Anno Scolastico 2015-2016 · nell'applicazione e miglioramento, all'interno dell‟IPSSAR Giuseppe...

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1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA ALBERGHIERA “GIUSEPPE CIPRIANI” P.O.F. PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2015-2016 Via A. Moro - 45011 ADRIA (RO) - Tel. 0426 900220/1- Fax 0426 900866 www.alberghieroadria.it - E-mail:[email protected] -PEC:[email protected] Codice fiscale 90003280295

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA ALBERGHIERA “GIUSEPPE CIPRIANI”

P.O.F.

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Anno Scolastico 2015-2016

Via A. Moro - 45011 ADRIA (RO) - Tel. 0426 900220/1- Fax 0426 900866

www.alberghieroadria.it - E-mail:[email protected] -PEC:[email protected]

Codice fiscale 90003280295

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INDICE

Significato del POF e sua origine pag.3

Contesto socio economico 4

Finalità e obiettivi principali 5

Politica per la Qualità 6

Descrizione della Scuola 9

Organigramma d‟Istituto 10

CTS (Comitato Tecnico Scientifico) 11

Funzioni strumentali al POF 12

Capo –dipartimento 13

Coordinatori 14

Compiti del coordinatore di classe 15

Documenti programmatici dell‟Istituto 17

Orario di ricevimento degli uffici 18

Uffici e servizi 19

Collaboratori scolastici e tecnici di laboratorio 21

Breve glossario 22

La programmazione didattica 24

La valutazione 27

Attribuzione voto di condotta 30

Criteri di attribuzione dei crediti formativi 32

Attività integrative 34

Caratteristiche dell‟offerta formativa: gli indirizzi di studio 34

Percorso triennale - corso IeFP 34

Classi prime e seconde 37

Classi terze quarte e quinte 40 ASL (Alternanza scuola lavoro)…………………………………………………………………………..42

Orario delle lezioni 48

Opportunità educative e percorsi didattici scelti per migliorare l‟offerta formativa 43

Piano Annuale per l‟Inclusione (P.A.I.) 48

Funzioni strumentali: descrizione dettagliata delle attività 67

Attività e progetti per il miglioramento dell‟offerta formativa 89

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Origine e significato del POF

decreto del Presidente Della Repubblica 8 marzo 1999, n° 275

(pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 10 agosto 1999, n° 186)

regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai

sensi dell‟art. 21 della legge 15 marzo 1997, n°59

omissis….

Art. 3

PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA

1) Il Piano dell'Offerta Formativa rappresenta il documento fondamentale

costitutivo dell'identità culturale e progettuale della Scuola; ne illustra la

strategia complessiva ed individua le attività formative e le iniziative di

supporto idonee al soddisfacimento delle esigenze della specifica utenza

coerenti con le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle

realtà locali, nazionali ed europee. Esso esplicita inoltre la progettazione

curriculare, extracurricolare, educativa ed organizzativa adottata nell'ambito

dell'autonomia e ribadisce, quindi, il principio dell‟omogeneità di intenti

nell‟evidenziare prima di tutto le finalità educative, didattiche e culturali in

armonia con il sistema scolastico nazionale.

2) Il piano dell‟offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base

degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione

e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto

delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e delle associazioni anche di

fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. il piano è

adottato dal consiglio di circolo o di istituto.

3) Ai fini di cui al comma 2 il Dirigente Scolastico attiva i necessari rapporti con

enti locali e con le diverse realtà istituzionali , culturali, sociali ed economiche

operanti sul territorio.

4) Il piano dell’offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e

alle famiglie all’atto dell’iscrizione.

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CONTESTO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE DELLA SCUOLA

La Provincia di Rovigo è una provincia del Veneto di oltre 240 mila abitanti.

Confina a nord con la provincia di Verona, la provincia di Padova e la provincia di

Venezia, a ovest con la Lombardia (Provincia di Mantova), e a sud con l'Emilia - Romagna

(Provincia di Ferrara). Il territorio provinciale corrisponde in grande misura al Polesine

e vi è compreso il delta del fiume Po. Oltre al capoluogo, le città storicamente più

importanti sono Adria, capoluogo di quello che comunemente viene definito il

basso Polesine, Porto Viro, unione dei due vecchi comuni di Donada e Contarina, Porto

Tolle, Lendinara e Badia Polesine.

L‟Istituto alberghiero si trova nella città di Adria nel Parco Regionale del Delta del

Po che, nato nel 1997, possiede la più vasta estensione di zone umide protette

d'Italia; il Parco si estende per poco più di 12.000 ettari, su di un territorio che

interessa i comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto

Viro, Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po.

L'ISTITUTO

L'istituto Alberghiero di Adria può vantare quasi 50 anni di esperienza nella

formazione di personale qualificato nel settore turistico - alberghiero. Sorto come

sezione annessa dell'Istituto Professionale per il Commercio nel lontano 1966 è

costantemente cresciuto negli anni, fino a diventare autonomo alla fine degli anni

Ottanta.

Il bacino di utenza è molto vasto, comprendendo una parte del retroterra veneziano

(riviera del Brenta), la parte sud-orientale della provincia di Padova, le zone

orientali limitrofe del ferrarese ed ovviamente, il Polesine, la cui estensione in

lunghezza sfiora i 140 chilometri. Attualmente conta circa, 1200 studenti ai quali

sono impartiti insegnamenti teorico - culturali e pratico – professionali, integrati da

attività di stage negli ultimi anni di corso.

L'inserimento diretto di tutti gli studenti del terzo e quarto anno in aziende

alberghiere e turistiche di qualità, situate sia dentro sia fuori regione, per svolgervi

attività di tirocinio, costituisce uno dei punti di forza dell'istituto.

Nell'attuale situazione economico-sociale di evidente difficoltà occupazionale,

l‟Istituto offre una immediata possibilità di occupazione e permette l‟accesso ai

gradi di studi più elevati e il raggiungimento dei traguardi professionali più ambiti.

Nell‟anno scolastico 2007-2008 la scuola è stata intitolata a G. Cipriani fondatore

del Harry‟s Bar, nell‟occasione sono state istituite tre borse di studio una per

ciascun settore del comparto alberghiero. I migliori studenti hanno l‟opportunità di

poter seguire un‟esperienza di due mesi presso gli hotel Cipriani di New York.

FINALITA’ E OBIETTIVI PRINCIPALI

L‟IPSSAR G. Cipriani si propone di far acquisire agli studenti "una solida base di

istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di

sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per

rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento,

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considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo

del lavoro e per l'accesso all'università e all'istruzione e formazione tecnica

superiore" (art. 2, comma 1 del d.P.R. 15/03/2010).

CERTIFICAZIONE

L‟Istituto nel marzo 2005 ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di

Gestione della Qualità.

L‟IPSSAR ADRIA ha realizzato il proprio Sistema di Gestione per la Qualità in

conformità alla norma UNI EN ISO 9001 ed. 2000, con lo scopo di:

dimostrare la capacità di fornire servizi conformi alle richieste dell‟utente e ai

requisiti cogenti applicabili,

migliorare la soddisfazione dell‟utente attraverso l‟efficace applicazione del

sistema, incluso il miglioramento continuo.

Il Sistema di Gestione per la Qualità dell‟IPSSAR ADRIA si applica all‟attività di

formazione e istruzione secondaria superiore.

Sono stati individuati i seguenti processi:

responsabilità della Direzione,

processi relativi agli utenti,

progettazione,

pianificazione e realizzazione del servizio,

approvvigionamento,

misurazioni, analisi e miglioramento.

Il Sistema di Gestione della Qualità è stato aggiornato in funzione delle norme ISO

9001:2008

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POLITICA PER LA QUALITA’

La finalità generale che caratterizza l'offerta formativa dell‟Istituto Giuseppe

Cipriani si caratterizza nell‟impegno di dare allo studente una solida base di

istruzione generale e tecnico professionale, che gli consenta di sviluppare, in una

dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze

formative del settore turistico–alberghiero, considerato nella su dimensione

sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l‟accesso

all‟università e all‟istruzione e formazione tecnica

superiore.

Nel progettare annualmente la propria attività di formazione e istruzione il

Collegio Docenti dell‟Istituto Alberghiero Giuseppe Cipriani, ha come riferimento

regolamenti relativi al Riordino degli Istituti Professionali- Linee Guida per il

passaggio al nuovo ordinamento DPR 15 MARZO 2010, tiene inoltre in

considerazione il contesto sociale in cui opera le sue trasformazioni che richiedono

una scuola che non può essere auto centrata ma che opera secondo i seguenti

criteri:

una ricollocazione dei processi formativi sul territorio, dove si giocano

concretamente le sfide del glocale;

una stretta sinergia con i diversi soggetti (enti locali, terzo settore, mondo culturale

ed economico) che operano sul territorio.

L‟Istituto Alberghiero Giuseppe Cipriani è chiamato a definirsi in relazione ed in

interazione con il territorio vivo nel quale opera e del/dal quale coglie i bisogni

formativi rispondendovi con una rinnovata azione educativa. In particolare

l‟identità dell‟indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di

ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e

l‟organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali,

artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti

enogastronomici. La qualità del servizio è strettamente congiunta all‟utilizzo e

all‟ottimizzazione delle nuove tecnologie nell‟ambito della produzione,

dell‟erogazione, della gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e

del marketing di settore.

Tutto il personale della scuola mira al successo formativo degli studenti.

Valori di riferimento:

La scuola come comunità di formazione globale della persona;

La scuola come esperienza di formazione alla cittadinanza democratica

mediante lo sviluppo alla rappresentanza e la partecipazione agli Organi Collegiali

ed alle Assemblee;

La scuola come esperienza di crescita in funzione dello “star bene” con se

stessi e con gli altri e di sviluppo di senso di responsabilità;

La scuola che elabora progetti formativi per lo sviluppo delle conoscenze,

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competenze e capacità;

La scuola che favorisce un adeguato orientamento alle scelte future;

La scuola aperta alla mondialità, sotto forma di progetti relativi a tematiche

sulla pace e sul rapporto di conoscenze e di rispetto tra popoli e culture;

La scuola attenta al recupero delle situazioni di svantaggio ed alla promozione

del successo formativo;

La scuola criticamente aperta alle sfide di innovazione richieste dalla

evoluzione culturale, dalla ricerca in campo disciplinare ed educativo ed ai

cambiamenti in atto nella scuola.

La Dirigenza dell‟IPSSAR di Adria ha fatto proprio il concetto che la qualità

rappresenta un processo sistematico che coinvolge tutta la struttura scolastica per

l'ottenimento della massima soddisfazione dell‟utente. Tale obiettivo può essere

conseguito solo con la condivisione delle responsabilità da parte di tutto il

personale e il coinvolgimento di fornitori e clienti, nell'ambito dello sviluppo del

Sistema Qualità.

In tal senso la Dirigenza dichiara la ferma intenzione di procedere

nell'applicazione e miglioramento, all'interno dell‟IPSSAR Giuseppe Cipriani di

Adria, del Sistema Qualità implementato secondo i requisiti delle normativa UNI-

EN ISO 9001/2008, curandone anche l'aggiornamento in funzione delle strategie

istituzionali. Tutti i dipendenti dell‟IPSSAR di Adria sono informati degli obiettivi

di qualità e di miglioramento continuo e partecipano attivamente per raggiungerli.

La Presidenza adotta le opportune misure preventive affinché il Sistema Qualità

sia efficacemente e costantemente applicato e garantisce gli interventi necessari

per il rispetto di tale politica.

Con il DPR n. 80/2013 è stato emanato il regolamento sul Sistema nazionale di

valutazione. In esso sono definiti i soggetti e le finalità dell'SNV e all'articolo 6

sono indicate e descritte le quattro fasi nelle quali si articola il procedimento di

valutazione delle scuole: a) autovalutazione; b) valutazione

esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale.

L‟IPSEOA G. Cipriani dall‟anno scolastico 2015-16 ha avviato il Piano di

Miglioramento individuando tra le priorità strategiche della fase C quello del

miglioramento dei risultati. Il percorso , che si concluderà nell‟a.s. 2016-17,

prevede interventi di formazione sui docenti e interventi sugli alunni di classe

prima per il miglioramento della competenza di comprensione del testo ma

soprattutto per il perfezionamento del metodo di studio.

Come si auto valuta la scuola

RAV (Rapporto di Autovalutazione- Sistema Nazionale di Valutazione) DPR

n. 80/2013; Circolare n. 47, prot. n. 6257 del 21 ottobre 2014. - Monitoraggio dell‟attività svolta dai dipartimenti, della programmazione

modulare, attraverso verifiche e individuazione di punti di criticità.

- Questionari per l‟individuazione di priorità all‟interno del Collegio docenti

- Monitoraggio dei risultati delle verifiche comuni per ordine di classe e per

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materia, finalizzato all‟individuazione di livelli standard di apprendimento.

- E' attivo un monitoraggio in uscita per conoscere la qualità dell‟offerta

formativa dell'Istituto, in termini di inserimento, da parte dei nostri i studenti ,

nel mondo del lavoro o nell'ambito universitario.

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DESCRIZIONE DELLA SCUOLA

Attività didattica

1 Dirigente Scolastico

1 Direttore dei Servizi Generali e Amm.vi

145 insegnanti

10 assistenti amministrativi

6 assistenti tecnici laboratorio di cucina

5 assistenti tecnici laboratorio di sala - bar

1 assistente tecnico laboratorio di segreteria e portineria (ricevimento)

1 assistente tecnico laboratorio di informatica (ricevimento)

16 collaboratori scolastici + 2 unità a 18 ore settimanali

1114 studenti (n° 58 classi: 11 classi I; 12 classi II; 12 classi III; 12 classi IV; 11

classi V)

Strutture logistiche

37 aule in sede (37 informatizzate LAN con proiettori), più 22 ( dotate di

computer e collegamento a internet) presso la succursale (stesso complesso di

edifici)

4 laboratori di cucina

4 laboratori di sala

3 laboratori di bar

3 laboratori di informatica per 90 elaboratori (collegati in rete LAN)

2 laboratorio di ricevimento

1 laboratorio di accoglienza turistica Back Office

1 laboratorio scientifico

1 palestra

1 aula magna multimediale con collegamento internet

1 biblioteca/aula studio con 8 PC (LAN)

1 magazzino

1 aula insegnanti

1 archivio

1 giardino delle erbe aromatiche

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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. ROMANO VERONESE

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. MAURO BONFA‟ (Collaboratore Vicario del Dirigente)

Prof.ssa ANNALISA MIOTTO (Fiduciario sede staccata)

Prof.ssa BARBARA GIUNTA (Fiduciario sede staccata)

Ci si può rivolgere ai COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

per informazioni e problematiche relative a:

1. Organizzazione generale dell‟Istituto.

2. Organizzazione didattica.

3. Problemi legati al servizio.

4. Utilizzo degli spazi comuni.

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Team di miglioramento

Riunisce al suo interno il Dirigente scolastico e i suoi Collaboratori, il Direttore

dei servizi amministrativi, i docenti responsabili delle funzioni strumentali al POF

e altri docenti responsabili dei dipartimenti .

Dirigente Veronese Romano

Docente vicario Bonfà Mauro

Docente collaboratore Miotto Annalisa

DSGA Zucconelli Lidia

Dispersione classi prime

Supporto allo studio classi quarte

Inserimento alunni stranieri Previato Monica

Alternanza Suola Lavoro - Stage

Collaborazioni con Enti e Istituzioni Doni Tiziana, Manca Giampiero

Referente per l’inserimento degli alunni BES Giunta Barbara

Aggiornamento del personale Organizzazione

dei viaggi di istruzione Tassin Paolo

Orientamento Novo Lia

Accoglienza alunni Panin Annamaria

CTS ALLARGATO

Capo dipartimento Asse Tecnologico Manca Gian Piero

Capo dipartimento Asse Linguistico Bagatin Michela

Capo dipartimento Asse Scientifico/Matematico Munerati Maddalena

Capo dipartimento Asse Storico/sociale Crepaldi Maria Chiara

Il team di miglioramento in alcuni momenti dell‟anno viene allargato ad altri

docenti responsabili di progetto o a figure esterne provenienti dagli enti del

territorio.

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FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.

Dispersione classi prime Supporto allo studio classi

quarte

Inserimento alunni stranieri Previato Monica

Alternanza Suola Lavoro Stage

Collaborazioni con Enti e Istituzioni Doni Tiziana – Manca Gian Piero

Referente per l’inserimento degli alunni con

handicap e DSA Giunta Barbara

Aggiornamento del personale Organizzazione dei

viaggi di istruzione Tassin Paolo

Orientamento Novo Lia

Orientamento in uscita Vettorato Valeria

Accoglienza alunni Panin Annamaria

Educazione alla salute Martinolli Federica – Tosato

Annapaola

Supporto agli alunni Martinolli Federica – Tosato

Annapaola

Ci si può rivolgere alle FUNZIONI STRUMENTALI AL POF per

informazioni e problematiche relative a:

1. Questioni metodologico – didattiche generali.

2. Attività curricolari ed extra-curricolari.

3. Utilizzo dei sussidi.

Le Funzioni strumentali hanno lo scopo di supporto ai colleghi nel potenziare

l'offerta formativa sia sul piano degli insegnamenti curricolari che educativi in

generale. L'individuazione delle funzione strumentali da parte del Collegio dei

Docenti ha seguito una logica precisa, basata sulla scelta di curare quelli che sono

gli obiettivi didattici e educativi primari dell'istituto.

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CAPO-DIPARTIMENTO

Dipartimento per asse culturale Coordinantore

Capo dipartimento Asse Tecnologico Manca Gian Piero

Capo dipartimento Asse Linguistico Fontana Patrizia

Capo dipartimento Asse

Scientifico/Matematico

Munerati Maddalena

Capo dipartimento Asse

Storico/sociale

Crepaldi Maria Chiara

Dipartimento disciplinare Coordinantore

Alimenti ed alimentazione Visintin Nicoletta

Discipline giuridiche ed economiche Cavallaro Giuseppe

Insegnamento Religione Cattolica

(IRC)

Crepaldi Marta

Laboratorio accoglienza turistica -

Tec. comunicazione

Novo Lia

Laboratorio enogastronomia Fantinato Maurizio

Laboratorio ristorazione Bonfà Mauro

Laboratorio sala e vendita Favaro leone

Lettere – storia - geografia Previato Natalia - Miotto Annalisa

Lingua inglese Fontana Patrizia

2^ lingua straniera Beltrame Anita

Matematica Bellio Daniele

Scienze della terra e biologia Munerati Maddalena

Scienze motorie Anna Maria Panin

Sostegno Giunta Barbara

Ci si può rivolgere al CAPO-DIPARTIMENTO per informazioni e

problematiche relative a:

1. Programmazione Didattica della disciplina e sua scansione temporale nei

vari ordini di classi.

2. Calendario trimestrale e del pentamestre delle prove comuni

pluridisciplinari e per asse.

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COORDINATORI E SEGRETARI

Classi Coordinatori Segretari

1A Tromboni Emanuela Petternella Laura

1B Crepaldi Marta Freguglia Laura

1C Bagatin Michela Florit Andrea

1D Furegato Erika Duò Andrea

1E Martinolli Federica Tecchiati Vittorino

1F Munerati Maddalena Vavassori Adriano

1G Busatto Cinzia Marchetti Manuele

1H Tocchio Lisa Siviero Anna

1I Ferrarese Antonella De Nanni Emanuela

1L Novo Lia De Nanni Emanuela

1IEFP Boscolo Fabrizio Tromboni Emanuela

2A Usino Roberta Milan Alessandro

2B Polichetti Marco Costanza Maria Karin

2C Bagatin Michela Conforti Rosamaria

2D Furegato Erika Tecchiati Vittorino

2E Beltrame Anita Trimarchi Luca

2F Munerati Maddalena Cecchetto Cristina

2G Bellio Daniele Busatto Cinzia

2H Tosato Anna Paola Tocchio Lisa

2I Mazzon Guglielmina Rusca Andrea

2L Andreotti Maria Cristina Lionello Maria Angela

2M Santacatterina Adele Nardo Andrea

2IeFP Crepaldi Maria Chiara Mingolelli Giovanna

3A Acc.Tur. Ferrarese Lucia Linea Debora

3B Acc.Tur. Mainardi Monica Marzolla Paolo

3A Eno Di Fazi Donatella Battocchio Mauro

3B Eno Tosato Anna Paola Bondanelli Lorella

3C Eno Previato Monica Crepaldi Giovanni

3D Eno Cavallaro Giuseppe Mileo Margherita

3E Eno Bellan Gabriella Novo Irene

3F Eno Cazzola Carla Volta Francesca

3G Eno Visintin Nicoletta Casarotti Alessandro

3A Sala Berti Maria Fabbian Cristina

3B Sala Semenzato Fiammetta Paolino Fulvia

3C Sala Marchetti Manuele Mazzetto Alessandra

4A Acc.Tur. Linea Debora Cordella Paola

4B Acc.Tur. Panin Annamaria Cremonesi Erica

4A Eno Previato Natalia Cacciatori Valeria

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4BEno Coin Elena Fantinato Maurizio

4C Eno Previato Monica Zanforlin Germana

4D Eno Cavallaro Giuseppe Verde Vincenza

4E Eno Bellan Gabriella Mileo Margherita

4F Eno Martinolli Federica Cavallaro Giuseppe

4G Eno Bondanelli Lorella Cremonesi Erica

4A Sala Favaro Leone Fabbian Cristina

4B Sala Semenzato Fiammetta Fontolan Paolo

4C Sala Manca Gian Piero Amore Francesca

5A Acc.Tur. Linea Debora Crepaldi Marta

5B Acc.Tur. Miotto Annalisa Salvan Federica

5A Eno Previato Natalia Faggion Laura

5B Eno Fantinato Maurizio Coin Elena

5C Eno Borgato Maria Luisa Martinolli Federica

5D Eno Vettorato Valeria Ferrarese Antonella

5E Eno Novo Irene Ziggiotto Paola

5F Eno Greggio Lorenzo Rizzoli Marina

5A Sala Berti Maria Conforti Rosamaria

5B Sala Panin Annamaria Fontolan Paolo

5C Sala Manca Gian Piero Amore Francesca

Ci si può rivolgere al COORDINATORI DI CLASSE per problemi relativi a:

l . Comportamento degli alunni nella classe

2. Questioni di didattica all‟interno della classe

Compiti del DOCENTE COORDINATORE di classe

E‟ il docente di riferimento per gli studenti, anche per rilevare eventuali disagi

e per i colleghi, non solo per evidenziare aspetti negativi nel comportamento

degli allievi, ma anche per valorizzare i punti di forza della programmazione

comune.

Raccoglie i dati preliminari per preparare i Consigli di classe.

Presiede le riunioni del c. d. c. su delega del Preside.

Controlla il registro di classe (assenze, ritardi ecc.) e, se necessario, contatta le

famiglie.

Ritira, controlla e consegna in segreteria didattica le pagelle.

Assegna il voto di condotta che dovrà poi essere discusso dal c. d. c..

Coordina la programmazione collegiale stimolando i colleghi a mettere in atto

le strategie concordate.

E‟ responsabile con il c. d. c. della redazione e applicazione del Progetto

Educativo Didattico ( PED ).

Controlla la formalizzazione degli atti dovuti ( verbali, attività extracurricolari,

adozione dei libri di testo, non ammissione degli studenti alla classe

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successiva).

E‟ responsabile della corretta stesura dei verbali da parte dei segretari e cura la

tenuta del registro dei verbali soprattutto nel foglio di registrazione degli

allegati.

In quanto garante della tempestività della comunicazione alle famiglie in caso

di eccessive assenze – ritardi e/o diffuso profitto insufficiente, chiede la

convocazione, a nome del Consiglio, dei genitori per un colloquio individuale.

Favorisce un clima di positive relazioni fra C.d.C., gli alunni e le loro famiglie.

Agisce per la costruzione di un clima di relazioni tra i docenti, condizione per

l‟effettiva realizzazione di uno stile di lavoro collaborativo, impegnandosi a

mantenere la continuità del progetto formativo del Consiglio.

Tiene periodicamente informato il Preside sull‟andamento didattico della

classe, soprattutto se particolarmente negativo e tempestivamente gli comunica

i casi di assegnazione di note disciplinari.

Il coordinatore di classe prima, nel mese di gennaio, consegnano ai genitori le

schede di valutazione.

I coordinatori di classe quinta curano la progettazione e la stesura insieme ai

colleghi del c.d.c. del documento di classe.

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I DOCUMENTI PROGRAMMATICI DELL’ISTITUTO,

1. Piano dell‟Offerta Formativa: POF

2. Programmazione Didattica Modulare: PDM e Griglie di misurazione e

valutazione

3. Piano della sicurezza.

4. Regolamento d‟Istituto.

5. Regolamento di disciplina degli alunni.

6. Progettazione Educativa – Didattica: Ped

7. Patto di corresponsabilità

8. Piano Educativo Individualizzato

9. Piano Annuale per l‟Inclusione (P.A.I.)

10. Piano annuale degli impegni: PAI

Tutti questi documenti sono depositati in Istituto a disposizione per la

consultazione, all‟albo o, richiedendoli, in segreteria didattica.

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ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI UFFICI

ORARIO SEGRETERIA DIDATTICA

MATTINO

DOCENTI: 7.45 -8.15

DOCENTI SOSTEGNO (CONTROLLO DOCUMENTAZIONE STUDENTI): DALLE 8.00

ALLE 9.00 – DALLE 13.00 ALLE 14.00

GENITORI, DOCENTI, PERSONALE ATA: 10.30 – 13.30 (SERVIZIO ALLO

SPORTELLO)

STUDENTI: 10.00 – 11.30 (SERVIZIO ALLO SPORTELLO)

PER GLI ALLIEVI DELLA SUCCURSALE È PREVISTO IL SERVIZIO

RICHIESTA/CONSEGNA DEI DOCUMENTI CURATO DAI COLLABORATORI

SCOLASTICI

POMERIGGIO

GENITORI, DOCENTI, PERSONALE ATA: DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ 14.30 –

16.00 (SERVIZIO ALLO SPORTELLO)

ORARIO SEGRETERIA AMMINISTRATIVA

MATTINO

SERVIZIO TELEFONICO ASSENZE DEL PERSONALE 7.30 – 8.30

DOCENTI: 7.45 -8.15

GENITORI, DOCENTI, PERSONALE ATA: 10.30 – 13.30

STUDENTI: 10.00 – 11.30 POMERIGGIO

GENITORI, DOCENTI, PERSONALE ATA: MARTEDIE MERCOLEDÌ 14.30 – 16.00.

RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

IL DIRIGENTE RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO

ORARIO DI APERTURA DELL’ISTITUTO

DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ: DALLE 7.30 ALLE 17,30 DURANTE IL PERIODO DI ATTIVITÀ

DIDATTICA

IL SABATO: DALLE 7.30 ALLE 14.00.

DALLE 7.30 ALLE 14.00 NEI PERIODI DI SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ

DIDATTICA

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Ciascun docente riceve la mattina, secondo un calendario consegnato agli studenti all‟inizio dell‟anno scolastico;

sono previsti inoltre incontri pomeridiani, durante i quali tutti i docenti riceveranno i genitori.

Gli incontri si terranno nel mese di novembre per il primo trimestre e ad aprile per il pentamestre, saranno articolati

in due pomeriggi.

I genitori verranno inoltre informati o convocati dal coordinatore di classe o tramite segreteria, in ordine:

alle assenze, se ritenute eccessive o sospette,

al comportamento scolastico in generale, se motivo di preoccupazione o di provvedimenti disciplinari,

al processo di apprendimento, quando si sia in presenza di situazioni carenti o particolarmente lacunose.

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UFFICI E SERVIZI

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

LIDIA ZUCCONELLI

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

UFFICIO DIDATTICO

FRANCA FERRARI

Sostituzione DSGA, gestione buoni bar, gestione registro elettronico Classe Viva,

gestione fascicoli alunni, rapporti con responsabili di progetti e collaboratori del

DS, circolari e gestione Pai, gestione repertorio albo pretorio on line, albo on line

per gli atti di sua competenza, sportello

ROBERTA LAZZARINI

Organi collegiali, gestione registro elettronico Classe Viva, esami di stato

commissioni, esami idoneità e integrativi, comunicazioni alle famiglie, adozione

libri di testo, borse di studio, statistiche relative agli alunni, tasse scolastiche,

gestione alunni SIDI, certificati vari, collabora con la dirigenza nella gestione

pratiche inerenti l‟organico e la formazione delle classi, albo on line per gli atti di

sua competenza;

EMANUELA GIOLO

Obbligo formativo, gestione alunni SIDI, gestione buoni bar, statistiche, gestione

registro elettronico Classe Viva, infortuni, tasse scolastiche, gite e visite aziendali.

Gestione fascicoli allievi con handicap, collabora con la funzione strumentale

agg.to e viaggi di istruzione, albo on line per gli atti di sua competenza;

MARISA TOSIN

Rapporti con la presidenza, responsabile archivio, protocollo e smistamento della

corrispondenza compresa la posta elettronica e intranet, controllo quotidiano delle

caselle di posta elettronica istituzionale e quella delle PEC, gestione registro

elettronico Classe Viva, formattazione testi, albo on line per gli atti di sua

competenza;

UFFICIO AMMINISTRATIVO

ORNELLA PAIO

Sostituzione DSGA ( in caso assenza primo sostituto ), retribuzione emolumenti e

accessori a tutto il personale, contratti del personale, ricostruzione carriere,

indennità di missione, adempimenti fiscali (Dichiarazione IRAP, CUD, Mod. 770,

Anagrafe delle Prestazioni, TFR, Versamento ritenute e IVA ), dichiarazioni

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servizio prestato, comunicazioni alla DPT, pratiche riscatti, Pa04, dichiarazioni dei

servizi, albo on line per gli atti di sua competenza;

STEFANIA BELLETTATO

Ricerche di mercato per acquisti, gestione preventivi con relative richieste alle

ditte per prospetto comparativo, ordinativi di materiale e attrezzature didattiche,

adempimenti relativi alla tracciabilità dei flussi ( CIG, DURC, CUP) tenuta

registro conto corrente postale, registro fatture, tenuta registri dell‟inventario,

collabora con il dsga negli adempimenti relativi alla gestione finanziaria e del

patrimonio, albo on line per gli atti di sua competenza

PATRIZIA PIOLA

Amministrazione del personale, chiamata supplenti e istituzione dei rispettivi

fascicoli personali, gestione trasferimenti, part-time, 150 ore, graduatorie, assenze

e ferie, , visite medico-fiscali, gestione commissioni esami di stato mod. ES1,

statistiche e comunicazioni assenze a SIDI, sostituzione commissari interni ed

esterni, collabora con la dirigenza nella gestione pratiche inerenti l‟organico e la

formazione delle cattedre, albo on line per gli atti di sua competenza;

ISABELLA BRUSON giovedì e venerdì 8/14, sabato 10/14 assegnazione

provvisoria completamento part time ore 16.

