Angri80.mar.09

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Angri 80 marzo 2009

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LISTE noZZE

Angri nel

tunnelLa fine anticipata dell’am-

ministrazione Mazzola, se ha confermato la sua debo-lezza di partenza, non aven-do all’inizio la maggioranza consiliare, ha anche eviden-ziato ulteriormente la grave crisi in cui versa il quadro politico locale.

La comunità angrese, da oltre 15 anni, non riesce ad esprimere una classe dirigen-te capace di garantire un go-verno stabile ed operativo.

La crisi della politica si ri-percuote in maniera pesante su una città in ginocchio, che di tutto ha bisogno fuorché di amministrazioni in continua fibrillazione, dalla vita assai incerta o che durano poco.

Angri, ormai lo si coglie a vista, sta vivendo il suo momento storico peggiore, le attività economiche rista-gnano e la vita sociale si è fortemente impoverita. Di sera e nei giorni festivi la cit-tà non si popola più di gente, di giovani e di famiglie. Gli Angresi sembrano disertare il proprio paese e consuma-re altrove compere e tempo libero.

L’auspicio è che, reagen-do a tale desolante quadro, la comunità angrese sappia bloccare la deriva individua-listica ed opportunistica del-la politica, tornare ad un im-pegno diretto nella selezione della propria classe dirigente e nella scelta dei più capaci sul piano delle competenze e dell’affidabilità morale, ai quali affidare la cura e la so-luzione dei propri problemi, a partire da un forte recupe-ro della vivibilità urbana.

SfiduCiAto mAzzolA

Una nuova spaccatura nel Centrodestra ha portato alla fine anticipata dell’amministrazione Mazzola. Tredici consiglieri comunali, 4 di maggioranza (G. Giordano,

D. Avagnano, F. D’Antuono e C. Semioli) e 9 di opposizione (G. Palumbo, E. Testa, D. Selvino, N. Fiorello, A. Conte, V. Grimaldi, G. Galasso, G. Sorrentino e R. Giordano),

dimettendosi hanno determinato la conseguenziale decadenza del Sindaco

A sinistra del sindaco, il consigliere Gianluca

Giordano, di Alleanza nazionale, dimessosi insieme ad altri tre esponenti del Pdl, dopo che, per i contrasti sulle candidature alla Provincia, Mazzola aveva nuovamente

attaccato il vicesindaco Antonio Squillante,

privandolo delle deleghe assegnategli.

A destra di Mazzola, l’ex sindaco di S. Egidio, Roberto

Marrazzo, fratello del consigliere regionale

Pasquale, che sembra sia stato altrettanto determinante

nella decisione di defenestrare Mazzola.

Ancora una volta lo scontro è esploso duro tra il sindaco ed il vicesindaco.

mazzola: Squillante

ostacola i miei progetti per

Angri.Squillante:

mazzola si è comportato

come un padre padrone

“Abbiamo fatto

il nostro dovere

Replica di Pasquale Mauri alle accuse di Mazzola

Molto critico nei confronti dei consiglieri dimissionari l’ex sindaco Bartolo D’Antonio,

presidente regionale dell’Anci

“Si è conSumato un nuovo grave

atto di irreSponSabilità

politica”

Dopo la sfiducia, il Prefetto di Salerno ha

nominato il commissario prefettizio nella persona

del dottor BRUno PEZZUTo,

già Prefetto della Provincia di Reggio

Emilia, da pochi mesi in pensione.

L’ultima “spesa”

del sindaco Mazzola

Circa 180 mila euro per il rinnovo

anticipato degli incarichi di staff

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2Marzo 2009criSi amminiStrazione mazzola

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DEGLI AnGRESI

Nella seconda settimana di Mar-zo (ricordando le Idi di Marzo di cesariana memoria) si è consumata precipitosamente la fine dell’ammi-nistrazione di Gianpaolo Mazzola. La febbre nel Centrodestra è tornata altissima per contrasti sulle designa-zioni delle candidature al Consiglio provinciale.

Il Centrodestra si è nuovamente spaccato e quattro dei 5 consiglieri ex “dissidenti” (distintisi nella crisi estiva del 2008 per le critiche nei confronti di Mazzola), dopo aver sot-toscritto notte tempo un’intesa per lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, si sono dimessi insieme a 9 consiglieri dell’opposizione.

Al protocollo del Comune, per-tanto, l’11 Marzo sono arrivate le dimissioni di tredici consiglieri co-munali sottoscritte davanti al Notaio Antonio Califano di Salerno. Conse-guenzialmente il Segretario Generale del Comune ha avviato le procedure previste per l’arrivo del commissario prefettizio.

Le dimissioni della metà più uno dei consiglieri comunali infatti de-terminano lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, la caduta dell’amministrazione comunale e la venuta di un commissario prefet-tizio che, saltando la possibilità di votare nella prossima tornata estiva, dovrebbe restare in carica fino alla primavera del 2010.

Un epilogo, quello della Giunta Mazzola, quasi annunciato, visto che in meno di due anni di amministra-zione il Sindaco Mazzola, nonostante la riuscita campagna acquisti nel cen-trosinistra (Manzo, Padovano, Mai-nardi, Avagnano, ecc.), è riuscito ad inimicarsi anche molti di coloro che lo avevano sostenuto apertamente e lealmente nella battaglia elettorale.

I consiglieri comunali che si sono alla fine dimessi sono 9 dell’oppo-sizione: Nordino Fiorelli, Aniello Conte, Giuseppe Galasso, Roberto Giordano, Vincenzo Grimaldi, Gen-naro Palumbo, Daniele Selvino, Giacomo Sorrentino e Emilio Testa; e 4 del centrodestra: Gianluca Gior-dano, Francesco D’antuono, Danilo Avagnano e Carlo Semioli, .

Determinanti sono stati pertan-

to dall’opposizione gli esponenti dell’Udc che in questo modo hanno smentito le voci circolate circa pos-sibili accordi con l’amministrazione in carica retta da Mazzola.

“Il fatto principale di quanto avve-nuto – ha sostenuto Daniele Selvino, capogruppo consiliare della Costi-tuente di centro – è che i consiglieri comunali del PdL hanno sfiduciato il sindaco della propria coalizione di centrodestra. La Costituente di Centro ha sempre fatto opposizione con coerenza”.

Il Comune sarà commissariato per

Dopo la sfiducia al Sin-daco Mazzola, il Prefetto di Salerno ha nominato il commissario prefettizio nel-la persona del dottor Bruno Pezzuto, già Prefetto della Provincia di Reggio Emilia, da pochi mesi in pensione.

Al Comune di Angri, all’at-tenzione del Segretario gene-rale Paola Pucci, è arrivato il decreto di sospensione del Consiglio comunale di An-gri, firmato dal Prefetto di Salerno, S.E. Claudio Meoli, nelle more dell’adozione del decreto di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nello stesso atto, registrato al Protocollo generale del Comune di Angri, il Prefetto Meoli ha nominato il Prefetto, S.E. Bruno Pezzuto, quale Commissario per la provvisoria amministrazione del Comune. Al Commissario prefettizio Bruno Pezzuto, già Pre-fetto della Provincia di Reggio Emilia, in pensione dal 30 ottobre del 2008, sono stati infatti attribuiti i poteri spettanti al Consiglio comunale, alla Giunta e al Sindaco .

BIOGRAFIA Pezzuto è nato a Trepuzzi (LE) nel ‘41 ed è sposato con due

figli. Ha assunto servizio nell’Amministrazione Civile del Mi-nistero dell’Interno nel settembre del 1967. Ha prestato l’attività professionale presso la Prefettura di Padova e, più a lungo, presso quella di Brindisi dove ha svolto incarichi di particolare impegno, tra cui, per molti anni, quello di Capo Gabinetto e di Vice Prefetto Vicario. In quella sede è stato, fra l’altro, impegnato nelle delicate e prolungate attività connesse ai massicci sbarchi, su quelle coste, degli Albanesi prima e dei Curdi poi.

Nel 1998 è stato Vice Prefetto Vicario a Bari. Le stesse funzioni ha, successivamente, esercitato a Napoli dal 22 gennaio 2001 al luglio 2003.

In quel periodo ha contestualmente svolto l’incarico di Com-missario Straordinario in Giuliano in Campania, importante Comune in quella Provincia. Nominato Prefetto della Repubblica l’11.07.2003, ha prestato servizio presso l’Ispettorato Generale di Amministrazione del Ministero dell’Interno fino all’11 gennaio 2005. Nell’esercizio di tali funzioni ha eseguito visite ispettive presso numerose Prefetture. Dal novembre 2003 al giugno 2004 è stato Commissario Straordinario presso il Comune di Brindisi.

Dal 12 gennaio 2005 ha svolto le funzioni di Prefetto di Agrigento in un territorio connotato dalla pervasiva presenza di criminalità mafiosa e da svariate problematiche socio-economiche di partico-lare rilevanza. Ha dovuto anche gestire le criticità legate ai con-sistenti flussi migratori dal Nord-Africa che costantemente hanno interessato l’isola di Lampedusa e le coste agrigentine.

14 mesi e in mezzo ci sono le elezioni provinciali.

“Noi continueremo a seguire una linea precisa – ha aggiunto Selvino – che consiste nel portare avanti le nostre proposte per la città per la città”.

“L’amministrazione Mazzola è finita – ha concluso Selvino – per contrasti nel Pdl. Intanto i problemi della città non sono stati risolti. Le tasse sono aumentate e non sono stati offerti servizi migliori ai cittadini. Il Sindaco Mazzola non ha accolto le nostre proposte e non ha migliorato

la vivibilità della città. L’amministrazione non ha realizzato niente e ha pro-gettato poco. Ha bandito il concorso dei vigili che poi non ha esplicato più, creando una delusione in mille partecipanti”.

“Sfiduciare un sindaco – ha sostenuto a sua vol-ta Giacomo Sorrentino, anch’egli consigliere della Costituente di Centro – è un atto di grossa respon-sabilità. Lasciare il paese per oltre un anno ad un commissario, in un perio-do delicato come quello attuale, è una cosa forte, ma è stato fatto per il bene della città”.

A.N., primo partito di maggioranza, ha avuto un ruolo primario nella sfiducia a Mazzola, con il quale i rapporti si sono nuovamente rotti a seguito della decisione del Sindaco di dimissionare il vicesin-daco Squillante.

Quest’ultimo è stato ri-tenuto responsabile della decisione dei vertici pro-vinciali di non accogliere la richiesta di Mazzola di essere unico candidato del Pdl per il Consiglio provinciale.

Come prima reazione ci sono state le dimissioni an-che dell’assessore Arman-do Lanzione, per esplicita solidarietà a Squillante. Poi sono arrivate le dimissioni da consigliere comunale di Gianluca Giordano e la sfiducia al Sindaco.

Per le candidature del Pdl, dopo lo scatafascio, si è determinata una sorta di blocco, e la prevista aper-tura della campagna eletto-rale di Gianluca Giordano, anunciata per lo scorso 14 Marzo, è stata rinviata a data da definirsi, con pos-sibili nuove sorprese.

Gerardo Del Sorbo

Mazzola fa la fine di La Mura e ritorna

il Commissario

In un comunicato congiunto, Forza Italia e Alleanza Nazionale, subito dopo la sfiducia a Mazzola, hanno invitato gli esponenti della coalizio-ne ad una “sana e calma riflessione sulle candidature Pdl nel collegio Angri – Corbara”

Il tono del comunicato diffuso dal Coordinamento Provinciale di Forza Italia congiuntamente alla Presidenza Provinciale di Alleanza Nazionale di Salerno, dopo la grave lacerazione in seno al centrodestra cittadino, ha dato la stura a diverse ipotesi circa le candidature definitive alle elezioni provinciali.

“Diamo piena solidarietà - si legge nel documento - al Sindaco di Angri e al suo vice Antonio Squillante ma allo stesso tempo crediamo sia opportuna una sana e calma riflessione sulle candidature per la prossima tornata elettorale nella lista del Pdl nel collegio di Angri- Corbara”.

Dopo la crisi che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale e alla defenestrazione del Sindaco, in città addetti ai lavori e curiosi si sono chiesti se non fossero in arrivo nuove sorprese anche per quanto riguarda le candidature elezioni provinciali.

SfiduCiAto mAzzolA

Una nuova spaccatura nel Centrodestra ha portato alla sfiducia per il Sindaco Gianpaolo Mazzola. L’hanno sottoscritta tredici consiglieri comunali,

4 di maggioranza (G. Giordano, D. Avagnano, F. D’Antuono e C. Semioli) e 9 di opposizione (G. Palumbo, E. Testa, D. Selvino, N. Fiorello, A. Conte, V. Grimaldi, G. Galasso, G. Sorrentino e R. Giordano)

L’opposizione

Elezioni Provinciali Candidature da rifare nel centrodestra?

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3Marzo 2009 criSi amminiStrazione mazzola

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I consiglieri dimissionari, attaccati da Mazzola, han-no rincarato la dose delle

critiche sull’operato del defe-nestrato sindaco di Forza Italia che nelle ultime ore di sindaca-to ha sfornato nomine e pro-mozioni per blindare, a detta dei critici, la presenza dei suoi più stretti collaboratori presso l’Ente di Palazzo Crocifisso.

A fronte di tale comportamen-to, i sette esponenti dell’UDC (Costituente di Centro) hanno già annunciato l’intezione di in-contrare al più presto il commis-sario prefettizio per sottoporgli la possibilità di annullare il fiume di nomine varate da Mazzola.

Nel mirino dei consiglieri che hanno sfiduciato il sindaco sono finiti, in particolare, i decreti di no-mina dei responsabili delle unità operative complesse (u.o.c.) e la de-signazione di un consulente esterno alla guida dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico.

Un colpo di coda di Mazzola che, con ben 3 mesi di anticipo rispetto alla scadenza, ha intenso prorogare i decreti sino al giugno del 2010, garantendo un generoso compenso a quanti lo hanno sostenuto nel cor-so della consiliatura durata ventidue mesi.

Se nel Centrodestra si cerca, ma con difficoltà, di gestire le conse-guenze della nuova grave lacera-zione tra Squillante e Mazzola, con l’intervento dei vertici provinciali, nell’area di centrosinistra la notizia del defenestramento ha suscitato re-azioni contrapposte.

Il presidente dell’ANCI Campa-nia, Bartolo D’Antonio ha fatto partire il fuoco dell’artiglieria con-tro i consiglieri dimissionari: “è un atto criminale – ha dichiarato – di-mettersi dal Consiglio comunale per concludere anticipatamente la con-siliatura; un atto di irresponsabilità politica assai grave che testimonia l’incapacità di assumere posizioni chiare e nette sia per chi fa parte del-la maggioranza sia per chi sta all’op-posizione”.

Per il presidente dell’associazione nazionale dei comuni, vanno salva-guardate le prerogative e garantito

il rispetto per le istituzioni: “Conse-gnare la città al commissariamento è difatti un fallimento della classe po-litica, incapace di confrontarsi per il bene della comunità”.

Intanto, a seguito delle dimissio-ni del presidente Giovanni Vitolo e della coordinatrice Raffaella Del Pezzo, che hanno confermato la grave crisi anche a livello locale, il Partito Democratico è alle prese con l’individuazione di nuovi dirigenti. Se il dottor Giuseppe Gargano ha confermato la disponibilità a rico-prire la carica di presidente, Andrea Recussi, dopo una pausa di riflessio-ne, ha rinunciato ad accettare quella di coordinatore, con la motivazione che in un momento così difficile c’è bisogno di una guida condivisa da tutte le componenti. Prima di Recus-si, ci risulta che si è fatto anche il nome dell’avvocato Francesco Buo-naventura, ma anche lui si è tirato indietro

Duro intanto il giudizio espresso dagli esponenti del PD nei confronti del governo Mazzola.

“L’Amministrazione Mazzola – ha commentato Gina Fusco - finisce per una grave implosione all’interno della sua stessa maggioranza. Si è assistito per troppo tempo ad una vera e propria guerra per “bande” all’interno del centrodestra e non voglio qui dare un giudizio su nes-suna delle due “bande”. Il dato di fatto è che il cambiamento promes-so da Mazzola si è in realtà rivela-to un peggioramento. è peggiorata la qualità della vita dei cittadini di Angri perché Mazzola e Squillante

insieme hanno deciso di aumentare le tasse, di chiudere l’asilo nido e di allentare il controllo del territorio. Mai tanto abusivismo, perfino la Vil-la Comunale è diventata una specie di mercatino rionale. Per non parlare di tutti gli altri spazi pubblici ab-bandonati a un degrado spaventoso. Progetti messi in campo? Zero! Una progettualità fumosa e demagogica affidata allo strumento del project financing che non ha prodotto e non poteva produrre nessun risultato. Credo che da questa analisi bisogna ripartire perché quello che abbia-mo oggi concretamente di fronte è un quadro allarmante della città di Angri e che bisogna affrontare con scelte politiche ed amministrative molto più coraggiose”.

C’è poi il commento dei socialisti dello SDI che attraverso le parole del segretario, Enzo Novi, lasciano trasparire il malcontento per come è stato amministrato il paese in questi mesi.

«è sotto gli occhi di tutti i citta-dini come Angri abbia registrato un ritorno al passato, nessuna innova-zione, nessun cambiamento nono-stante il “Finalmente si Cambia…” tanto caro all’esponente del centro-destra».

Lo Sdi, evidenziando la fase di stallo che sta vivendo la politica cittadina, ha prospettato il prossi-mo futuro: “Credo che il periodo di commissariamento - ha argomentato Novi - possa contribuire al rilancio del dialogo tra le diverse forze del centro-sinistra; negli ultimi anni troppo spesso i personalismi hanno

primeggiato creando del-le alleanze sterili che non hanno prodotto alcun van-taggio per la nostra città”.

novi ha esposto la sua ricetta per evitare che in fu-turo possa ripetersi un fatto grave come lo scioglimen-to del Consiglio comunale. “Occorre fare una seria ri-flessione politica ed evitare in ogni modo il proliferare di liste e candidati messi in-sieme con il solo scopo di primeggiare nella competi-zione elettorale, la politica ha bisogno di programmi chiari e condivisi in grado di risollevare le sorti della città”.

Luigi D’Antuono j

«L’ex sindaco Maz-zola ha dichiarato che il vero vincitore di questa vicenda sono stato io. Se per vincitore si intende colui che consentirà nuo-vamente ai cittadini di esprimersi e di scegliere un altro sindaco accet-to questa definizione. Rifiuto però il ruolo di grande burattinaio che traspare dal suo comu-nicato”, così ha esordito Pasquale Mauri (UdC) dopo la defenestrazione del primo cittadino, che attraverso una nota stam-pa ha chiamato in causa il suo ex sfidante.

Il clima è molto teso a seguito della bufera politica che ha inve-stito il palazzo comunale e che porterà gli elettori nuovamente al voto dopo meno di due anni. Mazzola è stato sfiduciato da tredici consiglieri, a quelli targati PdL si sono aggiunti i voti determinanti dei sette post democristiani: Daniele Selvino, Nordino Fiorello, Giacomo Sorrentino, Giuseppe Galasso, Roberto Giordano, Aniello Conte, Vincenzo Grimaldi.

Mauri ha evidenziato il dato politico che, a suo dire, è emerso: “Da un punto di vista politico il dato reale è che la coalizione del Sindaco non ha retto, nonostante l’adesione di alcuni esponenti non eletti con le sue liste ed aggregati a partita iniziata. I dissidenti del PdL hanno rimarcato una forte distanza sino alla rottura. Noi abbiamo interpretato coerentemente il nostro ruolo di opposizione non potendo assistere all’agonia in cui la città versava”.

