A/o, non si tratta del nuovo aereo di Lauda, anche se è ... · Già calendario F.1 inquieto DALLAS...

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A/o, non si tratta del nuovo aereo di Lauda, anche se è distribuito dal/a TAG: si tratta del Cha/lenger 601, uno degli executive più esclusivi, pubblicizzato con questa iride forse non del tutto casuale Sotto ecco invece comandante Lauda al posto di comando de! suo Fa/con, che sto aspettando di cambiare con un nuovo Lear Jet. A destra Alain Prost mentre si dedica al suo sport preferito, \ golf, che pratica spesso assieme all'amico Laffite, con quale ha anche un -campo- in comune TYV-. . L :_.. - i 3 : „,-*»* . Min Brtte . Lauda

Transcript of A/o, non si tratta del nuovo aereo di Lauda, anche se è ... · Già calendario F.1 inquieto DALLAS...

A/o, non si tratta del nuovo aereo di Lauda, anche se è distribuito dal/a TAG: si trattadel Cha/lenger 601, uno degli executive più esclusivi, pubblicizzato con questa irideforse non del tutto casuale

Sotto eccoinvece comandante

Lauda al posto dicomando de! suo Fa/con,

che sto aspettando dicambiare con un nuovo Lear Jet.

A destra Alain Prost mentresi dedica al suo sport preferito,

\ golf, che pratica spesso assiemeall'amico Laffite, con quale

ha anche un -campo- in comune

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Min

Brtte .

Lauda

Come e perché non\ essereI il campione del}- mondo FA,ma nemmeno il vice...

diEugenio Zigliotto

L^ appuntamento è per il pri-

mo pomeriggio al Circolodella Stampa milanese.L'occasione la conferenza

stampa che la Marlbprq ha organiz-zato per la stampa italiana, con lapresenza di Niki Lauda e AlainProsi, neo campione e vice campio-ne del mondo di F. 1., sulla Me La-ren Porsche sponsorizzata dallamultinazionale del fumo. Per l'au-striaco e il francese quella milanesenon è che una tappa di una speciedi mini-giro del mondo a cui sonosali costretti nel dopo Estorii, peronorare i loro successi e i loro con-tratti pubblicitari.Puntualissimi, alle 14,30 Niki eAlain compaiono nei saloni del Cir-colo. Grazie alla cortesia di BeppeTurin, dell'ufficio p.r. della Marlbo-ro, riusciamo a passare per primil'intervista che avete visto su ROM-BO tv. Pochissimi minuti, perché insala premono i colleghi della cartastampata. Tutta gente del mestiere,che le proprie curiosità le ha già sfo-gate in Portogallo e che quindi siesibisce solo in domande scontate.Poi, nuovamente il fuoco di fila diinterviste televisive per le altre emit-tenti.In un breve intervallo l'invito di Ni-ki: «Vieni a Vienna con noi. Cosìparliamo un po' più liberamente.Domani pomeriggio siamo di ritor-no» . E mentre loro vanno a pre-senziare come ospiti d'onore ad unprogramma televisivo, io vado a ca-sa prendo al volo una valigia e miprecipito all'aeroporto, lato voli pri-vati. Niki e il resto della comitivatardano, e Sammy, il pilota che af-fianca Lauda, si agita: a Vienna stacalando una nebbia fittissima.Finalmente il campione del mondoe il suo vice, accompagnati da An-ges Carlier e da Leo De Graffen-ried, i due «angeli custodi» dell'uffi-cio p.r. della Marlboro-Losannache li seguono nel giro di conferen-ze, si presentano. Niki si trasformasubito in comandante della Lauda-Air. Fa controllare i passaporti deipasseggeri, carica i bagagli e dirige

