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Anno scolastico 2012/2013

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Anno scolastico 2012/2013

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C'è una scuola grande come il mondo.

Ci insegnano maestri e professori,

avvocati, muratori,

televisori, giornali,

cartelli stradali,

il sole, i temporali, le stelle.

Ci sono lezioni facili

e lezioni difficili,

brutte, belle e così così...

Si impara a parlare, a giocare,

a dormire, a svegliarsi,

a voler bene e perfino

ad arrabbiarsi.

Ci sono esami tutti i momenti,

ma non ci sono ripetenti:

nessuno puo' fermarsi a dieci anni,

a quindici, a venti,

e riposare un pochino.

Di imparare non si finisce mai,

e quel che non si sa

è sempre più importante

di quel che si sa già.

Questa scuola è il mondo intero

quanto è grosso:

apri gli occhi e anche tu sarai promos-

so!

G.Rodari

3

Il presente Piano dell'Offerta Formativa comprende:

1. introduzione

2. presentazione del P.O.F.

3. l'analisi dei territorio

4. l'istituzione scolastica

5. i principi e le finalità della Scuola

6. l'offerta formativa

7. ampliamento offerta formativa

8. contratto formativo e valutazione

9. l'organizzazione e gestione dell’Offerta Formativa

10. la gestione dell'unità scolastica

11. la formazione e l' aggiornamento

1- INTRODUZIONE.

Dal 1 settembre 2012, a seguito del dimensionamento scolastico, con Decreto n.

27 dell'USR Lazio del 05/03/2012, è nato l'Istituto Comprensivo ― G.Mameli‖

così costituito mediante aggregazione di :

scuola infanzia e primaria di viale della Vittoria con sede legale;

scuola infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Carchitti.

Ogni Istituto Comprensivo riunisce, sotto il profilo organizzativo e gestionale, scuole

dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di un medesimo contesto territo-

riale. Anche gli uffici di segreteria e del Dirigente Scolastico sono comuni a tutti e

tre gli ordini di scuola.

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L’istituto comprensivo gestisce la formazione degli alunni dai 3 ai 14 anni e pertan-

to pone particolare attenzione:

all’attuazione di una progettualità educativa e didattica condivisa e in conti-

nuità con il grado scolastico precedente e successivo;

alla corresponsabilità del successo e insuccesso scolastico da parte di tutti i

gradi di istruzione coinvolti;

al coinvolgimento e sulla partecipazione delle famiglie che possono contare su

un sistema amministrativo e organizzativo costante nel tempo, da quando il

figlio fa il suo ingresso nella scuola dell’infanzia ( o primaria) a quando esce

dalla scuola secondaria di primo grado;

ad una proficua continuità orizzontale, intesa come sviluppo di relazioni e si-

nergie tra scuola e territorio di appartenenza: enti locali, associazioni….

2 -

Visto il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, Regolamento recante norme in materia di au-

tonomia delle istituzioni scolastiche;

tenuto conto della programmazione territoriale dell’O.F. dell’Istituto comprensivo ―

G. Mameli‖;

tenuto conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà

locale, rappresentate dalle diverse istituzioni operanti sul territorio;

presa visione del Decreto legislativo n. 137 del 1 settembre 2008,convertito in leg-

ge il 30-10- 2008 n. 169;

vista la delibera n.05 del 09/2005 con la quale è stato adottato un orario set-

timanale di lezione distribuito in 5 giorni nonché un orario giornaliero articolato in

turni antimeridiano e pomeridiano, il Collegio dei Docenti ha deliberato il seguente

Piano dell’Offerta Formativa.

Il regolamento dell’Autonomia Scolastica (D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999), san-

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cito con la Legge Costituzionale n. 3 del 2001, ha introdotto un documento fon-

damentale nella vita delle Istituzioni Scolastiche: il Piano dell’Offerta Formativa

(P.O.F).

Il P.O.F. è il documento culturale, pedagogico e progettuale che rende esplicita la

progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola,

nel rispetto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà

locale, al fine di garantire il successo formativo degli alunni. Esso concerne le scelte

della scuola per innalzare la qualità dell’istruzione, ovvero rendere continua

l’adeguatezza delle esigenze generali, nazionali ed europee e a quelle particolari, indi-

viduali e territoriali e per promuovere saperi, conoscenze, competenze ed atteggia-

menti indispensabili per vivere e agire nella società moderna. E’ necessario, tuttavia,

ricondurre tutte le azioni educative e ciascuna attività scolastica ad un comune in-

tento pedagogico, dettato dalle finalità espresse dalla legge n. 53 del 2003:

―………..la scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi com-

prese quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità indivi-

duali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le cono-

scenze e le abilità, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino

alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, la lingua

italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di

metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei fenomeni e delle leggi,

di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di

educare ai principi fondamentali della convivenza civile ‖.( dalle Indicazioni Nazionali)

Il nostro Istituto Comprensivo, nel rispetto della libertà di insegnamento, della li-

bertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, concre-

tizza gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del di-

ritto ad apprendere e alla crescita educativa di ciascuno alunno. Inoltre tende ad

assicurare e garantire la continuità educativa e didattica, a realizzare la trasversalità

dei progetti educativi e a consentire l'integrazione delle competenze professionali dei

docenti ottimizzandone le varie risorse.

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Pertanto possiamo così esplicitare gli obiettivi del nostro Istituto:

il primo obiettivo è l’educazione dell’uomo e del cittadino, intesa come svi-

luppo delle potenzialità di ciascuno secondo un’educazione individualizzata o

meglio personalizzata, nella quale vengono offerte a tutti le opportunità mi-

gliori per prepararsi ad esprimere il meglio di sé, dando di più a chi ha avuto

di meno. Inoltre vengono forniti gli elementi del saper e dell’agire comune alla

convivenza democratica, come i valori irrinunciabili dell’apertura al nuovo, la

difesa degli indifferenti, la protesta contro l’ingiustizia, la cooperazione e la

collaborazione, ma anche tematiche venute da attualità più recente come la

conoscenza delle lingue straniere, la difesa della vita e della salute,

l’educazione ambientale, l’educazione sessuale, i diritti dei portatori di handi-

cap, la solidarietà verso gli alunni stranieri;

il secondo obiettivo è quello della alfabetizzazione culturale, intesa non certo

in senso quantitativo, ma sicuramente in termini qualitativi, come acquisizio-

ne degli elementi linguistici ed operativi essenziali per iniziare un percorso nel-

la cultura complessa e variegata come quella moderna. La scuola non si limita

alla trasmissione degli elementi di base del leggere e scrivere e far di conto (

anche se essi conservano tutta intera la loro importanza ), ma apre ai bam-

bini prospettive più ampie sull’ambiente culturale e fisico e permette lo svi-

luppo globale della loro potenzialità fisica e intellettiva. In questo senso, la

scuola è ambiente di apprendimento educativo, vale a dire luogo nel quale

compiere esperienze significative di arricchimento e di rafforzamento dei po-

teri personali autonomi di comprensione e di ricerca, La scuola favorisce la

crescita di valori ed interessi, conoscenze e idee, saper essere e saper fare,

tecniche e capacità di apprendimento, in modo da preparare i soggetti alle

esigenze della scolarità successiva, del lavoro, della famiglia, della collettività;

il terzo obiettivo è la realizzazione della continuità educativa, che si realizza

verticalmente con raccordi pedagogici e didattici con la scuola dell’Infanzia e la

scuola media e, orizzontalmente accostando e calibrando le attività della scuo-

la con quelle delle numerose agenzie educative( famiglia, enti locali, associa-

zionismo, Chiesa, ecc….) presenti nel territorio. Quindi non solo fantasia ed

intuizione, ma conoscenza della realtà e della vita di relazione; non solo tra-

smissione di conoscenze, ma insegnare ad apprendere, non una sola scuola, ma

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più scuole secondo le esigenze personali di ciascuno ( tempo scuola, classi

aperte, laboratori, attività extracurricolari);

il quarto obiettivo, infine, è la formazione del cittadino europeo, un individuo

capace di inserirsi e di interagire con la varietà e la diversità delle culture in

un contesto fortemente caratterizzato dalla ricerca della integrazione e della

cooperazione: educare ―l’uomo‖ ad una disponibilità al dialogo, al rispetto di

ogni diversità, alla collaborazione e cooperazione tra i popoli.

La Scuola garantisce, la realizzazione di attività a favore degli alunni di altre

nazionalità, relative all’accoglienza, all’inserimento e soprattutto con i labora-

tori di lingua italiana come L2 per gli alunni stranieri di prima e seconda ge-

nerazione, propone comunque l’adesione a progetti specifici che se finanziati

permetteranno lo svolgimento di attività varie affinché il bambino, italiano e

non, sia portato a rendersi conto che tutti i cittadini hanno pari dignità so-

ciale e sono uguali senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione,

di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. La dimensione educativa

interculturale e i relativi progetti tendono a favorire lo sviluppo di relazioni

interpersonali positive basate sull’accettazione e sul rispetto dell’altro, sul

dialogo, sulla partecipazione al bene comune, al fine di prevenire situazioni di

disagio.

Il nostro Istituto, inoltre, partecipa al protocollo d’intesa ―PER L’ACCOGLIENZA

E L’INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI‖ ,avente il Comune di S. Vito come

capofila dell’accordo con riunioni periodiche e che realizza un raccordo inter-

istituzionale tra scuole, D.S. (comune e provincia), ASL, associazione e cen-

tri a tutela e sostegno degli immigrati.

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3-

L'attuale Palestrina sorge sull'antica Praeneste, città latina celeberrima in età antica

per il Santuario della dea Fortuna Primigenea, santuario dedicato alla dea Fortuna

Primigenia e che gli studi più recenti datano agli ultimi decenni del II secolo a. C.

Il Comune di Palestrina, è un comune del Lazio in provincia di Roma ed è un sito ar-

cheologico molto importante dal punto di vista storico. Si trova su una sommità dei

monti Prenestini a circa 450 metri s.l.m., tra i bacini dei fiumi Sacco e Aniene, a

metà strada tra Poli e Valmontone e a 35 Km circa da Roma ad Est di essa ed è in-

serita nella IX comunità dei Castelli romani e monti Prenestini e si sviluppa nel terri-

torio attraversato dall’antica via Prenestina.