Il leader dell’UdC ha poi sottolineato alcuni aspetti di tipo gestio-nale che hanno contribuito a far emergere la convinzione di mettere fine anzitempo all’esperienza del PdL : “In circa due anni non è stato adottato alcun provvedimento concreto teso al miglioramento della nostra città che già sconta numerosi ritardi. Abbiamo sin dall’inizio sostenuto che Mazzola non era l’uomo giusto per governare la città. Cito due aspetti esemplificativi : il fallimento delle proposte inerenti i lavori pubblici da realizzare attraverso il project financing e il concorso per l’assunzione dei vigili urbani. Solo chiacchiere ed aria fritta”.

L’ex presidente di Agroinvest ha rimarcato infine che quanto è successo ha confermato che nessun accordo era stato fatto sottobanco con alcuni esponenti del Centrodestra: “è falso quando si afferma che c’erano già stati contatti con alcuni esponenti del PdL per mandare a casa il Sindaco. è dietrologia che serve a mascherare un fallimento sia della coalizione di centrodestra sia dell’amministrazione Mazzola. L’UdC ha fatto opposizione in Consiglio comunale, sebbene le nostre proposte siano rimaste sempre inascoltate. Nessun inciucio e nessun accordo preesistente”.

Infine, una riflessione su ciò che potrebbe accadere : “Fra meno di tre mesi ci aspetta un importante appuntamento elettorale. L’UdC è pronta a serrare le fila e a dire la sua. Per il futuro amministrativo e politico della nostra città occorrerà attendere con serenità la fine del commissariamento prefettizio. Sarà poi il partito a dettare la linea da seguire”.

Pippo Della Corte

“Abbiamo fatto il nostro dovere di opposizione”

Replica di Pasquale Mauri alle accuse di Mazzola

Molto critico nei confronti dei consiglieri dimissionari anche l’ex sindaco Bartolo D’Antonio, presidente regionale dell’Anci (associazione dei comuni)

e membro del coordinamento del Partito democratico

“Si è consumato un nuovo grave atto di irresponsabilità politica”

B. D’Antonio

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Dopo la sfiducia mossa-gli da 9 consiglieri dell’op-posione e da 4 consiglieri della sua maggioranza, il Sindaco Mazzola ha la-sciato il palazzo comunale lanciando accuse pesan-ti nei confronti dei suoi affossatori e del leader dell’Unione di Centro, Pasquale Mauri.

“Personaggi inaffidabili, viscidi, inconcludenti che si spacciavano per miei sostenitori solo per oppor-tunismo e per tutelare inte-ressi personali”, così sono stati definiti gli autori del suo defenestramento.

“Non mi meraviglio più di tanto – ha dichiarato a caldo il Sindaco Gianpaolo Mazzola – Almeno hanno dimostrato di essere con-sequenziali rispetto alle parole. Li ringrazio per aver accolto la mia richiesta. Ringrazio, soprattutto, i con-siglieri di opposizione ed il loro coordinatore Pasquale Mauri, il vero vincitore di tutta questa faccenda, che è riuscito a raggiungere il suo obiettivo portando a termine un accordo che era stato rag-giunto già ad Agosto dello scorso anno con quella parte della mia maggioranza che oggi mi ha sfiduciato. Devo complimentarmi con lui per essere riuscito per la secon-da volta di fila a mandare un sindaco a casa. Il mio ringraziamento è reale, non di certo di facciata. Insieme a personaggi così inaffida-bili, viscidi, inconcludenti, scorretti, che si spacciavano per miei sostenitori solo per opportunismo e per tutelare interessi personali, ma che nulla hanno a che fare con la politica e con un reale progetto di sviluppo per la città di Angri, non avrei po-tuto continuare a governare questo paese.

Se lo avessi fatto, il pro-sieguo di questo percor-so amministrativo, in cui credevo, sarebbe stato im-prontato sul ricatto, sulla disonestà e sulla falsità, a netto discapito della comu-nità. Proprio per tutelare i miei cittadini non ho voluto questa volta fare alcun passo

indietro, scegliendo di non scendere a compromessi, di non accettare tentativi di mediazione per evitare la sfiducia. Ho saputo che il mio ex vice, dopo la consegna delle dimis-sioni, ha precisato che la decisione di sfiduciarmi non sarebbe stata né concordata né avallata dai vertici provinciali del partito. Ne prendo atto e chiederò spiegazioni in merito proprio agli stessi vertici provinciali del Pdl, quegli stessi che hanno vo-luto la mia candidatura alle prossime elezioni provinciali e che, in questo caso, sarebbero stati tenuti fuori da una vicenda così importante” (all’in-contro chiarificatore però Mazzola

non si è presentato). Il primo cittadino di Angri ha

poi ringraziato tutta la cittadinanza angrese e ha rivolto un appello al commissario prefettizio a cui è stata affidata la guida del nostro comune per la provvisoria gestione dell’Ente fino allo scioglimento del Consiglio comunale e alla conseguente nomina del commissario straordinario.

“Un grazie sentito e doveroso – ha detto il defenestrato Mazzola – va alla mia città, ai miei cittadini, quelli che mi hanno votato e quelli che non lo hanno fatto. Ho cercato di fare del mio meglio per garantire un futuro migliore a questa città, mi sono im-

pegnato costantemente in questi due anni, sacrificando la mia famiglia e la mia vita professionale, ma non me lo hanno permesso.

Di certo, però, sono ri-uscito a porre le basi per una stagione di sviluppo in questo territorio. Anzi, proprio nel momento in cui eravamo pronti ad avviare i progetti più importanti già pianificati, è arrivata la sfiducia da parte di coloro che non volevano, forse, che i meriti di tali operazioni andassero solo al sindaco, soprattutto in vista delle elezioni provinciali.

Al Commissario prefet-tizio, prima, e poi al Com-missario Straordinario, che assumeranno la guida dell’Ente rivolgo un appello affinché possano portare avanti il lavoro che stavamo conducendo e quei progetti già avviati che rappresen-tano una concreta possibi-lità di crescita per la nostra città”.

La guerra interna al cosiddetto Centrodestra è riesplosa per la de-signazione delle candidature alle elezioni provinciali. Giampaolo Mazzola ha minacciato le dimissioni da Sindaco a seguito di una riunione dei vertici regionali e provinciali del P.d.L. che non ha accolto la sua istanza di essere l’unico candidato angrese per il centrodestra nella corsa per conquistare uno scranno a Palazzo Sant’Agostino.

Mazzola ha dovuto incassare il rifiuto del partito di Berlusconi, ma ha abbandonato il tavolo salernitano manifestando il suo disappunto e lasciando intendere che vi sarebbero state conseguenze per l’amministra-zione angrese, con possibil sue dimis-sioni da sindaco. Infatti, tornato ad Angri, ha convocato i suoi più stretti collaboratori nella sede municipale di Palazzo Crocifisso. Il vertice si è protratto per diverse ore alla pre-senza di alcuni consiglieri comunali insieme con i quali il primo cittadino ha valutato la situazione e preso in considerazione diverse soluzioni.

Mazzola, in effetti, non ha ac-cettato il diktat arrivato dai vertici del partito circa la presenza di altri esponenti di centrodestra nelle liste

elettorali per la provincia. In effetti, oltre alla sua canditatura, proprio due consiglieri del centrodestra hanno lasciato intendere la disponibilità a concorrere al consiglio provinciale: Gianluca Giordano di Alleanza Nazionale e Michele Villano, eletto nella sua lista.

Giordano è legato al vice-sindaco Antonio Squillante, ed è stato, la scorsa estate, uno dei dissidenti al centro della prima crisi della am-ministrazione Mazzola risolta solo grazie alle perentorie indicazioni dei vertici salernitani del Popolo della Libertà che imposero al sindaco di restituire a Squillante l’incarico di vice-sindaco destituito pochi giorni prima. Villano, politico di lungo corso tra le fila del Partito Socialista e dipendente della stessa azienda di Mazzola (la GM corporation), è stato uno dei più convinti fautori della candidatura di Mazzola a sindaco di Angri e a finora sempre sostenuto l’azione del Primo cittadino. Ma ultimamente, stando alle indiscrezio-ni, i rapporti si sarebbero incrinati (compresi quelli lavorativi; da alcuni mesi infatti l’esponente socialista ha lasciato la GM).

Prima dell’epilogo finale, maturato

con la sfiducia nei suoi confronti, Mazzola ha cercato di smentire la voce di sue minacciate ed imminenti dimissioni ma ha confermato la nuova grave spaccatura con il vice Sindaco Antonio Squillante, con un duro attacco nei suoi confronti.

Con un comunicato, anziché le proprie dimissioni, ha annunciato di aver deciso di revocare a Squillante sia la carica di vicesindaco sia gli incarichi affidatigli come assessore. “In un momento così delicato per la vita amministrativa di questo paese - viene argomentato in detto comunicato - non posso consentire a nessuno di ostacolare l’azione di governo che insieme al mio Esecutivo stiamo portando avanti per la crescita di questa città, a maggior ragione in una fase in cui tutti i progetti che abbiamo previsto stanno iniziando finalmente a prendere corpo.

Purtroppo, in queste ultime set-timane, ho dovuto constatare che proprio il mio vicesindaco Squillante stava mettendo in atto un’azione ostativa ai progetti di sviluppo che intendiamo portare avanti, non par-tecipando alla Giunta soprattutto in occasione dell’approvazione di quei provvedimenti di maggiore importan-

za. Tutto questo ha determinato una nuova insanabile spaccatura. Le ele-zioni provinciali, come qualche male informato ha voluto interpretare, non c’entrano. Se pure ieri ho minacciato di dimettermi, l’ho fatto solo ed uni-camente per queste motivazioni.

Oggi, a mente lucida, mi sento pronto ad andare avanti. Le dimis-sioni non sarebbero un gesto corretto nei confronti della mia città che due anni fa ha riposto fiducia in me affinché migliorassi questo paese. Vado avanti, deciso ad operare per questo scopo, insieme a chi finora mi è stato al fianco lavorando per lo stesso obiettivo. E non permetterò a nessuno di porre un freno all’azione che stiamo portando avanti per la crescita della nostra collettività.

Ecco perché ho deciso di allonta-nare dal mio esecutivo chi non vuole condividere questa nostra azione, revocando al vicesindaco Squillante sia la carica di vicesindaco che quella di assessore. Tutte le sue deleghe passeranno ad interim a me. La carica di vicesindaco sarà invece assunta dall’assessore anziano Francesco Fasolino”.

Il sindaco Mazzola ha lasciato il palazzo municipale con un duro attacco ai suoi ex alleati

La sfiducia a Gianpaolo Mazzola è arrivata dopo la minaccia di suedimissioni perché non si era accolta la sua richiesta di essere l’unico candidato del PdL alla Provincia e dopo un duro attacco al vicesindaco al quale ritira di nuovo le deleghe

«Squillante ostacola i miei progetti!»

Attaccati anche l’opposizione e Pasquale Mauri, ritenuto il vero vincitore

«Ho cercato di fare il mio meglio per dare un futuro migliore ad Angri»

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5Marzo 2009 criSi amminiStrazione mazzola

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Dopo meno di due anni si conclude anticipata-mente l’Amministrazione di Centrodestra targata Mazzola, con il governo della città che, nell’arco di tre anni, torna nuo-vamente nelle mani del Commissario Prefettizio. In pochi giorni, i dissa-pori mai sopiti tra il Sin-daco Gianpaolo Mazzola e il vicesindaco Antonio Squillante hanno riacce-so la crisi amministrativa, già presentatasi la scorsa estate, portando alla sfidu-cia per il primo cittadino. A tal proposito, abbiamo raccolto le dichiarazioni del vicesindaco Squillan-te in merito alle cause che hanno portato alla pre-matura conclusione della prima amministrazione di centrodestra nella nostra città.

Dopo appena 21 mesi l’Amministrazione Maz-zola è giunta anticipata-mente al capolinea. Qua-li sono le motivazioni che hanno fatto sì che la crisi politica, riaccesasi negli ultimi giorni, diventasse irreversibile?

Innanzitutto, vorrei dire che l’epilogo di questa vicenda mi lascia pro-fondamente amareggiato perché si è trattato di una cosa grave che va a danno della città e dello stesso Centrodestra, soprattutto nell’ottica delle prossi-me elezioni provinciali. Però la situazione interna all’Amministrazione era divenuta intollerabile e le ultime gravi ed ingenerose accuse nei miei confronti rilasciate dal sindaco Maz-zola ne sono la conferma.

Tutto è nato a seguito di un’importante riunione, espressamente voluta da Gianpaolo Mazzola, tenu-tasi con i vertici provincia-li del PdL per discutere di candidature al Consiglio Provinciale. In tale occa-sione, il Sindaco ha avan-zato l’assurda richiesta di essere il candidato unico di Collegio, assumendo l’arrogante posizione di “padre padrone” di Angri e del Centrodestra locale. Una richiesta alquanto dif-

forme da quella riscontrabile in tutte le altre città salernitane che, per tali ragioni, non ha ricevuto l’avallo dei vertici provinciali che, al contrario, non hanno inteso imporre alcuna li-mitazione alle candidature allo sco-po di incrementare i voti a favore del partito.

A questo punto Mazzola, ferito nell’orgoglio e per nulla intenziona-to a lavorare per il partito bensì solo a realizzare l’ambizione di occupare un’ulteriore poltrona, senza com-petere democraticamente con altri candidati locali del centrodestra, ha inteso realizzare una ritorsione nei miei confronti, riproponendo la re-voca delle deleghe di Giunta attribu-itemi e accusandomi di inefficienza e incapacità amministrativa.

La realtà è che si è dimostrato incapace di prendere in considera-zione le pur legittime ragioni di chi osa dissentire dal suo pensiero. A tal punto, non credo avesse più senso continuare né tantomeno continuare ad offrire questo spiacevole spetta-colo all’intera cittadinanza.

In realtà, i contrasti tra lei e Mazzola si erano già verificati la scorsa estate, quando le fu revoca-ta la carica di vicesindaco. Allora le elezioni provinciali non erano ancora lontane?

In effetti, la questione ultima delle candidature provinciali è solo la goccia che ha fatto traboccare il

vaso. Infatti, le motivazioni alla base della sfidu-cia del Sindaco sono ben più ampie e riguar-dano la gestione politica. Nei pri-mi mesi dall’ele-zione, Mazzola ha avuto ampia libertà di azio-ne e appoggio, sulla base della preventiva condi-visione di un pre-ciso programma di governo. Poi si sono sempre più evidenziate distanze su come intendere e por-tare avanti il pro-

getto di amministrazione della città fino a generare una profonda crisi politica, caratterizzata dapprima dal-la revoca della carica di vicesindaco e dalle mie successive dimissioni da assessore alle Finanze per porre fine a condizionamenti vari nelle scelte. In quell’occasione l’ormai ex Sin-daco ha dato già dimostrazione di essere avverso al lavoro di squadra, condannando la città alla mancata diffusione della cultura di governo.

L’intervento dei vertici provin-ciali permise di superare la crisi, che non riguardava semplicemente l’indicazione di qualche assessore e ciò lo dimostra il fatto che, non ap-pena riproposta la crisi politica dei giorni scorsi, l’assessore Armando Lanzione non ha tardato a rimettere il proprio mandato. In realtà, l’ac-cordo era teso a rilanciare il progetto politico-amministrativo per Angri, sulla base della condivisa necessità di aprire una nuova fase capace di offrire soluzioni alle problematiche del paese. Da uomo di partito e per nulla interessato a sfruttare il ruolo politico per visibilità personale, non mi sono sottratto. Purtroppo, però, una reale inversione di tendenza non c’è stata.

“Finalmente di cambia” è lo slo-gan con il quale vi eravate presen-tati agli elettori. Eppure abbiamo assistito presto ai classici esempi di

trasformismo politico. Questo non era previsto nel cambiamento?

Purtroppo, questo è un problema che deriva dall’esito elettorale che ha visto il Sindaco avere dalla sua parte una minoranza nel Consiglio, per cui per portare avanti la gestio-ne del paese era necessario ricercare l’appoggio di esponenti dell’opposi-zione ed evitare il ritorno immedia-to alle urne. A questo proposito, mi preme ricordare che Alleanza Nazio-nale, ora confluita nel Popolo della Libertà, ottenne un ottimo risultato elettorale affermandosi come il pri-mo partito cittadino e contribuendo fortemente alla vittoria del centrode-stra, diversamente da Forza Italia, di cui l’ex sindaco Mazzola era espres-sione e dalle liste a lui associate.

E dal punto di vista concreto? Cosa rivendica sia stato realizzato e cosa rimpiange di non aver fat-to?

La situazione ereditata dall’Am-ministrazione precedente non era certamente delle migliori, a comin-ciare dalle situazione dei rifiuti per la quale ci siamo impegnati, così come per quella economica o del trasporto scolastico. Non era facile poter operare, ma non credo si pos-sa dire che non sia stato fatto nulla. Probabilmente, ci si è preoccupati troppo di progetti faraonici, di dif-ficile realizzazione, verso i quali soffermare l’attenzione magari in una successiva legislatura. Bisogna-va concentrarsi maggiormente sulle questioni più concrete, quelle più sentite dalla cittadinanza.

Anche per il Centrosinistra, che ha governato prima di voi, due amministrazioni della città (la pri-ma di Postiglione e l’ultima di La Mura) si sono concluse allo stesso modo, anticipata-mente e a seguito di contrasti inter-ni. non pensa che ciò dimostri una certa incapacità della classe poli-tica angrese nel farsi carico dei problemi della cittadinanza?

Credo che se avessimo fatto fin-

ta di nulla e avessimo proseguito il percorso amministrativo in questo clima, avremmo certamente arrecato maggiore danno alla nostra città. Si è scelto perciò di seguire una strada prevista dalla legge: di porre fine a questa amministrazione attraver-so la sfiducia al Sindaco ed al suo

operato, essendo ormai ve-nuti meno i presupposti per poter continuare ad operare per il bene della città.

Lo stesso che era av-venuto nel caso dell’Am-ministrazione precedente, quando l’ex Sindaco La Mura non godeva più del-la fiducia di parte della sua maggioranza.

Non mi sento, pertan-to, incapace né tantomeno poco avveduto per la scel-ta maturata. Sarebbe stato peggio fingere di nulla.

Giuseppe Vitiello

Antonio Squillante ha respinto al mittente le accuse di boicottaggio dell’amministrazione

«mazzola si è comportato come un padre padrone!»

A detta del vicesindaco, Mazzola più volte ha dato dimostrazione di essere avverso al lavoro di squadra, condannando la città alla mancata diffusione della cultura di governo

Costerà ai contribuenti angresi la considerevole cifra di 177 mila euro la proroga di incarichi per altrettanti componenti dello staff del sindaco. Un provvedimento adottato dalla Giunta Maz-zola nelle ore precedenti la sfiducia, quando sono sembrate certe le dimissioni dei 13 consiglieri e lo scioglimento del Consiglio comunale. A giustificare il Sindaco dalle accuse rivoltegli dagli avversari politici, è intervenuto il segretario generale del Comune, dott.ssa Paola Pucci, che in una lettera inviata a “Il Mattino”, ha precisato che i decreti contestati “erano inevitabili, soprattutto in vista della scadenza di una serie di contratti”.

Una giustificazione che, a leggere le carte, se può andare bene per una parte dei decreti, lascia piuttosto perplessi per altri la cui scadenza, stranamente, è stata anticipata di quasi quattro mesi.Si tratta degli incarichi al personale esterno che avevano i contratti con scadenza 30 giugno 2009 e che sono stati prorogati in data 6.3.2009, con largo anticipo – quasi quattro mesi - rinnovando la scadenza al 30 giugno 2010.

