Ordine Francescano Secolare - s.Margherita da Cortona - ALTAMURA.
04 aprile 2006 - Libero.it aprile 2006.pdf1 PERFETTA LETIZIA Bollettino Informativo dell’Ordine...
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PERFETTA LET I Z I A Bollettino Informativo
de l l ’Ordine Francescano Seco lare
de l la Bas i l ica d i S . Francesco - Arezzo
Aprile 2006
Il mese che si apre è il mese della vita tutta la natura si veste a nuovo, è
l’esplosione della primavera, nuova linfa, nuova vitalità, nuove energie. Cristo, come il
chicco di grano cade a terra e muore; un po’ di silenzio e una nuova gemma spunta là
dove sembrava che tutto fosse finito (Lc. 24,21-24). Cristo la Vita vera esce dal silenzio
della terra e canta la gloria del Padre che gli ha dato il potere di dare e di riprendersi la
vita. Non contento vuole rendere i suoi amici partecipi di quella gioia: “ Padre voglio
che anche quelli che mi hai dato, siano con Me dove sono Io, perché contemplino la
mia gloria, quella che mi hai dato”. (Gv. 17,24).
Gesù ci ha rivelato che Dio è Amore. Amore è dunque Vita - Verità - Via. Se vogliamo essere amore non ci resta che guardare a Colui che si è lasciato appendere
alla croce per entrare nella Gloria. Gesù la Via perché sa dove andare, può ben
guidare chi in Lui confida. Gesù la Verità perché in Lui non vi è niente di oscuro,
puoi fidarti di Lui. Gesù la Vita perché è uscito dalla tomba glorioso trionfatore sulla
disobbedienza e sulla morte, da Lui puoi attingere l’immortalità.
La primavera trionfa nella luminosità della Risurrezione, una forza nuova si profila e
chi lo desidera potrà di essa rivestirsene senza dover tirar fuori soldi o chissacché, è
richiesta solo la libera volontà di amare - confidare -
abbandonarsi in Colui che ha allargato le braccia
sulla croce per attirare tutti al suo Cuore.
L’Amore ha un solo desiderio: contagiare
tutti fino all’ultimo essere esistente sulla terra.
Il mese ci dona dei quadretti in cui si
stagliano figure di uomini e donne che si sono
lasciate sedurre dall’Amore e hanno
illuminato il loro tempo i loro
compagni di viaggio con la carità che
traboccava dai loro cuori ardenti. (vedi
santa Bernadette, san Marco, santa
Caterina da Siena …).
La voce che si eleva è quella del grazie e dell’augurio che la Vita trionfi sulla
morte, siano lasciate le vie dello spirito del mondo, siano intraprese le vie dello spirito
di Gesù Cristo. LA COMUNITÀ DEI FRATI MINORI CONVENTUALI AUGURA A TUTTI VOI, PERSONE DI BUONA VOLONTÀ DI UNA SANTA PASQUA !!!!!!!
Padre Roberto
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Le Palme
Quando Gesù fu vicino a Bètfage e a Betania, presso il
monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli a cercare
un asinello in un villaggio vicino, dicendo loro:
" Trovatelo, scioglietelo e portatelo qui. "
Se qualcuno vi domanderà: " Perchè lo sciogliete? "
Voi risponderete: " Il Signore ne ha bisogno. "
I discepoli così fecero e condussero l'animale da Gesù,
il quale gli si sedette in groppa.
Percorsero un bel pezzo di strada, fino a quando, vicino
alla discesa del monte, una grande folla gli andò
incontro sventolando rami di palma e gridando:
" Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del
Signore, il Re d'Israele! "
Ed egli rispose: " Non temere Figlia di Sion! Ecco il tuo re, viene seduto sopra un
puledro d'asina."
All'inizio i suoi discepoli non capirono ma la gente che aveva visto il miracolo della
Resurrezione di Lazzaro gli rese testimonianza.
Così anche noi, osanniamo Gesù ogni giorno della nostra vita e siamo testimoni della
sua parola nel mondo intero.
Simona R.
L’Eucaristia
L’Eucaristia è “fonte e apice di tutta la vita cristiana” (Lumen Gentium, 11), perché
mediante la celebrazione eucaristica ci uniamo a Gesù Cristo, e di conseguenza alla
seconda Persona della Trinità e a Dio stesso, in modo visibile agli occhi e percepibile
da ogni senso di cui il nostro corpo è dotato. L’Eucaristia, che ci rende partecipi del
Corpo e del Sangue di Cristo per formare con lui una cosa sola ed anticipa la vita
eterna, quando Dio sarà tutto in tutti, è Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo,
veramente, realmente e materialmente presente in mezzo a noi, nel
nostro mondo, nel nostro tempo, nella nostra società.
