Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

42
Festival Francescano 2012 – Chiara Vecchio Nepita: tel. +39 338 4886822 [email protected] www.festivalfrancescano.it RASSEGNA STAMPA STAMPA NAZIONALE Dal 1 marzo al 15 ottobre 2012

description

Uscite sulla stampa nazionale della quarta edizione del Festival Francescano (28, 29 e 30 settembre 2012 - Rimini)

Transcript of Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Page 1: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Festival Francescano 2012 – Chiara Vecchio Nepita: tel. +39 338 4886822 [email protected] www.festivalfrancescano.it

RASSEGNA STAMPA

STAMPA NAZIONALE

Dal 1 marzo al 15 ottobre 2012

Page 2: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Confessioni donna oro - 15 ottobre 2012

Page 3: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Avvenire - 5 ottobre 2012

Page 4: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Festival Francescanoil saluto di Rimini

Nel 1220 il Santo di Assisi volle indirizzare una lettera a tutti i potentidel tempo dando loro una lezione di umità e la possibilità di redenzione

DI CARMINE ALBORETTI

Non tutti sanno che, nel 1220, Francesco d’Assisimaturò la decisione di indirizzare una lettera «a tuttii podestà e consoli, magistrati e reggitori d’ogni par-te del mondo». Una iniziativa che ben s’inquadra nel-la prospettiva del Poverello che intendeva offrire atutti, nessuno escluso, una possibilità di salvezza at-traverso la piena adesione al Cristo povero e crocifis-so.

In quanto detentori di un po-tere che, molto spesso, venivaspinto fino alle estreme conse-guenze, i “politici” erano piùesposti di altre categorie al ri-schio di smarrire la retta vita.C’era, dunque, bisogno di am-monirli a non perdere di vista il“senso” della propria missione.

Sono passati più di otto secolima il quadro non appare sostan-zialmente mutato. Oggi come al-lora la politica ha smarrito la pro-pria identità, si mostra lontanadai bisogni e dalle aspettativedella gente, desiderosa di conser-vare le proprie prerogative e i pri-vilegi. Nonostante il lungo inter-vallo temporale trascorso, la let-tera del Santo rivela tutta la suastraordinaria attualità. Vale la pe-na, perciò, ripercorrerne per som-mi capi il contenuto.

Il fondatore dell’Ordine deiFrati minori rammenta ai poten-ti di ieri e di oggi la profezia del-la Genesi (“il giorno della mortesi avvicina”), e cioè che prima opoi la loro supremazia sugli altri finirà e dovrannorendere conto a Dio del loro operato. Li supplica,perciò, «con tutta la reverenza» di cui è capace, «dinon dimenticare il Signore, assorbiti come siete dal-le cure e preoccupazioni di questo mondo, e di nondeviare dai suoi comandamenti, poiché tutti coloroche dimenticano il Signore e si allontanano dai co-mandamenti di Lui, sono maledetti e saranno dimen-ticati da Lui».

Chi governa la società ha il preciso dovere di agire

secondo giustizia, evitando di compiere prevaricazio-ni e soprusi in danno dei più deboli, garantendo atutti l’accesso ai beni e servizi essenziali. Detto in al-tre parole, chi occupa un ruolo di primo piano nella

vita pubblica deve por-re al centro della pro-pria azione la personacon i suoi bisogni ma-teriali e spirituali. Laqualità di una classe di-rigente si misura pro-prio dall’attitudine araggiungere questoequilibrio. Un traguar-do per nulla facile chepresuppone il ricono-scimento del primatodell’uomo, creato adimmagine e somiglian-za di Dio, sulla politicae sull’economia.

Gli scandali scoppia-ti negli ultimi tempi di-mostrano quanto que-sta meta sia lontananell’Italia di oggi e co-me sia necessario recu-perare le nostre radiciculturali e religiose perridare senso e dignitàall’impegno politico esociale.

La lettera di France-sco ai reggitori dei popoli può, dunque, aiutarci a re-cuperare la bussola, partendo da alcuni fondamenta-li punti fermi.

Primo. Il potere e l’autorità che ne deriva vanno ge-stiti con responsabilità e senso della misura perché at-traverso di loro si esplica un servizio alla collettivitàdi cui, prima o poi, si dovrà rendere conto. Non a ca-so nel libro della Sapienza si legge che «un giudiziosevero si compie contro coloro che stanno in alto».

Secondo. Nessuno, pur chiamato ad occuparsi del-

L’ecumenismo secondo il Poverello

DI ADOLFO SPEZZAFERRO

Il vescovo di Rimini Francesco Lambiasidomenica ha chiuso la quarta edizione delFestival Francescano e durante la celebrazio-ne eucaristica ha salutato le famiglie france-scane esprimendo vicinanza e soddisfazio-ne per l’esito della kermesse che in questigiorni ha animato il centro storico della cit-tà romagnola con conferenze, incontri dispiritualità e spettacolo. Citando San Tom-maso d’Aquino il Vescovo di Rimini ha ri-cordato come ogni germe di bene e di veri-tà in ultima analisi venga da Dio. «Questoesclude ogni tipo di particolarismo e setta-rismo all’interno della Chiesa, che è chia-mata all’unità e alla comunione, nel rispet-to del ministero di ciascuno». Lambiasi ri-corda come lo stile evangelico imponga ilrifiuto del relativismo e uno stile missiona-rio che respinge liti e dispute, portando l’an-nuncio della Buona notizia nel rispetto enella tolleranza.

Sempre domenica un migliaio di presen-ze, in particolare di giovanissimi, ha parte-cipato all’incontro con Alessandro D’Ave-nia. Lo scrittore e professore ha ricordatocome i ragazzi abbiano bisogno di vicinan-za per crescere, di uno sguardo che sappiavedere la bellezza che germoglia dentro diloro. «Dove l’uomo può fallire nella sua ca-pacità di donare questo sguardo verso i piùgiovani, ecco che interviene lo sguardo diDio, l’unico sempre stabile. Sguardo che ri-mette al mondo».

Il Festival Francescano è riuscito a porta-re alla città di Rimini, a poco a poco, quel-la gioia che, come ha affermato suor NellaLetizia, clarissa del Monastero di S. Bernar-dino, «è uno degli elementi caratterizzantidella spiritualità di S. Chiara». «La vita del-l’uomo non è una lotta ma un’esperienza dicompagnia. San Francesco è chiaro esempiodi come la persona non è chiamata ad esse-re contro gli altri ma a vivere per gli altri».Così monsignor Luigi Negri, vescovo di SanMarino - Montefeltro, ha salutato, nel po-meriggio di sabato 29 settembre, la manife-stazione dei francescani italiani. Il vescovoNegri, nel suo intervento sulla figura delladonna nel Magistero della Chiesa, facendoriferimento alla Lettera apostolica di Gio-vanni Paolo II “Mulieris Dignitatem”, ha os-servato come l’individuo, base del vivere so-ciale, sia chiamato alla pienezza della suaumanità: la maternità per la donna, la pater-nità per l’uomo. «Eva - ha detto il vescovo

Negri - è certamente diversa da Adamo, mainsieme sono profondamente complemen-tari. Nell’incontro con il diverso l’uomorealizza a pieno la sua personalità. Non ladonna contro l’uomo, ma la singolareconvergenza di due personalità, in cuila donna in particolare è chiamata allamaternità, nell’esprimere le sue capaci-tà di dedizione e di amore».

La giornata di domenica è stata ric-ca di proposte con momenti di spiri-tualità e preghiera, conferenze e spet-tacoli, intrattenimento per bambini.Alle ore 11 presso il Duomo il Vesco-vo Lambiasi si è tenuta la Celebrazione eu-caristica. Il vescovo di Rimini era già inter-venuto al Festival Francescano in occasionedell’apertura dei lavori di venerdì.

“La bellezza sta salvando il mondo”è il titolo dell’intervento di AlessandroD’Avenia, in programma alle ore 14.30in Piazza tre Martiri. I romanzi delloscrittore, “Bianca come il latte, rossacome il sangue” e “Cose che succedo-no” hanno ottenuto in questi ultiminidue anni un indiscusso successo. Tut-to al femminile il confronto interreli-gioso previsto nel pomeriggio: RenataBedendo, Serena Di Nepi e Shahrzad Hou-shmand Zadeh hanno animato la tavola ro-tonda “Sara, Fatima e il loro Dio”. Le reli-gioni abramitiche si sono confrontate colpubblico riminese nel pomeriggio in PiazzaTre Martiri. A coordinare gli interventi ilprofessore Piero Stefani, esperto in ebrai-smo e confronto interreligioso.

Il momento della predicazione francesca-na in Piazza Cavour si è celebrato fin dallapresentazione ai visitatori del Festival daAntonio Tofanelli, ministro dei frati Cap-puccini dell’Umbria. Due momenti sonostati dedicati alla figura di Chiara di Assisi:l’incontro con le clarisse presso il Monaste-ro di S. Bernardino, seguendo l’esempio diSanta Chiara verrà approfondito il tema“L’esperienza del corpo nella preghiera”. In

serata il momento musicale presso il Tem-pio Malatestiano con la suite teatrale di Lu-ciano Sampaoli con Lucia Pagliardini dal ti-tolo “Sorella Carissima”.

Il Festival Francescano ha pensato ancheai più piccoli: sempre domenica si è tenuto-presso la Corte degli Agostiniani lo spetta-colo di Fantateatro “Chiara…una volta” ealle 17.30 al Palasport sarà la volta dell’atte-so Concerto del Piccolo Coro “MarioleVentre” dell’Antoniano di Bologna, con lecanzoni dello Zecchino d’Oro.

Durante il Festival sono esposte presso ilMonastero delle Clarisse di San Bernardinole reliquie di Santa Chiara d’Assisi e di San-ta Elisabbetta regina d’Ungheria terziariafrancescana.

Donne al centro del dibattito “politico”.A moderare la giornalista Rai Tiziana Ferra-rio, ospite anche la riminese Valeria Piccariin rappresentanza dell’imprenditoria fem-minile.Tanti i temi discussi. A partire dallafirma a Strasburgo del ministro del Lavoroper conto dell’Italia della Convenzione delConsiglio d’Europa sulla prevenzione e lalotta contro la violenza nei confronti delledonne e la violenza domestica, un proble-ma drammaticamente presente nel vissutodi molte donne, come ha sottolineato an-che la leader della Cgil Camusso. Si è parla-to delle piaghe che frenano lo sviluppo:«l’evasione ma anche tutto il sommerso piùampio», per la Camusso.

«La criminalità e la mancanza di legali-tà», ha invece sottolineato la Fornero. Pun-to d’accordo tra le ospiti sulla necessità, perla crescita del Paese, di prestare più attenzio-ne alle persone, con proposte concrete:maggiore partecipazione all’organizzazionedel lavoro, come indicato dalla Camusso; lalotta contro le cosiddette “dimissioni inbianco”, come ricordato dalla Fornero; ol’organizzazione del lavoro con orario con-tinuato per conciliare al meglio i tempi divita con quelli lavorativi, come accade nel-l’azienda che guida la Piccari. Sulla respon-sabilità dei rispettivi ruoli, la Camusso haaffermato: «Non penso mai che sarebbe me-glio fare qualcos’altro».

La Fornero, negando con decisione lapossibilità di una sua ricandidatura, ha po-sto l’attenzione sul senso del dovere e sullanecessità per la politica di avere orizzonti «alungo raggio». «Credo in un mercato del la-voro inclusivo che tenga dentro giovani eanziani - ha detto il ministro, sulla scia diquanto già detto al Meeting di Rimini - non

che il posto di uno tolga quello dell’altro». Qualche fischio quando il ministro ha

parlato della riforma del lavoro, parzialmen-te compensato anche da qualche applauso.

E proprio sul fronte della politica, il mi-nistro ha definito il recente scandalo allaRegione Lazio come «vergognoso». «La cri-si della politica è diffusa e non e solo di unaparte. Anche se non tutti sono uguali», hadetto, ricordando che «attraverso l’esempiosi può dimostrare che esiste una politica di-versa».

Nell’ottavo centenario dalla consacrazio-ne di Santa Chiara, grazie all’impegno diFestival Francescano, del Movimento Fran-cescano Italiano, delle Edizioni Paoline,della cooperativa “Fratelli è possibile” e del-la Faustini Produzioni, sabato 29 settembre2012 - in prima mondiale - in Piazza Mala-testa a Rimini è andato in scena “Chiara eFrancesco il musical. L’amore quello vero”:ultimo lavoro dell’abile penna di Piero Ca-stellacci, con la regia di Oreste Castagna,musiche di Giampaolo Belardinelli, coreo-grafie di Alberta Palmisano nonché la col-

laborazione a testi e liriche di Achille Olivae Adriano Maria Maiello. A prestare il vol-to a Francesco nel musical uno dei protago-nisti più eclettici dell’attuale panorama del-lo spettacolo, l’attore e ballerino Massimi-liano Varrese, affiancato sul palco dal so-prano leggero Marina Murari oltre che daun cast di professionisti quali Denise Bram-billasca, Walter Tiraboschi e Andrea Piervit-torio Borin. Il musical prende le mosse dal-la battaglia nella quale Assisi viene ricon-quistata dai nobili della città. Francesco, fi-glio di un mercante della parte avversa, vie-ne fatto prigioniero e nel carcere di Perugiascopre, anzi meglio “riscopre”, il Vangelo.Proprio lui che voleva diventare un cavalie-re, trova in quelle pagine la risposta al suobisogno di fare qualcosa di speciale per ilmondo. Tornato ad Assisi, incontra Chiarae il loro “sposalizio” dei valori avviene im-mediatamente: la rinuncia al vivere agiato,il senso della preghiera, un’intensa immer-sione nel Vangelo. Poi si passa alla creazio-ne degli Ordini e all’incontro con Papa In-nocenzo III. È il trionfo del sacrificio in fa-vore di malati e poveri fino all’estremo ten-tativo di avvicinare l’Islam per far finire laguerra fra Crociati e Mori.

Per Chiara e Francesco la vita va vissutaper costruire un mondo diverso; è questo“l’amore quello vero” che Chiara e France-sco ci consegnano. A noi farne tesoro.Chiara e Francesco sono due giovani del1200 ma potrebbero anche appartenere al-la nostra epoca. Molti dei temi affrontatidal medesimo Castellacci in “Forza VeniteGente” sono ora dagli autori e dal registavolutamente appena accennati per cercaredi avvicinare di più Chiara e Francesco aigiovani del nostro millennio; argomenticome la libertà, la solidarietà, l’amore perchi soffre o per chi è solo non erano stati,secondo loro stessi, sufficientemente consi-derati nel precedente lavoro. Per questo èsembrato doveroso farlo ora. Dopo il de-butto al Festival Francescano di Rimini,“Chiara e Francesco il musical. L’amorequello vero” verrà rappresentato il 6 e 7 ot-tobre 2012 al Teatro Lyrick di Assisi e pro-seguirà in un tour attualmente in corso didefinizione.

Oltre tremila gli studenti delle scuole ri-minesi che hanno partecipato ai laboratorididattici organizzati da Festival. In partico-lare, per la Scuola primaria è stato presen-tato “Il passo nell’orma”: un “viaggio” allascoperta della biodiversità con un espertonaturalista del Corpo forestale dello Stato.Da non lasciarsi sfuggire, inoltre, lo spetta-colo teatrale “Chiara… una volta”, in colla-borazione con Fantateatro: una delle realtàpiù innovative a livello nazionale per quan-to riguarda il teatro ragazzi. Proposte allet-tanti anche per la Scuola secondaria, a par-tire da “Chiara-mente trasgressiva”: unospettacolo-laboratorio di parole e musica,attraverso il quale offrire agli studenti l’op-portunità di riflettere sulla ricerca di unaidentità libera e consapevole. Intimo ecommovente anche lo spettacolo “Della lu-ce più Chiara”, realizzato da Teatro Mini-mo, compagnia che cerca di unire la sobriaoralità del teatro di narrazione a un tessutosonoro che si ispira alla musica naturaledella quotidianità. Gli studenti della Scuo-la secondaria di secondo grado e dell’Uni-versità invece hanno potuto effettuare visi-te guidate alla mostra d’arte “Gentile Chia-ra”, presso il Museo della Città e assisterealle numerose conferenze. Per gli studentidella Facoltà di Scienze della formazioneerano previsti anche crediti formativi.

Il vescovo FrancescoLambiasi ha chiuso

la quarta edizione

le questioni più importanti e delicate, può escludereDio dalla sua vita, così come da quella degli altri. LaStoria, del resto, ha dimostrato che ogni qual volta siè cercato di mettere da parte la dimensione trascen-dente hanno preso il sopravvento i totalitarismi, lacompressione delle libertà fondamentali e dei dirittiinviolabili dell’uomo, il predominio assoluto del for-te sul debole.

Terzo. Francesco ricorda ai reggitori dei popoli chenon si possono disattendere i Comandamenti di Dio,in quanto ci indicano la rotta da seguire, specie neimomenti più delicati e difficili, quando occorre faredelle scelte di campo.

Possiamo considerare la lettera in questione quasiuna sorta di appello “ante litteram” alla buona politi-ca. Riconoscendo il valore e la dignità del ruolo deigovernanti il Santo li sollecita a coltivare la dimensio-ne etica. Settecentocinquantuno anni dopo nella Let-tera apostolica “Octogesima adveniens” Paolo VI diràche «per i fedeli laici l’impegno politico è un’espres-sione qualificata ed esigente dell’impegno cristiano alservizio degli altri».

E il Compendio della Dottrina sociale della Chiesaspecificherà, poi, che «il perseguimento del bene co-mune in uno spirito di servizio; lo sviluppo della giu-stizia con un’attenzione particolare verso le situazionidi povertà e sofferenza; il rispetto dell’autonomia del-le realtà terrene; il principio di sussidiarietà; la promo-zione del dialogo e della pace nell'orizzonte della so-lidarietà: sono questi gli orientamenti a cui i cristianilaici devono ispirare la loro azione politica».

Francesco aveva previsto la deriva del potere di og-gi? Non lo sappiamo. Di certo, con grande spirito pro-fetico, si prodigò per avviare un percorso di pacifica-zione sociale che riteneva necessario per creare armo-nia nel popolo di Dio. Quando “sorella morte” lo col-se la sera del 3 ottobre 1226 ebbe modo di redarguirei frati che, in lacrime, attendevano il momento del“beato transito”: «Cominciamo, fratelli, a servire il Si-gnore Iddio, perché finora abbiamo fatto poco o nien-te».

Una grande lezioni di umiltà, questa, di cui ci sareb-be bisogno anche oggi.

UUnn’’iimmmmaaggiinneeddii SSaannttaa CChhiiaarraa

IIll vveessccoovvooddii RRiimmiinnii

FFrraanncceessccoo LLaammbbiiaassii

“”

La missivadi Francesco

è ancora attuale

martedì 2 ottobre 2012 laDiscussione 77

Page 5: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

ascolto di un disco comequello dedicato alle operecorali di Imogen Holst (1907-

1984) apre molte porte che, per stra-de diverse, riconducono tutte all’in-contro con alcuni tra i più grandi pro-tagonisti della storia della musica in-glese del Novecento, ma non solo. Figlia del compositore Gustav Holst –autore della celeberrima suite orche-strale The Planets – Imogen Holst fuallieva di Ralph Vaughan Williams e alungo assistente di Benjamin Britten,ma plasmò il proprio percorso arti-stico coltivando differenti passionimusicali che l’hanno portata via viaad avvicinare il mondo delle danze edelle canzoni popolari, lo studio e l’e-secuzione dei repertori del passato(nel 1950 attirò l’attenzione della cri-

tica dirigendo la Messa in si minore diBach al Festival di Dartington), maanche l’attività didattica a favore dipiccoli gruppi amatoriali.Intitolato semplicemente ChoralWorks, il cd firmato dal Coro del Cla-re College di Cambridge e dagli stru-mentisti del Dmitri Ensemble sotto laguida di Graham Ross raccoglie le pri-me registrazioni mondiali di opereracchiuse in un ampio arco di tem-po, offrendo la possibilità di abbrac-ciare con un unico sguardo l’interatraiettoria creativa della Holst attra-verso le sue tappe principali (cd pub-blicato da Harmonia Mundi e distri-buito da Ducale); un cammino inau-gurato dalla Messa in la minore (1927)scritta sotto la spinta di Vaughan Wil-liams, passando per il riflessivo Hym-ne to Christ (1940), i variopinti pan-nelli sonori dei Three Psalms (1943) o

il festante Welcome Joy and WelcomeSorrow (1950) per coro e arpa; risaleinvece al 1952 la versione orchestra-le approntata per Rejoice in the Lambdi Britten, Cantata originariamenteconcepita per il solo accompagna-mento d’organo e in seguito riarran-giata – su richiesta dello stesso auto-re – dalla Holst che ne approntò qua-si una sorta di drammatizzazione tea-trale, mentre spetta al brano Hallo myfancy, wither wilt thou go? (1972) chiu-dere questo lungo excursus che ha ilmerito di portare alla luce il disvelar-si di un progressivo affinamento sti-listico e la maturazione del talento in-discutibile di una musicista dotata diuna vena compositiva pacificante erassicurante, marchiata a fuoco da unsentimento di positività e da una na-turale inclinazione poetica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

’Li era aperto nel segno di Chiara,nello stesso si chiude il FestivalFrancescano di Rimini.

Oggi alle 18.30 il Tempio Malatestia-mo ospita la prima esecuzione di So-rella carissima. Lettere di Chiara adAgnese di Boemia, suite teatrale inquattro movimenti di Luciano Sam-paoli, compositore storicamente im-pegnato nel campo della musica sa-cra contemporanea e noto soprat-tutto per il suo sodalizio ventennalecon il poeta Mario Luzi che ha datovita a cicli vocali, opere vocali e ora-tori. Il brano, che prevede in organi-co attrice, soli, coro e ensemble mu-sicale, è stato scritto appositamenteper il festival e mette in musica l’a-micizia epistolare (le due donne in-fatti non si conobbero mai personal-mente) tra Chiara d’Assisi e Agnesedi Boemia, figlia del re Ottocaro I e di

Costanza d’Ungheria, folgorata dall’e-sempio di Francesco, fondò a Pragaun convento dove visse come bades-sa dedicandosi alla meditazione e al-la cura degli infermi.Lo spettacolo, attraverso le tonalitàmusicali del gaudium, affronterà iquattro temi predominanti nelle let-tere di Chiara ad Agnese: la povertà,la perfezione, la trasformazione, lospecchio. Lingua italiana e lingua la-tina si coniugano nelle parti recitatee nelle parti cantate. A interpretare ilruolo di Chiara è Lucia Pagliardini,

mentre il mezzosoprano Daniela Ber-tozzi è Agnese. Con loro Caterina Co-lombaroni (soprano), Laura Palma(soprano), padre Antonio Renzini (te-nore popolare), i pianisti Nunzio Del-lo Jacovo e Antonio D’Abramo, gli or-ganisti Giacomo Fiori e Alex Ugolini,e il coro lirico "A. Galli". Sul podio ilmaestro Matteo Salvemini.Il Festival Francescano ha pensatoanche ai più piccoli: sempre oggi, in-fatti, si terrà alle ore 15 presso la Cor-te degli Agostiniani lo spettacolo diFantateatro Chiara…una volta men-tre alle 17.30 al Palasport riminesesarà la volta dell’atteso concerto delPiccolo Coro "Mariele Ventre" del-l’Antoniano di Bologna, con le can-zoni più famose dello Zecchino d’O-ro.

Toni Viola© RIPRODUZIONE RISERVATA

S

AGATHA CHRISTIE:GIARDINI E MISTERI

QUEL CHE PASSA IL CONVENTO

UDIENZA GENERALEDEL SANTO PADRE

BENEDETTO XVI IN VISITA A LORETO

IL TELEFILM: ISPETTORE DERRICK

VIAGGIO NELLATERRA DI NESSUNO

COME VEDERLA

Per ricevere TV2000 (ex Sat2000)non si paga alcun abbonamento.Basta un ricevitore digitale terrestreda collegare all’antenna televisiva(nelle zone già coperte dal segnale)o un ricevitore satellitare conantenna parabolica (la tv è presentesulla piattaforma Sky al canale 801 esulla piattaforma TivùSat)

MARIANORIGILLO

Grande protagonista del palco e della tivùitaliani, l’artista è in scena al Napoli TeatroFestival Italia con la commedia«O’paparascianno» di Antonio Petito

DI VALERIA CHIANESE

stro e fascino traspaiono dallo sguardo a-ristocratico di Mariano Rigillo, il Pulcinel-la deus ex machina di ’O paparascianno (Il

barbagianni), la commedia di Antonio Petitoche, inserita nel cartellone della tranche set-tembrina del Napoli Teatro Festival Italia, ha a-perto la stagione del Teatro stabile d’innovazio-ne Galleria Toledo. «Un’esperienza che mi hafatto piacere in un’età forse poco adatta – rac-conta – anche se è relativo perché la mascherava oltre: è più pensiero, più significato, simbo-lo, etica del teatro». Per chi è cresciuto a pane,

Ecioccolata e Saturnino Farandola, che Rigillo in-terpretò in una indimenticabile serie per la tvdei ragazzi, incontrarlo è un’emozione cui fa dacornice il ricordo vivido dei mille personaggi cheha portato in teatro e negli sceneggiati televisi-vi. Ed ora lo ritroviamo Pulcinella, protagonistadi una commedia che la regista Laura Angiulliha tratto dal testo del 1872 di Petito, autore, at-tore, capocomico napoletano di fama interna-zionale. È la prima volta di Mariano Rigillo neipanni di Pulcinella, riflesso della sua napoleta-nità «recuperata – dice – in circostanze precisee che ora mi permette di essere un attore bilin-gue». Una maschera che è, spiega, «quello che

sta dentro noi napoletani, che neanche cono-sciamo, ma che viene fuori ogni giorno».Qualcosa di diverso.Ho accettato con grande entusiasmo ed anzi mipiacerebbe mettere in gioco una nuova sfida. In

quanto a Pulcinella c’era già qualcosa nel Ma-saniello che ho interpretato a teatro nel 1974.Ma la metamorfosi è alla base del nostro lavoroed è quello che io intendo come attore: una ma-schera polimorfa che passa dal comico al tragi-co. Com’è il suo Pulcinella?Quando inizio un nuovo lavoro mi pongo sem-pre la domanda di come il pubblico può ac-compagnare e rispondere. Da Pulcinella vorreiche attraverso la maschera, attraverso la mia in-terpretazione, il pubblico napoletano potesseritrovare la coscienza storica. Sarebbe una gran-de conquista.

Petito oggi, La Capria lo scorso anno: Napoli èsempre più presente.Il rapporto con Napoli è emozionante anche sepiù problematico con il passare del tempo. Mipiacerebbe avere una partecipazione stabile elungimirante di lavoro in città, per poter racco-gliere i frutti in un momento storico della miavita, conquistare dei risultati che con un soloprogetto non si possono raggiungere. Ad aprilesarò ancora a Napoli, al Mercadante con Eranotutti miei figli, un testo molto bello di ArthurMiller. Non mi manca il piacere di provare e digiocare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Il mio Pulcinellacoscienza di Napoli» L’attore partenopeo Mariano Rigillo è per la prima volta Pulcinella

Nei «Choral works» tutta la passionedi Imogen Holst per i canti del popolo

di Andrea Milanesi

dischi sacraLe lettere di Chiara sono musica

Una suite teatrale sull’amiciziadella santa di Assisi con Agnesedi Boemia chiude oggi a Rimini il Festival francescano 2012

L’attore indossa per la primavolta la maschera: «Mi storiavvicinando sempre piùalla mia città che ha bisognodi ritrovare le sue radici»

DOMENICA30 SETTEMBRE 2012 31

Avvenire - 30 settembre 2012

Page 6: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

RAI Televideo - 29 settembre 2012

Page 7: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

IL MESSAGGERO

SABATO

29SETTEMBRE 2012

L

' Autoritàper l

'

Energiavara l

'

aggiornamentodelle tariffeper il quartotrimestre

Rimanestabile l

' inflazionecomplessiva

diBARBARA CORRAO

ROMA " Aumenta l

'

elettricità,

aumenta il gas e fa unverosalto

in avanti,

asettembre

,

il

carrello dellaspesamonitorato dall ' Istat .

L

' autunno si aprepurtroppoall '

insegna deirincari e

l

' inflazionecontinuaadessere spintadalla volatadeicarburanti . Il conto si presentasalatoper le famiglie chedalprimoottobrepagheranno il

gas r

,

0 / 0 in più ,

la luce 1' 1 ,4%%

in più e chehannogiàspesoper i prodotti di usopiùfrequente

(

dalciboallabenzina,

per l

'

appunto)

il 4 ,7%% in più,

conun'accelerazione rispettoadagostoquando la crescita si

erafermata al 4 ,2%% annuo.Tuttoci?nonostante l

'

inflazionecomplessiva siarimastastabile al 3 ,2%% ,

comein agosto ,

e

mentre i produttori di

mangimizootecnici lanciano l

'

allarme per il vero e proprio boomdeiprezzi delle materie prime(

+ 76 ,5%% il girasole ,

+ 72%% la

farina di soia).

Ieri l

' Autorità per l

'

Energiahavarato l

'

aggiornamentotrimestraledeiprezzi di

lucee

gasper le famiglie delmercatovincolato

(

la stragrandemaggioranza )

. Come Il

Messaggero avevaanticipatogiovedì ,

sullabasedelleprevisioni di

NomismaEnergia ,

non è statopossibileevitareunnuovo rin

di LUCIANO COSTANTINI

ROMA " Trentamila in

piazza; pocopiùdel

7 percentofuoridagliuffici

,

secondo il

ministero .« Unsuccesso »

,

dicono Cgil ,

Uil,

Confsal;

unflop , replica la Cisl . Losciopero generaledeidipendenti delpubblico impiego , rispetta la

prassiclassicadellegiornate di

protesta . Numeriinterpretati ,

piùcheverificati .Lavertenzadeglistatalirestapiùchemaiin piedicontutti i rischidi

tagliprevistidallaspending review

,

gliesuberi,

la

mobilità,

i

possibililicenziamenti.

Unapartitachedeveancora iniziare :

il ministro,

FilippoPatroniGriffi

,

è

pronto a

riprendere il confronto . Il leaderdellaCgil ,

Susanna Camusso, garantisceche

tornerà al tavolo : «L

' haabbandonato luiquandohacancellato l

' accordo fatto» .I segretari

di Cisl e Ugl ,

Bonanni e

Centrella,

nonchiedono altrochetornareallatrattativa.

Laprotesta di ieri è statounmessaggio ,

unavvertimento,

al governo a rinfoderare le for

caro,

l

' ottavo consecutivodegliultimidueanni . Lamaggiorspesa è relativamentemoderata

(

14curoVannoper il gas e

7

,6

europerl

' elettricità)

senonfosseche

si

vaa

sommareaglialtriincrementi che l

'

hanno preceduta . Il

prezzo delkilowattora

raggiunge così i 19 ,403centesimimentreper il metano si paghe

Gliultimiaumenti in bollettaAggravioannuoper famigliadal1?ottobre

ELETTRICIT?

+ 7

,6

euroGas naturale

+ 14euro

Fonte : Autorità per l

'

Energia

+ 21,6

euro

Variazionisultrimestre precedente nel2012

LUCE .

+ 5 ,8%%

+4 ,9%%

DAL

PRIMO

IIKIEI MAGGIO

+4 ,3%%

Gas+ 2 ,7%%

+ 1.8%%

+1 ,4%%

+0

,2%%1

+ 2 ,6%%

LICEI IIIfiGIE

DAL

PRIMO

LUGLIO

I

LOSCIOPEROi

ScontroFornero-Camussostatali

,

trentamila in piazzaCgil e Uilcontrola CiskBonanni

hasbagliatoa evitare la piazza

bici . Lagiornatahafattoancheregistrare ,

nelprimo confrontopubblico traCamusso e il

ministro Fornero,

al festivalFrancescano di Rimini

,

unoscontrotra

le due . QuandoFornerodice chenelsopportare i

sacrifici il « Paese è coeso »

,

Camussoreagisce duramente :

«Sarà

pure coeso,

ma è arrivato al

limite ». E ancora :

«Il governo - dice

I NODIDELL '

ECONOMIA " LACRISI

Ancoraaumentiperluce e gasstangatasulcarrellodellaspesa.Dal1?ottobre +

1 ,4%% l

' elettricità e

+

1

,

1?i? il metano

Balzodel 4 ,7%%

per i prodottidi largoconsumo

Benzinarecord

ANSA-CENTIMETRI

Fornero - pensa a soluzione peril futuroper quantoriguarda la

Fiat ». E Camusso : « Se la Fiat

per investireaspetta la finedellacrisi

,

la crisidellaFiatdiventerà irreversibile » .

Battibecchi anchesu tutto il resto.

