Anno 9 • n. 4 2012 Francescano Secolare · 2012-09-01 · lettera nella quale si diceva che una...
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di Lombardiadi Lombardia
OrdineFrancescanoS ecola re
Anno 9 • n. 4
2012
Il NOTIZIARIO della Fraternità Regionale
s o m m a r i o• Lettera 1 di Serophine Fonlon • Dalle Fraternità 5 Incontro Nazionale Ofs Famiglie 5
• Girfra 13• Comunicazioni 15• Alla casa del Padre 16
L ETTERA DELLA M IN I S T RADELLA F RATERN ITA’ OF S D I
Alle sorelle e ai fratelli dell’Ordine
Francescano secolare di Lombardia
Ringraziamo in particolare il Consiglio
Regionale della Lombardia ed il suo
Presidente, Lorenzo Verri per il suo invito.
Ringraziamo poi la Ministra della Fraternità
di Milano S, Francesco Rosetum,
Donata Micolitti e il Ministro Nazionale OFS
Remo Di Pinto per la loro cortesia.
Aggiungiamo poi un GRAZIE • a tutte le fraternità ofs di Lombardia
• alla Comunità dei Frati Cappuccini
• al Vescovo della Diocesi di Kumbo
• al Nunzio del Cameroon
• al Dio Altissimo per ogni cosa.
Nel periodo tra Febbraio
e Maggio 2012 la nostra
fraternità ha ricevuto una
lettera nella quale si diceva
che una famiglia della
Fraternità sarebbe stata
invitata a partecipare al VII
Congresso internazionale
della Famiglia,
in programma
a Milano.
Shisong – Camerun AfricaIn occasione del VII Congresso Mondiale della Famiglia, celebrato a Milano dal 30 maggio al 2 Giugno, 2012, il Consiglio Regionale, in virtù del gemellaggio esistente con le fraternità OFS del Cameroon fin dal 2000, si è fatto carico di invitare una famiglia dell’OFS di quel paese a partecipare al Congresso.La famiglia selezionata è quella di Serophine Fonlon, ministra della Fraternità di Shisong che, insieme al marito Marti e ai tre figli, Gloria, che è anche membro della Gifra di Shisong, Chistiane e Louis è stata ospite a Milano dal 27 Maggio al 6 Giugno Lasciamo alle parole di Serophine la descrizione delle emozioni e delle impressioni che questa esperienza ha portato a lei e alla sua famiglia.
O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e2
stata una festa molto bella
ed io sono stata realmente
molto grata per carità. Quella
sera tutto è andato molto
bene.
Il 30 maggio è iniziato il
Congresso della Famiglia dal
tema: La famiglia, il lavoro
e la Festa.
Il Congresso è stato molto
interessante ma suscettibile
di alcune osservazioni che
riporto in seguito
Il pellegrinaggio a
Milano mi ha influenzato,
personalmente, in molti
modi. Mi ha colpito molto ed
ha contribuito positivamente
sulla mia religiosità e
sulla mia vita sociale.
Religiosamente mi ha fatto
riflettere di più sul mio
Creatore attraverso Gesù
Cristo, nostro salvatore e re.
Dalle relazioni del 7°
Congresso sulla famiglia:
mi ha fatto ripartire e ho
capito la ragione per cui
S. Francesco ha lavorato
duramente e persino in
punto di morte abbia detto
Cominciamo a fare perché
fino ad ora non abbiamo
fatto nulla. Io devo iniziare e
Quando Gesù ha visitato la
nostra casa mi sono sentita
radiosa.
Finalmente il 27 Maggio
siamo decollati con meta
Milano dove siamo atterrati
alle 6 del pomeriggio.
All’aeroporto abbiamo avuto
un affettuoso benvenuto
da Attilio e Rosa con cui,
per tutto il periodo della
nostra permanenza,
abbiamo condiviso il loro
appartamento, che è molto
confortevole. Benché stanchi
per il viaggio, dopo esserci
rinfrescati ed aver condiviso
la cena siamo stati a Messa.
Il 29 Maggio siamo stati
su di un lago nel quale ho
apprezzato “sorella acqua”.
In quel lago sono stata
colpita da qualche cosa che
era attinente al meeting con
il Papa. Ho visto una famiglia
di cigni. Il padre era davanti,
i pulcini nel mezzo e la
madre a chiudere la fila. Una
famiglia protetta. Questo mi
ha fatto riflettere se nella
mia famiglia io sono felice
come lo erano loro. La sera
abbiamo avuto una cena
offerta dalla parrocchia. È
Con mia grandissima
sorpresa e incredulità è
stata scelta la mia famiglia.
La prima domanda che ho
rivolto a Dio è stata “ Chi
sono io per ricevere un così
grande dono?”, ma a parte
tutto sono molto felice ed
ho apprezzato lo sforzo di
tutte le persone per il loro
sostegno e le loro preghiere.
Quando mi era stato chiesto
di pregare perché questo
avvenisse, non ero in grado
di pregare ed ho potuto
soltanto dire a Dio che fosse
fatta la sua volontà.
