A.O. Mauriziano Umberto I di Torino U.O.A CARDIOLOGIA ... · Un solo care giver Condizioni socio...
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AmbulatoriodelloscompensocardiacoReferentemedico:I.Parrini
Referenteinfermiere:A.Negroni
A.O.MaurizianoUmbertoIdiTorinoU.O.ACARDIOLOGIA
Direttore:Dott.ssaM.R.Conte
Convegno Regionale Congiunto Piemonte Valle d'Aosta Torino 31 marzo 2017
CasoclinicoAmbulatorioDedicato:“Infermiere-malato-caregiver:
qualistrategieetecnichedicomunicazioneededucazione”
PremessaIl paziente cronico deve essere autonomo nelle scelte riguardantila propria salute.Il suo coinvolgimento va perseguito mediante interventi dicomunicazione e di educazione, sia trasferendo conoscenze einformazioni sia rafforzando la sua motivazione al cambiamento.
L’infermiere può svolgere un ruolo rilevante inambito educativo, in particolare sullo stile di vita esulla terapia farmacologica, favorendo il passaggiodalla condizione passiva di chi subisce la malattia aquella attiva di chi prende coscienza della cronicitàdel proprio stato, imparando a gestirlocostruttivamente.
Alcunistrumenti
Ilteachbackèunatecnicadiconfermadicomunicazione,nellaqualel’operatoresanitariochiedealpazienteoalcaregiverdispiegareconproprieparolequantoappenaappresodallostessooperatore,consentendodiidentificareecorreggereogniincomprensioneoerrore.
Ilprincipalestrumentoèilcolloquiochepuntaastabilireunarelazionefinalizzataarafforzarelamotivazionedelpazienteaicambiamentidellostiledivita.
MennunietalPositionPaperANMCO:gestionedelladimissioneospedalieraAIR2016LiY.Hospitaldischarge:writtenvsverbalinformation JoannaBriggs2017
Informazioniscritteeverbaliinlinguaggiosemplice.
DescrizionecasoclinicoIl signor V.F. ha 85 anni.Autonomo ed autosufficiente
prima del ricovero. Vive solo, una nipote di
riferimento. Recente ricovero urgente in cardiologia per scompenso cardiaco (dispnea,
aumento ponderale, affaticabilità… ) Iperglicemia (glu 421 mg/dl….)
Insufficienza renale (crea 3.7 K 6.1….)
In anamnesi NIDDM ed IRC, cardiopatia ischemica (pregresso IMA nel 2010).
Raggiunta la stabilità clinica il paziente vuole tornare al proprio domicilio. Il medico di reparto si mette in
contatto con l’ambulatorio per la presa in carico
Terapia medica
Regione Toscana La fragilità nell’anziano SNLG 2015
Età>75anni
VivesoloUnsolocaregiver
Condizionisocioeconomiche
Comorbilità
Autosufficienza ridotta
Riammissioneospedaliera
Scarsaaderenzaallaterapia
Eventi avversi
Qualitàdivita
Jason t et al Systematic review … Hearth failure JBI 2013
Instabilitàclinica
Obiettivi
• Garantireunasicurapermanenzaacasaattraversouninterventoeducativo.
• Riconoscimentoprecoce,dapartedelpaziente,disegniesintomipremonitoridiaggravamentodelquadroclinico
Programmaambulatoriale
Prerequisiti:ilprogettoeducativodovrebbeiniziarequandoilpazienteèstatoinformatosullapatologiaelaterapia.
Medicieinfermieridevonoconcordarecomecondividere/suddividersiilpercorsoeducativodelpaziente.
Interventi:Siconcordaunprimocontrolloambulatorialedopo48ore
insiemeallanipote.Vienepredispostouncontrolloa10e30giorniintervallatoda
unachiamatatelefonicaogni4giorni.Siprogrammauncontrolloconinefrologiadunmese.