segue a T---_-pag. 27 jl _^S

Già calendario F.1 inquieto

DALLASsaltaVantaggio perG.P. a ROMA?PARIGI - II calendario definitivodella F.l non è ancora stato resonoto dalla Federazione, ma sembraormai certo che l'inizio del mondia-le '85 slitterà ancora.Chi si trova in difficoltà sono gli or-ganizzatori di Dallas, che dovrebbe-ro mettere in piedi il primo GPdell'anno il 24 marzo, che hannocercato invano di posticipare al 2giugno la loro gara, e che hannodichiarato che, a causa della stagio-ne delle piogge, non saranno in gra-do di effettuare tutti i lavori richie-sti, per un ammontare di 18 milionidi dollari.L'organizzatore della gara, DonWalker ha dichiarato che la dataera «inaccettabile», ed è decisonell'85 ad organizzare gare sul cir-cuito stradale di Green Valley e for-se una gara di Can-Am.Ora bisognerà vedere cosa farà laFISA, anche se il presidente Bale-stre disse già a suo tempo che il GPdi Roma si sarebbe effettuato soloin caso di rinuncia degli organizza-tori di New York. Sta di fatto cherecentemente, in Portogallo, emis-sari degli organizzatori romani han-no contattato a fondo BernieEcclestone, offrendogli la gestione

.di tutta la gara.Ecclestone da parte sua ha recente-mente siglato un accordo anchecon gli organizzatori australiani,che si battono per avere un GranPremio anche su quel continente.

La partitadi pallone

DI ritardo in ritardo, il venerdì mattina all'Estoni, èfinito per uscire il sole ma il direttore di ga(a non sidecideva a fare entrare in pista le F. 1. E saltatofuori, dalle magiche borse dei soliti meccanici(pare fossero quelli della Lotus) un classico pallo-ne da football e subito, sul rettilineo dei box, sonosaltati prima i meccanici, e poi i piloti, per sgran-chirsi le gambe. Palla al centro (il cross è di Bergeralla foto 1) ma gli arcigni carabinieri locali nonhanno gradito l'assembramento, e un truce mili-tare è intervenuto sequestrando il pallone... Va-ne sono state le lamentele di Mansell (3) subitoseguito da tutti i colleghi, con i quali si è portatoin delegazione per riavere la palla. Solo grazieall'intervento del presidente Torres, che si stavapreoccupando per come stavano andando lecose, la questione si è appianata, ma ormai iltempo... supplementare era scaduto, ed era giàora di salire in macchina!

26 ROMBO

f ^^rr

Ah, tu sei Alain... quello chevince di più di papa Niki!... ̂IN VOLO I 5 ~ '! da

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l'imbarco. A bordo prescrive «allac-ciatevi le cinture e non fumate» eaccende i motori del nuovo LearJet 36 che si è regalato per la con-quista del terzo titolo mondiale. Ungiocattolo da otto miliardi (anche seNiki dice che lo pagherà molto me-no, a patto che i giornalisti scrivanoche lui lo usa davvero) con cui nel1985 andrà a tutti i Gran Premi,anche quelli oltreoceano.Prosi si allunga sul cuscino e cercadi dormire. L'atmosfera non è certoallegra e rilassata.Agnes ci spiega «Ieri eravamo adAtene. Stamane alle sette siamopartiti e siamo andati a Madrid. Inmattinata c'è stata la conferenza-stampa con i giornalisti spagnoli.Poi via di corsa, con un panino inmano, a Mi/ano. Adesso però i duepiloti, prima che stanchi sono nervo-si. Negli studi di quella televisionemilanese sebbene fossimo arrivatiall'orario concordato, ci hanno fattoperdere mezz'ora. Niki che sapevadel problema della nebbia a Viennavoleva venire via. Ma come si face-va? È proprio nero. Perché staseraappena arriviamo lui ha un meetingper problemi connessi alla sua com-pagnia aerea» .E sull'umore di Niki, incollato aicomandi dell'aereo, e tutto teso apercepire attraverso i contatti con iradio-fari le possibilità di forare ilnebbione viennese, non ci sonodubbi. Alain dorme o cerca di farlo.La prospettiva di dover guidare per400 chilometri, se a causa dellanebbia dovessimo atterrare a Sali-sburgo, non alletta lui come nessu-no di noi.Ma Niki compie ancora una voltaun capolavoro di bravura e mette leruote sull'asfalto dell'aeroporto diVienna. Sammy il suo pilota dice«È stato davvero bravo, io avrei avu-to dei problemi».

