coordinamento di Andrea de Prisco Corel Draw Suite6 · C di Raffaello De Masi A ripensarci adesso,...

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coordinamento di Andrea de Prisco Corel Draw Suite 6.0 per Macintosh Seconda parte C di Raffaello De Masi A ripensarci adesso, quando scrivo i pezzi della rubrica Altri Tempi c'è pro- prio da sorridere. Ne1l'83, questo il pe- riodo che stiamo trattando, di grafica si parlava come dei marziani. Si favoleg- giava di esperimenti sulla possibilità di immagini tridimensionali, di telecamere comandate da software, e le pagine di MC, attraverso gli articoli di Petroni & c., ci annegavano in listatoni in Basic per gestire la tavoletta grafica di MCmi- crocomputer, che oggi sembra una ridi- cola trappola d'altri tempi. A tal proposito ricordo un articolo complicatissimo sulla gestione delle li- nee nascoste; allora lo studiai con cura e attenzione, visto che avevo problemi di questo tipo per implementarne le 336 routine (redatte per l'allora onnipresen- te Apple Il) su un HP, passando notti insonni per trasformarne le linee nel Basic Ansi di cui 1'87 era fornito. Oggi qualsiasi programma shareware, il cui autore chiede come compenso appena appena una cartolina illustrata della no- stra città, fa cento volte meglio e cen- tomila volte con minore fatica. E sfido chiunque a immaginare, allora, quello che oggi stiamo vedendo. Ricordo che, a quei tempi, era il 1983, c'erano per- sone che venivano al mio studio per vedere funzionare VisiCalc Plus, una versione di VC per HP che riusciva a plottare semplici grafici a barre ea tor- ta, e che richiedeva una fatica infernale per la definizione dello spessore dei Carel Draw Suite 6.0 per Macintash Produttore: Corel Corporation 1600 Carling Avenue Ottawa, Ontario, Canada KIZ 8R7 Distribuito da: Delta srl Via Brodolini 30 21046 Malnate (VA) Tel. 0332/803111 Prezzo al pubblico liva esclusal: Corel Draw Suite 6.0 Lit. 1.100.000 pennini, del colore e del pattern della campiture, per l'organizzazione delle le- gende. E il tutto a un prezzo, in termini anche di vile denaro, carissimo. Oggi pacchetti come Corel Suite so- no tanto potenti che, probabilmente, da parte dell'utente medio, non saranno mai esplorati del tutto. E poi, per un bi- glietto da centomila, si ha il vantaggio di avere sempre a disposizione la ver- sione più aggiornata, che offrirà nuove caratteristiche che magari non utilizze- remo mai o quasi mai. Ma ritorniamo a noi, per dare una nuova occhiata agli accessori, si fa per dire, che, accanto al programma princi- pale, vengono forniti nella Suite, pro- grammi che, ben lontano da essere riempitivi, hanno personalità possente e dignità di programma principale. Ep- pure, sono degli add-in, né più né me- no del servizio di bicchieri aggiunto alla batteria di pentole che vediamo in TV! Il "di più" di Carel Suite Accanto al pacchetto principale CDS offre una serie interessante di pro- grammi accessori, che possono essere considerati come complementari del MCmicrocomputer n. 172 - aprile 1997

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coordinamento di Andrea de Prisco

Corel Draw Suite 6.0per Macintosh

Seconda parte

C di Raffaello De Masi

A ripensarci adesso, quando scrivo ipezzi della rubrica Altri Tempi c'è pro-prio da sorridere. Ne1l'83, questo il pe-riodo che stiamo trattando, di grafica siparlava come dei marziani. Si favoleg-giava di esperimenti sulla possibilità diimmagini tridimensionali, di telecamerecomandate da software, e le pagine diMC, attraverso gli articoli di Petroni &c., ci annegavano in listatoni in Basicper gestire la tavoletta grafica di MCmi-crocomputer, che oggi sembra una ridi-cola trappola d'altri tempi.