Dopo aver ricevuto la lettera,
durante il mese di Febbraio
è iniziata la preparazione
ma la preparazione vera e
propria è iniziata in Maggio
e il processo per ottenere il
Visto è stata una prova molto
difficile dato che ci è stato
chiesto di andare e venire
dall’ambasciata italiana
diverse volte durante le quali
ho dovuto imparare una
cosa, e cioè essere pazienti
in ogni circostanza.
Fra Francis ci ha assistito
in ogni circostanza e
ci ha aiutato in tutto fino
a quando, finalmente,
il Visto ci è stato rilasciato.
Il 25 Maggio era con grande
gioia che la Fraternità
di Shisong ha deciso di
celebrare la Santa Messa a
casa nostra pregando per noi
e questo mostra lo spirito di
unità che esiste nella nostra
fraternità e l’amore che
unisce fratelli e sorelle l’un
l’altro/a.
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Album FotograficoA cura di Attilio Galimberti
O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e4
molto anziani in salute e
contenti. Coppie di anziani
andare a spasso insieme.
Prendere l’aereo e il treno
per la prima volta mi ha
fatto conoscere il carattere
delle persone. Alcune sono
molto accoglienti mentre
altre molto aggressive, ma
questa è la vita e dobbiamo
accettarli così come sono:
mariti che si prendono cura
amorevole delle mogli e
famiglie che fanno festa
insieme.
Barriere linguistiche.
È stato molto difficile per me
comunicare in Italiano
Durante il Congresso sulla
famiglia, le relazioni erano
tutte tenute da relatori
occidentali. Nessuna veniva
dall’Africa in modo che
fosse possibile condividere
l’esperienza della famiglia
in Africa
La distanza tra Africa e
Italia è notevole. Alcuni
bianchi discriminano i neri
sorpassandoli e spingendoli,
sia sull’aereo che sul treno
e molti fumano.
In generale sono molto felice
per aver potuto partecipare
a questo Congresso, Posso
solo cantare il Magnificat
e chiedermi chi io sia per
essere in questa magnifica
condizione.
SIA DATA GLORIA A DIO
Serophine Fonlon
Ministra della Fraternità OFS di ShisongNW Cameroon
I diversi stili ed il modo con
cui essi sono amalgamati
evidenziando comunque la
loro diversità è qualche cosa
che devo ammettere non è
visibile nelle aree urbane
del Cameroon. Soprattutto
l’esperienza di vedere questa
città con le sue architetture
diversificate è stata una cosa
meravigliosa e sia io che
la mia famiglia ne siamo
rimasti molto colpiti. Grazie
mille a Rosa e ad Attilio per
averci fatto apprezzare la
città di Milano.
Grazie a questo viaggio
ho imparato molto circa
le radici di molti usi delle
donne di un tempo e della
storia di molte cose che
contribuiranno a fortificare la
mia fede.
Il viaggio mi ha anche
permesso di gettare
un’occhiata sulle culture
politiche, sociali e religiose
dell’Italia e della Europa. Ho
potuto anche apprendere
e confrontare le differenze
tra Italia e Cameroon
e questo è di grande
rilevanza per la mia fede.
Mi ha fatto molto piacere
vedere uomini e donne
con la grazia di Dio essere
un discepolo degli altri in
qualsiasi posto mi trovi,
specialmente nella mia
famiglia.
Socialmente il caldo spirito
di accoglienza dei Cristiani
di Milano e specialmente dei
membri OFS e dei religiosi
mi ha meravigliato. Ringrazio
moltissimo Dio per questo
e prego perché egli possa
benedirli.
Sia per le case comuni che
sono attorno alla città che
per le Chiese e le strutture
della vecchia Milano, e che
sono salde e visibili ancora
oggi, la città di Milano è
molto bella. Il mix di edifici
moderni e di stili antichi
di Milano, fa percepire la
ricchezza storica e culturale
della città
Sono rimasta molto
impressionata da tutto ciò
che ho visto, dalle fontane
nelle strade al Castello e al
Duomo. Queste sono cose
che avevo visto soltanto in
televisione o in Internet e
che non avrei mai pensato di
poter vedere dal vero.
con la grazcon la graz
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Cara famiglia,
scusa se ti do del tu in modo
confidenziale ma in questi
giorni, dal Santo Padre in
giù, un po’ tutti si sono rivolti
a te in modo “familiare”
parlandoti come se tu fossi,
e lo sei, al centro della
nostra vita di laici e
francescani. Oggi è stato
il tuo giorno di festa e lo
è stato per moltissimi
francescani secolari arrivati
da tutta Italia e anche
dall’Africa. Un dono grande
per noi appartenenti alla
Fraternità del Sacro Cuore
e di San Raffaele è stato
accogliere tanti fratelli
e sorelle. Volti sconosciuti
legati dallo spirito di famiglia
e senso di appartenenza.
È stata una festa di famiglia
in tuo onore per celebrarti e
dirti grazie per tutto l’amore
che custodisci per noi e
in noi e nella condivisione
d’amore realizzi il sogno
grande di essere insieme
in te.
