ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL … · Trattamento sostitutivo per la dipendenza da...
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1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa sublinguale contiene 2 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 0,5 mg di naloxone
(come cloridrato diidrato).
Eccipienti con effetto noto:
Ciascuna compressa sublinguale contiene 42 mg di lattosio (come monoidrato)
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Compressa sublinguale
Compresse esagonali bianche biconvesse di 6,5 mm con “N2” impresso su un lato.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento sostitutivo per la dipendenza da oppioidi, nell'ambito di un trattamento medico, sociale e
psicologico. L'obiettivo del componente naloxone è di scoraggiarne l’ uso improprio per via
endovenosa. Il trattamento è destinato all'uso su adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni che
abbiano dato il proprio consenso al trattamento della dipendenza.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della dipendenza
da oppioidi.
Precauzioni da prendere prima dell'induzione
Prima dell'inizio del trattamento, occorre prendere in considerazione il tipo di dipendenza da oppioidi
(ovvero, oppioide a lunga o breve durata d'azione), il lasso di tempo trascorso dall'ultimo consumo di
oppioidi e il grado di dipendenza dagli oppioidi. Al fine di evitare la precipitazione dei sintomi di
astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone o con sola buprenorfina deve essere intrapresa solo in
presenza di sintomi oggettivi e chiari di astinenza (dimostrati per esempio da un punteggio che indica
un’astinenza da lieve a moderata secondo la Scala Clinica per l’Astinenza da Oppiacei, COWS -
Clinical Opioid Withdrawal Scale, validata).
Nei pazienti dipendenti da eroina o da oppioidi a breve durata d'azione, la prima dose di
buprenorfina/naloxone deve essere assunta alla comparsa dei primi segni di astinenza, ma non
prima che siano trascorse almeno 6 ore dall’ultima assunzione di oppioidi da parte del paziente.
Per i pazienti ai quali viene somministrato metadone, la dose di metadone deve essere ridotta
fino ad un massimo di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con buprenorfina/naloxone. Occorre
considerare la lunga emivita del metadone quando si inizia la terapia con buprenorfina/naloxone.
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La prima dose di buprenorfina/naloxone deve essere assunta solo alla comparsa dei primi segni
d'astinenza, ma non prima che siano trascorse almeno 24 ore dall’ultima assunzione di metadone
da parte del paziente. La buprenorfina può causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in
pazienti con dipendenza da metadone.
Posologia
Terapia iniziale (induzione)
La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o
due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il primo giorno, è possibile somministrare una o due
compresse ulteriori di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle singole esigenze del paziente.
Durante l'inizio del trattamento, si raccomanda la supervisione giornaliera della somministrazione per
assicurare il corretto posizionamento sublinguale della dose e per osservare la risposta del paziente al
trattamento, quale guida a un'efficace titolazione della dose secondo l'effetto clinico.
Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento
In seguito all'induzione del trattamento del primo giorno, il paziente deve essere stabilizzato a una dose
di mantenimento nei giorni successivi adattando progressivamente la dose secondo l'effetto clinico del
singolo paziente. La titolazione della dose in regimi di 2-8 mg di buprenorfina è guidata dalla nuova
valutazione dello stato clinico e psicologico del paziente, e non deve superare la dose giornaliera
massima di 24 mg di buprenorfina.
Somministrazione a giorni alterni
Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente è possibile diminuire la frequenza della
somministrazione adottando un regime a giorni alterni corrispondente al doppio della dose giornaliera
titolata su base individuale. Ad esempio, a un paziente stabilizzato alla somministrazione di una dose
giornaliera di 8 mg di buprenorfina possono essere somministrati 16 mg di buprenorfina a giorni alterni,
senza alcuna somministrazione nei giorni interposti. In alcuni pazienti, dopo il raggiungimento di una
stabilizzazione soddisfacente, è possibile diminuire la frequenza della somministrazione fino a 3 volte a
settimana (ad esempio lunedì, mercoledì e venerdì). La dose del lunedì e del mercoledì deve
corrispondere al doppio della dose giornaliera titolata su base individuale, e quella del venerdì al triplo
della dose giornaliera titolata su base individuale, senza alcuna somministrazione nei giorni interposti.
Tuttavia, la dose somministrata in un determinato giorno non deve superare i 24 mg di buprenorfina.
Per i pazienti che richiedono una titolazione della dose giornaliera > 8 mg/die di buprenorfina questo
regime potrebbe non essere adeguato.
Sospensione sotto controllo medico
Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente e previo consenso del paziente, è possibile ridurre
gradualmente il dosaggio a una dose di mantenimento inferiore; in casi particolarmente favorevoli è
possibile interrompere il trattamento. La disponibilità di dosi da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg consente una
titolazione del dosaggio verso il basso. Per i pazienti che richiedono una dose inferiore di buprenorfina, è
possibile utilizzare buprenorfina 0,4 mg. È opportuno monitorare i pazienti dopo la sospensione, a causa
della possibilità di ricadute.
Popolazioni speciali
Anziani
La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei pazienti anziani di età superiore ai 65 anni non
sono state stabilite. Non è possibile fare raccomandazioni sulla posologia.
Compromissione epatica
Prima di iniziare la terapia si raccomanda l'esecuzione di prove di funzionalità epatica e di test per
l’epatite virale al basale. I pazienti con test positivi per l'epatite virale , sottoposti a trattamento
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concomitante con altri medicinali (vedere paragrafo 4.5) e/o affetti da disfunzione epatica sono a
rischio di accelerazione di lesioni epatiche. Si raccomanda un regolare monitoraggio della funzionalità
epatica (vedere paragrafo 4.4).
Entrambi i principi attivi di Suboxone, buprenorfina e naloxone, vengono ampiamente metabolizzati nel
fegato, e i livelli plasmatici sono risultati superiori sia per buprenorfina sia per naloxone in pazienti con
insufficienza epatica moderata e grave. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di
astinenza precipitata da oppiodi, da tossicità o da sovradosaggio causata dai livelli aumentati di naloxone
e/o di buprenorfina.
Dal momento che la farmacocinetica di buprenorfina/naloxone può essere alterata nei pazienti con
compromissione epatica, si raccomandano dosi iniziali inferiori e un'accurata titolazione del dosaggio nei
pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L'uso di buprenorfina/naloxone è
controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 e 5.2).
Insufficienza renale
Non è necessario modificare la dose di buprenorfina/naloxone in pazienti con insufficienza renale. Si
raccomanda cautela nella somministrazione del medicinale a pazienti con grave insufficienza renale
(clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei bambini di età inferiore ai 15 anni non sono state
stabilite. Non vi sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
I medici devono avvertire i pazienti che la somministrazione sublinguale rappresenta l'unica via di
somministrazione efficace e sicura per questo medicinale (vedere paragrafo 4.4). La compressa deve
essere posta sotto la lingua fino a completa dissoluzione. I pazienti non devono ingerire o consumare
cibi o bevande fino alla completa dissoluzione della compressa.
La dose è costituita da compresse di Suboxone di differente dosaggio , che possono essere assunte
contemporaneamente o in due porzioni separate; la seconda porzione deve essere assunta
immediatamente dopo la dissoluzione della prima.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Grave insufficienza respiratoria.
Grave compromissione epatica.
Alcolismo acuto o delirium tremens.
Somministrazione concomitante di antagonisti degli oppioidi (naltrexone, nalmefene) per il trattamento
della dipendenza da alcol o da oppioidi.
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Uso improprio, abuso e diversione
Così come accade per altri oppioidi, legali o illeciti, la buprenorfina può essere oggetto di uso improprio
o di abuso. Alcuni dei rischi di uso improprio e abuso includono overdose, diffusione di infezioni virali di
origine ematogena o infezioni localizzate e sistemiche, depressione respiratoria e danni epatici. L’uso
improprio di buprenorfina da parte di qualcuno che non sia il paziente indicato pone il rischio aggiuntivo
di nuovi soggetti con dipendenza da sostanze che usano la buprenorfina come sostanza d'abuso
principale; ciò potrebbe verificarsi se il medicinale viene distribuito per uso illecito direttamente dal
paziente a cui il farmaco è destinato, oppure se il medicinale non viene salvaguardato dal furto.
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Il trattamento subottimale con buprenorfina/naloxone potrebbe indurre l’uso improprio del medicinale
da parte del paziente, portando all’overdose o all'abbandono del trattamento. Un paziente sottoposto a
sotto-dosaggio con buprenorfina/naloxone potrebbe continuare a rispondere ai sintomi di astinenza non
controllati ricorrendo ad automedicazioni con oppioidi, alcol o altri sedativi ipnotici, come le
benzodiazepine.
Per ridurre al minimo il rischio di uso improprio, abuso e diversione, i medici devono adottare le
precauzioni appropriate nel prescrivere e distribuire la buprenorfina, ad esempio evitare di prescrivere
più rinnovi in una fase precoce del trattamento, e svolgere visite di follow-up del paziente con un
monitoraggio clinico adeguato alle esigenze del paziente.
La combinazione di buprenorfina e naloxone nel Suboxone mira a scoraggiare l’ uso improprio e
l'abuso della buprenorfina. Si ritiene che iluso improprioendovenoso o intranasale di Suboxone sia meno
probabile rispetto alla sola buprenorfina, dal momento che il naloxone contenuto nel Suboxone può
causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in individui dipendenti da eroina, metadone, o altri
agonisti degli oppioidi.
Depressione respiratoria
Sono stati riportati alcuni casi di decesso dovuti a depressione respiratoria, in particolare quando la
buprenorfina veniva utilizzata in combinazione con benzodiazepine (vedere paragrafo 4.5) oppure
quando la buprenorfina non veniva utilizzata secondo quanto riportato nel riassunto delle caratteristiche
del prodotto. Sono stati segnalati decessi anche in associazione alla somministrazione concomitante di
buprenorfina e altri depressori come alcol o altri oppioidi. Se la buprenorfina viene somministrata ad
alcuni individui non dipendenti da oppioidi, che non tollerano gli effetti degli oppioidi, si può verificare
una depressione respiratoria potenzialmente fatale.
Questo prodotto deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da asma o insufficienza respiratoria
(per es., malattia polmonare ostruttiva cronica, cor polmonare, riserva respiratoria ridotta, ipossia,
ipercapnia, depressione respiratoria preesistente o cifoscoliosi (deviazione della colonna vertebrale che
può portare a dispnea)).
Buprenorfina/naloxone può causare depressione respiratoria grave, potenzialmente fatale in bambini e
in persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o deliberata. Si devono avvisare i pazienti di
conservare il blister in sicurezza, di non aprirlo mai in anticipo, di tenerlo fuori dalla portata dei bambini
e di altri familiari e di non assumere questo medicinale in presenza di bambini. In caso di ingestione
accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.
Depressione del sistema nervoso centrale
L'associazione buprenorfina/naloxone può causare sonnolenza, in particolare con l'assunzione
concomitante di alcol o altri depressori del sistema nervoso centrale (come tranquillanti, sedativi o
ipnotici) (vedere paragrafo 4.5).
Dipendenza
La buprenorfina è un agonista parziale che si lega ai recettori µ (mu)-oppioidi e la somministrazione
cronica produce dipendenza del tipo oppioide. Studi sugli animali, nonché l'esperienza clinica, hanno
dimostrato che la buprenorfina può produrre dipendenza, ma ad un livello inferiore rispetto a un agonista
pieno, ad es. la morfina.
Non è raccomandata la brusca interruzione del trattamento, dal momento che potrebbe causare una
sindrome da astinenza la cui insorgenza potrebbe essere ritardata.
Epatite ed eventi epatici
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Sono stati riportati casi di danni epatici acuti in soggetti dipendenti da oppioidi, tanto nelle
sperimentazioni cliniche quanto nelle segnalazioni post-marketing relative alle reazioni avverse. Lo
spettro delle anomalie varia dall’aumento transitorio asintomatico delle transaminasi epatiche
all'insufficienza epatica, alla necrosi epatica, alla sindrome epatorenale, all'encefalopatia epatica e al
decesso. In molti casi la presenza di un preesistente danno mitocondriale (malattia genetica, anomalie
degli enzimi epatici, infezioni da virus dell'epatite B o C, abuso di alcol, anoressia, uso concomitante di
altri farmaci potenzialmente epatotossici) e l’uso di sostanze per via iniettiva possono avere un ruolo
causale o aggiuntivo. È opportuno tener conto di questi importanti fattori prima di prescrivere
buprenorfina/naloxone e durante il trattamento. Laddove si sospetti un evento epatico, è necessario
condurre un'ulteriore valutazione biologica ed eziologica. In base ai risultati, il medicinale può essere
sospeso con cautela, al fine di prevenire i sintomi di astinenza e il nuovo ricorso all'uso di sostanze
illecite. Qualora si decida di continuare il trattamento, è necessario monitorare attentamente la
funzionalità epatica.
Precipitazione della sindrome da astinenza da oppioidi
Nell'iniziare il trattamento con buprenorfina/naloxone, il medico deve essere consapevole del profilo di
agonista parziale della buprenorfina e come questa possa precipitare i sintomi di astinenza nei pazienti
dipendenti da oppioidi, in modo particolare nel caso in cui la somministrazione avvenga a meno di 6 ore
dall'assunzione dell'ultima dose di eroina o di altro oppioide a breve durata d'azione, oppure nel caso in
cui la somministrazione avvenga a meno di 24 ore dall'assunzione dell'ultima dose di metadone. Poiché
sono stati segnalati sintomi di astinenza, è necessario monitorare attentamente i pazienti durante il
periodo di passaggio da buprenorfina o metadone a buprenorfina/naloxone. Al fine di evitare la
precipitazione dei sintomi di astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone deve essere intrapresa in
presenza di sintomi oggettivi di astinenza (vedere paragrafo 4.2).
I sintomi di astinenza possono essere anche associati a dosaggio subottimale.
Compromissione epatica
Gli effetti della compromissione epatica sulla farmacocinetica della buprenorfina e del naloxone sono
stati valutati in uno studio di post-marketing. Poichè sia la buprenorfina sia il naloxone sono ampiamente
metabolizzati, entrambi i loro livelli plasmatici sono risultati più elevati nei pazienti con insufficienza
epatica moderata e grave dopo la somministrazione di una dose singola. I pazienti devono essere
monitorati per segni e sintomi di astinenza precipitata da oppiodi, da tossicità o da sovradosaggio
causata dai livelli aumentati di naloxone e/o di buprenorfina. Suboxone compresse sublinguali deve
essere utilizzato con cautela in pazienti con danno epatico moderato (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). In
pazienti con insufficienza epatica grave l'uso di buprenorfina/naloxone è controindicato
Insufficienza renale
L'eliminazione per via renale può essere prolungata, dal momento che il 30 % della dose somministrata
viene eliminato per via renale. I metaboliti della buprenorfina si accumulano nei pazienti con
insufficienza renale. Pertanto si raccomanda cautela nel dosaggio in pazienti con grave insufficienza
renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Uso negli adolescenti (età 15-<18)
Data la mancanza di dati relativi agli adolescenti (età 15-<18), i pazienti in questo gruppo d'età devono
essere monitorati ancora più attentamente durante il trattamento.
Inibitori del CYP 3A
I medicinali che inibiscono l'enzima CYP3A4 possono produrre l'aumento delle concentrazioni di
buprenorfina. Potrebbe essere necessaria una riduzione del dosaggio di buprenorfina/naloxone. Nei
pazienti già trattati con inibitori del CYP3A4, la dose di buprenorfina/naloxone deve essere
accuratamente titolata, dal momento che un dosaggio ridotto potrebbe essere sufficiente per questi
pazienti (vedere paragrafo 4.5).
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Avvertenze generali riguardanti la somministrazione di oppioidi
Gli oppioidi possono indurre ipotensione ortostatica nei pazienti deambulanti.
Gli oppioidi possono aumentare la pressione del liquido cerebrospinale provocando crisi convulsive,
pertanto devono essere usati con cautela in pazienti con trauma cranico, lesioni intracraniche o in altre
condizioni in cui la pressione del liquido cerebrospinale può essere aumentata o in caso di anamnesi di
crisi convulsive.
Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di ipotensione, ipertrofia della
prostata o stenosi uretrale.
La miosi indotta da oppioidi, i cambiamenti del livello di coscienza o della percezione del dolore come
sintomo della patologia possono interferire con la valutazione del paziente, confondere la diagnosi o
nascondere il decorso clinico di patologie concomitanti.
Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di mixedema, ipotiroidismo o
insufficienza corticosurrenale (per es., malattia di Addison).
È stato riscontrato che gli oppioidi aumentano la pressione intracoledocale; pertanto devono essere usati
con cautela in pazienti che soffrono di disfunzione del tratto biliare.
Gli oppioidi devono essere somministrati con cautela a pazienti anziani o debilitati.
In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante degli inibitori della monoamino ossidasi
(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi (vedere paragrafo 4.5).
Suboxone contiene lattosio. Questo medicinale non va somministrato a pazienti con rari problemi
ereditari di intolleranza al galattosio.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Suboxone non deve essere assunto con:
bevande alcoliche o medicinali contenenti alcol, poiché l'alcol aumenta l'effetto sedativo della
buprenorfina (vedere paragrafo 4.7).
Suboxone deve essere assunto con cautela se somministrato insieme a:
o benzodiazepine: questa combinazione può provocare decesso dovuto a depressione respiratoria di
origine centrale. Pertanto i dosaggi devono essere limitati e questa combinazione deve essere
evitata laddove vi sia il rischio di uso improprio. I pazienti devono essere avvisati dell'estremo
pericolo legato all'autosomministrazione di benzodiazepine non prescritte durante l'assunzione di
questo prodotto; sarà inoltre opportuno rammentare che l'uso di benzodiazepine in concomitanza
con questo prodotto dovrà avvenire unicamente in base alle indicazioni del proprio medico
(vedere paragrafo 4.4).
o altri depressori del sistema nervoso centrale, altri derivati oppioidi (ad es. metadone, analgesici e
antitosse), alcuni antidepressivi, sedativi antagonisti dei recettori H1, barbiturici, ansiolitici diversi
dalle benzodiazepine, neurolettici, clonidina e sostanze correlate: queste combinazioni aumentano
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la depressione del sistema nervoso centrale. Il ridotto livello di attenzione può rendere pericoloso
l'uso di auto e macchinari.
o Inoltre può essere difficile raggiungere un’adeguata analgesia quando viene somministrato un
agonista completo degli oppioidi a pazienti trattati con buprenorfina/naloxone. Pertanto, usando
un agonista completo degli oppioidi, esiste il possibile rischio di overdose, soprattutto quando si
tenta di contrastare gli effetti dell’agonista parziale buprenorfina o quando i livelli plasmatici di
buprenorfina stanno diminuendo.
o naltrexone e nalmefene sono antagonisti degli oppioidi in grado di bloccare gli effetti
farmacologici della buprenorfina. La co-somministrazione durante il trattamento con
buprenorfina/naloxone è controindicata, a causa della possibile interazione dannosa che può
scatenare l’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza da oppioidi (vedere
paragrafo 4.3).
o inibitori del CYP3A4: uno studio di interazione di buprenorfina con ketoconazolo (un potente
inibitore del CYP3A4), ha evidenziato un aumento del Cmax e dell'AUC (area sotto la curva) di
buprenorfina (rispettivamente 50 % e 70 %) e, in misura inferiore, di norbuprenorfina. I pazienti
ai quali viene somministrato Suboxone devono essere attentamente monitorati e potrebbero
necessitare di una riduzione del dosaggio laddove siano associati a potenti inibitori del CYP3A4
(ad es. inibitori delle proteasi quali ritonavir, nelfinavir o indinavir o azoli antifungini come
ketoconazolo o itraconazolo, antibiotici macrolidi).
o induttori del CYP3A4: l’uso concomitante degli induttori del CYP3A4 e della buprenorfina può
ridurre le concentrazioni plasmatiche di buprenorfina, provocando potenzialmente un trattamento
subottimale della dipendenza da oppioidi con buprenorfina. Si consiglia di monitorare con
attenzione i pazienti in trattamento con buprenorfina/naloxone, se vengono somministrati
contemporaneamente tali induttori (per es., fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, rifampicina).
