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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Indice Premessa alla ricerca pag. 5 PARTE PRIMA (a cura CST) » 8 TREND E TENDENZE DEL SETTORE TURISTICO NEL NUOVO MILLENNIO (L. Bauleo) 1. Premessa metodologica » 9 2. I trend della domanda turistica » 10 3. Il turismo balneare » 13 PARTE SECONDA (a cura CST) » 17 ANALISI TURISTICA DELLA PROVINCIA DI TRAPANI 1. La situazione socio-economica (L. Bauleo) » 18 2. La domanda turistica (L. Bauleo) » 23 2.1. Premessa metodologica » 23 2.2. La domanda turistica del trapanese a confronto con quella siciliana » 23 2.3. Le scelte di alloggio nella provincia di Trapani » 29 2.4. La provenienza dei turisti nella provincia di Trapani » 37 2.5. La permanenza media dei turisti nella provincia di Trapani » 40 2.6. La stagionalità del movimento turistico » 51 2.7. Il turismo non ufficiale: una stima della domanda nelle abitazioni private » 54 per vacanza (S. Berardi) 2.8. Impatto socio-territoriale del turismo nella provincia di Trapani (S. Berardi) » 57 3. La spesa turistica in Sicilia e nella provincia di Trapani (S. Berardi) » 62 3.1. Gli effetti di attivazione di valore aggiunto della spesa turistica in Sicilia » 65 4. L’offerta turistica della Regione Sicilia (L. Bauleo) » 69 4.1. L’offerta ricettiva della provincia di Trapani: andamento e distribuzione » 84 4.2. La ricettività alberghiera nella provincia di Trapani » 88 4.3. La ricettività extralberghiera nella provincia di Trapani » 93 4.4. La distribuzione della ricettività nei Comuni della provincia di Trapani » 98 4.5. L’offerta turistica: alcuni indicatori territoriali » 101 5. Il sistema distributivo locale (O.N. Fiorucci) » 103 5.1. Lo scenario di fondo » 103 5.2. Il sistema agenziale della provincia di Trapani » 106 5.3. Le agenzie turistico immobiliari » 113 5.4. La vendibilità della destinazione attraverso il web » 121
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PARTE TERZA (a cura CST) pag. 129 L’IMMAGINE ELABORATA E COMUNICATA DELLA PROVINCIA DI TRAPANI (L. Bauleo) 1. Premessa » 130 2. Analisi di studi e ricerche relative all’immagine del Sud Italia e della Sicilia » 131 2.1. Analisi della pubblicità redazionale » 133 2.2. Analisi dei cataloghi dei Tour Operator » 137 3. Definizione delle linee strategiche di intervento » 143 3.1 Strategie relative al prodotto » 149 3.2 Strategie relative al personale » 151 3.3. Strategie relative al prezzo » 152 3.4. Strategie relative alla distribuzione » 153 3.5. Strategie relative alla comunicazione » 153 PARTE QUARTA (a cura di Ares) » 155 ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI E CONSULENZIALI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE TURISTICO NELLA PROVINCIA DI TRAPANI 1. Premessa » 156 1.1. Gli ambiti territoriali » 156 1.2. Gli ambiti tematici » 156 1.3. I parametri di definizione del campione » 157 1.4. La sequenza delle azioni di ricerca sul campo » 162 2. L’indagine » 163 2.1 Provenienza e forma giuridica » 163 2.2. Occupati » 164 3. Dati per settore » 168 3.1. Le strutture ricettive » 168 3.2. Le agenzie di viaggi » 171 3.3. La ristorazione » 173 4. Dati complessivi » 174 4.1. Gli strumenti della promozione e della commercializzazione » 174 4.2. Il futuro e la provenienza della clientela » 175 4.3. Interventi attesi » 176 5. I fabbisogni delle aziende » 177 5.1. Tecnologici » 177 5.2. Finanziari » 178 5.3. Formativi » 179 5.4. Distributivi » 179 5.5. Promozionali » 180 5.6. Le nuove figure professionali attese » 181
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6. Quadro di sintesi pag. 182 6.1. Strutture ricettive » 182 6.2. Agenzie di viaggi » 183 6.3. Ristoratori » 183 Allegati » 185 Questionario strutture ricettive » 185 Questionario agenzie e tour-operator » 189 Questionario ristoratori e produzioni tipiche » 193
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Premessa alla ricerca
TREND, nasce nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria Equal - II FASE, ovvero
Programma cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, diventato parte integrante delle
Strategie Europee per l’Occupazione (SEO).
Obiettivo di Equal è “promuovere la sperimentazione anche a carattere
transnazionale, di approcci e politiche innovative di contrasto al fenomeno della
discriminazione e delle disuguaglianze all’interno del mercato del lavoro”.
All’interno di tale laboratorio, gli interventi sono direzionati verso specifiche priorità
di intervento, nonché ASSI portanti:
• OCCUPABILITÀ
• IMPRENDITORIALITÀ
• ADATTABILITÀ
• PARI OPPORTUNITÀ
• RICHIEDENTI ASILO
Con riferimento alle priorità, TREND agisce nell’ambito dell’ASSE
“ADATTABILITÀ”, in quanto il suo obiettivo è “promuovere l’adeguamento delle
competenze degli imprenditori turistici trapanasi e dei lavoratori del comparto,
sperimentando un modello innovativo, funzionale a fornire loro sostegno, evitando,
dunque, fenomeni di emarginazione da un mercato in continua evoluzione”.
La partnership di sviluppo Geografica TREND è stata istituita sulla base
dell’esaustività del partenariato rispetto il perseguimento dell’obiettivo.
La PS è formata da diversi soggetti, che per competenza, esperienza ed appartenenza
territoriale, risultano in grado di analizzare la problematica e sperimentare un modello
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di sviluppo atto a fronteggiare la problematica oggetto dell’intervento.
Ne fanno parte:
o ARTHA (soggetto referente)
o LEADER ULIXES
o CST
o AEFFE s.r.l.
o ARES
o Ce.Ri.S.
La PS Geografica ha inteso agire in un particolare territorio - la provincia di Trapani
- al fine di sperimentare un modello innovativo atto alla risoluzione di un problema di
discriminazione di cui sono vittime in modo particolare le imprese, e con esse gli
imprenditori, operanti nel settore turistico, che rischiano l’espulsione e l’emarginazione
dal mercato perché non hanno le capacità imprenditoriali e le competenze professionali
per diversificarsi, destagionalizzare e internazionalizzare la propria offerta turistica.
La strategia
La strategia di intervento promossa da TREND prevede lo sviluppo di azioni di tipo
integrato distribuite tra i partner in base alle loro esperienze e competenze pregresse.
Sono dunque sviluppate azioni in grado di affrontare il problema in modo parallelo e
complementare, operando complessivamente sulle relazioni e le dinamiche che
determinano le condizioni di discriminazione, di difficoltà e di adattabilità dei lavoratori.
Le Azioni
o RICERCA: è finalizzata a “comprendere il reale fabbisogno degli imprenditori
locali e dei lavoratori in termini di servizi utili in grado di contrastare il rischio di
una loro possibile espulsione dal mercato locale ed internazionale”.
o FORMAZIONE DI 10 CONSULENTI DI TERRITORIO: è finalizzata a formare
delle risorse umane che andranno a offrire la loro consulenza specialistica agli
stessi beneficiari dell’Iniziativa, in modo mirato e individualizzato secondo le loro
reali necessità;
o CONSULENZA ED AGGIORNAMENTO: è finalizzata ad sperimentare
direttamente sul campo il modello di supporto alle PMI operanti nel settore turistico;
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o NETWORKING: è finalizzata alla condivisione costante, attiva e propositiva delle
strategie e delle attività progettuali fra i partner della PS, le imprese e gli attori
presenti sul territorio e rafforzare dunque il carattere di mainstreaming all’interno
dell’Iniziativa;
o ACCORDO DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE: intende restituire
all’Iniziativa un elevato valore aggiunto.
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PARTE PRIMA
TREND E TENDENZE DEL SETTORE TURISTICO NEL NUOVO MILLENNIO
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1. Premessa metodologica
La pianificazione di un progetto di sviluppo territoriale in chiave turistica è un
obiettivo che le realtà locali hanno cominciato a proporsi solo negli ultimi decenni. Essa
risulta, tuttavia, di difficile applicazione pratica in quanto il settore turistico presenta
peculiarità tali che qualsiasi modello formulato non sempre risulta concretamente in
grado di rispondere alle esigenze di tale pianificazione. Ciò, in particolare, è attribuibile
sia alla compresenza, all’interno di tale settore, della componente pubblica accanto a
quella privata, che alla presenza di un’offerta fortemente parcellizzata e caratterizzata da
piccole e medie imprese (italiane), incapaci di gestire la crescente concorrenza esistente
a livello mondiale. Fatte tali premesse, si può tuttavia pensare di poter costruire modelli
di sviluppo del territorio solo se esiste una approfondita conoscenza delle dinamiche che
caratterizzano una determinata destinazione turistica, la sua storia e il suo modello di
ospitalità e di accoglienza turistica. Infatti, è proprio la comunità ospitante, insieme al
cliente, a costituire una delle variabili sulle quali basare la pianificazione turistica di un
territorio.
Il presente lavoro si propone di fotografare il modello turistico attualmente presente
nel territorio in oggetto e di indicare le potenzialità del comparto e dei suoi canali di
distribuzione, analizzandone i seguenti aspetti:
1. caratteristiche strutturali, dimensionali e qualitative (classificazione e tipologia di
servizi offerti) dell’offerta ricettiva, alberghiera ed extralberghiera;
2. dimensione, provenienza, preferenze nella sistemazione, permanenza media e altri
indicatori utili per conoscere le caratteristiche essenziali della domanda turistica della
Provincia di Trapani;
3. funzionamento del sistema distributivo locale;
4. spesa turistica;
5. immagine comunicata attraverso i redazionali su riviste di settore, l’attività di
commercializzazione dei tour operator e la promo-commercializzazione su internet.
Per fare ciò si sono consultate numerose fonti statistiche, nonché cataloghi, riviste e
siti web, di carattere nazionale, regionale e locale, in grado di fornire dati utili per
l’elaborazione di un quadro di riferimento territoriale comparato su base regionale e
nazionale.
Le principali fonti consultate sono:
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a) per l’intera regione Sicilia e il relativo confronto con le altre regioni italiane: i dati
ISTAT 2004 e Ufficio Italiano Cambi (UIC) 2004, il XIV e il XIII Rapporto sul
Turismo, l’Osservatorio sul Turismo della Sicilia (anno 2003), l’Osservatorio
Nazionale Unioncamere sul Turismo Italiano “Analisi del comparto turistico” di
aprile 20031, il Rapporto Federalberghi 2005 sul Sistema Alberghiero Italiano e i
dati forniti dalla stessa Regione dietro specifica richiesta (vd. approfondimento su
“Sistema distributivo locale”);
b) per la Provincia di Trapani: dati statistici forniti dall’Azienda Provinciale Turismo
di Trapani, relativi all’arco temporale 1999 – 2005 e dati UIC 2004.
2. I trend della domanda turistica
La notevole variabilità della domanda nel settore turistico determina la necessità di
avere un’offerta territoriale che sia in grado di adeguarsi ai continui cambiamenti.
Questa è condizione fondamentale non tanto per garantire il successo di una
destinazione quanto per consentirne la sopravvivenza.
Allo scopo di comprendere quali sono i mutamenti del mercato e di fornire così
informazioni preziose per le aziende presenti sul territorio, sono di seguito illustrate le
principali tendenze che stanno caratterizzando l’attuale domanda turistica: in primo
luogo, il declino di un turismo di tipo individualistico, basato sulla percezione della
vacanza come momento dedicato esclusivamente a se stessi, mentre si conferma
l’esigenza della vacanza come momento di socializzazione, riscoperta delle proprie
origini (preferibilmente in un ambiente giudicato familiare), e di contatto con la natura
(anche in chiave avventuroso - sportiva).
I principali segmenti di clientela, che attualmente caratterizzano il mercato turistico,
sono:
1. Parano: “casa dolce casa”. Vi appartengono quei turisti che intendono vivere la
vacanza come a casa propria e che, dunque, amano sentirsi in un ambiente familiare
ed accogliente. Queste persone fanno scelte di alloggio prevalentemente orientate
verso una ricettività di dimensioni medio piccole, spesso ubicata in contesti rurali
ma sempre e comunque caratterizzata da un’accoglienza e una ospitalità familiari; 1 Rapporto realizzato da ISNART, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche.
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2. Econo: “il prezzo innanzitutto”. Si tratta di segmenti di clientela che hanno basse
possibilità di spesa e, prima della nascita dei voli low cost così come della
possibilità di comparare i prezzi grazie allo strumento Internet, erano impossibilitati
a viaggiare o viaggiavano prevalentemente in periodi di bassa stagione. Sono
particolarmente attenti al rapporto qualità prezzo;
3. Esotico: “l’avventura immaginaria”. Comprende quelle persone che desiderano
vivere avventure senza che, tuttavia, ciò possa comportare alcun rischio per loro e in
condizioni di massimo comfort. La destinazione turistica “avventurosa” per
eccellenza è rappresentata da Las Vegas ma molte località italiane si stanno
attrezzando sia con la creazione di parchi divertimento sia con la predisposizione di
servizi e locali a tema;
4. Retrò: “ritorno alle origini”. Abbraccia una categoria di clientela attenta alle origini
di un luogo e di chi vi abita, alla sua cultura intesa anche come tradizioni
folkloristiche, enogastronomiche e artigianali. L’abilità di un territorio come il
trapanese sta nella capacità di recuperare le sue tradizioni e i suoi modelli di
ospitalità come strumento per attrarre questo segmento di mercato sempre più
importante, numeroso e costantemente alla ricerca di luoghi originali da scoprire e
da conoscere;
5. Bio: “viva la vita”. Questi clienti hanno consapevolezza che la qualità della vita
dipende innanzitutto dall’ambiente in cui si vive, ivi compresi alimentazione e stile
di vita, e ciò influenza notevolmente anche la scelta delle vacanze;
6. Saffo e neo-romeo: “il futuro è donna” e “l’uomo è una donna come le altre”. Tale
segmento, abbastanza vasto e moderatamente eterogeneo, è il frutto dei mutamenti
nel tessuto sociale (famiglie composte da una sola persona o da genitori single,
maggiore indipendenza delle donne, riscoperta della famiglia da parte degli uomini)
e cerca servizi che siano in grado di rispondere alle proprie nuove esigenze.
Quanto alle tendenze della domanda nei principali bacini mondiali, le previsioni per i
prossimi anni sono ancora positive. Le stime effettuate a livello di Organizzazione
Mondiale del Turismo (WTO) evidenziano una crescita non equidistribuita e costituita
da un aumento del numero dei viaggi a fronte di una durata media inferiore e di una
spesa media tendenzialmente stabile. Nel medio periodo questa tendenza sarà più
evidente. L’Asia Pacifica sarà l’area che avrà un maggiore incremento non solo negli
arrivi ma anche nell’outgoing, così come aumenti negli arrivi e nell’outgoing sono
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previsti per il Medio Oriente e l’America.
L’analisi dei trend ci conduce anche ad affermare che i viaggi “leisure”
riprenderanno in maniera più evidente rispetto a quelli “business”, fatta eccezione per il
mercato domestico degli USA che vede un aumento dei viaggi “incentive” e
“business/convention” al suo interno. Vale la pena di evidenziare come il maggiore
beneficiario della ripresa dei viaggi “leisure” sarà il settore delle crociere.
In linea di tendenza, pur essendo difficile fare stime e previsioni di lungo periodo,
causa anche il verificarsi di eventi imprevedibili che modificano gli equilibri e le
condizioni di operatività, vi sono chiari segnali che arrivano dall’ambiente esterno che
possono essere assunti come cambiamenti in atto. Essi sono:
1. la crescita dei flussi turistici verso l’Europa, in particolare provenienti dall’Asia
dell’area pacifica;
2. una minore attrattività dell’Europa per il peggioramento del rapporto qualità/prezzo
dell’offerta a causa dell’euro, per almeno un altro anno;
3. il ruolo svolto dai nuovi membri dell’UE, che costituiscono al tempo stesso bacini di
provenienza dei flussi turistici e destinazioni turistiche particolarmente appetibili per
il loro rapporto qualità/prezzo (il maggior tasso di crescita si stima verrà raggiunto
nell’arco del periodo 2004 -2009).
Il futuro, pertanto, si prospetta molto più complesso e difficile da gestire con
strumenti semplici che non tengano conto delle variabili esterne. Sarà necessario
ridisegnare le mappe di provenienza dei flussi turistici, sia di massa che di élite, e
ridefinire strategie di marketing e di marketing mix per fronteggiare gli evidenti
cambiamenti del mercato turistico.
In sintesi, ecco i principali cambiamenti che caratterizzeranno il mercato turistico nel
medio periodo:
1. il turista americano, che beneficiava dell’alto valore di cambio del dollaro, non potrà
più fruire degli stessi beni e servizi che ora sono troppo costosi e non hanno un buon
rapporto value for money;
2. il cliente americano sta cambiando: è più giovane, con esigenze e comportamenti
diversi che richiedono un adeguamento dell’offerta;
3. ci sono altri clienti: russi, cinesi, giapponesi e in futuro indiani ma sono molto diversi
tra di loro in quanto a gusti, abitudini, esigenze e motivazioni. La lingua, ad esempio,
costituisce un importante ostacolo da superare (i giapponesi parlano poco altre lingue
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mentre i cinesi ormai si muovono chiedendo una guida in lingua anche presso gli
hotel);
4. ci sono molte nuove destinazioni che si affacciano sul panorama mondiale
dell’offerta turistica, molte delle quali sono destinazioni balneari che hanno un
ottimo value for money a differenza della maggior parte dell’offerta italiana;
5. l’Italia è uno dei paesi “top of the mind” per le attrattive culturali per il turismo
internazionale. Ciò significa che sarà sempre più difficile vendere l’Italia come
destinazione balneare tout court, mentre sarà sempre più indispensabile proporre
l’Italia quale destinazione balneare che è anche importante meta di cultura, di
enogastronomia, di wellness, termale, ecc.;
6. il turismo domestico continuerà a segnare incrementi positivi per i prossimi anni
particolarmente rilevanti per il turismo a bassa capacità di spesa e per quello di
livello più elevato mentre il turismo di medio livello tenderà a preferire destinazioni
europee per il miglior rapporto qualità/prezzo dei servizi, in particolar modo degli
hotel.
3. Il turismo balneare
I mutamenti relativi alla domanda turistica, in genere, hanno ripercussioni anche sul
turismo balneare, che attualmente rappresenta la principale motivazione al viaggio in
Europa (63% delle scelte di viaggio degli europei2) e in Italia (verso l’Italia). Tuttavia, il
peso di questa componente della domanda turistica registra una tendenza alla riduzione
nel nostro Paese, sia quanto alla dimensione economica che a quella fisica; infatti, si
assiste ad una contrazione sia delle presenze (25,5% del 2005 contro il 27,9% del 2004)
che della spesa turistica complessiva (20,2% del 2005 contro il 21,6% del 2004), mentre
si mantiene pressoché costante il valore della spesa giornaliera che, ad ogni modo,
risulta essere inferiore alla spesa turistica media3.
Diverso l’andamento registrato nel biennio precedente, quando il peso del balneare si
era andato ulteriormente consolidando, fino a rappresentare, nel 2003, quasi la metà
(49,2%) dell’intero mercato turistico italiano. 2 “Towards quality coastal tourism”, European Commission, Brussels, 2000. 3 “Economia Turistica regionale nel 2005”, M. Manente, CISET – Università Ca’ Foscari.
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Tipologia di turismo Anno 2002
Quote % Anno 2003 Quote %
Turismo montano estivo e collinare 9,7 9,8 Turismo ambientale e parchi 1,3 1,3 Turismo sportivo 2,7 2,8 Turismo enogastronomico 0,9 0,9 Turismo montano invernale 3,8 3,8 Balneare 48,7 49,2 Arte e città 17,2 17,0 Termale 3,5 3,4 Business e altro 12,2 11,9 Totale 100,00 100,00
Fonte: Rapporto sul Turismo, XIII edizione 2004 - 2005
Secondo i dati Istat 2004, le presenze nelle “località marine” continuano a
rappresentare l’elemento trainante del fenomeno “turismo” in Italia, in particolare per il
turismo italiano che mostra di preferire proprio la destinazione “mare Italia” per ben il
77% delle vacanze. Anche il turismo straniero contribuisce, in buona misura,
all’occupazione della ricettività ubicata in località balneari (rappresenta 1/3 circa
dell’occupazione complessiva), soprattutto in periodi che gli italiani non dedicano
tradizionalmente a questo tipo di vacanza (festività pasquali). La scelta della vacanza
balneare, da parte dei turisti stranieri, è tale da caratterizzare alcune regioni italiane
proprio come destinazione a prevalente carattere balneare. Ciò non avviene, tuttavia, per
la Sicilia dove il turismo straniero balneare incide per il 36,4% sul turismo straniero
complessivo (arrivi 2003), evidenziando, inoltre, una tendenza alla riduzione nel
triennio 2000-2003. Arrivi dei turisti stranieri nelle località balneari (% sul totale arrivi nella regione)
78,575,5
58,8 58,0 56,5 56,3
47,543,5
36,4 34,9
21,9 21,317,6 16,6
1,10,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
Liguria Calabria Abruzzo Sardegna Marche Friuli VeneziaGiulia
Campania EmiliaRomagna
Sicilia Molise Veneto Puglia Basilicata Toscana Lazio
2000
2003
Fonte: Rapporto Impresa Turismo – Unioncamere, a cura di Isnart 2005.
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Dal lato della domanda, il fenomeno del turismo balneare sta conoscendo profonde
modifiche non solo sotto il profilo quantitativo (numero di arrivi e di presenze) quanto
anche in termini di modalità di scelta e di fruizione della vacanza. Certamente non è
possibile definire un unico tipo di profilo di “turista balneare” in quanto sempre più si
assiste allo sviluppo di ulteriori segmentazioni all’interno di questa macro categoria.
Tuttavia, si può affermare che attualmente questo turista è alla ricerca, a differenza di
quanto accadeva in precedenza, di una vacanza balneare che gli consenta anche di
vivere altre esperienze oltre a quella tipica del mare: eventi, sport, cultura e così via. A
ciò si aggiunga che, oltre ad una maggiore attenzione verso l’esistenza e la qualità di
questi servizi/intrattenimenti, è considerata fondamentale anche la prossimità della
destinazione turistica a strutture ospedaliere nonché la garanzia di un buon livello di
sicurezza del territorio stesso. La interazione di questi fattori spiega come mai il turismo
balneare in Italia stia affrontando l’inizio di una situazione di declino, fatta eccezione
per quelle località che si sono orientate in una logica di differenziazione di prodotto. La
necessità di fronteggiare, proprio con la differenziazione di prodotto, le nuove sfide in
campo turistico, è resa ancora più indispensabile dall’ingresso, sul mercato del balneare,
di nuove destinazioni nel bacino del Mediterraneo (Tunisia e Marocco) come
dell’Adriatico (Croazia). Le “nuove” destinazioni balneari, inoltre, si caratterizzano per
una maggiore competitività sia riguardo i prezzi che la qualità dell’offerta. In relazione
ai prezzi, le stime riportate nel Rapporto sul Turismo 2004 – 2005, fatta 100 la spesa
giornaliera che si sostiene nella Riviera Romagnola per una settimana di vacanza in
mezza pensione (comprensiva di volo aereo dal centro Europa), posizionano l’Italia di
seguito ad altre importanti destinazioni del Mediterraneo.
Destinazione Prezzo medio giornaliero Turchia 78,6 Egitto 82,4 Tunisia 88,2 Marocco 89,4 Costa del Sol 98,4 Costa Romagnola 100 Costa Calabra, Alto Tirreno 102,4 Formentera 103,8 Ibiza 107,8 Sicilia 113,0 Versilia 120,9 Sardegna 123,4
Fonte: Rapporto sul Turismo, XIII, 2004-2005, Indagine Mercuy SRL su Cataloghi T.O. entro europei
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Per quanto riguarda invece la valutazione della qualità dell’offerta, essa si
accompagna strettamente a quella relativa ai prezzi. Per tale motivo, anche a parità di
servizi offerti, i turisti stranieri si spostano verso le nuove destinazioni, sicuramente più
economiche. C’è, inoltre, da sfatare il mito secondo cui al basso livello di prezzi,
applicato da tali Paesi, corrisponda una scarsa qualità dei servizi offerti.
A determinare la meta delle vacanze sono anche altri fattori che riguardano gli
aspetti connessi alla qualità dell’offerta e/o collegati alla sua fruizione. Tali fattori sono,
per esempio, i servizi di supporto all’offerta ricettiva come la ristorazione,
l’intrattenimento, ecc. ed anche le infrastrutture/strutture che garantiscono l’accessibilità
alle località turistiche. Più in generale, risulta vincente distinguere la propria offerta in
modo da farla percepire “una vacanza balneare diversa”, che sia in grado di far vivere
un’esperienza unica e da poter raccontare (vd. paragrafo precedente).
Da questo punto di vista, il territorio preso in esame in questa ricerca presenta
molteplici elementi/attrattive che, se opportunamente valorizzati/e, potranno
rappresentare per il turista possibili variabili esperienziali: la natura, la storia, le
tradizioni, l’enogastronomia, nonché, infine, il mix di queste componenti che devono
divenire, unitamente al mare ma, anche disgiuntamente da questo, fattore di ulteriore
sviluppo del fenomeno turistico nel trapanese.
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PARTE SECONDA
ANALISI TURISTICA DELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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1. La situazione socio-economica
Per meglio inquadrare la situazione turistica della provincia di Trapani è importante
delineare un quadro macroeconomico di riferimento che consenta di inserire il
fenomeno turistico locale all’interno di un più vasto contesto.
La provincia di Trapani ha un’estensione di 2.462 Kmq e rappresenta l’estrema punta
occidentale della Sicilia. Le sue coste si affacciano sia sulla fascia tirrenica, con il Golfo
di Castellammare e la punta di San Vito lo Capo, che su quella occidentale e
meridionale del Mar Mediterraneo.
Il territorio può essere schematicamente diviso in una fascia occidentale
prevalentemente pianeggiante ed una fascia orientale di bassa e media collina, che
assume qua e là connotazioni montane.
L’area che dalla estrema punta nord di San Vito Lo Capo si estende verso sud-ovest,
è caratterizzata da una serie di promontori che si elevano isolati lungo la costa e
delimitano piccole aree pianeggianti. Sono presenti, tra gli altri, i rilievi montuosi di
Passo Lupo di Monte Sparagio, di Monte Cofano e del Monte di Erice.
A sud di questa area il paesaggio si fa sempre meno movimentato e i rilievi lasciano
posto ad una vasta area di pianura che interessa quasi la metà del territorio provinciale
che da Trapani si estende lungo i territori che da Paceco vanno fino a Campobello di
Mazara e Castelvetrano.
Sul lato orientale della provincia, invece, la morfologia si fa più accidentata e le aree
di pianura sono circoscritte da ampi promontori collinari di natura argillosa. La zona più
interna della provincia, compresa nel triangolo Segesta – Salemi - Calatafimi, è anche la
più montuosa; da qui si originano i principali corsi d’acqua (il Birgi, il Mazaro, il Delia,
il Modione) che scorrono poi lungo le pianure costiere.
L’ampio golfo di Castellammare, che caratterizza la costa tirrenica della provincia,
delimita, infine, una estesa e sottile fascia di pianura che giunge ad ovest fino a San
Vito Lo Capo, stretta alle spalle dalle prime propaggini collinari1.
I 24 comuni che fanno parte della provincia di Trapani (Alcamo, Buseto Palizzolo,
Calatafimi, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci,
Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, 1 Fonte: sito internet www.provincia.trapani.it.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, San Vito Lo Capo, Trapani,
Valderice, Vita) hanno una popolazione residente di 432.963 unità, con una densità di
166,8 abitanti per chilometro quadrato2.
Inoltre, il saldo naturale della popolazione nel 2005 è negativo (-136), anche se
siamo in presenza di un saldo migratorio positivo (+1.608 unità).
Comuni della provincia di Trapani
Fonte: sito internet www.provincia.trapani.it
Per quanto concerne la situazione lavorativa, sono 148.802 i lavoratori della
provincia di Trapani. Di questi, quasi 100 mila sono uomini e 48.879 sono donne. Il
tasso che registra l’attività lavorativa, nel territorio di Trapani, è pari al 52,8%, con un
tasso di occupazione del 44,3% e una disoccupazione pari al 15,5%. Le cifre dimostrano
un leggero vantaggio rispetto alla media regionale. In Sicilia, infatti, il tasso di attività
lavorativa si assesta sul 52,3%, quello dell’occupazione sul 43,2%, mentre la
disoccupazione interessa il 17,2% del totale. Il 69% dei lavoratori, inoltre, opera nel
settore dei servizi, mentre il lavoro irregolare è stimato al 43,8%, contro il 38,1% del
dato regionale e il 22,6% di quello nazionale. Il PIL procapite, infine, è pari a 13.990
2 I dati fanno riferimento all’anno 2005.
Pag 20
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
euro. Il dato trapanese risulta leggermente superiore a quello siciliano (13.800 euro), ma
di gran lunga inferiore ai 20.420 euro del PIL nazionale3.
Tasso di occupazione e di disoccupazione - anno 2005
05
1015202530354045
Regione Sicilia Provincia Trapani
occupati disoccupati
Fonte: elaborazione CST Lo sviluppo economico degli ultimi 5 anni risulta estremamente positivo e si riflette
nella crescita del valore aggiunto nominale di tutti i settori, in particolare dell’industria
in senso stretto e dell’edilizia. Tale migliorata performance si riflette nel buon
andamento di medio periodo dell’occupazione. L’aumento degli addetti è stato
accompagnato da un miglioramento della produttività del lavoro, che storicamente si
situa su livelli comparativamente bassi.
Nei settori che hanno mostrato maggior dinamismo negli ultimi 5 anni, si rileva un
sostanziale aumento dell’occupazione, più forte che nel resto del Paese. La
disoccupazione complessiva, in decisa diminuzione dal 1995 a ritmi pari a quelli italiani
(circa mezzo punto all’anno), è nettamente più bassa che in Sicilia.
L’attività produttiva della provincia di Trapani si caratterizza per una forte presenza
della catena agro-alimentare, principalmente produzioni vitivinicole 4 e ittiche 5 , e
3 Le informazioni provengono dal Dipartimento sviluppo economico della Cgil di Trapani e prendono in esame i dati, relativi al 2005, forniti dall’Istat. 4 La Sicilia è la regione italiana con il più elevato patrimonio vitivinicolo di tutta la nazione, seguita dalla Puglia e dal Veneto. I terreni coltivati per produrre il miglior vino siciliano si concentrano per il 65% in collina, per il 30% in pianura e per il restante 5% in montagna. Tale regione può contare, per la produzione dei suoi vini, su un patrimonio di quasi 150 mila ettari di vigneti, il 77% dei quali è coltivato ad uva bianca, mentre il restante 23% è riservato alla vite a bacca rossa. Tra le province che danno vita ai migliori vini siciliani la più vitale è Trapani, seguita da Agrigento e Palermo. Trapani comprende ben l’80% della superficie media siciliana destinata a vite e oltre il 60% delle imprese vitivinicole siciliane.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
secondariamente quelle olivicole6. Tale realtà si riflette in una quota dell’agricoltura sul
valore aggiunto totale più che doppia di quella italiana, e in una quota estremamente
importante di addetti nella piscicoltura.
Nel quadro economico provinciale, il ruolo dell’industria è rivolto, in prevalenza,
alla lavorazione dei prodotti agricoli e del pescato. Sempre legate al mare sono le due
specializzazioni della provincia: le saline (localizzate presso il litorale ad est e a sud di
Trapani) e la raccolta e la lavorazione del pescato. Quest’ultima, insieme alla
lavorazione del marmo7 e dell’alabastro, dà vita ad un fiorente artigianato fortemente
orientato all’esportazione. Proprio l’industria estrattiva costituisce un’altra importante
filiera per Trapani, a partire dalle cave di pietra fino all’attività di trasformazione della
stessa.
Un’ altra rilevante risorsa economica per la provincia è costituita dal turismo.
Le condizioni climatiche particolarmente miti che consentono un prolungamento
della stagione balneare, il patrimonio archeologico8 e artistico9, che risulta un asset di
inestimabile valore, e il livello elevato della tradizione enogastronomica, sono tutti
fattori positivi che contribuiscono allo sviluppo delle imprese turistico-alberghiere che è
Tale sistema produttivo occupa la porzione nord-occidentale dell’isola, includendo per la provincia di Trapani, i territori di Marsala, Trapani, Paceco, Alcamo, Mazara del Vallo, Salemi, Castelvetrano e l’isola di Pantelleria. Il settore vitivinicolo è emblematico di un mutamento consistente delle politiche d’impresa: insieme alle strutture cooperative e cantine, ancora orientate in prevalenza alla produzione del vino sfuso, si riscontra la presenza di una realtà molto dinamica, ancora poco rappresentativa in termini quantitativi, ma sicuramente in grado di funzionare come motore dell’intero comparto. 5 Maggior centro agricolo e marinaro della Sicilia sud-occidentale è Mazara del Vallo. Ha un’economia basata principalmente sulle attività marinare, con un importante porto peschereccio, industrie per la lavorazione e conservazione del pesce e cantieri navali, e sulla ricca produzione agricola e di vini pregiati, oltre che su piccole industrie di laterizi, molitorie e alimentari. Porto più importante di tutta la penisola con 28.200 tonnellate annue di pescato, in particolare i rinomati gamberetti, il nasello, le sogliole, i calamari e i caponi. Il settore dà lavoro ad oltre 5 mila persone tra pescatori regolari ed occasionali (in buona parte immigrati nordafricani e tunisini). 6 A Trapani, oltre al settore vitivinicolo è abbastanza sviluppato anche quello olivicolo con la presenza di tre prodotti di qualità DOP. Le aziende sono di piccole dimensioni, poche decine di ettari al massimo, e poche sono quelle che imbottigliano e commercializzano. Clienti privilegiati sono le aziende che confezionano le acciughe e le alici. 7 Trapani è il terzo bacino marmifero in Italia, dopo Massa Carrara e Verona. La più importante industria marmifera nel trapanese è il perlato di Sicilia, pregiata varietà di marmo estratta in cave dislocate su un’area di 10 km, che attraversa diversi comuni della provincia, ma che insiste principalmente nel comune di Custonaci. Altre tipologie di marmo, estratte sempre localmente, sono l&apos, avorio venato, le brecce di Custonaci, il libeccio, il rosso fiorito di San Vito, il perlatino di Sicilia e il botticino. 8 Testimonianze preistoriche, vestigia greche – templi di Selinunte e di Segesta. 9Architettura normanna, rinascimentale, arabo-bizantina, barocca, ecc.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
apparso soddisfacente nel medio periodo, sostenuto da tassi di natalità di eccellenza.
Tale performance appare sostenuta dalla crescita delle presenze, soprattutto alberghiere
(quasi doppia che nel resto del Paese), dirette principalmente verso le Egadi, l’isola di
Pantelleria, il centro medioevale di Erice (divenuto sede di importanti meeting
scientifici internazionali), il centro balneare di Castellammare del Golfo, la Riserva
dello Zingaro e le aree archeologiche di Mozia, Selinunte e Segesta.
Un ostacolo all’ulteriore espansione e riqualificazione del settore, anche in termini di
attrattività verso l’estero (il turismo trapanese è dominato dalle presenze interne e scarse
presenze di turisti stranieri), potrebbe essere la difficoltà di proporre offerte di
soggiorno turistico in grado di allungare il periodo di permanenza medio,
particolarmente basso. A questo proposito le problematiche da affrontare sono
necessariamente interdisciplinari e di ampio raggio. A titolo di esempio, come fattori di
attrattività turistica del territorio sicuramente migliorabili, si potrebbero citare sia il
parco di infrastrutture ricreative sia il livello non eccelso delle infrastrutture alberghiere.
Per quanto riguarda la dinamica imprenditoriale, nel territorio in esame si rileva una
presenza di 44.613 imprese attive10 (-0,32% rispetto al 2004) delle quali ben il 43%
opera nell’Agricoltura e Pesca, l’8% nell’Industria, il 9% nelle Costruzioni, il 25% nel
Commercio, il 3% nel settore degli Alberghi e Ristoranti ed il restante 12% nelle altre
attività di servizi. Imprese per settore di attività economica
commercio25%
costruzioni9% industria
8%
agricoltura e pesc43%
servizi, trasporti e altro12%
alberghi e ristoranti3%
Fonte: elaborazione CST
10 Fonte: Infocamere
Pag 23
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Analizzando la consistenza delle imprese attive nel territorio per natura giuridica,
viene in evidenza il peso determinante della tipologia “ditta individuale”: a fine anno
2005, infatti, questa rappresenta l’83,6% del tessuto imprenditoriale locale (37.314 unità
attive); seguono le “società di persone”, con 3.903 unità attive e le “società di capitali”
con 2.374 unità. Le “altre forme” incidono per appena il 2,3%, con complessive 1.022
unità attive.
2. La domanda turistica
2.1. Premessa metodologica
L’inquadramento del fenomeno turistico con riferimento ad un dato territorio ha
avvio con la valutazione dei dati relativi alla domanda turistica che si rivolge a questo
stesso.
Tale tipo di valutazione è stata condotta con esclusivo riguardo a fonti di carattere
ufficiale e, pertanto, prende in considerazione esclusivamente quegli elementi che
attualmente vengono censiti utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal
legislatore.
Saranno oggetto, pertanto, delle considerazioni di seguito effettuate, alcune
elaborazioni della domanda che attengono al suo andamento nel breve e nel medio
lungo periodo, alla permanenza media, alle preferenze di alloggio e alla stagionalità.
2.2. La domanda turistica del trapanese a confronto con quella siciliana
L’analisi relativa agli andamenti fatti registrare dalla domanda nel territorio della
Provincia di Trapani fa riferimento all’arco temporale che va dal 1999 al 2005, in
coerenza con la disponibilità dei dati forniti dall’Azienda di Promozione Turistica
Provinciale (di seguito APT di Trapani).
Una prima elaborazione evidenzia un aumento costante degli arrivi e delle presenze
che, nell’arco temporale considerato, sono aumentati rispettivamente del 41 e del 58%
circa.
Pag 24
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Distribuzione temporale degli arrivi e delle presenze nella Provincia di Trapani 1999 – 2005
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
arrivipresenze
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Nel breve periodo (2004 – 2005), tuttavia, gli incrementi sono più contenuti e si
attestano sul 9%, per le presenze, e sul 5%, per gli arrivi.
Le variazioni, appena viste, hanno immediata ricaduta sulla permanenza che nel
lungo periodo aumenta del 21% circa, passando dai 3,1 giorni del 1999 ai 3,5 giorni del
2005.
Se si analizzano separatamente i flussi di presenze relativi a italiani e stranieri,
emerge che nel medio lungo periodo (1999 – 2005) l’incremento più consistente
riguarda gli italiani con un +65% mentre il flusso di presenze stranieri è aumentato del
32%. Nel breve periodo, tuttavia, (2004 – 2005), gli stranieri sono aumentati del 17% di
contro all’incremento degli italiani dell’8%. Arrivi e delle presenze di italiani e stranieri nella Provincia di Trapani 1999 – 2005
Italiani Stranieri Totale
arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze
1999 198.329 680.081 76.013 183.817 274.342 863.898 2000 220.044 830.637 76.515 156.896 296.559 987.533 2001 227.672 826.791 75.924 163.951 303.596 990.742 2002 234.220 868.779 79.951 178.491 314.171 1.047.270 2003 273.642 998.961 78.566 198.270 352.208 1.197.231 2004 284.162 1.037.038 82.543 207.611 366.705 1.244.649 2005 297.827 1.119.313 87.921 243.046 385.748 1.362.359
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 25
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Se si rapporta il movimento turistico della provincia di Trapani rispetto al
movimento che interessa l’intera regione11, si verifica che esso rappresenta, nel 2004,
solo poco più dell’8% degli arrivi e il 9% delle presenze, dato che risulta essere
pressoché invariato rispetto all’anno precedente.
2004 2003
arrivi presenze Arrivi presenze
Provincia di Trapani 366.705 1.244.649 352.208 1.197.231
Regione Sicilia 4.229.510 13.266.029 4.070.631 13.088.696 Incidenza % 8,67 9,38 8,65 9,15
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani e Regione Sicilia
Continuando la lettura dei dati dello stesso periodo (2004 – 1999), ci è possibile
raffrontare la distribuzione delle presenze, tra italiani e stranieri, in relazione al territorio
di nostro interesse e alla regione nel suo complesso. A tale proposito, si rileva come, nel
territorio della provincia di Trapani, l’incremento delle presenze degli italiani (+52%)
non trovi uguale corrispondenza in quello dei turisti stranieri (+13%). A conferma di
ciò, si consideri che, mentre nel 1999 gli stranieri costituiscono il 21% del flusso
turistico complessivo, nel 2004 tale incidenza si riduce al 17%.
