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Nagra HD Preamp Supremazia tecnologica Nessuna elettronica al mondo ha mai potuto vantare le prestazioni alle misure di laboratorio offerte dal nuovo preamplificatore del costruttore elvetico #2 - GIU 19 Alta definizione svizzera L’High-End estrema di Nagra LIFESTYLE IN HI-FI Godere/ CAR Mercedes Benz AMG GT Godere/ The Count’s Speech L’abito fa il monaco IN.SIDE/ Magico M2 Un diffusore sensazionale IN.SIDE/ AVM Audio La gioia dell’ascolto

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Nagra HD PreampSupremazia tecnologica

Nessuna elettronica al mondo ha mai potuto vantare le prestazioni alle misure di laboratorio offerte dal nuovo preamplificatore del costruttore elvetico

#2 - GIU 19

Alta definizionesvizzeraL’High-End estrema di Nagra

LIFESTYLE IN HI-FI

Godere/CARMercedes Benz AMG GT

Godere/The Count’s SpeechL’abito fa il monaco

IN.SIDE/Magico M2Un diffusore sensazionale

IN.SIDE/AVM AudioLa gioia dell’ascolto

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Cuore, Famiglia e PassioneP E R I L G U S T O D E L L ’ E C C E L L E N Z A .

Il Cioccolato più Premiato

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Editoriale Il Numero DueLIFESTYLE IN HI-FI

#2 - GIUGNO 19

Gentili amici,eccoci al secondo appuntamento della nostra rivista InSide. Lasciateci ringraziare per l'accoglienza ricevuta con il numero uno,davvero gradita. Con questo secondo numero la foliazione aumenta e lo farà ancora in futuro.InSide è la rivista dell'appassionato di musica, audio, cose belle. Le elettroniche e i diffusori che vi presentiamo sono davvero dilivello molto elevato, capaci di offrire prestazioni in grado di colpire al cuore. D'altronde questo è quello che perseguiamo da sem-pre: l'eccellenza. Le nostre rubriche dedicate al piacere, al godimento di quanto di meglio ci sia al mondo, anch'esse molto ap-prezzate, aumenteranno di numero e toccheranno i più vari argomenti. Insomma, InSide, diventerà una compagna nell'esplorazionedel mondo fantastico delle emozioni. Uno strumento per condividere insieme quanto di meglio sia possibile scovare oggi in qual-siasi ambito.Seguiteci! – Luca Natali

4What’s up IN.SIDELe ultime Newsdal bel mondo

6IN.SIDE MagicoM2Il sensazionale diffusore M2

10Godere/FOODLa grande année BollingerUno champagne superlativo

12IN.SIDE NagraHD PreampAlta definizione svizzera

16Godere/The Count’s SpeechL’abito fa il monaco

20IN.SIDE AVM Audio Dal 1986,la gioia dell’ascolto

24Godere/CARMercedes Benz AMG GTcoupè e GT 4Veloci, potenti, bellissime

26IN.SIDE Leonard CoenPoeta cantautore

30Godere/MUSICWhitesnakeFlesh And Blood

IN.SIDE Numero 2 - Luglio 2019

Pubblicazione trimestrale a cura di:Audio Natali Srl – Via A. Volta, 14 - 51016 Montecatini Terme (PT)Registrazione presso il Tribunale di Pistoia n. 53/2019 del 15/01/2019

Direttore responsabile: Giulio TrivelliDirettore editoriale: Luca NataliArt direction e Impaginazione: Crimic StudioStampa: Stampaflash Srl - Todi (PG)

– DISTRIBUZIONE GRATUITA –

L’editore è a disposizione di eventuali aventi diritto al copyright. È vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso scritto della Audio Natali srl.Tutti i diritti riservati.

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2020

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WHAT’S UP IN.SIDE

Audeze, azienda leader nel mondodelle cuffie a tecnologia planare, anuncia la realizzazione del “TeamCarbon”, edizione speciale per lecuffie Audeze della serie Mobius.Team Carbon si unisce al TeamBlue, l'originale duo che ha guada-gnato oltre un milione di dollari conil crowdfunding iniziale e che hareso Mobius una delle cuffie per ilgaming più celebrata. La cuffia Audeze Mobius regalaun'esperienza di ascolto fantastica,realistica e totalmente immersiva,grazie alla più alta tecnologia pla-nare disponibile.

Jim Rogers, fondò l'azienda che porta il suonome nel lontano 1947. La richiesta per un pic-colo monitor da utilizzarsi negli studi mobili daparte della BBC inglese, quello che sarebbe poidiventato il celebre LS3/5a, fu la causa della na-scita di un autentico mito indistruttibile. Il mini-diffusore per eccellenza fu venduto in centinaiadi migliaia di copie e finì per essere consideratol'incarnazione del termine inglese bookshelf.Ancor oggi la LS3/5a prodotta da Rogers è unadelle migliori scelte possibili per sonorizzare inmaniera raffinata, elegante e soprattutto atten-dibile ambienti di piccole e medie dimensioni.Da settembre in Italia sarà dunque possibile, gra-zie ad Audio Natali, tornare a godere del vero,unico, inimitabile BBC sound. Il primo ad arrivarenel nostro Paese sarà proprio il mitico LS3/5anella versione “Classic 15 Ohm”. Il ritorno di unclassico della grande scuola inglese.

AUDIO RESEARCH PRESENTA L’AMPLIFICATORE STEREO REF160S

IL RITORNO DEL MITO ROGERS

Audio Research, la Casa produttrice leader delle amplificazioni esorgenti a valvole degli Stati Uniti, è lieta di annunciare il lanciodell'amplificatore stereo a valvole Reference 160 S. Questo nuovoapparecchio offre la spettacolare potenza, l'impatto e l'incredibileraffinatezza degli amplificatori mono Reference 160 M in ununico chassis, in versione stereo. Seguendo l'esempio del Refe-rence 160 M, accolto fra gli applausi della critica internazionale edivenuto un autentico best seller in meno di un anno, il Reference160 S è basato su una circuitazione a valvole ed è dotato di undisplay trasparente retroilluminato che lascia intravedere le ottovalvole KT 150 con cui è equipaggiato. Dotato di auto bias, di in-gressi bilanciati e single ended, può essere configurato per fun-zionare a triodo o in modalità ultralineare.

