BES e Piano Didattico Personalizzato · DSA/BES →evento vitale ... compensazioni o dispense, a...

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BES e Piano Didattico Personalizzato Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta – Logopedista SOSdislessia, Firenze Cell: 338 24 72 150 e mail: [email protected]

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  • BESe

    Piano Didattico Personalizzato

    Dr.ssa Alessandra Luci

    Psicologa/Psicoterapeuta – Logopedista

    SOSdislessia, Firenze

    Cell: 338 24 72 150 e mail: [email protected]

  • Diritto allo studio

    Handicap /Doppia Diagnosi

    Legge 104/92

    PEI

    A Luci

  • Premessa

    DSA/BES → evento vitale

    ↓ ↓

    per bambino famiglia

    Per il significato che la scuola/cultura rivestono nella nostra società

    A. Luci

  • Psicopatologia←Società (Luci, Grandi 2012)

    • Omosessualità:

    - Culture antiche: accettata

    - DSM: psicopatologia

    - Metà anni ’90: orientamento sessuale individualmente caratterizzato

    • Mancinismo:

    - Fino agli anni ’70: devianza

    - Dagli anni ’70: caratteristica individuale

    …il senso…

    A. Luci

  • Rispetto ai DSA: (Luci, Grandi 2012)

    in tutte le società nascono bambini con dislessia

    ma solo nelle società alfabetizzate la dislessia si manifesta come disturbo

    A. Luci

  • Società diverse, diverse conseguenze del DSA(Luci, Grandi 2012)

    • Nella società analfabeta:

    • Secondo dopoguerra: 32% di analfabetismo

    • Nella società alfabetizzata

    • 1963: scuola media unica, 14 a…

    • 2012: obbligo scolastico termina a 17 a

    • …università…

    • Nella società digitalizzata: x lettura

    • → cultura: wikipedia…

    • → informazione: twitter…

    • → burocrazia: mail

    • → socialità: facebook

    Società alfabetizzata e digitalizzata

    max espressività della dislessia/BES

    A Luci

  • Diritto allo studio

    Handicap /Doppia Diagnosi

    DSA

    PDPPEI

    Legge 104/92

    Legge 170/10Legge 53/03

    A Luci

  • LINEE GUIDA, Decreto Attuativo 5669, Luglio ‘12Legge 170/2010

    6. CHI FA CHE COSA

    A Luci

  • Bisogni Educativi Speciali(MIUR 27/12/2012 )

    Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:

    1. Disabilità: funzionamento intellettivo limite(2,5%), disturbo dello spettro autistico lieve

    (caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico)

    1. Disturbi evolutivi specifici: DSA (3-4%), deficit dilinguaggio, delle abilità non verbali, dellacoordinazione motoria, disprassia, disturbodell’attenzione e dell’iperattività (1%)

    2. Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale(difficoltà derivanti dalla non conoscenza dellacultura e della lingua italiana perché appartenentia culture diverse)

    A Luci

  • Bisogni Educativi Speciali(MIUR 27/12/2012 )

    La legge 170/2010, a tal punto, rappresenta unpunto di svolta poiché apre un diverso canaledi cura educativa, concretizzando i principi dipersonalizzazione dei percorsi di studio enunciatinella legge 53/2003, nella prospettiva della “presain carico” dell’alunno con BES da parte diciascun docente curricolare e di tutto il team didocenti coinvolto, non solo dall’insegnante per ilsostegno.

    A Luci

  • Bisogni Educativi Speciali(MIUR 27/12/2012 )

    1.2 Alunni con disturbi specifici

    Gli alunni con competenze intellettive nella norma o ancheelevate, che – per specifici problemi – possono incontraredifficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzarepienamente le loro potenzialità.

    Fra essi, alunni e studenti con DSA (Disturbo Specificodell’Apprendimento) sono stati oggetto di importantiinterventi normativi, che hanno ormai definito un quadroben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allostudio.

    Tuttavia, è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, nonesplicitati nella legge 170/2010, danno diritto ad usufruiredelle stesse misure ivi previste in quanto presentanoproblematiche specifiche in presenza di competenzeintellettive nella norma.

