ANNO XXXII - N. 15-16 IL TURISMO È SOLO

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OSTUNI - «Abbiamo biso- gno di regole certe». Lo dice l’a.d. del Gruppo Nicolaus, Giuseppe Pagliara, ma è come se lo richiedessero tutti gli operatori del comparto. Non si può ripartire davvero senza protocolli chiari e tra- sparenti a cui attenersi. A PAGINA 3 Nicolaus è pronto Servono regole certe CODOGNO – Il grounding della flotta è confermato ancora fino all’11 giugno, ma Valeria Rebasti, commercial country manager Italy & Southeastern Europe di Volotea, confida in una ripresa dei voli attorno a metà mese, “con un grande focus sul mercato domestico”. A PAGINA 6 Rebasti: «Volotea punta sull’estate» Operatori Trasporti MESTRE – Razionalità e dialogo con i partner. È l’approccio di Hnh Hospitality alla questione ripartenza. Collaborare, in fondo, è nell’interesse di tutti: fornitori, investitori, operatori e finanche territo- ri e destinazioni. A PAGINA 8 Hnh Hosptality: dialogo con i partner Alberghi Quotidiano www.travelquotidiano.com ANNO XXXII - N. 15-16 13-15 MAGGIO 2020 GIORNALE DI INTERESSE PROFESSIONALE PER IL TURISMO - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POST . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART . 1, COMMA 1, C1-TR-0143 PREZZO PER COPIA EURO 0,10 MILANO - Il turismo organizzato aveva chiesto al ministro Franceschini un fondo di 750 milioni di euro e si trova la bella cifra di 25 milioni di euro. Ora se uno ti chiede una cifra, magari non gliela dai per intero, si contrat- ta, come si fa sempre, ma mi sembra evidente che 25 milioni di euro rappresen- tino, in poche parole, l’evi- denza che al ministro Francreschini del turismo organizzato non interessa nulla. Magari si è anche sforzato di capirlo, ma forse risulta eccessivamente complesso, o troppo poco complesso. Non lo so. Penso solo che è uno schiaffo in faccia ad imprese che non sanno più come andare avanti. Ci vorrebbe maggiore sag- gezza quando si tocca la vita degli altri. Saggezza e intelligenza. A PAGINA 2 IL TURISMO È SOLO BRUXELLES – Linee guida. Raccomandazioni. Si è “concretizzato” in questo modo il tanto atte- so intervento dell’Ue che mira a ridare impulso o quanto meno ad armoniz- zare la ripresa dei viaggi e quindi del turismo in Europa. Nessun interven- to lesiglativo insomma. Ma tant’è. Si spazia dal ripristino della libera cir- colazione all’introduzio- ne dei voucher, a suggeri- menti per ristoranti e hotel. Incluso il “no” secco al social distancing a bordo degli aerei. A PAGINA 9 La Commissione europea: linee guida per riprendere a viaggiare Mondo Una volta, ai tempi della prima Repubblica, il Pci costitui- va il governo ombra. Per ogni ministro ufficiale ce n’era uno ombra. Penso che con Franceschini la riunione di ministro reale e ministro ombra si sia rea- lizzata. Senza alcuna cattiveria, ma vedendo i provvedimenti presi per sostenere il turismo, possiamo dire che Franceschini è l’ombra di un ministro reale. COR (RO) SIVO

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OSTUNI - «Abbiamo biso-gno di regole certe». Lo dicel’a.d. del Gruppo Nicolaus,Giuseppe Pagliara, ma ècome se lo richiedessero tuttigli operatori del comparto.Non si può ripartire davverosenza protocolli chiari e tra-sparenti a cui attenersi.

A PAGINA 3

Nicolaus è prontoServono regole certe

CODOGNO – Il groundingdella flotta è confermato ancorafino all’11 giugno, ma ValeriaRebasti, commercial countrymanager Italy & SoutheasternEurope di Volotea, confida inuna ripresa dei voli attorno ametà mese, “con un grandefocus sul mercato domestico”.

A PAGINA 6

Rebasti: «Voloteapunta sull’estate»

Operatori Trasporti

MESTRE – Razionalità edialogo con i partner. Èl’approccio di HnhHospitality alla questioneripartenza. Collaborare, infondo, è nell’interesse ditutti: fornitori, investitori,operatori e finanche territo-ri e destinazioni.

A PAGINA 8

Hnh Hosptality:dialogo con i partner

Alberghi

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ANNO XXXII - N. 15-1613-15 MAGGIO 2020

GIORNALE DI INTERESSE PROFESSIONALE PER IL TURISMO - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART. 1, COMMA 1, C1-TR-0143

PREZZO PER COPIAEURO 0,10

MILANO - Il turismoorganizzato aveva chiestoal ministro Franceschiniun fondo di 750 milioni dieuro e si trova la bellacifra di 25 milioni di euro.Ora se uno ti chiede unacifra, magari non glieladai per intero, si contrat-ta, come si fa sempre, mami sembra evidente che 25milioni di euro rappresen-tino, in poche parole, l’evi-denza che al ministroFrancreschini del turismo

organizzato non interessanulla. Magari si è anche sforzatodi capirlo, ma forse risultaeccessivamente complesso,o troppo poco complesso.Non lo so. Penso solo che èuno schiaffo in faccia adimprese che non sanno piùcome andare avanti. Civorrebbe maggiore sag-gezza quando si tocca lavita degli altri. Saggezza eintelligenza.

A PAGINA 2

IL TURISMO È SOLO

BRUXELLES – Lineeguida. Raccomandazioni.Si è “concretizzato” inquesto modo il tanto atte-so intervento dell’Ue chemira a ridare impulso oquanto meno ad armoniz-zare la ripresa dei viaggi equindi del turismo inEuropa. Nessun interven-

to lesiglativo insomma.Ma tant’è. Si spazia dalripristino della libera cir-colazione all’introduzio-ne dei voucher, a suggeri-menti per ristoranti ehotel. Incluso il “no”secco al social distancinga bordo degli aerei.

A PAGINA 9

La Commissione europea: lineeguida per riprendere a viaggiare

Mondo

Una volta, aitempi dellaprimaRepubblica,

il Pci costitui-va il governo

ombra. Per ogniministro ufficiale ce

n’era uno ombra. Penso che conFranceschini la riunione di ministroreale e ministro ombra si sia rea-lizzata. Senza alcuna cattiveria, mavedendo i provvedimenti presi persostenere il turismo, possiamo direche Franceschini è l’ombra di unministro reale.

COR(RO)SIVO

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MILANO - (g.a) Ci sono dueaspetti di questa crisi del turismoche saltano all’occhio: l’incapacitàdi dialogo fra le strutture di basedel turismo, cioè tour operator eagenzie di viaggio, e le istituzioni,e dall’altro l’eccezionale poteredella lobby del trasporto aereo.Ma andiamo per ordine. La basedel turismo organizzato e le istitu-zioni non si capiscono. Questo èun fatto. Se dal Decreto rilancio,per agenzie e tour operator, èuscito solo un fondo da 25 milionidi euro, qualcosa significa. E si-gnifica che a livello politico leistanze del turismo organizzatonon sono assolutamente comprese.Ora possibile che da 70 anni nes-sun ministro del turismo, o sotto-segretario o quel che è, sia mai riu-scito ad entrare nel mondo dell’or-ganizzazione del turismo italiano?Abbiamo avuto in questi ministerisolo dei buontemponi che non ca-piscono niente di niente? Noncredo. D’altra parte il movimentodel turismo rappresentato da nu-merose organizzazioni di pres-

sione o di sindacato, la loro partel’hanno fatta. Allora? Semplice. Non si capi-scono. La politica non capiscel’importanza delle imprese cherappresentano lo sfondo essenzialedell’industria turistica italiana. Peril ministro di turno, il turismo èsolo accoglienza, stranieri che ar-rivano da ogni parte del mondo, ri-storanti che si riempiono, monu-menti e musei da visitare, senzapensare che anche dietro a questinumeri c’è un’organizzazione.Una serie di imprese che lavoranoa questa complessissima opera-zione. Se poi ci rivolgiamo alleimprese che lavorano sull’out-going allora la cosa diventa ancorapiù complessa. Come potrebbemai Franceschini o chi per lui pen-sare che ci sono ampie fette dimercato di italiani che vanno al-l’estero e che per andarci passanoda operatori e da agenzie di viag-gio. E ora che i viaggi all’esterosono off limits, cosa fanno questeaziende? Aspettano il fondo di 25milioni di euro che diviso per le 11

