Appunti di armonia XVIII Bassi con imitazioni · Appunti di armonia XVIII ... Gli elementi di base...

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [8.1.2019] 1 Appunti di armonia XVIII Bassi con imitazioni Nei bassi con imitazioni (o bassi imitati) dobbiamo riconoscere due differenti sezioni che si alternano esposizioni divertimenti Oltre alle esposizioni e ai divertimenti troviamo anche i pedali che presentano qualche affinità con le sezioni precedenti. Gli elementi di base di un basso con imitazioni sono: 1 soggetto controsoggetto Questa è la struttura di riferimento: 1. Il basso inizia sempre con una esposizione in cui si sente prima il soggetto, alla tonica, e poi il controsoggetto, alla dominante. Per riconoscere questi due elementi dobbiamo quindi fare analizzare fraseggio e tonalità di riferimento. 2. Dopo la prima esposizione troviamo un divertimento, costituito di norma da una progressione. 3. Dopo il primo divertimento segue una seconda esposizione in una tonalità vicina alla tonalità di impianto: non la dominante, perché è già stata utilizzata nella prima esposizione, ma ad esempio la tonalità relativa (il VI se la tonalità di impianto è maggiore, il III se la tonalità di impianto è minore), oppure la sottodominante4. Dopo la seconda esposizione troviamo un secondo divertimento, anch’esso con funzione di collegamento. 5. Di solito abbiamo tre o quattro esposizioni, seguite da altrettanti divertimenti. 6. In conclusione troviamo di solito un pedale al basso, alla dominante oppure alla tonica: sopra il pedale avvengono le ultime esposizioni di soggetto e controsoggetto. 1 La terminologia (soggetto, controsoggetto, esposizione, divertimento, pedale) deriva dalla teoria della Fuga, e in generale della scrittura imitativa tipica del periodo Barocco.

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [8.1.2019]

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Appunti di armonia

XVIII

Bassi con imitazioni

Nei bassi con imitazioni (o bassi imitati) dobbiamo riconoscere due differenti sezioni

che si alternano

• esposizioni

• divertimenti

Oltre alle esposizioni e ai divertimenti troviamo anche i

• pedali

che presentano qualche affinità con le sezioni precedenti.

Gli elementi di base di un basso con imitazioni sono:1

• soggetto

• controsoggetto

Questa è la struttura di riferimento:

1. Il basso inizia sempre con una esposizione in cui si sente prima il soggetto, alla

tonica, e poi il controsoggetto, alla dominante. Per riconoscere questi due

elementi dobbiamo quindi fare analizzare fraseggio e tonalità di riferimento.

2. Dopo la prima esposizione troviamo un divertimento, costituito di norma da una

progressione.

3. Dopo il primo divertimento segue una seconda esposizione in una tonalità vicina

alla tonalità di impianto: non la dominante, perché è già stata utilizzata nella

prima esposizione, ma ad esempio la tonalità relativa (il VI se la tonalità di

impianto è maggiore, il III se la tonalità di impianto è minore), oppure la

sottodominante…

4. Dopo la seconda esposizione troviamo un secondo divertimento, anch’esso con

funzione di collegamento.

5. Di solito abbiamo tre o quattro esposizioni, seguite da altrettanti divertimenti.

6. In conclusione troviamo di solito un pedale al basso, alla dominante oppure alla

tonica: sopra il pedale avvengono le ultime esposizioni di soggetto e

controsoggetto.

1 La terminologia (soggetto, controsoggetto, esposizione, divertimento, pedale) deriva dalla teoria della Fuga,

e in generale della scrittura imitativa tipica del periodo Barocco.

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Osserviamo il seguente esempio.

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Di seguito vengono evidenziate le esposizioni, con il soggetto in blu e il controsoggetto

in rosso, e i divertimenti, in giallo; i pedali sono segnati in verde.

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Questa analisi evidenzia che il basso è così strutturato:

bb. 1-6 Prima

esposizione

bb. 1-3 Soggetto esposto al

basso

Re maggiore

Tonalità di impianto (I)

bb. 4-6 Controsoggetto

esposto al basso

La maggiore

Tonalità della

dominante (V)

bb. 7-9 Primo

divertimento

Progressione ascendente di

grado

bb. 10-12 Seconda

esposizione Soggetto esposto al basso

Si minore

Tonalità della relativa

minore (VI)

bb. 12-14 Secondo

divertimento

Progressione discendente di

terza

bb. 15-17 Terza

esposizione

Controsoggetto esposto al

basso

Sol maggiore

Tonalità della

sottodominante (IV)

bb. 18-20 Pedale di dominante

bb. 21-22 Pedale di tonica

Conclusione nella tonalità di impianto Re maggiore (I)

Come si realizza una esposizione?

Una volta identificati soggetto e controsoggetto bisogna trasportarli nelle tonalità in

cui avviene l’esposizione.

• Se il basso ha il soggetto, una delle voci superiori realizza il controsoggetto.

• Se il basso ha il controsoggetto, una delle voci superiori realizza il soggetto.

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Per il momento, affidiamo il controsoggetto o il soggetto alla voce del soprano:

potranno però esporlo anche il contralto oppure il tenore.

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Cosa fanno le altre due voci durante le esposizioni?

Le altre due voci (tenore e contralto) completano l’armonia.2

Per realizzare il basso correttamente è necessaria una analisi dettagliata dell’armonia

mediante i gradi o le funzioni armoniche.3

Cosa succede nei divertimenti?

I divertimenti sono di norma costituiti da progressioni, e spesso sono basati su

frammenti del soggetto o del controsoggetto. Anche nelle progressioni si cerca di

mantenere il principio dell’imitazione.4 Per il momento è però sufficiente badare alla

correttezza dell’armonia e della conduzione delle parti.

Cosa succede nei pedali?

Sopra il pedale, realizzato dal basso alla dominante o alla tonica, una coppia delle voci

superiori fa ascoltare un’ultima volta la coppia soggetto-controsoggetto, affidata a

soprano e contralto, oppure a soprano e tenore, oppure a contralto e tenore.

La tonalità in cui avviene quest’ultima esposizione è di norma la tonica (anche se il

pedale è alla dominante).

2 Osserviamo ad esempio che a b. 3 il Do non ha funzione modulante: si tratta della dominante secondaria del

IV (Re-Fa-La-Do) utilizzata in terzo rivolto. La cifratura è quindi (V2) - IV6. Da notare il caso del Re di b.

10: qui siamo in Si minore, quindi dovremmo trovare il Re naturale. In questo punto è però necessaria la

dominante secondaria del IV, esattamente come a b. 3: il IV di Si minore è l’accordo di Mi minore, e la

dominante di Mi minore è Si-Re-Fa-La; a b. 11 torna il Re naturale. 3 Tutte e quattro le voci dovrebbero partecipare in uguale misura alle imitazioni. Si potrebbero quindi elaborare

ulteriormente le voci di contralto e tenore inserendo alcune delle figurazioni tipiche di questo basso: ad

esempio la successione “croma più due semicrome”, con l’impiego delle note di volta, e simili. In una prima

fase è però opportuno non sovraccaricare le voci interne, per evitare di incorrere in errori di conduzione delle

parti (dissonanze non trattate correttamente, ottave e quinte parallele, e così via). 4 Ad esempio, alle bb. 7-9 di questo esercizio si potrebbe immaginare che una delle voci superiori, ad esempio

il soprano, risponda all’arpeggio discendente del basso collocato nella prima metà della battuta con un altro

arpeggio discendente collocato nella seconda metà della battuta.