Potrebbe essere necessario aggiustare conseguentemente il dosaggio della buprenorfina o
dell’induttore del CYP3A4.
o In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante di inibitori della monoamino ossidasi
(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi.
4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati adeguati sull’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno
mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il possibile rischio per gli uomini è
sconosciuto.
Verso il termine della gravidanza la buprenorfina può indurre depressione respiratoria nei neonati anche
dopo un breve periodo di somministrazione. La somministrazione a lungo termine di buprenorfina
durante gli ultimi tre mesi di gravidanza può determinare una sindrome da astinenza neonatale (per es.,
ipertonia, tremore neonatale, agitazione neonatale, mioclono o convulsioni). La sindrome in genere è
ritardata da diverse ore a vari giorni dopo la nascita.
A causa della lunga emivita della buprenorfina, si deve prendere in considerazione il monitoraggio
neonatale per diversi giorni al termine della gravidanza, per evitare il rischio di depressione respiratoria
o sindrome da astinenza nei neonati.
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Inoltre il medico deve valutare l’uso di buprenorfina/naloxone durante la gravidanza.
Buprenorfina/naloxone deve essere usato durante la gravidanza solo se i possibili benefici superano i
potenziali rischi per il feto.
Allattamento
Non è noto se naloxone sia escreto nel latte materno. Buprenorfina e i suoi metaboliti sono escreti nel
latte materno. Nei ratti, è stato rilevato che la buprenorfina inibisce l'allattamento. Si raccomanda
pertanto di interrompere l'allattamento durante il trattamento con Suboxone.
Fertilità
Studi sugli animali hanno mostrato una riduzione della fertilità femminile ad alte dosi (esposizione
sistemica > 2,4 volte l'esposizione umana alla dose massima raccomandata di 24 mg di buprenorfina, in
base all'AUC). Vedere paragrafo 5.3.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
L'associazione buprenorfina/naloxone altera in modo trascurabile o moderato la capacità di guidare
veicoli o di usare macchinari quando somministrata a pazienti dipendenti da oppioidi. Questo prodotto
può causare sonnolenza, capogiri, o pensiero confuso, soprattutto durante l'induzione del trattamento e
l'adattamento del dosaggio. Se assunto insieme ad alcol o depressori del sistema nervoso centrale,
l'effetto sarà probabilmente più marcato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Nel caso in cui l'associazione buprenorfina/naloxone incida sulla capacità di guidare veicoli o usare
macchinari pericolosi, sarà opportuno rammentare ai pazienti di prestare la massima attenzione durante
l'esecuzione di tali attività.
4.8 Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse correlate al trattamento riportate più frequentemente durante le sperimentazioni
cliniche cardine erano stipsi e sintomi comunemente associati all'astinenza da sostanze (ad es. insonnia,
cefalea, nausea, iperidrosi e dolore). Alcune segnalazioni di crisi convulsive, vomito, diarrea e prove di
funzionalità epatica con valori elevati, sono state considerate gravi.
Elenco tabulato delle reazioni avverse
La Tabella 1 riassume le reazioni avverse segnalate nelle sperimentazioni cliniche cardine, nelle quali
342 pazienti su 472 (72,5 %) hanno riferito reazioni avverse e le reazioni avverse riportate durante la
sorveglianza post-marketing.
La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente
convenzione:
Molto comune (1/10), Comune (1/100, <1/10), Non comune (1/1.000, <1/100), Non nota (non può
essere stimata sulla base dei dati disponibili)
Tabella 1: Reazioni avverse correlate al trattamento riportate ne lle sperimentazioni cliniche
e sorveglianza post-marketing su buprenorfina/naloxone
Classificazione per s
istemi e organi
Molto
comune
Comune
Non comune
Non nota
Infezioni ed
infestazioni Influenza
Infezione
Faringite
Rinite
Infezione delle vie urinarie
Infezione della vagina
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Patologie del
sistema
emolinfopoietico
Anemia
Leucocitosi
Leucopenia
Linfoadenopatia
Trombocitopenia
Disturbi del sistema
immunitario
Ipersensibilità Shock anafilattico
Disturbi del
metabolismo e della
nutrizione
Appetito ridotto
Iperglicemia
Iperlipidemia
Ipoglicemia
Disturbi psichiatrici Insonnia Ansia
Depressione
Libido diminuita
Nervosismo
Pensiero
anormale
Sogni anormali
Agitazione
Apatia
Depersonalizzazione
Dipendenza da droghe
Umore euforico
Ostilità
Allucinazioni
Patologie del
sistema nervoso
Cefalea Emicrania
Capogiri
Ipertonia
Parestesia
Sonnolenza
Amnesia
Ipercinesia
Convulsioni
Disturbo del linguaggio
Tremore
Encefalopatia
epatica
Sincope
Patologie
dell’orecchio e del
labirinto
Vertigini
Patologie
dell'occhio
Ambliopia
Affezione
lacrimale
Congiuntivite
Miosi
Patologie cardiache Angina pectoris
Bradicardia
Infarto miocardico
Palpitazioni
Tachicardia
Patologie vascolari Ipertensione
Vasodilatazione
Ipotensione Ipotensione
ortostatica
Patologie
respiratorie,
toraciche e
mediastiniche
Tosse Asma
Dispnea
Sbadigli
Broncospasmo
Depressione
respiratoria
Patologie
gastrointestinali
Stipsi
Nausea
Dolore
addominale
Diarrea
Dispepsia
Flatulenza
Vomito
Ulcerazione della bocca
Alterazione del colore
della lingua
Patologie
epatobiliari
Epatite
Epatite acuta
Ittero
Necrosi epatica
Sindrome
epatorenale
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Patologie della cute
e del tessuto
sottocutaneo
Iperidrosi Prurito
Eruzione cutanea
Orticaria
Acne
Alopecia
Dermatite esfoliativa
Cute secca
Massa cutanea
Angioedema
Patologie del
sistema
muscoloscheletrico e
del tessuto
connettivo
Dolore dorsale
Artralgia
Spasmi muscolari
Mialgia
Artrite
Patologie renali e
urinarie
Alterazione
dell'urina
Albuminuria
Disuria
Ematuria
Nefrolitiasi
Ritenzione di urina
Patologie
dell'apparato
riproduttivo e della
mammella
Disfunzione
erettile
Amenorrea
Disturbo dell'eiaculazione
Menorragia
Metrorragia
Patologie sistemiche
e condizioni relative
alla sede di
somministrazione
Sindrome da
astinenza da
droghe
Astenia
Dolore toracico
Brividi
Piressia
Malessere
Dolore
Edema periferico
Ipotermia
Sindrome
neonatale da
astinenza
da farmaco (vedere
paragrafo 4.6)
Esami diagnostici Test di funzionalità epatica anormale Calo ponderale
Creatinina ematica aumentata
Aumento delle transaminasi
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Lesione Colpo di calore
Descrizione di altre reazioni avverse
In caso di uso improprio per via endovenosa del farmaco, alcune esperienze avverse attribuite
all’uso improprio piuttosto che al farmaco stesso hanno incluso reazioni locali, talvolta settiche
(ascesso, cellulite), epatite acuta potenzialmente grave e altre infezioni acute, come polmonite ed
endocardite (vedere paragrafo 4.4).
Nei pazienti che presentano una spiccata dipendenza da sostanze, l'iniziale somministrazione di
buprenorfina può produrre una sindrome da astinenza da sostanze simile a quella associata al
naloxone (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è
importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta attraverso il sistema
di monitoraggio nazionale indicato nell’appendice V.
4.9 Sovradosaggio
12
Sintomi
La depressione respiratoria conseguente ad una depressione del sistema nervoso centrale è il principale
sintomo che richiede l'intervento in caso di sovradosaggio, in quanto potrebbe evolvere fino all'arresto
respiratorio e al decesso. I segni di sovradosaggio possono includere sonnolenza, ambliopia, miosi,
ipotensione, nausea, vomito e/o disturbi del linguaggio.
Trattamento
Devono essere adottate misure generali di supporto, incluso un accurato monitoraggio delle condizioni
respiratorie e cardiache del paziente. È necessario procedere al trattamento sintomatico della
depressione respiratoria e adottare le consuete misure di terapia intensiva. È necessario garantire la
pervietà delle vie aeree e la ventilazione assistita o controllata. Il paziente deve essere trasferito in un
ambiente dotato di una struttura di rianimazione completa.
Se il paziente vomita, occorre prestare attenzione per impedire l'aspirazione del vomito.
Si raccomanda l'uso di un antagonista degli oppioidi (ad es. naloxone), nonostante il modesto effetto che
potrebbe avere nel contrastare i sintomi respiratori della buprenorfina rispetto a quello esercitato nei
confronti di altri agonisti completi degli oppioidi.
Se si utilizza il naloxone, la lunga durata d'azione della buprenorfina deve essere presa in considerazione
nel determinare la durata del trattamento e la sorveglianza medica necessaria per contrastare gli effetti
di un sovradosaggio. Il naloxone può essere eliminato più rapidamente della buprenorfina, consentendo
la ricomparsa dei sintomi da sovradosaggio di buprenorfina precedentemente controllati, pertanto può
essere necessaria un’infusione continua. Se non è possibile eseguire l’infusione, possono essere
necessarie dosi ripetute di naloxone. Le dosi iniziali di naloxone possono variare fino a 2 mg ed essere
ripetute ogni 2 – 3 minuti fino all’ottenimento di una risposta soddisfacente, ma non devono superare
una dose iniziale di 10 mg. La velocità delle infusioni endovenose continue deve essere titolata in base
alla risposta del paziente.
5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci del sistema nervoso centrale, farmaci utilizzati nei disturbi
da dipendenza, codice ATC: N07BC51.
Meccanismo d'azione
La buprenorfina è un agonista parziale/antagonista che si lega ai recettori µ e (kappa) del cervello. La
sua attività nel trattamento di mantenimento con oppioidi è attribuita alle sue proprietà lentamente
reversibili verso i recettori oppioidi che sarebbe in grado, nel lungo termine, di indebolire il ricorso
all'uso di sostanze nei pazienti dipendenti.
Nel corso di studi clinici di farmacologia sono stati riscontrati gli effetti soglia degli agonisti degli oppioidi
in soggetti con dipendenza da oppioidi.
Il naloxone è un antagonista dei recettori oppioidi . Se somministrato per via orale o per via sublinguale
nelle dosi consuete a pazienti in astinenza da oppioidi, il naloxone manifesta effetto farmacologico
scarso o nullo, a causa del suo quasi totale metabolismo di primo passaggio. Tuttavia, se somministrato
per via endovenosa a persone dipendenti da sostanze oppioidi, la presenza del naloxone nel Suboxone
produce marcati effetti oppioidi antagonisti e astinenza da oppioidi, agendo quindi da deterrente per
l'abuso per via endovenosa.
13
Efficacia clinica
I dati di efficacia e sicurezza per buprenorfina/naloxone derivano principalmente da una
sperimentazione clinica della durata di un anno, che comprendeva un confronto randomizzato, in doppio
cieco, di 4 settimane, tra buprenorfina/naloxone, buprenorfina e placebo seguito da uno studio di
sicurezza di 48 settimane su buprenorfina/naloxone. In questa sperimentazione, 326 soggetti con
dipendenza da eroina sono stati randomizzati a buprenorfina/naloxone 16 mg al giorno, buprenorfina
16 mg al giorno o placebo. Per i soggetti randomizzati a uno dei trattamenti attivi, il dosaggio iniziava
con 8 mg di buprenorfina il Giorno 1, seguito da 16 mg (due dosi da 8 mg) di buprenorfina il Giorno 2. Il
Giorno 3, i soggetti randomizzati alla somministrazione di buprenorfina/naloxone sono passati alla
compressa contenente l’associazione. I soggetti sono stati sottoposti a osservazione quotidiana in
ambulatorio (dal lunedì al venerdì) per le valutazioni relative a dosaggio ed efficacia. Venivano fornite
dosi da portare a casa per i fine settimana. Il confronto principale dello studio consisteva nel valutare
individualmente l'efficacia di buprenorfina e buprenorfina/naloxone rispetto al placebo. La percentuale
di campioni di urina trisettimanali risultati negativi per gli oppioidi estranei allo studio era statisticamente
superiore sia per buprenorfina/naloxone rispetto al placebo (p < 0,0001) sia per buprenorfina rispetto al
placebo (p < 0,0001).
In uno studio in doppio cieco, a gruppi paralleli, con doppio placebo, che confrontava una soluzione
etanolica di buprenorfina con un controllo attivo con un agonista completo, 162 soggetti sono stati
randomizzati alla somministrazione della soluzione etanolica sublinguale di buprenorfina pari a 8 mg/die
(una dose approssimativamente paragonabile ad una dose da 12 mg/die di buprenorfina/naloxone),
oppure a due dosi relativamente basse di controllo attivo, una delle quali sufficientemente bassa da
servire come alternativa al placebo, in una fase di induzione della durata da 3 a 10 giorni, una fase di
mantenimento di 16 settimane e una fase di disintossicazione di 7 settimane. Entro il Giorno 3, la
buprenorfina è stata titolata alla dose di mantenimento; le dosi di controllo attivo sono state titolate in
modo più graduale. In base alla ritenzione in trattamento e alla percentuale di campioni di urina
trisettimanali negativi per gli oppioidi non oggetto dello studio, la buprenorfina si è rivelata più efficace
rispetto al basso dosaggio del controllo nel mantenere in trattamento i soggetti dipendenti da eroina e nel
ridurre il consumo di oppioidi da parte di tali soggetti durante il trattamento. L'efficacia di buprenorfina
8 mg al giorno era simile a quella della dose moderata di controllo attivo, ma l'equivalenza non è stata
dimostrata.
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Buprenorfina
Assorbimento
La buprenorfina, quando assunta per via orale, è sottoposta ad una metabolizzazione di primo passaggio
con N-dealchilazione e glicuroconiugazione nell'intestino tenue e nel fegato. L'uso di questo medicinale
per via orale è quindi inappropriato.
Le concentrazioni plasmatiche di picco si raggiungono 90 minuti dopo la somministrazione sublinguale. I
livelli plasmatici di buprenorfina sono aumentati con la somministrazione sublinguale di
buprenorfina/naloxone. Entrambe le concentrazioni Cmax e AUC di buprenorfina sono aumentate con
l’incremento della dose (nell'intervallo di 4-16 mg), anche se l'aumento è stato proporzionalmente
inferiore a quello del dosaggio.
Parametro farmacocinetico
Suboxone 4 mg Suboxone 8 mg Suboxone 16 mg
Cmax ng/ml
1,84 (39) 3,0 (51) 5,95 (38)
AUC0-48 12,52 (35) 20,22 (43) 34,89 (33)
14
ora ng/ml
Distribuzione
L'assorbimento di buprenorfina è seguito da una rapida fase di distribuzione (emivita compresa tra 2 e
5 ore).
Biotrasformazione ed eliminazione
La buprenorfina è metabolizzata per 14-N-dealchilazione e glicuroconiugazione della molecola parentale
e del metabolita dealchilato. Dati clinici confermano come il CYP3A4 sia responsabile per la N-
dealchilazione della buprenorfina. La N-dealchilbuprenorfina è un agonista dei recettori oppioidi con
debole attività intrinseca.
L'eliminazione della buprenorfina è bi- o tri-esponenziale, ed ha un'emivita media di eliminazione dal
plasma di 32 ore.
La buprenorfina viene eliminata nelle feci per escrezione biliare dei metaboliti glicuroconiugati (70 %), il
resto viene eliminato nelle urine.
Naloxone
Assorbimento e distribuzione
A seguito di somministrazione per via endovenosa, il naloxone viene rapidamente distribuito (emivita di
distribuzione ~ 4 minuti). A seguito di somministrazione per via orale, il naloxone è appena rilevabile nel
plasma; a seguito di somministrazione sublinguale di buprenorfina/naloxone, le concentrazioni di
naloxone nel plasma sono basse e diminuiscono rapidamente.
Biotrasformazione
Il medicinale è metabolizzato nel fegato, principalmente per coniugazione glicuronica, e viene escreto
nelle urine. Il naloxone ha un'emivita media di eliminazione dal plasma di 1,2 ore.
Popolazioni speciali
Anziani
Non sono disponibili dati farmacocinetici in pazienti anziani.
Insufficienza renale
L'eliminazione per via renale riveste un ruolo relativamente modesto (~30 %) nella clearance
complessiva di buprenorfina/naloxone. Non è necessaria una modifica del dosaggio in base alla
funzionalità renale, si raccomanda tuttavia cautela nel dosaggio su soggetti affetti da grave insufficienza
renale (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione epatica
L’effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di buprenorfina e naloxone è stato
valutato in uno studio post-marketing.
La tabella 3 riassume i risultati di uno studio clinico in cui l'esposizione dopo somministrazione di una dose singola di Suboxone 2,0 / 0,5 mg (buprenorfina / naloxone ) compresse sublinguali è stata determinata in soggetti sani, e in soggetti con compromissione epatica.
15
Tabella 3 Effetto della compromissione epatica sui parametri farmacocinetici di buprenorfina e
naloxone dopo somministrazione di SUBOXONE (variazione relativa ai soggetti
sani)
Parametri PK
Insufficienza epatica Lieve
(Child-Pugh Class A)
(n=9)
Insufficienza epatica Moderata
(Child-Pugh Class B)
(n=8)
Insufficienza epatica Grave
(Child-Pugh Class C)
(n=8)
Buprenorfina
Cmax Aumento di 1.2 volte Aumento di 1.1volte Aumento di 1.7 volte
AUClast Simile al controllo Aumento di 1.6 volte Aumento di 2.8 volte
Naloxone
Cmax Simile al controllo Aumento di 2.7 volte Aumento di 11.3 volte
AUClast Riduzione di 0.2 volte Aumento di 3.2 volte Aumento di 14.0 volte
Nel complesso, l'esposizione plasmatica di buprenorfina aumenta di circa 3 volte nei pazienti con grave compromissione epatica, mentre l’esposizione plasmatica di naloxone aumenta di 4 volte nei pazienti con grave compromissione epatica
5.3 Dati preclinici di sicurezza
La combinazione di buprenorfina e naloxone è stata esaminata in studi di tossicità animale, in acuto e a
dosi ripetute (fino a 90 giorni nei ratti). Non è stato osservato alcun incremento sinergistico di tossicità.
Gli effetti indesiderati erano basati sull'attività farmacologica nota delle sostanze agoniste e/o
antagoniste degli oppioidi.
La combinazione (4:1) di buprenorfina cloridrato e naloxone cloridrato non ha mostrato attività
mutagenica nel test di mutazione batterica (test di Ames), e non si è rivelata clastogena in un'analisi
citogenetica in vitro su linfociti umani o nel test del micronucleo del ratto per via endovenosa.