Presenze di italiani e stranieri nella provincia di Trapani – Anni 1999 – 2004
1.037.038
680.081
207.611 183.817
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
2004 1999
italianistranieri
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
11 Il confronto con i dati regionali viene, di seguito, effettuato con riguardo all’anno 2004, ultimo dato disponibile, per l’intera Sicilia, sul sito internet della Regione stessa (www.regione.sicilia.it).
Pag 26
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Allo stesso modo, la situazione nella regione: gli italiani aumentano in misura superiore
(+11,8%) rispetto agli stranieri (+7,5%) e la incidenza di questi ultimi, pur
mantenendosi di gran lunga superiore a quella della provincia in questione, passa dal
38% del 1999, al 37% del 2004. Presenze di italiani e stranieri nella Regione Sicilia – Anni 1999 - 2004
4.588.7734.934.718
8.331.311
7.452.384
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
8.000.000
9.000.000
2004 1999
italianistranieri
Fonte: Elaborazione CST su dati Regione Sicilia
Quanto alla distribuzione percentuale di italiani e stranieri nei territori in oggetto,
emerge che l’intera area della provincia di Trapani registra una minore attrattività verso
flussi turistici stranieri (grado di internazionalizzazione) causa la maggiore presenza di
italiani rispetto all’intera regione (83,3%, di contro al 62,8% regionale). Distribuzione italiani e stranieri nella regione Sicilia e nella provincia di Trapani – anno 2004
83,3
62,8
16,7
37,2
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
Provincia Trapani Regione Sicilia
italianistranieri
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani e Regione Sicilia
Pag 27
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Se si effettua, più nello specifico, un confronto tra il “grado di internazionalità”,
riferito alla provincia di Trapani, e quello delle altre province siciliane, emerge
immediatamente il basso posizionamento del territorio in oggetto. Da notare, inoltre, che
il valore medio siciliano, attribuito a tale indice, è più che doppio rispetto a quello della
provincia trapanese.
Grado di internazionalità delle province siciliane
49,88
44,31
36,89
35,06
31,03
28,44
26,33
17,97
11,04
39,39
0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00
messina
palermo
agrigento
ragusa
siracusa
catania
enna
trapani
caltanisetta
sicilia
Fonte: Elaborazione CST su dati disponibili su sito Regione Sicilia (www.regione.sicilia.it)
L’albergo risulta essere la forma di alloggio preferita, sia pure, con una tendenza,
rispetto al 1999, alla riduzione (circa 6 punti percentuali). In particolare, coerentemente a
quanto avviene nel resto d’Italia, si avverte uno spostamento delle preferenze di alloggio
verso le soluzioni extralberghiere, anche e soprattutto a causa di una sempre maggiore
offerta di tale tipologia, sia in termini di consistenza (numero delle strutture e
conseguentemente dei posti letto) che in termini di varietà tipologica (agriturismo, B&B).
Pag 28
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Presenze nella provincia di Trapani per tipologia ricettiva - Anni 1999 – 2004
75,569,8
24,530,2
0
10
20
30
40
50
60
70
80
1999 2004
alberghieroextralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Parimenti a quello che avviene nella provincia di Trapani, nella regione si riduce la
preferenza per l’alberghiero che, tuttavia, ad oggi continua ad attestarsi su valori elevati e
comunque superiori a quelli del trapanese. Tanto è che nel 2004, la preferenza per
l’alberghiero si attesta sull’83,8% con una riduzione, rispetto al 1999, di appena il 3%.
Presenze nella Regione Sicilia per tipologia ricettiva - Anni 1999 – 2004
86,8
13,2 16,2
83,8
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
1999 2004
alberghieroextralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati Regione Sicilia
Pag 29
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2.3. Le scelte di alloggio nella provincia di Trapani
In questa sezione si esamineranno, con l’esclusivo riferimento alla sola provincia di
Trapani, gli andamenti che hanno riguardato il settore alberghiero e quello
extralberghiero, in termini di arrivi come di presenze e con riferimento distinto a italiani
e stranieri.
A tale proposito si nota che gli incrementi più importanti fanno riferimento, sia per gli
italiani che per gli stranieri, al settore extralberghiero. L’aumento più elevato (+119%) è
quello delle presenze, per i turisti stranieri, nell’extralberghiero; si notano, comunque,
incrementi importanti anche del turismo italiano che, sempre nell’extralberghiero, fa
registrare un buon aumento degli arrivi (+82%).
Arrivi e presenze di italiani nel settore alberghiero (provincia di Trapani) - Anni 2005 - 1999
159.961227.964
68.003
495.630
802.439
306.809
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
900.000
1999 2005 Variazione
arrivipresenze
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Arrivi e presenze di italiani nel settore extralberghiero (Provincia di Trapani) - Anni 2005 - 1999
38.36869.883
31.515
184.451
316.905
132.454
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
1998 2005 Variazione
arrivipresenze
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani Arrivi e presenze di stranieri nel settore alberghiero (Provincia di Trapani) - Anni 2005 - 1999
156.478
183.245
26.767
4.128
71.65867.530
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
200.000
1999 2005 Variazione
arrivipresenze
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 31
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Arrivi e presenze di stranieri nel settore extralberghiero (Provincia di Trapani) - Anni 2005 - 1999
8.483
16.263
7.780
27.339
59.801
32.462
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
1999 2005 Variazione
arrivipresenze
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Un’ulteriore valutazione va fatta relativamente alla distribuzione dei flussi turistici,
per categorie di alloggio scelte. Da una prima analisi riferita al settore alberghiero,
emerge che la tipologia preferita, in termini di numero di presenze, è, coerentemente
con quanto avviene nel resto di Italia, quella degli alberghi “3 stelle”, cui segue quella
degli alberghi “4 stelle”. Dunque, un turismo che non modifica le proprie scelte nel
breve periodo (anni 2004 – 2005), confermando la preferenza per tipologie di qualità
medio elevata.
Nel 2005 è, inoltre, presente anche una quota di mercato che si rivolge alla categoria
“5 stelle”, grazie alla nascita di una struttura appartenente a questa categoria prima
inesistente sul territorio.
Pag 32
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Presenze per categoria di alloggio alberghiero (Provincia di Trapani) - Anni 2004 - 2005
16.351
198.871
506.981
90.771
42.710
130.000
0
146.287
458.372
82.769
48.534
133.053
0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000
'5s
4s
3s
2s
1s
RTA'
20042005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Quanto alla distribuzione delle presenze per categoria alberghiera nel medio - lungo
periodo, si nota, in particolare, il forte incremento di preferenza per la categoria “4
stelle” come, in generale, per le “residenze turistico alberghiere”. Ciò è attribuibile,
soprattutto per i “4 stelle”, all’incremento dell’offerta di questa tipologia che passa da
appena 2 strutture “4 stelle”, nel 1999, a 18 strutture, nel 2005.
Presenze per categoria di alloggio alberghiero (Provincia di Trapani). Anni 1999 – 2005
16.351
198.871
506.981
90.771
42.710
130.000
0
34.562
450.778
123.752
27.248
15.768
0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000
'5s
4s
3s
2s
1s
RTA'
19992005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 33
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Le preferenze, quanto all’alloggio extralberghiero, sono concentrate essenzialmente
sull’aggregato “campeggi e villaggi”, cui seguono gli “alloggi in affitto”. Ciò rispecchia
anche la distribuzione nella consistenza dell’offerta che (come si vedrà di seguito), in
termini di posti letto, vede il prevalere di queste due tipologie. Quanto all’andamento
relativo alla scelta di tali tipologie, nel breve periodo non emergono variazioni di rilievo.
Presenze per tipologia di alloggio extralberghiero (Provincia di Trapani). Anni 2004 - 2005
100.390
214.886
39.202
22.197
102.283
215.292
38.902
19.157
0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000
'alloggi in affitto
campeggi evillaggi
agriturismi
ostelli b&b'
20042005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Se si guarda, invece, ad un arco temporale più ampio, emerge, a parità di graduatoria
nelle scelte di alloggio da parte dei turisti, il consolidarsi delle tipologie “campeggi e
villaggi” e “alloggi in affitto”; tuttavia, si nota anche l’affermarsi di altre tipologie
assenti o modestamente presenti nell’anno preso come riferimento (B&B e agriturismo).
Pag 34
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Presenze per tipologia di alloggio extralberghiero (Provincia di Trapani). Anni 1999 - 2005
100.390
214.886
39.202
22.197
37.059
166.757
2.998
0
0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000
'alloggi in aff itto
campeggi e villaggi
agriturismi
ostelli B&B
1999
2005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Un altro elemento di riflessione è dato dalla scelta della categoria alberghiera a
seconda della provenienza dei turisti. È immediata la constatazione del fatto che il
turismo straniero mostra, rispetto a quello italiano, una maggiore propensione verso
forme di ricettività alberghiera di qualità medio – alta. Al contrario, gli italiani
presentano una maggiore preferenza per l’albergo “2 stelle” e, soprattutto, per la
“residenze turistico alberghiera”. Distribuzione di italiani e stranieri quanto alle scelte di alloggio alberghiero (anno 2005)
0,87
19,57
50,36
9,96
3,97
15,26
5,11
22,82
56,15
5,92
5,90
4,11
0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00
'5s
4s
3s
2s
1s
RTA'
stranieriitaliani
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 35
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Quanto appena visto, in termini di struttura delle preferenze di italiani e stranieri
relativamente al settore alberghiero, è tendenzialmente assimilabile a quanto avveniva
già nel 1999.
Distribuzione di italiani e stranieri quanto alle scelte di alloggio alberghiero (anno 1999)
0,00
4,79
68,62
20,01
3,54
3,03
0,00
6,90
70,74
15,70
6,20
0,47
0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00
'5s
4s
3s
2s
1s
RTA'
stranieriitaliani
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
La stessa valutazione, condotta per l’extralberghiero, evidenzia come “campeggi e
villaggi” siano preferiti, pressoché nella stessa misura, da italiani e stranieri. Tuttavia,
gli stranieri dimostrano una maggiore propensione per “agriturismo” e per “ostelli e
B&B”.
Pag 36
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Distribuzione di italiani e stranieri quanto alle scelte di alloggio extralberghiero (anno 2005)
27,80
58,05
8,68
5,47
20,56
51,75
19,55
8,14
0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00
'alloggi in affitto
campeggi e villaggi
agriturismi
ostelli B&B'
stranieriitaliani
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
La struttura delle scelte delle tipologie extralberghiere non risulta essersi
profondamente modificata se si guarda all’anno 1999. Da evidenziare, tuttavia, che dal
confronto tra gli anni agli estremi (1999- 2005), si avverte una riduzione della forbice
tra le presenze di italiani e di stranieri quanto alla soluzione “campeggi e villaggi” i
quali, peraltro, pur ricevendo complessivamente, in valore assoluto, maggiori presenze
nel 2005 (vd. sopra), sono scelti percentualmente meno sia dal turismo italiano che da
quello straniero. Distribuzione di italiani e stranieri quanto alle scelte di alloggio extralberghiero (anno 1999)
16,15
80,87
1,28
1,69
26,56
64,38
2,30
6,77
0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00
'alloggi in affitto
campeggi evillaggi
agriturismi
ostelli b&b'
stranieriitaliani
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 37
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2.4. La provenienza dei turisti nella provincia di Trapani
Un ulteriore fattore di interesse è dato dalla provenienza dei turisti che scelgono la
provincia di Trapani, distinguendo le regioni italiane e le nazioni di provenienza, secondo
che si faccia riferimento a italiani e stranieri rispettivamente.
A tale riguardo, i dati 200512 evidenziano che l’apporto da parte dei residenti nella
stessa regione è estremamente elevato, di ben tre volte superiore al flusso proveniente
dalla Lombardia, seconda regione quanto a provenienza dei flussi turistici. Escludendo i
flussi provenienti dalla stessa Sicilia, le regioni da cui deriva il grosso dei flussi turistici
nella provincia in questione non sono, sicuramente, le aree territoriali italiane più
prossime all’isola. Un confronto, inoltre, con i dati dell’anno precedente evidenzia come
le presenze provenienti da tutte le regioni italiane considerate siano sicuramente
aumentate, soprattutto quelle provenienti dalla stessa Sicilia (+16% circa). Unica
eccezione, a tale andamento, il flusso di presenze provenienti dalla Campania che si sono
ridotte del 2%.
Provincia di Trapani - Principali correnti italiane (presenze 2004 e 2005)
395.761
458.023
107.188143.617
64.28355.667
148.562
109.741
63.20456.293
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
500.000
EMILIAROMAGNA
CAMPANIA LAZIO LOMBARDIA SICILIA
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
12 Si precisa che sono state prese in considerazione esclusivamente le regioni italiane che fanno registrare presenze superiori a 50.000 presenze annue.
Pag 38
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
La tendenza all’aumento delle presenze è verificata soprattutto se si guarda al lungo
periodo13. Infatti, sono aumentate in misura significativa tutte le presenze provenienti
dalle regioni considerate. In particolare, raddoppiano le presenze del Lazio mentre è da
segnalare che Campania ed Emilia Romagna hanno, in questo lasso temporale, superato il
Piemonte che, nel 1999, si posizionava quarto quanto al flusso delle presenze verso la
provincia di Trapani.
Provincia di Trapani - Principali correnti italiane (presenze 1999 e 2005)
458.023
279.034
31.07237.450
92.937
53.19956.293 63.204
109.741
148.562
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
500.000
EMILIAROMAGNA
CAMPANIA LAZIO LOMBARDIA SICILIA
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Quanto al flusso di turisti stranieri14, già nel breve periodo si assiste ad un incremento
importante delle presenze fatte registrare da tutti i Paesi considerati. Gli incrementi più
significativi si sono registrati con riferimento a Regno Unito e Paesi Bassi (+27 e +26%
rispettivamente).
13 L’anno di riferimento, come noto, è sempre il 1999. 14 Si precisa che sono state presi in considerazione solo quei paesi stranieri che totalizzano, nel territorio in oggetto, più di 10.000 presenze annue.
Pag 39
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Provincia di Trapani - Principali correnti straniere (presenze 2004 e 2005)
11.74515.196
18.01922.645
48.47052.374
17.794
42.54542.415
18.86217.82514.748
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
Paes
i Bas
si
Sviz
zera
eLi
echt
enst
ein
Stat
i Uni
tid'
Amer
ica
Reg
no U
nito
Fran
cia
Ger
man
ia
20042005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Nel lungo periodo (anno di riferimento: 1999), si nota, in primo luogo, una riduzione
delle presenze di turisti statunitensi di ben il 28% mentre l’incremento più interessante è
quello della Germania con un aumento del 24%. Va segnalato, inoltre, che sia Regno
Unito che Paesi Bassi si attestavano, nel 1999, al di sotto delle 10.000 presenze.
Provincia di Trapani - Principali correnti straniere (presenze 1999 e 2005)
5.836
13.369
48.082
17.825 18.86222.645
48.47052.374
26.152
6.871
38.717
14.748
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
Pae
si B
assi
Svi
zzer
a e
Liec
hten
stei
n
Sta
ti U
niti
d'A
mer
ica
Reg
no U
nito
Fran
cia
Ger
man
ia
19992005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 40
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2.5. La permanenza media dei turisti nella provincia di Trapani
La valutazione della permanenza media viene effettuata, in primo luogo, per la
clientela italiana. Se si fa riferimento agli anni 1999, 2004 e 2005 e ai principali flussi
turistici, sopra considerati, si presentano alcuni spunti di riflessione:
- la tendenza all’aumento; dal 1999 al 2005 si registra un incremento del 6%. Fa
eccezione a tale tendenza la Lombardia i cui flussi riducono la permanenza sul
territorio di poco più del 4%;
- il 2004 è l’anno con i valori più elevati;
- i siciliani, che totalizzano il maggiore numero di presenze in questo territorio, hanno
una permanenza media inferiore a quella delle altre regioni considerate che, solo nel
2005, riesce a raggiungere quota “3 giorni”.
Permanenza media principali correnti italiane - Confronto anni 1999 – 2004 – 2005
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
EMILIAROMAGNA
CAMPANIA LAZIO LOMBARDIA SICILIA
199920042005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Un ulteriore confronto viene effettuato con riferimento agli stessi anni, avendo,
tuttavia, a riguardo, questa volta, alle regioni che fanno registrare, nella provincia di
Trapani, una permanenza media superiore a “4 giorni”.
Anche in questo caso si effettuano alcune brevi riflessioni:
- un aumento del 9%, dal 1999 al 2005, con le eccezioni della Lombardia (-4,3%) (già
vista) e del Piemonte (-18,6%). Da evidenziare l’aumento più significativo, quello
dell’Umbria, pari al 25%;
Pag 41
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
- la Valle d’Aosta, penultima regione quanto alle presenze nella provincia in questione,
fa registrare la permanenza media più elevata, pari a poco più di 6 giorni.
Turisti italiani: Permanenze medie più elevate – Confronto anni 1999 – 2004 - 2005
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
EM
ILIA
RO
MA
GN
A
VE
NE
TO
BA
SIL
ICA
TA
PU
GLI
A
PIE
MO
NTE
UM
BR
IA
LOM
BA
RD
IA
CA
MP
AN
IA
TRE
NTO
BO
LZA
NO
-B
OZE
N
VA
LLE
D'A
OS
TA
199920042005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Prendendo come riferimento i turisti stranieri, si vanno a valutare solo i Paesi che
costituiscono i principali flussi turistici (in termini di presenze), come già visto, verso il
territorio in oggetto, in quanto la gran parte degli altri Paesi totalizza presenze
estremamente esigue che renderebbe poco significativa una qualsiasi analisi in termini di
permanenza media. Pertanto, a tale proposito, emerge che:
- gli stranieri, nell’arco temporale (1999 – 2005), allo stesso modo di quello che avviene
per gli italiani, hanno incrementato la loro permanenza media del 13%;
- l’incremento che ha raggiunto il valore più elevato è quello dei turisti provenienti dal
Regno Unito, pari al 24%, mentre l’unica riduzione registrata, peraltro molto
consistente, è quella del turismo statunitense (-27,8%).
Pag 42
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Permanenza media principali flussi stranieri - Confronto anni 1999 – 2004 – 2005
0,000,501,001,502,002,503,003,504,00
Paesi
Bassi
Svizze
ra e L
iechte
nstei
n
Stati U
niti d
'America
Regno
Unit
o
Francia
German
ia
199920042005
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
La valutazione della permanenza media può essere effettuata anche con riguardo alla
tipologia di soluzione abitativa scelta, vale a dire distinguendo tra settore alberghiero ed
extralberghiero. A tale proposito, si nota che la permanenza media nell’alberghiero
registra una costante tendenza all’aumento, nel periodo dal 1999 al 2005, passando da
2,87 a 3,29 giorni. Al contrario, nell’extralberghiero l’aumento degli arrivi non è stato
accompagnato da un aumento proporzionale delle presenze, il che ha determinato una
riduzione della permanenza che passa da 4,52 giorni, del 1999, a 4,37 giorni, del 2005. Permanenza media per tipologia di ricettività (anni 1999 – 2004 - 2005)
2,873,08
3,29
4,52 4,46 4,37
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
1999 2004 2005
alberghieroextralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 43
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Da notare, se si guarda alla permanenza media per tipologia di ricettività e alla
regione italiana di provenienza del flusso turistico, che, nel corso degli anni considerati,
si sono registrate molteplici variazioni, se non altro nei valori cosiddetti di picco.
Pertanto, il 1999 vede Bolzano15 come provincia che fa registrare la permanenza media
più elevata, 7,45 giorni, nel settore extralberghiero, mentre la permanenza media più
elevata nell’alberghiero (6,36 giorni) è determinata dai turisti provenienti dal Molise.
Sempre nel 1999, la permanenza media più bassa si registra, quanto
all’extralberghiero, con riguardo ai turisti provenienti dalla Sardegna (3,65 giorni), mentre
per l’alberghiero sono gli stessi siciliani a determinare il valore minimo della permanenza
pari a 2,27 giorni. Permanenza media per regioni italiane per ricettività alberghiera ed extralberghiera- (anno 1999)
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00
PIEMONTE
VALLE D'AOSTA
LOMBARDIA
BOLZANO - BOZEN
TRENTO
VENETO
FRIULI - VENEZIA GIULIA
LIGURIA
EMILIA ROMAGNA
TOSCANA
UMBRIA
MARCHE
LAZIO
ABRUZZO
MOLISE
CAMPANIA
PUGLIA
BASILICATA
CALABRIA
SICILIA
SARDEGNA
extralberghieroalberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani 15 Fanno eccezione, a questa analisi per provenienza regionale della domanda turistica, i valori di Bolzano e Trento che corrispondono a quelli delle relative province.
Pag 44
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Nel 2004 l’unica costante, rispetto a quanto visto nel 1999, è l’origine del valore più
basso della permanenza media nell’alberghiero, 2,74 giorni, determinato dagli stessi
siciliani. Da notare che nessuna regione riesce a totalizzare una permanenza superiore o
pari ai 7 giorni, registrati nel 1999, per l’extralberghiero; il valore più elevato della
permanenza media si attesta, dunque, su 6,5 giorni, per il flusso di turisti provenienti dalla
Campania. Ridotto, sia pure di poco (-1,9%), il valore massimo della permanenza media
nell’alberghiero che passa ai 5,69 giorni del turismo proveniente dalla Valle d’Aosta.
Permanenza media per regioni italiane per ricettività alberghiera ed extralberghiera- (anno 2004)
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00
PIEMONTE
VALLE D'AOSTA
LOMBARDIA
BOLZANO - BOZEN
TRENTO
VENETO
FRIULI - VENEZIA GIULIA
LIGURIA
EMILIA ROMAGNA
TOSCANA
UMBRIA
MARCHE
LAZIO
ABRUZZO
MOLISE
CAMPANIA
PUGLIA
BASILICATA
CALABRIA
SICILIA
SARDEGNA
extralberghieroalberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Nel 2005, si consolida la riduzione del valore massimo della permanenza media nel
settore alberghiero che arriva a 4,76 giorni (turisti provenienti dalla provincia di
Bolzano), mentre il valore minimo della permanenza, per lo stesso settore, guadagna un
leggero rialzo passando a 2,86 giorni (turismo proveniente dalla Calabria). In aumento,
Pag 45
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
inoltre, rispetto all’anno precedente, anche i valori minimi e massimi della permanenza
media nel settore extralberghiero che si attestano rispettivamente su 3,58 giorni e 8,52
giorni (rispettivamente provenienza Sicilia e Valle d’Aosta).
Permanenza media per regioni per ricettività alberghiera ed extralberghiera - (anno 2005)
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00
PIEMONTE
VALLE D'AOSTA
LOMBARDIA
BOLZANO - BOZEN
TRENTO
VENETO
FRIULI - VENEZIA GIULIA
LIGURIA
EMILIA ROMAGNA
TOSCANA
UMBRIA
MARCHE
LAZIO
ABRUZZO
MOLISE
CAMPANIA
PUGLIA
BASILICATA
CALABRIA
SICILIA
SARDEGNA
extralberghiero
alberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Ancora, si ritiene importante effettuare una valutazione del dato della permanenza
media, totalizzata dalle regioni italiane nel territorio considerato, per verificarne più in
generale le variazioni nel medio – lungo periodo (1999 – 2005). A tale scopo, si effettua
l’analisi in maniera distinta per settore alberghiero ed extralberghiero.
Pag 46
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Permanenza media nel settore alberghiero per regioni italiane di provenienza – Variazione anni 1999 - 2005
-50,4
-38,3
-26,9
-26,9
-13,8
-9,4
-7,7
2,6
5,4
6,1
8,0
9,9
11,0
12,2
18,2
20,2
22,8
22,8
25,3
34,5
38,2
-60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50
MOLISE
LIGURIA
PIEMONTE
TOSCANA
SARDEGNA
VALLE D'AOSTA
LOMBARDIA
ABRUZZO
MARCHE
LAZIO
TRENTO
VENETO
EMILIA ROMAGNA
FRIULI - VENEZIA GIULIA
BASILICATA
CAMPANIA
CALABRIA
PUGLIA
UMBRIA
BOLZANO - BOZEN
SICILIA
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 47
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Permanenza media nel settore extralberghiero per regioni italiane di provenienza – Variazione anni 1999 - 2005
-20,1
-20,0-18,2
-13,8
-12,8
-11,6-10,8
-9,8
-8,5
-6,0-5,6
-4,1
-2,1
-1,73,8
5,8
5,8
17,321,4
37,7
53,1
-30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60
BOLZANO - BOZEN
CAMPANIAPUGLIA
SICILIA
MARCHE
BASILICATAVENETO
CALABRIA
EMILIA ROMAGNA
LIGURIA
TOSCANALAZIO
PIEMONTE
LOMBARDIA
ABRUZZOFRIULI - VENEZIA GIULIA
MOLISE
UMBRIA
TRENTOSARDEGNA
VALLE D'AOSTA
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Si nota, a tale proposito, che i cali toccano più frequentemente i flussi turistici diretti
verso l’extralberghiero. Infatti, ben 14 regioni italiane fanno registrare un calo della
permanenza media, nel settore extralberghiero, nel territorio della provincia di Trapani,
mentre il calo relativo al settore alberghiero riguarda 7 regioni in meno.
Allo stesso tempo, gli incrementi più significativi, singolarmente considerati, si
registrano sempre nell’extralberghiero, dove, ad esempio, la permanenza media dei
turisti valdostani aumenta addirittura di ben il 53%. Al contrario, le riduzioni maggiori
si rilevano nell’alberghiero: il flusso turistico dei molisani, in particolare, riduce,
nell’arco temporale considerato, la propria permanenza media di ben il 50%. Le stesse
considerazioni svolte con riguardo al turismo italiano sono effettuate, di seguito, per
quello straniero. Pertanto, la permanenza media, fatta registrare dagli stranieri16, risulta
16 In tal caso, tuttavia, come già detto sopra, le valutazioni sono condotte con esclusivo riferimento a quei Paesi stranieri che totalizzano, verso la Provincia in oggetto, più di 10.000 presenze annue.
Pag 48
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
tendenzialmente più elevata per il settore extralberghiero. Da notare che, mentre nel
1999 i turisti statunitensi fanno registrare la permanenza media più elevata, sia
nell’alberghiero che nell’extralberghiero (3,35 giorni e 5,05 giorni rispettivamente), nel
2004 appartengono al Regno Unito i turisti con la permanenza media più elevata in
entrambi i settori. Permanenza media principali flussi stranieri per ricettività alberghiera ed extralberghiera- anno 1999
2,112,40
3,35
2,55 2,361,91
3,383,95
5,05
3,032,61
3,18
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
Pae
si B
assi
Svi
zzer
a e
Liec
hten
stei
n
Sta
ti U
niti
d'A
mer
ica
Reg
no U
nito
Fran
cia
Ger
man
ia
alberghieroextralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani Permanenza media principali flussi stranieri per ricettività alberghiera ed extralberghiera- anno 2004
2,03
2,712,17
5,08
2,63
1,98
3,78 3,78
2,97
4,43
3,033,53
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
Paes
i Bas
si
Sviz
zera
eLi
echt
enst
ein
Stat
i Uni
tid'
Amer
ica
Reg
no U
nito
Fran
cia
Ger
man
ia
alberghiero
extralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 49
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Nel 2005, si capovolge ancora il dato della permanenza: infatti, il primato spetta, nel
settore alberghiero, ancora ai turisti britannici ma nell’extralberghiero il valore massimo
lo fanno registrare i turisti provenienti da Svizzera e Liechtenstein.
Permanenza media principali flussi stranieri per ricettività alberghiera ed extralberghiera - anno 2005
2,12
2,94
2,40
3,393,06
2,24
3,97 4,04
3,25
3,87
3,16
3,64
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
Pae
si B
assi
Svi
zzer
a e
Liec
hten
stei
n
Sta
ti U
niti
d'A
mer
ica
Reg
no U
nito
Fran
cia
Ger
man
ia
alberghieroextralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Ulteriori valutazioni, come per gli italiani, possono farsi con riguardo alle variazioni,
intervenute nell’arco temporale dal 1999 al 2005. Nell’alberghiero, si registra una
tendenza all’incremento della permanenza media da parte della quasi totalità dei Paesi
considerati. Gli incrementi, tuttavia, sono differenti in quanto si oscilla dal 33% del
Regno Unito a valori nettamente inferiori (Paesi Bassi: 0,33%). Fa eccezione a tale
andamento il turismo proveniente dagli Stati Uniti d’America che riduce, nel settore in
oggetto, la permanenza media di ben il 28%.
Pag 50
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Permanenza media nel settore alberghiero per principali Paesi stranieri di provenienza – Variazione anni 1999 - 2005
0,33
22,51
-28,40
33,29
29,45
17,39
-40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40Paesi Bassi
Svizzera eLiechtenstein
Stati Uniti d'America
Regno Unito
Francia
Germania
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
La tendenza all’aumento della permanenza media appena vista nell’alberghiero trova
conferma anche nell’extralberghiero: anche qui le variazioni in aumento oscillano dal
+2,24% della Svizzera al +27% del Regno Unito. Come già visto per l’alberghiero, in
forte calo la permanenza media degli statunitensi che si riduce di ben il 35%.
Permanenza media nel settore extralberghiero per principali Paesi stranieri di provenienza – Variazione anni 1999 – 2005
17,43
2,24
27,89
20,95
14,72
-35,55
-40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40
Paesi Bassi
Svizzera e Liechtenstein
Stati Uniti d'America
Regno Unito
Francia
Germania
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 51
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2.6. La stagionalità del movimento turistico
A questo punto, appare necessario procedere con un apprezzamento della
stagionalità dei flussi turistici nel territorio oggetto del nostro interesse.
I dati disponibili al 2005 evidenziano che i mesi di massimo afflusso (in termini di
presenze) sono quelli nell’ordine indicato: agosto, luglio, settembre e giugno.
Le presenze si distribuiscono, tuttavia, in misura abbastanza consistente, in tutta la
primavera e nei primi mesi dell’autunno (da marzo ad ottobre), mentre il mese con le
presenze turistiche più basse è quello di gennaio.
La distribuzione delle presenze è diversa se si guarda a italiani e stranieri. I primi si
concentrano nel mese di agosto e, a seguire, luglio e settembre; i secondi preferiscono
settembre e, a seguire, agosto e luglio.
Rispetto al 2004, non si evidenzia una mutata distribuzione delle presenze mensili,
con l’eccezione di una maggiore concentrazione delle presenze nel mese di aprile 2004
rispetto allo stesso mese dell’anno dopo. Ciò, solitamente, è attribuibile ad una diversa
cadenza delle festività pasquali e dei ponti dei mesi di aprile e maggio (25 aprile e 1
maggio).
Stagionalità del movimento turistico (presenze) – Provincia di Trapani (Confronto anni 2005 e 2004)
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
genn
aio
febbra
iomarz
oap
rile
maggio
giugn
olug
lio
agos
to
sette
mbre
ottob
re
nove
mbre
dicem
bre
20052004
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 52
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Il fenomeno della stagionalità è più significativo se il confronto riguarda un lasso
temporale più ampio, il che consente di evidenziare eventuali variazioni nelle tendenze
della domanda.
A tale proposito, emerge, in maniera immediata, come nel corso degli anni sia
aumentata la concentrazione delle presenze nella stagione estiva. Infatti, al forte
aumento delle presenze nei mesi di picco (+ 63% nel mese di agosto) si contrappongono
valori praticamente inalterati delle stesse nei mesi di “bassa” (iniziali e finali).
Stagionalità del movimento turistico (presenze) – Provincia di Trapani (Confronto anni 2005 e 1999)
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
genn
aio
febbra
iomarz
oap
rile
maggio
giugn
olug
lio
agos
to
sette
mbre
ottob
re
nove
mbre
dicem
bre
20051999
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Continuando sulla scia delle considerazioni fatte finora, è da notare il diverso
andamento della stagionalità dei flussi di italiani e di stranieri. Infatti, ferme restando
alcune differenze quanto ai mesi preferiti (come visto sopra), gli stranieri presentano
una distribuzione delle presenze più omogenea, rispetto al turismo italiano, durante tutto
il corso dell’anno, con l’eccezione del mese di gennaio quando lo scostamento rispetto
al mese di massima affluenza presenta un valore superiore, sia pure di poco, al
corrispondente per i turisti italiani.
Pag 53
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Stagionalità del movimento turistico (presenze 2005) – Provincia di Trapani (confronto italiani - stranieri)
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
genn
aio
febbra
iomarz
oap
rile
maggio
giugn
olug
lio
agos
to
sette
mbre
ottob
re
nove
mbre
dicem
bre
italianistranieri
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Inoltre, si nota che sono gli esercizi extralberghieri ad avvertire molto di più la
stagionalità: infatti, considerato il mese di maggiore affluenza nel settore, agosto, si
verifica una riduzione delle presenze del 98% circa, con riferimento al mese di minore
affluenza turistica, gennaio.
Lo stesso confronto, effettuato per la ricettività alberghiera, mostra che la riduzione
delle presenze, nel mese di minore affluenza (anche in questo caso, gennaio), con
riferimento al mese di massima concentrazione delle presenze (agosto), è pari a circa il
92%. A ulteriore conferma di tutto ciò, le oscillazioni sono particolarmente forti, nella
ricettività extralberghiera, anche nei mesi estivi: si pensi che a giugno e settembre, le
riduzioni delle presenze, rispetto ad agosto, superano, in entrambi i casi, il 70% mentre
negli stessi mesi, la riduzione delle presenze nell’alberghiero (sempre avendo a
riferimento il picco di agosto) è di circa il 40%.
La minore sensibilità al fenomeno della stagionalità è, con ogni probabilità, da
attribuire. Alle motivazioni della clientela che sceglie la ricettività alberghiera: da un
lato, un turista che ha una maggiore capacità di spesa e che si sposta più frequentemente,
magari in più periodi dell’anno. Dall’altro lato, un turista che si sposta per motivazioni
anche diverse dalla vacanza e, di conseguenza, dai periodi ad essa tradizionalmente
dedicati: turismo d’affari o legato alla partecipazione ad eventi e convegni, questi ultimi
concentrati in periodi diversi da quelli estivi.
Pag 54
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Stagionalità del movimento turistico (presenze 2005) – Provincia di Trapani (Confronto alberghiero - extralberghiero)
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
genn
aio
febbra
iomarz
oap
rile
maggio
giugn
olug
lio
agos
to
sette
mbre
ottob
re
nove
mbre
dicem
bre
alberghieroextralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani 2.7. Il turismo non ufficiale: una stima della domanda nelle abitazioni private per vacanza
Il quadro della domanda turistica che emerge dai dati ufficiali (fonte Istat) per la
Sicilia e la provincia di Trapani evidenzia una realtà che, secondo studi specifici
realizzati per quantificare il fenomeno del turismo negli appartamenti, 17 risulta
fortemente sottostimata.
La quantificazione del movimento turistico nelle case private viene realizzata
avvalendosi di diverse fonti, in qualche caso combinate tra loro, riconducibili
fondamentalmente all’indagine periodica Istat sulle famiglie “I viaggi in Italia e
all’estero” per il movimento dei residenti, ed all’indagine dell’Ufficio Italiano Cambi
(UIC) effettuata alle frontiere per le presenze degli stranieri nel nostro Paese.
Per dare un’idea dei valori stimati a livello nazionale, secondo l’Istat i pernottamenti
degli italiani nelle abitazioni private nel 2003 ammonterebbero a 326 milioni, che si
vanno a sommare ai 205 milioni di presenze rilevate negli alberghi e negli esercizi
complementari, per un totale di 530 milioni di pernottamenti. Il dato non ufficiale risulta
17 Confturismo, Fimaa, Rescasa, Il turismo negli appartamenti, Primo Rapporto 2005, a cura di Mercury, Roma, 2005.
Pag 55
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
quindi superiore del 160% al valore dei pernottamenti ufficiali registrati.
Per quanto concerne la domanda degli stranieri rilevata dall’UIC, nel 2003 vengono
stimati complessivamente 341 milioni di presenze, di cui soltanto 140 milioni sono i
pernottamenti ufficiali. Vediamo come in questo caso il moltiplicatore raggiunge il
+140%. Il movimento nelle case private, secondo un’indagine riportata nel XIV
Rapporto sul Turismo Italiano18, viene valutato pari a circa due volte quello ufficiale
rilevato dall’Istat, per cui le presenze stimate sull’intero territorio nazionale nel 2003
sarebbero pari a 729,2 milioni, che sommate ai 344,4 milioni di presenze ufficiali
rilevate negli alberghi ed esercizi complementari, danno luogo ad un ammontare
complessivo di 1.073,6 milioni di presenze.
L’analisi condotta per macro aree, relativamente alla domanda e all’offerta di
abitazioni utilizzate a fini turistici, mostra come il dato ufficiale risulti pari a circa un
ventesimo di quello presente sul mercato. Sulla base di alcune ipotesi in termini di
presenze medie per casa e di giornate di utilizzo medio delle abitazioni, il modello
applicato per il 2003 stima nel Sud 188.487.857 di presenze di turisti nelle abitazioni
per vacanza, mentre nelle isole 132.595.126 di presenze che vanno a sommarsi ai
19.756.183 milioni di pernottamenti registrati nelle strutture alberghiere ed
extralberghiere, esclusi i campeggi. La realtà turistica della regione Sicilia, analizzata sotto questo profilo, evidenzia una
forte presenza di “turismo non rilevato” nelle abitazioni, tanto che ben sei delle province
siciliane si collocano tra le prime 15 posizioni in una graduatoria realizzata per il 2003
per tutte le province del Paese.
Domanda turistica di abitazioni per vacanza (2003)
Presenze di turisti che utilizzano abitaz. per vacanza
Coeff. moltiplicativo Graduatoria prov. italiane
Palermo 23.681.274 8,12 22 Messina 17.517.007 5,61 37 Catania 11.694.001 7,73 25 TRAPANI 11.509.990 10,61 12 Agrigento 11.009.554 12,49 8 Siracusa 9.017.936 9,36 14 Ragusa 8.779.171 11,77 9 Caltanisetta 4.903.990 38,82 1 Enna 2.736.026 25,63 2
Fonte: elaborazione CST da XIV Rapporto sul Turismo italiano, pp. 70-71. 18 R. Gambassi, Il turismo che non appare: il comparto degli appartamenti per vacanza, in XIV Rapporto sul Turismo Italiano, Mercury, 2005, pp. 61-87.
Pag 56
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Tali dati, che mostrano una dipendenza del coefficiente moltiplicativo per la stima
delle presenze nelle abitazioni dalla dimensione del turismo tradizionalmente rilevato,
mettono in luce una ricettività ufficiale che in generale risulta non adeguata rispetto alle
risorse turistiche della regione. Non a caso non figurano nelle prime posizioni di questa
graduatoria le province di Palermo, Messina e Catania turisticamente molto sviluppate,
dove consistente è il patrimonio ricettivo alberghiero ed extralberghiero.
In provincia di Trapani, le presenze di turisti nelle abitazioni per vacanza sono
stimate pari a circa 11.500.000, collocando l’area al dodicesimo posto nella graduatoria
delle province italiane in base alla propensione all’utilizzazione turistica delle abitazioni
private.
Partendo da queste assunzioni, non risultando disponibili dati più aggiornati e
ritenendo che il modello di comportamento della domanda non sia significativamente
mutato in questo breve arco temporale, è possibile stimare per il 2005 le presenze
turistiche nella provincia di Trapani riconducibili alle abitazioni private non
ufficialmente registrate. I pernottamenti in tali abitazioni risulterebbero pari a
14.454.629; complessivamente pertanto le presenze nella provincia raggiungerebbero i
15.816.988, per cui le presenze ufficiali rilevate negli esercizi alberghieri ed
extralberghieri costituirebbero soltanto l’8,6% della domanda pernottante complessiva. Stima delle presenze complessive nella provincia di Trapani (2005)
Presenze ufficiali negli es.alberghieri ed extralb.
Coeff. moltiplicativo del turismo ufficiale
Presenze nelle abitazioni private Presenze totali
1.362.359 10,61 14.454.629 15.816.988
Fonte: elaborazione CST
Analizzando nel dettaglio i dati del 2005 per la provincia di Trapani relativi alle
presenze degli stranieri (fonte UIC), si rileva che i pernottamenti complessivi stimati
ammontano a 589.000, valore che risulta anche in questo caso, molto al di sopra
(+142%) del dato ufficiale rilevato dall’Istat (pari a 243.046 pernottamenti), in quanto
comprensivo delle presenze negli alloggi privati. Come si può notare risulta confermato
anche per la provincia in esame il valore del coefficiente moltiplicativo (per il 2003),
stimato a livello nazionale, per le presenze degli stranieri.
