Ancora su Corel Draw! · 2010. 2. 4. · I moduli di Corel Draw! 3.0 Sunteggiamo le caratteristiche...

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GRAFICA Ancora su Corel Draw! di Francesco Petroni e Aldo Azzari Nel presentarvi, nel numero scorso di MC, il Corel Draw! 3.0 vi avevamo annunciato un articolo di approfondimento, in cui avremmo eseguito passo passo un esercizio completo, che sfruttasse i vari moduli in cui è suddiviso il Corel Draw! stesso. Tale approfondimento risulta ancora più opportuno per il fatto che la prova di Corel, in sede di impaginazione, per i soliti motivi di spazio, è stata, decurtata (mio malgrado) di un gran numero di figure. Il fatto è questo. Una prova su un prodotto come Corel Draw! 3.0, che si compone in realtà di quattro o cinque prodotti a sé stanti, ciascuno con un suo compito istituzionale, prova condotta, come cerchiamo di fare, con l'obiettivo di sperimentare effettivamente e di illustrare tutti gli aspetti e le funzionalità principali, non può che essere molto lunga. In questo caso, come capita sempre più spesso, dobbiano ricorrere allo stratagemma di dividere la prova in due, la prima che serve istituzionalmente per descrivere completamente il prodotto, la seconda, questa, che serve per approfondire temi operativi e che quindi può essere ospitata nella rubrica di grafica I moduli di Corel Draw! 3.0 Sunteggiamo le caratteristiche del Corel Draw l 3.0, meglio descritte nella prova pubblicata sul numero scorso di MC, cui rimandiamo i più interessati. La scatola di Corel racchiude oltre al tradizionale Manuale e ai tradizionali di- schetti, anche un CD, zeppo di materia- le Clip-Art (12.000 immagini, fig. 2) e dotato di relativo catalogo su carta, e una cassetta, VHS, che contiene un corso sintetico ma abbastanza comple- to delle sue varie funzionalità. Il prodotto vero e proprio, presente sia su dischetto, in formato compattato, sia su CD, è costituito da più programmi differenti, alcuni già della Corel, altri acquisiti proprio per affiancare il Draw!. Oltre a Draw! e a Trace, già proprietà Corel, citiamo il prodotto di Business Graphic tridimensionale Chart It l , della Three D Software, il prodotto Photo- Figura l-Corel Draw' 3.0 - Ambiente Draw'. L'ambiente operativo di Corel Draw' si è arricchito, rispetto alle vecchie versioni, dello strumento Ro"-Up. In pratica si tratta di finestre di dialogo permanenti (non scompaiono dopo l'uso) che contengono tutti i comandi relativi ad una data funzione evoluta. t innovativo il fatto che permangono sul video in modo che si possa controllare immediatamente l'effetto delle varie impostazioni e, se del caso, eseguire immediatamente le variazioni necessarie, senza dover richiamare da capo la finestra. Figura 2- Corel Draw! 3.0 - Chp-Art. La confezione di Corel contiene oltre al tradizionale Manuale e ai tradizionali dischetti, anche una cassetta VHS, con un corso sintetico ma abbastanza completo delle sue varie funzionalità e un CD, contenente materiale Clip-Art (12.000 figure Il) e dotato di relativo (e indispensabile) catalogo su carta. Qui vi presentiamo un po' di tali figure piazzate artisticamente in un unico disegno. 314 MCmicrocomputer n. 123 - novembre 1992

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Ancora su Corel Draw!di Francesco Petroni e Aldo Azzari

