Angri_80

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Angri_80 giugno 2009

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Euro 0,80 - MEnsilE indipEndEntE a cura dEl cEntro iniziativE culturali - Anno XXvii - nº 6 - 20 GiuGno 2009

CALCIo

Intervista di Domenico Brasile a pag. 3

Elezioni Provinciali del 6 e 7 Giugno 2009

Cirielli stravince su VillaniPer la seconda volta, dopo Helzel ed Alfano (anni ‘50), Angri manda due

rappresentanti in Consiglio Provinciale: Pasquale Mauri per l’Udc, pro Cirielli, e Fausto Postiglione per Sinistra per la Provincia, pro Villani

Intervista con il capitano della Polizia Municipale Tommaso Paolillo, responsabile dell’Ufficio

Repressione e Prevenzione abusi edilizi

Dal 1982 ad oggi vi sono stati

4647 abusi, a fronte di una popolazione

residente di circa 31.500 abitanti

«Ad Angri c’è stato uno scempio edilizio senza paragoni»

Resta un rebus il futuro dell’U.S. Angri 1927!

La situazione del calcio cittadino fotografa la pessima situazione di un paese apatico, privo di senso di appartenenza

Antonio Squillante, ex vicesindaco e

assessore alle Finanze nella Giunta Mazzola

«Vi racconto cosa è

realmente accaduto nel Centrodestra

Intervista con il

Commissario Bruno Pezzuto

sull’utilizzo dei beni

confiscati alla camorra

Intervista di F. Somma a pag. 4Intervento a pag. 15

Mauri: Mi impegnerò per il territorio e per la gente

Intervista di Antonio D’Ambrosio a pagina 4

Intervista di Giuseppe Vitiello a pagina 6

Postiglione: La piaga da curare è la disoccupazione

Mazzolamolla l’US

Angri

Vendita del titolo: estrema

soluzioneServizi di Luigi D’Antuono j alle pagine 17 e 18

Le piazze, in ogni centro abitato, sono state storicamente luogo

d’incontro, di attività sociali ed economiche, per cui di esse si è

avuta sempre molta cura, più nel passato che ai giorni nostri

Piazza S. Giovanni

e la costruzione dell’edicola

votiva

LA noStRA StoRiA

Carmime Raiola e Francesca Mosca a pag. 10

Risultati Provinciali ed Europee alle pagine 2 e 3

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Tra gli episodi che hanno caratterizzato, in ne-gativo, l’ultima campagna elettorale va segnalata l’accesa polemica tra Bartolo D’Antonio e Gian-luca Giordano, nel corso della quale quest’ultimo ha, di fatto, definito l’ex Sindaco falso e disonesto intellettualmente, nonché ignorante sulla legge che disciplina la nomina degli scrutatori.

In verità Bartolo D’Antonio aveva da un lato posto un problema sollevato anche in molti altri Comuni: viste le migliaia di domande di giovani che chiedono di fare gli scrutatori e considerato che è possibile utilizzare il sorteggio, perché non scegliere tale sistema?

Dall’altro, aveva segnalata la incompatibilità o, almeno, l’inopportunità politica che il candidato Giordano scegliesse gli scrutatori.

Apriti cielo! Il giovane candidato risponde picca-to, cita dottamente leggi, D.P.R., articoli e commi e accusa D’Antonio di essere un falso moralista e di: «prendere in giro i cittadini e “giocare” sulla loro pelle pur di arraffare qualche voto ….».

L’improntitudine giovanile ispira, il più delle volte, simpatia; questa volta no, per una serie di motivi:

la reazione mi è sembrata spropositata ed ecces-siva nei toni e nelle parole, rispetto a problematiche indubbiamente fondate dal punto di vista morale e politico; la reazione è stata tanto più sgradevole ed eccessiva perché proviene da chi ha fatto parte di un’amministrazione i cui esponenti, a più riprese, hanno pubblicamente lavato i panni sporchi e che non era riuscita a garantire il rispetto delle regole neppure per l’elezione del Forum dei giovani (vi ricor-date? Dalle urne uscirono schede più numerose dei votanti!); la proposta del sorteggio non contrastava assolutamente con la legge 270/2005, la quale dà, è vero, la possibilità alla Commissione di nominare gli scrutatori, ma non dice come debbono sceglierli; tant’è vero che in moltissimi Comuni, nonostante questa riforma berlusconiana (di cui non si sentiva assolutamente il bisogno) si è scelta unanimamente la strada del sorteggio: l’iniziativa di Bartolo era, quin-di, fondata e assolutamente non contraria alla legge; prima di accusare altri di ignoranza è il caso, quindi, di leggere meglio le norme che si citano ed evitare, mentre si sfotte l’ignoranza altrui, di inciampare, pure, nell’uso del congiuntivo: «la legge 270/2005 all’art. 9, comma 4, che suppongo il Presidente dell’Anci Campania conosce (ma l’ignoranza non è comunque reato)...».

Nel corso dei Consigli Comunali se ne sono sempre sentite di frasi non “ortodosse” (le più note?: “nulla questua”, “vista l’ora tardi”, “questo Consiglio Co-munale che ho l’onore di presidiare”).

Mai, però, qualcuno si era permesso di prendere in giro o di rinfacciare la sua ignoranza a qualche collega amministratore (soprattutto se più anziano), né tanto meno gli autori degli errori avevano mai preteso di ergersi anche a intellettuali o a soloni del diritto.

I tempi cambiano e …......... si vede!Luigi D’Antuono

La languida e grigia campagna elettorale, nonostante divisioni antiche e nuove fratture con-sumatesi nell’ambiente politico per l’ennesimo scioglimento del Consiglio comunale, ha portato ad Angri un risultato su cui pochi avrebbero scommesso. Un paese da diversi anni in forte crisi di identità, da sempre visto e usato come serbatoio di voti per i clan politici dei comuni dell’Agro e oltre, è riuscito a mandare ben due rappresentanti a Palazzo Sant’Agostino, la sede del Consi-glio provinciale: Pasquale Mauri nelle fila della neomaggioranza di centrodestra con Cirielli eletto presidente, e Fausto Postiglione nelle fila del Centrosinistra, finito catastroficamente all’opposizione con la secca e consistente sconfitta del presidente uscente Angelo Villani.

Mauri, politico di lunga militanza (dc, fi, udeur) ed ex presidente di AgroInvest, passato con i suoi amici e simpatizzanti dal centro del Centrosinistra a quello del Centrodestra, ha curato la campagna elettorale con concretezza, puntando sui fatti e le necessità cittadine ancor più che nel passato, nel quale ha incassato molteplici amarezze, ultima in ordine di tempo quella della sconfitta al ballottaggio delle amministrative 2007, nello “scontro” diretto con Gianpaolo Mazzola, nonostante avesse con-quistato al primo turno la maggioranza in Consiglio comunale.

Al trend positivo che sta vivendo l’UDC di Casini a livello nazionale, nonostante le stridenti contraddizioni politiche (all’opposizione del Cen-trodestra in ambito parlamentare e suo alleato in tante realtà locali), si è sommata la riconfermata solidità (2.731 voti pari al 14,56%) dell’insedia-mento territoriale di Mauri che, stando anche alle affermazioni dell’immediato dopo voto, non è da escludere che, con la collaudata determinazione, potrebbe svolgere un ruolo di primo piano nel Consiglio provinciale a favore di Angri.

Meno attesa, e pertanto più gradita, l’elezione del medico Fausto Postiglione che, avendo conseguito la migliore percentuale rispetto agli altri candidati della sua lista in ambito provinciale (1.654 pari al 9,34%), solo nella tarda nottata dell’8 giugno scorso ha appreso la notizia della propria elezione dagli esponenti salernitani della “Sinistra per la Provincia”, quando è stata certa la conquista di un seggio a palazzo S. Agostino.

Un risultato quello di Postiglione ancora più significativo sul piano politico, se si considera che contemporaneamente parte dei suoi fratelli, sopra-tutto Alfonso (ex dc, ex diniano, ex margherita ed ex democratico) ha apertamente caldeggiato e sostenuto la candidatura di Armando Ricciardi

nelle file del MPA. Per Angri potrebbe addirittura

scattare il terzo consigliere nella persona di Marcello Ferrara, can-didato Udeur, visto che ha finito la corsa a ridosso degli eletti (1.392 voti - 7,86%) e un possibile assessorato assegnato ad uno dei più votati del partito del Campanile gli aprirebbe le porte del Consiglio provinciale.

Il perverso sistema elettorale per le elezioni provinciali, lascia sicu-ramente l’amaro in bocca al medico Gianfranco D’Antonio (PdL) che, pur avendo ottenuto con 2.981 voti (16,84%) il migliore risultato nel collegio Angri-Corbara, resta fuori da palazzo S. Agostino; e non trovan-dosi nemmeno tra i primi non eletti del suo partito a livello provinciale, è improbabile che vi possa entrare per i posti che si libereranno con gli incarichi assessoriali assegnati ad alcuni degli eletti.

Tra i non promossi al Consiglio provinciale, possono ritenersi ab-bastanza soddisfatti diversi altri candidati angresi. Gerardo Marino, grazie al vento favorevole che ha spinto la volata dell’Italia dei Valori, ha collezionato oltre settecento consensi, un traguardo storico per il partito di Antonio Di Pietro in città. Sorride anche Francesco D’Antuo-no che ha raccolto 1358 voti (7,67%), nonostante la sua candidatura sia ar-rivata poche ore prima della chiusura delle liste.

Notte insonne, invece, e forte delu-sione per molti altri candidati.

Il gruppo degli “scissionisti” del Centrodestra che ha defenestrato

Mazzola e fatto sciogliere il Consi-glio comunale ha ottenuto un risultato sicuramente al di sotto delle attese e non sufficiente per avere il viatico per l’assise provinciale. Gianluca Giordano, infatti, pur avendo con-seguito 1530 consensi, un risultato niente male vista la giovane età, è stato probabilmente penalizzato dal fatto che intorno a lui ha operato un gruppo rilevante formato da ex asses-sori, ex vicesindaco ed ex consiglieri comunali autori della fine anticipata dell’amministrazione comunale.

Il Partito Democratico, a sua volta, ha confermato il crollo a livello na-zionale e così anche Bartolo D’Anto-nio ha dovuto fare i conti con un’urna non affatto benevola nei confronti del presidente dell’ANCI Campania, al quale sembra abbiano voltato le spal-le anche gli ex “margheritini”.

Il ciclone che ha travolto il Cen-trosinistra ha trascinato via anche le ambizioni della fronda diessina che ha superato di poco la quota dei cinquecento voti e annichilito le flebili speranze di una compagine che deve recitare il “mea culpa” e analizzare la linea politica adottata che ha portato ad un insignificante bilancio elettorale.

Deludente anche l’esperienza del Partito socialista che con Giuseppe Fattoruso ha raccolto appena quat-trocento preferenze.

Questi i voti riportati dagli altri candidati.

CentrodestraBlotta Gaetano (A.S.) 32 voti -

0,81%; Esposito Antonia (L.D.C.) 132 - voti 0,74%; Serio Giusep-

pe detto Pino (Alleanza per la Libertà) 433 voti - 2,44%; Visciano Giovanni (M.E.D.A.) 43 voti - 0,24%; Pisacane Luigi (Alleanza di Centro per la LIbertà) 196 voti - 1,10%; Villano Mi-chele (Nuovo PSI) 612 voti - 3,45%; Lombardo Gio-vanni (Movim. per L’Italia) 92 voti - 0,52%; Postiglione Daniele Maria (La Destra - Fiamma Tricolore) 289 voti - 1,63%; Fattoruso Mario (Lega Sud) 56 voti - 0,26%; D’Ambrosio Giovanni (Centro per la Liberttà) 21 voti - 0,11%; Scutiero Sal-vatore (Democrazia federa-lista) 210 voti - 1,12%;

CentrosinistraFattoruso Giuseppe (Par-

tito Socialista) 447 voti - 2.52 %; D’Antonio Bartolo (P.D.) 1.196 voti - 6,76%; Donnarumma Massimo (Rfc - Sin. Europea - Com. Italian) 123 voti - 0,69%; Lamberti Stefania (Giova-ni con Villani Presidente) 39 voti - 0,22%; Pauciulo Salvatore (Liberaldemo-cratici) 1.331 voti - 7,52%; D’Ambrosio Andrea (Popo-lari - Villani Presidente) 90 voti - 0,50%; Francese Ciro (Verdi) 67 voti - 0,37%; Buonaventura Francesco (Villani Presidente) 552 voti - 3,12%.

Partito di Alternativa Comunista (Valerio Torre, Presidente).

Palazzo Adolfo 16 voti - 0,09%.

Lista Antonella BuonoPiscitelli Antonio, 15 voti

- 0,08%.Affluenza alle urneAventi diritto Angri25.788Votanti Angri18.487 - 72,74%Aventi diritto Corbara2.062Votanti Corbara1.628 - 79%Schede Bianche/Nulle

Bianche 581 - 3,28%nulle 476 - 2,69%

Cirielli stravince su VillaniPer la seconda volta, dopo Helzel ed Alfano (anni ‘50), Angri manda due

rappresentanti in Consiglio Provinciale: Pasquale Mauri per l’Udc, pro Cirielli, e Fausto Postiglione per Sinistra per la Provincia, pro Villani

A proposito dell’accesa polemica sulla scelta degli scrutatori

Quando lo stile fa difetto...

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3GiuGno 2009 consiglio provincialE

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In piena campagna elettorale è uscito un manifesto del Movimento per l’autonomia (MpA) che, con lo slogan “Prima che sia troppo tardi”, invitava i due principali schieramenti a decidere di far confluire su due soli candidati angresi le preferenze.

Ma come si fa a proporre, mentre infuriava la dispendiosa guerra selvaggia dei manifesti e la guerriglia delle accuse reciproche su fatti e misfatti politici e non (anche all’interno dello stesso schieramento) che, tanto per restare nel centrodestra, Gianfranco D’Antonio cedesse il passo a Gianluca Giordano o che Pasquale Mauri dicesse ai suoi elettori di votare per Marcello Ferrara?

Una proposta, oltre che tardiva, assurda e quasi.. oscena (politica-mente parlando) che poteva trovare giustificazione solo come mar-keting elettorale di un giovane movimento e di qualche suo inesperto dirigente, che per qualche voto in più intendeva accreditarsi come unico paladino di Angri e degli Angresi.

Solo nei giorni successivi ho scoperto che tra i suoi dirigenti l’Mpa angrese annovera anche un politico navigato come il dott. Alfonso Postiglione, da molti ritenuto, ai tempi del sindacato di Umberto Postiglione, un novello Richelieu, in grado sia di condizionare il fratello sia di svolgere il ruolo di sagace tessitore e curatore di rapporti tra le varie anime della allora maggioranza.

A parte lo stupore per questo ennesimo episodio di trasformismo che vede coinvolto chi per molteplici anni è stato un dirigente (non solo locale) ed un amministratore della Margherita e dell’Ulivo; a parte il fatto che, per gli avvenimenti accaduti dal 2004 in poi, la fama ai più era già sembrata immeritata, come aveva potuto avallare una proposta così irragionevole un politico di lungo corso, come Alfonso Postiglione?

Inoltre l’Mpa angrese era veramente disponibile a non votare per il proprio candidato? Se sì, quale poteva essere la contropartita? Qualcuno ha ipotizzato la candidatura a Sindaco per il centrodestra l’anno prossimo; ma mi sembra impossibile, vista la pretenziosità della richiesta.

Pensandoci bene, però, anche la proposta del manifesto mi era sembrata …. impossibile da concepire!

***********************************Sul numero scorso lamentavo la decadenza della politica e la

perdita di credibilità dei partiti, che non riescono più a garantire né una sufficiente iniziativa politica né il rispetto delle regole interne ai propri iscritti. Nel corso della recente campagna elettorale ho notato qualcosa addirittura di più grave e che nessun commentatore politico mi sembra abbia segnalato.

Pochi mesi fa Forza Italia, Alleanza Nazionale e varie sigle di cen-trodestra hanno celebrato un fastoso e solenne congresso che li ha visti unirsi in un solo partito e sotto uno stesso simbolo: “Il popolo della libertà”. Su precisa e giustificata richiesta di Alleanza Nazionale il congresso aveva deliberato che il simbolo riportasse solo il nome del nuovo partito, senza alcun riferimento a persone (Berlusconi).

Nonostante questa decisione congressuale il partito di Berlusconi si è presentato dappertutto con il suo nome nel simbolo, per sfruttare, presumo, il trend favorevole. Ma ciò può giustificare la scelta? Che credibilità può avere un partito che non rispetta sue recentissime decisioni congressuali?

Conosco la risposta: Ma dove vivi? Ma di che ti indigni?Non vedi che ormai per molti, troppi italiani la politica spettacolo

e opportunistica prevale su quella delle regole e degli ideali?È vero, ma resta la mia indignazione e la mia preoccupazione per

il futuro!Luigi D’Antuono

pensieri in libertà

Subito dopo il risultato elettorale, abbiamo incontrato ed intervista-to il neo-consigliere provinciale dell’U.D.C. Pasquale Mauri, per una prima riflessione sull’afferma-zione dell’Udc e sul lavoro politico che sarà sviluppato nei prossimi mesi .

Quale è stata la maggior diffi-coltà incontrata nella campagna elettorale?

La sfiducia della gente nella poli-tica, i cittadini sono stanchi di tante promesse non mantenute.

E la maggior soddisfazione?L’affetto e l’accoglienza che mi

ha dimostrato la gente, tra l’altro desiderosa di esporre il proprio pensiero. Ovviamente l’entusiasmo degli amici che hanno sostenuto la mia candidatura. Per cui rivolgo un grazie a tutti!

Quante volte è stato candidato alla Provincia?

È la prima volta ed è stata subi-to una campagna vincente grazie all’aiuto del Partito che mi ha dato prima la forza di accettare la candi-datura e poi di fare una campagna elettorale piena di entusiasmo, come ai vecchi tempi.

Quali sono le cose da fare per Angri?

In primo luogo dobbiamo risolvere in modo definitivo il problema del ponte di Via Fontana. Mi attiverò subito per ottenere i fondi per la costruzione della palestra al Liceo “La Mura”. In seguito penseremo alla strada “pedemontana”. Inoltre riteniamo che creando le opportune condizioni attorno alla strada sia pos-sibile far insediare alberghi e strutture all’avanguardia di supporto alle zone turistiche a noi vicine.

E per la Provincia? La provincia di Salerno, essen-

do molto estesa, ha pecularietà ed esigenze diverse. È possibile indivi-duare nel turismo il filo conduttore dell’azione da promuovere in ambito provinciale. A sua volta il turismo “vive” di servizi e di infrastrutture che andrebbero potenziate. Angri è una città dell’Agro, che è ormai un’unica realtà comprensoriale che richiede interventi concertati ed utili all’intero territorio. L’ambien-te, la viabilità e i trasporti sono tra

le problematiche fondamentali da affrontare per il miglioramento della vivibilità, dell’immagine ed anche della redditività della Provincia.

