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Redazione e Segreteria: Via Farini, 10 20154 Milano Tel. 02 29006047 [email protected] c.c.p. n. 29452208 www.ofslombardia.org www.facebook.com/ordinefrancescanosecolare.lombardia di Lombardia di Lombardia O r dine F r ancescano Secola r e Anno 9 • n. 4 2012 Il NOTIZIARIO della Fraternità Regionale sommario Lettera 1 di Serophine Fonlon • Dalle Fraternità 5 Incontro Nazionale Ofs Famiglie 5 • Girfra 13 • Comunicazioni 15 • Alla casa del Padre 16 LETTERA DELLA MINISTRA DELLA FRATERNITA’ OFS DI Alle sorelle e ai fratelli dell’Ordine Francescano secolare di Lombardia Ringraziamo in particolare il Consiglio Regionale della Lombardia ed il suo Presidente, Lorenzo Verri per il suo invito. Ringraziamo poi la Ministra della Fraternità di Milano S, Francesco Rosetum, Donata Micolitti e il Ministro Nazionale OFS Remo Di Pinto per la loro cortesia. Aggiungiamo poi un GRAZIE • a tutte le fraternità ofs di Lombardia • alla Comunità dei Frati Cappuccini • al Vescovo della Diocesi di Kumbo al Nunzio del Cameroon al Dio Altissimo per ogni cosa. Nel periodo tra Febbraio e Maggio 2012 la nostra fraternità ha ricevuto una lettera nella quale si diceva che una famiglia della Fraternità sarebbe stata invitata a partecipare al VII Congresso internazionale della Famiglia, in programma a Milano. Shisong – Camerun Africa In occasione del VII Congresso Mondiale della Famiglia, celebrato a Milano dal 30 maggio al 2 Giugno, 2012, il Consiglio Regionale, in virtù del gemellaggio esistente con le fraternità OFS del Cameroon fin dal 2000, si è fatto carico di invitare una famiglia dell’OFS di quel paese a partecipare al Congresso. La famiglia selezionata è quella di Serophine Fonlon, ministra della Fraternità di Shisong che, insieme al marito Marti e ai tre figli, Gloria, che è anche membro della Gifra di Shisong, Chistiane e Louis è stata ospite a Milano dal 27 Maggio al 6 Giugno Lasciamo alle parole di Serophine la descrizione delle emozioni e delle impressioni che questa esperienza ha portato a lei e alla sua famiglia.

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Redazione e Segreteria: Via Farini, 10 • 20154 Milano • Tel. 02 29006047 [email protected] • c.c.p. n. 29452208

www.ofslombardia.orgwww.facebook.com/ordinefrancescanosecolare.lombardia

di Lombardiadi Lombardia

OrdineFrancescanoS ecola re

Anno 9 • n. 4

2012

Il NOTIZIARIO della Fraternità Regionale

s o m m a r i o• Lettera 1 di Serophine Fonlon • Dalle Fraternità 5 Incontro Nazionale Ofs Famiglie 5

• Girfra 13• Comunicazioni 15• Alla casa del Padre 16

L ETTERA DELLA M IN I S T RADELLA F RATERN ITA’ OF S D I

Alle sorelle e ai fratelli dell’Ordine

Francescano secolare di Lombardia

Ringraziamo in particolare il Consiglio

Regionale della Lombardia ed il suo

Presidente, Lorenzo Verri per il suo invito.

Ringraziamo poi la Ministra della Fraternità

di Milano S, Francesco Rosetum,

Donata Micolitti e il Ministro Nazionale OFS

Remo Di Pinto per la loro cortesia.

Aggiungiamo poi un GRAZIE • a tutte le fraternità ofs di Lombardia

• alla Comunità dei Frati Cappuccini

• al Vescovo della Diocesi di Kumbo

• al Nunzio del Cameroon

• al Dio Altissimo per ogni cosa.

Nel periodo tra Febbraio

e Maggio 2012 la nostra

fraternità ha ricevuto una

lettera nella quale si diceva

che una famiglia della

Fraternità sarebbe stata

invitata a partecipare al VII

Congresso internazionale

della Famiglia,

in programma

a Milano.

Shisong – Camerun AfricaIn occasione del VII Congresso Mondiale della Famiglia, celebrato a Milano dal 30 maggio al 2 Giugno, 2012, il Consiglio Regionale, in virtù del gemellaggio esistente con le fraternità OFS del Cameroon fin dal 2000, si è fatto carico di invitare una famiglia dell’OFS di quel paese a partecipare al Congresso.La famiglia selezionata è quella di Serophine Fonlon, ministra della Fraternità di Shisong che, insieme al marito Marti e ai tre figli, Gloria, che è anche membro della Gifra di Shisong, Chistiane e Louis è stata ospite a Milano dal 27 Maggio al 6 Giugno Lasciamo alle parole di Serophine la descrizione delle emozioni e delle impressioni che questa esperienza ha portato a lei e alla sua famiglia.

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O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e2

stata una festa molto bella

ed io sono stata realmente

molto grata per carità. Quella

sera tutto è andato molto

bene.

Il 30 maggio è iniziato il

Congresso della Famiglia dal

tema: La famiglia, il lavoro

e la Festa.

Il Congresso è stato molto

interessante ma suscettibile

di alcune osservazioni che

riporto in seguito

Il pellegrinaggio a

Milano mi ha influenzato,

personalmente, in molti

modi. Mi ha colpito molto ed

ha contribuito positivamente

sulla mia religiosità e

sulla mia vita sociale.