A tal proposito ricordo un articolocomplicatissimo sulla gestione delle li-nee nascoste; allora lo studiai con curae attenzione, visto che avevo problemidi questo tipo per implementarne le

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routine (redatte per l'allora onnipresen-te Apple Il) su un HP, passando nottiinsonni per trasformarne le linee nelBasic Ansi di cui 1'87 era fornito. Oggiqualsiasi programma shareware, il cuiautore chiede come compenso appenaappena una cartolina illustrata della no-stra città, fa cento volte meglio e cen-tomila volte con minore fatica. E sfidochiunque a immaginare, allora, quelloche oggi stiamo vedendo. Ricordo che,a quei tempi, era il 1983, c'erano per-sone che venivano al mio studio pervedere funzionare VisiCalc Plus, unaversione di VC per HP che riusciva aplottare semplici grafici a barre e a tor-ta, e che richiedeva una fatica infernaleper la definizione dello spessore dei

Carel Draw Suite 6.0per MacintashProduttore:Corel Corporation1600 Carling AvenueOttawa, Ontario, Canada KIZ 8R7

Distribuito da:Delta srlVia Brodolini 3021046 Malnate (VA)Tel. 0332/803111

Prezzo al pubblico liva esclusal:Corel Draw Suite 6.0 Lit. 1.100.000

pennini, del colore e del pattern dellacampiture, per l'organizzazione delle le-gende. E il tutto a un prezzo, in terminianche di vile denaro, carissimo.

Oggi pacchetti come Corel Suite so-no tanto potenti che, probabilmente, daparte dell'utente medio, non sarannomai esplorati del tutto. E poi, per un bi-glietto da centomila, si ha il vantaggiodi avere sempre a disposizione la ver-sione più aggiornata, che offrirà nuovecaratteristiche che magari non utilizze-remo mai o quasi mai.

Ma ritorniamo a noi, per dare unanuova occhiata agli accessori, si fa perdire, che, accanto al programma princi-pale, vengono forniti nella Suite, pro-grammi che, ben lontano da essereriempitivi, hanno personalità possentee dignità di programma principale. Ep-pure, sono degli add-in, né più né me-no del servizio di bicchieri aggiunto allabatteria di pentole che vediamo in TV!

Il "di più" di Carel SuiteAccanto al pacchetto principale CDS

offre una serie interessante di pro-grammi accessori, che possono essereconsiderati come complementari del

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Corel Artisan, alcuneimmagini tratte dalle li-brerie; in evidenza an-che le numerose possi-bili finestre di regolazio-ne,

programma che dà il nome al pacchet-to, ma che possono a maggior onoreessere visti, e utilizzati, come program-mi con dignità propria, ancorché facentiparte di un ambiente estremamentesofisticato ed elegante.

Accanto al package principale, Suiteinfatti mette a disposizione quattro am-bienti addizionali, così rappresentati:

- Corel Artisan 6, un pacchetto com-plementare di Draw, che aggiunge aquesto una serie di tool complementarifinalizzati alle tecniche di painting e diimage editing. Esso comprende co-mandi per manipolare tinte e sfumatu-re, tool di saturazione e selezione deicolori, comando e gestione delle tecni-che di essiccazione del colore, editing,sotto forma di disegno artistico, di te-sto, completo supporto per filtri plug-in

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ni, uso del secchio e dello spray, dellabacchetta magica e del contagocce) nevediamo alcuni meno usuali, comequello che consente di impastare coloricome su una tavolozza da pittore, o co-me quello che consente di definire latraccia del pennello in una decina diforme diverse. Extreme feature, comesi dice in slang, della stessa pagina èpossibile conservare fino a otto provinidiversi, tutti in linea, in modo da poternavigare tra le variazioni per sceglierequella che ci è venuta meglio.

Accanto a queste caratteristiche,specifiche del disegno di base, intervie-ne l'avanzata possibilità di lavorare suimmagini, in altri termini di modificarnele caratteristiche più intime; il manuale,ancora una volta attraverso una lezioneguidata, dimostra come è possibile tra-sformare totalmente una foto di un bul-Idog, sovraesposta, non a fuoco e addi-rittura con uno strappo, in un'immaginesenza difetti e con effetti ancora piùrealistici. Inoltre, cosa che non dispia-ce, le immagini possono essere salvatein formato compresso (GIF e JPEG) perl'utilizzo in ambiente Internet.

I primi programmi 3D apparsi sulMac sono datati intorno al 1986-87; ipiù famosi, allora, erano Mac3D e Ea-sy3D, ed erano sì e no capaci di co-struire oggetti circolari simmetrici, rea-lizzati tracciando il loro profilo e svilup-pandoli in tre dimensioni (in altri termi-ni, al massimo si riuscivano a visualiz-zare bottiglie, bicchieri e lampadari).CorelDream 3D, il grande compagno diCdraw, è lontano anni luce da quegliambienti, anche se la complessità delmondo tridimensionale obbliga a stu-diare attentamente il manuale, percomprendere bene come va organizza-ta la scena prima della sua costruzione.

