Anno CXXVI - N° 16 C o rtn a- S b 15 s em 20 8 w w w. l e ... · tro tutte le parti presenti non...

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PAGINA 1 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXVI - N° 16 Cortona - Sabato 15 settembre 2018 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com S cartabellando una “pila” di vecchi documenti ne abbia- mo ritrovato uno che porta la data del 24 gennio 1980, ore 21. E’ relativo alla pro- posta di lavoro per uno sviluppo conservativo e sociale del centro storico e utilizzazione del terri- torio circostante, pur nella sal- vaguardia del paesaggio. Dal documento si vede che erano presenti i rappresentati dei partiti PCI, DC, PSI, le confedera- zioni sindacali, i rappresentati del- la Camera del Lavoro, gli ammini- stratori dell’Ospedale, il presiden- te del Consiglio Delegati dell’O- spedale, il presidente dell’ACLI Ca- sa, i Deleganti commercianti e ar- tigiani, i Consiglieri della prima Circoscrizione, i Presidi delle Scuole Medie, Vari rappresentanti di insegnanti, liberi professionisti, artigiani e commercianti. Era dunque una riunione con tante presenze importanti, come non se ne realizzano più in questi ultimi tempi. L’argomento sicuramente im- portante, la conclusione di questo incontro ha trovato tutti d’accor- do. Il documento così scrive: “E’ seguita ampia discussione, cui ogni parte ha dato il suo contri- buto; a conclusione dell’incon- tro tutte le parti presenti non hanno dichiarato pareri contra- ri alle proposte avanzate.” Riproponiamo i passi essen- ziali perché ciascuno possa rileg- gere quanto siano rimaste attuali le problematiche lamentate nel 1980. Da qui una prima conside- razione: in 38 anni le Amministra- zione Comunali che si sono succe- T erminate le due settima- ne di mostra, i 29 esposi- tori di Palazzo Vagnotti tornano a casa. Chi è più contento, chi meno, qualcuno ha venduto, qualcuno si lamenta, un po' come sempre. Certo è che ci hanno lasciato an- che quest'anno un esempio di classe e raffinatezza, dimostrando ancora una volta che abbiamo dei veri capolavori da tutelare e tra- mandare. Chi compra un oggetto di tale rarità deve sapere che la- Cortonantiquaria chiude i battenti Cortonesi “lontani”, Cortona vi aspetta a braccia aperte di Enzo Lucente scerà alle future generazioni qual- cosa della nostra storia e della no- stra tradizione. Tutti oggetti di una bellezza indescrivibile, ricchi di storie e di passato. Curiosando tra le stanze di Palazzo Vagnotti ac- compagnata dall'antiquario Salva- tore Cecchi, che da oltre vent'anni espone a Cortona con grande en- tusiasmo, scopro un mondo diver- so. L'antiquariato non si guarda di sfuggita ma si assapora, come fos- se un buon pranzo. Ascoltare que- ste persone gentili ed appassionate che da anni vanno e vengono per portarci la loro arte è davvero e- mozionante. Un mondo quasi per- duto dove le nuove generazioni, sempre di fretta e con il telefonino in mano, non riescono ad entrare. Noi invece siamo entrati e ad ac- coglierci ci sono gli espositori con le loro famiglie o i loro dipendenti carichi di sapere. Ciò che traspor- tano non è solo il peso del legno o del ferro, delle tavole dipinte e del bronzo, ma è un bagaglio cultura- le che solo gli antiquari detengo- Quando leggerete queste parole mancherà veramente po- co alla grande festa della prima settimana di ottobre. I cortonesi di tutti i tempi e di ogni luogo si ritroveranno nelle strade, nei luoghi sempre vivi nella memoria che li hanno visti protagonisti anni e anni fa. Molte cose le troverete cambiate: la tipologia di negozi, il flusso turistico che anche a ottobre, specialmente se sarà una dome- nica assolata, caratterizza Cor- tona. Anche le facce, le figure saranno cambiate: siamo un po' tutti invecchiati, direi cresciuti e molti di noi non ci sono più. Ma non dovremo farci prendere dalla malinconia, dalla tristezza per l'ineludibile trascorrere del tempo. Ci sono i nostri figli e nipoti che proseguono la nostra esi- stenza in un infinito gioco del passaggio del testimone che caratterizza la storia della uma- nità. E cornice di questo lascito è e rimarrà sempre Cortona, la città più antica della storia, con le sue potenti mura etrusche contro le quali si giocava da bambini a pallone, le chiese antiche che ci ricordano il no- stro cammino di fede, la nostra parrocchia, ormai sguarnita del vecchio parroco, i giardini pubblici, da noi chiamati il Parterre, dove ognuno di noi ha avuto il primo momento appar- tato con il primo indimenticabi- le amore di gioventù e via, via ogni singolo luogo che ci farà tornare in mente i momenti del nostro passato. Questa è la nostra identità, una identità che dobbiamo mantenere e tramandare ai nostri cari giovani e dobbiamo lottare per mantenerla integra anche se arricchita da nuove esperienze. Ed è per questo che sarà bello tornare a Cortona, oltre ogni nostra aspettativa un'immersione nel passato per rilanciare il futuro … il nostro futuro di comunità e individua- le. Vi aspettiamo tutti per creare e vivere momenti magici, indimenticabili, fantastici e unirci tutti, i presenti, chi è rimasto a casa e chi non c'è più, in un unico e calorosissimo abbraccio, per ridare a Cortona, almeno per tre giorni, un'ani- ma, la sua e la nostra anima, l'anima di un luogo che è sopravvissuto e sopravviverà al passare del tempo e dei tempi. Siamo cortonesi e siamo orgogliosi di esserlo. Fabio Comanducci SEGUE A PAGINA 2 UN'OFFERTA CHE NON POTRA’ RIFIUTARE I will make him an offer he can not refuse Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar) Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195 E-mail: [email protected] La scomparsa di Vito Garzi SEGUE A PAGINA 2 Consigliere Comunale tra il 2004/2009 “Vito è stato un esempio di impegno civico costante verso al sua città e la comunità, faremo tesoro del suo insegnamento e non lo dimenticheremo.” A bbiamo appreso con la più profonda tristezza della scomparsa di Vito Garzi, persona straordi- naria che tra il 2004 ed il 2009 ha ricoperto anche la carica di Consigliere Comunale nella coalizione di centro sinistra. “Ho avuto modo di vivere con Vito la mia prima esperienza am- ministrativa, essendo stata consi- gliere comunale anche io proprio in quella legislatura, tra il 2004 ed il 2009. Ho un ricordo così bello di Vito come persona e come amico che trovo difficile oggi pensare alla sua scomparsa. E’ stato persona limpida, impegnata, solidale e sempre disponibile. Vorrei esprimere a nome mio personale ma anche come Sinda- co e rappresentante di tutti i corto- nesi, le più sentite condoglianze alla famiglia, alla moglie Antonietta e ai figli Massimo e Paolo. Vito è stato un esempio di im- pegno civico costante verso al sua città e la comunità, faremo tesoro del suo insegnamento e non lo di- menticheremo.” Francesca Basanieri Sindaco di Cortona “La poesia della natura” Foto Mario Agnelli Benedetto da Maiano, Madonna col Bambino Dal 1980, tanti sonni

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PAGINA 1

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz.della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

Anno CXXVI - N° 16 Cortona - Sabato 15 settembre 2018 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80

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Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

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www.alessandrofratini.com

CENTRO

BENESSERE

ESTETICO

Via Nazionale 22,Cortona (AR)T. 0575 62158

[email protected]

Scartabellando una “pila” divecchi documenti ne ab bia -mo ritrovato uno che portala data del 24 gennio 1980,ore 21. E’ relativo alla pro -

posta di lavoro per uno sviluppoconservativo e sociale del centrostorico e utilizzazione del terri-torio circostante, pur nella sal -vaguardia del paesaggio.

Dal documento si vede cheerano presenti i rappresentati deipartiti PCI, DC, PSI, le confedera-zioni sindacali, i rappresentati del -la Camera del Lavoro, gli am mi ni -stratori dell’Ospedale, il presiden-te del Consiglio Delegati del l’O -spedale, il presidente dell’ACLI Ca -sa, i Deleganti commercianti e ar -tigiani, i Consiglieri della primaCir coscrizione, i Presidi delleScuo le Medie, Vari rappresentantidi insegnanti, liberi professionisti,artigiani e commercianti.

Era dunque una riunione contante presenze importanti, comenon se ne realizzano più in questiultimi tempi.

L’argomento sicuramente im -por tante, la conclusione di que stoincontro ha trovato tutti d’ac cor -do. Il documento così scrive: “E’seguita ampia discussione, cuiogni parte ha dato il suo contri-buto; a conclusione del l’in con -tro tutte le parti presenti nonhanno dichiarato pareri contra-ri alle proposte avanzate.”

Riproponiamo i passi essen-ziali perché ciascuno possa rileg-gere quanto siano rimaste attualile pro blematiche lamentate nel1980. Da qui una prima conside-razione: in 38 anni le Am mini stra -zione Comunali che si sono succe-

Terminate le due settima-ne di mostra, i 29 esposi-tori di Palazzo Vagnottitor nano a casa. Chi è piùcontento, chi meno,

qual cuno ha venduto, qualcuno silamenta, un po' come sempre.Cer to è che ci hanno lasciato an -che quest'anno un esempio diclas se e raffinatezza, dimostrandoancora una volta che abbiamo deive ri capolavori da tutelare e tra -man dare. Chi compra un oggettodi tale rarità deve sapere che la -

Cortonantiquaria chiude i battenti

Cortonesi “lontani”, Cortona vi aspetta a braccia aperte

di Enzo Lucente

sce rà alle future generazioni qual -cosa della nostra storia e della no -stra tradizione. Tutti oggetti di unabellezza indescrivibile, ricchi distorie e di passato. Curiosando trale stanze di Palazzo Vagnotti ac -com pagnata dall'antiquario Sal va -to re Cecchi, che da oltre vent'anniespone a Cortona con grande en -tusiasmo, scopro un mondo diver -so. L'antiquariato non si guarda disfuggita ma si assapora, come fos -se un buon pranzo. Ascoltare que -ste persone gentili ed appassionateche da anni vanno e vengono perpor tarci la loro arte è davvero e -mo zionante. Un mondo quasi per -duto dove le nuove generazioni,sempre di fretta e con il telefoninoin mano, non riescono ad entrare.Noi invece siamo entrati e ad ac -coglierci ci sono gli espositori conle loro famiglie o i loro dipendenticarichi di sapere. Ciò che traspor-tano non è solo il peso del legno odel ferro, delle tavole dipinte e delbronzo, ma è un bagaglio cultura-le che solo gli antiquari detengo-

Quando leggerete questeparole mancherà veramente po -co alla grande festa della primasettimana di ottobre.

I cortonesi di tutti i tempi edi ogni luogo si ritroverannonelle strade, nei luoghi semprevivi nella memoria che li hannovisti protagonisti anni e anni fa.Molte cose le troverete cambiate:la tipologia di negozi, il flussoturistico che anche a ottobre,specialmente se sarà una do me -nica assolata, caratterizza Cor -tona.

Anche le facce, le figuresaranno cambiate: siamo un po'tutti invecchiati, direi cresciutie molti di noi non ci sono più.Ma non dovremo farci prenderedalla malinconia, dalla tristezzaper l'ineludibile trascorrere deltempo.

Ci sono i nostri figli e nipotiche proseguono la nostra esi -stenza in un infinito gioco delpassaggio del testimone checaratterizza la storia della uma -nità. E cornice di questo lascitoè e rimarrà sempre Cortona, lacittà più antica della storia, conle sue potenti mura etruschecontro le quali si giocava dabam bini a pallone, le chieseantiche che ci ricordano il no -stro cammino di fede, la nostraparrocchia, ormai sguarnita delvecchio parroco, i giardinipubblici, da noi chiamati ilParterre, dove ognuno di noi haavuto il primo momento appar-tato con il primo indimenticabi-le amore di gioventù e via, viaogni singolo luogo che ci faràtornare in mente i momenti delnostro passato.

Questa è la nostra identità,una identità che dobbiamomantenere e tramandare ai

nostri cari giovani e dobbiamolottare per mantenerla integra

anche se arricchita da nuoveesperienze.

Ed è per questo che sarà

bello tornare a Cortona, oltreogni nostra aspettativa …un'immersione nel passato perrilanciare il futuro … il nostrofuturo di comunità e individua-le.

Vi aspettiamo tutti percreare e vivere momenti magici,indimenticabili, fantastici eunirci tutti, i presenti, chi èrimasto a casa e chi non c'è più,in un unico e calorosissimoabbraccio, per ridare a Cortona,almeno per tre giorni, un'ani-ma, la sua e la nostra anima,l'anima di un luogo che èsopravvissuto e sopravviverà alpassare del tempo e dei tempi.

Siamo cortonesi e siamoorgogliosi di esserlo.

Fabio Comanducci

� SEGUEA PAGINA 2

UN'OFFERTA CHE NON POTRA’ RIFIUTAREI will make him an offer he can not refuse

Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar)Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195

E-mail: [email protected]

La scomparsa di Vito Garzi

� SEGUEA PAGINA 2

Consigliere Comunale tra il 2004/2009

“Vito è stato un esempio di impegno civico costante verso al sua città e lacomunità, faremo tesoro del suo insegnamento e non lo dimenticheremo.”

Abbiamo appreso con lapiù profonda tristezzadella scomparsa di VitoGarzi, persona straordi-naria che tra il 2004 ed

il 2009 ha ricoperto anche lacarica di Consigliere Comunalenella coalizione di centro sinistra.

“Ho avuto modo di vivere conVito la mia prima esperienza am -mi nistrativa, essendo stata consi-gliere comunale anche io proprio

in quella legislatura, tra il 2004 edil 2009.

Ho un ricordo così bello diVito come persona e come amicoche trovo difficile oggi pensare allasua scomparsa. E’ stato personalimpida, impegnata, solidale esem pre disponibile.

Vorrei esprimere a nome mioper sonale ma anche come Sin da -co e rappresentante di tutti i corto-nesi, le più sentite condoglianzealla famiglia, alla moglie Antoniettae ai figli Massimo e Paolo.

Vito è stato un esempio di im -pegno civico costante verso al suacittà e la comunità, faremo tesorodel suo insegnamento e non lo di -menticheremo.”

Francesca Basanieri Sindaco di Cortona

“La poesia della natura”

Foto Mario Agnelli

Benedetto da Maiano, Ma don nacol Bambino

Dal 1980, tanti sonni

L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ

PAGINA 2

15 settembre 2018

Era una strada segnata elui ne era pienamenteconsapevole. Qualcheme se fa aveva scoperto diessere stato colpito dal

male del secolo. Era sereno e loha combattuto con tutte le sueforze. Quando poteva usciva perrespirare l’aria pulita della suaCortona.

Nei nostri incontri si parlavaspesso del giornale, delle notizieche aveva letto nel numero ap penauscito.

Della sua malattia mi ha sem -pre detto: “La combatterò, ma so

L’Opinionea cura di Stefano Duranti Poccetti

che vincerà”. E così è stato. L’ul -tima volta che l’ho sentito per te -lefono mi ha detto con quel filo divoce che gli era rimasto: “CaroEn zo sono contento che tu sia tor -nato a lavorare, io ho concluso ilmio tragitto terreno. La mia ma -lattia mi ha portato alla fine, me nevado sereno.”

Per tanti anni Vito è stato unattento amministratore del nostroquindicinale e lo ricordiamo conaffetto per la sua se rietà.

Alla moglie Antonietta e ai figliMassimo e Paolo le nostre condo-glianze più sincere. E.L.

L'estate è quasi finita, un'estate unpo' sottotono, almeno questo èquello che è sembrato in questastagione a Cortona, dove si è as -sistito a una diminuzione del tu -rismo in particolar modo ameri-cano. Adesso si andrà verso laparte dell'anno fredda, quando, losi sa, si presenterà il solito proble-ma del centro storico spopolato.Più andiamo avanti, più pare chequesta situazione peggiori, poichése il tasso turistico comincia adabbassarsi anche d'estate è chiaroche questo va a influire negativa-mente sulla situazione già compli-cata dell'inverno. È arrivato veramente il momento

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d'inventarsi qualcosa, perché seanche l'estate si comincia a notarecali (dovuti al fatto che Cortonanon riesce a proporre niente diallettante, anche se questa non èla sola motivazione, perché questaè una problematica che colpiscequasi tutti i centri storici), allorac'è la necessità di lavorare sodo,sotto il profilo dell'organizzazionedegli eventi e della loro promozio-ne. Certo, escogitare qualcosa nel pe -riodo freddo non è semplice, maqualcosa d'importante può esserecreato, attraverso l'eventuale dia -logo tra amministrazione, privati ecommercianti.

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no. Mi avvicino ad un signore d'al -tri tempi come la sua arte che midà una vera e propria lezione dian tiquariato. Antiche Trame è ilno me della sua galleria ed ha pez -zi, come del resto gli altri, impor-tanti, antichi e di pregio: originali,garantiti, certificati. Mi fermo aguardare un grande leggìo di le -gno del Seicento, un vero capola-voro. Mi racconta la storia delpez zo, che proviene da un conven-to, poi mi mostra delle terrecottee, una in particolare, attira la miaattenzione. E' una Madonna delQuattrocento col Bambino, di Be -

ne detto da Maiano e l'expertise èstato firmato dal prof. ClaudioStrinati, storico dell'arte di grandeli vello che abbiamo avuto il pia -cere di avere a Cortona più volte.A piano terra, dove c'è l'esposizio-ne di Fabbri Arte, ritrovo YuriFabbri che, con entusiasmo e tan -

da pag. 1 Cortonantiquaria chiude i battentita professionalità, mi descrive ipez zi meravigliosi che ha, come ildoppio ritratto di Filippo di Ma ce -donia e Alessandro Magno. Tuttala storia racchiusa in un grandecammeo in pietra d'agata di circa40 centimetri di diametro che ciparla di un mondo affascinantequal è quello del mito e della sto -ria fusi insieme. Yuri mi parla in -fatti dell'oracolo di Amon consul-tato dal grande condottiero ma ce -done proprio nell'Oasi di Siwa inEgitto (di recente scoperta), doveAlessandro Magno scoprì di es -sere figlio di Zeus.

Anche l'arte contemporanea sisposa bene con i pezzi di antiqua-riato e, infatti, Ars Antiqua ci haportato le opere dell'artista BrunoBani intitolate “Eclissi”. Accanto aimarmi del Seicento sono anchepiù belle, a riprova del fatto chenon esiste uno stile obbligato nel -

l'arredare un ambiente ma cheba sta avere gusto e si possono uni -re oggetti contemporanei conquel li antichi.

Un'esposizione, la Cortonanti -quaria, che ha la sede più bella eprestigiosa del suo genere, cheme riterebbe più promozione a li -vello nazionale.

Nelle nostre zone è molto co -

nosciuta ed i suoi 56 anni parlanoda soli, ma è un mo mento moltodelicato per l'economia e non èfacile vendere oggetti di così altolivello, anche se ci so no meraviglieper tutte le tasche.

I gioielli di varie epoche e difirme im portanti hanno prezzimolto ac cessibili e sono di unabellezza u nica.

Aspettiamo il prossimo annoper vedere cosa ci porterannoque sti instancabili espositori e rin -graziamo chi, come il Comune diCortona ha lottato affinché la mo -stra rimanesse in questi splendidilocali. Grazie a Banca Popolare diCortona per il suo contributo egra zie a Comune di Cortona, Ca -me ra di Commercio di Arezzo,Cor tona Sviluppo e all'instancabiledi rettore scientifico Furio Velona.

Olimpia Bruni

L’estate è finita e ora cosa ci aspetta?

da pag. 1 Dal 1980, tanti sonnidute hanno fatto poco o niente pervalorizzare il centro storico e ilterritorio circostante.

Il prossimo anno si rinnoval’Am ministrazione Comunale eque ste problematiche dovrannoes sere riproposte con forza e conso luzioni concrete di realizzazio-ne. ....Nella seconda metà dell’an-no 1977, l’Amministrazione Co -mu nale portò all’approvazionedel la Circoscrizione e del Con si -glio Comunale il “Piano Partico la -reggiato di risanamento e conser-vazione del Centro Storico di Cor -tona”. Redatto dagli architetti Cen -sini, De Fiore, Vaccaro con la col -laborazione di Ameri e Gozoli.

Da esso risulta che il CentroStorico non è da considerarsi “...come un quartiere particolare eneppure come vita particolaristicasecondo criteri estetizzanti (Cittàmuseo), ma nella sua realtà di vitaglobale”.

La relazione prosegue “... oc -cor re fare interventi di selezione edi ridistribuzione delle funzioni, diripristino e di restauro architetto-nico incentivati; ed orientati conl’applicazione circostanziata deglistrumenti disponibili (standarsurbanistici, PROVVEDIMENTI PERL’E DILIZIA ECONOMICA E PO PO -LARE, agevolazioni fiscali, ecc.)!.

... Il Sindaco sosteneva cheesistevano nella città non meno di1500/2000 vani chiusi.

... La realtà odierna, in rap -porto a quello studio, tende a di -mostrare che molti, troppi di que -sti (ipotetici) vani possono essereutilizzati solo ad “uso pubblico”da Enti, organismi e comunità.

... Non vale a tal propositosban dierare ai quattro venti ilgran de flusso turistico che, pare,dia linfa e vita alla città.

Il turismo è, si, oggi una com -ponente della vita cittadina, ma es -so si svuota di significato e di con -tenuti se non viene collegato aque sta realtà una vita autonomade “Centro turistico”.

... La popolazione stanziale in -vecchia velocemente.

In questi ultimi mesi circa25/30 famiglie si sono dovute, lo -ro malgrado, allontanare dal cen -tro storico.

Questo è avvenuto, avviene edavverrà nella Città, perché le gio -vani coppie hanno il diritto divivere in ambienti idonei e per farquesto devono emigrare (questo è

purtroppo il termine esatto) versola pianura, là dove l’Am mini stra -zione Comunale ha previsto unosviluppo edilizio ampio. ...1 - Reperire nelle adiacenzedel Centro Storico zone edifi-cabili, senza logicamente detur-pare le carattetistiche fondamenta-li del paesaggio, ma nel contempoesige e desidera che alle bellezzeartistiche e paesaggistiche vengaassociato anche il “diritto alla vita”per i cittadini ivi residenti e perquanti qui vorranno abitare.... Bisogna però garantirsi che siagente stanziale e non gente cheutilizzi questo sforzo comune percrearsi la seconda casa. ... Occor -re che i tecnici comunali e gli altriOrgani competenti in dichino, conuno schizzo di massi ma, la tipolo-gia delle case così come dovreb-bero essere per me glio inserirsinel contesto del territorio. ...3 - Problemi della montagnacor tonese, occorre modificarel’indice di efidicabilità, secondocerti criteri in questa parte diterritorio. Troppa parte della no -stra montagna è ridotta ad un in -treccio di bosco e sottobosco im -penetrabile, se non dal fuoco inperiodi estivi. ...4 - Congelamento allo statusattuale. Occorre in via prelimiarecongelare allo status - quo Uffici,servizi, scuole oggi esistenti nellacittà. E’ necessario lasciare al Cen -tro Storico la funzione dirigenzialedel Comune. ...5 - Revisione strutture turisti-che. Il turismo riveste una grossaimportanza nella vita cittadina. ...... organizzare, nei cosidettiperiodi turistici “morti”, convegnia carattere nazionale. Essi giove-rebbero certamente ad allargare ilperiodo turistico della Città. ...8 - Restauro conservativo del -le facciate e delle gronde...9 - Viale del Parterre. E’ il tantodecantato viale delle passeggiatecortonesi. Oggi è notevolmentetra sandato e denota lo stato di ab -bandono. ...10 - Parcheggi, il piano partico-lareggiato indivua una serie dizone da adibire a parcheggio.Chie diamo che vengano realizzate.Anche dentro le mura occorronoparcheggi.14 - Mercato. In questa situazio-ne generale il mercato del sabatosta sempre più declassandosi inqualità e quantità. ...

Vito amministratore del nostro giornale

La mostra nei locali di Palazzo Vagnotti

Cammeo

Servizio Civile “4 posti”, area socio-sanitarioPossono partecipare tutti i giovani in età compresa tra 18 e 28 anni. La scadenza delle domande è improrogabilmente prevista per venerdì 28settembre alle ore 18. Per informazioni e presentazioni delle domande presen-tarsi presso gli uffici della Misericordia di Cortona, in piazza Amendola n. 2,tutte le mattine dalle 10 alle 13 o contattare gli uffici al n. 0575-60.32.74

Misericordia di Cortona

A sinistra Vito Garzi

sicale, il pianista jazz Simone Gra -ziano, talentuoso artista titolaredella cattedra di pianoforte pressola Siena Jazz University e presiden-te dell’Associazione Musicisti JazzItaliani che, con Paolo Fresu, haeseguito alcuni brani di rara bel -lezza. Il Premio assegnato a Fresuconsiste in un’opera realizzatadall'artista Antonio Massarutto,raf figurante lo stesso Fresu nell'at-to di suonare la tromba nella suatipica posizione con una gambasollevata.

