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PAGINA 1 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXVI - N° 11 Cortona - Venerdì 15 giugno 2018 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com P alazzo Vagnotti, dal 1325 è stata sede vescovile, fin da quando Cortona ot- tenne questo riconosci- mento. Ha ospitato tutti i Vescovi che si sono avvicendati nella cura della diocesi cortonese. L’ultimo, che ricordiamo con affetto, è mons. Franciolini che ha non solo ha curato le anime della diocesi, ma ha voluto fortemente la realizzazione del Museo dioce- sano ed aveva ospitato nel palazzo vescovile tante opere importanti. Da oggi ufficilamente non è più palazzo vescovile ma viene utilizzato come sede dell’impor- tante società di consulenza inge- gneristica “Icaro” di proprietà dell’ing. Bruno Frattini, al quale auguriamo ogni bene per sé e per l’indotto della sua azienda. Non dimentichiamo che con i suoi settanta dipendenti è una delle aziende più importanti del nostro comune. Merita rispetto ed incoraggia- mento. Il vescovo Fontana, nel pren- dere la parola, ha precisato che era necessario aprire le porte dell’ex palazzo vescovile, ormai inutilizzato da tempo, per affittarlo per la prima volta ad un privato. Io e l’ing. Frattini, ha so- stenuto il vescovo, amiamo im- mensamente Cortona perché ol- tre a recuperare un luogo storico e a valorizzarlo, creiamo posti di lavoro. Con questo in- tervento riusciremo anche a preservare, ristrutturare e inter- venire su altre emergenze re- ligiose presenti nel territorio”. In poche parole questo affitto, se- condo il Vescovo, servirà per re- cuperare i degradi delle chiese cortonesi. E’ un impegno importante che dovremo verificare perché onestamente abbiamo altre noti- zie. Anche il Sindaco si è dichia- rato soddisfatto e ha detto che, sull’esempio dell’Icaro, altre aziende possano decidere di usu- fruire di strutture storiche presenti in questa città, magari disabitate da qualche tempo. Ci auguriamo che l’Ammini- strazione Comunale dalle parole passi ai fatti proponendo eventual- mente grossi sgravi fiscali per questi tipi di operazione. Inaugurata la nuova sede della “Icaro” IntegrArs: non un Concorso, ma un Festival dell’Incontro di Enzo Lucente SEGUE A PAGINA 11 B revemente vogliamo ri- cordare un colloquio che abbiamo avuto nella casa del parroco della cattedrale qualche tem- po fa quando avevamo incomin- ciato a criticare il vescovo Fontana per la sua decisione di utilizzare i locali del vescovato come uffici e non come ampliamento del Mu- seo diocesano, come previsto dal- l’ex vescovo Bassetti. Siamo stati invitati ad un incontro con questo rappresen- tante del vescovo che ci invitava a “moderare” la battaglia sul vesco- vovato spiegandoci che per ealiz- zare un museo necessitavano almeno 300 mila euro. Ci spiegava che, per motiva- zioni diverse sulle quali non si è addentrato, la chiesa aretina aveva contratto grossi debiti con le ban- che e che l’affitto di questo bene cortonese sarebbe servito a realiz- zare un programma di rientro di queste esposizioni. E’ stato, onestamente, un col- E ’ lunedì, sono in ufficio a Roma, ma sono ancora “lì” con il pensiero nella sede del Teatro Signorelli di Cortona. I ricordi si materializzano ancora reali alla ”mia vista”, gli interventi di tutti i partecipanti al Festival IntegrArs mi scorrono dentro oscurandomi la vista. Mi devo riprendere, riflet- tere assorbire ciò che mi è stato d’insegnamento nei giorni appena trascorsi. Ho visto donne e uomini ritro- vare se stessi oltre la loro disabi- lità. La Dott.ssa Maria Rosaria Sti- gliano ha ideato e realizzato, con l’aiuto della Famiglia Caprai della Polisportiva CAM di Ferretto e con la partecipazione del Comune di Cortona, questa manifestazione che persegue lo scopo di accende- re i fari sulle vite dei Ragazzi diver- samente abili. Attraverso l’espe- rienza dell’espressione del teatro inclusivo, i vari gruppi di persone si sono osservati, sorrisi, applaudi- ti e conosciuti. Finalmente il mon- do di fuori con questa opportunità ha potuto anche avvicinarsi alle famiglie dei portatori di handicap che molto spesso si nascondono e soffrono in silenzio i loro enormi disagi. Ha rappresentato una fru- stata emotiva sicuramente neces- saria alla nostra società. Chi trova un Amico trova un Te soro Ho appena inviato un messag- gio a Maria Rosaria Stigliano, non riesco ancora a staccarmi, pro- prio come i bambini quando sentono già la mancanza di un nuovo amico, ancor prima di la- sciarlo. La dottoressa si è distinta per competenza e professionalità, è ormai cara a tutti per il buon u- more con il quale è riuscita a stemperare tutte le difficoltà che nel working-progress si sono pre- SEGUE A PAGINA 10 NARRATIVA E POLITICA Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar) Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195 E-mail: [email protected] Dal 2017 la Biblioteca Comunale custodisce una parte importante del suo archivio e della sua collezione personale di libri storici E ’ con grande tristezza che abbiamo appreso della scomparsa di Pierre Car- niti, uomo di grande spessore e protagonista indiscusso della storia sindacale e politica italiana degli ultimi decen- ni. Con la nostra città ha avuto un rapporto speciale. Grazie al prof. Ivo Camerini, abbiamo avuto l’op- portunità non solo di conoscere ed apprezzare personalmente l’uomo e lo statista Pierre Carniti, ma anche di ricevere da lui un prezioso dono. Lo scorso anno, sempre grazie al contatto con il prof. Ivo Camerini, Pierre Carniti donò alla nostra biblioteca Comu- nale e dell’Accademia Etrusca, u- bicata in palazzo Casali, una per- sonale e preziosa collezione di li- bri originali della sua immensa collezione. L’importanza di questo gesto va aldilà del valore storico e Nuova vita per il palazzo vescovile La chiesa aretina ha grossi debiti! Dal delegato del Vescovo un’altra versione Cortona ricorda con affetto Pierre Carniti culturale dei testi donati, che già rappresentano di per sè un grande patrimonio, ma è la dimostrazione del grande impegno civico e uma- no che da sempre ha caratterizza- to la sua azione pubblica. Per Cortona, oggi, è un onore poter custodire questa collezione. Pierre Carniti fu ospite altre volte a Cortona, ricordo il 2008 la sua visita, assieme al Presidente Emerito Oscar Luigi Scalfaro, per festeggiare la Repubblica in un teatro Signorelli gremito. Nel 2012 gli fu assegnato an- che il Premio Civiltà Contadina Oggi l’Italia perde un grande statista, un uomo che ha sempre combattuto per i diritti dei lavora- tori e per la democrazia. Cortona lo ricorda con affetto e gratitudine. Il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri (Cortona, 6 giugno 2018) Foto A-AP-24: Quadro in tela e cornice con cappuccino (fine 1600) m. 1,33x1,10

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz.della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

Anno CXXVI - N° 11 Cortona - Venerdì 15 giugno 2018 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

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ENGLISH SPOKEN

www.alessandrofratini.com

CENTRO

BENESSERE

ESTETICO

Via Nazionale 22,Cortona (AR)T. 0575 62158

[email protected]

Palazzo Vagnotti, dal 1325è stata sede vescovile, finda quan do Cortona ot -tenne questo riconosci-mento. Ha ospitato tutti i

Vescovi che si sono avvicendatinella cura della diocesi cortonese.L’ultimo, che ricordiamo conaffetto, è mons. Franciolini che hanon solo ha curato le anime delladiocesi, ma ha voluto fortementela realizzazione del Museo dioce-sano ed aveva ospitato nel palazzovescovile tante opere importanti.

Da oggi ufficilamente non èpiù palazzo vescovile ma vieneutilizzato come sede dell’impor-tante società di consulenza inge -gneristica “Icaro” di proprietàdel l’ing. Bruno Frattini, al qualeau guriamo ogni bene per sé e perl’indotto della sua azienda.

Non dimentichiamo che con isuoi settanta dipendenti è unadelle aziende più importanti delnostro comune.

Merita rispetto ed incoraggia-mento.

Il vescovo Fontana, nel pren -dere la parola, ha precisato cheera necessario aprire le portedell’ex palazzo vescovile, ormai

inutilizzato da tempo, per affittarloper la prima volta ad un privato.

“Io e l’ing. Frattini, ha so -stenuto il vescovo, amiamo im -mensamente Cortona perché ol -tre a recuperare un luogostorico e a va lorizzarlo, creiamopo sti di la vo ro. Con questo in -tervento riusciremo anche apre servare, ristrutturare e inter-venire su altre emergenze re -ligiose presenti nel territorio”. Inpoche parole que sto affitto, se -condo il Vescovo, ser virà per re -

cuperare i degradi delle chiesecortonesi.

E’ un impegno importanteche dovremo verificare per chéone stamente abbiamo altre noti -zie.

Anche il Sindaco si è dichia-rato soddisfatto e ha detto che,sull’esempio dell’Icaro, altreazien de possano decidere di u su -fruire di strutture storiche presentiin questa città, magari disabitateda qualche tem po.

Ci auguriamo che l’Ammini -strazione Comunale dalle parolepassi ai fatti proponendo eventual-mente grossi sgravi fiscali perquesti tipi di operazione.

Inaugurata la nuova sede della “Icaro”IntegrArs: non un Concorso,ma un Festival dell’Incontro

di Enzo Lucente

� SEGUEA PAGINA11

Brevemente vogliamo ri -cor dare un colloquioche abbiamo avuto nellaca sa del parroco dellacattedrale qualche tem -

po fa quando avevamo incomin-ciato a criticare il vescovo Fon tanaper la sua decisione di utilizzare ilocali del vescovato come uffici enon come ampliamento del Mu -seo diocesano, come previsto dal -l’ex vescovo Bassetti.

Siamo stati invitati ad unincontro con questo rappresen-tante del vescovo che ci invitava a“moderare” la battaglia sul vesco-vovato spiegandoci che per ealiz-zare un museo necessitavanoalmeno 300 mila euro.

Ci spiegava che, per motiva-zioni diverse sulle quali non si èaddentrato, la chiesa aretina avevacon tratto grossi debiti con le ban -che e che l’affitto di questo bene

cor tonese sarebbe servito a realiz-zare un programma di rientro diqueste esposizioni.

E’ stato, onestamente, un col - E’ lunedì, sono in ufficio aRoma, ma sono ancora“lì” con il pensiero nellase de del Teatro Signorellidi Cortona. I ricordi si

materializzano ancora reali alla”mia vista”, gli interventi di tutti ipar tecipanti al Festival IntegrArsmi scorrono dentro oscurandomila vista. Mi devo riprendere, riflet-tere assorbire ciò che mi è statod’insegnamento nei giorni appenatrascorsi.

Ho visto donne e uomini ritro-vare se stessi oltre la loro disabi-lità.

La Dott.ssa Maria Rosaria Sti -gliano ha ideato e realizzato, conl’aiuto della Famiglia Caprai dellaPolisportiva CAM di Ferretto e conla partecipazione del Comune diCortona, questa manifestazioneche persegue lo scopo di accende-re i fari sulle vite dei Ragazzi diver-samente abili. Attraverso l’espe-rienza dell’espressione del teatroinclusivo, i vari gruppi di persone

si sono osservati, sorrisi, applaudi-ti e conosciuti. Finalmente il mon -do di fuori con questa opportunitàha potuto anche avvicinarsi allefamiglie dei portatori di handicapche molto spesso si nascondono esoffrono in silenzio i loro enormidisagi. Ha rappresentato una fru -stata emotiva sicuramente neces-saria alla nostra società.

Chi trova un Amico trovaun Te soro

Ho appena inviato un messag-gio a Maria Rosaria Stigliano, nonriesco ancora a staccarmi, pro -prio come i bambini quandosentono già la mancanza di unnuo vo amico, ancor prima di la -sciarlo. La dottoressa si è distintaper competenza e professionalità,è ormai cara a tutti per il buon u -mo re con il quale è riuscita astemperare tutte le difficoltà chenel working-progress si sono pre -

� SEGUEA PAGINA10

NARRATIVA E POLITICA

Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar)Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195

E-mail: [email protected]

Dal 2017 la Biblioteca Comunale custodisce una parte importante del suo archivio e della sua collezione personale di libri storici

E’ con grande tristezza cheabbiamo appreso dellascomparsa di Pierre Car -ni ti, uomo di grandespes sore e protagonista

in discusso della storia sindacale epolitica italiana degli ultimi de cen -ni. Con la nostra città ha avuto unrapporto speciale. Grazie al prof.Ivo Camerini, abbiamo avuto l’op -portunità non solo di conoscereed apprezzare personalmentel’uo mo e lo statista Pierre Carniti,ma anche di ricevere da lui unprezioso dono. Lo scorso anno,sempre grazie al contatto con ilprof. Ivo Camerini, Pierre Carnitidonò alla nostra biblioteca Co mu -nale e dell’Accademia Etrusca, u -bi cata in palazzo Casali, una per -sonale e preziosa collezione di li -bri originali della sua immensacol lezione. L’importanza di questogesto va aldilà del valore storico e

Nuova vita per il palazzo vescovile

La chiesa aretina ha grossi debiti!Dal delegato del Vescovo un’altra versione

Cortona ricorda con affetto Pierre Carniti

culturale dei testi donati, che giàrappresentano di per sè un grandepatrimonio, ma è la dimostrazionedel grande impegno civico e uma -no che da sempre ha caratterizza-to la sua azione pubblica.

Per Cortona, oggi, è un onorepoter custodire questa collezione.

Pierre Carniti fu ospite altrevolte a Cortona, ricordo il 2008 lasua visita, assieme al PresidenteEmerito Oscar Luigi Scalfaro, perfesteggiare la Repubblica in unteatro Signorelli gremito.

Nel 2012 gli fu assegnato an -che il Premio Civiltà Contadina

Oggi l’Italia perde un grandesta tista, un uomo che ha semprecom battuto per i diritti dei lavora-tori e per la democrazia. Cortonalo ricorda con affetto e gratitudine.

Il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri

(Cortona, 6 giugno 2018)

Foto A-AP-24: Quadro in tela ecornice con cappuccino (fine1600) m. 1,33x1,10

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L’ETRURIA N. 10 ATTUALITÀ

PAGINA 2

31 maggio 2018

struggente bellezza.L’evento è patrocinato dal

Comune di Cortona, dalla RegioneToscana, dal Fondo Morosini perla Musica e la Cultura e dalConservatorio F.Morlacchi diPerugia.

Alla fine del concerto, un

L’Opinionea cura di Stefano Duranti Poccetti

momento conviviale: il tradizio-nale rinfresco campagnolo predi-sposto dalla famiglia Castelli, dellatrattoria di via Dardano, a base diottimi prodotti locali, per rinfran-care il corpo e scambiare qualchechiacchiera in buona compagnia.

MJP

Quello che è accaduto a livellonazionale fa sorgere in me varieriflessioni. Il governo al Quirinalesi è formato, mentre non mancaormai molto alle elezioni per ilnostro sindaco, le quali avverran-no nel 2019. Tra pochi mesisaremo realmente in clima eletto-rale e tutte le cose che sono av -venute nell'arco di questi giornipo trebbero aprire, forse, nuoviscenari anche in campo locale. Lo si sa, nel passato l'opposizionenon si è mai dimostrata molto u ni -ta nel nostro territorio, ma chissàche stavolta, con l'alleanza di Legae Movimento 5 Stelle alla qualeab biamo assistito in politica sta -tale, qualcuno potrebbe pensaredi attuare un qualcosa di similean che a livello comunale.

Se ciò avvenisse - se liste ci vi -che, destra e Movimento 5 Stelle aCortona si unissero-, sarebbe

MB Elettronica S.r.l.Zona ind.le Vallone C.S. Ossaia, 35/35P - 52044 Cortona (AR)- Italy

Internet: www.mbelettronica.com

veramente dura per il PD spuntar-la, PD che continua la sua discesalibera sia a livello nazionale cheregionale - certo, bisognerà ancheconstatare quale nome sarà sceltodal detto partito per ricoprire ilruolo di primo cittadino. Credofer mamente, ponendo il miopunto di vista nell'ottica dell'oppo-sizione, che questa potrebbe es -sere un'occasione e una strategiavin cente, la quale chiaramentenon garantirebbe la matematicavit toria, ma che certo darebbeluo go a una lotta a due all'ultimorespiro.

Potrebbe anche trattarsi diuna circostanza favorevole all'op-posizione, per dimostrare attra-verso la coesione - rinunciando aitoni individualistici - di voler pun -tare alla vittoria, tanto ricercatanegli ultimi anni e mai guadagna-ta.

Cortona Piazza di Pescheria n. 2Tel. 0575-63.05.18

Si tratta infatti del Profumo che Caterina de’ Medici commissionò ai fratidomenicani nel 1533 e fu portato da lei in Francia in occasione delle suenozze con Enrico di Valois. Per questo motivo è l’unica fragranza che nonsi identifica come acqua di colonia ma come profumo. E’ un bouquetfresco e agrumato, a base di bergamotto di Calabria.

Il Fotoclub Etruria propone alpubblico una mostra fotogra-fica diversa dal solito, le im -magini che verranno espostenon sono infatti fotografie

scattate dai soci del fotoclub, bensìstampe ricavate da un archivio dicirca 400 lastre negative in vetro,opera di un fotografo cortonese,attivo nei primi del ‘900 e aventiper soggetto persone del nostroterritorio.

Le lastre sono state rinvenutedal nostro Presidente Maurizio Lo -vari, durante dei lavori di restaurodel Monastero cistercense corto-nese della SS. Trinità, in un vec -chio deposito-magazzino. Suc ces -si vamente un certosino lavoro didigitalizzazione e restauro, ad ope -ra del socio Vito Garzi, ha permes-so di ricavare da quelle lastre dellestampe che verranno esposte inmostra.

L’esposizione verrà allestita aCortona, nei locali di Palazzo Fer -retti nella centralissima viaNazionale, ed avrà luogo dal15 giugno al 15 luglio 2018,accessibile tutti i giorni coningresso libero dalle 10 alle 20.

La mostra potrà conteneresolo una selezione delle lastre

rinvenute, ma che sicuramente sa -pranno trasmettere le più diverseemozioni agli osservatori, che siritroveranno di fronte immaginidel nostro territorio cortonese,uno spaccato di vite dei nostri avi,in un periodo compreso tra iprimissimi anni del ‘900 e gli anni’20 dello stesso secolo.

Ad arricchire le immagini, giàpiene di significato nei soggettiritratti e nelle situazioni in cui glistessi sono stati immortalati, c’è il

risultato di una meticolosa ricercada parte dei soci del fotoclub, cheha permesso di datare in modocerto il periodo storico, ed anchedi risalire all’autore delle fotogra-fie, in un primo momento rimastosconosciuto.

Tutta la ricerca è partita dauna fotografia che ritrae un sacer-dote, con in mano una copia di ungiornale. Il sacerdote ritratto nellafotografia in questione, è risultatoapparire più volte nelle immaginirestaurate, e questo ha fatto ipotiz-zare che non fosse un caso, infattiulteriori indagini e incroci diinformazioni ci hanno portato adidentificare da una foto (quella delsacerdote ritratto ai giardinipubblici con sullo sfondo il profilodi Cortona), non solo la personaritratta, don Amedeo Galaurchi,ma anche indicazione precisa ecerta della data. Il sacerdote, in -fatti, ha in mano una copia del pe -

riodico La Domenica del Corriere,che abbiamo potuto identificarecome quella del dicembre 1909.Da prove circostanziali e dallatestimonianza del nipote (checon serva ancora la macchina foto -grafica dello zio) sappiamo che èlo stesso don Amedeo Galaurchi,parroco di Santa Caterina, l’autoredelle fotografie - ad eccezione,ovviamente, delle foto in cui luistesso è ritratto.

Don Amedeo Galaurchi hafatto moltissimo per i propri par -rocchiani, durante il suo servizionelle parrocchie di Farneta, Ron -zano e Santa Caterina, proprio nelcimitero di quest’ultima parroc-chia, si trova al centro una crocecon sepolte le spoglie del parrocodon Amedeo. Adesso, a distanza diun secolo, don Amedeo riescenuovamente a fare moltissimo peri suoi parrocchiani, ma anchemol to di più, per tutta la comunitàcortonese, che può attraverso lesue fotografie, rivivere uno spa -cato della nostra storia, storia chepotrà così rivivere ed essere tra -mandata grazie a lui.

Il fotoclub Etruria invita quinditutta la popolazione a visitare lamostra, che verrà inauguratagiovedì 14 giugno 2018 alle ore18.30, con una cerimonia ufficialeche potrà riservare anche qualchepiacevole sorpresa.

Il Concerto della Memoria èl’e vento di apertura dellaXVIII Rassegna Musicale eOrganistica organizzata dal -l’Associazione Organi Storici

di Cortona.Il concerto è in programma

domenica 24 giugno, alle ore18.00, nella chiesa di S.MariaAssunta e sarà preceduto dalla ce -lebrazione eucaristica officiata dalparroco don Leslie, in ricordodelle vittime dell’eccidio perpetra-to dalle truppe naziste il 27 giugno1944.

Il concerto vedrà come prota-gonisti: il maestro Francesco Gian -noni all’Organo portativo ed Eli -sa betta Braschi, soprano; il pro -gramma sarà dedicato a braniscelti a partire dal Laudario diCortona fino a toccare, in un arcodi tempo lungo circa 600 anni, ilprimo scorcio del 1900 con lecomposizioni di Gabriel Faurè, inun excursus sapiente e meditatoin cui l’organo, a quattro registri,a baule, accompagnerà e si alter-nerà alla voce “soprattutto peraffermare, col linguaggio universa-le della musica, un indispensabilee fecondo messaggio di pace.

L'esordio - Altissima luce, Il -lumina oculos meos - è un auspi-cio di luce e saggezza e anchel'esplicito omaggio a Cortona e alsuo territorio. “

Così scrive nella presentazionedel concerto Elisabetta Braschi,docente presso il Conservatorio“Lu ca Marenzio” di Brescia per lacattedra di “Poesia per musica edrammaturgia musicale”, chesvol ge una fitta attività concertisti-ca, in qualità di soprano, in piccoliensembles di musica antica.

In un excursus che vede ilLau dario come filo conduttore,

non può mancare MichelangeloAmadei, che apparteneva ad unafa miglia cortonese d'antica no bil -tà, e dopo la formazione musicalea Roma, svolse un’intensa attivitàd'organista e compositore e ri -tor nò a Cortona nel 1606 per as -sumere la carica di maestro dicap pella in Cattedrale fino allamor te.

Il concerto comprende branidi C.Monteverdi, G.Frescobaldi,G.B.Pergolesi, C.Franck, G.M.Ca si -ni, F.Shubert, J.S.Bach. W.A.Mozarte G. Faurè, eseguiti all’Organo daFrancesco Giannoni: il Maestro siè diplomato in Organo e Com po -sizione organistica presso il Con -servatorio “Luigi Cherubini” di Fi -renze, e in Pianoforte presso l’I -stituto Musicale “Luigi Boc che -rini” di Lucca.

Ha approfondito la sua forma-zione nella musica an ti ca italiana etedesca presso l’ “Ac cademia diMusica Italiana per Organo” diPistoia e alterna all’attivitàconcertistica in Italia e all’estero,corsi specialistici rivolti aglistudenti d’organo di Conservatori

italiani ed esteri.E per concludere due note

sulla chiesa di S.Maria Assunta diFalzano: le campane originali dellachiesa, sopravvissute agli eventibellici del 1944, torneranno asuonare in occasione del Concertodella memoria. La chiesa, parzial-mente distrutta, è stata ricostruitanel 1956, ma ha al suo attivo unalunga storia, anche per la posizio-ne di confine tra Toscana edUmbria che la caratterizza.