Abbiamo sentito parlare di
te e di tutti quei valori che tu
sai dare alla vita di ciascuno
di noi affidandoci un ruolo,
un compito d’amore unendo
vite singole in una unica
vita donata. Il Papa ci ha
detto che nel matrimonio
gli sposi non si donano
reciprocamente qualche
cosa ma l’intera vita da
vivere insieme in maniera
inscindibile, vincolata dal
sigillo del Sacramento.
Quante parole, canti,
preghiere, testimonianze
nella nostra Chiesa del
S. Cuore per celebrare
il tuo ruolo insostituibile
1z
onauno
D A L L E F R A T E R N I T A
e fondante nella società
di sempre e più ancora
in quella di oggi che pare
abbia perso molti dei valori
educativi. Avevamo con noi
il nostro ministro regionale
e il ministro nazionale per
festeggiarti e testimoniare
che solo nella famiglia si
trovano quei valori che
portano ciascuno di noi
sulla strada che conduce
all’Amore.
Durante la veglia abbiamo
sentito le caratteristiche
dell’appartamento “tipo” in
cui vivi tutti i giorni della vita
con tutti noi tuoi membri:
sono tre locali (e già questo ricorda la Santissima Trinità – unione d’amore che si festeggiava fra l’altro in quei giorni).- La prima stanza è la
più angusta, quella che
più fa paura: vi abita la
sofferenza.
- La seconda è inondata di
luce e vi abita la gioia e
l’amore.
- La terza è la più importante
e vi abita la Carità
Signore, fa che tutti noi
membri appartenenti ad una
famiglia, sappiamo vivere
in questo appartamento
riuscendo a passare dall’una
all’altra stanza offrendo a Te,
di volta in volta, le sofferenze
– le gioie e l’amore con tutta
la carità che il nostro essere
tuoi figli, ci mette nel nostro
cuore.
Milano Sacro Cuore e San Raffaele
Incontro NazionaleOFS Famiglie in occasione della Settimana Internazionale svoltasi a Milano in occasione del Family DaySabato, 2 Giugno 2012
O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e6
protagonisti e tuoi membri
riuniti in fraterna e conviviale
gioia per celebrarti e dirti
quanto è bello stare con te …
in famiglia.
Enzo
l’abbiamo vista sul volti dei
bimbi, tuoi frutti meravigliosi
accolti nel generoso gesto
d’amore di un uomo e una
donna consacrati nel vincolo
del matrimonio. L’abbiamo
vista sui volti di tutti noi
E così, cara famiglia, il
giorno di festa è continuato
a tavola, in una mensa
di poveri, in un luogo dove
i poveri sono considerati gli
eletti del Signore. La gioia
è stata davvero grande;
Album FotograficoA cura di Enzo Terranova
n . 4 - 2 0 1 27
prioritario nel quale vivere il loro impegno cristiano e la vocazione francescana….”. Essendo cioè la famiglia l’ambito prioritario di vita per i francescani secolari, l’appartenenza alla fraternità deve diventare per i coniugi motivo per rafforzare il sacramento del matrimonio e non una difficoltà nel cammino coniugale.Fedeli alle parole di S. Paolo: “il sole non tramonti sulla nostra ira” (cfr. Efesini 4,26) la fraternità e la famiglia si devono reciprocamente aiutare a vivere il perdono.Infine come recitano le CCGG al 24.2 e 24-3, “si condividano i momenti importanti della vita familiare”, si invitano le fraternità a considerare la celebrazione gioiosa delle ricorrenze familiari (matrimoni, battesimi, etc), come uno dei cardini della vita di fraternità.Come Consiglio Nazionale OFS di Italia, preghiamo il Signore perché, in un mondo che fa fatica a trovare ancora il senso dell’istituzione familiare, fondata sulla fragile ma ancora stupenda promessa di un uomo e una donna che davanti a Dio e agli uomini si impegnano a mettere insieme le propri vite e le proprie differenze per farne una risorsa per la società e ad educare i figli perché diventino i protagonisti del mondo di domani, aiuti l’OFS ad essere un luogo in cui fratelli e sorelle possano trovare un aiuto perché questo patrimonio non si perda.