Una rara immagine di famiglia di Alain Prosi. Il pilota di S. Etienne è molto geloso della sua privacy e nonha mai portato la moglie Annie Marie e il figlio Nicholas sui campi di gara

Ma Niki lo interrompe: «Io i rischili prendo solo in monoposto, in ae-reo voglio essere sempre sicuro al101%, e se sono atterrato vuoi direche eravamo sicuri in questa misu-ra».Poi salta al volante di una GolfGTI rossa, che lo attende già a mo-tore caldo, e scappa in albergo a te-lefonare. Prosi lo segue. Mentre noiarriviamo dieci minuti dopo, i duesono già di nuovo in movimento.Alain non avrebbe in calendarioquesta nuova slrapazzala, ma Nikiglielo ha chieslo, e per un amico (e idue lo sono sul serio) si fa ancheallro.Al francese Ira l'allro la sconfitta è

Niki Lauda e Martene in Portogallo, dopo la gara dell'Estoni, che labella moglie ha seguito impassibile dai box McLaren

andala di Iraverso, e non solo meta-foricamente. Infatti nei fesleggia-menti della domenica sera all'Eslo-ril, al pari dell'austriaco ha Irascu-rato i dettami dietetici di WillyDungl, il fisiolerapisla che li ha se-guili per lutto il campionato, ed hamangiato frulli di mare e bevuto unpo' di champagne. Da quel giornoperò soffre di dislurbi inlestinali inmodo preoccupante, come testimo-niano il suo volto pallido e sofferen-te, e soprattutto i tre chili di pesoche ha perso. Una enormità per unomino come lui, già di per sé sotto-peso.La speranza di parlare con Niki nelfrattempo si allontana. Il mattinodopo alle 8 ha già una riunione dilavoro, per definire alcuni contrailipubblicilari, poi alle 10 farà l'aper-lura del Molor Show viennese, suc-cessivamente fino alle 12,30 ci saràla conferenza stampa della Marlbo-ro. Ad essa seguirà una colazionecon alcuni maggiorenti viennesi. Ildecollo, dopo una scappata a casa aprendere Marlene e i bambini, èprevisto per le 15,15.«Esserci - si raccomanda - perchéio non aspetto nessuno».Sono le una di notte, quando deci-diamo di ritirarci perché nessunodei due piloli è rientrato. Eppure almattino, quando li rivediamo, sem-brano aver dormito per una setti-mana. O almeno Lauda, perchéProsi è sempre più pallido. Per fpr-luna i giornalisti austriaci, compliceanche la facililà di linguaggio, con-centano la loro attenzione su NIKI.Come era prevedibile il tiro ha l'al-

zo sul problema della compagniaaerea e della residenza a Ibiza.Lauda sembra trasformalo da que-sto dibattito. Non è più scherzoso esorridente come a Milano, quandoad esempio ad un collega che chie-deva a Prosi se l'austriaco era piùintelligente di lui in gara, in attesache la traduttrice completasse la suaopera, dando di gomito ad AlainNiki suggeriva: «Dì di sì. Rispondisolo si. Ti conviene».AI contrario sfodera una grinta eduna precisione di argomenti, che daquel poco di tedesco che conoscia-mo, ci lascia intendere che i colleghihanno avuto pane per i loro articolie non certo per rimettere Lauda albando davanti alla opinione pubbli-ca austriaca.Mentre con Prosi ci allontaniamodalla folla osannante che siringeLauda in un abbraccio anchepreoccupante dal punto di vista fisi-co, finalmente l'ipotesi di una cosada genie normale «Andiamo aprendere un boccone aspettando Ni-ki». Alain ordina un Ihé e una én-Irécòle. Poi si concede il lusso di un«espresso piccolo» perché dice«Con Dungl riprendo solo a Dal-tas». Ha voglia di lasciarsi andare.Mi chiede del mio cane.«Anche io ne vorrei uno - mormora-, So che hai un Husky sibcriano.Mi piace molto, ma non so se èadatto per il mio bambino».Non serve interromperlo. Ha solobisogno di un po' di calore umano.«Non vedo l'ora di tornare a casa.