Studi sulla riproduzione con somministrazione orale di buprenorfina: naloxone (rapporto 1:1) indicavano
che l'embrioletalità si verificava nei ratti in presenza di tossicità materna a tutte le dosi. La dose più
bassa che è stata studiata rappresentava esposizioni multiple pari a 1 volta per buprenorfina e a 5 volte
per naloxone, alla massima dose terapeutica umana calcolata sulla base di mg/m². Nei conigli, dosi
tossiche alla madre non hanno avuto come esito tossicità evolutiva. Inoltre non è stata osservata
teratogenicità in ratti e conigli. Non è stato condotto alcuno studio peri-postnatale con
buprenorfina/naloxone; tuttavia la somministrazione orale materna di buprenorfina a dosi elevate
durante la gestazione e l'allattamento ha avuto come conseguenze parto difficoltoso (possibile
conseguenza dell'effetto sedativo della buprenorfina), elevata mortalità neonatale e lieve ritardo nello
sviluppo di alcune funzioni neurologiche (riflesso di raddrizzamento su una superficie e di trasalimento)
in ratti neonati.
Nei ratti, la somministrazione nella dieta di buprenorfina a livelli di dose pari o superiori a 500 ppm ha
prodotto un calo di fertilità dimostrato da una riduzione dei tassi di concepimento femminile. Una dose
nella dieta di 100 ppm (esposizione stimata a buprenorfina pari a circa 2,4 volte la dose umana di 24 mg
16
di buprenorfina/naloxone basata sull'AUC, i livelli plasmatici di naloxone erano inferiori al limite di
rilevazione nei ratti) non ha prodotto effetti negativi sulla fertilità femminile.
Uno studio di carcinogenicità con buprenorfina/naloxone è stato condotto sui ratti con dosi di 7, 30 e
120 mg/kg/die, con multipli di esposizione stimata da 3 a 75 volte, basati su una dose sublinguale
giornaliera umana di 16 mg calcolata sulla base di mg/m². In tutti i gruppi di dosaggio sono stati
osservati aumenti significativi a livello statistico nell'incidenza di adenomi benigni delle cellule del tessuto
interstiziale dei testicoli (cellule di Leydig).
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Lattosio monoidrato
Mannitolo
Amido di mais
Povidone K 30
Acido citrico anidro
Citrato di sodio
Magnesio stearato
Acesulfame potassio
Aroma naturale di limone e lime
6.2 Incompatibilità
Non pertinente.
6.3 Periodo di validità
3 anni.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
7 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.
28 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla
normativa locale vigente.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Indivior UK Limited
17
103 – 105 Bath Road
Slough
Berkshire
SL1 3UH
Regno Unito
8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/06/359/001
EU/1/06/359/002
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 26 settembre 2006
Data dell'ultimo rinnovo: 26 settembre 2011
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei
Medicinali http://www.ema.europa.eu/
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1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa sublinguale contiene 8 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 2 mg di naloxone (come
cloridrato diidrato).
Eccipienti con effetto noto:
Ciascuna compressa sublinguale contiene 168 mg di lattosio (come monoidrato)
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Compressa sublinguale
Compresse esagonali bianche biconvesse da 11 mm, con “N8” impresso su un lato.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento sostitutivo per la dipendenza da oppioidi, nell'ambito di un trattamento medico, sociale e
psicologico. L'obiettivo del componente naloxone è di scoraggiarne l’uso improprio per via endovenosa.
Il trattamento è destinato all'uso su adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni che abbiano dato il
proprio consenso al trattamento della dipendenza.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della dipendenza
da oppioidi.
Precauzioni da prendere prima dell'induzione
Prima dell'inizio del trattamento, occorre prendere in considerazione il tipo di dipendenza da oppioidi
(ovvero, oppioide a lunga o breve durata d'azione), il lasso di tempo trascorso dall'ultimo consumo di
oppioidi e il grado di dipendenza dagli oppioidi. Al fine di evitare la precipitazione dei sintomi di
astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone o con sola buprenorfina deve essere intrapresa solo in
presenza di sintomi oggettivi e chiari di astinenza (dimostrati per esempio da un punteggio che indica
un’astinenza da lieve a moderata secondo la Scala Clinica per l’Astinenza da Oppiacei, COWS -
Clinical Opioid Withdrawal Scale, validata).
Nei pazienti dipendenti da eroina o da oppioidi a breve durata d'azione, la prima dose di
buprenorfina/naloxone deve essere assunta alla comparsa dei primi segni di astinenza, ma non
prima che siano trascorse almeno 6 ore dall’ultima assunzione di oppioidi da parte del paziente.
Per i pazienti ai quali viene somministrato metadone, la dose di metadone deve essere ridotta
fino ad un massimo di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con buprenorfina/naloxone. Occorre
considerare la lunga emivita del metadone quando si inizia la terapia con buprenorfina/naloxone.
19
La prima dose di buprenorfina/naloxone deve essere assunta solo alla comparsa dei primi segni
d'astinenza, ma non prima che siano trascorse almeno 24 ore dall’ultima assunzione di metadone
da parte del paziente. La buprenorfina può causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in
pazienti con dipendenza da metadone.
Posologia
Terapia iniziale (induzione)
La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o
due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il primo giorno, è possibile somministrare una o due
compresse ulteriori di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle singole esigenze del paziente.
Durante l'inizio del trattamento, si raccomanda la supervisione giornaliera della somministrazione per
assicurare il corretto posizionamento sublinguale della dose e per osservare la risposta del paziente al
trattamento, quale guida a un'efficace titolazione della dose secondo l'effetto clinico.
Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento
In seguito all'induzione del trattamento del primo giorno, il paziente deve essere stabilizzato a una dose
di mantenimento nei giorni successivi adattando progressivamente la dose secondo l'effetto clinico del
singolo paziente. La titolazione della dose in regimi di 2-8 mg di buprenorfina. è guidata dalla nuova
valutazione dello stato clinico e psicologico del paziente, e non deve superare la dose giornaliera
massima di 24 mg di buprenorfina.
Somministrazione a giorni alterni
Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente è possibile diminuire la frequenza della
somministrazione adottando un regime a giorni alterni corrispondente al doppio della dose giornaliera
titolata su base individuale. Ad esempio, a un paziente stabilizzato alla somministrazione di una dose
giornaliera di 8 mg di buprenorfina possono essere somministrati 16 mg di buprenorfina. a giorni alterni,
senza alcuna somministrazione nei giorni interposti. In alcuni pazienti, dopo il raggiungimento di una
stabilizzazione soddisfacente, è possibile diminuire la frequenza della somministrazione fino a 3 volte a
settimana (ad esempio lunedì, mercoledì e venerdì). La dose del lunedì e del mercoledì deve
corrispondere al doppio della dose giornaliera titolata su base individuale, e quella del venerdì al triplo
della dose giornaliera titolata su base individuale, senza alcuna somministrazione nei giorni interposti.
Tuttavia, la dose somministrata in un determinato giorno non deve superare i 24 mg di buprenorfina.
Per i pazienti che richiedono una titolazione della dose giornaliera > 8 mg/die di buprenorfina questo
regime potrebbe non essere adeguato.
Sospensione sotto controllo medico
Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente e previo consenso del paziente, è possibile ridurre
gradualmente il dosaggio a una dose di mantenimento inferiore; in casi particolarmente favorevoli è
possibile interrompere il trattamento. La disponibilità di dosi da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg consente una
titolazione del dosaggio verso il basso. Per i pazienti che richiedono una dose inferiore di buprenorfina, è
possibile utilizzare buprenorfina 0,4 mg. È opportuno monitorare i pazienti dopo la sospensione, a causa
della possibilità di ricadute.
Popolazioni speciali
Anziani
La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei pazienti anziani di età superiore ai 65 anni non
sono state stabilite. Non è possibile fare raccomandazioni sulla posologia.
Compromissione epatica
Prima di iniziare la terapia si raccomanda l'esecuzione di prove di funzionalità epatica e di test per
l’epatite virale al basale. I pazienti con test positivi per l'epatite virale, sottoposti a trattamento
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concomitante con altri medicinali (vedere paragrafo 4.5) e/o affetti da disfunzione epatica sono a
rischio di accelerazione di lesioni epatiche. Si raccomanda un regolare monitoraggio della funzionalità
epatica (vedere paragrafo 4.4).
Entrambi i principi attivi di Suboxone, buprenorfina e naloxone, vengono ampiamenti metabolizzati nel
fegato, e i livelli plasmatici sono risultati superiori sia per buprenorfina sia per naloxone in pazienti con
insufficienza epatica moderata e grave. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di
astinenza precipitata da oppioidi, tossicità o sovradosaggio causata dai livelli aumentati di naloxone e/o
di buprenorfina.
Dal momento che la farmacocinetica di buprenorfina/naloxone può essere alterata nei pazienti con
compromissione epatica, si raccomandano dosi iniziali inferiori e un'accurata titolazione del dosaggio nei
pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L'uso di buprenorfina/naloxone è
controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 e 5.2).
Insufficienza renale
Non è necessario modificare la dose di buprenorfina/naloxone in pazienti con insufficienza renale. Si
raccomanda cautela nella somministrazione del medicinale a pazienti con grave insufficienza renale
(clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei bambini di età inferiore ai 15 anni non sono state
stabilite. Non vi sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
I medici devono avvertire i pazienti che la somministrazione sublinguale rappresenta l'unica via di
somministrazione efficace e sicura per questo medicinale (vedere paragrafo 4.4). La compressa deve
essere posta sotto la lingua fino a completa dissoluzione. I pazienti non devono ingerire o consumare
cibi o bevande fino alla completa dissoluzione della compressa.
La dose è costituita da compresse di Suboxone di differente dosaggio, che possono essere assunte
contemporaneamente o in due porzioni separate; la seconda porzione deve essere assunta
immediatamente dopo la dissoluzione della prima.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Grave insufficienza respiratoria.
Grave compromissione epatica.
Alcolismo acuto o delirium tremens.
Somministrazione concomitante di antagonisti degli oppioidi (naltrexone, nalmefene) per il trattamento
della dipendenza da alcol o da oppioidi.
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Misuso, abuso e diversione
Così come accade per altri oppioidi, legali o illeciti, la buprenorfina può essere oggetto di uso improprio
o di abuso. Alcuni dei rischi di uso improprio e abuso includono overdose, diffusione di infezioni virali di
origine ematogena o infezioni localizzate e sistemiche, depressione respiratoria e danni epatici. L’uso
improprio di buprenorfina da parte di qualcuno che non sia il paziente indicato pone il rischio aggiuntivo
di nuovi soggetti con dipendenza da sostanze che usano la buprenorfina come sostanza d'abuso
principale; ciò potrebbe verificarsi se il medicinale viene distribuito per uso illecito direttamente dal
paziente a cui il farmaco è destinato, oppure se il medicinale non viene salvaguardato dal furto.
21
Il trattamento subottimale con buprenorfina/naloxone potrebbe provocare l’uso improprio da parte del
paziente, portando all’overdose o all'abbandono del trattamento. Un paziente sottoposto a sotto-
dosaggio con buprenorfina/naloxone potrebbe continuare a rispondere ai sintomi di astinenza non
controllati ricorrendo ad automedicazioni con oppioidi, alcol o altri sedativi ipnotici, come le
benzodiazepine.
Per ridurre al minimo il rischio di uso improprio, abuso e diversione, i medici devono adottare le
precauzioni appropriate nel prescrivere e distribuire la buprenorfina, ad esempio evitare di prescrivere
più rinnovi in una fase precoce del trattamento, e svolgere visite di follow-up del paziente con un
monitoraggio clinico adeguato alle esigenze del paziente.
La combinazione di buprenorfina e naloxone in Suboxone mira a scoraggiare l’uso improprio e l'abuso
della buprenorfina. Si ritiene che l’uso improprio endovenoso o intranasale di Suboxone sia meno
probabile rispetto alla sola buprenorfina, dal momento che il naloxone contenuto nel Suboxone può
causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in individui dipendenti da eroina, metadone, o altri
agonisti degli oppioidi.
Depressione respiratoria
Sono stati riportati alcuni casi di decesso dovuti a depressione respiratoria, in particolare quando la
buprenorfina veniva utilizzata in combinazione con benzodiazepine (vedere paragrafo 4.5) oppure
quando la buprenorfina non veniva utilizzata secondo quanto riportato nel riassunto delle caratteristiche
del prodotto. Sono stati segnalati casi di decesso anche in associazione alla somministrazione
concomitante di buprenorfina e altri depressori come alcol o altri oppioidi. Se la buprenorfina viene
somministrata ad alcuni individui non dipendenti da oppioidi, che non tollerano gli effetti degli oppioidi, si
può verificare una depressione respiratoria potenzialmente fatale.
Questo prodotto deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da asma o insufficienza respiratoria
(per es., malattia polmonare ostruttiva cronica, cor polmonare, riserva respiratoria ridotta, ipossia,
ipercapnia, depressione respiratoria preesistente o cifoscoliosi (deviazione della colonna vertebrale che
può portare a dispnea)).
Buprenorfina/naloxone può causare depressione respiratoria grave, potenzialmente fatale in bambini e
in persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o deliberata. Si devono avvisare i pazienti di
conservare il blister in sicurezza, di non aprirlo mai in anticipo, di tenerlo fuori dalla portata dei bambini
e di altri familiari e di non assumere questo medicinale in presenza di bambini. In caso di ingestione
accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.
Depressione del sistema nervoso centrale
L'associazione buprenorfina/naloxone può causare sonnolenza, in particolare con l'assunzione
concomitante di alcol o altri depressori del sistema nervoso centrale (come tranquillanti, sedativi o
ipnotici) (vedere paragrafo 4.5).
Dipendenza
La buprenorfina è un agonista parziale che si lega ai recettori µ (mu)-oppioidi e la somministrazione
cronica produce dipendenza del tipo oppioide. Studi sugli animali, nonché l'esperienza clinica, hanno
dimostrato che la buprenorfina può produrre dipendenza, ma ad un livello inferiore rispetto a un agonista
pieno, ad es. la morfina.
Non è raccomandata la brusca interruzione del trattamento, dal momento che potrebbe causare una
sindrome da astinenza la cui insorgenza potrebbe essere ritardata.
Epatite ed eventi epatici
22
Sono stati riportati casi di danni epatici acuti in soggetti dipendenti da oppioidi, tanto nelle
sperimentazioni cliniche quanto nelle segnalazioni post-marketing relative alle reazioni avverse. Lo
spettro delle anomalie varia dall’aumento transitorio asintomatico delle transaminasi epatiche
all'insufficienza epatica, alla necrosi epatica, alla sindrome epatorenale, all'encefalopatia epatica e al
decesso. In molti casi la presenza di preesistente danno mitocondriale (malattia genetica, anomalie degli
enzimi epatici, infezioni da virus dell'epatite B o C, abuso di alcol, anoressia, uso concomitante di altri
farmaci potenzialmente epatotossici) e l’uso di sostanze per via iniettiva possono avere un ruolo causale
o aggiuntivo. È opportuno tener conto di questi importanti fattori prima di prescrivere
buprenorfina/naloxone e durante il trattamento. Laddove si sospetti un evento epatico, è necessario
condurre un'ulteriore valutazione biologica ed eziologica. In base ai risultati, il medicinale può essere
sospeso con cautela, al fine di prevenire i sintomi di astinenza e il nuovo ricorso all'uso di sostanze
illecite. Qualora si decida di continuare il trattamento, è necessario monitorare attentamente la
funzionalità epatica.
Precipitazione della sindrome da astinenza da oppioidi
Nell'iniziare il trattamento con buprenorfina/naloxone, il medico deve essere consapevole del profilo di
parziale agonista della buprenorfina e che questa possa precipitare i sintomi di astinenza nei pazienti
dipendenti da oppioidi, in modo particolare nel caso in cui la somministrazione avvenga a meno di 6 ore
dall'assunzione dell'ultima dose di eroina o di altro oppioide a breve durata d'azione, oppure nel caso in
cui la somministrazione avvenga a meno di 24 ore dall'assunzione dell'ultima dose di metadone. Poiché
sono stati segnalati sintomi di astinenza, è necessario monitorare attentamente i pazienti durante il
periodo di passaggio da buprenorfina o metadone a buprenorfina/naloxone. Al fine di evitare la
precipitazione dei sintomi di astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone deve essere intrapresa in
presenza di sintomi oggettivi di astinenza (vedere paragrafo 4.2).
I sintomi di astinenza possono essere anche associati a dosaggio subottimale.
Compromissione epatica
Gli effetti della compromissione epatica sulla farmacocinetica della buprenorfina e del naloxone sono
stati valutati in uno studio di post-marketing. Poichè sia la buprenorfina sia il naloxone sono ampiamente
metabolizzati, entrambi i loro livelli plasmatici sono risultati più elevati nei pazienti con insufficienza
epatica moderata e grave, dopo la somministrazione di una dose singola. I pazienti devono essere
monitorati per segni e sintomi di astinenza precipitata da oppioidi, tossicità o overdose causata da
aumentati livelli di naloxone e/o di buprenorfina. Suboxone compresse sublinguali deve essere utilizzato
con cautela in pazienti con danno epatico moderato (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). In pazienti con
insufficienza epatica grave l'uso di buprenorfina/naloxone è controindicato.
Insufficienza renale
L'eliminazione per via renale può essere prolungata, dal momento che il 30 % della dose somministrata
viene eliminato per via renale. I metaboliti della buprenorfina si accumulano nei pazienti con
insufficienza renale; pertanto si raccomanda cautela nel dosaggio in pazienti con grave insufficienza
renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Uso negli adolescenti (età 15-<18)
Data la mancanza di dati relativi agli adolescenti (età 15-<18), i pazienti in questo gruppo d'età devono
essere monitorati ancora più attentamente durante il trattamento.
Inibitori del CYP 3A
I medicinali che inibiscono l'enzima CYP3A4 possono produrre l'aumento delle concentrazioni di
buprenorfina. Potrebbe essere necessaria una riduzione del dosaggio di buprenorfina/naloxone. Nei
pazienti già trattati con inibitori del CYP3A4, la dose di buprenorfina/naloxone deve essere
accuratamente titolata, dal momento che un dosaggio ridotto potrebbe essere sufficiente per questi
pazienti (vedere paragrafo 4.5).
23
Avvertenze generali riguardanti la somministrazione di oppioidi
Gli oppioidi possono indurre ipotensione ortostatica nei pazienti deambulanti.
Gli oppioidi possono aumentare la pressione del liquido cerebrospinale provocando crisi convulsive,
pertanto devono essere usati con cautela in pazienti con trauma cranico, lesioni intracraniche o in altre
condizioni in cui la pressione del liquido cerebrospinale può essere aumentata o in caso di anamnesi di
crisi convulsive.
Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di ipotensione, ipertrofia della
prostata o stenosi uretrale.
La miosi indotta da oppioidi, i cambiamenti del livello di coscienza o della percezione del dolore come
sintomo della patologia possono interferire con la valutazione del paziente, confondere la diagnosi o
nascondere il decorso clinico di patologie concomitanti.
Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di mixedema, ipotiroidismo o
insufficienza corticosurrenale (per es., malattia di Addison).
È stato riscontrato che gli oppioidi aumentano la pressione intracoledocale; pertanto devono essere usati
con cautela in pazienti che soffrono di disfunzione del tratto biliare.
Gli oppioidi devono essere somministrati con cautela a pazienti anziani o debilitati.
In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante degli inibitori della monoamino ossidasi
(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi (vedere paragrafo 4.5).