Nelcomizio per lo

sciopero,

la leaderdella Cgil a Romahaammonito il governo :

«

Segue semplicemente unalogicadi tagli lineari

,

senzafareattenzione ai servizipubblici » . « Noichiediamo di trattare il lavoropubblico comeglialtrilavori

,

l

' esecutivo taglia e poichiama i

sindacaticome fossero unaspecie di badanti »

,

sottolineaAngeletti . In unacaldamattinata

di unsettembre romano si

forma unainsolita alleanza Cgil /

Uil,

conesclusione dellaCisl . Il

sindacato di RaffaeleBonanniè unpo' il convitato di pietra.

« Midispiace - attaccaCamusso

- sec' è chipensachebastinodelle rassicurazioni perdireche si risolvono i problemi.Contutto l

' affetto possibile ,

pensiamocheungrandesindacatononpossamainondire ai

lavoratori le difficoltà che ci

sono e nonoffrire unaprospettiva di cambiamento . L

' erroreche fa nonessendoquioggi è

esattamente questo ».

Angeletti si dice« dispiaciuto ,

manonconsideriamo l

' unitàuntabù,

con la Cisl il rapporto è

fraterno, ogni tanto abbiamo

opinionidiverse » . Bonanni replicaqualche orapiùtardi :

«

Abbiamo ritenutoopportuno nonrinunciare a ungiorno di lavoroconbustepagacosì leggere.Chihavoluto lo sciopero ci hadato deiqualunquisti ».

ranno91 ,24centesimi al

metro cubo . Si tratta di nuovimassimistorici che portano il

costoannualedella bolletta,

per la famiglia-tipo ,

a 1.277euro l

' annoper il gas e 524euro l

' annoper la luce . Costidivenutiormaipesanti e salitiai massimi proprio allavigiliadellastagionedelriscaldamento invernale.

L

' Autorità spiega ,

ancoraunavolta

,

chea farsalire il

costodell ' elettricità è stata la

necessità di aumentare il

gettito a copertura degli incentivi

allefonti rinnovabili(

soprattutto il fotovoltaico)

e

assimilate

(

il cosiddetto Cip 6

)

. L

'

Autoritàdeverecuperare undeficitdi

1

,5

miliardisuquestacomponente dellabolletta

,

accumulato tra il 2009 eil 2011

,

precisa il comunicato finale,

e

assicurare la coperturaallacrescitadegliincentiviprevistaanchenel2013 . Nelcasodelgas ,

l

'

Authority hafattoricorso alla Quota energia ,

considerando anchei prezzispot e non

soloquelli deicontrattipiùcostosi di lungo periodo .

Si è

-MSGR- 20CITTA - 13 - 29

/09

/12-N : RCITTA

L

' autunno si

apreall

'

insegna deirincari

riusciticosìa dimezzare l

'

aumento dellamateria prima,

influenzato dai rialzidelpetrolio

(

+ 20%% in tremesi)

edal

basso cambioeuro-dollaro.Venendo all ' inflazione

,

subaseannua

,

invece,

i rialzipiùfortineiservizisonoperabita

Si lavoraallacopertura,

allarme di Confindustriadigitalesulritardo

Decretocrescita,

ultimiscoROMA

- Unpacchetto checosta300milioni di

euro,

machenesmuove 2

,5

miliardi .? il

decretoSviluppo bis

,

ormai « definito » nellegrandi linee

,

masucui i lavorisonoancora

in corso,

almenostandoall '

ultima bozza :in particolare per

quanto riguarda unpaio di articolioggetto di attenzionedapartedelTesoroe sucui si cercherà la quadraentro il

4 ottobre,

in tempoper il prossimoConsiglio deiministri.

A descrivere tempi e contenutideldecreto legge ,

chearriverà «

sicuramente la prossima settimana » e

che sarà« immediatamente

operativo » èil Capodipartimentoalle

Comunicazioni delministero delloSviluppo economico

,

RobertoSambuco . Il pacchetto ,

haspiegatonelcorso della trasmissioneRadioAnch' io

,

«èdefinito » e non è stato

RIPRODUZIONE RISERVATA

itioesrrLAVASTQVIGL le

12COPERTITRIPLA CLASSE A

Euro239

FRANKEFORNOINCASSO

7 FUNZIONICLASSE A

Euro199

varato ierisoloper l

' assenza delpresidentedelConsiglio ,

MarioMonti

,

ancoraimpegnatonegliStatiUniti . Guardando l

' ultima bozzadisponibile ,

tuttavia, emerge che

qualche intoppoancora c' è.

Si tratta in particolare di duearticoli

,

il50

eil 54

,

« in riformulazionedopo i rilievidelministero dell '

Economia e delleFinanze »

,

cheriguardano l

' Ivapercassa e il fondo di

garanziaper le start-up : la primanormadovrebbe prevedere l

'

estensione allestart-up innovativeconvolumi d

' affarinonsuperiore a 5

milioni la possibilità di pagare l

' Ivanon al momento dell ' emissionedellafattura

,

maquando questavieneeffettivamente saldata

;

la secondanorma in « riformulazione » è quellarelativa al fondo di garanzia ,

cheprevedeva in origine di unadotazione iniziale di

50milioni dieuro.

I tecnicideiministerihannodunque tempoancora fino al Consigliodeiministri fissato per il 4 ottobrepertrovare le necessariecoperture ,

mail ritardopreoccupa le imprese ,

in particolare quelle coinvoltenellarealizzazionedell '

Agenda digitale :

« Serviranno 60giorniper l

'

approvazione in Parlamento,

mapoi ci sonopiù di 50provvedimentiministeriali chedovrannoessere adottati e

quindirischiamo diandareoltre la

duratadellalegislatura »

,

hadichiarato allarmato StefanoParisi

,

presidentedi Confindustria Digitale ,

iporizzandochei ritardinonsianoda

addebitare ai problemi di copertura :

« Hopaura invece - hadetto - che ci

siaunacertaresistenza dapartedegliapparatidell '

amministrazione

,

chenonhanno voglia di

impegnarsi permantenere i propricentridi potere ».

SIETAllalPLU23mai921

COAR at

111110E15111

ItWSC.5 105135 KG 1 09Euro1GERI

ICII-A155A4

Euro199

PRIMOi 3PIANO I

zione,

accr, elettricità e

combustibili -F7 ,4%% )

e per i

trasporti(

+7 / o ) Ilrecord è per la

benzina(

+ 20 ,2%% )

e il gasolio(

+ 21 ,7%% ) ,alimentariaumentano delg.h 2 ,8%% .

A livellomensile ,. rincaridecisi riguardano vegetali freschi(

-F7 ,50/

) ,

il caffè e i prezzideilibriscolastici

(

+2 ,5?k

).

Suinuoviaumenti si

concentrano le preoccupazionidelle associazioni deiconsumatori . Federconsumatori e

Adusbefvalutano 263euro il

maggiorcostoper la famiglie.« Pergliitaliani è unastangatasenza fine »

,

commenta la

Cia-agricoltori in riferimentoall ' aumentodelcarrellodellaspesa . Labenzina aumentasette voltepiùdelcibo afferma la

Coldiretti e perFederdistribuzione « diventasemprepiùimportantecompletare la

liberalizzazione delmercatodeicarburanti favorendo operatoriefficienti come la grandedistribuzione » . Confcommerciochiede al governo di

contenerele accise suicarburanti e di

rinunciareagliaumentidell '

Iva . Confagricolturacita ,

sututti

,

il caso dellezucchine : dalcampoallatavola

il prezzoaumenta 4 volte

,

da 0 ,58 a2

,3

euro.

I

»i

r.051?

Euro199

RIPRODUZIONE RISERVATA

INCIES1 T

AILS.CIUGATIRICC?PROIDCA711511?1411t .?né..

4ir?La "

lool94 : 111

i

VIACASILINA1585/

A

- TORRE GAIATEL011.2030312 ADIACENTE MCDOMI»

,

CONAD

VIAAURELIA2849/

F "TORREINPIElt&111.06 618,97710WWW.J=.IT

elettrodOrnestici

N° e data : 120929 - 29/09/2012Diffusione : 191078Periodicità : QuotidianoMessaggero_120929_1_1.pdfWeb Site: http://www.ilmessaggero.it/

Pagina : 13Dimens. : 45 %1614 cm2

Copyright (Il Messaggero) Riproduzione vietata1 / 1

Il Messaggero - 29 settembre 2012

Page 8: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

9Primo PianoCorriere della Sera Sabato 29 Settembre 2012

La ricerca Cresce il divario tra la percezione di scambi illeciti e l’azione della magistratura. Siamo quart’ultimi in Europa per trasparenza

I nodi

La posizionedel Pdl

Le normepiù discusse

L’esame delprovvedimento

Il votodi giugno

«Non alterare la sostanza del testo»

Il ministro Elsa Fornero e la norma anticorruzione

Il Pdl ha minacciato didire no al disegno dilegge in Senato, anchenel caso in cui il governoponga la fiducia: chiedeche il ddl vada inparallelo con quello sullaresponsabilità civile deimagistrati e sulleintercettazioni

Tra i punti discussi dellanuova norma, ci sonol’introduzione dei reati diconcussione perinduzione, traffico illecitodi influenze e corruzioneper l’esercizio dellafunzione. E, soprattutto,quello che regola lacorruzione tra privati

La commissioneGiustizia di PalazzoMadama staesaminando il ddl.Ieri il presidentedel Senato ha rivolto unappello ai partiti:«È urgente e indifferibileuna seria e severa leggeanticorruzione»

Riforme Il presidente del Senato

Richieste di tangenti

ROMA — Si fa presto a dire corruzione. C’èquella reale, che nessuno conosce nei suoi ter-mini esatti, giacché si tratta di un fenomenosommerso per definizione. C’è quella percepi-ta, calcolata sulla base di diversi indici. E c’èquella individuata o provata nei palazzi di giu-stizia (le cui cifre non coincidono, perché unconto sono le inchieste e un altro le senten-ze). Per avvicinarsi a una stima affidabile del-l’entità del malaffare legato a politica e pubbli-ca amministrazione, ci si affida ai dati dellacorruzione percepita — attraverso statistichee sondaggi — e di quella perseguita, fornitidagli uffici giudiziari. Ma i numeri vanno indirezioni opposte. Perché se la corruzione per-cepita sembra in costante aumento, quella ac-certata da pubblici ministeri e giudici conti-nua a diminuire.

La distanza tra i due fenomeni è quella cheil professor Alberto Vannucci, docente univer-sitario che da anni conduce ricerche su que-sto tema, ha definito lo «spread della corruzio-ne», cioè «il differenziale tra le attività illegali

condotte nell’ombra e la quota che emergedando vita a procedimenti penali e alla sanzio-ne dei responsabili». E quando lo spread saleè un brutto segnale per il Paese, come accadeper quello che indica il divario tra i rendimen-

ti dei titoli pubblici. In Italia accade pro-prio questo: «A partire dagli anniDuemila, per un verso è lievitata lacifra nera della corruzione, l’ammon-

tare di reati portati a buon fine senzadestare scandalo; per un altro, visto ilcrollo delle condanne, è cresciuta in

misura ancora più marcata quella chepotremmo definire la cifra grigia dellacorruzione, quell’ammontare di episo-

di che, per quanto diano vita a un proce-dimento giudiziario, di fatto si traduco-

no in un nulla di fatto, a causa del pro-scioglimento o dell’assoluzione dei protagoni-sti, o ancora più spesso a seguito del mero tra-scorrere del tempo, grazie alla prescrizione»,scrive Vannucci nel suo Atlante della corruzio-ne, appena pubblicato da Edizioni GruppoAbele.

Le curve delle denunce per reati di corru-zione e concussione hanno avuto un’impen-nata dopo il 1992, sull’onda delle indagini diMani Pulite, che ha raggiunto il suo apice nel’95 con circa 2.000 episodi e più di 3.000 per-

sone, da allora s’è registrata una vertiginosadiscesa, fino alle 223 denunce nel 2010 (circaun decimo rispetto a quindici anni prima). Èdifficile immaginare che ciò sia conseguenzadi una diminuzione del fenomeno, giacché idati sulla sua percezione e diffusione, invece,appaiono in aumento. Piuttosto è sintomodella difficoltà a raggiungere risultati giudizia-ri adeguati, soprattutto a causa della difficol-tà delle indagini e dei tempi troppo brevi diprescrizione del reato.

In Europa, le rilevazioni del Global corrup-tion barometer istituito dall’associazione nongovernativa Transparency International, fan-no precipitare l’Italia a uno degli ultimi posti.Nel 2009, in Italia il 17 per cento dei cittadiniha riferito di aver ricevuto nell’ultimo announa richiesta di pagamento di tangente, ri-spetto alla media continentale del 9 per cen-to. Esiste un indice di percezione della corru-

zione (Cpi) attraverso il quale a ciascun Paeseviene assegnato un punteggio che va da 0(massimo grado di corruzione) a 10 (assenzadi corruzione). La classifica dei Paesi più im-muni, nel biennio 2009-2010, è guidata da Da-nimarca e Finlandia attestate su 9,4, mentrel’Italia è quart’ultima con 3,9, seguita da Ro-mania (3,6), Grecia (3.4) e Bulgaria (3,3).

«La corruzione in Italia è un fenomeno per-vasivo e sistemico che influenza la società nelsuo complesso», sottolinea nel suo rapporto ilGreco, il Gruppo anti-corruzione collegato alConsiglio d’Europa. E lo spread crescente deri-va da diversi fattori. Uno è l’idea che lo scam-bio corrotto sia un «crimine senza vittime»,come le scommesse clandestine o lo spacciodi droga, a causa della «partecipazione volon-taria dei suoi protagonisti» che di solito nonhanno interesse a denunciare. Ma nella realtàle vittime ci sono, ricorda il professor Vannuc-ci illustrando i danni imposti dalla corruzionecon l’inquinamento della democrazia e dellalibera concorrenza, il rafforzamento delle ma-fie. E con l’aumento dei costi dei beni e servizipubblici pagati dai cittadini, sui quali normal-mente vengono caricate le spese extra sostenu-te per tangenti e «mazzette».

Giovanni Bianconi© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Sarà colpadei partitise non passa»

La Camera ha approvatoa giugno il ddl contro lacorruzione. Tra i punti c’èla norma che impedisceai condannati consentenza di condannapassata in giudicato apiù di 2 anni per reatigravi o contro la p.a. dientrare in Parlamento

L’appello di Schifani:«Giustizia, una leggein tempi rapidissimi»

E in Italia lo «spread del malaffare» continua a salire

«Conosco la determinazione del ministro Severino nel dare all’Italianorme anticorruzione. Se questa cosa non avverrà, sarà una precisae grave responsabilità del Parlamento, perché il governo le cose leha fatte». Così ieri il ministro del Lavoro Elsa Fornero, che haparlato al festival Francescano di Rimini (nella foto Ansa, Fornerotra Susanna Camusso, a destra, e la giornalista Tiziana Ferrario)

Nel 2009 in Italia il 17% dei cittadiniha riferito di aver ricevuto unarichiesta di pagamento di tangente,la media continentale è del 9%

ROMA — La corruzione pesaall’anno per sessanta miliardidi euro che corrispondono aquasi quattro punti di Pil. Nonsolo. Il malaffare fa fuggire leimprese straniere che volesseroinvestire in Italia perché incidecome fosse una tassa occulta pa-ri al 20 per cento. La consisten-za del fenomeno in Italia valecirca la metà di ciò che avvienein tutto il resto del continenteeuropeo. Di fronte a questa pia-ga, sostiene il presidente del Se-nato, Renato Schifani, parlandoal congresso dell’Unione came-re penali, «è urgente e indifferi-bile una seria e severa legge an-ticorruzione, fondamentale perl’affermazione di un’etica pub-blica e per tornare a essere com-petitivi all’interno dei nostriconfini, in Europa e nel mon-do». Una normativa, rimarca

Schifani, «che deve essere ap-provata in tempi rapidissimi».In Senato, presso la commissio-ne Giustizia è in corso l’esamedi provvedimento che, sostieneSchifani, «è certamente perfetti-bile, suscettibile di modifichema il cui contenuto sostanzialenon deve essere alterato». Posi-zione, questa, condivisa da An-na Finocchiaro (Pd). I tempi, in-somma, stringono. Del resto lostesso Guardasigilli, Paola Seve-rino, che sta studiando gliemendamenti, conviene con en-trambi quando afferma: «Avver-tiamo tutti l’esigenza di unanuova legge sulla corruzioneche va fatta al più presto e nelmigliore dei modi, spero forte-mente che riusciremo ad appro-varla prima della scadenza del-la legislatura».

Le ragioni dell’urgenza sono

molteplici. Lo sostiene anche laCei che sollecita «contro corrut-tela e scandali un nuovo pattosociale». Occorre, afferma Schi-fani, contrastare la sfiducia nel-le istituzioni. Le modifiche nor-mative devono portare «traspa-renza nella pubblica ammini-

strazione, inflessibilità verso icorrotti, siano amministratorio politici». Del resto, aggiunge,approvare rapidamente quel te-sto è l’unico modo per recupera-re la fiducia del Paese e «per tor-nare a essere un vero autenticopunto di riferimento per le esi-

genze e i bisogni delle persone,dobbiamo fare autocritica e ave-re il coraggio di allontanare chiha tradito la fiducia dei cittadi-ni. Nessuno sconto, nessuna in-dulgenza, nessuna protezionedei corrotti». Serve poi una se-ria riflessione autocritica che

porti a soluzioni coraggiose eforti perché «nessuno dei gran-di schieramenti politici è statoimmune da fatti di corruzione emalaffare».

Queste sono misure urgentis-sime, ma da sole non bastano.Bisogna riformare la giustizia e,aggiunge Schifani, realizzare«un’effettiva terzietà del giudi-ce attraverso la fine della spetta-colarizzazione dei processi»,evitando di coinvolgere media-ticamente «soggetti estranei aiprocedimenti che troppo spes-so finiscono sui giornali per no-tizie che non hanno alcuna atti-nenza con le inchieste ma chevogliono soddisfare solo la cu-riosità morbosa di qualche let-tore». Va evitato, fa notare, an-che «l’uso generalizzato delleintercettazioni per fatti di mino-re importanza che invadono,spesso senza esito per le indagi-ni, la sfera privata dei cittadini,fermo restando che esse sononecessarie per i reati di mafia eper accertare i fatti di criminali-tà organizzata».

Quanto poi alla violazionedel segreto istruttorio, Schifaniauspica «una soluzione definiti-va» perché è «inammissibileche non venga mai punita, ben-ché il nostro codice penale pre-veda espressamente il reato diviolazione del segreto di uffi-cio».

Lorenzo FuccaroLorenzo_Fuccaro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fenomeno in aumentoma calano le condanne

Il libro«Atlante dellacorruzione»,di AlbertoVannucci,professoredell’Universitàdi Pisa, appenapubblicatoda EdizioniGruppo Abele

Page 9: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Grand Hotel - 28 settembre 2012

Page 10: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

PREMI

A SEVERINO IL «MANZONI»◆ Il filosofo Emanuele Severino èil vincitore del riconoscimentoalla carriera dell’ottavo Premioletterario internazionale«Alessandro Manzoni – Città diLecco», in quanto «con il suopensiero ha illuminato questinostri anni di straordinariosviluppo tecnologico e di sempremaggiore stupore di fronte almistero della vita umana, al suomanifestarsi e occultarsi». Ilpremio sarà consegnato oggi alle17 nell’auditorium della Casadell’Economia di Lecco e perl’occasione Severino terrà unalectio dal titolo «Del Sacro», unodei temi fondamentali della suaopera. Negli anni scorsi il premio è stato conferito aUmberto Eco, Ermanno Olmi,Luca Ronconi, Mario Botta.

«Dio, questo Sconosciuto» è il titolo sottoil quale si svolge ad Assisi, il 5 e 6 ottobreprossimi, una nuova sessione del Cortiledei Gentili, organizzata dal PontificioConsiglio della Cultura e dal SacroConvento. Dopo l’ouverture con ilpresidente Giorgio Napolitano e ilcardinale Gianfranco Ravasi (venerdì 5,ore 17), il giorno seguente alle 10 prioredi Bose Enzo Bianchi e il filosofo GiorgioGiorello partecipano a un incontro su«Contemplazione e meditazione».

Melograni: dalle delusioni politiche a Mozart

Giorello: non solo Nietzsche,anche Giovanni della Croce...

Bianchi: un antidoto sicuroverso le polemiche reciproche

educe da due giorni a Kiev,in Ucraina, dove ha tenutoalcune conferenze all’Acca-

demia teologica ortodossa, EnzoBianchi, priore della comunità mo-nastica di Bose, guarda al prossimoCortile dei gentili di Assisi con rin-novata fiducia: «Il dialogo con chinon crede sta migliorando».Contemplazione e meditazione: ilCortile fa tappa ad Assisi. Nella suaesperienza personale e monastica,cosa le ha trasmesso Francesco sultema della contemplazione?«San Francesco è uno di quei santidopo i quali la vita religiosa non èstata più la stessa, così come lapratica monastica non è stata piùuguale dopo san Be-nedetto e Charles DeFoucauld. Si tratta ditre santi che hannoinciso fortemente sul-la vita religiosa. Fran-cesco insegna la con-templazione delle co-se, che egli chiamacon il loro vero nuovonome, cioè creature, edel libro della natura.Per questo egli hacomposto il Canticodelle creature. Fran-cesco ha insegnato ame, e a tutto l’Occi-dente, questo sguar-do di meditazionesulle cose come crea-ture di Dio».Oggi varie forme dimeditazione (lo yogae altre) vanno moltodi moda: che rappor-to deve avere il cri-stiano con questepratiche?«Vorrei dire due cose semplici. Lavera meditazione cristiana è quellasulla Parola di Dio contenuta nellaBibbia. Il cristiano non chiamameditazione un alto eserciziomentale, bensì la sua riflessionesulla Parola. Bisogna però direqualcosa di chiaro sulle tecnichedell’Estremo Oriente che oggi sistanno diffondendo molto (citoper esempio meditazione trascen-dentale, silenzio, respiro, yoga…)in Occidente e si sono "volgarizza-te": si tratta di strumenti per la me-ditazione cristiana sulla Parola,non la possono sostituire. Questova detto con chiarezza ai cristiani:la meditazione cristiana è quellasulla Parola, altrimenti si rischia unpericoloso sincretismo a discapito

R di Gesù, vera Parola di Dio».Guardando al dialogo tra credentie «umanisti secolari», come si so-no auto-presentati a Stoccolma:dall’inizio del «Cortile», nota qual-che diversità nel confronto?«Mi pare che ci sia stato un miglio-ramento in questo dialogo e un’ot-tima accoglienza dell’iniziativa, so-prattutto in Francia e nei Paesi eu-ropei dove si è svolto. In Italia le oc-casioni del Cortile hanno mostratouna certa volontà di dialogo, sep-pur ci troviamo ad essere in unPaese malato di identità schierate.Inoltre, quelli che vogliono essere atutti i costi laici e non credenti tro-vano mille ragioni per non imba-

stire un dialogo con icredenti, dialogo cheBenedetto XVI e il car-dinal Ravasi voglionodavvero, senza nessu-na imposizione. Trovomolta diffidenza nelnostro Paese sul tema,mentre incontri delgenere risultano tera-peutici per guarire leferite causate dai cat-tolici "identitari" edai "laici a tutti i co-sti". Da parte sua ilcorpo ecclesiale nondeve delegittimare ilaici nè arroccarsi sul-le proprie posizioni.Vedo in giro ancoratroppa voglia di scon-tro e di polemiche re-ciproche».«Dio, questo Scono-sciuto» è il titolodell’incontro di Assi-si, facendo eco a

un’espressione del Papa quandolanciò l’idea del Cortile. Gesù, per idiscepoli, ha rivelato il volto di Dioin maniera definitiva. Di quale di-mensione di Cristo la società o-dierna ha più urgente bisogno?«Personalmente, credo che la paro-la "Dio" non goda di molto ascoltoe simpatia, soprattutto tra le nuovegenerazioni. Vorrei invece invitare icristiani ad annunciare di più il fat-to che il nostro Dio è stato raccon-tato da Gesù nella sua profonda u-manità. Parlare maggiormente diGesù Cristo: verso di lui c’è simpa-tia e ascolto, esiste una maggior di-sponibilità ad ascoltare quanti par-lano e testimoniano di lui. Questami pare l’urgenza più evidente».

Lorenzo Fazzini© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI LORENZO FAZZINI

iovanni della Croce eBonhoeffer tra le letturepreferite di un pensatore

"laico" come Giulio Giorello, filo-sofo della scienza e sferzante pole-mista in chiave secolare sulle que-stioni di attualità (vedi bioetica ealtro). Il Cortile dei gentili riservaanche queste sorprese. Di certoGiorello, docente all’università diMilano, ne offrirà altre nel suo in-tervento ad Assisi, previsto in dia-logo con Enzo Bianchi, John Borellie Giuseppe Piemontese.Lei si è dimostrato più volte fierooppositore delle posizioni dellaChiesa, ma ha purescritto libri con auto-revoli personalità cat-toliche (vedi il cardi-nal Martini, i filosofiDario Antiseri e Fran-cesco D’Agostino).Cosa si cela dietro ta-le contraddizione?«Qualche anno fascrissi un libro, Dinessuna chiesa (Corti-na), in cui riprendevoun’espressione riferi-ta al poeta Milton,autore del Paradisoperduto. In quel volu-me esprimevo una ri-chiesta di laicità, cioèl’idea che chi non è inuna Chiesa possa dia-logare con tutte lepersone e le istituzio-ni religiose. Vedo inquesta scelta di usciredalle istituzioni lapossibilità di garanti-re la libertà stessa a tutti i soggettiistituzionali di fede. Mi sento por-tatore di una spiritualità di laicointesa come la prima attività di chinon ha un credo religioso ma se-gue una via filosofica: questo apread ogni spiritualità, pur non consi-derandole tutte uguali. Personal-mente sento più consona quella e-braica, per la sua apertura a unalettura continua della Scrittura. Ilcristianesimo ha oscillato invecetra un’applicazione letteralistica euna maggior libertà ermeneutica».Al recente Cortile di Stoccolma inon credenti si sono presentaticome «umanisti secolari». Le ag-grada tale auto-definizione?«Non molto. Anche perché ci sonodegli umanisti che non si conside-rano secolari e non si può tagliar

Gvia questa "metà del cielo". Il pun-to di vista religioso, che per noi èsoprattutto quello ebraico-cristia-no, lo considero interessante. Epenso che esso dovrebbe rivalutareil metodo dei grandi pensatori illu-ministi – mi vengono in mente Spi-noza, Hume e Voltaire – nel realiz-zare il principio della tolleranza.Che non è un atteggiamento di su-perbia ("tollero quel che disprez-zo") né di disinteresse ("tolleroquel che non capisco"), quanto in-vece costituisce il meglio che lacultura illuminista ha prodotto sul-le due sponde dell’Atlantico. Que-sto principio deve servire anche inquei regimi teocratici in cui, ad e-

sempio, cristiani ed e-brei risultano mino-ranza. Per arrivare aquesto tolleranza c’èstato bisogno di mol-ta "spiritualità laica",intesa come lavorocostante su se stessinella convinzione cheil proprio pensieronon è un assoluto».Dunque, bando agliestremismi e rivalu-tiamo il meglio di o-gni filone di pensie-ro, credente e laico? «Io non penso asso-lutamente che i cre-denti siano ottene-brati da qualche allu-cinazione. E al con-trario vorrei che i cre-denti ci guardasseronon come personeche non possiedononessun senso spiri-tuale. Lo sa che, ac-

canto ai vari Spinoza, Hume,Nietzsche e Popper, tra le mie let-ture preferite vi sono Giovanni del-la Croce e Dietrich Bonhoeffer?».Il prossimo Cortile si terrà ad Assi-si. Ad un «laico» come lei, cosasuggerisce la figura di Francesco?«Francesco è una figura epocale inquello che chiamo "ripensamentoilluministico" della seconda metàdel Medioevo. Basti poi pensareall’importanza che il francescane-simo ha avuto in economia, arte,politica. Ho un sogno: un giorno, alezione, leggere in parallelo le pagi-ne di Francesco sulla natura, per ilquale anche il lupo di Gubbio eraun fratello, e quelle di Darwin cheparlava di "noi tutti fratelli, presinella rete della natura"».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Chi non sta inalcuna Chiesasa confrontarsicon tuttele istituzionireligioseSiamo il megliodella culturailluminista»

«Incontricosì sonoterapeutici perguarire le ferite:ci sono ateitroppoideologici ecattolici troppoarroccati»

DI PAOLO SIMONCELLI

iero Melograni èmorto a Roma ieri, a81 anni, sopravvissu-

to silenziosamente a ciclidi cultura politico-ideolo-gica di cui era stato prota-gonista. Già da ragazzo,

nell’immediatodopoguerra, mili-tava nelle file del P-ci; anzi fu lui ad ac-cogliere tra le orga-nizzazioni giovanilidel Partito un altrogiovane entusiasta,Renzo De Felice.Insieme si ritrova-rono, subito dopola laurea, borsistidell’Istituto Croce

Pa Napoli, diretto dal gran-de storico liberale FedericoChabod. Erano a Napoliquando giunsero le primenotizie sul XX Congressodel Pcus con le critiche aStalin e, terminata la borsadi studio nell’ottobre ’56, isuccessivi mesi romani siarroventarono ancor più aseguito dell’aggressionesovietica all’Ungheria. Di-scussioni infinite, al termi-ne delle quali venne redat-to il famoso manifesto dicritica al Partito, firmatoda 101 esponenti intellet-tuali comunisti; tra questianche Melograni che, conDe Felice, fu tra i pochi anon rientrare progressiva-mente nel Pci, in un’epoca

in cui in ambito culturalel’«egemonia» era definitaed escludente. Melogranine subì le conseguenze, inun limbo difficile da vivereche comunque non loconvinse ad adesioni poli-tiche di opportunità. Anzicontinuò una rischiosabattaglia di libertà intellet-tuale. Ancor prima di giun-gere all’insegnamento uni-versitario (iniziato e con-cluso a Perugia dal 1971 al1996), collaboratore delDizionario Biografico degliItaliani, fu protagonista diuna querelle non moltonota: la voce Arturo Boc-chini (capo della polizia fa-scista fino al 1940) da luiredatta risultò fuori dai ca-

noni dell’ortodossia anti-fascista e Melograni si ri-fiutò di sottoscriverne il ri-maneggiamento. Né sa-rebbe stato l’unico caso dicensura subito da Melo-grani! Queste esperienze lospinsero progressivamenteverso quell’area politicamoderata, non per questosenza dialettica e critica,che ne avrebbe connotatogli anni dell’impegno poli-tico. Sintomatico che – do-po i volumi che ne defini-rono il profilo culturale,Storia politica della Gran-de guerra (1969) e Mussoli-ni e gli industriali (1972) –ebbe notorietà e polemi-che dall’Intervista sull’an-tifascismo (1976) cui sotto-

pose Giorgio Amendola:un’iniziativa che, grazieall’onestà intellettualedell’anziano esponente delPci, fece cessare la campa-gna di aggressioni a De Fe-lice scatenate dalla sua In-tervista sul fascismo(1975). Alla serietà scienti-fica di Melograni (che van-tava la filologia come armaantica per smontare il mo-nolite dell’ideologia) nonrecava disturbo né dannoun’attività di divulgazionestorica seria, che andavadalla collaborazione a pro-grammi televisivi a edizio-ni del Principe di Machia-velli a una rassegna delleBugie della storia (2006).Nel 1995 la sua partecipa-

zione politica alla Conven-zione liberale lo portò adaderire a Forza Italia: de-putato dal 1996 al 2001, a-vrebbe dovuto dare, assie-me ad altri nomi noti dellacultura italiana (da Pera aColletti a Urbani), unastruttura culturale al nuo-vo raggruppamento parla-mentare. Il seguito è sottogli occhi di tutti. Si ritrasseallora in una sua anticapassione: raffinato inten-ditore di musica, scrisse lebiografie di Mozart (2003)e di Toscanini (2007); achiudere un ciclo emotivodi speranze e illusioni co-munque intensamentevissuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

faccia a facciaLa tappa del Cortile nellacittà del Poverello, chefu precursore del dialogocon ogni creatura:parlano il priore di Bose e il filosofo non credente

«Sant’Antonio abate nel deserto» di Beato Angelico (Houston, Museum of Fine Arts)

VATICANO

La Sistina è per tutti:Paolucci replica a CitatiÈ «impensabile un numerochiuso per la Sistina». Così ildirettore dei Musei Vaticani,Antonio Paolucci, rispondeall’articolo «La Sistinaoltraggiata dai turisti» apparsoieri sul «Corriere della Sera».Per l’autore Pietro Citati «fraqualche tempo bisogneràprovvedere a restaurare laSistina un’altra volta; e cosìsenza fine, via via che il greverespiro umano riempirà ilvasto soffitto della Cappella».Sull’«Osservatore Romano»Paolucci replica: «È il problemadi tutti i grandi musei, siamonell’epoca del turismo deigrandi numeri. Da due anni è incorso uno studio perrinnovare il sistema diaerazione e controllodell’umidità. Ma si può mettereun numero chiuso a Lourdes?»