Comunicazione telematica obbligatoria CoVeneto, sistemazione fascicoli personali

e archiviazione atti, assenze e ferie, certificati di servizio, corrispondenza,

collabora con leSig.re Piola Patrizia e Paio Ornella nella gestione del personale.

UFFICIO MAGAZZINO

ANNA MARIA ZANELLATO

Istruzione procedura acquisti per quanto attiene le materie prime per le

esercitazioni pratiche, ordinazioni, rapporti con ditte ed enti esterni, supporto alle

attività allargate, collaborazione con docente vicario per la pianificazione delle

attività di banqueting.

Carichi e scarichi, giacenze, tenuta registri di magazzino e circolari varie, albo on

line per gli atti di sua competenza;

GLORIA LAZZARIN8,15 /12,15 dal lunedì al venerdì part time ore 20 settimanali

Ordinazioni, rapporti con ditte ed enti esterni, supporto alle attività allargate.

Carichi e scarichi, giacenze, tenuta registri di magazzino e circolari varie.

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TECNICI DI LABORATORIO

SALA-BAR CUCINA RICEVIMENTO

SIMONE BERGO PLACIDO BOSCOLO IVAN

BUZZONI

MONICA BERTAGLIA GIOVANNI BUX (laboratorio informatica)

FRANCO CRIVELLARI ROBERTO MANCINI SERENA

TROMBINI

BOVOLENTA ILARIO LORIS SARTO (laboratorio ricevimento)

ROLDI MARTA FABRIZIO TOSO

FEDERICO TIENGO

COLLABORATORI SCOLASTICI

CENTRALINO

ANGELA TURRI

PAOLA MANTOVANI

PIANO TERRA compresa ALA NUOVA

ARCADIA DALLE RIVE

MARIA LICIA BERGANTON

MILENA SEGA

PRIMO PIANO compresa ALA NUOVA

ADA SONIA BERLINI

MARIA VICENTINI

NICOLETTA RUBIERO

CRISTINA BRAGHIN Martedì e mercoledì ( Lunedì succursale )

SERENA SABATIN il sabato ( giovedì e venerdì succursale )

PALESTRA E PALAZZETTO

PAOLO CHIEREGHIN

LABORATORI CUCINA E SALA GABRIELE MANTOAN

MARIA CRISTINA BELTRAME

MARIA ANTONIETTA ROCCATO

VITTORINA BAGATIN

SUCCURSALE

BRAGGION GIANCARLO

BRAGHIN CRISTINA il lunedì

DANIELE INGEGNERI

MARZIA LONGATO

SERENA SABATIN giovedì e venerdì

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BREVE GLOSSARIO

C.D. Collegio Docenti

C.d.C. Consiglio di classe

O.T.F. Obiettivi trasversali finali.

P.O.F. Piano Offerta Formativa, cioè il piano delle attività curricolari e formative

che l‟Istituto offre all‟utenza.

PED progettazione educativa didattica elaborata da c.d.c., contiene le scelte

educative e didattiche del consiglio in relazione alla singola classe, sempre

nell‟ambito del Pof.

P.E.P.Piano Educativo Personalizzato

D.S.A.Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento

P.D.P. Piano Didattico Personalizzato

P.E.I.Piano Educativo Individualizzato

BES indica gli studenti con bisogni educativi speciali

P.A.I.Piano Annuale Inclusione

Modulo percorso autonomo a valenza sia disciplinare che pluridisciplinare,

fortemente omogeneo, riferito ad una parte del curricolo, è in grado di far

perseguire precisi obiettivi cognitivi verificabili, documentabili ed esportabili.

Curricolo è l‟offerta delle opportunità predisposte dalla scuola per favorire la

crescita e lo sviluppo personale e sociale degli alunni.

P.D.M. (Programmazione Didattica Modulare) è il documento che esplicita i

modi concreti di realizzazione, nelle classi per i singoli alunni, dei percorsi

formativi relativi alle singole discipline.

Programmazione educativa è il documento elaborato dal C.D. che contiene le

scelte riguardanti i percorsi formativi attraverso cui si perseguono i fini e gli

obiettivi indicati nei programmi scolastici nazionali.

Valutazione è l‟espressione del giudizio relativo al livello di raggiungimento degli

obiettivi di apprendimento e dell‟efficacia di strategie e metodi di insegnamento.

Verifica è l‟insieme delle operazioni volte ad accertare la distanza tra i risultati

attesi ed i risultati effettivamente conseguiti.

Dipartimento è costituito dai docenti della stessa materia o di materie

appartenenti allo stesso ambito disciplinare.

Dipartimento per asse è costituito da docenti di discipline affini afferenti ad uno

degli assi disciplinari (Asse tecnologico, Asse linguistico, Asse scientifico-

matematico, Asse storico - socile)

F.S. Funzione strumentale; docente che ricopre l‟incarico di operare, in un

determinato ambito, allo scopo di soddisfare ciò che è stato individuato come

bisogno.

I.D.E.I. : Tutti quegli interventi didattici-educativi (corsi di recupero-

insegnamento individualizzato- attività mirate ecc..) posti in essere dall'insegnante

per sostenere e integrare la preparazione dell'alunno.

Didattica breve: Modalità di insegnamento finalizzate ad un apprendimento

mirato ed essenziale (es.: programmazione modulare ).

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SGQ: Sistema di Gestione per la Qualità

MQ: Manuale della Qualità

AC: Azione correttiva

AP: Azione preventiva

NC: Non conformità

Mod.: Modulo-Modulistica

IO: Istruzione operativa

VI: Visite Ispettive Esterne

VII: Visite Ispettive Interne

DS: Dirigente Scolastico

RGQ: Responsabile Garanzia Qualità

VIC: Collaboratore vicario

COL: Collaboratore del DS

ALLO: Responsabile dell‟inserimento degli alunni alloglotti

DSGA: Direttore dei Servizi Generali Amministrativi

GPOF: Responsabile gestione del POF

ORI: Responsabile dell‟orientamento scolastico

SER: Responsabile dei servizi agli alunni

DISP: Responsabile della Dispersione scolastica

SICU: Responsabile della sicurezza

SOST: Responsabile del coordinamento dell‟attività di sostegno

FS: Funzione strumentale

MAG: Responsabile del magazzino

ITP: Insegnante Tecnico Pratico

AT: Assistente Tecnico

PRG: Responsabile del progetto

LAB/LAB1: Responsabile controllo taratura strumenti

CDSR: Capo dipartimento servizi della ristorazione

CDST: Capo dipartimento servizi turisti

STA: responsabile ASL

UDA: Unità Didattica di Apprendimento

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LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Il Collegio dei docenti individua le linee essenziali della programmazione annuale,

suddivisa per fasce di classi parallele e del medesimo indirizzo, tenendo conto

degli obiettivi educativi e degli obiettivi trasversali finali: cognitivi, formativi e

professionali legati all'indirizzo alberghiero - ristorativo e turistico della scuola.

Le classi prime e seconde dall‟ a. s. 2010-2011 seguono le linee guida (art. 8

comma 6 d. p. r.15/3/2010) per questo i dipartimenti hanno elaborato nuove

programmazioni temporizzate per favorire le attività pluridisciplinari utilizzate per

sviluppare le competenze trasversali. Dall‟ a. s. 2012-2013 anche le classi terze

seguono le linee guida (art. 8 comma 6 d.p.r.15/3/2010); per favorire le attività

pluridisciplinari per le classi terze e quarte sono stati individuati prodotti e territori

di riferimento per lo studio enogastronomico del territorio polesano, italiano ed

europeo. Le attività per la classe terza sono state temporizzate cercando di avviare

attività pluridisciplinari e di sviluppo delle competenze trasversali. Dall‟a. s. 2013-

2014 anche le classi quarte seguono programmazioni riviste secondo le indicazioni

delle linee guida (art. 8 comma 6 d. p. r.15/3/2010). Per facilitare lo sviluppo di

competenze trasversali ciascuna classe parteciperà al progetto “Polesine cultura da

gustare” che prevede la realizzazione di serate-evento per approfondire la cultura

enogastronomica del Polesine. Dall‟a.s. 2014-2015anche le classi quinte

seguiranno programmazioni in linea con le indicazioni nazionali della Riforma.

Per sviluppare le competenze indicate dai profili di ciascun indirizzo, si lavora, in

tutte le classi, utilizzando le UDA (Unità Didattiche di Apprendimento). Le UDA

sono state elaborate in appositi gruppi di lavoro dove erano presenti i

capidipartimento insieme ai docenti titolari di funzioni strumentali facenti parte

dello staff.

Le UDA sviluppate in ciascuna classe sono le seguenti:

a) Classi 1^ UDA "Orientarsi nel territorio" + UDA di Asse;

b) Classi 2^ UDA "Integrazione e multicultura"+UDA di Asse;

Secondo biennio:

a) Classi 3^: preparazione per ASL (equivalenza formativa);

b) Classi 3^ lab. Sala e Vendita e cucina :"La cultura enogastronomica del

territorio";

c) Classi 3^ accoglienza: "Ti faccio da guida";

d) Classi 3^ Organizzazione del viaggio di istruzione in funzione dell'indirizzo

(itinerari e prodotti per accoglienza e ristorazione);

e) Classi 4^ preparazione per ASL (equivalenza formativa);

f) Classi 4^ "Polesine Cultura da gustare" (date e prodotti);

g) Classi 4^ turistico: Visita all'orto delle erbe aromatiche; Visita guidata alla città

di Adria.

5° anno:

a) Definizione UDA "Future Day".

A partire dall‟A.S. 2015-2016 i dipartimenti per Asse hanno elaborato una

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programmazione comune sui temi della Sicurezza e dell‟HACCP. Al termine dei

percorsi pluridisciplinari gli studenti sostengono una prova che certifica secondo

quanto previsto dalla norma, l‟acquisizione delle competenze necessarie ad

affrontare le attività nei laboratori, nonché l‟ASL.

La programmazione educativa e didattica (Ped) a livello di Consigli di Classe

(C. d. C.) individua:

a. livelli di partenza: attraverso prove di ingresso (in particolare nelle classi prime)

e osservazioni sistematiche degli alunni, per calibrare i piani individuali e la

programmazione stessa del Consiglio di Classe.

b. attività didattico - educative: finalizzate ad assicurare adeguate condizioni

iniziali sotto il profilo delle conoscenze - competenze a tutti gli allievi, con

particolare riferimento ad eventuali interventi educativi integrativi da attivare sin

dai primi giorni di lezione.

c. competenze trasversali finali del primo biennio: finalizzate alla certificazione

d. contenuti disciplinari temporizzati individuati dai dipartimenti . Tutti i docenti

garantiscono l‟acquisizione dei contenuti minimi previsti.

e. obiettivi pluridisciplinari: raggiungibili attraverso argomenti comuni a più

discipline (vedi UDA), in modo che ciascuna di esse possa dare il proprio

contributo al raggiungimento di una conoscenza più organica ed esaustiva..

g. metodologie di insegnamento: fatta salva l'autonomia metodologica di ogni

docente, saranno usate anche le tecniche della "didattica breve", per rendere più

frequenti le misurazioni e i monitoraggi. Peer education e interventi sul metodo di

studio. Anche nei periodi di ripasso al termine del trimestre vengono attivate

strategie didattiche diverse dalla lezione frontale atte a favorire l‟apprendimento.

h. strumenti di lavoro: riferiti alla dotazione strumentale dell‟Istituto, con

particolare riferimento ai sussidi informatici, multimediali, audiovisivi e all'uso dei

laboratori e della biblioteca.

Metodologie didattiche

Come si formano gli insegnanti

2. Partecipazione a corsi promossi dal M.P.I.

3. Partecipazione a corsi promossi da Enti e Istituzioni

4. Partecipazione a corsi autogestiti

Formazione a distanza RAI-SAT

Come gli insegnanti progettano

Oltre alla regolare attività didattica, gli insegnanti si riuniscono nei: Collegi dei

docenti, Consigli di classe, Consigli di classe allargati, Dipartimenti per materie,

Coordinamenti di Dipartimento e dei Consigli di Classe, nel Gruppo H, nello Staff.

Come lavorano:

i docenti oltre alle tradizionali lezioni frontali applicano attività di:

• lezioni laboratoriali e-learning

• cooperative learning

• peer to peer

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• brainstorming

• problem solving

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La Valutazione

Tre sono i tipi di valutazione indispensabili nella scansione temporale di un anno

scolastico:

1. La valutazione iniziale

2. La valutazione intermedia o formativa

3. La valutazione finale e sommativa

La valutazione di ogni alunno verrà effettuata al termine di ogni modulo o di

porzione di modulo, mediante prove di tipo strutturato o semistrutturato, per

consentire la certificazione delle conoscenze, competenze, capacità acquisite da

ciascuno, anche separatamente per i vari argomenti trattati.

Saranno effettuate prove scritte strutturate o semistrutturate anche per le discipline

orali, quando sia necessario valutare competenze o capacità di tipo logico-

operativo o conoscenza di contenuti specifici.

Qualsiasi tipologia di prove venga adottata, i dati raccolti saranno attentamente

studiati dal Consiglio di Classe al fine di raccogliere tutti gli elementi atti a

orientare l'azione didattica e a rimuovere le cause di un insuccesso, mediante

idonei interventi di recupero.

Le verifiche formative o sommative (orale, scritta, grafica o pratica) devono

comunque essere sempre coerenti con gli obiettivi che intendono verificare e

calibrate nei tempi e nella complessità. Le prove di verifica rappresentano

l'obiettiva documentazione del processo di valutazione dell'apprendimento degli

studenti. Saranno, pertanto, di varia natura, organizzate nelle forme ritenute

didatticamente più efficaci (quesiti a risposta multipla, quesiti a risposta breve,

questionari, relazioni, produzioni scritte controlli orali ecc.) per misurare la

distanza tra obiettivi prefissati dal docente e quelli raggiunti dal discente

(valutazione di criterio).

Il numero minimo di verifiche: due scritte e due orali per il trimestre e tre

scritte e due orali per il pentamestre.

L’attività di alternanza scuola lavoro, condotta per quattro settimane durante

l’anno scolastico dagli studenti di classe terza e quarta e dalla classe seconda

del corso IeFP, viene valutata dalla scuola e dall’azienda con un punteggio

massimo di 0,50 punti da aggiungere alla media totale dei voti delle.

Per la valutazione interna e il monitoraggio del POF vengono somministrate , al

termine del trimestre e del pentamestre, prove pluridisciplinari a scelta multipla o a

risposta chiusa per le discipline che hanno evidenziato maggior insuccesso

scolastico. Dall‟a.s. 2012-2013 i dipartimenti di matematica, diritto, scienze degli

alimenti, inglese predispongono percorsi e prove di verifica comuni, valutano i

risultati delle prove che vengono poi via via esaminati in corso d‟anno in appositi

incontri con la dirigenza. Dall‟anno scolastico 2013-2014 anche l‟italiano è

oggetto di monitoraggio. I dipartimenti individuano strategie di recupero e attività

didattiche volte a far diminuire l‟insuccesso scolastico. I risultati delle prove

vengono tabulati per essere valutati dallo staff al fine di migliorare la

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programmazione curricolare nei dipartimenti.

Per la valutazione delle competenze al termine del primo biennio, il consiglio di

classe predispone un certificato delle competenze che viene consegnato su

richiesta agli interessati.

La valutazione delle competenze prevede tre livelli relativi all'acquisizione delle

competenze di ciascun asse (asse dei linguaggi, asse matematico- scientifico, asse

tecnologico, asse storico sociale):

Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di

possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure

fondamentali.

Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione

"livello base non raggiunto", con l'indicazione della relativa motivazione.

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in

situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le

conoscenze e le abilità acquisite.

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni

anche non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa

proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni

consapevoli.

Per l‟ammissione alla classe successiva il Consiglio di classe tiene conto dei

seguenti punti:

1. Situazione di partenza: carente, lacunosa , frammentaria, adeguatamente

impostata, ben organizzata, completa.

2. Frequenza alle lezioni: decisamente saltuaria (solo il 40%), saltuaria

(fino al 60%), non del tutto regolare (fino al 70%), abbastanza regolare(

fino al 80%), regolare (fino al 90%), assidua (100%).

3. Impegno rispetto ai doveri scolastici: nullo, limitato, debole, presente lo

stretto necessario, incostante, dispersivo, adeguato, accettabile,

regolare, sistematico, costante, buono, notevole.

4. Interesse dell‟alunno verso le discipline: assente, poco presente, non

rilevabile, doveroso, da sollecitare, spontaneo, presente, vivo.

5. Partecipazione al dialogo educativo: nulla, opportunistica, occasionale,

distratta, distraente o di disturbo, da sollecitare, passiva, attenta,

propositiva, attiva, costruttiva.

6. Metodo di studio: improduttivo, disorganizzato, dispersivo, poco

autonomo, mnemonico, manualistico, non sempre o non del tutto

organizzato, autonomo, abbastanza organizzato, organizzato, efficace,

proficuo, produttivo.

7. Livello di apprendimento raggiunto, inteso come conoscenze,

competenze, capacità acquisite in ordine agli obiettivi programmati :

Scarso da N.C. a 3;

Gravemente insufficiente: 4;

Insufficiente: 5

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Sufficiente: 6

Discreto: 7

Buono: 8

Ottimo: 9

Eccellente: 10.

Il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe hanno individuato, nell'ambito della

valutazione sommativa, delle griglie di valutazione (vedere Appendice) che

descrivono le misurazioni delle prove di tipo formativo. Per gli alunni con DSA

(Disturbi specifici di apprendimento) sono state predisposte apposite griglie di

valutazione.

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ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del Decreto

Legge 1 Settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazione dalla Legge 30

ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti priorità:

accertare i livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con

specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della

convivenza civile;

verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che

disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;

diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all‟interno

della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il

corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri

doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà

degli altri.

La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento

per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente

manifestata e non lesiva dell‟altrui personalità, da parte degli studenti.

La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale , si riferisce a tutto

il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e

le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione

in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di Classe ai sensi della

normativa vigente e , a partire dall‟a.s. 2008/2009, concorre, unitamente alla

valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente e

pertanto concorre alla determinazione della media dei voti ai fini dell‟ammissione

all‟Esame di Stato e alla definizione del credito scolastico ( C.M. 46/2009).

La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio e finale non può riferirsi ad

un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione

e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all‟intero anno scolastico. In

particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve

corrispondere l‟attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe

tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati

dallo studente nel corso dell‟anno in relazione alle finalità di cui al punto 1 della

presente delibera.

La valutazione del comportamento è espressa in decimi.

Il voto di condotta insufficiente ( inferiore a sei decimi ) determina la non

ammissione alla classe successiva o all‟esame conclusivo del ciclo di studi.

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Per attribuire il voto di condotta al singolo studente ogni Consiglio di Classe dovrà

prendere in considerazione i seguenti elementi:

Impegno scolastico non saltuario rispetto alle varie discipline

Rispetto degli impegni assunti

Il Collegio Docenti, assumendo come obiettivo interdisciplinare e come

fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica la formazione di un‟etica della

responsabilità, della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio

della libertà, ai fini di uniformare le modalità della valutazione, che verranno

utilizzate da tutti i Consigli di Classe per l‟assegnazione del voto di condotta:

L‟assegnazione della valutazione insufficiente avviene nel rispetto del D.M. 5 del

16 gennaio 2009, secondo il quale “ la valutazione insufficiente del

comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento

e meditato giudizio del Consiglio di Classe, esclusivamente in presenza di

comportamenti di particolare gravità, riconducibili alle fattispecie per le quali lo

Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal

D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 Luglio 2008 – nonché i

regolamenti d‟istituto prevedano l‟irrogazione di sanzioni disciplinari che

comportino l‟allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica

per periodi superiori a 15 giorni ( art 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto ) “.

Il Consiglio di Classe, in tal caso, accerterà che lo studente , essendo stato

destinatario nel corso dell‟anno di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui

sopra, successivamente all‟ irrogazione delle sanzioni di natura educativa e

riparatoria previste dal sistema disciplinare,non abbia dimostrato apprezzabili e

concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello

di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.

La valutazione del comportamento è strettamente collegata a mancanze

disciplinari che l‟Istituto Alberghiero Cipriani ha disciplinato nel proprio

regolamento di Istituto Sez, II.

Per la griglia di valutazione vedere Appendice al POF Griglie a.s.2015-16

Per il regolamento d’Istituto consultare il link sul sito della scuola

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CRITERI ATTRIBUZIONE CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI

Ad ogni studente ammesso alla classe successiva e all‟Esame di Stato viene

attribuito un punteggio derivante dalla media dei voti (M), all‟interno di una banda

di oscillazione, secondo la seguente tabella allegata al DM 99/2009:

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5

6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9

Il credito scolastico è assegnato tenendo in considerazione, oltre la media dei voti,

quattro parametri :

- l‟assiduità della frequenza scolastica

- l‟interesse e l‟impegno nella partecipazione al dialogo educativo

- la partecipazione ad attività complementari ed integrative

Per l‟attribuzione del Credito Formativo agli studenti delle classi III - IV - V ,da

parte del Consiglio di Classe, in sede di scrutinio finale, si è stabilito che gli alunni

dovranno presentare documentazione relativa a :

Attività sportiva agonistica individuale o di squadra presso Società sportive

o enti di promozione affiliati al CONI a livello provinciale, regionale e

nazionale con piazzamenti o risultati decisamente significativi 1° - 2° - 3°

(per il singolo o la squadra) e debitamente documentati.

Attività di tipo artistico e culturale svolte con assiduità e merito, certificate

da scuole riconosciute in ambito, regionale o nazionale.

Attività di volontariato presso enti o istituzioni riconosciute a livello

nazionale – regionale per almeno tre mesi (AGESCI).

Attività lavorativa extrascolastica, coerente con il corso di studi, dichiarata

dal datore di lavoro per almeno 100 ore con documentazione degli

adempimenti contributivi.

Certificazioni nel settore linguistico indicanti livello di competenza

rilasciate da enti legittimati e riconosciuti.

Aver sostenuto almeno un esame all‟anno per il conseguimento della

Patente europea del Computer (ECDL).

Risultare vincitori (con piazzamenti al 1° 2° o 3° posto) di concorsi di

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settore relativi alle tre articolazioni, sia interni che esterni.

Essere stati eletti membri della Consulta provinciale ed aver partecipato ad

almeno due sedute con profitto positivo in tutte le discipline.

Aver partecipato ad almeno due attività per un singolo progetto o più

progetti scolastici (attività di orientamento, banqueting, convegni, scuola

aperta, ecc) in orario extrascolastico per almeno 10 h.

Aver svolto attività di tutor, durante il periodo di ripasso e recupero, a

favore degli alunni delle classi I

ATTIVITÀ INTEGRATIVE

L'Istituto offre attività di supporto all'azione didattico - educativa programmate in

coerenza con i piani di lavoro e con gli obiettivi educativi e trasversali finali.

Visite guidate giornaliere e viaggi d'istruzione, fino ad un massimo di sei

giorni.

Partecipazione ad eventuali rappresentazioni teatrali.

Presenza di esperti nei vari settori formativi e disciplinari su richiesta dei

docenti, quale approfondimento - specialistico di temi curricolari di ampia

portata o di temi pluridisciplinari.

Corsi di recupero per gli alunni che presentano deficit formativo con

carenze di base

Sportello didattico per chiarimenti di natura concettuale.

Corsi professionalizzanti pomeridiani per i settori di sala e vendita,

enogastronomia e accoglienza turistica

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GLI INDIRIZZI DI STUDIO

Corso di Istruzione Professionale

Il percorso dell‟istituto professionale “Servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità

alberghiera” ha una durata quinquennale e si conclude con il conseguimento del

diploma di istruzione secondaria superiore in:

Tecnico dei Servizi di Enogastronomia (per chi proviene dal 3° anno settore

enogastronomia)

Tecnico dei Servizi di Sala e di Vendita (per chi proviene dal 3° anno sala e

vendita)

Tecnico dei Servizi di Accoglienza Turistica (per chi proviene dal 3° anno

accoglienza turistica)

Corso IeFP

Con il riordino degli Istituti professionali attuato con Decreto n. 87 del 15.10.2010

e la successiva Intesa tra Stato e Regioni del 16.12.2010, recepita con Decreto del

Ministero dell‟Istruzione, dell‟Università e della Ricerca n. 4 del 18 gennaio 2011

è possibile, sulla base di specifico avviso regionale, che gli Istituti Professionali

accreditati possano presentare la propria candidatura presso la Regione Veneto

per attivare percorsi di istruzione e formazione professionale configurati secondo

la tipologia dell‟offerta sussidiaria complementare che prevede l‟attivazione di

percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) in classi autonome, non

integrate negli ordinari percorsi quinquennali degli Istituti professionali.

La scelta dell‟Istituto “G. Cipriani” di accreditarsi presso la Regione Veneto per

ottenere questo percorso nasce dall‟attenzione che da sempre l‟Istituto rivolge alla

propria utenza che in molti casi manifesta un‟intelligenza pratica capace di

utilizzare strumenti, applicare procedure e porre in atto progetti e un‟inclinazione

verso un apprendimento di tipo operativo e concreto immediatamente spendibile in

termini di abilità e competenze nel mondo del lavoro.

Per questo per il triennio 2014-17 e 2015-18 l‟Istituto propone, in alternativa al

percorso quinquennale, la possibilità di iscriversi a un corso triennale per il

conseguimento di una qualifica regionale.

Un percorso operativo, completo e personalizzato che garantisce ottima

professionalità per l‟inserimento nel mondo del lavoro senza escludere l‟accesso

alla formazione superiore.

Si rivolge in modo particolare ai giovani che mirano ad abbreviare la loro

carriera scolastica per un veloce inserimento nel mondo del lavoro, prevede un

adeguato monte ore di attività d‟aula e un cospicuo numero di ore di esercitazioni

pratiche in laboratorio.

Dopo il biennio comune di Operatore della Ristorazione sarà possibile scegliere

tra due specializzazioni: Preparazione pasti o Servizi di Sala e Bar..

Il percorso si chiude al Terzo anno con il conseguimento della qualifica e la

possibilità di proseguire, passando all‟Istruzione, con un Quarto e Quinto anno di

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ulteriore specializzazione professionale ottenendo il titolo di Tecnico dei servizi

ristorativi.

PREPARAZIONE PASTI e SERVIZI DI SALA E BAR.

Il Diplomato di istruzione professionale nell‟indirizzo “Servizi per

l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche,

economiche e normative nelle filiere dell‟enogastronomia e dell‟ospitalità

alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione

dei servizi.

È in grado di:

utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e

l‟organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di

ristorazione e di ospitalità;

organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle

attrezzature e alle risorse umane;

applicare le norme attinenti la conduzione dell‟esercizio, le certificazioni di

qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale

orientate al cliente e finalizzate all‟ottimizzazione della qualità del servizio;

comunicare in almeno due lingue straniere;

reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei

servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;

attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi

enogastronomici;

curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il

patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del

territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

Nell‟articolazione Enogastronomia, il Diplomato è in grado di intervenire nella

produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti

enogastronomici; sa operare nel sistema produttivo, promovendo le tradizioni

locali, nazionali ed internazionali e individuando le nuove tendenze

enogastronomiche.

Nell‟articolazione Servizi di sala e di vendita, il Diplomato è in grado di svolgere

attività operative e gestionali funzionali all‟amministrazione, produzione,

erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative

articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i

risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,

merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in

relazione a specifiche necessità dietologiche.

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3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei

mercati, valorizzando i prodotti tipici.

Nell‟articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire

nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in

relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i

servizi di accoglienza turistico alberghiera anche attraverso la progettazione di

prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione

“Accoglienza turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito

specificati in termini di competenze.

1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,

informazione e intermediazione turistico-alberghiera.

2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in

relazione alle richieste dei mercati e della clientela.

3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche

attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali,

storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.

4. Sovrintendere all‟organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità,

applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-

alberghiere.

A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nelle tre articolazioni:

Accoglienza Turistica, Enogastronomia, Servizi di sala e vendita conseguono i

risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di

servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,

utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del

servizio e il coordinamento con i colleghi.

4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali

individuando le nuove tendenze di filiera.

5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,

trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per

ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

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QUADRO ORARIO PRIMO BIENNIO

INSEGNAMENTI GENERALI Ore settimanali

1°anno

Ore settimanali

2°anno

Lingua e letteratura italiana 3 4

Storia 2 2

Lingua inglese 3 3

Matematica 4 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (sc. della terra e biologia) 2 2

Scinze motorie e sportive 2 2

RC o attività integrative 1 1

INSEGNAMENTI AREA DI INDIRIZZO

Scienze integrate (fisica) 1 0

Scienze integrate (chimica) 0 1

Scienze degli alimenti 2 2

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore

cucina

3 3

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore

sala e vendita

3 3

Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica 2 2

Seconda lingua straniera (Tedesco, francese o

spagnolo)

2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32

L’assolvimento dell’obbligo al termine del primo biennio

I saperi e le competenze per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione sono riferiti

ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico-scientifico, asse tecnologico,

asse storico-sociale)

Essi costituiscono "il tessuto" per la costruzione di percorsi di apprendimento

orientati all'acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita

adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze

in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita

lavorativa.

I saperi sono articolati in abilita/capacita' e conoscenze, con riferimento al sistema

di descrizione previsto per l'adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle

Qualifiche (EQF) .

La competenza digitale, contenuta nell'asse dei linguaggi, e' comune a tutti gli assi,

sia per favorire l'accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialita' espressive

individuali.

Si fa riferimento alla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del

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Consiglio del sette settembre2006.

Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:

"Conoscenze": indicano il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso

l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche,

relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come

teoriche e/o pratiche;

"Abilita": indicano le capacita' di applicare conoscenze e di usare know-how per

portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilita' sono descritte come

cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano

l'abilita' manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti);

"Competenze": indicano la comprovata capacita' di usare conoscenze, abilita' e

capacita' personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e

nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine

di responsabilita' e autonomia.

Nel Primo Biennio lo studente dell’I.P.S.S.A.R. deve raggiungere le seguenti

competenze trasversali finali:

Obiettivi formativi trasversali (Competenze di cittadinanza) D.M. 22 agosto

2007 n.139

Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento,

individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di

informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in

funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di

studio e di lavoro.

Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle

proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire

obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le

possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

Comunicare comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano,

letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando

linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante

diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) rappresentare eventi,

fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d‟animo,

emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,

simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti

(cartacei, informatici e multimediali).

Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi

punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità,

contribuendo all‟apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività

collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e

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consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni

riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le

responsabilità.

Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e

verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e

valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema,

contenuti e metodi delle diverse discipline.

Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando

argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti

diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel

tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,

coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare

criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi

strumenti comunicativi, valutandone l‟attendibilità e l‟utilità, distinguendo fatti e

opinioni.

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QUADRO ORARIO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

In linea con quanto indicato dalla riforma, da quest‟anno anche le programmazione

delle classi terze sono state ridefinite in riferimento alle linee guida e alla mission

dell‟istituto. Sono stati individuati prodotti enogastronomici e territori da

approfondire in attività pluridisciplinari. INSEGNAMENTI GENERALI Ore settimanali

3°anno

Ore settimanali

4°anno

Ore settimanali

5°anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

RC o attività integrative 1 1 1

INSEGNAMENTI AREA DI

INDIRIZZO

Seconda lingua straniera

(Tedesco, francese o spagnolo)

3 3 3

Scienze e cultura degli

alimenti(articolazione enogastronomia e

servizi di sala e vendita)

4 3 3

Scienze e cultura degli

alimenti(articolazione accoglienza turistica)

4 2 2

Laboratorio dei servizi enogastronomici

settore cucina (articolazione

enogastronomia)

6 4 4

Laboratorio dei servizi enogastronomici

settore sala e vendita(articolazione servizi di

sala e vendita)

6 4 4

Laboratorio dei servizi di accoglienza

turistica(articolazione accoglienza turistica)

6 4 4

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva(articolazione

enogastronomia e servizi di sala e vendita)

4 5 5

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva(articolazione accoglienza

turistica)

4 6 6

Tecniche di comunicazione (articolazione

accoglienza turistica)

0 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32

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ORARIO DELLE LEZIONI

1. Almeno 200 giorni di lezione

2. Viaggi d‟istruzione e visite aziendali (i giorni variano in base alla classe)

3. Orario lezioni: antimeridiane 8.20 - 13.20

4. Pomeridiane 13.25 – 16.20

5. Classi I : 33 ore settimanali

6. Classi II : 32 ore settimanali

7. Classi III: 32 ore settimanali e periodo di ASL (Alternanza Scuola Lavoro) e

una settimana di attività di banqueting. 20 ore

8. Classi IV: 32 ore settimanali e periodo ASL (Alternanza Scuola Lavoro) e

una settimana di attività di banqueting. 20 ore

9. Classi V: 32 ore settimanali e un‟attività di Ristorante Didattico e di attività

di banqueting per un totale di 40 ore.

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO-ASL

Da molti anni i tirocini in azienda costituiscono uno dei punti di forza degli

indirizzi di studi professionali. Gli alunni, infatti, sono portatori di una grande

domanda di praticità, di concretezza, di operatività, domanda che troppo spesso la

scuola tradizionale non riesce a soddisfare. Il rapporto con la realtà aziendale

permette loro di acquisire questo aspetto attraverso “l‟imparare a fare”. Grazie

alle simulazioni in laboratorio ed anche all‟inserimento nella vera realtà lavorativa

del tirocinio previsto dall‟alternanza scuola-lavorolo studente può combinare

diversi saperi.

La recente Legge 107 del 13 luglio 2015 ha incrementato a 400 le ore dedicate al

tirocinio in azienda. Questo permette allo studente di effettuare un confronto col

tessuto economico del territorio e superare l‟autoreferenzialità tipica della scuola,

per un maggior numero di ore lavorative.

L‟attività di alternanza d‟istituto viene inserita nel curriculum degli allievi ed è

finalizzata a motivare e rimotivare gli studenti, a creare un nesso più stretto fra

quanto gli studenti apprendono in classe e quanto possono apprendere nel mondo

del lavoro.Gli studenti che si iscrivono agli istituti professionali, sono portatori di

una grande domanda di praticità, di concretezza, di operatività, domanda che

troppo spesso la scuola, da sola, non è in grado di soddisfare.

In questa prospettiva di apprendimento l‟ alternanza costituisce una vera e propria

combinazione tra la formazione d‟aula e le esperienze professionali, assistite, sul

posto di lavoro. Questo percorso “unitario” progettato fra scuola ed azienda ha

come suo fine mettere nella condizione gli studenti di acquisire attitudini,

conoscenze e competenze per lo sviluppo della loro formazione professionale e

culturale.

L‟Alternanza Scuola-Lavoro è prevista per tutte le classi durante il terzo ed quarto

anno e completata nell‟ultimo anno di studi. Il tirocinio in azienda si svolge in

quattro settimane;per il corso IeFP sono previste due settimane in azienda, sin dal

secondo anno di studi, l‟alternanza è completata durante il terzo e ultimo anno di

studi.

Durante le settimane di tirocinio gli studenti sono inseriti in aziende del comparto

ristorativo ed alberghiero in modo continuativo e parte dei moduli curricolari

vengono svolti in azienda; la valutazione di tale attività e delle competenze

acquisite in azienda viene svolta in parte dai docenti del consiglio di classe e in

parte dai tutor aziendali che hanno seguito gli studenti nel loro percorso lavorativo.

e-mail: [email protected]

Referenti:Prof. Gian Piero Manca – Prof.ssa Tiziana Doni

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OPPORTUNITÀ EDUCATIVE E PERCORSI DIDATTICI SCELTI PER

MIGLIORARE L'OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA

La scuola predispone attività di recupero per tutte le classi al termine del primo

trimestre nel mese di gennaio: si tratta di un‟attività di ripasso che viene attività

solo nelle classi e nelle discipline dove sono presenti studenti con insufficienze. Al

termine del ripasso viene somministrata una verifica per accertare il superamento

del debito.

BANCA DEL TEMPO

Nell‟ottica del miglioramento continuo dell‟offerta formativa ed in linea con

quanto previsto dall‟autonomia, il Collegio dei docenti dell‟IPSSAR G. Cipriani

con delibera n 15 del 9 settembre 2013 ha formalizzato l‟istituzione della “Banca

del tempo” .

La legge Bassanini sull‟autonomia delle istituzioni scolastiche (art.21

l.59/1997c.8) sottolinea che “l'autonomia organizzativa è finalizzata alla

realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia

del servizio scolastico, …OMISSIS… Essa si esplica liberamente, anche mediante

superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione, dell'unitarietà del

gruppo classe e delle modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo

finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e

temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello

nazionale, la distribuzione dell'attività didattica in non meno di cinque giorni

settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti

previsti dai contratti collettivi che possono essere assolti invece che in cinque

giorni settimanali anche sulla base di un'apposita programmazione

plurisettimanale.”

Sulla base della norma è nata l‟idea della “Banca del tempo” dove i docenti

depositano le ore a disposizione che si vengono a creare nei periodi di inizio anno

scolastico quando ancora non si attivano i pomeriggi e i docenti spostano l‟orario

al mattino rimangono a disposizione oppure nel mese di maggio quando le classi

3^ e 4^ sono in Alternanza Scuola Lavoro. Le unità orarie di 60 minuti previste

disponibili vengono depositate nella Banca fin dalla seconda settimana di lezione

nel mese di settembre (Delibera N°16). I docenti che hanno depositato le ore si

rendono disponibili a supplire i colleghi assenti, o per attività di recupero,

potenziamento e per la realizzazione di progetti .

L‟istituzione della “Banca del tempo” risolve così la forte criticità della riduzione

dei finanziamenti statali assegnati alle scuole di ogni ordine e grado provvedendo

a mettere in pratica i criteri di efficienza ed efficacia nell‟ottica dell‟ottimizzazione

delle risorse umane e finanziarie. La scuola pur con la riduzione delle risorse

continua a funzionare garantendo la normale attività ed arricchendo l‟offerta

formativa.

Lo sforzo dei docenti di contribuire in modo volontario alla soluzione di bisogni

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organizzativi, formativi e finanziari viene ricompensata assegnando momenti di

riposo (ore o giornate libere) senza danno per l‟amministrazione e l‟attività

didattica in quanto sono usufruite quanto i docenti non hanno le classi. La

restituzione del tempo avverrà, infatti, preferibilmente nel mese di maggio quando

le classi terze e quarte non sono presenti a scuola, o nelle giornate dedicate ai

viaggi di istruzione o alle visite aziendali.

PROGETTO PER L’INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA

LABORATORIALE DI ACCOGLIENZA TURISTICA,

ENOGASTRONOMIA, SALA E VENDITA

Il progetto è strutturato per testare la capacità della scuola di rinnovare l‟attività

didattica, in particolar modo l‟attività laboratoriale finalizzata allo sviluppo

nell‟alunno di competenze professionali ad un livello più elevato, in un ambito il

più possibile vicino alla realtà lavorativa.

Il progetto parte da alcuni principi, ormai consolidati, relativi all‟attuale

organizzazione delle attività pratiche:

La diminuzione delle ore di lezione per le attività pratiche (rischio di

perdere l‟identità di istituto Prof.le Alberghiero);

I limiti delle esercitazioni pratiche simulate;

La disponibilità di studenti con età ed esperienza lavorativa significativa

(3°-4°anno, anno 5°);

La disponibilità di laboratori (front office, bar centrale) con presenza di veri

clienti;

La disponibilità di laboratori di produzione (lab. panificazione – lab. cucina

4) per vendita a clienti interni (bar centrale e sala ristorante 4 (vedasi

precedenti esperienze di vendita di prodotti e di ristorante didattico aperto al

personale interno).

Le esperienze degli Istituti alberghieri europei che gestiscono con i propri

studenti la ristorazione e l‟accoglienza;

La possibilità di valutare le competenze degli allievi in situazioni operative

reali.

PROGETTO DISPERSIONE – SOSTEGNO ALLO STUDIO

Il nostro Istituto porta avanti importanti iniziative nell'ambito della lotta alla

dispersione scolastica e al fenomeno degli abbandoni; interventi mirati

all'ampliamento dell'offerta formativa.

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Per arginare il fenomeno della dispersione scolastica, viene monitorato il disagio

scolastico con l‟aiuto dei Docenti dei Consigli di Classe. Soprattutto durante il

primo anno di studio, i ragazzi incontrano difficoltà di vario tipo legate

all‟inserimento o alle lacune che impediscono loro di applicarsi con profitto allo

studio. Una volta individuati gli alunni che necessitano di un sostegno allo studio,

vengono avviati colloqui con le famiglie e attivati corsi di varie discipline in cui,

docenti dell‟Istituto lavorano principalmente sulla motivazione ed il metodo di

studio.

Finalità del progetto dispersione:

La prevenzione, intesa come attività educativa volta a sollecitare l'esprimersi e

l'attuarsi di tutte

le potenzialità dell'alunno.

Facilitare il processo formativo di studenti già provati da esperienze scolastiche

negative

Creare uno spazio dove siano facilitati i momenti d‟ascolto reciproco rispetto a

problemi tanto a livello individuale quanto a livello di gruppo.

Tale attività rivolta agli alunni di classe prima viene seguita da un gruppo di

docenti in incontri con piccoli gruppi di ragazzi per la rimotivazione allo studio

Sempre con lo scopo di favorire l‟inserimento degli alunni in difficoltà e prevenire

l‟abbandono precoce , da anni il nostro Istituto per instaurare concretamente e da

subito un rapporto costruttivo e di sintonia tra scuola, alunni e famiglie si propone

l‟attività di accoglienza.

PROGETTO ACCOGLIENZA All‟inizio di ogni anno scolastico, per le classi prime, viene attuato un periodo di

“accoglienza” affinché gli allievi abbiano modo di conoscere le persone, i

regolamenti e gli ambienti nuovi, e gli insegnanti i nuovi alunni, per un miglior

inserimento nelle scuola superiore. Tutti gli insegnanti che compongono i Consigli

di classe prima sono chiamati a partecipare attivamente alle varie attività proposte

nella prima settimana di scuola. Nei mesi di ottobre e novembre sono inoltre

previste due uscite degli alunni di classe prima, accompagnati da alunni delle

classi del settore Accoglienza Tustica che faranno da guide alla scoperta della

città di Adria e del Museo Archeologico.

Il Progetto prevede anche un incontro, prima dell‟inizio delle lezioni, con tutti i

genitori degli alunni di classe prima in cui il Dirigente, i suoi collaboratori e i

docenti referenti di progetti, illustrano le finalità dell‟istituto, il POF, i regolamenti

di Istituto e i progetti di supporto agli alunni che saranno attivati nell‟anno

scolastico ed i genitori hanno la possibilità di rapportarsi con i coordinatori delle

classi.

ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOLOGICA

L‟attività del C.I.C. presso l‟Istituto IPSSAR “ G. Cipriani” di Adria impiega 3 psicologi clinici.

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Tale servizio garantisce agli studenti tre ore settimanali di sportello suddivise in tre giorni

diversi. Gli adolescenti che vogliono accedere individualmente al servizio devono presentare il

previsto modulo di consenso informato debitamente compilato e firmato da un

genitore/affidatario.

La scuola, insieme alla famiglia, è la principale agenzia di formazione e di socializzazione

dell‟individuo, uno dei perni su cui far leva per promuovere il benessere integrale (fisico,

psicologico, relazionale) dei nostri ragazzi.

La scuola, infatti, non è e non può essere il luogo dove avviene la pura e semplice trasmissione

delle nozioni, dove ci si limiti a fornire informazioni rispetto a questa o quella materia.

Al contrario, la scuola è un luogo di vita, dove si sperimentano molteplici incontri tra coetanei,

dove si impara la convivenza civile e a relazionarsi con gli adulti. Alcune di queste esperienze si

tramutano in importanti occasioni di crescita che verranno ricordate negli anni, altre si

risolveranno con il ciclo di studi, altre, infine, potrebbero produrre contrasti, disagi, sofferenza.

Il servizio di consulenza e informazione psicologica è stato predisposto principalmente per

sostenere studenti in difficoltà, ma dà anche spazio di ascolto sia agli insegnanti che ai genitori.

Tale sportello, in genere attivo nell‟orario scolastico e gratuito per gli studenti e rappresenta

un‟occasione di avvicinamento ad una preziosa figura di aiuto offrendo nel corso dell‟anno

scolastico ad ogni studente la possibilità di sperimentare il valore della riflessione guidata.

Il servizio offre una consultazione psicologica breve finalizzata a ri-orientare l‟adolescente in

difficoltà. La riflessione con l‟esperto permette di ridurre la confusione, ristabilire ordini di

priorità sulla base dei valori del ragazzo, focalizzare le proprie esigenze tenendole separate dalle

pressioni di tipo sociale cui l‟adolescente è sensibile.

La tutela offerta dalla segretezza professionale e il clima di non giudizio contraddistinguono la

professione dello psicologo. La rielaborazione nella relazione attraverso un ascolto attento,

empatico e non giudicante, e l‟attenzione agli aspetti meno manifesti del parlare e dell‟agire,

permettono una reale comprensione delle vicende del proprio mondo interiore, delle risonanze

emotive che esse hanno per l‟adolescente, promuovendo l‟instaurarsi di una relazione

privilegiata e significativa, sede di reale ascolto ed apprendimento.

Le principali funzioni dello sportello di ascolto all‟interno della scuola può essere individuata

nelle seguenti attività :

- costituire un‟opportunità per favorire delle riflessioni

- promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in se stessi

- costituire un momento qualificante di ascolto e di sviluppo di una relazione di aiuto

- costituire un momento qualificante per la prevenzione del disagio evolutivo

Lo sportello d‟Ascolto non si delinea, come un percorso psicoterapico e prevede in genere un

massimo di 3-4 incontri per studente, in genere sufficienti per consentirgli di focalizzare le

soluzioni attuabili, a riscoprire le proprie potenzialità inespresse, ad uscire dall‟impasse che in

alcuni momenti della vita causa passività e sofferenza. Le attività di ascolto rivolte agli alunni

sono effettuate seguendo il metodo del colloquio psicologico, accogliendo il richiedente in

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spirito di non-giudizio, indirizzandolo nell‟analisi del problema e nella comprensione del suo

vissuto.

In sintesi, l‟attivazione di questo Servizio sarà un‟occasione per i ragazzi:

di ascolto

di accoglienza e accettazione

di sostegno alla crescita

di orientamento

di informazione

di gestione e risoluzione di problemi/conflitti.

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Piano Annuale per l’Inclusione (P.A.I.) IPSSAR G. Cipriani Adria A.S. 2015-2016

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 08.09.2015

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 08.09.2015

Direttiva M. 27/12/2012, C.M. n.8 6/03/2013, nota prot. 1551 27/6/2013 e nota prot. 2563

22/11/2013

Finalità

Il Piano per l‟inclusività si propone di raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi

dall‟Istituto “G. Cipriani” per affrontare le problematiche relative all‟inclusività degli alunni con

BES.

Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che

presentano situazioni che richiedono interventi individualizzati non necessariamente supportati

da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da

rendere indispensabile un intervento didattico personalizzato con l‟obiettivo di sostenere

l‟allievo nel suo percorso di studi e permettergli di completare con successo la sua carriera

scolastica.

Il panorama dei Bisogni Educativi Speciali è molto ampio, non si riferisce solo a cause

specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati

con la naturale maturazione del ragazzo o con percorsi didattici individualizzati. Si può trattare

di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi,

di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché alunni di

recente immigrazione appartenenti a culture diverse.

Le linee di intervento, che l‟istituto “G. Cipriani” propone vengono declinate in ordine alle

diverse tipologie.

L‟anno scolastico 2013-2014, nell‟Istituto, è stato utilizzato per sperimentare e monitorare

procedure, metodologie e pratiche educative a carattere didattico e organizzativo.

Il punto di riferimento, dei docenti che hanno elaborato il Piano, è stata la Direttiva Ministeriale

27 dicembre 2012 “Strumenti d‟intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l‟inclusione scolastica” che delinea e precisa la strategia

inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all‟apprendimento per tutti

gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. L‟Inclusione scolastica vuole essere il

processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo

possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie

potenzialità. Pertanto sulla base dell‟analisi del tessuto sociale nel quale il nostro Istituto è

inserito si è cercato di realizzare un progetto mirato, atto a sostenere in modo adeguato alunni

con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione.

La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con

nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli; dall‟altra si trova ad operare

anche con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale.

Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto che, non sempre, è in

grado di fornire le strategie e gli interventi necessari per il successo formativo di questi studenti.

A seguito degli ultimi Consigli di Classe, emerge una situazione in cui alcuni alunni, pur

essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto hanno evidenziato

in corso d‟anno cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione,

ristretto codice linguistico, scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli e, in rari

casi, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale

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I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque:

• alunni con disabilità

• alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)

• alunni con deficit del linguaggio

• alunni con disturbo oppositivo provocatorio

• alunni con disturbo della condotta in adolescenza

• alunni con disagio socio-culturale

• alunni stranieri di recente immigrazione

• alunni stranieri di non recente immigrazione ma con difficoltà di apprendimento linguistico

Il presente Protocollo intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le

azioni necessarie ad una didattica efficace da esplicitare nelle diverse situazioni.

Soggetti coinvolti Dirigente Scolastico, personale docente, personale ATA, docente referente per la disabilità,

docente referente per alunni stranieri, GLH d‟Istituto, Ulss, famiglie ed altri enti presenti sul

territorio.

- Dirigente Scolastico

E‟ garante del processo di integrazione ed inclusione degli alunni con BES,gestisce e

coordina tutto il sistema;

E‟ corresponsabile delle decisioni relative all‟individuazione degli alunni BES;

Convoca e presiede il GLI e il GLHI;

Organizza la formazione dei docenti;

Supervisiona l‟operato delle F.S. e dei Docenti Referenti.

- Consiglio di classe

Hanno il compito dirilevare tutte le certificazionidi alunni BES (disabilità, DSA, altre

certificazioni), verbalizzarle e redigere i PEI (alunni disabili), i PDP(alunni DSA)o i PEP

(alunni di recente immigrazione).

- GLH d’Istituto e GLI

Il GLHIsi occupa prevalentemente di formulare progetti per la continuità fra ordini di scuola;

elaborare progetti specifici per i soggetti disabili in relazione alle tipologie, assegnare i docenti

di sostegno e gli educatori/assistenti alle classi.

Al GLHI competono anche le problematiche relative a tutti i BES, tale gruppo di lavoro viene

denominato GLI (Gruppo di lavoro per l'inclusione).

A tale scopo i suoi componenti sono composti da tutte le risorse specifiche e di coordinamento

presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti, assistente alla comunicazione, docenti

“disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle

classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola), in modo

da assicurare all‟interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di

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miglioramento intraprese e un‟efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità

all‟interno delle classi (CM n. 8 del 6 marzo 2013).

- Assistente alla comunicazione e Assistente specialistico

L‟intervento è attivato in presenza di alunni con minorazioni fisiche, sensoriali o tali che ne

riducano o impediscano l'autonomia e la comunicazione.

L‟assistente alla comunicazione opera per la promozione della persona con Bisogni Educativi

Speciali, soprattutto nell‟area dell‟autonomia personale, dell‟autosufficienza di base, della

generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali. Collabora

alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di Inclusione Scolastica con

ilConsiglio di Classe.

L‟assistente specializzato ha come obiettivo il raggiungimento dell‟autonomia e della

comunicazione personale del minore diversamente abile. Facilita l‟integrazione scolastica, il

diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità nell‟apprendimento, nella comunicazione, nelle

relazioni, nella socializzazione.

- Personale non docente

I compiti del personale non docente sono relativi all‟ambito dell‟assistenza fisica al disabile

nonché di vigilanza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono esterne

alla scuola in collaborazione con i docenti.

- Il territorio

Il territorio, dove sono presenti agenzie educative extrascolastiche, è una risorsa importante per

il soggetto disabile come in generale per tutti gli alunni. Il territorio dà senso e continuità alle

attività della scuola, integra e definisce il Progetto di Vita dell‟alunno.

- Docenti referenti:

il Docente referente per ALUNNI DISABILI collabora con il Dirigente e con il personale

della scuola per svolgere:

azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti ed educatori nell’area del sostegno;

azione di coordinamento con l’equipe medica (G.O.) e il GLH provinciale;

coordinamento per la stesura del Piano di Inclusione Scolastica e dei PEI;

azioni di coordinamento del GLH d’Istituto e GLI;

ricerca di materiali didattici adatti a sostenere l’attività del docente di sostegno;

individuazione di strategie educative adeguate ai singoli casi;

aggiornamento costante sul profitto scolastico degli alunni certificati;

operazioni di monitoraggio;

il Docente referente per ALUNNI DSA e BES collabora con il Dirigente e con il personale

della scuola per svolgere:

pianificazione degli incontri famiglia-docenti;

coordinamento per la compilazione del Piano didattico personalizzato;

individuazione di adeguate strategie educative;

ricerca e produzione di materiali per la didattica;

collaborazione nelle attività di formazione per i docenti;

coordinazione dei laboratori e attività di studio assistito pomeridiano predisposti

all’interno dell’istituto;

operazioni di monitoraggio.

Inoltre collabora con il referente per l’integrazione degli alunni stranieriper:

coordinamento incontri docenti/operatori specialisti/assistente sociale;

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coordinamento stesura PEP;

ricerca di materiale per la didatticaspecifica per alunni di recente immigrazione;

individuazione di adeguatestrategie educative per una personalizzazione della didattica.

Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) Gruppo integrato da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola. I compiti

propri del GLH d‟Istituto si estendono alle problematiche relative agli alunni con Bisogni

Educativi Speciali.

LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Nella scuola che lavora per l‟inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle

esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d‟inclusione nella

scuola,inoltre, può avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto .

In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza

preventiva delle varie tipologie di BES, delle risorse e delle strategie necessarie per operare.

E‟ indispensabile, quindi, formalizzare compiti e procedure, in modo che tutti cooperino al

raggiungimento del successo formativo.

Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue:

Individuazione alunno con B.E.S.

• Consiglio di Classe

• Riconoscimento del bisogno specifico

• P.D.P.

• Azioni che si intendono intraprendere

• Verifiche

• Riprogettazione in base ai risultati delle verifiche

• Risorse

Il riconoscimento formale (con verbalizzazione chiara e motivata) da parte del Consiglio di

classe è il primo momento della “storia inclusiva” dell‟alunnocon BES diverso dalla disabilità o

da un DSA o assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a

disposizione di legge: 104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva

Ministeriale del27/12/2012).

Piano annuale inclusività

Alunni con Disturbo Specifico d’ApprendimentoIndicazioni normative Legge n. 170/2010, D.M. 12 luglio 2011 e Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2012 che ha

stabilito quanto segue:

L'obbligo delle Regioni di accreditare degli Enti Certificanti;

L'indicazione delle caratteristiche che tali Enti devono avere (fondamentali l'équipe di

lavoro e l'esperienza nel campo);

L'indicazione, per gli alunni delle classi terminali, di presentare la diagnosi non oltre il

31 marzo;

La proposta di un modello unico di diagnosi in cui siano presenti, tra l'altro, indicazioni

operative chiare per la prassi didattica.

Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe: - La diagnosi non deve risalire a più di 3 anni (controllo del coordinatore di classe in

segreteria didattica) e deve essere rinnovata nei passaggi di gradi scolastici;

- Entro 3 mesi dall'inizio dell'anno bisogna elaborare il PDP. Nella predisposizione della

documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia. Nel PDP sono

elencate tutte le misure compensative e dispensative che il consiglio di classe decide di

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adottare per l‟alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che

si ritengano opportuni.

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte

le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine biennio. - Nei consigli di classe di ottobre verrà redatta una bozza di PDP che il coordinatore

successivamente sottoporrà in un incontro ai genitori e, se disponibili, agli specialisti

sanitari. Il Consiglio di classe, nella seduta di novembre, apporterà le eventuali

modifiche prendendo atto delle indicazioni della famiglia e degli operatori sanitari, e

predisporrà il PDP.

- Il PDP dovrà essere firmato dal Dirigente Scolastico, dal Consiglio di classe, dalla

famiglia.

- Si prevedono incontri periodici con la famiglia.

- Tutte le misure adottate dalla scuola vanno scritte nel POF.

- Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetta la presenza di DSA, la scuola

deve darne comunicazione alla famiglia, che si incaricherà di contattare gli specialisti.

Piano annuale inclusività Alunni con Bisogni Educativi Speciali Presentazione dell'alunno (incontro Dirigente, docenti referenti, insegnanti, GLI, personale

non docente) (settembre/ottobre).

Il GLId‟istituto si riunisce all‟inizio e alla fine dell‟anno scolastico.

Rilevazione delle difficoltà Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni “a

rischio” attraverso incontri con i Consigli di classe. I docenti saranno invitati a dare tutte le

notizie, le eventuali certificazioni e altri materiali che riterranno necessari.

Le segnalazioni potranno avvenire, in corso d‟anno, qualora se ne presenti la necessità. La

scheda alunno elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata al Dirigente Scolastico.

Il D.S. e il docente referente, dopo aver esaminato le relazioni dei casi segnalati, insieme al

consiglio di classe coinvolto valuteranno un primo approccio di intervento.

Pianificazione dell'intervento Sulla base di quanto sopra rilevato il Consiglio di classe pianifica l‟intervento e, se necessario,

predispone il piano personalizzato o le modalità di intervento adeguate.

Attivazione di esperti (senecessario).

Raccordo scuola/famiglia.

Intervento Attuazione del piano concordato.

Verifica e valutazione dell’intervento Al fine di verificare l‟andamento dell‟intervento e la necessità di eventuali cambiamenti, si

terranno incontri periodici nell‟ambito dei Consigli di classe.

Documentazione PDP, interventi, percorsi, verifiche, incontri con esperti ed operatori saranno tutti documentati e

raccolti nel fascicolo personale riservato dell‟alunno.

Elaborazione del Piano di Inclusione Scolastica: incontri insegnanti, equipe medica, famiglia,

assistente alla comunicazione, personale non docente.

Gli incontri sono pianificati e condotti dal docente di sostegno con i docenti di classe, in ottobre.

Tra le funzioni descritte nella circolare operativa del MIUR rientra l‟elaborazione di una

proposta di Piano Annuale per l’Inclusivitàriferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al

termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). A tale scopo, il Gruppo procederà ad

un‟analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati

nell‟anno appena trascorso e formulerà un‟ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse

specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale dellascuola

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nell‟anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato

ai competenti Uffici dell‟USR per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni

territoriali come proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli

Accordi di Programma in vigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte

con gli Enti Locali. A seguito di ciò, gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole

globalmente le risorse di sostegno secondo quanto stabilito dall‟ art 19 comma 11 della Legge n.

111/2011.

Valutazione in itinere dell'andamento didattico(marzo e/o maggio).

- Per quanto riguarda i criteri di valutazione si terrà conto:

- della situazione di partenza, evidenziando le potenzialità dell‟alunno;

- delle finalità e degli obiettivi da raggiungere;

- degli esiti degli interventi realizzati;

- del livello globale di crescita e preparazione raggiunto.

Piano annuale inclusivitàProtocollo d’accoglienza per l’inserimento degli alunni stranieri

Obiettivi

Il Protocollo d‟accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti.

Contiene le indicazioni riguardanti l‟inserimento degli alunni immigrati e, quando possibile, la

loro storia, traccia in linea di massima le fasi dell‟accoglienza e delle attività di facilitazione per

l‟apprendimento/consolidamento della lingua italiana, stabilisce i criteri di massima per la

valutazione degli apprendimenti e delle competenze.

E‟ uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto annualmente sulla base delle esperienze

realizzate da tutti i docenti.

Il Protocollo d‟accoglienza si propone di:

definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni

stranieri;

facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;

favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova

eventuali ostacoli alla piena integrazione.

In una prima fase di accoglienza, sulla base delle competenze linguistiche esistenti, segnalate dai

docenti del consiglio di classe, sarà possibile attivare:

- la formazione temporanea di piccoli gruppi omogenei per conoscenza della lingua per

specifiche esigenze didattiche (alfabetizzazione italiano L2);

- l‟inserimento in altre attività proposte da Enti vari presenti sul territorio (CTP,

Fondazione Agnese Baggio)

La Progettazione del curricolo Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell‟apprendimento linguistico e

“disciplinare”, sulla base delle risorse disponibili:

ore a disposizione/sportello/altro…

risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali e dal

Ministero

risorse professionali volontarie messe a disposizione dal territorio

risorse economiche dell’Istituto

I docenti di classe potranno concordarecon le risorse coinvolte gli interventi di facilitazione

linguistica per l‟apprendimento della lingua italiana.

Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso provenienti direttamente

dall‟estero e “non alfabetizzati”.