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AUDEZE MOBIUS CARBON

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Dopo il grande successo ottenuto dal diffu-sore A3, Magico è orgogliosa di espandere laserie A con l'introduzione del nuovo diffusorebookshelf A1, dal telaio completamente in al-luminio, tweeter in berillio e cono del mid woo-fer in Nanografene, dell'Asub, un sub wooferderivato dall'impareggiabile Qsub, e dal ca-nale centrale ACC, particolarmente indicatoper essere implementato proprio insieme aidiffusori A3. Tutti i nuovi prodotti della serieA di Magico sono realizzati con chassis in al-luminio, tweeter al berillio e coni in Nanogra-fene ( in alluminio per l'Asub) e sono caricatiesclusivamente in sospensione pneumatica.

L'unione fra il preamplificatore e l'amplificatore fi-nale della serie Progression ha dato luogo alnuovo amplificatore integrato presentato recente-mente dalla Dan D'Agostino.Si tratta di un'eletronica modulare che offre due in-

IL NUOVO PROGRESSION INTEGRATED AMPLIFIERBY DAN D'AGOSTINO

WHAT’S UP IN.SIDE

MAGICO INTRODUCE LA NUOVA SERIE A

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gressi single ended e tre bilanciati, compreso un theaterpass through, uscite di linea per il pre out xlr in grado di pi-lotare anche uno o più subwoofer. E' inoltre disponibile una scheda opzionale per ottenere in-gressi phono per fonorivelatori moving coil.

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INSIDE /MAGICOM2

IN.SIDE MAGICO

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Magico non ha certo bisogno di pre-sentazioni. Da dieci anni Magico eAlon Wolf, il proprietario e la mente

responsabile delle creazioni dell'azienda diSan Francisco, rappresentano l'eccellenza as-soluta nella progettazione e realizzazione didiffusori che sono stati capaci di riscrivere lostato dell'arte della materia.Quando si hanno le idee chiare e capacitàstraordinarie, nulla è impossibile.Neanche divenire in un così breve lasso ditempo il brand con cui tutti gli altri costruttoridi sistemi di altoparlanti vengono paragonatiper essere collocati in una attenta, e assoluta,scala di valori.Magico è nata per rendere possibile la realiz-zazione di sistemi di altoparlanti privi di qual-siasi cifra sonica personale, in grado diconfondere i sensi fino al punto di avere allu-cinazioni uditive. Ciò è stato reso possibile dall'adozione dichassis completamente inerti dal punto divista vibrazionale, realizzati allo scopo in al-luminio aerospaziale e, più recentemente, inmonoscocca di carbonio.La lotta alle vibrazioni da una parte e l'osses-sione nel porre gli altoparlanti nelle miglioricondizioni onde potersi comportare come unpistone perfetto, sono lo sforzo quotidiano del-l'azienda americana.La M2, l'ultima nata della serie regina di Ma-gico, deriva dalla M6. La descrizione di questo modello, oltre a su-scitare profonda ammirazione da parte di tutticoloro che conoscono le difficoltà insite nel-

l'arte della ricreazione dei suoni in ambiente,rende immediatamente l'idea dello sforzo ti-tanico che il protocollo di perfezione adottatodalla Magico richiede.Nella M2 strati successivi di fibra di carbonioportano le pareti del diffusore a quasi un cen-timetro di spessore. Ciò significa che lo chassis di questo diffusorenon è prestazionalmente dissimile dallo scudoprotettivo di un jet F35.Questa scocca risulta più rigida di sessantavolte rispetto all'alluminio estruso mentre ilpeso si riduce del 50% e le dimensioni esternedel 30% senza diminuire il volume interno.Inoltre, le pareti curve minimizzano le ondestazionarie e eliminano le diffrazioni.Uno scheletro a tre assi, insieme a tre elementipassanti avvitati, operanti come tiranti, checorrono dal frontale al posteriore, contribuiscead ottenere un involucro assolutamente rigidoche elimina vibrazioni e colorazioni indeside-rate, consentendo agli altoparlanti di perfor-mare con incredibile risoluzione e dinamica.Tutti gli altoparlanti sono serviti da un crosso-ver chiamato Elliptical Symmetry Crossover,un brevetto Magico, formato esclusivamenteda componenti allo stato dell'arte della tede-sca Mundorf.Un sub chassis interno, realizzato con un po-limero brevettato, ospita il midrange per otti-mizzare il controllo e l'articolazione dellefrequenze medio basse, proteggendo inoltrel'altoparlante dalle onde di pressione generatedai woofer. D'altronde questa è una soluzione,seppure implementata ogni volta con forme e

Il sensazionaleDIFFUSORE M2

PRESTAZIONI ASSOLUTE IN CARBONIO

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materiali diversi, che Magico uti-lizza da sempre nei suoi diffusori atre vie. L'M2 incorpora il tweetercon cupola in berillio ricoperta indiamante da 28 mm che vieneanche utilizzata dalla M3 e dallaM6. La geometria ottimizzata e lafinitura al diamante portano le pro-prietà acustiche molto vicine allaperfezione senza aggiungere ilpeso extra che avrebbe una cupolainteramente realizzata in dia-mante.Un tweeter rivoluzionario offre unrapporto ottimale fra peso e rigi-dezza, unico nell'intero panoramadell'audio mondiale.Consente escursioni molto ampiealla cupola utilizzando un motoreal neodimio che è messo a puntoper offrire la migliore sensibilità ela più grande tenuta in potenza.Questo consente alla M2 di offrireenormi dinamiche, dispersionimolto ampie e distorsioni ultrabasse. Ma la tecnologia proprietariadella M2 non finisce certamentequi. Lo studio dei coni degli altopar-lanti ha consentito di compiere deibalzi avanti insperati soltanto dieci

