Anziani: Dignità,Rispetto,Diritti Giorgetta Cappa SC Geriatria-Cure Intermedie ASO S. Croce e Carle...
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Anziani: Dignità,Rispetto,Diritti
Giorgetta Cappa SC Geriatria-Cure IntermedieASO S. Croce e Carle Cuneo
Anziani ospedalizzati: aspetti clinico-assistenziali
…GOOMER !!!GetOutOfMyEmergencyRoom
Reparto dimissione 75-85 anni >=86 anni %> 75 2013
% > 75 2009
Chirurgia generale 256 52 21,94% 18.17 %
Chirurgia toracica 44 3 17,60% 17.88 %
Neurochirurgia 97 20 21,04% 18.45 %
Chirurgia vascolare 326 77 52,27% 36.04 %
Cardiochirurgia 201 7 35,49% 31.18 %
Urologia 208 31 30,03% 22.92 %
Ginecologia 58 5 9,20% 5.09 %
Ortopedia 247 135 34,63% 25.07 %
OSPEDALE S.CROCE e CARLE- CUNEO
DRG CHIRURGICI 2013 vs 2009
67,2
9,2
18,1
33,5
20,7 nervoso
endocrino
infettivi
cardiocircolatorio
respiratorio
altro
Geriatria ASO S Croce e Carle CuneoAnalisi dei ricoveri 2013
(dati percentuali)
Età media 84,16 aa
Degenza media 10,39 gg
Poco meno dell’80% dei pazienti non richiede un’assistenza puntiforme e limitata (acuzie) ma necessiterebbe di assistenza continuativa ed integrata.
Quasi tutti i settori della medicina sono interessati dalla questione (non necessariamente, il problema !) cronicità.
Questo fenomeno è la risultante anche di eventi positivi: i successi della medicina nel salvare la vita a persone o a prolungare l’esistenza di pazienti che in passato sarebbero deceduti (oncologici, cardiopatici, etc), l’allungamento della vita….
F.Asioli 2010
Il non limitare i trattamenti intensivi non modifica la mortalità: i pazienti in cui questo limite non è stato posto muoiono più tardivamente con una inutile prolungata agonia.
Bertolini www.giviti.marionegri.it
It’s a common scenario: a 90-year-old resident of a U.S. nursing home — call her Ms. B. — has moderately advanced Alzheimer’s disease, congestive heart failure with severe left-ventricular dysfunction…
The episode results in about $10,000 in Medicare expenditures, as well as discomfort and disability for Ms. B.
The episode costs Medicare about $200 and results in no complications for Ms. B.
… due possibili storie …
N Engl J Med 2011; 365: 1165 - 1167
JAGS 2010; 58: 627-635
Su 200 ospedalizzazioni 134 (67%) giudicate potenzialmente evitabili
FATTORI ASSOCIATI ALLE OSPEDALIZZAZIONI POTENZIALMENTE EVITABILI
Lo stesso beneficio poteva essere acquisito ad un livello di cura più basso
Le NH avrebbe dovuto essere in grado di fare le cose fatte in ospedale
Una migliore qualità delle cure praticate in NH dai medici e dagli infermieri (nurse practitioner) avrebbe potuto evitare il trasferimento
Una visita medica avrebbe potuto evitare il trasferimento
Una migliore qualità del care infermieristico avrebbe potuto prevenire il trasferimento
JAGS 2010; 58: 627-635
FATTORI ASSOCIATI ALLE OSPEDALIZZAZIONI POTENZIALMENTE EVITABILI
JAGS 2010; 58: 627-635
Una migliore qualità delle cure poteva prevenire o attenuare la severità di una acuzie
Un miglior “advance care planning” (pianificazione anticipata delle cure) avrebbe prevenuto il trasferimento
Le condizioni generali dell’ospite limitava la sua capacità di beneficiare del trasferimento
Il paziente o il famigliare non voleva l’ospedalizzazione
La famiglia o il tutore (proxy) hanno insistito riguardo l’ospedalizzazione
• Medico presente almeno 3 volte la settimana
•Nurse practitioner disponibile regolarmente
•Registered nurse providing care (vs licensed practical nurse or nursing assistant)
•Analisi di laboratorio entro 3 ore
• terapia E.V.
• Ossimetria
•Terapia respiratoria•Consulenza psichiatrica• Derivati ematici• Nutrizione parenterale totale
Risorse potenzialmente utili per prevenire le ospedalizzazioni potenzialmente evitabili
Rischio di sviluppare sindromi geriatriche durante la degenza in ospedale di pazienti affetti da deterioramento
cognitivo
Lesioni da decubito
Incontinenza urinaria
Incontinenza fecale
Cadute
4.9
6.3
5.3
1.6
Mecocci P. GIFA Study
The New York Times Nov
2014
N Engl J Med 2008; 359: 1932-1940
The Fight Against Malnutrition has the overall goal to
secure that everyone who needs care for disease, old age or
handicap receives proper nutritional care.
The problem is that nutritional treatment is grossly
underutilized in just about every care situation all over Europe.
The cost for society of malnutrition is around 120 Billion
Euros annually.
Prevalenza media 18% (range 5%-37.5%) di pazienti sottopeso
ricoverati in ospedale
Stratton RJ 2003
Incidenza tra il 20% e il 50% di malnutrizione calorico-proteica negli
anziani ospedalizzati.
Clin Nutr 2008
MALNUTRIZIONE :PAZIENTI OSPEDALIZZATI
Incremento dei costi dal 75 sino al 300% per la presenza di malnutrizione.
Clin Nutr 2003 - Am J Diet Assoc 2000
•Allungamento del tempo di degenza
•Aumento del tasso di complicanze (20 fold)
•Aumento della morbilità rispetto ai pazienti senza problemi
nutrizionali di uguale patologia
•Persistenza della malnutrizione post dimissione con
incremento del tasso di riammissione ospedaliera o di
mortalità ad un anno
•Sarcopenia correlata ad insufficienza respiratoria e a perdita
dell’ autonomia nelle attività quotidiane
CONSEGUENZA DELLA MALNUTRIZIONE SUGLI OUTCOME E LA QUALITA’ DI VITA
Dobbiamo inoltre convincerci che è necessario indirizzare la ricerca anche sui modelli assistenziali (e non solo sulle molecole).
F.Asioli 2010
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che un aumento progressivo delle risorse (peraltro- oggi e per il futuro- inimmaginabile,non solo in Italia) non è correlato ad un aumento corrispondente della qualità dell’assistenza. Lo scenario che abbiamo di fronte propone quesiti e sollecita risposte la cui complessità sovrasta di gran lunga la possibilità di una soluzione attraverso un eventuale e del tutto improbabile aumento delle risorse.
….clinica “coraggiosa “ responsabile ed attenta,che si contrappone alla clinica difensiva,statica e prevedibile
Nessun sistema sanitario ,se rimane ancorato alle attuali modalità organizzative,sarà in grado di fronteggiare i nuovi bisogni di assistenza
Il luogo primario delle cure è la casa. Il dato che quasi l’80% degli anziani in Italia siano proprietari dell’alloggio fa capire come l’acquisto della casa costituisca la meta principale del risparmio e di progetti per il futuro
Nonostante l’alta presenza di anziani fra i degenti, l’ospedale per acuti resta spesso un “ hostile environment” , che porta di per sé ad una “cascade of dependency”: un terzo dei ricoverati anziani perde una o più funzioni della vita quotidiana durante la degenza