Religiosamente mi ha fatto

riflettere di più sul mio

Creatore attraverso Gesù

Cristo, nostro salvatore e re.

Dalle relazioni del 7°

Congresso sulla famiglia:

mi ha fatto ripartire e ho

capito la ragione per cui

S. Francesco ha lavorato

duramente e persino in

punto di morte abbia detto

Cominciamo a fare perché

fino ad ora non abbiamo

fatto nulla. Io devo iniziare e

Quando Gesù ha visitato la

nostra casa mi sono sentita

radiosa.

Finalmente il 27 Maggio

siamo decollati con meta

Milano dove siamo atterrati

alle 6 del pomeriggio.

All’aeroporto abbiamo avuto

un affettuoso benvenuto

da Attilio e Rosa con cui,

per tutto il periodo della

nostra permanenza,

abbiamo condiviso il loro

appartamento, che è molto

confortevole. Benché stanchi

per il viaggio, dopo esserci

rinfrescati ed aver condiviso

la cena siamo stati a Messa.

Il 29 Maggio siamo stati

su di un lago nel quale ho

apprezzato “sorella acqua”.

In quel lago sono stata

colpita da qualche cosa che

era attinente al meeting con

il Papa. Ho visto una famiglia

di cigni. Il padre era davanti,

i pulcini nel mezzo e la

madre a chiudere la fila. Una

famiglia protetta. Questo mi

ha fatto riflettere se nella

mia famiglia io sono felice

come lo erano loro. La sera

abbiamo avuto una cena

offerta dalla parrocchia. È

Con mia grandissima

sorpresa e incredulità è

stata scelta la mia famiglia.

La prima domanda che ho

rivolto a Dio è stata “ Chi

sono io per ricevere un così

grande dono?”, ma a parte

tutto sono molto felice ed

ho apprezzato lo sforzo di

tutte le persone per il loro

sostegno e le loro preghiere.

Quando mi era stato chiesto

di pregare perché questo

avvenisse, non ero in grado

di pregare ed ho potuto

soltanto dire a Dio che fosse

fatta la sua volontà.

Dopo aver ricevuto la lettera,

durante il mese di Febbraio

è iniziata la preparazione

ma la preparazione vera e

propria è iniziata in Maggio

e il processo per ottenere il

Visto è stata una prova molto

difficile dato che ci è stato

chiesto di andare e venire

dall’ambasciata italiana

diverse volte durante le quali

ho dovuto imparare una

cosa, e cioè essere pazienti

in ogni circostanza.

Fra Francis ci ha assistito

in ogni circostanza e

ci ha aiutato in tutto fino

a quando, finalmente,

il Visto ci è stato rilasciato.

Il 25 Maggio era con grande

gioia che la Fraternità

di Shisong ha deciso di

celebrare la Santa Messa a

casa nostra pregando per noi

e questo mostra lo spirito di

unità che esiste nella nostra

fraternità e l’amore che

unisce fratelli e sorelle l’un

l’altro/a.

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Album FotograficoA cura di Attilio Galimberti

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O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e4

molto anziani in salute e

contenti. Coppie di anziani

andare a spasso insieme.

Prendere l’aereo e il treno

per la prima volta mi ha

fatto conoscere il carattere

delle persone. Alcune sono

molto accoglienti mentre

altre molto aggressive, ma

questa è la vita e dobbiamo

accettarli così come sono:

mariti che si prendono cura

amorevole delle mogli e

famiglie che fanno festa

insieme.

Barriere linguistiche.

È stato molto difficile per me

comunicare in Italiano

Durante il Congresso sulla

famiglia, le relazioni erano

tutte tenute da relatori

occidentali. Nessuna veniva

dall’Africa in modo che

fosse possibile condividere

l’esperienza della famiglia

in Africa

La distanza tra Africa e

Italia è notevole. Alcuni

bianchi discriminano i neri

sorpassandoli e spingendoli,

sia sull’aereo che sul treno

e molti fumano.

In generale sono molto felice

per aver potuto partecipare

a questo Congresso, Posso

solo cantare il Magnificat

e chiedermi chi io sia per

essere in questa magnifica

condizione.

SIA DATA GLORIA A DIO

Serophine Fonlon

Ministra della Fraternità OFS di ShisongNW Cameroon

I diversi stili ed il modo con

cui essi sono amalgamati

evidenziando comunque la

loro diversità è qualche cosa

che devo ammettere non è

visibile nelle aree urbane

del Cameroon. Soprattutto

l’esperienza di vedere questa

città con le sue architetture

diversificate è stata una cosa

meravigliosa e sia io che

la mia famiglia ne siamo

rimasti molto colpiti. Grazie

mille a Rosa e ad Attilio per

averci fatto apprezzare la

città di Milano.

Grazie a questo viaggio

ho imparato molto circa

le radici di molti usi delle

donne di un tempo e della

storia di molte cose che

contribuiranno a fortificare la

mia fede.

Il viaggio mi ha anche

permesso di gettare

un’occhiata sulle culture

politiche, sociali e religiose

dell’Italia e della Europa. Ho

potuto anche apprendere

e confrontare le differenze

tra Italia e Cameroon

e questo è di grande

rilevanza per la mia fede.

Mi ha fatto molto piacere

vedere uomini e donne

con la grazia di Dio essere

un discepolo degli altri in

qualsiasi posto mi trovi,

specialmente nella mia

famiglia.