mila imprese del turismo, fra adv eto, fa 2 mila 700 euro a cranio?Folle.Sarebbe opportuno, invece, che leconfederazioni inizino a difenderepesantemente il settore e non attra-verso le loro associate. Quando vain crisi un settore strategico Con-findustria con il suo presidente sifa sentire, e lo stesso succede conConfcommercio. Quando è il turi-smo ad andare in crisi queste per-sonalità difficilmente si espon-gono. È ora che le grandi armateprendano il posto dei cavalleggeri.Fate sentire la vostra voce e ve-diamo cosa succede. Questione IataTutto ciò che la Iata chiede ot-tiene. Strano. I rimborsi, per esem-pio, ha deciso di non restituirli no-nostante tutte le indicazioni delleistituzioni nazionali e sovranazio-nali. E perché riesce ad andarecosì facilmente oltre le norme?Perché ha potere. In secondoluogo i rapporti con i governi. Lepiù grandi compagnie europee (e

TURISMO E POLITICA,L’incomprensione è totale

FINALE LIGURE - Finale Ligure riparte conun nuovo piano integrato di promozioneturistica. La cittadina in provincia di Sa-vona, che si propone da tempo con un mixcomposto di offerta balneare, outdoor,tessuto culturale e ricca tradizione gastro-nomica, reagisce alla crisi attivamente,proponendo una strategia di marketingturistico innovativa, che guarda alla valo-rizzazione delle risorse e alla sinergia tragli operatori del settore come punti diforza per comunicare e promuovere la de-stinazione. «A novembre abbiamo avviatoun piano insieme ad agenzie e professio-nisti - commenta l’assessore al turismoClaudio Casanova (nella foto) - ed ora, alleprese con le gravi conseguenze dell’emer-genza Covid-19, siamo pronti per partire.Contiamo in una ripresa dalla metà di giu-gno. Naturalmente attendiamo indica-zioni precise dal governo e dalla regione».Il piano, che sarà sostenuto dagli introitidella tassa di soggiorno, parte dalla consi-derazione che il territorio è in grado di of-frire una vacanza a 360 gradi. «Dal 2014 al

cato. Il lavoro, già in atto, si svolge su duefronti: da un lato verso il consumatore, in-tercettando la domanda consapevole equella latente per ottenere la fiducia degliutenti, fornendo contenuti utili e di valoree portarli a visitare per la prima volta, oacquistare nuovamente, la destinazione;dall’altro, a supporto degli operatori delsettore, come agenzie di viaggio e touroperator, per dare loro informazioni estrumenti indispensabili per promuoveree vendere la destinazione. Il sito webwww.visitfinaleligure.it sarà il punto di at-terraggio di tutte le azioni di comunica-zione e promozione volute e realizzate dalcomune di Finale Ligure ma anche la portad’accesso per gli utenti ai siti “verticali”già attivi sul territorio dedicati. I canali so-cial @visitfinaleligure si arricchiranno dicontenuti mirati alla fruizione delle di-verse tipologie di target potenziale e da-ranno visibilità alle iniziative territoriali.

mi fermo a queste) stanno chie-dendo a gran voce l’intervento deigoverni. Questi dovrebbero ver-sare cifre imponenti senza preten-dere però di entrare nei consigli diamministrazione. Be’ al momentoGermania, Francia, Austria e altrigoverni sono disposti a versarenelle casse dei vettori miliardi dieuro. Bene. Hanno chiesto ai ceodelle varie compagnie che finehanno fatto gli utili stratosfericiprodotti negli ultimi anni daglistessi vettori? Possibile che lineeaeree ricchissime nel giro di duemesi siano sul lastrico? Alloranon erano ricchissime. Erano giàsull’orlo del lastrico e non lo dice-vano. Perché Ryanair non chiedeaiuto al governo irlandese e Luf-thansa lo chiede al Bundestag?Che differenza c’è? Che una èredditizia sul serio e l’altra no?Non si capisce. Distanziamento Infine il sedile vuoto. Iata è riu-scita e non far passare la normasul distanziamento in aereo. Cioèse devo andare a fare la spesadevo stare in fila a un metro di di-stanza con guanti e mascherina al-l’aperto, in aereo invece me ne stoappiccicato ad uno seduto al miofianco e questo va bene. E per-ché? Perché questo va bene e sefaccio la coda in farmacia no?Perché questo è il vero potere:fare solo ciò che può difendere erafforzare la mia posizione, il mioprofitto, infischiandomene ditutto il resto del mondo.

2017 la crescita delle presenze è stata im-portante - aggiunge Casanova - Dal 2018al 2019 abbiamo assistito ad un assesta-mento. Purtroppo il Covid-19 ha determi-nato una forte battuta d’arresto ma noi cistiamo attrezzando per accogliere i turi-sti». Tra gli obiettivi del piano aumentarela visibilità della destinazione versol’esterno, in primo luogo verso il mercatoItalia nel 2020 e, successivamente, verso imercati DACH (Germania, Austria, Sviz-zera). Tra le priorità la costituzione, dap-prima, di un DMO (Destination Manage-ment Organization) per garantire una go-vernance del turismo e integrare i molte-plici soggetti coinvolti a vari livelli nellacreazione del prodotto e dei servizi e nellapromozione del territorio, e successiva-mente di un DMS (Destination Manage-ment System) che potenzi la struttura dicomunicazione e commercializzazione in-tegrata in modo da passare dalla promo-

zione del prodotto turistico. Importantel’apporto dei soggetti attivi sul territorio,in primis il Mudif - museo diffuso del Fi-nale, il consorzio per la promozione turi-stica e la tutela del territorio Finalese, For- Finale outdoor region, l’associazione al-berghi e turismo di Finale Ligure e Vari-gotti. Tra i soggetti coinvolti anche il Cea,centro di educazione ambientale FinaleNatura, l’associazione Bagni Marini, lacondotta Slow Food. L’efficacia del pro-getto, coordinato e finanziato dal comunedi Finale, si basa in gran parte sulla capa-cità del gruppo di lavoro di portare avantile iniziative in modo continuo, integrato eolistico rispetto ai tanti prodotti turisticiche Finale Ligure possiede. Per quanto ri-guarda le fasi di attuazione, il piano pre-vede in un primo momento azioni di co-municazione e promozione e, in seguitoazioni più incisive, di ri-posizionamento evendita diretta della destinazione sul mer-

Finale Ligure, la ripartenza è a portata di mano

Gli aspetti della crisi

l Incapacità didialogo fra lestrutture di basedel turismo, cioètour operator e agenzie di viaggio, e le istituzioni

Prioritàl Costituzione diun DMO (Desti-nation Manage-ment Organiza-tion)

l Costituzione diun DMS (Desti-nation Manage-ment System)

l Eccezionalepotere dellalobby del trasporto aereo

«Contiamo inuna ripresa dallametà di giugno.Naturalmenteattendiamo indicazioni precise dal governo e dalla regione»

CLAUDIO CASANOVA

L’industria turistica è completamente abbandonata, anche in questo momento di emergenza economica

25 mln €Fondo dal Decreto rilancio destinato al turismo per le11 mila impresedel settore

Più voceSarebbe oppor-tuno che le con-federazioni ini-zino a difenderepesantemente ilsettore e non at-traverso le loroassociate. In questo momento di crisiqueste persona-lità è tempo chesi espongano