Falzano è uno smeraldo splen-dido nella montagna cortonese e ilConcerto della Memoria dà lapossibilità di ammirarlo nella sua

Si è spezzato l’ultimo anello

Elezioni. Dal piano nazionale a quelle comunale

Al Beerbone l’hamburg (o co melo chiamavano le nonne “la sviz -zera”) ha una formula genui na erispettosa della tradizione toscana. Lacarne di chianina o cin ta seneseviene da piccole a ziende locali. Leverdure sono in gran parte coltivatedalla no stra azienda agricola, le sal -se so no tutte fatte in casa. Il panear ti gia nale è realizzato con grano

Ver na. Formaggi, salumi, dolci (rigosamente fatti in casa), birreartigianali e vino tutti tipicamente locali. Incontra la tradizione.

Cortona Via Nazionale 55/57Tel. 0575-60.17.90 Cell. 346-01.65.025

E’ deceduto Lello Alberici

L’Acqua di S.M.Novella è la fragranzapiù antica dell’Officina Profumo Far -ma ceutica di Santa Maria Novella.

Chiesa di S.Maria Assunta

Concerto della memoria a Falzano

Lello se ne è andato inquesti giorni, dopo unperiodo di pesante malat-tia. Era un amico da lungadata, da quando, giunto a

Cortona a 22 anni, era nel noverodegli amici più cari che mi hannodimostrato affetto e sostenuto nelpercorso difficile che ho iniziato inquesta città come farmacista.

Era amico fraterno di CarloVignaroli con il quale anch’io hoavuto sempre un rapporto specia-le; con loro ricordo anche SilioGalletti e Vincenzo Pellegrino.

Poche persone sulle quali hosempre potuto contare fino infondo; mai una difficoltà, sempreun suggerimento utile.

Carlo, Silio, Vincenzo se nesono andati da anni, oggi tocca aLello ultimo mio anello di collega-mento con la mia gioventù lavora-tiva iniziata in questa città.

Era un avvocato apprezzatissi-mo nel Foro di Roma; ha avuto lafortuna di avere due figli Fabio eAlessandro che lo hanno seguito

nella sua professione e dal qualehanno tratto utili insegnamenti.

Insieme alla moglie Annacon tinuava a tornare ogni estate aCor tona dove aveva una casa.

In que sti ultimi anni, in car -rozzella, ave va più difficoltà ad es -sere presente ma ci incontravamosempre al Parterre, al bar in piaz -za Signorelli e non tornava a Ro -ma senza che avessimo cenato in -sieme.

Ciao ca ro Lello.

Il Fotoclub Etruria presenta la mostra fotografica

L’archivio di un fotografo cortonese dei primi del ‘900

un Tesoro ritrovato

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La chiesetta appare al mar -gine di una strada pocotrafficata tra muri di cinta,cipressi e cancelli chepro teggono discretamente

abitazioni annidate nel verde. Unaporzione di campagna cortoneseche fa pensare alla bellezza diantiche opere d’arte e al silenzioche le contorna. Ma il tempo hainciso nel profondo questa piccola

costruzione: il tetto e’ crollatoall’interno, il cielo si intravede daitravetti rimasti pencolanti mentrel’erba ha invaso quello che era ilpavimento. Le crepe disegnano imuri con una fitta ragnatela, ma

contiene. “Piccoli o grandi, famosi o

sconosciuti,questi luoghi ciemo zionano e raccontano lano stra storia…un sogno, unascoperta,una gioia,un rifugio.

Vederli in stato di degrado o diabbandono, senza la cura ne -ces saria a proteggerli o un’ade-guata valorizzazione per farliconoscere ci rattrista..ma ci faanche impegnare per offrirgliun futuro..”: con queste parole il

L’ETRURIA N. 10 CULTURA

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Dopo la descrizione dell'artistaGiuseppe Ciotti, autore del cartonedella vetrata di Santa Maria As -sunta posizionata nel Duomo diCortona, è il momento di parlaredei realizzatori materiali, cioè dicoloro che hanno tagliato i vetri, lihanno dipinti e legati a piombo:Romeo Guarnieri (Roma 1898 -Roma 1981) e Carlo D’Alessandri(Firenze 1899 - Roma 1973). Nei primi anni del Novecento aRo ma c'era una bottega di vetratemolto importante ed innovativaper l'epoca ed il maestro che lagestiva era Cesare Picchiarini. Idue giovani Guarnieri e d'Ales -sandri vi entrarono, dando uncon tributo artistico notevole voltoall'innovazione con progettazionee realizzazione a stampo moderni-sta. Nel 1924 nei locali dell'IstitutoNazionale Professionale del S. Mi -che le si inaugurò la nuova scuoladella vetrata voluta e diretta daPicchiarini che chiamò a collabo-rare, in qualità di maestri d'arte,Ro meo Guarnieri e Carlo D'Ales -sandri, i quali dal 1929 gli suben-treranno nella direzione dei corsifino al 1962, anno della definitivachiusura della scuola. La distinzione dei ruoli in questosodalizio, nel quale ciascuno po -teva comunque svolgere lavori inproprio, vedeva ripartite tra i duesoci l'attività progettuale e quella

31 maggio 2018

turrita. Chi sarà questa santa: S. Ca te -

rina oppure S. Margherita? L’ico -no grafia propenderebbe per laprima, anche se l’abito dell’ordinedomenicano a cui S.Caterina ap -

parteneva è bianco e nero: ma leintemperie potrebbero averloscolorito. Al momento non è pos -

sibile dare una risposta definitiva.Questa chiesetta costituisce un au -tentico tesoro e salvarla dal de -grado è importante così comepro teggere le opere che ancora

nelle nicchie tre piccoli capolavorisfidano il degrado e aspettano chequalcuno li metta al sicuro. Tredipinti su tavola di notevole bellez-za, documentati, come anche tuttoil resto, dall’obbiettivo fotograficodi un nostro attento lettore: la Ma -donna col Bambino nella nicchiacentrale, ai lati un angelo recantela scritta “Angusta domus” (ci ta -zione da Le Con fes sioni di S. A go -

stino a significare che la piccolez-za dell’anima umana, intesa comecasa, può essere ampliata solodal la presenza del Signore) el’immagine di una santa sullosfon do di una città medievale

(Parte seconda)Nel 1512 Mons. Capponi parte-cipò al Concilio Lateranense IV inRoma: dagli atti inerenti quell’as-semblea risulta che fu presentealle prime sessioni tenute sottoGiulio II (Giuliano Della Rovere,eletto Papa nel 1503). Dall’iniziodell’anno successivo, tuttavia, ilVescovo di Cortona non risulta piùpresente al Concilio e Don Giu -seppe Mirri, nel volume “I vescovidi Cortona”, scrive (pag. 153)chiaramente che “..possiamo in -ferire che allora fosse già coltodalla infermità che poco dopo lotraeva alla morte” . Ma la datapre cisa del suo decesso non èconosciuta anche se si può deter-minare che avvenne non oltre ilgiugno del 1513 grazie ad alcuniatti ufficiali attestanti il fatto che iCanonici cortonesi, informati dellamorte del Vescovo avvenuta nellaCuria romana, il 30 giugno no mi -narono il Vicario capitolare qualeVicario Generale del defuntoMons. Capponi. In attesa, ovvia-mente, del nuovo Vescovo. Mons.Guglielmo Capponi lasciò unabuona memoria a Cortona anchese le notizie relative al suo episco-pato non sono certo abbondanti.Ma alla sua morte, nel Card. Fran -cesco Soderini , che pure avevaceduto la sede episcopale al Cap -poni, rinacque il desiderio di tor -nare a Cortona: così, egli si avvalsedel diritto di regresso e tornò adamministrare la Diocesi. Come giàper il passato ( Mons. Ughi a metà‘400) , Cortona ebbe per due voltelo stesso monsignore quale Ve sco -vo dopo un breve interregno. Giàsul finire del mese di Giugno,quin di pochi giorni dopo la mortedel predecessore, il Cardinalescris se al capitolo di Cortonadichiarando la volontà di prende-re possesso della Diocesi tornata-gli per regresso dopo la dipartitadel Capponi. Nel mese successivo ,la volontà si concretizzò. L’av ve nimento che rende impor-tante il secondo episcopato diSoderini è la visita a Cortona diPapa Leone X. Nel novembre del

1515 fu in detta un’adunanzasinodale del clero per dare inizioall’organizzazione generale diquesta straordinaria visita. LeoneX, ovvero il cardinale Giovanni de’Medici, era succeduto a Giulio IInel 1513: questo giovanissimofiglio di Lo ren zo il Magnifico (38anni quan do divenne Papa) nonera tuttavia destinato a durare alungo sul tro no di Pietro a causadella sa lute malferma che anchedurante il Con clave che loproclamò Pon te fice lo avevacostretto a letto. La sua venuta aCortona fu dunque un fatto digrandissima rilevanza e le crona-che così lo narrano. Do vendosi ilPapa recare a Bologna, passò perla Toscana. Giunse a Cortona il 17Novembre, un sa ba to, alle ore 22“..accompagnato da cinqueCardinali e da nu me roso seguitodi vescovi, Prelati e Cavalieri.Entrava processionalmente acavallo,per le vie son tuosamenteilluminate per la cir costanza,sotto magnifico baldacchinosorretto dai Priori del Comunein abito di gala e dal Capitanodel Popolo…In mez zo al popolodevoto ed esul tante passavalentamente il su premo Gerarca,che fu poi ri ce vuto e ospitato nelPalazzo del suo intimo familiareSilvio Pas serini ove rimase tregiorni.”.Così sempre Don G. Mirri nell’o-pera opera citata poco sopra. IlPapa, durante il soggiorno, cele -brò messa in San Francesco e salìa S.Margherita. Tre mesi dopo, afebbraio, ripassò per Cortona, masolo per poche ore. Il card. So de -rini fu nel seguito Papale: e cosìven ne effigiato nella Vetrata delgrande occhio del Calcinaio che,accanto alla madonna della Mise -ricordia, raffigura Leone X e l’Im -pe ratore Massimiliano.Nel 1516 abbiamo ancora traccedel Soderini a Cortona, ma primadella fine di quell’anno il Car -dinale rinunciava definitivamente,questa volta, alla Diocesi cortone-se in favore di Mons. GiovanniSer nini.

Tesori da salvare

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tecnico-esecutiva: a D'Alessandrispettava il lavoro di taglio,montaggio e messa in opera dellevetrate, mentre al Guarnieri erariservato il momento ideativo edecorativo che comprendeva larealizzazione dei cartoni e ledelicate fasi di decorazione pittori-ca e di cottura. La scuola-laboratorio diretta daGuarnieri e d'Alessandri svolse,oltre all'attività artistico produttiva,anche una funzione pedagogica esociale, impartendo un'educazio-ne artistica ai giovani orfani oindigenti del Pio Istituto del S.Michele e aiutando il loro inseri-mento nella società tramite l'inse-gnamento di un mestiere anticoma ancora di grande valore.

Questa antica manifattura èstata ereditata da Daniele Ballanti(Roma 1969), nipote del D'Ales -sandri, che dirige la vetreria arti -stica oggi situata in Via LudovicaAlbertoni, e dall'architetto SilviaMaria Guarnieri, nipote di RomeoGuarnieri, che lavora in tutto ilmondo.

I discendenti, sia di Guarnieriche di D’Alessandri, continuano laloro arte come “Studio Guarnieri”e come “Vetrate Artistiche Bal -lanti”, collaborando spesso e te -nendo conferenze dimostrative adAssociazioni Culturali ed Univer -sità straniere.

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

I pittori della vetrata del Duomo di Cortona:Guarnieri e D’Alessandri

ritorno alla città natale

Mons. Guglielmo CapponiCard. Francesco Soderini

La Diocesi di Cortona e i suoi Vescovi

A cura di Isabella Bietolini

FAI ha lanciato l’edizione 2018 deiLuoghi del Cuore con l’intento diproseguire nella campagna ditutela dei beni storici-architettoni-ci-paesaggistici dimenticati di cuiil nostro Paese è così ricco.

La chiesetta cortonese do cu -

mentata nelle fotografie che pub -blichiamo non è un monumentoin signe ma costituisce senza dub -bio un piccolo capolavoro biso -gnoso di restauro e tutela, un“luo go del cuore” da salvare.

Isabella Bietolini

Scuola della Vetrata del S. Michele - Romeo Guarnieri (in primo piano) eCarlo D’Alessandri (ultimo a sinistra con il camice nero)

Questo è il programma dimassima che l’organiz-zazione ha messo afuoco per vivere insiemeai cortonesi che rientra-no momenti esaltanti:VENERDÌ 5 OTTOBRE

Convegno sulle problematicheinerenti le città d'arte e il turismodi massa . (luogo e orario dadefinirsi ... mancano ancora oltre4 mesi)

SABATO 6 OTTOBRE Dalla mattina accoglienza e accre-ditamento presso la sala comunalea Cortona per la registrazione,consegna del gadget e dellatessera che da diritto all'accessogratuito al teatro e agli scontipresso gli esercizi aderenti. Il pomeriggio: Ore 16.00 apertura della manife-stazione con, a seguire, corteostorico della città di Cortona acura dei terzieri, esibizione della

banda comunale e del balletto ecanti dei Cilindro. Cena libera (si ricordano glisconti presso i ristoranti, trattorieetc aderenti) per stare con ipropri familiari e amici. Ore 21.00 spettacolo teatrale acura del piccolo di cortona e aseguire spazio musicale con esibi-zione dal vivo di giovani cortonesi.

DOMENICA 7 OTTOBRE ore 10.00 messa a S.Margheritaper ricordare chi non c'è più ma èsempre presente nei nostri cuori. Per chi vuole visita alla città e aisuoi musei con prezzi ridotti. Ore 11.30 saluto delle autorità Ore 12.30 pranzo ai giardini delParterre perché siamo sicuri saràuna meravigliosa giornata di sole. Questo il programma di massima. Il vero condimento di tutta la festasarà comunque la vostra presenza,che porterà a tutti amicizia ed en -tusiasmo.

Il programma di massima per le tre giornate di festa

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L’ETRURIA N. 10 CULTURA 31 maggio 2018

madre e mio padre all’albergocon un minimo di bagaglio, mianonna ed io proseguimmo con icugini, che ci avrebbero ospitatonella loro villetta del Blanc-Mesnil,dove ci aspettava il loro cane, giàanziano e malato.

Cominciò per noi un periododi transizione: per i miei la ricerca

di un alloggio con possibilmenteuno studio, per me un’estate pienadi scoperte. Innanzi tutto quella diun grande orto con frutteto, per -ché questa cugina era appassiona-ta di colture e giardinaggio. Il loroera un vero paradiso da quel pun -to di vista, ed era nuovo e diver-tente per me vedere crescere gior -no per giorno le zucche, i fagioli-ni, i pomodori e osservare lamaturazione delle ciliegie, dellepe sche, delle prugne. Ma questegratuite “lezioni di botanica” nonfecero sbocciare in me una vo -cazione di quel tipo. Ero contentasoprattutto di stare e dormireinsieme a mia nonna, che pur -troppo cominciava a perdere lavista e a camminare male.

Mia madre mi venne a cercareper farmi assistere ai festeggia-menti del 14 luglio, che in queldopoguerra acquistavano un signi-ficato ancora più sentito dallapopolazione. Si ballava in ogni an -golo di strada, al ritmo di stru -menti improvvisati, ma soprattuttofisarmoniche. Rimasi però a Parigisolo due giorni perché mio padreera di pessimo umore, avendocapito che la ricerca dell’alloggiosi rivelava più difficile del previstoe che il suo reinserimento operati-vo a Parigi avrebbe potuto essereforiero di futuri dispiaceri.

Ritrovai la villetta del Blanc-Mesnil e la cugina, che si chiama-va Gabrielle e che mi distraevacome poteva, cercando di fornir-mi anche qualche lezione di let -tura e di ortografia in previsionedel prossimo anno scolastico. Ave -va un sistema tutto suo: comincia-va lei a leggere qualche capoversoe poi smetteva per obbligarmi acontinuare da sola, se volevo co -no scere la fine della storia. Perfortuna avevo fatto conoscenzacon la famiglia della villetta vicina,con figli più o meno della mia età.Erano reduci dall’Algeria e moltomale accolti dai parenti rimasti inFrancia, che li consideravano solobocche da sfamare.

Altra distrazione furono duevisite alla madre della cugina Ga -brielle, una scrittrice simbolistacon nome d’arte Rachilde, chefiniva i suoi giorni in un grandeappartamento mansardato doveallevava topi bianchi, come passa-tempo! Questo appartamento eratutto quello che le restava diun’im portante casa editrice, il

Mer cure de France, che avevacrea to insieme al marito alla finedell’Ottocento.

Prima della fine dell’estate, icu gini ci portarono, la nonna eme, nella loro residenza estiva,una villetta in riva alla Senna. Eraun posto molto bello e romanticodove si guardavano passare i bat -

telli che trasportavano merci varieo che sostavano allo spaccio dellachiusa vicina, con i battellieri scesia fare provviste e bere qualchebicchiere di vino locale prima diripartire.

Il cugino, che si chiamava Ro -bert, andava ogni giorno a pescaresul fiume, ma la speranza dellamoglie di fare un buon fritto dipesce si rivelava quasi sempre unadelusione perché la pesca si limi -tava a qualche orribile pesce gatto,che finiva in un boccale. Anchel’estate finì, ma una volta tornati aBlanc-Mesnil ci fu la telefonatagioiosa di mamma, che annuncia-va l’offerta generosa dell’amicoJacques Maritain, il quale propo-neva ai miei di abitare nella suagrande casa di Meudon, alle portedi Parigi, mentre lui continuava ilsuo mandato di ambasciatorefran cese presso la Santa Sede. L’of -ferta, che avrebbe permesso dicer care con più calma una siste-mazione a Parigi, fu accolta con lamassima contentezza perché lasituazione stava diventando grave.

E così cominciò per noi il pe -riodo di Meudon, per parecchiotem po non facile per diverse ra -gioni. Prodotti alimentari ancorates serati, carenze di tutto, ma so -prattutto di carbone che scaldavacome poteva quella casa di trepiani. Mio padre in un suo diarioparla di 10 gradi al terzo pianodove lavorava. E pensare che ci ve -niva pure una modella che posavainsieme alle “nature morte”: chis -sà come riusciva a sopravvivere!Mamma, aiutata da un vecchiogiar diniere, cercava di coltivarepa tate e altri ortaggi nel piccologiardino sul retro. Io ero alle pre -se con la nuova scuola francese, lacarne di cavallo, il latte di capra ele scialbe minestre di porri e cre -scione. Tutto questo tra una bron -chite e l’altra dovute al grandefreddo.

Ma questi ricordi di Meu don,dove siamo rimasti ben sei anni eche ho riportato in un altro rac -conto, non sono poi stati così ne -gativi come si erano presentati alloro inizio. Dopo un po’ di tem poinfatti mio padre cominciò ariavere le sue soddisfazioni, legatesempre al suo intenso lavoro chelo ha sostenuto anche nei mo -menti più duri, insieme all’appog-gio di mia madre che non è maive nuto meno.

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Era nell’immediato do po -guer ra: inizio estate1946. I miei genitori ap -pena rientrati da Milano- dove erano rimasti più

di un mese, il tempo per organiz-zare e inaugurare una mostrapersonale alla Galleria Blu - si pre -pa rarono alla partenza per laFran cia. Avevano riottenuto i pas -sa porti, sequestrati durante laguer ra, e non vedevano l’ora di ri -trovare Parigi, ognuno per ragionisia comuni che personali, senzacontare quelle di mia nonna fran -cese, bloccata anche lei per tuttiquegli anni in Italia. Anni durante iquali non imparò nemmeno unaparola di italiano!

Mio padre aveva provveduto asistemare mia sorella Gina, con ilmarito lo scultore Nino Franchinae il figlio Sandro, in un piacevolestudio e alloggio di via Margutta,contiguo a quello di un suo amicodi gioventù, Eleuterio Riccardi,scultore anche lui. Io avevo quasinove anni, finita la terza elementa-re, non proprio brillantemente eun po’ in anticipo per via di un’e -pidemia di orecchioni!

Partimmo ai primi di luglio indue cabine di wagon lits, strapienedi valige e di cartelle di opere,quelle che non richiedevano unacornice. La partenza era definitiva,anche se mio padre poteva con -servare ancora per qualche tempoil suo studio nelle case popolaridel quartiere Prati, dove avevamovissuto e dove lasciò molte cose indeposito.

All’arrivo a Parigi, ci aspettava-no il cugino di mamma e suamoglie. Fu un ritrovarsi commo-vente dopo la lunga separazioneforzata. Le due coppie eranomolto legate e, malgrado la cen -sura, avevano sempre continuato ascambiarsi reciproche notizie,magari con parole al posto dialtre, tipo “Volano dei corvi nerisulla nostra pianura”, da interpre-tare come “I bombardieri passanosulle nostre teste”.

I cugini vivevano in periferia,al bordo della grande pianura,che poi diventò l’aeroporto princi-pale di Parigi. Non lontano da lorosi trovava il sinistro complesso diedifici di Drancy, dal 1941 al ‘44terribile luogo di raduno e smista-

mento prima di partire per i cam -pi di concentramento.

Per tornare al nostro arrivo aParigi, i cugini erano venuti apren derci con la loro automobile,una piccolissima Renault, per cui ibagagli furono lasciati quasi tuttiin un deposito. I miei vennero ac -compagnati in un alberghetto inrue de Seine, più che modesto aquei tempi e ora lussuosissimoperché quel quartiere popolare èdiventato di grido! Depositati mia

Ricordi di famigliaGino Severini uomo e artista

A cura della figlia Romana Severini Brunori

Estate 1946: il ritorno in Francia

Cortona, anni ‘30. Scorcio di Piazza Luca Signorelli (collezione Mario Parigi)

Cortona, 2018. Scorcio di Piazza Luca Signorelli

La casa sulla Senna

Jeanne, Gino Severini e madame Paul Fort alla villetta di Meudon

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31 maggio 2018

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Torna a stupirci ValerioBu caletti, ‘pittore dellebattaglie’, nel la mostra‘Pas sato e presente’ a -perta a palazzo Ferretti

dal 20 maggio al 9 giugno conorario 10.30-19.00. Allestita in -sieme al fratello Claudio Bucalettiche espone pezzi di antiquariato,la duplice mostra ospita tele ecomponenti di arredamento in unfelice connubio tra ieri e oggi sot -tolineato dal titolo stesso. Claudioha raccolto negli anni pezzi unici

e singolari, esempi di scultura, pit -tura, ceramica, porcellana emobili. Per un quasi un mese iriflettori sono puntati sulle bellez-ze del passato: soprattutto suimobili, di tutte le epoche e prove-nienze, da quelli del XVI e XVII, aquelli toscani. E’ una vetrina diprestigio anche per i dipinti: dailavori di alcuni grandi maestri allenature morte. E poi sculture,bron zi, tappeti, grandi arredi emaio liche.

Quanto a Valerio Bucaletti non

Un concerto corale distraordinaria bellezza siè tenuto la sera del 1°giu gno nel nostrosplen dido santuario del

Cal cinaio, eseguito dal coro dellaSollner Kantorei di Monaco diBaviera, diretto dal Maestro ErnestHagerer.

E’ stata eseguita “La grandelode della sera e del mattino, op.37” di Sergei Rachmaninoff, com -positore russo nato nel 1873, nel -la regione di Nowgorad.

Lì imparò a conoscere edama re la musica della Chiesa Or -to dossa, partecipando alle funzio-ni religiose dei monasteri e dellechiese. Questa esperienza è allabase della sua Opera 37.

La composizione segue la tra -dizione liturgica della Vigilia Pa -squale, che iniziava con la lodeserale, terminando con le lodi delmattino. Una tradizione che duròfino al secondo secolo e che poi,nel Medioevo, si trasformò in unrito che riuniva lode serale e mat -tutina, un’unica messa celebrata lasera precedente, alla vigilia diimportanti feste religiose: Tutt’oggiquesta consuetudine è presentenella chiesa russa e viene celebra-ta ogni sabato sera.

