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“Green logistics”: Green logistics : dalle best practices aziendali alle iniziative in partnershipalle iniziative in partnership

Lazise, 23 novembre 2011

Enrico Pastori

TRTTrasporti e Territorio Global Logistics 2011 – Enrico Pastori - “Green logistics”: dalle best practices aziendali alle iniziative in partnership 1

Agenda

Introduzione alla “Green logistics”

Le leve aziendali

Il supporto delle istituzioni

Le iniziative in partnership


Agenda


Le leve aziendali




Logistica e impatto ambientale

Numerosi sono i fattori che influiscono sulla logistica, alcuni di essimaggiormente connessi alla prod ione altri legati alle tenden e del mercatomaggiormente connessi alla produzione, altri legati alle tendenze del mercatoe agli aspetti distributivi. Per le aziende si impone la necessità di ridefinirecostantemente la propria configurazione logistica, le caratteristiche dellasupply chain e le modalità di gestione tramite un uso ottimale dei diversisupply chain e le modalità di gestione tramite un uso ottimale dei diversimodi di trasporto e il ricorso all’ICT.

Oltre a questi aspetti più propriamente gestionali gli operatori devono Oltre a questi aspetti più propriamente gestionali, gli operatori devonotenere conto anche dell’accresciuta sensibilità e attenzione rispetto aiproblemi ambientali.

Molte imprese, più lungimiranti, si sono rese peraltro conto che può esserciuno stretto legame tra una politica aziendale orientata a migliorare le proprieperformance dal punto di vista ambientale e il raggiungimento di migliorip p gg g grisultati economico-reddituali.


Investire nella “green logistics”

Investire nella “green logistics” può infatti consentire sia di ottenere migliorig g p grisultati aziendali che di conseguire vantaggi per la collettività dal punto divista ambientale, offrendo nello stesso tempo un indiscutibile ritorno dalpunto di vista dell’immagine esterna.

Le politiche istituzionali ai vari livelli (europeo, nazionale, regionale) hannoperaltro un ruolo fondamentale nel fornire indicazioni, prescrizioni, incentivi,

i i li d d i i d d llorientamenti tali da determinare un comportamento virtuoso da parte delleaziende sul fronte della sostenibilità ambientale del business.

Gli t ti di i i d ll i tit i i lt li i i di i i Gli strumenti a disposizione delle istituzioni sono molteplici e, in diversi casi,possono risultare incentivanti all’adozione di soluzioni più “verdi” da partedelle imprese.


Come ridurre le emissioni ambientali?

Quando si parla di “green logistics”, le “best practices” reperibili nelQ p g g , p psettore privato evidenziano come le imprese cerchino di riconfigurare leproprie attività allo scopo di conciliare lo sviluppo del business con unamaggiore compatibilità ambientale delle proprie attività.

D’altra parte, il coinvolgimento delle istituzioni può determinare la riuscitadi progetti che propongono soluzioni finalizzate a ridurre gli effetti negatividel trasporto merci.

Un altro campo di applicazione riguarda i programmi e le iniziative ambientalih t di t i ti t t i bbli i i tiche comportano accordi e partenariati tra operatori pubblici e privati.


Agenda


Le leve aziendali




Le “best practices” aziendaliArea Azioni attuabili

Riduzione del numero di trasporti Riduzione della lunghezza media dei trasporti Ottimizzazione dei percorsi Organizzazione della supply

Le opportunità di intervento da parte

“Supply chain despeeding”Information and Communication Technology (ICT)

chain

Reverse logistics

Design del prodotto Razionalizzazione di prodotto e

pdelle imprese possono essere raggruppate in 8 aree principali p

imballaggio Ottimizzazione dell’imballaggio

Uso di sistemi di handling più efficienti

ffUtili d i i li

p p

Adozione cicli dell’ordine più efficientiUtilizzo dei veicoli

Collaborazione inter-company / Co-loading

Efficienza di guida (ecodriving)

ciascuna delle quali contiene una serie di

Crescita degli standard di manutenzione del veicolo Comportamento degli autisti e manutenzione

Miglioramento nella gestione della flotta

azioni concretamente implementabili e in

grado di offrire i ifi i i b fi i Innovazione tecnologica Efficienza nei motori; aerodinamica; peso; pneumatici

Spostamento modale Uso ferrovia e navigazione interna

Iniziative di comunicazione Formazione e comunicazione

significativi benefici da un punto di vista

ambientale


Misure di compensazione Edifici ad efficienza energetica

Quali effetti, in concreto?