Quali sono le sue aspirazioni, ov-vero quale ruolo le sarà assegnato alla Provincia?

Il mio scopo è di fare una buona politica, una politica fatta per il terri-torio e per la gente. Qualsiasi incarico che supporterà questa necessità, sia istituzionale che di partito, sarà ben accetto ed espletato nel miglior dei modi, per il bene del mio paese e della

Provincia tutta.E la politica angrese?L’U.D.C. è un partito

moderato di centro che è aperto al confronto ed al dialogo con tutti ed è pron-to ad iniziare una serie di incontri, senza preclusioni di sorta, con gli altri partiti. Chiederemo a tutti di sti-lare un programma chiaro e semplice da sottoporre all’attenzione dei cittadini, ben prima delle elezioni, anche per interpretarne le vere esigenze.

Inoltre, è nostra intenzio-ne iniziare una selezione degli aspiranti consiglieri; è nostra intenzione presentare alle prossime elezioni comu-nali gente seria, preparata e non compromessa; che ab-bia possibilmente anche un minino di esperienza politi-ca e voglia di far politica per “amore” e non per sistemare se stesso o altri.

In sintesi, vorremmo per Angri un progetto sem-plice e chiaro che sappia interpretare i bisogni reali della città, portato avanti da persone capaci e non ondi-vaghe che possono garantire la governabilità per tutto il quinquennio.

E le promesse eletto-rali?

Sono un debito che ono-rerò.

In questa tornata elet-torale, Angri ha eletto due consiglieri provinciali, Lei vede la possibilità di col-laborare?

Mi complimento con il dottore Fausto Postiglione e gli auguro buon lavoro. Due consiglieri sono un bene per Angri e senz’altro avremo modo di incontrarci e di collaborare, ma sempre nel rispetto della diversità dei ruoli.

Domenico Brasile

Intervista con Pasquale Mauri, eletto al Consiglio Provinciale nella lista dell’Udc pro Cirielli, neopresidente della Provincia

Obiettivi immediati: risolvere in modo definitivo il problema del ponte di via Fontana; ottenere fondi per la costruzione della palestra al Liceo “La Mura”; puntare ad una strada “pedemontana” per favorire l’insediamento di alberghi e strutture all’avanguardia di supporto alle zone turistiche

«mi impEgnErò pEr il tErritorio E pEr la gEntE»

Elettori 25.424 Votanti 18.502 72,77% il Popolo della Libertà voti 7.273 43,60% Unione di Centro voti 2.615 15,70% Partito Democratico voti 2.202 13,22% Sinistra e Libertà voti 1.070 6,42% Di Pietro italia dei V. voti 1.234 7,40% Liberal Democratici voti 926 5,55% La Destra voti 423 2,53% Rifond.ne Comunista voti 340 2,04% L. Marco Pannella voti 242 1,45% Fiamma tricolore voti 220 1,32% Forza nuova voti 68 0,41% Lega nord voti 43 0,11% SCHEDE BiAnCHE 926 5,00% SCHEDE nULLE 898 4,85% SCHEDE non ASS. 22 0,11%

ElEzioni EuropEE

DEl 6 E 7 giugno 2009

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4GiuGno 2009consiglio provincialE

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Ho molto apprezzato l’ultimo comunicato dell’ASCOM, con il quale si informano i commercianti e la cittadinanza tutta della meritevole iniziativa assunta dall’Associazione: presentare al dott. Pezzuto, Commissario straordinario, una serie di proposte per rendere più vivibile Angri.

Si possono condividere o meno i suggerimenti dell’Ascom, ciò che mi preme segnalare è il suo impegno a non mollare o a voler, comunque, dare il proprio contributo di idee, anche in presenza di un commissariamento.

Se tutte le Associazioni angresi facessero la stessa cosa e se, so-prattutto, i partiti ritornassero a svolgere il proprio ruolo elaborando, proponendo, segnalando, assumendo iniziative, su temi specifici (ad es. apertura, riapertura o riutilizzo: asilo nido, centro quartiere Rione Alfano, campetto via C. Colombo, locali e spazi I Circolo Via Cer-vina, edificio ex Inam Via Fleming, campetto lottizzazione Rosato, rilancio raccolta differenziata; completamento 48 alloggi Via Satriano e della S.S. 268 o Est Vesuvio) larga parte della cittadinanza potrebbe recuperare un po’ di senso civico e la nostra città potrebbe ricevere il minor danno possibile da un così lungo periodo di commissariamento, al di là dell’oggettivo impegno e della notevole professionalità del dott. Pezzuto.

************************************Un punto non ho condiviso del comunicato ASCOM: dopo mesi di

assoluto silenzio sulla defenestrazione di Mazzola, si manifesta solo una generica rabbia contro i politici, che, per beghe di potere, hanno provocato lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Cari dirigenti, mi rendo conto che:dopo aver avuto parole entusiastiche nei confronti della Giunta

Mazzola – Squillante (al punto da farmi scrivere che l’Ascom sem-brava esserne diventata la cinghia di trasmissione);

dopo aver intessuto in questi anni un rapporto molto stretto sia con un importante esponente regionale del centrodestra (fautore dello scioglimento), sia con il Sindaco e alcuni assessori, era difficile assumere una posizione chiara e netta contro quei consiglieri di cen-trodestra, che avevano deciso di lasciare per così tanto tempo Angri senza Amministrazione.

Ma chi ha senso civico (e l’Ascom ha dimostrato di averlo) non può, poi, cadere o decadere nel qualunquismo.

***********************************Un piccolo pensiero per segnalarvi la mia grande indignazione

nell’apprendere l’ennesimo episodio di razzismo, questa volta nei confronti di Balotelli, nazionale di calcio Under 21.

Mi sono chiesto perché il gesto mi avesse particolarmente colpito; varie le risposte:

- perché se ora si cominciano anche a colpire i “diversi” di lusso, vuol dire che la soglia dell’intolleranza si è alzata e siamo ormai a livelli preoccupanti;

- per l’enorme odio sotteso al gesto, tale da far pensare che il modo migliore di offendere l’“altro” fosse quello di lanciargli due banane, trattandolo come una scimmia allo zoo;

- perché chissà quanti altri episodi del genere avvengono e, non avendo un Balotelli come vittima, passano sotto silenzio se non addirittura giustificati in qualche modo.

Luigi D’Antuono

pensieri in libertàAll’indomani della conclusione

delle elezioni provinciali, abbiamo incontrato il dottore Fausto Po-stiglione, eletto al Consiglio Pro-vinciale nella lista Sinistra per la Provincia sostenitrice di Angelo Villani, votato da 1654 elettori ( l’8.82% delle preferenze totali ) nel collegio Angri-Corbara.

Fausto Postiglione al Consiglio Provinciale: congratulazioni, in-nanzitutto…

GrazieSi aspettava un risultato così

eclatante?No! Devo dire che all’inizio nu-

trivamo veramente poche speranze, soprattutto in virtù della novità che la lista di cui faccio parte rappresen-ta. Trattandosi di un partito nuovo o meglio di una costola di Rifonda-zione Comunista, non pensavamo di riuscire a riscuotere una tale mole di consensi.

E invece i risultati sono stati più che positivi. Qual è stato, secondo lei, l’elemento decisivo?

La chiarezza delle idee unita alla coerenza nelle posizioni ha fatto sì che i cittadini si siano riconosciuti in persone nuove e meritevoli di fi-ducia. Il mio lavoro mi permette di stare a contatto con tanta gente, con la quale da sempre cerco di essere coerente: da oggi questa coerenza continuerà anche nelle manifesta-zioni politiche.

Con quali propositi va a Palazzo Sant’Agostino?

Durante la campagna elettorale abbiamo pensato ad alcune proposte che riteniamo interessanti. Nella no-stra città ci sono diverse situazioni meritevoli di attenzione: senza dub-bio la viabilità e la gestione del traf-fico sono problemi molto seri, ma a mio avviso, la piaga da curare è soprattutto quella del lavoro. A bre-ve due grosse industrie conserviere, La Doria e lo stabilimento di AR (ex Mcm), lasceranno Angri e le conse-guenze non saranno certo trascura-bili. Ad ogni modo, ripeto: ho delle proposte interessanti soprattutto per i giovani, ma non voglio parlarne adesso: dico soltanto che si tratta di

idee del tutto nuove.Lei ha vinto malgrado la sua

compagna elettorale sia stata tra le più sobrie. Possiamo parlare di un’inversione di tendenza?

Spero di sì: i cittadini hanno pre-stato attenzione ai contenuti, più che alla forma. La mia è stata una campa-gna in stile “nordeuropeo”: per pri-ma cosa, fatta eccezione per un solo manifesto comparso in Via Casala-nario, ho rispettato gli spazi riservati ai singoli candidati per l’affissione dei mezzi di propaganda. Poi, ho presentato una richiesta d’interven-to al commissario Pezzuto, contro l’affissione selvaggia: le autorità sono intervenute prontamente, fo-tografando i manifesti abusivi, e mi auguro che chi ha sbagliato paghi, com’è giusto che sia. Per il resto, la mia campagna elettorale è stata molto semplice: tengo a sottoline-are che non ho avvicinato persone che non conoscevo, ma ho spiegato la mia posizione a persone con le quali avevo già un rapporto; ho pri-vilegiato gli incontri pubblici senza palco, a testimonianza del-la nostra posizione di parità rispetto ai cittadini, nonché del desiderio di guardarli negli occhi.

In assenza di una classe politica, il po-polo sarà il vostro

interlocutore principale?La partecipazione attiva del popo-

lo alla vita politica è un fondamento elementare: non si può fare politica senza i cittadini. Le elezioni prima-rie, con le quali sono stato scelto per rappresentare il nostro partito, sono state un’ottima occasione per ridare voce al popolo e ristabilire un dialo-go diretto, che diventerà sempre più fitto. Poi, fino alle prossime comuna-li, collaboreremo con il commissario prefettizio, una persona seria e dalle idee chiare, con la quale sono con-vinto si possa interagire molto bene.

Molti giovani angresi la consi-derano un ottimo interlocutore per la cultura. Sotto questo aspet-to, cosa manca alla nostra città?

Tutto: in questo senso, c’è vera-mente tanto da lavorare. Per esem-pio, mia moglie si diletta con il teatro amatoriale: spesso mi capita di seguire le rappresentazioni del gruppo di cui fa parte, e ogni volta rimango colpito dalla profonda pas-sione che anima chi svolge, anche a

livelli non professionistici, l’attività teatrale. Si tratta di un veicolo culturale mol-to apprezzato qui ad Angri, ma c’è bisogno di una strut-tura degna dell’interesse che esso suscita nei citta-dini. Il teatro e il cinema sono due strumenti cultura-li assolutamente necessari, e assicuro che non occorre uno sforzo immane per re-alizzarli. Poi, ho notato con piacere che sono ripresi i lavori per la ricostruzione del Centro Sociale, deva-stato dai nostri amati con-cittadini; il commissario ha avuto, a mio avviso, un’ot-tima idea: quella di stabi-lirvi il comando dei Vigili Urbani, in modo da tenere sotto controllo l’intera area del Rione Alfano. Senza di-menticare il Nuovo Centro Sociale, recentemente edi-ficato nei pressi del casello autostradale, che potrebbe essere destinato agli eventi culturali: rappresentazioni teatrali, mostre d’arte, ma-nifestazioni canore o lette-rarie.

La gente vede in lei un uomo e un medico sempre disponibile: continuerà ad esserlo anche dopo l’elezione?

Assolutamente sì. Ogni impegno preso, per me è un dovere. Cercherò sempre e comunque di essere dispo-nibile, sia come medico, sia come politico.

Francesco Somma

Intervista con Fausto Postiglione, eletto al Consiglio Provinciale nella lista Sinistra per la Provincia pro Villani, battuto da Cirielli

«la piaga Da curarE è la DisoccupazionE»A breve due grosse industrie conserviere, La Doria e lo stabilimento di AR (ex Mcm),

lasceranno Angri e le conseguenze non saranno trascurabili per i livelli occupazionali

lEggi angri ‘80

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5GiuGno 2009 tErritorio E vivibilità

Vorrei parlarvi di tante cose… ma vendo bor-se e non posso fare a meno di parlare del mio nuovo “amore”, un nuovo marchio che sta per arrivare ad Angri: “Piero Guidi”. Una nuova linea innovativa che con impegno e con tanto sacrificio sto portando nella nostra cara cittadi-na. Non posso dire che è il più bello, ma è sicu-ramente ciò che nasce dall’amore.

Fantasia, gioco, tecnologia e raffinatezza: è questo il marchio “Piero Guidi”, che vi meraviglierà anche per il prestigio che porta con se; infatti ovunque an-drete con una borsa “Piero Guidi”, essa vi completerà e le persone che la osserveranno vi chiederanno dove viene venduta; e voi con orgoglio potrete rispondere: alla Fiera della Borsa, ad Angri, la mia città.

Ho paragonato al sentimento amoroso il mio slan-cio verso questo nuovo marchio ovviamente perché devo pubblicizzarlo, ma la verità è che ciò che na-sce dall’amore dev’essere unicamente il “matrimo-nio”, così bistrattato in questi anni, e ciò che nasce dall’amore non muore mai, perché quando una fa-miglia è unita in Cristo, tutto sarà più facile.

Ciò che nasce dall’amore, vive per sempre!

E noi siamo nati per l’eternità.Raffaele Biosa

La città di Angri ha un elevato tasso di abusi edilizi, risalenti a prima e dopo il terremoto del 1980, su un territorio di 13,700 Km. Quanti uomi-ni ha a sua disposizione per controllarlo efficace-mente?

È difficile da credere, ma attualmente sono 1’unico dipendente del Comune preposto a questo compito, affiancato da un tecnico esterno, il geometra Giu-seppe Moscariello, con contratto a tempo determi-nato, che collabora con me sull’applicazione delle nor-me urbanistiche e sul con-trollo degli abusi perpetrati nel perimetro della città, e da un’altra unità assorbita in toto dal disbrigo delle pratiche dell’ufficio.

Come si agisce per la repressione degli abusi e in cosa consiste la proce-dura?

Nell’arco del mese per-vengono al Comune decine di segnalazioni anonime ed altre firmate personalmen-te, che il mio ufficio verifi-ca immediatamente recan-dosi sul posto segnalato. A volte tali denunce risultano veritiere, ed altre volte in-vece non corrispondenti alla realtà. Sia nell’uno che nell’altro caso, comun-que, inoltriamo 1’esposto all’autorità giudiziaria del Tribunale di Nocera Infe-riore, per i provvedimenti di legge correlati all’abuso, senza alcuna distinzione di superficie, luogo, altezza, di ampliamento ed anche quello per necessità, niente viene lasciato al caso.

Quali altri strumenti ha a disposizione il suo ufficio per prevenire tali illeciti comportamenti che nell’arco di un ventennio hanno consentito uno svi-

luppo edilizio disordinato e pieno di scempi?

Disponiamo, in virtù di un accor-do con la Regione, dell’Aereofo-togrammetria, tramite un progetto denominate “MISTRAL”, che indi-vidua dall’alto, a distanza di un arco temporale mensile, le variazioni zonali del territorio angrese, segna-landoci le eventuali variazioni, che subito controlliamo, se legittime o abusive, intervenendo per le no-stre competenze. Inoltre ho richie-sto all’UOC settoriale 1’utilizzo del sistema “GPS”, che consentirà 1’esatta ubicazione in tempo reale dell’abuso. Comunque vigiliamo anche sulle costruzioni con licenze edilizie rilasciate.

Quanti abusi sono stati rilevati dall’inizio dell’anno?

In soli cinque mesi, abbiamo ef-fettuato circa 100 interventi, con 45 sequestri dei cantieri, per un totale di circa 4.500 mq di costruzioni abu-sive, per un valore di circa 14 milio-ni di euro.

Sono cifre significative, riferite a soli cinque mesi. E negli ultimi tre anni quali dati sono disponibili?

Dal 2006 abbiamo effettuato 1932 accertamenti. Attualmente sono sot-to sequestro giudiziario circa 450 manufatti, comprese civili abitazio-ni, ville, capannoni industriali, ecc, con 450 denunce all’autorità giudi-ziaria. Abbiamo disposto su ordine della magistratura anche centinaia di dissequestri, a seguito di contenzioso giudiziario, che prevede tempi lun-ghi, prima della definizione finale. Per circa 200 autori di abusi edilizi è scattata anche una nuova denuncia per violazione di sigillo giudiziario.

Sono state sequestrate varie beto-niere e bracci meccanici per pompe adibite al trasporto e distribuzione di calcestruzzo ed altre attrez-zature meccaniche, adibite alle costruzioni abusive.

II suo ufficio si avvale an-che della fattiva collabora-zione dei Carabinieri di An-gri e del comandante Egidio Valcaccia?

Naturalmente, l’attività in sinergia con l’Arma dei Cara-binieri è tesa non solo a seque-strare cantieri abusivi, ma an-che a prevenire efficacemente, con la loro presenza, eventuali contestazioni o disordini, che sia il mio ufficio che i Carabi-nieri, abbiamo sempre repres-so e controllato, con pazienza, disponibilità, ma fermezza nell’applicare e far applicare leggi e normative

Quali altri compiti sono attribuiti all’ufficio da lei di-

retto?Considerato che la Polizia Locale

deve svolgere anche altri compiti,

quali quello di Polizia Giudiziaria (a disposizione della Procura della Re-pubblica); nel merito il mio ufficio è competente anche per notifiche di atti giudiziari, di rilevanza penale e civile. Svolge per delega dell’autori-tà giudiziaria compiti di indagini per abusi edilizi, sul territorio di Angri, anche di residenti in altri comuni, che hanno violato la legge in città, non solo, ma svolge anche indagini per abusi edilizi effettuati da resi-denti angresi in altre città, su richie-sta dei Comuni ove è stato rilevato 1’abuso, e che ovviamente hanno certezza di verificare le generalità dell’autore del reato.

Attualmente, dove si registrano le maggiori violazioni e quali zone sono preferite per costruire manu-fatti illegittimi?

Abbiamo rilevato una minor in-cidenza nel centro cittadino, dove si registrano parziali ampliamenti e sopraelevazioni non in regola, ma la maggiore concentrazione di abu-si è accertata nelle zone periferiche, particolarmente di campagna o non densamente popolate, in minor mi-sura ma in maniera costante nella zona pedemontana.

Cosa può dire ai cittadini per sconsigliarli a costruire senza per-

messo del Comune.Nella mia lunga carriera

ho dovuto assistere a casi di persone che effettiva-mente costruivano per reale necessità una casa propria o per ampliare di qualche metro quella esistente per consentire ai propri figli di sposarsi (visti i costi elevati per l’acquisto di una abita-zione, così come quelli dei canoni di locazione).