Suboxone contiene lattosio. Questo medicinale non va somministrato a pazienti con rari problemi
ereditari di intolleranza al galattosio.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Suboxone non deve essere assunto con:
bevande alcoliche o medicinali contenenti alcol, poiché l'alcol aumenta l'effetto sedativo della
buprenorfina (vedere paragrafo 4.7).
Suboxone deve essere assunto con cautela se somministrato insieme a:
o benzodiazepine: questa combinazione può provocare decesso dovuto a depressione respiratoria di
origine centrale. Pertanto i dosaggi devono essere limitati e questa combinazione deve essere
evitata laddove vi sia il rischio di uso improprio. I pazienti devono essere avvisati dell'estremo
pericolo legato all'autosomministrazione di benzodiazepine non prescritte durante l'assunzione di
questo prodotto; sarà inoltre opportuno rammentare che l'uso di benzodiazepine in concomitanza
con questo prodotto dovrà avvenire unicamente in base alle indicazioni del proprio medico
(vedere paragrafo 4.4).
o altri depressori del sistema nervoso centrale, altri derivati oppioidi (ad es. metadone, analgesici e
antitosse), alcuni antidepressivi, sedativi antagonisti dei recettori H1, barbiturici, ansiolitici diversi
dalle benzodiazepine, neurolettici, clonidina e sostanze correlate: queste combinazioni aumentano
la depressione del sistema nervoso centrale. Il ridotto livello di attenzione può rendere pericoloso
l'uso di auto e macchinari.
24
o Inoltre può essere difficile raggiungere un’adeguata analgesia quando viene somministrato un
agonista completo degli oppioidi a pazienti trattati con buprenorfina/naloxone. Pertanto, usando
un agonista completo degli oppioidi esiste il possibile rischio di overdose, soprattutto quando si
tenta di contrastare gli effetti dell’agonista parziale buprenorfina o quando i livelli plasmatici di
buprenorfina stanno diminuendo.
o naltrexone e nalmefene sono antagonisti degli oppioidi in grado di bloccare gli effetti
farmacologici della buprenorfina. La cosomministrazione durante il trattamento con
buprenorfina/naloxone è controindicata, a causa della possibile interazione dannosa che può
scatenare l’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza da oppioidi (vedere
paragrafo 4.3).
o inibitori del CYP3A4: uno studio di interazione di buprenorfina con ketoconazolo (un potente
inibitore del CYP3A4), ha evidenziato un aumento del Cmax e dell'AUC (area sotto la curva) di
buprenorfina (rispettivamente 50 % e 70 %) e, in misura inferiore, di norbuprenorfina. I pazienti
cui viene somministrato Suboxone devono essere attentamente monitorati e potrebbero
necessitare di una riduzione della dose laddove siano associati a potenti inibitori del CYP3A4 (ad
es. inibitori delle proteasi quali ritonavir, nelfinavir o indinavir o azoli antifungini come
ketoconazolo o itraconazolo, antibiotici macrolidi).
o induttori del CYP3A4: l’uso concomitante degli induttori del CYP3A4 e della buprenorfina può
ridurre le concentrazioni plasmatiche di buprenorfina, provocando potenzialmente un trattamento
subottimale della dipendenza da oppioidi con buprenorfina. Si consiglia di monitorare con
attenzione i pazienti in trattamento con buprenorfina/naloxone, se vengono somministrati
contemporaneamente tali induttori (per es., fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, rifampicina).
Potrebbe essere necessario aggiustare conseguentemente il dosaggio della buprenorfina o
dell’induttore del CYP3A4.
o In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante degli inibitori della monoamino ossidasi
(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi.
4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati adeguati sull’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno
mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il possibile rischio per gli uomini è
sconosciuto.
Verso il termine della gravidanza la buprenorfina può indurre depressione respiratoria nei neonati anche
dopo un breve periodo di somministrazione. La somministrazione a lungo termine di buprenorfina
durante gli ultimi tre mesi di gravidanza può determinare una sindrome da astinenza neonatale (per es.,
ipertonia, tremore neonatale, agitazione neonatale, mioclono o convulsioni). La sindrome in genere è
ritardata da diverse ore a vari giorni dopo la nascita.
A causa della lunga emivita della buprenorfina, si deve prendere in considerazione il monitoraggio
neonatale per diversi giorni al termine della gravidanza, per evitare il rischio di depressione respiratoria
o sindrome da astinenza nei neonati.
Inoltre il medico deve valutare l’uso di buprenorfina/naloxone durante la gravidanza.
Buprenorfina/naloxone deve essere usato durante la gravidanza solo se i possibili benefici superano i
potenziali rischi per il feto.
Allattamento
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Non è noto se naloxone sia escreto nel latte materno. Buprenorfina e i suoi metaboliti sono escreti nel
latte materno. Nei ratti, è stato rilevato che la buprenorfina inibisce l'allattamento. Si raccomanda
pertanto di interrompere l'allattamento durante il trattamento con Suboxone.
Fertilità
Studi sugli animali hanno mostrato una riduzione della fertilità femminile ad alte dosi (esposizione
sistemica > 2,4 volte l'esposizione umana alla dose massima raccomandata di 24 mg di buprenorfina, in
base all'AUC). Vedere paragrafo 5.3.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
L'associazione buprenorfina/naloxone altera in modo trascurabile o moderato la capacità di guidare
veicoli o di usare macchinari quando somministrata a pazienti dipendenti da oppioidi. Questo prodotto
può causare sonnolenza, capogiri, o pensiero confuso, soprattutto durante l'induzione del trattamento e
l'adattamento del dosaggio. Se assunto insieme ad alcol o depressori del sistema nervoso centrale,
l'effetto sarà probabilmente più marcato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Nel caso in cui l'associazione buprenorfina/naloxone incida sulla capacità di guidare veicoli o usare
macchinari pericolosi, sarà opportuno rammentare ai pazienti di prestare la massima attenzione durante
l'esecuzione di tali attività.
4.8 Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse correlate al trattamento riportate più frequentemente durante le sperimentazioni
cliniche cardine erano stipsi e sintomi comunemente associati all'astinenza da sostanze (ad es. insonnia,
cefalea, nausea, iperidrosi e dolore). Alcune segnalazioni di crisi convulsive, vomito, diarrea e prove di
funzionalità epatica con valori elevati, sono state considerate gravi.
Elenco tabulato delle reazioni avverse
La Tabella 1 riassume le reazioni avverse segnalate nelle sperimentazioni cliniche cardine nei quali
342 pazienti su 472 (72,5 %) hanno riferito reazioni avverse e le reazioni avverse riportate durante la
sorveglianza post-marketing.
La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente
convenzione:
Molto comune (1/10), Comune (1/100, <1/10), Non comune (1/1.000, <1/100), Non nota (non può
essere stimata sulla base dei dati disponibili)
Tabella 1: Reazioni avverse correlate al trattamento riportate nelle sperimentazioni cliniche
cliniche e la sorveglianza post-marketing su buprenorfina/naloxone
Classificazione per
sistemi e organi
Molto
comune
Comune
Non comune
Non nota
Infezioni ed
infestazioni Influenza
Infezione
Faringite
Rinite
Infezione delle vie urinarie
Infezione della vagina
Patologie del
sistema
emolinfopoietico
Anemia
Leucocitosi
Leucopenia
26
Linfoadenopatia
Trombocitopenia
Disturbi del sistema
immunitario
Ipersensibilità Shock anafilattico
Disturbi del
metabolismo e della
nutrizione
Appetito ridotto
Iperglicemia
Iperlipidemia
Ipoglicemia
Disturbi psichiatrici Insonnia Ansia
Depressione
Libido diminuita
Nervosismo
Pensiero anormale
Sogni anormali
Agitazione
Apatia
Depersonalizzazione
Dipendenza da droghe
Umore euforico
Ostilità
Allucinazioni
Patologie del
sistema nervoso
Cefalea Emicrania
Capogiri
Ipertonia
Parestesia
Sonnolenza
Amnesia
Ipercinesia
Convulsioni
Disturbo del linguaggio
Tremore
Encefalopatia
epatica
Sincope
Patologie
dell’orecchio e del
labirinto
Vertigini
Patologie
dell'occhio
Ambliopia
Affezione lacrimale
Congiuntivite
Miosi
Patologie cardiache Angina pectoris
Bradicardia
Infarto miocardico
Palpitazioni
Tachicardia
Patologie vascolari Ipertensione
Vasodilatazione
Ipotensione Ipotensione
ortostatica
Patologie
respiratorie,
toraciche e
mediastiniche
Tosse Asma
Dispnea
Sbadigli
Broncospasmo
Depressione
respiratoria
Patologie
gastrointestinali
Stipsi
Nausea
Dolore addominale
Diarrea
Dispepsia
Flatulenza
Vomito
Ulcerazione della bocca
Alterazione del colore
della lingua
Patologie
epatobiliari
Epatite
Epatite acuta
Ittero
Necrosi epatica
Sindrome
epatorenale
Patologie della cute
e del tessuto
sottocutaneo
Iperidrosi Prurito
Eruzione cutanea
Orticaria
Acne
Alopecia
Dermatite esfoliativa
Cute secca
Massa cutanea
Angioedema
Patologie del Dolore dorsale Artrite
27
sistema
muscoloscheletrico
e del tessuto
connettivo
Artralgia
Spasmi muscolari
Mialgia
Patologie
renali e
urinarie
Alterazione
dell'urina
Albuminuria
Disuria
Ematuria
Nefrolitiasi
Ritenzione di urina
Patologie
dell'apparato
riproduttivo e della
mammella
Disfunzione erettile Amenorrea
Disturbo dell'eiaculazione
Menorragia
Metrorragia
Patologie sistemiche
e condizioni relative
alla sede di
somministrazione
Sindrome da
astinenza da
droghe
Astenia
Dolore toracico
Brividi
Piressia
Malessere
Dolore
Edema periferico
Ipotermia Sindrome
neonatale da
astinenza
da farmaco (vedere
paragrafo 4.6)
Esami diagnostici Test di funzionalità
epatica anormale
Calo ponderale
Creatinina ematica
aumentata
Aumento delle
transaminasi
Traumatismo,
avvelenamento e
complicazioni da
procedura
Lesione Colpo di calore
Descrizione di altre reazioni avverse
In caso di uso improprioper via endovenosa del farmaco, alcune esperienze avverse attribuite
all’uso improprio piuttosto che al farmaco stesso hanno incluso reazioni locali, talvolta settiche
(ascesso, cellulite), epatite acuta potenzialmente grave e altre infezioni acute, come polmonite ed
endocardite (vedere paragrafo 4.4).
Nei pazienti che presentano una spiccata dipendenza da droghe, l'iniziale somministrazione di
buprenorfina può produrre una sindrome da astinenza da droghe simile a quella associata al
naloxone (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è
importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di
monitoraggio nazionale indicato nell’appendice V.
4.9 Sovradosaggio
Sintomi
La depressione respiratoria conseguente ad una depressione del sistema nervoso centrale è il principale
sintomo che richiede l'intervento in caso di sovradosaggio, in quanto potrebbe evolvere fino all'arresto
respiratorio e alla morte. I segni di sovradosaggio possono includere sonnolenza, ambliopia, miosi,
ipotensione, nausea, vomito e/o disturbi del linguaggio.
28
Trattamento
Devono essere adottate misure generali di supporto, incluso un accurato monitoraggio delle condizioni
respiratorie e cardiache del paziente. È necessario procedere al trattamento sintomatico della
depressione respiratoria e adottare le consuete misure di terapia intensiva. È necessario garantire la
pervietà delle vie aeree e la ventilazione assistita o controllata. Il paziente deve essere trasferito in un
ambiente dotato di una struttura di rianimazione completa.
Se il paziente vomita, occorre prestare attenzione per impedire l'aspirazione del vomito.
Si raccomanda l'uso di un antagonista degli oppioidi (ad es. naloxone), nonostante il modesto effetto che
potrebbe avere nel contrastare i sintomi respiratori della buprenorfina rispetto a quello esercitato nei
confronti di altri agonisti completi degli oppioidi.
Se si usa naloxone, la lunga durata d'azione della buprenorfina deve essere presa in considerazione nel
determinare la durata del trattamento e la sorveglianza medica necessaria per contrastare gli effetti di
un sovradosaggio. Il naloxone può essere eliminato più rapidamente della buprenorfina consentendo la
ricomparsa dei sintomi da sovradosaggio di buprenorfina precedentemente controllati, pertanto può
essere necessaria un’infusione continua. Se non è possibile eseguire l’infusione, possono essere
necessarie dosi ripetute di naloxone. Le dosi iniziali di naloxone possono variare fino a 2 mg ed essere
ripetute ogni 2 – 3 minuti fino all’ottenimento di una risposta soddisfacente, ma non devono superare
una dose iniziale di 10 mg. La velocità delle infusioni endovenose continue deve essere titolata in base
alla risposta del paziente.
5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci del sistema nervoso centrale, farmaci utilizzati nei disturbi
da dipendenza, codice ATC: N07BC51.
Meccanismo d'azione
La buprenorfina è un agonista parziale/antagonista degli oppioidi che si lega ai recettori µ e (kappa)
del cervello. La sua attività nel trattamento di mantenimento con oppioidi è attribuita alle sue proprietà
lentamente reversibili verso i recettori µ (mu) oppioidi e sarebbe in grado, nel lungo termine, di
indebolire il ricorso all'uso di sostanze nei pazienti dipendenti.
Nel corso di studi clinici di farmacologia sono stati riscontrati gli effetti soglia degli agonisti oppioidi in
soggetti con dipendenza da oppioidi.
Il naloxone è un antagonista dei recettori oppioidi µ. Se somministrato per via orale o per via sublinguale
nelle dosi consuete a pazienti in astinenza da oppioidi, il naloxone manifesta effetto farmacologico
scarso o nullo, a causa del suo quasi totale metabolismo di primo passaggio. Tuttavia, se somministrato
per via endovenosa a persone dipendenti da sostanze oppioidi, la presenza del naloxone in Suboxone
produce marcati effetti oppioidi antagonisti e astinenza da oppioidi, agendo quindi da deterrente per
l'abuso per via endovenosa.
Efficacia e sicurezza clinica
I dati di efficacia e sicurezza per buprenorfina/naloxone derivano principalmente da una
sperimentazione clinica della durata di un anno, che comprendeva un confronto randomizzato, in doppio
cieco, di 4 settimane, tra buprenorfina/naloxone, buprenorfina e placebo seguito da uno studio di
sicurezza di 48 settimane su buprenorfina/naloxone. In questa sperimentazione, 326 soggetti con
dipendenza da eroina sono stati randomizzati a buprenorfina/naloxone 16 mg al giorno, buprenorfina
29
16 mg al giorno o placebo. Per i soggetti randomizzati a uno dei trattamenti attivi, il dosaggio iniziava
con 8 mg di buprenorfina il Giorno 1, seguito da 16 mg (due dosi da 8 mg) di buprenorfina il Giorno 2. Il
Giorno 3, i soggetti randomizzati alla somministrazione di buprenorfina/naloxone sono passati alla
compressa contenente l’associazione. I soggetti sono stati sottoposti a osservazione quotidiana in
ambulatorio (dal lunedì al venerdì) per le valutazioni relative a dosaggio ed efficacia. Venivano fornite
dosi da portare a casa per i fine settimana. Il confronto principale dello studio consisteva nel valutare
individualmente l'efficacia di buprenorfina e buprenorfina/naloxone rispetto al placebo. La percentuale
di campioni di urina trisettimanali risultati negativi per gli oppioidi estranei allo studio era statisticamente
superiore sia per buprenorfina/naloxone rispetto al placebo (p < 0,0001) sia per buprenorfina rispetto al
placebo (p < 0,0001).
In uno studio in doppio cieco, a gruppi paralleli, con doppio placebo, che confrontava una soluzione
etanolica di buprenorfina con un controllo attivo con un agonista completo, 162 soggetti sono stati
randomizzati alla somministrazione della soluzione etanolica sublinguale di buprenorfina pari a 8 mg/die
(una dose approssimativamente paragonabile ad una dose da 12 mg/die di buprenorfina/naloxone),
oppure a due dosi relativamente basse di controllo attivo, una delle quali sufficientemente bassa da
servire come alternativa al placebo, in una fase di induzione della durata da 3 a 10 giorni, una fase di
mantenimento di 16 settimane e una fase di disintossicazione di 7 settimane. Entro il Giorno 3, la
buprenorfina è stata titolata alla dose di mantenimento; le dosi di controllo attivo sono state titolate in
modo più graduale. In base alla persistenza in trattamento e alla percentuale di campioni di urina
trisettimanali negativi per gli oppioidi non oggetto dello studio, la buprenorfina si è rivelata più efficace
rispetto al basso dosaggio del controllo, nel mantenere in trattamento dei soggetti dipendenti da eroina e
nel ridurre il consumo di oppioidi da parte di tali soggetti durante il trattamento. L'efficacia di
buprenorfina 8 mg al giorno era simile a quella della dose moderata di controllo attivo, ma l'equivalenza
non è stata dimostrata.
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Buprenorfina
Assorbimento
La buprenorfina, quando assunta per via orale, è sottoposta ad una metabolizzazione di primo passaggio
con N-dealchilazione e glicuroconiugazione nell'intestino tenue e nel fegato. L'uso di questo medicinale
per via orale è quindi inappropriato.
Le concentrazioni plasmatiche di picco si raggiungono 90 minuti dopo la somministrazione sublinguale. I
livelli plasmatici di buprenorfina sono aumentati con la somministrazione sublinguale di
buprenorfina/naloxone. Entrambe le concentrazioni Cmax e AUC di buprenorfina sono aumentate con
l’incremento del dosaggio (nell'intervallo di 4-16 mg), anche se l'aumento è stato proporzionalmente
inferiore a quello della dose.
Parametro farmacocinetico
Suboxone 4 mg Suboxone 8 mg Suboxone 16 mg
Cmax ng/ml
1,84 (39) 3,0 (51) 5,95 (38)
AUC0-48
ora ng/ml
12,52 (35) 20,22 (43) 34,89 (33)
Distribuzione
L'assorbimento di buprenorfina è seguito da una rapida fase di distribuzione (emivita compresa tra 2 e
5 ore).
Biotrasformazione ed eliminazione
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La buprenorfina è metabolizzata per 14-N-dealchilazione e glicuroconiugazione della molecola parentale
e del metabolita dealchilato. Dati clinici confermano come il CYP3A4 sia responsabile per la N-
dealchilazione della buprenorfina. La N-dealchilbuprenorfina è un agonista dei recettori oppioidi µ con
debole attività intrinseca.
L'eliminazione della buprenorfina è bi- o tri-esponenziale, ed ha un'emivita media di eliminazione dal
plasma di 32 ore.
La buprenorfina viene eliminata nelle feci per escrezione biliare dei metaboliti glicuroconiugati (70 %), il
resto viene eliminato nelle urine.
Naloxone
Assorbimento e distribuzione
A seguito di somministrazione per via endovenosa, il naloxone viene rapidamente distribuito (emivita di
distribuzione ~ 4 minuti). A seguito di somministrazione per via orale, il naloxone è appena rilevabile nel
plasma; a seguito di somministrazione sublinguale di buprenorfina/naloxone, le concentrazioni di
naloxone nel plasma sono basse e diminuiscono rapidamente.
Biotrasformazione
Il medicinale è metabolizzato nel fegato, principalmente per coniugazione glicuronica, e viene escreto
nelle urine. Il naloxone ha un'emivita media di eliminazione dal plasma di 1,2 ore.
Popolazioni speciali
Anziani
Non sono disponibili dati farmacocinetici in pazienti anziani.