Rachmaninoff trasforma 15parti della vigilia della Resur re -zione e compone un’opera per As -solo e coro misto a cappella. Leme lodie sono quelle del canto or -todosso, con vari momenti sugge-stivi, come la rievocazione delsuono delle campane, classicodelle antiche città russe.

Con questa composizione icanti ortodossi vengono portatinelle grandi sale concertistiche.

La “Sollner Kantorei” si

Caro Giovanni, a quasi unanno dalla tua scompar-sa, ho sentito il bisognodi scriverti queste pocherighe a testimonianza del -

la nostra affettuosa e lunga amici-zia. Ricordo i tuoi modi gentili erispettosi e la tua educazione cheti hanno reso una persona specia-le e amata da tutti.

Caro Giovanni, ricordi quan -do, da adolescenti, frequentavamol’oratorio per tirare i primi calci alpallone e dove abbiamo conosciu-to don Antonio Mencarini, chesarà il nostro vero maestro di vita?Ne è stata testimonianza la tuarealizzazione familiare e professio-nale.

Caro Giovanni, ricordi quan -do, nel lontano 1969, dopo averter minato gli studi e preso il di plo -ma, facemmo domanda per esserearruolati nell’Arma dei Cara bi nie -ri? Partimmo per Alba, dove ci a -spettarono tre mesi invernali diad destramento molto duri contan ta neve e tanto freddo. Per for -tuna nelle camerate c’era il con -forto del riscaldamento “a fiato”.

Scherzi a parte, quello che con -tava di più, in quei giorni difficili,era la grande amicizia e il piaceredi stare insieme. Dopo tre mesi diCAR, le nostre strade si divisero: iofui mandato a Firenze, e tu a Mi la -no, ma quando ci si incontrava aCor tona, c’era sempre tempo perraccontarci le nostre esperienze incaserma. Dopo il servizio militareil nostro rapporto di amicizia siconsolidò: il pallone era una dellenostre passioni e la domenica sitrascorreva insieme a giocare neicampi sportivi della zona o a batti-beccare con gli amici sulle squa -dre del cuore al bar dello sport oin piazza del Comune. Momentibelli, fatti di sfottò, ma sempre al -l’insegna della misura e del rispet-to reciproco. Alle ore 14 ci si tro -vava in fondo al Parterre, allostadio naturale, per la immancabi-le partitella. Ci si divertiva tanto econ poco; il divertimento conti-nuava nel pomeriggio al bar dellosport a commentare l’esito dell’in-contro. Tu coltivavi anche la pas -sio ne per la bicicletta e organizza-vi eventi ciclistici con grande de -dizione e impegno. Dopo la na -scita della tua nipotina hai dedica-to tanto del tuo tempo anche a leida bravo nonno, ma, appena po -tevi, tornavi volentieri dai tuoi vec -chi amici a fare quattro chiacchie-re nella immancabile rugapianata.

Negli ultimi anni, a fine estate,insieme a tanti amici comuni, ci sitrovava a casa mia per una cena abase di pappardelle al sugo e diarrosto. Quante risate e quantebischerate!!! E anche in quelle oc -casioni eri sempre pronto a dareconcretamente una mano. Vorreichiudere questo ricordo dicendodi essere fiero di averti conosciutoed esserti stato amico. Ti confessoche ciò che ho scritto su di te èsenza dubbio un pensiero condivi-so da tutti coloro che hanno avutola fortuna di co noscerti.

Con immutato affetto.Lucio Ricci

Il ricordo di Giovanni Infelici ad un anno dalla scomparsa

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A Palazzo Ferretti il “pittore delle battaglie”

SAnTuArIo DEL CALCInAIo

La musica e l’architettura si fondono

si limita a riproporre una mi nu -ziosa ricostruzione degli avvicen-damenti, bensì ne offre il suo pun -to di vista anche, e soprattutto,interiore. Del ‘pittore delle batta-glie’ è stato scritto che i suoi d pintiac costano “elementi onirici e, per -ché no?, ludici- come la scacchie-ra”. Allo stesso tempo del pittoreemergono l’abilità e lo studio diPaolo Uccello e dei paesaggi, incui prevale la “stilizzazione oniricadel pittore toscano” (cit.), e un’at-tenzione miniaturistica “tipica deifiamminghi, di cui però Bucalettirifiuta i colori cupi e misteriosi, afavore di toni vivaci e allegri”(cit.). Valerio, nato a Cortona dovevive e opera è pittore autodidatta einizia a dipingere negli anni ‘70,seguendo stimoli e percorsi di -versi dettati dalla propria terra edorigini. I temi da lui preferiti sonoi paesaggi agricoli toscani e um -

bri, teatro di singolari eventi dellastoria; le scene storico-mitologi-che, le battaglie intorno a centrimedievali “evocative - come sotto-linea lo stesso pittore- di un ac ca -duto a volte irreale e a volte fanta-stico che lambisce delicatamente ilfatto storico, senza infastidirne ilsenso e il ricordo”. E ancora laguerra espressa in termini cavalle-reschi e non cruenti, sul modellodi una “Giostra” e le rappresenta-zioni di frutti e foglie. Numerose lemostre sia collettive che individua-li cui ha partecipato, in Italia eall’estero, ottenendo premi e ri -conoscimenti; le sue opere appar-tengono a collezioni private inEuropa, Australia, Canada e StatiUniti e a esposizioni permanenti aMontreal e Miami.

È stato recensito su numerosigiornali e riviste.

E.Valli

compone di 110 coristi ed è unadella più grandi corali di Monacodi Baviera. Il maestro Ernest Ha -gerer la dirige da 42 anni: parten-do da un coro parrocchiale diperiferia, il Maestro ha formato unensamble rinomato, oggi cono -sciuto in tutta la regione bavarese,e che viaggi concertistici hannocon dotto anche a Siena, Perugia,Firenze.

L’ascolto di questa importanteesecuzione ha lasciato sensazioniforti. Innanzi tutto ha destato ge ne -rale meraviglia la bravura dei cori -sti, la loro grande capacità vocale,le risonanze musicali che sonoriusciti ad esprimere, l’intensitàdella coralità, veramente da bri vi -di. Il tutto pienamente esaltato dal

luogo, il Santuario di Santa Mariadelle Grazie, dalla sua aerea gran -diosità, dalla risonanza ottenutaanche grazie alla cupola, dal giocodi luce che viene dall’alto: vera -mente l’ideale per accogliere, ar -mo nizzare, filtrare, equalizzareogni risonanza, ogni stimolo sono -ro e visivo.

Le note e le voci si espandeva-no nella superficie della chiesacome gocce luminose che arriva-vano non solo all’udito, ma al cuo -re, provocando effetti particolari ein timi nell’anima.

Il coro, nel suo effetto visivo esonoro, che cosi bene è stato con -tenuto e amplificato dalla chiesa, asua volta ha esaltato la grandiositàdel santuario e messo in evidenzala sua particolare acustica. In -dubbiamente il Calcinaio, tra lesue tante vocazioni, ha quella diospitare e far risaltare al massimoquesto genere di esperienze musi -cali. Un bel successo e un tentativoda ripetere.

Foto Santi Cosci

La conclusione dell’anno scolastico nella Scuola primaria di Terontola èstata contrassegnata da due eventi: martedì scorso le classi quinte hannorappresentato al Teatro Signorelli l’opera “Oltre il muro cosa c’è?”, e dopodue giorni tutte le classi hanno messo in scena lo spettacolo “Teron to landZoo” nella palestra della scuola.

“Oltre il muro cosa c’è?”era già stata messa in scena in due diverseoccasioni, ma quest’ultima è stata la migliore non solo per la sicurezzaacquisita nel tempo dai ragazzi ma soprattutto perché l’autore Rocco Sestitoè venuto fino a Cortona per incontrare i piccoli attori e salutare la maestraPatrizia Galeazzi..e qui c’è l’arcano da svelare: la maestra Patrizia era invacanza in Trentino quando è incappata nella presentazione del libro diRocco Sestito e come tutte le insegnanti, è andata subito a conoscere l’autoree a leggere la storia. E’ stata una decisione immediata, un’illuminazione:

quello sarebbe stato il filo conduttore del lavoro di quarta e la storia damettere in scena l’anno successivo. E così è stato! I ragazzi hanno letto lastoria, l’hanno resa viva attraverso una serie di attività all’interno del progetto“Comu nicare” e il risultato è stato un bellissimo librone, che ha coinvoltoanche le maestre Roberta Men carini, Tiziana Tosti, Stefania Muc ci. Poi peròera arrivato il momento di costruire la sceneggiatura, e qui a salvare la situa-zione è intervenuta l’esperta Franca Paci, autrice e animatrice di tutto ciò chelega bambini e teatro, e lo spettacolo ha preso forma e colore.

La storia non si può svelare, ma diciamo che nel libro sono presenti iprotagonisti disegnati da Fabio Vettori e il libro parla di amicizia, rispetto,fiducia e collaborazione.

Mentre guardava lo spettacolo, l’autore Rocco Sestito aveva gli occhilucidi, anche perché i ragazzi sono stati bravissimi!!! E quando è stato il suoturno di salire alla ribalta, ha risposto con entusiasmo alle domande deiragazzi. Questo è il suo primo libro per ragazzi e ha avuto un successo incre-dibile, anche se il suo lavoro si è poi concentrato sul testo successivo, “Angeliincerti”e gli angeli incerti siamo noi umani, sempre sospesi nell’altalenadella vita.

Il suo ultimo libro è stato presentato al Salone del libro di Torino estuzzica la curiosità per le tematiche su cui si muove. Rocco ha dato unarapida occhiata al centro di Cortona, al MAEC e al Museo Diocesano ed èrimasto così incantato da quello che ha visto, da promettere di ritornarcicon la famiglia, poi ha firmato alcune copie dei suoi libri per i ragazzi, leinsegnanti e i genitori. Una persona fantastica, Rocco: interessato e concreto,amante della musica e buon chitarrista, sem pre curioso e stimolante, mainoioso. E qui l’entusiasmo era alle stelle, ma si stava preparando lo spettaco-lo di tutti i bambini della scuola, nella palestra di Terontola, che da sempreha avuto grossi problemi di acustica, per risolvere i quali probabilmentebasterebbe del buon materiale insonorizzante così da farla diventare piena-mente usufruibile… però è l’unico ambiente in grado di ospitare un pubbli-co così numeroso e torna utile.

Uno spettacolo dedicato allo zoo di Terontoland con Leonardo, Nicole,Gabriele e Teresa come presentatori e tutti i bambini trasformati in animaliesotici e canterini ma anche ballerini e suonatori di flauto dolce.

Lo spettacolo si è svolto con una grandissima e graditissima partecipazio-ne dei genitori, che fra lo stupore generale hanno portato coccodrilli gonfia-bili e addirittura un gorilla in carne e ossa!

Alla fine tutta la palestra era piena di bambini che cantavano e ballavanoall’unisono ed era veramente uno spettacolo che metteva allegria!

La dirigente scolastica dott.ssa Antonietta Damiano ha fatto gli onori dicasa, salutando insegnanti, personale ATA, bambini, genitori e nonni con unarrivederci al prossimo anno. Le famiglie e i bambini hanno dimostrato ungrandissimo entusiasmo e un bellissimo attaccamento alla scuola, chesentono come parte integrante dell’educazione e come agenzia che promuo-ve cultura e crea significati. Un altro anno è andato ma settembre èvicino…per ora… buone vacanze! MJP

Conclusione dell’anno scolastico nella scuola di Terontola

L’autore Rocco Sestito posa con le insegnanti per una foto ricordo

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L’ETRURIA N. 10 TERRITORIO

Il caldo estivo cominciava afarsi sentire, così al mattino ilTuttù e i suoi amici si alzavanopresto per annaffiare tutte le pian -tine del giardino e dell'orto, maun problema si presentava pun -tuale ogni matttina: le lumache!

Si, ogni mattina i nostri amicidovevano fare una vera e propriagimkana per evitarle. Le lumachecon il fresco si sparpagliavanoovunque e in tutte le direzioni incerca di foglie fresche da mangia-re e per i nostri amici era difficileevitarle e all'ennesimo incidentescoppiò la protesta del Tuttù.Urgeva trovare una soluzione.

Si propose Amed, lui era unesperto di viabilità. Quando vivevalontano, non aveva avuto niente ache fare con le lumache, ma lasua esperienza era importante.

Si riunirono in uno spiazzovicino alle piante di pomodoro e ilTuttù cominciò dicendo allelumache che se lui non avesseannaffiato l'orto e il giardino, cer -tamente, non avrebbero trovatofoglie fresche e se avessero avutoun po' di buon senso avrebberodovuto cambiare orario per an da -re a mangiare.

Il capo delle lumache salì so -pra ad un secchio rovesciato,disse che per loro era l'unico mo -mento fresco e pieno di luce perandare a mangiare. Propose a lo -ro di iniziare ad annaffiare ancorapri ma!

Ne nacque un gran brusio.Ognuno voleva dire la sua e cosìnon ci capiva più niente. Ad untratto un suono di clacson azzittìtutti, era Rocco che chiese par -lare. Tutti annuirono.

Si schiarì la voce poi disse, “ilproblema è che voi siete troppolenti e sempre in traiettoria,schivarvi non è facile, si rischiadi andare fuoristrada!”.

Il capo delle lumache alzò lecorna e poi disse, “siete voi cheandate troppo veloci, volete faretante cose e non vi godete nulla,solo correte senza godervi ilviaggio!”.

Tutto intorno a lui si era fattosi lenzio.

Amed, il Tuttù e anche Roccosi guardarono intorno e la lumacacontinuò “lo vedete quanto èbello il vostro giardino e anche ilvostro orto, ma se voi non fatealtro che lavorarci senza goder-velo quando arrriverà l'inverno

vi sarete goduti solo i frutti e visarete persi tutto il resto”.

Allora il Tuttù gli chiese “equale sarebbe il resto?”.

La lumaca lo guardò e poi glidisse “il sole sta per sorgere, oramettiti in silenzio e guardatibene intorno”.

Il Tuttù si voltò verso il monte,un forte chiarore spuntava avevamille colori e tingeva le nuvoletteche avanzavano pigre di rosso, digiallo, di oro.

Quando il sole spuntò dalmonte un raggio luminoso investìil suo orto, i pomodori brillaronocome pietre preziose, le fogliolinedel prezzemolo e del basilicoerano impreziosite da gocce dirugiada brillantissime, i rivolid'acqua dell'annaffiatura parevanofiumi in piena su cui navigavanofoglie cariche di formicheoperose, le tele dei ragni invisibilidurante la giornata, apparivano intutta la loro bellezza e precisionecariche di una miriade di micro-scopiche goccioline.

I passeri liberavano le piantinedi fagiolini e piselli da piccoliinsetti fastidiosi e mangiavano tuttiquei piccoli bruchetti dispettosi,mentre il garrito delle rondini, chevolteggiavano sopra all'orto, da -vano un senso musicale a tuttoquel lavoro che potevi vedere solorallentando un po', intanto cheripulivano l'aria da insetti e zan -zare.

Il Tuttù, Amed e il piccoloRoc co, si guardarono in silenziopoi cercarono lo sguardo dellalumaca.

Era di una soddisfazioneunica, era riuscita a indicargli ilviaggio oltre la meta e certamenteloro non se lo sarebbero piùscordato.

La lumaca prima di scenderedal secchio parlò a quattrocchiprima con i suoi, poi con il Tuttù.Bisognava organizzare il trafficomattutino.

Così con l'aiuto di A medmisero a punto un piano perfetto.

Le lumache si sarebbero alzatepiù tardi e avrebbero tenuto ladestra dell'orto prima e la sinistrapoi, i nostri amici si sarebberoalzati mezz'ora prima e avrebberoannaffiato l'orto con più calma,godendosi così, la bellezza dellalentezza.

Emanuele Mearininito.57,[email protected]

31 maggio 2018

Lo storico prof. FrancoCar dini ha tenuto unalectio magistralis sul tema"Toscana ed Umbria altempo di Giovanni Acuto"

sabato 2 giugno, alle ore 17, pres -so la chiesa-auditorium di San -t'An gelo al Cassero di CastiglionFio rentino.

All'evento - promosso dalLions Club Cortona ValdichianaHost e dal Comune di CastiglionFiorentino - hanno partecipato lagiornalista Olimpia Bruni, colla-boratrice del nostro periodico, ilpresidente del Club Giuliano Mar -chetti, il sindaco Mario Agnelli,

l'as sessore alla cultura Mas si -miliano Lachi e l'ing. MaurizioMenchetti, ideatore ed organizza-tore dell'iniziativa.

Franco Cardini, noto perso-naggio televisivo, vanta una lungacarriera accademica e l'assegna-zione di numerosi riconoscimentia livello nazionale ed internazio-nale. Autore di oltre centocin-quanta libri, nel suo intervento hatracciato la complessa situazionepolitica, economica e sociale nel -la quale versava il nostro territorio(e l'intera penisola italiana) nelXIV secolo, un periodo di transi-zione tra Medioevo ed Uma ne -simo. Basti pensare alla crisi e la

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Via Dell’Esse 30/A Camucia di Cortona (Ar)Tel. 0575 - 630.572 - Fax 0575 - 606.719Cell. 340-97.63.352

Drenaggio linfatico manuale

decadenza dei poteri universali(l'impero ed il papato); all'epide-mia di peste nera del 1348 (checausò la morte di circa un terzodella popolazione europea) e alla" guerra dei cent'anni" (scoppiatatra Francia ed Inghilterra, le prin -cipali potenze del tempo), percomprendere quanto fossero in -stabili e precari gli equilibri dell'e-poca.

In questo multiforme ed in cer -to contesto, trovarono linfa lecosidette "compagnie di ventura",eserciti di soldati mercenari gui -dati da un condottiero pronto amettersi, mediante pagamento dicongrua mercede, al servizio oradell'una ora dell'altra delle svaria-te autonomie politiche, il più dellevolte carenti di un esercito ad de -strato idoneo ad affrontare le in -nu merevoli guerre nelle quali e -ra no coinvolte soprattutto perque stioni di supremazia territoria-le.

Uno dei più famosi tra questi,è John Hawkwood (italianizzato inGiovanni Acuto). Di origine in gle -

se, dal 1362 combattè in Italia alsoldo di vari committenti ed infineal servizio della Repubblica diFirenze che, in riconoscimento deisuoi servigi, gli donò il Castello diMontecchio Vesponi che eglieresse a sua residenza fino al1394, anno della sua morte.

Fu sepolto, con grandi onori,nella cattedrale di Santa Maria delFiore dove, alcuni decenni piùtardi, Paolo Uccello realizzerà ilsuo famoso monumento equestre,un grande affresco che ancora og -gi possiamo ammirare nella na -vata sinistra dell'edificio.

Alessandro Venturi

E nzo Pagoni è un uomodi interiore giocosità acui il tempo che passa hadonato una nota dimestizia e molta saggez-

za. A Monsigliolo possiede una

stalla a gestione famigliare e ciclocompleto - nascita, ingrasso, ven -dita -con più di 20 bovini di razzachianina. Da quando, tre anni fa, ilCircolo RCS ha deciso di riservareall’interno del Festival della Gio -ventù uno spazio gastronomico-culturale a questa pregiata carneEnzo ne è diventato il fornitoreufficiale.

Abitualmente l’atto formale divendita del vitellone al Circoloavviene durante la “Mostra inter-provinciale del bovino di razzachianina” che si svolge 15 giorniprima di Pasqua a Camucia inpiazza Château-Chinon, e doveEnzo non manca mai di ottenereuna coppa o una targa.

Solo quest’anno, causa im -previsto, il rito della pattuizionecon stretta di mano in presenzadei sensali è saltato, ma la speran-za è di recuperarlo la prossimavolta.

Recentemente ho passatoun’ora con lui e gli ho fatto delledomande sul suo lavoro, ecco ilriassunto della conversazione.

Enzo, tu fai questo mestiereda sempre, prima aiutando iltuo babbo Eugenio e poi, dopo lasua scomparsa, con tua moglieAntonella. Che significa oggiallevare la razza chianina in un

ambito di famiglia, ed è ancoraeconomicamente convenientefarlo?

Significa sacrificarsi, guada-gnare poco rispetto a altri chefaticano di meno e avere pocotempo per sé, perché gli animalidevono mangiare e lo fanno tutti igiorni, anche quando è festa o glialtri vanno al mare.

Anche tuo figlio, che già ti dàun mano, sembra avere passio-ne per l’allevamento, gli consi-glieresti di seguire la tua strada?

Alessio deciderà da solo cosavuole fare, per ora studia agrariaal Vegni, lui vede i sacrifici, se nongli fanno paura potrà pure conti-nuare con la stalla.

Partiamo dal principio,come avviene la fecondazionedelle vacche?

Non è quasi più secondonatura incontrando il toro ma coninseminazione artificiale praticatada un qualunque veterinario cheperò si deve procurare il semepresso l’ANABIC, l’Associazionecon sede a S. Martino in Colle(PG) che ha il compito di tenere illibro genealogico della razza, unaspecie di anagrafe dei capi. Il libroè necessario per evitare episodi diconsanguineità che indebolirebbe-ro la razza.

Dopo la nascita il vitello vienenutrito per cinque mesi con il latte

della mamma e quindi svezzato.Cosa mangiano i vitelli dopo

lo svezzamento?Il disciplinare prevede fieno e

cereali. Da notare che nei quattromesi precedenti la macellazionesono proibiti gli insilati.

Se l’allevatore non rispetta lenorme, che succede?

Può anche essere espulsodall’ANABIC (Associazione Nazio -nale Allevatori Bovini Italiani Car -ne, N.d.R).

I controlli sugli animali increscita da chi vengono fatti?

Da veterinari della stessaANABIC, a sorpresa. Ti avvertonotutt’al più la sera prima. E sonocontrolli molto severi.

Cosa ti senti di dire a chiordinerà al ristorante delFestival un taglio di carne delvitello che tu hai allevato e, ingenere, a chiunque, dovunque,mangi della carne chianina?

Di mangiare tranquilli e sicuri,è carne ottima, controllata e senzaresidui di antibiotici.

Tutti i vitelli, e quindi anche ilmio, hanno un nome, nel sensoche la loro carne, in sede dimacellazione, è stata analizzata dalpunto di vista sanitario e tracciata.In qualunque punto della filiera sipuò risalire all’allevatore, cheresta responsabile fino al mo -mento del consumo.

Quindi è anche nell’interessedi chi fa il mio mestiere produrrecarne buona e sana.

Enzo, hai una vitella che po -trebbe entrare in un manuale di

anatomia della razza chianina.È bellissima, perfettamente pro -porzionata e sembra addiritturaconsapevole del suo splendore.

È vero, è armoniosa, ha legambe lunghe e le orecchie conuna puntina di pelo nero che è ilmarchio di perfezione della chia -nina.

È un po’ matta però, forseavrà preso dal suo padrone! (quiEnzo sorride). Ti dico la verità,quando andrò in pensione questebestie le lascerò a Alessio se vorràma io non smetterò. Farò unrecinto da qualche parte, mafinché campo almeno un vitello loterrò, non per guadagno ma perpassione.

Io sono affezionato agli ani -mali che allevo, sono i miei com -pagni, mi stanno accanto nellemie giornate, mi preoccupo perloro e della loro salute. Le nostreabitudini alimentari prevedonoche vengano macellati e mangiatima finché sono nella mia stallanutro per loro il rispetto che sideve a ogni forma di vita.

Informazione di servizio: chivolesse assaggiare la carne diEnzo e trascorrere serate estivepia cevoli può fare un salto a Mon -sigliolo al 44° Festival della Gio -ventù tutte le sere dal 23 giugno al1 luglio.