La motivazione recita: «Conquesto riconoscimento si rendeomaggio al musicista per averriportato alla luce, con ancorapiù forza ed efficacia, l’anticaspiritualità della città, ed averrafforzato la consapevolezzaver so la nostra comune storiaspirituale».

La serata è stata promossa dalComune di Cortona e dall’organiz-zazione della Cortonantiquaria, incollaborazione con AssociazioneMammut, Camera di Commerciodi Arezzo e con il contributo diBanca Popolare di Cortona.

Antonio Aceti

L’ETRURIA N. 16 CULTURA

PAGINA 3

Un'altra delle chiese custodite dadon Fulgenzio Lazzeri è quella diSant'Agata alla Fratta. Non moltodistante da Santa Caterina, descrit-ta nella precedente rubrica, godeancora della messa officiata dalparroco che vi abita a fianco. Sacerdote generoso e disponibileverso tutti, don Fulgenzio è pre -sente alla Fratta dal febbraio 1960. La chiesa è ampia, luminosa e bentenuta. Descritta anch'essa nel li -bro di don Bruno Frescucci “Lechiese cortonesi” del 1983, è sta -ta oggetto di una monografia cura -

ta da Ivan Landi, uno dei collabo-ratori del nostro giornale che, nelFebbraio 2010, ha stampato il li -bro “Chiesa di Sant'Agata inFratta”- MILLE ANNI di STORIA(Edizioni Calosci). Nel XIII secolo la chiesa di Sant'A -ga ta era sotto Farneta, come e len -cato in uno scritto di Papa Gre -gorio IX. La zona dove si trova la chiesa, fa -ceva parte della contea di Cegliolo,motivo per cui fu chiamata “Frattadei Conti” (Ban dinucci) definitapoi, “La Fratta”, toponimo che hadato luogo a varie interpretazioni:«Fracta comitum», cioè Fratta deiConti sembra l'ipotesi più accredi-tata.

15 settembre 2018

in lingua volgare, scrit to tra il1270 e 1297. Dal titolo “AltissimaLuce”, il lavoro di sperimentazionedel maestro, in collaborazione conil collega Da niele Di Bonaventura,è una riproposizione di questastraordinaria testimonianzamusicale, realizzata seguendoparticolari criteri che rendono ilprogetto innovativo e denso disensibilità, pur nel rispetto dellatradizione.

Ed è esattamente nella Chiesadi San France sco, dove questocapolavoro ha a vu to origine, che aLuglio dello scor so anno nell'am-bito del Fe stival di Musica Sacra, fupresentato il concerto, con arran-giamenti liberamente ispirati alLaudario realizzati da Paolo Fresuper il quar tetto jazz che lo accom-pagnava e da Daniele DiBonaventura per l'Orchestra daCamera di Pe rugia e per il Gruppovocale Ar moniosoincanto direttoda Franco Radicchia, concerto cheottenne uno strepitoso successo eche oggi è diventato un CD.

La serata di consegna del pre -mio andata in scena lunedì 3 Set -tembre, ha visto, come ospite mu -

Successore del Card. Passerini nelruolo di Vescovo di Cortona fu ilmonaco certosino Leonardo Bo -na fede. Era nato a Firenze nel1450 ed il richiamo della fedemonastica lo portò ben presto arinunciare al mondo per dedicarsiinteramente alla vita religiosa. Sitrovò ancora giovane a ricoprireincarichi importanti all’internodell’Ordine Certosino come quel -lo di Moderatore e “Spedalingo”nel celebre spedale di Santa MariaNuova di Firenze, compito chesvolse per ben ventisette anni.Papa Clemente VII rinnovò, unavolta assurto al trono di Pietro,piena fiducia nel monaco fiorenti-no affidandogli ulteriori e impor-tanti incombenze: ruoli che peròdovette ben presto lasciare perassumere quello di Vescovo diVesta (l’odierna Vieste) nel 1528.L’anno successivo veniva spostatoalla carica di Vescovo di Cortona.Quando questo avvenne, mons.Bonafede aveva già settantanoveanni: era molto conosciuto per lasua santità ed anche per laprudenza dimostrata nei moltepli-ci ruoli svolti all’interno dell’Or -dine certosino. La sua nomina nella Diocesi cor -tonese avvenne nel maggio 1529:ma gli storici non sono tutticoncordi poiché alcuni affermanoche ciò avvenne in realtà nel 1528a causa della rinuncia al titolo diVescovo di Cortona da parte delCard. Passerini. Tuttavia numerosidocumenti dimostrano che il Car -dinale non rinunciò mai alla sedevescovile e pertanto tale tesi èdestituita di fondamento. La figuradi Mons. Leonardo Bonafede, bencaratterizzata sotto il profilo sto -rico per quanto riguarda i molte-plici ruoli svolti, risulta abbastanzasfumata allorchè si arriva a de fi -nirne l’operato pastorale: per dirlacon Giuseppe Mirri “..po che..sono le memorie che ne riman-gono, sia perché forse andatesmarrite, sia perché, attesa lamalferma salute e la estremavecchiezza del Bonafede, eglipoco o nulla risiedè in Cortona epoco conseguentemente potèoccuparsi della Diocesi..” (G.Mirri, I Vescovi di Cortona, ed.Calo sci 1976, pag.206). Ma qual -che traccia e qualche testimonian-za scritta esistono: sappiamo cheinviò il nipote, Giovanni Bonafede,a prendere possesso del Ve sco va -do e che a tale riguardo si rivolsecon una lettera al Capitolo con lapreghiera di aiutare l’inviato asvol gere il compito affidatogli. Il1529 fu l’anno in cui Cortona eb -be a subire l’assalto delle truppedi Filiberto d’Oranges: all’epocamons. Bonafede rimase a Romalimitandosi a scrivere una bellalettera al Capitolo cortonese con la

quale partecipò tutta la sua solida-rietà per Cortona così crudelmen-te colpita e per i danni patiti dallapopolazione. Nel contempo, indicò in mons.Clemente Callegari, canonicoaretino, il proprio Vicario Gene -rale promettendo una sua prossi-ma venuta a Cortona. Promessa che rimase inevasa cosìcome la nomina del Callegari cherinunciò all’incarico: così il Ve -scovo nominò Vicario Generale ilcanonico Pietro Sernini cortonesee successivamente Mons. Fran -cesco Incontri, volterrano. Verso la fine del 1530 sembra cheMons. Bonafede abbia messopiede a Cortona per la primavolta: si trova traccia nelle do -cumentazioni delle spese fatte perdegnamente accoglierlo e per gliaddobbi della Cattedrale dovecantò messa , forse nella solennitàdel Natale. Tuttavia entro i primi mesi del1531 “forse a motivo dellarigidità del clima e per la mal -ferma salute” il Vescovo se neandò a Firenze dove si trattenne alungo. In sostanza, egli stette quasi sem -pre lontano dalla Diocesi: madob biamo ricordarlo per un prov -vedimento importante di carattereeconomico-amministrativo, ov ve -ro l’Istituzione dell’Unione deiLuoghi Pii. In Cortona esistevano molteplicilasciti e fondazioni benefiche tuttiindipendenti tra loro e privi diserio controllo così che gran partedelle risorse si disperdeva in rivoliindistinti. La rappresentanza comunalepropose al Vescovo di razionaliz-zare in una sola amministrazionequeste “pie fondazioni” e con lerendite estinguere il pesante de -bito contratto dalla città per pa -gare la taglia di ventimila ducatid’oro imposta da Filiberto d’O ran -ges nel 1529 ed anche provvedereai bisogni della collettività. Il Vescovo acconsentì , la causaera più che giusta ed il riordinonecessario, così furono stilati idocumenti: Bonafede manifestò laferma volontà di mantenere incapo al Vescovo pro-tempore ilruolo di controllo sui conti dellanuova Istituzione. Ma questa sua precisa richiestavenne disattesa, forse fraintesa,comunque non rispettata ancheper colpa del Vicario GeneraleIncontri che fir mò senza discute-re. Vane furono le proteste delVescovo Bonafede, quello che erascritto, era scritto. Da quel momento si fece strada inlui, ormai vecchio e stanco, lavolontà di rinunziare al ruolo diVescovo di Cortona. Cosa cheavvenne nel 1537.

Premio Cortonantiquaria 2018 al jazzista Paolo Fresu

La chiesa è intitolata a Sant'Agata.Giovane nobildonna catanese Aga -ta, che in greco significa buona,vis se nel III secolo durante il pro -con solato di Quinziano. Secondola tradizione proprio Quinziano siinvaghì della ragazza chiedendoledi rinnegare la sua fede e sposar-lo. Agata però rifiutò senza indugie per questa ragione fu rinchiusain carcere e torturata, fino all'am-putazione dei seni e infine fu sot -toposta al supplizio dei carboniar denti.Sant'Agata è la terza festa cristiana

con più partecipanti al mondo.Dal 3 al 6 febbraio a Catania infattipartecipano alla processione inmedia quasi un milione di per so -ne, fedeli che arrivano per saluta-re la martire etnea da ogni partedel mondo.Inserita nel REIS, il registro delleeredità immateriali, atto prope-deutico al riconoscimento dell'U -ne sco come Bene immateriale pa -trimonio dell'umanità, la festa diSant'Agata è attesa anno dopoanno da catanesi e turisti che apar tire dall'offerta della cera del 3febbraio sino al rientro in catte-drale all'alba del 6, accompagna-no la Patrona della città in unalun ga processione.

Mons. Leonardo BonafedeLa Diocesi di Cortona e i suoi Vescovi

A cura di Isabella Bietolini

Andrew Sean Greer vince il “Premio Pulitzer”

Un libro generoso, mu -si cale nella prosa ed e -spansivo nella struttu-ra e nella portata, sul -l’invecchiare e sulla

na tura essenziale dell’amore.Con questa motivazione la giuriadel Premio Pulitzer ha indicato nel2018 Andrew Sean Greer comevin citore del premio. L’autore diLess (Ed. La nave di Teseo),romanzo insignito del riconosci-mento, si è rivelato al pubblico diCortona nell’ambito del Mix Fe -stival giovedì 19 luglio accanto aE lena Dal Pra, traduttrice dellaversione italiana, moderati da An -na Cherubini. I due hanno riper-corso il “giro del mondo” del pro -tagonista Arthur Less, in bilico tradue culture che si incontrano e siconfrontano sul terreno della pa -ro la. Il romanzo si apre con il pri -mo di una serie di festival letteraricui Less, scrittore fallito sulla so -glia dei cinquant’anni, partecipaper distrarsi e dimenticare le suedisavventure amorose e lavorative.Il suo ex fidanzato, cui è stato le -gato per nove anni, sta per spo -sare un altro e invita Andrew cheper evitare il penoso impegno si

de cide ad accettare inviti da festi-val ed editori di tutto il mondo.Inizia così un fantasioso giro delmon do che porterà Less in Mes si -co, Francia, Germania, Italia, Ma -rocco, India e Giappone, riuscen-do a frapporre migliaia di chilo-metri tra lui e i problemi. Cosapotrebbe andare storto? Tanto percominciare, Arthur rischierà di in -namorarsi a Parigi e di morire aBerlino, poi sfuggirà per un pelo auna tempesta di sabbia in Ma roc -co e arriverà in Giappone troppotardi per la fioritura dei ciliegi. Inun giorno e in un luogo impreci-sati, Less compirà i fatidici cin -quant’anni: questa seconda fasedella vita gli arriverà addosso, tra -scinando con sé il suo primoamo re e anche l’ultimo. Autore de‘Le confessioni di Max Tivoli’(Adel phi) e ‘Le vite impossibili diGreta Wells’ (Bompiani), da au -tore a lungo residente in Italia (èanche direttore della FondazioneSanta Maddalena di Donnini, vi -cino a Firenze, dove vive per unaparte dell’anno), Greer, a differen-za del suo protagonista, ArthurLess, ama i festival della scrittura.

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Serata di gala al Signorelliper la consegna del “Pre -mio Cortonantiquaria2018”, uno degli appunta-menti più importanti che si

svolge ogni anno in occasionedella mostra di Palazzo Vagnotti.

Nato nel 2001, è stato pensatoper premiare personaggi o istitu-zioni che rappresentino un esem -pio dell’impegno nella diffusionedi arte e cultura, e che abbiano unparticolare legame con Cortona.

Ad ottenere questo riconosci-mento nella prima edizione fu il

regista Mario Monicelli e, neglianni successivi, sono stati insignitipersonaggi come Nicola Arigliano,Renato Balestra, Patrizio Bertelli,Inge Feltrinelli, Franco Migliacci,Gio vanni Floris, Ferruccio Fer -ragamo, Zahi Hawass, Romana Se -verini e molti altri.

Per il 2018 la commissione hascelto di premiare il trombettistajazz Paolo Fresu. Musicista dilivello mondiale, Fre su ha realizza-to un progetto legato al Laudariodi Cortona, il più antico mano -scritto musicale italiano con testi

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

Chiesa di Sant’Agata a Fratta(Prima parte)

Da sinistra: il sindaco Francesca Ba sa nieri, Paolo Fresu e lo scultoreAntonio Massarutto

Paolo Fresu e il pianista jazz Simone Graziano

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L’ETRURIA N. 16 CULTURA 15 settembre 2018

le rispettive competenze.Si intendeche Rossi ha privilegiato gli aspettipiù strettamente legati alla scaden-za elettorale europea ed al rischioesecrando di ritrovarsi con unParlamento “populista”. Un a spet -to centrale della sua argomenta-zione è stato l’appello rivolto aititolari di competenze intellettualie scientifiche a confutare i presup-posti ed i contenuti “populisti”.Per le ragioni già addotte, rilutto apronunziarmi in proposito. Mi halasciato,invece,perplesso, il giudi-zio molto sommario del Pre si -

dente, del peso sociale e politicodei Paesi “sovranisti” dell’Est nellacomplessa situazione attuale. Inspecie, la nessuna considerazionedel capitale geopolitico sul qualelucrano quei Paesi nel disordineglobale realmente esistente. Eraun ‘obiezione che gli sarebbe statacortesemente rivolta, se l’incontroavesse previsto una discussioneallargata. Allo stesso modo, sa reb -be stato chiesto, al prof. Cacciari,un giudizio esplicito sullo statodell’arte nei rapporti tra costruzio-ne europea ed atlantismo. Che, almeno per chi scrive, sembra unaquestione sulla quale si glissatroppo volentieri, preferendo oc -cu parsi di “populismo”. Del resto,

lo stesso Cacciari, avvalorando lasua fiducia nell’Europa col ricono-scerle una capacità di proiezione edi attrazione ben al di là dei propriconfini,sembrava rilanciarne unasorta di vocazione “imperiale”. Fa -tal mente competitiva. Che, verosi-milmente, potrebbe essere statacolta, da tempo, anche al di là del -l’Atlantico. Brexit e trumpismo po -

trebbero essere una sorta di rivisi-tazione, meno forbita ed elegante,ed ancora più rischiosa: dati item pi, della visione churchillianadell’egemonia mondiale dei po -poli di lingua inglese. Si vedrà.

Nei confronti dei professoriBarone e Ciliberto, il pregiudiziofavorevole di chi scrive è talmentescandaloso da prescindere,defini-tivamente,dal manifesto e dalle sueintenzioni:rivelate e recondite. Edai suoi effetti sperati, probabili edimprobabili. Quali: la confutazionesolenne e definitiva del “populi-smo”, con annesso trionfo eletto-rale o un rapido ed ingenerosooblio nel mare di chiacchiere del -la “politica”.

Ciliberto è uno dei massimistudiosi di Giordano Bruno. Hasostenuto, con intellettuali del suostam po, la recente edizione (ver -rebbe da dire: “ipercritica”) deiQuaderni di Gramsci. Basta sentir-lo parlare per avvertire un granderimpianto, per le troppe occasionisprecate di riforma morale epolitica del nostro Paese, a causadella bigotteria e dell’ignoranza.Barone fa pensare ad un GiordanoBruno redivivo e non ho dubbiche intrattenga, con Ciliberto, unsodalizio intellettuale ed umano diquelli che rendono davvero felicela vita. Ed eccoci ad HannahArendt. Con la quale GiordanoBru no si starà dedicando nel -l’Elisio alle più allegre e profondespeculazioni. Con eleganza e leg -ge rezza, Barone e Ciliberto hannoesposto e chiosato il pensiero del -la grande irregolare raccolto nelceleberrimo saggio: “Verità e Po -litica”. Testo che, nella modestissi-ma opinione di chi scrive,andreb-be letto accanto, se non in alterna-tiva, a qualunque manifesto “anti -po pulista”. Per concludere mi si

permetta una citazione “om bro -sa”, ed un po’ malinconica, sul -l’efficacia di tanti manifesti. Tratta,arbitrariamente, da una comme-dia bruniana che Ari stofane avreb -be apprezzato. “Ad altare scarru-pato non s’accende candela: ascri gno sgangherato non si scrollasac co”. Candelaio. Atto iv,sc.viii

Felice De Lucia

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L’incontro di martedì, 28agosto 2018, a PalazzoCasali intendeva presenta-re, alla cittadinanza corto-nese, le ragioni di un ma -

nifesto. Redatto e sottoscritto, tragli altri, da studiosi e docenti dichiara fama, esso invita a combat-tere il pericolo costituito dalcosiddetto “populismo” per il pro -cesso di integrazione europea.Con particolare riferimento alleprossime elezioni europee edall’eventualità che il loro esitopossa insediare un Parlamento amaggioranza euroscettica. Ar go -mento ed intervenuti prometteva-no stimolo al pensiero. L’a spet ta ti -va ha trovato piena conferma esod disfazione. Corre l’obbligo dimanifestare un convinto apprezza-mento per l’organizzazione dell’e-vento.

Le considerazioni che seguonorisentono di un pregiudizio: cheva, lealmente, dichiarato. Non a -ven do un’opinione ben definita sucosa si possa intendere per “po -pulismo”, si sospetta che esso siriduca a ricomprendere,in modotroppo generico, una galassia inpiena espansione di sentimenti,interessi, atteggiamenti e strategiecomunicative ed organizzativeprodotta da processi disgregativi:politici e socio-culturali, dei qualisi sa, purtroppo, ancora moltopoco. Ne consegue che, chi è incerca di una interpretazione delmanifesto “antipopulista”, farà be -ne a rivolgersi altrove. Se, invece,si accontenta di una testimonian-za, su recenti argomentazioni inproposito udite a Cortona, può, asuo rischio e pericolo, continuarenella lettura.

Introdotti e moderati da Fran -cesco Morosi, il maestro Bocca -doro, i proff. Barone, Cacciari eCiliberto ed il presidente della Re -gione Toscana Enrico Rossi, han -no offerto una intelligente, civile,ed a tratti divertente, presa di po -sizione “antipopulista”. Che si cer -cherà di restituire con la maggioreonestà possibile. Fosse soltantoper corroborare, degnamente, lapropria renitenza ad accogliere:tanto il concetto, quanto le con -clusioni elettorali che ne derive-rebbero. Co minciamo dalle occa -sio ni (due) di puro divertimento.La pri ma la dobbiamo al modera-tore: quando ha suggerito alla ri -flessione degli intervenuti la ma -teria offerta da: “Le vespe”, di Ari -sto fane. La ricchezza dello spuntoera enorme, non solo con riferi-mento alle “Ve spe”; ma in genera-le a tutto quanto il prisma dellecommedie di Aristofane è in gradodi manifestare su cosa significhi lacrisi di un sistema politico. Consorprendenti analogie con la crisiattuale delle nostre democrazie. Inproposito, valga il giudizio chedie de J.G. Droy sen, della relazioneche unisce la profondità e la ric -chezza dello sguardo aristofane-sco al tramonto ateniese: “Unosguar do alla storia di Atene basta amostrarci la disgregazione che do -minava ormai tutti i rapporti; l’e -nergia scaturita dall’attribuzione diun peso politico al popolo si eraesaurita definitivamente, almenoper gli Ateniesi”. Purtroppo era

pressocchè impossibile, in quellasede, aderire ad un simile invito.Ed infatti è stato declinato, congarbo e discrezione impeccabili:ma con altrettanta inesorabilità.

Potrebbe essere un’idea perproseguire, in altra occasione, nelragionamento sulla crisi: a pre -scindere dal manifesto. Ed aiute-rebbe moltissimo a chiarirci leidee sul “populismo”. La secondala dobbiamo al Maestro Bocca do -ro. “Nomen, omen”. Ed infatti egliha profferito affermazioni di unara dicalità romantica e di una arri -

schiatissima temerarietà, nella sfi -da all’evidenza empirica, da ispi -rare immediata e calda simpatiaper la sua persona e le sue convin-zioni.Ancora una volta: a prescin-dere dal manifesto. Egli ha datol’impressione di ritenere che laqualità della produzione musicalesia una variabile indipendente dairapporti col potere “politico”.

Una tesi talmente estrema,affa scinante e, purtroppo, difficil-mente sostenibile da far pen sa re,soprattutto, all’alto e rigoroso con -cetto che egli ha della sua profes-sione. G. W. F.Haendel, S.Bach,F.J.Haydn e W.A. Mozart ebbero illoro daffare con re,vescovi eprincipi e la loro, ulteriore, gran -dezza consiste proprio nell’avercomposto grande musica, no no -stante grandi conflitti con i “po te -ri” da cui dipendevano. Come luisa meglio di me, Haydn, affamatodal principe Esterhazy, composeuna Sinfonia, quella degli “Addii”,nella quale faceva intendere, me ta -foricamente, al titolato che si sa -rebbe trovato senza orchestra: senon pagava i dovuti emolumenti.Trovata geniale e difficilmente uti -lizzabile in altri contesti di lavorodipendente. In tanti non ebberouguale grandezza. E si barcame-narono tra dissimulazioni più omeno oneste, nicodemismi, com -promissioni, pompierismi e falli-menti estetici che andrebbero, dicaso in caso, ricostruiti.

Boccadoro è troppo intelligen-te e sa benissimo che ci sonocommittenti solvibili, potentissimie raffinati; solvibili, pretenziosi,massimamente incompetenti e ti -ran nici; poco solvibili ma intelli-genti, colti e sensibili etc.etc. Cheegli trovi spesso i committentimigliori ed abbia la vita allegra eromantica che merita.

Collocati tra un moderatoreche ha dimostrato di sapersimoderare ed un musicista ricco dientusiasmo per il proprio mestie-re, il Presidente Rossi ed il profes-sor Cacciari hanno argomentato,compostamente, le loro convinzio-ni antipopuliste, in conformità del -

Cento anni fa

Patronato ScolasticoE’ passata anche la terza estate diguerra, e dopo pochi giorni ci sa -rà la rotta di Caporetto, ma a Cor -tona il fronte interno è molto attivoe un’attenzione particolare è ri -volta a quello che oggi chiame-remmo il “sociale”, con iniziativea sostegno dei ceti più colpiti dalconflitto, soprattutto ai figli dei ri -chiamati e ai bambini più poveri.In somma, quell’attenzione per ilpopolo che oggi è diventata mercerarissima. Dall’Etruria del settem-bre 1917. “Durante il periodo delle vacan -ze per lodevole e constante in -teressamento degl’insegnantidel le elementari funzionaronoegregiamente i due ricreatorimaschile e femminile, sotto ladi rezione del Patronato Sco la -stico della nostra città. Sia l’unoche l’altro hanno accolto inbuon numero i figli dei richia-mati ed i bimbi più poveri dellacit tà. Oltre fare delle belle pas -seg giate a scopo educativo, ibam bini e le bambine hannoavuto il beneficio di ripetere edesercitarsi nelle materie nellequali dovranno sostenere gliesami di riparazione, nel ricrea-

torio femminile poi per curadelle maestre si sono spese molteore alla settimana nei lavorimu liebri. Non è mancato nem -meno il confort perché ogni gio -vedì è stata distribuita una ab -bondante colazione e nel mesedi settembre gli alunni hannoavuta la refezione ogni giorno.Non possiamo negare il nostroplauso al Presidente del Pa tro -nato Scolastico, ai Signori In se -gnanti che hanno voluto privarsiin quest’anno del meritato ri -poso per dedicare l’opera lorodisinteressata ed altamente be -nefica a sollevare ed aiutare i fi -gli del popolo”.

M. P.

Sono già aperte le iscrizionipresso la Scuola di MusicaComunale “Montagnoni-Lanari” e sabato 29 set -tembre p.v. dalle 16 alle

19 verrà organizzato nella sede diCamucia, in via Quinto Zampagni18/20, un OPEN DAY MUSICA-LE, con LEZIONI GRATUITE pergrandi e piccini, così che potran-no scegliere lo strumento più gra -dito.

Per promuovere lo studio dial cuni strumenti la Direzione hadeciso di ridurre del 50% il co -sto dei seguenti corsi musicali in -dividuali: Arpa, Clarinetto, Sas -so fono, Viola e Violon cello.

Per qualunque informazione èpossibile contattare la Segreteriadella Scuola aperta dal lunedì alvenerdì dalle 16.00 alle 19.00(durante l’anno scolastico dalle17 alle 19 tranne il mercoledì),telefono e fax 0575601773.