Gianluca ListaConsiglio Nazionale OFS
un modello, un laboratorio dove si prova a vivere il Vangelo da testimoniare poi nel mondo, in primis nella propria famiglia (tra coniugi e come genitori con i figli). È la fraternità che educa a vivere la pace, la fedeltà, il rispetto della vita in ogni ambito, tra cui la famiglia. La famiglia, luogo dove per vocazione intrinseca i componenti hanno la cura l’uno dell’altro (i genitori dei propri figli, i figli dei propri genitori), educa i membri della fraternità alla cura di ogni fratello come un dono. E spesso la fraternità aiuta a recuperare il senso della famiglia e viceversa la famiglia a recuperare il senso della fraternità.Le persone che compongono il Consiglio di fraternità e che hanno la cura dei propri fratelli, devono a loro volta assumere le caratteristiche che i genitori hanno in famiglia: educare con autorevolezza e con una testimonianza caritatevola, lasciando che la vocazione di ognuno possa esprimersi nei tempi che solo Dio conosce (cfr. Regola non bollata cap. 4,14).E la modalità con la quale i consiglieri devono cercare di servire i fratelli è quello della lavanda dei piedi (lavare e lasciarsi lavare, che non è sempre così facile) come accade spesso in famiglia (cfr. Regola non bollata cap. 6,22-23).Non possiamo non soffermarci su quanto ci ricordano le CCGG all’articolo 24: “I francescani secolari considerino la propria famiglia come l’ambito
Francesco d’Assisi esortava tutti a vivere secondo il Vangelo e si racconta nelle Fonti Francescane (cfr. 1 vita di Tommaso da Celano 37 o la Leggenda maggiore di San Bonaventura), che questo indicò anche ai laici (sposati o no) che costituirono l’Ordine dei Fratelli della Penitenza o Terz’Ordine.La Famiglia e L’Ordine Francescano Secolare (OFS) hanno quindi una relazione strettissima, che deriva proprio dal momento dell’origine del Terz’Ordine: Francesco non si rivolse a degli eremiti, ma a laici che volevano seguire il suoi carisma pur restando nel mondo. E vivere il Vangelo è un impegno per ogni età della vita e proprio per questo le fraternità francescane si sono sempre caratterizzate per la presenza di laici che non si univano per età, tipologia di lavoro o di studio, ma perché riconoscevano che la fraternità era la modalità storica attraverso la quale Gesù li chiamava a seguire nella Chiesa, il Vangelo, sulle orme di FrancescoÈ un rapporto che ha un valore vicendevole “fecondo” per la famiglia e per la fraternità OFSLa nostra regola OFS al cap: 17, così recita: “Nella loro famiglia vivano lo spirito francescano di pace, fedeltà e rispetto della vita, sforzandosi di farne il segno di un mondo già rinnovato in Cristo….”. Cioè la fraternità proprio per quella sua particolare caratteristica di unire come in una famiglia, giovani, anziani, diventa
i i i l l id ll l b iF d’A i i
Famiglia e Ofs un legame profondo
O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e8
Milano Santi Patroni
In data 27/5/2012, nella
giornata di Pentecoste,
presieduto dal consigliere
regionale OFS Lombardia,
Valerio Tonini, si è svolto il
capitolo per il rinnovo del
Consiglio della fraternità
locale “Beato Contardo
Ferrini”, sita in Via Arzaga
a Milano, assistita dai padri
francescani del TOR.
Sono risultati eletti: Tiziana
Garberi (ministro), Stefano
Majerna (vice Ministro),
Paola Braggion (maestro di
formazione), Elena Bullano
(tesoriere) e Davide Bianchi
(segretario).
Un ringraziamento e un
saluto fraterno per il lavoro
svolto al consiglio uscente,
in primis alla ministra
uscente Angela Pozzoni.
Un caro augurio al consiglio
neo-eletto, perché faccia
crescere la fraternità alla
sequela di Cristo, nella
Chiesa, sulle orme di San
Francesco.
(Nella foto in ordine da
sinistra a destra: Elena,
Tiziana, Davide, Stefano e
Paola)
Pace e Bene,
Gianluca Lista
D A L L E F R A T E R N I T A
Zona due
CENTENARIO FRATERNITÀ OFS DI MONZADa “I Francescani e la Madonna delle Grazie a Monza” di Anacleto Mosconi
Anno 1972
S. Francesco d’Assisi nei
suoi viaggi apostolici, giunse
probabilmente anche a
Monza. La tradizione della
sua presenza ad Oreno di
Vimercate, paese assai vicino,
ce lo fa pensare. Inoltre i suoi
viaggi a Milano nel 1215 e nel
1221, tornando dall’Oriente,
favoriscono certo questa
nostra supposizione.
Scrive Padre Burocco,
cronologo del Convento delle
Grazie… “Appena fu istituito
il Terz’Ordine dei penitenti del P. S. Francesco (a.1221) che se ne vidde in questo borgo di Monza, di molti uomini da bene prendersi un tal Instituto e farsi Terziari, e li primi furono li compagni di San Gerardo de’ Tintori al scrivere di Pietro Paolo Bosca, Arciprete di Monza”.
Qui purtroppo dobbiamo
lamentare che il
manoscritto sulle origini
e sulla organizzazione del
Terz’ordine nella città di
Monza, come afferma Padre
Burocco, non sia stato
ancora ritrovato, privandoci
così di notizie preziose ed
interessanti. Tuttavia altre
fonti ci segnalano la presenza
e l’operosità di questa
gloriosa fondazione già nel
sec. XIII. Sembra infatti che
fin dal 1230 i Compagni di
San Gerardo, fattisi terziari,
e volendo dopo la morte del
loro fondatore, costituire
un Consorzio per esercitare
le opere di misericordia,
fondassero il luogo pio
detto poi di S. Marta che fu
governato dal punto di vista
politico e civile dai Terziari
stessi, vicino all’ospizio,
fecero costruire la chiesa di S.
Marta, vi portarono le reliquie
didue beati francescani e lì
5zona
cinque
n . 4 - 2 0 1 29
accolsero i Frati. Fu proprio
un Terziario Francescano (fra
Giovanni da Arcore!) l’autore
di quel gioiello d’arte che si
chiama S. Maria in Strada,
iniziata nel 1348 e consacrata
nel 1357. Qui parecchi
terziari si unirono poi a vita
comune, formando un piccolo
convento, con giardino, orto
e cimitero. E non potendo
passare al primo ordine,
passarono poi agli Agostiniani
a Milano.