    A Luci

  • …una difficoltà persistente ad apprendere:

    Sindromi genetiche Ritardo

    Mentale

    Ipovisione

    Ipoacusia

    Svantaggio Socioculturale

    DSA

    Patologie neurologiche

    Psicopatologie

    Disturbo SPECIFICO

    ad apprendere

    Disturbo ad apprendere

    secondario primario A Luci

  • Caratteristica principale dei DS

    SPECIFICITA’

    il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità

    in modo significativo ma circoscritto

    lasciando intatto il funzionamentointellettivo generale

    A Luci

  • Principale criterio diagnostico

    DISCREPANZA

    deficitaria adeguata

    abilità nel dominio specifico

    interessatointelligenza generale

    A Luci

  • Implicazioni sul piano diagnostico

    1. Utilizzazione di test standardizzati

    2. Esclusione di altre condizioni che potrebbero influenzare i risultati ai test:

    A. menomazioni sensoriali e neurologiche

    B. disturbi significativi della sfera emotiva

    C. svantaggio socio-culturale

    A Luci

  • Test standardizzati e discrepanza

    1. compromissione dell’abilità specifica:

  • Proprietà di una curva Gaussiana

    Frequenza relativa

    (y)

    m = media della

    popolazione

    s = deviazione

    standard

    Il 68,3% dei dati di una pop ricade nell’intervallo ± sIl 95,5% dei dati di una pop ricade nell’intervallo ± 2s

    A Luci

  • Difficoltà vs Disturbo

    Differenziabili in termini ESCULSIVAMENTE QUANTITATIVI

    Continuum Normalità / Patologia:

    →→→→→→→→→→→→→→→→→→

    Norma Difficoltà Disturbo

    0 ds /-1 ds e -2 ds/

  • Efficienza Intellettiva

    WISC IV (6-16 a): QIT (ICV+IRP+IML+IVE) QI= (EM/EC)x100 Md: 100 – DS: 15

    Borderline:

  • Caso

    QIT: 97

    Lettura in Decodifica: -2,5 ds

    Comprensione del testo scritto: 0 ds

    Ortografia: - 6 ds

    Grafia: 0 ds

    Calcolo: +0,5 ds

    A Luci

  • Bisogni Educativi Speciali(MIUR 27/12/2012 )

    Un approccio educativo dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente, senza bisogno di ulteriori precisazioni di carattere normativo

    Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge170/2010 costituiscono norme primarie diriferimento cui ispirarsi per le iniziative daintraprendere con questi casi.

    A Luci

  • Bisogni Educativi Speciali(MIUR 27/12/2012 )

    1.4 Funzionamento cognitivo limite

    Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmentecon le espressioni di funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (oborderline), ma anche con altre espressioni (per es. disturbo evolutivo specificomisto, codice F83) e specifiche differenziazioni - qualora non rientrino nelleprevisioni delle leggi 104 o 170 - richiedono particolare considerazione.

    Si può stimare che questi casi si aggirino intorno al 2,5% dell’intera popolazionescolastica, cioè circa 200.000 alunni.

    Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale (quoziente intellettivo) risponde a unamisura che va dai 70 agli 85 punti e non presenta elementi di specificità.

    Per alcuni di loro il ritardo è legato a fattori neurobiologici ed è frequentementein comorbilità con altri disturbi.

    Per altri, si tratta soltanto di una forma lieve di difficoltà tale per cui, seadeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alleloro caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale.

    Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi

    un’importanza fondamentale.

    A Luci

  • Bisogni Educativi Speciali(MIUR 27/12/2012 )

    1.5 Adozione di strategie di intervento per i BES

    Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, lanecessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzatoper alunni e studenti con bisogni educativi speciali, ancheattraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato,individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, maarticolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gliinsegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategiedi intervento programmate.

    Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe,risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dallefamiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogicoe didattico – possono avvalersi per tutti gli alunni con bisognieducativi speciali degli strumenti compensativi e delle misuredispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle allegate Linee guida.