Inizio lezioni della Scuola di Musica Comunalee open Day Musicale sabato 29 settembre

Amici della Musica “Cortona Camucia”

Tra Aristofane, Giordano Bruno ed Hannah Arendt “L’Etruria” di raimondo Bistacci in edizione digitale

Nelle scorse settimane si ècon clusa la digitalizza-zione della collezionedel più antico e co no -sciuto periodico corto-

nese, “L’Etruria”, pensato e direttofino dal 1881 dalla famiglia Bistaccie di cui l’ormai leggendario Rai -mondo, “Farfallino” per i cortonesi,è stato per decenni cronista, diretto-re, tipografo, responsabile della dif -fusione.

L’operazione, realizzata da IvoCamerini, su suggerimento dell’at-tuale direttore, Vincenzo Lucente, èstata resa possibile grazie alla dispo-nibilità della Società Gap di Romacon cui il nostro accademico etru -sco ha realizzato l’Archivio e la Bi -blioteca digitale della Cisl. Cameriniha donato anche, a titolo di pro-bono, cinque giornate di lavoro in -formatico e l’Accademia ben volen-tieri ha messo a disposizione unpro prio contributo, legando in talmodo ancora una volta il proprionome alla valorizzazione di una fettadi quella microstoria locale checostituisce la base per la ricostru-zione e la comprensione del nostropassato.

Dalla lettura delle stringate ed

ar gute notizie si ricavano tante in -formazioni di prima mano e si rie -sce a comprendere meglio il nostroessere cortonesi, che non è un attodi presunzione o di orgoglio, ma unmodo di vivere la nostra realtà, coni nostri pregi, i nostri difetti, lenostre caratteristiche spesso sco -stanti, ma sempre diretto e scevroda falsità e ambiguità. Ed allorarileggere le informazioni sui prezziche le massaie trovavano al mercatodel sabato, o riconoscere i perso-naggi che visitavano la nostra città, oricordare coloro che qui vivevano emorivano costituisce un grandevalore aggiunto per noi e per la cittàtutta.

Soprattutto oggi, in tempi di tu -rismo mordi e fuggi, spesso selvag-gio e cafone, di sfrenato consumi-smo mangereccio, di frotte di per -sone che vedono gli angoli caratteri-stici e d’arte della città solo attraver-so i propri smartphone, oggi fer -marsi un momento a rileggere lepa gine de L’Etruria significa tornaread una umanità vera, a sentimenti evalori assoluti e condivisi, a mo -menti di serenità sincera nonostanteuna condizione forse meno florida,ma certamente più reale.

Dobbiamo pertanto riconoscereche un’operazione come quelladescritta consentirà a tante persone,ma soprattutto ai giovani, di riavvici-narsi ad un passato che forse nontornerà, ma che ha costituito la basedel nostro essere attuale; la seriestorica de L’Etru ria, che sarà dispo-nibile anche on-line sul sitowww.letruria.it, è per ora a disposi-zione del pubblico nella nostra Bi -blioteca e chi vorrà potrà ottenernecopie o anche solo immagini virtua-li.

Paolo Bruschettivicelucumone

Foto di repertorio

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15 settembre 2018

A domicilio:- prevenzione- cure infermieristiche - assistenza domiciliare- riabilitazione

Di bene...in meglio, que - ste sono le semplici esag ge parole di don Be -nito Chiarabolli che, do -po una vita spesa nella

parrocchia di Cristo Re a Camu -cia, vuole lasciare questa testimo-nianza e questo messaggio alla suapopolazione.

E' una semplice frase che rac -chiude un grande significato; ècarica di positività, vuole essere unsegnale ben augurante verso chi loseguirà nella conduzione religiosae sociale della più grande parroc-chia del cortonese.

Quindi umilmente e in religio-sa obbedienza ha accolto il suotrasferimento, ordinato dal Ve -scovo Riccardo Fontana, nella vi ci -na parrocchia di Pergo.

Don Benito nel contempo an -che ai nuovi parrocchiani vuolemandare un positivo ed auguraleinvito di essere "comunità" e quin -di "Camminare insieme".

Impegno collegiale nel la pro -spettiva della realizzazione di unainnovativa ed efficace pastorale.Benito non ama le litanie sdol -cinate delle cose fatte in tutti que -sti anni, non vuole ricordare i suoimolteplici impegni nelle varie par -rocchie che ha retto ma, noi di -ciamo solo che, pochi sono i par -roci che hanno lasciato un forte ecrea tivo segnale di presenza siareligiosa che sociale nelle lorocomunità.

Il Vescovo ora gli ha affidatouna nuova parrocchia ma, Benitoavrebbe potuto anche ritirarsi inpensione, ma si sente "gio vane" evuole donare la sua persona alservizio della chie sa e della gente.

A Camucia giungerà don AldoManzetti, parroco di Loro Ciu -fenna. A lui ri vol giamo gli augurisentiti di buon lavoro, convinti chetroverà una grande parrocchia

con enormi potenzialità. Vogliamosperare che don Aldo sappia rac -cogliere i se mi che don Benito halasciato per ché portino ancorabuoni frutti.

Le capacità personali delnuovo parroco, unite alla co mu -nità, sapranno far prosperare siareligiosamente che socialmentesempre più la più popolosa frazio-ne di Cortona. Benito si insedierànella parrocchia di Pergo, la cuichie sa è stata dedicata a San Bar -tolomeo. Qui vivrà, ancora, annifruttuosi perché questa parrocchiaimmersa tra il verde delle collinecortonesi favorisce la pace e ilraccoglimento. In prossimità dellachiesa di Pergo vi è il conosciutis-simo Santuario della Madonna delBagno, che sarà oggetto di cure edattenzioni per il nostro parrocoBenito.

Fino ad oggi don GiuseppeCor belli ha fatto crescere nellecirca seicento anime che vivonoattorno alla semplice ma caratteri-stica chiesetta, una spiritualitàprofonda, ora don Benito Chiara -bolli proseguirà in questa pastora-le. Qui troverà suor Elena Agostoche se gue e seguirà, con estremacarità, i giovani attraverso il cate -chismo. Pergo sarà presto anchecentro di tutta la Val d'Esse perquanto con cerne la Pastorale Gio -vanile. Non ci resta che augurareal "giovane " parroco un proficuola voro.

Lo diciamo con un po’ di no -stalgia; la sua figura ormai eralegata a molti parrocchiani e aCamucia quindi anche a noiresterà un po’ difficile perderequesto punto importante di riferi-mento. Promettiamo che lo an dre -mo a tro vare e magari seguiremo,qual che volta, le sue omelie sem -pre sagge e moderne; omelie che,se rapportate al mondo di oggi,sono mezzi importanti per la no -stra quo tidiana vita religiosa e so -ciale. Ivan Landi

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Su segnalazione di una no -stra lettrice abbiamo visio-nato una speciale raccoltadi numeri del nostro gior -nale.

I numeri de L’Etruria eranoben rilegati e il primo numero ri -saliva al 28 maggio del 1911(Anno xx numero 21)

Ho avuto l’opportunità divedere antiche ed ingiallite paginedel nostro giornale e leg gere qual -

che simpatico e spiritoso articolo. E' stata una bella parentesi che

mi ha riportato indietro negli annie mi ha fatto riscoprire il modo"ruspante" di scrivere. Mi sonosoffermato, in particolare, sulleminute notizie che erano il "sa leletterario" dello stile del no stro"Farfallino".

Il signor Dante Bennati ed an -cora poi la signora Graziella cihanno permesso questo splendidotuffo nel passato e sarebbe statobello sfogliare tutti numeri in mo -do analitico per valorizzare a pie -no la vecchia "storia" del nostrogiornale.

Cogliamo l’occasione di invita-re tutti a conservare i numeri deL'Etruria perché col tempo sonoveramente la nostra piccola storialocale.

Un ringraziamento personalealla signora Anna Bitini per avermifatto fare questa simpatica ed in te -ressante lettura.

I. Landi

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

4 settembre - Foiano della Chiana I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cortona,hanno arrestato nella flagranza di reato un 28enne ed un 26enne, entrambi diorigine albanese residenti in Valdichiana, per detenzione ai fini di spaccio disostanze stupefacenti. Durante un servizio di controllo del territorio in Foianodella Chiana, i Carabinieri notavano un’autovettura che, allo loro vista, effettua-va dei movimenti scattosi. Dopo un breve inseguimento veniva fermato il mezzocon a bordo i due soggetti albanesi, noti pluripregiudicati per reati specifici egià arrestati dai militari della Valdichiana, che mostravano un atteggiamentoagitato e nervoso. I militari procedevano quindi alla perquisizione dell’autovet-tura rinvenendo, occultato sotto il cambio, un involucro di cellophane conte-nente 22 dosi, pronte per lo spaccio, di sostanza stupefacente del tipo“cocaina”. Successivamente recuperavano anche 570 euro, in banconote divario taglio. Durante la successiva perquisizione domiciliare venivano rinvenu-ti, nascosti sotto il materasso, ulteriori 5.750 euro, sicuramente proventodell’attività di spaccio della droga. Gli arrestati, concluse formalità di rito, sonostati tradotti presso Casa Circondariale di Arezzo, a disposizione dell’AutoritàGiudiziaria.

5 settembre - Cortona Incidente a Cortona in via Severini. Una donna 66enne residente a Cortona ècaduta da un muraglione di 5 metri lungo la strada. La donna al momento deisoccorsi non era cosciente. Sul posto è arrivata subito un'ambulanza, l'auto-medica e l'elisoccorso Pegaso. E' stata trasportata a Siena in codice rosso perun grave trauma cranico e la frattura al femore sinistro. Sul posto anche iCarabinieri.

5 settembre - Valdichiana Stava trasportando droga in A1 quando ha pensato di schiacciare un pisolino.Gli agenti della Polizia Stradale di Arezzo lo hanno trovato addormentato nell’a-rea di servizio di Badia al Pino a bordo di una polo quando hanno procedutoall’arresto.Protagonista della vicenda è un milanese di 33 anni che era partito da casa anotte fonda per andare a rifornirsi di stupefacenti in Meridione. Sperava di nonattirare l’attenzione fermandosi a riposare un po’, ma è rimasto “intrappolato”nel dispositivo di controllo a reticolo che le pattuglie della Polstrada attuanolungo le principali arterie della regione per individuare sia gli automobilistipoco virtuosi che i malintenzionati. Gli investigatori della Sottosezione diBattifolle, insospettiti da quella insolita “fermata”, hanno deciso di approfondi-re la situazione, perquisendo l’auto con estrema attenzione. Nel bagaglio infattihanno trovato un involucro di cellophane contenente 30 grammi di marijuana.Al 33enne, una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, a seguito di perqui-sizione domiciliare effettuata da personale di Polizia del capoluogo Milanese,sono stati trovati più di 200 grammi di marijuana e tutto il kit per confezionarliin dosi. La Polstrada ha arrestato per spaccio di stupefacenti il 33enne, al qualesono stati sequestrati l’auto, la droga e il bilancino di precisione.

6 settembre - Arezzo Maxi operazione anti droga dei carabinieri in provincia di Arezzo ha portatoall’arresto di tre persone. A questi ordini di custodia cautelare, si aggiungel’arresto di un uomo - precedente - perché sorpreso in flagrante a cederecocaina: un episodio da cui è scaturita l’intera indagine, nell’ambito dellaquale sono state identificate ben 70 persone, tutti ragazzi. Durante i servizi diosservazione, controllo e pedinamento, sono stati sequestrati 16 grammi dicocaina, a riscontro delle tesi investigative dei militari dell’Arma e 5.200 euroin contanti, ritenuti provento dell’attività criminosa. Tutti gli arrestati, dopo leformalità di rito, sono stati portati in carcere Arezzo a disposizione dell’autoritàgiudiziaria.

8 settembre - Arezzo Quasi 125 mila persone hanno fatto accesso ai pronto soccorso della provincia diArezzo in un anno. I tempi di attesa sono variegati. La grande maggioranza inmeno di 12 ore è stato dimesso, ma qualcuno si è trovato a dover rimanere oltre24 ore. Casi sporadici, ma nelle statistiche compaiono. Il resoconto viene pubbli-cato dal Sole 24 Ore che ha rielaborato i dati del Programma Nazionale Esitirealizzato da Agenas. A rivelare quali sono i tempi di attesa nelle numerosissimestrutture di emergenza urgenza italiane è il Sole 24 Ore, con che ha rielaborato idati del Programma Nazionale Esiti realizzato da Agenas (un’agenzia pubblica chesupporta il sistema nazionale sanitario attraverso analisi e valutazioni). I datianalizzati si riferiscono al 2016. Il pronto soccorso più “lento” dell’aretino èquello di Montevarchi seguito a ruota da quello di Arezzo. In Valdichiana, all’o-spedale della Fratta, negli 11612 accessi il 95 per cento dei casi la permanenzaè inferiore alle 12 ore e nel 2 per cento superiore alle 24.

Qualcuno ama la stampa

Giovedì 2 agosto ore10,35 in via XXV Aprileuna donna è caduta ma -lamente a terra battendola testa.

Prontamente qualcuno hachiamato il 118 che è stato celerea raggiungere l'incrocio di viaSandrelli e via XXV Aprile. Qui si èdovuta fermare perché c'era ilMERCATO.

L'ambulanza si ferma e i soc -corritori, muniti di barella fannoun tratto di via e finalmente presta-no soccorso alla donna.

I banchi invadenti, a volte po -si zionati anche sui due lati nonlasciano passare il mezzo ed allo -ra, come sempre, il soccorsogiun ge a ... piedi.

Un folto gruppo di personecuriose circonda la donna e sidomandano perché il soccorsogiunga in questa maniera; nes sunosi pone il problema poiché, FOR -SE, a terra non c'è un loro caro.

Sono costernato e ripropongoa tutti il problema della salute deicittadini.

Tutti comprendono che cosìnon può continuare, prima o poiavverrà qualcosa di più grave, machi decide ... attende.

Ho riscontrato questa volta lacomprensione dei venditori am -bulanti che mi hanno assicurato

che se l'ambulanza in futuro do -vesse transitare avrebbero al zato iltelone, chi avrebbe spostato indie-tro il banco.

Avrebbero ... ma il tempo sa -rebbe trascorso e forse dopoqualche ora la donna sarebbestata soccorsa. Siamo all'assurdo.

Le persone che hanno assistitoal fatto si sono mostrate concordicon la mia opinione quelli molto"acculturati", quelli insomma chehanno studiato alla "Bocconi"con tinueranno a star naz zare, agiudicare malsana la pr oposta didare una migliore sistemazione almercato.

Bene, anzi male, molto male. Imiei auguri alla signora e...la sto -ria continua. Prima o poi i no di ...

verranno al pettine. Allora fi -nalmente qualcuno dovrà prende-re atto che avevo un minimo diragione.

Grantisco che non me ne faròun van to. La mia è solo attenzioneverso la gente.

Ivan Landi Poco dopo ho fatto notare del -l'impossibilità di far passarel'ambulanza a due vigilesse che,con garbo, mi hanno detto cheera vero. I mezzi di soccorsonon possono transitare ma ... ioho ringraziato per la loro at ten -zione.

Il Centro di Aggregazione So -cia le di Camucia in collabo-razione con l’Asl 8 e il Co mu -ne di Cortona organizza uncorso di ginnastica dolce.Possono partecipare donne e

uomini che devono possedere orichiedere la tessera del centro so -ciale. Occorre il certificato di ido -neità rilasciato dal medico di base.

Le lezioni sono programmatenei giorni di: lunedì e venerdì dal -le ore 9 alle ore 10 e dalle ore 10alle ore 11. Istruttore Lucia In -felici. Primo incontro il 1° ottobre.Il costo è definito in euro 20 men -sili.

CAMuCIA

Centro di Aggregazione Sociale

Ginnastica dolce

Camucia ... don Benito e ... Pergo Ci risiamo

Chiesa, Pergo

Possono partecipare donne euomini che devono possedere orichiedere la tessera del centrosociale. Documentazione occor-rente certificato di idoneità rila -sciato dal medico di base.

Costo a lezione euro 5, le le -zioni sono programmate il marte -dì dalle ore 10 alle ore 11. Istrut -tore Gabriele Chi.

Le lezioni sono già iniziate.Il presidenteIvan Landi

Yoga

L’ETRURIA N. 16 TERRITORIO

Le vacanze finite riportarono Roc -co alla casagarage in cima allacollina. Ad aspettarlo c'erano ilTuttù e Amed.Che bel ritorno, i tre si abbraccia-rono forte, poi si prepararono perla cena. Il Tuttù disse a Rocco diorganizzarsi; l'indomani avrebbea vuto una grande sorpresa.Rocco non lo sapeva ma in cima aBald Mountain si sarebbe tenuta latanto attesa gara annuale di aqui -loni e il Tuttù non sarebbe certa-mente mancato.Al mattino si alzò presto; il Tuttùandò in garage a prendere gli a -quiloni, li ripose smontati nellecassettine laterali, poi andò a sve -gliare Rocco e si incamminaronoverso Bald Mountain, che non eramolto distante e nemmeno moltoalta, ma aveva una caratteristicaunica, sulla cima si trovavano deimagnifici prati sempre battuti dalvento. Era un ambiente perfettoper una gara di aquiloni.La via cominciava a salire e aRocco iniziarono ad illuminarsi gliocchietti. Era una vita che volevaandare a vedere una gara diaquiloni e quando vide la moltitu-dine di appassionati che saliva perla stretta via di montagna consopra i tettucci gli aquiloni, esplo -se in un grido di gioia.Ancora poche curve e sarebberoarrivati in cima a Bald Mountain.La percorsero con emozione e sitrovarono su quei meravigliosiprati. Il vento pettinava l'erba ca -rezzandola e facendola sembrareonde del mare. La vista da lassùera bellissima.Il Tuttù si mise ad armeggiarenelle sue cassette laterali, attiran-do l'attenzione di Rocco e quandone estrasse due aquiloni da mon -tare, Rocco cominciò a saltellareper la gioia. Aiutò il Tuttù a mon -tarli poi disse: “corro a provarlo”.Il Tuttù cercò di fermarlo, ma nonfece in tempo, Rocco era giàpartito.Roc co srotolò la fune e lanciòl'aquilone in aria. Un colpo divento lo portò in alto velocemente.La corda si intrecciò e in un ba -leno Rocco si trovò a volare. Il vento lo portava via velocementee al Tuttù non rimase altro cheseguirlo!Finì di montare il suo aquilone elo lanciò in aria, poi tese la cordae il vento fece il suo dovere. Anche il Tuttù decollò e si mise

all'inseguimento di Rocco.Poche manovre e lo raggiunse.Rocco lo guardò impaurito, ma ilTuttù gli disse: “tranquillo, sonoaquiloni un po' modificati, orati insegno ad usarlo”. Gli fece av -volgere la corda, poi gli insegnò amanovrarlo bene. Lo sbigottimen-to iniziale si trasformò in di verti -mento puro, volteggiarono a de -stra e manca, ma un lamentoproveniente dal folto del boscoattirò la loro attenzione. Un cuc -ciolo di volpe si era perso ed erain pericolo, un cacciatore lo avevasentito, si era appostato e stavaper far fuoco. Il Tuttù non ci pensò due volte,tirò a sè la corda e si gettò inpicchiata; mentre Rocco scendevacome un razzo sul piccolo. Nelsilenzio il cacciatore sentì solo unsibilo poi su di lui piombò la furiadel Tuttù, mentre Rocco con unavirata acrobatica prese il volpac-chiotto al volo mentre un colpopartiva dal fucile del cacciatore.

“Appena in tempo”, pensò Roccomentre risaliva velocemente versol'alto con il piccolo che urlava difelicità come fosse stato su unagiostra. Il Tuttù pensò di ripartire,ma vide di fronte a sé Mammavolpe, con gli occhi pieni di la -crime per l'emozione. Guardò in alto e vide scendere ilsuo pic colo tra le ruotine di Roccoche pla nando piano atterrò dolce-mente e, come lo mise a terra, ilcuc ciolo volò tra le zampe dellamam ma, nel più caldo abbraccioche possa esistere.Rimasero così a lungo stringendo-si forte e quando si lasciarono perringraziare quei benefattori, loronon c'erano più.Guardarono attorno, Mamma ecucciolo alzarono gli occhi al cie -lo e li videro, lontani volteggiarefelici. In fondo chi fa del bene lo fa peramore e non ha certo bisogno diun “grazie” per esser felice.

Emanuele [email protected]

15 settembre 2018

Che tristezza quando gliami ci se ne vanno. Li ac -compagni nell'ultimoviaggio e rifletti sull'uma-na sorte, sulla continuità

della vita, sulle gioie, sui dolori.Il primo a lasciarci è stato

Italo Municchi: compagno distudi del mitico collegio Serristoridi Castiglion Fiorentino e oggisede del liceo scientifico.

Più recentemente AlbertoCol telli: un amico quasi di fami -glia, al quale mi accomuna l'averfrequentato la stessa mitica scuoladelle Capezzine. La sua carriera dadirigente di fattorie agricole lonobilita nel campo lavorativo, in -sieme alla passione per uno sportbello e singolare: i colombi viag -giatori, con i quali ha vinto presti-giosissimi premi. Lascia in donouna collezione di poesie moltogradevoli con le quali scandisce iritmi e le emozioni della vita.

Dopo alcuni giorni anche l'a -mico Palmiro Chiovoloni ci halasciato. Questo simpaticissimoper sonaggio, sempre allegro epositivo, lo lego volentieri e conemozione, alla mia giovinezza, allascuola del mio collegio di Casti -glion Fiorentino. Bello, nitido, an -cora stampato nella mente, il ri -cordo di un giovinetto a cavalcionidi una motoretta, adattata al

trasporto di un capiente contenito-re per il latte. Si, il caro Palmiro,ha nutrito chissà quanti bambini,bambine e anziani del paese delCassero, con il suo latte genuino eappena munto.

Una sera, al bar delle Tavar -nelle, raccontò agli amici presentiuna simpaticissima storia diquando riforniva della preziosabevanda il collegio di SantaChiara.

Per lui raccontare storie erafare teatro popolare, come i teatridi altri tempi: storie narrateintorno al focolare, in inverno, altepore umido,forte di essenzedelle stalle di bovini giganti dellaspecie Chianina, e, in estate, sottole stelle, a scortecciare spighe digranoturco.

PAGINA 6

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OSTEOPATIA E CHIROPRATICA

L'amico Sergio Angori, amicodi giovinezza e compaesano dallanascita, lo incontrai per l'ultimavolta davanti all'ASL di Camuciacon la sua Rosina. Si vedeva chenon stava bene. Quanto è statoatti vo nella vita il caro Sergio. Haportato avanti per anni con tantadedizione il mestiere di fornaioere ditato dal padre che adesso la -scia in dote al caro figlio Fran -cesco. Un abbraccio di cuore allasorella Laura e a suo marito Gino:per tutti il Sarto. Un pensiero affet-tuoso anche alla figlia di Sergio,sorella di Francesco.

Della dipartita del prof. Gior -gio Morelli l'ho appresa al mer -cato di giovedì 30 agosto.

Il prof. Giorgio, così lo chia -mavo. E lui: "lascia pedere il pro -fessore, ci conosciamo da unavita. Piuttosto ti rendi disponibile avenire nelle mie classi a leggere ecommentare i tuoi due libri cheho adottato? Vedi, i tuoi raccontimi servono per collegare il passa -to al presente, per "riacciuffare"molti valori e riattualizzarli, allaluce di questi tempi complessi pergestirli in modo possibile e u -mano. Poi le problematiche dellafami glia nella sua attualità, dellequali tu dai voce in libera narra-zione autobiografica".

Questo era il Giorgio Morelli

insegnante: umile, positivo, gene -roso. Non conoscevo il suo ego -centrismo privato che lo rendevaall'antitesi dell'insegnate aperto egeneroso.

Si è spento nel silenzio piùassoluto. Nessuno sapeva della suamalattia, neanche i parenti piùpros simi. Tuttavia, nel lungo fre -quentaci, credo di aver compreso,la sua "introspettiva coscienza",non gli permetteva di pesare suglialtri, di dare dispiacere agli altri.Forse non voleva neanche esserecompatito.

Se ci pensiamo bene questa èla filosofia e il modo di porsi nelprivato di alcuni intellettuali e diuna certa indole caratteriale sullaquale non è lecito dilungarsi.

Luigi Papi

Piazza della Repubblica, 3 - 52044 CortonaTel./Fax 0575 - 62.544www.molesini-market.com

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Le favole di EmanueleLa storia a puntate

Il Tuttù senza fari e la bellezza degli aquiloni!

In una chiesa di Cristo Reaffollata di parenti ed amici,nel pomeriggio di venerdì 7settembre, Camucia ha datol'ul timo saluto a Verardo

Men cagli.I solenni funerali religiosi di

Verardo, uomo buono, sempresor ridente , stimato da tutti, ferro-viere in pensione, ma, da giovane,contadino nelle terre di Val di chia -na, sono stati celebrati da donBenito Chiarabolli.