In primo piano13-15 maggio 2020

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Quotidiano

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Page 3: ANNO XXXII - N. 15-16 IL TURISMO È SOLO

zione quanto già accumulato nelprimo trimestre 2020. Se cosìfosse, sarebbe un risultato straor-dinario, date le condizioni attuali:«L’ipotesi si basa su una riaper-tura estiva limitata al mare Italia ea poche destinazioni mediterra-nee, tra cui, in modo magari par-ziale, Egitto e Tunisia – rivelaGiuseppe Pagliara -. Il discorsoGrecia appare invece più compli-cato, perché il mercato ellenico di-pende molto anche dalla domandainglese e tedesca. Paesi in cui lacurva del contagio è in ritardo diqualche settimana rispetto alla no-stra. Lo scenario prevede poi unprolungamento della stagione apartire da ottobre con le mete amedio raggio invernali, tra cui an-cora una volta l’Egitto, e le desti-nazioni del Capodanno, con Mal-dive e Zanzibar in testa a tutti».Lo scenario peggiore tiene invecein considerazione l’ipotesi che lastagione estiva possa saltare com-

pletamente: «A quel punto ci ri-marrebbe solo il medio raggio dafine settembre – inizi di ottobre».Nessuna preoccupazione, invece,riguardo alla dinamica dei prezzi.Non ci sarà, in altre parole, unarincorsa al ribasso. «Anche perchégli alberghi, così come tutti noi –interviene il presidente, RobertoPagliara – si troveranno certa-mente ad affrontare costi mag-giori, a seguito degli investimentiin tema di sicurezza e distanzia-mento sociale. Ma anche dal latodella domanda, per il mare Italiaprevediamo richieste in linea conquelle dell’anno scorso. L’inevita-bile calo del numero dei vacan-zieri complessivi sarà infatti conogni probabilità controbilanciatodal crollo dei movimenti in out-going».Ecco allora l’idea di attrezzare ivillaggi con nuovi servizi, ade-guati al contesto in cui si andrà aoperare: «Occorrerà ridisegnare il

Quali saranno le regole per

i traghetti e gli aerei?Come viaggeremo?Giuseppe Pagliara

OSTUNI – Tutti pronti a ripartirema servono le condizioni per farlo.È la richiesta pressante che arrivadagli operatori del comparto, im-pegnati nel difficile doppio eserci-zio di tenere a galla le aziende inuno scenario di crisi mai vistoprima e al contempo di immagi-nare come sarà il futuro prossimodei viaggi. «Rimettersi in moto,per noi - spiega l’amministratoredelegato di Erregi Holding,Gruppo Nicolaus, Giuseppe Pa-gliara - significa adottare una seriedi misure di sicurezza che inevita-bilmente avranno delle ricadute intermini di costi e procedure. Primadi prendere qualsiasi decisione,abbiamo perciò bisogno di capireesattamente quali saranno le re-gole che presiederanno al nuovocontesto».Molte sono in effetti le questioniaperte. A cominciare dal nodo tra-sporti: «Quali saranno le regoleper i traghetti e gli aerei? Comeviaggeremo? – si domanda l’a.d. -. Se per l’Italia continentale è pro-babile che molti decideranno dimuoversi in auto, come si farà in-vece per raggiungere una destina-zione chiave come la Sardegna?Quando riapriranno inoltre lescuole? Se la ripresa delle lezionidovesse essere anticipata, l’indu-stria dei viaggi sarebbe ulterior-mente penalizzata. Infine, il peri-colo più grave: riaprire i villaggi,assumere centinaia di stagionali etrovarsi poche settimane dopo adover richiudere a causa dell’on-data di ritorno del contagio. Sa-rebbe il colpo di grazia per il set-tore».A fronte di tante e tali incognite, ilgruppo Nicolaus non smette peròdi credere nelle prospettive di ri-presa. Anzi, lo scenario ritenutopiù probabile dalla compagniaprevede che l’operatore alla finedell’anno possa arrivare a gene-rare ben il 70%-75% del fatturatodel 2019, tenendo in considera-

prodotto - riprende Giuseppe Pa-gliara -. Ed è probabile che alcunielementi classici di una vacanza invillaggio, come la spa, sarannodifficilmente fruibili». In fase dilancio è in particolare una webapp, che consentirà alle strutture digestire una serie di operazionicome il web check-in, il servizioin camera, la consegna dei drink inspiaggia, le prenotazioni per i ri-storanti à la carte… L’operatore che, contesto permet-tendo, conferma tutte le nuoveaperture annunciate a inizio anno,compreso il rebranding in Valturdell’Ostuni Rosa Marina, prevedeinoltre di rilanciare alcune delleproprie business unit alternative almondo villaggi: «Pensiamo peresempio alle ville, così come allecase dei privati, la cui richiestasarà sicuramente più elevata ri-spetto a prima», aggiunge Giu-seppe Pagliara. Ma per l’amministratore delegatodel gruppo Nicolaus, la crisi chesta vivendo il comparto è ancheun’occasione per capire chi sonogli interlocutori su cui si può con-tare veramente, i partner a cui affi-darsi quando si tratterà di ripartire.E da questo punto di vista la distri-buzione tradizionale e i fornitorialberghieri hanno dimostrato«grandissima disponibilità. Quasitutti hanno capito che è fondamen-tale stare assieme». Diverso il discorso, invece, rela-tivo ai vettori: «Molte compagniesi stanno comportando con scarsaragionevolezza, abbarbicandosi suposizioni egoistiche, spesso nep-pure supportate dalla legislazioneitaliana, ma poggiate sulla propriaresidenza fiscale internazionale»,conclude l’a.d. La questione è notae simile a quella già denunciata datante agenzie: la volontà, da partedi numerosi vettori, di trattenere laliquidità per sé con azioni di tipounilaterale, senza tener minima-mente conto delle difficoltà deglialtri attori della filiera del turismo.

Il tour operator pugliese è ottimista: possibile recuperare il 70%-75% del fatturato 2019

RIMETTERSI IN MOTO SIGNIFICA ADOTTARE UNA SERIE DI MISURE DI SICUREZZA CHE AVRANNO INEVITABILMENTE DELLE RICADUTE IN TERMINI DI COSTI

Nicolaus: noi siamo pronti ma mancano le regole

“TOPRiaperturaestiva conmare Italia equalche destinazionemediterranea

1

FLOPSe salta la stagione estivanon rimaneche il medioraggio a partireda settembre-inizi ottobre

2PREZZIIn linea conquelli dell’annoscorso

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SERVIZIInnovativi eadeguati alcontesto in cuisi andrà a ope-rare. In arrivoanche una webapp ad hoc

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SCENARI

Operatori13-15 maggio 2020

3Qu

otidiano

TORINO – C’è poco da fare. Inattesa che il mercato riparta, lecompagnie hanno bisogno di pre-pararsi. Ma per riuscirci, devonoconoscere quale sarà il nuovocontesto in cui andranno a ope-rare. Almeno nell’immediato fu-turo. Lo ha ripetuto, in occasionedella sessione di presentazionedella maratona online Hack forthe Travel Industry a cura di TheData Appeal Company, anchel’amministratore delegato delgruppo Alpitour, Gabriele Burgio:«Nessun Paese è riuscito fino aoggi a definire una piattaforma diregole adeguate alle nostre atti-vità».Ciononostante, la voglia di ripar-tire c’è dopo il lungo periodo dilockdown: «Stando ad alcune no-stre analisi interne – ha proseguitoBurgio – il 74% dei nostri clientidesidererebbe rimettersi in movi-mento non appena questo saràpossibile. Chiaramente c’è l’ef-fetto rimbalzo, dopo tante setti-mane costretti a casa. Ma per po-ter tornare all’operatività, c’è bi-sogno di regole chiare», ha riba-

dito ancora una volta l’ammini-stratore delegato del gruppo Alpi-tour.Come sempre però, ha infine sot-tolineato Burgio, i momenti dicrisi possono anche essere l’occa-sione per cogliere opportunità datempo trascurate: «La domandaper l’Italia è forte e sempre losarà. Ma il nostro sistema Paesemanca di competitività e ha unastruttura costi inefficiente.Tutto ciò ci ha fatto perdere al-cune posizioni a livello glo-bale. Questo virus potrebbequindi riverarsi l’occasioneper ragionare tutti insiemesulle cose che non funzio-nano. A partire dal tema dellasostenibilità ambientale: unaleva competitiva sempre piùimportante per i turisti inter-nazionali, ma che spessomolti operatori e proprietarialberghieri sottovalutano for-temente o non considerano pernulla». Per rimediare a tale si-tuazione, è tuttavia il pensierodi Burgio, gli incentivi fiscalida soli non bastano: serve

che tutti comprendano il valore diun’offerta davvero eco-friendlynon solo per garantire il recuperodi competitività delle nostre metema anche «per giustificare, agliocchi del mercato, l’inevitabilesovrapprezzo che la nostra of-ferta sconta nei confronti dimolte destinazioni competi-tor».