Nel presentarvi, nel numero scorso di MC, il Corel Draw! 3.0 viavevamo annunciato un articolo di approfondimento, in cui avremmoeseguito passo passo un esercizio completo, che sfruttasse i varimoduli in cui è suddiviso il Corel Draw! stesso.Tale approfondimento risulta ancora più opportuno per il fatto che laprova di Corel, in sede di impaginazione, per i soliti motivi di spazio, èstata, decurtata (mio malgrado) di un gran numero di figure.Il fatto è questo. Una prova su un prodotto come Corel Draw! 3.0, chesi compone in realtà di quattro o cinque prodotti a sé stanti, ciascunocon un suo compito istituzionale, prova condotta, come cerchiamo difare, con l'obiettivo di sperimentare effettivamente e di illustrare tuttigli aspetti e le funzionalità principali, non può che essere molto lunga.In questo caso, come capita sempre più spesso, dobbiano ricorrereallo stratagemma di dividere la prova in due, la prima che serveistituzionalmente per descrivere completamente il prodotto, laseconda, questa, che serve per approfondire temi operativi e chequindi può essere ospitata nella rubrica di grafica

I moduli di Corel Draw! 3.0Sunteggiamo le caratteristiche del

Corel Drawl 3.0, meglio descritte nellaprova pubblicata sul numero scorso diMC, cui rimandiamo i più interessati.

La scatola di Corel racchiude oltre altradizionale Manuale e ai tradizionali di-schetti, anche un CD, zeppo di materia-le Clip-Art (12.000 immagini, fig. 2) edotato di relativo catalogo su carta, euna cassetta, VHS, che contiene uncorso sintetico ma abbastanza comple-to delle sue varie funzionalità.

Il prodotto vero e proprio, presentesia su dischetto, in formato compattato,sia su CD, è costituito da più programmidifferenti, alcuni già della Corel, altriacquisiti proprio per affiancare il Draw!.

Oltre a Draw! e a Trace, già proprietàCorel, citiamo il prodotto di BusinessGraphic tridimensionale Chart Itl, dellaThree D Software, il prodotto Photo-

Figura l -Corel Draw' 3.0 - Ambiente Draw'. L'ambiente operativo di Corel Draw' si è arricchito, rispetto alle vecchie versioni, dello strumento Ro"-Up. In pratica sitratta di finestre di dialogo permanenti (non scompaiono dopo l'uso) che contengono tutti i comandi relativi ad una data funzione evoluta. t innovativo il fatto chepermangono sul video in modo che si possa controllare immediatamente l'effetto delle varie impostazioni e, se del caso, eseguire immediatamente le variazioninecessarie, senza dover richiamare da capo la finestra.

Figura 2 - Corel Draw! 3.0 - Chp-Art. La confezione di Corel contiene oltre al tradizionale Manuale e ai tradizionali dischetti, anche una cassetta VHS, con un corsosintetico ma abbastanza completo delle sue varie funzionalità e un CD, contenente materiale Clip-Art (12.000 figure Il) e dotato di relativo (e indispensabile)catalogo su carta. Qui vi presentiamo un po' di tali figure piazzate artisticamente in un unico disegno.

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Figura 3 - Corel Drawl - Ambiente Show/ Lo Show! è un esempio «vivente)) dell'importanza e della sofisticazione della tecnologia Object Linking and Embedding,OLE per gli amici. Si può realizzare una presentazione partendo direttamente da Corel Showl e inserendo via via nelle varie pagine solo «oggetti)) realizzatiattraverso OLE. In tal modo tutti gli applicativi disponibili sulla macchina vengono sfruttati come OLE Server, mentre il modulo Show/ è un Client di tutti.

Figura 4 - Corel Draw! 3.0 - Ambiente Chart-It/ Il Corel Drawl 30 in realtà si compone di una serie di prodotti grafici di tipo (e di origine) differente in grado discambiarsi, attraverso vari tipi di file e attraverso le funzioni di interscambio di Windows, «oggetti)) grafici. Oltre a Draw/, che è l'ambiente principale, c'è Chart-It,che è un prodotto di Business Graphics molto specializzato in diagrammi tridimensionali, c'è Photo Paint!, c'è Show!, c'è Trace.