È peraltro difficile quantificare la potenziale riduzione totale, in quantodipende dal relativo punto di partenza in termini di efficienza e di “carbonfootprint”. Secondo alcune fonti (World Economic Forum), i risultati possonofootprint . Secondo alcune fonti (World Economic Forum), i risultati possonoessere eccellenti (fino al 50% di riduzione), sebbene dipendano dallacombinazione di varie misure e da elementi che svolgono un ruoloimportante, quali l’ottimizzazione della rete, la tecnologia dei veicoli e ilp , q , gtrasferimento modale.

Di seguito, si propone una stima indicativa degli effetti per ciascuna area diintervento, tenendo conto di quanto ipotizzato da diverse fonti (tra iriferimenti più autorevoli, si segnalano: UK Department for Environment,World Economic Forum, International Chamber of Commerce, ColumbusBusiness First, IGD) ed evidenziando il ruolo di supporto che può esseregiocato a livello istituzionale.

Il l d ll i tit i i l f i l diff i di l i ti d ll Il ruolo delle istituzioni nel favorire la diffusione di una logistica verde nelleimprese, esplicabile, come descritto più avanti tramite diversi strumenti, puòassumere differenti valenze in funzione delle otto aree rispetto alle quali leimprese decidono di intervenire


imprese decidono di intervenire.

1. Organizzazione della supply chain Gli interventi di ottimizzazione sull’organizzazione della supply chain

costituiscono senz’altro una delle aree con maggiori potenzialità dimiglioramento, in quanto in grado di contribuire in maniera rilevante allariduzione delle emissioni, con percentuali che, secondo fonti accreditate,potrebbero variare tra il 30 e il 50%, per effetto della combinazione dellediverse azioni individuate.

Alcune misure adottabili a livello istituzionale potrebbero essere finalizzate aincentivare investimenti in ICT necessari per l’ottimizzazione dei percorsi

hé l i d i d inonché per la gestione dei dati.

Gli incentivi e le misure fiscali, nonché gli strumenti di regolamentazione,t bb i lt i l i h i t ll “ l gi ti ”potrebbero inoltre premiare le imprese che investono nella “reverse logistics”


2. Razionalizzazione di prodotto e imballaggio

Sul fronte della razionalizzazione di prodotto e imballaggio, l’abbattimentomedio di emissioni potrebbe essere intorno al 20%, mentre un target medio dirisparmio di carta e plastica potrebbe attestarsi attorno al 15%.risparmio di carta e plastica potrebbe attestarsi attorno al 15%.

Le misure di razionalizzazione di prodotto e imballaggio richiedonol’intervento delle imprese principalmente nel campo della R&S.p p p p

Le istituzioni possono introdurre incentivi e programmi che premino leimprese che hanno ridotto la domanda di trasporti investendo in soluzioni chep pvadano in tale direzione


3. Utilizzo dei veicoli

L’utilizzo ottimale dei veicoli per il trasporto merci è uno degli obiettivi piùimportanti per tutte le imprese. Uno dei principali ostacoli al miglioramentonel tasso di utilizzo dei veicoli è spesso determinato dalla necessità dinel tasso di utilizzo dei veicoli è spesso determinato dalla necessità dicollaborazione tra i diversi attori della supply chain.

Per quanto riguarda le misure relative all’utilizzo dei veicoli, le istituzioniq g ,possono introdurre incentivi a favore di investimenti collaborativi tra impresefinalizzati a sviluppare soluzioni di “co-loading” e cicli dell’ordine piùefficienti.

Sul fronte regolatorio, sarebbero auspicabili interventi a livello locale (peresempio, ottimizzazione dei tassi di carico dei veicoli diretti nei centriurbani), preferibilmente con una regia comune a scala più ampia (adesempio, a livello regionale), che consenta di uniformare gli interventi in unmedesimo ambito territoriale.


4. Comportamento degli autisti e manutenzione

Quanto al comportamento degli autisti, risulta difficile quantificare glieffettivi miglioramenti conseguibili. Sul fronte dell’”ecodriving”, tramiteun’adeguata formazione iniziale i miglioramenti in termini di riduzione delleun adeguata formazione iniziale, i miglioramenti in termini di riduzione delleemissioni sono quantificabili tra il 5 e il 7%. La corretta pressione deglipneumatici può determinare un miglioramento attorno al 2,5%.

