ANNO 105° - N. 3 - MARZO 2016...MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO 24027 NEMBRO...

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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO 24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5 [email protected] - www.oratorionembro.org ANNO 105° - N. 3 - MARZO 2016 POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo PASQUA rifiorirà anche l'impegno?

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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO 24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5

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ANNO 105° - N. 3 - MARZO 2016

POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo

PASQUArifiorirà

anche l'impegno?

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2 IL NEMBRO marzo 2016

VITA PARROCCHIALE

Gli auguri di buona Pasqua quest’an-no hanno un sapore particolare. A tali auguri vorrei dare un contenuto specifico ricordando alcuni avvenimenti e fenome-ni che ci stanno segnando nel tempo at-tuale e che sono grandi doni pasquali. Un primo dono mi pare sia il cammino che la nostra parrocchia sta facendo sulle ope-re di misericordia, sulla carità: come il grande dono di Dio in Cristo Gesù, morto e risorto per noi. Da qui siamo partiti e qui siamo giunti al culmine dell’itinerario pastorale.

La fede nel mistero pasquale ci rende uomini e donne capaci di carità.

Un fatto epocale che stavolta ci tocca tutti da vicino è il fenomeno delle migrazioni: esso ci chiama all’accoglien-za diffusa, cioè condivisa, comunitaria. Il Consiglio pastorale vicariale e il Consiglio parrocchiale si sono interrogati su questo tema per preparare l’incontro con il Vescovo avvenuto ad Albino il 21 gennaio. Ci siamo non soltan-to interrogati sul fenomeno che diventa sempre più strutturale e sempre meno una emergenza; ab-biamo anche deciso di approfon-dirlo con senso di responsabilità e con un coordinamento a vari li-velli. Abbiamo deliberato di porre un segno forte al riguardo, occu-pandoci in più occasioni di questo tema e arrivando a una scelta im-portante: quella di coinvolgere tutta la comunità nell’accoglien-za dei richiedenti asilo.

Che cosa faremo e come ci muoveremo? Lo stiamo valutando in un gruppo di lavoro, che si è for-mato a questo scopo, appunto per coordinare gli interventi con l’en-te pubblico e con la cooperativa coinvolta nel progetto territoriale.

Ci stiamo muovendo insieme, sollecitati non tanto dall’urgenza del fenomeno migratorio, quanto piuttosto dalla nostra fede e dalla carità che ci spingono a compiere opere di misericordia tra le quali c’è quella di dare ospitalità ai “pel-legrini”. Oggi i pellegrini da acco-gliere sono i richiedenti asilo, i mi-granti a vario titolo, e in generale gli stranieri che vivono già in mez-

Dalla Pasqua luce e speranza per le ansie del mondo d’oggi

FRA I PROFONDI CAMBIAMENTI IN ATTO A LIVELLO RELIGIOSO, SOCIALE, POLITICO ED ECONOMICO

zo a noi da tempo e che per fortuna hanno già ricevuto accoglienza in tanti modi, da parte di tante persone. Forse la novità che oggi si impone è proprio quella di coordi-nare meglio le forze, non solo per essere più efficaci negli interventi, ma più signifi-cativi, cioè più fedeli al mandato pastorale che ci chiede di essere segno per tutti.

Vivere la Pasqua significa anche fa-re spazio, accogliere chi è senza casa, sen-za patria, senza futuro. L’augurio pasqua-le è che Gesù Risorto apra il nostro cuore ai fratelli stranieri, nei quali possiamo trovare il volto del Signore. Nei suoi rac-conti pasquali il Vangelo ci presenta più volte il Risorto come un viandante, uno straniero che si avvicina e che chiede di essere accolto come compagno di viaggio, come amico, come fratello. I discepoli di Emmaus riconoscono Gesù Risorto perché lo hanno accolto come compagno di cam-

mino, lo hanno ascoltato e poi lo hanno invitato a cena. Gesù all’inizio si presenta come uno straniero che ha bisogno; solo dopo si rivela come il Risorto. Forse i no-stri fratelli stranieri ci sono inviati, perché abbiamo a riconoscere in loro un dono, una presenza misteriosa da accogliere con fede e con amore.

Un altro fatto storico di questo tempo e che fa di questa Pasqua una festa speciale è stato l’incontro di Papa Fran-cesco con il Patriarca della Russia Kirill. Nei giorni scorsi ho avuto la fortuna di compiere un viaggio in Russia con una decina di sacerdoti bergamaschi; abbia-mo potuto incontrare sacerdoti ortodossi e cattolici; con loro abbiamo conversato proprio sul significato dell’incontro avve-nuto all’Avana.

Dopo mille anni di divisioni, la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa si sono rein-

contrate il 12 febbraio scorso a Cu-ba, in una culla del comunismo dell’America. Il grande “scisma d’Oriente”, a cui seguì nel secolo XVI lo “scisma d’Occidente”, con la Riforma protestante di Lutero, si concretizzò nel 1054, quando il Patriarca di Costantinopoli Mi-chele Cerulario, impose la chiusu-ra delle chiese latine; a ciò seguì la protesta del Papa Leone IX. La rottura tra le due Chiese nacque da una incomprensione anche teologica, dal momento che i due mondi, orientale e occidentale, non dialogavano più: i Greci non parlavano il latino e i Latini non conoscevano il greco. Ma le ragio-ni erano anche politiche oltre che culturali e religiose.

La rottura avvenne perché la Chiesa d’Oriente non riconosceva più il primato di Roma, allora ca-pitale dell’impero romano d’Occi-dente. Costantinopoli era la capita-le dell’impero bizantino d’Oriente.

Il primo passo per il riav-vicinamento dopo tante incom-prensioni lo compì Papa Paolo VI nell’incontro con il patriarca di Costantinopoli Atenagora a Ge-rusalemme nel 1964. Successiva-mente Papa Giovanni Paolo II si incontrò con il Patriarca ecumeni-

Un momento dell’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca, Kirill, all’aeroporto dell’Avana (Cuba). Sotto: il gruppo dei parroci bergamaschi che tra il 29 febbraio e il 4 marzo sono an-dati in Russia; la foto è stata fatta in occasione della celebrazione di una Messa in una delle poche chiese cattoliche là aperte.

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VITA PARROCCHIALE

islamico. Unisce attualmente Cattolici e Ortodossi anche la preoccupazione per la crisi dei valori della famiglia fondata sul sacramento del matrimonio tra uomo e donna, secondo il disegno di Dio Creato-re. Queste preoccupazioni che condivido-no le due Chiese, le uniscono in un cam-mino di difesa e di promozione dei valori religiosi fondamentali.

Una ritrovata unità, ora, sembra quasi imporsi per necessità, più che per volontà, anche se nessuno si illude. Gli Ortodossi ci dicevano che non tutti sono entusiasti dell’attuale riavvicinamento, anche se esso è accolto con speranza da molti. I sacerdoti ortodossi che abbiamo incontrato in Russia ci hanno confidato che in Russia oggi le cose sono migliorate nei rapporti con il potere politico; ora es-so riconosce la libertà religiosa; il regime comunista sovietico, ateo, invece, impedi-va la pratica cristiana, chiudeva le chiese, i monasteri, e confinava in Siberia molti religiosi, sacerdoti e persone impegnate nelle attività pastorali.

Anche adesso comunque non man-cano difficoltà; il problema più grave ora consiste nell’indifferenza religiosa, nell’ateismo pratico che viene alimenta-to dalla cultura del consumismo che sta diffondendosi prepotentemente anche nel mondo russo. Ciò che non è riuscito a fare il comunismo, cioè generare l’atei-smo diffuso, lo sta ottenendo il consumi-smo che produce scetticismo esistenziale, e ateismo pratico. All’indomani della fine dell’imperialismo Sovietico, dopo un pri-mo tempo di euforia, che vide la pratica religiosa riprendere con forza grazie alla libertà religiosa, ora si assiste a un decli-no della medesima pratica cristiana. Il turismo sta cercando di promuovere il re-stauro e la riapertura degli edifici di culto; ma il culto vero e proprio è in crisi.

Questo è quanto accade anche da noi, dove le chiese sono piene di turisti, ma non di praticanti. Questi problemi, esistenti da noi e in Russia, avvicinano le due grandi Chiese cristiane e quindi favo-riscono un ritorno al dialogo che ci si au-gura risulti costruttivo, significativo.

Per assurdo, realtà tanto dolorose per la vita della Chiesa nel suo complesso hanno un effetto positivo sul cammino ecumenico. È proprio vero che niente uni-sce come il trovarsi nelle stesse difficoltà.

La Pasqua sia anche per noi, per le nostre famiglie, per la comunità tut-ta, un’occasione preziosa d’incontro, di dialogo, di ascolto e di preghiera; così che si riesca ad essere uomini e donne vera-mente capaci di Vangelo, di misericordia, di accoglienza.

Don Santino nicoli, arciprete

co Bartolomeo nel 2004. Dopo un lungo lavoro ecumenico, con un cammino fa-ticoso si è ora giunti all’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca, Kirill.

Nei dialoghi con i sacerdoti cattolici, che in Russia sono pochissimi rispetto a quelli ortodossi, ho potuto capire quanto l’e-vento di Cuba dello scorso febbraio sia stato apprezzato, fortemente, dalla Chiesa cattoli-ca operante nell’area che fa capo a Mosca. Per gli Ortodossi, invece, è più difficile af-frontare questo tema, perché c’è il rischio di ulteriori divisioni al loro interno. Il Sinodo pan-ortodosso che è previsto in quest’anno trova difficoltà di attuazione; sembra si sia reso ancora più arduo, per gli Ortodossi, il dialogo ecumenico con i Cattolici.

Ciò che appare chiaro è che le divi-sioni di mille anni non si risolvono con baci e abbracci, anche se questi avvengo-no ad alto livello. Come il distacco tra le due Chiese si è generato anche per motivi politici e culturali, oltre che religiosi, così anche il loro riavvicinamento potrà essere favorito per gli stessi motivi.

I sacerdoti ortodossi ci hanno detto di essere preoccupati come noi per la per-secuzione dei cristiani nel medio Orien-te, soprattutto ad opera dell’integralismo

Alle pagine 4 e 5 il programma della SETTIMANA SANTA

nella Parrocchia di San Martino

A sinistra: la Risurrezione di Gesù, in un particolare di un affresco

di Piero della Francesca;in basso, il bacio di Giuda,

in un affresco di Giotto.

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4 IL NEMBRO marzo 2016

VITA PARROCCHIALE

Vissuta con alcune novità la Quaresima di questo 2016

NELLA UBICAZIONE DEGLI INCONTRI DI PREGHIERA E RIFLESSIONE E NELL’ITINERARIO DELLA VIA CRUCIS IN PAESE

La Quaresima di questo 2016, nella Parrocchia intito-lata a San Martino, in Nembro, è stata vissuta – rispetto alle consuetudini del passato – con alcune novità, alla luce anche delle tendenze che, in fatto di pratica religiosa, sempre più stanno emergendo, purtrop-po in senso non positivo: se ne parla pure in altra pagina di questa edizione de Il Nem-bro, con riferimento al quadro nazionale italiano, nel quale però si colloca anche la situa-zione della comunità locale. Il Quaresimale, dalla vasta plebana, ove esso si teneva negli anni scorsi, è stato spo-stato nella più raccolta chie-sa di Santa Maria, dove, per tre venerdì, alle ore 20,30, c’è stata la lectio divina, animata da laici, con riflessioni svilup-pate, a turno, di settimana in settimana, dall’arciprete don Santino Nicoli, da don Agosti-no Salvioni, da mons. Martino Lanfranchi. In epoche lontane il Quaresimale era l’occasione per una sorta di “supercate-chesi” rivolta all’intera popo-lazione, che si faceva avanti in massa per ascoltarla. Ora non è così.

È intervenuto un cam-biamento pure nell’itinera-rio della Via Crucis che, nella penultima o nella terzultima

settimana della Quaresima, al venerdì, sempre (da un po’ di tempo in qua) si è sviluppata sul territorio del paese. Questa volta, dopo un momento di preghiera ancora nella chiesa di Santa Maria, ci si è avviati verso la vecchia strada dello Zuccarello, con un cammino orante – e di riflessione – ac-compagnato dalla lettura di

NELLA PARROCCHIA DI SAN MARTINO

Le celebrazioni nella Settimana Santa e a Pasqua

Ecco, per la parrocchia di San Marti-no, in Nembro, il programma delle cele-brazioni previste nel fine settimana della Domenica delle Palme (nel quale esce questa edizione de Il Nembro), nella Setti-mana Santa e nelle feste pasquali.

VENERDÌ 18 MARZO: in Santa Ma-ria, Confessioni per i ragazzi di prima e seconda media alle ore 15 e alle ore 16,30 per i ragazzi di terza, quarta e quinta ele-mentare; ore 20,45, nel cineteatro “San Filippo Neri”, rievocazione della Passio-ne di Gesù (Via Crucis) con animazioni a cura degli adolescenti.

SABATO 19 MARZO: nella chiesa di Santa Maria, alle ore 14,30, Confessioni per i ragazzi di terza, quarta e quinta elementare; in Oratorio, alle ore 14,30, Confessioni per i ragazzi di prima e se-conda media.

DOMENICA 20 MARZO, Festa delle Palme: ore 10, ritrovo presso la scuola “Crespi-Zilioli” per il corteo con gli ulivi, verso la plebana, per la Messa della ore 10,30; ore 15: in plebana, Festa del Per-dono, con le prime Confessioni dei bam-bini di seconda elementare (i quali, con i loro genitori, domenica 13 marzo hanno partecipato ad un ritiro spirituale presso l’Istituto della Sacra Famiglia, a Comon-te); nella mattinata, (come già annuncia-to sull’edizione de Il Nembro dello scorso mese) raccolta alimentare a cura della Caritas, porta a porta.

Queste foto sono state scattate o durante il Quaresimale in Santa Maria oppure in occasione della Via Crucis verso lo Zuccarello.

passi del Vangelo di Luca. La mulattiera, si sa, è affiancata da Cappelle dedicate ai miste-ri del Rosario: Cappelle nelle quali (come si può constata-re anche da alcune delle foto pubblicate qui accanto) non mancano, come ovvio, raffigu-razioni di momenti della Pas-sione di Gesù. Il tempo meteo-rologicamente era abbastanza buono; la partecipazione è risultata di una certa entità, ma soprattutto molto raccolta, convinta, sentita. Un breve rito nella chiesa del Santuario ha concluso la celebrazione, che, per certi apetti, ha ben inseri-to la Via Crucis di questo 2016 nell’Anno della Misericordia che si sta vivendo: come sta scritto sulla facciata del tem-pio dello Zuccarello, la chiesa che là si trova, fa riferimento esplicito, infatti, alla Madonna della Misericordia.

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VITA PARROCCHIALE

Festa della famiglia e Giornata per le vocazioni spiccano nel calendario del mese di aprile

DUE IMPORTANTI APPUNTAMENTI: UNO A LIVELLO LOCALE, L’ALTRO SUL PIANO UNIVERSALE

Nel mese di aprile ci sono alcuni appuntamenti di grande rilevanza per l’ecclesialità, sia a livello locale sia a livello uni-versale. Nella domenica 10 aprile, nella parrocchia intitolata a San Martino, è prevista la Festa della famiglia; domenica 17 aprile si svolgerà la 53ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Nella Festa della famiglia, durante la Messa delle ore 10,30, in plebana, non mancherà il momento del rinnovo delle promesse matrimoniali. Questa Festa assume uno spe-ciale spessore dopo i due Sinodi che Papa Francesco ha voluto venissero dedicati ai nuclei domesti-ci, per aiutarli a reggere di fronte alle sfide sempre più insidiose che, per gli stessi, affiorano nei tempi attuali. Alla Festa sono invitate in particolare a partecipare (dandone, se possibi-le, comunicazione anche agli uffici parrocchiali) le coppie di coniugi che in questo 2016 raggiungono speciali “traguardi” della loro vita insieme. Ma l’esortazione ad essere presenti vale anche per tutti gli altri coniugi, che desiderino – attraverso questa adesione – rafforzare il proprio rap-porto matrimoniale. Dopo la Messa, per quanti vorranno prendervi parte, presso l’Oratorio si svolgerà un pran-zo; è richiesta la prenotazione.

Sempre a livello parrocchiale, per il mese di aprile, è opportuno ricordare che dal martedì 12 ripren-deranno (con cadenza settimanale) gli incontri per la catechesi degli adulti, alle ore 20,30 presso la Sala della comunità, attigua alla plebana. Domenica 17 aprile, i bambini e le bambine che il prossimo 1° maggio si accosteranno alla prima Comunio-ne, andranno in ritiro spirituale con i rispettivi genitori. Il 1° aprile, come

in tutti i primi venerdì del mese, alle ore 20,30 si svolgerà l’adora-zione eucaristica in Santa Maria. E, in aggancio ad iniziative di portata diocesana, anche venerdì 15 apri-le, nella chiesa di Santa Maria, si terrà l’adorazione eucaristica in vista della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.

Il messaggio di Papa Francesco per siffatto appuntamen-to si chiude con una preghiera nella quale sono, di fatto, condensati tutti gli spunti da mettere al centro degli impegni e delle riflessioni durante la Giornata. La preghiera dice: «Padre di misericordia, che hai donato il tuo figlio per la nostra salvezza, e sempre ci sostieni con i doni del tuo Spirito, concedici comunità cristiane vive, ferventi e gioiose, che siano fonti di vita fraterna e suscitino tra i giovani il desiderio di consacrarsi a Te e alla evangelizzazione. Sostienile nel loro impegno di proporre una adeguata catechesi vocazionale e cammini di speciale consacrazione. Dona sapien-za per il necessario discernimento vocazionale, così che in tutto risplen-da la grandezza del tuo amore mise-ricordioso». Nel suo messaggio per la Giornata per le vocazioni – che si aggancia, a Nembro, alla Giornata per il Seminario svoltasi in febbraio – Papa Francesco rimarca che la vo-cazione nasce, cresce ed è sostenuta nella Chiesa; sollecita tutti i fedeli ad assumersi le loro responsabilità nella cura delle vocazioni. «La Chiesa ma-dre di vocazioni» è, stavolta, il tema generale della Giornata.

LUNEDÌ 21 MARZO: ore 20,30, Con-fessioni per ragazzi di terza media e adolescenti in Santa Maria, e, sempre alle ore 20,30, Confessioni comunitarie nella chiesa di Viana.

MARTEDÌ 22 MARZO: ore 20,30, Confessioni comunitarie nelle chiese di San Faustino e di San Nicola.

MERCOLEDÌ 23 MARZO: ore 20,30, Confessioni comunitarie in plebana.

GIOVEDÌ SANTO (24 MARZO): in plebana, ore 8,30, preghiera delle Lodi; dalle ore 14 alle ore 19, Confessioni per tutti; ore 20,30, Messa in Coena Domini

(con lavanda dei piedi); al termine inizio dell’adorazione notturna presso l’altare della reposizione.

VENERDÌ SANTO (25 MARZO): in plebana, ore 8,30, preghiera delle Lodi; dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 al-le ore 19, Confessioni per tutti; ore 15, Azione liturgica nel ricordo della Passio-ne e morte in Croce di Gesù; ore 20,30: da Viana alla plebana, processione con il simulacro del Cristo morto, e di simboli della passione.

