Anno CXXVI - N° 15 C or tna - V e dì 3 1Ag s 20 8 w w w. l e t r u r i … · Anno CXXVI - N° 15...

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PAGINA 1 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXVI - N° 15 Cortona - Venerdì 31 Agosto 2018 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com L a più antica Mostra Anti- quaria italiana si è aperta oggi, venerdì 24 Agosto alle ore 17,30 nella splendida Sala del Con- siglio Comunale di Cortona. No- nostante il caldo, era presente un nutrito pubblico, elegante e at- tento alle parole dei relatori dense di significati e speranze, per que- sta edizione e per il futuro. Con una solenne cerimonia è stata inaugurata la cinquantaseie- sima edizione della Cortonanti- quaria da parte del sindaco di Cortona, Francesca Basanieri; Gabriele Corei in rappresentanza della Provincia di Arezzo; Andrea Sereni, presidente della Camera di Commercio di Arezzo; Giulio Bur- bi presidente della Banca Popo- lare di Cortona; Furio Velona di- rettore scientifico della Mostra; Lucia De Robertis vicepresidente del Consiglio Regionale della To- scana. Il taglio del nastro in Palazzo Vagnotti è stato effettuato dal sin- daco di Cortona, Francesca Basa- nieri e dal vicepresidente del Con- siglio Regionale della Toscana, Lucia De Robertis. Promossa dal Comune di Cortona con il soste- gno di Banca Popolare di Cortona, Camera di Commercio di Arezzo con l'organizzazione di Cortona Sviluppo srl e Furio Velona Anti- chità che segue la direzione scien- tifica, la Mostra Antiquaria rimarrà aperta per due settimane e chiuderà i battenti il 9 settembre. E' un appuntamento che si ri- pete da ben 56 anni e che non co- nosce tramonto. Arte, storia, cul- tura e cucina per gli amanti del bello e del buono. Sono infatti molte le collaterali e molti i risto- ranti che aderiscono all'iniziativa, omaggiando i clienti con biglietti d'ingresso ridotti alla Mostra. Con- ferenze su politica e cultura con personaggi illustri, colloqui cultu- rali, giornate di studi e degustazio- ni di vini animeranno il cuore di Cortona. L'evento più atteso, il Premio Cortonantiquaria 2018 che andrà al grande musicista Jazz di livello internazionale Paolo Fresu, verrà consegnato lunedì 3 Settembre alle 21,15 nel Chiostro di Palazzo Casali. La mostra, che vedremo nel corso dei 15 giorni, già si Cinquantaseiesima edizione Cortonantiquaria Il mio candidato ideale P ronti, via! Anzi, no! Fermi tutti, avanti tutti, dietro- front, inversioni ad U, contatti, contrasti, con- trordini. In ordine spar- so, tutti contro tutti e tutti convinti di farcela da soli, di fare le prime donne, di considerarsi migliori e risultare vincitori in una competi- zione che senza le dovute alleanze, i dovuti schieramenti di campo o accordi di aggregazione, risulta fatica improba il raggiungimento dell’obiettivo: amministrare il Co- mune di Cortona! Senza se e senza ma, l’attuale situazione appare al- l’orizzonte molto vischiosa, scivo- losa e piena di incognite. Il Sindaco è uno solo, ma tutti vorrebbero fare il Sindaco. Non basta farlo, occorrono capacità e preparazione; anche le capre si sentono degne di tale possibile investitura. Ma vediamo la situa- zione e gli schieramenti, o meglio vediamo di raccontare in breve quella che ci appare come la saga degli sbandati a destra e a manca. Il crollo del PD alle elezioni del 4 marzo ultimo scorso è risultato evidente e la scissione di LeU non ha riportato i consensi sperati. An- zi, aspettative deluse. A livello co- munale si è rispettato il trend na- zionale con calo vistoso del cen- tro-sinistra e sinistra. Le diatribe non hanno portato fortuna e se non ci sarà ricompattazione sul nome dell’ex sindaco Vignini, le speranze di mantenere il comune sembrano essere ridotte al lumici- no, tenuto conto che l’Ammini- strazione, pur cercando il consen- so in ogni campo, ha lasciato qua- si tutti scontenti, per non aver di- mostrato il cambio di qualità e sensibilità amministrativa nell’arco del mandato. Sulle disgrazie altrui, più che sulle proprie capacità, sperano di raggiungere l’obiettivo, obiettivo che appare un miraggio senza la forza Vignini. E a destra, o centro destra, le cose non sem- brano mettersi bene, se come si sente dire e ripetere, che galli, galletti e pulcini, aspiranti sindaci, si preparano a competere fra loro, incuranti delle penne che potran- no lasciare sul campo senza rag- giungere l’obiettivo che potrebbe essere a portata di mano, qualora gli aspiranti contendenti facessero un passo indietro o di lato, sce- gliendo un soggetto terzo e coesi- vo. Purtroppo senza speranza! Continuano a pizzicarsi come i polli di Renzo! Nessun passo in- dietro, contenti di vivacchiare e coltivare il proprio orticello e fregiarsi del titolo pennacchio di consigliere comunale! Ci si dice che corrano voci incontrollabili che vi siano stati contatti fra Forza Italia ed il PD, per fare cosa? L’uno la stampella dell’altro? Fare fuori Fratelli d’Italia per occupare in se- condo tempo la poltrona di Fran- cesco Macrì in Coestra? Dicerie? Strategie, mosse e contromosse che disaffezionano gli elettori che si sentono presi per i fondelli da figuri poco trasparenti e narcise, attaccate al proprio egoismo, al proprio interesse personale, non- curanti del bene generale. C ome noto, in primavera del prossimo anno si ter- ranno le elezioni ammini- strative (oltre che quelle europee); pertanto gli e- lettori del comune di Cortona saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco e i nuovi ammini- stratori e consiglieri. Nella pagine di alcune edizioni passate di que- sto giornale avete già letto i mo- vimenti e alleanze che si stanno creando nell'area politica di cen- tro destra/destra, da sempre al- l'opposizione nel comune di Cor- tona. Forti delle scelte fatte dagli italiani nelle elezioni politiche, gli amici del centro destra hanno forte la sensazione che questa sia la volta buona per poter conqui- stare il comune. Penso che l'argomento sia di inte- resse per i lettori de “L'Etruria”, in quanto la vita della città e del suo territorio dipendono in gran parte dalla capacità gestionali dell'am- ministrazione comunale. In un mio intervento su facebook di alcuni giorni fa, riportato anche da un giornale on line locale, ho disegnato il mio candidato ideale a Sindaco, individuando innanzitutto nell'amore vero e non interessato per la città e il suo territorio (campagna, montagna e frazioni più o meno popolose) l'elemento necessario ma non sufficiente per poter ricoprire la carica di sin- daco. Senza un vero amore per il proprio territorio non si può fare nulla di veramente importante e lungimirante, ma solo ordinaria amministrazione anteponendo, talvolta, interessi di parte a quelle della collettività. Amore necessario quindi ma non sufficiente, perché occorrono an- che conoscenze e competenze amministrative ( ci sono sempre meno soldi a disposizione e i ser- vizi da prestare si fanno sempre più numerosi e complessi), avere una visione di come si evolverà il modello di vita nel futuro per anticipare le richieste provenienti dall'esterno, siano cittadini, turisti, operatori economici etc, per por- re in essere regolamenti e norme di competenza comunale necessa- rie per indirizzare e gestire il flusso turistico, vera ricchezza del territorio, coniugando l'ospitalità con il rispetto della “sacralità” del luogo, l'accoglienza con i diritti dei residenti, il turismo di massa con il turismo culturale e di élite. Il nuovo sindaco infine dovrebbe avere la capacità di coalizzare le forze private del volontariato e del settore economico con quelle pubbliche per la realizzazione di quei progetti ad ampio respiro SEGUE A PAGINA 2 "Per chiunque pretenda di attraversare incolume un ponte MORANDI" Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar) Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195 E-mail: [email protected] La saga degli sbandati Presentazione del progetto del restauro della cappella votiva SEGUE A PAGINA 2 SEGUE A PAGINA 2 In preparazione delle elezioni amministrative 2019 Accertamenti Corte dei Conti L’Amministrazione Comunale di Cortona ritiene corretto infor- mare di aver ricevuto una co- municazione della Corte dei Conti che rende nota la prose- cuzione degli accertamenti sulla Cortona Sviluppo srl contestual- mente chiede all’Amministrazio- ne Comunale di fermare i termi- ni di prescrizione nei confronti di alcuni funzionari ed ammini- stratori degli ultimi quindici an- ni per poter effettuare ulteriori accertamenti. Taglio del nastro I discendenti dei combattenti della Guerra 1915-18 e tutti coloro che hanno a cuore la conservazione del patrimo- nio artistico di Cortona, sono invitati alla presentazione del progetto di restauro della cappella votiva intitolata ai caduti della Guerra 1915-18, che si svolgerà nella Sala conferenze del Convento dei frati minori di S.Margherita sabato 15 settembre, alle ore 17.00. Dopo la presentazione del progetto, promosso dall’Associa- zione Organi Storici di Cortona, i presenti potranno partecipare al- l’aperitivo nell’antico Refettorio del Convento. Nell’occasione, due eventi par- ticolari: l’esposizione, mai effettua- ta prima, dei cartoni preparatori e la sintesi dei risultati sul puntuale censimento dei militari cortonesi morti per cause riconducibili alla Guerra 1915-18. Seguirà una visita guidata alla Cappella, al fine di constatare da vicino le condizioni di questo im- portante luogo della devozione e del ricordo. Associazione Organi Storici Sala del Consiglio: inaugurazione

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 - Iscrizione Reg. Naz.della Stampa n. 5896 - Stampa: CMC Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

Anno CXXVI - N° 15 Cortona - Venerdì 31 Agosto 2018 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

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www.alessandrofratini.com

CENTRO

BENESSERE

ESTETICO

Via Nazionale 22,Cortona (AR)T. 0575 62158

[email protected]

La più antica Mostra Anti -qua ria italiana si è apertaoggi, vener dì 24 Agostoalle ore 17,30 nellasplen dida Sala del Con -

siglio Co munale di Cortona. No -nostante il caldo, era presente unnutrito pubblico, elegante e at -tento alle parole dei relatori densedi significati e speranze, per que -sta edizione e per il futuro.

Con una solenne cerimonia èstata inaugurata la cinquantaseie-sima edizione della Cortonanti -quaria da parte del sindaco diCor tona, Francesca Basanieri;Gabriele Corei in rappresentanzadella Provincia di Arezzo; AndreaSereni, presidente della Camera diCommercio di Arezzo; Giulio Bur -bi presidente della Banca Popo -lare di Cortona; Furio Velona di -rettore scientifico della Mostra;Lu cia De Robertis vicepresidentedel Consiglio Regionale della To -sca na.

Il taglio del nastro in PalazzoVagnotti è stato effettuato dal sin -daco di Cortona, Francesca Basa -nieri e dal vicepresidente del Con -siglio Regionale della Toscana,Lucia De Robertis. Promossa dalComune di Cortona con il soste-

gno di Banca Popolare di Cortona,Camera di Commercio di Arezzocon l'organizzazione di CortonaSviluppo srl e Furio Velona An ti -chità che segue la direzione scien-tifica, la Mostra Antiquaria rimar ràaperta per due settimane echiuderà i battenti il 9 settembre.

E' un appuntamento che si ri -pe te da ben 56 anni e che non co -no sce tramonto. Arte, storia, cul -

tura e cucina per gli amanti delbel lo e del buono. Sono infattimolte le collaterali e molti i risto-ranti che aderiscono all'iniziativa,omaggiando i clienti con bigliettid'ingresso ridotti alla Mostra. Con -ferenze su politica e cultura conpersonaggi illustri, colloqui cultu-rali, giornate di studi e degustazio-ni di vini animeranno il cuore diCortona.

L'evento più atteso, il PremioCortonantiquaria 2018 che andràal grande musicista Jazz di livellointernazionale Paolo Fresu, verràconsegnato lunedì 3 Settembrealle 21,15 nel Chiostro di PalazzoCasali. La mostra, che vedremonel corso dei 15 giorni, già si

Cinquantaseiesima edizione Cortonantiquaria Il mio candidato ideale

Pronti, via! Anzi, no! Fermitutti, avanti tutti, dietro-front, inversioni ad U,con tatti, contrasti, con -tror dini. In ordine spar -

so, tutti contro tutti e tutti convintidi farcela da soli, di fare le primedonne, di considerarsi migliori erisultare vincitori in una competi-zione che senza le dovute alleanze,i dovuti schieramenti di campo oaccordi di aggregazione, risultafatica improba il raggiungimentodell’obiettivo: amministrare il Co -mu ne di Cortona! Senza se e senzama, l’attuale situazione appare al -l’orizzonte molto vischiosa, scivo-losa e piena di incognite.

Il Sindaco è uno solo, ma tuttivorrebbero fare il Sindaco. Nonbasta farlo, occorrono capacità epreparazione; anche le capre sisentono degne di tale possibileinvestitura. Ma vediamo la situa-zione e gli schieramenti, o megliovediamo di raccontare in brevequella che ci appare come la sagadegli sbandati a destra e a manca.Il crollo del PD alle elezioni del 4marzo ultimo scorso è risultatoevidente e la scissione di LeU nonha riportato i consensi sperati. An -zi, aspettative deluse. A livello co -munale si è rispettato il trend na -zionale con calo vistoso del cen -tro-sinistra e sinistra. Le diatribenon hanno portato fortuna e senon ci sarà ricompattazione sulnome dell’ex sindaco Vignini, lesperanze di mantenere il comunesembrano essere ridotte al lumici-no, tenuto conto che l’Ammin i -stra zione, pur cercando il consen-so in ogni campo, ha lasciato qua -

si tutti scontenti, per non aver di -mostrato il cambio di qualità esensibilità amministrativa nell’arcodel mandato. Sulle disgrazie altrui,più che sulle proprie capacità,spe rano di raggiungere l’obiettivo,obiettivo che appare un miraggiosenza la forza Vignini. E a destra, ocentro destra, le cose non sem -brano mettersi bene, se come sisente dire e ripetere, che galli,galletti e pulcini, aspiranti sindaci,si preparano a competere fra loro,incuranti delle penne che potran-no lasciare sul campo senza rag -giungere l’obiettivo che potrebbeessere a portata di mano, qualoragli aspiranti contendenti facesseroun passo indietro o di lato, sce -gliendo un soggetto terzo e coesi -vo. Pur troppo senza speranza!Con tinuano a pizzicarsi come ipol li di Renzo! Nessun passo in -die tro, contenti di vivacchiare ecol tivare il proprio orticello efregiarsi del titolo pennacchio diconsigliere comunale! Ci si diceche corrano voci incontrollabiliche vi siano stati contatti fra ForzaItalia ed il PD, per fare cosa? L’unola stampella dell’altro? Fare fuoriFratelli d’Italia per occupare in se -condo tempo la poltrona di Fran -cesco Macrì in Coestra? Dicerie?Stra tegie, mosse e contromosseche disaffezionano gli elettori chesi sentono presi per i fondelli dafiguri poco trasparenti e narcise,attaccate al proprio egoismo, alpro prio interesse personale, non -curanti del bene generale.

Come noto, in primaveradel prossimo anno si ter -ranno le elezioni ammini-strative (oltre che quelleeuropee); pertanto gli e -

lettori del comune di Cortonasaranno chiamati a scegliere ilnuo vo sindaco e i nuovi ammini-stratori e consiglieri. Nella paginedi alcune edizioni passate di que -sto giornale avete già letto i mo -vimenti e alleanze che si stannocrean do nell'area politica di cen -tro destra/destra, da sempre al -l'opposizione nel comune di Cor -tona. Forti delle scelte fatte dagliitaliani nelle elezioni politiche, gliamici del centro destra hannoforte la sensazione che questa siala volta buona per poter conqui-stare il comune.Penso che l'argomento sia di in te -resse per i lettori de “L'Etruria”, inquanto la vita della città e del suoterritorio dipendono in gran partedalla capacità gestionali dell'am-ministrazione comunale.In un mio intervento su facebookdi alcuni giorni fa, riportato anche

da un giornale on line locale, hodisegnato il mio candidato ideale aSindaco, individuando innanzituttonell'amore vero e non interessatoper la città e il suo territorio(cam pagna, montagna e frazionipiù o meno popolose) l'elementonecessario ma non sufficiente perpoter ricoprire la carica di sin -daco. Senza un vero amore per ilproprio territorio non si può farenulla di veramente importante elungimirante, ma solo ordinariaamministrazione anteponendo,tal volta, interessi di parte a quelledel la collettività.Amore necessario quindi ma nonsufficiente, perché occorrono an -che conoscenze e competenzeam ministrative ( ci sono sempremeno soldi a disposizione e i ser -vizi da prestare si fanno semprepiù numerosi e complessi), avereuna visione di come si evolverà ilmodello di vita nel futuro peranticipare le richieste provenientidall'esterno, siano cittadini, turisti,ope ratori economici etc, per por -re in essere regolamenti e normedi competenza comunale necessa-rie per indirizzare e gestire ilflusso turistico, vera ricchezza delterritorio, coniugando l'ospitalitàcon il rispetto della “sacralità” delluogo, l'accoglienza con i dirittidei residenti, il turismo di massacon il turismo culturale e di élite.Il nuovo sindaco infine dovrebbeavere la capacità di coalizzare leforze private del volontariato e delsettore economico con quellepub bliche per la realizzazione diquei progetti ad ampio respiro� SEGUE

A PAGINA 2

"Per chiunque pretenda di attraversare incolume un ponte MORANDI"

Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar)Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195

E-mail: [email protected]

La saga degli sbandati

Presentazione del progetto del restauro della cappella votiva� SEGUE

A PAGINA 2� SEGUE

A PAGINA 2

In preparazione delle elezioni amministrative 2019

Accertamenti Corte dei ContiL’Amministrazione Comunale diCortona ritiene corretto infor-mare di aver ricevuto una co -municazione della Corte deiCon ti che rende nota la prose-cuzione degli accertamenti sullaCortona Sviluppo srl contestual-mente chiede all’Ammi ni stra zio -ne Comunale di fermare i ter mi -ni di prescrizione nei con frontidi alcuni funzionari ed am mi ni -stratori degli ultimi quindici an -ni per poter effettuare ulterioriaccertamenti.

Taglio del nastro

Idiscendenti dei combattentidella Guerra 1915-18 e tutticoloro che hanno a cuore laconservazione del patrimo-nio artistico di Cortona, sono

invitati alla presentazione delprogetto di restauro della cappella

votiva intitolata ai caduti dellaGuerra 1915-18, che si svolgerànella Sala conferenze del Conventodei frati minori di S.Margheritasabato 15 settembre, alle ore17.00.

Dopo la presentazione delprogetto, promosso dall’Asso cia -zione Organi Storici di Corto na, ipresenti potranno partecipare al -l’aperitivo nell’antico Refet toriodel Convento.

Nell’occasione, due eventi par -ti colari: l’esposizione, mai effettua-ta prima, dei cartoni preparatori ela sintesi dei risultati sul puntualecensimento dei militari cortonesimorti per cause riconducibili allaGuerra 1915-18.

Seguirà una visita guidata allaCappella, al fine di constatare davi cino le condizioni di questo im -portante luogo della devozione edel ricordo.

Associazione Organi Storici

Sala del Consiglio: inaugurazione

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L’ETRURIA N. 15 ATTUALITÀ

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31 agosto 2018

che si impegnava per far lasciareliberi i posti, che dovevano esseroccupati da nuovi avventori … maalla gente piaceva rimanere a tavo -la, assaporare quei profumi, viverequel clima di festa e gioia; talvoltale bistecche finivano e allora …pazienza, occorreva aspettare unaltro anno per poter assaporarequel la delizia, unica e, al mo -mento, irripetibile.L'Azienda Autonoma di Soggiornoe Turismo di Cortona fu abolitaper legge, e la sagra, da quei tem -pi, è progressivamente decaduta asagra ordinaria, lentamente ab -bandonata dai cortonesi che nonritrovano più quell'atmosfera a cuierano stati precedentemente abi -tuati.Ho portato questo esempio perchéemblematico, secondo me, di unerrore che una amministrazionecomunale non dovrebbe fare.Quan do si assume una carica pub -blica, si assume, tra l'altro, l'obbli-go di mantenere vive le tradizionee le belle “cose” che altri ci hanno

L’Opinionea cura di Stefano Duranti Poccetti

tramandato, soprattutto se tali atti -vità svolgono un fondamentaleruolo di aggregazione cittadina evo lano per il turismo. Tutto ciò ov -viamente non è colpa della attualeamministrazione, che ha trovatotale situazione ormai consolidata.Ciò che però affermo con forza èche siamo giunti al punto di doverrealizzare un vero giro di boa, unvero cambiamento di impostazio-ne: riprendiamoci ciò che ciappartiene, ciò che è nostro, che èla nostra storia, la nostra identità… tutti insieme … pubblico epri vato … aziende e volontari perri co struire la nostra città, la nostracampagna e la nostra montagna.Ecco amici lettori di L'Etruria …questo è il fermento che è ancoravivo nella vostra antica città di re -sidenza … siamo cortonesi e civan tiamo di questo … siamopron ti ad accettare la sfida del fu -turo, con uno sguardo sempre at -tento e vigile al nostro gloriosopas sato.

Fabio Comanducci

Tra le cose che avrebbero forsebisogno di una nuova manutenzio-ne vi è la Via Crucis, con le suestazioni create da Gino Severini.Come infatti era avvenuto anni faper il grande mosaico posto all'e-sterno della Chiesa di San Marco -poi restaurato - con i pezzi di mo -saico che cadevano, anche per lestazioni sta avvenendo la stessacosa, con tasselli che mancano,con il colore dell'opera che vadisgregandosi, con le scritte chequasi non si leggono più, con lapietra che si sta rompendo, senzacontare poi la scarsa illuminazio-ne della strada in notturna (e lamancanza d'illuminazione dellestesse stazioni, alle quali si potreb-be applicare delle luci a ledperché siano visibili anche di

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notte). Gli stessi pannelli traspa-renti che sono stati posti a prote-zione risultano ormai sporchi elogori. Credo che un'opera così impor-tante vada preservata, anche vistoche si trova disposta su una stradache nel periodo estivo è presa dimira dai turisti, ai quali piace farequesto percorso che li conducedal centro storico a Santa Mar ghe -rita e di conseguenza alla fortezza.L'eventuale restauro potrebbe an -che divenire occasione di rivalo-rizzare il tragitto, piacevole a li -vello naturale come importante alivello spirituale, e per renderloancora più noto di quello che è,essendo una di quelle opere checon il tempo rischiano di finirenel dimenticatoio.

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da pag. 1 ... Cortonantiquaria da pag. 1 Il mio candidato idealebili, quadri, sculture e quant'altroper accontentare ogni personache vorrà venire, anche solo perdare uno sguardo all'eleganza delpalazzo o alla cordialità degliespositori. Già al piano terra ab -bia mo una tavola del Cinquecentoraffigurante il matrimonio misticodi Santa Caterina d'Alessandria,dipinta da un pittore forse nonmolto conosciuto ma eccezionale:Andrea Semino (Genova 1526-1594). Continuando, troviamo unpiccolo ma prezioso quadro diHans Memling, un fiammingo delQuattrocento, tanto per dare lagiu sta misura di questa edizione.Invitiamo tutti gli amanti dell'arte edella bellezza, o semplicementetutte le persone curiose, a visitarla,anche se non necessariamente acomprare. In fondo è pur sempreun'esposizione... Olimpia Bruni

indispensabili per valorizzare ilter ritorio o per rispondere alleesi genze dei cittadini in settori incui l'amministrazione pubblica dasola non può oggettivamente arri -vare (Per esempio certi ambiti diassistenza e sostegno, promozio-ne di attività culturali e feste tradi-zionali … etc).Non voglio prendere posizione, al -meno al momento, su chi secondome potrebbe avere tali capacità ecaratteristiche. Posso affermare con tranquillitàche fino ad oggi molto è stato fattoin infrastrutture, qualità dei servizie supporto al turismo. Certo...mol -to di più c'è ancora da fare e, inalcuni casi, è necessario cambiarerotta, affrontare in modo diversocerte tematiche, ridare identità allenostre terre, dare impulso all'eco-

nomia e valorizzare e rafforzare,per esempio, due realtà importan-ti per Cortona: mi riferisco all'O -spe dale della Fratta e alla stazioneferroviaria di Terontola. Due realtàdiverse tra loro ma complementa-ri nella loro importanza per tutto ilterritorio cortonese. Si parla di sa -lute e si parla di trasporto per viaferro, utilizzato sempre più daituristi di qualità.Un altro esempio concreto chevoglio riportare a conclusione diquesto mio intervento è quello

relativo alla Sagra della Bistecca,evento gastronomico di mezza e -state, che tutti voi, amici lettori,conoscete bene.Tra i doveri della amministrazionecomunale, rilevante è quello didare lustro alle tradizioni locali,cercando di mantenerle nella pro -prio originalità e migliorarle nelrispetto del primario intento chemosse la creazione dell'eventostesso.La sagra della bistecca nacque 59anni fa per iniziativa di cortonesiche volevano far conoscere labon tà della carne dei vitelli allevatiin zona appartenenti alla razzachia nina. A quei tempi le “sagre”non erano così diffuse, anzi. Lasagra della bistecca di Cortona eratra le prime e richiamava un grannumero di persone, non solo per

la qualità della carne e la maestrianel cucinarla, ma per il meravi-glioso scenario in cui tale manife-stazione trovava vita: ci ricordiamoi meravigliosi giardini pubblici,ciricordiamo i piatti e le brocchecon la margherita, in onore dellano stra Santa, ci ricordiamo l'af -fluenza di tanti cortonesi, di tutto ilterritorio, che venivano alla sagranon solo per mangiare ma perpartecipare ad un evento, unico eimpareggiabile, ci ricordiamo ilmaestro commendatore Favilli,

La Via Crucis, un patrimonio da preservare

Continua la crescita professionale di Alessandro Fratini della ditta AFche ha la sua sede storica a Cortona in Via Nazionale 20 e in localitàFratta 173. Venerdì 7 settembre sarà inaugurata la terza sede,sa lone parrocchiere uomo e donna, in Arezzo in Via Mar ga ri -tone 36, angolo Piazza S. Agostino.

Siamo felici dello spirito di iniziativa di questo giovane cortonese al qualeauguriamo tanta fortuna e successo.