Obiettivi prioritari saranno l‟acquisizione di una buona competenza nell‟Italiano scritto e

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parlato, sia in forme ricettive che produttive, prima per la comunicazione interpersonale e per

l‟integrazione scolastica, poi per lo studio delle discipline, da realizzare attraverso laboratori di

Italiano, a seconda della situazione iniziale rilevata.

La progettazione avviene su obiettivi ridotti o semplificati, in base alle capacità dell‟alunno ed in

risposta ai suoi bisogni formativi ed utilizzati per definire lo standard da raggiungere. L‟attività

dei docenti coinvolti nell‟inserimento potrebbe avere lo scopo di:

- facilitare l‟apprendimento del linguaggio funzionale favorendo la presenza nel gruppo-

classe per tutto il tempo scuola;

- rilevare i bisogni specifici di apprendimento;

- semplificare, se necessario,il curricolo, per quanto riguarda i tempi di apprendimento di

un‟altra lingua straniera oltre all‟Italiano;

- individuare le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina.

La Valutazione Si individuano alcuni criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione:

- prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;

- valutare il progresso rispetto al livello di partenza;

- tenere conto che l‟alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa

al suo percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e

ai contenuti del curricolo comune;

- predisporre strumenti per la valutazione formativa e sommativa adeguata

Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità

A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI: n°

1. Disabilità con D.F. (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 60

Minorati vista 1

Minorati udito 1

Psicofisici 51

2. Disturbi evolutivi specifici (con relazione clinica)

Disturbi del linguaggio

DSA 46

ADHD/DOP 2

Altro

3. Borderline cognitivo (con relazione clinica)

4. Svantaggio (segnalazione CdC) - indicare il disagio prevalente

19

Socio-economico

Linguistico-culturale 15

Disagio comportamentale/relazionale 20

Altro

Totali

N° PEI redatti dai GLHO 53

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 42

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

N° di PEP redatti dai consigli di classe per studenti di recente immigrazione

SI NO NOTE

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Nella MISSION d‟istituto espressa nel POF compare

riferimento ad alunni con BES x

B. RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE

Sono previste FS per alunni con BES x

E‟ già stato costituito il GLI x

Da chi è composto il GLI

Referente di plesso

Referente DSA x

Referente alunni certificati

L.104 x

Referente Intercultura x

Rappresentante sos x

FS x

Docente curricolare x

Genitore x

Rappresentante Azienda

ULSS x

Operatori Provincia x

Altro

C. COINVOLGIMENTO DOCENTI CURRICOLARI

Attraverso… SÌ NO NOTE

Coordinatori di classe/sezione Partecipazione a GLI x

Rapporti con famiglie x

Tutoraggio alunni x

Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva

x

Altro:

Docenti con specifica

formazione/docenti con

specializzazione

Partecipazione a GLI x

Rapporti con famiglie x

Tutoraggio alunni x

Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva

x

Altro:

Altri docenti Partecipazione a GLI x

Rapporti con famiglie x

Tutoraggio alunni x

Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva

x

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA SI NO NOTE

Assistenza alunni disabili x

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Progetti di inclusione /

laboratori integrati x

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie SI NO NOTE

Informazione /formazione su

genitorialità e

psicopedagogia dell‟età

evolutiva

x

Coinvolgimento in progetti

di inclusione x

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità

educante

x

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla sicurezza

SI NO NOTE

Accordi di programma /

protocolli di intesa formalizzati

sulla disabilità

x

Accordi di programma /

protocolli di intesa formalizzati

su disagio e simili

x

Procedure condivise di

intervento sulla disabilità x

Procedure condivise di

intervento su disagio e simili x

Progetti territoriali integrati x

Progetti integrati a livello di

singola scuola x

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

(cooperative)

Progetti territoriali integrati X Amici di Elena,

Corte

Carezzabella

Progetti integrati a livello di

singola scuola

X Adria uno

H. Formazione docenti interna

Strategie e metodologie

educativo-didattiche a

prevalente tematica inclusiva

x

Didattica interculturale /

italiano L2 x

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Psicologia e psicopatologia

dell‟età evolutiva x

H. Formazione docenti in rete/esterna

Strategie e metodologie

educativo-didattiche a

prevalente tematica inclusiva

x

Didattica interculturale /

italiano L2 x

Psicologia e psicopatologia

dell‟età evolutiva x

I. AZIONI

L‟Istituto prevede progetti

rivolti agli alunni con BES x

Esiste un protocollo di

identificazione precoce di

possibili difficoltà

x

Se NO l‟identificazione è

delegata al singolo insegnante x cdc

Esiste un protocollo di

potenziamento x

Se NO il potenziamento è

delegato al singolo insegnante

Esiste un protocollo di

valutazione post-potenziamento x

Se NO la valutazione è delegata

al singolo insegnante

Viene utilizzato un modello di

segnalazione x

Se SI è condiviso tra

Istituti x

CTI x

AULSS x

Il modello segue le linee ICF x

Nel sito d‟Istituto esiste un‟area

relativa ai BES x

Nel sito sono elencati i contatti

per lo sportello BES

provinciale

x

Esiste nell‟Istituto uno

sportello che riguarda i

Bisogni educativi speciali

Per insegnanti x

Per genitori x

Per alunni x

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L. MATERIALI DIDATTICI/LABORATORI

Riviste specializzate x

Prove per identificazione

precoce delle difficoltà x

Software x

Libri/Manuali per

l‟intervento di recupero x

Audiolibri x

Notebook in classe per gli

alunni con BES x

LIM x

Laboratori x

% di LIM per n. di classi …….

M. VALUTAZIONE

È previsto un sistema di valutazione dell‟Inclusività dell‟istituto

Se SI la valutazione viene

effettuata da

Insegnanti x

Genitori x

Alunni x

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel

cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟interno della

scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l‟organizzazione delle

attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l‟ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di

scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi

scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno

scolastico 2015/16

Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo

Collegio dei Docenti – Dirigente Scolastico – Collaboratori del dirigente Scolastico

Le nostre Risorse

Nella scuola opera da anni il Gruppo di Lavoro per l‟Handicap, nominato dal Dirigente

scolastico e costituito da tutte le componenti che contribuiscono all'integrazione dei

ragazzi (Dirigente scolastico, alcuni insegnanti curricolari e di sostegno, rappresentante

dei genitori, rappresentante del personale ATA, operatori ASL).

A seguito dell‟emanazione della Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti

d‟intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per

l‟inclusione scolastica” e della Circolare ministeriale N. 8 del 6 marzo 2013 prot. N. 561,

è stata attuata l‟estensione dei compiti del Gruppo di lavoro e di studio d‟istituto (Glhi)

alle problematiche relative a tutti i Bisogni educativi speciali (Bes), con la conseguente

integrazione dei componenti del Glhi e trasformazione dello stesso in Gruppo di lavoro

per l‟inclusione (Gli) al fine di svolgere le “seguenti funzioni”:

• promuovere una cultura dell‟integrazione per venire incontro ai bisogni di tutti gli

studenti del “Cipriani”;

• elaborare, tenere aggiornato e verificare il progetto di Istituto sull‟integrazione dei

portatori di disabilità;

• proporre e formulare criteri di ripartizione delle risorse per l‟integrazione (docenti di

sostegno, P.E.I., e P.D.P, tutor) in base alle indicazioni degli insegnanti di sostegno, dei

docenti esperti e della Dirigenza che conoscono i singoli casi;

• promuovere azioni di sensibilizzazione degli studenti, dei genitori, del territorio nei

confronti degli alunni diversamente abili e degli alunni Bes;

• collaborare alla pianificazione di specifici progetti anche in riferimento all‟analisi e al

reperimento delle risorse finanziarie ad essi necessarie;

• proporre al Dirigente Scolastico e al Consiglio d‟Istituto l‟acquisto di attrezzature,

sussidi e materiale didattico destinati ad una didattica individualizzata che tenga conto di

tutte le necessità dei nostri alunni.

GLI:

Rilevazioni

BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del

livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate

dalla

Commissione BES; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per

l‟Inclusività)

riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il

mese di giugno)con supporto/apporto delle Figure Strumentali e cdc.

.

Commissione BES:

Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di

gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida

PAI dei BES; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relativeai BES.

Il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione si riunirà in seduta plenaria (con la partecipazione di

tutti i membri) due volte l'anno approssimativamente all‟inizio dell‟anno scolastico

(assegnazione delle risorse), e prima del temine dell‟anno scolastico (pianificazione delle

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attività d‟inclusione dell‟anno scolastico successivo e richiesta delle risorse)

Le sole componenti docente ed educativa (tutti gli insegnanti di e, nella misura prevista

dai rispettivi orari di servizio, tutti gli educatori) si riuniranno invece più volte l‟anno in

incontri di dipartimento per la concreta organizzazione delle attività scolastiche che

coinvolgono gli alunni in situazione di disabilità e bisogni d‟inclusione: definizione di

linee educative e didattiche condivise, organizzazione dell'orario, pianificazione dei

laboratori, verifica in itinere e conclusiva del lavoro svolto, formulazione dei progetti di

accoglienza per gli alunni nuovi iscritti, redazione di bozza di documentazione per UST

ed Enti locali..

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

A tale scopo il docente referente per l‟inclusione avrà anche i compiti:

stabilire contatti con Enti che operano sul territorio per organizzare attività integrative;

curare i contatti con l‟ULSS per l‟organizzazione di incontri di informazione e

formazione:

partecipare a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l‟inclusione e segnalare

eventuali iniziative di

formazione ai colleghi;

monitorare il coretto utilizzo e funzionamento delle risorse e delle attrezzature a

disposizione

dell‟inclusione, segnalando alla Dirigenza eventuali problemi ma soprattutto coinvolgere

e promuoverne

l‟utilizzo a tutti i livelli;

raccogliere ed archiviare la documentazione e la modulistica elaborata dal GLI e

promuoverne un

concreto utilizzo e favorire così una mentalità d‟inclusione.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Il GLI avrà il compito di elaborare una Strategia operativa e di valutazione, da monitorare

costantemente in modo da apportare interventi migliorativi, articolata nelle seguenti fasi :

1. Attivare una Procedura per l‟orientamento degli studenti in fase di preiscrizione e per la

predisposizione

dell‟accoglienza.

2. Costruzione di Protocolli d‟Inclusione e costruzione del progetto individualizzato,

3.Rilevazioni documentate e raccolte nel fascicolo personale riservato dell‟alunno inerenti alle

programmazioni individuate

4. Predisposizione di schede di rilevazione, piani didattici e attestati di competenze in uscita.

Gli incontri saranno fissati dal Dirigente o dal docente referente. I docenti daranno indicazioni in

tal senso alla famiglia. L‟incontro si svolgerà alla presenza di almeno due docenti che

redigeranno opportuno verbale. I docenti di classe, coadiuvati dal docente referente o da un

Tutor nominato dal Dirigente (per i D.S.), dal docente di sostegno per gli alunni disabili,

redigeranno il PDP o il PEI che sarà consegnato in Presidenza entro il mese di novembre dai

docenti di classe.

Valutazione in itinere dell’andamento didattico

Gli incontritra insegnanti di classe, Dirigente e docente REFERENTE saranno effettuati in

gennaio e maggio. Le rilevazioni documentate raccolte nel fascicolo personale riservato

dell‟alunno inerenti al PDP o al PEI, agli incontri con l‟equipe medica e con la famiglia.

Consapevole che al progetto di vita di ogni ragazzo devono partecipare tutte le risorse del

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territorio, l‟Istituto si giova della collaborazione con diversi soggetti esterni alla scuola

relativamente a:

• incontri periodici con l‟equipe medica per gli alunni disabili;

• attività educativo-riabilitative individuali o a piccolo gruppo condotte dagli OSS dell‟Azienda

Sanitaria Locale o dai Servizi territoriali in orario scolastico ed extra-scolastico;

• attività di laboratorio;

• attività sportive;

• altre forme di valorizzazione delle risorse territoriali attualmente in essere sono rappresentate

dalla forme di collaborazione da individuare con i CTS.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

DOCENTI DI SOSTEGNO

Supportano i docenti della classe in attività inclusive quali: lavori in piccoli gruppi di livello,

apprendimento cooperativo, attività di tutoring, attività individuali per rinforzare abilità e

conoscenze utili ad una migliore collaborazione con i compagni.

REFERENTE GLHI

Tiene i contatti con l‟ASL e con gli altri Enti esterni all‟Istituto; propone al Dirigente Scolastico

l‟orario degli Insegnanti di sostegno, sulla base dei progetti formativi degli alunni, delle richieste

dei consigli di classe e dei desideri espressi dagli insegnanti stessi; cura la documentazione

relativa agli alunni in situazione di handicap garantendone la sicurezza ai sensi della tutela dei

dati personali e sensibili dell'Istituto; partecipa agli incontri di verifica con gli operatori sanitari,

personalmente o delegando il Coordinatore di classe; cura l‟espletamento da parte dei consigli di

classe o dei singoli docenti di tutti gli atti dovuti secondo le norme vigenti; convoca i consigli di

classe, d‟intesa con il Dirigente Scolastico e i Coordinatori, per discutere questioni attinenti ad

alunni con handicap; partecipa a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l‟handicap.

REFERENTE DSA

Fornisce informazioni e ricerca materiali didattici sulle difficoltà di apprendimento; mette a

disposizione della scuola la normativa di riferimento; organizza una mappatura degli allievi con

disturbo specifico d‟apprendimento; si pone a disposizione dei consigli di classe per impostare il

percorso specifico; organizza corsi di formazione sui disturbi di apprendimento, sullo screening

e sulla didattica specifica; organizza, nell‟ambito degli incontri di continuità, il passaggio

delle informazioni degli allievi che si iscrivono ad altra scuola; partecipa agli incontri con le

famiglie e/o Servizi Sanitari; si occupa delle comunicazioni con AID, ASL, MIUR/USR/CTS.

REFERENTE BES

Favorisce la relazione con la famiglia e con gli eventuali operatori sociosanitari e assistenziali;

predispone interventi specifici per gli alunni in difficoltà; promuove l'integrazione socio-

affettiva

-culturale in un clima di accoglienza e integrazione; cura le relazioni e il coordinamento del

C.d.C. con la famiglia, per quanto riguarda la predisposizione del PDP, dei risultati e della

valutazione, promuovendo coinvolgimento e collaborazione; partecipa agli incontri con le

famiglie e/o Servizi Sanitari; si occupa delle comunicazioni con AID, ASL, MIUR/USR/CTS.

PSICOLOGI SPORTELLO DI ASCOLTO-CIC

Lo sportello di ascolto si pone diversi obiettivi:

fornire un sostegno agli alunni per prevenire e gestire eventuali difficoltà personali o scolastiche;

fornire supporto agli insegnanti con situazioni classe problematiche.

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GRUPPO DEI PARI

Sostengono i compagni in difficoltà consapevoli degli obiettivi (relativi a conoscenze abilità e

competenze) che è necessario raggiungere.

PERSONALE ATA

Collabora con il docenti al buon andamento del PAI.

Nel nostro Istituto le attività di supporto e sostegno ai B.E.S. saranno organizzate, al fine di

raggiungere un concreto livello di integrazione ed inclusione scolastica, anche attraverso una più

attenta e articolata progettualità dei percorsi e delle azioni educative che sappiano valorizzare le

professionalità esistenti all‟interno dell‟istituto. Le azioni messe in essere mireranno

all‟osservazione ed analisi delle condizioni individuali e del contesto socio-culturale di

provenienza, con redazione di P.D.P ( anche in via temporanea), che prevedano l‟ eventuale

adozione di strumenti compensativi e misure dispensative in analogia ai D.S.A.. Pur

confermando l‟attuale modello di organizzazione con mantenimento dell'orario funzionale sui

progetti (indicati nei singoli P.E.P.) e dell'orario flessibile sulle attività modulari (tirocini

formativi), si intende aumentare flessibilità e trasversalità nell'organizzazione del sostegno

all'interno della classe,

lavorando a classi aperte con lo scopo di: garantire il diritto all‟istruzione e i necessari supporti

agli alunni con DSA e BES; favorire il successo scolastico e prevenire blocchi

nell‟apprendimento dei suddetti alunni; agevolare la piena integrazione sociale e culturale;

ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la formazione umana e

professionale

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟esterno della scuola, in rapporto ai diversi

servizi esistenti

PUNTI DI FORZA DELLE AZIONI INTRAPRESE

L‟Istituto Cipriani, da diversi anni, è impegnato in attività di sperimentazione per ottenere il

successo formativo di tutti gli alunni attraverso:

- maggiore flessibilità nell'orario dei docenti di sostegno che, sulla base delle loro competenze

specifiche (titolo di studio, formazione ed esperienza pregressa) e dei bisogni degli alunni,

intervengono per alcune ore in classi diverse da quelle di titolarità dove sono richiesti interventi

di compresenza mirati a favore di tutti gli alunni;

- docenti specializzati di aree diverse nella stessa classe per ampliare le risorse a disposizione

degli alunni;

- collaborazione tra docenti specializzati e docenti curricolari per un supporto diffuso all‟interno

delle classi grazie alla condivisione di metodologie didattiche inclusive;

- coinvolgimento dei collaboratori scolastici non solo per l‟assistenza di base, ma anche per la

condivisione di strategie di comunicazione funzionali alla relazione con gli alunni che

manifestano comportamenti problematici e per la collaborazione nei percorsi mirati

all‟autonomia e allo sviluppo di abilità integranti;

- progetti in rete con altre scuole e con EE.LL, Servizi Sanitari, Associazioni al fine di

promuovere processi innovativi e formativi tramite i quali garantire l‟acquisizione delle

competenze necessarie per muoversi in modo nuovo e autonomo nel mondo dell‟inclusione;

- rilevazione e lettura dei bisogni educativi speciali tramite l'utilizzo di diverse metodologie;

- attività di tutoraggio, mediazione culturale, recupero e potenziamento;

- ricerca-azione e didattica laboratoriale per la realizzazione di buone pratiche educative.

Si riportano di seguito le diverse azioni messe in atto dall'Istituto a sostegno degli alunni con

BES.

Fase di accoglienza:

- Funzioni strumentali, Intercultura, Dislessia per l'analisi dei fascicoli personali degli alunni

neoiscritti e della documentazione acquisita: diagnosi pregresse, DF, PDF, PEI, PDP;

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- Riunioni del GLI d‟Istituto per definizione bisogni e individuazione risorse umane e materiali

della scuola e dell‟extrascuola;

- Contatti con la scuola secondaria di primo grado di provenienza dei nuovi iscritti per

informazioni;

- Individuazione di un referente di segreteria per accoglienza e supporto nella compilazione della

modulistica tradotta nelle principali lingue straniere;

- Se necessario distribuzione, alle famiglie degli alunni stranieri, di materiale informativo in

lingua inglese.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

--------------

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative

Valorizzare il ruolo delle famiglie nella progettazione. La famiglia rappresenta un punto di

riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica di ogni alunno, sia in come fonte di

informazioni preziose, sia in quanto luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed

educazione informale.

Pertanto le famiglie del ragazzo con BES verranno coinvolte direttamente nel processo

educativo

affinché, in accordo con le figure scolastiche preposte, vengano predisposte ed usate le

strumentazioni necessarie per consentire ai ragazzi di seguire con profitto le attività scolastiche

in relazione alle specifiche necessità. La famiglia partecipa alla formulazione del PEI e del PDP,

nonché alle loro verifiche in itinere.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

Nei percorsi personalizzati per alunni con BES, (PEI e PDP), vengono individuate modalità di

verifica, che permettono all'alunno di esprimere l'acquisizione dei livelli essenziali

dellecompetenze, e i criteri di valutazione che dovranno essere adottati anche in sede di esame

finale.

In merito agli alunni con disabilità, si sottolinea che:

• le verifiche possono essere uguali, semplificate o differenziate rispetto a quelle previste per la

classe, sulla base di quanto definito nel PEI;

• un PEI semplificato/facilitato dà diritto al conseguimento del titolo di studio con valore legale;

• un PEI differenziato dà diritto alla sola attestazione delle competenze;

• gli alunni disabili che hanno seguito un percorso didattico individualizzato-differenziato sono

ammessi a sostenere esami di Stato con prove differenziate coerenti con il percorso svolto e

finalizzate unicamente al rilascio dell‟attestazione delle competenze;

• per gli alunni disabili che sostengono gli esami di Stato e conseguono il diploma la

Commissione può predisporre prove equipollenti che prevedano l‟uso di mezzi tecnici o in

modalità differenti di sviluppo dei contenuti culturali e professionali che comprovano che il

candidato ha raggiunto una preparazione per il rilascio del titolo studio con valore legale.

Per gli alunni con DSA

• le verifiche sono coerenti con quanto stabilito nel PDP (tempi più lunghi, verifiche graduate,

uso di strumenti compensativi, svolgimento di un numero minore di esercizi ecc…);

• la valutazione è svolta sulla base di quanto dichiarato nel PDP prestando attenzione alla

padronanza dei contenuti e prescindendo dagli errori connessi al disturbo;

• per favorire l‟apprendimento delle lingue straniere si utilizza la massima flessibilità didattica,

privilegiando l‟espressione orale e non escludendo, se necessari, strumenti compensativi e

misure dispensative, secondo quanto dettato dalla norma vigente.

• Per la dispensa dalle lingue straniere scritte devono ricorrere le seguenti condizioni:

1. certificazione di DSA, attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa

dalle prove scritte di lingua straniera;

2. richiesta di dispensa dalle prove scritte presentata dalla famiglia o dallo studente, se

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maggiorenne;

3. approvazione da parte del Cdc confermante la dispensa, in forma temporanea o permanente,

tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base degli interventi di natura pedagogico-

didattica.

• L‟esonero è previsto nei casi di particolare gravità anche in comorbilità con altri disturbi e altre

patologie.

• approvazione dell‟esonero dall‟insegnamento della lingua straniera da parte del CdC con la

conseguente previsione di seguire un percorso didattico personalizzato;

In questo caso, il percorso di apprendimento è differenziato e dà diritto soltanto all‟attestato

certificante le competenze raggiunte (art.13 DPR n.323/1998). È quindi precluso l‟ottenimento

di un titolo di studio con valore legale;

Nell‟esame di Stato dei candidati con DSA la Commissione terrà in debita considerazione le

modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell‟ambito dei percorsi didattici

individualizzate e elaborato dal Cdc.

In particolare tali studenti: possono utilizzare tutti gli strumenti compensativi indicati nel PDP

già utilizzati per le verifiche in corso e hanno diritto a tempi aggiuntivi per l‟espletamento delle

prove. In generale, i tempi aggiuntivi sono quantificabili nel 30% in più del tempo previsto per il

gruppo classe; hanno diritto all‟adozione di criteri valutativi più attenti al contenuto che alla

forma.

Per alunni con altri bisogni educativi speciali:

• le verifiche sono coerenti con quanto stabilito nel PDP e la valutazione tiene conto:

• della situazione di partenza;

• dei risultati raggiunti dallo studente nel suo personale percorso di apprendimento;

• dei risultati riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti per la classe

frequentata e

per il grado di scuola di riferimento;

• delle competenze acquisite nel percorso di apprendimento.

A tal fine i Dipartimenti disciplinari stabiliscono i livelli essenziali di competenza disciplinare

per valutare la congruenza con il percorso della classe.

Per gli alunni stranieri, i Consigli di Classe dispongono il PEP tenendo conto della situazione in

ingresso, specificando metodologie per l‟apprendimento e la verifica.

Nel caso che gli alunni stranieri in ingresso non abbiano acquisito la padronanza della lingua

italiana e, quindi, non possono essere valutati nella prima parte dell‟anno scolastico,

usufruiscono, come stabilito dalla legge della sospensione del giudizio;

Esami di Stato

Per gli esami di Stato, sulla base dell'(O.M. n. 11 del 29 maggio 2015) , per gli alunni con

Bisogni Educativi Speciali, formalmente individuati dal Consiglio di classe, devono essere

fornite dal medesimo Organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di

sostenere adeguatamente l‟esame di Stato. La Commissione d‟esame, sulla base di quanto

previsto dalla normativa vigente, esaminati gli elementi forniti dal Consiglio di classe, tiene in

debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni

Educativi Speciali (BES), per i quali sia stato redatto apposito Piano Didattico Personalizzato, in

particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell‟ambito dei

percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il Consiglio di classe trasmette alla

Commissione d‟esame il Piano Didattico Personalizzato. In ogni caso, per siffatte tipologie, non

è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti

compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA.

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CRITICITA' RILEVATE

I limiti riscontrati nell'applicazione delle misure sopraesposte sono rappresentati da:

• conoscenza delle difficoltà legate ai BES e competenza di modulare le verifiche sulla base

delle diversità

degli alunni non acquisite da tutti i docenti. Non tutti i docenti utilizzano le griglie di valutazioni

approntate dai vari dipartimenti.

• resistenza da parte di alunni e di famiglie all'utilizzo di strumenti compensativi e misure

dispensative in

sede di verifica, per il timore di essere esclusi dal gruppo dei pari.

OBIETTIVI DI AUTOMIGLIORAMENTO

• Attività di formazione specifica per docenti per divulgare la cultura della valutazione inclusiva,

una

valutazione progettata per promuovere l'apprendimento e sostenere i processi di inclusione di

tutti gli

alunni, e in particolare di coloro che sono più vulnerabili. Maggiore collaborazione tra docenti a

livello dipartimantale.

Per una corretta e completa valutazione è necessario che il CdC:

• definisca chiaramente che cosa, come e perché si sta valutando;

• separi i contenuti della valutazione dalle capacità strumentali necessarie acondividerli e ad

esplicitarli;

• dedichi attenzione al processo più che al solo prodotto elaborato;

• predisponga lo svolgimento delle verifiche secondo le condizioni abituali individuate per lo

studente;

• confronto diretto con le famiglie tramite l'attivazione di focus-group sulla valutazione

ecomunicazione

costante tramite il registro elettronico e il sito web della scuola;

• laboratorio teatrale – laboratorio musicale IPSSAR Rock;

• corsi di L1 e L2 – mediazione e facilitazione linguistica e culturale.

Le risorse esistenti saranno messe a disposizione di tutti per un concreto cambiamento inclusivo.

Risorse e beni materiali: condivisione del materiale, didattico ed informatico, in uso al

sostegno ed alla disabilità, utilizzo dei laboratori di informatica per produrre “elaborati” di

didattica personalizzata (schede, mappe, powerpoint) da utilizzare per le verifiche orali o per le

presentazioni in classe; utilizzo di laboratori delle discipline di indirizzo (cucina, sala-

bar,pasticceria e ricevimento), con progetti a classi aperte, per un rinforzo delle motivazioni ed il

potenziamento delle capacità/abilità individuali; utilizzo della palestra e degli spazi esterni,

anche in contesti extrascolastici, per attività motorie ed utilizzo di altri spazi atti a favorire la

socializzazione. La valorizzazione delle risorse umane e professionali esistenti saranno le

seguenti: valorizzazione delle conoscenze e competenze sul tema delle difficoltà scolastiche con

B.E.S, acquisite dai docenti in virtù di partecipazione a corsi/master di specializzazione o di

comprovata esperienza sul campo; valorizzazione delle competenze dei docenti in materia di

counseling, mediazione scolastica, condivisione dell‟esperienza professionale acquisita dai

docenti curricolari e specializzati nel sostegno

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei

progetti di inclusione:

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operatori per l‟assistenza specialistica alunni disabili, laboratori di varie attività con più

ragazzi, progetti

classi aperte;

attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l‟ingresso nel sistema

scolastico, la continuità

tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo;

progetti per l‟orientamento in entrata e in uscita, stage incontri scuola-famiglia.

Punti di criticità

Ad oggi si ritiene di dover segnalare, per ovviare, laddove sia nella possibilità, i seguenti punti

di criticità:

ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;

difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata,

informazioni

sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l‟anno scolastico successivo;

difficoltà a ricostruire la storia scolastica degli alunni stranieri, a causa delle domande di

preiscrizione incomplete e per mancanza di informazioni dalle scuola medie;

mancanza di risorse finanziarie per corsi di L2 di primo livello e mancanza di facilitatori

linguistici perfar fronte alla presenza di studenti non italofoni di prima immigrazione.

Punti di forza

presenza di funzioni strumentali Bese l‟Intercultura

presenza di laboratori e di progetti specifici per studenti Bes

Presenza gruppo psicologi

collaborazioni con associazioni di genitori di ragazzi diversamente abili

collaborazione con reti di scuole per l‟integrazione e per la dispersione scolastica.

Data 08-09-2015 Il Dirigente Scolastico

Prof. Romano Veronese

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FUNZIONI STRUMENTALI

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Professoressa Annamaria Panin

Funzione strumentale: Interventi e Servizi per gli Studenti -

Accoglienza (SER)

All‟inizio di ogni anno scolastico, per le classi prime, viene attuato un periodo di

“accoglienza” affinché gli allievi abbiano modo di conoscere le persone, i

regolamenti e gli ambienti nuovi, e gli insegnanti i nuovi alunni, per un miglior

inserimento nelle scuola superiore. Tutti gli insegnanti che compongono i Consigli di

classe prima sono chiamati a partecipare attivamente alle varie attività proposte nella

prima settimana di scuola. Nei mesi di ottobre e novembre sono inoltre previste due

uscite degli alunni di classe prima, accompagnati da alunni delle classi del settore

Accoglienza Turistica che faranno da guide alla scoperta della città di Adria e del

Museo Archeologico.

Il Progetto prevede anche un incontro, prima dell‟inizio delle lezioni, della Dirigenza

con tutti i genitori degli alunni di classe prima.

(vedere Manuale dell‟accoglienza PRG 7.2-02 del PQ).

Destinatari:

Docenti e alunni di classe prima e studenti settore Accoglienza Turistica

Genitori dei nuovi iscritti

Obiettivi:

Favorire l‟inserimento dei nuovi alunni.

Prevenire l‟insuccesso scolastico.

Diminuire il disagio scolastico.

Metodologia e risorse umane:

Incontro prima dell‟inizio delle lezioni con i coordinatori di classe prima per

istruirli per la corretta applicazione delle procedure dell‟accoglienza; durante il

Collegio Docenti che precede immediatamente il primo giorno di scuola SER

illustra il Manuale dell‟Accoglienza. Il Progetto prevede anche un incontro,

prima dell‟inizio delle lezioni, con tutti i genitori degli alunni di classe prima in

cui il Dirigente, i suoi collaboratori e i docenti referenti di progetti, illustrano le

finalità dell‟istituto, il POF, i regolamenti di Istituto e i progetti di supporto agli

alunni che saranno attivati nell‟anno scolastico ed i genitori hanno la possibilità

di rapportarsi con i coordinatori delle classi, ritirare i libretti delle assenze e la

password per accedere al registro elettronico ed essere così informati

costantemente sulla situazione scolastica dei propri figli.