Purtroppo, il mio compi-to e del mio collaboratore, è quello di applicare la legge, su disposizione dell’auto-rità giudiziaria e nessuna deroga è consentita, se non quella umana comprensio-ne verso quei cittadini, che incappano nelle maglie del-la giustizia. Ma la legge è legge!

Dal giorno del terremo-to del 1980 ad oggi quante costruzioni edilizie abusi-ve sono state rilevate?

Gli accertamenti real-mente documentabili pres-so gli uffici competenti risultano essere (dal 1982 ad oggi 12 giugno) 4647, a fronte di una popolazione residente di circa 31.500 abitanti. Uno scempio edi-lizio che non ha bisogno di commenti.

Antonio D’Ambrosio

Intervista con il capitano della Polizia Municipale Tommaso Paolillo, responsabile dell’Ufficio Repressione e Prevenzione abusi edilizi

Dal 1982 ad oggi vi sono stati 4647 abusi, a fronte di una popolazione residente di circa 31.500

«Ad Angri c’è stato uno scempio edilizio senza paragoni»

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6GiuGno 2009attualità

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Nello scorso numero di giugno, aveva-mo dedicato ampio

spazio all’intenso impegno della magistratura salerni-tana alla lotta alla camorra, con il sequestro di numero-si immobili che sono stati affidati alla Prefettura di Salerno ed, in parte, gestiti dai Comuni e dalle asso-ciazioni. Avevamo, inoltre, riportato che anche ad An-gri sono stati confiscati alla camorra diversi immobili e terreni per un valore com-plessivo di circa 850.000 euro, che dovranno avere utilizzi con finalità sociali.

A tale proposito, abbiamo incontrato il Commissario Prefettizio Bruno Pezzuto per conoscere in maniera più dettagliata come ver-ranno gestiti i beni seque-strati e assegnati all’Ente Comunale.

«La vicenda relativa al se-questro di beni alla camorra – ha dichiarato il commis-sario Bruno Pezzuto - si è sviluppata, dal punto di vista giudiziario, in modo intenso nei tempi recenti e ha por-tato alla confisca di diversi immobili che sono divenuti patrimonio indisponibile del Comune di Angri e dovran-no essere utilizzati per scopi sociali. Un primo immobile è già stato consegnato ed utilizzato in tal senso.

Si tratta di un apparta-mento di 190 mq, sito in via Madonna delle Grazie, a cui sono associati due box (per un valore complessivo di circa 206.000 euro) che era-no intestati a Gennaro Bra-siello e sono stati assegnati all’AVIS.

Per quanto riguarda i beni recentemente consegnati all’Amministrazione Co-munale, sono state avviate

le relative procedure, che contiamo di concludere nei prossimi giorni attraverso l’adozione dei necessari atti amministrativi.

Tra questi c’è un terreno di 4100 mq sito in via Satriano, confiscato a Tommaso nocera, sul quale esi-stono due fabbricati realizzati in as-senza di concessione edilizia e che verranno presto destinati, secondo le finalità indicate dalla Prefettura nel contesto della procedura seguita, alla Protezione Civile e alla Croce Rossa, con la quale ho raggiunto un’intesa.

In tale area, sono presenti anche alcuni capannoni che siamo intenzio-nati a ristrutturare per allocarci mez-zi di soccorso e tende da utilizzare nell’ipotesi di emergenze territoria-li. In tal senso, stiamo approfonden-do con il comitato provinciale della Croce Rossa tale possibilità e spero di poter quanto prima pervenire ad una positiva conclusione.

Inoltre, l’immobile in due piani in via Torretta, di circa 250 mq com-plessivi (200 per uso abitativo e 50 per uso garage) e anch’esso con-fiscato al Nocera, per un valore di circa 186.000euro, verrà utilizzato per finalità sociali, quale sede di vo-lontario per associazioni ed enti che operano in tale settore.

Tale struttura potrà essere subito utilizzata viste le ottime condizioni in cui si trova.

In buono stato di conservazione

è anche l’immobile di 145mq in via degli Astronauti con annesso box, confiscato a Paolillo Raffaele e a De Stefano Maria e con un valore sti-mato di 137.000 euro, che ospiterà il Centro di Quartiere.

Per il fabbricato sito in via Fonta-nella costituito da tre unità immobi-liari, che diverrà sede di associazio-ni che perseguono obiettivi di parità sociale, saranno necessari consisten-ti interventi di ristrutturazione.

A tal proposito, voglio dire che mentre per gli immobili che hanno condizioni accettabili e richiedono interventi di leggera manutenzione, i lavori necessari dovranno essere eseguiti da coloro che risulteranno aggiudicatari dell’affido, per il fab-bricato di Via Torretta in condizioni problematiche, l’Amministrazione si farà carico dei lavori di ristruttu-razione e delle relative spese, solo in seguito alla definizione del soggetto assegnatario.

Presto verrà fatto un avviso pub-blico, con conseguente determi-nazione deliberativa formale, per assegnare le strutture a coloro che assicureranno l’utilizzo secondo le finalità stabilite».

Giuseppe Vitiello

Lo scorso 21 maggio si è tenu-to, nell’oratorio della Con-grega di S. Caterina in piaz-

za Trivio, un incontro per esporre la proposta per la formazione di uno schieramento politico cittadino denominato “Comunità locale per gli interessi generali degli Angresi” in vista dell’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale nella pri-mavera del 2010.

La serata, a cui sono intervenu-ti esponenti delle forze politiche locali e della società civile, è stata promossa ed organizzata da To-nino Saporito insieme ad Enrico De Vivo, ed è servita a presentare i punti fondamentali su cui si deve basare la nascita di tale cshiera-mento.

L’esposizione dell’idea di “Comu-nità locale per gli interessi generali degli Angresi” è stata esemplificata con la proiezione di un video incen-trato sull’obiettivo della tutela degli interessi dei cittadini angresi, in vi-sta delle elezioni amministrative del prossimo anno.

Esponendo i punti salienti della proposta, Saporito che ha così esor-dito : «L’anno prossimo per la terza volta nell’arco di 5 anni si voterà per eleggere il Consiglio Comunale e il Sindaco. Questo testimonia che la Politica ha fatto fallimentto e i se-gnali di ciò sono chiari: crisi gene-rale dei partiti e, crisi degli schiera-menti politici tradizionali».

«Questa crisi - ha continuato - si è determinata per il sopravvento di una cultura della “rappresentanza” che poggia sui voti di scambio, oltre che sulla cura degli interessi fami-listici assai radicata nei nostri terri-tori, a discapito delle regole demo-cratiche e della partecipazione dei cittadini alla vita del paese.

Tale mancanza di reale parteci-pazione alla vita amministrativa ha creato, così, nelle comunità locali una forte disaffezione verso le istitu-zioni ed un disinteresse verso i pro-blemi civili ed economici».

«Per stimolare e far rinascere la partecipazione e l’interesse dei cit-tadini a gestire la propria città - ha sottolineato Saporito - noi propo-niamo per le prossime elezioni am-ministrative la costruzione di uno schieramento elettorale che nasca dal basso, fuori dagli schieramenti politici dei partiti esistenti, promos-so direttamente dai cittadini angre-si, per difendere e tutelare i propri

diritti». «Le regole che bisogna porre a

fondamento della nascita di tale schieramento - ha precisato l’ex consigliere comunale - devono es-sere innovative, ispirate ai concetti e ai valori della “Democrazia Parte-cipativa”; regole volte a favorire la massima informazione e trasparenza sulle idee e le proposte riguardanti i problemi che vive la comunità an-grese; regole volte a far nascere una più forte realtà civica. Questo perché oltre ad una crisi amministrativa, la realtà sociale angrese patisce una grave confusione politica e culturale assai allarmante. La confusione in-veste tutti i settori e c’è il rischio di un aggravarsi del degrado reale».

Sia i partiti che gli esponent poli-tici, a detta di Saporito, sono “fuori dal mondo”, lontani cioé dai proble-mi quotidiani dei cittadini, dalle re-ali esigenze della gente e soprattut-to dei soggetti cosiddetti “deboli”: bambini, donne, anziani, disabili; non si vede infatti uno schieramento politico o un’organizzazione locale che discuta o denunci le carenze so-ciali, il fatto che i diritti civili sono calpestati senza pudore (diritto allo studio, alla salute, uso sano del terri-torio a favore di tutti e non soltanto di interessi particolari).

Non può esserci, a detta del diri-gente della Lega delle Cooperative, una politica sganciata dai bisogni dei cittadini, in quanto i loro proble-mi devono essere al centro dell’im-pegno politico futuro.

Il degrado, ad Angri, è cresciuto ed ha fatto piazza pulita a tutti i li-velli, nonostante si sia visto un bar-lume di “impegno”, anche se solo occasionale.

Il Comitato Promotore lancerà

una campagna di informa-zione molto trasparente sia per chi comunica sia per chi riceverà le informazioni.

I cittadini, è stato preci-sato nel corso della riunio-ne, che vorranno aderire a tale progetto, dovranno sottoscrivere una scheda di adesione.

L’invito ad aderire è ri-volto a tutti gli elettori di Angri, di qualsiasi colore politico. Non esisterà de-lega, ogni cittadino parlerà per se stesso e varrà il si-stema di ogni testa un voto, insieme al meccanismo dei “pesi-voto”, che si acqui-steranno attraverso la par-tecipazione costante alle iniziative e alla vita dello schieramento civico.

Lo schieramento sarà denominato “Comunità Locale per gli interessi ge-nerali degli Angresi” e in seno ad esso si deciderà e si controllerà per qualsiasi attività messa in essere.

Nelle riunioni non si vo-terà per determinare “orga-nismi di direzione” perché “il potere è pubblico, di tutti ed è rappresentato solo dallo schieramento.

Il peso del voto (pesi-voti) non è uguale per tut-ti, ma come si conviene in una democrazia parteci-pata, è proprio la parteci-pazione a garantire il peso del voto. Partecipando ad ogni riunione si acquisisce un peso.

Per controllare in an-ticipo che un progetto di interesse generale diventi oggetto di azione politica condivisa, bisognerà per-correre un doppio binario, facendo si che la progetta-zione non sia solo la rea-lizzazione del progetto, ma un giusto equilibrio con i ritmi di vita e di desiderio dei cittadini.

Per far sì che questo nuovo percorso possa de-collare, bisognerà stabilire delle tappe che regolino l’adesione alla Democrazia Partecipativa.

Davide Vitiello

lEggi angri

Intervista con il Commissario Bruno Pezzuto sull’utilizzo dei beni confiscati alla camorra

«Faremo al più presto un avviso pubblico per assegnare tali beni»

Un terreno e due fabbricati in via Satriano verranno destinati alla Protezione civile e alla CRI, un immobile di due piani in via Torretta sarà destinato ad

associazioni che operano nel volontariato, un altro immobile in via Astronauti ospiterà il Centro di quartiere, un altro in via Fontanella a servizi sociali

La proposta è stata resa pubblica in un publico incontro nell’oratorio della Congrega di S. Caterina, presenti

esponenti politici e della società civile

Costruire per le elezioni 2010 uno schieramento oltre i partiti,

partendo dagli interessi dei cittadini

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7GiuGno 2009

Appartamenti, box, garage, cave, alberghi, ter-reni e ville: è questo il patrimonio della camor-ra ora affidato alla Prefettura di Salerno e, in

parte, gestito da Comuni ed associazioni

L’oBLòd i

Pi ppo Della Corte

attualità

Qui trovi

dolcezzae...

cortesia

Egregio direttore,ora che il circo elettorale si è fermato, occorre guardare

avanti nell’interesse della città. Può sembrare una frase retorica e ripetitiva e forse un po’ lo è. Il fatto è che il bisogno di concretezza e di risultati tangibili a favore della collettività non ha colore politico, né appartenenze partitiche. Se non si chiarisce questo aspetto risulta difficile, se non addirittura impossibile, inquadrare il da farsi, incalzando sia il nuovo Presidente della Provincia che i nuovi assessori.

Per i “nostri” consiglieri provinciali, a cui i cittadini hanno affidato l’onere e l’onore di rappresentarli nella città capoluogo, Angri dovrà essere una priorità. La Provincia ha competenze specifiche e limitate ma tanto quanto basta per garantire maggiore attenzione rispetto allo sbiadito e abulico recente passato. Il risultato ottenuto è importante: avere più di un consigliere provinciale può rappresentare un elemento non trascurabile a favore del nostro territorio, per molti anni sottorappresentato nelle sedi istituzionali sovracomunali.

Le stime preelettorali non facevano presagire un risultato così lusinghiero. Il numero elevato di candidati non ha però inciso più del dovuto sulle scelte compiute. Molti partecipanti alla corsa, infatti, hanno avuto un ruolo meramente simbolico e ad avere la meglio è stato sia il radicamento sul territorio dei consiglieri eletti che la rodata macchina organizzativa alle loro spalle.

Senza fare troppi giri di parole è chiaro che ad uscire ridimensionato da questa competizione è stato il PD nelle sue due componenti (ex margherita ed ex diesse). Le fallimentari esperienze amministrative della città hanno evidentemente ancora pesanti strascichi. La sinistra “antagonista” ha invece confermato lo scranno a Palazzo Sant’Agostino, sebbene paradossalmente da anni sia assente dal palazzo municipale.

Gli ex diccì, sotto diversi abiti e sigle (Forza Provincia, Udeur, Udc), confermano invece il loro appeal sull’elettorato che evidentemente si sente ancora intimamente legato al mondo che fu dello “Scudo Crociato”, alla sua mentalità, al suo modo di gestire la cosa pubblica e di far politica.

I candidati espressione della destra (ex An) non hanno invece soddisfatto le aspettative, tradendo le attese della vigilia elettorale. Il candidato del PdL è andato bene ma non ha sfondato, la civica vicina al Presidente Cirielli si è mantenuta obiettivamente al di sotto delle stime compiute, nonostante il grosso dispendio di risorse ed il dispiegamento di forze in campo.

Ai candidati eletti ora la capacità di tradurre in fatti concreti i voti ottenuti dai cittadini. La speranza è che lavorino nell’interesse dell’intera comunità locale e non solo a favore di una parte, o per meglio dire…di un partito.

Vedremo cosa saranno capaci di fare nei prossimi cinque anni. Infine un ultimo non trascurabile elemento: tutto sommato queste elezioni rappresentano anche una premessa interessante su cui lavorare in vista delle prossime amministrative. Il futuro della città si deciderà esattamente tra un anno.

Ora occorre lavorare nell’interesse

della città

Il 20 maggio si è svolto il terzo appuntamento del primo ci-clo di incontri di formazione

“Conoscere per capire”, promosso presso l’oratorio di Santa Cateri-na dal gruppo “Angri Futura”.

La dottoressa Paola Pucci, segreta-ria del Comune, ha illustrato i princi-pali atti amministrativi che nel corso di una legislatura vengono adottati dagli organi comunali: consiglio co-munale, sindaco e giunta.

Il consiglio comunale, organo collegiale eletto direttamente dal popolo, esercita funzioni di indiriz-zo e controllo, esprime la sua vo-lontà collegiale mediante l’adozio-ne di delibere. La delibera è l’atto amministrativo con cui l’assemblea elettiva, formata da una pluralità di persone (i consiglieri comunali), esprime la propria volontà e le sue scelte. Per la sua validità è richiesto il voto favorevole della maggioran-za dei componenti, in caso contrario la delibera non è approvata. Il Sin-daco, eletto direttamente dal popo-lo, esponente di vertice dell’ammi-nistrazione comunale espressione della collettività, per far eseguire le proprie decisioni, si avvale dell’or-

Il 27 maggio scorso si è concluso il ciclo di incontri “Conoscere per capire” promosso dall’associazione “Angri Futura”

dinanza. L’ordinanza viene emana-ta dal sindaco per far assumere un determinato comportamento ai citta-dini o ad un gruppo di cittadini; e la sua vigenza può essere revocata solo da quest’ultimo.

Gli organi burocratici - dirigenti, funzionari e amministrativi - pre-posti ad esplicare l’attività ammini-strativa di un comune, si avvalgono dell’atto amministrativo denominato

Volgendo uno sguardo d’in-sieme a quest’iniziativa nuova, nata dall’entusia-

smo di un gruppo di giovani e co-ordinata dall’esperienza di persone più esperte, si può dire che essa ha gettato le basi per future esperienze formative. Il plauso di coloro che sono intervenuti incoraggia tantis-simo a continuare.

Quel “ci vuole coraggio… avete coraggio ad affrontare tali proble-matiche”, pronunciato dal prof. Palumbo, intervenuto alla prima serata per portare la sua testimo-nianza quale ex consigliere comu-nale, ancora risuona nelle orecchie dei presenti, perché in un certo senso ha segnato l’inizio fiducioso per affrontare quell’impegnativo percorso formativo. Al quale sono seguiti i significativi interventi dell’ex sindaco Giuseppe La Mura,

determina. La determina, prevede generalmente l’assegnazione di in-carichi e servizi a fronte di un cor-rispettivo. Per esempio, un dirigente può determinare, a seguito di una gara d’appalto, l’affidamento dei la-vori ad una ditta o può determinare anche l’acquisto di materiale di can-celleria per l’ufficio presso un for-nitore a seguito della presentazione di preventivi di spesa. Le tematiche

trattate, nonostante fossero di non facile assimilazione, hanno suscitato interesse nel pubblico presente, so-prattutto giovanile, che ha interagito con la relatrice ponendo domande in meri-to agli argomenti affrontati. Il 27 maggio si è svolto, come da calendario, l’ulti-mo incontro. Venuta meno, per inconvenienti dell’ul-timo momento, la dispo-nibilità del dottor Antonio Marino Cerrato, ex segre-tario comune di S. Antonio Abate e dirigente generale del Comune di Pagani, ha relazionato ancora una vol-ta la dott.ssa Paola Pucci, segretario comunale.

Dopo un breve riepilogo generale sulle nozioni ac-quisite durante i precedenti seminari, i giovani presenti hanno posto domande per avere delucidazioni e chia-rimenti su tutto quanto af-frontato precedentemente.

Carmen Mariagloria Chirico

dell’ex sindaco e consigliere Fran-cesco Buonaventura (al quale au-guriamo di superare al meglio gli attuali problemi di salute), dell’ex assessore provinciale Alessandro D’Antonio, i quali riportando la loro esperienza nelle funzioni di amministratori di enti locali, han-no saputo trasmettere l’amore e la passione con le quali hanno cercato di far del loro meglio per svolgere il compito politico affidato loro dalla fiducia di tanti.

E infine, ma sicuramente non ultimo, il pubblico presente, atten-to e pronto anche ad interagire con relatori e testimoni sugli argomenti oggetto degli incontri.

Caratteristica comune dei quat-tro incontri del percorso formativo “Conoscere per capire” è stata quel-la di approfondire, grazie alla pre-parazione, esperienza e puntualità

didattica dei due principali relatori, la dott.ssa Paola Pucci ed il dott. Granata, concetti fondamentali che ogni cittadino dovrebbe conoscere (funzioni e ruoli di Sindaco e della Giunta, le strutture organizzative comunali, gli atti amministrativi, il Sistema elettorale).