Non dimentichiamo che in queste mese di agosto Alessandro è stato o spi -te in Australia per una manifestazione di parrucchieri di alto livello.

da pag. 1 La saga degli sbandati

Con una Santa Messa So -lenne, celebrata do me ni -ca 5 agosto dal parrocodon Sevère Boukaka nel -l'antica Pieve di Sant'Eu -

se bio, i cristiani della Val di Loretohanno festeggiato il settantesimosacerdotale del novantacinquennedon Ferruccio Lucarini.

L'ultimo mitico prete contadi-no cortonese ha concelebrato laSanta Messa ed ha avuto commos-se parole di ringraziamento perquesta festa che lo ha riportato avivere ancora per un giorno, an -che se da persona anziana e fisica-mente invalida, la sua vita di pa -store e di sacerdote di questa bellaterra toscana.

Don Sèvere, accostando don

I settant’anni di sacerdozio di don Ferruccio LucariniFerruccio al grande Curato d'Ars,San Giovanni Maria Vianney, hasot tolineato come "vivere set tan -t'anni da sacerdote sia qualcosa distraordinariamente grande e chel'umiltà del prete e il senso dellasua dignità e della sua autorità,come sottolinea anche la letteratu-ra su di lui, fa di don Ferruccio unprotagonista romantico. Anche se,come diceva San Giovanni MariaVianney, “Il prete non si compren-derà mai bene se non in cielo”.

Una cena convivio con amicied ex-parrocchiani di don Fer ruc -cio si è tenuta sabato sera 4 agostosempre in Val di Loreto con tagliodella torta e auguri da parte di tuttigli intervenuti.

Ivo Camerini

La foto che ci è stata inviata da unnostro abbonato documenta lapre senza indisturbata di due cin -ghiali nei pressi della Coop, all’al-

Alessandro Fratini apre ad Arezzo

Ma siamo solo agli albori, infase preparativa della competizio-ne e non è detto che qualcunonon disdegni il cambio di casacca,il passaggio da uno schieramentoall’altro.

La campagna acquisti, comenel calcio, in politica non ci me -raviglia più di tanto. Tutti diconodi battersi per il bene ed interessedella comunità ma pochi conosco-no la coerenza e la saggezza dirinunciare al proprio egoismo.

Il passato ci ha insegnato co -me carini siano certi desideri o leaspirazioni ma poco fondanti irisultati, quando in una competi-

zione ci si presenta in ordinesparso e con programma utopisti-co o irrealizzabile per mancanzadi presupposti: carenza di fondi dibilancio, spazio quasi inesistenteper gli investimenti, poco o nullada promettere, senza una revisio-ne e riqualificazione della spesa. Ameno che non si facciano scelteimpopolari, ma questa è unastoria da non mettere in campo,ne andrebbe di serietà e ne risen-tirebbe il voto. E assisteremo forseanche a qualche illustre cambio dicasacca, ma ciò non potrebbe farenotizia se non ilarità!

Piero Borrello

Quadro cinquecentesco in esposizione

I cinghiali “a fare acquisti” alla Coop di Camucia

Festeggiati in Val di Loreto con una Messa Solenne e con un convivio

tezza della Concessionaria autoTam burini. Nonostante il trafficointenso camminano indisturbati.E’ mercolesì 8 agosto alle ore 10.

Carbonaia: Sagra della bistecca 1961

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chiun que conosca la sua produ-zione sinfonica.

Poi, nella seconda parte, ilpia nista Francesco Attesti hasuonato il “Quintetto con piano -forte Op. 44” di Robert Schu -mann, accompagnato sempre dalQuartetto d’archi “Hubay”.

Fu com posto dal maestro nel1841 dopo anni di attento studiodella produzione per quartetti dicom positori come Mozart, Bee -tho ven e Haydn, al fine di im pa -dronirsi della tecnica di composi-zione e delle regole che sono allabase di questa forma di scrittura.

Inutile dire che si è trattato diuna serata di grande musica, dovegli ormai affermati professionistidella nostra città hanno dato pro -va del loro indiscutibile talento.

Antonio Aceti

L’ETRURIA N. 15 CULTURA

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La Chiesa di Santa Caterina d'Ales -sandria a Burcinella è denominatacosì in quanto si trova in quellazona che una volta era una paludee dove, per muoversi, veniva usataun'imbarcazione, il burchio ap -punto, da cui prende il nome, c o -me riferito da don Fulgenzio Laz -zeri, oggi custode della parrocchia.

Non molto distante dall'Ospedaledella Fratta, a qualche chilometroda Cortona, si trova questa grazio-sa chiesetta, ben tenuta all'internodove, nel tempo, sono stati appor-tati alcuni restauri e piccolemodifiche, ma necessita di cureesterne e del rifacimento del tetto.

Ha un bel campanile a torre concuspide, dotato di due campane inbronzo datate una 1894 ed una1898. A croce latina (m. 16,25 x 15,70)la chiesa ha una larghezza di 7,15metri, due cappelle laterali conuna propria porta di entrata efinestre semicircolari.Da notare la ricollocazione dellastatua della Santa che dà l'intitola-zione alla chiesa, messa in unanicchia illuminata, voluta da donFulgenzio. Ciò che dà preziosità evero valore all'edificio religioso, èla tela di eccellente fattura delcortonese Ludovico Venuti (1785-

31 agosto 2018

ta a due grandi compositori delperiodo romantico: Robert Schu -mann e Johannes Brahms.

Il con certo, intitolato “Ro -man tisch A bend”, ha visto lapartecipazione del pianistaFrancesco Attesti, del clarinettistaIvano Rondoni e del “QuartettoHubay” formato da Stefano Ron -doni primo violino, Elena Casa -grande secondo violino, DanieleDe Padova viola ed Er mannoVallini violoncello.

Il programma, si è svolto indue parti; prima l’esecuzione del“Quin tetto per clarinetto ed archiOp. 115” di Johannes Brahms(scritto dal maestro nel 1891), e -se guito dal Quartetto d’archi “Hu -bay” e dal solista Ivano Ron doni alclarinetto, strumento molto caro alcompositore tedesco, come sa

(Terza ed ultima parte)Nominato Vescovo di Cortona nelNovembre del 1521 ed accettata lanomina con la presa di possessodella Diocesi avvenuta per il tra -mite del fratello Cosimo, il Card.Passerini fece il suo ingresso so -lenne in città sotto le feste pasqualidel 1522. Si trattenne abbastanza in Cortona,nonostante le premure che certa-mente non mancavano causa lamolteplicità dei suoi incarichi.Tuttavia l’apertura del Conclave (siricorderà che Leone X era mortopoco dopo averlo nominato Ve -scovo di Cortona) lo richiamò aRoma: il Cardinale Passerini fu nelgruppo che favorì l’ascesa di A -driaan Florenzs, vescovo di Tor -tosa, che infatti venne eletto Pon -tefice il giorno 1 agosto 1522. LaCom missione Pontificia che si re -cò a Livorno per accogliere ilnuovo Papa proveniente dallaSpagna, lo vide tra i protagonistiinsieme ai Cardinali Medici, Pe -trucci, Ridolfi e Piccolomini. Il Papa, che prese il nome diAdriano VI, confermò il Passeriniin tutti i suoi incarichi dimostran-dogli benevolenza ed aggiungendola nomina ad Abbate Com men -dario dell’Abbazia di Subiaco (de -finito dalle fonti onorifico e lu -croso incarico). Ma nel breve volgere di un annoAdriano VI moriva e solo dopo unnuovo e lungo Conclave i principidella chiesa (e il potere imperia-le) dettero alla chiesa cattolica unnuovo Pontefice nella persona delcard. Giulio De Medici che assun -se il nome di Clemente VII. Tuttoricominciava. La Diocesi di Cortona rimanevalontana mentre le esigenze di unpotere crescente da gestire in tem -pi difficili premevano come nonmai: nel 1524 papa Clemente inviòil card. Passerini a governare Fi -renze in qualità di curatore etutore dei due suoi nipoti, Ippolitoed Alessandro de’ Medici. La scia mo a tal proposito la parolaa Giuseppe Mirri: installatosi a Fi -renze, il Cardinale “..cominciò adispiegare un pieno potere sullecose dello Stato, molto maggioredi quello che aveva fatto inantecedenza, quando dopo lamorte di Leone, sostituì nel go -verno della città il CardinaleGiulio de’ Medici…” (I Vescovidi Cortona, Cortona, Grafiche Ca -losci, ed. 1976, pag. 186).L’alto prestigio della carica na -scondeva per il Card. Passerinigrandi insidie se è vero che “..lano mina a Governatore di Fi -renze.. fu altresì sventurata-mente l’origine di tutti i guaiche ne amareggiarono la vita elo spinsero innanzi tempo al se -polcro..” come afferma sempreGiuseppe Mirri nell’opera piùvolte citata. Per la gestione delgoverno cittadino il Cardinale siconsultava sem pre con il Ponteficeche si considerava, per dirla conGirolamo Mancini, il signore as -soluto di Firenze. Mancini non ètenero con il Card. Passerini di cui

evidenzia la lentezza nel risolvereo gni questione e la completa sot -tomissione al Papa sottolineandoanche una sorta di rozzezza neltrattare con i fiorentini che, dalcanto loro, lo consideravano unsuddito poiché proveniente dauna città sottomessa come Cor -tona.Pressato dalle contingenze finan-ziarie, il cardinale si vide costrettoad inasprire la pressione fiscale: ilconflitto fra l’Imperatore Carlo Ved il Papa (con i suoi alleati) esi -geva infatti di prepararsi perfronteggiare le ostilità e per questoservivano grandi disponibilità fi -nanziarie. La calata dei Lanzichenec chi inItalia, nel 1526, portò al deterio-rarsi della situazione in Firenze: inun clima tesissimo, tra colpi discena e tumulti di popolo, la situa-zione parve per un certo periodopotersi ricomporre. Alcuni storici lodano apertamentel’arte e la capacità “del Cortona”in questo drammatico frangente,altri lo accusano di incapacitàcon identica franchezza. Ma con la notizia dell’avvenutosacco di Roma, nel 1527, le coseprecipitarono e il Cardinale lasciòla città con i due pupilli Ales san -dro e Ippolito e fu il crollo del po -tere mediceo. Pare che il Cardinale per oltre unanno si trovasse a vagare tra Par -ma e Piacenza, certo è che nel di -cembre del 1528 era a Città diCastello: desiderava tantissimo ilperdono del Papa per non aversaputo gestire il governo fiorenti-no causando la caduta di casaMe dici. Ma il Papa, dopo il saccodi Ro ma, la fuga lungo il “Pas -setto” travestito da venditore am -bulante, il soggiorno forzato adOr vieto e poi Viterbo ed una gravemalattia non era bendisposto neisuoi con fronti: si narra che, alCardinale implorante e prostratoai suoi piedi, abbia rifilato unapedata in faccia. L’umiliazione edil mancato per do no portarono ilcardinale Pas serini alla tomba. Suquesta morte ci sono varie versio-ni: Giuseppe Mirri afferma che ilcardinale mo rì a Città di Castello enon a Roma e per di più avvelena-to e non di crepacuore. La data è quella del 21 Aprile1529. Giro lamo Mancini affermainvece che il card. Passerini morìa Roma, smarrito e sconvolto dalrifiuto del papa. Certo è che la suafigura s’impone nella storia diquegli anni tra partiti avversi edopinioni contrastanti: tuttavia Cor -tona fu sempre nei suoi pen sieried i ricchi do nativi effettuati in -sieme all’opera di riorganizzazio-ne della Diocesi parlano di un Ve -scovo at tento alle proprie respon-sabilità co sì come la costruzionedel Pa lazzone ed il favore accor-dato ad im portanti artisti lo quali-ficano mu nifico me cenate “con -formemente allo Spirito del Ri -na sci mento”. Il Cardinale Silvio Pas se rini è se -polto a Roma, in S. Lo renzo in Lu -cina, suo titolo cardinalizio.

Estate Cortonese 2018

1872) posta sull'altare maggiore,raffigurante la protettrice SantaCaterina con San Filippo in orazio-ne dinanzi il Santissimo. La Santa qui presenta sia la ruotadentata del martirio che la spadacon la quale è stata poi decapitata.La tradizione ci narra che Ca te -rina, per rimanere Vergine e quin -

di fedele al suo sposo celesteCristo apparso in una visione,rifiutò ogni pretendente. Tantocelebrata da pittori di tutte leepoche come Signorelli, Raffaello,Caravaggio e Artemisia Gent leschi,che si ritrasse proprio nelle vestidella Santa d'Egitto, forse per la

sua vicinanza alle donne torturatepoiché essa stessa fu violentata. Il pittore Ludovico Venuti, autoredella pala di Santa Caterina (unadelle poche tele originali rimastenel territorio), viene ricordatoanche dal grande studiosoGirolamo Mancini che nel suolibro “Il contributo dei Cortonesialla cultura italiana” Carnesecchi -Firenze, 1898 narra dei compo-nenti illustri della famiglia Venuti,specialmente alcuni di essi, comeMarcello, Ridolfino e Filippo,fondatori dell'Accademia Etruscae Ludovico, pittore e amico diMassimo d'Azeglio.

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

Chiesa di Santa Caterinaa Burcinella

Card. Silvio PasseriniLa Diocesi di Cortona e i suoi Vescovi

A cura di Isabella Bietolini

Danis Pagani “Pianofortissimo”: da Beethoven a Liszt

Anche per il 2018 l'”Asso -ciazione Amici della Mu -sica Cor tona” diretta daMario Parigi, ha organiz-zato “Estate Musicale

Cor tonese”, una serie di concertidi musica classica e jazz.

Cinque gli appuntamenti, tutticoncentrati nel mese di Agosto.

“Pianofortissimo” è il titolodella serata dedicata alla memoriadi Marco Laurenzi che si è svoltaDomenica 19 Agosto e che ha vi -sto come protagonista il pianistacortonese Danis Pagani.

Classe 2000, Danis appartienead una famiglia di musicisti da ben

quattro generazioni, che ha saputoriconoscere in lui, già in tenerissi-ma età, un talento innato, incorag-giandolo ed incentivandolo ad ap -profondire lo studio del pianofor-te.

Per la serata, che si è tenutanella Chiesa di San Domenico inCortona, Pagani ha deciso di suo -nare brani di Beethoven, Chopin eLiszt.

Ascoltarlo è una grande e mo -

zione. Le sue mani che volano sul -la tastiera leggiadre, il tocco ele -gante sulle dolci melodie di Cho -pin eseguite con maestria e sensi-bilità, la complessità del reperto-rio scelto, come la Sonata n. 21in do maggiore op. 53 “Wal d -stein” e la Ballata n. 3 op. 47 inlab maggiore di Chopin, indicanouna notevole crescita del giovanepianista. In passato lo abbiamosen tito in altre occasioni di altolivello, ma non si può non notareche, col passare del tempo, eglichieda sempre di più a se stesso,aumentando il grado di difficoltàdei brani eseguiti. Ormai lanciato

verso una carriera che si prean-nuncia sfolgorante, Danis Paganiha già vinto numerosi premi neipiù importanti concorsi pianisticinazionali ed internazionali, quasitutti con piazzamento al primoposto, ed il suo curriculum vanta,no nostante la sua giovane età,concerti e partecipazioni a proget-ti musicali su tutto il territorio na -zionale.

Antonio Aceti

Particolare della tela di Ludovico Venuti

Interno della chiesa

Piazza Signorelli, 16 - 52044 Cortona (Ar) - Tel./Fax 0575-62.984

Continuano, nelle chiese enelle piazze della città, gliappuntamenti estivi conla grande musica classicaa cura dell' “Asso ciazione

Amici della Musica Cor tona” di -retta da Mario Parigi, in collabora-

zione con Banca Popo lare di Cor -tona, Fondazione Ni co demo Set -tem brini e Ammini stra zione Co -mu nale.

Sabato 18 Agosto alle 21,15nella chiesa di San Domenico, èandata in scena una serata dedica-

Ivano Rondoni e Quartetto Hu bay

Francesco Attesti e Quartetto Hu bay

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L’ETRURIA N. 15 CULTURA 31 agosto 2018

Una estate particolarmen-te intensa quella degliAmici della Musica, che,in collaborazione con il“Piccolo Teatro della

Città di Cortona” e “AM artists”di Francesco Attesti, hanno or ga -nizzato nove concerti dal 4 al 31a gosto, scegliendo con cura i luo -ghi più suggestivi della nostra cittàe dei comuni vicini. Le “QuattroStagioni” di Vivaldi sono state ese -

guite dall’Ensemble d’archi Hubay,violino solista Stefano Rondoni eFrancesco Attesti al clavicembalo,nella Rocca di Castiglione delLago, nella Chiesa di S. Domenicoa Cortona e nel Chiostro di S.Francesco a Castiglion Fiorentino,con una esecuzione davvero origi-nale: musica e recitazione, perchépochi sanno che lo stesso Vivaldiaveva composto sonetti per o -

gnuno dei movimenti delle stagio-ni e l’intervento del “Piccolo” diCortona, che ha partecipato conDonella Baccheschi e FerdinandoFanfani, ha reso possibile questaemozionante novità, con una pia -cevole e inconsueta alternanza dimusica e poesia.

Poi, in prossimità del Ferra -gosto, sulla scalinata del Palazzodel Comune di Cortona “Stairwayto Strings”, stata una se rata de -dicata ai maggiori successi dellamu sica Pop e Rock, eseguita inchiave classica da Vincenzo Buon -giorno chitarra, Stefano Ron doniviolino ed Ermanno Vallini violon-cello. La “Romantischer A bend”,

omaggio musicale a R. Schu mannE J. Brahms, Quartetto d’archiHubay, Francesco Attesti pianofor-te, Ivano Rondoni clarinetto, èstata poi replicata nel Pa lazzo dellaCorgna a Castiglion del Lago, aMonte San Savino pressol'Auditorium della Scuola diMusica "Cappetti" e a Cortona a S.Domenico.

La stessa chiesa ha poi ospita-to “Piano fortissimo”, una serata

tutta cortonese con il giovane evirtuoso pianista Danis Pagani, cheha trascinato con il suo potente e,allo stesso tempo, delicato talentopianistico un emozionato e vastis-simo pubblico nel ricordo di Mar -co Laurenzi, l’amico scomparsonel 2014 a cui era dedicato il con -certo. La stagione si conclude conla “Trasimeno Big Band”, un viag -gio nella tradizione jazz, swing e

blues nella splendida cornice delCortile di Palazzo Casali.

Dunque, una proficua e po -sitiva collaborazione quella traAmici della Musica, AM artists ePiccolo, e grazie al contributo del -l’Amministrazione comunale, Fon -dazione Settembrini e Banca Po -polare di Cortona è stato possibilerealizzare una rassegna musicaleintensa e varia, che ha spaziatodalla poesia al barocco, dal ro -manticismo al rock e allo swing,ar ricchendo l’offerta culturale e -stiva per il divertimento e lo svagodi molti cortonesi e di tantissimituristi che hanno visitato la nostracittà. M. P.

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Il Sudafrica dove il mondofinisce e dove è cambiato ilmondo, l’energia del grandenord islandese, l’Alaska deicacciatori d’oro...Cosa avran -

no in comune con Montanare ocon il Casentino. Niente: punti lon -tani tra latitudine e longitudine,dove l’uomo c’è, c’è sempre statoo dove l’uomo arriva e poi scappa.

Tutto: l’invisibile che cade,sprofonda tra acqua, terra smossada animali e aria che insegue lanotte.

È la natura che è più grande diun sogno, per quanto tu lo passadesiderare, è più grande di undolore, per quanto tu posso soffri-re e battere pugni a terra, è piùforte di un’opera d’arte perché èesageratamente altro e altrove lameraviglia di una visione d’insie-me e la minuzia certosina dei det -ta gli.

Roberto Ghezzi ha fatto unacosa che spesso i nostri muri im -pediscono, eppure se vogliamoba nale.

Ha due passioni: la pesca e lapittura. Non le ha misurate. È usci -

to da una stanza, un giorno difebbraio, le ha messe insieme: teledentro l’acqua. Amore su amore,ad dosso, dentro, mischiato: unpen siero che, non subito, maquando ti coglie ti lascia a boccaaperta e il fiato aspetta a farsi fiato:Le àncora al fondale, sono cannedi buffe dimensioni: che aria, terramateria e acqua compiano il lorovolere.

Da architetto, piccolo o gran -de, dell’universo sceglie tele, cor -nici, forme, specchi d’acqua, tem -po di esposizione. Le torna a tro -vare, fotografa i cambiamenti, leraccoglie.

Questo processo si chiama na -turografia, nome fin troppo tec ni -co e freddo per descrivere qualco-sa di imponderabile e potentissi-mo: la natura disegna se stessa. Avolte lieve, a volte crudele, a voltepesantissima, a volte arabesca, al -tre sottile: pieni e vuoti.

Quando si forma l’anima, inmodo selvaggio e libero, l’arte èarrivata a una di mensione a cui unnome invece non lo riesci proprioa dare, ti di sorienta come quandot’innamori... Perdi l’equilibrio edentro di te senti che niente lovedrai come prima, finalmente lovedrai dav vero. Tutto il mese diagosto pres so Palazzo Ferrettisono state esposte queste opere,semplicissime e misteriose.

Con loro l’artista ha volutocon fondere suoi vecchi quadri,dove linea e figura già cercavanola follia rivoluzionaria di quelloche vedi oltre a quello che vedi, diquello che senti oltre a quello chesenti, di quello che dipingi oltre aquello che dipingi.

Poi è passato un fiume.Albano Ricci

Si intitola “Effigi...da un in -terno” l’ultimo volume dipoe sie di Enrichetta Gior -nel li (Helicon Edizioni,pre fazione di Silvia Frunzi,

dopo “Cortona in...poesia ed al -tro” (2012) e “La casa nel borgo”(2014), un testo ispirato e in uncerto senso dettato dalla Naturache ora “apre nuovi varchi dellospirito”, ora divampa in uno“scro scio di pioggia, frantumato infurenti sgorghi”. Due le sezioni delvolume, “Natura e paesaggio” e“Il passato e la memoria” incise“nel solitario labirinto dell’animo”dove persino i ‘fantasmi’ della “ca -sa delle ombre” si affacciano conrispetto e additano al lettore una“pergamena del cielo” da srotola-re nel casolare di campagna, nellacasa delle ombre o nella casa dellago. Compare, nel volume, il ri -cor do di figure care alla Giornelli,quali zia Aurora, le cui mani siintrecciano sullo sfondo “dell’arcoannerito” e del “lume diafano”, ilclo chard, nonna Mary e zia Te re -sa; affascina il contrasto tra ‘unamadre’ la cui indeterminatezza èsottolineata dall’articolo, e ‘le clo -chard’, definito con l’articolo della

certezza, a indicare il teoremadella complessità dei sentimenti.D’altro canto, la vita va letta con“occhi rubati al passato” perchéproprio il passato e la memoriachiu dono “una melodia di paro -le”. Enrichetta Giornelli vive e la -vora a Cortona (Arezzo) dove èdo cente di materie letterarie pres -so l'Istituto superiore Luca Si gno -relli di Cortona. Laureata in Let -tere presso l'Università degli studidi Perugia con la votazione di110/110 e lode e pubblicazionedella tesi “La cappella musicaledel Duomo di Cortona”, ha la vo -rato come ricercatrice, occupan-dosi del settore storico - musico-logico. Autrice del prosimetro “Lacasa nel borgo” (primo premioconcorso letterario internazionale“Molteplici visioni d'amore”), edella silloge “Cortona in poesia edaltro” (secondo premio nel con -corso letterario internazionale“Mol teplici visioni d'amore”) haot tenuto numerosi e significativiriconoscimenti ed è presente invarie antologie di poeti contempo-ranei tra cui “Luoghi di parole”2012; “Premio internazionale Pa -laz zo” 2012; Accademia Nazionaledella Civetta: “Sorella acqua”, Ber -toni Editore 2012; “Dedicato a...poe sie per ricordare” 2013; “L'in -dice delle esistenze” 2014; “La vo -ce del cuore” 2014; “Il Tiburtino”2014. Giornelli collabora congior nali locali con articoli di cri -tica letteraria ed artistica. La suaopera poetica è stata recensita invari giornali tra cui “La lettura”del Corriere della Sera, il Corrieredi Arezzo, L'Etruria, La voce deiCa stiglionesi.

E.Valli

“Effigi... da un interno”

roberto Ghezzi in mostra a Palazzo Ferretti

Cortona, anni ‘30. Via Casali (collezione Mario Parigi)

Cortona, 2018. Via Casali

Un libro di poesie di Enrichetta Giornelli

Amici della Musica di Cortona: Concerti d’estate

Cortona 4 agosto 2018, Chiesa di S. Domenico, Le Quattro Stagioni di Vivaldi

Cortona 12 agosto 2018, Palazzo del Comune, Stairway to Strings

Cortona 18 agosto 2018, Chiesa di S. Domenico, Romantischer Abend

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Iconcerti dal vivo sono e spe -rienze uniche, mai ugualianche se l'esecutore è lostes so, irripetibili. La diversitàè sempre sinomino di origi-

nalità e spesso di qualità. Su sci tano agli spettatori emo -

zioni sin gole che poi si relaziona-no con quelle di coloro che con -dividono in quell'istante lo stessoavvenimento. Nasce un pathos co -mune che viene avvertito dall'ese-cutore artefice di quelle sensazionicollettive. Come in una partitatennis si scambiano emozioni trail pub blico e l'artista in in uncrescendo emotivo ed irripetibile.Questo è un concerto. L'esecu -zione di Da nis Pagani ha prodotto

tutto ciò. Un vero con certo. Uncontesto uni co, la chiesa di sanDomenico, un esecutore che hadonato la sua giovinezza al serviziodi un'arte fatta per allietare glianimi e le menti di tutti. Un pub -blico meraviglioso che accompa-gnava l'esecuzione di que sto gio -vane artista con l'occhio e l'o rec -

chio di colui che potrà semprevantarsi di aver condiviso la cre -scita di questo cortonese e di a -verne per primo intuito le doti.

Tra noi pubblico e concertistinello stesso tempo era presente lafamiglia Pagani. Tutti amanti dellamu sica.

Una famiglia straordinariache potrebbe costituire se messainsieme, una vera band compren-siva di tutti gli strumenti sino al ne -cessario service di sala. Una storianata molti anni fa da un signoreche suonava la fisarmonica. Unastoria cortonese di artigiani e dipersone che si sono sempre e -spresse con la forza delle lorocrea tività e della loro civiltà.