Proprio nel cimitero della suaamata Cignano ora riposa l'ottan-tunenne Verardo, che lascia neldolore la moglie Serafina e i figliAntonello e Antonella, che l'hannoamorevolmente assistito nell'incu-rabile malattia che l’aveva colpitonegli ultimi mesi.

A loro e ai giovani nipoti lecondoglianze del nostro giornale.

Ivo Camerini

Gli amici che se ne sono andati

E’ morto mio zio RemoTre mo ri. La nostra nonera una pa rentela for ma -le. Ho vissuto con lui al -cuni anni fra l’infanzia e

l’adolescenza. Ricordo tante cosee non basterebbe un articolo digiornale a contenerle tutte.

Provo a mettere giù qualchecosa perché ne sento il bisogno eso che lui è contento, (parlo alpresente perché credo che unavita non può finire murata inloculo). Aveva una personalità po -liedrica che si è sviluppata su al -cune direttrici fondamentali: lafamiglia di cui aveva una visione intotale contrasto con le opinioni ele prassi correnti. Quest’anno, il 5ottobre avrebbero festeggiato ses -santa anni di matrimonio con lamo glie Anna, una donna che nonè mai stata una passiva collabora-trice all’interno del ménage fa -miliare, ma ha sempre portato ilsuo fattivo contributo.

Nel lavoro ha avuto la fortunae la capacità di incrociare il boomeconomico degli anni sessanta chegli ha permesso di dare alla fa mi -glia una decorosa sistemazioneeconomica.

Aveva ricevuto una fe de reli -giosa che alimentava con co stanzagiorno dopo giorno con la pazien-za e la perseveranza di chi eraabituato a costruire una ca sa mat -tone dopo mattone.

La po litica è stata la sua pas -sione. Era segretario della sezionedella Democrazia cristiana a Mon -tec chio, un luogo in cui la piccolapat tuglia democristiana era som -mersa dalla marea rossa dei co -munisti. Balzano davanti ai mieioc chi alcune figure che, accanto alui, conducevano questa imparilotta, il maestro Agostino Svetti, ilparroco don Paolo Bartolini.

Nella sua casa, al piano ter -reno venivano fatti i congressi lo -cali della D.C. e ricordo un fattoparticolare che colpì la mia imma -ginazione di adolescente.

Si presentò un vecchio ottua-genario a votare per il congresso ea testimonianza della sua identitàesibì un documento rilasciato dalRegno d’Italia suscitando ilarità equalche contestazione.

All’epoca i congressi locali sivincevano anche spostando unsolo voto. Il colpo grosso lo misea segno quando riuscì a portare aMontecchio Amintore Fanfani, ilcavallo di razza della DemocraziaCristiana, originario della provin-cia di Arezzo. I compagni comuni-sti incassarono il colpo e lo ripa -garono con uguale moneta, svaria-ti anni dopo, quando riuscirono afar venire a Montecchio EnricoBerlinguer, il carismatico segreta-rio del partito comunista italiano.

Erano anni di grande contrap-posizione ideologica e di fortepassione politica. Grandi uominiin un piccolo paese, acerrimiavversari, ma con un profondorispetto reciproco che non è maivenuto meno. Ne ho avuta laconferma quando ho visto, chinosulla sua bara, un vecchio avversa-rio politico, uno dei pochi soprav-vissuti, versare una lacrima.

Intorno agli anni novantaricevetti la proposta di presentar-mi alle elezioni comunali nelle file

della Democrazia Cristiana. In cer -to sul da farsi chiesi lumi allo zioRemo che mi diede delle dritteazzeccate e un aiuto determinantepur in un contesto estremamentedifficile e complesso come la D.C.di quei tempi, in cui spadroneg-giavano le correnti, veri partitiall’interno del partito, e le organiz-zazioni come la Coldiretti e ilsindacato, autentici serbatoi divoti. Io non avevo alcun legamecon nessuna di queste realtà enonostante tutto, grazie anche alsuo aiuto fui eletto consiglierecomunale, fra lo stupore di tantiche mi guardavano come se fossiun marziano. Alle successiveelezioni, nel 1994, la situazionepolitica era profondamente cam -biata, la D.C. non c’era più, il suomondo di riferimento era scom -parso.

Ne compresi lo sconcertoquan do, insieme, andammo ad al -cune riunioni politiche in cui sipar lava di centrodestra e centrosi-nistra e tanti suoi compagni distrada si trovavano chi da unaparte e chi dall’altra.

Anche lì il suo acume, la suasaggezza ed esperienza mi guida-rono fino a ottenere una nuovaelezione, in un contesto frammen-tato e difficilissimo da decifrare.

Era un uomo del ‘900 e questeincursioni di una modernità sco -no sciuta ormai non lo coinvolge-vano più di tanto, anche se la vec -chia passione era sempre lì, ma -gari con strumenti ormai inade-guati per una comprensione eun’a nalisi. Ciao zio, sei stato pre -sente nei momenti chiave dellamia vita e mi manca il tuo sorrisoe il tuo affetto. Un rovente martedìdi agosto una chiesa stracolma tiha dato l’estremo saluto, segnotangibile che il tuo lungo percorsodi vita ha toccato in profondità ilcuore di tanta gente. Una confer-ma è arrivata da un prof. di liceo,Daniele Iacomoni, presente alfunerale perché collega di Elda, lafiglia maggiore di Remo, che hacolto quello che ho cercato di diree ha scritto, con tocco di poeta, uncommento intriso di lirismo: L'a -ria immobile ed il sole alto delmezzodì, con la meravigliosacam pagna toscana a far da co -ro na, hanno salutato il viaggiodi un patriarca nonagenario cheha compiuto con lode il suogeneroso percorso terreno. Un paese intero, se pur piccolo,lo ha accompagnato, insiemealla sua numerosa progenie, emi piace pensare che perfino igirasoli, ancora copiosi benchéormai quasi inariditi dalla ca -lura, abbiano voluto inchinarsial suo passaggio. Mi è sembrato questo un piccoloevento di straordinario signifi-cato, di quelli che fanno la sto -ria di piccoli spazi pure abitatidal senso, non meno importantedi quella ufficiale. Un significato profondo si chia -riva nella mia mente, oltre lame stizia: è importante la semi -na giusta, non il pensiero delraccolto, che poi con la grazia diDio potrà anche essere superiorealle aspettative. Una delle (poche) glorie del miopaese, Giulio Salvadori, scriveva:"Vive indarno chi vive per sé./Ma chi, amando, al commessolavoro/ dà la vita, in più viterisorge". Credo che questo ulti -mo insegnamento sia stato oggiciò che ha riempito di significa-to il mesto rito di una sepoltura,in un cimitero campestre, nellaluce di un mattino d'agosto an -cora troppo intensa ed il mono -tono frinire delle cicale in lonta-nanza.

Walter Checcarelli

L’ultimo saluto di Camucia a Verardo Mancagli

un uomo del novecento

Il prof. Morelli con i suoi alunni

PAGINA 7

L’ETRURIA N. 16 TERRITORIO

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

15 settembre 2018

Nella magnifica cornicedel tempio cinquecente-sco della Ma donna allaCroce in San Donnino,domenica 26 agosto si è

ripetuto dopo due anni il sacrorito della Cresima, sempre impar-tita da Mons. Riccardo Fontana,Vescovo della nostra Diocesi. Seb -bene a ricevere il Sacramentosiano stati soltanto otto ragazzi, lacerimonia si è svolta con quellasolennità e quella grande parteci-pazione di gente che sono solitecaratterizzare gli avvenimentireligiosi della Cresima e dellaPrima Comunione. Ragazzi tuttidel la nostra co mu nità e nonstraor dinariamente, come due an -ni fa, appartenenti a varie parroc-chie del vicariato di Te rontola chediedero particolare risalto allafesta per il loro numero di bentrentadue protagonisti. Se que -st’an no i cresimati sono stati solootto, cioè Sofia Bisarcavoli, Desiré

Ciao Vito, te ne sei andatoin silenzio, con umiltà co -me era il tuo costume edhai lasciato nella tuaCortona un gran vuoto.

Sei stato commemorato per letue doti morali, per il tuo sensocivico, per la cordialità e l’amiciziache riservavi non solo agli amicima anche alle persone più lon -tane.

Ma io voglio ricordarti sempli-cemente come rionale, comequell’uomo che indossando senzaalcuna ostentazione il costumerio nale ha promosso e sostenutonumerose iniziative che hannoani mato e ravvivato la nostra Cor -tona.

Il rione Peccioverardi, il no -stro rione si è spesso distinto invarie manifestazioni, discreto eprezioso era sempre il tuo aiuto.

Siamo stati i primi negli anni‘80 a dare nuova vita al rione,siamo stati i primi a parteciparealla ricostituzione del Consiglio deiTerzieri di cui fosti il primo presi-dente.

Io e te siamo stati i primi, poi -ché molti si rifiutavano, ad indos-sare e sfilare per le vie di Cortonacon il costume dei Signori del rio -ne in occasione della Giostra del -l’Archidado.

Per tanti anni sei stato anchepresidente del rione Piccioverardi

Caleri, Emely Benedicte Cac cia ma -ni, Viola Cinaglia, Greta Min chioni,Nicola Matracchi, Ales sandroMuzzi e Chiara Pedaccini, di ventacomunque consolante il con frontodemografico con il 2014, in cuiallora furono sola mente quattro.

La cerimonia, presieduta damons. Vescovo affiancato dal par -roco don Franco e da don Van -nuc cio, ha avuto inizio alle ore 17e si è svolta nella devota atmosferarecata dai riti del Sacramento,chiaramente illustrato dal Presulecon affabili parole rivolte soprat-tutto ai ragazzi, ben preparati allaCresima dalla prof. Silvana Dome -nichini nella sua ammirata colla-borazione, in veste di catechista,alla formazione religiosa dei ra -gazzi.

Momenti di sentita partecipa-zione vivificati come sempre an -che dagli armoniosi canti liturgicidella corale mercatalese.

M. Ruggiu

Tuteliamo i nostri risparmiL’investimento è una ottima garanzia per il nostro futuro, ma dobbiamo conoscere le sue regole per non sbagliare. Proviamo ad aiutarti.

A cura di Daniele Fabiani, Consulente Finanziario

Alla ripresa dopo la parentesi e sti -va - durante la quale abbiamo ri te -nuto utile predisporre un praticoDizionario Economico Finanziariocon alcuni dei termini più fre -quenti - è opportuno ricordare al -cuni concetti e raccomandarequal che buona regola relativa-mente ai nostri investimenti.La prima regola che merita sem -pre di essere ricordata è la corret-ta ed efficiente diversificazione delPortafoglio, associata al costantemonitoraggio per effettuarne l’e -ven tuale ribilanciamento. Questoper evitare che i nostri risparmidi ventino nel tempo, o troppo ri -schiosi o troppo prudenti. Un in -vestimento correttamente diversifi-cato - cioè che protegge il capitalee genera un soddisfacente rendi-mento - può presentare oscillazio-ni di prezzo in senso negativo, an -che ampie, ma destinate ad esserecompensate nel tempo.La seconda regola è valutare atten-tamente l’orizzonte temporale deinostri risparmi. In particolaredob biamo analizzare il giusto si -gni ficato di lungo termine: nellospe cifico, quanto è lungo…il lun -go termine?? Per un Economistapuò essere un decennio, per unConsulente Finanziario un periododi tempo ragionevolmente su pe -riore ai 5 anni, per molti parrebbeessere solo di un anno!?!? La re -cente Indagine sul Risparmio delCentro Einaudi registra infatti cheil 22% degli intervistati vorrebberiscontrare il risultato…entro unanno dal proprio investimento. Illungo termine non è dato dallasomma di tanti orizzonti temporalidi breve termine!? Una semplicelegge finanziaria ci dice che la

disponibilità a mantenere investitele risorse per lunghi periodi ditem po consente di accrescere si -gnificativamente il rendimento delnostro investimento. Il tempo è ilmiglior alleato dei nostri risparmi,l’insostituibile ingrediente che dàvalore al nostro Portafoglio.La terza regola riguarda la diffe-renza tra rischio ed incertezza,fon damentale concetto per com -prendere cosa avviene nei MercatiFinanziari. Potremmo definire il rischio comeun’incertezza mi su rabile, laprobabilità affinché si ve rifichi undeterminato evento; una condizio-ne alla quale ci si può preparare edalla quale ci si può proteggere. Alcontrario l’incertezza è totalmenteassente da elementi probabilistici.Le tecniche assi curative hanno ache fare con il ri schio, la gestionefinanziaria in vece a che fare conl’incertezza. Per tanto dobbiamoaccettare l’i dea che gli investimen-ti (e soprattutto i loro proprieta-ri...) si dev ono adattare necessa-riamente ai grandi cambiamentistrutturali, accettando le normalioscillazioni dei Mercati, tolleran-done anche la loro eventualeirrazionalità.Tener conto dei tre fondamentaliconcetti quali la diversificazione,l’orizzonte temporale e l’incertez-za significa comprendere meglio ilvalore dei nostri investimenti,evidenziando la superiorità delmetodo e della disciplina - che ciconsentono di raggiungere sere -namente i nostri obiettivi - rispettoalle fin troppo facili pre vi sio -ni...spesso poi smentite dagli ac -cad imenti futuri!?!?

[email protected]

dando vita per la prima volta allaSagra del Fungo porcino.

La tua partecipazione ad ogniiniziativa era sempre costante, timuovevi con discrezione cercandodi rasserenare gli animi anchequando qualche nube minacciavatempesta e al momento opportu-no, contro il parere di molti ti seimesso da parte per far posto aforze più giovani.

Ma non per questo hai abban-donato il rione, hai continuato aindossare il costume, a sfilare incorteo, a salire la scalinata delComune per la benedizione deiceri da offrire, come da anticatradizione a Santa Margherita, peraffrontare poi in corteo la durasalita fino alla Basilica della Santa.

Quest’anno hai dovuto rinun-ciare a questo rito per iniziarequella salita che tutti prima o poidobbiamo affrontare per raggiun-gere quel regno di amore nelquale credevi con fede profonda.

Ma non posso tralasciare an -che un altro aspetto del tuo carat-tere: amavi lo scherzo, le risate,

l’allegria e partecipavi a tutte le in -venzioni che la Compagnia “VerdeEtà” così come l’avevamo sopran-nominata, metteva in campo.

Queste “pieces” teatrali, que -ste sane cene conviviali nella caseche Silvano, Sergio e Rosina met -te vano a disposizione durante le

TesTo per la pubblicazione di un annuncio economico

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VENDO & COMPRO (questi annunci sono gratuiti solo per gli abbonati)A un tiro di schioppo verso levante

troviamo la famiglia Massarelli.MAS SARELLI

Abitavano nella casa che apparte-neva al “ri covero - ospizio” delCo mu ne .I Massarelli erano: Giuseppe,Beppe detto il chjecca, la moglieElisa, da Beppe chiamata Teresacon i figli Stella e Renato. Renatoca rabiniere, oggi è in pensione evive a Scandicci con sua moglieAdriana Fabianelli e il figlio Mas -simo.Si ricorda il fratello prete diAdriana deceduto molto giovane.La sorella Stel la detta Lella eramoglie di Santi Ceppi, famiglia dicortonesi. Stella è de ceduta, aFirenze. Ricordo la primogenita Donatella.Beppe diceva sovente: mò vèdo afè ‘na pipèta cioè una fumata conla pipa che spesso la ricavavatagliando e forando un bulbo dicanna e quando si era sbruciac-chiata ne costruiva un'altra.Quando veniva sorpreso dallapioggia nei campi si avviava lenta-mente dicendo: si accontenterà dibagnarmi ma non di farmi fuggire.

La Lisa, molto simpatica rispon-dendo a qualche bimbo “imperti-nente” diceva, si tè chjappo tèfaccio (pèpa) cioè ti mando giù icalzoncini, e poi ti ci sputo nel(grillo).

MACIGNIVerso nord alla fine di un dirittostradone, molto ripido troviamo lafamiglia Macigni.Abitavano nella casa di proprietàdella famiglia Bietolini (S. Ange -lo). Il vecchio Cesare “Ce sere dequinto” falegname specializzato inaratri, gioghi e recipienti dacantina era un uomo forte egeneroso. Diversamente nonavrebbe potuto fare questo mestie-re faticoso usando pialla, ascia esega, non potendo usare macchi-nari in quanto le case erano privedi energia elettrica. La moglie Maria con i figli: Marioemigrato a Firenze e Nello detto“macine” con la moglie Mar -gherita detta Tita. Anch’egli erarobusto ed energico, sempre im -pegnato, instancabile lavoratore,tra la falegnameria e campi.Aveva come figli Emilio, notoimprenditore nel settore della

Vito Garzi un rionale che ha onorato

Ma quanto è lungo... il lungo termine?

meccanizzazione agricola e Ma -ristella.Oggi anche questa abitazione benristrutturata appartiene a stranieri.Tornando verso ovest per lostradone pianeggiante fino al 1952abitavano i NINFALI.Anche questa casa era dei Bie -tolini. Otello detto Tempro per lasua caratteristica di uomo tutto diun pezzo era alto e fiero, pocopropenso a ridere e a scherzare.Aveva in moglie Elena e i figli Aldo,Laura, Maura, Luciano ed Enzoche era il più giovane, decedutocirca ventenne in Montespertoli:dove si erano trasferiti. Nel 1952. Dopo Ninfali subentròla famiglia CAPACCI.Il vecchio Sebastiano detto Ba -schjèno era soprannominato Cri -nac cio, il crinaccio da queste partiè un grande cesto cilindrico a ma -glie larghe che si otteneva intrec-ciando robusti vinchi tipo gerla,infilando il brac cio in una magliapiù larga portato a spalla per iltrasporto di erba fieno ecc. aveva3 figli Riccio, Gianna e Carlo.Carlo amava fare la partita a carte,bere un bicchiere e fumare le

sigarette Alfa. Era molto simpaticoe burlone. Quando arava i campiera facile sentirlo imprecare avoce alta con tro le vacche . La moglie Domenica, Men ca, eradonna sveglia, dalla dialettica fa -cile, di pronta risposta. Rim pro -verava il marito dicendo, nonbercè e non dire parolacce, cheme 'n paurisci 'l citto. Quandoparlava del figlio Vito ripetevaspesso la frase “la mi criatura”ora Vito vive a Firenze. La casa e la chiesina sono di pro -prieta dell’austriaco dott. Metz.Proseguendo verso ovest sorvolan-do la casa di Cuculi troviamo la fa -miglia STANGANINI. Giovannidet to Pianella con la moglie Er -nesta, detta l’onesta, ed i figli Giu -lio, grande esperto di antiquariatoe per molti anni responsabiledell'importantissima mostra del -l'an tiquariato che si tiene tutt'orain settembre a Cortona. Agostinoesperto di agricoltura e Silvano,autista di autobus per il trasportopubblico. Uomini di gran de sta tu -ra fisica.(Continua)

Bruno Gnerucci

Tecognano: le sue famiglie con nomi, cognomi e soprannomi

Negli ampi spazi adiacenti la chiesa di Fratta de di cata a S. Agata, ilcir colo culturale Bur ci nel la presenta la tradizionale festa chevuole valorizzare l'artigianato e tutta una serie di antichi emoderni hobbies. Il programma è ricco di iniziative. Mercoledì19 è in programma un incontro con: prof. Sergio Angori, dott.

Carlo Roccanti e prof. Rolando Bietolini su: "Pa squele de la Cermentosa"di Va lentino Berni. Giovedì 20 ore 20 Cena rustica. Venerdì 21 ore 20 Cena del contadinoe all’apertura della tradizionale Mostra Fotografica si potrà acquistare ilvo lume: "La fattoria di Creti" di Ivan Landi. Sabato 22 ore 16 -Gimkana per piccoli e adulti, ore 20 Cena del padrone. Domenica 23ore 10 - Raduno di auto e moto d’epoca, ore 13 tut ti a tavola, ore 16,30spettacolo folcloristico: “La Compagnia del Cilindro” presenta “Ma tri -monio anni ‘50”.

Non mancherà la musica e serate dedicate alla briscola.

MErCATALE Nel tempio della Madonna alla Croce

otto ragazzi hanno ricevuto la Cresima

XXIVFoto Dominici

quali prevalevano sempre l’alle-gria e quella sana amicizia che inogni luogo e in ogni tempo ren -dono gli uomini migliori.

La foto qui pubblicata ci ritraevestiti da popolani in cima allascalinata del Comune durante unarecita in onore di Santa Mar ghe -rita eseguita con la solita bra vu ra

da Ersilia Monacchini.Grazie Vito per tutto quello

che di bello e di buono ci hai do -nato.

La tua amica Ida insieme a tut -ti gli amici della Compagnia “Ver -de Età” alcuni dei quali hai giàincontrato in cielo.

Ida Valli

L’offerta dei ceri al Santuario

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2018

La fragilità del nostro ter -ritorio e la vulnerabilitàdell'edificato rende in di -spensabile fare preven-zione. Con queste parole

Beatrice Benelli, presidente del -l’Ordine degli Ingegneri della pro -vincia di Arezzo, presenta la primaGior nata Nazionale della Pre ven ioneSi smica che si terrà il 30 settembre.L'Ordine degli Ingegneri e l'Or dinedegli Architetti di Arezzo hanno ade -rito all’iniziativa promossa da Fon -da zione Inarcassa, Consiglio Na zio -nale Ingegneri, Consiglio NazionaleAr chitetti, con il contributo di Con -siglio Supe riore dei Lavori pubblici,dipartimento della Protezione Civile,Con ferenza dei Rettori delle Uni -versità Italiane e Rete dei Labo ratoriUniversitari di Ingegneria Sismica.

“Le Piazze della prevenzio-ne” - 30 settembre: esperti in ma -te ria saranno a disposizione dei

cittadini per fornire materiale infor-mativo e illustrare il rischio sismico,le variabili che possono incidere sulgrado di sicurezza di un edificio e ilsuo stato di salute(modalità costrut-tive, area di costruzione, normativaesistente al momento della costru-zione, etc.) e le agevolazioni previ-ste dal legislatore (Sisma Bonus eEco bo nus).

"Diamoci una scossa" dal 1al 31 novembre: È una campagnadi sensibilizzazione e prevenzioneattiva in cui ingegneri e architettisaranno a disposizione per effettua-re visite tecniche in formativegra tuite presso le abitazioni dei cit -tadini che ne faranno richiesta pre -notando il 30 settembre presso ipunti informativi o collegandosi alsito www.giornataprevenzionesismi-

ca.it a partire da ottobre.“La necessità di diffondere una

cor retta e precisa informazione cir -

ca la prevenzione dal rischio si -smico è un obiettivo fondamentaleper il nostro ordine - sottolinea lapre sidente Benelli - oltre al le strut-ture pubbliche è importante cheanche i privati abbiano un quadrocompleto delle eventuali opere dasostenere presso la propria abita-zione. Un aspetto che mira non soload accrescere la qua lità della vitama che ha una forte improntasociale visto che, solo così, possia-mo tutelare le persone e il patrimo-nio immobiliare del nostro Paese:questo speriamo possa essere re ce -pito dalla cittadinanza.

In collaborazione con l'Or dinedegli Architetti, grazie alla parteci-pazione dei colleghi ed alla disponi-bilità dei Comuni, riusciremo adallestire più punti di incontro pergarantire la massima diffusionedell'informazione .”

"Il territorio provinciale è carat-terizzato da una sismicità medio alta

Desiderare di abitare in unacasa nel centro storico dellaCittà di Cortona significa viverecon la storia toscana. Nell’anno 1995 entravo per laprima volta in quella che sa -rebbe diventata la mia casa diCor tona. Al tempo regnava inessa un disordine fatto di straccie sporcizia, era come abbando-nata a se stessa. Le pareti pre -sentavano uno strato di fuliggi-ne grassa perché dai buchi dellacappa del camino passavano ilfumo e l’odore della porchetta

cucinata per la vendita in piaz -za, al mercato del sabato mat -tina. Pensavo che a volte ci fossepiù nebbia che in Val di Chiana!In verità la casa era magnifica emi chiamava a lei.Sotto quello strato di “vergo-gna”, intravedevo dei portaliseicenteschi in pietra serenasotto le alte e grandi travatureornate da capitelli. In un angolo luminoso delpiccolo soggiorno, al centro didue grandi finestre, primeggiavauna colonnina grigia moltoantica, mai restaurata, simile aquelle del portico della chiesa diSan Niccolò. Il piccolo ambiente doveva es -sere stato nel passato un piccolologgiato, attualmente ospita unacollezione di 300 acquasantieredi tutti i colori e grandezzeprovenienti da tutto il mondo,una persino dalla Turchia! Daquando vi entrai la sentii desti-nata alla mia vita! Tuttora mi ècompagna e rifugio.Scoprii nel tempo che era statauna casa vescovile e che avevaospitato in passato le ragazzemadri di Cortona che si mante-nevano cuocendo il pane neisuoi forni. Presto organizzai la sua ristrut-turazione ed il mio desiderio fudi arredarla con oggetti apparte-nuti alla mia famiglia come lacamera da letto in castagnodella mia nonna paterna prove-niente da Castel del Piano, i vec -chi lumi di Murano che lamamma aveva scartato, l’ango-liera da poco, il tavolino strapa-gato in un mercatino cool sullaCassia, le sedie thonet salvatedal camino del mio nonnomaterno, i miei quadri (sopran-nominati “le stregonerie” damio marito!), i barattoli di ferrodei biscotti di quando eropiccola … tutto il restauro l’a -vrebbe fatta rinascere e resa an -cora più mia. Durante i lavori mi affacciavo

alla finestra su via Coppi e gio -cavo a Giulietta e Romeo conmio marito mentre scaricava lamacchina i pesanti bagagli.Amavo toccare la pietra anticadella casa e tutte le volte chepassavo sotto le mostre delleporte, immaginavo le personeche le avevano attraversate inpassato. Poi arrivò la mia prima notte inquella casa. Ero stanca e distesa sul letto,quasi ci svenni e con lo sguardoperso nei giochi del legno delletravature, ripensavo a tutto illavoro occorso. Dalla prima mattina di quellostesso giorno, avevo seguito iltrasloco del mobilio pesante ecurato, fin nei più minuscolidettagli, la loro dislocazione equella dei piccoli arredi. Avevopersino appeso i quadri e distri-buito centrini e sopramobili!