Tempi di effettivo svolgimento:

Un incontro di due ore con i genitori degli alunni il sabato precedente l‟inizio delle

lezioni. Un incontro di un‟ora con i coordinatori delle classi prime; due ore per il

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Collegio Docenti. Primi quattro giorni di scuola per attività Accoglienza; due uscite

di circa tre ore, per ogni classe prima, per visitare la città di Adria e il museo

Archeologico.

Risorse logistiche e materiali:

Aula magna per riunioni, fotocopie del manuale dell‟accoglienza per ogni classe

prima e dei documenti previsti per ogni alunno.

La procedura prevede inoltre incontri settimanali genitori-docenti secondo il

calendario di ricevimento che viene consegnato ai ragazzi, un incontro

quadrimestrale scuola-famiglia, contatti con la famiglia qualora si presentino

problemi comportamentali, frequenza irregolare o scarso rendimento nel profitto

scolastico.

In casi particolari le famiglie possono contattare telefonicamente il coordinatore di

classe o la Presidenza.

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Professoressa Lia Novo

Funzione strumentale: Organizzazione e Gestione Orientamento Scolastico

(ORI)

NOME DEL PROGETTO:

ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROSPETTIVE PER IL FUTURO

FINALITA’:

1- ORIENTAMENTO IN ENTRATA rivolto agli alunni delle classi 3^ medie;

2- ORIENTAMENTO INTERNO VERSO LA SCELTA DI INDIRIZZO, rivolto

agli alunni delle classi seconde;

3- ORIENTAMENTO IN USCITA: LE SCELTE UNIVERSITARIE E LE

PROSPETTIVE MONDO DEL LAVORO, rivolto agli alunni delle classi quinte.

VERSO LA SCUOLA MEDIA

OBIETTIVI

Fornire tutte le informazioni utili ai docenti della scuola media per orientare

tempestivamente e correttamente i loro alunni,

fornire tutte le informazioni utili agli alunni delle classi terze medie sulle

caratteristiche e finalità dell‟Istituto, nonché sugli sbocchi occupazionali nel

settore turistico e ristorativo;

Aiutare gli alunni, già dalla classe prima, a cogliere le loro attitudini tecnico-

pratiche e proseguire poi nei primi mesi di classe seconda per evitare scelte

superficiali e casuali.

Modalità di effettuazione:

Accoglienza presso l‟Istituto degli alunni e docenti delle scuole medie.

Attività di informazione alle famiglie sull‟offerta formativa dell‟Istituto.

Week end di scuola aperta nei mesi di dicembre 2015 e gennaio

2016;

Visite presso le scuole Medie del territorio e province limitrofe.

Realizzazione di mini-stage, esperienze laboratoriali all‟interno dell‟istituto,

per gli studenti della 3^ media;

Utilizzo di DVD, , CD-R, dépliants, poster, video e laboratori didattici per

l‟illustrazione della scuola.

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Insegnanti coinvolti: Novo L. - Ferrarese L.- Doni T. –. Mandruzzato L. - Manca

G. – Ziggiotto P. – Furegato E. – Tocchio L. (eventuali altri insegnanti di

laboratorio, in concomitanza delle attività didattiche).

Novo L. per la:

- coordinazione con i docenti disponibili e i contatti con i referenti delle

singole scuole Medie;

- programmazione delle attività di accoglienza;

- Organizzazione attività di informazione;

- Creazione e aggiornamento del materiale di orientamento.

VERSO GLI INDIRIZZI

OBIETTIVI:

scegliere in modo consapevole l'articolazione;

conoscere i percorsi formativi all'interno dell'istituto e le esigenze del

mondo del lavoro.

ATTIVITÀ:

1. Presentazione dei tre corsi di indirizzo e dei rispettivi sbocchi

occupazionali.

Incontri con studenti diplomati presso il nostro Istituto, che già operano nei tre

settori, e/o con esperti che possono fornire ulteriori delucidazioni sulle possibilità

di impieghi nel loro ambito specifico.

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PROFESSORESSA VALERIA VETTORATO

Sottoprogetto:

ORIENTAMENTO IN USCITA: LE SCELTE UNIVERSITARIE E LE

PROSPETTIVE MONDO DEL LAVORO, rivolto agli alunni delle classi

quinte

FINALITA’:

VERSO L’UNIVERSITÀ Nell'Istituto si prevede l'organizzazione di un supporto orientativo al fine di offrire

una risposta ai bisogni degli studenti che intendono proseguire gli studi a livello

universitario.

Il servizio viene indirizzato alle classi terze , quarte e quinte, allo scopo di fornire

chiarimenti per una scelta universitaria più consapevole.

A tale scopo si prevedono incontri con gli studenti, in relazione alle disponibilità

dei medesimi, da effettuare in classe o in orario extrascolastico, durante i quali

verrà distribuito anche il materiale inviato dalle università.

Verranno fornite agli studenti anche tutte le comunicazioni pervenute dalle diverse

università riguardanti gli incontri di orientamento.

OBIETTIVI:

Contribuire a creare negli studenti chiarezza e consapevolezza, in relazione alla

possibilità dei percorsi da intraprendere al termine del corso degli studi

superiori.

Dare informazioni sui corsi di laurea o di studio post-diploma.

ATTIVITÀ:

1. Uscite per visite finalizzate a Università o Fiere dell‟Orientamento.

2. Incontro con gli alunni diplomati, vincitori delle borse di studio;

3. Distribuzione di materiale informativo relativo ad iniziative sia italiane che

europee effettuabili dopo il conseguimento del diploma.

4. Aggiornamento: sui siti web, sulle date degli “open day”, sulle date relative

a fiere sul lavoro e/o sull‟orientamento, incentivando gli studenti a

parteciparvi ( disponibilità di tre giornate, a scelta, per ogni studente).

5. Apertura di uno sportello “Università” rivolto agli allievi del biennio finale,

per informazioni personalizzate e mirate a richieste specifiche.

6. Collaborazione con gli insegnanti delle classi quinte interessati a

sensibilizzare gli studenti all‟importanza di una scelta consapevole.

7. Realizzazione di una giornata, denominata “Future Day” in cui gli studenti

delle classi quinte dovranno realizzare un evento sull‟Orientamento, ovvero

proporre e gestire l'organizzazione di un workshop per gli orientatori

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universitari, da realizzarsi nei locali dell'istituto.

VERSO IL MONDO DEL LAVORO

Sempre all‟interno del progetto “Future Day” giornata di orientamento con

l‟organizzazione di workshop, si prevedono di una serie di incontri con esperti del

mondo del lavoro, al fine di offrire una risposta ai bisogni degli studenti sulle

prospettive dopo il diploma.

Il servizio viene indirizzato alle classi quinte, allo scopo di fornire chiarimenti per

l‟inserimento nel mondo del lavoro.

A tale scopo si prevedono anche incontri con gli studenti diplomati, in relazione

alle disponibilità dei medesimi, da effettuare sempre nel workshop, durante i quali

verrà distribuito anche il materiale inviato dai centri per l‟impiego.

OBIETTIVI:

Contribuire a creare negli studenti chiarezza e consapevolezza, in relazione alla

possibilità dei percorsi da intraprendere al termine del corso degli studi

superiori.

Dare informazioni sul settore turistico-alberghiero nel mondo del lavoro.

Fornire indicazioni sull'ingresso nel mondo del lavoro con informazioni su

come accedere alle opportunità di impiego del territorio o nazionali.

ATTIVITÀ:

1) Distribuzione di materiale informativo relativo ad iniziative sia italiane che

europee effettuabili dopo il conseguimento del diploma.

2) Aggiornamento: sui siti web, sulle date relative a fiere sul lavoro;

3) Incontri con esperti del mondo del lavoro e dei referenti per i centri

dell‟impiego locali.

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Professori Doni Tiziana e Manca Gian Piero

Funzione Strumentale: Realizzazione di Attività Formative d’Intesa con

Enti e Istituzioni Esterne

Obiettivo

L‟obiettivo principale consiste nella realizzazione di esercitazioni pratiche in

collaborazione con Enti e Istituzioni Pubbliche esterne all‟Istituto “G.Cipriani”,

tramite le quali gli allievi possono fare esperienze professionali di elevato livello

tecnico, superando i limiti imposti dalla simulazione utilizzata durante le normali

attività pratiche.

Agire in situazione operative reali, sarà per gli allievi e per i docenti molto

stimolante, considerando anche il fatto che l‟attività pratica viene immediatamente

giudicata e valorizzata da utenti qualificati. Le attività pratiche selezionate

dall‟Istituto, manterranno il carattere della massima qualità operativa,

salvaguardandone in primo luogo l‟immagine e il ruolo formativo. La ricaduta

positiva di tale attività per il territorio polesano è quantificabile in termini di

benefici per il miglioramento della preparazione professionale arrecata ad allievi e

docenti, sia per gli Enti Pubblici territoriali che potranno usufruire per le loro

attività istituzionali, dell‟alta professionalità di chi opera nell‟Istituto alberghiero.

Rimanere a contatto con la realtà operativa, obbliga tutti i soggetti coinvolti, ad un

aggiornamento continuo, sia per quanto riguarda le risorse umane, che per quelle

strumentali. Da ciò ne deriva, per l‟utenza scolastica, un elevamento qualitativo

dell‟apprendimento formativo ricevuto.

Le attività si identificano in vere e proprie esercitazioni pratiche nell‟ambito della

ristorazione (cene di gala, buffet, coffee-break, colazioni di lavoro ecc.) o in

situazione di accoglienza e di assistenza al cliente (partecipazione a fiere,

convegni, work-shop), utilizzando l‟orario delle esercitazioni pratiche ed operando

eventualmente sulla flessibilità dell‟orario scolastico. Le ore di lezione del mattino

si spostano la sera o nei giorni festivi, a seconda delle esigenze del committente.

Destinatari:

Allievi delle classi terze, quarte e quinte dei settori accoglienza turistica, sala e

vendita ed enogastronomia;

allievi di classe seconda, in quegli eventi in cui non sia richiesto un elevato grado

di autonomia professionale.

Durata

L‟attività verrà svolta in corrispondenza della normale attività didattica annuale.

In particolare a partire da novembre fino al 31 maggio.

Essendo un‟attività proposta da enti esterni non è facilmente programmabile, si

può comunque prevedere l‟effettuazione di:

due eventi mensili per classe (terze e quarte); ipotizzando un‟ esercitazione interna

all‟Istituto ed una esterna, per ogni classe terza e quarta di enogastronomia, sala e

vendita ed accoglienza turistica.

Considerando cinque mesi di attività, potranno essere effettuate circa quaranta

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esercitazioni allargate, per un totale di circa quaranta eventi.

Risorse umane

Le attività progettate, per la particolare organizzazione, richiedono un impegno

orario di servizio che supera quello della normale attività didattica.

Docenti interni:

per l‟accoglienza Ferrarese, Novo e Tecchiati;

Per sala e vendita Favaro, Melina, Guarnieri, Manca G.;

Per enogastronomia Fantinato, Mandruzzato, Battocchio, G. Crepaldi ,

Costantini, Duò, Ziggiotto;

Personale A.T.A. e tecnico amministrativo

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Professoressa Monica Previato

Funzione strumentale: Accoglienza ed Integrazione alunni stranieri

(ALLO) Gli studenti alloglotti sono ormai una realtà consolidata all‟interno dell‟Istituto “G. Cipriani”,

molti con discreta scolarizzazione in Italia altri neo arrivati nel nostro Paese.

Volendo garantire a tutti i suoi studenti il pieno successo formativo l‟istituto propone un

percorso didattico e di crescita personale volto a facilitare l‟inserimento nel gruppo classe e

l‟apprendimento delle varie discipline di studio.

Con questo obiettivo lo studente di recente immigrazione sarà affiancato da un docente

tutor,facente parte del consiglio di classe nel quale è inserito, che avrà il compito di seguirlo e

facilitarlo nel nuovo contesto scolastico e, sempre con questo obiettivo, si cercherà di trovare

all‟interno della classe un compagno tutor che lo affianchi e lo sostenga in tutte le attività.

Inoltre sarà dedicata attenzione ai rapporti con le famiglie degli alunni attraverso incontri

volti a spiegare la nuova realtà scolastica e facilitare la comunicazione scuola-famiglia; si

cercherà una relazione proficua con i docenti delle classi in cui sono inseriti per programmare

attività curricolari personalizzate alle potenzialità degli studenti, si stabiliranno contatti con enti

e Associazioni esterne che operano nel territorio in favore degli alunni stranieri e soprattutto

saranno organizzati all‟interno dell‟Istituto corsi di Italiano L2.

Finalità: - accoglienza e integrazione alunni stranieri in entrata

L‟attività educativo – didattica sarà finalizzata a:

favorire una positiva integrazione

migliorare l‟autonomia comunicativa

arricchire la competenza lessicale

acquisire la certificazione di competenza in italiano come L2

Obiettivi

Definire pratiche condivise all‟interno dell‟Istituto in tema di Accoglienza eIntegrazione

degli alunni stranieri.

Facilitare l‟ingresso nel nostro Istituto scolastico degli allievi appartenenti ad altreculture

e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente.

Favorire un clima d‟accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali

ostacoli alla piena integrazione.

Entrare in relazione con la famiglia immigrata.

Destinatari

Tutti gli alunni stranieri giunti in Italia nell‟arco degli ultimi due anni.

Risorse umane

Il docente responsabile del progetto

Un docente tutor per ogni classe dove siano inseriti alunni stranieri che affiancherà il

responsabile del progetto

Docenti dell‟Istituto disponibili a svolgere attività di supporto allo studio

Azioni

Realizzazione di un‟indagine conoscitiva sugli alunni stranieri iscritti nell‟Istituto tramite

somministrazione di un test per valutare il livello di competenza in lingua italiana L2

secondo il Quadro di Riferimento Europeo delle Lingue utile al fine della

programmazione delle attività didattiche.

Monitoraggio, in corso anno scolastico, dell‟andamento didattico e dell‟inserimento

degli alunni stranieri.

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Raccordi con Comune, Associazioni incaricate del servizio di mediazione culturale,

Enti Locali, CTP e Comunità per la diffusione di informazioni su attività/iniziative

inerenti gli alunni stranieri.

Verifica del materiale didattico presente in biblioteca per l‟insegnamento dell‟italiano

L2 ed eventuale proposta acquisto di una bibliografia specifica.

Proposta modalità di intervento per l‟apprendimento della lingua italiana L2 e

sostegno allo studio per alunni stranieri anche attraverso le seguenti azioni:

attivazione di corsi di italiano L2 e sostegno allo studio all‟interno dell‟Istituto.

organizzazione di corsi di italiano L2 anche in collaborazione conEnti/Associazioni

operanti nel territorio.

diffusione, fra gli studenti e le famiglie degli alunni stranieri, di informazioni in merito

ad attività/iniziative organizzate nel territorio locale rivolte agli stranieri

ed in particolare dai CTP, su Corsi di italiano L2, corsi ed esami per ilconseguimento

della Certificazione di Competenza linguistica in Italiano L2valida a livello Europeo.

Strumenti

Gli strumenti didattici che verranno utilizzati saranno testi per l‟apprendimento

dell‟italiano L2, fotocopie di argomenti specifici raccolti per lo svolgimento delle varie

discipline, appunti appositamente predisposti dai docenti disciplinari, per semplificare gli

argomenti, tabelle riassuntive, rappresentazioni grafiche di vari argomenti per un

riscontro più concreto e semplificato di contenuti specifici.

Verifiche

Le verifiche verranno svolte periodicamente per valutare gli effetti dei diversi interventi

disposti, saranno preparate tenendo conto delle effettive potenzialità che gli alunni

dimostrano di possedere nei vari livelli d‟apprendimento.

Verifiche formative individuali (strutturate, semi-strutturate) per consentire la valutazione

del grado di apprendimento “in itinere”.

Verifiche sommative individuali (strutturate, orali, rappresentazioni grafiche, produzioni

scritte, …) alla fine di singole UD o del modulo per una valutazione dei processi

d‟apprendimento e dei risultati ottenuti.

Valutazioni

Relativamente alle singole prove i criteri sono:

- l‟impegno inteso come disponibilità a fare e portare a termine un compito assegnato

- la conoscenza e la padronanza delle tecniche e dei contenuti proposti

- il raggiungimento degli obiettivi prefissati

Per quanto riguarda il voto si farà riferimento ad una normale scala di valutazione da

1 a 10, ma si valuteranno gli esiti in rapporto al tipo di programmazione, tenendo in

considerazione oltre agli obiettivi didattici anche quelli educativi.

Tempi

Gli alunni saranno seguiti, dal docente tutor e dal responsabile del progetto per l‟intero anno

scolastico

Risultati attesi

Avere un quadro informativo, di partenza, chiaro sugli alunni stranieri (n°,nazionalità,

scolarizzazione, …), sul loro livello di competenza in lingua italiana L2 esul loro

inserimento scolastico.

Numero di azioni positive attivate per l‟inserimento dell‟alunno straniero e perfavorire

l‟apprendimento della lingua italiana e scolastico (sostegno linguistico,nello studio, …).

Numero di alunni stranieri che hanno affrontato e conseguito la Certificazione di

Competenza Linguistica in Italiano L2.

Numero significativo di alunni che dichiarano una positiva auto-valutazione sulproprio

inserimento scolastico, sull‟apprendimento dell‟italiano L2.

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Incremento dei sussidi didattici per l‟inserimento degli alunni stranieri.

Valutazione e monitoraggio

Il monitoraggio e la valutazione della validità del progetto sarà a cura della referente del

progetto coadiuvato da tutti i docenti che hanno svolto funzione di tutor.

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Professoressa Monica Previato

Funzione strumentale: Attività di tutoraggio e supporto formativo per gli

alunni a rischio dispersione classi prime (DISP)

Il passaggio dalla scuola secondaria di I grado a quella di II grado risulta complesso e difficile.

Tale processo coincide con l‟età adolescenziale degli alunni, già impegnativa in quanto fase di

transizione e di sfide. I cambiamenti - di ambiente, di compagni, di nuovi insegnanti -

determinati da questo passaggio sono spesso fonte di disagio e difficoltà peri ragazzi.

Una larga maggioranza dei ragazzi che arriva alla scuola secondaria di II grado non ha ancora

raggiunto una sufficiente padronanza nelle strumentalità di base e un efficace metodo di studio.

Questi elementi portano molto spesso a vivere l‟esperienza scolastica come frustrante,poco

motivante perché vista come lontana dall‟esperienza e dalle capacità maturate.

Pertanto questi ragazzi si avviano precocemente a sperimentare l‟insuccesso del loro progetto di

studio.

Il progetto Tutoraggio e supporto formativo, che l‟Istituto Cipriani propone per il corrente anno

scolastico, per tutti gli studenti delle classi prime e seconde, è quello di individuare,fin dalle

prime settimane di attività didattica, quegli studenti che già mostrano i primi sintomi di

disaffezione verso lo studio. Tali studenti verranno subito coinvolti in attività di supporto

finalizzate ad avviare un percorso di miglioramento e potenziamento delle proprie capacità,

inserito in un programma di monitoraggio che li impegnerà per l‟intero anno scolastico con

l‟obiettivo di affrontare il nuovo percorso di studi della scuola Secondaria con gli strumenti

essenziali per raggiungere il successo scolastico.

Finalità del progetto

Favorire il benessere dello studente

Promuovere il successo del proprio progetto di studio

Aumentare la frequenza scolastica

Ridurre la dispersione scolastica

Facilitare la comunicazione e la relazione tra studenti - docenti-genitori

Obiettivi formativi specifici

Accompagnare lo studente nel primo anno di scuola superiore

Prevenire e ridurre la dispersione scolastica attraverso il recupero delle abilità

strumentali

Aiutare lo studente ad acquisire un autonomo e adeguato metodo di studio

Promuovere un‟attività didattica ed educativa individualizzata

Favorire le relazioni e l‟efficacia del gruppo classe come gruppo di lavoro e non solo di

amici

Destinatari: Gli alunni delle classi prime e seconde dell‟Istituto.

Risorse umane

Il docente responsabile del progetto

Il docente coordinatore-tutor per ogni classe prima che affiancherà il docente

responsabile del progetto

Docenti per Inglese, Matematica, Diritto, Principi di Alimentazione, Italiano

Metodologia

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Dopo l‟individuazione, da parte dei consigli di classe, degli alunni che necessitano di sostegno

motivazionale allo studio, si prevedono due tipologie di intervento. Gli alunni divisi in piccoli

gruppi, anche di classi diverse, saranno seguiti da un insegnante durante le ore curricolari, in

spazi diversi dall‟aula, in un percorso di sostegno allo studio durante il Trimestre nelle due

materie nelle quali presentano maggiori difficoltà. Si prevedono interventi di 5 ore per

disciplina, con cadenza di 1 ora a settimana per materia. Per non aggravare le lacune degli alunni

che seguono queste attività, il docente tutor avrà cura di informarli delle attività didattiche svolte

in classe durante la loro assenza perché impegnati nelle attività di supporto allo studio.

L‟attività di supporto allo studio continuerà anche nel Pentamestre seguendo gli alunni in altre

due diverse materie per un pacchetto di 5 ore per materia sempre supportati anche

dall‟insegnante coordinatore.

Poiché il numero degli studenti segnalati al progetto, negli ultimi anni è aumentato

notevolmente, per il corrente anno scolastico si prevedono anche interventi pomeridiani,

in particolar modo per gli studenti che abitano ad Adria o zone limitrofe e frequentanti la classe

seconda. In questo modo si pensa di attuare interventi mirati per piccoli gruppi personalizzando

maggiormente la didattica e offrendo a tutti gli allievi la possibilità di affrontare con serenità il

loro primo anno di scuola superiore.

Tempi di svolgimento

Il progetto prenderà avvio con l‟inizio delle attività didattiche con un periodo di osservazione

delle classi di circa un mese.

Le attività di tutoraggio e sostegno allo studio, si attueranno nel mese di novembre dicembre per

aiutare gli alunni ad apprendere il giusto metodo di studio e nel periodo

aprile-maggio per sostenerli in vista dell‟ultimo periodo scolastico particolarmente

impegnativo per carico di lavoro.

Risorse logistiche e materiali

Schede di lavoro, test, questionari per supportare e motivare nello studio

Aula magna, biblioteca, aule libere per il lavoro a piccoli gruppi

Risultati attesi

Aumento della frequenza scolastica

Diminuzione degli studenti ritirati in corso d‟anno

Diminuzione degli studenti con giudizio sospeso

Aumento degli studenti promossi

Valutazione e monitoraggio

Il monitoraggio e la valutazione della validità del progetto sarà a cura della referente del

progetto.

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Professoressa Monica Previato

Progetto: “Passerelle – Esami Integrativi-idoneità” Legge 20/01/99 n.9

Premessa La normativa sull‟innalzamento dell‟obbligo scolastico ( Legge 20/01/99 n.9) prevede per gli

alunni la possibilità di cambiare indirizzo di studi nel corso del primo e/o del secondo anno della

scuola secondaria superiore.

Scopo di questo progetto è quello di sostenere, sul piano didattico motivazionale, gli allievi che

presentano richiesta di passaggio all‟Istituto Cipriani a corso di studi già avviato presso altro

istituto in modo da permettere loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per un

proficuo inserimento nel nuovo percorso scelto e contenere il fenomeno della dispersione

scolastica. (Progetto Passerelle DM 323/99).

La stessa normativa sull‟innalzamento dell‟obbligo scolastico prevede per gli alunni anche la

possibilità di sostenere esami integrativi per iscriversi ad una classe successiva alla prima, per la

quale non abbiano già la promozione.

Possono sostenere gli esami integrativi i candidati interni ed esterni, in possesso di licenza di

scuola media, che sostengono le prove d‟esame sui programmi integrali delle classi precedenti a

quella cui aspirano.

Anche i candidati già in possesso di un diploma di maturità, o di qualifica professionale,

possono sostenere esami idoneità sui programmi delle classi precedenti a quella cui aspirano,

limitatamente alle materie o parti di materie non comprese nei programmi della scuola di

provenienza per accedere all‟esame di Stato e conseguire il diploma di Tecnico dei Servizi

Turistici o della Ristorazione.

Gli esami integrativi/ idoneità si svolgono in un‟unica sessione e le prove d‟esame devono essere

sostenute dal candidato prima dell‟inizio delle lezioni, per gli esami integrativi e prima degli

esami di Stato per gli esami di idoneità.

Supera gli esami chi consegue in ciascuna delle prove scritte e orali un voto non inferiore a sei

decimi.

Finalità del progetto

Favorire il benessere dello studente

Promuovere il successo del proprio progetto di studio

Aumentare la frequenza scolastica

Ridurre la dispersione scolastica

Facilitare la comunicazione e la relazione tra studenti-docenti-genitori

Obiettivi formativi specifici

Accompagnare lo studente nel nuovo corso di studi

Prevenire e ridurre la dispersione scolastica e l‟insuccesso formativo attraverso corsi di

recupero per l‟apprendimento dei nuclei fondanti delle materie non svolte nel precedente

percorso scolastico

Aiutare lo studente ad acquisire un autonomo e adeguato metodo di studio

Promuovere un‟attività didattica ed educativa individualizzata

Favorire le relazioni e l‟efficacia del gruppo classe come gruppo di lavoro e non solo di amici

Destinatari:

Tutti gli allievi che presentano richiesta di iscrizione presso l‟Istituto durante l‟estate, in corso

d‟anno o provenienti dalla formazione

Risorse umane

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Il dirigente scolastico

Il personale di segreteria

Il docente responsabile del progetto

I docenti dei singoli consigli di classe

Metodologia progetto

Il progetto prende avvio con l‟inizio dell‟anno scolastico, per gli alunni che presentano domanda

di passaggio durante l‟estate, con un colloquio per verificare la loro preparazione nelle materie

specifiche dell‟Istituto e in quelle non affrontate nel precedente corso di studi. L‟esito del

colloquio fornirà elementi ai docenti per intervenire con piani individualizzati di integrazione

delle nuove materie da svolgere o in corsi di recupero in orario antimeridiano o come attività di

studio domestico che poi verranno verificate dall‟insegnante di classe. L‟attività di monitoraggio

degli allievi sarà seguita per tutto l‟anno scolastico dal docente referente del progetto.

Nel caso in cui l‟allievo presenti domanda di passaggio in corso d‟anno o provenga dalla

formazione si attuerà l‟inserimento e sarà cura del docente responsabile del progetto informare i

docenti di classe delle attività necessarie per il recupero delle discipline non svolte nel

precedente corso di studi.

Risultati attesi

Aumento della frequenza scolastica

Diminuzione degli studenti ritirati in corso d‟anno

Diminuzione degli studenti con giudizio sospeso

Aumento degli studenti promossi

Valutazione e monitoraggio

Il monitoraggio e la valutazione della validità del progetto sarà a cura dei docenti del Consiglio

di classe e del docente referente del progetto attraverso i risultati conseguiti dagli allievi negli

scrutini di gennaio e giugno.

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Professoressa Barbara Giunta

Funzione Strumentale: BES

L‟Istituto “IPSEOA” si propone di potenziare la cultura dell‟inclusione per

rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che manifesti Bisogni

Educativi Speciali.

A tal fine si intende:

- creare un ambiente accogliente e di supporto ;

- sostenere l‟apprendimento attraverso una revisione del curricolo,

sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola;

- promuovere l‟attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di

apprendimento;

- centrare l‟intervento sulla classe in funzione dell‟alunno;

- favorire l‟acquisizione di competenze;

- promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta

collaborazione fra tutte le componenti.

Il Piano per l‟inclusione definisce principi, criteri, strategie utili per l‟inclusione di

questi studenti che manifestano un bisogno educativo speciale (BES), chiarisce

compiti e ruoli delle figure operanti all‟interno dell‟Istituto e azioni e metodologie

didattiche per facilitare il loro apprendimento, a partire dai bisogni e dalle

specificità degli studenti con BES iscritti presso la scuola, giungendo

all‟elaborazione condivisa del PAI (piano annuale inclusività).

Premesso che l'Istituto, in tutte le sue componenti, porrà in essere tutti gli

strumenti a disposizione per attuare un percorso didattico al fine di dare all'alunno

con bisogni educativi speciali pari opportunità di realizzazione personale e di

crescita globale all'interno dell'offerta didattica.

Il compito della mia funzione sarà quello di il coordinare le attività interne ed

esterne per l‟integrazione di questi alunni, curando in particolare

Rapporti scuola – famiglia – ASL

Rapporti docenti

Rapporti personale ATA (segreteria)

Organizzazione e partecipazione agli incontri (calendario, verbali, ecc.) di

programmazione e di verifica

Rapporti con enti esterni alla scuola

Rapporti con Ufficio integrazione CSA e GLIP

Consulenza interna

Nuove iscrizioni a.s. 2016-17

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L’AZIONE EDUCATIVA DIDATTICA SARÀ’ FINALIZZATA A:

Sviluppare integralmente la personalità

Sviluppare la capacità di interagire con i compagni

Sviluppare la capacità di affrontare gli insuccessi

Sviluppare la capacità di eseguire le consegne

Aumentare della capacità attentiva

Migliorare l‟ autonomia comunicativa

Arricchire il bagaglio lessicale

Potenziare l‟autonomia nell‟uso di strumenti e sussidi

Acquisire contenuti e abilità specifiche delle varie discipline

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Prof. Paolo Tassin

Funzione Strumentale: Risorse Umane

Gli obiettivi di questa funzione strumentale riguardano:

1. Aggiornamento dei Docenti: per garantire un‟adeguata professionalità sempre

al passo con le innovazioni didattiche, le riforme della scuola, le esigenze delle

famiglie e del territorio. Per l‟a.s. in corso proseguirà la formazione di base

obbligatoria in merito alla Sicurezza negli ambienti scolastici per i docenti ITP.

Inoltre si intende continuare a formare i docenti sul tema della gestione

dell‟aula e delle competenze emotive a scuola con un incontro di

aggiornamento della durata di tre ore rivolto al Collegio dei Docenti (prof. Ezio

Aceti). Compatibilmente alle risorse disponibili verranno presi in

considerazione formatori, in ambito scolastico, attenti alle nuove strategie

didattiche di recupero e potenziamento in merito della comprensione del testo

(prof. Scorzoni Paolo per i docenti di italiano)

2. Inserimento Nuovi Docenti: prevede l‟accoglienza dei nuovi docenti per

fornire indicazioni essenziali relative: al funzionamento della scuola, ai

documenti programmatici (es. POF) alla funzione dei laboratori, alla

compilazione dei documenti e agli insegnanti di riferimento per supporto

metodologico didattico e organizzativo (es. Capi Dipartimento). Sono previsti

due incontri durante l‟anno: prima accoglienza e verifica dell‟inserimento; al

termine dell‟a.s i nuovi docenti compileranno un questionario valutativo nel

sito internet dell‟istituto.