Intendiamoci, è piuttosto facile co-struire un coltello o una chiave inglese,ma quando la scena si fa complessa al-lora occorre es:sere padroni non tantodelle tecniche ljJ'uso del programma insé, ma delle leggi geometriche e pro-spettiche che gestiscono lo spazio tridi-mensionale.

Lavorare in tre dimensioni non è maiuna cosa semplice; la stessa geometriaanalitica, brillante e sofisticata nel cam-po delle due dimensioni, diviene com-plessa ed esigente in fatto d'attenzione

Nel mondodelle tre dimensioni

CorelTexture: un esem-pio di costruzione di uncielo tempestoso e diuna nova in fase diesplosione.

WordPerfect. sono alla versione 6, seb-bene non ne sia mai esistita una 5 oqualcun'altra precedente). Artisan èdavvero il complemento di Draw, inquanto aggiunge ad esso tutto ciò chea un programma di grafica vettorialemanca. Si tratta di un programma dipainting dell'ultima generazione capacedi creare dal nulla nuove immagini o dimigliorarne di esistenti. Una volta aper-to, il programma offre una finestra ab-bastanza familiare, con la classica tavo-lozza strumenti sulla sinistra, piuttostosimile a quella di Photoshop, anche searricchita da un look colorato più accat-tivante. Non ci attarderemo più di tantonella descrizione del programma, chericalca abbastanza fedelmente le pre-stazioni dei programmi concorrenti; ri-corderemo solo che accanto ai tool piùclassici (traccia mento di linee e poligo-

CJf •••• ConlTr.c.

•• file Edlt Preulew TeHture Wlndow

scritti per Adobe _ti File [dit Preulew TeHlure Wlndow

Photoshop, toolaggiuntivi comeExtensis Intellihan-ce e Kaii PowerTools, e così via:

- Corel Texture6, capace di com-binare fino a settelayer editabili, percreare tessiture fo-torealistiche asso-lutamente naturali.

- CorelDream3D, pacchetto dimodellazione in3D, destinato a ge-stire la trasforma-zione di immaginibidimensionali nel-la terza dimensio-ne, compreso l'editing di tessiture, ri-flessi, trasparenze; il package compren-de inoltre una serie di utility addizionali,che permettono di gestire l'illuminazio-ne, lo sfondo, l'atmosfera e così via.

- Infine ma non ultimo, ci preme se-gnalare la presenza di WordPerfect,nella sua ultima versione 3.5. Si trattadella più recente release di questo fa-moso e pregevole pacchetto di wp, cheoggi è arricchito di numerose opzioni,alcune davvero interessanti e indiscuti-bilmente affascinanti.

E' una delle rare volte che mi riescedifficile organizzare l'articolo, davvero.La messe delle caratteristiche presentinei pacchetti è tale che ci si sente unpo' timorosi, quasi a stare attenti a nondimenticare qualche particolare interes-sante. Ci pare giusto iniziare subito conCorel Artisan (tutti i programmi, tranne

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(e, per assurdo, di fantasia); figuriamociquando invece di numeri gestiamo di-rettamente immagini. Dream 3D, oc-corre evidenziarlo, fa di tutto per facili-tarci il compito, ma è opportuno sem-pre, prima di tracciare anche un solosegmento, avere bene in mente cosa sidesidera che avvenga; altrimenti il mini-mo che ci può accadere è di ritrovarcicon oggetti compenetrati e solidi ap-poggiati contemporaneamente su duepiani diversi. Non a caso il tutorial com-prende un capitoletto intitolato proprio"Starting to think in 3D".