segreto di LAUDA?Non regalarsi scuse'IN VOLO

voglio proprio godermelo questoweek-end. Qualche buca a golf e poia spasso con la famiglia, proprio co-me un qualsiasi padre in relax.Questo giro di conferenze è stato mi-cidiale e ancora peggio sarà il pros-simo che comprende Parigi-Londra,Stoccolma e Dubai. Anche perché ledomande sono sempre le stesse.Nessuno pensa che tu vorresti direqualcosa di diverso. Hai visto Nikistamattina come si batteva... Tuttosommato mi hanno stupito i greci,giornalisti preparatissimi. Anche glispagnoli bene. Salvo qualcuno chece la metteva tutta per sapere di mee di Stephanie di Monaco. Un 'ami-ca, nel vero senso della parola, te logiuro».Sarà, ma questo Prosi, in relax,ispira tanta tenerezza, che si capisceil suo successo con le donne. Anchese lui lo minimizza.«Certo, dopo tanti anni ti ci vuolequalcosa che ti costringa a pensare aqualcosa di diverso dalle macchineda corsa. Ma per me è l'ufficio dipubblicità che ho messo su in Sviz-zera... Certo mi avvalgo di collabo-ratori, perché la mia testa è semprerivolta alle corse, come dieci anni faquando ho cominciato e mi alzavoguidando, e andato a letto guidan-do. Non c'è altro sistema per emer-gere. Però è dura. Perché la vita tipassa davanti in fretta. Lo scorsoanno tra giugno e novembre non so-no stato a casa più di un giorno asettimana. Come puoi pretendere diavere un equilibrio intcriore. Una vi-sione dei problemi logica. Ripensan-do a questi anni in FA. confesso chela cosa che mi colpisce di più è ilcambiamento di carattere che hofatto. E non uno solo. Praticamentecambio carattere ogni giorno».«La gente che fuori dalla F.l. vedesolo il successo, i miliardi, ma inrealtà sono cose che non solo ci me-ritiamo, ma che forse strapaghiamose pensiamo a noi stessi e a quelloche diventiamo. Te lo garantisco: senon ci fosse la passione, sempre an-che quando sei Niki Lauda e haicorso per quindici anni vincendo tut-to, non avrebbe senso fare questomestiere».Purtroppo lo sguardo gli corre sul-l'orologio «Filiamo, sennò Niki cilascia a piedi». E c'è da crederglivista la fretta con cui il comandanteLauda sollecita i passeggeri, oltre ame ed Alain, sua moglie Marlene, eun paio di amiche della stessa, e ipiccoli Luca e Matteo.Niki è un padre affettuosissimo.Porta i piccoli sotto l'aereo, vorreb-be forse trasferire a loro il suo stessoentusiasmo per il volo, ma a cinquee a tre anni per fortuna sotto gliaerei si ha ancora voglia di giocare.Proprio come fanno Luca e Mat-teo. quando il padre sorridente lichiama «Venite vi faccio conoscere

uno famoso. Questo è Prost, anziAlain. Quello che fa sempre le corsecon Niki».Luca, il maggiore, incuriosito tendela manina «Ma sei proprio Alain,quello che vince più di Niki?» Laudasorride «Ma come fai a saperlo tu,che non vuoi mai guardare alla tele-visione le corse di Niki?». «Lo soperché me lo hanno detto».«Chi la mamma?».«No, lei dice sempre che Niki è ilpiù bravo».Marlene, da buona mamma conun rabbuffo interrompe il curiosobattibecco, anche perché il coman-dante Lauda è fremente. La nebbiaostacola nuovamente il decollo. Abordo, mentre l'austriaco siede aicomandi, Prost estrae dal portafo-glio una serie completa di fotografiedi suo figlio, e le mostra a Marlene.Il quadretto è familiare, davveroun'altra faccia del pilota più velocedella F.l, noto anche come playboy. D'altronde si diceva che sicambia carattere.«Non cambi carattere - precisaLauda - in F.l. non cambia niente.La gente è sempre quella. Ha soloqualche ruga in più sul viso. L'unicostimolo per me per vincere è quellodi poter guidare e superare la diffi-coltà proposta dalle potenze dei mo-tori turbo. Un compito davvero nuo-vo, rispetto a dieci anni fa. Per ilresto le cose sono sempre a quelpunto: cercare di fare sempre il me-glio, e nel tempo più breve possibile.E per giudicare se lo si è fatto o no,essere onesti con se stessi. Non rega-larsi scuse. Questo credo sia quelloche la gente definisce il «segreto diLauda». Un segreto come si vedealla portata di tutti».