IN.SIDEMAGICO

anni fa. Magico è il primo costrut-tore ad utilizzare grafene nello svi-luppo di coni radicalmente nuovi edalla tecnologia molto avanzata.Questo materiale possiede molteproprietà straordinarie ed è appros-simativamente cento volte piùforte dell'acciaio più resistente. Il nuovo midrange da sei polliciprogettato da Magico e i nuovi woo-fer da sette pollici che troviamonella M2 sono entrambi costruitiutilizzando Nanografene XG MultiWall in carbonio e nuove tessere ri-gide di carbonio proprietarie chesono il venti per cento più leggeree tre volte più rigide dei materialiche venivano utilizzati precedente-mente da Magico per la realizza-zione dei coni. Un ulteriore, decisivo, contributoalle prestazioni stupefacenti delnuovo diffusore Magico M2 è datodall'utilizzo degli MPOD. Questi piedini sono basati sui prin-cipi scientifici alla base dei CLD(Costrained Layer Damping) chesono ben conosciuti e nell'opinionedi Magico costituiscono il metodopiù efficace per dirottare vibrazioni

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indesiderate dai componenti. Funzionanti sotto dei pesi elevatigli MPOD si comportano come deisoppressori di rumore che dissi-pano le risonanze mantenendo ec-cellenti proprietà di accoppiamentodel diffusore al suolo. Questo com-porta una udibile diminuzione diartefatti, risultando in una perfor-mance molto più naturale, traspa-rente, focalizzata.Le M2 vengono fornite con unasorta di chiave inglese, dalla forzadi serraggio preordinata, utile per lamanutenzione periodica della ten-sione dei tiranti interni.

LA M2 OFFRE ENORMI DINAMICHE, DISPERSIONIMOLTO AMPIE E DISTORSIONI MOLTO BASSE

IN.SIDEMAGICO

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BOLLINGER LA GRANDE ANNÉE 2008LA MIGLIORE DI SEMPRE

Lo Champagne Grande Année della can-tina Bollinger, una Maison familiareaccreditata dalla Corona di Inghilterra

insieme a pochissime altre (sei o sette) almondo, è un grande classico dellatradizione francese e un simbolo autentico dirara eccellenza. Il produttore francese, con ladenominazione AOC, è sinonimo di altissimaqualità e grandissimo pregio.Gli champagne millesimati della cantinafrancese vengono prodotti solo nelle annate

migliori e La Grande Année 2008 non fa certoeccezione, anzi, viene da moltissimi conside-rata la migliore di sempre.Composto per un terzo di Chardonnay (Cra-mant e Oger) e per due terzi di Pinot Nero (inmaggioranza di Aÿ e di Verzenay), al 91% deri-vati da Grands crus ed al 9% da Premiers crus,perfettamente bilanciati fra loro.Nella Valle della Mama, una zona collinare conterreni calcarei di origine organica e gassosa,si ottengono vitigni eccezionali, anche grazie

UN GRANDEChampagne

GODERE/WINE

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all'ottimale deflusso delle acque. Piove moltissimo e le temperature atlanticheritardano la maturazione delle uve quel tantoche basta per divenire particolarmente adatteallo sviluppo delle pre-ziose bollicine. Il metodo di coltivazioneè il Guyot classico, ot-timo per ottenere grande qualità e buona resa,che prevede la potatura delle foglie ad esclu-sione del tralcio dell'anno precedente e delcosiddetto sperone, una parte limitata a po-chissime gemme. La raccolta è svolta a mano,dopo un'attenta selezione operata da racco-glitori che sanno il fatto loro in termini vitivi-nicoli e tramandano la loro esperienza dipadre in figlio. Dopo aver fermentato in tini di acciaio l'affi-namento, del prodotto già miscelato, proseguein botti di rovere francese. Questo champagne prevede un invecchia-mento in bottiglia che è pari al doppio rispettoal disciplinare francese per la produzionedello champagne, essendo raccomandato unperiodo di almeno cinque anni. Sgorga in un meraviglioso giallo paglierino,cristallino, dai riflessi verdi, tipici della suagioventù. Raffinatissimo e persistente il perlage. Elegante al naso, con sottili aromi di agrumisecchi, fresco e complesso, regala ulteriori sen-tori di pera e di pesca, crosta di pane fragrante

e cospicue speziature. Fresco e sapido al gusto, con finale protratto in-sieme alle goduriose note fruttate, al miele e li-mone candito, e a una nota amara nel finale. Se

ne raccomanda la matu-razione ancora per qual-che anno, onde riuscire acarpire fino in fondo i

suoi segreti e godere di tutte le sfumature conle quali può autenticamente emozionare.

- Giovanni Furlan

GODERE/WINE

UN TERZO DI CHARDONNAY,DUE TERZI DI PINOT NERO

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NAGRAHD Preamp

IN.SIDE NAGRA

INSIDE /

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ALTA DEFINIZIONE SVIZZERAVENT'ANNI FA LA NAGRA RILASCIAVASUL MERCATO QUELL'AUTENTICA PIETRA MILIARE CHE RISPONDE ALNOME DI PL-P.UN PREAMPLIFICATORE VALVOLARECOMPATTO CHE HA RISCRITTO COSAFOSSE LECITO ATTENDERSI DAUN'ELETTRONICA A TUBI NEL 1998. ORA, NEL 2019, È LA VOLTA DELL'HDPREAMP.