Palestrina ha una popolazione, dati statici ISTAT del 2010, di circa 21.602 abitanti

,di cui 2.291 sono gli abitanti stranieri residenti a Palestrina e che rappresentano il

10,6% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella prove-

niente dalla Romania con il 64,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita

dall'Albania (12,6%) e dalla Polonia (3,1%).

Il territorio di Palestrina, dove sono insediate le nostre scuole, è collinoso con attività

lavorative prevalentemente agricole, come la frazione di Carchitti nella quale è partico-

larmente sviluppata la frutticultura che ha contribuito allo sviluppo del paese.Inoltre,

nel corso degli anni, il territorio ha evidenziato una crescente espansione edilizia.

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In generale, si può affermare che la popolazione è estremamente eterogenea sotto il

profilo sociale, culturale ed economico e sono presenti, inoltre, diversi livelli di scolariz-

zazione e di occupazione. La composizione dei nuclei familiari presenta diverse caratte-

ristiche, troviamo famiglie: ―tradizionali‖, allargate, mononucleari, straniere.

L’incremento di attività lavorative hanno favorito, nel territorio dell’istituto,

l’insediamento di numerosissimi nuclei familiari giovani provenienti da diversi luoghi di

origine. In questo contesto, così mutevole, emergono situazioni di difficoltà di vario

genere che l’istituzione scolastica si trova a dover fronteggiare.

Fa parte del Comune di Palestrina, la frazione di Carchitti, , sita a 10 Km circa

dalla sede centrale con territorio pianeggiante ed attività lavorative nel primario e

nel terziario.

Il plesso di Carchitti, scuola Primaria ―F. Socciarelli‖, dal nome del primo inse-

gnante, F. Socciarelli che arrivò nel primo dopoguerra e radunò in una capanna i po-

chi bambini del territorio attirandosi anche l’ostilità di molti poiché toglieva ― brac-

cia‖ utili alle famiglie.

Molto dovette combattere contro una realtà e soprattutto contro un modo di

pensare e di agire davvero singolare. La sua opera prima che rivolta alla didattica,

fu soprattutto di coinvolgimento, di decondizionamento, di socializzazione verso una

realtà prettamente contadina.

Da quel primo timido passo, la strada percorsa è stata davvero molta, non senza

ostacoli e difficoltà. Oggi la popolazione di Carchitti è sicuramente fatta di persone

che hanno compiuto progressi sociali e culturali tanto da arricchire questa piccola

frazione. Il tutto si rispecchia nella realtà scolastica che beneficiando dei progressi

compiuti si adopera nell’accoglienza, nell’apertura a nuove realtà, nello sviluppo di

competenze e capacità di ogni

singolo. In questo contesto è inserito il plesso di Carchitti della scuola Secondaria di

primo grado.

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Il plesso si trova in via lago di Santa Caterina, ed è situato al primo piano di un

edificio comunale, si compone di quattro aule, più i servizi.

I locali ,destinati ad aule con superficie inferiore ai prescritti 45 mq., ospitano

classi costituite da un numero di alunni inferiore a venticinque. Dispone di una pa-

lestra attrezzata, di un laboratorio di informatica con sette postazioni e di un au-

la adibita alle attività di sostegno.

Accanto alla scuola secondaria, si trova l’edificio della scuola dell’Infanzia

La sede legale dell’Istituto si trova a Palestrina, in Viale della Vittoria, 2

3.1 Il territorio di Palestrina offre svariati risorse, servizi e centri culturali:

Vari Istituti

Bancari

l'Ufficio Ca-

tastale

Compagnia

dei carabi-

nieri

Pro-Loco

.

Municipio

l'Ufficio

delle

Imposte

l'Ufficio dei

Registri

l'Ufficio terri-

toriale INPS

ASL

Vigili del

Fuoco

il Corpo Fore-

stale dello

Stato

Ufficio Postale

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3.2 TRASPORTI

- Oltre a circolari urbane nel Comune di Palestrina, esiste la linea interurbana

COTRAL e la linea ferroviaria Roma-Cassino con stazione a Zagarolo, attraverso il

servizio navette.

-Strade statali, provinciali e comunali collegano con gli altri centri urbani.

-Attraverso i caselli di Valmontone e San Cesareo, si può accedere all'autostrada

del Sole.

3.3 SERVIZI SOCIALI

A.S.L. RM G - U.T.R. - Pronto Soccorso 118 - C.R.I. - C.I.M. SALT - Caritas –

Protezione civile - Unitalsi - Informa Giovani – Caf e sindacati – E.A.S.I.

3.4 CENTRI D' INCONTRO

3.5 ATTIVITA' E PRESENZE CULTURALI

- Museo Nazionale Prenestino -Biblioteca Comunale Fantoniana

- Fondazione "Cesira Fiori" - Circolo Culturale Prenestino "R. Simeoni"

- Fondazione "G.Pierluigi" da Palestrina - Coro Polifonico "Citta' del Palestrina"

- Coro "Praenestina Vocas"- - Coro di Carchitti

Centro anziani - Centro giovanile diocesano - Centro "Il nostro futuro" - A.C.R. –

Gruppo Scout - AVIS (Castel San Pietro Romano) – Oratorio ― Don Bosco‖.

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- Circolo dei Musici - Banda Musica le " G.Píerluigi"

- Associazione Prenestina del Presepe - Assoc. culturale "Lupus in fabula‖

- Museo Diocesiano - Ass. "Sole Brillante" di Carchitti

- Gruppo Archeologico Prenestino - Associazione culturale "Maieutica"

- Associazione musicale "Praeneste" - Circolo scacchistico

- Associazione culturale "Catarte" - Assoc. Sbandieratori di Palestrina

- C.A.I - Scuola di Ricamo

- Comitato Palio Sant'Agapito - Museo "Civiltà contadina" di Castel

San Pietro Romano

- Comitato del Carnevale - Gruppo Mimo '87

3.6 GIORNALI LOCALI

- Redazione "La Notizia'

- Redazione " Nuovo Corriere "

3.7 ASSOCIAZIONI SPORTIVE

- Scuola Calcio - Società Pallavolo

- Società Basket - Aikido

- Ass.ne sportiva―Palestrina nuoto‖ - Coni centro avviamento allo sport

- Società Rugby - Società Praeneste Wolley

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3.8 COLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNI

Siamo in presenza di un territorio variegato che offre molteplici occasione di rifles-

sione e di lavoro, una domanda formativa differenziata e tendente a moltiplicarsi

nel tempo, ampie possibilità di raccordi e scambi, alle quali la scuola cercherà di ri-

spondere con un servizio adeguato e una progettazione che possa garantire la più

ampia partecipazione con:

US BASKET DI PALESRINA

PRAENESTE VOLLEY

SOCIETA’ RUGBY

ASSOCIAZIONE SPORTIVA ―PALESTRINA NUOTO‖

SCUOLA DI BALLO ―ORIGINAL DANCING‖

DANZARTE

STELLA BLU

l’IX e XI COMUNITA’ MONTANA

COOPERATIVA ANTARES

COMUNE DI PALESTRINA ED ALTRI ENTI

CONSORZIO GAIA

ASSOCIAZIONI AMBIENTALI

ACCADEMIE MUSICALI

14

4

L’Istituto ha un sito Internet al seguente indirizzo:

www.direzionedidatticastatale1circolo.it

ed ha la seguente casella di posta:

e-mail: [email protected]

3.1 LOCALIZZAZIONE, CARATTERISTICHE STRUTTURALI E

QUANTIFICAZIONE DELLE RISORSE

Palestrina c.u.

Plesso Viale della Vittoria e sede legale

(tel.069538171):

- Direzione ed Uffici di Segreteria //

- Scuola dell'Infanzia: -5 sezioni a tempo antimeridiano con 5 inse-

gnanti, 1 insegnante di religione.

- Scuola Primaria: - 5 classi a tempo pieno con 10 insegnanti e

11 classi a tempo prolungato con 16 insegnan-

ti, 5 insegnanti di sostegno su 11 bambini H

e AEC

- Locali:

- 19 aule, sala mensa, cucina, palestra, aula

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multimediale, biblioteca, cortile interno e

adiacente il parco-giochi ―C. Cingolati‖

Frazione Carchitti :

- Scuola dell'Infanzia (tel. 069586735) 3 sezioni a tempo pieno con 6 insegnanti

- Locali

4 aule di cui una utilizzata come aula mul-

timediale, palestra, atrio, sala mensa, giardi-

no.

- Scuola Primaria (tel.069586167): 10 classi a tempo pieno con 20 insegnanti,

3 insegnante di sostegno su 6 bambini H e

AEC

- Locali: 10 aule, cucina, sala mensa, palestra, aula

multimediale, , giardino.

- Scuola secondaria di primo grado: 5 docenti in organico di diritto ,9

docenti completano l’orario in altre scuole.

( tel 069586120)

- Locali: 4 aule, 2 atri, giardino, aula multimedia-

le, palestra, laboratorio informatica e i

aula per il sostegno.

Insieme agli insegnanti curricolari, lavorano insegnanti specialisti :

- religione cattolica: 3 insegnanti di religione cattolica per la sc. Primaria e 1 per la

scuola dell’Infanzia.

- sostegno alunni diversamente abili: 12 insegnanti di sostegno + 1 a scavalco per la

scuola media

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- lingua straniera: nel corrente anno scolastico operano insegnanti specialisti e spe-

cializzati, mentre con gli alunni di tre, quattro e cinque anni di scuola dell'Infan-

zia opereranno specialisti esterni.

