Calendario Salvetti

26

Transcript of Calendario Salvetti

Page 1: Calendario Salvetti
Page 2: Calendario Salvetti

Nata alla fine dell'Ottocento come realtà di paese, la Forneria Salvetti ha continuatola sua attività durante il XX secolo grazie ad un trasferimento di segreti e tradizionitramandati da padre in figlio. La gestione è proseguita nel corso degli anni conun ampliamento della produzione, lo sviluppo della specializzazione nel settoreed una ramificazione della sua struttura di vendita sul territorio.

L'attaccamento alla propria Terra haspinto la Famiglia Salvetti ad appro-fondire il legame con le sue origini ri-cercandone una concreta espressionenel lavoro quotidiano. L'idea che laqualità di un alimento sia il risultato diuna scelta accurata delle materie prime,costituisce una “filosofia” che applicata,giorno dopo giorno, ha originato nuovericette e nuovi sapori contraddistintidall'impiego di ingredienti genuini.La conoscenza dei segreti e delle artidella “panificazione popolare” trovaapplicazione in una ricca varietà diprodotti territoriali principe dei quali èil pane di segale, realizzato seguendoil metodo antico e il cui sapore è in gradodi rievocare ricordi e sensazioni dellavita contadina di un tempo. La farina “deseghél” è inoltre alla base dei “frollini allasegale” e di altre specialità nostrane. Frai dolci tipici spicca per la sua leggendariaorigine camuna e la sua alta digeribilitàla “spongada”, dal caratteristico profumo

La Forneria Salvetti opera nel settoredella panificazione e pasticceriada oltre un secoloe vanta una tradizione maturataattraverso anni di esperienza nel settore.

I negozi di Malonno e di Vezza d'Oglio sono stati ultimamente poten-ziati con l'inserimento della caffetteria per offrire un servizio piùcompleto alla nostra clientela che desidera concedersi una piacevolepausa, gustando deliziosi pasticcini seguiti da un buon caffè.

irresistibile. La farina di castagne è impiegata nella manifattura dei “castagnotti”,biscotti dal gusto forte ed austero; del “pane di schelt”, alimento della cucinapovera; dei “grissini di castagne e noci”, dall'inconfondibile fragranza; della tortaa base di castagne e mele e di altre squisite ricette.Negli ultimi anni lo sforzo dell'Azienda si è inoltre rivolto ad altri settori comequello della pasticceria artigianale e della pasta fresca; ecco così, da un lato, leprelibatezze di stagione, come i panettoni, le colombe e le torte artigianali, edall'altro i “casoncelli” camuni, le tagliatelle con farina di castagne o con farinadi segale, e tante altre specialità. Il tutto con un occhio di riguardo al rispettodelle tradizioni e alla culturadella propria Terra.La continua ricerca di inno-vazione e qualità dei pro-dotti, fanno della ForneriaSalvetti una realtà ormaiconsolidata nel panoramalocale e regionale. La suaopera ha ottenuto ricono-scimenti da parte di SlowFood, nell'Atlante Brescianodei Sapori e dall'Accademiadella Cucina Italiana.

Il campo coltivato direttamente dalla famiglia Salvettinei pressi della forneria di Malonno

Il rinnovato internodella Forneria Salvetti di Malonno

Di generazione in generazionel’attività familiare viene tramandata con passione ed amore...

Il pittore Lino Rizza nasce a Piamborno (BS)il 20 febbraio 1942. Dopo aver frequentatol'Istituto Magistrale “Gambara di Brescia”insegna per alcuni anni nelle scuole elemen-tari della Valle Camonica. Diplomatosi nel1967 presso l'Istituto d'Arte “Savoldo” di Bre-scia, l'anno successivo si dedica completa-mente, da professionista, alla pittura che,fin dalla scuola media, aveva esercitato coninfinita passione. Sposatosi nel 1970 conGiovanna Mari, si trasferisce con la mogliein una baita, sulla montagna di Pescarzo diCapo di Ponte, rinvigorendo ancor di più illegame con gli usi e le tradizioni della terracamuna. Lino Rizza scompare a Piambornoil 4 Luglio 2009 al termine di un'esistenzaimprontata a trasformare in emozionantiimmagini pittoriche gli aspetti più caratteri-stici della Valle Camonica.Per ulteriori approfondimenti visitate il sito:www.linorizza.it

Germano Melotti oltre ad aver realizzato i testi di questo“Lünare 2011” è autore dei libri etnografici “Su su pastori”,“Anima Monni” e del canzoniere “Canta con Germano”. Egliha inoltre prodotto i due CD di musica tradizionale: “La us delaValcamonega” e “Osteria de la Cantada” dove si possonoascoltare brani tradizionali e sue originali composizioni.Negoziante di prodotti tipici in quel di Monno (BS) è da 25 annicostantemente impegnato nell'animare fiere, sagre e programmitrasmessi in diretta da Tele Boario, Antenna 3 e T Sat, in primaserata. Attualmente sta inoltre prodigandosi per fondare una“Casa della tessitura a telaio a mano” nel suo paese natale.Ulteriori informazioni sulle sue attività di fisarmonicistapopolare ed etnografo locale si possono ottenere incon-trando l'autore a Monno nel suo negozio “La butiga del paìs”,visitando il sito www.germanoilcantastorie.it oppuretelefonando al numero di cellulare: 349.3981228.

Per il terzo anno consecutivo la ForneriaSalvetti di Malonno mi ha affidato, riem-piendomi di gioia, la realizzazione diquesto Lunario destinato a tutti i buon-gustai dei suoi deliziosi prodotti terri-toriali. Con passione ho lavorato al finedi sfornare dei testi che possano fregiar-si dell'ambizioso titolo di “Lünare delaAl Camonega” e per questo ho decisodi arricchire la mia opera pubblicandoanche poesie e scritti di autori camunie bresciani caratterizzati da una profon-da sensibilità verso le tradizioni del no-stro mondo contadino. Un sincero rin-graziamento permettetemi di dedi-carlo, di tutto cuore, alla carissima Gio-vanna Mari, che con grande spirito dicollaborazione, mi ha permesso di im-preziosire il “Lünare” con le emozionan-ti, inedite, bozze firmate dall'amico pit-tore e artista Lino Rizza, vivo fra noiogni girono nella voce delle sue opere.

Germano Melotti

DALL'AUTOREUn ringraziamento particolare a Voi gentili lettori e a tutti gli anziani della ValleCamonica che mi hanno trasmesso le loro memorie.Ringrazio inoltre per la collaborazione: la Forneria Salvetti che ha promossoquest'opera, Rosangela Salvetti che ha svolto il lavoro di ricerca delle ricette,l'Associazione Impronta Camuna, “Nonno Berto”, Renato Tagazzini per le fotografie,Sara Polonioli, mia moglie Daniela e i divulgatori di questo Lunario 2011 a mezzostampa, radio e televisione.