Alvaro Ceccarelli

Piazza della Repubblica, 3 - 52044 CortonaTel./Fax 0575 - 62.544www.molesini-market.com

[email protected]

Si è concluso con un gran finale il ciclo di attività in Lingua Inglese che havisto coinvolte alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Cortona ed altredell’Istituto Alberghiero “A. Vegni”, tra Febbraio e Maggio. Que sta volta iprotagonisti sono stati i ragazzi della 2 A della Scuola Media di Cortona equelli della 4BP ( Produzione dolciaria) dell’Istituto Alberghiero “A.

Vegni”, preparati dalle professoresse Patrizia Forzoni e Sabrina Gazzini. Il lavoroproposto è stato assolutamente originale e brillante : una rappresentazioneteatrale dal titolo “ Afternoon tea”, scritta e interpretata dagli alunni stessi sottola guida esperta delle insegnanti, che hanno coordinato il lavoro a distanza esono riuscite a mandare in scena i ragazzi dopo una sola prova generale.

Il 9 Maggio , l’Aula Magna dell’Istituto Alberghiero, gremita di pubblico, si ètrasformata in un teatro. L’immaginario palcoscenico è stato diviso in due zone.Una parte è diventata un’elegante sala da tè frequentata dai clienti più diversi,tutti decisamente vivaci e divertenti, serviti da impeccabili camerieri pronti asoddisfare la curiosità degli ospiti su tutto ciò che riguarda il tè ( dalle sueorigini, , alla “nascita” del tradizionale tè del pomeriggio). L’altra parte, destinataalle rievocazioni storiche, cioè alle risposte che i clienti cercavano, ha visto ilsusseguirsi di vari personaggi come l’Imperatore cinese Shen Nung, la ReginaVittoria, la Duchessa Anna Russel di Bedford. Il tutto accompagnato da musichee immagini scelte ad hoc.

Il tempo è passato velocemente. E’ stato uno spettacolo divertente, che hasaputo unire il racconto storico con scenette moderne ricche di dialoghi veloci efrizzanti strappando non poche risate al pubblico entusiasta. Perfetta e curatanei minimi particolari la scelta dei costumi. Bravissimi i giovani attori che hannodimostrato elevate qualità espressive e padronanza della lingua. Ricordiamoinfatti che, se recitare bene è difficile, recitare bene parlando inglese lo è ancoradi più. Alla fine,agli ospiti è stato offerto un delizioso buffet preparato dai ragazzie naturalmente una tazza di buon tè.

Al di là del successo dello spettacolo, questo progetto ha avuto un altovalore educativo e didattico. Innanzi tutto perché i ragazzi hanno collaborato traloro, dividendosi gli incarichi, aiutandosi, relazionandosi ed esponendosi inprima persona. Inoltre, per imparare una lingua straniera non c’è modo miglio-re che usarla come strumento per realizzare qualcosa, divertendosi. Infine,come ha ricordato il Dirigente Scolastico dell’Istituto “Vegni” Silvia Delaimo, èstato bello vedere lavorare insieme così bene dei ragazzi di ordini di scuoladiversi. Non resta che assecondare le richieste degli alunni che, tornati in classe,hanno chiesto:” Prof, quando si rifà?”

Le favole di EmanueleLa storia a puntate

Il Tuttù senza fari e la bellezza della lentezza

L’Istituto “Vegni” ospita giovani attori di scena tra una tazza di tè e tante risate

Il Festival della Gioventù di Monsigliolo promuove la razza chianina

Intervista all’allevatore Enzo Pagoni

Camucia, 12 marzo 2016: Enzo e Alessio con la targa ricevuta in premio allaMostra del Vitellone

L’ “Acuto” di Cardini

Giuliano Marchetti, Franco Cardini, Mario Agnel li e Olimpia Bruni

Lo storico prof. Franco Cardini

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PAGINA 7

L’ETRURIA N. 10 TERRITORIO

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

31 maggio 2018

La piazza della Co sti tu -zione, comunemente det -ta piazza di mezzo o cen -trale, ha subìto nell’aprilescorso un ulteriore aggra-

varsi del suo desolante aspettoresosi da tempo avvilente. Delletre grandi piazze che caratterizza-no la conformazione di Mercatale,quella, posta fra le altre due, erafino a quasi tutto il secolo scorso,il luogo con le sue vicinanze dovein modo saliente si svolgeva la vitarelazionale del paese. Lì c’erano iprincipali servizi come la scuolaelementare, l’ufficio postale, duefiliali bancarie e la farmacia, poibotteghe commerciali e artigianali,il tutto a farvi convergere anche lagente dei più distanti casolari chela popolava ogni giorno per gliaffari e le primarie necessità. Gliedifici che le fanno cornice, fra cuivistosi palazzi, non mancavanocerto di famiglie ad abitarli, anzi,contrariamente ad oggi, si lamen-tava nel paese l’esigua capienza divari alloggi e l’impossibilità finoallora di costruirne dei nuovi.

A completare la realtà aggregan-te del centro e della piazza nonpoteva non esserci il bar, all’origi-ne denominato “Caffè Centrale”,aperto oltre un secolo fa e divenu-to quasi un’istituzione essendo permolti decenni unico in Mercatale,collocato in un localino di casaFalomi, da essi poi ristrutturato,ingrandito e modernizzato nel do -poguerra con vasta sala-giochifornita di biliardi.Negli anni ’50 e ’60 la valle e il

paese danno inizio alla loro tra -sformazione, che si manifesta inun primo tempo con l’ abbandonodei poderi e l’emigrazione verso lecittà industriali per una vita ri te -nuta più facile. Nonostante ciò, egra zie alle buone risorse d’un av -veduto contado rimasto a produr-

CastleTheatre è un nuovoformat di ru mor Bianc(O)!, quelli di ShopTheatre, di Shakspearein cantina, di Holiday

show… Quelli che hanno portaoil teatro ovunque nel nostroterritorio. Spettacoli freschi, ap -passionati, intensi, un sorriso euna lacrima.

Il primo appuntamento è sta -to alla Fortezza del Girifalco aCortona: “Macbeth” della com pa -gnia Tournèe da Bar, con Da videLorenzo Palla, Irene Tim panaro eregia di Riccardo Mal lus.

"...dietro la chiesa (S. Mar -gherita) si trova una Cittadella...qui c’erano panorami, brezza,sole, ombre ed angoli erbosi talida far felice il cuore, assieme adun non so che di mistica emelanconica presenza che costi-tuivano l’ultimo sentore di tuttociò che le fauci spalancate deltempo avevano consumato..."Henry James, Italian Hours,1909.

Non solo teatro, come nellabuona tradizione di questa as -sociazione. È stato possibilevisitare la mostra antologica diMaurizio Galimberti, presenteall'interno delle sale del Giri -falco:

Maurizio Galimberti oggi èconsiderato il massimo espo -nente italiano della correnteartistica che utilizza la fotogra-fia istantanea (realizzata con ilsistema Polaroid) per esprimerela propria creatività.

Il fotografo espone, per laprima volta in più di trent’annidi carriera, 100 fotografie origi-nali provenienti dal proprioarchivio e da collezioni private.

re tabacco, il vecchio abitato mi -gliora in modo piacevole il suoaspetto, e nell’arco di mezzo se -colo sviluppa specie ad est che adovest la sua estensione edilizia;ma non può ugualmente trattene-re i suoi giovani, che ultimati glistudi superiori o universitari se nevanno con prospettive d’ adeguatisbocchi occupazionali qui difficil-mente reperibili da loro e né, peruna soddisfacente sistemazione,dai nuovi nuclei familiari CosìMer catale, rinnovato nella sua ve -ste e ingrandito, è tuttavia un po’alla volta abbandonato e resovuoto in molte sue belle case dain tere famiglie.E’ un vuoto che dà ora squallo-

re a gran parte del centro, soprat-tutto a quella piazza coi suoiedifici disabitati, le botteghe chiu -se e lo spostamento dei servizi edi tutto ciò che ogni giorno larendeva viva nella parte nuova epiù bassa del paese, divenuta essain effetti centrale. Dove un tempoc’era vita, richiamo e andirivienidi gente, restano solo poche fa mi -

glie: con loro il Centro Civico alpo sto della scuola, un’antica ma -cel leria e il vecchio selciato malri-dotto e abbandonato. Null’altroperché anche il bar, l’antico efamoso “Caffè Centrale”, consuetoritrovo per tanti anni, nell’aprilescorso ha chiuso anch’esso i bat -tenti. Nell’unita foto appare ancorail suo gazebo e tristemente all’in-torno c’è l’odierna realtà di pa -lazzi ammutoliti, con tapparelle epersiane sia di notte che di giornosempre chiuse. Oggi, alla desolazione di quella

piazza cerca di sopperire perquan to può il mercatino del mer -coledì, che vi raduna un po’ digente a fare acquisti. Au g ria mo ciche almeno quello sopravviva.

Mario Ruggiu

Tuteliamo i nostri risparmiL’investimento è una ottima garanzia per il nostro futuro, ma dobbiamo

conoscere le sue regole per non sbagliare. Proviamo ad aiutarti.

A cura di Daniele Fabiani, Consulente Finanziario

Asset Allocation è sinonimo didiversificazione per limitare irischi dei propri investimenti. E’ il processo con il quale sidecide come distribuire lerisorse fra diversi i possibiliinvestimenti. Le principali categorie entro cuisi orienta questa scelta possonoessere suddivise in attivitàfinanziarie (azioni, obbligazio-ni, liquidità) o attività reali(immobili, merci, metallipreziosi). La diversificazione è importanteperché da un lato permette dimettere al riparo il nostrocapitale da eventuali crolli disettore, quantomeno proteggen-dolo da eventuali crisi chepotrebbero riguardare uno degliambiti in cui abbiamo investito.Dall'altro perché permette ditrarre benefici importanti dadiverse tipologie di investimentoe da diversi comparti, includen-do tutto ciò che riguarda la vitadell’investitore, comprendendola propria salute, il tenore divita familiare ed il patrimonioimmobiliare.Una corretta pianificazionecomporta un’analisi specificasu almeno 4 punti:- Identificazione delle proprieaspettative: accertandosi deglieffettivi obiettivi del nostroinvestimento, espressi intermini di rapporto “rischio-rendimento” non soltanto sottol'aspetto economico ma anchesotto l'aspetto emotivo. Le due istanze tendono ad essereproporzionali: in genere un’atti-vità ad alto rischio tende anchead avere un elevato rendimentoatteso. Vogliamo ottenere rendimentipotenzialmente molto alti? Aquale rischio? Quali sono letemporanee oscillazioni divalore del capitale che siamodisposti ad accettare?- Necessità di risorse finanziariedurante l’orizzonte temporaledell’investimento: è fondamen-

tale valutare con attenzionecome operare non solo nelpresente ma anche nel futuro, alivello di manovra correttiva.Scegliere “per quanto tempo”investire è importante tantoquanto scegliere “dove” e“come”.- Valutazione dei singolistrumenti a disposizione:dobbiamo selezionare i prodottio i servizi più idonei al raggiun-gimento di specifici obiettiviscegliendo quelli che potrebberocontribuire alla realizzazionedella strategia che abbiamo inmente. Anche se il capitale da investirenon è enorme tali strumentidevono essere più di uno, inmodo tale da offrire un’adegua-ta differenziazione al nostrocapitale e al tempo stessodevono essere collegati a settorie comparti diversi tra loro. - Individuazione dell’AssetAllocation ottimale: dovremoanche necessariamente prende-re delle decisioni di tipo strate-gico. Quali sono le strategie in gradodi sposarsi al meglio con lenostre necessità di investimen-to? E quali sono quelle che riusci-remmo a mettere in pratica?Scegliere l’approccio ai Mercati èfondamentale e non può inalcun modo ignorare quello cheabbiamo visto nei precedenti trepunti. Si dovrà dunque scegliere unastrategia in armonia conquanto detto sopra, rispettando-la nel tempo con metodo e disci-plina, realizzando quindi unpiano di investimento che siateso a soddisfare - entro limitiragionevoli - le esigenze perso-nali e familiari evitando in talmodo la pericolosa rincorsa alle“mode” del momento e soprat-tutto stando lontani dagli inutilirischi che il settore Finanziarionasconde.

[email protected]

Asset Allocation:strategie di diversificazione

Il secondo appuntamento ciconsentirà di entrare nel fascinodel Castello di Sorbello: con“Don Chisciotte” messa in scenada Stivalacchio teatro, interpre-tato e diretto da Marco Zoppello,Michele Mori.

Nel cuore del centro Italia, inquella che oggi è una piccolaestensione di Toscana in Um -bria, si trovava fino a 200 annifa il feudo imperiale di Sorbello,che rimase autonomo per circa400 anni.

Il suo territorio si colloca inun’area naturale che conserva

ancora le sue foreste e la suafauna selvatica.

Sorbello è un castello mille-nario fondato nel X sec. ancoradi proprietà della famiglia che loha originariamente fondato eche tutt’oggi lo abita.,

Il progetto è patrocinato dalComune di Cortona, partner so -no Fondazione Ranieri Sorbello,Onthemove, Cortona Photo Aca -demy, Azienda Agricola StefaniMezzetti, Strade del vino Terre diArezzo.

La rassegna CastleTheatre hacome concept la fruzione teatra-le pop-up. Ovvero eventi a carat-tere performativo/teatrale inspazi inusuali e alternativi per ilteatro.

Un altro obiettivo dell’asso-ciazione è di diffondere ladram maturgia contemporaneacoinvolgendo giovani artisti ecompagnie di teatro di ricerca.

Ma soprattutto riempire dibello il bello, sovrapporlo, me -scolarlo, berlo e assaggiarlo.

Il teatro riesce in tutto que -sto e in molto di più.

Albano Ricci

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MErCATALE Mercatale ha spostato il suo centro

Piazza vuota e chiuso il suo antico bar

In ricordo di Carlo Tamagnini

Il 30 giugno, dopo essere sta -to ristrutturato, sarà inaugu-rato il cellone della Chiesa diS. Maria Nuova. All’internoc’è un piccolo teatro dove il

parroco con i suoi parrocchianirealizzava negli anni 1950-1960commedie teatrali.

In questa serata del 30 giu -gno alle ore 21,00 la compagnia“Gente di Santa Maria Nuova” siesibirà con la commedia in dialet-

Appena due mesi orsono,a Camucia, è tornato allaCasa del Padre CarloTa magnini. Carlo, unprofessionista molto

cono sciuto e apprezzato in tutto ilcor tonese, colpito da un infartodevastante al cuore ha lasciatoimprovvisamente la sua famiglianel dolore più grande.

Al suo funerale hanno parte-cipato in tanti, sia parenti, a mi -ci, colleghi sia autorità locali.Tanta partecipazione e ricordodel babbo Carlo ha commosso lafi glia Verdiana che con il padredi vi deva, negli ultimi anni, an -che lo studio professionale inCa mucia e che oggi non sa darsipa ce per questa morte così im -

to chianino: “La veglia”, rinnovan-do così i locali del teatro.

Cogliamo questa occasioneper invitare quanti sono interess-sati a queste rappresentazioni, aquanti ci seguono da alcuni anniin questo nostro impegno per lare cita in dialetto chianino delleno stre commedie ad essere pre -senti per festeggiare insieme que -sto momento di rinascita di un lo -cale che aveva bisogno di un im -pegno di ristrutturazione.

Il comitato parrocchiale

provvisa.Avendola incontrata per strada

in Camucia ed avendole rinnovatole cristiane condoglianze del no -stro giornale, di cui Carlo era unattento lettore, Verdiana ha a vutoparole di dolce, caro ricordo ver -so il suo amato genitore e hadet to: “Voglio ringraziare tramiteL’Etruria tutti coloro che sono ve -nuti a dare l’ultimo saluto al miobab bo, che ora riposa nel Ci -mitero di San Lorenzo, suo borgonatale”.

Carlo Tamagnini, nato aCortona il 9 gennaio 1947, avevainiziato la sua attività di geometranel 1968 in Camucia, dove haeser citato la professione per oltrequarant’anni.

Carlo, figura molto popolarein Camucia, San Lorenzo e din -torni, era un professionista dispo-nibile ed apprezzato, ma anche unattivo organizzatore e partecipantedelle feste paesane e delle sagrelocali, molto numerose negli ulti -mi trent’anni del nostro Nove cen -to. E’ morto la sera del 23 aprilescorso quando un infarto ha spez -zato il suo generoso cuore di citta-dino cortonese all’antica.

Ivo Camerini

CastleTheatre

Piazza della Costituzione

La Compagnia gente di S. Maria nuova

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L’ETRURIA N. 10 ATTUALITÀ 31 maggio 2018

Il continuo e costante au -mento della popolazione an -ziana, per effetto dell’allunga-mento della vita media, siaccompagna ad un profondo

mutamento del modo di vivere,delle aspettative e della qualità didomanda dei servizi, in specialmodo socio-sanitari e socio-assi -stenziali.

In quasi tutte le famiglie vi -vono persone anziane, e/o non au -tosufficienti, che necessitano dicontinua assistenza, non solo me -ica. A volte queste persone sonosole e hanno necessità di essereassistite.

Siamo di fronte ad una pro -fonda evoluzione dei bisogni e sievidenziano emergenze e necessità

che obbligano allo sviluppo di unarticolato sistema di competenze.

L’anziano e/o il non autosuffi-ciente vuol continuare a vivere trale mura domestiche, nel propriotessuto sociale, non solo per unvalore affettivo, ma anche per uncontinuo stimolo al mantenimentodi una certa autonomia, in un’otti-ca di prevenzione di queglielementi acceleratori della senilitàe dell’infermità come l’isolamento,il senso di nullità, la depressione.

Anche la famiglia nel tempo,per necessità e nuovo modo divivere, ha mutato le proprie abitu-dini.

Non esiste ormai più la fami -glia patriarcale; il nucleo familiareè poco numeroso e per lo più tutti

sono impegnati in attività esterne,e quindi non in condizione dipoter seguire ed aiutare in modoidoneo la persona cara bisognosa.

Le istituzioni, che sono depu -tate ad assolvere ai servizi di assi -stenza, intervengono in modo di -retto con proprio personale edindirettamente affidando i servizi acooperative idonee allo scopo oliberalizzando gli stessi contri-buendo mediante “assegni di cu -ra” o “bonus dei servizi” in favoredegli utenti, che così possonoscegliere liberamente a chi affidar-si per le varie necessità; tuttavia leistituzioni non sono in grado disoddisfare, non avendo risorsesufficienti, l’effettiva e sempre piùnumerosa richiesta di prestazionida parte dell’utenza.

Le famiglie si vengono così atrovare a dover affrontare situazio-ni economicamente gravose epesanti per il proprio bilanciofamiliare, ma soprattutto situazionidi impegno e di pressione, conti-nue nel tempo.

Il più delle volte le famiglienon sono in grado di rispondereade guatamente a tali bisogni, nonpos sedendo la necessaria prepa-razione specifica.

Per sopperire, almeno inparte, a queste nuove esigenze misem bra utile proporre che leAssociazioni di volontariato pren -dano l’iniziativa di un progetto diformazione specifico per il/i com -ponenti della famiglia e/o caregiver (badanti), allo scopo di for -nire loro gli elementi di conoscen-za essenziali per le elementariattività di assistenza, presso il do -mi cilio, degli anziani e/o non au -tosufficienti.

Tale iniziativa potrebbe coin -volgere anche il Comune di Cor -tona, la ASL, la Cooperativa EtruriaMedica, l’Aima.

La realizzazione di tale proget-to richiederebbe l’indispensabileausilio di personale medico eparamedico disponibile.

Cortona ha ormai aperto la Sta -gione Estiva e con l’attività deimer catini, è sempre festa nellePiaz ze: della Repubblica e Si gno -relli. La scorsa Domenica 27 mag -gio come tutte le 4° del mese, si èsvolto quello dell’antiquariato. Lamerce esposta raccontava ancorala poesia degli antichi fasti quandotoccavamo una porcellana Ginorio osservavamo un particolare diuna cancellata settecentesca co -struita con i chiodi forgiati daglian tichi fabbri e non saldata comeso no quelle di oggi. Anfore perl’o lio, eleganti piatti in vetro co lo -rato, servizi da tè tutti inevitabil-mente “da 5”, bellissime zuppierespesso senza il loro coperchio,antichi catini di ferro dell’ottocen-to, brocche di rame e antichi pa -nieri intrecciati con rami d’ulivo.In queste piccole fiere si possonotrovare anche cose appena “pas -sate” ma che ci strappano sempreun sorriso come il vecchio telefo-no a disco bianco o la bambola diplastica gonfiabile “Susanna tuttaPan na” e tanti, tanti altri articolivin tage. Sono oggetti che comun-

que conservano molta “persona-lità”. Ma quanto potranno resiste-re ancora i veri artigiani che cuo -ciono la ceramica nei laboratoridei loro piccoli forni o di quelliche a mani nude preparano lefron de degli alberi per farne cesti?E poi ci sono i falegnami e i re -stauratori. In una bottega di Co -tona, su mio disegno, ho fatto tra -sformare dei tronchi salvati dalfuo co di un vecchio albero di no -ce in uno splendido comodino instile settecentesco. Oggi finalmenteè stata messa al bando la plastica,il legno, il lino, il cotone, il legno,il ferro, il vetro ritorneranno ec -cellenti protagonisti! Dunque ètra scorsa una domenica gioiosaral legrata da una bellissima ceri -mo nia matrimoniale di un Ma re -sciallo dei Carabinieri che si ècon clusa sulle scale del palazzo

co munale con la discesa deglispo si sotto gli archi della Scia bo la -ta, un Magnifico Picchetto d’O no -re. Con il buon clima, erano tuttiin passeggio sulla pietra serenaconsumata, tra i palazzi antichi ele botteghe che straripavano delleloro stesse merci appese persinofuori dai locali, le sfumature deivari colori, il blu tipico dei cielitoscani, i buoni odori dei forni,dei salumi, del legno, della cera,del cuoio ed i “puzzi”.Ogni “cliccata” che partiva daimiei occhi era sempre una sor -pre sa e paragonavo Piazza Si gno -relli ad un enorme “cappello a ci -lin dro”! Si sentiva parlare stranie-ro come in aeroporto ed alloraimmaginavo come agli occhi deituristi tutto ciò doveva apparire.

Accanto al teatro Signorelli dove sisvol geva il Festival IntegrArs e -sponeva la pittrice Anna MariaSpe ra nota e cara artista adottatadal dolce bel vivere cortonese. LaSpera dedica la sua pittura ai temidel ritratto e della natura morta etrova moltissimi consensi negliappassionati del “genere classi-co”. In esposizione c’era un qu droche ritraeva il cagnolino di unasua amica, era particolarmentebel lo. Ho pensato che se avessi

col locato un vetro di fronte al suomusetto mi sarei aspettata che siappannasse e che da un momentoall’altro la coda avrebbe preso ascodinzolare per la mia vicinanza.Aveva dipinto l’anima della bestio-la. Brava.Le Logge del Teatro Signorellierano colme dei clienti del risto-rante gestito dalla Signora Lilli,una bravissima cuoca toscana chepro pone l’anima della cucina lo -ca le con una spesa onesta. In unmondo Globalizzato poter distin-guere l’originalità delle pietanze diun territorio, leggere la sua archi-tettura, ascoltare il dialetto e per -sino riconoscere le fisionomieetrusche sui fisici degli abitantisono beni da conservare ed algiorno d’oggi da ostentare! ;o)

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

Domenica Cortona in festa

Lo scopo e gli obbiettivi delpro getto sarebbero quelli di con -sentire al/ai componenti della fa -mi glia o al care giver, che hannonecessità di assistere anziani e/onon autosufficienti, di conseguire,al termine della formazione, unbagaglio di conoscenze e di espe -rienza significativamente valido siadal punto di vista etico, che tecni -co operativo.

Favorire l’acquisizione di ele -menti di conoscenza e competen-za necessari allo svolgimento del -l’assistenza che non deve essereintesa come di sostituzione dipersonale assegnato dalle istituzio-ni, ma di ausilio e di valido sup -porto nelle ore giornaliere noncoperte da altre forme di assisten-za.

Ciò consentirebbe a familiari ebadanti di svolgere con idoneità eperizia quelle attività che si ren -dono quotidianamente indi spen -sabili.