Le dichiarazioni di entrambi gliarticoli sono state raccolte primadell’approvazione del cosiddettodecreto Rilancio, ma i contenutirimangono sostanzialmente validiancora oggi.

Alpitour: la voglia di ripartire c’è. Bisogna capire come ANCHE PER IL TO TORINESE LA QUESTIONE PRINCIPALE È LA MANCANZA ASSOLUTA DI INDICAZIONI E PROTOCOLLI A CUI ATTENERSI

Opportunitàl Il nostro sistemaPaese manca dicompetitività. Questo virus potrebbe quindi rivelarsi l’occa-sione per ragio-nare tutti insiemesulle cose che non funzionano.

l La sostenibilità èuna leva competi-tiva sempre più im-portante per i turi-sti internazionali,ma che spessomolti operatori eproprietari alber-ghieri sottovalu-tano fortemente.

74%La percentuale dicienti Alpitour che,da un’indagine interna del to,desidererebbe rimettersi in movimento nonappena possibile

Nessun Paese è riuscito finoa oggi a definire una piatta-forma di norme adeguate allenostre attività.Gabriele Burgio

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Informazione p.r.

SVIZZERA E ITALIA AFFRONTANO IL COVID-19: PERCORSO SIMILE, O QUASI

Un osservatorio privilegiato il suo, quello di un profes-sionista che lavora a Milano, propone un prodotto delCanton Grigioni e vive a Mendrisio, Canton Ticino…«Sì, da qui ho seguito passo a passo il diffondersi del

coronavirus prima in Italia e, a distanza di un paio di setti-mane, in Svizzera. Con gli interventi messi in campo dairispettivi Governi. Come dicevo la Svizzera è stata colpitadalla pandemia qualche settimana dopo la Lombardia, maproprio grazie “all’esempio italiano” siamo stati ingrado di prendere posizioni efficaci e tempestive. In Ti-cino in particolare, che è stata l’area più colpita, i primiinterventi del governo atti ad arginare la pandemia sono sta-ti letteralmente “copiati” da quel che è stato fatto in Italia,riconoscendo un gran merito allo stato italiano che ci ha,per così dire, tracciato la strada giusta».

Qualche differenza però esiste?«La differenza sostanziale è che il Ticino ha chiesto allo

stato svizzero una differenziazione di interventi – maggior-mente severi proprio perché il Cantone è stato il più colpito- e in via eccezionale (siamo una confederazione di stati) ilGoverno ha accettato, concedendo due volte una deroga peragire in modo autonomo. Ciò è stato molto importante peril Ticino che a un certo punto ha chiuso tutto, propriocome la Lombardia, mentre nel resto della Svizzera nonè stato così. L’ulteriore, grande differenza è che il “restare a casa”

non è mai stato un obbligo con il conseguente rischio diessere multati in caso di infrazione della norma. Senza ne-cessità di auto-certificazione per spostarsi, il Canton Ticinoha consigliato quotidianamente di stare a casa tramite i me-dia, comunicati ufficiali e auto della polizia per le stradeche portavano la dicitura “Vuoi aiutarci? Resta a casa”. Si èpuntato moltissimo sull’auto-responsabilità dei citta-dini. E ha dato i suoi frutti: al momento (posto che non sipossono fare raffronti con la Lombardia per l’evidente dif-ferenza nel numero di abitanti) i dati sono confortanti:all’11 maggio in Canton Ticino si contavano zero decessi esoli tre nuovi contagiati a fronte di giorni con 30-40 decessie oltre 300 contagiati, su una popolazione di circa 350 milapersone».

E’ IL MOMENTO DELLA FASE 2

Tempo di fase 2 anche per la Svizzera quindi?«Siamo in piena fase 2 proprio dall’11 maggio, quando

hanno riaperto ristoranti e bar. Non è una vittoria, ma unpasso avanti e ora vedremo dove ci porterà. Hanno riapertoanche le scuole dell’obbligo, così come gli hotel, a piccolipassi, con relative regole di distanziamento sociale e tutte lecondizioni di sanificazione richieste: ciò rappresenta ungrande passo almeno per il turismo interno. Ancora bloc-cati centri benessere, palestre e piscine, queste ultime po-tranno riprendere probabilmente a metà giugno».

Le frontiere oggi sono ancora chiuse: cosa succede a li-vello turistico?«Inevitabilmente la Svizzera inizia a promuovere il turi-

smo domestico e lo fa con una campagna dedicata pro-mossa da Svizzera Turismo che stimola i cittadini agodere di una vacanza nel proprio Paese. Le aperture gradu-ali degli hotel vanno in questa direzione: è già possibileprenotare, ci sono offerte mirate. Qualcosa si muove e, an-che se ci vorranno anni per recuperare, si comincia aguardare con meno ansia al futuro. Sono previsti ancheincentivi per i cittadini che trascorreranno le vacanze nel

proprio paese, inclusa la possibilità - attualmente al vaglio- di introdurre una deduzione fiscale per le spese delle va-canze».

E, nello specifico, sul fronte trasporti?«Per quanto il sistema di trasporti prettamente turisti-

co - quello che include le funivie, i battelli, gli impianti dirisalita e quindi i trenini alpini - la riapertura ufficialedovrebbe avvenire l’8 giugno (la decisione definitiva saràcomunicata il 27 maggio). Ogni azienda avrà facoltà di ap-plicare condizioni particolari per incentivare l’utilizzo deimezzi e, come Ferrovia Retica, stiamo lavorando a diverseidee condivise per attrarre i viaggiatori.

Imprescindibili alcune misure cautelative: treninialpini, funivie e battelli saranno regolarmente disinfettatidopo ogni corsa, e per questo è prevista l’assunzione o ilcambio attività di molte persone. Ad esempio, sulla trattaSt. Moritz-Tirano il convoglio non potrà ripartire dopo 20minuti per la tratta successiva come accadeva finora, ma ri-marrà fermo per la disinfezione e ci sarà un altro convoglioa coprire la tratta seguente. Il distanziamento sociale saràinevitabile, con l’assegnazione automatica di posti alternatiin diagonale; consigliatissimo l’uso della mascherina – nonobbligatorio, ma lo sarà qualora non si potesse mantenere ildistanziamento (ad esempio sui treni per i pendolari, nonescludo che inizialmente anche sui treni regionali verràrichiesta la prenotazione posti, gratuita).Direi che siamo a buon punto e attendiamo con ansia la

riapertura delle frontiere: per noi significherebbe arrivarea Tirano. Aspettiamo di tornare lì, allora saremmo vera-mente pronti a dare il via alla nuova era».