Nel sec XVI S. Bernardino da
Siena il più grande oratore
del tempo, in Lombardia
e in particolare a Milano
suscitò un entusiasmo
incontenibile. Al suo
apostolato e a quello dei suoi
discepoli si deve la nuova
fondazione francescana che
sorse alla Madonna delle
Grazie. Alcuni terziari infatti
prepararono e favorirono la
venuta di questi nuovi figli
di S. Francesco a Monza e
nel 1448 venne lasciato ai
fratelli del terz’ordine una
pezza di terreno per la futura
costruzione di un convento di
francescani Osservanti.
Nell’archivio di stato di
Milano, è stata trovata
una relazione finanziaria
o situazione di cassa del
terz’ordine delle Grazie del
1767.
A Monza da allora i terziari
continuarono a fiorire sempre
attenti a favorire le iniziative
dei religiosi del Prim’Ordine
Francescano.
Proprio qui a Monza, il 1
giugno del 1933, presieduto
dall’Arcivescovo di Sassari,
Mons Arcangelo Mazzotti, si
svolse un grande raduno di
tutti i Terziari e terziarie della
Lombardia.
3z
onatre
Sabbioncello
Pellegrinaggio Mariano
Sabato 26 maggio,
accompagnati da Fr.
Domenico Piacentini, siamo
andati a Dongo al Santuario
della Madonna delle Lacrime
e poi a Piona. È stato un
bellissimo pellegrinaggio
aiutati anche dal tempo che
era bello. Sul pullman dopo
la preghiera Fra Domenico
ci ha fatto da “cicerone”
e ci ha parlato per tutto il
viaggio sia di andata che al
ritorno spiegandoci chiese,
monumenti e tutto quello
che incontravamo. Siamo
arrivati a Dongo dove siamo
stati ricevuti da Padre
Illuminato. Abbiamo visitato
questo piccolo ma bellissimo
convento con delle belle
pitture e i due chiostri, oasi di
pace. Siamo andati a visitare
la chiesa grande di Dongo in
riva al lago e, siamo ritornati
in convento a recitare le Lodi
e per la celebrazione della
S. Messa. Questa piccola
chiesa piena di dipinti di
statue è veramente bella e
d’alto dell’altare maggiore
c’è l’immagine della
Madonna delle lacrime che
con un sorriso dolcissimo
ti guarda e sembra che ti
abbracci, rimani rapito in
quello sguardo dolcissimo
che sembra ti dica: sono qui
per te. A Lei abbiamo affidato
tutto l’Ordine Francescano,
e la prossima visita di Sua
Santità e tutte le famiglie per
il VII incontro della Famiglie.
Dopo il pranzo siamo andati
a Piona, questo convento
è in un punto meraviglioso,
dall’alto si vedano i monti
che circondano la valle e
sotto c’è un meraviglioso
lago e il bellissimo giardino
del convento con la grotta
della Madonna di Lourdes.
Ci ha accolto un monaco
che ci ha guidato e spiegato
i vari dipinti del convento
e ci ha parlato della loro
vita monastica che è tutta
preghiera e lavoro. È stato
veramente un bellissimo
pellegrinaggio.
O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e10
Cerro Maggiore
Domenica 27 maggio,
solennità di Pentecoste,
durante la celebrazione
Eucaristica delle ore 9,
concelebrata da:
Padre Rocco (assistente spirituale)
Padre Gervasio
Sono entrati a far parte
della nostra fraternità
emettendo la professione:
Felicetta BeatriceGabriella GianazzaMaria MaggioreRita Di Palma
Una lode ed un grazie al
Signore Gesù, a Maria
Santissima e a San
Francesco che, nonostante i
tempi difficili in cui viviamo,
con il suo esempio riesce
ancora a farci innamorare di
Gesù e di Maria indicandoci
la via da seguire per una vita
evangelica.
Un grazie particolare al
coro, a tutti agli animatori
della S. Messa e a quanti
hanno condiviso con noi
questo momento di grazia.
Pace e bene
Natale Livretti
Zona otto
CHIUSURA ANNO SOCIALE
delle fraternità zona otto
Le fraternità della bassa
bresciana si ritrovano
a Ghedi nella chiesetta
adiacente l’oratorio.
Fa un caldo “bestiale”, ma
nonostante l’afa, è bello
ritrovarci e stare insieme
in ascolto di fra Luigi,
il “tanto atteso”.
La parola della liturgia
di oggi, 22 giugno, è tratta
dal Vangelo di Matteo
al capitolo 6.19-23.
La Regola al capitolo 4
ci insegna a passare dal
Vangelo alla vita e dalla
vita al Vangelo, come
faceva il nostro serafico
San Francesco.
Una frase del vangelo
odierno ci interpella
personalmente: «Non
accumulate per voi tesori
sulla terra, dove tarma
e ruggine consumano
e dove ladri scassinano e
rubano; accumulate invece
per voi tesori in cielo,
dove né tarma né ruggine
consumano e ladri non
scassinano e non rubano».