SABATO SANTO (26 MARZO): in plebana, ore 8,30, preghiera delle Lodi;

dalle ore 9 alle ore 11 e dalle ore 16 alle ore 19, Confessioni per tutti; ore 11,30: benedizione delle uova pasquali in ple-bana e nelle chiese delle Vicinie; ore 21, in plebana Veglia pasquale (con, even-tuale, amministrazione di Battesimi).

SOLENNITÀ DI PASQUA (DOMENICA 27 MARZO): Ss. Messe secondo gli orari festivi.

LUNEDÌ DELL’ANGELO (28 MARZO): con programma ridotto, Messe secondo gli orari festivi; sono sospese le Messe delle ore 10 a Viana, delle ore 10,30 a San Vito e delle ore 17 a San Nicola.

Riprendono le Messe al Santuario

dello Zuccarello

Con decorrenza dal 3 aprile riprende-ranno le celebrazioni delle Messe al Santua-rio dello Zuccarello, alla domenica e al gio-vedì, sempre alle ore 16. Dalla medesima data, e sino all’8 dicembre, verrà sospesa la Messa delle ore 17 a San Nicola nei pomerig-gi delle giornate festive.

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6 IL NEMBRO marzo 2016

EVENTI

Bambini e ragazzi il 25 aprile attesi a Bergamo per il loro Giubileo

NEL POMERIGGIO UN GRANDE RADUNO ALLO STADIO COMUNALE DOPO CORTEI CHE PARTIRANNO DA QUATTRO PUNTI DELLA CITTÀ

Già più volte su queste pagine si è parlato dei progetti che assai per tempo la Diocesi di Bergamo ha messo in cantiere per speciali celebrazioni tese a far cogliere l’importanza dell’Anno Santo attualmente in corso agli appartenenti alle diverse ca-tegorie o gruppi sociali. Tra questi appuntamenti è stato inserito pure il Giubileo dei bambini e dei ragazzi, im-postato però non secondo gli schemi tradizionali di questo tipo di eventi, ma organizzato eminente-mente come momento di incontro atto a faci-litare la percezione del significato profondo di quella Misericordia di Dio che Papa France-sco ha voluto mettere al centro della straordi-naria iniziativa da lui lanciata.

Può risultare emblematica a tale riguar-do non soltanto l’articolazione del program-ma della manifestazione, ma anche la scelta del luogo che vedrà il suo momento culmi-nante: ossia lo stadio comunale di Berga-mo, quello – intitolato agli “Azzurri d’Italia” – nel quale normalmente gioca l’Atalanta.

Come data, è stata scelta quella di lu-nedì 25 aprile. L’invito alla partecipazione è stato rivolto in particolare – dal Vescovo mons. Francesco Beschi – a tutti i bambini e ragazzi della Diocesi, nell’età che va dalla prima ele-mentare alla terza media. Essi sono stati chiamati a vivere questa “giornata di festa” accompagnati dai loro sacerdoti, dai loro genitori, catechisti, animatori, in-segnanti, e anche dagli allenatori delle società sportive nelle quali militano, nonché da quanti li stanno seguendo nella loro crescita: tutti insieme – come dice il manifesto del Giubileo dei bambini e dei ragazzi – «per fare esperienza della gioia che la Misericordia di Dio è capace di generare nella vita degli uomi-ni»; un concetto sul quale c’è l’auspicio che si rifletta, da parte di quanti aderiranno al Giubileo del 25 aprile, anche dopo il rientro a casa, sì da farne tesoro per la quotidianità ordinaria.

Per la partecipazione al Giubileo dei bambini e dei ragaz-zi le Parrocchie sono state sollecitate a pre-sentare le loro iscrizioni entro il 25 marzo (all’Ufficio diocesano per la pastorale dell’età evolutiva; telefono 035 278 203), indicando il numero dei partecipanti (bambini, ragaz-zi, accompagnatori e così via) delle rispettive comunità.

Per ogni iscritto all’evento dal 1° aprile sarà a disposizione, ritirabile presso il Centro Oratori di Bergamo, il foulard che sarà un po’ anche il simbolo dell’intera manifestazione; come segno della “festa” proposta; come ri-chiamo della benda che il buon samaritano della parabola del Vangelo utilizzò per curare colui al quale rivolse la sua attenzione, come ricordo, anche, del mantello che San Martino di Tours volle spartire con un povero: riferi-mento, quest’ultimo, che dovrebbe far presa

in particolare sui Nembresi, i quali hanno proprio in San Marti-no il loro patrono.

Come momenti di preparazione al Giubileo sono state in-dicate due iniziative (a sostegno di ciascuna delle quali sono

state predisposte schede messe on line sul sito www.oratori.bg.it). Per la attuazione della prima iniziativa – con-

sistente nella celebrazione del Sacramento della Riconciliazione o Confessione per i bambini e i

ragazzi – è stata indicata la Settimana Santa (o comunque una data ad essa vicina). Per la con-cretizzazione della seconda iniziativa – consi-stente in un incontro di catechesi sul Giu-bileo rivolto a bambini e ragazzi, abbinato pure a preghiere – è stato suggerito il perio-do postpasquale antecedente il 25 aprile.

Premesso che nella mattinata del 25 aprile, presso il Seminario di Bergamo alta, avrà luogo anche l’annuale raduno dioce-sano dei chierichetti (i quali hanno il lo-ro “strumento di collegamento” nella rivista Clackson), va detto che, per il pomeriggio

della medesima data (25 aprile) sono stati sta-biliti, in Bergamo, quattro punti di raduno (a

partire dalle ore 14,30) dei partecipanti al Giu-bileo dei bambini e dei ragazzi. Entro il 22 aprile

l’Ufficio diocesano per la pastorale dell’età evolutiva comunicherà alle singole Parrocchie iscrittesi, il pun-

to di raduno sul quale ciascuna di esse (con il rispettivo gruppo) dovrà convergere. Indipendentemente dalla Parrocchia di appartenenza, tutti i chierichetti partecipanti (in mattinata) al raduno di Clackson, partiranno dal Seminario.

I luoghi di ritrovo saranno: il Seminario vescovile di Città alta (appunto, e anzitutto) per i chierichetti; il Parco di Redona; il Parco Goisis; il Parco Suardi.

In ciascuno di questi quattro punti (per quanti in ciascu-no di essi si saranno radunati, secondo le indicazioni ricevu-te), alle ore 14,45 ci sarà un momento di preghiera; alle ore

15, da ciascuno dei quattro punti inizierà il cammino, o corteo, verso lo stadio; l’arrivo, dei vari cortei, allo stadio, è previsto per le ore 15,45. Dopo il momento dell’accoglien-za e del benvenuto, sono previste – a partire dalle ore 16,15, animazioni, testimonianze, preghiere. L’incontro si concluderà verso le ore 17, dopo il discorso del Vescovo monsi-gnor Francesco Beschi.

Per l’organizzazione, e per la buona riu-scita del Giubileo dei bambini e dei ragazzi, la Diocesi ha chiesto la collaborazione della Prefettura e del Comune di Bergamo, delle Forze dell’Ordine e di Istituzioni ed organismi vari. In particolare hanno assicurato la loro collaborazione l’Associazione Nazionale Alpi-ni (Sezione provinciale di Bergamo), il C.S.I. bergamasco, la Società Atalanta calcio.

La copertina di uno dei più recenti numeri della rivista Clackson.

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PROBLEMI D’ATTUALITÀ

Nel corso della Quaresima – tempo di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, di penitenza, di impegno per la conversio-ne alla vita buona del Vangelo – in questo 2016 hanno offerto cospicui spunti di riflessione anche gli esiti di una delle periodi-che rilevazioni dell’Istat (Istituto nazionale italiano di statistica) sulla propensione alla pratica religiosa nel nostro Paese. Da tale sondaggio si è appreso che in un decennio (tra il 2006 e il 2015) in Italia le persone frequentanti un luogo di culto, una chiesa, almeno una volta alla setti-mana sono diminuite dal 33,4 al 29 per cento; nel medesimo arco di tempo le persone di-chiaranti di non frequentare mai chiese sono aumentate dal 17,2 al 21,4 per cento. So-no state constatate diversità nelle situazioni delle varie zo-ne del Paese: la regione nella quale la disaffezione verso la pratica religiosa si è fatta più marcata è la Liguria: il 35,2 per cento degli interpellati per il sondaggio dell’Istat ha detto – in tale regione – che non va mai in chiesa; il 18,6 per cen-to ha asserito che va in chiesa almeno una volta alla settimana. È risultata la Sicilia, invece, la regione nella quale attualmente resta più consistente la propen-sione alla pratica religiosa: il 13,3 per cento degli interpellati dai sondaggisti dell’Istat ha dichiarato che non mette mai piede in una chiesa; il 37,3 per cento ha affermato che almeno una volta alla settimana si rende partecipe di una funzione religiosa. In Lombardia si passa dal 23,7 per cento (persone che asseriscono di non recarsi mai in una chiesa) al 30,5 per cento (persone che, in una chiesa, entrano almeno una volta alla settimana).

Sono stati rilevati pure i mutamenti, intervenuti in un de-cennio, nella adesione alla pratica religiosa nelle varie fasce di età della popolazione italiana. I bambini/ragazzi tra i 6 e i 13 anni, assidui alle celebrazioni religiose, che nel 2006 erano poco al di sotto del 60 per cento (del totale degli italiani in tale età), nel 2015 sono risultati pari al 51,9 per cento; per questo calo gli esperti hanno chiamato in causa le famiglie, le quali «sembra-no sempre meno inclini a far rispettare, da parte dei propri figli, gli impegni religiosi». Dalla rilevazione dell’Istat sono risultati via via più “assenti” dalle chiese anche gli over 50; dal 2006 al 2015, in Italia, c’è stata una flessione del 30 per cento circa nella pratica religiosa tra i 55/59enni, e del 25 per cento tra i 60/64enni. A proposito di questi cedimenti nella pratica religio-sa tra gli adulti di una certa età, il sociologo Franco Garelli ha fatto riferimento agli orientamenti diversi che possono scattare nelle esistenze delle persone che si trovano con i figli diventati ormai autonomi, oppure che sono fortemente pressate dalle in-combenze delle loro carriere personali giunte al culmine.

Nel complesso della rilevazione dell’Istat la fascia di età più esposta ad una assai accentuata crisi nella fede, come

I dati più recenti e le cause profonde della crisi crescente nella pratica religiosa

UNA SITUAZIONE GIÀ DA TEMPO DIFFUSA IN EUROPA E CHE ORA STA INVESTENDO SEMPRE DI PIÙ ANCHE L’ITALIA

si era visto già nel 2006, è risultata, anche nel 2015, quella degli italiani tra i 18/19 anni e i 25/29 anni: i frequentanti chiese almeno una volta alla settimana (sull’intero territorio nazionale) oscillano (in questa fascia di età) dal 15 a poco più del 20 per cento; e questo – è parso – grazie anche ad una tuttora buona presenza di 18/19enni nelle file dell’associazio-nismo cattolico. Tra gli studenti dai 18/19 ai 29 anni sono piut-tosto numerosi quelli che dicono che non vanno mai in una

chiesa. Sempre dal sondaggio dell’Istat affiora che ci sono categorie sociali (come quel-le delle casalinghe, dei pen-sionati, degli impiegati, degli operai di certi settori) meno esposte di altre alla tendenza alla disaffezione nei riguardi della pratica religiosa.

Nel divulgare i dati sin qui esposti il quotidiano La stampa ha pensato di chiede-re una valutazione dei mede-simi al cardinal José Saraiva Martins, Prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi. L’insigne por-porato, richiamando insegna-

menti di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco, e rimar-cando che in Italia il quadro della pratica religiosa resta, per ora, molto meno negativo che in altri Paesi del vecchio conti-nente, ha spiegato: «In Europa accade nella vita del singolo ciò che avviene nella vita collettiva: la perdita delle radici cristiane, l’allontanamento dai valori religiosi ed autenticamente umani (...). La secolarizzazione ha prodotto un cambiamento (...), che ha indotto molti a pensare di poter bastare a se stessi. È l’effetto più negativo di una civiltà basata sull’effimero e sui piaceri immediati (...). La mentalità edonistica e consumistica (...) favorisce (...) una deriva verso la superficialità ed un egocentri-smo che nuoce alla vita ecclesiale. Si diffonde – ha sottolineato ancora il cardinal José Saraiva Martins – una mentalità nella quale Dio è assente dall’esistenza e dalla coscienza umana. Le statistiche fotografano l’eclissi del sacro (...). Le azioni umane senza riferimento all’etica portano però sovente a pessimi ri-sultati (...). Meno fede significa meno valori umani. Lontani dalle radici si è più fragili e più soli!».

Già nell’edizione del Nembro del marzo 1916 – quindi un secolo fa –, nell’articolo di fondo furono stampate le seguenti parole: «Si sono fatti dei grandi progressi nelle scienze, nelle ar-ti, nell’industria: innovazioni e scoperte mirabolanti in ogni or-dine di cose! Ma quanto più si è pronunciata ardente e vigorosa l’ascesa nello sviluppo delle umane vicende, tanto più si è reso palese il regresso in ordine all’anima ed alla sua salvezza eterna; e più marcata si è fatta l’apostasia delle genti, sino al punto culminante di aver dimenticato il Signore, o di ricordarlo appe-na (...) per offenderlo sfacciatamente nella trasgressione delle sue leggi e nella negazione dei suoi dogmi e della sua morale».

I grandi eventi della Chiesa universale richiamano tuttora folle enormi. Ma nella quotidianità delle Parrocchie la pratica religiosa costante, anche in Italia, si sta, purtroppo, facendo sempre più limitata

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8 IL NEMBRO marzo 2016

CRONACHE

Pochi giorni dopo la Pa-squa, con ancora nella mente le celebrazioni che, nel corso della Settimana Santa, ogni anno, portano in primo piano i luoghi della passione e della morte di Gesù in Croce, in que-sto 2016 un nutrito gruppo di Nembresi avrà la possibilità di andarli a vedere, quei luo-ghi. Partirà infatti il 1° aprile il pellegrinaggio parrocchiale organizzato con il sostegno logistico della Agenzia Ovet. Il viaggio durerà complessiva-mente otto giorni, appunto dal 1° all’8 aprile; Nazareth, Monte Tabor, Lago di Galilea, Gerico, sono le prime località che verran-

Nembresi in visita ai luoghi della vita di Gesù

UNA QUARANTINA I PARTECIPANTI AL PELLEGRINAGGIO CHE PARTIRÀ IL 1° APRILE

no visitate. Gerusalemme sarà la città dalla quale si muove-ranno gli itinerari della secon-da parte del pellegrinaggio per giungere sino a Betlemme.

L’idea venne lanciata sul finire dell’estate del 2015. Il progetto fu presentato in un incontro presso l’auditorium “Giovanni XXIII”. A poco a po-co il numero degli aderenti è cresciuto, ed è arrivato a quota quaranta circa. Ai Nembresi si sono aggiunti anche abitanti di paesi vicini. Il programma è

molto denso, con parecchie celebrazioni; per chi avrà la possi-bilità di viverla, l’esperienza si preannuncia molto coinvolgente.

LE REGISTRAZIONI ALL’ANAGRAFE PARROCCHIALE

Tre battesimi nel mese di febbraioNel corso del mese di febbraio, all’a-

nagrafe della Parrocchia di San Martino, in Nembro, sono stati registrati tre batte-simi e sette decessi; non sono stati regi-strati matrimoni. Qui di seguito, ecco il dettaglio.

BATTESIMI (amministrati il 7 febbra-io) – Agata Bonacina, di Lorenzo e di Silvia Borella; Anna Cantini, di Marco e di Fran-cesca Merati; Davide Ronchi, di Simone e di Chiara Cortinovis.

DEFUNTI – Annibale Valoti, di anni 84, deceduto il 6 febbraio; Ines Pirola, di anni 85, deceduta il 12 febbraio; Maria Marcassoli, di anni 76, deceduta il 13 feb-braio; Leone Carrara, di anni 78, decedu-to il 13 febbraio; Cecilia Birolini, di anni 74, deceduta il 20 febbraio; Giovanni Bri-gnoli, di anni 89, deceduto il 25 febbraio; Agnese Carrara, di anni 78, deceduta il 25 febbraio.

IL QUADRO DELLE OFFERTECome di consueto, ecco anche il qua-

dro delle offerte che, sempre nel mese di febbraio, sono pervenute alla Parrocchia di San Martino, nelle modalità solite.

Agli Uffici parrocchiali, euro 2.129 così ripartiti: N.N. 100 euro; per il restau-ro delle campane 72 euro; N.N. 90 euro; N.N. 50 euro; N.N. 50 euro; N.N. 100 eu-ro; dall’Avis di Nembro, come rimborso

spese per l’utilizzo della sede, 1.500 euro; dalle appassionate del gioco della tombo-la, 167 euro.

Al Fondo di solidarietà “mon-signor Aldo Nicoli”: 660 euro, così ri-partiti: N.N. 200 euro; da un gruppo di preghiera in famiglia 110 euro; N.N. 150 euro; N.N. 200 euro.

Per le poltroncine al cineteatro “San Filippo Neri”: 150 euro da “P.R.”.

Al Santuario dello Zuccarello, 150 euro, così ripartiti: N.N. 50 euro; N.N. 100 euro.

A tutti coloro che hanno dato per le diverse finalità vanno i più sentiti ringra-ziamenti.

I bambini battezzati il 7 febbraio scorso in una foto che li ritrae insieme ai loro familiari e all’ar-ciprete don Santino Nicoli.

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IL NEMBRO marzo 2016 9

CRONACHE

Al centro della riunione che il Consiglio pastorale della comunità di San Martino ha tenuto nella serata di mercoledì 9 marzo c’è stato il tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo nel contesto del fenomeno delle migrazioni, così in evidenza in questo periodo. In sostanza – come viene accennato pure nell’articolo dell’arciprete pubblicato alle pagine 2 e 3 di questa edizione de Il Nembro –, sulla base di quanto indicato dal vesco-vo il 21 gennaio scorso, durante la sua visita nel Vicariato, si sta

AL CONSIGLIO PASTORALE I PROBLEMI DELL’ACCOGLIENZA DEI RIFUGIATIvalutando come pure Nembro potrà fare la propria parte in questo ambito, in un contesto di collaborazione tra Parrocchia, enti pubblici (Comune), Cooperative e così via. A Nembro l’acco-glienza dovrebbe riguardare undici persone, una per ogni mille abitanti; occorreranno persone preparate a seguire ed aiutare; sarà necessaria pure la sensibilizzazione di tutta la popolazione: sono questioni complesse e delicate, delle quali si riferirà det-tagliatamente quando saranno state maturate scelte concrete.

Leonardo Petrini, Michele Rinaldi, Giulia Moioli, Bouchra Rafiq, France-sco Ravasio, Giulia Bergamelli, Davide Poloni: sono questi gli studenti nem-bresi, impegnati nelle Università di Bergamo, Milano, Bologna, Padova, Brescia, che, per l’anno accademico 2015/16, hanno avuto borse di studio legate al ricordo di Maria Antonietta Savoldi; borse di studio tutte a caratte-re periodico (cioè versate in più ratei), con valore oscillante tra i 625 e i 750 euro. La consegna delle borse ha avu-to luogo nel pomeriggio di sabato 12 marzo presso la Biblioteca di piazza Italia ( foto); erano presenti il sindaco Claudio Cancelli, l’assessore competen-te, Graziella Picinali, e rappresentanti della famiglia di Renato Savoldi, papà di Maria Antonietta, promotore del ri-

BORSE DI STUDIO “ANTONIETTA SAVOLDI”: QUESTI I VINCITORI

conoscimento che nel corso degli anni ha avuto varie impostazioni; in questo

2016, di Renato Savoldi si compie il quarantennale della scomparsa.