Il Giudice Sportivonel caso CAPELLI

Trivellatonel bavaglio OSAIROMA - II giudice sportivo è stato chiamato ancora una volta incausa per la vicenda Capelli-Monza, ma per esaminare questa voltail caso Trivellato. Come si ricorderà, nel GP Lotteria di Monza diF.3 Ivan Capelli, neocampione europeo di F.3, era stato squalificatoper irregolarità al cassoncino di aspirazione in seguito al reclamosporto da Trivellato. La vicenda, che sembrava quindi chiusa conl'esclusione dalla classifica della gara di Ivan Capelli, è stata peròforzosamente riaperta in questi giorni a causa delle pubbliche dichia-razioni avanzate da Trivellato il quale non si accontenterebbe dellasemplice esclusione dalla classifica del pilota milanese ma chiedereb-be sanzioni più pesanti, ritenendo che l'irregolarità tecnica manife-stata dalla vettura di Capelli a Monza rientri nel caso di vera epropria «frode sportiva».In proposito, però, la CSAI non ha affatto gradito le pubblichedichiarazioni di Trivellato ritenendo che queste dovevano riguardarela sola persona del giudice sportivo. Pertanto la stessa CSAI haritenuto opportuno deferire il sig. Trivellato al giudice sportivo chein questi giorni si dovrà pronunciare in materia. Dalla CSAI inoltreè stato duramente contestato a Trivellato il ricorso al presidentedella FISA, Balestre, tramite una lettera inviata a quest'ultimo «perconoscenza».

Marco Ragazzoni

La torre di controllo di Linate inter-rompe l'attimo di abbandono delcampione del mondo. C'è la proce-dura di attcrraggio da preparare, be-ne e in fretta, secondo la legge diLauda. I bambini hanno avuto ilpermesso di stare in cabina per al-cuni minuti, ma poi via dalla ma-dre. Sul lavoro non si scherza.Ma ci si stanca. Visto che ancheNiki, dopo queste 24 ore, passateassieme, scendendo dall'aereo, inattesa dell'impegno televisivo che lo

attende in serata propone: «Andia-mo a riposarci in albergo per qual-che ora».Proposito che purtroppo cade nelvuoto, alla vista degli impegni messia calendario per le ultime ore mila-nesi del campione e del vice cam-pione del mondo di F. 1.Proprio quello che io, ringraziandocordialmente Dio, non sono, miviene fatto di riflettere mentre svi-colo in un taxi, per andare davveroa riposare. e.Z.

Ridiscussi a Milano i calendari di velocità

Rilancio F. Panda?MILANO - L'8 novembre si riuni-rà a Milano la SottocommissioneVelocità per «ridiscutere» i calenda-ri '85 in linea di massima anticipatida ROMBO sul n. 44. Poche saran-no le variazioni che riguarderannosembra un paio di gare della F.3 edelle Sport. Al riguardo comunquevi è ancora un notevole riserbo.Verrà invece esaminata più da vici-no la situazione del Trofeo F. Pan-da che, almeno a leggere il calenda-rio, tutto sembra meno che una for-mula a carattere nazionale doven-dosi disputare solo sugli autodromidi Monza (8 gare fra Trofeo Nazio-nale e Trofeo Cadetti), Magione(tre gare), e Varano ( 1 gara). In pro-posito sembra dunque che altri au-todromi saranno «calorosamente»invitati a mettere in calendario gare