Le azioni di sostegno sono collegate alla possibilità di promuovere eincentivare buone pratiche da parte di imprese private e fornitori di logistica.Si possono in particolare proporre programmi di comunicazione perSi possono in particolare proporre programmi di comunicazione perincoraggiare aziende e guidatori ad adottare stili di guida “tipo ecodriving”con conseguenti vantaggi ambientali e di riduzione dei costi.


5. Innovazione tecnologica

In questo ambito, l’attenzione va focalizzata sia sul miglioramentodell’efficienza dei veicoli nella gestione delle operazioni quotidiane, grazie ainterventi su materiali e motori sia sul lento ma graduale spostamentointerventi su materiali e motori, sia sul lento, ma graduale, spostamentoverso sistemi di alimentazione alternativi o ibridi rispetto a quelliattualmente in uso maggiormente inquinanti.

Le innovazioni tecnologiche dipendono in gran parte dagli investimenti deiproduttori di veicoli, che possono però essere incentivati significativamenteda programmi di ricerca cofinanziati a livello europeo e nazionale.da programmi di ricerca cofinanziati a livello europeo e nazionale.

Quindi, finanziamenti in ricerca e sviluppo, investimenti diretti in avanzatiprogetti di ricerca, sponsorizzazione di progetti innovativi costituiscono,p g , p p g ,insieme ad efficaci interventi di regolazione (ad esempio, innalzamento deglistandard da rispettare sul fronte delle emissioni), un’importante spinta almiglioramentog


6. Spostamento modale

Lo spostamento modale verso soluzioni maggiormente compatibili in terminidi impatto ambientale, quali il trasporto ferroviario e il trasporto fluviale,offre un sicuro miglioramento sul fronte del livello di emissioni. Non ci sonooffre un sicuro miglioramento sul fronte del livello di emissioni. Non ci sonostime accurate sull’effettivo impatto, ma, indicativamente, esso potrebbeoscillare tra il 5 e il 20%.

Poiché lo spostamento verso modi di trasporto più ambientalmentecompatibili (in particolare, ferrovia e vie navigabili) determina, soprattutto alivello iniziale, un significativo sforzo economico-organizzativo da parte delleimprese, le istituzioni possono incoraggiare tali scelte tramite interventi sulfronte dei progetti di ricerca (ad esempio, il programma Marco Polo) omediante strumenti economici (incentivi, vantaggi fiscali) finalizzati a

à ùpremiare le imprese che si orientano verso modalità di trasporto più “verdi”.


7. Iniziative di comunicazione

Le iniziative di formazione e comunicazione (sia interne che esterneall’azienda) sul tema della “green logistics” rivestono un grande potenziale,in quanto permettono, da un lato, la diffusione e la conoscenza delle bestin quanto permettono, da un lato, la diffusione e la conoscenza delle bestpractices che si stanno attuando e, dall’altro, favoriscono una maggioresensibilizzazione sul tema. Il numero di politiche commerciali orientateall’ambiente sta crescendo a ritmo sostenuto.

La comunicazione è un elemento imprescindibile per sensibilizzare imprese econsumatori. Assume rilevanza anche la definizione di criteri omogenei percertificare il “carbon footprint”, quale ulteriore messaggio qualificante nelrapporto impresa-consumatore.


8. Misure di compensazione

Il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici industriali (magazzini,capannoni) consente di ottenere importanti risparmi energetici, conconseguenti vantaggi in termini di contenimento delle emissioniconseguenti vantaggi in termini di contenimento delle emissioni.

Le misure di compensazione, in particolare gli interventi per la realizzazionedi edifici ecosostenibili, non sono strettamente collegate a iniziative neldi edifici ecosostenibili, non sono strettamente collegate a iniziative nelcampo della logistica ma possono essere ricondotte a un impegno generale daparte dell’impresa privata intenzionata ad attuare una politica verdecompletamente integrata.p g


“Best practices” aziendali: chi guida?


“Best practices” aziendali: un’analisi sul campo


Agenda


Le leve aziendali




Strumenti e incentivi pubblici

Gli strumenti a disposizione delle istituzioni sono molteplici e, in diversi casi,possono risultare incentivanti all’adozione di soluzioni più “verdi” da partedelle imprese. Di seguito, si propongono alcune potenziali politiche didelle imprese. Di seguito, si propongono alcune potenziali politiche diintervento concretamente attuabili a livello istituzionale per favorire ladiffusione della “green logistics” in modo più pervasivo tra le imprese.