I continui riferimenti al testo unico degli enti locali, agli arti-coli della nostra Carta Costituzio-nale, ancor oggi trasversalmente ritenuta valida e moderna, hanno permesso inoltre di arricchire le conoscenze in merito sia degli or-ganizzatori dell’evento che delle persone intervenute, trovando il tempo di fermarsi ad “informarsi per formarsi”.

Questo era ed è stato e sarà l’obiettivo del gruppo “Angri Fu-tura”.

C.M.C.

Un valido contributo per costruire una buona classe dirigente

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Il Centro Iniziative Culturali

e la redazione di ANGRI ‘80,

partecipano con affetto al dolore che ha colpito l’amico

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Ve l’avevo promesso e, dopo alcune settimane di attesa, eccomi qui a parlarvi di ciò che ho vissuto non solo a Fabriano ma anche a Manfredonia.

Il 16 e 17 maggio scorsi sono stati due giorni molto intensi e alla fine del viaggio la mia valigia era un po’ cresciuta. Perché? Ma è ovvio, perché ci ho messo dentro due pre-mi: uno ritirato a Manfredonia, in Puglia, il 16 maggio, e l’altro a Fa-briano, nelle Marche, il 17 maggio; premio ricevuto anche da Francesca Nappi, alunna della classe II B.

Il premio di Fabriano consiste in un bellissimo attestato, su cui sono scritti i nostri nomi, una targa di ve-tro molto carina e il libro, in cui le nostre poesie e i racconti sono stati pubblicati. La cerimonia di premia-zione, svoltasi nel teatro Gentile di Fabriano, è stata molto bella. Le poesie più belle sono state lette da alcune attrici di una compagnia tea-trale della città.

A Manfredonia, invece, la cerimo-nia è stata diversa. Il concorso era diviso in tre sezioni: per la Scuola Primaria, per la Scuola Secondaria di I Grado (per la quale sono stata la 1ª classificata) e per quella di II Grado.

Per ogni sezione, le poesie classi-ficatesi al 1º, al 2º e al 3o posto sono state recitate da alcuni attori, mentre dei ballerini le interpretavano con la danza.

In questa occasione ho ricevuto un attestato, ma la premiazione vera e propria avverrà il 5 Settembre a Manfredonia. Sarà una festa interna-zionale e la presentatrice sarà, niente di meno, Rossella Brescia… In quel giorno riceverò in premio una borsa di studio di 300 euro!

Il giorno 4 maggio, mi è stata co-municata la grande notizia: per un concorso a tema libero a cui la mia insegnante di Lettere aveva inviato un mio racconto fantasy “Profumo di un tempo che fu”. Non me lo aspettavo, non ci potevo credere:Io? premiata ad un concorso a carattere nazionale? Scelta tra tanti studenti! Mi tremavano le gambe per l’emo-zione, ma di una cosa ero sicura: il 17 Maggio sarei salita sul palco di Fabriano a ritirare il riconoscimento, consistente in una targa, un attestato e soprattutto il libro pubblicato con tutte le opere più meritevoli del con-corso.

La premiazione si sarebbe tenu-ta al teatro “Gentile”. Sono partita, con tutta la famiglia, con la gioia nel cuore. Arrivati a Fabriano, ab-biamo subito cercato il teatro che mi è apparso enorme con quel palco sicuramente cinque volte più gran-de di quello della mia scuola che sono abituata a calcare. In un batter d’occhio mi sono ritrovata insieme a Tosca, Madame Butterfly e Turandot e mi aspettavo che da un momento all’altro comparissero la Ricciarelli, Carreras, Domingo o Bocelli.

Sono seduta con aria trasognata a godermi l’at-mosfera d’altri tempi, quando… ecco…. inizia la manifestazione con la lettu-ra di una poesia composta da Anna Malfaiera, a cui è intitolato il concorso. Si susseguono vari momenti di spettacolo: balli, esecu-zione di brani di musica classica e moderna per uni-re il passato al presente. Si alternano rappresentazioni teatrali, alcune divertenti, altre commoventi, che ri-chiamano i diversi aspetti della vita umana. A recitare sono stati giovani attori. Poi è arrivato il momento tanto atteso: la premiazione!!

Sul palco sono sali-ti ragazzi di Caltanisetta, Benevento, Milano, Ve-nezia, Bari e…Angri. Mi sono presentata a ritirare il premio insieme alla mia compagna di corso, Anna-rita Peddio, premiata per la sezione Poesia. con il suo componimento “Cammi-no in due” e proveniente da Manfredonia, dove il giorno prima aveva ritira-to un altro premio per la poesia. Questa esperienza mi ha resa felice perché mi ha fatto conoscere ragazzi di ogni parte d’Italia, uniti dall’amore per lo scrive-re e mi ha resa orgogliosa per aver portato fuori dal-la Campania il nome della nostra scuola e per vedere pubblicato un mio scritto ed il mio nome in un libro. Spero con tutto il cuore di essere solo alla prima pub-blicazione di tante altre.

Francesca nappi II B

Ecco la poesia che mi ha fatto vincere il premio Internazionale

di Cultura Re Manfredi.

Che ne sarà di noi?Noi che siamo polvere

sparsa in mezzo al cielo…Noi che siamo stelle

in un immenso universo…Umili pedine

in questa infinita scacchiera..Che ne sarà di noi?

Auto sfrecciantinel cuore della notte,

grandi condottieri o semplici cadetti?

Che ne sarà di noi?..estranei in un mondo che non ci appartiene

più…Costantemente indecisi

e insicuri...Cosa siamo noi?Paura di cadere,

di scegliere e sbagliare,sfaccettature di un

diamante cheha perso luminosità.Nell’eterna ricerca di

compagnia, perraggiungere un traguardo tanto

ambito…con tanti sogni, tante

speranze, tanti pensieri…Che ne sarà di noi?

Giovani in volo verso un ignoto futuro?Annarita Peddio

Classe III B

Il 22 maggio, nella palestra dell’I.C. “GALVANI”, si è tenuta una manifestazione per celebrare la Giornata europea, voluta da Robert Schumann nel 1950. In questa occasione, la D.S., dott.ssa Savare-se Olimpia Maria Tiziana, ha ricordato il grande valore, insito in ciascuno studente, del senso di appartenenza all’Unione Europea, per favorire la reciproca conoscenza e lo scambio culturale tra le Nazioni e le persone.

Sulle note dell’Inno europeo, gli alunni si sono esibiti in divertenti scenette e cori. C’è stato, poi, un piacevole intrattenimento musicale, con gare tra squadre. Sono stati esposti i lavori delle attività progettuali del Piano Integrato PON F.S.E. 2008/09.

Infatti, anche quest’anno gli alunni sono stati impegnati in corsi di recupero e di potenziamento delle abilità di base, hanno conseguito certificazioni europee di inglese (Trinity e Cambridge) e di informatica. Il rinnovamento didattico ha interessato anche i docenti ed il personale scolastico, impegnato in corsi di formazione multimediali e di lingua straniera. Grazie all’Europa la comunità scolastica cresce e matura competenze valide nella didattica e nella pratica quotidiana.

La D.S. ha affermato che tutta la comunità scolastica ha contribuito alla perfetta realizzazione dei percorsi progettuali, finanziati con i Fon-di Sociali Europei (FSE) e dei laboratori finanziati con i Fondi FESR, le cui attività si sono validamente integrate con quelle curriculari per il raggiungimento delle finalità comuni: concorrere alla formazione di ciascun individuo in modo completo.

Nella palestra dell’Istituto Comprensivo “L. Galvani”, allestita con cura dalla professoressa Trapani Emilia con tutte le bandiere d’Europa e con meravigliosi cartelloni e stand, gli studenti, i professori, i genitori e tutto il personale scolastico hanno manifestato la loro partecipazione ai valori della Comunità Europea.

Francesco Somma

Un P.o.n. per conoscere l’Europa

18º Concorso nazionale di poesia “Città di Manfredonia” e 13a Rassegna nazionale di poesia e narrativa “Città di Fabriano”

Gli alunni dell’i.C. “L. Galvani” fanno ben figurare Angri

Manifestazione conclusiva alla “Galvani” di via Dante Alighieri

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Lo scorso 29 maggio, presso l’oratorio della Con-grega di S. Caterina, la Scuola Media “Pasquale Opromolla” ha presen-tato lo spettacolo “Scas-saparola”, che ha visto protagonisti gli allievi par-tecipanti alle attività del PON 2008/2009, previste nell’ambito del modulo “Apprendere attraverso il teatro”, curato dal regista Antonio D’Andretta (in qualità di esperto) e dalla prof. Maria Elisabetta Cammarano (in qualità di tutor).

Gli allievi, apparsi mol-to affiatati e fortemente motivati (ancorché a tratti comprensibilmente emo-zionati), hanno offerto una convincente esibizione, risultato dell’impegno pro-fuso nel laboratorio teatrale attivato a metà marzo per puntare al potenziamento delle capacità espressive attraverso l’acquisizione delle tecniche basilari della recitazione.

Nel corso delle attività svolte - ci ha detto il regista - ci si è soffermati soprat-tutto sulla corretta dizione, sul valore delle intenzioni e delle parole, sulla valen-za di queste ultime come elementi del linguaggio, evidenziandone modalità d’uso, significati mutevoli e funzione comunicativa, mirando, nel contempo, a stimolare la spontaneità dei corsisti per valorizzarne eventuali attitudini.

Sin dall’inizio del corso - ha precisato - ho proposto esercizi di lettura di brevi brani strutturati all’inse-gna del “gioco di parole”, concepito per incuriosire gli allievi e motivarli ad un approccio analitico verso un tipo di scrittura con si-gnificative similitudini col copione da rappresentare, nato dall’originale accosta-mento di testi di autori vari, con l’innesto di dialoghi tratti dal volume “Ridete

con noi” della collana “Espressione ragazzi” della ELLE DI CI.

Coerentemente con l’obiettivo dichiarato, infatti - ha proseguito D’Andretta - lo spettacolo ha avuto un prologo che, proprio attraverso la proposizione di un gioco di parole, ha offerto agli allievi lo spunto per cimentarsi in un testo comico surreale, caratterizzato da continui spiazzamenti, imperniato sulla con-catenazione di frasi equivocabili e sull’apparente insensatezza dei dialoghi.

L’impresa non è stata agevole - ha concluso il regista - ma la soddisfa-zione per l’esito del saggio (propor-zionata alle difficoltà da superare) è stata davvero grande.

Meritati, perciò, gli applausi del pubblico e gli elogi finali formu-lati dalla vicepreside, prof. Anna D’Apuzzo, all’indirizzo dell’intera compagnia, composta da (in ordine di apparizione) Giuseppe Gargano, Paola Sarracini, Siriah Montella, Immacolata Tortora, Melissa Ca-lifano, Martina D’Angelo, Maria nocera, Maria Pia Camicia, Maria Teresa Somma, Gorizia Montella, Margherita Criscuolo, Rossella Campitiello, Daniele De Rosa e Ivano Cavaliere.

Le scene e i costumi sono stati curati da Valentina Coppola e Te-resa Francese, l’assistenza tecnica assicurata da Lorenzo nicastro.

L’attività teatrale, però, ha rappre-sentato solo uno dei numerosi impe-

gni per i ragazzi dell’ “Opromolla”. Tra gli altri progetti PON, infatti, va ricordato “Realizzare attraverso la manualità”: un modulo rivolto ad una ventina di ragazzi, con l’obiettivo di interessarli allo studio attraverso la manualità, impegnandoli nella realizzazione di marionette e relativo teatrino, sotto la guida dell’esperto Soraya D’Apuzzo (maestro d’arte) e del tutor Emanuele D’Apuzzo (docente interno).

I ragazzi (di prima e seconda classe) hanno costituito tre gruppi con compiti diversi: realizzazione del teatrino e verniciatura, cura dell’aspetto artistico e decorazione, realizzazione delle marionette e dei costumi. Ognuno ha potuto dare sfo-go alla propria creatività, mostrando grande entusiasmo per una proposta didattica totalmente diversa dalla classica lezione frontale.

Il modulo “Recupero di matemati-ca”, invece, ha visto la partecipazione di 15 alunni che, stimolati dall’esper-to esterno Anna Lisa De Donato at-traverso il gioco e seguiti nel percorso didattico dal tutor interno Giovanna Testa, sono riusciti a colmare in parte le iniziali difficoltà che presentavano in questa materia.

Altri 15 alunni, con preiscrizione al Liceo Scientifico “La Mura”, hanno frequentato il modulo “Po-tenziamento di matematica” allo scopo di approfondire le conoscen-ze di una disciplina che per taluni continua a rivelarsi alquanto ostica.

Il corso, tenuto dalla prof. Marina Smaldone (esperta del suddetto Liceo) e dalla prof. interna di matematica nicla Pepe, ha dato ottimi risultati.

Quello relativo a “La pa-tente europea” è stato un altro corso dei PON attivati dall’Opromolla che, grazie ad una convenzione con il liceo La Mura (sede dei relativi esami), consentirà a 15 suoi allievi (guidati dall’esperto Alfredo Di Tore e dal tutor interno, prof. Pasquale Smaldone) di con-seguire la patente europea in 5 anni.

“Programmiamo per la rete” è la denominazione di un altro corso che ha cataliz-zato l’interesse di altri ragaz-zi i quali, grazie all’esperto Donato Benincasa e al tutor interno Giuseppe Mirra, sa-ranno in grado di realizzare il sito web dell’Opromolla.

Un altro gruppo di 15 allievi (delle classi prime e seconde) è stato impegnato nel corso “Recuperare la legalità”, tenuto dall’esperto Alessandra Apicella e dal tutor Immacolata Zotti, che hanno affrontato la tematica con particolare riferimento ai ruoli del consiglio comunale e del sindaco, avvalendosi di Internet e di sussidi au-diovisivi.

Non è mancata, infine, l’attenzione ai problemi ambientali, trattati nel corso “Conoscere il mare”, durante il quale gli allievi dell’Opro-molla hanno avuto modo di avviare l’esplorazione della vita marina, con l’allesti-mento di un acquario e la realizzazione di esperimenti condotti con l’ausilio di microscopi. Il corso, tenuto dall’esperto Mariangela Russo e dal tutor Marghe-rita Garofalo, si è concluso con una visita all’acquario di Napoli e al Centro per la riabilitazione delle tartaru-ghe ferite.

Carmengloria Chirico

Costruire il futuro: obiettivo permanente nei PON della Scuola Media “P. Opromolla”

il teatro come crescita didattica e umana

“Viviamo su questo pianeta come se ne avessimo un altro su cui trasferirci”(Mahatma Gandhi).

È una delle tante frasi scritte dai ragazzi su cartelloni colorati, ma forse è la più rappresentativa, quella che più ci fa andare al cuore del progetto educativo finanziato dalla regione Campania “Differenziamola anche a scuola - ScuolAmbiente” e realizzato dagli studenti della scuola media “Don Enrico Smaldone”di Angri che ha visto i ragazzi impegnati per quattro mesi in attività volte ad una maggiore consapevolezza ambientale. Progetto ter-minato con una rappresentazione teatrale degli studenti che hanno utilizzato abiti creati con rifiuti riciclabili.

Le docenti si sono mostrate molto soddisfatte per come gli alunni hanno risposto numerosi all’iniziativa, mostrando grande sensibilità; sono state infatti raggiunte egregiamente le finalità educative e didattiche, i ragazzi hanno acquisito il concetto di rifiuto come risorsa economica e non solo come una triste emergenza da affrontare.

Il progetto si è articolato in tre fasi. Gli alunni sono stati divisi in gruppi di lavoro incontrandosi tre volte a settimana, per complessive di 120 ore; durante l’attuazione del progetto c’è stata una costante collaborazione in rete con un gruppo di alunni del liceo scientifico “Don Carlo La Mura”di Angri, grazie all’impegno del professore Alfonso Di Lauro, e con l’azien-da cittadina Angri Eco Service che ha fornito i contenitori per la raccolta differenziata, disposti in tutte le aule; il tutto finalizzato a dare agli studenti la possibilità di imparare a differenziare i rifiuti a scuola, con la speranza che tale apprendimento venga poi applicato anche in famiglia. I docenti che hanno preso parte al progetto, sono stati formati dalla regione Campania, e hanno saputo trasformare i concetti appresi in contenuti reali, facendo da tramiti per i ragazzi.

La coordinatrice del progetto è la prof.ssa Anna Maria Bisogno che ha collaborato con il tutor interno della scuola la prof.ssa Nita Vecchione, mentre referenti del progetto sono i docenti: Caudino Rocco, Celeste Manzo, Rosa Alfano, Alberto Liberti, è inoltre da rilevare la sensibilità, con cui il direttore scolastico Matteo Ansanelli, si è fatto promotore del progetto, il quale nel corso della giornata conclusiva ha ringraziato vivamente docenti, alunni e famiglie che hanno partecipato tanto attivamente, mostrandosi orgoglioso di come la scuola possa essere punto di riferimento per un quartiere, adottando la filosofia della “scuola aperta”.

E’ inoltre intervenuto il commissario straordinario Bruno Pezzuto che, lodando l’iniziativa di quanti hanno mostrato attenzione ad un tema che ci riguarda tutti da vicino, ha ricordato che ad Angri la raccolta differenziata raggiunge il 35%, con l’auspicio di poter raggiungere risultati migliori gra-zie all’impegno dei cittadini, e anche grazie ad attività come queste in cui i ragazzi si fanno veicolo di senso civico mostrandosi attivamente partecipi a problemi d’assoluta rilevanza sociale.

Marina RuotoloABBonATI AD AnGRI ‘80

Alla Media Smaldone progetto educativo finanziato dalla Regione Campania

Gli alunni imparano a riciclare i rifiuti

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Angri 14 novembre 1821Signor IntendenteAvanti la Chiesa della Collegiata di San Gio.Battista di dritto patronato di questo Comune, vi esiste in largo al-quanto spazioso dove si trovano due Cisterne dirute, che non saprei addurle la ragione per la quale dagli antichi fu-rono costrutte, mentre questo Comune abbonda di acqua da per ogni dove, trovandosi alla profondità da 8 a 10 palmi. Il largo sud.o … quasicchè un luogo immondo c.., da … la gente oziosa ivi si porta a fare i bisogno grandi, riponendo-vi pure delle immondezze. Ne deriva da ciò una quasicchè irriverenza in faccia alla Chiesa la più cospigua di questo Comune, come ancora qualche scandalo, per cui mi giungo-no delle doglianze per parte dell’Abbate della Collegiata suddetta. Verso la fine dello scorso mese di ottobre, si por-tò in questo Comune cod. Ing.Provinciale D.Giuseppe Lista affine di misurare la basolata fatta nella strada, che passa per avanti la Chiesa sud.a, ed avendoli io fatt’ope-rare tale inconveniente, costui fa dell’istesso avviso, cioè demolirsi all’intutto le mentovate Cisterne, livellandosi perfettamente quello spiazzo, ed indi proseguirsi la pian-tata degl’Alberi di Acacia (pianta arbustiva è conosciuta comunemente come Mimosa) in continuazione dell’altri poco distanti ivi piantati l’anno scorso; e che di tutto ciò andava a farne ad … parola collo stesso rapporto riguard. i lavori fatti per la basolata, la di cui spesa potrebbe ascende-re a circa ducati cinquanta; ed ivi in tal guisa quella piazza verrebbe a rendersi deliziosa a questi abitanti, ed avanti la Chiesa si starebbe con più decenza, come è di dovere. Dopo di averle fatto presente tutto ciò, e trovando poggiato la domanda, io la prego ad autorizzarmi a convocare il De-curionato per la debita deliberazione, facendone redigere pure l’analoga perizia per l’uso di risulta.