Figura 5 - Corel Draw! 3.0 - Help interattivo. t ovvio che un prodotto che trasuda grafica da tutti i pori deve avere un proprio Help di adeguata ricchezza grafica. Levarie pagine utilizzano spesso grossi bottoni, in pratica degli accattivanti disegnini.

Figura 6 - Corel Draw/ 3.0 - Uso del Trace. Abbiamo preso uno dei disegni ((sample)) di Paint! e lo abbiamo convertito in un disegno vettoriale sfruttando Trace. Leimpostazioni di Trace consentono di definire il numero di colori (o dei toni di grigio) cui ridurre /'immagine originale. Il risultato è costituito da una serie di poligoni, dicolore omogeneo. Vediamo la figura in Paint/ prima della cura e in Draw! dopo. Gli abbiamo ridotto, per cattiveria, i colori da 256 a 16 e si nota.

Paint!, che è nientepopodimeno che ilclassico PaintBrush IV della ZSoft (laversione professionale di quello presen-te in tutti i Windows). Lega un po' tuttigli altri il Corel Show! (fig. 3), che serveper impostare delle presentazioni, defi-nendo quali immagini vedere, in qualesequenza, con quali tempi e con quali

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effetti nel passaggio dall'una all'altra.La critica, e tra i critici ci mettiamo

anche noi, ha notato alcune disuniformi-tà operative tra i vari moduli, dovuteprobabilmente al fatto che le acquisizio-ni sono recenti e non si è provvedutoalla omogeneizzazione tra i moduli.

Questa, nelle future versioni, dovreb-

be riguardare la gestione del Colore,che è necessario che sia sempre lastessa, e che non solo permetta diattivare le stesse funzionalità, ma anchepermetta di sfruttare le stesse finestreoperative. Dovrebbe riguardare la ge-stione dei Testi. Dovrebbe a maggiorragione riguardare le funzionalità al con-

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Ci è stato commissionato il disegnodi una copertina di un cofanetto conte-

1/ caso studio

torno, quelle di servizio, come quellaper l'impostazione della Pagina, la stam-pa, ecc.

Il secondo modulo, che affianca de-gnamente il Drawl è il Chart Itl, e chesvolge, al servizio del Drawl o per contosuo, funzioni di charting totalmente tri-dimensionale (fig. 4). Nel nostro casostudio non sono previsti diagrammi equindi lo dovremo ignorare.

Il terzo modulo è il Photo-Paintl, che,come fa capire anche il nome doppio,può servire a due cose differenti. AIritocco delle immagini raster provenientida scanner, oppure alla realizzazione,partendo dal foglio bianco, di disegnibit-mapped e quindi con tecniche pitto-riche.

In realtà la divisione tra i tre prodotti,e tra le varie finalità proprie di ciascunprodotto, non sono così nette. Sia per-ché possono comunque passarsi, in va-rie direzioni, oggetti grafici di qualsiasitipo, sia perché certi tipi di lavoro sonorealizzabili indifferentemente con l'unoo con l'altro dei prodotti.

Non parleremo neanche del quartoprodotto. Lo Show! che, come detto,serve per costruire degli Slide Showcon la materiale sviluppato con gli altritre. Parleremo invece dello strumentoTrace, che serve per trasformare undisegno raster in un disegno vector.Corel Trace, per dirla con altre parole,cerca di convertire le sequenze di puntipresenti in un disegno bitmapped, inlinee e in poligoni.

Quindi se si dispone di un disegnobit-mapped lo si può importare diretta-mente in Draw!, oppure lo si può con-vertire in un disegno Vettoriale, sfrut-tando il Trace, e poi lo si importa comeinsieme di oggetti e non più come unicooggetto Raster.

In questo secondo caso il disegnorisulterà ben più manipolabile. Il disegnoche meglio si presta ad essere vettori a-lizzato è ovviamente quello con i contor-ni ben definiti (fig. 6)

È chiaro che sarà l'utente che seglie-rà il processo produttivo del suo dise-gno, ovvero il percorso e i trattamentida far subire ai suoi elementi grafici.Dipende dalla finalità che si pone, dallasua creatività e dalla padronanza dellostrumento tecnico, che deve sempre ecomunque essere assoggettata allacreatività.