Un altro preamplificatore che co-niuga in sé suono assoluto e pre-stazioni strumentali alle misure

migliori di qualsiasi altro mai apparsonella storia dell'audio mondiale.D’altronde Nagra è universalmente nota,da decenni, per essere un'azienda conuna capacità di ingegnerizzazione e unaqualità costruttiva forse irraggiungibileper chiunque altro.Il suo mitico registratore a bobine del1951, a firma di Stefan Kudelsky, rivolu-zionò l'industria dell'audio professionaleconsentendo ad emittenti televisive, tea-tri, società di broadcasting in generale, divedere molto semplificato il proprio la-voro, rendendolo di una qualità insperataall'epoca, ma straordinaria ancor oggi.Grazie a una miniaturizzazione cosìspinta da renderlo quasi un orologioGrand Complication, il registratore po-teva essere agevolmente trasportato,usato ovunque, proprio come accade oggicon un qualsiasi computer portatile.Ma stiamo parlando di settant'anni fa!Successivamente Nagra ha iniziato lasua ricerca nel campo hi-fi dove si è di-stinta da subito per la creazione dellaserie Classic, divenuta nel breve volgeredi qualche mese dal lancio un best sellerassoluto. Ormai attiva sui mercati di tuttoil mondo l'azienda svizzera ha poi deciso,ed è cronaca di questi tempi, di approfon-dire ulteriormente l'approccio proget-tuale relativo alle elettroniche audio.Nel 2018 nasce la serie HD, situata per de-finizione nella sfera più elevata e oltran-zista del settore High End.Il team di progettazione Nagra, formatoda dieci fra i migliori ingegneri elettro-nici al mondo, ha lavorato per oltre treanni al progetto dell'HD Preamp.

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L'ambizioso protocollo previsto per questa elettro-nica parlava chiaro sin da subito: doveva essere ilpreamplificatore più rivelatore, musicale e intri-gante del mondo. Era chiamato a suonare comenessun altro prima di lui per realismo, dinamica, ve-locità, contrasto, qualità tonali.E così è stato. Ad un livello tale da sorprendere i piùattenti critici audio mondiali, increduli che si fossepotuto compiere un simile balzo prestazionale in unlasso di tempo relativamente breve, se si considerala storia dell'audio hi-fi dal suo inizio fino ai nostrigiorni. Oggi possiamo affermare con assoluta cer-tezza che non esiste elettronica che possa vantarele prestazioni elettriche dell'HD Preamp, né, cre-diamo, il suo suono. Nulla è stato lasciato al caso,né alcuna limitazione di spesa relativamente albudget è mai stata considerata.La circuitazione elettronica, le parti meccaniche,l'alimentazione e la lotta alle problematiche atti-nenti le vibrazioni e lo sviluppo del calore sonostate risolte partendo dal presupposto che ogni cosafosse pensata e costruita esclusivamente nella mo-dalità migliore per ottemperare agli stringenti re-quisiti previsti, non importa quanto laboriosa ocostosa, riscrivendo per l'occasione lo stato dell'artedella materia.Ogni più piccola modifica, ogni più minuscolascelta, opzione, alternativa è stata sottoposta, oltreche alle più stringenti e dettagliate misurazioni, aduna costante verifica da parte del panel d'ascoltoche si è sottoposto a estenuanti sessioni volte a va-gliare qualsiasi resistenza, condensatore, tubo avuoto usato anche per un solo test.Il risultato di questo sforzo eccezionale lo si vede inqueste pagine: assolutamente strabiliante dal puntodi vista estetico, inarrivabile da quello costruttivo,semplicemente inaudito, ad oggi, in termini sonici.Completamente inediti sono i risultati al banco diprova: mai nessuna elettronica al mondo, proprionessuna, ha potuto vantare le incredibili perfor-mance strumentali dell'HD Preamp.Questo dipende dalla straordinaria raffinatezza delprogetto e dalla qualità stellare di tutte le sue com-ponenti. Il controllo di volume, ad esempio, è una

tecnologia proprietaria brevettata che assicura nonsolo la identica rispondenza dei due canali ma con-sente di garantire livelli di trasparenza impossibilida offrire per qualsiasi potenziometro tradizionaleo array di resistenze. Il segnale in ingresso non è at-tenuato, la regolazione del volume avviene selezio-

IN.SIDE NAGRA

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nando uno dei valori del trasformatore di ingresso,anch'esso progettato e realizzato completamentecustom da Nagra. L'alimentazione a super condensatori è una nuovatecnologia che integra il rumore bassissimo di unabatteria con la capacità di fornire alte correnti dellemigliori alimentazioni lineari.Il telaio e il supporto del preamplificatore sono rea-lizzati in maniera da abbassare le risonanze micro-foniche di una entità inedita.L'HD Preamp, come detto, vanta le migliori specifi-che mai stabilite da qualsiasi preamplificatore avalvole. Basti considerare che il livello di rumore èpiù basso di meno 160 dB e la risposta in frequenzaè estesa da 5 Hz a 200 kHz con una risposta in faseperfettamente integra.Il suono prodotto da questa splendida opera di in-gegneria audio è olografico, denso, vero, dotato diuna stabilità granitica. Ogni più minuto dettaglio in grado di descrivere piùaccuratamente lo strumento che lo ha prodotto ri-sulta facilmente ascoltabile, essendo proiettato suun fondo nero come l'abisso della notte.Il silenzio fra le note è un qualcosa di trascen-dentale, vertiginoso, emblematico di una qualitàeccezionale. Il controllo operato dall'enorme ali-mentazione è evidente in gamma bassa: profonda,plastica, veloce. Tutto lo spettro audio riprodotto è

IN.SIDE NAGRA

vivido, pulsante, vero. Al punto che qualsiasi altro apparecchio appare alconfronto incolore, esangue, lentissimo.C'è un unico modo per conoscere fin dove si èspinta la tecnologia al servizio della preamplifica-zione del segnale audio, per godere di prestazioniinedite, per emozionarsi come mai di fronte a quelloche è e rimane, in fin dei conti, solo un tramite franoi e la musica: prenotare un ascolto in condizionicontrollate del Nagra HD Preamp.