Permetterebbe inoltre all’an-ziano e/o non autosufficiente dicontinuare a vivere nell’ambientein cui vive, non costringendolo arichiedere la degenza in una resi -denza assistita il più delle voltenon disponibile o non affrontabileeconomicamente.

Il progetto, che potrebbeessere chiamato “Uniti per aiu -tare”, avrebbe dunque precisefinalità: fornire le indicazioni, ledi rettive e le nozioni tecnichespecifiche per il corretto espleta-mento della particolare assistenza;consentire di acquisire un’espe-rienza assistenziale atta a superarele difficoltà derivate dall’inespe-rienza; acquisire livelli idonei perun’assistenza sociale e igienico-sanitaria volti ad assicurare ai “bi -sognosi” la continuità delle curemediche e uno stato di benesserepsico-sociale complessivo; infor-mare di come assicurare un colle-gamento con i servizi.

Rinaldo Vannucci

Alla fiera cè semo artrovi con il miGosto, era da un po' che un ces'arvedea, e dopo avecce saluteto,il discorso è scivoleto su comesemo impelagheti oggi. In tutta lanostra vita, e gli anni passi sontanti, un s'è mai sento di', che, pe'fere un governo ce vulesse uncontratto e la firma de un notero,cosa che ai tempi nostri un sefacea manco pe comprè le bestievaccine, bastea una stretta demano. Scusete la mia ignoranza,ma che semo iti a fere a votere!!!!Me sembra de ricordere chediceano “Se semo primi se fa tuttoda soli, perchè vugliamo fa tuttoquel che emo scritto e pubbliche-to”. Eppù han fetto la conta e han vi stoche da soli un ci ariveano, alo ra se

son missi a cerchere chi poteadaglie una meno e han busso atutte le porte finchè han trovo ilSalvini e subbeto l'acordo neldividese le poltrone disponibili; èpoi scoppio il dramma Sce -spiriano: il Governo, voluto dagliItaliani, come se fa? E qui si è ac -cesa la lampadina forse di Mefisto“Femo un contratto fra noaltri,che semo i vincitori ce se mitte lecose che ci artonano comode e sefirma anco (tanto ormei le firmeun conteno manco sulle cambieli)e se va avanti.Oh!! In questi do' mesi e più hanfatto un tal casino da un capiccegnente gnissuno, intorno al tevoloereno impazziti, ogni momentopartia un treno, questo si, questono, questo s'armanda.

La più bella è nuta fora quandol'Omo dalla cravatta è gnuto fora:“Italiani mò se fa la storia” ha gelotutti, la storia arconta i fatti neltempo, e qui il tempo è passo ma ifatti son gnuti pochi o punti, aloraprendemolo come un proclamabenevolo invieto al popolo certonon come quelli funesti del secoloscorso: Piccola Abissina, Spez ze re -mo le reni, Conquisteremo la Rus -sia (con gli scarponi di car tone),eccetera fatti da una nota piazzade Roma. Il Salvini è quello che è armestopiù tranquillo, almeno parea,quando apparia dicea e non dicea,viva Putin ma va bene ancoTrump, l'Europa così com'è un va,l'Italia prima, poi tutti gli altri, maipiù servi, ma mi vien da penserequando LU, c'era e non c'era, LA',perchè un s'è fatto sen tì, eppù haun bel timbro de voce. Insomma,dopo tanto, tra tutte e dò' han tirofora un nome per fere il capo delgoverno, è un Pro fessore dell'uni-versità che po chi el conosconoma, caso streno, ha pre sento uncurricolum che gnis suno è arivetoa leggerlo fino in fondo da quantoè longo, e l'han presenteto alPresidente, speremo che stavoltaci abbion indovino.Intanto il Berlusca, che ea finito laquarantena e il tribunele gli haditto che potea ritornere in baz -zeca è divento nero come il car -

bone, sembrea che esse preso latintarella in anticipo senza vire alsole, secondo LU, il Salvini la com -bina grossa, ha scavalco il fuseto,sto tiro mancino un se l'aspettea, eha ditto che la coalizione deCentro Destra era finita, morta esepolta, la Gloria, dal canto suo,s'è trova d'accordo, quindi oppo -sizione secca e dura.Per il PD le cose son sempre u -guali, la scoppola presa un néservita a gnente, il litigio continuatra loro “come prima, più di pri -ma” un n'han capito che se vo -glion armanere in ballo devono a -roc ciasse le maneche e arfasse dacapo, gli errori fatti da tutti se pa -gheno, la gente quando s'è scottaha paura del foco, i personalismiun reggheno, il Renzi un né finitoma va fatto spurghere come per lelumeche, la sinistra si rilanciasoltanto se tutti son d'acordo aportere l'acqua a un sol mulino.De quelli che armangheno è me -glio non parlanne, puaretti, eranpo co prima restan gnente ora. Anoi poveracci un ce resta la spe -ranza che nel buon senso del no -stro Presidente, perchè da chepar ti te volti, come dicea il poveroMicio,“SON LEGNETE” le promes-se, da una parte, son tante addirit-tura una terza repubblica ma unsarà come arivere a Roma e unvede' il PAPA?

Tonio de Casele

I tempi son cambi

Via Matteotti, 41/43 - Camucia - Cortona (AR) - Tel. 0575 62285Via Roma, 44 - Passignano S/T (PG) - Tel. 075 827061

[email protected]

VERNACOLO

Viaggio a l’infernoandata e ritorno

Volgo or però,‘nterrompendo ‘l mi’ raccontodel sòmmio del viaggio giù a l’Inferno,che ‘mpetto a quel de Dante ‘nn haconfronto,(e a la su’ grandezza io me prosterno)deddecagne ‘n mi’ lavor senza pretese,a su’ imitazione scritto ‘n Cortonese.Omaggio a Dante(Quasi una parafrasi)Inferno Canto I(Versi 1 – 27)‘Ntul mezzo del viaggio de la vitaio m’artrovò drent’a ‘na selva scura‘nducche la strèda bóna era sparita.

A divvelo comm’era è cósa dura‘sta selva coi su’ brocchi d’ogni sorte,sì ch’a ‘rpensacce arviéne la paura!

Ė cusì amèra che póco più è la morte,ma per ardì’ del bén che ce trovòdirò de l’altre cóse che ce scòrse.Io nòn so béne ardì’ comme c’entrò,

tant’ero pién de sònno ‘n quel póntoche la strèda maestra abandonò.

Doppo ch’ai piéi d’un colle io fu’ giónto,là ‘ndu’ era ‘l cunfin de quela valleda ducche ero scappèto mezzo tonto,

guardò per alto e vedde le su’ spallegià schjarite dai raggi del pianetache t’ansegna le vie senza sbaglialle.

Alora la paura fu ‘n po’ quiéta,che qui drento al mi’ core era durèta,mentre ch’io vaghèo ‘ntu la nottèta.

E comme chj con forza sfegatètaa furia de notère è scappo via,s’arvolta ad amirè la mareggèta,

cusì el mi’ cervel ch’ancor fuggìas’argirò ‘ndjétro ad amirère ‘l passo‘ndu’ mèi nissun era scappèto via.(Continua)

Rolando Bietolini

Parte IV

un progetto per le famiglie con anziani e/o non autosufficenti: una propostaLa voce di “Amici di Francesca”

Intervento di Rinaldo Vannucci, coadiutore del Presidente di Amici di Francesca

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Ricordiamo volentieri come tuttigli anni lo Stato della Città delVaticano editi il cosidetto "VolumeFilatelico", che non è altro cheuna raccolta ben dettagliata escrupolosamente precisa di tuttoquanto quello Stato abbia emessoin materia filatelica. Nel corso degli anni ho potutocon statare come altri Stati, peresempio la Svizzera, il Lussem bur -go, la stessa Italia, ma non con lacadenza precisa di emissione co -me ha fatto sempre il Vaticano,hanno percorso il medesimo itine-rario, ma a me è sembrato moltodiverso. Così, su questi giorni, è stato editodalla Città del Vaticano il "VolumeFilatelico 2017" e vi dico che èriu scita una cosa veramente in te -ressante. Ogni copia è numerata, con unatiratura di poco più di 3000 esem -plari; è edito in quattro lingue erac coglie l'intera produzionefilatelica e la riproduzione di tutti itimbri speciali dell'annata. Il volume di quest' anno, a cui ciriferiamo, ha 54 pagine, con fotosplendide, senza prezzo di coperti-na, che è invece specificato nelbollettino quadrilingue che antici-pa e informa il lettore del conte-nuto della singola emissione, fis -

IL FILATELICo

L’ETRURIA N. 10 ATTUALITÀ 31 maggio 2018

a cura di Mario Gazzini

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Giovedì 17 maggio pressola sede del giornale si èsvolta l’assemblea ordina-ria dei soci del giornaleL’Etruria.

All’ordine del giorno il bilancioconsuntivo 2017, la possibilità di fariscrivere nuovi soci alla nostra Coo -perativa.

Come si legge dal bilancio,espres so in forma semplificata, ilgiornale ha chiuso con un modestosegno +.

Per un giornale locale come ilnsotro è un grosso successo.

La longevità della testata è di persè una garanzia di continuità edito-riale, anche se è giusto evidenziareche abbiamo necessità di un “ricosti-tuente”.

I nostri lettori invecchiano evorremmo che i giovani si avvicinas-sero di più a L’Etruria che parla solodella realtà del nostro territorio.

Negli anni abbiamo perso ab -bo nati che erano residenti fuoriCortona.

Al loro decesso i familiari, ov -viamente poco legati al territorio, cihanno chiesto di interrompere il rap -porto di abbonamento.

Non sempre siamo riusciti a

nomi eppure così familiare ai pic -coli. Ne è derivata una ‘foto’ scat -tata ai nostri difetti e alle nostrevirtù, un’istantanea di simpatia evita che resterà a lungo nella me -moria degli spettatori.

I nostro complimenti vanno,dunque, ad Andrea Adreani (De te -ctive Arturo), Flora Anita Albano(Se gretaria di Nicolas Lisa), Fran -cesco Barbagli (Scrittore Gio van -ni); Elektra Bernardini (Lory Se -gretaria dell’editore), CelesteChian tini (Lia, lettrice di fumetti),Ni cola Geraci (cliente Nicolas),Alicia Hanley (Lucia, Segretariadello scrittore), Jasmine Hanley(Lally, Segretaria del detective),Alberto Luchini (Albert Musicista efotografo), Editore Romeo (E -doar do Mar coni), Francesco Ma -te razzi (Leo, lettore di fumetti),Elena Sbraccia (colf Laura), ElisaSbrac cia (Lisa, mamma delloscrit tore). I nostri complimentian che a Tommaso Banchelli, Te -cni co di luci e suono e responsa-bile della scenografia, a Carlo Lan -cia, Tecnico video e ad Arianna A -dreani responsabile del progettogra fico. Patrizia e Franca confer-mano l’attività del Laboratorio dei"Piccoli al Piccolo" nella sala‘Mar co Noc chia’ del Piccolo Tea -tro in via Guel fa 46 a Cortona daottobre 2018 in poi e aspettanonuove adesioni.

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I NOSTRI SERVIZI

Assemblea annuale dei soci del Giornale

La Cortona delle meravigliecontinua a stupire: sa ba -to 13 maggio presso ilTea tro del Seminario aPa lazzo Vagnotti gli attori

del laboratorio Teatrale del Pic co -lo Teatro della Città di Cortonahanno rappresentato ‘Foto miste-riosa’, divertente pièce scritta daPatrizia Banacchioni e Franca Pa -ci. Un’occasione per sorridere,ma anche riflettere sul significatodel teatro e sui valori da esso dif -fusi. “E’ ai nostri ragazzi- ha preci-sato infatti Ferdinando Fanfani,Presidente del Piccolo Teatro dellaCittà di Cortona,- che il teatroaffida le proprie emozioni ed è daessi che trae linfa”. Affermazione,questa, del tutto condivisa da Pa -trizia e Franca, insignite simpatica-mente di un oscar al merito, allequali va il merito di aver struttura-to un testo per adulti adatto aibam bini; ed è a questi ultimi che,dun que, è stato assegnato l’oscarpiù meritato, come riconoscimen-to del loro impegno e della lorodi ligenza. Quanto alla commedia,la trama si svolge in un duplicesce nario, quello reale di uno scrit-tore e quello immaginario dei suoistessi personaggi; colpi di scena,battute, escamotages si alternano abattute e motti di spirito. Il tuttocon dito con la sempre maggioreflui dità nel linguaggio e quel piz -zico di autoironia tipica dei grandi

recuperere nuovi abbonati.Speriamo con le tre giornale di

festa previste per il ritorno alla cittànatale di poter sensibilizzare i giovaniche accompagneranno i vecchi “cor -tonesi” che rientreranno felici nellaloro realtà natale.

Altra iniziativa che l’assembleadei soci del giornale ha voluto met -tere in cantiere è quella di ampliareil numero dei soci della Cooperativa.

Quando creammo questa strut-tura negli anni ‘70 in tanti abbiamoaderito.

Purtroppo anche qui la leggedel tempo ci ha portato via molti diquesti soci fondatori.

L’assemblea con il modulostam pato a lato chiede a quanti vor -ranno di aderire alla nostra propostadi sottoscrizione considerando che laquota sociale è prevista una tantumin euro 25,00.

Questa iniziativa serve per rin -giovanire il parco soci, portare nuo -ve idee per far crescere questo gior -nale che oggi ha compiuto 127 anni.

Per informazioni potete telefo-nare al cellulare 339-60.88.389(Enzo Lucente) o scrivere a:vincenzo [email protected]

**sata in €. 79,00. In Vaticano questa iniziativa filate-lica, nacque nel 1983, sotto ilPontificato di Giovanni Paolo II; latiratura di quell'epoca fu di20.000 copie ed il prezzo fu di £.48,000 e quindi possiamo fare uncomodo raffronto su quanto l'eco-nomia adesso sia su chine perico-

lose. Se un appunto si può fare è, comedel resto per gli altri anni, chenessuno ha mai pensato a descri-vere la foto della copertina delVolume: quest'anno viene raffigu-rata la statua di S.Pietro, realizzatain bronzo nel quinto secolo, inposizione seduta, a destra entran-do in Basilica, con la mano destrabenedicente e l'altra con le chiavidel Regno di Dio: vestita con ilpiviale, paramenti papali e tiara,per la festività del 29 giugno delPatrono della Città di Roma.

Successo della Corale Laurenziana a TriesteEstratto di Verbale

La grande tradizione mu si -cale e artistica della cittàdi Trieste, aveva attiratol'attenzione della CoraleLaurenziana che come o -

gni anno sceglie una nuova metadove esibirsi e mettere alla provale capacità vocali raggiunte. E cosìdopo vari contatti e comunicazioniil Complesso polifonico cortoneseè stato accettato dalla prestigiosapiazza e dalla nota Basilica Catte -drale di San Giusto.

Il gruppo adeguatamente pre -pa rato dal maestro Oberdan Mea -rini si è messo quindi in viaggioper il Friuli. Nel centenario dellafine del primo conflitto mondialenon poteva sfuggire al Coro, sem -pre attento e sensibile agli eventi,

l'occasione di celebrare e onorarei caduti del conflitto e così è statonaturale inserire nel programmauna sosta al Sacrario Militare diRedipuglia, il monumentale ci mi -tero militare situato in Friuli-Ve ne -zia Giulia, che contiene le spogliedi oltre 100.000 soldati italianicaduti. Nella Cappella posta sullasommità del Sacrario la Corale, insentito raccoglimento e con un pòdi commozione, ha voluto omag -giare i caduti e offrire ai presenti,tra i quali anche alcuni Alpini uncanto d'epoca con un testo che u -nisce sentimento, pietas popolaree devozione cristiana.

Ma la grande emozione è ar ri -vata quando il Complesso si è tro -vato ad esibirsi, Domenica 29 A -prile, nel tempio più importantedella città mitteleuropea. L'e spe -rienza ormai raggiunta dalla Co ra -le Laurenziana, che da molti anni

riesce a stupire platee di grandiSantuari, cattedrali e rinomati cen -tri artistici, ha veramente dato ilme glio sotto le volte mosaicatedel l'antica Basilica Triestina, regnodella celebre Corale "Cappella Ci -vi ca". La prova di tutto ciò è ar ri -vata durante e subito dopo l'esibi-zione con l'entusiasmo dei pre -sen ti che letteralmente hannobloc cato l'intera corale compli-mentandosi e richiedendo ancheinformazioni dettagliate, foto e fil -mati.

Il complesso Laurenziano ave -va percepito negli ultimi tempi unacerta crescita e padronanza nellainterpretazione dei brani studiati,dal Gregoriano agli autori contem-poranei, ma gli innumerevoli ap -

prezzamenti ricevuti hanno dato ilsi gillo di qualità, e di grande bra -vu ra. Da sottolineare il livello rag -giunto dalle 4 sezioni corali da cuiè composto il complesso tra lequa li spiccano alcune notatissimeec cellenze. Possiamo senza alcundubbio definire la Corale Lau ren -ziana il più preparato ed attivocom plesso vocale cortonese. Lapr ofessionale guida del Maestro diCoro Oberdan Mearini, del mae -stro organista Marco Panchini e ilcostante e instancabile lavoro deisingoli coristi ha portato questocoro parrocchiale a raggiungeremete impensabili. Dalla direzionee dai responsabili delle pubblicherelazioni del complesso ci giungo-no poi notizie di prossimi impor-tanti appuntamenti in Italia e inPae si Esteri. Auguri...e un graziesincero.

Un amico della Corale

Volare senza ali, i limitisono negli occhi di chiguarda. A grande richie-sta arriva a Cortona(AR) il tour di Medio la -

num Corporate University (MCU)con l’artista e ballerina classicaSimona Atzori.

L’esibizione, si è svolta lunedì28 maggio alle ore 21.00 presso il

Teatro Signorelli. L'evento si in se -risce nel programma “Centodieciè Ispirazione”, il ciclo di incontriche l’istituto educativo di BancaMediolanum dedica alla propriacommunity con l’intento di favori-re il contatto diretto con persona-lità che incarnano modelli d’eccel-lenza in diversi settori professiona-li.

“Foto misteriosa”

“Centodieci è ispirazione” con Simona AtzoriDomanda ammissione a Socio

Spett.leConsiglio d’amministrazionedel Giornale L’Etruria soc. Coop.loc. Vallone 39/A52-44 Cortona (AR)

Il sottoscritto ................................................. nato a ........................................

il ..................... e residente in ...........................................................................

C.F. n.: ...................................................... di professione: ...............................

......................... con la presente chiede di essere ammesso a Socio di codesta

Cooperativa.

A tal fine:dichiara

di sottoscrive una quota sociale di Euro .....................(..................................)si impegna

a) a versare la quota sociale nei termini che gli verranno indicati dall’OrganoAmministrativo;b) a rispettare lo statuto sociale;c) a partecipare in modo attivo e costruttivo al raggiungimento degli scopisociali della Cooperativa.

In fede

.............lì .....................(Firma).............................................

Al Teatro del Seminario

Il giorno 17 Maggio 2018, alle ore 17:30, si è riunita l'Assemblea ordinariadei soci della Cooperativa del Giornale L'Etruria presso i locali in via Na -zionale 38. In tale occasione è stato presentato il bilancio consuntivo dell'anno 2017 dicui si riportano qui di seguito i dati riassuntivi:

TOTALE ATTIVO Euro 45.577,00TOTALE PASSIVO Euro 37.227,91

- CAPITALE SOCIALE Euro 808,78- FONDO RISERVA Euro 7.077,87-UTILE ESERCIZIO Euro 462,44TOTALE PAREGGIO Euro 45.577,00 Euro 45.577,00

TOTALE COSTI Euro 62.624,88UTILE D’ESERCIZIO Euro 462,44TOTALE RICAVI Euro 63.087,32TOTALE A PAREGGIO Euro 63.087,32 Euro 63.087,32

Il bilancio è stato approvato all’unanimità dall’assemblea.

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L’ETRURIA N. 10 ATTUALITÀ 31 maggio 2018

loquio tra sordi perché non cihan no convinto queste motivazio-ni.

Oggi il palazzo vescovile èaffittato; ne prendiamo atto, mapretendiamo come cortonesi diconoscere che fine hanno fattotutti i quadri e le suppellettili an -tiche che erano presenti nel pa -lazzo vescovile.

Quando il vescovo Bassettipensò di realizzarvi l’ampliamentodel Museo ottenne un grosso con -tributo a perdere dalla CEI.

Per l’occasione tutti le sup -pellettili furono trasferite dall’allo-ra par ro co della cattedrale, donGiancarlo Rapaccini nei fondi del -le Suore Cistercensi.

Successivamente al suo tra -sferimento da Cortona a San se -polcro, abbiamo saputo che deicamion sono andati dalle Suore edhanno prelevato tutto quanto erastato depositato per una destina-zione che non è stata comunicata.

In più occasioni abbiamochie sto al vescovo Fontana di co -noscere dove le opere d’arte sianostate depositate e come siano con -servate.

Anche la Soprintendenza,che, oggi abbiamo verificato, sicom porta come Ponzio Pilato, do -po aver scritto una lettera peresprimere le nostre stesse preoc-cupazioni, non ha approfondito e,da quanto ci ha detto un funziona-rio, hanno accettato una rispostatelefonica che sosteneva che tuttofosse a norma.

Considerando i debiti, consi-derando il silenzio assoluto delnostro Vescovo ci chiediamo an -cora oggi, con più preoccupazio-ne, dove sono queste opere d’a te equesti mobili antichi.

Dalle 106 pagine che ci sonostate recapitate contenenti le fotodi tutto quanto era presente nelpalazzo vescovile con relativa co -difica, vogliamo per la nostra sto -ria locale pubblicare su questa pa -gina quante più foto possibili chedocumentino questi beni dellachie sa cortonese il cui destinopare infausto.

Confidiamo, anche se dubitia-mo, che il nostro Vescovo apra ilsuo cuore e sappia essere unbuon pastore.

Ricordiamo il monito che ilPapa ha rivolto alla CEI “E’ controtestimonianza parlare di po -vertà e vivere da faraone... nonva bene trattare il denaro senzatrasparenza e gestire i beni dellaChiesa come se fossero perso -nali...”. Il Papa Bergoglio plaudeinvece a quel vescovo che invecenon usa mai i soldi della diocesima “Paga dalla sua tasca se in -vita qualcuno a cena”.

E.L.

La chiesa aretina ha grossi debiti!da pag. 1

Foto A-AP-15: Quadro in tela ecornice con crocifissione (1700)m. 1,73x21,22

Foto A-16-4-: Divano imbottitoLuigi Filippo (1800)

Foto A-AP-16: Quadro in tela ecornice con Madonna con santi(1700) m. 1,61x1,26

Foto A-AP-25: Quadro in tela ecornice con Granduca Leopoldo(1700) m. 1,33x1,09

Foto A-11-2: Bancone e 4 sedie(1800)

Foto A-11-3: Bancone (1800)

Foto A-11-3: Tre sedie (1800)

Foto A-14-1: Tavolo rotondo e seisedie imbottite Luigi Filippo(1800)

Foto A-14-2: Divano con duepoltroncine Luigi Filippo (1800)

Foto A-14-3: Sette poltroncineimbottite (1800)

Foto A-11-8: Quadro olio su telae cornice con battesimo di Cri -sto (1700)

Foto A-17-1: Pianoforte esgabello (fine 1800), alzata convaso

Foto A-16-6: Due qudri: uno intela e cornice con ecclesiastico(1700), uno in vetro e cornicecon Maria Consolatrice (re cen -te)

Foto A-21-2: Inginocchiatoio(1800)

Foto A- 17-8: Tavolo rotondo(1800) con sedie poltroncineLuigi Filippo (1800), quadri confoto, vaso e libri arte.

Foto A- 17-11 corridoio: Vetrina(1800)

Foto A- 18-1: Tavolo in noce(1800), quattro poltroncine, 1poltrona imbottite di coloregiallo e vaso con fiori finti.