INVITO A COLLABORAREIn previsione della futura composizione del Lunario 2012 l'autore è sempre dispo-nibile ad ascoltare consigli, suggerimenti e puntualizzazioni. Chi ritenesse di averemateriale documentario, fotografico o artistico utile per integrare i testi o leillustrazioni del prossimo lavoro è pregato di comunicarlo, preferibilmente entroil 31 Agosto 2011, al seguente indirizzo di posta elettronica:[email protected] - scrivendo all'indirizzo: Germano Melotti, viaRoma 6, 25040 Monno (Bs) - telefondando all'autore al n. 0364.779405 oppurepresentandosi presso i punti vendita della Forneria Salvetti.

Foto: Renato Tagazzini

Il “Lünare dela Al Camonica 2011”è dedicato alla memoriadell'Artista Pittore Lino Rizza

Page 3: Calendario Salvetti
Page 4: Calendario Salvetti

Le tradisiù del mesChe tempo faràL'avvento dell'anno nuovo assume lo stesso valoresimbolico di una nuova nascita in famiglia: come versoil bimbo si accentrano le attenzioni di tutti e ognunoformula fervidi auspici di serenità e di pace, così ancheil tempo nuovo è oggetto di un'attenta osservazione.Soprattutto i primi dodici giorni di Gennaio rappresen-terebbero, secondo il credo popolare, una sintesi dellecondizioni che andranno a verificarsi nei dodici mesidell'anno.

Le ragazze da salareI giovanotti passavano di stalla in stalla, a Capodanno,mettendo sulla testa delle ragazze camune una man-ciata di sale affinché si conservassero buone per tuttol'anno.

Le storie di noniLe strìe del ReòltUna volta mia nonna Mea si svegliò pre-stissimo per consegnare il grano macinatopresso le contrade. Fatto un tratto distrada sentì il campanile suonare duerintocchi e comprese di essersi messa incammino troppo presto, ingannata dalchiarore fatto dalla luna piena. Subito sipreoccupò molto sapendo di dover pas-sare, presso la località Marcadec, sotto ilportico abitato dalle streghe. Impu-gnando con una mano la coda dell'asinoe con l'altra la corona del rosario, trovò ilcoraggio di oltrepassare quel luogo ma-ledetto. Questa storia vera ci insegnacome, con la forza della fede, si possavincere la paura (dai racconti di SandroSalvetti).

Se te vègnet a Vèza...La chiesa parrocchiale di Vezza d'Oglio merita sicuramente una visita essendouno scrigno prezioso di tesori artistici. La dedicazione al Vescovo Martino di Toursricorda i legami della Valle Camonica con le leggendarie imprese di Carlo Magno.All'interno spicca l'imponente soasa lignea dell'altare maggiore, a due ordiniarchitettonici sovrapposti, attribuita alla scuola dell'edolese Giovanni DomenicoRamus. L'altare maggiore è un pregevole lavoro, eseguito nel 1775, dagli scultoriFantoni di Rovetta (Bg).

Menà la lünaOrto e costellazioniLa luna, oltre ad effettuare un movimento rotatorio intornoalla Terra, ha un movimento “oscillatorio” ossia si alza dalla lineadell'orizzonte fino a raggiungere in 14 giorni il suo puntomassimo più alto nel cielo, da sud a nord. In questa fase, dettadi luna ascendente, essa attraversa i segni zodiacali del Sagit-tario, del Capricorno, dell'Acquario, dei Pesci, dell'Ariete e delToro. Successivamente torna ad invertire il movimento pertornare ad abbassarsi verso l'orizzonte, da nord a sud, dandovita alla fase detta discendente che interessa le costellazionidai Gemelli fino allo Scorpione. Quando la luna è nella fasechiamata ascendente, le piante sono più rigogliose e forti nelleparti superiori. È preferibile tagliare rami da innesto e la fruttaraccolta si conserva meglio. In luna discendente è meglioseminare e trapiantare in quanto le piante crescono meglio.

Page 5: Calendario Salvetti
Page 6: Calendario Salvetti

Le storie di noniEl bigaröl e la crusUna donna, r imasta vedova,commissionò ad un falegname lacroce di legno da mettere al cimiteroove era sepolto il suo povero marito.Giunta presso la tomba iniziò a dire:“Caro Battista quanto mi manchi...vorrei sempre rimanere qui, tanto tiamo!”.Nel frattempo, inginocchiatasi, piantòla croce nel terreno. Quando fece peralzarsi sentì una forza che la tratteneva.Aveva in verità infilzato con la croceil grembiule che indossava e, nonrendendosene conto, morì sul colpoper lo spavento.

Se te vègnet a Osem...A Ossimo Superiore merita una visita il Museo Etnografico “Ossimo-Borno diVallecamonica”, dedicato alla cultura materiale, che trova spazio nella ex casaparrocchiale. Camminando per i diversi ambienti si riscopre l'atmosfera di untempo ormai perduto, intriso di sani valori e di tanta solidarietà. A poca distanzaè possibile visitare il Parco Archeologico Anvoia.Rinomato prodotto di questa terra è la “patata San Carlo”, varietà di formatondeggiante, a pasta bianca, le cui storia è stata racchiusa in un libro curatoda Marco Cuter e Gian Carlo Zerla.

Le tradisiù del mesEl tocarelIn Valle di Saviore era in uso a Carnevale la pratica delTocarel ossia della questua del latte effettuata da ungruppo di bambini in memoria dei poveri morti. In moltipaesi il pubblico offriva ai gruppi mascherati e ai com-medianti “la regalìa” ossia del cibo che veniva consumatonelle ultime ore prima dell'arrivo della Quaresima.

Le giostreLe “giostre” erano delle rappresentazioni teatrali, a ca-rattere drammatico. Gli attori si esibivano nelle stallecon il volto coperto da un fazzoletto che, fermato sottoil cappello, scendeva a coprire la faccia. Gli intermezzierano allietati dalla musica dei suonatori di fisarmonica.Al termine si aprivano le danze e i festeggiamenti checontinuavano fino a notte tarda.

Menà la lünaL'orto e lo zodiacoIn campagna, ma anche nell'orto, i giorni propizi per lefoglie si hanno quando la luna si trova nei segni dei Pesci,del Cancro e dello Scorpione. I giorni da fiore coincidonocon la luna in Gemelli, Bilancia o Acquario. Quelli a favoredei frutti si trovano con la luna in Ariete, Leone o Sagittario.I giorni propizi per le radici si hanno con la luna in Toro,Vergine o Capricorno. Il periodo migliore per estirpare leerbacce primaverili è nei giorni in cui la luna si trova inCapricorno.