Che Dream 3D sia un pacchetto congli attributi lo si nota non solo dal peso,in Mb, già della sola applicazione, madalla dotazione minima e irrinunciabiledi tool che appaiono in default (righelliaffollatissimi, sparsi sui lati della fine-stra). Idea brillante e originale degli im-plementatori di Dream è stata quella diaggiungere, in parallelo alla finestrad'ambiente del programma, la cosid-detta Hierarchy Window, una finestrinaaggiuntiva sempre presente che mo-stra, a mo' di flowchart, la struttura dicreazione e gli oggetti presenti nel di-segno, né più né meno che la rappre-sentazione logica (in opposto a quellavisuale dell'altra finestra) della scena.Facile immaginare come ci si possa,già con pochi passi, perdersi in un'intri-cata selva di oggetti e di diramazioni setutto fosse inserito nello stesso fogliologico; niente paura, la struttura dellascena è intelligentemente separata perquanto attiene ai componenti; essa èsuddivisa in tre pannelli separati:Object, Masters ed Effects. E come senon bastasse, ecco anche la finestradel browser degli oggetti, né più némeno che la rappresentazione visuale,in forma di catalogo, di figure e imma-gini in tre dimensioni disponibili imme-diatamente (sono in default quelle pre-senti in libreria, ma ovviamente possia-mo aggiungere le nostre in maniera illi-mitata). Se c'è spazio sul desktop (edovrebbe essercene, visto che il per-fetto complemento di pacchetti di que-sto genere è un video di grandi dimen-sioni) possiamo aprirci anche il browserdelle tessiture e delle ombreggiature eil gioco è fatto; infatti basta trascinareun'immagine sul piano della finestraprincipale, o magari una tinta o un'om-bra su un oggetto o sull'immagine dicui prima per assegnarla, salvo poi ri-toccare secondo le nostre esigenze, oaggiungere lampade per creare effettiparticolari.

Anche qui, dopo il capitolo dedicato

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Q• "h diO :-carattenstlc e e.. .~ pacchetto 3D molto

V a:: : accattivanti, con ampiaC. : disponibilità di opzioni

~ sofisticate e avanzate;: - word processor dell'ultima: ora, potentissimo, elegante,: e, da molti, considerato

addirittura migliore, in certecaratteristiche, di altri pacchetti concorrenti.

- package 3D che abbisognadi un attento studio delmanuale per poter ottenere irisultati desiderati;- librerie di immagini in

~ formato proprietario, non, immediatamente utilizzabili

in pacchetti estraneiall'ambiente stesso.

all'illustrazione dei tool, vengono forni-te alcune lezioni guidate in cui vienerealizzato un file, dall'inizio fino al re n-dering finale. Oggetto delle lezioni è lacreazione di un castello, stranamentesomigliante a quello che si vede nelgioco interattivo di "Tele Più Ragazzi".Inutile dilungarsi più di tanto sulle fasi,che comunque rappresentano, non esi-tiamo a dirlo, un esercizio affascinantee divertente. Il risultato finale, che siraggiunge abbastanza in fretta, è moltogradevole e il rendering, anche su mac-chine non eccessivamente potenti, nonè esasperante per lentezza.

Ovviamente detta così può sembra-re una cosa facile, e, in effetti lo è; machi decidesse di usare in maniera pro-fessionale Dream dovrà studiare atten-tamente la sezione del manuale riguar-dante l'uso dei tool. Mai come qui unostudio accurato, precedente alla ten-denza agli immancabili tentativi per in-tuizione che stanno scritti a carattere difuoco nei cromosomi di ogni utenteMac, è necessario, anche perché è fa-cile imparare comandi che poi non fan-no altro che facilitarci la vita; ad esem-pio, se si decidesse di costruire unamolla a spirale, è sufficiente tracciarnesolo il profilo; una serie di richieste dafinestre ad hoc (numero delle spire, di-stanza, spessore) ci libera da ogni in-combenza. Dovete costruire una puntadi trapano? Semplice, disegnate unesagono, estrudetelo, afferratene unabase e torcetela del necessario; ecco la

punta bell'e pronta, con il suo pane benattorcigliato sul corpo dell'oggetto. Maper farle bene, queste cose, bisognaconoscerle a fondo, così si evitano per-dita di tempo e frustranti tentativi. Co-sì, pazienza e olio di polso.

Viaggiandonell'universo

Lavorare in 3D è complesso assai,per la serie di motivi che abbiamo ap-pena visto e per infiniti altri che parespuntino come funghi a ogni pié so-spinto. Non a caso il manuale dedicatoalla terza dimensione è molto più pon-deroso di quello dedicato al pacchettoprincipale. I tool si moltiplicano a ogniapertura di qualche finestra o a qualsia-si chiamata del menu. I progettisti diDream 3D si sono messi di buzzo buo-no per progettare utensileria adatta afar funzionare un ambiente assoluta-mente virtuale nella maniera più natura-le possibile. Ad esempio esiste un pul-sante che attiva un'icona a forma ditrackball che serve a far ruotare la sce-na in tutte le direzioni (ideale, per que-sto uso è proprio l'abbinamento conuna trackball reale; veder ruotare ilmondo in base alla frizione del nostropalmo sulla palla è a dir poco meravi-glioso, specie se si è supportati da unamacchina sufficientemente veloce. In-telligente, a questo riguardo, la creazio-ne del cosiddetto hot-point, un puntoimmaginario dell'oggetto che si sta ma-nipolando in cui si immagina essereconcentrato l'oggetto stesso; una seriedi utility permettono di gestirne i para-metri principali e i movimenti fonda-mentali, quali autocentratura, sposta-mento e resizing para metrico, ridisposi-zione di tale punto in funzione del bari-centro. Altre possibilità riguardano ideformatori, quale lo stretch, lo shatter(simulazione di una esplosione dell'og-getto secondo superfici predefinite dirottura), il twisting (che permette di si-mulare, ad esempio, fenomeni comequelli di una danza).