Pag 57
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2.8. Impatto socio-territoriale del turismo nella provincia di Trapani
La stima del flusso effettivo di turisti presenti nel territorio provinciale, oltre che
risultare importante per quantificare l’apporto economico associato a tale presenza,
dovrà essere tenuto in considerazione anche ai fini della valutazione dell’impatto sociale
ed ambientale che esso determina. La presenza di tali flussi andrebbe pertanto
considerata nella fase di definizione delle politiche di programmazione dello sviluppo
territoriale, tenendo conto del reale fabbisogno in termini di servizi pubblici, di finanza
locale, di infrastrutture e dell’impatto, oltre che economico, anche ambientale e sociale
determinato dai turisti. L’obiettivo di realizzare uno sviluppo turistico di tipo sostenibile
per il territorio provinciale impone la valutazione in via preventiva di alcuni indicatori
che in modo sintetico diano un’idea dell’impatto territoriale e sociale associato al
turismo. Alla luce delle considerazioni espresse sull’entità delle presenze turistiche non
ufficialmente rilevate, appare indispensabile proporre un’analisi che tenga conto anche
dei valori stimati per i flussi turistici nelle abitazioni.
Per quanto concerne l’impatto territoriale del turismo, esprimibile in prima
approssimazione in base al rapporto tra il numero delle presenze e la dimensione
dell’area considerata, ci troviamo naturalmente di fronte a valori molto diversificati, se
vengono presi in esame solo i dati della ricettività alberghiera ed extralberghiera, oppure
anche quelli non rilevati ufficialmente. Con riferimento al 2005, l’indice calcolato per la
provincia di Trapani con i dati ufficiali assume un valore pari a 553 presenze/kmq,
mentre il dato passa a 6.427 presenze/kmq considerando anche i turisti nelle abitazioni
private. Impatto territoriale del turismo ufficiale e nelle abitazioni private nella provincia di Trapani - 2005
553
6.427
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
presenze uff iciali/kmq presenze stimate/kmq
Fonte: elaborazione CST
Pag 58
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
La disponibilità di dati aggiornati al 2004 sulle presenze nelle singole province
dell’isola ci consente di mettere a confronto l’impatto territoriale del turismo per
Trapani con quello nelle altre province soltanto con riferimento a tale anno. L’indice
calcolato a livello regionale si attesta su 416 presenze per kmq risultando superiore a
quello di Trapani pari a 353; notevolmente al di sopra del dato medio regionale si
colloca invece il valore rilevato per la provincia di Messina dove si raggiunge una
densità di presenze turistiche ufficialmente rilevate per Kmq pari a 1.023 unità.
Indice di impatto territoriale della domanda turistica ufficiale nelle province siciliane - 2004
416
1.023593
480
397359
353
289
4928
0,00 200,00 400,00 600,00 800,00 1.000,00 1.200,00
sicilia
messina
palermo
ragusa
siracusa
catania
trapani
agrigento
caltanisetta
enna
Fonte: Elaborazione CST su dati disponibili su sito internet Regione Sicilia (www.regione.sicilia.it) e su sito internet ISTAT (www.istat.it)
Se si tiene conto non soltanto delle presenze ufficialmente registrate, ma anche del
flusso di turisti che alloggiano nelle abitazioni private, si osserva come aumenti
fortemente l’impatto territoriale del turismo sia nella provincia in esame che nell’isola
in generale. Le presenze stimate nelle abitazioni nel 2004 sono state pari a 3.747 unità
per kmq, che sommate alle presenze ufficiali dei turisti che alloggiano nelle strutture
ricettive raggiungono un valore di 4.100 presenze per kmq. Anche nel 2004 i valori del
rapporto d’impatto territoriale, calcolati facendo riferimento alle presenze effettive di
turisti nelle abitazioni private, si presentano quindi molto più elevati in tutte le diverse
province rispetto al dato calcolato con i valori ufficiali.
Tali valori particolarmente elevati dell’indice, soprattutto se messi in relazione con la
densità abitativa che per Trapani si attesta su 176 abitanti/kmq, fanno pensare alla
Pag 59
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
possibilità che i flussi turistici possano superare in alcuni periodi dell’anno, ed in alcune
località specifiche la capacità di carico fisica ed infrastrutturale19 del territorio; a questo
fine andrebbero pertanto considerati degli indicatori più specifici per la valutazione
dell’impatto territoriale che facciano riferimento ad esempio alla dotazione di impianti
di depurazione, allo smaltimento di rifiuti solidi, alla richiesta e consumo idro-potabile,
alla qualità delle acque di balneazione.
Indice di impatto territoriale della domanda turistica nelle abitazioni per provincia (anno 2004)
5.7374.815
2.774
3.604
3.747
3.712
5.6451.887
720
3.603
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000
Messina
Palermo
Catania
Agrigento
Trapani
Siracusa
Ragusa
Caltanisetta
Enna
Sicilia
Fonte: elaborazione CST
19 La capacità di carico fisica o ecologica indica il limite oltre il quale l’ambiente e/o le risorse utilizzate risultano danneggiati; la capacità di carico infrastrutturale si riferisce invece al limite massimo di dotazione di infrastrutture. Si può individuare inoltre una capacità di carico economica come il limite oltre il quale la “qualità” del turismo si riduce drasticamente, per cui ne diminuisce la domanda; e una capacità di carico sociale definita come il limite oltre il quale le altre funzioni sociali e/o economiche dell’area risultano danneggiate e/o ostacolate, con un conseguente degrado della qualità della vita della popolazione ospitante.
Pag 60
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Confronto dell’impatto territoriale calcolato sulla base delle presenze turistiche ufficiali e stimate (anno 2004)
6.7601.0235.408
5933.132
3593.892
2894.100
3534.109
3976.125
4801.93649
74828
4.019416
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000
Messina
Palermo
Catania
Agrigento
Trapani
Siracusa
Ragusa
Caltanisetta
Enna
Sicilia
pres uf/kmqpres.tot/kmq
Fonte: elaborazione CST
Ai fini della sostenibilità del turismo nel territorio risulta interessante prendere in
esame anche l’impatto sociale che questo determina, esprimibile in prima
approssimazione in base al rapporto tra le presenze turistiche e la popolazione residente.
La considerazione di tale indice, che esprime il “grado di coinvolgimento” della
popolazione locale nel settore turistico, può consentire tra l’altro una programmazione
attenta e oculata di alcuni servizi (sanitari, di nettezza urbana, ecc.).
L’indice d’impatto sociale per la provincia di Trapani calcolato con riferimento al
2004 assume un valore pari a 2 presenze per abitante, che risulta perfettamente allineato
con il dato registrato per la regione nel complesso. Tra i valori del rapporto calcolato per
tutte le province dell’isola spicca il valore massimo di Messina che raggiunge le 5
presenze/abitante ed il valore minimo di Caltanissetta dove si registrano 0,4
presenze/abitante.
Pag 61
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Indice di impatto sociale della domanda turistica nelle province siciliane e Regione Sicilia (anno 2004)
5,0
2,4
1,2
1,9
2,0
2,1
2,5
0,4
0,6
2,0
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0
Messina
Palermo
Catania
Agrigento
Trapani
Siracusa
Ragusa
Caltanisetta
Enna
Sicilia
Fonte: elaborazione CST
Naturalmente l’impatto sociale si modifica in maniera sostanziale prendendo in
considerazione le presenze stimate nelle abitazioni private non ufficialmente rilevate,
raggiungendo nel 2004 nel trapanese il valore di 21 presenze per abitante. Tra le
province dell’isola il dato più elevato viene riscontrato per Ragusa (29,7 presenze/ab.),
mentre il minimo impatto lo si registra nel territorio di Catania (9 presenze/ab.).
L’impatto sociale determinato dall’attività turistica che emerge dall’analisi svolta non si
presenta particolarmente problematico nell’area presa in esame, anche prendendo in
considerazione i flussi non ufficialmente rilevati. La stagionalità che contraddistingue il
turismo nel trapanese tende poi a limitare soltanto ad alcuni periodi dell’anno tale
frequenza di presenze, riducendo ulteriormente le eventuali problematiche di frizioni e
costi sociali che possono determinarsi tra la popolazione locale e i turisti.
Pag 62
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
3. La spesa turistica in Sicilia e nella provincia di Trapani
L’importanza del fenomeno turistico nell’economia di un’area, in genere, viene
valutata facendo riferimento al dato della spesa associata alle presenze di turisti
nazionali ed internazionali. I consumi da essi effettuati generano infatti, sotto il profilo
economico, una serie di effetti di attivazione quantificabili in termini di valore aggiunto
e di occupazione diretta ed indiretta. Un problema di importanza centrale che si
evidenzia nell’analisi è connesso con la quantificazione della spesa turistica che
realmente si manifesta nel territorio, soprattutto a seguito della forte incidenza di
presenze turistiche attivate dalle abitazioni private, che, come si è visto, non vengono
rilevate nelle stime ufficiali. I consumi turistici complessivi registrati nella regione Sicilia nel 2004 (ultimi dati
disponibili), che ammontano a 5.034,5 milioni di euro (9,3% dei consumi totali delle
famiglie), sono costituiti per il 20,8% da consumi di stranieri (1.048 milioni di euro) e
per il restante 79,2% da consumi di turisti nazionali (3.986,5 milioni di euro). L’entità
della spesa turistica in Sicilia rappresenta il 5,8% della spesa turistica totale in Italia, a
fronte di una quota di presenze nell’isola che pesa per il 3,9% del totale nazionale.
Come emerge con evidenza da tali dati, la regione si colloca in una posizione migliore
nel panorama turistico italiano per quanto concerne la spesa turistica rispetto al dato
delle presenze.
Incidenza percentuale delle presenze turistiche e della spesa in Sicilia sul totale nazionale (2004)
% presenze in Sicilia sutotale naz.
% spesa in Sicilia sutotale naz.
3,9
5,8
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT
Un’analisi maggiormente disaggregata che prenda in considerazione i consumi dei
Pag 63
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
nazionali e degli stranieri, mostra come gli italiani spendano in Sicilia il 6,9% della loro
spesa complessiva nel Paese, mentre più modesta si configura la quota di spesa degli
stranieri nella regione, pari al 3,6% del totale della spesa realizzata dagli stessi
complessivamente in Italia. Quest’ultimo dato, che appare piuttosto modesto se messo
in relazione con la dotazione di risorse e le dimensioni della regione, colloca la Sicilia
soltanto all’undicesimo posto nella graduatoria delle regioni realizzata in base alla spesa
turistica degli stranieri.
Spesa turistica in Sicilia ed in Italia nel 2004 (milioni di euro)
SICILIA Spesa Spesa Spesa nella Spesa altri Spesa nelle Saldo totale stranieri all’estero regione di italiani altre regioni (1+4)-(2+5)
(1) (2) residenza (3) (4) (5) 2004 1.048 431 2.817,1 1.169,4 849,3 937 2003 730 467 2.765,2 1.146,3 838,9 570 2002 817 433 2.630 1.029 748 665
ITALIA 28.755 17.807 22.205 35.846 35.846 10.948 2004
Fonte: elaborazione IRPET su dati UIC e “Relazione Generale sulla situazione economica del Paese” 2004
Nonostante la spesa degli stranieri nella regione, come si è detto, non risulti
particolarmente rilevante, tuttavia il confronto dei dati del 2004 con quelli dei due anni
precedenti evidenzia un notevole incremento dei consumi degli stranieri (+43,6%
rispetto al 2003 e + 28,3% rispetto al 2002), che attesta una ripresa del turismo straniero
nella regione, riportando il dato più o meno ai livelli antecedenti ai noti fatti terroristici
del 2001. La stima della spesa turistica estera a livello provinciale condotta dall’UIC20 per il
2005, evidenzia come soltanto il 4% del totale regionale si riversa nella provincia di
Trapani, valore notevolmente inferiore alla quota di consumi stranieri nella provincia di
Palermo (33%), Messina (25%), Catania (19%) ed Agrigento (7%).
20 Fonte: sito UIC, www.uic.it
Pag 64
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Peso della spesa turistica straniera per provincia sul totale regionale (2005)
Palermo33%
Caltanisetta1%
Agrigento7%
Catania19%
Enna2%
Messina25%
Ragusa3%
Siracusa6%
Trapani4%
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT
Abbastanza stabile si presenta il valore della spesa turistica all’estero effettuata da
parte degli abitanti nella regione, i quali mostrano un’elevata tendenza al fare vacanza
all’interno del territorio regionale, piuttosto che ad andare all’estero e nelle altre regioni
d’Italia. La spesa per turismo interno, che rappresenta il 56% circa della spesa
complessiva, è aumentata nel 2004 del 1,9% rispetto all’anno precedente e del 7%
rispetto al 2002. Piuttosto stabile, anche se in leggera crescita, il valore dei consumi dei
residenti in Italia che trascorrono le loro vacanze nell’isola (+2%), confermando la
tendenza, da parte della domanda nazionale, a modificare le proprie scelte di vacanza a
favore delle destinazioni interne, ritenute più sicure ed accessibili anche sotto il profilo
economico. Per valutare l’impatto che la spesa turistica determina nell’economia regionale,
occorre considerare il dato a “saldo” ottenuto come confronto tra la spesa degli stranieri
e degli italiani effettuata nella regione e le fuoriuscite di reddito connesse con la spesa
dei residenti fatta all’estero e nelle altre regioni d’Italia. Il valore così ottenuto per la
Sicilia nel 2004 è pari a 937 milioni di euro, saldo che si è incrementato del 64%
rispetto all’anno precedente.
Pag 65
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
3.1. Gli effetti di attivazione di valore aggiunto della spesa turistica in Sicilia
La spesa turistica genera una serie di effetti di attivazione nell’ economia dell’area
interessata quantificabili in termini di creazione di valore aggiunto e di occupazione. La
difficoltà di disporre di dati disaggregati a livello regionale per stimare gli effetti
occupazionali diretti e indiretti connessi con i consumi turistici, ci porta in questa sede a
concentrare l’analisi sui soli effetti di attivazione di valore aggiunto diretto e indiretto
riconducibili alla spesa turistica. L’analisi relativa alla Sicilia per l’anno 2004 evidenzia come il turismo abbia
generato un valore aggiunto totale pari a 3.656 milioni di euro, di cui 1’88,6% deriva
dai consumi degli italiani e degli stranieri effettuati all’interno della regione, ed il
restante 11,4% deriva dai consumi turistici che sono stati realizzati nel resto del Paese.
Percentuale di valore aggiunto generato in Sicilia da consumi di turisti italiani e stranieri (2004)
stranieri11,4%
italiani88,6%
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT
La dimensione regionale dell’analisi ci porta infatti a considerare, ai fini della
valutazione dell’impatto complessivo della spesa turistica, gli effetti di diffusione che si
determinano tipici di economie molto aperte come quelle regionali. Il confronto tra la
distribuzione regionale della spesa turistica e del valore aggiunto generato mostra infatti
con chiarezza come gli effetti di attivazione prodotti da una qualsiasi spesa, al netto
delle importazioni dall’ estero, si propaghino su tutto il territorio nazionale, dato il forte
carattere di economia aperta tipico delle regioni. In virtù di questa caratteristica si rileva
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
che solo una parte dell’attivazione della spesa resta all’interno dell’area in cui viene
effettuata ed al tempo stesso l’economia di tale territorio trae vantaggio dalla spesa
sostenuta al di fuori di esso. La dimensione delle due tipologie di effetti dipenderà sia
dall’ammontare della spesa che dalla forza dell’apparato produttivo regionale, per cui
aree con bassi consumi turistici, ma con un sistema produttivo evoluto diffonderanno
pochi effetti, mentre trarranno grossi benefici dalla spesa erogata altrove. Tali
meccanismi di diffusione che si generano tendono a riequilibrare gli effetti di una
distribuzione della spesa turistica che si presenta territorialmente differenziata.
L’analisi degli effetti interregionali della spesa per la Sicilia 21 evidenzia, con
specifico riferimento alla spesa degli italiani, effetti di attivazione di valore aggiunto di
tipo diretto e indiretto nella regione pari a 2.729,7 milioni di euro ed un ammontare di
394 milioni di euro di valore aggiunto di cui vanno a beneficiare le altre regioni d’Italia.
Si può osservare come tra le regioni che percepiscono maggiormente tali effetti
troviamo anche aree molto distanti dall’isola, quali la Lombardia (a cui vanno il 20,3%
del totale degli effetti di dispersione), seguita dal Lazio (7,5%), dalla Calabria (7,3%) e
dall’Emilia Romagna (7,2%). Gli effetti di dispersione rappresentano in questo caso il
13% del totale degli effetti di valore aggiunto connessi con i consumi degli italiani. La
spesa turistica degli stranieri in Sicilia genera a sua volta degli effetti di attivazione di
valore aggiunto pari complessivamente a 635,7 milioni di euro, dei quali l’80% (508,1
milioni di euro) rimane nella regione ed il restante 20% (pari a 127,6) va a beneficio
delle altre economie regionali. Anche in questo caso, troviamo la Lombardia quale
regione primaria il cui sistema economico viene attivato dalla spesa in Sicilia degli
stranieri (per il 17,2% del totale degli effetti di valore aggiunto generati), seguita
dall’Emilia Romagna (8,2%) e dal Lazio (7,3%), solo per citare i dati più significativi.
Risulta interessante osservare come, per soddisfare la domanda di consumo dei turisti
stranieri, ci sia necessità di un maggior ricorso alle economie delle altre regioni rispetto
al consumo dei nazionali, determinando quindi una riduzione della capacità di
attivazione di valore aggiunto della spesa. In sintesi, possiamo rilevare come gli effetti
di dispersione di valore aggiunto per la Sicilia, che vanno a vantaggio delle altre
economie regionali, ammontano complessivamente a 521,6 milioni di euro.
21 I dati relativi agli effetti interregionali sono frutto di elaborazioni realizzate da IRPET e CISET, fonte: Rapporti sul Turismo, Mercury, annate varie.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Si può vedere come naturalmente anche l’economia siciliana tragga vantaggio in
ordine alla spesa turistica che si genera al di fuori dei propri confini; più precisamente il
valore aggiunto derivante dai consumi turistici che si verificano nelle altre regioni
ammonta a 418,2 milioni di euro (11,4% del valore aggiunto totale regionale), di cui
296,2 milioni dai consumi dei nazionali e 122 dalla spesa degli stranieri. Effetti interregionali diretti e indiretti di valore aggiunto generati dai consumi turistici (milioni di euro) - 2004
nel resto d’Italia in Sicilia dispersioni
Consumi degli italiani in Sicilia 2.729,7 394
Consumi degli stranieri in Sicilia 508,1 127,6
Totale 3.237,8 521,6 Effetti di valore aggiunto diretto e indiretto ricevuti in Sicilia dalle altre regioni (milioni di euro) - 2004 Effetti di v.a. in Sicilia Consumi degli italiani nelle altre regioni 296,2 Consumi degli stranieri nelle altre regioni 122 Totale 418,2
Effetti totali di attivazione di valore aggiunto in Sicilia nel 2004 (milioni di euro)
Valore aggiunto da spesa turistica in Sicilia 3.237,8 Valore aggiunto da spesa turistica nelle altre regioni 418,2
Valore aggiunto totale 3.656 Effetti interregionali della spesa turistica in Sicilia nel 2004 (milioni di euro)
-103,4
418,2
521,6
-200
-100
0
100
200
300
400
500
600
effetti trasmessi effetti ricevuti saldo
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Nel 2004 nell’economia siciliana si è verificata una prevalenza degli effetti trasmessi
alle altre regioni rispetto a quelli ricevuti, tanto da dar luogo a un saldo negativo di
103,4 milioni di euro. Tale tendenza negativa risulta maggiormente accentuata negli
anni indietro 2002-2004, tanto che il saldo pur mantenendosi negativo, si è ridotto nel
2004 del 71 % circa rispetto al 2003 e del 31,5% rispetto al 2002. La prevalenza delle
dispersioni rispetto ai benefici ottenuti dalle altre regioni nel periodo esaminato risulta
da andamenti diversificati degli effetti trasmessi e ricevuti, da mettere principalmente in
relazione alle modificazioni della composizione della spesa, che si orienta sempre più
verso beni la cui produzione risulta meno localizzata nel territorio regionale.
Evoluzione degli effetti interregionali di attivazione di valore aggiunto in Sicilia dal 2002 al 2004
14171266
-151
785,5
432,1
-353,4
521,6
418,2
-103,4
-500
-250
0
250
500
750
1000
1250
1500
2002 2003 2004
effetti trasmessieffetti ricevuti saldo
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
4. L’offerta turistica della Regione Sicilia
La valutazione e lo studio della situazione turistica relativa ai territori della provincia
di Trapani non può prescindere da una prima analisi della situazione turistica nella
intera regione di riferimento.
In un primo momento, dunque, si parte con il porre a confronto la situazione turistica
regionale con quella complessiva italiana, sia pure con riferimento al 200422, allo scopo
di contribuire a definire in maniera più ragionata il posizionamento della regione
nell’articolato contesto nazionale.
L’utilizzo di fonti diverse (vd. sopra) ha prodotto, a volte, elaborazioni discordanti
che si ritiene, tuttavia, opportuno evidenziare in quanto trattasi, comunque, di aspetti
importanti del fenomeno turistico.
Nel 200423, la Sicilia possiede una capacità ricettiva di complessive 2.545 unità,
distinguibili, in primo luogo, tra unità ricettive alberghiere pari a 996, ed extralberghiere
pari a 1.549. I posti letto totali sono 157.356 di cui 97.151 nell’alberghiero e 60.205
nell’extralberghiero.
Tali valori ci conducono ad una prima riflessione: la ricettività in Sicilia risulta meno
sbilanciata verso il settore extralberghiero rispetto a quanto avviene a livello nazionale.
La situazione di sostanziale equilibrio, tra ricettività alberghiera ed extralberghiera,
nella regione, è confermata dalla diversa incidenza che il numero degli esercizi e dei
posti letto, di queste due macrotipologie, ha sul totale della ricettività. Infatti,
l’alberghiero rappresenta il 39% e il 62% della ricettività complessiva, rispettivamente
in termini di numero di esercizi e di posti letto. Allo stesso tempo, nella graduatoria
delle regioni italiane per numero di esercizi, la Sicilia si posiziona all’undicesimo posto
per gli esercizi alberghieri e al nono per quelli extralbelghieri.
Tuttavia, la distribuzione territoriale degli esercizi evidenzia che la Sicilia, la quale
rappresenta, con la sua ricettività complessiva, il 2,2% della ricettività nazionale, in
ragione degli esercizi, e il 3,7% della ricettività nazionale, in ragione dei posti letto,
incide maggiormente con l’alberghiero, riferito al complessivo nazionale, (sia in termini
di esercizi, 2,9%, che di posti letto, 4,9%), piuttosto che con l’extralberghiero (in
termini di esercizi, 1,9%, come di posti letto, 2,7%).
22 L’ultimo anno di cui sono attualmente disponibili dati ufficiali è, appunto, il 2004. 23 Fonte: dati ISTAT 2004.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Graduatoria delle Regioni italiane per consistenza ricettiva alberghiera. Anno 2004
105 214 487 543 733 756 757 808 827 996 10751500 1509 1640
1805
29082998
3070
48065981
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000M
olis
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Lazi
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Tren
tino
A.A
.
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT 2004
Graduatoria delle Regioni italiane per consistenza ricettiva extralberghiera. Anno 2004
100 202 378 439 653 975 1269 13621345 1401 1429 1549 2076 21833175 3454 62606783
8891
37085
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
35000
40000
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A.A
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Vene
to
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT 2004
Allorché si fa riferimento al numero dei posti letto della ricettività extralberghiera, la
graduatoria appena vista subisce delle modifiche. La Sicilia passa, infatti, dal nono
(classifica per numero di esercizi extralberghieri) al quindicesimo posto, il che denota la
presenza di una ricettività di dimensioni medie chiaramente inferiori a quelle delle altre
regioni italiane.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Graduatoria delle Regioni italiane per consistenza ricettiva extralberghiera per numero di posti letto. Anno 2004
1 Veneto 439.783 11 Sardegna 80.768 2 Toscana 262.823 12 Piemonte 80.673 3 Marche 145.004 13 Liguria 78.758 4 Emilia Romagna 136.983 14 Campania 77.651 5 Puglia 135.878 15 Sicilia 60.205 6 Trentino A. A. 129.093 16 Abruzzo 51.664 7 Friuli V. G. 115.828 17 Umbria 45.925 8 Lazio 108.260 18 Valle d'Aosta 27.177 9 Calabria 106.892 19 Basilicata 11.684
10 Lombardia 103.950 20 Molise 6.849
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT 2004
Quanto appena visto e le conseguenze in termini di dimensione media della
ricettività extralberghiera siciliana si riflette, ovviamente, nella lettura della graduatoria
regionale degli esercizi extralberghieri per numero medio di posti letto che, nell’anno
2004, vede la Sicilia posizionarsi quattordicesima, con una dimensione media di circa
38,9 posti letto per struttura.
Graduatoria delle regioni italiane per numero medio di posti letto extralberghieri – Anno 2004
11,9 13,0 19,0 21,0 27,2 34,1 38,9 38,9 39,7 42,057,8 57,8 61,2 68,5 71,9 74,2 79,1 82,8
101,0 101,5
243,5
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
Ven
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degn
a
Pug
lia
Mar
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Cal
abria
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT 2004
A differenza di quanto avviene per il settore extralberghiero, i numeri di letti e di
camere medi degli esercizi alberghieri della Sicilia sono pari rispettivamente a 97,5 e
45,5 circa, superiori, dunque, ai corrispondenti valori medi nazionali, pari a 59,7 e 30,2.
In particolare, gli esercizi alberghieri siciliani si collocano al terzo posto, sia per numero
medio di posti letto che per numero medio di camere.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Graduatoria delle regioni italiane per numero medio di posti letto alberghieri. Anno 2004
40,4 44,2 46,9 48,2 50,7 52,4 54,8 55,4 57,3 58,9 59,5 59,7 60,8 61,8 65,1
78,8 82,4
96,7 97,5107,5
113,7
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
Tren
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A. A
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eto
Cam
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Lazi
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Pug
lia
Bas
ilica
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Sic
ilia
Cal
abria
Sar
degn
a
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT 2004
Graduatoria delle regioni italiane per numero medio di camere alberghiere. Anno 2004
20,123,1 24,5 24,9 25,7 26,2 27,8 28,6 30,2 30,4 30,6 30,7 31,8 33,2 33,2
36,839,3 39,7
45,548,2
51,3
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
Tren
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Lazi
o
Pug
lia
Sic
ilia
Sar
degn
a
Cal
abria
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT 2004
La dimensione media degli esercizi alberghieri si attesta a livelli superiori ai valori
medi nazionali, soprattutto, con riferimento alla ricettività di qualità elevata (4 e 5
stelle). In particolare, la dimensione media della ricettività a 5 stelle risulta di poco
superiore a quella media italiana (92 a 91) mentre quella a 4 e 3 stelle evidenzia un gap
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
elevato rispetto alla media nazionale (96 a 69 per i “4 stelle” e 58 a 33 per i “3 stelle”);
quanto alle dimensioni medie delle strutture alberghiere a 2 e 1 stella, esse coincidono
perfettamente con quelle medie del nostro Paese.
Camera/esercizio per categoria alberghiera e Regione. Anno 2003
5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Piemonte 85 69 29 17 13 Valle d'A. - 56 25 18 11 Lombardia 124 74 31 16 12 Bolzano 66 37 18 13 11 Trento - 61 36 21 13 Veneto 116 70 38 21 14 Friuli V.G. 64 56 31 17 13 Liguria 91 67 30 17 12 Emilia R. 93 65 36 23 16 Toscana 67 59 30 17 11 Umbria 27 50 31 19 11 Marche 27 49 34 21 14 Lazio 145 94 40 20 12 Abruzzo 64 61 36 18 12 Molise - 51 38 14 9 Campania 76 65 30 19 13 Puglia 66 66 41 17 12 Basilicata 20 78 45 14 9 Calabria 19 97 55 26 14 Sicilia 92 96 58 18 13 Sardegna 100 94 46 17 11 ITALIA 91 69 33 18 13
Fonte: elaborazione su dati XIV Rapporto sul Turismo
Un altro aspetto da considerare è la crescita ricettiva, alberghiera ed extralberghiera.
In Sicilia, in particolare, si sono registrati i seguenti andamenti:
a) nel lungo periodo (2004 – 1995), il numero degli esercizi alberghieri si è
incrementato del 18,9%, di contro al decremento medio registrato (- 3%), in Italia,
dallo stesso comparto;
b) nel breve periodo (2004 – 2003), il numero degli esercizi ricettivi alberghieri è
aumentato dell’1,8%, a fronte dell’aumento, registrato nello stesso periodo in Italia,
dello 0,7%;
c) gli esercizi alberghieri si sono incrementati, con una media annua dell’1,5%, mentre
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
a livello nazionale si è registrato un decremento medio annuo dello 0,2%;
d) i posti letto alberghieri sono cresciuti in media, nel lungo e breve periodo, in misura
superiore (più del doppio) alla media nazionale;
e) la ricettività extralberghiera, nel lungo periodo, è aumentata di circa il 280% (in
termini di numero di esercizi), valore che risulta superiore al corrispondente tasso di
crescita media nazionale (270% circa); altrettanto avviene con il tasso medio di
crescita annua. Nel breve periodo, gli incrementi degli esercizi e dei posti letto
extralberghieri siciliani sono superiori, di gran lunga, a quelli medi italiani. Consistenza degli esercizi e dei posti letto alberghieri nelle varie regioni. Tasso di crescita di lungo medio e breve periodo e tasso medio di crescita annuo periodo 1995 – 2004
Esercizi
2004 04 / '95 04 / '03 T.m.c.a. Posti letto 2004 04 / '95 04 / '03 T.m.c.a
Piemonte 1.500 -3,5 1,3 -0,3 70.404 10,4 2,4 0,8Valle D’A. 487 -4,9 -0,2 -0,4 23.463 -0,2 0,8 0,0Lombardia 2.908 -3,4 1,0 -0,3 166.639 13,8 3,8 1,1Trentino A. A. 5.981 -5,9 -0,9 -0,5 241.798 2,2 -0,2 0,2Veneto 3.070 -6,1 -1,9 -0,5 189.856 8,6 0,1 0,7Friuli V.G 733 -8,0 1,7 -0,6 38.377 8,6 2,3 0,7Liguria 1.640 -20,3 -6,2 -1,6 72.544 -14,8 -0,4 -1,2Emilia R. 4.806 -12,7 -0,8 -1,0 283.156 11,5 1,5 0,9Toscana 2.998 1,2 0,9 0,1 178.268 30,9 2,6 2,5Umbria 543 10,8 8,6 0,9 27.555 22,4 9,8 1,8Marche 1.075 2,7 10,3 0,2 58.886 3,8 -3,9 0,3Lazio 1.805 3,4 4,9 0,3 142.275 27,1 0,5 2,2Abruzzo 808 8,3 0,7 0,7 49.140 11,4 0,9 0,9Molise 105 10,5 4,0 0,8 5.813 27,0 2,4 2,2Campania 1.509 5,5 4,5 0,4 98.222 10,8 4,1 0,9Puglia 827 31,9 4,9 2,6 68.127 46,2 6,9 3,7Basilicata 214 -4,5 0,0 -0,4 20.692 144,2 0,0 11,5Calabria 757 15,6 4,0 1,2 81.380 46,6 7,3 3,7Sicilia 996 18,9 1,8 1,5 97.151 39,1 4,3 3,1Sardegna 756 21,2 2,6 1,7 85.983 44,0 3,6 3,5ITALIA 33.518 -3,0 0,7 -0,2 1.999.729 16,0 2,0 1,3
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT 2004
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Consistenza degli esercizi e dei posti letto extralberghieri nelle varie regioni. Tasso di crescita di lungo medio e breve periodo e tasso medio di crescita annuo periodo 1995 – 2004
Esercizi
2004 04 / '95 04 / '03 T.m.c.a. Posti letto 2004 04 / '95 04 / '03 T.m.c.a
Piemonte 2.076 100,8 10,5 8,1 80.673 18,2 2,2 1,5Valle D’A. 378 35,5 6,2 2,8 27.177 -13,1 -9,2 -1,1Lombardia 1.401 87,0 20,5 7,0 103.950 2,6 1,6 0,2Trentino A. A. 6.783 213,4 1,6 17,1 129.093 57,7 1,4 4,6Veneto 37.085 1135,3 -7,3 90,8 439.783 106,9 -2,9 8,6Friuli V.G 8.891 2335,9 0,6 186,9 115.828 187,7 0,1 15,0Liguria 1.362 349,5 32,1 28,0 78.758 14,0 3,1 1,1Emilia R. 3.454 79,2 17,3 6,3 136.983 22,7 9,1 1,8Toscana 6.260 187,0 7,7 15,0 262.823 47,9 0,7 3,8Umbria 2.183 279,0 10,1 22,3 45.925 113,8 7,7 9,1Marche 1.429 -73,7 11,6 -5,9 145.004 82,2 -4,6 6,6Lazio 3.175 828,4 13,2 66,3 108.260 38,5 2,3 3,1Abruzzo 653 57,7 11,6 4,6 51.664 3,8 4,3 0,3Molise 100 400,0 26,6 32,0 6.849 48,6 4,4 3,9Campania 1.269 50,7 21,3 4,1 77.651 17,8 2,1 1,4Puglia 1.345 29,3 28,2 2,3 135.878 15,3 5,8 1,2Basilicata 202 -22,6 0,0 -1,8 11.684 44,9 0,0 3,6Calabria 439 61,4 0,2 4,9 106.892 6,9 -5,5 0,6Sicilia 1.549 279,7 34,3 22,4 60.205 40,9 6,4 3,3Sardegna 975 235,1 81,6 18,8 80.768 28,8 5,2 2,3ITALIA 81.009 269,9 1,4 21,6 2.205.848 44,7 0,8 3,6
Fonte: elaborazione CST su dati ISTAT 2004
Un altro importante indicatore è rappresentato dalla qualità dell’offerta ricettiva
alberghiera. Essa può essere misurata ricorrendo alla “distribuzione dei posti letto per
categoria alberghiera” e alla “incidenza degli esercizi a 4 e 5 stelle”, in termini di posti
letto, sul totale dei posti letto presenti nella stessa regione, entrambi parametrati con i
corrispondenti valori registrati nelle altre regioni.
In primo luogo, la Sicilia si posiziona al di sotto della media nazionale, per quanto
riguarda la concentrazione di esercizi “2 e 1 stella” (distribuzione dei posti letto per
categoria).
Come nel resto di Italia (valore medio), anche in Sicilia il fulcro della ricettività
alberghiera è rappresentato dai tre stelle che costituiscono il 61% degli esercizi
alberghieri della regione, valore superiore a quello medio registrato nella penisola
italiana (54,2%) e tale per cui la Sicilia rappresenta la quarta regione italiana per
concentrazione di posti letto appartenenti a tale tipologia.
Pag 76
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Distribuzione della ricettività alberghiera regionale, per posti letto, per categoria (anno 2003)
Classificazione 5 stelle
e 5 stelle lusso
4 stelle 3 stelle +
R.T.A 2 stelle 1 stella Totale
Piemonte 0,7 21,4 48,7 15,7 13.4 100
Valle d'Aosta 0 16,9 52,0 25,7 5,4 100
Lombardia 4,5 31,0 44,8 11,2 8,4 100
Bolzano 0,3 11,0 53,9 25,1 9,7 100
Trento 0 11,0 66,1 14,7 8,2 100
Veneto 2,8 23,8 48,3 15,9 9,2 100
Friuli V. G. 0.7 19,7 53,4 13,1 13,1 100
Liguria 1,2 16,4 52,0 18.7 11,6 100
Emilia Romagna 0,4 13,8 59,1 19,6 7,1 100
Toscana 1,9 22,7 55.3 14,4 5.7 100
Umbria 0,6 18,1 52,2 22,6 6,5 100
Marche 0 14,5 63,1 16,4 6,0 100
Lazio 2,6 26,9 48,7 15,3 6,4 100
Abruzzo 0,8 18,5 62,5 11,2 6,9 100
Molise 0 26,2 56,8 12,3 4.7 100
Campania 4,3 35.4 43,3 12,0 S,O 100
Puglia 1,3 29,S 60,1 7,2 1,8 100
Basilicata 0,5 30,2 58.4 8.2 2,7 100
Calabria 0,4 31,3 56.8 9,1 2,3 100
Sicilia 1,8 24,4 61,0 8,3 4,5 100
Sardegna 3,1 34,9 55.7 4,9 1,3 100
ITALIA 1,7 22,1 54,2 15,0 7,0 100
Fonte: elaborazione Mercury su dati di Regioni e Province
La Sicilia registra ancora un discreto piazzamento rispetto alla qualità dell’offerta
ricettiva, quando si raffronta l’incidenza degli esercizi “4 e 5 stelle” (in termini di posti
letto) sul totale dei posti letto presenti nella stessa regione, con quella delle altre regioni
italiane: infatti, essa si colloca al nono posto rispetto alle altre regioni italiane.
Pag 77
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Incidenza dei posti letto alberghieri a 4 e 5 stelle sul totale dei posti letto regionali. Anno 2003
11 11,314,2 14,5
16,9 17,6 18,7 19,3 20,4 22,124,6 26,2 26,6
29,5 30,7 30,8 31,735,5
38 39,7
26,2
05
1015202530354045
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Fonte: elaborazione su dati XIII Rapporto sul Turismo
Infine, sempre in tema di qualità dell’offerta alberghiera, si valuta il peso percentuale
della ricettività siciliana, in rapporto a quello delle altre regioni e, dunque, a quello
dell’Italia nel suo complesso. Da qui, emerge come, in termini di esercizi, il peso più
importante sia quello delle strutture “5 stelle” (4,1%), grazie alle quali la ricettività
alberghiera regionale si posiziona ottava nel panorama delle regioni italiane; in termini
di posti letto, maggior peso hanno le strutture a 3 stelle (5,2%). Esercizi alberghieri per categorie: numero strutture e posti letto. Anno 2003
5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stelle Regioni Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti Esercizi Letti Piemonte 1,5 1,3 3,4 3,3 3,8 3,1 4,2 3,7 6,9 6,9Valle D’A. - - 1,1 0,9 1,4 1,1 2,1 2,1 1,2 0,9Lombardia 14,2 19,2 11,2 11,2 7,8 6,8 7,3 6,2 11,2 10,1Bolzano 2 1,2 7,3 3,6 13,3 7,5 16,9 12,7 11,2 10,6Trento - - 2,6 2,4 5,5 5,9 4,2 4,8 5,4 5,8Veneto 13,7 14,3 10,5 10,1 8,1 8,6 9,2 10,3 12,2 13Friuli V.G 1 0,7 1,9 1,7 2 1,9 1,8 1,7 3,4 3,7Liguria 2,5 2,3 3 2,8 4,4 3,6 5,5 4,8 7,1 6,2Emilia R. 3,6 3,2 9,4 8,6 15,5 15,6 15,8 18,7 12,7 14,6Toscana 11,7 9,2 10,1 9,1 9,5 9,2 8,5 8,4 7,5 7,3Umbria 1,5 0,4 1,6 1,1 1,5 1,3 1,9 2 1,5 1,2Marche 0,5 0,1 2,4 1,6 3,6 3,5 3,4 3,9 2,6 2,9Lazio 11,7 19,4 7,6 10,5 5,1 6,2 5,5 6 4,3 4,1Abruzzo 1,5 1 2,3 2 2,6 2,9 1,9 1,9 2,6 2,5Molise - - 0,5 0,3 0,3 0,3 0,3 0,2 0,3 0,2Campania 14,7 11,2 8,7 7,9 4,3 3,9 3,5 3,6 3,2 3,4Puglia 5,6 4,6 4,5 4,5 2,8 3,6 1,7 1,5 0,8 0,8Basilicata 1 0,3 0,9 1,4 0,6 1,1 0,6 0,6 0,5 0,4Calabria 3 0,6 3,6 5,5 2,5 4,3 1,8 2,8 1,2 1,3Sicilia 4,1 4 3,4 5 2,8 5,2 2,5 2,5 3,2 3,2Sardegna 6,1 6,8 4,1 6,5 2,6 4,4 1,5 1,4 1 0,8ITALIA 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
Fonte: XIII Rapporto sul Turismo
Pag 78
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
I dati appena visti, riconsiderati alla luce della popolazione ivi residente, confermano
quanto già evidenziato in tema di consistenza in valori assoluti della ricettività
alberghiera (ma anche di quella extralberghiera), vale a dire le ridotte dimensioni
dell’offerta turistica regionale che ben potrebbe avere maggiore espansione. Regioni italiane per numero di posti letto alberghieri ogni mille abitanti
16,1
16,3
16,717,6
17,7
18,2
27,7
31,5
32,3
34,4
34,738,3
40,3
40,3
41,5
46,9
50
50,769,2
193,1
196,8
315,2
0 50 100 150 200 250 300 350
Piemonte
Puglia
Campania
Lombardia
Molise
Sicilia
Lazio
Friuli V.G.
