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ISIS “G. D’ANNUNZIO-M.FABIANI” ALLIEVI BES/DSA: STRUMENTI COMPENSANTIVI E MISURE DISPENSATIVE, IL PDP, IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTI I.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
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ISIS “G. D’ANNUNZIO-M.FABIANI”
ALLIEVI BES/DSA: STRUMENTI
COMPENSANTIVI E MISURE DISPENSATIVE,
IL PDP, IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
Strumenti compensativi e misure dispensative non sono facilitazioni, bensì
MEDIATORI DIDATTICI che promuovono autonomia, motivazione,
benessere
Come specificato nelle linee guida, queste accortezze non semplificano lo sforzo
cognitivo necessario allo svolgimento dei compiti o delle prove, ma consentono ai
ragazzi con DSA di essere alla pari dei propri compagni.
QUESTO E’ IL MOTIVO PER CUI NEL PDP NON VANNO
UTILIZZATE FORMULE QUALI “ALL’OCCORRENZA,
EVENTUALMENTE”, etc.
STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE (strategie) DISPENSATIVE
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
STRUMENTI COMPENSATIVI: COME FARE?
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
Esempio: l’uso del computer
«Mio figlio (il mio studente) non vuole usare il computer inclasse per non sembrare diverso dagli altri»
L’uso del computer, come di qualunque altro strumento compensativo, ha loscopo di arrecare un beneficio allo studente e non di creare ansia.Meglio predisporre nel time-table scolastico attività che venganoregolarmente svolte in aula informatica, per tutta la classe e scrivere nelPiano Didattico Personalizzato che il computer verrà utilizzato per losvolgimento dei compiti a casa.Contemporaneamente, lavorare sinergicamente perché l’alunno comprendagradualmente l’importanza di usare il pc anche in classe.
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
Esempio: il tempo in più
«Ho regolarmente predisposto che in classe, durante le verifiche, ilmio studente abbia del tempo in più per elaborare il suo compito,ma lui non apprezza. Che fare?»
Gli studenti BES e DSA si stancano più facilmente degli altri studenti eperdono più facilmente la concentrazione.Inoltre, da un punto di vista pratico, è complessa la gestione del tempo inpiù, durante lo svolgimento dei compiti in classe; perciò sembra ragionevolela riduzione (per quantità) del lavoro scritto.Infatti…
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
La misura dispensativa nasce per consentire allo studente di
lavorare secondo le sue capacità, senza arrivare ad esaurire le
proprie risorse individuali.
Quando avrà concluso il suo lavoro, grazie alla misura
dispensativa, avrà lavorato in serenità e con lo stesso impegno
di qualunque altro studente.
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
Esempio: minore quantità di esercizi
«Concedo sempre ai miei studenti DSA la misura dispensativa,con una minor quantità di lavoro.Allora, è giusto valutare da 0 a 10, come per tutti, o devo mettereun tetto, come 7 0 8?»
Applicando la misura dispensativa, si è messo lo studente DSAnella stessa condizione degli altri studenti ed egli potrà cercare didare il suo massimo.Quindi, la valutazione va da 0 a 10.
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
RMDeficit senso-motoriSindromi cromosomiche o a base neurobiologica
allievi BES: PDP sì, PDP no?
L.104/92 Certificazione sanitaria
DSA L.170/10 Diagnosi clinica
Funzionamento limite;ADHD;Problematiche motorie, prassiche; svantaggio linguistico, socioeconomico, culturale, ecc.
DM 27/12/12Individuazione
scuolaCM 8/03/13Nota MIUR 22/11/13
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
LA DIRETTIVA DEL 12 DICEMBRE 2012
«Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare
Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o
anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le
scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.»
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
«Si evidenzia, in particolare, la necessità di elaborare un percorso
individualizzato e personalizzato per alunni e
studenti con bisogni educativi speciali, ancheattraverso la redazione di un Piano Didattico
Personalizzato, […], che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la
funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate»
LA DIRETTIVA DEL 12 DICEMBRE 2012
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
LA CM 8 DEL 6 MARZO 2013
«Il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti
compensativi e dispensativi»
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
«Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente,
verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso.»
LA CM 8 DEL 6 MARZO 2013
«Si evidenzia pertanto la necessità di superare e risolvere le difficoltà legate ai tempi di rilascio delle certificazioni (in molti casi superiori ai
sei mesi) adottando comunque un piano didattico individualizzato e personalizzato nonché tutte le misure che le esigenze educative
riscontrate richiedono.»