Un’urgenza che non sembra proprio stare in piedi. Solo que-sta “manovra relativa ai collaboratori esterni, senza contare le promozioni e gli incarichi ai dipendenti di ruolo del Comune, costerà appunto quasi centottantamila euro (esattamente 177.812, 77). Una somma notevole che aggraverà le già disastrate casse comunali.

L’ultima “spesa” del sindaco Mazzola

Circa 180 mila euro per il rinnovo anticipato degli incarichi di staff,

firmati poche ore prima della sfiducia

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6Marzo 2009attualità

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Il nostro concittadino An-tonio D’Ambrosio, già re-sponsabile del Co.s.sa.p, ha espresso il suo punto di vista sugli ultimi sviluppi politici ed amministrativi.

«Ancora una volta - ha esor-dito D’Ambrosio - rispondo con rammarico e sconcerto per quanto sta accadendo nella vita politica cittadina. L’allon-tanamento dall’esecutivo di Antonio Squillante, prima del-la caduta dell’amministrazione Mazzola, mi ha lasciato non poco perplesso, conoscendone la levatura morale. Egli è stato tra i più votati di Alleanza Nazionale ed ha cercato di far contenere la spesa amministrativa per consulenze ed altri sprechi economici come le rotatorie, e subendo anche la scelta di tecnici nella Giunta per spirito di coalizione.

Ma per la sua dignità morale e politica, però, non ha voluto subire pressioni ed intromissioni sul proprio operato da parte di un cosid-detto “governo ombra della città”, che suggeriva operazioni comple-tamente opposte alle sue proposte sulla politica tributaria. Da ciò è nato lo scontro tra Mazzola e Squillante che ha lasciato perplessi non pochi cittadini angresi, chiaramente attenti alla vita politica del pae-se. Infatti, è palese a tutti il collasso partecipativo alla cosa pubblica cittadina, abbandonata a se stessa. Il che, a mio parere fa rimpiangere l’operato del mai dimenticato Sindaco Giovanni Alfano, che antepo-neva i problemi della gente alle schermaglie politiche.

«In merito all’attività amministrativa della Giunta comunale ap-pena caduta – ha aggiunto D’Ambrosio - una scelta incredibile e preoccupante è stata quella dello scorso 15 Gennaio quando, in una sola seduta, sono state approvate ben 22 delibere su 25, riguardanti vertenze giudiziarie tra cittadini e Comune, che avrebbero forse ne-cessitato di una più attenta analisi. Si tratta dell’ancora aperta guerra “bollata” per i ricorsi di annullamento delle contravvenzioni Photo-red, delle sentenze in Corte di Appello, delle questioni riguardanti Angri Eco Servizi (D.V.).

«Un’altra importante questione - ha affermato Antonio D’Ambro-sio - di cui la nostra città dovrebbe essere fiera è la partecipazione del Comune di Angri alla Borsa In-ternazionale del Turismo (BIT) di Milano, con la presenza di una po-stazione all’interno dello stand de-nominato “La città dell’Agro Noce-rino Sarnese”. L’allestimento di tale stand è costato alla Patto Territoriale dell’Agro 60.000,00 euri. C’è solo da augurarsi che siano stati spesi bene! La Giunta comunale si è fatta carico delle spese di trasferta, per il vitto e l’alloggio dei rappresentanti il nostro comune, con 8.250.00 euri. Ma non si è fatta alcuna menzione circa le persone partecipanti. Credo che i cittadini angresi sarebbero lieti di sapere chi ha ben rappresentato la nostra città in quel di Milano. Nei comunicati stampa non lo abbiamo letto, ma abbiamo letto che la nostra postazione è stata una delle più get-tonate, che ha suscitato l’interesse della stampa, di operatori turistici, di rappresentanti istituzionali, per le numerose bellezze come la Vil-la Comunale, la Collegiata di San Giovanni. Abbiamo finanche letto dell’interesse di un professore uni-

Si è concluso con un lieto fine il furto ai danni del “Circolo dei Pensionati”, di via Murelle. Sono stati rubati la quasi totalità degli apparecchi elettronici presenti nel-la struttura ed è stato saccheggiato il piccolo bar -ristoro dei frequen-tatori abituali. Il locale nei giorni scorsi è stato riattato e sono stati riacquistati i beni rubati.

«Questo riprovevole episodio aveva causato un notevole sconfor-to fra gli iscritti – ha fatto presente l’amico Antonio D’Ambrosio, che si è interessato al problema – dato che l’accesso alla struttura, coperta

versitario, che potrebbe impegnare studenti per la tesi sulla storia della nostra città, così come dell’interesse di un Tour Operator per il Castello Doria. Abbiamo offerto un cadeau di prodotti locali. Insomma, un succes-so che potrebbe vederci un domani, almeno in piccola parte, competiti-vi con città quali Positano, Amalfi, Ravello, Pompei. Come cittadini, ne saremmo sicuramente lieti!»

«Consiglierei – ha aggiunto D’Ambrosio – di prepararci, comin-ciando ad eliminare i prefabbricati del terremoto con relativi abitanti

dal 1980, di aprire lo svincolo della SS.268 (bloccata da anni), di aprire lo svincolo della SA-NA (per ora bloccata), di avere una struttura al-berghiera, di un Ente per il Turismo, di una Pro loco in grado di promuo-vere attività turistiche, di costruire bagni pubblici, di sistemare la Villa, con qualche reperto storico, di vieta-re alle auto l’occupano del Sagrato della Chiesa da San Giovanni Bat-tista. E ancora: eliminare il traffico pesante dal centro della città, creare parcheggi per i pullman, sistemare le strade, installare segnali turistici

e stradali, disegnare per lo meno le strisce pedonali, realizzare un nuovo siste-ma di illuminazione. Per non parlare della necessità sempre più incombente di dare una vera sistemazione alle piazze abbandonate, come piazza Annunziata.

Non mi riesce proprio di immaginare frotte di turisti, con macchine fotografiche e videocamere, che passeg-giano per via Risi, via Giu-dici, via Concilio, via dei Goti, tra tante costruzioni ed abitazioni fatiscenti, abbandonate da anni senza alcuna ristrutturazione.

Offriremmo uno spetta-colo indecoroso e delete-rio per la nostra martoriata città.

Per cui anziché vendere fumo e vantare un’apprez-zata partecipazione al BIT, sarebbe interessante creare le condizioni strutturali per un’offerta turistica che, at-tualmente, non esiste nean-che sulla carta».

Davide Vitiello

In merito alla partecipazione di Angri alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano

tutto da rifare, poveri noi!

Il punto di vista di A. D’Ambrosio, già responsabile Co.s.sa.p., sulla crisi amministrativa

ma quale turismo, se Angri resta una città sgarrupata!?

comunale dal presidente del circolo Alfonso Pepe, si concludevano con vaghe assicurazioni ma senza esito. Per tale inconveniente la struttura ormai era poco frequentata da parte degli anziani.

La grave situazione è stata a cuo-re da un nostro concittadino che ha chiesto l’intervento di un importan-te uomo d’affari, nativo di Angri e residente a Roma, per far fronte ai bisogni del circolo dei pensionati. Quest’uomo ha provveduto a far ri-parare i danni causati dai ladri, per consentire la rifrequentazione della struttura.

Il filantropo angrese ha chiesto però di non far conoscere chi aveva elargito i fondi, poiché l’unico sco-po era quello di fare una cosa utile agli Angresi. Ma, essendo il paese piccolo , il nome del benefattore è circolato in occasione dell’inaugura-zione della riattata struttura.

Così il “Circolo Pensionati” ha voluto ringraziare il dottor Antonio

Montella, già patron della squadra di calcio grigiorossa, con il rico-noscimento di Socio Onorario del “Circolo Pensionati”.

Già negli anni scorsi Montella, tramite il sottoscritto, essendo ami-ci di vecchia data, aveva proposto all’amministrazione comunale in carica di finanziare la realizzazio-

ne di un Pronto Soccorso ad Angri o un reparto di neonatologia in città, per far rinascere ad Angri gli Angresi. Purtroppo a tanta disponibilità si è risposto con assordante silenzio e vaghezza.

Davide Vitiello

di plexiglas, era impedito dal freddo per-durante e dalla vicinanza alla villa Comuna-le. Le richieste d’ in te rven to fatte all’am-ministrazione

Per interessamento dell’uomo di affari Antonio Montella

Riprende quota il Circolo Pensionati di via MurelleRiacquistati le suppellettili e gli apparecchi elettronici rubati da ignoti

Adesso che viene primavera, metti l’auto nel garage e

prendi una bicicletta.ti farà bene al cuore

e alla mente. Niente stress

da traffico e arrivi prima.

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7Marzo 2009

L’oBLòd i

Pi ppo Della Corte

attualità

Qui trovi

dolcezzae...

cortesia

La Provincia recentemente è diventata un “bersaglio”, c’è in giro una malcelata insof-

ferenza nei confronti di questo ente, accusato di essere inutile e costoso, ma, da una analisi accurata dei co-sti si possono trarre considerazioni diametralmente opposte. Ecco gli ultimi dati sulla spesa pubblica; in Italia sono spesi annualmente complessivamente 761 miliardi d’Euro, 14 miliardi sono attribuiti alle Province, 443 allo Stato,160 alle Regioni, 66 ai Comuni e 78 ad altri enti.

La Provincia esiste da “sempre”, è un’istituzione storica, ed ha un costo non eccessivo; in realtà per dimi-nuire i costi generali e ottenere veri risparmi c’è la necessità di colpire i ben più corposi sprechi regionali e nazionali.

I vari consorzi, le diverse comuni-tà, le partecipate ed altri enti simili troppo spesso sono nati esclusiva-mente per esigenze clientelari, per ampliare la pletora ed il consenso politico, e tra l’altro i membri es-sendo nominati e non eletti non hanno una diretta legittimazione democratica, quindi non sono diret-tamente responsabili nei confronti della cittadinanza e forse per questo molti rispondono solo al richiamo della cattiva politica. Nell’ottica della riduzione della spesa pubblica, c’è la necessità di una forte semplifica-zione a tutti i livelli, al contempo le istituzioni devono essere fortificate affinché gli eletti abbiano una vera e fattiva rappresentanza territoriale. La Provincia è un ente locale auto-nomo con un proprio statuto e propri regolamenti, attraverso le funzioni di programmazione e di promozione cura gli interessi delle comunità locali.

L’ente Provincia, soprattutto nell’ultimo decennio, con il pro-gressivo affermarsi del principio di sussidiarietà, che tra l’altro ha valorizzato proprio le istituzioni più vicine al cittadino, ha visto crescere significativamente le proprie com-petenze, non solo per l’erogazione diretta di servizi, ma anche per la definizione di politiche strategiche finalizzate alla crescita e allo sviluppo delle comunità locali e del benessere collettivo. Ad essa sono affidate ai sensi dell’art.19 del T.U.267/2000 le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l’intero territorio provinciale nei seguenti settori: dife-

A CHi SeRVe lA PRoViNCiA?

Egregio direttore,la politica cittadina ha “bruciato” un altro sindaco. E’ capitato a

Postiglione, che venne defenestrato anzitempo, per poi rigovernare senza più consensi e lasciando un ricordo di sé non esaltante, è suc-cesso a La Mura, impallinato dal suo stesso centrosinistra ed ora è toccato a Mazzola, colpito duramente da esponenti del PdL, la sua formazione politica di appartenenza.

Più volte ho scritto e ho detto che un sottile filo rosso legava i destini di questi tre ex sindaci. I fatti recentemente accaduti mi hanno dato ancora una volta ragione. Tutti e tre vittime di se stessi e delle proprie scelte. In questo clima effervescente mi sento però di affermare con la solita schiettezza che non sono stato tra quelli che hanno esultato e si sono esaltati per la vittoria di Mazzola e (oggi come ieri) non sono tra quelli che hanno esultato e si sono esaltati per la sua cacciata dal Palazzo.

Le bottiglie di champagne e le ostriche con ghiaccio le riservo per altre e più esaltanti occasioni della vita. Ma ognuno è padrone di fare ciò che vuole e di vivere gli eventi come meglio crede. Personal-mente mi spiace vedere che la nostra città da lunghi anni è priva di una guida politica autorevole e capace di affrontare i problemi della collettività partendo dalle piccole cose della quotidianità.

Mi rammarica, inoltre, l’idea che i cittadini ancora una volta hanno interpretato il ruolo di spettatori inermi di una messa in scena nella speranza che quanto avvenuto servi come insegnamento alla nostra mediocre classe politica. Mi rattrista il fatto che non sia stata ancora una volta garantita la necessaria governabilità, elemento indispensabile per raggiungere qualsiasi risultato.

La crisi politica ed amministrativa nata nel Centrodestra e sfociata con il ritiro delle deleghe di vicesindaco e di assessore ad Antonio Squillante da parte del Sindaco è stato un dejavù, un film già visto, considerato che la stessa cosa era accaduta esattamente meno di un anno fa.

La crisi profonda è esplosa ponendo fine a questo tormentato rapporto che in caso di durata avrebbe trascinato lo stesso lungo un incerto ed improduttivo percorso di “non vita”, che è peggio della morte stessa. Non ricordo una litigiosità così marcata ed astiosa all’interno di una maggioranza di governo : tutti contro tutti.

A farne le spese è stata la nostra città sempre più mortificata e vittima degli improvvisati di turno e delle pastocchie di palazzo.

Le alleanza trasversali, la compravendita di consiglieri comunali molto inclini al mercanteggiare i propri voti non hanno salvato que-sto Centrodestra privo di idee, di proposte e di capacità governative. Un fallimento annunciato sin da subito dopo l’esito elettorale che ha visto la minoranza di governo crescere grazie ai numerosi salti della quaglia dei voltagabbana di turno.

Nessuno si senta offeso, è avvenuto proprio così. Il Sindaco ed il resto della Giunta hanno collezionato numerosi

errori operativi, addossandone le responsabilità alla macchina am-ministrativa comunale. Ora occorrerà attendere l’evolversi degli eventi, anche se all’orizzonte di questo mare in tempesta sembra scorgersi il corpo liscio e robusto di un cetaceo immortale… sì è proprio lei… la Balena Bianca!

oRA oCCoRRE VoLTARE PAGInA!

sa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente e prevenzioni delle calamità; tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche; viabi-lità e trasporti; protezione della flora e della fauna, parchi e riserve natu-rali; regolamentazione caccia e pesca delle acque interne; organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle ac-que e delle emissioni atmosferiche e sonore; servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica (quelli attribuiti dalla legislazione statale e regionale); compiti connessi all’istruzione se-condaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l’edilizia scolastica (quelli attribuiti dalla legislazione statale e regionale).

La Provincia, in collaborazione con i Comuni e sulla base di programmi da essa proposti promuove e coordina attività varie, nonché realizza opere di rilevante interesse provinciale nei settori: economico/produttivo, commerciale/ turistico ed in quello sociale culturale e sportivo.

La provincia raccoglie e coordina le proposte dei comuni, elabora dati e fornisce assistenza tecnico-ammi-nistrativa agli enti locali. Inoltre con-corre alla formazione di programmi regionali nei settori dell’economia, ambiente e territorio. Infine le compe-tenze provinciali vanno considerate anche nell’ambito dell’ordinamento comunitario, particolarmente atten-to allo sviluppo socio economico delle realtà locali. L’accesso ai fondi europei, rappresenta uno strumento fondamentale di crescita, stimolando una vera ed efficace programmazione sistematica.

La Provincia, fermo re-stando le competenze dei comuni ed in attuazione della legislazione e dei pro-grammi regionali, predispo-ne ed adotta il piano territo-riale di coordinamento che determina gli indirizzi gene-rali di assetto del territorio ed in particolare indica: le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione; la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazioni; le linee di intervento per la sistema-zione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale ed in genere per il consolidamen-to del suolo e la regimazione delle acque; le aeree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali.

Voglio sperare che i citta-dini angresi non sottovaluti-no il ruolo della Provincia, anche perché nonostante le dicerie essa svolge in modo dignitoso un ruolo essen-ziale per la crescita locale. Essa è l’ente sovracomunale a noi più prossimo e se saprà rapportarsi al meglio a tale ente, Angri ne trarrà un grande beneficio.

In ultimo auguriamo ai nostri candidati una buona, serena e soprattutto frut-tuosa campagna elettorale anche perché vorremmo tanti angresi a Palazzo S. Agostino.

Domenico Brasile

Con l’intervento di Domenico Brasile, in vista della prossima scadenza elettorale, apriamo un dibattito

sulla tanto discussa istituzione provinciale

Liceo La Mura S p e t t . l e R e d a z i o n e , è la prima volta che chiedo ospita-lità sul Vostro sito ma sento il do-vere di intervenire a seguito delle lamentele di due utenti, essendo impossibilitati gli altri due sog-getti coinvolti. Mi riferisco alla lettera aperta dei signori Gerardo Marino e Carla Tortora.

Mi rammarica che tali reclami non siano stati indirizzati diret-tamente ai nostri uffici, nel qual caso avrebbero trovato pronto accoglimento e permesso di in-dividuare i responsabili (utenti e/o operatori) del non corretto conferimento.

Già in altre circostanze, grazie alla collaborazione dei cittadini, è stato possibile affrontare o chiarire situazioni di locale dis-servizio.

Non conoscendo l’esatta pro-venienza della segnalazione non mi è possibile replicare con mag-giore puntualità. Invito pertanto gli utenti a contattarci a mezzo mail all’indirizzo [email protected] o telefonicamente al numero 0815132388 eventual-mente concordando un incontro in cui saremo lieti di fornire ogni spiegazione.

Si eviterà così che fatti episo-dici possano essere considerati consuetudine vanificando il la-voro di utenti ed azienda che, si assicura, sin dal 2001 è sempre mirato al miglioramento della qualità della raccolta differenzia-ta, come impegno civico prima ed obbligo di legge dopo. Nel ringraziarLa per lo spazio offerto invio cordiali saluti.

Il Direttore Generale ing. Domenico novi

AnGRI ECo SERVIZI

Il direttore Generale Domenico novi, rispondendo a

lamentele riportate da angri.info

ha chiesto la collaborazione

dei cittadini

“la raccolta differenziata si

sta facendo, segnalateci

direttamente i problemi che riscontrate”

Page 8: Angri80.mar.09

8Marzo 2009

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Continua la collaborazione tra “ANGRI ‘80” ed il “Premio Città di Angri”. Il nostro giornale pubblica interviste - curate direttamente e liberamente da Giuseppe Novi (inventore dell’ormai affermato premio) - con tutti gli “ambasciatori angresi”, cioè con tutti

quei personaggi che dal 2003 ad oggi sono stati premiati per meriti artistici, professionali, politici, sportivi, ecc. Dopo Mimmo Ruggiero e Pino La Mura, questo mese c’è un’interessante chiacchierata con Paolo Novi, angrese DOC,

premiato durante l’ultima edizione della manifestazione per la miglior idea imprenditoriale: “I Sapori di Corbara”.

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Paolo spieghiamo a quei pochi che ancora non lo sanno cosasono “I Sapori di Corbara”?

“I Sapori di Corbara” è un progetto imprenditoriale iniziato qualche anno fa per puro caso. Devi sapere che in passato ho vissuto per molti anni a Roma, ma puntual-mente, ogni weekend torna-vo ad Angri perché tanta era la nostalgia per la mia terra e per i miei amici, e proprio a casa di alcuni amici, durante una cena, ho assaggiato il “pomodorino di Corbara” che mi ha subito colpito per il suo sapore particolare. Al padrone di casa - il mio fraterno amico Carlo - ho chiesto dove avesse preso un prodotto così buono, e lui mi rispose che era dell’or-ticello del padre, il quale era rimasto uno dei pochi a coltivarlo ancora, anzi, a suo dire quel bene era in vera e propria via d’estinzione. Da queste prime affermazioni nacque prima una costrutti-va discussione, poi – tra un boccone e l’altro - è venuta naturalmente in me, in Carlo ed in Paolo (l’altro amico presente a quella cena e terzo socio del progetto impren-ditoriale) l’idea e la voglia di trasformare in un vero e proprio lavoro la passione per la buona cucina e per i prodotti della nostra terra.