Piero Melograni

CULTURAE RELIGIONE

24VENERDÌ28 SETTEMBRE 2012

Dietrich Bonhoeffer

San Giovanni della Croce

Roma

La scomparsa a 81 annidello storico paladinodell’antifascismo, uscitodal Pci nel 1956con Renzo De Felicee protagonista degliesordi di Forza Italia

argherita da Cortona, An-gela da Foligno, Chiara daMontefalco, ma anche

madre Teresa, Madeleine Delbrêl eDorothy Day. Sante, poetesse e at-tiviste sociali che costituiscono unesempio e una prova: il cristianesi-mo è stato terreno fertile per l’e-mancipazione delle donne. In que-sta ricerca d’autonomia, che man-tiene vivo il valore della differenzafemminile e lo favorisce, santaChiara e il filone francescano rap-presentano una tappa fondamen-tale; Chiara è l’unica di sangue nonreale fra le donne canonizzate delXIII secolo e la prima nella storiadella Chiesa a scrivere una Regola.A far luce sulla scelta della fonda-trice delle Clarisse, nell’VIII cente-nario della sua consacrazione, è ilFestival francescano «Femminile,plurale» di Rimini: cento occasionidi spiritualità, conferenze, spetta-coli, arte e incontri da oggi a do-menica. Il Festival alla quarta edi-zione è approdato sulla Riviera do-po le prime stagioni a Reggio Emi-lia: «Del resto l’itineranza è un frut-to caratteristico di 800 anni di spi-rito francescano», spiega padre A-lessandro Caspoli, presidente delComitato scientifico. Il vescovoFrancesco Lambiasi apre stamatti-na con «Donne nel Vangelo». Sem-pre oggi alle 19.30 il ministro ElsaFornero e la leader Cgil SusannaCamusso discuteranno di famiglia,politica e lavoro. La candidata alNobel Rita El Khyat testimonierà lapresenza delle donne nella "Pri-mavera araba". Ancora: il geniofemminile e Giovanni Paolo II è iltema del vescovo di San MarinoLuigi Negri; l’editorialista di «Avve-nire» Marina Corradi leggerà il suo«Diario quotidiano» domenica alle17, mentre suor Eugenia Bonettiracconta la sua missione a favoredelle donne vittime di violenza esfruttamento: «Un affare che pro-duce 32 milioni di dollari l’anno,terza fonte di guadagno dopocommercio di armi e droga». Per fi-nire con le donne nel mondo del-l’arte (illustrate da Chiara Frugoni,Timothy Verdon e Philippe Dave-rio), mentre Alessandro D’Aveniainterverrà sulla «bellezza che stasalvando il mondo»; per dimostra-re che quel «femminile, plurale» i-spirato da secoli da Francesco eChiara, pare in grado di portareancora una profezia praticabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Guiducci

M

RiminiDal «femminismo»di santa Chiaraun modello per le donne

LE ESEQUIE

«Vi sorrido dal cielo»: il messaggio agli amiciCamera ardente dalle 10 alle16 oggi nella Protomoteca delCampidoglio per lo storicoPiero Melograni, i cui funeralisaranno celebrati domani alle11 nella chiesa di San Giuseppealla Lungara. La moglie PaolaSeverini ha diffuso una letterain cui l’intellettuale saluta gliamici: «Come sempre capita,anche io me ne sono andato e– come si suole dire – ho fattoritorno alla casa del Padre... Viprego di non affliggervi troppoper questa partenza perché lamia vita è stata assai intensa ericca. Ho ottenuto da essaassai più di quanto speravo...Pietro Melograni vi sorride dai cieli»

Meditate, Gentili, meditate

Avvenire - 28 settembre 2012

Page 11: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Vero - 27 settembre 2012

Page 12: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Nacque nel 1581 da una famigliad’umili condizioni. Fondò perciò i«preti della missione» per rievangeliz-zare le campagne. Poi creò una“Confraternita di Dame della Cari-tà”, dotata di opportuni regolamenti,in modo che l’assistenza ai poverifosse assieme generosa e intelligente.Ad aiutarlo provvidenzialmentegiunse nel 1624 la giovane vedovaLuisa di Marillac. A lei affidò la dire-zione di un nuovo tipo d’istituto re-

ligioso femminile, operante nel sociale. I due si presero cosìsuccessivamente cura dell’Hotel-Dieu (l’ospedale dove centina-ia di malati languivano nell’abbandono); poi dei «bambini tro-vatelli»; poi dei carcerati e dei galeotti; poi dei soldati feriti neicampi di battaglia; poi dei mendicanti, dei vecchi, degli storpie dei pazzi che affollavano le periferie di Parigi. In pratica Vin-cenzo divenne una specie di «Ministro dei poveri», moltoascoltato a corte.Ciò gli permise di lottare contro il progetto della «grande re-clusione» che prevedeva l’ospedalizzazione forzata di tutti imendicanti, dei senza-dimora, dei senza-lavoro. Morì nel 1660,compianto da tutti.

Nel giorno del nostro Battesimo la Chiesaci innesta come tralci nel Mistero Pasqua-le di Gesù, nella sua Persona stessa. Daquesta radice riceviamo la preziosa linfaper partecipare alla vita divina. Come di-scepoli, anche noi, con l’aiuto dei Pastoridella Chiesa, cresciamo nella vigna del Si-gnore vincolati dal suo amore. «Se il frut-to che dobbiamo portare è l’amore, il suopresupposto è proprio questo “rimanere”

che profondamente ha a che fare con quella fede che non lascia il Signo-re». È indispensabile rimanere sempre uniti a Gesù, dipendere da Lui,perché senza di Lui non possiamo far nulla (cfr Gv 15,5). In una lette-ra scritta a Giovanni il Profeta, vissuto nel deserto di Gaza nel V seco-lo, un fedele pone la seguente domanda: Come è possibile tenere insiemela libertà dell’uomo e il non poter far nulla senza Dio? E il monaco ri-sponde: Se l’uomo inclina il suo cuore verso il bene e chiede a Dio l’aiu-to, ne riceve la forza necessaria per compiere la propria opera. Perciò lalibertà dell’uomo e la potenza di Dio procedono insieme. Questo è pos-sibile perché il bene viene dal Signore, ma esso è compiuto grazie ai suoifedeli (cfr Ep. 763, SC 468, Paris 2002, 206). Il vero «rimanere» inCristo garantisce l’efficacia della preghiera, come dice il beato cistercenseGuerrico d’Igny.

RReeggiinnaa CCaaeellii ddeell 66 mmaaggggiioo 22001122

L’attesa è terminata. Il Festival Francescano prenderà il viadomani. Oltre cento appuntamenti tra attualità, cultura, artee spiritualità, estesi su tre giornate all’insegna del “Femminile,plurale”. Questo lo slogan scelto dagli organizzatori. Dopo treanni di permanenza a Reggio Emilia, il Festival Francescanoarriva a Rimini per animare le vie e le piazze della città conpiù occasioni di riflessione, ritrovo, spettacolo e preghiera. «Inperfetta sintonia conl’itineranza che da otto-cento anni caratterizzalo spirito francescano» econ il sostegno, per laprima volta, del Movi-mento francescano na-zionale, come sottoli-neato dal presidente delFestival, fra AlessandroCaspoli. Nell’ottavocentenario della consa-crazione di santa Chia-ra, la quarta edizionenon poteva dimenticarel’universo femminile el’importanza che il cari-sma clariano viene adavere ancora oggi. Par-tendo dall’esempio diChiara, nelle tre giorna-te si rifletterà sul ruolodelle donne nella socie-tà contemporanea, dallapolitica all’economia,ma anche nella dimen-sione religiosa e cultura-le. Per fra Caspoli «esi-ste una multiformità del femminile nella storia anche se ci so-no ancora tanti passi da percorrere”.

La presentazione del Festival, avvenuta nei giorni scorsi alMuseo della Città di Rimini, è stata anche occasione per inau-gurare la mostra “Gentile Chiara” che rimarrà allestita fino al25 novembre. Il tema delle donne nel Vangelo e nella Chiesaverrà affrontato dai vescovi di Rimini e San Marino-Montefel-tro, rispettivamente monsignor Francesco Lambiasi e monsi-gnor Luigi Negri, dal rettore della Pontificia Università Anto-nianum, fra Priamo Etzi e dalla presidente del Coordinamen-

to teologhe italiane,Marinella Perroni. Suimodelli femminili,dall’agiografia alla cul-tura dei diritti, riflette-ranno gli storici Lu-cetta Scaraffia, espertadi religiosità al femmi-nile, Marco Bartoli,tra i principali cono-scitori della figura diChiara d’Assisi, e Jac-ques Dalarun, già di-rettore dell’Institut deRecherche et d’Histoi-re des Textes di Parigi.Spazio anche all’attua-lità con il dibattito sullavoro con il ministroElsa Fornero, la sinda-calista Susanna Ca-musso e l’imprenditri-ce Valeria Piccari, e al-la tavola rotonda su“Le donne nella pri-mavera araba” con legiornaliste Paola Cari-

di, Manuela Borraccino e Rita El Khayat. Attesi anche fra Antonio Tofanelli, ministro provinciale dei

Cappuccini dell’Umbria, suor Eugenia Bonetti, missionaria inAfrica, e Rita Borsellino. Non mancheranno i momenti di pre-ghiera nelle strade del Centro in collaborazione con le suoreclarisse. Sono loro a custodire due reliquie arrivate a Riminiper l’occasione: una ciocca di capelli di santa Chiara e unframmento sacro di santa Elisabetta, patrona dell’Ordine fran-cescano secolare.

cc..aa..

GGiioovvaanniiaall FFeessttiivvaall

ffrraanncceessccaannoo

giovedì 27 settembre 2012 laDiscussione 55

Santo del giornoA Rimini il Festivalfrancescano 2012

Attesi giovani da tutta ItaliaL’edizione attuale celebra Chiara

Catechesi del Santo Padre

Vincenzo de’ Paoli

TUTTI I CONTATTI CHE CONTANO

due volumi2.000 pagine

tel. 06 6791496 • fax 06 6797492 • www.agendadelgiornalista.it

anchein versione

digitalewww.agendadelgiornalista.net

45AnnI

MMoonnddoo CCaattttoolliiccooA cura di Carmine Alboretti e-mail: [email protected]

Page 13: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Il Salvagente 27 settembre-4 ottobre 2012

Fernando Guerci nile. Ma è anche meno letale: lamortalità è in costante diminuzio-ne, dicono gli esperti. Gioca a fa-vore in questo caso, insieme allediagnosi sempre più precoci, lamaggior cura di sé delle donne. In una parola, la prevenzione. Aquesto mira la prossima edizione(la XX nel mondo, XIX in Italia) del-la campagna Nastro Rosa di sen-sibilizzazione contro il cancro con-dotta dalla Lilt-Lega italiana con-tro i tumori e dal Gruppo EstéeLauder, società leader nella profu-meria. Dedicata quest’anno a Eve-

O gni anno colpisce in Italia40mila donne. “Complici”l’allungamento dell’età me-

dia e l’aumento dei fattori di ri-schio, il tumore al seno ha mag-giore incidenza, insorge più pre-cocemente che in passato (nel 30%dei casi prima dei 50 anni) e restail nemico N. 1 del genere femmi-

Al via la campagna Lilt-Gruppo Estée Lauder

Ottobre, la prevenzionemette il Nastro Rosa

S ono quasi due milioni le perso-

ne che, in Siria, la guerra ha di-

sperso. Un’enorme massa di sfol-

lati (in gran parte donne e bam-

bini) che non ha neppure l’essen-

ziale per sopravvivere. Dei 193

milioni di dollari necessari i pae-

si donatori hanno versato la me-

Si chiama Abio la Onlus che dal

2001 porta il sorriso ai bam-

bini e agli adolescenti in ospedale.

Sabato 29 settembre i suoi volon-

tari saranno in 100 piazze (su

www.abio.org) per l’VIII Giornata

nazionale perAmore, per Abio. Una

festa dedicata alla solidarietà e

al volontariato, per farsi conosce-

re, per divulgare la Carta dei dirit-

ti dei giovanissimi ricoverati e per

raccogliere fondi. I bambini trove-

ranno in piazza palloncini e gio-

chi. Gli adulti che vorranno soste-

nere Abio a fronte di una piccola

donazione riceveranno un cestino

di pere, simbolo della Giornata.

PER I BAMBINIIN OSPEDALE

S ante come Chiara d’Assisi (nell’VIII

centenario della consacrazione). E

donne di oggi, impegnate nell’econo-

mia, nella cultura, nelle professioni, nel

dialogo inter-religioso e inter-cultura-

le, nella Chiesa. Al loro apporto decisi-

vo è dedicato il Festival 2012 dei Fran-

cescani italiani che riunisce a Rimini,

dal 28 al 30 settembre, per raccontare

l’universo femminile, religiosi, accade-

mici, artisti. Il tema di quest’anno, “Fem-

minile, plurale”, sarà declinato in un cen-

tinaio di appuntamenti di spiritualità,

conferenze, spettacoli, arte e incontri .

Tra le ospiti, Marinella Perroni, presiden-

te del Coordinamento teologhe italia-

ne, con Serena Di Nepi e Shahrzad Hou-

shmand Zadeh; la ministra Elsa For-

nero e la sindacalista Susanna Camus-

so; l’editorialista di “Avvenire” Marina

Corradi e l’europarlamentare Rita Bor-

sellino; suor Eugenia Bonetti; la can-

didata al Nobel Rita El Khayat; la me-

dievista Chiara Frugoni. Un evento nel-

l’evento: la mostra “Gentile Chiara” e il

musical (al debutto) “Chiara e France-

sco il musical. L’Amore quello vero” (di

Castellacci, Belardinelli e Oliva, regia di

Oreste Castagna).

Tutto il programma è su www.festival-

francescano.it.

Rimini, Chiarae le altre

Festival Francescano

SpazioCivile

Giornata di Abio

SpazioCivile50

Page 14: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

L

' INTERVISTA/

MASSIMILIANOVARRESE

GliinizicomeballerinoconRaffaellaCarrà,

in questi

giorniprotagonistadelmusicalChiarae Francesco

,

nelqualeinterpretaproprio il Santodi Assisi

BARBARALEONE

0

"

.4414

1' 4,

*

N° e data : 21238 - 27/09/2012Diffusione : Non disponibilePeriodicità : SettimanalePuntoIIl_21238_28_1.pdfWeb Site: http://www.ilpuntontc.it

Pagina : 85Dimens. : 90 %1454 cm2

Copyright (Il Punto) Riproduzione vietata1 / 3

Page 15: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

TEATRO

g

- albadel1200 . AssisicontroPerugia . GuelficontroGhibellini.Tra i tantigiovaniduellanti c' è

ancheFrancesco, figlio di unricco

mercanteassisano,

cheanelaallafieragloriacavalleresca . Laprigionia e la malfermasaluteglifarannoriscoprire il Vangelo . Mapiù di

tutto,

nelprofondo ,

sarà l

' incontroconChiara a sancire la suedefinitiva e

radicaleconversione .Losposaliziodelle

idee . Cosìpotremmo definire l

' unioneindissolubileedincondizionata traChiara e

Francesco,

dueragazzisemplici e forti.Benprima d

' essersanti . A illuminarne il

destino eil

cuorefu

la parola di Cristo e

lacertezzachetutto è possibile . A patto

di spogliarsi d

'

ognifallacedoteprecostituitaperabbandonarsiallafedeedallacarità . E' il trionfodelsacrificio . E' il

trionfodellarinuncia . Edèil trionfodella

preghiera . Il resto èStoria . Comunque la si

pensi ,

Chiara eFrancescohannocambiato

ilmondo e maicomeoggi la loro

testimonianza di vitapu?esser d

'

esempio e

d

'

auspicioper i nostri di giovani ,

sopraffattidainutilibenimaterialichesprofondano neldesertodelleidee . A

richiamarne il valore ci pensaanche il teatro,

chenell ' ottavocentenariodellaconsacrazione di SantaChiarapropone al pubblico il

musicalChiara eFrancesco

,

chehacomesottotitolo L

' amorequellovero . Unospettacolo scrittodaPieroCastellacci e

direttodaOresteCastagna ,

cheandràin

scena in primamondiale il prossimo29settembre al FestivalFrancescano di

Rimini, perpoispostarsi proprioadAssisi e

nellepiùimportanti piazzeitaliane .A

vestire i panni diFrancescosarà il poliedrico

Massimiliano Varrese,

affiancatodalsopranoMarinaMuraricheinterpreteràChiara

,

oltrechedauncast di

professionistiqualiDeniseBrambillasca,

WalterTiraboschi e AndreaPiervittorioBorin . Loabbiamoincontratoperparlarcidellospettacolo .

E nonsolo.Massimiliano

,

trapochigiornidebutterà in Chiara e

Francesco,

il musicalscrittodaPieroCastellaccichehacometemacentrale L

' amorequellovero

,

eccezionalmente incarnatodallevitedeiduesanti .

Maqual è l

' amorevero?

«L

' amorevero è quello incondizionato,

quellosenzapretese ,

senzacalcoli . Unamore d

' ascolto .E questopensochesia

86 IIPUNTO

27/ W2012

il messaggiocheintendeva ancheFrancesco . Chiarae

Francescoavevanounamoreincondizionato . Vivevanoil lorolegamecomedueragazzisemplici .

Anchesepoihannofattoquellochehannofatto ».

Come si stapreparandoall '

interpretazione di unpersonaggiocosìimportante e articolatoqualeSanFrancesco

d

' Assisi?« Laresponsabilità è tanta . Mistodocumentandomoltissimo ancheattraversodeifratifrancescaniconcuistodialogandodatempoproprioperscavarequellache è

la

storia diFrancescoprimachelui

diventassesanto . Miinteressasoprattuttocapirela personache c'

eradietroquestafigura.Ancheperchélo spettacolopartedaquandolui è ragazzo ,

dallabattagliatra i

nobili e i mercanti .Partedaquestasua

energiadaragazzochevuoleribellarsiagli

schemi e da lì parte il suopercorsochepoidiventeràspirituale ».

Cosa l

' affascina di Francesco?

« Misentomoltovicino al suodesideriodi stareunpo'al

di fuoridi quellichesono

glistereotipi . Mipiacemolto lalibertàche

luihatrovato ela capacità di

comunicarequellochesentivaandando inmezzo

allagente esenzaalcunapauradel

giudizio ».

E che ideasi èfattodelsuorapportocon

Chiara?«

Io credoche illorofosseungrande

amore,

chevaoltre l

' amicizia,

ancheunamorenelverosensodellaparola .

Insiemehannocapitochepotevanorimanereunitiseguendo la stessastradacheeraquellaspirituale ».

Lalorovita è

il trionfodelsacrificio in

favoredeidisperati . Cosavuoldireoggila parolasacrificio?

« Secondome la parolasacrificiooggihapersounpo' di significato . Persacrificiospesso si

intende il dolore,

il doversoffrire

peresserefelici . InvecepensocheFrancesco

laintendessecomesacrificio di

rinunciare a qualcosa di proprioperdonarla

N° e data : 21238 - 27/09/2012Diffusione : Non disponibilePeriodicità : SettimanalePuntoIIl_21238_28_1.pdfWeb Site: http://www.ilpuntontc.it

Pagina : 86Dimens. : 90 %1454 cm2

Copyright (Il Punto) Riproduzione vietata2 / 3

Page 16: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Dueimmagini di Massimiliano VarreseconMarinaMuraridurante le provedelmusical.

a qualcunaltro . Magari a volteoggisacrificio è anchenonavere l

' iPhone 5! ».

Quanto è attuale il messaggio di

Chiara e Francesco?« Pensochesiaattualissimo . Noi ci

dimentichiamosemprepiùspessochesiamodellepersonecheprovanodeisentimenti e delleemozioni . Nonascoltiamopiùquellocheabbiamointorno . A

cominciaredallanatura,

chestiamodistruggendo . Siamosempre inchiodatisuitelefonini

,

suicomputer ,

suisocialnetwork

,

chiediamo e diamoamicizieconunclicksenzadialogonéascolto . A voltebisognerebbedavvero lasciaretuttequestecoseche ci condizionano

e interferisconocon la nostraanimaperritrovareunadimensioneunpo'piùnaturale ».

Chiarae Francescosonodueragazzidel1200 . Cosa li lega ai ragazzidegliAnniDuemila?

« SecondomeChiara e Francescopotrebberobenissimoesseredeiragazzideinostrigiorni . Nell '

etàdellagiovinezza in fondo c' è semprequestavoglia di

ribellarsiversotuttoci?cheè schema,

c' è

la voglia di affermare la propriavolontà.Secondomehannomolto

di moderno .

Ancheoggi i ragazzicredochenonvengano ascoltatipiù di tantoanchedallefamiglie . C' è semprequestaribellione . LastessaribellionechehaavutoFrancesco

neiconfrontidelpadrespogliandosidelsuperfluocercando la veritàe facendosidelledomande ».

A propositodelmondoadolescenziale,

leihadapocoscrittounlibroche si

intitola L

' estate è giàfinita ,

cheparlaappuntodelpassaggiodall ' adolescenzaall

' etàadulta . Cosa l

' haspinta a

scriverequestolibro?« Laspinta è sicuramente unanecessitàinterioremia .

A volte si passanodeimomentiin cui si

fa unbilancio di sestessi . Di dovesi

è arrivati,

dellepersoneche si hannoaccanto .

Si cominciaadriosservarecome in

unfilmquelloche è successo e quellochesi è diventati . L

'

adolescenza è sicuramenteunodeiperiodipiùbellidellavita

,

è

un' esplosionedellavita . Passareall ' etàadulta

,

con la disillusione e la

consapevolezzachenullaeracomeci si

aspettava,

nonè sempre facile . E a questo

puntodellamiavitahosentitoproprio l

'

esigenza di spogliarmi di tuttoquellocheerail superfluo e tornareunpo'anchealleorigini ,

a partiredall ' amiciziavera ».

In questimesilei è statoimpegnatoanchecon Il mistero

di Laura,

il filmuscitoquest'estateper la regia di

GiovanniGalletta . Come è andata?« Moltobene . Anchequello è unpersonaggioabbastanza introspettivo .

GiovanniGallettapoi è unapersonadallaculturacinematograficagrandissima .

Mihadato la possibilità di scavaredentroque

stopersonaggio ,

unmusicistachehaperso la sorellapercolpa

sua, perchéunaseraaveva

bevutounpo' ,

si metteallaguidaedhaunincidentedopoil qualeluisopravvive e la

sorellamuore . Quindiluideveconvivereconquestoenormesenso di colpa e si annullafino

a cheproprio la presenza di

Laurasotto forma di spiritoglifaràcapirechecomunquesiavalesempre la pena di

continuarea vivere ».

Tuttipersonaggiimpegnativi in quest'ultimoperiodo.Lasuacarrieraper?partein manierapiùlieve

,

comeballerino

, prediletto di

RaffaellaCarrà...« Un'esperienzabellissimachemihadavveroinsegnatomolto ».

Quindi : ballerino,

attore,

scrittore e anchecantante . Questasuapoliedricitàartisticaquanto la premiae quanto invece

la penalizza?« Mipremianelsensoche

fortunatamente trasparequellochesento . E questa è

propriounamiaesigenza interiore .

Sicuramenteall ' inizio è statounpo'difficile,

perché in Italianonc' è questacultura a 360

gradi ,

che è unapeculiaritàpiùamericana . Quidanoi si tendespessoadetichettare . Seseiattoreseiattore

,

seseicantanteseicantantemaseseiattorenonpuoifare

il cantante e viceversa . E cosìbisognasicuramentedarsiancora di piùdafareperraggiungere unacertacredibilità ».

E qual è il ruolochesentepiùvicino?« Sicuramente il musical

,

cheoffre la

possibilità di cantare,

ballare e recitare

contemporaneamente e fareunaricercasulpersonaggioche è quasicinematografica ».

E' verochelei è untimido?« Abbastanza . Nellavitaprivatasonomoltotimido . Poiquandosalgosulpalcoè diverso . Per? sì

,

nellavitaprivatasonounpo'unafrana! ».

Sappiamochelei è unappassionato di

astrologia . Checosadicono le stellesultuoprossimofuturo?

« Sonounappassionatonelsensochemipiacesaperecomeinfluiscono le stellesullapersonalità . Per? le previsionipreferiscolasciarlefare

a qualcunaltro . Nonle

guardo . Vivo il presente . Vivo l

'

oggi .

E

quellocheverràverrà! ».

02997027

/9 / 2012

87

N° e data : 21238 - 27/09/2012Diffusione : Non disponibilePeriodicità : SettimanalePuntoIIl_21238_28_1.pdfWeb Site: http://www.ilpuntontc.it

Pagina : 87Dimens. : 90 %1454 cm2

Copyright (Il Punto) Riproduzione vietata3 / 3

Page 17: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

STEFANIACARINI

Un mese e mezzo per pensare alla tuta del supereroe, e a dove

diavolo metterà il coltello. Problemi non da poco quando si deve rico-struire un immaginario di carta in pellicola. Sky ha annunciato le sue prossime produzioni, ben sei nel giro di due anni, un raddoppio di quanto fatto finora. E fra i prodotti ecco la trasposizione di Diabolik, celebre personaggio nato dalla fan-tasia delle sorelle Giussani. Dunque Sky sceglie una linea editoriale im-postata sui grandi personaggi, ma invece delle biografie stantie stile Rai, si getta nell’universo pop. Sfida non facile, visto che adattare i miti comporta sempre diverse critiche. Sfida però che si inserisce in un fi-lone internazionale, quello dell’adat-tamento di famosi personaggi a fumetto al cinema e in tv. E proprio per superare gli stretti confini na-zionali, il progetto Gomorra ha cambiato formato, e sarà di 12 pun-tate da 50 minuti. Visto l’interesse suscitato oltreconfine, Sky ha mo-dificato l’impaginazione della serie, un accorgimento che altri produtto-ri dovrebbero iniziare a tenere a mente. A capo di Gomorra Stefano Sollima, che fungerà da showrunner, seguendo dunque una formula pro-duttiva americana, con un occhio a 360° sul progetto, dalla scrittura al-la regia. Grandi titoli che si fanno anche tv, dunque, come già succes-so con Romanzo Criminale, per sfruttare al meglio la lunga scia di quei brand. Ma anche remake di serie straniere cult, come In Treat-ment, diretto da Saverio Costanzo e con protagonista Sergio Castellit-to, per continuare a portare in tv celebri attori di cinema.

Stesso discorso per Filippo Timi protagonista de I delitti del BarLu-me, già famosa saga romanesca, che si inserisce in un filone classico del-la nostra produzione, il crime all’ita-liana. Stessa operazione di revisione per il telepanettone Un Natale coi fiocchi: come ripensare un de-gene-re classico in versione commedia d’evasione, come già successe lo scorso anno, ma stavolta accanto a Gassman c’è Silvio Orlando. E infine con 1992 si tenta l’affresco storico, ma staccandosi dall’abusata ricostru-zione del dopoguerra e pensando invece al passato prossimo, a tangen-topoli, letta attraverso la vita di sei persone sconvolte da quegli eventi.

Avendo a che fare con un pub-blico pagante, Sky cerca di alzare il tiro rispetto al resto della produzio-ne italiana. Buoni i propositi, si attende ovvio la visione. Sperando che il servizio pubblico rialzi la testa: più concorrenza creativa è un bene per tutti.

Sky rischiae raddoppia:ecco Diabolik

La teledipendenteCINEMA

Oscar, l’Italiapuntasui TavianiCesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani è il candidato italiano all’85ma edizione del premio Oscar. Lo ha deciso la commissione di selezione, istituita presso l’Anica su incarico dell’Academy Award, e composta da Angelo Barbagallo, Nicola Borrelli, Francesco Bruni, Martha Capello, Valerio De Paolis, Piera Detassis, Nicola Giuliano, Fulvio Lucisano e Paolo Mereghetti, che si è riunita ieri. Il fi lm dei Taviani, già premiato con l’Orso d’Oro a Berlino, ha prevalso sugli altri nove titoli in lizza: Bella addormentata di Marco Bellocchio, Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati, Diaz di Daniele Vicari, È stato il figlio di Daniele Ciprì, Gli equilibristi di Ivano De Matteo, La-bas, Educazione criminale di Guido Lombardi, Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, Posti in piedi in Paradiso di Carlo Verdone e Reality di Matteo Garrone.

RICOSTRUZIONE

Nuovoauditoriumper L’AquilaDomenica prossima alle ore 18, l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado inaugurerà il nuovo Auditorium del Parco della Città dell’Aquila, con un concerto alla presenza del presidente della repubblica Napolitano. La struttura è stata progettata dal Renzo Piano Building Workshop in collaborazione con lo studio Atelier Traldi e costruita grazie al sostegno della provincia autonoma di Trento. La prova generale, che si terrà la mattina della stessa domenica alle 10.30, sarà aperta al pubblico.

TEOLOGIA

Rimini, Chiarad’Assisi e il ruolodelle donneCinquanta protagonisti tra religiosi, accademici, artisti per raccontare il mondo delle donne, nell’ottavo centenario della consacrazione di Chiara d’Assisi. L’appuntamento è a Rimini, da domani a domenica, per il quarto festival francescano, che con lo slogan “femminile plurale” rifl etterà sul ruolo delle donne nella società, nell’economia, nella cultura, nelle professioni, nelle religioni. Interverranno, tra gli altri, Lucetta Scaraffi a, storica della religiosità femminile; Marco Bartoli, esperto della fi gura di Chiara d’Assisi, Jacques Dalarun, già direttore dell’Institut de Recherche et d’Histoire des Textes di Parigi.

Diario

SIMONE VERDE

Di Johannes, Jan o Johan Verme-er si sa molto poco. Anzi, oltre

a qualche aneddoto familiare, della sua storia di pittore, degli anni della formazione non si sa quasi niente. Per questa ragione, e come avvenuto per pochi altri maestri come lui av-volti in un una certa oscurità storio-grafica – Giorgione, Caravaggio o La Tour –, è diventato la celebrità che è. Il motivo è molto semplice e sem-bra dar ragione a Benedetto Croce. Difficile da sottoporre ai riduzioni-smi della critica che non può appog-giarsi a fatti certi, le opere di Verme-er sono diventate uno specchio del tempo, parlano per sé e accusano sempre uno scarto con le giustifica-zioni che si vogliono addurre a loro riguardo. In questo senso, cioè, e come si torna a constatare con Ver-meer. Il secolo d’oro olandese da oggi e fino al 20 gennaio 2013 alle Scude-rie del Quirinale, le immagini si esprimono con un linguaggio dall’autonomia irriducibile, si pre-stano alla babele delle interpretazio-ni e la letteratura secondaria che si accumula negli anni alla fine sem-bra parlare più di se stessa che del suo oggetto.

La riscoperta di Vermeer è dovu-ta al giornalista e critico Jean Theo-phile Thoré (anche se si firmava William Bürger) ed è rivelatrice de-gli orientamenti “realisti” della pit-tura di metà Ottocento. Non è un caso che l’intellettuale francese era amico di Courbet e di Millet, si bat-té per la repubblica democratica contro il dispotismo di Charles Lou-is-Napoléon Bonaparte e condusse le sue ricerche sul pittore olandese durante l’esilio politico nei Paesi Bassi. Sfuggiva, o forse non interes-sava, al gusto impegnato per il “rea-lismo” in voga in quel momento la vicenda spirituale del pittore, la con-versione alla Chiesa di Roma nell’aprile del 1653 per sposare la moglie, Catherina Bolnes e la casa

familiare nel piccolo quartiere catto-lico della città, vicino a una chiesa “nascosta” dei gesuiti. Sarebbe inte-ressata al Novecento, invece, la sto-ria spirituale del pittore, le sue vicis-situdini tormentate nell’ambito del-le tensioni politiche e civili dell’Eu-ropa barocca.

Quanto alla mostra delle Scude-rie, vuole ora inserire l’opera nel suo contesto. Lo fa in maniera esagera-tamente light, forse, e con troppe opere da collezioni private, per ciò che in termini di mercato ne conse-gue, o quasi tutte da musei america-ni. Ma persegue la giusta scelta di suddividere quelle di Vermeer por-tate a Roma – 8 su 36 in tutto – a seconda dei generi e dei sottogeneri che la pittura olandese andava codi-ficando, accompagnandola, sezione per sezione, con esempi analoghi di artisti coevi. Tre, le date da ricordare, il 1566 e la rivolta iconoclasta fo-mentata dal clero protestante con enorme distruzione di immagini sa-cre; il 1618, quando gli Orange ini-ziarono la loro signoria sui Paesi Bassi; e il 1650, che portò la morte prematura e tragica del giovane Gu-glielmo II, da pochi anni succeduto a Federico Enrico. Progressivamen-te, cioè, dalla fine della grande com-mittenza cattolica e con la scompar-sa dei due sovrani dediti più di tutti al mecenatismo, gli artisti si trova-rono senza padroni, drammatica-mente liberi di cercare nuovi refe-renti e di inventarsi un mercato.

