dalla somma delle rispettive

    componenti dei vettori addendi .

    Dalla costruzione grafica effettuata, essendo i due triangoli OHY e O’H’Y’ congruenti, ne

    consegue che per le coordinate della punta di C valgono le seguenti relazioni :

    Cx

  • 14/01/2014

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    Grandezze vettoriali:

    Sottrazione di due vettori con metodo algebrico

    fig. t

    xB

    yB

    yA

    O

    H

    H’

    O’

    yC

    Le componenti del vettore differenza di due vettori assegnati in forma cartesiana sono date

    dalla differenza delle rispettive componenti dei vettore minuendo e del vettore sottraendo .

    = A B (− ) +

    Dalla relazione e dal metodo per eseguire l’addizione ,visto prima, si deduce

    immediatamente il metodo algebrico per eseguire la sottrazione di due vettori di cui sia nota la

    rappresentazione cartesiana. Si ha infatti dati due vettori A , B (vedi anche la figura t):

    A B − = A B (− ) +

    = (Ax − Bx) + (Ay − By) i j C = A B − = Cx + i Cy j [ Ax + (−Bx )] + [( Ay +(− By )] ; j i =

    Si può quindi concludere che:

    xA

    −xB

    Y

    Y’

    xC

    −yB

    C

    C = A − B

    C

    Si osservi, come visto in precedenza con il

    metodo grafico, che:

    • il vettore differenza coincide per direzione

    ed intensità con la diagonale secondaria

    del parallelogramma costruito sui vettori A

    e B .

    A − B A − B

    • non vale la proprietà commutativa

    essendo opposti i vettori e .

    D = − C

    D = B − A