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Otsuka-people creating new productsfor better health worldwide
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EDITORIALE––
MAGGIO 2013
Quello dei bio-similari non è più un percorso incerto. Merito,
anche, dell’Europa. Lo di-ciamo sulla base di Cosa
devi sapere a proposito dei
biosimilari (What you need
to know about Biosimilar Me-
dicinal Products. A consensus
information document; Bru-xelles, aprile 2013), un do-cumento di consenso pre-sentato dopo due anni di lavoro del gruppo europeo Market Access and Uptake of
Biosimilars e adottato da un ampio gruppo di interesse a cui partecipavano European Patients Forum (Epf), Committee of
European Doctors (Cpme), European Social Insurance Platform (Esip), Association Internationale de la Mutualité (Aim), European Generic
Medicines Association (Ega), European Federation of Pharmaceutical
Industries and Associations (Efpia) ed European Association for Bio-
industries (EuropaBio). Il tutto sotto l’egida della Commissione europea. Un gruppo, lo si vede dalla composizione, in grado di rappresentare tutti gli interessi, senza distinzione di ragione so-ciale aziendale o di obiettivo di business. Il documento contiene defi nizioni in merito a biologici, biosi-milari e biosimilarità, farmacovigilanza e ricadute economiche, offrendo una serie importante di question and answer destinate a pazienti, medici e istituzioni-payor. Tra le altre cose, fuga dubbi e perplessità sulla sicurezza, qualità, effi cacia (in una delle Q/A per i payer: “If biosimilar medicinal products cost less than originator
medicinal products, are they inferior? No, biosimilar companies have to
adhere to the same high standards as originator companies in order to
receive marketing authorisation”) e defi nisce un punto di chiarezza per evitare gli annosi dibattiti che almeno in Italia hanno seguito
la penetrazione del generico.Il consensus document è stato accolto con entusiasmo da Assogenerici che ha com-mentato: “il documento ribadisce che i biosimilari sono medicinali che, per ot-tenere questo status, devono dimostrare qualità, sicurez-za ed effi cacia pari agli ori-ginatori, validate attraver-so un percorso regolatorio sovrapponibile per rigore e completezza, e con identici controlli su materiali e tec-nologie di produzione. Così come ribadisce il ruolo fon-damentale di questi medici-
nali nell’allargare la platea dei pazienti che possono accedere a queste cure, fi nora limitata dalle compatibilità economiche dei servizi sanitari”. Il documento è inevitabilmente destinato a dare accelerazione a tutto un mercato potenzialmente immenso e che per ora esprime i suoi valori sui segmenti eritropoietine, ormone della crescita e G-Csf. Se il documento europeo (in netto vantaggio sugli Usa) ha così defi nito la piattaforma di riferimento, ora sta ai singoli Stati, nel rispetto delle norme regolatorie vigenti, implementare la cultura biosimilare. La strada intrapresa dall’Europa è chiara e coglie l’Italia preparata. Come raccontiamo in uno dei servizi di questo numero di AboutPharma and Medical Devices, la Regione Campania ha già fatto una scelta di campo e anche la Sicilia, con una decisione dello scorso maggio, ha scelto di puntare decisa sui biosimilari: i pazienti naive devono iniziare il trat-tamento con il farmaco biosimilare e comunque deve essere garantito il principio della continuità terapeutica, nel rispetto del costo economicamente più vantaggioso per il Ssn. La strada, fi nalmente, è segnata.
Biosimilari:la nuova strada
Walter Gatti AboutPharma and Medical Devices
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CI SONO MOMENTI CHE VALGONO ANNI DI RICERCA.