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L’abitofa il monaco

GODERE/THE COUNT’S SPEECH

Se nei profumi riconosciamo la nostra anima piùistintiva e animalesca, nel nostro guardaroba c’èla costruzione razionale e l’organizzazione dellastessa. L’abito fa il monaco, bisogna però dimo-strare di esserlo realmente. Quante volte si è stati dubbiosi davanti allo spec-chio se indossare quella giacca, quella polo, quellacravatta. E quante altre volte il dubbio ha assalito prima diun meeting di lavoro, un incontro galante, un sem-plice invito per un cocktail a casa di amici. Una buona conoscenza del proprio modo di essere

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porterà ad una buona conoscenza nell’appa-rire. Cominciamo a capire come, quando edove indossare i nostri must have per la pros-sima stagione autunnale. Innanzitutto conoscere e riconoscere i pesi ele strutture dei tessuti sarebbe un ulteriorepasso avanti per diventare il “Monaco” per-fetto, per ora ci accontenteremo di saper in-dossare il capo giusto nel momento giusto. Soprattutto definiremo cinque mood per cin-que differenti occasioni.

Al lavoro dalla mattina alla sera passando perun aperitivo dell’ultimo momentoIn questo caso una classica grisaglia grigiomedio, una camicia con una leggera bacchet-tina bianca e celeste con collo italiano ed unacravatta preferibilmente fondo blu. Il rischio di apparire troppo “politburo” può es-sere attenuato da un tocco di colore sulla po-chette. Se si vuole osare e se ci si senteGordon Ghekko sicuri e pronti ad azzannare,anche una cravatta con colori forti sarebbeperfetta. Per l’aperitivo via la cravatta e la pochette, unitalianissimo Spritz condurrà alla cena.

Serata importanteUn invito a cena senza delitto, perlomenosenza quello che si compirebbe indossando ilcapo sbagliato. Un abito dalle tinte scure, va benissimo un blunotte, no al nero se non richiesto espressa-mente con un invito “black tie”. Una rigorosa e candida camicia bianca congemelli, una cravatta fondo blu con disegnigeometrici. Evitare di essere troppo “viva gli sposi” e pren-dere un bel Martini cocktail, ricordando chenon ci si chiama James.

Il vero passepartout, la chiave valida 24h peraprire qualsiasi porta. Signori... il blazerLa vera giacca mitologica, quella che non devemancare mai e poi mai nel guardaroba. Due bottoni, tre strappato a due, doppiopetto,comunque lo si possieda va bene, coprirà leeventuali inadempienze di eleganza, sarà lacoperta di Linus. Una camicia button down ed una cravatta re-gimental saranno una buona compagnia, in-sieme ad un pantalone grigio medio di lanabattuta e ad una scarpa marrone.

GODERE/THE COUNT’S SPEECH

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La vocazione sportiva del blazer è adatta intanti contesti e tanti momenti della giornata. Come un eterno Peter Pan, sorseggiando gintonic, il blazer farà volare fino all’isola che non c’è.

The pen is on the tableLezione d’inglese. Non può mancare il richiamo della foresta, ilritorno alle origini, la madre Scozia. In ogni guardaroba che si rispetti deve esserciuna giacca di tweed. In pied de poule o chevron è la giacca che siinfila appena l'ultimo cliente del venerdì avràsalutato. Via il rigore della cravatta, via la ca-micia di popeline, pronti ad infilare una bellamaglia dolcevita, in shetland da uomini veri,in cashmere se ci si adagia ai piaceri delladolce-vita. Un bel pantalone di fustagno ed uno scarpon-cino scamosciato, tirando fuori il capo cerato,quello che maleodorava e tanti guai con le ra-gazze aveva procurato. Oggi ha preso le rughe del tempo, non è nean-che così “puzzolente”, ed invecchiando con noici rende anche più affascinanti. Un bel sigaro, toscano per chi avrà indossatolo shetland, o un cubano per chi avrà sceltouna maglia in cashmere, e soprattutto un whi-sky torbato e singlemalt per immaginarsinelle highlands , come un custode del tempoeterno di quei luoghi.

Alla ricerca del dandy perdutoLa recherche non è fatta di emozioni, di sen-sazioni, di odori di Madeleine, ma anche difragili ricordi di altri tempi, di nonni con il ba-stone e il cappello, di colazioni al bar consplendidi maritozzi con panna mentre vicinola rassicurante figura del nonno, in abito prin-cipe di Galles, salutava amici con un gestodella mano sul cappello, e signore alzandosidalla sedia di ferro. In questo abito c’è tutta ladifferenza del mondo come lo conosciamo edel mondo come era ai tempi dell’eleganzainossidabile. Questo abito è per uomini chenon temono, che non devono dimostrare, chesanno di poter essere fuori dal tempo perchélo governano. Tolti i guanti, arriverà il caffèche si correggerà con l’anice, e da quel bar siassisterà, come in un loggione, al grande tea-tro della vita.

- G. M.

GODERE/THE COUNT’S SPEECH

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Audio Natali Srl - Via Alessandro Volta 14 - 51016 Montecatini Terme - Pistoia - Tel 0572-772595 - Fax 0572-913216

Web: www.audionatali.com - E-mail: [email protected]

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AVM Audio

AVM, DA PIÙ DI TRENT'ANNI, SVILUPPA E COSTRUISCE ELETTRONICHE PENSATE PER OFFRIRE UNA ELEVATA QUALITÀDI RIPRODUZIONE MUSICALE.QUESTA VIENE INTESA COME LACAPACITÀ DA PARTE DI QUALSIASIAPPARECCHIATURA AUDIO DI NASCONDERE, QUANTO PIÙ POSSIBILE, LA PROPRIA IMPRONTA SONICA ONDE LASCIARE PURO E INTEGRO IL SEGNALE AUDIO ORIGINALE.