Umbria
MEDIA
Basilicata
Abruzzo
Marche
Calabria
Veneto
Liguria
Toscana
Sardegna
Emilia Romagna
Valle d'Aosta
Trento
Bolzano
Fonte: Rapporto 2005 sul sistema alberghiero in Italia
Un cenno importante è quello da fare in merito alla natura giuridica delle imprese
alberghiere24. Da questo punto di vista, la Sicilia, si caratterizza rispetto ai dati medi
nazionali: infatti, ben il 34,3% delle imprese alberghiere siciliane sono gestite attraverso
la forma giuridica di società di capitali di contro ad una media nazionale del 21,6%.
Viceversa, le società di persona sono notevolmente inferiori a quelle medie nazionali
(22,4% e 41,5% rispettivamente per Sicilia e Italia) mentre le imprese individuali sono 24 La fonte utilizzata è il Rapporto 2005 sul Sistema Alberghiero in Italia di Federalberghi.
Pag 79
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
ancora privilegiate rispetto a quanto avviene in Italia (40,9% in Sicilia e 36,2% in Italia).
Facendo seguito alle valutazioni appena realizzate su consistenza, qualità e natura
giuridica dell’offerta ricettiva siciliana. Si procede con alcuni indicatori riferiti al grado
di occupazione delle strutture siciliane. Ciò consente, in particolare, di misurarne
l’efficienza gestionale.
Bisogna premettere che l’occupazione di una struttura ricettiva può essere effettuata
con due indicatori: il tasso di utilizzazione lordo 25 (IUM lordo) e il tasso di
utilizzazione netto26 (IUM netto). Con il primo si valuta la percentuale di utilizzazione
dei letti negli esercizi, supponendo che siano aperti 365 giorni l’anno e, pertanto, si
fornisce una misura di quelle che sono le potenzialità di una struttura ricettiva. Poiché
non si ha a disposizione il dato relativo ai giorni di apertura medi delle diverse regioni
italiane, ci si è limitati al calcolo del solo IUM lordo, relativo al 2004. Successivamente
lo si è distinto per “italiani e stranieri” e per “alberghiero ed extralberghiero”.
In primo luogo, lo IUM lordo complessivo siciliano è immediatamente superiore a
quello medio italiano.
Quanto, invece, allo IUM che si ottiene distinguendo gli italiani dagli stranieri, la
Sicilia risulta godere lo stesso posizionamento per l’utilizzo da parte di italiani e di
stranieri, grazie ai quali risulta, in entrambi i casi, settima nella graduatoria delle regioni
italiane. Tuttavia, essa si colloca al di sotto del valore medio nazionale, nel caso degli
stranieri, a differenza di quanto invece avviene per l’utilizzo da parte degli italiani.
Se si calcola, ancora, lo IUM per i settori alberghiero ed extralberghiero in maniera
distinta, emerge come in entrambi i casi la Sicilia faccia registrare valori inferiori a
quello medio nazionale.
25 E’ un valore percentuale che si calcola come rapporto tra le presenze annuali ed il numero di letti disponibili in 365 giorni. 26 E’ un valore percentuale che si calcola come rapporto tra le presenze annuali e il numero di letti disponibili nei giorni di effettiva apertura della struttura nell’anno.
Pag 80
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Graduatoria delle regioni italiane in base al tasso di utilizzazione lordo delle strutture ricettive. Anno 2004
11,214,0 15,2 16,3 16,3 16,9 16,9 17,3 17,3
18,821,5 22,0 22,5 23,2 23,7 23,7
25,7 26,829,2
30,7 31,0
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Fonte: Elaborazione CST su dati ISTAT
Graduatoria delle regioni italiane in base al tasso di utilizzazione lordo delle strutture ricettive da parte degli italiani. Anno 2004
9,1 9,5 9,6 10,211,7 11,9 12,0 12,1
13,3 13,6 13,9 14,0 14,5 14,6 14,6 14,8 15,016,3
18,2 18,2 18,8
0,02,04,06,08,0
10,012,014,016,018,020,0
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Fonte: Elaborazione CST su dati ISTAT
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Graduatoria delle regioni italiane in base al tasso di utilizzazione lordo delle strutture ricettive da parte degli stranieri. Anno 2004
1,3 1,7 1,8 2,0 2,5 2,5
4,8 5,4 5,5 6,1 6,8 6,9 7,38,6 9,2
10,3
12,8 12,8 13,5
15,616,8
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Lazi
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Fonte: Elaborazione CST su dati ISTAT
Graduatoria delle regioni italiane in base al tasso di utilizzazione lordo degli esercizi alberghieri. Anno 2004
17,420,1
22,723,324,524,824,927,127,428,028,130,931,632,132,3
34,835,537,939,040,3
44,5
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10,015,020,025,030,035,040,045,050,0
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Fonte: Elaborazione CST su dati ISTAT
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Graduatoria delle regioni italiane in base al tasso di utilizzazione lordo degli esercizi extralberghieri. Anno 2004
4,5
7,99,4 9,6 9,8 10,1 10,1 10,7
12,0 12,6 13,3 13,5 13,9 13,9 14,3 14,6 15,0 16,017,4 17,6
19,3
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Fonte: Elaborazione CST su dati ISTAT
Quando si parla di turismo è necessario prendere in considerazione anche il dato
relativo al mercato ristorativo. In Italia, nel 2004, erano presenti complessivamente
74.739 imprese di ristorazione. La Sicilia si posiziona nona, nella graduatoria regionale
per numero di imprese ristorative, con le sue 3.681 imprese registrate, possedendo circa
il 4,92% del totale delle imprese ristorative registrate nell’intera penisola.
Graduatoria regionale per numero di ristoranti - Percentuale su totale imprese registrate. Luglio 2004
Regioni Numero ristoranti
Valori percentuali
Regioni Numero ristoranti
Valori percentuali
1 Lombardia 10.103 13,25 11 Calabria 2.439 3,262 Veneto 7.088 9,48 12 Friuli V. G. 2.361 3,163 Campania 6.433 8,61 13 Trentino A. A. 2.297 3,074 Toscana 6.080 8,13 14 Sardegna 2.258 3,025 Piemonte 5.942 7,95 15 Abruzzo 2.135 2,866 Lazio 5.705 7,63 16 Marche 2117 2,837 Emilia Romagna 5.559 7,44 17 Umbria 1.235 1,658 Puglia 4.425 5,92 18 Basilicata 553 0,749 Sicilia 3.681 4,92 19 Molise 495 0,6610 Liguria 3.433 4,59 20 Valle d’Aosta 400 0,54
Fonte: Rapporto sul Turismo Italiano, XIVesima edizione
Pag 83
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Gli indicatori sui servizi territoriali che completano, per così dire, questa breve
panoramica sull’offerta turistica del territorio siciliano, vanno integrati con un breve
sguardo sulla cosiddetta offerta complementare. Con quest’ultima sono da intendersi
tutti quei servizi e quelle strutture sportive, sciistiche, termali etc. che rappresentano la
dotazione, per così dire, “soft” di un territorio. Purtroppo, questi elementi non sempre
sono di facile censimento pur essendo, tuttavia, di estrema importanza per lo sviluppo
del settore turistico ed economico in genere. Senza tali dotazioni diventa estremamente
difficile vendere un territorio ai turisti.
Al 200227, la Sicilia presentava le seguenti dotazioni:
• 63 stabilimenti termali, pari al 3,6% circa del totale nazionale;
• 148 stabilimenti balneari, pari allo 2,4% circa del totale nazionale;
• 606 imprese registrate come servizi sportivi, pari al 4,7% circa del totale nazionale;
• 1.154 imprese registrate come servizi di intrattenimento, pari al 7,3% circa del totale
nazionale;
• 660 imprese registrate come servizi culturali, pari al 10,5% circa del totale nazionale;
• 620 imprese registrate come organizzazione e servizi congressuali, pari al 6,7% circa
del totale nazionale.
Da un’analisi 28 dell’offerta turistica cd. primaria 29 con la dotazione di imprese
complementari30 , la Sicilia risulta possedere, insieme ad altre regioni (Campania e
Piemonte), “una buona dotazione di offerta complementare” posizionandosi sotto la
media, tuttavia, quanto alla dotazione di offerta primaria.
27 Così come risulta dall’ “Analisi del comparto turistico” dell’Osservatorio Nazionale Unioncamere sul Turismo Italiano”, aprile 2003, a cura di ISNART. 28 “Analisi del comparto turistico”, cit. 29 Per offerta turistica primaria o hard si sono intese la ricettività e la ristorazione fatta eccezione per i bar. 30 Si ricorda che per imprese complementari si intendono le imprese balneari, culturali, di intrattenimento, termali, sportive, ecc.
Pag 84
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
4.1. L’offerta ricettiva della provincia di Trapani: andamento e distribuzione
La Provincia di Trapani possiede attualmente31 (anno 2005) 143 esercizi alberghieri
mentre quelli extralberghieri raggiungono le 260 unità. La peculiarità che emerge è data
dal fatto che se il settore extralberghiero rappresenta la parte più cospicua della
ricettività della Provincia, in termini di numero di esercizi, pari al 64,5% circa del totale
degli esercizi ricettivi, è l’alberghiero, quindi, a rappresentare, in termini di posti letto,
la parte forte della ricettività con il 55% dei posti letto totali di tutti gli esercizi della
Provincia. Distribuzione della ricettività nella Provincia di Trapani per numero di esercizi – Anno 2005
64,5%
35,5%
alberghiero extralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Distribuzione della ricettività nella Provincia di Trapani per numero di posti letto – Anno 2005
55%
45%
alberghiero extralberghiero
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
31 I dati utilizzati sono stati forniti dalla Azienda di Promozione Turistica di Trapani.
Pag 85
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Quanto all’andamento della consistenza ricettiva nella provincia, i dati mostrano,
relativamente ad un arco temporale di medio - lungo periodo (1999 - 2005)32, una forte
crescita, con un incremento complessivo del 196,3%. Tale andamento, se scomposto per
tipologie di ricettività, risulta determinato, per gran parte, dalla ricettività
extralberghiera che, in tale lasso temporale, è cresciuta del 453%, in quanto a numero di
esercizi; il settore alberghiero invece ha registrato un incremento del 70%. Tuttavia, se i
tassi di crescita vengono calcolati per i posti letto, aumenta l’incidenza dell’incremento
del settore alberghiero, pari al 94,7%, mentre i posti letto dell’extralberghiero registrano
un aumento del 39%.
Siamo, pertanto, di fronte a variazioni che modificano anche il panorama della
composizione dell’offerta ricettiva nella provincia di Trapani: infatti, si diffondono
tipologie ricettive di dimensioni sicuramente superiori per quanto riguarda il settore
alberghiero, mentre si confermano le dimensioni ridotte della ricettività extralberghiera.
Variazioni nella consistenza ricettiva alberghiera ed extralberghiera della provincia di Trapani (anni 1999 – 2005)
Tipologie ricettive Anno 2005 Variazioni rispetto al 1999 esercizi letti bagni esercizi letti bagni Alberghiere 143 11238 4745 60,67 94,73 77,38 Extralberghiere 260 9129 1794 453,19 39,52 130,30
Alberghiere + Extralberghiere 403 20367 6539 196,32 65,40 89,32
Fonte: elaborazioni CST su dati APT di Trapani
L’analisi prosegue con la valutazione della distribuzione delle tipologie ricettive
sul territorio provinciale.
La tipologia più diffusa, in termini di esercizi, è rappresentata dall’aggregato “ostelli
più B&B e altro”, che rappresenta il 30% dell’offerta ricettiva complessiva. Per quanto
riguarda l’alberghiero si ha una concentrazione, così come visto per l’Italia, sulla
tipologia “3 stelle”.
32 L’arco temporale considerato è immediata conseguenza della disponibilità di dati, in formato elettronico, fornitici dall’Azienda di Promozione turistica della provincia di Trapani.
Pag 86
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Distribuzione delle tipologie ricettive nella Provincia di Trapani per numero di esercizi – Anno 2005
IV Stelle4,5%
Alloggi in affitto + Affittacamere
21,6%
II Stelle6,7%
III Stelle15,6%Ostelli + B&B + altro
30,3%
I Stella6,2%
RTA2,2%
V Stelle0,2%
Agriturismi7,7%
Campeggi e vill. Tur.5,0%
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Tuttavia, la stessa valutazione, condotta con riferimento ai posti letto, modifica in
maniera significativa la composizione dell’offerta appena vista. Infatti, “ostelli più B&B
e altro” rappresentano appena il 3,6% del totale posti letto. La tipologia più presente è,
pertanto, quella dei “campeggi e villaggi turistici” (29,3%), mentre seguono i “3 stelle”
che continuano a rappresentare la tipologia alberghiera più diffusa (27,3%).
Distribuzione delle tipologie ricettive nella Provincia di Trapani per numero di posti letto – Anno 2005
Alloggi in affitto + Affittacamere
9,2%
III Stelle27,3%
IV Stelle12,1%
Campeggi e vill. Tur.29,3%
Agriturismi2,8%
V Stelle1,7%
RTA7,5% I Stella
2,9%
Ostelli + B&B + altro3,6%
II Stelle3,6%
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Pag 87
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Nell’arco temporale di riferimento, gli incrementi più significativi riguardano, quanto
al numero di esercizi, l’aggregato “ostelli + B&B e altro” mentre, quanto al numero dei
posti letto, sono gli “agriturismi” a contare l’incremento maggiore. Al contrario, si
registra anche un decremento che riguarda la tipologia “2 stelle” e interessa sia il
numero di esercizi che di posti letto.
Variazioni percentuali tipologie ricettive nella Provincia di Trapani – Anni 2005 - 1999
800,00
142,31
-25,00
31,58
50,00
357,89
0,00
416,67
6000,00
873,91
54,32
-40,39
47,99
456,57
271,63
1,99
1108,51
386,67
-500,00 500,00 1500,00 2500,00 3500,00 4500,00 5500,00
IV Stelle
III Stelle
II Stelle
I Stella
RTA
Alloggi in affitto +Affittacamere
Campeggi e vill. Tur.
Agriturismi
Ostelli + B&B + altro
lettiesercizi
Fonte: Elaborazione CST su dati APT di Trapani
Fatte tali premesse, quanto alla ricettività nel suo complesso, da questo momento in
avanti, per consentire una maggiore fruibilità dei temi trattati di seguito, si procederà ad
un’analisi separata dei dati riferiti rispettivamente al settore alberghiero e a quello
extralberghiero.
Pag 88
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
4.2. La ricettività alberghiera nella Provincia di Trapani
La valutazione di dati e indicatori riferiti alla ricettività alberghiera è stata realizzata
confrontando i valori del territorio in oggetto con quelli della Regione Sicilia33.
Tale confronto è stato effettuato sotto due differenti profili.
In primo luogo, si è guardato all’incidenza che il settore alberghiero ha rispetto a
quello siciliano. Ne è emerso che la struttura alberghiera trapanese rappresenta il 12,8%
della ricettività alberghiera siciliana. La tipologia che incide maggiormente sulla
ricettività alberghiera complessiva siciliana è quella dei “3 stelle” (14,2%), che,
d’altronde, come già visto, costituisce la forma di ricettività alberghiera più diffusa nella
provincia stessa. Si evidenzia, inoltre, un minore livello qualitativo dell’alberghiero, nel
territorio in oggetto, causa la bassa incidenza delle tipologie “4 e 5 stelle” rispetto ai
corrispondenti valori regionali (8,4%).
Esercizi alberghieri per categoria – Confronto Regione Sicilia / Provincia di Trapani - Anno 2004
5 stelle e4 stelle 3 stelle 2 stelle
e 1 stella Totale
Provincia di Trapani 12 55 51 118
Regione Sicilia 143 387 395 925 Quota Provincia di Trapani/Regione Sicilia 8,4% 14,2% 12,9% 12,8%
Fonte: Elaborazione CST su dati Regione Sicilia e APT Trapani
In secondo luogo, è stata confrontata la distribuzione percentuale delle tipologie
alberghiere della provincia in questione con quella della regione siciliana. A tale
proposito, si nota che, coerentemente con quanto già detto, il livello qualitativo
dell’offerta alberghiera è inferiore a quello mediamente registrato nella regione in
quanto la concentrazione di alberghi a “1 e 2 stelle” nella provincia di Trapani è
superiore, sia pure di poco, a quella regionale; allo stesso tempo, la concentrazione di
esercizi alberghieri a “4 e 5 stelle” è percentualmente inferiore (il 50% in meno) a
quella regionale.
33 Il confronto dei valori della provincia di Trapani con la regione Sicilia ha reso necessario l’utilizzo dei dati riferiti al 2004 causa mancata disponibilità del dato 2005 da parte della seconda.
Pag 89
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Distribuzione percentuale degli esercizi alberghieri per categoria – Confronto Regione Sicilia / Provincia di Trapani - Anno 2004
5 stellee 4 stelle 3 stelle 2 stelle e 1 stella Totale
Provincia di Trapani 10,17 46,61 43,22 100
Regione Sicilia 15,46 41,84 42,70 100
Fonte: Elaborazione CST su dati Regione Sicilia e APT Trapani
La valutazione relativa alle tipologie alberghiere può essere condotta con riferimento
alle dimensioni medie34 (numero di camere per esercizio), evidenziando ulteriori termini
di confronto con quelle medie siciliane e italiane. Si rileva immediatamente che le
dimensioni medie della ricettività alberghiera del trapanese sono sempre inferiori a
quelle regionali, con l’unica eccezione delle strutture ad “1 stella” le cui dimensioni
medie sono uguali a quelle regionali. Addirittura, gli alberghi “4 stelle” hanno una
dimensione media inferiore del 36% rispetto a quella regionale. Il confronto con il dato
nazionale evidenzia, anche in questo caso, una dimensione media tendenzialmente
inferiore del territorio in oggetto: fa eccezione la ricettività “3 stelle” che risulta
superiore a quella nazionale di ben più del 30% mentre, come visto già dal confronto
con il dato regionale, la dimensione media degli alberghi “1 stella” risulta in linea con
quella italiana. Camera/esercizio per categoria alberghiera – Confronto Provincia di Trapani, Regione Sicilia e Italia - Anno 2003
5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Provincia di Trapani 0 61 44 15 13 Regione Sicilia 92 96 58 18 13 ITALIA 91 69 33 18 13
Fonte: Elaborazione CST su dati Rapporto XIV Turismo e APT Trapani
Dopo avere preso in considerazione i parametri relativi alla composizione
dell’offerta tipologica, alle dimensioni medie, agli andamenti registrati nel breve e nel
lungo periodo dalla ricettività alberghiera della provincia di Trapani, si procede con la
valutazione del tasso di utilizzo delle strutture alberghiere35, che ci consente di
34 La valutazione del “numero medio di camere” è fatta con riferimento al 2003 causa mancata disponibilità del dato italiano e siciliano per gli anni successivi.
35 Il tasso in oggetto si calcola mettendo a rapporto le presenze registrate negli esercizi ricettivi e la relativa disponibilità di letti espressa in termini di giornate letto: IUM = [P/(L x G)] x 100. Se l’indice fa
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
misurare l’efficienza gestionale della ricettività (in questo caso alberghiera) presente su
un dato territorio.
Tale indicatore ci fornisce una situazione di minore utilizzo della ricettività
alberghiera, nella provincia di Trapani, rispetto alle altre province siciliane e
naturalmente all’intera Regione.
Tasso di utilizzo lordo delle strutture alberghiere per provincia e dato medio regionale. Anno 2004
23,86
27,59
28,55
30,36
31,32
31,59
32,15
34,48
36,35
43,18
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 45,00 50,00
Trapani
Siracusa
Agrigento
Ragusa
Catania
Sicilia
Palermo
Caltanisetta
Messina
Enna
Fonte: Elaborazione CST su dati Regione Sicilia e ISTAT 2004 Se si guarda, infatti, ai singoli territori provinciali, emerge che proprio la Provincia di
Trapani registra il valore più basso di tale indicatore, con un’occupazione media della
ricettività alberghiera che non arriva al 25%. Tale indicatore è stato elaborato anche con
specifico riferimento alla provenienza dei turisti (italiani e stranieri). Si evidenzia, in tutte
le province siciliane, una maggiore occupazione della ricettività alberghiera da parte degli
italiani, con l’unica eccezione della provincia di Messina dove i due valori sono pressoché
identici. Tale situazione è particolarmente avvertita nella provincia di Trapani, seconda
solo a quella di Caltanisetta quanto allo scarto tra italiani e stranieri. Infatti, nel territorio
di nostro interesse, l’escursione di valori dello IUM, tra italiani e stranieri, supera il 78%:
ad uno IUM Italiani del 19,57% si contrappone uno IUM Stranieri di appena il 4,29%.
riferimento ai 365 giorni dell’anno si definisce come “indice lordo” altrimenti se è riferito alle giornate di effettiva apertura dell’esercizio viene detto “indice di utilizzazione netta”.
Per il calcolo di tale indice sono stati utilizzati i dati ISTAT riferiti al 2004 che, tuttavia, non coincidono completamente con il movimento turistico così come reso disponibile sul sito della Regione Sicilia.
Pag 91
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Tasso di utilizzo lordo delle strutture alberghiere per italiani e stranieri, per Provincia - Anno 2004
17,95
18,03
18,22
19,03
19,21
19,57
19,71
22,53
30,80
31,77
14,19
10,53
18,13
8,56
12,38
4,29
10,64
8,79
3,69
11,41
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00
Palermo
Agrigento
Messina
Siracusa
Sicilia
Trapani
Ragusa
Catania
Caltanisetta
Enna
IUM stranieriIUM italiani
Fonte: Elaborazione su dati Regione Sicilia e ISTAT 2004 L’analisi dello IUM può essere ancora approfondita se si guarda alle differenti tipologie
alberghiere: ciò, per l’intera provincia di Trapani.
Si nota immediatamente che il tasso di occupazione più elevato si registra nella
tipologia “2 stelle”. Da notare che nonostante la presenza di un solo albergo “5 stelle”,
tale struttura non raggiunge neanche il 15% di occupazione media annua. Tasso di utilizzo lordo delle strutture alberghiere, per tipologia di ricettività, per la Provincia di Trapani - Anno 2005
12,65
22,11
24,95
33,70
19,87
23,36
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00
5 Stelle
4 Stelle
3 Stelle
2 Stelle
1 Stella
Residenze d'epoca
Fonte: Elaborazione CST su dati APT Trapani
Pag 92
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Se si analizzano i tassi di occupazione per tipologia alberghiera, distinguendo le
presenze di “italiani” e “stranieri”, si conferma, in primo luogo, la maggiore incidenza
degli italiani rispetto a quella degli stranieri. Tuttavia, è interessante rilevare come lo IUM
degli stranieri assuma il valore massimo proprio nella tipologia meno preferita dagli
italiani, vale a dire gli alberghi “5 stelle”.
Tasso di utilizzo lordo delle strutture alberghiere, per tipologia di ricettività, per italiani e stranieri - Provincia di Trapani - Anno 2005
5,41
17,46
19,88
28,20
16,68
22,00
7,25
4,65
5,06
4,02
5,03
1,35
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00
5 Stelle
4 Stelle
3 Stelle
2 Stelle
1 Stella
Residenze d'epoca
StranieriItaliani
Fonte: Elaborazione CST su dati APT Trapani
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
4.3. La ricettività extralberghiera nella provincia di Trapani
La distribuzione tipologica della ricettività extralberghiera nella provincia di Trapani è
concentrata, così come per l’intera Regione, su una tipologia ricettiva di recente
introduzione, i “bed & breakfast”36, che rappresentano, in termini di numero di esercizi, il
42% circa dell’offerta extralberghiera di tale territorio (a livello regionale i “B&B”
costituiscono ben il 43% dell’offerta extralberghiera complessiva).
Se, tuttavia, si guarda ai posti letto, “campeggi e villaggi turistici” rappresentano
l’aggregato maggiormente diffuso, quanto all’extralberghiero, con ben il 69% dei posti
letto extralberghieri complessivi della provincia stessa; parimenti, ciò è quanto avviene
anche livello regionale.
In particolare, dal confronto con i corrispondenti valori regionali emerge che:
a) la ricettività extralberghiera della provincia di Trapani rappresenta il 14% di quella
regionale, sia che si guardi al numero dei posti letto che degli esercizi;
b) la tipologia che maggiormente incide sul totale regionale è data dagli “alloggi in
affitto”(18% e 22% in termini rispettivamente in termini di esercizi e di posti letto);
c) la tipologia meno rappresentata, rispetto ai valori regionali, è quella dei rifugi alpini,
totalmente assenti nell’area in oggetto.
Esercizi per categoria extralberghiera – Incidenza provincia di Trapani su Regione Sicilia - Anno 2004
Alloggi in
affitto Campeggi e villaggi
Az. Agrituristiche
Case per ferie
Provincia di Trapani 74 20 30 3
Regione Sicilia 395 107 327 39 Quota Provincia di Trapani/Regione Sicilia 18,73% 18,69% 9,17% 7,69%
Ostelli per la
gioventù Rifugi alpini
Bed & breakfast Totale
Provincia di Trapani 1 0 91 219 Regione Sicilia 10 10 661 1549 Quota Provincia di Trapani/Regione Sicilia 10,00% 0,00% 13,77% 14,14%
Fonte: Elaborazione CST su dati ISTAT 2004
36 La tipologia “Bed & breakfast” è stata introdotta con l. r. n. 32 del 2000.
Pag 94
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Posti letto per categoria extralberghiera – Incidenza provincia di Trapani su Regione Sicilia - Anno 2004
Alloggi in
affitto Campeggi e villaggi
Az. Agrituristiche
Case per ferie
Provincia di Trapani 1.585 5.958 511 102 Regione Sicilia 6.947 41.227 5.256 1.834 Quota Provincia di Trapani/Regione Sicilia 22,82% 14,45% 9,72% 5,56%
Ostelli per la
gioventù Rifugi alpini
Bed & breakfast Totale
Provincia di Trapani 24 0 451 8.631 Regione Sicilia 528 425 3.988 60.205 Quota Provincia di Trapani/Regione Sicilia 4,55% 0,00% 11,31% 14,34%
Fonte: Elaborazione CST su dati ISTAT
Inoltre, è stata confrontata la distribuzione percentuale delle tipologie extralberghiere
tra la provincia in questione e la regione siciliana. A tale proposito, si nota che è
tendenzialmente rispettata la distribuzione tra le tipologie ricettive: infatti, in primo luogo
“campeggi e villaggi” costituiscono il primo aggregato, per numero dei posti letto, sia
all’interno della provincia di Trapani (69%) che della regione Sicilia (68%). Più incisiva
la presenza di “alloggi in affitto” rispetto al dato regionale, pur posizionandosi, tale
tipologia, comunque seconda quanto ad incidenza sull’ammontare complessivo.
Distribuzione percentuale degli esercizi extralberghieri per numero di posti letto – Confronto Regione Sicilia / Provincia di Trapani - Anno 2004
Alloggi in
affitto Campeggi e villaggi
Az. Agrituristiche
Case per ferie
Provincia di Trapani 18,36 69,03 5,92 1,18 Regione Sicilia 11,54 68,48 8,73 3,05
Ostelli per la
gioventù Rifugi alpini
Bed & breakfast Totale
Provincia di Trapani 0,28 0,00 5,23 100 Regione Sicilia 0,88 0,71 6,62 100
Fonte: Elaborazione CST su dati Regione Sicilia e APT Trapani
Quanto alle dimensioni medie della ricettività extralberghiera, essa si caratterizza per
un valore medio superiore, sia pure di poco, a quello regionale e a quello nazionale (27
posti letto).
Pag 95
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Dimensione media per categoria extralberghiera – Confronto Regione e Provincia di Trapani - Anno 2004
Alloggi in
affitto Campeggi e villaggi
Az. Agrituristiche
Case per ferie
Provincia di Trapani 21,4 297,9 17,0 34,0 Regione Sicilia 17,6 385,3 16,1 47,0
Ostelli per la
gioventù Rifugi alpini
Bed & breakfast Totale
Provincia di Trapani 24,0 0 5,0 39,4 Regione Sicilia 52,8 42,5 6,0 38,9
Fonte: Elaborazione CST su dati ISTAT
Come fatto per l’alberghiero, si procede con la valutazione del tasso di utilizzo delle
strutture ricettive extralberghiere (IUM lordo), con particolare riferimento a tutte le
province siciliane. Risulta comune a tutta la regione uno scarso utilizzo della ricettività
esistente tanto che i valori evidenziati sono di gran lunga inferiori rispetto allo IUM
alberghiero e che ben quattro province non raggiungono un tasso di utilizzo del 10%. Lo
stesso valore complessivo della regione si attesta su un 9,79%, mentre positiva (in
relazione a quanto accade nel resto della regione) è la situazione della provincia di
Trapani che registra uno IUM di 11,92, posizionandosi seconda, preceduta solo dalla
provincia di Enna. Tasso di utilizzo lordo delle strutture extralberghiere per provincia e dato medio regionale. Anno 2004
2,35
5,63
7,90
9,79
9,79
10,59
11,58
11,88
11,92
12,21
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00
Agrigento
Ragusa
Caltanisetta
Sicilia
Siracusa
Palermo
Catania
Messina
Trapani
Enna
Fonte: elaborazione CST su dati Regione Sicilia e ISTAT 2004
Pag 96
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Quanto all’utilizzo, da parte di italiani e stranieri, della ricettività extralberghiera,
anche in questo caso, come per il settore alberghiero, si verifica un utilizzo da parte degli
stranieri mediamente inferiore a quello degli italiani. Tale tendenza si acuisce, anche in
questo caso come già visto per l’alberghiero, nella provincia di Trapani, seconda solo a
quella di Caltanisetta, dove la forbice italiani e stranieri raggiunge ben il 500%. Tasso di utilizzo lordo delle strutture extralberghiere per italiani e stranieri, per Provincia – Anno 2004
1,72
4,69
6,33
7,25
7,45
7,69
7,82
8,80
8,89
10,29
0,62
0,94
4,26
2,53
0,44
2,10
3,76
3,42
2,99
1,63
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00
Agrigento
Ragusa
Palermo
Sicilia
Caltanisetta
Siracusa
Catania
Enna
Messina
Trapani
stranieriitaliani
Fonte: elaborazione CST su dati Regione Sicilia e ISTAT 2004
L’analisi dello IUM continua con riferimento alla diverse tipologie e per l’intera
Provincia di Trapani. I dati che si ottengono collocano l’“agriturismo” in prima posizione
per tasso di utilizzo mentre “Ostelli e B&B” non raggiungono neanche quota 10%. Tasso di utilizzo lordo delle strutture extralberghiere, per tipologia di ricettività - Provincia di Trapani - Anno 2005
8,33
9,88
14,68
18,91
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00
Ostelli + B&B
Campeggi e villaggituristici
alloggi in affitto +affittacamere + CAV
Agriturismi
Fonte: elaborazione CST su dati APT Trapani
Pag 97
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
La valutazione dei tassi di utilizzo, distinguendo le presenze di “italiani” e “stranieri”,
conferma andamenti similari delle preferenze quanto alle scelte tipologiche. Si sottolinea,
ad ogni modo, che se “ostelli e B&B” sono le strutture “meno utilizzate” dagli italiani, per
gli stranieri le tipologie “meno utilizzate” sono “campeggi e villaggi turistici”.
Tasso di utilizzo lordo delle strutture extralberghiere, per tipologia di ricettività, per italiani e stranieri - Provincia di Trapani - Anno 2005
6,50
8,46
12,89
13,27
1,83
1,42
1,80
5,64
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00
Ostelli + B&B
Campeggi e villaggituristici
alloggi in affitto +affittacamere + CAV
Agriturismi
stranieriitaliani
Fonte: elaborazione CST su dati APT Trapani
Pag 98
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
4.4. La distribuzione della ricettività nei Comuni della provincia di Trapani37
Vista l’estensione dell’area presa in considerazione dal presente lavoro, si ritiene
opportuna una breve parentesi sulla distribuzione dell’offerta ricettiva tra i Comuni che
sono ricompresi, appunto, in tale area.
In primo luogo, si nota che più del 50% della ricettività totale (numero di esercizi) si
concentra in appena 5 dei 24 Comuni complessivi: tutti i 5 Comuni in questione
affacciano al mare. Ancora, 2 Comuni, entrambi collocati nell’entroterra, non presentano
alcuna forma di ricettività (Partanna e Salaparuta).
Provincia di Trapani: distribuzione della ricettività (numero di esercizi) per Comuni (anno 2004)
0,290,29
0,871,161,161,451,451,742,03
2,612,612,90
3,775,22
6,386,676,67
7,838,12
8,999,86
17,97
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 18,00 20,00
PoggiorealeSanta Ninfa
PetrosinoCampobello di Mazara
CustonaciPaceco
VitaCalatafimi
SalemiAlcamo
GibellinaBuseto Palizzolo
ValdericePantelleria
Mazara del ValloCastelvetrano
EriceTrapani
Castellammare del GolfoFavignana
MarsalaSan Vito Lo Capo
Fonte: elaborazione CST
Se, tuttavia, inseriamo, in questa analisi quantitativa, il “numero di posti letto”, la
concentrazione appena evidenziata diventa ancora più marcata: infatti, in tal caso, il 50%
della ricettività si concentra addirittura su soli 3 Comuni. Da notare una modifica nel
posizionamento delle località rispetto alla distribuzione per numero di esercizi. In
particolare, colpisce la situazione del Capoluogo di provincia che passa dal quinto posto
(per numero di esercizi) all’ottavo ma, ancora di più quella di Pantelleria che, al contrario,
37 I dati presi in analisi per lo sviluppo di questo paragrafo sono riferiti all’anno 2004.
Pag 99
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
passa dal nono al quinto posto. È, pertanto, nelle isole Egadi e nell’isola di Pantelleria che
finisce per concentrarsi ben il 22% dei posti letto complessivi della provincia trapanese. Provincia di Trapani: distribuzione della ricettività (numero di posti letto) per Comuni (anno 2004)
0,060,070,120,160,160,260,270,380,42
1,292,692,85
3,594,08
5,235,27
6,647,62
8,289,79
14,4726,33
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00
Santa NinfaPoggioreale
VitaCustonaci
PacecoSalemi
GibellinaBuseto Palizzolo
CalatafimiAlcamo
Campobello di MazaraPetrosinoValderice
TrapaniMazara del Vallo
EriceMarsala
PantelleriaCastelvetrano
Castellammare del GolfoFavignana
San Vito Lo Capo
Fonte: elaborazione CST
La concentrazione della ricettività su pochi Comuni si accentua quando si prendono in
considerazione i posti letto alberghieri. Infatti, sono ben 9 i Comuni che non presentano
alcuna struttura alberghiera: tali comuni sono accomunati dal fatto di non affacciare al
mare. Anche in tal caso, più della metà dei posti letto sono ubicati all’interno di appena 4
Comuni.
Pag 100
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Provincia di Trapani: distribuzione della ricettività alberghiera (numero di posti letto) per Comuni (anno 2004)
0,180,290,53
2,253,03
5,836,296,446,50
7,408,568,79
9,3810,58
23,96
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00
CustonaciPetrosinoCalatafimi
AlcamoCampobello di Mazara
ValdericeFavignana
Castellammare del GolfoTrapani
CastelvetranoMazara del Vallo
PantelleriaErice
MarsalaSan Vito Lo Capo
Fonte: elaborazione CST su dati APT Trapani
Parzialmente diversa la situazione nell’extralberghiero, dove solo 2 Comuni (vd. sopra)
non presentano alcuna struttura. Tuttavia, si nota una maggiore tendenza alla
concentrazione dei posti letto che possiamo trovare, per ben il 62%, nei 3 Comuni di San
Vito Lo Capo, Favignana e Castellammare del Golfo. A ciò si aggiunga che nelle isole
trovano collocazione il 28% circa dei posti letto extralberghieri della provincia. Provincia di Trapani: distribuzione della ricettività extralberghiera (numero di posti letto) per Comuni (anno 2004)
0,120,130,140,210,280,320,470,490,510,68
1,741,902,102,412,49
3,404,95
6,658,99
12,5421,19
28,29
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00
Santa NinfaPoggioreale
CustonaciVita
PacecoCalatafimi
SalemiGibellinaAlcamo
Buseto Palizzo loValderice
EriceTrapani
Campobello di M azaraM azara del Vallo
M arsalaPetrosinoPantelleria
CastelvetranoCastellammare del Golfo
FavignanaSan Vito Lo Capo
Fonte: elaborazione CST su dati APT Trapani
Pag 101
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
4.5. L’offerta turistica: alcuni indicatori territoriali
Le valutazioni appena effettuate possono essere integrate con l’analisi di quegli
indicatori che sono ritenuti di supporto alla misurazione dell’efficienza dell’offerta
ricettiva presente su un dato territorio.
In primo luogo, il tasso di funzione turistica, il quale evidenzia l’intensità delle
attività turistiche rispetto ad un dato territorio. Tale indice nasce dal rapporto tra numero
di posti letto disponibili per gli ospiti, in quel territorio, e popolazione residente
nell’area. Esso fornisce una misura dell’importanza relativa del turismo rispetto alla
funzione residenziale e, indirettamente, rispetto alle attività economiche esercitate dai
residenti.
Tale dato è stato costruito per un confronto tra valore regionale e valore della
provincia di Trapani e, successivamente, è stato declinato per i due macro settori della
ricettività. Da tale confronto, la provincia di Trapani risulta avere un tasso superiore di
ben il 35% a quello regionale. Tale divario si riduce se si calcola lo stesso tasso con
riferimento al settore alberghiero (24%) mentre si incrementa se lo si calcola per il
settore extralberghiero (46%).
Tassi di funzione turistica – Provincia di Trapani e Regione Sicilia (anno 2004)
2,81
1,74
1,08
4,30
2,301,99
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Ts Fx turistica alb+ extralb
Tasso fx turisticaalb
Tasso fx turisticaextralb
Regione SiciliaProvincia di Trapani
Fonte: elaborazione CST su dati APT Trapani, Regione Sicilia e ISTAT
Il tasso analizzato può essere ulteriormente elaborato inserendo un elemento
integrativo nella formula, vale a dire il rapporto 1/S, dove S indica la superficie in Kmq
dell’area considerata.
Pag 102
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Tale valore è un indicatore dell’intensità di uso del suolo che le attività turistiche
comportano e viene utilizzato “per determinare soglie accettabili di densità in
riferimento alle varie tipologie di risorse”38. Le motivazioni alla base dell’utilizzo di tale
indice sono attribuibili non solo alla tutela ambientale, quanto anche alla verifica della
capacità di attrazione di un territorio e della fase di sviluppo del prodotto turistico che vi
insiste.
I risultati che si ottengono dai rapporti calcolati per l’alberghiero, per
l’extralberghiero e per la ricettività complessiva dimostrano come il grado di incidenza
delle attività turistiche sui territori considerati sia significativamente modesto. Tuttavia,
risultano mediamente più bassi sia i valori relativi all’extralberghiero che, più in
generale, i valori riferiti all’intera Regione: ciò è attribuibile, in particolare, anche alle
dimensioni estese della regione stessa39.
Tassi di densità della funzione turistica – Provincia di Trapani e Regione Sicilia (anno 2004)
0,00011 0,00007 0,00004
0,00175
0,000940,00081
0,00000
0,00020
0,00040
0,00060
0,00080
0,00100
0,00120
0,00140
0,00160
0,00180
0,00200
tasso densità tur alb+ extralb
tasso densità tur alb tasso densità turextralb
Regione SiciliaProvincia di Trapani
Fonte: elaborazione CST su dati APT Trapani, Regione Sicilia e ISTAT
38 “Variazione delle scelte ricettive degli italiani e degli stranieri”, M. Bruzzo, A. Zeppetella, Il turismo come risorsa e come mercato, Franco Angeli, Milano, 1985. 39 Basta riflettere effettuando, ad esempio, un confronto con il Friuli Venezia Giulia che, pur non avendo capacità ricettive più elevate della Sicilia, presenta un tasso di densità della funzione turistica di gran lunga superiore a quello siciliano (0,0012): ciò naturalmente a causa della estensione della prima che è inferiore, più di 3 volte, a quella della seconda.
Pag 103
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
5. Il sistema distributivo locale
5.1. Lo scenario di fondo
In generale, una destinazione turistica, intesa come sistema complesso capace di
darsi consapevoli politiche di prodotto e promozione, trova nella relazione con i mercati
potenziali il decisivo metro di giudizio rispetto la propria competitività. Questo vale
naturalmente anche per la provincia di Trapani, considerata quale destinazione globale,
inserita nella macro-destinazione Sicilia e caratterizzata da una pluralità di fattori di
attrattività e di micro-destinazioni. Nell’attuale scenario, la funzione distributiva assume un ruolo di estrema rilevanza
nell’assicurare competitività alle imprese e alle destinazioni turistiche in ragione di una
serie di fattori innovativi:
- crescente attenzione al prezzo nella scelta delle vacanze, specie nel comparto del
turismo balneare dove i prodotti sono considerati maggiormente fungibili dal punto di
vista delle componenti di base (sole, mare, spiaggia);
- contemporanea richiesta di prodotti innovativi (aumento dei tipi di turismo e delle
sfaccettature motivazionali del viaggiatore). Di conseguenza, le destinazioni (in
primis) e le imprese ricettive devono sviluppare proposte integrate di soggiorno capaci
di richiamare flussi di turisti “special interest” e, al contempo, trovare modalità nuove
ed efficaci per raggiungere le nicchie di domanda su cui è stata tarata la specifica
proposta;
- sviluppo, da parte delle imprese di produzione dei servizi turistici di base, di forme di
vendita diretta più efficaci sia dal punto di vista dei costi distributivi che della capacità
di intercettare i target prescelti;
- allargamento della gamma di canali distributivi, delle modalità di accesso agli stessi e
di acquisizione dei servizi. Le imprese che operano nella distribuzione dei servizi “travel and tourism” stanno
attraversando da alcuni anni una fase di rapida e profonda innovazione nei modelli
organizzativi, nei processi produttivi e nelle tecnologie utilizzate: informatizzazione dei
processi interni all’azienda e delle relazioni con clienti e fornitori, basata in primo luogo
sulla ricerca di applicazioni “Internet based”.