Figura 7 - Corel Draw'3. O - Il caso studio. Lafoto appena scanneriz-zata in Photo-PaintlIl nostro caso studio.Supponiamo di doverrealizzare una coperti-na di un CD dedicato aLouis Armstrong e divoler utilizzare, comebase di partenza, unasua vecchia foto a co-lori. La prima cosa dafare è quella di « scan-nerizzare» la foto conuno scanner o con unatelecamera e di salvar-ia in uno dei centomilaformati riconosciuti daCorel Photo-Paintl

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111''"' "huh, P,lml',

Figure 8, 9 - CorelDraw' 3.0 - Correzionedell'Immagine inPhoto-Paint'Photo-Paint' disponedi due tipologie distrumenti (non a casoha un nome compo-sto). Ouelli che servo-no per disegnare leimmagini bit-map (Co-rei Photo-Paint' altrinon è che una ulterio-re versione, professio-nale, del classico PaintBrush della Z-Soft) equelli che servono perritoccare le immaginigià disponibili, in gene-re quelle provenienti,via scanner, dalla real-tà. I ritocchi possonoessere fatti a manooppure possono esse-re delegati a una dellenumerose e sofistica-te funzionalità cheoperano a livello di bit,su tutta /'immagine osu una sua area.

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nente CD di musica Jazz. Come perso-naggio emblematico abbiamo sceltoLouis Armstrong e la sua tromba, percui abbiamo pensato di prendere unasua foto (fig. 7) e di rielaborarla utilizzan-do alcuni degli strumenti presenti nellaconfezione di Corel Draw! 3.0.

I passi sono:- cattura dell'immagine con unoscanner;

correzione dei colori in Corel Paintl;vettorializzazione con Corel Trace;importazione in Corel Drawl;ricoloritu ra;inserimento del contenuto testuale;manipolazione con effetto Blend;stampa.

RitoccoGli strumenti per il ritocco della im-

magine sono numerosi, e possono es-sere utilizzati sia su tutta l'immagine,che su una sua parte.

Nel primo caso si utilizzano delle fun-zioni automatiche che eseguono dei«calcoli» sui pixel e producono diretta-mente il risultato. Nel secondo caso sipuò intervenire a mano, pescando dallaToolbox lo strumento, e operando solosul particolare.

Ad esempio si può aumentare il con-trasto di tutta l'immagine, come di unsuo particolare poco nitido.

Le Icone relative alle funzionalità dausare per il ritocco sono ben 7. Hannonomi spesso intraducibili. Poiché li homaterialmente cercati sul dizionario vipropongo le loro traduzioni letterali:Contrastare, Sfuocare, Acuire, Rendereluminoso, Macchiare, Colorare, Sba-vare.

Sul manuale ogni funzione è descrittae illustrata con un disegno che ne chiari-sce il significato.

Oltre alle funzioni attiva bili via Box cisono quelle presenti nel menu Optionse Edit. Le principali sono Convert To,Transform e Filter. Alcuni dei filtri ripro-pongono funzioni presenti sui bottoniche in questo caso agiscono su tuttal'immagine, altri sono originali. Anche inquesto caso il manuale esemplificaesaurientemente il significato del co-mando. I filtri sono 12. Citiamo quelloche «solarizza» (termine fotografico) lafigura, quello che rimuove gli spot, ov-vero le zone che «sparano» (terminetelevisivo), quello che aggiunge un «ru-more» (termine hi-fi), quella che crea uneffetto rilevo, o quella che esegue unaposterizzazione.

