Antonella Cioli Antonella Morea Tina Scatola Francesco Procopio · 2014-08-21 · Dopo il successo...

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Dopo il successo di pubblico e critica della scorsa stagione teatrale, l’esilarante commedia di Eduardo De Filippo approda al Teatro Cilea di Napoli da Giovedì 6 novembre. «La causa di tutti i mali, dov’è? Nella testa!» Michele,Gigi Savoia, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, Renato De Rienzo, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco è generato da Michele che invia un telegramma ad Attilio fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo; Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato … in manicomio Aveva appena ventisette anni Eduardo quando scrisse “Ditegli sempre di si” era il 1927 eppure il testo è incredibilmente attuale. Un nobile impoverito riesce a far sposare con un matrimonio combinato suo nipote, il giovene Riccardo, a Claretta, figlia di Luisa e di Gaetano, ricco commerciante desideroso di un titolo nobiliare. Nel contempo l’anziano e spiantato barone mira a sposare Teresina, ricca zitella, che con il suo patrimonio salverebbe il barone dalla miseria. All’improvviso, ecco l’intoppo: Riccardo, giovane educato e di buone maniere, per rispettare le ultime volontà che la madre (defunta) gli ha dettato in una lettera, crede di non dover soddisfare le legittime aspettative di Claretta, moglie ricca di passione … e di soldi. Per evitare che il matrimonio e la cospicua dote vadano persi, occorre che lo zio induca il nipote a cambiare subito atteggiamento. Cosa non facile, vista la lettera di mammà. Ma l’anziano barone riesce a risolvere l’imbarazzante situazione con una trovata geniale … La scrittura intelligente e comicissima di Peppino De Filippo è sostenuta da una interpretazione a ritmi particolarmente sostenuti, secondo la migliore tradizione napoletana, in un allestimento curato in ogni particolare. Come un Cenerentolo è una rivisitazione in chiave moderna della favola di Cenerentola al maschile; quello che fece Jerry Lewis nel film del 1960 Il Cenerentolo. Una trasposizione delle identità di genere dei due ruoli centrali della fiaba, ovvero dell’eroina discriminata e della fatina buona, che cambiano sesso. Elementi che accomunano il Cenerentolo di Biagio Izzo a quello del famoso attore americano; elementi dai quali si trae lo spunto per rendere omaggio a uno dei cosiddetti ”mostri sacri” del mondo dello spettacolo americano, ma celebre anche nel resto del mondo, considerato il comico per eccellenza del cinema statunitense del dopoguerra e Biagio Izzo, quando agl’inizi della sua carriera creò l’esilarante, esplosivo, esagerato, Bibì , che di similitudini con il “picchiatello” più famoso del mondo ne ha davvero tante, forse pensava proprio a lui. Io scrivo per tutti, ricchi, poveri, operai, professionisti… tutti, tutti! Belli, brutti, cattivi, buoni, egoisti. Quando il sipario si apre sul primo atto d’una mia commedia, ogni spettatore deve potervi trovare una cosa che gli interessa”. Eduardo De Filippo si descriveva così parlando del suo lavoro. La lessi ancora ragazzo e mi rimase impressa nel cuore. Ma l’ho sentita ancor più forte quando è nata l’opportunità di poter allestire Uomo e galantuomo. E’ con questo rispetto che mi sono avvicinato alla regia di Uomo e galantuomo. Un testo giovanile (1922) classificato spesso come farsa. Una definizione che ho sempre sentito stretta. Infatti, seppure caratterizzata da una ricca serie di battute ed episodi irresistibilmente comici, nella commedia emergono una gran quantità di contraddizioni tra l’apparire e l’essere della borghesia contro il dramma proletario di chi ogni giorno affronta la sopravvivenza. Falso perbenismo contro tragedia. Onore da salvare contro fame. E in tutto questo dov’è l’uomo e dove il galantuomo? Ecco perché considero Uomo e galantuomo una commedia di altissimo livello, forse la più divertente, ma che sicuramente segnò per Eduardo il passaggio dalla farsa al teatro di prosa. Questa la cornice in cui si dipana la trama della commedia musicale RISATE SOTTO LE BOMBE: siamo nel settembre del 1943 e una piccola compagnia di