Il SindacoCarlo Jovene

Tra il 1821e il 1822, il sindaco Carlo Jovene chiese all’Inten-dente della Provincia di Principato Citeriore, l’autorizzazione ad eseguire alcuni lavori di manutenzione in piazza S. Giovanni Bat-tista. Abbiamo ritenuto opportuno rendere noti questi fatti, degni di essere conosciuti o ricordati dagli Angresi.

Riportiamo di seguito quanto scrisse il sindaco Carlo Jovene all’Intendente della Provincia di Principato Citeriore, Distretto di Salerno, facendo notare come già nei documenti del tempo la Chiesa di S. Giovanni avesse un’importanza tale da essere defini-ta Badia e Abbazia.

20 febbraio 1822Oggi, che sono li venti del mese di Febbraio corrente anno Milleot-tocentoventidue in Angri e propriamente nella Casa Decurionale il Sig.Sindaco Presidente riunito avendo il Decurionato in numero opportuno, in seguito di autorizzazione del Sig.Intendente della Provincia 13 andante mese, Uff. 2° = Carico 5, numero 4169; ha proposto doversi deliberare sulla necessità per la costruzione de Sedili nello spiazzo avanti la Chiesa Collegiata di San Giovanni Battista di questo Comune, giusta la perizia all’oggetto redatta dal Mastro Muratore Tommaso Galizia. Il Decurionato esaminato ponderatamente l’oggetto, e vista la necessità dell’opera in discorso, onde illustrare, ed abbellire quella piazza, essendo pure di pubblico vantaggio per coloro nelle ore di divertimento vogliono godere della frescura degli Alberi di Acacia ivi fatta = Perciò ad unanimità di voti ha deliberato, e senza opporvi alcuno di contrario sentimento co-struirsi gl’indicati Sedili di pietra del Vesuvio, Omissis

Il SindacoCarlo Jovene

13 maggio 1822Signor Intend. Omissisper mettersi in opera avanti lo spiazzo di S. Gio. Battista, ove di fresco, in seguito de suoi ordini si è costruita una prospettiva coll’im-magine del Redentore quando battezzò S. Giovanni sul Giordano onde illustrare quel luogo. (N.B. l’immagine del pannello costruito è solamente S. Giovanni Battista) Ed affinchè lo stesso resti non solo preservato da piccoli guasti, che vi possono causare da ragaz-zi, ma benanche per la dovuta venerazione dell’Immagine suddet-ta, credesi doveroso costruirvi puranche una così detta paraustata di legname, a regola d’arte, la di cui spesa potrebbe ascendere a c.a ducati dieci.Quante… Ella trova regolare questo mio progetto, dopo di averlo esaminato nella sua…, potrà ordinarmene l’esecuzione.

Il SindacoCarlo Jovene

Avuto l’autorizzazione per la demolizione delle due cisterne e la nuova pavimentazione di detto piazzale, si è ritenuto di far costru-ire, in muratura, dei sedili ed un pannello maiolicato con l’imma-gine di S. Giovanni Battista. Di ciò si discusse il 20 febbraio e il 13 maggio 1822, come appresso riportato.

In seguito con il verbale del 7 luglio 1822, redatto dal Sindaco Carlo Jove-ne, si informò l’Intendente di Salerno che una certa quan-tità di piante di Acacia, prelevate dalla selva patrimoniale e trapiantate sullo spiazzo di S. Giovanni Battista, erano state danneggiate dal manifestarsi di un vento impetuoso.

Pagina a cura di Carmime Raiolae Francesca Mosca

(foto da “Angri.... L’immagine, un ricordo”)

Le piazze, in ogni centro abitato, sono state storicamente luogo d’incontro, di attività sociali ed economiche, per cui di esse si è avuta sempre molta cura, più nel passato che ai giorni nostri

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(Ex Fiera della Borsa)

Lo scorso 14 g iugno s i è c o n c l u s a l a

manifestazione “An-gri tra fede e storia – Arte, miti e leggende della Terra d’Angri”, evento organizzato da “I Cavalieri del Giglio”, l’associazio-ne nata ufficialmente nel 2005 con lo scopo di effettuare ricerche, creare e promuovere eventi e spettacoli me-dievali, con la colla-borazione di altre due associazioni presenti sul territorio, “Bor-go Concilio onlus” e “Panacea”. Tre gior-ni di convegni e visite guidate, di spettacoli itineranti e rappre-sentazioni che hanno tentato di dare valore, il giusto valore, alla proclamazione di An-gri “Città d’Arte”.

Tanti e variegati i momenti per riflettere (il convegno “Angri città d’Arte”, criteri e modelli di svilup-po da adottare per il rilancio della città), per scoprire il passa-to della nostra città (la presentazione del libro “Le strade di Angri” di Gennaro Zurlo), per conoscere usi e costumi lonta-nissimi nel tempo ( i due contributi “Invito al castello: cosa met-tere, cosa mangiare, come apparecchia-re” a cura di Sandra Mazza, docente di archeologia classica e “Il senso del vestire nella rievocazione sto-ria”, a cura di Maria Grazia Di Stefano, docente di costume) e per ammirare i nostri monumenti (due gli itinerari proposti: tra le tappe, i Giardini di Villa Doria, il Castello Doria, la Chiesa di S. Giovanni Battista, l’Insula Angioina di via di Mezzo, la Chie-sa di Montevergine, la Chiesa della SS Annunziata, il museo del Beato Fusco, il Casale degli Ardinghi, la Chiesa di San Bene-detto e quella di Santa Caterina). Tanti anche i momenti per sorride-re (molto apprezzati sia i giullari de “La piccola compagnia

del Cucco” di Vicenza e della “compagnia del Cervo Bianco” di Torre del Greco, sia gli attori di Anziteatro del C.I.C. per la rap-presentazione teatrale “Insieme a te…atro”), per ammirare (l’esposi-zione di armi e armature medievali di Riccardo da Manfredonia o gli abiti storici di “Terra di Grazia”, il famoso laboratorio sartoriale di Anagni), per contemplare (la mostra fotografica di Pasquale Pannone) e per avere l’impressio-ne di essere davvero nel medioevo (accampamenti militari, arcieri e gare di tiro con l’arco, combatti-menti medievali).

Enzo Ruggiero, in rappresen-tanza dell’associazione “I Cavalie-ri del Giglio” ha commentato così la fine dell’evento: “Questa prima edizione di “Angri tra fede e storia” si è conclusa e quando si conclude un evento, una manifestazione, si traccia un bilancio…su cosa fatto, su cosa migliorare, su cosa non fare più. “I Cavalieri del Giglio”,

promotori dell’iniziativa, hanno lavorato in piena sinergia con l’associazione “Panacea” e con il Borgo Concilio per la realizzazione di questi tre giorni che hanno visto Angri vivere un in-

dell’appartenenza, quell’orgoglio di es-sere Angresi, quella sensazione di abita-re in una bella città. Purtroppo il tenere vivi certi valori, il riqualificare e valo-rizzare erano doveri di una generazione che negli ultimi anni ha lasciato spegnere il sacro fuoco dell’ap-partenenza. La poli-tica ha dimenticato la città: dagli anni ‘80 ad oggi, questa comunità ha assistito al degrado causato da una classe dirigente accecata da perso-nalismi e interessi propri che ha relegato la città negli angoli dell’attesa.

Oggi, il tentativo di riscatto voluto e tentato dalle associa-zioni o da gruppi di cittadini rappresenta soltanto il tentativo estremo di tenere accesa la fiammella della cultura, della storia, della tradizio-ne qui ad Angri.

L’ i n d i f f e r e n z a istituzionale resiste ancora oggi: solo nella conferenza di presentazione della manifestazione, te-nutasi presso la sede dell’ETP di Saler-no, Gaetano Vaccaro ha rappresentato il Comune di Angri. In questi tre giorni di convegni e ap-puntamenti, non un rappresentante del Comune si è seduto al nostro tavolo eppure il commissario Bruno Pezzuto aveva inca-ricato gli uffici com-petenti a predisporre la disponibilità di un rappresentate dell’en-te comunale…

Malgrado tutto an-diamo avanti e da do-mani parte l’organiz-zazione della seconda edizione di “Angri tra fede e storia” perché da cittadini angresi sentiamo il bisogno di difendere e valo-rizzare il patrimonio della città per dovere morale e per quello orgoglio di essere angresi che in noi è ancora vivo..”

Carmen Schiavone

Il 13 e 14 giugno, si è svolta la manifestazione “Borgo in festa – 8ª edizione”,

la tradizionale festa di borgo organizzata dall’associazio-ne storico-culturale Borgo Concilio Onlus. Una festa, come sempre, organizzata con amore e passione, con notti in-terminabili di lavoro e sudore. Fatiche certo ripagate dal ca-lore delle persone che si sono complimentate con lo storico presidente, Pasquale Rossi, e con i tanti membri del borgo che, assieme al presidente, ne hanno fatto la storia.

«Poco e tanto da dire - spiega Rossi - anche quest’anno ab-biamo fatto il possibile e l’im-possibile per rendere questa festa carina e gioiosa regalando momenti di intrattenimento e di divertimento alle tante persone che ci hanno onorato della loro presenza tra le quali anche l’onorevole Aldo Patriciello, appena rieletto a Bruxelles.

Molto lavoro, visto che ab-biamo anche collaborato con “I Cavalieri del Giglio” e l’as-sociazione “Panacea” per la realizzazione dell’evento“Tra Fede e Storia- Arte, Miti, leg-gende della Terra d’Angri”, ma le soddisfazioni non sono mancate. Tante le novità: nella taverna, per esempio, è stato

possibile gustare il piatto ziti con le braciole, per riallacciarci alla tradi-zione dello “schizzo di San Giovanni”, acqui-stabili usando lo scudo e il mezzo scudo, monete appositamente coniate per consentire ai nostri visitatori di calarsi com-pletamente nei panni di un uomo medievale.

Con piacere abbiamo invitato nuovamente i “Falconieri di Beneven-to” e i loro inseparabili rapaci: falchi, aquile, gufi e poiane. Abbia-mo, inoltre, invitato i “Bandierai, armigeri e sputa-fuoco del Ducato di Traetto” di Minturno, famosi per le spettacolari coreografie sia con le bandiere sia con il fuoco e la compagnia “la Spada e la Rosa” di Napoli, specializzata in

spettacoli medievali. Nuovo il gioco proposto con le noci tanto apprezzato da chi è venuto alla nostra festa. Come già accen-nato, il ricavato della “pesca di beneficenza” quest’anno è stato interamente devoluto ai

terremotati d’Abruzzo. Cosa altro dire? Nient’altro sulla festa…

Quello che resta da dire è attinente alle tante voci che circolano in giro sul conto del Borgo.

Nell’ultimo periodo ne ab-biamo sentite “di cotte e di crude”: ad alcune provocazioni, talmente assurde da restare di sasso, non rispondiamo. All’accusa di voler fare il Palio per conto nostro o per conto di altre associazioni, ribattiamo in questo modo: noi siamo per il “Palio città di Angri”, organiz-zato da chi l’ha sempre fatto, e anche bene.

La nostra festa, l’ottava festa del Borgo Concilio, è una festa di borgo e basta. Lavoriamo duramente, cerchiamo di fare sempre bene e ci impegniamo non perché ci sentiamo in com-petizione con altri ma perché siamo animati da tanto amore per vicolo Rodi e per la persone che ci vivono.

Proprio a quest’ultime, oltre che a tutta la città di Angri, vogliamo dedicare tutti gli sforzi necessari per la realiz-zazione di una manifestazione semplice, piacevole, divertente e spensierata”.

C.S.

Borgo in Festa

Dal 12 al 14 giugno scorsi si è svolta la 1ª edizione di “Angri tra fede e storia.Arte, miti, e leggende della Terra d’Angri”, promossa da “I cavalieri del Giglio”

treccio positivo di convegni, visite guidate e spettacoli in grado di far scoprire e riscoprire la bellezze della città, le stesse che hanno consentito l’elevazione del nostro paese a “Città d’Arte”.

Inutile negare che si sono af-frontate tante difficoltà e incom-prensioni legate a personalismi eccessivi che, negli anni, hanno spento questa città, l’hanno spenta nell’entusiasmo, nelle tradizioni, nelle iniziative di spessore che si sforzano di fare cultura nel mare dell’indifferenza.

Dopo lunghi mesi di lavoro, vogliamo ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini, coloro che, con il loro sostegno, hanno per-messo che tutto questo prendesse vita e che, per tre giorni, giovani del territorio si siano ritrovati sotto la bandiera della cultura per imparare a conoscere e, con esso, a rispettare un patrimonio unico e parte integrante di una comunità che, negli anni, ha smarrito il senso

Valorizzare Angri come Città d’ArteScoprire e riscoprire la bellezze della città, le stesse che hanno

consentito l’elevazione del nostro paese a “Città d’Arte”

8ª Edizione della manifestazione dell’associazione storico culturale di via Concilio

Pasquale Rossi: noi siamo per il “Palio città di Angri”, organizzato da chi l’ha sempre fatto e anche bene.

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Lello Palumbo, Francesco Rossi, Gennaro Zurolo, Gianfranco Forino

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12GiuGno 2009attualità

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Il 6 Aprile è stata una terribile giornata che tutti gli Italiani ri-corderanno: alle 3:32 un violento sisma, di magnitudo pari a 6.2 gradi della scala Richter, ha raso al suolo diversi paesi dell’Abruzzo ed ha provocato ingenti danni al capoluogo e a molte zone limitrofe. Il terremoto abruzzese, che ha avuto l’epicentro nella provincia aquila-na, ha causato oltre 300 vittime e 1500 feriti. Numerosi sono stati gli sfollati. Fin dalle primissime ore dopo il tragico evento, c’è stata una vera e propria gara di solidarietà che ha accomunato tutti gli italiani da nord a sud, desiderosi di aiutare i “fratelli” abruzzesi.

Le sconvolgenti immagini a cui abbiamo assistito in televisione ci hanno riportato alla mente un altro nefasto evento sismico: il terremo-to dell’Irpinia del 23 novembre del1980.

Anche ad Angri ci sono state numerose iniziative. Molti volontari hanno raccolto viveri ed indumenti da consegnare ai terremotati. È da segnalare anche il grande e valido contributo che la Croce Rossa an-grese ha dato a questa terra marto-riata dal sisma. Infatti tra i tanti vo-lontari della regione Campania che sono partiti alla volta dell’Abruzzo, 4 appartenevano alla Croce Rossa di Angri: Alfonso Di Matola, Amelia Francavilla, Vincenzo Frate e Giu-seppe Mascolo. Costoro sono stati precisamente a Poggio Picenze, ad appena 17 Km dall’Aquila, dal 20 al 27 maggio.

Di Matola e Mascolo, incon-trati nella sede di piazza Doria, ci hanno parlato di questa recente esperienza.

Quando e come avete organizza-to i soccorsi in Abruzzo?

Di solito, dopo queste catastrofi naturali, la Croce Rossa interviene sul territorio colpito per garantire un immediato aiuto, grazie ad un ricambio continuo di volontari che provengono da tutte le regioni d’Ita-lia. L’organizzazione delle varie tendopoli spettava alla Protezione Civile, mentre noi della Croce Rossa avevamo turni di 12 ore per garantire in particolare l’assistenza sanitaria con il servizio 118, al quale ci si poteva rivolgere per qualsiasi esigen-za. Il campo assistito da noi ospitava oltre 420 persone. Abbiamo installato una tenda medica con un tenente medico e un infermiere professio-nale, con una forte sinergia tra noi e le altre organizzazioni operanti in zona. Spesso abbiamo agito anche al di fuori di Poggio Picenze, cioè nella

vicina Paganica. Come era la vita nella tendopoli?La vita nella tendopoli è difficile soprattutto

per le persone anziane, perché viene a mancare la privacy e l’intimità che ti dà solo la propria abitazione. Infatti, per esempio, anche se erano molto confortevoli e puliti i bagni all’interno delle tende, non mancavano evidenti difficoltà ed imbarazzo nel fare anche una semplice doccia. Però abbiamo toccato con mano la grande forza d’animo e la dignità del popolo abruzzese che, per niente scoraggiato dagli eventi, aveva ed ha una grande fiducia nel futuro. Simpatica era l’iniziativa di alcuni giovani che distribuivano delle magliette con la scritta TerremoTosto.

Ovviamente temevamo per l’incolumità delle persone ed è per questo che, per ga-rantire la sicurezza all’interno del campo, esso era sempre sorvegliato e tenuto sotto controllo, anche di notte, per evitare atti di sciacallaggio.

Era però piacevole vedere i bambini che erano sereni perché approfittavano della vita all’aria aperta e della ludo-tenda per giocare tutti insieme con alcuni volontari della Croce Rossa. Per loro era una sorta di “vacanza”.

Comunque la vita nella tendopoli è certa-mente precaria, anche se c’è di tutto: la scuola, le poste, la chiesa militare ecc. Insomma l’in-tero paese era stato trasferito nel campo.

Un inconveniente per la vita del campo era lo sbalzo termico a cui queste persone ogni giorno vanno incontro: la notte la temperatura

cala di molto, la mattina e il pomeriggio arriva anche oltre i 30 gradi.

Durante la vostra permanenza, ci sono state altre scosse sismiche?

Sì. Praticamente tutti i giorni si potevano udire i boati del movimento della terra. Gli abitanti di Poggio Picenze erano abituati e dunque nemmeno facevano caso ai brevi sciami sismici. Mentre noi di Angri, la notte del 20, uscimmo fuori dalla tenda abbastanza impauriti per ciò che stava accadendo. La par-ticolarità e la singolarità di questo terremoto è che spesso il moto della terra è stato sussulto-rio, ondulatorio ed anche rotatorio.

Avete riscontrato analogie tra questa ca-tastrofe e quella che colpì la nostra regione nel 1980?

Sì. Abbiamo rivissuto le stesse lamentele e le stesse sofferenze che hanno accomunato le due popolazioni. Per esempio, siamo stati avvicinati da una persona anziana di 88 anni, all’interno della tendopoli, che commuoven-dosi, sperava di poter tornare a vivere nella propria casa, ma col passare dei giorni vedeva questa speranza affievolirsi. Tali rassegna-zioni erano identiche a quelle del terremoto del 1980.

