AO di Cremona Informa n. 10 Giugno 2013

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Giornalino periodico Ospedale di Cremona del 10 Giugno 2013

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Presidio Ospedaliero di CremonaLargo Priori 1, CremonaCentralino 0372 405 111Emergenza sanitaria 118Pronto Soccorso 0372 434 445Centro Unico di Prenotazione (CUP) 800 638 638Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) 0372 405 550e-mail: [email protected] Pubblica Tutela 0372 405 804e-mail: [email protected]

Poliambulatorio Specialistico TerritorialeViale Trento Trieste 15, Cremona Coordinatore Infermieristico 0372 405 878

Poliambulatorio Specialistico con Punto PrelieviVia Dante 104 A, CremonaCentralino 0372 405 111

Presidio Ospedaliero Oglio PoVia Staffolo n 51, Vicomoscano, Casalmaggiore - CRCentralino 0375 2811Emergenza sanitaria 118Pronto Soccorso 0375 281 651Centro Unico di Prenotazione (CUP) 800 638 638Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) 0375 281 552e-mail: [email protected] Pubblica Tutela 0372 405 804e-mail: [email protected]

NUMERI UTILIAzienda Ospedaliera di Cremona

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Sommario

Oglio Po: sì alla cura per “intensità”

Professione infermiere: “Mi prendo cura di te”

Psichiatria - Contro lo stigma umanità e fantasia

Nuovo sito: la comunicazione in un click

Danni da amianto: corso specialistico

Tromboembolismo venoso: prevenire è curare

Io viaggio sicuro

Micosi e verruche: quali rimedi?

Il bello dell’aria condizionata

La salute degli occhi “mi sta a cuore”

Ospedale aperto ai cittadini

Notizie flash

Formazione

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A.O. L’Azienda Ospedaliera di Cremona Informa N° 11 | Settembre 2013Direttore editoriale: Simona MarianiDirettore responsabile: Stefania MattioliHanno collaborato: Grazia Bodini, Daria Scalabrini (pag. 4 e 24 foto di Lorenzo Giglio; pag. 26 foto di Michele Costa)Sede legale: Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Cremona, Viale Concordia n 1, 26100 CremonaRedazione/Ufficio Stampa: 0372 405725 - [email protected] Tribunale Cremona n° 368 del 18-04-2001Grafica: Graphomedia s.a.s. [email protected]: Tipografia Sagittario - Bibione (VE)

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DS

DA

A partire da quest’anno sino al 2017, l’AO di Cremona ha istituito quindici borse di studio destinate ai figli dei di-pendenti che si distingueranno per meriti scolastici. Ciò grazie alla collaborazione del Banco Popolare (tesoreria e cassa dell’Azienda) che si è mostrato sensibile a promuovere talento e dedizione.

L’iniziativa, infatti, premia l’impegno dei ragazzi e valorizza l’importanza della formazione come elemento cardine del loro futuro professionale.

Al bando possono partecipare gli stu-denti che conseguono il diploma di scuola media inferiore, media superiore, diplomi di laurea di primo livello, magi-strale o legalmente riconosciuta.

Ogni specificità prevede cinque borse di studio con un premio che va da sei-cento a duecento euro.

Ida BerettaDirettore Amministrativo

Azienda Ospedaliera di Cremona

Nell’ambito della riorganizzazione Azien-dale una delle novità più significative che coinvolgerà presto l’Ospedale di Cremona è l’attivazione della week sur-gery.

Di cosa si tratta? Di una unità operativa multispecialistica di chirurgia, attiva dal lunedì al venerdì, all’interno della quale verranno trattate tutte le patologie che richiedono interventi con ricoveri brevi a bassa intensità assistenziale (tre, quattro giorni al massimo).

In genere interventi mini-invasivi o di me-dia complessità che comprendono ogni specialità chirurgica.

I vantaggi? Non sarà più il paziente a muoversi, ma i medici a ruotare intor-no a lui in sinergia. La filosofia è quella dell’intensità di cura, già adottata pres-so l’Ospedale Oglio Po: paziente al cen-tro, migliorano l’organizzazione e l’im-piego delle risorse umane.

Chirurgia: è in arrivo la week surgery

Camillo RossiDirettore Sanitario

Azienda Ospedaliera di Cremona

Borse di studio per i figli “meritevoli” dei dipendenti

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DG

Di grande rilievo è stato il convegno (svoltosi presso l’Aula Magna “Magda Carutti” lo scorso 30 maggio) dal titolo “L’angoscia biologica” che, soprattutto nell’era della tecnologia avanzata, ha posto l’accento su come la sicurezza abbia assunto connotazioni di portata antropologica ed esistenziale. In parti-colare rispetto alla diffusione del panico nella società contemporanea, situazio-ne questa spesso determinata dall’uo-mo e dalle sue scelte (terrorismo, tecno-logie ad alto impatto ambientale, forme di insicurezza sociale diffusa). Durante la giornata di studio sono emersi con forza sia la necessità di una corretta informa-zione ai cittadini sia il mantenimento di un confronto sempre aperto fra le istitu-zioni. E’ importante ricordare che l’Unio-ne Europea è fortemente impegnata in tale direzione e che esistono protocolli di intervento sia nazionali che regionali per rispondere ad una eventuale situazione di emergenza e in questo la Lombardia è fra le regioni più avanzate. Altro motivo di soddisfazione è il buon esito del corso specialistico “The Niosh B Reader” dedicato alla sorveglian-za sanitaria degli esposti o ex esposti all’amianto. Soddisfazione sostenuta da due aspetti peculiari: anzitutto è il primo corso di questo tipo a essere realizzato in Lombardia; in seconda istanza si trat-

ta del percorso formativo più qualifican-te descritto in letteratura e finalizzato a leggere correttamente le Linee Guida dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (servizio a pagina 18).

Sicurezza anche per i bambini che viag-giano in macchina e in bicicletta. Gra-zie ad un progetto promosso dalla Poli-zia Stradale di Cremona i nostri ospedali contribuiranno alla diffusione dell’opu-scolo “Io viaggio sicuro” che contiene informazioni utili per i genitori sul traspor-to corretto dei bimbi. Ad essere coinvol-te nella divulgazione le unità operative di Ostetricia e Ginecologia, Pediatria e Neuropsichiatria Infantile (servizio a pa-gina 22).