arte varia deve ad ogni costo ottenere un ingaggio in un grande teatro genovese. Si trova in un teatro di provincia a provare, il Teatro Nuovo di Salsomaggiore, ma la sera della generale c’è un allarme aereo: il pubblico scappa e la compagnia - le Sorelle Marinetti, il capocomico Altiero Fresconi, il refrenista Rollo, la soubrettina Velia Duchamp e alcuni musicisti - si rifugia nella sala del coro, sotto il palcoscenico e lì aspetta il cessato allarme. Nell’attesa, gli artisti decidono di provare ancora un po’ i numeri dello spettacolo. A complicare la situazione c’è la fame: gli artisti non mangiano da più di un giorno e le forze e l’entusiasmo sono in via di esaurimento. RISATE SOTTO LE BOMBE è un affettuoso omaggio allo spettacolo di arte varia e alla rivista, i generi teatrali popolari che tanto piacevano agli Italiani negli anni Trenta e Quaranta. Un dato di fatto è che, anche nei momenti più difficili di quegli anni, i nostri connazionali riempivano sino all’ultimo strapuntino i teatri che ospitavano gli spettacoli dei più celebrati capocomici del tempo.I protagonisti della nostra storia sono stati forgiati a somiglianza di artisti realmente esistiti. Le Sorelle Marinetti sono già da anni un trio ispirato all’esperienza umana e artistica del Trio Lescano. Altiero Fresconi, il capocomico, ricorda molto da vicino Rodolfo De Angelis, il celebre canzonettista napoletano, artista futurista e capocomico del Teatro della Sorpresa. Un gesto di grandissima umanità, di indiscutibile nobiltà d’animo, certo ma con un aggravante non da poco: Capunzo Noemi storica fidanzata di Salvatore, ormai più che pronta a convolare alle quanto mai sospirate “giuste nozze” si presenta al campo all’oscuro di tutto e … La commedia di Tartaglia è un percorso di grande divertimento, attraverso la rilettura, un po’ grottesca e paradossale, di fatti, accadimenti che scandiscono il nostro quotidiano e colpiscono il cosiddetto “immaginario collettivo”. La base militare di una forza multinazionale in missione di pace in un paese “lontano”. Un campo di prima accoglienza profughi. E’ notte. Tra le tende e le baracche dell’accampamento, un manipolo di soldati di varia nazionalità è alle prese con un’estrazione a sorte per la scelta di un volontario, cui, evidentemente, sarà affidata una “missione di salvataggio” molto delicata. Il più riottoso di tutti appare Salvatore, un soldato napoletano, da cui atteggiamenti è facile intuire quanto poco eroismo (ma anche poca retorica…) alberghi nel suo cuore ma proprio lui diventerà il “Prescelto dal Destino” la nobilissima missione di salvataggio per la quale è stato sorteggiato, nonostante ogni apparenza, non è propriamente un’azione militare. Salvatore infatti, è stato scelto per sposare Majena, una donna del luogo che, rimasta incinta di un altro soldato che risulta scomparso (“missing in action”), rischierebbe, forse, addirittura la pena capitale! Un regolare matrimonio, seppure soltanto formale, invece, garantirebbe a lei e al nascituro la salvezza. dal 6 novembre 2014 GIGI SAVOIA ANTONELLA CIOLI RENATO DE RIENZO GIANNI PARISI Ditegli sempre di si di Eduardo De Filippo scene Renato Lori musiche Antonio Sinagra regia Marco Kretzmer dal 4 dicembre 2014 I Due della Città del Sole presenta LUIGI DE FILIPPO La lettera di Mammà di Eduardo De Filippo regia di Luigi De Filippo dal 29 gennaio 2015 GIANFELICE IMPARATO GIOVANNI ESPOSITO VALERIO SANTORO ANTONIA TRUPPO Uomo e Galantuomo di Eduardo De Filippo scene Aldo Buti costumi Valentina Fucci musiche Riccardo Eberspacher regia Alessandro D’Alatri Lo spettacolo ha vinto il Premio come miglior spettacolo del Festival di Borgio Verezzi 2013 dal 26 febbraio 2015 LE SORELLE MARINETTI GIANNI FANTONI Risate sotto le bombe di Giorgio U. Bozzo e Gianni Fantoni Direzione Musicale di Christian Schmitz Regia Simone Nardini dal 26 marzo 2015 BENEDETTO CASILLO Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta adattamento e regia di Benedetto Casillo dal 25 dicembre 2014 BIAGIO IZZO Come un Cenerentolo di B. Tabacchini e B. Izzo con Antonella Cioli Antonella Morea Francesco Procopio regia Claudio Insegno dal 13 novembre 2014 EDUARDO TARTAGLIA