Foto A-18-2: Sei sedie poltronci-ne in tessuto rosso Luigi Filippo(1800)

Foto A-18-3: Quattro poltrone intessuto rosso (1800)

Foto A- 19-1: Due letti in ferro(1800), inginocchiatoio consopra crocifisso (1800) e poltro-na in legno (fine 1700)

Foto A-14-6: Tavolo e teca conreliquiario (1700), quadro conMadonna e lampada a muro

Foto A- 19-4: Mobile specchieracon poltroncina (1800), s pram -mobili vari e quadro piccolo

Foto A- 19-6: Comodino in legno(1800)

Foto A- 21-1: Letto bandone inferro (1800)

Foto A-21-3: Comodino Luigi Fi -lippo (1800) e crocifissoFoto B-9-3: Tavolino (1800)

Foto B-8-2: Comodino con vaso(càntera) (fine 1700)

Foto B-11-B-5: Serie di candelie-ri (1800)

Foto B-15-3: Consolle conspecchio Luigi Filippo imbottite(1800), cinque quadretti, unasve glia a muro, due vasi in coc -cio, una composizione di va -setti, porta libri (parete destra)

Foto B-14-6: Tavolo (1800) epol troncina in pelle (1700)

Foto B-8-1-Due letti in ferro(fine 1700)

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L’ETRURIA N. 10 ATTUALITÀ 31 maggio 2018

Griss” rivisitazione in chiave iro -nica del famosissimo Grease, dive -nuto per l’occasione Griss. Si sonoalternate parti recitate, canzoni eballetti all’insegna del colore,dell’allegria e dell’amicizia. Bravitutti perché è risultata ottima lascelta della recita per l’adeguatez-za nei confronti del numerosogruppo di partecipanti. Premiatal’attrice Protagonista Jessica Ari -starchi nella parte di Sandy. Ha ri -tirato il premio il bravissimo Da -niele Storri che interpretava Dan -ny. La sera alle 21.00 si è esibita ingara una vera e propria compa-gnia di Teatro integrato il “Magni -fico Teatrino Errante” di Bolognache ha portato in scena “Dance onthe Tree” uno spettacolo colto, di -retto e curato con molta raffinatez-za per la scelta dei costumi, daloro stessi dipinti e cuciti e daitesti interessanti di grande impattosociale sul rispetto ambientale. Iltema è tratto dalla storia di JuliaButterfly Hill la ragazza che neglianni ’90 in California visse dueanni sopra una sequoia alta 60metri per salvare l’albero e partedella foresta circostante. Peccatoche in sala fossimo solo una ven -tina di persone e non si siano pre -sentati gli studenti delle scuole li -ceali perchè si sono persi una ma -gnifica occasione per arricchirsi aKm0! Causa: la loro pigrizia o ladistrazione dei docenti che nonhanno percepito una magnificaoccasione di presa di coscienzaofferta nel proprio territorio?

In questa performance è statapremiata Annalisa Frascari comeattrice non protagonista. Purtrop -po nella mattina del sabato la re -gista Cristina del Novanta del CLAdi Arezzo ha annunciato che acau sa infortunio di un componen-te non potevano esibirsi nellospet tacolo Arrabbiate Storie, Ar -rab biati Disegni … e Spaghettiall’Arrabbiata” ma ha tenuto adesprimere il forte desiderio dipoter essere presente con il CLA ilprossimo anno per la seconda e -dizione.

Interessante ma fuori concor-so, l’esibizione “il Mio Amico” cu -rata dall’Istituto Severini di Cor to -na dove il lavoro integrato di alcu -ne studentesse insieme ai Ragazzidel CAM ha aiutato a condividereil significato delle loro vite difficili,a volte molto solitarie. Meritava dipresentarsi in concorso e lodevoleè stato il passo indietro che hannocompiuto per consentire alle com -pagnie ospiti una maggiore visibi-lità. Alle h.17.00 “Meravigliarsi”dell’Allegra Brigata del CAM haproprio meravigliato TUTTI per latotale partecipazione in scena deiRagazzi del CAM accompagnatidalle 3 studentesse del Severini eda alcuni fanciulli della scuolad’infanzia. La scenografia è stataPer fetta. Sull’enorme schermodel la quinta scorrevano i disegni

sentate. Ha dimostrato di sceglierecon molto buon gusto l’adeguatateatralità per i delicati soggetti chehanno sempre goduto della mas -sima dignità.

Era la Prima Volta per Tutti!Le Compagnie del Festival

in “Concorso e NON ..”5 Rappresentazioni in concor-

so: “Grease Griss” Strabilia diMon te San Savino; “Dance On TheTree” Magnifico Teatrino Errantedi Bologna; “Meravigliarsi” L’Al le -gra Brigata del CAM; “Tutorial”Com pagnia Teatro Buffo di Roma;“Il Campo Dei Miracoli” AltrArtedi Correggio.

Nella prima mattinata di Ve -nerdì 25 maggio dopo l’inaugura-zione abbiamo seguito le scuoledel Comprensivo 2 esibirsi al Tea -tro Signorelli, insieme ai ragazzidella Polisportiva CAM di Cortona.La scuola dell’Infanzia di Pergonella performance “Incontro dicolori” ha donato attimi di strug-gente tenerezza. Su questo prato disofferenza sono spuntate spessodolci margherite e tulipani, i bim -bi, con la loro dolce spontaneità,hanno insegnato a tutti i presentiche non ci dobbiamo mai intimo-rire quando desideriamo manife-stare di volere bene. “Essere semplicemente ciò che siè nella Totalità delle Differenze”.Osservare l’esperienza dei labora-tori offerta al pubblico scuote lesensibilità ed insegna ad amare iforti e devastanti messaggi lanciati,porta a comprendere il mondodella disabilità che può colpirechiunque in qualsiasi momentodella nostra vita.

E’ stato un ritorno alla Pu rez -za!

Successivamente gli studentidella scuola di Mercatale si sonoesibiti nella performance “Il Caro -sello: ieri, oggi e poi….” con laproiezione di un cortometraggioda loro realizzato seguita dallavenuta in scena dei Ragazzi delCAM. L’intensa mattinata si è con -clusa con lo spettacolo realizzatodalle classi V della scuola di Te -ron tola nato dalla lettura di alcunepagine del libro “Oltre il Murocosa c’è” di Rocco Sestito, unlavoro costruttivo per mesi che havisto coinvolti i genitori anche perla realizzazione dei costumi.

Alle ore 15.30 sono saliti sulpalco in una semplice, ma moltosuggestiva esibizione dei ragazzidello spazio compiti “Coop. So -ciale Athena”; un disciplinato egioioso gruppo di fanciulli multiet-nici diretto magistralmente dalladott.ssa Stigliano che ha restituitoil profumo del buon pane appenasfor nato.

Nel pomeriggio, nel vivo dellacompetizione, dopo la presenta-zione della giuria di cui ho avutol’orgoglio di far parte, ha concor-so la prima compagnia: StrAbiliadi Monte San Savino in“Grease

l’attore e dello spettatore fa voriscel’annullamento di qualunque di -ver sità. Sono sicuro, prosegueTom maso, che i Ragazzi Specialinei loro momenti più difficilitroveranno un grosso sostegno inquesta attività, perché il teatro nonli Abbandonerà MAI!”

In questo lavoro indimentica-bile sono stata accompagnata daBellissime Persone: il prof VitoCozzi Lepri, presidente per questoincarico, in pensione come diri -gente scolastico ma attivissimo re -gista di teatro, il dr. FerdinandoFanfani, dirigente in pensione delMinistero della Difesa, attualmentepresidente della Compagnia delPiccolo di Cortona e Consiglieredella Misericordia, il GiornalistaAndrea Laurenzi ResponsabileUfficio Stampa del Comune diCortona e presidente dell’As so -ciazione Autismo di Arezzo il qualesu un suo post di Facebook,durante la visione dei lavori teatra-li ha scritto: ”non è la mia primavolta come giurato ad una manife-stazione, ma senza dubbio, èquella più emozionante … mi statoccando il cuore, e non solo perla bravura e la forza degli “attori”,ma per il coraggio e la passione ditutti … Esiste un percorso d verso,esiste una possibilità di costruireuna società migliore … ho respi-rato Speranza”.

Con un gruppo di questo spes -sore dove si sono subito abbando-nate le formalità, abbiamo com -preso insieme i messaggi più i tensie delicati lanciati dai vari laborato-ri. I Criteri Premianti “Si puòvolare sulla Luna ma si pos -sono anche, con la stessa e -mo zione, salire dei gradiniper la prima volta da soli epro vare una gioia che ti spac -ca dentro!”

La Commissione non ha maipensato di eleggere il “vincitore diuna gara”. Nessuno degli amici

speciali aspira a intraprendere lacarriera di attore.

Consultandoci abbiamo pre -mia to la serenità e la gioia che leg -gevamo sui volti dei diversamenteabili e sottolineato l’originalità deimessaggi presentati. Abbiamo ap -prezzato l’attitudine e lo spirito disacrificio speso per raggiungeredei traguardi quasi inimmaginabilidove le varie Associazioni, Istituti eCompagnie teatrali si sono presicura di persone colpite da handi-cap.

Sotto il magnifico cielo dellaToscana le donne e gli uominidisabili in recita non hanno maiperso la loro dignità umana.

Alcune studentesse del LiceoSeverini particolarmente generosee brave come l’Elisa Falomi hannoaiutato nel coordinare le coreo-grafie insieme ai ragazzi del CAMche non staccavano loro mai gliocchi di dosso. Abbiamo percepi-to e ammirato il contatto che fa -orivano. “Cara Elisa, scrivo di teper farne un esempio anche pertutti i tuoi amici, la tua SuperEnergia è il regalo splendido chela vita ti ha donato continua aspenderlo in questo settore e chediventi magari il tuo lavoro.”

Dunque abbiamo favorito igiu dizi anche sull’integrazione inscena. Li abbiamo visti cresceretutti di fronte a tali atti di consape-volezza.

Queste manifestazioni alimen-tano nuova linfa vitale, fiducia ecoraggio alle famiglie colpite dagrandi difficoltà, spesso lasciatesole.La proiezione del docufilmResilienza di Paolo Ruffini

“Perché nella vita non volersidi vertire è un peccato. Perchéridere fa davvero bene alla salute.Perché la vita sa essere feroce, maanche ferocemente divertente.Perché la battaglia non è tra la vitae la morte ma tra se vivere dav -vero oppure no. L’intensità dell’e-sistenza è il vero successo dellavita stessa …”

Il film “Resilienza” è un do -cumentario ispirato alla storia diAlessandro Cavallini che se ne èandato a soli 14 anni, vittima di ungravissimo MALE e alla sua vita da“resiliente”. La resilienza è la ca -pacità cioè “di far fronte in ma -niera positiva a eventi traumati-ci…

L’Attore-Regista Paolo Ruffiniospite di spicco del Festival sceltoappositamente per il lavoro chelui stesso dedica ai ragazzi specia-li, ha portato un importante con -tributo che ha evidenziato come lacomunicazione in genere aiuta aconoscere i molteplici problemiumani e la condivisione infondefiducia nell’affrontarli meno soli.Poi il Gran Finale della Pre -miazione una gran festa gra -zie alla splendida disponibi-lità del Generoso Uomo Ruf -fini

L’Uomo Paolo Ruffini ha ge -stito con umorismo e leggerezzatutto lo speciale pubblico che hadesiderato salire sul palco percom plimentarsi personalmentecon lui. Non si sente un divo, gio -ca a farlo per mestiere e, comesappiamo tutti, gli riesce propriobene. Sul viso dei disabili leggevouna gioia che difficilmente sapeva-no contenere eppure ci riusciva-no, sono stati educatissimi e tuttociò grazie all’amore costante delleFamiglie come i Sigg.ri Caprai cheinsieme alle appropriate e attentecure di bravi dottori e infermieridegli istituti dedicano loro.

Salgo sul palco per intervistar-lo e gli pongo l’unica domandache gli consentirà di esprimere unsuo desiderio: proiettare nellescuole primarie e secondarie ilsuo docufilm. Paolo Ruffini racconta di lui:

“Purtroppo quando desideroproporre qualcosa di impegnato ediverso dalle mie gag ho difficoltàa farmi prendere sul serio è comese non volessero accettare il miolato coscienzioso ...” Negli occhileggo quanto gli dispiaccia, soffredi questo aspetto, tanto da nonsopportare caratterialmente glistupidi complimenti … Non lodi ce apertamente, ma penso chedi questo pomeriggio passato connoi ricorderà l’abbraccio di ungiovane estraneo colpito da au -tismo che desiderava rubarglil’anima con un abbraccio e non èstato l’unico ma lui è stato sempreGentile, Signore, un bravo attore,un Bravissimo Uomo.

Poi i saluti di tutti, di PaoloRuffini, del Sindaco la SignoraFran cesca Basanieri, dell’assesso-re Andrea Bernardini e della giu -ria.

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

IntegrArs: non un Concorso, ma un Festival dell’Incontro

che svelavano l’anima di chi li a -veva composti e le foto ritoccate apennarello degli stessi componen-ti del CAM. Ogni scatto restituival’accecante luce di un flash!

La voce chiara e fresca fuoricampo del bravo Vincenzo Calvaniha declamato una struggente,

quan to meravigliosa prosa scrittada Gianpiero Brandi. Semplice,profonda, toccante. Peccato chenon si sia sentito di presentarsi,avrebbe ricevuto direttamente icomplimenti da tutta la platea! Uneccezionale e speciale scrittore!Gli “attori” erano vestiti delle lorostesse persone, hanno recitato sestessi donandosi al pubblico senzaveli e noi abbiamo compreso ilBellissimo Regalo.

Lo spettacolo “Tutorial” dellaCom pagnia Teatro Buffo di Romaè stato il messaggio più all’avan-guardia in concorso. Pro fessio nal -mente estremamente studiato,spie gava quanto l’ossessivo desi -derio di perfezione di poter usu -fruire di una predefinita costruzio-ne delle risoluzioni comportamen-tali sociali snaturi l’uomo fino allaschi zofrenia ed ancor di più in -fluenzi i più deboli. Recitava comesia stato già Confezionato per noiun Codice Comportamentale aqualsiasi problema!

Bravi i professionisti in scenache accompagnavano i loro ra gaz -zi speciali. Al giorno d’Oggi esistel’ossessione di imparare a farequal siasi cosa nel migliore deimo di. Impariamo ad esser “BelliImpossibili” con le “giuste pettina-ture”, le “giuste” tinture, dobbia-mo imparare ad indossare il “giu -sto” abbigliamento su di un “giu -sto fisico” che dobbiamo mante-nere tonico rigorosamente con i“giusti macchinari” e l’amato col -lagene. Dobbiamo ambire allaBel lezza Plastificata! Creazione ve -ra mente interessante e profondadi contenuti, forse andavano unpo’ fuori tema dalla filosofia di In -tegrArs ma che spero di incontra-re il prossimo anno magari pro -prio nella prossima 2°edizione delFestival perché hanno contribuitocon un profondo ed intellettualearricchimento. Premiato Elio Me -lo ni come Attore Protagonista .

L’ultima rappresentazione inconcorso “Il Campo dei Miracoli”della Compagnia Teatrale AltrArtedi Correggio ha rappresentato unodei più appassionanti e completilavori. Il regista, un egregio edu -catore, ha vestito con perfetta ele -ganza teatrale la disabilità. Hatruc cato, dando la stessa espres-sione facciale ai suoi ragazzispeciali, ha disegnato sugli “attori”tutte espressioni uguali per esegui-re il libero adattamento dell’operaPinocchio di Collodi. Ha messo inscena il rapporto, a volte conflit-tuale, con il proprio padre e comeil delirio d’onnipotenza giovanilepossa rivelarsi distruttivo propriosugli stessi ragazzi. In scena le lucisoffuse fin quasi all’oscurità e l’ac -cecante cono di luce che sottoli-neava i ruoli della recitazione della

Una cronaca dove dentro ci siamo proprio Tutti

So di essere entrata in un “Mondo Difficile” ma il lavoro di persone meravigliose riescono a renderlo, per i meno fortunati, un “Mondo Possibile”. Cortona ha vissuto con un Grande Abbraccioil Primo Incontro Ufficiale tra il “Mondo del Diversamente abile” con il “Mondo di Fuori” abbattendo quelle barriere ideologiche e mentali che ci spaventano tanto”

Bravissima Milva Baracchi, la Fa -tina, hanno enfatizzato il mondoin teriore della rappresentazione.Stupendo lavoro Teatrale. Haottenuto il Primo Premio alla Re -gia curata da Matteo Carnevali.La Giuria e la Vittoria in exae quo

Si sono divise la vincita in exaequo del Festival IntegrArs: “IlCampo dei Miracoli” della Com -pagnia Teatrale AltrArte di Cor -reggio e “Meravigliarsi” dei Ra -gazzi della Polisportiva del CAM diCortona.

La giuria ha premiato i due di -versi e contrapposti aspetti studiatida entrambe le concorrenti vinci-trici sull’efficacia dell’utilizzo in -trospettivo della recitazione, scopoeducativo dedicato ai diversamen-te abili, che questo festival ha tragli obiettivi principali.

Per questa ragione abbiamoammirato, sempre tenendo contodelle varie “difficoltà degli attoridelle compagnie”, l’Eleganza cheha vestito con attenzione e cura iragazzi speciali de “Il Campo deiMiracoli” ma abbiamo anchetrovato perfettamente in linea conlo scopo della creazione di co -desto Festival il lavoro di “Mera -vigliarsi” nel quale è stata total-mente manifestata l’autentica de -scrizione della disabilità testimo-niata dagli stessi ragazzi speciali:Giampiero Brandi ha scritto, Vin -cenzo Calvani ha narrato, Gegè

Giampiero Mairo Stefania FilandaiRoberta Ciani e tutti gli altri sisono offerti come dono per quelloche sono. Non sono mai andatiFuori tema con lo Spirito delFestival IntegrArs.

Due opposti metodi, dueaspetti diversi di un Unico DoloreUmano che si trasforma in EnergiaPositiva.

Il giovane studente TommasoBanchelli anche lui stato sceltocome me membro della commis-sione esaminatrice del FestivalIntegrArs mi ha inviato codestopensiero: “Ho assistito all’aperturadel Festival con la partecipazionedella Scuola dell’Infanzia di PergoG. Rodari. La Disabilità non signifi-ca non Abilità ma semplicementeAdattabilità. Quello che i bambinihanno trasmesso assieme airagazzi del CAM è stato semplice-mente sublime e per me l’obbietti-vo della cerimonia è stato raggiun-to in pieno! La grazia dei fanciulliinsieme alla passione degli“speciali” hanno sfondato lebarriere ideologiche e mentali chetroppo spesso alimentano il pre-giudizio. Il teatro è per eccellenzail luogo del non giudizio e l’arteche si estrinseca nella catarsi del -

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L’ETRURIA N. 10 ATTUALITÀ 31 maggio 2018

No, no, per carità! Non mene vogliono Miki delPrete, Adriano Celentanoe l’arrangiatore “ufficia-le” del Clan, Detto Ma -

riano, se ho creato una crasi sfrut-tando il titolo della canzone del“Molleggiato” nazionale, forse lapiù nota in Italia e nel mondo, adonta della clamorosa sua esclusioneda Sanremo 1966 . Il rimpianto no -stalgico di “quella casa in mezzo alverde” coniugato con l’antifrasi diuna “visione” di “catrame e ce -mento”; la “fortuna” di chi potevarestare ancora a ruzzare in queiprati, dietro alla ferrovia che sbuffa-va ed emetteva il suo fischio, laggiù,lontano dove solo la me moria puòarrivare: nella fanciullezza ormaitrascorsa!

Se il compositore ChristophWillibald Gluck mi si presta unattimo, ecco allora che il suocognome addiviene a simbolo del……….. glucosio, il monosaccari-de aldeidico più diffuso in natura e,ahimè, spesso …. nelle complessestrutture ematiche che costituisconoil nostro sangue, l’UPS o il DHLaddetto alla veicolazione dell’ossige-no e della sostanze nutritive allecellule del nostro organismo! Espesso, esso ne “trasporta” tanto,ma tanto davvero di glucosio: l’oriz-zonte si intravede laggiù e si chiamadiabete, ossia un “valore” che filo -logicamente rappresenta l’andare“oltre” un range adeguato!Ed allora sono guai!

E le Associazione dei diabeticisparse il tutto il mondo combattonoda sempre tale battaglia, atta adimpedire l’insorgere di tale patolo-gia o, in subordine, puntare ad unsuo controllo quali/quantitativo, al

fine di consentire al malato una vita“normale” e con immutati stili diesistenza. Purtroppo, tale patologia,come dimostrano le statistichetragiche dell’OMS, è in rapidosviluppo, specie nel mondo cosid-detto sviluppato, essendo legata –oltre che a dimostrate caratteristi-che di ereditarietà filo-genetica - adue “vizi” comportamentali qualiuna cattiva e/o distorta alimentazio-ne e una motilità ridotta o del tuttoassente: insomma, si mangia male eci si muove pochissimo! La loro“crasi”? Il diabete, appunto, la cuigravità sembra risiedere nella suastessa “ignoranza”: oggi un cittadi-no su due è portatore di dettapatologia o il limine di diventarlo elo ignora, o se lo scopre lo scoprema per una batteria di anali -si/controlli che puntavano ad altro enon certo al “solo” diabete!

La sana dieta mediterraneaproprio in Italia è quasi diventata unoptional alimentare, sostituita dacibi iperproteici ed ipercalorici,accompagnati da bevande gassate ealtamente ricche di zuccheri più omeno complessi.

E sembra che proprio le fascedi età più piccole, infanzia e adole-scenza, siano le più coinvolte in talicattivi costumi di vita, “travolte”vuoi da ritmi di vita che quasi im -pongono alimentazioni caloriche eiper-glucidiche, senza per nulla en -trare nel merito di cosa il “mer -cato” impone loro con i mass-media e la messaggistica pubblicita-ria!

L’ADIVAL, l’Associazione Vo -lontari Diabetici della Valdichiana,nel puntuale rispetto delle sue nor -

di Angori e Barboni s.n.c.Via IV Novembre, 13 Camucia di Cortona Tel. 0575/63.12.63

Tu sei santo, Signore, Dio unicoche compi meraviglie.Tu sei forte, tu sei grandeTu sei altissimo, tu sei re onnipotente,Tu, Padre santo, re del cielo edella terra.Tu sei trino e uno, Signore Diodell’universo.Tu sei il bene, ogni bene, il sommobene, il Signore Dio vivo e vero.Tu sei carità amore. Tu sei sapienza,Tu sei umiltà, tu sei pazienza,Tu sei bellezza, tu sei quiete.Tu sei gaudio e letizia.Tu sei la nostra speranza,Tu sei giustizia, tu sei temperanza.Tu sei ogni nostra ricchezza insovrabbondanza.Tu sei belleza, tu sei mansuetudine.Tu sei protettore,Tu sei nostro custode e difensore.Tu sei fortezza, tu sei refrigerio.Tu sei la nostra speranza,Tu sei la nostra fede,Tu sei la nostra carità.Tu sei tutta la nostra dolcezza.Tu sei la nostra vita eterna,grande e ammirabile Signore,Dio onnipotente, misericordiosoSalvatore (F.F. 261).

Nel sacro convento di Assisi,dentro un prezioso reliquiario, siconserva una pergamena di 10x14cm., scritta di propria mano daFran cesco. E’ la “piccola carta”che riporta su un lato le Lodi diDio altissimo e, nella parte poste-riore, la Benedizione di frateLeone. Francesco la scrisse allaVerna, dopo aver ricevuto la stim -

mate, quindi nella seconda metàdi settembre del 1224.

Narra Tommaso da Celano:“Men tre il Santo era sul montedella Verna, chiuso nella sua cella,un confratello desiderava ardente-mente di avere a sua consolazioneuno scritto contenente parole delSignore, con brevi note scritte dipro prio pugno da San Franceso.Era infatti convinto che avrebbepotuto superare o almeno soppor-tare più facilmente la tentazione,non della carne ma dello spirito,di cui si sentiva oppresso.