INSIDE /

DAL 1986, LA GIOIA DELL'ASCOLTO

IN.SIDE AVM AUDIO

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damentale produrre oggetti di cui non si possa far altroche constatare la più assoluta neutralità timbrica.Minore sarà la caratterizzazione sonica di un dato appa-recchio, più facilmente la registrazione uscirà in tutta lasua bellezza, travolgendo l'ascoltatore con un senso delvero di grande intensità.In AVM si pongono ogni giorno questa domanda: “qualetipo di lavoro svolgerà questo componente e come pos-siamo far si che lo faccia al livello più alto possibile?”La risposta è quasi sempre la stessa: utilizzare circuitiquanto più semplici possibili, compatibilmente con lefunzioni da svolgere, perché quelli complicati hanno

La passione per la musica, qualsiasi tipo di musica,è la scintilla che ha mosso tutto nella vita di UdoBessner, proprietario e progettista di AVM. Dispen-

sare l'emozione della regina delle arti agli appassionatidi tutto il mondo è, precisamente, lo scopo ultimo del co-struttore tedesco.Gli amplificatori, i lettori cd, gli streamer AVM infondonogioia nella sala d'ascolto di chiunque voglia distillare ognipiù recessa nuance interpretativa, apprezzare più in pro-fondità la timbrica autentica degli strumenti, lasciarsiscuotere da una dinamica a grandezza naturale.Per riuscire in questo, la casa tedesca, crede che sia fon-

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competitor che possa far meglioanche nella redazione del listino.I clienti di tutto il mondo hanno pre-miato AVM proprio per la sua este-nuante attenzione alla congruitàdell'offerta. D'altronde l'attenzione alprodotto è maniacale. Tutto viene co-struito in fabbrica, non lontano daStoccarda, patria di eccellenze indu-striali conosciute e ambite in tutto ilmondo, così come interno vienemantenuto il design e la progetta-zione. Questo assicura un'altissimaqualità generale, un controllo delprodotto molto attento e costante neltempo, e una possibilità di interve-nire per l'assistenza ai clienti velo-cissima. AVM attualmente producepreamplificatori, amplificatori finalimono e stereo, amplificatori inte-grati, all in one, lettori cd, streamerse giradischi, attraverso tre differentilinee di prodotto: Inspiration, Evolu-tion, Ovation. Elettroniche, anche valvolari graziea degli elementi modulari a tubi chepossono essere richiesti e acquistatianche successivamente, di grandepotenza, capaci di soddisfare qual-siasi esigenza, anche con i diffusoripiù ostici del mercato.Sorgenti digitali in grado di colle-garsi al resto del mondo attraverso iservizi di streaming offerti da Qobuz,Tidal, ecc., o di rendere omaggio al

caro, vecchio compact disc donan-dogli una luce nuova. E anche di fareentrambe le cose insieme, come ac-cade negli streamer dotati di mecca-nica di lettura.E cosa dire degli incredibili lettori cd,dotati di ingressi digitali e USB asin-crono (che non hanno quindi biso-gno di drivers) per comportarsi comeun vero e proprio convertitore sepa-rato, di quello phono per testine MMo MC, della radio con RDS, di una ec-cellente uscita cuffia e di un poten-tissimo amplificatore integrato da165 W per canale?Nessuno si aspetta una qualità e unaversatilità simile a quella ottenibiledel Compact Disc Receiver Inspira-tion C 2.2, semplicemente guardandoda fuori la sua silhouette priva difronzoli e dalle proporzioni partico-larmente armoniose.Solo ascoltandolo e potendolo sfio-rare ci si accorge della qualità

sempre bisogno di ulteriori compo-nenti per assicurarne il corretto fun-zionamento. Una progettazione doveogni parte dell'elettronica abbia uncompito chiaro e definito, unagrande semplicità generale, un nu-mero ridotto di componenti è garan-zia di un grande risultato, purché sisappia come e dove semplificare e ri-durre. Anche perché quello che nonc'è non può in alcun modo affliggereil suono con la sua presenza, non hacosti e non si potrà mai rompere.I componenti Hi Fi, in fondo, nonsono cose. Per un appassionato essisono principalmente una parte dellacasa, ed è per questo che anchel'aspetto estetico riveste grande im-portanza. Così come fondamentale èl'esperienza della relazione che sipuò avere con essi, il piacere nell'uti-lizzo, la chiarezza del funziona-mento. Ecco dunque svelato il credodi AVM: semplicità circuitale, atten-zione estetica, interfaccia utente na-turale e intuitiva.Tutto ciò viene offerto con un'atten-zione particolare al non lasciare chei costi prendano il sopravvento.Le elettroniche AVM sono fra le mi-gliori rappresentanti del rapportoqualità/prezzo dell'intera industriadell'audio. Certo, si tratta pur sempredel settore top dell'audio estremo,ma davvero si stenta a trovare un

Amplificatore finale mono AVM Ovation MA 8.2

Giradischi AVM R 5.3 Cellini

IN.SIDE AVM AUDIO

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estrema della sua costruzione e del-l'intelligenza e ricchezza delle suesoluzioni. Tutti i segnali che possonoessere gestiti dai suoi tre ingressiprincipali vengono ricampionati a 24bit e 192 kHz di risoluzione.Mentre chi vuole collegare alla mac-china un dac ancora più prestante,come ad esempio quello contenutonel media player l'AVM Evolution MP5.2, può usufruire delle due uscite di-gitali implementate in questo ecce-zionale all in one.Se poi si volessero aggiungere anchele funzioni di streamer basteràorientarsi su uno dei Compact Strea-ming CD Receiver come l'EvolutionCS 5.2 o, salendo in prestazioni, gliOvation CS 6.2 e CS 8.2.Nel caso in cui invece si preferissedotarsi di sorgenti dedicate esclusi-vamente alla gestione dei segnali di-gitali, lasciando che la parteamplificatrice del segnale vengasvolta da un amplificatore integratoo, meglio, da una coppia pre e finale,c'è l'assoluto imbarazzo della scelta.Preamplificatori puri o in grado di ef-fettuare lo streaming del segnale di-gitale dalla rete, con anche ingressidigitali classici, come il Modular Pre-amplifier Evolution PA 3.2 o il sensa-zionale Streaming PreamplifierOvation SD 8.2, e finali stereo o monocon potenze anche elevatissime

IN.SIDE AVM AUDIO

come l'Evolution SA 3.2 da 325 W percanale o i tellurici mono Ovation MA8.2, da 1250 W su tutti i carichi possi-bili, rendono possibile costruire ca-tene audio di livello molto elevatocon estrema facilità e grande soddi-sfazione nel risultato sonico finale.