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
LA NOTA MIUR 22/11/2013
«...si richiama l’attenzione sulla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento.
[…] la rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non dovrebbe indurre all’attivazione di un percorso specifico con la
conseguente compilazione di un Piano Didattico Personalizzato»
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
ALLIEVI DSA: ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
SEZIONI PRESENTI NELL’ALLEGATO
-presentazione dell’alunno/a e diagnosi medico-specialistica;
-descrizione dell’operato all’interno del gruppo classe;
-sintesi del profilo funzionale dell’alunno;
-metodologie e procedure messe in atto dal consiglio di classe per il successo
formativo;
-strumenti di verifica adottati;
-criteri di valutazione adottati;
-modalità previste per lo svolgimento delle prove.
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
La sezione fondamentale per la Commissione è quella relativa alle indicazioni per le prove degli Esami di Stato. Per tale ragione è bene non trascurare di indicare se:-sono necessari tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove;-è necessario che un commissario legga all’alunno il testo della prova;-è necessario l’uso di registrazioni vocali;-è necessaria una data strumentazione per l’ascolto;-sono stati utilizzati strumenti compensativi (sono gli stessi elencati nel PDP dell’alunno);-sono stati utilizzati strumenti dispensativi (sono gli stessi elencati nel PDP dell’alunno);-è stata effettuata una valutazione personalizzata secondo apposite griglie per l’alunno;-è necessario l’uso di particolari font per la redazione della prova da somministrare;-è fondamentale l’uso di strumentazione informatica durante tutte le prove d’esame.
ALLIEVI DSA: ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
A sua volta, alla Relazione allegata al Documento del 15 maggio sarà allegata la
seguente documentazione:
-certificazione di diagnosi;
-piano didattico personalizzato;
-simulazioni delle prove d’esame;
-mappe concettuali e formulari utilizzati durante le prove d’esame;
-griglie di valutazione per le prove scritte e per il colloquio.
ALLIEVI DSA: ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
GLI ALLEGATI ALLA RELAZIONE
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
ALLIEVI BES: ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
SEZIONI PRESENTI NELL’ALLEGATO
-presentazione dell’alunno/a ed eventuale relazione clinica;
-descrizione dell’operato all’interno del gruppo classe;
-sintesi del profilo funzionale dell’alunno;
-metodologie e procedure messe in atto dal consiglio di classe per il successo
formativo;
-strumenti di verifica adottati;
-criteri di valutazione adottati;
-modalità previste per lo svolgimento delle prove.
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
ALLIEVI BES: ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Poiché gli allievi con BES possono usufruire all’esame di Stato dei soli strumenti compensativi, la sezione fondamentale per la Commissione è quella relativa alle indicazioni per le prove degli Esami di Stato. Per tale ragione è bene non trascurare di indicare se:-è necessario che un commissario legga all’alunno il testo della prova;-è necessario l’uso di registrazioni vocali;-è necessaria una data strumentazione per l’ascolto;-è necessario l’uso di particolari font per la redazione della prova da somministrare;-è fondamentale l’uso di strumentazione informatica durante tutte le prove d’esame;-è fondamentale l’uso delle mappe concettuali durante tutte le prove d’esame.
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
ALLIEVI BES: ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
GLI ALLEGATI ALLA RELAZIONE
A sua volta, alla Relazione allegata al Documento del 15 maggio sarà allegata la
seguente documentazione:
-eventuale Relazione clinica;
-Piano Didattico Personalizzato;
-simulazioni delle prove d’esame;
-mappe concettuali e formulari utilizzati durante le prove d’esame; mappe
concettuali da utilizzare nel colloquio.
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
Per altre situazioni di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), formalmenteindividuati dal consiglio di classe, devono essere fornite dal medesimo Organoutili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenereadeguatamente l'esame di Stato. La Commissione d’esame – sulla base di quantoprevisto dalla Direttiva 27.12.2012 /…/ – esaminati gli elementi forniti dalConsiglio di classe, tiene in debita considerazione le specifiche situazionisoggettive, relative ai candidati con Bisogni Educativi Speciali (BES), per iquali sia stato redatto apposito Piano Didattico Personalizzato. In ogni caso,per tali alunni, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame,mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previstoper alunni e studenti con DSA, solo nel caso in cui siano già stati impiegati perle verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allosvolgimento dell'esame senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte.
O. M. n.252 del 19 aprile 2016
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
Relatrice: prof.ssa Giovanna PETITTII.S.I.S. «G. D’Annunzio – M. Fabiani»