È un richiamo a vivere nella
sobrietà, e nell’essenzialità.
Lo stile di vita di noi
francescani è vivere “la
povertà” nel suo giusto
concetto. Essa si manifesta
nel giusto rapporto con le
cose e le persone.
Colui che non si attacca al
denaro e alle cose e alle
D A L L E F R A T E R N I T A
4zona
quattro 8zon
aotto
n . 4 - 2 0 1 211
persone, ha trovato la giusta
dimensione della povertà.
Di fronte alle cose o alle
persone, non diciamo: «è
mio», ma consideriamo
tutto dono di Dio, da mettere
a disposizione dei fratelli.
Essere poveri allora non
significa alleggerirsi delle
cose, ma avere un giusto
rapporto con esse; di fronte
all’acquisto di una macchina
ci si accontenterà della
marca meno costosa,
e così per tutto il resto.
Resta comunque il concetto
di essere staccati dalle
cose del mondo, perché “là
dov’è il tuo tesoro sta il tuo
cuore”.
Dobbiamo tornare a vivere
nell’essenzialità; ritorniamo
a voler vivere le cose
vere, quelle importanti,
preziose, come il dono della
vita, l’amicizia, l’amore,
la pace e la serenità.
Dobbiamo essere capaci
di donare la nostra vita
fino in fondo, aiutando tutti
indistintamente, e sempre.
Ognuno di noi conosce i doni
che il Signore gli ha dato,
facciamo in modo che diano
i frutti: nel luogo in cui ci
troviamo, in famiglia, e nella
famiglia più grande:
«La Chiesa».
Conserviamo infine una
carità fervente e continua,
senza desideri di gloria,
ma nella oblatività, senza
cioè volere il riscontro delle
nostre azioni caritative.
Dobbiamo perciò vivere
ogni giorno la carità senza
mormorazioni, perché un
gesto di carità ci salva da
molti peccati. Chiediamoci
sempre qual è la cosa che
ci prende il cuore? Perchè
là sarà il nostro cuore.
Se il nostro tesoro è sulla
terra, questo prima o poi,
andrà in disfacimento;
così sarà per noi qualora
lo seguiremo. Cerchiamo
di fare della nostra vita
una testimonianza vera di
francescani capaci di amare
nello stile di vita sobrio e nel
ritorno all’essenzialità delle
cose, come dei sentimenti.
Un grazie accorato a
fra Luigi per questi suoi
pensieri. Concludiamo
il nostro incontro con un
piccolo rinfresco, e poi…
abbracci e baci augurandoci
buone vacanze!.
Pace e Bene.
Daniela
O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e12
D A L L E F R A T E R N I T A
10zon
adieci
Casalpusterlengo
FINE ANNO IN FAMIGLIA
La fraternità OFS di
Casalpusterlengo ha
concluso l’anno formativo,
come è sua consuetudine
da qualche anno, con
una giornata fraterna di
convivenza e formazione,
aperta anche alle famiglie
dei terziari e simpatizzanti.
Meta della gita fraterna
la casa di accoglienza
in località Bellotta di
Pontenure (PC), che è un
posto molto adatto per
queste uscite, essendo
isolato nel verde della
campagna piacentina, ma
ben attrezzato per quanto
riguarda sale riunioni,
spazi aperti per i bambini
e un efficiente servizio di
ristorazione.
L’aspetto più bello della
giornata, è stata proprio la
massiccia partecipazione
dei bambini delle nostre
famiglie, per i quali
era stato preparato un
programma di animazione.
Dopo le lodi mattutine
celebrate insieme, gli
adulti si sono riuniti
per una riflessione
comunitaria sul tema della
famiglia, facendo tesoro
del testo di formazione
di quest’anno, ma anche
degli stimoli provenienti
dal settimo grande
Convegno mondiale delle
famiglie, tenutosi a Milano
ai primi di giugno.
È stata una bella
occasione di confronto tra
i nostri fratelli e sorelle,
che hanno messo a nudo
tutte le difficoltà che si
riscontrano, nel cercare
di educare i figli ai valori
cristiani, vivendo in prima
persona questi valori, in
un contesto non facile
come quello della società
di oggi.
Nel frattempo alcuni
giovani intrattenevano
i bambini, facendoli
divertire con giochi e
disegni sul tema della
giornata.
Dopo il pranzo fraterno,
condiviso con altri gruppi
presenti, abbiamo fatto
insieme alcuni giochi, e
concluso la giornata con
la Santa Messa, celebrata
nel pomeriggio dal nostro
Assistente Padre Mariano,
che ha sottolineato il
legame tra l’Eucaristia
(tema liturgico della
giornata), e la famiglia
espressione d’amore.
La giornata è volata via,
come tutte le cose belle e
significative della vita.
Ci auguriamo tutti
di ripetere presto
l’esperienza, con una
partecipazione ancora più
numerosa.