Si tratta di una serie di accidenti provvidenziali che segna la storia dell’arte e scandisce le svolte profes-sionali ed estetiche di Vermeer. Il passaggio quasi meccanico, nel giro di appena un ventennio da un baroc-co allegorico imposto dalla gerarchia accademica dei generi pittorici, alla metafisica della luce piena del sim-bolismo delle ultime opere. Una pa-rabola che la mostra fa partire dalla Santa Prassede della collezione pri-vata Barbara Piasecka Johnson, ope-ra datata 1655 ma di dibattuta attri-buzione, e conclude con le due Gio-

vane donna seduta e/o in piedi al vir-ginale del 1670-72, registrando nel mezzo tutta la rivoluzione culturale, scientifica, politica del secolo d’oro. Immensa, in effetti, è la differenza tra la pompa retorica e classicista di un cattolicesimo che vede la vita fat-ta di materia corruttibile, poiché intrisa di peccato, e pone Dio in alto, al di fuori dal mondo, e il pacato ordine razionalista dove ogni cosa è al suo posto, dove il creatore è ener-gia visibile, sta nella luce immanen-te che proviene dalle cose.

Il Novecento, intellettualistico per natura, avrebbe visto in questa svolta l’influenza di Spinoza, al pun-to da congetturare una serie di in-contri tra il filosofo e il pittore. Oggi, come racconta il saggio di Sandrina Bandera in catalogo (edito da Skira), si propende più per circoli scientifi-ci come quello di Constantijn Huy-gens, che a Vermeer avrebbe fatto scoprire la famosa Camera oscura (scoperta di cui non c’è nessuna pro-va però) da cui deriverebbe la sa-pienza ottica delle composizioni, la precisione maniacale e microscopi-ca con cui far apparire le cose alla luce, la tecnica del pointillé, gli an-goli sfocati, le prospettive soggettive per illudere lo spettatore di una sua reale presenza nello spazio. Molta scienza e meno umanesimo, secon-do la critica di questi anni tecnocra-tici. Tanto più che se la descrizione della realtà nella sua esattezza ma-tematica ci piace tanto perché ci sembra un avvicinamento alla no-stra modernità tecnologica, nei Pae-si Bassi del tempo aveva un profon-do significato religioso, era la capa-cità di un popolo operoso di avvici-narsi alle regole assolute ed essen-ziali che rivelavano la presenza di Dio nelle cose.

In alto, Johannes Vermeer “Ragaz-za con cappello rosso”, (1665-1667 ca.) conservata alla National Gallery of Art di Washington e ora in mostra alle Scuderie del Quirinale

Dal 30 agosto al 5 settembre, giorno per giorno, L’addio a Carlo Maria Martini nel racconto di Aldo Maria Valli. In libreria dal 3 ottobre per Ancora editrice.

ReligioniPaolo Maurensig torna agli scacchi, cifra del suo libro di esordio (La variante di Lüneburg, 1993), con L’ultima traversa, inlibreria dal 30 ottobre per Barbera editore.

NarrativaVa a Carlo Ossola con Introduzione alla Divina Commedia (Marsilio) la quarta edizione del premio De Sanctis per la saggistica. Premiazione a Roma, a Villa Doria Pamphili, il 10 ottobre.

PremiAl via oggi l’ottavo Poesia Festival che fino a domenica si snoderà tra l’Unione Terre di Castelli, Castelfranco Emilia e Maranello. Tra gli ospiti, Lamarque, Montero e Piovani.

Festival

8giovedì 27 settembre 2012

C U L T U R A

Vermeer, lo strapotere delle immagini

Da oggi alle Scuderie del Quirinale i capolavori del maestro olandese

Page 18: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Donna Moderna - 26 settembre 2012

Page 19: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

AGORÀ

LA TESTA ALTROVEDEI LETTORI

SFAVORISCE I LIBRIGIULIANO VIGINI

ella crisi generale deiconsumi, per le difficoltàche tutti conosciamo

dell’economia e del lavoro, non sipoteva certo pretendere chequella del libro fosse un’isolafelice, lontana dalle turbolenze delmomento. Di solito, anzi, è lacultura a essere tagliata osacrificata per prima, consideratipiù essenziali da parte delleistituzioni, a volte a ragione,spesso a torto, altri servizi pubblicio, da parte dei cittadini, altri tipi diconsumo privato. C’èprobabilmente, tuttavia, anche undisagio psicologico e unfrastornamento mentalegeneralizzato, che portainconsapevolmente molti, se nona ritrarsi nel loro guscio protettivo,a vivere la realtà in modo distortoo rallentato, come effetto disfiducia o preoccupazione oeccessiva prudenza. Il meno che sipossa dire è che ci si distrae e sipensa ad altro rispetto a quelloche normalmente si faceva prima.In realtà, non sempre bisognatirare in ballo la mancanza di soldiper giustificare un calo dellevendite; spesso non compranolibri neanche quelli che eranoabituati ad acquistarli e possonoancora permetterselicomodamente, allo stesso modoin cui si conosce gente ricca che simette a "tirare" sulle spese o,all’opposto, fa la scorta di beni per

paura che si esauriscano, comesuccedeva con il riso, lo zuccheroo l’olio in tempo di guerra. Per ilibri, è prima di tutto il lettore"forte" (che è poi anche il cliente"forte", ossia quello che tiene inpiedi gran parte del mercato) adaver perso smalto, nel senso che,pur non rinunciando alla lettura,ha frenato molto gli acquisti.Naturalmente, anche i lettoriabituali si sono indeboliti, così chegli uni e gli altri creano gravidifficoltà agli editori, ai librai e atutta la catena del libro,generando perdite che vannoanche al di là di quelle che sidichiarano. A che cosa attribuire ildisagio di cui s’è detto? Fra le variecause, si potrebbero certamenteindicare: lo stordimento dapolitica, la sbornia dainformazione (pericolosa forma dietilismo cronico difficile dacurare), la confusione babelicadelle lingue. A proposito diquest’ultima, si correeffettivamente il rischio di noncapirsi più. Ai nostri tempi, comesi usava dire una volta, la linguaitaliana sembrava meno equivocae più trasparente. Certo, se unoleggeva sull’etichetta di un vestito:«Confezionato in traffico diperfezionamento passivo», avevaanche allora qualche problema dicomprensione. Ma se esprimevaun pensiero semplice e linearenessuno capiva un’altra cosa.Oggi, invece, tutto si è complicato,visto che si capisce spesso ilcontrario e la verità va a farsibenedire. Se non altro, si devesempre rispiegare tutto. Inpolitica, poi, si pronuncia unafrase al mattino, la sera stessa sideve smentire e, il giorno dopo,bisogna convocare unaconferenza stampa per chiarireesattamente che cosa si volevadire. In questo contesto, sicomprende facilmente come latesta della gente possa esseredall’altra parte di dove dovrebbeessere e come anche i libri, chepur servono a rafforzarla, passinomomenti difficili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

N ■ ArteGli anni Trentain mostraa Firenze

PAGINA 24

■ IntervistaCacciari: il mioCristo è un profetache sorride

PAGINA 25

■ SpettacoliChiara e Francesco,un nuovomusical a Rimini

PAGINA 27

■ CalcioAdesso in serie Aè buio fittoper Milan e Inter

PAGINA 29

IL CASO. Cresce il malcontento fra i docenti italiani sui criteri sceltiper la valutazione negli atenei: penalizzata la storia della disciplina

DI LUIGI DELL’AGLIO

è malcontento fra gli sto-rici della matematica ita-liani, una piccola avan-

guardia della cultura scientificanazionale minacciata da provve-dimenti sull’università che ri-schiano di spazzare via studi di al-tissimo livello per i quali l’Italia haeccellenti quotazioni all’estero,non meno decisive dello spread. Aprovocare la protesta sono gli in-dicatori bibliometrici introdottinella valutazione dei lavori scien-tifici. «La valutazione delle univer-sità è necessaria, ma in Italia stia-mo introducendo un sistema uni-co al mondo che valuta a priori, in-vece che ex-post, e con criteri sta-tistici», spiega Giorgio Israel, ordi-nario di Matematiche Comple-mentari all’Università La Sapienzadi Roma. «Per la gioia dei fautori delle "dueculture" - aggiunge il professore- siè diviso il settore "scientifico", incui vale il numero di citazioni deilavori, dal settore "umanistico" incui vale il numero di lavori pub-blicati, soprattutto su riviste la cuiqualità è stata classificata dall’An-vur (l’Agenzia di valutazione). Labibliometria per citazioni è criti-cata proprio in ambiente scienti-fico da autorevoli istituzioni inter-nazionali come la European Phy-sical Society o la InternationalMathematical Union e da perso-nalità come il Nobel per la chimi-ca Richard Ernst. Nessun paesel’ha adottata come procedura distato e in Australia è stata pro-scritta. Ma qui si fanno orecchieda mercante a costo di creare si-tuazioni incresciose: l’Anvur hacambiato le procedure di calcolovarie volte, dimostrando la man-canza di oggettività della biblio-metria. Nel settore umanistico, laclassifica delle riviste ha stimola-to l’arrembaggio a farsi accredita-re certe riviste come di serie A, pro-ducendo esiti penosi». Perché le novità introdotte colpi-scono in particolare la storia del-le matematiche? «La bibliometria ricorre a base da-ti gestiti da ditte private (ISI, Sco-pus) che indicizzano solo certe ri-viste, prevalentemente di scienzaapplicata: medicina, biotecnolo-gie, ingegneria. Gli storici della ma-tematica pubblicano su riviste po-co indicizzate, e soprattutto libried edizioni critiche, che sono i-gnorati. D’altra par-te, in quanto profes-sori di matematica,appartengono al set-tore bibliometrico.Dovrebbero esserepremiati per gettareun ponte tra le dueculture e invece so-no bastonati senzapietà dagli algoritmidell’Anvur: tutti gliordinari del settoresono stati esclusicome commissari(salvo, per caso, ilsottoscritto che comunque non hafatto domanda). È uno scandaloche grida vendetta tenendo contodella qualità e intensità della loroproduzione scientifica».Un appello rivolto da 150 docen-ti di 14 Paesi al governo italianoesprime "viva preoccupazione"per l’esclusivo uso di parametri

’C

quantitativi in luogo di giudiziqualitativi.«In condizioni normali un appel-lo firmato dai maggiori storici del-la matematica del mondo dovreb-be condurre a un ripensamento. Alcontrario, si risponde che qualcheingiustizia è accettabile pur di ap-plicare il sistema. È un modo di ra-gionare da commissari politici piùche da professori».Questa

disciplina ha uno spiccato ruoloformativo sui giovani? «Non c’è dubbio. In Italia abbiamouna tradizione di prim’ordine nel-la storia della matematica che ri-sale a Aldo Mieli e Federigo Enri-ques, uno dei maggiori matemati-ci del Novecento e un grande in-tellettuale che ha promosso il ruo-

lo di questa disciplina nella ricer-ca e nell’insegnamento, Del resto,un altro grande matematico, Hen-ri Poincaré, sosteneva che l’unicomodo di prevedere il futuro dellamatematica è studiarne la storia elo stato presente».I giovani che s’iscrivono a mate-matica avranno interesse a intra-prendere ricerche di ampio respi-ro?

«I settori più colpiti so-no le ricerche di base einterdisciplinari. Datempo declina l’inte-resse a imbarcarsi in ri-cerche "disinteressate"come la storia dellascienza. Figuriamociora che arriva la maz-zata finale».Più in generale, oggi lamatematica che cosaoffre ai giovani?«La matematica perva-de ogni aspetto dellanostra esistenza, è ilfondamento della tec-

nologia, ha un ruolo sempre più ri-levante in un numero crescente didiscipline e quindi l’ignoranza ma-tematica diventa un vero ostacolonell’esercizio di molte professionie attività, teoriche o pratiche. Ep-pure, il più grande paradosso delpresente è che la matematica con-tinui a essere una delle discipline

più ignorate e detestate, secondostereotipi che la contrappongonofalsamente alle scienze umane,quasi fosse una forma di sapere o-stile all’umanità. Ed è certo che, seè vista in modo acritico e mera-mente pratico, lo è davvero».Come superare questo rifiuto?«In libro appena uscito, Pensare inmatematica (Zanichelli), Ana Mil-lán Gasca ed io sosteniamo che lavia non è quella - apparentemen-te facile, di fatto sbagliata e falli-mentare - di ridurre la matemati-ca a un insegnamento pratico, al-la "matematica del cittadino",quella che serve per fare la dichia-razione dei redditi e la contabilitàdi casa. È bensì quella di restituirela matematica alla cultura, di mo-strarne i profondi legami con le di-scipline umanistiche. L’interesseper la matematica è stimolato dal-la consapevolezza che il suo mododi pensare è una componente del-la cultura essenziale quanto le ar-ti, la letteratura, la filosofia, la lin-guistica o l’antropologia e che isuoi concetti hanno origine nell’o-perare umano. L’esperienza d’in-segnamento ci ha convinti che su-scitare la passione per il valore co-noscitivo della matematica con-duce ad apprezzarne anche i tec-nicismi. E la storia ha un ruolo cen-trale in questo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MARTEDÌ25 SETTEMBRE 2012

Parla Giorgio Israel: «Gli indicatori bibliometrici non bastano, così si perpetua la divisione fra le due culture, umanistica e scientifica.La nostra tradizione di prim’ordine viene gettata al vento»

E D I TO R I A L E

Matematicasotto attacco

Giorgio Israel

Una nota fotografia di Albert Einstein del 1931, all’Università della California.

Torino, porticidi carta e vetrineper Elsa Morante

◆ Da «Portici di carta», la più lungalibreria al mondo che sarà allestitaa Torino il 6 e 7 ottobre, è partitol’invito a tutti i librai e allebiblioteche d’Italia, attraversol’Associazione Librai Italiani el’Associazione Italiana Biblioteche,a dedicare nella settimana diPortici una vetrina ad ElsaMorante nel centenario della suanascita. «Portici di carta» prevede64 librerie grandi e piccole cheesporranno su 174 bancarelle,lungo due chilometri sotto i porticidi via Roma, piazza San Carlo epiazza Carlo Felice, nel centrocittà. Promossa dalla Città diTorino e dal Salone Internazionaledel Libro, quest’anno, giunta allasua 6/a edizione, propone moltimomenti di particolare interesse,tra cui: la Costituente del Libro, gliincontri con Sebastiano Vassalli,Salvatore Niffoi e il premioCampiello Carmine Abate chepresentano i loro nuovi romanzi,una retrospettiva nazionale sullaMorante. All’editore Selleriosaranno dedicate 100 vetrinepersonalizzate con altrettantivolumi storici e recenti sceltipersonalmente dall’editore.

Cividale indaga i sacerdoti nellaRoma antica

◆ La commistione fra sacro eprofano e il ruolo dei sacerdoti nelmondo politico dell’antica Roma.Da domani al 28 settembre sitiene a Cividale del Friuli il XIVconvegno internazionale dellaFondazione Canussio sul tema"Sacerdos: figure del sacro nellasocietà romana". Oggettodell’incontro di studi sono isacerdoti della Repubblica edell’Impero analizzati attraversol’influsso da essi esercitato,attraverso la loro concreta attività,sia nell’ambito religioso che inquello politico, culturale e sociale.Si studierà l’organizzazione deigruppi sacerdotali, il rapporto tra isacerdoti e la vita pubblica nelsenso più ampio del termine, lemodalità attraverso cui le diversepratiche sacrali giungevano adeterminare lo svolgimento dellavita politica a Roma. La formula èquella del seminario con dibattitofra i relatori. Prevista lapartecipazione di 20 studiosiprovenienti da Belgio, Francia,Germania, Gran Bretagna,Spagna, Stati Uniti e Italia espertidi storia, letteratura, religioni,archeologia e arte antica.

Medicina e magiaall’IstitutoPetrarca a Milano

◆ L’Istituto studi umanisticiPetrarca tiene un ciclo di lezionisu «Medicina, magia e astrologiadall’antichità al Rinascimento»dal 9 ottobre all’11 dicembre aMilano, all’Università delcardinale Colombo in piazza sanMarco alle ore 18. Nellalocandina, il convegno èintrodotto da una citazione diMarsilio Ficino (1433 – 1499)dall’«Apologia», in cui si affermache i sacerdoti, nell’antichità,furono medici e astronomi (tra iCaldei, i Persiani e gli Egiziani) eche «senza il favore del cielo lamedicina è spesso inutile e anchenociva» ed è di pertinenza della«medesima carità del sacerdoteanche l’astronomia che èstrettamente congiunta con lamedicina». Le prime lezioni sonodi Gianantonio Borgonovo(La simbologia dell’esoterico nelcap. 28 di Giobbe),il 9 ottobre, di Antonietta Porro(Amoree magia negli «Idilli» diTeocrito) il 16 ottobre,di Nicola Criniti («Medica»:la donna e la medicinaa Roma) il 23 ottobre.Info: tel. 02 6709044, www.lrst.net.

A N Z I T U T TO

CULTURARELIGIONITEMPO LIBEROSPETTACOLISPORT

Avvenire - 25 settembre 2012

Page 20: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

MATTEOGARRONE

Green Day stopIl cantante in curaper abuso di droga

LOS ANGELES. Il leaderdei Green Day, Billy JoeArmstrong, si stasottoponendo a cure perabuso di sostanze. È lastessa band a darnenotizia sul proprio sito,scusandosi con i fan chesi sono sentiti offesi dalrecente show a Las Vegas,interrotto anzitempo. Ilgruppo era statocostretto a far saltare ilconcerto a Bologna, loscorso 2 settembreproprio per un maloredel cantante, ricoverato inospedale. Domani, intantoè in programma l’uscita di«Uno!», prima tappa delnuovo album concepitocome una trilogia.

Cineincassi: inizio di stagione flopper i film italiani

ROMA. Non sonobastate le luci del Festivaldi Venezia per attirarespettatori in sala, i filmitaliani non riescono adecollare al box officenella prima parte dellastagione. Secondo i datiDati Cinetel per il tantopropagandato «BellaAddormentata» diBellocchio gli spettatorisono stati solo 1.079milioni, per «È stato ilfiglio» di Ciprì 492mila,«Il rosso e il blu» diPiccioni 394mila, «Comenon detto» di Silvestrini237mila, «Gli equilibristi»di De Matteo 215mila,«Una donna per la vita»di Casagrande 163mila.

MILANO. Don Camillo e Peppone come non li avetemai visti. È la promessa di Tatti Sanguineti che da staserapresenta su Retequattro il ciclo di film ispirato aipersonaggi di Guareschi. Sanguineti racconterà aneddotisconosciuti, retroscena e accoglienza intellettuale.dell’annosa lotta tra il combattivo parroco di un paesinodella pianura emiliana (Fernandel) e il sindaco comunistaGiuseppe Bottazzi, detto Peppone (Gino Cervi). Apre larassegna, «Don Camillo» di Julien Duvivier, 1952.

Opera di Roma,sciopero minacciaprima balletto

ROMA. Rischia di saltareper uno sciopero deiballerini domani al Teatrodell’Opera di Roma laprima di «Romeo eGiulietta» di Prokof’ev.Cgil e Cisl denunciano la«smobilitazione» delcorpo di ballo, con unapianta organica «ridottadel 50%» (38 effettiviassunti su 70 previsti) maanche «l’assenza diprogettualità che possadare concrete garanzie dicontinuità per il futuro:mentre si precarizza e sisvuota un complessoartistico vitale per ilteatro si moltiplicanoassunzioni per consulenze,collaborazioni, assistenti».

Emmy Awards, è un trionfo per «Homeland»La serie sul terrorismo sbanca gli Oscar della tv

LOS ANGELES. «Homeland»miglior serie drammatica e ladiscussa «Modern Family»miglior serie comica è il podiodei 64esimi Emmy’s Award, gliOscar della tv assegnatidall’Accademia di Arti eScienze della televisione a LosAngeles. «Homeland», serie sulterrorismo interno agli Usa(trasmesso in Italia su Fox), hascalzato la già pluripremiata«Mad men», arrivata agliEmmy con 17 nomination. Laseconda stagione di«Homeland» ha incassatoanche i premi ai dueprotagonisti, Claire Danes eDamien Lewis. Un premioanche per Kevin Costner perla miniserie «Hatfields &McCoys».

Con il regista Oreste Castagnadurante le prove di «Chiara eFrancesco», al debutto sabato aRimini

DA VILLA D’ALMÈ (BG)ALESSANDRO BELTRAMI

a scena è spoglia.Una serie di peda-ne mobili in legno

diventano di volta involta un chiostro, unaprigione, un bosco, lasala delle udienze pa-pali. Sullo sfondo laproiezione di giganto-grafie di particolari de-gli affreschi di Giotto evideo. Una ragazza e un

ragazzo vestono il saio, attor-no a loro altri ragazzi, giova-nissimi (l’età media non su-pera i 22-23 anni), attori e bal-lerini, sono in abito "da lavo-ro". Sono le prove per Chiarae Francesco, il musical. L’amo-

re quello vero, il nuovo spetta-colo sui santi di Assisi che de-butta sabato al Festival Fran-cescano di Rimini per arriva-re il 6 e il 7 ottobre al Teatro Ly-ric della città umbra prima dipartire per un tour.Appoggiato al palco, il registaOreste Castagna dirigendocon le mani lavora sul disegnodi insieme, muove i perso-naggi e le masse mentre di ce-sello lima le singole battute. «Illavoro con gli attori in questospettacolo è, se possibile, an-cora più importante del solitoperché si devono mettere ingioco con il corpo e con lo spi-rito» spiega Castagna (voltonoto della tv dei ragazzi comeGipo Scribantino della Mele-visione) mentre i dieci balleri-

ni provano le coreografie di Al-berta Palmisano. Francesco èMassimiliano Varrese, giova-ne attore e ballerino con unlungo curriculum al cinema ein tv (Carabinieri), Chiara ha ilsorriso dell’esordiente MarinaMurari, bella voce di sopranolirico leggero e lungo impegnonella christian music. «Lo staffdegli autori è quello di Forzavenite gente, Pietro Castellac-ci e Giampaolo Belardinelli –prosegue Castagna che tornaa confrontarsi con temi fran-cescani dopo la regia de L’in-finitamente piccolo di AngeloBranduardi – ma rispetto alsuo predecessore qui c’è piùmeditazione, più profondità.Forza venite gente ha avutomolti meriti ma forse anche u-

na prospettiva che privilegia-va la gioia e l’allegria a disca-pito di altre dimensioni. Quinon abbiamo paura di sfiora-re temi difficili come la libertà,la guerra o la morte». Ma c’èanche un’altra grande diffe-renza: «Francesco e Chiarahanno parità di ruoli. Sonodue giovani in ricerca e chevanno fino in fondo alle loroscelte radicali. Abbiamo cer-cato la verità emotiva dei per-sonaggi, oltre l’iconografia piùtradizionale. Ci siamo chiestiperfino come cammina Fran-cesco… Non mettiamo in sce-na "la" fede ma un racconto"di" fede attraverso personag-gi forti e carismatici. Uno spet-tacolo spirituale e laico, cheparli e soprattutto possa pro-

vocare tutti senza distinzioni».Nell’idea di Castagna Chiara eFrancesco è una sorta di mu-sical al quadrato: «È una mes-sa in scena che recupera inmaniera esplicita le laude, ov-vero la matrice francescana egiullaresca del musical mo-derno. Ma è anche un anti-musical, volutamente spoglioin cui tutto è significativo esimbolico. La sfida che inse-guiamo è dare messaggi im-portanti con un teatro popo-lare che non teme di confron-tarsi con una ricerca sui segnie sui codici dell’epoca di Fran-cesco, il teatro dell’arte e i lin-guaggi d’avanguardia».Tra Varrese e Murari l’affiata-mento è così forte che alle do-mande rispondono comple-

tandosi a vicenda. «Interpre-tare Francesco è un sogno chesi compie – racconta Massi-miliano – Certo è un santo conun lungo passato nello spet-tacolo, ma per il "mio" Fran-cesco non ho voluto farmicondizionare da nessun mo-dello. Piuttosto ho cercato ilFrancesco vivo, leggendone lebiografie e seguendone le trac-ce nei luoghi e nei conventi dalui frequentati. E l’ho trovato ame vicino: era un ribelle cheballava e cantava per portarel’annuncio». Per Marina«Chiara è una ragazza che haun sogno e insieme una don-na matura e determinata. Unpersonaggio semplice perchésemplicemente aperto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L

«Un musical antico e moderno per i santi di Assisi»

DI LUCA PELLEGRINI

embra tutto sospeso: è ilmondo di Reality. Lo stordi-mento di Luciano, il protago-

nista dell’ultimo film di MatteoGarrone, Gran Premio della Giuriaa Cannes – in sala da venerdì –sembra quello che assale Riccar-do nel verdiano Ballo in masche-ra: «È scherzo od è follia siffattaprofezia», si domanda. Il registaromano a questo proprio non vuo-le rispondere: la lunga risata fina-le del suo protagonista, che inva-de la casa del Grande Fratello, nonsi sa quale origine abbia e doveporti. «Non lo svelerei mai, ognu-no ci deve vedere quello che vuo-le, in quella risata. Era l’unico fi-nale possibile nella storia di Lu-ciano». Pescivendolo napoletano,sostituisce la mercanzia dei suoibanchi col richiamo delle sirenetelevisive, pericolose quanto mai:partecipa, spinto dai parenti, a unprovino del Grande Fratello, ci cre-de, la finzione prende il posto del-la realtà. «Un film ispirato a un fat-to realmente accaduto, girato perdivertire – precisa Garrone – e percreare delle emozioni».La parabola malsana di Luciano,però, rappresenta in qualche mo-do una Italia succube della tele-visione.L’idea è stata quella di raccontareun Paese e i suoi cambiamenti at-traverso un personaggio che di-venta un eroe tragicomico, inge-nuo e buffo. Mi affascinava l’ideadi poter raccontare i contrasti e iconflitti che viviamo, senza volergiudicare o denunciare.Ma il modello dell’Italia cui aspi-ra Luciano è quello rappresenta-to dalla casa del Grande Fratello.E questo è davvero inquietante.Tengo a far notare che noi tutti vi-viamo in una società dei consumi,attirati dai paradisi artificiali. Lu-ciano ha il suo modello: aspira aentrare nel mondo dello spetta-colo e cambiare il proprio destinoe quello dei familiari. Io non losento un personaggio lontano dame, sinceramente io pure sono

S

fragile, sono vittima di mille se-duzioni. Per questo non me la sen-to di fare discorsi moralistici, didire: "guardate come siamo ridot-ti".L’ambientazione del film è moltoricercata.È fondamentale. Nel caso di Rea-lity volevo raccontare una realtàun po’ magica, quindi dovevamotrovare dei luoghi che ricordasse-ro la dimensione favolistica, peròal tempo stesso che fossero credi-bili e verosimili. In Gomorra, in-vece, ogni storia era legata a unluogo che direttamente spiegavaqualcosa dei personaggi: le Vele diScampia, la dimensione clau-strofobica e carceraria in cui va avivere Totò il ragazzino, mentre lastoria di Marco e Ciro, i due ami-ci anarchici, l’abbiamo ambienta-ta in un luogo fatto di campi e ma-re, per evocare un senso di libertà.Quella libertà che Luciano perde,ossessionato da un reality televi-sivo.Per molti poter entrare dentro latelevisione non è soltanto un fat-

to narcisistico, ma una certifica-zione della propria esistenza: ciòche accade nella televisione spes-so è più vero di quello che si vivenella vita di tutti i giorni. È il mo-tivo per cui Luciano sprofonda inquesta ossessione. Con il mio filmnon ho voluto fare una critica acerti programmi televisivi, ma u-na riflessione più ampia e più le-gata alla società in cui viviamo,con i suoi vantaggi e svantaggi.Un pensierino all’Oscar?Tutto è legato al caso, devi avere lafortuna che la tua idea di cinemasi sposi con la sensibilità di chisceglie. Di certi atteggiamenti chesono nati a Venezia, dove ero giu-rato, dopo la premiazione per nonaver dato alcun premio maggioreai film italiani, me ne dispiaccio:si vogliono vedere soltanto i latinegativi delle cose. Ribadisco: nonmi trovo molto a mio agio a giudi-care gli altri, lo lascio fare al miocinema. E poi, un premio è sol-tanto un’ipotesi, il tempo decidese un film vale oppure no.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ATTORE

ANIELLO ARENA: «DALCARCERE AL CINEMASONO CRESCIUTO»«Mi sono formato man manonel teatro e ogni volta cherientravo in cella mi mettevoin discussione e capivo meglioanche la vita. Noi non siamosolo detenuti, siamo anchealtro». Così Aniello Arena,detenuto nel carcere diVolterra per un ergastolo e daanni uno dei componenti dellaCompagnia della Fortezza,parla del suo personaggio nelfilm di Matteo Garrone,«Reality». «Per me è statofacile fare il personaggio diLuciano, perché la sua partesimpatica e allegra miappartiene. La televisione pernoi carcerati è importante maio non sono amante dei reality.Amo di più i documentari».

CINEMA

Rondi: «Ritorni il Neorealismo»n nuovoneorealismo perraccontare

questa crisi». È l’invito diGianluigi Rondi verso il«cinema di impegno civile inItalia che è ben vivo maancora non si è fatto caricodella crisi economica checolpisce il Paese, come a suotempo fece il Neorealismoper un’Italia alle prese con ledifficoltà del secondodopoguerra». Il decano deicritici cinematografici italianiafferma infatti che: «Oltre aun cinema di impegno civiledovremmo avere anche uncinema di impegnoeconomico, del resto propriosu miseria e povertà si ècostruito tutto il

Neorealismo». «Il cinemacivile è forse una delleinvenzione più belle delcinema italiano, con autoricome Rosi e Risi. Credevoquasi che non ci fosse piùnessun regista a dargli corpoma proprio quest’annoMarco Tullio Giordana, conRomanzo di una strage, eDaniele Vicari, con Diaz,hanno dimostrato che vi sonoautori in grado di trattarequanto succede intorno anoi», sottolinea Rondi. «Èvero che non si guardaancora al problemaeconomico ma è anche veroche questa nostra epoca nonè così disastrata come quellache vide la nascita delNeorealismo».

«La mia Italiastravolta dalla televisione»

Premiato a Cannes,arriva venerdì nellesale «Reality»Il regista: «Raccontoi nostri contrasti,attraverso la storia di un aspiranteconcorrente al Gf»

Da stasera con Tatti Sanguineti su Rete 4dietro le quinte di «Don Camillo»

Sopra, Aniello Arena in «Reality» di Matteo Garrone (a sinistra il regista)

Massimiliano Varrese e Marina Murari

MARTEDÌ25 SETTEMBRE 2012 27

Avvenire - 25 settembre 2012

Page 21: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Uno studio legale in centro nel capoluo-go lombardo e personaggi vicini a clancamorristici, come quello dei Casalesi:è l'asse Milano-Caserta individuato inun'inchiesta condotta dalla Gdf milane-se che ha smantellato una presunta as-sociazione per delinquere, capeggiatada un avvocato con uffici anche a Ro-ma e Londra. Il professionista, infatti,avrebbe utilizzato le sue conoscenze«tecniche» per creare dei trust e cosìproteggere beni immobili e quote di so-cietà, riconducibili anche alla criminali-tà organizzata. Un sistema che avreb-be permesso pure di aggirare il Fisco.Mariano Baldini, legale di 43 anni orgi-nario di Caserta e titolare dello studiodi consulenza «Baldini & Partners» divia Sciesa a Milano, è finito in carcere

assieme ad altre 7 persone (due, inve-ce, sono agli arresti domiciliari) in basea un'ordinanza firmata dal gip Antonel-la Bertoja, su richiesta del pm StefanoCivardi. Le Fiamme gialle del Coman-do provinciale hanno eseguito il seque-stro di 88 immobili, sparsi in tutta Ita-lia: appartamenti di pregio situati incentro a Milano e un intero complessodi ville in provincia di Pavia e poi anco-ra case a Benevento, Latina, Chieti, Ca-serta, Novara, Sassari, Varese, Lodi.«Sigilli» anche alle quote di due societàe a due auto, tra cui una Aston Martin.

Ventidue milioni di euro il valore deibeni «congelati». In particolare, gli in-quirenti avrebbero accertato un lega-me tra alcuni beni sequestrati, perchèprotetti dagli 'schermì giuridici creatidall'avvocato Baldini, e Salvatore Izzo,pregiudicato napoletano, morto loscorso febbraio, e che era stato manda-to a processo a Milano per aver accu-mulato un patrimonio composto da vil-le, terreni e società in Brianza del valo-re di alcuni milioni di euro, molti deiquali frutto di un giro d’usura. Altropersonaggio finito in carcere è LuigiSagliano, 58 anni di Casapesenna (Ca-serta), ritenuto vicino al clan dei Casa-lesi, tanto che alcuni pentiti lo hannoindicato in passato come autista e facto-tum della famiglia Zagaria. Sagliano,assieme ad altre cinque persone finitein carcere, sarebbe stato, secondo le in-dagini, una delle 'teste di legnò al servi-

zio di Baldini per occultare i patrimoni.Stando a quanto ricostruito dagli inve-stigatori, infatti, con il meccanismo deitrust all'estero sarebbero stati 'nasco-stì i beni riconducibili a «due pregiudi-cati (tra cui Izzo, ndr), soggetti a misu-re di prevenzione evitando così che ve-nissero sequestrati».