La risposta degli italiani è stata lodevole, la solidarietà è stata davvero forte. Però c’è sempre molta diffidenza che la benefi-cenza, per i più svariati motivi, possa non arrivare sempre a de-stinazione. Cosa potete dirci a riguardo?

Mai come questa volta gli aiuti sono stati tempestivi, i magazzini erano stracolmi di cibo e di vestiti inviati da ogni parte d’Italia. Solo alcuni indumenti usati, non in per-fetto stato, sono stati buttati. Possia-mo garantire che l’organizzazione è stata davvero efficiente. Il campo di Poggio Picenze era talmente abbon-dante di viveri che le eccedenze di cibo le abbiamo caricate su alcuni pullman diretti verso gli altri paesi limitrofi. Qualsiasi cosa inviata, ve-niva catalogata, messa in apposite tende e distribuita a tutti gli abitanti della tendopoli. In un periodo di crisi economica gli italiani hanno capito la gravità della situazione e si sono uniti in un clima di solidarietà e di condivisione.

La ricostruzione è ora il mo-mento più difficile. Ma ciò che ha promesso il Governo, che per ottobre la maggior parte degli sfollati avrà di nuovo la propria casa, è possibile o è un’utopia?

Purtroppo questa è una nota dolente. I proclami fatti da questo Governo in tv erano solo spot elet-torali. Secondo la nostra opinione è praticamente impossibile che per l’autunno non ci saranno più sfollati o che la maggior parte delle abitazioni sarà pronta per essere consegnata ai cittadini abruzzesi. Abbiamo assistito, all’interno di una tenda, ad un Consiglio Co-munale in cui il sindaco di Poggio Picenze parlava della precaria situazione per la costruzione delle nuove abitazioni, perché non erano stati ancora effettuati i sopralluoghi da parte degli architetti ed ingegneri per individuare la locazione specifi-ca per costruire nuove case.

Qual è il bilancio della vostra permanenza a Poggio Picenze?

È stata sicuramente un’espe-rienza positiva. Ci siamo davvero sentiti utili. Con orgoglio possiamo dire che il 27 maggio, giorno della nostra partenza, gli abitanti di Pog-gio Picenze erano commossi e ci hanno implorato di restare ancora con loro, data la nostra disponibilità nell’aiutarli. Abbiamo stretto alcu-ne amicizie ed abbiamo promesso che ritorneremo a settembre per ga-rantire nuovamente il nostro aiuto.

Sergio Ruggiero Perrino

I volontari Alfonso Di Matola, Amelia Francavilla, Vincenzo Frate e Giuseppe Mascolo hanno operato una settimana a Poggio Picenze

La Croce Rossa di Angri in aiuto dell’Abruzzo

Dal 21 al 26 agosto si terrà presso la Cittadella di Assisi il corso internazionale di studi cristiani sul tema: Se alzi la lanterna sul mistero della fine… Le nuove frontiere della vita e della morte.

Interverranno: Enzo Bianchi della Comunità di Bose, Pier Paolo Donadio, primario rianimazione ospedale di Torino, Federica Gardini, docente di bioetica, Raffaele Luise, giornalista Rai, Salvatore Natoli, filosofo, Carlo Molari, teologo, Rosy Bindi, vicepresidente Camera dei Deputati, Giannino Piana, docente di etica cristiana.

Per informazioni: Cittadella Ospitalità – via Ancajani 3 - 06081 ASSISI – mail [email protected]

Tel. 075/812308; 075/813231; fax 075/812445; http://ospitassisi.cittadella.org; www.cittadella.org – presso la Redazione di ANGRI ’80.

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Per rinascere, Angri ha bisogno anche di te.

Stare alla finestra non è più giustificabile!

Gli abbiamo ri-volto alcune domande sulla

situazione sociale e po-litica di Angri, dopo la crisi amministrativa e l’ennesimo commissa-riamento.

La fine traumatica anche dell’amministra-zione Mazzola, ha fatto registrare un record negativo per il nostro paese, che negli ultimi 10 anni ha subito ben 3 commissariamenti e nel giro di 5 anni sono stati sfiduciati ben 2 sindaci. A livello giovanile come si è vissuto tutto ciò?

Lo scoramento che vive la città di Angri è avvertito anche da noi giovani, in quanto c’è una crescente sfiducia nei con-fronti della politica angrese, che dovrebbe rappresentare tutti noi, ma purtroppo non è così.

Noi giovani avevamo dato fiducia al sindaco Maz-zola e al suo slogan “Final-mente si cambia”, perchè ci aspettavamo il cambia-mento dopo la crescita del degrado di questa città; anche perché ascoltavamo dai nostri genitori che in un passato non lonatno Angri era stata un fiore all’oc-chiello per l’Agro noceri-no sarnese. In Mazzola e anche nei nuovi consiglieri comunali era stata riposta la fiducia di noi giovani per risalire la china, purtroppo il degrado politico ha preso ancora una volta il soprav-vento e la sfiducia in noi è aumentata.

La stessa cosa si può dire anche per l’associa-zionismo giovanile cultu-rale o sociale?

I giovani sono senza punti di riferimento, anche perché le associazioni cul-turali sono pochissime.

Di conseguenza assistia-

mo anche ad un allontanamento dei giovani dalla vita sociale angrese, come mera rinuncia ad interessarsi dei problemi di Angri. C’è una vera e propria fuga dal paese, in quanto il centro cittadino non offre letante e diverse attrazioni che si trovano nei paesi vicini.

Come si può invertire tale pro-cesso? Quali interventi dovrebbe attuare la prossima amministra-zione comunale, per andare incon-tro alle esigenze e alle aspettative dei giovani angresi?

I giovani sono molto realistici, ed è naturale che con una amministra-zione stabile ed operativa la vivibili-tà del paese migliorerebbe. Ci sono cose necessarie che interessano tan-to i giovani quanto gli adulti.

Con il governo Mazzola c’erano 2 o 3 cose che si potevano fare, per-ché c’erano anche i numeri per farle e non sono state fatte, come il mi-glioramento della viabilità, perché così non si perde tempo nel traffico e si va in orario a scuola e al lavo-ro. I giovani chiedono qualcosa di semplice, che Angri sia più vivibile, per non essere costretti anche negli anni prossimi a fuggire da questa realtà, spostandosi nei centri vicini dove vi sono maggiori punti di ag-gregazione, che sono fondamentali in quest’età.

A peggiorare la situazione si è aggiunta anche la mancata riele-

zione del Forum dei Giovani, organo previsto per legge e che da alcuni anni non funziona. Come valuti questa situa-zione?

C’è un po’ di disgusto per la vicenda le-gata al rinnovo del Forum, perché l’anno scorso le elezioni nella Casa del Cittadino sono state abrogate per brogli. Abbiamo vissuto questa situazione con molta per-plessità in quanto tale organo era visto come un tramite per le idee giovanili. È veramente uno scandalo che ad Angri non ci sia un Forum.

Una nuova amministrazione comuna-le l’avremo dopo maggio 2010. Durante l’attuale commissariamento, ti aspetti comunque qualche cambiamento?

Naturalmente noi sappiamo che il com-missario ha soprattutto l’obiettivo di ge-stire l’esistente, di dare qualche stimolo all’economia locale, far fronte alle piccole carenze evidenti del territorio e gestire l’ordinario funzionamento della macchina

comunale. Noi pensiamo comunque che an-che questo commissariamento, come quello seguito alla caduta del sindaco La Mura, rappresenterà per forza di cose un ulteriore rallentamento per la vita del paese. Anche se riconosciamo al commissario il fatto che ha voluto mettere bene in chiaro che il suo pri-mo obiettivo, sono i provvedimenti riguar-danti la viabilità e sembra che nel settore si stia muovendo qualcosa.

Alla luce di queste situazioni quali pos-sono essere le future aspettative?

Per noi studenti attualmente non si pro-spettano momenti confortanti. Angri è vista da noi giovani quale città morente e non si vedono prospettive per lo sviluppo. Questa è una cosa molto grave perché un giovane senza prospettive è un giovane che non va avanti.

Attualmente c’è grande sfiducia perché la città non offre niente e la politica, che dovrebbe rappresentarci, ha prodotto negli ultimi 10 anni solo amarezze, senza dare ri-sposte concrete.

Si è consolidata l’idea che si tratta di un semplice gioco di poltrone e ciò scoraggia molto noi giovani, anche perché non ci sono ideali da portare avanti né vi sono persone che vogliono concretamente portare avanti un progetto per Angri.

Non c’è nessuno ad Angri che vivifica ed esalta il Paese, c’è solo chi ha fatto e fa fug-gire i giovani da una realtà che, se prosegue su questa strada, non avrà futuro.

Davide Vitiello

Come giovane angre-se e come esponente di una parte politi-

ca, come pensi che si viva questa situazione della am-ministrazione cittadina?

«Da alcuni anni il si-stema angrese si è pratica-mente arrestato. Abbiamo un paese che si sta trasfor-mando sempre più in un dormitorio. Non ci sono attrezzature per i giovani né attrezzature per disabili e cosa più grave è che non c’è vitalità e nessuna attività di tipo culturale. Il progetto di cambiamento messo in can-tiere dall’amministrazione Mazzola, come da quelle precedenti, si è interrotto anzitempo e il commissario prefettizio non può fare al-tro che provvedere all’am-ministrazione ordinaria. Dunque il paese natural-mente si bloccherà di nuo-voa. E con esso si blocche-ranno anche le aspettative dei giovani.»

Cosa manca all’attuale classe politica del nostro paese?

Penso che non c’è una volontà politica, perché “politica” significa fare il bene della gente. I consi-glieri comunali non si sono interessati alla progettualità perché per essi la politica è vista come “potere” basato su un sistema clientelare, teso ad ottenere vantaggi e non finalizzato al bene sociale. Va comunque det-to che l’amministrazione Mazzola si reggeva su una maggioranza di altro colo-re politico ed era visibile l’esistenza di un forte per-sonalismo più che di una progettualità. C’è anche da dire che queste persone non erano più sostenute da idea-li ma erano tenute assieme da un capo nel migliore dei modi. L’abilità di Mazzola è stata quella di tenere unito questo gruppo per questo

Intervista ad Antonfabio Morena, studente del Liceo “La Mura” e presidente della Consulta provinciale degli Studenti

Lucio D’Ambrosio, 21 anni, dei Giovani Democratici, interviene sulla crisi del paese e sul suo futuro

«La politica deve tornare a servire il paese»

breve periodo». Il futuro dei giovani come si

prospetta in questo momento? Il problema giovanile nasce dalla

natura stessa dei giovani angresi, poiché essi non sono interessati né alla politica né alle tante problema-tiche che riguardano Angri. I giova-ni cercano di evadere dalla propria realtà, non rivendicano uno spazio autonomo e non cercano di miglio-rare il paese. Da questo nasce la dif-ficoltà di fare un partito giovane o di organizzare un’associazione che abbia uno scopo collettivo, perché i giovani non si sentono coinvolti dal-la politica.

I commissariamenti continui del Comune vanificano ancor più le aspettative dei giovani che fi-niscono per vedere nel momento elettorale un inutile esercizio de-mocratico.

Penso che finora non ci sia stata la presa di coscienza delgrave dramma che Angri vive. Se il nostro paese ha il record dei commissariamenti e nessuno si è scandalizzato, è perché ci siamo abituati a questa politica

che non mira alle esigenze dei cittadini.

La politica è vista come un corpo estraneo, per cui anche i giovani non si in-teressano di chi sarà il sin-daco, se ci sarà un centro sociale o se possono riven-dicare quello che a loro in-teressa. Il problema grave è proprio questo, non c’è un momento sociale di “ri-vendicazione”.

Quali sono allora le prospettive per il paese?

Viste quelle che sono state le ultime amministra-zioni, io credo che bisogna mettere fine ad una politi-ca meramente clientelare, per far crescere una buona politica. Un diffuso detto recita che quando governa uno solo, ossia il commis-sario prefettizio, fa il bene di tutti, quando governano in tanti fanno il bene di se stessi. Il commissario pre-fettizio, che è super partes, guarda al bene del paese al di là dei problemi politici. Sembra assurdo che può fare il bene di una comu-nità un “forestiero” e non chi è stato scelto democra-ticamente dai cittadini. È strano che solo il commis-sario vede i disagi di Angri e cerca di risanare l’econo-mia così come altri proble-mi della città. Mi auguro che la prossima ammini-strazione tenga conto di questo lavoro svolto e lo prenda ad esempio.

D. V.

«La politica non deve essere mera occupazione di poltrone»

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Allora chi è innanzitut-to Gerardo novi?

Un Angrese nato ad Angri (ormai, purtroppo, siamo rimasti in pochi…) che ha girato il mondo, si è stabilito lontano, ma che conserva sempre in fondo al cuore la nostra amata città.

Raccontaci in breve come da Angri sei diven-tato uno degli chef italiani più apprezzati, e soprat-tutto come è nata in te la passione per la cucina?

Ho frequentato la scuola media a Scafati perché “a quei tempi” ad Angri c’era solo quella che ve-niva chiamata “scuola di avviamento”; nella scelta delle superiori, poi, fui in disaccordo totale con mia madre che seguendo le orme di un mio fratello maggiore, voleva indiriz-zarmi all’istituto tecnico per Geometri per avviarmi verso un “lavoro sicuro”, a me invece interessava l’ITIS di Scafati, scuola scelta da molti miei compa-gni delle medie. Proprio in quel periodo, casualmente, comparivano per le strade di Angri dei manifesti che pubblicizzavano l’apertura di una nuova scuola a Saler-no: l’IPAS, (oggi IPSAR); per fare un dispetto a mia madre la scelsi. Oggi, e da ben 35 anni, ne sono anche docente di tecnica dei servizi e laboratorio di cucina.

E dopo la scuola, iniziò subito il lavoro?

Terminati gli studi, du-rati in tutto due anni, col diploma di qualifica fui av-viato dalla stessa scuola al mondo del lavoro e all’età di 15 anni fui letteralmente “spedito” a Bordighera, in Liguria, per fare espe-rienza; dopo, ricordo che andai per due anni a Roma. Fu dopo queste due prime esperienze lavorative che capii l’importanza dell’at-tività che avevo intrapreso e delle soddisfazioni mo-rali ed economiche che ne potevano scaturire se fatta bene. La cucina è: arte, vita, amore, piacere, benessere, soddisfazione, medicina, salute, cultura, aggregazione, tradizione, storia, religione, e tanto altro ancora…basti pensare al significato della parola

ricetta: prescrizione e dosaggio che aiuta a star bene. Solamente due professionisti la compilano: medici e cuochi.

A proposito di cuochi, hai ri-coperto anche ruoli importanti all’interno di associazioni di ca-tegoria...

Sì , sono s t a to p r e s iden t e dell’A.C.S. (Associazione Cuochi Salerno) per 16 anni, oggi ne sono il presidente onorario. L’associazione, parte integrante della Federazione Italiana Cuochi con oltre 20.000 soci in tutta Italia, raccoglie intorno a se circa 400 cuochi della provincia di Salerno, promuove incontri e confronti, organizza manifestazioni e corsi di aggiornamento a livello nazionale ed internazionale. Attual-mente ricopro la carica di Consigliere Nazionale dell’Ordine Professionale dei Maestri di Cucina ed Executive Chef, costola elitaria della FIC (Fe-derazione Italiana Cuochi).

Dove è possibile, oggi, assaggiare le tue prelibatezze?

Da 15 anni collaboro con il MEC Hotel di Paestum.

Paestum (e paesi limitrofi) ha saputo rivalutare la mozzarella di bufala facendola diventare un “simbolo culinario” a livello pla-netario…

Sì, c’è un progetto alla base e so-prattutto un’intesa tra amministratori e produttori, poi c’è il lavoro di tutti in tale direzione, tanto che anch’io ho ideato e portato a compimento due importanti manifestazioni per la valorizzazione di prodotti tipici: Il “concorso enogastronomico di Paestum” sul tema: “i prodotti ca-seari della piana del Sele” giunto quest’anno alla 7ª edizione; e “Pro-fumi e sapori del Cilento: Dal de flore dietarum alla cucina di Ancel Keys”.

Angri, come tutto l’Agro noce-rino sarnese, invece, avevano in passato il pomodoro San Marzano ma, ad oggi, nessuno fa niente per ridare “all’oro rosso” più famoso del mondo il suo giusto valore: che consigli ti senti di dare agli amministratori locali ed agli im-prenditori conservieri?

Credo che il pomodoro San Mar-zano, una volta vero “fiore all’oc-chiello” di tutto l’Agro, nell’ultimo

ventennio abbia subito modificazioni per incrementarne la produzione e renderlo più resistente agli attacchi parassitari, a discapito, chiaramente, della bontà e della qualità del pro-dotto. Da addetto ai lavori ed anche da originario dell’Agro mi sento

di consigliare agli imprenditori di “tornare al passato” reimpiantando il vero San Marzano autoctono, ed agli amministratori locali di promuovere il prodotto attraverso manifestazioni e fiere che periodicamente si tengono in tutta Italia; alla fiera di Rimini, per

esempio, si svolge a febbraio il MIA (mostra internazionale dell’alimen-tazione) a cui i comuni dell’Agro consorziandosi potrebbero parteci-pare limitando i costi ma facendosi una grandissima pubblicità, oppure incominciare a programmare qualche evento per l’EXPO 2015 che si terrà a Milano e tratterà fondamentalmente l’alimentazione.

Che consiglio puoi dare, invece, ai giovani che vogliono intrapren-dere una carriera come la tua nel campo della ristorazione e della cucina?

Così m’inviti a nozze…faccio questo lavoro da 35 anni, dico sempre che è un’attività piena di sacrifici, superabili solo con la passione, la volontà e l’amore. Solo così si otter-ranno grandi soddisfazioni.

Dell’Angri di oggi che ne pensi? Purtroppo gli impegni professio-

nali non mi danno troppe opportunità di tornare al mio paese, figurati che manco alla festa di San Giovanni da 43 anni, ma so che rispetto a quella che ricordo io è “in caduta libera”…

Sei venuto però alla cerimonia di consegna del “Premio Città di Angri” dove hai rincontrato – in

puro stile “Carramba che sorpresa!” il tuo vecchio compagno di scuola Gian-ni De Martino, il quale mi ha raccontato che vi siete poi rivisti ad un Fe-stival a Merano dove tu, in rappresentanza della Campania, hai parteci-pato alla realizzazione di un piatto per il dinner di gala: Raccontaci come è andata…

L’amico Gianni De Mar-tino fu mio gradito ospite al Wine-Festival di Merano, importante manifestazione di enogastronomia, tra gli eventi in programma c’era una serata dedicata ai sapori dell’Italia, la cui realizza-zione fu affidata all’Ordine Professionale dei Maestri di Cucina ed Executive Chef, io fui chiamato a rappresen-tare la Campania e per l’oc-casione preparai un piatto di nuova creazione con prodotti nostrani: “Trancet-to di ricciola in guazzetto con pomodorini del Vesu-vio, verdurine croccanti e saccottello di pasta fillo ai sapori Mediterranei”. Il piatto fu molto apprezzato e all’uscita in sala ci fu un’ovazione. De Martino ha contornato quella serata leggendo alcuni passi di un suo libro che parla di sapori particolari e di odori.