Simona MarianiDirettore Generale

Azienda Ospedaliera di Cremona

L’AO di Cremona promuove la sicurezzaIn tema di sicurezza tre sono le iniziative promosse e sostenute di recente dall’AO di Cremona per testimoniare come l’Ospedale possa essere non solo luogo di cura ma anche centro propulsore di cultura e informazione per i cittadini e il territorio.

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Oglio Po: sì alla cura per “intensità”

Cosa significa riprogettare l’Ospedale per Intensità di Cura?Caratterizzare le risposte assistenziali di-versificate per intensità di cura e come tale con aree di degenza per acuti e post acuti multispecialistiche. Presuppo-sti fondamentali del modello organizza-tivo per intensità di cura sono: la valuta-zione dell’instabilità clinica dei pazienti e la definizione della complessità assisten-ziale medica ed infermieristica richiesta dal processo di cura del paziente.

A tale proposito come si configura il futuro dell’Ospedale in termini organizzativi? Nella consapevolezza che non esiste un unico modello organizzativo per trasfor-mare le attuali organizzazioni ospedalie-re in nuovi modelli di cura centrati sul pa-ziente, sono state individuate variabili ad hoc che hanno tenuto in considerazione la cultura prevalente, il livello di integra-zione raggiunto e la realtà del contesto organizzativo.

Il nuovo modello organizzativo mette al centro il paziente che sarà preso in carico in modo complessivo per rispondere ai reali bisogni di salute. In tutto questo l’assistenza infermieristica avrà un ruolo determinante attraverso l’identificazione di competenze sempre più appropriate in relazione al livello di intensità di cura.

A domanda rispondono Rosario Canino Direttore Medico Ospedale Oglio Po e Alberto Silla Responsabile Servizio Infermieristico Ospedale Oglio Po

Rosario Canino

Alberto Silla

Pediatria

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In che misura e come cambia l’assistenza al paziente?Questo nuovo modello organizzativo rende necessaria l’introduzione di figure nuove, e di modelli assistenziali di presa in carico diversi dagli attuali che sono prevalentemente connotati dall’attribu-zione di funzioni e compiti trasversali al personale di cura e di assistenza. La sen-sazione prevalente che il paziente deve avvertire in questo nuovo modello è quella di essere preso in carico in modo complessivo per evitare la perdita degli abituali punti di riferimento (il reparto, il medico, ect). Questo lo si può attuare solamente attraverso l’identificazione chiara del responsabile del caso (tutor) e attraverso la presa in carico dei biso-gni assistenziali con un’organizzazione infermieristica di tipo modulare (ogni infermiere è responsabile della pianifica-zione dell’assistenza di un numero ristret-to di pazienti).

Nello specifico quali saranno le “nuove” competenze del perso-nale infermieristico?Non possiamo parlare di nuove compe-tenze, ma di competenze appropriate ai livelli di cura definiti. Mettere in con-dizioni lavorative medici, infermieri e operatori di supporto di agire le proprie competenze in specifici percorsi di cura e di assistenza non è una questione così scontata. L’organizzazione per intensità di cura permette un corretto ed equili-brato utilizzo delle risorse umane e per tanto uno sviluppo delle competenze necessarie per le complessità delle cure richieste. Di conseguenza la mappatura delle competenze richieste sui livelli di intensità individuati favorirà anche una migliore pianificazione formativa, un orientamento ed inserimento migliore dei nuovi professionisti.

Presidio Ospedaliero Oglio Po il nuovo progetto mette al centro la salute del paziente

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Quali i vantaggi per l’organizzazione e per i pazienti? Uno dei problemi nelle attuali organizza-zioni ospedaliere, fondate sulla semplice e classica suddivisione in Unità Operati-ve, è l’estrema variabilità della gravità clinica e del carico assistenziale. Da ciò ne deriva che un’attenzione clinica me-dia può risultare superiore alle necessi-tà per alcuni pazienti, ma chiaramente insufficiente per altri laddove non vi sia un’adeguata stratificazione nell’asse-gnazione dei pazienti in funzione dei re-ali bisogni di cura e assistenza. Sulla base di queste considerazioni una riorganiz-zazione che mette al centro il paziente con i suoi bisogni nella fase specifica del suo decorso e che identifica aree di de-genza omogenee per livelli di cura e di assistenza induce immediati vantaggi sul piano assistenziale, proponendo livelli di attenzione clinica coerenti alle necessi-tà reali dei pazienti.

Umanizzazione dell’Ospedale: in che termini l’intensità di cura incide positivamente su questo aspetto? “Umanizzare significa tenere presen-ti nell’intervento sanitario le molteplici dimensioni della persona che concor-rono a determinare la sua salute, il suo «star bene», per cogliere cosi i problemi che il paziente incontra nell’affrontare malattia, sofferenza ed altre difficoltà e rimanere soggetto attivo nella gestione della propria salute”…(Ranci Ortigosa E, Umanizzazione dell’intervento sanitario, 1991, Angeli editore). L’operatore sani-tario può efficacemente sostenere tale impegno del paziente se, a sua volta, può contare su capacità professionali (competenze appropriate), condizioni di lavoro e risorse organizzative adegua-te a rispondere anche alle sue esigenze umane. L’organizzazione che si muove in funzione delle reali esigenze dei pazienti favorirà a nostro avviso l’umanizzazione delle cure. Pediatria

Radiologia

Terapia Intensiva

Ostetricia

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Come cambia l’Ospedale?L’Ospedale Oglio Po non è più suddivi-so per singole Unità Operative bensì per Aree di ricovero pensate per rispondere in modo personalizzato e appropriato ai bisogni clinici e assistenziali del paziente.

Quali le nuove aree di cura?La progettazione del nuovo modello prevede le seguenti aree e percorsi di cura/assistenza: Area chirurgica, Area medica, Area critica e dell’emergen-za, Area materno-infantile, Area salute mentale e Area dei Servizi. Cosa cambia per il paziente?Il paziente viene preso in carico in modo complessivo in base al reale bisogno si salute: da un medico specialista per i problemi clinici prevalenti; da un infer-miere per i problemi assistenziali.

A cambiare è l’approccio terapeuti-co che sarà influenzato da molti fattori, quali ad esempio: l’instabilità delle con-dizioni cliniche, lo stato della malattia o la presenza di più malattie. La persona ricoverata fruisce dell’ap-porto di più professionisti che lo accom-pagneranno nelle varie fasi e livelli della cura. Quali i vantaggi principali?E’ il medico a spostarsi verso il paziente. L’organizzazione per intensità di cura consente inoltre un corretto ed equili-brato utilizzo delle risorse umane e l’otti-mizzazione dei ricoveri.