Pur avendone un vivissimodesiderio, non osava confidarsicol Padre santissimo; ma ciò chenon gli disse la creatura, glielorivelò lo Spirito. Un giorno Fran -cesco lo chiama: “Portami - gli di -ce - carta e calamaio, perché glioscrivere le parole e le Lodi del Si -gnore, come le ho meditate nelmio cure”. Subito gli portò quantoaveva chiesto, ed egli, di sua manoscrisse Le Lodi di Dio e le paroleche aveva in animo.

Alla fine aggiunse la benedizio-ne del frate e gli disse: “Prenditiquesta piccola carta e custodiscilacon cura sino al giorno della tuamorte”.

Immediatamente fu libero daogni tentazione, e lo scritto, con -servato, ha operato in seguito cosemeravigliose” (F.F. 635).

Le “Lodi” dunque, seguonol’e vento delle stimmate.

(Continua)

Al termine dell’Anno Sco -lastico della Scuola diMu sica Comunale diCortona, tutti gli allievi sisono esibiti la sera del

29 e 30 maggio al Teatro Luca Si -gnorelli e il 31 maggio al Teatrinodel Seminario.

Grande la partecipazione dipubblico, parenti, amici e appas-sionati di musica hanno assistitocon entusiasmo e attenzione allenumerose esecuzioni, apprezzan-do l’abilità degli allievi e il buon

lavoro dei loro insegnanti. Dunque, un po’ di meritato ri -

poso per i giovani musicisti, prontiperò per proseguire lo studio ilprossimo settembre. Ma l’attivitàdegli Amici della Musica di Cor -tona prosegue con la nuova Sta -gione Concertistica, una “EstateMu sicale” molti varia e che saràospitata come di consueto neiluoghi più suggestivi di Cortona,dal Cortile di Palazzo Casali allesplendide chiese di S. Niccolò, S.Domenico. M.P.

me statutarie, consapevole dellafunzione che essa può/deve svolgerenel nostro territorio, da sempre èimpegnata a costruire, ove possibi-le, una “cultura” che sia attenta alrischio diabete ed alla sua sempremaggiore diffusione nella nostrapopolazione. Infatti, come leggesinell’Art. 6 del vigente Statuto essa:”… omissis …adotta e sviluppa adogni livello associativo ogni utileiniziativa al fine di promuovere ecoordinare l’informazione suldiabete e sui problemi comunqueattinenti ...omissis”

E di recente, in tale spirito, ilsuo Consiglio Direttivo ha lanciatoun progetto educativo, denominato- visto che ci piacciono le crasi -“DIABESITÀ, UN NEOLOGISMO DACURARE” la cui ragione, etimologi-ca oltre che mediatica, si supportasulla fusione delle parole Diabete edObesità, attestati gli stretti legamieziologici tra un organismo tenden-te all’obesità e l’insorgere o l’aggra-varsi della patologia diabetica, comele statistiche sanitarie, con lalimpida ma fredda dimostrazionedei loro numeri, purtroppo,dimostrerebbero.

Il progetto in menzione,proprio per quanto sopra esposto,punta alla diffusione di una culturapreventiva nei bambini della ScuolaPrimaria, in particolare della QuartaClasse, considerata una sorta disnodo biologico e psicologicoideale come terreno di coltura incui le devianze comportamentalisopra indicate maggiormente sipossono originare e radicare come

stile di vita “negativo”: il passo, poi,è purtroppo facile, dall’obesità aldiabete o al suo rischio d’insorgen-za!

In detto Progetto sono staticoinvolti tutte le “circolarità”funzionali afferenti al mondo Scuolaed al mondo dell’Am mini stra zione,sia civico/politica che sanitaria.Infatti sono attori protagonisti di taleProgetto - il cui percorso è previstoda spalmare sull’intero anno scola-stico 2018/2019 - il Co mune di Cor -tona con gli Asses sorati della Pub -blica Istruzione e della Sani -tà/Politiche Sociali, l’Azienda USL 8Sudest Toscana, l’U. C. di Dia -betologia, le Dirigenze Scolastiche ei Docenti delle classi coinvolte,mentre l’ADIVAL mette a disposizio-ne l’intero staff del suo comitatoScientifico e altre competenzeafferenti alle specifiche necessitàfunzionali dello stesso.

Ovviamente, l’azione educativache è sottesa al Progetto non potràesplicarsi senza il convinto coinvol-gimento delle Famiglie deli Alunniinteressati e sin da ora chiediamo illoro apporto alla buona riuscitadello stesso.

E così, quel …..Gluck(osio) inintitolazione, resterà solo unricordo musicale di un’età dove iversi della canzone da cui tutto hapreso l’abbrivio potranno di nuovorealizzarsi:Ma verrà un giorno che ritorneròAncora quiE sentirò l'amico trenoChe fischia così"wa wa"

Per il Consiglio Direttivo ADIVALAntonio Sbarra

Riflessioni di padre Samuele Duranti

Le preghiere di San Francesco d’Assisi

Le lodi di Dio AltissimoDoc olio di Cortona

Il Consorzio cortoNAtura è natonel 2016 con l’obiettivo di va -lo rizzare e sostenere le produ-zioni agricole locali con azionirivolte a stimolare i consumi a

Km zero ed a dare visibilità esternaalle eccellenze. E’ composto da 5 a -gricoltori, tutti del Comune di Cor -tona, con i quali è stato presente neimercati tipici locali. Ha organizzatocene/degustazioni dei nostri prodot-ti con l’obiettivo di recuperare e va -lo rizzare le nostre tradizioni agroali-mentari.

Perché l’Olio di Oliva: i motiviche ci hanno spinto ad interveniresul le produzioni di Olio di oliva so -no diversi. Da una parte la volontàdi bilanciare “l’invasione” di produ-zioni che non sono compatibili conla nostra tradizione agricola e la no -stra cultura alimentare, creando unmarchio registrato che contraddi-stinguerà, appunto, prodotti dellatradizione e della cultura alimenta-re. Dall’altro proporre ed attivarenuovi canali di marketing con l’o -biettivo di rendere economicamentesostenibili le lavorazioni manualiche sono necessarie ad ottenere unprodotto di alta eccellenza nel pa -no rama non soltanto locale. Conquesto secondo obiettivo potremoavere anche una ripresa della curadel nostro territorio collinare evi -tando l’abbandono di un paesaggioche è riconosciuto come uno deipiù belli del mondo.

L’eccellenza delle produzioni.All’interno delle nostre produzioni ilmarchio permetterà di selezionarequelle che consentono di ottenere ilprodotto migliore, con tutte le qua -lità organolettiche e le fragranze chelo contraddistinguono.

Il ragazzo della Via Gluck (...osio)!

Chi potrà utilizzare il marchio?Le principali caratteristiche verran-no verificate e certificate dal Con -sorzio Olio TOSCANO IGP per cuil’O lio Cortona rispetterà tutte lecaratteristiche previste dal discipli-nare. Il Consorzio cortoNAtura, tra -mi te le aziende di molitura presentinel territorio cortonese, garantiràche l’olio è ottenuto da oliveti ubi -cati all’interno del territorio co mu -nale e che la raccolta delle olive e laloro lavorazione avviene entro il pri -mo fine settimana di novembre.

La stagione 2018 è consideratala prova generale dell’operazione inquan to tutte le operazione di mar -ke ting sia interno che esterno di -penderanno dalla quantità di oliodi sponibile.

I tempi e le azioni per ottenere imarchi TOSCANO IGP e Cortona:

Entro il 30 giugno gli olivi-coltori dovranno segnalare al con -sorzio Toscano IGP gli appezzamen-ti che verranno dedicati a questaoperazione.Le olive vanno raccolte nel mese

di ottobre e nei primi giorni di no -vembre e comunque vanno franteen tro la fine del primo week end dino vembre. Le caratteristiche dell’o-lio ottenuto vengono verificate dalConsorzio Toscano IGP.L’olio che ha superato i controlli

potranno richiedere il collarino To -scano IGP Cortona al consorzioCor tonatura.

Le collaborazioni: per ottenerein tempi utili il miglior risultato ilcon sorzio cortoNAtura chiede lacol laborazione delle Associazioni dica tegoria con le quali sviluppare unsistema informativo che possa rag -giungere la maggior parte degli oli -vicoltori cortonesi e la collaborazio-ne dell’Associa zione frantoi ani pertutte le fasi seguenti.

Naturalmente è benvenuta an -che la condivisione da parte del Co -mune di Cortona.

Concerto di fine anno

Orario estivo - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO - S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta 17,00 - S. Bartolomeo a PERGO - S. Margherita a CORTONA - S. Nicolò a CIGNANO17,15 - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA17,30 - S. Bartolomeo a PERGO - S. Pietro a CEGLIOLO18,00 - S. Filippo a CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Cristoforo e Biagio a OSSAIA - S. Ma riaa MER CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO18,30 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA

DOMENICA mattina8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA MUCIA - S. Pietro a CEGLIOLO8,15 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA8,30 - S. Filippo a CORTONA - Suore a TERONTOLA 8,45 - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) a CORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. DONNINO di Mercatale- S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE9,30 - S. Maria a RICCIO - S. Martino a BOCENA9,40 - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - S. Marco in Villa - Basilica di S. Margherita in CORTONA -SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. CATERINA alla Fratta - S. Eusebio a TA VAR NELLE- S. Leopoldo a PIE TRAIA - S. Giovanni Battista a MONTANARE - S. Francesco a CHIANACCE 10,30 - Eremo delle CELLE - SS. Mi che le Arcangelo a S. ANGELO - a rotazione: S. Biagio aRONZANO, S. Ippolito a CRETI, S. Giusto a FRATTICCIOLA 11,00 - Cattedrale S.Maria Assunta a CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - SanBartolomeo a PER GO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. Eusebioa TAVARNELLE 11,15 - S. Maria a MERCATALE - S. Maria Assunta a FARNETA - S. Gio vanni Evangelista aTERONTOLA - S. Lorenzo a RINFRENA11,30 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA - Cristo Re a CAMUCIA

DOMENICA pomeriggio16,00 - S. Pietro a POGGIONI17,30 - S. Maria a SEPOLTAGLIA (3^ domenica del mese) - S. Eurosia a PIAZZANO (4^ domeni-ca del mese) - Santuario del Bagno, PERGO (1^ domenica del mese)17,00 - Eremo delle CELLE 18,00 - Basilica S. Margherita in CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - S. Maria a MERCATALE - S.Ma ria al CALCINAIO18,30 - S. Domenico a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodal 18 al 24 giugno 2018Farmacia Chiarabolli (Montecchio)Domenica 24 giugno 2018Farmacia Chiarabolli (Montecchio)

Turno settimanale e notturnodal 25 giugno al 1° luglio 2018Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 1° luglio 2018Farmacia Centrale (Cortona)

GUARDIA MEDICA

Camucia, Casa della Salute 0575/30.37.30

� �Un momento del Saggio al Teatrino del Seminario

Amici della Musica di Cortona Scuola di Musica Comunale

Un momento del Saggio al Teatro Luca Signorelli

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L’ETRURIA N. 10 ATTUALITÀ POLITICHE 31 maggio 2018

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

Fallito il tentativo del Comune di presentare reclamo formale.

Al fallimento Cantarelli cercheremoaltri appigli giuridici

Qualche mese fa, conoscendoper comune impegno culturale,alcune madri di famiglie, dipen-denti della Cantarelli, Azienda diconfezioni da tempo in crisi, misembrava scontato solidalizzarecon loro, chiedendo della sorteche avrebbe interessato gli oltredue centoventi lavoratori ivi occu -pati.

Ho ricevuto, nonostante lacon fidenza, risposte si preoccupa-te, eppure evasive in quanto, mi sidiceva, i lavoratori pur vantandoingenti arretrati salariali, o eranoin parte protetti dalla cassa inte -grazione o erano, pur con signifi-cative pause di produzione, an -

cora rassicurati dal Commissariostraordinario circa uno sboccopositivo. Egli vantava l’arrivo di unacquirente, non solo interessato alprestigioso marchio ma anche allaqualificata eccellenza delle mae -stranze.

Il tema di come far emergerea livello istituzionale le preoccupa-zioni occupazionali alla storicaazienda di Terontola, fondata nel1966 dai fratelli Lebole, oltre cheper l’iniziativa politica di AmintoreFanfani, per il determinante soste-gno di alcuni terontolesi, tra iquali il medico Enzo Mezzetti, chene sostennero l’acquisto del ter re -no, fu subito trattato dal forum dei

Sono stata costretta a prende-re atto, con grande rammarico,dell’impossibilità giuridica dipresentare formale ricorso all’attodi fallimento della Cantarelli,decretato nelle scorse settimanedal giudice.

Purtroppo, dal punto di vistagiuridico il Comune di Cortonanon ha potere legale di salvarequesto fallimento perché nonesistono i presupposti processuali.

Mi sono impegnata fin dall'ini-zio di questa vicenda stando alfianco dei lavoratori perché anchese non avevo strumenti diretti perincidere nella vicenda ho ritenutoun dovere morale e politicoaiutare i circa 250 lavoratori delmio territorio in difficoltà.

Ho seguito tutti i passaggi,parlando con i funzionari delministero, partecipando ai tavoliministeriali, facendo riunionicontinue con soggetti istituzionali,sindacati e lavoratori e soprattuttoho cercato imprenditori in gradodi risolvere la situazione eprendersi in carico l'azienda.

L'ultimo tentativo, come detto,è stato quello di provare a farereclamo formale a questa sentenzadi fallimento.

Ci abbiamo provato fino all'ul-timo con tenacia tentando di sfrut-tare, ai fini della legittimazione, laposizione creditoria privilegiatasulle imposte locali non pagate.

Purtroppo oggi ci è arrivata lanotizia perentoria dei nostriavvocati che ci dicono che nonesistono i presupposti giuridiciper poter andare avanti, e che lasentenza di fallimento per quantodolorosa è giuridicamente inattac-cabile.

E’ la classica situazione in cuil'etica, la politica e il doveremorale non sempre coincidono

con l'ambito giuridico, cherisponde a logiche diverse chedobbiamo rispettare anche se cisembrano ingiuste.

Questo però non ci fermerà.Ho dato mandato al nostro studiolegale di analizzare nel dettagliotutti gli atti e le sentenze chehanno accompagnato questa tristevicenda della Cantarelli e verificaredove vi sia la possibilità di interve-nire.

Fin dal gennaio 2016, allor-quando il Tribunale d Arezzodichiarò aperta la procedura diamministrazione straordinaria cisiamo attivati sia localmente che alivello regionale ma anche pressoil Ministero dello Sviluppo Eco -nomico.

Ho più volte sollecitato ilCommissario Straordinario, l’av -vocato Leonardo Romagnoli, adun confronto serrato, ad unoscambio più continuo di informa-zioni così che anche io comeSindaco potessi dare sostegno eattivare canali istituzionali giusti eefficaci.

Purtroppo ciò non è avvenutoe anche su tutta la vicenda delleofferte di acquisizione giunte neimesi scorsi per la Cantarelli,siamo stati informati poco esempre con grande ritardo.Siamopiù volte intervenuti con nostri attia sostegno dell’azienda e conti-nueremo a farlo.

E’ chiaro che ripercorreretutta la vicenda, con le riunioni, inazienda e in Comune, gli appelliagli imprenditori e tutto il restooggi assume un sapore ancora piùamaro.

Desidero, però, ribadire cheper Cortona e la sua Ammi ni -strazione questa vicenda non è daconsiderarsi chiusa.

Il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri

Strada Seano interrotta

La vicenda Cantarelli secondo alcune dipendenti

Da informazioni rice -vute, la strada di collegamentoalla frazione di Seano nelComune di Cortona è di fattointerrotta da mesi causa unafrana.

I cittadini lamentano il fattoche per arrivare a detta frazionebisogna fare un giro più lungoentrando nel territorio umbroarrecando così disagi notevoliagli abitanti ed attività ricettivepresenti.

ConsideratoChe, il Comune ha il dovere dimantenere le strade in ordine,soprattutto quando una strada èdi fatto l’unica che collega unafrazione, questo non solo per idisagi che si creano nei

confronti dei cittadini residentima anche per la sicurezza ed ilpassaggio dei mezzi di soccorso.

Chiede- Di conoscere i tempi certiper il ripristino della suddettastrada- Di sapere i costi preventivatiinerenti il lavoro di ripristino ese gli stessi sono stati già affidati - Di sapere se è stata valutataattentamente la situazioneanche in considerazione delfatto che detta chiusura oltre aidisagi può danneggiare anche intermini di tempo eventualisoccorsi tra cui le autoambulan-ze.

Il consigliere comunaleLuciano Meoni

cittadini.Tale sodalizio ha origine dal -

l’impegno dei cattolici che, nel vi -cariato di Terontola, ispirandosialla dottrina sociale della chiesaanalizzano i fenomeni socio eco -nomici del territorio.

In tale contesto ebbi a consta-tare come l’unico atto adottato dal

Consiglio comunale risultava esse -re una delibera del 19 dicembre2015 con la quale ci si dava ap -puntamento con i capogruppi, peril successivo gennaio, in Pre fet tu -ra, per ascoltare una relazione delCommissario straordinario dell’a-zienda in crisi.

Ovviamente, manco a dirlo, laBasanieri, in Prefettura ci andò dasola guardandosi bene dal coin -volgere i capigruppo dell’opposi-zione.

Più recentemente, aggravatasila gestione, con frequenti interru-zioni alla produzione, i sindacatipor tarono i lavoratori a Firenzeove, lo stesso Presidente della

Giun ta Regionale Enrico Rossi, sisorprendeva che la delegazionedella Cantarelli, a differenza dialtri presidi sindacali, non fosseaccompagnata dalla fascia tricolo-re indossata da un rappresentantedel Comune di Cortona.

Ai primi di maggio, essendosicompletamente interrotta, dopo la

pausa pasquale, la produzionenel lo stabilimento, nella totale in -differenza ed inerzia, in un climadi fatalismo e sfiducia che attestavapersino l’assenza della virtù dellasperanza, alcuni dipendenti chie -devano al Parroco di Terontola didare un segnale di attenzione dellaChiesa aretina al mondo del la vo -ro in difficoltà.

In quel periodo chi, presenteper l’opposizione in Consiglio co -munale, aveva mostrato interessa-mento a promuovere azioni politi-che per gestire la crisi aziendale,era stato, dagli stessi lavoratori,invitato a desistere da qualsiasi ini -ziativa perché sarebbe stata lesiva

del primato del sindacato nonchécontraria all’unità dei lavoratori.

Credo che persino l’annuncia-ta udienza del Tribunale per de -cretare il fallimento sia stata vis -suta con burocratica attenzione siadalle rappresentanze sindacali chedagli uffici istituzionali.

Con amarezza ancora unavolta ho registrato sia il tramontodella capacità di lotta del sindaca-to che dello spirito di servizio che,nel passato i sindaci di Cortona,hanno con intelligenza politica,messo nella gestione delle crisiaziendali, seppure rare sul nostroterritorio comunale, dal limitatotessuto industriale.

Il forum dei cittadini, riunitosicon consapevole responsabilità,promuoveva una fiaccolata di so -lidarietà per dare speranza ai la -voratori, richiamandosi al noto ri -chiamo di Papa Francesco “il la -voro è dignità”.

Nonostante già nella mattinata,il Tribunale aretino avesse decre-tato il fallimento dell’azienda, lasera di mercoledì 16 maggio lapartecipazione fu corale.

Oltre trecento persone guidateda tre sacerdoti, don Alessandro

Nelli, don Simone Costagli, donOttorino Capannini seguirono unanuda croce, recitando il S. Rosarioe meditando l’annuncio di PapaFrancesco relativo al mondo dellavoro.

Alcuni lavoratori della Canta -relli, tramite Luciano Meoni, si ac -cordavano con la senatrice TizianaNisini, assessore al Comune diArezzo ed al Sindaco di CastiglionFiorentino Mario Agnelli, per in -contrare, al M.I.S.E., Ministerodello Sviluppo Economico, il gior -no 24 maggio 2018, i funzionaricompetenti.

La presenza dei lavoratori e lanota elaborata dal prof. FrancescoPontelli, economista presso il Poli -tecnico di Milano, competente perl’Industria tessile, rendeva partico-larmente proficuo l’incontro chedefiniva opportuno il reclamo al

fallimento decretato dal tribunaledi Arezzo.

Sabato 26 maggio La Nazionepubblicava il “sorridente” annun-cio della Basanieri che, in forzadel credito di oltre 283.000,00euro vantato dal Comune di Cor -tona, si mostrava determinata adimpugnare il fallimento, ciò conqualche disappunto del Meoni chesi vedeva rubata la scena, assiemealla Nisini ed a Mario Agnelli, didifensori dei lavoratori dei rispetti-vi Comuni.

Nel frattempo i sindacati, chipiù chi meno, attenti all’evoluzio-ne innescata dall’annunciato re -cla mo alla Corte d’Appello avversoil decreto di fallimento, discuteva-no con i lavoratori della mancatacassa integrazione e delle dimis-sioni dei dipendenti per garantirsiil Naspi per soli due anni.

Esperto come sono, alla lucedella nota vicenda della lista con laquale la Basanieri riuscì a sottrarsial ballottaggio, invitai il Meoni averificare, nonostante l’annunciosopra citato, le reali intenzioni del -la “sindaca”.

C’è la delibera di Giunta e laconferma del Segretario comunale

al Meoni che tutto è pronto.Sabato 2 giugno, con tanto di

pa rere legale, la Basanieri ha su -perato la prova! La Nazione titolache fa “dietro front”.

I lavoratori della Cantarelliabbiano comunque fiducia, “ella”studierà altre soluzioni giuridicheper impedire che cali il sipariosull’azienda.

Qualche giorno fa, con unagrottesca farsa, Terontola ha vistolo stesso copione per la Stazioneferroviaria. Oltre al declino la bef -fa delll’assessore regionale Vin -cenzo Ceccarelli che, dopo avercispiegato il mutato scenario che to -glie fattibilità alla Stazione me dia, -Etruria- di Farneta sulla Di ret tis -sima, annuncia l’adeguamentostrut turale della Ferrovia Siena-Chiusi per l’alta velocità.

Francesco Cenci

Grazie per averci dato il privilegiodi aver trascorso questa splendidaavventura insieme a te.

16 maggio 2018

Ester Rachinived. Catani

Interrogazione su assunzione dirigente area amministrativa• con la DGC n°200/2017 la DGCn°4/2018 si da mandato agli ufficicomunali di attivare la proceduraper il conferimento di un incaricoda dirigente extra dotazioneorganica ex art. 110 comma 2 delTUEL fino al termine del man datodel Sindaco; • con la DD 28/2018 viene dataesecuzione alla delibera di G.C. n°200 del 28 dicembre 2017

Visto che: • con proprio Decreto n°77 del2018 il sindaco di Cortona conferi-sce l’incarico di dirigente Area Am -ministrativa del Comune di Cortonaalla DR.ssa Capacci Silvia. • La DR.ssa Capacci Silvia informa-ta della nomina comunica al Co -mu ne di Cortona la propria rinun-cia all’incarico • con proprio Decreto n°83 del2018 il sindaco di Cortona conferi-sce l’incarico di dirigente di AreaAmministrativa in sostituzione delcandidato rinunciatario al DR. Lu -ca Mazzi.

Considerato che: • ci sono state varie lamentele daparte di alcuni candidati al concor-so per dirigente di Area Am mi -nistrativa dirette sia a noi medesimiconsiglieri comunali sia diretta-mente alla segreteria del Comunedi Cortona, per una presunta possi-bilità di volontà da parte dell’am-ministrazione Comunale di favorirela nomina per l’incarico al DR.Luca Mazzi. • le lamentele sopracitate descri-vevano una procedura di concorsonon trasparente e irregolare daparte dei commissari esaminatori. • i soliti candidati lamentavanoanche la mancanza della redazionedei verbali di gara al momentodella chiusura delle varie fasiconcorsuali, in particolare i candi-dati non avrebbero firmato alcunverbale di seduta di esame di con -corso.

