ANNO III N. 8 · mozione, quest’anno abbiamo inve-stito “molto”, anche la Regione lo ha fatto...

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P E R I O D I C O D E L L A F A I T A F E D E R C A M P I N G Poste Italiane SPA - Sped. Abb. Postale DL 353/2003 (conv. INL. 27/02/2004, nª 46) ART.1 comma 1 DCB ROMA • Gennaio - Marzo 2009 TOSCANA, UN QUARTO DEI TURISTI SCEGLIE L’OPEN AIR FISCO E TRIBUTI ADEGUARE GLI IMMOBILI AI VALORI DI MERCATO NATURA, ARTE E OSPITALITÀ VI ASPETTANO L’ABRUZZO? ANNO III N. 8

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CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE

CAMPING MANAGEMENT :SOMMARIO

Nel mese scorso la Federazione ha convocato laconsueta assemblea annuale. È l’occasione perfare il bilancio dell’attività svolta, varare il

programma di lavoro per l’anno in corso e passare inrassegna le problematiche, le aspettative di ciascunadelle Associazioni regionali aderenti a FAITA. Il mo-saico che si compone rappresenta la “fotografia” del-lo stato delle tante differenti realtà che costituisconoil mondo turistico open-air. In questa ultima occasio-ne, l’emergenza rappresentata dal terremoto che hacolpito L’Aquila ed alcuni comuni del suo territorio èstata oggetto di doverose e sentite attenzioni. Abbia-mo così verificato che gli imprenditori abruzzesi, pri-mi fra tutti, Giuseppe Delli Compagni e Ferdinando

Iustini, rispettivamente presidente e segretario di FAI-TA FederCamping Abruzzo, hanno saputo, dovuto evoluto reagire con fermezza e lucidità a questa imma-ne tragedia. Hanno aperto le loro strutture agli sfol-lati e collaborato con autorità e tecnici per individua-re soluzioni ai problemi posti dal sisma e, da impren-ditori, si sono espressi sul futuro prossimo e di medioperiodo. Il quadro che ci hanno fatto ed i loro timoripiù vivi non sono una lettura leggera. I media ci han-no abituato, per convenienza o per naturale propen-sione, al catastrofismo; per settimane siamo stati espo-sti all’apocalisse umana ed ambientale che, a sentir

5 IN TOSCANA UN QUARTO DEI TURISTI PASSA DAI CAMPINGdi Pietro Licciardi

8 ELBA, LA CENERENTOLADELLA TOSCANAdi P.L.

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11 COL SOLE ENERGIA PULITAE A COSTO ZEROdi Sergio Romano Paganelli

V4A SPEGNE LA SUA PRIMA CANDELINA

22 VACANZE PER TUTTI, CON I BUONIdi Salvatore Vingiani

25 PROMUOVERSI CON I SOCIAL NETWORKdi Eleonora Manfrini

26 TUTTI I VANTAGGI DEL WELLNESSdi Stefano Pediconi

14 L’ABRUZZO C’È… E VI ASPETTA!

17 IL TURISTA SI CATTURA CON LA RETE

19 UNA FIRMA PER RILANCIARE IL TURISMO

FAITA FEDERCAMPING

Via Properzio, 500193 Romatel. 06 32111043 - fax 06 3200830www. faita.it

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 363/2006 del 29/09/2006

Direttore responsabile:Salvatore Vingiani

Redazione:Nicolcarlo GenovesePietro LicciardiAndrea Spezzigu

Segreteria di redazione:Annamaria Meogrossi

Produzione e pubblicità:Contatto Comunicazione e Marketing s.r.l.L.go O. Zuccarini, 9 - 00149 Roma Tel. 06 55590898 - Fax 06 55179532cell. 3355774176

Progetto grafico:Emilio [email protected]

Impaginazione:Format Roma s.r.l.

Stampa:Arti Grafiche srl - Pomezia

Finito di stampareMaggio 2009

Maurizio Vianello

continua a pag. 6

29 FINE SETTIMANA PER TUTTI I GUSTI

30 RIVALUTAZIONE DEGLI IMMOBILIdi Maurizio Fantaccione

30 IVA PER CASSA. DECRETO 26 MARZO 2009 di M. F.

34 FORMAZIONE ON LINE SULLA SICUREZZA

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Prosegue il nostro viaggio tra ipresidenti regionali della FAI-TA, per raccogliere le loro

esperienze e capire come le diverserealtà affrontano i tanti problemi cheincontra il turismo all’aria aperta.Questa volta ascoltiamo il presiden-te della FAITA FederCamping dellaToscana, Giuseppe Doveri.

Signor Doveri, il turista medio è di-ventato sempre più esigente e da di-versi anni a questa parte, visto cheil viaggio all’estero non è più un lus-so riservato a pochi, si è anche abi-tuato a confrontare le diverse offer-te, pure in un settore come quellodei camping, un tempo sinonimo divacanza spartana. Qual è secondolei il livello medio dell’offerta nellasua regione? Ritiene che le struttu-re toscane possano reggere bene laconcorrenza con quelle ad esempiodi Corsica o Sardegna?«Ritengo che il livello delle struttu-re ricettive del turismo open air in To-scana sia abbastanza elevato, non sispiegherebbe altrimenti il crescentesuccesso che le nostre offerte incon-trano nel mercato domestico ed in-ternazionale. Un livello di qualitàcerto da migliorare, ma in grado direggere bene la concorrenza anche diforti competitori come Corsica e Sar-degna. La prossima apertura del par-co marino dell’Arcipelago toscano,dovrebbe inoltre offrire un’ulterioreoccasione di sviluppo per il nostroturismo balneare».

La FAITA Toscana con quali ser-vizi sostiene i propri associati nelloro sforzo di adeguare al mercato,che sappiamo essere sempre in evo-luzione, sia l’offerta turistica che i

servizi delle proprie strutture? «La nostra principale preoccupazio-ne è sempre stata quella di indirizza-re i soci, nella loro gestione azienda-le, verso la qualità e l’innovazione.Quindi abbiamo posto grande atten-zione al reperimento di tutte le risor-se finanziare pubbliche disponibili,soprattutto quelle finalizzate alla ri-qualificazione e alla innovazione del-le aziende turistiche e al sostegno al-le certificazioni di qualità, soprattut-to ambientali. Inoltre un servizio de-cisivo è stato quello di costituire unconsorzio per la promozione turisti-ca, in grado di consentire una con-

centrazione di risorse da investire informa associata e recepire specificifinanziamenti regionali» .

In Toscana, almeno in certe provin-ce, in passato il turismo non è sta-to tra le prime preoccupazioni degliamministratori. Adesso qualcosa ècambiato? Riuscite ad avere udien-za nelle stanze del potere regionale?«Tuttora in alcune province è così,per fortuna non in quelle dove è pre-sente una forte concentrazione di no-stre aziende. Il rapporto con l’Asses-sorato regionale al turismo è invecepositivo, basti pensare ad esempio cheil turismo open air è considerato neibandi regionali “prodotto specificodell’offerta turistica”. Naturalmenteniente ci è stato regalato; questo buonrapporto lo dobbiamo alla nostra ini-ziativa e ai nostri risultati. Nel corsodegli anni tramite ricerche, pubblica-zioni e convegni abbiamo dimostratola realtà del turismo toscano, dove con10 milioni di presenze l’anno nelle so-le province della costa - Livorno,Grosseto, Massa - raggiungiamo unquarto del risultato toscano. Oltre lametà delle presenze sono in campeg-gio o villaggio. Difficile ignorarci».

Siete riusciti a realizzare una qual-che forma di coordinamento con glialtri operatori turistici, magari alloscopo di poter far sentire meglio lavostra voce là dove si elaborano lepolitiche turistiche locali e regiona-

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

IN TOSCANA UN QUARTO DEI TURISTIPASSA DAI CAMPING

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a cura di Pietro Licciardi

INTERVISTA A GIUSEPPE DOVERI,PRESIDENTE DELLA FAITA TOSCANAE GESTORE DI UN CAMPING IN PROVINCIA DI LIVORNO

LA QUALITÀ DEI CAMPING TOSCANIREGGE BENE IL CONFRONTO CON I COMPETITOR PIÙ DIRETTI

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li? Come avete avviato questo cam-mino comune e con quali esiti? «Confturismo era stata pensata perquesto, ma oggi posso constatare conamarezza che non ha assolto il com-pito per il quale era stata costituita».

Cosa ha impedito questo processo?C’è la possibilità di iniziare in unprossimo futuro una collaborazio-ne, nell’interesse dell’intero com-parto, che pure in Toscana è unodei più attivi economicamente?«Soprattutto la mancanza di idee e laconservazione di ogni egoistica parti-colarità settoriale. Mi auguro che in fu-turo sia possibile realizzare collabora-zioni e accordi, noi non ci sottrarrem-mo, ma onestamente ho poca fiducia».

Che cosa chiede alla politica regio-nale per sostenere e possibilmenteampliare il turismo all’aria aperta?«Chiediamo di semplificare le pro-cedure. La Regione Toscana è stataforse la prima regione italiana a con-sentire l’installazione di strutturetemporanee e bungalow nei campeg-gi. Purtroppo ogni comune ha inter-pretato la legge regionale e il regola-mento attuativo del turismo, a mo-do suo. Infatti, qualcuno richiede ilpagamento di oneri di urbanizzazio-ne, altri no, qualcuno richiede unaDia, altri una semplice comunicazio-

ne. La solita situazione all’italianache determina disagio e incertezza re-lativamente a tempi e costi per i no-stri operatori».E alla politica nazionale?«Riduzione dell’Iva e “soldi veri “ peril settore».

Siamo in piena recessione economi-ca. Quali contraccolpi prevedete perla stagione ormai alle porte e comevi preparate ad affrontarla?«Abbiamo sempre investito in pro-mozione, quest’anno abbiamo inve-stito “molto”, anche la Regione lo hafatto in maniera massiccia. Speriamoin un risultato positivo».

Il neo ministro del turismo, MichelaVittoria Brambilla, ha promesso di da-re nuovo impulso al nostro turismo,dal quale si aspetta – questo almenoprima dell’esplodere della crisi mon-diale – un aumento del nostro Pil dialmeno un punto percentuale. Ciò an-che con l’aiuto dell’Enit Agenzia, chedovrà rendere più efficace la promo-zione del nostro Paese. A propositodi promozione, vi sentite abbastanzaaiutati e rappresentati in questo, op-pure siete costretti al fai da te, conconseguente aggravio di costi?«Sono felice per l’impegno assuntodalla signora Brambilla. Anche inquesto caso però, e mi ripeto, occor-

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

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loro, ha colpito l’Abruzzo. Tutto vero, tutto giusto, maleggendo i numeri si realizza che il disastro è grande materritorialmente circoscritto, che il disagio riguarda65.000 sfollati su una popolazione di circa 1,5 milioni dianime, che lutti e feriti sono tanti, troppi per sopporta-re il dolore, ma che i vivi e gli scampati hanno volontàferma di ricostruire le loro case e le loro città. Ma l’Abruz-zo non è raso al suolo, le sue genti non sono prostrate edannichilite, le sue imprese non sono svanite. Purtroppol’opinione pubblica semplifica e reagisce con draconia-na semplicità: l’Abruzzo è colpito dal terremoto; l’Abruz-zo può essere ancora colpito da quella catastrofe. Ergo:meglio non andare in vacanza in Abruzzo. Non pensia-mo che si debbano spargere fiori ed oblio sui drammi esulle macerie ma riteniamo che si possano fare più dan-

ni di quanti non ne abbia già provocati il sisma. Con glioperatori del turismo open-air abruzzese vogliamo chevenga corretta la disinformazione propagata sulle realidimensioni del dramma, scongiurando che si formi nel-l’opinione pubblica la convinzione che l’Abruzzo turi-stico non esiste più. Aggiungendo alla tragedia la beffa di una perdita eco-nomica inflitta a tutti gli abruzzesi per pigrizia, miopiaed incapacità di comunicare. Con loro chiediamo alleautorità di governo che si calendarizzi l’impegno dellestrutture ricettive per l’ospitalità agli sfollati, che si av-vii un concreto piano di rientro nella normalità, che sirealizzino gli interventi necessari per restituire all’Abruz-zo delle imprese turistiche l’immagine di ospitalità ed ef-ficienza che merita.

CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE

segue da pag. 3

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rono soldi veri per promuovere l’Ita-lia, soldi come mettono i nostri pae-si competitori e come mettiamo noiimprenditori».

Lei è anche proprietario di un cam-peggio in provincia di Livorno. Im-magino che i rapporti con le ammi-nistrazioni locali del suo territoriosiano buoni, considerata l’attenzio-ne che le amministrazioni di sinistrahanno per la tutela dell’ambiente…«Buoni rapporti certo, ma sappia cheoltre la metà dei nostri soci ha otte-nuto certificazioni di qualità ambien-tale per le loro strutture, un bel bi-glietto da visita, le pare? »

Quando ha iniziato la sua attivitàe come?«L’International Camping Etruria fe-steggia quest’anno i 42 anni di attività.Personalmente lo seguo da 24 anni».

La Toscana è una meta ambita da-gli stranieri per le sue città d’arte eanche per le sue bellezze naturali.

È ancora così? «Per fortuna è ancora così, ma per ri-spondere alla concorrenza, semprepiù agguerrita, dovremo lavorare mol-to, come “Sistema Toscana”, alla co-municazione continua delle bellezzenaturali artistiche e paesaggisticheche possediamo».

Come ha modificato in questi annila sua struttura per cercare di rima-nere al passo con la domanda? «Ho sempre cercato di migliorare laqualità delle attrezzature e dei servi-zi in genere, curando la clientela in

maniera quasi maniacale: dalla ri-chiesta iniziale di informazioni finoalla conclusione del soggiorno».

Secondo lei come è cambiato il tu-rismo all’aria aperta da, diciamo,trent’anni a questa parte? E qualialtri cambiamenti intravede?«Siamo passati dalla fase pionieristi-ca iniziale alla odierna realtà di strut-ture moderne che sono già proietta-te nel futuro, perché interpretano inpieno i mutamenti economici e po-litici che questa crisi ha avviato».

Qualche suo collega notava che neicamping ci sono meno giovani ri-spetto al passato. Pensa che questasia una vacanza che sta passando dimoda, sostituita magari dai soggior-ni in agriturismo, che pure in To-scana vanno molto bene?«Per incontrare i giovani forse sareb-be sufficiente promuovere seriamen-te il campeggio, mi pare che, perquello che ci siamo detti prima, cam-peggiare sia ancora di moda». �

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Alberto Sparnocchia, proprie-tario del camping “La Sor-gente” di Portoferraio, all’El-

ba, è – come amano dire gli america-ni – uno che si è fatto da solo. Circacinquant’anni fa, con un prestito del-la banca, ha messo su un’area di so-sta per roulotte e tende, diventata og-gi un bel camping affacciato su unadelle più belle spiagge dell’isola, do-tato di ogni comfort. «In questi anniho visto montare tante tende e ho co-nosciuto tante famiglie, italiane estraniere», ricorda Sparnocchia, «al-cune delle quali continuano a cam-peggiare, altre ritornano per rivede-re il posto e ricordare i bei tempi». Infondo è proprio questo il bello di que-sto lavoro: il contatto con gente diogni tipo, anche se dai tempi degliesordi ad oggi tutto è cambiato: «dal-la tendina “canadese” si è passati agliigloo che si montano con un lancioin aria o ai camper super lusso di ot-to metri, con tanto di garage per loscooter e la parabola satellitare». An-che se è proprio grazie ai progressi tec-nici che molte più famiglie si sono av-vicinate al turismo all’aria aperta.

Signor Sparnocchia, il suo campingè sotto la giurisdizione della Provin-cia di Livorno, che non ha mai avu-to una brillante politica di promo-zione turistica, nonostante questoterritorio comprenda bellissimespiagge e un bel pezzo di Maremmaassai apprezzata dagli stranieri. Nonparliamo dell’Elba, vera perla del

Tirreno… Quali sono i vostri rap-porti con le istituzioni?«Comuni, Provincia e Regione nonhanno mai visto di buon occhio ilcampeggio. Per loro, quello all’ariaaperta è il turismo becero del saccoa pelo, del mordi e fuggi. Preferisco-no puntare su quello alberghiero. Latendina sotto il leccio che non pro-voca alcun impatto ambientale è an-cora oggi osteggiata e la normativaregionale viene spesso interpretata,applicata e recepita dai vari regola-menti urbanistici comunali in modorestrittivo. Qui a Portoferraio, addi-

rittura, chi decide di installare le ca-se mobili, oggi molto richieste, per-de il 5% o il 10% delle piazzole, di-pende dalle dimensioni del campeg-gio. I politici non parlano volentie-ri dei campeggi; piace senz’altro dipiù l’agriturismo: di questo tipo di at-tività si riempiono le pagine dei gior-nali e le Tv mandano in onda ricchidocumentari».

Le amministrazioni locali, che quisono storicamente di sinistra, nondovrebbero avere un occhio di ri-guardo per il vostro settore? Il cam-peggio, almeno in passato, non eraun tipo di vacanza popolare? Le vo-stre strutture, immerse nel verde,sono anche baluardo contro la spe-culazione edilizia e la cementifica-zione dell’Isola…«Con i sindaci o con gli assessori, madirei anche con i funzionari perchéoggi nel municipio comandano loro,i rapporti sono difficili: incontri,scontri, promesse, impegni, ma allafine il regolamento esce come il fun-zionario l’ha impostato in primaistanza. Con le istituzioni viviamo incontinuo “stress”».

Almeno potrete beneficiare dell’ap-peal turistico di questa bellissimaisola…«Se non ci fossero tutta una serie diquestioni… A cominciare dai pro-blemi logistici come trasporti, sani-tà, scuola, acqua e rifiuti, che per noiisolani sono ancora più importanti.

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

ELBA,LA CENERENTOLA DELLA TOSCANA

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NONOSTANTE I MILIONI DI VACANZIERI CHE OGNI ANNO SBARCANO C’È CHI VORREBBE FAREDELL’ISOLA UN DESERTO SENZA TURISTI

a cura di Pietro Licciardi

«COMUNI, PROVINCIA E REGIONE NON HANNOMAI VISTO DI BUON OCCHIO IL CAMPAGGIO»

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Purtroppo all’Elba la soluzione diquesti problemi è sempre rinviata oviene avviata con grande ritardo, percui tutto finisce con l’accavallarsi aglialtri che sopraggiungono... Il traspor-to navale è carissimo e penalizza nonsolo i residenti, ma soprattutto i tu-risti con roulotte o camper al segui-to. L’ospedale è in realtà un prontosoccorso. La scuola una Cenerento-la. Acqua e rifiuti sono servizi eroga-ti a costi esosi. Credo che la Regio-ne voglia veder tornale l’Elba comenegli anni cinquanta, con una eco-nomia ancora agro-silvo-pastorale,pochi alberghi e spiagge semideser-te. È per questo che hanno voluto ilParco nazionale dell’arcipelago to-scano il cui presidente vagheggia un’isola senza auto. Come possiamo es-sere d’accordo con queste idee, so-prattutto noi gestori di campeggio? »

E per quanto riguarda la promozione?«La promozione turistica da parte deicomuni è assente. L’Apt fa quello chepuò, ma i dipendenti, che erano die-ci nel 1995, sono stati ormai più chedimezzati. E la sede, in attesa di quel-la nuova che sarà pronta, se tutto an-drà bene, nel 2011, è stata spostata inquella dell’ex consorzio acquedotti, inuffici oltretutto scarsamente visibili.Anche i fondi stanziati per l’attivitàpromozionale dell’agenzia sono statifortemente ridotti e si vive ormai al-la giornata. Le aziende sono così co-strette a spendere migliaia di euro perpartecipare alle fiere e per promuover-si da sole o attraverso consorzi di ca-tegoria. Qualche hanno fa l’associa-zione locale dei gestori campeggi, cheadesso non esiste più, insieme all’as-sociazione albergatori, fece uno “spot”pubblicitario di tre minuti su Media-set che dette qualche piccolo risulta-to. Bisognava insistere, ma quandocambia il presidente cambiano anchele teste e si pensa ad altro….»

Quali sono i rapporti con gli altriimprenditori? «I rapporti con gli albergatori uffi-cialmente sono buoni; non ci sentia-mo in concorrenza e del resto si trat-ta, in realtà, di forme diverse di turi-smo. Talvolta collaboriamo, anche

insieme ad altre associazioni di cate-goria. Però gli albergatori sono tantie insieme formano una lobby moltopotente che ha sempre cercato di in-fluenzare le varie amministrazioni,anche ostacolando l’installazione diunità abitative da parte dei campeg-gi che invece è prevista dal testounico sul turismo».

Secondo lei quanto può ancoracrescere il turismo all’aria apertaall’Elba? «All’Elba oggi non ci sono marginidi crescita turistica. In agosto, tra tu-risti registrati e non, si raggiungonocirca 150 mila presenze giornaliere.È un livello soddisfacente, che nondobbiamo superare, ma neppure di-minuire per poter mantenere il livel-lo di vita che oggi abbiamo raggiun-to. Adesso sono le istituzioni che do-vrebbero creare quelle infrastrutture

per gestire al meglio questa popola-zione turistica: creare altri poli por-tuali, oltre a quello di Portoferraio,acquedotti e serbatoi per sopperirealla richiesta estiva, depuratori fun-zionanti, ciclo dei rifiuti da chiude-re all’Elba - basta con i rifiuti traspor-tati con i camion in continente, a co-sti elevatissimi! - e una raccolta dif-ferenziata severa e molto spinta; unospedale che dia garanzie di funzio-nalità e sicurezza».

Voi ci tenete a distinguervi dalla To-scana. È una questione di campanile? «Non vogliamo distinguerci dalla To-scana, noi ci sentiamo toscani; sonosemmai gli altri che si dimenticanodelle isole e che abbiamo gli stessi bi-sogni e interessi. Quando si parla diToscana si pensa a Firenze, Pisa, Luc-ca, magari alla Maremma, ma non al-l’Elba. Dell’Elba si parla solo quandoci passa un pescecane, quando c’èl’invasione delle meduse, o vienequalche alluvione. Insomma, tuttoper impressionare il turista e dirot-tarlo da qualche altra parte. Riusci-remo a fare una politica turistica pro-pria solamente quando all’isola ci sa-rà un comune unico. Adesso dipen-diamo dai burocrati fiorentini, chevengono qui in vacanza sperando ditrovare solo campi coltivati e peco-re al pascolo. E pensare che l’isola èbellissima e rilassante con il suoi pa-norami, la sua quiete e con il suo ma-re limpido. Il clima è fantastico e isuoi abitanti sono ospitali e tantobuoni. Troppo, troppo buoni». �

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Il nostro sole invia ogni giorno sul-la terra tanta energia da soddisfa-re 14 mila volte il fabbisogno

energetico di tutto il pianeta, eppu-re stiamo appena iniziando a sfrutta-re questo enorme potenziale. La tec-nologia fotovoltaica è oggi il modopiù all’avanguardia per produrre ener-gia rinnovabile, e nel pieno rispettodell’ambiente, dai raggi solari.

