Ansia da esame? Superala in 4 semplici mosse

Ansia da Esame?

Superala con 4 semplici mosse

Autore: Dr. Giovanni Gentile www.psicoterapia.caserta.it

Ansia da esame? Superarla con 4 semplici mosseDr.giovanni gentile

Dr. Giovanni Gentile - www.psicoterapia.caserta.it

ANSIA DA ESAME? SUPERARLA CON 4 SEMPLICI MOSSEDR.GIOVANNI GENTILE ©Copyright 2011

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"Stanotte non ho chiuso occhio e adesso farò una pessima figura. Ho studiato tanto, ma lui chiederà proprio quello, ed io non saprò rispondere. Sono un incapace, tanta fatica per nulla, non riuscirò mai ad essere tranquilla ad un esame. Ah ecco ecco tra poco dirà il mio cognome ed io dovrò alzarmi per avvicinarmi alla cattedra. Oddio la tachicardia, dannata ansia quando smetterò di essere così agitata."

Questo è l'esempio della classica

catena di pensieri che passa nella testa di moltissime persone prima di una prova importante, sia essa un'interrogazione, un esame, un discorso in pubblico. In questo breve e-book cercherò di spiegare cosa è l'ansia e come convivere con essa.

I numeri

Secondo il sito americano

Webmd.com, le malattie dell’ansia colpiscono il 18% della popolazione statunitense. In Europa secondo l’Istituto Nazionale della salute mentale, ansia, panico e disturbi correlati colpiscono circa 19 milioni di uomini di età superiore ai 18 anni. Le donne hanno il doppio delle probabilità rispetto agli uomini, di essere colpite dal disturbo. Le persone in linea biologica (padre, madre, fratello o sorella), hanno un’elevata probabilità di essere colpite.

L'ansia, questa sconosciuta

L’ansia, proprio come la tristezza,

la rabbia, la gioia, la sorpresa, la paura ed il disgusto, sono delle emozioni fondamentali. Le emozioni, altro non sono che delle reazioni psicofisiologiche agli accidenti esterni. Queste ci permettono, e ci hanno permesso di sopravvivere per millenni. Ma allora perché l'emozione dell' ansia è spiacevole? L'ansia come tutte le emozioni è costituita da correlati psicofisiologici. La persona che sperimenta ansia, dunque, sentirà a livello fisiologico dei cambiamenti. Questi i principali: ◦ Aumento della tensione muscolare con conseguente potenziamento dell'afflusso sanguigno ai muscoli; ◦ Tachicardia in cui l'accelerazione dei battiti del cuore risulta percepibile; ◦ Iperventilazione, cioè aumento della frequenza respiratoria al di fuori del controllo della persona, che può




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portare a provare un senso di vertigine e nei casi più gravi ad un annebbiamento della vista e progressiva diminuzione della capacità di comprensione; ◦ Aumento della sensibilità dell'organismo agli agenti esterni, per esempio maggiore dilatazione delle pupille e accentuata sensibilità al dolore. Ma allora è un'emozione disfunzionale. I correlati fisiologici non sono certo piacevoli. Assolutamente no. Come tutte le emozioni, l'ansia aiuta l'organismo a fronteggiare gli eventi del mondo esterno, come? Semplice, l'ansia è l'emozione che prepara l'organismo alla fuga. Avete mai subito un forte spavento? Vi siete mai trovati in situazioni davvero pericolose? Bene. Quanto sono simili le sensazioni provate in quelle circostanze, e quelle che provate davanti al Professore in cattedra? Davvero molto simili non trovate? La differenza è che il Professore, o l'evento stressante in genere non è una bestia feroce da cui salvarsi. Ma spesso viene vissuta proprio in questi termini da chi esperisce l’ emozione ansiosa, dunque in una situazione del genere il vostro organismo comincia a funzionare come ha sempre fatto da millenni a questa parte: entrando in Ansia, e scatenando

una serie di eventi di cui conoscete bene l'esito se state leggendo questo e-book. Una delle caratteristiche peculiari delle emozioni è quella di avere un inizio ed una fine. Si anche se può sembrarvi banale e superficiale questa affermazione ha un valore molto importante: Non è possibile restare ansiosi per sempre. L’ansia ha un tempo. Da questo punto di vista il problema assume un’altra caratteristica da tenere presente quando sarete di fronte ad un evento stressante. Seconda caratteristica comune a tutte le emozioni, è quella della modulabilità dell’esperienza emotiva. Che detto in parole povere significa: posso essere tanto ansioso o poco ansioso. Dunque l’ansia ha diversi livelli di espressione. Questi possono essere schematizzati attraverso questo grafico:




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Com’è possibile notare dal grafico, la qualità della prestazione, sia essa un esame, una gara, un discorso in pubblico, cresce al crescere dell’ansia, quindi è direttamente proporzionale alla quota d’ansia esperita. Continuando a crescere la quota d’ansia, però, le prestazioni calano. In questa fase la quota di ansia diventa inversamente proporzionale alla qualità della prestazione. In partole povere quando siete troppo ansiosi rischiate di rovinare la vostra prestazione all’esame.