Un successo tutto an-grese quindi…ma se Angri fosse appunto un odore particolare per un tuo piatto altrettanto partico-lare, quale sarebbe?

Il fiore d’arancio. Ho nei miei ricordi olfattivi questo profumo, allorquan-do tornavo a casa mia ad Angri, nel mese di maggio, dopo parecchi mesi passati fuori per lavoro, aprivo il finestrino della carrozza del treno che mi traspor-tava e avvertivo la dolce fragranza. È un’essenza che trova impiego in molte mie preparazioni. Ogni volta ricordo Angri e la mia fanciullezza.

Inventiamoci allora una specialità a base di “fior d’arancio della terra d’Angri”…

Ottima idea! Mi viene subito in mente una pastie-ra di grano particolare. Ci penserò…

Facci sapere…Grazie a Gerardo novi

Continua l’ospitalità di “AnGRI ‘80” nei confronti dell’Associazione A.n.G.R.I., il cui respon-sabile, Giuseppe novi, intervista gli “Ambasciatori Angresi”, vale a dire tutti quei personaggi che dal 2003 ad oggi hanno ricevuto il “Premio Città di Angri” per meriti artistici, professio-

nali, politici, sportivi e altro. Questo mese è la volta del famoso chef Gerardo novi

«Riscopriamo il vero San Marzano» Nell’ultimo ventennio ha subito modificazioni per incrementarne la produzione e

renderlo più resistente agli attacchi parassitari, a discapito della bontà e della qualità

PRoGRAMMASABATo 11 LUGLIo

prEsso la casa dEl cittadino ore 17:00 : Apertura lavori e Saluti alle Autorità

ore 17:30 : Convegno: “L’importanza della Aferesi”.Intervento del dott. G. Pistolese del S.I.T.

osp. S. Leonardo Salerno e della Dott.ssa M. Schiavo del C.I.T osp. nocera Inferiore.

ore 18:00 : Consegna delle benemerenze.ore 20:00 : Rappresentazione teatrale

“ ‘A penzione d’ ‘o viecchio” della Compagnia Teatrale ANZITEATRO

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Egregio direttore, alla luce del recen-te risultato elettora-

le, degli eventi che l’hanno preceduto e dei prossimi sviluppi politici e ammi-nistrativi ad Angri ritengo opportuno riassumere i fatti che hanno caratteriz-zato la politica cittadina degli ultimi due anni.

Una riflessione quan-to mai necessaria dopo la straordinaria vittoria del Centrodestra alla Provin-cia di Salerno con l’ele-zione a Presidente dell’on. Edmondo Cirielli, cui ha contribuito anche una net-ta affermazione elettorale della nostra coalizione a livello cittadino. Un dato che fa giustizia di tante po-lemiche e che mi spinge a ringraziare tutti i cittadini angresi. Col loro voto, essi hanno dimostrato di aver ben compreso le motiva-zioni che hanno portato alla sofferta, ma ineludi-bile, scelta di sfiduciare il Sindaco Mazzola lo scorso marzo. partiaMo dall’inizio. Dopo l’imprevista de-

fenestrazione del Sindaco La Mura, le forze politiche del Centrodestra angrese (Alleanza Nazionale, Forza Italia e UDC) hanno avuto poco tempo per riflettere sul candidato da proporre alla guida del paese. In presenza dei vertici provinciali, si ri-tenne giusto che fosse For-za Italia ad esprimerlo.

Agli alleati fu invece de-mandato l’onere di fare una scelta su uno dei due can-didati messi in campo dai vertici provinciali di Forza Italia: l’avv. Massimo Po-stiglione e il dott. Gianpao-lo Mazzola. All’epoca, l’on. Edmondo Cirielli ricopri-va la carica di Presidente Provinciale di Alleanza Na-zionale.

Fu lui che, dopo aver sentito me e Peppino Fer-raioli, presidente del Cir-colo Locale di Alleanza Nazionale, convenne sull’opportunitaà di far convergere i consensi del nostro Partito su Mazzola. Ricordo bene l’entusiasmo e il lavoro frenetico neces-sari alla rapida composizio-ne delle liste. L’idea di riu-scire finalmente a proporre un radicale cambiamento nei modi di gestione della

“cosa pubblica”, spinse Alleanza Nazionale a divenire il primo partito del Centrodestra di Angri e alla vit-toria del Sindaco Mazzola.

Come è noto, però, non egual-mente esaltante fu il risultato di al-cune delle liste messe in campo dal candidato sindaco e, in particolare, Forza Italia risultò l’ultimo partito cittadino in termini di consensi.

Ciò comportò due imbarazzanti conseguenze: in primo luogo il Sin-daco eletto era un Sindaco di mino-ranza; la seconda, particolarmente spiacevole per noi, fu che A.N. - pur essendo il primo partito della coali-zione e pur avendo avuto diritto ad eleggere ben 4 consiglieri, in caso di pari affermazione della coalizione - elesse al civico consesso solo due propri rappresentanti.

Ora, se sei Sindaco di minoranza, puoi imboccare due strade: quella difficile (cercare di governare la cit-tà seguendo il programma elettorale e chiedendo la fiducia del Consiglio Comunale di volta in volta) e quel-la meno complicata (convincere qualche consigliere d’opposizione a sostenerti, anche a costo di rin-negare il programma e mortificare gli alleati). Tutti sanno qual è stata la scelta portata avanti dal sindaco Mazzola, in completa autonomia e senza consultare le principali forze di maggioranza.

Un percorso analogo fu seguito da Mazzola nel definire i caratteri della sua prima giunta; e anche in questo caso decise da solo. Nacque così la cosiddetta “Giunta tecnica”, all’in-terno della quale furono elevati al rango di assessore anche importanti esponenti del Centrosinistra.

L’unica eccezione venne fatta per me (anche per la mia duplice veste di “politico/tecnico). Molto sempli-ce ed immediata fu la posizione del dott. Mazzola su questo punto: “ho bisogno del tuo aiuto per governare la città”.

Le cose, come è noto, sono anda-te diversamente. Col senno di poi, sono propenso a ritenere che il fine ultimo della mia chiamata in giunta fosse quello di farmi lasciare i1 po-sto in Consiglio Comunale. Qualche buon amico, peraltro, mi aveva av-visato. Io, però, sono fatto così: sono abituato a dare fiducia al prossimo.

Varata la Giunta, inizia l’espe-rienza amministrativa. Una vera e

propria avventura che, giorno dopo giorno, si dimostrò più difficile di quanto si potesse lontanamente iim-maginare, in ragione della pesante eredità lasciata dalle precedenti ge-stioni. Sul piano strettamente politi-co, poi, capisco subito che il clima amichevole e di collaborazione pre-elettorale era destinato progressiva-mente a svanire.

sE il buonGiorno si vEdE dal Mattino...

Un significato inequivocabile è da attribuirsi agli attacchi alla mia persona immediatamente successivi all’insediamento della giunta e alle prime nomine di governo: tanto più se se quegli attacchi venivano dal-la stessa maggioranza e dalle stesse persone che avevano auspicato, più che condiviso, determinate assun-zioni di responsabilità. Agli attac-chi sui giornali seguono dei veri e propri boicottaggi delle decisioni prese nell’ambito delle deleghe af-fidatemi.

Nel dicembre 2007, dopo uno straordinario impegno profuso per la predisposizione del primo bilan-cio Mazzola, si assiste alla prima eclatante “sorpresa politica”. Alla seduta del Consiglio comunale del 31 dicembre 2007 (destinata ad ap-provare il documento contabile nei

tempi previsti dalla legge) manca stranamente il numero legale: due consiglieri di maggioranza si pre-sentano in ritardo in consiglio e tut-to salta.

fu un iMportantE priMo punto di svolta a cui sEGuì una vEra E propria “nottE

dEi lunGhi coltElli”. L’epilogo della storia fu l’appro-

vazione del bilancio 2008 e l’estro-missione del gruppo U.D.C. dalla maggioranza.

La successiva campagna elettora-le per le elezioni politiche - con le nuove scelte di campo e la composi-zione del gruppo consiliare del PDL - permise poi agli ex U.D.C. di stare nuovamente in amministrazione.

Al ricompattamento formale della maggioranza non consegue, comun-que, un auspicato cambio di rotta del governo cittadino e, soprattutto, non cambia l’atteggiamento del sindaco Mazzola nei confronti di chi con lui doveva condividere attivamente l’esperienza di provare ad ammini-strare problemi complessi e stratifi-cati nel tempo.

Lo stallo amministrativo, inter-rotto solo da periodici proclami e comunicati stampa di propaganda, doveva essere superato!

Decido così, contro la volontà del

Sindaco e a rischio di essere messo in minoranza. di portare in Consi-glio comunale un progetto relativo alla gestione del servizio tributi. Per inciso, ad Angri si registrano tassi di evasione imbarazzanti, purtrop-po aggravati dalla scarsità di mezzi e professionalità sufficienti ad argi-narli.

è così che si alimenta, in ambito tributario locale, un perverso circolo vizioso: meno risorse hai a disposi-zione, meno efficiente puoi essere; meno efficiente sei, meno risorse avrai a disposizione.

Al mio tentativo di scuotere il torpore amministrativo e politico, risponde positivamente un gruppo di “coraggiosi” consiglieri comunali di maggioranza: i cosiddetti “dissi-denti” (il tempo, poi, ha in verità di-mostrato chi fosse veramente dissi-dente). Questo gruppo di consiglieri decide di sostenere la mia linea e, anche grazie all’appoggio dell’op-posizione, il Sindaco viene messo in minoranza.

la priMa crisi politica dEll’aMMinistrazionE Mazzola si concludE

ad ottobrE 2008. Devo dire, purtroppo, non senza

qualche mio errore. Forse, ancora una volta, d’ingenuità.

L’intervento degli organi pro-vinciali del PDL riesce a mettere d’accordo le parti sulla base di due principi: riduzione e razionalizza-zione delle spese di gestione (leggi, riduzione dei componenti dello staff del Sindaco); scelte politico ammi-nistrative di particolare importanza per la città pienamente condivise con la maggioranza consiliare.

Ancora una volta, però, le aspet-tative vengono disattese: il Sindaco continua nella sua solitaria azione amministrativa, senza condividere le scelte strategiche e, soprattutto, sen-za risolvere i problemi della città.

il resto è storia recente. Le elezioni provinciali e le scelte

delle candidature portano il Sindaco Mazzola ad assumere una posizione tanto chiara quanto assolutamente improponibile: “devo essere l’uni-co candidato politico della coali-zione”. In pratica: “devo vincere e basta!”. Sono stati gli stessi vertici provinciali del PDL a ritenere il dic-tat inaccettabile. In loro presenza, nella riunione appositamente volu-ta dal Sindaco, hanno “sposato” la

mia tesi, decidendo che “chiunque abbia l’aspira-zione a candidarsi è libe-ro di farlo, chi non vuole è altrettanto libero di non candidarsi”.

Solo per questi fatti, come ho già avuto occa-sione di spiegare in una mia lettera alia cittadi-nanza, il Sindaco, ferito nell’orgoglio per non esse-re stato assecondato nelle sue aspirazioni, mi revoca dalla carica di vicesindaco. Tutto ciò, peraltro, senza consultare né informare gli organi provinciali del PDL e, soprattutto, senza una motivazione politica.

Inizia, cosi, la fine de l l ’amminis t raz ione Mazzola. I vertici pro-vinciali del PDL, non es-sendo stati avvisati della decisione della mia revoca e, soprattutto, resisi con-to che l’azione è del tutto immotivata (sia dal punto di vista politico che ammi-nistrativo), abbandonano il Sindaco al suo destino, lasciando lasciando libertà ai consiglieri di deciderne le sorti.

L’11 marzo 2009 termi-na l’esperienza ammini-strativa con il dottor Maz-zola Sindaco di Angri.

L’epilogo, poi, della sua storia politica è stato, per certi versi, ancora più discutibile. Resterà nella storia la sua frase “voto Villani ma resto uomo di centrodestra” Una cultura e un atteggiomento che non può essere il mio e quello del PDL.

La cittadinanza lo ha compreso bene. Nel no-stro Collegio, il Presidente Cirielli ha ottenuto 12.605 preferenze, pari al 66,10% dei consensi.

Tutto ciò nonostante la parentesi di un’esperienza che non è stata propria-mente come l’avremmo voluta.

Per quanto riguarda la posizione del dottor Maz-zola, i vertici provinciali e i probiviri hanno iniziato le procedure per l’espul-sione dal Partito, comuni-condolo ai cittadini angre-si attraverso l’affissione di un pubblico manifesto.

Antonio Squillante

Antonio Squillante, ex vicesindaco e assessore alle Finanze, interviene sulle controverse vicende che hanno portato alla sfiducia nei confronti del sindaco

Gianpaolo Mazzola e all’ennesimo commissariamento del nostro Comune

«Vi racconto cosa è realmente accaduto nel Centrodestra angrese»

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Lo scorso 31 maggio presso il locale MD MUSIC ACADEMY, in viale Kennedy, si è esibito il duo “Aquilegia”, formato da Sonia Amarante e Silvio Rossomando, in un concerto dal titolo “Trame Spa-gnole”. Prima esibizione angrese quella del duo Aquilegia, patroci-nato dal comune di Angri e sponso-rizzato dal locale Md Academy.

Grande talento e dedizione per la musica si è potuto evincere dalle suadenti note spagnole con cui So-nia Amarante e Silvio Rossomando hanno aperto la serata. Le musiche di Alberto Piazzolla (Oblivion, Violentango, Libertango, Primave-ra Portena, Calambre, Night Club 1960) hanno visto un magnifico duetto di pianoforte (suonato da So-nia Amarante) e sassofono (suonato da Silvio Rossomando). Le musiche di Alberto Evaristo Ginastera: (Danzas Argentinas, Danzade de la Moza Donosa), quelle di Enrique Granados (No.2 Oriental, No.5 Andaluza) e quelle di Isaac Albeniz (Asturias), sono stati gli assoli con cui Sonia Amarante si è esibita nella sua arte: il pianoforte.

La passione per la musica classica

e contemporanea di Sonia Amarante, giovanissimo talento angrese, fanno di lei un’artista davvero singolare e unica nel suo genere. Ha conseguito il diploma presso il conservatorio di Avellino Domenico Cimarosa. Tut-tora studia per conseguire il titolo di insegnante di pianoforte. Silvio Rossomando, anch’egli giovanissi-mo, è diplomato brillantemente in sassofono presso il conservatorio medesimo, dove i due artisti si sono

incontrati e hanno realizza-to un connubio artistico ben affiatato.

«Nel recente passato ha detto - Sonia - mi sono esi-bita da solista anche nella Casa del Cittadino. Oggi invece è molto difficile, vista la precaria situazione amministrativa e sociale del nostro paese, progettare una stagione artistica ad Angri. Gli impegni futuri sono tutti proiettati per lo più fuori dal nostro paese dove il pubbli-co e le istituzioni sono mag-giormente sensibili verso la musica classica.

«Mi auguro - ha conclu-so Sonia - di poter realizza-re di nuovo ad Angri, in uno spazio pubblico e più ido-neo a questo tipo di mani-festazioni, serate di musica classica e contemporanea, nonostante le non poche difficoltà che si incontrano per organizzarle».

Carmen Mariagloria Chirico

Articolo su sonia amarante.

Concerto di Sonia Amarante e di Silvio Russomandopatrocinato dal Comune e sponsorizzato dal locale MD Academy

il duo “Aquilegia” ammalia con le “trame spagnole”

Margherita Parrilli, di-rettrice dell’Accademia Nazionale di Danza a Roma, il 28 maggio scorso, ha esaminato le piccole al-lieve della scuola di danza di Rosa De Angelis.

La scuola dell’insegnante Rosa de Angelis ha così inaugurato, a livello na-zionale, l’avvio delle visite della Direttrice alle scuole di danza d’Italia, secondo un progetto innovativo che vede per la prima volta in sessant’anni l’Accademia Nazionale di Danza “en-trare” letteralmente nelle scuole private.

La signora Parrilli, che rappresenta la “danza” in Italia sia da un punto di vista istituzionale che professionale, individua, infatti, personalmente i po-tenziali talenti sparsi per il territorio.

«La danza fa meglio di qualsiasi sport, perché tiene occupato tutto il corpo», ha evidenziato la signora Par-rilli ai genitori delle allieve, prima di esaminarle.

«Ci sono due cose che fanno bene ai piccoli: la danza e il nuoto. Quanto al resto, non fategli fare niente, almeno fino ai dieci anni». La visita della di-rettrice è anche finalizzata ad offrire un momento di aggiornamento agli inse-gnanti, permettendo loro di essere sempre in prima linea con il professioni-smo richiesto dalla danza. «“Progetto danza” di Rosa De Angelis è associato all’ A.N.P.D. e T., l’Associa-zione Nazionale Promo-zione Danza e Teatro – ha continuato la Parrilli - per cui ci teniamo a che il per-corso didattico intrapreso all’interno di questa scuola sia quello legato all’Acca-demia Nazionale di Danza. Un percorso, insomma, che sia il più vicino possibile a ciò che debba costituire

veramente la danza in sé ». Ogni anno, l’Accademia organizza

spettacoli molto suggestivi, che vedo-no come protagonisti gli allievi: a fine stagione sarà il turno della favola di Gianni Rodari, “Il cipollino”.

Durante gli esami al “Progretto Danza”, la direttrice ha segnalato al-cune allieve, appartenenti al secondo, al terzo e al quarto livello di danza, che potrebbero trasferirsi a Roma e cominciare il percorso professionale

presso l’Accademia. Entusiasta l’insegnante Rosa de

Angelis, che ha considerato un grande onore la visita della signora Parrilli.

A settembre le sue allieve saranno impegnate al “Taranto Danza”, una settimana ricca di spettacoli, ospiti, stage e workshop alla presenza di alcuni fondamentali nomi della danza internazionale.

Daniele Santonicola

Grande soddisfazione delle allieve della scuola di danzaper l’incontro con la direttrice Margherita Parrilli

“Progetto Danza” visitata dall’Accademia nazionale

Il 2 maggio scorso il Centro Artistico Culturale Arcobaleno ha portato in scena, al Teatro San Pietro di Scafati, la commedia di Samy Fayad “Cose Turche”.

A dispetto di ciò che potrebbe-ro lasciare intendere il nome e il cognome dell’autore, scrittore di origini turche trapiantato a Napoli, la commedia non ha nulla a che vedere con il paese asiatico. Anzi, sia i personaggi che la storia sono tutte partenopee.