Anche se se ne parla poco, tocca pu-re la nostra regione il Referendum sulle trivellazioni che si svolgerà il prossimo 17 aprile: infatti sono sei le province della Lombardia con territori toccati da operazioni di questo tipo. Il referendum in sostanza riguarda la durata delle con-cessioni per siffatti interventi. Dettagliate informazioni vengono continuamente of-ferte dai massmedia.

È intitolata Cinquanta sfumature di ghiaccio la manifestazione, rivolta in par-ticolare agli appassionati della montagna, in programma per il 1° aprile presso il Modernissimo: in pratica verranno pro-iettate “storie” di imprese tra le vette, un po’ come quelle viste venerdì 26 febbra-io, sempre al “Modernissimo”, in occasio-ne della scelta e premiazione dei vincitori della nona edizione del Premio Marco e Sergio Dalla Longa. Pure stavolta, tra i candidati al riconoscimento c’erano vari nembresi. Dell’evento si riferirà nel pros-simo numero de Il Nembro.

Era particolarmente numeroso il pubblico presente nel pomeriggio del 23 febbraio al “Modernissimo”, quando Massimo Cacciari (foto) ha parlato del

“dramma dell’Umanesimo”, inquadran-dolo nel contesto dei fermenti culturali, sociali, politici di uno dei periodi chiave della storia italiana.

“Pittura, musica, buffet” è il titolo della serata in programma per venerdì 8 aprile (inizio alle ore 20) presso l’Hotel San Marco in Bergamo: saranno esposti quadri di Gianni Bergamelli, il quale sarà anche impegnato, nella medesima occasione, in un concerto con Gianluigi Trovesi, Umberto Benny e con la cantan-te Veronika Kralova. La mostra sarà at-tuata solo in tale serata, come già, con Gianni Bergamelli, è avvenuto pure in altre occasioni.

È intitolata La forma dei margini la mostra che l’artista nembrese Audelio Carrara terrà invece dal 22 marzo al 10 aprile al “Calisto Cafè” di Vailate (Cremo-na), un locale che è aperto sino alle 2 di notte nei fine settimana. L’inaugurazio-ne della mostra avrà luogo martedì 22 marzo, alle ore 21.

NOTIZIE IN BREVE

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10 IL NEMBRO marzo 2016

CRONACHE

Come ha spiegato il presi-dente del Consiglio di ammini-strazione della Casa già a no-vembre nel Consiglio Comunale e anche nella serata del 3 mar-zo, ci si è orientati sul rinvio – per il momento – di quella che negli intendimenti iniziali era stata indicata come la terza fase dei lavori (l’ampliamento della struttura; con l’aggiunta di altri dieci posti), e sulla messa in mo-to, invece, appena possibile, con

i necessari adeguamenti pure progettuali, delle operazioni riguardanti la creazione di un Centro diurno integrato per almeno 25 persone, la reimpostazione dei servizi domiciliari, il potenziamento della fisio-terapia, la razionalizzazione dell’uso degli spazi interni (a beneficio dell’assistenza e della degenza degli ospiti).

Procedendo d’accordo con il team che si affermò nel concorso, si è trovata la possibilità di avere l’apporto (a condizioni di estremo favore, di contenimento delle parcelle) di tre professionisti nembresi – che meritano un grande grazie – per le progettazioni “separate” riguardanti l’im-piantistica in generale, le strutture nuove da fare o quelle da consolidare, la “sicu-rezza” dell’insieme nel senso più ampio. E su questa strada – di tre progetti settoriali più uno –, sempre nell’ottica del conteni-

Ammodernamento della Casa di Riposo: come si sta andando avanti nei progetti?

GLI ULTERIORI CHIARIMENTI EMERSI DURANTE UN RECENTE INCONTRO

I presenti non erano più di una trentina (compresi i pro-motori, le autorità, gli... addetti ai lavori); ma l’assemblea per il rinnovo del Comitato diret-tivo della associazione dei soci sostenitori della Casa di Ri-poso (assemblea svoltasi nella serata del 3 marzo) è risultata egualmente molto importante, perché, attraverso gli interven-ti, in particolare, del sindaco, Claudio Cancelli, e del presiden-te della struttura, Giuseppe Pezzotta, ha consentito di avere ulteriori indicazioni su quanto si sta facendo per trasforma-re l’istituzione in un Centro di servizi socio-sanitari aperto all’intera comunità. Dell’esito dell’impegno per il rinnovo del direttivo dell’associazione dei soci soste-nitori viene riferito in una nota a parte. Qui preme ricordare che il cammino per il “riadeguamento” della Casa di Riposo co-minciò, in pratica, verso la fine del 2013, quando si pensò di lanciare un concorso per la raccolta di idee e proposte, tradotte in progetti, a proposito degli interventi da attuare in tre fasi. Il concorso arrivò in porto (con la proclamazione dei vincito-ri, la premiazione degli stessi e l’esposi-zione degli elaborati pervenuti) all’inizio dello scorso anno 2015. Parteciparono al concorso diciannove gruppi di pro-

fessionisti o singoli professionisti; cinque vennero messi in una graduatoria; quat-tordici furono classificati ex aequo (dopo i primi cinque). Fu privilegiato, per la sua impostazione e per i criteri di inserimento della struttura nel territorio e nel conte-sto sociale, il progetto firmato dal team dell’architetto Remo Capitanio.

Si capì però subito che – per que-stioni di costi e di tempi, in rapporto alle pressanti esigenze emergenti, – il passo verso la sua immediata, completa attua-zione, sarebbe stato molto arduo. E così – mentre nel frattempo interveniva anche il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo, sempre comunque guidato da Giuseppe Pezzotta, – si è arri-vati all’idea di creare un gruppo di lavoro per vedere di concretizzare le operazioni più urgenti.

nari (con l’incarico, in particolare, per l’or-ganizzazione di lotterie e iniziative varie per la raccolta di fondi), Alberto Cortino-vis, e, Narcisa Rota. L’idea di una Associa-zione a sostegno della Casa di Riposo, nel momento nel quale essa si costituiva in Fondazione, cominciò a prendere consi-stenza agli inizi degli anni 2000 sull’on-da dei consensi diffusi ottenuti, anche concretamente, dall’iniziativa “Sostieni la Casa di Riposo”, allora lanciata in paese. Nel giugno del 2005 si tenne una prima assemblea di “soci sostenitori” per l’ado-zione di un regolamento da seguire nello svolgimento delle attività e per la forma-zione del primo Comitato direttivo, che risultò così strutturato: presidente, Celesti-no Casali; vice presidente, Angela Fornari; segretario, Carlo Rizzi; consiglieri Gaetano

Foini e Oliviero Morotti. Questo Comitato (con cinque componenti) rimase insediato sino al 2008 (nel rispetto della triennalità del mandato prevista dal regolamento), epoca nella quale Celestino Casali comu-nicò di non poter accettare ulteriormente l’incarico, per nuovi impegni sopravvenu-tigli. In quella data diventò presidente Angela Fornari; Carlo Rizzi venne con-fermato segretario; accanto ad Oliviero Morotti diventarono consiglieri Francesco Austoni e Vincenzo Brigati. Questo Comi-tato è rimasto di fatto in carica sino a po-che settimane fa. In base allo statuto della Fondazione Casa di Riposo, quali rappre-sentanti del Comitato dei soci sostenitori, i due presidenti succedutisi tra il 2005 e il 2016, hanno sempre partecipato – con di-ritto di parola – alle riunioni del Consiglio

DA PARTE DEI SOCI SOSTENITORI

Un aiuto costante nel corso degli anni

Nell’attuazione di quanto scaturito dall’assemblea svoltasi il 3 marzo, nella serata di martedì 8 marzo si è insediato ufficialmente il nuovo Comitato diretti-vo dell’Associazione dei soci sostenitori della Casa di Riposo. Esso risulta così com-posto: presidente, Claudio Barcella; segre-tarie, Rossana Pezzotta e Nicoletta Gritti; incaricata per la tesoreria (o contabilità e cassa), Vanessa Barcella; delegato per la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo, Walter Micheletti; consiglieri: Angela For-

Il tavolo della presidenza durante l’assemblea dei soci sostenitori del-la Casa di Riposo.

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IL NEMBRO marzo 2016 11

CRONACHE

mento dei costi senza però rinunciare alla qualità delle realizzazioni, si sta ora proce-dendo. Non saranno brevissimi i tempi tec-nici e burocratico-procedurali. Però è lecito immaginarli nemmeno tanto lontani.

Nel frattempo sono stati presi con-tatti con tre banche in vista della contra-zione di un mutuo di circa tre milioni di euro, rimborsabili in vent’anni, con ratei annuali di circa 200.000 euro, da coprire per un terzo (della somma annuale) con gli apporti che il Comune ha già comin-ciato a dare: per un terzo con fondi che l’Amministrazione della Casa cercherà di reperire nel proprio bilancio (magari, se

proprio necessario, con un lieve ritocco delle rette); per un terzo con i contribu-ti dei soci sostenitori e con il mecenati-smo di Nembresi sensibili al problema. Su quest’ultimo versante c’è la speranza che, a fronte delle necessità in campo, le donazioni aumentino rispetto all’entità delle stesse rilevata negli anni precedenti.

Da statistiche apparse sulla stampa provinciale si è appreso che nella Ber-gamasca le strutture per l’accoglienza e l’assistenza degli anziani sono poco più di una sessantina, con circa seimila posti complessivi, con rette giornaliere (a carico degli utenti) che variano da 41 a 120 euro

(le rette in vigore a Nembro sono tra le più contenute); la retta media giornaliera in Bergamasca è di 57 euro, in Lombardia di 100 euro. Nelle liste di attesa ci sono poco meno di 4.250 persone. Però – come ha spiegato Giuseppe Pezzotta il 3 marzo – si sta accentuando la propensione verso la fruizione di servizi socio/sanitari domici-liari. Con la nuova impostazione “accele-rata” della sua “trasformazione” la Casa di Riposo di Nembro si è dunque messa su una via in linea con le tendenze emergen-ti. Per questo, con il supporto generoso dei Nembresi, spera di arrivare in fretta al traguardo che si è prefissato.

di amministrazione della Casa di Riposo. Dalla dettagliata relazione che Carlo Rizzi ha svolto nella serata del 3 marzo scorso è emerso che nell’arco di una decina di anni i soci sostenitori hanno portato alle casse della Fondazione situata nella zona di San Nicola, complessivamente, 26.803 euro, con erogazioni annuali che sono oscillate da un minimo di 550 euro ad un massimo di 4.301 euro. In alcuni anni le somme sono state dichiaratamente de-stinate all’acquisto di attrezzature per la Casa, delle quali era nota la necessità. In tal modo sono stati acquistati: (come do-ni dei soci sostenitori alla Casa di Riposo) quattro letti con funzionamento elettroni-co; un lettino per fisioterapia; una carroz-zina rigida; cinque carrozzine pieghevoli; tre materassini e un cuscino antidecubito.

Per la raccolta dei mezzi finanziari qui sopra indicati da parte dei soci sostenitori sono state portate avanti varie iniziative; a più riprese sono state inviate lettere ad aziende industriali e commerciali di Nembro; lettere sono state spedite pure a tutte le famiglie nembresi, con l’invito a destinare alla Casa di Riposo il 5 per mil-le delle loro dichiarazioni dei redditi; tra-mite il gruppo “Amici di Aldo” sono stati allestiti all’Oratorio spettacoli a carattere benefico; ogni anno si sono promosse lot-terie/sottoscrizioni a premi, con la mes-sa in distribuzione (in ogni occasione, e grazie principalmente all’impegno della signora Angela Fornari) dai 2.000 ai 3.000 biglietti. Per racimolare aiuti è stato assai prezioso pure il gazebo che per 44 volte è... stato messo in funzione nei mercati

settimanali del giovedì (per un certo nu-mero di volte all’anno) o, per altre dodici volte, in coincidenza di feste e manife-stazioni popolari. Con l’insediamento del nuovo Comitato sono intervenuti alcuni cambiamenti (a cominciare dal numero dei suoi componenti). C’è – a fronte de-gli impegni che attendono la Fondazione Casa di Riposo con la sua trasformazione in Centro di servizi – il proposito di un ri-lancio delle attività del sodalizio dei “so-ci”; e a tale proposito potrà sicuramente risultare prezioso l’incontro, previsto per i prossimi giorni, tra i componenti del nuovo Comitato e quelli del Comitato in precedenza insediato: incontro pensato per uno “scambio di esperienze” a benefi-cio di sempre più significativi apporti alle necessità della Casa di Riposo.

Forse pochi lo hanno notato, ma accanto all’ingresso della cappella della Casa di Riposo c’è una targa che reca le seguenti parole: «Chiesetta dedicata a don Giuseppe Adobati, sacerdote nembrese, un uomo, un prete che ha svolto la sua opera sempre dalla parte degli ultimi». La targa venne posta nel giugno del 2003. Da questa attestazione è scaturita l’idea di promuovere un particolare ricordo di don Giuseppe Adobati, proprio presso la Casa di Riposo, in occasione del trentennale della sua scomparsa, che si compirà il prossimo 31 marzo. A tale scopo presso l’istituzione situata nella zona di San Nicola sarà allestita una mostra fotografica che, in pratica, ricostrui-rà l’intera vita di don Giuseppe Adobati. Nato a Lonno, dopo l’ordinazione egli fu impegnato per qualche anno a Ranzani-co; arrivò poi a Nembro, e qui prodigò il ministero sacerdotale per tutto il resto della sua esistenza, dapprima come direttore dell’Oratorio “San Filippo Neri” (che ampliò e ammodernò) e poi come coadiutore nella zona di San Faustino, dove pure si

Mostra per ricordare don Giuseppe Adobati

NEL TRENTENNALE DELLA SUA SCOMPARSA

rese promotore dell’ampliamento della chiesa della Vicinia, oltre che della realizzazione di altre importanti strutture. La mostra fotografica resterà allestita dal Lunedì dell’Angelo (28 marzo) alla domenica 3 aprile, quando sarà celebrata, alle ore 9,30, nella cappella, una Messa. Nella serata del 31 marzo una Messa nel ricordo di don Giuseppe Adobati sarà celebrata an-che presso la chiesa di San Faustino, alle ore 20,30, con l’ac-compagnamento musicale del Coro Anghelion. Nel periodo dell’apertura della mostra fotografica, presso la Casa di Riposo, ci saranno pure proiezioni di un video che ricostruisce la vita e l’impegno sacerdotale di don Giuseppe Adobati a Nembro.

Don Giuseppe Adobati (a sinistra) e l’ingresso della cappella della Casa di Riposo, con la targa che lo ricorda.

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12 IL NEMBRO marzo 2016

CRONACHE

Atmosfere degli anni ’50 per la Festa della donna

LA MANIFESTAZIONE ALLESTITA DAL C.I.F. PRESSO L’ORATORIO

Nell’imminenza della Giornata della donna (8 marzo), nel pomeriggio (ore15) di domenica 6 marzo, nel salone “Don Giuseppe Adobati” dell’Oratorio si è svolta l’annuale “Festa della donna”, organizzata dal gruppo nembrese del Centro italiano

femminile (C.I.F.). Per l’evento sono stati mobilitati due cori: la Polifonica del Cen-tro Anziani di Albino ed il Coro Terza Università di Bergamo. I complessi han-no animato l’incontro eseguendo canti del periodo rinascimentale, di stampo mozar-tiano, e canzoni tratte da colonne sonore di film degli anni ’50 del ’900. Per una sce-nografia atta a “fare atmosfera” durante l’esecuzione dei brani tratti dai film di lar-go successo della metà del secolo scorso sono stati creati “angoli di vita familiare” nello stile di quell’epoca, come tavolini sui quali erano in vista oggetti allora di uso comune: dal grembiulino nero che i bam-bini indossavano per andare a scuola, alla macchina da cucire a manovella, dall’ap-parecchio radio che sembrava un grosso scatolone, a capi tipici dell’abbigliamento femminile, dalle tovaglie ricamate che, con lenzuola, federe e altro, costituivano la “dote” delle ragazze che “andavano in sposa”, a... manichini sui quali erano ab-

bozzati abiti di una sessantina di anni fa. Tra un canto e l’altro sono state recitate poesie in dialetto bergamasco dedicate alla donna. Come sempre, nel corso della festa è stata offerta la possibilità di gusta-re una buona merenda: i partecipanti al pomeriggio di gioiosa animazione, anche se non erano particolarmente numerosi, l’hanno molto gradita. Da parte del grup-po del C.I.F. attivatosi per l’iniziativa va un grazie sentito all’Oratorio, che ha messo a disposizione l’ambiente ospitandone l’effettuazione; un grazie va pure a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Nelle foto: i due cori che hanno cantato nel corso della “festa” e il gruppo delle aderenti al C.I.F. che l’hanno organizzata.

IL 7 MAGGIO LA RASSEGNA DEI MINICANTANTI

AL “SAN FILIPPO NERI”Quest’anno si svolgerà il 7 mag-

gio, presso il cineteatro “San Filippo Neri”, la Patatina d’oro, rassegna di minicantanti stavolta lanciata con lo slogan “Canta con noi” e inserita nel percorso “Ero straniero e mi avete ospi-tato – La sfida dell’incontro”. Dal 12 marzo sono iniziate le prove, che si svolgono ogni sabato presso l’Oratorio dalle 16 alle 18. Gli interessati a parte-ciparvi sono invitati a farsi avanti.

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IL NEMBRO marzo 2016 13

CRONACHE

Oltre 19.930 tesserati che hanno prestato servizio militare portando il cappello con la penna nera, e 6.604 so-ci aggregati (o amici); quasi 306 mila ore di lavoro volontario prodigato nel-le situazioni più diverse e 1.028.183 eu-ro devoluti in opere di solidarietà; si riassume in questi dati eloquentissimi, che non hanno bisogno di commenti, la presenza degli Alpini nella realtà ber-gamasca. In un siffatto contesto agisce efficacemente anche il Gruppo di Nem-bro, che ha partecipato, naturalmente, con una sua delegazione alla assemblea sezionale, provinciale, per il bilancio del 2015 – assemblea svoltasi il 28 febbraio scorso a Bergamo –; Gruppo che in que-ste settimane è impegnato in particolare in due ámbiti: nell’organizzare l’adesione alla tradizionale adunata nazionale, in questo 2016 in programma ad Asti nei giorni 13, 14 e 15 maggio; e nel prepara-re la “spedizione” sui luoghi della Grande Guerra, programmata – come più volte annunciato – dal giovedì 19 al sabato 21 maggio prossimi, con due classi terze del-la scuola media “Enea Talpino”.

Le “penne nere” del Gruppo di Nem-bro che intendono far parte della comiti-va che andrà all’adunata nazionale di Asti sono invitate a mettersi in nota quanto prima, presso la sede sociale al “Campo-rotondo”.