della categoria. Si parla così di 2-3gare a Varano ed almeno un paio aVallelunga.Ed a proposito del tracciato roma-no, Romano Fazio dice di essere di-sposto ad organizzare anche 4-5 ga-re di Trofeo Panda su questo circui-to da inserire in un contesto di gareClub. L'idea sarebbe di abbinarvieventualmente anche un piccolo«Trofeo Vallelunga». A quanto pa-re comunque tutto dipendenderàdal costo di affitto della pista roma-na che, rispettosa della politicaCSAI, chiederebbe un prezzo piùalto (circa il doppio del normale) incaso venga utilizzata per la disputadi gare Club, malviste in quantotroppo in concorrenza con le garedi Campionato italiano CSAI pervetture di produzione.

Polemiche e ripicche a parte, F85potrebbe essere l'anno di decolloper la F. Panda che si avvarrà an-che di un appoggio più consistenteda parte della Pirelli interessata fi-nalmente ad appoggiare la catego-ria non solo a Monza ma nell'am-bito nazionale.Gli interessi della Pirelli si stannoconvogliando anche nella direzionedella F. 2000, orfana Avon, in pro-posito la Casa italiana si è già fattaavanti nella stagione '84 coprendotramite Bardi il «buco» del monte-premi lasciato dalla Avon. Alla F.2000 è comunque interessata anchela Dunlop che sarebbe disposta aseguire il trofeo non solo economi-camente ma anche dal punto di vi-sta pubblicitario e promozionale.

m.r.

Alain Prosf. quasi ingoiatodai giornalisti, sembra schiacciatodalla sconfitta.Ma la realtàè un'altra:il francese ha reagitoda campioneanche alrisultato-beffadell'Estoni

piccolo francesesconfitto

ma non vintoritrova se stessoa mezzo punto

dal titolo

JfltiìnbatteProst

Alfredo Filippone

SARANNO STATE le sei del pomerig-gio, il sole si era già nascosto dietro lecolline che circondano il circuito dell'E-stoni, il buio iniziava a inondare l'auto-dromo. Sulle tribune non c'era più nes-suno, soltanto lattine e cartacce che ilvento faceva girare di qua e di là. NikiLauda e Alain Prosi, i dominatori diquesta stagione, e, rispettivamente, gran-de vincitore e grande sconfitto dopo que-sto ultimo e decisivo duello portoghese,sono ancora nel grosso van della Marlbo-ro, a festeggiare insieme ai meccanici eagli uomini della McLaren.L'austriaco, sdraiato su un divano, è ab-bracciato alla moglie Marlene e circonda-to da vari biioiii amici. Si parla in te-desco, si scherza, si ride, si beve, cham-pagne e schnaps. Lauda ha l'aria frastor-nata e gli occhi lucidi: deve essersi con-cesso qualche strappo alle sue ferree re-gole di vita in fatto di bevande alcoliche.Nell'angolo opposto del van, quasi que-sto fosse un ring, c'è Alain Prost, sedutosu un altro divanetto, in piena conversa-zione con un gruppetto di giornalistifrancesi, quella manciata di fedelissimiche non lo hanno mollato un secondonella settimana precedente. È sereno edisponibile, parla sottovoce e sembraquasi consolare i connazionali presenti;ogni tanto sorride ma c'è un'inevitabileombra di amarezza sul suo volto stanco.

«Come possoesseredeluso seho vintosette G.P.?»