E poi cosa è successo?Il progetto è nato defini-

tivamente nel 2006, ma la produzione è stata avviata nel 2007/2008 con le vendite iniziali che hanno superato di gran lunga le nostre aspetta-tive. Così dai primi “prodotti lancio” siamo passati ad una vera e propria “linea di pomodori”.

Ad oggi – oltre al po-modorino di Corbara - qual è il vostro prodotto di punta?

Sicuramente la noce pesca di Corbara, che noi abbiamo

chiamato “nettarina”e che si presenta al cliente finale semplicemente “sci-roppata” in acqua e zucchero.

Peccato che tra tante prelibatez-ze non compaia mai il nome della nostra Angri…

Guarda, la nostra impresa è nata a Corbara, che è confinante con Angri, cosi come Sant’Egidio Del Monte Albino dove sono ubicati gli uffici attuali e San Marzano Sul Sarno dove stiamo per trasferirci in nuovi e più spaziosi uffici e dove abbiamo rilevato un grande capannone nel quale stiamo per dislocare tutta la produzione. Abbiamo scelto un punto geograficamente strategico e nello stesso tempo siamo vicinissimi ad Angri, dove comunque – purtrop-po – non abbiamo trovato nessun sito particolare che soddisfacesse le nostre esigenze.

Quali sono i tuoi obiettivi al riguardo?

Gli obiettivi principali per ora sono già stati centrati: far conoscere il prodotto ed evitare che questo particolare frutto della nostra terra si estinguesse. La sfida successiva è “riprendere” il pomodorino San Marzano…

Il San Marzano, appunto, non possiamo non ricordare che, at-traverso questo prodotto della sua terra, l’Agro nocerino è stato, in passato, “terra di pomodori” famosa in tutto il mondo – oggi tu riproponi il pomodorino di Corba-ra: sono i corsi e ricorsi storici per cercare di riportare in alto il nome dell’Agro?

Questo è sicuramente un altro obiettivo da centrare; in passato il cosiddetto “oro rosso” è stato “trattato” in tutti i modi possibili ed immaginabili con una conseguente ed inevitabile “svalutazione” a tutti i livelli, tanto che, oggi, quasi tutte le fabbriche hanno chiuso i batten-ti con conseguente caduta libera dell’economia locale. Ma perché non si è mai pensato di costituire dei consorzi come ad esempio hanno fatto a Parma per il prosciutto e per il parmigiano?

non lo so. Dovresti chiederlo ad esperti del settore. Io ti chiedo, invece, quali sono le difficoltà che avete incontrato in questo progetto imprenditoriale?

Difficoltà burocratiche innanzitut-

to. Ottenere permessi ed autorizza-zioni è stato difficilissimo. Abbiamo fatto poi degli sforzi economici non indifferenti per “avviare” il tutto. Ed infine è stato altrettanto difficile convincere i contadini di Corbara e di altre zone dei Monti Lattari (unica zona dove nasce e matura il vero pomodorino di Corbara) a riprendere, dopo tanto tempo, la coltivazione di questo prodotto così come lo “si coltivava” una volta. Ora invece ci stiamo adoperando per ottenere le prime certificazioni…ti racconto anche queste difficoltà?

non importa, lo immagino. Dim-mi, invece, dov’è possibile trovare i vostri prodotti?

In tutte le salumerie e gli alimenta-ri di alta qualità presenti in Campania ed in tutte le città italiane. Stiamo sviluppando anche una vera e propria rete commerciale e di distribuzione a livello nazionale, visto che, fortu-natamente, le richieste del “corbarì” stanno aumentando a dismisura, e questa è per me una immensa sod-disfazione. Anche gli attestati di stima non mancano, proprio pochi giorni fa, ad esempio, è arrivata sul

mio computer una e-mail di una famiglia molto in vista di Udine che mi informava che da quando hanno assaggiato il “nostro pomodoro” non mangiano altro in famiglia!

Anch’io l’ho assaggiato con gli spaghetti e posso confermare che è di una bontà unica, ma tu come consigli di cucinare questo pomo-dorino di Corbara ?

“Allo scarpariello”! Fatto con pomodorino “corbarì”, “paccheri” freschi di Gragnano ed alla fine una manciata di basilico fresco locale. Un piatto semplice e ricco che diventa una delizia.

Paolo è difficile, oggi, fare gli imprenditori ad Angri?

Secondo me, oggi è difficile fare gli imprenditore ovunque. Con que-sta crisi economica mondiale in atto poi, le difficoltà inevitabilmente si amplificano.

Proviamo però a dare un consi-glio ai giovani che hanno idee come l’hai avuta tu ma che per diversi motivi non riescono a trasformarla in realtà?

La mia filosofia di vita è: “meglio rimpiangere le cose fatte che quelle non fatte”. Penso che il messaggio sia chiaro….

Tu hai ricevuto il “Premio Città di Angri” per l’originale idea im-prenditoriale fin qui descritta, ma so che ti occupi anche di altro…

Innanzitutto ti comunico che ogni mattina, quando vado in ufficio e vedo il Premio sulla mia scrivania, mi auto convinco a fare e a dare sempre di più per il mio amato paese. Angri merita molto di più di quello che ha e di quello che oggi purtroppo è diventata. Ci vuole un cambiamento reale, veritiero e soprattutto veloce o rischiamo di rimanere sempre più indietro rispetto a tutti gli altri paesi dell’Agro che sembrano “viaggia-re” a velocità tripla rispetto a noi. Tornando poi alla tua domanda, mio padre (e poi i miei fratelli) è stato il primo fotografo di Angri ed io non potevo proprio non occuparmi di fotografia, ho creato perciò una mia società fotografica e di servizi connessi.

A proposito di foto, prova a

descrivermi la fotografia immaginaria della Angri di oggi e prova a confron-tarla con quella della An-gri dello scorso decennio, prima che tu la lasciassi per un po’ di anni in pra-tica…

Oggi Angri è sicuramente più triste, quindi la vedo fotograficamente più opaca, più sbiadita. Negli anni 90 invece – quando ho iniziato materialmente a prendere confidenza con la macchina fotografica – Angri era sicu-ramente più allegra e vivace con una immensa voglia di fare e di arrivare, era perciò una fotografia con molti più colori, tutti vivi, fluorescenti e luccicanti.

Qual è, invece, il pae-saggio più bello della città che tu abbia realmente fotografato?

Conservo ancora con mol-to orgoglio una foto della vecchia piazza Annunziata. Risale a più di trent’anni fa, scattata con apparecchiature fotografiche molto diverse e meno tecnologiche di quelle attuali. Quella foto, per me particolarmente cara, rap-presenta il cuore di Angri, e trasmette a chi la osserva una gioiosità ed una spen-sieratezza che oggi fatichia-mo a ritrovare. Prima il vero cuore di Angri era appunto Piazza Annunziata, c’era una vitalità incredibile… dopo il terremoto invece c’è stato un vero e proprio tra-sferimento di massa verso piazza Doria...oggi è quello il centro di Angri…ma pur-troppo è spento. è morto!

A che punto è l’organiz-zazione del “novi Day”?

Mi è venuta questa biz-zarra idea di fare un meeting ad Angri dove i Novi sono davvero tanti. Organizzare un evento mondano e par-ticolare che abbia come protagonisti solo ed esclusi-vamente persone con questo cognome sarebbe di grande richiamo mediatico anche per la città. Ci sono tanti Novi importanti e conosciu-ti nel mondo, nella politica, nell’imprenditoria, nello spettacolo…

È per questo che mi hai invitato allora…

Giuseppe novi

«Angri merita molto di più come città»

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Già la lirica iniziale, Vurria, può essere consi-derata come una sorta di firma del poeta, perché vi sono presenti tutti gli in-gredienti di una maniera poetica personalissima e di uno stile che, mai come questa volta, “est l’hôm-me meme”, come direbbe Louis de Buffon. Lo stile è l’uomo stesso, o meglio è l’espressione di quel fanciullino che, a detta di Pascoli, è dentro di noi, in ciascun uomo, ma solo il poeta riesce a far parlare e a far riemergere dalle profondità dell’animo, voce sua personale e di tutta l’umanità, ad espri-mere con immediatezza ed incisività il sentire e il riflettere della coscienza e dell’inconscio.

Ciò che colpisce nella poesia di Barba è pro-prio quella semplicità di-sarmante, da fanciullino/poeta, con cui egli riesce a far parlare la ragione e il cuore, a realizzare la splendida sintesi di pathos e téchne, che è alla base della vera poesia.

Tornando appunto alla lirica iniziale, vi si riscon-tra come la profondità del sentimento si coniughi magistralmente con la pe-rizia tecnica. Il desiderio del poeta (vurria), intenso com’è nella sottolineatura dell’anafora, si articola in due momenti: il primo è racchiuso in una dimen-sione personale, fantasti-ca e onirica (“Vurria che addeventassero ’sti vier-ze, / tant’aucelluzze tutte culurate”). I suoi versi il poeta vorrebbe che si tra-sformassero in uccellini colorati, che con le loro ali si librassero nel cielo, a diffondere attraverso il cinguettio una canzone d’amore. Ma è difficile tradurre in altri termini la pregnanza dell’espressione napoletana, sottilmente onomatopeica, cioè capace di riprodurre il suono: “che

se sparpagliassero p’ ‘o cielo” (la ripetizione dei fonemi p ed s sembra riprodurre il battito di quelle ali) o rendere con la stessa efficacia la figura etimologica “cantanno ‘na canzone”.

Il secondo momento ci svela tutta l’humanitas di Barba, la sua par-tecipazione emotiva alla vicenda esistenziale di tutti i suoi simili, al dolore dell’uomo e del mondo che, come traspare malinconicamente dai versi, è purtroppo parte integrante e imprescindibile della vita.

E’ presente in questa prima lirica uno stilema tipico del poeta, una sua peculiarità retorica, che ritorna non casualmente molte volte nelle poesie di questa raccolta; si tratta del dimi-nutivo (in questo caso aucelluzze), che ha evidentemente una valenza particolare, proprio in virtù del suo ricorrere con frequenza nei versi. In effetti il diminutivo è fortemente affettivo, emotivo, a significare la sympatheia, quella simpatia umana che è condividere con gli altri gioie e dolori, compenetrarsi della sofferenza altrui, accogliere gli accadimenti in-torno a noi con spirito di solidarietà e con un’attenzione ed una sensibilità non comuni.

L’uso del diminutivo serve ad evidenziare l’amore, l’attaccamento alle cose e alle persone che ci stanno

a cuore, il legame indissolubile con la propria terra e la propria gente, il cordone ombelicale, che tiene avvinto l’individuo alle proprie ra-dici, al mondo dell’infanzia, sempre presente al cuore e alla mente, sempre rimpianto e ricercato. E’ il caso di liriche come Angri (p.20) o ‘A via mia (p.21).

Come per magia, davanti ai nostri occhi si concretizza e prende vita la Angri di un tempo, con i suoi vicoletti, i suoi cortili, il pullulare e fremere di vita dei suoi abitanti, luogo dell’anima di Mattia Mario Barba, il paese suo, “bello, desiderabile, amabile”, come direbbe Archiloco,

il poeta giambico greco del VII° secolo a.C., con splendida climax ascendente, perché ti appartiene, è tuo, è parte di te e del tuo modo di essere ed esistere.

Altre volte il diminutivo serve a connotare e qualificare, attenuandolo, il realismo di certi ritratti indimenti-cabili, come quello della ‘mbaccessa Nebbulella, curiusella, curtulella, alle prese con tutt’e fattarielle della gente.

La poesia, nella valenza seman-tica del termine, è una riproduzione, un plasmare, un fare creativo, un manipolare parole e suoni, accenti e ritmi, per dare concretezza alle voci

di dentro e alle emozioni più profon-de ed intime. E’ immedesimazione nelle piccole cose di un microcosmo suggestivo ed allusivo, nell’umanità umile e dolente, che lotta per la sopravvivenza, o si accontenta di poco, o è oggetto di disprezzo, come ‘o puveriello di p.78, che “’ncopp’ ‘a ‘na siggiulella spagliata e zuzzosa” chiede la carità e, nel tentativo di salvare i pochi spiccioli rimediati da uno scugnizzo dispettoso e irri-verente, “fernesce sotto ‘e rrote” di un traino, o come il guagliunciello che, non avendo soldi per comprarli, si limita a guardare ‘e maruzzielle che, tutte cu ‘e ccape a fora, fanno bella mostra di sé nella zuppiera, con sopra “’nu bello puparuliello, rosso comme ‘o fuoco”, che “se papareja cu ‘a puntulella a ll’aria”.

Vere e proprie sceneggiature, o drammatizzazioni, piccole piéces teatrali, sono liriche come ‘A morte ‘e Rafele, ‘E lacreme d’ ‘a cannela, Int’ a cantina, ‘O suonno o ‘E sfutteture.

E’ impressionante come il poeta ri-esca in pochi tratti a ricreare ambienti e caratteri, degni della commedie di Edoardo, e a metterli in versi, con tanta evidenza plastica ed efficacia.

Il poetare di Mattia Barba, con la semplicità disarmante del lessico, con la spontaneità eccezionale con

cui vengono espressi sen-timenti ed emozioni, con la capacità straordinaria di raccontare e comunicare le grandi tematiche esistenzia-li con un’immediatezza ed una trasfigurazione poetica incredibili, possiede una forza ed un’efficacia indub-bie. E’ quell’immediatezza, presente soprattutto nelle liriche in dialetto, capace di operare una sorta di ken-ning, una esorcizzazione della negatività della vita, attraverso un genuino umo-rismo, che richiama, per certi aspetti, il pirandelliano sentimento del contrario e stempera drammi, tragedie, dolori nel riso catartico e liberatorio, proprio dello spirito meridionale.

La morte, la vita, l’amore in tutte le sue sfaccettature e modalità, la povertà, la vecchiaia, l’amicizia, la no-stalgia, il rimpianto, l’odio, l’invidia, la religiosità po-polare, la malinconia: sono solo alcuni dei temi che riempiono i versi del poeta, ma senza orpelli né eccessi di retorica, bensì con una leggerezza e una delicatez-za inimitabili.

Certo che i componi-menti in vernacolo hanno, rispetto a quelli in italiano, un’armonia intrinseca, una maggiore pregnanza e forza attrattiva inequivocabile; ma anche la sezione italia-na non manca di accenti e spunti interessanti, a parte il fatto che vi ricorrono ancora i temi cari al poeta, particolarmente, come nota Francesco Fasolino nella sua calzante ed impeccabi-le prefazione, il richiamo ossessivo alla morte e la paura del tempo: veri luo-ghi comuni della poesia di tutti i tempi, che in Barba assumono una connotazio-ne più intimistica e, per così dire, familiare, ricondotti come sono alla sua perso-nale esperienza umana e alla sua quotidianità.

Spiccano, tra tutti, gli accenti d’amore per sua moglie Amelia, compagna di una vita e per l’eternità, che naturalmente concludo-no la raccolta e riaffermano il fascino di quella terra madre, la cui gente e i cui fatti sono i protagonisti della vicenda poetica di Mattia Barba.

Maria olmina D’Arienzo

“Gente e fatti della mia terra 2”, poesie di Mattia Mario Barba. Lettura critica di Ma-ria Olmina D’Arienzo, dirigente scolastico del Liceo Scientifico “don Carlo La Mura”

Raccolta di 121 poesie (89 in dialetto napoletano, 32 in lingua italiana), edita dal Centro Iniziative Culturali di Angri.

liriche scritte con la ragione ed il cuore

Gentile Sindaco del Comune di Angri,Le ricordiamo che il 28 marzo 2009 si svolgerà in Italia l’evento mondiale

WWF Earth Hour. L’Anno per il Clima si è aperto, per il WWF, il 29 novembre scorso con

la consegna del Calendario per il Clima a rappresentanti politici che hanno accettato il Calendario come prima azione concreta a supporto dell’”Anno per il Clima”. Con questa prima iniziativa il WWF ha acceso i riflettori sul “Global Deal” e ha lanciato il conto alla rovescia per la Conferenza delle Parti che si terrà a Copenaghen nel dicembre 2009, dando il via alla staffetta di appuntamenti a presidio delle tappe prioritarie dell’ “Anno per il Clima”.

La seconda tappa di questo percorso è rappresentata proprio da Earth Hour, una grande iniziativa planetaria che si terrà il 28 Marzo 2009.

Earth Hour è un evento simbolico, di potente testimonianza che intende esprimere il senso della sfida globale nella lotta ai cambiamenti climatici. Nel 2008, 50 milioni di persone e 35 Paesi del mondo si sono mobilitate a favore del Clima, spegnendo simbolicamente la luce per un’ora. Questa iniziativa può rappresentare pertanto una vetrina importante per raccontare insieme al WWF a livello nazionale ed internazionale l’impegno del Suo Comune nella

lotta al cambiamento climatico.L’adesione del Suo Comune potrà avvenire attraverso lo spegnimento

simbolico di un monumento/edificio comunale il 28 Marzo dalla ore 20.30 alle ore 21.30 (ora italiana). Oltre allo spegnimento, il Suo Comune può impegnarsi nella realizzazione di almeno un’azione tangibile e significativa di informazione e coinvolgimento della cittadinanza. Tutti i Comuni che aderiranno a Earth Hour 2009 saranno presenti sul sito nazionale ed internazionale dedicato all’iniziativa.

A tal fine e per meglio valorizzare l’adesione del suo Comune all’evento, Le chiediamo di farci avere conferma scritta indirizzata al WWF Italia (alla c.a. di Rita Runza, Via Po 25/c 00198 Roma, fax 0685300612) con l’indicazione del palazzo/monumento che spegnerete.

Il nostro auspicio è che il Suo Comune voglia rispondere all’appello del WWF partecipando attivamente a quest’iniziativa.

Augurandoci di poter contare sull’adesione del Suo Comune, cogliamo l’occasione per inviarLe i nostri più cordiali saluti.

Enzo Venini, Presidente (WWF Salerno, Via S. Leonardo 103 - referenti locali: Ciro Scarpato)

“Un Anno per il Clima”Richiesta di adesione a Earth Hour - 28 marzo

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Gentile Direttore,leggendo l’ultimo nu-

mero di Angri ’80, ho con piacere riscontrato quanto bisogno ci sia ad Angri di avere un vero e proprio teatro. Bisogno sentito dai tanti bravi artisti, dalle tante associazioni culturali e so-prattutto dalla gente comu-ne. Occorre, però, riflettere sull’argomento, in quan-to si potrebbe facilmente, sull’onda dell’entusiasmo, commettere errori gravi che porterebbero alla chiu-sura di una (finora sognata) struttura teatrale.

Qualunque amministra-zione decidesse di intra-prendere una simile inizia-tiva, dovrebbe, a mio avvi-so, tenere conto di diversi fattori.

Innanzitutto decidere se coinvolgere soggetti privati nella gestione del teatro e, in tal caso, mantenere comun-que la maggioranza delle quote di partecipazione so-cietaria. Così si garantisce la possibilità di riservare spazi alle iniziative territo-riali e il contenimento del costo del biglietto.

La struttura da realizzare non dev’essere una sala polifunzionale: le palestre e i campi di basket vanno costruiti secondo altre esi-genze.