Compact Streaming CD Receiver AVM Ovation CS 6.2

Modular Preamplifier AVM Evolution PA 3.2

Streaming Preamplifier AVM Ovation SD 8.2

Amplificatore finale stereo AVM Evolution SA 3.2

Compact Disc Receiver AVM Inspiration C 2.2

Expansion Card AVM Ovation PA 8.2 Tube Output

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MERCEDES BENZ AMG GT COUPÈ E GT 4

La scelta di Mercedes Benz di produrre unaautentica GT, capace di essere una belva sustrada ma anche un'autentica compagna,

idonea alla vita di tutti i giorni, si è rivelata vin-cente. Il livello costruttivo di questa GT è il mas-simo possibile per il segmento di appartenenza,disponibile in più versioni, via via più muscolari eprestanti.Si parte dall'avere a disposizione 476 cv e 630 Nmdi coppia, per uno zero cento sul limite dei quattrosecondi, ovvero una prestazione assolutamentesuperlativa.Poi, per chi volesse di più, ancora di più, per chicercasse il brivido massimo su strada e un godi-mento estremo fatto di adrenalina pura, si attingealle versioni S, forti di 522 cv e 670 Nm di coppiaper uno zero cento in 3.8 secondi e alle R che, con585 cv, 700 Nm, uno zero cento compiuto in 3,6 euna velocità massima pari a ben 318 km/h collo-

cano la GT di Mercedes nella rarefatta compagniadelle migliori supercar al mondo.Tali eccellenti prestazioni sono fruite grazie a untelaio dalle reazioni sincere e sicure, in grado di in-fondere fiducia e spostare molto in alto quello cheè possibile chiedere a questa autovettura. Il tutto si fonde in quello che è un autentico capo-lavoro di design.Capace di rimandare immediatamente all'innatoconcetto di sportiva (estrema ma non ostentata), ri-tagliandosi una bolla nel tempo che la renderà persempre un classico, scevro da miglioramenti, im-permeabile a qualsiasi futuro restyling.

Mercedes Benz AMG GT 63 4Le coupè a due porte sono da sempre l'archetipostesso della vettura sportiva, della granturismo perantonomasia. Più recentemente però, le istanze di coloro che non

Veloci, potenti, bellissime

GODERE/CAR

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intendono abdicare alle prestazioni e alla qualitàper esigenze di spazio, ha indotto Mercedes aporsi nelle condizioni di poter offrire il medesimospirito sportivo che anima la GT distillato in unaforma diversa.È quindi nata la AMG GT 4Matic+ Coupé 4, unagranturismo che non teme confronti.Con il suo V8 biturbo assicura tutte le emozionidella GT coupè ma con una spaziosità da berlina.Efficiente, velocissima, potente e raffinata.Vanta tecnologie innovative come la trazione in-tegrale completamente variabile 4MATIC+ e l'asseposteriore sterzante, di serie in tutti i modelli V8,con le quali offre prestazioni simili a quelle delle

auto da gara. Con il cambio a 9 marce SPEEDSHIFT MCT AMGcon funzione RACE START, ad esempio, si approdaa sprint da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi. Nel più elevato comfort possibile, garantito daglispettacolari interni, curati maniacalmente anchenegli assemblaggi perfetti di pelle, alluminio,legno. Godere di automobili così è un'esperienza da pro-vare, simile a una sinfonia musicale, dove le alter-nanze di pianissimo e fortissimo di una grandeorchestra generano un'emozione dopo l'altra.

- Giovanni De Sanctis

GODERE/CAR

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Leonard Cohen,Poeta cantautore

QUANDO ERA UN RAGAZZO, LEONARD COHEN RICEVETTE UNCONSIGLIO DA SUA MADRE: “QUANDO STAI CERCANDO DI FAREQUALCOSA, MA TI SENTI BLOCCATO E NON RIESCI AD ANDAREAVANTI, QUANDO TI SEMBRA CHE TUTTO DIVENTI TROPPO DIFFICILE, USA QUESTO SISTEMA: CALMATI, SPALMATI IL SAPONE SUL VISO E FATTI LA BARBA. VEDRAI CHE LE COSE DIVENTERANNO SUBITO PIÙ CHIARE”.

IN.SIDE LEONARD COEN

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Per quanto ci è dato sapere, Leonard usò questo con-siglio almeno una volta nella sua vita: durante unconcerto a Tel Aviv nel 1972. Era sul palco, stava cantando le sue canzoni, e im-provvisamente si rivolse al pubblico dicendo: “Per-donatemi, ma stasera non riesco a darvi quello chevorrei”. Annunciò che avrebbe interrotto il concerto,e che sarebbe andato in camerino. “Se riusciremo a rimettere insieme le cose, torne-remo”. Una volta nel backstage cercò di convinceregli organizzatori a rimborsare gli spettatori, avrebbepagato di tasca sua i biglietti restituiti. I collaboratori riuscirono a farlo desistere, almenoper qualche minuto, e allora Leonard si ricordò delconsiglio di sua madre: trovò un rasoio, si mise da-vanti a uno specchio, e si fece la barba. Quando ebbe finito, rientrò sul palco, ricominciò acantare e alla fine concluse la performance com-mosso, con le lacrime agli occhi, forse compliceanche una punta d’acido trovata nel fodero di unachitarra, che probabilmente servì da corroborante al-

meno quanto il suggerimento della mamma. L’interascena (LSD a parte), per chi volesse vederla, è docu-mentata nel film “Bird on a wire” di Tony Palmer, cheseguì l’intera tournée di Cohen con la macchina dapresa.Chissà quante volte il grande canadese fu costrettoa farsi la barba nell’autunno del 2004, quando vennea sapere che la sua amica e manager Kelley Lynch loaveva privato del suo intero patrimonio, mandandololetteralmente sul lastrico. Pubblicamente lui commentò: “È quanto basta perintaccare l’umore”, maneggiando perfettamentequell’ironia con cui per decenni aveva disinnescatola tristezza nelle sue canzoni. Di lì a poco fu costretto (non gli rimanevano neppurei soldi per pagare il fisco) a rimettersi al lavoro, a tor-nare a suonare dal vivo. Lui che non aveva mai amato le esibizioni live, con-vinto che ogni sera mancasse sempre qualcosa ri-spetto a quello che il pubblico avrebbe meritato.Alla fine però cedette agli inviti insistenti di chi gli