II contrasto fra le due scene è commo-vente: confesso che per la prima vol-ta ho provato un senso di tenerezza,

di commiserazione per il francesine dalnaso storto, per il «brutto anatroccolo»della F.l. La stessa tenerezza, la stessacommiserazione che avranno provatomilioni di telespettatori quando lo han-no visto sul podio, vincitore ma sconfit-to, piangere di delusione e, allo stessotempo, abbracciare Lauda con sincerità.Deve essere stato un momento quasicrudele. Prost ha perso ancora una voltail mondiale, ma questa volta è riuscito aconquistarsi la simpatia della gente.Fare il bilancio della paradossale stagio-ne di Prost è come discutere sull'eternoproblema del bicchiere mezzo vuoto omezzo pieno. Per le statistiche e per lamaggioranza degli osservatori il franceseè stato il miglior pilota dell'anno. Le ci-

fre parlano chiaro, con 7 vittorie in unastagione il francese ha eguagliato il re-cord di Jim Clark e ha portato il suobottino a 16 unità (guarda caso, proprioil numero di vittorie di Stirling Moss, ilprimo «re senza corona»). Gli addetti ailavori parlano altrettanto chiaro: il fran-cese ha dimostrato grande classe e si ècomunque rivelato più veloce ed impres-sionante di Lauda. Il mezzo punto chegli è mancato alla fine non può inficiarequest'evidenza.

«Niki ed ioformiamouna coppiaformidabile,affiatata»

II titolo Prosi l'ha perso, molto verosi-milmente, a Monza, quando il suoTag si è ammutolito dopo" appena

cinque giri, e a Zeltweg,'dove si è fattosorprendere come, un pivellino da un?scia d'olio quan'do era in testa. Ma po-trebbe anche averlo perso a Montecarlo,nonostante la polemica sospensione del-la gara gli abbia dato la vittoria nellestrade del Principato; se Jacky Ickxavesse fermato la gara due giri dopo, unavolta superata la metà corsa, Prost quasisicuramente sarebbe giunto secondo die-tro Senna ma avrebbe intascato sei punti.È una constatazione come un'altra, che di-mostra come in Formula 1 ogni argo-mentazione, ogni logica è relativa e hamille spiegazioni diverse. La conclusionecomunque non cambia: i francesi (con intesta Jean Marie Balestre e FrancoisMitterrand che aveva già pronta la «lé-gion d'honneur» per il Prostichon nazio-nale) dovranno rimandare di almeno unanno il fatidico «cocorico».

«La stagione'85 è giàiniziata, evinceremoancora noi»

Al momento di tirare le somme, nonbisogna scordare qual era lo statod'animo di Prost ad inizio stagio-

ne, e quali erano state le circostanze che10 portarono alla McLaren. Sconfitto daPiquet nello sprint finale 1983, Alainera stato messo duramente in causa dal-la stampa transalpina e soprattutto dallaRenault, che finì col licenziarlo. Sconfit-to, pieno di dubbi e ferito nei suoi senti-meni più intimi, Prost si è ritrovato adover rispondere ai due quesiti che tutto11 «Circo» si poneva: ha veramente Prost

Sull'ultimo podio 1984, l'abbrac-cio fra due grandi campioni.'Lauda ha già indicato in Prost ilsuo più degno successore

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ALAIN BATTE PROST

la stoffa del campione? e, soprattutto,non è troppo fragile psicologicamente ?Circa la prima domanda ogni dubbio èstato fugato e non c'è nulla da aggiunge-re a quanto detto, se non che il francesi-nò si è preso quest'anno una sonora ri-vincita morale sulla Règie. La secondaquestione era più difficile da dirimere.Durante tutto l'armo Prosi ha tentato didare un'immagine diversa di se stesso,ha cercato di instaurare un rapporto di-verso con i «mass media» del suo paese,ma alla vigilia dell'ultimo GP la maggio-ranza dei giornalisti non era ancora con-vinta dell'evoluzione della complessapersonalità del pilota di Saint Chamond.Proprio nel momento più difficile del-l'anno, il post-gara portoghese, quandotutti si aspettavano un crollo del fraiice-sino, a conferma della validità delle pro-prie tesi, Prost ha dimostrato di essereriuscito a sconfiggere i fantasmi del pas-sato. La serenità con la quale ha accetta-to il verdetto dell'Estorti, le parole e igesti di amicizia per Lauda e la determi-nazione con cui affronta l'avvenire sonola prova che Prost è davvero cambiatosul piano umano. C'era nelle sue dichia-razioni una specie di realismo, di sempli-cità, di genuino entusiasmo che lo han-no fatto apparire finalmente maturo.