Oltre Danis protagonista diun'esecuzione serrata e semprecostante nel ritmo nonostante lacomplessità, voglio citare Ro ber to,il padre, musicista affermato chene accompagna la crescita umana,insieme alla madre, ed artisticacon la sua professionalità.

Alfredo Gnerucci

Cure termali a S. Albino

una particolare estate cortonese Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

14 agosto - Arezzo Ci sono due vittime aretine nella tragedia del crollo del ponte Morandi aGenova. Si tratta di Stella Boccia di 24 anni residente a Viciomaggio che haperso la vita insieme al fidanzato, Carlos Jesus Eraso Trujillo di 27 anniresidente a Capolona. La vettura sulla quale viaggiavano è stata trovata tra lemacerie e proprio dalla targa i soccorritori sarebbero risaliti all’identità delragazzo.

19 agosto - ArezzoMatteo Pes, scalatore esperto e appassionato, è morto precipitando dallaCheminée, a quota 3700 metri. Un drammatico incidente avvenuto sotto agliocchi di un amico di pochi anni più grande e anche lui aretino, con il qualespesso il giovane organizzava arrampicate. Ed è stato proprio l’amico achiamare i soccorsi, riuscendo ad arrivare fino a Capanna Carrel, che sitrova poco sopra al luogo della caduta. Il 28enne è precipitato dal latosvizzero del Cervino e il suo corpo è stato recuperato da Air Zermatt e quindiportato in Svizzera.

21 agosto - Monte San Savino Tragedia sul lavoro a Monte San Savino. Un 33enne abruzzese, Marco DelCimmuto (di Pescocostanzo L’Aquila), ha perso la vita mentre stava lavoran-do alla sostituzione di un palo della luce. L’incidente è avvenuto alle Vertighe,in un campo nei pressi del Santuario. Il 33enne, operaio di un’aziendaabruzzese del Consorzio Italwork (che ha in appalto lavori per conto diEnel), era insieme a due colleghi e avevano già tolto il vecchio palo. Stavanocercando di posizionare quello nuovo quando hanno colpito un cavo dell’al-ta tensione. Il contatto ha provocato una terribile scarica elettrica. AlleVertighe sono accorsi anche i carabinieri di Monte San Savino ed il persona-le del Pisll dell’Asl Toscana Sud Est. Sono stati svolti accurati rilievi per capirel’esatta dinamica dell’incidente.

22 agosto - ArezzoGli agenti della Polizia Locale di Arezzo si sono trovati a ritirare la patente diguida ad una donna con un tasso alcolemico quattro volte sopra il consentitoe bimbi in auto. E’ stata una telefonata alla Centrale Operativa del Comando asegnalare un’autovettura con alla guida una donna e a bordo alcuni bambinipiccoli che percorreva la strada zigzagando e aveva colpito un’auto. In pochiminuti una pattuglia è riuscita a bloccare la donna. La vettura è stata fermatae sottoposta al “precursore” prima (il quale dava esito positivo) e all’etilo-metro successivamente che ha riscontrato un tasso alcolemico oltre quattrovolte superiore a quello consentito dalla legge (0,50 g/l). E’ scattato il ritirodella patente, il sequestro dell’autovettura e comunicazione di reato allalocale Procura della Repubblica oltre a tutte le altre sanzioni di legge.

22 agosto - Sansepolcro Gli agenti dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Polizia di San se -polcro al termine di una attività investigativa hanno denunciato un cinquan-tenne campano per truffa aggravata in danno di una famiglia biturgense.L’uomo, insieme ad altri complici, aveva inserito numerosi annunci falsi dicase-vacanza in Toscana su una piattaforma e-commerce e, come poi accer-tato dagli agenti di Polizia, aveva già truffato decine di ignare famiglie chedesiderose di fare una vacanza cadevano nella trappola del truffatorepagando con bonifico un anticipo per l’affitto di un appartamento che nonavrebbero mai visto. Basta un clic e la vacanza è prenotata senza tante telefo-nate e risparmiando sulle commissioni delle agenzie. Ma le offerte che sitrovano su internet non sempre sono un affare e a volte nascondono unatruffa. Ne sa qualcosa la trentacinquenne di Sansepolcro che quest’annoaveva deciso di trascorrere un paio di settimane sulla riviera Toscana. Avevacercato qualche proposta interessante sul sito di annunci Subito.it. Ed avevatrovato un bellissimo appartamento disponibile, bastava inviare una caparradi 300 euro per prenotarlo. Via mail poi ha ricevuto tutti gli estremi per effet-tuare un bonifico bancario. Sembrava tutto a posto, ma quando ha provato acontattare il proprietario per visitare l’appartamento quest’ultimo si è resoirreperibile. Inutile reclamare e mostrare il bonifico. Inutile anche tentare dimettersi in contatto con la persona che aveva incassato i 300 euro di anticipoe affittato a chissà quante persone lo stesso appartamento contemporanea-mente. La donna ha capito di essere rimasta vittima di una truffa e si èpresentata al Commissariato di Polizia di Sansepolcro per denunciare ilraggiro. Le indagini per identificare i complici sono ancora in corso poichési tratta di una vera e propria organizzazione criminale dedita a questatipologia di reato e per tale motivo sono stati interessati anche altri uffici diPolizia di altre province.

una straordinaria famiglia di musicisti

in dicare l’evento più caratteristicodi questa estate 2018, ovverol’affermarsi di una discarica dif -fu sa rappresentata dai sacchi diimmondizia (differenziata o me -no) che hanno punteggiato il Cen -tro storico, i vari centri abitati, lefrazioni e la campagna soprattutto

nel clou del periodo turistico. Oc -corre sottolineare che esiste uncon corso di cause: da un lato larac colta carente ed i bidoncinidal la ridicola capienza, dall’altrola maleducazione impenitente ere stia ad ogni appello di tutti co lo -ro che ritengono un diritto abban-donare qualsiasi cosa alla pubbli-ca raccolta (non rifiuti “solidiurbani” ma televisori, computer,reti e materassi…) quando il con -ferimento nei luoghi a ciò deputatiè di facilissima realizzazione. I

sac chi della differenziata “par -cheg giati” fuori delle abitazioni eper la strada sono stati davverouno spettacolo indecoroso: tral’al tro abbiamo potuto notare chespesso, nelle frazioni, gli animalihanno aperto i contenitori spar -gendone il contenuto mentre la

plastica dei sacchi, causa il caldo econsiderata la lunga permanenza,si era gonfiata...per tacere degliodori.

La definizione “discarica dif -fusa” non nasce per caso. Le fotopubblicate sono soltanto alcune diquelle scattate nel periodo di fer -ragosto: estate cortonese, ap pun -to.

Un’ultima osservazione: la rac -colta dei rifiuti è stata carente mal’invio della tassa è stato puntuale!

Isabella Bietolini

Il Centro di Aggregazione So -cia le di Camucia ha organiz-zato 12 giorni di cure termalia Montepulciano Terme (S.Albino), dal 17 al 29 settem-

bre.Per usufruire del servizio

occorre effettuare la prenotazione

presso il Centro Sociale, conse-gnando la certificazione del pro -prio medico condotto.

Le visite di controllo sarannoeffettuate al Centro Sociale nelgiorno 29 agosto dalle ore 8,30alle 12,30.

Le persone che hanno delleindisponibilità a seguire tutti igiorni le cure, le possono effettua-re fino al 22 dicembre.

La direzione delle terme, per iltrasporto in pullman richiede unsostegno economico.

Dovrà essere versata la quotadi 40 euro.

La partenza è fissata alle ore7,20 da piazza della Stazione di

Camucia ed il rientro potrà avveni-re verso le ore 12.

Tutti i partecipanti che utilizz-zeranno il pullman, devono esseresoci del Centro Sociale per u su -fruire di uno sconto del 50% sullecure oltre quelle convenzionatecon la USL che sono due e gratui-

te. Coloro che utilizzanno mezzipropri, usufriranno di uno scontroche va dal 25% al 10%.

Il Centro di Riabilitazione eFisioterapia, Centro Benessere ap -plica ai nostri soci uno sconto del20%, per chi usa mezzi propri of -fre un sostegno del 10%.

Le categorie protette: invalidiper causa di servizio, del lavoro,civili superiori a 2/3 possono av -valersi di due cicli di cure termali.

Il tiket deve essere corrispostodalle persone che hanno un’etàcom presa tra i sei e i sessantacin-que anni.

Coloro che porteranno in de -duzione nella denuncia dei redditila fatturazione delle prestazionidelle cure devono fare la fotocopiadel certificato medico ed allegarloalla fattura che rilascerà il CentroTermale.

Per qualunque richiesta di mi -gliore informativa si prega di con -tattare il Centro Sociale 0575-62.946, dale ore 13,30 alle ore18,30.

Il PresidenteI. Landi

Rugapiana: lunedì 13 agosto ore 9,30

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L’ETRURIA N. 15 TERRITORIO

Mattino presto, il fresco della notteancora aspetta a svanire incalzato dalcaldo che sta per giungere, il Tuttù selo gode tutto. In giro non c'è ancoranessuno, sono quasi tutti in ferie.Già, quasi tutti, perchè un camionci-no tutto nero di miniera sta arrivan-do di gran carriera per il viale polve-roso della casagarge del Tuttù. Ap pe -na arrivato si ferma davanti, il Tuttùaspetta che la polvere si posi un po'prima di aprir bocca, poi gli chiede.“pensavo che fossi in ferie anchetu...”. Il furgoncino si chiama Tow,ed è il responsabile del la miniera.Guarda il Tuttù e gli risponde “sa -rebbe stato meglio, ho bisogno deltuo aiuto e di quello dei tuoi ami -ci”. Il Tuttù gli spiega che è solo,perchè tanto Amed che Rocco sonoandati a trovare i lo ro familiari e gliunici amici presenti sono Woff, ilcanone e Fulmiraggio, il gattone.Tow scuote il tettuccio, poi annuisce,vanno bene anche loro. Si incammi-nano mentre si danno appuntamentodi fronte alla miniera e, strada fa -cendo, Tow spiega al Tuttù il proble-ma. Una fila di carrelli pieni di mi -nerale è uscito dai binari e loro nonce la fanno a scaricarli, rimetterli aposto e consegnarli in tem po. Sefalliscono questa consegna rischianodi chiudere. Devono trovare unmodo per riuscire a liberarli in tutti imodi. Così i nostri a mi ci si ritrovanodi fronte alla mi nie ra, si salutano, poientrano. La mi nie ra è meno buia diquanto pensassero, le luci sul soffittoilluminano le gallerie. Percorrono untratto lungo, poi di fronte a loro sipara la fila di carrelli carichi fino albordo, si guar dano, poi con cennod'intesa si met tono subito al lavoro.Fulmiraggio si infila sotto i carrelliper verificare la situazione, mentreWoff controlla quanti carrelli sonofuo ri sede. Si riuniscono e de ci donosul da farsi. Il gattone dice chesecondo lui i carrelli erano troppocarichi. In un punto i binari si sonoallargati e sono usciti di sede, mentreWoff, dopo averli contati tutti, cin -quanta in totale, dice che solo diecisono deragliati. Tow rimane colpitodalla professionalità, ma chiedecome faranno a sistemarli. A questopunto entra in scena il Tuttù chedice, “io farei così, praticherei unforo sotto i binari, poi passerei uncavo d'acciaio fortissimo perlegarli e stringerli un po', spinge-rei i carrelli piano dal fondo fino afarli passare sul punto critico, liaggancerei e li porterei fuori. Chene dite?” “E' incredibile come pos -sa avere sempre un piano pron to,

ma sicuramente è il migliore”,disse Tow tutto eccitato, “allora met -tiamoci all'opera!”, rispose il Tuttùe cominciarono subito a lavorare.Dalla cassettina laterale il Tuttù tiròfuori tutto l'occorrente, solo il mar -tello pneumatico fu preso in prestitoda Tow. Cominciarono a bucare ilduro pavimento di roccia e dopoaver fatto una ventina di fori si ferma-rono. Bastavano alla causa, ma c'eraun problema il cavo era piatto erigido e non girava nei fori. Towabbassò il tettuccio e disse tuttosconsolato,“accidenti, ce l'avevamoquasi fatta”, ma Fulmiraggio loaccarezzò con la zampina e gli disse“non ti preoccupare, ci penserò io,mi infilerò nei fori e farò passare ilcavo. Woff li allargherà un po' e ilTuttù tirerà il cavo, tranquillo, ce

la faremo!”. E così fecero. Woff conle sue zampone allargò i fori, Ful -miraggio agilissimo vi si infilò den -tro, mentre il Tuttù passava il cavo elo tirava fuori. A breve tutto il cavo fupassato.A questo punto il Tuttù attaccò allasua potente presa di forza i capi delcavo, l’accese e come cominciò atirare, i carrelli si mossero, alloratirò più forte e come per magia ibinari si strinsero e i carrelli andaro-no al loro posto. In tutta la minieraesplose un grande hurrà. Il Tuttù simise in fondo ai carrelli e spingen-doli con delicatezza e decisione lifece uscire dalla zona a rischio, liagganciò e li portò fuori dalla mi -niera. La miniera era salva. Non re -stava che caricare il minerale suicamion. Tow li ringraziò e per sdebi-tarsi regalò loro dei minerali preziosie disse “non pensavo che ci saresteriusciti, ma evidentemente primadi giudicare qualcuno bi so gne -rebbe pensarci bene. Grazie, miavete salvato!”. Così i nostri amicisalirono sul Tuttù, salutarono Tow esi avviarono verso casa, sporchi mafelici per aver aiutato un amico diffi-dente ad imparare ad avere fiducia!

Emanuele [email protected]

31 agosto 2018

Sabato 18 agosto, nel giornodel lutto di tutta la Nazione,anche Monsigliolo ha resoo maggio alle vittime delpon te Morandi di Genova

ab brunando la bandiera che svento-la di fronte al monumento a Van -nuc cio Faralli. Vannuccio nacque evisse la prima impetuosa giovinezzaa Monsi gliolo, per sfuggire ai fascisticortonesi riparò poi a Genova pa -ten do confino, carcere e tortura fin -ché, all’alba del 25 aprile 1945,tratto da una cella di Marassi, fu no -minato dal CLN, e acclamato dallafolla, Sindaco di Genova. Lo rimase

PAGINA 6

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per un anno e mezzo in cui, senzarisparmio, si dedicò alla ricostru-zione della città distrutta dai bom -bardamenti.

È dunque un legame molto spe -ciale quello che unisce Monsiglioloa Genova e che meritava di essereonorato almeno con il segno dellaban diera italiana sigillata da un na -stro nero. In questo modo - seb be -ne, e purtroppo, unicamente simbo-lico - Monsigliolo si è sentita piùvicina alle 43 povere e innocenti vit -time del crollo del ponte e alle lorofa miglie.

Alvaro Ceccarelli

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Le favole di EmanueleLa storia a puntate

Il Tuttù senza fari e la miniera

Massimiliano Bucaletti e Beatrice FalomiIl commento dei soci che han -no partecipato al soggiornomarino: Vacanza in Ro ma -gna. Se l’AUSER è un’associa-zione nazionale di volontaria-

to e di promozione sociale, im pe -gnata nel favorire l’invecchiamen-to attivo degli anziani, l’AUSER diCamucia con il suo presidenteMas similiano Millotti assolve pie -na mente a questo scopo.

Un gruppo di non più giovani,ma ancora desiderosi di vivere lavita in serenità, è da poco rientratoda una lunga vacanza al mare.Sono persone di Camucia, Cortonae Val di Chiana che hanno trascor-so dal 10 - al 24 Giugno, quindicigior ni di totale relax all’Hotel Ce -vo li di Igea marina Bellaria.

E’ il sesto anno che l’AUSER diCamucia ripropone il soggiorno inquesto albergo, non per mancanzadi fantasia, ma per il gradimentodel locale degli ospiti. Posso con -fermare anch’io che le qualità so -no ottime, dall’accoglienza, con latipica gentilezza dei Romagnoli, alcibo. Diceva qualcuno se il posto èbello, ma il mangiare non è buo -no, la vacanza non è bella.

All’Hotel Cevoli possiamo dire

che la vacanza è stata ottima per laqualità della cucina, caratteristicadel territorio e l’abbondanza delmangiare, ricco di fantasia.

Hanno saputo anche come fa -re a divertire i villeggianti con se -ra te di bal o nella terrazza dell’al-bergo.

Il nostro gruppo si era benlegato, vuoi per l’età e vuoi soprat-tutto per la provenienza, con quelparlare dialettale “Chianino”.

La Nunzia si è distinta per lesue battute sempre pronte, espres-sione di una cultura rurale che vasfuggendo, tipica di chi non ha po -tuto frequentare scuole, ma ha sa -puto cogliere le opportunità dellavita, favorevoli. E tuttora le in se -gue! Valido esempio per noi.

I suoi detti, per lo più in rimae arditi, sarebbero da tramandare.

Mi piace riportarne uno: “AllaRi pa se mangia, se beve e se pi -pa”.

Se si esclude l’ultima faccen-da, i primi due erano in perfettasintonia con l’Hotel Cevoli, dove ciauguriamo di ritrovarci tutti inpiena salute e allegria nel mese disettembre.

Wanda Bernardini

Il 7 luglio 2018 si sono uniti in matrimonio nella Chiesa di S. MicheleArcangelo a S. Angelo Massimiliano Bucaletti e Beatrice Falomi. La bellacerimonia è stata officiata da don Ottorino Capannini alla presenza ditestimoni, parenti ed amici. Dopo la cerimonia gli sposi e gli invitati sisono recati nella bellissima villa “I Pini” per il ricevimento nuziale dove

si sono intrattenuti fino a notte inoltrata.Agli sposi tanti auguri per una felice vita insieme. Nonna Dina

Monsigliolo unita a Genova nel lutto Segnaletica dimenticata

“una dedica al signor Vero”

Un nostro lettore ci ha in -viato, a mo’ di esem pio,alcune foto che do -cumentano in modo ine -quivocabile l’abbando-

no, il degrado, la sciatteria delle

amministrazioni comunali e provin-ciali relativamente alla segnaleticastradale. La prima foto è relativa allasegnaletica delle Cinque Vie. E’caduta da tempo, nessuno ha visto,

nessuno ha sollecitato il ripristinotanto che oggi la segnaletica è inparte coperta dall’erba che ècresciuta intorno.

La stessa cosa si può dire per icartelli che indicano l’ingresso nellafrazione di Pietraia.

Sicuramente qualche vandaloha fatto il degrado, ma non è giustoche nessuno provveda al ripristino.

Esempi fotografici di questodegrado ce ne hanno promessi altrie saremo pronti a pubblicarli, masperiamo che l’ente preposto prov -veda prima che il giornale le pubbli-

chi al doveroso e necessario restau-ro.

E’ un peccato che realtà turisti-che debbano presentarsi così male.

Vacanza al mare 2018 Sposi

Oggi ricordo il signor Ve -ro il mio vicino di casa,un Cortonese DOC. UnGalantuomo che sorri-deva alla vita come alle

difficoltà perché la sua personalitàera colma di una bella e profondasaggezza toscana.

Riservato e cordiale, rispettosoe disponibile. Una ruvida e sincerasignorilità ora quasi introvabile!

Innamoratissimo di Fulvia, lasua bellissima moglie centenaria.

Mi mancherà la sua presenzanel Palazzetto di Vicolo Petrella,mancherà la sua voce.

La sofferenza di Vero provatanei suoi ultimi anni è stata accom-pagnata dal figlio Marcello,amorevole, solerte, attento,sempre presente. Marcello mi hacommosso, ha espresso il suoamore incondizionato verso il suoGe nitore onorandolo della stessameravigliosa educazione che haricevuto, fin da piccolo, propriodal aignor Vero.

Amori così oggi sono rari daos servare.

C'è da ammirare e imparare.Roberta Ramacciotti blog

www.cortonamore.it®

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PAGINA 7

L’ETRURIA N. 15 TERRITORIO

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

31 agosto 2018

Dal prossimo 9 settem-bre, il Santuario sarà in -teressato dalla partenzadi Fra Stefano Giorgettied il ritorno di Fra Fe de -

rico Cornacchini e Fra Mauro Ni -co ziani, ed un giovane Frate35enne, rimarrà il Rettore Fra Li -vio Crisci, anche Vicario, impegna-to in ambito Provinciale.

Nell’udienza pubblica del Con -siglio del 20 luglio u.s. ho messo aconoscenza la Giunta ed i Con si -glieri tutti, ed il 3 agosto con let te -ra riproposto la questione, sul fu -turo o meglio sulla continuità del -le tante attività avviate dal “vulcani-co” Fra Stefano e che tanto con -senso hanno riscosso riportandoattenzione sul Santuario, sulle o -pe re ed il messaggio sociale e, per

tismo, le manifestazioni dellaGi.Fra e dei tanti altri gruppi colle-gati che hanno attirato sul San -tuario e Cortona interesse da tuttal’Italia e non solo. Non da menovanno considerati gli impegni in

programmazione avviati in To -scana dai comuni inseriti nel pro -getto dei “Cammini di Francescoin Toscana”, a cui aderisce ancheCortona, per l’accesso a finanzia-menti pubblici per lo sviluppoturistico di settore nel sistema de -gli itinerari culturali consideratidal Consiglio d’Europa.

Per le minori energie disponi-bili e differenti modi di vedere dei

chi crede, spirituale della “nostra”Mar gherita e non da meno diquel lo di Papa Francesco, a cuiFra Stefano ha sempre dichiaratorifarsi, e del suo modo semplice epiù realistico di “aprire la Chiesa atutti”. Come ho anche pubblica-mente già affermato, l’Ammini stra -zio ne non può e non deve entrarenel merito delle scelte dell’Ordinedei Frati Minori né tanto menopen sare di poter scegliere le per -sone, ma non possiamo esimercidal valutare e guardare al futurodel Santuario poiché tali sposta-menti, così repentini, forse senzadare il tempo di riversare e -sperienze, conoscenze e formazio-ne, potrebbero mettere a rischiola prosecuzione di alcune delletante attività come i corsi, lo scou -

Tuteliamo i nostri risparmiL’investimento è una ottima garanzia per il nostro futuro, ma dobbiamo

conoscere le sue regole per non sbagliare. Proviamo ad aiutarti.

A cura di Daniele Fabiani, Consulente Finanziario

Con l’approssimarsi del pe -riodo estivo, avendo tuttinoi più tempo a disposizio-ne per approfondire gli ar -gomenti di nostro interesse,ab biamo ritenuto utile ap -prontare un pratico Di zio -nario Economico Finan zia -rio con alcuni dei terminipiù frequenti, spesso in lin -gua Inglese, con l’intento didarne una spiegazione lapiù semplice possibile, dautilizzare se e quando ne -ces sario.

(SEGUE)RATING: esprime il livello dirischio dei titoli che rappresenta-no un determinato debito attraver-so combinazioni di lettere (es.:AAA; A+; BBB; BB-); si tratta diuno degli strumenti di controllodel rischio di insolvenza. Il ratingè pubblicato da agenzie specializ-zate (Moody's; Standard&Poor's)RENDIMENTO (YIELD): ricavocomplessivo di un investimento,espresso in percentuale del capita-le investito.RENDIMENTO A SCADENZA:misura il rendimento che uninvestitore ottiene da un’obbliga-zione se la detiene fino allascadenza; considera gli interessinonché gli utili o le perdite inconto capitale.RISCHIO DI LIQUIDITÀ: rischiodi dover accettare una riduzionedel prezzo del titolo, qualoral’investitore intenda procedere allavendita prima della scadenza,dovuto alla difficoltà di trovare unacontroparte disposta a comprare.RISCHIO DI MERCATO: rischioin cui incorre chi ha investito instrumenti finanziari a seguito divariazioni dell’andamento deiprezzi dei titoli dovute, adesempio, al variare del tasso e delcambio.RISCHIO DI TASSO: rischiolegato alla variazione dei tassi diinteresse: un aumento dei tassi dimercato comporta una riduzionedel valore di mercato di un titolo eviceversa.RISCHIO EMITTENTE: rappre-

senta la probabilità (Credit Risk)che l’emittente di un’obbligazionenon sia in grado di adempiere aipropri obblighi (pagare le cedolee/o rimborsare il capitale).SOPRA/SOTTO LA PARI: prezzodi emissione di un titolo azionarioo obbligazionario superiore/in -feriore al valore nominale del ti -tolo stesso.SPECULAZIONE: attività tesa amassimizzare il guadagno a brevetermine attraverso continue ope -razioni di compravendita di titoli,valute o beni.SWITCH: operazione di venditadelle quote di un fondo comunedi investimento per acquistarnealtre di un altro fondo dellamedesima società di gestione.TITOLI A TASSO FISSO: titoli diStato od obbligazioni che offronouna cedola fissa per tutta la lorodurata (come ad esempio iB.T.P.).TITOLI A TASSO VARIABILE:titoli di Stato od obbligazioni conuna cedola che varia nel tempo,legata a parametri di mercatoprestabiliti (ad esempio la cedoladei C.C.T., è legata al rendimentodei B.O.T.).VALORE NOMINALE: valore fac -ciale del titolo che l’emittente siimpegna a rimborsare e sul qualesono calcolate le cedole.VaR (VALORE A RISCHIO): for -nisce una stima probabilistica diquanto un investimento potrà po -tenzialmente perdere in un deter-minato periodo di tempo; più èalto e più l’investimento è rischio-so.VOLATILITÀ: indice statistico vol -to a misurare l’ampiezza dellavariazione di prezzo di uno stru -mento finanziario rispetto al suoprezzo medio in un dato periodo.Più un titolo è volatile, più essovaria intorno al suo prezzo medio,più è rischiosoZERO COUPON BOND: titoloob bligazionario privo di cedola. Il rendimento è dato dalla diffe-renza fra il prezzo di sottoscrizio-ne e quello di rimborso.(Fine)

[email protected]

più anziani, temo che molti deiprogetti possano essere realmentea rischio di cancellazione o di per -dita d’interesse così come anchela manutenzione del Santuario, delConvento, del Parco e delle areeadiacenti che tanto ha fatto sudare,mi si passi il termine, quel “mu lo”di Fra Stefano che è riuscito a por -tare diversi Volontari, mai abba -stanza, alla cura di queste prezio-sità perché ritornate ad essereparte del patrimonio di tutti noi.Anche le Suore saranno oggetto dimovimenti, sarà sostituita la pro -diga, instancabile e sempre pre -sente suor Teresina che non hamai lasciato alcuno privo del suoaccogliente sorriso. Ora nel mo -mento del distacco, sperando dinon metterli a disagio, non possoesimermi dal ringraziarli pubbli-camente ed in particolare Fra Ste -fano per l’incessante impegno, fra -terno affetto e dedizione dimostra-ta al popolo di Santa Margherita enon solo quello, augurandogli ilmeglio di tutto ciò che gli si of -frirà, anche perché so che nellanuo va sede del Convento dell’As -sunzione di Maria, a S. Vivaldo diMontaione (FI) farà ancora il“mulo”, sia per ragioni logistichee strutturali che per il solitoproblema dell’età dei membri diquella nuova Famiglia. Sono co -munque sicuro che il carattere de -terminato e trascinante che carat-terizza la Sua missione lo farà riu -scire felicemente nella nuova co -munità della Diocesi di Volterra.Mi auguro, come segno tangibile adimostrazione del rispetto perl’impegno profuso da Fra Stefanoe tutta la Famiglia Francescana nelcurare Santa Margherita, chel’Am ministrazione oltre ai ringra-ziamenti espressi nelle cerimoniee manifestazioni si dimostri, orapiù che mai tangibilmente presen-te offrendo maggiore collaborazio-ne ed un “concreto” aiuto e tra -mite l’Opera di S. Margherita, dicui fa parte, si attivi definitivamen-te per i tanti interventi di manuten-zione e cura di cui il Santuario hanecessità a partire dal tetto e lalogistica di accoglienza , come ilmanto del piazzale (indicato dalComune ed utilizzato come par -cheggio turistico) ed il suo perico-lante colonnato compreso quellodei due accessi di Via S. Mar ghe -rita, da anni transennati.