Page 7: Calendario Salvetti
Page 8: Calendario Salvetti

Le storie di noniLa Dona del ZöcLa Dona del Zöc è una vecchia me-gera che ama far paura ai malcapitaticontadini della Valle Camonica. Siracconta a tal proposito che unafamiglia della Valle di Saviore sentìun rumore di zoccoli provenire dallastrada che portava alla loro cascina.Il padrone uscì a controllare ma in-spiegabilmente non vide anima viva.Un'altra volta un uomo trovò lamoglie intenta a cospargersi con ununguento magico che la fece sparireall'istante. Egli decise di fare la stessacosa e si ritrovò a un convegno distreghe al Tonale presieduto dallaSignora del Gioco. Si risvegliò lamattina, al suono dell'Ave Maria,appollaiato sopra un larice.

Le tradisiù del mesCroci di latte di calce e segaturaUn tempo ci si sposava a Carnevale. Nei paesi dellamontagna camuna la notte precedente alle nozze siusava segnare con i “frissèi” (croci fatte col latte di calce)le mura dell'abitazione dell'ex fidanzata e si realizzavaun sentiero di segatura e crusca che congiungeva lacasa del “piantà” a quella della novella sposa. Di giornoinvece si appendeva alla porta dell'abbandonato unaghirlanda e ivi si faceva festa canzonandolo.

La compagnia del PésL'ultimo giorno di Carnevale girava per le stalle, dopocena, una compagnia incaricata di pesare la gentemediante la stadera. Quest'usanza aveva lo scopo diverificare quanto fossero aumentate le persone dopoaver mangiato abbondanti dosi di calsoncelli nostrani.

Se te vègnet a Malòn...Se vai a Malonno non tralasciare la visita alla chiesa Parrocchiale dei SantiFaustino e Giovita. Interessante al suo interno è la tela attribuita al Tintorettoe la pala dell'altare maggiore firmata da Giulio Quaglia.La chiesa è tuttora utilizzata per celebrare la messa domenicale e nelle solennità.In occasione del Triduo dei Morti è allestito un imponente apparato ligneodenominato “macchina”, costellato da una miriade di candele votive.

Menà la lünaAlcuni consigli per i lavori nell' orto...Il concime andrebbe dato alle piante in luna piena. Lefasi lunari non hanno invece rilevanza per vangare, zap-pare e fresare il terreno. È determinante preservare lasalubrità del suolo, coltivando ad anni alterni, nella stessaaiuola, verdure la cui parte commestibile si sviluppa soprae sotto il suolo. Dove quest'anno piantate pomodori, ilprossimo anno metterete cipolle, rape o patate. Proprioqueste ultime sono importanti per migliorare la situazionedi terreni utilizzati per la prima volta dopo anni d'incuria.Si devono trapiantare in luna crescente le piante da fioree tutti gli ortaggi dei quali si consumano le parti checrescono sopra il suolo. In luna calante invece si trapian-tano le carote.

Page 9: Calendario Salvetti
Page 10: Calendario Salvetti

Le tradisiù del mesIl martinazÈ di Saviore l'antica tradizione che prevede, nella notte delVenerdì Santo, l'annuncio urlato da due cori alternati digiovanotti, dei nomi delle nuove coppie di fidanzati delpaese. L'idillio è consacrato mediante il suono dei corni chesi diffonde dai monti fino al paese dove le ragazze fannocapolino alla finestra, curiose di ascoltare quale cavalieresia loro toccato in sorte. Ecco cosa si cantava: “Sta primaera,sopra la tera - Ghè una scèta, bela bela - Chèla? Chèla? - L'èla Maria - Daghela a chi? - Al Batistì! - E per non falà... Al camìde la sò ca!”

Le uova beneficheLe uova deposte il Venerdì Santo venivano benedette econsumate il giorno di Pasqua. Esse, secondo la tradizione,erano poste nel buco della ciambella pasquale adorna dirametti d'ulivo e decorata con dei cerchietti impressi me-diante l'impiego del ditale.

Le storie di noniLe ballerine caprineUn uomo di Malonno sentì provenireda una stalla, situata vicino al PalazzoMartinengo, della musica e dei canti.Incuriosito vi entrò e vide una compa-gnia di ballerini che danzava allegra-mente. Osservando meglio si accorseche le donne erano fredde come ilmarmo ed avevano i piedi di capra.Cercò allora di fuggire ma udì una vocesussurrare: “Didal, didal, i vivi e i mortinon ballano mia an gual” (Didal, didal,i vivi e i morti non ballano in modouguale). Giunto a casa si mise a letto edopo qualche giorno morì per lo spa-vento subito quella sera (dai ricordi diSandro Salvetti).

Se te vègnet a Esen...Se vai a Esine ferma il passo davanti alla chiesa di Santa Maria che ha il titolo dimonumento nazionale. Edificata fra il 1460 e il 1485, al suo interno si possonoammirare gli splendidi affreschi eseguiti da Pietro da Cemmo e dalla sua bottega.Sopra l'altare campeggia un Cristo Pantacrator in mandorla circondato daimperatori, santi, apostoli, martiri, profeti e monaci per un totale di 72 personaggi.Se durante la visita culturale ti venisse un certo appetito … puoi assaggiare lespecialità nostrane proposte nei diversi ristoranti come quello, ad esempio, della“Cantina” gestito dall'amico Giacomo con passione e dedizione.

Menà la lünaCome coltivare patate e caroteEffettuare la semina delle patate in luna calante. È essen-ziale rispettare delle rotazioni ampie ed evitare ristagniidrici e la bagnatura delle foglie. Le patate da seme sonodi piccole dimensioni ed è consigliabile farle germogliareesponendole al sole prima dell'interramento. Non è op-portuno utilizzare sostanza organica mal compostata astretto contatto della coltivazione. La carota ama essereseminata vicino alle cipolle e all'aglio in quanto essifungono da repellente per la mosca che l'attacca. Perridurre il tempo di germinazione si possono tenere i semiin un tessuto inumidito. Durante le innaffiature è meglionon bagnare le foglie. Effettuare la semina in luna calante.Similmente fate per i diradamenti e la raccolta.