Le possibili combinazioni sono centi-

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Figura lO - CorelDraw' 30 - Resa inbianconero.Qui vediamo in azioneuna delle funzioni dimanipolazione cheserve, come risultaevidente dalla immagi-ne, per tradurre i varicolori in toni di grigio.Tale problema può es-sere risolto a monte,dallo scanner, se siusa uno scanner inbianco e nero, o a val-le, dalla stampante sesi stampa l'immaginea colori su una stam-pante in bianco enero.

Figura 12 - CorelDraw! 3.0 - AI lavorocon Trace - Specifi-che di lavoro.I vari parametri, cheun utilizzatore profes-sionale del set di pro-dotti Corel! deve pa-droneggiare, servonosostanzialmente perdeterminare in chemodo Trace deve in-terpretare le sequenzedi punti contigui equindi se fame dellelinee più o meno arro-tondate, se considera-re le linee centrali ri-spetto alle aree oppu-re ai contorni, e casivia.

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Figura 11 - CorelDraw' 3.0 - Salvatag-gio in altro formato epassaggio in Trace.Uno strumento, pre-sente nella ricca dota-zione di Corel, chesvolge istituzionaf-mente funzioni di ser-vizio, ma che può es-sere anche usato conintenti creativi è il giàcitato Trace, che serveper tradurre immaginibit-mapped in immagi-ni vettoriali, riducendo,secondo le numerosespecifiche impostabili,i vari punti in linee o inpoligoni irregolari e icolori irregolari in colo-ri pieni.

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~ Option N •••• e Iwmttm1u!t1m IlCon'lerl long Linea F'iCurve-

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• Follow Outline O Vefl Sho,t + M.d'" +M._O Follow Cenler Une~ Use Unito••••linea O Shool O M"'11 Lino. OLoose&jU";f.". Lino"'idth

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Figura 14 - CorelDrawl 3.0 - Ricoloritu-ra in Drawl

La ricoloritura si fa suivari oggetti. Anche ilcolore, vero e propriocavallo di battaglia diCorel!, va consideratocome uno strumento"Creativoli. Si posso-no ottenere effetti par-ticolari falsando i colo-ri, oppure colorandoimmagini in originemonocromatiche.Ogni oggetto può es-sere poi trattato o concolore pieno o con uneffetto sfumatura daun colore all'altro, an-che passando attraver-so... l'arcobaleno.

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Figura 13 - CorelDrawl 3.0 - Final-mente in Draw! -Tutt'altri strumenti adisposizione.Mentre il Photo-Paintlè un prodotto bit-mapche agisce sui pixel, ilDrawl è un prodottovettoriale che manipo-la gli oggetti. La stru-mentazione a disposi-zione è quindi del tut-to differente. La stes-sa immagine si puòvedere sia in formatovettoriale puro, nelquale appaiono solo icontorni, sia in forma-to finale, con i colori ele sfumature al loroposto.

Figura 15 - CorelDrawl 3.0 - I due tipidi TestoCorel Drawl disponedi due strumenti, di-stinti tra di loro, perinserire testi nella im-magine. Il primo serveper il cosiddetto TestoArtistico, il secondoper il testo normale,che è assimilabile aduno o più paragrafi, sucui agiscono funzioniproprie di word pro-cessar. Per definire lecaratteristiche del te-sto si può sfruttareuna delle finestre RolI-Up che contiene bot-toni e comandi cheagiscono proprio sultesto.

naia e riteniamo che solo un utilizzatoremolto esperto le possa padroneggiare,ovvero usare a ragion veduta, tutte.Nelle figure 8, 9 e 10 vi proponiamoalcune manipolazioni della foto digitaliz-zata.

TraceAnche il Trace è uno strumento che

ha centinaia di varianti operative, in di-pendenza del tipo di immagine da cui siparte (a colori, in bianconero, numero dicolori o di grigi) e dalla qualità di parten-za (uniformità delle zone di colore omo-geneo).