Tipologia Strumenti Impatti

Strumenti di regolamenta ione

Direttive, regolamenti, leggi Governi, amministrazioni, comportamento degli operatori del mercatoregolamentazione

Strumentieconomici

Sussidi, incentivi, tassazione Le sovvenzioni ai trasporti incidono sull’ambiente: i) influenzando le prestazioni ambientali dei veicoli; ii) ripercuotendosi sulle modalità di p ; ) pgestione dei trasporti; iii) incoraggiando il trasferimento modale dalla strada a modi di trasporto più ecocompatibili; iv) riducendo la domanda di trasporto

Strumenti tecnici Ricerca e sviluppo, infrastrutture,efficienza dei veicoli

Territorio; costruttori di veicoli; fornitori di servizi di trasporto e dilogistica

Strumenti di ibili i

Comunicazione Utenti, operatori logistici, autisti


sensibilizzazione

1. Strumenti di regolamentazione

Sostenere la standardizzazione di metodi di calcolo del “carbonfootprint”. Una volta calcolato, usando un metodo certificato, quest’ultimopuò essere impiegato come strumento per formulare politiche di riduzionepuò essere impiegato come strumento per formulare politiche di riduzionemirate.

Promuovere e incoraggiare accordi volontari e partenariati tra operatori Promuovere e incoraggiare accordi volontari e partenariati tra operatori(ad esempio, analogamente al programma statunitense EPA SmartWay). Èstato dimostrato che i casi più efficaci sono quelli guidati da operatori privatiche accettano anche cambiamenti radicali nella loro gestione della reteche accettano anche cambiamenti radicali nella loro gestione della retelogistica.

Definire pacchetti programmatici per potenziare gli effetti delle singoleDefinire pacchetti programmatici per potenziare gli effetti delle singolemisure. Oltre alle norme per i veicoli, anche altre misure tese a migliorare iparametri di prestazione della logistica (per esempio, fattori di carico, viaggia vuoto) incentiverebbero l’utilizzo di veicoli efficienti nei consumi e)l’impiego ottimale dei veicoli. Poiché le norme in materia di prestazioni sonodifficili da imporre, gli accordi e i partenariati volontari con specifici obiettividi efficienza e l’impegno di operatori privati sono fattori fondamentali per


ottenere la riduzione delle emissioni di CO2.

2. Strumenti economici

Estendere l’esperienza del progetto Marco Polo e delle autostrade delmare a iniziative in ambito nazionale. Finora, la promozione del progettoMarco Polo ha riguardato iniziative transfrontaliere. Sono molti i casi digtrasporto merci nazionale in cui il sostegno economico può risultare decisivo.

Differenziare le tasse sui veicoli per promuovere l’uso di veicoli efficienti inp ptermini di consumo e applicare pedaggi stradali sulla base dell’approccio cheprevede l’internalizzazione dei costi esterni di trasporto. Nel caso di modidi trasporto diversi da quello stradale, si potrebbero proporre diritti portualie aeroportuali differenziati, sebbene tali oneri rappresentino una quotarelativamente piccola del costo complessivo del trasporto.

d ff d ll d ll b Promuovere sistemi di tariffazione delle strade nelle aree urbane perottimizzare i fattori di carico e gli spostamenti, sebbene in genere i beneficisi rilevino soprattutto sul fronte del miglioramento della qualità dell’aria ed ll id i d ll tidella riduzione della congestione.

Introdurre una tassazione del carburante (“carbon tax”) e/o sistemi discambio delle quote di emissione


scambio delle quote di emissione.

3. Strumenti tecnici

Attuare politiche di gestione del traffico (per esempio, tramite una migliorepianificazione dei percorsi e una riduzione della congestione su percorsipianificazione dei percorsi e una riduzione della congestione su percorsiefficienti in termini di consumi) a vantaggio di modi di trasportoecocompatibili favorendo una circolazione dei veicoli a velocità costanti.

Imporre limiti inferiori di velocità per quasi tutti i modi di trasporto (conl’eventuale eccezione del trasporto aereo), apportando benefici sotto ilprofilo della qualità dell’aria, del rumore, del consumo energetico e dellap q , , gsicurezza. Il principale ostacolo a questo tipo di politica sembral’accettazione da parte degli utenti e, soprattutto nel caso del trasportomarittimo, il potenziale impatto economico negativo., p p g

Incentivare attività di ricerca e sviluppo da parte dell’industria sul frontedel progresso tecnologico e per conseguire migliori livelli di efficienzaenergetica.