Deve trattarsi semplice-mente di un vero e proprio teatro, con tanto di palco-scenico, camerini, platea, loggione, foyer, ecc.

Evitare nel modo più assoluto l’eventualità di af-fidare la gestione ad un con-siglio di amministrazione, nominato politicamente (sia dal consiglio comunale che dalla giunta): si finirebbe semplicemente per creare un organismo oggetto di contrattazione nell’ambi-to delle ripartizioni degli incarichi di gestione tra le forze politiche, con conse-guente nomina di persone del tutto estranee al mondo del teatro.

Bisogna, invece, che la parte pubblica sappia sce-gliere un direttore artistico

sulla scorta della competenza vera nella gestione e nella programmazio-ne delle attività teatrali, che, come diceva Eduardo, conosca il teatro “tavola, tavola, chiodo, chiodo”.

Se ciò non fosse possibile, nel giro di poco tempo, la struttura teatrale si trasformerebbe in una voragine senza fine di denaro pubblico, con conseguente chiusura.

Il direttore artistico dovrebbe esse-re accompagnato dall’amministrazio-ne nel reperimento di fondi pubblici e privati, realizzando un programma di qualità che possa attirare l’attenzione dei vari gestori dei flussi turistici che operano in Costiera, a Pompei e nell’Agro-nocerino-sarnese.

Bisogna pensare ad un teatro che interagisca con la città, quindi si dovrebbe immediatamente realizzare un progetto che prevede la partecipa-zione dei vari istituti scolastici pre-senti sul territorio, così come bisogna

collaborare con le vari associazioni di commercianti e artigiani presenti nella nostra città.

Un teatro che funziona attrae un’ utenza che arriva dai paesi limitrofi, e la città deve trovarsi preparata ad offrire servizi e altro.

Le associazioni culturali dovranno senza dubbio avere la possibilità di usufruire di uno spazio del genere, naturalmente dovranno essere consa-pevoli del proprio ruolo e ritagliarsi lo spazio giusto nell’ambito della programmazione del cartellone.

Questi, credo, sono solo alcuni dei principi fondamentali di cui bisogna prendere coscienza per avventurasi in questo meraviglioso sogno.

Speriamo che presto questo sogno si realizzi, intanto tra poco il Castello Doria sarà pronto e a tutt’oggi non si è ancora discusso di cosa si voglia realizzare al suo interno.

Gianluigi Esposito

L’associazione culturale an-gri@ttiva ha presentato, presso la sala teatro della confraternita di S. Caterina in piazza Trivio una rassegna di video-teatro; iniziativa per la prima volta pro-posta ad Angri.

In questa rassegna, a cura di Sergio Russo e Michele novi, si è potuto apprezzare il talento di alcuni tra i più bravi attori italiani del teatro di impegno civile, che con le loro interpretazioni hanno affrontato aspetti importanti della nostra realtà sociale, quali la guerra (Scemo di guerra di Ascanio Celestini), l’emigra-zione (Italiani cingali di Mario Perrotta), il lavoro in fabbrica (Ascanio Celestini), o tragedie troppo in fretta dimenticate come Ustica (i tigi di Marco Paolini) o il Vajont 9/10/63 (ultimo appuntamento con Paolini, col quale la rassegna si è chiusa il 20 Marzo scorso). Noi di angriattiva siamo con-vinti che dalla cultura si deb-ba ripartire per migliorare la qualità della vita e creare una

coscienza civica che ci renda cittadini migliori.

Spesso si vede uno spettacolo in casa, da soli o in famiglia.

è stato bello invece vederli in-sieme, discutere, confrontarsi sui temi proposti, emozionarsi insieme

Un sentito ringraziamento al priore Pasquale Zenna e agli amici del consiglio di ammini-strazione della confraternita S. Caterina per l’ospitalità e perché con il loro impegno hanno con-

sentito al paese di avere una struttura che possa ospitare spettacoli vari, iniziando a colmare una ventennale lacuna e dimostrando che pas-sa attraverso la buona volontà e l’impegno la strada per avere ad Angri un vero teatro, luogo di cultura per tutti noi Angresi.

Sergio Russo

A teatro come al cineforum

un teatro ad Angri? Sì ma un vero teatro!

Intervento di Gianluigi Esposito, dell’associazione Luna Nova

Una struttura pubblico-privata affidata ad un direttore artistico capace di farla interagire con istituzioni e associazioni presenti sul territorio

Rassegna di video-teatro nel salone di S. Caterina organizzata dall’associazione angri@attiva

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Il Sindaco Gianpaolo Mazzola ha conferito i gradi di capitano agli ispettori della polizia locale Tommaso Paolillo e Rosario Cascone nell’ambito di una ce-rimonia che si è svolta nell’atrio del Comune di Angri.

è stato proprio il primo cittadino Gianpaolo Mazzola ad insignire i due ispettori della nomina di “esperti di Polizia municipale”, no-minandoli di fatto “capitani”, alla presenza degli amministratori loca-li, dell’intero organico della Polizia locale con il Comandante Michele Pontecorvo, del neo Co-m a n d a n t e della polizia s t rada le d i Angr i E l io

Manna, del Comandante della stazione locale dei ca-rabinieri Egi-dio Valcaccia e dei Coman-danti del le polizie locali di Sant’An-tonio Abate, G i u s e p p e Capuano, di Nocera, Superiore Giovanni Vitolo e di Maiori Giuseppe Rivello.

La cerimonia si è svolta nell’atrio del Comune

Conferiti i gradi di “capitano” a due ispettori della Polizia locale

Da destra Rosario Cascone e Tommaso Paolillo

Anziteatro all’oratorio di S. Caterina

Anziteatro all’oratorio di S. Caterina

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11Marzo 2009 teatro amatoriale

dal primo settembre 2009Via f.S. Caiazzo, 5/7 -- tel.081.946380

II Circolo Unione di Pa-gani, in collaborazione con l’associazione on-

lus “Francesco nel cuore”, sotto la presidenza di Raf-faele Striano e la direzio-ne artistica di Francesco Cesareo, ha promosso la prima rassegna-concorso di teatro amatoriale “Cit-tà di Pagani”, ospitando gruppi teatrali dell’Agro e oltre, con 1’intento di pro-muovere il teatro e con-sentire agli stessi gruppi di esibirsi e farsi conoscere, facendo divertire il pub-blico con la loro passione per il teatro.

Tutti i lavori in concorso sono stati e saranno rap-presentati tutti i sabato e le domeniche dall’8 Febbraio al 5 Aprile, giorno conclu-sivo con una serata in cui verranno proclamati i vinci-tori nelle singole categorie. Infatti, come ogni kermesse teatrale che si rispetti, anche la prima rassegna di teatro amatoriale “Città di Pagani” ha una sua giuria, presieduta dall’autore teatrale Emesto dello Jacono, che giudiche-rà (benevolmente) le esibi-zioni - si legge nell’opusco-lo informativo e distribuito durante la serata inaugurale - con premi al miglior attore e alla migliore attrice prota-gonisti e non protagonisti, alla migliore regia, ai mi-gliori costumi e al miglior spettacolo.

La rassegna teatrale è pro-mossa non solo dal Circolo Unione ma anche dall’as-sociazione “Francesco nel Cuore” la quale, durante le serate, raccoglie fondi da destinare a scopi benefici e omaggia le signore con un grazioso pensiero.

Le varie compagnie te-atrali partecipanti sono di Sant’Egidio del Monte Al-bino (“Pro Loco in scena”), di Nocera Inferiore (“Teatro due”), di Castel San Gior-gio (“Libero & i Suoi”), di Mercato San Severino (“ La Magnifica Gente d’’o Sud” e di Siano “Gli Amici del Teatro”); poi ci sono le compagnie che giocano in... casa, il gruppo teatrale “San Francesco” e l’associazione culturale “Tamburanova”, oltre alla compagnia locale “Unione ‘88” (fuori concor-so).

Anche Angri è ben rap-presentata da due compa-gnie teatrali: La Certosa e

AnziteAtro. La prima compagnia ha scelto di

rappresentare tre atti unici: “Spacca il centesimo” di Peppino De Filip-po, “Pericolosamente” e “Genna-reniello” di Eduardo De Filippo. II gruppo, diretto da Rita Valoroso, ha presentato il proprio lavoro l’8 Feb-braio, nella serata inaugurale.

La seconda compagnia ha pre-sentato “’A penzione d’‘o viecchio” che in realtà è la traduzione in dia-letto napoletano di un testo scritto in dialetto milanese da un angrese che vive e lavora da oltre 30 anni sul lago di Como, il dirigente scolastico Roberto Santalucia ed un suo amico, lo scrittore-poeta Piergiuseppe Vita-li. Infatti il titolo in milanese è: “Fin ch’ el dura el borsin del vecio”. La commedia, in tre atti, tradotta dal regista Antonio D’Andretta, è stata rappresentata lo scorso 22 Febbraio.

La rappresentazione della compa-gnia La Certosa è iniziata con il pez-zo “Spacca il Centesimo”. Esso rac-conta la storia di un uomo, Camillo

(interpretato da Beniamino Santalu-cia), che in presenza dell’amico Ar-mando (interpretato da Sabatino Te-sta), elogia la propria moglie (Elena, interpretata da Francesca Esposito) per la sua capacità di risparmiare e spaccare il centesimo. Tale capacità porta la donna a conservare il dena-ro, nonostante non sia molto, un po’ alla volta, in modo da poter compra-re quello che il marito definisce “le cose delle donne” . Ma in realtà Ca-millo viene sistematicamente tradito dalla moglie e sono i vari amanti della donna ad omaggiarla con rega-li costosissimi. Il secondo atto uni-co è “Pericolosamente”. Ed è pro-prio all’insegna del pericolo che si svolge 1’atto. È la storia di Dorotea e Arturo, una coppia che litiga per un nonnulla ma alla fine è sempre la donna a soccombere. Dorotea, infat-ti, corre continuamente il pericolo di essere sparata dal marito. Questa è la trama per sommi capi, il resto è commedia di Eduardo... e scusate se è poco! “Gennariniello” è 1’atto uni-

co che potremmo definire “corale”, in quanto sono presenti molti attori. La trama è inutile ricordarla.

AnziteAtro ha presentato “’A pensione d’ ‘o viecchio” che ha per protagonisti Luisa e Armanduccio (Maria Teresa Falcone e Antonio Lombardi), marito e moglie. Lei, donna di casa e sarta per necessità, lui neo pensionato con un solo pro-blema: i figli. Paradossale! Come possono per un padre essere un pro-blema i figli? Bisogna poi aggiunge-re un particolare: i due ragazzi sono trentenni e, seppure laureati, hanno difficoltà a trovare un lavoro e ad acquisire un’indipendenza econo-mica. Da qui la storia rappresentata con simpatia, freschezza, briosità, che ha coinvolto tutti. Simpatica la figura del sindaco (Giuseppe Vitiel-lo), complice di Armanduccio, nel momento in cui bisogna nascondere a Luisa una notte che potremmo de-finire atipica per un sessantenne che si imbatte in un night in una cubista dalle forme piuttosto procaci.

La commedia è uno spaccato di vita quotidiana, raccontato in manie-ra per niente banale e scontata, ma con un pizzico di ironia. Sul palco non si sono alternati tipi fissi o ma-schere, né personaggi, ma uomini e donne che in un napoletano riusci-tissimo hanno saputo dare voce a coloro che vivono queste situazioni, ma che per ovvi motivi lavano i pan-ni sporchi nelle proprie case.

Il merito di tutto questo va agli au-tori che hanno capito il vero segreto per riuscire a far bene: scrivere testi attuali e nuovi, capaci di far sorride-re ma anche di far riflettere.

Infatti sono gli stessi autori a so-stenerlo nel momento in cui ammet-tono la difficoltà di mettere in scena commedie scritte dai grandi maestri, soprattutto quando vi si devono ci-mentare attori non professionisti. “‘A penzione d’ ‘o viecchio”, scrit-ta per la Filodrammatica di Bellano (LC), ha proprio questa caratteristi-ca: quella, cioè, di raccontare mo-menti di vita di gente ordinaria tali

Per Angri in scena la tradizione con La Certosa e l’originalità con Anziteatro

da far sì che lo spettatore vi si riconosca.

Niente di più attuale dei due fratelli, Mario e Anna (Gianparide Nappi e Tere-sa Caiazzo), immersi nella difficile rete dei precari che rappresenta il mondo d’oggi con tutti i suoi pro e contro. Attualissima è soprattutto la figura del sindaco, in continua attesa di una risposta (“che si va bona …”) per un posto di lavoro ai due ragazzi.

Questo è ciò che Angri ha presentato. A tutti i di-lettanti va il merito, a chi più e a chi meno, di aver saputo rappresentare con passione e duro lavoro dei testi non facili.

Infatti, per la compa-gnia La Certosa 1’impe-gno di rappresentare tre atti unici dei fratelli De Filippo è stato gravoso, ma portato degnamente a compimento, nonostante qualche sbavatura. Sareb-be scontato ricordare la comicità travolgente che caratterizza i due atti uni-ci di Eduardo ed in questo non si può affermare che la loro rappresentazione sia stata la trasposizione di quel genere di comicità, ma comunque sono stati capaci di offrire un sobrio spettacolo.

La compagnia Anzitea-tro, invece, ha puntato tut-to sull’originalità del testo, anch’esso non semplicissi-mo, e sull’esperienza col-laudata di un gruppo che ha all’attivo 25 rappresen-tazioni. Degna di nota è la scenografa Valentina Cop-pola, che ha costruito una scenografia facendo presa sul contrasto tra bianco e nero (nel primo atto) e ros-so e nero (negli altri due). Dunque Angri ha portato a Pagani, tra le poltrone del Circolo Unione, origina-lità e tradizione offrendo al pubblico un piacevole spettacolo accompagna-to da numerosi applausi. Questi ultimi sono la ma-nifestazione tangibile di quanti bravi attori, certo dilettanti, ma molto appas-sionati, ci siano ad Angri e di come nella nostra real-tà manchi uno spazio così ben organizzato, che pro-muova iniziative del gene-re. Ed ora tutti attendiamo il responso della giuria.

Anita Santalucia

Metti una sera con il teatro... amatoriale

Prima rassegna di teatro amatoriale “Città di Pagani”, organizzata dal Circolo Unione e dall’associazione “Francesco nel cuore”

Grazie alla Confraternita di S. Caterina

uno spazio teatrale ora c’è!

Lo scorso Novembre, a seguito adeguata ristrutturazione, nell’ex oratorio della Confraternita di S. Caterina, è stato inaugurato uno spazio teatrale che, pur di ridot-te dimensioni (circa 150 posti), finalmente ha riempito un vuoto, creatosi con la chiusura dello sto-rico Cinema Minerva.

Uno spazio messo a disposi-zione delle realtà socioculturali angresi e, soprattutto, della com-pagnia teatrale Anziteatro del Centro Iniziative Culturali, che lo utilizza per la preparazione dei propri spettacoli, oltre che per le

proprie rappresentazioni.Infatti la sala è già stata utilizzata

per alcune iniziative del gruppo arti-stico musicale Corecorde e dall’as-sociazione Angri@ttiva con una ras-segna di videoteatro.

La compagnia Anziteatro, poi, ha

parteicpato all’inaugurazione della struttura con un recital di poesie, con la rappresentazione di pezzi comici preparati con i ragazzi della scuola-teatro ed ha offerto alla Con-fraternita la rappresentazione della commedia “‘A penzione d’’o viec-

chio” di cui parliamo in pagina. Ultimamente, inoltre, Anzietatro ha messo in scena tre propri spet-tacoli: “Insieme a te...atro”, pezzi comici di autori vari, “‘A penzio-ne d’’o viecchio” (vedi sopra), “Visioni di identità nascoste” del giovane autore angrese Vincenzo Ruggiero Perrino.

Gli spettacoli svoltisi rispetti-vamente sabato 28 Febbraio, 7 e 14 Marzo, hanno visto un’inco-raggiante affluenza di pubblico, a testimonianza che gli Angresi hanno fame di teatro e lo gradi-scono anche in casa propria.

la Certosa Anziteatro

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12Marzo 2009annata 2008

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SALDI

La qualità ora ha un punto di

riferimento

GiuGNoPer una sana e robusta Costi-

tuzione1. Piazza Doria ospita una mani-

festazione dei giovani del PD che ricordano il 62° anniversario della Repubblica ed il 60° della Costi-tuzione.

‘A munnezza è ricchezza (per chi?)

14. ANGRI ’80 documenta la nuova emergenza rifiuti mentre si consuma il contenzioso tra Comune e Consorzio SA 1 sulla gestione della raccolta differenziata.

Pronto, chi truffa?19. ANGRI ’80 allerta i suoi let-

tori segnalando il caso di un’anziana donna che ha subito un tentativo di truffa con una telefonata da parte di una donna che si spacciava per una “funzionaria della Camera di Commercio di Roma” che esigeva il pagamento di multe salate.

Putite sta’ sicure21. Nel corso di un incontro

svoltosi nella sede comunale di Piazza Crocifisso, il sindaco illustra il progetto sicurezza che prevede l’installazione di 12 telecamere.

Acchiappa a San Giuvanne!21. Dopo la messa celebrata in

località Ponte Aiello, la statua del Santo Patrono, anziché far ritorno nella collegiata, viene dirottata in luogo imprecisato all’insaputa del parroco don Vincenzo Leopoldo.

San Giuvanne è amante de’ furast…euri?

24. Via L. da Vinci ospita il concerto di Gigi D’Alessio voluto dall’amministrazione comunale per la festa patronale. L’evento, seguito da circa 30mila persone, ha richiesto una spesa di 30.000 euro da parte del Comune per l’allestimento (palco, luci e amplificazione) e, pare, di 95.000 euro + Iva per l’artista (a ca-rico di anonimi benefattori privati).

Sì, è ‘o vero!In risposta ad un’apposita richiesta

del Cossap (che aveva atteso invano quella del Comune), il Ministero delle Finanze informa che nel 2004 il Comune di Angri sottoscrisse un “prestito derivato” con la Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

Tu sciacquarìe e io pavo?Antonio D’Ambrosio del Cossap

chiede l’annullamento della delibera della Giunta comunale che impone il pagamento del canone acqua 2003-2004 (primi 5 mesi) sulla base di un consumo pro-capite di 18,25 mc e risolleva dubbi sulla privatizzazione

SettemBRePe’ nun parla’ de’ marciappiere18. Nella Casa del cittadino ha inizio la

due-giorni per il seminario “La progettazione stradale: il manto stradale” organizzato dal Comune di Angri.

Striscia la furbizia?Dalla rotatoria di Via Adriana alla chiesa

di Costantinopoli viene tracciata una striscia continua per impedire svolte a destra e a si-nistra all’altezza di Via Matteotti. Non pochi automobilisti, però, la ignorano. Il maresciallo dei VV. UU. Rosario Cascone annuncia, perciò, la creazione di uno spartitraffico per garantire il divieto di svolta (anche in assenza di vigili).

Una rotonda sul …Il comandante dei VV. UU. Michele

Pontecorvo illustra il progetto relativo alla realizzazione di sei rotatorie sul territorio comunale e giudica soddisfacenti i dati della sperimentazione avviata in Via Papa Giovanni XXIII e in Via Adriana.

A me niente?Il Consiglio comunale approva il nuovo

Regolamento delle associazioni che il con-sigliere G. Galasso, intervistato da ANGRI ’80, giudica negativamente perché prevede che il Comune possa concedere, con cadenza annuale e sulla base della sola attività dell’as-sociazione (senza alcun tipo di rendiconto delle attività svolte), un contributo senza alcun limite o specificazione.