Page 11: Calendario Salvetti
Page 12: Calendario Salvetti

La somessa di curiùsL'osteria di PierolinoArturo Cozzaglio così descriveva un angolo di Terracamuna nell'anno 1895: “Malonno, Lava, Loritto, sullasinistra, Zazza e Garda sulla destra, stanno nei boschied offrono alla valle chiese e campanili che sorgonosul grigio delle ardesie. Tutto il paesaggio è tranquilloe grandioso, e l'Oglio divaga pel piano con biancheparabole. Le casupole si spargono solitarie pel pratocon mandre e pastori. Chi non ricorda quel poveroPierolino che ivi teneva modestissima osteria? Af-faccendato alle sue semplicissime cene di orzo e dicastrato e che salutava il giorno morente pregandorequie ai suoi morti e mormorando Ave Maria...”

Le virtù delle radici dell'orticaLe radici dell'ortica sono un efficace toccasana contro i dolori provocati dai calcoli e dal mal digola, inoltre puliscono perfettamente i vetri e ingrassano velocemente i polli. Esse possono sostituireil luppolo nella fabbricazione della birra e furono impiegate per produrre tele, funi e carta.

Il numero 40 nella tradizioneIl numero 40 è il simbolo della prova, dell'iniziazione, della rinascita spirituale e del castigo. Nellabibbia sono 40 i giorni e le notti di pioggia del Diluvio, i giorni trascorsi da Gesù nel deserto, glianni durante i quali la manna sfamò i figli d'Israele. Nella tradizione popolare il detto “menàquarantina” indica un periodo di 40 giorni durante il quale il tempo rimane quasi costantementebello o brutto. In questo mese esso inizia il 3 Maggio e si conclude l'undici Giugno.

Petàfia de MaccÈ questo il mese dedicato alla Madon-na e molte donne lo ricordano por-tando dei fiori alle “santelle” marianesparse per le contrade camune,espressione tangibile della pietà po-polare presente in Valle Camonica.A Maggio fioriscono i matrimoni cherallegrano le borgate di frizzante vi-vacità. In quel di Monno si usano farele serenate ai novelli sposi mentre inaltri paesi vi è ancora talvolta la tradi-zione di ostacolare, con mille espe-dienti, l'entrata della sposa in chiesao di impedire la sua uscita dal paese.Fra le date rilevanti è da segnalarequella di martedì 3 Maggio legata allasemina dei legumi e al suo condizio-namento del tempo per i quarantagiorni successivi secondo il detto chedice: “Se 'l plöf 'l dé deSanta Crùs el vè qua-ranta dé piovùs!” (sepiove il giorno di SantaCroce seguono qua-ranta giorni di pioggia).

Le tradisiù del mesLe erbe dello Yeti dell'AdamelloIl detto: “De macc l'è bù ogni erbacc” (a Maggio è buonaqualsiasi erba) ricorda la buona abitudine che avevanoi nostri avi di raccogliereed impiegare le erbe of-ficinali che crescevanospontaneamente nelleradure prative o aggrap-pate alle pareti rocciose.Similmente faceva “l'Omdel Bosc” (l'uomo delbosco) personaggio dellamitologia camuna chesapeva vivere in sintoniacon la natura.

Le storie di noniIl tesoro sepoltoSi racconta in Valtellina che un tempo i Maghètdella Valfurva (bizzarre creature simili a follettidispettosi e cattivi) lavoravano incessantemente,sotto il comando di un orco malvagio che li co-stringeva a cavare l'oro di cui era avido.Egli lo faceva portare nella sua caverna in Valca-monica che sfortunatamente, una volta riempita,venne sepolta da una grossa frana. Da alloradell'orco e del suo oro non si seppe più nulla.

Se te vègnet a Bièn...Se passi per Bienno ricordati di visitare la chiesadi Santa Maria Annunciata, uno dei più impor-tanti monumenti del Rinascimento nazionale.Stupendi gli affreschi eseguiti da Pietro daCemmo e da Girolamo Romanino. Preziosa èinoltre la pala di Giovanni Mauro della Roveredetto il Fiamminghino.L'edificio si colloca nell'Ecomuseo del Vaso Rée della Valle dei Magli, altre accattivanti meteper i vostri itinerari turistico-culturali.

Menà la lünaI consigli per l'ortoL'influsso che la luna ha sui succhi vegetali viene sfruttatoper ottenere un rapido sviluppo dei rampicanti e dellepiante a crescita lenta. In luna crescente si seminanocereali, fiori, ortaggi da frutto e da foglia eccetto quelliche vanno in semenza come lattuga e spinaci. È utileinoltre raccogliere ortaggi da frutto e radice. In fase diluna calante si effettua la semina e il trapianto di ortaggida radice e dei bulbi. Infine è consigliabile raccoglierefrutta e verdura a bulbo (cipolla e aglio), vendemmiare emietere.

Page 13: Calendario Salvetti
Page 14: Calendario Salvetti

La somessa di curiùsI muretti riflettentiI muri a secco che sostengono le pendici dei montitestimoniano il duro lavoro eseguito dai nostri an-tenati per ottenere le terre coltivabili, poi sfruttatedi generazione in generazione. Oltre all'evidentefunzione di sostegno dei terrazzamenti essi avrebberola capacità di fare riverbero alla luce accelerando lamaturazione dei frutti. Alcuni saggi sostenevano chetale potere sarebbe intensificato se i muretti fosserocostruiti in forma semicircolare, impiegando materialeriflettente. Ora tali soluzioni servirebbero, nellamaggioranza dei casi, a portare a maturazione i fruttidelle sterpaglie.

Le fanciulle rapite dai paganiRacconta un nonno del modo che si tenevanell'andare in processione in alcuni paesi camuni:“Una volta i Pagani rapirono alcune fanciulle mentrecamminavano dietro agli uomini durante il rito dellerogazioni. Da allora gli uomini hanno preferito mar-ciare seguendo le ragazze, per tenerle benesott'occhio. Questa costumanza era osservata anchedai contadini al ritorno dai campi quando, seguendole fanciulle lungo la strada, vigilavano contro ognipericolo”.

Petàfia de ZügnA Giugno in Alta Valle si falcia il primotaglio del fieno. Per una buona essica-zione si cerca di indovinare che tempofarà seguendo le previsioni televisive,ascoltando il ripresentarsi dei dolorifisici, guardando il volo degli uccelli,ripassando i proverbi e risparmiandodalla falce la malefica erba della man-dragola. È questo un mese pieno disolennità religiose contemplando lefeste dell'Ascensione, della Pentecostee del Corpus Domini. Particolarmenteforiera di buoni auspici è la giornatadell'Ascensione che per non incorrerein un'annata povera di frutti, si speraserena. Fra gli eventi celesti è da segna-lare l'eclissi totale di luna (dalla duratadi un'ora e 40 minuti), visibile anche inEuropa la sera di mercoledì 15 Giugno.Martedì 21 Giugno si avrà invece il sol-stizio d'estate. Nel medesimo periododi transizione, nella notte che anticipala festa di San Giovanni Battista, la bri-na, la pioggia e la rugiada acquisireb-bero virtù speciali e benefiche.La sera di martedì 28 Giugno per anticaconsuetudine si prepara una bottigliariempita con dell'acqua e della chiarad'uovo affinché il contenuto acquisi-sca, durante la notte, la forma di unveliero denominato “Barca di SanPietro”.