Socialmente il caldo spirito

di accoglienza dei Cristiani

di Milano e specialmente dei

membri OFS e dei religiosi

mi ha meravigliato. Ringrazio

moltissimo Dio per questo

e prego perché egli possa

benedirli.

Sia per le case comuni che

sono attorno alla città che

per le Chiese e le strutture

della vecchia Milano, e che

sono salde e visibili ancora

oggi, la città di Milano è

molto bella. Il mix di edifici

moderni e di stili antichi

di Milano, fa percepire la

ricchezza storica e culturale

della città

Sono rimasta molto

impressionata da tutto ciò

che ho visto, dalle fontane

nelle strade al Castello e al

Duomo. Queste sono cose

che avevo visto soltanto in

televisione o in Internet e

che non avrei mai pensato di

poter vedere dal vero.

con la grazcon la graz

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Cara famiglia,

scusa se ti do del tu in modo

confidenziale ma in questi

giorni, dal Santo Padre in

giù, un po’ tutti si sono rivolti

a te in modo “familiare”

parlandoti come se tu fossi,

e lo sei, al centro della

nostra vita di laici e

francescani. Oggi è stato

il tuo giorno di festa e lo

è stato per moltissimi

francescani secolari arrivati

da tutta Italia e anche

dall’Africa. Un dono grande

per noi appartenenti alla

Fraternità del Sacro Cuore

e di San Raffaele è stato

accogliere tanti fratelli

e sorelle. Volti sconosciuti

legati dallo spirito di famiglia

e senso di appartenenza.

È stata una festa di famiglia

in tuo onore per celebrarti e

dirti grazie per tutto l’amore

che custodisci per noi e

in noi e nella condivisione

d’amore realizzi il sogno

grande di essere insieme

in te.

Abbiamo sentito parlare di

te e di tutti quei valori che tu

sai dare alla vita di ciascuno

di noi affidandoci un ruolo,

un compito d’amore unendo

vite singole in una unica

vita donata. Il Papa ci ha

detto che nel matrimonio

gli sposi non si donano

reciprocamente qualche

cosa ma l’intera vita da

vivere insieme in maniera

inscindibile, vincolata dal

sigillo del Sacramento.

Quante parole, canti,

preghiere, testimonianze

nella nostra Chiesa del

S. Cuore per celebrare

il tuo ruolo insostituibile

1z

onauno

D A L L E F R A T E R N I T A

e fondante nella società

di sempre e più ancora

in quella di oggi che pare

abbia perso molti dei valori

educativi. Avevamo con noi

il nostro ministro regionale

e il ministro nazionale per

festeggiarti e testimoniare

che solo nella famiglia si

trovano quei valori che

portano ciascuno di noi

sulla strada che conduce

all’Amore.

Durante la veglia abbiamo

sentito le caratteristiche

dell’appartamento “tipo” in

cui vivi tutti i giorni della vita

con tutti noi tuoi membri:

sono tre locali (e già questo ricorda la Santissima Trinità – unione d’amore che si festeggiava fra l’altro in quei giorni).- La prima stanza è la

più angusta, quella che

più fa paura: vi abita la

sofferenza.

- La seconda è inondata di

luce e vi abita la gioia e

l’amore.

- La terza è la più importante

e vi abita la Carità

Signore, fa che tutti noi

membri appartenenti ad una

famiglia, sappiamo vivere

in questo appartamento

riuscendo a passare dall’una

all’altra stanza offrendo a Te,

di volta in volta, le sofferenze

– le gioie e l’amore con tutta

la carità che il nostro essere

tuoi figli, ci mette nel nostro

cuore.

Milano Sacro Cuore e San Raffaele

Incontro NazionaleOFS Famiglie in occasione della Settimana Internazionale svoltasi a Milano in occasione del Family DaySabato, 2 Giugno 2012

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O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e6

protagonisti e tuoi membri

riuniti in fraterna e conviviale

gioia per celebrarti e dirti

quanto è bello stare con te …

in famiglia.

Enzo

l’abbiamo vista sul volti dei

bimbi, tuoi frutti meravigliosi

accolti nel generoso gesto

d’amore di un uomo e una

donna consacrati nel vincolo

del matrimonio. L’abbiamo

vista sui volti di tutti noi

E così, cara famiglia, il

giorno di festa è continuato

a tavola, in una mensa

di poveri, in un luogo dove

i poveri sono considerati gli

eletti del Signore. La gioia

è stata davvero grande;

Album FotograficoA cura di Enzo Terranova

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prioritario nel quale vivere il loro impegno cristiano e la vocazione francescana….”. Essendo cioè la famiglia l’ambito prioritario di vita per i francescani secolari, l’appartenenza alla fraternità deve diventare per i coniugi motivo per rafforzare il sacramento del matrimonio e non una difficoltà nel cammino coniugale.Fedeli alle parole di S. Paolo: “il sole non tramonti sulla nostra ira” (cfr. Efesini 4,26) la fraternità e la famiglia si devono reciprocamente aiutare a vivere il perdono.Infine come recitano le CCGG al 24.2 e 24-3, “si condividano i momenti importanti della vita familiare”, si invitano le fraternità a considerare la celebrazione gioiosa delle ricorrenze familiari (matrimoni, battesimi, etc), come uno dei cardini della vita di fraternità.Come Consiglio Nazionale OFS di Italia, preghiamo il Signore perché, in un mondo che fa fatica a trovare ancora il senso dell’istituzione familiare, fondata sulla fragile ma ancora stupenda promessa di un uomo e una donna che davanti a Dio e agli uomini si impegnano a mettere insieme le propri vite e le proprie differenze per farne una risorsa per la società e ad educare i figli perché diventino i protagonisti del mondo di domani, aiuti l’OFS ad essere un luogo in cui fratelli e sorelle possano trovare un aiuto perché questo patrimonio non si perda.