Insufficienza renale
L’eliminazione per via renale riveste un ruolo relativamente modesto (~30 %) nella clearance
complessiva di buprenorfina/naloxone. Non è necessaria una modifica del dosaggio in base alla
funzionalità renale, si raccomanda tuttavia cautela nel dosaggio su soggetti affetti da grave insufficienza
renale (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione epatica
L’effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di buprenorfina e naloxone è stato
valutato in uno studio post-marketing.
La tabella 3 riassume i risultati di uno studio clinico in cui l'esposizione dopo somministrazione di una dose singola di Suboxone 2,0 / 0,5 mg (buprenorfina / naloxone) compresse sublinguali è stata determinata in soggetti sani, e in soggetti con compromissione epatica.
31
Tabella 3 Effetto della compromissione epatica sui parametri farmacocinetici di buprenorfina e
naloxone dopo somministrazione di SUBOXONE (variazione relativa ai soggetti
sani)
Parametri PK
Insufficienza epatica Lieve
(Child-Pugh Class A)
(n=9)
Insufficienza epatica Moderata
(Child-Pugh Class B)
(n=8)
Insufficienza epatica Grave
(Child-Pugh Class C)
(n=8)
Buprenorfina
Cmax Aumento di 1.2 volte Aumento di 1.1volte Aumento di 1.7 volte
AUClast Simile al controllo Aumento di 1.6 volte Aumento di 2.8 volte
Naloxone
Cmax Simile al controllo Aumento di 2.7 volte Aumento di 11.3 volte
AUClast Riduzione di 0.2 volte Aumento di 3.2 volte Aumento di 14.0 volte
Nel complesso, l'esposizione plasmatica di buprenorfina aumenta di circa 3 volte nei pazienti con grave
compromissione epatica, mentre l’esposizione plasmatica di naloxone aumenta di 4 volte nei pazienti
con grave compromissione epatica.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
La combinazione di buprenorfina e naloxone è stata esaminata in studi di tossicità animale, in acuto e a
dosi ripetute (fino a 90 giorni nei ratti). Non è stato osservato alcun incremento sinergistico di tossicità.
Gli effetti indesiderati erano basati sull'attività farmacologica nota delle sostanze agoniste e/o
antagoniste degli oppioidi.
La combinazione (4:1) di buprenorfina cloridrato e naloxone cloridrato non ha mostrato attività
mutagenica nel test di mutazione batterica (test di Ames), e non si è rivelata clastogena in un'analisi
citogenetica in vitro su linfociti umani o nel test del micronucleo del ratto per via endovenosa.
Studi sulla riproduzione con somministrazione orale di buprenorfina: naloxone (rapporto 1:1) indicavano
che l'embrioletalità si verificava nei ratti in presenza di tossicità materna a tutte le dosi. La dose più
bassa che è stata studiata rappresentava esposizioni multiple pari a 1 volta per buprenorfina e a 5 volte
per naloxone, alla massima dose terapeutica umana calcolata sulla base di mg/m². Nei conigli, dosi
tossiche alla madre non hanno avuto come esito tossicità evolutiva. Inoltre non è stata osservata
teratogenicità in ratti e conigli. Non è stato condotto alcuno studio peri-postnatale con
buprenorfina/naloxone; tuttavia la somministrazione orale materna di buprenorfina a dosi elevate
durante la gestazione e l'allattamento ha avuto come conseguenze parto difficoltoso (possibile
conseguenza dell'effetto sedativo della buprenorfina), elevata mortalità neonatale e lieve ritardo nello
sviluppo di alcune funzioni neurologiche (riflesso di raddrizzamento su una superficie e di trasalimento)
in ratti neonati.
Nei ratti, la somministrazione nella dieta di buprenorfina a livelli di dose pari o superiori a 500 ppm ha
prodotto un calo di fertilità dimostrato da una riduzione dei tassi di concepimento femminile. Una dose
nella dieta di 100 ppm (esposizione stimata a buprenorfina pari a circa 2,4 volte la dose umana di 24 mg
di buprenorfina/naloxone basata sull'AUC, i livelli plasmatici di naloxone erano inferiori al limite di
rilevazione nei ratti) non ha prodotto effetti negativi sulla fertilità femminile.
32
Uno studio di carcinogenicità con buprenorfina/naloxone è stato condotto sui ratti con dosi di 7, 30 e
120 mg/kg/die, con multipli di esposizione stimata da 3 a 75 volte, basati su una dose sublinguale
giornaliera umana di 16 mg calcolata sulla base di mg/m². In tutti i gruppi di dosaggio sono stati
osservati aumenti significativi a livello statistico nell'incidenza di adenomi benigni delle cellule del tessuto
interstiziale dei testicoli (cellule di Leydig).
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Lattosio monoidrato
Mannitolo
Amido di mais
Povidone K 30
Acido citrico anidro
Citrato di sodio
Magnesio stearato
Acesulfame potassio
Aroma naturale di limone e lime
6.2 Incompatibilità
Non pertinente.
6.3 Periodo di validità
3 anni.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
7 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.
28 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla
normativa locale vigente.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Indivior UK Limited
103 – 105 Bath Road
Slough
Berkshire
33
SL1 3UH
Regno Unito
8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/06/359/003
EU/1/06/359/004
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 26 settembre 2006
Data dell'ultimo rinnovo: 26 settembre 2011
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei
Medicinali http://www.ema.europa.eu/
34
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa sublinguale contiene 16 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 4 mg di naloxone
(come cloridrato diidrato).
Eccipienti con effetto noto:
Ciascuna compressa sublinguale contiene 156,64 mg di lattosio (come monoidrato)
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Compressa sublinguale
Compresse rotonde bianche biconvesse di 10,5 mm con “N16” impresso su un lato.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento sostitutivo per la dipendenza da oppioidi, nell'ambito di un trattamento medico, sociale e
psicologico. L'obiettivo del componente naloxone è di scoraggiarne il misuso per via endovenosa. Il
trattamento è destinato all'uso su adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni che abbiano dato il
proprio consenso al trattamento della dipendenza.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della dipendenza
da oppioidi.
Precauzioni da prendere prima dell'induzione
Prima dell'inizio del trattamento, occorre prendere in considerazione il tipo di dipendenza da oppioidi
(ovvero, oppioide a lunga o breve durata d'azione), il lasso di tempo trascorso dall'ultimo consumo di
oppioidi e il grado di dipendenza dagli oppioidi. Al fine di evitare la precipitazione dei sintomi di
astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone o con sola buprenorfina deve essere intrapresa solo in
presenza di sintomi oggettivi e chiari di astinenza (dimostrati per esempio da un punteggio che indica
un’astinenza da lieve a moderata secondo la Scala Clinica per l’Astinenza da Oppiacei, COWS -
Clinical Opioid Withdrawal Scale, validata).
Nei pazienti dipendenti da eroina o da oppioidi a breve durata d'azione, la prima dose di
buprenorfina/naloxone deve essere assunta alla comparsa dei primi segni di astinenza, ma non
prima che siano trascorse almeno 6 ore dall’ultima assunzione di oppioidi da parte del paziente.
35
Per i pazienti ai quali viene somministrato metadone, la dose di metadone deve essere ridotta
fino ad un massimo di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con buprenorfina/naloxone. Occorre
considerare la lunga emivita del metadone quando si inizia la terapia con buprenorfina/naloxone.
La prima dose di buprenorfina/naloxone deve essere assunta solo alla comparsa dei primi segni
d'astinenza, ma non prima che siano trascorse almeno 24 ore dall’ultima assunzione di metadone
da parte del paziente. La buprenorfina può causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in
pazienti con dipendenza da metadone.
Posologia
Terapia iniziale (induzione)
La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o
due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il primo giorno, è possibile somministrare una o due
compresse ulteriori di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle singole esigenze del paziente.
Durante l'inizio del trattamento, si raccomanda la supervisione giornaliera della somministrazione per
assicurare il corretto posizionamento sublinguale della dose e per osservare la risposta del paziente al
trattamento, quale guida a un'efficace titolazione della dose secondo l'effetto clinico.
Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento
In seguito all'induzione del trattamento del primo giorno, il paziente deve essere stabilizzato a una dose
di mantenimento nei giorni successivi adattando progressivamente la dose secondo l'effetto clinico del
singolo paziente. La titolazione della dose in regimi di 2-8 mg di buprenorfina è guidata dalla nuova
valutazione dello stato clinico e psicologico del paziente, e non deve superare la dose giornaliera
massima di 24 mg di buprenorfina.
Somministrazione a giorni alterni
Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente è possibile diminuire la frequenza della
somministrazione adottando un regime a giorni alterni corrispondente al doppio della dose giornaliera
titolata su base individuale. Ad esempio, a un paziente stabilizzato alla somministrazione di una dose
giornaliera di 8 mg di buprenorfina possono essere somministrati 16 mg di buprenorfina a giorni alterni,
senza alcuna somministrazione nei giorni interposti. In alcuni pazienti, dopo il raggiungimento di una
stabilizzazione soddisfacente, è possibile diminuire la frequenza della somministrazione fino a 3 volte a
settimana (ad esempio lunedì, mercoledì e venerdì). La dose del lunedì e del mercoledì deve
corrispondere al doppio della dose giornaliera titolata su base individuale, e quella del venerdì al triplo
della dose giornaliera titolata su base individuale, senza alcuna somministrazione nei giorni interposti.
Tuttavia, la dose somministrata in un determinato giorno non deve superare i 24 mg di buprenorfina.
Per i pazienti che richiedono una titolazione della dose giornaliera > 8 mg/die di buprenorfina questo
regime potrebbe non essere adeguato.
Sospensione sotto controllo medico
Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente e previo consenso del paziente, è possibile ridurre
gradualmente il dosaggio a una dose di mantenimento inferiore; in casi particolarmente favorevoli è
possibile interrompere il trattamento. La disponibilità di dosi da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg consente una
titolazione del dosaggio verso il basso. Per i pazienti che richiedono una dose inferiore di buprenorfina, è
possibile utilizzare buprenorfina 0,4 mg. È opportuno monitorare i pazienti dopo la sospensione, a causa
della possibilità di ricadute.
Popolazioni speciali
Anziani
La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei pazienti anziani di età superiore ai 65 anni non
sono state stabilite. Non è possibile fare raccomandazioni sulla posologia.
36
Compromissione epatica
Prima di iniziare la terapia si raccomanda l'esecuzione di prove di funzionalità epatica e di test per
l’epatite virale al basale. I pazienti con test positivi per l'epatite virale, sottoposti a trattamento
concomitante con altri medicinali (vedere paragrafo 4.5) e/o affetti da disfunzione epatica sono a
rischio di accelerazione di lesioni epatiche. Si raccomanda un regolare monitoraggio della funzionalità
epatica (vedere paragrafo 4.4).
Entrambi i principi attivi di Suboxone, buprenorfina e naloxone, vengono ampiamente metabolizzati nel
fegato, e i livelli plasmatici sono risultati superiori sia per buprenorfina sia per naloxone in pazienti con
insufficienza epatica moderata e grave. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di
astinenza precipitata da oppiodi, da tossicità o da sovradosaggio causata dai livelli aumentati di naloxone
e/o di buprenorfina.
Dal momento che la farmacocinetica di buprenorfina/naloxone può essere alterata nei pazienti con
compromissione epatica, si raccomandano dosi iniziali inferiori e un'accurata titolazione del dosaggio nei
pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L'uso di buprenorfina/naloxone è
controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 e 5.2).
Insufficienza renale
Non è necessario modificare la dose di buprenorfina/naloxone in pazienti con insufficienza renale. Si
raccomanda cautela nella somministrazione del medicinale a pazienti con grave insufficienza renale
(clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei bambini di età inferiore ai 15 anni non sono state
stabilite. Non vi sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
I medici devono avvertire i pazienti che la somministrazione sublinguale rappresenta l'unica via di
somministrazione efficace e sicura per questo medicinale (vedere paragrafo 4.4). La compressa deve
essere posta sotto la lingua fino a completa dissoluzione. I pazienti non devono ingerire o consumare
cibi o bevande fino alla completa dissoluzione della compressa.
La dose è costituita da compresse di Suboxone di differente dosaggio, che possono essere assunte
contemporaneamente o in due porzioni separate; la seconda porzione deve essere assunta
immediatamente dopo la dissoluzione della prima.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Grave insufficienza respiratoria.
Grave compromissione epatica.
Alcolismo acuto o delirium tremens.
Somministrazione concomitante di antagonisti degli oppioidi (naltrexone, nalmefene) per il trattamento
della dipendenza da alcol o da oppioidi.
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Uso improprio, abuso e diversione
Così come accade per altri oppioidi, legali o illeciti, la buprenorfina può essere oggetto di uso improprio
o di abuso. Alcuni dei rischi di uso improprio e abuso includono overdose, diffusione di infezioni virali di
origine ematogena o infezioni localizzate e sistemiche, depressione respiratoria e danni epatici. L’uso
improprio di buprenorfina da parte di qualcuno che non sia il paziente indicato pone il rischio aggiuntivo
di nuovi soggetti con dipendenza da sostanze che usano la buprenorfina come sostanza d'abuso
37
principale; ciò potrebbe verificarsi se il medicinale viene distribuito per uso illecito direttamente dal
paziente a cui il farmaco è destinato, oppure se il medicinale non viene salvaguardato dal furto.
Il trattamento subottimale con buprenorfina/naloxone potrebbe provocare il misuso da parte del
paziente, portando all’overdose o all'abbandono del trattamento. Un paziente sottoposto a sotto-
dosaggio con buprenorfina/naloxone potrebbe continuare a rispondere ai sintomi di astinenza non
controllati ricorrendo ad automedicazioni con oppioidi, alcol o altri sedativi ipnotici, come le
benzodiazepine.
Per ridurre al minimo il rischio di uso improprio, abuso e diversione, i medici devono adottare le
precauzioni appropriate nel prescrivere e distribuire la buprenorfina, ad esempio evitare di prescrivere
più rinnovi in una fase precoce del trattamento, e svolgere visite di follow-up del paziente con un
monitoraggio clinico adeguato alle esigenze del paziente.
La combinazione di buprenorfina e naloxone in Suboxone mira a scoraggiare l’uso improprio e l'abuso
della buprenorfina. Si ritiene che l’uso improprio endovenoso o intranasale di Suboxone sia meno
probabile rispetto alla sola buprenorfina, dal momento che il naloxone contenuto nel Suboxone può
causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in individui dipendenti da eroina, metadone, o altri
agonisti degli oppioidi.
Depressione respiratoria
Sono stati riportati alcuni casi di decesso dovuto a depressione respiratoria, in particolare quando la
buprenorfina veniva utilizzata in combinazione con benzodiazepine (vedere paragrafo 4.5) oppure
quando la buprenorfina non veniva utilizzata secondo quanto riportato nel riassunto delle caratteristiche
del prodotto. Sono stati segnalati casi di decesso anche in associazione alla somministrazione
concomitante di buprenorfina e altri depressori come alcol o altri oppioidi. Se la buprenorfina viene
somministrata ad alcuni individui non dipendenti da oppioidi, che non tollerano gli effetti degli oppioidi, si
può verificare depressione respiratoria potenzialmente fatale.
Questo prodotto deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da asma o insufficienza respiratoria
(per es., malattia polmonare ostruttiva cronica, cor polmonare, riserva respiratoria ridotta, ipossia,
ipercapnia, depressione respiratoria preesistente o cifoscoliosi (deviazione della colonna vertebrale che
può portare a dispnea)).
Buprenorfina/naloxone può causare depressione respiratoria grave, potenzialmente fatale in bambini e
in persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o deliberata. Si devono avvisare i pazienti di
conservare il blister in sicurezza, di non aprirlo mai in anticipo, di tenerlo fuori dalla portata dei bambini
e di altri familiari e di non assumere questo medicinale in presenza di bambini. In caso di ingestione
accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.
Depressione del sistema nervoso centrale
L'associazione buprenorfina/naloxone può causare sonnolenza, in particolare con l'assunzione
concomitante di alcol o altri depressori del sistema nervoso centrale (come tranquillanti, sedativi o
ipnotici) (vedere paragrafo 4.5).
Dipendenza
La buprenorfina è un agonista parziale che si lega ai recettori µ (mu)-oppioidi e la somministrazione
cronica produce dipendenza del tipo oppioide. Studi sugli animali, nonché l'esperienza clinica, hanno
dimostrato che la buprenorfina può produrre dipendenza, ma ad un livello inferiore rispetto a un agonista
pieno, ad es. la morfina.
Non è raccomandata la brusca interruzione del trattamento, dal momento che potrebbe causare una
sindrome da astinenza la cui insorgenza potrebbe essere ritardata.
38
Epatite ed eventi epatici
Sono stati riportati casi di danni epatici acuti in soggetti dipendenti da oppioidi, tanto nelle
sperimentazioni cliniche quanto nelle segnalazioni post-marketing relative alle reazioni avverse. Lo
spettro delle anomalie varia dall’aumento transitorio asintomatico delle transaminasi epatiche
all'insufficienza epatica, alla necrosi epatica, alla sindrome epatorenale, all'encefalopatia epatica e al
decesso. In molti casi la presenza di preesistente danno mitocondriale (malattia genetica, anomalie degli
enzimi epatici, infezioni da virus dell'epatite B o C, abuso di alcol, anoressia, uso concomitante di altri
farmaci potenzialmente epatotossici) e l’uso di sostanze per via iniettiva possono avere un ruolo
causale o aggiuntivo. È opportuno tener conto di questi importanti fattori prima di prescrivere
buprenorfina/naloxone e durante il trattamento. Laddove si sospetti un evento epatico, è necessario
condurre un'ulteriore valutazione biologica ed eziologica. In base ai risultati, il medicinale può essere
sospeso con cautela, al fine di prevenire i sintomi di astinenza e il nuovo ricorso all'uso di sostanze
illecite. Qualora si decida di continuare il trattamento, è necessario monitorare attentamente la
funzionalità epatica.
Precipitazione della sindrome da astinenza da oppioidi
Nell'iniziare il trattamento con buprenorfina/naloxone, il medico deve essere consapevole del profilo di
agonista parziale della buprenorfina e che questa possa precipitare i sintomi di astinenza nei pazienti
dipendenti da oppioidi, in modo particolare nel caso in cui la somministrazione avvenga a meno di 6 ore
dall'assunzione dell'ultima dose di eroina o di altro oppioide a breve durata d'azione, oppure nel caso in
cui la somministrazione avvenga a meno di 24 ore dall'assunzione dell'ultima dose di metadone. Poiché
sono stati segnalati sintomi di astinenza, è necessario monitorare attentamente i pazienti durante il
periodo di passaggio da buprenorfina o metadone a buprenorfina/naloxone. Al fine di evitare la
precipitazione dei sintomi di astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone deve essere intrapresa in
presenza di sintomi oggettivi di astinenza (vedere paragrafo 4.2).
I sintomi di astinenza possono essere anche associati a dosaggio subottimale.