3. Visite aziendali e Viaggi di istruzione: costituiscono parte integrante del POF

al fine di favorire la formazione culturale, civile e sociale degli alunni,

richiedono la redazione di programmi di massima da inviare alle Agenzie di

Viaggio e il rispetto di una istruzione operativa approvata dal Collegio dei

docenti. Già dagli a.s. precedenti è stata attivata un‟esperienza innovativa con il

progetto “Ti faccio da guida”: gli studenti delle classi 3^ Accoglienza Turistica,

mettono le loro conoscenze e competenze in materia di Geografia del territorio,

a disposizione dei compagni delle classi prime proponendosi come guide alla

visita delle città d‟arte limitrofe quali Padova e Monselice. Il viaggio ad Expo

verrà predisposto e rivolto alle classi 4^. Soltanto per le classi 5^è previsto un

viaggio di istruzione all‟estero.

4. Progettazione di Istituto: nel nostro Istituto sono attivi molti progetti volti a

migliorare la professionalità di chi opera nella scuola valorizzando altresì il

percorso formativo degli allievi. Al fine di agevolare l‟organizzazione e

l‟esecuzione degli stessi i docenti-referenti vengono seguiti nelle varie fasi di

progettazione del Progetto Qualità. E‟ prevista una riunione organizzativa per i

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responsabili di Progetto alla fine del mese di settembre; inoltre attraverso la

presentazione di una scheda di pianificazione delle varie fasi di svolgimento dei

progetti, ne viene permesso il monitoraggio durante tutto l‟a.s.

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Professoresse Tosato Anna Paola e Martinolli Federica

Funzione Strumentale: Interventi e Servizi per gli Studenti (SER)

Obiettivi: L‟obiettivo principale che questo progetto si prefigge è di dare la

possibilità agli alunni di poter usufruire di figure adulte di riferimento per

progettare e coordinare assemblee di istituto, di classe. Gli alunni saranno formati

sulle norme e ordinanze ministeriali che regolano le assemblee di istituto e di

classe, il consiglio di istituto e la consulta provinciale.

In particolare, le docenti coinvolte nel progetto dovranno coadiuvare gli studenti

nelle seguenti attività:

Formazione degli alunni sulle norme e ordinanze che regolano le

assemblee di classe, di istituto, il consiglio di istituto e la consulta

provinciale;

Supporto agli alunni nell‟individuazione degli argomenti per le assemblee

di istituto;

Supporto agli alunni nella organizzazione e gestione delle assemblee di

istituto e di classe.

Modalita‟ di realizzazione/Attivita‟: Sara‟ necessario un costante contatto con i

Rappresentanti di Istituto, di Classe, la Consulta Studentesca, ma soprattutto con

ogni studente che possa manifestare esigenze legate ad eventi culturali.

Destinatari del progetto: i destinatari del progetto sono tutti gli alunni dell‟Istituto.

Prerequisiti: Disponibilità al dialogo e al confronto da parte degli alunni nei

confronti delle figure di riferimento. Propensione al “rischio” educativo che

comporta la messa in gioco delle proprie abilità.

Risultati attesi: La realizzazione di assemblee con un‟alta partecipazione degli

studenti e una ricaduta educativa delle tematiche affrontate. Risultati positivi nel

superamento di eventuali concorsi e partecipazione ad eventi culturali.

Tempi di realizzazione del progetto: Il progetto si svilupperà e rinnoverà nel corso

di ogni anno scolastico, sentite le esigenze degli studenti. Per quanto riguarda le

assemblee di istituto, si prevedono una assemblea nel primo trimestre ed una nel

secondo pentamestre.

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Professoresse Martinolli Federica e Tosato Anna Paola

Funzione strumentale: Educazione alla salute

IL PROGETTO E‟ ARTICOLATO IN TRE DIVERSE AREE:

1) AREA DELLA SALUTE PSICOLOGICA

Le attività saranno finalizzate a:

migliorare la conoscenza di sé;

prendere coscienza delle dinamiche che portano all‟affermazione della

propria identità;

gestire la propria emotività;

migliorare il proprio senso di autostima;

promuovere l‟autonomia personale e critica, come obiettivo di crescita.

2) AREA DELLA SALUTE SOCIALE

Le attività saranno finalizzate a:

saper gestire le relazioni con coetanei ed adulti;

promuovere l‟uguaglianza e prevenire la discriminazione;

comprendere l‟importanza di norme e leggi che regolano la convivenza

civile;

acquisire il senso della legalità identificando i comportamenti devianti;

riconoscere l‟ambiente come un patrimonio comune da preservare e

migliorare.

3) AREA DELLA SALUTE FISIOLOGICA

Le attività saranno finalizzate a:

Comprendere i rischi derivanti dalle dipendenze di fumo, alcol,droghe e

farmaci;

Educare ad una affettività sociale responsabile.

DESTINATARI:

Tutti gli alunni.

-

OBIETTIVI EDUCATIVI:

□ Conoscere e acquisire le abilità necessarie per mettersi in relazione con gli altri;

□ Partecipare in modo ordinato e pertinente alle discussioni;

□ Comprendere ed imparare a gestire la propria emotività;

□ Acquisire consapevolezza che il rispetto delle regole e‟ presupposto del vivere

civile;

□ Acquisire consapevolezza relativamente al cambiamento verso abitudini

alimentari corrette.

TEMPI DI SVOLGIMENTO

Durante l‟anno scolastico da novembre ad aprile

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ATTIVITA’

E

PROGETTI

PER

IL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Orientamento in Entrata

Responsabile prof.ssa Novo Lia

Orientamento in Uscita

Responsabile prof.ssa Vettorato V.

Gastronomia e “Polesine Cultura da Gustare”

Responsabile prof. Manca Gianpiero

Orto Erbe Aromatiche

Responsabile prof.ssa Giunta B.

Progetto: IPSEOA Rock e Musica nel sangue

Responsabile prof. Melina Fabrizio

“Ti faccio da guida”

Responsabile prof.ssa Cordella P.

“Dal globale al solidale” la Realtà del Commercio Equo e Solidale

Responsabile prof.ssa Ferrarese A.

Realizzazione Attività didattiche con Enti Pubblici e Istituzioni

Progetto ASL classi 3

Progetto ASL classi 4

Responsabili prof. Doni T. e Manca G.

Progetto “Attori si diventa”

Responsabile Di Fazi Donatella

Certificazione Europea Lingua Inglese

Responsabile prof.ssa Tosato A.P.

Certificazione Europea Lingua Tedesca

Responsabile prof.ssa Beltrame A.

Servizio Consulenza Psicologica

Responsabile prof. Boscolo F.

Biblioteca 2015-2016

Responsabile prof.ssa Bellan G.

Progetto: Pane Polesano

Responsabile prof. Crepaldi G.

Progetto: “Noi per gli altri”

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Responsabili Professoresse Martinolli Federica e Tosato Anna Paola

Attività Sportiva Scolastica

Responsabile prof.ssa Panin A.

Attività di progettazione e sviluppo rete locale LAN

Responsabile prof. Boccato A.

Attività Collaborazione D.S. Gestione Coordinamento POF

Responsabile prof.ssa Miotto A.

Attività Collaborazione D.S. Coordinamento Progetti Europei e azioni in

ambito europeo

Responsabile prof.ssa Beltrame A..

Progetto: Unternehmen deutsch piazza affari tedesco

Responsabile prof. ssa Beltrame Anita

Progetto: La Pasta della Corte

Responsabile prof. ssa Giunta Barbara

Progetto: La zupperia

Responsabile prof. ssa Giunta Barbara

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Attività: Orientamento scolastico e prospettive per il futuro-

Responsabile professoressa Novo Lia

ORIENTAMENTO IN ENTRATA:CLASSI PRIME

fasi per raggiungere gli obiettivi

1) Partecipazione all‟attività di “incontri c/o scuole medie”, “visite in istituto”,

“mini stage”.

2) Partecipazione ai saloni di ”OrientaMedie” organizzati dagli Istituti

Comprensivi del Basso e Alto Polesine.

3) Visite presso le scuole medie del territorio e province limitrofe da parte di

alcuni docenti disponibili.

4) Scuola aperta in due week end tra DICEMBRE 2015 e GENNAIO 2016.

5) Produzione e distribuzione di materiale informativo, opuscoli e procedure

operative utili agli alunni delle scuole medie per l‟iscrizione presso l‟Istituto.

6) Raccolta iscrizioni e primi dati di previsione per le nuove classi prime A.S.

2016-2017.

7) Invio alle scuole di provenienza dei nuovi iscritti di schede per la raccolta di

“dati informativi” utili per la formazione delle nuove classi prime secondo i

criteri stabiliti dal progetto “ Accoglienza classi prime”

8) Invio alle scuole medie di provenienza dei nuovi iscritti, di una scheda di

“gradimento di attività orientativa” per verificare le criticità e intraprendere

attività di miglioramento.

RISORSE :

UMANE: Docenti dell‟equipe: Novo, Ferrarese, Giunta, Costantini,

Mandruzzato, Tecchiati, Vettorato, Doni, Manca.

Docenti della scuola coinvolti nell‟attività.

Personale non docente: ATA, Segreteria Didattica e Amministrativa.

MATERIALI: buffet per accoglienza; autobus per i trasferimenti;

Videocassette, CD, DVD, materiale cartaceo, pannelli pubblicitari/informativi

della scuola.

LOGISTICHE: Aula Magna; laboratori di cucina, sala, ricevimento, aule

informatica.

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ORIENTAMENTO VERSO L’ARTICOLAZIONE: TRIENNIO DI INDIRIZZIO.

fasi per raggiungere gli obiettivi

Contatti con i docenti tecnico-pratici, per consultare i dati di un primo

orientamento degli alunni delle classi seconde raccolti al termine dello scorso

anno scolastico, per verificarli e pianificare un lavoro di corretto orientamento,

in particolare con gli alunni incerti.

Visita aziendale con gli alunni delle classi prime per dare loro una prima

importante idea di come possa essere il lavoro presso una struttura alberghiera

e dare ai docenti tecnico-pratici l‟opportunità di fare riferimento durante le

lezioni a qualcosa di più concreto.

Incontro per le classi seconde con operatori dei tre settori (e/o anche studenti

diplomati) che possono delucidare ulteriormente sulle opportunità di impieghi

nel loro ambito specifico, a seconda dell‟indirizzo intrapreso.

Raccolta iscrizioni e rilevamento dati relativi alle possibili classi terza a.s.

2016/2017.

RISORSE :

UMANE:

o Docenti coinvolti nelle attività: I.T.P. dei consigli di classe

o Esperti esterni; operatori dei settori turistici e ristorativi

o Alunni diplomati dell‟istituto.

MATERIALI:, videocassette; DVD; materiale cartaceo, attrezzatura;

LOGISTICHE: Aula Magna; laboratori di cucina, sala, ricevimento,

informatico

TEMPI: ore necessarie per la pianificazione, la preparazione e la

realizzazione del progetto

ORIENTAMENTO IN USCITA:

(sottoprogetto prof.ssa Vettorato)

VERSO L’UNIVERSITA’ E IL MONDO DEL LAVORO

fasi per raggiungere gli obiettivi

Uscite per visite finalizzate a Università o Fiere dell‟Orientamento.

Incontro con gli alunni diplomati iscritti alle facoltà universitarie e/o laureati

Distribuzione di materiale informativo relativo ad iniziative sia italiane che

europee effettuabili dopo il conseguimento del diploma.

Aggiornamento: sui siti web, sulle date degli “open day”, sulle date relative a

fiere sul lavoro e/o sull‟orientamento.

Apertura di uno sportello “Università” rivolto agli allievi del biennio finale,

per informazioni personalizzate e mirate a richieste specifiche.

Collaborazione con gli insegnanti delle classi quinte interessati a sensibilizzare

gli studenti all‟importanza di una scelta consapevole.

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Realizzazione di una giornata, denominata “Future Day” in cui gli studenti

delle classi quinte dovranno realizzare un evento sull‟Orientamento, ovvero

proporre e gestire l'organizzazione di un workshop per gli orientatori

universitari, ed esperti del mondo del lavoro, da realizzarsi nei locali

dell'istituto.

RISORSE :

UMANE:

o Docenti c.d.c. classi 5^

o Responsabili dell‟orientamento delle facoltà coinvolti nelle attività;

o Esperti esterni e responsabili del mondo del lavoro

o Alunni diplomati dell‟istituto.

MATERIALI: laboratorio collegato ad internet, materiale cartaceo,

attrezzatura, video

LOGISTICHE: Aula Magna; aula informatica

TEMPI: ore necessarie per la pianificazione, la preparazione e la

realizzazione del progetto

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“Progetto Gastronomia e Polesine cultura da gustare” 2015-16

Responsabile Prof. Manca Gian Piero

2. La necessità da parte della scuola di continuare a confrontarsi e di interagire

con le realtà produttive e sociali del territorio, rafforza la consapevolezza che l‟Istituto

Alberghiero “G. Cipriani” assuma un ruolo fondamentale nel formare le nuove “leve” che si

occuperanno professionalmente di ristorazione. Ciò rende essenziale continuare a migliorare le

qualità professionali dei docenti, nella loro funzione primaria di educare gli allievi al rispetto dei

valori, che aiutino a tutelare la salute umana, l‟ambiente e salvaguardia delle biodiversità. Ciò lo

si potrà ottenere anche attraverso una rivalutazione delle tradizioni gastronomiche del territorio.

Perciò si ridefinisce annualmente la programmazione didattica del dipartimento di sala e cucina.

Attraverso il progetto Gastronomia si coglie l‟opportunità di perfezionare e attuare ulteriori

modalità di apprendimento culturale delle competenze degli alunni con un approccio didattico,

basato sulla ricerca e studio dei prodotti locali. Come ad esempio: reperire e impiegare in cucina

e in sala alcuni dei prodotti tradizionali più significativi. Utilizzare materie prime provenienti da

contatti mirati con i produttori locali o gli intermediari diretti (mercati) per accorciare la filiera e

possibilmente anche ridurre i costi. Tali proposte forniscono un‟occasione concreta che darà, ai

futuri operatori del settore enogastronomico, strumenti e metodi di lavoro come consapevolezza

della forza insita nelle testimonianze storiche, contestualizzazione delle tradizioni radicate sul

territorio, l‟importanza della filiera produttiva e della commercializzazione delle materie prime,

fino alla valorizzazione gastronomica del prodotto.

Per potenziare le esperienze di docenti e allievi nelle attività lavorative accrescendo così le

competenze sul territorio, il progetto gastronomia è stato implementato col progetto “Polesine

cultura da gustare”. Tale progetto si sviluppa attraverso le seguenti azioni: l‟attivazione di quattro

percorsi didattici multidisciplinari che favoriscano lo studio e la divulgazione dell‟identità

polesana dal punto di vista storico culturale, folcloristico ed enogastronomico; organizzare eventi

culturali ed enogastronomici con la presenza di utenti esterni che permettano di superare i limiti

delle esercitazioni pratiche interne. Gli eventi proposti all‟interno del “ristorante didattico”

saranno progettati attraverso quattro eventi – unità didattiche di apprendimento del progetto

“Polesine cultura da gustare”, inserite nell‟area curricolare delle classi quarte. Nell‟attività

didattica verranno coinvolti i docenti curricolari dei consigli di classe.

Da quest‟anno scolastico in sintonia con la recente legge di riforma (Legge 13 luglio 2015, n.

107), le attività pratiche svolte in forma di impresa simulata come ad esempio il banqueting, gli

eventi, il ristorante didattico e la giornata lavorativa sono considerate attività di alternanza scuola

lavoro.

All‟interno del progetto vengono proposti due momenti di confronto professionale degli alunni

con il Concorso interno Drink analcolico e il Concorso interno dolce della tradizione, ciò

permetterà di migliorare le doti creative e le abilità professionali dei candidati, che proporranno

ricette con prodotti del territorio.

Un ruolo cruciale per sviluppare le attività e le professionalità dell‟Istituto, mettendole in risalto

con azioni di marketing, sarà svolto dalla progettazione, da parte dei docenti ITP dell‟Ipseoa “G.

Cipriani”, di alcuni corsi professionali rivolti all‟esterno, su temi caratterizzanti come: la cucina

del territorio, la pasticceria, la sala, il galateo, il bar e le bevande alcoliche, la lampada, la cucina

vegetariana e dietetica ecc.

Il dipartimento di sala e vendita ed enogastronomia col progetto gastronomia ha dato avvio ad

una sostanziale revisione delle attività didattiche ponendosi come obiettivi l‟implementazione

delle seguenti azioni:

Dare competenza ai docenti di sala e cucina sulle caratteristiche

organolettiche dei prodotti tipici della provincia di Rovigo del Veneto e dei territori studiati

secondo le PDM.

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Perfezionare le competenze dei docenti sulle nuove tecniche di cottura,

conservazione e trasformazione che valorizzino le materie prime trattate nelle PDM.

Migliorare le tecniche di comunicazione didattica dei docenti.

Individuare nuovi produttori ed i loro prodotti del territorio polesano e

Veneto.

Cambiare la modalità degli acquisti delle materie prime osservando le

seguenti priorità: prodotti stagionali; prodotti del territorio; prodotti freschi; prodotti biologici –

no o.g.m.

Migliorare i contatti con i mercati locali e i produttori agro-alimentari con la realizzazione degli

eventi programmati nel “Polesine cultura da gustare”.

Aggiornare tutti i menu delle es. pratiche in funzione delle seguenti priorità:

prodotto; tradizione; stagionalità; provenienza (provincia Rovigo, regione Veneto, nazione Italia,

Europa, Mondo). Inserire l‟uso delle erbe aromatiche (cucina e sala bar);

Sviluppare le conoscenze su cereali: riso, farine (grano, mais per la

panificazione).

Implementare la programmazione didattica modulare in modo trasversale

nelle classi del 1° biennio e del secondo biennio, programmando le lezioni in sinergia tra servizi

enogastronomici, sala e vendita e accoglienza, e trasversalmente con tutti gli ambiti disciplinari,

temporizzando le Programmazioni didattiche modulari, con raccordo delle competenze,

considerando fondante il territorio ed i suoi prodotti.

Sviluppare l‟inserimento dati sul sito della scuola, in modo utenti interni e esterni

possono accedere, per trarre informazioni sui prodotti del territorio elaborati dagli alunni;

(Eventi di Polesine cultura da gustare)

Fare durante l‟anno 4 attività di marketing sui prodotti del territorio e sull‟offerta

formativa della scuola, (Polesine cultura da gustare).

Organizzare corsi di degustazione interni e/o esterni su prodotti tipici, interagendo

con i ristoratori i produttori e gli sponsor per degustazioni negli eventi programmati nel

ristorante didattico.

Destinatari: Docenti tecnico pratici e studenti di tutte le classi

Struttura:

Aggiornamento docenti

Revisione dei parametri utilizzati per gli acquisti

Revisione delle programmazione didattiche di sala e cucina

Predisposizione di moduli pluridisciplinari

Ricerca e sperimentazione

Apertura del ristorante didattico con le classi quinte; realizzazione di quattro eventi gastronomici

predisposti come U.D.A. Realizzare un‟offerta gastronomica giornaliera (Progetto giornata

lavorativa) presso il bar centrale; proporre eventi su altri prodotti come tartufo del Delta del Po e

asparagi, riso e pesce.

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Laboratorio teatrale “Attori si diventa”

1) Responsabile professoressa Donatella Di Fazi

Il teatro è parte integrante dell‟attività educativa e didattica , è la naturale

prosecuzione di un progetto di educazione alla salute pluriennale , atto a creare le

condizioni più favorevoli per un pieno sviluppo delle potenzialità degli alunni .

FINALITA‟ - Aiutare l‟alunno a “star bene con sé e con gli altri” ; creare

motivazione ; fornire modalità meno usuali e più piacevoli di stare a scuola ;

imparare facendo.

OBIETTIVI - a) formativi : scoprire le proprie potenzialità creative di intenzione

ed espressione ; creare spirito di collaborazione e condivisione ; innalzare il tasso

di successo scolastico.

b) di conoscenza e creatività : conoscenza di una particolare / diversa forma di

comunicazione e linguaggio ; conoscenza di sé e del proprio corpo ; espressione

con il corpo , la voce , le mani ; conoscenza di alcuni elementi e aspetti costitutivi

dello spazio e della rappresentazione teatrale ; conoscenza di alcune tecniche

teatrali e loro utilizzo ( presentazione dei personaggi , interpretazione ).

c) linguistici : leggere un testo ; elaborare un copione con la guida dell‟ insegnante

; interpretarlo per metterlo in scena ; conoscere ed applicare le principali regole di

dizione.

METODOLOGIA – Lezione frontale e di gruppo , momenti di discussione e

confronto , esercitazioni pratiche , spettacolo finale . Si cercherà sempre di creare

un clima operoso di collaborazione costruttiva e di coinvolgimento personale e di

gruppo . A tal proposito si cercherà di coinvolgere nella realizzazione del progetto

non solo gli alunni “attori” ma anche altri studenti , per ricoprire ruoli comunque

fondamentali nella “costruzione” di un lavoro teatrale( buttafuori , tecnici del

suono e della luce , suggeritori , costumisti , scenografi , trovarobe ) .

DESTINATARI : tutti gli studenti dell‟Istituto che ne faranno richiesta. Si

procederà successivamente ad una selezione degli stessi per l‟attribuzione dei vari

ruoli all‟interno del lavoro teatrale . Coloro che ne saranno esclusi potranno

ricoprire gli altri ruoli citati in precedenza ( buttafuori ecc. ) .

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Orto erbe aromatiche

Responsabile professoressa Giunta Barbara

L‟orto botanico è un laboratorio per lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità

degli allievi.

Le piante sono selezionate tenendo presente due criteri fondamentali:

o Essere di facile coltivazione

o Consentire risultati a medio e breve termine

Tali scelte, in funzione del principio che il ragazzo deve seguire il ciclo vegetativo

di crescita in un tempo relativamente breve al fine evitare una perdita di interesse

per il lavoro. Da sottolineare che gli allievi potranno toccare con mano l‟utilizzo

dei prodotti, che verranno introdotti nella produzione alimentare dell‟istituto

(esercitazioni di cucina/sala). La coltivazione di piante aromatiche o con proprietà

terapeutiche, inoltre, ben si connette con gli scopi dell‟Istituto alberghiero, volti al

perfezionamento dello studio di molteplici aspetti culturali, sociali ed economici,

propri del contesto ambientale entro il quale è inserito.

Obiettivi:

Offrire alle classi dove sono inseriti allievi diversamente abili conoscenze

relative all‟utilizzo delle piante aromatiche in cucina

Consentire il recupero o l‟acquisizione di abilità, conoscenze di base,

nozioni relative alle diverse materie curriculari. L‟attività dell‟ orto

implicando abilità, conoscenze di base (calcolo di pesi, volumi,

misurazione) e nozioni relative alle specifiche materie (es. conoscenza delle

piante e loro utilizzo) può favorire l‟eventuale il recupero l‟acquisizione di

competenze minime difficilmente applicabili nelle lezioni teoriche.

Favorire i processi di socializzazione e integrazione degli allievi con H. I

lavori della serra sebbene programmati tenendo conto dei percorsi

individualizzati degli allievi con H, saranno svolti con gruppi di alunni della

loro classe. Ciò consentirà lo stabilirsi di rapporti di cooperazione, di

scambio di esperienze e competenze, d‟arricchimento di conoscenze, così da

favorire i processi di socializzazione e integrazione.

Responsabilizzare gli allievi rispetto al loro lavoro Ci sembra importante

per gli allievi che si abbia un riscontro concreto del proprio lavoro, quale

può essere quello risultante dall‟utilizzo delle piante coltivate per

l‟elaborazione delle ricette nei laboratori di cucina.

Approfondire attraverso l‟osservazione diretta la conoscenza del mondo

vegetale.

Far acquisire la consapevolezza, attraverso semplici esperienze

Saper osservare un piccolo ambiente, i vari elementi che lo compongono e

le loro interazioni.

Rendere consapevoli gli alunni dell‟influenza dell‟intervento umano sugli

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equilibri ambientali.

Accrescere il senso di responsabilità nel rapporto con la natura.

Comprendere il significato del tempo come fattore fondamentale dei cicli

biologici.

Descrivere le piante che saranno coltivate.

Sviluppare le capacità manuali relative all‟uso degli attrezzi specifici.

Contribuire con il proprio lavoro a sviluppare un ambiente vivo ed

accogliente.

Recuperare la conoscenza sull‟origine dei cibi consumati.

Imparare a riconoscere gusti e profumi che arricchiscono i nostri pasti.

Destinatari:

L'accesso all‟orto è possibile per tutti gli alunni della scuola, la loro partecipazione

alle attività è regolamentata con prioritaria attenzione alle esigenze dei ragazzi in

situazione di H e ai piccoli gruppi-classe appositamente costituiti sotto la guida di

docenti tutor.

Gli interventi nell‟ orto e i momenti di distribuzione dei prodotti avvengono

durante le ore curriculari; tenendo ovviamente conto dei ritmi stagionali. Grazie

alla disponibilità del personale ATA della scuola, sebbene a ritmo ridotto l‟attività

di orto proseguirà anche durante i periodi di sospensione delle attività didattiche

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Progetto: IPSEOA Rock Nellavita …”Con la musica tutti ce la possono fare”

Responsabili professor Melina Fabrizio – Bagattin Michela

“ SENZA LA MUSICA LA VITA SAREBBE UN ERRORE “ Aforisma di

Friederich Nietzsche

Il progetto nasce dall‟esigenza di alcuni studenti di costruire un gruppo musicale d‟istituto. Per

questo si propone di:

1) Rifondare il gruppo strumentisti e vocalisti.

A)OBIETTIVI FORMATIVI: Sviluppo dell‟autocontrollo, della capacità di concentrazione e dello spirito di collaborazione con il

gruppo.

Coinvolgimento emotivo del gruppo nell‟attività del cantare e del suonare insieme.

Sviluppo del gusto e dell‟interesse per il fenomeno musicale.

Sviluppo delle capacità di esternare emozioni attraverso la musica e l‟espressione

Corporea.

B)OBIETTIVI MUSICALI:

Riconoscere il testo ( Linguaggio, poesia, contesto storico e significato ).

Le tipologie di stili Musicali ( Country, Soul, Blues, Folk, Rock, Jazz, Funk ecc. ).

2)ATTIVITA’ POSSIBILI:

Eventuale esecuzione di brani musicali utili alla realizzazione di Eventi interni ed Esterni all‟Istituto. Assemblee di Istituto o eventuali CONTEST Musicali.

3)METODOLOGIA : Il Progetto si pone come occasione per portare gli alunni a vivere esperienze significative in

campo musicale attraverso un coinvolgimento creativo ed un approccio ludico – motorio ed

espressivo. Gli incontri programmati mirano all‟apprendimento del linguaggio musicale e sono

attuati con un approccio metodologico basato sulle conoscenze di base , l‟operatività con lo

strumento/ Voce/ Ballo e l‟apertura ad una rielaborazione autonoma personale ed originale

dell‟evento Individuato.

Tempi: Tutto l‟anno. Destinatari: Tutti gli studenti che volontariamente vogliono partecipare

come musicisti e/o cantanti. Strumenti: Auditorium “ Saccenti “ - per le prove N° 2 ore durante i

pomeriggi in cui la scuola è aperta.

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Progetto: “Ti faccio da guida” visita alle città d’arte: Padova e Monselice

Responsabile prof.ssa Cordella Paola

a.s.2015-2016

Finalità:

Attivare negli alunni l‟interesse per il patrimonio artistico e culturale

italiano

Formare negli alunni competenze di carattere professionale

Obiettivi cognitivi ed educativi:

Conoscere gli aspetti essenziali di carattere geografico, storico, artistico,

culturale e professionale relativi alle località oggetto della visita

Applicare competenze linguistiche,comunicative ed espressive in situazioni

di tipo professionale

Sviluppare capacità relazionali in situazioni di tipo professionale

Materie coinvolte

Lettere, Lingue Straniere, Laboratorio di Accoglienza, Alimentazione,

DTA, Religione

Destinatari: Classi 3 e 4 Acc. Turistica e tutte le classi 1° dell‟Istituto

Tempi di sviluppo:

Il progetto avrà inizio nel mese di ottobre e si concluderà con le uscite nel

mese di febbraio- marzo-

La preparazione degli alunni avverrà nel corso dell‟anno scolastico, durante

le ore curricolari delle materie sopracitate

Si prevede una visita alla città di Padova nel mese di dicembre con guida

professionista

Risultati attesi

Preparazione dell‟itinerario artistico e culturale della città da visitare,

effettuato da tutti gli alunni delle classi terze, divisi in gruppi

Assunzione del ruolo di guida turistica da parte dei ragazzi delle classi terze

accoglienza, durante le visite guidate rivolte agli alunni di tutte le classi 1°

coinvolte nel progetto

Preparazione di schede sintetiche, illustrazione dell‟itinerario in power-

point (anche in lingua straniera) per ciascuna uscita e di materiale utile per

la consultazione.

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Progetto: “Dal globale al solidale: la realtà del commercio equo e solidale”-

“Mercatino di beneficenza”

Responsabile: Prof.ssa Antonella Ferrarese

Finalità:

Riconoscere gli aspetti e le ricadute nella quotidianità della globalizzazione.

Riconoscere il valore del rispetto dei Diritti Umani per la realizzazione della

libertà e della giustizia in ogni ordinamento umano.

Conoscere la Dottrina sociale della Chiesa in difesa della giustizia, della

solidarietà e della pace tra le persone e i popoli.

Comprendere che l‟importanza dei problemi sociali del nostro tempo

richiede la conoscenza e la responsabilità di tutti per il bene comune e per

una pace stabile.

Obiettivi cognitivi ed educativi:

Comprendere il significato del termine globalizzazione nei suoi aspetti

positivi e negativi.

Avere una visione completa dell‟economia (multinazionali, free trade, fair

trade).

Comprendere la necessità della riflessione e della ricerca morale per l‟agire

individuale e comunitario dell‟uomo.

Ripercorrere le tappe fondamentali dei Diritti Umani riconoscendoli come

fondamento di ogni ordinamento umano autenticamente libero.

Materie coinvolte:

Religione, Italiano, Storia, Economia, Diritto, Lingue Straniere, Alimentazione,

Laboratorio Ristorazione.

Destinatari:

Le classi quinte dell‟Istituto, ma la ricaduta del progetto, grazie all‟allestimento

del mercatino equosolidale e del mercatino di beneficenza è estesa a tutte le classi

dell‟Istituto.