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stava vicino: ingaggiò una band di musicisti straor-dinari, si chiuse in una grande sala prove, e simulòper mesi il concerto che avrebbe portato in giro dal2008 al 2013, con in mezzo un paio d’anni di pausa. Alla fine, quando si convinse di essere pronto, Cohencominciò questo lunghissimo tour con uno spetta-colo curato e preparato in ogni minimo dettaglio,battute comprese. Prima di darsi al pubblico del resto del mondo, però,decise di fare una serata zero, e scelse una cittadinadel suo Canada, Fredericton. Giocando con il refrain di un suo brano di successoche diceva “First we take Manhattan, then we takeBerlin”, disse alla band: “First we take Fredericton,then we take Berlin”. Molti anni dopo quel concerto sarebbe stato immor-talato in un EP a tiratura limitata che testimonia iltrionfale ritorno sulle scene, quando Leonard si trovòdavanti all’ovazione di un pubblico che lo aspettavada molti anni. E improvvisamente, dopo aver sof-ferto le tournée per decenni, quest’uomo, finalmentelibero dalla depressione che lo aveva accompagnatoper quasi tutta la vita, si accorse che cantare per lagente gli piaceva, lo divertiva. Per questo le scalette si dilatarono a dismisura nelcorso degli anni, fino a superare le tre ore di musica,con molti intermezzi scherzosi, molte battute sor-nione, come sempre indispensabili per trovarel’equilibrio in un canzoniere intriso di profonda ma-linconia, tanto che un critico di fronte al suo “Cohen

Live” del 1973 aveva scritto: “Oh, Lenny, che cosa tiaddolora così tanto? Va bene cantare canzoni tristi, ma qui siamo a un li-vello che è impossibile da credere” .In realtà fin dal primo album del 1967 (“Songs of Leo-nard Cohen”) la disperazione non ha mai vinto laguerra con la volontà di sperare, di immaginare, al-meno nelle canzoni, un principio ordinatore ispiratoal Bene. I temi di Cohen per cinquant’anni sono sempre statigli stessi, a cominciare dal rapporto tra gli uomini etra l’uomo e la donna, visto come un continuo alter-narsi tra unione e conflitto, e il perenne confrontotra il male che imprigiona le persone e la ricerca spi-rituale che può liberarle.L’ultimo album è uscito poco prima della sua mortee s’intitola “You want it darker”. È stato interpretatocome un commiato, fin dal ritornello della title track,che recita “I’m ready, my Lord” e dal quell’“Hineni” ri-petuto in continuazione, che è l’ “Eccomi” con cuiAbramo risponde a Dio che gli sta chiedendo il sa-crificio di suo figlio Isacco. Leonard Cohen era ebreo, non si è mai dichiaratocredente, ma ha spiegato che la religione “è il pae-saggio in cui ho sempre vissuto”. La morte lo ha trovato pronto, e c’è da sperare che,ovunque sia, qualcuno abbia costruito per lui una“Tower of song”.

- Lorenzo Mei

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Whitesnake - Flesh And Blood

L'ultima incarnazione degli Whitesnake di David Co-verdale è sulle scene da qualche anno.Contornato da Red Beach e Michael Devin alla chi-tarra e al basso, Joel Hoekstra all'altra chitarra e daTommy Aldridge dietro le pelli, autentica pantera delrock più patinato e inossidabile.Ciliegina sulla torta l'italiano Michele Luppi alle ta-stiere, ormai una garanzia anche per un mostro delrock come David Coverdale. Probabilmente una lineup affiatata come non mai prima. L'ex Deep Purple haancora una voce piuttosto interessante nonostantesi avvicini alle settanta primavere.Sempre iconico, sempre on the road, sempre carico,sfoga in quest'ultima fatica discografica tutta laclasse di cui è capace.Il disco si snoda fra sonorità che riecheggiano quelledel capolavoro 1987 e strizzano l'occhio alle costru-zioni ritmiche di Lovehunter, quindi avrà l'effetto deldéjà-vu per moltissimi di coloro che seguono gli Whi-tesnake da quarant'anni ma, allo stesso tempo, potràguadagnare nuovi adepti alla causa del serpente

bianco. Perché il gruppo suona che è un delirio e per-ché la costruzione di ogni singolo brano, ancorchénon rivoluzionata rispetto ad un passato anche re-cente, è attenta, misurata e avvincente.Questo nuovo lavoro trasuda hard rock, blues e infi-nita passione. La grandezza di questa band sta nel rendere chiaroa chiunque, anche coloro non necessariamente ap-passionati del genere, come si tratti di sei autenticifuoriclasse che si divertono nel suonare ciò che li ap-passiona di più.La freschezza degli arrangiamenti, classici ma effi-caci, e la disinvoltura nell'incedere rimandano a unaclasse cristallina che, anche in quest'ultimo titolo,non lascia spazio a critiche di alcun tipo. Eccezion fatta, forse, per una certa banalità dei testiche, però, sono anch'essi un fil rouge che ricuce in-sieme tutta la carriera di quell'autentico animale da pal-coscenico che risponde al nome di David Coverdale.

- L. F.

GODERE/MUSIC

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