LA FERROVIA RETICA IN UNA PROSPETTIVADI MEDIO TERMINE

Come sarà questa nuova era della Ferrovia Retica?«Tenterò di ricostruire la casetta crollata qualche mese fa,

ripartendo da solide fondamenta. Primo obiettivo nonsono i grandi numeri, ma riconquistare subito la fiduciadella clientela italiana, a partire da quella individuale.Per i gruppi servirà un po’ più tempo, considerate le regoleper il distanziamento sociale: magari tra ottobre e novem-bre. Per l’estate – conditio sine qua non la riapertura dellefrontiere – mi concentrerei sul traffico individuale, con pic-coli pacchetti offerti dai nostri tour operator, e con unprodotto di alta qualità. Quel che mi fa ben sperare è il fatto che il Trenino del

Bernina è una realtà molto conosciuta in Italia e apprezza-tissima dalla clientela, soprattutto al Nord . Un prodottoquasi da “fuori porta” per i lombardi, che in questa situa-zione potrebbe adattarsi facilmente alle prime richieste diviaggio, proprio in virtù di quelle caratteristiche intrinsecheche negli anni ne hanno decretato il successo: la raggiungi-bilità, la flessibilità (escursione in giornata o per un week-end), l’economicità; infine, ora più che mai importante, ilcontatto diretto con la natura e l’aria pura dei luoghiche si attraversano. Aggiungerei anche che la Svizzera oltre ad essere da sem-

pre percepita come destinazione sicura, particolarmente ef-ficiente anche sotto l’aspetto della pulizia delle sue città, presenta cifre molto rassicuranti sul contagio, soprattuttonei Grigioni.Sarei dunque felice se si potesse partire anche in forma ri-

dotta, con qualche individuale a luglio: passo a passo, senzaeccessive illusioni. Ricominciare da qui – al di là dellecifre e dei risultati economici – per me rappresenterebbeun valore aggiunto importante perché significherebbeche ci siamo davvero lasciati alle spalle un periodo deli-catissimo».

La Ferrovia Retica guarda all’estate: il rappresentante per l’Italia, Enrico

Bernasconi, ripercorre attraverso una sorta di doppio binario virtuale Svizzera-Italia

le settimane in cui la pandemia ha lasciatotracce indelebili sulla nostra vita e sull’intera

industria del turismo.Destinazione finale: il “ricominciare”,

in una “prospettiva di medio termine” checerto non può prescindere dalla riapertura

delle frontiere, ma con una buona dose di positività scevra “di illusioni” e fondata

“sull’oggettività”.

www.rhb.ch

SÌ, VIAGGIARE. DI NUOVO

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liano che nel 2019 rappre-sentava il 66% di quello glo-bale del nostro Paese.Uno scenario futuro che adoggi però «manca ancora diuna linea guida generale a li-vello internazionale chemetta in chiaro come i vet-tori dovranno operare, abordo e a terra. Non parlosolo dell’Italia, lo stesso ac-cade negli altri Paesi dove

abbiamo le nostre basi, inFrancia, in Spagna e – in mi-nor misura – in Grecia: quil’impatto della pandemia èstato decisamente più conte-nuto e i voli nazionali po-trebbero riprendere forseall’inizio di giugno».La flotta di 39 aeromobili,composta da 25 Airbus 319 e14 Boeing 717 «e sei nuoviA319 che sarebbero dovutientrare in servizio que-st’anno, è al momento a terrafino all’11 giugno incluso».Mille 450 circa i dipendenti«di cui oltre 400 in Italia, at-tualmente in cassa integra-zione». E l’obiettivo, pre-Covid 19, di trasportarequasi 9 milioni di passeggerinel 2020. Non sono certo inumeri di un “gigante”dell’aviazione, ma oggi«queste dimensioni ci con-

sentono forse di essere piùflessibili e in grado di adat-tarci ai cambiamenti» ri-spetto a realtà dalle spallemolto più larghe. «Fermo re-stando che questo problemacoinvolge tutti indistinta-mente» la vision della mana-ger è ottimista, a patto che«si riesca a ripartire, ovvia-mente sui network domesticipoiché per gli internazionalici saranno restrizioni ancorada definire, almeno durantel’estate».In queste settimane di attesaVolotea ha creato una «taskforce dedicata all’emergenzaCovid per dialogare con au-torità e partner, per definirenuovi protocolli» perché -ormai è chiaro - il modo divolare, così come quello dimuoversi negli aeroporticambierà.

Intanto, timidi segnali di in-coraggiamento giungonoproprio dalla nuova rotta Bo-logna-Olbia: «Le prime pre-notazioni sono già entrate, inuna misura che ci ha piace-volmente sorpresi. La pro-mozione prevede qualunquetipo di modifica per i bi-glietti emessi entro il 20maggio, per volare entro fineluglio». Isole che sin dal-l’avvio delle attività hannoavuto un ruolo significativonel network della compa-gnia: «Sicilia e Sardegnasono molto importanti nelnostro network italiano. InSicilia siamo presenti in 4aeroporti (Palermo, Catania,Lampedusa e Pantelleria) ein Sardegna in 3 (Cagliari,Alghero e Olbia). Contiamomolto sulle rotte da e per ledue maggiori isole, che sonocollegate con moltissime de-stinazioni sia domestiche siainternazionali, senza dimen-ticare che proprio su questedue isole abbiamo due dellenostre basi italiane: Palermoe Cagliari».

DUBAI - Emirates torneràad operare la rotta Dubai-Milano prima di quanto pre-visto. Il volo per Malpensasarà infatti attivo già dalprossimo 21 maggio, in-sieme ad altre otto riaper-ture previste per LondraHeathrow, Francoforte, Pa-rigi, Madrid, Chicago, To-ronto, Sydney e Melbourne.La compagnia offrirà ancheconnessioni via Dubai percoloro che viaggiano tra il

Regno Unito e l’Australia.«Siamo felici di poter ri-prendere il servizio passeg-geri verso queste destina-zioni - ha dichiarato Adel AlRedha, chief operating offi-cer di Emirates -. Stiamo la-vorando costantemente conle autorità per riaprire i col-legamenti anche verso altrecittà. Abbiamo già previstoin aeroporto misure ade-guate, in coordinamentocon le rispettive autorità,

per garantire il distanzia-mento sociale e la sanifica-zione. La sicurezza e il be-nessere dei nostri dipen-denti e dei passeggeri ri-mangono infatti la nostrapriorità».Intanto il gruppo Emirates

ha reso noti i dati di chiu-sura dell’esercizio 2019-2020 terminato il 31 marzo:utili per 456 milioni di dol-lari, in calo del 28%, per cuinon verrà distribuito alcundividendo. Lo comunica lacompagnia aerea, sottoline-

ando di aver realizzato co-munque profitti per il32esimo anno consecutivo«a fronte di un calo nel fat-turato (7 miliardi di dollari,-5%) principalmente dovutoalla riduzione delle opera-zioni durante la chiusura

prevista della pista dell’ae-roporto di Dubai nel pe-riodo aprile-giugno 2019 eall’impatto delle restrizionisui voli e i viaggi connessealla pandemia nel trimestregennaio-marzo».«Prevediamo – ha spiegatolo sceicco Ahmed bin Sa-eed Al Maktoum, presi-dente del gruppo – che civorranno almeno altri 18mesi prima che la domandadi viaggi torni a una par-venza di normalità. Al con-tempo, stiamo attivamentecollaborando con le auto-rità di regolamentazione econ le parti interessate neldefinire gli standard per ga-rantire la salute e la sicu-rezza di viaggiatori e ope-ratori nel mondo post-pan-demia.

Valeria Rebasti“Nel 2019 il network nazionale italianorappresentava il 66% del totale del Paese”

CODOGNO – Volotea tor-nerà presto a volare «spe-riamo entro la metà di giu-gno»: ne è convinta ValeriaRebasti, commercial coun-try manager Italy & Sou-theastern Europe della com-pagnia, momentaneamenteferma a Codogno, in quel-l’angolo di mondo che perlei è casa e che è improvvi-samente balzato sulle primepagine dei giornali dimezzo mondo a causa dellapandemia Covid-19. Da lì,in un assolato pomeriggiodi primavera, ci racconta –compatibilmente con deci-sioni ancora in fieri da partedelle autorità – «gli scenarioggi al vaglio. Quel che ècerto che sarà un’estate congrande focus sul mercatodomestico». Un networknazionale che rimarrà prati-camente inalterato, «mentrequello internazionale subiràinevitabilmente tagli più omeno significativi in rela-zione allo scenario che citroveremo ad affrontare». Asupporto di questa linea siinserisce il lancio “corag-gioso” come lei stessa lodefinisce - della nuova rottaBologna-Olbia (dal 3 lu-glio): un’aggiunta quindi aquel network domestico ita-

In attesa di decisioni definitive da parte delle autorità, il vettore punta alla seconda metà di giugno

La compagnia riapre i collegamenti con Dubai. Calo del 28% per gli utili dell’anno fiscale chiuso al 31 marzo