VERONICA MAZZA Ci sta un francese, un inglese e un napoletano Scritto e diretto da Eduardo Tartaglia Don Rafele il Trombone Un povero suonatore di trombone, modesto musicista, un giorno crede di aver incontrato finalmente la fortuna. Gli capita in casa un ricco signore che si presenta come famoso concertista e che gli promette di condurlo con sé in giro per il mondo a raccogliere gloria e danaro. Ma il destino beffardo sta per giocargli l’ennesima delusione. Due atti unici che sono il classico esempio del grande Teatro umoristico dei De Filippo, maestri dell’Arte di far ridere riflettendo. Due storie piene di amara comicità e arricchita dalla personale e umana regia di Luigi De Filippo. Aria paesana in un paese di campagna un giovane, nipote di benestanti agricoltori, sogna un lavoro ed un avvenire a Napoli o in una grande città del Nord. Il giorno della partenza arriva, ed il giovane lascerà il suo paese con tante belle speranze … ma abbandonando i vecchi zii nel rammarico per la sua partenza. dal 5 febbraio 2015 UMBERTO BELLISSIMO Tina Scatola E’ arrivata la felicità due atti unici di Peppino De Filippo regia Luigi De Filippo dal 19 marzo 2015 MARTUFELLO MANUELA VILLA NADIA RINALDI Buon Compleanno Scritto e diretto da Pier Francesco Pingitore Festa di compleanno per papà Maurizio, che compie cinquant’anni. Ristoratore che ha fatto fortuna. Oggi è proprietario del ristorante più frequentato della città. La moglie Giulia, piacente, 45 anni, ex Miss Roma. Ha preparato il suo famoso sartù di riso. Spartaco, cinquantenne, miglior amico di Maurizio. Gioielliere. Patrizia, sua moglie. Gioielliera anche lei. Bussano alla porta. E’ un fattorino che porta la torta con le candeline per il buon compleanno. Ma chi l’ha ordinata? La moglie? Grazie cara. Ma veramente io non ho ordinato niente, avevo fatto lo strudel… Allora tu, tu? Non si trova chi ha ordinato la torta. Ah, dice il fattorino, qui c’è anche un biglietto d’accompagnamento. Poteva dirlo subito. Lo prende la moglie e legge: “Uno tsunami di auguri, tesoro. Ines”. Chi è questa Ines? Ma quale Ines, io non conosco nessuna Ines. Ai due: conoscete qualche Ines voi? No, no, ah sì: Ines è il nome della zia… Certo, la cara zia Ines! E dov’è? E’ morta dieci anni fa. Il fattorino insiste: possibile che non conosciate Ines? Eppure Ines è questa. Tira fuori la foto di una ragazza in costume da camerierina tirolese. Ma la foto non dice niente a nessuno dei quattro. Il fattorino cambia tono. Tira fuori una mitraglietta e la punta su di loro. Terrore. Tutti contro il muro, chi si muove è morto. Ma che vuole, soldi ne abbiamo pochi, li prenda. Macchè soldi. Tra voi c’è il colpevole di un omicidio. Tre anni fa, quando eravate in vacanza tutti e quattro insieme, sulle Dolomiti, sparì la cameriera che serviva al vostro piano. Foste anche interrogati, ma la polizia vi lasciò andare. Ma io so che uno di voi o forse tutti e quattro l’avete ammazzata …. La commedia ha come protagonista Felice Scioscammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, la trama gira attorno all’amore del giovane nobile Eugenio per Gemma,figlia di Gaetano,un cuoco arricchito. Il ragazzo è però ostacolato dal padre, il marchese Favetti, che è contro il matrimonio del figlio per il fatto che Gemma è l a figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, si introdurranno a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. La situazione si ingarbuglia poiché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio, scopertolo e minacciatolo di rivelare la verità, lo costringerà a dare il suo consenso per le nozze. Oggi è un beniamino del pubblico, Benedetto Casillo, a cimentarsi con questo capolavoro scarpettiano che ebbe in Toto un grande protagonista nel film Miseria e Nobiltà. Con Benedetto Casillo altri 15 attori della tradizione napoletana . Dal 9 aprile 2015 CARLO BUCCIROSSO A chiusura della Stagione Teatrale Carlo Buccirosso saprà regalarci, sicuramente, qualcosa di grande divertimento e intelligente come è ormai da tanti anni. Sarà un vero piacere scoprire insieme la nuova commedia di Carlo Buccirosso che comunque sia, il divertimento è assicurato. Nuova Versione 2014