Oglio Po: ecco cosa cambia

Nelle foto: alcuni momenti della presentazione ufficiale alla stampa a cui hanno partecipato Mariani, Compagnoni, il Sindaco di Casalmaggiore Silla, Rossi, Canino, e tutto il personale dell’Ospedale Oglio Po

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GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE - 12 maggio 2013

“Mi prendo cura di te”Perché curare è rassicurare, ascoltare, comunicare. Una cartolina per i pazienti firmata dagli infermieri dell’AO di Cremona.

In occasione della Giornata Interna-zionale dell’Infermiere, che si è svolta Domenica 12 maggio 2013, l’Azienda Ospedaliera di Cremona, in collabora-zione con il Servizio Infermieristico Azien-dale (SITRA), ha lanciato la Campagna promozionale Professione Infermiere, mi prendo cura di te. Campagna dedica-ta alla valorizzazione della professione infermieristica e alle sue peculiarità ine-renti la cura della persona. Nell’ambito dell’umanizzazione dell’ospedale l’infer-miere è, infatti, una figura cardine che gioca un ruolo sempre più rilevante nei confronti del paziente.

Testimonial d’eccezione per la Campa-gna sono proprio gli infermieri dell’AO di Cremona, una rappresentanza simbolica che ha scelto di farsi ritrarre per amore della professione e per richiamare l’at-

tenzione sul ruolo - sempre più articolato - che oggi l’infermiere svolge all’interno dell’organizzazione ospedaliera.

Venerdì 10 maggio i pazienti ricoverati presso gli Ospedali di Cremona e Oglio Po hanno trovato sul vassoio del pranzo una cartolina firmata dagli infermieri del-la AO di Cremona. Un gesto simbolico (la cartolina è di per sé testimonianza di un pensiero sentito) che desidera manife-stare tutta l’attenzione che la professione rivolge alla persona e al suo benessere. Grazie alla collaborazione dei Mediatori Culturali del Servizio Sociale Aziendale il messaggio è stato tradotto in diverse lin-gue. Questo per esaltare l’aspetto multi-culturale che sempre più spesso coinvol-ge anche gli infermieri.

Da sinistra: Alberto Silla, Adele Luccini, Nadia Poli, Simona Mariani, Camillo Rossi, Enrico Marsella con un gruppo di infemieri

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Professione Infermiere

RICHIAMO AI VALORI DELLA PROFESSIONE

Ho apprezzato particolarmente l’iniziati-va dell’AO di Cremona perché ha coin-volto tutte le aree in cui si sviluppa e si esprime la professione: la formazione e la ricerca, la clinica e il management, la rappresentanza professionale. Non solo, i contenuti dei messaggi proposti attraverso la cartolina trasmettono alcu-ni fra i più importanti valori su cui si basa l’esercizio della professione infermieri-stica quali l’ascolto, il prendersi cura, il rassicurare, il rispetto, la comunicazione. Valori che sono contenuti anche nel no-stro Codice Deontologico e questo è un fattore di grande rilevanza in un mondo dove il tecnicismo rischia di prendere il sopravvento. Enrico Marsella (Presidente IPAVSI, Cremona).

PROCESSO DI CURA: L’INFERMIERE È FONDAMENTALE Il ruolo dell’infermiere passa troppo spes-so inosservato mentre invece nel pro-cesso di cura la sua presenza e profes-sionalità è fondamentale. Nell’ambito dell’umanizzazione dell’ospedale l’in-fermiere è una figura cardine, un punto di riferimento sempre più rilevante per il paziente a sostegno di tutti quegli aspet-ti psicologici e relazionali che accom-pagnano la persona durante i periodi di degenza e non solo. Nadia Poli (Diretto-re SITRA Aziendale).Professione Inf

ermiere

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PROCESSO DI CAMBIAMENTO, INFERMIERI PROTAGONISTI La perdita di certezze dovuta alla crisi del nuovo secolo (“società liquida”), la si avverte in diversi aspetti della vita quo-tidiana soprattutto negli ambienti lavo-rativi. Il sociologo Zigmunt Bauman sug-gerisce una collaborazione tra le scienze per superare le difficoltà (…); Questo è ciò che la Direzione aziendale ha saputo cogliere progettando l’innovazione e il cambiamento dei processi organizzativi anche attraverso il coinvolgimento del professionista infermiere. Una modalità operativa affatto scontata nel panora-ma sanitario nazionale. Oggi l’infermiere è entrato a pieno titolo nei processi rior-ganizzativi aziendali unitamente agli altri professionisti (medici in primis) sapendo garantire da una parte la qualità dei servizi erogati e dall’altra le economie di scala che la situazione contingente ci impone. Alberto Silla (Responsabile SI-TRA Ospedale Oglio Po).

“Mi prendo cura di te”in onda al TG3 Lombardia

La campagna di comunicazio-ne PROFESSIONE, INFERMIERE – MI PRENDO CURA DI TE è sta-ta oggetto di un servizio man-dato in onda dalla redazione del TG3 Regione Lombardia (9 maggio scorso ore 19.30) come esempio positivo di attenzione e valorizzazione della profes-sione infermieristica e delle sue peculiarità inerenti la cura del-la persona.

Professione Infermiere

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PSICHIATRIA

Contro lo stigma umanità e fantasia

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La malattia mentale è ancora troppo spesso vissuta come un limite insuperabile. Le persone che soffrono di disturbi psichici o che sono attraversate da momenti di disagio psicologico subiscono frequenti quanto ingiuste discriminazioni. Fra dire e il fare non sempre c’è di mezzo il mare. Accanto agli interventi prettamente sanitari le buone pratiche di assistenza psichiatrica promuovono anche interventi risocializzanti.Eccone alcune promosse dai diversi servizi in capo al Dipartimento di Salute Mentale. Per affrontare lo stigma in modo concreto con umanità, competenza e fantasia.