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SOMMARIO––
sommario
n. 108 – maggio 2013
Editore
Health Publishing & Services SrlPiazza Duca D’Aosta, 12 – 20124 Milanotel. 02.2772991 – fax 02.29526823 www.aboutpharma.com [email protected] REA: 1935962
Direzione, Redazione,
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Direttore Responsabile
Walter [email protected]
Marketing e Pubblicità
Domenico Mancini [email protected]
In Redazione
Adiam [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Giorgetti [email protected]
Progetto grafi co e impaginazione
Studio Priori & CIn collaborazione con
Barbara BorgonovoMatteo RubertVito Manolo Roma
Illustrazioni
Vito Manolo Roma
Hanno collaborato in questo numero
Fabrizia PucaCaterina GattiValentina FizzottiStefano Di MarzioMauro MiserendinoIlaria Nava Carlo MelatoSilvia Maria BusettiSilvia GasparettoChiara FinottiCamilla MarabelliFederico SerraAndrea Vannucci Agenzia regionale di Sanità della ToscanaGuido Rasi European Medicines Agency Francesco Fedele Università “La Sapienza”
01 EDITORIALE
Biosimilari: la nuova strada
07 I VOLTI DEL MESE
Alcune storie da ricordare
08 ATTUALITÀ
Debiti della Pa: al via lo sblocco dei pagamenti. Dall’Ema il rapporto annuale 2012
12 FLASH NEWS
Senza ticket la spesa sanitaria salirà di due miliardi; le start-up più interessanti arrivano dal biotech. I farmaci innovativi approdano in Italia con due anni di ritardo
16 CONGRESSI ED EVENTI
I convegni appena conclusi e i prossimi appuntamenti
24 TERAPIE
Tossicodipendenza: colpire la droga nel cuore della vita Intervista a Icro Maremmani, Presidente della World Federation for the Treatment of Opioid Dependence, docente di Medicina delle Farmacotossicodipendenze all’Università di Pisa
26 RICERCA
Serve la santa alleanza tra Università e aziendeIntervista a Renato Lauro, Rettore dell’Università di Tor Vergata
28 POLITICHE SANITARIE
La Spending review e la programmazione sanitaria toscana di Andrea Vannucci, coordinatore Osservatorio qualità ed equità, Agenzia regionale di Sanità della Toscana32 La Campania ha scelto: avanti con generici e biosimilari
34 COVER
Trial clinici: è il momento della trasparenza 35 A gennaio 2014 Ema alza il sipario sui dati delle sperimentazioni di Guido Rasi, direttore esecutivo della European Medicines Agency 38 Il medico deve conoscere tutti i risultati dei trial per curare meglio i pazienti di Francesco Fedele, direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato cardiovascolare all’Università di Roma “La Sapienza”, e di Roberto Poscia, responsabile Farmacovigilanza e Patient safety, Comitato etico Azienda Policlinico Umberto I di Roma39 Favoriti anche gli scambi d’informazione sui secondary endpoint delle ricerche Intervista a Marco Matucci Cerinic, presidente della Società italiana di reumatologia40 Utile condividere le nozioni sui farmaci ma non è necessario che siano proprio tutte Il parere di Giancarlo Comi, presidente della Società italiana di neurologia41 L’industria/1: Gsk, la pubblicazione è decisa e non si deve tornare indietro A colloquio con Daniele Finocchiaro, General manager di Gsk Italia43 L’industria/2: Lilly, le resistenze non sono più giustifi cabili L’opinione di Patrik Jonsson, General manager di Eli Lilly Italia
44 MEDICI, SCIENZA, SSN
Aiop: basta tagli, contro la crisi si torni a pagare per prestazione Intervista a Gabriele Pelissero, presidente dell’Associazione italiana ospedalità privata48 Ospedali religiosi chiamati a ripensarsi49 Prevalentemente privati o equiparati? Il dilemma degli ospedali classifi cati Il punto di vista di Marino Nonis, direttore sanitario Ospedale Cristo Re, Roma52 Il fabbisogno delle professioni sanitarie: medici e programmazione di Ezio Casale, delegato FNOMCeO, e di Maurizio Benato, vice presidente FNOMCeO
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54 INTERVENTI
Un’agenzia per i dispositivi medici: perché sì e perché no di Americo Cicchetti, vice presidente Vicario Sihta, Università Cattolica del Sacro Cuore
58 INTERNAZIONALE
Tutte le strade (sostenibili) del farmaco
63 SOTTO LA LENTE