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Dopo il successo di pubblico e critica della scorsa stagione teatrale, l’esilarante commedia di Eduardo De Filippo approda al Teatro Cilea di Napoli da Giovedì 6 novembre.«La causa di tutti i mali, dov’è? Nella testa!» Michele,Gigi Savoia, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, Renato De Rienzo, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco è generato da Michele che invia un telegramma ad Attilio fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo; Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato … in manicomioAveva appena ventisette anni Eduardo quando scrisse “Ditegli sempre di si” era il 1927 eppure il testo è incredibilmente attuale.

Un nobile impoverito riesce a far sposare con un matrimonio combinato suo nipote, il giovene Riccardo, a Claretta, figlia di Luisa e di Gaetano, ricco commerciante desideroso di un titolo nobiliare.Nel contempo l’anziano e spiantato barone mira a sposare Teresina, ricca zitella, che con il suo patrimonio salverebbe il barone dalla miseria.All’improvviso, ecco l’intoppo: Riccardo, giovane educato e di buone maniere, per rispettare le ultime volontà che la madre (defunta) gli ha dettato in una lettera, crede di non dover soddisfare le legittime aspettative di Claretta, moglie ricca di passione … e di soldi. Per evitare che il matrimonio e la cospicua dote vadano persi, occorre che lo zio induca il nipote a cambiare subito atteggiamento. Cosa non facile, vista la lettera di mammà. Ma l’anziano barone riesce a risolvere l’imbarazzante situazione con una trovata geniale …La scrittura intelligente e comicissima di Peppino De Filippo è sostenuta da una interpretazione a ritmi particolarmente sostenuti, secondo la migliore tradizione napoletana, in un allestimento curato in ogni particolare.

Come un Cenerentolo è una rivisitazione in chiave moderna della favola di Cenerentola al maschile; quello che fece Jerry Lewis nel film del 1960 Il Cenerentolo. Una trasposizione delle identità di genere dei due ruoli centrali della fiaba, ovvero dell’eroina discriminata e della fatina buona, che cambiano sesso. Elementi che accomunano il Cenerentolo di Biagio Izzo a quello del famoso attore americano; elementi dai quali si trae lo spunto per rendere omaggio a uno dei cosiddetti ”mostri sacri” del mondo dello spettacolo americano, ma celebre anche nel resto del mondo, considerato il comico per eccellenza del cinema statunitense del dopoguerra e Biagio Izzo, quando agl’inizi della sua carriera creò l’esilarante, esplosivo, esagerato, Bibì , che di similitudini con il “picchiatello” più famoso del mondo ne ha davvero tante, forse pensava proprio a lui.

Io scrivo per tutti, ricchi, poveri, operai, professionisti… tutti, tutti! Belli, brutti, cattivi, buoni, egoisti. Quando il sipario si apre sul primo atto d’una mia commedia, ogni spettatore deve potervi trovare una cosa che gli interessa”. Eduardo De Filippo si descriveva così parlando del suo lavoro.La lessi ancora ragazzo e mi rimase impressa nel cuore. Ma l’ho sentita ancor più forte quando è nata l’opportunità di poter allestire Uomo e galantuomo. E’ con questo rispetto che mi sono avvicinato alla regia di Uomo e galantuomo. Un testo giovanile (1922) classificato spesso come farsa. Una definizione che ho sempre sentito stretta. Infatti, seppure caratterizzata da una ricca serie di battute ed episodi irresistibilmente comici, nella commedia emergono una gran quantità di contraddizioni tra l’apparire e l’essere della borghesia contro il dramma proletario di chi ogni giorno affronta la sopravvivenza. Falso perbenismo contro tragedia. Onore da salvare contro fame. E in tutto questo dov’è l’uomo e dove il galantuomo?Ecco perché considero Uomo e galantuomo una commedia di altissimo livello, forse la più divertente, ma che sicuramente segnò per Eduardo il passaggio dalla farsa al teatro di prosa.