Assaeroporti:pianificare e incentivare la ripresa

I DATI, TRA CONSUNTIVO E PROSPETTIVE

Emirates anticipail ritorno a Milanoal 21 maggioINSIEME AD ALTRE OTTO DESTINAZIONI

ROMA - Una crisi epocale e senza precedenti. Ripetitivoormai sottolinearlo, ma nel caso del sistema aeropor-tuale italiano è la sola definizione adeguata. Lo spiegaAssaeroporti con il suo consuntivo del primo trimestre2020, con il solo mese di marzo che ha registrato 2 mi-lioni 082 mila 648 passeggeri, cioè con una perdita diquasi 12 milioni di unità, rispetto allo scorso anno. Un2019 che aveva fatto registrare complessivamente «oltre193 milioni di passeggeri negli scali italiani, con untrend in costante crescita che puntava ai 200 milioni perquest’anno» sottolinea Valentina Lener, direttore gene-rale di Assaeroporti.Ma l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha praticamenteazzerato il traffico in tutti gli scali nazionali, molti deiquali sono rimasti operativi per assicurare la continuitàdel servizio pubblico di trasporto aereo e per garantireesigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli diStato e di enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emer-

genza di altro tipo. Un’apertura costosissima, «visto chea fronte dell’azzeramento del traffico passeggeri gliscali si trovano a dover coprire costi incomprimibilicompresi – a seconda dei casi – tra il 60 e l’85% del to-tale» prosegue Lener che per dare un’idea precisa delmomento attuale ribadisce che «nell’intero mese diaprile ha viaggiato lo stesso numero di passeggeri di unsolo giorno dell’aprile 2019». Preparati per reagire alle emergenze, gli aeroporti etutta la filiera del trasporto aereo sono pronti a ripar-tire: il Paese ha bisogno, oggi più che mai, di un tra-sporto aereo pienamente operativo, volano strategicoper la ripresa dell’economia nazionale. L’Italia deve po-ter competere ad armi pari con il resto d’Europa conti-nuando a garantire la sicurezza dei passeggeri: «Ciò dicui abbiamo bisogno è di pianificare e incentivare ri-presa traffico aereo e mobilità passeggeri, anche per sti-molare il turismo».

VOLOTEA CREDE NELL’ESTATE“Grande focus sui voli domestici”

Con un occhio volto alfuturo, Volotea giocad’anticipo e ha messoin vendita il 13 maggiol’intera stagione estiva2021, «con cambi divolo illimitati e gra-tuiti», sottolinea Vale-ria Rebasti. In praticaè possibile prenotareentro il 30 giugno volifino a settembre2021, con la garanziadi poter modificare ladata del volo senzanessun costo. Ed èsempre di un paio digiorni fa la notiziadella nascita di “Vo-liamo per l’Italia”, lanuova associazione divettori low fare com-posta oltre che da Vo-lotea, da Blue Air, Nor-wegian, Ryanair, easy-Jet e Vueling: «L’asso-ciazione nasce con loscopo di rappresen-tare gli interessi dellecompagnie aeree lowcost – che rappresen-tano sul mercato shorthaul domestico oltre il50% del traffico -nell’ambito delle rela-zioni con le autoritàgovernative italiane econ gli altri interlocu-tori istituzionali».

Summer 2021In vendita

Trasporti13-15 maggio 2020

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Quotidiano

Ci vorranno almenoaltri 18 mesi primache la domanda diviaggi torni ad avereuna parvenzadi normalitàAhmed bin SaeedAl Maktoum

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30mln €L’obiettivo di fattu-rato della compagniaper il 2020, alla lucedegli effetti dell’emergenza Coronavirus

60mln €La soglia di giro d’affari che Hnh Hospitality si aspettava di superareprima che scoppiassela crisi innescata dalCovid-19

Qualche giorno fa l’amministratoredelegato di Starhotels, ElisabettaFabri, parlando al Sole 24 Ore haproposto di introdurre una tassa di100 euro a carico di ogni visitatoreinternazionale che si rechi in Italia.La sua idea è proprio quella di uti-lizzare le somme così ottenute persostenere l’industria turistica nazio-nale. Dice di essere convinta che,data la popolarità globale della no-stra destinazione, non dovremmosubire alcuna ripercussione dalpunto di vista degli arrivi…«Per una volta non sono d’accordo conlei. È come la tassa di soggiorno. Uffi-cialmente fu introdotta per finanziaregli investimenti delle amministrazionilocali nel turismo, ma sappiamo benecome è finita. Inoltre, seppure sia an-ch’io convinto che viviamo in unPaese bellissimo, rimango dell’ideache le decisioni delle persone in mate-ria di viaggi e vacanze siano pur sem-pre basate sulle proprie capacità dispesa». Voi, infine, come vi state preparandoalla ripartenza?«Stiamo iniziando a riattivare le strut-ture business che possono già ora con-tare su una adeguata domanda corpo-rate. Gli hotel nelle destinazioni ma-rine seguiranno in una seconda fase,probabilmente tra fine mese e gli inizidi giugno».

A quali misure disicurezza e sanifi-cazione state pen-sando in questaprima fase?«Abbiamo definitouna serie di principigenerali che stiamodeclinando in ogni

comparto. Mi riferisco a misure di di-stanziamento sociale e ad attività diigienizzazione ad hoc, tra cui alcuneispirate per esempio al protocollo pub-blicato dalla American Hotel & Lod-ging Association (Ahla), inclusa lanorma per cui una stanza, prima di ac-cogliere un nuovo ospite, dovrà rima-nere libera per almeno 72 ore. Pen-siamo inoltre di rafforzare le opera-zioni di pulizia nel back office, perchéper noi è fondamentale preservare an-che la salute dei nostri collaboratori».State valutando pure qualche formadi certificazione di terze parti?«Sì, ci stiamo riflettendo. Ma ce nesono tante e per noi è importante ca-pire quali siano quelle più accettate econsiderate dai nostri mercati di riferi-mento».*L’intervista è stata condotta primadell’approvazione del cosiddetto de-creto Rilancio

MESTRE – Il momento sta finalmentearrivando: a breve, contagi permet-tendo, il turismo affronterà la tanto at-tesa ripartenza. Ma come? Difficiledirlo. Anche solo perché non esistonoancora regole e protocolli a cui atte-nersi. È quello che van dicendo datempo i principali protagonisti dell’in-dustria dei viaggi e dell’ospitalità: touroperator, linee di crociera, hotel…Ciononostante bisogna prepararsi. Conquali prospettive lo chiediamo a LucaBoccato, amministratore delegato diHnh Hospitality: una white label com-pany che gestisce 13 strutture princi-palmente distribuite nel Nord-Est, conaltre due aperture previste proprio que-st’anno a Roma e a Verona. La societàcollabora con molti brand di livello in-ternazionale, tra cui Best Western,Doubletree by Hilton, Indigo eCrowne Plaza (Ihg). Tutte le proprietàsono rimaste chiuse durante il lock-down.Quali sono stati gli effetti dell’emer-genza Coronavirus sul vostro busi-ness?«Secondo le nostre stime dovremmochiudere l’anno con un fatturato com-plessivo di una trentina di milioni dieuro. Solo due mesi fa si trattava dellanostra ipotesi di scenario peggiore.Oggi è diventata la migliore».Originariamente, quali erano i vo-stri obiettivi?«Nel 2019 abbiamo chiuso l’anno fi-scale per la prima volta a novembre. Insoli dieci mesi abbiamo registrato ri-cavi complessivi pari a 32,6 milioni dieuro, corrispondenti a un incrementodel 4,2% rispetto allo stesso periododell’anno precedente. Il margine ope-rativo lordo (ebitda) è rimasto invecestabile a quota 4,762 milioni. Date an-che le numerose aperture del 2019, bencinque, e quelle in arrivo quest’anno,gli obiettivi per il 2020 erano piuttostoambiziosi: superare quota 60 milioni.Purtroppo non sarà il caso. Eppure, lanostra organizzazione tutto sommatosta reggendo. C’è a chi sta andando de-cisamente peggio».Nel 2017 avete aperto la vostra so-cietà a capitali esterni, con l’arrivodel fondo di private equity franceseSiparex, che oggi detiene poco piùdel 36% del vostro gruppo. Cosa si-gnifica tutto ciò per voi, in questomomento?«Adesso è facile dire che si è trattata diuna scelta vincente. Senza l’apportodei fondi, e il ripensamento della strut-tura aziendale che ne è seguito, ora sa-remmo molto più in difficoltà. Certo,anche loro sono preoccupati. Cometutti d’altronde. Tuttavia, il loro contri-buto rimane estremamente importante.Senza contare che li sentiamo settima-nalmente per ragionare insieme sugli