Antonino Minervino Direttore Dipartimento di Salute Mentale

SECONDA PUNTATA

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InformazioniUO Dipartimento di Salute Mentale Tel. 0372 405379 [email protected]

In montagna per camminare e esplorare Le attività di escursionismo e di esplora-zione dell’ambiente montano, con usci-te mensili e soggiorni di alcune giornate in albergo o rifugio si sono dimostrate assai utili per riattivare mente e corpo dell’individuo. A essere coinvolta è la di-mensione interpersonale: faticare insie-me, partecipare all’organizzazione delle uscite, condividere la soddisfazione del-le mete raggiunte, riattivano la capa-cità di stare in gruppo, incentivano la cooperazione e la responsabilizzazione. Non solo. Tutto questo si è rivelato utile al fine di potenziare le conoscenze dei partecipanti e la loro sensibilità rispetto ai problemi ambientali promuovendo così comportamenti virtuosi per il rispetto e la tutela dell’ambiente e quindi della nostra salute.

Ippoterapia e Thai-ci benessere ed equilibrio nella relazione con l’altro Negli incontri di Ippoterapia il cavallo è l’intermediario nella relazione intesa come “adattamento” all’altro, come mantenimento di un contatto, di un equilibrio fatto di gesti sguardi regole comunicative. Il terapista che dapprima guida il cavallo e il suo cavaliere porta quest’ultimo ad una fase evoluta di di-stacco. Alla fine il “neo fantino” guida l’animale prendendo coscienza di sé come soggetto attivo. Anche la ginnasti-ca attraverso il Tai-chi (c’è un corso an-nuale) porta benessere; i movimenti lenti, la respirazione profonda e la concentra-zione consentono di rafforzare i muscoli, riequilibrare le energie, a favorire rilas-samento e consapevolezza corporea.

Quando la ginnastica è dolce Il giovedì pomeriggio, sotto la guida di un’insegnate di educazione motoria, si tiene il gruppo di ginnastica dolce. E’ un momento dedicato alla cura del proprio corpo; attraverso semplici eser-cizi e giochi a squadre si fanno insie-me esperienze piacevoli e divertenti. E’ anche l’occasione ovviamente per fare quattro chiacchiere e pensare in-sieme ad altre momenti di incontro. “Ora et Labora” Il gruppo “Ora et Labora” si incontra due sabati al mese ed è costituito da utenti e operatori del Centro Psico Sociale (CPS) di Cremona che condividono l’interesse e il desiderio di coltivare la propria di-mensione spirituale. Il gruppo è presen-te anche su Facebook con l’intenzione di far conoscere l’iniziativa e di aprirla ai contributi di eventuali simpatizzanti.

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Hanno collaborato tutti gli operatori dei

servizi del Dipartimento di Salute Mentale

dell’AO di Cremona.

Sempre in “Pole Position” Per affrontare la malattia e sconfiggere la solitudine dal 1999 un gruppo ristretto di pazienti del CPS di Soresina, che negli anni si è sempre più allargato, si ritrova, ogni sabato mattina, per parlare ascol-tare, condividere. Se all’inizio tutto ciò accadeva all’interno di una stanza ora non è più così: grazie ai partecipanti che hanno sentito crescere nel tempo la ne-cessità di “uscire nel mondo”. A piccole tappe, dal mercato di Cremona al pic-nic sull’Oglio alle vacanze a Francolini di Folgaria sino a quelle più “avventurose” all’Isola d’Elba. Un autentico successo relazionale che è passato attraverso le emozioni.

Incontri culturali ed ecoattività Con cadenza variabile al sabato mat-tina vengono organizzati degli incontri culturali e delle mini-conferenze. Ecco alcuni dei temi trattati negli ultimi periodi: “Il mondo delle api”, “150 anni della no-stra storia”, “Cosa e’ meglio mangiare”, “Canali e irrigazione nella provincia di Cremona”, “Il mondo della fotografia”.

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L’AO di Cremona è on line. Il nuovo sito aziendale è stato pensato per comunicare e informare i cittadini rispetto ai servizi erogati, agli eventi peculiari che li coinvolgono direttamente e favorire lo scambio di informazioni rispetto a procedure ed attività.

Informazioni sulla struttura organizzativa dell'Azienda: Di-rezione Strategica (recapiti, informazio-ni, organigrammi, ecc.). Lavora con noi (concorsi) Bandi e gare (assegnazione appalti), URP (è possibile effettuare se-gnalazioni o suggerimenti direttamente on-line), Ufficio di Pubblica Tutela, Uffi-cio Stampa (comunicati) e Volontariato (elenco dettagliato di tutte le associa-zioni che collaborano con noi).

La comunicazione in un click

Area Formazione: raccoglie tutte le informazioni relative alla Formazione permanente e ai Corsi di Laurea delle professioni sanitarie. In particolare il ca-lendario dei corsi e convegni consente di verificare in ogni momento program-mazione e i posti disponibili. Autentica novità è la possibilità per gli esterni di iscriversi on-line.

Area Video: l’Ospedale in diretta per videoempatia. Ossia garantire l’infor-mazione a diverse fasce di utenza con particolare attenzione ai più giovani attraverso dati oggettivi di realtà, quali ad esempio volto e voce degli operato-ri che erogano un determinato servizio e visione di apparecchiature e luoghi dove lo stesso servizio viene erogato.

www.ospedale.cremona.it

Area news: dinamica e periodicamente aggiornata contiene tutte le notizie che riguar-dano gli ospedali di Cremona e Oglio Po.

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Area Carta Regionale dei Ser-vizi: contiene tutte le opzioni offerte dalla CRS per consultare il fascicolo sani-tario elettronico, autocertificare, preno-tare e pagare on –line comodamente da casa o da qualsiasi postazione PC.

Area informativa: declinata per microaree tematiche contiene numeri utili, Emergenza, 118 e Cup.

Per entrare negli Ospedali di Cremona e Oglio Po: clicca sulle rispettive fotografie troverai schede pun-tuali rispetto a recapiti e prestazioni ero-gate (sia in regime di degenza che am-bulatoriale) da ciascuna Unità Operativa dell’Azienda.

Sistema bibliotecario: per consul-tare testi e riviste scientifiche nazionali ed internazionali.

Una sorta di giornale telematico dove notizie e dati sono facilmente individuabili e codificabili dai lettori.

Gli obiettivi? Dialogare con un target eterogeneo, semplificare l’accesso ai servizi e favorire forme di comunicazione integrata con le Istituzioni del territorio.

Per facilitare la fruibilità e consentire al lettore un primo rapido livello di scelta la homepage del sito è suddivisa per aree tematiche.