Questa la cornice in cui si dipana la trama della commedia musicale RISATE SOTTO LE BOMBE: siamo nel settembre del 1943 e una piccola compagnia di arte varia deve ad ogni costo ottenere un ingaggio in un grande teatro genovese. Si trova in un teatro di provincia a provare, il Teatro Nuovo di Salsomaggiore, ma la sera della generale c’è un allarme aereo: il pubblico scappa e la compagnia - le Sorelle Marinetti, il capocomico Altiero Fresconi, il refrenista Rollo, la soubrettina Velia Duchamp e alcuni musicisti - si rifugia nella sala del coro, sotto il palcoscenico e lì aspetta il cessato allarme. Nell’attesa, gli artisti decidono di provare ancora un po’ i numeri dello spettacolo. A complicare la situazione c’è la fame: gli artisti non mangiano da più di un giorno e le forze e l’entusiasmo sono in via di esaurimento. RISATE SOTTO LE BOMBE è un affettuoso omaggio allo spettacolo di arte varia e alla rivista, i generi teatrali popolari che tanto piacevano agli Italiani negli anni Trenta e Quaranta. Un dato di fatto è che, anche nei momenti più difficili di quegli anni, i nostri connazionali riempivano sino all’ultimo strapuntino i teatri che ospitavano gli spettacoli dei più celebrati capocomici del tempo.I protagonisti della nostra storia sono stati forgiati a somiglianza di artisti realmente esistiti. Le Sorelle Marinetti sono già da anni un trio ispirato all’esperienza umana e artistica del Trio Lescano. Altiero Fresconi, il capocomico, ricorda molto da vicino Rodolfo De Angelis, il celebre canzonettista napoletano, artista futurista e capocomico del Teatro della Sorpresa.

Un gesto di grandissima umanità, di indiscutibile nobiltà d’animo, certo ma con un aggravante non da poco: Capunzo Noemi storica fidanzata di Salvatore, ormai più che pronta a convolare alle quanto mai sospirate “giuste nozze” si presenta al campo all’oscuro di tutto e …La commedia di Tartaglia è un percorso di grande divertimento, attraverso la rilettura, un po’ grottesca e paradossale, di fatti, accadimenti che scandiscono il nostro quotidiano e colpiscono il cosiddetto “immaginario collettivo”.

La base militare di una forza multinazionale in missione di pace in un paese “lontano”. Un campo di prima accoglienza profughi.E’ notte. Tra le tende e le baracche dell’accampamento, un manipolo di soldati di varia nazionalità è alle prese con un’estrazione a sorte per la scelta di un volontario, cui, evidentemente, sarà affidata una “missione di salvataggio” molto delicata. Il più riottoso di tutti appare Salvatore, un soldato napoletano, da cui atteggiamenti è facile intuire quanto poco eroismo (ma anche poca retorica…) alberghi nel suo cuore ma proprio lui diventerà il “Prescelto dal Destino” la nobilissima missione di salvataggio per la quale è stato sorteggiato, nonostante ogni apparenza, non è propriamente un’azione militare. Salvatore infatti, è stato scelto per sposare Majena, una donna del luogo che, rimasta incinta di un altro soldato che risulta scomparso (“missing in action”), rischierebbe, forse, addirittura la pena capitale! Un regolare matrimonio, seppure soltanto formale, invece, garantirebbe a lei e al nascituro la salvezza.