Il presunto gruppo criminale, poi,avrebbe sfruttato «lo specifico istitutodel trust liquidatorio per sottrarre alleprocedure concorsuali l'attivo patrimo-niale di società fallite», danneggiando icreditori. E avrebbe occultato anche«il patrimonio di imprenditori in diffi-coltà economica, impedendo ai fornito-ri ed al Fisco il recupero delle sommedovute». Numerosi i presunti episodidi bancarotta e riciclaggio. Al momen-to, però, non è stata contestata l'aggra-vante di aver favorito cosche mafiose,ma le indagini sono tuttora in corso.

Creavano trust per la camorra, 10 arresti

Loro giurano che si tratta solo di un equi-voco. Una frase scritta male in una ba-checa di Facebook, una virgola di trop-po, una proposizione saltata, che hacambiato l’effetto della frase facendolaapparire «per quello che non è». E cioèuna sorta di chiamata alle armi, un adde-stramento ad attività paramilitari, fattoin una località nascosta, riservato a po-chi militanti, che richiama alla mente glianni bui della nostra democrazia.

Loro sono gli attivisti di Forza Nuovadi Rimini. E la frase con la virgola in piùe la proposizione in meno, che ha desta-to preoccupazione racchiusa in un’inter-rogazione parlamentare, è questa: «Nelpomeriggio corsi di autodifesa, uso delcoltello e del bastone. Infine coordina-mento e preparativi in vista del corteodel 29 settembre a Rimini». Sono pocherighe che si trovano al termine di unatabella o, meglio, di un piano di azione,per una giornata nel «campo comunita-rio di formazione militante» che si è svol-ta il 16 settembre scorso sul monte Fu-maiolo, tra i boschi di Balze, paese inprovincia di Forlì e Cesena, accanto allasorgente del Tevere. Le poche righe so-no state «postate» nel profilo Facebookdi Mirco Ottaviani, coordinatore provin-ciale di Forza Nuova di Rimini.

All'invito hanno risposto una decinadi persone. L’incontro, secondo il suogiovane organizzatore, è stato in realtàsolo una piacevole scampagnata di dieciore, dove gli attivisti di Forza Nuova, so-lo «una decina» ha assicurato Ottaviani,e «tra l’altro non tutti militanti», si sonoincontrati per chiacchierare, discutere,mangiare e studiare. Va detto che il luo-go non è del tutto casuale. Lo spiega ilgiovane «forzanovista» nella sua paginaFacebook: «Il 15 agosto del 1934, per vo-lere di Benito Mussolini, fu inauguratala stele che indica la sorgente del Teve-re... Sorge su una vasca alimentata dauna fontanella che sgorga dalla monta-gna: l'acqua, dopo aver lambito la stele,inizia il suo cammino verso Roma». Mar-cia verso la Capitale.

Qui, dunque, ogni tanto, l'estate inspecial modo, giovani simpatizzanti diMussolini, si ritrovano per onorare la na-scita del Tevere. Come il 16 settembrescorso quando Ottaviani e soci si sonotrovati a «discutere di massimi sistemi,citando e commentando i pensatori didestra». Chi? «Leon Degrelle», politicobelga, fondatore del rexismo, movimen-to nazionalista di ispirazione cattolica,fascista e nazista arruolato nelle Waf-fen-SS, o «Corneliu Zelea Codreanu» lea-der nazionalista rumeno, anche lui diun’era geologica fa, simpatizzante nazi-sta e fascista. Niente di più.

E quel richiamo all’addestramentocon il bastone e il coltello, allora? «Unerrore di battitura. La frase corretta era“corsi di autodifesa dall’uso di bastoni ecoltelli”». Coltelli e bastoni ci sono, diceOttaviani, ma «in quell’occasione abbia-mo spiegato come poterli evitare. Dieciminuti di attività fisica e nient’altro».

Perché, allora, questa scampagnataha destato tanto scalpore? In primo luo-go perché i giovani che si sono inerpicatifino a Balze non sono dei tipi qualunque.

Mirco Ottaviani, ad esempio, è stato con-dannato in via definitiva per aver tenta-to di incendiare nel 2007 il centro socia-le Paz a Rimini. Quando la polizia lo in-tercettò, assieme a una decina di perso-ne, scoprì nel portabagli un vero e pro-prio arsenale: 14 litri di nitro diluente al-tamente infiammabile, ricetrasmittenti,baionette, passamontagna, sette metridi corda, catene di ferro, tirapugni, piedidi porco, tre grammi e mezzo di cocaina,e, guarda caso, bastoni e coltelli.

Ottaviani e i suoi amici, per lo più gio-vanissimi, vennero condannati in secon-do grado, a oltre due anni. La pena fuaggravata perché fu riconosciuta la fina-

lità eversiva. Accusa che invece la Cassa-zione, lo scorso marzo, non ha accoltolasciando intatto il restante impianto ac-cusatorio ma rimandando all’appello ladefinizione delle condanne.

Ma c’è anche un’altra ragione che de-sta allarme. Non si capisce a che cosaservano i corsi di autodifesa da tenersiin boschi isolati. Da chi dovrebbero di-fendersi? Non c'è stata nessuna aggres-sione con coltelli e bastoni contro espo-nenti di Forza Nuova, come ha confer-mato lo stesso Ottaviani. «Siamo certi -ha dichiarato il deputato del Pd Emanue-le Fiano, estensore dell’interrogazioneparlamentare che porta anche la firmadi Elisa Marchioni, - che il ministerodell’Interno non vorrà mancare di verifi-care con attenzione la pericolosità di taliatti».

Avvenuti poi a pochi giorni dalla ma-nifestazione del 29. Forza Nuova ha in-detto un giorno di protesta in tutta Ita-lia. «Marcia con la rivoluzione» è lo slo-

gan. Anche Rimini, dove la sede è stataaperta solo da due anni e gli attivisti so-no qualche decina, si sta muovendo.

Tra l’altro la manifestazione avvienenei giorni in cui in città si svolgerà il Fe-stival francescano e a Rimini affluiran-no migliaia di persone. «I nostri corteisono sempre pacifici» dice Ottaviani.Che porterà Forza Nuova a candidarsialle prossime amministrative, passandoprima per le politiche. Approfittando,spiega Fiano, «anche delle crisi di rap-presentanza all’interno del Pdl». Di cer-to sarà una battaglia alquanto dura. MaOttaviani e i suoi amici sanno già comedifendersi.

NAPOLI

Corso di Forza Nuova:uso di coltelli e bastoni

La pagina di Facebook con la quale si invitavano i militanti di Forza Nuova al «campo di formazione militare»

● Il 16 settembre scorso gli attivisti di Rimini si ritrovano a un «campodi formazione militante» presso la sorgente del Tevere. Tra le attivitàquella di autodifesa con armi ● Interrogazione alla ministra Cancellieri

ROBERTOROSSIROMA

UnaltromortoQuestavoltaneiQuartieri spagnoliUnuomoè statoucciso ieripomeriggioaNapoli inquella chesembrauna esecuzione dimatricecamorristica.VincenzoMasiello, 23anni, conprecedenti per rapina,èstatoavvicinatoda sicari in vicolungoTeatroNuovo,nei QuartieriSpagnoli, e feritoda settecolpi diarmadafuoco.L'uomoè statoportato in ospedale«Pellegrino»maègiunto cadavere.Masiello pocoprimadelle 18camminava lungo ilvicolostrettoquandoè statoaffiancatodauna personaabordounoscooter TMaxchegli haesplosocontrosette colpidi pistola.L'uomo,feritomortalmente,è statosoccorsodapassanti,maè mortopoco dopo.

C'è chi trascorreva gran parte delproprio tempo al bar sorseggiandocaffè, chi assieme ai colleghi passeg-giava tranquillamente tenendosisotto braccio, chi usciva per il pran-zo e tornava dopo due ore (la pausaè di 30 minuti) e chi non tornavaproprio. Qualcuno addirittura sene andava chissà dove durante l’ora-rio di lavoro ma risultava regolar-mente al suo posto. Per un mese laguardia di finanza ha filmato i movi-menti dei dipendenti dell’ufficioper il Garante dei detenuti. Si trattadi un ufficio speciale, dove lavorapersonale della Regione siciliana,che si trova in una palazzina in viaMagliocco, strada pedonale in pie-no centro a Palermo. Tredici sonole persone indagate per assentei-smo, praticamente tutti i dipenden-ti dell'ufficio. Il danno per le cassepubbliche secondo gli investigatorisarebbe di 250mila euro. Dietro l'in-chiesta c'è un scontro durissimoche va avanti da mesi tra il Garante,il senatore Salvo Fleres (Grandesud), e il dirigente dell’ufficio spe-ciale, Lino Buscemi. È stato pro-prio Fleres a segnalare «più volte,ma invano, anomalie nella gestionedell'ufficio», in una nota al diparti-mento regionale Funzione pubbli-ca e al presidente della Regione,«per i provvedimenti di loro compe-tenza». A marzo era scattata unaperquisizione: gli investigatori ac-quisirono decine di carte per verifi-care se, dopo i primi accertamentidella finanza effettuati il 30 novem-bre scorso, gli orari di lavoro fosse-ro stati «aggiustati». All'inizio dell'anno, però, era stato Fleres, nomi-nato garante dall'ex presidente del-la Regione Totò Cuffaro, a finire alcentro delle polemiche, dopo unarelazione consegnata proprio daBuscemi al governatore RaffaeleLombardo. Sotto accusa il compen-so del senatore (425 mila euro di in-dennità percepite dal 2006 al 2011)e alcune consulenze. Nell’ultima fi-nanziaria la giunta regionale avevaprevisto la soppressione della figu-ra del Garante, con l'obiettivo di ta-gliare la spesa, e il mantenimentodell'ufficio speciale. La norma peròè stata modificata dall'Assemblearegionale: alla fine è stato approva-to un emendamento che ha mante-nuto il garante, cancellando il com-penso ora a «titolo gratuito». Il bud-get dell'ufficio, intanto, è stato note-volmente ridotto: da un milione e100 mila euro ad appena 60 milaeuro.

Timbravanosenza lavorare13 dipendentisicilianiindagati

. . .

Fiano (Pd): «Il ministroverifichi con attenzione»Il 29 la destra estremamanifesta in tutta Italia

. . .

La mente era a MilanoSchermavano i beniillegali. In manette ancheun professionista romano

. . .

L’attivista: «Abbiamofatto solo unascampagnata,con attività fisica»

NICOLALUCIMILANO

sabato 22 settembre 2012 11

Page 22: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

PER CONTATTI: sseeggrreetteerriiaa@@llaaddiissccuussssiioonnee..ccoomm

CCaarrmmiinnee AAllbboorreettttiia cura di

AL MUSEO DELLA CITTÀ DI RIMINI

Visite dal 25 settembre al 25 novembre

Mostra su SantaChiara e Francesco

SSaannttoo ddeell ggiioorrnnoo

PPrriimmaa LLeettttuurraa 11CCoorr 1155,,3355--3377..4422--4499 DDaallllaa pprriimmaa lleetttteerraa ddii ssaann PPaaoo--

lloo aappoossttoolloo aaii CCoorrììnnzzii

Fratelli, qualcuno dirà: «Comerisorgono i morti? Con qualecorpo verranno?». Stolto! Ciòche tu semini non prende vita,se prima non muore. Quanto aciò che semini, non semini ilcorpo che nascerà, ma un sem-plice chicco di grano o di altrogenere. Così anche la risurrezio-ne dei morti: è seminato nellacorruzione, risorge nell’incorrut-tibilità; è seminato nella miseria,risorge nella gloria; è seminatonella debolezza, risorge nella po-tenza; è seminato corpo anima-le, risorge corpo spirituale. Sec’è un corpo animale, vi è ancheun corpo spirituale. Sta scrittoinfatti che il primo uomo, Ada-mo, divenne un essere vivente,ma l’ultimo Adamo di

venne spi-rito datore di vita. Non vi fu

prima il corpo spirituale, maquello animale, e poi lo spiritua-le. Il primo uomo, tratto dallaterra, è fatto di terra; il secondouomo viene dal cielo. Come èl’uomo terreno, così sono quellidi terra; e come è l’uomo celeste,così anche i celesti. E come era-vamo simili all’uomo terreno,così saremo simili all’uomo cele-ste.

SSaallmmoo RR.. CCaammmmiinneerròò ddaavvaannttii aa DDiioo

nneellllaa lluuccee ddeeii vviivveennttii.. Oppure:

R. Esalteròdavanti a

te, Si-gnore,nella lu-

ce dei vi-venti.

Si ritireranno i miei nemici,nel giorno in cui ti avrò invoca-to; questo io so: che Dio è perme. R.

In Dio, di cui lodo la parola,nel Signore, di cui lodo la paro-la, in Dio confido, non avrò ti-more: che cosa potrà farmi unuomo? R.

Manterrò, o Dio, i voti che tiho fatto: ti renderò azioni di gra-zie, perché hai liberato la mia vi-ta dalla morte, i miei piedi dallacaduta. R.

L’evocativa simbologia dello spec-chio - già cara a San Paolo e ai Padridella Chiesa - è la chiave di letturadella mostra sulla spiritualità claria-na “Gentile Chiara. Madonna conBambino tra i santi Francesco eChiara di Gen-tile da Fabria-no”, presso ilMuseo dellaCittà di Riminidal 25 settem-bre al 25 no-vembre. L’espo-sizione, a curadi Maura Favalie AntonelloFerretti, intrec-cia importantiesempi di artefigurativa e let-teraria ed è pro-dotta da Festi-val Francescanoin occasionedella quarta edizione dell’evento sultema “femminile, plurale” (a Riminidal 28 al 30 settembre 2012, in occa-sione dell’VIII centenario della con-sacrazione di S. Chiara), in collabo-razione con i Musei civici di Riminie la Pinacoteca Malaspina di Pavia.Fulcro della mostra sarà l’opera diGentile da Fabriano (1360/1370 –1427) “Madonna con Bambino tra isanti Francesco e Chiara”, un dipin-to giovanile del Maestro, mirabile“nella declinazione di sottigliezze li-neari e di preziosità quasi da orafo”(cfr. Milvia Bollati, Gentile da Fa-briano e l’altro rinascimento).Pervenuta ai Musei Civici di Pavianel 1892, questa tavola di piccole di-

DALLE SACRE SCRITTURE

mensioni (56,5 x 42 cm) era verosi-milmente destinata alla devozioneprivata e proveniente dal monasteropavese di Santa Chiara la Reale, con-vento delle Clarisse edificato graziealla volontà della duchessa BiancaMaria Visconti. Cosa rara nelle ope-re trecentesche (questa data 1390-1395 circa), Francesco e Chiara sonodipinti assieme, in preghiera ai latidella Vergine con il Bambino e iden-tificati ciascuno da una legenda ineleganti lettere gotiche granite sullafoglia d’oro del fondo, con le figuredell’Angelo e della Vergine Annun-ciata.

Si chiamava, in realtà, Lorenzo Mauri-zio Belvisotti. Quarto dei sei figli dellafamiglia Belvisotti, nel 1706 si trasferì aVercelli per gli studi filosofici e teologi-

ci, ispirato dalla vocazione per la vita ec-clesiastica. Qui venne ordinato sacerdote

nell’autunno del 1710 diventando cappel-lano della nobile famiglia vercellese degli

Avogadro. Fu chiamato a reggere l’insignecollegiata di Santhià e contemporaneamentediventa parroco della parrocchia di Casano-va Elvo. Il 24 maggio 1716 rinunciò alle duenomine ed all'abito talare ed entrò nel con-vento dei frati cappuccini di Chieri (To)prendendo il nome di frate Ignazio da San-thià. Dopo gli anni della formazione cappuc-cina (trascorsi a Saluzzo, a Chieri e a Torino,sul Monte dei Cappuccini) venne nominatomaestro di noviziato nel convento di Mon-dovì (Cuneo). Afflitto da una grave malattiaagli occhi nel 1744 rinunciò all’incarico e siritirò per cure nel convento di Torino-Mon-te. Nel 1744 svolse opera di assistenza sani-taria e spirituale con le truppe di Carlo Ema-nuele III nella guerra franco-spagnola. Nel1747 rientrò al convento del Monte dei Cap-puccini di Torino svolgendo attività pastora-le e assistendo i più poveri e gli ammalatidella città di Torino. La sua missione è carat-terizzata da prodigi per via dei quali il popo-lo torinese lo ribattezza «il Santo del Mon-te». Il 22 settembre 1770, festa di San Mauri-zio, patrono suo e della provincia cappucci-na del Piemonte, fr. Ignazio moriva serena-mente nella sua cella, all'età di 84 anni. Lanotizia della sua morte si diffuse rapidamen-te e fu un accorrere così enorme di popoloper rendere omaggio alla salma che il Supe-riore del convento, per timore della ressa delpopolo, fece celebrare i funerali in anticiposull'ora stabilita. La fama della sua santità e inumerosi prodigi attribuiti alla sua interces-sione inducono ad avviarne immediatamen-te il processo di canonizzazione. Solo il 17aprile 1966, dopo oltre un secolo di quasi to-tale silenzio, Paolo VI procedette alla solen-ne beatificazione.

La catechesi del Santo Padre

In quel tempo, poiché unagrande folla si radunava e accorre-va a lui gente da ogni città, Gesùdisse con una parabola: «Il semi-natore uscì a seminare il suo se-me. Mentre seminava, una partecadde lungo la strada e fu calpe-stata, e gli uccelli del cielo lamangiarono. Un’altra parte caddesulla pietra e, appena germogliata,seccò per mancanza d.i umidità.Un’altra parte cadde in mezzo airovi e i rovi, cresciuti insieme conessa, la soffocarono. Un’altra par-te cadde sul terreno buono, ger-mogliò e fruttò cento volte tan-to». Detto questo, esclamò: «Chiha orecchi per ascoltare, ascolti!».I suoi discepoli lo interrogavanosul significato della parabola. Edegli disse: «A voi è dato conoscerei misteri del regno di Dio, ma aglialtri solo con parabole, affinchévedendo non vedano e ascoltan-

do non comprendano. Il signifi-cato della parabola è questo: il se-me è la parola di Dio. I semi ca-duti lungo la strada sono coloroche l’hanno ascoltata, ma poi vie-ne il diavolo e porta via la Paroladal loro cuore, perché non avven-ga che, credendo, siano salvati.Quelli sulla pietra sono coloroche, quando ascoltano, ricevonola Parola con gioia, ma non han-no radici; credono per un certotempo, ma nel tempo della provavengono meno. Quello caduto inmezzo ai rovi sono coloro che,dopo aver ascoltato, strada facen-do si lasciano soffocare da preoc-cupazioni, ricchezze e piaceri del-la vita e non giungono a matura-zione. Quello sul terreno buonosono coloro che, dopo aver ascol-tato la Parola con cuore integro ebuono, la custodiscono e produ-cono frutto con perseveranza.

Dal Vangelo secondo LucaLc 8,4-15

ignazioda santhià

Così anche «i piedi» di Gesù, in cammino per affrontare e distruggere ilmale, hanno l’incandescenza del «bronzo splendente» (Ap 1,15). La vocedi Gesù Cristo poi, «simile al fragore di grandi acque» (1,15c), ha il fra-stuono impressionante «della gloria del Dio di Israele» che si muove ver-so Gerusalemme, di cui parla il profeta Ezechiele (cfr 43,2). Seguono an-cora tre elementi simbolici che mostrano quanto Gesù Risorto stia facen-do per la sua Chiesa: la tiene saldamente nella sua mano destra - un’im-magine molto importante: Gesù tiene la Chiesa nella sua mano - le parlacon la forza penetrante di una spada affilata, e le mostra lo splendoredella sua divinità: «il suo volto era come il sole quando splende in tuttala sua forza» (Ap 1,16). Giovanni è talmente preso da questa stupendaesperienza del Risorto, che si sente venire meno e cade come morto. Do-po questa esperienza di rivelazione, l’Apostolo ha davanti il Signore Ge-sù che parla con lui, lo rassicura, gli pone una mano sulla testa, gli di-schiude la sua identità di Crocifisso Risorto e gli affida l’incarico di tra-smettere un suo messaggio alle Chiese (cfr Ap 1,17-18). Una cosa bellaquesto Dio davanti al quale viene meno, cade come morto. È l’amicodella vita, e gli pone la mano sulla testa. E così sarà anche per noi: siamoamici di Gesù. Poi la rivelazione del Dio Risorto, del Cristo Risorto, nonsarà tremenda, ma sarà l’incontro con l’amico.

UUddiieennzzaa ggeenneerraallee ddeell 55 sseetttteemmbbrree 22001122

sabato22 settembre 2012 7laDiscussione mondo cattolico

Page 23: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Avvenire - 22 settembre 2012

Page 24: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Vanity Fair - 20 settembre 2012

Page 25: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

ww

w.e

cost

am

pa.it

071160

Settimanale

Filosofia

Oggi - 19 settembre 2012

Page 26: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

32 Sabato 15 Settembre 2012 Corriere della Sera

Viaggi

C’è ancora tanta estate ingiro per l’Italia: spiag-ge, localini, feste, ter-razze, aperitivi. Tantiluoghi delle vacanze

che continuano a tenere aperto co-me se la pagina del calendario fosseancora da girare. Senza contare chein queste giornate la luce è bellissi-ma e i prezzi più bassi. La pensa cosìanche un famoso attore americano,Premio Oscar e non più giovanissi-mo (unici indizi), che fino a ieri eraal mare a Forte dei Marmi con la mo-glie. «Un giorno il cielo era coperto etirava vento: l’americano è rimasto ariva a guardare le onde con un bic-chiere di gin tonic in mano e adascoltare i miei racconti», raccontaRoberto Santini dei bagni Piero.

Vita da spiaggiaAncora aperti (anche se in formu-

la ridotta) i bagni in Liguria per tut-to il mese. Parola di Riccardo Borgo,che ha uno stabilimento a Bergeggi(Sv) ed è presidente nazionale delSib, il Sindacato italiano bagnini.Una giornata con ombrellone, duelettini, spogliatoio costa25 euro. Attivissimo co-me in piena estate il Fan-tini Club a Cervia, stabili-mento dedicato agli sporti-vi e con ristorantino e spa sullaspiaggia. Da qui a ottobre ogniweekend c’è un intrattenimen-to: oggi e domani sfilate e pro-ve di agilità di cani, show di levrieri.Il 29 e 30 settembre sarà la volta deicavalli fra gimkane western e volteg-gi in riva al mare. Il 22 settembrechallenge di golf. Il 6 e 7 ottobre c’èun Motor show on the beach conprove aperte al pubblico. Hotel con

prima colazione e spiaggia da 50 eu-ro. In Romagna sono ancora apertetutte le spiagge, anche se con serviziun po’ ridotti. Elegante e rilassantecome sempre Forte dei Marmi. Al Ba-gno Piero un ombrellone, due lettinie la piscina costano 60 euro al gior-no invece che 95. In Sicilia la tempe-ratura è perfetta, si fa il bagno fra i

faraglioni in un mare azzurrissi-mo al Lido Due Ciclopi ad AciTrezza, 30 minuti da Taormina:aperto fino a ottobre.

Aperitivo in infraditoTramonto che toglie il

fiato davanti all’Isola del-la Maddalena. C’è anco-ra tutto settembre pergodersi lo spettacolodalla terrazza sul maredi un localino di gran-de charme: l’Upper diPalau (Olbia Tempio).Ci si va per l’aperitivo oper la serata. C’è sempre

un dj o musica dal vivo e

un buffet molto ricco. A Palau moltihotel sono ancora aperti con pac-chetti vantaggiosi. Poche, ma ci so-no ancora le vecchie rotonde sul ma-re. Quelle originali. Il Nettuno a Ri-mini è una costruzione balneare an-ni 40 (ristrutturata nel 2010). Bella èla piattaforma che guarda tutta la co-sta. Ci si ferma per un aperitivo altramonto o una cena. O per un cap-puccino alla mattina. Aperto tuttosettembre.

Dove si mangiaFino al 31 ottobre Le Milton Bea-

ch, ristorantino sulla spiaggia, a Ri-mini, vicino al porto. Atmosfera pro-venzale, colori azzurro e bianco, ri-cette sfiziose di pesce. Si mangia sul-le terrazze con pavimento di legnoda dove si vedono gli yacht ormeg-giati al Caffè del Molo 22, alla darse-na di Rimini a Borgo San Giuliano.In Sardegna sul lungomare di Quar-tu Sant’Elena (Ca) ci si dà appunta-mento al Frontemare. Stabilimentobalneare elegante e iperattrezzatoche funziona anche come ristorantee lounge bar.

Dove si ballaIn Liguria, nel Tigullio, una delle

discoteche più famose, il Covo diNord Est di Santa Margherita Ligurefa ballare la gente ogni sabato di set-tembre e punta a riempire la pistaper una decina di giorni anche a otto-bre. Ad Albissola non hanno stacca-to la musica il Sole e Luna e il Gol-den Beach. Si balla sulla sabbia a Ric-cione nella zona del Marano dove al-cuni stabilimenti aperti di giorno,come l’Hakuna Matata o l’Operà, lasera si trasformano in ritrovi sotto lestelle. A Rimini, a settembre, il Caffè

del Molo 22 o una tappa al Bar dellaIole, mentre il Milton beach restaaperto fino al 31 ottobre. Sul lungo-mare c’è il Coconuts. Per la piadina adue passi dal mare, invece, la Casinadel Bosco. In Sicilia, a Catania si fan-no le ore piccole fronte mare a Le Ca-pannine, Afro Bar e Bellatrix. A Pratoc’è il giardino-dance Villa Fiorelli.

Movida di fine estate«Se dovessi scegliere un luogo do-

ve continuare a far festa come inestate, opterei per Catania — diceRoberto Piccinelli, autore della an-nuale "Guida al piacere e al diverti-mento" —. Da queste parti c’è unafantasia senza eguali. Si spazia dai djset del chiringuito Caffè del Porto,nell’area della Darsena, diventata un

Quei localidove l’estatenon finisce

AustriaMele e piatti dolcinella piazza rinascimentale

Nel Parco di San Vigilio di Marebbe(Bolzano), con il pacchetto Activ&Relax,per mantenere la forma. Fino al 4novembre si può soggiornareall’Excelsior Resort Mountain Spa Resort.

Relax a cinque stelle sul lagoin un castello diventato hotel

Il Boutique Hotel Ilio di Capo Sant’Andreapropone un viaggio alla scoperta dellecantine e dei vitigni dell’isola. Il costodel tour è a partire da 150 euro dadividere fino a un massimo di 6 persone.

Una spedizione in trenonella città dei Gonzaga

Pomaria è l’appuntamento con la raccoltadelle mele dop della Val di Non e con ipiatti realizzati con il frutto presentatinella piazza rinascimentale e nelle vie delborgo di Casez il 13 e 14 ottobre.

Mantenersi in formatra resort e montagne

Il Falkensteiner Schlosshotel Velden aVelden am Wörthersee, in Austria, è uncastello del ’500 sul lago, oggitrasformato in hotel 5 stelle. Liberoaccesso all’Acquapura spa.

Alla scoperta delle cantineIl wine-tour all’Isola d’Elba

Con l’iniziativa Trenord free time, tuttii fine settimana di settembre si va aMantova in treno. In più, sconti per lanavigazione sul Mincio, sia con NaviAndes che con Barcaioli del Mincio.

Val di Non

Info: tel. 0474.501036, www.myexcelsior.com Info: tel. 0565.908018, www.hotelilio.it

Mantova

La terrazzasul marein Sardegnae le festeda Riminia Catania

Info: tel. 0463.900177, www.guidavacanze.it7 notti in doppia a 718 € a persona fino al 5/10

Bolzano

Info: +43.427452000, www.falkensteiner.com/it/Dal 17/9 al 14/10 all’Hi Restaurant dell’Hotel

Capo Sant’Andrea

Info: 800.500.005, www.trenord.it

Last minute

Hotel a 143 euro a persona in camera doppia Fino al 28/12: due notti b&b a 289 € a personaPrezzi: 10 € (a/r), 5 € per i bambini 4-14 anni

Iniziative fino a ottobre e prezzi ridottiPer gli amanti della movidae per non lasciare lettino e ombrellone

a cura di Carlotta LombardoLe migliori proposte per un viaggio conveniente

Allungarele vacanze

«Upper» di PalauPer tutto settembre aperitivo e post all’Upperdi Palau (Olbia Tempio). Sullo sfondo il dj omusica dal vivo e un buffet molto ricco

Hakuna Matata Plus di RiccioneContinuano le feste in spiaggia all’HakunaMatata, il cuore della movida notturna«on the beach» del lungomare adriatico

Dove andare

In spiaggiaDalla Liguria alla Romagnapassando per la Toscanai bagni sono quasi tutti ancoraaperti. In Sicilia la stagione vaavanti fino a ottobre

Page 27: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

33Corriere della Sera Sabato 15 Settembre 2012

polo gastro-socializzante, alle festesulla terrazza del Blùma di Aci Trez-za». Chi deve decidere quando anda-re a Catania, domenica 23 c’è un ma-xy pool party all’hotel Romano Pala-ce con tanto di clientela bailante pro-veniente da Ibiza. «Domani invece— aggiunge Piccinelli — si balla dal-le 17.30 in poi al lido Levante 7.2 diFregene con una serie di dj molto co-

nosciuti alla consolle». La movidacontinua a Milano Marittima (Ra):ogni weekend street bar pienissimi,movimento fino a tardi nelle stradedel centro (pedonalizzate). Duranteil giorno le spiagge sono ancora aper-te, soprattutto quelle private dei varialberghi come il Palace o il City bea-ch.

Parchi divertimentiPiacciono sempre a grandi e pic-

coli. C’è ancora tempo per farsi frul-lare e centrifugare in qualche attra-zione nei più grandi parchi diverti-mento italiani. A Gardaland, sul la-go di Garda, fino al 30 settembre ladomenica e il mercoledì ci si può di-vertire un’intera giornata al prezzoridotto di 24 euro. A Mirabilandiadue giorni di parco (così c’è il tem-po di andare in spiaggia) costano34 euro. Gratis sotto i 10 anni se sicompra il biglietto online.

Fra un bagno e l’altroIn Romagna potrà anche capitare

di incrociare i francescani: prove-nienti da tutto il mondo, si sono datiappuntamento a Rimini per il loro fe-stival. Sono attese 50.000 personedal 28 al 30 settembre: oltre centogli appuntamenti. Sul promontoriodel Conero (An), a picco sull’acqua,c’è ancora gente in spiaggia neiweekend. I sabato e domenica di set-tembre Italia Nostra organizza pas-seggiate alla chiesina di Portonovo:dalle finestre delle absidi, rivolte ver-so il mare, entra la luce del sole na-scente che illuminava il canto mattu-tino dei monaci. Se ci si concentraun momento, sembra quasi di sentir-lo.