ORGANIZZATIVIE DIDATTICHE DELLA SCUOLA PRESENTAZIONI

DELLE PIU’ SALIENTI TRADIZIONI

CARATTERISTICHE BISOGNI -

PROBLEMI

RISORSE OFFERTA

ALUNNI DIVERSAMENTE

ABILI:

Alunni con H psico-fisico cer-

tificati n° 23 in tutto

l’Istituto

Primaria

V. d. Vittoria 10

Carchitti 8

Infanzia

V.V. 2

Carchitti

Secondaria

Carchitti 3

Inserimento,

integrazione, ac-

quisizione di

autonomia e

di competenze

(quanto più pos-

sibile in rapporto

alla gravità

dell’H)

- Continuità di

intervento a

scuola e fuori e

lungo tutto il

percorso della

scuola dell’obbligo

Docenti di classi e

di sostegno, servi-

zio civile, assisten-

te educativo co-

munale, compagni

di classe e genitori,

GLH operativo e

d’Istituto.

- Progetti specifici

volti all' integra-

zione,

all’acquisizione di

autonomia e di

competenze, alla

continuità educati-

va.

Interventi di do-

centi specializzati

nella Scuola

dell'Infanzia e

Primaria

17

ATTIVITA’PER STRANIERI --

-Educazione culturale

dell’intera popolazione scolasti-

ca

- Corsi di alfabetizzazione in

orario scolastico ed extrascola-

stico

Migliorare i diffi-

cili rapporti in-

terpersonali con

lo straniero

Apertura

all’accoglienza e

alla integrazione

delle famiglie e

degli alunni stra-

nieri presenti nelle

nostre scuole.

-Alfabetizzazio-

ne primaria

- Conoscenza

del territorio

che li accoglie

- Valorizzazione

della cultura di

provenienza e

acquisizione di

uno spirito di

comprensione e

di collaborazio-

ne.

ASPETTI ORGANIZZATIVI

Tempo scolastico :

i tempi di permanenza setti-

manale a scuola sono i seguenti

:

Scuola Primaria :

- tempo pieno: 40 ore

- tempo prolungato: 27 e 30

ore

Scuola Infanzia:

- tempo ridotto 25 ore,

I tempi delle

famiglie non sono

necessariamente

funzionali a quelli

dei bambini.

Il pomeriggio co-

stituisce per gli

alunni una op-

portunità.

Servizio comunale

trasporto scuola-

bus: in appalto.

Attività extrasco-

lastiche a richiesta

delle famiglie:

- nuoto a Pale-

strina ;

-pattinaggio, pale-

stra, mini- volley,

basket;

-attività motoria:

Laboratori vari

per ampliare

l’Offerta For-

mativa.

18

- tempo pieno 40 ore

Scuola Secondaria di 1° grado:

- tempo 30 ore

Coni, Fitness, balli

di gruppo.

ALUNNI CON SVANTAGGIO

SOCIO-CULTURALE

Alunni con forte disagio dal

punto di vista economico, so-

ciale, culturale, presenti in

tutti i plessi

- Individuare situa-

zioni di disagio.

- Promuovere sti-

moli culturali ed

esperienze educati-

ve

Gli operatori sco-

lastici affiancati

dai servizi sociali

del Comune.

-Laboratori fa-

coltativi e op-

zionali ( labora-

torio di recupe-

ro e approfon-

dimento degli

apprendimenti;

-laboratori

espressivi e ma-

nipolativi nei di-

versi plessi.)

19

SCUOLA DELL'INFANZIA

L’Art. n° 2 della legge n° 53 del 2003 dà dei riferimenti oltre che pedagogici,

anche dei principi direttivi su come deve articolarsi un curricolo per la scuola

dell’infanzia:

….. la scuola dell’infanzia, di durata triennale, concorre all’educazione e allo svi-

luppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine

e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività,

apprendimento, e ad assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educa-

tive; nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, essa con-

tribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua auto-

nomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con il

CURRICOLO

SCUOLA DELL’INFANZIA

Percorsi Formativi e

Campi di Esperienza

20

complesso dei servizi all’infanzia e con la scuola primaria… (Nelle Indicazioni per

il curricolo)

Per ogni bambino o bambina, la scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuo-

vere lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza, della cittadinan-

za.

Sviluppare l'identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell'affron-

tare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a co-

noscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire

anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, com-

pagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comu-

nità.

Sviluppare l'autonomia comporta l'acquisizione della capacità di interpretare e

governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere

fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;

provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi lin-

guaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole

della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le

proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggia-

menti sempre più responsabili

Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull'esperienza attraverso

l'esplorazione, l'osservazione e l'esercizio al confronto; descrivere la propria espe-

rienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappre-

sentando fatti significativi; sviluppare l'attitudine a fare domande, riflettere,

negoziare i significati.

Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la

necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono at-

traverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero, l'attenzione al

punto di vista dell'altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa

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porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al

futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

Il processo formativo si articola mediante i Campi di Esperienza, indicando gli

obiettivi, i metodi e le verifiche dei percorsi che portano al raggiungimento

dello sviluppo delle competenze.

I CAMPI DI ESPERIENZA

IL SE' E L'ALTRO

Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

IL CORPO IN MOVIMENTO

Identità, autonomia, salute.

LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE

Gestualità, arte, musica, multimedialità

I DISCORSI E LE PAROLE

Comunicazione, lingua, cultura

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Ordine, misura, spazio, tempo, natura

22

METODOLOGIE

Gli obiettivi da raggiungere, che poi rappresenteranno le abilità da acquisire dei

bambini, verranno stabiliti tenendo conto del contesto socio culturale in cui il

bambino è calato.

I modelli organizzativi verranno scelti dopo aver osservato e valutato i

prerequisiti iniziali e le potenzialità di crescita che il bambino possiede, garan-

tendo a tutti le stesse opportunità di crescita e di qualità delle esperienze:

a) l’organizzazione delle sezioni (attività di intersezioni, sezioni aperte e

attività per gruppi differenziati)

b) le attività ricorrenti di vita quotidiana

c) la strutturazione degli spazi

d) la scansione dei tempi

e) l’utilizzo delle risorse unanime.

23

SCUOLA PRIMARIA

Il bambino che ha frequentato la scuola d'Infanzia entra nella scuola Primaria

con un bagaglio di esperienze e di conoscenze assai più ricco di quello che avrebbe

potuto sviluppare rimanendo nel proprio ambito familiare e sociale. L’approccio len-

to e graduale ai tempi, ai metodi, ai programmi, agli stili di insegnamento, ai ritmi

di apprendimento che sono caratteristici della scuola Primaria, garantiscono un solido

VERIFICA E

VALUTAZIONE

DEI PROCESSI DI

VERIFICARE L’EFFICACIA

DELL’INTERVENTO FORMATIVO DELLA

SCUOLA, SE NECESSARIO,

MODIFICARE LE STRATEGIE.

ATTRAVERSO

1. L’OSSERVAZIONE 2. IL DIALOGO 3. LA 4.PROVE FINALI

REGISTRAZIONE DEL

COME SINTESI PROCESSO DI

DEI RISULTATI APPRENDIMENTO

24

bagaglio di conoscenze, abilità e comportamenti in grado di integrare l’alunno alla

nuova situazione scolastica, nella quale potrà raggiungere nuovi e più adeguati obiet-

tivi. Essi sono:

OBIETTIVI FORMATIVI

Alfabetizzazione culturale

(Acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio ed un primo livello di cono-

scenza del mondo umano, naturale e artificiale). Circa gli obiettivi di apprendimento

dell’alfabetizzazione culturale si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali che affianca-

no i Programmi dell’85 e al curricolo elaborato in relazione agli O.S.A. curricolo che

verrà verificato con le prove quadrimestrali.

Tuttavia gli scrutini bimestrali con i docenti forniranno le indicazioni necessarie, so-

prattutto in relazione ai risultati raggiunti.

Convivenza civile

( responsabilità - autonomia di giudizio, rispetto degli altri ecc. .); inserirsi nella

comunità scolastica imparando ad ascoltare, comunicare e ad apprezzare gli altri.

Conoscere e comprendere l’organizzazione sociale, religiosa, anche in rapporto a cul-

ture diverse.

Creatività

(costruzione di conoscenze basilari utilizzate da ognuno a livello personale e socia-

le). Sviluppare la creatività attraverso l’utilizzo di linguaggi, tecniche e materiali

diversi.

Attivare la decodificazione e l’interpretazione dei vari linguaggi.

Diversità-uguaglianza

( Impegno nel valorizzare le attitudini individuali, le diverse potenzialità). Eventuali

diversità o carenze non debbono trasformarsi in difficoltà di apprendimento e di

comportamento ma costituire una ricchezza per la scuola che su di esse fa leva per

costruire traguardi più alti per tutti.

Potenziare l’autonomia personale e sociale. Sviluppare le potenzialità cognitive di

ciascuno. Favorire le relazioni interpersonali.

25

― La conoscenza nasce dalla differenza e non dall’uguaglianza ―

( Bateson )

L'intento della nostra scuola è quello di offrire una risposta valida e concreta all'esi-

genza di integrazione scolastica per i bambini diversamente abili o in situazione di

disagio.

Non si può trattare in modo efficace e fattivo l'integrazione se non si tiene conto

di ciò che costituisce la base da cui essa riceve costante sostegno: la comunità sco-

lastica.

L'integrazione infatti è un processo che coinvolge tutto il sistema scolastico e pre-

suppone consapevolezza, cooperazione e responsabilità fra tutti gli operatori coinvol-

ti: docenti, non-docenti, operatori ASL, genitori, specialisti esterni.

Un percorso educativo unitario ed efficace è garantito dalla sinergia dei diversi tipi

di intervento e chiama in causa le specifiche competenze indirizzate verso un obiet-

tivo unico e comune.

In un sistema di responsabilità condivise si escludono fenomeni di delega e atteggia-

menti pregiudiziali e alienanti che ostacolano una vera integrazione.

La qualità di tale processo implica, nella sua fase programmatoria e di fattibilità, la

necessaria e indispensabile collaborazione tra insegnanti curricolari e di sostegno, al

fine di individuare strategie e percorsi efficaci per gli alunni in difficoltà.

Le scuole del nostro Istituto sono improntate su un modello organizzativo flessibile

che, pur avendo come struttura portante la classe e la sezione, consente di formare

gruppi di alunni adattabili alle diverse esigenze educative.