L’idea di un Dio onnisciente, onnipotente, infinito ed eterno, che ha
creato sia l’universo visibile, immenso e incredibilmente complesso,
sia tutte le realtà invisibili ai nostri occhi, ma che sceglie di farsi cibo
e bevanda degli uomini per essere presente in mezzo a loro, per unirli
a sé e per comunicare a loro la Sua stessa vita, è talmente sconvolgente e difficile da
comprendere che suscitò già in molti, che ascoltarono da Gesù il primo annuncio
dell’Eucaristia, resistenze e stupore: “Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?”.
(Gv. 6,60). Per noi che oggi desideriamo seguire Gesù il rischio maggiore è forse
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quello di abituarsi all’Eucaristia, che ci rende sì capaci di unione con Dio e con la Sua
Vita, ma solo se l’atto materiale della presenza alla celebrazione eucaristica e della
consumazione materiale del Corpo e del Sangue di Cristo viene accompagnato da uno
sforzo e da un’aspirazione costante ad essere uniti a Dio e a comportarci in modo
conforme alla Sua Volontà. Dio rispetta sempre la nostra libertà e le nostre scelte, e
l’atto di mangiare il Suo Corpo e il Suo Sangue, lungi dal cancellare la nostra libertà e
renderci dei burattini, ci richiama in modo forte alle nostre responsabilità: “Chiunque
in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del Corpo e del
Sangue del Signore” (1 Cor. 11,27). Ma è proprio nella partecipazione all’Eucaristia e
nell’adorazione del Corpo di Cristo che ciascuno di noi può non solo trovare la forza
di seguire Cristo e di superare tutte le difficoltà, i dolori e le tentazioni che affliggono
la sua vita, ma anche sperimentare la gioia, la consolazione e la felicità che sono di
Dio e che solo Dio può dare in modo vero e pieno all’uomo: “Ecco, io sono con voi
tutti i giorni, fino alla fine del mondo.” (Mt. 28,13).
Massimiliano
IL SENSO DELLA NOSTRA VITA
"In un attimo nel silenzio, un libro si è aperto, c'erano delle
righe, una Mano le aveva scritte, una Voce aveva lodato il
nostro nome, un Padre ci aveva donato la vita.
Noi da qual momento siamo stati chiamati ad amare, siamo
stati vestiti di libertà, abbiamo mostrato il nostro sorriso a
questo mondo, a questa via che ci ha preparato Lui. Ma a
volte sono scese delle lacrime, la stanchezza si è fatta sentire
tante volte e non abbiamo saputo dire si, ma anzi no ad un
altro passo verso una Luce.
Si cresce e non solo con l'età, ci ritroviamo davanti ad
una chiesa, stiamo per entrare, prendiamo la porta, spingiamo, con tutta la
nostra volontà. E poi stando lì in lontananza vediamo un cero acceso, nel
tabernacolo, guardiamo e lì la nostra anima vuole unirsi, lì vuole rivestirsi di un
sentimento nuovo.
Il calore nel cuore si rende più vivo, sembra che qualcuno ti accompagni verso
una lacrima che scende soltanto per ricordarti che a volte amare può far soffrire,
ma poi un sorriso, si, un sorriso è disegnato nel tuo volto. Lo doni e non ti
accorgi di quanto possa essere l'effetto sulle persone, sorridi ancora e poi scopri
che la gioia che tu provi la possono sentire anche i tuoi fratelli e le tue sorelle.
Che bello ti dici tante volte, quando ricevendo il Pane della Vita chiudi gli occhi
e lasci che ti possa nutrire, lasci che sia la tua veste, poi quando l'avrai indossata,
saprai in quel preciso istante, che hai in te, il senso della vita."
Valentina
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Venerdì Santo
Il venerdì santo è senza dubbio, insieme alla Pasqua di
risurrezione, un giorno centrale nella vita della chiesa.
Infatti se la seconda ha segnato la definitiva vittoria sulla
morte, e l'inizio di un'era nuova in tutta la storia
dell'umanità, il venerdì santo è l'espressione più grande e
spesso incomprensibile dell'Amore di Dio per noi, e per
ogni persona che esiste.