Area news: dinamica e periodicamente aggiornata contiene tutte le notizie che riguar-dano gli ospedali di Cremona e Oglio Po.

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Danni da amianto: corso specialistico Cremona prima in Lombardia

Sorveglianza sanitaria degli esposti (ed ex esposti) all’amianto, un tema di grande attualità che coinvolge molti lavoratori. Per la prima volta in Lombardia l’AO di Cremona ha ospitato un corso (“The Niosh B Reader Certification”, 6 -10 maggio 2013) altamente specialistico e qualificante.

Radiologi e Medici del Lavoro i destinatari. Docenti provenienti dagli Stati Uniti per attuare il percorso formativo più qualificato descritto in letteratura. Lo scopo? Promuovere la corretta applicazione delle linee guida dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro – ILO (Nazioni Unite).

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A domanda risponde Mauro D’Anna Responsabile UO Medicina del Lavoro

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Da dove nasce l’esigenza di un percorso formativo così altamente specializzato? Nel 1992 la legge 257 ha bandito in Italia l’estrazione, la lavorazione e la commer-cializzazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono. Come sappiamo, gli effetti nocivi causati da inalazione di sue fibre possono comportare a di-stanza di parecchi anni – parliamo di un intervallo anche di 15-20 anni -, lo svi-luppo di malattie gravi e debilitanti che coinvolgono principalmente i polmoni (pneumoconiosi). L’attuale protocollo di sorveglianza sanitaria indica tra gli ac-certamenti da effettuare la radiografia al torace. Nel corso del tempo è stata riscontrata però, l’estrema criticità nella corretta lettura ed interpretazione dei radiogrammi secondo le linee guida ILO predisposte per un miglior inquadramen-to delle pneumoconiosi.

Da qui la necessità di adottare un metodo comune? Esatto. In linea generale, si è ritenuto che i Medici del Lavoro e i Radiologi doves-sero adottare un metodo internazional-mente riconosciuto che rispettasse le indicazioni emerse negli anni in campo scientifico internazionale e risolvere così i dubbi legati all’interpretazione dei radio-grammi. Il problema è stato affrontato per prima dalla AUSL di Viterbo che ha attivato una collaborazione con il NIOSH (The National Institute for Occupational Safety and Health – Stati Uniti).

Cosa comporta il titolo di B-READER che hanno ottenuto Radiologi e Medici del Lavoro? Questi specialisti possono essere con-siderati dei validi punti di riferimento per la classificazione radiologica delle pneumoconiosi, dato l’alto livello di spe-cializzazione che tale titolo richiede, ed anche per il sistema di controllo della qualità dell’operato che esso compor-ta. Saranno in grado di applicare le linee guida e ad essi potranno essere inviati, dai vari centri di sorveglianza degli ex esposti ad amianto posti sul territorio re-gionale, i radiogrammi dei soggetti sor-vegliati, per una rilettura degli stessi ai fini epidemiologici, di una corretta applica-zione della Classificazione ILO.

InformazioniUO Medicina del Lavoro OspedalieraTel. 0372 405 [email protected]

I docenti del corso insieme a Mauro D’Anna

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A domanda risponde Sophie Testa, Direttore UO Laboratorio Analisi e Centro Emostasi e Trombosi Presidio Ospedaliero di Cremona

Tromboembolismo venoso Prevenire è curareIl tromboembolismo venoso è una patologia multifattoriale. Ogni individuo ha un proprio “potenziale trombotico” che dipende sia da fattori ereditari sia acquisiti e le donne in gravidanza sono da considerarsi soggetti più esposti. Il riconoscimento dei fattori di rischio consente però l’applicazione di regimi di prevenzione farmacologica e non. Un progetto di prevenzione sostenuto da AIPA Cremona lo testimonia.

Al centro Giordano, Riccardi, Amore, Mariani, Testa e un gruppo di volontari AIPA - Sezione Cremona

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Perché è importante la prevenzione del tromboemboli-smo venoso, sopratutto per le donne in gravidanza? Il tromboembolismo venoso rappresenta una malattia comune nella popolazio-ne generale e colpisce annualmente 1 persona ogni 1000. E’ una complicanza non frequente della gravidanza e del puerperio, colpendo 1 soggetto ogni 1500 parti, ma rappresenta la princi-pale causa di morbilità e mortalità. Il rischio di trombosi della donna in gra-vidanza risulta circa 5 volte più elevato rispetto alla donna non gravida ed il ri-schio nel puerperio e’ addirittura supe-riore (5 volte in più rispetto al periodo ge-stazionale). Data la limitazione nell’uso di indagini strumentali come la TAC e la teratogenicità dei farmaci solitamente utilizzati, la diagnosi e la terapia in gravi-danza diventano ancora più difficili.

Sulla base di queste considerazioni è nato il progetto per la prevenzione del tromboembolismo in gravidanza, quali sono stati gli obiettivi che vi hanno guidato? Proprio così. Seguendo le future mam-me, durante la gestazione e il puerperio, attraverso un sistema strutturato basato sulla carta del rischio si possono ridurre significativamente le complicanze trom-boemboliche. Risulta fondamentale però anche il coinvolgimento del territo-rio di riferimento (ASL, Consultori, Medici di Medicina Generale, Specialisti Ostetri-ci, Operatori Sanitari, ecc). Le fasi previ-ste nella realizzazione del progetto sono state: la formazione rivolta agli operatori sanitari coinvolti; la brochure informativa (tradotta in lingua - cinese, arabo, indi, albanese, rumeno, inglese e francese) diretta alle donne in gravidanza e distri-buita gratuitamente presso ASL, Aziende ospedaliere e Consultori. Infine è stata stilata “La carta del rischio”.

Quali i risultati raggiunti? Il progetto, che è partito a gennaio 2008 e si è concluso a dicembre 2010, ha consentito di stabilire un protocollo tutt’ora in uso. Circa duemila le donne coinvolte nella fase sperimentale del progetto. I dati hanno confermato che il programma sanitario - basato sulla stra-tificazione dinamica del rischio trombo embolico individuale – messo a punto dal progetto stesso, è efficace ai fini di una significativa riduzione delle compli-canze tromboemboliche venose nelle donne in gravidanza e nel puerperio.