Arrivederci Fra Stefano e buoncam mino, sappiamo dove sarà esa dove trovarci. Fabio Berti

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VENDO & COMPRO (questi annunci sono gratuiti solo per gli abbonati)Ho organizzato nella mia mente

un trapezio irregolare che uniscela Chiesina con le cinque abitazio-ni tracciando una linea immagina-ria. Ritengo sia il centro di questoluogo. Fra le Parrocchie di S. An -gelo in basso e il Torreone in alto,separate dall’antica e famosa viaRomana, della quale, nonostante ilde grado, rimangono qua e là benvi sibili i resti. Proverò a tracciare un percorso aspirale partendo dal mio “centro”allargando e girando progressiva-mente per descrivere le famigliecon nomi, cognomi e so pran no -mi, “caratteristica To sca na”. Fac -cio notare, che di queste 52 fa -miglie, i loro cognomi fini sconotutti con la lettera (I) meno una e,particolare interessante: quindicidi loro finiscono con (NI) “Bro -gioni” tredici con (LI) “Talli” e seicon (CI) “Casicci”. Non possonon iniziare dalla Chie sina, pic -colo monumento raro, per quantoriguarda il territorio Cortonese. Diproprietà della fa miglia Bietolinidi S. An ge lo. (San Michele Arcan -gelo). Ora di proprpietà di un si -gnore Austriaco dott. Metz, che,

quando saltuariamente vi passaalcuni periodi dell'anno in va -canza nella “casa cappellina”,tiene aperta al pubblico la “Chie -sina” dove i visitatori possono rac -co gliersi in meditazione in unluogo delicatamente unico ed e -mo zionante. Possono lasciarescrit to il proprio pensiero e leproprie impressioni in un librobianco a disposizione.

Famiglia CUCULIDetti “chiodone” con Lucia (lacia) con i figli Orlando detto an -che (bomba) bravissimo murato-re specializzato in tetti e camini;Ferdinando (nandino) che era ap -pas sio nato cacciatore. Si racconta-va che la mamma, quando eraancora adolescente, non volevache u sasse il fucile del babbo: cosìgli na scose il (cane) del fucile elui con un martelletto in tasca, u -san dolo a mò di percussore riuscìad uccidere ugualmente il tordo;Re na to detto (reni o renari) an -ch’egli muratore specializzato inmuri di pietra, scale, archi ecc. èdeceduto recentemente; Menottiche ho co nosciuto come custodedel cimitero di Cortona; le sorelle

Quale futuro per il Santuario di Santa Margherita?

Dizionario economico-finanziario

Pal ina, Giuditta e Gina. Renato èsta to l’ultimo abitante della casa,con la moglie Ester (esterina)(entrambi deceduti), con i figli,Gra ziella, Silvana e Luciano. Ver so levante, per un piccolo sen -tiero tra i campi troviamo la fami -glia: GNERUCCI. Con Antoniodet to “biocco” che dialettalmentesignifica “ricciolo di lana ovina” ibaffi ingialliti dal sigaro, sempre inmovimento, mai domo, cap pelloin testa e zappa nella spalla. Incittà era sempre vestito con ca -micia bian ca e corpetto. Al ritornodai campi sempre un buon “bic -chiere” di vino. La moglie Angelica(‘n gelleca) più che altro im -pegnata in cucina, ottimi i ta -gliolini e minestra di pane, farina-ta, fagioli bolliti nel “pignatto” egovernando i “razzi” polli coniglianatre ecc. Ogni tanto amava ri -petere la frase, “va' a fatte fotte co''n canino 'n collo” Avevano sei fi -gli: Emilio che era emigrato inFran cia come muratore, rimastove dovo giovane con il figlio Ro -berto la nuora O det ta e la nipoteCristina, si era accompagnato conRosetta; Mario Guardia Regia, di -

sperso in Russia nella secondaguerra; Um berto morto in conven-to a soli 18 anni (era frate); As -sunta de ceduta a Roma nel 1946con sei fi gli: Neva, Sergio, Ivano,Umberto, Nadia e Walter. An to -nietta (to nina) deceduta di re cen -te quasi centenaria, sposata conBer nar dini Angiolo (il mo ri no)con quat tro figli: Marisa e Mariode ce duti, Leda e Clara. In fine Or -lando l’ultimo abitante del la casadi proprietà. La proprietà passòValli Fer dinando di Pergo, poiMancini, quindi un signore a me - ricano, Roberto, che poi ha riven-duto a una coppia di “sviz zeri”.Orlando con la moglie Ma ria detta(beata) donna serena e grandelavoratrice, instancabile, oltre illavoro di casa dei campi facevaanche la lavandaia e il bucato peralcuni signori di Corto na. Quindifagotto di bian cheria in testa e sù egiù “Teco gnano Cor tona” per ra -cimolare qual che lira per il fabbi-sogno. Aveva quattro fi gli, la prima(de ceduta piccolissima) poi Re na -ta, Bruno e Mau ri zio. (Continua)

Bruno Gnerucci

Tecognano: le sue famiglie con nomi, cognomi e soprannomi

ricordo di uno studente italo canadese che di Cortona aveva fatto la sua seconda Patria

Sono già da molti anni cheesiste la collaborazione frala Città di Cortona e l'U ni -versità di Alberta (Canada),la quale svolge dei corsi

per i propri studenti nella nostrasplendida cittadina, all'interno delcentro convegni di Sant'Agostino,gestito dalla Società Cortona Svi -luppo, che si protraggono da otto -bre a marzo. Fra i tanti giovani stu -denti che hanno frequentato i cor -si, diretti dalla prof.ssa HelenaFrac chia, nel lontano 2002 eraiscritto anche il laureando ErnestoRizzi, figlio di italiani (Avellino)espatriati in Canada per motivi dilavoro, che nel ritornare in Italia siinnamorò di Cortona e qui ne fa -ceva ritorno ogni qualvolta il la -voro da lui intrappreso, peraltropuntando tutto sulla italianità deisui prodotti, lo permetteva. Era unragazzo pieno di vita, sempre sor -ridente, molto educato e con mo -di, atti e gentilezze era semprepron to ad aiutare gli altri. Pur -troppo, l'anno 2016, una gravemalattia, se lo è portato via prema-

turamente, privandolo della possi-bilità di costruirsi una vita cometutti i suoi coetanei e di svilupparequell'attività avviata, fatta di pro -dotti fatti in casa di italianità certa.Il giorno 20 agosto 2018 alle ore10.00 nel centro convegni Sant'A -go stino si è svolta una cerimoniain ricordo di Ernesto con autoritàcomunali e autorità dell'universitàdi Alberta, che alla presenza dellasorella e della madre e alcuni deitanti amici che si era fatto nellanostra cittadina, dopo un ricordofatto dall'assessore Luca Pacchinie della prof.ssa Helena Fracchia

dell'Università di Alberta e dallastessa sorella, è stata posta in unadelle panchine presenti nel chio -stro di Sant'Agostino, dono dellastessa Università di Alberta nell'an-no 2008,una piccola stele a ricor -do. In tale occasione, i familiarihanno comunicato l'intenzione dipromuovere una borsa di studioper un corso specifico da concor-dare con la stessa università chedebba svolgersi a Cortona usu -fruendo dell'ospitalità del Centroconvegni Sant'Agostino.

Nevio Polezzi Presidente della Cortona Sviluppo

Chiara Camerini ematologa cortoneseIl nove agosto scorso presso l’Università degli studi di Perugia, Scuola di

Specializzazione in Ema tologia diretta dall’illustre professor BrunangeloFalini, dopo cinaque anni di intenso studio e formazione pratica pressol’Ospedale Silvestrini, con il massimo dei voti e lode, è divenuta ematologa lanostra concittadina Chiara Ca me rini.

Alla trentunenne Chiara, ap prezzata collaboratrice del nostro giornale eattiva protagonista sia tra gli sbandieratori del Gruppo sto rico cortonese sianel Consiglio dei Terzieri, le congratulazioni e gli auguri più affettuosi per lasua professione di medico ematologo, impegnato in un settore sanitario co sìdelicato, importante e non facile come quello delle cure delle leucemie.

Enzo Lucente

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L’ETRURIA N. 15 ATTUALITÀ 31 agosto 2018

Un velo di tristezza e dirim pianto per me, que -st’anno, con le festività diagosto, che mi hannofat to rivivere il ricordo di

un’amicizia - quella con DonatellaMar chini recentemente scomparsa -che risaliva ai vecchi tempi.

L’incontro, innanzitutto, conmio padre e con mia madre du -rante la prima estate di fine anni 50,passata a Cortona. Li presentò ilpittore Amerigo Bartoli, che era sta -to il maestro di Donatella al l’Ac ca -demia di Roma. Proprio du rante

quell’estate Bartoli fece a mio padreil bel ritratto, ora donato al Museodi Cortona. Ero arrivata anch’io perpassare un po’ di tempo con i miei,tra un contratto e l’altro dei mieiim pegni teatrali, a cavallo del miocompleanno e di Ferragosto.

Mi presentarono Donatella e fusubito simpatia reciproca, seguitada amicizia. Donatella non era cor -tonese, ma veniva in vacanza a Cor -tona da quando era bambina e mipresentò subito tutti gli amici cheritrovava ogni anno: i Ferretti, i Fa -rina, i giovani Pan crazi. Una di que -ste occasioni fu la Sagra della Bi -stec ca, sulla piazza detta Carbonaia,organizzata da Tonino Accordi, ec -cellente cuoco-chef e anche pa dro -ne dell’albergo Nazionale, situatonel centro antico della città (delresto era antico anche l’albergo -do ve l’acqua arrivava solo per po -che ore al giorno - ma così simpati-co e familiare!). Questa Sagra dellaBistecca è divenuta poi una grandefesta per tutti e tuttora un’occasioneper ritrovarsi per tanti cortonesiemigrati per lavoro o altro, che nonper dono il loro appuntamento an -nuale.

I miei si divertivano tantissimo eanche per me quei giorni furonoben pieni, con Donatella che mi fa -ceva da cicerone. Cominciammocon una gita a Sant’Egidio nella casaestiva dei Ferretti. I loro figli, al -quanto spericolati, si erano co struitiuna slitta per scivolare sull’erba giùper il pendio ripidissimo, lanciandourla Sioux. E devo dire che tra noigrandi c’era una certa invidia per

non poter fare altrettanto!Andammo alla Biblioteca del -

l’Accademia a trovare il professorBruschetti padre, insieme a miopadre che gli faceva una visitinaquasi ogni giorno. In quell’occasio-ne Donatella volle portarmi su unponticello, in alto, da dove si potevavedere l’unico prigioniero nel corti-letto del piano terra, che passeggia-va fumando e parlando da solo. Nonso fino a che anno l’Accademia ab -bia ospitato la prigione, comunquequel prigioniero suscitava più curio-sità che disagio.

Nel frattempo ci aveva raggiuntomio nipote Sandro Fran chi na, con ilquale in seguito accompagnammoun paio di volte Do natella molto inalto, quasi in montagna, dove si in -stallava per dipingere all’aperto.Una di quelle volte, al ritorno,penso verso San Niccolò, compram-mo un enorme cocomero con l’ideadi dividerlo per una merenda, ma ilcocomero ci sfuggì di mano, par -tendo dall’alto di via Berettini,rotolando giù fin quasi alla piazzadel Municipio, senza per fortunacolpire nessuno. Molto danneggia-to, ma con una parte secondo noida recuperare, fu portato nel lavan-dino della camera dell’albergo ma,come dicevo prima, l’acqua non ar -rivava e non ricordo quale fu la finedel cocomero! La cosa buffa è cheDonatella, più anziana di noi, non siera tirata indietro nell’affiancarequell’idea balorda. Penso che co mefiglia unica aveva avuto poche oc -casioni di fare qualche ragazzata.

L’anno dopo, estate 1960, tor -nai a Cortona con i miei, sempre alNa zionale, dove non c’erano natu -ralmente all’epoca i televisori nellecamere. Per questo fui invitata daiMarchini alla villa La Mo scaia perguardare con loro l’apertura deiGiochi Olimpici a Ro ma. Non eroparticolarmente interessata allosport, ma non osai dirlo, e con ras -segnazione mi dovetti sorbire unpo meriggio, per me di noia mor -tale, in un salotto al buio per pro -teggerci dal caldo! L’indomani ap -prezzai molto di più una gita a Ca -stiglion del Lago, per prendere ungelato in compagnia di Donatella,sua mamma e sua nonna, accom-pagnate dal loro autista. Stra na -mente lo stesso che portò, molti an -ni dopo, il feretro di mamma da Ro -ma alla tomba di Cortona. Si era ri -ci clato come au tista in un’agenzia dipompe funebri, vicino alla clinicadove mia ma dre era deceduta. I casidella vita!

Nel 1960-61 i miei affittaronoun appartamento a Roma, per per -mettere a mio padre di essere vici -no alla preparazione della granderetrospettiva a Palazzo Venezia e per

il lavoro di rifacimento del grandequa dro futurista che mio padre ave -va deciso di intraprendere. Pur -troppo la sua salute era sempre piùdelicata e il lavoro ne era rallentato.Per tirarlo su di morale, quasi tutti igiorni verso sera, venivano a trovar-lo Donatella e il suo fidanzato di al -lora, medico dentista: visite che miopadre apprezzava molto, che gli re -sero più sopportabile quel periododifficile e che, come mia madre miraccontava, consolidarono l’affettoche aveva per Donatella e la stimaper il suo impegno pittorico, delquale dibattevano come due colle-ghi d’arte! Più tardi venni a vivere aRoma, ma i miei erano ormai tor na -ti a Parigi, dove papà è morto nelfebbraio del 1966.

Nel frattempo Donatella si eraspo sata, la rividi con il marito dottorGiustini al matrimonio di mio ni po -te Sandro con la giovane americanaJennifer Dawes. Dopo la cerimonia,

mia madre teneva molto alla pre -senza di Donatella, vennero ancheal pranzo in un ri storante francese,l’unico all’epoca, alle porte di Ro -ma.

Durante gli anni successivi cive demmo un po’ meno, ma fino allasua separazione andavamo ognitanto a cena nella sua villa di Roma

Sento il peso di denunciare la con -dizione delle nostre giovani figlieitaliane che impegnate nel cicloproduttivo del lavoro e sviluppodella nostra difficile economia,soffrono il dramma interiore: “co -me potrò affrontare la gravidanzae la nascita con la crescita del miobambino senza essere licenziata?”Ci vuole coraggio!Conosciamo la realtà delle situa-zioni dove persino una donnamanager ha ostacoli in tal senso,pur essendo facilitata dalla retri-buzione e in genere dalle condi-zioni del suo lavoro.Il popolo italiano di maschi e difemmine deve prendere coscienzache questo tema non è solo untitolo ad fffetto ma è tenuto in

grande attenzione anche in serissi-me previsioni demografiche italia-ne.Dunque Zoom sull’Italia.Questo aspetto oggettivo non deveperò generare un conflitto conl’attuale migrazione delledonne/uomini, anzi la donnaeuropea, già colta di civiltàmoderne saprà adeguatamenteaccompagnare le richiedenti asilo,con percorsi predefiniti gestitidallo stato.Ma la strumentalizzazione delpotere maschile è già in atto e ilmestiere più antico del mondo èsempre dietro l’angolo.

La “Condizione della DonnaItaliana” nel 2018 d.C. rischia fortioscurantismi sui propri diritti e leitaliane di fronte a queste difficoltànon devono arretrare ma esseremesse in condizioni favorevoli perpoter accompagnare e guidare nel“cammino europeo” le nuovecompagne che si affacciano per laprima volta ai diritti civili …Serissimo problema da gestire conciviltà e competenza.Allora mi è nata un’idea! Al riguar-do ho chiesto alla signora AriannaRinaldo, Direttrice artistica delfestival internazionale di fotografia“Cortona On The Move” un incon-tro per fare un’intervista propo-nendole via e.mail una serie didomande.La principale: “Si potrà sviluppareper la prossima edizione il temadell’attuale Condizione dellaDonna Italiana? La Leonessa in Viadi Estinzione! Avviare ProceduraProtezione!”Riconosco al festival ed all’Ape Re -gina di questo interessante AlveareInternazionale di essersi trasfor-

mato in un potente megafonosociale perché non si limita arimanere nei confini prettamentefotografici ed artistici ma invade icampi intellettuali, politici comequelli industriali. Per questo hopensato di sensibilizzare i miei“vicini di casa”. La richiesta diprotezione della Leonessa Italianain pericolo di estinzione non è unproblema provinciale, il Pro -vincialismo sta nel proporre solole problematiche più lontane emai quelle “troppo vicine”. Forsetrop po realmente scomodi?

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

Pericolo estinzione leonessa italiana

con mia sorella e mio cognato. Lìincontravamo il suo antico profes-sore Bartoli - al quale era rimastale gata - e amici galleristi che ne ap -prez zavano la pittura. Non mancava-mo naturalmente a nessuna dellemostre, seguendo l’evoluzione dellesue scelte pittoriche.

Dopo la morte di mia madre,sono stata parecchie volte, pratica-mente ogni anno, ospite sua e delsuo secondo marito, Sandro Scar -paccini, persona di grande gentilez-za e signorilità. Lassù mi trovavoveramente a mio agio, perché eranopersone che mi volevano bene e melo dimostravano in tanti modi.Donatella si dedicava molto anchealla cucina, che però non era pro -prio il suo forte, malgrado la mi -gliore buona volontà. A parte questominimo inconveniente, questi mieisoggiorni erano ricchi di belle pas -seggiate, buone conversazioni, a -peritivi con vista sulle vallate e sulle

campagne dei La parelli e tante let -ture pescando nelle biblioteche pie -ne di libri francesi (i nonni eranopiemontesi con un ramo francese).E poi come non ricordare i deliziosiaperitivi serali insieme alla mam madi Sandro, la signora Irene, che ve -niva ogni anno a passare un brevepe riodo con figlio e nuora, mi ri -

Via Matteotti, 41/43 - Camucia - Cortona (AR) - Tel. 0575 62285Via Roma, 44 - Passignano S/T (PG) - Tel. 075 827061

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VERNACOLO

Viaggio a l’infernoandata e ritorno

La bocca tirò sù quel disgraziètoe se pulì ai capelli i labbri e ‘l mentodel chèpo ch’avéa tutto scarsicchjèto,

ppu’ guminciò: “Me piglia lo sgomentoavanti che io atacchi a chjacchjarère,quande soltanto ‘n póco me rammento,

ma si ‘n eterno io podrò ‘nfanghère‘sto bótelo ringhjoso e traditore,parlando me vedrè tu lagremère.

Io nòn so chj tu se’, visitatore,ma a la parlèta sembre cittadinode la città che piglia nom dal fiore.

Deve sapé che sò’ ‘l Conte Ugulinoe testo è l’arcivescovo Ruggero,ecco perché quaggiù gne sto vicino.

Comme che fu’ fatto prigiognéro,per èsseme de lu’ tanto fidèto,e doppo morto, el san ‘ntul mondo‘ntero,

ma quante che io drento c’ho stentèto,nissun certo te l’ podrà avé ditto,tutto per colpa ‘nco’ de ‘sto dannèto.

(Continua)Rolando Bietolini

L’episodio del Conte Ugolino (Inferno canto XXXIII)

Foto di Roberto Palmieri

marranno sempre impresse la suadolcezza e la naturale raffinatezza.

Questi flashes di ricordi un po’disordinati, ma dettati dall’affetto,sono un modo per me di condivi-dere la tristezza per la perdita di

un’amica, che faccio fatica a im -maginare ospite della cappella di fa -miglia, decorata da lei stessa, nel ci -mi tero del Torrione, nella sua Cor -to na dove, me lo aveva confidato,vo leva trasferirsi definitivamente.

Ricordi di famigliaGino Severini uomo e artista

A cura della figlia Romana Severini BrunoriDonatella Marchini

La nuova annata lionistica2018-2019, che per ilLions Club "Cortona Co -rito Clanis" ha visto la ri -conferma alla presidenza

di Laudia Ricci, si è aperta conun'attivita' quanto mai significati-va, svoltasi in Cortona il 4 agosto.Nel pomeriggio ottanta ragazzidisabili, provenienti da varie partidel mondo, hanno percorso Ruga -piana sfilando con le loro bandie-

re e raggiungendo la Piazza delComune, dove sono stati accoltidall'Assessore alla cultura, e daautorità della provincia e del lioni-smo toscano. I giovani sono ospitidi tre diverse strutture lions: Cam -po Toscana giovani disabili, Cam -po Solidarieta'"G. Poggi", CampoToscana Via Francigena.

Per promuovere la fratellanzafra popoli, nove clubs del lionismotoscano, unitamente ad alcuniclubs del lionismo umbro, hannoorganizzato per loro tre giornateda vivere insieme, facendo signifi-cative esperienze e visitando luo -ghi suggestivi, fra cui, appunto,

Cortona. Durante la cerimonia diac coglienza la piazza del Comunesi è colorata delle tante bandieree, chiamati all'appello dai respon-sabili dei tre campi ospitanti, cia -scun giovane ha raggiunto la gra -dinata del Comune, mentre veniva-no suonate le note dell'Inno nazio-nale di appartenenza. Sono statimomenti di grande suggestione,scanditi dal saluto delle autorità,rivolto in Italiano ed in inglese,

mentre in chiusura hanno risuo-nato le note del nostro Inno.

La visita alla città, la consegnaa ciascun ragazzo di un piccolocadeau che ricordasse loro la no -stra città, un gelato offerto dai dueclubs cortonesi, hanno suggellatola breve ma significativa sosta inCortona, proseguendo poi l'itine-rario della giornata verso Mon -tallese, dove i ragazzi erano attesidal Sindaco per il saluto ufficiale,ed invitati a consumare la cenasotto le stelle, presso il Cam posportivo, con musica e divertimen-to organizzato appositamente perloro. Clara Egidi

Lions Club Cortona Corito ClanisCortona Valdichiana Host

Disabili da varie parti del mondo in visita a Cortona

Donatella al matrimonio di San -dro e Jennifer Franchina

Martina Brunori, Romana, Donatella e la signora Irene Scarpaccini

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Poste Italiane continua a sfornare"folder" di rara bellezza tipografi-ca, per il piacere di chi colleziona,ma anche di chi ha il culto delleco se belle.

Il poterVi mostrare l'entità dellabellezza di quanto Vi ho appenaac cennato, è soltanto possibile seuno va in Piazza S. Marco e si im -merge nelle immagini che visplen dono; ma Vi dico che la rea -lizzazione di tutto questo dev'esse-re costato e di bravura e di im -

pegno, perché la creazione di tuttoquesto non è una cosa leggera. L'occasione che ha finalizzato l'o -pera è nata con la Festa dell'A -scensione, detta a Venezia" la festadella Sensa", e la richiama con no -te interessanti che porto alla Vo -stra conoscenza: "Popoli barbari,valicato il Danubio, detti narenta-

IL FILATELICo

L’ETRURIA N. 15 ATTUALITÀ 31 agosto 2018

a cura di Mario Gazzini

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La parola braccata. Di -men ticanze, anagrammi,traduzioni e qualche e -ser cizio pratico. L’ultimolibro di Valerio Magrelli

(Il Mulino, 2018), presentato nel -l’ambito del Mix festival incuriosi-sce ed affascina. L’autore si muovesu due piani, prima esplorando ilprocesso traduttorio, poi presen-tando alcuni esercizi di resa poe -tica fra testi di varie lingue. E par -lando di poesia, Magrelli cita lade finizione che ne dà Iosif Brod -skij: “autentica meta antropologi-ca, in quanto espressione di mas -sima solidarietà linguistica”. E’ un

la voro con il linguaggio, il suo,spiega Magrelli stesso, “ma l’im -portante è sapere che il punto diarrivo è sulla pagina ed è comple-tamente costituito dalla disposizio-ne delle parole”. Secondo l’Au to -re, la poesia è l’area di accesso al -la percezione del reale alla sco -perta di quella che con Magrellipotremmo definire ‘ poesia razio-nale’ per il ricco mimetismo cheabita le liriche e perché “alcuni te -sti assecondano l’oggetto che de -scrivono, ad esempio una paura,una pulsione, e che lo imitano,letteralmente. Altri testi, viceversa,lo analizzano”. Lunga la storia let -

ni, furono pirati contro Venezia.L'Istria e la Dalmazia chiesero aiu -to. Il Doge Pietro Orseolo II salpòil di dell'Ascen sione del 907 d.C.Sconfitti i narentani, la festa fu det -ta della "Sensa", cioè del l'A scen -sione: dal 998 fu ripetuta ognianno.