dal 6 novembre 2014GIGI SAVOIAANTONELLA CIOLIRENATO DE RIENZOGIANNI PARISIDitegli sempre di sidi Eduardo De Filipposcene Renato Lori musiche Antonio Sinagraregia Marco Kretzmer

dal 4 dicembre 2014I Due della Città del Sole presenta

LUIGI DE FILIPPOLa lettera di Mammàdi Eduardo De Filipporegia diLuigi De Filippo

dal 29 gennaio 2015GIANFELICE IMPARATOGIOVANNI ESPOSITOVALERIO SANTOROANTONIA TRUPPOUomo e Galantuomodi Eduardo De Filipposcene Aldo Buticostumi Valentina Fuccimusiche Riccardo Eberspacherregia Alessandro D’Alatri

Lo spettacolo ha vinto il Premio come miglior spettacolo del Festival di Borgio Verezzi 2013

dal 26 febbraio 2015LE SORELLE MARINETTIGIANNI FANTONIRisate sotto le bombedi Giorgio U. Bozzoe Gianni FantoniDirezione Musicale di Christian Schmitz RegiaSimone Nardini

dal 26 marzo 2015BENEDETTO CASILLOMiseria e Nobiltàdi Eduardo Scarpettaadattamento e regia diBenedetto Casillo

dal 25 dicembre 2014BIAGIO IZZOCome un Cenerentolodi B. Tabacchini e B. IzzoconAntonella CioliAntonella MoreaFrancesco ProcopioregiaClaudio Insegno

 

dal 13 novembre 2014

EDUARDO TARTAGLIAVERONICA MAZZA

Ci sta un francese, un inglese e un napoletano

Scritto e diretto daEduardo Tartaglia

Don Rafele il TromboneUn povero suonatore di trombone, modesto musicista, un giorno crede di aver incontrato finalmente la fortuna. Gli capita in casa un ricco signore che si presenta come famoso concertista e che gli promette di condurlo con sé in giro per il mondo a raccogliere gloria e danaro. Ma il destino beffardo sta per giocargli l’ennesima delusione.Due atti unici che sono il classico esempio del grande Teatro umoristico dei De Filippo, maestri dell’Arte di far ridere riflettendo. Due storie piene di amara comicità e arricchita dalla personale e umana regia di Luigi De Filippo.

Aria paesanain un paese di campagna un giovane, nipote di benestanti agricoltori, sogna un lavoro ed un avvenire a Napoli o in una grande città del Nord. Il giorno della partenza arriva, ed il giovane lascerà il suo paese con tante belle speranze … ma abbandonando i vecchi zii nel rammarico per la sua partenza.

dal 5 febbraio 2015UMBERTO BELLISSIMOTina ScatolaE’ arrivata la felicitàdue atti unici di Peppino De FilipporegiaLuigi De Filippo

dal 19 marzo 2015MARTUFELLOMANUELA VILLANADIA RINALDIBuon CompleannoScritto e diretto daPier Francesco PingitoreFesta di compleanno per papà Maurizio, che compie cinquant’anni. Ristoratore che ha fatto fortuna. Oggi è proprietario del ristorante più frequentato della città. La moglie Giulia, piacente, 45 anni, ex Miss Roma. Ha preparato il suo famoso sartù di riso. Spartaco, cinquantenne, miglior amico di Maurizio. Gioielliere. Patrizia, sua moglie. Gioielliera anche lei. Bussano alla porta. E’ un fattorino che porta la torta con le candeline per il buon compleanno. Ma chi l’ha ordinata? La moglie? Grazie cara. Ma veramente io non ho ordinato niente, avevo fatto lo strudel… Allora tu, tu? Non si trova chi ha ordinato la torta. Ah, dice il fattorino, qui c’è anche un biglietto d’accompagnamento. Poteva dirlo subito. Lo prende la moglie e legge: “Uno tsunami di auguri, tesoro. Ines”. Chi è questa Ines? Ma quale Ines, io non conosco nessuna Ines. Ai due: conoscete qualche Ines voi? No, no, ah sì: Ines è il nome della zia… Certo, la cara zia Ines! E dov’è? E’ morta dieci anni fa. Il fattorino insiste: possibile che non conosciate Ines? Eppure Ines è questa. Tira fuori la foto di una ragazza in costume da camerierina tirolese. Ma la foto non dice niente a nessuno dei quattro. Il fattorino cambia tono. Tira fuori una mitraglietta e la punta su di loro. Terrore. Tutti contro il muro, chi si muove è morto. Ma che vuole, soldi ne abbiamo pochi, li prenda. Macchè soldi. Tra voi c’è il colpevole di un omicidio. Tre anni fa, quando eravate in vacanza tutti e quattro insieme, sulle Dolomiti, sparì la cameriera che serviva al vostro piano. Foste anche interrogati, ma la polizia vi lasciò andare. Ma io so che uno di voi o forse tutti e quattro l’avete ammazzata ….