Gianluca ListaConsiglio Nazionale OFS

un modello, un laboratorio dove si prova a vivere il Vangelo da testimoniare poi nel mondo, in primis nella propria famiglia (tra coniugi e come genitori con i figli). È la fraternità che educa a vivere la pace, la fedeltà, il rispetto della vita in ogni ambito, tra cui la famiglia. La famiglia, luogo dove per vocazione intrinseca i componenti hanno la cura l’uno dell’altro (i genitori dei propri figli, i figli dei propri genitori), educa i membri della fraternità alla cura di ogni fratello come un dono. E spesso la fraternità aiuta a recuperare il senso della famiglia e viceversa la famiglia a recuperare il senso della fraternità.Le persone che compongono il Consiglio di fraternità e che hanno la cura dei propri fratelli, devono a loro volta assumere le caratteristiche che i genitori hanno in famiglia: educare con autorevolezza e con una testimonianza caritatevola, lasciando che la vocazione di ognuno possa esprimersi nei tempi che solo Dio conosce (cfr. Regola non bollata cap. 4,14).E la modalità con la quale i consiglieri devono cercare di servire i fratelli è quello della lavanda dei piedi (lavare e lasciarsi lavare, che non è sempre così facile) come accade spesso in famiglia (cfr. Regola non bollata cap. 6,22-23).Non possiamo non soffermarci su quanto ci ricordano le CCGG all’articolo 24: “I francescani secolari considerino la propria famiglia come l’ambito

Francesco d’Assisi esortava tutti a vivere secondo il Vangelo e si racconta nelle Fonti Francescane (cfr. 1 vita di Tommaso da Celano 37 o la Leggenda maggiore di San Bonaventura), che questo indicò anche ai laici (sposati o no) che costituirono l’Ordine dei Fratelli della Penitenza o Terz’Ordine.La Famiglia e L’Ordine Francescano Secolare (OFS) hanno quindi una relazione strettissima, che deriva proprio dal momento dell’origine del Terz’Ordine: Francesco non si rivolse a degli eremiti, ma a laici che volevano seguire il suoi carisma pur restando nel mondo. E vivere il Vangelo è un impegno per ogni età della vita e proprio per questo le fraternità francescane si sono sempre caratterizzate per la presenza di laici che non si univano per età, tipologia di lavoro o di studio, ma perché riconoscevano che la fraternità era la modalità storica attraverso la quale Gesù li chiamava a seguire nella Chiesa, il Vangelo, sulle orme di FrancescoÈ un rapporto che ha un valore vicendevole “fecondo” per la famiglia e per la fraternità OFSLa nostra regola OFS al cap: 17, così recita: “Nella loro famiglia vivano lo spirito francescano di pace, fedeltà e rispetto della vita, sforzandosi di farne il segno di un mondo già rinnovato in Cristo….”. Cioè la fraternità proprio per quella sua particolare caratteristica di unire come in una famiglia, giovani, anziani, diventa

i i i l l id ll l b iF d’A i i

Famiglia e Ofs un legame profondo

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O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e8

Milano Santi Patroni

In data 27/5/2012, nella

giornata di Pentecoste,

presieduto dal consigliere

regionale OFS Lombardia,

Valerio Tonini, si è svolto il

capitolo per il rinnovo del

Consiglio della fraternità

locale “Beato Contardo

Ferrini”, sita in Via Arzaga

a Milano, assistita dai padri

francescani del TOR.

Sono risultati eletti: Tiziana

Garberi (ministro), Stefano

Majerna (vice Ministro),

Paola Braggion (maestro di

formazione), Elena Bullano

(tesoriere) e Davide Bianchi

(segretario).

Un ringraziamento e un

saluto fraterno per il lavoro

svolto al consiglio uscente,

in primis alla ministra

uscente Angela Pozzoni.

Un caro augurio al consiglio

neo-eletto, perché faccia

crescere la fraternità alla

sequela di Cristo, nella

Chiesa, sulle orme di San

Francesco.

(Nella foto in ordine da

sinistra a destra: Elena,

Tiziana, Davide, Stefano e

Paola)

Pace e Bene,

Gianluca Lista

D A L L E F R A T E R N I T A

Zona due

CENTENARIO FRATERNITÀ OFS DI MONZADa “I Francescani e la Madonna delle Grazie a Monza” di Anacleto Mosconi

Anno 1972

S. Francesco d’Assisi nei

suoi viaggi apostolici, giunse

probabilmente anche a

Monza. La tradizione della

sua presenza ad Oreno di

Vimercate, paese assai vicino,

ce lo fa pensare. Inoltre i suoi

viaggi a Milano nel 1215 e nel

1221, tornando dall’Oriente,

favoriscono certo questa

nostra supposizione.

Scrive Padre Burocco,

cronologo del Convento delle

Grazie… “Appena fu istituito

il Terz’Ordine dei penitenti del P. S. Francesco (a.1221) che se ne vidde in questo borgo di Monza, di molti uomini da bene prendersi un tal Instituto e farsi Terziari, e li primi furono li compagni di San Gerardo de’ Tintori al scrivere di Pietro Paolo Bosca, Arciprete di Monza”.