Il Vascello usato dal Doge per losposalizio del mare, detto Bu cin -toro, era lungo 100 piedi e largo21, con due piani. Sotto 168 remi -ganti, sopra i Dignitari. Barche diogni tipo seguivano il Corteo fino aS. Nicolò del Lido. Oggi la festadella Sensa compie 1020 anni."

Ho avuto il piacere di mostrarViquesta sciccheria filatelico-tipo -grafica, perché è giusto commen-tare in bene e in male quanto vie -ne fatto per la nostra bella Ita lia,ca duta molto in basso per varimo tivi, ma soprattutto perché chici comanda, lo fa senza un bricio-lo di buon senso!

teraria di Magrelli: dopo i primidue libri si è aperta una fase che l’ha condotto al verso, più vicinoalla prosa che alla poesia. E ineffetti “ogni libro è un’avventuranuo va e il motore della scritturasta proprio qui, nella possibilitàdi perdersi e di ritrovarsi, in terri-tori nuovi”. Non a caso, per loscrittore, “occorre tenere accesoil nostro rapporto con il passatoperché ogni poeta della tradizionerinasce dalla lettura che viene fattada un contemporaneo”. L’io liricoesisterà sempre, in forme forsestrane e inconcepibili, dopo itrapianti di cuore, dopo i trapiantidi ossa, dopo i trapianti di cervel-lo”. E nessuna genetica potrà scar -dinare la nostra profondità. Va le -rio Magrelli, nato a Roma nel1957, ha pubblicato sei raccoltepoetiche. Le prime tre (Ora ser -rata retinae, Feltrinelli 1980, Na -ture e venature, Mondadori 1987,Esercizi di tiptologia, Mondadori

1992), sono state riunite nel vo lu -me Poesie e altre poesie (Ei nau di1996), cui hanno fatto seguitoDidascalie per la lettura di ungior nale (Einaudi 1999), Disturbidel sistema binario (Einaudi2006) e Il sangue amaro (2014).Accanto alla scrittura in versi sisegnalano quattro volumi in prosa:Nel condominio di carne (Einaudi2003), La vicevita. Treni e viaggi intreno (Laterza 2009), Addio alcalcio (Einaudi 2010) e Geologiadi un padre (2013). Docente dilet teratura francese all'Universitàdi Pisa e poi di Cassino, ha direttola collana di poesia “La Fenice”Guanda e la serie trilingue “Scrit -tori tradotti da scrittori” Einaudi(Pre mio Na zio nale per la Tra -duzione 1996). Magrelli ha all’at-tivo lavori critici, tre testi per ilteatro e saggi. Nel 2002, l'Ac -cademia Nazionale dei Lin cei gliha attribuito il Premio Feltrinelliper la poesia italiana. E.V.

Il libro di Valerio Magrelli incuriosisce e affascina

Una casa abbandonatain un bosco, con om -bre e oggetti misterio-si. Un'ossessione cre -scente che spinge il

pro tagonista, uno scrittore ita -liano residente negli States, adallontanarsi dalla famiglia;un'in dagine alla ricerca di in -dizi fino ad approdare agli a -bissi dell'io. Questi gli elementidi 'Orrore', il volume dello scrit-tore fiorentino Pietro Grossi,(Fel trinelli, euro 14.00) presen-tato giovedì 19 luglio nell’ambi-to del Cortona Mix Festival, larassegna multidisciplinare i -nau gurata nel 2012 e promossadal Comitato Cortona CulturaMix Festival e dal Comune diCortona. Appassionato del ge ne -re e amante di Lovecraft, BramStoker, Mary Shelley e Poe, senzadimenticare Kafka, Gogol, Do -stoevskj, Landolfi e Conrad,Gros si si addentra per la primavolta nell’horror e lo fa con stileasciutto e incisivo, muovendoda un fatto concreto. “Ho ascol-tato un giorno il racconto di unamico che si è imbattuto in unacatapecchia in un bosco- rac -conta l’Autore- ed ha scorto alsuo interno cose davvero singo-

lari. Mentre lo sentivo parlare,volevo sapere di più su quellacasa e ho pensato a cosa avrebbepotuto accadermi se avessilasciato la famiglia per investi-gare su un mistero del genere".Al centro del romanzo, il fascinodi un archetipo letterario ecinematografico, la casa abban-donata: “un vero e proprio cult -spiega Grossi - e un 'topos' chemi ha sempre dato la pelled'oca”. E in effetti, la dimoraabbandonata è una metafora dise stessi: la casa, in apparenzaamica e accogliente, può celarestanze sconosciute agli stessiproprietari; è il luogo dell'ani-ma, che talora rivela angoli

Gli studi osservazionali cidicono che esiste unare lazione tra l'innalza-mento dei valori presso-ri sisto-diastolici ed il

rischio di malattie cardiovascolari.In particolare il rischio aumente-rebbe in modo lineare passandoda 115 mmHg a 180 mmHg dipres sione sistolica e da 75 mmHga 105 mmHg di pressione diastoli-ca. Un incremento di 20 mmHg dipressione sistolica o di 10 mmHgdi pressione diastolica è in gradodi raddoppiare il rischio di morteper stroke e altre malattie cardio-vascolari.

E' pertanto evidente la neces-sità di ridurre i valori pressori e le -vati e riportarli quanto più vicinipos sibile ai livelli di normalità. Leattuali linee guida classificano talivalori in normali (<120 mmHg e<80 mmHg), elevati (120–129mmHg e <80 mmHg), ipertensio-ne stadio I (130–139 mmHg o80–89 mmHg), ipertensione sta -dio II (≥140 mmHg o ≥90mmHg).

I primi interventi terapeuticinel paziente iperteso riguarderan-no sempre la perdita di peso, lamodifica della dieta (riduzione delconsumo di sodio, aumento del -l'apporto di potassio), l'incremen-to dell'attività fisica ed una riduzio-ne del consumo di alcol. Agli in -terventi non farmacologici si af -fiancheranno poi, in base al gradodi ipertensione arteriosa ed alrischio cardiovascolare, gli inter-venti farmacologici.

Le attuali linee guida indicanoil trattamento farmacologico di a -dulti che presentino un rischio dima lattia aterosclerotica a 10 anni≥10% e che presentino valorimedi di pressione sistolica ≥130mmHg e/o di pressione diastolica≥80 mmHg. Per pazienti che pre -sentino un rischio inferiore il trat -tamento va iniziato per valori dipres sione sistolica media ≥140mmHg e/o di pressione diastolica≥90 mmHg.

Sono disponibili varie classi difarmaci antipertensivi, che hannodimostrato di ridurre, oltre ai va -lo ri pressori, anche il rischio difuturi eventi cardiovascolari. Que -ste classi, ottenute considerando il

oscuri e ombre. Ed ecco allora lepagine del testo alternate amusica dal vivo tratta dai “TheDoors” con Matteo Urro (voce),Filippo Regoli (chitarra), Gia -como Bianchi (batteria) eGianluca Caprili (tastiera); eccoi brani: una casa nel bosco cherivela all’interno polvere e muf -fa accanto ad angoli lindi eordinati, una maschera de mo -niaca di cartapesta, il disegno diun bambino che sembra appesoal frigo da qualche giorno eforniture ospedaliere. Al pianosuperiore, una maschera ancorapiù inquietante, ricavata da unatanichetta opaca. L’intera casaurla che qualcosa di sinistroaccade fra quelle mura, macosa? Il mistero è inesplicabile eattrae il protagonista così visce-ralmente che il tempo e ledistanze - la distanza dalla suafamiglia e dal se stesso checredeva di conoscere - si dilata-no. Gli appostamenti davantialla casa giorno dopo giorno,notte dopo notte divengonoqualcos’altro e spostano losguar do dall’esterno al centro disé. Pietro Grossi (Firenze, 1978)ha pubblicato con Sellerio laraccolta di racconti Pugni

(2006, vincitrice di numerosipremi letterari, tra cui il premioPiero Chiara e il premio Cam -piello Europa 2010) e i romanziL’acchito (2007) e Martini(2010). Incanto (Mondadori,2011) ha vinto il Premio Na -zionale Letterario Pisa per laNar rativa 2012. Nel 2015, an -cora per Mondadori, è uscita laraccolta L’uomo nell’armadio ealtri due racconti che noncapisco.

Feltrinelli ha pubblicato Ilpassaggio (2016, vincitore delPremio Procida Isola di ArturoElsa Morante 2017, sezionemare) e Orrore (2018).

E.V.

Presentato il volume di Pietro Grossi

meccanismo d'azione, possonoes se re così riassunte: ACEinibitori,sartani, diuretici, calcio-antagoni-sti (diidropiridinici e non-diidro-piridinici), beta-bloccanti, alfa-bloccanti, inibitori diretti della re -ni na, alfa2-agonisti ed altri farmaciad azione centrale, vasodilatatoridiretti.

I farmaci indicati nel tratta-mento di prima linea comprendo-no i diuretici tiazidici, gli ACE-ini -bitori, i sartani e i calcioantagoni-sti. Gli altri non hanno raggiuntoa deguate evidenze a sostegno dello ro uso come farmaco di primascelta, inclusi i beta-bloccanti chesono tra i farmaci più utilizzati ascopo ipotensivante.

Le strategie di trattamento so -no diverse e prevedono di iniziarela terapia con un solo farmaco ocon l’associazione di farmaci di -versi. Quando si inizia il trattamen-to con una monoterapia, dovran-no sempre considerarsi le copato-logie, che offriranno una guidaper la scelta del farmaco da prefe-rire agli altri, sulla base delleevidenze scientifiche che ne sup -portano l’utilizzo in prevenzionesecondaria in quella data patolo-gia. I pazienti con un'ipertensioneal secondo stadio si beneficeran-no sin da subito dell'uso contem-poraneo di 2 farmaci appartenentia classi terapeutiche differenti, coneffetti complementari. Non do -vreb bero essere somministrati in -sieme due farmaci appartenentialla stessa classe terapeutica o aclassi differenti ma con lo stessomeccanismo d'azione (ad esem -pio ACEi e sartani). Un'eccezionea questa regola è offerta dall'usoconcomitante di diuretici diversi,tiazidici, dell'ansa e risparmiatoridi potassio, che possono essere u -sati contestualmente nello stessopaziente.

Sono oggi disponibili associa-zioni farmacologiche che includo-no due o tre principi attivi nellastessa compressa: tali associazioniriescono ad alleggerire il carico(an che psicologico) della terapiae certamente aumentano l'aderen-za del paziente alle terapie pre -scritte.

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L’ETRURIA N. 15 ATTUALITÀ 31 agosto 2018

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Soppalco e permesso di costruire; dal Consiglio di Stato nuovi chiarimenti

I fatti in breve:Nel 1994 viene effettuato daitecnici comunali un sopralluogoin una casa di alto valore storicointestata a una società, durante ilquale è emersa la realizzazione diopere edilizie in difformità daititoli edilizi abilitativi.Per regolarizzare la propriaposizione, la società ha presentatoistanza di concessione in sanatoriaper la realizzazione di un soppalcoed il cambio di destinazione d’usocon opere.Il Comune nel 1996 ha respintol’istanza poiché l’intervento preve-deva:• la sanatoria per la realizzazio-ne di un soppalco, non ammessadalla variante in quanto, configu-randosi come aumento di superfi-cie utile, eccedeva i limiti delrestauro imposti;• la sanatoria per il cambio didestinazione d’uso da residenza adufficio nell’unita immobiliare sitaal primo piano, essa risultava incontrasto con l’art.16 della varian-te di cui sopra, il quale recitava:“sono ammesse nuove destinazio-ni d’uso non abitative esclusiva-mente ai piani terreno”.La società ha impugnato dettoprovvedimento davanti il TarVeneto che, con sentenza del2012, ha rigettato il ricorso.Viene quindi presentato ricorso alConsiglio di Stato poiché secondol’appellante:• il Tar sostiene che “in conse-guenza della locazione dell’appar-tamento venivano realizzati alcuniinterventi tra i quali un soppalco eciò unitamente al mutamento didestinazione d’uso“, mentre daidocumenti agli atti risulta che tuttele opere erano state fatte ai finidella locazione ad una famiglia,non del cambiamento della desti-nazione d’uso da residenza adufficio;• non sarebbe corretta l’affer-mazione del Tar dove sostenevache, all’atto del sopralluogo, itecnici comunali riscontravanocome abuso la realizzazione delsoppalco, mentre, in realtà, avreb-bero indicato solo il cambio didestinazione d’uso;• la decisione del comune nelpunto in cui afferma che la realiz-zazione di un soppalco è motivosufficiente per rientrare nellacategoria delle ristrutturazioniedilizie, perché vi è un aumento disuperficie. Infatti secondo lasocietà, il soppalco non sarebbeutilizzabile come luogo di soggior-no, non avendone le caratteristi-che necessarie, pertanto, la suarealizzazione non sarebbe ricon-ducibile al concetto di ristruttura-zione.Il Consiglio di Stato rigetta ilricorso e precisa che:• le considerazioni dell’appel-lante appaiono, del tutto irrilevantiin merito al cambio di destinazio-ne d’uso, in quanto egli stessa hariferito che rispetto all’originariadestinazione abitativa, l’unità èstata poi adibita ad ufficio• risulta irrilevante quantoabbiano constato i tecnici

comunale durante il sopralluogoeffettuato dell’immobile, dalmomento che la realizzazione delsoppalco non è in discussione, edè la stessa società proprietaria achiederne la sanatoria• in generale, deve affermarsiche la realizzazione di un soppal-co comporta ulteriore superficiecalpestabile ed autonomi spazi, erientra nel novero degli interventidi ristrutturazione edilizia, dalmomento che determina unaumento della superficie utiledell’unità con conseguente aggra-vio del carico urbanistico (vedisentenza Cons. di Stato, n.4468/2014)• la realizzazione di un soppalcoricade nell’ambito degli interventiedilizi minori, per i quali non èrichiesto il permesso di costruire,qualora l’opera sia tale da nonincrementare la superficie dell’im-mobile.I requisti di un soppalco nonsoggetto a permesso di costruire:Il Consiglio di Stato sottolinea chenon è necessario il permesso dicostruire solo nei casi in cui lospazio realizzato col soppalco :• consista in un vano chiuso;• sia senza finestre o luci;• sia di altezza interna modesta,non deve avere cioè un’altezzamedia tale da consentire ad unapersona di accedervi comoda-mente;• sia tale da renderlo assoluta-mente non fruibile alle persone(vedi sentenza Cons. di Stato, n.985/2017);• non deve essere protetto dalvuoto sottostante, così da esserefruito in tutta sicurezza;• non deve essere raggiungibiletramite una scala fissa munita dicorrimano.Nel caso di specie, dalle rappre-sentazioni fotografiche prodotte incausa, si evince che il soppalco inquestione, seppur di modestedimensioni, integra comunque unaumento di superficie fruibile,concretizzando la possibilità diaccedervi in sicurezza per losvolgendo del normale eserciziodi calpestio e di posizionamento dicarichi variabili.

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Gentile Avvocato, ho letto che alposto della separazione si puòfare la negoziazione assistitama in tal caso ho lo stesso unasentenza? Chi mi rilascia ilcertificato? Grazie.

(Lettera firmata) Ai fini del riconoscimento dell’attocontenente l’accordo di negozia-zione assistita da avvocati, odell’atto sottoscritto innanzi alpubblico ufficiale, nella materia dicui alla Legge 162/2014, il certifi-cato di cui all’art. 39 Reg. n.221/2003, non deve esserechiesto al Tribunale, ma allaProcura della Repubblica per lenegoziazioni assistite, oall’Ufficiale dello stato civile, pergli accordi dallo stesso recepiti.Il Ministero della Giustizia haemanato la Circolare 22 maggio2018, riguardante le Misure didegiurisdizionalizzazione inmateria di famiglia ed emissionedel certificato previsto dall’art. 39del Regolamento CE n. 2201 del2003. Il Regolamento Europeodetta norme in materia di compe-tenza, di riconoscimento edesecuzione delle decisioni inmateria matrimoniale e in materiadi responsabilita genitoriale tra glistati. L’art. 39 del Regolamentoprevede l’emissione di un certifi-cato che viene rilasciato sulla basedi un modello predisposto a livelloEuropeo e che attesta le decisioniprese dall’Autorità Giurisdizionale,o l’autorità competente dello statomembro di origine, nella materiafamiliare.La Circolare chiarisce quale sial’autorità autorizzata a rilasciare ilsuddetto certificato quando iprovvedimenti in materia matri-moniale siano ottenuti mediante lanegoziazione assistita da avvocati,ai sensi dell’art. 6 del D.L. 12settembre 2014, n. 132, convertitodalla Legge 10 novembre 2014, n.

mente, la dichiarazione che essevogliono separarsi, far cessare glieffetti civili del matrimonio,ottenerne lo scioglimento secondocondizioni tra di esse concordate.Allo stesso modo si procede per lamodifica delle condizioni diseparazione o di divorzio. Lanormativa del 2014 non ha peròprevisto nulla per il caso in cuiuna parte sia interessata a farriconoscere o a far eseguire l’attocontenente l’accordo in un altroPaese dell’Unione Europea.Il Regolamento n. 2201 del 2003prevede che il richiedente debbaprodurre, nello Stato in cui vuoleottenere il riconoscimento o l’ese-cuzione, il certificato previstodall’articolo 39 che deve essererilasciato «dall’autorità giurisdi-zionale o dall’autorità competentedello Stato membro d’origine».L’autorità competente per l’emis-sione del certificato è quella cheha formato l’atto, ma può essereuna autorità non giurisdizionale –ossia amministrativa – tenutoconto del campo di applicazionedel Regolamento n. 2201 del2003. La Circolare è stata emanataperché nella prassi è accadutoche, nel caso di procedimentoconcluso davanti all’ufficiale distato civile o con l’assistenza degliavvocati, le richieste di certificatosiano state presentate ai tribunali oalle procure del luogo in cuil’accordo è stato concluso.In attesa di eventuali interventilegislativi specifici, il Ministero hareputato di dover fornire alcuneindicazioni circa la corretta indivi-duazione dell’autorità competenteal rilascio del certificato europeo.Nel caso in cui l’accordo sia statoconcluso innanzi all’Ufficiale distato civile, non può esserecompetente il tribunale per ilrilascio del certificato in questio-ne, poiché l’atto da far riconosce-

re in un altro Paese non è statoformato né davanti né con l’inter-vento dell’ufficio giudiziario.In questi casi si è in presenza diun atto formato in modo integraledall’autorità amministrativa.Pertanto, nel silenzio della legge,l’adempimento dell’emissione delcertificato, non può essere richie-sto al tribunale e, applicando iprincipi generali, deve essereinvece richiesto all’autorità pubbli-ca che ha formato l’atto, ossia,nella specie, all’Ufficiale di statocivile.Secondo le recenti interpretazionianche della dottrina, in caso diaccordo di fronte all’Ufficiale distato civile, è quest’ultimo a doveremettere il certificato previstodall’art. 39 del Regolamento n.2201 del 2003.Con riguardo, invece, agli accordiconclusi in sede di negoziazioneassistita da avvocati, deve ritenersiche il certificato ex art. 39 cit.debba essere emesso dallaProcura della Repubblica che haautorizzato l’accordo o ha rilascia-to il nullaosta.A tale scopo, si precisa nellaCircolare, l’avvocato non è qualifi-cabile come “autorità” ai fini delRegolamento n. 2201 del 2003, enon potrebbe quindi rilasciare ilcertificato.Inoltre, solo il provvedimentoconclusivo del pubblico ministero,rende l’accordo valido ed efficace,e dunque riconoscibile ed esegui-bile all’estero.Nel caso in cui il pubblico ministe-ro si sia rifiutato di autorizzarel’accordo e l’autorizzazione siastata adottata dal presidente deltribunale (ex art. 6, comma 2),sarà invece l’ufficio giudiziariogiudicante a dover rilasciare ilcertificato.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Negoziazione assistita in materia di famiglia: i chiarimenti sul rilascio del certificato

Italiani come un campo di granoturco maturo in Valdichiana"Italiani? Un campo di gra -

noturco maturo" è il titoloironico, ma non tanto del libropubblicato recentemente dalnostro giovane concittadinoDaniele Brocchi.

Un "libro banale per un po -

polo ba na le" precisa subito nelsottotitolo Daniele, che ormai siè costruito il suo avvenire aRoma dove risie de e lavora pertutta la settimana, mai dimenti-cando però la sua Cortona, dovecerca di tornare qua si ogni fine

settimana.È uno sveglio il giovane cor -

tonese Brocchi, che in questepa gi ne porta avanti la suanarrazione in maniera veloce,scorrevole e accattivante.

Una narrazione che ten ta dientrare nelle pieghe na scoste delpopolo italiano che spes so vieneidentificato con quel lo dellemultivariegate terre cortonesi echianine nei cui canaloni nellecui strade Daniele sembra cam -minare senza fatica e quasidivertito in "multivoli" da ro n -di not to estivo. Un rondinottoche sa di vivere in una "società

162, o ai sensi dell’art. 12, innanziall’Ufficiale dello stato civile.In base alle recenti disposizioni,volte a ridurre il carico dei tribu-nali, i coniugi possono raggiunge-re una soluzione consensuale diseparazione personale, di cessa-zione degli effetti civili del matri-monio, di scioglimento del matri-monio, di modifica delle condizio-ni di separazione o di divorzio,mediante la negoziazione assistitada almeno un avvocato per ogniparte.L’accordo raggiunto a seguito diconvenzione di negoziazioneassistita è trasmesso al procurato-re della Repubblica presso iltribunale competente il quale,quando non ravvisa irregolarità,comunica agli avvocati il nullaosta,se nella famiglia non ci sono figliminori, figli maggiorenni econo-micamente non autosufficienti,incapaci o portatori di handicapgrave.In caso invece di presenza deisuddetti soggetti, la Procura, seritiene che l’accordo rispondeall’interesse dei figli, appone lasua autorizzazione. In caso contrario, lo trasmette,entro cinque giorni, al presidentedel tribunale, che fissa, entro isuccessivi trenta giorni, la compa-rizione delle parti.L’art. 12 della legge prevede,invece, che i coniugi possano, inassenza di figli minori, di figlimaggiorenni incapaci o portatoridi handicap grave ovvero econo-micamente non autosufficienticoncludere innanzi al sindaco,quale ufficiale dello stato civile, unaccordo di separazione personale,di scioglimento o di cessazionedegli effetti civili del matrimonio,nonché di modifica delle condi-zioni di separazione o di divorzio.L’ufficiale dello stato civile riceve,da ciascuna delle parti personal-

impazzita con regole capovolte"e in cui "tut ti vogliono fare iprofessori senza esserlo e in cuinessuno vuole più zappare laterra". Un rondinotto che altret-tanto bene è cosciente che lasalvezza degli italiani potrà solovenire da una grande, ro bu stair rorazione di un adeguato di -serbo utile a liberare la politicaitaliana dalle erbacce infestantidei tanti, troppi politicanti chehanno affollato la scena nazio-nale e lo ca le del nostro Paese inquesti ul ti mi tren t'anni.

Ad maiora, Daniele Broc chi!Ivo Camerini

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L’ETRURIA N. 15 ATTUALITÀ 31 agosto 2018

lodie di Angela, Laura e Patricia,oltre che dell’Ave Maria magistral-mente eseguita da Francesca Pal -lini), sia nel serale convivio allosplendido e rinomato ristorantedel passo di Portole (rallegratodalla grande cultura dialettale diPasquele de la Cermentosa, dotta-mente presentata dal prof. SergioAngori e declamata dai noti ederuditi poeti cortonesi RolandoBie tolini e Carlo Roccanti) la Festadella Gente de Casèle è stata pro -prio un invito al ritorno alla so -cietà dei valori, una testimonianzache, come diceva il grande filosofoBlaise Pascal, “il cuore ha dellera gioni che la ragione non ha”.Una festa quindi anche per unpos sibile ritorno all’Italia dei no -stri padri, dei nostri nonni. Un’I ta -lia vera che dovrebbe essere nelprogramma di ogni onesto politi-co che oggi voglia governare oim pegnarsi per il domani del no -stro grande Paese.Una Festa la cui cronaca ora ilgiornalista di strada cercherà dirias sumere nei suoi passaggi es -senziali, anche per omaggio allagrande tradizione dei fabiani in -glesi del Settecento, che tramanda-vano nelle loro gazzette ogni pic -co lo o grande evento dei loro vil -laggi, delle loro terre.E la terra di Casale e i suoi casalesisparsi qua e là, anche se oggi nonhanno più il nome segnato nellecarte geografiche come villaggio ofrazione comunale, non sono dame no di altri villaggi italiani oeuropei. Anzi sono testimonianzavivente di un borgo che vive pro -prio nei loro cuori e che voglionofortemente tramandare ai loro ni -poti.Certamente sabato undici agostoci son mancati, in quanto nonl’ab biamo più ritrovate, le stradee i viottoli casalesi di una volta pie -ni, colmi di galline, di maiali, dica pre e di pecore.Ci son mancate le chiacchiere allafonte delle donne, delle ragazzeche vi lavavano i panni di casa econ tanta attenzione i loro vestitiin timi, che solo i bambini e lebam bine potevano vedere e chevenivano poi stesi in parti riservateo nascoste del campo vicino casa.Con la presenza dei piccoli Pietro,Ginevra, Nico ed Anna,non ci sonmancate però le voci bianche, igiochi semplici dei bambini edelle bambine che ai nostri tempiandavano alla dottrina o a scuolanella canonica.Nella nostalgia e nella malinconiadel momento ecclesiale, così den -se da poter essere tagliate a fettenel silenzio gioioso e caldo dellanostra chiesetta, ci son mancatetut tavia le parole appassionate didon Albano Fragai o quelle ta -glienti ed essenziali di don AntonioAn derini, cioè degli ultimi duepar roci novecenteschi a lungo ret -tori di Casale. Ma tutto era nei no -stri cuori e nelle nostre menti inquel l’ora, davvero struggente emagica, passata ancora una voltanella chiesa di San Biagio e SanGiusto.

“Paese mio che stai tra i boschi, tivo glio bene e ti ricordo con l’a mo -re di un innamorato”: con questabella parafrasi iniziale al testo del -la famosa canzone Paese mio delcortonese Franco Migliacci, can ta -ta dalla brava e giovanissima Fran -cesca Pallini nella storica, cinque-centesca chiesa di San Biagio eSan Giusto, alle diciassette e cin -quan ta di sabato 11 agosto, pun -tuali come da programma, si è a -perto il semplice, ma sentito e, inal cuni momenti, commovente, “Ri - torno a Casale 2018” o, come su - bito ribattezzato dai partecipanti,“l’arduno de la Gente de Ca sè le”.