La commedia ha come protagonista Felice Scioscammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, la trama gira attorno all’amore del giovane nobile Eugenio per Gemma,figlia di Gaetano,un cuocoarricchito. Il ragazzo è però ostacolato dal padre, il marchese Favetti, che è contro il matrimonio del figlio per il fatto che Gemma è l a figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, si introdurranno a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. La situazione si ingarbuglia poiché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio, scopertolo e minacciatolo di rivelare la verità, lo costringerà a dare il suo consenso per le nozze.Oggi è un beniamino del pubblico, Benedetto Casillo, a cimentarsi con questo capolavoro scarpettiano che ebbe in Toto un grande protagonista nel film Miseria e Nobiltà. Con Benedetto Casillo altri 15 attori della tradizione napoletana .

Dal 9 aprile 2015CARLO BUCCIROSSO

A chiusura della Stagione Teatrale Carlo Buccirosso saprà regalarci, sicuramente, qualcosa di grande divertimento e intelligente come è ormai da tanti anni.Sarà un vero piacere scoprire insieme la nuova commedia di Carlo Buccirosso che comunque sia, il divertimento è assicurato.

Nuova Versione 2014

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STAGIONE TEATRALE2014/2015

10 spettacoliin abbonamento

FUORI ABBONAMENTO IN OPZIONE

SPECIALE PER GLI ABBONATI

Un recital antimisogino sulla donna nella e della canzone napoletana, che mette al centro una delle moderne protagoniste della canzone napoletana. Testo, canzoni e videoproiezioni raccontano la città al femminile, e le sue donne. Femmene, malafemmene, mamme, puttane, figlie, trans. Un filo narrativo ironico, in cui, a tratti, spuntano anche i ricordi personali di Monica. Tra stralci di letteratura, teatro. Monica veste da sciantosa (ma la giarrettiera è fetish e nasconde una pistola alla Lara Croft), da Bammenella, da primadonna postmoderna, da brava ragazza in jeans e maglietta: Al suo fianco un musicista elettronico/dj e una band. Poi un’attrice e una ballerina di flamenco. Fondamentale l’uso del mezzo video, tra immagini d’archivio, veri e proprio videoclip e sdoppiamenti d’azione tra il teatro e lo schermo ad alta definizione.

Un’Opera immortaleUna donna unica ed indimenticabileINTERAMENTE DAL VIVO – IN LINGUA ITALIANAUno spettacolo grandioso e dinamico con un grande castcon Orchestra dal vivoDal suo esordio Evita continua ad affascinare ed emozionare il pubblico di tutto il mondo, grazie anche a vere e proprie canzoni evergreen come la celeberrima Don’t Cry for Me Argentina, uno dei pezzi più belli della storia del musical, a High Flying Adored, Another Suitcase in Another Hall, She is a Diamond, fino a You Must Love Me, scritta da Webber per il film interpretato da Madonna. e ora inglobata nello spettacolo teatrale. Naturalmente tutti i brani saranno in italiano.

Due grandi Capitali d’Arte,ricche di storia e di cultura,in una tenzone di canzoni prosa e poesia.Napoli e Roma. Dal Vesuvio al Cupolone, oltre che rendere omaggio ai suoi grandi artisti, vuole anche essere un momento, non solo di evasione e divertimento, ma di riflessione per una presa di coscienza popolare che miri al recupero delle tradizioni,vera ricchezza di ogni popolo.Lo spettacolo si avvale di dodici artisti in scena accompagnati da 6 professori d’orchestra, capitanati da Lello Pirone attore con alle spalle una lunga carriera artistica,da quella teatrale televisiva e cinematografica. Al suo fianco la bravissima e bella Natalia Cretella attrice di spessore capace di svariare dal canto alla recitazione come pochi.