26

FINALITA’

In quest'ottica il nostro Istituto intende:

evidenziare il concetto di comunità educante favorendo al massimo l'interazio-

ne tra le diverse componenti educative;

individuare percorsi di apprendimento che tendano allo sviluppo delle potenzia-

lità e capacità di ogni alunno piuttosto che ad una contemplazione passiva

rassegnata;

favorire la partecipazione, il confronto, il dialogo con le famiglie degli alunni

diversamente abili rispetto alle finalità educative e didattiche e ad iniziative

comuni o promosse dai genitori.

6

Una parte delle attività, che la scuola intende portare avanti, risponderà all'inte-

grazione di essa con il territorio ed è stata definita in relazione:

a) ai bisogni:

necessità di conoscere le risorse culturali del territorio, corretta utilizzazione del

tempo libero; prevenzione dello svantaggio, perseguimento di pari oppotunità, acqui-

sizione di sicurezza nell'espressione delle proprie competenze, pluralità di stimoli e di

interventi;

b) alle aspettative:

valorizzazione della cultura prenestina, integrazione di culture diverse (anche attra-

verso l’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri), educazione al recupe-

ro e alla tutela dei beni culturali e ambientali, valorizzazione della storia, dell'arte

27

e della musica, educazione ad un sano costume di vita, integrazione tra ragazzi di-

versamente abili e/o svantaggiati con ragazzi normodotati, partecipazione ad atti-

vità gratificanti, sviluppo dell'autostima e della socializzazione;

c) alle potenzialità:

che sono quelle esistenti sul territorio e citate precedentemente, più tutto quello

che verrà offerto, nel corso dell'anno scolastico, da singoli e da gruppi, alla scuo-

la.

Inoltre, poiché dall’analisi della situazione dei singoli plessi, è emerso che alcuni

alunni presentano carenze, riconducibili a fattori socio culturali e affettive, lessico

limitato e difficoltà a stabilire rapporti interpersonali, le insegnanti intendono ela-

borare progetti di recupero di alfabetizzazione della lingua italiana da realizzare in

orario extrascolastico.

I plessi sono frequentati da alunni diversamente abili che sono seguiti da insegnan-

ti specializzati. In conformità da quanto sancito dalla

L .104/92, per ogni bambino diversamente abile verrà stilato un profilo dinami-

co funzionale e successivamente un piano educativo didattico individualizzato (PEI

) redatto congiuntamente da insegnanti di classe, insegnanti di sostegno, geni-

tori ed operatori A.S.L. Con gli alunni diversamente abili si organizzeranno gruppi di

attività manipolative ed espressive in genere. Contemporaneamente gli insegnanti di

classe, con i restanti alunni organizzeranno gruppi orizzontali per lo svolgimento del-

le attività in programma.

La formulazione degli obiettivi formativi e la selezione dei contenuti. la ricerca del-

le strategie e delle sequenze di apprendimento, la scelta dei metodi e/o degli

strumenti più idonei e funzionali agli obiettivi medesimi, sono scaturiti da una pre-

sa di coscienza della situazione di partenza degli alunni e del loro ambiente nei suoi

aspetti socio-economico, culturale, affettivo ed educativo.

La scuola, inoltre, contribuisce alla formazione di un costume di reciproca com-

prensione e di rispetto in materia di credo religioso. La valorizzazione dell'espe-

rienza costituisce quindi, l'avvio di un continuo processo di "problematizzazione"

28

(far emergere interrogativi) e di "ricerca" (costruzione di risposte corrette) in un

clima di confronto particolarmente richiesto dall'attuale società segnata dal plurali-

smo etnico e religioso.

L'azione educativa della scuola primaria favorisce la continuità didattica con la

scuola dell'infanzia e con la scuola media collegando nel tempo le proposte educative

dei diversi segmenti della scuola di base: comunicazione di informazioni (incontri tra

docenti dei diversi ordini di scuola, accoglienza e corsi di formazione comuni). Negli

anni passati ci sono state con le scuole presenti nel territorio proposte educative

collegate tra loro. I docenti ritengono che la continuità nel processo educativo, nel

passaggio dell’alunno tra i diversi ordini di scuola, sia condizione importante per fa-

vorire e promuovere il successo scolastico.

E’ necessario non ci si limiti ad uno scambio di informazioni ma si faccia uno sforzo

per conoscere in modo approfondito la ―grammatica‖ di ciascun segmento scolastico

e per esplorare tutte le possibilità di programmazione in continuum di modelli di

valutazione, di attività comuni e condivise.

A tale scopo saranno attivate due Commissioni (scuola dell’Infanzia - scuola Prima-

ria; scuola Primaria – scuola Secondaria di primo grado) che avranno lo scopo di in-

dividuare concretamente e di concordare gli spazi operativi, le iniziative, i tempi, le

modalità del raccordo.

6.1 CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA

―La Scuola primaria è l’ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni fan-

ciullo trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di auto-

nomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplora-

zione, di riflessione logico-critica e di studio individuale.‖

(dalle Indicazioni Nazionali)

La Scuola ―Primaria‖ deve tale definizione ad una serie di ragioni che affondano le

loro radici nella nostra migliore tradizione pedagogica e che possono essere così rias-

sunte:

29

- la promozione dell’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio ;

- il radicamento della conoscenza sull’esperienza;

- la garanzia di uguali condizioni culturali, relazionali, didattiche e organizzative;

- la pratica dei valori di reciproco rispetto, collaborazione e solidarietà;

- l’integrazione affettiva della personalità e la valorizzazione delle potenzialità

personali.

Il Collegio dei Docenti, in base alla normativa vigente, formula proposte e definisce

gli ambiti che il Dirigente Scolastico assegna a ciascun docente. Insieme agli inse-

gnanti curricolari, sia nella scuola dell’Infanzia sia nella scuola Primaria, lavorano gli

LA CIRCOLARITA’ DEL PROCESSO FORMATIVO

Profilo educativo

culturale e pro-

fessionale

Indicazioni Na-

zionali Piano

dell’offerta

formativa

Verifica

delle com-

petenze

Piani di studio

personalizzati

Allievi: obiet-

tivi formativi

Unità di appren-

dimento

30

insegnanti specialisti (Religione Cattolica, Lingua Straniera, Sostegno alunni diversa-

mente abili ) che diventano contitolari delle classi in cui operano.

I docenti utilizzano il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente

(PECUP), gli Obiettivi Specifici di Apprendimento ( OSA ) contenuti nelle Indica-

zioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati e il Piano dell’Offerta Formativa,

per definire in un percorso condiviso con la famiglia, gli Obiettivi Formativi adatti e

significativi per ciascun alunno, e strutturano il percorso formativo in Unità di Ap-

prendimento, che rispondano alla personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento,

attraverso le quali ciascun allievo, maturando le competenze personali, possa realiz-

zare al meglio il Profilo stesso.

6.2 ATTIVITA’ RELATIVE AL CURRICOLO LOCALE E ATTIVITA’ OPZIONALE

E FACOLTATIVE DI CUI AL D. L.gsv. n. 59/04

Tenuto conto che tutti i genitori hanno optato per la frequenza delle attività op-

zionali e facoltative di cui al D. L. gsv. n. 59/04;

preso atto della normativa sui curricoli;

si fa presente che la quota oraria di flessibilità è del 20%.

Per l’80 % delle attività di insegnamento si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali

sia per la Scuola Primaria sia per la Scuola dell’Infanzia ( D.P.R. n. 53 /2003).

Il restante 20 % sarà utilizzato per i progetti ed i laboratori scelti e deliberati dal

Collegio Docenti e dagli OO. CC. Scolastici.

31

SCUOLA PRIMARIA Lingua Italiana

Storia ,Geografia

Cittadinanza e Costituzione

Matematica

Scienze e tecnologie

Arte e Immagine

Musica

Scienze motorie

Lingua inglese

Informatica

Religione

SCUOLA DELL’ INFANZIA

CAMPI D’ESPERIENZA

Il sé e l’altro

Il corpo in movimento

Linguaggi, creatività,

espressione

I linguaggi e le parole

La conoscenza del mon-

do

ATTIVITA

CURRICOLARI

80%

PROGETTI E

LABORATORI

CURRICOLARI

20%

ABILITA’ TRASVERSALI

-Migliorare lo sviluppo cognitivo.

- Ascoltare, comunicare ,parlare.

-Leggere e comprendere linguaggi verbali e non .

-Saper scrivere e rappresentare graficamen

te.

-Risolvere situazioni problematiche .

- Sviluppare la capacità critica .

- Autonomia personale ed operativa.

- Fare e saper fare .

- Sviluppare le capacità creative e del pensiero divergente .

- Partecipazione attiva.

32

7

L’Istituto comprensivo ― G. Mameli‖ vuole essere radicato sempre più nel territorio

come parte viva ed integrante con il tessuto sociale. Per questo gli insegnanti, te-

nuto conto delle risorse più idonee agli obiettivi previsti e della disponibilità del

territorio (con alcuni Enti ed Associazioni si è collaborato già nel passato), in

stretta connessione con il curricolo (ricerca dei proprio vissuto, sviluppare la sociali-

tà, sensibilizzare all'importanza ed al significato della storia, ricerca di nuovi modi

per esprimersi ecc.) e per dare risposta concreta ai bisogni e alle aspettative dell'u-

tenza, intendono attivare dei progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa. Do-

po un’attenta analisi, le insegnanti hanno elaborato un progetto con delle finalità

che saranno comuni a tutte le scuole dell’Istituto (Infanzia e Primaria), ma data la

complessa organizzazione del nostro Istituto, (cinque plessi, dislocati a distanza, con

circa 1000 alunni) verranno, in ogni plesso, realizzati con articolazioni diverse.

Per il nuovo anno scolastico le insegnanti propongono la seguente tematica comune:

Introduzione: la scelta è nata in coerenza con le indicazioni contenute nel P.O.F.

.Attraverso questa tematica la scuola si propone di organizzare e veicolare una cul-

tura che promuova e faccia acquisire agli alunni competenze spendibili al di fuori di

essa, rispondendo alle esigenze di ognuno.