Le storie di noniIl serpente dall’anello d’oroC'è in Valle Camonica un luogo chia-mato Androla dove, in gallerie pro-fonde e paurose, vive un serpentedall'anello d'oro al quale nessuno hamai osato avvicinarsi.Si narra che un coraggioso pastoreprovò a catturarlo per impossessarsidel prezioso amuleto, ma venne uc-ciso dal suo sguardo malefico.Nei boschi di Pezzo invece, a mezza-notte, appariva un punto bianco cheingrandendosi assumeva l'aspettoprima di una fata e poi di una vecchiastrega dagli occhi di brace.

Le tradisiù del mesIl Corpus DominiL'istituzione della solennità cattolica del Corpus Domini sideve ad una suora che a Liegi, nel 1246, desiderò celebrareil mistero dell'Eucarestia in una festa slegata dal clima dimestizia tipico della Settimana Santa. Pochi anni dopo, nel1263, un sacerdote mise in discussione il valore della cele-brazione eucaristica. Egli, durante la santa messa, assistetteal sanguinamento dell'Ostia benedetta che stava per con-sacrare.

Il sole beneficoIn Valle Camonica, durante la processione del Corpus Domini,si spargevano fiori ed erbe aromatiche e si rivestivano lecontrade con arbusti di diverse qualità. La gente procedevaa capo scoperto in quanto si credeva che in quel giorno iraggi del sole fossero benefici e non potessero offendere.Alcune di queste tradizioni sono rimaste in uso tutt'ora.

Il burro dell'AsensaI nostri avi sostenevano che il burro prodotto il giornodell'Ascensione avesse il privilegio di conservarsi tutto l'anno. Se te vègnet a Brè...

A Breno merita certamente una visita la chiesa dedicata ai Santi Maurizio eCompagni, ex parrocchiale del paese. Edificata nel 1500 sui ruderi di un primitivocastello, venne più volte ristrutturata senza deturpare i caratteri stilistici originali.Gli affreschi del presbiterio sono stati eseguiti nel 1780 da Ludovico Gallina.D'ammirevole fattura è la scultura del “Compianto del Cristo morto”, opera difama internazionale eseguita da Beniamino Simoni.Se ti viene appetito ricordati di provare la rinomata salsiccia di castrato brenesee le locali spongade. Al tempo della transumanza puoi assaggiare i formaggid'alpe in occasione della festa paesana denominata: Malga in Piazza.

Menà la lünaLe raffigurazioni lunariFra i più antichi ritrovamenti associabili ad una misurazionedel tempo lunare c'è la Venere di Laussel o Venere concornucopia, databile al 23.000 a.C. L'incisione rappresentauna donna che stringe un corno sul quale sono presentitredici tacche, indicanti probabilmente altrettante luna-zioni. A Luzzana (BG) è stata ritrovata invece una pietrache riporta alcune incisioni, databili al 4.000 a.C., raffigu-ranti un triplice sole attorniato da quattro lune incavate.

Page 15: Calendario Salvetti
Page 16: Calendario Salvetti

Le storie di noniIl passerotto miracolosoUn pastorello un giorno, in com-pagnia della sua capra, decise diarrampicarsi per primo fin sullavetta del Pizzo Badile. Ma lamontagna si vendicò con chi avevaviolato la sua cima e avvolse ilmalcapitato nella “ghèba”, ossianella nebbia più fitta. Egli allora siraccomandò alla protezione dellaRegina del Cielo che miracolosa-mente gli inviò in guida un pas-serotto. L'uccellino, svolazzandosempre più in basso, lo condussea casa ed egli in segno di devo-zione fece erigere un capitellodedicato alla Madonna.

Le tradisiù del mesIl pane che si conservaIl pane sfornato e benedetto il 25 Luglio (giorno intito-lato a San Giacomo) si attribuiva il potere di conservarsitutto l'anno.In alcuni paesi camuni, sempre in tale data, i pastoriandavano all'alpe per visitare le proprie mandrie everificare quanto latte producessero.

Se te vègnet a Cervè...Per chi viene a Cerveno è consigliabile fare una visita al famoso Santuario dellaVia Crucis, detto “dele capèle”, che si inserisce nella tradizione lombardo-piemontese dei Sacri Monti.I gruppi scultorei, in legno e in gesso, contano un totale di 198 statue (completatefra il 1752 e il 1764), realizzate per la maggior parte da Beniamino Simoni.Il complesso artistico è stato recentemente candidato a far parte del patrimonioUNESCO. Scherzosamente, in Valle Camonica, quando una persona non è troppobella si paragona il suo volto a quello dei visi dei personaggi popolari intagliatinel legno.

Menà la lünaInflussi lunari sulle coltivazioniLa luna gira attorno alla Terra seguendo un'orbita ellittica,quando è all'apogeo essa è alla massima distanza dallaterra mentre se si trova al perigeo è a quella minima.Condizionare i lavori degli orti in relazione alle fasi lunariha dei sicuri effetti sulle colture che desideriamo far crescere.La regola generale è la seguente: con la luna crescenteabbiamo uno sviluppo delle estremità delle piante versol'alto (foglie, germogli, linfa) mentre con quella calanteassistiamo ad uno sviluppo delle estremità che cresconoverso il basso (radici, tuberi). Solitamente è consigliabilepotare una pianta in fase di luna calante. Irrigate il vostroorto solo quando è necessario e soprattutto nei giorni dafoglia. Bagnate raramente nei giorni da fiore. È buona cosatogliere le erbe infestanti in luna calante. È da ricordareche le dodici ore precedenti e successive alle Eclissi e aiPerigei sono inadatte a qualsiasi lavoro agricolo e perquesto vengono definite a “riposo”.

Page 17: Calendario Salvetti
Page 18: Calendario Salvetti

La somessa di curiùsLe strane luci sui campaniliPer gli antichi camuni i temporali erano l'espressione delraduno dei demoni che di cresta in cresta seminavano de-vastazione e terrore. Dai monasteri uscivano allora i frati piùsanti per benedire il tempo e maledire gli spiriti, al rintoccodella campana della cappella. Le donne accendevano candelee recitavano orazioni per i poveri morti. Nei tempi addietrodurante i temporali vi furono frequenti avvistamenti di lumimisteriosi sopra il campanile di Saviore e sui monti di Vione,Temù e Lecanù.