Qui purtroppo dobbiamo

lamentare che il

manoscritto sulle origini

e sulla organizzazione del

Terz’ordine nella città di

Monza, come afferma Padre

Burocco, non sia stato

ancora ritrovato, privandoci

così di notizie preziose ed

interessanti. Tuttavia altre

fonti ci segnalano la presenza

e l’operosità di questa

gloriosa fondazione già nel

sec. XIII. Sembra infatti che

fin dal 1230 i Compagni di

San Gerardo, fattisi terziari,

e volendo dopo la morte del

loro fondatore, costituire

un Consorzio per esercitare

le opere di misericordia,

fondassero il luogo pio

detto poi di S. Marta che fu

governato dal punto di vista

politico e civile dai Terziari

stessi, vicino all’ospizio,

fecero costruire la chiesa di S.

Marta, vi portarono le reliquie

didue beati francescani e lì

5zona

cinque

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accolsero i Frati. Fu proprio

un Terziario Francescano (fra

Giovanni da Arcore!) l’autore

di quel gioiello d’arte che si

chiama S. Maria in Strada,

iniziata nel 1348 e consacrata

nel 1357. Qui parecchi

terziari si unirono poi a vita

comune, formando un piccolo

convento, con giardino, orto

e cimitero. E non potendo

passare al primo ordine,

passarono poi agli Agostiniani

a Milano.

Nel sec XVI S. Bernardino da

Siena il più grande oratore

del tempo, in Lombardia

e in particolare a Milano

suscitò un entusiasmo

incontenibile. Al suo

apostolato e a quello dei suoi

discepoli si deve la nuova

fondazione francescana che

sorse alla Madonna delle

Grazie. Alcuni terziari infatti

prepararono e favorirono la

venuta di questi nuovi figli

di S. Francesco a Monza e

nel 1448 venne lasciato ai

fratelli del terz’ordine una

pezza di terreno per la futura

costruzione di un convento di

francescani Osservanti.

Nell’archivio di stato di

Milano, è stata trovata

una relazione finanziaria

o situazione di cassa del

terz’ordine delle Grazie del

1767.

A Monza da allora i terziari

continuarono a fiorire sempre

attenti a favorire le iniziative

dei religiosi del Prim’Ordine

Francescano.

Proprio qui a Monza, il 1

giugno del 1933, presieduto

dall’Arcivescovo di Sassari,

Mons Arcangelo Mazzotti, si

svolse un grande raduno di

tutti i Terziari e terziarie della

Lombardia.

3z

onatre

Sabbioncello

Pellegrinaggio Mariano

Sabato 26 maggio,

accompagnati da Fr.

Domenico Piacentini, siamo

andati a Dongo al Santuario

della Madonna delle Lacrime

e poi a Piona. È stato un

bellissimo pellegrinaggio

aiutati anche dal tempo che

era bello. Sul pullman dopo

la preghiera Fra Domenico

ci ha fatto da “cicerone”

e ci ha parlato per tutto il

viaggio sia di andata che al

ritorno spiegandoci chiese,

monumenti e tutto quello

che incontravamo. Siamo

arrivati a Dongo dove siamo

stati ricevuti da Padre

Illuminato. Abbiamo visitato

questo piccolo ma bellissimo

convento con delle belle

pitture e i due chiostri, oasi di

pace. Siamo andati a visitare

la chiesa grande di Dongo in

riva al lago e, siamo ritornati

in convento a recitare le Lodi

e per la celebrazione della

S. Messa. Questa piccola

chiesa piena di dipinti di

statue è veramente bella e

d’alto dell’altare maggiore

c’è l’immagine della

Madonna delle lacrime che

con un sorriso dolcissimo

ti guarda e sembra che ti

abbracci, rimani rapito in

quello sguardo dolcissimo

che sembra ti dica: sono qui

per te. A Lei abbiamo affidato

tutto l’Ordine Francescano,

e la prossima visita di Sua

Santità e tutte le famiglie per

il VII incontro della Famiglie.

Dopo il pranzo siamo andati

a Piona, questo convento

è in un punto meraviglioso,

dall’alto si vedano i monti

che circondano la valle e

sotto c’è un meraviglioso

lago e il bellissimo giardino

del convento con la grotta

della Madonna di Lourdes.

Ci ha accolto un monaco

che ci ha guidato e spiegato

i vari dipinti del convento

e ci ha parlato della loro

vita monastica che è tutta

preghiera e lavoro. È stato

veramente un bellissimo

pellegrinaggio.

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O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e10

Cerro Maggiore

Domenica 27 maggio,

solennità di Pentecoste,

durante la celebrazione

Eucaristica delle ore 9,

concelebrata da:

Padre Rocco (assistente spirituale)

Padre Gervasio

Sono entrati a far parte

della nostra fraternità

emettendo la professione:

Felicetta BeatriceGabriella GianazzaMaria MaggioreRita Di Palma

Una lode ed un grazie al

Signore Gesù, a Maria

Santissima e a San

Francesco che, nonostante i

tempi difficili in cui viviamo,

con il suo esempio riesce

ancora a farci innamorare di

Gesù e di Maria indicandoci

la via da seguire per una vita

evangelica.

Un grazie particolare al

coro, a tutti agli animatori

della S. Messa e a quanti

hanno condiviso con noi

questo momento di grazia.