Pag 104
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
In ragione delle specifiche caratteristiche del sistema di offerta della provincia di
Trapani, è possibile individuare, escludendo le attività di vendita diretta da parte delle
imprese turistico-ricettive locali, tre attori protagonisti della fase di
commercializzazione dei servizi turistici:
- agenzie di viaggio. In considerazione della professionalità che le dovrebbe
caratterizzare e degli strumenti giuridico-contrattuali utilizzati, sono chiamate a
rivestire un ruolo non meramente logistico di intermediazione, tipico delle
tradizionali agenzie ricettiviste, ma sempre più di gestione delle relazioni fra le
imprese locali e fra queste ed i bacini di domanda potenziale (direttamente o
entrando in collaborazione con i grandi tour operator nazionali ed esteri). Operando
come tour operator incoming o, con terminologia diffusa nel settore dei viaggi di
incentivazione e del congressuale, come Destination Management Company (DCM),
queste imprese dovranno caratterizzarsi per una effettiva capacità di innovazione di
prodotto e di personalizzazione dello stesso alle mode e/o alle caratteristiche e
richieste dei diversi segmenti di mercato;
- agenzie turistico e/o immobiliari. Sono protagoniste del mercato delle affittanze
turistiche e delle gestioni di immobili principalmente utilizzati per locazione a turisti;
- agenzie di viaggio on-line e, più in generale, l’insieme di soggetti che promuove,
facilita l’incontro tra domanda e offerta e vende servizi turistici utilizzando Internet.
L’analisi del complesso di soggetti che sono attivi nella provincia di Trapani,
operando come facilitatori della distribuzione dei prodotti/servizi che la località
potenzialmente offre, deve tenere conto di una serie di variabili:
- tipologia di canale distributivo a cui fanno riferimento (agenziale, immobiliare-
turistico, ecc.);
- funzioni attivate (imprese al dettaglio generaliste, che operano prevalentemente nella
vendita di vacanze preconfezionate, agenzie specializzate nei servizi al business
travel, tour operator outgoing o incoming, agenzie d’affari turistiche, agenzie
immobiliari, ecc.);
- modelli organizzativi (agenzia di viaggio indipendente e individuale, agenzia di
viaggio appartenente a network nazionali; piccolo tour operator outgoing a mercato
locale, tour operator incoming, agenzia ricettivista, agenzia/tour operator locale
integrati verticalmente con agenzie marittime e/o immobiliari e/o di trasporto su
Pag 105
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
gomma, imprese di imprese locali, ecc.);
- segmenti di clientela e aree di mercato a cui si rivolgono;
- tecnologie utilizzate nei processi interni e nelle relazioni con il mercato;
- livello di professionalità e di capacità di innovazione di processo e di prodotto;
- capacità di assicurare, non solo funzioni di intermediazione/vendita al dettaglio, ma
anche di progettazione e creazione di prodotti complessi e innovativi, in sinergia con
imprese turistiche locali e altri soggetti pubblici e privati inseriti nel sistema turistico
territoriale della provincia di Trapani.
Deve, infatti, essere tenuto presente che la domanda di servizi finalizzati alla
commercializzazione della capacità produttiva di un’area turistica si va articolando in
forme originali che richiedono specializzazioni professionali ad hoc che vanno oltre i
contenuti tradizionali del bagaglio tecnico operativo dell’organizzatore e venditore di
viaggi (agente di viaggio al dettaglio, tour operator). Basti pensare all’importanza assunta,
per le destinazioni italiane, di proposte capaci di rispondere alla crescente domanda di
novità, di autenticità, di personalizzazione dei soggiorni (enogastronomia, cultura, natura,
pratica sportiva, ecc.), dove diventa centrale, per il sistema turistico locale, la presenza di
organizzazioni in possesso di know-how e di personale specializzato sul particolare tipo
di interesse su cui viene costruito il prodotto turistico o, comunque, in grado di mettere in
rete le diverse competenze presenti sul territorio, stimolandone lo sviluppo in caso di
carenza. Analogamente può dirsi per il settore dei viaggi incentivi e del turismo
congressuale, che impone una profonda conoscenza delle problematiche e delle esigenze
di marketing, di incentivazione e di comunicazione delle imprese che richiedono tale
prodotto.
Su questa linea si colloca anche l’evoluzione delle tradizionali agenzie di viaggio
ricettiviste in vere e proprie agenzie di marketing territoriale (DMC), capaci di contribuire
alla valorizzazione turistica di un territorio.
Pag 106
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
5.2. Il sistema agenziale della provincia di Trapani
La provincia di Trapani si caratterizza per la presenza di 70 imprese agenziali
regolarmente autorizzate all’esercizio di attività di intermediazione e organizzazione di
viaggi ai sensi della l.r. 6 aprile 1996, n. 27. Queste operano sul territorio con una rete di
82 punti40, che, negli ultimi tre anni, sono significativamente aumentati di oltre il 10%.
Le agenzie di viaggi della provincia di Trapani rappresentano, dunque, il 9,2% degli
892 punti vendita agenziali attivi nella Regione Sicilia, così come censiti nella banca
dati “Operatori turistici in Sicilia” tenuta a cura della Regione Sicilia, dato che colloca
la provincia al quarto posto regionale. In particolare, la maggiore concentrazione di
punti vendita agenziali si riscontra nel comune di Trapani in cui operano 22 agenzie di
viaggio, e cioè il 26,8% di quelli censiti nella provincia.
Agenzie di viaggio della Regione Sicilia nel 2006
Provincia Numero agenzie- sede
Numero filiali
Totale punti vendita
% punti vendita su totale regionale
Agrigento 56 7 63 7,1%Caltanissetta 32 5 37 4,1%Catania 170 15 185 20,7%Enna 22 2 24 2,7%Messina 109 12 121 13,6%Palermo 230 23 253 28,4%Ragusa 57 2 59 6,6%Siracusa 65 3 68 7,6%Trapani 70 12 82 9,2%Regione 811 81 892
Fonte: Regione Sicilia
40 Dato ricavato incrociando i dati presenti ad oggi nella banca dati on-line, ospitata dal sito web dell’Azienda provinciale per il turismo di Trapani: www.apt.trapani.it, integrati dal data base degli “Operatori turistici siciliani”, gestito dalla Regione Sicilia, consultabile al seguente indirizzo: www.regione.sicilia.it/turismo/web_turismo/ricerca/ricerca_adv.htm, nonché da verifiche incrociate su utenze telefoniche e siti internet aziendali.
Pag 107
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Rapporto punti vendita agenziali e popolazione
Popolazione al
31/12/2004 Punti vendita
agenziali Rapporto punti vendita agenziali popolazione
Agrigento 456.612 63 7.248 Caltanissetta 275.221 37 7.438 Catania 1.071.883 185 5.794 Enna 174.426 24 7.268 Messina 657.785 121 5.436 Palermo 1.239.272 253 4.898 Ragusa 306.741 59 5.199 Siracusa 398.178 68 5.856 Trapani 432.963 82 5.280 Sicilia 5.013.081 892 5.620
Fonte: Regione Sicilia Suddivisione per comuni delle agenzie di viaggio della provincia di Trapani nel 2006
Comune Numero agenzie- sede
Numerofiliali
Totale punti vendita
2006
Numero punti vendita agenziali
2003
Differenza 2003-2006
% Alcamo 5 0 5 5 0 Buseto Palizzolo 0 0 0 0 0 Calatafimi 1 0 1 1 0 Campobello di Mazara 3 1 4 2 100% Castellamare del Golfo 3 0 3 5 - 40% Castelvetrano 6 1 7 3 133,3% Custonaci 0 0 0 0 0 Erice 1 1 2 2 0 Favignana 2 0 2 3 - 33% Gibellina 1 0 1 1 0 Marsala 13 1 14 7 100% Mazara del Vallo 7 2 9 6 50% Paceco 1 0 1 1 0 Pantelleria 2 0 2 2 0 Partanna 3 0 3 3 0 Petrosino 0 0 0 1 - 100% Poggioreale 0 0 0 0 0 Salaparuta 0 0 0 0 0 Salemi 1 1 2 2 0 Santa Ninfa 1 0 1 1 0 San Vito Lo Capo 0 2 2 2 0 Trapani 19 3 22 16 37,5% Valderice 1 0 1 1 0 Vita 0 0 0 0 0 Totale 70 12 82 64 10,3%
Fonte: Regione Sicilia, integrati con analisi incrociate a cura CST (banche dati Enit, Pagine Bianche, verifica sul campo)
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
La provincia di Trapani, con una popolazione residente di 432.963 unità al 31
dicembre 200441 risulta caratterizzata da un rapporto fra popolazione residente e numero
di punti vendita agenziali pari ad uno sportello agenziale ogni 5.280 abitanti, rapporto
nettamente inferiore a quello nazionale valutabile in circa un punto vendita ogni 6.000
abitanti, anche se leggermente superiore a quello medio della Regione che, con
5.013.081 residenti legali al 31 dicembre 2004 (Fonte: Servizio Statistica della Regione),
arriva ad avere un punto vendita ogni 5.620 residenti.
La provincia di Trapani, fra le province siciliane, risulta avere uno dei rapporti più
bassi fra numero di abitanti e popolazione (solo Palermo e Ragusa ne hanno uno più
basso). Il fatto che un punto vendita agenziale debba contare su una popolazione
residente di poco superiore alle 5.000 unità porta ad alcune considerazioni:
- prevalenza di imprese familiari di piccole dimensioni, con conseguente fragilità
finanziaria e difficoltà di fornire valore aggiunto al sistema di offerta locale;
- accentuata turisticità della zona, caratterizzata dalla presenza di località turistiche
balneari di forte richiamo per flussi di turismo nazionale ed estero che giustificano
l’esistenza di agenzie di viaggio attive principalmente nei servizi al turismo incoming;
- la presenza di flussi da e verso il continente a motivazione non turistica (business
travel, viaggi etnici, ecc.);
- tendenza da parte della popolazione residente a privilegiare forme tradizionali di
acquisizione dei servizi di viaggio e vacanze rivolgendosi principalmente alle
agenzie di viaggio fisiche.
La concentrazione di agenzie risulta tale da far prevedere nel medio termine
fenomeni di elevato turn over, con ingresso di nuove imprese, uscita dal mercato di altre,
maggiore utilizzo della possibilità di aprire filiali facilitata dalla sostanziale
deregolamentazione del settore, nonché da processi di marginalizzazione delle micro
imprese indipendenti e da una maggiore rilevanza di forme di aggregrazione orizzontale
(franchising, associazione in partecipazione, consorzi, ecc.). Un elemento su cui puntare,
per ottenere una posizione di vantaggio competitivo sostenibile, diventerà, per le
agenzie di viaggio, la capacità di sviluppare le attività di incoming, inserendosi in
maniera attiva nelle politiche di prodotto e di commercializzazione dei sistemi di offerta
locali. 41 Fonte: Servizio Statistica della Regione
Pag 109
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Le agenzie di viaggio locali, dal punto di vista della loro natura giuridica, appaiono
soggetti economici semplici. Prevalgono le imprese operanti come ditte individuali
(37%) e come società di persone; le società in nome collettivo contano per il 13%, le
società in accomandita semplice per il 20%. Siamo davanti ad una netta preferenza di
modelli giuridici caratterizzati dalla massima semplicità, tipici di mercati “piccoli” e di
imprese di micro-dimensioni e a gestione familiare, ruotanti intorno alla persona del
titolare, che fanno dell’elasticità organizzativa e della presenza attiva dell’imprenditore
in azienda il proprio centro.
Tuttavia, va sottolineato come una quota significativa delle imprese abbia scelto di
configurarsi come società di capitali, anche se a responsabilità limitata (23%). Solo il
3% ha adottato il modello, più impegnativo, della società per azioni. Marginale è anche
la presenza del mondo della cooperazione con solo un 4% di imprese operanti come
società cooperative a responsabilità limitata. La limitata adozione del modello “società
di capitale”, che appare maggiormente in grado di provvedere alle necessità di
finanziamento delle imprese agenziali (facilitando i rapporti con il mondo bancario e
attirando investitori esterni) e maggiormente idoneo ad essere utilizzato nell’ambito dei
processi di networking e di integrazione oggi in atto (come anche nello sviluppo di
servizi di marketing turistico territoriale, di creazione e di commercializzazione di
prodotti turistici territoriali in collaborazione con la rete delle imprese ricettive locali),
non può che essere letto come un elemento frenante per l’intero sistema turistico del
trapanese.
Agenzie di viaggio della Provincia di Trapani - Natura giuridica
S.p.a.3%
S.n.c.13%
S.r.l.23%
S.a.s.20%
S.c.a.r.l.4%
Ditta individuale
37%
Fonte: Regione Sicilia
Pag 110
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Le agenzie di viaggio del trapanese risultano ancora scarsamente influenzate dai
processi di integrazione orizzontale che invece caratterizzano il settore a livello
nazionale a partire dalla seconda metà degli anni ‘90. Solo 10 imprese (12,2% del totale
dei punti vendita) risultano affiliate a network nazionali o regionali: Ventapoint,
Pinguino, Cts, reti presenti nel territorio provinciale ciascuna con solo un punto vendita,
Travelshop e Lastminutetour (ognuna con 2 agenzie affiliate), Cocciola Travel Group
(network siciliano con sede a Palermo che propone un franchising a cui hanno aderito 3
agenzie nella provincia di Trapani).
Limitata anche la diffusione di modelli di impresa a rete, cioè di imprese agenziali
locali organizzate in sede centrale e filiali/succursali: solo in dieci casi troviamo imprese
agenziali operanti con più sedi operative per un totale di 21 punti vendita (25% dei punti
vendita agenziali della provincia); di queste una sola impresa arriva a 3 sedi operative. È
stato rilevato un solo caso di integrazione orizzontale (acquisto da parte di una impresa
agenziale di un’altra).
Analizzando le agenzie di viaggio dal punto di vista dell’appartenenza a “gruppi” ad
integrazione verticale, si riscontrano 5 casi in cui l’agenzia di viaggio è controllata da
imprese di trasporto su gomma, attive nel noleggio di auto, minibus e autopullman,
mezzi quest’ultimi usati sia per organizzare in proprio visite guidate ed escursioni da
vendere ai turisti presenti nella destinazione, sia per creare una propria programmazione
outgoing per gruppi rivolta ai residenti. È presente, inoltre, un gruppo, Trident Group,
che partito da settori extra-turistici (agenzia marittima e commercio di carburanti), si è
andato espandendo in aree di business in qualche modo connesse (servizi di logistica, di
consulenza e di trasporto), compreso il turismo operando attualmente anche come
agenzia di viaggio al dettaglio (due imprese, di cui una strutturata con una succursale) e
come tour operator outgoing.
Analizzando il tipo di attività svolta dalle agenzie di viaggio della provincia, si
constata che l’attività principale risulta la vendita di viaggi da catalogo (32%),
analogamente a quanto rilevabile a livello nazionale, con agenzie che si rivolgono come
clientela ai residenti, operando come distributori al dettaglio dei package tour di
catalogo di tour operator di rilievo nazionale. Solo il 14% dichiara di svolgere, in
qualche maniera e con volume d’affari che non raggiunge dimensioni di particolare
rilievo, funzioni di tour operator outgoing.
Rilevante è il numero di agenzie che si rivolge ai flussi di turismo potenzialmente
Pag 111
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
attratti dal territorio proponendo un’ampia gamma di servizi: il 43% delle imprese
dichiara, infatti, di operare anche nell’incoming, sia come tour operator sia come
agenzia ricettivista, organizzando tour, soggiorni, escursioni, visite guidate, ecc. e
assicurando la prenotazione di strutture ricettive, con una particolare attenzione alla
gestione della locazione turistica di appartamenti, residence, case e ville per vacanza.
Rispetto a quest’ultima area di business si prospetta un evidente problema di relazioni
competitive con le agenzie turistico immobiliari.
Sostanzialmente assente risulta essere, fra le attività delle agenzie di viaggio del
trapanese, l’organizzazione di congressi, meeting ed eventi.
Aree di attività delle agenzie di viaggio della provincia di Trapani
Noleggio autopullman e
autovetture9%
Organizzazione di congressi e
meeting, eventi2%
Vendita di viaggi di catalogo outgoing
32%
Organizzazione visite guidate
15%
Organizzazione viaggi-soggiorni
outgoing14%
Prenotazioni hotel nel trapanese
15%
Affittanza diretta di appartamenti e residence nel
trapanese13%
Fonte: elaborazione CST
Poco meno delle metà delle imprese agenziali del trapanese (32 imprese, che pesano
per il 45,7%) sono visibili su Internet con un proprio sito web. Non particolarmente
innovativo sembra essere, tuttavia, l’uso dello stesso per avvicinare in maniera diversa
la clientela: di fatto, tutti i siti, una volta assicurata la funzione di vetrina aziendale
(anche se non sempre le informazioni sono quantitativamente e qualitativamente tali da
spingere un eventuale visitatore ad approfondire la relazione), si limitano a presentare il
proprio catalogo di prodotti/servizi (75%), assicurando al visitatore la possibilità di
richiedere informazioni di maggiore dettaglio o verificare le effettive disponibilità solo
previo invio di e-mail e, quindi, con uno stacco temporale che interrompe la linearità del
processo di acquisto del potenziale turista (62,6%). Analogamente accade per la
Pag 112
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
prenotazione che non viene confermata on line, ma ha bisogno di una specifica azione
di verifica e conferma di tipo manuale. Il potenziale cliente, che abbia individuato
l’azienda e i suoi prodotti, a questo punto può fare on line molto poco: un solo sito
consente la possibilità di prenotare e/o pagare direttamente on line. Nessuna impresa
risulta utilizzare il sito per la gestione di servizi post-vendita dedicati alla “customer
retention”.
Naturalmente, questa essenzialità delle funzioni attivate via web rende poco
appetibile l’uso di tale strumento al potenziale cliente, che stia valutando l’opportunità
di soggiornare nella provincia di Trapani, ma anche allo stesso residente che voglia
viaggiare per vacanza o per altri motivi.
Siti web gestiti da agenzie di viaggio della provincia di Trapani: funzioni attivate
62,6%
3,1%
75,0%
100,0%
0,0%
3,1%
3,1%
0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%
Vetrina aziendale
Catalogo prodotti/servizi
Disponibilità aggiornate online
Richiesta informazioni, disponibilità,preventivi
Booking on line
Pagamenti on line
Servizi post vendita
Fonte: elaborazione CST
In prospettiva, riteniamo che il futuro delle agenzie di viaggio del trapanese sia
strettamente legato a due fattori:
- la capacità di offrire servizi a valore aggiunto riconosciuto ai residenti per le loro
esigenze di viaggio e vacanza;
- la capacità di operare come fattori di sviluppo (innovazione di prodotto, servizi
aggiuntivi, analisi dei mercati dove andare a commercializzare il prodotto, presidio
dei processi distributivi, ecc.) del sistema di offerta della destinazione, di cui non
Pag 113
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
possono limitarsi ad essere passivi registratori degli andamenti. Infatti, le potenzialità
di sviluppo delle imprese agenziali non potranno che venire da nuove aree di
business legate alla valorizzazione del sistema turistico-territoriale locale. Le
professionalità e gli strumenti tipici di una moderna agenzia di viaggio devono essere
messi a disposizione del sistema turistico locale per assicurare servizi di qualità al
turista e arricchire il soggiorno con nuove proposte tematiche, seguendo ed
anticipando mode e tendenze dei diversi segmenti di mercato, ma anche per
rinsaldare i rapporti con la grande distribuzione turistica italiana e, soprattutto, estera.
5.3. Le agenzie turistico immobiliari
Le aree di maggiore interesse turistico della provincia di Trapani risultano
caratterizzate, analogamente a quanto accade in tutta l’Italia turistica, da una ampia
offerta di appartamenti, ville, residence, bungalow che vengono proposti in locazione ai
non residenti per soggiorni di vacanza (c.d. affittanza turistica).
L’esistenza di seconde case e di unità abitative utilizzate per vacanza determina
flussi non marginali di turismo che attivano ampi settori dell’economia locale che sono
solo in minima parte resi visibili delle statistiche ufficiali. Di norma, il patrimonio
immobiliare turistico di una destinazione si caratterizza per l’estrema diversità delle
tipologie e dei livelli qualitativi (dalle ville agli appartamenti condominiali) e per la
prevalenza di modelli di gestione di natura non imprenditoriale. Uno dei problemi di
fondo per chi sia chiamato ad assicurare una politica di sviluppo complessivo dell’area
risulta essere, pertanto, l’emersione dell’offerta ricettiva degli affitti turistici e delle
“seconde case” che tende a sfuggire sia alle normative regolanti la ricettività turistica,
nonché a quelle di natura fiscale. Diventa, quindi, strategico assicurare maggiore
professionalità nei processi gestionali e nelle strategie di commercializzazione, nonché
trasparenza e affidabilità delle proposte e delle transazioni per il cliente.
L’offerta di seconde case e di ville e appartamenti per vacanza determina, dunque, un
impatto importante sul sistema turistico locale e sulle politiche economiche e sociali
delle amministrazioni locali. Per i Comuni, la presenza di abitazioni non occupate da
residenti configura effetti diametralmente opposti, rappresentando:
- un elemento rilevante dello sviluppo locale, turistico e non solo, soprattutto quando
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
si configura un utilizzo imprenditoriale di tale patrimonio edilizio;
- un grave motivo di degrado del territorio e dell’ambiente;
- un fattore di cattivo utilizzo degli investimenti in opere di urbanizzazione.
I canali utilizzati per commercializzare, in termini di locazione turistica, le seconde case
e gli immobili, comunque destinati a locazioni turistiche, sono principalmente due:
1. quello diretto, con gli stessi proprietari, per lo più residenti in loco, che gestiscono la
locazione;
2. l’intermediazione immobiliare (agenzie immobiliari e di affittanza turistica che
esercitano attività di mandatarie nella locazione di case e appartamenti per le
vacanze), che sta svolgendo un ruolo di primaria importanza, occupandosi a pieno
titolo della locazione di appartamenti per le vacanze esclusivamente con contratti di
affitto per finalità turistiche (art. 1, l. 431/98).
La presente analisi ha, per le difficoltà di esplorare il primo tipo di canale, limitato il
proprio campo d’indagine alle sole agenzie turistico-immobiliari.
Quando si parla di agenzie d’affari e immobiliari operanti nell’intermediazione di
seconde case e altre unità abitative a fini turistici, si parla di un’attività di mediazione. È
mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare
senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza, di
rappresentanza (Codice Civile, art 1754). Per svolgere tale attività le persone fisiche e
giuridiche devono essere iscritte al Ruolo degli agenti di affari e mediazione istituito
presso le Camere di Commercio, previo accertamento dei requisiti professionali.
La legge n. 57 del 2001 ha introdotto, per i mediatori, l’obbligo di prestare idonea
garanzia assicurativa a copertura dei rischi professionali e a tutela dei clienti, in maniera
analoga a quanto previsto per le agenzie di viaggio.
Va, tuttavia, sottolineato che la recente legge del 2001, per evitare invasioni di
campo in attività riservate ad imprese con specifiche professionalità sottoposte a
processo di autorizzazione, come appunto quella agenziale, ha introdotto un rigido
sistema di incompatibilità: l’esercizio dell’attività di mediazione è, infatti, incompatibile
non solo con qualunque impiego pubblico o privato (fatta eccezione per l’impiego
presso imprese o società aventi per oggetto l’esercizio della attività di mediazione), ma
anche con l’esercizio di qualsiasi altra attività imprenditoriale e professionale.
Tuttavia, il quadro normativo della Regione Sicilia appare divergere da questa
Pag 115
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
impostazione, caratterizzandosi per la volontà di far emergere il ruolo turistico delle
agenzie immobiliari. Infatti, la l.r. n. 10/2005, dopo aver definito all’art. 14 le imprese
turistiche come quelle che esercitano attività economiche organizzate per la produzione,
la commercializzazione, l’intermediazione e la gestione dei prodotti e dei servizi
concorrenti alla formazione dell’offerta turistica, inclusi il noleggio e/o la fornitura di
mezzi e/o servizi finalizzati alla fruizione turistica, ha specificamente normato fra
queste l’agenzia immobiliare turistica. Rientrano in questa definizione le agenzie
immobiliari regolarmente iscritte all’albo della Camera di commercio, industria,
artigianato e agricoltura che, nell’ambito della propria attività, si occupano di locazioni
brevi stagionali di case ed appartamenti per vacanze (art. 15). Il riconoscimento avviene
mediante comunicazione all’Assessorato Regionale del Turismo, riconoscimento che le
parifica alle agenzie di viaggio dal punto di vista della possibilità di godere di
sovvenzioni e promozioni e di partecipare alle iniziative turistiche. Le agenzie
immobiliari turistiche possono fornire ai propri clienti servizi ed accessori legati ai
soggiorni, quali transfert e viaggi, formulare pacchetti, fornire biancheria nelle case
locate e quant’altro ritenuto utile al miglioramento delle proprie offerte turistiche.
Le agenzie immobiliari vengono, dunque, legittimamente a configurarsi, in Sicilia
più che in altre regioni italiane, come competitor diretti delle agenzie di viaggio, in linea
con quanto auspicato dalla FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari
Professionali) che da tempo ne richiede il riconoscimento come imprese turistiche ai
sensi dell’articolo 7 della legge quadro sul turismo.
La speranza è che la legittimazione giuridica faciliti e acceleri, fra le agenzie
immobiliari, l’indispensabile processo di professionalizzazione rispetto alle tematiche
turistiche e consenta di meglio monitorare le modalità di affitto (prezzi, strumenti
contrattuali, qualità, livello di contenzioso, ecc.). Il necessario processo di emersione
delle attività di affittanza turistica e, in particolare, di una offerta di qualità, sia come
standard tecnico-strutturali delle unità abitative che come trasparenza e serietà delle fasi
di promozione e commercializzazione nei diversi mercati esteri, non potrà che
avvantaggiarsi dell’ingresso, nel settore della locazione di case e ville per vacanze del
trapanese, di grandi operatori internazionali specializzati (Interhome, RCI Global
Vacation, Cuendet, ecc.).
La richiesta di locazioni immobiliari, di carattere turistico, da parte di chi vuole
trascorrere una vacanza in Sicilia, si rivolge per lo più verso case caratteristiche,
Pag 116
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
piuttosto che casette a schiera, senza personalità, che troppo spesso vengono invece
realizzate e immesse sul mercato (FIAIP, Osservatorio Immobiliare Turistico - II
semestre 2005), con una conseguente sostanziale inadeguatezza dell’offerta ed una
inutile politica di cementificazione del territorio a discapito del patrimonio edilizio di
qualità esistente, ma spesso in cattive condizioni di manutenzione. Cresce il numero di
stranieri che vogliono acquistare e, seppure in percentuale minore, affittare una casa in
Sicilia (inglesi, scandinavi, francesi e statunitensi, in primo luogo).
Questo mercato, nonostante la tendenza a ridurre la durata dei periodi di vacanza,
rappresenta una voce importante nell’economia della destinazione e presenta un
andamento piuttosto stabile, ma fortemente stagionalizzato e difficoltoso da rendere
trasparente anche dal punto di vista della qualità delle unità abitative offerte.
Nella provincia di Trapani sono state censite, al mese di maggio 2006, sulla base
dell’incrocio di una molteplicità di fonti informative42, 158 agenzie immobiliari e/o
turistiche che assumono un ruolo di estremo rilievo nell’intermediazione del patrimonio
abitativo turistico, dichiarando in grande maggioranza (70,9% delle agenzie censite), di
svolgere anche attività di affittanza e locazione turistica di unità abitative, spesso
integrata dall’offerta di servizi che tendono a rendere “incerta” la linea di demarcazione
dalle agenzie di viaggio e turismo.
Molto diffusa è l’indicazione dello svolgimento di attività di intermediazione di hotel,
campeggi, agriturismo e Bed & Breakfast (73,2% delle agenzie immobiliari che si
occupano di affittanza turistica), ma risultano casi in cui le agenzie immobiliari offrono
servizi di noleggio di auto, bici, scooter e gommoni, come anche di organizzazione di
escursioni e visite guidate e di transfer da e per aeroporti, porti, stazioni ferroviarie.
Questo fenomeno di gestione di un pacchetto nutrito di servizi turistici è
particolarmente evidente nelle agenzie immobiliari aventi sede nelle isole (Favignana e
Pantelleria).
42 Siti aziendali, portali tematici del settore immobiliare e turistico, di livello nazionale e/o locale, Pagine Gialle e Pagine Bianche.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Agenzie immobiliari nella provincia di Trapani 2006
Comuni
Tot
ale
agen
zie
imm
obili
ari
Age
nzie
im
mob
iliar
i co
n at
tività
di
aff
ittan
za
turi
stic
a
Servizi turistici erogati oltre la locazione e l’affittanza turistica
Inte
rmed
iazi
one
di h
otel
, B&
B,
cam
pegg
i, ag
ritu
rism
i,
Esc
ursi
oni,
visi
te
guid
ate
Aut
onol
eggi
o,
nole
ggio
di b
ici ,
sc
oote
r,
gom
mon
i
Tra
nsfe
r
Alcamo 21 21 17 1 1
Campobello di Mazara 1 1 1
Castellamare del Golfo 10 9 5
Castelvetrano 10 9 9
Erice 7 3 1 1 1
Favignana 3 3 2 1 1 1
Marsala 31 17 12
Mazara del Vallo 7 6 1
Pantelleria 13 6 4 2 2
Salemi 1 1 1
Santa Ninfa 1 1 1
San Vito Lo Capo 6 5 5
Trapani 41 26 22
Valderice 6 4 2
TOTALE 158 112 82 5 5 2
Fonti: siti aziendali, portali tematici del settore immobiliare e turistico, di livello nazionale e/o locale, Pagine Gialle e Pagine Bianche
Solo 25 delle agenzie immobiliari censite possiedono un proprio sito web (15,8%),
ma molte (121, corrispondenti al 76,6%) sono quelle comunque presenti almeno in
portali tematici regionali o nazionali che dedicano spazio alla locazione di case e
appartamenti per vacanza.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Presenza nel web delle agenzie turistico immobiliari della Provincia di Trapani
PRESENZA solo su PORTALI
TEMATICI/TURISTICI
84%
SITI AZIENDALI16%
Fonte: elaborazione CST
I portali a maggiore presenza di agenzie immobiliari della provincia di Trapani
Portale Numero agenzie immobiliari presenti Tipologia portale
casa.guidasicilia.it 64
Portale tematico regionale (compravendita e locazione immobili residenziali e turistici; turismo)
www.scopello.tourinfo.it 15 Portale turistico locale
www.trapani-imprese.it 14 Portale territoriale
www.fiaip.it 13 Portale Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali
Fonte: elaborazione CST
Analogamente a quanto riscontrato per le agenzie di viaggio, la funzioni principale
che i siti assolvono, oltre naturalmente a fungere da vetrina virtuale dell’azienda, spesso
difficile da rintracciare e in più di un caso deludente per il livello informativo e le
funzioni esplicate, risulta essere quella di descrizione dei prodotti/servizi proposti,
rendendo disponibile nello specifico il catalogo degli immobili commercializzati,
funzione che è assicurata dal 76% dei siti.
Ampiamente diffusa (69,2%) è anche la possibilità per il cliente di richiedere
ulteriori informazioni, di verificare le effettive disponibilità e di ottenere un preventivo.
Pag 119
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Siti web gestiti da agenzie immobiliari del trapanese: funzioni attivate
0
0
0
69,20%
100%
76,90%
23,10%
0% 20% 40% 60% 80% 100% 120%
Vetrina aziendale
Catalogo prodotti/servizi
Disponibilità aggiornate on line
Richiesta informazioni, disponibilità,preventivi
Booking on line
Pagamenti on line
Servizi post vendita
Fonte: elaborazione CST
La gran parte dei siti risulta anche essere tradotta almeno in una lingua estera (83%).
Del tutto scontata la constatazione che la lingua maggiormente diffusa sia quella inglese,
seguita a distanza dal tedesco.
Siti tradotti in lingua
Siti tradotti in LINGUA
17%
Siti NON tradotti in LINGUA
83%
Fonte: elaborazione CST
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Siti tradotti in lingua: le lingue presenti
Fonte: elaborazione CST
Le criticità determinate sia dalla disomogeneità tipologica e qualitativa del
patrimonio immobiliare destinato ad affittanza turistica e sia dalle modalità con cui lo
stesso viene attualmente commercializzato, impongono al sistema di offerta della
provincia di Trapani di affrontare alcune problematiche fondamentali per assicurare
informazione, qualità e trasparenza, fattori questi alla base della competitività
dell’offerta territoriale di appartamenti, ville, residence. In particolare, i fattori critici su
cui si dovrà operare sono:
rendere trasparente, in base a criteri e standard di qualità predeterminati (disciplinari,
marchi di qualità, codici deontologici, ecc.) ed idoneamente comunicati, l’offerta di
appartamenti, anche attraverso l’azione di stimolo di processi di riqualificazione
dell’offerta sostenuti da politiche mirate da parte dei soggetti di governance
territoriale;
assicurare una corretta informazione su prezzi, condizioni, caratteristiche degli
appartamenti e dei servizi;
garantire la professionalità degli intermediari/mediatori, coinvolgendoli nell’azione
di monitoraggio della qualità delle proposte e affidando loro un ruolo di supporto
professionale rispetto ai proprietari degli immobili nella predisposizione del
“prodotto” (estetica, dotazioni di elettrodomestici, ecc.);
integrare l’offerta immobiliare nelle politiche di prodotto turistico territoriale,
assicurando la disponibilità di servizi e prodotti che il cliente possa facilmente
selezionare ed acquistare per personalizzare, alle proprie esigenze e motivazioni, il
proprio soggiorno;
8
34
00123456789
10
Inglese Francese Tedesco Spagnolo
Pag 121
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
semplificare il processo di incontro fra domanda e offerta, con specifico riferimento
alle fasi di valutazione delle disponibilità di immobili destinati a locazione turistica e
di prenotazione e pagamento a distanza, possibilmente on line;
fornire assistenza al turista in caso di contenzioso (assistenza legale, sistema di
conciliazione, ecc.).
5.4. La vendibilità della destinazione attraverso il web
In quest’ultima parte di analisi dello stato della distribuzione a finalità turistica della
destinazione “provincia di Trapani”, si è cercato di analizzare quale sia l’attuale livello
di presenza del territorio, con le sue attrattive ed i suoi servizi di interesse turistico, nel
diversificato universo formato da tutti quei soggetti e quelle soluzioni tecnologiche che
il potenziale turista può trovare sul Web. La metodologia utilizzata è stata quella di
simulare l’azione di un potenziale vacanziero che voglia trovare su Internet
informazioni sull’offerta turistica del trapanese, verificando le possibilità che
dall’informazione si possa passare anche all’acquisto dei singoli servizi o dei pacchetti
di offerta. Di conseguenza, si è deciso di usare il motore di ricerca leader a livello
internazionale “Google”, che risulta essere lo strumento più utilizzato da coloro che
vogliono iniziare una ricerca su Internet finalizzata a scegliere e organizzare la propria
vacanza. Sono state individuate alcune località turistiche del trapanese capaci di
rappresentarne l’offerta complessiva (Trapani, Alcamo, Erice, Favignana, Pantelleria,
Salemi, San Vito Lo Capo) e si è provveduto ad interrogare il motore di ricerca in primo
luogo inserendo il nome della località geografica per poi declinare verso una serie di
parole chiave di ricerca in lingua italiana ed inglese (hotel, albergo, tourism, turismo,
agriturismo, tour, b&b, casa vacanza, villas). La ricerca è stata effettuata nel mese di
giugno 2006 e sono state esaminate le prime pagine di risposte ottenute con la ricerca su
“Google” evidenziando anche i siti evidenziati dal gestore del sito (naturalmente in
quanto acquirenti dei servizi pubblicitari su cui si basa il business del motore di ricerca).
La ricerca basata sul nome della località, che comunque presume da parte del
potenziale turista una conoscenza a priori dell’attrattività turistica dell’area, tende a far
emergere nelle prime posizioni i siti istituzionali e, in particolare quelli delle rispettive
amministrazioni comunali, siti che naturalmente possono operare solo a livello di fonte
Pag 122
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
di informazione sul territorio e sulle sue attrattive turistiche e allargandosi al limite alle
imprese turistiche locali, ma non andare oltre nella gestione del processo di acquisto del
servizio turistico (Comune, Provincia, Apt). Ai siti delle istituzioni territoriali, che
vanno ad occupare le primissime posizioni della prima pagina, si aggiungono siti che
potremmo definire come portali territoriali, intendo con tale denominazione siti dedicati
al territorio della regione Sicilia nei suoi vari aspetti, tra cui, in primis, quelli turistici.
Fra questa tipologia di siti, www.sicilyweb.com e www.sicilia.indettaglio.it risultano
essere quelli maggiormente presenti e meglio posizionati: il primo con 6 presenze in
prima pagina ed una in seconda sul totale delle sette località esplorate sul motore di
ricerca; il secondo con 5 presenze in prima pagina ed una in seconda.
Il primo sito è affiliato a SicilyNetwork, network di circa 150 siti web, a vocazione
principalmente turistica, esclusivamente dedicati alla Sicilia: città, turismo, geografia,
storia, economia, aziende, arte, musei, gastronomia, feste, sagre, ristoranti, agriturismo,
hotel, B&B, case vacanza, villaggi turistici e camping, fotografie, cartoline virtuali,
cinema, news, eventi, mappe e shopping on line, basandosi economicamente sulla
vendita di inserzioni pubblicitarie. Il secondo sito, facente parte di un più vasto sistema
che copre tutte le regioni italiane, opera come vetrina per le imprese locali (settori
interessati: turismo, gastronomia, prodotti locali, editoria, trasporti) che vogliano
ricercare una maggiore visibilità su Internet grazie alla presenza sui diversi motori di
ricerca, offrendo una vasta gamma di servizi a pagamento per gli inserzionisti, che
vanno dalla creazione della pagina web aziendale in più lingue, alla sua promozione nei
più importanti motori di ricerca nazionali e internazionali, alla gestione di una vetrina
prodotti e del relativo carrello (funzione di e-commerce).
In questa tipologia di siti, si colloca anche Guidasicilia.it, portale specializzato
sull’informazione locale, l’offerta culturale e turistica, l’attività commerciale
relativamente alla regione Sicilia. Opera come una guida/giornale on line che svolge
anche attività di promozione commerciale e pubblicitaria, grazie alla presenza di spazi e
canali dedicati, che offrono sistemi autogestibili per la valorizzazione delle aziende e
delle loro offerte.
Una volta che si declina il motore di ricerca verso il nome della destinazione insieme
ad una parola chiave collegata all’offerta di servizi turistici, iniziano ad incontrarsi altre
tipologie di siti: agenzie on line e siti web di singole aziende turistico-ricettive. La
sottostante tabella sintetizza i risultati, rispetto le sole prime pagine, ottenuti su Google.