E' la più eloquente dichiarazione d'amore che Egli
potesse rivolgerci e non solo attraverso le parole, ma con i
fatti. La Passione di Cristo, la Sua morte in croce, sono il
tema centrale di questo giorno, in cui possiamo renderci
conto che se Egli ci ha amati, non ci ha amati "per
scherzo", ma fino a versare il Suo Preziosissimo Sangue,
perché per esso noi fossimo salvati. E se la profondità di questo Amore, può in parte
affascinare e commuovere i nostri cuori, fino ad incendiarli, come ha incendiato
quello di S.Francesco, tuttavia ci pone di fronte ad una realtà difficile da accettare per
la nostra natura umana: la realtà del dolore e della sofferenza, tanto disprezzata e
rifiutata soprattutto in questi nostri tempi, in cui si cerca di far scomparire dai luoghi
pubblici il più grande segno di vittoria: il crocifisso. Ma dubito si potrà mai negare e
contraddire la più evidente verità che possiamo constatare e comprendere; cioè che la
Croce è l'unico e il solo vero simbolo dell'Amore Vero, perché qui l'amore di un Dio
fatto uomo, per amore, ha vinto la morte. Si, perchè su questo trono l' Amore è stato
più grande e forte di tutto il dolore possibile,e del nostro egoismo che ad Esso ci
chiude.
E attraverso la "follia della croce", questo Dio folle d'amore per l'uomo vuole farci
capire e ricordare, come dice l'apostola della Divina Misericordia, S. Faustina che "il
vero amore si misura con la sofferenza", senza mai dimenticare che con la sua passione
"Egli ci ha amati per primo" (S.Paolo di Tarso).
Alessandra T.
Crucem tuam adoramus, Domine! Ti adoriamo, Signore innalzato sulla Croce tra la terra e il cielo, Mediatore
unico della nostra salvezza. La tua Croce è il vessillo della nostra vittoria!
Ti adoriamo, Figlio della Vergine Santissima, ritta accanto alla tua Croce, in
coraggioso atteggiamento di condivisione del tuo sacrificio redentore.
Per mezzo del Legno su cui sei crocifisso è venuta nel mondo intero la gioia -
Propter Lignum venit gaudium in universo mundo. Di questo noi siamo oggi ancor più
consapevoli, mentre già il nostro sguardo si proietta verso il prodigio ineffabile della
tua risurrezione. "Adoriamo, Signore, la tua Croce, lodiamo e glorifichiamo la tua
santa resurrezione!". Giovanni Paolo II, Venerdì Santo, 29 marzo 2002
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Il culto della Divina Misericordia
La prima domenica dopo Pasqua ricorre la festa della divina Misericordia istituita dal
Santo Padre Giovanni Paolo II durante l’Anno Santo del 2000.
Tale festa era stata richiesta espressamente in una apparizione di Gesù a santa
Faustina Kowalska nel convento di Plok in Polonia.
Essa stessa così descrive questa apparizione: “Vidi il
Signore vestito in candida veste. Aveva una mano
alzata in atto di benedire, con l’altra toccava la tunica
bianca sul petto da dove uscivano due raggi uno rosso e
l’altro bianco. Gesù disse: «dipingi un quadro secondo
il modello che vedi e scrivici sotto: Gesù, io confido in
Te!»
I raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua che
sgorgano dall’intimo della mia Misericordia sulla croce,
quando il mio cuore fu aperto dalla lancia. Il raggio
bianco rappresenta l’acqua che giustifica le anime,
quello rosso il sangue che è la vita delle anime”.
Quale grande dono ci ha fatto Gesù donandoci la sua
incommensurabile Misericordia! Spesso le nostre
miserie, le nostre debolezze, le nostre colpe più gravi, le nostre imperfezioni, le
continue cadute ci avviliscono, non osiamo avvicinarci alla Divina Santità perché
sembra che un Dio così Santo debba provare una repulsione invincibile a chinarsi
verso di noi. No! Lui sarà sempre paziente e benigno con noi se dopo ogni caduta ci
rialzeremo pervasi da un desiderio di sincera conversione. Più siamo miserabili più
Egli ha compassione della nostra miseria, più desidera compiere presso di noi la sua
missione di Salvatore: non è forse soprattutto per i peccatori che Egli è disceso sulla
terra? (Mc. 2,17).