Compromissione epatica
Gli effetti della compromissione epatica sulla farmacocinetica della buprenorfina e del naloxone sono
stati valutati in uno studio di post-marketing. Poichè sia la buprenorfina sia il naloxone sono ampiamente
metabolizzati, entrambi i loro livelli plasmatici sono risultati elevati nei pazienti con insufficienza epatica
moderata e grave dopo la somministrazione di una dose singola. I pazienti devono essere monitorati per
segni e sintomi di astinenza precipitata da oppiodi, da tossicità o da sovradosaggio causata dai livelli
aumentati di naloxone e/o di buprenorfina. Suboxone compresse sublinguali deve essere utilizzato con
cautela in pazienti con danno epatico moderato (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). In pazienti con
insufficienza epatica grave l'uso di buprenorfina/naloxone è controindicato
Insufficienza renale
L'eliminazione per via renale può essere prolungata, dal momento che il 30 % della dose somministrata
viene eliminato per via renale. I metaboliti della buprenorfina si accumulano nei pazienti con
insufficienza renale. Pertanto si raccomanda cautela nel dosaggio in pazienti con grave insufficienza
renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Uso negli adolescenti (età 15-<18)
Data la mancanza di dati relativi agli adolescenti (età 15-<18), i pazienti in questo gruppo d'età devono
essere monitorati ancora più attentamente durante il trattamento.
Inibitori del CYP 3A
I medicinali che inibiscono l'enzima CYP3A4 possono produrre l'aumento delle concentrazioni di
buprenorfina. Potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di buprenorfina/naloxone. Nei
pazienti già trattati con inibitori del CYP3A4, la dose di buprenorfina/naloxone deve essere
39
accuratamente titolata, dal momento che un dosaggio ridotto potrebbe essere sufficiente per questi
pazienti (vedere paragrafo 4.5).
Avvertenze generali riguardanti la somministrazione di oppioidi
Gli oppioidi possono indurre ipotensione ortostatica nei pazienti deambulanti.
Gli oppioidi possono aumentare la pressione del liquido cerebrospinale provocando crisi convulsive,
pertanto devono essere usati con cautela in pazienti con trauma cranico, lesioni intracraniche o in altre
condizioni in cui la pressione del liquido cerebrospinale può essere aumentata o in caso di anamnesi di
crisi convulsive.
Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di ipotensione, ipertrofia della
prostata o stenosi uretrale.
La miosi indotta da oppioidi, i cambiamenti del livello di coscienza o della percezione del dolore come
sintomo della patologia possono interferire con la valutazione del paziente, confondere la diagnosi o
nascondere il decorso clinico di patologie concomitanti.
Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di mixedema, ipotiroidismo o
insufficienza corticosurrenale (per es., malattia di Addison).
È stato riscontrato che gli oppioidi aumentano la pressione intracoledocale; pertanto devono essere usati
con cautela in pazienti che soffrono di disfunzione del tratto biliare.
Gli oppioidi devono essere somministrati con cautela a pazienti anziani o debilitati.
In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante degli inibitori della monoamino ossidasi
(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi (vedere paragrafo 4.5).
Suboxone contiene lattosio. Questo medicinale non va somministrato a pazienti con rari problemi
ereditari di intolleranza al galattosio.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Suboxone non deve essere assunto con:
bevande alcoliche o medicinali contenenti alcol, poiché l'alcol aumenta l'effetto sedativo della
buprenorfina (vedere paragrafo 4.7).
Suboxone deve essere assunto con cautela se somministrato insieme a:
o benzodiazepine: questa combinazione può provocare decesso dovuto a depressione respiratoria di
origine centrale. Pertanto i dosaggi devono essere limitati e questa combinazione deve essere
evitata laddove vi sia il rischio di uso errato. I pazienti devono essere avvisati dell'estremo
pericolo legato all'autosomministrazione di benzodiazepine non prescritte durante l'assunzione di
questo prodotto; sarà inoltre opportuno rammentare che l'uso di benzodiazepine in concomitanza
con questo prodotto dovrà avvenire unicamente in base alle indicazioni del proprio medico
(vedere paragrafo 4.4).
o altri depressori del sistema nervoso centrale, altri derivati oppioidi (ad es. metadone, analgesici e
antitosse), alcuni antidepressivi, sedativi antagonisti dei recettori H1, barbiturici, ansiolitici diversi
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dalle benzodiazepine, neurolettici, clonidina e sostanze correlate: queste combinazioni aumentano
la depressione del sistema nervoso centrale. Il ridotto livello di attenzione può rendere pericoloso
l'uso di auto e macchinari.
o Inoltre può essere difficile raggiungere un’adeguata analgesia quando viene somministrato un
agonista completo degli oppioidi a pazienti trattati con buprenorfina/naloxone. Pertanto, usando
un agonista completo degli oppioidi, esiste il possibile rischio di sovradosaggio, soprattutto quando
si tenta di contrastare gli effetti dell’agonista parziale buprenorfina o quando i livelli plasmatici di
buprenorfina stanno diminuendo.
o naltrexone e nalmefene sono antagonisti degli oppioidi in grado di bloccare gli effetti
farmacologici della buprenorfina. La cosomministrazione durante il trattamento con
buprenorfina/naloxone è controindicata, a causa della possibile interazione dannosa che può
scatenare l’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza da oppioidi (vedere
paragrafo 4.3).
o inibitori del CYP3A4: uno studio di interazione di buprenorfina con ketoconazolo (un potente
inibitore del CYP3A4), ha evidenziato un aumento del Cmax e dell'AUC (area sotto la curva) di
buprenorfina (rispettivamente 50 % e 70 %) e, in misura inferiore, di norbuprenorfina. I pazienti
a cui viene somministrato Suboxone devono essere attentamente monitorati e potrebbero
necessitare di una riduzione del dosaggio laddove siano associati a potenti inibitori del CYP3A4
(ad es. inibitori delle proteasi quali ritonavir, nelfinavir o indinavir o azoli antifungini come
ketoconazolo o itraconazolo, antibiotici macrolidi).
o induttori del CYP3A4: l’uso concomitante degli induttori del CYP3A4 e della buprenorfina può
ridurre le concentrazioni plasmatiche di buprenorfina, provocando potenzialmente un trattamento
subottimale della dipendenza da oppioidi con buprenorfina. Si consiglia di monitorare con
attenzione i pazienti in trattamento con buprenorfina/naloxone, se vengono somministrati
contemporaneamente tali induttori (per es., fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, rifampicina).
Potrebbe essere necessario aggiustare conseguentemente il dosaggio della buprenorfina o
dell’induttore del CYP3A4.
o In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante di inibitori della monoamino ossidasi
(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi.
4.7 Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati adeguati sull’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno
mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il possibile rischio per gli uomini è
sconosciuto.
Verso il termine della gravidanza la buprenorfina può indurre depressione respiratoria nei neonati anche
dopo un breve periodo di somministrazione. La somministrazione a lungo termine di buprenorfina
durante gli ultimi tre mesi di gravidanza può determinare una sindrome da astinenza neonatale (per es.,
ipertonia, tremore neonatale, agitazione neonatale, mioclono o convulsioni). La sindrome in genere è
ritardata da diverse ore a vari giorni dopo la nascita.
A causa della lunga emivita della buprenorfina, si deve prendere in considerazione il monitoraggio
neonatale per diversi giorni al termine della gravidanza, per evitare il rischio di depressione respiratoria
o sindrome da astinenza nei neonati.
41
Inoltre il medico deve valutare l’uso di buprenorfina/naloxone durante la gravidanza.
Buprenorfina/naloxone deve essere usato durante la gravidanza solo se i possibili benefici superano i
potenziali rischi per il feto.
Allattamento
Non è noto se naloxone sia escreto nel latte materno. Buprenorfina e i suoi metaboliti sono escreti nel
latte materno. Nei ratti, è stato rilevato che la buprenorfina inibisce l'allattamento. Si raccomanda
pertanto di interrompere l'allattamento durante il trattamento con Suboxone.
Fertilità
Studi sugli animali hanno mostrato una riduzione della fertilità femminile ad alte dosi (esposizione
sistemica > 2,4 volte l'esposizione umana alla dose massima raccomandata di 24 mg di buprenorfina, in
base all'AUC). Vedere paragrafo 5.3.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
L'associazione buprenorfina/naloxone altera in modo trascurabile o moderato la capacità di guidare
veicoli o di usare macchinari quando somministrata a pazienti dipendenti da oppioidi. Questo prodotto
può causare sonnolenza, capogiri, o pensiero confuso, soprattutto durante l'induzione del trattamento e
l'adattamento del dosaggio. Se assunto insieme ad alcol o depressori del sistema nervoso centrale,
l'effetto sarà probabilmente più marcato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Nel caso in cui l'associazione buprenorfina/naloxone incida sulla capacità di guidare veicoli o usare
macchinari pericolosi, sarà opportuno rammentare ai pazienti di prestare la massima attenzione durante
l'esecuzione di tali attività.
4.8 Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse correlate al trattamento riportate più frequentemente durante le sperimentazioni
cliniche cardine erano stipsi e sintomi comunemente associati all'astinenza da sostanze (ad es. insonnia,
cefalea, nausea, iperidrosi e dolore). Alcune segnalazioni di crisi convulsive, vomito, diarrea e prove di
funzionalità epatica con valori elevati, sono state considerate gravi.
Elenco tabulato delle reazioni avverse
La Tabella 1 riassume le reazioni avverse segnalate nelle sperimentazioni cliniche cardine nelle quali
342 pazienti su 472 (72,5 %) hanno riferito reazioni avverse e le reazioni avverse riportate durante la
sorveglianza post-marketing.
La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente
convenzione:
Molto comune (1/10), Comune (1/100, <1/10), Non comune (1/1.000, <1/100), Non nota (non può
essere stimata sulla base dei dati disponibili)
Tabella 1: Reazioni avverse correlate al trattamento riportate nelle sperimentazioni cliniche
e la sorveglianza post-marketing su buprenorfina/naloxone
Classificazione per
sistemi e organi
Molto
comune
Comune
Non comune
Non nota
Infezioni ed
infestazioni Influenza
Infezione
Faringite
Rinite
Infezione delle vie urinarie
Infezione della vagina
42
Patologie del
sistema
emolinfopoietico
Anemia
Leucocitosi
Leucopenia
Linfoadenopatia
Trombocitopenia
Disturbi del sistema
immunitario
Ipersensibilità Shock anafilattico
Disturbi del
metabolismo e della
nutrizione
Appetito ridotto
Iperglicemia
Iperlipidemia
Ipoglicemia
Disturbi psichiatrici Insonnia Ansia
Depressione
Libido
diminuita
Nervosismo
Pensiero
anormale
Sogni anormali
Agitazione
Apatia
Depersonalizzazione
Dipendenza da droghe
Umore euforico
Ostilità
Allucinazioni
Patologie del
sistema nervoso
Cefalea Emicrania
Capogiri
Ipertonia
Parestesia
Sonnolenza
Amnesia
Ipercinesia
Convulsioni
Disturbo del linguaggio
Tremore
Encefalopatia epatica
Sincope
Patologie
dell’orecchio e del
labirinto
Vertigini
Patologie
dell'occhio
Ambliopia
Affezione
lacrimale
Congiuntivite
Miosi
Patologie cardiache Angina pectoris
Bradicardia
Infarto miocardico
Palpitazioni
Tachicardia
Patologie vascolari Ipertensione
Vasodilatazion
e
Ipotensione Ipotensione ortostatica
Patologie
respiratorie,
toraciche e
mediastiniche
Tosse Asma
Dispnea
Sbadigli
Broncospasmo
Depressione respiratoria
Patologie
gastrointestinali
Stipsi
Nausea
Dolore
addominale
Diarrea
Dispepsia
Flatulenza
Vomito
Ulcerazione della bocca
Alterazione del colore
della lingua
Patologie
epatobiliari
Epatite
Epatite acuta
Ittero
Necrosi epatica
Sindrome epatorenale
43
Patologie della cute
e del tessuto
sottocutaneo
Iperidrosi Prurito
Eruzione
cutanea
Orticaria
Acne
Alopecia
Dermatite esfoliativa
Cute secca
Massa cutanea
Angioedema
Patologie del
sistema
muscoloscheletrico e
del tessuto
connettivo
Dolore dorsale
Artralgia
Spasmi
muscolari
Mialgia
Artrite
Patologie renali e
urinarie
Alterazione
dell'urina
Albuminuria
Disuria
Ematuria
Nefrolitiasi
Ritenzione di urina
Patologie
dell'apparato
riproduttivo e della
mammella
Disfunzione
erettile
Amenorrea
Disturbo dell'eiaculazione
Menorragia
Metrorragia
Patologie sistemiche
e condizioni relative
alla sede di
somministrazione
Sindrome da
astinenza da
droghe
Astenia
Dolore
toracico
Brividi
Piressia
Malessere
Dolore
Edema
periferico
Ipotermia
Sindrome neonatale da
astinenza da farmaco
(vedere paragrafo 4.6)
Esami diagnostici Test di funzionalità epatica anormale Calo ponderale
Creatinina ematica aumentata
Aumento delle transaminasi
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Lesione Colpo di calore
Descrizione di altre reazioni avverse
In caso di misuso per via endovenosa del farmaco, alcune esperienze avverse attribuite al misuso
piuttosto che al farmaco stesso hanno incluso reazioni locali, talvolta settiche (ascesso, cellulite),
epatite acuta potenzialmente grave e altre infezioni acute, come polmonite ed endocardite
(vedere paragrafo 4.4).
Nei pazienti che presentano una spiccata dipendenza da sostanze, l'iniziale somministrazione di
buprenorfina può produrre una sindrome da astinenza da sostanze simile a quella associata al
naloxone (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è
importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
44
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di
monitoraggio nazionale indicato nell’Appendice V
4.9 Sovradosaggio
Sintomi
La depressione respiratoria conseguente ad una depressione del sistema nervoso centrale è il principale
sintomo che richiede l'intervento in caso di sovradosaggio, in quanto potrebbe evolvere fino all'arresto
respiratorio e al decesso. I segni di sovradosaggio possono includere sonnolenza, ambliopia, miosi,
ipotensione, nausea, vomito e/o disturbi del linguaggio.
Trattamento
Trattamento: devono essere adottate misure generali di supporto, incluso un accurato monitoraggio delle
condizioni respiratorie e cardiache del paziente. È necessario procedere al trattamento sintomatico della
depressione respiratoria e adottare le consuete misure di terapia intensiva. È necessario garantire la
pervietà delle vie aeree e la ventilazione assistita o controllata. Il paziente deve essere trasferito in un
ambiente dotato di una struttura di rianimazione completa.
Se il paziente vomita, occorre prestare attenzione per impedire l'aspirazione del vomito.
Si raccomanda l'uso di un antagonista degli oppioidi (ad es. naloxone), nonostante il modesto effetto che
potrebbe avere nel contrastare i sintomi respiratori della buprenorfina rispetto a quello esercitato nei
confronti di altri agonisti completi degli oppioidi.
Se si usa naloxone, la lunga durata d'azione della buprenorfina deve essere presa in considerazione nel
determinare la durata del trattamento e la sorveglianza medica necessaria per contrastare gli effetti di
un sovradosaggio. Il naloxone può essere eliminato più rapidamente della buprenorfina, consentendo la
ricomparsa dei sintomi da sovradosaggio di buprenorfina precedentemente controllati, pertanto può
essere necessaria un’infusione continua. Se non è possibile eseguire l’infusione, possono essere
necessarie dosi ripetute di naloxone. Le dosi iniziali di naloxone possono variare fino a 2 mg ed essere
ripetute ogni 2 – 3 minuti fino all’ottenimento di una risposta soddisfacente, ma non devono superare
una dose iniziale di 10 mg. La velocità delle infusioni intravenose continue deve essere titolata in base
alla risposta del paziente.
5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci del sistema nervoso centrale, farmaci utilizzati nei disturbi
da dipendenza, codice ATC: N07BC51.
Meccanismo d'azione
La buprenorfina è un agonista parziale/antagonista degli oppioidi che si lega ai recettori µ e (kappa)
del cervello. La sua attività nel trattamento di mantenimento con oppioidi è attribuita alle sue proprietà
lentamente reversibili verso i recettori µ (mu) oppioidi esarebbe in grado, nel lungo termine, di indebolire
il ricorso all'uso di sostanze nei pazienti dipendenti.
Nel corso di studi clinici di farmacologia sono stati riscontrati gli effetti tetto degli agonisti degli oppioidi
in soggetti con dipendenza da oppioidi.
Il naloxone è un antagonista dei recettori oppioidi . Se somministrato per via orale o per via sublinguale
nelle dosi consuete a pazienti in astinenza da oppioidi, il naloxone manifesta effetto farmacologico
45
scarso o nullo, a causa del suo quasi totale metabolismo di primo passaggio. Tuttavia, se somministrato
per via endovenosa a persone dipendenti da sostanze oppioidi, la presenza del naloxone in Suboxone
produce marcati effetti oppioidi antagonisti e astinenza da oppioidi, agendo quindi da deterrente per
l'abuso per via endovenosa.
Efficacia clinica
I dati di efficacia e sicurezza per buprenorfina/naloxone derivano principalmente da una
sperimentazione clinica della durata di un anno, che comprendeva un confronto randomizzato, in doppio
cieco, di 4 settimane, tra buprenorfina/naloxone, buprenorfina e placebo seguito da uno studio di
sicurezza di 48 settimane su buprenorfina/naloxone. In questa sperimentazione, 326 soggetti con
dipendenza da eroina sono stati randomizzati a buprenorfina/naloxone 16 mg al giorno, buprenorfina
16 mg al giorno o placebo. Per i soggetti randomizzati a uno dei trattamenti attivi, il dosaggio iniziava
con 8 mg di buprenorfina il Giorno 1, seguito da 16 mg (due dosi da 8 mg) di buprenorfina il Giorno 2. Il
Giorno 3, i soggetti randomizzati alla somministrazione di buprenorfina/naloxone sono passati alla
compressa contenente l’associazione. I soggetti sono stati sottoposti a osservazione quotidiana in
ambulatorio (dal lunedì al venerdì) per le valutazioni relative a dosaggio ed efficacia. Venivano fornite
dosi da portare a casa per i fine settimana. Il confronto principale dello studio consisteva nel valutare
individualmente l'efficacia di buprenorfina e buprenorfina/naloxone rispetto al placebo. La percentuale
di campioni di urina trisettimanali risultati negativi per gli oppioidi estranei allo studio era statisticamente
superiore sia per buprenorfina/naloxone rispetto al placebo (p < 0,0001) sia per buprenorfina rispetto al
placebo (p < 0,0001).
In uno studio in doppio cieco, a gruppi paralleli, con doppio placebo, che confrontava una soluzione
etanolica di buprenorfina con un controllo attivo con un agonista completo, 162 soggetti sono stati
randomizzati alla somministrazione della soluzione etanolica sublinguale di buprenorfina pari a 8 mg/die
(una dose approssimativamente paragonabile ad una dose da 12 mg/die di buprenorfina/naloxone),
oppure a due dosi relativamente basse di controllo attivo, una delle quali sufficientemente bassa da
servire come alternativa al placebo, in una fase di induzione della durata da 3 a 10 giorni, una fase di
mantenimento di 16 settimane e una fase di disintossicazione di 7 settimane. Entro il Giorno 3, la
buprenorfina è stata titolata alla dose di mantenimento; le dosi di controllo attivo sono state titolate in
modo più graduale. In base alla persistenza in trattamento e alla percentuale di campioni di urina
trisettimanali negativi per gli oppioidi non oggetto dello studio, la buprenorfina si è rivelata più efficace
rispetto al basso dosaggio del controllo nel mantenere in trattamento i soggetti dipendenti da eroina e nel
ridurre il consumo di oppioidi da parte di tali soggetti durante il trattamento. L'efficacia di buprenorfina
8 mg al giorno era simile a quella della dose moderata di controllo attivo, ma l'equivalenza non è stata
dimostrata.
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Buprenorfina
Assorbimento
La buprenorfina, quando assunta per via orale, è sottoposta ad una metabolizzazione di primo passaggio
con N-dealchilazione e glicuroconiugazione nell'intestino tenue e nel fegato. L'uso di questo medicinale
per via orale è quindi inappropriato.