Bene, qualunque cosa, realistica oassurdamente immaginaria abbiamorealizzato, finalmente l'abbiamo fatta.E, da buoni registi, con buona pace diDario, cominciamo a lavorare con le lu-ci. E qui ci vuole davvero polso fermo ebuona conoscenza (ancorché acquisitaattraverso le pagine del manuale) dellatecnica di lavoro. Non stiamo certa-mente adesso a illustrare come e che

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•. ~ FI (dit Ulew Arrenge Render Windowscosa si può fare con le luci, ma bastipensare che, allorché si crea un'om-bra, occorre tenere conto di ben ottocanali (color, highligth, shininnes,bump, reflection, trans., refraction, eglow - non mi azzardo neppure a tra-durre). Leggete e sgobbate la notte,per avere i migliori risultati; tanto perspaventarvi vi racconto che i parametriappena descritti possono essere tra diloro mischiati, addizionati, sottratti,moltiplicati). E magari lavorando sulaver multipli. Pensate che sia finito?Niente affatto, bisogna adesso siste-mare le camere, con il loro tipo di lentee la loro sensibilità. E a questo puntoeccoci al rendering finale, con tuttoquel che riguarda la predisposizionedell'ambiente, dell'atmosfera, della co-struzione dei pannelli di base e di fon-do. E tutta questa immensa messe dipersonalizzazioni può essere salvata infogli di stile, né più né meno del tipo diquelli presenti in Word, da poter essereutilizzati solo attraverso una chiamata.Una volta giunto all'effetto finale, unpo' di postproduzione non guasta: filtri,antialiases, qualche effetto speciale e ilprodotto finale è pronto.

E invece no! Se proprio vogliamosbalordire, ecco chiamare in causa Co-rei Texture, un pacchetto che permettedi creare tessiture, superfici, materialicompositi, che possono essere attintida un'immensa (una delle tante) libreriepresenti, o creata personalmente utiliz-zando la tecnica dei laver (una serie diveline sovrapposte, con motivi diversi,che si fondo insieme per ottenere l'ef-fetto voluto, peraltro facilmente modifi-cabile. AI contrario di quanto esiste in

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Corel 3D; le fasi di co-struzione di una scenae alcuni esempi di fototratte, ancora una vol-ta, dalle librerie.

altri package, la ge-stione delle tessiture è qui effettuatada un pacchetto esterno, a sé stante,dotato di caratteristiche proprie perso-nali e di raffinate possibilità di persona-lizzazione (ho visto un'acqua increspatae illuminata da luce radente da far im-pallidire i migliori tramonti del golfo diNapoli). Anche qui entrano in gioco evanno gestiti con attenzione parametricome trasparenza, illuminazione, rifles-sione, topografia della superficie, evi-tando, almeno all'inizio, di esagerareper non ritrovarsi in una landa sperdutadi Ganimede. La trovata intelligente stanel fatto che ognuna di queste caratte-ristiche è controllata da un laver diffe-rente, cosa insuperabile per poter ef-fettuare, al volo, correzioni e vederneimmediatamente i risultati. Basta cosìaltrimenti non la finiamo più.

E non è finita!Il successivo add-in è CorelChart,

una utilitV di charting di buona qualità,destinata, ovviamente, a trasporre informa grafica dati inseriti direttamenteo ricavati da altre applicazioni o file. Idati vengono gestiti attraverso un fo-glio, built-in, tipo spreadsheet, e le op-zioni di rappresentazione sono le solite,con qualche facilitazione di gestionedel testo e delle legende pilotate dapulsanti.

Anche qui il manuale è molto ricco diinformazioni e suggerimenti, ben più,osiamo dirlo, di quanto Excel fa nel suoTutorial; rispetto a quest'ultimo la partegrafica, e, potremmo dire, pittorica èmolto ben curata, e i risultati possonoessere salvati in file ad hoc per essere

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.•.•. file l(ht Uiew Imaglng Render Windows

importati in altri documenti, verosimil-mente creati con un wp.