Il futuro dei Comitati etici è ancora da scrivere di Roberto Satolli, presidente Comitato Etico, Istituto nazionale dei Tumori di Milano 64 Aicro: ecco alcune ipotesi per una razionalizzazione effi cace di Mariapia Cirenei, presidente dell’Associazione italiana delle Contract Research Organization
66 AZIENDE
Novo Nordisk novant’anni di fedeltà alla scienza e ai pazienti Intervista a Costas Piliounis, vice presidente Novo Nordisk Italia e Grecia70 Pierrel: una biotech per andare verso il futuro A colloquio con Raffaele Petrone, amministratore delegato di Pierrel72 Caregiving: l’assistenza domiciliare tra aderenza e sostenibilità73 Da Therabel molecole pensate e sviluppate dalla parte del paziente
74 FOCUS
C’è più Pharma nel Food75 Overview Integrazione alimento e salute: un percorso di avvicinamento
di Alessandro Cavalieri e Luciano Manzone, Ati Consulting77 La pubblicità alla ricerca del giusto mix di comunicazione
Intervista a Vicky Gitto, vice presidente esecutivo e direttore creativo di Young & Rubicam Italia
78 ScienzaCibi per il benessere tendenza in crescitadi Michele Carruba, presidente della Diaita
79 CliniciAlimenti arricchiti utili nel cardiovascolare ma poche le evidenzeIntervista a Bruno Trimarco, presidente Siprec
80 Nel diabete è più importante l’educazione alimentare Infi ammazioni intestinali: ecco come evitare le complicazioni81 Istituzioni Distinguere il farmaco dall’alimento. La sfi da del Ministero della Salute
A colloquio con Romano Marabelli, capo del Dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza alimentare, Ministero della Salute
82 Attenti alla comunicazione. Tecnici e medici non stanno a guardareIntervista a Claudio Cricelli, Commissione unica per la dietetica e la nutrizione, Ministero della Salute
84 Aziende L’irruzione del “benessere” negli spot dell’industria alimentare Il mercato della salute e gli alimenti funzionali
di Arianna Rolandi, direttore scientifi co Yakult Italia 85 Nutrizione come terapia. La sfi da di Nestlé
Intervista a Luca Crippa, Country manager Nestlé Health Science Dr. Schär: cibi senza glutine rimborsati in quattro Regioni
A colloquio con Jacqueline Pante, Manager marketing professionals
87 AFFARI REGOLATORI
Aggiornamento su delibere, leggi e sentenze in Sanità
90 IN & OUT
I passaggi di poltrona nel farmaceutico e in Sanità
92 JOB IN PHARMA
Offerte di lavoro
94 MEDIA, DIGIT & BOOKS
Una selezione di novità dal mondo dell’editoria tradizionale e digitale
96 L’ULTIMA PAROLA
StaminaRifl ettere con eleganza per chiudere in bellezzadi Aldo Pagni, Past president della FNOMCeO
Roberto Poscia Policlinico Umberto IMarino NonisOspedale Cristo ReEzio CasaleFNOMCeO Maurizio BenatoFNOMCeOAmerico Cicchetti Università Cattolica del Sacro Cuore, SiHtaRoberto SatolliComitato etico Istituto dei tumori di MilanoMariapia Cirenei AicroAlessandro Cavalieri Ati Consulting Luciano ManzoneAti ConsultingMichele Carruba DiaitaArianna Rolandi Yakult Italia Luca CrippaNestlé Health ScienceBarbara BevilacquaSegenaBarbara ProiettiSegenaGiovanni CiaramellaSegenaAldo Pagni FNOMCeO
Abbonamento Annuo (10 numeri)
Italia: 95 euroEuropa e Bacino del Mediterraneo: 150 euroExtra continente: 180 euro Copia arretrata: 20 euro(comprese spese di spedizione)
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Finito di stampare il 26 aprile 2013 da Grafi che Bazzi Srl
Autorizzazione
Tribunale di Milano n. 451 del 20/09/2002
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96 MAGGIO 2013
ULTIMA PAROLA––
La delicata vicenda delle staminali
mesenchimali per molti aspetti
mi ricorda quella vissuta perso-
nalmente da presidente della Federazione
in occasione del Caso Di Bella, anche se
sul tema specifi co posseggo solo notizie di
stampa e non un’adeguata documentazione
scientifi ca. Per avere espresso pubblicamen-
te riserve e dubbi sull’effi cacia della cura Di
Bella ricevetti una lettera minatoria accom-
pagnata da due proiettili, e il pretore Ma-
daro di Lecce mi denunciò alla Procura di
Roma per avere “denigrato” la Magistratu-
ra in un comunicato uffi ciale Fnomceo. Avevo soltanto ripreso il
titolo di un articolo comparso su The Lancet dove, a proposito del
“caso” si scriveva “Meno giudici e più giudizi clinici”. Un titolo che
mi pare mantenga la sua attualità.