IL DECRETO MINISTERIALE DEL 19 FEBBRAIO 2007A fine Febbraio 2007 è stato pubbli-cato il nuovo decreto ministeriale

che prevede ancheper l’Italia incenti-vi statali per lo svi-luppo della tecno-logia fotovoltaica,come avviene inaltre nazioni euro-pee. Nel nuovo de-creto si individua innanzitutto il Ge-store del Sistema Elettrico Naziona-le (GSE), ex GRTN, come unicosoggetto attuatore di riferimento, mala novità rispetto ai precedenti de-creti del 28 Luglio 2005 e 6 Febbra-io 2006 è la richiesta di ammissione

alle tariffe incentivanti a valle del-l’entrata in esercizio dell’impianto.Nel Decreto del 2007 viene definitoinfatti il “Conto Energia”: un siste-ma di incentivi economici basato sucoefficienti di premio stabiliti in fun-zione della tipologia architettonica

CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO

COL SOLE ENERGIA PULITA E A COSTO ZERO

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CON IL DECRETO DEL FEBBRAIO 2007 ANCHE IN ITALIAINCENTIVI E “PREMI” PER PRODURRE ENERGIA IN CASA

di Sergio Romano Paganelli

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dell’impianto, che può essere: nonintegrato, parzialmente integrato, to-talmente integrato. Tali coefficientimoltiplicativi fanno sì che l’intesta-tario dell’impianto possa sapere l’am-montare del premio annuo in funzio-ne della quantità di energia prodot-ta dall’impianto stesso. Il “ContoEnergia” per decreto ha durata diventi anni. Agli introiti economici va aggiuntoanche il risparmio energetico indot-to in caso di autoconsumo (regimedi “scambio sul posto”) o della ven-dita al gestore di rete dell’energiaprodotta. I rientri economici con-cessi dall’applicazione del Decretodel 19 febbraio 2007 consentono achi investe nel campo dell’energiafotovoltaica di ammortizzare il costodell’impianto in una decina di anni,pertanto la corretta pianificazione diun finanziamento economico, del-l’importo delle rate e la loro durataconsentirà di essere in saldo attivocon quanto deriva dalla produzioneenergetica già dai primi mesi di at-tività dell’impianto. Diventare proprietari di un impian-to fotovoltaico quindi non solo per-mette di contribuire in modo esem-plare alla protezione dell’ambientema anche di trarne un beneficio eco-nomico. L’investimento nell’uso del-le fonti rinnovabili e nel risparmioenergetico, può costituire pertantouna leva per la realizzazione di van-taggiose economie gestionali.

LE SOLUZIONI TECNICHEPER I CAMPING E I VILLAGGIUn campeggio o un villaggio turisti-co sono senz’altro i più idonei perl’istallazione di un impianto fotovol-taico, grazie alla disponibilità di su-perfici. Si possono utilizzare infatti itetti degli edifici adibiti ad uffici, ri-storanti, supermercati, servizi igieni-ci o di altre aree comuni e sicuramen-te le superfici delle aree adibite a par-cheggio.I tetti e le coperture costituisconocertamente un’ottima soluzione,poiché ciò permette di non occupa-re spazi liberi e fruibili dalla clien-tela all’interno del comprensorio tu-

ristico. In questo caso andrà verifi-cata, caso per caso, la portanza diogni tetto o struttura preesistentedi copertura. I parcheggi sono for-se la soluzione più vantaggiosa, per-ché oltre a non comportare even-tuali ulteriori spese di consolida-mento delle coperture danno al ge-store del complesso turistico la pos-sibilità di usufruire – grazie ai pan-nelli fotovoltaici - di comodi postimacchina ombreggiati e comunquedi aree coperte per il rimessaggio in-vernale di caravan o barche lascia-te in deposito.La copertura con pannelli fotovol-taici consente inoltre di dotare diombreggiatura quelle aree di sosta percaravan o tende sprovviste del ne-cessario riparo dai raggi solari datodalla vegetazione, risparmiando inpiù sull’acquisto di altri tipi di coper-tura, come teloni o tettoieLe soluzioni appena descritte sonocomunque soltanto alcune di quel-le possibili, e una attenta valuta-zione caso per caso consentirà dipredisporre l’impianto più idoneoe “su misura” per ciascuna struttu-ra ricettiva.

I COSTI E I BENEFICI DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICOUn impianto fotovoltaico, una vol-ta installato, necessita di pochissimamanutenzione e quindi anche di po-chissime spese per la conduzione;inoltre con gli incentivi statali, il“Conto Energia” e la vendita del-l’energia prodotta la spesa iniziale ècompletamente autofinanziata. Aldi là quindi dei costi relativi alla in-stallazione di un impianto occorreconsiderare i tangibili vantaggi eco-nomici di ritorno. Ma la considera-zione ulteriore, per quanto riguardala maggior parte dei campeggi e deivillaggi turistici, è che tali strutturerimangono aperte al pubblico circasei mesi l’anno. Ipotizzando che ladurata della stagione turistica vadada Aprile a Settembre, ciascunastruttura avrà un semestre con con-sumi energetici estremamente ridot-ti o nulli, dunque per effetto del de-creto del 19 febbraio 2007, si costi-tuisce una sorta di “portafoglio ener-getico” a disposizione del gestore, ilquale potrà utilizzare il credito ener-getico così accumulato nei mesi di

CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO

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punta, quando la struttura ricettiva“lavora” a pieno regime. Se invecesi sarà optato per la vendita del-l’energia prodotta in eccesso i mesidi bassa stagione costituiranno unafonte di reddito.

L’ACCORDO DI COLLABORAZIONECON LA FAITALa Geo Program S.p.A., azienda lea-der del settore, ha siglato un accor-do con la FAITA-Lazio per promuo-vere le fonti rinnovabili presso i cam-peggi associati. Geo Program, sin da-gli inizi della sua attività, ha adotta-to la filosofia dell’offerta “chiavi inmano”, con la quale ha acquisito unforte know-how in tutte le varie fasidella produzione di energia fotovol-taica: dalla progettazione alla instal-lazione degli impianti, dal collaudoal servizio di manutenzione. Per talemotivo l’azienda non si limiterà agliaspetti tecnici ma fornirà assistenzaanche per quanto riguarda gli aspet-ti finanziari.

La Geo Program S.p.A. effettueràuna visita nella struttura ricettiva perconoscere le esigenze del cliente,prendere visione della situazione ar-chitettonica e geografica del luogo everificare l’esistenza di una superfi-cie adeguata, preferibilmente orien-

tata a sud, sulla quale realizzare l’im-pianto. Successivamente sarà propo-sto un pacchetto di prestazioni e ser-vizi ideato per soddisfare tutte le ne-cessità: progettazione e scelta deicomponenti dell’impianto, stima sul-la redditività e resa economica perun periodo minimo di venti anni,supporto per il rilascio di permessi,di contributi e consulenza in meritoall’ottenimento di finanziamenti.Una volta espletate le procedure for-mali, si darà avvio alla installazionedell’impianto, il quale sarà costitui-to da moduli fotovoltaici collegati fraloro per costituire il generatore sola-re, dalla struttura che supporta l’in-tero sistema, dal cablaggio, inverter eil contatore di energia prodotta. Perché l’impianto garantisca il mi-glior rendimento occorre che ognicomponente sia collocato in modoottimale e conformemente ai requi-siti strutturali del supporto (tetto oterreno) mentre il montaggio dovràessere eseguito secondo i criteri piùrigorosi di qualità. �

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CON GEO PROGRAMIMPIANTI FOTOVOLTAICI“CHIAVI IN MANO” PERCONSUMARE ENERGIAGUADAGNANDO

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CAMPING MANAGEMENT :DEDICATO A…

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LA TRAGEDIA DEL TERREMOTO È STATA

GRANDE, MA LE MONTAGNE,

IL MARE E LE ALTRE CITTÀ

STORICHE DELL’ABRUZZO

SONO ANCORA LÌ,INTATTE E PIÙ

BELLE CHE MAI.

L’ABRUZZO C’È…Purtroppo, quando telegiornali

e televisioni parlano di terre-moto in Abruzzo, non si ren-

dono conto di infliggere un ulterio-re enorme danno non solo agliabruzzesi ma a tutti gli Italiani ed al-la comunità internazionale poichè,indulgendo sulle devastazioni del si-sma si genera il sospetto infondatoed una paura ingiustificata verso tut-to la Regione, che certamente è ben

più ampia della provincia dell’Aqui-la colpita dal terremoto. Ora c’è una nuova importante no-tizia da divulgare: la maggior partedel territorio d’Abruzzo è perfet-tamente integro e non ha subitodanni dal terremoto. Vi assicuria-mo che le nostre strutture turistichesono intatte così come le città del-la costa, così come altri tre capoluo-ghi di provincia: Teramo, Pescara e

Chieti. Ci stiamo preparando, comesempre, per la stagione balneare ese, con il cuore e la solidarietà, sia-mo vicini ai corregionali aquilanicoinvolti nel dolore, territorialmen-

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… E VI ASPETTAte siamo distanti 100 km. Quest’an-no in Abruzzo le vacanze al mare sa-ranno, se possibile, anche miglioridegli altri anni, non solo per l’intat-ta e naturale bellezza e la consuetaprofessionalità degli operatori turi-stici ma anche perchè gli Abruzze-si, quelli che possono lavorare ehanno la fortuna di stare bene, ri-cambieranno con gratitudine e vi-gore i sentimenti di partecipazione

e condivisione che da tutti gli an-goli d’Italia, d’Europa e del mondosono arrivati all’Aquila ed hannoavvolto e consolato le persone vit-time del terremoto. La stessa ricchez-za d’animo dallaquale si è profu-so anche unenorme sforzomateriale che ilresto del mondo

senza riserve e a piene mani ci ha do-nato, vi sarà ridonata sotto forma diamore, attenzione e meraviglia. Conqueste attitudini nutriremo le vostrevacanze da noi. State pur sicuri, se

sceglierete la co-sta abruzzese, lavostra sarà unavacanza bella,piena di gioia edi felicità. �

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Il 30 e 31 gennaio scorsi, a Torino,presso il Centro Congressi “Tori-noIncontra”, si è svolta la confe-

renza Destinazione Italia 2020. Scena-ri, tendenze e strategie per valorizzare ilturismo italiano. Proposte per un pro-gramma di rilancio. L’incontro, orga-nizzato da Confturismo, che in Italiarappresenta oltre il 70% delle impre-se turistiche, e presentato dalla Fon-dazione Rosselli, ha voluto approfon-dire, grazie al contributo di rappresen-tanti del mondo istituzionale, econo-mico, del turismo, della cultura e del-l'industria del Made in Italy, i temi le-gati alle strategie di valorizzazione del-l'Italia, sede di un patrimonio cultu-rale e paesaggistico straordinario. Tregli argomenti trattati: governare lapromozione turistica; le reti materia-li e immateriali per lo sviluppo turi-stico dei territori; contesti urbani ospi-tali: vivere/visitare le città.

GOVERNARE LA PROMOZIONEIn apertura dei lavori si è discusso dicome promuovere il brand Italia nelmondo. Sviluppare un sistema coor-dinato e governabile di promozionedel Marchio Italia significa individua-re strategie integrate di valorizzazionedei servizi turistici e delle risorse delnostro territorio, sia di quelle generi-che, come le infrastrutture economi-che e sociali; sia di quelle specifiche,come le risorse culturali, ambientali,paesaggistiche, immateriali che sonouniche, varie e altamente distintivedel nostro paese e ne costruisconol’identità. L’ampia disponibilità di que-

ste “risorse specifiche”, egualmentedistribuite sulla Penisola, la loro ric-chezza e la loro eccezionalità rendo-no “naturalmente” i nostri territoriluoghi in cui vivere esperienze turisti-che sempre diverse e capaci di coin-volgere e appassionare il visitatorenon solo sul piano culturale, ma an-che emozionale. Nel corso del dibat-tito è stato sottolineato che la sfidaper la costruzione di un Brand capacedi valorizzare l’Italian Lifestyle nel mon-do dipende in buona parte dalla ca-pacità delle nostre istituzioni e delleimprese di mettere in campo strategiedi promozione che sappiano mostra-re i molteplici aspetti del territorio ita-liano. Già dalla prima fase di ricercadelle informazioni, deve realizzarsiun’empatia con il turista e si deve po-ter enfatizzare non solo la dimensio-ne cognitiva, ma anche passionale del

viaggio che, quindi, si trasforma inun’esperienza personalizzata e coin-volgente, sicuramente da replicareperché impossibile da dimenticare.Tuttavia, il processo di costruzionedell’immagine Italia non può prescin-dere da una generale revisione dellepolitiche complessive di governo, siadel nostro sistema turistico, che delPaese stesso. Non si può infatti co-struire una immagine “fittizia” delladestinazione e la sola comunicazione,per quanto efficace, non basta. In bre-ve, una efficace promozione turisticapoggia su un sistema di governo com-plessivo della politica turistica e fun-ziona solo laddove è stato avviato unpercorso di maturazione della gover-nance del turismo. Il processo di definizione del Brand Ita-lia e di strategie di promozione effica-ci, sia all’interno del paese che a livel-

CAMPING MANAGEMENT :PRIMO PIANO

IL TURISTA SI “CATTURA”CON LA RETEA TORINO UNA CONFERENZA DEDICATA A COME MIGLIORARE LE STRATEGIE DI PROMOZIONE DEL BRAND ITALIA

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lo internazionale, deve perciò muo-versi su due binari: il primo riguardala scelta di nuovi ed efficaci strumen-ti con i quali veicolare l’immagine delnostro Paese: creare, attraverso un usointelligente delle nuove tecnologie edella multimedialità, un rapporto di-retto e personale con il turista.Il secondo binario riguarda invece l’av-vio di efficaci strategie di coordina-mento e di un’adeguata integrazionetra le diverse organizzazioni del nostrosistema turistico al fine di definire unmodello unico di gestione del proces-so comunicativo e promozionale.