MasterJuggler, è un'altra utility, pe-raltro già da tempo ben nota agli utentiMac. Diretta concorrente di SuitCase,ultimamente caduto un po' in declino,permette di manipolare, raggruppare ocomunque gestire centinaia e centinaiadi font in una maniera più pratica e im-mediata di quanto faccia il semplice si-stema operativo. Esso permette inoltredi gestire Fkey, soundfile, e opzioni utilisui font. come segnalazione della man-canza di file outline PostScript. risolu-zione automatica di conflitto di font,apertura e chiusura di file e suitcasemultipli. MJ permette di organizzare ifont in set. una specie di supersuitca-se, utili per raggruppare i font per pro-duttore o per scopi specifici, e di veder-ne la forma direttamente a video senza

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aprire il font stesso. Utilizzando accor-tamente MJ abbiamo risolto rapida-mente il bug che rendeva incompatibilicon Excel il blocco di font automatica-mente installati dal pacchetto (proble-ma descritto nella puntata precedente).

E passiamo alla terza applicazioneprincipe dell'immenso pacchetto. Sitratta di uno dei package di wp più fa-mosi, da tempo presente sia nel mon-do PC che Mac. Di questo programmaabbiamo presentato a suo tempo, suqueste pagine, sia la versione 2 che 3,e oggi siamo alla versione 3.5, che perla verità, per le caratteristiche che pre-senta, meriterebbe la dignità di nomedi major upgrade. Word Perfect perMac è un pacchetto di altissima qualità,ampiamente recensito e lodato dalle ri-viste americane come degno avversa-rio dell'onnipresente MSWord, che

spesso supera in numerose facce delsuo utilizzo. La versione 3.5 mantienela classica benevola interfaccia delleversioni precedenti (senz'altro menoterrorifica di quella di W6). ma molto ènascosto tra le pieghe di un pacchettoche adotta una gerarchizzazione deisettori pratica ed efficiente da utilizza-re. Il manuale anche qui deborda datutte le parti (oltre cinquecento pagine).ma si può cominciare anche senza trop-pa dimestichezza con tutte le caratteri-stiche, rimandando a fasi successive losviluppo di tecniche d'utilizzo più sofi-sticate.

La prima cosa che, come dicevamo,stupisce, in un pacchetto con fama dicaratteristiche avanzate e raffinate, èl'aspetto relativamente spoglio della fi-nestra iniziale. Sebbene, con una sem-plice chiamata, sia possibile costruirsi

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tutti i righelli e le opzioni possibili, è co-munque consigliabile lasciare tuttocom'è, tanto si ha già a disposizione al-meno 1'80% di quello di cui si ha cor-rentemente bisogno (ricordo che nellaversione 2 era presente una striscia au-

toadesiva, ancora valida, che incollatasui tasti funzione permetteva di avere adisposizione ben 60 comandi "al volo";peccato che essa sia poi stata dismes-sa con la versione 3). WPerfect ha co-munque già precostruiti numerosi ri-

ghelli, che vengono o meno attivatischiacciando bottoni sul righello princi-pale; essi permettono di accedere a ca-ratteristiche di layout, gestione dei fonte degli attributi, stili di formattazione,tabelle, componentistica matematica,

Un add-in proprio utile

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estremamente utile per chi ha l'abitudine di tracciare a manoschizzi di disegni e poi desidera trasferirli sul computer in formavettoriale senza ricominciare daccapo; ha un solo difetto,superato su un pacchetto concorrenziale: non crea uncorrispondente numerico delle tessere, che sarebbe stato utileper modificare direttamente i valori dimensionali degli oggettivettorizzati. Ma il difetto è modesto, visto che si può giungereallo stesso risultato operando nelle finestre parametriche diqualunque programma di CAD, compreso il CorelDraw,naturalmente!