4. Strumenti di sensibilizzazione

Fornire informazioni e promuovere campagne di sensibilizzazione. Occorreosservare che, nel lungo periodo, le campagne di sensibilizzazione dovrannoessere accompagnate da una serie di strumenti che consentano di misurare ibenefici conseguiti in termini di riduzione delle emissioni di CO2.

S ddi id l bilità d ll’i f i d ll di Suddividere la responsabilità dell’informazione e delle campagne disensibilizzazione tra i vari livelli di governo a seconda dei messaggi chiave.In ogni caso, il sostegno della UE e dei governi nazionali in termini di bestpractices è imprescindibilepractices è imprescindibile.

Promuovere sistemi di guida ecocompatibile nell’ambito di un pacchetto diapprendimento rivolto ai guidatori Il concetto di eco-driving assume unaapprendimento rivolto ai guidatori. Il concetto di eco-driving assume unavalenza sempre maggiore alla luce dei nuovi veicoli tecnologicamenteavanzati: l’attuale generazione di veicoli ibridi già utilizza cambi automatici,recupera l’energia frenante ed evita inutili giri del motore In futuro ilrecupera l energia frenante ed evita inutili giri del motore. In futuro, ilcontrollo della pressione degli pneumatici per avvertire automaticamente iconducenti dell’eventuale necessità di intervenire al riguardo (o per gonfiarliautomaticamente) potrebbe ad esempio diventare obbligatorio.


automaticamente) potrebbe ad esempio diventare obbligatorio.

Agenda


Le leve aziendali




Programmi e iniziative ambientali

I programmi e le iniziative ambientali sono un ulteriore tipo di intervento checomporta accordi e partenariati tra operatori pubblici e privati a favore diazioni concertate volte ad affrontare alcuni dei problemi ambientali piùazioni concertate volte ad affrontare alcuni dei problemi ambientali piùpressanti. Questi programmi innovativi, conclusi tra il settore pubblico equello privato, incoraggiano l’adozione volontaria di tecnologie e strategietese alla riduzione dei consumi di energia e delle emissioni di gas serra nelg gsettore dei trasporti.

La maggior parte di tali programmi non riguarda in modo specifico i trasportigg p p g g p pe la logistica. Il programma più pertinente in proposito è lo statunitense “EPASmartWay Programme”, che vanta programmi analoghi in Messico e inCanada. Vari paesi europei hanno intrapreso iniziative simili per promuoverele migliori pratiche nel settore.

Lo “Smartway Europe” è un progetto a scala europea per l’armonizzazioned li li i bbli i i il ibil ldegli attuali programmi pubblico-privati per il trasporto sostenibile e per losviluppo di un approccio comune verso trasporti merci più eco-efficienti,basato sulle esperienze di diversi paesi, sul programma americano EPAS tW ll G L i ti P t hi d l Gi lt i tti


SmartWay, sulla Green Logistics Partnership del Giappone e altri progettisimili.

Smartway – I punti cardine

Focus su tutti i modi di trasporto.

Sviluppo e proposta di incentivi per aiutare le aziende a sperimentare bestSviluppo e proposta di incentivi per aiutare le aziende a sperimentare bestpractices e a investire in nuove tecnologie che migliorino l’efficienza deiconsumi, abbassino l’emissione di gas serra e di emissioni inquinanti.

Attenzione a programmi di trasformazione del mercato con obiettivi cheguardino a nuovi modi di lavorare (non solo “business as usual”).

Sviluppo di strumenti comuni per aziende di trasporto e caricatori percalcolare le prestazioni in termini di consumi energetici e emissioni di gasserra delle loro operazioni di trasporto.

Sviluppo di una metodologia comune per la valutazione di eco-efficienza diprogrammi, strategie e misure di mitigazione.

Opportunità di riconoscimenti per i soggetti partecipanti che dimostrinocapacità avanzate e raggiungano livelli superiori di prestazione in senso

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Trasporti e Territorio Global Logistics 2011 – Enrico Pastori - “Green logistics”: dalle best practices aziendali alle iniziative in partnership 28

ambientale.