Le concentrazioni plasmatiche di picco si raggiungono 90 minuti dopo la somministrazione sublinguale. I
livelli plasmatici di buprenorfina sono aumentati con la somministrazione sublinguale di
buprenorfina/naloxone. Entrambe le concentrazioni Cmax e AUC di buprenorfina sono aumentate con
l’incremento del dosaggio (nell'intervallo di 4-16 mg), anche se l'aumento è stato proporzionalmente
inferiore a quello della dose.
Parametro farmacocinetico Suboxone 4 mg Suboxone 8 mg Suboxone 16 mg
46
Cmax ng/ml
1,84 (39) 3,0 (51) 5,95 (38)
AUC0-48
ora ng/ml
12,52 (35) 20,22 (43) 34,89 (33)
Distribuzione
L'assorbimento di buprenorfina è seguito da una rapida fase di distribuzione (emivita compresa tra 2 e
5 ore).
Biotrasformazione ed eliminazione
La buprenorfina è metabolizzata per 14-N-dealchilazione e glicuroconiugazione della molecola parentale
e del metabolita dealchilato. Dati clinici confermano come il CYP3A4 sia responsabile per la N-
dealchilazione della buprenorfina. La N-dealchilbuprenorfina è un agonista dei recettori oppioidi con
debole attività intrinseca.
L'eliminazione della buprenorfina è bi- o tri-esponenziale, ed ha un'emivita media di eliminazione dal
plasma di 32 ore.
La buprenorfina viene eliminata nelle feci per escrezione biliare dei metaboliti glicuroconiugati (70 %), il
resto viene eliminato nelle urine.
Naloxone
Assorbimento e distribuzione
A seguito di somministrazione per via endovenosa, il naloxone viene rapidamente distribuito (emivita di
distribuzione ~ 4 minuti). A seguito di somministrazione per via orale, il naloxone è appena rilevabile nel
plasma; a seguito di somministrazione sublinguale di buprenorfina/naloxone, le concentrazioni di
naloxone nel plasma sono basse e diminuiscono rapidamente.
Biotrasformazione
Il medicinale è metabolizzato nel fegato, principalmente per coniugazione glicuronica, e viene escreto
nelle urine. Il naloxone ha un'emivita media di eliminazione dal plasma di 1,2 ore.
Popolazioni speciali
Anziani
Non sono disponibili dati farmacocinetici in pazienti anziani.
Insufficienza renale
L'eliminazione per via renale riveste un ruolo relativamente modesto (~30 %) nella clearance
complessiva di buprenorfina/naloxone. Non è necessaria una modifica della dose in base alla
funzionalità renale, si raccomanda tuttavia cautela nel dosaggio su soggetti affetti da grave insufficienza
renale (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione epatica
L’effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di buprenorfina e naloxone è stato
valutato in uno studio post-marketing.
La tabella 3 riassume i risultati di uno studio clinico in cui l'esposizione dopo somministrazione di una dose singola di Suboxone 2,0 / 0,5 mg (buprenorfina / naloxone ) compresse sublinguali è stata determinata in soggetti sani, e in soggetti con compromissione epatica.
47
Tabella 3 Effetto della compromissione epatica sui parametri farmacocinetici di buprenorfina e
naloxone dopo somministrazione di SUBOXONE (variazione relativa ai soggetti
sani)
Parametri PK
Insufficienza epatica Lieve
(Child-Pugh Class A)
(n=9)
Insufficienza epatica Moderata
(Child-Pugh Class B)
(n=8)
Insufficienza epatica Grave
(Child-Pugh Class C)
(n=8)
Buprenorfina
Cmax Aumento di 1.2 volte Aumento di 1.1volte Aumento di 1.7 volte
AUClast Simile al controllo Aumento di 1.6 volte Aumento di 2.8 volte
Naloxone
Cmax Simile al controllo Aumento di 2.7 volte Aumento di 11.3 volte
AUClast Riduzione di 0.2 volte Aumento di 3.2 volte Aumento di 14.0 volte
Nel complesso, l'esposizione plasmatica di buprenorfina aumenta di circa 3 volte nei pazienti con grave compromissione epatica, mentre l’esposizione plasmatica di naloxone aumenta di 4 volte nei pazienti con grave compromissione epatica
5.3 Dati preclinici di sicurezza
La combinazione di buprenorfina e naloxone è stata esaminata in studi di tossicità animale, in acuto e a
dosi ripetute (fino a 90 giorni nei ratti). Non è stato osservato alcun incremento sinergistico di tossicità.
Gli effetti indesiderati erano basati sull'attività farmacologica nota delle sostanze agoniste e/o
antagoniste degli oppioidi.
La combinazione (4:1) di buprenorfina cloridrato e naloxone cloridrato non ha mostrato attività
mutagenica nel test di mutazione batterica (test di Ames), e non si è rivelata clastogena in un'analisi
citogenetica in vitro su linfociti umani o nel test del micronucleo del ratto per via endovenosa.
Studi sulla riproduzione con somministrazione orale di buprenorfina: naloxone (rapporto 1:1) indicavano
che l'embrioletalità si verificava nei ratti in presenza di tossicità materna a tutte le dosi. La dose più
bassa che è stata studiata rappresentava esposizioni multiple pari a 1 volta per buprenorfina e a 5 volte
per naloxone, alla massima dose terapeutica umana calcolata sulla base di mg/m². Nei conigli, dosi
tossiche alla madre non hanno avuto come esito tossicità evolutiva. Inoltre non è stata osservata
teratogenicità in ratti e conigli. Non è stato condotto alcuno studio peri-postnatale con
buprenorfina/naloxone; tuttavia la somministrazione orale materna di buprenorfina a dosi elevate
durante la gestazione e l'allattamento ha avuto come conseguenze parto difficoltoso (possibile
conseguenza dell'effetto sedativo della buprenorfina), elevata mortalità neonatale e lieve ritardo nello
sviluppo di alcune funzioni neurologiche (riflesso di raddrizzamento su una superficie e di trasalimento)
in ratti neonati.
Nei ratti, la somministrazione nella dieta di buprenorfina a livelli di dose pari o superiori a 500 ppm ha
prodotto un calo di fertilità dimostrato da una riduzione dei tassi di concepimento femminile. Una dose
nella dieta di 100 ppm (esposizione stimata a buprenorfina pari a circa 2,4 volte la dose umana di 24 mg
48
di buprenorfina/naloxone basata sull'AUC, i livelli plasmatici di naloxone erano inferiori al limite di
rilevazione nei ratti) non ha prodotto effetti negativi sulla fertilità femminile.
Uno studio di carcinogenicità con buprenorfina/naloxone è stato condotto sui ratti con dosi di 7, 30 e
120 mg/kg/die, con multipli di esposizione stimata da 3 a 75 volte, basati su una dose sublinguale
giornaliera umana di 16 mg calcolata sulla base di mg/m². In tutti i gruppi di dosaggio sono stati
osservati aumenti significativi a livello statistico nell'incidenza di adenomi benigni delle cellule del tessuto
interstiziale dei testicoli (cellule di Leydig).
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Lattosio monoidrato
Mannitolo
Amido di mais
Povidone K 30
Acido citrico anidro
Citrato di sodio
Magnesio stearato
Acesulfame potassio
Aroma naturale di limone e lime
6.2 Incompatibilità
Non pertinente.
6.3 Periodo di validità
3 anni.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
7 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.
28 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla
normativa locale vigente
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Indivior UK Limited
49
103 – 105 Bath Road
Slough
Berkshire
SL1 3UH
Regno Unito
8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/06/359/005
EU/1/06/359/006
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 26 settembre 2006
Data dell'ultimo rinnovo: 26 settembre 2011
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei
Medicinali http://www.ema.europa.eu/
50
ALLEGATO II
A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI
LOTTI
B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E
UTILIZZO
C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA
L’USO SICURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE
51
A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI
Nome e indirizzo dei produttori responsabili del rilascio dei lotti
Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd
Dansom Lane
Hull, East Yorkshire
HU8 7DS
Regno Unito
B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E DI UTILIZZO
Medicinale soggetto a prescrizione medica speciale e limitativa (vedere allegato I: riassunto delle
caratteristiche del prodotto, paragrafo 4.2).
C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR)
Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire gli PSUR per questo medicinale
conformemente ai requisiti definiti nell’elenco delle date di riferimento per l’Unione europea (elenco
EURD) di cui all’articolo 107 quater, par. 7 della direttiva 2001/83/CE e pubblicato sul sito web dei
medicinali europei.
D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED
EFFICACE DEL MEDICINALE
Piano di gestione del rischio (RMP)
Il titolare dell’autorizzazione all'immissione in commercio deve effettuare le attività e gli interventi
di farmacovigilanza richiesti e dettagliati nel RMP concordato e presentato nel modulo 1.8.2 della
autorizzazione all'immissione in commercio e qualsiasi successivo aggiornamento concordato del
RMP.
Il RMP aggiornato deve essere presentato:
su richiesta dell’Agenzia europea per i medicinali;
ogni volta che il sistema di gestione del rischio è modificato, in particolare a seguito del
ricevimento di nuove informazioni che possono portare a un cambiamento significativo del profilo
beneficio/rischio o al risultato del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza
o di minimizzazione del rischio).
Quando le date per la presentazione di un rapporto periodico di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR)
e l’aggiornamento del RMP coincidono, essi possono essere presentati allo stesso tempo.
54
INFORMAZIONI DA APPORRE SUL CONFEZIONAMENTO SECONDARIO
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 2 mg
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
buprenorfina/naloxone
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI
PRINCIPIO(I) ATTIVO(I)
Ogni compressa sublinguale contiene 2 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 0,5 mg di naloxone
(come cloridrato diidrato).
3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI
Contiene lattosio monoidrato.
4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
7 compresse sublinguali
28 compresse sublinguali
5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE
Leggere il foglio illustrativo prima dell’uso.
Uso sublinguale.
Non ingerire.
Tenere la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione.
6. AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE
FUORI DALLA VISTA E DALLA PORTATA DEI BAMBINI
Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO
8. DATA DI SCADENZA
55
Scad.
9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE
10. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE
NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE
NECESSARIO
11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE
ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Indivior UK Limited
103-105 Bath Road
Slough, Berkshire SL1 3UH
Regno Unito
12. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/06/359/001 7 compresse sublinguali da 2 mg
EU/1/06/359/002 28 compresse sublinguali da 2 mg
13. NUMERO DI LOTTO
Lotto
14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
15. ISTRUZIONI PER L'USO
16. INFORMAZIONI IN BRAILLE
Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
56
INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SU BLISTER O STRIP
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 2 mg
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
buprenorfina /naloxone
2. NOME DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN
COMMERCIO
Indivior UK Limited
3. DATA DI SCADENZA
Scad.
4. NUMERO DI LOTTO
Lotto
5. ALTRO
57
INFORMAZIONI DA APPORRE SUL CONFEZIONAMENTO SECONDARIO
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 8 mg
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
buprenorfina/naloxone
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI
PRINCIPIO(I) ATTIVO(I)
Ogni compressa sublinguale contiene 8 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 2 mg di naloxone (come
cloridrato diidrato).
3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI
Contiene lattosio monoidrato.
4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
7 compresse sublinguali
28 compresse sublinguali
5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE
Leggere il foglio illustrativo prima dell’uso.
Uso sublinguale.
Non ingerire.
Tenere la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione.
6. AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE
FUORI DALLA VISTA E DALLA PORTATA DEI BAMBINI
Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO
8. DATA DI SCADENZA
Scad.
58
9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE
10. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE
NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE
NECESSARIO
11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE
ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Indivior UK Limited
103-105 Bath Road
Slough, Berkshire SL1 3UH
Regno Unito
12. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/06/359/003 7 compresse sublinguali da 8 mg
EU/1/06/359/004 28 compresse sublinguali da 8 mg
13. NUMERO DI LOTTO
Lotto
14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
15. ISTRUZIONI PER L'USO
16. INFORMAZIONI IN BRAILLE
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
59
INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SU BLISTER O STRIP
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 8 mg
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
buprenorfina/naloxone
2. NOME DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN
COMMERCIO
Indivior UK Limited
3. DATA DI SCADENZA
Scad.
4. NUMERO DI LOTTO
Lotto
5. ALTRO
60
INFORMAZIONI DA APPORRE SUL CONFEZIONAMENTO SECONDARIO
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 16 mg
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali
buprenorfina/naloxone
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI
PRINCIPIO(I) ATTIVO(I)
Ogni compressa sublinguale contiene 16 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 4 mg di naloxone
(come cloridrato diidrato).
3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI
Contiene lattosio monoidrato.
4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
7 compresse sublinguali
28 compresse sublinguali
5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE
Leggere il foglio illustrativo prima dell’uso.
Uso sublinguale.
Non ingerire.
Tenere la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione.
6. AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE
FUORI DALLA VISTA E DALLA PORTATA DEI BAMBINI
Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO
8. DATA DI SCADENZA
Scad.
61
9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE
10. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE
NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE
NECESSARIO
11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE
ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Indivior UK Limited
103-105 Bath Road
Slough, Berkshire SL1 3UH
Regno Unito
12. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/06/359/005 7 compresse sublinguali da 16 mg
EU/1/06/359/006 28 compresse sublinguali da 16 mg
13. NUMERO DI LOTTO
Lotto
14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
15. ISTRUZIONI PER L'USO
16. INFORMAZIONI IN BRAILLE
Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali
62
INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SU BLISTER O STRIP
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 16 mg
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali
buprenorfina/naloxone
2. NOME DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN
COMMERCIO
Indivior UK Limited
3. DATA DI SCADENZA
Scad.
4. NUMERO DI LOTTO
Lotto
5. ALTRO
64
Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore
Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene
importanti informazioni per lei.
Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.
Questo medicinale è stato prescritto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i loro sintomi
sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto
indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio 1. Che cos'è Suboxone e a che cosa serve
2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone
3. Come prendere Suboxone
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare Suboxone
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
1. Che cos’è Suboxone e a cosa serve
Suboxone viene usato per trattare la dipendenza da oppioidi (narcotici) come l'eroina o la morfina in
tossicodipendenti che abbiano accettato di essere trattati per la loro dipendenza. Suboxone viene usato
in adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni, che ricevano anche supporto medico e psicosociale.
2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone
Non prenda Suboxone
se è allergico (ipersensibile) alla buprenorfina, al naloxone o ad uno qualsiasi degli eccipienti di
questo medicinale (vedere il paragrafo 6)
se si hanno gravi problemi respiratori
se si hanno gravi problemi al fegato
se si ha un'intossicazione dovuta all'alcol oppure tremito, sudorazione, ansia, confusione, o
allucinazioni causati dall'alcol
se sta assumendo naltrexone o nalmefene per il trattamento della dipendenza da alcol o da
oppioidi
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico prima di prendere Suboxone in caso di:
asma o altri problemi respiratori
qualsiasi patologia del fegato come l’epatite
pressione arteriosa bassa
recente trauma cranico o patologia cerebrale
patologia urinaria (soprattutto correlata a ingrossamento della prostata negli uomini)
qualsiasi patologia renale
problemi alla tiroide
patologia corticosurrenale ( per es. malattia di Addison)
65
Note importanti di cui occorre essere a conoscenza:
Ulteriore controllo
Potrà essere controllato più attentamente dal medico se ha un’età inferiore ai 18 anni o
superiore ai 65 anni. Questo farmaco non deve essere assunto da persone di età inferiore ai 15
anni.
Uso improprio e abuso
Questo medicinale può rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali
da prescrizione, e deve essere conservato in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto. Non
cedere ad altre persone questo medicinale. Potrebbe essere causa di morte o risultare
comunque dannoso.
Problemi respiratori
Alcune persone sono decedute per insufficienza respiratoria (incapacità di respirare) a causa di
un uso improprio del medicinale, oppure per l'assunzione di quest'ultimo insieme ad altre sostanze
che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, benzodiazepine (tranquillanti), o altri
oppioidi.
Questo medicinale può causare depressione respiratoria grave (ridotta capacità di respirare),
potenzialmente fatale in bambini e persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o
deliberata.
Dipendenza
Questo medicinale può causare dipendenza.
Sintomi di astinenza
Questo medicinale può causare sintomi di dipendenza se assunto a meno di sei ore dall'utilizzo di
un oppioide a breve durata d'azione (ad es. morfina, eroina) oppure a meno di 24 ore dall'utilizzo
di un oppioide a lunga durata d'azione come il metadone.
Inoltre, Suboxone può causare sintomi di astinenza laddove se ne interrompa bruscamente
l'assunzione.
Danno al fegato
Sono stati riportati danni al fegato dopo l’assunzione di Suboxone, soprattutto in caso di uso
errato del medicinale. Ciò potrebbe essere dovuto anche a infezioni virali (epatite C cronica),
abuso di alcol, anoressia o uso di altri medicinali in grado di danneggiare il fegato (vedere il
paragrafo 4). È possibile effettuare regolarmente gli esami del sangue per monitorare le
condizioni del fegato. Informi il medico se ha problemi al fegato prima di iniziare il
trattamento con Suboxone.
Pressione arteriosa
Questo medicinale può causare il calo improvviso della pressione sanguigna, provocando capogiri
se ci si alza troppo rapidamente dalla posizione seduta o distesa.
Diagnosi di condizioni mediche non correlate
Questo medicinale potrebbe celare sintomi dolorosi che contribuirebbero a stabilire la diagnosi di
alcune patologie. Non dimentichi di informare il medico se assume questo medicinale.
Altri medicinali e Suboxone
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Informi il medico se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Alcuni medicinali possono accrescere gli effetti indesiderati di Suboxone e possono a volte causare
reazioni molto gravi. Non assumere altri medicinali durante il trattamento con Suboxone senza prima
consultare il medico, soprattutto:
Benzodiazepine (utilizzate per trattare l'ansia o i disturbi del sonno) quali diazepam, temazepam,
alprazolam. Il medico prescriverà la dose corretta. L’assunzione di una dose errata di
benzodiazepine può causare la morte per insufficienza respiratoria (incapacità di
respirare).
Altri medicinali che possono indurre sonnolenza che vengono utilizzati per trattare
patologie quali l’ansia, l’insonnia, le convulsioni/crisi convulsive, il dolore. Questi tipi di medicinali
riducono il livello di attenzione rendendo difficoltose le operazioni di guida e l’uso dei macchinari.
Possono anche causare depressione del sistema nervoso centrale, una condizione molto grave.
Di seguito viene riportato un elenco esemplificativo di questi tipi di medicinali:
Altri medicinali contenenti oppioidi quali il metadone, alcuni antidolorifici e i soppressori della
tosse.
Antidepressivi (utilizzati per trattare la depressione) quali isocarbossazide, fenelzina, selegelina,
tranilcipromina e valproato possono aumentare gli effetti del medicinale.
Sedativi antagonisti dei recettori Hı (utilizzati per trattare le reazioni allergiche) quali
difenidramina e clorfenamina.
Barbiturici (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali fenobarbital e secobarbital
Tranquillanti (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali cloralio idrato.
La clonidina (utilizzata per trattare ipertensione sanguigna) può prolungare gli effetti
del medicinale.
Gli antiretrovirali (utilizzati per trattare l'HIV) quali ritonavir, nelfinavir e indinavir possono
accrescere gli effetti del medicinale.
Alcuni agenti antifungini (utilizzati per trattare le infezioni da funghi) quali ketoconazolo,
itraconazolo e alcuni antibiotici possono prolungare gli effetti del medicinale.