Pag 123
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Analisi siti presenti nella prima pagina di Google
Parola chiave
Siti imprese turistico-ricettive locali
Agenzie di viaggio/tour operator on line
Portali turistici territoriali
Portali turistici tematici
nazionali e regionali Turismo gorgodeldrago.it
dammusisciuvechi.it pantelleriadreamhotel.com actaconsorzio.it lechiavidisanfrancesco.com
ambizioneviaggi.com regione.sicilia.it provincia.trapani.it apt.trapani.it comune.trapani.it sanvitolocapo.org san-vito-lo-capo.com metasicilia.it sicilia.indettaglio.it sikelia.com turismoinsicilia.info guidasicilia.it paesi-online.it pantellerialink.com egadiweb.it sicilytourist.com sicilywinevalley.com sicilyweb.com
emmeti.it italiasearch.it turismonelweb.it
Tourism gorgodeldrago.it hotelegitarso.it
sicily.worldweb.com (di WorldWeb.com)
regione.sicilia.it sicilia.indettaglio.it tripadvisor.com sicilbuy.com sicilyhotels.com turismoinsicilia.info tourismnetwork.it tripadvisor.com trapani-sicilia.it egaditourism.it panidisalemi.it sanvitolocapo.com sanvitoweb.com comune.sanvitolocapo.tp.it sicilytrip.com
alberghi.com directa.net emmeti.it hotelitaly.org travel.yahoo.com 7mates.com alloggio.it
Tour gorgodeldrago.it hotelelimo.it bbpalermo.com (hotel di Palermo) gliaffarinostri.it favignanahotel.com seafolk.it
auto-europe.co.uk nitrodi-viaggi.it appianline.it travellero.it mediterraneo.it grantoursicilia.it rositour.it danytour.com bagliotour.it gironzolando.it dimensionesicilia.it traimari.it (tour operator Alcamo) esperia.it viagginrete.it solemaretour.it (Marsala)
regione.sicilia.it amicasicilia.com Palermoweb.com pantelleria.com sanvitolocapo.tourinfo.it
tuttoperinternet.it emmeti.it viaggiatorionline.com bootsnall.com bed-and-breakfast-sicilia.it
Hotel Framonhotels.com pantelleriadreamhotel.com mursia.pantelleria.it favignanahotel.com
expedia.it edreams.it esperia.it venere.com hotelitaliani.it reserver.it it.accommodationz.com viagginrete.it
siciliano.it sicilynetwork.com sicilia.indettaglio.it guidasicilia.it ciaociaoitaly.it initalia.it sanvitoweb.com guidaditalia.it storiadellarte.com TripAdvisor.it Aziende-online.com Paesi-online.it giroscopio.com
hotelbenessere.it hotel-tre-stelle.it emmeti.it eurovacanza.com tourinfo.it hotel-sicilia.it italyroom.it traveleurope.net alloggivacanze.it
Pag 124
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Parola chiave
Siti imprese turistico-ricettive locali
Agenzie di viaggio/tour operator on line
Portali turistici territoriali
Portali turistici tematici
nazionali e regionali Albergo framonhotels.com
favignanahotel.com aegusahotel.it albergoegadi.it gorgodeldrago.it
expedia.it edreams.it itwg.it viagginrete.it travellero.it
ciaociaoitaly.it egadiweb.it isoleegadi.it pantelleria.it storiadellarte.com enit.it sanvitoweb.com sicilia.indettaglio.it
aziende-siciliane.com emmeti.it greenholiday.it hotelbenessere.it Viaggiaedormi.it eurovacanza.com ultrahotels.it alberghitalia.com italyroom.it 7mates.com eurovacanza.com hotelbenessere.it mototurista.it hotel-sicilia.it
Agriturismo gorgodeldrago.it tenutemontalto.com labaronia.it casecolomba.com agriturismozinedi.com dammuso.it rescit.com (residence)
viagginrete.it homelidays.com
primitaly.it paesi-online.it guidaitalia.com trapaniweb.it lasicilia.com egadiweb.it sanvitoweb.com sanvitolocapo.tourinfo.it turismoinsicilia.info siciliano.it ciaociaoitaly.it
agricamping.it agriturismo.com agriturismo-on-line.com agriturismi.trovavacanzesicilia.it prodottitipici.com agriturismo-sicilia.it tuttoagriturismo.net emmeti.it tuttogratis.it italyroom.it italyis.com eurovacanza.com
B&B almaran.it gorgodeldrago.it rescit.com (residence) hoteldellecave.it
expedia.it travellero.it viagginrete.it es.reserver.it ambizioneviaggi.com
siciliano.it sicilywinevalley.com trapaniweb.it Isoladipantelleria.com aziende-siciliane.compPaesi-online.it foto-sicilia.it egadi.com retesicilia.it sanvitoweb.com sanvitolocapo.tourinfo.it Ciaociaoitaly.it
bed-and-breakfast.it bed-and-breakfast-sicilia.it emmeti.it bbholiday.com viaggiedormi.it bbitalia.it bed-and-breakfast-in-italy.com
Casa Vacanza
gorgodeldrago.it santachiara-pantelleria.com
homelidays.com viagginrete.it opodo.it
siciliano.it trapanionline.it bellasicily.com festedisicilia.it alcamo.it pantellerialink.com sicilia.indettaglio.it isoleegadi.it guidasicilia.it sanvitoweb.com sanvitolocapo.com aziende-siciliane.com
vacanze.casa.it bed-and-breakfast-sicilia.it risorseimmobilari.it emmeti.it sicily-villas.com dammusialmare.it vulcanoconsult.it alloggivacanze.it babelecase.it case-vacanza-sicilia.it casevacanze.favignana.com italyroom.it eurovacanza.it
Villas gorgodeldrago.it (agriturismo) euterpini.it villadeigabbiani.it villamargherita.it miosogno.com mokarta.it (hotel)
homelidays.com stayrentals.com opodo.it
sicilbuy.com sicilyhotels.com sicilia-vacanza.com pantellerialink.com pantelleria.org Insicily.com sicilia.indettaglio.it
vacanze.casa.it sicily-villas.com agriturismo.it emmeti.it casainrete.com bed-and-breakfast-sicilia.it
Pag 125
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Parola chiave
Siti imprese turistico-ricettive locali
Agenzie di viaggio/tour operator on line
Portali turistici territoriali
Portali turistici tematici
nazionali e regionali abritel.fr
holidaywatchdog.com turismonet.org casedisicilia.it dammusialmare.it vulcanoconsult.it case-vacanza-sicilia.it casa.it accommodationsicily.it eurovacanza.com sicily-accommodation.com
Si è quindi voluto analizzare anche i siti sponsorizzati presenti nelle prime pagine di
Google. I risultati sono sintetizzati nella sottostante tabella.
Analisi siti sponsorizzati presenti nella prima pagina di Google
Parola chiave
Siti imprese turistico-ricettive locali
Agenzie di viaggio/tour operator on line
Portali turistici territoriali
Portali turistici tematici
nazionali e regionali Località hotelClub.it
framonhotels.com pantelleriahotel.it sportingclubvillage (villaggio turistico) rescit.com (residence) bluresidence.it dalcozzaro.it (risotorante)
edreams.it hoteloverview.com bookings.it bookingsItalia.com thinksicily.com (UK) iperviaggi.it
tripadvisor.com vacanzedelsorriso.it paesi-online.it viverepantelleria.it pantelleriavacanze.com bonomoegiglio.it (prodotti tipici) lampedusando.com
Omnidreams.net askmichelle.com pantelleriadammusi.it ildammuso.com gomeo.it OneTime.com
Turismo rescit.com (residence) expedia.it edreams.it lastminute.com igrandiviaggi.it bookings.it lets.it
vacanzedelsorriso.it tripadvisor.it viverepantelleria.it pantelleriavacanze.com lampedusando.com sanvitolocapo.eu paesi-online.it
bed-and-breakfast-sicilia.it ildammuso.com pantelleriadammusi.it alberghi.st
Tourism dammusisciuvechi.it rescit.com (residence)
expedia.it lastminute.com lets.it
viverepantelleria.it pantelleriavacanze.com lampedusando.com
ildammuso.com pantelleriadammusi.it affitto-casevacanze.it
Tour pantelleriahotel.it pantelleriadreamhotel.com dammusisciuvechi.it bluresidence.it rescit.com (residence)
promozioneviaggi.com (by Evolutiontravel) evolutiontravel.it around-sicily.com (t.o.italiano) isulatravel.com (t.o. incoming Sicilia) lacossira.it (t.o. locale) lets.it
Viverepantelleria.it pantelleriavacanze.com vacanzedelsorriso.it sanvitolocapo.eu
agriturismo-sicilia.it iExplore.com
Hotel pantelleriahotel.it bluresidence.it framonhotels.com dalcozzaro.it (ristorante)
hostelBookers.com Igrandiviaggi,it hotelclub.net RatesToGo.it hotelius.it expedia.it edreams.it bookings.it booking.com opodo.it venere.com lastminute.com
tripadvisor.com hotel-sicilia.it vacanzedelsorriso.it sicily-hotels.net viverepantelleria.it pantelleriavacanze.com saporirelax.it paesi-online.it
siciliaeco.it hotel-sicilia.it Omnidreams.net askmichelle.com pantelleriadammusi.it alberghi.st gomeo.it OneTime.com
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Parola chiave
Siti imprese turistico-ricettive locali
Agenzie di viaggio/tour operator on line
Portali turistici territoriali
Portali turistici tematici
nazionali e regionali lacossira.it (adv locale) travelprice.it iperviaggi.it bookingsItalia.com
Albergo rescit.com (residence)
opodo.it hotelclub.net hotelius.it RatesToGo.it expedia.it bookings.it booking.com viaggisubito.it lastminute.com bookingsItalia.com
vacanzedelsorriso.it tripadvisor.it sicily-hotels.net viverepantelleria.it paesi-online.it
Gomeo.it affitto-casevacanze.it
Agriturismo pantelleriahotel.it pantelleriadreamhotel.com dammusisciuvechi.it bluresidence.it hotelilportico.it miraspiaggia.it (hotel) tracieloesabbia.it (B&B)
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Il dato più evidente, anche se scontato, è la maggiore presenza di siti commerciali
rispetto ai portali di tipo turistico territoriale e, soprattutto, a quelli istituzionali che non
Pag 127
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
ci sono. Risulta quindi del tutto assente un investimento sui portali istituzionali
(Regione, Provincia, Comuni, Apt), per assicurarsi una migliore visibilità sul web,
anche se come si è visto questi risultano adeguatamente individuabili nelle stringhe di
ricerca ordinarie.
La sponsorizzazione risulta essere la forma preferita dalle grandi agenzie on line
internazionali e nazionali (Expedia, Edreams, Opodo, Lastminute.com, Venere, ecc.)
per essere individuate da coloro che utilizzano un motore di ricerca allo scopo di
informarsi e/o reperire le materie prime per confezionare la propria vacanza. Poco
presenti le agenzie di viaggio e i tour operator incoming locali, come anche le imprese
ricettive.
Ancora una volta si deve riscontrare, inoltre, la totale eterogeneità dei siti per
tipologia, funzioni svolte, qualità tecnologica e grafica.
Quello che si nota dall’analisi dei siti che hanno optato per investire al fine di
ottenere una più sicura e mirata visibilità è che il risultato che questi ottengono è
abbastanza sfuocato: non sempre le imprese, pur avendo acquistato un servizio diretto
ad evidenziarle, riescono ad essere presenti nelle ricerche aventi ad oggetto le parole
calde che meglio le identificano. Ad esempio, si trovano hotel che compaiono digitando
insieme al nome della località il termine casa vacanza o villas ma non quando si digita
quello di hotel o di albergo.
Probabilmente, si deve tener conto della relativa novità degli strumenti di marketing
utilizzanti il web e, quindi, considerare ancora normale il livello complessivamente
poco efficace ed efficiente con cui le imprese turistiche e le località della provincia di
Trapani si presentano ai clienti potenziali che navigano in Internet.
Analizzando complessivamente l’insieme dei siti, che riescono ad emergere nella
prima e più letta pagina del più consultato motore di ricerca di Internet, si deve
sottolineare come sia molto complicato, per il potenziale cliente, orientarsi nella ricerca
pur avendo una certa chiarezza di idee rispetto la località che vuole visitare e il tipo di
servizi ricettivi preferiti. In particolare, è difficile distinguere se il sito operi un’azione
di intermediazione, tipica delle agenzie on line e, più in generale, delle agenzie di
viaggio al dettaglio, o invece di vendita diretta di propri servizi o ancora se funga da
“rivista/guida turistica”, dove è possibile trovare indicazioni e prenotare i servizi di
quelle imprese che, in qualche misura, hanno pagato per essere presentate al navigatore
(del tutto difficile valutare se, a fronte del pagamento di un corrispettivo di natura
Pag 128
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
sostanzialmente pubblicitaria, corrisponda un rientro dell’investimento in termini di
vendite effettuate). Tuttavia, l’aspetto che appare maggiormente critico è la scarsa
chiarezza e trasparenza dei siti dal punto di vista della tutela del turista/consumatore.
Molti siti non forniscono informazioni sulla impresa che li gestisce e di conseguenza
sulle normative applicabili a tutela dell’acquirente.
Pag 129
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
PARTE TERZA
L’IMMAGINE ELABORATA E COMUNICATA DELLA PROVINCIA DI TRAPANI
Pag 130
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
1. Premessa
L’immagine turistica può essere definita come “l’idea-valore, esatta o errata, vera o
falsa, immaginata o vissuta, che la domanda turistica ha su di un’area, paese o località
di destinazione, sulle attrattive che essa possiede, sulle attività turistiche che si possono
svolgere e sulle condizioni generali specifiche in cui tali attrattive possono essere fruite
e tali attività svolte”.
La definizione pone l’accento sul fatto che l’immagine risulta essenzialmente
costituita non tanto e soltanto dalla realtà oggettiva, ma da quello che il turista
percepisce di essa e come soggettivamente recepisce e interpreta queste percezioni.
L’analisi dell’immagine di una destinazione turistica è un’attività complessa e
difficile in quanto questa comunicazione deve essere coerente con le strategie e gli
obiettivi che la località si è prefissata. Come si può ben capire, l’attività di analisi
dell’immagine risulta più complessa quando non parliamo di una singola attività, ma
bensì di un intero territorio, come può essere nel nostro caso la provincia di Trapani, in
quanto i soggetti che ne influenzano le strategie sono diversi e hanno obiettivi diversi.
In questo elaborato, l’analisi dell’immagine è stata sviluppata in tre fasi:
• ricognizione di studi e ricerche relativi all’immagine del Sud Italia (e della Sicilia);
• reperimento e “studio” di redazionali per comprendere come il territorio in questione
sia trattato e argomentato sulle riviste di settore;
• consultazione dei cataloghi dei principali tour operator, allo scopo di verificare come
essi commercializzano e vendono la località in oggetto.
Pag 131
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2. Analisi di studi e ricerche relativi all’immagine del Sud Italia e della Sicilia
Lo sviluppo di questo approfondimento, relativo alla immagine comunicata del
territorio di Trapani, è stato preceduto dalla considerazione di ricerche “on field”, già
elaborate, relative alla percezione che, all’estero e in Italia, si ha del Sud come meta
turistica.
A tale riguardo sono state prese in considerazioni due importanti indagini, l’una
realizzata da GFP e ISPO, su incarico del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del
Ministero dell’Economia, l’altra dall’Associazione temporanea d’impresa composta da
Doxa SpA, Mercury Srl e Touring Servizi Srl e commissionata dalla Direzione generale
per il Turismo del Ministero delle Attività Produttive1.
Per quanto riguarda la prima, si tratta di un’indagine avviata nel 2003 e da effettuare,
fino al 2006, quattro volte. Tali rilevazioni mirano a delineare un quadro relativo alla
immagine delle regioni del Sud Italia, avendo a riferimento l’attrattività del
Mezzogiorno come meta turistica. Non vengono, tuttavia, prese in considerazione
valutazioni relative alla singole regioni dell’Italia del Sud ma ci si limita alla realtà del
Mezzogiorno nel suo complesso. Le prime due rilevazioni sono state condotte presso le
categorie “operatori”, “opinion leader” e “business community” appartenenti all’ Italia
(tutta), a 4 Paesi dell’UE (Francia, Germania, Gran Bretagna e Svezia), agli Usa, a 2
Paesi dell’Estremo Oriente (Giappone e Singapore) e a 3 Paesi emergenti in continenti
diversi (Russia, Brasile, Egitto). In entrambe le rilevazioni emerge che punti di forza,
per lo sviluppo del turismo nell’Italia del Sud, sono “le molte località turistiche
interessanti” e “il ricco patrimonio artistico e culturale”. Minore la convergenza degli
intervistati su aspetti quali “il mare molto pulito” e “il livello delle strutture alberghiere”
mentre l’incertezza è ancora maggiore quanto alla “convenienza delle vacanza”. Tale
fattore, insieme al “contesto ambientale” e alla “sicurezza e ordine pubblico”,
contribuisce a rendere meno appetibile il prodotto “vacanza nel Sud Italia” per molti dei
T.O. intervistati anche qualora sia elevata la qualità dell’immagine percepita che essi
hanno dei territori in oggetto.
Un approfondimento particolare è stato rivolto al mercato tedesco che, con
1 Si tratta del Rapporto “L’Italia vista dagli altri - Indagine sull’attrattività turistica delle regioni “Obiettivo 1” in Italia e all’Estero”. Ministero delle Attività Produttive. Sintesi 2004 – 2005.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
riferimento al Sud Italia, esprime un’esigenza di maggiore promozione, di
miglioramento delle condizioni di accessibilità e di servizi più efficienti e numerosi da
parte degli operatori. Interessante risulta la richiesta di predisporre pacchetti rivolti a
mercati con alta capacità di spesa.
La seconda indagine è stata condotta nel 2004 presso un pubblico di tour operator e
di residenti in Italia e in 9 Paesi esteri. Tra i risultati, in evidenza la considerazione che i
tour operator, italiani e stranieri, hanno dell’Italia del Sud come una destinazione
“nuova”, “da scoprire”: in questo contesto la Sicilia si posiziona come la regione più
nota all’estero, anche se risulta essere stata oggetto dell’ultima visita solo per il 3,9%
del campione. Fanno eccezione i turisti giapponesi che restano tuttora “affezionati” ai
circuiti tradizionali delle grandi città d’arte italiane (Venezia, Roma, Firenze).
Il punto di forza principale del Sud Italia è rappresentato, a detta degli intervistati,
dalla possibilità di abbinare, al prodotto “sole e mare”, una serie di offerte legate ad arte,
cultura, natura, gastronomia, ecc. Punti di debolezza sono la scarsa promozione e la
difficoltà (da parte dei tour operator) di reperire strutture ricettive per il mese di agosto,
tradizionalmente riservato da queste al turismo italiano e individuale.
Il successo all’estero dei territori in oggetto è subordinato, ad ogni modo, sia al
miglioramento delle infrastrutture del territorio (strade, aeroporti, ecc.) che allo sviluppo
di una ricettività idonea ad ospitare turisti internazionali e gruppi. Queste sono
condizioni imprescindibili per lo sviluppo di un’area che gode, come risulta
dall’indagine, di un importante “capitale di immagine” visto che ben il 46,2% del
campione sceglie l’Italia del Sud come destinazione di un viaggio da realizzare nei
prossimi tre anni.
Va precisato anche che il Sud Italia risulta la meta preferita dagli italiani che
preferiscono il proprio paese come località di soggiorno per una vacanza balneare. E,
infine, proprio la Sicilia risulta essere la quarta regione più visitata dal campione degli
italiani intervistati.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2.1. Analisi della pubblicità redazionale
L’analisi riferita all’immagine della provincia di Trapani ha preso in considerazione
innanzitutto la comunicazione mediante pubblicità redazionale. A tale scopo, sono stati
consultati alcuni dei principali periodici turistici a diffusione nazionale al fine di
individuare la frequenza di articoli sul territorio in questione e i relativi contenuti. Le
riviste analizzate sono le seguenti:
Rivista Anni
Bell’Italia 2002- 2005 Tutto Turismo 2001 -2005 Travel 2001-2005 Dove 2003-2005 Gente Viaggi 2003-2005 Qui Touring 2002-2005
Tali riviste, come noto, hanno ad oggetto località con un’offerta di tipo culturale,
sportivo, enogastronomico e naturalistico. Tuttavia, sono frequenti gli articoli che
parlano di destinazioni balneari di massa e non che presentano un’importante
componente storica, artistica o culturale.
In linea di massima, ciò che emerge da questa analisi è che soltanto alcune città
(quelle turisticamente più rilevanti) vengono menzionate all’interno di queste riviste.
Nello specifico, quanto agli articoli presi in esame, gli argomenti e le località trattate
sono:
• Pantelleria;
• Isole Egadi: Favignana;
• Presepe vivente di Custonaci;
• La vergine e lo zingaro: costa che va da S. Vito Lo Capo a Castellamare del Golfo;
• Il pane delle cene di S. Giuseppe a Salemi;
• Cuscus a San Vito Lo Capo.
Bell’Italia propone un servizio sull’isola di Pantelleria: l’articolo è una bella
cartolina dell’isola, di cui fa una descrizione che spazia dalle origine storiche del nome
alla cucina tipica locale, passando per le bellezze naturali e le bellezze artistiche. In
conclusione dell’articolo, vi è una sezione dedicata alle “info”, vale a dire una serie di
Pag 134
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
informazioni su come noleggiare barche ed auto, centri diving, offerta alberghiera,
ristoranti, suggerimenti “giorno e notte”.
Questa località è trattata e argomentata anche sulla rivista Dove. L’articolo presente
su tale rivista è intitolato “L’autunno più caldo” in quanto descrive la località nel
periodo autunnale: “l’acqua conserva il colore del sole estivo e si fanno bagni fino ai
primi di novembre. Ma anche immersioni, percorsi archeologici per sub, saune naturali
nelle grotte, fanghi in un lago vulcanico. E passeggiate in campagna per raccogliere
porcini e altre 180 specie di funghi.” Come si può leggere da questo breve trafiletto di
presentazione dell’articolo, tutto il servizio verte sulla descrizione delle attività che è
possibile effettuare nell’isola di Pantelleria durante il periodo autunnale, soffermandosi
anche sulle strutture più attrezzate dove alloggiare. Anche qui vi è una sezione dedicata
alle informazioni: come arrivare in aereo e in nave, dove dormire, dove mangiare,
indirizzi di alcuni locali dell’isola, dove acquistare i prodotti tipici e indirizzi utili quali
pro loco e taxi.
L’isola di Pantelleria è trattata anche da Gente Viaggi, in un articolo dell’ottobre
2005. Come negli articoli precedenti, sono messe in evidenza le bellezze della località,
con particolare riferimento al “lusso spartano”, che è anche il nome del servizio. Una
sezione è dedicata alle informazioni pratiche ed è sicuramente accurata e dettagliata, in
quanto, oltre ad una breve descrizione di hotel e ristoranti, con relativi prezzi, numeri di
telefono, indirizzi web, esprime anche un giudizio su strutture e servizi.
Le riviste che trattano le isole Egadi, e in particolar modo l’isola di Favignana che è
la più grande di tutto l’arcipelago, sono:
• Dove;
• Bell’Italia;
• Tuttoturismo.
Dove, con un articolo dell’aprile 2003, mette in evidenza tutte le bellezze sia
artistiche che naturalistiche dell’isola di Favignana. Da sottolineare nel servizio le foto
che, oltre ad essere numerose, hanno per obiettivo quello di cogliere i diversi aspetti
della località, compresi quelli legati alla tipicità e al folklore. Anche in tal caso, la
sezione conclusiva comprende informazioni utili relative alla accessibilità, ai luoghi
riservati agli acquisti, alla ricettività, alla ristorazione e, addirittura, una intera pagina è
dedicata alle case in affitto, con foto degli appartamenti, descrizione, prezzi e numeri di
telefono.
Pag 135
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Tuttoturismo intitola il servizio “Sulle ali della memoria”: “Quella della maggiore
isola delle Egadi è una favola mediterranea tutta da narrare. Parla di una farfalla
adagiata sul mare, poco al largo di Trapani, e di una lunga, tenace lotta per la
sopravvivenza. Che non si è ancora conclusa” così recita il trafiletto in apertura
dell’articolo.
Della località sono messe in evidenza le vicissitudini storiche e la descrizione
dell’isola è, appunto, per lo più di carattere storico-artistico. Immancabile la sezione
relativa alle informazioni utili: come arrivare, gli alberghi con relativi prezzi,
descrizioni e numeri di telefono, i ristoranti con le pietanze tipiche, i prezzi e gli
indirizzi ed infine i numeri di telefono utili come pro loco e “Consorzio turistico Egadi”.
Bell’Italia non si limita a descrivere solo Favignana, di cui mette in evidenza le
bianche scogliere e la storica tonnara Florio, ma anche l’isola di Marettimo, territorio
molto selvaggio dove la “natura regna incontrastata”. Ancora si prosegue per una breve
descrizione della grotta del Cammello, una splendida cavità naturale situata lungo la
costa dell’isola, ed una breve descrizione storica dell’isola molto legata alle vicissitudini
di Favignana. Infine, l’isola di Levanzo, che è la più piccola dell’arcipelago, nota, oltre
che per lo splendido mare, anche per la grotta del Genovese.
Gli articoli appena analizzati presentano descrizioni di carattere comunque generale
sulle località turisticamente più rilevanti della provincia di Trapani. In seguito, si va ad
analizzare un’altra serie di redazionali che riguardano aspetti tipici, quali eventi
folkloristici, enogastronomici, naturalistici di alcune località del trapanese.
Tuttoturismo del dicembre del 2005 fa un bel servizio sul presepe vivente di
Custonaci. L’articolo inizia con una breve descrizione storica, sin dalla nascita,
risalente al 1982, grazie all’idea di due giovani del luogo; si prosegue con una
descrizione della location e del coinvolgimento degli abitanti del comune di Custonaci
alla realizzazione della rappresentazione, nei mesi precedenti la data di inizio della
riproduzione dell’evento religioso. Si termina, anche in questo caso, con informazioni
generali molto importanti quali date, orari, prezzi e servizi aggiuntivi di degustazione, il
servizio navetta che collega Custonaci alla grotta e, infine, viene messo a disposizione
del lettore il riferimento telefonico dell’Associazione presepe vivente per dare risposta
ad ulteriori richieste/informazioni.
Sempre Tuttoturismo, nell’agosto del 2002, nella sezione “Italia Meravigliosa”,
intitola un suo articolo “La vergine e lo zingaro”, dedicandola alla riserva naturale
Pag 136
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
omonima che si estende tra San Vito Lo Capo e Scodello. Dopo una breve rivisitazione
storica, si passa alla descrizione della riserva, immaginando una passeggiata da San Vito
Lo Capo a Castellamare del Golfo, con tutta la flora e la fauna che si può incontrare
lungo il tragitto. Infine, l’ultima pagina è dedicata alle informazioni utili relative a come
arrivare in auto e in nave con relativi prezzi, tempi di percorrenza e la via più breve da
percorrere in automobile, nonché notizie relative alle escursioni in barca e alcuni
nominativi di alberghi e ristoranti della zona, con breve descrizione della struttura,
relativi prezzi, numeri di telefono e siti web.
Nella sezione “Tradizioni” di Tuttoturismo vi è un articolo “Bello come il pane”,
che riguarda, appunto, il pane modellato in forme particolari e spettacolari, protagonista
delle “Cene di S. Giuseppe” a Salemi, comune del trapanese. Questo articolo non
fornisce informazioni generali che aiutino il lettore in un eventuale percorso di fruizione
del prodotto/evento e del territorio ma si limita a descrivere l’evento, la lavorazione e la
cotture del pane in quanto attrattiva del luogo.
Da ultimo, la rivista Qui touring che contiene un articolo con la descrizione della
rassegna gastronomica “un mare di cuscus”, che si tiene a San Vito Lo Capo, definita
dal servizio come la ricetta per prolungare di qualche settimana la stagione delle
vacanze: “Combinando natura e sapori: le acque cristalline della riserva dello Zingaro e
la gara degli chef che reinterpretano il piatto povero maghrebino”. L’articolo descrive
brevemente sia la località che l’evento, mettendo in evidenza l’integrazione delle due
cose, in modo da incuriosire il lettore. Alla fine dell’articolo vi è la solita scheda di
informazioni utili quali come arrivare in aereo, treno, autobus, auto, con le indicazioni
relative al tragitto, al prezzo, alla distanza e al tempo di percorrenza. Ulteriori
indicazioni riguardano l’alloggio e i servizi ristorativi, con una breve lista di hotel e
ristoranti della zona, relativa descrizione, numero di telefono e prezzo. In conclusione,
vi è l’indicazione del recapito telefonico e dell’indirizzo dell’ufficio turistico di San
Vito Lo Capo.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2.2 .Analisi dei cataloghi dei Tour Operator
Oltre al ruolo tradizionale di intermediazione, proprio dei tour operator, essi
svolgono funzioni di lancio di una destinazione turistica e di promozione della stessa.
Ciò in quanto una quota più o meno grande della domanda, pur non acquistando tramite
T.O., ne consulta comunque i cataloghi per farsi un’idea della destinazione, dei prezzi e
delle strutture e, pertanto, finisce per esserne influenzata.
Conoscere come il territorio della provincia di Trapani viene proposto in questi
cataloghi, rivolti sia al mercato italiano che a quello straniero, consente la valutazione
dell’immagine comunicata di questa destinazione.
A tale scopo, sono stati consultati i cataloghi di alcuni dei più importanti T.O. italiani
e stranieri come da elenco inserito nella tabella di seguito:
CATALOGO TOUR OPERATOR ANNO LOCALITÀ PAGINE
Mare Italia Eden Viaggi Estate 2006
S. Vito Lo Capo Pantelleria Castelvetrano (Selinunte)
206 - 209 248 211 – 212
Mare Isole e coste italiane
Eurotravel Marzo - ottobre 2006
S. Vito Lo Capo Pantelleria Castelvetrano (Selinunte)
180 - 181 194 177 – 179
Topmaritalia e isole minori
Shangrilà Vacanze – Top Sardinia
Estate 2006
S. Vito Lo Capo Marsala Valderice (Bonagia) Campobello di Mazara Castelvetrano (Selinunte) Favignana – Isole Egadi Pantelleria Sicilia Occidentale e Isole Egadi (Tour)
117 – 121 122 122 123 128 145 – 146 147 – 148 108
Mare Italia Alpitour Estate 2006
S. Vito Lo Capo Erice Mare Campobello di Mazara Castelvetrano Pantelleria
157 158 - 159 161 162 - 163 179
Mare Italia Columbus Estate 2006
Castelvetrano (Selinunte) San Vito Lo Capo Sicilia Libertà (tour) Sicilia Charme (tour) Tour Sicilia
162 163 - 164 144 145 146
Sicilia & Isole Nitrodi Viaggi 2006
Favignana Pantelleria S. Vito Lo Capo Petrosino Valderice Erice mare Trapani Mazara del Vallo Marsala
132 - 133 150 - 161 88 - 91 91 92 – 93; 97 94 – 95 96 98 98 – 100
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
CATALOGO TOUR OPERATOR ANNO LOCALITÀ PAGINE
Castelvetrano (Selinunte) 101 – 103
Mare Italia Columbus 2005 S. Vito Lo Capo Erice (tour) Castelvetrano (Selinunte)
180 -181 151 182 – 183
Italia Europa Viaggi guidati bus Gran Turismo
Boscolo Tours Estate 2001 Erice (tour) 6 – 7
Il manuale Gruppi Gold Itermar 2004 Marsala
Erice 85 86
Mare del Sud Itermar Estate 2005 Castelvetrano (Selinunte) Marsala S. Vito Lo Capo
114 115 115- 116
Marestate – Appartamenti e Residence
Aviomar 2001 S. Vito Lo Capo Pantelleria
175 177
Verde Mare Compagnia della Natura 2003
Marsala Petrosino S. Vito Lo Capo Pantelleria
32 – 33 33 34 35
Mare Italia Polycastrum Viaggi 2001
S. Vito Lo Capo Valderice (Bonagia) Castelvetrano (Selinunte) Pantelleria
176 176 177 183
Mare del Sud Itermar 2001 S. Vito Lo Capo Castelvetrano (Selinunte)
122 123 – 124
Trekking e Vacanza
Four Seasons Travel Group
2002 Pantelleria Isole Egadi
2 2
Sicilia
Toboggan Club Tour operator e Travel office
2003
Castellamare del Golfo S. Vito Lo Capo Valderice Trapani Erice mare Castelvetrano (Selinunte) S. Vito Lo Capo Riserva dello Zingaro (Escursioni) Castelvetrano (Triscina di Selinunte)
18 18 19 19 19 19 28 36 30
Italia Uvet Estate 2001 Valderice (Bonagia) Castelvetrano (Selinunte)
91 91
Mare Italia Columbus 2004 S. Vito Lo Capo Erice (tour) Castelvetrano (Selinunte)
192 - 194 156 188 - 189
Mare Italia Columbus 2003
S. Vito Lo Capo Pantelleria Erice - Selinunte (tour) Castelvetrano (Selinunte)
192 – 193 203 - 204 159 194 - 195
Mare Italia Eden Viaggi Marzo - Ottobre 2004
S. Vito Lo Capo Pantelleria Castelvetrano (Selinunte)
142 - 144 181 152
Pianeta Natura CTS 2003 Isole Egadi 33 Valtur Estate 2004 Valtur 2004 Favignana 40 - 45
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
CATALOGO TOUR OPERATOR ANNO LOCALITÀ PAGINE
TUI2 TUI 2006 S. Vito Lo Capo Pantelleria Castelvetrano (Selinunte)
Magic of Italy Thomson 2006
Castellammare del Golfo Marsala Mazara del Vallo Valderice (Bonagia)
198 198 199 199
Mare Italia Teorema 2006 Castelvetrano (Selinunte) Pantelleria
16 32 - 35
Mare Italia Viaggi del Ventaglio 2006
Campobello di Mazara Erice (Tour) Castelvetrano (Selinunte) (Tour)
66 - 71 78 - 79 78 - 79
Mare Italia Futura Vacanze 2006
S. Vito Lo Capo Pantelleria Castelvetrano (Selinunte)
113 111
L’analisi delle proposte dei T.O. evidenzia, in particolar modo, che il territorio in
oggetto (provincia di Trapani):
1. viene presentato principalmente come una destinazione per il turismo balneare, salvo
quei casi (Compagnia della Natura, Four Seasons Travel Group e CTS) nei quali
emerge l’immagine di una destinazione rivolta ad un turismo naturalistico. Dove
sono presenti i tour la destinazione acquista anche valore storico, artistico e culturale;
2. risulta posizionato verso il turismo balneare in misura superiore rispetto a quanto
avviene per la Sicilia nel suo complesso che, invece, si connota fortemente anche
come prodotto rivolto ad un turismo culturale e itinerante;
3. non gode di una sua immagine autonoma in quanto è presentato genericamente
all’interno della destinazione Sicilia. Fanno eccezione le Isole che godono di una
maggiore autonomia in termini di visibilità;
4. viene commercializzato con riferimento solo ad alcune delle località del trapanese
(12 dei 24 comuni complessivamente appartenenti alla provincia). Tra queste,
tuttavia, mentre alcune località sono di fatto presenti in quasi tutti i cataloghi
consultati (S. Vito Lo Capo e Pantelleria), altre compaiono in maniera del tutto
sporadica (Trapani, Petrosino e Campobello di Mazara). Emerge, inoltre, che mentre
alcune località sono più legate al prodotto “mare” (S. Vito Lo Capo e Pantelleria),
altre sono inserite all’interno di tour che coinvolgono l’intera regione (Erice e
Castelvetrano – Selinunte);
2 Si fa presente che le strutture indicate dal tour operator TUI non sono presenti in un catalogo cartaceo bensì all’interno del sito internet di proprietà (www.tui.it)
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
5. offre una ricettività costituita, nella gran parte dei casi, da alberghi, villaggi e
appartamenti. Gli alberghi sono per lo più di categoria medio – alta anche se è
presente qualche struttura a 1 e 2 stelle (5 complessivamente).
Proseguendo con l’analisi, è immediata la considerazione del fatto che spesso le
strutture commercializzate sono presenti in più cataloghi. Emblematici gli esempi
dell’Hotel Club “Paradise Beach” di Castelvetrano (Selinunte) e dell’Hotel “Cossyra &
Mursia” di Pantelleria che si “incontrano” per ben 12 e 9 volte rispettivamente.
Una ulteriore considerazione verte sul fatto che località oggetto di tour come Erice
non sono, tuttavia, commercializzate per quanto riguarda l’alloggio ma esclusivamente
come “zona di transito” o solo per quanto concerne la ristorazione.
Campobello di Mazara Venta Club Ramuxara 4s Kartibubbo Club Village 3s (2)* Castellammare del Golfo Hotel Cetarium 4 s Hotel Punta Nord Est 3 s Castelvetrano Hotel Club Paradise Beach 3 s (12) All Roses Club 4s (7) Oasi Residence / Hotel Club 3 s (3) Hotel Alceste 3 s (2) Hotel & Appartamenti Club Triscina di Selinunte 2 s (3) Hotel Admeto 4 s (2) Erice Hotel Tirreno 3 s Hotel Baia dei Mulini 4 s (2) I Mulini Resort 4 s Favignana e Isole Egadi Villaggio Valtur Albergo Aegusa 3 s (2) Favignana Hotel 2 s (2) Insula Hotel 3 s Marettimo Residence Marsala Hotel Baglio Oneto 4 s (3) Nobile Dimora estiva La tenuta Complesso Delfino Beach 3 s (4) Hotel Presidente 3 s (2) Hotel Tenuta rurale Volpara 2 s Mazara del Vallo Kempinsky Giardino di Costanza 5s (2)
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Pantelleria Hotel Cossyra & Mursia 3 s (9) Hotel Villaggio Suvaki 4 s (6) Port Hotel 3 s (3) Residence Perla Rosa (4) Residenza degli Ulivi 3 s- appartamenti (2) Blue Moon Hotel 3 s (2) Dammuso Malva Dammuso Limone Dammuso Granatina Appartamenti e Dammusi (3) Pantelleria Dream exclusive Hotel 4 s S. Teresa Resort Petrosino Antica residenza patronale del 1800 Hotel Baglio Basile 4 s S. Vito Lo Capo Appartamenti Mare Monti e Gaia (6) Hotel Panoramic 4s (7) Residence La Senia Marinella Hotel Antares 3 s (4) Appartamenti San Vito (6) Villaggio Club Calampiso 4 s (7) Le Case di Vacanza Appartamenti Itermar Il Baglio a picco sul mare Appartamenti Mira Spiaggia Hotel Helios 3 s Residence Le palme di Conturrana 4 s Residence Cala dell'Arena 3 s Hotel Vecchio Mulino 2 s Hotel Vento del Sud 1 s I Giardini di S. Vito Villaggio Cala Mancina (2) Trapani Hotel Cavallino Bianco 2s Hotel Residence Alle due Badie 4 s Residence S. Domenico 4 s Valderice Hotel Tonnara di Bonagia 4 s (5) Hotel Baglio S. Croce 3 s (2) Hotel Erice Valle 3 s Hotel Elimo 3 s * Il valore tra parentesi ( ) indica il numero di volte in cui la struttura è presente all’interno dei cataloghi consultati.
Certo è che attualmente i T.O. svolgono una azione promozionale e commerciale
coerente con quello che il territorio offre sotto il profilo della offerta ricettiva. Ciò
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
avviene anche quando gli operatori della intermediazione provengono dallo stesso
territorio commercializzato (operatori incoming).
A ciò si aggiunga che, come visto anche nell’analisi dell’offerta, la ricettività si
concentra essenzialmente sulla costa e sulle Isole e le tipologie presenti sono spesso
rivolte proprio ad un turismo balneare (villaggi, appartamenti). Si segnalano, tuttavia,
alcune timide proposte volte a valorizzare l’aspetto naturalistico del territorio attraverso
la commercializzazione di strutture ubicate non immediatamente sulla costa e che
appartengono a tipologie rurali. E’ ovvio che tali strutture, viste le dimensioni limitate
(3 – 15 camere), difficilmente si prestano a una commercializzazione attraverso T.O. “di
massa” ma bensì attraverso realtà imprenditoriali che si rivolgono a mercati di nicchia.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
3. Definizione delle linee strategiche di intervento
L’analisi, finora effettuata, della situazione turistica nella provincia di Trapani, ha lo
scopo di definire gli obiettivi strategici di posizionamento e di marketing della
destinazione stessa.
Per poter comprendere quali azioni porre in essere è necessario, in primo luogo,
avere ben chiaro che il territorio considerato si caratterizza per posizioni e situazioni di
partenza estremamente differenti. Infatti, come emerge dai dati relativi a ricettività,
movimento turistico nonché all’immagine, i territori, compresi nell’ambito considerato,
attraversano fasi differenti del ciclo di vita del prodotto3.
Cartina 1 – Numero di presenze turistiche per i comuni della provincia di Trapani
3 Per comodità, sono state inserite 3 cartine del territorio della provincia di Trapani che si propongono di mapparne i comuni rispetto alle 3 caratteristiche analizzate: numero di presenze turistiche, numero di posti letto nella ricettività, numero di presenze su cataloghi di tour operator.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Cartina 2 – Numero di posti letto nella ricettività per i comuni della provincia di Trapani
Cartina 3 – Numero di presenze su cataloghi per i Comuni della provincia di Trapani
Si possono, pertanto, individuare tre macro aree:
1. una prima area, che corrisponde di fatto al prodotto “balneare”, in fase di iniziale
maturità (Isole Egadi, S. Vito Lo Capo, Castelvetrano): ciò sta a significare che tali
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
territori ancora sono in fase di crescita (sia in termini di movimento turistico che di
offerta di servizi), rispetto ai mercati cui tradizionalmente si rivolgono, ma tale
andamento tende a rallentare. Nascono, inoltre, situazioni di attrito con i residenti.