InformazioniCentro Emostasi e Trombosi Tel. 0372 405 666

Tromboembolismo venoso Prevenire è curare AIPA

A CREMONA IL CONVEGNO NAZIONALE Quest’anno, si terrà il 20 ed il 21 settembre 2013 a Cremo-na. La manifestazione, forte-mente voluta da Giuseppe Miglioli (fondatore di AIPA Cremona e suo presidente per 20 anni), sarà dedicata alla sua memoria.

Per info: A.I.P.A. Onlus: [email protected]

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“Io viaggio sicuro”L’AO di Cremona aderisce al progetto di corretta informazione “Io viaggio sicuro” che mette al centro la sicurezza dei bambini in automobile e in bicicletta e l’uso corretto del seggiolino.

Federica Deledda, Comandante della Polizia Stradale di Cremo-na, ha consegnato simbolicamente l’opuscolo ad alcune neo-mamme presso le UO di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Cremona e Oglio Po.

Come ha precisato Simona Mariani (Direttore Generale dell’AO di Cremona) l’iniziativa ci è sembrata da subito di grande utilità. Per questo i nostri operatori contribuiranno a diffondere l’opusco-lo e tratteremo l’argomento anche in sede di corsi pre-parto gra-zie alla collaborazione con la Polizia Stradale di Cremona”. 22

Federica Deledda consegna l’opuscolo alle neo-mamme presso gli Ospedali di Cremona e Oglio Po

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Il bambino non viaggia in sicurezza quando è in braccio ad un adulto: deve sempre essere assicurato con un sistema di ritenuta.

Il posto più sicuro dove posizionare il vostro bambino è il sedile posteriore centrale o lato destro.

Non date lecca lecca o gelati con il bastonci-no al piccolo mentre siete in marcia: in caso di incidente il bastoncino potrebbe andare adostruire le vie respiratorie.

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Quando andate in bicicletta la sera, in con-dizioni di scarsa visibilità o nelle gallerie ricor-datevi di indossare il giubbotto o le bretelle rifrangenti.

I bambini dai 5 ai 14 anni sono le vittime più frequenti di incidenti stradali in cui sono coinvolte le biciclet-te. La maggior parte di questi bambini non indossa-no il caschetto protettivo: indossare il casco riduce dell’85% il rischio di lesioni alla testa.

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A domanda risponde Gioachino Caresana Direttore UO di Dermatologia Presidio Ospedaliero di Cremona

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Micosi e verruche: quali rimedi?Al mare, in spiaggia, in piscina o nei parchi acquatici l’igiene è la prima regola per prevenire micosi, funghi e verruche. Consigli e indicazioni terapeutiche per la salute della pelle in estate.

E’ possibile parlare di micosi estive? Se sì quali le cause e i sintomi? Le micosi si manifestano tutto l’anno, ma una delle più comuni, la Pityriasis versico-lor ha un picco nella stagione estiva. E’ causata da un lievito saprofita della cute umana del genere Malassezia, che cre-sce principalmente nelle zone ricche di ghiandole sebacee come la parte alta del tronco. Il sudore emulsionandosi con il sebo prodotto dalle ghiandole seba-cee costituisce un terreno di coltura ide-ale per questa micosi, che colpisce pre-ferenzialmente soggetti adulti con “pelle grassa”. Si manifesta con chiazze chiare finemente desquamanti se la pelle è ab-bronzata, invece con chiazze marrone chiaro “color camoscio” se la pelle è chiara, non abbronzata. Da questa va-riabilità deriva il termine “versicolor” che rimarca questo carattestico cambia-mento di colore. Si cura con antifungini topici e sistemici, tende a recidivare fa-cilmente nei soggetti predisposti.

Quali sono le micosi più diffuse e come si manifestano? La micosi più comune in assoluto è la Tinea pedis nota anche come piede d’atleta in quanto molto comune tra i frequentatori di impianti sportivi, ma an-che sedentari e anziani non debbono considerarsi immuni da questa infezio-ne. Si manifesta con desquamazione e macerazione biancastra della pelle negli spazi interdigitali dei piedi, talvolta associata a prurito o dolore in caso di fis-surazione. L’uso di calzature chiuse che ostacolano la traspirazione costituisce un fattore favorente.

I rimedi più efficaci? Sono a disposizione una vasta gamma di antifungini topici e sistemici, questi ultimi vengono impiegati nei casi particolar-mente gravi o resistenti. In caso di insuc-cesso di tali terapie è importante verifica-re che la diagnosi di micosi sia corretta, perchè talvolta la presunta micosi si rivela invece essere un’infezione batterica.

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Verruche: come intervenire? Le verruche sono una patologia molto comune, specie tra i giovani. Sono cau-sate da diversi sottotipi del virus del pa-pilloma umano (HPV), noto anche per alcune sue varianti responsabili del car-cinoma della cervice uterina. Ogni sede cutanea e mucosa può essere colpita. Molto comuni le localizzazioni a mani e piedi. Le verruche più superficiali pos-sono essere trattate con efficacia con crioterapia mediante azoto liquido (che raggiunge circa 200° C sotto zero, men-tre i dispositivi da banco per crioterapia disponibili in farmacia raggiungono tem-perature intorno ai 40° sotto zero). Per le verruche più profonde, come avviene talvolta in sede plantare, può essere ne-cessario ricorrere all’asportazione chirur-gica in anestesia locale.

In che modo è possibile fare pre-venzione? Quali i comportamenti corretti da adottare? Le verruche e la Tinea pedis si trasmetto-no per contatto. Quindi per chi frequen-ta piscine, palestre, spogliatoi e annesse docce è prudente evitare, per quanto possibile, il contatto a piedi nudi con il suolo e il pavimento. Mentre esistono de-tergenti ad azione antifungina, non sono disponibili detergenti in grado di ucci-dere e/o inattivare il virus della verruca che è molto resistente. L’unica precau-zione efficace è il lavaggio con acqua corrente delle superfici di calpestio per rimuovere meccanicamente il virus che può essere presente nelle cellule epite-liali rilasciate nell’ambiente dai portatori dell’infezione.

InformazioniUO DermatologiaTel. 0372 405 [email protected]

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Il bello dell’aria condizionataFare a meno dell’aria condizionata è ormai impossibile. Se utilizzata con buon senso migliora la qualità della vita anche negli ospedali, aree critiche comprese. Due le regole da rispettare per la salute: manutenzione rigorosa delle apparecchiature e fare in modo che la differenza fra temperatura esterna ed interna non superi mai i 5 gradi.