scenari futuri. E i benefici spesso sonoanche indiretti. Mi riferisco soprattuttoalle risposte positive che stiamo rice-vendo dagli istituti bancari. Forse treanni fa sarebbe stato tutto più com-plesso…»A proposito di relazioni con i credi-tori: come state affrontando la que-stione degli affitti relativi agli alber-ghi in gestione, che ora come oranon sono ovviamente in grado di ge-nerare alcuna liquidità…«Abbiamo fin da subito avviato undialogo costruttivo con le proprietà deinostri alberghi, ricevendo ottimi ri-scontri. Attualmente non siamo ingrado di quantificare come tale dispo-nibilità si tradurrà in riduzione dei co-sti a bilancio. Anche solo perché nonsappiamo cosa accadrà nel prossimofuturo. Tuttavia, sono tutti ben consa-pevoli dalla situazione che stiamo vi-vendo. In fondo, credo che sia nell’in-teresse degli stessi investitori puntare apreservare il valore dei propri asset nellungo periodo».In Germania, il fondatore e ammini-stratore delegato di Motel One, Die-ter Mueller, ha chiesto ufficialmenteal governo tedesco una moratoriasugli affitti: un modo, ha sostenutolo stesso Mueller, per distribuire piùequamente il peso della crisi tra ivari operatori economici del Paese.Cosa ne pensa?«Credo sia una questione di buonsenso. Se tutti i locatari fossero co-

stretti a pagare per intero e subito ildovuto, molti operatori semplicementenon sopravviverebbero. Anche unamera riduzione temporanea degli af-fitti potrebbe al contrario garantire be-nefici per tutti: a partire dalla stessaproprietà, fino ai gestori e persino allecomunità presenti nelle località doveoperano gli hotel». Come giudica invece i provvedi-menti attuati fino a oggi dal governoitaliano? Specialmente in tema digaranzie statali sui finanziamentialle imprese maggiormente colpitedalla crisi…«Ne avevamo ef-fettivamente biso-gno. E importantisono state anche lemisure di rafforza-mento degli am-mortizzatori so-ciali. Mi chiedosolamente se al-meno un po’ dellerisorse così allocate sarebbero potuteessere spese per aiutare le compagniealberghiere che stanno provando a ria-prire. È evidente, infatti, che all’inizioi costi, per chi ripartirà, saranno conogni probabilità superiori alle entrate.Senza incentivi è perciò possibile chemolti operatori preferiscano semplice-mente rimanere chiusi aspettandotempi migliori».Alcune associazioni, tra cui Confin-dustria Alberghi, hanno recente-mente pubblicato un Manifesto delturismo, in cui tra l’altro chiedonoalle istituzioni un investimento afondo perduto per il settore di mi-nimo 750 milioni di euro…«Ovviamente ne sarei felice. Ma dob-biamo rimanere razionali: le risorsesono scarse; la torta è una sola. Impos-sibile pensare di allargarla per farfronte alle richieste di tutti i settorieconomici».

Hnh Hospitality

HANNO DETTO

ELISABETTA FABRISua l’idea di unatassa di 100 euro dafar pagare a ogni visi-tatore straniero inItalia, con l’obiettivodi sostenere l’indu-stria turistica nazio-nale

La torta èuna sola.Impossibilepensare diallargarlaper farfronte allerichieste ditutti i settoriLucaBoccato

IL CONTESTOMolte le incognite per lecompagnie alberghiereche si accingono a ripartire. Al centro dellaquestione, oltre alla mancanza di regole certe,anche i rapporti con i partner-investitori

DIETER MUELLERdi Motel One ha pro-posto al governo te-desco una moratoriasugli affitti, in mododa distribuire meglio i costi della crisi tratutti gli operatorieconomici

Alberghi13-15 maggio 2020

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Quotidiano

INTERVISTA*

SERVE TANTA RAZIONALITÀ E DIALOGO CON I PARTNERLa ricetta di Hnh per la ripartenza

“Senza il fondo Siparex le relazioni con le banche

oggi forse sarebbero più complicate”

l È una white label company che gestisce13 hotel principalmente distribuiti nel Nord-Est, con altre due aperture previste proprioquest’anno a Roma e a Verona. Collaboracon brand quali Best Western, Doubletreeby Hilton, Indigo e Crowne Plaza (Ihg)

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BRUXELLES – «L’estate 2020 avrà lasua stagione turistica. Potremo andare invacanza. Anche se con qualche limita-zione imposta dagli standard di sicurezzasanitaria»: è questa la dichiarazione diPaolo Gentiloni, commissario europeoper l’economia a margine della presenta-zione da parte della Commissione Uedelle linee guide e raccomandazioni ap-provate due giorni fa, con l’ambiziosoobiettivo di salvaguardare, almeno inparte, la stagione estiva e le innumere-voli realtà che rientrano nel complessiingranaggio dell’industria turistica. In-dustria che a livello globale nei 27 Statidell’Unione rappresenta l’11-12% del Pil(circa mille 400 miliardi di euro), il 12%della forza lavoro per quasi 3 milioni diimprese che, nel 90% dei casi, sono Pmi. «L’Europa sta riaprendo, passo dopopasso - aggiunge la presidente dellaCommissione europea, Ursula von derLeyen -. Oggi la Commissione Ue forni-sce una guida su come riprendere a viag-giare in modo sicuro e responsabile perrimettere in piedi il turismo europeo».Resta forse il rammarico, come eviden-ziato dall’Ectaa, per quelle che – a contifatti – sono solo “raccomandazioni”,mentre una legislazione vera e propriasarebbe stata auspicabile anche in pro-spettiva di un eventuale – speriamoquanto mai lontano – riproporsi di pro-blematiche similari.Premessa imprescindibile la riapertura

delle frontiere chiuse alloscoppio della pandemiatra i vari paesi del conti-nente inclusi quelli del-l’area Schengen: la rimo-zione delle restrizioni do-vrà essere coordinata e lequarantene oggi obbliga-torie in gran parte deipaesi partner eliminategradualmente tra aree consimile rischio epidemiolo-gico (controllo Ecdc).L’intento è quello di evi-tare la creazione di corri-doi turistici tra alcuni statimembri, che andrebbe asfavore dei più colpiti dalCovid-19, come l’Italia.La Germania, in partico-lare, prevede l’aperturadelle frontiere entro il 15giugno: anzi, «via liberagià dal 16 maggio sulconfine con il Lussem-burgo – ha spiegato il mi-nistro dell’interno tedescoHorst Seehofer -; lo stessodicasi per la Danimarca».Invece, Francia, Austria eSvizzera ritengono sia an-cora presto per aprire lefrontiere con Italia e Spa-gna.Sul fronte Regno Unito

(che ha sì ufficialmentedecretato l’uscita dall’Ue,ma per il 2020 ancora se-gue le regolamentazionidell’Unione), è per oraconfermata la quarantenadi 14 giorni all’arrivo inaereo nel paese, eccettoche per i passeggeri pro-venienti da Irlanda eFrancia. Da oggi è attivauna sorta di “bolla bal-tica” che consente il tra-sporto ferroviario, marit-timo e aereo attraversoEstonia, Lettonia e Litua-nia, ma con una quaran-tena inizialmente previstaper chi entra da altri stati.Semaforo rosso per ilventilato passaporto sani-tario chiesto da diversigoverni: per Bruxellesnon esistono attualmentebasi scientifiche per di-chiarare una persona im-mune. La commissionespinge invece a favore diuna potenziale interazionefra le diverse app nazio-nali, così da consentire aituristi di utilizzarle in tuttii paesi della Ue per il trac-ciamento dei contagi econtenimento di nuove in-

fezioni.A sostegno della crisi diliquidità e nel tentativo dilimitare i fallimenti a ca-tena delle imprese del tu-rismo, Bruxelles chiede aigoverni di affiancare alrimborso dei viaggi can-cellati a causa del Covidla possibilità di offrire deivoucher per recuperare lavacanza più avanti. Saràperò il cliente ad averel’ultima parola tra rim-borso e rinvio del sog-giorno.Quanto al settore alber-ghi, ristoranti, l’invito èquello a creare protocollisimili in tutti i paesi cosìda rassicurare i viaggia-tori, che ritroverebberoall’estero le stesse abitu-dini del proprio paese diresidenza.Infine, Bruxelles sta ela-borando una cartina inte-rattiva dell’Europa perfornire ai viaggiatori in-formazioni in tempo realesulla situazione sanitaria eturistica (inclusa la dispo-nibilità nelle strutture al-berghiere e nei ristoranti)regione per regione.