Metodologie:

Brainstorming, lezioni frontali interattive, relazioni da parte di esperti nel settore

equo e solidale con successivo dibattito, testimonianze di volontari impegnati nel

settore, allestimento di un mercatino con prodotti equosolidali forniti dalla Bottega

“La fionda di Davide” di Rovigo. Allestimento di un mercatino di beneficenza, i

cui proventi andranno a sostenere quelle iniziative missionarie che saranno

illustrate dai relatori che interverranno negli incontri con gli allievi, previsti dal

Progetto “Dal globale al solidale: la realtà del commercio equo e solidale”.

Tempi di sviluppo:

Il progetto avrà inizio nel mese di novembre 2015 e si concluderà a febbraio 2016.

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La preparazione degli alunni avverrà nel corso dell‟anno scolastico, durante le ore

curricolari delle materie sopra elencate.

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Attività: “Alternanza scuola-lavoro”

Responsabili prof. Doni Tiziana e Manca Gian Piero

Nel nostro Istituto da diversi anni i tirocini aziendali sono inseriti nel percorso

scolastico dei nostri studenti e sono una caratteristica degli indirizzi di studio

professionali.

L‟alternanza scuola-lavoro,viene ora inserita nel normale curriculum, non

solo perché effettuata durante l‟anno scolastico, ma perché preparata in modo

adeguato e continuamente monitorata dal Comitato tecnico-scientifico.

In questo modo si verifica in itinere quanto l‟alternanza scuola-lavoro possa

motivare e rimotivare gli studenti, quanto essa stabilisca un collegamento stretto

fra quanto gli alunni apprendono in classe e quanto possono apprendere nel mondo

del lavoro.

L‟alternanza non è in alcun modo equiparabile allo stage, ma costituisce una vera e

propria combinazione di formazione d‟aula e di esperienze assistite sul posto di

lavoro, percorso “unitario” progettato fra scuola ed azienda che agli studenti di

acquisire attitudini, conoscenze e competenze utili al loro sviluppo formativo.

Gli alunni che si iscrivono agli Istituti Professionali, infatti, sono portatori di

una grande domanda di praticità, di concretezza, di operatività, domanda che

troppo spesso la scuola, da sola, non è in grado di soddisfare.

Il rapporto con la realtà aziendale permette di acquisire questo aspetto

dell‟”imparare a fare”, non attraverso simulazioni ma nella vera realtà lavorativa.

E‟ un confronto col tessuto economico del territorio che si contrappone

all‟autoreferenzialità tipica della scuola.

Il progetto alternanza scuola – lavoro è stato realizzato nel nostro istituto a

partire dall‟anno scolastico 2005-06 in forma di sperimentazione, dall‟anno

scolastico 2006-2007 l‟attività è proseguita in parallelo con l‟attività di stage

svolto dalle classi quarte, e a partire dal 2010-11 l‟attività viene attivata per le

classi coinvolte all‟interno dell‟anno scolastico.

Le classi coinvolte.

Coinvolgimento degli alunni delle classi terze, quarte e quinte dei settori

accoglienza turistica, sala e vendita ed enogastronomia; il secondo anno del corso

IeFP.

Il periodo individuato è il secondo pentamestre con l‟inserimento nelle aziende del

territorio Veneto e regioni limitrofe.

La formazione dei docenti.

La realizzazione concreta dell‟attività di as-l, vede impegnati diversi docenti del

consiglio di classe con incontri mirati alla sensibilizzazione dell‟importanza

formativa per lo studente nel saper applicare in azienda le competenze acquisite a

scuola.

In alcune circostanze si potranno verificare incontri a livello provinciale e

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regionale, con formatori incaricati dall‟Ufficio Scolastico Regionale e con la Rete

degli Istituti Alberghieri del Veneto.

La preparazione degli studenti all’attività di as-l .

L‟attività di coordinamento è svolta dai referenti as-l e si svolge durante l‟intero

anno scolastico. Tale azione è realizzata in collaborazione con i consigli di classe

(condivisione dei tempi di svolgimento, della modulistica, degli esiti delle

rilevazioni, del tutoraggio dei docenti); con gli studenti (essi sono formati ai vari

livelli, per fasi sull‟attività as-l); con le famiglie (condivisione degli obiettivi e

delle responsabilità) e con le aziende (selezione delle aziende, inserimento degli

studenti in azienda, attivazione di procedure amministrative, tutoraggio in azienda

e gestione dell‟alunno).

Gli studenti in Alternanza Scuola-Lavoro vengono assistiti dal tutor scolastico

designato dalla scuola e dal tutor aziendale individuato dall‟azienda, in modo tale

che l‟alunno durante il percorso formativo sia costantemente assistito e

monitorato.

Alla fine del periodo di tirocinio lo studente viene valutato dall‟azienda e dai

docenti del consiglio di classe.

Per la classe quinta viene attivato un percorso relativo all‟esperienza di Ristorante

didattico, svolto in orario curricolare.

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“ Certificazione esterna di lingua inglese”

Responsabile prof.ssa Tosato A.P.

La certificazione di una lingua straniera ha assunto, al giorno d‟oggi, un valore

basilare in termini di riconoscimento delle competenze. Il rilascio, da parte di un

ente riconosciuto, di un documento ufficiale che attesti il livello di competenza

linguistica raggiunto si rivela fondamentale su più fronti. La possibilità di

dimostrare il proprio livello di conoscenza linguistica permette, infatti, di facilitare

il processo di autopromozione dell‟individuo: questo titolo offre l‟opportunità di

promuoversi in campo sociale, lavorativo, educativo, sia per questioni di

inserimento, che di creazione di relazioni, nonché di motivazione personale. Tali

azioni riflettono la politica linguistica europea degli ultimi decenni, orientata agli

scambi e alla partecipazione attiva che faciliti l‟istaurarsi di relazioni. È chiaro

come, in questo contesto, la certificazione linguistica si proponga come strumento

che supporta in maniera importante suddetta filosofia, considerato il suo ruolo di

garante delle abilità linguistiche possedute dall‟utente.

Nel nostro Istituto vengono proposti due tipologie diverse di Esame: PET e FCE.

Il Cambridge Preliminary English Test (PET) rappresentail secondo

livellodegliesami di Cambridge in ESOL (English for Speakers of Other

Langages). L‟esame e‟ inserito al livello B1 dal Quadro Comune Europeo del

Consiglio d‟Europa. Lo studente che evidenzia un livello B1 nella conoscenza

della lingua inglesee‟ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari

su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo

libero. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una

regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su

argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse, è in grado di descrivere

esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente

ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

IL FCE permette di confermare ufficialmente un livello d‟inglese intermedio

superiore (B2 nella scala europea di riferimento per le lingue) che riguarda in

particolare la comprensione di testi che trattano temi concreti ed astratti, la

gestione di una discussione tecnica nel campo di specialità del parlante,

l‟espressione spontanea in modo da permettere al parlantedi sostenere una

conversazione normale con interlocutori di madrelingua inglese rispettando le

convenzioni e le principali regole di cortesia utilizzate.

Ai candidati che superano sia il PET che l‟FCE viene rilasciato un certificato

riconosciuto non solo da ESOL Examinationdell‟Universita‟ di Cambridge, ma

anche negli ambienti universitari e professionali di tutto il mondo, che vedono nel

PET una qualifica iniziale di conoscenza della lingua inglese. Ai candidati, inoltre,

viene consegnato un rapporto sugli esiti di tutte e tre le prove, molto utile per la

preparazione degli esami successivi.Il PET e l‟FCE fanno parte dei principali

esami Cambridge English, strettamente collegati al Council of Europe's Common

European Framework for modernlanguages (CEF) e accreditati da QCA -

l'organismo governativo britannico di vigilanza sugli esami.

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Obiettivi:

Migliorare le competenze linguistiche a livello di reading,writing,listening and

speaking;

fornire le competenze utili al conseguimento del P.E.T. e del F.C.E.

sviluppare le competenze riguardanti l'uso della lingua parlata in vari contesti della

vita quotidiana

Prerequisiti: E‟ richiesta una conoscenza base della lingua inglese per il PET,

mentre per l‟FCE e‟ necessario possedere competenze intermedie, soprattutto a

livello grammaticale. Da non sottovalutare la necessita‟ di una espressione

sufficientemente fluente nella lingua parlata.

Destinatari del progetto: In particolare gli alunni del triennio, ma anche quelli che

frequentano la seconda ed hanno una buona base linguistica possono sostenere

l‟esame. A partire dall‟anno scolastico 2013/2014 è stata offerta la possibilità di

sostenere l‟esame anche ai docenti dell‟Istituto.

Contenuti del progetto:Sia il PET che l‟FCE comprendono tre prove:

Lettura e scrittura

Ascolto

Lingua parlata

Risultati previsti:

conseguimento della certificazione europea PET o FCE.

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“ Certificazione esterna di lingua tedesca”

Responsabile prof.ssa Beltrame A.

Finalità:

Dare la possibilità agli alunni di ottenere una certificazione che valorizzi e

distingua il curriculum ed apra le porte ad importanti sbocchi professionali.

Per quest‟anno scolastico verrà riproposto il Fit in Deutsch 2 che corrisponde ad

un

livello A2 del Quadro di riferimento europeo per l‟accertamento del livello

linguistico

(Waystage) del "Common European Framework of Reference" del Consiglio

d‟Europa.

Si intende proporre però per alcuni alunni anche il Goethe Zertifikt B1 di un

livello

superiore.

L‟esame Fit in Deutsch 2 è volto ad accertare le conoscenze basilari della lingua

tedesca dei giovani studenti e può essere sostenuto a conclusione di 200-250 ore di

lezioni di tedesco (generalmente dal terzo anno di studio), indipendentemente dai

testi

didattici adottati.

L‟esame è suddiviso in 4 parti:

Prova scritta di gruppo (90 minuti)

1. Ascolto di brevi conversazioni quotidiane, messaggi telefonici privati,

informazioni contenute in trasmissioni radiofoniche o similari e relativi esercizi.

2. Lettura ad esempio brevi appunti, piccoli annunci, descrizioni di persone,

semplici

lettere o brevi articoli di giornale e relativi esercizi.

3. Scrittura di una risposta personale ad una e-mail, una lettera, un annuncio o

testi.

Prova orale a coppie (15 minuti)

4. Presentarsi, fare domande e risponderai ad esse inerenti temi quotidiani. Inoltre

formulare richieste e reagire all‟ interlocutore in un contesto familiare

Superando l’esame Goethe Zertifikat B1 si dimostra invece di capire rilevanti

informazioni, se espresse in un linguaggio standard e inerenti cose note del

lavoro,

della scuola, del tempo libero o simili, di superare la maggior parte delle

situazioni

che s’incontrano viaggiando in Paesi di lingua tedesca, di esprimersi in

maniera

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semplice e congruente su tematiche o ambiti d’interesse personale, di

raccontare

esperienze o eventi, descrivere sogni, speranze e obiettivi e dare brevi

spiegazioni o

motivazioni.

L‟esame è cosi strutturato:

1. Prova scritta

Modulo di lettura

Lettura di contributi a blog, e-mail, articoli di giornale, annunci e istruzioni scritte.

Viene

richiesto di essere in grado di cogliere rilevanti informazioni, importanti dettagli,

punti di

vista e opinioni.

Modulo di comprensione orale

Ascolto di comunicati, brevi relazioni, conversazioni informali e dibattiti

radiofonici per

essere in grado di cogliere fondamentali affermazioni e importanti dettagli.

Modulo di espressione scritta

Scrittura di e-mail personali e formali al fine di essere in grado di esprimere la

propria

opinione per iscritto in un contributo a un forum.

Durata dell‟esame: 165 minuti

2.Prova orale in coppia

Modulo di espressione orale

E‟ richiesto di parlare con un partner di una tematica di vita quotidiana, p.es.

viaggiare,

rispondendo alle sue domande, esprimendo la vostra opinione e facendo delle

proposte. Bisognerà inoltre esporre a braccio una relazione su una tematica di vita

quotidiana e rispondere a domande inerenti quella stessa tematica.

Durata dell‟esame: 15 minuti

Valutazione

Il Fit in Deutsch 2 e il Goethe-Zertifikat B1 vengono effettuati e valutati in

tutto il

mondo alle stesse condizioni. Le prove scritte e quelle orali vengono valutate

nella

relativa sede d’esame da due esaminatori in base agli stessi criteri.

L’ente certificatore sarà quindi il Goethe Institut ma l’esame si svolgerà presso

il

Centro diCultura Italo-Tedesca di Padova (sede autorizzata dal Goethe).

ll Goethe-Institut è ente certificatore accreditato– tramite protocollo d'intesa con il

Ministero dell'Istruzione. Gli esami di certificazione esterna sono conformi ai

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livelli di

competenza stabiliti dal Quadro Comune di riferimento del Consiglio d'Europa

(A1 –

C2); tali esami sono validi per l'ottenimento dei crediti formativi; il Goethe-Institut

è

membro dell'A.L.T.E. (Association of Language Testers in Europe).

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) promuove la

certificazione esterna dell'apprendimento delle lingue comunitarie facendo seguito

al

"Progetto Lingue 2000".

Destinatari

Alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte .

Tempi di sviluppo e risorse.

Nel pentamestre si svolgerà un corso preparatorio di circa 20 ore, tenuto da

un‟insegnante madrelingua esperta e/o dagli insegnanti curricolari della scuola. Il

corso proseguirà per 10 settimane circa con cadenza settimanale e si concluderà

con un test a sostegno dell‟autostima.

Le date per sostenere l‟esame sono 4 sia per Fit in Deutsch 2 che per Goethe

Zertifikat a partire da marzo e sono indicate dal Goethe Institut. L‟iscrizione va

fatta on-line un mese prima della data prescelta ed è vincolante. Il costo del Fit in

Deutsch 2 è di 60 euro, il Goethe Zertifikat costa 70 euro.

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“Servizio di consulenza psicologica”

Responsabile prof. Boscolo Fabrizio

L‟ Istituto ha previsto la disposizione di un servizio di consulenza psicologica per

gli studenti (C.I.C.), in convenzione con uno Studio di Psicologia di Adria.

Responsabili del servizio: Psicologi clinici ( dottori: Paola Beltrame, Fabrizio

Boscolo, Elga Gianella )

Il prof. Boscolo è anche docente interno all‟Istituto

Tale servizio è volto a sostenere studenti in difficoltà (evolutive, affettive,

scolastiche, sociali); fornisce uno spazio di ascolto anche ad insegnanti e genitori

al fine di porre in atto una mediazione tra scuola e famiglia, affinché tra queste

due istituzioni non vi sia competizione ma collaborazione nella condivisione di un

obiettivo comune. Questo servizio collabora con gli insegnanti affinché l‟allievo

impari a reagire bene agli insuccessi, sviluppi la motivazione necessaria allo studio

e un atteggiamento di fiducia in sé stesso per sfruttare al meglio le sue potenzialità

e risorse.

Fasi di intervento:

Erogazione di un set ampio ed articolato di attività di natura psicologica

attraverso l‟attivazione di un servizio di consulenza e informazione

psicologica infrasettimanale (tre o quattro ore la settimana) volto a prevenire

il disagio ed a sostenere studenti in difficoltà (evolutive, affettive,

scolastiche, sociali); gli interventi di consulenza individuale agli alunni ,

sono effettuati di norma con il consenso dei genitori e sempre nel rispetto

della privacy.

Spazio di ascolto anche ad insegnanti e genitori al fine di porre in atto una

mediazione tra scuola e famiglia in un clima di collaborazione.

Collaborazione con gli insegnanti affinché l‟allievo impari a reagire bene

agli insuccessi, sviluppi la motivazione necessaria allo studio e un

atteggiamento di fiducia in sé stesso per sfruttare al meglio le sue

potenzialità e risorse.

Collaborazione con l‟Istituzione scolastica nella predisposizione di progetti

di intervento basandoli sulla valutazione complessiva dei problemi rilevati.

Attività di collegamento con altri servizi territoriali fatte salve le rispettive

competenze.

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Attività: “ Biblioteca 2015-2016”

Responsabile:Professoressa Gabriella Bellan

PREMESSA

L‟obiettivo principale del progetto è rendere la biblioteca scolastica centro di

aggregazione culturale, oltre che degli insegnanti, soprattutto degli studenti.

Per tale motivo sarà svolta un‟attività di consulenza e di assistenza agli alunni da parte

degli insegnanti coinvolti nel progetto, al fine di rendere più fruibile questo luogo.

Il servizio di prestito, già attivato da alcuni anni con regolarità, è reso possibile grazie

alla presenza da parte degli insegnanti anche oltre l‟orario “canonico”.

OBIETTIVI

1. Valorizzare la biblioteca scolastica:

- quale ambiente per la gestione dei documenti posseduti (ordine dei documenti, nella loro

locazione e in catalogo, aggiornamento del patrimonio librario, prestito);

- con il reperimento di informazioni per sviluppare autonomia nell‟acquisizione del sapere e di

competenze nell‟utilizzo degli strumenti telematici attraverso una consulenza didattica guidata;

- quale centro di documentazione e risorse per il reperimento e la catalogazione del materiale

grigio prodotto dalla scuola e tutte le altre attività ed iniziative dell‟anno scolastico in corso;

- attraverso la creazione di nuovi spazi di lettura e consultazione;

- con l‟arricchimento della dotazione tecnologica per consentire non solo la consultazione e la

lettura, ma anche la riproduzione di testi e documenti;

- con la catalogazione e aggiornamento del materiale filmico (cd, dvd…);

- progettando manifestazioni culturali di rilievo con interventi di autori o personalità del

mondo della Letteratura, della Storia, dell‟Arte, dell‟Enogastronomia e delle Scienze;

- progettando ricorrenze o anniversari significativi (Anniversario Prima Guerra Mondiale,

Giornata della Memoria, Giorno del Ricordo, 21 marzo con Libera);

- realizzando una cooperazione organica e sistematica tra scuole condividendo iniziative

promozionali e culturali;

- interagendo con le istituzioni presenti sul territorio: intrattenendo scambi con le biblioteche

pubbliche per lo sviluppo di servizi bibliotecari e le eventuali iniziative correlate;

- progettando con gli Enti Locali e con altre agenzie del territorio iniziative comuni.

DESTINATARI Allievi , docenti, personale A.t.A

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ATTIVITA’

Attività didattiche interne alla biblioteca :

1. assistenza, consulenza, prestito libri, predisposizione attività culturali e proposta acquisti

materiale librario:

Prof.ssa Gabriella Bellan, lunedì, dalle ore 10.20 alle ore 10.15

Prof.ssa Debora Linea, giovedì, dalle ore 10.20 alle ore 11.15

Prof. Luigi Mandruzzato, venerdì, dalle ore 9.20 alle ore 10.20

2 per prestito libri;

lunedì, mercoledì, giovedì e sabato, dalle ore 8.30 alle ore 10.30, Sig.ra Milena Sega

3 apertura della biblioteca, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.20 alle ore 13.00, per lettura e uso

informatico.

4 realizzazione di cataloghi di libri consultabili via telematica, eventualmente arricchiti di

recensioni prodotte dagli alunni;

5 scelta di testi per incrementare la biblioteca e la fruizione della stessa con testi di letteratura

in lingua italiana, inglese, francese e spagnola e di altre materie scolastiche inerenti al corso di

studi, quali testi di enogastronomia e del settore turistico.

6 ricorrenze o anniversari significativi (Anniversario Prima Guerra Mondiale, Giornata della

Memoria, Giorno del Ricordo, 21 marzo con Libera), con il coinvolgimento del Prof. Marco

Belli;

Attività di gestione della biblioteca: Catalogazione, collocazione e amministrazione dei patrimonio librario, gestione dell‟apertura

della biblioteca, gestione di incontri e di contatti con altri enti, predisposizione manifestazioni

culturali (al Saccenti)

Collaborazione con altre Biblioteche: 1. iniziative rivolte alla promozione della lettura

2. percorsi di conoscenza della biblioteca comunale e di altre del territorio oltre a quello di

provenienza degli alunni

Collaborazione con Enti locali per: 1. collaborazione tra le scuole per le iniziative culturali che verranno organizzate sul territorio.

RISORSE UMANE IMPEGNATE

Interne alla scuola:

N° 4 Insegnanti: Bellan Gabriella, Prof. Mandruzzato Luigi e Prof.ssa Linea Debora per 22 ore

ciascuno; Prof. Marco Belli (per il coinvolgimento in attività di ricorrenza), 3 ore;

N° 1 personale ATA - Sig. ra Milena Sega -, per 8 ore settimanali;

N° 1 tecnico informatico per Aula Magna “Saccenti”

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Attività: “ PANE POLESANO“

Responsabile:Prof. Giovanni Crepaldi

Nei secoli la panificazione ha ricoperto un ruolo importante per tutti i popoli, il

pane è da sempre il primo elemento della crescita per l‟uomo.

L‟Istruzione superiore cambia ed in particolar modo cambia quella degli istituti

professionali di stampo alberghiero. L‟istituto professionale di stato per i servizi

alberghieri e della ristorazione “G. Cipriani” si è posto un obbiettivo molto

importante, conoscere e far conoscere le tradizioni della panificazione polesana

volgendo lo sguardo a quello che da tutti è riconosciuto come il miglior pane al

mondo, “ La Ciabatta polesana”.

L‟obbiettivo è far conoscere le farine che vengono usate per la creazione di questo

pane , farine naturali senza additivi chimici che danno fragranza e profumo unico

a questo meraviglioso pane.

Da quest‟anno all‟interno dell‟istituto Cipriani viene proposto un corso sulla

preparazione della ciabatta partendo dalla preparazione della “biga” fino al

rinfresco, alle lievitazioni e alla cottura.

Tale corso verrà rivolto agli allievi delle classi prime per dare alle giovani leve

dell‟istituto “Cipriani” un primo assaggio di una delle professioni del futuro

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Progetto: “Noi per gli altri”

Responsabili Professoresse Martinolli Federica e Tosato Anna

Paola

Obiettivi: Il progetto si prefigge lo scopo di sensibilizzare non solo gli alunni ma

anche tutta la comunità su tematiche legate alla solidarietà sociale.

Modalita‟ di realizzazione/Attivita‟:

All'inzio di ogni anno scolastico viene individuata una associazione o un ente a

cui devolvere il ricavato di una cena di beneficenza, chiamata “Chef per una

Notte”, dove saranno protagonisti i ragazzi disabili dell'Istituto, coadiuvati da

alcuni ragazzi dell'Associazione “Amici di Elena” .

Nel mese di novembre viene attivata una raccolta alimentare da donare al Banco

di Solidarietà locale che poi provvede a distribuire i viveri alle famiglie bisognose

del territorio in prossimità delle festività natalizie.

Nei mesi di aprile/maggio viene attivata una raccolta di occhiali usati da donare

al Lyons Club di Porto Viro che li consegnerà ad un gruppo di medici oculisti che

prestano servizio nei paesi del Terzo Mondo.

Destinatari del progetto: Tutti gli studenti e il personale docente e non docente

dell'Istituto.

Prerequisiti: Disponibilità alla collaborazione e alla condivisione di atti di

solidarietà.

Risultati attesi: Sviluppo di un alto senso di solidarietà che si concretizzi in atti

concreti di donazione.

Tempi di realizzazione del progetto: Il progetto si sviluppera‟ e rinnovera‟ nel

corso di ogni anno scolastico.

.

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Attività: Attività Sportiva Scolastica

Responsabile Professoressa Anna Maria Panin

L‟obiettivo è permettere ad un elevato numero di alunni, e maggiormente a quelli che non

usufruiscono di altre opportunità sportive extra-scolastiche, di svolgere ed approfondire le

attività ludico-motorie e sportive, creando così importanti momenti di crescita umana e

riscoperta di quei valori che spesso lo sport evidenzia. Visto il gran numero di allievi pendolari e il congruo numero di ore di lezione settimanale l‟attività

preparatoria alle varie specialità farà parte integrante della didattica curricolare e sarà completata in

orario extra scolastico con attività presso la palestra dell‟Istituto e il Campo Sportivo “Bettinazzi” in

giorni e orari da stabilire.

Le varie attività saranno attuate in conformità a quanto previsto annualmente dal MIUR e potranno

subire variazioni.

La partecipazione alle varie attività è gratuita.

ATTIVITA‟ PREVISTE

TORNEI INTERNI - Calcetto e Pallavolo con suddivisione tra biennio e triennio.

ATLETICA - Organizzazione fase d‟istituto ed attività pomeridiana presso il

campo

sportivo “Bettinazzi” in orario scolastico ed extra scolastico

proposto

a tutte le classi

- Partecipazione alla fase provinciale con preparazione atleti in

orario extra curricolare.

NUOTO - Organizzazione fase d‟istituto presso la piscina comunale di Adria

proposta a tutte le classi

- partecipazione alla fase provinciale con rappresentanza con

eventuale preparazione curricolare (adesione a corsi nuoto per

classi in orario scolastico).

Al termine dell‟anno scolastico, alla presenza del Dirigente o di un suo collaboratore, si

premieranno le squadre vincitrici dei tornei e tutti gli allievi distintisi nelle varie specialità.

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Progettazione e sviluppo rete locale LAN

Responsabile:Professore Alessandro Boccato

Nel Progetto della Gestione dell‟Istituto Professionale Alberghiero “Cipriani” sarà

installata e resa operativa una rete LAN è l'acronimo per il termine inglese Local

Area Network, in italiano rete locale. Identifica una rete costituita da computer

collegati tra loro tramite un sistema di cablaggio (comprese le interconnessioni e le

periferiche condivise) all'interno di un ambito fisico delimitato nell‟edificio sito in

via A. Moro n°1, che non superi la distanza di qualche chilometro. Le LAN hanno

dimensioni contenute, il che favorisce il tempo di trasmissione, che è noto. Le

LAN tradizionali lavorano tra 10 Mbps e 100 Mbps, hanno bassi ritardi e

pochissimi errori. Le LAN recenti operano fino a 1 Gbps. I vantaggi tipici di una

LAN sono:

Condivisione di dati e programmi;

Condivisione di un collegamento a Internet unico per più PC;

Condivisione di accesso a risorse hardware (stampanti, periferiche fax, modem,

etc.);

Riduzione dei costi grazie alla condivisione;

Standardizzazione delle applicazioni;

Gestione più efficiente di dati, comunicazione e pianificazioni.

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I vantaggi tipici di una LAN sono:

Condivisione di dati e programmi;

Condivisione di un collegamento a Internet unico per più PC;

Condivisione di accesso a risorse hardware (stampanti, periferiche fax, modem,

etc.);

Riduzione dei costi grazie alla condivisione;

Standardizzazione delle applicazioni;

Gestione più efficiente di dati, comunicazione e pianificazioni.

Esistono diversi tipi di reti di computer in grado di soddisfare le esigenze

dell‟istituto. Una rete è caratterizzata da tre elementi fondamentali:

sicurezza

Assicurare la destinazione corretta del flusso di dati ed evitarne l'intercettazione.

Garantire un rischio di guasto bassissimo.

prestazione

Velocità di trasmissione dei dati nella rete.

fattibilità

Facile costruzione della rete in base al luogo e ai materiali.

Interconnessione

Gli apparati della rete si interconnettono tra di loro attraverso apparati attivi che

funzionano a livelli diversi del modello ISO/OSI:

livello 1 - hub o repeater;

livello 2 - switch o bridge;

livello 3 – router.

Tra le tecnologie utilizzate per realizzare reti locali, si possono citare:

Ethernet

TokenRing

Wireless

Nel nostro caso si utilizzeranno dei dispositivi switch che sono composti da un

numero elevato di schede ethernet che consente ad ogni host di essere connesso

direttamente. Allo switch vengono poi collegati uno o più cavi Ethernet ad alta

velocità che collegano altri segmenti di LAN. In questo modo lo switch intercetta i

pacchetti e li ridireziona ad un host oppure sui segmenti Ethernet. La gestione dei

pacchetti, quindi, è ottimizzata perché questi sono subito reindirizzati alla

destinazione evitando, per quanto possibile, collisioni. In questo modo ogni scheda

ha un suo dominio di collisione(vedi Figura).

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Architettura client-server

Il server riceve dai client delle richieste di servizio, e restituisce loro i risultati

dopo averne effettuato l'elaborazione relativa. Questo permette di concentrare su

una macchina centrale le risorse di elaborazione, il software, la manutenzione, le

informazioni critiche o sensibili, gli accorgimenti atti a garantire affidabilità (come

i backup). I clients, al contrario, possono in generale essere anche macchine con

risorse e affidabilità inferiori, che hanno l'unico compito di interagire con l'utente,

e che non contengono informazioni critiche o sensibili. Si noti che dal punto di

vista software un computer non è mai puramente un server, in quanto oltre ad

erogare servizi ad altri si appoggia solitamente a servizi forniti da terzi, e quindi è

contemporaneamente server e client. Il server è un elemento fondamentale

dell'infrastruttura IT di cui fa parte, in quanto i suoi malfunzionamenti si

ripercuotono su tutti i client che lo usano. Pertanto, per i server si adottano

accorgimenti volti a garantire affidabilità e sicurezza:

utilizzo di hardware di classe superiore, con prestazioni elevate ed elementi

ridondanti (dischi RAID, alimentatori ridondanti) protezione dell'alimentazione

elettrica mediante gruppo di continuità protezione fisica mediante localizzazione

in un locale apposito ad accesso ristretto ("sala server") o in housing presso una

server farm connessione di rete preferenziale, di capacità superiore, ridondante

climatizzazione configurazioni del sistema operativo volte a garantire maggiore

affidabilità e sicurezza (hardening) gestione da parte di sistemisti esperti. Tra i

servizi che vengono tipicamente erogati da un server, si possono citare:

File server, che permettono agli utenti di accedere ai file situati sul server come se

fossero sul proprio calcolatore, agevolando la condivisione di informazioni

Database server

Web server

Application server, dove il server viene usato per far funzionare un programma

applicativo e condividerne le funzionalità tra gli utenti

Print server, che permettono di mettere in comune una o più stampanti tra gli

utenti di una rete con la eventuale gestione dei diritti di accesso,

Mail server, per la gestione della posta elettronica;

Game server, che ospitano risorse per rendere possibili i giochi multiutente in

linea;

gestione di una rete informatica, locale o geografica;

DHCP, per l'assegnazione automatica di indirizzi IP ai computer;

DNS server, che forniscono la risoluzione dei nomi dei siti (per esempio

it.wikipedia.org) nei loro indirizzi IP

Server grafico o display server - vedere X Window System;

Server di autenticazione, che permette di autenticare l'accesso ad altre risorse;

FTP server, fornisce alla rete accesso a cartelle pubbliche o con autenticazione;

VNC server, fornisce, attraverso un client VNC un controllo remoto; accesso con

la società Serenissima fornitore del pacchetto PROTEL

Proxy server, fornisce una cache di accesso al WEB e la possibilità di controlli di

autenticazione (ACL) e di filtro. Nel nostro caso si utlizzerà l‟assegnazione

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automatica degli indirizzi IP – DHCP: acronimo dall'inglese Dynamic Host

Configuration Protocol (protocollo di configurazione dinamica degli indirizzi) è

un protocollo usato per assegnare gli indirizzi IP ai calcolatori di una rete. DHCP

sostituisce - ed è compatibile verso il basso con - l'ormai quasi obsoleto BOOTP.