L’evento, nato da un’ idea dichi scrive durante alcuni incontripri maverili casuali con vecchicom pagni di scuola elementare,ma subito entusiasticamente ap -provata dalla gente di Casale dopola condivisione sui social ai primidi luglio, si è strutturato e realizza-to come meglio non si poteva,camminando sulle ali del cuoregeneroso e appassionato di casa -lesi cortonesi giovani e meno gio -vani, di donne e di uomini, diragazzi e ragazze che hanno sen -tito il richiamo del paese natio,del la piccola patria e, per dirlacon Susanna Tamaro, del lasciarsiandare “là dove ti porta il cuore”.Un cuore montagnino da fanciullipascoliani, che nell’afa estiva dimezz’agosto son tornati felici e ingran spolvero alla loro chiesettaper una Festa del Cuore, come haben sottolineato Padre Livio, guar -diano di Santa Margherita e cele -brante della messa, con don Si mo -ne Costagli, don Ottorino Cosimi edon Lesley, nella sentita predicadella celebrazione eucaristica insuffragio dei defunti della parroc-chia, che riposano nel vicino cimi -tero napoleonico, di tutti i defunticari alle persone partecipanti e ditutti i sacerdoti defunti, che nelsecolo scorso ressero la Chiesa diSan Biagio e San Giusto, con inprimis don Albano Fragai e con ilricordo del grande amore perquesta parrocchia dell’ultimo ve -sco vo cortonese, l’indimenticatoMons. Giuseppe Franciolini, di cuiil sacerdote casalese fu suo segre-tario personale dal 1960 alla mor -te del presule, avvenuta il 16 aprile1989.Festa semplice, festa contadinaall’antica e non consumistica, mavogliosa di ricordare, di testimo-niare a tutti, nel nostro non facilepresente, i valori veri dell’amicizia,della solidarietà, dell’incontro,del la condivisione francescana delpane, dell’essere fratelli e compa-gni veri che si danno la mano sulleimpervie vie di un mondo chesem bra aver messo in secondopia no l’uomo e i suoi diritti uni -versali, l’umanesimo, la cultura ela religione cristiana, privilegiandoinvece “l’inselvatichimento” dellasocietà, il dominio del denaro edel lusso, la boria e l’arroganzadel comando.Sia in chiesa (con la preghieraeucaristica presieduta dagli amicisa cerdoti e impreziosita dalle me -

ritorno a Casale 2018, detto anche “l’arduno dei casalesi di Cortona”Una chiesa piena come nei giornidi festa di una volta e che ha ascol-tato (oltre la bella, essenziale pre -dica del Padre Guardiano di SantaMargherita, Fra’ Livio) con grandeattenzione il saluto finale del de -cano dei casalesi Tonio de Casèle,pardon Antonio Carrai, che ci hafatto (in quel simpatico e tipicodialetto montagnino in cui egli èmaestro apprezzato) la bella foto -grafia delle figure casalesi delNovecento. Un saluto che qui ri -

porto integralmente, assieme aquel lo inviato dal sindaco di Cor -tona, Francesca Basanieri e da mecomunicato sempre in chiesa.L’arduno de Casale nel saluto diAntonio Carrai: “L’arduno de Ca sè -le. Dopo tanti anni, pe’ un’ idea nutaal nostro Ivo, ce sémo atrovi in que -sta piccola, grande, magnifica chie -setta che è carca d’anni, quèsi mille,un dù mo’ un se pu’ sonère mancole campène perché te l’atrovi nelchèpo. Qui i ricordi son tanti, manun se pù nun mentovè quelli chèri:con don Giuseppe, don Antonio, donAlbano, don Franco e la graditissimavisita de poch’anni fà del vescovoGualtiero, oggi cardinal Bassetti. Maoggi il pensiero va alle figure de laGente de Casèle: da Baffo de’ Salci alLunghi de Portala, parlo del sorMario che trasformò la su bottega inalbergo e ristorante e che ci portòanche a fè parte de lo sport naziona-le co’ le motociclette da cross; daiFraghei de Portole a quelli de Sam -buchello con Aldo e Angelone, sem -pre co le carte tra le mène e co unascaranceca da mette paura anco aicinghièli; da Beppe dei Cipollini co’la su’ Margharita e il su’ Gosto e il su’Gino, meì fermo e tuttofare, co Men -cone dei Bruni e Gosto del Piovèno lìvicino a la Cerventosa, ultimo car -bonéo e cestaiolo de la montagna; daquelli degli Armari con la tribù degliZappini, coi Fraghei de Stoppa chevion al bosco con la mula Ida chetiréa de calcio meglio del centravantiRonaldo, ma che quand’era attaccaal biroccio tarmenéa sempre a chè -sa; da Felice de’ Manzi che co’ la su’ape carca de legna e la su’ Mencaacanto era el princepe de la provin-ciale a Camerini Gigi de Fiume, grancacciatore e giustiziere de’ predatori,che portéa sempre en jippe la suRina, a Giannino che non avéa rivèlinel curè le api e nel fère el miele; dala Palma de’ Carli, che la sera c’ar -contea el su’ tempo vicino a la gorga,al bravo giovane Luca, che ci lasciòanzi tempo, a Donato del Ponticelliche venne quassù a pigliè la su’Anna, ai Torelli de Piumaccetta, daSilvio a Pasqualino e la su’ Landa,che conservéa tutti gli anni i fagiolinostrèli pe’ un perde el seme; e atanti altri che mo’ me sfuggon e vechiedo perdono. Ma prima de smetteco stiricordi, ce n’è uno che nunpos so tralasciè: la nostra Sagra deltagliulino co’ ceci. Dopo la Sagra dela Bistecca, fu la prima de le festepopolane de tutto el cortonese e funun gran trionfo, un gran botto dafòchi d’artificio. Vennero da tutte leparti: da Rezzo, da Castello e nissunoha saputo arcopiacce. In tanti ci la -vorammo e tutti nun li posso arcor-dere... Scuséte se me commovo, maun po’ de nomi li voglio armentovè:Bartolo, Fagliero, Luca, Luciano, Nil -li no e con loro, un tu la cucina a fè la

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sfoglia: la Lina, la Maria, la Dina, laLucia. Buona serata a tutti in alle -gria.Tonio de Casèle”.Ecco di seguito il testo integraledel messaggio whatsapp inviatodal Sindaco di Cortona e comuni-cato in chiesa: “È bello quando ci siritrova insieme sotto il nome di unterritorio e di una frazione. Il luogodove si nasce e si cresce rimane persempre il luogo del cuore perché e illuogo della spensieratezza, dei sognie delle speranze. E questo ancor di

più se si è in un luogo di pace, dinatura, di buoni odori e di sentimen-ti autentici come Casale. Tutta lamon tagna cortonese ha sempre rap -presentato (e rappresenta ancoraoggi) il luogo dove si lavora duro,ma in nome dell'amore per la pro -pria famiglia, per la terra, per gliamici. Un luogo dove la vita è scandi-ta da momenti comuni e di continuacollaborazione con le altre famiglie,momenti anche semplici, ma pieni diamicizia e solidarietà. Chi ha avutol'idea di ritrovarsi l'ha avuta non soloper (re)incontrare vecchi amici eper ricordare quelli che non ci sonopiù, ma anche per sentire di nuovoforte l'autenticità di quei rapporti e diquegli abbracci che troppo spessooggi dimentichiamo o diamo perscontati. Vi mando il mio abbraccioautentico e vi auguro buona serata atutti. Francesca Basanieri, Sindaco diCortona”.Riporto anche l’elenco dei nomidei defunti ricordati all’inizio dellamessa in memoriam: Accioli An gio -lo, Accioli Leonardo, Alunni Giuseppe, A - lun ni Maria, Alunni Mario, Alunni Gen -naro, Alunni Girolamo, Alunni Virginia,Bicchi Teresa, Bruni Margherita, BruniPalma, Burbi Assunta, Burbi Ginevra,Burbi Iolanda, Camaiani Eugenia Rina,Camerini Gemma, Camerini Luigi, Ca me -rini Rosa, Camerini Ulisse, CardinaliBruno, Cardinali Faliero, Cardinali Fe li -ce, Cardinali Ferdinando, Cardinali Luca,Chellini Adalgisa, Cimboli Guido, Cipol li -ni Augusto, Cipollini Bartolomeo, Cipol li -ni Cristoforo, Cipollini Gino, Cipollini Gi -no, Cipollini Giuseppe, Fragai Amedeo,Fra gai Amedeo, Fragai Andrea, FragaiAngiolo, Fragai Arturo, Fragai Caterina,Fra gai Dante-Aldo, Fragai don Albano,Fragai Elisabetta Anna, Fragai Gio Bat ti -sta, Fragai Rosa, Franchini Concetta,Giannotti Ferdinando, Giannotti Luigi,Giannotti Maria, Giovi Margherita, GironiPietro, Gironi Umberta, Lucarini Amelia,Luchini Ida, Lunghi Lina, Marzoni Iso -lina, Monaldi Celeste, Monadi di MariaCarolina, Nottoli Leonardo, Nottoli Mar -ghe rita, Pariante Anna, Poccetti FulviaRosa, Rofani Adamo, Rofani Giuliano,Rofani Rodolfo, Rofani Stefano, RofaniVittorio, Rosini Adele, Sabbioni Do me -nico, Stortoni Margherita, Torelli Pa -squale, Torelli Silvio, Zappini Angiolo,Zap pini Francesco, Zappini Giuseppe,Zappini Stefano.Assieme a tutti i defunti battezzati oche hanno ricevuto sacramenticristiani nella nostra chiesa e chenon riposano nel nostro cimitero,sono stati ricordati anche i se -guenti nomi suggeriti dai parte-cipanti alla messa: Antonietta Fragai,Fragai Dino, Fragai Adele-Dina, CameriniGiovanni, Fragai Margherita, Italiani Lo -renzo, Burbi Marianna, Fragai Pietro,Fra gai Attilio, Greppi Margherita, Car -dinali Pietro, Stortoni Caterina, BruniDo menico, Gasparri Irene, Zappini Luigi,Zappini Ferdinando, Zappini Mario, Cal -

bini Ugo, defunti famiglia Lisandrelli,don Oreste Galletti, don Napoleone Fru -scoloni, don Tessellino, don Roberto Lu -cioli, don Antonio Mencarini, don An -tonio Anderini, don Giuseppe Tremori,don Franco Fragai,vescovo GiuseppeFranciolini.Inoltre, ripreso dal taccuino delcronista, ecco l’elenco dei pre -senti all’arduno annotato al voloper memoria dei posteri... C’e -rano: Sergio Novelli e Armando Novellicon la moglie Ottavia; Luciano Fragai,luogotenente dell’esercito italiano inpensione, con signora; Antonio Carraicon la signora Maura Nardi, i figli Mar -cello e Fabrizio, la nuora Cinzia Accioli ei nipoti Daniele e Leonardo; Primo Men -ci con la signora Orlanda Scipioni; Gra -zia Cipollini con la sua mamma DinaAlunni; Gino Cipolllini con la moglieFederica Berretti e le loro bimbe; MariaCamerini con il marito Franco Chiodini,assieme ai loro simpaticissimi figlioliFabio, Alessandro e Stefania, alle duenuo re, al genero e tutta la tribù dei nipotial completo (cito tutti assieme: Elisa,Fran cesca, Leonardo, Pietro, Ettore, Gre -gorio, Riccardo, Edoardo); Mauro Brunicon la moglie Tecla Castelli; Angela Brunicon il marito Sandro Morè; Maria Fra -gai-Cardinali con suo figlio Franco Car -dinali e la sua nipote Laura Cardinali;San tino Zappini con la moglie Lucia Ca -prini, con i consuoceri Grilli Domenicoe signora Maria Anna Biagianti, con ilnipote Giovanni Zappini accompagnatodalla signora Fiorella Castellani e daZappini Andrea; Zappini Liliana con ilma rito Giuseppe Meattini; Camilla Mo -naldi, nipote prediletta di don Albano;Gian Luca Fragai con moglie Lucia Giam -boni e loro bimbi Nico e Anna; il foto -grafo ufficiale della serata Amedeo Fragaicon signora Rita Pregnolato, arrivati conuna splendida Harley-Davidson; Pia Fa lo -mi, vedova Monaldi, accompagnata dalfi glio Ulisse; Maria Anna Briganti, vedovadi Luchino Gironi, accompagnata dal fi -glio Giampiero; la novantacinquenne si -gnora Vera, vedova di Mario Lunghi,accompagnata dalla nipote Elisa e dalpronipote Pietro; la figliola di Ercole colmarito; Donatella Cipollini con il maritoMario Pacchiacucchi; Marina Li san drellicon il marito Mario Otranto; la giovanecantante Francresca Pallini con mammaLucia Marchesini; Sergio Cipollini con lamoglie Mara Presenti; Dario Ciambellicon la moglie Franca Forchetti; profes-sor Sergio Angori, che iniziò la sua car -riera di docente proprio insegnando peralcuni anni alle elementari di Casale eTeverina; i noti e sempreverdi poeti dia -lettali Rolando Bietolini e Carlo Roccanti,quest’ultimo accompagnato dalla moglieMarisa; Francesco Camerini con moglieA gnese, figlia Ginevra e suocera Mar -gherita; il sottoscritto con signora Fio -rella Casucci. Assenti per causa di forzamaggiore, ma presenti con messaggi disaluto: Anna Zappini in Cipollini, Do me -nica Zappini in Cardinali, Accioli Ser gio,Nandesi Adelmo, Nandesi Ferdinando,Mirella Margherita Camerini e ChiaraCamerini. Il taccuino del giornalistadi strada non ha altri nomi. Sequal cuno è sfuggito chiedo venia eprometto di rimediare per il gior -nale cartaceo che uscirà a fineme se, naturalmente se mi verran-no inviate opportune, gradite se -gna lazioni.Ora poche considerazioni finali.Come ben ci ha ricordato il nostrodecano Antonio Carrai, i casalesida veri fondatori della SignoriaCasali di Cortona son stati sempredavanti a tutti e anche questa voltahanno sperimentato per primi lafesta del Ritorno al paese natale,anticipando, pur senza volerlo,quella autunnale che i facebukianidi Sei di Cortona se... stanno pre -parando per la prima domenicad'ottobre.Il nostro piccolo evento sarà ri -petibile? Tutti ce lo auguriamo, maci vuole tempo ed impegno. Chivuole può farsi avanti e assieme alsottoscritto tentare di mettere in

piedi una Associazione onlus A -mi ci di Casale.Naturalmente una struttura sem -plice, libera e scevra dai seguacidel famoso profeta Geremiade,che in queste piccole associazioninon mancano mai.Inoltre, so benissimo che invece diun articolo ci voleva un poemetto.Tanto la festa è stata una veroeven to del cuore, come ha dettoPadre Livio, ed insieme una festadella cultura popolare ricca efeconda, ma sconosciuta, comequella della poesia dialettale edella letteratura popolare e conta-dina che, nella nostra serata, hareso omaggio a Pasquèle de LaCermentosa di mons. ValentinoBer ni e a Tonio de Casèle, aliasTonino Carrai. Ma spero che que -sta narrazione sopperisca a questamancanza.Una festa anche e soprattutto de -gli abbracci dati e ricevuti, dei sor -risi ricevuti e regalati e dei tantiricordi riportati alla luce nei vari,intensi "dialogues des souvenirs"avvenuti ai tavoli di Portole. Comel’aneddoto raccontato da Dina.Du rante una sua visita pastorale difine anni 1950 a Casale, il vescovoFranciolini venne a sapere cheAngiolo Zappini era un suo coeta-neo. Il vescovo allora, dopo il sa -luto, gli disse: “Mi raccomando,Angiolo, visto che siamo nati nellostesso anno, il primo che va inparadiso parli bene al Signore del -l’altro”. “Eccellenza, rispose An -gio lo, mi fa piacere che sémo del -la stessa età, ma per vi’ lassù,sarebbe meglio che visti avanti vo’.Sapete bene che vo’ c’aete piùcunfidenza col Padrone. Insommael conoscete meglio de me”. Oppure come la dura condizionedella donna contadina cortoneseancora nella prima parte del se -colo scorso ricordataci nel suo sa -luto, sempre a Portole, dalla si -gnora Maria Anna Briganti: “Hofatto solo la quinta elementare, aimi tempi faceon studiè solo i ma -schi come el mi fratello, che fumandèto a l’Università; a noialtreragazze altro che università... achè sa ad imparè le faccende e imistieri”.Sono questi solo due dei tanti rac -conti che sono intercorsi nei sim -patici e cordiali amarcord dellanostra bella serata. Ma soprattuttosono due storytelling che ci ricor-dano il popolo di Casale e che cidicono di che pasta e di che cuoreson fatti i casalesi cortonesi, cheper una serata son tornati al loropaese natio. Cioè al loro villaggionatale che oggi è un’immensa oasinaturale, bella e racchiusa nelverde chiaro dei suoi abbandonaticastagneti di Vallecalda, nel verdescuro delle sue abetine e delle suefitte selve di porrina di quercia, difaggio e di carpino, di ornello, diginestre, di citisi o ginestre delcarbonaio, di scope e di erichedalle multiformi varietà.Infine, anche se last but not least,un grazie sincero a tutti i parteci-panti, ai quattro sacerdoti chehanno celebrato la messa (FraLivio, don Simone Costagli, donOttorino Cosimi, don Lesley), allecanterine Angela, Laura e Patricia,a chi ha fatto le letture in chiesa, aFrancesca Pallini, a Franco Lunghiper le squisite pietanze che ci haservito a cena (anche se io mi sonperso le eccezionali garganelle alcinghiale), agli impareggiabili in -ter preti di Pasquèle della Cermen -tosa, i cari amici e poeti Carlo eRolando, cultori del dialetto corto-nese e che, assieme al caro amico,collega accademico e professoreuniversitario Sergio Angori, hannosaputo essere veramente il nostro"pop" ed insieme il nostro "ge -nius loci". Ivo Camerini

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L’ETRURIA N. 15 ATTUALITÀ 31 agosto 2018

genere: Zerocalcare (al secoloMichele Rech), ottimo graf fitista e,al momento, il più acclamatoautore di graphic novel (romanzoa fumetti) italiano che ha anche ilmerito di essere nato proprio aCamucia (per la precisioneall’Ospedale di Arezzo il 12 dicem-

bre 1983) e di averci a bi tato finoai due anni di vita. Per sonalmenteconosco i suoi genitori e quandoguardo il classico per sonaggio cheMichele disegna, quello con lesopracciglia grandi e grosse

quanto una rovescia dei pantaloni,mi sembra di rivedere suo padre,il pelosissimo e simpaticoingegner Gianluigi.

Per chi voglia sapere qualcosadi più di Zerocalcare informo chedal 13 settembre, dopo il passag-gio alla Mostra del Cinema di Ve -nezia, sarà nelle sale il film trattodalla sua opera d’esordio, LaProfezia dell’Armadillo, che è poila sua biografia.

L’altro nome è Eron, un eni -gmatico artista che tiene studio aSant’Arcangelo di Romagna, mache sparge le sue opere in tutte legrandi superfici del mondo e chepossiede una potente cifra lirica,talento finissimo di disegnatore euna spaventosa capacità di ren de -re la tridimensionalità delle cose.

L’ultima possibilità, l’estremache sarebbe anche un gran colpogobbo, è organizzare un concertoalla Maestà del Sasso dei MassiveAttack e sperare che durante lanotte il leader del gruppo, RobertDel Naja, si alzi dal suo letto dialbergo e vada, solo e non visto daalcuno, a dipingere qualcosa sullaTorre, giacché si vocifera che pro -prio lui sia il misterioso e genialeBanksy, l’artista oggi più famosodel mondo.

Alvaro Ceccarelli

di Angori e Barboni s.n.c.Via IV Novembre, 13 Camucia di Cortona Tel. 0575/63.12.63

(Terza parte)“Laudato sie... cum tucte le

tue creature”.Ci spalanca l’orizzonte sull’u-

niverso; però non c’è lo smarri-mento di chi si sorprende sperdu-to, ma l’esultante felicità di chi sisente a suo agio. In famiglia.

Cogliamo la fraternità cosmicadi Francesco che abbraccia consimpatia e tenerezza tutta lanatura, ne sente l’incanto e incomunione profonda avverte diessere intimamente “imparentato”con le cose, che chiama “frate,sora, matre” e ne canta la bellez-za, l’utilità, la gioia, lo splendore,che irradiano rivelando l’amoredel loro Dio, E, volendo celebrareil Signore, lo glorifica prima ditutto nella sua creatura più bella esmaglilante: il sole.

“Laudato si’... spetialmentemesser lo frate Sole, lo quale èiorno, et allumini noi per lui. Etellu è bellu e radiante cumgrande spendore; de Te,Altissimo, porta significatione”.

Il sole! Ecco il primo dono.Senza il sole tutto è notte, freddo emorte. Grazie al sole c’è luce,calore e vita. Il sole è “messere” -signore, che tutto domina e vededall’alto. Ed è il “fratello”, perchéanch’esso creatura, come l’uomo.

Attraverso lui, tu, o Dio, doni ilgiorno.

Il Cantico è preghiera. Rivoltaa Dio, appunto: Creatore, Dona -tore, Benefattore. E Francesco loguarda nel sole. Ne contempla labellezza: “et ellu è bellu”. Mir a -bile la forza di questa espressionecosì semplice, ingenua, infantile.Eppure splendida. Che nessun’al-tra può sostituire.

Francesco è inebriato da tantoradiante splendore. “Il sole - diceil salmista - esce dalla tenda dellanotte, come sposo dalla stanzanuziale,e percorre il cielo da unestremo all’altro; nulla si sottrae alsuo ardore”. Dilaga la sua luce nelmondo, e porta la vita e ogni donodi bene. Per questo è immagine esimbolo - “significazione” -dell’Altissimo. E anche perchétutto dona gratuitamente.

“Laudato si’, mi’ Signore, per

sora Luna e le stelle: in celu l’àiformate clarite e pretiose ebelle”.

Dio stende le tenebre e sulmanto di buio appunta il ricamodelle stelle. Il firmamento, con ilsuo mite chiarore, veste d’argentole distese dei prati, si specchiaserena sulle acque, disegna leombre, ascolta i sussurri dellanotte, culla i quieti riposi e i dolciso gni, veglia sulla terra, addor-mentata. Attorno a lei, le stelle“clarite”. Ha pensato Francesco as rella Chiara? Brillano a miriadi,lu centi e belle come perle e il cie -lo è tutto un polverio di luci, untrepido palpitar di vita, mirabilenella profonda oscurità. E trasfon-de un senso di pace serena. Poiirrompe fratello vento, che trasci-na con sé tutte le stagioni. Fa ilbuono e il cattivo tempo.

“Laudato si’, mi’ Signore, perfrate Vento et per aere et nubiloet sereno et onne tempo pr loquale a le Tue creature dàisustentamento”.

Fratello vento sembra ilrespiro del mondo. Soffia tra glialberi, canta tra le foglie, accarez-za le erbe, gioca con i fiori, masoprattutto sospinge le nubi; sulleali camminano le nuvole cheportano la pioggia ferace; cosìcrescono i raccolti e i figli degliuomini han no nutrimento. Ancheil vento è una creatura di cui siserve il Si gnore per spazzare ilcielo e provvedere gli alimenti. Edecco sorella acqua. Notiamol’alternarsi del maschile e femmi-nile - sole e luna, ven to e acqua,fuoco e terra: “Lau dato si’, miSignore, per sor’Acqua, la qualeè molto utile et humile e pretio-sa e casta.

Quattro aggettivi la caratteriz-zano. E’ molto utile: lava, irriga,ristora, disseta, rianima, riconfor-ta. E’ umile: striscia sulla terra; oche precipiti scrosciante o chemormori lieta levigando i sassi. E’preziosa: con sorgenti e fiumi elaghi e mari feconda il terreno e fagermogliare la campagna. E’casta: limpida e chiara, fresca ecristillina.

(Continua)

Il 25 luglio 2018 si è brillante-mente laureato con il massimo deivoti e la lode, presso l'Universitàdegli Studi di Perugia, AndreaSpensierati.

La sua tesi, nell'ambito delcor so di laurea magistrale discienze e tecniche dello sport edelle attività motorie preventive eadattate, analizza la tematica del“trattamento delle principalipro blematiche della spalla do lo -rosa nel nuotatore”.

Relatrice, la professoressa Si -monetta Simonetti.

Ad Andrea, attuale presidentedella associazione Sport EventsCortona, giungano le felicitazionied i complimenti da parte dellanostra redazione.

Ad maiora!

Riflessioni di padre Samuele Duranti

Le preghiere di San Francesco d’Assisi

Il cantico delle creature

Intensa attività artistica

L’estate cortonese si è ac -cesa di colori nelle saledel Circolo Culturale GinoSe verini - Teatro Si gno rel -li di Cortona. Da sabato 4

agosto al 17 agosto Sergio Grilli eA niello Iazzetta hanno esposto leloro opere per un tuffo nel coloree nel gioco delle ombre. Diversiper stile e formazione, i singoliartisti hanno offerto al pubblicoun saggio di cultura e profondità.Le opere di Sergio Grilli ricondu-cono a una soggettività espressivalibera nei confronti dell’interventoorganizzativo; l’istanza creativa siadopera con convinzione e sicom misura alle peculiarità confi-gurative del proscenio ambientale,mimetizzandone l’aspetto com -ples sivo e le definizioni originarie.L’energia e la delicatezza a untempo dei suoi nuclei performati-vi, incurvati in parte verso le traiet-torie dell’astrazione, sembranoscaturire dal ductus pittorico tra -mite l’estrosità del work in pro -gress con associazioni simbolichee implicazioni ingenerate da fattoria volte incidentali. La mappaturaartistica di Grilli sembra ingaggia-re una sfida coi parametri dellelinee costruttive, per correggernel’assertività nel copioso distendersidel colore. Quanto a Iazzetta, adimostrazione dell’enfasi accorda-ta al valore cromatico, la fluiditàdel colore presagisce richiami al -la prassi estetica capace di traslit-terare i tracciati funzionali dellalinea.