Daniela Camboni© RIPRODUZIONE RISERVATA

In montagna

Periscopio

Andar per mostre

B ellissime, coloratissime, amatissime... le mucche ele pecore, ma anche i cavalli, che in autunnoritornano dagli alpeggi nelle loro stalle in valle, in

Alto Adige. È un momento di festa: specialitàgastronomiche, musica popolare, bancarelle. Domanicorteo per il ritorno a valle a Badia (altabadia.org). Daoggi al 30 settembre vanno in scena le Settimanedell’agnello in Val d’Ultimo (meranerland.com).Sull’Alpe di Siusi l’appuntamento è il 30 a Fié allo Sciliare il 6 ottobre a Castelrotto (alpedisiusi.info). Si replica inAlta Pusteria il 22 settembre con il grande giorno delrientro delle vacche (altapusteria.info), mentre il 13ottobre a Terento in Val Casies, cento, tra mucche, vitellie pecore in corteo per il paese (kronplatz.com).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Massimo Spampani

I l 15 Settembre 1578 la Sacra Sindone venneportata a Torino dai Savoia, dopo essere stataconservata a Chambery dal 1453 (questa, del resto,

era stata in precedenza la loro capitale). Tra l’altro, ilviaggio della celebre reliquia abbreviò quellodell’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, che avevafatto voto di recarsi a venerare il Sacro Lino. In quel1578 ci fu quindi la prima ostensione di Torino. Neisecoli successivi la Sindone sarà continuamenteesposta, ma da Torino non si muoverà che in due casieccezionali. Farà insomma un altro viaggio a Genova,a causa dell’assedio dei francesi nel 1706, e poi nel1939 per proteggerla dalla Seconda guerra mondiale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Armando Torno

S i potrebbe visitare anche a occhi chiusi,«Fragranze», e rimanere stupefatti dai capolavoriolfattivi di questa mostra da «annusare» sino a

domani alla Stazione Leopolda di Firenze. Protagonistiprofumi ed essenze che hanno fatto la storia del mondo(e continuano a farlo): dagli arcaici effluvi ciprioti, sinoalle modernissime e tecnologiche fragranze realizzategrazie anche a complicati algoritmi computerizzati. Inmostra i prodotti per la cura e il benessere del corpo,specialità cosmetiche e accessori. Tante le curiosità.Come il profumo «Eight and Bob», firmato da AlbertFouquet nel 1937, che aveva stregato John Kennedy e ilfratello Bob. I marchi esposti sono quasi 200.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Marco Gasperetti

Giù dagli alpeggiLe valli fanno festa

Quando la Sindonesi spostò in Piemonte

Sentire a Firenzeil profumo dei Kennedy

Il «Covodi Nord Est»Una dellediscoteche piùfamose e grandidi SantaMargherita Ligure(Genova). Situatanel Tigullio,la discoteca faballare la genteogni sabatodi settembre epunta a riempirela pista per unadecina di giornianche per il mesedi ottobre

Fantini Club CerviaLo stabilimento è dedicato agli sportivi e ha ristorantino espa sulla spiaggia. Fino a ottobre ogni weekend c’è unintrattenimento

Parchi divertimentiA Gardaland domenicae mercoledì a tariffe ridottefino alla fine del mese.A Mirabilandia occasioniper chi sceglie i «due giorni»

Page 28: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

riciclaggio

Alzheimerc’è un pianoper i malatiCon lo slogan “Chi si perde non èmai perduto”, è stato presentato neigiorni scorsi al Palazzo della Provin-cia di Roma, il progetto Diogene(progettodiogene.com), nato conl’obiettivo di aiutare le persone af-fette da patologia Alzheimer, sin-drome che in Italia riguarda circa700 mila persone, ossia il 6,4 percento degli over 65 anni. Grazie al-la sinergia tra l’associazione Alzhei-mer uniti onlus, la società di serviziSistemi di protezione (Sdp), Voda-fone e Federfarma Roma, il proget-to prevede la realizzazione di un di-spositivo portatile, chiamato “Il filodi Arianna”, che grazie al Gps è ingrado di rintracciare il malato, smar-rito o fuggito a causa del disorienta-mento portato dalla malattia.Un’iniziativa che intende privilegia-re l’assistenza domiciliare del mala-to - ha sottolineato Luisa Bartorelli,presidente Alzheimer uniti onlus,soprattutto in Italia dove «c’è anco-ra la tendenza ad accudire il malatoin casa 175. Un’assistenza che, se-condo l’associazione, impegna il fa-miliare, o caregiver, in media 13 oreal giorno. L’obiettivo del dispositi-vo è dunque quello di«aiutare i ca-regiver e migliorare la qualità dellaloro vita», ha ribadito Luciano DePetris, ingegnere della Sdp, illustran-do il funzionamento dell’apparec-chio, da indossare ma “mimetico”.

venerdì14 settembre 20126 laDiscussione

CCaarrmmiinnee AAllbboorreettttiia cura dimondo cattolico

L’Ac celebra il ConcilioMomento di festosa presenza e di preghiera con il Santo Padre Benedetto XVI

IN OCCASIONE DEL FESTIVAL FRANCESCANO DI RIMINI

Nuovo musical su Chiara e FrancescoL’opera è nata dalla penna di Piero Castellacci per la regia di Oreste Castagna

Nell’ottavo centenario dallaconsacrazione di Santa Chiara,grazie all’impegno di FestivalFrancescano, del MovimentoFrancescano Italiano, delle Edi-zioni Paoline, della cooperativa“Fratelli è possibile” e della Fau-stini Produzioni, sabato 29 set-tembre 2012 - in prima mondiale- in Piazza Malatesta a Rimini an-drà in scena “Chiara e Francescoil musical. L’amore quello vero”:ultimo lavoro dell’abile penna diPiero Castellacci, con la regia diOreste Castagna, musiche diGiampaolo Belardinelli, coreogra-fie di Alberta Palmisano nonchéla collaborazione a testi e lirichedi Achille Oliva e Adriano MariaMaiello. A prestare il volto aFrancesco nel musical sarà unodei protagonisti più eclettici del-l’attuale panorama dello spettaco-lo, l’attore e ballerino Massimilia-no Varrese, affiancato sul palcodal soprano leggero Marina Mu-rari oltre che da un cast di profes-sionisti quali Denise Brambilla-sca, Walter Tiraboschi e AndreaPiervittorio Borin. Il musicalprende le mosse dalla battaglianella quale Assisi viene riconqui-stata dai nobili della città. France-sco, figlio di un mercante dellaparte avversa, viene fatto prigio-

L’Azione Cattolica Italiana in colla-borazione con la Diocesi di Roma haorganizzato per il prossimo 11 ottobre2012 un momento di festosa presenzae di preghiera, a Roma in Piazza SanPietro, insieme al Santo Padre Bene-detto XVI, preceduto da una fiaccola-ta che partirà da Castel Sant’Angelo.Un’occasione propizia offerta a tutto ilpopolo di Dio, alle varie associazioni,movimenti e gruppi di tutta Italia, al-l’apertura dell’Anno della Fede, che civedrà uniti nella preghiera per rinnova-re il nostro impegno nella missioneevangelizzatrice della Chiesa per ilmondo e per fare memoria viva delConcilio Vaticano II, dei cinquant’an-ni dalla sua apertura e dalla fiaccolatadella sera dell’11 ottobre 1962 a PiazzaSan Pietro che fu promossa dall’Azio-ne Cattolica e fu occasione dell’indi-menticabile “discorso alla Luna” diGiovanni XXIII. «Oggi come allora - silegge in una nota riportata dal Serviziodi informazione religiosa - vogliamoinsieme a Benedetto XVI dire la bellez-za dell’essere Chiesa e raccontarne lemeraviglie. Rivivere la promessa delConcilio, in questo nostro tempo e amisura del nostro tempo. Mettendo in-sieme fede e vita e sapendo che primadi tutto dobbiamo essere vicini a colo-ro che soffrono, ai poveri, per dire lo-ro che le loro angosce e le loro speran-

niero e nel carcere di Perugia sco-pre, anzi meglio “riscopre”, ilVangelo. Proprio lui che volevadiventare un cavaliere, trova inquelle pagine la risposta al suo bi-sogno di fare qualcosa di specialeper il mondo. Tornato ad Assisi,incontra Chiara e il loro “sposali-zio” dei valori avviene immedia-tamente: la rinuncia al vivereagiato, il senso della preghiera,un’intensa immersione nel Van-gelo. Poi si passa alla creazionedegli Ordini e all’incontro conPapa Innocenzo III. È il trionfodel sacrificio in favore di malati e

poveri fino all’estremo tentativodi avvicinare l’Islam per far finirela guerra fra Crociati e Mori. PerChiara e Francesco la vita va vis-suta per costruire un mondo di-verso; è questo “l’amore quellovero” che Chiara e Francesco ciconsegnano. A noi farne tesoro.

Chiara e Francesco sono duegiovani del 1200 ma potrebberoanche appartenere alla nostraepoca. Molti dei temi affrontatidal medesimo Castellacci in “For-za Venite Gente” sono ora dagliautori e dal regista volutamenteappena accennati per cercare di

avvicinare di più Chiara e France-sco ai giovani del nostro millen-nio; argomenti come la libertà, lasolidarietà, l’amore per chi soffreo per chi è solo non erano stati,secondo loro stessi, sufficiente-mente considerati nel precedentelavoro. Per questo è sembrato do-veroso farlo ora. Dopo il debuttoal Festival Francescano di Rimini,“Chiara e Francesco il musical.L’amore quello vero” verrà rap-presentato il 6 e 7 ottobre 2012 alTeatro Lyrick di Assisi e prosegui-rà in un tour attualmente in cor-so di definizione.

PiazzaSan Pietro

ze sono le stesse del popolo di Dio». Il programma prevede alle ore 18 e

30 l’accoglienza a Castel Sant’Angelo;alle 19.30 ci sarà una Fiaccolata in viadella Conciliazione; alle ore 20.30 laPreghiera in Piazza San Pietro e Salutodi Papa Benedetto XVI. Al termine del-

Santa Sedesempre piùtrasparenteDopo l’Assemblea e il Rapporto diMoneyval su Vaticano e Santa Se-de, la Santa Sede continua il suoimpegno per rispondere alle racco-mandazioni e continuare efficace-mente sulla strada intrapresa dellatrasparenza e dell'affidabilità finan-ziaria, dell’efficacia delle misure perla lotta contro il riciclaggio. PadreFederico Lombardi, direttore dellaSala Stampa della Santa Sede, haannunciato dai microfoni della Ra-dio Vaticana, che «un segnale fortein questa direzione è il fatto che laSanta Sede ha deciso di avvalersidella collaborazione sistematica diun esperto internazionale nelle at-tività della lotta al riciclaggio e al fi-nanziamento del terrorismo». Sitratta di Rene Bruelhart, 40 anni,un legale originario di Friburgo,(Svizzera), che è stato per otto anniDirettore della Financial Intelligen-ce Unit (Fiu) del Liechtenstein, edè un vero esperto nella lotta al rici-claggio e al finanziamento del ter-rorismo. Come Direttore delle Fiudel Lichtenstein, nel 2012 è statoanche nominato vicepresidente delGruppo Egmont, la rete globaledelle Fiu. Bruelhart ha iniziato consettembre il suo servizio come con-sultore della Santa Sede in tutte lematerie connesse con l’antiriciclag-gio e la lotta al finanziamento delterrorismo.

l’evento le Chiese del centro di Romaresteranno aperte per chi vorrà prose-guire la preghiera e l’adorazione euca-ristica. Il Concilio Vaticano II è statoil ventunesimo e ultimo concilio ecu-menico. Si svolse in quattro sessioni,dal 1962 al 1965, sotto i pontificati diGiovanni XXIII e Paolo VI. Promulgòquattro Costituzioni, tre Dichiarazio-ni e nove Decreti.

L’annuncio della indizione vennedato da papa Giovanni XXIII il 25gennaio 1959, a soli tre mesi dalla suaelezione al soglio pontificio, nella ba-silica di San Paolo, insieme all’annun-cio di un sinodo della diocesi di Romae dell’aggiornamento del Codice diDiritto Canonico: «Venerabili Fratellie Diletti Figli Nostri! - ebbe modo diaffermare l’ex patriarca di Venezia elet-to al soglio pontificio - pronunciamoinnanzi a voi, certo tremando un pocodi commozione, ma insieme con umi-le risolutezza di proposito, il nome ela proposta della duplice celebrazione:di un Sinodo Diocesano per l’Urbe, edi un Concilio ecumenico per la Chie-sa universale». Il Concilio fu aperto uf-ficialmente l’11 ottobre 1962 da papaGiovanni XXIII all’interno della basi-lica di San Pietro in Vaticano con ceri-monia solenne. In tale occasione pro-nunciò il celebre discorso “GaudetMater Ecclesia”.

Page 29: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

ww

w.e

cost

am

pa.it

071160

Mensile

Filosofia

Touring - Settembre 2012

Page 30: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

ww

w.e

cost

am

pa.it

071160

Mensile

Filosofia

PleinAir - Settembre 2012

Page 31: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Medioevo - Settembre 2012

Page 32: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

VIVERE VIVERE

Dal 28 al 30 settembre a Rimini, il Festival dedicato al santo di Assisi racconta il variegato mondo delle donne

47SETTEMBRE 2012

46SETTEMBRE 2012

Per dire tutto questo i frati minori cappuc-cini dell’Emilia Romagna scelgono ancora la piazza. Perché e, soprattutto, cosa c’entra tutto questo con il messaggio francescano? «La figura di Francesco d’Assisi», spiega l’organizzatore padre Giordano Ferri, «conti-nua ad attrarre credenti e non credenti, persone affascinate da quella cultura del rispet-to (per gli altri, per se stessi, per il creato) della quale il santo patrono d’Italia si fece incarnazione. Ci siamo chie-sti: come far arrivare proprio a tutti, anche e soprattutto ai più distanti che abitualmente non frequentano i nostri am-bienti, i valori francescani di fraternità, umiltà, carità, dia-logo, pace? Ed ecco che il Mo-vimento francescano ha scelto di affidarsi alla “formula fe-stival”: una manifestazione che permette di uscire nelle piazze tra la gente per annunciare il Vangelo, incontrando e rimanendo aperti al dialogo. Non era forse questo lo stile di Francesco, quando andava a trovare le persone, arrivando sino al sultano in Terra Santa? Non piaceva forse anche a Francesco mescolare la preghiera al canto, la Parola alla poesia?»

Ecco dunque quello che cerca di fare il Festival francescano, naturalmente in chiave contempo-ranea. Negli anni scorsi la spiritualità france-scana è passata anche attraverso le poesie di Alda Merini, il canto dell’israeliana Noa e le ballate di Lucio Dalla, le tele ispirate di Guido Reni, le parole di Massimo Cacciari e gli scena-ri descritti da Stefano Zamagni e don Antonio Sciortino... Tanti gli ospiti che hanno contribuito a fare luce sulla vicenda terrena del santo e sulle

sue implicazioni per l’uomo di oggi. Raccogliendo, nelle varie edizioni, circa centomila presenze.

«Il nostro non vuole es-sere né un simposio, né un congresso», prosegue il frate emiliano, «con questa formu-la vogliamo arrivare proprio a tutti e coinvolgerli con il mes-saggio di Francesco». Cinque le prospettive lungo le quali

si muoveranno le conferenze, le mostre, i labo-ratori e i momenti più spirituali: una riflessione sui modelli femminili, dall’agiografia fino alla cultura dei diritti, con interventi di Lucetta Sca-raffia, esperta di religiosità femminile, e Marco Bartoli, tra i principali conoscitori della figura di santa Chiara; poi, uno sguardo alle donne nel Vangelo, messo a fuoco, fra gli altri, dai vesco-vi Francesco Lambiasi e Luigi Negri; famiglia, politica e lavoro saranno al centro di due tavole rotonde, con ospiti del mondo imprenditoriale e del sindacato, come Susanna Camusso. Il Fe-stival non poteva mancare di dare voce a figu-re che tanto contano nei processi mondiali di pace, come le donne della “primavera araba”, raccontate dalle due giornaliste Paola Caridi e Manuela Borraccino. Infine, come quinta pista di riflessione, una rassegna di sante, Madonne e donne nell’arte, presentate da esperti come Phi-lippe Daverio e il tema della bellezza indagato in incontri letterari, per esempio con la voce di Alessandro D’Avenia, e poi attraverso la danza di Simona Atzori e la musica di Walter Gatti.

«Speriamo che in molti accolgano il nostro invito», conclude padre Giordano, dando ap-puntamento alla fine di settembre. «Nelle pas-sate edizioni sono arrivate persone di tutte le età, provenienti dal centro Italia ma anche dal Sud e dal Nord, fino alla Svizzera».

LA TERZA EDIZIONESopra: un gruppo musicale francescano. A sinistra: padre Giordano Ferri, l’organizzatore dell’evento.

Conferenze, spettacoli, mostre, cine-ma, spiritualità, attività per bambini e laboratori: torna, con oltre cento ini-

ziative in cartellone, il Festival francescano. La manifestazione, organizzata per il quarto anno consecutivo dal Movimento francescano italia-no, va in scena dal 28 al 30 settembre nella città

di Rimini per raccontare il mondo delle donne, nell’ottavo centenario della con-sacrazione di Chiara d’Assisi. Tema del

Festival è, infatti, “Femminile, plurale”: cinquanta, tra religiosi, accademici e

artisti, racconteranno le ricchezze e le potenzialità dell’altra metà del cielo. Si parlerà del ruolo delle donne nella società, dalla politica all’economia, dall’arte alle pro-fessioni, nelle religioni e nella Chiesa, il loro apporto decisivo e plurale (il programma completo è

su www.festivalfrancescano.it).

Una manifestazione che permette di

uscire tra la gente per annunciare

il Vangelo, rimanendo aperti

al dialogo

SAN FRANCESCO E LE SUE “SORELLE”

Dal 28 al 30 settembre a Rimini,

di Maria Teresa Antognazza

Eventi

PROTAGONISTISopra: alcuni frati durante una passata edizione del Festival e un’anziano religioso che dialoga con una giovane fedele. A destra: suore francescane.

46_47 francescano V3_VC2.indd 1 02/08/12 19:10

Vivere - Settembre 2012

Page 33: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

VIVERE VIVERE

Dal 28 al 30 settembre a Rimini, il Festival dedicato al santo di Assisi racconta il variegato mondo delle donne

47SETTEMBRE 2012

46SETTEMBRE 2012

Per dire tutto questo i frati minori cappuc-cini dell’Emilia Romagna scelgono ancora la piazza. Perché e, soprattutto, cosa c’entra tutto questo con il messaggio francescano? «La figura di Francesco d’Assisi», spiega l’organizzatore padre Giordano Ferri, «conti-nua ad attrarre credenti e non credenti, persone affascinate da quella cultura del rispet-to (per gli altri, per se stessi, per il creato) della quale il santo patrono d’Italia si fece incarnazione. Ci siamo chie-sti: come far arrivare proprio a tutti, anche e soprattutto ai più distanti che abitualmente non frequentano i nostri am-bienti, i valori francescani di fraternità, umiltà, carità, dia-logo, pace? Ed ecco che il Mo-vimento francescano ha scelto di affidarsi alla “formula fe-stival”: una manifestazione che permette di uscire nelle piazze tra la gente per annunciare il Vangelo, incontrando e rimanendo aperti al dialogo. Non era forse questo lo stile di Francesco, quando andava a trovare le persone, arrivando sino al sultano in Terra Santa? Non piaceva forse anche a Francesco mescolare la preghiera al canto, la Parola alla poesia?»

Ecco dunque quello che cerca di fare il Festival francescano, naturalmente in chiave contempo-ranea. Negli anni scorsi la spiritualità france-scana è passata anche attraverso le poesie di Alda Merini, il canto dell’israeliana Noa e le ballate di Lucio Dalla, le tele ispirate di Guido Reni, le parole di Massimo Cacciari e gli scena-ri descritti da Stefano Zamagni e don Antonio Sciortino... Tanti gli ospiti che hanno contribuito a fare luce sulla vicenda terrena del santo e sulle

sue implicazioni per l’uomo di oggi. Raccogliendo, nelle varie edizioni, circa centomila presenze.

«Il nostro non vuole es-sere né un simposio, né un congresso», prosegue il frate emiliano, «con questa formu-la vogliamo arrivare proprio a tutti e coinvolgerli con il mes-saggio di Francesco». Cinque le prospettive lungo le quali

si muoveranno le conferenze, le mostre, i labo-ratori e i momenti più spirituali: una riflessione sui modelli femminili, dall’agiografia fino alla cultura dei diritti, con interventi di Lucetta Sca-raffia, esperta di religiosità femminile, e Marco Bartoli, tra i principali conoscitori della figura di santa Chiara; poi, uno sguardo alle donne nel Vangelo, messo a fuoco, fra gli altri, dai vesco-vi Francesco Lambiasi e Luigi Negri; famiglia, politica e lavoro saranno al centro di due tavole rotonde, con ospiti del mondo imprenditoriale e del sindacato, come Susanna Camusso. Il Fe-stival non poteva mancare di dare voce a figu-re che tanto contano nei processi mondiali di pace, come le donne della “primavera araba”, raccontate dalle due giornaliste Paola Caridi e Manuela Borraccino. Infine, come quinta pista di riflessione, una rassegna di sante, Madonne e donne nell’arte, presentate da esperti come Phi-lippe Daverio e il tema della bellezza indagato in incontri letterari, per esempio con la voce di Alessandro D’Avenia, e poi attraverso la danza di Simona Atzori e la musica di Walter Gatti.

«Speriamo che in molti accolgano il nostro invito», conclude padre Giordano, dando ap-puntamento alla fine di settembre. «Nelle pas-sate edizioni sono arrivate persone di tutte le età, provenienti dal centro Italia ma anche dal Sud e dal Nord, fino alla Svizzera».

LA TERZA EDIZIONESopra: un gruppo musicale francescano. A sinistra: padre Giordano Ferri, l’organizzatore dell’evento.

Conferenze, spettacoli, mostre, cine-ma, spiritualità, attività per bambini e laboratori: torna, con oltre cento ini-

ziative in cartellone, il Festival francescano. La manifestazione, organizzata per il quarto anno consecutivo dal Movimento francescano italia-no, va in scena dal 28 al 30 settembre nella città

di Rimini per raccontare il mondo delle donne, nell’ottavo centenario della con-sacrazione di Chiara d’Assisi. Tema del

Festival è, infatti, “Femminile, plurale”: cinquanta, tra religiosi, accademici e

artisti, racconteranno le ricchezze e le potenzialità dell’altra metà del cielo. Si parlerà del ruolo delle donne nella società, dalla politica all’economia, dall’arte alle pro-fessioni, nelle religioni e nella Chiesa, il loro apporto decisivo e plurale (il programma completo è

su www.festivalfrancescano.it).

Una manifestazione che permette di

uscire tra la gente per annunciare

il Vangelo, rimanendo aperti

al dialogo

SAN FRANCESCO E LE SUE “SORELLE”

Dal 28 al 30 settembre a Rimini,

di Maria Teresa Antognazza

Eventi

PROTAGONISTISopra: alcuni frati durante una passata edizione del Festival e un’anziano religioso che dialoga con una giovane fedele. A destra: suore francescane.

46_47 francescano V3_VC2.indd 1 02/08/12 19:10

Vivere - Settembre 2012

Page 34: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Festival nel segno di S. ChiaraTutto pronto per la kermesse francescana in programma a Rimini dal 28 al 30 settembre

L’INTERVISTA

Nei terremotati riconosco il vero volto di GesùLuigi Di Iorio (Sovrano Ordine di Malta), 32 anni, gestisce un campo di accoglienza in Emilia

DI NELLO DI MARCANTONIO

Volontario e cattolico. Luigi Di Iorio,32 anni di Chieti, violoncellista con giàquattro terremoti vissuti al servizio deglialtri, è attualmente impegnato nella ge-stione di un campo di accoglienza in Emi-

lia. «Tutto è iniziato - spiega - quando erogiovanissimo, le prime frequentazioni inparrocchia e nel gruppo scout. Posso diredi essere nato cattolico e ne sono ben feli-

ce, e che la mia famiglia è stata capace difarmi capire che la fede non né solo unaquestione di ritualità ma anche e soprat-tutto di quotidianità» La “svolta” arriva«grazie allo scoutismo. Sono passato dal“gioco” al “servizio” verso il prossimo piùbisognoso, iniziando a frequentare primal’orfanotrofio di Chieti, la sua città, pergiocare con i bambini. Andavo anche nel-le case di riposo per dar da mangiare aglianziani e ai disabili. Queste attività mihanno permesso di aprire gli occhi e di ac-corgermi che intorno a noi c’è tanta soffe-renza, basta sapere dove guardare». «In-torno ai sedici anni ho fatto il “salto” ver-so il volontariato più attivo e “operativo”e mi sono avvicinato al servizio ambulan-ze, scegliendo ovviamente una organizza-zione di ispirazione cattolica, una Confra-ternita di Misericordia. A colpirmi fu l’an-tico motto della Misericordia: “Che Iddiote ne renda merito” . Per me assunse subi-to un fascino profondo. Questa frase nonè ciò che il malato dice al soccorritore perringraziarlo, ma è quello che il soccorrito-re deve dire al malato ovvero, il soccorri-tore ringrazia la persona in difficoltà per-ché con la sua sofferenza ha permesso alui di compiere una buona azione e di fa-

re un passo in più verso la salvezza dellapropria anima».

CCoommee èè ddiivveennttaattoo aauuttiissttaa ddii aammbbuu--llaannzzaa ee hhaa ccoonnoosscciiuuttoo ii ssuuooii aattttuuaalliiccoolllleegghhii??

Operavamo giorno e notte, d’estate co-me d’inverno con una squadra di colleghiche poi sono diventati anche amici chetutt’oggi frequento nel tempo libero.

IIll 11999977 èè ssttaattoo uunn aallttrroo aannnnoo iimmppoorr--ttaannttee ppeerr llaa ssuuaa ccrreesscciittaa nneell vvoolloonnttaa--rriioo.. ÈÈ ll’’aannnnoo ddeell tteerrrreemmoottoo nneellll’’UUmm--bbrriiaa ee nneellllee MMaarrcchhee..

Ho iniziato lì la mia attività nell’ambitodel sistema della protezione civile. Esserein un campo ad assistere fisicamente emoralmente chi ha perso tutto per la forzadella natura mi ha portato ad ampliare lavisione di quello che prima era solo unsoccorso “sanitario”. Oltre che “soccorreregli infermi” la protezione civile mi ha per-messo di “dar da mangiare agli affamati”,“dar da bere agli assetati”, “vestire gli ignu-di”, “consolare gli afflitti”, “alloggiare i pel-legrini” e ultimo, ma non ultimo, “pregareDio per i vivi e per i morti”. Da quel-l’esperienza il volontariato nella protezio-ne civile è diventato un elemento impre-scindibile della mia vita».

CCoommee èè,, iinnvveeccee,, aarrrriivvaattoo aadd ooccccuuppaarr--ssii ddii ““ggrraannddii eemmeerrggeennzzee””??

L’ultimo cruciale passaggio nel mio per-corso di volontario e di cattolico è statol’ingresso nell’Ordine di Malta, l’anticoordine cavalleresco e monastico che daquasi mille anni offre servizio sanitario edi soccorso sotto il vessillo della croce ot-tagona. A trentadue anni da poco com-piuti posso portare a bilancio quattro ter-remoti Umbria, Molise, Abruzzo ed Emi-lia Romagna, tre alluvioni Valle d’Aosta,Pianura Padana e Liguria e moltissimi altriinterventi legati al maltempo, agli incendiboschivi e ad altre piccole e grandi emer-genze come quella degli sbarchi dei mi-granti a Lampedusa che vede i volontaridell’Ordine imbarcati sulle motovedette aprestare soccorso in mare spesso in condi-zioni proibitive.

CC’’èè aannccoorraa ppoossttoo iinn lleeii ppeerr llaa ccoomm--mmoozziioonnee??

Da volontario ho vissuto le esperienzepiù terribili e allo stesso tempo più belledella mia vita, ma sicuramente sono con-tento di aver avuto la forza di riconoscer-mi cristiano ed il coraggio di riconoscerenelle persone che sono andato a soccorre-re il Cristo sofferente.

martedì14 agosto 20126 laDiscussione

CCaarrmmiinnee AAllbboorreettttiia cura dimondo cattolico

L’VIII centenario della consacrazio-ne di S. Chiara, da poco terminatoufficialmente con una solenne cele-brazione presieduta dal cardinal Ago-stino Vallini, vicario per la Diocesi diRoma, e da monsignor DomenicoSorrentino, arcivescovo-vescovo diAssisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino,avrà una coda conclusiva al FestivalFrancescano, nel centro storico di Ri-mini dal 28 al 30 settembre. Nel pen-sare alla nuova edizione della kermes-se nell’anno in cui si ricorda “sorellaChiara”, i francescani italiani, che pa-trocinano l’evento, allargano l’oriz-zonte all’intero universo femminile,con molti riferimenti all’attualità. Ec-co allora che, con lo slogan “Femmi-nile, plurale”, il programma con piùdi cento iniziative affronterà il ruolodelle donne nella società, nell’econo-mia, nella cultura, nelle professioni,nelle religioni, nella Chiesa; del loroapporto decisivo e plurale. Il pro-gramma completo su: www.festival-francescano.it. Il 28 settembre saràuna giornata ricca di incontri a parti-re dalle 9 (intervengono, tra gli altri:il vescovo di Rimini monsignor Fran-cesco Lambiasi, la medievista ChiaraFrugoni, il poeta Alberto Bertoni) e,nel tardo pomeriggio, due speciali ta-vole rotonde. Alle 17.30 si parlerà del-le donne che stanno svolgendo unruolo determinante nel processo diemancipazione e di pace, con PaolaCaridi, Manuela Borraccino e Rita ElKhayat, tra le più autorevoli intellet-tuali del bacino del Mediterraneo,prima speaker donna in Marocco ecandidata al Premio Nobel per la Pa-

ce nel 2008. Alle 19.15, il tema dellaposizione delle donne nella societàitaliana e nelle professioni verrà af-frontato dal Ministro del Lavoro ElsaFornero, dalla sindacalista SusannaCamusso e dall’imprenditrice ValeriaPiccari, moderate da Tiziana Ferrario,prima donna a condurre un’edizioneserale del Tg su Rai1. Alle 21.15, ci sa-rà spazio per la raffinata danza di Si-mona Atzori, ballerina nata senza lebraccia, autrice de “Cosa ti manca peressere felice?”.

L’esempio fulgido di Chiara d’Assi-si sarà illustrato, tra gli altri, dal fran-cese Jacques Dalarun, già direttoredell’Institut de Recherche et d’Histoi-re des Textes di Parigi, nella lectio ma-gistralis “Da Chiara d’Assisi a Chiara

da Rimini”, il 29 settembre alle 11. Sempre il 29, si potrà ascoltare: lo

storico dell’arte Timothy Verdon, ilVescovo di San Marino - MontefeltroLuigi Negri e la studiosa di religiositàfemminile Lucetta Scaraffia. Inoltre,sarà possibile visitare le reliquie diChiara d’Assisi e di Elisabetta d’Un-gheria, trasferite per l’occasione pres-so il monastero delle Clarisse di Ri-mini. Alla sera, un evento nell’even-to: debutta “Chiara e Francesco ilmusical.

L’Amore quello vero”, degli stessiautori di “Forza venite gente”, per laregia di Oreste Castagna, con MarinaMurari e Massimiliano Varrese (“Ca-rabinieri”). I biglietti sono in preven-dita su www.ticketone.it. Uno sguar-

La Basilicadi S.Chiara

ad Assisi

do interreligioso sul rapporto donne-Dio verrà offerto domenica 30 set-tembre alle 17.30 grazie alla tavola ro-tonda, moderata dall’ebraista PieroStefani, alla quale parteciperanno Ma-rinella Perroni, presidentessa del Co-ordinamento Teologhe Italiane, Sere-na Di Nepi e Shahrzad HoushmandZadeh. Alla stessa ora, per le famiglie,si terrà il concerto del Piccolo Coro“Mariele Ventre” dell’Antoniano diBologna, con i più grandi successidello Zecchino d’Oro. Ancora la mu-sica sarà protagonista alle 18.30 nellospettacolo di Luciano Sampaoli “So-rella carissima. Lettere di Chiara adAgnese di Boemia”, prodotto apposi-tamente per la quarta edizione del Fe-stival.

Nella stessa giornata saranno pre-senti, tra gli altri: lo scrittore Alessan-dro D’Avenia, l’esperto d’arte Philip-pe Daverio e la giornalista MarinaCorradi. Da non perdere l’allestimen-to, in Corso d’Augusto, di “Donne alvento”: 14 grandi arazzi dipinti a ma-no sulla preziosa tela antica di “Pa-scucci”, con disegni originali di Toni-no Guerra. A fine Festival si terràun’asta di beneficenza per le tele: il ri-cavato sarà destinato alla ricostruzio-ne del Monastero delle Clarisse diCarpi, colpito dal terremoto. C’ètempo invece fino al 25 novembreper visitare, presso il Museo della Cit-tà, l’inedita mostra dedicata a SantaChiara, che presenta anche la tavoladi Gentile da Fabriano “Madonna colBambino in gloria tra i santi France-sco e Chiara”, un capolavoro del goti-co internazionale in Italia.