Pace e bene

Natale Livretti

Zona otto

CHIUSURA ANNO SOCIALE

delle fraternità zona otto

Le fraternità della bassa

bresciana si ritrovano

a Ghedi nella chiesetta

adiacente l’oratorio.

Fa un caldo “bestiale”, ma

nonostante l’afa, è bello

ritrovarci e stare insieme

in ascolto di fra Luigi,

il “tanto atteso”.

La parola della liturgia

di oggi, 22 giugno, è tratta

dal Vangelo di Matteo

al capitolo 6.19-23.

La Regola al capitolo 4

ci insegna a passare dal

Vangelo alla vita e dalla

vita al Vangelo, come

faceva il nostro serafico

San Francesco.

Una frase del vangelo

odierno ci interpella

personalmente: «Non

accumulate per voi tesori

sulla terra, dove tarma

e ruggine consumano

e dove ladri scassinano e

rubano; accumulate invece

per voi tesori in cielo,

dove né tarma né ruggine

consumano e ladri non

scassinano e non rubano».

È un richiamo a vivere nella

sobrietà, e nell’essenzialità.

Lo stile di vita di noi

francescani è vivere “la

povertà” nel suo giusto

concetto. Essa si manifesta

nel giusto rapporto con le

cose e le persone.

Colui che non si attacca al

denaro e alle cose e alle

D A L L E F R A T E R N I T A

4zona

quattro 8zon

aotto

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n . 4 - 2 0 1 211

persone, ha trovato la giusta

dimensione della povertà.

Di fronte alle cose o alle

persone, non diciamo: «è

mio», ma consideriamo

tutto dono di Dio, da mettere

a disposizione dei fratelli.

Essere poveri allora non

significa alleggerirsi delle

cose, ma avere un giusto

rapporto con esse; di fronte

all’acquisto di una macchina

ci si accontenterà della

marca meno costosa,

e così per tutto il resto.

Resta comunque il concetto

di essere staccati dalle

cose del mondo, perché “là

dov’è il tuo tesoro sta il tuo

cuore”.

Dobbiamo tornare a vivere

nell’essenzialità; ritorniamo

a voler vivere le cose

vere, quelle importanti,

preziose, come il dono della

vita, l’amicizia, l’amore,

la pace e la serenità.

Dobbiamo essere capaci

di donare la nostra vita

fino in fondo, aiutando tutti

indistintamente, e sempre.

Ognuno di noi conosce i doni

che il Signore gli ha dato,

facciamo in modo che diano

i frutti: nel luogo in cui ci

troviamo, in famiglia, e nella

famiglia più grande:

«La Chiesa».

Conserviamo infine una

carità fervente e continua,

senza desideri di gloria,

ma nella oblatività, senza

cioè volere il riscontro delle

nostre azioni caritative.

Dobbiamo perciò vivere

ogni giorno la carità senza

mormorazioni, perché un

gesto di carità ci salva da

molti peccati. Chiediamoci

sempre qual è la cosa che

ci prende il cuore? Perchè

là sarà il nostro cuore.

Se il nostro tesoro è sulla

terra, questo prima o poi,

andrà in disfacimento;

così sarà per noi qualora

lo seguiremo. Cerchiamo

di fare della nostra vita

una testimonianza vera di

francescani capaci di amare

nello stile di vita sobrio e nel

ritorno all’essenzialità delle

cose, come dei sentimenti.

Un grazie accorato a

fra Luigi per questi suoi

pensieri. Concludiamo

il nostro incontro con un

piccolo rinfresco, e poi…

abbracci e baci augurandoci

buone vacanze!.

Pace e Bene.

Daniela

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O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e12

D A L L E F R A T E R N I T A

10zon

adieci

Casalpusterlengo

FINE ANNO IN FAMIGLIA

La fraternità OFS di

Casalpusterlengo ha

concluso l’anno formativo,

come è sua consuetudine

da qualche anno, con

una giornata fraterna di

convivenza e formazione,

aperta anche alle famiglie

dei terziari e simpatizzanti.

Meta della gita fraterna

la casa di accoglienza

in località Bellotta di

Pontenure (PC), che è un

posto molto adatto per

queste uscite, essendo

isolato nel verde della

campagna piacentina, ma

ben attrezzato per quanto

riguarda sale riunioni,

spazi aperti per i bambini

e un efficiente servizio di

ristorazione.

L’aspetto più bello della

giornata, è stata proprio la

massiccia partecipazione

dei bambini delle nostre

famiglie, per i quali

era stato preparato un

programma di animazione.

Dopo le lodi mattutine

celebrate insieme, gli

adulti si sono riuniti

per una riflessione

comunitaria sul tema della

famiglia, facendo tesoro

del testo di formazione

di quest’anno, ma anche

degli stimoli provenienti

dal settimo grande

Convegno mondiale delle

famiglie, tenutosi a Milano

ai primi di giugno.

È stata una bella

occasione di confronto tra

i nostri fratelli e sorelle,

che hanno messo a nudo

tutte le difficoltà che si

riscontrano, nel cercare

di educare i figli ai valori

cristiani, vivendo in prima

persona questi valori, in

un contesto non facile

come quello della società

di oggi.

Nel frattempo alcuni

giovani intrattenevano

i bambini, facendoli

divertire con giochi e

disegni sul tema della

giornata.