«Ho onoratoil contrattoma ci vuolefortuna» pervincere

C ome volete che sia deluso - spie-gava Alain - quando ho vintosette gare e la nostra scuderia

ha fatto manbassa? Ho la fortuna di con-durre la vita che mi piace, di aver suc-cesso nel mio lavoro, non ho davvero ildiritto di essere deluso. Ci sono pilotiche non hanno queste soddisfazioni, c'ètanta gente infelice in questo mondo,non posso proprio lamentarmi. Se miavessero detto all'inizio dell'anno cheavrei vinto sette GP ci avrei messo lafirma*.Alain, dunque, non ne fa un dramma esoprattutto sa che non ha nulla da rim-proverarsi: «Di più non potevo fare, cre-do di aver onorato il mio contratto. Eperdere vincendo è stato quanto di me-glio potevo fare. Semplicemente ci vuoleanche un po' di fortuna nelle corse, eNiki quest'anno ne ha avuta più di me.Io ho rotto più spesso e ogni volta che misono ritirato quando ero al comando, havinto lui. Nelle corse non c'è giustizia, ècosì, bisogna soltanto saper accettarequello che la sfortuna ti toglie come siaccetta quello che la fortuna ti regalai.Nei confronti di Lauda non prova alcun

Quest'anno, Lauda ha vìnto il suo titolo certamentepiù sofferto. Merito di Prost, che spera di farcela fi-nalmente nell'85. Con l'aiuto di Niki?

rancore, tutt'altro: *Niki è un grandecampione - dice - e voglio sottolinearequanto sono feliee della nostra collabora-zione e delVottimo lavoro che abbiamofatto insieme. Sono contento che riman-ga con noi l'anno prossimo*. Nessuno saesattamente cosa si sono detti i due sulpodio dell'Estoni, ina quando ne è scesoProst ha affermato: «Prima eravamo "co-pains", ora siamo amici». La loro intesaè davvero un modello perché mai, nellastoria della Formula 1, due galli in unostesso pollaio erano andati così d'accor-do, a livelli così alti di risultati. Anchequesta è una prova di intelligenza da par-te di entrambi.Per Alain è già domani. «La stagione1985 inizia questa settimana. Sono quat-tro anni che inseguo il titolo e ci riprove-rò ancora. Sono certo che ranno prossi-mo saremo ancora più competitivi, lavo-reremo ancora meglio con Niki e vince-remo ancora di più».Il più bel complimento gliel'ha fatto pro-prio Lauda: «Oggi ho vinto io ma Alain èun grande campione. Non cercate oltre ilnome del mio successore*. I giornalistifrancesi hanno persine scritto che l'au-striaco ha promesso di aiutare Prost.Dubbi a parte, speriamo che non sia ve-ro: Prost non ne ha bisogno. Auguriamo-gli soltanto che la McLaren non perda lasua superiorità o che perlomeno rimangamolto competitiva. La gerarchia dei valo-ri in F.l cambia senza preavviso e i ciclidelle scuderie non rispondono (per fortu-na) a leggi programmabili, ma sarebbedavvero un'ingiustizia che al miglior pi-lota attuale venga nuovamente negata laconsacrazione iridata. O

per consolare Prost

Re senza corona

Stirling Moss ha vinto 16 GP e benquattro volte si è piazzato se-condo nel Campionato mon-diale (1955, '56, '57, '58) e trevolte terzo (1959, '60, '61)

Jacky Ickx ha vinto 8 GP e si è piaz-zato due volte secondo nelCampionato mondiale (1969,VP)

Clay Ragazzoni ha vinto 5 GP. Nel'74 è finito secondo nel Cam-pionato mondiale, perdendoloproprio nell'ultima gara, a Wa-tkins Glen

Ronnie Peterson ha vinto 10 GP e siè piazzato due volte secondonel Campionato mondiale(1971, '78)

Gilles Villeneuve ha vinto 6 GP. Nel'79 è finito secondo nel Cam-pionato mondiale, «cedendo-lo- al compagno di squadraScheckter

«/DATI