Pensare che meno di 24 oreprima risultava completamentevuota! Certo negli anni avevo inmente dei miglioramenti, ma inquel momento mi appariva pro -prio come l’avevo immaginatala prima volta che l’avevo vista!Conservo ancora il mio disegnodel progetto è come una fotogra-fia. Poi, sola nel silenzio nottur-no, interrotto solo dagli scric-chiolii del legno, rivolgevo il mioprimo e più intimo saluto alle“giovani antiche madri“, spe -ravo che mi accettassero perl’amore che provavo per la no -stra stessa dimora, è come seavessi chiesto la loro accettazio-ne. Nessuna storia di fantasmi ospiriti ma solo espressione diamore per la casa e per la storiadelle persone che ci avevanovissuto prima di me. Quella notte mi addormentaicon il sorriso sulle labbra. Il giorno seguente, illuminato daun abbagliante cielo toscano, miraggiungevano mio marito e lamia piccola Francesca conl’intera famiglia della mia caraamica Tiziana: “Che meravigliae che sorpresa Roberta, la casasem bra arredata così da sem -pre!” Nel “battesimo dell’alloggio” siguardavano intorno tutti stupitie si meravigliavano per comeapparisse già vissuta. Poi im provvisamente Tizianaesclamò: Oddio mi si è scucito ilvestito, chissà se troveremo ilfilo dello stesso colore in merce-ria?” Allora mi alzai con un atteggia-mento teatrale, presi il cestinodel cucito e le porsi l’ago, ilditale ed il filo proprio dellagiusta tonalità di violetto dell’a-bito che indossava, poi, guar -dandomi intorno, mi godetti leloro espressioni sbalordite ….E.. Risi Felice!

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

23 anni d’amore

e la Val di Chiana non fa eccezione"- aggiunge Silvia Spensierati, corto-nese e consigliere dell'ordine. "Inpochi conoscono le agevolazionipre viste e l'importanza della manu -tenzione delle strutture. Con i colle-ghi ci metteremo a disposizione deicittadini in piazza della Repubblicaa Corto na."

Le Piazze della prevenzionesaranno allestite Domenica 30Settembre dalle ore 10 alle 13e dalle 16 alle 19,30 presso piaz -za San Michele ad Arezzo, piazzadella Repubblica a Cor tona, piazzaCavour a San Giovanni Val dar no,viale Matteotti a San se polcro, piaz -za Garibaldi a Poppi.

Per informazioni consultare ilsito www.gironatadellaprevenzione-sismica.it o contattare gli uffici del -l'Ordine degli Ingegneri o degli Ar -chitetti di Arezzo.

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Arezzo

Via Matteotti, 41/43 - Camucia - Cortona (AR) - Tel. 0575 62285Via Roma, 44 - Passignano S/T (PG) - Tel. 075 827061

[email protected]

VERNACOLO

Viaggio a l’infernoandata e ritorno

La bocca tirò sù quel disgraziètoe se pulì ai capelli i labbri e ‘l mentodel chèpo ch’avéa tutto scarsicchjèto,

ppu’ guminciò: “Me piglia lo sgomentoavanti che io atacchi a chjacchjarère,quande soltanto ‘n póco me rammento,

ma si ‘n eterno io podrò ‘nfanghère‘sto bótelo ringhjoso e traditore,parlando me vedrè tu lagremère.

Io nòn so chj tu se’, visitatore,ma a la parlèta sembre cittadinode la città che piglia nom dal fiore.

Deve sapé che sò’ ‘l Conte Ugulinoe testo è l’arcivescovo Ruggero,ecco perché quaggiù gne sto vicino.

Comme che fu’ fatto prigiognéro,per èsseme de lu’ tanto fidèto,e doppo morto, el san ‘ntul mondo‘ntero,

ma quante che io drento c’ho stentèto,nissun certo te l’ podrà avé ditto,tutto per colpa ‘nco’ de ‘sto dannèto.

(Continua)Rolando Bietolini

L’episodio del Conte Ugolino (Inferno canto XXXIII)

Stagione Teatrale 2018/2019 Teatro Signorelli - CortonaMartedì 30 e mercoledì 31 ottobreEmilio Solfrizzi, Paola Maccioni

A Testa in giùdi Florian Zeller - regia Gioele Dixcon Bruno Armando, Viviana Altieri

Giovedì 6 dicembreMichele Placido

Sei personaggi in cerca d’autoredi Luigi Pirandello

uno spettacolo di Michele Placido

Lunedì 14 e martedì 15 gennaioAlessandro PreziosiVincent Van Goghdi Stefano Massini

regia Alessandro Maggi

Mercoledì 6 e giovedì 7 marzoMadama B. viaggio verso Butterfly

coreografie Monica Casadeimusica Giacomo Puccini

produzione Compagnia Artemis danza

Martedì 13 novembreAngela FinocchiaroHo perso il filo

di A. Finocchiaro, W. Fontana, C. Pezzoliregia Cristina Pezzoli

Giovedì 13 dicembreMassimo Lopez e Tullio Solenghi

Showdi Lopez e Solenghi con la Jazz Company

Martedì 5 e mercoledì 6 febbraioGrease

di Jim Jacobs e Warren Caseyregia Saverio Marconi

con L. Blanco, R. Sinisi, E. Lobardo

Giovedì 21 marzoIl piacere dell’onestà

di L. Pirandello - regia A. Averonecon Alessandro Averone,

Alessia Giangiuliani, Laura Mazzi

Campagna abbonamenti: rinnovi da lunedì 10 settembre a sabato 6 ottobreNuovi abbonamenti: da lunedì 8 a sabato 20 ottobre.

Inizio spettacoli ore 21,30.

Giornata Nazionale della Prevenzione sismica

Foto Ramacciotti

Nell'ottica, in cui ci siamoinseriti, troviamo molti beilavori che Poste Italiane hannoposto nel capitolo ''folder''. Vi dico subito che tale strategia èstata ben indovinata in quantoadoperando tecnici del settoreveramente validi, si ottiene unelaborato piacevole e moltoistruttivo anche dal lato tecnicoe scolastico.

Sicuramente Poste Italiane hatrovato il sistema di farsi co -noscere di più, ma soprattuttoha raggiunto uno scopo specula-tivo di buone dimensioni. Non èche gli elaborati vengano regala-ti, anche perché in fondo c'è unfattore spesa non indifferente,ma il prezzo fissato per lavendita di questi folder pensosia molto remunerativo. Si sa molto bene che le mae -stranze sono una fonte di spesa

IL FILATELICo

L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2018

a cura di Mario Gazzini

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Si è svolto presso il centrodirezionale fiera di Bolo -gna, la finale del concorsonazionale “Talent Kids2018”, un concorso per

bam bini e bambine dai 4 ai 12anni, che li ha visti esibirsi in unadue giorni, sabato 1 e domenica 2settembre, molto impegnativa, invarie categorie, canto, danza erecitazione.

Piazza Amendola , 1 (ore ufficio)

L'evento è stato organizzato daMetaevents, che per Toscana eUm bria si avvale della collabora-zione esclusiva di radio Effe, con ilTalent Regionale Paolo Pacielli,Direttore Artistico di Radio EFFE,Chiara Mariottini e FrancescaScar toni collaboratrici nella ge -stio ne del concorso.

Il concorso ha visto conten-dersi la vittoria fra quaranta bam -

non lieve, che i colori di stampasono molto costosi, ma ancheche in fondo ci sia del marginefra costi e benefici positivo. Parlato di effetti collaterali checon la filatelia non c'entranoniente, dedichiamoci ad unaltro aspetto, quale quellostorico e di grande levaturamorale. Il 5 di Marzo di quest'anno ilMinistero delle Telecomu nica -zioni dette alle Stamperie delloStato l'incarico di emettere il

francobollo ad hoc che divulgas-se l'evento, avendo in questomomento l'Italia la Presidenzadell'Alleanza Inter na zionale perla memoria dell'olocausto. E così è nato un francobollosemplice con i colori dellatristezza di un reticolato, segnodi dolore e di prostrazione: inmezzo a questa tragedia unanota serena, quale un volo diuccelli liberi nel cielo tricolore.

bini provenienti da tutta Italia. Italenti toscani che sono riusciti adaccedere alla finale sono per ladan za Antonio Sensitivi di Ca sti -glion Fiorentino, mentre per il

can to Melissa Righeschi di SanGiovanni Valdarno, Riccardo Rossidi Arezzo e ben due rappresentantidella nostra Cortona, SamueleMeo ni e Niccolò Mearini.

I due Cortonesi, Niccolò e Sa -muele, allievi della scuola di mu -sica “L'appartamento Musicale” di

Anna Rossi, in Camucia, sonoriusciti ad accedere alla finaleaggiudicandosi a pari merito lafinale provinciale prima e la finaleregionale poi, svoltasi ad Agazzi,guadagnandovi così l'accesso.

Per i nostri ragazzi è stataun'oc casione fantastica, misurarsicon i propri coetanei provenientidal le altre regioni italiane, trovarsiin un clima del tutto diverso dallesolite esibizioni o saggi che si svol -gono alla fine dei corsi an nuali.

Appena giunti alla lo ca tion delTalent, ad attenderli c'era lamacchina organizzativa, con di -rettore artistico, i vari Talent scoutdi ogni regione e la specialista perverificare il carattere psicologicodi ogni concorrente, tramite undisegno fatto dallo stesso, per dareal concorso una valenza positiva enon frustante per chi non avesseavuto la possibilità di primeggiarenella gara.

Appena finito le pratiche d'i -scrizione e valutazione, tutti i pic -co li concorrenti e genitori so nostati portati dalle varie na vette aglialberghi. Nel pomeriggio si sa reb -be svolta la prima fase prefinale;tutti i ragazzi si sarebbero esibitiprendendo così confidenza e fi -ducia con gli organizzatori.

In questa occasione si è vistala fa cilità con cui i ragazzi riesco-no a relazionarsi tra loro, metten-do da parte la competizione,stando tran quillamente a giocareo scam biandosi il numero delcellulare per sentirsi in seguito.

La finale si è svolta di Do me -nica. Al mattino si è effettuata unariunione, soprattutto per i genitori,poi nel pomeriggio si è entrati nelvivo della competizione, con lesemifinali prima e la finalissimadopo cena. Qua i nostri ra gazzihanno dato il meglio di sè. Apresiedere la giuria il maestroVince Tempera, la ballerina e

coreografa Anico Pusztai, CesareMarchi, il discografico Luca Va -lentini e la grafologa Mirka Cesari.

Così si dato il via alla competi-zione e si è subito visto l'ottimo

livello dei concorrenti. Per la nostra regione, nel ballo

ha emozionato tutti Antonio Sen -sitivi, con un esibizione di contem-poraneo a dir poco perfetta; nelcanto Melissa Riganeschi hamesso in mostra tutta la sua pa -dronanza del palco e NiccolòMea rini, Samuele Meoni e Ric car -do Rossi hanno cantato suscitandoentusiasmo nel pubblico con laloro esibizione.

A questo punto si sono riuniti igiurati, che hanno decretato ilnome dei concorrenti che avreb-bero raggiunto la finale. Ben trerappresentanti della To sca na sonoriusciti ad accedervi: An tonio, Me -lissa e Samuele, mentre per Nic -colò e Riccardo non è re stato chetifare per i propri amici.

La finale delle varie disciplineè stata entusiasmante.

I finalisti si sono esibiti conuna professionalità incredibile e laToscana è stata la regione do -minante riportando il successo inben due discipline, nella Danzacon Antonio Sensitivi e nel cantocon Melissa Riganeschi. Il succes-so è stato completato poi con unmagnifico terzo posto nel cantoottenuto da Samuele Meoni.

E' stata senza dubbio un'espe-rienza bellissima per i nostri ra -gazzi, che hanno respirato un'at-mosfera unica, insegnando loroche una sana competizione e unaprofessionalità organizzativa esal -ta manifestazioni di questo livello.I ragazzi erano al centro di tutto ela riprova è stata nel vedere che iragazzi eliminati facevano il tifoper gli amici che avevano raggiun-to la finale. Bellissimo ed emozio-nate per me è stato vedere Niccolòesultare di gioia alla proclamazio-ne del terzo posto raggiunto daSamuele e allora avanti così. Benvengano manifestazioni cosìottimamente organizzate.

Un saluto e un ringraziamentoal'organizazione e al Talent PaoloPacielli e al prossimo anno.

Emanuele Mearini

Due giovani cortonesi alla finale Nazionale del Concorso Talent Kids

L’igiene delle mani è unapratica indispensabile perlimitare la diffusione delleinfezioni che trova ormaila sua puntuale applica-

zione negli ambienti sanitari mache è necessaria anche nelle pro -cedure di vita quotidiana.

Le mani sono fisiologicamentecolonizzate dalla flora battericaresidente e quella transitoria.

La flora residente ha una fun -zione protettiva, ma può diventareresponsabile di infezioni opportu-niste a seguito della contaminazio-ne di siti corporei normalmentesterili. La flora transitoria si acqui -sisce durante il contatto direttocon persone, con superfici am -bientali contaminate e in genere ècausa di infezioni.

In ambito sanitario le infezionicorrelate all’assistenza sono so -prattutto diffuse attraverso le manidegli operatori, conclusione que -st’ultima dimostrata scientifica-mente, ma alla quale era già ar -rivato a metà dell’Ottocento il gio -vane Medico Ignaz Philipp Sem -melweis, quando ancora Pasteure Koch non erano comparsi sullascena.

Il medico ostetrico ungherese,grazie alle sue convinzioni basatesull’osservazione, contribuì a sal -va re la vita di migliaia di donne.

Si rese infatti conto che l’altis-sima mortalità per febbre puerpe-rale che si registrava tra le parto-rienti era dovuta alle infezioni tra -smesse alle pazienti dalle manidegli stessi medici che, dalla salado ve praticavano le autopsie, sirecavano poi a visitare le gestanti ole puerpere. Bastò che Sem mel -weis imponesse a tutti i membridella sua équipe il lavaggio dellemani con acqua e sapone per farcrollare l’indice di mortalità do vu -to a febbre puerperale dal 12,2%allo 0,5%, contro il 33% del re -parto viennese diretto dal suo col -lega professor Klein, che all’epocaera ormai tristemente no mi nato“La Clinica della morte”. Per que -sto motivo Semmelweis fu so pran -no minato il “salvatore delle ma -dri”. La sua era un’osservazioneem pirica ma giusta: a quel tempo,infatti, i medici non usavano iguan ti né avevano l’abitudine di la -varsi le mani.

La storia ci racconta anche ilcaro prezzo che ha pagato questopersonaggio illustre, il quale fusuc cessivamente attaccato, deriso

e considerato fuori di senno, tantoche fu rinchiuso in una clinicapsichiatrica dove trovò la morte.

Sono passati molti anni daquel l’epoca e i progressi nella ste -rilizzazione dei materiali e dell’ac-curata disinfezione delle mani hafatto passi da gigante contribuen-do fortemente alla riduzione dellatrasmissione delle malattie infetti-ve. Ancor più nell’ultimo periodoin tutti gli ospedali è in atto unacam pagna di sensibilizzazione pergli operatori sanitari e per i visita-tori.

Il lavaggio delle mani si eseguecon modalità e prodotti diversi, ase conda delle mansioni che si de -vono svolgere.

Il lavaggio sociale (o igienico)si esegue con acqua e sapone. Halo scopo di eliminare lo sporco vi -sibile e rimuovere la flora micro-bica transitoria. qÈ raccomandato, in ambitosanitario, per proteggere il pazien-te e l’operatore dalla tra smissionedi infezioni da con tatto; è racco-mandato, nella vita quotidiana, perproteggersi dalle possibili conta-minazioni dovute al contatto consubstrati contaminati. qÈ, infatti, sempre indicato lavarele mani prima di mangiare, subitodopo il rientro a casa, dopo esserestati al supermercato (il piano chetocchiamo per spingere il carrelloè tra i più contaminati, visto il grannumero di persone che tutti i gior -ni fanno la spesa); prima e dopoessere stati al bagno.

Il lavaggio sociale deve duraredai 40 ai 60 secondi. Quando nonè possibile il lavaggio delle manicon acqua è possibile utilizzare gelper la frizione alcolica delle mani,con l’obiettivo di eliminare la flo -ra transitoria e ridurre la caricami crobica residente delle mani.

La frizione deve durare com -plessivamente 20 o 30 secondi fi -no a completa asciugatura. In al -ternativa alla frizione con gel sipuò ricorrere al lavaggio con an -tisettico, ma questa, insieme al la -vaggio chirurgico, è una pratica ri -servata all’ambito sanitario.

Vanno infine ricordate le cam -pagne di sensibilizzazione in attoin tutti gli ospedali italiani, nellecui aree comuni sono affissi car -telli con le precise indicazioni peruna corretta igiene delle mani,con le soluzioni alcoliche espostein bella mostra per un uso im me -diato.

L’intento è duplice: si tenta -suun versante- di limitare il diffon-dersi delle infezioni ospedalieretra i malati o per gli stessi parenti,attraverso una pratica che incidesulla diffusione di germi presentiin ospedale particolarmente peri -co losi perché spesso resistenti aico muni antibiotici; si tenta -sull’al-tro versante- di rendere una pra ti -ca semplice quanto efficace “un’a -bi tudine” insita nei nostri compor-tamenti di vita quotidiana.

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2018

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Ok della Commissione Tributaria regionale dell’Emilia Romagna all’ecobonus anche se il contratto di comodato d’uso non è stato registrato

Pergolato e tettoia: le differenze secondo la Cassazione

Anche il contratto di comodatocon cluso solo verbalmente dàdiritto alla detrazione per lavori diefficientamento energetico (eco -bo nus) se si può provare la deten-zione sulla base di altri elementi,tra cui la residenza.Questo quanto affermato dallaCommissione Tributaria regionaledell’Emilia Romagna, sentenza1281/2018.

Il casoIl caso riguarda un intervento diriqualificazione energetica realiz-zato su un immobile di proprietàdei suoceri che il possessoredeteneva in comodato d’uso, ma ilcontratto non era stato registrato.Avendo fatto dei lavori di efficien-tamento energetico sull’immobilein questione, il possessore avevafatto domanda per ottenere ladetrazione fiscale del 55% (oggi65%). L’Agenzia delle Entrate negala possibilità di usufruire di taleagevolazione in quanto il contrattodi comodato non era statoregistrato; c’era solo un accordoverbale.Senza il contratto, e quindi senzala data di registrazione, non sipoteva determinare con certezzachi avesse diritto al bonus.Secondo il Fisco, in pratica, nonpo tendo stabilire l’inizio del co -mo dato, non risultava possibilede terminare se al momento dellarealizzazione dei lavori l’immobilefosse in uso del proprietario o delcomodatario.

CTR dell’Emilia RomagnaLa questione giunge, quindi, pres -so la CTR dell’Emilia Ro magnache chiarisce quanto segue:la data di registrazione del contrat-to era richiesta solo nella comuni-cazione preventiva, da inviare alCentro Operativo di Pescara perottenere il bonus ristrutturazioni.La comunicazione è stata obbliga-toria fino al 14 maggio 2011 eoggi non deve essere più inviata.

A detta dei giudici, il dm 19febbraio 2007 (attuativo della leg -ge 296/2006 sui bonus per il ri -spar mio energetico del 55-65%)richiede solamente che gli im mo -bili su cui vengono eseguiti i lavorisiano posseduti o detenuti dalcon tribuente; è errata, quindi, laprassi in virtù della quale l’Agenziapretende che la detenzione siaprovata con un comodato registra-to. Nel caso specifico, il contri-buente ha dimostrato sulla base dinu merosi elementi di occuparecon la propria famiglia l’immobiledei suoceri fin dal 1977, attestan-do la detenzione con il certificatodi residenza e pagando le fattureper i lavori di riqualificazioneenergetica con regolare bonifico.Inoltre, la CTR ha chiarito che nonesiste alcuna norma che imponela registrazione del contratto dicomodato d’uso per usufruiredelle detrazioni; si tratta solo diuna prassi errata, che non deveessere considerata vincolante per iclienti.Infatti, nella guida delle Entratealle agevolazioni fiscali per ilrisparmio energetico, il comoda-tario è tra i soggetti che possonousufruire della detrazione, ma nonviene precisato se il contratto dicomodato deve essere stipulato informa scritta né indica l’obbligo diregistrazione.Condizione necessaria è che il de -tentore dell’immobile deve dimo -strare che gli interventi sono ese -guiti con il consenso del possesso-re; inoltre, chi richiede la detra-zione fiscale deve acquisire l’asse-verazione di un tecnico abilitatoche attesti la rispondenza degli in -terventi ai requisiti prescritti dallanormativa. In definitiva, i giudici accolto larichiesta di detrazione fiscale pergli interventi di efficientamentoenergetico effettuati, an nul landoquanto deciso dalle En trate.

stenendo che quest’ultima avrebbeleso il diritto "alla memoria" o "alricordo", com ponente del dirittoall'identità personale riconosciutodall'art. 2 Cost.; inoltre, deducevache la perdita delle foto del matri-monio costituirebbe una lesionedi grave importanza del predettodiritto alla memoria, per tanto erameritevole di tutela.La Suprema Corte ha ritenutoinfondato tale motivo, anche allaluce di consolidata giurisprudenza(SS.UU. Cass. sentenza n. 26972del 11.11.2008) secondo cui, pures sen do applicabile anche all'ille-cito con trattuale il principio di cuiall'art. 2059 c.c., quest’ultimo nonprevede un’autonoma fattispeciedi illecito, distinta a quella ex art.2043 c.c., ma si limita a discipli-nare i limiti e le condizioni dirisarcibilità dei pregiudizi nonpatrimoniali, sul presupposto del -la sussistenza di tutti gli ele menticostitutivi dell'illecito, richiestidall'art. 2043 c.c.: ovvero la con -dotta illecita, l'ingiusta lesione diinteressi tutelati dall'ordinamento,il nesso cau sale tra la prima e laseconda, infine la sussistenza diun concreto pregiudizio patito daltitolare dell'interesse leso. L'unica differenza tra il danno nonpatrimoniale e quello patrimonia-le consiste nel fatto che quest'ulti-mo è risarcibile in tutti i ca si visiano gli elementi di un fatto illeci-to, mentre il primo lo è nei solicasi previsti dalla legge. Secondo un'interpretazione costi-tuzionalmente orientata dell'art.2059 c.c., il danno non patrimo-niale è risarcibile quando il fattoillecito sia configurabile in astrattocome reato, quando sussiste unadelle fattispecie in cui la leggeespressamente consente il ristorodel danno non patrimoniale ancheal di fuori di un'ipotesi di reato,oppure quando il fatto illecitoabbia violato in modo grave dirittiinviolabili della persona, oggettodi tutela costituzionale. In quest’ultimo caso, il danno nonpatrimoniale è risarcibile anche

quando non sussiste un fatto-reato, nè ricorre alcuna delle altreipotesi in cui la legge con senteespressamente il ristoro dei pre -giudizi non patrimoniali, alle se -guenti tre condizioni: l'interesseleso abbia un’importanza costitu-zionale; la lesione dell'interessesia grave, ovvero che l'offesasuperi una soglia minima di tolle-rabilità; infine che il danno non siafutile cioè che non consista insemplici disagi o fastidi, o consistanella lesione di diritti del tuttoimmaginari. Pertanto, il danno non patrimo-niale, quando ricorrano i casiespressamente previsti dalla legge,o qualora sia stato leso in mo dograve un diritto della personatutelato dalla Costituzione, è risar-cibile sia quando derivi da un fattoillecito, sia quando scaturisca daun inadempimento contrattuale.Nel ca so in oggetto, la ricorrenteha denunciato il mancato ricono-scimento di una grave lesione diun interesse di valore costituziona-le, individuato nel diritto "allamemoria" di un evento di partico-lare importanza della propria vita,poiché espressione del diritto all'i-dentità personale di cui all'art. 2Cost. Secondo la Suprema Corte, puressendo rilevante il giorno dellenozze per gli sposi, ed anche se lasituazione in esame ha creatoturbamenti d’animo negli stessi, ildanno lamentato non presentauna gravità tale da incidere suinteressi di rango costituzionale. Pertanto, il diritto a ricordare ilgiorno del matrimonio mediante ilservizio fotografico non costitui-sce, di per sé, un diritto fon -damentale della persona tutelato alivello costituzionale , trattandosi,ha concluso la Cassazione, di undiritto "immaginario", non ido -neo, in base alla regola enunciatadalle Sezioni U nite, ad essere fontedi un obbligo ri sarcitorio in rela -zione al danno non patrimoniale.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Il premio don Sante Felici per la cultura alla prof.ssa Silvia Calamaidia l’eredità culturale del vecchioabate di Farneta, nel 2017 haistituito il “Premio don Sante Feliciper la Cultura” che consiste in unaborsa di 500 euro da assegnare o -gni anno a chi produce lavori diri levanza nelle discipline che fu -rono oggetto di interesse di donSan te stesso: paleontologia, ar -cheo logia, demoetnoantropologia,linguistica, dialettologia, storia.