Marco Chinosi
(OFS Casalpusterlengo)
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w.fo
tolia
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n . 4 - 2 0 1 213
15 gifrini di Milano San
Francesco si preparano ad
affrontare un lungo, faticoso
e pericoloso viaggio…
la meta: IL CONVENTO DEI
FRATI MINORI IN VIA FARINI
A MILANO!!!
Sembrano un pomeriggio
e una sera come tante
altre ma niente in realtà
è come sembra ;). Dopo
un temporale che ha reso
impresentabile ognuno dei
cari gifrini avventurieri,
ci attende all’ingresso del
Convento la magnifica Maria
Vittoria, la quale senza
indugio, anche se ancora
in fase trucco-parrucca,
ci accompagna per una
lunga discesa di scale
tortuosissime e lì abbiamo
una visione senza eguali….
una decina di gifrini molto
emozionati di Milano S.
Antonio, tutti imbellettati,
pettinati, profumati e ben
vestiti (tutte cose molto
sconosciute aiGifrini di
Milano San Francesco ;) ) che ci salutano e ci
abbracciano, accogliendoci
festosamente!!!
Ma ora manca veramente
poco al grande ingresso,
al grande momento!!!!...
Tra poco i nostri cari fratelli
prometteranno, davanti a
tutta l’assemblea e a noi,
di avere la CHIESA COME
MADRE, L’EUCARISTIA
COME CENTRO, IL VANGELO
COME GUIDA E I POVERI
E GLI ULTIMI COME
FRATELLI… WOW… e noi
non vogliamo perderci
assolutamente questo
magico momento. E quale
modo migliore di partecipare
alla loro gioia se non
offrendo le nostre voci,
il nostro canto e le nostre
mani per scattare qualche
foto e immortalare qualche
strana espressione, qualche
smorfia di felicità!!!!
La Messa si conclude e
i gifrini ancora non sanno
che cosa li aspetta nelle
segrete del Convento.
Improvvisamente davanti a
loro compaiono bibite, birre
e due tavoloni che sembrano
non aver fine, carichi di ogni
sorta di prelibatezza: pizze,
focacce, frittatine, pasta,
riso, patatine, verdure,
torte salate.... ma tra una
chiacchierata e l’altra
è ora di passare ai dolci
e agli occhi dei gifrini
viene mostrato qualcosa di
apparentemente sconosciuto
ma che in realtà ha tanto
di familiare: una torta al
cioccolato e una torta pan
di stelle, nutella e panna!!!!
Ed è così che, tra un litigio
e l’altro, per accaparrarsi le
fette di torta migliori (quelle
dove ovviamente si potevano
ammirare le stelline bianche
dei Pan di stelle ;) ), arriva
il momento della fantastica
foto di gruppo, nella quale si
gifraCronache giovanili di una promessa GIFRA Chiara:
Domenica 6 Maggio 2012
Dalla Gifra di Lombardia...
di sacrificare un possibile
incontro con chicchessia o
una serata al cinema per
anticipare ore di studio o
lavoro e incastrare quella
data con quell’altra e... dire
no a qualcosa perché quella
domenica ho la PROMESSA!!
Quasi che la rinuncia
aggiunga ulteriore valore a
qualcosa che di per se è già
prezioso... perché l’idea di
creare un legame del tutto
speciale con Dio, con Gesù,
con lo Spirito Santo, con
i Fratelli GiFrini, con S.
Francesco... ebbè ci piace
tanto... ci rende felici…
ed è di quella felicità che
nonostante sia diversa per
ognuno di noi ci lega allo
stesso modo… e la diversità
fa parte del legame, e ne
fa parte anche l’unicità,
l’incomprensione, la
conoscenza, il malumore,
la risata, la riflessione,
la sofferenza, il venirsi
incontro… il sentirsi diversi
perchè parte di un gruppo,
di una fraternità ogni volta
No raga… non abbiamo
ancora deciso quando fare la
Promessa… La Promessa??
Seriooomese prossimo...
Si vabbè ma io quella
domenica non posso...
E io poi entro in sessione
d’esame… Ma forse quei
giorni sono fuori città.
Figlioli ricordate che
poi occorre anche
l’approvazione del Consiglio
per la data, oltre che
prepararci adeguatamente
dal punto di vista spirituale!
A sì giusto…
A ok… Ecco cosa siamo…
macchie impazzite, in
fuga qua e là… con mille
pensieri, mille cose da fare,
preoccupazioni, angosce,
inquietudini, vite diverse...
eppure… eppure… c’è in tutti
la voglia di trovarla quella
data, c’è quasi il desiderio
diversa. È un guazzabuglio
di cose che prendono una
direzione lineare in un gesto
unanime: la Promessa.
Per alcuni un traguardo, per
altri una partenza, per altri
ancora una riscoperta nel
rinnovo… non c’è un giusto e
un sbagliato… è un arricchirsi
vicendevolmente, crescere
seguendo una strada che
non può essere sbagliata…
e mai soli... mai! È vero
anche che siamo chiamati
ad alzare lo sguardo
oltre le rassicuranti mura
che ospitano gli incontri
settimanali, a guardare
alla Chiesa, al Vangelo,
ai fratelli bisognosi... ed è
come se più guardiamo fuori
più ci facciamo piccoli per
le nostre mancanze… ma
penso vada bene così… tante
piccole mani ben guidate
riusciranno pur a fare
qualcosa di buono... ci credo
fermamente... insieme, con
un pizzico di umiltà, uno di
fiducia e tanta voglia di vivere
un nuovo anno fraterno.