i tratta di CorelTrace, un programmino (si fa per dire,visto che è ben 4 mega) che ha una funzione utilissima, ed èpensato per chi ha necessità di trasformare disegni a mano liberain grafica vettoriale. Di funzioni analoghe a Adobe Streamline,esso legge una figura, di formati diversi, e la trasforma, secondoun algoritmo di interpretazione suo personale, in una possibilefigura vettoriale.L'uso è abbastanza semplice e diretto; da programma si carical'immagine che desideriamo analizzare (il nostro era un'immaginedi un logo, tratto da una carta intestata e passato allo scanner) ese ne ordina la lettura, che può essere eseguita in diverso modo:outline generalmente la più utilizzata), centerline, woodcut,sketch, mosaic e 3Dmosaic. Il programma, analizzando le lineechiuse e la congruenza dei colori della immagine tenta diinterpretare l'immagine come composta da parti vettoriali. Ilrisultato è, nella maggior parte dei casi, una figura rappresenta dauna serie di poligoni (verosimilmente rettangoli) giustapposti osovrapposti, che, una volta trasferiti in un programma ad hoc (lostesso CorelDraw, tanto per rimanere in famiglia), potrannoessere editati, deformati, cancellati.Il pacchetto è ovviamente dotato di un certo numero diregolazioni; così saranno necessari, ad esempio, dei controlli disensibilità, per evitare che figure troppo complesse sitrasformino in uno zibaldone di tesserine senza capo né coda. Inoutline le tessere saranno diverse tra di loro, atte a coprire lafigura nel miglior modo possibile, ma con altre opzioni saràpossibile rendere le tessere tutte eguali, dare loro un effettotessitura le, imporre una tessitura simile a una tela di ragno, ecosì via.Sebbene sia un programma di supporto, CorelTrace si dimostra

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Il ben noto ambiente diWordPerfect.

CorelDraw 6, dal package di graficatout-court fino a WordPerfect, è un am-biente di editing splendidamente realiz-zato, potente, elegante, facile da usaree supportato da un manuale del tuttoesaustivo e ben redatto. Dotato di unasterminata serie di librerie e da unamesse di font che ben difficilmente sa-ranno mai utilizzate Ja un utente, offre,in ambiente Mac, una valida alternativa,anche a livello di prezzo, a pacchettidalla fama più consolidata (FreeHand, inprimis, ma anche Illustrator, la cui fa-ma, comunque, sembra negli ultimitempi un po' appannata). ~

scrizione delleloro funzioni.Ancora WPer-fect supportapienamente la potente tecnologiaPowerTalk, che permette la gestione diposta elettronica in maniera molto raffi-nata ed elegante; inoltre usare l'HTMLper la creazione di pagine WWW (o perimportate pagine di questo formato inWPerfect) è affidato a un righello, chespalanca una nuova finestra, anche es-sa affidata, nella gestione, a una seriedi comandi presenti in una tavolozza (ilpacchetto include anche Netscape Na-vigator in versione Il); un manuale, co-munque piuttosto ridotto, è incluso inun read-me presente sul package stes-so.

Conclusioni

A r;pen•• rci ades.o, QUando.crivo i pezzi d.h rubrica *ri T"""" c'~ pr<>priod.sorrider •. Nef'83, questo I periodo che 'llamo tr'llando, eligr.fic. $Ip.~.va come delmorzion. S; favoleggl.va eliespennenti SlAapo._li elii'nmagiri lndirnenslonal, elilelecamer. comardal. da soflw ••••, • le pagine eliMe. 'llravarso rj. orllcol eli!'&tron &c., ci anneg.vano in bUleri in BASe per ge.ti •••la l_Il' grafica eliMQ.5cI'OCOfTl>UI.r,che <W .embra un. rlclicol.trappola d'altri~.A ul pfOPO$iloricordo un orticolo ~ali.si'no SIA. _tiene deIe Inee nascost.;alare b studiai con cure e attenzione, visto che avevo problemi ti ~$tO t1Xl per~tarne le roulino (redatl. plf l'ala •• OMipr••••.•I. llI:>PeJ[) $\l un HP.pa •• andonolti in.onni per tra.formarne le linetnel BASIeM.I elicui 1'87••• forMO. ();jgIQUaI"aslprOQremma sharewefe, • cui autore cliede come COf'f'1)enSOeppenl appena 11\1carlolinalu'lraU cIel. nostra dlli, f. cenlo volI. merj.o. centomlo volI. con minor.falie •. E .fIdo chiunque • irmIagin••••• ala ••• quelo che <W .tiamo vedendo, RIcordoche, • quei l"""" •• ral 1983, c'.rano persone che venvano 01mio .tvdIo per veder.funzionar. ~.Iealc 1\0•• una varsòoneelive per HPche riusCIvaa piollar. ~ graficia barre e a torti, e che rk:hiedev. "'I fatica Ì"lfemale per la definizione deIo spessoredel perri"j, del color•• del p'llom cIel. c......,;tur•• per l'orgonzzazione delelogende. EI tutto a l.I"l prezzo, Ì"l terrrini anche d vile denaro, cal'i:$UnO.();jgIpacchelti come Core! !lAto sono lantO polenti che. p"lb_to, d. partedeI'utente rnedo, non saranno mai espbratt del tutto. E po, per '" biglietto d.centoml •••• hai vanlagglo eli.var. 'en'"f)r. a clisposìzionela varsòonepàl aggIomau.che offriri nuove caratteristiche che m8Qlri non utlzzeremo mal o ~a~ metM. ritomiln"lO I noi r dare ~a nuova occhiltl 8CCeS$Orisi fa per dre che