    A Luci

  • Diritto allo studio

    Handicap /Doppia

    DiagnosiDSA

    ADHDDSL……..

    PDPPEI

    Legge 104/92

    Legge 170/10Legge 53/03

    A Luci

  • La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà ildiritto alla personalizzazione dell’apprendimento,richiamandosi espressamente ai principi enunciati dallaLegge 53/2003.

    • Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioniper l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni didisabilità e di DSA

    • è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams deidocenti indicare in quali altri casi sia opportuna enecessaria l'adozione di una personalizzazione delladidattica ed eventualmente di misure compensative odispensative, nella prospettiva di una presa in carico globaleed inclusiva di tutti gli alunni.

    A Luci

  • Strumento privilegiato è il percorso individualizzato epersonalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato(PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare edocumentare – secondo un’elaborazione collegiale,corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento piùidonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

    A Luci

  • In questa nuova e più ampia ottica, il Piano DidatticoPersonalizzato non può più essere inteso come meraesplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi pergli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui sipotranno, ad esempio,

    includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi

    alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano)

    strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente

    didattico-strumentale

    A Luci

  • La Direttiva ben chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centrodell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.

    È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzatoper un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio diclasse - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti- dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente daquesti specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia.

    Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, siavrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte dellafamiglia.

    A titolo esemplificativo, sul sito del MIUR saranno pubblicati alcunimodelli di PDP

    Cfr. http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa

    A Luci

  • Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi

    il Consiglio di classe o il team dei docentimotiveranno opportunamente, verbalizzandole,le decisioni assunte sulla base di considerazionipedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitarecontenzioso

    A Luci

  • Commento: assenza di certificaizone (D. Ianes, 2013)

    • Si arriva a dare un diritto di personalizzaizone delpercorso formativo ad alunni NON CERTIFICATI, NONDIAGNOSTICATI, NON PATOLOGICI, sulla base dellevalutaizoni competenti del Consiglio di Classe e non sullabase di un pezzo di carta medico! Esistono alunni condifficoltà, con bisogni educativi speciali che vannoriconosciuti!

    • Si amplia la gamma di alunni che hanno diritto a qualcheforma di personalizzazione, comprendendo anchesituazioni che non sono in qualche modo diagnosticate ocertificate

    A Luci

  • Commento: assenza di certificaizone (S. Nocera, 2013)

    In mancanza di dati oggettivi, la circolare, con una grandeinnovazione che valorizza la cultura pedagogica, hastabilito che siano i docenti del Consiglio di Classe adecidere, ove necessario a maggioranza, se l’alunno versiin un caso di svantaggio o disagio che meriti dei beneficididattici previsti, ovvero l’estensione anche ad essi deglistrumenti compensativi e dispensativi previsti per glialunni diagnosticati con DSA.

    L’esito di tale deliberazione va verbalizzato conl’individuazione delle ragioni e l’indicazione dei singoliinterventi didattici compensativi, dispensativi o altri,attribuiti a tali alunni.

    A Luci

  • Commento: assenza di certificaizone ed Esami di Stato (S. Nocera, 2013)

    Circolare 13/13, art.18, comma 4: “Per altre situazioni di alunni con difficoltà di apprendimento di varia natura,

    formalmente individuate dal Consilgio di Classe, devono essere fornite dal medesimo Organo utili e opportune

    indicaizoni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato”

    Produzione di DELIBERA da parte del Consilgio di Classe d’intesa con la famiglia (in assenza di certificaioni e diagnosi) con la motivaizone e l’indiviuazione degli eventuali strumenti compensativi e dispensativi, e le

    indicaizoni affinchè la Commissione d’Esame possa far svolgere adeguatamente agli alunni l’esame di stato

    A Luci

  • Per quanto riguarda gli alunni in possesso di unadiagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, siraccomanda - nelle more del rilascio dellacertificazione da parte di strutture sanitarie pubblicheo accreditate – di adottare preventivamente le misurepreviste dalla Legge 170/2010 qualora il Consiglio diclasse o il team dei docenti della scuola primariaravvisino e riscontrino, sulla base di considerazionipsicopedagogiche e didattiche, carenze fondatamentericonducibili al disturbo.