Naturalmente la denuncia fu archiviata e il seguito della speri-
mentazione con la cura Di Bella mi pare abbia dimostrato la sua
ineffi cacia, nonostante la probabile buona fede un po’ delirante del
suo inventore. Non si può però ignorare che per qualche tempo i
malati sottoposti alle cure dell’anziano fi siologo presentarono un
temporaneo miglioramento soggettivo, forse dovuto alla speranza
di guarigione che la chemioterapia uffi ciale aveva negato.
I malati di tumori, guaribili nel 55% dei casi, e oggi gli affetti da
numerose malattie rare e disabilità neuologiche, orfane di terapie
riconosciute effi caci, insieme ai loro familiari, non possono ave-
re reazioni esclusivamente razionali, ma avvertono il bisogno di
esprimere le angosce e di “agirle”.
Nella storia della cura del cancro la cura Di Bella come il laetrile
estratto dal nocciolo di albicocca, il siero di Bonifacio, la proteina
UK 101, lo scorpione blu cubano, e altre proposte di terapie hanno
rappresentato in vario modo, “il più grande e inquietante business
costruito sull’inganno” di molte persone.
In una cultura che rifi uta l’inevitabilità della morte, i cittadini vo-
gliono credere che vi debba essere un rimedio per ogni male. Il
comprensibile non rassegnarsi alla inevi-
tabilità di un destino angoscioso, induce
chi si misura ogni giorno con la dispera-
zione alle più varie forme di protesta per-
ché si faccia comunque qualcosa in nome
del diritto alla “libertà” di ricorrere a una
terapia. Tale diritto, qui mi pare corri-
sponda alla facoltà di accedere a cure non
provate scientifi camente.
In realtà la vera libertà di scelta dovrebbe
essere basata sulle conoscenze scientifi che.
Non è accettabile una sorta di mercato sel-
vaggio, da addebitare a una spesa sanitaria
pubblica già in crisi nel sostenere cure appropriate.
L’effi cacia di un farmaco non può essere valutata sul numero di fau-
tori e detrattori. La stessa esperienza personale del medico che attri-
buisce un miglioramento osservato alla cura prescritta, ha scarsa vali-
dità, visti l’elevata variabilità dei fenomeni clinici e “l’effetto placebo”
che un farmaco può avere in un contesto di suggestione empatica
con chi si prende cura del malato.
Dopo il tragico episodio della talidomide, i farmaci sono stati sot-
toposti a quattro fasi di verifi ca della loro effi cacia. La prima stu-
dia la farmacocinetica e la tossicità di una molecola, la seconda ha
lo scopo di evitare di passare alla fase successiva se i trattamenti
non hanno mostrato un’attività promettente, la terza valuta l’effi -
cacia e la quarta è la farmacosorveglianza di morbilità e mortalità
nella popolazione trattata, dopo l’autorizzazione al commercio
del farmaco. In passato il ministero della Sanità ha autorizzato
la somministrazione “compassionevole” di farmaci che avevano
superato almeno la seconda fase, quando non erano disponibili
altre cure per una malattia. Nel caso delle staminali mesenchima-
li quali e quanti studi sono stati condotti e pubblicati, con quali
risultati. E da chi?
Aldo Pagni
Past president della FNOMCeO
Stamina
— L’ultima Parola —
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cambiato: cercare sempre di fare ciò che è giusto. Trasformiamo le parole in
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