Aree coinvolte: ―Intercultura; Salute-Sicurezza- Ambiente; Percorsi teatrali; Per-

corsi creativi.

33

Ambiti: tutti gli ambiti disciplinari

Docenti interessati: tutti i docenti

Destinatari: tutti gli alunni

Tipologia di laboratori curricolare-opzionali

OBIETTIVO FORMATIVO :

― Sviluppare la consapevolezza che uno sviluppo armonico della personalità offre

infinite possibilità per affinare competenze esistenti e farne emergere delle nuove‖

FINALITA’:

- Far acquisire la fiducia sulle proprie capacità di comunicazione e d’espressione.

- Rendere il bambino disponibile a riconoscere il diritto degli altri alle proprie

idee e opinioni

- Sostenere la maturazione delle proprie capacità percettive, visive e manipola-

tive.

- Ampliare l’espressione del sé attraverso tutti i diversi linguaggi con riferimen-

to al gesto, alla voce, al corpo….

- Sensibilizzare alla multiculturalità, intesa come rispetto e valorizzazione delle

differenze.

- Assumere atteggiamenti corretti nei confronti della realtà ambientale.

- Promuovere una corretta educazione alimentare.

- Assumere comportamenti corretti negli spazi sociali( casa-scuola-strada…)

- Acquisire un metodo di studio attraverso la ricerca che garantisca la possibili-

tà di un’educazione permanente.

- Avvicinare il bambino ad un codice diverso attraverso l’uso del computer.

- Saper adattare la coordinazione dei movimenti a situazioni diverse.

34

Informazioni più dettagliate nei contenuti, i tempi, gli obiettivi, gli strumenti e i

costi dei singoli progetti possono essere desunte dai documenti della scuola o dai

docenti referenti di ciascun plesso.

7.1

AREA

INTERCULTURA

OBIETTIVI SOGGETTICOIN-

VOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

―ADOTTA UNA

PIGOTTA"

Ref.: Ferracci- Moscatelli-

ni

Conoscere e speri-

mentare sentimenti

di solidarietà e fra-

tellanza

Classi VA-B di Car-

chitti; VA-B-C di

V.V.

Ottobre 2012

Gennaio 2013

― Alfabetizzazione‖

Ref. Baldini

Migliorare la cono-

scenza della lingua

italiana

Alunni del plesso di

V.V.

Annuale

― Anno della fede‖

Ref. Ferracci,Lippi,

Moscatellini

Individuare nel dialogo

interreligioso lo

strumento per rea-

lizzare una civiltà di

amore e di pace

Tutte le classi

quarte e quinte

dell’Istituto

Annuale

―Storia delle storie del

mondo‖

Ref. Giuffrè Maria

Educare all’intera-

zione, allo scambio

come arricchimento e

crescita

Le classi di 1°-2°-

3°-4° di Carchitti

Annuale

35

―Ieri, oggi, domani‖

Ref. Lombardi

Per educare

all’interazione e allo

scambio come mo-

mento di arricchi-

mento e di crescita.

Alunni di 5° di

Carchitti

Annuale

AREA

SALUTE,SICUREZZA,

AMBIENTE

OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

―Ti racconto tante sto-

rie‖

Ref. Noarfonso Cinzia

Approfondire la cono-

scenza delle stagioni,

degli animali e della

loro vita sociale

Tutte le classi 3°

del plesso di V.V.

Annuale

― Tante storie e tante

fiabe‖

Ref. Calderaro Giovanna

Sviluppare compor-

tamenti umanizzanti

di cooperazione e di

rispetto.

Gli alunni delle

classi 4° B-C di

V.V.

Annuale

―Se riciclo rivive!.. E la

storia continua‖

Ref. Polucci

Assumere comporta-

menti corretti nei

confronti

dell’ambiente e degli

altri.

Alunni della classe

4° A di V.V.

Annuale

― E’ tempo di scuola‖

Ref.: Costantini Anto-

nella

Si propone di svilup-

pare la conoscenza

attraverso la curiosi-

tà, partendo dalle

esperienze degli alun-

ni.

Alunni della classe

1° A di V.V.

Annuale

36

―Scoprire le cose del

mondo‖

Ref. Simeoni

Comprendere le tra-

sformazioni delle co-

se.

Alunni della classe

2° C

Annuale

AREA PERCORSI CREATIVI OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

―A scuola con fantasia e crea-

tività‖

Ref.. Valente M.Pia

Promuovere negli

alunni un atteggia-

mento positivo verso

l’arte figurativa

Tutte le classi e

sezioni

dell’Istituto e

scuola media

2012-

2013(periodo

natalizio)

―La piazza racconta‖

Ref. Tomassi Loredana

Far conoscere il terri-

torio prenestino e i

valori paesaggistici e

culturali.

Alunni della classe

2°B di V.V.

Annuale

―Storie di saggezza e di soli-

darietà…….‖

Ref. Ceirani

Favorire e promuove-

re un atteggiamento

positivo verso la let-

tura.

la classe 2° A di

V.V.

Annuale

―Alla scoperta dei colori‖

Ref. Le insegnanti di classe

Finalizzato alla sco-

perta dei coloro

Tutti gli alunni

delle classi prime

di V.V.

Annuale

37

AREA PERCORSI TEATRALI OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI

― I sette re di Roma‖

Ref. Scarlata Maria

Finalizzato allo svi-

luppo dell’espres-

sività, della creatività

attraverso l’arte tea-

trale.

Gli alunni di 5°

B-C del plesso di

V.V.

Annuale

La nascita di Praeneste

Ref. Proietti

E’ finalizzato alla co-

noscenza socio-

culturale della propria

città.

Alunni della classe

5° A di V.V.

Annuale

― Storie per crescere insieme‖

Ref. Giuffrè

Per prevenire le diffi-

coltà tra i due ordini

di scuola.

Alunni Infanzia e

Primaria

Annuale

38

7.2

AREA

SALUTE,SICUREZZA,

AMBIENTE

OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI

― Chi non semina

…non raccoglie‖

Ref. Compagnoni

Sensibilizzare gli alunni al

mondo della musica

Tutti gli alunni

dell’Infanzia

Annuale

― Un viaggio tra

le feste‖

Ref.: Sabelli Maria

Vivere con gioia e sereni-

tà il clima delle feste ri-

flettendo sul loro signifi-

cato

Tutti i bambini delle

sezioni della Infanzia

Annuale

― Solidarietà‖

Ref.: Ilardi M. Grazia

Sensibilizzare gli alunni

alla solidarietà

Tutti gli alunni dei

due plessi

Annuale

39

7.3

AREA SALUTE,

SICUREZZA, AMBIENTE

OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI

―Educazione stradale ―

Ref. Cappella Luigi

Acquisire la conoscenza

delle regole della stra-

de

Alunni della classe 3°

A-B

Annuale

AREA PERCORSI

CREATIVI

OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI

―W il presepio‖

Ref. Punturo

Favorire la conoscenza

degli antichi mestieri

artigiani

Alunni della Secon-

daria dell’Istituto

Annuale

AREA INTERCULTURA OBIETTIVI SOGGETTI

COIN-VOLTI

TEMPI

―Recupero lingua italia-

na‖

Ref. Nunnari Cinzia

Consolidare le cono-

scenze di base

Alunni della classe

3° A-B

Annuale

―Successo scolastico di

matematica‖

Ref. Pacciani Valentina

Rafforzamento delle

competenze e abilità

matematiche

Alunni di 3° A-B

Annuale

40

7.4

―Recupero latino"

Ref. Vitale Enza

Consolidare le cono-

scenze di base della

lingua italiana

Alunni di 3° A-B

Annuale

DENOMINAZIONE

PROGETTI

OBIETTIVI SOGGETTI

COINVOLTI

TEMPI DI

ATTUAZIONE

―PALESTRINA AMORE‖

In collaborazione con gli locali

Avvicinare i cittadini

alle istituzioni

Tutte le classi

Annuale

CERCO UN UOVO AMICO

Ass. ital. per la lotta al neu-

blastoma

Acquisire e sperimen-

tare sentimenti di so-

lidarietà

Plessi di, Carchitti,

e V.V.

Marzo-

Aprile

2013

41

7.5

Il modello della rete è quello che più facilmente si presta a valorizzare le competen-

ze dei singoli o dei gruppi che decidono di realizzare dei progetti. Tali competenze

vengono legate insieme in un sistema di interconnessioni e costituiscono una risorsa

ALETHEIA: PROGET-

TO INGLESE

Ref..

Sensibilizzare i bambi-

ni all’apprendimento

di una lingua straniera

Alunni della scuola

dell’Infanzia

Annuale

PROGETTO GIOCO-SPORT

DEL CONI

Comitato Provinciale Roma

Sensibilizzare gli alun-

ni alla collaborazione

con l’altro

Alunni dell’Istituto

Annuale

LABORATORI DIDATTICI

Museo Diocesano Prenestino

Conoscere la ricca sto-

ria del nostro territo-

rio

Alunni dell’Istituto

Annuale

SAPERI I SAPORI

Ref. Baldini

Acquisire buone abitu-

dini alimentari

Alunni dell’Istituto

Annuale

―La magia del’opera‖

Finanziato dal MIUR

Consolidare le relazioni

personali attraverso la

musica

Alunni delle classi 5°

di V.V. e alunni di

Scuola Secondaria

Annuale

42

per l’intera organizzazione e per tutti i soggetti presenti in essa. Si realizza così,

un apprendimento organizzativo che produce:

Modificazioni di comportamenti rigidi e obsoleti

Apertura all’innovazione

Processi di decisionalità diffusa, autocostruzione e autovalutazione

La nostra scuola, pertanto, ha siglato degli accordi di rete con altre scuole e istitu-

zioni per confrontare e scambiare le esperienze e per curare la formazione e

l’aggiornamento dei docenti.

Siamo in rete con:

I.C. ― G. Pierluigi‖- Palestrina

I. C. G. Mameli– Palestrina

I.C. Gallicano nel Lazio

I.S.P.T. via Pedemontana – Palestrina

I.C.- Poli

I.C. – Zagarolo

Nel corrente anno scolastico vi è una proposta di attuazione del progetto ― Disper-

sione scolastica‖ che vedrà la partecipazione di 12 scuole, 5 classi per ogni istituto

partecipante, 20 alunni per ogni classe, un totale di 1.200 alunni coinvolti. Alla

proposta parteciperanno: docenti, esperti e genitori.