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re quanto scritto (oggi è disponibile so-lo la lettura in lingua inglese, anche seci sembra ben improbabile che ne saràrealizzata la versione italiana), con unnumeroso ventaglio di voci da sceglie-re. Il tutto, ovviamente, da conservare,se desiderato, nelle apposite librerie.

Pezzo forte di WPerfect è, senzadubbio l'automazione. Capace di crearee manipolare macro quando MSWordappena si intendeva di stili, permette,con un minimo di allenamento, di crea-re un ambiente estremamente servizie-vole, capace di obbedire ed eseguirecomplesse procedure con la semplicepressione di una combinazione di tasti(ricordiamo che negli States è pubblica-ta una rivista mensile, WordPerfectJournal, destinata esclusivamente aquesto pacchetto e a come utilizzarlo almeglio). Queste caratteristiche ben siintegrano con altre, come l'uso deibookmark, degli hyperlink (collegamen-ti automatici tra parti diverse di un do-cumento) e con il più classico uso delPublish-Subscribe e, più ampiamente,del potentissimo AppleScript e dei rela-tivi AppleEvent.

Ancora, per chi ne fosse padrone, èpossibile accedere direttamente a lin-guaggio PostScript, inserendo nel testocodici, messaggi, variabili e procedureproprie di questo linguaggio (data la ri-trosia di PostScript a fornire diagnosti-ca d'errore occorre essere ben prepara-ti nell'uso di questo idioma); il manualefornisce un elenco completo di tutti icomandi e funzioni, con una breve de-

Non possiamo parlare estesamentedi questo splendido programma in que-sto articolo; non ne basterebbe uno in-tero dedicato. Ci limiteremo allora aevidenziarne le caratteristiche più inte-ressanti, gradevoli o addirittura curiose,rimandando il lettore a quanto già pub-blicammo in occasione della versione3.0

La prima notevole caratteristica èche WPerfect adotta un editor di equa-zioni raffinato, elegante e piuttosto faci-le da usare. Esso somiglia stranamentea MacEqn, un editor algebrico ben notofino a qualche anno fa e ora caduto neldimenticatoio. Sono presenti tutti i toolmatematici standard, tra cui limiti, ma-trici, frecce, simboli matematici com-piessi (proprietari, cioè non ricavati daun font di sistema); l'editing è piuttostoamichevole, basato com'è sulla sceltadi un simbolo e sulla navigazione, in es-so attraverso il tabulatore o il sempliceclick del mouse sull'area relativa.

La gestione del linguaggio è affidataai soliti tool, correzione ortografica, te-soro, dizionario dei sinonimi. Sebbene ilprogramma sia in inglese, è possibileadottare il vocabolario della versioneprecedente italiana, per la verità noneccezionalmente dotato. I dizionari so-no editabili tutti (sia quello principaleche quelli utente) con un'apposita uti-lity, ma occorre dire che la velocità nonè proprio entusiasmante. Interessanteè invece la possibilità di adottare stili discrittura in funzione del senso e delloscopo dello scritto stesso (informazio-ni, lettera d'affari, documentazione,racconto, giornalismo, memorandum,report, informazioni tecniche). Se si haa disposizione, e installato, PlainTalk, èpossibile indicare al computer di legge-

caratteristiche speciali (come gestionedegli indici, riferimenti incrociati, tabelledei contenuti, figure), comandi di mer-ging, segnalibri, gestione di linguaggioHTML, posta elettronica, lettura a vocedel documento. Inoltre anche in questaedizione WPerfect offre, ancora unavolta, la curiosa finestra dei codici diformattazione, finestra in cui il testo èredatto in semplice carattere di default,ma corredato da tutti i codici e le sigledi formattazione che ne determinanol'aspetto finale, presente nella finestrasuperiore.

Curiosandoin Word Perfect

MCmicrocomputer n. 172 - aprile 1997 343