L’erba dei camosciLe foglie dell'erba camosera (ranuncolo dei ghiacci) pestatee ridotte in poltiglia si applicavano per uso esterno nel ri-chiamare il sangue in superficie, alleggerendo la pressioneinterna. A tal proposito un proverbio camuno dice: “ErbaCamosera, ciapa el sanc e tral en tera” (l'erba dei camosciprende il sangue e lo getta a terra).

I cani che non pivanoUn mandriano, mentre faceva pascolare le sue mucche, vide dei villeggianti timorosi di transitaresul sentiero che passava lungo il prato. Per rassicurarli pensò bene di dire loro in un idioma tuttosuo: “Passite, passite che i cani non pivano!”.

Le virtù dei sambuchiUn valido rimedio per alleviare gli effetti dei piedi gonfi è quello di fare un decotto di foglie di sambuco.Per porre invece sollievo al fastidio provocato in bocca dalla consumazione dei frutti immaturi,chiamato dentesina, è consigliabile masticare dell'acetosella o sciogliervi alcuni granelli di sale.

Petàfia de AóstAd Agosto la montagna camuna bru-lica di gitanti. Sui prati, all'ora dei pasti,sono molti ad allargare le tovaglie ea banchettare come facevano untempo i contadini nei momenti dipausa. Ed è in quest'occasione che siassaporano, come non mai, il paneunito al salame, alla pancetta e al for-maggio locale.La natura offre i suoi prodotti sponta-nei fra i quali primeggiano i funghi ei frutti del sottobosco. Le chiesettealpine fanno sentire la propria vocetramite il caratteristico squillo dellecampane che si fonde con quello deicampanacci mossi dalle mucche alpascolo.Ogni giorno nellaValle è un susse-guirsi di sagre edeventi... animati datanta gente ope-rosa nel fare vo-lontariato e neldonare vitalità alleincantevoli borgatevestite a festa.

Le storie di noniLe dita ardentiLe anime confinate, destinate a rimanere inpurgatorio fin quando hanno scontato la loropena, vanno in processione, la notte, quandonevica. Esse si fanno luce con le loro dita cheardono come candele, quale penitenza peraver allungato le mani sulla roba degli altri.Un pastore provò a passare in mezzo a loroma, caduto a terra, rimase impietrito per pa-recchie ore. Si racconta che nella pianura delBadetto, molti anni or sono, tali entità com-parvero sotto forma di globi di fuoco che siscontravano fra loro, mandando scintille daogni lato. Per guadagnare il paradiso si narrache le anime confinate debbano spaccare grossi ciocchi di legna sul luogo dovehanno commesso il peccato. Chi guarda vede solo l'abbattersi e l'alzarsi dellescuri e sente l'eco dei colpi ripercossi.

Menà la lünaGli influssi lunari sul corpo umanoLa luna influisce anche sul nostro corpo. È consigliabileandare dal dentista nei giorni antecedenti la luna nuova(preferibilmente se passante in Ariete, Toro o Cancro).Anche le cure e le pulizie della pelle sono molto efficacise fatte in luna calante (preferibilmente passante nei segnid'Aria quali Gemelli, Bilancia e Acquario).

Le tradisiù del mesIl giorno del ritornoIl giorno di San Bar-tolomeo, che cademercoledì 24 Agosto,per antica tradizione,definisce il termineufficiale della stagio-ne dell'alpeggio e ilprogressivo inizio diquella delle transu-manze, secondo ilproverbio che dice:“de san Bartolomévache a turnandré”...Dopo tale data le leggendarie apparizioni delle entitàmitologiche, legate al bosco, aumentavano considere-volmente in quanto esse acquisivano nuovamente ilpieno ed incontrastato rapporto col mondo naturaled'alta quota.

Se te vègnet a Temö...La chiesetta a 1860 metri d'altezzaOltre a fare una bellissima passeggiata sui monti di Temù, puoi prendere spuntoper visitare, a 1860 metri di altezza, la chiesetta di Santa Giulia. Costruita allefalde degli speroni di Casola e Castablo, essa richiama le fattezze di una baitamontana. La sua fondazione è ricollegabile al monastero di San Salvatore aBrescia, istituito nel 753 ai piedi del castello. Distrutta da una valanga, vennericostruita dalla fede popolare e dalla tenacia dell'allora parroco di Pontagnadon Gianni Donati, un sacerdote che sapeva elevarsi nello spirito scalando lecime. La chiesetta è aperta in occasione della festa di Santa Giulia che si tieneogni anno il 16 Agosto.

Page 19: Calendario Salvetti
Page 20: Calendario Salvetti

La somessa di curiùsLe porte della Valle CamonicaNarra il Morandini che gli antichi camuni, risalendodalla Valtellina e discendendo al lago di Iseo, bat-tezzarono la prima contrada che incontrarono,valicando il passo dell'Aprica, col nome di Pisognetoe l'ultima col nome di Pisogne.A quel tempo abitavano le nostre montagne esseridalle forme erculee che si rifugiavano in cunicolisotterranei e si cibavano di erbe e radici selvatiche.Essi sarebbero stati ammansiti grazie all'opera diSan Carlo Borromeo.

Gli incontri alla scalaQuando marito e moglie lavoravano insieme nellapanetteria... si diceva che l'unico posto per amo-reggiare fosse la scala in quanto la mattina lui salivaper andare a dormire e lei scendeva a lavorare! (dairicordi di Alessandro Salvetti).

La magia della PervincaLa pervinca era un'erba considerata sacra a Venere. AMonno si metteva un rametto di pervinca (peddrècola)fra le labbra degli angioletti, ossia dei bambini morti neiprimi anni di vita. Tale gesto aveva una valenza positivae beneaugurante per una rinascita serena nell'aldilà.

Petàfia de Setèmber“A Settembre il ramo deve pendere”sentenzia un vecchio proverbio edinfatti con la stagione autunnale iniziail tempo della raccolta dei frutti ma-turati in estate. Le mucche ritornanodagli alpeggi, ormai avari d'erba alpe-stre, e le prime spolverate di neveimbiancano le cime più alte.Molte contrade festeggiano in questomese la natività di Maria Bambina perla quale si organizzano fra l'altro, ognianno: falò, fiaccolate e fuochid'artificio. Le belle statuine espostenelle chiese, sono per tradizione dette“vestite” essendo costituite daun'intelaiatura coperta da preziosefasce ricamate dalle quali emerge soloil delicato viso.Venerdì 23 Settembre il Sole entra inBilancia dando inizio all'Autunno e aisuoi riti agrari incentrati sulla prepa-razione del terreno per l'accogli-mento del seme.