RETI MATERIALI E IMMATERIALILa sessione dedicata alle “Reti mate-riali e immateriali per lo sviluppo tu-ristico dei territori” ha approfonditoil fatto che oggi l’appeal turistico di unpaese si basa non più sulla sola attrat-tività di risorse naturali e culturali, masoprattutto sull’esistenza di un vastoinsieme di servizi integrati, sempre piùdeterminanti nella competitività diun territorio dal punto di vista turisti-co. Ciò significa facilità negli sposta-menti, accesso ad informazioni detta-gliate e aggiornate, personalizzare lamodalità di fruizione della vacanza,semplicità e rapidità nell’acquisto deiservizi. Tutto ciò condiziona fortemen-te la scelta della destinazione.Oggi le risorse turistiche tout court nonbastano da sole a rendere un territo-rio appetibile. Accade così che l’Ita-lia, da sempre meta turistica privile-giata dal turismo nazionale e interna-zionale, si trovi in difficoltà nella com-

petizione e perda progressivamentefette di mercato a vantaggio di paesispesso più poveri dal punto di vistadelle risorse turistiche, ma più appe-tibili sotto il profilo della qualità e del-l’efficienza dei servizi di supporto. Fattori come il maggiore accesso alleinformazioni e la facilità negli sposta-menti hanno reso il turista più consa-pevole e maggiormente in grado di co-struire autonomamente la propria va-canza e con una scelta sempre più per-sonalizzata dei singoli elementi delviaggio. La crescente attenzione, daparte del turista, alla qualità dei servi-zi fa sì che questi debbano risponde-re a criteri di qualità standardizzati efacilmente riconoscibili a livello in-ternazionale, ma anche ad esigenze delturista sempre meno omologate. Inol-tre la rilevanza attribuita oggi al “fat-tore tempo” fa sì che il turista tenda aridurre sempre di più i tempi di sceltanonché quelli dedicati agli spostamen-ti e che privilegi le mete che gli offro-no informazioni chiare e affidabili, unarete di trasporto capillare e rapida,un’integrazione nell’acquisto dei ser-vizi che ne faciliti la fruizione.L’utilizzo delle nuove tecnologie stainoltre creando bisogni nuovi, comequello di disporre di informazioni geo-referenziate sulla destinazione, che ac-compagnino il turista in tempo realenella fruizione stessa del luogo, o il de-siderio di condividere le esperienze delviaggio attraverso immagini, suoni,video, con persone non presenti fisi-camente. Il sistema turistico appareinsomma sempre più come una com-plessa rete di soggetti tra i quali inter-

corrono relazioni sempre più fitte e didiversa natura, la cui mancata solidi-tà ed efficienza può comprometterela competitività di un territorio. Lereti sono, in sostanza, reti materiali,come le infrastrutture di trasporto ver-so la destinazione prescelta e all’in-terno della stessa, ma anche “imma-teriali”, come le relazioni che coin-volgono tutti gli attori, pubblici e pri-vati, dello sviluppo turistico. Si trat-ta di ambiti strettamente collegati fraloro, la cui efficienza e il cui sviluppoconcorrono a determinare un’offertapiù o meno in grado di soddisfare tu-risti sempre più esigenti e sempre me-no classificabili e standardizzabili.

CONTESTI URBANI OSPITALIL’ultima parte del dibattito, “Contestiurbani ospitali - vivere/visitare le cit-tà” ha riguardato il turismo delle cittàe l'utilizzo dell'urbanistica e delle nuo-ve tecnologie applicate al territorio permigliorarlo, dal punto di vista della vi-vibilità, della qualità dell'ambiente equindi anche dell'accoglienza turisti-ca. Infatti le città sono oggi uno sce-nario dinamico, che acquista sempredi più un ruolo centrale all’interno deisistemi (o reti) regionali, nazionali, in-ternazionali o transnazionali. Ciò è do-vuto a un processo di cambiamento direlazioni tra società civile, luoghi econsumi, iniziato già alla fine degli an-ni ‘60, inizio anni ‘70 del secolo scor-so, grazie ad un significativo arretra-mento del ruolo dello Stato in favoredell’avanzamento del mercato, che hamodificato radicalmente i rapporti traservizi pubblici, spazi comuni, garan-zie sociali e possibilità di accesso allacittà. Inoltre, lo sviluppo e consolida-mento di un sistema economico tran-snazionale o globale ha rinforzato, nelcorso di questi anni, il ruolo strategi-co delle città nel contesto mondiale. Nel corso di questa sessione si è cer-cato dunque di approfondire la cono-scenza della relazione e delle contrad-dizioni esistenti tra il cittadino e il vi-sitatore di una città. Si è così riflettu-to sul significato attuale della città co-me luogo centrale delle relazioni uma-ne, come immagine e come identitàdi una società sempre più somiglianteda un lato e plurale dall’altro. �

IL SISTEMA TURISTICO APPARE SEMPRE PIÙ COME UNA COMPLESSA RETE DI SOGGETTI TRA I QUALI INTERCORRONO RELAZIONI SEMPRE PIÙ FITTE E DI DIVERSA NATURA

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Lo scorso 8 gennaio l’allora sotto-segretario alla Presidenza delConsiglio con delega al turismo,

Michela Vittoria Brambilla – oggi mi-nistro – e il sottosegretario al Ministe-ro per lo sviluppo economico con de-lega al commercio estero Urso hannofirmato un accordo per rilanciare il no-stro Paese e far riconquistare al “Siste-ma Italia” e al “marchio Italia” unacollocazione di primo piano sui mer-cati esteri. Il protocollo, siglato al ter-mine di una conferenza che si è svol-ta a Palazzo Chigi, impegna le due am-ministrazioni “consorelle” in un pia-no d’azione comune, nel quale la Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri edil Ministero per lo sviluppo economi-co opereranno per una presenza più ef-ficace sui mercati esteri riconoscendouna complementarietà tra le funzioniistituzionali delle due amministrazio-ni. Tra gli obiettivi, anche quello di

realizzare iniziative e progetti coordi-nati, per la diffusione all’estero dell’im-magine del “Sistema Italia” nel setto-re del commercio ed in quello del tu-rismo. Grande soddisfazione è stataespressa dall’onorevole Brambilla se-condo la quale il turismo dovrà nonsoltanto accrescere la propria capaci-tà di attrarre e mantenere nella Peni-sola flussi sempre più consistenti di vi-sitatori, soprattutto stranieri – obiet-tivo che rimane comunque prioritario– ma essere anche strumento attraver-so cui portare nel nostro Paese nuovicapitali e nuovi investimenti. In talsenso e con tale prospettiva, dunque,l’industria del turismo può e deve di-ventare un volano per la nostra eco-nomia. Le aree di intervento comuni riguar-deranno da un lato la comunicazionee l’informazione attraverso la proget-tazione di campagne pubblicitarie sui

principali canali di comunicazionestranieri e l’organizzazione di missionicongiunte nei Paesi che desideranosviluppare il settore turistico e dove lestrutture sono particolarmente caren-ti; dall’altro la promozione delle no-stre aree turistiche attraverso specifi-ci progetti operativi. A beneficiare di questo sarà in parti-colare il Mezzogiorno d’Italia, nel qua-le vi sono intere regioni che stannosuscitando l’interesse di numerosi po-tenziali visitatori internazionali ma cheancora non sono in grado di imporsiin maniera adeguata sul mercato. Lacollaborazione tra turismo e sviluppoeconomico non tralascerà infine diprogettare e realizzazione all’estero fie-re, settimane italiane, seminari tema-tici in grado di unire alla promozionedei vari settori merceologici anche lavalorizzazione e la promozione delleattrattive turistiche dell’Italia. �

CAMPING MANAGEMENT :PRIMO PIANO

UNA FIRMAPER RILANCIAREIL TURISMOSIGLATO L’ACCORDO PER RIDARE AL “SISTEMAITALIA” UN RUOLO INTERNAZIONALE NEL SETTOREDEL COMMERCIO E DEL TURISMO E RILANCIARE IL “MARCHIO ITALIA”.

� Programmazione ed attuazione congiunta delle poli-tiche di promozione dell’immagine dell’Italia all’este-ro, con attenzione a non trascurare la valorizzazio-ne del Mezzogiorno (con messaggi promozionali ecampagne pubblicitarie);

� Missioni congiunte per la promozione del Made in Ita-ly e della nostra offerta turistica.

� Progettazione e realizzazione di fiere e seminari te-matici che valorizzino sia il turismo che i prodotti dieccellenza italiana.

� Integrazione rete Enit/Ice: attraverso questo Proto-

collo di intesa l’Enit potrà incrementare la presenzaall’estero avvalendosi della rete ICE. Il principio èquello del sostegno reciproco e della possibilità di fa-re sistema e razionalizzare le risorse nell’ottica di unamaggior penetrazione e promozione commerciale.

� Internazionalizzazione delle imprese turistiche: Svi-luppare all'estero le attività di imprese e società cheoperano nel turismo, quindi non solo il turismo in in-gresso nel nostro Paese ma anche promuovere all’este-ro le aziende del Made in Italy che operano nel com-parto turistico.

I PUNTI ESSENZIALI DELL'ACCORDO

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La stagione turistica 2009 è alleporte e Village for all (V4A),l’associazione che promuove un

turismo accessibile a tutti e senza bar-riere, compie un anno. L’atto di na-scita infatti porta la data del 12 mar-zo 2008 quando a Roma, in una con-ferenza stampa presso la sede di FAI-TA FederCamping, promotore e so-stenitore del progetto assieme allaFederazione italiana superamentohandicap, V4A si pose l’obiettivo diindividuare almeno otto campeggi inItalia che aderissero al network distrutture turistiche “per tutti”. Ebbe-ne oggi queste strutture sono dieci,due in più di quanto auspicato. Il 10 dicembre scorso si è svolta in-vece la prima convention di V4A condue testimonial d’eccezione: Sandra

Truccolo, atleta pluricampionessa ditiro con l’arco e canoa polinesiana,e Daniele Scarpa, campione olimpio-nico e plurititolato in canoa olimpi-ca. Alla convention erano presenti an-che il presidente di FAITA Feder-Camping Maurizio Vianello, il qua-le ha ribadito l’impegno del-la sua organizzazione per svi-luppare una migliore qualitàdei campeggi italiani e del lo-ro management, anche attra-verso azioni di formazione edi stimolo che la Federazionestessa metterà a punto conV4A, per fare sì che entro iprossimi tre anni si arrivi adavere una ospitalità “accessi-bile” in almeno il 30% deicampeggi Italiani. Anche

CAMPING MANAGEMENT :TURISMO ACCESSIBILE

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NELLA CONVENTION DI DICEMBRE FISSATI GLI OBIETTIVI DEL NETWORK PER IL 2009

A VICENZA IL PRIMO SALONE DEL TURISMO ACCESSIBILE

V4A SPEGNE LA SUA PRIMA CANDELINA

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Alessandro Sgaravatti, presidentedella Efco l’organizzazione europeache riunisce le associazioni professio-nali dei gestori di camping, ha fattosuo l’impegno di coinvolgere tutte leassociazioni nazionali del settore perrealizzare una ricognizione dello sta-to della “accessibilità” dei campeggieuropei. Importante la testimonianza di Fran-co Vitali, proprietario del CampingFlorenz di Comacchio, primo villag-gio affiliato al network, il quale ha il-lustrato come nel 2008 circa il 4%del fatturato della sua azienda è sta-to raggiunto proprio perché ha adat-tato le proprie strutture alle esigen-ze delle persone disabili. Vitali ha vo-luto anche sottolineare come questiclienti molto spesso chiedano il trat-tamento di pensione completa e simuovano in gruppi numerosi, soprat-

tutto nella bassa stagione. Ancorauna volta dunque è dimostrato chela solidarietà può benissimo tradursiin migliore qualità per tutti e anchemaggior profitto. Per questo sono rea-listici gli obiettivi che Roberto Vita-li, presidente di Village for all, ha fis-

sato per il network in questo 2009:coprire tutto il territorio nazionale etutte le motivazioni di vacanza, construtture idonee ad accogliere turisticon particolari esigenze e difficoltà,non soltanto motorie, e raggiungerei mille associati. �

Durante la Convention deivillaggi affiliati a Village forall Maurizio Vianello, presi-

dente di FAITA FederCamping haconfermato l’obbiettivo di arrivareentro tre anni ad avere almeno il30% dei campeggi italiani accessi-bili. Naturalmente quando si parladi accessibilità non intendiamo ilrispetto di minima imposto dai det-tati normativi, ossia l’esistenza diun wc per disabili, ma parliamo diaziende pronte ad accogliere questi

clienti e soddisfarne le esigenzeaprendosi così a questo nuovo e in-teressante mercato che conta oggisu 3,5 milioni di persone in Italia.I principali strumenti per lavoraresul turismo accessibile sono la for-mazione e la pianificazione degli in-terventi per migliorare l’accessibi-

lità dei campeggi e realizzare inter-venti per ottenere una accessibilitàtrasparente. Sul prossimo articoloaffronteremo questi argomenti pre-sentando gli strumenti di formazio-ne e pianificazione dedicati ai cam-peggi italiani che Village for all hamesso a punto.