Dopo il pranzo fraterno,

condiviso con altri gruppi

presenti, abbiamo fatto

insieme alcuni giochi, e

concluso la giornata con

la Santa Messa, celebrata

nel pomeriggio dal nostro

Assistente Padre Mariano,

che ha sottolineato il

legame tra l’Eucaristia

(tema liturgico della

giornata), e la famiglia

espressione d’amore.

La giornata è volata via,

come tutte le cose belle e

significative della vita.

Ci auguriamo tutti

di ripetere presto

l’esperienza, con una

partecipazione ancora più

numerosa.

Marco Chinosi

(OFS Casalpusterlengo)

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n . 4 - 2 0 1 213

15 gifrini di Milano San

Francesco si preparano ad

affrontare un lungo, faticoso

e pericoloso viaggio…

la meta: IL CONVENTO DEI

FRATI MINORI IN VIA FARINI

A MILANO!!!

Sembrano un pomeriggio

e una sera come tante

altre ma niente in realtà

è come sembra ;). Dopo

un temporale che ha reso

impresentabile ognuno dei

cari gifrini avventurieri,

ci attende all’ingresso del

Convento la magnifica Maria

Vittoria, la quale senza

indugio, anche se ancora

in fase trucco-parrucca,

ci accompagna per una

lunga discesa di scale

tortuosissime e lì abbiamo

una visione senza eguali….

una decina di gifrini molto

emozionati di Milano S.

Antonio, tutti imbellettati,

pettinati, profumati e ben

vestiti (tutte cose molto

sconosciute aiGifrini di

Milano San Francesco ;) ) che ci salutano e ci

abbracciano, accogliendoci

festosamente!!!

Ma ora manca veramente

poco al grande ingresso,

al grande momento!!!!...

Tra poco i nostri cari fratelli

prometteranno, davanti a

tutta l’assemblea e a noi,

di avere la CHIESA COME

MADRE, L’EUCARISTIA

COME CENTRO, IL VANGELO

COME GUIDA E I POVERI

E GLI ULTIMI COME

FRATELLI… WOW… e noi

non vogliamo perderci

assolutamente questo

magico momento. E quale

modo migliore di partecipare

alla loro gioia se non

offrendo le nostre voci,

il nostro canto e le nostre

mani per scattare qualche

foto e immortalare qualche

strana espressione, qualche

smorfia di felicità!!!!

La Messa si conclude e

i gifrini ancora non sanno

che cosa li aspetta nelle

segrete del Convento.

Improvvisamente davanti a

loro compaiono bibite, birre

e due tavoloni che sembrano

non aver fine, carichi di ogni

sorta di prelibatezza: pizze,

focacce, frittatine, pasta,

riso, patatine, verdure,

torte salate.... ma tra una

chiacchierata e l’altra

è ora di passare ai dolci

e agli occhi dei gifrini

viene mostrato qualcosa di

apparentemente sconosciuto

ma che in realtà ha tanto

di familiare: una torta al

cioccolato e una torta pan

di stelle, nutella e panna!!!!

Ed è così che, tra un litigio

e l’altro, per accaparrarsi le

fette di torta migliori (quelle

dove ovviamente si potevano

ammirare le stelline bianche

dei Pan di stelle ;) ), arriva

il momento della fantastica

foto di gruppo, nella quale si

gifraCronache giovanili di una promessa GIFRA Chiara:

Domenica 6 Maggio 2012

Dalla Gifra di Lombardia...

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di sacrificare un possibile

incontro con chicchessia o

una serata al cinema per

anticipare ore di studio o

lavoro e incastrare quella

data con quell’altra e... dire

no a qualcosa perché quella

domenica ho la PROMESSA!!

Quasi che la rinuncia

aggiunga ulteriore valore a

qualcosa che di per se è già

prezioso... perché l’idea di

creare un legame del tutto

speciale con Dio, con Gesù,

con lo Spirito Santo, con

i Fratelli GiFrini, con S.

Francesco... ebbè ci piace

tanto... ci rende felici…

ed è di quella felicità che

nonostante sia diversa per

ognuno di noi ci lega allo

stesso modo… e la diversità

fa parte del legame, e ne

fa parte anche l’unicità,

l’incomprensione, la

conoscenza, il malumore,

la risata, la riflessione,

la sofferenza, il venirsi

incontro… il sentirsi diversi

perchè parte di un gruppo,

di una fraternità ogni volta

No raga… non abbiamo

ancora deciso quando fare la

Promessa… La Promessa??

Seriooomese prossimo...

Si vabbè ma io quella

domenica non posso...

E io poi entro in sessione

d’esame… Ma forse quei

giorni sono fuori città.

Figlioli ricordate che

poi occorre anche

l’approvazione del Consiglio

per la data, oltre che

prepararci adeguatamente

dal punto di vista spirituale!

A sì giusto…

A ok… Ecco cosa siamo…

macchie impazzite, in

fuga qua e là… con mille

pensieri, mille cose da fare,

preoccupazioni, angosce,

inquietudini, vite diverse...

eppure… eppure… c’è in tutti

la voglia di trovarla quella

data, c’è quasi il desiderio

diversa. È un guazzabuglio

di cose che prendono una

direzione lineare in un gesto

unanime: la Promessa.