FeyssaG. Postdischarge:patienttelephonefollowup Joanna Briggs 2016
Areeeducativedisicurezza
Faseiniziale
Primocontrollo
Fasediaddestramento
Dopo10giorni
FasedistabilizzazioneclinicaDopo30giorni
Terapia Discutereconilpazienteelapersonadiriferimentosullemodalitàeregolaritàdell’assunzionedellaterapiaadomicilio.Utilizzarestrategieperricordarelaterapiadaassumere.Discuteresuiproblemipiùprobabilinellagestionedellaterapia.
Discuterel’effettoatteso,ibeneficieipossibilieffetticollateralidellaterapiadiuretica…Concordareconilmedicol’adeguamento(perquantopossibile)degliorariedellemodalitàdiassunzionedeifarmacialleabitudinidelpaziente,motivandogliele.
IndagareglistilidivitaerifletterecriticamenteconilpazientesullaloroappropriatezzarispettoalquadroclinicoIndagareleconoscenzedelpazientesuifarmaciinterapiaeglieffetticollaterali.
Dieta MotivarealpazientelasceltadelladietaiposodicaedegliapportiidriciDiscuteredelmenùdaseguireedellemotivazioni
Discutereconilpazientel’appetibilitàdelladietaeicibichegradirebbe.Consultareilserviziodietetico.
Sottolinearel’importanza(siaalpazientecheallapersonadiriferimento)dell’alimentazione
Quesiticlinicoassistenziali.L’aderenzaallaterapia.Marzo2017BellmannS.Hearthfailure:nutritionalintervention.JBI2016
Areeeducativedisicurezza
Faseiniziale
Primocontrollo
Fasedirinforzo
Dopo10giorni
FasedistabilizzazioneclinicaDopo30giorni
Attivitàfisica Discutereconilpazienteelapersonadiriferimentosullemodalitàeregolaritàdell’attivitàfisica.Discutereconilpazientesulleattivitàdivitaquotidianaeloroorganizzazione(spesa,pulizie…)
Discuterel’effettoatteso,ibeneficieipossibilieffetticollateraliConcordareconilmedicoilivellidiattività
Indagareglistilidivitaerifletterecriticamenteconilpazientesullaloroappropriatezzarispettoalquadroclinico
Individuazioneprecocesegni/sintomidiscompenso
Discutereconilpazienteelapersonadiriferimentosullemodalitàdicontrollodeisegniesintomi.
Motivarelemodalitàdelcontrollodelpeso(adigiuno,allastessaora).Motivarel’importanzadelcontrollopressorioedellafrequenzacardiaca.
Valutareleconoscenzaapprese.Riprendereleinformazioninonchiarerispettoalcontrollodeisintomi.Quadernodoveriportareilcontrollodi:pesoparametrivitali;diuresi;disturbivari.
SladeS.Congestivehearthfailure:diseasemanagementprogramme.JBI2017
Ilmonitoraggiodeisegniesintomi
• Assenzadisintomi(affaticabilità,dispnea,dolorialpetto)/segni(comparsadiedemideclivi,aumentodipeso,ritenzioneidrica,diminuzionedelladiuresi)discompensoimportantioariposoonelleattivitàminimedicura.
IlsignorF.V.èvenutoaicontrolliprogrammati.Aunmesedalladimissionenonsirilevaunaggravamentodelquadroclinico.
Hachiamatoduevoltedurantequestoperiodoperchéavevadeidubbisullaterapiachesonostatichiarititelefonicamente.
Conclusioni
La riospedalizzazione in questi pazienti è dovuto allamancata aderenza al trattamento, al mancatoriconoscimento dei segni/sintomi, alle trasgressioni alregime dietetico oltre alle problematiche legate all’etàe alle comorbilità, scarsa compliance.
Nella prevenzione dei “fattori di rischio” enell’adattamento alla malattia l’infermiere gioca unruolo fondamentale.
L’educazione terapeutica può essere la chiave di svoltaper questi pazienti.
Daoleetal.Hearthfailuremanagemetprograms:nurseleddischargeplanning.JBI2016
Punti di forza
Ambulatorio dedicatoIntegrazione professionale
medico/infermiere dedicatoPercorso educativo strutturatoFollow up telefonico
RitardodellapresaincaricoritardataOrariolimitatodiapertura
Percorsononcondivisoconaltredisciplineprofessionali
Punti di debolezza