Bisogna pensare, pertanto, al rilancio della destinazione, e cioè alla ridefinizione
della sua offerta che può essere proposta allo stesso mercato, oppure al lancio della
stessa offerta, cioè quella attuale, a mercati diversi (anche utilizzando canali
distributivi diversi dagli attuali capaci di raggiungere nuovi target di domanda). Nel
primo caso si fa riferimento alla rimodulazione dell’offerta, vale alla sua integrazione
con altre linee di offerta, mentre, nel secondo caso, ci si riferisce alla penetrazione di
nuovi mercati geografici (ad esempio Est Europa);
2. una seconda area (Trapani, Valderice, Campobello di Mazara, Marsala) in via “di
sviluppo” caratterizzata dalla presenza di flussi di turismo abbastanza consistenti ma
che presenta, tuttora, importanti margini di crescita. Ciò può essere agevolato dalla
creazione di un’offerta distinguibile che sia in grado di determinare un
posizionamento chiaro sul mercato;
3. una terza area in fase di “esplorazione”(i Comuni dell’entroterra), dove il turismo è
pressoché inesistente, causa anche la scarsa presenza di strutture ricettive e,
conseguentemente, la mancata promozione dell’area stessa.
Tuttavia, si possono fare alcune considerazioni generali sul territorio nel suo
complesso in termini di requisiti che esso dovrebbe possedere per assurgere a
destinazione turistica.
In primo luogo, l’orientamento al mercato, inteso come la capacità, da parte di un
luogo, di rispondere ai desideri e alle esigenze del visitatore. Segue l’importanza di
acquisire un vantaggio competitivo, rispetto alle altre destinazioni, in termini di
differenziazione, intesa come acquisizione di “elementi di identità” 4 che rendano
l’offerta turistica di un’area unica, o quantomeno distinguibile, rispetto alle altre. Ciò a
maggior ragione per un’offerta, quale quella balneare, che difficilmente viene percepita
come diversa rispetto a quella di località concorrenti, soprattutto agli occhi dei turisti
stranieri.
Da qui l’esigenza di costruire un prodotto/contenitore di una serie di specificità che
siano in grado di caratterizzare il territorio nell’immaginario del visitatore, garantendo,
4 “Destinazione Toscana: il territorio come sistema”, M. A. Corigliano.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
al tempo stesso, la sostenibilità dello sviluppo5 e l’accesso ad attività di supporto
coerenti con il prezzo pagato per esse.
La “differenziazione”, inoltre, va progettata valendosi della partecipazione di quei
soggetti (pubblici) che sono in possesso degli strumenti (leve) legislativi e finanziari
idonei alla realizzazione della stessa.
Il raggiungimento degli obiettivi appena visti si ottiene attraverso quei fattori, definiti
di “competitività”, di seguito indicati:
a) risorse locali: lo sviluppo di un territorio deve incentrarsi sulla valorizzazione delle
sue “peculiarità” dalla cui interazione nasce e si sviluppa l’effettivo valore aggiunto
del territorio stesso, nell’ottica della differenziazione di cui sopra. La creazione di un
“legame di coerenza e di continuità fra storia, identità e politiche di valorizzazione
culturale e turistica” è condizione essenziale per favorire “il coinvolgimento delle
comunità e, di conseguenza, l’attivazione di processi di sviluppo effettivi e
duraturi”6.;
b) sistema/integrazione: la valorizzazione delle risorse locali deve essere realizzata,
secondo quanto appena visto, basandosi su un modello di integrazione delle risorse
stesse, degli attori (pubblici e privati), dei territori (ragionando in un’ottica di area
vasta) e dei settori (turismo, artigianato, agricoltura, ecc.). Se, tuttavia, l’integrazione
è finalizzata all’ottenimento di un “prodotto” quanto più possibile variegato, essa
presuppone un approccio fortemente collaborativo tra i soggetti del sistema;
c) professionalità: la creazione di sinergie fra i fattori visti si accompagna alla
qualificazione del personale da intendersi sia come aggiornamento di quello
attualmente operante sul mercato, che come creazione/formazione di nuove figure
professionali in risposta alle altrettanto nuove esigenze del mercato;
d) qualità: il significato di questo termine è strettamente connesso con la tipologia di
clientela cui la località si rivolge o intende rivolgersi. Tuttavia, senza con ciò voler
generalizzare, si può tranquillamente affermare che attualmente il turista risulta
sempre più alla ricerca di un’esperienza attiva di vacanza e, in quanto tale, l’offerta
di un territorio è tanto più di qualità quanto più essa riesce a valorizzare l’esigenza di
partecipazione del cliente stesso.
5 Lo sviluppo sostenibile “garantisce i bisogni del presente senza compromettere le possibilità delle generazioni future di fare altrettanto”. 6 R. Salvarani, Storia locale e valorizzazione del territorio. Milano 2005, p. 11.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Per quel che riguarda una descrizione degli attuali “contenuti” dell’offerta territoriale
in questione, si fa riferimento ad un noto strumento di marketing, la matrice di Boston.
Tale matrice si basa sul presupposto che la maggioranza delle destinazioni ha un’offerta
multiprodotto, così come la provincia di Trapani, e che i differenti prodotti determinano
una situazione di equilibrio solo nel caso in cui si trovino in differenti stadi di
maturazione tali da consentire che lo sfruttamento degli uni sia in grado di finanziare lo
sviluppo degli altri.
Tale matrice viene costruita sulla base di due indicatori, vale a dire:
1. tasso di crescita del mercato;
2. quota di mercato relativa della provincia di Trapani rispetto alla concorrenza.
Nel nostro caso, il portafoglio della provincia di Trapani nel suo complesso si
presenta così:
Si definiscono “dilemmi” (question mark) quei prodotti che hanno una quota di
mercato modesta, in un mercato in rapida espansione, che richiede elevati interventi a
sostegno per poterne finanziare la crescita. Pertanto, gli interventi che la provincia di
Trapani dovrebbe fare, per valorizzare gli aspetti sportivi e ambientali della sua offerta
sarebbero, in questo momento, decisamente elevati rispetto ai benefici che ne potrebbe
trarre introducendo questo prodotto sul mercato. Ciò significa che la componente
sportivo/ambientale per il trapanese può essere una componente integrativa della sua
offerta ma non un’offerta specifica, in quanto il livello di attrattività è attualmente
troppo basso.
Tass
o di
cre
scita
del
mer
cato
Pesi mortiMucche da mungereSole, mare e spiaggia
DilemmiSport
Natura
StelleCultura
EnogastronomiaCongressuale
Pesi mortiMucche da mungereSole, mare e spiaggia
DilemmiSport
Natura
StelleCultura
EnogastronomiaCongressuale
Bas
soA
lto
Quota di mercato(rispetto al concorrente più pericoloso)
Alto Basso
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Le “stelle” (star) sono, invece, prodotti che si trovano in un mercato in crescita e per
i quali la provincia di Trapani ha una quota di mercato relativa rispetto alla concorrenza
elevata. Sostenere la crescita di questi prodotti richiede mezzi finanziari adeguati anche
se, considerando la loro posizione, essi sono in grado di generare elevati flussi.
“Cultura/itinerari” e “Enogastronomia” hanno le caratteristiche per essere considerati
prodotti “star”: ciò significa che il trapanese potrà e dovrà investire per sostenerli in
quanto le loro potenzialità sono molto elevate e la competitività del territorio altrettanto.
Le “mucche da mungere” (cash cows) sono quei prodotti relativamente ai quali il
mercato registra una crescita debole, come nel caso del turismo balneare in Italia, ma
per i quali la destinazione detiene una quota di mercato elevata. Si tratta di prodotti che
generano numerosi flussi e volumi e che, come detto, richiedono un sostegno minimo.
Attraverso essi è possibile sostenere il lancio e lo sviluppo delle stelle e dei dilemmi. E’
evidente che le “mucche da mungere” nel trapanese sono ben rappresentate dal turismo
balneare con le sue componenti “mare, sole e spiaggia”.
Infine, l’ultimo quadrante della matrice di Boston è quello dei “pesi morti” (dog) ed è
caratterizzato da prodotti che si propongono a mercati in declino e per i quali la
destinazione ha uno scarso livello di flussi e volumi.
Analizzando nel complesso questa esemplificazione delle principali offerte della
provincia di Trapani, emerge che il portafoglio è tendenzialmente squilibrato. Infatti, a
fronte di un’unica offerta, che si trova nel quadrante delle mucche da mungere, le altre
sono distribuite tra i dilemmi e la prima parte del quadrante delle stelle. In altre parole, il
prodotto “sole mare e spiaggia” dovrebbe essere in grado di finanziare il lancio degli
altri prodotti, tenendo presente però che non vi è alcun prodotto che si trova in
prossimità del quadrante delle mucche da mungere. Se non si interviene il rischio è che
ci si ritrovi con un’offerta in declino e nessun altro prodotto in grado di garantire flussi
turistici sufficienti a mantenere attiva la destinazione.
Ne consegue che la strategia da adottare, per riequilibrare il mercato, può essere
quella di utilizzare le risorse e i flussi derivanti dal “sole, mare e spiaggia” per entrare in
nuovi mercati e adottare strategie di tipo aggressivo verso i leader di questi mercati,
oppure l’alternativa è quella di individuare una nuova offerta integrata con quella del
quadrante “mucche da mungere” che possa aiutare lo sviluppo dei prodotti presenti nel
quadrante delle stelle (per esempio “eventi culturali”) e investire su di essa.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
In sintesi possiamo affermare che:
Il territorio del trapanese si trova in una fase di maturità, ha un
portafoglio prodotti troppo sbilanciato con un solo prodotto
importante (sole, mare e spiaggia) e con numerosi altri prodotti che,
però, sono ancora in fase embrionale o di primo sviluppo, in quanto
hanno forti potenzialità di attrattiva ma non sono in grado di
stimolare, per vari motivi, una permanenza sul territorio. Infine, ha
un livello di competitività medio - basso nel mercato turistico
balneare che, a livello mondiale, continua a crescere ma a livello
nazionale dimostra segni di stanchezza.
Da qui, la definizione di strumenti di marketing strategico ed operativo che
consentono di superare i limiti espressi dai punti di debolezza (in particolar modo la
bassa capacità di fare sistema), enfatizzare i punti di forza, cogliere le opportunità e
ridurre o eliminare le minacce derivanti dall’ambiente esterno.
A tale proposito si presentano, di seguito, gli obiettivi e le relative strategie da porre
in essere per raggiungerli.
3.1 Strategie relative al prodotto
La competitività di una destinazione turistica è diretta conseguenza della qualità
dell’offerta, sia nelle sue componenti materiali (strutture, spazi, prodotti, ecc.) che in
quelle immateriali (modelli di ospitalità, caratteristiche dell’offerta, servizi al pubblico,
ecc.).
Le strategie, di seguito individuate, vengono distinte a seconda del tempo necessario
per essere attuate. Pertanto, quanto alle strategie di prodotto, si suggerisce di intervenire,
nel breve periodo, su:
- ulteriore sviluppo di poli di aggregazione tra imprese turistiche e settori ad esse
funzionalmente collegati;
- integrazione tra offerte/prodotti esistenti (ad es. “soggiorno balneare” + “itinerari
archeologici”) attraverso la messa a punto di pacchetti di offerta che consentano
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
massima elasticità nella risposta alle esigenze del turista e/o dell’intermediario, anche
di quello presente in destinazione.
Quanto ai processi aggregativi e alle strategie di prodotto, si ritiene opportuno fare
presente che sono stati già esperiti diversi strumenti di partecipazione, sul territorio,
relativamente alla definizione di politiche di sviluppo turistico. Infatti, sono attualmente
presenti numerose iniziative7 tra cui:
- 3 PIT. In sintesi, essi si propongono di progettare lo sviluppo turistico dei territori,
coinvolti in tali iniziative, verso due grandi direttrici: la differenziazione del prodotto
turistico attuale, grazie alla integrazione con quello ambientale e quello archeologico,
favorendo la messa a sistema delle risorse territoriali attraverso itinerari turistici; la
creazione di un modello di accoglienza rurale sostenibile da realizzare attraverso la
valorizzazione delle tradizioni agricole e dei prodotti tipici;
- Progetto Pilota in ambito Progetti Integrati Regionali - Reti per lo sviluppo locale
(Coalizione Territoriale di Trapani) che si propone, tra gli altri obiettivi, anche quello
di gestire in forma unitaria il territorio e la sua promo-commercializzazione, in
chiave turistica. Ulteriori obiettivi consistono nel favorire processi di aggregazione
dell’offerta e di internazionalizzazione dell’offerta turistica territoriale.
L’utilizzo di strumenti, quali quelli appena citati, va ulteriormente potenziato non
solo per le specifiche finalità che si propongono di ottenere, quanto anche per la
capacità di fare sistema intorno ad attività di progettazione e alla realizzazione di
politiche e azioni di sviluppo del territorio. Si suggerisce, a tale proposito, di attivare
ancora altri strumenti che siano in grado di facilitare processi di partecipazione e di
progettare uno sviluppo in chiave di sostenibilità ambientale (Agenda 21 Locale).
Quanto, invece, alle strategie di prodotto di medio lungo periodo, coerentemente a
quanto evidenziato anche nei documenti programmatici della Provincia di Trapani8,
l’obiettivo prioritario è quello di creare le condizioni per un effettivo sviluppo del
turismo in quelle aree del territorio che attualmente risultano carenti, sia sotto il profilo
dell’offerta di servizi che, soprattutto, dell’offerta ricettiva. Il raggiungimento di questo
obiettivo dovrebbe risultare agevolato “dall’altissima propensione all’investimento”
7 In particolare, oltre a quelli citati, sono attivi ulteriori strumenti, anche rivolti al settore turistico quali: Piani di Azione Locale, Patti Territoriali, Contratti di Programma, PRUSST. 8 Fra tutti, Allegato 3 “Alcuni elementi relativi all’andamento economico-sociale della Provincia di Trapani nell’ultimo quinquennio” a “Il Metaplan della Provincia di Trapani – Linee Guida per lo Sviluppo Locale 2007 – 2013”, Provincia Regionale di Trapani.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
degli operatori del settore che, tuttavia, ad oggi non ha trovato soddisfazione nel sistema
di incentivi alle imprese così come predisposto dal POR Sicilia 2000 – 20069.
Ulteriore obiettivo è quello teso ad evitare il declino di quelle aree territoriali che
attualmente sono in fase di maturità: sotto questo profilo vanno essenzialmente
potenziati la struttura finanziaria delle imprese, le infrastrutture che consentono
l’accesso al territorio (aeroporti, porti turistici, collegamenti stradali e ferroviari) e i
servizi che ne agevolano la fruizione.
Si riportano, di seguito, a titolo puramente esemplificativo alcune ipotesi di azioni,
sulla base di quanto appena evidenziato in tema di strategie di prodotto:
- progettazione di nuove risorse turistico-ambientali: piste ciclabili, percorsi
organizzati di passeggiata, corsi soggiorno per attività sportive ecc., prevedendone,
ove possibile, l’integrazione con l’attuale sistema delle aree naturali (per consentire
un primo lancio dei prodotti “star” coniugato ai prodotti “dilemmi”); realizzazione di
pacchetti turistici a tema;
- progettazione di nuovi itinerari culturali, anche basati sulle risorse demo-
antropologiche (ad es. itinerari delle tradizioni contadine e/o delle feste paesane) e
valorizzazione/“manutenzione” di quelli già realizzati (ad es. Itinerario della Via del
Sale e del Patrimonio della Sicilia Occidentale)
- promozione e collegamento delle attuali offerte con attività relative ad artigianato
artistico, produzioni agro-alimentari ed enogastronomiche tipiche, anche attraverso il
potenziamento e la valorizzazione delle Strade del Vino attualmente presenti sul
territorio (Le vie dell’Alcamo DOC, La Strada del Vino “Marsala – Terre
d’Occidente).
3.2. Strategie relative al personale
L’analisi dei questionari somministrati all’offerta ha evidenziato la presenza di uno
scenario all’interno del quale la formazione si svolge quasi prevalentemente in azienda,
il ricorso a professionalità medio – elevate è scarso e la consapevolezza dell’importanza
9 Le presenti informazioni sono tratte dall’Allegato 3 “Considerazioni sulla competitività e sui sistemi produttivi” a “Il Metaplan della Provincia di Trapani – Linee Guida per lo Sviluppo Locale 2007 – 2013”, Provincia Regionale di Trapani.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
della formazione è bassa. I motivi sono da ricercare essenzialmente nella dimensione
medio – piccola delle aziende, nell’utilizzo di personale per lo più stagionale (e di
conseguenza nell’elevato turn over) e nella gestione spesso familiare delle stesse. I
bisogni di formazione si concentrano sulle tematiche solite dell’accoglienza e delle
lingue.
Si suggerisce, pertanto, di porre in essere, nel breve periodo, azioni di
coinvolgimento, sia degli occupati nel settore che della popolazione in genere, in azioni
di formazione (aggiornamento e formazione continua) e di informazione. Per favorire il
raggiungimento degli obiettivi di integrazione territoriale è necessario, infatti, agire
sulla clientela turistica nel momento in cui questa assume le decisioni. Le informazioni
sono quindi, un elemento essenziale di questo processo e, per quelle recepite sul posto, i
principali erogatori sono gli uffici turistici e gli operatori della ricettività: nei confronti
di questi ultimi, è opportuno che la formazione dia immediate risposte sia per quello che
riguarda i contenuti delle informazioni che per le modalità di erogazione delle stesse.
Nel medio periodo, l’obiettivo da perseguire è quello di far crescere le competenze
manageriali sul territorio, anche in contesti di gestione di rapporti di
collaborazione/aggregazione (vd. sopra) e in risposta a quanto evidenziato dagli stessi
operatori.
3.3 Strategie relative al prezzo
Le leve di marketing relative al prezzo afferiscono alla percezione dal lato della
domanda, alla differenziazione nella loro applicazione, all’utilizzo di strumenti come le
offerte promozionali o le modalità di pagamento per agevolare i rapporti con clienti e
fornitori.
Riguardo a tale leva, si consiglia di considerarla come uno strumento che si manovra
per poter aumentare la percezione di “value for money” e per poter differenziare la
propria offerta in funzione dei servizi, dei clienti e del periodo. I principali attori della
manovra strategica di questa leva, oltre al soggetto pubblico che agisce sulla
destinazione, sono gli operatori dell’ospitalità in quanto la loro offerta, da sola, ha
mediamente un peso superiore alla metà della spesa totale sostenuta per una vacanza.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
3.4 Strategie relative alla distribuzione
La distribuzione è un aspetto curato solo da pochi operatori che insistono sul
territorio; si tratta, inoltre, di una distribuzione spesso focalizzata su canali tradizionali
(tour operator) che andrebbe non solo integrata con canali diversi e innovativi quanto,
soprattutto, con le attività di promozione e commercializzazione.
In particolare, come già evidenziato all’interno della sezione dedicata alla
distribuzione, le strategie relative ai canali distributivi del trapanese andrebbero rivolte
verso tre grandi linee di intervento:
- favorire la crescita di imprenditoria (tour operator incoming) in grado di mettere a
punto linee di offerta innovative, sia a catalogo che personalizzabili nella logica del
dynamic packaging, capaci di integrare e valorizzare le risorse del territorio. Ciò
significa acquisire, nel medio periodo, il ruolo di agenti di sviluppo del sistema di
offerta della destinazione (innovazione di prodotto, servizi aggiuntivi, analisi dei
mercati dove andare a commercializzare il prodotto, presidio dei processi distributivi,
ecc.) in modo tale che il sistema turistico locale riesca ad assicurarsi servizi di qualità
per il turista e ad arricchire il soggiorno con nuove proposte tematiche, seguendo ed
anticipando mode e tendenze dei diversi segmenti di mercato;
- favorire, nel breve periodo, l’ulteriore qualificazione delle imprese agenziali operanti
nell’incoming con funzioni di corrispondenti e di ricettivisti, in maniera da assicurare
un migliore supporto alla grande distribuzione organizzata e, in particolare, ai grandi
tour operator nazionali ed europei (sulla scia di quanto già fatto da altre destinazioni
balneari europee);
- potenziare e qualificare i moderni canali distributivi in particolare internet:
l’obiettivo è quello di garantire maggiore chiarezza e trasparenza dei siti internet,
anche attraverso la certificazione degli stessi, a favore del cliente/consumatore.
3.5 Strategie relative alla comunicazione
Il principale obiettivo, che ci si pone in termini di comunicazione, è quello di mixare
strumenti e azioni promozionali in modo tale da fornire un’immagine chiara, immediata
e corrispondente dell’offerta di questo territorio. In particolare, tale comunicazione
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
dovrà rispettare anche quanto realizzato a livello di offerta (vd. strategie di prodotto),
concorrendo a trasferire un’immagine del territorio multi - prodotto e, soprattutto, in
grado di mettere in condizione il potenziale cliente di costruire, in maniera autonoma, il
proprio pacchetto di vacanza sulla base dei suoi effettivi interessi e della possibilità di
scelta fornita dal mosaico di offerte strutturate in elementi autonomi.
Ragionando sempre in un’ottica temporale, nel breve periodo si dovrà puntare ad
ottenere la combinazione e il coordinamento dei diversi strumenti della promozione; le
strategie di comunicazione dovranno tendere, inoltre, al coordinamento con quelle della
Regione Siciliana.
Si riserva al medio – lungo periodo la realizzazione di una comunicazione coerente
con il posizionamento desiderato sul mercato, l’individuazione di modelli e strumenti
snelli di riferimento per le azioni promozionali, di comarketing e la scelta delle
partnership.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
PARTE QUARTA
ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI E CONSULENZIALI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE TURISTICO NELLA PROVINCIA
DI TRAPANI
di ARES Attività Ricerche e Sviluppo scarl
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
1. Premessa
1.1. Gli ambiti territoriali
L’ambito territoriale è costituito dalla provincia di Trapani.
1.2. Gli ambiti tematici
Analisi dei fabbisogni di professionalità delle aziende
area tematica oggetto di ricerca strutture ricettive tipologia categoria esercizi di ristorazione tipologia localizzazione servizi al turismo tipologia localizzazione
definizione del campione
agenzie/tour-operator localizzazione mercati di riferimento parametri aziende forma giuridica capacità ricettiva indice occupazione organizzazione aziendale funzioni e ruoli servizi attrezzature
forme finanziamento pubblico istituti di credito consorzi fidi - altro volumi vendita e clientela tipologie clientela fatturato stagionalità
promozione media (tv – stampa – web – proprie) fiere istituzionale individuale/associata
distribuzione - commercializzazione agenzie web tour
operator consorzi - altro
bisogni formativi personale dipendente titolari altre figure bisogni consulenziali tecnologici finanziari servizi
tab. 1
La ricerca, si è svolta sul campo e in parte su fonti documentali, rilevando i dati con
gli strumenti:
• dell'acquisizione dei dati ufficiali di istituzioni regionali, nazionali e sopranazionali
• della ricerca di dati presso le istituzioni pubbliche locali
• della collaborazione delle associazioni di categoria rappresentanti gli imprenditori
del settore
• sulla base di documenti custoditi in biblioteche private e pubbliche, pubblicazioni
locali, opuscoli divulgativi, etc.
• delle interviste a «testimoni privilegiati», quali esperti del settore, osservatori
scientifici, giornalisti specializzati, etc.
• della ricerca attiva sul territorio di risorse non altrimenti rivelabili
• della somministrazione di questionari e di interviste guidate agli operatori destinatari
dell’intervento
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
• della ricerca su riviste, pubblicazioni, Web e quanto altro permetta di avere
informazioni e dati utili all’indagine.
L’acquisizione dei dati è avvenuta attraverso apposite schede di rilevazione strutturate
per area e oggetto di indagine. Le interviste a testimoni privilegiati seguono un percorso
guidato adattato all’oggetto.
I dati raccolti su scheda sono stati immessi in database strutturati per permetterne la
raccolta, la catalogazione, l’elaborazione statistica e per l’eventuale impiego per
interrogazioni da parte di pagine web.
1.3 I parametri di definizione del campione
Il campione è stato estratto sulla base dei dati acquisiti in sede di pre-ricerca sulle
imprese della provincia di Trapani che operano nel settore del turismo.
Le strutture sono state riclassificate sulla base di parametri qualitativi e
quantitativi.
L’analisi si è concentrata sulle imprese che costituiscono l’offerta turistica nella
provincia, individuando le tipologie di settore che determinano le dimensioni e gli
standard qualitativi che caratterizzano il prodotto turistico.
A monte dell’offerta turistica e dei relativi prodotti si può compiere una prima
distinzione tra «agenti decisori», che compongono il volume complessivo dell’offerta e
la pongono sul mercato nazionale ed estero e «operatori dell’indotto», formato dai
servizi complementari, che partecipano alla composizione del prodotto turistico, ma che
non hanno capacità di proporsi autonomamente al di fuori del mercato locale. In
quest’ottica si pongono tra gli agenti decisori, che hanno il potere di scegliere quale
prodotto collocare sul mercato e con quali caratteri di posizionamento e di qualità, le
strutture ricettive, tradizionali alberghiere e di altre tipologie, le agenzie di viaggio e, su
scala più ampia, i tour-operator. Sono questi operatori che «confezionano» l’offerta, e,
in larga misura, scelgono di quali servizi aggiuntivi avvalersi per completare la
gamma di prodotti da offrire alla clientela.
In posizione autonoma si collocano le imprese che operano nella ristorazione, nei
pubblici servizi di intrattenimento, nella preparazione di prodotti della gastronomia e
dell’artigianato, nella fornitura di servizi di trasporto locale e di accompagnamento in
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
visite ed itinerari. Esse, al pari della qualità dell’ospitalità ricevuta nelle strutture
ricettive, determinano in larga misura la percezione che il visitatore trarrà in seguito al
soggiorno nel luogo di vacanza e che riporterà al ritorno, esprimendo una valutazione
complessiva dell’esperienza vissuta. Nella maggioranza dei casi gli operatori
dell’indotto non promuovono i propri servizi o prodotti nei luoghi in cui risiede il
potenziale cliente, che viene raggiunto soltanto nel momento in cui ha scelto e ha
raggiunto la propria destinazione. Questi comparti del settore dei servizi sono inoltre
caratterizzati da un’accentuata frammentazione aziendale, essendo solitamente costituiti
da micro imprese, individuali o famigliari.
Fatte queste premesse e considerato che tra gli obiettivi progettuali prevale la
funzione dimostrativa e sperimentale della costruzione di un network tra gli attori del
turismo trapanese, si è deciso di sovrappesare quelle che abbiamo definito «agenzie
decisorie» per la capacità che esse hanno di imprimere indirizzi ai fornitori di servizi
indotti.
La ricerca si è avviata con la suddivisione territoriale della provincia che ha
permesso di individuare aree omogenee che contengano i caratteri principali dell’offerta
del territorio e che si raccordino con le tipologie di domanda prevalenti e in sviluppo.
Il numero degli esercizi e la loro distribuzione territoriale non permette di collocare
in un’unica area le scelte delle aziende, in quanto, se alcuni territori, come quello di
Marsala, che comprende al suo interno tutti i caratteri precipui, «attrattori», del
Trapanese (dalle risorse ambientali - lo Stagnone e le Saline -, alle aree archeologiche
– Mozia -, i musei - il Baglio Anselmi -, le coste destinate alla balneazione,
l’architettura rurale, le attrezzature per la nautica, le risorse enogastronomiche, le
infrastrutture – porto. aeroporto, autostrada), rendendolo un proto-distretto turistico,
non ospita un numero sufficiente di strutture ricettive e di servizi turistici , né tutte le
tipologie di clientela.
D’altra parte, la recente legge regionale n° 10 del 15 settembre 2005, ribadendo la
soppressione delle aziende autonome di soggiorno e turismo (AST) e delle aziende
autonome provinciali per l’incremento turistico (APT) e istituendo i «Servizi turistici
regionali» e le «Conferenze provinciali per il turismo», ha istituito i «Distretti
turistici».
Essi, recita il primo comma dell’art. 6, delimitano «i contesti omogenei o integrati
comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a più province e caratterizzati da
Pag 159
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
offerte qualificate di attrazioni turistiche e/o di beni culturali, ambientali, ivi compresi i
prodotti tipici dell'agricoltura e/o dell'artigianato locale». In quest’ottica, che traccia le
future politiche istituzionali programmatorie e di supporto al settore, sono state
identificate altre aree nella provincia che sono assimilabili alla definizione sopra
riportata e che, aggregandosi territorialmente, possono dare vita a un distretto.
Le aree definite sono:
• Area I - Il tratto di costa e di entroterra che comprende i comuni di San Vito Lo
Capo, Castellammare del Golfo e Alcamo. Si tratta di un’area caratterizzata da un
forte afflusso di turismo misto (siciliano ed esterno), soprattutto con vocazione
balneare, ma con risorse ambientali-naturalistiche, paesaggistiche e di produzioni
tipiche di rilievo
• Area II - Il capoluogo di provincia, Trapani, che ha ospitato l’evento dell’America’s
Up attraendo pubblico internazionale e godendo di un’importante visibilità sui media
e che è sede di un aeroporto e di un porto importante che collega il Nord Africa, la
Sardegna, l’arcipelago delle Egadi e l’isola di Pantelleria, i porti commerciali
tirrenici italiani, e Valderice-Monte Erice, entroterra e sito medievale, capace di
attrarre turismo internazionale e centro di turismo congressuale e convegnistico
• Area III - Il Marsalese, per quanto è stato sopra esposto
• Area IV - L’area di costa e l’entroterra, che comprende i comuni di Mazara del
Vallo, di Campobello di Mazara e di Castelvetrano. Essa rappresenta un importante
mix, caratterizzato da un potente «attrattore», l’area archeologica di Selinunte con
oltre 300.000 visitatori, per lo più di passaggio, da turismo balneare anche locale,
risorse ambientali come la “Riserva naturale Foce del Fiume Belice e dune limitrofe”,
l’entroterra della Valle del Belice, ricco di produzioni agroalimentari tipiche e di
attrazioni culturali internazionali (le «Orestiadi» di Gibellina).
Pag 160
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
fig.1
Il campione prevede la distribuzione delle aziende seguendo la griglia che segue. La
colonna «20 aziende» indica la distribuzione delle venti imprese che saranno
beneficiarie dell’intervento, mentre la colonna «50 aziende» è il campione che sarà
selezionato nelle quattro aree cui sarà somministrato il questionario di rilevazione del
fabbisogno di professionalità.
suddivisione campione 20 aziende 50 aziende
campeggi 1 2 villaggi turistici 1 3 bed&breakfast 2 5
agriturismi 2 5 hotel 4 10
agenzie 4 10 ristoranti 4 10
altre attività 2 5 totale 20 50
tab. 2
I Area
II Area
III
Area
IV Area
Pag 161
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Per quanto riguarda le imprese ricettive, i principali parametri utilizzati sono i
seguenti:
parametri qualitativi quantitativi tipologia1 localizzazione2 forma giuridica3 categoria4
n° letti5 n° dipendenti6 indice occupazione7
tab. 3
1. è stata utilizzata la suddivisione ufficiale tra esercizi alberghieri ed esercizi complementari, a sua volta suddivisi in: Campeggi e Villaggi turistici - Alloggi in affitto - Alloggi agro-turistici e Country-Houses - Ostelli per la Gioventù - Case per ferie - Rifugi alpini - Altri esercizi ricettivi - Bed & Breakfast.
2. date le caratteristiche territoriali del Trapanese, una fascia di territorio che procede dal mare sino ai rilievi montuosi interni, è stata effettuata la suddivisione tra comuni che hanno confini con il mare e comuni che sono privi di contatti con il mare.
3. la forma giuridica discrimina tra ditte individuali-società di persone e società di capitali o altre forme associate 4. le categorie sono quelle consolidate a livello di classificazione regionale a seconda delle tipologie e sono espresse
in stelle. 5. numero di letti (o posti letto) complessivo della struttura. 6. numero dei dipendenti retribuiti. 7. l’indice di occupazione lordo è espresso dal rapporto tra il numero delle presenze in un anno diviso il numero dei
posti letto moltiplicato 365.
La distribuzione delle strutture ricettive è concentrata sulle coste, così come è
concentrato nel periodo estivo l’affluenza dei turisti.
graf. 1
In particolare le isole, l’arcipelago delle Egadi e l’isola di Pantelleria, in cui si
concentra il 20% dei posti letto a fronte di una popolazione marginale rispetto al totale
provinciale, hanno problematiche e prospettive di sviluppo del tutto tipiche delle
Incidenza % mesi luglio-agosto sul totale presenze
0,010,020,030,040,050,0
Agrigento
Caltanissetta
Catania
Enna
Messina
Palermo
Ragusa
Siracusa
Trapani
Pag 162
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
realtà isolane che vanno affrontate con strumenti e metodologie di intervento
specifiche, fatto che ha consigliato di escluderle dal «paniere», anche per oggettive
difficoltà da parte delle aziende a partecipare con continuità alle attività progettuali.
In seguito alla somministrazione del questionario, è stata effettuata la selezione delle
imprese beneficiarie, che non è avvenuta per estrazione casuale, ma in base ad altri due
parametri di selezione:
a) eccellenza/marginalità, che indica le aziende che hanno ottenuto risultati gestionali di
particolare successo sul piano della notorietà, delle presenze, della capacità di attrarre
clientela estera, dei trend di crescita, etc. e le aziende che rischiano la
marginalizzazione dal mercato e hanno problemi gestionali e di ricavi d’impresa.
b) disponibilità da parte dei titolari ad affrontare il percorso progettuale;
I risultati di questa fase conclusiva dell’indagine è stato oggetto di un report che è
stato trasmesso al coordinamento progettuale, perché questo possa predisporre gli
strumenti più adeguati per il proseguimento dell’azione consulenziale.
1.4. La sequenza delle azioni di ricerca sul campo ricerca delle associazioni di categoria nei settori della ristorazione, delle imprese
ricettive (hotel, bed&breakfast, villaggi turistici, agriturismo, strutture all'aria aperta),
delle agenzie di viaggio e dei tour-operator
ricerca quantitativa delle strutture ricettive e della loro suddivisione territoriale e per
categoria
ricerca quantitativa delle imprese della ristorazione, loro classificazione e
distribuzione territoriale
contatti con le associazioni di categoria per la selezione di 50 imprese rispondenti al
campione predefinito
contatti con le aziende selezionate
report intermedio
somministrazione del questionario di rilevazione dei fabbisogni di professionalità
caricamento dei dati su sistema informativo
selezione dei destinatari finali
stesura della relazione finale sull'attività.
Pag 163
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
2. L’indagine
La suddivisione del campione preventivato è stato così adeguato:
suddivisione campione 20 aziende 50 aziende
campeggi 1 3 villaggi turistici 1 2 bed&breakfast 2 4
agriturismi 2 2 hotel 4 16
agenzie 4 9 ristoranti 4 11
altri 2 3 totale 20 50
tab. 4
Nel corso del lavoro di contatto con le aziende si è rilevato che alcune strutture non
erano ancora aperte, essendo stagionali, oppure i titolari, residenti in altre regioni, si
sarebbero presentati solo nel il mese di giugno. Inoltre, sulla base delle interviste
effettuate, si è ritenuto estendere la ricerca alle aziende che si occupano di produzioni
tipiche e di organizzazione di tour sul territorio provinciale.
2.1 Provenienza e forma giuridica
Per quanto attiene all’appartenenza alle quattro aree considerate, la distribuzione
delle aziende è la seguente:
aree ricettive ristoranti agenzie totale
1 11 5 6 22 2 8 5 2 15 3 3 0 1 4 4 5 3 1 9
tot 27 13 10 50
tab. 5
Tra le strutture ricettive la forma giuridica prevalente è la ditta individuale.
Pag 164
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
forma giuridica ricettive ristoranti agenzie totale ditta individuale 8 7 3 18 snc 4 3 2 9 sas 2 2 3 7 srl 10 1 2 13 spa 3 0 0 3
tot 27 13 10 50 tab. 6
Si può notare come tra le strutture ricettive prevalgano le società di capitali, mentre
le società in accomandita siano maggiormente diffuse tra le agenzie. Nettissima la
prevalenza di ditte individuali e di società in nome collettivo nel settore della
ristorazione. Differenze non casuali che hanno immediati riflessi sull’organizzazione
interna e sulla gestione delle aziende e che comportano modi diversi di intendere
l’impresa e la sua propensione ad investire.
% forma giuridica delle aziende per settore
0%
10%
20%
30%
40%
50%
ditta ind. snc sas srl spa
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 2
2.2 Occupati
Le aziende selezionate impiegano complessivamente 611 persone. con la media di
12,5 operatori per azienda. Il dato è senz’altro rivalutabile, non includendo il lavoro
irregolare che presumibilmente è stato sottaciuto e che è particolarmente diffuso,
soprattutto nel settore della ristorazione e delle imprese di minori dimensioni (B&B ed
agriturismo). Inoltre, è da rilevare che non sempre i titolari hanno dichiarato con
precisione il numero dei lavoratori stagionali, adducendo motivi di scarsa prevedibilità
Pag 165
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
delle reali necessità durante i mesi di punta.
n° operatori ricettive ristoranti agenzie totale fissi 256 63 19 338 stagionali 218 2 0 220 dirigenti-titolari 31 13 9 53
tot 505 78 28 611 tab. 7
Suddivisi per settori, si rileva che il numero degli stagionali dichiarati dai ristoratori
è scarsamente attendibile, dato che è nella stagione estiva che si concentra l’attività
lavorativa anche di questo settore. È stata rilevata l’anzianità di esercizio delle aziende.
La più alta frequenza si registra nella classe che raggruppa le imprese con più di cinque
anni di anzianità. Le più «giovani» sono le agenzie di viaggi, la maggior parte con meno
di 5 anni di anzianità, mentre sono i ristoranti seguiti dalle strutture ricettive a mostrare
la maggiore anzianità.
% anzianità dell'attività per settore
0%
20%
40%
60%
80%
100%
1 anno 2-5 anni >5 anni
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 3
I dipendenti delle aziende sono in maggioranza «personale non qualificato», privo
di precise qualifiche relative al settore in cui vanno ad operare. Le aziende dichiarano in
massima parte che provvedono alla loro formazione all’interno dell’azienda, pur
lamentando, come si vedrà in seguito, carenze di professionalità specifiche che non
riescono a colmare con l’esperienza e l’autoformazione.
Pag 166
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
provenienza dipendenti per settore
0% 20% 40% 60% 80% 100%
da scuole
da corsi
altro
non qualif.
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 4
Le aziende che assumono personale formato presso «scuole», soprattutto istituti
alberghieri, rappresentano il 39%. Pochi i neo-assunti provenienti da «corsi di
formazione», segno di una scarsa pubblicizzazione presso le aziende delle
professionalità acquisite di quanti hanno frequentato tali corsi e di una scarsa attitudine
da parte delle aziende ad utilizzare professionalità acquisite successivamente alla
conclusione dei percorsi scolastici.
provenienza dipendenti per settore
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
da scuole
da corsi
altro
nonqualificato
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 5
Pag 167
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
La notazione «altro» raggruppa le aziende che seguono altre vie di ricerca e
selezione del personale, come il reperimento dei dipendenti tra quanti operano già in
aziende operanti nel medesimo settore, altri alberghi o ristoranti, ma comprende anche
criteri di assunzione «obbligati» nel caso di aziende che rilevano imprese in crisi e si
impegnano ad assumerne il personale. Nel caso dei bed&breakfast, si è scelto di non
computarli, in quanto solitamente, così come è stato rilevato, non hanno personale e, se
ne hanno, non lo dichiarano, essendo limitato a personale di pulizia presumibilmente
non regolarizzato.
% fonti di reclutamento dipendenti per settore
0% 20% 40% 60% 80%
conoscenzapersonale
curriculum
annunci
altro
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 6
I titolari o dirigenti delle aziende assumono prevalentemente sulla base di
«conoscenze personali», raggruppamento delle risposte fornite con cui si intendono
quelle forme di ricerca e di selezione dei collaboratori rivolte alla cerchia di persone che
già si conoscono, amici, parenti, conoscenti, o che sono segnalati dai dipendenti o
raccomandati da altre persone conosciute cui ci si rivolge per ottenere segnalazioni. Una
sorta di «passaparola» cui segue la valutazione delle competenze e capacità del
candidato. Diffusa la pre-selezione attraverso l’acquisizione di curricula professionali.
Più rara la ricerca di personale attraverso annunci sulla stampa o altri media. Sono i
ristoratori a prediligere l’assunzione per conoscenze personali, mentre sono soprattutto
le strutture ricettive ad utilizzare la selezione dei curricula o gli annunci. Seguono
percorsi propri le agenzie, con pochi dipendenti selezionati sulla base di specifici
requisiti professionali o come soci dell’azienda.
Pag 168
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
3. Dati per settore
3.1 Le strutture ricettive
L’impiego di questionari differenziati per settori – strutture ricettive, agenzie e
tour operator, esercizi della ristorazione - ha permesso di raccogliere dati analitici sulle
singole aziende cogliendo alcuni caratteri propri di ciascun settore.