Per il progettato viaggio di tre gior-ni con gli alunni di terza media, sono parecchie le cose che si stanno definen-do, per far sì che l’iniziativa si concretizzi nel migliore dei modi. Durante la stessa spedizione avverrà anche, a Bassano del Grappa, la consegna del testo della Co-stituzione e della bandiera italiana agli alunni che vi prenderanno parte; agli alunni delle tre classi terze che non an-dranno sui luoghi della “grande guerra”, testo della Costituzione e bandiera saran-no invece consegnati nel corso di una ce-rimonia che si terrà presso la “sala rovere” della Biblioteca di Piazza Italia.

In questo 2016 pertanto non ci sarà, come è avvenuto invece negli anni più recenti, la manifestazione al “Modernissi-mo” con tutti gli alunni prossimi a lascia-re le medie inferiori: manifestazione ogni volta puntualmente allestita, in collabo-razione, dal Comune e dal Gruppo Alpini.

Per gli Alpini si profila un 2016 a pieno ritmo

A MAGGIO L’ADUNATA NAZIONALE AD ASTI E IL VIAGGIO CON GLI ALUNNI DELLE TERZE MEDIE SUI LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA

Le “penne nere” nembresi non man-cheranno poi nei mesi successivi di dare il loro apporto all’allestimento della festa per i 95 anni della Sezione bergamasca dell’A.N.A. L’evento è in calendario per il mese di settembre a Bergamo, con una grande sfilata nel capoluogo della pro-vincia e con vari appuntamenti di rilievo. Numerosi saranno gli “eventi” di prepara-zione e di... avvicinamento all’ora x: mo-stre, concerti, spettacoli, presentazioni di pubblicazioni, e così via. Si sa già adesso che, per esempio, alla Fara verrà allestita una cittadella della Protezione civile, con dimostrazioni varie.

Nel corso dell’assemblea provinciale del 28 febbraio è stata evidenziata pure l’opera che gli Alpini svolgono recandosi – a seconda delle richieste e delle emer-genze – ad affiancare militari italiani di stanza in altri Paesi per servizi di vario tipo (come nel Kosovo e nel Libano). Si è fatta altresì menzione, all’assemblea sezionale, di quanto gli Alpini fanno per i giovani nei campi-scuola: campi che nella prossima estate saranno ubicati nella caserma Fior di Roccia, nella Val Veny, al cui recupero/restauro anche le “penne nere” orobiche hanno notevol-mente contribuito.

SI DARÀ UN PARTICOLARE RILIEVO ALLA RICORRENZA DEL 2 GIUGNO

Definiti i programmi delle feste patriottiche

In una riunione svoltasi nei giorni scorsi in Municipio sono stati definiti i pro-grammi, in linea di massima, per le cele-brazioni delle annuali feste patriottiche in paese. In questo 2016 avrà un particolare

spicco la ricorrenza del 2 giugno, per via del 70° anniversario della nascita della Repubblica italiana, a seguito dell’esito del referendum istituzionale svoltosi, ap-punto, il 2 giugno 1946, con la partecipa-zione al voto, per la prima volta, anche delle donne. Il prossimo 2 giugno ci sarà, dunque, il corteo con Banda e con le rap-presentanze delle varie associazioni, oltre che delle autorità. Partendo da Piazza del-la Libertà, seguendo il consueto itinerario, esso percorrerà tutto il centro storico.

Nelle ricorrenze del 25 aprile e del 4 novembre, verranno deposti omaggi floreali ai monumenti dei Caduti sia del capoluogo sia di Lonno e Gavarno; gli stessi monumenti, in tali occasioni, saran-no imbandierati. Il 25 aprile ci sarà una Messa alla chiesetta degli Alpini, in via Talpino. La ricorrenza del 4 novembre, ufficialmente, sarà celebrata domenica 6 novembre, mentre per il giorno 4 è pro-babile una manifestazione con gli alunni delle scuole medie.

Si è appreso che quest’anno la Festa degli emigranti sarà quasi certamente anticipata alla fine di luglio, perché per i primi di agosto è in cantiere l’organiz-zazione di una visita a Marcinelle in coincidenza con il 60° anniversario della tragedia mineraria che provocò 262 vitti-me delle quali 136 italiane (compreso un bergamasco).

A metà luglio l’Aido in gita

sulla Costa AzzurraSino al 28 aprile restano aper-

te le iscrizioni al viaggio sulla Costa Azzurra ed in Provenza che la sezio-ne di Nembro dell’Aido (Associazione italiana donatori di organi) ha deciso di organizzare in occasione dei propri quarant’anni di attività. Sono state scelte le date del 15, 16, 17 luglio. Valensole, Avignone, Cannes sono alcune delle località incluse nell’iti-nerario. La quota individuale è stata fissata in 290 euro, più un eventuale supplemento di 100 euro per la came-ra singola; 150 euro vanno versati co-me anticipo. Per le iscrizioni ci si può rivolgere alla sede dell’Aido, presso la Casa della Comunità, tutti i giovedì dalle ore 19 alle ore 20,30. Si possono anche contattare questi numeri tele-fonici: 349 765 5890 (Lucia Piccoli) e 334 317 4025 (Cinzia Pellicioli).

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14 IL NEMBRO marzo 2016

CRONACHE

Nel corso del mese di marzo è pro-seguita l’attuazione del percorso previsto per la Quaresima, intitolato Il fiore che profuma di bontà. Ci si è pure applicati

Feste a catena alla “Crespi-Zilioli”

DALLA GIORNATA DEI COMPLEANNI A QUELLA DEI PAPÀ

Feste... una dopo l’altra, nel me-se di marzo, per i bambini della scuola dell’infanzia “Crespi-Zilioli”. La prima è stata quella dei compleanni. Ogni anno le educatrici identificano una data per fe-steggiare (indipendentemente dalla data nella quale essi capitano) i compleanni di tutti i bambini che frequentano la scuola. In questo 2016 la scelta è caduta sull’11 marzo, un venerdì. Gli alunni “grandi” e “mezzani”, per l’occasione, hanno avuto la possibilità di recarsi all’Oratorio per assi-stere, nel cineteatro “San Filippo Neri” al-la rappresentazione di Principessa. I bam-bini più piccoli – tra quelli frequentanti la “Crespi –Zilioli” – sono rimasti nell’edifi-cio di via Roma, dove hanno avuto modo di vedere un film. Sempre in coincidenza con la festa dei compleanni, in ogni sezio-ne è arrivata una torta speciale; ad ogni bambino, inoltre, è stata consegnata una corona di cartone da mettersi sulla testa. In questa maniera tutti i bambini, ciascu-no sentendosi un po’... re, hanno festeg-giato in lieta compagnia il compleanno (già... arrivato oppure in arrivo).

La ricorrenza di San Giuseppe, festa dei papà, in questo 2016 è... calenda-rizzata in un sabato. Alla “Crespi-Zilioli” hanno pensato di... anticiparla di un gior-no, collocandola nel venerdì 18 marzo (il giorno dell’inizio della distribuzione di questa edizione de Il Nembro). I prepara-tivi sono scattati con parecchio anticipo. Ogni bambino è stato incaricato di invi-tare il proprio papà alla merenda, fissata negli ambienti della scuola a partire dalle ore 15,15. Il menù è stato impostato a ba-se di pane e nutella. Ciascun bambino si è preso il compito di approntare non solo la merenda per il proprio papà, ma anche un regalo. I bimbi più piccoli si sono im-pegnati nel confezionare un disco-orario di cartone; i mezzani e i grandi hanno... optato per la realizzazione di un porta-foto, con l’intenzione di inserirvi poi un disegno da ciascuno predisposto raffigu-rando se stesso con il rispettivo papà. A completamento del tutto è stata anche composta una poesia da recitare nel po-meriggio della festa (dei papà), con l’ag-giunta di qualche canzoncina. Dell’esito della giornata per la ricorrenza (anticipa-ta) di San Giuseppe si... riferirà nel prossi-mo numero de Il Nembro.

alla preparazione di un lavoretto legato al significato della Pasqua. All’inizio del me-se di aprile cominceranno le riunioni di sezione programmate per i genitori; esse si svolgeranno – sezione per sezione – da lunedì 4 aprile a martedì 12 aprile. Negli incontri verrà illustrato il program-ma didattico previsto per l’ultima parte dell’anno scolastico; si delineerà altresì un bilancio di quanto sin qui è stato fatto; per ogni alunno “grande”, prossimo a la-sciare la “Crespi-Zilioli”, sarà fissata la da-ta nella quale egli andrà a vedere la scuo-la primaria che frequenterà nel 2016/17.

Nelle foto: bambini della materna “Crespi-Zilioli”

all’opera per una delle loro feste.

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IL NEMBRO marzo 2016 15

CRONACHE

tor Enzo Daina.Con la formazione allesti-

ta per l’appuntamento del 16 maggio, inoltre, si dà spazio ad un clarinettista in una terra, come la nostra, che è culla di clarinettisti, quali Gianluigi Trovesi (nostro concittadino) e Michele Carrara (che è di Cor-nale), impegnati in generi di-versi, uno ormai già afferma-tissimo in Italia e nel mondo, l’altro sempre più emergente: entrambi, come si sa, si sono esibiti al “Modernissimo”; più volte Gianluigi Trovesi; nello scorso anno Michele Carrara, in occasione di uno dei due concerti indetti per il trenten-nale del Centro Anziani.

Con il progetto Festival e dintorni, la manifestazione oramai da più di mezzo secolo portata avanti congiutamen-te da Bergamo e Brescia ten-de, da un lato a farsi sempre più presente sul territorio e, dall’altro lato, a cercare nuovi ambienti adatti per i propri appuntamenti (anche perché il teatro Donizetti di Bergamo, abituale sede degli eventi del

Al “Modernissimo” uno dei concerti del Festival “Arturo Benedetti Michelangeli”

ANCHE NEMBRO COMINCIA AD INSERIRSI NEL PROGRAMMA DELLA PRESTIGIOSA MANIFESTAZIONE DI PORTATA INTERNAZIONALE

L’auditorium “Modernissimo” di Nembro da quest’anno entra... nell’or-bita del prestigiosissimo Festival piani-stico internazionale Bergamo-Brescia, nato cinquantatré anni or sono in omaggio al pianista bresciano Arturo Benedetti Michelangeli; vi entra grazie all’iniziativa “Festival e dintorni”, che in questo 2016 coinvolgerà anche il cinete-atro “Gianandrea Gavazzeni” di Seriate (il 2 maggio) e l’auditorium comunale di Mozzo (il 27 maggio). Nembro sarà, per così dire, alla... ribalta delle cronache musicali lunedì 16 maggio ospitando, appunto al “Modernissi-mo”, un concerto con il clarinettista sloveno Darko Briek e con il trio d’archi dell’orchestra sinfonica nazionale della R.A.I. (che ha la propria base a Torino) formato da Alessandro Milani (al vio-lino), Luca Ranieri (alla viola), Pierpaolo Toso (al violoncello).

Con il suo inserimento nel panorama del Festival pianistico internazionale Nembro, in qualche maniera, si riaggancia alla vita di Arturo Benedetti Michelangeli, il quale all’inizio degli an-ni ’60 del ’900, quando risiedeva prevalentemente in Svizzera, aveva il suo dentista di fiducia proprio nel nostro paese, nel dot-

Festival, potrebbe prima o poi avere bisogno di luoghi alternativi, a causa di una sua temporanea chiusura per lavori di ammodernamento e riade-guamento). Non è da escludere, quindi, che a Nembro, nei prossimi anni, ven-gano ambientati altri concerti del Festi-val Bergamo-Brescia.

Il “Modernissimo”, del resto, si presenta adattissimo a tale scopo. Al-lorché venne ristrutturato ed inaugura-to – circa sei anni fa –, esso fu “pen-sato” proprio per accogliere la musica

nella sua versione più genuina, “acustica”, senza amplificazio-ni tecnologiche. L’obiettivo è stato centrato. Parecchi “aspetti” hanno riconosciuto l’alto livello, a tale proposito del locale di Piazza della Libertà.

A breve ci sarà al “Modernissimo” anche un’altra occasio-ne per ascoltare musica acustica con interpreti particolarmente qualificati: il 14 maggio nella sala di Piazza della Libertà saran-no di scena due chitarristi classici (Tampalini e Maida) scrittu-rati per uno degli appuntamenti di questo 2016 della rassegna Albino classica, la quale ormai da quattro anni (dal 2013) ha

trovato a Nembro una sua... sede distaccata.

Per il Festival pianistico internazionale, sono previsti a Bergamo, al Teatro Donizetti, dodici concerti con interpreti affermati od emergenti, di al-tissimo profilo. La rassegna sarà inaugurata a Brescia, al Teatro Grande, il 27 aprile e a Berga-mo il 28 aprile. È stato collo-cato nella data del 4 giugno l’appuntamento conclusivo. A Bergamo per il 29 aprile, nella “Sala Greppi”, è in program-ma, inoltre, una conferenza/concerto di Pietro Rattalino e Ilia Kim. Il costo dell’abbona-mento a tutti i dodici concerti del Festival a Bergamo – Festi-val che stavolta ha come tema “Tre volti del classicismo: Mo-zart, Haydn, Clementi” – varia da 70 a 640 euro. Le convalide o le nuove sottoscrizioni (degli abbonamenti) saranno possibi-li nei giorni 22 e 23 e 25 e 26 marzo. C’è però la possibilità di partecipare anche solo ad un gruppo dei concerti program-mati. Se ne riferisce a parte in questa stessa pagina.

Una veduta dell’auditorium “Modernissimo”, che è in attività ormai da sei anni.

NELLA SERATA DI LUNEDÌ 4 APRILE

Alla presentazione del programma del Festival pianistico internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di quest’an-no, e della possibilità per parteciparvi, almeno in una certa misura, sarà dedicata la sera del 4 aprile prossimo (lunedì) del Bazar della musica, nella consueta sede dell’auditorium delle scuole medie “Enea Talpino”. L’inizio dell’incontro sarà alle ore 20,30. Si parlerà in particolare del concerto del 16 maggio a Nembro, rimarcando anche l’azione svolta dal Co-mune, e specialmente dall’assessorato competente, per far conoscere a vasto raggio le caratteristiche della sala di Piazza della Libertà. L’ingresso al “Modernissimo”, nella serata del 16 maggio, costerà 5 euro. Tramite un’iniziativa portata avanti da anni con successo dal Bazar (in collaborazione con la Pro-vincia di Bergamo) è però possibile sottoscrivere un abbona-mento per la partecipazione – oltre che all’appuntamento al “Modernissimo” – a cinque tra i più rilevanti concerti pre-visti quest’anno al Teatro Donizetti. Il costo è di 100 euro e comprende (al di là della serata al “Modernissimo”) il posto numerato in platea al “Donizetti” (primo settore), il catalogo con il programma completo della manifestazione, il traspor-to collettivo da Nembro (e da Albino) a Bergamo nelle cinque serate previste (28 aprile, 7 maggio, 12 maggio, 19 maggio, 4 giugno). Più dettagliate informazioni si possono avere par-tecipando alla serata del 4 aprile al Bazar, o telefonando a Paolo Anesa, al numero 035 521 849, entro il 14 aprile.

Al “Bazar della musica” la presentazione dell’evento

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16 IL NEMBRO marzo 2016

VITA PARROCCHIALE

Festeggiati a... pieno ritmo I quarant’anni della “Persico”

BRILLANTISSIMA LA CONCLUSIONE DELLA SERIE DI TRE CONCERTI

C’erano poco meno di mille per-sone nella serata di sabato 5 marzo nel grande capannone di via Vasvecchio (da qualche tempo in qua usato talora pure come... audi-torium) per l’ulti-mo dei tre concerti promossi dal Persi-co Group (già Persi-co Stampi) nell’am-bito delle iniziative volte ad evidenzia-re il quarantennale della propria attivi-tà. L’atmosfera era quella delle grandi occasioni. Ma il “padrone di casa”, il signor Pierino Persi-co, si è premurato di fare dell’evento una festa familiare, nel segno della cordialità e dell’accoglienza gioiosa, come già gli era riuscito in occasione delle serate con il Co-ro Anghelion, a gennaio, e con l’orchestra a fiati o complesso bandistico di Albino, in febbraio.

Nelle brevi introduzioni fatte perso-nalmente per tutti e tre gli appuntamenti Pierino Persico ha sinteticamente, e mol-to affabilmente, tracciato una retrospet-

Come speciale iniziativa legata al quarantennale del Persico Group è na-to Persico-Art, uno “spazio” che con-cretamente sarà aperto all’inizio di aprile e che si trova in una palazzina a due piani, situata all’inizio di via Ra-oul Follereau, nella zona della ex Cartie-ra Pesenti. Il primo piano della palazzi-na, come “atelier” accoglierà in maniera permanente realizzazioni di Dietelmo Pievani. Nel pianterreno si succederan-

no invece mostre di designers e di artisti qualificati, più o meno direttamente le-gati alla modellistica per la produzione industriale. Per l’avvio di questo tipo di esposizioni l’area al pianoterra dello

spazio arte è stato riservato alle realiz-zazioni di Giovanni Sacchi, ideatore degli “stampi” di parecchi oggetti e strumenti di lar-ghissima diffusio-ne. Per lo spazio Persico-Art è previ-sta anche la promo-zione di un’attività

culturale, con visite aperte a studenti, a gruppi e così via. Di questa iniziativa ha parlato lo stesso Pierino Persico duran-te la sua introduzione alla serata del 5 marzo scorso.

UNO SPAZIO PER MOSTRE DEDICATE A DESIGNERS ED ARTISTI

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IL NEMBRO marzo 2016 17

VITA PARROCCHIALE

tiva dell’azienda legata al suo nome, ac-cennando ai problemi affrontati per farla crescere e ricordando coloro che più gli sono stati, e gli sono, vicini. Se nella pri-ma delle tre serate aveva rammentato la collaborazione avuta dalla moglie, e nella seconda serata si era soffermato sul ruo-lo che adesso hanno i suoi tre figli, nella terza serata (sabato 5 marzo) Pierino Per-sico ha voluto sul palco, accanto a sé, due amici che per primi gli diedero una mano, un concreto sostegno, in forme diverse: Franco Acerbis e Lorenzo Carrara. Pierino Persico ha voluto anche gratificarli con una attestazione di riconoscenza.

La serata si è poi sviluppata, più che come un concerto nel senso tradizionale, come uno show in crescendo. L’avvio è sta-to affidato ad un trio composto da Gianni Bergamelli al piano, Gianluigi Trovesi al sassofono, Umberto Benny al clarinetto. Subito dopo, con Claudio Angeleri alla tastiera, e con Gabriele Comeglio come direttore, è... entrata in scena l’orchestra “Enea Salmeggia” nella formazione en-semble, proponendo motivi jazz di gran-de successo; al complesso ad un certo punto si è aggiunta la cantante Caterina Comeglio, con “pezzi” tratti dal repertorio di Ella Fitzgerald e di Etta James.