A domanda risponde Giancarlo Bosio Direttore UO Pneumologia Presidio Ospedaliero di Cremona

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Aria condizionata, quali effetti collaterali per la salute? L’aria condizionata di per sè non ha ef-fetti dannosi sulla salute anzi, per l’intero organismo vivere in un ambiente condi-zionato e controllato è sicuramente più vantaggioso. Più l’individuo è debole più il condizionamento è importante (come ad esempio presso le terapia intensive). I possibili problemi per la salute derivano sempre da un cattivo utilizzo delle appa-recchiature che producono aria condi-zionata. Un esempio per tutti la temibi-le polmonite da Legionella Pneumofila che può contaminare i filtri non puliti dei condizionatori ed essere quindi dispersa nell’ambiente come in un aerosol. Ciò può determinare polmoniti importanti con esiti anche infausti.

Quali regole adottare per nonincorrere in malanni dovuti a sbalzi climatici artificiali? Fondamentale è il rispetto rigoroso delle istruzioni di manutenzione delle appa-recchiature oltre che utilizzare il buon senso. Se la temperatura esterna è molto elevata non è giustificato ridurre la temperatura interna in modo esage-rato: gli sbalzi termici eccessivi possono essere fonte di molti problemi respirato-ri (bronchiti, tracheiti, ecc), ma anche muscolari con contratture e dolori osteo - articolari. La differenza fra temperatu-ra esterna e interna è bene non superi i 5 gradi.

Ci sono patologie per le quali se ne sconsiglia vivamente l’utilizzo? Ricordiamo che per condizionamen-to si intende il controllo delle condizioni dell’aria ambiente riguardo la tempe-ratura, l’umidità e la presenza di aereo contaminanti. Dunque non vi sono pato-logie per le quali è sconsigliato l’utilizzo.Consideriamo che il condizionamento dell’aria è presente in tutti gli ospedali moderni (ed è da considerarsi un grande traguardo) in special modo dove sono presenti pazienti impegnativi e critici.

Sotto il profilo batteriologico, qual è la qualità dell’aria che esce dai termoconvettori? La qualità dell’aria che esce dai condi-zionatori è abitualmente migliore. Consi-deriamo che l’aria è filtrata e depurata, ad esempio i pollini che possono dare gravi patologie allergiche sono quasi completamente rimossi da un buon con-dizionatore. Per quanto riguarda i batte-ri – come ho già detto - l’avvertenza è di pulire bene i filtri del condizionatore. Questo vale anche per gli impianti delle automobili.

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Semplici accorgimenti (di buon senso) e controlli medici periodici sono due regole fondamentali per mantenere gli occhi in salute.

L’uso quotidiano del collirio non è una buona abitudine e il cortisone va assunto solo su indicazione dello specialista.

In assenza di patologie specifiche quando è utile effettuare un controllo medico? In età pediatrica è indicato effettuare una visita oculistica alla nascita, tra i 3 e i 4 anni di vita, e a 6 anni. Durante l’età adulta è bene rivolgersi allo specialista a scadenza periodica: almeno una visita di controllo dopo i 55 anni di età, a meno che il soggetto non abbia familiarità per il glaucoma. La visita è mirata a identifica-re alterazioni della pressione intraoculare le quali sono inizialmente asintomatiche.

A domanda risponde Matteo Cacciatori Direttore UO Oculistica – Presidio Ospedaliero di Cremona

In che misura l’uso della tecnolo-gia (PC, Tablet, e-book, ecc.) influisce negativamente sulla salute degli occhi? L’uso della tecnologia non influisce ne-gativamente sull’occhio se non determi-nando una secchezza oculare. L’emis-sione di bassa energia dallo schermo, associata a rarità del riflesso di chiusura delle palpebre (ammiccamento) causa l’evaporazione della lacrima e la con-seguente sensazione di “aver dentro qualcosa”.

La salute degli occhi “mi sta a cuore”

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SEMPLICI REGOLE E BUON SENSO

Indossare occhiali protettivi in pre-senza di polveri fini. Le polveri colpi-ranno la lente dell’occhiale piutto-sto che la superficie dell’occhio.

Indossare occhiali scuri protettivi dai raggi ultravioletti quando la luce causa fastidio, o quando ci si trova in alta montagna, in riva al mare o in un ghiacciaio.

Gli occhi chiari sono molto più sen-sibili alla luce degli occhi scuri.

Evitare di stropicciare ripetutamen-te le palpebre. Ciò causa arros-samento, dolore e sensazione di “aver dentro qualcosa”.

Evitare di toccare gli occhi con mani sporche, provoca infezioni della superficie dell’occhio.

Quali accorgimenti per limitare i danni? L’uso delle lacrime artificiali è in genere sufficiente a limitare il fastidio. Occorre però ricordare che i problemi maggiori dell’uso del computer sono posturali, os-sia una non corretta posizione della co-lonna vertebrale per ore, giorni e anni.

Utilizzare abitualmente il collirio è una buona abitudine? Non è una buona abitudine. I colliri sono farmaci con effetti benefici in specifiche patologie ed effetti indesiderati. Occor-re quindi che i colliri siano mirati alla riso-luzione di determinate patologie.

Congiuntivite allergica: quale diagnosi e come si cura? La diagnosi di una congiuntivite allergi-ca viene fatta sulla base del periodo di insorgenza (primavera), dei sintomi e dei segni clinici. I sintomi sono prurito, arros-samento oculare, secrezione acquosa, gonfiore. Nei casi lievi si cura adottando alcuni accorgimenti dettati dal buon senso: utilizzare un paio di occhiali pro-tettivi, rimanere in casa durante le gior-nate con elevata concentrazione di pollini, sciacquare gli occhi con acqua fredda ed evitare nel modo più assoluto lo sfregamento. La somministrazione di farmaci avviene generalmente in forma di colliri (a meno che non si associ ad asma o rinite) quali vasocostrittori ed an-tistaminici. E’ importante ricordare che l’uso del cortisone deve avvenire sotto controllo specialistico.

Quali sono le patologie più diffuse e quali i trattamenti innovativi? Sicuramente la cataratta che viene trat-tata mediante una tecnica chirurgica (facoemusificazione) che prevede l’in-troduzione di un cristallino artificiale. Non esiste una terapia medica; il laser per ora può effettuare solo alcune fasi del trattamento.