Per alcuni un traguardo, per

altri una partenza, per altri

ancora una riscoperta nel

rinnovo… non c’è un giusto e

un sbagliato… è un arricchirsi

vicendevolmente, crescere

seguendo una strada che

non può essere sbagliata…

e mai soli... mai! È vero

anche che siamo chiamati

ad alzare lo sguardo

oltre le rassicuranti mura

che ospitano gli incontri

settimanali, a guardare

alla Chiesa, al Vangelo,

ai fratelli bisognosi... ed è

come se più guardiamo fuori

più ci facciamo piccoli per

le nostre mancanze… ma

penso vada bene così… tante

piccole mani ben guidate

riusciranno pur a fare

qualcosa di buono... ci credo

fermamente... insieme, con

un pizzico di umiltà, uno di

fiducia e tanta voglia di vivere

un nuovo anno fraterno.

Michela:Fraternità di Milano

Sant’Antonio

gifra

possono sempre ammirare

le magnifiche anche se un

po’ strambe pose gifrine!!!

Purtroppo però inizia ad

essere tardi ed ognuno

di noi è invitato a tornare

nel proprio nido… è stata

proprio una giornata

gioiosa, vissuta in fraternità,

insieme ai fratelli e per i

fratelli, come solo i gifrini

sanno fare!!!

Grazie infinite ai nostri

fratelli di Milano

Sant’Antonio per la loro

disponibilità e la loro

accoglienza!!!

…E…. alla prossima!!!!

O r d i n e F r a n c e sc a n o S ec o l a r e14

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gifa

Sabato 24 o Domenica 25 novembre 2012: Visita Fraterna e Pastorale da parte del Consiglio Nazionale (da definire)

Domenica 9 giugno 2013: Assemblea Pre-capitolare (vengono convocati ministri e vice ministri delle Fraternità locali)

Domenica 29 settembre o Domenica 13 ottobre 2013: Date possibili per la celebrazione del Capitolo Elettivo (da concordare con il Consiglio Nazionale)

Per quanto riguarda il CORSO FORMATORI che si terrà come di consueto alla Casa del Giovane a Bergamo presso la sala degli Angeli

14 ottobre: Il Formatore: elementi di base per un processo formativo: accompagnamento, aiuto al discernimento..... (mattina e pomeriggio)

11 novembre: Pienezza del dono cristiano. Sviluppo della formazione cattolica e francescana. (Regola - Costituzioni - Lumen Gentium) (solo mattino)

10 febbraio: Metodologia ed ermeneutica dei documenti ecclesiali: come interpretare e leggere i documenti ecclesiali. (solo mattino)

10 marzo: Quale rapporto tra l’esperienza cristiana e francescana e le altre religioni? Cristus Domini - Nostra Aetate (solo mattino)

In cammino verso il Capitolo Regionale Elettivo del 2013

Capitolo delle Stuoie 2013Domenica 5 maggio 2013 a Sotto il Monte Giovanni XXIII

Corso Formatori

libreria della “fraternita‘”

testi di formazione nazionale anno 2013

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I.R. Allegato alla rivista Pro ManoscrittoRealizzazione a cura dell’Editrice Velar, Gorle (Bg) - Grafica: Emilia Penati - Stampa: Litonova srl, Gorle (Bg)

a l l a c a s a d e l p a d r e

ZONA UNO

Milano • Sacro Cuore e San Raffaele

MIRABELLI ROSA di anni 90, professa dal

9/2/1986.

FUMAGALLI CHIESA ALESSANDRA di anni 91,

professa dal 19/2/1961.

Milano • Sant’Angelo

CALZI ARMILDO di anni 90, professo dal

27/4/1952.

È stato ministro e vice ministro regionale.

Milano • Sant’Antonio

CATTANEO EMILIO di anni 69, professo dal

25/5/2007.

MORRONE MICHELINA di anni 88, professa dal

30/03/2003.

CIOCCA ELISABETTA di anni 101, professa dal

26/11/1944.

ZONA DUE

Gerno di Lesmo

COLOMBO FOSSATI MATILDE di anni 83, professa

dal 1966.

ZONA TRE

Bulciago

BUZZI MOTTA ERMINIA di anni 91, professa dal

25/11/1978.

È stata ministra della fraternità dal 1989 al

1993.

Carenno

CARSANA ANGELA di anni 97, era professa dal

2/8/1952.

Molteno

COLOMBO TURATI ADELE di anni 90, professa

dal 12/10/1980.

Sala di Calolziocorte

MARIANI ROTASPERTI LUIGIA di anni 87, professa

dal 2/10/1988.

VALSECCHI GUALTIERI LUIGIA di anni 91,

professa dal 2/10/1988.

Villa San Carlo

GILARDI MARIA di anni 90, professa dal

13/11/2002.

FUMAGALLI FUMAGALLI TERESA di anni 86,

professa dal 30/04/1978.

ZONA CINQUE

Dongo

MANCINI MARIA di anni 91, professa dal

13/07/1941.

Cermenate

CAPPELLETTI BOFFI LAURA di anni 89, professa

dal 17/11/1985.

ZONA SETTE

Lonato del Garda

BERTINI VITTORIO REDENTORE di anni 91,

professo dall’8/11/1964.

VIOLA RINA di anni 91. professa dal

26/01/1959.

Zanano

LUCCHINI ELISABETTA di anni 90, professa

dall’08/12/1980.

ZONA OTTO

Mantova

BACCHI DORIS di anni 87, professa dal

13/12/1959.

ZONA NOVE

Paderno Franciacorta

ZANOLA ARCHETTI GIULIA di anni 86, professa

dal 17/11/1956.

Rodengo Saiano

INVERARDI PARZANI MADDALENA di anni 93,

professa dal 21/9/1937.