Nel momento culminante si è fatto avanti l’ospite d’onore, Massimo Lopez, il quale, con la consueta versatilità e abi-lità, ha fatto lo showman, il fantasista, il cantante (con brani che piacevano tanto

pure a Frank Sinatra) e, naturalmente, anche l’imitatore: con efficacia si è messo nei panni di Romano Prodi, Silvio Berlu-sconi, Umberto Bossi, Mario Monti con battute che non erano del loro... reper-torio, ma salaci e divertenti. Con garbo, e piena adesione, Massimo Lopez ha fatto risentire pure le voci di Papi, da Paolo VI a Giovanni Paolo II, da Benedetto XVI a Papa Francesco; ha strappato un lungo,

caloroso applauso, una vera ovazione, quando ha riproposto, in assoluta fedel-tà, toni e cadenze del modo di parlare di Giovanni XXIII nel famoso “discorso della luna” e della “carezza ai bambini”, che il Pontefice bergamasco pronunciò l’11 ottobre 1962, nella serata del giorno dell’apertura del Concilio Vaticano II.

Con My Way, cantata alla... Frank Si-natra dopo New York, New York, Massimo Lopez ha concluso uno spettacolo che difficilmente sarà dimenticato da coloro che hanno avuto la possibilità di seguirlo, attimo per attimo. In chiusura, anche la famiglia Persico è salita sul palcoscenico, quando tutti i protagonisti dello show sono stati chiamati... alla ribalta dal pub-blico plaudente. La festa, insomma, ha avuto il finale più lieto che si potesse im-maginare.

Nelle foto: i protagonisti e vari momenti della serata svoltasi sabato 5 marzo in un capanno-ne di via Vasvecchio (per l’occasione trasforma-to in un auditorium, affollato da quasi mille persone). Ospite d’onore della serata è stato Massimo Lopez ( foto qui a sinistra). Nella foto sopra, il momento conclusivo dello show.

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18 IL NEMBRO marzo 2016

CRONACHE

Gli strumenti musicali nel mondo dell’arte

INCONTRO IL 7 APRILE DOPO QUELLI SUGLI ABITI E SUI GIOIELLI

“Itinerari d’arte”, volti a stabilire un... ag-gancio tra pittura e aspetti della vita quo-tidiana. Lorenzo Lotto era sotto i riflettori con i gioielli, perché in vari suoi quadri c’è la possibilità di ammirare preziosità, monili, cose che brillano. Dell’attività pit-torica dell’artista nato a Venezia attorno al 1480 e morto a Loreto nel 1557 ha par-lato Anna Zanga. Lorenzo Lotto, si sa, fu abbastanza un girovago: agì in varie parti d’Italia; sostò a lungo pure a Bergamo, in più occasioni; privilegiò però le Marche. I gioielli che compaiono nei suoi quadri hanno offerto lo spunto per chiamare, in quella stessa serata del 2 marzo, Mario

Ceroni, della omonima oreficeria situata nel centro storico di Nembro, a parlare di pietre preziose, di gemme, di coralli e così via. Con efficacia Mario Ceroni ha fatto la storia di questo settore ed ha illustrato al-tresì i cambiamenti intervenuti, in esso, in fatto di “produzioni”, nei tempi più recen-ti. L’oratore ha trovato grande attenzione nel pubblico intervenuto. Per... compren-sibili ragioni – come accennato all’inizio – non c’erano nella sala gioielli veri e propri. Se ne potevano tuttavia ammira-re parecchi riprodotti su cataloghi messi a disposizione in abbondanza. Domenica 6 marzo, come previsto dalla impostazio-ne della serie di “Incontri”, c’è stata poi la visita guidata alle opere di Lorenzo Lotto, che si trovano alla “Carrara”.

Restano ancora due appuntamenti del tipo qui descritto: giovedì 7 aprile, con il titolo Velluti e... liuti, ci si occupe-rà di Evaristo Baschenis (1617-77) e dei tanti strumenti musicali presenti nei suoi quadri; domenica 10 aprile ci sarà la vi-sita alla “Carrara”. Una lettera e una viola è il titolo del’incontro previsto per il 19 maggio con in primo piano Pellizza da Volpedo e i fiori; domenica 22 maggio avrà luogo la visita alla “Carrara”, a com-pletamento di questo incontro. Nella “Sa-la rovere”, negli ultimi due appuntamenti qui accennati, non mancheranno stru-menti musicali e fiori, portativi da esperti dei due settori.

Foto scattate nella serata del 2 marzo, svoltasi con relazioni di Anna Zanga e di Mario Ceroni.

Scacchi: in Biblioteca un corso per i bambiniSu iniziativa del gruppo locale della Associazione Scacchi Bergamo si è av-

viato in questi giorni, presso la Biblioteca di Piazza Italia, un corso di scacchi per bambini; sono previste lezioni al martedì pomeriggio alle ore 16,30. La quota per l’iscrizione è stata fissata in 8 euro. Già sono state raccolte varie adesioni; saranno però accettati pure coloro che, al più presto, si faranno avanti in questo periodo. Per informazioni si possono contattare i seguenti numeri: 035 522 677 (Pulcini); 349 787 2655 (Scarpellini). C’è la possibilità di effettuare, sempre con decorrenza da questo periodo, anche un corso per adulti, con complessivi otto incontri serali (quota di iscrizione, euro 15), se, al più presto, perverranno adesioni ai numeri telefonici dianzi indicati.

FESTIVAL DELLA DANZA – Per il 17 aprile è stata messa in cartellone la se-conda edizione del Festival della danza, con stage di danza classica e moderna, spettacolo sul palcoscenico al “Modernissimo” e conferenza sulla danza. Per infor-mazioni ci si può rivolgere alla scuola di danza “Satiro danzante”, tel. 328 931 2850.

Anche se erano... all’ordine del gior-no, quella sera (mercoledì 2 marzo) non erano concretamente visibili i gioiel-li, così come era accaduto con le stoffe pregiate portate nella “Sala rovere” della Biblioteca di Piazza Italia in coincidenza con l’evento dedicato a Giovanni Batti-sta Moroni. Il pittore nativo di Albino, si sa, è un... privilegiato. Con il suo “Sarto”, riportato finalmente, ma provvisoriamen-te, a Bergamo dalla National Gallery di Londra, per la mostra allestita dagli inizi di dicembre alla fine di febbraio, egli ha fatto ancora una volta boom. L’esposizio-ne dei capolavori moroniani era articola-ta in tre sedi: Pinacoteca Carrara, Museo Bernareggi, Palazzo Moroni in città alta. Alla “Carrara”, per contemplare da vicino Il sarto, sono arrivate complessivamente 36 mila persone; quasi 9.000 sono an-date pure al “Bernareggi”; poco meno di 7.000 hanno voluto inoltrarsi nel Palazzo Moroni. Buona è stata anche la risposta tra le scolaresche: 4.700 sono risultati gli alunni che... hanno staccato il tagliando.

Certo si è rimasti lontani dai... “su-pernumeri” che caratterizzarono rassegne del passato: Caravaggio arrivò, con la sua “personale” del 2000 a Bergamo, a quo-ta 175 mila; Lorenzo Lotto, nel 1997, si... fermò a quota 165 mila: ma era sempre una... bella quota. Proprio Lorenzo Lotto era in primo piano nella serata del 2 mar-zo nella “Sala Rovere” della Biblioteca di Piazza Italia, a Nembro, identificata quale sede dei quattro appuntamenti intitolati

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IL NEMBRO marzo 2016 19

Si sta consolidando il ponte tra Nembro e Sambuca di Sicilia

ALLA FINE DI APRILE, COME GIÀ ALTRE DUE VOLTE È AVVENUTO NEL PASSATO, VI VERRÀ PROPOSTO UNO SPETTACOLO ANDATO IN SCENA AL “MODERNISSIMO”

Prima, quando era alla guida del governo, ne parlava continua-mente Silvio Berlusconi; adesso, abbastanza spesso anche Matteo Renzi fa riferimento al medesimo progetto: il ponte tra la penisola italica e la Sicilia. Nessuno si sof-fermò, invece... sul collegamento che è già in atto, e che si va sem-pre più consolidando, tra Nembro e un paese dell’antica Trinacria, Sambuca, situato nella provincia di Agrigento. L’artefice di questo ponte ideale è Enzo Sciamé, il quale è nato e cresciuto a Sambu-ca, vi torna appena può – e sem-pre vi sta con il pensiero –, ma or-mai da più di vent’anni si è fatto casa e famiglia, e si trova bene, a Nembro. In questa... impresa (della costruzione del ponte ide-ale Nembro-Sambuca) Enzo Scia-mé ha trovato un’alleata in Sara Pesce, la quale pure è di origini siciliane ed è diventata, da molto tempo, nembrese di elezione.

Enzo Sciamé fa l’insegnante nelle scuole. Si è impegnato in politica, tanto che per due man-dati è stato consigliere comunale a Nembro. Ha degli hobbies: gli piace giocare a calcio; ama andare in bicicletta; fa volentieri il pane e la pizza in casa. Soprattutto, però, si abbandona volen-tieri a pensieri e divagazioni, che poi traduce in pagine scritte, che talora manda ai giornali, sovente pone in Rete, o tiene da parte. Da questi suoi scritti sono scaturiti due libri: Il ragazzo che amava i treni. E le stazioni; e: Ho voluto la bicicletta.

Ad Enzo Sciamé – altra passione – piace anche recitare. Ha fatto parte attivamente della compagnia “Il gomitolo”; proprio con questa ha cominciato la... costruzione del ponte ideale tra Nembro e la sua Sambuca, che è un bel paese di circa settemila abitanti, posto ad una altitudine di circa 350 metri sul livello del mare. Nel 2014 lo spettacolo Restiamo umani, ancorato al ricordo della Shoah e ad altro, presentato a Nembro, al “Moder-nissimo”, il 22 gennaio, tre giorni dopo, il 25 gennaio, è stato replicato al teatro comunale “L’idea” di Sambuca. Nel 2015 ha avuto un analogo iter lo spettacolo Nuvole, “musica e parole in viaggio”, nel ricordo anche di Leone Amodeo: debutto a Nem-bro, al “Modernissimo”, il 18 aprile; replica al teatro “L’idea” di Sambuca il 2 maggio successivo.

Da una lettera di Enzo Sciamé finita, in parte, nella rubrica di Michele Serra sul supplemento settimanale de La Repubblica, Il Venerdì – lettera con divagazioni sui temi della “piccola felici-tà” –, è venuta a Sara Pesce ed a Rita Gherardi l’intenzione, poi concretizzata, di trarre dagli scritti di Enzo Sciamé lo spettacolo Al mare andavamo di domenica, messo in scena al “Modernissi-mo” il 30 ottobre 2015 con Sara Pesce come voce recitante, in-

tercalata a canzoni di Fabrizio De André (eseguite dal gruppo “Cuc-cioli del maggio”: Giambattista Adami, clarinetto; Giovanni Caz-zaniga, voce; Yuka Torri, chitarra), con, sullo sfondo, proiezioni di fotografie d’epoca scelte e impa-ginate da Rita Gherardi.

Anche per Al mare andava-mo di domenica è in programma, naturalmente, una riproposizione in Sicilia: le rappresentazioni saranno due, al Teatro “L’idea”; una il 23 aprile e una il 24 apri-le. Avrà un aggancio con Nembro pure il “concerto” (comprenden-te letture di pagine dedicate alla Resistenza ) previste nella piazza centrale di Sambuca nella matti-nata del 25 aprile.

A Nembro, alla fine di otto-bre, in occasione della “prima” di “Al mare andavamo di domenica” era presente anche il vicesindaco di Sambuca, Giuseppe Cacioppo, il quale ha parlato prima dell’i-nizio dello spettacolo, in risposta

ad un saluto rivoltogli dal sindaco di Nembro, Claudio Cancelli. In quella medesima circostanza, tra il pubblico del “Modernis-simo”, si trovava un cittadino di Sambuca, Rosario Amodeo, il quale normalmente vive a Roma, ma mantiene stretti collega-menti con il paese dei suoi primi passi. Anzi, appena può, scrive articoli per il giornale locale. Lo ha fatto pure subito dopo aver visto Al mare andavamo di domenica. E nelle sue note ha inserito riferimenti assai lusinghieri per Nembro e per i Nembresi. Rosa-rio Amodeo ha infatti parlato di «.... una comunità aggregata, civilmente consapevole e anche capace di integrare, sino a far-li concittadini, due immigrati, come l’autore dei testi e la lettrice dei medesimi (per Al mare andavamo di domenica, ndr). (...). Un pezzo d’Italia – sono sempre parole di Rosario Amodeo – che fa onore e dà fiducia per il futuro del nostro Paese».

Anche se nella pièce tratta dagli scritti di Enzo Sciamé non se ne fa cenno esplicitamente, la pagina più suggestiva di Al ma-re andavamo di domenica – show giocato tra ricordi, divagazioni, poesie, riflessioni e così via – fa riferimento (traendone lo stesso titolo) a Porto Palo di Menfi, località balneare non lontana da Sambuca, dove tante famiglie siciliane un tempo andavano – ma anche adesso vanno – a vivere il fine settimana. In questa località pure alcune famiglie nembresi hanno trovato il punto per le proprie vacanze estive; ed è nembrese colui che gestisce uno dei più apprezzati e frequentati ristoranti di Porto Palo: si tratta di Vittorio Brignoli, il quale là per tutti ormai è diventato “don Vittorio” il timoniere del ristorante “Da Vittorio”. Il... ponte tra Nembro, Sambuca e la Sicilia, insomma, si sta sempre più e davvero consolidando.

CRONACHE

Una veduta di Sambuca di Sicilia e (sotto) un momento dello spet-tacolo Al mare andavamo di domenica.

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20 IL NEMBRO marzo 2016

SGUARDI AL PASSATO

Cent’anni fa sul

RIEVOCAZIONI CHE OFFRONO SPUNTI PER RIFLESSIONI E CONFRONTI

L’edizione del Nembro del marzo del 1916 uscì mentre era agli sgoccioli il periodo del Carnevale e stava per iniziare la Qua-resima (nel giorno 8 del terzo mese di quell’anno). Nel suo edito-riale (o articolo di fondo), insieme alle sofferenze e alle ansie in tutti prodotte dalla Grande Guerra, nella quale anche l’Italia era entrata dal maggio del 1915, il giornale, citando passi di alcune delle Lettere pastorali che in quell’epoca pressoché tutti i Vesco-vi indirizzavano alle genti delle rispettive diocesi, evidenziò pure le storture e le mancanze, individuali e collettive, che sempre più minavano la vita quotidiana. Esortò perciò tutti a cogliere nel pentimento, nelle rinunce, nella più intensa preghiera, nel maggiore ascolto della Parola di Dio sugge-riti dalla Quaresima (in quel momento, di quell’anno, prossima ad iniziare) le occasio-ni per una autentica e radicale conversione, cioè per correggere risolutamente, a livello individuale e sociale, le modalità esistenzia-li errate (in relazione agli insegnamenti del Vangelo). E commentò: «Pretendere i bene-fici di Dio col vivere lontani da Lui è cosa affatto insperabile (...), anche se Dio non di-mentica mai di esserci Padre».

“POLEMICHETTA AMICHEVOLE” – Sull’importanza di un forte impegno nel-la adesione alla “buona vita” delineata nel Vangelo, e del ruolo, a tale riguardo, riser-vato alle associazioni cattoliche, il Nembro del marzo del 1916 insisteva anche in una “polemichetta amichevole” imbastita con un proprio lettore. Questi (il lettore), in una let-tera inviata alla Redazione del periodico par-rocchiale, aveva contestato il vibrante invito rivolto dal giornale ai Nembresi, nella sua edizione di febbraio, ad aderire in gran numero alla “Unione popolare” ideata quale “centro propulso-re ed organizzatore di tutte le associazioni cattoliche”. «Vi pare questo, con la guerra mondiale in corso, – aveva obiettato nella sostanza il lettore – il momento di insistere con tanto vigore su questioni di tal tipo mentre incombono tanti altri assai più urgenti e gravi problemi?». Riposta del Nembro: «Le associazioni cattoliche hanno diritto al nostro appoggio; e noi abbiamo il dovere di dare ad esse le nostre energie (...). Il campo (nel qua-le è basilare che esse operino, NdR) è vasto (...). Non dobbiamo dimenticare i compiti che sono di notevolissima rilevanza pure adesso, se non vogliamo, dopo la guerra, trovarci impreparati ai problemi e alle necessità nuove che si affacceranno (...)!».

“COMITATO DI ASSISTENZA CIVILE” – Con questa denomi-nazione, subito dopo lo schieramento dell’Italia nel primo con-flitto mondiale, anche a Nembro venne creato un organismo per un concreto sostegno sia ai compaesani chiamati a combattere sui vari fronti sia ai loro famigliari in paese. Da una dettaglia-ta relazione pubblicata sul Nembro del marzo del 1916 risulta che tale Comitato nei primi nove mesi della propria attività re-gistrò voci di bilancio, sia in entrata sia in uscita, per complessi-ve 13.294,27 lire. Le uscite vennero destinate principalmente a “sussidî” in “farine, companatico, baliatico” (per oltre 3.500 lire),

alle “refezioni scolastiche” (per circa 1.300 lire), al reperimento ed alla lavorazione di lana per la confezione di indumenti inviati ai soldati nelle trincee (per un valore di oltre 1.800 lire), al pagamento di rette presso l’asilo infantile (per cir-ca 300 lire), a molteplici servizi vari (oltre 1.100 lire). I mezzi per far fronte alle diverse necessità arrivarono da generose libere oblazioni (pari a circa 8.300 lire), dall’allestimento di lotterie, spettacoli ed eventi di ogni genere (circa 3.500 lire), da raccolte estemporanee (di roba per un valore di oltre 500 lire). Alla fine

del febbraio del 1916 il Comitato (nel conte-sto della somma indicata a pareggio del suo bilancio) aveva ancora in cassa disponibilità per circa 800 lire.

OGNI DOMENICA PELLEGRINAGGI AL-LO ZUCCARELLO – Nel mese di febbraio del 1916 altri cinquanta Nembresi, nati negli anni 1881, 1884, 1885, erano stati arruolati e mandati sui fronti della “grande guerra”. Purtroppo nel medesimo mese, a Nembro, si era verificato anche un altro decesso per cause belliche: quello di Santo Carrara, re-sidente alla Ca’ Bianca: all’età di 25 anni il soldato, un bersagliere, era morto nella sua abitazione, tra lo strazio della moglie, dei suoi due bambini, di altri congiunti; per lui aveva avuto così un esito letale la malattia contratta in trincea; malattia che aveva de-terminato anche il suo rientro in paese per cure, rivelatesi però poi inefficaci. I continui

reclutamenti stavano causando problemi crescenti nella comu-nità. Pure negli stabilimenti sempre di più scarseggiava la ma-nodopera maschile; l’esistenza delle famiglie risultava via via più marcatamente scombussolata e difficile. Per invocare, con l’intercessione della Vergine Addolorata dello Zuccarello, una ra-pida e positiva conclusione del conflitto in corso, l’arciprete don Giulio Bilabini, in quell’anno, si fece promotore, con decorren-za dalla domenica di Sessagesima, di pellegrinaggi di categoria al Santuario mariano nembrese nei pomeriggi dei giorni festivi della fase di preparazione alla Pasqua: i padri di famiglia furono i primi a mettersi in marcia, pregando, dalla plebana verso lo Zuccarello; e in tal modo si posero come esempio per le madri di famiglia, per la gioventù maschile, per la gioventù femminile, per i ragazzi, per le ragazze, chiamati poi a turno, nelle settima-ne successive, a rendersi a loro volta protagoniste/i di “cammini oranti” sulla mulattiera punteggiata dalle Cappelle dedicate ai Misteri del Rosario.