Michela:Fraternità di Milano
Sant’Antonio
gifra
possono sempre ammirare
le magnifiche anche se un
po’ strambe pose gifrine!!!
Purtroppo però inizia ad
essere tardi ed ognuno
di noi è invitato a tornare
nel proprio nido… è stata
proprio una giornata
gioiosa, vissuta in fraternità,
insieme ai fratelli e per i
fratelli, come solo i gifrini
sanno fare!!!
Grazie infinite ai nostri
fratelli di Milano
Sant’Antonio per la loro
disponibilità e la loro
accoglienza!!!
…E…. alla prossima!!!!
O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e14
gifa
Sabato 24 o Domenica 25 novembre 2012: Visita Fraterna e Pastorale da parte del Consiglio Nazionale (da definire)
Domenica 9 giugno 2013: Assemblea Pre-capitolare (vengono convocati ministri e vice ministri delle Fraternità locali)
Domenica 29 settembre o Domenica 13 ottobre 2013: Date possibili per la celebrazione del Capitolo Elettivo (da concordare con il Consiglio Nazionale)
Per quanto riguarda il CORSO FORMATORI che si terrà come di consueto alla Casa del Giovane a Bergamo presso la sala degli Angeli
14 ottobre: Il Formatore: elementi di base per un processo formativo: accompagnamento, aiuto al discernimento..... (mattina e pomeriggio)
11 novembre: Pienezza del dono cristiano. Sviluppo della formazione cattolica e francescana. (Regola - Costituzioni - Lumen Gentium) (solo mattino)
10 febbraio: Metodologia ed ermeneutica dei documenti ecclesiali: come interpretare e leggere i documenti ecclesiali. (solo mattino)
10 marzo: Quale rapporto tra l’esperienza cristiana e francescana e le altre religioni? Cristus Domini - Nostra Aetate (solo mattino)
In cammino verso il Capitolo Regionale Elettivo del 2013
Capitolo delle Stuoie 2013Domenica 5 maggio 2013 a Sotto il Monte Giovanni XXIII
Corso Formatori
libreria della “fraternita‘”
testi di formazione nazionale anno 2013
I.R. Allegato alla rivista Pro ManoscrittoRealizzazione a cura dell’Editrice Velar, Gorle (Bg) - Grafica: Emilia Penati - Stampa: Litonova srl, Gorle (Bg)
a l l a c a s a d e l p a d r e
ZONA UNO
Milano • Sacro Cuore e San Raffaele
MIRABELLI ROSA di anni 90, professa dal
9/2/1986.
FUMAGALLI CHIESA ALESSANDRA di anni 91,
professa dal 19/2/1961.
Milano • Sant’Angelo
CALZI ARMILDO di anni 90, professo dal
27/4/1952.
È stato ministro e vice ministro regionale.
Milano • Sant’Antonio
CATTANEO EMILIO di anni 69, professo dal
25/5/2007.
MORRONE MICHELINA di anni 88, professa dal
30/03/2003.
CIOCCA ELISABETTA di anni 101, professa dal
26/11/1944.
ZONA DUE
Gerno di Lesmo
COLOMBO FOSSATI MATILDE di anni 83, professa
dal 1966.
ZONA TRE
Bulciago
BUZZI MOTTA ERMINIA di anni 91, professa dal
25/11/1978.
È stata ministra della fraternità dal 1989 al
1993.
Carenno
CARSANA ANGELA di anni 97, era professa dal
2/8/1952.
Molteno
COLOMBO TURATI ADELE di anni 90, professa
dal 12/10/1980.
Sala di Calolziocorte
MARIANI ROTASPERTI LUIGIA di anni 87, professa
dal 2/10/1988.
VALSECCHI GUALTIERI LUIGIA di anni 91,
professa dal 2/10/1988.
Villa San Carlo
GILARDI MARIA di anni 90, professa dal
13/11/2002.
FUMAGALLI FUMAGALLI TERESA di anni 86,
professa dal 30/04/1978.
ZONA CINQUE
Dongo
MANCINI MARIA di anni 91, professa dal
13/07/1941.
Cermenate
CAPPELLETTI BOFFI LAURA di anni 89, professa
dal 17/11/1985.
ZONA SETTE
Lonato del Garda
BERTINI VITTORIO REDENTORE di anni 91,
professo dall’8/11/1964.
VIOLA RINA di anni 91. professa dal
26/01/1959.
Zanano
LUCCHINI ELISABETTA di anni 90, professa
dall’08/12/1980.
ZONA OTTO
Mantova
BACCHI DORIS di anni 87, professa dal
13/12/1959.
ZONA NOVE
Paderno Franciacorta
ZANOLA ARCHETTI GIULIA di anni 86, professa
dal 17/11/1956.
Rodengo Saiano
INVERARDI PARZANI MADDALENA di anni 93,
professa dal 21/9/1937.