Smartway Europe – Come funziona


Basato sull’US EPA Smartway Programme

In concreto…

La moltiplicazione di metodi di calcolo, di fonti di dati e di regole diallocazione portano a risultati poco affidabili

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In concreto…

Gli Shippers chiedono dati diversi in diversi formati

1) LSP: logistics service provider (subcontracting services from carriers)


Gli Shippers chiedono dati diversi in diversi formati I trasportatori usano diversi metodi di calcolo e di allocazione

In concreto…

1) LSP: logistics service provider (subcontracting services from carriers)


Il concetto di “Green Corridor” I “Green Corridors” sono corridoi di trasporto di lunga distanza all’interno dei

quali, grazie al ricorso alla tecnologia e allo sviluppo della co-modalità, siintende ottimizzare l’efficienza energetica e l’impatto ambientale.g p

Il valore aggiunto generato da un “Green Corridor” dipende dalla capacità distimolare con efficacia la partnership tra pubblico e privato, secondo unalogica di sviluppo sostenibile sia da un punto di vista economico cheecologico.


“Green Corridor” – Gli agenti facilitatori Le cosiddette “misure soft” integrano gli aspetti “hard” e contribuiscono a

realizzare i “Green Corridors”.

Tra tali misure rientrano: linee guida, accordi di collaborazione, interventi inICT, definizione di standard, ecc.


Un approccio alternativo

L’obiettivo ambientale pone nuove sfide alla logistica

La vostra azienda è in grado di fare sceltesostenibili per il trasporto

La vostra azienda è in grado di fare sceltesostenibili per il trasportosostenibili per il trasporto

?sostenibili per il trasporto

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Siete in grado di controllare e migliorarel’efficienza del carbonio delle vostre

operazioni di trasporto

Siete in grado di controllare e migliorarel’efficienza del carbonio delle vostre

operazioni di trasportooperazioni di trasporto

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Riuscite a soddisfare i requisiti disostenibilità dei vostri clienti

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Riuscite a soddisfare i requisiti disostenibilità dei vostri clienti

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Trasporti e Territorio Global Logistics 2011 – Enrico Pastori - “Green logistics”: dalle best practices aziendali alle iniziative in partnership 35

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Il programma ENFORCESi t tt di ’i i i ti d ti t ll i h h l di Si tratta di un’iniziativa, destinata alle imprese, che ha lo scopo diraggiungere la massima efficienza energetica nell’ambito del trasporto mercisu strada e della logistica.

ENFORCE (www.enforce-e.com) raccoglie informazioni e best practicesprovenienti dalle più significative iniziative pubbliche e private sul tema deltrasporto sostenibile per poi definire un percorso virtuoso di efficientamentotrasporto sostenibile, per poi definire un percorso virtuoso di efficientamentoenergetico.


Il programma ENFORCE Il percorso di valutazione delle performance aziendali è effettuato attraverso

una serie di analisi che consentono di verificare il livello di efficienzaenergetica che ciascun soggetto raggiunge.g gg gg g

Il “check-up” prevede più di 100 voci da monitorare nell’ambito di 13categorie.


TRT per la logistica sostenibile

Sul tema dell’ottimizzazione della supply chain, con particolare riferimentoalle problematiche connesse agli impatti ambientali (emissioni di inquinanti econsumi energetici), TRT ha condotto diversi approfondimenti, soprattutto inambito europeo.

I ti l TRT h ff tt t t di il J i t R h C t d ll In particolare, TRT ha effettuato uno studio per il Joint Research Center dellaCommissione Europea, mirato alla quantificazione di costi e consumi dienergia associati a ciascuna fase della catena logistica. L’analisi è statacondotta su diversi casi studio applicati a produzioni europee e includecondotta su diversi casi studio applicati a produzioni europee e includel’analisi “inbound” dalla materia prima e l’analisi “outbound” suddivisa tradistribuzione primaria e secondaria.

TRT ha inoltre sviluppato lo studio per il Parlamento Europeo, finalizzato adapprofondire la tematica della “Green logistics” e, in generale, l’uso dellalogistica quale strumento per contrastare il cambiamento climaticologistica quale strumento per contrastare il cambiamento climatico.


TRT per la logistica sostenibile

TRT aderisce al network internazionaleTRT aderisce al network internazionale

TRT aderisce al progetto di monitoraggio evalutazione delle performance ambientali

Studio per il Parlamento Europeo

Transport Cost per value of final product

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sulla Green logistics

TRT è in grado di supportare le impresell’ i fi i i i

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Progetto ECOTRA – Consumi di energia e costi nelle catene di trasporto

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The end

Grazie per l’attenzione!

E i P t iEnrico [email protected]


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