43

7.5 LABORATORI

Il laboratorio è il luogo privilegiato dove si attua una situazione di apprendimento

che ―mobilita‖ conoscenze ed abilità dei bambini in una dimensione operativa e pro-

gettuale.

Il laboratorio costituisce un momento significativo di relazione interpersonale e di

collaborazione costruttiva tra gli alunni per eseguire compiti concreti, per intra-

prendere un itinerario di scoperta che non separa la teoria dalla pratica didattica

anzi favorisce un processo di insegnamento/apprendimento flessibile e differenziato.

I laboratori sono affidati ad uno o più docenti che, per competenza professionale

didattica, organizzano percorsi formativi in grado di rispondere alle differenti situa-

zioni di apprendimento degli allievi.

La caratteristica principale del laboratorio, dal punto di vista didattico, è la sua

realizzazione con gruppi di alunni della stessa classe o sezione o di classi parallele o

di classi verticali, riuniti per livello di apprendimento o per eseguire un preciso com-

pito o per assecondare

interessi e attitudini comuni.

Nella nostra scuola è allestito un moderno Laboratorio di Informatica, dove gli

alunni possono acquisire la conoscenza del computer nelle sue funzioni generali e

nelle sue parti principali per una alfabetizzazione informatica, l’’uso del computer

è trasversale allo studio di tutte le discipline,

L’alunno sarà avviato ad usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per svi-

luppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per

potenziare le proprie capacità comunicative.

Nel corrente anno scolastico la scuola dispone di n.3 L.I.M. sistemate nei due ples-

si: V.V. e Carchitti che permetteranno un nuovo modo d’apprendimento alla luce

delle nuove tecnologie.

44

7.6 ATTIVITA’ RELATIVE AL CURRICOLO LOCALE E

ATTIVITA’ OPZIONALI E FACOLTATIVE DI CUI AL

d.Lgsv.n.59/04 .

Tenuto conto del D.L.gsv. n. 59/ 04; preso atto della normativa sui curricoli,

quota oraria di flessibilità è del 20 %, vengono introdotte attività

li che, nell’ambito di ciascuna classe, saranno espletate secondo una organizzazione

analiticamente specificata nella programmazione educativa-didattica.

Le attività opzionali costituiscono un approfondimento ed un arricchimento cur-

ricolare e nel corrente anno scolastico sono progettate attività che riguardano le

aree relative al progetto di Circolo

Interclasse delle classi prime:

manipolazione creativa di materie plastiche e tecniche espressive;

Interclasse delle classi seconde:

manipolazione di materiale vario;

Interclasse delle classi terze:

attività grafico- pittoriche;

Interclasse delle classi quarte:

ricerche con l’uso del computer; attività grafico -pittoriche

Interclasse delle classi quinte:

tecniche per lo sviluppo della creatività; drammatizzazione

45

7.7 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ ISTRUZIONE

Le iniziative culturali realizzate fuori dell’istituto scolastico entrano a far parte in-

tegrante dei piani di lavoro, in quanto completamento e arricchimento di ciò che

viene proposto in classe.

Le visite guidate, di studio, viaggi d’istruzione e campi scuola, presuppongono

quindi un’adeguata programmazione didattica e culturale fin dall’inizio dell’anno sco-

lastico e si configurano come esperienza di apprendimento e di crescita della perso-

nalità, rientranti nelle attività progettuali della scuola. Pertanto, le uscite si effet-

tueranno nel corso dell’anno scolastico, secondo le necessità dettate dalla realizza-

zione del curricolo e dei progetti.

Obiettivi:

Educare alla storia locale;

Conoscere direttamente le testimonianze per comprendere la storia artistica,

culturale, sociale ed economica del territorio;

Approfondire le conoscenze nelle diverse discipline o ambiti disciplinari;

Osservare e riconoscere nel territorio i fenomeni fisici e antropici più rilevan-

ti;

Favorire la socializzazione degli alunni.

La progettazione didattica si articolerà in quattro fasi operative:

Momenti della motivazione;

Messa a punto degli strumenti operativi (appunti, testi, materiali, prenota-

zioni delle visite guidate, ecc ;

Organizzazione del lavoro;

Sistemazione del materiale raccolto

46

7.8

DIREZIONE:

Dirigente scolastico:

Prof.Marcello Grippo

COLLEGIO DEI DOCENTI

SEGRETERIA

D.S.G.A.: Mazzenga Maria Teresa

Assistenti Amministrativi:

Claudio Fornari Tiziana Quarto

Gabriella Soldati

Rita Di Magno

Giuseppina Frasca

CONSIGLI DI INTERCLASSE

INTERSEZIONE

STAFF DI DIREZIONE

COLLABORATORE DEL

D.S.Arcidiacon Rosanna(vicaria)

Prof.ssa Vitale Enza

DOCENTI UTILIZZATI IN

FUNZIONI

STRUMENTALI:

COMIIATO DI

VALUTAZIONE

- CONSIGLI DI

INTERCLASSE

- COMSIGLI DI CLASSE

- R.S.U

COMMISSIONI E GRUPPI DI

LAVORO

AREA 1:

GESTONE DEL P.O.F.

MARIA SCARLATA

AREA 2:

SOSTEGNO AL

LAVORO DEI

DOCENTI:

GERMANA BOVI

AREA 3:

INTERVENTI E SERVIZI PER GLI ALUNNI

Giuffrè Maria De Giusti Annarita

Pagliei Patrizia

Nunnari Cinzia

47

8

8.1 RUOLI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’

―La individuazione degli itinerari di apprendimento è garanzia per l’alunno di effet-

tiva soddisfazione del diritto allo studio‖. La Programmazione Educativa e Didattica

dovrà quindi, articolarsi in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione di

percorsi personalizzati di apprendimento scolastico.

Ai docenti spetta, dunque, il compito di svolgere la loro professione in modo

pedagogicamente, deontologicamente e culturalmente funzionale ai bisogni e

alle caratteristiche dei loro alunni. Per costruire percorsi (curricoli) persona-

lizzati occorre per prima cosa conoscere gli alunni, diagnosticare i livelli di

partenza, individuarne bisogni e risorse. Tuttavia fare una scuola basata sui

curricoli personalizzati non può correttamente significare fare un tipo di scuo-

la diversa per ogni alunno, bensì gestire gli alunni per gruppi omogenei come

livello di preparazione culturale e di maturazione umana.

Gli alunni, protagonisti fondamentali dell’azione educativa, hanno diritto ad

interventi pedagogico-didattici mirati e funzionali; ma, al tempo stesso, han-

no il dovere di impegnarsi al meglio delle loro possibilità per migliorare se

stessi e per apportare il proprio contributo al benessere degli altri.Ciò può

avvenire soltanto con la partecipazione consapevole, l’impegno, la volontà, la

motivazione e l’interesse degli stessi.

I genitori svolgono un’azione di primaria importanza sul piano educativo e

formativo e sul piano dell’istruzione. Senza il completo coinvolgimento delle

famiglie la scuola non può conseguire le proprie finalità educative; senza, cioè,

che ci sia una profonda condivisione delle attività e delle proposte della scuola

48

e senza che vi siano scambi informativi tra scuola e famiglia sulla personalità

dell’alunno, sul suo carattere, i suoi problemi, i suoi reali interessi, sulle sol-

lecitazioni positive o sui condizionamenti negativi che riceve dalla società, dal

territorio, dagli amici. Molto possono fare i genitori anche sul piano del raf-

forzamento delle motivazioni verso le attività scolastiche e i problemi della

cultura, aiutando l’alunno a conoscersi meglio, a migliorare il concetto di sé,

ad accrescere la fiducia nelle proprie possibilità, a rafforzare le proprie abitu-

dini, a coltivare i propri reali interessi. E’ necessario dunque che l’ambiente

familiare trasmetta ai figli l’importanza della scuola, dell’impegno personale

necessario per raggiungere qualsiasi obiettivo, oltre che l’esempio della respon-

sabilità e della coerenza.

Il personale amministrativo contribuisce a realizzare una corretta gestione

amministrativa, garantendo l’uso corretto delle risorse strutturali e finanzia-

rie come strumenti importantissimi per l’azione pedagogica e didattica.

Il personale ausiliario, infine, mediante specifiche mansioni di pulizia e di man-

tenimento delle strutture e delle attrezzature e di vigilanza sugli alunni,

contribuisce a fare della scuola un ambiente organizzato per essere stimolante

ai processi di apprendimento e di formazione culturale dei giovani.

Ad integrazione di ciò, è stato stilato il Patto di corresponsabilità e le sanzioni

disciplinari, approvati dal C.d.I. il 03-12 2012

8.2 LA VALUTAZIONE

La valutazione consiste nella raccolta e nell’uso delle informazioni concernenti

i cambiamenti nel comportamento degli alunni allo scopo di prendere delle decisioni

riguardo al programma educativo.

Gli aspetti essenziali della valutazione sono i seguenti :

La funzione (perché valutare?)

L’oggetto (che cosa valutare?)

49

Le modalità (come valutare?)

8.3 La funzione

Nella ―funzione‖ la valutazione è finalizzata:

- a rilevare i successi o le difficoltà che gli alunni incontrano a livello di ciascuna

unità di apprendimento;

- a chiarire, rivedere o adattare l’obiettivo (educativo-didattico) alla luce

dell’attività in svolgimento;

- ad accertare se l’obiettivo didattico progettato è stato raggiunto;

- a verificare se gli alunni rispondano alle stimolazioni e alle opportunità didattiche

loro offerte, cioè se sono motivati;

- a differenziare i trattamenti didattici e individuare le procedure alternative più

adeguate sulla base dei risultati;

-a pianificare, al termine di ciascuna unità didattica i tempi e i modi ottimali per il

passaggio all’unità successiva;

-ad accertare se gli obiettivi intermedi e quelli educativi sono stati raggiunti.