La versatile ingegnosità del -l’artista lo ha condotto a concepi-re soluzioni distributive attraversova ri supporti, ove risaltano il con -trasto e la vivacità coloristica. Nel -la fraseologia pittorica si rilevanonessi continuativi che cadenzano ilcolore anche attraverso i suoisvolgimenti intrusivi e ne destrut-turano le coordinate primigenie.La sinfonia del colore risuona ditinte squillanti dilagando e dialo-gando in un immediato rapportod’interazione tra segmenti propor-

zionali antitetici e non solo.Grilli, pittore e artista nato a

Cortona (Ar), è da sempre appas-sionato di pittura e ha all’attivonumerose mostre personali ecollettive in cui ha conseguito con -sensi di pubblico e critica. Innu -merevoli i riconoscimenti a carat-tere nazionale e internazionale, trai quali l'ambito premio Biennaledi Venezia 1995. Le sue opere so -no custodite in collezioni pubbli-che e private in Italia e all'estero.Fra i più importanti riconoscimen-ti: 1993 - II Premio, medagliad'ar gento - Pittori Italiani in Spa -gna - Ass. culturale Italia, San re -mo; 2007 - "Calice d'Oro" allaGal leria "Centro Storico" di Fi ren -ze; 2015 - Premio alla carriera-Circolo Culturale “ Gino Severini”MAEC Comune di Cortona; 2018 -Premio "Leonardo da Vinci" a Fi -renze.

Iazzetta nasce alla pe ri feria diNapoli “con il sangue di un artistae l'animo di un angelo custode”.

Creativo sin dall'infanzia, pre -sta servizio in qualità di carabinie-re fino al 2003 quando, congeda-tosi, si dedica allo studio delleombre e alla loro raffigurazione inscultura.. Nel 2006 partecipa allacorrente “Art for Young” promos-sa dallo scultore Andrea Roggi einizia la sua ascesa nel mondodell'Arte.

Numerose le mostre nelle piùfamose località italiane e innume-revoli gli apprezzamenti per la suatecnica “dell'incastro leggero edaereo della figurazione nellafigurazione”. Nel 2008 e nel 2009Iazzetta realizza due operemonumentali in Toscana e in E mi -lia-Romagna, quindi vince premiIn ternazionali (“David di Mi che -langelo”, “Vincent Van Gogh”,“Net tuno”) e nel 2012 partecipaal la Biennale di Roma. Nel 2013vince il 2° premio alla mostrainternazionale arti visive “OmaggioGino Severini” - città di Cortona enel 2014 riceve un premio di me -rito. E.V.

una proposta per la Torre Turini

Il più bell’esempio di archeo-logia industriale di Camuciaè la Torre Turini, è ormai co -me il Vittoriano, che è bruttograve pesante ma che a furia

di insistere nei suoi difetti è diven-tato bello per usucapione. A furiadi esserci la Torre Turini ha stabi-

lito il canone della sua necessità eè diventata bella e leggera, impre-scindibile per Camucia, un distin-tivo, un punto di riferimento. È diprivati ma con la sua proiezionever ticale intercetta lo sguardoquo tidiano di tutti, e quindi, incerto senso, appartiene anche unpo’ a tutti. È il nostro Pirellone: ilTurinone. Non conosco l’uso a cuiè adibita da quando non serve piùalla produzione dei mangimi, mase anche fosse un semplice silosvuoto dovrebbe lo stesso rimanerein piedi al suo posto perché haassolto una funzione importantenella storia economica e urbanisti-ca di Camucia e altre, ugualmenteimportanti, ne potrebbe assolverein futuro. È privata, ripeto, e ciò

impedisce intrusioni (della miaqui presente chiedo scusa preven-tiva), ma se la proprietà accoglies-se con interesse l’appello a unasua maggiore valorizzazione, forsequalcosa di buono si potrebbe fa -re, magari, chissà, anche con lacol laborazione delle istituzioni

pub bliche.Ma fare che cosa, di buono?

Ecco, io proporrei di affidare laTorre Turini alle mani di uno oaddirittura di due artisti che ne di -pingano le grigie facciate in ce -mento armato, se non tutte quat -tro (due sono parzialmente im -pegnate da strutture annesse)almeno quella lato valle e quellalato ufficio postale. Arte Pubblica,si chiama, e è la definizione socio-logicamente più aggiornata dellavecchia Street Art.

Faccio due no mi che - singo-larmente e in tempi diversi, op -pure insieme, ognuno sulla pareteassegnata - potrebbero rendere ungrande servizio al paesaggio ur -bano di Camucia e all’arte in

Orario estivo - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO - S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta 17,00 - S. Bartolomeo a PERGO - S. Margherita a CORTONA - S. Nicolò a CIGNANO17,15 - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA17,30 - S. Bartolomeo a PERGO - S. Pietro a CEGLIOLO18,00 - S. Filippo a CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Cristoforo e Biagio a OSSAIA - S. Ma riaa MER CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO18,30 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA

DOMENICA mattina8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA MUCIA - S. Pietro a CEGLIOLO8,15 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA8,30 - S. Filippo a CORTONA - Suore a TERONTOLA 8,45 - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) a CORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. DONNINO di Mercatale- S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE9,30 - S. Maria a RICCIO - S. Martino a BOCENA9,40 - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - S. Marco in Villa - Basilica di S. Margherita in CORTONA -SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. CATERINA alla Fratta - S. Eusebio a TA VAR NELLE- S. Leopoldo a PIE TRAIA - S. Giovanni Battista a MONTANARE - S. Francesco a CHIANACCE 10,30 - Eremo delle CELLE - SS. Mi che le Arcangelo a S. ANGELO - a rotazione: S. Biagio aRONZANO, S. Ippolito a CRETI, S. Giusto a FRATTICCIOLA 11,00 - Cattedrale S.Maria Assunta a CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - SanBartolomeo a PER GO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. Eusebioa TAVARNELLE 11,15 - S. Maria a MERCATALE - S. Maria Assunta a FARNETA - S. Gio vanni Evangelista aTERONTOLA - S. Lorenzo a RINFRENA11,30 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA - Cristo Re a CAMUCIA

DOMENICA pomeriggio16,00 - S. Pietro a POGGIONI17,30 - S. Maria a SEPOLTAGLIA (3^ domenica del mese) - S. Eurosia a PIAZZANO (4^ domeni-ca del mese) - Santuario del Bagno, PERGO (1^ domenica del mese)17,00 - Eremo delle CELLE 18,00 - Basilica S. Margherita in CORTONA - Cristo Re a CAMUCIA - S. Maria a MERCATALE - S.Ma ria al CALCINAIO18,30 - S. Domenico a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Domenica 2 settembre 2018Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 3 al 9 settembre 2018Farmacia Boncompagni (Terontola)

Domenica 9 settembre 2018Farmacia Boncompagni (Terontola)Turno settimanale e notturnodal 10 al 16 settembre 2018Farmacia Chiarabolli (Montecchio)

GUARDIA MEDICA

Camucia, Casa della Salute 0575/30.37.30

� �

Laurea Magistrale ad Andrea Spensierati

Circolo Culturale “Gino Severini”

Mangime per artisti

La Torre Turini difronte a Cor to na

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L’ETRURIA N. 15 ATTUALITÀ POLITICHE 31 agosto 2018

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

La raccolta differenziata è un se gna -le di civiltà, deve essere necessaria-mente effettuata, tuttavia i progettivan no contestualizzati ai territori, ea mio modesto avviso uno schemaprefissato non può essere adattato atutti. Il nostro Comune, tra i più e -ste si d’Italia, non può avere la stessaprocedura per la raccolta differen-ziata di un piccolo paese, il progettova adattato al territorio, al contestoche cambia anche da zona a zonadello stesso.I cittadini cortonesi hanno presoatto, oramai da tempo, che la diffe-renziata è un dovere, quindi non èvero che non esiste la consapevolez-za e/o la cultura di riciclare, ci sa -ran no anche delle eccezioni, credoche questo esista in tutti i luoghi,tut tavia queste eccezioni non de vo -no fermare la gente onesta nel fareil proprio dovere.Per ottenere un risultato, a mio av vi -so, occorre ripristinare i grandicon tenitori, magari con delle scher-mature sui punti più cruciali del ter -ritorio, monitorando il tutto condel le telecamere, anche perché non

servono le fototrappole, la gentedeve sapere che esiste un controllofisso, di questo, le persone perbenenon hanno paura.I piccoli contenitori, specie nellecampagne, non recepiscono nulla,sono sempre pieni e costringono lagente a non svolgere l’attività delladifferenziata, basta vedere le zonevicine agli agriturismi e/o attività ri -cet tive e non solo. Il sistema messoin atto con i piccoli contenitori, si -curamente sta aumentato i costi perl’azienda, vedi gli addetti, i mezzinuovi per i ritiri, ma non ha portatoun contributo serio al progetto. Durante una riunione tenutasi pres -so il magazzino comunale all’iniziodel servizio della differenziata nelterritorio, con presenti l’Assessore eresponsabile della Sei Toscana,chie si lumi sul progetto che a miomo desto avviso non andava beneper il nostro territorio. Niente dafa re, lo schema prefissato eraquesto e con la solita supponenza di

essere “bravi” fu risposto che le mieesternazioni non erano accettabili,purtroppo con il senno di poi si èavverato il tutto.Aldilà della vicenda degli addettiassunti con le agenzie interinali, ilsi stema differenziata a Cortona mo -stra tutte le lacune del caso, girandoper il territorio, ricevendo decine ditelefonate, si nota una situazione allimite della decenza, convinto ancheche tutto il “lavoro” effettuato dallagente onesta svanisca nel nulla. Esiste poi la gestione dei ritiri, unadelle criticità maggiori è quella cheinteressa l’umido, alcune attività,co me anche privati cittadini, vedi ilcentro storico a Cortona, “grazie” aquesto servizio sono costrette a te -ne re i sacchetti dell’umido nei pro -pri locali, fino al giorno del ritiro.Una città turistica nei mesi di puntadovrebbe avere ritiri giornalieri enon fare accatastare i rifiuti nellestanze. Contrariamente a quanto detto dallaresponsabile di Sei Toscana durantela “famosa” riunione, non è veroche per fare la differenziata servono

solo i bidoni piccoli, credo chequesta affermazione sia stata abbon-dantemente smentita dai fatti. Inogni zona del territorio bisognereb-be riposizionare i contenitori gran -di, ognuno per l’apposito rifiuto, af -finché tutte le persone possano por -tare il rifiuto negli appositi cassonet-ti. La cultura della differenziata vaal dilà del contenitore, la gente è piùeducata di quanto pensa Sei To sca -na, quindi mettano a disposizionegli strumenti adeguati e il risultatoarriverà. Di certo per ora c’è solo il“fallimento” di un progetto natomale, schematico e non contestualeal nostro territorio, purtroppo si pa -ga tanto e si ottiene poco! Comesem pre non ci saranno i responsa-bili del “fallimento”, l’azienda nonsta andando bene, tuttavia alcunipolitici la difendono, forse pensan-do ad un loro posto cruciale ben re -munerato nella stessa….. allafaccia del territorio!

Luciano Meoni

Cortona, 14 agosto. Che aCortona ci sia un problemaparcheggi nel centro storico non ècerto una novità di queste ultimesettimane, ma a far ritornare allaribalta la questione è stata l’ondatadi multe erogate dai vigili urbanicortonesi nelle serate estive agliautoveicoli parcheggiati all’internodel centro storico cittadino.

A riguardo è intervenuta Casa -Pound con un comunicato perincalzare l’amministrazione versouna soluzione definitiva del proble-ma parcheggi nel centro storico.

“Il problema dei parcheggi nelcentro storico di Cortona è sotto gliocchi di tutti - dichiara AndreaPerugini, responsabile cortonese diCasaPound - è un problema fisiolo-gico certo, dettato dalla stessaconformazione di Cortona, arrocca-ta su una collina e circondata damura, ma la gestione recente delproblema da parte dell’amministra-zione comunale è comunque tuttotranne che soddisfacente.

L’assenza di un parcheggio veroe proprio all’interno del centrostorico porta infatti spesso a uncongestionamento di via Cesare Bat -tisti, con le macchine che parcheg-giano in doppia fila e addiritturaarrivano a posteggiare lungo il“muretto” fino a piazza Garibaldi.

Una situazione che finisce percausare disagi al traffico degliautoveicoli e dei pedoni, ma che anostro avviso non può essere risoltacon multe indiscriminate a turisti ecortonesi”.

“In queste serate estive - prose-gue Perugini - abbiamo infattiassistito più di una volta a raffiche dimulte, coi vigili urbani scatenatinell’erogare sanzioni ai parcheggia-tori cortonesi.

Crediamo che questa praticadebba essere limitata e censuratadall’amministrazione comunale.

Cortona è infatti città dalla spic -cata vocazione turistica, che fasoprattutto nei mesi estivi propriodei numerosi visitatori, in particola-re stranieri, il suo vero punto diforza.

Un atteggiamento di questo tipo,coi viaggiatori utilizzati come pollida spennare solo per fare un po’ dicassa con le multe rischia di diven-tare controproducente, finendo perdisincentivare i turisti a visitare lanostra bella città”.

“Sia chiaro, non vogliamo certomettere in discussione il lavoro deivigili urbani, arrivando a dire chetutte le multe sono sbagliate –conclude Perugini – ma è innegabi-le che un’eccessiva rigidità nell’ap-plicazione delle sanzioni, soprattut-to nelle ore notturne, finisca perdanneggiare l’immagine di Cortonaagli occhi dei nostri ospiti.

Proprio per questo crediamoche sia necessario un cambio dirotta da parte dell’amministrazionecomunale, che non può limitarsi adaprire alle auto la passeggiata delParterre nei giorni più frequentati,ma deve obbligatoriamente pensarea soluzioni alternative e durature,incentivando ad esempio le navettecoi parcheggi a valle e con la stazio-ne di Camucia e attivando anche dinotte le scale mobili durante le sereestive, incoraggiando così gliautomobilisti a parcheggiare alparcheggio dello Spirito Santo, altri-menti costantemente semivuoto.Senza provvedimenti di questo tipoè impossibile pensare di risolvere ilproblema parcheggi a Cortona, euna città che non riesce ad andareincontro alle esigenze dei turisti, mache anzi li punisce multandoli, èinevitabilmente condannata perquanto bella a rimanere indietronella competizione con le altrerealtà del territorio”.

CasaPound

raccolta differenziata “fallimento” totale!

L’ipocrisia e le “dimenticanze” della politica delle chiacchiere e selfie

Il P.S.I. Cortonese sostiene la lottadel comitato per il rilancio e lariqualificazione della stazione diTerontola-Cortona. Il comitato te -ron tolese è stato costituito il 26Giu gno presso il locale centro so -ciale ed è fortemente sostenuto dalPD cortonese e dall’amministra-zione comunale (vedi l’assembleadel 17 Maggio convocata e presie-duta dal presidente del consigliocomunale Lorena Tan ga nelli, conla presenza del sindaco Basa nie -ri).A breve distanza, dopo attenteriflessioni, noi Socialisti perplessi,ci chiediamo perchè il PD corto-nese non abbia lottato e appoggia-to la nostra proposta di una stazio-ne per l’Alta Velocità “Media Etru -ria” sulla linea D.D. in prossimitàdi Farneta (scambio gomma-fer -ro), come risultò dal convegno te -nuto a Sant’Agostino a Cortona il

9 Novembre 2013, dove eranopresenti il senatore P.S.I. RiccardoNencini, il sindaco di Cortona An -drea Vignini, gli Assessori Re gio -nali ai trasporti di Toscana e Um -bria Vincenzo Ceccarelli e SilvanoRometti, il Sottosegretario ai tra -sporti De Angelis, che concorda-rono la fattibilità e l’utilità per ilnostro territorio e per quelli di Pe -rugia e Siena. Non solo idee mastu di e progetti che purtropposono rimasti chiusi negli scaffaliregionali poichè la nostra voce èpiccola e incapace di farsi sentiree di lottare da sola contro il solitocampanilismo.Arezzo ha ottenuto alcune fermatee Siena ha puntato sulla riqualifi-cazione della stazione di Chiusidove a dicembre fermeranno 1 o2 coppie di treni Alta Velocità.Perugia ha ottenuto, al costo di €1.400.000 i 2 Frecciarossa diretti

Nel territorio cortonese esistonovarie criticità legate alla viabilità esicurezza stradale, attraversamentipedonali non visi bili, in crocipericolosi non segnalati adeguata-mente, scarsità di se gnaleticaorizzontale e verticale, erba altache in dei casi copre la visibilità,mancanza di illuminazione.

Considerato Che, la sicurezza stradale oltre cheun diritto è importante per salva-guardare la vita delle persone, lamancanza di segnaletica, può de -terminare errori da parte di chi è

alla guida di un veicoli, in variincroci del territorio le strisce aterra non sono più visibili comeanche negli attraversamenti pedo -nali.

Preso atto altresì Che, le criticità suddette sono pre -senti in varie zone del territoriocortonese, gli ultimi incidenti di -mo strano tutta la pericolosità se -gnalata.

Chiede - Se non sia il caso di predisporrecon urgenza una verifica tecnicadei suddetti problemi, attenzio-nando per primi tutti gli incroci

pericolosi e poco visibili, con ilrifacimento della segnaleticaorizzontale e verticale. - Il rifacimento delle strisce sugliattraversamenti pedonali del terri-torio, con prodotti di ultimagenerazione in modo da renderepiù visibili gli stessi - Una relazione tecnica illustrativadi tutte le criticità legate alla si -curezza stradale, con soluzioni daproporre tecnicamente al fine disuperare le attuali anomalie.

Il Consigliere Comunale Futuro per Cortona

Luciano Meoni

Mosso dal sentire i tanti interventicontro le politiche dell’Italia accusatadi razzismo, insensibilità e antiacco-glienza, ho verificato che c’è una po -litica che specula in modo ipocritapoiché: Il 19 novembre 2014 l’alloraConsigliere Luca Pacchini, a seguitodella morte in Marocco di un’attivistaper la difesa del popolo Saharawipresentò, come Capogruppo PD, unOrdine del Giorno (OdG) che invita-va la Presidente del Consiglio Comu -nale a trasmetterne copia al Se gre -tario Generale delle Nazioni Unite eal Presidente del Consiglio Italiano,anche in qualità di Presidente della

Su multe e parcheggi serve un cambio di rotta

Riqualificazione della Stazione di Terontola

Unione europea, affinché condan-nassero il regno del Marocco perl’ennesimo atto di violenza e perchéla missione di Pace delle Nazioniunite per il Sahara Occidentale(MI.N.U.R.S.O.) fosse urgentementeimpegnata nella tutela dei dirittiumani della regione. L’atto, discusso nella seduta del 22dicembre 2014, fu approvato con ivoti della maggioranza ed il M5S,ricevendo i voti contrari dell’opposi-zione, compreso lo scrivente che du -bi tava sulla sincerità dell’atto e del -l’efficacia che potesse avere invitandoa seguire le questioni di cui al man -

dato ricevuto. Poco prima del Con -siglio del 18 giugno 2018, in cui pre -sentai anche interrogazione verbalenel senso, accertai tramite l’UfficioPro tocollo che la Presidenza non tra -smise mai al Segretario della NazioniUnite né al Presidente del Consiglioquell’OdG di tre anni prima né orarisposto (trascorso inutilmente edab bondantemente il termine impostodi 30 gg.) all’ interrogazione su quel -l’omissione confermando i dubbi diall’ora ovvero che si trattò di un attopolitico puramente ipocrita, di cat ti -vo gusto, perciò retorico e di sgrade-vole speculazione sulla pelle di esseriumani.Senza guardare addirittura a NewYork, sarebbe bastato invitare i citta-dini che condividevano tale intento,ma spero non questi comportamenti,a boicottare il Marocco non acqui-stando beni di consumo e dell’agri-coltura come anche le famose aran -ce (liberalizzate nel 2012 dalla UE)vendute anche nei supermercati diSoc. Cooperative sotto casa o invitan-do i Deputati dell’area di riferimentoa farsi promotori verso lo stessoGoverno per affrontare il problemamagari quando a Rabat, poco dopoov vero il 27 gennaio 2015, Gentiloniavrebbe sottoscritto con il Maroccoun importante accordo economicodi partenariato strategico per gli annifuturi. Con tale omissione oltre adessere ve nuta meno l’efficacia dell’at-to Consiliare, si è configurata unaviolazione tale da poter presentareuna mozione di censura contro laPre sidenza del Consiglio Comunale econcretizzatasi di fatto la vittoria delleopinioni di opposizione probabil-mente non ci sarà da questa l’inte-resse ma invito pubblicamente i Con -siglieri del gruppo PD, che ne furonoappassionati promotori, o il M5S checondivise l’atto, a farsi avanti anche atutela delle prerogative del Consiglioe richiamare la Presidenza ai propridoveri e rispetto di quelle “antipati-che” regole garanti del diritto, primao poi di tutti.Ritornando brevemente alla questio-ne delle sorti del popolo Saharawi, Vitranquillizzo, poiché nonostante la“dimenticanza” del Comune di Cor -tona, Il Consiglio di sicurezza delleNazioni Unite già dallo scorso mesedi aprile ha prorogato fino al 31 otto -bre p.v. il mandato della MINURSOschierata appunto per monitorare ilcessate il fuoco e tenere un referen-dum per decidere sul futuro di quelterritorio. Ai concittadini ribadiscoche è ora di cambiare! Fabio Berti

Consigliere Comunale

Viabilità e sicurezza stradale

Estate ritardataE' arrivata con vampataquesta estate ritardata.Ha colpito mente e cuore,con un colpo di calore!Non essendo abituatisiamo un poco frastornati.La speranza è che il caloreporti anche tanto tanto amore!

Azelio Cantini

E’ già passato un anno, è volato, tiabbiamo sempre nel cuore e ricordia-mo la passione che avevi per la tuaCortona per la quale hai dedicato tantodel tuo tempo libero come Consiglieredei Terzieri, come organizzatore dellaMostra scambio e ritorno al passato,come inventore della Compagnia dei

22 agosto 2017

Emilio ChecconiI Anniversario

a Milano e Torino che partivano eterminavano la corsa ad Arezzo.Vederli transitare dalla stazione diTerontola ha ridimensionato an co -ra di più una stazione che per tantianni è stata non solo la porta del -l’Umbria e del lago Trasimeno, mauna stazione di diramazione tra lepiù importanti d’Italia.Ben venga il comitato a tutela esostegno per il rilancio e la riqua-lificazione della stazione ma siamoconvinti di aver perso il treno piùimportante per il nostro territorioe non solo.Forse questo treno non torneràpiù ma noi non ci arrendiamo.Ora la nostra piccola voce sosterràil comitato per le fermate di tutti itreni I.C. che attualmente non han -no fermata e chiederà nuovi treniper Perugia e Foligno e viceversacon coincidenze con le nuovefermate treni I.C.Solleciteremo con urgenza i lavoridi ammodernamento e arredodel la nostra stazione con abbatti-mento delle barriere architettoni-che per creare una stazione mo -derna e vivibile da parte di tutti.Ma, realisti e dispiaciuti, riteniamonon fattibile la richiesta del comi -tato e dell’amministrazione comu -na le, di far fermare i 2 Freccia -rossa, sia per il costo e la logicadel l’Alta Velocità che prevede po -che fermate. Il viaggiatore viene tutelato daltreno Regionale 11658 Chiusi-Fi -renze S.M.N. con fermate a Ca sti -glion del Lago, Terontola, Camu -cia-Cortona, Castiglion Fiorentinoe Arezzo (arrivo 5.42) dove trovala coincidenza con il Frecciarossain arrivo da Perugia e diretto aMilano e Torino alle ore 6.02.

La Segreteria PSI Cortonese

Balestrieri. Tua moglie Francesca ti è sempre vicina e continua a viverecon te nel tuo ricordo.

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PAGINA 14

L’ETRURIA N. 15 ATTUALITÀ 31 agosto 2018

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La XVIII Rassegna Musi ca -le e Organistica, organiz-zata dall’Ass ciazione Or -ga ni Storici in collabora-zione con il Comune di

Cortona, ha portato nelle chiese diCortona i migliori musicisti chegravitano intorno a due dei festivalpiù importanti nell’ambito musi -cale, cioè Milano Classica e Pae -saggi Musicali Toscani.

Michele Fedrigotti ha tenutoun concerto di altissimo livello nelSantuario di S.Maria della Croce, aS.Donnino, davanti ad un pubbliconumerosissimo ed entusiasta; hasuonato Chopin e Listz creandoonde di note, che hanno affascina-to i presenti, si è soffermato aspiegare la scelta musicale che ha

proposto e, finito il concerto econcesso il bis, si è fermato a par -lare con le persone che gli chiede-vano informazioni, notizie biogra-fiche e commenti personali: unapersona disponibile e coltissimache lascia il segno.

Quindi il Quartetto Indaco,nella chiesa di S.Michele Arcan -gelo, a S. Angelo: due ragazze edue ragazzi, dai 28 ai 34 anni, chahanno suonato con una maestriadavvero stupefacente per musicisticosì giovani, davanti ad un pubbli-co numeroso e interessato. Fra ilpubblico erano presenti AlbanoRicci, don Alessandro Nelli e ilnuovo sacerdote di S. Angelo, donPiero Sabatini.

I quattro musicisti hanno il -

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lustrato i brani, hanno spiegatoche il quartetto d’archi costituisceuna forma di incontro musicale,una specie di dialogo con i pr -senti, in quanto non viene presen-tata una struttura rigida, comel’opera lirica, ma la musica stessainvita alla condivisione.

Hanno ringraziato la contessaMorosini e l’ing.Ristori per averdato loro la possibilità di suonarein un luogo così bello.

Du rante la cena all’Osteria “LaTufa”, hanno raccontato tante coseinteressanti sulla loro vita di gio -vani musicisti.

Il primo violino Eleonora Mat -su no suona uno strumento del -l’800, dal suono brillante e ar mo -nioso, prestato da un collezionista,

Di queste Favole/Storiel’Italia è colma, ho scel -to di narrarne una pertutte le altre, perchérap presentare la fatica,

l’in gegno e la signorilità di pro -porre le tradizioni italiane nelmon do è un onore al quale nonposso proprio sottrarmi.

Spesso abbiamo sotto gli “oc -chi” le ricchezze sognate ad “oc -chi aperti” e la vera fortuna sta nelriconoscerle intorno a noi e den -tro di noi.

Il racconto che desidero nar -rarvi è quello di una famiglia delmondo dei vini, di un Podere, unaCascina, tanta terra, e vino ven -duto sfuso insieme ai prodottidell’orto.