Page 35: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

DI PIERACHILLE DOLFINI

atteo Forte, come sta il musi-cal in Italia in tempi di crisi?Sta bene perché rispetto a

qualche anno fa, penso al 2009 quan-do è partita l’avventura di Stage En-tertainment a Milano, la cultura perquesto genere di spettacolo è note-volmente cresciuta. Attenzione, però,sta bene anche se non con i risultatisorprendenti di qualche tempo fa: aconfronto del boom di incassi che ab-biamo avuto con La bella e la bestia i180mila spettatori che abbiamo fattocon Sister act potrebbero sembrarepoca cosa. Anche se, visti i tempi, fan-no ben sperare perché, pur nella fles-sione, il mercato del musical sembratenere. Da ottobre la nostra sfida èquella della versione italiana de La feb-bre del sabato sera che, però, abban-donando l’idea di tenere in cartelloneuno spettacolo ad oltranza, sarà inscena sino a fine gennaio per poi ce-dere il palco ai Legnanesi ai quali af-fitteremo il Teatro Nazionale per rien-trare nei costi.Dunque anche il musical, dopo an-ni in cui è sembrato essere la cartavincente, deve fare i conti con l’au-sterità?Il musical resta ancora una carta vin-cente perché si rivolge a un pubblicopiù ampio rispetto a quello del teatrodi prosa: il 30% degli spettatori de Labella e la bestia era costituito da per-sone che andavano per la prima vol-ta a teatro e che in seguito sono tor-nate. L’obiettivo è di incrementare ilmercato con questo circolo virtuoso.Detto questo e preso atto che un veroe proprio declino non c’è, va rilevatoche c’è, però, una presa di coscienzada parte del pubblico che chiede diessere aiutato a discernere tra buoneproduzioni e spettacoli di scarsa qua-lità che, purtroppo, ci sono e rischia-no di danneggiare anche chi lavoraseriamente. Come aiutare il pubblico in questascelta?Investendo proprio sulla qualità. Og-gi lo spettatore vede un musical l’an-

M

no e spesso non riesce ad accorgersidella differenza tra una produzione el’altra. Sta a noi produttori convincerli.Stage ha portato in Italia un modo di-verso di fare musical, con grandi in-vestimenti. D’accordo, ma la qualità costa e an-dare a teatro, per una famiglia, rap-presenta un discreto investimento indenaro.Un aspetto con il quale fare i conti. Maci conforta il modello della Spagna,

la qualità paga, ma anche che permantenere alto il livello è difficile ab-bassare i prezzi: Sister act è costato 3milioni e mezzo di euro di pre-pro-duzione (scene, costumi, staff creati-vo internazionale, prove) cifra allaquale vanno aggiunti i costi delle re-pliche. Questo non ci consente, ad e-sempio, di fare spettacoli per le scuo-le perché con biglietti a 10 euro nonriusciremmo a sostenere i costi di u-na recita.

Niente aiuti da fondi pubblici, ad e-sempio dal Fus?Per ora non abbiamo nessun soste-gno di questo tipo. Anche se que-st’anno stiamo provando a chiedere icontributi del Fondo unico per lo spet-tacolo visto che le nostre caratteristi-che sono quelle di un teatro stabile.A proposito Stage è arrivata in Italiaprima a Milano e poi a Roma, ma do-po due anni nella Capitale il Bran-caccio ha dovuto chiudere i battenti.Come leggere questo dato?Roma ha un mercato molto più lega-to a spettacoli che hanno una relazio-ne con la città e a personaggi che han-no uno stretto rapportocon la romanità. Milanoha un respiro più ampio.Detto questo la scorsa sta-gione Mamma mia! con120mila spettatori è statolo spettacolo più visto nel-la capitale. Ma quel datonon era soddisfacenteperché rappresenta il 50%di quello che facciamo aMilano: non possiamopermettercelo e quindiabbiamo chiuso.Per il prossimo anno si annuncianomolti musical: non c’è il rischio di sa-turare il mercato e di stancare il pub-blico?No, al contrario, questo mercato deveessere largamente esteso a chi decidedi spendere in intrattenimento: dob-biamo attingere ai frequentatori di ri-storanti e di cinema e convincerli chepassare una sera a teatro ne vale la pe-na. La concorrenza, purché di qualità,non può che far bene.Quali risorse mettere in campo perrisollevarsi dalla crisi?Produrre e dare lavoro a giovani ta-lenti: nel cast de La febbre del sabatosera i protagonisti, Gabrio Gentilini eMarina Maniglio, sono due ragazziche hanno iniziato a lavorare con noie che sono cresciuti di spettacolo inspettacolo. Si scoprono talenti e si of-frono concrete possibilità ai nostri gio-vani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LO STATODELL’ARTE/2

DOMENICA12 AGOSTO 2012 21

BOLOGNA. Le dichiarazioni di Vasco Rossi suFacebook in merito alla legalizzazione della drogahanno fatto esplodere, in rete, una forte polemica.La rock star è intervenuta, infatti, con un post perrispondere a un fan che ha lanciato la discussione.Secondo «il Blasco», legalizzare la droga «non lacancellerebbe dal mondo ma sarebbe una soluzionedi molti problemi legati alla tossicodipendenza».

Lamezia, l’ultimo abbraccio a Carlo Rambaldii sono svolti in forma privata, aLamezia Terme, città dove si era

ritirato a vivere da un decennio, ifunerali di Carlo Rambaldi, creatore diE.T., morto venerdì a 87 anni. I resti diRambaldi verranno portati a VigaranoMainarda (Ferrara), dove era nato. Peril suo ultimo viaggio Rambaldi haindossato lo smoking dei trionfihollywoodiani. Le esequie del tre voltevincitore del premio Oscar, nella chiesadella Beata Vergine del Rosario, sonostate officiate dal parroco don NataleColafati. Accanto alla bara, con gli occhipieni di lacrime, la moglie Bruna Basso,e i figli Victor, sceneggiatore e autore dilibri per ragazzi, e la figlia Daniela conle nipoti Cristina, Erika e Alessandra.Presenti anche i vicini di casa e gliamici e, tra le autorità, i sindaci con lafascia tricolore e i gonfaloni di LameziaTerme, Gianni Speranza, e di

Altomonte, Gianpietro Coppola(Rambaldi era cittadino onorario delComune del cosentino). Don Natale,nell’omelia incentrata su due letturedel "Libro dei Re", ha raccontato di unincontro con Rambaldi e delle sueconfidenze di quando, ragazzo, nelferrarese, faceva il chierichetto eserviva la messa. «È stato un creatoredi bellezza – ha detto il sacerdote – ela bellezza e la verità si donano solo aicercatori sinceri. Gli uomini grandi, elui lo era, ci fanno innalzare lo sguardoverso Dio». «Carlo Rambaldi – haaggiunto don Natale – è stato unuomo che ha vissuto sempre nellariservatezza, senza alcuno sfoggiolasciandoci, in eredità, anche in questocaso una lezione di vita». Il sacerdoteha parlato ancora della sua visita a casadi Rambaldi, situata a pochi metri dallachiesa, e di quando la moglie Bruna gli

mostrò gli Oscar e il prototipo di ET.«Non seppi trattenere in quellacircostanza – ha detto ancora ilparroco – il mio stupore per il suogenio. Mi aveva promesso di lavorarealla realizzazione di statue per ilpresepe della parrocchia, unapromessa che, purtroppo, non potràmantenere». An he l’Osservatore Romano havoluto ricordare l’artista con unarticolo uscito ieri: «Un alieno ditalento nella fabbrica dei sogni» hatitolato il giornale della Santa Sede.«Che si trattasse di terrorizzare glispettatori, come gli chiese DarioArgento per "Profondo rosso", o diportarli su pianeti lontani, come feceper "Dune" di David Lynch – scrive ilgiornale vaticano –, Rambaldi è riuscitonell’impresa di dare forma alle paure ealle fantasie dell’uomo».

S

Vecchioni scrive musichedel film «Ladro di santi»su un uomo autistico

MILANO. Roberto Vecchioni edEnrico Nascimbeni comporranno lemusiche e i testi della colonnasonora di «Ladro di santi», scritto ediretto da Stefania Rossella Grassi eStefano Calcaterra. Nel film cisaranno anche brani Jovanottimentre il brano «Tutti i colori delmondo» cantato da quaranta artistitra i quali De Piscopo, Bennato,Spagna, chiuderà i titoli di coda delfilm. Il ruolo di Lorenzo, un autistico,dovrebbe essere assegnato aPierfrancesco Favino mentre lamamma di Nella, la nipotita cui èaffezionato, potrebbe essereinterpretata da Violante Placido. Ilpromo del film, prodotto da LeoneProduction, sarà presentato inanteprima al Venice FilmMarket/Industry Office della 69esimaMostra del Cinema di Venezia.

Vasco Rossi e la droga,è polemica su Facebook

Al centro la nuova«Febbre del sabatosera» in arrivo alNazionale di Milano, asinistra Matteo Fortead Stage EntertainmentItalia, e sopra, «Grease»di Saverio Marconi

È ancora febbre da musical?«La crisi? Lanciamo "Night Fever" e poi diamo il teatro ai Legnanesi»

«Abbiamo un pubblicopiù ampio della prosaMa occorre qualità: cisono troppe produzionidi scarso livello in giro»

le novità Marconi rilancia lo storico «Grease»Per i bambini «Shrek» e «W Zorro»

l sipario del Teatro Nazionale di Milano si alzerà il 18ottobre sul musical La febbre del sabato sera: a vestirei panni di Tony Manero sarà Gabrio Gentilini che ha a-

vuto la meglio su 2000 aspiranti al ruolo del ballerino por-tato sul grande schermo da John Travolta. Le hit dei BeeGees per lo spettacolo prodotto dalla Stage Entertainment.Ma sono molti i nuovi musical che laprossima stagione si affacceranno alla ri-balta italiana. Due i titoli prodotti dallaCompagnia della Rancia: Saverio Marco-ni riprende la sua storica regia di Greaseper una nuova edizione dello spettacoloininterrottamente in scena dal 1997 e ilprossimo anno in tournée da novembread aprile; il regista cura anche l’allestimento della versio-ne italiana di Frankenstein junior di Mel Brooks, debuttoil 24 novembre a Fermo. Doppia regia anche per un altro specialista del musical,Massimo Romeo Piparo. Il 29 gennaio 2013 al Sistina di Ro-

ma va in scena The full monty spettacolo di Terrence Mc-Nally tratto dal film: sul palco Pietro Sermonti, Paolo Cala-bresi e Sergio Muniz. L’11 febbraio, sempre sul palco del Si-stina ecco My fair lady con Vittoria Belvedere e Luca Ward.Anche Federico Bellone, giovane cresciuto alla scuola del-la Rancia e della Stage, propone due spettacoli: a fine no-

vembre al Nuovo di Milano il kolossal Ti-tanic che ha scritto insieme a CristianoAlberghini, dal 16 aprile a Torino Sugar. Aqualcuno piace caldo con Justine Matte-ra, Christian Ginepro e Pietro Pignatelli.Per chi ama le favole ecco Shrek diretto daNed Grujic e Claudio Insegno dal 9 otto-bre a Milano: Nicolas Tenerani è il simpa-

tico orco e Alice Mistroni è Fiona. Michel Altieri, invece,sarà il protagonista di W Zorro di Stefano D’Orazio con co-reografie e regia di Fabrizio Angelini.

Pierachille Dolfini© RIPRODUZIONE RISERVATA

I

IL FENOMENO

Francesco, Chiarae Padre Pio: in scena è trionfo

è un genere di musical,però, che non conosce

crisi. È quello di ispirazionecattolica, che riempie teatri epalasport unendo musica,spettacolo e fede. Un esempio è«Chiara di Dio», il musical scrittoe diretto da Carlo Tedeschi sullasanta, in scena in pianta stabile alTeatro Metastasio di Assisi, chedal debutto nel 2004 è statovisto da oltre 76.000 spettatoridi tutte le età, con oltre 600rappresentazioni e circa 200 traartisti, tecnici e collaboratoricoinvolti. E il 29 settembredebutterà al Festival Francescanodi Rimini il nuovissimo «Chiara e

Francesco il musical.L’Amore quello vero»,scritto dagli autori di«Forza venite gente»,Giampaolo Belardinelli,Pietro Castellacci eAchille Oliva, per laregia di OresteCastagna. ProtagonistiMarina Murari eMassimiliano Varrese(«Carabinieri»). Dopogli storici successi di

«Madre Teresa il musical» diMichele Paulicelli, di «DonBosco» e del recente «WojtylaGeneration Love-Rock Musical»sui Papaboys, non si contano lenuove produzioni grandi epiccole. Segnaliamo fra questeche, dopo il successo di «Unfremito d’ali, la vita di Padre Piovista dagli angeli» di CarloTedeschi, arriva il nuovo musical«Il giovane Padre Pio» di AntonioCoppolaro, Alessandro Grimaldi,Martino Lo Cascio e regia diClaudio Insegno. Prodotto daPassione Educativa, incollaborazione con l’UfficioComunicazioni Socialidell’Arcidiocesi di Benevento e ilConvento dei Frati Cappuccini diPietrelcina, debutta il 21settembre al Teatro Massimo diBenevento. (A.Cal.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

’C

In arrivo anche i nuovi «Frankenstein junior», «Full Monty», «My fair lady» e «Titanic»

Varrese è Francesco

Prosegue il nostro viaggio sullo stato di salute dellospettacolo dal vivo in Italia. Capitolo musical. Ci aiuta aleggere la situazione del settore Matteo Forte,amministratore delegato del ramo italiano di Stageentertainment, colosso nel campo della produzione dimusical, nato in Olanda nel 1998 e ben presto sbarcatonelle più importanti piazze teatrali del mondo: Londra,New York, Amburgo, Parigi e Vienna. Stage, che oggigestisce 25 teatri, è approdata in Italia nel 2009rilevando il Teatro Nazionale di Milano dove – dopo unacompleta ristrutturazione – è andato in scena il musicalDisney campione di incassi «La bella e la bestia».Successo bissato nelle stagioni successive con «Mamma

mia!» e «Sister act». Stage nel 2010 è approdata a Romaal Teatro Brancaccio gestito per due stagioni, ma orachiuso per concentrare l’attività nel capoluogolombardo. La società, per la quale nel mondo lavoranooltre 4mila addetti, in Italia impiega una trentina dipersone assunte a tempo indeterminato e scrittura tragli 80 e i 100 artisti per ogni nuova produzione. Laprossima stagione il titolo scelto è «La febbre del sabatosera» che debutterà al Nazionale di Milano il 18 ottobre.Il sogno è di riuscire a mettere in scena un giorno anchea Milano kolossal come «Mary Poppins» o «Il re leone»,titoli che, con la regia originale, Stage proponefedelmente da Broadway al West End. (P. Dolf.)

il tecnicoParla Matteo Fortead di StageEntertainment Italia:«Dopo il boom de"La bella e la bestia"il calo: ma il nostromercato regge»

3.723 SPETTACOLI1.770.397 INGRESSI44.338.405 EURO DI SPESA AL BOTTEGHINO

(DATI SIAE RIFERITI AL 2011)

- SISTER ACT 180MILA SPETTATORI A MILANO- MAMMA MIA! 120MILA SPETTATORI A ROMA- HAPPY DAYS 46.800 SPETTATORI IN 28 CITTÀ

colpita duramente dalla crisi: a Ma-drid, Stage produce Il re leone e dopomesi di esauriti abbiamo date già ven-dute sino a dicembre. Questo dice che

I NUMERI DEL MUSICA IN ITALIA I 5 MUSICAL PIÙ VISTI NELLA STAGIONE 2011/2012

Avvenire - 12 agosto 2012

Page 36: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Film, il nuovo Muccino sfida i comici di Natale

ROMA. I Vanzina danno l’addio al cinepanettone, e a Natale lo scontrosarà fra la comicità demenziale de «I 2 soliti idioti», De Sica in «Colpi difulmine» di Neri Parenti e Antonio Albanese con i suoi personaggi in«Tutto tutto niente niente». Ma ci sarà anche il ritorno di GabrieleMuccino, con «Quello che so sull’amore», con Gerald Butler (foto) neipanni di un ex stella del calcio, che fatica a gestire i sentimenti per l’exmoglie e il figlio. E poi, ancora, il «Pinocchio» di Alò e tra gli stranieril’attesissimo «Lo Hobbit» di Peter Jackson e Malick («To the wonder»).

Petruzzelli, ben1411 domandeper 111 posti

BARI. Sono 1.411 ledomande inoltrate daartisti, italiani e stranieri,per partecipare ai concorsiindetti dalla Fondazionelirico sinfonica Petruzzelli eteatri di Bari per coprire111 posti (63 perl’orchestra e 48 per ilcoro). Lo annuncia l’entericordando che i «concorsipubblici per esami sonopreordinati allacostituzione di unagraduatoria di idoneiall’assunzione a tempodeterminato per laformazione dell’orchestra edel coro della Fondazione».Il termine per la consegnadelle domande è appenascaduto.

onne, attualità e spiritualità. L’VIIIcentenario della consacrazione di S.

Chiara, che termina ufficialmente le suecelebrazioni oggi, avrà una codaconclusiva al Festival Francescano aRimini dal 28 al 30 settembre. Ifrancescani italiani, che patrocinanol’evento, allargano l’orizzonte all’interouniverso femminile. Tanti gli incontri e gliospiti (fra cui il vescovo di Riminimonsignor Francesco Lambiasi, il vescovodi San Marino - Montefeltro Luigi Negri,la presidentessa del CoordinamentoTeologhe Italiane Marinella Perroni) egrande attesa per un nuovo musical inprima nazionale. Il 29 settembre, infatti,debutta «Chiara e Francesco il musical.L’Amore quello vero», degli stessi autoridi «Forza venite gente», per la regia diOreste Castagna, con Marina Murari eMassimiliano Varrese («Carabinieri») e dicui pubblichiamo le foto in anteprima.

D

«Chiara e Francesco» a Rimini Beck, niente cd:pubblica solopartitura album

LOS ANGELES. Lospartito per battere ildownload. Il musicistaamericano Beck ha scelto diguardare ancora più indietrodel disco in vinile e tornarealle origini del 19esimosecolo pubblicando il suoultimo album soltanto comepartitura. «Song Reader»,questo il titolo dell’opera,consiste in 20 libretti dicanzoni con testi e note perdiversi strumenti. «Portarliin vita dipende da voi»,afferma l’artista di «Loser»che non ha mai registrato ibrani del nuovo disco. Apubblicarlo non saràun’etichetta discograficabensì una casa editrice diSan Francisco, McSweeney’s.

SABATO11 AGOSTO 2012 25

DI ANGELA CALVINI

arlo Rambaldi è volato fra le stelle,sulla rotta verso casa, in compagniadel suo piccolo E.T., quello che pun-

tava il dito rugoso verso il cielo. Lo voglia-mo immaginare così, accompagnato dal suofiglio più famoso, l’alieno bambino targatoSpielberg che ha commosso generazioni eche nel 1982 gli fece vincere il suo terzo O-scar. E proprio con lo smoking che indossòtutte e tre le volte a Hollywood, verrà sepol-to il mago degli effetti speciali che si è spen-to ieri all’età di 86 anni a Lamezia Terme(Catanzaro). Anche il presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano, gli rende o-maggio scrivendo commosso alla moglie eai figli: «Conquistando tre premi Oscar pergli effetti speciali aveva espresso e fatto co-noscere in un campo innovativo il geniocreativo degli italiani».Rambaldi, ferrarese, nato a Vigarano Mai-narda nel 1925, abitava in Calabria, terra na-tale della moglie, da dieci anni e lì, dismessii lustrini americani, aveva ripreso a dipinge-

Cre. Perché Rambaldi,uomo semplice e con-creto nonostante lostrepitoso successomondiale, nasceva pro-prio come pittore escultore, laureato al-l’Accademia di Belle Ar-ti di Bologna. Un arti-giano geniale, che conle mani è riuscito acreare mostri, alieni ter-rificanti e creature dolcissime che hanno fat-to la storia del cinema. Il primo era stato ildrago Fafner, lungo 16 metri, per il trascura-bile Sigfrido di Giacomo Gentilomo; poi ar-rivarono L’Odissea, Monicelli, Ferreri e Pa-solini fino a quel Profondo rosso del 1975 chesegnò la svolta. «Una persona coltissima eun genio della meccanica – lo ricorda DarioArgento, insieme a Gabriele Lavia protago-nista del thriller –. Lui riusciva a sopperire aldigitale, creava delle creature fantastiche.Peccato che se ne sia andato in America». Il grande salto a Hollywood, però, gli portò

fortuna e ne fece unambasciatore dellagrande arte italiana nelmondo. Fu il produtto-re Aurelio De Lauren-tiis a portarlo nellamecca del cinema perKing Kong di John Guil-lermin, remake delgrande classico del1933. Rambaldi creòun pupazzo alto quin-

dici metri, con uno scheletro meccanico eil rivestimento esterno in crine di cavallo.Per animarlo servirono dodici persone, l’ef-fetto fu impressionante. E fu subito Oscarnel 1976. Si fece notare, così, dal giovaneSteven Spielberg che lo chiamò per crearegli alieni di Incontri ravvicinati del terzo ti-po (1977). Una coppia vincente che fece «ilbotto» nel 1982 con E.T. l’extraterrestre: unalieno bambino, abbandonato sulla terra,tanto brutto quanto tenero, con un musoumanissimo «ispirato a quello di un gatto hi-malayano». Tutto il contrario di Alien, crea-

tura terrificante e disumana inventata perRidley Scott che gli portò il secondo Oscarnel 1979. «Gli americani hanno la grandecapacità di scegliere i migliori da tutto ilmondo: con lui hanno scelto il genio arti-gianale italiano» commenta Armando Fu-magalli direttore del Master in sceneggia-tura dell’Università Cattolica di Milano. Poi arrivò il kolossal flop Dune di David Lyn-ch (1984) e, infine, la rivoluzione digitale chespazzò via un mondo. Rambaldi odiava ilcomputer: «Si è persa la magia, come quan-do un prestigiatore rivela i suoi trucchi ai pre-senti. Adesso tutti i ragazzi possono creare ipropri effetti speciali con il computer di ca-sa – diceva –. E poi il digitale costa circa ottovolte più della meccatronica». «L’avvento deldigitale l’aveva tagliato fuori – aggiunge il re-gista Pupi Avati con cui aveva lavorato nel1973 –. Ma lui era meraviglioso: era rimastoun bambino che amava giocare e fantasti-care. Il suo ultimo desiderio era di realizza-re un grande parco a tema con tutti i perso-naggi incredibili che aveva inventato».

© RIPRODUZIO NE RISERVATA

Si è spento a 86 anni il mago degli effettispeciali. Napolitano:«Con i suoi tre Oscar hafatto conoscere il genioitaliano». Avati: «Artistache amava giocare»

Addio a Rambaldi, il papà di E.T.Il mago degli effetti speciali Carlo Rambaldi, scomparso ieri a 86 anni, con la sua creatura più famosa, E.T. l’extraterrestre

CINEMAIN LUTTO

I SUOI OSCAR

DA SANTAMARIA A FAVINO PERSALVARE SALA«Quando muore la culturadi un paese, è l’intero paeseche sta morendo». Almensile «Marie Claire»,Claudio Santamaria, raccontainsieme a PiefrancescoFavino a CarolinaCrescentini e FrancescoScianna, il suo impegno per ilrecupero dell’ex CinemaAirone, storico locale diRoma Sud che diventerà unauditorium multimediale. Ilcomune di Roma ha giàstanziato 1,5 milioni di europer ristrutturarlo, a gestirlosarà l’Actor’s Center (quasi200 tra registi, attori esceneggiatori).

DI LAURA SILVIA BATTAGLIA

i sono decisi a farlo per-ché «siamo somali,perché crediamo nella

convivenza religiosa, e per-ché lei, per noi, è una se-conda Madre Teresa». Que-ste parole suonano inusua-li in bocca a Suleiman Ab-dullahi e Abdi Latif Dahir,

S

due giovani filmaker africa-ni – uno laureato alla UnitesStates International Univer-sity di Nairobi, l’altro gior-nalista keniota corrispon-dente per il Daily Nation el’Africa News Website. Insie-me sono gli autori di I’m no-body, un documentario suAnnalena Tonelli, la missio-naria cattolica italiana diForlì, uccisa nell’ottobre del2003 a Borama, dopo 33 an-ni di attività volontaria in A-frica, dal commando isla-mico Al-Itihaad al-Islamiya.Annalena era stata insignitadall’Alto Commissariatodelle Nazioni Unite per i Ri-fugiati del Nansens RefugeeAward, un premio moltoprestigioso che ha laureato

la sua attività, iniziata in Ke-nia nel Wajir, con un proget-to pilota dell’Oms per la cu-ra della tubercolosi nelle po-polazioni nomadi. «Abbia-mo conosciuto Annalenadopo la lettura del libroBlood on the Runway sulmassacro di Wagalla, acca-duto in Kenya nel 1984», di-ce Suleiman. «Annalena erauna testimone di questomassacro, avendo vissuto alungo vicino a questa co-munità. In questo libro usa-va parole forti: era una don-na coraggiosa, non comu-ne». Così Suleiman e Abdisono andati sulle sue traccedi Annalena, hanno cercatole persone che l’hanno co-nosciuta, molte delle quali

hanno lasciato la Somalia osi sono spostate nel Nord-Est della Somalia, e hanno i-niziato a ricostruire il suopassaggio sulla terra, la sua"verità". «Non c’è uno solotra coloro che abbiamo in-tervistato che ce l’abbia de-scritta in modo diverso daquesto: una vera volontaria,piena di umanità, gentilez-za, umiltà. Totalmente inte-grata nelle comunità dove o-perava, parlava la lingua lo-cale, amava gli abitanti delvillaggio, uno per uno».L’immagine che i due docu-mentaristi hanno restituitodi lei non è diversa da quel-la di cui avevano sentito par-lare. Semmai aggiunge det-tagli comprovati a un’esi-

stenza rara. Abdi: «Abbiamoconosciuto i ragazzi che leiaveva adottato e che oggifanno i volontari nella suacomunità. Lei era un ange-lo custode. Una donna che,crediamo, fosse un perfettobilanciamento tra un’animagentile e uno spirito libero.Ecco, Annalena è l’altra Ma-dre Teresa, quella di cui nes-

suno ha mai sentito parla-re». Il documentario I’m no-body prende questo titolo dauna frase che Annalena ri-peteva spesso. È stato rea-lizzato in autonomia, dalsettembre 2011 in poi, gira-to tra il Wajir e Nairobi, conun budget limitato, di appe-na 2mila dollari, per coprirele spese vive di viaggio e di

lavoro del team. Poi è stato"donato" alla Annalena Tru-st Foundation di Nairobi, inKenya. Un atto volontarioche presto verrà premiatodalla messa in onda su Al Ja-zeera Documentary. Per Ab-di e Suleiman, musulmani, èun onore avere raccontatola storia di una missionariacattolica. Rispondono insie-me: «La storia di Annalenatestimonia che siamo tuttiuguali, tutti umani. Quelliche hanno ucciso Annalenanon rappresentano la popo-lazione somala e non pos-sono cancellare questa don-na dal ricordo di tutti, anchedi noi musulmani. PerchéAnnalena era una di noi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I giovani registiSuleimanAbdullahi eAbdi Latif Dahir

«Film per la missionaria martire»CINEMA

Due giovani registi somali: «Noi, islamici, abbiamo dedicato un documentario a Annalena Tonelli che andrà su Al Jazeera»

KING KONG (1976)Era il 1976 quando Carlo Rambaldivinse il suo primo Oscar per averdato vita allo scimmione nel remakedi John Guillermin con Jessica Lange.

ALIEN (1979)Nel kolossal fantascientifico di RidleyScott, la fantasia di Rambaldi inventaun mostro alieno mutante chediventa un capostipite del genere.

E.T. (1982)Il capolavoro di Rambaldi: il piccoloalieno lasciato sulla terra che vuoletornare a casa farà commuoveregenerazioni di grandi e piccini.

Avvenire - 11 agosto 2012

Page 37: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Viaggiando - Agosto 2012

Page 38: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

PER CONTATTI: sseeggrreetteerriiaa@@llaaddiissuussssiioonnee..ccoomm

CCaarrmmiinnee AAllbboorreettttiia cura di

A RIMINI DAL 28 AL 30 SETTEMBRE

L’iniziativa è del “Movimento francescano”

Un Festival per riportare il cristianesimo in piazza

SSaannttoo ddeell ggiioorrnnoo

SSiirr 4488,,11––1144Dal libro del Siràcide

Sorse Elìa profeta, come un fuoco; lasua parola bruciava come fiaccola.

Egli fece venire su di loro la carestiae con zelo li ridusse a pochi.

Per la parola del Signore chiuse il cie-lo e così fece scendere per tre volte ilfuoco.

Come ti rendesti glorioso, Elìa, con ituoi prodigi!

E chi può vantarsi di esserti uguale?Tu hai fatto sorgere un defunto dalla

morte e dagl’inferi, per la parola dell'Al-tissimo; tu hai fatto precipitare re nellaperdizione e uomini gloriosi dal loroletto e hai annientato il loro potere.

Tu sul Sinai hai ascoltato parole dirimprovero, sull'Oreb sentenze di con-danna.

Hai unto re per la vendetta e profeticome tuoi successori.

Tu sei stato assunto in un turbine difuoco, su un carro di cavalli di fuoco;tu sei stato designato a rimproverare itempi futuri, per placare l'ira prima che

divampi,per ricon-durre ilcuore del pa-dre verso il figlio e ri-stabilire le tribù diGiacobbe.

Beati coloro che ti hanno visto e sisono addormentati nell'amore, perchéè certo che anche noi vivremo ma do-po la morte la nostra fama non perdu-rerà.

Appena Elìa fu avvolto dal turbine,Elisèo fu ripieno del suo spirito; neisuoi giorni non tremò davanti a nessunprincipe e nessuno riuscì a dominarlo.

Nulla fu troppo grande per lui,e nel sepolcro il suo corpo profetiz-

zò.Nella sua vita compì prodigi,e dopo la morte meravigliose furono

le sue opere.

Salmo

Gioite, giusti, nel Signore.Il Signore regna: esulti la terra, gioi-

scano le isole tutte.Nubi e tenebre lo av-

volgono,giustizia e diritto so-

stengono il suo trono.

Un fuoco cammina davanti a lui ebrucia tutt'intorno i suoi nemici. Le suefolgori rischiarano il mondo: vede e tre-ma la terra.

I monti fondono come cera davantial Signore, davanti al Signore di tutta laterra.

Annunciano i cieli la sua giustizia, etutti i popoli vedono la sua gloria.

Si vergognino tutti gli adoratori distatue e chi si vanta del nulla degli ido-li.

A lui si prostrino tutti gli dèi!Acclamazione al VangeloAlleluia, alleluia. Avete ricevuto lo Spirito che rende fi-

gli adottivi, per mezzo del quale gridia-mo: «Abbà! Padre!».

Alleluia.

Il Festival francescano, in programmaa Rimini dal 28 al 30 settembre, inten-de riportare il cristianesimo nelle piaz-ze, dove la gente fa esperien-za della vita quotidiana».Questa la “mission” dellakermesse secondo padreAlessandro Caspoli, presi-dente del Festival francesca-no. Tema della quarta edizio-ne è “Femminile, plurale”,scelto in occasione dell’VIIIcentenario della consacrazio-ne di Chiara d’Assisi: perso-naggio - ha sottolineato pa-dre Prospero Rivi, segretario del Movi-mento francescano nazionale - «insepa-rabile dalla figura di Francesco di cui èstata sostegno e interprete geniale delsuo carisma». Chiara d’Assisi ma ancheMargherita da Cortona, Angela da Fo-ligno, Elisabetta d’Ungheria: donne,«espressione dell’esperienza mistica maanche della dimensione femminile delVangelo, della maternità, della pace,del dialogo, per una società fondatasull’amore». Alla conferenza stampa dipresentazione ha preso parte suor Eu-genia Bonetti, per 24 anni missionariain Kenya, dove «le donne vivono ac-canto alla Madre Terra la quotidianitàcantata da Francesco». Per Remo DiPinto, presidente nazionale dell’Ordi-ne francescano secolare la scelta di darvita al festival anche nelle zone colpitedal terremoto, «rafforza ancora di piùl’impegno a vivere la Chiesa sul territo-rio”. Il programma del Festival prevedecirca cento eventi nella città di Rimini,in cui l’anno prossimo si celebrerà l’-VIII centenario del passaggio di Fran-cesco. Tra gli incontri proposti, si par-lerà di donne nel Vangelo e nella Chie-sa con interventi di Marinella Peroni,

DALLE SACRE SCRITTURE

presidente del Coordinamento teolo-ghe italiane, con uno sguardo alle altrereligioni e al ruolo delle donne nella

Primavera araba;Luigi Accattoli e Su-sanna Camusso in-terverranno su fami-glia, politica e lavo-ro; sulle donne e lesante nell’arte si di-scuterà con Timo-thy Verdon e Philip-pe Daverio. Il Festi-val promuove inol-tre la mostra “Genti-

le Chiara”, con opere di Gentile da Fa-briano e Guercino, e il musical“L’Amore quello vero”.