Cossap e gossipAntonio D’Ambrosio scioglie il Cossap

a seguito dell’invio di vili lettere anonime firmate falsamente a nome dello stesso Cossap.

91° minutoIl sindaco Mazzola resta l’unico finanziato-

re dell’U.S. Angri 1927, in preda all’ennesima crisi societaria che porta alla conferma di alcuni volti noti (con nuove cariche) e alla nomina di Ferdinando Elefante come direttore generale.

ScomparizioniIn Via Amendola 17 viene cancellata

un’edicola votiva raffigurante la Madonna di Bagni.

luGlio7. L’ANAS pubblica il bando di gara re-

lativo ai lavori di completamento della S.S. 268 o Est Vesuvio.

Dopo un anno d’amore …18. Il Consiglio comunale (col vicesindaco

Squillante) mette in minoranza il sindaco e i suoi sostenitori (G. Padovano, M. Villano, B. Manzo, A. Campitiello, E. Giaquinto) votando la proposta del nuovo responsabile del settore economico, Giuseppe Bonino, per la gestione diretta dei servizi di riscossione del comune per altri sei mesi.

Secondo me …ANGRI ’80 pubblica il punto di vista di

alcune associazioni locali sull’operato della Giunta Mazzola ad una anno dal suo inse-diamento: le associazioni sportive lamentano la carenza di strutture ed il cattivo stato di quelle esistenti, i commercianti sperano in iniziative concrete contro l’abusivismo, il presidente di “Panacea” sottolinea l’assenza di un punto di riferimento per la Cultura, il

dei contatori (previa sostituzione) annunciata dalla Gori.

Dipendenti MazzolatiDopo il fuoco di fila sui dipendenti comu-

nali definiti “poco collaborativi”, il sindaco Mazzola ricorre ad altri incarichi esterni, chia-mando nel suo staff anche due suoi dipendenti della GM Corporation.

Cambiamento = cambiamentire?Da una serie di interviste ai cittadini resi-

denti nel rione Alfano emergono più ombre che luci nell’operato della Giunta Mazzola per la riqualificazione del quartiere.

Vi prometto …

ANGRI ’80 intervista il senatore Giuseppe Esposito che promette di impegnarsi per far fare infrastrutture nelle nostre zone.

Una rotonda sul …ANGRI ’80 segnala le obiezioni di chi

reputa inopportune le rotonde in via di rea-lizzazione in alcuni incroci cittadini, a partire da quella sperimentale tra Via Papa Giovanni XXIII e Via Stabia.

Trase ô posto mioIl consigliere comunale dell’Udeur Mau-

rizio D’Ambrosio si dimette e gli subentra Daniele Selvino.

“Raggio di Sole” auspica interventi mirati per migliorare il futuro della città, l’ass. “ ‘O pingolo” sollecita un maggiore senso di partecipazione del sindaco.

Chiedo asiloIl sindaco Mazzola annuncia la non riaper-

tura dell’asilo nido per mancanza di fondi. I genitori protestano ricordando che la chiusura doveva essere “temporanea”.

‘E ccose nun stanno boneL’amministrazione comunale emette

un’ordinanza con la quale fissa in 60 giorni il tempo necessario per eliminare le carenze igienico-sanitarie rilevate dai Nas e dai Vigili del Fuoco a Casa Serena.

AGoStoLasciate ogni speranza voi che (non)

entrate3. Un corteo funebre, al quale partecipa il

consigliere Emilio Testa, si arresta davanti al cancello del cimitero, inspiegabilmente chiuso per 45 minuti. Il dipendente comunale

Alfonso Giordano in servizio a quell’ora (nel primo pomeriggio) dice che non aveva ricevuto alcuna comunicazione dalla ditta di pompe funebri Palumbo.

Palio in sòrdi…naLa 18^ edizione del “Palio

storico città di Angri” si svolge in piazza Annunziata (per l’indi-sponibilità del Castello) con un programma ridimensionato e con meno sponsor.

ottoBReTragedie3. A soli 23 anni, per un brutto

male, muore il giovane carabiniere Filippo Vitiello.

È luongo, ma le piaceno … ‘e curte

11. Con il cortometraggio “La migliore amica”, Daniele Santo-nicola vince il primo premio nella “Sezione Scuola” al concorso “Per un pugno di corti” di Frosinone. La stessa opera viene selezionata in Grecia per il prossimo “Corinto Film Festival”.

Dammi tre parole17. In occasione del 25° anniver-

sario di ANGRI ’80, nell’oratorio della Congrega di S. Margherita, la compagnia Anziteatro ed altri let-tori (accompagnati alla chitarra da Giovanni Attanasio e Giampaolo Russo) danno vita ad un “Recital di poesie” che vede protagonisti autori locali.

Uomo di colore19. Presso la Pagea Art si inau-

gura la personale “Alchimie cro-matiche” del giovane artista Pier-paolo Costabile.

Penzate a’ salute22. La sala “don Pierino Selvi-

no” ospita un incontro sulle pato-logie della tiroide tenuto dal dott. Antonio Capasso.

Balla al Centro7 consiglieri comunali (4 Udeur,

2 ACN, 1 Udc) decidono di aderire alla Costituente di Centro.

In fondo a destra …Il sindaco Mazzola firma la tre-

gua (dopo averlo dimissionato) con il suo vice Antonio Squillante.

I piedi sulla cittàL’amministrazione comunale

annuncia che entro tre anni varerà il Piano Urbanistico Comunale (nuovo Piano regolatore).

S’allisciano, se vattono, se magnano ‘a città …

I consiglieri comunali di oppo-sizione Roberto Giordano, Daniele Selvino e Giuseppe Galasso,

(Continua a pagina 13)

fAtti e PeRSoNe CHe HANNo CARAtteRizzAto il 2008

Page 13: Angri80.mar.09

13Marzo 2009 annata 2008

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noVEMBRETeatrofferto1. Nell’auditorium “don Franco Al-

fano” la compagnia ANZITEATRO presenta “Visioni di identità nasco-ste” di Vincenzo Ruggiero Perrino, per la regia di Antonio D’Andretta. Lo spettacolo (con offerte libere devolute al “Progetto Ecuador”) è preceduto dal saggio “I’ saggio reci-ta’!”, offerto dai ragazzi partecipanti al corso di recitazione del C.I.C.

Prendo atto8. Presso le Officine Meccaniche

Giulio Raiola inizia la 4a edizione di AVANTEATRO, organizzata da Gianluigi Esposito.

Accattatevìlle!16. Piazza S. Giovanni ospita una

manifestazione della Coldiretti che vende prodotti agricoli locali con sconti del 30% circa.

Restaur…attori25. Un’equipe di restauratori rimet-

te a nuovo i locali della Confraternita di S. Caterina che viene restituita ai fedeli con una messa officiata dal ve-scovo Illiano e con l’inaugurazione di una sala che, per l’occasione, ospita un recital di poesie e teatro della com-pagnia AnziteAtro e degli allievi del Centro Iniziative Culturali.

DICEMBREEr più6. Il giovane regista cinematogra-

fico Daniele Santonicola continua a fare incetta di premi in giro per l’Italia. Dopo essersi aggiudicato il primo posto nelle rassegne di Pon-ticelli (NA), Trento e Alcamo (TP), conquista il primo premio anche a Spoleto (PG) con il corto “La mi-gliore amica” prodotto nell’ambito del progetto Scuola Aperta del liceo “La Mura”.

Immacolauto8. Presso la Concessionaria Mer-

cedes G.D.I. Smart di Via Stabia si tiene il 1° raduno di auto d’epoca (ben 49 e 3 moto) che poi sfilano per le strade cittadine.

Spendete e moltiplicatevi8. I commercianti di Corso Italia

organizzano la “Festa in corso … aspettando la renna”, salutata dalla partecipazione di tanti cittadini che affollano gli stands gastronomici ascoltando la musica dei giovani tam-morrari di Bagni e de “’E Sarracin”.

Io magno, tu bevi, egli recita, …14. Via Di Mezzo ospita la manife-

stazione di solidarietà “C’aunimmo e magnammo” promossa da “Il Raggio di Sole”, con la partecipazione di diverse associazioni locali che of-frono pietanze tradizionali, musica e teatro.

E mò, dove (vesco)vado?... Parte la trattativa tra esponenti

diocesani e rappresentanti sindacali per evitare il licenziamento dei 13 dipendenti di Casa Serena, destinata alla chiusura entro l’anno.

Liscia, gassata o … specula-tèlla?

Centinaia di cittadini sottoscrivono la petizione promossa dal comitato “Per il diritto all’acqua” che chiede una gestione pubblica del prezioso alimento.

Chi cagna ‘a via vecchia p’ ‘a nova …

La Giunta Mazzola dispone il rifa-cimento delle strade cittadine per un importo di 990mila euro.

Pìgliate ‘na pastiglia …Le guardie ambientali organizzano

il servizio “Pronto farmaco” riservato agli anziani e ai diversamente abili, che possono telefonare (sabato e domenica) al 334/7999159.

Stammo ‘nguajateAntonio D’Ambrosio, ex respon-

(Continua da pag. 12)intervistati da ANGRI ’80, accusano la Giunta Mazzola di bloccare la spesa, di chiu-dere e privatizzare servizi essenziali, di operare scelte speculative e clientelari, di mortificare la scuola.

Nun c’hanno cacato proprio.

Il signor Carmine De-siderio, del Comitato per l’Infanzia, intervistato da ANGRI ’80 sulla questione dell’asilo nido, afferma che il sindaco e l’assessore Fasolino hanno completa-mente ignorato le proposte del Comitato.

È tutto a postoL’assessore alla Pubblica

Istruzione, Francesco Faso-lino, intervistato da ANGRI ’80, risponde che è stata garantita la normalità della scuola.

nun ‘o cacato proprioCittadini, giornalisti e

politici esprimono la loro solidarietà alla testata on line angri.info, accusata dal dott. Massimiliano Mazzola (fratello del sindaco) di aver causato la crisi dell’ammi-nistrazione comunale.

M’arretiroAntonio D’Ambrosio,

intervistato da ANGRI ’80, spiega le ragioni che lo han-no indotto a ritenere chiusa l’esperienza del Cossap (Comitato Spontaneo di Salute Pubblica).

Carte a posto ‘mbruo-glie ‘n quantità

A seguito di una delibera della Corte dei Conti, la ma-gistratura contabile avvia un’indagine in merito alla situazione finanziaria (en-trate e uscite) del Comune di Angri.

È in distruzione sul pri-mo binario …

Continua indisturbata l’opera dei vandali nella stazione ferroviaria: im-brattati di vernice muri, pareti (esterne ed interne), sottopassaggi, distrutta la bacheca con gli orari.

Figli e f…alcionastriIl presidente del G. S. Do-

ria, Gino Falcione, contesta il calendario di utilizzazione della palestra Galvani stila-to dal Comune, che avrebbe favorito la società ASD

Pallacanestro (sponsorizzata da un consigliere comunale).

Ci rifaremo a Policoro? Magro bottino dell’U.S. Angri

1927 che, dopo sei giornate, ha raccolto solo 5 punti (una vittoria e due pareggi).

I signori desiderano?I militanti della Costituente di Cen-

tro raccolgono al mercato e in Piazza Doria più di 500 firme per chiedere la

Finalmente(atro)28. Maria Rosa D’Antonio, vi-

cepriora della Confraternita di S. Caterina, saluta con soddisfazione la rappresentazione della commedia “ ‘A penzione d’ ‘o viecchio” offerta dalla compagnia “Anziteatro”, alla quale è stato concesso l’uso della nuova sala teatrale parrocchiale.

Vengo anch’io?Carlo Semioli, primo dei non eletti

nell’Udc, subentra in Consiglio co-munale ad Armando Lanzione, che entra in Giunta insieme al rientrante Salvatore Giordano.

Chist’è ‘o paese d’ ‘o suonnoLa Casa del Cittadino ospita gli

incontri della Consulta per gli in-dirizzi del PUC (Piano Urbanistico Comunale): dal dibattito emerge (sorpresa!) che Angri ha bisogno di attrezzature e servizi.

Galasso e la ma…tassaIl consigliere comunale dell’Udc

Giuseppe Galasso esprime dubbi sul-la legittimità della delibera di Giunta n. 118 del 2/4/08, con la quale si istituisce una nuova tassa di 150 euro per ogni pratica presentata da com-mercianti, artigiani e imprenditori.

L’avanzo c’è ma non si vedeCon il voto contrario dei consiglie-

ri aderenti alla Costituente di Centro, il consiglio comunale approva la ve-rifica di salvaguardia degli equilibri di bilancio, facendo così risultare un avanzo di 10 milioni di euro (costi-tuito da tributi mai incassati) che, secondo il consigliere Sorrentino, nasconde in realtà una situazione finanziaria molto critica.

Bando alle chiacchiereL’ex assessore all’Urbanistica e

alla Ricostruzione, Luigi D’Antuono, denuncia il ritardo (1 anno e 5 mesi circa) col quale il sindaco Mazzola

pubblica il bando speciale per l’as-segnazione dei 139 alloggi di fondo Messina (già approvato dalla Giunta La Mura nel novembre 2006 e dalla giunta regionale nel maggio 2007).

Casa Serena o preoccupata?Intervistati da ANGRI ’80, Gio-

vanni Selvino (delegato del vescovo Illiano a seguire la vicenda relativa alla chiusura di Casa Serena) e An-namaria Esposito (direttrice della struttura e priora della Congrega di S. Margherita, proprietaria dell’edifi-cio), affermano che entro il 31/12/08 la casa di riposo per anziani dovrà cessare l’attività.

Pulizia stradaleL’assessore Gianvittorio Rizzano,

intervistato da ANGRI ’80, annuncia che per il 2008 sono previsti ben quattro interventi significativi per le strade cittadine.

Bando sportivoLa Provincia di Salerno pubblica il

bando di gara per il Palazzetto dello Sport che sorgerà, previa variante al Piano Regolatore vigente, su Via Papa Giovanni XXIII (costo: 17 milioni di euro).

Nu poco a’ vòta …La Giunta Mazzola approva il

piano triennale delle opere pubbliche (2009/2011) riducendo a 7 i project financing (da realizzare cioè con l’ap-porto di capitali privati) da inserire nel piano annuale 2009. Gli altri 13 progetti saranno attuati tenendo conto delle indicazioni che emergeranno dal PUC allo studio della Consulta.

AlbericidioIl gruppo attivo del Wwf di Angri

protesta per l’abbattimento dei pini in Piazza Doria.

PortafortunaL’U. S. Angri 1927 richiama l’ex

direttore generale Mimmo Battipaglia e porta a casa tre vittorie, strizzando così l’occhio ai playoff dopo un inizio non certo brillante.

AitanicGaetano Verziere, atleta della Tiger

Sporting Club, si qualifica ai mondiali di Thai-Boxe in programma dal 28 novembre in Portogallo.

Chi ha avuto, avuto, Di Dato, dato …

I titolari del Bar Di Dato scoprono con piacere che la rivista “Il Gambero Rosso” annovera il loro esercizio tra i migliori in Italia.

sabile del Cossap, delinea un quadro estremamente negativo delle condizioni in cui versa Angri …

Chisti nun fanno ‘na PIP

ANGRI ’80 intervista l’ex amministratore delega-to di AgroInvest, Pasquale Mauri, che sottolinea i ri-tardi nel completamento dell’area PIP “Taurana”.

Gli equilibri del CICIl Centro Iniziative Cul-

turali edita tre nuovi libri: Angri Sacra (di Vincenzo e Mariarosaria Orlando), Visioni di identità nasco-ste (di Vincenzo Ruggiero Perrino) e Gente e fatti della mia terra 2 (di Mattia Mario Barba).

AppelliLa signora Luigia Fra-

scogna conduce una bat-taglia affinché in Italia (e quindi ad Angri, dove vive uno dei sei bambini che in provincia di Salerno sono affetti da encefalite), si faccia ricorso ad una terapia già praticata in Florida.

Meno grigio e più ros-so

L’U. S. Angri si attesta ormai in una posizione di media classifica, lascian-dosi alle spalle la zona sal-vezza e nutrendo speranze di agganciare i playoff.

Falcione falciatoIl presidente del G. S.

Doria, Gino Falcione, an-nuncia il ritiro dai tornei di pallavolo dopo le scelte pe-nalizzanti per la sua società adottate dall’amministra-zione comunale in materia di utilizzo delle palestre.

Calciatore nomaDe Martino

ANGRI ’80 intervista il giovane angrese Raffele De Martino, centrocampista dell’Avellino, già in forze all’Udinese e alla Roma.

Aita’, t’anna da’!Gaetano Verziere, atle-

ta della Palestra Tiger di Via Badia, si aggiudica in Portogallo il titolo di cam-pione del mondo di Kick Boxing.

A cura di Antonio D’Andretta

Angri ‘80il tuo giornAle

Page 14: Angri80.mar.09

14Marzo 2009attualità

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Lo scorso 27 febbra-io, nella Casa del Cittadino, il Cen-

tro Iniziative Culturali ha presentato il libro di poesie “Chiaroscuro” di Daniela Solarino, moglie del nostro concittadino Gerardo Cataldo, dirigente del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze a Roma,ove anche l’autrice lavora come dirigente dello stesso ministero.

All’incontro hanno parte-cipato l’assessore alla Cul-tura Francesco Fasolino e Gaetano Califano docente di scuola media superiore. Ha coordinato Luigi D’An-tuono presidente del CIC.

La presentazione del li-bro è stata preceduta dalla declamazione di alcune poesie affidata a due attrici della compagnia teatrale AnziteAtro del CIC, Mariateresa Falcone e Ro-berta Smaldone. La lettura dei versi ha contribuito a far cogliere al folto pubblico presente il messaggio poe-tico che l’autrice ha affidato alle “ali del vento”; tra que-ste: “I Sogni”, “Plenilunio del sud”, “Dedicata a mia madre”, “La lanterna nel buio”, “Mattino d’estate”, “Le ricamatrici”, “I vecchi”, sono solo alcune poesie del-la silloge “Chiaroscoro”.

Al termine della lettura l’assessore Francesco Fa-solino è entrato in medias res esprimendo le sue con-siderazioni sul tema trattato dall’autrice.

«Chiaroscuro - ha ar-gomentato - rappresenta la continuità del divenire di ogni giorno, l’avventu-ra esistenziale che l’eroe moderno compie quotidia-namente, dissolvendo gli schemi romantici. Anche la parola assume dimensione della vita comune dall’in-fanzia alla vecchiaia. La parola “Scrivo” è chiusa, decisa, piena di significato, non è di tipo leopardiano, è geometrica, racchiude la

geometria fisica e spirituale delle cose stesse. “Vorrei” è il simbolo dell’epo-pea quotidiana, un climax ascendente di sogni, aspirazioni, ambizioni, che si concludono con un’amara consta-tazione della vita.

L’affanno e il travaglio sono due dimensioni del vivere con cui l’eroe moderno si trova a combattere auda-cemente. Il viaggio è l’epopea della realtà, la ricerca dell’essenzialità. L’autrice esprime una grande meta-fora della vita, rievoca le luci, i colori del mediterraneo, il mare, il sole della terra d’origine, come se fosse un approdo esistenziale. L’autrice è di origine siciliana.

Nel suo lungo peregrinare l’au-trice si pone degli interrogativi di tipo catulliano: “A chi donerò il mio libretto?”, “ Chi è il lettore?”, “Chi potrà essere interessato da farlo diffondere?”. Scrivere per il poeta è come una diaspora. Il poeta cerca di dare un significato alla propria vita affidando le sue parole alle ali del vento. Daniela ha trasformato una macchia nel sole per dirla con Pablo Picasso». Nel suo intervento, il pro-fessor Gaetano Califano ha messo in risalto un altro aspetto notevole.