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Ospedale aperto ai cittadini Tre le iniziative più significative

UNA GIORNATA PER PREVENIRE L’IPERTENSIONE

17 MAGGIO 2013 Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’iper-tensione arteriosa e delle patologie ad essa correlate l’Azienda Ospedaliera ha organizzato una giornata aperta ai cittadini, che ha coinvolto in contempora-nea gli Ospedali di Cremona e Oglio Po. I cittadini han-no ricevuto indicazioni importanti su come effettuare in modo corretto la rilevazione della pressione a casa propria.

INSUFFICIENZA VENOSA, FRA INESTETISMI E PATOLOGIE 20 MAGGIO 201390 persone hanno partecipato alla giornata organizza-ta dall’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare del Pre-sidio Ospedaliero di Cremona, usufruendo di visite ed esami strumentali gratuiti.

COME PREVENIRE, RICONOSCERE E COMBATTERE IL DOLORE 25 MAGGIO 2013 Il dolore non va sopportato ad ogni costo. Ecco perchè l’Azienda Ospedaliera di Cremona, in collaborazione con ASL della provincia di Cremona e l’Associazione Cremo-nese Cura del Dolore (ACCD) ha organizzato un incontro molto partecipato presso Spazio Comune.

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NOTIZIE FLASHRotary, generosa donazioneGenerosa donazione (computer, accessori e arredi per un am-montare di circa 50.000 euro) a favore della “Terapia molecolare e farmacogenomica” prevista dal nuovo POA e afferente alla Uni-tà Operativa Multidisciplinare di Patologia Mammaria del Presidio Ospedaliero di Cremona. Ciò è accaduto grazie alla collaborazio-ne sinergica fra Rotary Foundation, Rotary Club Bellinzona, Rotary Club Brescia Franciacorta Oglio, Rotary Club Cremona Po’e Rotary Club Soncino.

Libri in dono ai bimbi in PediatriaSono 500 i libricini di enigmistica donati al reparto di Pediatria dal Comune di Cremona grazie al contributo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole e alla collaborazione con i Frati Cappuccini. La pubblicazione in diverse lingue (inglese, spagnolo, francese e ita-liano), è stata pensata per alleviare la degenza.

Igiene delle mani, cure sicureGiornata Mondiale per l’igiene delle mani (5 maggio 2013), mol-te le iniziative di sensibilizzazione presso gli Ospedali di Cremona e Oglio Po. Una buona igiene delle mani consente di ridurre le infe-zioni correlate all’assistenza del 50%. A livello nazionale quella di Cremona è l’Azienda che ha partecipato con il maggior numero di unità operative la progetto dell’OMS/Ministero della Salute “Le cure pulite sono cure più sicure”.

Il Pronto Soccorso “Siamo Noi” Corso di formazione costruito ad hoc per introdurre una nuova fi-gura (operatore volontario) all’interno del Pronto Soccorso di Cre-mona con la funzione di supporto (non sanitario) al servizio di acco-glienza e ascolto dei pazienti e loro familiari. Il contesto del Pronto Soccorso rappresenta un luogo di emergenza, stress, dolore, per questo le figure volontarie sono una autentica risorsa anche in virtù dalla possibilità di divulgare informazioni rispetto al progredire delle attese e delle prestazioni diagnostico-assistenziali.

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Segreteria Organizzativa Ufficio Formazione e Aggiornamento Presidio Ospedaliero di Cremona Viale Concordia, 1 – 26100 Cremona Tel. 0372/405185 - Fax 0372/[email protected]

www.ospedale.cremona.it

C A L E N D A R I O C O R S I E C O N V E G N I 2 0 1 3

FORMAZIONE 21 settembre 2013 Stato dell’arte sui fattori di rischio cardiovascolareSede: Aula Magna “Magda Carutti” Presidio Ospedaliero di Cremona (Largo Priori,1 - Cremona) Orario: 8.30 – 16.30 Iniziativa destinata a: Medici, interni ed esterni. Costo: gratuito

26 settembre 2013 Gestione delle complicanze inerenti la chirurgia laparoscopica Sede: Sala RiunioniPresidio Ospedaliero di Oglio Po (Via Staffolo, 51 - Casalmaggiore) Orario: 8.30 – 13.30Iniziativa destinata a: Medici, Medici di Medicina Generale, Professioni Sanitarie. Costo: gratuito

10 e 11 ottobre 2013 Disabilità intellettive ed evolutive: un up-date, strategia di presa in carico Sede: Aula Magna “Magda Carutti” Presidio Ospedaliero di Cremona (Largo Priori,1 - Cremona) Orario: 8.30 – 17.30 Iniziativa destinata a: Medici, Psicologi Logopedisti, Fisioterapisti, Pedagogisti, Assistenti Sanitari, Insegnanti, Terapisti della Riabilitazione, Infermieri. Costo: € 120 per i non dipendenti

24 ottobre 2013 Andrologia e infertilità Sede: Aula Magna “Magda Carutti”Presidio Ospedaliero di Cremona (Largo Priori,1 - Cremona) Orario: 8.30 – 17.30 Iniziativa destinata a: Medici, Medici di Medicina Generale, Ostetriche, Infer-mieri, Assistenti Sanitari, Biologi, Tecnici Sanitari di Laboratorio Costo: gratuito

15 novembre 2013 Malattia di Parkinson e Parkinsonismi: diagnosi, terapia e problematiche assistenziali Sede: Aula Magna “Magda Carutti” Presidio Ospedaliero di Cremona (Largo Priori,1 - Cremona) Orario: 8.30 – 14.30 Iniziativa destinata a: Medici, Medici di Medicina Generale, Infermieri Costo: gratuito

Corsi pre-test doppia opportunità, aperte le iscrizioni

Per chi sceglie il Corso di Laurea in Medici-na e Chirurgia, Veterinaria e Odontoiatria, il corso si svolgerà dal 29 giugno al 20 lu-glio 2013.

Sede: Ufficio Formazione e Aggiornamen-to – Presidio Ospedaliero di Cremona.

Per chi sceglie il Corso di Laurea delle Pro-fessioni Sanitarie (Infermieristica, Fisiotera-pista, Tecnico di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, Ostetricia, Assi-stenza Sanitaria), il corso si svolgerà dal 22 al 27 luglio e dal 19 al 30 Agosto 2013.

Sede: Aula Magna Presidio Ospedaliero di Cremona.

Per informazioni www.ospedale.cremona.it