ENTRO IL 2012 IL 30% DEI CAMPING SARÀ ACCESSIBILE

Si è chiuso con un bilancio si-curamente positivo – sonostati ben 25 mila i visitatori

– la prima edizione di Gitando.All,salone interamente dedicato al tu-rismo accessibile e allo sport pertutti che si è svolto a Vicenza dal26 al 29 marzo scorso in collabo-razione con Village for all e in par-tnership con la Regione Veneto.Nonostante la pioggia, i tanti ap-passionati del tempo libero e nu-merose famiglie con bambini al se-guito hanno scoperto le tante of-ferte per i turisti con bisogni spe-ciali (disabilità psicofisiche, di mo-bilità, alimentari, ecc..), assistitoalle dimostrazioni sportive, fatto iltifo nei diversi trofei – nei quali si

sono impegnati oltre 160 atleti -che hanno animato la manifesta-zione e si sono divertiti con gli in-trattenimenti per i ragazzi e i geni-tori messi in campo dagli organiz-zatori. Insomma una vera e propriafesta popolare e, per restare in te-ma, veramente per tutti. Tra le esibizioni che si sono svoltedurante le giornate della manifesta-zione anche una emozionante di-mostrazione di Danceability, unatecnica che consente a persone di-sabili e non di ballare assieme. Na-turalmente non sono mancati gliappuntamenti “importanti”. Il pri-mo, un convegno sul turismo ac-cessibile, dove si è fatto il puntosullo stato dell’arte nella regione e

in Italia, al quale hanno partecipa-to tra gli altri il vice presidente del-la Regione Veneto Franco Manza-to, che ha ribadito l’impegno delsuo Assessorato al turismo nellosviluppo di questo tipo di vacanza,e Stefano Landi, presidente dell’as-sociazione SiPuò “Laboratorio na-zionale turismo accessibile” che hasottolineato la necessità di un pro-getto di respiro nazionale per farpartire questo mercato in manieradecisa. Venerdì 27 si è svolto inve-ce l’incontro dedicato agli stili divita consapevoli, lo sport e la pre-venzione degli incidenti della stra-da a cui hanno potuto parteciparegli studenti delle scuole del territo-rio vicentino.

� CAMPING FLORENZComacchio - FE

� SAN FRANCESCODesenzano/Sirmione - BS

� UNIONLIDO VACANZECavallino - VE

� CÀ SAVIO Cavallino - VE

� WEEK END S. Felice del Benaco - BS

� PIANTELLEMoniga - BS

� CAMPING ADRIA Casalborsetti - RA

� CAMPING VILLAGGIO DEL SOLE Marina di Ravenna - RA

� PARK GALLANTIComacchio - FE

� TRE MOSCHETTIERI Comacchio - FE

� RIVA D’UGENTO Ugento - LE

� IL COLLAGGIO Preci - PG

I CAMPING E I VILLAGGICHE ADERISCONO AL NETWORK VILLAGE FOR ALL

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Nata nel 2005, l’associazioneBuoni Vacanze Italia è un’im-presa sociale no-profit, fina-

lizzata al miglioramento dell’accessoal turismo per tutti i cittadini italia-ni, anche a coloro che oggi ne sonoesclusi, pertanto risponde ad un in-teresse di carattere generale.I Buoni Vacanze Italia sono dunqueuno strumento a disposizione di tut-ti i soggetti (pubblici o privati) inte-ressati a favorire l’accesso al turismodelle categorie più deboli o dei lorodipendenti. Il turismo sociale è unturismo per tutti, un turismo di qua-lità, solidale e sostenibile finalizzatoalla crescita, all’arricchimento e allavalorizzazione sociale e culturale del-l’uomo. L'Associazione, cui hannodichiarato di voler aderire ancheConfturismo, Federturismo, Assotu-rismo e altri soggetti previsti dallalegge n. 135 nel 2001 sul turismo, èaperta alla partecipazione di tutte lerappresentanze settoriali previste dal-la stessa legge, a partire ovviamenteda quelle del settore turistico.Gli obiettivi, così come previsti dal-l’atto costitutivo, sono: � facilitare l’accesso al turismo per

tutti (famiglie, gio-vani, anziani, disa-bili e quel 45% diitaliani che non vain vacanza);

� collegare il sistema ita-liano con le esperienze ma-turate in altri paesi per rafforzare laquota di interscambio Italia/Este-ro e per dare vita al sistema BuoniVacanze europeo;

� favorire lo sviluppo più armonicodel turismo nazionale, in terminidi riequilibrio dei flussi tra nord esud del Paese e tra alte e basse sta-gioni e contemporaneamente so-stenere la domanda turistica pergarantire il diritto alla vacanza atutti i cittadini;

� per gli enti pubblici la possibilità dispendere celermente i fondi desti-nati alle vacanze e alle cure clima-tiche per particolari categorie disa-giate, incrementando il numero de-gli assistiti, senza le lungaggini del-le gare di appalto dei servizi, lascian-do la scelta finale dell’esercizio albeneficiario, sempre nell’ambito diun elevato standard di qualità;

� sollecitare le istituzioni, centrali e

locali, per atti-vare una politi-ca favorevole al

consumo turisti-co anche dal pun-

to di vista fiscale; � per il mondo del lavo-

ro, il miglioramento delle rela-zioni aziendali e la decontribuzio-ne e defiscalizzazione degli incen-tivi finalizzati alle vacanze tramiteBuoni vacanze Italia.

Buoni vacanze Italia garantisce al pos-sessore la possibilità di scegliersi lavacanza utilizzando centinaia di strut-ture alberghiere, extralberghiere, diristorazione, di turismo familiare e al-l’aria aperta, di servizi al turismo(comprese agenzie e tour operator) al-le migliori condizioni economichecon uno sconto variabile tra il 10 eil 25%, a seconda della stagione. IBuoni Vacanze Italia sono, infatti, untitolo di pagamento realizzato in va-ri tagli e immediatamente spendibi-le presso le aziende turistiche o di ser-vizio al turismo che hanno sottoscrit-to un contratto di convenzione. Ca-pillare è la loro presenza sul territo-rio grazie alle Associazioni aderenti,

CAMPING MANAGEMENT :TURISMO SOCIALE

VACANZE PER TUTTI,CON I BUONI

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DAL 2005 L’ASSOCIAZIONE BUONI VACANZE ITALIAAL SERVIZIO DELLE CATEGORIE “DEBOLI”

di Salvatore Vingiani

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ad una rete di centri operativi e diagenzie di viaggio.Buoni vacanze Italia si sta inoltre im-pegnando a soddisfare tutte le neces-sità di chi viaggia per turismo socia-le e quindi, oltre ai servizi di primanecessità quali il vitto e l'alloggio,punta ad offrire la gamma completadei servizi alla persona: di natura pra-tica, come ristoranti, centri sportivi,servizi di trasporto e noleggio, e ser-vizi di natura culturale, come musei,servizio di guida, centri culturali ecentri di produzione e vendita di pro-dotti tipici.In tal senso, grazie alla Guida BuoniVacanze Italia, il possessore dei buo-ni dispone di un'ampia scelta di strut-ture turistiche ricettive e di servizioche hanno accettato, di buon grado,di aderire al progetto mettendo a di-sposizione degli utenti un'alta quali-tà ricettiva e condizioni economicheinteressanti. Anche le località sonostate privilegiate non solo per la lo-ro fama turistica ma soprattutto per

il grado di attenzione per l'ospite eper le migliori condizioni per fare unavacanza vera. Tutte le strutture (da-gli hotel ai campeggi, dai ristorantiai noleggi) sono state selezionate sul-la base di un unico obiettivo: dare ilmeglio dell'ospitalità favorendo lapratica turistica anche nelle medie ebasse stagioni. Per entrare a fare par-

te del progetto i titolari di struttureturistiche dovranno semplicementecompilare on line il modulo di ade-sione e per ottenere il rimborso sarànecessario presentare i buoni ricevu-ti dai clienti, unitamente al modulodi consegna debitamente compilato,presso uno sportello della rete Ban-ca Intesa-SanPaolo. �

BUONI VACANZE ITALIA DÀ LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERSI LA VACANZA UTILIZZANDO CENTINAIADI STRUTTURE ALBERGHIERE, EXTRALBERGHIERE, DI RISTORAZIONE E DI TURISMO ALL’ARIA APERTACON SCONTI DAL 10 AL 25 %

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Isocial network, così comei blog, i forum e i siti direcensioni, possono es-

sere un valido strumento perpubblicizzare la propria atti-vità nel settore turistico.Facebook in particolare, ilsocial network più popola-re al mondo, può davveroessere per i campeggi e i vil-laggi turistici la vetrina idea-le per la promozione della pro-pria struttura. Fondato il 4 feb-braio 2004 da Mark Zuckerberg, Face-book è una rete sociale ad ingresso gra-tuito utilizzata per entrare in contattocon gli altri. Con i suoi 175 milioni diutenti, Facebook potrebbe infatti es-sere considerato il sesto Paese più po-polato al mondo. Secondo recenti sta-tistiche, inoltre, i social media non so-no più regno assoluto dei più giovani:anche gli adulti appartenenti alla fa-scia di età compresa tra i 35 e i 49 an-ni si stanno adeguando alle nuove ten-denze e stanno diventando utenti fis-si di siti UGC (come Trip Advisor) eattivi partecipanti dei social network.Chi opera nel settore turistico non puòquindi permettersi di ignorare questibacini di utenza in continua crescitaed evoluzione. A quanto pare infatti,in molti casi il primo incontro che unsoggetto ha con una struttura ricetti-va avviene proprio in un social networko in un sito di recensioni. Come fareallora per integrare Facebook nellastrategia di web marketing di un cam-peggio?Il noto social network mette a disposi-zione diversi strumenti che permetto-

no di ottenere visibilità, qua-li le Pagine Fan, i Gruppi e gli Ads.Le Pagine Fan, che fino a poco tem-po fa rappresentavano il profilo uffi-ciale di un’attività e che ora sono sta-te trasformate nei profili pubblici, con-sentono di creare diverse schede de-scrittive della struttura e di presentar-si agli utenti facendo risaltare i puntidi forza e di differenze della propriaproposta. I Gruppi sono invece dellevere e proprie mini-community, all’in-terno delle quali si riuniscono gli uten-ti che si sentono rappresentati dal te-ma stesso del Gruppo. All’interno delGruppo si possono caricare fotografieed aprire spunti di discussione o rifles-sione. Il Gruppo può rivelarsi ancheun utile mezzo di comunicazione perinvitare gli utenti iscritti ad eventua-li eventi organizzati all’interno del vil-laggio o campeggio. Per inviare unmessaggio altamente targettizzato è poipossibile utilizzare Facebook Ads, ov-vero un banner che appare alla destradel profilo degli utenti o delle altre pa-gine del portale. Questa soluzione,l’unica a pagamento tra quelle propo-