In una rete basata sul protocollo IP, ogni calcolatore ha bisogno di un indirizzo IP,

scelto in modo tale che appartenga alla sottorete a cui è collegato e che sia unico,

ovvero che non ci siano altri calcolatori che stiano già usando quell'indirizzo. Il

compito di assegnare manualmente gli indirizzi IP ai calcolatori comporta un

rilevante onere per gli amministratori di rete, soprattutto in reti di grandi

dimensioni o in caso di numerosi computer che si connettono a rotazione solo a

ore o giorni determinati. Inoltre gli indirizzi IPv4 (attualmente usati nella quasi

totalità delle reti al mondo) con l'aumentare dei computer connessi a Internet

hanno cominciato a scarseggiare, diminuendo la disponibilità di IP fissi, DHCP

viene utilizzato soprattutto in reti locali, in particolare su Ethernet.

Traguardi da raggiungere

I computers client e il server della rete LAN dovrnno navigare su Internet con un

solo indirizzo IP pubblico ed in maniera protetta; bloccando la navigazione su

alcuni siti Web non autorizzati attraverso un Firewall; si dovrà configurare un

dominio Active Directory del tipo “professionale.it”, e prevedre un File Server

con Backup di tutti i dati dell‟istituto;

Realizzazione del Cablaggio

La posa dei cavi e l‟installazione delle prese da muro (o colonnine da pavimento)

RJ45 deve essere effettuata da elettricisti specializzati in cablaggio strutturato che

con opportuni strumenti possano “certificare” il corretto funzionamento di ogni

singolo tratto di rete (attenuazione, rumore, interferenze, ecc..). In questo modo,

alla presa al muro RJ45 potrete attaccare sia un computer sia il telefono. A

seconda della struttura fisica dell‟istituto dovremmo impostare i collegamenti delle

postazioni e degli switch in maniera diversa. Predisponiamo il collegamento dei

client verso uno (o più di uno) switch centrale collegando la scheda di rete di un

PC alla presa al muro utilizzando un cavo cat.5 e segniamoci il numero

identificativo della presa, davanti al patch panel e alla presa con il numero

corrispondente metteremo un altro cavo che collegherà quella porta del patch

panel allo switch più vicino (di solito presente sullo stesso rack). Questo tipo di

cablaggio che è "strutturato" ossia possiamo dinamicamente utilizzare la tratta di

ogni cavo per far trasportare dati o fonia. L‟istituto è si estende su più piani, i cavi

delle prese nelle stanze arriveranno al "path panel di piano" dove, nello stesso rack

ci sarà anche uno "switch di piano". Ogni "switch di piano" avrà poi una

connessione con uno switch centrale (il centro stella) posizionato in una posizione

strategica (solitamente nella sala Server) attraverso collegamenti in fibra ottica o

se la distanza e il budget non lo permettesse, con cavi cat. 5, magari accoppiati per

formare una backbone a 200, 300, 400... Mbit (tecnica Cisco FastEtherChannel).

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Preparazione sala server

Inizieremo scegliendo il Rack più adatto alle nostre esigenze in termini di spazio,

compatibilità dei server ed espansibilità futura. I parametri da tener conto quando

si deve acquistare un rack sono i seguenti:

profondità del server da installare;

larghezza del server;

“unità” disponibile.

La Sala Server dovrà avere un sistema di raffreddamento adeguato che deve

garantire una temperatura costante..

Preparazione del Dominio Active Directory e DNS

Il primo passo da compiere sarà la preparazione del Controller Primario di

Dominio (in passato chiamato PDC) e quindi di Active Directory. Il nome del

server, per questo esempio sarà SRVPROTEL. Una volta installato Windows 2003

Server eseguiamo il comando DCPROMO da Start/Esegui per far partire la

procedura guidata che permetterà al server di diventare un controller di dominio. I

parametri essenziali che dobbiamo configurare in questo passaggio sono: il nome

del dominio PROFESSIONALE. A questo punto dovremmo configurare il servizio

DNS Server sullo stesso server, creeremo quindi una nuova zona primaria (diretta)

integrata in AD con nome professionale.it e successivamente una zona di ricerca

inversa con gli IP della nostra Rete. La zona diretta permette ai client di risolvere i

nomi degli host in indirizzo ip corrispondente mentre la zona inversa, dato un IP

restituisce il nome host. Nel nostro caso dobbiamo creare il sistema DHCP

menzionato precedentemente.

Creazione degli utenti

Per creare gli utenti apriremo “Utenti e Computer di Active Directory” nel menù

“Strumenti di Amministrazione” sul server Domani Controller (SRVPROTEL). A

questo punto dovremmo decidere uno standard per la creazione delle login ed una

politica delle password rigida.Le login (o UserName) le creeremo con l‟iniziale del

cognome ed il nome per esteso, ad esempio la login del Prof. Mario Rossi sarà

rossimario e la password sarà formata da almeno 3 caratteri e composta da numeri

e lettere. Dopo l‟avvio del sistema operativo per accedere alla sessione è

necessario premere contemporaneamente i tasti CTRL-ALT-CANC., comparirà il

nome dell’utente e il campo per la password, nel campo “nome utente” digitare

il proprio cognome e nome tutto di seguito e tutto minuscolo, nel campo

“password” digitare come primo accesso la parola “docente”, successivamente il

sistema richiederà di cambiare la password iniziale con a libera scelta non inferiore

a 3 caratteri alfanumerici; per cambiare la password occorre:

• digitare la Password esistente“Password in uso:”

• digitare la Password scelta nel campo denominato “Nuova password:”

• digitare una seconda volta la Password scelta nel campo denominato “Conferma

nuova

password:”

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• premere il pulsante “OK”.

Dal secondo accesso i codici richiesti saranno i seguenti:

nome utente: cognomenome

Password: il codice di caratteri alfanumerici creato

Per accedere alla navigazione in internet è opportuno utilizzare il Browser

Mozilla Firefox (ove installato) in modo da limitare l‟ingesso di spyware e pop-up

nelle rete scolastica.

Per quanto concerne gli studenti si userà la stessa modalità di connessione

digitando la password al primo accesso “studente”. Si ricorda che all‟interno delle

“Risorse del Computer” il Server creerà in automatico una cartella di lavoro

(unità “Z”), la quale sarà nominata con il “cognomenome” dell‟utente connesso,

sia per i docenti e sia per gli studenti. Pertanto si prega di salvare i propri file

all‟interno di essa onde evitare rallentamenti nel sistema LAN dell‟istituto, si

precisa inoltre che qualsiasi file salvato sul Desktop degli studenti sarà cancellato

alla connessione successiva. Occorre anche ricordare che per la navigazione in

Internet è stato installato un FIREWALL che limita l‟accesso a siti per Adulti,

Blog, YouTube, e blocca l‟uso dei programmi P2P.

Collegamento dei Client

A questo punto inizieremo a connettere i client in rete. Dopo averli posizionati

nelle stanze, attaccheremo un cavo “dritto” dalla scheda di rete del singolo PC al

punto rete sul muro, poi andiamo sul rack dove si trova lo switch ed attacchiamo

un altro cavo dalla porta del patch panel (che corrisponde alla presa a muro di

quella stanza) ad una porta libera dello switch.

Aggiunta (Join) dei client al dominio

Un dominio Windows è un “contesto di sicurezza” dove girano i client (e i server).

Tutti gli host che appartengono ad un dominio possono essere controllati

centralmente attraverso le impostazioni gestite sul domain controller attraverso le

Group Policy, gruppi di utenti, permessi NTFS ecc..Dal domain controller

possiamo impostare qualsiasi limite o configurazione sui client che ne fanno parte

(e che hanno fatto quindi „Joint al Dominio‟). Per Join al dominio si intende

quando inseriamo un client a far parte al dominio (nel nostro caso professionale.it).

Per fare in modo che un client si aggiunga nel dominio dobbiamo entrare come

“Administrator Locale” della macchina e cliccare con il tastro destro su Risorse

del Computer >> Nome Computer >> Cambia e cambiare la configurazione da

“Gruppo di lavoro” a “Dominio” e specificare il nome (ad esempio

professionale.it)…..a questo punto bisogna inserire una login e password

dell‟amministratore del dominio (che è l‟utente Administrator creato sul server

Domain Controller) che ha il permesso di “Aggiungere client nel

dominio”.Riavviare il Client ed entrare in rete con il nome dell‟utente (ad esempio

docente), la sua password e selezionare dalla lista il dominio prescelto

(professionale). Seguire questa procedura per inserire tutti i client nel dominio. Al

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termine sarà possibile configurare sul server tutte le impostazioni di restrizione e

configurazioni che vorrete ed applicarle a tutti i computer che fanno parte di quel

dominio senza agire sul singolo client.

Esempio di cablatura :

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Attività: Collaborazione con il Dirigente Scolastico per la realizzazione del

POF

Responsabile professoressa Annalisa Miotto (GPOF)

Destinatari:

o Docenti e Alunni

Obiettivi:

o Gestire il piano dell‟offerta formativa

o Coordinare e gestire la programmazione didattica – modulare a livello

dipartimentale

o Coordinare e gestire la progettazione educativa - didattica dei C.d.C.

o Monitorare le attività del piano dell‟offerta formativa

Metodologia e Risorse umane

1. Revisione del Pof nelle sue tre componenti essenziali

Pof programmazione pluriennale

Programmazione Disciplinare Modulare

Appendice al POF: griglie di valutazione

2. Coordinamento dei dipartimenti per il monitoraggio del Pof

Riunioni di dipartimento disciplinare e per asse

3. Coordinamento delle aree dipartimentali per la Programmazione

Didattica Modulare

(PDM)

Riunioni con i Capo-dipartimento disciplinari e per asse

Riunioni Dipartimentali

4. Coordinamento dell’area dei C.d.C. Per il Progetto Educativo Didattico

(Ped)

Riunioni con i Coordinatori dei Consigli di Classe

Tempi effettivi di svolgimento

Punto 1. Revisione del Pof A casa il tempo necessario per l'effettiva revisione e sistemazione del

Pof, con uso del computer personale

A scuola i tempi relativi ai necessari contatti con i docenti per accordarsi

sulle variazioni da apportare alla programmazione modulare del Pof.

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Punto 2 - Riunioni capo-dipartimento

Riunioni di organizzazione con i docenti capi dipartimento

In linea con quanto previsto nel Piano di Miglioramento

2014-2017

Verranno attivate esperienze di ricerca azione sul metodo di

studio e nuove strategie didattiche per il ripasso recupero in

itinere. Alcuni consigli di classe monitoreranno le azioni

intraprese soprattutto in italiano(competenza: comprensione

del testo), matematica, inglese, diritto alimentazione.

Punto 3 – Riunioni con i coordinatori dei C.d.C.

Nel mese di settembre tutti icoordinatori partecipano ad una

riunione dove vengono esaminati i compiti del coordinatore e

tutte le attività pluridisciplinari o di progetto da

implementare nei c.d.c.

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Attività: Coordinamento Progetti Europei e azioni in ambito europeo

Responsabile Professoressa Anita Beltrame

Obiettivi:

Rafforzare la dimensione europea dell'istruzione promuovendo iniziative

legate ai

programmi comunitari;

Coordinare e seguire le fasi di realizzazione di progetti di partenariato

transnazionale finalizzati alla conoscenza di differenti culture e a rafforzare il

senso di appartenenza alla comunità europea;

Promuovere e organizzare l'aggiornamento dei docenti in ambito

interculturale

collegato con le nuove metodologie CLILL

Promuovere nei docenti l‟interesse per l‟apprendimento delle lingue

comunitarie

grazie anche alle nuove possibilità di progettazione interdisciplinare CLILL

(l'apprendimento delle lingue straniere attraverso l‟assimilazione di contenuti

disciplinari di materie del curricolo);

Realizzare una banca dati a disposizione dei docenti.

Attività:

Informazione sulle diverse possibilità offerte alla scuola dai progetti

comunitari e

divulgazione materiale nell'ambito delle nuove azioni dell‟ERASMUS PLUS

azioni Socrates, Leonardo e Grudvig della Comunità Europea cercando di

coinvolgere soprattutto i docenti di discipline non legate alle lingue straniere;

Presentazione di nuove candidature;

Proseguimento attività progetto ex Leonardo in collaborazione con

l‟istituto alberghiero Carnicina di Bardolino: invio in stage all‟ estero di 4 studenti

neo diplomati del settore ristorativo.

Programmazione di lezioni CLIL e organizzazione materiali, predisposizione

di

schede per la valutazione sia dell‟ esperienza, sia dell‟ indice di gradimento da

parte

degli alunni.

Tempi effettivi di svolgimento:

Nel corso del mese di settembre 2015 si sono organizzate lezioni integrative

d‟inglese per i quattro studenti che si sono recati in stage all‟estero con il progetto

ex Leonardo, ora Erasmus plus. Le lezioni sono state tenute da una docente

madrelingua. Gli studenti saranno poi seguiti nella loro attività di stage all‟estero

da un insegnante tutor della scuola straniera e dalla sottoscritta prof. Beltrame

referente di progetto. Durante l‟anno in corso verranno svolte le selezioni e la

preparazione per gli studenti che si recheranno in stage a settembre 2016.

Durante l‟anno la scuola parteciperà, in quanto membri, alle attività della rete

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EURADIPONET.

Entro dicembre sarà possibile individuare il numero e la tipologia di eventuali

partecipazioni a progetti europei la cui candidatura deve essere presentata entro la

fine di gennaio.

In ambito interculturale e CLILL si valuteranno nel corso dell‟anno scolastico

le

differenti offerte di aggiornamento proposte dall‟USP o altri enti esterni. Si

valuterà inoltre la possibilità di incontri con i docenti interessati per la

programmazione di moduli a carattere CLILL da inserire nel curricolo.

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Progetto: Unternehmen deutsch piazza affari tedesco

Responsabile prof. ssa Beltrame Anita

Format: concorso per 15 scuole in Italia gemellate ad altrettante imprese, con blog dedicato al

progetto.

Durata del progetto: novembre 2015- maggio 2016

Destinatari: scuole superiori con il tedesco come lingua straniera, insegnanti di tedesco e di

economia (in cooperazione, se possibile), imprese tedesche in Italia o imprese italiane con

rapporti commerciali con la Germania

Descrizione Il progetto Piazza Affari Tedesco abbina argomenti di economia all‟insegnamento del tedesco.

Si tratta di un concorso di idee per scuole che, gemellate a imprese presenti sul proprio territorio,

simulano lo sviluppo e il lancio promozionale di un prodotto o di un servizio che rappresentino

un valido ampliamento dell‟offerta della propria azienda partner. L‟obiettivo è motivare gli

alunni nell‟apprendimento del tedesco e concretizzarne il plusvalore per la loro carriera

professionale.

I compiti degli alunni si articolano in diverse fasi con tre consegne (v. pag. 2 tempistica). Ogni

elaborato sarà presentato sul blog dedicato al progetto secondo la tempistica del progetto. Nelle

diverse fasi del concorso gli alunni dovranno mostrare motivazione, spirito d‟innovazione e

creatività. Una giuria composta da rappresentanti del mondo dell‟imprenditoria e dell‟istruzione

seleziona i risultati migliori. I vincitori saranno premiati nell‟ambito di una cerimonia ad alta

visibilità pubblica e mediatica.

Al termine del progetto il blog verrà reso pubblico, al fine di rendere visibili gli elaborati degli

studenti e delle imprese previo accordo con le parti. I materiali dovranno essere sviluppati in

autonomia, non dovranno essere utilizzati materiali protetti da diritti d‟autore.

Il progetto verrà riproposto per la terza volta nell‟anno scolastico 2015/2016. Durante le prime

due edizioni hanno preso parte rinomate aziende, tra cui Bosch, Bruno Manetti Cashmere,

Faber-Castell, illycaffè, TOD‟S, Lavazza, Osram e SAP, Volkswagen.

Obiettivi Il concorso mira ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro, instaurando rapporti di

cooperazione e partenariati reciproci tra scuole e imprese, al fine di:

- dare una dimensione pratica e concreta alla lezione di tedesco, con effetto positivo sulla

motivazione degli alunni

- migliorare l‟orientamento alla professione dei giovani e supportare il passaggio dalla scuola

alla formazione

- consentire uno sguardo sul mondo del lavoro e sulle connessioni professionali, economiche e

sociali

- migliorare le opportunità professionali e le prospettive future degli alunni

- incentivare e formare nuove leve qualificate per le imprese

- promuovere partenariati didattici tra scuole e imprese

- concretizzare e rendere tangibile il plusvalore del tedesco per la carriera professionale, oltre a

migliorare le conoscenze stesse di tedesco degli alunni

- richiamare alla metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), integrando

l‟insegnamento del tedesco con argomenti di economia aziendale e marketing, con l‟eventuale

collaborazione di un docente di economia

- acquisire maggiore dimestichezza con i nuovi media attraverso l‟utilizzo di un blog, della

piattaforma moodle e di diversi format mediatici

- rafforzare l‟immagine pubblica della scuola e dell‟azienda

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Requisiti

- conoscenza del tedesco da parte degli alunni a livello A2 completato, meglio se B1

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Tempistica.

Novembre 2015: consegna 1 – presentazione del panorama imprenditoriale del proprio

territorio e ricerca azienda partner Gli alunni svolgono una ricerca sulla presenza nella propria regione di imprese tedesche o di

imprese italiane con rapporti commerciali con la Germania. Sarebbe auspicabile che i profili di

queste imprese fossero in linea con l‟indirizzo della scuola. Presentano sul blog il panorama

imprenditoriale del proprio territorio. Per la presentazione i ragazzi possono scegliere tra i

diversi format, quali testi, foto, video, ecc. Infine selezionano tre aziende e le comunicano al

Goethe-Institut di riferimento. Un referente quindi prende ufficialmente contatto con esse. Le

imprese interessate a partecipare comunicano al Goethe-Institut il nominativo di una persona di

riferimento.

Novembre- Dicembre 2015: fase di orientamento professionale e redazione di una

candidatura Mentre viene stabilita l‟azienda partner, gli alunni, attraverso la ricerca internet e con l‟ausilio di

materiali di lavoro, gettano uno sguardo sulla struttura e la composizione di un impresa e si

confrontano con i rispettivi settori lavorativi di un‟azienda. Imparano poi a redigere una

candidatura in tedesco per un‟azienda in Germania a loro scelta. Attraverso tale simulazione non

solo acquisiscono il lessico necessario per il lavoro successivo durante il concorso in oggetto,

ma si preparano anche a future situazioni reali. Se poi alunni avessero interesse a intraprendere

lo stage, avrebbero l‟ulteriore possibilità di inviare realmente la loro candidatura.

Dicembre - Gennaio 2016: consegna 2 – visita dell’azienda partner e presentazione

dell’azienda e della visita stessa L‟insegnante si mette in contatto con la persona di riferimento dell‟impresa e insieme

stabiliscono le modalità di una visita in azienda. Prima di visitare la propria impresa partner, gli

alunni svolgono una ricerca sull‟impresa e preparano una lista di domande da fare ai loro

interlocutori. Le informazioni raccolte servono alla classe per presentare in lingua tedesca sul

blog l‟azienda partner e riferire sulla visita svolta. Anche in questo caso i ragazzi possono

scegliere tra i diversi format elencati sopra.

Gennaio 2016 – workshop per studenti Il tutor del Goethe-Institut tiene un workshop presso ciascuna scuola. Insieme discutono i

risultati ottenuti fino a quel momento e si preparano al lavoro finale.

Febbraio – Aprile 2016: consegna 3 – presentazione tramite lancio pubblicitario del

prodotto o servizio elaborato dagli studenti Questa fase permette agli alunni un approccio più creativo. Il compito è ideare un prodotto o un

servizio adatto al profilo dell‟azienda e alla sua offerta produttiva, tenendo conto dell‟indirizzo

formativo della propria scuola. Tuttavia, il prodotto o servizio ideato deve essere realistico,

ovvero fattibile per l‟impresa partner e utile ai i suoi clienti. Successivamente, gli alunni si

occupano del marketing e della promozione del loro prodotto o servizio. Devono assegnare un

nome originale alla loro idea e pensare a uno slogan accattivante in lingua tedesca. Per il lancio

simulato del prodotto o del servizio, gli alunni possono utilizzare diversi format (video, spot

radio, manifesto pubblicitario, depliant, ecc.). Gli studenti possono trarre grandi benefici da

un‟eventuale collaborazione, ove possibile, con la sezione di marketing aziendale. 3

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Maggio 2016: selezione dei vincitori e cerimonia di premiazione Una giuria composta da rappresentanti del mondo dell‟imprenditoria e dell‟istruzione seleziona

gli elaborati più convincenti. I vincitori del primo premio ricevono 500 Euro, i secondi 300 Euro

e al terzo posto spettano 100 Euro. I vincitori saranno premiati nell‟ambito di una cerimonia ad

alta visibilità pubblica e mediatica.

I Partner

- BIBB (Bundesinstitut für Berufsbildung- Istituto federale per la formazione professionale)

- BMBF (Bundesministerium für Forschung und Bildung –Ministero federale per la ricerca e

l„istruzione)

- Confapi (Associazione italiana per la piccola e media impresa)

- Camera di Commercio italo-tedesca, Milano

- Italia Lavoro S.p.A. (Agenzia del Ministero italiano per il Lavoro e le Politiche Sociali)

- Ministero Italiano per il Lavoro e le Politiche Sociali

- Ministero italiano per l‟Istruzione, l„Università e la Ricerca

Con il patrocinio dell‟Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia

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Progetto: “La pasta della Corte” Responsabile: Prof.ssa Giunta Barbara

Tipologia del progetto: X Orientamento, continuità, Alternanza scuola-lavoro X Innovazione metodologico-didattica X Innovazione organizzativa □ Innovazione tecnologica

Descrizione del progetto (abstract):

Il progetto nasce dal desiderio di promuovere pratiche di cooperazione fra soggetti diversi nel comune intento di realizzare esperienze educative e di lavoro caratterizzate da obiettivi di promozione umana. Le pratiche concrete che andranno a delinearsi sono orientate ai principi della dignità della persona e della valorizzazione del lavoro come opportunità di inclusione e di crescita umana. L‟idea fondante del progetto, nasce dall‟esigenza di creare un “cammino” per i ragazzi diversamente abili, che si affianchi al percorso scolastico istituzionale, e che garantisca loro un progressivo e coordinato ingresso nel mondo del lavoro. Nell‟ambito di un percorso didattico di tipo professionale l‟esperienza pratica nel mondo lavorativo, riveste un ruolo importante ai fini della realizzazione dell‟integrazione scolastica e sociale del soggetto in situazione di handicap. Lo scopo del progetto è quello di permettere agli alunni di acquisire la consapevolezza che le abilità apprese possano essere impiegate in situazioni operative in contesti diversi da quello scolastico. Il progetto proposto intende quindi accompagnare gradualmente gli allievi e le loro famiglie nella costruzione di un percorso, attraverso il consolidamento e l'acquisizione di competenze mirate alla professione, ma soprattutto utilizzando l‟alternanza scuola-lavoro per effettuare un'efficace transizione verso il mondo lavorativo, realizzando in tal modo una parte rilevante del processo di integrazione sociale. Il progetto inoltre nasce dalla necessità dell‟Istituto di soddisfare due delle maggiori esigenze che riguardano i ragazzi diversamente abili che frequentano la nostra scuola, mi riferisco alla difficoltà di trovare esercizi commerciali che ospitino i nostri ragazzi nelle attività di stage professionale e l‟inserimento nel mondo del lavoro alla fine del percorso scolastico.

TEMPI DI ATTUAZIONE

Per tutto l‟anno scolastico, con frequenza settimanale, indicativamente il giovedì

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mattina, presso i locali dell‟azienda agricola “il Frutteto” di San Martino

SOGGETTI COINVOLTI E RELATIVI RUOLI:

I soggetti coinvolti sono i seguenti.

•soggetto proponente Istituto IPSSAR Cipriani di Adria.

L'istituto Alberghiero di Adria può vantare una quarantennale esperienza nella formazione di personale qualificato nel settore turistico alberghiero. Sorto come sezione annessa dell'Istituto Professionale per il Commercio nel lontano 1966 è costantemente cresciuto negli anni, fino a diventare autonomo alla fine degli anni ottanta. Il 1 dicembre 2008 è stato intitolato a G.Cipriani. Attualmente conta più di 1200 alunni, ai quali sono impartiti insegnamenti teorico -culturali e pratico –professionali, integrati da attività di stage negli ultimi anni di corso. L'inserimento diretto di tutti gli alunni del terzo e quarto anno in aziende alberghiere e turistiche di qualità, situate sia dentro sia fuori regione, per svolgervi attività di tirocinio, costituisce uno dei punti di forza dell' Istituto. Le attività di progetto innovative della didattica quali l'Impresa Formativa Simulata e l‟Alternanza Scuola Lavoro portano ai più alti livelli la qualità dell‟offerta formativa della scuola.

•partner di progetto Azienda agricola Il Frutteto di San Martino s.s.

L‟azienda agricola si trova a San Martino di Venezze dove conduce un fondo di circa 20 ettari di vigneto, frutteti, orticole e cereali operando in regime biologico. L‟azienda svolge attività agrituristica di ospitalità e di ristorazione negli annessi rustici di inizio „900 recentemente restaurati con il nome di Agriturismo Corte Carezzabella. Nel 2015 viene avviata l‟attività di Fattoria Didattica. Come da normativa relativa, l‟azienda agricola può trasformare le materie prime di propria produzione immettendo sul mercato i prodotti così lavorati cedendoli direttamente al consumatore e/o ad esercizi terzi. Inoltre, l‟azienda Il Frutteto vende direttamente i suoi prodotti freschi e trasformati in due spacci aziendali, presso l‟azienda e a Rovigo.

L’Istituto G Cipriani si impegna a costituire un gruppo di lavoro formato da propri studenti e ad accompagnarlo con propri operatori durante l‟esperienza, curando in primis la dimensione didattica, educativa e professionale. Si impegna a fornire una formazione iniziale di carattere tecnico attraverso i propri docenti/tecnici di cucina. Si impegna a collaborare nella fase di commercializzazione (autofinanziamento) secondo le proprie possibilità. Si impegna, inoltre, a seguire il progetto nelle sue varie fasi cooperando con gli altri soggetti coinvolti nelle azioni di valutazione, implementazione e sviluppo, secondo gli obiettivi prefissati.

Il Frutteto mette a disposizione i propri locali all‟interno dei quali si svolgerà il progetto che prevede la trasformazione alimentare, conforme alla normativa vigente; si impegna a procurare le materie prime necessarie, in base alle proprie produzioni ed integrandole con prodotto di terzi, secondo la proporzione consentita a norma di legge; si impegna a seguire il gruppo di lavoro nei tempi stabiliti; si impegna a commercializzare il prodotto realizzato secondo le proprie capacità, in agriturismo, presso gli spacci aziendali e on-line. Il Frutteto si impegna inoltre a seguire il progetto nelle sue varie fasi, cooperando con gli altri soggetti coinvolti nelle fasi di valutazione, implementazione e di sviluppo, secondo gli obiettivi prefissati.

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Argomenti didattici: Lo scopo è imparare sul campo come realizzare da soli tagliatelle, lasagne, ravioli, tortellini, gnocchi. Si useranno la farina e le uova per far emergere la propria capacità personale di sfruttare il magico strumento delle mani per dar forma al gusto. Il progetto:

Avrà lo scopo di insegnare ai ragazzi a modificare la materia prima ovvero come fare l'impasto base. Verranno impartiti anche consigli e suggerimenti per distinguere le uova fresche, per scegliere il tipo di farina maggiormente indicata, per usare le mani in modo da "sentire" la pasta e modellarla correttamente

Permetterà ai ragazzi di imparare a creare la sfoglia e i ripieni per tortellini, ravioli, panzerotti e cappelletti.

Consentirà di realizzare gnocchi bianchi, verdi e di tutti i colori, imparando ad amalgamare la farina con le patate, capire quando l'impasto è pronto e quanto va fatto "riposare", per avere la massima resa,

DESTINATARI DEL PROGETTO

Il progetto intende coinvolgere alunni diversamente abili con P.E.I. differenziato.

Alunni coinvolti Numero docenti

alunni diversamente abili con P.E.I. differenziato.

2 tutor docenti di sostegno , 1 docente tecnico/pratico formatore

Durata del progetto: a.s 2015/2016, con la prospettiva di implementarlo come attività definitiva

anche negli anni successivi.

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Descrizione

Ipotesi di lavoro. Si delineano le seguenti fasi, ognuna caratterizzata da esigenze operative, progettuali ed economiche specifiche. FASE DI PROGETTAZIONE Estate 2015 3 incontri tra il personale della scuola e il responsabile del Frutteto durante i quali sono state delineate le fasi generali del progetto: 1) fase di sperimentazione Anno scolastico 2015-2016. Durante questa prima fase gli obiettivi prioritari sono di carattere educativo e didattico. Per questo motivo quantità e qualità dei prodotti realizzati dipenderanno dai tempi e dalle dinamiche del processo d‟apprendimento e di socializzazione degli studenti. il laboratorio sarà attivo un giorno a settimana per alcuni mesi l‟anno (da ottobre a maggio). 2 ) fase di realizzazione. Anno scolastico 2016-2107. (primi mesi dell’anno scolastico) Se la valutazione della prima fase del percorso risulterà positiva si darà continuità al progetto di alternanza scuola-lavoro, apportando le modifiche necessarie e confermando i dinamismi virtuosi. Condizione essenziale sarà il raggiungimento di standard produttivi adeguati. La vendita dei prodotti realizzati dovrà contribuire in modo sensibile alla sostenibilità economica dell‟opera, seppur integrata da eventuali finanziamenti. 3.) fase di stabilizzazione. Anno scolastico 2016-2017. (secondo parte dell’anno scolastico) Elemento essenziale di questa fase finale sarà il continuo processo di cooperazione fra i soggetti promotori, ognuno per la propria competenza ed insieme nella valutazione e nello sviluppo della pratica.

Analisi delle criticità

Problemi di rispetto dei tempi risolvibili mediante la predisposizione di un calendario

flessibile.

Tensione relazionale all’interno del gruppo di lavoro, risolvibile modificando il gruppo degli

allievi.