IL MESE DI SAN GIUSEPPE – Un secolo fa, nella parrocchia intitolata a San Martino, marzo era “il mese di San Giuseppe”. Ogni sera c’era una breve funzione religiosa, nel corso della quale si pregava per i padri di famiglia, perché potessero essere all’altezza dei loro doveri. Nel 1916, vista la guerra allora in cor-so, si decise di pregare, in particolare, per i tanti papà (ma pure per i non papà) mobilitati nelle trincee.

Un momento di un assalto delle truppe italiane durante il primo conflitto mon-diale, come lo immaginò Achille Beltrame (1871-1945) in una delle sue tante “tavo-le” dedicate alla Grande Guerra.

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IL NEMBRO marzo 2016 21

CRONACHE

Musical per famiglie alla Festa del Gherim

PER EVIDENZIARE IL SECONDO ANNIVERSARIO DEL TRASFERIMENTO NEI LOCALI ATTIGUI AL “MODERNISSIMO”

Sembra ieri, ma sono già trascorsi due anni da quando Gherim ha cambiato sede, spostandosi dall’angusto ambiente che occupava in via Garibaldi, nel cuore del centro storico, ai locali attigui al “Mo-dernissimo”. Con il trasferimento, Ghe-rim ha avuto maggiori spazi per presenta-re e proporre i prodotti di quel commercio equo e solidale nel quale è impegnato; ha avuto modo di trovarsi costantemente al centro delle manifestazioni di varia ma-trice che vengono ospitate presso l’audi-torium; indirettamente ha così allargato il proprio orizzonte, facendosi meglio co-noscere nelle sue finalità, nelle sue pro-poste, nelle sue iniziative. Insomma, con il trasloco, c’è stato un salto di qualità. Per evidenziare i due anni della propria pre-senza nella nuova sede, Gherim ha deciso di promuovere per domenica 3 aprile la festa di buon compleanno, che si svi-lupperà con questo programma: alle ore 16, nell’auditorium, con ingresso libero e gratuito, ci sarà, specialmente per le fami-glie, un musical tratto da Hercules, messo in scena dal Gruppo dei volontari di Cur-no. Alle ore 18,30 (tagliere con aperitivo a 5 euro) è previsto l’“apericena” con un accompagnamento musicale nel quale saranno impegnati il chitarrista e cantan-

te Michele Dal Lago e la giovane cantan-te Claudia Buzzetti; essi proporranno un repertorio prevalentemente jazzistico. La festa si concluderà alle ore 22. Anche per l’intera giornata del sabato 23 aprile al “Modernissimo”, grazie al Gherim, è im-maginabile una grande animazione; si svolgerà infatti una mostra-mercato con prodotti e attrezzature varie del commer-cio equo e solidale, e con bancarelle con prodotti per i bambini. Dalle ore 18,30, previa prenotazione da effettuare entro giovedì 21 aprile (telefono 035 412 7207) ci sarà l’apericena con la degustazione di formaggi locali.

Ha incontrato interesse la rassegna di commedie in dialetto bergamasco, messa in cantiere a partire dalle passa-te settimane. Proprio per il sabato della distribuzione di questa edizione del Il Nembro (19 marzo) è in cartellone un nuovo appuntamento: la rappresenta-zione della commedia Chè faméa!, con la compagnia “Isolabella” di Villongo Sant’Alessandro. Altri spettacoli dialetta-li andranno in scena al “Modernissimo” l’8 e il 22 ottobre. Il biglietto di accesso alle singole serate è di 6 euro. All’inizio erano stati proposti anche abbonamenti cumulativi.

Nella serata di giovedì 25 febbraio ha richiamato un pubblico assai folto al “Mo-dernissimo” l’incontro con il missionario comboniano, originario di Lecco, Padre Renato Kizito Sesana, che ha presenta-to il suo libro Accogliere gli stranieri - Non siamo padroni a casa nostra. Il missiona-rio, che è stato anche direttore della rivi-sta Nigrizia proiettando pure dei filmati, ha diffusamente parlato della sua lunga attività in Africa; attività con la quale si è meritato un prestigioso riconoscimen-

to dalla Regione Lombardia. Molte, e di vario tipo, le domande che gli sono state rivolte dopo la sua esposi-zione, a dimostra-zione di quanto la stessa avesse fatto

presa sul pubblico intervenuto. Nella scia della conferenza di Padre Renato Kizito Sesana sono state messe in calendario, ubicate però presso il Cineteatro “San Fi-lippo Neri”, altre due conferenze sempre sui temi dell’accoglienza degli immigrati e dell’incontro interculturale che è tipico della nostra epoca; per le due serate sono stati invitati a parlare Bruno Goisis e don Davide Rota, Superiore del Patronato San Vincenzo. (Foto fatta durante l’incontro con Padre Renato Kizito Sesana).

ZOOM SUI PROBLEMI DELLE MIGRAZIONI

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22 IL NEMBRO marzo 2016

NELLE VICINIE

Nella zona di Viana attualmente ri-siede il 15,4 per cento della popolazione nembrese (all’incirca 1.804 persone); il 28 per cento dei Nembresi (circa 3.238 per-sone) risiede nella zona di San Faustino; il 22,5 per cento (circa 2.632 persone) ha la residenza nell’area del Centro; il 19,5 per cento (circa 2.304 persone) sta dalle parti di San Nicola, il 10,6 per cento (cir-ca 1.243 persone) si trova a Gavarno; il 4 per cento dei Nembresi (circa 463 per-sone) vive tra Lonno, Trevasco, San Vito e dintorni. I dati (concernenti il numero delle persone) rispecchiano la situazione come si presentava al termine del 2013, quando Nembro, nel suo insieme, secon-do quanto emerge da uno dei volumetti del Comune dedicati al “bilancio sociale”, contava 11.684 abitanti, solo quattro in meno di quanti ne vennero registrati al-la fine del 2014, cioè 11.688, ancorati in 4.833 nuclei domestici.

Ben diversa era la distribuzione del-la popolazione sul territorio comunale di Nembro un secolo fa, quando il paese, in una rilevazione fatta nella data del 1915, risultò avere 6.036 abitanti così distribui-ti: 4.027 abitanti in centro storico (da San Nicola a “cima Nembro”); 550 abitanti tra Lonno (parrocchia autonoma) e Salmez-za; 92 abitanti a San Vito; 152 abitanti a Trevasco; 398 abitanti tra villaggio Crespi e Casa dei Campi; 463 abitanti nella zona di Gavarno e oltre il Serio (sulla sinistra del fiume). La Parrocchia intitolata a San Martino (che abbracciava pure la zona di Gavarno, non ancora diventata comunità ecclesialmente autonoma) annoverava al-lora 5.486 anime; di queste persone 354 avevano il loro più immediato punto di riferimento, per la vita religiosa, nella chiesa di San Rocco a Viana.

Da quanto sin qui esposto scaturi-sce che la Vicinia di Viana, nell’arco di cent’anni, quanto a popolazione ivi resi-dente, si è... ingrossata cinque/sei volte. Da località fortemente agricola è arrivata ormai a configurarsi come quartiere as-sai popolato. Si sono avute molte nuove costruzioni, la configurazione urbanistica è radicalmente mutata. Tra i più recenti cambiamenti, e ancora da condurre de-finitivamente in porto, c’è il parco creato sull’area tra la vecchia provinciale della Valle Seriana e la zona dei grandi condo-

Viana non dimentica i volontari che l’hanno fatta crescere come comunità

NOTIZIE CHE AIUTANO A COMPRENDERE COME LA ZONA È CAMBIATA NELLO SCORRERE DEL TEMPO

mini rossi: parco che dovrebbe essere ul-timato nella sua ristrutturazione ed inau-gurato tra aprile e maggio.

Man mano la zona di Viana si è svi-luppata, in maniera sempre più marcata ha contribuito ad “animarne” la vita l’as-sociazione dei Volontari della Vicinia, i quali si sono messi in moto, attorno agli anni ’70 del ’900, in forma embrionale e poi hanno sempre più fatto sentire il loro apporto con attività di ogni tipo, di-stribuite nell’arco dell’anno. Nel tempo, è nato anche il Comitato di quartiere, re-golarmente eletto con una consultazione popolare. L’associazione dei Volontari è comunque sempre andata avanti con una propria identità, arricchendo il panorama del suo impegno, consolidando le tradi-zioni locali.

Un’occasione per, almeno idealmen-te, ripercorrere il cammino della associa-zione si è concretizzata nel tardo pome-riggio del sabato 30 gennaio, allorché, in coincidenza con la Messa prefestiva delle ore 18, sono stati ricordati tutti coloro che ormai, purtroppo, sono pas-sati nell’Aldilà, ma in vita diedero il loro apporto al sodalizio nei modi più diver-si, secondo le loro possibilità: come pro-motori, come animatori, come dirigenti, o anche semplicemente come volontari, appunto, sempre pronti a sbrigare con umiltà e tanta generosità le incombenze di ogni genere via via affioranti, o nella quotidianità oppure nelle occasioni più rilevanti, come nelle annuali feste in ono-re di San Rocco o nelle attività ormai da lunga data connesse al periodo natalizio.

Proprio grazie alla associazione dei Volontari, che si spera trovi nuove numero-se adesioni tra i giovani, Viana ha mante-

nuto una sua fisionomia come unità locale, però anche ben inserita nel contesto della più vasta comunità nembrese, alla quale ha dato apporti notevolmente significativi.

All’inizio del mese di febbraio Viana, come sempre, era pronta, nella domenica stabilita, ad essere la base di partenza del corteo di Carnevale, previsto su un itine-rario dalla piazzetta “don Carlo Carmina-ti” sino all’Oratorio, con l’attraversamen-to di tutto il centro storico del paese. In quella circostanza Giove pluvio, come si sa, ha giocato uno... scherzo al Carnevale. Il corteo è stato annullato. I Vianesi che avevano tolto i loro sgargianti costumi dagli armadi per far bella figura nella sfi-lata, sono rimasti un po’ delusi ed hanno rinviato la... passerella all’anno prossimo (con la speranza, per il 2017, di un tempo meteorologicamente più favorevole).

Nella serata di mercoledì 10 feb-braio i Vianesi hanno affollato la chiesa di San Rocco nel momento della Messa, celebrata da don Giuseppe Belotti, con l’imposizione delle Sacre Ceneri, Messa accompagnata dai canti del Coro Anghe-lion, che proprio a Viana ha avuto le sue radici e che si fa premura di restare fedele a quello che era stato il suo impegno ori-ginario (poi via via dilatatosi su orizzonti sempre più vasti, con un repertorio arric-chito dalla specializzazione nel gospel ad alto livello).

Secondo la consuetudine, dalla piaz-zetta di Viana, nella serata del venerdì santo, dovrebbe muoversi la processione con il simulacro del Cristo morto.

Da tempo immemorabile a Viana c’è la tradizione, nel periodo quaresimale, quasi per una attestazione di... austeri-tà, di non usare mai la più grossa delle cinque campane attualmente esistenti sul campanile della chiesa di San Rocco. A questa prassi vengono abituati pure gli aspiranti... mini-campanari, che nella zo-na di Viana certo non mancano. La cam-pana più grossa riprenderà a suonare con le altre soltanto a Pasqua, in coincidenza con le celebrazioni della solennità della Risurrezione di Cristo; celebrazioni che, a Viana, ogni anno, si collocano in una spe-ciale cornice caratterizzata dalla distribu-zione di uova di cioccolato ai chierichetti ed a quanti si prodigano nei vari servizi liturgici. Matteo

Uno scorcio del nuovo parco che a Viana do-vrebbe essere completato e inaugurato nelle prossime settimane.

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IL NEMBRO marzo 2016 23

CRONACHE

I Nembresi hanno adesso un motivo in più per prestare una particolare atten-zione alle gare di equitazione di particola-re rilevanza: nella pattuglia (con quattro componenti) del Gruppo sportivo dei Ca-rabinieri che pratica questa specialità ago-nistica c’è anche un loro concittadino: Ro-berto Previtali. Di lui, della sua passione per i cavalli, soprattutto della sua abilità in sella, si è già parlato in altre occasioni. Egli ha ereditato questa passione per i ca-valli dal nonno, Giovanni. Seguendo il pa-pà Pietro – il quale pure vi si è impegnato a lungo – si è lasciato prendere dal desi-derio di provare a far gare già quando era un ragazzo. A 15/16 anni ha cominciato a mettersi al via di prove di un certo spesso-re. Ha saputo farsi valere sempre di più, e così non solo ha preso parte a campio-nati italiani ed a campionati europei, ma è stato praticamente in tutta Europa per competizioni. Talora ha vinto, quasi sem-pre si è ben piazzato. In qualche occasione si è assicurato prestigiosi riconoscimenti. Grazie a tutto questo ha attirato l’attenzio-ne degli “esperti”, e anche dei dirigenti del Gruppo sportivo dei Carabinieri, i quali già da qualche anno lo stavano invitando ad entrare nella loro troupe. Dopo gli ottimi risultati che Roberto Previtali ha ottenu-to nello scorso anno in competizioni di portata internazionale svoltesi a Piazza di Siena a Roma ed a Verona, gli inviti si sono rinnovati. E stavolta Roberto non ha det-

Un nembrese tra i Carabinieri che gareggiano nell’equitazione

HA PRESTATO GIURAMENTO A ROMA ALLA FINE DI FEBBRAIO

to di no. Tra dicembre e febbraio, in base all’esito di un concorso, ha avuto modo di andare a Roma per un corso speciale. Il 25 febbraio, in una caserma dell’Arma, ha prestato giuramento insieme ad altri 23 neo reclutati nel Gruppo sportivo dei Ca-

rabinieri (per diverse specialità agonisti-che). Ora è un Carabiniere a tutti gli effetti, impegnato però nell’ambito sportivo, nel settore dell’equitazione. Per assistere al suo giuramento sono andati a Roma pra-ticamente tutti i suoi famigliari, compreso il fratello Michele che ha 18 anni, il qua-le pure ha la passione per l’equitazione e per le corse con i cavalli. Roberto Previtali, praticamente, fa allenamenti tutti i giorni, recandosi in località diverse. Ora, sempre più spesso, sarà in viaggio, in Italia o all’e-stero, per partecipare a campionati, coppe e trofei, con la divisa dei Carabinieri. Nel passato l’Arma ha visto suoi cavalieri arri-vare ai più alti livelli; Roberto Previtali è deciso ad impegnarsi a fondo, in continui-tà, per trovare uno spazio nel solco di tale alta tradizione.

Roberto Previtali durante il giuramento; insie-me con il fratello Michele; a cavallo, nel corso di una gara.

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24 IL NEMBRO marzo 2016

PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA

Nella parrocchia di Gavarno, intitolata a Sant’Antonio di Padova, con Papa Giovanni XXIII come compatrono, proclamato Santo in tempi recenti, il programma di avvicinamen-to alla Pasqua ha ricalcato e ricalca sostan-zialmente quello degli anni scorsi e si riassu-me in questi termini.

Sabato 19 marzo: dalle ore 16,30, nella chiesa dedicata a Papa Giovanni, possibilità di Confessioni, sino al momento della Messa prefestiva vespertina.

Domenica 20 marzo, Festa delle Pal-me: “festa del perdono” per le prime Confes-sioni dei bambini che domenica 13 marzo so-no andati in ritiro a Comonte (accompagnati dai genitori) insieme a quelli di Nembro; alle ore 9, ritrovo dei confessandi presso la chiesa dedicata a Papa Giovanni; preparazione degli stessi al Sacramento della penitenza; Confes-sioni, poi, presso la scuola dell’infanzia, be-nedizione degli ulivi, processione verso la chiesa dedicata a Pa-pa Giovanni, Messa, alle ore 10, con proclamazione del Vangelo che racconta la Passione di Gesù.

Mercoledì Santo (23 marzo): ore 20,30, nella chiesa dedi-cata a Papa Giovanni, Confessioni comunitarie, in particolare per i giovani e gli adolescenti.

Giovedì Santo (24 marzo): alle ore 20,30, Messa in Coena Domini, con il coinvolgimento, in particolare, per l’animazione li-turgica, dei cresimandi; lavanda dei piedi (con il coinvolgimento dei comunicandi, cioè dei bambini ormai prossimi a ricevere la prima Comunione); al termine della Messa, adorazione notturna.

Venerdì Santo (25 marzo): nella chiesa dedicata a Papa Giovanni, possibilità di Confessioni dalle ore 9,30 alle ore 11 e dalle ore 16,30 alle ore 18; in mattinata alle ore 10,30, momen-to di preghiera con i ragazzi delle scuole elementari e medie;

Tutte le categorie coinvolte a Gavarno nel cammino verso la solennità di Pasqua

CON APPUNTAMENTI E CELEBRAZIONI IMPOSTATI NEL SEGNO DELLA UNITÀ PASTORALE

alle ore 15, celebrazione della Passione di Gesù; alle ore 20,30 Via Crucis, con il coinvol-gimento degli adolescenti.

Sabato Santo (26 marzo): nella chiesa dedicata a Papa Giovanni, possibilità di Con-fessioni dalle ore 9 alle ore 11; e dalle ore 16 alle ore 18; benedizione delle uova, alle ore 11 a Sant’Antonio e alle ore 11,30 alla “Rinno-vata”; alle ore 20,30, nella chiesa dedicata a Papa Giovanni, Veglia pasquale.

Solennità di Pasqua (27 marzo): Messe secondo i consueti orari festivi.

Lunedì dell’Angelo (28 marzo): alle ore 10, nella chiesa dedicata a Papa Giovanni, Messa per la Pasqua dello sportivo.

Nella preparazione alla solennità del-la Risurrezione di Gesù, a Gavarno è stato seguito in linea di massima lo schema della Parrocchia di Nembro/San Martino, con ap-puntamenti per la lectio divina, e, in più, con

gli incontri della cena del povero (coinvolgenti a turno i chie-richetti e i ragazzi delle scuole elementari e medie). Sono stati mobilitati pure i bambini della scuola dell’infanzia, attraverso la realizzazione, da parte loro, di disegni legati alla parabola del figliol prodigo e del Padre misericordioso e buono. Con l’aiuto di volontari, i bambini sono stati accostati pure a lavori di semina-gione in vista della rifioritura primaverile. A tutta la popolazione sono state rivolte, anche con esempi concreti, sollecitazioni a vivere la Quaresima in uno spirito di rinuncia, digiuno, peniten-za. Tra i catecumeni che in Cattedrale quest’anno riceveranno dal vescovo il sacramento della iniziazione cristiana, c’è anche una boliviana, che è impegnata a Gavarno come badante. In-tanto... va avanti anche il sogno di Gavarno: sono stati fatti nuovi piccoli passi verso il momento della posa della prima pie-tra del tanto atteso Centro pastorale parrocchiale.

Uno dei cartelloni preparati presso la scuola dell’infanzia.