ste, funziona secondo le dinamichedel pay per click. Il banner Facebo-ok è utilissimo per diffondere ve-locemente la propria pagina o ilproprio gruppo, per dare visibili-tà a una struttura, a un evento,a un video o anche al sito webufficiale del campeggio. Attra-

verso Facebook Insight, infine, è pos-sibile vedere alcune statistiche relati-ve agli utenti che hanno consultato leproprie pagine o i gruppi. Facebook In-sight è un mini sistema di Web Analy-tics, completamente gratuito, che con-sente di conoscere le attività della pa-gina, i dati demografici dei fan e la po-polarità e l’andamento delle inserzio-ni e offre un continuo aggiornamentosulle notizie di interesse generale rela-tive agli ultimi trend dei social media edel Web 2.0. Sfruttare la vetrina di Fa-cebook per proporre la propria strut-tura turistica è quindi un’opportunitàda non sottovalutare. Parole d’ordinedel mondo Facebook sono “ascolto” e“partecipazione”: per promuoversi consuccesso occorre infatti partecipare al-le discussioni e ascoltare gli utenti, ri-spondendo sempre alle domande o al-le curiosità, facendo attenzione a nonpubblicizzarsi in modo troppo palese.Essere presenti in maniera efficace suun social media come Facebook vuoldire inoltre generare un significativoe prezioso aumento del traffico sul pro-prio sito web. La domanda da porsinon è più quindi se investire in que-sto tipo di strategia, ma cosa fare equanto velocemente! �

CAMPING MANAGEMENT :ATTUALITA’

PROMUOVERSI CON I SOCIAL NETWOK

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DA FACEBOOK AI BLOG, TUTTO PUÒ ESSERE UTILE PER PUBBLICIZZARE IL PROPRIO CAMPING

di Eleonora Manfrini

Ulteriori informazioni: www.crweb.it

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Il termine “benessere” non indicapiù solo l’assenza di patologie, co-me nei tempi passati, ma ha as-

sunto un’accezione talmente ampiache coinvolge tutti gli aspetti dellavita dell’uomo, da quelli fisici a quel-li mentali, sociali e spirituali: il con-cetto di benessere, nella sua evoluzio-ne, non è più legato strettamente a“salute” ma allo “sviluppo delle po-tenzialità della singola persona e al

raggiungimento della serenità inte-riore”. Da diversi anni, attraverso l’at-tività specializzata del nostro studioprofessionale, gli eventi, i convegni,gli articoli e i corsi di formazione sul-la progettazione dei centri benessere,stiamo cercando di trasmettere unmessaggio fondamentale: il recuperoculturale del concetto di benessere glo-bale, attraverso il quale corpo e men-te sono coinvolti insieme, con l’obiet-

tivo di portare la persona a ritrovarel’armonia con sé stessa, con gli altri,con la natura e con ciò che la circon-da. Troppo spesso, infatti, ci si occu-pa della sola “cura del corpo”, trala-sciando tutti gli aspetti che coinvol-gono la sensorialità della persona. Suquest’impronta, sono “proliferati” icentri benessere, di frequente a sca-pito della qualità dell’offerta. Vistal’enorme richiesta, è piuttosto facileriuscire a capire le potenzialità delsettore; ben più difficile è capire lacomplessità delle problematiche re-lative alla realizzazione di un centrobenessere. Qualsiasi iniziativa checoinvolga ambienti e attrezzature le-gati all’acqua e servizi che necessita-no di continua manutenzione o chepreveda un’offerta in cui è fondamen-tale la formazione e la gestione delpersonale specializzato (da cui spes-so dipende la soddisfazione del clien-te finale) rappresenta un’impresa checomporta rilevanti investimenti, nonsolo economici. Questo, per non en-trare nel merito dei problemi archi-tettonici o distributivi dai quali dauna parte dipende la funzionalità delcentro e dall’altra il calore e l’atmo-sfera dell’ambiente realizzato. Le dif-ficoltà di intraprendere la strada delbenessere e l’insuccesso in fase di at-tività di molte strutture già realizza-te, dipendente spesso da errate valu-tazioni iniziali, non devono però spa-

CAMPING MANAGEMENT :DALLE AZIENDE

TUTTI I VANTAGGIDEL WELLNESS

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IL BENESSERE È UNO DEI SETTORI IN MAGGIORECRESCITA, SIA DAL PUNTO DI VISTA DELLA DOMANDACHE DELL’OFFERTA. IL DESIDERIO DI STAR BENE È COSÌ FORTE CHE SONO NATI CENTRI BENESSERE DI TUTTI I GENERI E PER TUTTE LE ESIGENZE.

IL VERO BUSINESS È DARE UNA RISPOSTA SERIA E CONCRETA AL DIFFUSO E RAFFINATO DESIDERIODI BENESSERE INTESO COME RICERCA DI UNO STATO DI EQUILIBRIO CHE PERMETTA DI COMBATTERE LO STRESS DELLA VITA QUOTIDIANA.

di Stefano Pediconi

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ventare: il vero business è dare unarisposta seria e concreta al diffuso eraffinato desiderio di benessere inte-so come “coccole” per sé stessi e ri-cerca di uno stato di equilibrio chepermetta di combattere lo stress del-la vita quotidiana. Non ci si accon-tenta più di situazioni che prescin-dono da una premurosa attenzionealla persona. Non è più possibile im-provvisare e considerare la soddisfa-zione dell’ospite con superficialità.La strada giusta per poter struttura-re una corretta offerta benessere èdunque partire da uno studio capil-lare che permetta di verificare la lo-cation, i competitor, il target dellaclientela, la tipologia del centro wel-lness da realizzare; bisogna affronta-re in prima battuta (e su carta!) tut-te le problematiche di tipo gestiona-le nonché quelle strutturali, distribu-tive e, soprattutto, economiche at-traverso uno studio di fattibilità checonsideri tutte le tematiche in gio-co. Ovviamente, in questa sede, nonè possibile approfondire esaustiva-mente tutti questi aspetti ma è giàimportante poter sollecitare ad unamaggiore consapevolezza dei fattorida considerare, affinché si riescano asviluppare soluzioni concrete, voltea sfruttare appieno le potenzialità dibusiness del settore. La ricerca sul be-nessere ha portato il nostro studio diarchitettura allo sviluppo di soluzio-ni innovative che ci hanno permes-so di creare situazioni non conven-zionali che, proprio per questo, risul-

tano vincenti per la loro particolari-tà. Tra le proposte più interessantidegli ultimi anni citiamo quella re-lativa alla strutturazione di percorsiper la coppia oppure lo sviluppo delprogetto di un wellness resort, nuovatipologia di struttura ricettiva per laquale il benessere non è solo valoreaggiunto all’offerta di ospitalità ma èmotore portante di tutta l’attività al-berghiera. È del mese in corso l’ag-giudicazione di un concorso di pro-gettazione per la realizzazione di uncentro antiaging e antistress a serviziodi una farmacia, ideazione di una nuo-va tipologia di offerta volta al benes-sere della persona. Dall’idea illuminata di un imprendi-tore, che lo ha brevettato, ultimo na-to dello Studio di progettazione èWelly®, centro benessere trasporta-bile, noleggiabile anche per brevi pe-riodi: soluzione che consente di darvita ad un’offerta benessere per quel-le strutture che non possono permet-

tersi di affrontare l’investimento perla realizzazione di un centro wellnessdal punto di vista strutturale o eco-nomico ma che vogliono implemen-tare la propria proposta turistica sfrut-tando questo filone. I moduli Wel-ly® diventano opportunità per i cam-peggi, gli stabilimenti balneari, i por-ti turistici o per tutte quelle struttu-re che hanno a disposizione circatrenta metri quadrati per trasforma-re temporaneamente un’area in uncentro benessere. La sfida progettua-le è stata quella di conciliare gliaspetti costruttivi di una struttura ri-gida con un ambiente nel quale l’ospi-te deve potersi rifugiare alla ricercadel benessere psico-fisico. Il risultatosorprende l’ospite che si trova immer-so in un contesto che colpisce tuttala sensorialità della persona, attraver-so l’utilizzo di luci, aromi, colori, mu-sica e con un’attenta ricerca sui ma-teriali che caratterizzano l’intero am-biente in maniera particolare: dallepareti in resina che si colorano di lu-ce, al mosaico sfumato della docciaemozionale, al legno che rifinisce ilbagno turco. Welly® è solo un esem-pio di come sia possibile sfruttare ap-pieno le possibilità offerte da un set-tore in continua crescita, affrontan-dolo nel migliore dei modi così da riu-scire a creare importanti opportuni-tà per riqualificare la propria offertaturistica o incrementare i propri ser-vizi, con l’obiettivo di raggiungere unasempre più elevatogrado di qualità. �

SSTTEEFFAANNOO PPEEDDIICCOONNII (classe 1971), Hotel Desi-gner, laureato in architettura all’Università di Roma“La Sapienza”, è studioso delle tendenze del settore al-berghiero e del benessere sviluppando un’attività di ri-cerca orientata allo sviluppo di nuovi concept di pro-gettazione. Si occupa di progettazione alberghiera e dicentri benessere in tutte le sue fasi, alla ricerca dell’al-ta qualità che propone in ogni tipologia di interventoprogettuale, interpretata attraverso le forme dell’archi-tettura contemporanea. Tra i progetti di ricerca: “PPrroo--ggeettttoo EEsseeddrraa”, proposta per la concezione di innovati-vi spazi-benessere; “TThhee WWeellllnneessss RRoooomm”, tema chelega “hotel e benessere” nella progettazione della ca-mera, approfondito nel successivo “BBeennéé WWeellllnneessss RRee--ssoorrtt” che estende i concetti a tutto l’albergo; ”DDuueett

SSppaa SSuuiittee", proposta di un conceptper la realizzazione di un percorso be-nessere di coppia. Dal 2005 ha intra-preso l’attività di formazione, occu-pandosi della direzione tecnica deiccoorrssii ddii aallttaa ffoorrmmaazziioonnee iinn pprrooggeettttaa--zziioonnee aallbbeerrgghhiieerraa e in pprrooggeettttaazziioonneeddii cceennttrrii bbeenneesssseerree organizzati con Wellness Design,con la quale collabora per l’organizzazione di eventiculturali (allestimenti, convegni, ecc.). A completa-mento del quadro progettuale, ad architettura e inte-rior design ha affiancato una sezione di architetturadei giardini. È presente sul web all’indirizzo: www.stefanopediconi.it• e-mail: [email protected]