«Il poeta come il pittore – ha argo-mentato - lascia libera l’interpretazio-ne, lascia una chiave di lettura aperta. In questo terzo millennio la poesia è diventata poesia di vita, ci fa chiudere dentro noi stessi e ci fa pensare alle piccole cose. La poesia è specchio dell’anima, essenzialità, autentico sentimento. Da una parte le “Ferrovie del Viterbese” dall’altra gli “Odori e

sapori della Sicilia”. Due aspetti di una dimensione intima, personale, reminiscenze di una galleria fami-liare. Inconsciamente il poeta dedica una sola poesia alla montagna, per ribadire il suo amore per il mare della sua terra. Il poeta vive isolato in una sorta di limbo, esprimendo l’essenza stessa della vita, come “Un vecchio cieco che con la lira racconta quello che è successo”».

In chiusura l’autrice Daniela Sola-rino ha spiegato cosa rappresenta per lei “Chiaroscuro” e cosa esprime.

«La mia esigenza di scrivere - ha esordito la signora Daniela - nasce fin da piccola. La raccolta “Chiaroscuro” è la mia prima pubblicazione di poe-sie ed esprime una mia visione della vita, un’alternanza di gioie, dolori, affanni, tristezze che di continuo si intrecciano.

Il libro è stato ripreso in un mo-mento di dolore, inizia con “Scrivo la mia pena”, brano della sezione risonanze. La pubblicazione è stata una decisione meditata e lenta per superare la fase del pudore iniziale. “Chiaroscuro” mi ha dato tanta gioia. Non ho voluto rivestire di significato ermetico la poesia, ma riempirla di sentimento».

Carmen Mariagloria Chirico

l’epopea quotidiana in versi intimi e personali

Presentato nella Casa del Cittadino “Chiaroscuro”, un libro di poesie di Daniela Solarino

L’Italia e il mondo intero stanno attra-versando un grave

periodo di crisi economica, con ripetuti crolli delle Borse durante gli ultimi mesi. A livello locale la crisi è più endemica e tangibile. Però ci sono tanti nostri concittadini che, anche in questo tempo di ristrettezze economiche, riescono a non demordere e a costruire un proprio percorso lavorativo e a svolgere un’attività che risulta proficua anche per la collettività.

Tra questi c’è Ferdinan-do Elefante, in pochi anni divenuto direttore regionale del noto Gruppo Immobilia-re Professionecasa con sede in Milano. Abbiamo avvici-nato Ferdinando Elefante, che gentilmente ha risposto ad alcune nostre domande.

Quando ha iniziato la professione nel mondo immobiliare?

Ho iniziato nel 1992 in un’altra società, a Scafati. Dopo 10 anni di esperienza nel settore immobiliare pri-vato, alcuni anni fa ho de-ciso di mettermi in proprio, prendendo in considerazione diversi franchising immo-biliari, e dopo un’attenta valutazione mi sono affiliato al Gruppo Professionecasa con l’esclusiva per le zone di Angri e Scafati.

Nel 2007 inoltre, insieme ad altri due soci, ho aperto sempre ad Angri, Rexfin, che si occupa di intermedia-zione finanziaria e fa parte dello stesso Gruppo.

Oggi posso affermare che con sacrifici e abnegazione sono cresciuto professio-nalmente e umanamente in questo gruppo ed in soli 4 anni il mio impegno è stato ripagato con la nomi-na, da parte del presidente di Professionecasa Fabio Guglielmi, di Direttore Re-gionale di Professionecasa con l’apertura della Sede

di Napoli. Oggi dirigo 39 agenzie in tutta la Campania, questo è stato possibile perché il mio è un Gruppo altamente meritocratico e non ge-rontocratico.

Come si diventa agenti immo-biliari?

Si partecipa ad un corso di prepa-razione all’attività di Agenti in Af-fari e Mediazione riconosciuto dalla Camera di Commercio e dopo aver superato un primo esame i candidati sostengono un ulteriore esame presso la Camera di Commercio al fine di partecipare all’ultimo esame che, una volta superato, sancisce l’abilitazione al ruolo.

L’attuale crisi economica tocca anche il settore immobiliare?

Certamente, questa crisi globale ha investito i più disparati settori, compreso quello immobiliare. Pro-fessionecasa, per far fronte a tale periodo di incertezza economica, ha adottato una linea basata sul con-fronto e sulla formazione, in quanto solo con la conoscenza del problema economico che ci attanaglia, si può superarlo. Professionecasa fa parte di una Holding, il Tree Group, che comprende diversi gruppi finanziari ed immobiliari tra cui Gabetti, Gri-maldi Immobiliare e Rexfin.

La nascita del Tree Group è stata voluta fortemente dal fondatore di Professionecasa, dott. Umberto Bot-ti, la sua fondazione sta aiutando tutti gli affiliati dei marchi che ne fanno parte in quanto solo con la sinergia si può superare le varie crisi che si susseguono..

Tale crisi economica ha portato anche ad una crisi lavorativa e di conseguenza sociale. Dato che lei è un giovane imprenditore, che consiglio sente di dare ai giovani angresi che, sfiduciati, pensano di allontanarsi dalla Campania o addirittura dall’ Italia?

Dico semplicemente di non mol-lare mai e di non abbassare mai la guardia. Anche se può sembrare retorica, il benessere e il successo possono essere costruiti anche a pochi chilometri da casa, ho una forte tendenza autoctona e credo nelle potenzialità del paese, basta solo impegnarsi e sacrificarsi. Ai giovani angresi dico di essere tenaci, di aggiornarsi perennemente e di al-largare i propri orizzonti mentali. Le

capacità e le competenze nel cercare un lavoro più congeniale alle proprie attitudini si acquistano con la voglia di emergere e di costruire.

Quali sono i suoi obiettivi fu-turi?

Crescere ulteriormente all’interno di Professionecasa e far sì che aumen-ti l’evoluzione, peraltro già positiva, delle mie tre aziende di Angri e Sca-fati, sperando di aumentare il numero di agenzie in Campania e poter offrire ai giovani più opportunità di lavoro.

Un mio sogno è quello di vedere la cittadina di Angri ai vertici regionali, in quanto città modello a livello so-ciale, politico, ed economico.

Qual è la sua passione, compati-bilmente agli impegni lavorativi?

Sono un appassionato di calcio, non a caso Professionecasa è lo sponsor ufficiale dell’U.S.Angri 1927. Il calcio ti permette di vivere forte emozioni in quei novanta minuti di gioco.

In futuro ho in mente di creare insieme ad un gruppo di amici una scuola calcio che non solo dia la possibilità di far emergere eventuali nuovi talenti angresi, ma cosa ancor più importante persegua lo scopo di aggregare quanti più giovani possibili che facilmente, senza punti di riferi-mento, si abbandonano alla strada.

Chi vuoi ringraziare?Ringrazio tutte le persone che mi

circondano, dalla mia famiglia ai miei collaboratori, che quotidianamente mi supportano e… sopportano.

Sergio Ruggiero Perrino

Intervista con Ferdinando Elefante, direttore regionale di ProfessioneCasa

«Impegno e sacrificio per arrivare al vertice»

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Page 15: Angri80.mar.09

15Marzo 2009 Solidarietà

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Quando venni a sapere che mio fratello Fabio e sua moglie Romina aspet-tavano una bambina, co-minciai a pensare a cosa regalare alla piccola per la sua nascita. Ero appena rientrata da una” missio-ne” in Africa Occidenta-le nel corso della quale, insieme ad altri quattro amici, avevo attraversato il deserto del Sahara in jeep per distribuire medicinali, vestiti e materiale scolasti-co in diversi villaggi, per conto dell’Associazione B.n.D.(bambini nel deser-to) con cui collaboro da un po’ di anni grazie soprat-tutto ad una ”rete solida-le” che si è creata intorno a me.

Questa rete è fatta di “persone che fanno i fatti”: Rita Zenna, Antonio Apuz-zo, Luca Orlando, Vittorio Atripaldi, Simona Bestet-ti, Roberta Iannelli, Diana Facile, Vincenzo Pierro, Ida Quaranta, Simona Pi-raino, Anna Matozzo, Fa-bio Apuzzo, Miria Russo, Silvana Iannelli, Wilma Garzia, Lisa Gyoengy, Va-lentina Albanese, Jerome Rudet, Voula Konstantinov, Franca Francavilla, Gerar-do Atipaldi, Gennaro Attia-nese, Pasquale Zenna, Diak Niah, Gianfelice Recussi, Massimiliano D’Ambro-sio, Patrizia Pulcino, Rosa Ramazio, Raffaella Berto, i fratelli Troiano, Fiorenti-no Zenna,Tina Festa, Katie Harrington, Juan Montoya, Luis Angel, Janin Meja, Valerio Morellato, i Diri-genti scolastici, i colleghi, i genitori e gli alunni delle scuole di Milano in cui ho insegnato…

Il “mal d’Africa” dunque stava agendo in me , come accade di solito, quando ri-entro da questo meraviglio-so continente. Mi sentivo sopraffatta dalla nostalgia, dalla felicità, dai ricordi di quei volti, di quel calore, di quella forza che continua sempre a sprigionare l’Afri-ca contro ogni aspettativa, contro corrente. Credo che chiunque abbia visitato il paese sappia poi che, insie-me a questa miscela di emo-zioni, c’è sempre la sensa-zione ”insopportabile”di aver preso tanto, troppo e di non aver fatto/dato mai ab-bastanza; così si comincia a

trovare un pretesto, qualunque cosa pur di ritornare giù per dare/prende-re dell’altro.

Allora ho pensato che la gioia che stavo provando per la nascita di mia nipote avrei potuto condivi-derla con i miei “fratelli “ e le mie “sorelle” africane, così come loro avevano fatto con me in passato (nel villaggio di Agnam Thiodaye, Senegal nord-orientale ci sono due bambine di nome Simona). Una vol-ta, proprio lì in Senegal, mi dissero che i volontari venivano chiamati “ndijiam”(“acqua”in lingua poular) dagli abitanti dei villaggi dove erano attivi i progetti di sviluppo.

Quando i locali associavano la pa-rola acqua ai volontari, non lo face-vano perché questi costruivano poz-zi (in effetti lì il progetto era sulla scuola) né perché distribuivano me-dicine, vestiti o materiale scolastico, ma perché dimostravano la voglia di conoscere e di farsi conoscere, per-ché volevano sapere di loro e dei loro figli, volevano cucinare, mangiare e ballare con loro fino a scoprirsi come parti di un gruppo, perché condivi-devano col gruppo tutto ciò che era condivisibile, con la speranza (che poi si concretizzava col tempo) di potersi un giorno ri-conoscere a vi-cenda, magari attraverso un gesto, una parola, la strofa di una canzone che li aveva avvicinati e arricchiti in una maniera impagabile.

Dunque, siccome sul piano prati-co, da quelle parti, l’acqua è il bene più prezioso, su quello emotivo di-ventava preziosa la condivisione delle conoscenze/ri-conoscenze/appartenenze/ricchezze. In Africa la parola “povero” si traduce “orfano” e questa cosa la dice lunga sull’im-portanza della famiglia (allargatissi-ma naturalmente) e dell’appartenen-za ad un gruppo.

Mia nipote rappresentava un bene prezioso per me, perché non condi-viderlo con i miei amici? Il binomio acqua-Silvana era perfetto. Allora mi sono detta: «Facciamo un pozzo in Africa di nome Silvana».

Così ho chiamato la mia amica Si-mona Bestetti, la quale mi ha messo in contatto con Flavio Nadiani (un uomo dal cuore d’oro che ha tra-sformato la sua casa di Ouidah, in Benin, in una casa-famiglia che ac-coglie i bambini “poveri”).

«Flà si può fare un pozzo lì giù? Devo battezzare mia nipote e mi serve un po’ d’acqua, la più preziosa che c’è!». «C’è un posto a nord dove la situazione è davvero drammati-ca… la tiriamo sù, certo! Possiamo fare un pozzo tradizionale, che sbu-ca su una falda, con 1000 euro si può fare». Flavio ha messo in moto il ”meccanismo”ed io ho cominciato a riempire il mio salvadanaio.

Poi, un giorno, mi ha chiamato dicendomi: «Quelli del Comitato

d’Amicizia di Faenza dicono che se tu riesci a mettere insieme an-cora 1000 euro, il resto lo mettono loro, superiamo la falda, andiamo più in profondità e armiamo il tuo pozzo con un cilindro di cemento, così l’acqua non rischia di esaurirsi dopo qualche anno». Io ho risposto: «Ok», ma da lì in poi sono entrata nel panico più totale perché il mio salvadanaio mi sembrava troppo piccolo. Ma Flavio incalzava: «Con l’aiuto della provvidenza ce la fa-

uN Pozzo di Nome SilVANAremo, stai tranquilla!». Non ho mai capito a cosa si riferisse il termine “provvidenza” per lui, per me ci vo-leva un atto concreto che da sola non avrei mai potuto realizzare.

Così ho informato la mia rete fatta di “persone che fanno i fatti”, con-statando ancora una volta che non mi sbaglio quando scelgo di credere nella naturale bontà umana. Infatti, i lavori in Benin cominciarono, men-tre la pancia di Romina continuava a crescere. Il 31 Dicembre io ero lì ad Afatahan (un villaggio a nord del Benin, nella zona del Sahel) davanti alla tipica struttura che annunciava “la posa della prima pietra”.

Intorno al “proto-pozzo” c’era-no tutti i bambini del villaggio che urlavano: «Silvanaaa, Silvanaaa,

Silvanaaa…», il suono assordante dei tamburi, le donne che ballavano, gli anziani che piangevano…

Non so descrivere l’emo-zione che ho provato quel giorno, non ci sono parole! Quando sono ritornata a Djougou ho contattato mia cugina Roberta. «Roberta, allora? è nata Silvana? Sai che oggi l’Africa la chia-mava?» e lei: «Oggi tua nipote ha risposto!».

Adesso in Africa c’è un pozzo con un nome, un’acqua con un nome; sul pozzo è incisa la data di “apertura”che coincide con una data di nascita e con la vigilia di un nuovo anno: Silvana 31/12/2008, ma il capo del villaggio mi ha detto che la grande fe-sta ci sarà quando questo nome avrà un volto. «Lei adesso è la principessa di Afatahan, quando sarà grande, noi saremo qui ad aspettarla».

Simona Apuzzo

Simona Apuzzo, figlia di Antonio e silvana apuzzo, è nata a Vico

Equense il 20 luglio 1976.a Milano, dove si è trasferita 10

anni fa, insegna nella scuola elementare Cassino de Pecchi, 1º

Circolo didattico. la nostra conter-ranea si è laureata nel nuovo corso di laurea per Mediazione Culturale.

È iscritta all’associazione Onlus “riDi/riDi per il senegal” associa-zione di solidarietà che fa capo a

Medici senza Frontiere

La nostra concittadina, Simona Apuzzo, ci racconta della sua esemplare esperienza in Africa, nel Benin, in cui come volontaria dell’associazione

“Ridi-Ridi per il Senegal” si è fatta promotrice e curatrice della realizzazione di un pozzo per l’acqua potabile nel villaggio Afatahan

Giunge alla quarta edizione il “Premio Euanghelion”. La cerimonia di consegna è in programma il prossimo 30 marzo, presso il Liceo “nicola Sensale” di nocera Inferiore. A ricevere l’Angelo argenteo sarà il Presidente di “Vita No Profit”, Riccardo Bonacina. Menzione d’onore per l’Arcivescovo Metropolita di Napoli, Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe.

L’edizione 2009 del Premio Euanghelion, come tradizione, si calerà nell’ambito dell’annuale convegno sulle comunicazioni sociali promosso dalla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, dagli Uffici diocesani Comunicazioni sociali e Progetto culturale, nonché dal mensile diocesano “Insieme”. L’appuntamento è per il prossimo 30 marzo, alle ore 19:00, presso l’aula magna del Liceo scientifico “Nicola Sensale” di Nocera Inferiore. Il tema sul quale i relatori ed i premiati si interrogheranno sarà «La comunicazione per promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia». Ad aprire i lavori sarà don Silvio Longobardi, a cui seguiranno i saluti del dirigente scolastico del Liceo nocerino, professore Aurelio Cuoco. Si susseguiranno poi gli interventi dei premiati: il Presidente di “Vita no profit”, Riccardo Bonacina, e di Sua Eminenza il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe. Concluderà i lavori il Vescovo della Chiesa di Nocera Inferiore-Sarno, monsignor Gioacchino Illiano.

Ufficio Comunicazioni Sociali

Quarta edizione del “Premio

Euanghelion”

Il prossimo 30 Marzo presso il Liceo “N. Sensale” di Nocera Inferiore

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16Marzo 2009attualità

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Tra le innovazioni tecno-logiche che stanno facendo parlare di sé, figura senza dubbio il social network Facebook, un sito ideato da alcuni studenti di Harvard, che permette di mantenersi in contatto con persone che vivono lontano, ma anche di ritrovare amici con i quali da tempo non si hanno più rapporti. In seno ad esso, un fenomeno molto diffuso è quello dei “Gruppi”, vere e proprie assemblee, con tanto di amministratore e consiglieri, all’interno delle quali si ritrovano per-sone accomunate da una passione, un interesse o un particolare.

Angri…punto e a capo è il nome di un Gruppo Face-book che attualmente conta più di 170 membri, tra cui vi sono Angresi e persone di altri paesi.

Dal nome traspare l’in-tenzione, oltre che la ne-cessità, di voltare pagina e ricominciare, impegnandosi in iniziative concrete che, attraverso la rete, giunga-no nelle case e nei negozi angresi. L’amministratore Michele Buscè ci parla dell’iniziativa.

«Oggi l’informazione - argomenta Buscè - spesso filtrata ed influenzata dalla matrice politica. Uno degli obiettivi primari di Angri…punto e a capo è quello di fornire a chi ci segue notizie utili e reali, servendoci di strumenti come Facebook e www.blogger.com. In molti ci ringraziano per questo servizio, lo trovano interessante, ma c’è ancora molto da lavorare: abbiamo

Ancora una volta lo stato di ab-bandono di Via Giudici è diventato oggetto di lamentele da parte degli esercenti e dei commercianti operanti sulla strada. Dopo il malcontento espresso durante il periodo nata-lizio dal titolare del Caffè Giudici sul degrado generale della strada, sull’illuminazione carente, sul traf-fico sostenuto, sull’impossibilità di percorrerla a piedi, nulla sembra essere cambiato in meglio.

Alfonso Ferraioli, barbiere titolare di “Coiffeur pour homme”, sito in un locale del cortile Barbella (recente-mente ristrutturato e valorizzato a sue spese)al civico 39, insieme a Luigi Coppola, anch’egli barbiere e titolare dell’esercizio “LC style” al civico 37, di cui si sta completando la ristruttu-razione, lamentano il disagio che ogni giorno si vive in via Giudici.

«Durante i periodi prolungati di pioggia – ha denunciato Alfonso Ferraioli - a causa del manto stradale dissestato, con una forte pendenza a sinistra, gli esercizi della strada patiscono continui allagamenti, che

causano grosse difficoltà allo svolgi-mento dell’attività e danni economi-ci. A ciò si aggiunge l’intenso traffico veicolare e la prolungata e non affatto autorizzata sosta delle auto che in-tralcia lo stesso flusso del traffico e ancor più la circolazione dei pedoni, rendendo per loro impercorribile via Giudici. Marciapiedi e spazi pedonali

che agevolino il passeggio sono infatti del tutto inesi-stenti, per cui i pedoni la percorrono sempre meno, a favore di altre strade del paese, sicuramente più agevoli per sbrigare le loro faccende».