Per quanto attiene alle strutture ricettive, sono state rilevate il numero delle stanze e
la capacità totale dei posti letti. Per i campeggi sono state considerate le piazzole per
tende, roulotte e motocamping e le relative capacità di ricezione.
% strutture ricettive per categoria (stelle)
*
**
***
****
*****
0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0%
%
*
**
***
****
*****
graf. 7
Hotel, camping, villaggi e agriturismi sono classificati in stelle sulla base di
parametri che tengono conto delle diverse tipologie delle strutture ricettive. La categoria
maggiormente presente è la «tre stelle» che corrisponde a quella più diffusa nella
provincia di Trapani. Sono presenti nel campione in ordine decrescente strutture a
quattro, due una stella, con la presenza di una cinque stelle lusso.
Nel complesso il numero delle camere è 991, mentre i posti letto sono 2.893. La
media generale è di 36,7 camere e di 127 posti letto per struttura.
Pag 169
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
media n° posti letto per tipologia ricettiva
-50
50
150
250
350
450
550
650
media posti letto
hotel
B&B
villaggio
camping
agrit.
media gen.
graf. 8
Occorre tuttavia riconsiderare il dato depurato dai casi estremi della curva
distributiva: i B&B che hanno 8,2 posti letto per struttura, un villaggio a San Vito lo
Capo che da solo offre 1.200 posti letto, un caso-limite nella provincia di Trapani che
non ha strutture ricettive di grandi dimensioni e un campeggio a Castelvetrano che offre
ulteriori 640 posti in roulotte. Il dato depurato mostra una distribuzione maggiormente
confrontabile:
media n° posti letto per tipologia ricettiva depurata dai casi estremi
0
20
40
60
80
100
120
media posti letto
hotel
villaggio
camping
agrit.
media gen.
graf. 9
Il numero totale delle camere si riduce a 721, mentre i posti letto divengono 1.660,
con una media generale è di 32,7 camere e di 75 posti letto per struttura.
Pag 170
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
occupati hotel B&B villaggio camping agrit. tot. totale occupati 291 5 161 36 12 505 fissi 186 1 24 29 6 246 stagionali 62 0 135 4 2 203 dirigenti 18 4 2 3 4 31
tab. 8
Anche il numero degli occupati per struttura risente della presenza dei B&B e del
villaggio di San Vito lo Capo: la media di occupati per struttura ricettiva passa da 18,7 a
15,9.
Come si è detto, il numero di occupati stagionali dichiarato non è probabilmente un
dato attendibile, considerato l’indice di occupazione delle camere, che rileva, in sintonia
con altri indicatori, che una parte delle strutture, soprattutto quelle situate al di fuori dei
centri urbani, lavorano principalmente in estate.
Per non tutte le strutture – un terzo del totale, quasi tutte strutture piccole o
piccolissime – è stato possibile rilevare le presenze annuali, che permette di calcolare
l’indice di occupazione delle camere, l’unico indicatore certo del tasso di utilizzo degli
impianti, in quanto durante la somministrazione del questionario il dato non era
disponibile o aggiornato.
L’indice occupazione camere lordo è pari a 0,22 (22% delle camere occupate sul
totale disponibile su base annua), che indica un utilizzo molto basso degli impianti.
Basso ed antieconomico. Raggiungono il 39% solo due strutture, due hotel che
presentano un tasso di occupazione camere significativamente superiore alla media.
Seguono con circa il 34% tre altre strutture, due di Erice e una di Caltellammare. In ogni
caso, questo dato misura una situazione di oggettiva difficoltà causata dall’esasperata
stagionalità dei flussi turistici (cfr. in grafico n. 1, che mostra come nel Trapanese oltre
il 45% delle presenze si concentri nei mesi di luglio e agosto). Si comportano
diversamente gli hotel che sono situati nei centri urbani, anche se non sono stati
selezionali per questa indagine. Sono queste aziende che lavorano tutto l’anno e con
maggiore costanza, con una clientela soprattutto d’affari e che durante i mesi estivi
continuano ad occupare le stanze con turisti di passaggio che devono proseguire per
imbarcarsi per le isole di Pantelleria e dell’arcipelago delle Egadi o per brevi soste
durante i trasferimenti.
Pag 171
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
3.2. Le agenzie di viaggi
Le agenzie di viaggi intervistate sono per lo più specializzate nell’outgoing. A parte
due agenzie, l’Egatour di Trapani e la Solemare di Marsala, sono aziende di piccole
dimensioni con pochi dipendenti (media di 3 operatori compreso il titolare).
agenzie proposte di
itinerari naturalistici
proposte di itinerari storico-culturali
proposte di itinerari eno gastronomi
ci religiosi altre
proposte
previste 89% 78% 78% 100% 33%
tab. 9
Tutte le agenzie propongono itinerari religiosi verso le mete consuete che hanno
attratto un grande numero di nuovi viaggiatori non usueti a fare turismo e ad andare in
vacanza. Molte aziende hanno iniziato a proporre itinerari naturalistici, storico-culturali
(particolarmente turismo scolastico) ed enogastronomici, anche se in percentuali
mediamente marginali. Alcune aziende si sono specializzate in altri settori, come i
raduni motociclistici, ma soprattutto turismo congressuale, anche fieristico e montano.
Tuttavia, le agenzie, a parte un paio, lavorano soprattutto con la popolazione locale
(63%) cui offrono i consueti servizi di biglietteria, aerea, marittima e ferroviaria e
l’organizzazione di viaggi in outgoing. I viaggi di nozze costituiscono un’attività
rilevante per le agenzie, che partecipano alle fiere specializzate in viaggi per coppie di
sposi. La clientela è in larga misura locale, per il 63%, mentre è equivalente la
percentuale di clienti stranieri e non locali.
provenienza della clientela estera locale italiana non locale
percentuale 19% 63% 19%
tab. 10
Si staccano da queste percentuali le agenzie di maggiori dimensioni, come
un’azienda di Trapani, che vede ridurre la clientela locale al 20%. Oltre la metà delle
agenzie opera anche come tour-operator. Tuttavia, le dimensioni aziendali lasciano
supporre che tale prerogativa si risolva sul piano locale, non riguardando l’incoming,
che resta in mano agli operatori esteri e del nord Italia.
Pag 172
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Sono specializzate in incoming solo due agenzie.
È da sottolineare come due agenzie giudichino le prospettive del turismo nella
provincia stabili, una veda il proprio volume d’affari futuro invariato, mentre tutti gli
altri intervistati degli altri settori – ristoranti e hotel - si attendono incrementi nei
prossimi anni, sia nella provincia, sia per la propria azienda.
Per quanto riguarda gli interventi che si ritengono necessari a sviluppare il turismo,
ricorrono con maggiore frequenza i trasporti, le infrastrutture e i servizi pubblici,
compresa l’efficienza della pubblica amministrazione. Segue immediatamente il tema
della formazione, della professionalità degli addetti, ma, anche, la necessità di una
cultura turistica diffusa.
Le altre priorità riguardano, a distanza rispetto alle precedenti, gli eventi, i prezzi
troppo alti, maggiore collaborazione tra gli operatori e una maggiore ricettività
alberghiera.
È stata visitata anche un’agenzia di Trapani che si occupa dell’organizzazione di
tour sul territorio trapanese. Da una pre-indagine è risultato che i trasportatori si
limitano a noleggiare i mezzi, autobus, minibus, etc. per effettuare escursioni su
richiesta di alberghi e di agenzie di viaggi. Sono in prevalenza le agenzie ad organizzare
i tour, che vengono poi commercializzati presso le stesse agenzie o gli hotel. La più
rappresentativa, per storia aziendale, dimensioni e volume d’affari offre servizi che
abbracciano una vasta gamma di prodotti: escursione con motonave propria alle isole
Egadi; escursioni naturalistiche e culturali a Segesta, Selinunte, Erice, Trapani e dintorni,
gite scolastiche; itinerari enogastronomici a Marsala, Egadi, etc.
Esistono numerose altre piccole offerte di servizi di escursioni, che, tuttavia, non
sempre corrispondono a vere e proprie aziende, in quanto svolgono non ufficialmente la
propria attività, oppure effettuano piccole escursioni per mare lungo le coste della
terraferma o su percorsi fissi, come il traghettamento per l’isola di Mozia.
Pag 173
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
3.3. La ristorazione
Tutti i ristoranti sono dotati di POS per accettare le carte di credito.
La provenienza della clientela è in prevalenza locale, con il 25% in media di
clienti esteri e il 45% di clienti locali. Due ristoranti si caratterizzano maggiormente per
la capacità di attrazione della clientela estera (70% e 60%): l’una, a Trapani, ha il più
alto numero di dipendenti (14 contro la media di 6,5) e un’offerta articolata, l’altra è a
Selinunte, in posizione strategica e contratti informali con le guide turistiche che
accompagnano in pulman i turisti.
provenienza clientela estera locale italiana
non locale
percentuale 25% 45% 30%
tab. 11
I ristoratori intervistati hanno fornito anche informazioni sull’offerta gastronomica
alla clientela: tutti sostengono di organizzare menu di cucina tipica locale. Solo il 22%
prevedono un menu per bambini e un menu dietetico, ma solo su richiesta. Poco più
della metà prevedono un menu turistico e il 77% possiede una carta dei vini.
Tutti in possesso della certificazione haccp, solo due si sono dotati della
certificazione ISO 9000.
Sono state considerate anche due aziende che operano nel settore delle produzioni
tipiche di dolci. Sono aziende note localmente per le specialità dolciarie e che hanno
rinomanza anche al di fuori del Trapanese. Un’azienda produce i dolci tipici ericini. La
somministrazione del questionario è avvenuta subito dopo un’intervista della televisione
canadese. Ha 21 dipendenti, in assoluto il numero maggiore all’interno del settore e ha
relazioni con molti Paesi esteri. Il titolare ha un’alta considerazione della propria
azienda e non ritiene che nel futuro si assisterà all’incremento turistico nel Trapanese,
né che l’azienda abbia bisogno di alcunché, sia sul piano strumentale, sia su quello della
formazione. Simile la posizione di una pasticceria di Dattilo, un’azienda a conduzione
famigliare, conosciuta ed apprezzata per la qualità dei suoi dolci farciti con ricotta, che,
pur nutrendo aspettative sullo sviluppo turistico dell’area e della propria clientela, non
ritiene di dover mettere in atto progetti od azioni innovative per raggiungere obiettivi di
crescita.
Pag 174
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Da considerare che il settore della ristorazione e delle produzioni tipiche ha il minor
numero di siti web e di indirizzi di posta elettronica e che svolge una minore
attività promozionale.
4. Dati complessivi
4.1 Gli strumenti della promozione e della commercializzazione
La promozione delle aziende si differenzia nettamente per settori. Basso il valore
nella promozione televisiva, per tutti i settori. Alto l’investimento in fiere da parte
delle agenzie (anche se principalmente nelle fiere specializzate in viaggi di nozze e nella
BIT di Milano), mentre, se è giustificabile per i ristoranti, risulta scarso (41%) per le
strutture ricettive.
promozione: % utilizzo strumenti
0%
15%
30%
45%
60%
75%
90%
tv fiere web stampa materialeproprio
associata
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 10
La stampa riceve un comune e medio apprezzamento quale veicolo promozionale,
mentre più deciso appare l’investimento in «materiale proprio», che sta ad indicare il
depliant, come il biglietto da visita, il catalogo, come il cartello indicatore. Il web vede
in prima fila le strutture ricettive, seguite dalle agenzie. Molto interessante il dato sulla
«promozione associata», che vede agenzie e strutture ricettive maggiormente aperte
alla cooperazione imprenditoriale.
Pag 175
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Per quanto attiene alla commercializzazione dei prodotti, a parte l’ovvia
commercializzazione diretta, sul punto di vendita, si nota la presenza delle agenzie e
strutture ricettive nell’organizzazione di forme di vendita associata, mentre, anche in
percentuale sul volume totale delle vendite, è netto il successo delle transazioni on-line,
o, più precisamente, delle vendite che nascono on-line e che vengono perfezionate
attraverso altri canali, telefonici, fax, o visite dirette.
Anche le strutture ricettive non utilizzano a pieno i canali offerti dai tour-operator,
che permettono volumi maggiori, a prezzo, sostengono gli operatori, di costi
elevatissimi, mentre oltre il 50% delle agenzie è divenuta negli ultimi anni a sua volta
un tour-operator.
commercializzazione: % utilizzo strumenti
0%
15%
30%
45%
60%
75%
90%
diretta agenzie* web tour-operator
associata
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 11 - *le agenzie sono assenti nella categoria «agenzie» quale canale distributivo
4.2. Il futuro e la provenienza della clientela
Il 94% delle aziende ritiene che nel futuro si assisterà all’incremento delle
presenze turistiche nel Trapanese. Una posizione ottimistica, che trova conferma
nella valutazione di crescita della propria azienda nei prossimi anni (94% delle aziende).
Per quanto riguarda la provenienza della clientela, le aziende dichiarano di avere in
media il 27% di clientela estera, il 45% di clienti siciliani e il rimanente 28% di italiani
non siciliani. Solo sei aziende sono in possesso della certificazione della serie ISO 9000,
mentre i ristoratori possiedono la certificazione HACCP.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
4.3 Interventi attesi
I titolari o dirigenti delle aziende hanno avuto la possibilità di indicare tre interventi
che si ritengono necessari per incrementare il turismo nel Trapanese. Non tutti
hanno saputo indicare tutti e tre gli interventi, mentre si è potuto rilevare una maggiore
precisione nell’indicazione da parte delle agenzie e delle strutture ricettive, soprattutto
gli hotel.
interventi necessari
trasporti e infrastrutture 18,4% eventi 11,7% cultura dell'ospitalità e cura ambiente 7,8% amministrazione pubblica 16,5% formazione e professionalità 17,5% cooperazione e figure professionali specializzate 14,6% maggiore ricettività 6,8% altro 6,8%
tab. 12
Le carenze nel sistema dei trasporti e delle infrastrutture crea il maggiore allarme.
È un dato atteso, comune a quanti si occupano di turismo, nelle aree meglio attrezzate e
servite, come in quelle meno collegate da aeroporti e strade e maggiormente prive di
infrastrutture civili, urbane e del territorio.
Egualmente possiamo interpretare la richiesta di una maggiore efficienza
dell’amministrazione pubblica, ritenuta o assente, od orientata più ad intralciare che
ad incentivare l’imprenditoria privata.
L’alta percentuale di richiesta di eventi e manifestazioni che attraggano i visitatori è
da interpretare con il recente svolgimento a Trapani dell’America’s Cup, che ha
mostrato la sua efficacia agli operatori del turismo di Trapani e la mancanza di eventi
simili nel resto della provincia, che ne ha beneficiato in minima misura.
Sorprendono, invece, gli auspici per una maggiore collaborazione, anche in forme
associate, da parte degli imprenditori e la necessità di figure professionali nuove che si
occupino a tempo pieno di promozione, cooperazione tra le aziende e programmazione.
Da notare che dai colloqui avvenuti nel corso della somministrazione del questionario si
apprende che le aziende non richiedono figure «pubbliche» come l’APT, ma
professionisti indipendenti. Resta il fatto che molti imprenditori nel chiedere maggiore
Pag 177
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
cooperazione tendono a sottolineare come i tentativi compiuti nel passato siano falliti e
che la soluzione auspicata abbia il carattere della «terzialità», allo scopo di evitare
sospetti e contrasti che possono nascere da situazioni di predominio di imprenditori
locali in conflitto di interessi con le finalità comuni.
Ancora rilevante è la richiesta di professionalità e formazione, che si accompagna
alla richiesta di scuole specializzate e di qualità. In testa a questa richiesta si trovano gli
hotel e i villaggi, poi, a seguire, le agenzie, mentre ultimi sono i ristoratori e le
piccolissime strutture ricettive, come i B&B.
Una percentuale non trascurabile ritiene che nel Trapanese vi sia carenza di
ricettività, mentre tra le «altre» si segnala l’esasperata stagionalità del turismo.
5. I fabbisogni delle aziende
I fabbisogni delle aziende sono stati suddivisi in cinque grandi categorie: tecnologici,
finanziari, formativi, distributivi e promozionali.
A loro volta, i fabbisogni di ciascuna categoria sono stati distribuiti per settore.
5.1 Tecnologici
Alle aziende è stato chiesto quali fossero gli attuali fabbisogni di carattere
tecnologico per modernizzare attrezzature di lavoro (minibus, bar e ristorazione, etc.);
per l’informatizzazione del sistema di prenotazione e di amministrazione; per
permettere il collegamento a centri di prenotazione esterni; per fornire nuovi servizi alla
clientela (internet nelle camere, piscina, tv satellitare, etc.) o altro che rientrasse nei
programmi aziendali. Come si può dedurre dal grafico che segue, le aziende non hanno
mostrato di avere bisogni impellenti, limitandosi al 30% da parte delle strutture ricettive
l’intenzione di dotarsi di nuovi servizi e da parte dei ristoratori di acquisire strumenti
informatici.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
fabbisogni tecnologici: % per settore
0%
15%
30%
45%
60%
75%
attrezzature informatizzazione colleg.centriprenot.
nuovi servizi altro
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 12
Da notare l’assenza di fabbisogni espressi da parte delle agenzie, che, possedendo
una buona dotazione informatica e i collegamenti ai network internazionali di
prenotazione, ritengono di non dover investire ulteriormente in attrezzature.
5.2 Finanziari
Ancora inferiori appaiono i fabbisogni di finanziamento: praticamente assenti per le
strutture ricettive e le agenzie.
fabbisogni finanziari: % per settore
0%
15%
30%
45%
60%
75%
credito consorzi fidi finanz. pubblici altro
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 13
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
5.3 Formativi
La situazione cambia quando si chiede alle aziende quale sia il loro fabbisogno
formativo: l’80% dei ristoratori ritiene sia egualmente importante per dipendenti e
dirigenti/titolari. Da parte delle strutture ricettive la formazione dei titolari è addirittura
ritenuta più importante di quella dei dipendenti. Per entrambi i settori è ritenuta
essenziale la conoscenza delle lingue, l’accoglienza, la professionalità nei servizi, di
cucina e di bar.
fabbisogni formativi: % per settore
0%
15%
30%
45%
60%
75%
form. personale form. dirigenti altro
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 14
Le agenzie ritengono che sia sufficiente la formazione interna dei dipendenti, mentre
avvertono l’esigenza di aggiornamento dei titolari, preferibilmente on-line, perché le
piccole dimensioni aziendali costringono in sede durante tutto il giorno.
5.4. Distributivi
Trova consenso, tra le strutture ricettive e le agenzie la creazione di un network
distributivo locale, più attento alle risorse del territorio e vicino ai singoli operatori. Le
agenzie non sono interessate a sistemi di prenotazione on-line, aderendo ai sistemi
internazionali di prenotazione, mentre lo sono alcune strutture ricettive. Assente
l’interesse dei ristoratori, essendo la loro offerta rivolta al pubblico già giunto nel
territorio del Trapanese.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
fabbisogni distributivi: % per settore
0%
15%
30%
45%
60%
75%
tour-operator network locale prenotazione web altro
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 15
5.5. Promozionali
I fabbisogni espressi di attività promozionali sono scarsamente avvertiti. A parte il
marginale interesse delle strutture ricettive per pubblicità su TV, radio e Web e la
partecipazione a fiere, nel complesso la promozione svolta dalle aziende sembrerebbe
sufficiente e tale da non richiedere ulteriori investimenti. Assenti anche in questo caso i
ristoratori.
fabbisogni promozionali: % per settore
0%
15%
30%
45%
60%
75%
immagineazienda
fiere depliants pubblicità altro
ricettive
ristoranti
agenzie
totale
graf. 16
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
5.6. Le nuove figure professionali attese
Di notevole interesse è il grafico che segue e che sintetizza le risposte fornite dalle
aziende relativamente all’individuazione delle nuove professionalità che sono ritenute
necessarie per lo sviluppo turistico dell’area trapanese.
nuove figure professionali necessarie
17,1%
60,0%
8,6%14,3%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
personalespecializzato
promotoreturistico
dirigenti accoglienzaclienti
graf. 17
È avvertita la mancanza di dirigenti e amministratori che affianchino il titolare.
Molto sentita dalle strutture ricettive, ma anche dalla ristorazione, l’esigenza di poter
disporre di personale che sappia accogliere i clienti con cortesia e professionalità.
Il bisogno di personale specializzato è ancora più acuto, soprattutto dipendenti che
parlino le lingue straniere, ma, anche, barman, camerieri, esperti in prodotti tipici.
La figura professionale maggiormente richiesta (60%) è tuttavia quella del
«promotore turistico», da alcuni indicata con questo termine, da altri come produttore
turistico, esperto di marketing territoriale, organizzatore, conoscitore del territorio, trait-
d’union tra le aziende e tra queste e i mercati, etc.
Questa figura è richiesta dalle strutture ricettive, soprattutto quelle medio-grandi e
dalle agenzie, mentre non ne è avvertito il bisogno nel settore della ristorazione e delle
produzioni dolciarie.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
6. Quadro di sintesi
L’indagine ha pienamente verificato l’ipotesi formulata in sede di disegno della
ricerca: è valida la distinzione tra «agenti decisori», che compongono il volume
complessivo dell’offerta e la pongono sul mercato nazionale ed estero e «operatori
dell’indotto», formato dai servizi complementari, che partecipano alla composizione
del prodotto turistico, ma che non hanno capacità di proporsi autonomamente al di fuori
del mercato locale.
6.1 Strutture ricettive
Le strutture ricettive hanno mostrato di possedere una visione complessiva del
mercato turistico e, nel complesso, possiedono le competenze e la sensibilità necessarie
per recepire e condividere le finalità progettuali.
La disponibilità a partecipare alle fasi successive del progetto varia da azienda ad
azienda, così varia la disponibilità di tempo (da escludere la stagione estiva), certamente
minore nei piccoli hotel, dove la figura del titolare copre mansioni e turni di lavoro non
sostituibili da altro personale.
L’aggiornamento del direttore-titolare è ritenuto importante al pari della
partecipazione a fiere e manifestazioni promozionali. Le aziende ritengono necessaria la
formazione del personale, soprattutto per l’apprendimento delle lingue.
Da sottolineare l’attenzione da parte delle aziende alla possibile creazione di un
network locale, la costituzione di un organismo di coordinamento e di cooperazione tra
le strutture e l’individuazione di una figura professionale di supporto: il promotore
turistico. Per quanto riguarda la possibilità di dare vita a un consorzio o altra forma di
coordinamento, è stato fatto presente da non pochi titolari come nel passato siano stati
compiuti tentativi in tal senso, falliti per sospetti e rivalità tra i soci. La proposta di
creazione di un organismo organizzativo dovrà tenere conto di questa diffidenza,
prevedendo una guida esterna al settore o una figura di assoluto prestigio che non appaia
in conflitto di interessi.
Pag 183
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
6.2 Agenzie di viaggi
Le agenzie mostrano una chiara visione del mercato e dei flussi in entrata. Altrettanto
chiara, soprattutto tra le aziende più piccole, è la posizione «passiva» rispetto ai grandi
flussi turistici internazionali. A parte qualche agenzia che lavora come tour-operator e si
occupa di incoming, la maggior parte vive di outgoing rivolto alla clientela locale,
particolarmente lavoro di biglietteria e viaggi di nozze. L’organizzazione di tour
tematici è ancora agli inizi, e la proposta è rivolta a clienti già presenti sul territorio.
Meno interessate all’aggiornamento dei quadri dirigenti rispetto alle strutture
ricettive, è da tenere in considerazione la scarsità di tempo di cui dispongono a causa
della necessità della presenza del titolare in azienda.
Sono da considerare figure centrali nell’organizzazione dell’offerta turistica, anche
se per ora sembrano labili i collegamenti sul territorio con gli altri attori dell’industria
turistica. La presenza alle grandi fiere è scarsa.
Il coinvolgimento in un eventuale organismo organizzativo è possibile, in quanto
l’esigenza è sentita, ferme restanti le diffidenze rilevate anche tra le strutture ricettive.
6.3 Ristoratori
Fortemente individualisti, i ristoratori vivono la loro professione in maniera
totalizzante. Possiedono una visione parziale del mercato turistico, di cui colgono i
benefici di riflesso, una volta che il potenziale cliente ha scelto ed è già giunto nella
provincia e nella località in cui operano.
A parte un ristoratore di Trapani che investe in promozione, tendono ad equiparare
genericamente il ristorante agli altri esercizi commerciali, non individuando la
specificità del settore non turistico.
Pur manifestando l’opportunità di aggiornarsi, è da valutare caso per caso la reale
intenzione a partecipare al progetto, essendo apparso con chiarezza che trascorrono la
maggior parte del proprio tempo all’interno dell’azienda, svolgendo attività altrimenti
non eseguibili dal personale di cui dispongono.
Manifestano inoltre la necessità di formare il personale, soprattutto cuochi e
camerieri che parlino lingue straniere.
Pag 184
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
La disponibilità ad associarsi in qualche forma organizzativa è scarsa, essendo molto
accentuata la rivalità tra colleghi e non chiara la visione strategica del settore.
La partecipazione al progetto di alcune aziende della ristorazione e della produzione
di tipicità gastronomiche è fortemente consigliabile, essendo accentuata la tendenza
all’emulazione, che permetterebbe di ottenere un rilevante effetto moltiplicatore di
eventuali risultati positivi.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Allegati Seguono i questionari somministrati suddivisi per tipologia d’azienda.
Questionario strutture ricettive 1. area: 1 2 3 4 2. comune: 3. località:
es.: frazione/contrada
4. indirizzo: CAP: _ _ _ _ _
5. tel.: 6. fax:
7. web: www.
8. e-mail: @
9. nome dell’azienda:
10. settore
10.1. esercizio alberghiero
10.2. esercizio ristorazione
10.3. agenzia viaggi
10.4. altro
specificare a fianco: es.: agriturismo, tour operator, 3 stelle, campeggio, etc.
12. inizio attività: 12.1. da un anno 12.2. da due a cinque anni
11. forma giuridica:
12.3. oltre cinque anni 13. numero dipendenti dipendenti e titolari che lavorano: ____________ 13.1. fissi: __________ 13.2. stagionali: __________ 13.3. coll. fam.: __________ 13.4. dirigenti: __________
n° dei dipendenti, collaboratori. etc. Per dirigenti: direttori e titolari con funzioni direttive
14. qualifica dipendenti
14.1. da istituti specializzati
14.2. da corsi di formazione
14.3. altro
14.4. personale non qualificato
Es.: 4 da istituto alberghiero; 2 corso di form. turismo; 2 laureati; 1 senza qualifica, etc.
15. come recluta solitamente il personale?:
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Es.: da conoscenze personali; agenzie interinali; segnalazione scuole; annunci di stampa, etc. (anche più di una risposta)
16. camere: 17. posti letto:
18. localizzazione 18.1. costa 18.2. entroterra
19. indice occupazione camere: __________ (presenze in un anno) _____________
numero presenze annue/(numero posti lettox365)
20. servizi aggiuntivi:
indicare eventuali servizi aggiuntivi non strettamente alberghieri; es.: tour; animazione; degustazioni; mostre, etc.
21. certificazioni: nessuna ISO 9000:2000 ISO 14000 SA 8000 altro : ________________
22. promozione
22.1. tv
precisare: tv locali/nazionali e la
22.2. fiere
precisare: quali fiere
22.3. web
precisare: web vetrina o anche vendita/prenotazioni
22.4. stampa
precisare: stampa specializzata (riviste turismo) stampa locale
22.5. materiale proprio
precisare: depliant, cataloghi, etc.
22.6. associata
precisare: in consorzi, con associazioni, insieme ad istituzioni (APT, Regione, etc.)
23. distribuzione-commercializzazione
23.1. diretta
precisare: percentuale sul totale prenotazioni
23.2. agenzie
precisare: percentuale sul totale prenotazioni e se le agenzie sono locali o di altre regioni/nazioni
23.3. web
precisare: percentuale sul totale prenotazioni
23.4. tour-operator
precisare: percentuale sul totale prenotazioni e se i tour-operator sono locali o di altre regioni/nazioni
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
23.5. forme associate
precisare: percentuale sul totale prenotazioni e in quali forme (centro prenotazione di consorzi, associazioni, cataloghi, etc.)
24. tipologia clientela
24.1. % estera: _________ specificare il paese prevalente: ___________________________________
24.2. % siciliana: _________ indicare la percentuale di clienti provenienti dall’estero e il paese estero che incide maggiormente
25. Valutazioni sulle prospettive di incremento turistico
26.1. crescita del numero di turisti
decremento del numero di turisti
26. secondo lei, nei prossimi cinque anni nel Trapanese si assisterà a:
26.2. tutto resterà come ora secondo lei, di che cosa avrebbe bisogno il Trapanese per crescere turisticamente? Per favore indichi i tre interventi che ritiene prioritari:
1
2
3
in crescita stabile
27. Valutazione trend: secondo lei, data la situazione attuale del settore, potrebbe definire la sua azienda in questo momento:
in decrescita 28. rilevazione fabbisogni
Per poter crescere ed essere maggiormente competitiva sul mercato la mia azienda avrebbe bisogno di interventi: (indicare anche più di una risposta)
29.1. modernizzare attrezzature di lavoro (minibus, bar e ristorazione, etc.)
29.2. informatizzazione sistema di prenotazione e amministrazione
29.3. collegamento a centri di prenotazione esterni
29.4. nuovi servizi alla clientela (internet nelle camere, piscina, tv satellitare, etc.)
29. tecnologici
29.5. altro:
30.1. accesso a credito agevolato
30.2. partecipazione a consorzi fidi
30.3. accesso a finanziamenti pubblici 30. finanziari
30.4. altro:
formazione del personale addetto a: 31. formativi 31.1.
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
es.: corsi per portiere; barman; amministrazione, etc.
aggiornamento dei titolari e dirigenti nelle tecniche turistiche: 31.2.
31.3. altro:
31.4. altro:
32.1. entrare nei cataloghi e dei grandi tour-operator
32.2. partecipare a un network distributivo locale
32.3. sito web e prenotazioni on-line 32. distributivi
32.4. altro:
33.1. immagine coordinata azienda e suoi prodotti
33.2. partecipazione a fiere e manifestazioni
33.3. stampa di depliant e produzione gadgets
33.4. pubblicità su stampa, tv, radio e web
33. promozionali
33.5. altro
34.1.
34.2. 34. nuove figure professionali
34.3.
note
Pag 189
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Questionario agenzie e tour-operator
35. area: 1 2 3
4 36. comune: 37. località:
es.: frazione/contrada
38. indirizzo: CAP: _ _ _ _ _
39. tel.: 40. fax:
41. web: www.
42. e-mail: @
43. nome dell’azienda:
44. settore
44.1. esercizio alberghiero
44.2. esercizio ristorazione
44.3. agenzia viaggi
44.4. altro
specificare a fianco: es.: agriturismo, tour operator, 3 stelle, campeggio, tour operator, etc.
46. inizio attività: 46.1. da un anno 46.2. da due a cinque anni
45. forma giuridica:
46.3. oltre cinque anni 47. numero dipendenti dipendenti e titolari che lavorano: ____________ 47.1. fissi: __________ 47.2. stagionali: __________ 47.3. coll. fam.: __________ 47.4. dirigenti: __________
n° dei dipendenti, collaboratori. etc. Per dirigenti: direttori e titolari con funzioni direttive
48. qualifica dipendenti
48.1. da istituti specializzati
48.2. da corsi di formazione
48.3. altro
48.4. personale non qualificato
Es.: 4 da istituto alberghiero; 2 corso di form. turismo; 2 laureati; 1 senza qualifica, etc.
49. come recluta solitamente il personale?:
Es.: da conoscenze personali; agenzie interinali; segnalazione scuole; annunci di stampa, etc. (anche più di una risposta)
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
50. localizzazione 50.1. costa 50.2. entroterra 51. certificazioni: nessuna ISO 9000:2000 ISO 14000 SA 8000 altro :
________________
52. promozione
52.1. tv
precisare: tv locali/nazionali e la
52.2. fiere
precisare: quali fiere
52.3. web
precisare: web vetrina o anche vendita/prenotazioni
52.4. stampa
precisare: stampa specializzata (riviste turismo) stampa locale
52.5. materiale proprio
precisare: depliant, cataloghi, etc.
52.6. associata
precisare: in consorzi, con associazioni, insieme ad istituzioni (APT, Regione, etc.)
53. distribuzione-commercializzazione
53.1. diretta
precisare: percentuale sul totale prenotazioni
53.2. web
precisare: percentuale sul totale prenotazioni
53.3. tour-operator
precisare: percentuale sul totale prenotazioni e se i tour-operator sono locali o di altre regioni/nazioni
53.4. forme associate
precisare: percentuale sul totale prenotazioni e in quali forme (centro prenotazione di consorzi, associazioni, cataloghi, etc.)
54. tipologia clientela
54.1. % estera: _________ specificare i paesi prevalenti:
___________________________________
54.2. % locale: _________
___________________________________
54.3. % italiana non locale: indicare la percentuale di clienti provenienti dall’estero e i paesi esteri che incidono maggiormente
55. produzioni e distribuzione di itinerari locali
Pag 191
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
55.1. naturalistici
precisare: percentuale sul totale attività
55.2. storico-culturali
precisare: percentuale sul totale attività
55.3. etnogastronomici
precisare: percentuale sul totale attività
55.4. religiosi
precisare: percentuale sul totale attività
55.5. altro
es.: sportivi, congressuali, precisare: percentuale sul totale attività
56. Valutazioni sulle prospettive di incremento turistico
57.1. crescita del numero di turisti
57.2. decremento del numero di
turisti
57. secondo lei, nei prossimi cinque anni nel Trapanese si assisterà a:
57.3. tutto resterà come ora 58. secondo lei, di che cosa avrebbe bisogno il Trapanese per crescere turisticamente? Per
favore indichi i tre interventi che ritiene prioritari:
1
2
3
in crescita stabile
59. Valutazione trend: secondo lei, data la situazione attuale del settore, potrebbe definire la sua azienda in questo momento:
in decrescita 60. rilevazione fabbisogni
Per poter crescere ed essere maggiormente competitiva sul mercato la mia azienda avrebbe bisogno di interventi: (indicare anche più di una risposta)
61.1. modernizzare attrezzature di lavoro
61.2. informatizzazione sistema di prenotazione e amministrazione
61.3. collegamento a centri di prenotazione esterni
61.4. nuovi servizi alla clientela
61. tecnologici
61.5. altro:
62. finanziari 62.1. accesso a credito agevolato
Pag 192
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
62.2. partecipazione a consorzi fidi
62.3. accesso a finanziamenti pubblici
62.4. altro:
formazione del personale addetto a:
63.1.
es.: corsi addetto al ricevimento pubblico; webmaster; amministrazione, etc.
aggiornamento dei titolari e dirigenti nelle tecniche turistiche: 63.2.
63.3. altro:
63. formativi
63.4. altro:
64.1. partecipare alle reti dei grandi tour-operator
64.2. partecipare a un network distributivo locale
64.3. sito web e prenotazioni on-line 64. distributivi
64.4. altro:
65.1. immagine coordinata azienda e suoi prodotti
65.2. partecipazione a fiere e manifestazioni
65.3. stampa di depliant e produzione gadgets
65.4. pubblicità su stampa, tv, radio e web
65. promozionali
65.5. altro
66.1.
66.2. 66. nuove figure professionali
66.3.
note
Pag 193
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
Questionario ristoratori e produzioni tipiche
67. area: 1 2 3
4 68. comune: 69. località:
es.: frazione/contrada
70. indirizzo: CAP: _ _ _ _ _
71. tel.: 72. fax:
73. web: www.
74. e-mail: @
75. nome dell’azienda:
76. settore
76.1. esercizio alberghiero
76.2. esercizio ristorazione
76.3. agenzia viaggi
76.4. altro
specificare a fianco: es.: agriturismo, tour operator, 3 stelle, campeggio, etc.
78. inizio attività: 78.1. da un anno 78.2. da due a cinque anni
77. forma giuridica:
78.3. oltre cinque anni 79. numero dipendenti dipendenti e titolari che lavorano: ____________ 79.1. fissi: __________ 79.2. stagionali: __________ 79.3. coll. fam.: __________ 79.4. dirigenti: __________
n° dei dipendenti, collaboratori. etc. Per dirigenti: direttori e titolari con funzioni direttive
80. qualifica dipendenti
80.1. da istituti specializzati
80.2. da corsi di formazione
80.3. altro
80.4. personale non qualificato
Es.: 4 da istituto alberghiero; 2 corso di form. turismo; 2 laureati; 1 senza qualifica, etc.
81. come recluta solitamente il personale?:
Es.: da conoscenze personali; agenzie interinali; segnalazione scuole; annunci di stampa, etc. (anche più di una risposta)
Pag 194
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
82. coperti:
83. localizzazione 83.1. costa 83.2. entroterra
84. menu turistico: 85. menu
degustazione: 86. menu bambini: 87. menu dietetico: 88. menu pranzo:
indicare se sono previsti menu speciali per clientele differenziate
89. cucina tipica locale 90. cucina regionale 91. cucina
internazionale 92. altro (specificare)
93. carta delle pietanze 94. carta dei vini 95. altre carte
(specificare)
96. servizi aggiuntivi:
indicare eventuali servizi aggiuntivi non strettamente ristorativi; es.: musica; degustazioni; mostre, settimana promozionale, etc.
97. certificazioni: nessuna HACCP ISO 9000:2000 ISO 14000 altro ________________
98. promozione
98.1. tv
precisare: tv locali/nazionali e la
98.2. fiere
precisare: quali fiere
98.3. web
precisare: web vetrina o anche vendita/prenotazioni
98.4. stampa
precisare: stampa specializzata (riviste turismo) stampa locale
98.5. materiale proprio
precisare: depliant, cataloghi, etc.
98.6. associata
precisare: in consorzi, con associazioni, insieme ad istituzioni (APT, Regione, etc.)
99. distribuzione-commercializzazione
99.1. diretta
precisare: percentuale sul totale prenotazioni
99.2. agenzie
Pag 195
Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
precisare: percentuale sul totale prenotazioni e se le agenzie sono locali o di altre regioni/nazioni
99.3. web
precisare: percentuale sul totale prenotazioni
99.4. tour-operator
precisare: percentuale sul totale prenotazioni e se i tour-operator sono locali o di altre regioni/nazioni
99.5. forme associate
precisare: percentuale sul totale prenotazioni e in quali forme (centro prenotazione di consorzi, associazioni, cataloghi, etc.)
100. tipologia clientela
100.1. % estera: _________ specificare il paese prevalente: ___________________________________
100.2. % siciliana: _________ indicare la percentuale di clienti provenienti dall’estero e il paese estero che incide maggiormente
100.3. % banchetti: _________ 100.4. % convenzionata: _________ 100.5. % individuale: _________ 100.6. % buoni pasto: _________
indicare la percentuale di clienti per categoria di clientela
101. Carte di credito: Visa Mastercard American express Dinners Altra __________
102. POS: SI NO
103. Valutazioni sulle prospettive di incremento turistico
104.1. crescita del numero di turisti 104.2. decremento del numero di
turisti
104. secondo lei, nei prossimi cinque anni nel Trapanese si
assisterà a: 104.3. tutto resterà come ora
105. secondo lei, di che cosa avrebbe bisogno il Trapanese per crescere turisticamente? Per favore indichi i
tre interventi che ritiene prioritari:
1
2
3
in crescita stabile
106. Valutazione trend: secondo lei, data la situazione attuale del settore, potrebbe definire la sua azienda in questo momento:
in decrescita 107. rilevazione fabbisogni
Per poter crescere ed essere maggiormente competitiva sul mercato la mia azienda avrebbe bisogno di interventi: (indicare anche più di una risposta)
108.1. modernizzare attrezzature di lavoro (minibus, bar e ristorazione, etc.)
108.2. informatizzazione sistema di prenotazione e amministrazione
108.3. collegamento a centri di prenotazione esterni
108.4. nuovi servizi alla clientela (internet nelle camere, piscina, tv satell., etc.)
108. tecnologici
108.5. altro:
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Analisi del settore turismo nel Trapanese e prospettive di sviluppo
109.1. accesso a credito agevolato
109.2. partecipazione a consorzi fidi
109.3. accesso a finanziamenti pubblici 109. finanziari
109.4. altro:
formazione del personale addetto a:
110.1.
es.: corsi per portiere; barman; amministrazione, etc.
aggiornamento dei titolari e dirigenti nelle tecniche turistiche: 110.2.
110.3. altro:
110. formativi
110.4. altro:
111.1. entrare nei cataloghi e dei grandi tour-operator
111.2. partecipare a un network distributivo locale
111.3. sito web e prenotazioni on-line 111. distributivi
111.4. altro:
112.1. immagine coordinata azienda e suoi prodotti
112.2. partecipazione a fiere e manifestazioni
112.3. stampa di depliant e produzione gadgets
112.4. pubblicità su stampa, tv, radio e web
112. promozionali
112.5. altro
113.1.
113.2. 113. nuove figure professionali
113.3.
note