Trace riordina i bit sparsi nel file bit-mapped in poligoni di colore omogeneo(fig. 11)

Le impostazioni da passare sono rela-tive al numero di colori che si desideraavere in uscita, al tipo di risoluzionedesiderata per le linee che costituisco-no il poligono, al livello di soglia sotto ilquale i pixel ({sparsi» non vengono presiin considerazione (fig. 12). Insomma an-che qui c'è da studiare la teoria e dafare prove pratiche a volontà, anche suimmagini preparate allo scopo.

Noi abbiamo sfruttato Trace per con-vertire l'immagine di Louis Armstrong inun insieme di oggetti vettoriali. Il file dipartenza è un PCX quello di arrivo unEPS (derivato dal formato PostScript)leggibile con il comando File Importa daCorel Drawl.

In Carel Draw! ... finalmenteSiamo giunti finalmente ai passi finali

che eseguiremo in Drawl (fig. 13). Inquesto caso abbiamo sfruttato i duemoduli Paint! e Trace per funzioni diseNizio. In altri casi, quando ad esem-pio l'obiettivo finale sia un disegno bit-ma p, può avvenire il viceversa.

In Corel! dobbiamo ricolorare gli og-getti sfruttando i numerosi strumentidedicati allo scopo (fig. 14) e scegliendotra le infinite combinazioni di colori.

Inseriamo poi il testo, scegliendo tra idue tipo di testo quello cosiddetto Arti-stico (l'altro è quello normale assimilabi-le ad un paragrafo, su cui agisconofunzioni proprie di word processor).

Nel testo artistico (fig. 15) ogni carat-tere può essere trattato come se fosseun oggetto qualsiasi e può quindi subirevari tipi di trattamento estetico (coloritu-ra, riempimenti, effetti speciali, ecc.)non possibili su un intero paragrafo.

Per definire le caratteristiche del te-sto si può sfruttare una delle finestre

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Figure 16, 17 - Corel Draw' 3.0 - Inserimento di un elemento testuale. Abbiamo appena detto che un punto di forza del Corel' sono le funzioni che permettono digestire i testi. Si va da funzioni analoghe a quelle di un WP, ad esempio per scrivere, formattare e controllare ortograficamente i paragrafi, a quelle che permettonodi scegliere uno dei 255 (avete letto bene, duecentocinquantacinque! font True Tvpe in dotazione, a quelle che permettono di manipolare il testo come se fosse unoggetto grafico qualsiasi, ad esempio per adattarlo ad una linea irregolare.

Figura 18 - Corel Draw' 3.0 - Blend dalla Tromba alla Nota.La funzione Blend produce una serie di oggetti intermedi tra due estremi che possono essere anche assolutamente differenti. Nella finestra RolI-Up si possonodefinire sia il numero dei passi intermedi sia il tipo di passaggio desiderato tra i due colori, passaggio che può essere, anche in questo caso, diretto o con effettoarcobaleno.

Figura 19 - Corel Draw! 3 O - La diffusione dei prodotti sotto Windows, che lavorano con 24 bit di colore (2 alla 24-ma colori, quindi 16 milioni e rotti) provocano unabuona diffusione delle stampanti a colori. Esistono diverse tecnologie di stampa, e conseguentemente diverse ,,famiglie}} di stampanti e diverse categorie diprezzo. Qui vediamo una stampa eseguita con una economica stampante a getto d'inchiostro.

Roll-Up, già descritte in precedenza, e sipuò sfruttare la possibilità di far seguireal testo stesso un percorso (figg. 16 e17).

Per finire decidiamo di eseguire unaoperazione di Metamorfosi, di far diven-

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tare la tromba di Louis Armstrong unanota musicale.

Si sfrutta la funzione di Blend, allaquale servono i due oggetti, iniziale efinale (la tromba e la nota) e il numero dipassaggi intermedi desiderati. Anche in

questo caso (fig.18) approfittiamo dellapresenza del menu Roll-Up, in modoche cambiando il numero dei passi,possiamo verificarne immediatamentel'effetto sul disegno.

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