Le storie di noniL'apparizione nel lagoC’era una volta un mendico che si fermòa chiedere l'elemosina a due mammeimpegnate a cullare i propri figlioli.Una lo scacciò mentre la seconda offrìal viandante l'unica pagnotta che pos-sedeva. Immediatamente, dove era se-duta la prima mamma, la terra sprofondòcreando il lago che oggi si chiama Moro.In alcune notti, chi scruta nel fondo dellesue acque può vedere le sembianze diuna donna intenta a cullare il suobambino.

Menà la lünaProverbi lunariVi sono molti proverbi e modi di dire che riguardano laluna: “La lüna plena la vè a cena” (la luna piena compareall'orizzonte all'ora di cena), “el baca la lüna” (sentel'influsso della luna, ossia è lunatico), “el venerdé el menamiga lüna” (al venerdì non si verifica l'influenzadell'attrazione lunare), “la lègna la va taiada en fì de lüna”(la legna da ardere va tagliata in fine di luna), “el vè zö dala lüna” (scende dalla luna, non è consapevole di cosastia facendo), “serenada al ciar de lüna” (serenata al chiarolunare). Oggi poi sono molto di moda anche le manife-stazioni sportive effettuate nelle notti di luna piena qualela famosa “Caspolada al chiaro di luna” che si organizza aVezza d'Oglio.

Le tradisiù del mesIl falò di PontagnaNella frazione di Pontagna si tiene ogni anno la sera delsette Settembre il tradizionale falò della vigilia, l'otto lasagra di Santa Maria Nascente e il nove la tradizionalefiera paesana, frequentata dalla gente di tutta l'alta ValleCamonica.

La sagra di Maria Bambina ad EdoloEdolo per la sagra di Santa Maria Nascente si veste afesta con mercatini, bancarelle, falò e fuochi d'artificio.Fra le proposte religiose, particolarmente sentita è lafunzione pomeridiana, tenuta presso la Pieve, che pre-vede il bacio dei bimbi alla statuetta “vestita” di santaMaria Bambina. Se te vègnet a Mon...

La tessitura a pelorzoIl caratteristico borgo camuno offre la possibilità, unica in Valle Camonica, divedere all'opera una tessadra che, come una volta, lavora nella propria casarealizzando per passione: tappeti, centrotavola, borse e altri contenitori. Laproduzione viene ottenuta impiegando un antico telaio ligneo a mano, di tipoorizzontale. L'uso di fettucce di stoffa colorate caratterizza il lavoro e richiamaalla mente l'atavica tecnica di tessitura chiamata a “pelorzo” tramite la quale inostri avi, fin dal medioevo, realizzavano coperte e teli ad uso agricolo.Sempre a Monno puoi assaggiare, nei tipici risotoranti, i prelibati gnocchi dipatate crude e i calsoncelli con ripieno di patate e formaggio stagionato. Lalocale pro loco inoltre organizza ad Ottobre “La sesta sagra della patata”, appun-tamento che attrae numerosi buongustai da tutta la Valle Camonica.

Page 21: Calendario Salvetti
Page 22: Calendario Salvetti

La somessa di curiùsPiove, governo ladro!Questa espressione sarebbe nata in coincidenzadell'entrata in vigore della tassa sul sale. Il Governopesava sempre nei giorni di pioggia in quanto ilsale, bagnandosi, pesava di più e di conseguenzale entrate fiscali aumentavano oltre il dovuto.

La ciambella portafortunaUno dei dolci tipici della tradizione camuno-bresciana è senza dubbio il Bussolà, ciambella ca-salinga imparentata con il “bisulaàn” tipico delCremonese e del Mantovano. Gli ingredienti sonoquelli della cucina povera: farina bianca, zucchero,lievito, scorza di un limone, burro, uova e sale. Lagranella zuccherata che ha in superficie, per unavecchia credenza, sarebbe apportatrice di fortunatieventi per chi la degusta.

Una fucina di notaiVione conta circa 740 abitanti ed ha due frazioni: Cané e Stadolina. I centri storici di questeborgate presentano ancora angoli caratteristici dove sembra che il tempo si sia fermato. Dal XVsecolo furono attive delle scuole di grammatica latina molto rinomate e frequentate. In quattrosecoli Vione produsse 142 sacerdoti, 99 monaci e 76 pubblici notai. Particolarmente interessantie degne di visita sono la Parrocchiale di San Remigio e il Santuario della Madonna di Cortaiolo(del 1577). Molto apprezzata è la tradizionale sagra dei Calsù, tipico piatto del luogo. Vione faparte dell'Unione dei Comuni dell'Alta Valle Camonica, realtà sorta il 30 ottobre del 2000.

Petàfia de UtùerOttobre è il mese nel quale la naturasi veste di infiniti colori.I castagneti, introdotti da noi attornoall'anno Mille dall'operosità monaca-le, offrono il loro prezioso frutto che,durante i secoli, ha evitato a moltissi-ma gente di morire di fame.Essiccata, bollita, arrostita o ridottain farina (quale ingrediente per pane,polenta e biscotti) la castagna è unofra i prodotti territoriali più apprezzati.Ingrediente principale per le famose“migole”, ideate nelle borgate di Ma-lonno, e della “papa de schèlt” cuci-nata in molti paesi della Valledell'Oglio.

Al trenta Ottobre finisce l'ora legalee quindi si deve tirare indietro le lan-cette di un'ora.

Le storie di noniL'antico paese camuno di RosalinaUn tempo lontano, in alta Valle Ca-monica esisteva un paese chiamatoRosalina. Purtroppo un malauguratogiorno, forse a causa di una grossafrana o di un'alluvione, del borgonon rimase traccia.Scavando, si riuscì a recuperare solouna botte piena d'olio salvata da unenorme masso che cadendole vicino,preservò il contenitore dalla distru-zione.Fu per questo motivo che gli abitantiscampati al pericolo, quando rifon-darono il nuovo paese, lo ribattez-zarono col nome di Vezza d'Oglio.

Menà la lünaQuando imbottigliareLa tradizione lunare consiglia di imbottigliare al primoquarto, in fase di luna crescente, per ottenere vini frizzanti.È opportuno inoltre imbottigliare in fase di luna calante,e precisamente all'ultimo quarto, per i vini a lungo invec-chiamento. In generale il tempo ideale per imbottigliareè comunque quello coincidente con la prima luna nuovadi primavera.