Nel 40° anniversario dellaLeg ge Basaglia, che ha rivoluzio-

nato l’approccio al paziente psi -chia trico, questo premio e questaconferenza vanno a far risuonarecorde delicate e inedite.

Potremo capire quanto doloreprovocasse nel mondo dei nostrinonni la ma lattia mentale, la spie -tatezza dello stigma, la superstizio-ne che faceva supporre perfinointerventi diabolici. Una civiltàcon ta dina vista nel suo latooscuro.

Nell’organizzazione dell’evento

Domenica 23 settembre,a partire dalle ore 16,nella Sala Museo delC.A.M. RSD di Ferrettodi Cortona sarà conse-

gnato alla prof.ssa Silvia Calamai il“Premio don Sante Felici perla Cul tura” edizione 2018. La do -cente di glottologia e linguisticadel l’Università di Siena, sede diArezzo, viene premiata per la suaat tività di studio e salvaguardiadelle testimonianze e dei ricordi divita di alcuni pazienti dell’ex Ma ni -co mio di Arezzo contenuti in unar chivio di 36 nastri magnetici, giàcre duti dispersi e invece recupera-ti.

Nel 1977, durante la direzionedi Agostino Pirella, una ricercatri-ce torinese, Anna Maria Bruzzone,venne a Arezzo e intervistò i ri co -verati che accettarono di farsi re gi -strare, alcuni erano della Valdi -chiana, molti di condizioni umili,spesso contadini. Quelle storie,con altre, finirono al centro di unlibro da lei scritto “Ci chiamavanomatti”, pubblicato da Einaudi nel1979 e oggi introvabile. L’Uni ver si -tà di Arezzo, che occupa col suocampus gli spazi che furono del -l’ospedale psichiatrico, ha ricevu-to in dono quei nastri dalla nipotedi Bruzzone e la prof.ssa SilviaCalamai li ha presi in cura, haascoltato quelle sofferte confessio-ni, le ha studiate sul versante lin -guistico e della comunicazione ele ha presentate in un convegno aArezzo lo scorso anno (Gli asilidella follia, 26-27 ottobre 2017).Ora, per la prima volta viene aparlarne a Cortona, invitata dal -l’As sociazione “Amici del MuseoFatto in Casa di don Sante Felici”,in una conferenza dal titolo: “Lama lattia mentale nel mon -do contadino della Valdi -chia na”, dove sarà possibile an -che ascoltare - anonimamente -alcune di quelle lontane voci. Altermine della relazione avverrà laconsegna del premio. Alla confe-renza parteciperanno anche ildott. Giancarlo Caprai direttoredel l’Istituto, il sindaco FrancescaBa sanieri e gli psichiatri GiovanniVar rasi e Roberto Borghesi.

L’As so ciazione che ha in custo-

Gentile Avvocato, ci siamo spo -sati lo scorso ottobre e, purtrop-po, per un errore del fotografotutte le foto ufficiali del matri-monio sono an date perse. Oltreal danno economico c’è un dan -no morale? Gra zie.

(lettera firmata)

Il fotografo non deve pagare ilrisarcimento del danno non patri-moniale per il servizio fotograficosmarrito: il diritto alla memoriadel giorno delle nozze non è undiritto costuzionalmente garantito.E’ quanto chiarito dalla Terza Se -zio ne civile della Cassazione nellasen tenza n. 13370/18, pubblicatail 29.05.2018. Nella vicenda inesame, una donna aveva citato ingiudizio lo studio fotografico in -gag giato per rea lizzare il serviziofoto grafico delle nozze, per otte -nerne la condanna al ri sarcimentoper i danni derivanti dalla mancataconsegna delle foto del matrimo-nio. Il giudice di primo grado ritenneche la società convenuta si fosseresa totalmente inadempiente alleobbligazioni assunte nel con tratto,riconoscendo, altresì, il risarci-mento del danno non patrimonia-le, inteso come danno morale edesistenziale, poiché l'assenza delser vizio fotografico aveva incisonegativamente sulla vita di parteattrice, impendendo a quest’ulti-ma di rivivere nel tempo le emo -zioni del matrimonio, attraverso ilservizio fotografico.

Tale decisione è stata parzial-mente riformata dalla Corte terri-toriale, che ha rigettato ladomanda relativa al risarcimentodel danno non patrimoniale, inquanto, non vi era un fatto direato, ed inoltre gli interessitutelati non erano costituzional-mente rilevanti. Avverso tale sentenza, l’attrice hapro posto ricorso per Cassazione.Nel lo specifico, la ricorrente hacen surato la condotta inadem-piente del la società resistente, so -

di fondamentale importanza èstata la collaborazione della fa mi -glia Caprai, proprietaria del l’I -stituto C.A.M. RSD, che dal 1965 sioc cupa con scienza e umanità del -l’assistenza ai portatori di disabi-lità, e dell’assessore alle PoliticheSociali Andrea Bernardini, oltreche del sindaco Francesca Ba sa -nieri che, per prima, ha offerto a -val lo incondizionato e sostegno e -co nomico.

Alvaro Ceccarelli

Foto del matrimonio perse? Il danno patrimoniale non c’è!

La consegna al termine di una conferenza sulla malattia mentale nel mondo contadino

Nella sentenza n. 23183 del 29marzo 2018 la Corte di Cassa -zione, richiamando le nozionidi per golato, tettoia e pensilina,ne ha chiarito le differenze e hadettato una precisa definizionedi pergolato: struttura aperta sianei lati esterni che nella partesuperiore, realizzata con mate -riali leggeri, senza fondazioni,di modeste dimensioni e difacile rimozione, la cui finalitàè quella di creare ombra me -diante piante rampicanti o telicui offrono sostegno.I giudici hanno messo in evi -denza la diversità strutturale trapergolato e tettoia, consideran-do quest’ultima una strutturache può essere utilizzata anchecome riparo e che aumenta l’a -bitabilità dell’immobile oltre adavere una maggiore consistenzae impatto visivo.In effetti la giurisprudenza am -ministrativa ha da sempre de -finito i pergolati come manufat-ti orna mentali realizzati instrut ture leggere di legno o altrimateriali di minimo peso, facil-mente amovibili in quanto prividi fondamenta.Questa definizione, e la diffe-renza con la tettoia, diventafon dante rispetto ai titoli abili-tativi: infatti, come la stessaCas sazione ricorda, è necessa-rio richiedere il permesso di co -struire nei casi in cui sia da e -scludere la natura precaria oper tinenziale dell’intervento.

Ri cordiamo che le definizioni diper golato e tettoia si sonosempre rifatte alla giurispruden-za, in quan to mancava unorientamento normativo. L a cu -na colmata dal glossario unicoper le opere di edilizia libera(dm 2 marzo 2018), adottato inattuazione del decreto sulla Scia(d.lgs. 222/ 2016).Tra le opere da realizzare in re -gime di edilizia libera il glossa-rio include i pergolati di limitatedimensioni e non stabilmenteinfissi al suolo, intesi come ele -menti di arredo delle aree perti-nenziali degli edifici.

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2018

in comune l’interesse verso i dueaspetti principali della biblioteca,cioè tutela e specializzazione, daun lato, e fruizione del libro e di -vu lgazione della cultura, dall’altro.

L’oggetto libro diviene, allora,il pretesto per una riflessione a piùvoci, sin dalla sua genesi. D’altrapar te ‘Incunabula’, nota Calda ro -ne, indica proprio questo nel suosignificato etimologico di ‘libri infasce, in culla’: allude all’infanziadel libro, ne indaga i primi vagiti.Nel rispetto del sistema legislativo,certo, e del ‘senso della storia’,dato che “ il passato è passato -sot tolinea Caldarone citando Th.El liott- , ma anche presente”. Edec co allora affiorare, nella giorna-ta di studi, il valore di ‘In cu na -bola’, la rivista che nell’interventodi Pietro Tamburini - “Contenuti efi nalità della rivista Incunabola -Miscellanea di studi e ricerche sulterritorio”- nasce nel cuore dell’e-truscità e viaggia verso i tempi mo -

Lo aveva annunciato il sin -da co di Cortona Fran ce -sca Basanieri alla seratad’inaugurazione che que -sta edizione di Cortonan -

tiquaria sarebbe stata unica per“un calendario di eventi collateraliin grado di dare spessore alla mo -stra”. E l’intero team di organizza-tori ha mantenuto la parola con lagiornata di studi a palazzo Casalivenerdì 31 agosto intitolata “Pre -senze e connessioni in terra d’E -truria dalla Valdichiana a Bolsenain Incunabula - rivista del sistemabibliotecario del lago di Bolsena”.

Il dibattito, coordinato dalprof. Nicola Caldarone e dalla dot -t.ssa Patrizia Rocchini, ha vistol’in tervento della storica dell’arteCarla Michelli, della psichiatraAnna Maria Meoni e del direttoredella Biblioteca di Bolsena PietroTamburini. Cultori, appassionatied esperti del fatto culturale, se -condo Rocchini, i relatori han no

Presenze e connessioni in terra d’Etruria dalla Valdichiana a Bolsena in Incunabula, rivista del sistema bibliotecario del lago di Bolsenaderni. Un tentativo, peraltro felicis-simo, di consegnare e consegnarciil senso del passato, da riscoprirecome possibilità di unire e noncome elenco di lotte e guerre trapopoli. Ma ‘Incunabula’ non èso lo una proposta: è anche “unaserie di saggi, di argomento etero-geneo, per far conoscere la ric -chezza della nostra terra (Bolsena,n.d. R.)”, il riconoscimento che“le biblioteche hanno anche ilruolo di granaio pubblico doveammassare riserve contro l’inver-no dello spirito, secondo quantoaffermava Marguerite Yourcenar”.E per incrementare questo gra -naio, ogni singola istituzione dellarete museale cui fa capo Bolsena

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Gente di Cortona

di Ferrucio Fabilli

Don Renato Tacconi, sacerdote generoso dalla voce roboante

approfondisce un determinato fat -tore culturale nella certezza che“o gni tassello è significativo” nellacostruzione di quel grande puzzledella civiltà. Anche per questo lavo ce di Chiara Michelli è di parti-colare importanza in ‘Presenze diartisti cortonesi e aretini influentinelle regioni Toscana e Umbria’;lei, che nel rileggere la diffusionedella cultura di Giotto tra altoLazio e la Toscana ne indaga lepieghe più recondite, sviluppandoconsiderazioni sulla pastosità delcolore e le rotondità più o menomarcate delle figure. Lei, che nel -l’arco temporale esaminato spaziadi zona in zona tra testimonianzespesso inedite o comunque poco

note; lei che insegna e assegna allapittura il suo ruolo di tratto d’u -nione tra epoche nella diversità distile, nella tipicità del tratto. Leiche, in definitiva, fa innamoraredi un Giotto non Giotto, non um -bro, non toscano, ma forse umbroe toscano proprio in quanto porta-voce di un messaggio universale epersino razionale. Ed è questa ra -zionalità la parola chiave chededuciamo dall’ultimo intervento,quello di Anna Maria Meoni, psi -chiatra e appassionata d’arte e diFreud.

Il primo a ricondurre patolo-gie a disturbi della psiche. Il pri -mo a parlare di inconscio, Es, Su -per Es, eppure anche lui conqui-

stato dall’arte, dalla bellezza distatuine di varia foggia da lui rac -colte in una collezione di circadue mila pezzi. Amava l’arte,Freud, eccome. Forse non ha maiscrit to un pezzo in materia, anchese il ricco epistolario potrebbe ri -servare mille sorprese, e forse nonera nemmeno un esperto nel sen -so comune del termine. Tuttavia,ogni volta che Freud sceglieva,valutava, acquistava un nuovo pez -zo, magari con il supporto del suoantiquario di fiducia, possiamoaffermare che scrivesse: una pa ro -la, una riga nell’inconscio. Dove lopsichiatra incontrava il poeta e lapsiche si univa alla poesia.

E.V.

Sessantatreenne, don Renato Tac -co ni morì. In quel momento si co -nob be a pieno la sua moralità, gra -zie ai legati testamentari in tre let -tere: alla famiglia, a don GiovanniBasanieri, economo diocesano, e aGiovanni Materazzi, vicario vescovi-le. Alla famiglia numerosa, amata inmodo ricambiato, lasciò gli immo -bili. Niente denaro. Il poco o tantore siduo fu destinato a saldare li -bret tini di parrocchiani bisognosi.Ai quali, da tempo, aveva apertocrediti presso il macellaio Tacconie gli alimentari Molesini, incarican-do post mortem don Basanieri aprovvedere in sua vece. La miseria,in ogni epoca, morde forte sui de -boli. A costoro, oltre ai conforti re -ligiosi, don Renato pensò bene dire galare salutari sostegni corporali.Prova cristiana, umana, di estremoaffetto. Lo stesso approccio, sem -pli ce e premuroso, che rivolse al -l’amico Carrai (divenuto pittore sti -mato) in procinto di emigrare daCortona: don Renato gli si presentòai saluti di commiato con un vas -soio di paste, acquistate dal Ban -chelli. Il cibo, in età matura, gli fu confor-

to e piacere, tanto da mutarsi nelclassico pretone. Figura su cui sisbizzarriva l’inventiva popolare, perl’eccezionale voracità degli extra-large in nero; battezzando certimaccheroni in strozzapreti! o nar -rando aneddoti, su questo o quelprete, capace di ingurgitare in unsolo pasto un tacchino intero ri -pieno di caldarroste, o un’anatrasana farcita di pastasciutta, …,imprese pantagrueliche, mitizzatein epoche di fame insoddisfatta. Nacque nel Natale del 1909, in unafamiglia con numerosi fratelli. Al -

l’epoca, in casi simili, spesso unfiglio (o figlia) veniva avviato ai votireligiosi. Renato, quasi ventenne, sifece seminarista. Scelta consapevo-le, in età matura; avendo bypassatal’esperienza del seminario minorile(in genere ambiente infido, a causadell’endemica diffusione della pe -do filia). Dopo il militare, nei ruolisanitari presso la reggia di Caserta,svolse numerosi incarichi sacerdo-tali in varie parrocchie di campa-gna (S. Angelo, S. Martino a Bo ce -na), e città (S. Marco). Chiamato asostituire don Amilcare Caloni, inseguito alla tragedia dell’amanteuccisa da Caloni in una sconsidera-ta pratica abortiva. Sulla vicenda,don Renato fu pure incaricato dallaCuria di redigere l’istruttoria preli-minare al processo ecclesiastico.Egli, infatti, ricopriva l’incarico di

Cancelliere diocesano a fianco diGiuseppe Franciolini, vescovo, ga -rante disciplinare del clero. DonRe nato, stimato dal Vescovo, ne eravicino d’ufficio. Si ricorda l’episo-

dio tra il Vescovo e un don Renatoso lerte a vestire il clergyman.Pressato dai critici del clergyman,Franciolini lo convocò, e, dopoaverlo osservato, ebbe a dirgliun’imprevedibile: “Mica stai male!”Il Vescovo era un conservatore,pru dente verso talune innovazioniseguite al Concilio Vaticano II;men tre don Renato fu pronto a se -guirne le novità, almeno nell’indos-sare la nuova veste talare. In effetti,la semplificazione dell’abito eramatura. I preti, fino agli anni Ses -santa, erano obbligati a indossare

sottanoni bottonuti dal collo ai pie -di, mantelloni e copricapo in foggerisalenti a epoche remote, tanto darisultare caricaturali. E’ famosa labattuta di Giovanni XXIII, a unricevimento, da Nunzio apostolico:“Scusate l’abito da satrapo persia-no!”. L’ingoffamento pretesco, inin verno, era tale da produrre un in -gombro superiore, quasi il doppio,d’un tizio vestito in abiti “normali”.E il colore nero non passava inos -servato. A una vista simile, don Re -nato entrando in un bar a Cortona,dove altri preti consumavanoqualcosa, esclamò: “Dove sia -mo?!... A Badia Pretaglia?!...” con -fermandosi arguto battutista. Comenell’altra uscita spiritosa, allor-quando nominato parroco di S.Filippo - sottratti alla parrocchiatutti i registri che ne raccontavano

la storia centenaria, per portarliall’archivio diocesano - ridendo,esclamò: “Tutte le teste al Tempio,e a S. Filippo niente!”. Nel suo pic -colo, don Renato contestava lo spo -stamento di notevoli documentistorici dalla loro sede naturale, siapure a poche decine di metri.Chissà cosa avrebbe detto oggi sullescelte vescovili? Scelte, non solo adocchi estranei, ma agli stessi fedelipaiono improntate più agli affari eal guadagno che alla tutela dellastoria, della religiosità, e delle cul -ture locali. Purtroppo però nonpuò meravigliare simile condotta

del clero verso la propria storia,nel tempo in cui le autorità civilihan no quasi regalato ai privati, eall’abbandono in cui versa, un mo -numento unico di Cortona: l’ospe-dale fondato da S. Margherita.Oggi, è destino comune, civico ere ligioso, subire autorità, quanto-meno, facilone nel gestire il patri-monio a loro disposizione. Don Renato aveva un carattererisoluto. In famiglia, gli si rivolgeva-no col “lei” anche i fratelli, che, traloro, si davano del “tu”; pur es -sendo gioviale e affettuoso in casa efuori. Voce tonante in con fondibile.Oratore e cantante, singolo e incoro, ne avresti distinta la voce tradecine. Con potenza vocale, e sa -piente estensione delle note, adesempio al Te Deum, don Renatofaceva vibrare l’aria di ebbrezzagioiosa spronando l’eco corale deifedeli. Egli nei riti religiosi collettivisvolgeva una sorta di regia, a cuitut ti sottostavano. Canonico nel Ca -pitolo della cattedrale, e monsigno-re in fusciacca rossa. Nei riti sacrisi esaltava, in vigile trasporto. E sequalcuno gli fosse parso distratto,con occhiate severe e modulando iltono di voce in direzione dell’alloc-co, l’avrebbe richiamato all’ordi-ne!... Così come per anni, in età giovani-le, aveva fatto osservare di sciplina estudio, da diligente edu catore eassistente religioso: nel col legio diS. Giuseppe, nell’Azione Cattolica, enel circolo Piergiorgio Frassati. Cancelliere, censore della discipli-na del clero, forse, sarà stato laprima “vittima” di sé stesso, doven -do vivere in modo integerrimo,dando il buon esempio. Se pure,tra i pregi migliori, chi l’ebbe co -nosciuto ne ricordava il timbro vo -cale unico e inebriante nei cantisacri, e la speciale generosità (na -scosta, lui vivente) verso i bisogno-si. In contrasto con quei prelaticonfratelli, più o meno coetanei,ricordati per lasciti scandalosi, adamici e familiari, di vere fortune!...evviva la chiesa dei poveri.

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Domenica 26 Agosto nellosplen dido Anfiteatro Ro ma -no di Arezzo, è andata in

sce na la Tosca di Puccini, in unanotte stellata con una luna pienaluminosissima che creava uneffetto da sogno.

L'anfiteatro, di età adrianea,fu costruito dai Romani nel II sec.d.C. con blocchi di arenaria, la te -rizi e marmi. Presenta una formaellittica, a due ordini di gradinateed è uno dei più grandi del centroItalia.

L'asse maggiore misura 121metri, e la capienza raggiungeva,

presumibilmente, tra gli otto e idie cimila spettatori.

Le misure dell'anfiteatro sononotevoli, con un'arena di grandidimensioni solo di poco inferiori aquelle del Colosseo.

Ripetutamente saccheggiato,nel corso dei secoli è stato privatodei materiali più preziosi pererigere edifici di culto, quindiparzialmente interrato.

Nel XIV sec. fu costruito ilMo nastero di S. Bernardo, oggise de del Museo Archeologico cheha inglobato una parte dell'An -fiteatro rendendolo unico nell'a-spetto.

La Tosca è proprio la rappre-sentazione ideale per un luogocosì suggestivo, dove anche lasplendida notte di plenilunio haavuto il suo ruolo, facendo godereappieno le meravigliose scenogra-fie dei tre atti, una diversa per ogniatto.

Eseguita dall’Orchestra Sin fo -nica del Pucciniano diretta da AlanFreilles con la regia di Carlo An -tonio de Lucia, Tosca, una dellepiù importanti opere di GiacomoPuccini, è stata inserita nel cartel-lone dell'Estate Aretina organizza-to dalla Fondazione Guido d’Arez -zo con il patrocinio del Comune di

Arezzo e nell'ambito del ConcorsoPolifonico Internazionale. Sul pal -co la soprano Gabrielle Mouhlenha dato voce a Tosca; MarioCavaradossi è stato interpretatodal tenore Roberto Cresca, CesareAngelotti dal basso Davide Muramentre il Barone Scarpia dalbaritono Cenziz Sayin. Insieme aglialtri interpreti, Spoletta -MarcoVoleri-, il sagrestano -ClaudioOttino- e Sciarrone -Andrea DeCampo-, hanno danno vita ad unaperformance di altissimo livelloche ha registrato il tutto esaurito.

Tosca viene spesso considera-

ta solo come un'opera verista,men tre in realtà è molto di più.Sul piano narrativo, ad esempio, èdi estremo interesse.

Raggiunge il culmine verso lafine del primo atto, quando Scar -pia escogita un piano che loporterà ad eliminare l'antagonistapolitico Cavaradossi e, contempo-raneamente, ad avere Tosca tuttaper sé.

Puccini ebbe più volte oc -casione di “ritoccare” Tosca, sen -tendo l'urgenza di una svolta ar -tistica.

Innovare pur restando nellatradizione, creando uno stilediverso che presenta elementi dinovità non solo in riferimento allacomposizione delle sue opereprecedenti, ma anche nell'ambitodella produzione operistica coeva.

Una maturazione del composi-tore toscano non priva di “soffe-renze compositive”, che culmina-no con una creazione ricca dimelodie morbide e altamentepoetiche come “Vissi d’arte”, “Elu cevan le stelle” e “Reconditaarmonia”, che hanno suscitatoscroscianti applausi da parte di unpubblico attento ed entusiasta.

Olimpia BruniAntonio Aceti

L’Anfiteatro romano di Arezzoospita “Tosca” di Giacomo Puccini

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2018

Proprio sulla ricerca anche ilCALCIT Valdichiana si sta impe -gnando e vuole promuovere UNABORSA di STUDIO che analizzi latossicità di alcuni medicinali usatinell’Ospedale Santa Margheritadella Valdichiana. Siamo alla faseiniziale e individuato il costo, circa1.200,00 € e la durata un anno.

La ASL Sud Est con il DG En -rico Desideri ci ha incoraggiato ealcuni medici ospedalieri dellaFratta hanno dato la loro disponi-

bilità a lavorarci. Anche alcuneAziende del territorio interpellatesi sono impegnate a sostenercieco nomicamente e questo ci hastimolato a continuare nel proget-to.

E’ già iniziato l’iter burocraticoper il bando e quando sa rà com -pletato il CALCIT Valdi chia na pre -senterà alla popolazione alleaziende sostenitrici e alla Stampal’intero il progetto.

Confrontando i primi sei mesidel 2018 con il 2017 vediamo unacostante stabilità su alcune entratestoriche e un buon risultato suquelle attività nuove che fortunata-mente vanno a coprire una negati-vità preoccupante che può metterea rischio alcuni servizi erogati.

La voce offerte alla memoriasono in netta diminuzione. Si èpassati da una entrata di circa €1000 al mese a poco più di €800,00 in sei mesi.

Le cause? In primis la crisieco nomica che ha investito tutti.Anche il prolificarsi di tante as -sociazioni locali legate a particola-ri situazioni che indirizzano leofferte in tanti piccoli rivoli nonaiuta ad investire su iniziative etecnologie importanti. Ci sono poile Asso ciazioni ONLUS Nazionaliche attraverso Tv Giornali concam pagne mirate (a cui talvolta sipre sta no facilmente le istituzionilo ca li) indirizzano fiumi di denariverso le proprie casse. Non ul ti maanche la nostra incapacità nellonon spiegare il ruolo del CALCITValdichiana nel territorio.