dal 22 gennaio 2015MONICA SARNELLISirene, Sciantose, Malafemmene ed altre storie di donnedi Federico VacalebrearrangiamentiSalvio Vassallo

dal 13 febbraio 2015Il Musical capolavoro indiscusso

di A. L .Webber & Tim Rice

EVITA

dal 12 marzo 2015LELLO PIRONE NATALIA CRETELLA inUn Viaggio di Canzonidal Vesuvio al Cupolonecon Orchestra dal vivo

Su Licenza della Really Useful Group – London

in PRIMA NAZIONALE

A.A.C. Compagnia T&M LIVE Via Vallecrosia

GENOVA www.teatroemusica.it

CONTATTO:Direzione artistica SUSY TAGLIAPIETRA3494143611 – [email protected]

Gentile Amico,Siamo pronti per una nuova emozionante avventura teatrale e speriamo di riuscire, anche per la prossima Stagione, a divertire e ad offrire i migliori spettacoli di tradizione, non solo napoletani ma anche di teatro di tradizione nazionale.

10 spettacoli in abbonamento, 3 spettacoli fuori abbonamento.

Questa è la formula della prossima stagione teatrale.

Quest’anno ci sarà la ricorrenza dei 30 anni dalla morte di Eduardo De Filippo, il nostro teatro intende fare un omaggio al grande drammaturgo e per il 31 ottobre organizzerà una serata speciale, di cui saranno nostri gentile ospiti, fino ad esaurimento posti, tutti i nostri abbonati.

Considerando che sottoscrivendo l’abbonamento si può risparmiare il 30 % , rispetto al costo del biglietto dei singoli spettacoli e che per i 3 spettacoli fuori ab-bonamento, tutti musicali con orchestra dal vivo e in esclusiva per Napoli, Lei avrà uno sconto speciale di circa il 50%, siamo certi che Vorrà diventare nostro abbonato.All’interno potrà leggere tutti gli spettacoli presenti nella prossima stagione teatrale, corredati di alcune note.A presto.

il Teatro Cilea è disponibile per ospitaremanifestazioni a carattere privato per:Rappresentazioni di associazioni amatoriali Convention - Presentazioni di anteprimeVideo Conferenze – Saggi di Danza – Stage Preventivi personalizzati comprensivi, anche, di :Service Luci e Fonica – Video - Quinte - FondaliTappeti per Danza - Scenografie complete Catering break/Coffee - Baril Teatro è dotato di una sala grande di 780 posti e una sala piccola di 100 posti.

Turni Poltrona Poltrona di

Galleria Poltrona Ridotto

CRAL Giovedì

ore 21,00

€. 190,00

€. 178,00

€. 178,00 Venerdì ore 21,00

€. 215,00

€. 200,00

€. 200,00

Sabato ore 21,00

€. 215,00

€. 200,00

€. 200,00

Domenica ore 18,00

€. 215,00

€. 200,00

€. 200,00

Gli abbonati della scorsa stagione potranno rinnovare i propri abbonamenti entro il 5 ottobre 2014 con queste modalità : presso il botteghino del Teatrodal Lunedì al Sabato dalle ore 10,00 alle 13,30e dalle ore 16,30 alle 20,00 - la domenica dalle ore 10,30 alle ore 13,30.per fax / mail inviando nome, cognome,recapito telefonico, indicando il turno di abbonamento con fila e posto al : 081 2156602 – [email protected]

Per i nuovi abbonamenti, sarà possibile acquistare da subito, scegliendo tra i posti già disponibili che potranno, eventualmente,migliorare successivamente scegliendo tra i posti che non saranno stati confermatientro il 5 ottobre 2014.

Immediatamente adiacente al Teatro c’ è un ampio Parcheggio convenzionato.

Prezzi Spettacoli fuori Abbonamento

Prezzi Abbonamento

al

Spettacolo Prezzo al pubblico

Prezzo speciale

MONICA SARNELLI

€. 28,00

€. 15,00

EVITA Il Musical

€. 30,00

15,00

€. 15,00

dal VESUVIO CUPOLONE

€. 25,00

€.

per Voi abbonati

PTEATRO CILEA