Le tradisiù del mesLe giornate del patrimonio culturale camunoPiù che di una tradizione, si tratta di un appuntamentofisso con gli eventi e le manifestazioni che nel mese diOttobre il Distretto Culturale di Valle Camonica proponein tutti i paesi in occasione delle giornate chiamate DELBENE E DEL BELLO. Ogni borgo propone quello che dipiù bello e caratteristico può offrire e la scelta spaziadalle numerose visite guidate a tema artistico alla rie-vocazione di usi e costumanze antiche.Per informazioni: www.delbeneedelbello.it

Le settimane della Gastronomia CamunaIl Gruppo dei ristoratori della Valle Camonica invita dadieci anni a questa parte ad apprezzare la nostra gastro-nomia territoriale, basata su prodotti semplici e genuinicome può essere la segale, coltivata e lavorata con lapassione di un tempo. Accanto ai menù proposti neinumerosi ristoranti e agriturismi, aderenti all'iniziativa,sono organizzate visite a vigneti, caseifici e allevamentioltre ad una vasta gamma di altre opportunità di svagoculinario-culturale. Ulteriori informazioni si trovano in www.gastronomiabresciana.it

Se te vègnet a Viù...Il “Cristal”Per l'appassionato cultore della storia e delle tradizioni del nostro passato aVione c'è l'opportunità di fare una visita al Museo Etnografico el Zuf, fruttodell'opera di tanti offerenti e della competenza dello storico, nonché poetacamuno, Dino Marino Tognali.Salendo per la magnifica Valle di Cane è consigliabile fare una tappa presso lacava di marmo posta a 1800 metri di altitudine e dismessa dal 1964.Qui, le baracche degli operai sono state ricostruite e riconvertite in osservatorifaunistici.

Page 23: Calendario Salvetti
Page 24: Calendario Salvetti

Le storie di noniIl ramoscello dai frutti d'oroNarra una leggenda che in Valle Camonica vivevain una grotta un santo eremita di nome Glisente.Ad ogni sorgere del sole una cerva gli portavaun ramoscello dai frutti d'oro e ogni sera un lupolasciava sulla soglia dell'antro una fascina dilegna secca. Così egli poteva sfamarsi e accen-dere, al tramonto, i falò che annunciavano il suobuon stato di salute. Il ramoscello che comparein questa storia è tipica espressione dei ritualidi passaggio dei poteri. Esso è simbolo di rige-nerazione e d'immortalità, contenendo l'animaeterna, caratteristica del vischio.

Se te vègnet en Valcamonega...Nei numerosi musei, sparsi per il territorio, è condensata ed esposta la culturamateriale della Valle. La memoria storica ed artistica è rappresentata al CAMUSdi Breno; la produzione di energia elettrica al MUSIL di Cedegolo; la lavorazionedel ferro al museo LE FUDINE di Malegno e nel paese di Bienno; il viverequotidiano alla CASA MUSEO di Lozio, all'OSSIMO IERI di Ossimo Superiore, alZUF di Vione e alla CASA MUSEO di Cerveno; la vita di uno scienziato valligianoal GOLGI di Corteno; le vicende belliche al MUSEO DELLA GUERRA BIANCA diTemù. A Ponte di Legno e ad Edolo sono presenti esposizioni d'arte sacra mentrea Monno è allo studio una CASA DEL TELAIO A MANO.

Per informazioni sul sistema museale camuno visitare il sito:www.museidivallecamonica.it.

Menà la lünaI misteriosi poteri lunariLa luna piena ha originato molti miti e credenze legatialle metamorfosi e alla rigenerazione dei poteri sopran-naturali. È durante questo tempo che alcune persone,secondo le leggende, si trasformavano in lupi mannari egli spiriti riuscivano ad apparire ai viventi.

Le tradisiù del mes“L'Om del Signur”Molti ricordano la figura de l'Om del Signur (l'uomo delSignore) che passava per i prati, al termine delle lavora-zioni, per raccogliere i mucchi di fieno lasciati in bene-ficenza dai contadini. Il giorno dei morti i fabbricierimettevano all'asta, presso la piazza, tutti i prodottiagricoli raccolti in paese e il ricavato veniva devolutoalla parrocchia.

Page 25: Calendario Salvetti
Page 26: Calendario Salvetti

Le storie di noniLa regina fermatasi in Valle CamonicaMolti secoli fa la Valle Camonica fu invasa da unaorda di barbari capeggiati da un re crudele esanguinario.La sua sposa, giovane e bella, stufa di assistereimpotente a stragi, incendi e assalti, decise difuggire portando con sé parte della corte.Essa trovò rifugio su un'alta spianata che da quelmomento prese il nome di Pian della Regina.

Menà la lünaL'asino camuno che bevve la lunaSi racconta in Valle Camonica che una notte di luna pienaun contadino condusse il suo asino alla fontana per ab-beverarlo. Mentre la luna si rifletteva nell'acqua, il conta-dino ne ammirava lo splendore. Ad un tratto però la lunasi eclissò dietro una nube e il buon uomo, non vedendolapiù riflessa nel fontanile, iniziò a gridare a squarciagola:“El mè asen la beüt la lüna!”. Tornato a casa sventrò infretta il suo asinello per cavargli la luna dalla pancia macosì facendo perse l'asino e non trovò la luna!

Le tradisiù del mesI canti della Stella in Valle CamonicaI canti della Stella sono delle nenie eseguite da ungruppo di cantori itineranti questuanti per le contradedel proprio paese, durante il periodo natalizio. In ValleCamonica tale tradizione era viva soprattutto nel paesedi Cevo.In quel di Monno invece esisteun'interessante variante: i gio-vani diciottenni si ritrovano, lasera della Vigilia di Natale,presso la cella campanaria dellachiesa parrocchiale, per into-nare il canto della stella “Su, supastori” composto da ben 27strofe. Dalle ricerche effettuatetale brano si ritrova anche nellelimitrofe Vallate di Bormio.

Se te vègnet a Cò de Put...Il romanico lombardoPosta su di uno sperone roccioso a strapiombo sulle acque dell'Oglio, la Pievedi San Siro è un vero e proprio gioiello del romanico lombardo, dell'undicesimosecolo. Dotato di pianta basilicale a tre navate, con cripta a volte a crociera,l'edificio custodisce al suo interno uno splendido fonte battesimale ricavato daun monolite.Nelle vicinanze, la borgata di Cemmo ha mantenuto diversi esempi d'architetturamedioevale che meritano una visita foriera di molte emozionanti scoperte.Particolarmente interessante è inoltre la ricca presenza d'incisioni rupestri checostellano le rocce di queste borgate, viva testimonianza della presenza deiprimi abitatori della Valle dell'Oglio. Ormai famosa a tale proposito è la raffigu-razione della “Rosa Camuna” divenuta poi il simbolo della Regione Lombardianonché la forma di uno dei più rinomati formaggi prodotti nel locale caseificiodi Valle Camonica.