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IL NEMBRO marzo 2016 25

VITA PARROCCHIALE

Perché un Giubileo straordinario della Misericordia? Papa Francesco ha detto “semplicemente perché la Chie-sa, in questo momento di grandi cam-biamenti epocali, è chiamata ad offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio”. Questo non è il tempo per la distrazione, ma al contra-rio per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenzia-le. È il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato nel giorno di Pasqua: essere

Una Pasqua da vivere nel modo più intenso

NEL CONTESTO DEL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA INDETTO DA PAPA FRANCESCO

segno e strumento della Misericordia del Padre. È per questo che l’Anno Santo de-ve mantenere vivo il desiderio di saper cogliere i tanti segni della tenerezza che Dio offre al mondo intero e soprattutto a quanti sono nella sofferenza, sono soli e abbandonati, e anche senza speranza di essere perdonati e di sentirsi amati dal Padre. Un Anno Santo per sentire forte in noi la gioia di essere ritrovati da Ge-sù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci perché ci eravamo smarriti. Un Giubileo per percepire il calore del suo

Oltre a don Santino Nicoli, arciprete di Nembro, c’era anche don Roberto Zanini, parroco di Lonno, nel gruppo dei parroci che, in un viaggio promosso dalla Agenzia Ovet fra il 29 febbraio e il 4 marzo, hanno visitato Mosca e dintorni, sostando in centri della vita religiosa in Russia. Di tale viaggio parla in ampia forma don Santino Nicoli nelle pagine iniziali di questa edizione de Il Nembro.

amore quando ci carica sulle sue spalle per riportarci alla casa del Padre. Un An-no in cui essere toccati dal Signore Gesù e trasformati dalla sua Misericordia, per diventare noi pure testimoni di Miseri-cordia. Ecco perché il Giubileo: perché questo è il tempo della Misericordia e la Settimana Santa ce lo dice in vari modi in tutti i suoi riti. Allora a tutti voi, caris-simi lettori, uno speciale augurio di tene-rezza, di amorevolezza, di Misericordia, perdono e riconciliazione!

Don roberto Zanini, parroco

Il viaggio di parroci bergamaschi in Russia

Ecco il programma delle celebrazioni previste nella Settimana Santa e nei giorni successivi nella Par-rocchia di Lonno.

Domenica 20 marzo, Festa delle Palme: ore 9,45, be-nedizione dei rami d’ulivo e processione delle Palme; unica S. Messa alle ore 10.

Mercoledì 23 marzo: S. Messa (ore 8,30); Confessioni comunitarie (ore 20).

Giovedì Santo, 24 marzo: ore 20,30, S. Messa in Coena Domini; a seguire, adorazione al sepolcro.

Venerdì Santo, 25 marzo: celebrazione liturgica della Passione (ore 15); Confessioni bambini e ragazzi (ore 16); Via Crucis e processione (ore 20,30).

Sabato Santo, 26 marzo: Confessioni (ore 15-17); Veglia pasquale con benedizione delle uova (ore 21).

Domenica 27 marzo, Pasqua di Risurrezione: Ss. Mes-se solenni, con benedizione delle uova (ore 7,30 e ore 10).

Lunedì 28 marzo, dell’Angelo: S. Messa (ore 10).Venerdì 1 aprile: adorazione eucaristica (ore 17,30); S.

Messa (ore 18); incontro per i soci di Azione Cattolica (ore 20,30).Domenica 10 aprile: nel pomeriggio, ritiro per i bambi-

ni “comunicandi” ed per i loro genitori.Venerdì 15 aprile: S. Messa (ore 16).Venerdì 22 aprile: Catechesi per bambini e ragazzi e

Confessioni (ore 15).

SETTIMANA SANTA: IL PROGRAMMA A LONNO

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26 IL NEMBRO marzo 2016

SPORT

Passo dopo passo, al termine della ottava giornata del “ritorno” nella serata di domenica 6 marzo la squadra princi-pale della “Nembrese” si è trovata al se-condo posto nella classifica del girone B del campionato provinciale Figc di Se-conda Categoria nel quale è impegnata in questa stagione 2015/16: cinque – a quel punto – erano le lunghezze che la distanziavano dalla troupe capolista, l’At-letico Chiuduno; una o tre quelle che la separavano dalle immediate inseguitrici: Aurora Trescore, Tribulina Gavarno, Ora-torio Albino. Il 14 febbraio, nella quinta giornata del “ritorno”, gli “azzurri” del-la Società presieduta da Pietro Birolini sono riusciti in extremis a strappare un pareggio (2-2) sul terreno di una del-le “potenze” del girone B, la Tribulina Gavarno. I Nembresi (della... omonima compagine calcistica) hanno pareggia-to, sul campo dei “Saletti” (2-2) pure il 21 febbraio, nel match con il Clusone; ma in quella circostanza, nella compa-gine avversaria (degli “azzurri”) c’erano due giocatori che avevano a carico una squalifica; e così, sull’onda di un ricor-so, il pareggio concretizzatosi sul terreno

La lunga marcia della “Nembrese” verso l’alta quota della classifica

MENTRE ANCHE LE SQUADRE DEL SETTORE GIOVANILE CONTINUANO AD OTTENERE RISULTATI PIÙ CHE SODDISFACENTI

di gioco è diventato una vittoria a ta-volino. Con il pareggio (1-1), abbastan-za arduo e rocamboloso, è finita pure la partita del 28 febbraio a Rovetta, dove la compagine locale, lottan-do sino all’ultimo, è riuscita a recuperare lo svantaggio che aveva incamerato nei confronti della Nembrese in trasferta. Il 6 marzo, final-mente, i “nostri”, nella loro “tana”, hanno ritrovato (2-0) la gioia della vittoria a spese del Cene; e con tale successo è giunto anche il posto d’o-nore (provvisorio) in graduatoria, di cui si è parlato in apertura a questa crona-ca. Dopo i confronti con la Calcinatese (fuori casa, il 13 marzo), e con il Gorlago (in casa, il 20 marzo), la “Nembrese”, nel proseguimento del suo cammino si tro-verà di fronte l’Oratorio Albino (il 3 apri-le, fuori casa), la Villese (il 10 aprile, in casa), l’Aurora Trescore (il 17 aprile, fuori casa). Alcuni “scontri” – come si può ve-dere – si profilano “duri”. La marcia degli “azzurri” verso gli... eventuali playoff, in-somma, è ancora lunga e difficile.

Non tutte lietissime, come lo sono state nei mesi passati, risultano le note in arrivo dal settore giovanile della Società azzurra. La troupe Juniores, nel proprio

campionato, ha inanellato tre vittorie in casa (2-1 con la Vertovese, 3-1 con la Tor-re, 1-0 con il Clusone), e due sconfitte in trasferta (3-2 con la Pradalunghese, 4-2 con il Cologno Frassati). Nel Trofeo Bonacina questa formazione Juniores il 6 aprile andrà a di-sputare la semifinale contro la Cividatese.

Gli Allievi regionali, in una gara da dimenticare al più presto (finita con un 5-2), a Brusaporto, hanno subito la pri-ma loro sconfitta nella attuale stagione. In compenso, nel periodo più recente, hanno anche, però, vinto in casa con il Longuelo (2-1) e contro l’Aurora Trescore (segnando 4 gol), e fuori casa con il Mera-te (0-3) e contro il Frassati Ranica (0-4); si sono dovuti, ai “Saletti”, accontentare di un pareggio (1-1) con l’Agrate.

Non si sono lasciati mancare le sod-disfazioni gli Allievi mobilitati nel cam-pionato per la loro categoria allestito dal C.S.I.; se all’inizio di marzo si trovavano al comando della loro classifica con 5 pun-ti di vantaggio sulla troupe delle Fiorine, è perché nelle passate settimane hanno vinto in casa con il Fiorano (3-0), con quel-li delle Fiorine (3-1), e, fuori casa, con la Tribulina Gavarno (0-6) e col Redona (0-3).

I Giovanissimi regionali, con vitto-rie in casa sul Breno (1-0) e fuori casa sul Casazza (1-2), hanno cercato di... dimen-ticare il proprio disastroso avvio della se-conda fase della stagione in corso; infatti sono stati sconfitti in casa dal Villa d’Almé (1-4), dai bresciani della “Rigamonti” (1-6), e in trasferta dalla Fiorente Colognola (4-1) e dal Loreto (3-2).

Uscendo sconfitti, in casa, dallo scon-tro al vertice con i pari categoria dell’Ora-torio Albino, i Giovanissimi del C.S.I. han-no perso il primato nella loro classifica; si sono... consolati (e mantenuti comunque nelle posizioni alte della classifica) vincen-do in casa con il Fiorano (5-1) e in trasferta con il Rovetta (1-6) e con il Clusone (0-2).

È proseguita (arrivando sino alla 43ª partita utile consecutiva) la serie positiva

L’incontro, con la celebrazione di una Messa e, poi, con lo scambio degli auguri tra i convenuti, ogni anno orga-nizzato dal C.S.I. provinciale, si svolge-rà questa volta ad Alzano Lombardo nella serata di lunedì 21 marzo, cioè nel primo giorno della Settimana San-ta. L’invito alla partecipazione è rivolto a tutte le Società sportive (ai loro atleti e dirigenti) che sono impegnati nei cam-pionati, tornei, gare indetti dal Centro Sportivo Italiano nella Bergamasca. Il ritrovo è fissato per le ore 20 al Chio-stro della chiesa della pace (nei pressi dell’Ospedale): chiostro che, per chi lo vorrà, sarà visitabile già dalle ore 19. Al-le ore 20,15 si formerà un corteo in dire-zione della Basilica di San Martino in Alzano Lombardo, dove alle ore 20,30 inizierà la Messa. Dopo la celebrazione

eucaristica, presso l’Oratorio di Alzano Lombardo, intitolato all’Immacolata, ci sarà lo scambio degli auguri in un momento gioiosamente condiviso da quanti vorranno esserne partecipi. Nel-la foto: la basilica di Alzano Lombardo.

Questa volta ad Alzano l’incontro di Pasqua ogni anno organizzato dal C.S.I. provinciale

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SPORT

degli Esordienti Figc, i quali hanno vinto in casa con il Fiorano (3-0) e con il Fiorine (3-1), e fuori casa con l’Oratorio Albino (1-3), con la Valseriana (1-2), con la Prada-lunghese (1-2).

Gli esordienti C.S.I. (tutti ragazzi al primo anno nella categoria) sono andati a vincere a Gazzaniga (0-4), ad Alzano (0-3), a Clusone (1-4), anche per... dimenticare la batosta (0-6) subita in casa ad opera della troupe dell’Oratorio di Albino, capo-lista nella categoria.

I Pulcini nati nel 2006, oltre al suc-cesso nel derby (1-0) con i... “cugini” azzur-ri della “Nembrese”, nati nel 2007, hanno ottenuto quello sui pari età dell’Excelsior (in casa: 1-0); fuori casa hanno perso (sem-pre per 1-0) a Villa d’Almé e ad Albino.

I Pulcini nati nel 2007 e nel 2008, a quella subita ad opera dei “cugini” az-zurri, hanno aggiunto, in casa, sempre col punteggio 0-2, sconfitte con la Zognese, con l’Oratorio Albino e con il Mozzo.

Procedono bene, nel loro campio-nato, pure le due squadre Over della

“Nembrese”: alla metà di marzo la troupe blu era in testa alla classifica insieme alla compagine di Mozzo; la squadra bianca era al secondo posto, distanziata di un solo punto. Per il 19 marzo, presso il Centro sportivo di via Cavalli, a Villa di Serio, alle ore 15, è stato messo in car-tellone il match... al vertice tra Mozzo e

Nembrese Over blu. Nella medesima se-de, alle ore 16, è stata posta in program-ma la partita tra Nembrese Over bianchi e Agnelli Olimpia. Questo campionato a 5 Special, allestito dal C.S.I. a livello pro-vinciale, continua ad essere seguito con grande interesse.

(a cura Di p.V.)

Giocatori e tecnici della squadra degli Esordienti della “Nembrese” impegnati nel campionato provinciale indetto dalla Figc. L’allenatore è Andrea Rota; il suo vice è Damiano Cortinovis; Elio Maffeis è il guardialinee. Questa squadra, all’inizio di marzo, risultava in serie positiva, senza sconfitte, da ben 43 partite.

Si sente dire spesso che il ciclismo è uno sport sempre più in crisi: comporta grandi fatiche, ed i ragazzi e i giovani sono – si sostiene – sempre meno propensi a coltivare le gare a... colpi di pedale. È in calo pure il sostegno degli sponsor. La Bergamasca sembra però, per ora, una terra in... controten-denza in questo ámbito: terra nella quale gli appassionati alle competizioni in bicicletta restano tanti.

Proprio nel fine settimana dell’uscita di questa edizione de Il Nembro, nella domenica 20 marzo, prende il via, nella provincia orobica, a San Paolo d’Argon, la stagione agonistica 2016, con una prova riservata alla categoria Juniores.

Nei giorni scorsi a Bergamo, alla Casa dello Sport, è stato presentato il calendario completo delle manifestazioni che si concretizzeranno in ben 140 giorni complessivi di attività. Ha fatto gli onori di casa il nembrese Claudio Mologni, che è il presidente del Comitato provinciale bergamasco della Feder-ciclismo. Egli ha detto che le Società affiliate, in Bergamasca, tra strada e fuori strada, sono 123; che nel 2016 ci sarà un numero di corse superiore a quello del 2015; che si dovrebbe arrivare ad un totale di circa 5.000 tesserati; e che, per la cate-goria Giovanissimi, Bergamo resta al primo posto in Italia. In Bergamasca nel 2016 saranno ambientate varie prove valide

per i titoli italiani; in quelle per i dilettanti, per l’organizza-zione, sarà impegnato in particolare il Team Colpack, tra i dirigenti del quale c’è un altro nembrese, Gianluca Valoti. A Bergamo avrà quest’anno il suo arrivo il Giro di Lombardia.

A Nembro si svolgeranno quattro corse secondo questo calendario:• domenica 5 giugno: gara di mountain bike per la Orobie Cup, aperta a varie categorie; con l’organizzazione del gruppo Free Bike e di altre associazioni;• domenica 19 giugno: gara in mtb per la categoria Gio-vanissimi, nell’ambito della Orobie Cup junior; organizzazione a cura del G.A.N.;• domenica 14 agosto: per la categoria Allievi, quale quar-ta prova del Giro della Valle Seriana, corsa Nembro-Lonno, con l’organizzazione del Cicloteam;• domenica 25 settembre: per la categoria Esordienti, corsa con arrivo nella zona dello Zuccarello, allestita anco-ra dal Cicloteam con in palio le medaglie d’oro dedicate alla memoria di Luigi e Michele Cortinovis, di Ricky Schiattareggia nonché il trofeo intitolato a monsignor Aldo Nicoli.

Il Cicloteam, per la categoria Giovanissimi, organizzerà una corsa anche a Bergamo domenica 17 luglio.

Anche in questo 2016 a Nembro quattro corse in bicicletta

DUE SU STRADA E DUE PER GLI APPASSIONATI DELLA MOUNTAIN BIKE

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28 IL NEMBRO marzo 2016

SPORT

Alla metà circa del “ritorno”, dome-nica 6 marzo, dopo lo svolgimento della ventitreesima giornata delle trenta com-plessivamente previste dal calendario del campionato provinciale di calcio 2015/16 attualmente in corso, nella parte più al-ta della “sua” classifica c’erano sei squa-dre tra loro divise in soli quattro punti; e quattro delle sei erano provvisoriamente in testa alla graduatoria con il medesimo punteggio (sia pure con lievi differenze nel numero delle partite da ciascuna di-sputate: una in più o una in meno). Tutto questo dice bene quanto sia... accanita, e incerta nell’esito finale, la “battaglia” in corso nel girone C della “Promozione” (nel football della terra orobica): girone nel quale è impegnata pure la portaban-diera della “Gavarnese Calcio”, con un ruolo da... primattrice. Le più... pericolose concorrenti della compagine pilotata da Andrea Foresti sono Adrense, Lemine, Pradalunghese, AlbinoGandino, Frassa-ti Cologno. Dopo il match con la troupe di Fara Olivana (fissato dal calendario nel-la domenica 13 marzo) la Gavarnese, a

La Gavarnese nel gruppo di sei squadre che stanno lottando per la leadership

NEL GIRONE C DI UN ASSAI AVVINCENTE CAMPIONATO DI PROMOZIONE NELLA BERGAMASCA

partire dalla domenica 20 marzo (quella dell’uscita di questa edizione de Il Nem-bro) è e sarà chiamata a vedersela, in scontri diretti, con tre delle sue “grandi” rivali: fuori casa con l’Adrense (appunto nella data del 20 marzo); in casa con il Cologno Frassati (domenica 3 aprile); fuori ca-sa con il Lemine (domenica 10 aprile). Il 17 aprile, poi, ar-riverà ai “Saletti” la compagi-ne della “Città di Dalmine”: e a quel punto, alla conclusione del campionato, mancheranno soltanto due giornate. Quale sarà, in quel momento, l’assetto ai vertici del girone C della “Promozione” Bg?

Nelle scorse settimane la portaban-diera della “Gavarnese Calcio” non ha messo a frutto fino in fondo – anche per la tenacia degli avversari – alcune occa-sioni che le sono capitate nei confronti diretti con compagini situate nelle zone mediobasse della classifica. Il 14 febbraio ha vinto ai “Saletti”, non senza fatica e con un rigore (1-0), con il Palazzolo (fa-

nalino di coda); giovedì 18 febbraio ha pareggiato (0-0) con il Ponteranica (sul campo neutro di Colognola), il recupe-ro del match fuori casa rinviato qualche settimana prima per l’impraticabilità del

campo che avrebbe dovuto ospitarlo. Domenica 21 feb-braio i verdearancione della frazione di Nembro e Villa di Serio non sono riusciti ad evitare, a Paladina, che i

padroni di casa malmessi in graduatoria, incamerassero tre

punti d’oro per la lotta per la propria salvezza, nella quale sono

mobilitati; il 28 febbraio hanno in-vece vinto (2-0) abbastanza agevolmen-

te in casa con il Casazza; il 6 marzo non hanno trovato il modo per spuntarla (2-1) in quel di San Paolo d’Argon, contro la squadra locale che, in classifica, sta a ridosso delle prime.

I loro sostenitori si augurano che i verdearancione, nello sbocciar della pri-mavera, ritrovino la grinta del loro perio-do migliore della fase dell’andata, sì da poter superare le... dure prove, delle qua-li si è parlato all’inizio di queste note, ed, avere perciò, più chances da giocare, al momento giusto, in vista di un passaggio nell’Eccellenza.

È andata avanti, dal canto suo, a spron battuto, pure nelle passate setti-mane, la troupe Juniores della “Gavarnese Calcio” impegnata nel campionato pro-vinciale allestito, per tale categoria, dalla Figc. Sabato 13 febbraio questi ragazzi so-no riusciti a... fare i corsari (0-1) in quel di Clusone, contro il locale gruppo Baradel-lo. A questo successo ne hanno aggiunti altri due, ottenuti ai “Saletti”: contro il Co-lognoRanica (1-0) il 20 febbraio e contro l’Oratorio San Martino di Leffe (2-0) il 27 febbraio. Sabato 5 marzo li ha... ferma-ti il maltempo: sarebbero infatti dovuti scendere in campo contro i loro pari età alle Fiorine di Clusone; ma il match è sta-to rinviato a causa della impraticabilità del campo. A quel punto, con i 39 punti complessivamente accumulati nel corso del loro campionato, gli eccellenti Junio-res della “Gavarnese Calcio” si trovavano al posto d’onore della “loro” classifica. La speranza è che riescano a proseguire con il ritmo tenuto sin qui.