I tempi cambiano e le tasserendono la vita difficile persino aibenestanti. Ricordate che un tem -po il popolo smontava i tetti delleabitazioni per esonerarsi dal pa -gamento dei tributi?

La terra pretende di essere cu -rata dall’uomo e non solo posse-duta, non vuole essere oggetto divanto perché si offende, anch’essa

è vanitosa e desidera donare lesue ricchezze e i suoi raccolti aisuoi abitanti.

Allora una sera, “C’erano unavolta delle belle persone” raccolteintorno ad una tavola elegante-mente addobbata dai calici riem -piti di Chianti dal colore rubino esotto un cielo toscano puntinato distelle, abbiamo ascoltato la storiadi un genitore anziano e del suoaffezionato nipote che sono di -venuti la chiave della spinta pro -pulsiva di un grande progetto...

La dolorosa malattia del non -no invade di tristezza l’animo delgiovane che soffre nel non vederlopiù chino tra le viti, non osservarlopiù passeggiare orgoglioso tra lasua terra, perché oramai rinchiu-so nelle sue mura a fissare le an -tiche travature. La sua forzata pri -gionia scuote il ragazzo che ab -bandona il meraviglioso delirio digiovane onnipotenza per abbrac-ciare improvvisamente la consape-volezza della sua vita e della storia

della sua famiglia tanto che,inconsapevolmente, crea un pro -getto d’immortalità terrena perproteggere la storia della sua stes -sa famiglia.

Dichiara ai propri genitori lavolontà di non voler vendere ilPodere del nonno e la frase delnipote/digliuolo espressa con vita -lità e coinvolgimento fa scattareuna scintilla nel cuore della suamamma/figlia. Nasce così la nuovaazienda con il non meno impor-tante il sostegno del marito chedetta il progetto esecutivo dellaproduzione e della vendita del lo -ro vino all’estero. Anche, comespesso capita nella vita, piccolefortuite coincidenze hanno favori-to l’ascesa di questa piccola casavinicola che si vanta di apparirenella carta dei vini dei miglioriristoranti di Miami e nelle enote-che newyorkesi con le sue botti-glie dalle grafiche raffinate di uncreativo toscano di Castel Berar -den ga.

I corsi serali d’inglese fre -quentati con fatica dai genitori delragazzo a fine giornata, invece di

cadere svenuti due ore prima nelproprio letto, sono solo la puntadi un iceberg della lotta continuacontro lo sfinimento, ma l’obbiet-tivo intrapreso insieme li rendeinvincibili.

Lo studio, la scelta dei giusticollaboratori, il lavoro costante, ladedizione, l’umiltà di veder rico -nosciuti i primi fallimenti e la for -za di non voler mollare mai sonostate le qualità che hanno fattoemergere la filosofia pratica del -l’Azienda.

Il resto sarà il futuro.Il Podere “Lecci e Brocchi” ha

dedicato un Chianti Riserva alnonno ed una Grappa Barricataalla nonna, suggerisco di battezza-re un vino dal nome “ArgentoVivo” da dedicare alla loro figliolaMadonna Sabrina.

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

p.s. Racconto liberamente trattodalla storia di una Famiglia Senesedei Vini.

“Podere Lecci e Brocchi” Ennio Bencini dona quattro sue opere alle Chiese di CortonaXVIII Rassegna musicale e organistica

La Rassegna Musicale e Or -ganistica predisposta da l -l’Associazione Organi Sto -ri ci in collaborazione conil Comune di Cortona,

con tinua domenica 9 settembre nelDuo mo di Cortona; alle ore 18.00 èin programma: “Maestri Cortonesiin concerto”.

Come ogni anno non potevaman care l’appuntamento con Fran -cesco Santucci e Massi miliano Ros -si, due musicisti da brivido per lapre parazione musicale a tutto ton -do, che hanno fatto della musical’espressione privilegiata.

Francesco Santucci si diplomain sassofono sotto la guida del M°Alfio Galigani e contemporanea-mente si dedica anche allo studiodel clarinetto e del flauto. Si perfe-ziona in seguito sotto la guida diPaul H. Jeffrey (Duke University)iniziando anche lo studio della com -posizione con Robert Mann, dell'ar-rangiamento con Bruno Canfora, edella direzione d'orchestra conFran cesco de Masi con il quale sta -bilirà un lungo sodalizio artistico.Nel corso della sua carriera, spaziain diversi generi musicali, e collabo-

ra con vari artisti, fra cui: A. Jar -reau,C.Wilson,G.Gaynor, C.Veloso,M.Lewis, R.Charles, A. Piaz zolla, G.Pre tre, Z. Metha.Come compositoreha firmato numerose colonne so no -re per registi famosi..

Massimiliano Rossi, dopo averinizialmente intrapreso lo studio delpianoforte, si dedica alla sua verapassione iscrivendosi al Con ser va -torio F. Morlacchi di Perugia dovefre quenta il corso di Organo e com -posizione organistica, dapprimasotto la guida del M° Wijnand Vande Pol e, successivamente, sotto laguida del M° Luca Scandali arrivan-do a conseguire il diploma. Pur nonsvolgendo professionalmente l’atti-vità di musicista, è assiduamenteimpegnato nell’accompagnamentodell’attività canora delle Corali delterritorio cortonese ed è organistapresso la Cattedrale, e presso le Chi -se di S.Filippo e S.Maria Nuova inCortona. Ha eseguito vari concertine gli organi storici presenti nelleChiese della città di Cortona ed èstato organista della Chiesa SantaMaria di Monteluce in Perugia.

Il programma prevede musichedi G.P.Telemann, F.Devienne, E. Gi -gout, W.A.Mozart, A.C.Jobim e dellostesso Santucci, in un ideale percor-so musicale che spazia dalla fine del‘600 ai giorni nostri.

Il tema del concerto è l’amici-zia: la musica come linguaggio checonnette e sintonizza le persone e levisioni del mondo, ciascuno con leproprie caratteristiche ma legatoindissolubilmente agli altri.

Sarà un altro concerto da incor-niciare! L’Organo del Duomo è l’Or -gano Ducci, del 1839, restauratonel 2008, che bene si accompagnaalle sonorità del sax e del clarinetto.L’ingresso è libero.

La Storia di una Famiglia che ha riconosciuto il suo Rinascimento

perché gli strumenti necessitanodi restare attivi; Jaming Santi, se -condo violino, insieme al violon-cellista Cosimo Carovani, hannosuonato spesso in Germania e inaltri Paesi europei; Cosimo suonauno strumento di recente costru-zione, anch’esso di grandissimovalore; Francesca Turcato, dellaprovincia di Venezia, diplomataanche in violino, suona una violadi fine ‘800 il cui legno provienedalla Val di Fiemme e sa tutto sullascelta degli alberi destinati a di -ventare strumenti musicali, unvero piacere ascoltarla!

Musicisti giovanissimi chehan no concluso da poco un corsodi perfezionamento all’AccademiaChigiana di Siena, che hanno suo -

nato con grandi della musica: unnome a caso, Mario Brunello; chesuonano in orchestre ed ensem-ble, e nello stesso tempo continua-no a perfezionarsi e sanno tuttosulla liuteria.

Vivono tutti a Milano, dovehanno l’occasione di condividereuna realtà musicale internazionaledi altissimo livello, e, come se nonbastasse, si dedicano alla didatticanelle scuole, perché loro stessihanno iniziato a suonare a cinqueanni, e hanno continuato perchési divertivano tanto!

Tutti grandissimi musicisti,tutte personalità interessanti edisponibili a raccontarsi, per unaRassegna Musicale che connetteCortona con il mondo. MJP

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

Hereditary Le radici del male

Se pensate di trovarvi di fronte a«L’Esorcista» dei nostri giorni vi statesbagliando. Perché, l’horror-rivelazione dell’estate2018 subisce, prevalentemente, l’in -fluenza di altri due cult da urlo come«A Venezia… un dicembre rosso sho -cking» e «Rosemary’s Baby». Esordio in cabina di regia di Ari Aster,Hereditary ci conduce nella casa dellaminiaturista Annie Graham (interpreta-ta da Toni Collette) che, con la suafamiglia, conduce una vita apparente-

mente tranquilla. Fino a quando Ellen, la sua anziana mamma, muorefacendo affiorare una serie di terrificanti segreti.Giudizio: Buono

Foto Ramacciotti

Il maestro Ennio Bencini,molto conosciuto a Cortona enon solo (tra le sue numerosemostre si annovera anche unaBiennale di Venezia) ha do -

nato quattro delle sue opere adalcune chiese della città, affinchéqueste possano essere visitabili alpubblico.

Andrea Rossi Franciolini hagiocato in questo un ruolo princi-pale, riuscendole a collocare inchiese importanti.

Ciao Andrea, ho saputo cheun importante artista contempo-raneo ha donato ad alcune chiesedi Cortona delle sue opere. Mipuoi parlare di questo essendo tustato l'intermediario?

Ciao Stefano, grazie per la di -sponibilità. In realtà è proprio gra -zie a te che ho conosciuto l'artistaEnnio Bencini, in occasione dellamostra svoltasi a Cortona presso ilCircolo Signorelli. Lì ho potuto ve -dere e apprezzare le sue opere,ricche di significati religiosi e spiri-tuali.

Cos'è che ti ha colpito inparticolare di questi lavori?

In particolare mi ha colpito ilfatto che si arriva subito a com -prendere il significato che l'operatrasmette, tanto che Ennio mi lasciòspiegare a livello teologico le sueopere e ne rimase colpito, proprioperché non conoscendomi eavendo visto le sue pitto-scultureper la prima volta ha capito che ilmessaggio mi era arrivato.

Così Ennio Bencini ha decisodi donarti quattro delle sue opereperché queste venissero valoriz-zate.

Sì Stefano, ne sono rimastosubito colpito per la fiducia, stimache mi ha concesso.

Ho collocato delle sue operepresso la chiesa del Museo della

Chiesa di San Marco, una presso laChiesa di San Nicolò e una pressola Chiesa di San Cristoforo, chiesedelle quali sono il custode.

Di che opere si tratta?Le opere di Ennio sono a carat-

tere religioso e teologico, eseguitecon pezzi antichi di tabernacoli oaltri oggetti che si rifanno sia allesuppellettili sacre che a oggetti cherimandano a un significato spiritua-le.

Con pochi tratti, una sceltaadeguata di colori e uno stile sim -bolico riesce a trasmettere la suaforte religiosità. Spiegare questeopere non è facile, vanno viste dalvivo.

Quindi saranno sempre visi -tabili?

Certamente, saranno sempreesposte al pubblico in via perma-nente.

Questo è importante, perchépurtroppo a Cortona molti artistinon sono valutati nel giusto mo -do.

Sì, questo è un modo perdimostrare la mia apertura versol'arte contemporanea e anche lamia gratitudine verso un Artista chesi è fidato di me.

Stefano Duranti Poccetti

Considerazioni a margine dei Concerti che si sono tenuti a S. Donnino e a S. Angelo

Eleonora Mat su no

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PAGINA 15

Direttore Responsabile: Vincenzo LucenteVice direttori: Isabella Bietolini e Ivo CameriniResponsabile redazione online: Laura LucenteCollaboratori: Antonio Aceti, Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta relli, Piero Borrello, Olimpia Bruni, AlvaroCec carelli, Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Emanuele Mearini, PriscaMencacci, Mario Pa ri gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Ma rio Rug giu, Da ni loSe sti ni, Mo nia Tarquini, Elena Valli, A les sandro Ven turi, Carlo Viviani, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Ferruccio FabilliConsiglieri: Vin cen zo Lucente, Riccardo Fiorenzuoli

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione sabato 25 è in tipografia lunedì 27 agosto 2018Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 15 SPORT 31 agosto 2018

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Anche per il settore femmi-nile come per il maschilequest'anno ci sono molteno vità: si ripresenterà lapri ma squadra e si darà

se guito al lavoro fatto negli ultimi an -ni dalla società.

Abbiamo parlato di questo pro -gramma importante con il presiden-te Enrico Lombardini per cercare dicapire meglio come si evolverà ilpros simo anno ed anche in futuro.

Cosa si può dire per quantoriguarda il femminile per il prossi-mo anno?

Confermo anche qui il lavoroche abbiamo fatto negli ultimi cinqueanni assieme a Marco Cocci, Fa -brizio Verni, Maria Chiara Trib bioli,Stella Petrucci e a tutti gli allenatoriche hanno supportato il nostro set -tore femminile con e dopo Car men;sia mo riusciti a ricostruire un grup -po importantissimo di ragazze per -tanto il prossimo anno riusciremo afare in maniera ormai definita eorganizzata due campionati di Under12, di cui uno misto, un campionatoUnder 13, un Under 14 e un Un der16; tutti del Cortona. In più il prossi-mo anno parteciperemo al campio-nato di prima divisione femminile, acui ci siamo già iscritti.

Un programma importante!È un punto di ripartenza in cui la

società Cortona volley mette le basiper un auspicabile accesso ad uncampionato regionale. Sappiamoche è importante fare un passo pervolta e ponderare bene le scelte fatte.Vogliamo che questa pallavolo sialocale, fatta da ragazze del territorio.Vogliamo riuscire a riportare le no -stre ragazze in palestra e poi magaridopo un anno di università in cui si è

capito meglio la loro disponibilità ela loro voglia di giocare pallavolonel la nostra società. Noi diamo lamas sima libertà e possibilità alle ra -gazze, alle atlete di scegliere le so -luzioni migliori per loro poi quandole loro scelte si combinano con lenostre ne siamo felicissimi. Le lascia-mo libere di poter scegliere la so -cietà in cui giocare e su cui puntarese poi quella società siamo noi tantomeglio. Così come l’anno scorso leabbiamo lasciate libere di scegliereun altro percorso se pensavano chesarebbe stato meglio per loro: speciequando noi in quel mo mento nonpossiamo offrire le stesse cose.

Poi le abbiamo ricontattatequan do abbiamo deciso di rimetterciin gioco e quest'anno siamo feliciche ci sarà una massiccia adesione;in molte delle atlete che hanno scor -so hanno scelto, o hanno dovuto sce -gliere altre destinazioni.

Quest'anno ci saranno tanti ri -torni di figure gli atlete che potrannopartecipare al campionato di primadivisione. Senza dimenticare cheoltre alle tante ragazze del gruppostorico del ‘99 e ‘98 della serie C,Under 16 e Under 18 che hanno vin -to tanti campionati provinciali epartecipato a vari regionali c'è ancheun gruppo di Under 18 che annoscorso ha fatto una collaborazionecon lo Star Volley. Quindi tutte in sie -me creeranno un gruppo davveroimportante per il campionato diprima divisione su cui poter lavorareper i pros simi anni.

Quali le intenzioni?Nei prossimi due anni l'obiettivo

della società e chiudere tutti gli spazilasciati vuoti nelle varie categorie siamaschili che femminili e arrivare alla

Il settore femminile Le prime amichevoli e la Coppaprima squadra con la maggior partedi giocatori e giocatrici locali.

Vogliamo ora più che mai va -lorizzare al massimo e ottimizzare almassimo i numeri del nostro set toregiovanile.

Si vuole arrivare ad avere unparco giocatori per cui quando poi igiovani atleti arrivano a 18 / 19 annicon le scelte universitarie che spessoli allontanando da noi ad avere ri -cambi dal nostro stesso settore gio -vanile e continuità del flusso dei gio -vani atleti da portare nelle primesqua dre. Non sarà semplice con al -cuni che sono sicuramente delle ec -cellenze ma vogliamo provare a riu -scirci.

Vogliamo comunque anche ga -rantire a chi voglia giocare con il

Cor tona Volley e fare attività di po -terlo fare.

Chi allenerà la prima divisionefemminile?

L'allenatore sarà Fabio Fon tani,che seguirà anche la Under 16 fem -minile. La Under 13 e 14 sarà seguitada Fabrizio Verni, la Under 12 restaancora in sospeso.

Quali obiettivi per il prossimoanno?

Quest'anno abbiamo incremen-tato tre gruppi in più considerandosia il maschile che il femminile esoprattutto avremo la prima squa -dra femminile che giocherà in pri -ma divisione, una cosa a cui teneva-mo molto e che fa parte del proget-to di crescita della nostra società.

Riccardo Fiorenzuoli

ASD Cortona Camucia CalcioASD Cortona Volley

Non solo interisti, ma an -che tanti cittadini co mu -ni, grandi e piccini, sonosaliti, domenica pomerig-gio 24 giugno, al "poggio

interista" delle Novelle per una festamontagnina dal sapore antico, dellostare insieme attorno ad una rusticatavolata contadina organizzata congrande passione e fraterna acco -glienza dai fratelli Vereno ed EnzoPa reti, coadiuvati dalle loro famigliee assistiti dalla benedizione di unsem pre giovane don Giovanni Tan -ganelli. Un prete interista da sempre,sponsor e quasi padre spirituale diquesta rara, unica e affascinante"Stonehenge" cortonese ed italiana,davvero unica nel suo genere.

Tra un panino alla porchetta o alprosciutto, una ciaccia fritta e unbuon bicchiere di vino (tutto rigida-mente doc e preparato da casa Paretie amici di Novelle e Ruffignano) lafesta, quasi un'antica, storica seratacontadina da mietitura del grano diuna volta, ha visto la presenza dioltre duecento ospiti e ha regalato atutti una serata tra il verde toscano diuna delle montagne più belle dellanostra Toscana con panorama moz -zafiato sulle due piccole vallate diTornia e di Falzano. Due vallate cheper una sera hanno fatto da palco-scenico al ri trovo di gente sportiva etifosa nel sen so buono e goliardicodel ter mine e libera da quel mo -derno co stume degli ultrà, che trop -po spesso oggi condiziona e rovinalo sport e il calcio professionistico.Insomma, tra le steli, sotto i pic colimonumenti e le coppe in pietracortonese dedicate all'Inter e ai suoitifosi e abilmente scolpite dalla manodello scultore popolare e naif Vereno

La foto presenta il titolaredella Stella Polare AlfredoBufalini con l’ex tennistaClaudio Pistolesi e Lu cia -no Catani.

Non è la prima volta che suc -cede perché Alfredo è anche unarbitro federali di tennis.

In altri momenti sono stati o -spiti del ristorante Billy Co sta curtae Martina Colombari.

Pistolesi, ultimo ospite è unromano ex tennista, ora allenatoredi tennis. In carrierea ha vinto tretornei ATP; il suo risultato piùimportante lo ha ottenuto nel

1988 quando sconfisse a Mon -tecarlo Max Wilander allora se -condo nella classifica mondiale.

La sua carriera di allenatore èincominciata nel 1995 quando èdiventato allenatore della giocatri-ce americana Monica Seles chesotto la sua guida conquistò untitolo agli Australian Open e di -ventò la numero uno al mondo.

Sotto la sua guida sono passatialtri tennisti famosi: Sanguinetti,Bolelli, lo svedese Soderlig.

Oggi Pistolesi dirige una im -portante scuola di tennis in Flo -arida a Jacksonville.

Pareti, una festa vera di granderitrovo, amicizia e solidarietà sporti-va e rurale, che ci auguriamo possaripetersi ancora a lungo e con lafelice voglia dello stare insieme e delcon dividere la nostra montagna, co -me la cuoca Giuseppina e le sue ami -che mi hanno fatto notare nell'offrir-mi le loro squisite vivande.

Ivo Camerini

Festa nerazzurra al poggio di Novelle

Parte la stagione 2018/19 per il Valdipierle

Al ristorante Stella Polare personaggi famosi

La preparazione ancheque st'anno è iniziata i pri -mi di agosto con la pre-preparazione ed i te stsfatti: quindi la preparazio-

ne vera e propria dal 16 agosto indoppia seduta alle 10 e alle 16, unduro lavoro.

Dopo la tradizionale Sagradel la bistecca che quest'anno si èsvolta in quattro serate che haavuto sempre molto successo eche rappresenta ormai una tappafondamentale anche per la societàe per gli atleti per l'inizio dellastagione si è cominciato il lavorosul campo al S. Tiezzi.

Intanto si erano conosciute leprime due date ufficiali dellastagione ovvero la coppa il 1settembre e il 16 settembre l'iniziodel campionato.

Importante rilevare che ilcalendario ufficiale di coppa hamesso di fronte agli arancioni ilSubbiano come primo avversarioil 1 settembre alle ore 17:00 ed ilChiusi dell'ex mister Enrico Testinia seguire.

Intanto domenica mattina, 19agosto si è giocato alle ore 10:00contro la Juniores , da cui sonostate tratte le prime importantiinformazioni sui giovani da aggre-gare alla prima squadra quest'an-no.

Quindi a seguire mercoledì 22agosto l'amichevole in notturnacontro il Lucignano. Sabato 25agosto alle 16:30 un triangolarecon Baldaccio Bruni Anghiari ePieve al Toppo. Quindi mercoledì29 agosto altra amichevole control'O lympic Sansovino degli ex Fran -cesco Guerri ed Andrea Starnini.

La rosa a disposizione dell'al-lenatore Luca Giusti quest'annosarà più nutrita e qualificata chemai e potrà essere ancora integra-ta dai giovani della Juniores.

Alessandro Caneschi, MicheleTor resi, Nico Canapini, Elia Pog -gesi, Andrea duri, Fabio Pilleri,Mirko Barbagli, Nico Tanganelli,En rico Tammariello, Alessio Cec -cagnoli, Kol Nikolla, Nicolò Rossi,Con stantin Petica, Dario Baldoni,Gio vanni mura, Gian Maria Nan -desi, Giammarco Fab bro, Leo -nardo A go stini, Matteo Morvidoni,Alberto Bianconi, Gian luca Porri -celli.

A questa lista saranno aggiunta

anche alcuni giovani della Ju -niores e probabilmente qualchealtro giovane.

Come ogni anno la prepara-zione sarà basilare per partire almeglio nella stagione e ancheprima nella coppa su cui la societàpuntare sempre più di un'ambi-zione.

Dovrà essere bravo l'allenato-re Luca Giusti a riproporre lestesse motivazioni e le stessetematiche che hanno portato lasquadra a disputare il bellissimogirone di ritorno dell'anno passatoe che quest'anno invece dovràproporsi come una delle favoritedi questo campionato partendoquindi senza incertezze.

Del resto la rosa che la societàha messo a disposizione dell'alle-natore ha dimostrato di essereall'altezza di questa categoria e itre innesti che la società ha indivi-duato sul mercato, Agostini,Morvidoni e Fabbro dovrebberogarantire quella qualità in più percombattere con le più forti chepure si sono rafforzate anche loro.Se l’anno spassato il tema dellasalvezza poteva dare la spinta perandare oltre i propri limitiquest'anno la ricerca del propriolimite e l'ottimizzazione del giocosin dall'inizio dovrà dare la marciain più alla squadra per essereprotagonista.

L'investimento fatto dalla so -cietà per confermare alcuni deglielementi di qualità già in rosa ereperire quanto di meglio sulmercato del resto non ammetteincertezze nell'individuare degliarancioni una delle squadre chedovrebbe essere tra quelle chelotteranno per la promozione.

Quindi innanzitutto una buonapreparazione e un buon avvicina-mento al campionato sarannofondamentali ma ancor più ilclima che si instaurerà tra i gioca-tori e le loro motivazioni farannola differenza: l'allenatore dovràessere bravo a gestire un gruppoeterogeneo, di qualità e tirarefuori da ciascuno il meglio delleproprie caratteristiche.

Un lavoro non facile aspettaGiusti ma siamo certi che graziealla sua dedizione al lavoro eall'impegno sul campo sopràsvolgerlo al meglio.

R. Fiorenzuoli

Sono riusciti in un’autenticaimpresa, nonostante unapioggia costante, tipica-mente scozzese, Ales san -dro Tadini, che ha come

sponsor nelle sue gare il Golf ClubValdichiana e Francesco Laportaallo European Golf Team Cham -pionship di Glasgow, sullo storicocampo di Gleneagles, nel conqui-stare la medaglia di bronzo dopouna bella sfida contro la coppiaspagnola formata da Tarrio BenSantiago e Borda David. La gara siè appena conclusa con la vittoriadell’Italia 5 & 3 sugli iberici.

Si stanno, chiaramente, però,an cora mangiando le…mani, Ta -dini e Laporta, per la sconfitta insemifinale, contro l’altra coppiaspa gnola formata da Oriol-Fer nan -dez, dopo essere stati a lungo invan taggio, sconfitta che ha pre clu -so l’oro; la conquista, però, del lamedaglia di bronzo è co munque,un’autentica impresa che Tadini eLaporta hanno effettuato, arric-chendo così, con un altro suc ces -so, il medagliere az zurro a que stieuropei.

Sarà festa grande, chiaramen-te, quella che l’eclettico direttoredel Golf Club Valdichiana, AndreaGuerrini, che preparerà per Ales -sandro Tadini quando tornerà inItalia per salutare gli amici golfistidel Circolo senese del Valdi chianain quella che si annuncia, già daora, una giornata da ricordare.

E’ stato veramente un bel golfquello che Tadini e Laporta han -

no offerto, grazie alla grande e spe -rienza, concentrazione e sal dez zadi nervi del primo e alla po tenzadel secondo, una prestazione chefa onore a questo sport, che stasempre più trovando con sensi inItalia e che, grazie all’impresa diTadini e Laporta, calamiterà, ma -giormente, l’attenzione di tanti gio -vani che si stanno avvicinando a...ferri e bastoni.

Tadini e Laporta medaglia di bronzoGolf Club Valdichiana

Quando lo sport è amicizia, solidarietà e ritrovo fraterno

Grande soddisfazione per la compagine del presidente Ro ma no Faldiche ha raggiunto, tramite gli immancabili ripescaggi, la prima categoria,risultando prima nella speciale classifica.

Stagione quindi impegnativa. La dirigenza ha provveduto a rafforzareadeguatamente la squadra.

Prima uscita contro la Juniores del Cortona per l’annuale appuntamentodel “Memoriale Sauro Piccioloni”.

Il risultato finale è stato favorevole ai locali solo nella ripresa dopo unprimo tempo bello ed equilibrato.

Da domenica 26 agosto si fa sul serio con la Coppa umbra. Il Valdipierleo spi terà al Roncalli il Vi tel lino; mercoledì a Passignano per concludere ilgirone domenica 02 settembre con il derby di Tuoro.

Parte poi il Campionato con la prima giornata ad Umbertide contro ilMonte Acuto. L.Segantini