Superare l’ansia in 4 semplici mosse

Dunque come difendersi da questa

scocciatura? Cominciare a pensare all'ansia in questi termini è un buon inizio. Se siete convinti che questa è un'emozione, e che in quanto esseri umani non potete esimervi dal provarla, beh allora siete già a metà dell'opera. Ma quali sono i cinque consigli per vincere queste paure:

Consiglio numero Uno

Chiudete gli occhi, ed immaginate la

situazione che vi provoca o vi provocherà ansia. Cominciate ad immaginare il luogo dove si svolgerà per esempio l' interrogazione o il discorso. ecc. Immaginate i colori delle pareti, il vestito che indossate, le persone presenti lì con voi. Aggiungete a questa immaginazione fotografica dei suoni, il vociare dei vostri compagni, e delle persone che sono presenti. Bene adesso vivete il momento ansiogeno come se foste lì presenti davvero a quella interrogazione, immaginatelo fino alla fine, fino alla conclusione della prova. Non abbiate paura di immaginare diversi scenari. Per esempio qualora aveste immaginato un esame, potreste creare con la vostra immaginazione diversi scenari: un

esame da trenta, uno da diciotto e perché no anche una

bocciatura (questo è un rimedio per l'ansia, non per i fuori

corso). Quando dopo

qualche giorno o qualche ora sarete davanti al momento per voi importante, vi accorgerete di essere più calmi e di padroneggiare meglio la situazione.




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Consiglio numero Due

Prendete un foglio di carta e

scrivete tutte le paure circa la prova che vi attende. Tutti gli scenari più catastrofici. In una colonna a fianco, poi, scrivete cosa accadrebbe se le vostre paure si materializzassero. Vi accorgerete che gli scenari immaginati sono sempre peggiori di quelli descritti e sviscerati nei minimi particolari. Vi accorgerete che anche il peggiore scenario immaginato non farà più paura come prima. Ricordate, il peggior mostro è quello che non possiamo vedere con i nostri occhi. Consiglio numero Tre

Siamo uomini tra gli uomini. Le

persone che ci sono davanti provano le stesse nostre sensazioni. Non bisogna vergognarsi di avere due occhi un naso ed una bocca, allo stesso modo non bisogna vergognarsi di avere rabbia, paura, ed ansia. L'universalità delle emozioni consiste proprio in questo. Beh allora il Professore almeno una volta nella vita ha provato le stesse cose che state provando voi nel momento dell’interrogazione, i colleghi alla riunione di lavoro, e le persone che vi stanno ascoltando al convegno sono anche loro esseri umani, vi

capiscono, comprendono il vostro stato d'animo lo comprendono nel profondo. Spesso un trucchetto consiste proprio nel dichiarare la propria emozione prima di conferire all'esame. Proprio prima di cominciare potreste comunicare al Professore che siete piuttosto emozionati. Egli vi comprenderà e voi sarete più sollevati se avrete qualche defaillance. Lo stesso effetto potete ottenerlo davanti ad una gremita platea di persone. Prima di cominciare il discorso, potreste dichiarare la vostra emozione, non c’è nulla di cui vergognarsi, siamo esseri umani ricordate? Consiglio numero Quattro

Non giudicatevi troppo

severamente. Ragionate con voi stessi, circa il valore dell'importante prova che state per compiere. Cosa rappresenta per voi, e quanto è importante al fine del giudizio che date a voi stessi. Vi accorgerete, che a volte, un esame è carico di ansia perché rappresenta per noi, e solo per noi, la misura di quanto valiamo. Scriveva un grande cantautore "Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore", ed è proprio questa la frase che dobbiamo ripetere a noi stessi. "Con questo esame non sto




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giudicando il mio valore personale, non sto giudicando me stesso".

Conclusioni

Innanzitutto grazie per aver

dedicato un po’ di tempo alla lettura delle mie parole. Mi rendo conto che in una società sempre più “multimediale” è una scelta coraggiosa “leggere”. Spero che questo breve e-book sia stato chiaro, conciso e soprattutto di piacevole lettura. Premesso che i suggerimenti proposti non sono certo una valida sostituzione ad un eventuale processo psicoterapeutico orientato alla risoluzione di problematiche ansiose, spero che siano state chiare e utili, anche solo in parte. Qualora voleste scrivermi per critiche e suggerimenti (altri temi da trattare tramite questi brevi e-book), potete farlo all’ indirizzo mail: [email protected] oppure puntare il vostro browser all’indirizzo: www.psicoterapia.caserta.it Si ringrazia

www.iopsicologo.it

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