    A Luci

  • • Pervengono infatti numerose segnalazioni relative ad alunni (giàsottoposti ad accertamenti diagnostici nei primi mesi di scuola) che,riuscendo soltanto verso la fine dell’anno scolastico ad ottenere lacertificazione, permangono senza le tutele cui sostanzialmenteavrebbero diritto

    • Si evidenzia la necessità di superare e risolvere le difficoltà legate aitempi di rilascio delle certificazioni (in molti casi superiori ai seimesi) adottando comunque un piano didattico individualizzato epersonalizzato nonché tutte le misure che le esigenze educativeriscontrate richiedono

    Negli anni terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione degliadempimenti connessi agli esami di Stato, le certificazioni dovranno esserepresentate entro il termine del 31 marzo, come previsto all’art.1 dell’Accordosancito in Conferenza Stato-Regioni sulle certificazioni per i DSA (R.A.n. 140 del 25 luglio 2012).

    A Luci

  • Si richiama sulla distinzione tra:

    • ordinarie difficoltà di apprendimento: momenti di difficoltànel processo di apprendimento per periodi temporanei

    • gravi difficoltà: difficoltà stabili, con concause che lerendono maggiormente complesse

    • disturbi dell’apprendimento: carattere permanente e baseneurobiologica

    La rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento nondovrebbe indurre all’attivazione di un percorso specificocon la conseguente compilazione di un PDP

    A Luci

  • La Direttiva ha voluto:

    1. in primo luogo fornire tutela a tutte quelle situazioni in cuiè presente un disturbo clinicamente fondato,diagnosticabile ma non ricadente nelle previsioni dellaLegge 104/92 né in quelle della 170/2010

    2. in secondo luogo si sono volute ricomprendere altresituazioni che si pongono comunque oltre l’ordinariadifficoltà di apprendimento, per le quali dagli stessiinsegnanti sono stati richiesti strumenti di flessibilità daimpiegare nell’azione educativo-didattica

    A Luci

  • Nel caso di difficoltà non meglio specificate soltanto qual’oranell’ambito del Consiglio di Classe / Team Docenti siconcordi di valutare l’efficacia di strumenti specifici questopotrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di unPDP, con eventuali strumenti compensativi e/o misuredispensative.

    Non è compito della scuola certificare gli alunni con BES, maindividuare quelli per i quali è opportuna e necessarial’adozione di particolari strategie didattiche

    A Luci

  • Si ribadisce che anche in presenza di richieste di genitoriaccompagnate da diagnosi che però non hanno dato dirittoalla certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di classeè autonomo nel decidere se fomulare o non formulare unPDP, avendo cura di verbalizzare la motivazione delladecisione.

    A Luci

  • Certificazione:

    • documento con valore legaleche attesta il dirittodell’interessato ad avvalersidelle misure previste da precisedisposizioni di legge (104/92 e170/2010)

    • Pertanto le strutture pubbliche(e quelle accreditate per lalegge 170/2010) rilascianocertificazioni per alunni condisabilità e con DSA.

    Diagnosi:

    • giudizio clinico attestante la presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno psicologo, da uno specialista iscritto nell’albo delle professioni sanitarie

    • Per disturbi ed altre patologie non certificabili (disturbi del linguaggio, ritardo maturativo, etc), ma che hanno un fondamento clinico si parla di diagnosi A Luci

  • E’ quindi peculiare facoltà dei Consigli di classe e del Teamdocenti individuare – eventualmente anche sulla base dicriteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti – casispecifici per i quali sia utile attivare percorsi di studioindividualizzati e personalizzati, formalizzati nel PDP, la cuivalidità rimane comunque circoscritta all’anno scolastico diriferimento

    A Luci

  • Si vuole inoltre richiamare ulteriormente l’attenzione su quell’area dei BESche interessa lo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. LaDirettiva, a tale proposito, ricorda che “ogni alunno, con continuità o perdeterminati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali:

    - o per motivi fisici, biologici, fisiologici

    - o anche per motivi psicologici, sociali

    rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzatarisposta”.

    Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementioggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali),ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.

    A Luci

  • Per questi alunni, e in particolare per coloro chesperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenzadella lingua italiana - per esempio alunni di originestraniera di recente immigrazione e, in specie, coloro chesono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimoanno - è parimenti possibile attivare percorsiindividualizzati e personalizzati, oltre che adottarestrumenti compensativi e misure dispensative (adesempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e leattività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sottodettatura, ecc.), con le stesse modalità sopra indicate.

    A Luci

  • In tal caso si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinchésiano messi in atto per il tempo strettamente necessario.

    Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate dadiagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avrannocarattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiandodunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsipersonalizzati, più che strumenti compensativi e misuredispensative.

    In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte dilingua straniera se non in presenza di uno specifico disturboclinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 delDM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee guida.

    A Luci

  • GLIR GLIP

    CTS

    CTI

    • Info/Aggiornamento/Comodato Uso

    Nuove Tecnologie

    • Piano Annuale di Intervento

    MIUR

    GLHI= GLI

    USR GLIR GLIP

    ↑ ↑ ↑

    • Valutaz livello inclusività scuola

    • PAI

    POF

    GLHO PEI

    Consiglio di classe

    • Individua BES non clinici

    • PDP

    giu

    2 m

    3 m

    A Luci

  • Comunicazione alla famiglia … (Alessandra Luci)

    Gentili ___________________________,

    con la presente, in base a quanto previsto dalla legge 170/2010, dal decreto attuativo 5669/2011, dalla Consensus Conference sui Disturbi Specifici di Apprendimento effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità (2011), il Consiglio della classe ___________, in accordo con il Dirigente scolastico dell’Istituto ___________________________________, comunica la presenza di persistenti difficoltà negli apprendimenti di linguaggio/motricità fine/lettura/scrittura/grafia/calcolo dell’alunno _______________________, nonostante le attività di recupero didattico mirato attuate dagli insegnanti nei mesi intercorsi tra _________ - __________/20______ e consistiti in: _______________________________________________. Si propone, pertanto, come già comunicatoVi verbalmente in data _____________, di consultare i Servizi Specialistici preposti al fine di un approfondimento clinico e di consegnarne apposita documentazione scritta al Dirigente Scolastico, affinchè il Consiglio di Classe stesso possa provvedere all’attuazione di un percorso didattico individualizzato e personalizzato, che garantisca il diritto allo studio di Vostro figlio _______________.

    Firma: Consiglio di classe e Dirigente Scolastico

    A Luci

  • Consensus Conference 2007: Relazione diagnostica

    REFERTO SCRITTO

    Il professionista sanitario redige un referto scritto sulla valutazione attuata, indicando:

    • motivo d’invio

    • risultati delle prove somministrate

    • giudizio clinico sui dati riportati (Codice ICD10)

    • Strumenti compensativi e misure dispensative

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA SECONDARIA

    • ISTITUZIONE SCOLASTICA: ……………………………………………

    • ANNO SCOLASTICO: ………………………………………………

    • ALUNNO: ………………………………………………….

    1. DATI GENERALI

    Nome e Cognome

    Data di nascita

    Classe

    Insegnante coordinatore della classe

    Diagnosi medico-specialistica redatta in data…da…

    presso…

    aggiornata in data…

    da…

    presso…

    Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso

    scolastico

    effettuati da…

    presso…

    periodo e frequenza…..

    modalità….