8.4 L’oggetto

L’oggetto della valutazione e del giudizio sono:

-i risultati dell’apprendimento dei singoli alunni, cioè l’acquisizione degli obiettivi

programmati;

-la validità delle procedure, dei contenuti e degli strumenti adottati per conseguire

gli obiettivi previsti dal progetto iniziale.

50

8.5 Le modalità

La valutazione è prima misurazione e si effettua con l’uso di tecniche e metodiche

diverse:

con griglie o strumenti elaborati per singole classi ad inizio anno, prima della pro-

grammazione didattica: per prove concordate in base al curricolo al termine di ogni

bimestre;

con prove standardizzate per tutto l’istituto al termine di ogni quadrimestre.

8.6 Valutare la realizzazione dei progetti

Ogni progetto ha proprie finalità che saranno sottoposte a prove di verifica in iti-

nere e di valutazione finale.

L’insegnante cui è stata attribuita la Funzione Obiettivo, Area 1 – Gestione del

Piano dell’Offerta Formativa avrà il compito di coordinare e verificare in itinere

tutte le attività inserite nel Piano; alla fine dell’anno scolastico dovrà relazionare,

con una valutazione finale, al Collegio dei Docenti.

51

8.7

EDUCAZIONE FORMAZIONE ISTRUZIONE

Raccordo tra gli aspetti emotivo-affettivo, cognitivo-intellettuale, applicativo

Conoscenza , comunica-zione e scambio di espe-rienze all’interno della comunità scolastica ed extrascolastica

Prevede l’unità e l’integrazione di tutti i progetti e le iniziative in rispo-sta ai bisogni dell’utenza.

Bisogni espressivi

del bambino nella

sua unicità

Collaborazione Solidarietà

Sviluppo e poten-ziamento di com-petenze, abilità, conoscenze

Incontri collegiali Gruppi di lavoro Continuità Associazioni ed Enti Extrascuola

Utilizzazione dei fondi as-segnati dal Miur per: assi-curare il funzionamento ordinario di tutte le scuole del Circolo, realizzare pro-getti specifici secondo i piani di previsione ad esso allegati, garantire il fun-zionamento amministrati-vo generale.

Uso di canali,

codici e media

comunicativi

differenti

Organizzazione di la-boratori: teatro informatica musica pittura lettura espressivo lingua straniera

Obiettivi formativi

Utilizzazione delle risor-se finanziarie non statali derivanti da Privati, So-cietà, Enti Locali, Provin-cia, Regione.

Predisporre am-bienti accoglienti e coinvolgenti, di apprendimento e aggregazione, sani e funzionali.

Formazione di gruppi di lavoro a classe aperte, messa in campo di risorse pro-fessionali e ma-teriali, collabo-razione con gli esterni .

Elaborazioni di piani per il recu-pero dello svan-taggio. Aggiornamento

costante dei do-

centi per migliora-

re la qualità

dell’offerta

SVILUPPO DELLA PERSONA

52

9

9.1 ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’ INSEGNAMENTO:

INCARICHI E COMMISSIONI

1) ORGANI DI GESTIONE

- Consiglio di Circolo Presidente Signora Anna Luisa Fatello

- Giunta Esecutiva Preside D.S. Dott. Marcello Grippo

-Commissione per la mensa Costituita da genitori eletti

2) Il COLLEGIO DEI DOCENTI ha deliberato il calendario annuale delle attività

funzionali all' insegnamento con le seguenti commissioni:

Commissione P.O.F.:

F.S. Area 1: Scarlata Maria

Arcidiacono, Baldini, Colavecchi, Giuf-

frè, Mattogno, Moscatellini, Pacciani,

Pelliccioni, Rinaldi, Scaramella, Vitale

Commissione elettorale

Cerci Sara—Polucci Piera—

Scaramella Annarita

Rosicarelli

Commissione Continuità

- Scuola Infanzia:

Costantini, Piacentini, Gasbarri,

Giuffrè—Moretti—Compagnoni-De

Angelis

Coordinatori interclasse

1° A-B-C Costantini

2° A-B-C Bovi

3° A-B-C Baldi

4° A-B-C Baldini

53

- Scuola Primaria:

Scarlata, Valente, Proietti, Lom-

bardi, Aureli, Nunnari, Rinaldi C.,

Vitale.

5° A-B-C Valente

Commissione G L H.

De Giusti- responsabile

Proietti Giuseppa, Nunziata Anna

(Inseg. curricol. )

Tacchi Annarita (sostegno Inf.)

Pucciarelli Diego ( sost. secondaria)

Vitale Enza ( docente second.)

Responsabili Consigli interclasse

Sabelli

De Angelis

Commissione formazione classi

prime

Baldi, Baldini, Ilardi M.G., Minelli,

Mastrangelo, Sabelli.

Comitato Valutazione

Dantimi,

Giuffrè,

Valente,

Arcidiacono.

Tutor

Sabelli per Riccardi

Vitale per Nunnari

Rinaldi per Pacciani

De Giusti per Petitta

Sub-consegnatari materiali audiovisi-

vi

Calderaro

Baroni

Pucciarelli

Commissione prove Invalsi

Scarlata ( responsabile)

Pacciani

Arcidiacono e Frasca.

Commissione Orario

Calabresi, Ferracci, Polucci

Sono state individuate le seguenti FUNZIONI STRUMENTALI:

54

Area 1 – Gestione del P.O.F

Insegnante Maria Scarlatta

Area 2 – Sostegno al lavoro dei docenti

Insegnante Germana Bovi

Area 3 – Interventi e servizi

per gli studenti

Insegnanti

Giuffrè Maria, De Giusti Anna Rita, Pagliei Patrizia e Nunnari Cinzia.

3) Sono state designate due collaboratori del dirigente scolastico:

- docente Arcidiacono Rosanna ( vicaria ) e responsabile del plesso V.V.

- docente Vitale Enza e responsabile scuola Secondaria di primo grado

4) Responsabili di plesso

Plesso Carchitti Primaria: Giuffrè

Plesso di Carchitti Infanzia : Rinaldi

Plesso V.V. Primaria Arcidiacono

Plesso V.V. Infanzia : De Angelis

55

9.2 ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

ORARIO

Nei vari plessi dell’Istituto si attuano orari scolastici diversi sia per sezioni di

scuola dell’Infanzia, sia per la scuola primaria. Nelle sezioni di scuola dell’infanzia il

tempo ridotto è di 25 ore settimanali, nelle sezioni di tempo pieno è di 40 ore

settimanali, entrambi ripartite in 5 giorni ( dal lunedì al venerdì). Per le classi di

scuola Primaria il tempo pieno è di 40 ore settimanali (Viale della Vittoria - Car-

chitti ) dal lunedì al venerdì; il tempo prolungato è di ore 27 per le classi prime,

seconde ,terze , quarte e di ore 30 per le classi quinte, dal lunedì al venerdì.

9.3 SERVIZI AGGIUNTIVI

MENSA

Per gli alunni del tempo prolungato e pieno (nei giorni di rientro) è istituito, da

parte dell'amministrazione comunale, il servizio mensa affidato in gestione alla coo-

perativa " Vivenda" che fornisce pasti caldi e cucinati nei plessi V.V.e Carchitti; ne-

gli altri plessi il cibo viene trasportato (Viale della Vittoria, Scuola materna Car-

chitti).I pasti vengono personalizzati per i bambini con intolleranze alimentari ed al-

lergie (celiaci ecc….)

9.4 TRASPORTO ALUNNI

Gli alunni della scuola dell'infanzia e primaria usufruiscono di un servizio scuolabus,

affidato in gestione alla ditta autotrasporti "Cilia‖

56

9.5 LA SICUREZZA SCOLASTICA

L’Istituto persegue l’obiettivo di una ―Scuola Sicura‖, da conseguire insieme agli

Enti Locali. Sono infatti a carico del Comune gli obblighi relativi ad interventi

strutturali e di manutenzione necessari ad assicurare la sicurezza dei locali. Al Diri-

gente scolastico è attribuito il compito di porre in essere i vari adempimenti di ca-

rattere generale circa le attività di formazione ed informazione del personale, la va-

lutazione dei rischi, l’attivazione del servizio di prevenzione e protezione.

Il presente P.O.F. assume il tema della sicurezza quale termine di riferimento cen-

trale nell’ambito dei programmi per l’educazione alla salute.

Gli interventi didattici relativi ai temi della sicurezza sono coordinati nell’ambito di

un progetto unitario denominato ― Informazione e prevenzione‖ comprendente:

a) DESTINATARI: tutti gli alunni della scuola

b) FINALITA’: le finalità del progetto prevedono:

1. promozione della cultura della prevenzione dei rischi;

2. informarsi per prevenire;

3. ― ANTICIPAZIONE‖ : sviluppo dell’abitudine a prevedere ( ― anticipare‖ )

le possibili conseguenze delle proprie e altrui azioni o eventi ambientali;

4. interiorizzazione del ― bene salute‖ quale valore di riferimento nelle scelte di

vita.

c) AZIONI: le azioni coordinate dell’educazione alla sicurezza comprendono:

1. contestualizzazione dei temi della sicurezza nell’ambito dei programmi ordinari

di educazione alla salute;

2. rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti negli ambienti scola-

stici e adozione dei comportamenti preventivi conseguenti;

3. partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza, lettura consa-

pevole della cartellonistica, rispetto delle conseguenze;

4. trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza anche in

ambito extra. scolastico ( sulla strada, negli ambienti domestici, nei locali

pubblici ecc..)

5. ciascun insegnante, nelle classi di competenza, assicura.

57

- interventi informativi sui fattori di rischio presenti negli ambienti sco-

lastici;

- interventi informativi sul corretto uso delle strutture, strumentazioni

e dotazioni scolastiche;

- interventi informativi sui comportamenti preventivi.

A tal fine, il Collegio dei Docenti ha individuato per ciascun plesso, gli addetti al

Servizio di Prevenzione e Protezione e alle emergenze (incendi, evacuazione e pron-

to soccorso).

I plessi sono dotati di idonea segnaletica. Tutti i docenti, sono tenuti all’obbligo di

formazione sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro.