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Con oltre 10.500 i visitatori ingiro per gli stand, tra concor-si, degustazioni, balli e giochi

di magia, si è chiusa l’8 febbraio scor-so la seconda edizione di VacanzeWeekend che si è svolta a Brescia edove sono stati presentati più di due-cento pacchetti di viaggio in Italia eall’estero oltre a numerose altre oc-casioni da non perdere per la stagio-ne 2009, pensate per gli amanti delmare, della montagna, dei viaggi cul-turali o gli appassionati di sport e na-tura. Tra queste, grande successo han-no riscosso le destinazioni propostedall’Assessorato ai parchi e alle areenaturali protette della Regione Ve-neto, che ha presentato escursioni egite “fuori porta” nelle proprie areenaturalistiche, tra cui il tour nel Par-co regionale dei Colle Euganei e nelParco naturale delle Dolomiti d’Am-pezzo. La Provincia di Rovigo ha in-vece proposto nel proprio stand oltredieci itinerari nel Delta del Po, allascoperta dei borghi, della campagnae della natura incontaminata del ter-ritorio abbracciato dal Grande Fiu-me, oltre ad una ricca offerta di even-ti e appuntamenti culturali ed eno-gastronomici di questa zona. Semprein questa area geografica il Consor-zio Delta del Po ha invitato i visita-tori della Fiera ad un’uscita in barcaper ammirare la bellezza del tramon-to sulla sponda del fiume, accompa-gnata da una cena in un’osteria tipi-

ca; il tutto con l’offerta denominata“Al calar del sol” organizzata dal-l’Osteria Arcadia. Il Veneto era rap-presentato anche dai quattro consor-zi di promozione turistica della regio-ne – Card del Po, Conchioggiasì,Consorzio Asiago 7 comuni e Con-sorzio di promozione turistica Giottodi Padova – che hanno portato allamanifestazione numerose idee per laprossima stagione turistica, tra cui unvero e proprio classico: la “Minicro-ciera alle Ville Venete” in battello daPadova a Venezia con visita alle vil-le venete che si affacciano sulla Ri-viera del Brenta. La Provincia di Ve-nezia ha invece mostrato ai visitato-ri come oltre alla romantica città ve-neta, famosa in tutto il mondo, que-sto territorio offra altri luoghi ricchidi fascino, come la strada dei vini Doce dei prodotti tipici di Lison Pramag-giore, particolarmente indicata percoloro che sono alla ricerca di tipici-tà e di attrazioni folcloristiche, oppu-re il litorale di Caorle con le suespiagge di sabbia dorata, la laguna ele sue valli. Agriturist Veneto e Friu-li Venezia Giulia hanno invece pre-sentato un ampio ventaglio di propo-ste per trascorrere un weekend nelledue regioni. Gli appassionati deglisport all’aria aperta potranno adesempio usufruire del “Pacchetto wee-kend sport” per vivere ed esplorare lacampagna a cavallo e in biciclettacon cena tipica a base di prodotti del

territorio. Naturalmente non sonomancate proposte per gli amanti del-la montagna. L’Azienda per il turismodella Val di Non, ad esempio ha pre-sentato i suoi percorsi per mountainbike: oltre 170 km di piste sulle qua-li ammirare da vicino l’incantevolefascino della natura del Trentino,mentre la novità per il 2009 sarà l’am-pia scelta di attività dedicate ai bam-bini - dai corsi di mini golf, alle me-rende in fattoria; dalle dimostrazionidi produzione di formaggio ai corsiper crearsi da sé il proprio giocattolo– promosse dalle aziende ricettive del-la regione.In piena trasformazione del costume,con un turismo sempre più “mordi efuggi”, villaggi turistici, assessorati epro loco si sono date, insomma, ungran da fare per presentare in vistadella stagione ormai alle porte novi-tà e pacchetti a prezzi speciali, sem-pre però badando alla qualità. Cer-cando di accorciare le distanze e con-vincere i “diportisti” del fine settima-na a spingersi anche al Sud della pe-nisola, è da segnalare l’iniziativa dialcune strutture del mezzogiorno, inparticolare della Puglia e della Cala-bria, che rimborseranno il pedaggioautostradale ai loro ospiti. Il campingMarina di Venezia, uno dei campingassociati a FAITA FederCamping, hainvece presentato Acquamarina Park,il nuovo parco acquatico realizzatotutto all’interno della struttura, dota-to di sei vasche, tra cui una vascaidromassaggio riscaldata, una piscinaolimpionica, una piscina con le on-de del mare e una piscina per bambi-ni. Il brivido è garantito da scivoli al-ti sette metri. Tutto per un weekenddi puro divertimento da trascorrereda soli o con la famiglia. �

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

FINE SETTIMANA PER TUTTI I GUSTI

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A BRESCIA PRESENTATE OLTRE 200IDEE ORIGINALI PER LE PROSSIMEVACANZE NELL’EDIZIONE 2009 DI VACANZE WEEKEND

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Il cd decreto “anticrisi” ha intro-dotto la facoltà di effettuare la ri-valutazione, sia ai fini civili che

fiscali, dei valori dei beni patrimo-niali immobiliari - risultanti dal bi-lancio in corso al 31 dicembre 2007e da quello successivo -, diversi dal-le aree fabbricabili e da quelli alla cuiproduzione o scambio è diretta l’at-

tività d’impresa (immobili merce). La ratio della rivalutazione è quelladi permettere alle imprese che sonoproprietarie di immobili iscritti in bi-lancio al costo storico, di adeguaretali valori a quelli mercato.Coerentemente con tale scopo, il le-gislatore ha concesso al contribuen-te la possibilità di effettuare la riva-

lutazione dei cespiti ai soli fini civi-listici oppure sia ai fini civilistici chefiscali mediante il pagamento di unaimposta sostitutiva pari a:� 3,0% per la rivalutazione di im-

mobili ammortizzabili;� 1,5% per la rivalutazione di im-

mobili non ammortizzabili.Contabilmente, tale operazione, da

CAMPING MANAGEMENT :FISCO E TRIBUTI

RIVALUTAZIONE DEGLI IMMOBILI

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di Maurizio Fantaccione

LA DISPOSIZIONE INTRODOTTA DAL DECRETO ANTICRISI OFFRE ALLE IMPRESE LA POSSIBILITÀ DI ADEGUARE IL VALORE DEGLIIMMOBILI ISCRITTI IN BILANCIO AL “COSTOSTORICO” AI VALORI DI MERCATO.

L’articolo 6, comma 5, del DPR 633/1972 istituti-vo dell’Imposta sul Valore Aggiunto, prevedevala possibilità di imputare il debito Iva al momen-

to del pagamento quando le operazioni attive avevanocome cliente lo Stato e gli enti pubblici ad esso correla-ti. L’articolo 1, comma 7, del D.L. 185/2008, cd “decre-

to Anticrisi”, ha esteso per gli anni 2009, 2010 e 2011l’esigibilità differita a tutte le operazioni poste in essereda contribuenti con un volume d’affari da stabilirsi conapposito Decreto da emanarsi dopo la preventiva auto-rizzazione comunitaria (già concessa a Estonia, Slove-nia, Svezia e Regno Unito). Il 26 marzo 2009, a seguito

PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL 27 APRILE 2009, È GIÀ OPERATIVO IL DECRETO DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 26 MARZO 2009 ATTUATIVO DELL’ART. 7 DEL D.L. 185/2008 CHE HA INTRODOTTO IL NUOVO REGIME

di M. F.

“IVA PER CASSA”ESTENSIONE DEI CONTENUTI DELL’IVA AD ESIGIBILITÀ DIFFERITA

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un lato incrementerà il valore del-l’immobilizzazione iscritta tra le at-tività dello stato patrimoniale e,dall’altro, incrementerà proporzio-nalmente il “Fondo ammortamen-to” già costituito e consentirà la co-stituzione di una riserva di rivalu-tazione da iscriversi nel netto patri-moniale.La riserva di rivalutazione iscritta nelnetto patrimoniale sarà una riservain sospensione di imposta per il cuiaffrancamento la norma prevede ilpagamento di una ulteriore impostache dovrebbe essere:� 7% per l’affrancamento di riser-

ve derivanti dalla rivalutazione dibeni immobili ammortizzabili;

� 4% per l’affrancamento di riser-ve derivanti dalla rivalutazionedi beni immobili non ammortiz-zabili.

La metodologia di rivalutazioneprevista dalla norma impone laclassificazione degli immobili azien-dali per categorie omogenee e sul-la scorta di tale classificazione lariespressione dei singoli beni im-mobili ad un valore non superiorea quello effettivamente attribuibi-le al bene dal mercato (il valore di

partenza è quello al netto degli am-mortamenti). La norma imponeche il criterio adottato per la riva-lutazione deve essere applicato atutti i beni appartenenti alla mede-sima categoria omogeneamente de-terminata e cioè:� aree fabbricabili: area utilizzabile

a scopo edificatorio in base allostato urbanistico risultante dalledelibere comunali indipendente-mente dalla successiva approva-zione della Regione;

� aree non fabbricabili;� fabbricati non strumentali;� fabbricati strumentali per “desti-

nazione”;� fabbricati strumentali per “natura”.Per quanto attiene invece la rivalu-tazione in senso tecnico la norma im-pone che il criterio adottato devespecificamente considerare:� la capacità produttiva residua del

bene;� la effettiva possibilità di utilizza-

zione in capo all’impresa;� i valori correnti o di mercato di

beni similari.In sintesi la norma fa espresso riferi-mento alla definizione teorica di “va-lore esterno” di riferimento ovvero il

valore realizzabile sul mercato dallacessione del bene, tenuto conto deiprezzi correnti.È da ritenere che siano ammesse an-che rivalutazioni parziali all’internodelle predette categorie omogenee(solo alcuni beni e non l’intera cate-goria), purché attuate uniformemen-te per l’intera categoria.Sono rivalutabili anche i beni com-pletamente ammortizzati semprechéposseduti nel rispetto dei limiti tem-porali suddetti: risultano dal bilan-cio o dal libro cespiti (contabilitàsemplificate) al 31 dicembre 2007 epermangono nel possesso nell’eserci-zio 2008.Quanto ai soggetti ammessi alla fa-coltà di rivalutare gli immobili essisono individuabili in:� società di capitali, società coope-

rative e di mutua assicurazione, re-sidenti nel territorio dello stato;

� enti diversi dalle società di capi-tali e trust, residenti nel territorioitaliano, aventi ad oggetto esclu-sivo o principale lo svolgimentodi un’attività commerciale;

� società di persone, escluse le so-cietà semplici, residenti nel terri-torio dello stato.

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segue a pag. 32

della nota comunitaria, il Governo ha promulgato il de-creto attuativo con il quale si è previsto all’articolo 1,comma 4, il limite applicativo per i soggetti che hannoraggiunto o raggiungono in corso d’anno un volume diaffari di duecentomila euro1

La predetta estensione dell’Iva differita prevede il ri-spetto delle norme ordinarie di legge:� emissione fattura al momento del completamento

della prestazione o della cessione, al momento delpagamento se antecedente;

� registrazione delle fatture vendite nei termini ordi-nari;

� le operazioni concorrono a formare il reddito di im-presa e, sussistendone i requisiti, concorre a forma-re il “pro-rata Iva”;

� la liquidazione periodica dell’imposta, l’operazionedeve essere computata, nel periodo nel corso del qua-le è incassato il corrispettivo e comunque non oltreun anno dall’emissione della fattura;

� i cessionari o committenti devono operare la detra-

zione dell’imposta soltanto nella misura in cui il cor-rispettivo è stato pagato.

La possibilità di differire l’Iva esiste solo se il commit-tente non è un cliente privato e se sulla fattura vieneannotato il richiamo alla normativa: “Articolo 1 com-ma 7 del D.L. 185/2008”.Sono escluse dal differimento le operazioni effettuateda soggetti che applicano la liquidazione dell’impostasecondo regimi speciali. Parimenti, sono escluse dal dif-ferimento anche le operazioni assoggettate ad imposta,sulla base del c.d. “revers charge”. In sostanza un sog-getto che opera con lo stato, con clienti privati e conaziende, avendo un volume di affari inferiore a duecen-tomila euro dovrà adottare tre regimi differenti.

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 26 MARZO 2009Pagamento dell’Imposta sul valore aggiunto al momento del-

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Per quanto attiene alle tempistichedi rivalutazione, la norma prevedeche la rivalutazione deve essere ef-fettuata nel bilancio dell’eserciziosuccessivo a quello in corso al 31 di-cembre 2007. Come anticipato, la ri-valutazione determina un incremen-to patrimoniale cui corrisponde unaumento di valore da imputare nelpassivo patrimoniale come “saldo at-tivo di rivalutazione”. Tale valore può essere imputato:� direttamente ad incremento del

capitale sociale;� in una apposita riserva di rivalu-

tazione.