«Purtroppo le ammini-strazioni comunali che si sono succedute negli ultimi decenni, compresa l’attuale amministrazione Mazzola – ha aggiunto Ferraioli – non hanno messo a punto un progetto di riqualificazione della strada, a differenza di quanto invece è accaduto per Via Zurlo, più volte ristrutturata e migliorata.

I commercianti di Via Giudici lamentano all’una-nimità il loro essere com-pletamente dimenticati e trascurati. Una situazione assai diffusa nel paese che spinge sempre più gli stessi Angresi a recarsi nei centri limitrofi per le compere ed il proprio tempo libero.

Noi invece abbiamo in-vestito per migliorare i nostri negozi e vorremmo che questo nostro impegno fosse supportato da inter-venti pubblici migliorativi dell’aspetto urbano e della vivibilità cittadina».

Carmen Mariagloria Chirico

bisogno di nuovi collaboratori» . L’ambizioso progetto finale ri-

guarda appunto la pubblicazione di un giornalino, sponsorizzato dagli stessi commercianti che, nel frattem-po, avranno preso parte alla vita del Gruppo Facebook.

Il lavoro di questo “sodalizio cibernetico” non si limita all’infor-mazione: almeno due volte al mese si organizzano, ad esempio, mini-campagne contro la guida in stato di ebbrezza e in favore della raccolta differenziata. L’ultima “trovata” è volta a combattere il caro-vita: si tratta di sconti eccezionali dei qua-li, in determinati giorni e presso i negozi che aderiscono all’iniziativa, potranno beneficiare tutti i membri di Angri…punto e a capo che, come

chiarisce Michele: «non guadagna assolutamente nulla da queste ini-ziative, ma intende semplicemente offrire agli angresi un beneficio, un aiuto che, per quanto piccolo, è pur sempre un aiuto».

Caro-vita, inquinamento, legalità: sono questioni sulle quali troppo spesso evitiamo di interrogarci, de-legando chi governa a pensare anche per noi. Sarebbe più utile, invece, sforzarsi di arrivare ad una risposta concreta, cercare una soluzione che magari parta dal basso, servendosi di idee piccole, semplici, ma efficaci, come quelle di Angri…punto e a capo, la cui esistenza è essa stessa una risposta.

Francesco Somma

“Angri... punto e a capo”, notizie utili da Facebook

Spazio Web ideato da Michele Buscé

«noi investiamo, ma il Comune ci ha dimenticato»

Ennesima lamentela dei negozianti di Via Giudici dimenticata e abbandonata al degrado

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Contatteremo solo le candidature in linea con il profilo ricercato, e ringraziamo in anticipo tutti coloro che invieranno il loro curriculum.

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Arriva dagli Stati Uniti d’America, direttamente da Las Vegas, un gioco che nel giro di pochi anni ha letteralmente rivolu-zionato il modo di inten-dere il poker, diventando l’attrazione principale nei casinò d’oltreocea-no e imponendosi come vero e proprio fenomeno sociale.

Stiamo parlando del Te-xas Hold’em (in inglese: “tienitele” ), ossia la nuova e di gran lunga più prati-cata varietà di poker. Le differenze tra la Texana e il poker tradizionale sono molteplici: citiamo sol-tanto quelle fondamentali. Si gioca con due anziché cinque carte e per tutti i giocatori ci sono cinque carte scoperte comunitarie. Alla Texana si può giocare addirittura in quaranta, laddove il poker classico richiede un numero di gio-catori molto più basso (4 o 5 al massimo).

Questo gioco ha investito anche la nostra città, dove è nata un’associazione che organizza tornei di Texas Hold’em. È la All-in Mania Angri e proprio in occasio-ne di un torneo, ospitato dall’agenzia di scommesse Sportnet, abbiamo incon-trato i fondatori di questo originale sodalizio: Pier-paolo Ferraioli (presidente) e Carmine Rainone (vice-presidente).

In che modo potete organizzare tornei di po-

ker?La nostra associazione è rego-

larmente iscritta alla Camera di Commercio e poi abbiamo chiesto l’autorizzazione ai Vigili urbani per organizzare manifestazioni ad Angri.

Cosa promuove la vostra asso-ciazione?

Il gioco sportivo: i nostri tornei sono soprattutto un’occasione per ritrovarsi e divertirsi tra amici e per conoscere nuove persone, giocando a poker con moderazione, intelligenza e senza troppo accanimento. Soltanto i nostri associati possono prendere parte alle competizioni e trascorrere una serata diversa, all’insegna del divertimento.

Avete avuto un riscontro positi-voad Angri?

Malgrado le difficoltà iniziali, legate al fatto che molti giocatori non conoscevano bene le modalità di gioco e nonostante non disponiamo ancora di una sede nostra, il riscontro è stato più che positivo. Abbiamo sempre avuto una buona affluenza ai tornei, anche perché, stabilendo quote

di partecipazione popolari (10 euro), offriamo ai partecipanti la possibilità di divertirsi spendendo poco.

nella vostra associazione ci sono persone di altri paesi?

Sì: spesso ai nostri tornei prendono parte giocatori provenienti da città più o meno vicine. Per esempio, in occasione del 1° Torneo Città di Angri, che si è tenuto il 13 e 14 novembre 2008 nella Casa del Cit-tadino, abbiamo avuto il piacere di ospitare alcuni ragazzi provenienti dalla Costiera Amalfitana. Alcuni di loro non erano mai stati ad Angri e debbo dire che hanno apprezzato la nostra città e sono rimasti colpiti soprattutto dal Castello Doria.

Un consiglio a chi si avvicina al Texas Hold’em…

Il nostro consiglio è quello di av-vicinarsi con cautela e imparare bene le regole. Al tavolo della Texana, sia esso reale o virtuale, bisogna avere fiducia e pazienza e, soprattutto, sedersi con il sorriso sulle labbra e con tanta voglia di divertirsi.

Francesco Somma

Dal 12 Febbraio al 1º Marzo, presso la Galleria di arte contem-poranea PageaArt, si è svolta una personale dell’artista scafatese Francesco Iuliano. con una sele-zione delle opere più recenti.

Diciamo subito che gli ini-zi artistici di Francesco Iuliano coincisero con la crisi culturale ed ideologica che attraversò gli anni Settanta. In campo artistico, in quel periodo subentrò la tendenza alla frammentazione e alla disper-sione dell’espressività, dovuti ad un allontanamento degli artisti dalla riflessione analitica dell’opera d’arte su se stessa.

Il percorso di ricerca dell’artista scafatese matura proprio in un con-testo in cui i profili estetico-formali avevano la netta prevalenza sui contenuti. Perciò, egli si indirizzò verso una ricerca meditativa sul significato del colore, e quindi prestando maggiore attenzione alle superfici, concepite come campo di analisi piuttosto che come mezzi di rappresentazione e di espres-sione. Ne scaturirono lavori che si apparentavano all’astrattismo geometrico, con forme elementari espresse per lo più con il contrasto di bianco e nero.

A questa prima fase, seguì un periodo di silenzio. Contempora-neamente, il mondo artistico fu attraversato e scosso dalla Tran-savanguardia, movimento che invertiva la rotta rispetto all’arte concettuale e sperimentale. In altre parole, l’arte iniziava il recupero di una pittura intesa come tecnica e come rappresentazione.

Quando riprende il suo lavoro, sul finire degli anni Ottanta, nella

Alla PageArt personale dell’artista scafatese IulianoCresce anche ad Angri la mania per un nuovo gioco al poker

Tutti matti per il “Texas Hold’em”

Una pittura che predilige geometria e colori

pratica artistica di Iuliano è riscontrabile, per usare le parole di Francastel, «una componente operativa, più specificamente febbrile, che si situa al di qua del linguaggio e della comunicazione anche se poi interagisce con essi».

Arriviamo così agli esiti più recenti del percorso di questo artista. Attraverso tutti gli anni Novanta fino ad oggi, Iuliano ricorre ad una pittura che predilige le strutture geometriche, con attenzione ai rapporti tra i colori e alla costruzione logica dell’opera.

I lavori presentati alla Pagea, infatti, si fanno apprezzare sia per la densità cromatica (con l’utilizzo di colori più spesso freddi, che danno una sensazione di austera monocromia), sia per la sapiente disposizione delle forme nello spazio (non sempre le opere hanno la canonica forma dei quadri, ma si aprono e debordano in dimensioni geometriche “altre”). E spesso l’accostamento di forme e l’equilibrio cromatico suggerisce contenuti di grande suggestione e sensualità, pervasi e sostenuti da un inquieto dinamismo di luci ed ombre.

Vincenzo Ruggiero Perrino

Page 18: Angri80.mar.09

18Marzo 2009Sport

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È crisi nera in casa gri-giorossa con la formazio-ne del cavallino rampante sprofondata negli abissi della classifica a seguito di un digiuno di vittorie che ha minato il torneo dell’Angri. La serie di risultati negativi ha costretto il tecnico San-dro Erra a rassegnare le di-missioni giunte ad un mese esatto da quelle presentate dal direttore generale nan-do Elefante.

«Mi sono dimesso – ha dichiarato il tecnico salerni-tano - per dare uno scossone ai ragazzi, che stanno pagan-do oltre il dovuto lo scotto di un avvio sbagliato, con sconfitte spesso frutto di episodi sfortunati che non rendo-no giustizia al valore della squadra. E mentre prima, quando andavamo sot-to, riuscivamo a rimontare (vedi gare casalinghe con Turris, Genzano e Bi-tonto), negli ultimi tempi non ci siamo più riusciti, ed ecco spiegata la nostra posizione di classifica».

Dopo aver ringraziato la società per avergli consentito di “allenare una piaz-za importante come Angri”, Erra si congeda da Angri con il rinnovato in-vito alla tifoseria “ad essere numerosi e calorosi come in occasione dell’ultimo match casalingo col Brindisi. Solo con il loro fondamentale apporto, la squadra riceverà la giusta carica per cancellare i risultati negativi. In fondo la classifica è corta e nulla è ancora compromesso”. La compagine del cavallino rampante, nel momento peggiore della recente storia in serie D, ha dovuto incassare gli abbandoni di uomini che per com-petenza avevano creato grosse aspetta-tive tra i tifosi. L’Angri a due mesi dal termine della stagione annaspa in piena zona playout diretta da un manipolo di volenterosi dirigenti che non hanno mai messo in discussione l’impegno preso sia nei confronti dei calciatori sia verso quella parte della tifoseria che anche nei momenti difficili ha dimostrato di esse-re attaccata alle maglie grigiorosse.

Per sostituire Sandro Erra la società si è orientata su una soluzione interna promuovendo alla guida tecnica il pre-paratore dei portieri Carlo Pagliarulo che sarà coadiuvato dal direttore sporti-vo Enzo Criscuolo. Uno strano scherzo del destino vuole che ad evitare il tra-collo dell’Angri potrebbero essere pro-prio i protagonisti dello spareggio con l’Ebolitana allo stadio Arechi di Saler-no, una giornata memorabile che sancì il ritorno in serie D, nel 2001, del caval-

lino rampante dopo anni passati nell’inferno del campionato d’Eccellenza.

“Ricordo – ha commentato Pagliarulo – che in quella emozionante sfida con gli ebu-rini sudammo le proverbiali sette camice per centrare il traguardo della serie D e oggi, ad otto anni di distanza, faremo altrettanto per mantenere una categoria conquistata in maniera eroica”. Il tecnico angrese al mo-mento del suo insediamento ha catechizzato la squadra e cercato di capire quale potesse essere la causa ostativa per i successi della squadra.

«è un problema di testa. – ha chiarito il tecnico – Prima della pausa natalizia erava-mo a pochi punti dai playoff, ciò significa che i valori tecnici ci sono e per riprendere il cammino servono una serie di risultati po-sitivi in grado di dare ai ragazzi maggiore fiducia nei propri mezzi».

«Non crediamo – ha aggiunto Carlo Pa-gliarulo, ex trainer della Primavera del Na-poli - che in appena due mesi siamo passati da “fenomeni” a “brocchi”; prima di Natale eravamo in una posizione di classifica tran-quilla ora siamo quasi a Pasqua e abbiamo i numeri che fanno piangere.

La verità evidentemente sta nel mezzo e penso che il problema sia soprattutto di na-tura psicologica».

Intanto, a tenere in ansia l’ambiente cal-cistico doriano sono anche le recenti vicissi-tudini del mondo politico locale che hanno portato alla scioglimento del Consiglio co-munale con la sfiducia al sindaco Giampao-lo Mazzola, unico finanziatore della società del cavallino rampante. Una situazione che non ha minato la solidità della dirigenza an-grese consapevole di poter sempre contare sull’apporto della GM corporation a pre-scindere dalle vicende di natura politica.

Per il futuro, dunque, tutto rimane inal-terato poiché anche Antonio Montella ha confermato la volontà di portare avanti il progetto per realizzare una società di capita-li, anche se dovesse restare orfano del socio Mazzola.

Luigi D’Antuono j

È crisi nera per l’Angri

A seguito dei risultati negativi, esonerato Erra (foto), gli subentra il tecnico Carlo Pagliarulo

Montella non rinuncia alla società di capitali

Lo scorso 28 Febbraio l’Ottica Calò, presso la sede di Angri, ha festeggiato i 30 anni di attività di Alain Mikli, uno dei più famosi ed originali dise-gnatore di modelli ottici.

Sono stati esposti, inoltre, alcuni pezzi delle nuo-ve collezioni della linea Alain Mikli, in serie limita-ta. Abbiamo ascoltato il titolare dell’ottica, Alberto Calò, che ha descritto e commentato l’evento. «Alain Mikli è nato proprio come stilista di occhiali, a differenza di altri stilisti, che partendo dal mondo dell’abbigliamento, hanno prestato la loro griff per i modelli ottici. Disegna e produce la sua serie di oc-chiali, che si presentano esclusivi e particolari goden-do, nel mondo dell’ottica, di un’ottima reputazione. Per i 30 anni di attività, lo stilista Mikli ha prodotto una serie di modelli molto innovativi e, considera-to che l’Ottica Calò è esclusivista di zona di questo marchio, ha accolto il nostro invito per festeggiare insieme la ricorrenza lavorativa.

L’evento è stato chiaramente pubblicizzato ai clienti della linea Mikli e non solo. Ne è nata una piccola festa a tema, allietata da un complesso jazz ed organizzata in vari settori stilistici che hanno ospi-tato un’affluenza cospicua di persone. Sono questi, sicuramente, degli eventi molto importanti perché rimarcano la nostra attenzione ad un alta gamma di

prodotti di qualità. L’ottica è un settore parasanitario e noi commer-cianti, per tale motivo, dobbiamo sempre abbinare e garantire il conti-nuo aggiornamento e la professionalità.

L’obiettivo, quindi, è di offrire un ottimo servizio, per cercare di trasformare un oggetto correttivo in un accessorio piacevole da indos-sare. Seguendo questa politica di commercio, è essenziale garantire la qualità del prodotto associata, ovviamente, anche alla convenienza, che è tra i fattori da curare maggiormente in questo momento economica-mente delicato».

Davide Vitiello

ComPleANNoQuando si raggiunge la meta dei 60 anni,

circondato dai familiari e dagli amici, è una festa che resta nel cuore di tutti.

i 60 anni di franco tedesco siano l’inizio di un nuovo vigore e di una nuova gioia di vita,

insieme alla moglie maresa ed ai suoi figli Vincenzo e Renato.

Auguri Franco dai tuoi figli e dai tuoi amici.nonché dalla redazione di ANGRi ‘80

l’ottica Calò ha festeggiato Alain mikli

Ha compiuto 30 anni di attività uno dei più famosi ed originali disegnatore di modelli ottici.

Page 19: Angri80.mar.09

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UFFICIo PoSTALE 081-948612

VIGILI DEL FUoCo 081-5177222

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ONIBUS, psicologa e psicoterapeuta; Emmanuele JANNINI, sessuologo, docente Università de L’Aquila; Tullio SEPPILLI, antropologo; Beppe SIVELLI, docente di psicologia clinica all’Università di Parma; Rosanna VIRGILI, biblista.

I bambini e i ragazzi (3-15 anni) saranno impegnati in attività creative con Francesco GALASSO, clown.

Informazioni:Cittadella ospitalità - Seminario Coppia - 06081 ASSISI/PG tel. 075/812308; 075/813231; fax 075/812445;

e-mail [email protected]://ospitassisi.cittadella.org; www.cittadella.org

MarzoSabato 21 Gallucci Polini Comunale 1Domenica 22 Gallucci ConteSabato 28 D’Antonio Nazionale Comunale 1Domenica 29 D’Antonio ConteAPRILESabato 4 D’Antonio Polini Comunale 1Domenica 5 Polini ConteSabato 11 Sparano Polini Comunale 1Domenica 12 NazionaleLunedì 13 ConteSabato 18 Sparano Conte Comunale 1Domenica 19 Sparano Conte

la farMacia coMunalE 1 è apErta tutti i sabato la farMacia contE è apErta tuttE lE doMEnichE

GRAFICHE MERCURIo s.r.l.

Sped.in A. P. 45% comma 20/B art. 2 legge 662/96 Filiale Salerno

Casella postale n. 82Redazione: v. Don Minzoni, 1

AnGRI - Tel. 081.8509939-Fax 081.949499E-mail: [email protected]

Reg. del Tribunale di Salerno n. 591 del 17.11.1983

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Lo scorso 17 Febbraio, presso l’Università

degli Studi di Fisciano, la signorina Claudia

Martines si è laureata in Lingue e Letterature Straniere con una tesi

dal titolo: “Italiano come lingua etnica in Germania: analisi di

una Sprachmischung”, riportando la votazione

di 105 su 110. Alla neodottoressa

vanno gli auguri dei genitori e in particolar modo della sorella e del cognato, nonché della

redazione di AnGRI ‘80.

lAuReA

ANiello toRtoRA

A “lA

SQuAdRA”Il nostro concittadino,

Aniello Tortora, è stato nuo-vamente convocato, lo scorso Gennaio, dall’Ufficio casting de la Squadra, per interpretare un personaggio della seguita fiction televisiva.

Page 20: Angri80.mar.09

20Marzo 2009m o m e n t i l i e t i

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liEto EvEnto

CoMPLEAnno BATTESIMo BATTESIMo

foto Lello Mosca

Lo scorso mese di Gennaio per la gioia dei suoi genitori

e dei suoi nonni è venuto alla luce il piccolo Cosimo

Magliozzi. Auguri al papà Vincenzo

e alla mamma Anna Ruggiero dalla

redazione di AnGRI ‘80

Lo scorso mese di Febbraio è nato Ignazio Acanfora.

Il bellissimo bambino ha fatto la felicità della mamma Stefania Russo e del papà Vincenzo, dei nonni, in particolare di nonno

Franco e di nonna Luisa. Contentissimo lo zio Fabio

Russo che ha augurato al suo primo nipote una vita felice.

Auguri dalla redazione di AnGRI ‘80

Il 12 Febbraio scorso il signor Umberto nasto

ha festeggiato insieme ai suoi cari il suo 77º

compleanno.Auguri da tutta la

famiglia e dalla redazione di ANGRI ’80.

liEto EvEnto

foto Lello Mosca

Il 18 Gennaio scorso, la piccola

Maria Caterina Arpaio, ha ricevuto il

sacramento del battesimo nella Chiesa

di S. Antonio Abate. Auguri ai genitori dalla redazione di AnGRI ‘80

Il 15 Febbraio scorso, la piccola

Vittoria novi, ha ricevuto il

sacramento del battesimo nella Chiesa di S. M. delle Grazie.

Auguri ai genitori dalla redazione di AnGRI ‘80