Nacque nel castello di famiglia a Casti-glione delle Stiviere. Fu battezzato il 20aprile 1568 dal parroco Giambattista Pa-storio (m. 1569) nella chiesa dei Santi Na-

zario e Celso (ora Duomo di Castiglione)ed ebbe come padrino il cugino Prospero

Gonzaga (1543-1614) di Luzzara. Primo di ot-to figli, e quindi erede al titolo di marchese, fin

dalla prima infanzia fu educato alla vita milita-re. Nel 1580 ricevette la Prima Comunione daCarlo Borromeo in visita nella Diocesi di Bre-scia (della quale Castiglione faceva parte a queltempo). Nel 1581 si recò a Madrid per due an-ni, come paggio di corte (il padre era al serviziodi Filippo II di Spagna). Studiò lettere, scienzee filosofia, lesse testi spirituali e relazioni missio-narie, pregò e maturò la sua decisione di farsi ge-suita e nonostante l'opposizone del padre ini-zialmente contrario, all'età di 17 anni entrò nelnoviziato della Compagnia di Gesù a Roma, ri-nunciando nel 1585 al titolo, in favore del fra-tello minore Rodolfo. Studiò teologia e filoso-fia. A Roma ebbe tra i suoi insegnanti e diretto-re spirituale San Roberto Bellarmino. Nel1590/91 una serie di malattie infettive ucciseroa Roma migliaia di persone inclusi i Papi (SistoV, Urbano VII, Gregorio XIV). Luigi Gonzaga,insieme a Camillo de Lellis e ad alcuni confra-telli gesuiti, si prodigò intensamente ad assiste-re i più bisognosi. Malato da tempo, dovette de-dicarsi solo ai casi con nessuna evidenza di con-tagiosità, ma un giorno, trovato in strada un ap-pestato, se lo caricò in spalla e lo portò in ospe-dale. Pochi giorni dopo morì, all'età di soli 23anni. Il suo corpo è tumulato nella chiesa diSant’Ignazio a Roma, nello splendido altare ba-rocco di Andrea Pozzo e Pierre Legros, mentreil cranio è conservato nella basilica a lui intito-lata a Castiglione delle Stiviere. La mandibola èCustodita nella Chiesa Madre di Rosolini, inprovincia di Siracusa. Fu papa Paolo V a beati-ficarlo il 19 ottobre 1605. Il 31 dicembre 1726venne canonizzato con un altro gesuita, Stani-slao Kostka, da papa Benedetto XIII. Lo stessopapa lo dichiarò «protettore degli studenti» nel1729. Nel 1926 fu proclamato patrono della gio-ventù cattolica da papa Pio XI.

Pillole di catechesi del Santo Padre

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pre-gando, non sprecate parole come i pagani: essi cre-dono di venire ascoltati a forza di parole. Non siatedunque come loro, perché il Padre vostro sa di qualicose avete bisogno prima ancora che gliele chiedia-te. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei neicieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pa-ne quotidiano, e rimettia noi i nostri debiti co-me anche noi li rimet-tiamo ai nostri debitori,e non abbandonarci allatentazione, ma liberacidal male. Se voi infattiperdonerete agli altri leloro colpe, il Padre vo-stro che è nei cieli per-donerà anche a voi; mase voi non perdonereteagli altri, neppure il Pa-dre vostro perdonerà levostre colpe».

Dal Vangelo secondo MatteoMt 6,7–15

San LuigiGonzaga

Cari fratelli e sorelle, la nostra vita e il nostro cammino sono segnatispesso da difficoltà, da incomprensioni, da sofferenze. Tutti lo sappia-mo. Nel rapporto fedele con il Signore, nella preghiera costante, quoti-diana, possiamo anche noi, concretamente, sentire la consolazione cheviene da Dio. E questo rafforza la nostra fede, perché ci fa sperimentarein modo concreto il «sì» di Dio all’uomo, a noi, a me, in Cristo; fa sen-tire la fedeltà del suo amore, che giunge fino al dono del suo Figlio sullaCroce. Afferma san Paolo: «Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamoannunziato tra voi, io, Silvano e Timoteo, non fu “sì” e “no”, ma in luici fu il “sì”. Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono “sì”. Per questoper mezzo di lui sale a Dio il nostro “amen”, per la sua gloria» (2Cor1,19-20). Il «sì» di Dio non è dimezzato, non va tra «sì» e «no», ma è unsemplice e sicuro «sì». E a questo «sì» noi rispondiamo con il nostro «sì»,con il nostro «amen» e così siamo sicuri nel «sì» di Dio. La fede non èprimariamente azione umana, ma dono gratuito di Dio, che si radicanella sua fedeltà, nel suo «sì», che ci fa comprendere come vivere la no-stra esistenza amando Lui e i fratelli. Tutta la storia della salvezza è unprogressivo rivelarsi di questa fedeltà di Dio, nonostante le nostre infe-deltà e i nostri rinnegamenti, nella certezza che «i doni e la chiamata diDio sono irrevocabili!», come dichiara l’Apostolo nella Lettera ai Roma-ni (11,29).

UUddiieennzzaa ggeenneerraallee ddeell 3300 mmaaggggiioo 22001122

giovedì21 giugno 2012 7laDiscussione mondo cattolico

Page 39: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

C U L T U R Amercoledì 20 giugno 2012

Sarà il ministro Severino a presentare oggi, alle 18 al Maxxi di Roma, Diario diversamente affabile di Fiamma Satta (il blog è diversamente affabile-diario di un’invalida leggermente arrabbiata).

HandicapLa Gam di Torino inaugura la programmazione estiva con la prima grande mostra personale in Italia dell’artista cinese Fang Lijun: Il precipizio sopra le nuvole (da domani al 30 settembre).

ArteI grandi personaggi del Rinascimento diventano installazioni luminose, simbolo dei miti d’oggi, nelle opere di Marco Lodola, esposte a Palazzo Medici Riccardi a Firenze: Lodola alla corte de’Medici.

InstallazioniCommedia, famiglia, horror e formazione nella splendida cornice del Teatro Antico: è TaorminafilmFest. La 58esima edizione prenderà il via il 22 per concludersi il 28 giugno

Cinema

segnarono le sorti della battaglia dell’Atlantico.A guerra finita, però, il trentenne Turing non fu capace

di capitalizzare i successi personali e i crediti verso il proprio paese. Già in pieno conflitto era stato inviato negli Stati Uniti, diventati punto di riferimento per la scienza mondia-le (e per le sue applicazioni belliche), a studiare i primi calcolatori.

Anche l’Inghilterra ne voleva uno e Turing l’accontentò, introducendo alcune idee che – come sostiene il logico Gabriele Lolli – sono pietre miliari dell’informatica. Primo, memorizzare i programmi all’interno della macchina in modo che essa possa scegliere, per esempio, tra due percor-si alternativi in base al risultato ottenuto precedentemente; secondo, suddividere il calcolo in operazioni sussidiarie, organizzate gerarchicamente, le subroutine; terzo, usare varie forme di scrittura delle istruzioni, soprattutto una da affiancare a quella numerica per rendere più immediato il significato dell’istruzione.

Peccato che il progetto procedette tra rallentamenti e cambi di laboratori, finché fu realizzato nella periferica università di Manchester senza che ne fosse percepita tutta la rilevanza.

È anche per questo che gli interessi di Turing si sposta-rono ancora, verso quella che solo nel 1956 verrà chiamata “intelligenza artificiale”. Una macchina può simulare facol-tà cerebrali umane? Si chiese. E alla fine degli anni ’40 immaginò un cervello elettronico, dotato di vista, udito e parola, per vedere se una simile macchina potesse impara-re giochi, apprendere lingue, risolvere problemi matemati-ci e crittografici. Insomma – sostiene ancora Lolli – fare le cose che nell’ultimo mezzo secolo sono gli obiettivi della I.A..

Nel 1950 Turing formalizzò queste riflessioni nel leg-gendario articolo “Computing Machinery and Intelligence”, dove descrisse il “gioco dell’imitazione”, poi noto come Test di Turing. Ci sono un uomo e una donna, a cui una terza persona pone domande scritte senza poterli vedere. Quest’ul-tima deve riconoscere dalle risposte chi è l’uomo. Che suc-cederebbe – si chiese Turing – se l’uomo fosse sostituito da una macchina? Cambierebbe la probabilità di indovinare?

Il che non è proprio come chiedersi se le macchine possono pensare, disse Turing, ma apre enormi spazi di riflessione ricchi di conseguenze ancor oggi.

Nel 1951, al culmine della sua produttività scientifica, ecco la catastrofe. Turing ebbe una relazione con un giova-ne londinese che cercò di ricattarlo. Lui lo denunciò e fu arrestato perché omosessuale. Si era in piena guerra fredda, i casi Fuchs e Pontecorvo avevano appena ridicolizzato i servizi britannici. Anche il lavoro di Turing a Bletchley Park era ancora top secret, e lo sarà fino a metà anni Settanta, sicché la sua ricattabilità era inaccettabile per la sicurezza nazionale. Ciò non toglie che la sorte riservata a Turing fu orribile: costretto a sottoporsi a devastanti cure ormonali che comprensibilmente minarono la psiche oltre che il corpo.

Si uccise il 7 giugno del 1954 con una mela al cianuro. Una tragica Biancaneve.

Dicono che la mela sbocconcellata arcobaleno della Apple sia un omaggio di Steve Jobs al suo talento. Forse. Anch’esso in ritardo, come tutti nei confronti del genio che correva troppo.

Le mafi e sconfi ttedai libri

Al via la seconda edizione di “Trame”, che rischia però di chiudere

NICOLAMIRENZI

La seconda edizione di Trame, il fe-stival dei libri sulle mafie – che si

apre oggi a Lamezia Terme e dura sino al 24 giugno – potrebbe anche essere l’ultimo organizzato dal sindaco che l’ha pensato e istituito, Gianni Speran-za. Il tutto perché i ripetuti tentativi di riorganizzare le sedi giudiziarie – spie-ga a Europa Speranza – rischiano di portare alla chiusura del tribunale del-la città, «uno strumento insostituibile per combattere la ’ndrangheta sul ter-ritorio».

Di fronte a questa eventualità il sindaco – oltre a lanciare un appello al presidente del consiglio Mario Monti perché eviti questo rischio – è corso agli estremi rimedi: «Se questa scelta non verrà corretta farò un passo indietro, ho già firmato le dimissioni davanti a un notaio».

In effetti impegnarsi a fare dibatti-ti, portare la cultura dell’antimafia per le strade di una città difficile come quel-la di Lamezia Terme, cercare di smuo-vere i meccanismi del potere ’ndran-ghetistico a suon di interventi dal palco è un’operazione importantissima e de-gnissima, ma è del tutto monca se non è accompagnata dalla presenza mini-ma della giustizia e dello stato sul ter-ritorio.

La seconda edizione di Trame si apre dunque con questa spada di Da-mocle puntata sulla testa, trasforman-dosi in un richiamo alla responsabilità non solo dei lametini ma anche di chi detiene il potere di mantenere in vita il tribunale cittadino.

Così, nell’attesa che chi di dovere batta un colpo, Lamezia Terme si tra-sformerà nella «capitale italiana dell’an-timafia» (sono sempre parole di Gian-ni Speranza), portando in piazza tra le altre cose «il coraggio delle donne che

hanno detto no alla mafia» (questa vol-ta le parole sono di Lirio Abbate, gior-nalista, direttore del festival). Ci saran-no poi dibattiti, presentazioni di libri, incontri con giornalisti, magistrati, scrittori che raccontano e combattono la mafia (il programma completo si trova all’indirizzo www.tramefestival.it). Saliranno sul palco tra gli altri Enzo Ciconte (precursore degli studi sulla ’ndrangheta), Attilio Bolzoni (giornali-sta d’inchiesta di lungo corso), Don Pino De Masi (parroco impegnato da tempo con Libera nella piana di Gioia

Tauro), il

video blogger Diego Bianchi (in arte Zoro) il procuratore nazionale an-timafia Pietro Grasso. Nonché il pro-curatore di Bologna Roberto Alfonso, simbolo di quella penetrazione a nord della ’ndrangheta che è stata ben rac-contata dal giovane cronista Giovanni Tizian nel libro Gotica (Round Robin Editore), che gli ha procurato diverse minacce di morte e l’ha costretto a vi-vere sotto scorta (anche lui sarà al festi-val).

Tizian – che è di origini calabresi ma vive ormai da anni a Modena – è convinto che l’idea di fare un festival di questo tipo in una città del mezzogior-no è ancora valida e decisiva, nonostan-te la dimensione globale che ha assun-to la ’ndrangheta e tutte le altre mafie. «Il cuore della ’ndrangheta rimane in Calabria e aprire un discorso pubblico in questa regione consente di parlare finalmente di cose che noi giornalisti di solito tendiamo a trascurare».

Secondo Tizian, il Sud Italia ha ri-spetto al Nord una consapevolezza di gran lunga maggiore di cosa sia la ma-fia e della penetrazione che essa ha nella società legale: grazie a una cultu-ra, un attivismo e una sensibilità che si è sviluppata negli anni e che ha prodot-to infine dei risultati. «Al Nord solo pochissime associazioni e una piccola parte della cittadinanza si rendono con-to del problema: ma non sanno come affrontarlo», spiega. «Gli imprenditori fanno affari con i clan senza badare a chi c’è dietro i cantieri. Per loro è im-portante abbattere i costi dei lavori, e le

mafie gli consento-no di farlo».

Almeno per una volta il Sud si pone così all’avan-guardia rispetto a un Nord che ha sempre considerato la crimi-nalità organizzata come qualcosa di alie-

no, quasi legato antropologicamente ai meridionali. Ma è evidente che non è così. Anche le figure più importanti dell’antimafia (non solo quelle della mafia) provengono dal Sud: basti pen-sare a Peppino Impastato e a Leonardo Sciascia. I bravi giornalisti e gli scritto-ri capaci di occuparsi di criminalità organizzata al Nord non mancano di certo. Ma «forse i giornalisti che ven-gono dal sud sentono come un dovere civico quello di raccontare la mafia e la penetrazione della criminalità al Nord». Sarà perché da più tempo ne subiscono l’insulto e cercano di liberar-sene? Forse. «Quello che voglio sia chiaro però – aggiunge Tizian – è che liberarsene è possibile».

La foto è di Letizia Battaglia ed è uno dei 25 scatti raccolti nella mostra “Dignità e libertà”, promossa da Banca Etica, in scena al festival “Trame”

9

INDAGINE

La caricadella terza etànei museiNell’ultimo decennio i musei italiani sono cambiati e il loro pubblico anche. I dati parlano chiaro: triplicano i visitatori anziani, calano le donne e i giovani. Le sale museali segnano inoltre un calo di presenze tra gli stranieri e un maggior numero di italiani. Sono alcuni dei dati che emergono Il museo in ascolto. Nuove strategie di comunicazione per i musei statali, un’indagine svolta da Ludovico Solima per la direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del MiBac.

FESTIVAL FRANCESCANO

Chiara d’Assisie l’universofemminileSarà “femminile, plurale” lo slogan del Festival Francescano, a Rimini dal 28 al 30 settembre prossimi. Nell’ottavo centenario della consacrazione di Chiara d’Assisi, cinquanta protagonisti tra religiosi, accademici, artisti racconteranno l’universo femminile attraverso un centinaio di appuntamenti di varia natura, per rifl ettere sul ruolo delle donne nella società, nell’economia, nella cultura, nel lavoro, nelle religioni, nella chiesa. Tra gli ospiti, Marco Bartoli, tra i principali studiosi della fi gura di Santa Chiara, Lucetta Scaraffi a, docente di storia contemporanea, e suor Eugenia Bonetti, da ventiquattro anni in Africa accanto a donne e minori vittime di violenza. In programma anche due tavole rotonde su famiglia, politica e lavoro con ospiti dal mondo imprenditoriale e del sindacato come Susanna Camusso, la mostra Gentile Chiara con opere d’arte sacra da Gentile da Fabriano a Guercino, e poi Chiara e Francesco il musical. L’amore quello vero per la regia di Oreste Castagna.

CINEMA

Jessica Alba e Jean Renoa GiffoniStar internazionali come Jessica Alba, Jean Reno, Patti Smith e la protagonista di Glee Dianna Agron, nonché molti ospiti italiani, da Pieraccioni a Luca Miniero: saranno loro i protagonisti della 42esima edizione del Giffoni Film Festival, che si svolgerà dal 14 al 24 luglio. La più importante rassegna cinematografi ca per ragazzi, diretta da Claudio Gubitosi, quest’anno si prepara ad accogliere circa 180mila persone, 30mila in più rispetto allo scorso anno. In programma 75 lungometraggi e 84 cortometraggi, con giurie formate da 3300 giovani dai 3 ai 23 anni, e le anteprime dei fi lm per ragazzi più attesi per la prossima stagione.

DiarioIL CENTENARIO

Nel centenario della nascita del geniale matematico inglese

(23 giugno 1912) Codice edizioni ristampa L’uomo che

sapeva troppo. Alan Turing e l’invenzione del computer

di David Leavitt. Una storia affascinante

raccontata da un maestro della letteratura

americana. Bollati Boringhieri ripropone

invece la biografia scritta da Andrew

Hodges, Alan Turing. Storia di un enigma.

«Probabilmente – sostiene Hodges a

proposito del suicidio del

grande matematico – con i

suoi incontrollabili viaggi

all’estero e i suoi contatti con giovani

sconosciuti, Turing era diventato un

rischio per la sicurezza dei servizi

segreti inglesi e americani: che anche il

padre dell’intelligenza artificiale e del

computer, come già Oppenheimer, sia

stato sacrificato sull’altare della sicurezza nazionale?».

Due libri sul grande enigma

i

H

«

p

gr

Tauro), il

video blogger Diego Bianchi (in

portante abbattere

gNcnco

Page 40: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Avvenire - 20 giugno 2012

Page 41: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Il Papa conferma il “no”alle ordinazioni femminiliRatzinger contro i preti austriaci autori dell’appello alla disobbedienza

FESTIVAL FRANCESCANO 2012

Ora c’è anche il Comitato scientificoNell’organismo è stata chiamata a far parte la storica e giornalista Lucetta Scaraffia

DI CARMINE ALBORETTI

Sarà pure avanti negli anni - il16 aprile prossimo ne compirà85 - e, forse, anche un po’ stan-co per i continui impegni ai qua-li è chiamato come guida dellaChiesa universale e capo delloStato della Città del Vaticano,ma quando si tratta di difenderei principi su cui si poggia l’im-pianto ecclesiale il Santo Padrenon si risparmia. L’ennesima di-mostrazione è arrivata ieri matti-na, durante l’omelia della Messa“crismale” celebrata nella Basili-ca di San Pietro. Benedetto XVI,senza nascondere la circostanzache la Chiesa di oggi si trova in«una situazione spesso dramma-tica», attraversata da fibrillazionie segnali di rivolta, ha difeso aspada tratta la linea già seguitadal predecessore, il Beato Gio-vanni Paolo II, riguardo alle co-siddette “riforme” auspicate dapiù parti. Ratzinger ha citato

Il Festival Francescano si dota di un nuovo organi-smo, il Comitato scientifico, con il compito di indi-care agli organizzatori le linee guida che sviluppano iltema dell’edizione in corso e che stanno alla base del-la composizione del programma, affinché la manife-stazione ponga basi ancora più solide da un punto divista teologico, culturale e filosofico. Per l’edizione2012, il comitato scientifico è composto da MarcoBartoli, fra Priamo Etzi, Alberto Melloni, fra Ugo Sar-torio e Lucetta Scaraffia. Il professor Marco Bartoli hafocalizzato da tempo i suoi interessi nell’ambito deglistudi di storia delle istituzioni e dei fenomeni religio-si; il suo primo oggetto di studio è stato Chiara d’As-sisi nel contesto della società del XIII secolo. Fra Pria-mo Etzi, appartenente all’Ordine dei frati minori, è ilRettore della Pontificia Università Antonianum e spe-cialista di Storia del diritto francescano. Il professoreAlberto Melloni dirige la Fondazione per le ScienzeReligiose Giovanni XXIII di Bologna, è esperto diStoria del cristianesimo. Fra Ugo Sartorio, apparte-nente all’Ordine dei frati minori conventuali, è Diret-tore generale dell’Opera Messaggero di sant’Antonio.La professoressa Lucetta Scaraffia è anche giornalistae si è occupata soprattutto di storia delle donne e distoria della religiosità, con particolare attenzione aquella femminile. La manifestazione dei francescaniitaliani viene coordinata da fra Alessandro Caspoli,appartenente all’Ordine dei frati minori, attraverso uncomitato direttivo che è espressione delle diverse real-tà francescane (Ordini maschili, femminili, laici).

Il Festival, inoltre, si avvale di un’equipe di profes-sionisti in ambito culturale, della comunicazione edorganizzazione eventi con il supporto di moltissimivolontari provenienti da varie realtà regionali. Il Festi-val Francescano 2012 si terrà a Rimini il 28, 29 e 30settembre. La kermesse ha ottenuto il patrocinio del

quanto sta accadendo in Austria,raccontando che «un gruppo disacerdoti ha pubblicato un ap-pello alla disobbedienza, portan-do al tempo stesso anche esempiconcreti di come possa esprimer-si questa disobbedienza, che do-vrebbe ignorare addirittura deci-sioni definitive del Magistero, ad

esempio nella questione circal’Ordinazione delle donne, inmerito alla quale il beato PapaGiovanni Paolo II ha dichiaratoin maniera irrevocabile che laChiesa, al riguardo, non ha avu-to alcuna autorizzazione da par-te del Signore». «Vogliamo crede-re - ha proseguito il successore di

Pietro - agli autori ditale appello, quandoaffermano di esseremossi dalla sollecitu-dine per la Chiesa; diessere convinti che sidebba affrontare lalentezza delle Istitu-zioni con mezzi dra-stici per aprire vienuove, per riportarela Chiesa all’altezzadell’oggi». Ma per ilpontefice non basta agiustificare simili po-sizioni: «La disobbe-dienza è veramenteuna via? - si è chiesto

il Vicario di Cristo - si può per-cepire in questo qualcosa dellaconformazione a Cristo, che è ilpresupposto di un vero rinnova-mento, o non piuttosto soltantola spinta disperata a fare qualco-sa, a trasformare la Chiesa secon-do i nostri desideri e le nostreidee?».

Movimento Francescano italiano, presieduto da fraFrancesco Patton. Come è noto la manifestazione, or-ganizzata dai francescani dell’Emilia-Romagna, è giàriuscita negli anni passati a coinvolgere innumerevo-li realtà provenienti da tutto il Paese e diventa, con ilnuovo patrocinio, a tutti gli effetti, un evento nazio-nale, unico nel suo genere.

Fra Patton ha espresso la propria soddisfazione, sot-tolineando che questa iniziativa, a Dio piacendo, po-trà crescere sempre più nell’ottica di condividere benoltre i confini regionali un’importante esperienza dicomunione per la famiglia francescana, permettendoa un crescente numero di persone di fruire della ric-chezza umana, spirituale e di contenuti.

cc..aa..

MORTO IL VESCOVOEMERITO DI FOLIGNOSSii èè ssppeennttoo mmoonnssiiggnnoorr AArrdduuiinnoo BBeerr--ttoollddoo,, vveessccoovvoo eemmeerriittoo ddii FFoolliiggnnoo..LLaa nnoottiizziiaa èè ssttaattaa aannnnuunncciiaattaa aattttrraa--vveerrssoo uunn ccoommuunniiccaattoo ddeellllaa CCoonnffee--rreennzzaa eeppiissccooppaallee uummbbrraa.. II vveessccoovviiddeellllaa RReeggiioonnee hhaannnnoo eesspprreessssoo aaii ffaa--mmiilliiaarrii ddeell ccoommppiiaannttoo ccoonnffrraatteelllloo eeaallllaa ccoommuunniittàà ddiioocceessaannaa,, cchhee ll’’hhaaaavvuuttoo ssuuoo ppaassttoorree ppeerr bbeenn sseeddiiccii aann--nnii,, iill lloorroo pprrooffoonnddoo ccoorrddoogglliioo.. IIllpprreessuullee èè mmoorrttoo nneellll’’oossppeeddaallee ddii VVii--cceennzzaa,, ddoovvee eerraa rriiccoovveerraattoo..

Una immagine del Festival francescano (foto di Massimo Bassano)

La comunità ecclesiale diCancellara si è raccolta in pre-ghiera per rendere omaggio al-la Reliquia di Santa Bernadet-te Soubirous, l’umile pastorel-la di Lourdes protagonista del-le celebri apparizioni mariane.Un evento, questo, fortemen-te voluto dai volontari del-l’Unitalsi, con la collaborazio-ne di altri benemeriti sodalizidel territorio. Ad accogliere lateca con la Reliquia della San-ta, in Largo Monastero, è sta-to don Giuseppe Calabrese,parroco del paese - unitamen-te al Sindaco, alle autorità mi-litari, nonché agli alunni, agliinsegnanti e a una folla com-

mossa di fedeli. Dopo i salutidel primo cittadino, l’interopaese si è riversato nel Con-vento dell’Annunziata, dovela Sacra Reliquia è rimastaesposta per alcune ore. Allarecita del Santo Rosario, parti-colarmente coinvolgente, è se-guita una solenne celebrazio-ne eucaristica. La storia e la fi-gura di Santa Bernadette sonostate illustrate da don Tomma-so Fradusco, assistente regio-nale dell’Unitalsi, il quale, du-rante l’omelia, si è soffermatosul significato dei segni biblicipresenti nelle apparizioni diLourdes: la roccia, la luce el’acqua, facendo emergere inessi messaggi utili per un cam-mino di fede. Al termine dellacelebrazione eucaristica, tracanti, preghiere e meditazioni,è seguita la venerazione perso-nale davanti alla Sacra Reli-quia, consistente in un fram-mento di epidermide staccatodal dito di Santa Bernadette ilcui corpo, ancora intatto, ècustodito in un’urna a Nevers.Poco prima che la Reliquiafosse prelevata, don Giuseppesi è rivolto ai fedeli invitando-li a ricambiare la visita a Lour-des per abbracciare, ancorapiù forte, il messaggio di amo-re, penitenza e preghiera cheMaria volle affidare a questaumile creatura e poter seguireun percorso di vita sulle ormedella Santa. Un appello che,conoscendo la devozione de-gli abitanti della comunità in-teressata, non cadrà certamen-te nel vuoto. Poco meno diuna settimana fa Cancellaraha ospitato la visita pastoraledell’arcivescovo di Acerenza,Giovanni Ricchiuti.

A Cancellarauna reliquiadi Bernadette

L’EVENTO

venerdì6 aprile 20128 laDiscussione

MONDOCATTOLICO

Page 42: Rassegna stampa Festival Francescano 2012 - Stampa nazionale

Manifesto per lo sport educativoL’iniziativa si terrà domani pomeriggio nella sala “Monsignor Ferro” della Curia metropolitana

A REGGIO CALABRIA INCONTRO CON L’ARCIVESCOVO MONDELLO

A RIMINI

Convegno sull’identità di genereL’iniziativa è promossa dal Festival Francescano in programma a settembreDI SALVATORE CASCIELLO

Il 30 maggio a partire dalle 14 e 30 nell’Aulamagna della Facoltà di Scienze della Forma-zione (Corso d’Augusto 237) dell’Universitàdi Rimini si terrà il convegno “Frammentid’identità tra diritti e utopie”, organizzato dalFestival Francescano in collaborazione con laFacoltà di Scienze della Formazione dell’Uni-versità di Bologna e con la Provincia di Rimi-ni nell’ambito del “ProgettoComunità Educante Inclusi-va” e nelle azioni del “Tavoloprovinciale della pace”. Con l’evento vengono propo-ste due lezioni magistrali sultema della pluralità, della dif-ferenza di genere e dei dirittial femminile. «Porteremo a Ri-mini due relatori autorevoli, laprofessoressa Anna Pia Viola,appartenente all’Ordine Fran-cescano Secolare e lo psicolo-go e psicoterapeuta GiovanniSalonia, appartenente all’Or-dine dei Frati Cappuccini - af-ferma fra Alessandro Caspoli,presidente di Festival France-scano - con loro, affronteremola questione dell’identità digenere da un punto di vistateologico e psicologico. Ci ri-volgiamo in particolare aglistudenti della Facoltà di Scien-ze della Formazione ma ci au-

guriamo che tante altre persone voglianoprendere parte a questo pomeriggio di studiattraverso il quale il Festival incontra, per laprima volta, la città di Rimini». Anna Pia Viola è docente di Filosofia pressola Facoltà Teologica di Sicilia e l’Università diPalermo. È autrice, tra gli altri, di: “Dal cor-po alla carne”, “Desiderio e pensiero. Per unafilosofia fondata sulla differenza” e dirige larivista “Ho Theològos” della Facoltà Teologi-

ca di Sicilia. La sua lezione, dal titolo “Il fem-minile che pensa Dio”, richiamerà alcune fi-gure chiave che hanno contribuito, con la lo-ro sensibilità, a fornire un’ottica differentesulla spiritualità e sul divino.Giovanni Salonia nel 1979 ha fondato, insie-me a Margherita Spagnuolo Lobb, l’Istitutodi Gestalt Human Communication Center,che tuttora dirige. É docente di “Processi for-mativi e Francescanesimo” presso il Pontifi-

cio Ateneo Antonianodi Roma. Tra le sue pub-blicazioni: La grazia del-l’audacia. Rilettura ge-staltica dell’Antigone”(Il Pozzo di Giacobbe,Trapani, 2012); “La viadella vita. Genesi e gua-rigione dei legami frater-ni” (EDB, Bologna,2007); “Sulla felicità edintorni. Tra corpo,tempo e parola” (Biblio-teca minima Argo, Ra-gusa, 2004). Il suo intervento, intito-lato “Il femminile chegenera l’altro”, sarà unarilettura del concetto dimaternità nelle figure diAntigone e Chiara d’As-sisi, evidenziando laconnessione fra graziaed audacia inscritta nelcorpo di donna.

DI CARMINE ALBORETTI

Sarà presentato domani alle ore 18.30presso la Sala “Monsignor GiovanniFerro” della Curia Metropolitana diReggio Calabria (in via Campanella63) dall’Ufficio per la Pastorale Tempolibero, Turismo e Sport il Manifestodello Sport Educativo redatto dallaConferenza episcopale italiana. Il do-cumento definisce gli indirizzi guidaper rendere lo sport uno strumento diattuazione degli orientamenti pastora-li “Educare alla vita buona del Vange-lo”. Lo sport è una delle matrici signi-ficative della mentalità attuale e con-sente di formare persone umane cheabbiano uno stile di vita esclusivo. Il programma prevede i saluti di mon-signor Vittorio Mondello, Arcivesco-vo Metropolita, e quelli del dottorMimmo Praticò, presidente Regionaledel Coni. L’introduzione dei lavori èaffidata a don Antonio Cannizzaro,direttore dell’Ufficio per la PastoraleSport che presenterà il Manifesto del-lo Sport Educativo e all’architettoPaola Panuccio, nella sua qualità di se-gretario dell’Ufficio per la PastoraleSport. Sono previsti gli interventi deiresponsabili degli enti di promozionesportiva di ispirazione cristiana, ossiaCentro sportivo italiano, Acli, Anspi,e Pgs. La proposta di un progetto for-

mazione Operatori Pastorali delloSport è curata dall’Ufficio PastoraleGiovanile (diretto da don DomenicoCartella) dall’Ufficio Pastorale Educa-zione Scuola Università, (affidato adon Valerio Chiovaro) e dell’UfficioPastorale Sport, tempo libero e turi-smo (diretto da don Antonio Canniz-zaro). L’interesse crescente della Chie-sa verso il mondo dello sport risale amolti anni orsono. Da ultimo si puòmenzionare il messaggio inviato dalSanto Padre in occasione del Semina-

Dal 7 ottobre

Due nuoviDottoridella Chiesa

«Il prossimo 7 ottobre, al-l’inizio dell’Assemblea ordi-naria del Sinodo dei vescovi,proclamerò san Giovannid’Avila e santa Ildegarda diBingen dottori della Chiesauniversale». Lo ha detto Be-nedetto XVI, al Regina Cae-li da piazza San Pietro. Que-sti due «grandi testimoni del-la fede» vissero «in periodistorici e ambienti culturaliassai diversi». Ma «la santitàdella vita e la profondità del-la dottrina li rendono peren-nemente attuali: la graziadello Spirito Santo, infatti, liproiettò in quell’esperienzadi penetrante comprensionedella rivelazione divina e di

intelligente dialogo con ilmondo che costituisconol’orizzonte permanente dellavita e dell’azione della Chie-sa». Alla luce del progetto di unanuova evangelizzazione, allaquale sarà dedicata l’Assem-blea del Sinodo dei vescovi,e alla vigilia dell’Anno dellaFede, «queste due figure disanti e dottori appaiono dirilevante importanza e attua-lità». «Anche ai nostri giorni- ha concluso il Papa - attra-verso il loro insegnamento,lo Spirito del Signore risortocontinua a far risuonare lasua voce e ad illuminare ilcammino che conduce aquella Verità che sola puòrenderci liberi e dare sensopieno alla nostra vita». Inprecedenza, nel corso dellaMessa presieduta nella Basi-lica di San Pietro, BenedettoXVI aveva sottolineato che«la Pentecoste è la festa del-l’unione, della comprensio-ne e della comunione uma-na» e si contrappone a Babe-le, dove, invece, l’uomovuole fare a meno di Dio, di-ventando sempre meno ca-pace di amare e, dunque,sempre meno uomo».

rio internazionale di studio sullo sporttenutosi in Vaticano nel 2009, nelquale rifletteva su come, attraverso losport, la comunità ecclesiale contri-buisca «alla formazione della gioven-tù, fornendo un ambito adatto allasua crescita umana e spirituale». Bene-detto XVI metteva l’accento su duefattori chiave, necessari a creare unambiente formativo: che le iniziativesportive mirino allo sviluppo integra-le della persona e che siano gestite dapersonale qualificato e competente.

martedì29 maggio 2012 9laDiscussione

MONDOCATTOLICO