Da alcuni riscontri effettuatiabbiamo scoperto che molte per -so ne della Valdichiana Aretina in -consapevolmente hanno versatole proprie offerte al Calcit di Arez -zo pensando che ci fosse una cas -sa comune. A tale proposito ricor-diamo che CALCIT Valdichiana,così come gli altri quattro dellaprovincia Aretina hanno ognunouna cassa propria e un’autonomiadi gestione.

Tutti i soldi raccolti ven gonorinvestiti nel territorio dei cinquecomuni e collaboriamo con glialtri per alcune iniziative comunicome è stato l’acquisto del Mam -mografo Mobile dove ognu no haversato una cifra pattuita.

Si ricorda chi vuole fare do -na zioni utilizzi i nostri c/c. presen-ti sul sito calcitvaldichiana.

Dopo il resoconto di Agostol’im pegno è rivolto all’ultimo scor -cio 2018. Si parte subito con laquarta tappa di Musica per la Vitache si è svolta a Cortona, nellegior nate 15 e 16 Settembre al Cen -tro Sportivo di Tavarnelle. La pri -ma serata Cena e Gara per Can -tanti e Duetti, la seconda Ape ri -cena ed esibizione Band. Chiuderàcon la quinta e ultima tappa Luci -gnano il 29 Settembre.

La finalissima è programmataper il 10 Novembre al Teatro Si -gno relli di Cortona. Sarà unaserata che decreterà i vincitoridelle tre categorie di MUSICA perla VITA ma vedremo sfilare anchetutti i partecipanti, cantanti, pre -sentatori, ospiti, che hanno resopossibile la Kermesse Canora. Peril nuovo consiglio di amministra-zione del CALCIT Valdichiana saràanche l’occasione per un esamefinale iniziato con la presidenzaCastellani.

Presidente Calcit ValdichianaGiovanni Castellani

di Angori e Barboni s.n.c.Via IV Novembre, 13 Camucia di Cortona Tel. 0575/63.12.63

(Quarta parte)“Laudato si’, mi’ Signore, per

frate Focu, per lo quale enallu-mini la nocte: et ello è bello etiocundo e robustoso e forte”.

Tu Signore - sempre tu! -grazie a fratello fuoco rischiari letenebre, la pace solenne, il silen-zio arcano e lo stupore remoto delmistero della notte. E’ bello egiocondo: brilla e fa luce, accogliee affratella, accerchia attorno a sé.E’ robusto e forte: la sua vividafiamma arroventa e piega il ferro,arde e fonde il metallo, purifica eimpreziosisce l’oro.

E’, quarto degli elementi pri -mordiali della terra.

“Laudato si’, mi’ Signore pernostra madre terra, la quale nesustenta e guberna, et producediversi fructi cum coloriti fioriet herba.

La terra: sorella in quantocreatura come l’uomo; madre peril ruolo di nutrice. Dio ce l’ha dataquale soggiorno di vita. E’ lanostra casa. Genitrice, ci accoglienel suo grembo e ci nutre del suoseno con frutti “diversi”, cioè diuna varietà innumerabile, dolci esaporiti. Si ammanta di boschi er -bosi e prati splendidamente fioriti.Dice il salmista: “Tu visiti la terra el’arricchisci; la prepari: ne irrighi isolchi e li disseti, abbassi le zolle ele livelli; le bagni con lunghepiogge, ne benedici i germogli...”.

E la terra ci dona “il vino cheallieta il cuore dell’uomo, l’olioche fa brillare il suo volto e il paneche sostiene il suo vigore” (Sal103). Infine, come nella primapa gina della Genesi, ultimo: l’uo -mo. E si aggiungono le due strofe,cronologicamente posteriori.

La prima composta per lariappacificazione dei vescovi diAssisi Guido II con il podestàOportulo di Bernardo. E fu cantatapropriio sulla piazza del vescova-do dove Francesco si era spoglia-to, perdonando a suo padre. Laseconda dettata nell’approssimarsidi sorella morte.

“Laudato si’, mi’ Signore perquelli ke perdonano per lo Tuoamore et sostengono infirmitateet tribulatione. Beati quelli keI’sosteranno in pace, ka da Te,Altissimo, siràno incoronati”.

Risuonano le beatitudini evan -geliche: “Beati i misericordiosiperché troveranno misericordia”.“Beati gli operatori di pace perchéavranno il nome di figli di Dio”.“Beati i perseguitati che soffronocon pazienza perché essi è il re -gno dei cieli”.

Quelli che sopporteranno inpace le infermità del corpo e letribolazioni dello spirito sonodichiarati felici, fortunati. Perchéverranno incoronati da Dio nelsuo Regno. (Continua)

Riflessioni di padre Samuele Duranti

Le preghiere di San Francesco d’Assisi

Il cantico delle creature

Festa della ronacchia 2018 a Cortona

Il Consiglio del Terziere di SanVincenzo invita i rionali esimpatizzanti alla Festa dellaRanocchia, che si svolgeràsabato 29 Set tembre 2018,

alle ore 20, presso i locali delSeminario di Cortona.

La cena prevede come piattoprincipale ranocchie in umido

secondo la ricetta storica e in al -ternativa lo stinco di suino arrosto.

Si tratta della terza edizionedella Festa della Ranocchia, chesegna la volontà di ritornare allatradizione rionale della sagra dellaranocchia, per riavvicinarsi al no -stro passato storico.

Il presidente del Rione, FranzPagani, insieme a tutti i Consiglieriinvita a partecipare i Rionali e icortonesi tutti all’evento. Vi aspet-tiamo numerosi.

Si prega di comunicare la pro -pria presenza entro e non oltre il27 Settembre.

Informazioni e prenotazionipresso Tappezzeria l’Etrusco diAlessandro Sensi in via Guelfa epresso la Gioielleria lo Scrigno diFranz Pagani in piazza della Re -pubblica.

Chiara Camerini

Intensa attività estiva e primi resoconti

Paolo Angori e Velia Bian -chi, classe 1934 e 1935,sabato otto settembre sisono ritrovati in SantaMar gherita nella Cap pel -

la conventuale dove hanno cele -brato i sessant'anni di matrimo-nio, rinnovando la loro promessadi amore reciproco.

La riconferma della lorocondivisione di vita è avvenuta inuna Santa Messa solenne celebratadal francescano padre Corrado.

Una cerimonia religiosa cuihanno partecipato il figlio Silvano,la nuora Ada Biagini, i nipoti Ga -briele e Lorenzo, parenti ed amici.

Paolo e Velia si sposaronol’otto settembre 1958 nella Chiesadi Pietraia e il loro matrimonio fucelebrato dall'amato e indimenti-cato sacerdote cortonese donDomenico Ricci.

Dopo il rito religioso vesperti-no, Paolo e Velia , attorniati daparenti ed amici, hanno festeggia-

to le loro nozze di diamante conuna cena presso il noto ristoranteStella Polare di Alfredo Bufalini.

Hanno animato il raffinato esquisito convivio a base di preliba-te vivande cortonesi, compresa laclassica bistecca chianina, la lorobella famiglia, parenti ed amici,che hanno voluto circondarePaolo e Velia di fraterno affetto edi festa gioiosa.

A Paolo Angori e Velia Bianchi,oggi nonni giovanotti, stimati ebenvoluti da tutta la comunità te -rontolese, esempi importanti dellavita familiare cristiana e dei valoriantichi e forti del mondo contadi-no ed operaio di una volta, gliauguri più cari del nostro giorna-le.

Nella foto: Paolo e Velia con ifamiliari al termine del rito religio-so svoltosi nella Cappella conven-tuale di Santa Margherita.

Ivo Camerini

Agosto è il mese delle fe -rie e del riposo. Per ilCALCIT Valdi chia na èstata invece un’occasio-ne per un bilancio di

metà anno conclusosi appuntocon la terza tappa di Musica per laVita che si è svolto a Brolio di Ca -sti glion Fio rentino e che ha vistouna grande partecipazione di pub -blico otte nendo anche risultatieconomici soddisfacenti. Ringra -zia mo il sin da co Mario Agnelli etutta la Pro loco e il suo presidentePaolo Faralli che, insieme al co -mitato Sagra del la Ranocchia,han no lavorato per la riuscita del -la magnifica serata.

Le prime due Tappe di Musicaper la vita si erano già svolte aMarciano il 16 Giugno e a Foianoil 23 Giugno e tutte hanno rag -giunto il risultato prefissato che èan che quello di promuovere mag -giormente il Calcit Valdi chiana intutti i 5 comuni.

Dai cittadini dalle associazionidi volontariato, Avis e PubblicaAssistenza, Amministrazioni Co -mu nali è venuto oltre all’aiuto, l’incoraggiamento a continuare ladivulgazione delle attività del CAL -CIT anche perché il numero deitumori nel nostro comprensorionon accen nano a diminuire.

In questi giorni la direzioneASL Sud-Est ci ha comunicato ilnumero di malati terminali assistitidal Calcit nei cinque comuni dellaValdichiana nei primi sei mesi;sono state 46 persone a chiederel’attivazione del Servizio Scudo.Nel 2017 gli internti erano stati96.

Questi dati ci spronano a met -tere maggiore impegnoin questalotta che come ci dicono i Medici,

i Ri cercatori, gli Scienziati, devees sere continua e preventiva in -dividuando il male nella sua faseiniziale at traverso esami diagnosti-ci e a zio ni comportamentali cheri chiedono campagne informativee apparecchiature Tecnolo gic a -mente sempre più avanzate conuna ricerca medica continua.Tutto questo richiede sempre piùinvestimenti economici che pur -troppo invece diminuiscono di an -no in anno.

Le nozze di diamante di Paolo e VeliaI terontolesi Angori e Bianchi hanno festeggiato i sessant'anni di matrimonio

Orario estivo - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO - S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta 17,00 - S. Bartolomeo a PERGO - S. Margherita a CORTONA - S. Nicolò a CIGNANO17,15 - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA17,30 - S. Bartolomeo a PERGO - S. Pietro a CEGLIOLO18,00 - S. Filippo a CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Cristoforo e Biagio a OSSAIA - S. Ma riaa MER CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO18,30 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA

DOMENICA mattina8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA MUCIA - S. Pietro a CEGLIOLO8,15 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA8,30 - S. Filippo a CORTONA - Suore a TERONTOLA 8,45 - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) a CORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. DONNINO di Mercatale- S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE9,30 - S. Maria a RICCIO - S. Martino a BOCENA9,40 - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - S. Marco in Villa - Basilica di S. Margherita in CORTONA -SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. CATERINA alla Fratta - S. Eusebio a TA VAR NELLE- S. Leopoldo a PIE TRAIA - S. Giovanni Battista a MONTANARE - S. Francesco a CHIANACCE 10,30 - Eremo delle CELLE - SS. Mi che le Arcangelo a S. ANGELO - a rotazione: S. Biagio aRONZANO, S. Ippolito a CRETI, S. Giusto a FRATTICCIOLA 11,00 - Cattedrale S.Maria Assunta a CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - SanBartolomeo a PER GO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. Eusebioa TAVARNELLE 11,15 - S. Maria a MERCATALE - S. Maria Assunta a FARNETA - S. Gio vanni Evangelista aTERONTOLA - S. Lorenzo a RINFRENA11,30 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA - Cristo Re a CAMUCIA

DOMENICA pomeriggio16,00 - S. Pietro a POGGIONI17,30 - S. Maria a SEPOLTAGLIA (3^ domenica del mese) - S. Eurosia a PIAZZANO (4^ domeni-ca del mese) - Santuario del Bagno, PERGO (1^ domenica del mese)17,00 - Eremo delle CELLE 18,00 - Basilica S. Margherita in CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - S. Maria a MERCATALE - S.Ma ria al CALCINAIO18,30 - S. Domenico a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodal 17 al 23 settembre 2018Farmacia Lucente (Cortona)Domenica 23 settembre 2018Farmacia Lucente (Cortona)

Turno settimanale e notturnodal 23 al 30 settembre 2018Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 30 settembre 2018Farmacia Bianchi (Camucia)

GUARDIA MEDICA

Camucia, Casa della Salute 0575/30.37.30

� �

CALCIT VALDICHIANA - 52044 Cortona (Ar) - Via Roma, 9Tel./Fax 0575/62.400

Internet: www.cortanagiovani.it/calcit - E-mail: [email protected]

Donazioni e manifestazioni. Dal 1° maggio al 31 agosto 2018

Donazioni in memoria

Roghi SantiNigi TizianaMeratino dei Ragazzi Cortona 2018Mercatini via RomaRossi B. Cassetta Ospedale FrattaAlessandra ManciniTacconi M. “Liberalità cassettine”Cassetta “Bar Moderno”Cassetta “Distributore Esso”Cassetta “Tabaccheria Redi”Cassetta Euronics ValloneBanca Popolare di Cortona sovvenzioneCass. Bar Excalibor/Extra bar/Bar L’EtruscoCass. Farmacia Ricci TavarnelleCass. Antica Tabaccheria CamuciaDa Garzi cassetta LucignanoCass. Bar Excalibor (Mont) Bar L’EtruscoA.V.I.S. Marciano Musica per la vitaCalcit Castiglion F.no Musica per la vitaFalini FrancaAVIS Comunale Marciano da cass. CalcitDitta Quadrifoglio Spa Borsa di studioCipolleschi R. Memorial Magi Cortona calcio5x1000

Totale

Euro

Euro

10,0020,00

5.610,5450,0081,20100,00474,0014,018,266,8491,85

1.000,0065,2741,7629,5570,0065,27

1.288,001.500,0010,00587,59200,00300,00

15.174,1126.798,25

Gerli Carla e Lorella per Capacci ItaliaNasorri dr. Roberto per Camilloni RinaMencarelli Dina, Chiovoloni Laura, Luigi per Palmiro ChiovoloniBiribicchi Neda, Candida, Susanna per Rosadoni Irede BiribicchiFederico, Luigi, Miano, Beatrice per Balotti G.P.Ceccarelli Rinalda per Lodovichi EzioFabio Rossi per Trippi Angiola

TotaleTotale 1/2 quadrimestre 34.703,02

60,00195,00568,74500,70158,00300,00300,00

2.082,44

Il Comitato sentitamente ringrazia tutti, per le offerte,i contributi e per il ricavato delle manifestazioni

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ POLITICHE 15 settembre 2018

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

Il M5S ha partecipato all'in-contro promosso dalla CGIL, il 7Settembre, per discutere del temadella sanità in Valdichiana.

Durante l'assemblea sono statipresi in considerazione vari apettidel mondo della sanità locale, siadal punto di vista degli utenti chedei lavoratori.

Il M5S da anni denuncia pun -tualmente le carenze che affliggo-no la sanità locale e condividequanto detto nel corso dell'incon-tro.

L'elemento dal nostro punto divista più interessante, venuto fuoridalla serata, è la proposta delresponsabile CGIL della Valdic hia -na Lidio Rossi, di istituire un ta -

volo di controllo sulla sanità, par -tecipato e che includa la più am -pia rappresentanza territorialepos sibile."Sosteniamo la propostadi Lidio Rossi per l'istituzione diun tavolo di controllo sulla sanità,sulle scelte che la riguardano el'at tuazione degli obiettivi che ven -gono posti.

Un tavolo che secondo noi de -ve essere aperto a chiunque vogliail bene del servizio sanitario terri-toriale" - dichiara Matteo Scor cu -chi, portavoce cortonese del M5Sche coclude - "siamo pronti a par -tecipare e disponibili a dare unamano per far partire il progettoqualora fosse necessario".

M5S Cortona

Differenti frequentazioni!Cosa farei se l’Italia

fos se coinvolta in una guerra san -guinosa, se cadesse nelle mani diun feroce oppressore, se un eser -cito nemico la percorresse inlungo ed in largo, saccheggiandoed uccidendo?Cosa farei se mi impedissero diprofessare le mie idee, se la miafede fosse conculcata, se le chiesefossero distrutte, se un’oligarchiamiope ed ottusa s’impadronissedel potere con il lucido proponi-mento di distruggere la miacultura e di annientare, con unastrategia ben pianificata, l’identitàdel mio popolo?Scapperei con un gommone?Pagherei alcune migliaia di dollariuno scafista?Mi nasconderei in una catacombaper professare la mia fede di na -scosto, facendo bricolage neitempi morti ed attendendo tempimigliori?Abbandonerei moglie e figli alnemico, mi comprerei il satellitarepiù costoso, indosserei jeans grif -fati, occhiali da sole ed una catenad’oro di due etti per iniziare avendere droga a Roma a Milano?Niente di tutto questo: metterei alsicuro la mia famiglia, mi armereie venderei cara la pelle.In Italia è in atto una guerra dalleconseguenze imprevedibili dove sicontano i morti ma la vera trage-dia è che hanno ucciso la speran-za.Siamo l’unico Paese al mondodove il Ministro degli Interni checerca di contrastare l’immigrazio-ne clandestina viene indagato dallamagistratura.Siamo l’unico Paese al mondo cheutilizza le navi militari per favorirel’invasione di migliaia di disperatiche finiranno negli alberghi apensione completa e nella peggio-re delle ipotesi a vendere droga oa raccogliere pomodori per ventieuro al giorno, alimentando sfrut-tamento e disperazione.Siamo l’unico Paese al mondodov e se la polizia cattura unospacciatore il magistrato lo rimettein libertà perché spacciare è “lasua unica fonte di sostentamento”.Puoi venire in Italia a fare il delin-quente, a rubare, a stuprare, arapinare, ad uccidere perché lacertezza di farla franca è assoluta.Ho scritto tante volte che la rabbia,lo sdegno, la riprovazione (degliitaliani…) producono una giusti-ficata ripulsa nei confronti deimeccanismi internazionali allabase dell’invasione di africani,accuratamente pianificata, favori-ta, incentivata.Il razzismo, quello vero, nascedall’insicurezza, dall’ingiustizia,dalla consapevolezza che se seinero e “migrante” finisci in al ber -

go mentre se sei italiano ed in di -gente perdi tutto e finisci a dor -mire in macchina con la tua fami -glia.Il sogno da coltivare è costruireun’Italia migliore partendo dalterritorio.Per farlo occorre essere determi-nati e capaci, lasciare da parteogni egoismo, bisogna esseredisposti a fare qualche rinuncia,anche di tipo personale.Per farlo occorre essere animatida passione autentica ed essere ingrado di parlare un linguaggionuovo e di trasmettere emozioni.Ti capiranno pochissimo i politicicon i loro sorrisi di sufficienza, laloro logica indecifrabile ed il lororosario di promesse mancate mati capirà benissimo la gentecapace di discernere tra opportu-nisti prezzolati, strateghi daquattro soldi e “pazzi che ci cre -dono”.Cominciamo col fare un forteappello alla comunità.Cominciamo col dire che chimette le proprie case a disposizio-ne della Prefettura e delle Coo -perative per accogliere presuntiprofughi destabilizza le frazioni delnostro Comune, è bravissimo atutelare i propri interessi personalied a rimpinguare il proprio por -tafoglio ma fa un grave torto aisuoi concittadini.Cominciamo col dire che chiabbandona fette di territorio nelcuore delle città a delinquenti eclandestini e deve garantire lasicurezza dei cittadini è un incapa-ce e deve essere cacciato.Mi sono indignato, alcuni giornifa, quando ho visto un gruppo diafricani appollaiato sul monumen-to ad una Medaglia d’Oro deiBersaglieri nei giardini di Campodi Marte ad Arezzo.Bevevano, sghignazzavano, con lebirre da tre quarti semivuote aipiedi del monumento, scrutavanoi passanti e li sfidavano con losguardo.Se Prefetto e Questore “dor mo -no”, se la Polizia Municipale èincapace di tutelare il decoro dellacittà devono essere i cittadini ariappropriarsi del territorio ed amettere in atto specifiche ed incisi-ve misure di dissuasione.Qualcuno si arrabbierà, ci saràqualche vigliacco in Comune conla tentazione di farci sequestrare imanifesti e la folle illusione ditapparci la bocca ma ci seguiran-no in molti.Il cambiamento, quello autentico,esige un deciso cambio di passo,un’altra mentalità, soluzioni nuo -ve, innovative ed originali.Stiamo arrivando.

Mauro TurenciPresidente di “Cortona

Patria Nostra”

Nel corso dell’ultimo ConsiglioComunale del 27 agosto 2018,l’As semblea ha approvato un do -cumento presentato dal Partito De -mocratico finalizzato a sostenere ilrafforzamento dei servizi del l’O -spedale di Fratta.

Il documento che verrà sotto-posto all’attenzione anche deglialtri comuni della Valdichiana Are -tina, ribadisce e rafforza le richie-sta già avanzate nei mesi scorsipro prio dalla Conferenza deiSindaci della Valdichiana miranti apotenziare i servizi sanitari dell’o-spedale della Fratta.

“In attesa di verificare appienoi benefici prodotti dalla nuovaorganizzazione della rete ospeda-liera in “area vasta sud est” è indi -spensabile porre attenzione allecriticità dell’Ospedale Santa Mar -gherita, in particolare al manteni-mento delle capacità del ProntoSoccorso, con equipe medica de di -cata, e supportata in h24 da guar -dia attiva di medici cardiologi,dalla diagnostica TC e RX e daquel la di laboratorio che dovrà es -sere ripensata.

Alcuni risultati sono statiottenuti e i servizi sono stati poten-ziati, ma è necessario fare di più.

La chirurgia programmata vaimplementata, così come le attivitàin Day Surgery nell’ambito flebologico, urologico e ginecologico inprevisione degli accessi provenientidalla Valdichiana senese.

Il nuovo assetto degli ospedaliregge solamente se, all’accerta-mento delle urgenze nell’ospedalepiù grande, fa seguito un recuperodi attività programmate nell’ospe-dale che perde le attività comples-se. E’ necessario, quindi, mantene-re la reperibilità notturna deimedici e degli infermieri nella U.O.di Chirurgia Generale. Occorresviluppare un progetto sulla gine -cologia/percorso nascita che, oc -cupandosi della salute della donnain gravidanza, acceleri su spazicomuni con la PMA (ProcreazioneMedicalmente Assistita), una delle

grandi eccellenze della Fratta, epromuova percorsi nascita all’o-spedale di Nottola.

Deve essere incrementata l’of -ferta chirurgica nell’ambito del -l’Or to pedia Protesica e potenziatala riabilitazione per pazienti orto -pedici e neurologici. E’ auspicabilein tempi brevi l’attivazione delMo.Di.CA., mancante solo al SantaMargherita, che consente di segui -re per un breve percorso i pazienti“post acuti” non candidabili perl’ospedale di comunità, senza di -men ticare anzi rafforzando il per -sonale dell’ospedale di comunitàdi Foiano della Chiana.

Sarebbe altresì opportuno rea -lizzare una rete clinica reumatolo-gica in Valdichiana aretina, tale daprevedere al Santa Margherita unambulatorio reumatologico, DaySer vice per approfondimento deicasi complessi e Day Hospital tera -peutico per farmaci innovatori.

Si deve inoltre procedere ad una deguamento tecnologico soprat-tutto della diagnosi strumentale edella rete PC .

E’ indispensabile abbattere leliste di attesa che in molti casi de -terminano tempi insopportabili. Intale ambito i cardiologi presenti alpronto Soccorso potrebbero allun-gare i tempi dedicati all’ambulato-rio fino alle ore 22 così da ridurrele attese. L’abbattimento delle listedeve interessare anche l’endosco-pia che va implementata garanten-do le urgenze differibili e l’impian-to di PEG. Riteniamo molto positi-vo l’arrivo di una TAC di ultimagenerazione che i Sindaci avevanochiesto in un precedente docu -mento e il ripristino del servizio diMam mografia, che tornando nelnostro Ospedale garantisce unami gliore prevenzione e miglior ac -cesso alle cure oncologiche per icittadini della Valdichiana.

Da ultimo si evidenzia la neces-sità di procedere ad una manuten-zione e soprattutto alla razionaliz-zazione degli spazi interni ed attiguiall’ospedale. Ciò permetterà l’utiliz-zo più oculato del personale ed unaccesso facilitato al pubblico.”

In ultimo il Consiglio Comu -nale di Cortona evidenza anche lapreoccupazione per la sostituzionedel Direttore Generale della USLToscana Sud Est dott. Enrico Desi -de ri, in programma per i primimesi del 2019.

Desideri ha rappresentato unpunto di riferimento e di collabo-razione per tutta la Valdichiana e sichiede che nell’individuazione delnuovo dirigente che si tenga contodell’area di Arezzo delle sue pe cu -liarità sia dal punto dei servizi chedal punto di vista gestionale.

Sostegno alla proposta CGIL di un tavolo di controllo sulla sanità

“21 agosto ore 21,30 conalcuni amici abbiamo trascorsoun momento di relax per le viedel centro storico”.

Così inizia la lettera che ci èstata mandata da un nostroabbonato che documenta tremomenti diversi di frequenza nellastessa giornata e nella stessa ora.

Nella prima foto dimostra chepiazza Signorelli è abbondante-mente frequentata con tutti i locali

aperti e gente seduta ai tavoli;diversa stranamente la situazionedocumentata nella seconda foto inpiazza della Repubblica.