È evidente che tale riserva, se nonaffrancata, è in sospensione di im-posta e quindi è da considerare allastessa stregua del capitale sociale: seviene utilizzata per la copertura del-le perdite, deve essere reintegrataprima che possano essere distribui-ti utili. Se la stessa viene distribuita ai soci,attraverso assemblea straordinaria,costituisce materia imponibile pri-ma in capo alla società e poi in ca-po ai soci.Pertanto, per evitare le suddette pro-blematiche, la riserva di rivalutazio-ne, dopo avere scontato l’imposta so-

stitutiva di rivalutazione necessariaad allineare i valori di bilancio aquelli fiscali, deve essere stata iscrit-ta in bilancio al netto della predettaimposta sostitutiva e scontare una ul-teriore imposta che definiremo “diaffrancamento”.È da rilevare che l’allineamento deivalori civili a quelli fiscali dei benipatrimoniali immobili porta con séla controindicazione legata al fattoche le immobilizzazioni rivalutatedopo che hanno scontato l’impostasostitutiva sono immediatamentericonosciute ai fini del calcolo del-le società di comodo ed a quello de-

CAMPING MANAGEMENT :FISCO E TRIBUTI

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l’effettiva riscossione del corrispettivo - G. U. n 96 del 27aprile 2009� Visto l'articolo 7 del decreto-legge 29 novembre

2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dallalegge 28 gennaio 2009, n. 2, che reca disposizioni inmateria di pagamento dell'imposta sul valore aggiun-to al momento dell'effettiva riscossione del corri-spettivo;

� Visto l'articolo 7, comma 2, del decreto-legge n. 185del 2008, che subordina l'efficacia di dette disposi-zioni al rilascio della preventiva autorizzazione co-munitaria prevista dalla direttiva 2006/112/CE delConsiglio, del 28 novembre 2006, e che prescrivel'emanazione di un decreto del Ministro dell'econo-mia e delle finanze che determini l'ammontare delvolume d'affari dei contribuenti che possono assog-gettare ad IVA con esigibilità differita le operazionieffettuate, nonché stabilisca ogni altra disposizionedi attuazione del predetto articolo 7;

� Vista la nota della Commissione europea, Direzionegenerale della fiscalità e unione doganale, TAXUD/Dl/GW/mve D(2009) 24280 del 16 marzo 2009, nel-la quale, in riferimento alla richiesta di deroga for-mulata dall'Italia ai sensi dell'articolo 395 della di-rettiva 2006/112/CE in merito al differimento del-l'esigibilità dell'IVA al momento dell'incasso delprezzo, si evidenzia che l'articolo 66 della medesimadirettiva già consente agli Stati membri di introdur-re previsioni in tal senso e che, pertanto, una richie-sta di deroga non appare necessaria;

� Vista la direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28novembre 2006, relativa al sistema comune d'impo-sta sul valore aggiunto e, in particolare, l'articolo 66della medesima, il quale consente agli Stati membridell'Unione europea di stabilire che, per talune ope-

razioni o per talune categorie di soggetti passivi, l'im-posta divenga esigibile non oltre il momento dell'in-casso del prezzo;

� Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26ottobre 1972, n. 633, recante "Istituzione e discipli-na dell'imposta sul valore aggiunto";

ARTICOLO 1Volume d'affari dei soggetti ammessi all'esigibilità differita

Per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettua-te nei confronti di cessionari o committenti che agisco-no nell'esercizio di impresa, arte o professione da sog-getti che nell'armo solare precedente hanno realizzatoo, in caso di inizio di attività, prevedano di realizzare unvolume d'affari non superiore a duecentomila euro, l'im-posta sul valore aggiunto diviene esigibile all'atto delpagamento dei relativi corrispettivi. L'imposta diviene,comunque, esigibile dopo il decorso di un anno dal mo-mento di effettuazione dell'operazione, salvo che il ces-sionario o committente, prima del decorso di detto ter-mine, sia stato assoggettato a procedure concorsuali oesecutive. Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano alleoperazioni effettuate dai soggetti che si avvalgono di re-gimi speciali di applicazione dell'imposta sul valore ag-giunto né a quelle fatte nei confronti di cessionari ocommittenti che assolvono l'imposta mediante l'appli-cazione del meccanismo dell'inversione contabile. La fattura emessa in sede di applicazione delle disposi-zioni di cui al comma 1 reca l'annotazione che si trattadi operazione con imposta ad esigibilità differita, conl'indicazione dell'articolo 7 del decreto-legge 29 novem-bre 2008, n. 185, convertito dalla legge 28 gennaio 2009,n. 2.

continua da pag. 31

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gli studi di settore con le conse-guenze ben note.Ai fini della deducibilità delle mag-giori quote di ammortamento e delmaggior plafond delle spese di manu-tenzione, le rivalutazioni assumonorilevanza solo a partire dal quintoesercizio successivo a quello in cui èstato effettuato il riallineamento (rea-listicamente il 2013).Ora, considerato che ai fini civilisti-ci la rivalutazione esplica i suoi effet-ti dall’esercizio successivo a quello incui essa risulta attuata, la norma, co-sì come concepita, comporta un di-sallineamento tra le quote di ammor-

tamento civilistiche e quelle fiscal-mente riconosciute nei primi cinqueesercizi, con la conseguente necessi-tà di utilizzare il meccanismo delleimposte anticipate (credito) per al-lineare la competenza dell’imposizio-ne fiscale.Ultima considerazione merita l’im-posta di affrancamento delle riser-ve (imposta originariamente fissa-ta al 10% per i beni ammortizzabi-li e 7% per i beni non ammortizza-bili).Detta imposta prevede il versamen-to secondo due diverse modalità:� unica soluzione – entro il termi-

ne di versamento del saldo delleimposte dell’esercizio in cui è sta-ta effettuata la rivalutazione;

� tre rate – la prima da versare en-tro il termine indicato sopra e lealtre due entro il termine di ver-samento del saldo dei due perio-di di imposta successivi (con uninteresse del 3% su base annua).

Le imprese che hanno beneficiatodella facoltà concessa con la predet-ta normativa di rivalutazione dovran-no dare evidenza della rivalutazioneeffettuata, nella dichiarazione dei red-diti relativa al bilancio in cui la riva-lutazione è eseguita. �

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Le disposizioni di cui ai commi precedenti cessano diavere applicazione per le operazioni effettuate succes-sivamente al momento in cui è superato il limite di due-centomila euro di volume d'affari.

ARTICOLO 2Adempimenti del cedente o prestatore

Per le operazioni di cui all'articolo 1 il cedente o pre-statore adempie gli obblighi di cui al Titolo secondo deldecreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,n. 633.Le operazioni di cui all'articolo 1 concorrono a formareil volume d'affari del cedente o prestatore e partecipa-no alla determinazione della percentuale di detrazionedi cui all'articolo 19-bis del decreto del Presidente del-la Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, con riferimentoall'anno in cui l'operazione si intende effettuata. Le operazioni di cui all'articolo 1 sono computate nel-la liquidazione periodica relativa al mese o trimestre nelcorso del quale è incassato il corrispettivo ovvero sca-de il termine di un anno dal momento di effettuazionedell'operazione previsto dall'articolo 7 del decreto-leg-ge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.Nel caso in cui sia effettuato un incasso parziale del cor-rispettivo, l'imposta diventa esigibile ed è computatanella liquidazione periodica nella proporzione esisten-te fra la somma incassata ed il corrispettivo complessi-vo dell'operazione.

ARTICOLO 3Adempimenti del cessionario o committente

Il cessionario o committente delle operazioni di cui al-

l'articolo 1 ha diritto alla detrazione dell'imposta, aisensi degli articoli 19 e seguenti del decreto del Presi-dente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, a par-tire dal momento in cui il corrispettivo di tali operazio-ni è stato pagato.Nel caso in cui sia effettuato un pagamento parziale delcorrispettivo, il diritto alla detrazione dell'imposta sor-ge in capo al cessionario o committente nella propor-zione esistente fra la somma pagata ed il corrispettivocomplessivo dell'operazione.

ARTICOLO 4Effetti su altre operazioni ad esigibilità differita

La disciplina contenuta nel presente decreto non si ap-plica alle operazioni di cui all'articolo 6, quinto com-ma, secondo periodo, del decreto del Presidente dellaRepubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

ARTICOLO 5Efficacia

Le disposizioni del presente decreto si applicano alleoperazioni effettuate a decorrere dal giorno successivoalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Re-pubblica italiana. Il presente decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta uffi-ciale della Repubblica italiana. �

NO

TE

1) Per il Regno Unito il limite è fissato ad un valore di 1.350migliaia di euro, per la Slovenia 208 migliaia di euro, per la Svezia 3 milioni di corone, per l’Estonia le solo impreseindividuali. L’Irlanda segue regole leggermente diverse ma si parla di 1,5 milione di euro.

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La FAITA FederCamping harealizzato insieme all’IstitutoSuperiore per la Sicurezza sul

Lavoro (Ispesl) un software per l’ero-gazione via Internet (e-learning) dicorsi sulla “Sicurezza sul Lavoro”, gra-zie alla collaborazione con la NaxosTec di Roma, società di software eservizi specializzata in ingegneria si-stemistica. Si tratta di corsi destina-ti ai dipendenti delle aziende del set-tore turistico all’aria aperta (campeg-gi e villaggi) e basati sul testo unicoDlgs 81/2008, il quale prevede chesia il datore di lavoro a far sì che i la-voratori ricevano un’adeguata forma-zione. I corsi, che si svolgeranno online, saranno di facile utilizzo poichérealizzati su una piattaforma softwa-re personalizzabile in base alle esigen-ze del cliente che rende agevole lapartecipazione alle varie “lezioni”. Con l’iscrizione al progetto vieneconsentito l’accesso remoto dallestrutture turistiche e sarà la NaxosTec a curare tutti gli aspetti legati al-la erogazione dei corsi, sia quelli squi-sitamente tecnici e sistemistici, sial’assistenza su problematiche legateall’utilizzo dello strumento. Sarà in-vece compito dell’Ispesl fornire ilsupporto per quel che concerne icontenuti.Il prodotto e-learning, realizzato dal-la FAITA, comprende diversi percor-si formativi, formati da centinaia dislides, alcune di argomento generale,altre specifiche in base alla mansio-ne dell'utilizzatore. Ogni percorso for-

mativo è strutturato in modo da pre-vedere una parte testuale suddivisain moduli, alcune parti di auto-ap-prendimento in itinere e un test fina-le di valutazione a completamentodel percorso didattico. La modalitàdi svolgimento dei corsi è flessibile econsente al discente di accedere li-beramente; il server che ospita l’ap-plicazione infatti è sempre raggiun-gibile via Internet, e sarà possibilecollegarsi in qualunque momento,così come interrompere il corso e ri-prenderlo dove lo si era lasciato. Incaso di necessità i discenti potrannoinoltre accedere ad un servizio di

help-desk e mettersi in contatto conun tutor. Il datore di lavoro invecepotrà accedere ad una zona riservatadell’applicazione e verificare il pro-cedere dei corsi dei propri dipenden-ti. Una volta terminato il percorsoformativo si potrà stampare e firma-re gli attestati, validi a tutti gli effet-ti a norma di legge. La validità deicorsi è infatti certificata dall’IstitutoSuperiore per la Sicurezza sul Lavo-ro. Quattro sono le figure di acces-so alla piattaforma previste: gli am-ministratori di primo e secondo li-vello, i discenti e i datori di lavorodei discenti. Gli amministratori diprimo livello si occupano di gestirele iscrizioni alla piattaforma e ai per-corsi formativi, mentre gli ammini-stratori di secondo livello garantisco-no il tutoraggio ai discenti per ognipercorso formativo disponibile sullapiattaforma. I datori di lavoro posso-no verificare lo stato di avanzamen-to dei percorsi formativi dei propridipendenti grazie alle statistiche d’usofornite dalla piattaforma e-learning.Inoltre, a completamento del percor-so formativo, emettono il relativo at-testato di frequenza per il proprio di-pendente. I discenti possono inoltrepartecipare ai forum e godere del tu-toraggio previsto. Naturalmente gli attestati di frequen-za - nominativi ed univoci - che ildatore di lavoro sarà autorizzato ademettere, verranno rilasciati solo seil discente avrà superato i test valu-tativi di fine percorso. �

CAMPING MANAGEMENT :FAITA INFORMA

FORMAZIONE ON LINE SULLA SICUREZZA

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LA PIATTAFORMA CONSENTE DI PERSONALIZZARE IN BASE ALLE ESIGENZEE DI RILASCIARE UN ATTESTATO VALIDOAGLI EFFETTI DI LEGGE

GRAZIE AL SOFTWARE FAITA I GESTORI POTRANNO OTTEMPERARE AGLI OBBLIGHI DEL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA

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