Decidendo di prendere di mira un casinò dell’Italia Settentrionale, alla cui direzione vi è l’asmatico responsabile (Luigi Falcone) – co-adiuvato da una segretaria esperta di soap opera (Gabriella Magaldi) -, la banda di truffatori gestita da Vincenzo Castellano (Gianluca Sessa) vede come protagonisti una verace pseudo-contessa russa, donna Marta (Eleonora Beninca-sa), il fascinoso e perennemente angosciato Leonardo (Saverio Di Donato), l’ex pugile fuori di testa

Marcantonio (Nello Russo) e la finta interprete Angelina (Filomena D’Aniello).

A rendere difficoltosa la riuscita del colpo “gobbo” contribuiranno altri pittoreschi personaggi (inter-pretati da Gaspare Esposito, Luca Afeltra, Luigi Buscè, Annagrazia D’Aniello e Fiorella D’Aniello) che faranno scivolare la vicenda in un turbinio di surreali paradossi.

Diretta dall’artista Mimmo Fu-sco, con l’ausilio delle scene di Antonio e Giovanni Giordano, della truccatrice Marianna Annun-ziata e della suggeritrice Antonella Annunziata, la commedia portata in scena dall’Arcobaleno, con l’entu-siasmo della presidente Elisa Sessa, ha riempito la sala del San Pietro di Scafati, riscuotendo un ottimo suc-cesso e tante risate grazie al ritmo veloce e alla divertente (e divertita) recitazioni degli attori. Lo spetta-colo verrà riproposto il prossimo 4 luglio in piazza ad Angri.

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Andata in fumo la possibilità di mettere insieme le mol-teplici forze imprenditoriali

presenti sul territorio e svanito il sogno di poter allestire un organi-co di alto cabotaggio, la dirigenza angrese si ritrova dinanzi all’enne-sima fuga degli imprenditori e al disinteresse assoluto della città nei confronti della squadra di calcio.

La risultante di questi elementi potrebbe portare l’attuale dirigenza a compiere il gesto estremo di ven-dere il titolo e ottanta anni di storia del cavallino rampante.

La fotografia più bella della stagione grigio rossa è arrivata dal

tripudio riservato al tor-pedone che ha riportato la squadra in città dopo il pareggio (1-1) a Bitonto. Un risultato che ha consen-tito all’Angri di mettere in cassaforte la permanenza in serie D senza dover obli-terare il ticket dei playout.

Un obiettivo che appariva piuttosto utopistico, è giun-to a dispetto delle vicende che hanno colpito la società grigiorossa in una stagione tutta da dimenticare.

Il cavallino rampante ha continuato la corsa solo gra-zie all’opera di un manipolo di dirigenti appassionati che hanno tenuto in vita le speranze di quei pochi ir-riducibili sostenitori che hanno seguito la squadra nella buona e nella cattiva sorte.

L’Angricalcio è restata in serie D e il meritato tributo va al gruppo di calciatori che non hanno mai lesinato di spendere l’ultima goccia di energia per arrivare al traguardo fortemente volu-to. Mai come quest’anno il gruppo plasmato da Enzo Criscuolo ha dimostrato al popolo angrese il valore e il significato dell’attac-camento alla maglia. Le alterne vicende societarie, le inutili e deleterie illazioni, non sono riuscite a pene-trare all’interno delle mura del “Novi”; con solerzia e passione i calciatori hanno sempre profuso il massimo delle energie per tirarsi fuori dalla deficitaria situazione di classifica.

«La salvezza di quest’an-no – commenta Mimmo Battipaglia – ha assunto

un valore pari al secondo posto conquistato due anni fa. Eravamo in condizioni difficili, tutti ci davano per spacciati e anche tra la nostra tifoseria serpeggiava un evidente pessimismo: la squadra invece ha di-mostrato carattere, affrontando anche le difficoltà che non arrivavano solo dal rettangolo di gioco».

«Ognuno – ha continuato il diri-gente grigiorosso – ha recitato la par-te in maniera esemplare e la salvezza è sostanzialmente il risultato della compattezza del gruppo».

Tre allenatori Erra, Pagliarulo e Rega e un organico, forgiato in extremis dal tuttofare Criscuolo, in grado di poter arrivare, come pro-

nostico, a risultati ambiziosi, invece per una serie di inconvenienti l’Angri ha dovuto attendere l’ultimo turno di campionato per arrivare ad una salvezza sofferta, ma meritata.

Il presente impone giustificato festeggiamenti senza risparmi per-ché la serie D resta un patrimonio dell’intera città, ma le pene patite in questo torneo devono fungere da insegnamento per il futuro calcistico nella nostra città.

Il futuro dell’US Angri 1927 resta un rebus! Le sirene che arrivano da fuori città sembrano seguire una strada già tracciata negli anni passati e il destino della compagine grigio rossa resta sempre appeso ad un filo

Resta un rebus il futuro dell’U.S. Angri 1927!

e parlare di pianificazione con programmi lungimiranti resta il solito sogno di ogni calda estate angrese, del resto il calcio fotografa la pessima situazione di un paese apatico privo di senso di appartenenza.

Luigi D’Antuono j

L’unica soluzione resta quella di cedere il titolo sportivo ad altre piaz-ze che hanno già manifestato interes-se a rilevare il diritto a partecipare al massimo torneo dilettantistico.

Dopo anni di sofferenza e riso-luzione in extremis della cronica crisi che avvolge il calcio angrese, stavolta i sostenitori Grigiorossi si apprestano a pagare un conto salato che passa attraverso l’indifferenza mostrata dalla città, e stavolta non vi sono nemmeno le condizioni per po-ter far leva sulla classe politica trop-po impegnata a preparare la com-

petizione elettorale del prossimo anno. Il calcio cittadino non ricopre più un ruolo di primo piano e anche i politici che prima adottavano la compagine calcistica per recuperare voti, ora hanno voltato le spalle ai Grigiorossi.

Una disaffezione totale manife-stata dalla scarsa presenza di spet-tatori nelle partite casalinghe che ha indotto i dirigenti angresi ad ul-teriori esborsi economici che hanno superato notevolmente le cifre pre-ventivate.

L’uscita di scena della “GM Cor-

poration”, ultima ancora di salva-taggio, ha complicato la situazione facendo precipitare l’ambiente an-grese nello sconforto.

Non ci sono alternative e nono-stante il proficuo lavoro degli attuali dirigenti non si intravedono solu-zioni. L’US Angri 1927 è stata ab-bandonata dagli angresi e il “Novi” si prepara a raccogliere il silenzio assordante delle domeniche. Serve l’ennesimo miracolo, ma la realtà dice che il calcio ad Angri è arrivato al capolinea.

L. D’Ant. j

Vendita del titolo: estrema soluzioneIn fumo la possibilità di mettere insieme diverse e molteplici forze imprenditoriali

L’uscita di scena della “GM Corporation”, ultima ancora di salvataggio, ha complicato la situazione facendo precipitare l’ambiente angrese nello sconforto.

La situazione del calcio cittadino fotografa la pessima situazione di un paese apatico, privo di senso di appartenenza

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il 28 maggio scorso nella chiesa di San Giovanni Battista

hanno festeggiato il 25º anniversario di

matrimonio Rosanna Femiano e Franco

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San Giovanni hanno festeggiato gli sposi

con coriandoli e fuochi di artificio, augurando loro un prosieguo di una lunga vita felice

insieme.

NOZZE D’ARGENTO

Lo stadio “Pasquale Novi” non ospiterà la fase finale dei campiona-ti professionistici della categoria Allievi e Giovanissimi. La decisione è stata adottata dai vertici nazionali della FIGC all’indomani dei controlli effettuati nelle strutture che ospiteranno l’importante kermesse.

L’impianto angrese, nonostante i lavori imposti dal Commissario Stra-ordinario, Bruno Pezzuto, non è risultato idoneo ad ospitare le gare che vedranno impegnate compagini della massima serie.

Il “novi” avrebbe dovuto ospitare Inter, Sampdoria, Empoli e Cesena, ma l’attesa degli appassionati angresi sarà vana perché le formazioni giovanili dei campioni d’Italia e di altre compagini blasonate del calcio nazionale sono state dirottate sull’impianto di Aversa.

oltre al danno di aver perso la possibilità di ospitare una manifestazio-ne di rilevanza nazionale che avrebbe richiamato molti addetti ai lavori e avuto una cassa di risonanza notevole attraverso le telecamere di Sky, si aggiunge la beffa per aver speso soldi pubblici nella ristrutturazione di un impianto rivelatosi comunque non all’altezza.

Lu.dant.

La società per azioni MAIn, sponsor del club angrese nelle ultime due stagioni,

non assumerà più la gestione di-retta dell’US Angri 1927, ma ga-rantirà anche per i prossimi anni una forma di supporto al sodalizio angrese.

La GM Corporation Spa, nelle persone del presidente Gianpaolo Mazzola e dell’amministratore dele-gato Roberto Manzo, in procinto di essere acquisita da un’impresa sta-tunitense, ha espresso soddisfazio-ne per la salvezza conquistata dalla società calcistica US Angri 1927 nell’ultima gara del campionato di calcio di serie D, girone H.

I vertici della società angrese MAIN, sponsor del club angrese nelle ultime due stagioni, rivolgo-no un ringraziamento a quanti han-no contribuito al raggiungimento dell’obiettivo della permanenza in serie D, in particolare ai dirigenti, allo staff tecnico e agli atleti, con

l’augurio che la dirigenza attuale, già per il prossimo anno, possa porre le basi per l’avvio di una nuova stagione di rilancio che conduca alla promozione in Prima Divisione.

«La società - hanno spiegato i dirigenti - che in queste ultime due sta-gioni è stata ben lieta di assumere la gestione del club angrese, pur profon-dendo grossi sforzi eco-nomici, resterà in qualche modo al fianco dell’US Angri 1927 anche per i prossimi anni. Purtroppo non potremo più conti-nuare ad assumere la ge-stione diretta del sodalizio cittadino, essendo stata conclusa la trattativa per l’acquisizione della so-cietà da parte del gruppo americano ICB LLC, grazie all’accordo con la multinazionale britannica Rtuk.

Continuando però a ge-stire il management azien-dale della GM Corporation Spa per tutte le attività che la holding statunitense condurrà sul territorio na-zionale, anche ad avvenuta acquisizione, ci impegne-remo fin da subito ad inter-cedere presso i vertici del gruppo americano».

Luigi D’Antuono j.

Mazzola molla l’US Angri 1927

GRAFICHE MERCURIo s.r.l.

Sped.in A. P. 45% comma 20/B art. 2 legge 662/96 Filiale Salerno

Casella postale n. 82Redazione: v. Don Minzoni, 1

AnGRI - Tel. 081.8509939-Fax 081.949499E-mail: [email protected]

Reg. del Tribunale di Salerno n. 591 del 17.11.1983

Via S. Maria area P.I.P. - Angri (SA)

Foto di archivio C.I.C.

Direttore responsabileA n t o n i o L o m b a r d i

Responsabile trattamento dati personali (L.n.196/2003): Luigi D’Antuono

Versare l’importo sul C/C/P n. 10928844 intestato a:

Coop. Centro Iniziative Culturali 84012 AnGRI (SA)

Abbonamento annuo ordinario ... € 8,00 sostenitore, minimo ... € 16,00

Ed.: Cooperativa Centro Iniziative Culturali s.r.l.

Ha espresso soddisfazione per la salvezza conquistata dalla società calcistica US Angri 1927 nell’ultima gara del campionato di calcio di serie D, girone H.

Brutto momento per la compagine grigiorossa, dopo l’insperata conquista della permanenza in serie D

La bici fa bene al cuore e ... all’ambiente

Finalmente riaperto, ad inizio giu-gno, il ponte di via Delle Fontane

Page 19: Angri_80

19GiuGno 2009 notiziE utili

AcquEdotto 081-5168111

AssociazionE castEllo 081-947603

BibliotEca coMunalE 081 -5132089 CarabiniEri 081-948383

CEntro iGiEnE MEntalE 081-946399

CrocE rossa italiana 081-5131626

DistrEtto sanitario a.s.l. sa/1 081-946450

EnEl 081-5176533 EnEl Guasti 800-111927

Pronto EnEl 800-202364 FErrovia

081-948548 Gas

167-096085 Gas Guasti 800-016086

Guardia MEdica VIA BADIA 081-9368176

onoranzE funEbri “PaluMbo” 081-940822

onoranzE funEbri “SavarEsE” 081-949426 Municipio

081-5168111 Polizia MunicipalE

081-5168227 Polizia stradalE

081-949666 ProtEzionE civilE

081-5168266 Soccorso aci

081-946707 Ufficio postalE p.za annunziata

081-948612 ViGili dEl fuoco

081-5177222 BAnCHE

Deutsche Bank s.p.a. Corso Italia, n. 65

081-5135288 MontE dEi paschi di siEna

Via Murelle, n. 21 081-946377

banca antonvEnEtaVia R. De Pascale

081-5135722 banca dElla caMpania

Via Giudici, n. 5 081-940031

popolarE di napoli Corso V. Emanuele, n. 126

081-5131440

ConTE, via Dei Goti, 10 - Tel. 081.946188D’AnTonIo, p.zza Sorrento - Tel. 081.948570GALLUCCI, via Roma, 15 -Tel. 081948513PoLInI p.zza S.Giovanni - Tel. 081.946131

nAZIonALE, via nazionale, 144 -Tel. 081.949016CoMUnALE I viale Europa 45 - Tel. 081.5138774CoMUnALE II via Dei Goti, 139 - Tel. 081.946759

Croce Rossa Italiana - 081.5131626 - Emergenza sanitaria Tel. 118

La farmacia CoMUnALE I di viale Europa presta i l s erv iz io g iorna l i ero e notturno con il seguente orario:

Dalle 8,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 20,30 con la consueta apertura della porta, mentre dalle 13 alle 16,30 e dalle 20,30 alle 8,30 la farmacia

resterà con la porta chiusa ma con il farmacista in servizio all’interno.

Via Papa Giovanni XXIII -Tel. 081/5131667

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AVIS CALEnDARIo DonAZIonI

la farMacia coMunalE 1 è apErta tutti i sabato la farMacia contE è apErta tuttE lE doMEnichE

LUGLio 12 2009SEttEMBRE 13 2009ottoBRE 11 2009

numEri Di pubblica

utilitàGiuGnoDomenica 21 Polini/FasolinoMercoledì 24 Farmacia nazionaleSabato 27 Conte - Polini/Fasolino - Comunale 1Domenica 28 Conte

luGlioSabato 04 Conte - Sparano - Comunale 1Domenica 05 SparanoSabato 11 Sparano - Comunale 2 - Comunale 1Domenica 12 ConteSabato 18 Comunale 2 - Galucci - Comunale 1Domenica 19 Gallucci

Nonna Anna D’Antuono ha festeggiato il suo 100° compleanno,

circondata dall’affetto di tutti i suoi cari.

Un caloroso augurio, per questo stupendo e memorabile evento, da parte dell’intera sua famiglia, di amici e

conoscenti, nonché dalla redazione di ANGRI ‘80.

100º coMplEanno

Da sin.: Giuseppe Palumbo (prof. Scuola Media in pensione, per anni consigliere comunale del Msi e poi di A.N.); nicola Pa-dovano (dirigente I.A.C.P. in pensione, consigliere comunale del Psi negli anni ‘80); Antonino Pastore (insegnante e sindacalista Cisl-scuola, attuale dirigente scolastico del Terzo Circolo didatti-co); il compianto ragioniere Giovanni Lombardo (noto militante del PCI); nicola Strisciuglio (Impiegato ditta Feger, ancora in ser-vizio); Giovanni Bonelli (Avvocato); Peppuccio Pauciulo (Dott. commercialista).

I Vitelloni... angresiIn posa per una foto ricordo, a fine anni ‘60, ini-

zio ‘70, nel popolare e frequentatissimo Bagno Elena di Pozzano

CAnTARE A SAn

LoREnZoSe hai voglia di

cantare e il Signore vuoi lodare non devi più

aspettare ma una sola cosa hai da fare:

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Il 10 giugno 2009, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, si sono uniti in matrimonio Stefania Cesarano e Diego De Pasquale. Auguri agli sposi e ai loro genitori. Un augurio affettuoso al papà Domenico e alla mamma Ida, nostri collaboratori, dalla redazione di ANGRI ‘80.

fiori d’arancio

Il 25 aprile scorso Maria Bossiè

e Gerardo Stanzione, dopo 25 anni

di matrimonio, hanno riconfermato

la loro unione d’avanti a DIo. Che i prossimi 25 anni siano

ancora più felici. Auguri da Rosa,

Cosimo e Antonio, nonché dalla redazione

di AnGRI ‘80

noZZE D’ARGEnTo

sE oltrE al tuo abbonaMEnto, nE procuri un altro pEr un

conoscEntE o un parEntE, i 2 abbonaMEnti vEnGono sottoscritti

a 5,00 € anziché 8,00 €

Page 20: Angri_80

20GiuGno 2009m o m E n t i l i E t i

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LIETo EVEnTo

foto Lello Mosca

IL 31 MARZO SCORSO PER LA GIOIA DI MAMMA E PAPà

è NATO ROSARIO ZENNA. TANTI

AUGURI A MAMMA LORY ED A PAPà NANDO

DAGLI ZII GIULIA E MICHELE E DAI

CUGINI ENZO, PAOLO E GIANLUCA SESSA, DALLA NONNA ELISA, NON-

CHé DALLA REDAZIONE DI ANGRI ‘80.

La sorellina Anna annuncia agli amici che è arrivato

Aniello Del Pezzo. La mamma Mariapina Esposito ed il papà Gerardo, ringraziano il Signore per la gioia e per la felicità di avere una bellissima

famiglia. Auguri ai piccoli Anna e

Nello, ai loro genitori dallo zio Salvatore, dai cugini

Luigia e Giovanni e dalla redazione di ANGri ‘80.

LIETo EVEnTo

Lo scorso 1º maggio, è nata a Roma

la piccola Chiara Selvino.

Auguri alla mamma Maria Tullia Esposito,

al papà Pierpaolo, ai nonni e allo zio Daniele Selvino dalla redazione di AnGRI ‘80

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Lo scorso 7 giugno,

nella Chiesa di S. Antonio Abate,

ha ricevuto il sacramento del

battesimo la piccola Marika Calabrese.

Auguri alla mamma Raffaella,

al papà Antonio e alla sorellina Antonella

dalla redazione di AnGRI ‘80

battEsiMo

Lo scorso 24 Maggio ha ricevuto il sacramento del battesimo il piccolo Ignazio Acanfora.

Nel percorso battesimale è stato accompagnato dalla mamma

Stefania Russo, dal papà Vincenzo

e dal padrino Fabio Russo. Auguri ai nonni paterni e

materni, a tutti i parenti che hanno partecipato alla cerimonia

dalla redazione di ANGRI ‘80

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