E allora abbandoniamoci senza remore nell’abisso della sua Misericordia , Egli non
desidera altro, è lì nel Tabernacolo che ci attende a braccia aperte.
Nel Suo Cuore misericordioso troveremo rifugio e sostegno, il nostro cuore si
ricolmerà di pace e ci proteggerà come una madre protegge il suo bambino. Questo è
quello che ci ha promesso se diffonderemo il culto della Divina Misericordia.
E allora cosa aspettiamo! Renderemo felice Colui che ci dona pace, serenità e
protezione!
Cristina
1 e 2 Aprile 20061 e 2 Aprile 20061 e 2 Aprile 20061 e 2 Aprile 2006 In occasione della fiera antiquaria, si svolgerà il In occasione della fiera antiquaria, si svolgerà il In occasione della fiera antiquaria, si svolgerà il In occasione della fiera antiquaria, si svolgerà il Mercatino PRO Missioni!!! Mercatino PRO Missioni!!! Mercatino PRO Missioni!!! Mercatino PRO Missioni!!!
Si entra da Via Beccaria Si entra da Via Beccaria Si entra da Via Beccaria Si entra da Via Beccaria
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IL VALORE DELL'UOMO
Quando si parla di valori nell'Occidente progredito si fa riferimento
prevalentemente alla ricerca incessante dell'uomo di una condizione migliore di vita
basata su scelte esistenziali conformi, spesso, a modelli sostenuti da un'etica
condizionata dalla variabilità e dalla necessità di adeguarsi agli interessi materiali che
si presentano di volta in volta ad uso e consumo dell'uomo stesso.
L'uomo contemporaneo, in particolare quello che vive nell'Occidente industrializzato
e tecnicamente sviluppato, appare sazio di benessere, di salute, di cose da godere e
consumare; eppure è insoddisfatto, pieno di complessi e di paure, in preda spesso alle
nevrosi più varie, ansioso ed incerto. Ha molto e non possiede niente, cerca sempre e
non trova mai, incontra molti, conosce pochi.
Se osserviamo le contraddizioni presenti nel comportamento umano scopriamo
come 1'essenza dell'uomo, se considerata solo sotto 1'aspetto materiale, diviene
assimilabile più al mondo delle cose che sono, nascono e muoiono, piuttosto che a
quello dell'umanità così come illuminata dalla Rivelazione, dove 1'uomo è considerato
per quello che vale nei confronti di Dio e per il suo rapporto interpersonale con Dio
stesso.
L'etica, sostenuta da una profonda fede in Dio, basa il sistema dei valori sul Vangelo
che è ancorato al principio assoluto di Dio ed al sacrificio di Cristo sulla croce per la
nostra salvezza.
Se ci appropriamo a fondo del nostro essere cristiani vedremo con maggiore
chiarezza che la vita umana è 1'interazione tra due soggetti Dio e 1'uomo e questo
aspetto si evidenzia e si manifesta nel dinamismo della missione della Chiesa nel
mondo contemporaneo. La Chiesa, secondo la “Gaudium et Spes”, in quanto società
visibile e Comunità spirituale, cammina insieme con tutta 1'umanità e accompagna
1'uomo sulla strada del pieno sviluppo della sua personalità e di una progressiva
scoperta ed affermazione dei propri diritti. Essa ricorda all'uomo che nessuna legge
umana è in grado di assicurare la dignità personale e la libertà dell'uomo quanto il
Vangelo di Cristo, che annunzia e proclama la libertà dei figli di Dio, respinge ogni
schiavitù che deriva dal peccato, onora come sacra la dignità della coscienza e la sua
libera decisione, spinge a mettere tutti i talenti umani al Servizio di Dio per il bene
degli uomini.
L'uomo è 1'unica creatura che Dio ha voluto per se stessa, che ha creato come
individuo singolo, come persona; questa legge è confermata nel processo della
redenzione e Cristo-figlio diventa il valore assoluto su cui 1'uomo può fondare e rafforzare la propria esistenza nella fiducia dell'amore di Dio-padre che sa riconoscere
il valore di ogni singolo figlio.