Nonostante un locale apertopoca gente e un senso di vuoto inuna grande piazza.

La terza foto, via Nazionale,vuo ta con i negozi chiusi adeccezione dell’inizio del corso cheè più movimentato per l’aperturadi due attività commerciali.

Se la guerra è “sanguinosa”

Un calmo mareaccompagnai miei pensieririvolti all'orizzonte.Scorrononella menteal ritmo

Caddero le prime piogge,le foglie volarono dagli alberi,e la neve si posò, sui rami spogli.Venne il passero sul davanzalea cercare il cibo,e mentre il fumo usciva dai camini,

alle porte bussava il Natale.Poi, il cielo si fece chiaro,il sole accarezzò le nuvole... e le rose,che non volevano sbocciare.

Alberto Berti

del leggerofruscio delle onde.Sono pensierigioiosiper voicari amiciche mi avete

donatomomentidi ludicaspensieratezza!

Azelio Cantini

Mare e amici

Stagioni

Con immutato affetto e gratitudine liricordano i figli Sergio e Valeria conCarla e Luciano, le nipoti, i nipoti e iparenti tutti.

Genoveffa Pia Catorcioni in Mancini

Niccola Bruno Mancini

XX Anniversario

X Anniversario

Stesso giorno, stessa oraDal Consiglio Comunale di Cortona parte un rinnovato impegno

per rafforzare i servizi dell’Ospedale alla Fratta

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L’ETRURIA N. 16 ATTUALITÀ 15 settembre 2018

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Sede di Cortona: Loc. Le Piagge, 5/A52044 Cortona (Ar)Phone: +39 0575 63.02.86Web: www.tamburiniauto.it

Sede di Arezzo: Via Edison, 1852100 Arezzo

Phone: +39 0575 38.08.97Web: www.tamburiniauto.it

Sembra quasi impossibilepensare alla realtà calcisticache esiste in una delle piùpiccole frazioni del corto-nese. Questa società che è

nata nel 1965. Negli anni si è fattasempre onore distinguendosi so -prattutto a livello regionale dopo lastorica vittoria del campionatoprovinciale di Terza Categoria, valea dire dalla stagione sportiva2012/13. Ormai i giallorossi si so -no ben abituati alla “SecondaRegionale” raggiungendo impensa-bili tranquille salvezze.

Tra l’altro bisogna sottolineareche la frazione a sud est del co mu -ne di Cortona dall’ultimo censi-mento conta solamente 105 anime.In pratica questi ammirevoli sporti-vi partecipano quasi in toto alla

con duzione di questa società dilet-tantistica. In questo piccolo paesetut ti gli anni organizzano la mostradel carro agricolo, sagra che neglianni ha preso molto campo ed haottenuto sempre un grande succes-so. Precisiamo che queste personeconducono, diciamo con un amo -re tenace e sanguigno qualsiasiaiuto che può sostenere la crescitae la notorietà di tutta la piccolacomunità.

Tornando al calcio bisognamet tere in risalto che i successi diquesta squadra sono dovuti soprat-tutto alla straordinaria efficienzadei propri dirigenti che oltre asapere di calcio, fanno grandi esacrifici economici stagione perstagione. La dizione, “Società Dilet -tantistica Circolo Fratticciola” con

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Tel. 337 675926 Telefax 0575 603373

52042 CAMUCIA (Arezzo)

Presidente: Emilio BeligniVice Presidenti: Virgilio Mariottoni eSerena Cosci. Direttore Sportivo:Marcello San ticcioli e Stefano LaBrusco.Area TecnicaAllenatore: Alessandro Meacci

Vice Allenatore: Marco TacchiniPreparatore portieri: Angelo Galla -stroniCalciatoriPortieri: R. Pompei, D.PompeiDifensori: R. Bigozzi, L. Capitini, F.Ca stellani, M. Moroni, L.No cen ti ni,N.Paganini e M.Rossi. Centro cam -pisti: M. Bardi, S. Betti, J. Cosci, L.Co sci, R. Gori, A. Mar ti nelli, N. Sol -fanelli, V. Tavanti e E. Turchi. Attac -canti: M. Fabbroni- D. Faralli, N.Faralli, M. Feira, A. Vinerbi.

la parola “circolo” denota la veranatura dell’unione di questa straor-dinaria gente radicata in Valdi chia -na. Non vanno dimenticati consi-glieri vera trave portante di tutta lasocietà con a capo il factotum Gio -vanni Postiferi.

Adesso gli sportivi attendonol’inizio del prossimo campionato il16 settembre p.v.

Tre saranno le squadre corto-nesi: Circolo Fratticiola che inizieràla trasferta in val Ti berina a Mon -terchi, quindi il Montecchio chedebutterà all’Ennio Viti contro i se -nesi dell’Aqcuaviva, poi il Te rontolache ospiterà al Farinaio l’AtleticoPiazze. Buon campionato a tutti.

Danilo Sestini Quadri dirigenziali Fratticciola

L'Automotoclub StoricoAs si sano con la collabo-razione del Co mune diFoiano della Chiana e lapartecipazione del Cir co -

lo Au tostoriche Paolo Piantini, haorganizzato il 12° Circuito Moto -ciclistico della Valdichiana.

La manifestazione, riservata amoto costruite fino al 1960, in re -gola con il codice della strada,assi curate ed in possesso di omo -logazione ASI, ha visto la presenzadi numerosi centauri ammiratidal le moltissime persone che han -no riempito il corso di Foiano.

Anche quest'anno l'evento èsta to arricchito da veicoli di gran -de valore, alcuni dei quali ultracentenari; la moto più vecchia èrisultata essere dell'anno 1915.

La "gara" si è svolta completa-mente nel Comune di Foiano dellaChiana con partenza da viale Um -berto I, per proseguire per viad'Arezzo, Ponte al Ramo, Fonte -lunga, Pozzo della Chiana, LaPace, viale Umberto I.

Alla rievocazione è stato affian-cato l'aspetto culturale con la vi -sita del Santuario delle Vertighe.

Sono seguiti il pranzo e la pre -miazione con la consegna dellacoppa Paolo Piantini per l'omoni-mo Circolo Auto storiche e la cop -pa Piero Lazzeri - Venturini Viti perl'ASI.

Il segretario dell'Auto mo to -club Storico Assisano Marco Ca -pomaccio ha elogiato, anche a no -me del Presidente Enzo Tardioli,l'Am ministrazione Comunale perla collaborazione, consegnanto

una targa all' Assessore Bellini Ro -berto per la disponibilità avuta inque sti anni e ringraziato tutti ipartecipanti auspicando di poterproseguire anche nei prossimianni nell'organizzazione di questaimportante manifestazione.

Antonio Trapani, CommissarioASI di gara, ha sottolineato l'esitopositivo della rappresentazione,con la presenza di moto degne diparticolare attenzione e motocicli-sti aventi abbigliamento consonoai piloti dell'epoca. Ha auspicatola massima divulgazione fra i gio -vani per non perdere questo patri-monio culturale. Infine ha elogiatogli organizzatori.

Federico Vigetti, commissariASI, del Club Auto Moto d'epoca ilSaracino di Arezzo, ha fatto i com -plimenti agli organizzatori metten-do in risalto l'importanza data allamanifestazione anche grazie allapresenza del CMEF FIRENZE cheha portato numeroso moto di pre -stigio ante 1930.

L'assessore allo Sport RobertoBellini infine ha ringraziato l'Au -tomotoclub Storico Assisano perl'ottima organizzazione, confer-mando che la formula intrapresain questi anni è ottima, eventual-mente integrata ma non sostituita,auspicando il proseguimento neiprossimi anni della rievocazione,ha poi ringraziato il Circolo Au to -storiche Paolo Piantini per dare,con la propria partecipazione,quella testimonianza locale versoun settore che merita il giusto in -teresse.

Andrea Vignini

12° rievocazione storica del circuito della Valdichiana

Alessandro Tadini, un incontro importante

Vito, un compagno di scuolaLa morte di Vito Garzi mi ha

lasciato una grande ama rezzaperché Vito è stato un amico, uncompagno di scuola. Era appassio-nato di fotografia, passione che hacontinuato con successo fino agliultimi momenti e di moto. Hovoluto riproporre per ricordarlo

con l’af fetto che ci legava due foto,una scattata negli anni ‘50. Eravamoin Mura del Mercato eravamo insella a una Puch 250cc. Alla guida

io sul sedile posteriore Vito.Lui aveva ereditato da suo

padre una Guzzi 250cc ed insiemein moto facevamo spesso delle bellepasseggiate.

Dopo cinquant’anni, semprenella stessa via e nella stessaposizione abbiamo rifatto una foto

ricordo con la stessa moto di alloraoggi restaurata. Nel ricordarlo vo lioformulare le mie condoglianze allafamiglia. Venisio Pagani

Semplicità, cordialità, di -sponibilità, simpatia e altem po stesso grande u -miltà, queste, a nostroavviso, le caratteristiche

peculiari di Alessandro Tadiniche vanno ad unirsi all’amoreper il golf, e alla professionalità.

Quel golf che lo ha ancorauna volta portato all’attenzionedi tutto il mondo sportivo, dopola conquista della medaglia dibronzo ai recenti CampionatiEuropei che si sono svolti inScozia, facendo la storia dellanostra Nazione in un mondo,sino a poco tempo fa, dominiodel “Pianeta” anglosassone.

E’ arrivato, con la sua motoa far visita al Golf Club Valdi -chiana, che assieme alla Com -pagnia Telefonica Noitel Mobile,sponsorizza l’atleta piemontese.

E’ questo il suo club e, com -pa tibilmente con gli impegniprofessionistici, Tadini si recanell’entroterra senese a salutare,spesso, i suoi tanti amici.

Lo abbiamo incontrato e duechiacchiere, proprio sulla splen-dida medaglia di bronzo, sonod’obbligo assieme ai suoi futuriprogrammi.

“Ho provato un’emozionegrandissima, ci dice, ancora in -descrivibile, non ci credevo pro -prio che a quasi 45 anni avreipotuto arrivare a questa nuovaconquista. Salire sul podio, sen -tire il tuo nome, quello dell’I -talia…..”.

Brividi….“Che forse avevo provato nel

2004 quando con Andrea Mae -stroni partecipammo negli StatiUniti a quello che era un vero eproprio Campionato del Mondodove ci “toccò” giocare contro lasquadra di casa che allora avevacome campioni Scott Verplank eBob Tway.

A parte l’emozione e i brividiiniziali, ci comportammo benee alla fine la nostra Italia arrivò16^ su 24 nazioni partecipanti.Eravamo agli albori del futuronostro golf. Basta pensare cheFrancesco Molinari ancora nonera professionista e in Italiaerano i tempi di CostantinoRocca e Canonica.

Ma questa medaglia dibronzo, conquistata aglieuropei, è sicuramente un’altracosa.

I complimenti vanno anche,però, al mio compagno Fran -cesco Laporta e al mio caddieMarco D’Elia per il gran lavoroche hanno fatto”.Ed il futuro?

“Ora sono in lotta per lo

European Challenge Tour, perrientrare nel lotto finale, ma stovalutando se tornare all’AsianTour che mi ha sempre affasci-nato molto, per i campi spetta-colari, dopo una prima espe -rienza negli anni passati”.

E il futuro imminente?“Si chiama Golf Club Valdi -

chia na dove a fine settembre ri -tornerò per incontrarmi anchecon Noitel Mobile per un mee -ting nella Club House di un Clubdiretto impeccabilmente da An -drea Guer rini, quindi il Cam -pionato Italiano, ai primi diottobre, a Castel Gan dolfo, dovei professionisti partecipano as -sie me ad un dilettante ed iogareggerò proprio assieme adAndrea Guerrini”.

Per chiudere, il golf è tuttoper te, ma come sei approdato aquesto sport?

“E’ stato mio padre, ottimogolfista, che quando avevo 5anni mi ha portato sui primicampi. Lui non è mai diventatoprofessionista, perché quellierano altri tempi, ma ha giocato+1 per tanti anni. E’ stato ancheun ottimo giocatore di calcio, inparticolare in Francia, con ilBordeaux e nei momenti liberi,quando aveva 25 anni, si dilet-tava a giocare a golf.

Da lì quel legame, verso que -sto sport, as sieme, però a quelloper le moto, un altro mon do chemi appassiona”.

“Fratticciola sugli scudi”

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

Ant-Man and the WaspIn seguito agli eventi di CaptainAmerica: Civil War, Scott Lang (PaulRudd) è finito agli arresti domiciliari.Una nuova minaccia, però, lo porta afar squadra con la fiamma Hope vanDyne (Evangeline Lilly) nei rimpicciolitipanni di Ant-Man e Wasp per la missio-ne affidata loro dal dottor Hank Pym(Michael Douglas). Squadra che vince,non si cambia. Così, il sequel di PeytonReed garantisce un mix di adrenalina emacrocosmico intrattenimento. Giudizio: Discreto

Golf Club Valdichiana

PAGINA 15

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Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 10 è in tipografia martedì 11 settembre 2018Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 16 SPORT 15 settembre 2018

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• Camucia Loc. Vallone 3 - Tel. 0575-67.85.10• Castiglion del Lago Centro Commerciale Agilla - Tel. 075-95.35.40

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E’iniziata ufficialmente il 1°settembre con la par tita diCoppa contro il Subbianola stagione 2018/2019 delCortona Camucia Calcio.

Nel mese di agosto la prepara-zione si è svolta regolarmente con itest atletici ai primi di agosto e lapreparazione vera e propria dal 16in poi dopo la Sagra della bis tecca.

Nutrito il numero delle ami -chevoli che gli arancioni hannoaffrontato in preparazione da primaper la coppa e poi per il campiona-to. Si è cominciato il 20 di agostocon la partita in famiglia con laJuniores; è stato questo un primo eimportante banco di prova peralcuni giovani che saranno di voltain volta aggregati alla squadra e perquelli confermati già dalla stagioneprecedente.

Quindi continuando nella pre -parazione e nei confronti con lesquadre il 22 agosto c'è stata la par -tita amichevole contro il Lu cignano,vinta per 1-0 con un gran gol diMorvidoni.

Quindi il 25 agosto c'è stato iltriangolare sempre al Sante Tiezzicon Baldaccio Bruno Anghiari ePieve al Toppo: la partita tra gliarancioni il Pieve al Toppo è finita1-0 con gol di Tammariello: quellacontro il Baldaccio Bruno An ghiariè terminata zero a zero nei tempiregolamentari con vittoria degliarancioni dopo i calci di rigore.

Poi il 29 agosto l'ultima l'ultimaamichevole contro il OlympicSansovino, gli ex Guerri e Starnini,terminata 1-0 con gol di Rossi nel laripresa.

Una buona preparazione e unaserie di partite che hanno da to delleindicazioni confortanti per l'inizio edel campionato e ancor pri ma dellaCoppa, ma come sempre si sa chela verifica del campo e' il giudicemigliore e più severo e soprattuttoinappellabile. Così si è giunti allaprima partita di coppa il 1° settem-bre contro il Subbiano al SanteTiezzi. Alla fine il risultato finale èstato di zero a zero con un primotempo avaro di emozioni e di oc -

casioni e con ritmi piuttosto blandi.Nella ripresa più occasioni e ungioco più fluido con gli arancioniche vanno più vicini al vantaggiocon Petica, Bianconi e Por ricelli.

Ancora occasioni con lo stessoPorricelli, Fabbro e Mor vi doni econ Rossi che manca il gol davverodi un soffio. Sul finire di gara anco -ra Fabbro ma il risultato non cam -bia: Barbagli si è infortunato dopoun quarto di gara. Discreta la pre -stazione della squadra del misterLuca Giusti ma non è stata sufficien-te per avere ragione degli ospiti.

La squadra inizialmente è scesain campo con questi uomini: Cane -schi, Duri, Pilleri, Nikolla, Barbagli,Tammariello, Petica, Morvidoni,Por ricelli, Ceccagnoli e Bianconi.

A disp. Canapini, Tanganelli,Bocciolini, Agostini, Crocini, Ros si,Fabbro, Nandesi M, Fer raro.

Nel primo tempo è subentratoTanganelli per l'infortunato Bar -zaghi. Nella ripresa Agostini perNikolla, Fabbro per Bianconi e Ros -si per Petica.

Il campionato comincerà il 16settembre con la prima gara degliarancioni che sarà contro l'AlleanzaGiovanile Dicomano mentre la pri -ma partita in casa sarà contro ilSoci-Casentino .

Campionato molto impegnativoe selettivo che ha visto rinforzarsiquasi tutte le squadre che lotteran-no per il vertice e con gli arancioniche tra queste dovranno lottarestrenuamente per conquistarsi unposto per arrivare ai play-off.

Sarà importante verificare comei giovani sapranno approcciarsi eintegrarsi nel gruppo, in quantotempo i nuovi arrivati saprannoentrare nei meccanismi e dare uncontributo fattivo al gioco dellasquadra e quanto tutto il gruppocompreso quelli che anno scorsosono stati artefici della salvezza eche sono stati confermati, saprannoriconfermarsi ad alti livelli. Partirebene perlomeno in campionato sa -rà fondamentale per non ritrovarsia recuperare contro diverse com pa -gi ni di qualità. R. Fiorenzuoli

Lunedì 27 agosto è statopresentato lo staff per iprossimi campionati: allapalestra di Camucia infattiil presidente Enrico Lom -

bardini ed il vice Marco Coccihanno presentato gli allenatoririconfermati ed i nuovi che si sonoaggiunti allo staff.

Davanti al pubblico in partico-lare sia il presidente che il vice,hanno ribadito il concetto dellosviluppo del progetto della societàsu un orizzonte di tempo trienna-le: ribadito l'importanza dell'a-spetto sportivo e sociale persegui-to dalla società che deve essereconiugato necessariamente conquello finanziario per garantireuna crescita costante ed equilibra-ta a questa società che negli anniha dimostrato di saper interpreta-re bene anche le fasi di difficoltà.

Importanti sono poi anche gliaspetti dei valori di educazione e

l'importanza dell'aiuto che lefamiglie danno nonostante le variedifficoltà quotidiane al sostegno ealla vita della società.

Presenza quella delle famiglieche inserite anche nei vari staffdirigenziali è fondamentale per losvolgimento delle funzioni siasportive che sociali.

Così accanto a quelli che sonostati punti i fermi della scorsastagione come gli allenatoriMarcello Pareti, Maurizio Calzini,Fabrizio Verni e Jacopo Volpi eanche i vari allenatori dei settori

giovanili come Maria ChiaraTribbioli, Stella Petrucci, LionelManso, sono state presentateanche le due nuove entrate, ovve -ro i coach Dario Pagano e FabioFontani.

In particolare Marcello Paretisi occuperà della prima squadradi serie C e della Under 16.

La prima divisione maschilesarà allenata da Dario Pagano.

La Under 13 e la Under 14ma schile sarà affidata al nuovoallenatore Dario Pagano.

La Under 12 mista sarà affida-ta Maria Chiara Tribbioli e StellaPe trucci.

I Cas saranno curati dalle

stesse due allenatrici di soprainsieme a Lionel Manso.

La Under 18 maschile sarà incollaborazione con Monte SanSavino e con Asinalonga e saràallenata da Alessandro Veltrone.

Per il femminile il nuovoallenatore Fabio Fontani alleneràla squadra di prima divisione e laUnder 16; Fabrizio Verni la Under13 e la Under 14. La Under 12sarà affidata a Darò Pagano.

I Cas femminili sarannoseguiti da Maria Chiara Tribbioli eStella Petrucci.

Gli obbiettivi quindi sonoquelli di arrivare in 2/3 anni aricoprire tutti gli spazi delle Undersia maschili che femminili edarrivare a portare in primasquadra il maggior numero digiocatrici e giocatori locali coniu-gando questo fatto con il massimodella serie raggiungibile.

Certo per fare questo sarà

importante sia la verifica del buoncampionato fatto dalla squadramaschile anno scorso che haraggiunto i play-off e che quest'an-no lamenta qualche assenzaimportante soprattutto tra i giovaniche un po' per motivi di studio unpo' per scelte personali sembranonon voler confermare l'impegnodegli anni passati con granderammarico da parte dell'allenato-re e della società.

Per il femminile invece saràuna verifica importante che lasosta fatta anno scorso con la

sospensione della prima squadranon abbia inficiato il lavoro fattoda Carmen in tanti anni al Cortonavolley.

Sarà importante verificarequali giocatrici vorranno ripresen-tarsi sul parquet Cortonese permettersi in discussione e riprovaredalla prima divisione a salire eriuscire ancora una volta asorprendere come hanno fattonegli anni recenti.

Intanto ad ottobre ci sarà iltorneo Memorial Marco Laurenziche quest'anno al maschile, Under16, si giocherà domenica 7ottobre.

R. Fiorenzuoli

ASD Cortona Camucia Calcio ASD Cortona Volley

Parte alla grande la stagio-ne 2018/19 per il Valdi -pier le. Dopo aver vinto ilgirone di coppa con duevittorie e un pareggio, il

debutto casalingo contro il Vitel -lino, gara ben giocata dalle duesquadre e risolta con una rete diVolpi nella ripresa.

Trasferta poi in riva al lago aPassignano contro la Passignane -se.

Vittoria per 4-2 con dominiodei biancoverdi che hanno im po -

sto il loro gioco per tutta la gara.In rete il giovane Minchioni, Bra -calente, Censini, Volpi.

Derbissimo nell’ultima garacontro il Tuoro. Gara difficile conil Valdipierle sotto di due reti,grande reazione che porta al finaledi 2-2, con reti di Gagliardini eVolpi. Quindi qualificazione assi -curata. E’ iniziato il campionato dipri ma categria, domenica 9 set -tembre con debutto ad Umbertidecontro il MonteAcuto.

L. Segantini

Presentato lo staff per il prossimo anno

Si è partiti con la Coppa

Molto bene il Valdipierle

La stagione 2018 che siavvia alla conclusione èstata sicuramente positivaper il tennista camucieseLeonardo Catani tesserato

per il Tennis Club Cortona, in virtùdi un previsto avanzamento inclas sifica alla categoria di 2.4 a fi -ne anno.

Gli ultimi tre tornei disputati, aBagnacavallo, Pesaro e Monte var -chi, hanno ricalcato tutti quelli giàdisputati nel corso di questo 2018.

La partita dei sedicesimi di fi -na le nel ricco Open del TennisClub Villanova di Bagnacavallo in

provincia di Ravenna contro ilquotato 2.2 Daniele Capecchi delTennis Club Firenze e terminatasenza game all'attivo per Leonardoè da considerarsi un passaggiofisiologico obbligato per lacompleta maturazione del tennistacortonese.

Una sconfitta non è tale se tipermette di imparare e migliora-re, viceversa rappresenta un limitetecnico e psico-fisico invalicabile.Consapevole di ciò già nel torneosuccessivo presso l'ospitale im -pianto del Circolo Tennis Pesaroha dato una risposta importanteriguardo al suo livello di gioconella partita dei quarti di finalecontro il 2.1 ventiquattrenne Pie -tro Licciardi (miglior classifica

mondiale n. 556), 6/3 7/5 è statoil risultato a favore di quest'ultimodopo due ore esatte di giocointenso ed equilibrato. Licciardiso lo nell'Ottobre scorso avevascon fitto Marco Cecchinato, inquel periodo n. 107 del mondo, ilgiocatore che quest'anno ha rag -giunto le semifinali al Roland Gar -ros, in un incontro del Cam pio -nato a squadre di Serie A che di -sputa con il vicino Tennis ClubSinalunga.

Nell'ultimo torneo disputato inquel di Montevarchi, sempre neisedicesimi di finale disputava unagara contro il 2.4 Fantini Luca delCircolo laziale Colle degli Dei allacontinua ricerca della necessariafiducia, riusciva ad aggiudicarsi tregiochi nel primo set e un gioco nelsecondo con molte palle breaknon concretizzate.

Eppure in tutto ciò non riu -sciamo a vedere coni d'ombra, matutta luce. In questo momentoLeonardo riesce ad esprimersimentalmente mediamente a nonpiù del 30% del suo potenziale eciò naturalmente incide sull'iden-tità di gioco, sulla tattica e nelgiusto atteggiamento da tenere incampo. Se l'obbiettivo a mediotermine sarà la partecipazione atornei di carattere internazionaledovrà colmare questa gap e dun -que abituarsi ad essere propositi-vo ed aggressivo dalla prima all'ul-tima palla, senza perdere lucidità

e rimanendo costantemente den -tro la partita con autorità senzaadeguarsi al gioco dell'avversario.Tutti aspetti che un tennista profes-sionista non può permettersi dinon avere.

D'altronde trovare un equili-brio non è facile, ma diventa es -sen ziale per non impazzire, comeafferma l'ottima scrittrice RobertaRusso; l'equilibrio individuale nonè una condizione permanente, manasce da una ricerca incessanteche oscilla tra positività e negati-vità e si nutre del costante alter-narsi di passioni, sentimenti,incontri e questo sarà certamenteun traguardo importante da rag -giungere con tenacia e perseve-ranza.

Tennis Club Cortona

Leonardo alla ricerca della fiducia