    Scolarizzazione pregressa Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria

    Rapporti scuola-famiglia A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

    Elementi desunti

    dalla diagnosi

    Elementi desunti

    dall’osservazione in

    classe

    Velocità

    LETTURA Correttezza

    Comprensione

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

    Elementi desunti

    dalla diagnosi

    Elementi desunti

    dall’osservazione in

    classe

    Grafia

    SCRITTURA Tipologia di errori

    Produzione

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

    Elementi desunti

    dalla diagnosi

    Elementi desunti

    dall’osservazione in

    classe

    Mentale

    CALCOLO Per iscritto

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

    Eventuali disturbi nell'area motorio-

    prassica:

    ALTRO Ulteriori disturbi associati:

    Bilinguismo o italiano L2:

    Livello di autonomia:

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    3. DIDATTICA PERSONALIZZATA

    Strategie e metodi di insegnamento:

    Discipline

    Discipline linguistico-espressive

    Discipline logico-matematiche

    Discipline storico-geografico-sociali

    Altro

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE

    • Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto(linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici qualiimmagini, disegni e riepiloghi a voce

    • Utilizzare schemi e mappe concettuali

    • Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)

    • Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline

    • Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

    • Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali

    • Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale

    • Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento

    • Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari

    • Promuovere l’apprendimento collaborativoA Luci

  • LINEE GUIDA

    7.1 I contenuti della formazioneStrategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo

    Docenti: - chiare e complete conoscenze di strumenti

    compensativi e misure dispensative (in riferimento alla disciplina di loro competenza)

    - devono essere in grado di utilizzare le nuove tecnologie e realizzare una integrazione tra queste e le metodologie didattiche per l’apprendimento

    ↓Ricerche: ambienti didattici supportati dall’uso delle

    nuove tecnologie risultano maggiormente efficaci

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    3. DIDATTICA PERSONALIZZATA

    Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:

    :Discipline

    Discipline linguistico-espressive

    Discipline logico-matematiche

    Discipline storico-geografico-sociali

    Altro

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    MISURE DISPENSATIVE

    All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcuneprestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere.Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:

    • la lettura ad alta voce

    • la scrittura sotto dettatura

    • prendere appunti

    • copiare dalla lavagna

    • il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti

    • la quantità eccessiva dei compiti a casa

    • l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati

    • lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni

    • sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico

    A Luci

  • Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOSCUOLA PRIMARIA

    STRUMENTI COMPENSATIVI

    Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi chegli consentono di compensare le carenze funzionali determinate daldisturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna,permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltreche avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza.A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

    • formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento

    • tabella delle misure e delle formule geometriche

    • computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner

    • calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante

    • registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)

    • software didattici specifici

    • Computer con sintesi vocale

    • vocabolario multimediale A Luci

  • LINEE GUIDA3. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATAStrumenti compensativi e misure dispensative

    Tali strumenti:- sollevano l’alunno con DSA da una prestazione

    resa difficoltosa dal disturbo- senza facilitargli il compito dal punto di vista

    cognitivo

    L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti - anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto - avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni con DSA

    A Luci

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    3. DIDATTICA PERSONALIZZATA

    Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio:

    :

    Discipline

    Discipline linguistico-espressive

    Discipline logico-matematiche

    Discipline storico-geografico-sociali

    Altro

    A Luci

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    STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

    • strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi)

    • modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico)

    • modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto)

    • riscrittura di testi con modalità grafica diversa

    • usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature)

    A Luci

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    STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

    • strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici)

    • fotocopie adattate

    • utilizzo del PC per scrivere

    • registrazioni

    • testi con immagini

    • software didattici

    • altro

    A Luci

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    4. VALUTAZIONE

    L'alunno, nella valutazione delle diverse discipline, si avvarrà di:

    Disciplina Misure dispensative Strumenti

    compensativi

    Tempi aggiuntivi

    Italiano

    Matematica

    Lingua Inglese

    …..

    A Luci

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    VALUTAZIONE

    • Programmare e concordare con l’alunno le verifiche

    • Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera)

    • Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che alla correttezza formale

    • Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive)

    • Introdurre prove informatizzate

    • Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

    • Pianificare prove di valutazione formativa

    A Luci

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    VALUTAZIONE (ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI)

    Cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni,

    dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 - art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)

    1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

    2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

    A Luci

  • GRAZIE!!!