Preso atto che: • con PEC del 05/04/2018 il consi-gliere comunale Matteo Scorcucchi

ri chiedeva alla commissione di ga -ra per la nomina di dirigenteall’Area Amministrativa EX art.110,comma 2, D.lgs. 267/2000, i ver -bali di concorso che gli sono statiprontamente negati dal segretarioco munale con sua nota del06/04/2018 motivando il diniegocon il fatto che il concorso non erain quel momento ancora termina-to. Stessa richiesta veniva formulatadal Consigliere Luciano Meoni. • per il diniego ricevuto il consi-gliere Scorcucchi ha presentatoesposto documentato al Prefetto diA rezzo, al Procuratore della Re -pubblica di Arezzo e al DifensoreCivico.

Valutato che: • risulta molto strano e inconsuetoche la DR.ssa Capacci Silvia dopoaver partecipato al concorso per lanomina di dirigente Area Am mi -nistrativa, indetto dal Comune diCor tona con Determina Diri gen -ziale n°28/2018, fino alle sue fasifinali, una volta ricevuta la nominaabbia rinunciato all’incarico cherisulta essere anche ben retribuito. Per quanto sopra esposto si inter-roga il sindaco per sapere: • se ritiene che il concorso per lano mina di dirigente ad Area Am -ministrativa, ex art.110 comma 2D.lgs. 267/2000, si sia svolto inma niera del tutto trasparente eregolare. • Se risulta anche al Sig.Sindaco, che l’amministrazionecomunale abbia ricevuto lamenteledirette dagli stessi partecipanti,eventualmente i nominativi deisoggetti che si sono lamentati dellasuddetta procedura. • il motivo per cui si sia deciso dinegare ai consiglieri Scorcucchi eMeoni il loro regolare diritto diaccesso agli atti, considerando lemotivazioni addotte dal segretarionon trovano riscontro nella nor -mativa vigente in materia

I Consiglieri Comunali Luciano Meoni

Matteo Scorcucchi

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L’ETRURIA N. 10 SPORT 31 maggio 2018

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Ci vuol parlare di questaannata appena conclusa?

Siamo arrivati alla fine diquesto campionato 2017/2018, efacendo un resoconto finale, citengo tantissimo a dirlo, dopotanti anni, nove, e tanti sacrifici,compiuti all'interno di questasocietà prima e dopo la fusione,siamo riusciti a ottenere il risultatoche volevamo.

Il settore giovanile si è com -pletato in quelli che erano alcunimancamenti in un modo e nell'al-tro; ad oggi siamo riusciti a fareun'annata in cui tutto è filato per -fettamente in tutte le annate e lecategorie, aldilà dei risultati.

Siamo in uno stato eccellente:negli allenamenti tutto è filatobene davvero, nei mezzi cheavevamo e che abbiamo: siamoriusciti insomma a creare unastruttura di accoglimento perfetta.

Non lo dico io che ho lavoratoa questo progetto ma soprattuttome lo hanno detto le confermedelle persone con cui ho avuto icontatti quest'anno e con cui holavorato. Negli anni passati c'erastata sempre qualche osservazio-ne, anche giusta di qualchemancanza ma quest'anno davveroci siamo superati.

Dopo quattro anni cheabbiamo fatto questa fusione inquesta nuova società, abbiamofatto notevoli investimenti, tantecose, ma tutto è filato davvero inmodo perfetto.

Dove c'era una mancanza èstata appianata dove c'era unproblema è stato risolto; devoovviamente ringraziare tutto lostaff che si occupa del settoregiovanile per questo: gli allenatori,direttori sportivi, segretari, custodiche hanno contribuito al che tuttoil meccanismo funzionasse bene.

Sono una persona molto esi -gente ma ad oggi posso dire chetutto ha funzionato bene, sonomolto soddisfatto.

È rientrato quest'anno co -me presidente del settore gio -vanile cosa farà il prossimo?

Due anni fa dopo otto anniche avevo dedicato al CortonaCamucia ho preso un anno dipausa, pur rimanendo nell'ambitodella società avevo bisogno di farealtre cose: avevo avuto altre richie-ste anche da altre società e credoche sia giusto portare avanti altriprogetti anche in altre realtà chenon fossilizzarsi, ci tenevo al chegli altri giovani con le loro idee

portassero avanti i loro progetti.Poi l'anno scorso sono

rientrato perché volevo portarepersonalmente avanti questoprogetto, adesso sarebbe stato ilmomento di cambiare ma hodeciso di rimanere ancora unanno almeno per consolidarel'attuazione delle mie idee equesto livello che direi è perfettoper la nostra struttura e la nostrasocietà.

Non posso "abbandonare"perché c'è ancora bisogno diindividuare la persona giusta cheporti avanti il nostro progetto disocietà:

Bi sogna poi trovare un sogget-to che migliori o mantenga illivello raggiunto.

Mi dedicherò quindi anche ilprossimo anno a sviluppare ilprogetto del settore giovanile nelCortona Camucia con la speranzache ci sia una persona che mipossa sostituire a breve.

Che abbia la piena la fiduciadella società, l'amore per i ragazzie per questo sport che si chiamacalcio. Farò un altro anno quindinel Cortona Camucia, fino a

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Il Settore giovanile dell’Asd Cortona Camucia Calcio

immagine: il suo nome è Bal do ni.Ci sono anche altri ragazzi interes-santi di cui il Montevarchi ha chie -sto informazioni.

Anche Gregori è un nomemolto richiesto e che si è messo inluce, così come altri. L’annoscorso con il presidente Tremori eil presidente Cherubini abbiamofatto degli investimenti moltointeressanti che ci stanno dandomolte soddisfazioni. Siamo miglio-rati davvero molto in prospettiva elavoriamo nel modo che cieravamo prospettati da tanti anni.

Gli allievi poi hanno fatto unagrande esperienza nel campionatoregionale contro avversari dilivello, su grandi piazze e anche senon sono riusciti a confermare lacategoria c'è da dire che era unasquadra approntata all'ultimo mo -mento e che comunque si è bat -tuta molto bene. Una ottima e -sperienza condizionata anche daalcuni infortuni importanti.

Devo comunque fare un elo -gio ai due presidenti del settoregiovanile perché ci siamo dotati diallenatori con la A davanti , io dicosempre così.

Allenatori di grande esperien-za e capacità. Abbiamo avutoottimi miglioramenti in tutti isettori dai più piccoli che sono i2011/2012 sino alla Juniores conincrementi che sono di livelloprofessionistico.

Li seguo tantissimo, li vado avedere, negli allenamenti sonoperfetti ed è da lì che cominciatutto. Fanno insegnamenti edesercizi di livello superiore all'u-suale.

Quest'anno non abbiamolamentele dei genitori in generalee la nostra qualità è cresciutadavvero tanto. Giocano tutti sino acerte età poi ovviamente c'è sele -zione.

I 2004 Esordienti A si sonoclassificati bene in classifica,secondi: benché si è dovuto aiu -tare i giovanissimi che sono unpo' risicati benché il buon Fio -renzi ha fatto un ottimo lavoro. I2005, sono davvero un buongrup po, sono bravi, e si sono clas -sificati tra le prime posizioni an -

che loro. I 2006, hanno lavoratomolto bene: con tecnici molto v -ali di. I 2007 anche loro tra iprimi.

Tutte le nostre squadre sonoarrivate nelle prime posizioni:inoltre noi arriviamo a giocarecon un gruppo di 15 ragazzi dovesi gioca a sei e cerchiamo di fargiocare tutti mentre altri fannogiocare solo i più bravi.

Obiettivo principale in questesquadre è quello di far giocare ilmaggior numero possibile diragazzi , almeno per noi.

Abbiamo dei gruppi moltovali di e lavoriamo molto sul cam -po e pretendiamo dagli alle natoriche diano il massimo: lavoriamosodo su tutti gli elementi del grup -po per farli migliorare al massimola selezione arriverà più tardi.Puntiamo molto sull'unione delgruppo e sul concetto di squadraed di insieme.

I gruppi a questa età sono piùimportanti del risultato. E poi i ri -sultati ci hanno anche datoragione con l'unione abbiamoanche ottenuto ottimi risultati. Daigiovanissimi in su poi facciamoanche selezione.

Siamo poi impegnati anche indiversi tornei, Rigutino, SantaSabina e gli altri; in tutti i torneisiamo in semifinale o finale, siamostati molto competitivi. Siamo

molto soddisfatti di tutta l'annata.Abbiamo chiuso poi l'anno

con la festa arancione una tregiorni dedicata a tutti i bambini: agiugno. Siamo stati tutti insiemecon genitori e ragazzi per festeg-giare l'annata.

Riccardo FiorenzuoliLe foto della Squadra Junioresdel Cortona Camucia, sono del24 febbraio 2018, relative alderby con la Castiglionese.

giugno 2019, dopo di che cam -bierò, lo dico sin da ora, e faròqualcos'altro.

Dando un voto a questaannata quali squadre la hannohanno sorpresa di più?

Abbiamo fatto la fusione tra lenostre due società, come Camuciacalcio avevamo le annate deipiccoli che erano facili da gestirecon dei numeri veramente impor-tanti e avevamo anche la qualitànei piccoli; il Cortona Camuciaaveva una realtà nei grandi meglioposizionata, anche se con qualcheproblema, ci eravamo un po'spartiti le varie annate. Siamosubentrati con la nuova società edil primo anno abbiamo fatto benecosì come anche il secondo, finoad arrivare a quest'anno che è ilquarto dove finalmente siamoriusciti a fare una "chiusa" di tuttele annate. Tutte le annate sonostate ben strutturate con numeri equalità e dove possiamo puntarebene al futuro. Già dal prossimoanno abbiamo i 2004 che veniva-no dal nostro Camucia a calciodove c'è un parco ragazzi enorme, di qualità e quest'anno faranno igiovanissimi A.

Sarà un campionato moltointeressante dove l'obiettivo saràdi divertirsi ma dove potrebberoanche vincere. L'allenatore dovràessere molto preciso e non spre -care l'occasione che si presenta:sotto l'aspetto campionato è l'an -nata che ha fatto sempre bene eche quest'anno si può consacrare.

Ottimo gruppo sia come qua -lità di ragazzi che come aspettomorale: a seguire dietro poi cisono tutte annate come questa.

Abbiamo tutti gruppi a seguirecon cui possiamo dare continuitàe qualità al nostro progetto e nelpuntare a fare i campionati diprimo piano. Questo L'obiettivo diriportare il Cortona a livello diquei campionati che giustamentemerita ovvero i regionali, di visibi-lità e di credibilità della società.

Dirigente Sportivo Gu gliel -mo Magari - parliamo più nel -lo specifico delle varie squa -dre di questa annata?

Posso affermare che questa è

stata una delle migliori annate daquando facciamo attività sportiva:come numero di iscritti siamoaumentati in maniera considere-vole, abbiamo un vivaio vastoannata per annata, questo fino allaJuniores. A livello di risultati per -sonalmente ritengo che abbiamofatto un gran lavoro; anche se noncon tutte le squadre sono arrivati irisultati aspettati. La juniores èmolto legata alla prima squadra,ha fornito molti giovani e perquesto ma non solo forse è stataun po' penalizzata ma questa è lasua funzione principale.

Un giocatore del 2002 ha fattoalcune partite in prima squadrasino a diventare quasi un elemen-to in pianta stabile nella rosa dellasquadra maggiore.

È un nostro giocatore ci ab -biamo investito molto proviene dalPerugia e ci sta dando grossissimesoddisfazioni anche a livello di

Festa grande al Campaccio do -ve è arrivata Anna Bruschi,primogenita di Michele Bru -schi ed Elisa Casucci.

La piccola Anna, felicità egioia immensa dei genitori, deinonni e della bisnonna Teresa, ènata il 6 maggio all' ospedaleSilvestrini di Perugia.

Da poco più di un mese è acasa dei genitori in Campaccio ecresce bene, accudita e coccola-ta da mam ma Elisa e dallanonna Ta mara Gorgai. So pra -tutto nonna Tamara è la felice,gioiosa nurse di Anna.

Alla piccola Anna, ai genitoriElisa, Michele, alle nonne Orianae Tamara, al nonno Rivo e alla bi s -

Benvenuta Anna!

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

DogmanPalma d’oro a Cannes (alla rivelazioneMarcello Fonte), l’acclamato lavoro delregista di Gomorra e de Il racconto deiracconti è ispirato al cosiddetto «delittodel Canaro»: l’omicidio del criminale epugile dilettante Giancarlo Ricci, nellaRoma del 1988 per mano di Pietro DeNegri, detto «er canaro». Quarant’annie una vita trascorsa fra le lamiere diuna baracca dove chiudeva gli occhi esognava gli applausi, l’attore per caso diMatteo Garrone è stato definito «ilBuster Keaton italiano». La storia delbuono che si trasforma in mostro si rifà

a Cane di paglia: il film con protagonista Dustin Hoffman e diretto da SamPeckinpah nel 1971. I colori e le inquadrature subiscono l’influenza deidipinti di Edward Hopper grazie al direttore della fotografia, Nicolaj Bruel.Giudizio: Distinto

nonna Teresa, affezionata lettriceed abbonata del nostro giornale,le congratulazioni e gli au gu ripiù cari de L'Etruria. (I.C.)

Fiocco rosa in casa Bruschi al Campaccio

Sono terminati i campionati del settore giovanile del Cortona Camucia e quest'anno dopo anni di investimenti la società è soddisfatta in pieno dei risultati raggiunti: abbiamo parlato con il presidente del settore giovanile Daniele Tremori e con il direttore sportivo Guglielmo Magari per fare un resoconto di questa annata e capire meglio i progetti futuri

Page 15: Anno CXXVI - N° 1 1C ort na - V e dì 5 giu 20 8 w w w. l e t r u r i a . … · della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl

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L’ETRURIA N. 10 SPORT 31 maggio 2018

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Come è riuscito a portare laMille Miglia a Cortona?

È stato un sogno: tre o quattroanni fa abbiamo organizzato un

passaggio su Cortona sempre dimacchine d'epoca di un gruppo diinglesi e americani che facevanoun tour della Toscana: dentroquesto team c'era un pilota chepartecipa alla Mille Miglia. È statolui l'aggancio.

È stato questo un sogno mioda molti anni: vedevo la Mille Mi -glia passare nelle vicinanze diCortona senza mai toccarla;passava soprattutto in Val d'Orciama non a Cortona. Mi sono dettoche sarebbe stato bellissimo farlapassare per Cortona e mi sonoadoperato per organizzare questacosa.

Io ho lanciato questa idea e lui

ha convenuto che sarebbe statomolto bello: l'organizzazione dellaMille Miglia poi è cambiata ehanno un po' rivisto i vari itinerari

La Mille Miglia a Cortona

La continuità, questa pa -rola magica che raccogliemille significati; tenerealto il livello e il ritmo digioco più a lungo, ciò

significa più attenzione, più luci -

dità, più intensità nell'arco dell'in-tera partita; quando pensi di averetutte le risposte una palla ti cambiatutte le domande costringendoti aricominciare percorrendo unastrada diversa; ecco l'importanzanel trovare la confidenza e l'abitu-dine giusta nell'affrontare almeglio ogni imprevisto, e non solodentro il rettangolo di gioco, maanche fuori.

Gli otto incontri disputati dopoFirenze da Leonardo, a Bibbiena,con Bulletti 2.5, a Veio con Pie -trosanti 2.7 e Ingarao 2.4, a Cerviacon Nanni 3.1 e Giorgetti 2.4 e aCastiglion Fiorentino con Fio -rentini 2.8, Natazzi 2.4 e Maz -zeschi 2.4 hanno evidenziatoquesta necessità.

Il livello espresso in campo siattesta su di una classifica italianadi 2.4/2.5 che la nostra Fe de -razione Tennis equipara ad unaclassifica mondiale dal numero901 al numero 1.500, ma le po -tenzialità dimostrate, in questomomento solo a tratti, sono bensuperiori.

Solo Leonardo dovrà farsi sua

tutto il mondo per partecipare aquesta gara di regolarità non divelocità.

Un Percorso che obbliga ipassaggi in alcuni paesi a determi-nati orari passando per I borghi,le città e le regioni più belled'Italia.

Viene fatta in due giorni ed ilsuo marchio e davvero prestigio-so: come brand e' il secondomarchio dopo la coca-cola.

Abbiamo dato davvero unabella immagine del territorioabbinandolo a questa corsa.

È associata alla qualità e all'ec-cellenza enogastronomica: oltreche alla qualità delle macchine ed

alla loro unicità.Come avete studiato il

ritorno per Cortona?A me piace tutto quello che è

l'organizzazione di eventi di qua -lità: questo fa parte anche dell'atti-vità di Terre Etrusche degli ultimianni: ho sempre visto la MilleMiglia come un evento di altissimaqualità. Non sono un tuttologo emi sono affidato a degli amici edei colleghi, ad esempio StefanoSangalli con la società Alte Sfere,che organizza un evento ad Arezzolegato alle auto d'epoca, la suacompagna ha fatto la speaker inpiazza, una cosa eccezionale.

Quattro ore di una giornalista

fondamentalmente esperta che hapartecipato per 10 anni alla MilleMiglia che raccontava la storia, letradizioni delle macchine maanche degli equipaggi. Abbiamovisto persone scendere dallamacchina per salutare loro.

Quindi Cortona che si è rivela-ta una bella città ma anche unacittà ospitale che sa accogliere lepersone e che sa presentarsi; tuttici hanno detto di essersi sentitiaccolti e coccolati.

Anche la gente di Cortonaha risposto alla grande, èd'accordo?

Sono d'accordo: ho visto genteentusiasta in piazza. Tutti i risto-

C'erano anche tantissimifotografi che ancora stanno po -stando le foto. È' stata una bellaopportunità sfruttata a pieno .

Per il futuro cosa ci puòanticipare?

Noi vogliamo di certo chiederealla Mille Miglia di ripassare suCortona: questo è quello che vo -gliamo fare e anche studiare qual -cosa di più. Vista la reazione dellagente proporremo anche Cortonacome sosta; sarebbe davvero spet -tacolare poter pernottare a Cor -tona. Questo porterebbe davverotantissima gente in quei due gior -ni.

Logicamente c'è tanta compe-titività; le città che vogliono il pas -saggio della Mille Miglia sonotantissime.

Credo comunque di aver datoun bel biglietto da visita: quelloche guarda molto la Mille Miglia èl'aspetto organizzativo: non voglio-no che ci siano intoppi, abbiamoavuto davvero una bella squadra:circa 120 persone volontarie, tuttele strade di Cortona erano presi-diate, una bella collaborazionepub blico/privato con i vigili, la po -lizia e i carabinieri, il gruppo Vab,la Misericordia, tutti con gran de

macchine. È stata una bellavetrina. Abbiamo visto davverobellissime macchine e bellissimagente.

Vuole aggiungere qualco-sa?

Ringrazio di cuore tutti quelliche hanno reso possibile questamanifestazione; onestamente devodire che non c'è stato un intoppoda parte di nessuno. Tanta parteci-pazione da parte di tutti. È la pri -ma volta che la Mille Miglia passaa Cortona: nessuno aveva un'espe-rienza diretta.

Un discorso è vederla, unacosa organizzare una ma -nifestazione di questo genere.Nessuno credo a priori avessepercepito quale poteva essere laportata di un evento di questogenere.

Questo secondo me è uno de -gli eventi su cui la città deve pun -tare. Questi eventi di alta qualitàche lasciano uno "strascico" "po -si tivo ; per tanti anni si parlerà diquesto passaggio .

Questo porterà flussi turistici,promozione turistica un bell'inve-stimento su cui puntare anche peril futuro.

Riccardo Fiorenzuoli

questa convinzione dopo le recentivicissitudini familiari e gli attualiimpegni scolastici (a breve dovràsostenere gli esami di maturitàpres so il Liceo Classico di Cor to -na).

L'esperienza che deriva dalpo ter affrontare tante partite loaiuterà in questo, sarà importantefare scelte che portino a giocare inmodo da scendere in campo con

la voglia di vincere, di riflettere, diconcentrarsi sui dettagli percambiare la partita nel caso in cuinon riesca ad iniziarla nel modogiusto, con la consapevolezza deipro pri mezzi e che si matura pergradi, che ogni partita ti arricchi-sce per i prossimi step ed è fonda-mentale per lavorare sulle sensa-zioni e concentrarsi meglio sull'al-lenamento.

Vittorio Camorri, proprietario di Terre Etrusche, ha contribuito in maniera significativa e forse determinante a portare la Mille Miglia a Cortona: una corsa storica ed unica, che ha messo in luce ancora una volta ed in modo ottimale le bellezze di Cortona

Tennis Club Cortona

Leonardo Catani alla ricerca della continuità

ed a quel puntonoi abbiamo pro -posto il nostropro getto.

Un anno pri -ma ci hanno ri -con tattato, ab bia -mo cominciato latrattativa con ilCo mune per a ve -re il supporto el'ap poggio, ab bia -mo cominciatoquesta collabora-zione e ce l'abbia-mo fatta. L'or ga -niz zazione dellaMil le Miglia quin -di ha accettato dipassare per Cor -to na: volevamo fa -re la sosta che poiè stata fatta ad A -rez zo ma solo perproblemi logisticivisto che non è fa -cile ospitare cosìtante persone; farmangiare 1000

ranti di Cortona etutte le attivitàhanno contribuito.

Abbiamo lan -ciato l'idea di pre -parare questa me -renda, un kit dapoter degustaredu rante il tragittoed è stato un suc -cesso. Ab biamopen sato di conse-gnare agli equi -paggi qualcosa chegli ricordasse Cor -tona. Abbiamo ri -flettuto a lungo:non volevamo da rei gadget o vo lan -tini, la scelta allafine è caduta suque sto kit me -renda ed è stato un

professionalità.Alla fine non

ab biamo chiusones suna strada matutto si è svol to inprefetto or dine.

La Mille Migliaè una gara che va inbase al regolamen-to del codice dellastrada, solo via Na -zionale è stata per -corsa al contrarioed è stato moltoaffascinante e ap -prezzato entrare incittà arrivare da viaDardano, passarein Piazza Signorelli,vedere il teatro, lapiazza del Comunee soprattutto laspet tacolarità di viaNazionale al contra-rio, con la bellezzae unicità di quelle

tradizione pluri-annuale ed è con -siderata la corsapiù bella delmon do.

Partecipanooltre 600 equi -paggi, copre 42na zioni di prove-nienza, valore dialcune macchineinestimabile; unaFerrari che è pas -sata di qua del1926 ha un valoredi circa 26 mi lio -ni di euro.

Grandi appas-sionati quindi chesi muovono da

persone insieme non è facile.Stiamo comunque pensando

di poterci organizzare in futuroanche per questo. Abbiamo alla fi -ne deciso di fare il controllo tim -bri su Cortona, il 18 maggio, chealla fine poi secondo me è anchepiù bello della sosta.

Queste macchine che passanosi fermano e ripartono è moltointeressante davvero.

Cortona inserita in quest'i-tinerario è molto significativo:quanta bellezza e storia c'è inquesta corsa?

La Mille Miglia è un percorsostorico che parte da Brescia arrivaRoma e ritorna a Brescia: ha una

successo mol to gradito.In collaborazione con i risto-

ranti abbiamo fatto questo kit edevo dire che è stato davvero mol -to molto apprezzato. Vedere i cuo -chi in piazza sotto l'ombrelloneche preparavano queste merendeè stata un'immagine molto diimpatto e carina.

Per il pubblico devo dire che èstato molto attento ed ha applaudi-to in modo critico ma anche en -tusiasta. Stante la pioggia quel po -co è piovuto non si è mosso nes -suno.

Per strada poi tutti ci hannoringraziato a dimostrazione dellabuona riuscita dell'iniziativa.