L’Europa riapre con “linee guida comuni”

TUNISI - La Tunisia guarda con un mi-sto di fiducia e apprensione al futuro. Enella fase di assoluta incertezza relativaagli spostamenti aerei da quelli chesono da sempre i suoi principali bacinidi affluenza turistica, passo a passo stu-dia la ripartenza post Covid-19 e lo facon un protocollo che codifichi passo apasso l’esperienza del viaggiatore dal-l’istante in cui metterà piede nel Paese.Come anticipato la scorsa settimana daSouheil Chaabani, direttore per l’Italiadell’Ente nazionale tunisino per il turi-smo, a margine della videoconferenzache ha visto protagonista la splendidaofferta archeologica romana del Paesemaghrebino, è arrivata puntuale l’uffi-cializzazione dell’iniziativa. «Il protocollo riguarda tutti gli aspettidel viaggio, dall’arrivo in aeroporto, aitrasferimenti, al check-in e check-out inhotel: tutto quello che concerne il viag-gio sarà assicurato attraverso procedureprecise, che illustreremo nel corso diuna conferenza stampa con il ministro.Sarà importantissimo per garantire la si-curezza dei nostri ospiti in Tunisia». Lestrutture alberghiere del paese sonodunque autorizzate ad utilizzare solo il50% della propria capacità, e ciascunhotel dovrà garantire la presenza di in-fermieri e igienisti. L’accesso alle pi-scine sarà limitato ad una persona ogni3 metri quadrati e i ristoranti dovrannogarantire il distanziamento sociale tra

gli ospiti. Il personale alberghiero saràtenuto a comunicare alla direzionel’eventuale presenza di ospiti con sin-tomi riconducibili al Covid-19. Negliaeroporti saranno implementate misurevolte alla sicurezza dei passeggeri cosìcome in tutte le location frequentate daituristi all’interno del Paese. MohamedAli Toumi, ministro del turismo dellaTunisia, rivolgendosi agli operatori turi-stici ha sottolineato la necessità delladestinazione «di sviluppare inizial-mente il turismo interno - considerata ladifficile situazione economica attuale –sempre nel rispetto delle raccomanda-zioni previsti dai protocolli sanitari».Oltre che la «promozione di quelle areedel Paese che oggi sono poco visitate efrequentate».L’industria turistica «è fondamentaleper l’economia del Paese» con un’inci-denza «del 14% sul Pil nazionale», concirca 500.000 posti di lavoro diretti e1,5 milioni di posti nell’indotto. «Almomento qui, come nella gran parte delmondo, non c’è attività aerea, con unacrisi gravissima per i vettori che chie-

dono aiuti ai governi. Ma senza tra-sporto aereo non esiste turismo… Ve-dremo l’andamento dei prossimi mesi,anche durante la bassa stagione, ma peruna vera ripresa dovremo attendere il2021». In attesa di tornare in Tunisia, a MoncefBen Moussa, ex direttore del Museo delBardo di Tunisi, attuale direttore delCentro delle Arti, della Cultura e delleLettere (Ministero della cultura tuni-sino) il compito di condurci per manoattraverso i secoli, fino all’epoca dimassimo splendore dell’Impero romanosulla costa africana. Cominciando dal-l’anfiteatro di El Jem, patrimonio Une-sco: «Questo momento di pausa forzataanche per tutti i musei e siti archeolo-gici – ha sottolineato Moussa – è un’oc-casione per riflettere e preparaci al do-mani. La Tunisia, dalle sue coste all’in-terno, è una sintesi perfetta della storiadel Mediterraneo e delle sue civiltà,che da qui sono passate lasciando traccegiunte fino ai giorni nostri. Il nostroPaese è un museo a cielo aperto, unospecchio per ciascuno di noi, dove sco-prire sempre qualcosa di nuovo». Nel2019 la Tunisia ha accolto 9 milioni 400arrivi, per una crescita del 13,6% ri-spetto all’anno precedente; gli arrividall’Italia sono stati oltre 125 mila,+21%, dato che pone il nostro mercatoal quinto posto dopo Francia, Russia,Germania e Inghilterra.

La Tunisia lancia il suo protocollo per la sicurezza dei viaggiatori

CHAABANI: “PER UNA VERA RIPRESA DOVREMO ATTENDERE ALMENO IL 2021”

14%L’incidenzadel compartoturisticosul Pil globaledella Tunisia

60%-80%Stima Unwto dei ricavi bruciati dal-l’industria turisticaa livello mondialenel 2020 rispetto al2019 (perdita tragli 840 e i 1.000miliardi)

EuropaLa CommissioneUe stima che leperdite hanno giàraggiunto il 50%per hotel e risto-ranti, l’85% pertour operator eagenzie di viaggio eil 90% per compa-gnie aeree e di cro-ciere. In generale ilcalo delle prenota-zioni è pari al 60-90% rispetto al2019

11%Incidenza del com-parto turistico sulPil globale dei 27stati membri del-l’Unione europea,pari a circa 1.400miliardi di euro

RecoveryFundSi ipotizza che unquinto delle risorsepotrebbe esserededicato proprio alturismo

Capitolo a parte per i trasporti e nello speci-fico per quello aereo, da cui dipende unafetta enorme degli spostamenti dei cittadini,in Europa e oltre. «In questo momento nonraccomandiamo in maniera specifica diavere dei posti vuoti sugli aerei» come mi-sura di sicurezza legata al contenimento delcontagio di Covid-19, «tuttavia raccoman-diamo di indossare una mascherina e altridispositivi di protezione, sia ai passeggeri siaall’equipaggio, e abbiamo stabilito altri pro-tocolli relativi all’imbarco e al disimbarco deipasseggeri» ha sottolineato la commissariaUe ai trasporti, Adina Valean. Niente socialdistancing quindi, scelta così spiegata dallaValean: «Da un lato sappiamo che gli aereihanno alcuni dispositivi di sicurezza», legatiin particolare ai sistemi di ventilazione, «edall’altro il settore possiede una grandeesperienza nel mettere in campo protocollidi sicurezza e regolamenti». L’Easa (Agenziaeuropea per la sicurezza aerea) e l’Ecdc(Agenzia Ue per la prevenzione e il controllodelle malattie) presenteranno comunque«nelle prossime settimane» ulteriori lineeguida tecniche per «facilitare un approcciocoordinato e assistere le autorità nazionali».

9,4 mlnGli arrivi totaliin Tunisia nel 2019,+13,6% sull’annoprecedente. Oltre125.000 i turistiitaliani

L’industria turisticaper il nostro Paeseè fondamentaleSouheil Chaabani

RACCOMANDAZIONIL’intervento della Commissione Ue si limita però a “consigli”utili, senza intervenire sulpiano legislativo. Si spazia dal ripristinodella libera circolazionealla possibilità di proporrevoucher in sostituzionedei rimborsi

Mondo13-15 maggio 2020

9Qu

otidiano

No al distanziamentosociale in volo

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