ANTICOAGULANTI ORALI · Posologia Attualmente si fa ricorso a dosi relativamente basse (2-5 mg/die)...

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ANTICOAGULANTI ORALI

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II, VII, IX, XII, VII, IX, Xcarbossi

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II, VII, IX, XII, VII, IX, Xcarbossi

anticoagulanti orali

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In pz con idiosincrasia

al warfarin

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acenocumarolo

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INDICAZIONI

- Pz con protesi valvolari

- Varici importanti

- Fibrillazione atriale cronica

- …….

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Posologia

Attualmente si fa ricorso a dosi relativamente basse (2-5 mg/die)

fino al raggiungimento di un effetto terapeutico rappresentato

dalla riduzione del PT a circa il 30% dei livelli iniziali.

A questo punto si inserisce un dosaggio di mantenimento che

deve essere sempre guidato dal test di laboratorio.

Il tempo di protrombina e’ quello che ci vuole per coagulare un campione di

plasma citrato dopo aggiunta di Ca e tromboplastina di riferimento standardizzata

● Si esprime con il rapporto tra il PT del paziente e quello di un pool di plasmi di

pazienti non trattati

● Si esprime con il rapporto PT paziente/PT tromboplastina di riferimento (INR)

● Questo rapporto deve essere 2.5-3.5 con il fattore tromboplastinico di origine

umana (1.5-max 2 con l’ equivalente USA, che sottostima)

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Tossicita’

Non devono mai essere somministrati in gravidanza

Gli anticoagulanti orali attraversano la placenta e possono

interferire con la carbossilazione di osteocalcina e Gla matrix

protein nelle ossa del feto ( gravi malformazioni anche del

tipo condrodisplasia punctata)

Il blocco della carbossilazione della proteina C rimuove un

fisiologico meccanismo anticoagulante (degradazione fattori VIII e

V) e puo’ provocare (nei primi giorni di terapia) fenomeni di necrosi

cutanea, delle estremita’, del tessuto mammario, dell’ intestino

Tutte queste lesioni sono effettivamente sottesi da fenomeni di

trombosi venosa profonda, come in realta’ sarebbe da

attendersi in una condizione di ipercoagulazione

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Annullamento dell’ effetto

• Va ottenuto tenendo presente che carbossilasi e fattori II-

VII-IX-X sono anche co-regolati a livello traslazionale.

• Ne deriva che un blocco del reciclo di Vit K (o una sua

riduzione alimentare) non solo inattiva i fattori della

coagulazione ma ne abbassa anche il livello di sintesi.

• Questo significa che la sospensione del farmaco non sara’

sufficiente a ripristinare la coagulazione; ci vorra’ piuttosto il

tempo necessario a che riprenda la biosintesi dei fattori

coinvolti.

• Tenendo presente l’ emivita dei fattori VII (6h), IX (24h), X

(40h) e II (60 h) si capisce l’ urgenza di intervenire non solo

con Vit K ma anche con plasma o fattori.

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IN PRATICA

- Bolus di vit K

- Sangue fresco/ plasma/ concentrati di fattore IX

(che garantisce una buona attivita’ protrombinica)

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Caratterizzato da pressoche’ completa

biodisponibilita’ nonche’ da elevato legame

alle proteine plasmatche [Vd albuminico (0.14

l/kg)

emivita di ben 36 ore

niente escrezione urinaria di farmaco

immodificato).

Il C3 e’ asimmetrico; l’ isomero S e’ quattro

volte piu’ attivo di quello R

Occhio a interazioni farmacocinetiche-farmacodinamiche

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ridotta sintesi di fattori

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Soppressione flora

batterica intestinale

vit K secernente

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Inibizione cit. P450

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Ridotto assorbimento

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clortalidone e spirono-

lattone aumentano

i fattori

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Aumentato metabolismo

per induzione del cit. P450

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FIBRINOLITICI

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t-PA

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INDIRETTI

La presenza di anticorpi (dopo 4

gg) antistreptochinasi e’

probabilmente insufficiente ad

interferire con alte dosi di

streptochinasi. La presenza di

anticorpi puo’ pero’ provocare

febbre e reazioni allergiche; un

anno tra un trattamento e l’altro

Bassa specificita’

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‘E un complesso formato da lis-

plasminogeno umano purificato

(acilato sul sito attivo serinico) e

streptochinasi. Dopo

somministrazione il plasminogeno

viene deacilato e si lega alla fibrina,

dove la streptochinasi lo rende piu’

sensibile al t-PA. Sebbene piu’

specifico per fibrina dei tromboemboli

stabilizzati, provoca fibrinolisi

sistemica quando iniettato in bolus di

30 mg.

INDIRETTISpecificita’ medio-alta

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DIRETTI

Duteplasi (t-PA a

doppia catena)

Alteplasi (t-PA a

singola catena) Alta specificita’

Breve emivita

Infusione

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DIRETTI

rateplasiAlta specificita’

Lunga emivita

Bolus

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INDICAZIONI

- Embolismo polmonare multiplo

-Trombosi venose profonde

(trombosi della vena cava superiore, tromboflebite ileo-

femorale)

- Infarto del miocardio

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CONTROINDICAZIONI

- Pregresso intervento chirurgico (10 gg)

- Gastrorragia negli ultimi 3 mesi

- Ipertensione (diastolica 110)

- Diatesi emorragica

- Pregressa emorragia intracranica

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EFFETTI SFAVOREVOLI

- Si riassumono nella complicanza emorragica, dovuta alla

combinazione di due fattori principali (a) formazione

sistemica di plasmina, (b) lisi della fibrina a livello di

trombi emostatici

- Piu’ frequente nel caso di trombosi venose profonde

(trombolisi prolungata per 12-72 ore), meno frequente nel

caso di trombosi coronarica (trombolisi limitata a 1-3 ore).

- La simultanea somministrazione di eparina aggrava il

rischio emorragico (sostituire l’ eparina con basse dosi di

aspirina ?).

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t-PA

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t-PA - Aprotinino (bypass AC in

pazienti con alto rischio

emorragico

- anafilassi

- BSE

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t-PA t-PA

Acido tranexamico

Ricchi di lisina, competono con il

t-PA per plasminogeno e

plasmina, prevenendone il legame

alla fibrina (usati anche nei pz

emofilici, nelle recidive

emorragiche da aneurismi

endocranici, menorragie, etc).

inibiscono la lisi di coaguli

eventualmente formatisi durante la

loro somministrazione (nel caso di

pazienti ematurici si possono

formare coaguli ureterali che

resistono a lisi e provocano

insufficienza renale....)

miopatia e necrosi muscolare

(AEAC)

WW

W.S

LID

ET

UB

E.I

T