Un progetto che non mancherà di de-stare interesse e di ri-chiamare un notevole pubblico è stato messo in cantiere, ai “Saletti”, per il pomeriggio di domenica 3 aprile, o, in caso di brutto tem-po in tale data, per il pomeriggio del 17 aprile. In pratica, con inizio alle ore 14 – prima cioè della partita che poi, a partire dalle ore 15,30, vedrà di scena la “Gavarnese” portabandiera contro l’av-versaria per quell’occasione messale di fronte dal calendario – ci sarà una “spe-ciale” partita nella quale, a turno, sa-ranno impegnati tutti i bambini della scuola di calcio che in questa stagione viene portata avanti in collaborazione

dalla “David” e dalla “Gavarnese”. Come a suo tempo venne co-municato, i bambini che frequentano que-sta scuola, in totale, sono una quarantina, divisi in tre gruppi ba-sati sull’anno di nasci-ta dei piccoli aspiranti calciatori. Gli “allievi”

della “scuola” si allenano ogni settima-na, in giorni diversi a seconda dell’età, sul campo dell’Oratorio. La manife-stazione di aprile sarà anche una sor-ta di... preludio al torneo per squadre delle “scuole di calcio” della bassa Valle Seriana, che la “David” organizzerà pu-re quest’anno, come avviene ormai da tempo sul campo dell’Oratorio, all’ini-zio di maggio.

NEL POMERIGGIO DI DOMENICA 3 APRILE AI “SALETTI”

Bambini della scuola di calcio in campo prima del match dei “grandi”

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IN MEMORIAM

IL NEMBRO marzo 2016 29

A N N I V E R S A R IS e m p r e v i v i n e i c u o r i d e i l o r o c a r i e n e l r i c o r d o d e l l a c o m u n i t à

EMILIANO BULGARELLI MAURO BULGARELLI 1930 - 2004 1969 - 1995

Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Maria il 5 aprile alle 7,30.

LINDA GHISLANDI ANGELO MAGNI 24/4/1925 - 3/3/2007 10/8/1921 - 2/12/2009

Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Rocco il 21 marzo alle 18.

NICOLAS ZANCHI28/2/1993 - 29/3/2005Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa

di S. Antonio a Gavarno il 28 marzo alle 7,30.

PIETRO CAVAGNIS30/3/1925 - 26/3/2012

Una Santa Messa sarà celebrata

nella chiesa di S. Nicola il 2 aprile alle 17.

VINCENZO CORTINOVIS3/7/1921 - 14/4/1990Un Ufficio funebre

sarà celebrato nella chiesa di S. Maria

il 19 aprile alle 9.

ANTONIA CODAZZI3/5/1939 - 11/3/2015

Una Santa Messa è stata celebrata.

ENRICO BERTOCCHI22/7/1937 - 9/4/2004

Una Santa Messa sarà celebrata

nella chiesa di S. Maria il 6 aprile alle 16,30.

MASSIMILIANO FILISETTI18/3/1972 - 10/4/2012Una Santa Messa sarà

celebrata nella chiesa di S. Giuliano a Alzano Sopra

l’11 aprile alle 19,30.

GIOVANNI MINO27/12/1941 - 18/3/2015Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa

d. SS. Trinità a Trevasco il 24 aprile alle 16.

GIOVANNI COLPANI20/8/1941 - 25/4/2009Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Dionisio a Ranica

il 1° maggio alle 9.

GIUSEPPINA CHIAPPARINI3/8/1916 - 17/3/2015

Una Santa Messa sarà celebrata

nella chiesa di S. Nicola il 21 marzo alle 9.

OLIVA CAVAGNIS6/4/1933 - 6/4/2007

Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Faustino

l’11 aprile 2016 alle 17.

Non è come a Natale, quando – e lo si è notato anche di recente –

sulle tombe compaiono piccoli presepi ed alberi decorati; ma pure a Pasqua si fa particolarmente intenso il ricordo di coloro che non ci sono più, che sono passati all’Aldilà. E questo accade in particolare per le famiglie, che, in chi è “passato all’altra sponda”, avevano un forte punto di riferimento. Nelle grandi occasioni, allorché si avverte

l’istinto a stare insieme, i... vuoti vengono ancora di più in evidenza. E tali vuoti sono particolarmente

sentiti da chi si trova ad affrontarli da solo, per via di situazioni che sono

maturate, dell’età e di tante altre circostanze – al di là dei momenti “speciali” –, resta significativo che,

come questa pagina dimostra di mese in mese, ci sia tanta gente attenta

a tenere viva la memoria dei propri cari pure nella comunità.

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30 IL NEMBRO marzo 2016

IN MEMORIAM

I N O S T R I D E F U N T I

M e z z ’ o r a p r i m a d i o g n i f u n e r a l e v i e n e r e c i t a t o i l S . R o s a r i o

MARIA MARCASSOLI13/8/1939 – 13/2/2016

Per l’improvviso acuirsi di una ma-lattia, che ormai da circa quattor-dici anni la stava angustiando tra alti e bassi, all’età di 76 anni ha chiuso il suo cammino terreno Ma-ria Marcassoli; ella è andata a rag-giungere nell’Aldilà il marito Giu-seppe Carobbio, deceduto un anno fa. Dal loro matrimonio nacquero quattro figli, che resero i propri ge-nitori nonni di sette nipoti. In gio-ventù e nel pieno dell’età, Maria Marcassoli per un certo periodo la-vorò presso lo stabilimento Crespi; poi, dopo la seconda maternità, si dedicò unicamente alla casa e alla famiglia. Finché le forze glielo con-sentirono – allorché ne emersero le necessità – si rese molto dispo-nibile per un aiuto pure al figlio e alle figlie che si erano formati le loro famiglie. Era una donna mol-to socievole, dal carattere buono e aperto. Era assai devota alla Ma-donna dello Zuccarello; ci teneva ad essere solerte al mantenimento dei suoi doveri e dei suoi impegni. Ogni tanto si concedeva qualche partita a tombola, unico svago in una vita fatta di tanto lavoro e di molti sacrifici per il bene dei suoi cari. La sua scomparsa ha desta-to profondo cordoglio. I familiari

EUGENIO CUMETTI27/12/1939 – 26/2/2016

Nella zona intorno a Baden, in Svizzera, dove si trasferì sin dagli anni ’60, per vivervi e lavorarvi, è deceduto Eugenio Cumetti, che però mantenne sempre un forte vincolo con Nembro, paese delle sue radici. Si è spento all’età di 76 anni. Ad un breve necrologio scritto per un suo ricordo sulle pagine de Il Nembro, i congiunti hanno premesso questa citazione, poco conosciuta dalle nostre parti: «Quando vede che la strada è trop-po lunga, che le colline sono trop-po ripide, e che il respirare diventa difficile, Dio mette le sue braccia attorno all’uomo e gli dice: “Vieni a casa!”». Nel rivolgergli l’addio, “tristi e commossi” al loro Eugenio Cumetti, i congiunti, nella già cita-ta nota, ne raccontano sintetica-mente anche la storia, più o meno così. Nato a Nembro, nella zona del villaggio Crespi alto, dove la

sua famiglia aveva la casa, Eugenio era il quinto di una nidiata di sette figli. Ben presto venne avviato nel mondo del lavoro. E così emigrò in Svizzera, dove conobbe colei che è diventata sua moglie, Emma. La coppia vide il proprio focolare allietato dalla nascita di quattro fi-gli. Tutti gli anni, in occasione del-la ricorrenza della Madonna dello Zuccarello e delle “Giornate del migrante”, Eugenio Cumetti ama-va ritornare per qualche giorno a Nembro. «Non dimenticava nes-suno – hanno voluto sottolineare i suoi congiunti nella loro testimo-nianza –. Andava a trovare tutti. Si informava di tutti e di tutto. Gli siamo grati – sono sempre parole dei parenti di Eugenio Cumetti – per gli anni che abbiamo trascorso con lui; anni con momenti belli e divertenti. Eugenio era una perso-na buona e laboriosa; aveva supe-rato più volte problemi di salute. Purtroppo la sua ultima malattia lo ha indebolito». Nei termini se-guenti i congiunti hanno pensato di indirizzare ad Eugenio Cumetti il loro estremo saluto: «Ti promettia-mo che non piangeremo per la tua dipartita; lo faremo per lasciarti andare lassù, sopra una nuvola. Ti immaginiamo, ti vediamo sorri-dente mentre guardi il tuo paese, la tua vecchia casa; e anche tutti noi: familiari, parenti, amici. Non ti vedremo più con gli occhi. Non cercheremo la tua tomba in un ci-mitero su questa Terra. Tu, Euge-nio, vivi e vivrai nei nostri cuori».

di Maria Marcassoli sentitamente ringraziano quanti hanno voluto unirsi al loro dolore, condividendo il loro lutto.

PIERINA CAMOZZI17/9/1935 -15/12/2015

Da parecchio tempo ammalata, e ormai da circa cinque anni accolta presso la Casa di Riposo di Nembro, all’età di 80 anni ha concluso il suo itinerario terreno Pierina Camozzi. Nata e cresciuta a Nembro, ha de-dicato la sua vita, sinché le forze glielo hanno permesso, alla sua famiglia, come casalinga. Dal suo matrimonio con Arturo Dolci sono nati due figli, che le hanno dato la gioia di essere nonna di due nipo-ti. Era una donna molto cordiale, dal temperamento dolce, che non le impediva però di dedicarsi con forte impegno, ottenne anche risul-tati assai significativi, al gioco delle bocce. Fece parte della “Cantini” (la più nota bocciofila di Nembro) e anche di altre Società mobilitate nel medesimo ambito agonistico. E quando gliene capitava l’occasione, accettava volentieri un po’ di ballo liscio. Le piaceva essere al corrente, informata sulla vita del paese; a partire dal 1965 ha raccolto sem-pre, di anno in anno, tutte le edi-zioni del Nembro. La notizia della sua scomparsa ha destato dolore

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IL NEMBRO marzo 2016 31

IN MEMORIAM

LEONE CARRARA17/9/1937 – 13/2/2016

All’età di 78 anni, per l’improvvi-so acuirsi di una malattia che lo aveva colpito da circa un anno, ha chiuso repentinamente la sua esi-stenza terrena Leone Carrara. Con la sua scomparsa egli ha lasciato un grande vuoto nel cuore di quanti gli volevano tanto bene, e dei suoi due figli, Stefania e Guido, dei suoi quat-

ARTURO MADASCHI9/2/1940 – 31/1/2016

Dopo una breve malattia, all’età di 75 anni, è mancato all’affetto dei suoi cari Arturo Madaschi. La mo-glie e il figlio hanno voluto rendergli l’estremo saluto con questi pensieri:

tro nipoti, delle sorelle, dei parenti, dei tanti amici che aveva. In paese era assai conosciuto e stimato. Gra-zie al suo carattere mite, alla sua disponibilità e istintiva gentilezza, egli riusciva a entrare rapidamente in sintonia con gli altri. Sapeva far-si apprezzare. Negli anni giovanili aveva lavorato come lucidatore di mobili. Poi, all’inizio degli anni ’60, aveva deciso di mettersi in proprio nel commercio, aprendo un negozio di vernici, colori, pitture e materiali affini; negozio che a quel tempo era una novità. Con la passione messa nel suo nuovo impegno e con la sua competenza, Leone Carrara in breve si procurò un ampio giro di clienti, i quali sapevano che da lui poteva-no avere non soltanto determinati prodotti, ma anche consigli su come usarli dopo esserseli trovati sele-zionati, proprio da Leone, secondo le loro esigenze. Con il suo negozio – situato nella zona di piazza Tre Corone – Leone Carrara andò avanti sino al 2009. Per lui fu un colpo du-rissimo la morte dell’amata moglie Miranda, deceduta nel 2007. I suoi congiunti si prodigarono per stargli vicino; ma egli si sentiva quasi smar-rito. Con fatica riuscì a riprendersi; poi però, un po’ anche per l’età, che stava avanzando, e un po’ pure per il cambiamento delle situazioni in-tervenute nel mondo del commer-cio, ad un certo punto Leone Carra-ra pensò di ritirarsi. Si dedicò così ancor di più ai suoi familiari, per i quali peraltro aveva anche prima avuto premure e attenzioni. Face-va passeggiate, seguiva gli eventi del paese. Era attento a quanto gli accadeva attorno. E lo è stato sino alle ultime settimane della sua vita, quando la malattia, per lui, ha avu-to un esito fatale. A Nembro il dolo-re e il rimpianto per la sua dipartita sono stati intensi. I familiari e i pa-renti vivamente ringraziano quanti si sono uniti al loro lutto.

e rimpianto. I familiari di Pierina Camozzi sentitamente ringraziano quanti hanno voluto partecipare al loro lutto, attestando in varie forme il proprio cordoglio.

ROBERTO CARRARA8/4/1942 – 17/1/2016

«Lui che amava tanto viaggiare e guidare, ha iniziato il suo viaggio più lungo, verso il Cielo (...). Ora ci guida da lassù affinché tutti insie-me possiamo camminare accom-pagnati dai valori che ci ha tra-smesso»: così, di Roberto Carrara, spentosi all’età di 73 anni, dopo una breve malattia, hanno scritto i suoi familiari, i quali hanno aggiun-to: «Le tante persone che gli sono state vicine e lo hanno voluto salu-tare per l’ultima volta, sono state la dimostrazione che un uomo umile, con i suoi pregi e i suoi difetti, però con gesti semplici, quotidiani, può conquistare l’affetto e la stima di quanti hanno avuto modo di incon-trarlo e di conoscerlo». Roberto Car-rara ha dedicato la sua esistenza in-teramente alla famiglia e al lavoro. Ancora adolescente si recò in Svezia con i suoi genitori, per seguire il pa-dre (Pètèl) che era cantante lirico. Là Roberto Carrara iniziò a lavorare co-me tornitore. Anche dopo il rientro in Italia mantenne tale attività, sino all’età della pensione. Ha collabora-

to costantemente con una ditta di autotrasporti. A 23 anni sposò Lina Moioli. Dal loro matrimonio sono nati due figli. Il 28 luglio scorso i due coniugi, attorniati dai loro fa-miliari festeggiarono le nozze d’oro. Amante della montagna e del mare, Roberto Carrara era appassionato e praticava vari sport: in gioventù giocò al calcio come portiere; fu istruttore di atletica; dopo essere andato in pensione prese ad usare la mountain bike, entrando nelle file del G.A.N., accolto con grande simpatia. Nell’ambito del sodalizio instaurò rapporti di amicizia con tutti, condividendo innumerevo-li momenti di serenità e di gioia. «Grazie Roby, per quello che sei sta-to e per quello che continuerai ad essere per noi»: così hanno voluto rendergli l’estremo saluto la moglie Lina, i figli Alfredo e Nadir, i fratelli Mario e Aldo, i quali dicono un sen-tito e forte grazie anche a quanti, in folto numero, hanno attestato partecipazione al loro dolore, al loro lutto.

«Caro Arturo, caro papà, sono tante le cose, le parole che ti vorremmo dire; ma le riassumiamo in una sola: grazie. Grazie perché sei stato il marito che ogni donna vorreb-be avere al proprio fianco. Grazie perché per me, papà, oltre che un padre fantastico, sei stato il mio mi-glior amico. Sei stato il nostro pun-to di riferimento. Eri attento, pre-muroso, sincero, altruista, sempre pronto ad aiutare noi e chiunque ti chiedeva un favore. Ora, Arturo, pa-pà, ti chiediamo un ultimo favore: proteggici, stacci vicino, ed aiutaci a superare il dolore che abbiamo nel cuore. Sarai il nostro primo pen-siero del mattino e l’ultimo nostro pensiero alla sera, prima del nostro addormentarci. Con infinito amore, tuoi per sempre. Maria ed Efrem». I familiari di Arturo Madaschi ringra-ziano sentitamente tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore.

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Nelle emergenze, se non sono direttamente rintracciabili i sacerdoti, rivolgersi all’Oratorio (035.520.420) oppure al sacrista (035.521.519).

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Don Giuseppe Belotti 035.520.064 333.40.22.503

Monsignor Martino Lanfranchi 035.523.545

Don Matteo Cella 035.520.420

Don Agostino Salvioni 035.521.557 331.27.74.414

Monsignor Arturo Bellini 035.520.565 Vicario parrocchiale dell’Unità pastorale [email protected]

Don Roberto Zanini 035.515.415 Parroco di Lonno 347.77.86.243

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C.I.F. - Centro Italiano Femminile e-mail: [email protected] aperto tutti i martedì ore 9-11,30 e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11

N U M E R I T E L E F O N I C I U T I L I

Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9 e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17 sarà presente un sacerdote in plebana per le Confessioni.

Ogni giorno alle 18 vespro in S. Maria

A NEMBROA NEMBRO PREFESTIVE E FESTIVE

Al sabatoPlebana ore 18San Faustino ore 17San Nicola ore 17Viana ore 18

Alla domenicaPlebana ore 7 - 9 - 10,30 - 18 (ore 17, adorazione eucaristica e Vespri)Viana ore 8 - 10San Nicola ore 8,30 (ore 17 nel periodo invernale)San Faustino ore 9,30Casa di Riposo ore 9,30San Vito ore 10,30 (nelle prime tre domeniche del mese)Zuccarello ore 16 (dal 3 aprile all’8 dic.)Trevasco ore 16 (la 4ª domenica del mese)

NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO NORMALE (settembre-maggio)LunedìSanta Maria ore 7,30 e ore 9San Nicola ore 8San Faustino ore 17Viana ore 18

MartedìSanta Maria ore 7,30 e ore 9Casa di Riposo ore 15,30San Faustino ore 17Viana ore 18

MercoledìSanta Maria ore 7,30Messa per i ragazzi in tutte le Vicinie alle ore 16,30

GiovedìSanta Maria ore 7,30 e ore 9 San Nicola ore 8Zuccarello ore 16 (dal 7 aprile all’8 dic.)Viana ore 18

Venerdì Santa Maria ore 7,30 e ore 9San Nicola ore 8San Faustino ore 17Viana ore 18

SabatoSanta Maria ore 7,30

A LONNO FESTIVE

Parrocchiale ore 7,30 - 10

NEI GIORNI FERIALIParrocchiale ore 18 (tranne il sabato, ore 9)

A GAVARNO PREFESTIVE

San Giovanni XXIII ore 18

FESTIVESant’Antonio ore 7,30San Giovanni XXIII ore 10

NEI GIORNI FERIALISan Giovanni XXIII ore 18 (da lunedì a venerdì) ore 17,30 adorazione eucaristica (sab)Sant’Antonio ore 18 (mercoledì)

AI LETTORI – Rispetto a quanto qui indicato per i giorni e per gli orari delle Messe, in particolare nella Parrocchia di San Martino in Nembro, sono possibili sospensioni o variazioni secondo i programmi stabi-liti all’inizio dell’anno pastorale, oppure per cause sopravvenute. Anche per gli orari di altre celebrazioni ed iniziative varie, indicati sulle edizioni mensili del giornale, sono ovviamente sempre possibili variazioni all’ultimo momento, decise nelle sedi di competenza.