In ogni plesso verranno effettuate almeno due prove di evacuazione dell’edificio nel

corso dell’anno.

9.6 ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI

Le iscrizioni degli alunni di Scuola dell'Infanzia , Primaria e Secondaria di primo gra-

do, avvengono nel mese di Gennaio presso la segreteria dell’Istituto, con moduli for-

niti dalla Scuola stessa. La Legge delega n.53/2003 introduce la possibilità di iscri-

vere in anticipo i bambini alla scuola dell’infanzia e alla scuola Primaria.

1. Scuola dell’Infanzia: possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia ―secondo

criteri di gradualità ed in forma di sperimentazione, le bambine e i bambini

che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di rife-

rimento, anche in rapporto all’introduzione di nuove professionalità e modali-

tà organizzative‖

2. Scuola Primaria: possono essere iscritti alla scuola Primaria le bambine e i

bambini che compiono sei anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferi-

mento. La normativa offre quindi un’opportunità, che i genitori dovrebbero

cogliere responsabilmente, tenendo conto delle competenze già acquisite nella

scuola dell’infanzia e del parere degli insegnanti della scuola dell’Infanzia.

58

9.7 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI /CLASSI

Sezioni di scuola dell'Infanzia

- Formazione di sezioni omogenee per età, laddove è possibile

- Equilibrio numerico tra le sezioni

- Salvaguardia dell'equilibrio tra maschi e femmine

- Inserimento dei fratelli in sezioni diverse

- Suddivisione di bambini diversamente abili

- Eventuale passaggio da una sezione all'altra con adeguata motivazione valutata

dal Consiglio di Intersezione

-

Classi Prime

Formazione delle classi affidata a docenti di scuola dell'Infanzia e docenti delle clas-

si quinte.

I criteri adottati saranno i seguenti:

- Equilibrio numerico tra le classi

- Equilibrio tra maschi e femmine

- Inserimento di fratelli in classi diverse

Il decreto legislativo

Il Decreto legislativo approvato in via definitiva il 23 gennaio 2004 dal Consiglio dei

Ministri al Capo V ( Norme finali e transitorie) ha limitato, per l’anno scolastico

2003-2004 la possibilità di iscrizione anticipata alla scuola dell’infanzia e alla scuola

Primaria solo alle bambine e ai bambini che hanno compiuto rispettivamente tre e sei

anni entro il 28 febbraio 2004.Le ulteriori anticipazioni, per i prossimi anni, ver-

ranno regolamentate da apposito Decreto ministeriale fino ad arrivare a quel 30

aprile previsto dalla Legge n.53/2003

59

- Equilibrio numerico degli stranieri

9.7 VIGILANZA SUGLI ALUNNI

I bambini della scuola dell' Infanzia sono accompagnati fino alla porta della propria

sezione dai genitori o da chi in quel momento ne fa le veci, nei primi trenta giorni

di accoglienza

Per gli alunni di scuola Primaria, nel corrente anno scolastico e su richiesta dei ge-

nitori, è stato attivato il servizio di pre-scuola che garantisce la sorveglianza degli

alunni dalle ore 7,30 alle ore 8,20 tramite assistenti comunali. Dopo l'entrata degli

alunni, i cancelli vanno richiusi per garantire la sicurezza nella scuola. I genitori sono

tenuti a non sostare negli atri e negli spazi esterni recintati e a non accedere nei

locali scolastici durante le ore di attività.

Gli alunni della scuola dell'Infanzia, al momento dell'uscita, verranno affidati ai geni-

tori o a chi ne ha delega.

Gli alunni della scuola Primaria usciranno al termine delle lezioni e solo dopo il suono

della campanella, sotto la vigilanza del proprio insegnante, che li accompagnerà fuori

del portone.

I collaboratori scolastici collaboreranno con gli insegnanti per vigilare l'entrata e l'u-

scita degli alunni.

9.8 COMPORTAMENTO ALUNNI

60

Uscite fuori orario

Le uscite sistematiche per terapia medica vengono autorizzate dalla Direzione Di-

dattica, sulla base della documentazione sanitaria.

Le uscite occasionali, motivate, vengono gestite all'interno del plesso di appartenen-

za degli alunni.

I genitori sono tenuti a firmare sull'apposito stampato di plesso l'assunzione di re-

sponsabilità dell'uscita anticipata del proprio figlio.

Nel caso di alunni che necessitano di uscire anticipatamente dalla scuola, per motivi

di salute, i docenti sono tenuti a comunicarlo in segreteria.

In caso di urgenze per malori gravi o infortuni si provvederà a chiamare il genitore e

contemporaneamente il Servizio di Pronto Soccorso.

Assenze degli alunni

Dopo sette giorni di assenza per malattia si presenta il certificato medico. In meri-

to alle malattie infettive contagiose e di lunga durata, è consigliabile e risulta valida

la certificazione del medico scolastico, presso al ASL di appartenenza.

Per informazioni più dettagliate si rimanda al Regolamento interno dell’Istituto, al

Patto di corresponsabilità e alla tabella delle sanzioni disciplinari che sono parti in-

tegrante, come allegati, del presente Piano.

10

10.1 UTILIZZAZIONE SPAZI ,STRUTTURE E DOTAZIONI

Le palestre (o gli spazi utilizzati per attività motorie), i laboratori e le aule

per attività particolari sono utilizzati da tutti. I docenti di ogni plesso indicano

61

nei documenti di programmazione annuale i turni, le modalità d'uso, i nomi dei re-

sponsabili incaricati (se necessari), tenendo presente comunque i limiti di capienza

di ogni ambiente. Le attrezzature presenti in tali ambienti devono essere usate

correttamente e riposte ordinatamente al termine delle attività. Per particolari ri-

correnze (Natale, Carnevale, fine Anno, ... ) è consentita l'organizzazione di feste,

mostre, spettacoli in ambienti solitamente destinati ad altri usi. Tali iniziative de-

vono svolgersi evitando affollamento eccessivi e comunque nel rispetto delle norme

di igiene e di sicurezza.

Per la ricreazione e per particolari attività didattiche è consentito l'uso dei cor-

tili, previa valutazione delle caratteristiche di tali spazi, al fine di evitare infortuni,

incidenti, disturbo alle attività di chi rimane negli edifici ovvero fruisce contempora-

neamente dei cortili stessi.

Libri e sussidi vengono acquistati su proposta del Collegio dei Docenti e nei limiti

di spesa stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Le strutture e le dotazione di materiale

devono essere utilizzate secondo la destinazione che è loro propria, evitando dan-

neggiamenti e sprechi . L'uso dei computers richiede particolare attenzione: la po-

sizione ergonometrica corretta rispetto al piano di lavoro, la distanza dallo scher-

mo non inferiore ad 80 cm, la durata dell'attività e gli intervalli (30 minuti ogni

120 di applicazione continuativa).

10.2 MODALITÀ’ COMUNICAZIONI CON I GENITORI

I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di intersezione e d'interclasse pos-

sono riunire e promuovere assemblee di classe, di plesso, in orario non coincidente

con quello delle lezioni, previa autorizzazione della Direzione.

62

Analogamente, le commissioni di genitori, costituite per motivi specifici, possono

riunirsi e riunire i genitori per problemi inerenti al loro incarico in orario non coinci-

dente con quello delle lezioni, previa autorizzazione della Direzione.

I docenti incontrano i genitori per le comunicazioni periodiche circa l'andamento

scolastico degli alunni secondo il calendario definito all'inizio dell'anno scolastico o in

seguito ad accordi diretti. Durante lo svolgimento delle riunioni degli insegnanti e/o

dei genitori non è consentita la presenza degli alunni nella scuola, sia perché manca

il personale per la vigilanza, sia perché possono essere affrontati argomenti che ri-

chiedono la presenza di sole persone adulte. I rappresentanti di classe/sezione pos-

sono contattare gli insegnanti nelle relative aule solo se devono trattare questioni

di carattere generale riguardanti le classi/sezioni e, comunque, non durante lo svol-

gimento delle lezioni.

Le comunicazioni tra insegnanti e genitori possono avvenire per iscritto (sul qua-

derno, con avvisi, ... ) o telefonicamente (in caso di urgenza). I genitori degli alun-

ni sono tenuti a fornire uno o più recapiti telefonici effettivi per essere reperibili

durante l'orario scolastico.

10.3 MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E DI

SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI DEGLI ORGANI

COLLEGIALI

La convocazione degli organi collegiali viene disposta con congruo preavviso, di

norma, non inferiore a 5 giorni, rispetto alla data delle riunioni. Di ogni seduta de-

gli Organi Collegali viene redatto il verbale, firmato dal presidente e dal segretario

su apposito registro. L'attività di ciascuno degli organi collegiali interni alla scuola

viene programmata all'inizio dell'anno scolastico secondo le norme vigenti e il relativo

calendario è reso noto agli interessati. Gli atti degli organi collegiali possono essere

63

consultati dai membri degli stessi organi. L'accesso agli atti da parte di chi non fa

parte di tali organi e la riproduzione degli stessi da parte di chi ha titolo a richie-

derla, avvengono secondo le disposizioni della legge n.241/90 e dei decreti e circolari

attuativi della stessa.

Le decisioni riguardanti persone singole non sono oggetto di pubblicazione, salvo

richiesta specifica degli interessati.

11

L’Istituto partecipa al Piano Nazionale di formazione sulle competenze riguardante

l’area generale, informatica e lingua straniera, organizzato dall’Ufficio Scolastico Re-

gionale per il Lazio.

. Inoltre i corsi di formazione, aggiornamento ed altre attività per il corrente anno

scolastico, compatibile con le risorse finanziarie sono i seguenti:

- Corso diritto alla salute dalla dott.ssa RITUCCI

- Corso utilizzo del Web

- corso sulle abilità metafonologiche, destinato ai docenti della scuola

dell’Infanzia, proposto dalla Dott.ssa Vecchiatti;

- autoaggiornamento /scambio di esperienze, progettazione comune;

- libera partecipazione a corsi organizzati da Associazioni ed Enti vari, debita-

mente proposte e approvate dal Collegio Docenti.

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