Luciana Ministra O.F.S. Arezzo
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Santa Caterina da Siena (1347-1380)
Nata in una Siena ghibellina, questa Santa manifestò fin
dalla più tenera età un misticismo ed una devozione alla
fede cristiana veramente singolari. Al tempo in cui
crebbe, figlia dei modesti artigiani Benincasa, la Sede
papale era stata momentaneamente trasferita in Francia e
Roma era senza Papa (scisma d'occidente). A sei anni
ebbe la sua prima visione nella chiesa di San Domenico e
da quel momento iniziò a dedicare tutto il suo tempo
alla preghiera, costringendosi a rigidi digiuni di nascosto
dai suoi genitori.
Dopo un periodo iniziale di avversione, il padre di
Caterina lasciò che la sua figlia preferita seguisse la sua
ispirazione. Giunse così il momento per questa
giovanissima ragazza di scegliere a quale ordine
appartenere, e decise di affidarsi alla regola domenicana.
Così a soli quindici anni vestì l'abito delle Mantellate.
Per tre anni continuò a vivere in casa, raccogliendo intorno a sé una compagnia
sempre più numerosa di discepoli entusiasti che la chiamavano "mamma"
nonostante la sua giovane età. Mentre la sua fama si diffondeva per tutta la
cristianità, Caterina con estrema franchezza si rivolgeva ai Papi, dai quali voleva
il ritorno della sede pontificia a Roma e la pacificazione dell'Italia.
Santa dell'azione, accompagnò all'ascetismo una ferma volontà di vivere e
di combattere nel mondo. Dedita senza posa alla cura degli appestati, fu una
donna fortemente patriottica. Morì a trentatré anni spossata da una vita di
preghiera e d'azione.
Per amore tutto si eleva nell'abisso di un cielo, per amore ogni gesto trova
la sua forza, con amore questa santa è stata posata nella scia di una fede
profonda, per amore ogni battito del suo cuore viveva l'ardore di un
innamoramento.
Quanto sia bello avere fiducia di posarsi totalmente nelle mani di Dio,
senza temere l'errore, ma solo nel caro abbandono, che fa dell'anima una lode
dove si alza una voce che dona al mondo una speranza. Preghiamo con fiducia di
essere ascoltati, preghiamo con la semplicità di essere dei figli che vogliono
servire il loro Signore, preghiamo e non allontaniamoci da quel dialogo, non
perdiamo tempo, ma con fede apriamo la porta del cuore e da lì capiremo, da lì
potremo essere chiamati, da lì potremo comprendere l'Immenso Amore."
Valentina
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"Non abbiate paura! disse loro ... E’ "Non abbiate paura! disse loro ... E’ "Non abbiate paura! disse loro ... E’ "Non abbiate paura! disse loro ... E’ risorto non è qui" (Mc 16,6) risorto non è qui" (Mc 16,6) risorto non è qui" (Mc 16,6) risorto non è qui" (Mc 16,6)
e aggiunse: e aggiunse: e aggiunse: e aggiunse:
"Ora andate"ad annunciare questa "Ora andate"ad annunciare questa "Ora andate"ad annunciare questa "Ora andate"ad annunciare questa notizia agli Apostoli…”notizia agli Apostoli…”notizia agli Apostoli…”notizia agli Apostoli…”
AVVISI mese Aprile 2006 Segnaliamo alcune date da ricordare:
INCONTRI DI PREGHIERA E FORMAZIONE
ORARIO SANTE MESSE Feriale: ore 10, 11, 18.30(segue compieta)
Festivo: ore 9, 11, 12, 18.30
13 - 14 – 15
Aprile 2006
Vivere il triduo pasquale con tanto amore partecipando:
• alla liturgia dell’Ultima cena del Giovedì santo e seguente adorazione eucaristica nelle varie Chiese;
• della Passione del Signore Gesù del Venerdì santo; • dell’attesa della Risurrezione del Sabato santo.
16 Aprile
2006
Pasqua di risurrezione: premettere una vera confessione per
sentirci in Cristo risorti.
23 Aprile
2006
Domenica in Albis festa della Divina Misericordia, affidamento
di tutti noi stessi al Padre nel Figlio suo Risorto.
ORDINE FRANCESCANO SECOLARE
Tutti i giovedì del mese alle ore 17.00
6 Aprile 2006: adorazione e S. Messa 13, 20, 27 Aprile 2006: incontro di formazione
MILIZIA DELL’IMMACOLATA
2° e 4° martedì del mese alle 17.00
11 Aprile 2006: rosario meditato
Gruppo Giovani AMICI DI SAN FRANCESCO
2° e 4° lunedì del mese alle 21.00
10 e 24 Aprile 2006 : rosario meditato e formazione