Alcuni medicinali possono ridurre l’effetto di Suboxone. Questi comprendono medicinali per
trattare l'epilessia (come carbamazepina e fenitoina) e medicinali per trattare la tubercolosi
(rifampicina).
naltrexone e nalmefene (farmaci usati per il trattamento delle dipendenze) possono impedire gli
effetti terapeutici di Suboxone Non devono essere assunti durante il trattamento con Suboxone
perchè possono causare un’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza.
alcolalcol
Suboxone con cibi, bevande e alcol
L'alcol può aumentare la sonnolenza e il rischio di insufficienza respiratoria se assunto con Suboxone.
Non assumere Suboxone insieme a bevande alcoliche . Non ingerire o consumare cibi o qualsiasi
bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.
Gravidanza e allattamento
Non sono noti i rischi dell’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Informi il medico in caso di
gravidanza o se intende programmare una gravidanza. Il medico deciderà se proseguire il suo
trattamento con un medicinale alternativo.
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I medicinali come Suboxone, quando vengono assunti durante la gravidanza (soprattutto allo stadio
avanzato), possono causare sintomi associati all’astinenza da droghe, inclusi problemi respiratori,
nel neonato. Questi sintomi si possono manifestare diversi giorni dopo la nascita.
Non allattare al seno durante l’assunzione del medicinale in quanto Suboxone passa nel latte materno.
Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari Suboxone può causare sonnolenza. Ciò può accadere più spesso nelle prime settimane di trattamento,
quando la dose viene modificata, ma può anche accadere se si beve alcol o si assumono altri medicinali
sedativi in concomitanza a Suboxone. Non guidi, non usi strumenti o macchinari e non svolga attività
pericolose finché non siano noti gli effetti che questo medicinale ha su di lei.
Suboxone contiene lattosio
Se il medico ha riscontrato un'intolleranza ad alcuni zuccheri, rivolgersi al medico prima di assumere
questo medicinale.
3. Come prendere Suboxone
Il suo trattamento viene prescritto e monitorato da medici esperti nel trattamento della dipendenza
da droghe.
Il medico stabilirà la dose ottimale per lei. Nel corso del trattamento, il medico potrebbe adattare la
dose, in base alla sua risposta.
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se
ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Inizio del trattamento
La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o
due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il giorno 1, è possibile somministrare ulteriori due compresse
di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle sue esigenze.
Prima di assumere la prima dose di Suboxone è opportuno che vi siano sintomi evidenti e chiari di
astinenza. Una valutazione medica sulla sua prontezza al trattamento indicherà il momento più
opportuno per l'assunzione della prima dose di Suboxone.
Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da eroina
In caso di dipendenza da eroina, o da un altro oppioide a breve durata d'azione, la sua prima dose
di Suboxone dovrà essere assunta alla comparsa dei primi sintomi di astinenza, ma non meno di 6
ore dall'ultimo consumo di oppioidi.
Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da metadone
Se si assume metadone o un oppioide a lunga durata d’azione, la dose di metadone dovrebbe
essere ridotta a meno di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con Suboxone. La prima dose di
Suboxone dovrà essere assunta solo alla comparsa dei primi segni d'astinenza, ma non meno di
24 ore dall'ultimo consumo di metadone.
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Assunzione di Suboxone
Assuma la dose una volta al giorno posizionando la compressa sotto la lingua.
Tenga la compressa sotto la lingua fino alla completa dissoluzione . Saranno necessari
5-10 minuti.
Non masticare né deglutire la compressa, in quanto il medicinale non avrà effetto e lei potrebbe
accusare i sintomi da astinenza.
Non consumare alcun cibo o bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.
Come estrarre le compresse dal blister
1. Non premere il blister
2 – Rimuovere una sola porzione dal blister, strappando lungo la linea perforata.
3 – Partendo dal bordo dove viene sollevato il sigillo, tirare la pellicola per
estrarre la compressa
Se il blister è danneggiato, non usare la compressa.
Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento:
Nei giorni successivi all'inizio del trattamento, il medico potrebbe aumentare la dose di Suboxone che
assume in base alle sue esigenze. Se ha l'impressione che l'effetto di Suboxone sia troppo forte o troppo
debole, parli con il medico o il farmacista. La dose massima giornaliera è di 24 mg
Dopo aver portato a termine un periodo di trattamento, potrà concordare con il medico di ridurre
gradualmente la dose ad una dose inferiore di mantenimento.
Sospensione del trattamento
2
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In base alle sue condizioni, la dose di Suboxone potrà continuare ad essere ridotta sotto un'attenta
supervisione medica, fino ad essere sospesa.
Non modifichi il trattamento in alcun modo e non sospenda il trattamento senza il consenso del medico
che la sta trattando.
Se prende più Suboxone di quanto deve
Se viene assunta una dose eccessiva del medicinale, recarsi o farsi accompagnare immediatamente al
pronto soccorso o in ospedale per ricevere il trattamento destinato ai casi di overdose di Suboxone, in
quanto è un medicinale in grado di causare gravi problemi respiratori che possono provocare la morte.
I sintomi di sovradosaggio includono sonnolenza e assenza di coordinazione con riflessi rallentati, visione
annebbiata e/o problemi di linguaggio. Potrebbe perdere lucidità ed avere un'attività respiratoria più
lenta del normale.
Se dimentica di prendere Suboxone Informi il medico il prima possibile se ha dimenticato di assumere una dose.
Se interrompe il trattamento con Suboxone Non intervenire in alcun modo con modifiche o sospensioni del trattamento senza il consenso del
medico che la sta trattando. L'improvvisa sospensione del trattamento potrebbe causare
sintomi di astinenza.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Suboxone, si rivolga al medico o al farmacista.
4. Possibili effetti indesiderati Come tutti i medicinali, Suboxone può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Informi immediatamente il medico oppure richieda l'intervento medico d'urgenza nel caso in cui compaiano
effetti indesiderati , come:
tumefazione di viso, labbra, lingua o gola che potrebbe causare difficoltà di deglutizione o
respirazione, orticaria/eruzione cutanea grave. Questi potrebbero essere segni di una reazione
allergica letale.
sonnolenza e assenza di coordinazione, visione annebbiata, problemi di linguaggio, assenza di
lucidità oppure se la respirazione diventa molto più lenta del normale.
Inoltre, informi immediatamente il medico nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati , come:
grave stanchezza, sensazione di prurito con ingiallimento della pelle o degli occhi. Questi
potrebbero essere sintomi di danno al fegato.
visione o ascolto di cose che non ci sono (allucinazioni).
Effetti indesiderati associati a Suboxone
Effetti indesiderati molto comuni (possono colpire più di un individuo su 10):
Insonnia, stipsi, nausea, sudorazione eccessiva, cefalea, sindrome da astinenza da droghe
Effetti indesiderati comuni (possono colpire al massimo un individuo su 10):
perdita di peso, gonfiore (delle mani e dei piedi), sonnolenza, ansia, nervosismo, formicolio,
depressione, libido diminuita, aumento della tensione muscolare, pensiero anormale, aumento della
lacrimazione (occhi lacrimosi) o altro disturbo della lacrimazione, visione annebbiata, rossore,
aumento della pressione sanguigna, emicrania, rinorrea, dolore alla gola e deglutizione dolorosa,
aumento della tosse, disturbo allo stomaco o altro fastidio allo stomaco, diarrea, funzionalità del
70
fegato anormale, flatulenza, vomito, eruzione cutanea, sensazione di prurito, orticaria, dolore, dolore
articolare, dolore muscolare, crampi alla gamba (spasmo muscolare), difficoltà nell'avere o
mantenere un'erezione, alterazione dell'urina, dolore addominale, dolore dorsale, debolezza, infezione,
brividi, dolore toracico, febbre, sintomi influenzali, sensazione di fastidio diffuso, lesione accidentale
causata da perdita di attenzione o coordinazione, malore e capogiri.
Effetti indesiderati non comuni (possono colpire al massimo un individuo su 100):
Ghiandole (linfonodi) tumefatte, agitazione, tremore, sogni anormali, eccessiva attività muscolare,
depersonalizzazione (non sentirsi se stessi), dipendenza da medicinali, amnesia (disturbo della
memoria), perdita di interesse, sensazione esagerata di benessere, convulsioni (crisi), disturbo del
linguaggio, dimensioni ridotte della pupilla, difficoltà nell'urinare, infiammazione o infezione
dell’occhio, battito cardiaco rapido o lento, abbassamento della pressione sanguigna, palpitazioni,
infarto miocardico (attacco cardiaco), costrizione toracica, dispnea, asma, sbadiglio, dolore e
piaghe in bocca, alterazione del colore della lingua, acne, nodulo della cute, perdita di capelli, cute
secca o scabbiosa, infiammazione delle articolazioni, infezione delle vie urinarie, esami del
sangue alterati, sangue nell'urina, eiaculazione anormale, problemi mestruali o vaginali, calcolo
renale, proteine nelle urine, dolore o difficoltà ad urinare, sensibilità al caldo o al freddo, colpo di
calore, inappetenza, sentimenti di ostilità.
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Improvvisa sindrome da astinenza causata dall'assunzione troppo precoce di Suboxone
successivamente all'uso di oppioidi illeciti, sindrome neonatale da astinenza da droga.
Respirazione difficoltosa o lenta, lesione al fegato con o senza ittero, allucinazioni, tumefazione
del viso e della gola o reazioni allergiche che possono provocare la morte, abbassamento della
pressione sanguigna alzandosi in piedi dalla posizione seduta o distesa.
L'uso improprio per iniezione di questo medicinale può causare sintomi di astinenza, infezioni,
altre reazioni della cute e, potenzialmente, gravi problemi del fegato (vedere “Avvertenze e
precauzioni”).
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al
medico. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sito web:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire
a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
5. Come conservare Suboxone
Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini e di qualsiasi altro familiare.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul cartone. La data di scadenza si
riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Tuttavia, Suboxone può
rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da prescrizione. Conservare il
medicinale in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto.
Conservare il blister in modo sicuro.
Non aprire mai il blister in anticipo.
Non assumere questo medicinale in presenza di bambini.
In caso di ingestione accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come smaltire i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
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6. Contenuto della confezione e altre informazioni
Cosa contiene Suboxone
- I principi attivi sono buprenorfina e naloxone.
Ogni compressa sublinguale da 2 mg/0,5 mg contiene 2 mg di buprenorfina (come cloridrato) e
0,5 mg di naloxone (come cloridrato diidrato).
- Gli eccipienti sono lattosio monoidrato, mannitolo, amido di mais, povidone K30, acido citrico
anidro, citrato di sodio, magnesio stearato, acesulfame potassio e aroma naturale di limone e
lime.
Descrizione dell'aspetto di Suboxone e contenuto della confezione
Le compresse sublinguali di Suboxone 2 mg/0,5 mg sono compresse esagonali bianche biconvesse di
6,5 mm con “N2” impresso su un lato.
Disponibile in confezioni da 7 e 28 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio e produttore
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:
Indivior UK Limited
103-105 Bath Road
Slough
Berkshire SL1 3UH
Regno Unito
Tel. + 800 270 81 901
Produttore:
Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd,
Dansom Lane,
Hull,
East Yorkshire HU8 7DS,
Regno Unito.
Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contattare il titolare dell'autorizzazione all'immissione in
commercio:
België/Belgique/Belgien, България, Česká republika, Danmark, Deutschland, Eesti, Ελλάδα, España,
Hrvatska, Ireland, Ísland, Italia, Κύπρος, Latvija, Lietuva, Luxembourg/Luxemburg, Magyarország,
Malta, Nederland, Norge, Österreich, Polska, Portugal, România, Slovenija, Slovenská republika,
Suomi/Finland, Sverige, United Kingdom.
Indivior UK Limited
Telefono +800 270 81 901 Email: [email protected]
France
Indivior UK Limited
Telefono 0800 909 972 Email: [email protected]
Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il
72
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei
Medicinali: http://www.ema.europa.eu/
73
Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché
contiene importanti informazioni per lei.Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di
leggerlo di nuovo.
Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.
Questo medicinale è stato prescritto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i loro sintomi
sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto
indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio 1. Che cos'è Suboxone e a che cosa serve
2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone
3. Come prendere Suboxone
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare Suboxone
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
1. Che cos’è Suboxone e a cosa serve
Suboxone viene usato per trattare la dipendenza da oppioidi (narcotici) come l'eroina o la morfina in
tossicodipendenti che abbiano accettato di essere trattati per la loro dipendenza. Suboxone viene usato
in adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni, che ricevano anche supporto medico e psicosociale.
2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone
Non prenda Suboxone
se è allergico (ipersensibile) alla buprenorfina, al naloxone o ad uno qualsiasi degli eccipienti di
questo medicinale (vedere il paragrafo 6)
se si hanno gravi problemi respiratori
se si hanno gravi problemi al fegato
se si ha un'intossicazione dovuta all'alcol oppure tremito, sudorazione, ansia, confusione, o
allucinazioni causati dall'alcol
se sta assumendo naltrexone o nalmefene per il trattamento della dipendenza da alcol o da
oppioidi.
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico prima di prendere Suboxone in caso di:
asma o altri problemi respiratori
qualsiasi patologia del fegato come l’epatite
pressione arteriosa bassa
recente trauma cranico o patologia cerebrale
patologia urinaria (soprattutto correlata a ingrossamento della prostata negli uomini)
qualsiasi patologia renale
problemi alla tiroide
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patologia corticosurrenale (per es. malattia di Addison)
Note importanti di cui occorre essere a conoscenza:
Ulteriore controllo
Potrà essere controllato più attentamente dal medico se ha un’età inferiore ai 18 anni o
superiore ai 65 anni. Questo farmaco non deve essere assunto da persone di età inferiore ai 15
anni.
Uso improprio e abuso
Questo medicinale può rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da
prescrizione, e deve essere conservato in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto. Non cedere
ad altre persone questo medicinale. Potrebbe essere causa di morte o risultare
comunque dannoso.
Problemi respiratori
Alcune persone sono decedute per insufficienza respiratoria (incapacità di respirare) a causa di
un uso improprio del medicinale, oppure per l'assunzione di quest'ultimo insieme ad altre sostanze
che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, benzodiazepine (tranquillanti), o altri
oppioidi.
Questo medicinale può causare depressione respiratoria (ridotta capacità di respirare) grave,
potenzialmente fatale in bambini e persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o
deliberata.
Dipendenza
Questo medicinale può causare dipendenza.
Sintomi di astinenza
Questo medicinale può causare sintomi di dipendenza se assunto a meno di sei ore dall'utilizzo di
un oppioide a breve durata d'azione (ad es. morfina, eroina) oppure a meno di 24 ore dall'utilizzo
di un oppioide a lunga durata d'azione come il metadone.
Inoltre, Suboxone può causare sintomi di astinenza laddove se ne interrompa bruscamente
l'assunzione.
Danno al fegato
Sono stati riportati danni al fegato dopo l’assunzione di Suboxone, soprattutto in caso di uso
errato del medicinale. Ciò potrebbe essere dovuto anche a infezioni virali (epatite C cronica),
abuso di alcol, anoressia o uso di altri medicinali in grado di danneggiare il fegato (vedere il
paragrafo 4). È possibile effettuare regolarmente gli esami del sangue per monitorare le
condizioni del fegato. Informi il medico se ha problemi al fegato prima di iniziare il
trattamento con Suboxone .
Pressione arteriosa
Questo medicinale può causare il calo improvviso della pressione sanguigna, provocando capogiri
se ci si alza troppo rapidamente dalla posizione seduta o distesa.
Diagnosi di condizioni mediche non correlate
Questo medicinale potrebbe celare sintomi dolorosi che contribuirebbero a stabilire la diagnosi di
alcune patologie. Non dimentichi di informare il medico se assume questo medicinale.
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Altri medicinali e Suboxone
Informi il medico se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Alcuni medicinali possono accrescere gli effetti indesiderati di Suboxone e possono a volte causare
reazioni molto gravi. Non assumere altri medicinali durante il trattamento con Suboxone senza prima
consultare il medico, soprattutto:
Benzodiazepine (utilizzate per trattare l'ansia o i disturbi del sonno) quali diazepam, temazepam,
alprazolam. Il medico prescriverà la dose corretta. L’assunzione di una dose errata di
benzodiazepine può causare la morte per insufficienza respiratoria (incapacità
di respirare).
Altri medicinali che possono indurre sonnolenza che vengono utilizzati per trattare
patologie quali l’ansia, l’insonnia, le convulsioni/crisi convulsive, il dolore. Questi tipi di medicinali
riducono il livello di attenzione rendendo difficoltose le operazioni di guida e l’uso dei macchinari.
Possono anche causare depressione del sistema nervoso centrale, una condizione molto grave.
Di seguito viene riportato un elenco esemplificativo di questi tipi di medicinali:
Altri medicinali contenenti oppioidi quali il metadone, alcuni antidolorifici e i soppressori
della tosse.
Antidepressivi (utilizzati per trattare la depressione) quali isocarbossazide, fenelzina, selegelina,
tranilcipromina e valproato possono aumentare gli effetti del medicinale.
Sedativi antagonisti dei recettori Hı (utilizzati per trattare le reazioni allergiche) quali
difenidramina e clorfenamina.
Barbiturici (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali fenobarbital e secobarbital.
Tranquillanti (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali cloralio idrato.
La clonidina (utilizzata per trattare ipertensione sanguigna) può prolungare gli effetti
del medicinale.
Gli antiretrovirali (utilizzati per trattare l'HIV) quali ritonavir, nelfinavir e indinavir possono
accrescere gli effetti del medicinale.
Alcuni agenti antifungini (utilizzati per trattare le infezioni da funghi) quali ketoconazolo,
itraconazolo e alcuni antibiotici possono prolungare gli effetti del medicinale.
Alcuni medicinali possono ridurre l’effetto di Suboxone. Questi comprendono medicinali per
trattare l'epilessia (come carbamazepina e fenitoina) e medicinali per trattare la tubercolosi
(rifampicina).
naltrexone e nalmefene (farmaci usati per il trattamento delle dipendenze) possono impedire gli
effetti terapeutici di Suboxone Non devono essere assunti durante il trattamento con Suboxone
perchè possono causare un’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza.
alcolalcol
Suboxone con cibi, bevande e alcol
L'alcol può aumentare la sonnolenza e il rischio di insufficienza respiratoria se assunto con Suboxone.
Non assumere Suboxone insieme a bevande alcoliche. Non ingerire o consumare cibi o qualsiasi
bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.
Gravidanza e allattamento
Non sono noti i rischi dell’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Informi il medico in caso di
gravidanza o se intende programmare una gravidanza. Il medico deciderà se proseguire il suo
trattamento con un medicinale alternativo.
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I medicinali come Suboxone, quando vengono assunti durante la gravidanza (soprattutto allo stadio
avanzato), possono causare sintomi associati all’astinenza da droghe, inclusi problemi respiratori, nel
neonato. Questi sintomi si possono manifestare diversi giorni dopo la nascita.
Non allattare al seno durante l’assunzione del medicinale in quanto Suboxone passa nel latte materno.
Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari Suboxone può causare sonnolenza. Ciò può accadere più spesso nelle prime settimane di trattamento,
quando la dose viene modificata, ma può anche accadere se si beve alcol o si assumono altri medicinali
sedativi in concomitanza a Suboxone. Non guidi, non usi strumenti o macchinari e non svolga attività
pericolose finché non siano noti gli effetti che questo medicinale ha su di lei.
Suboxone contiene lattosio
Se il medico ha riscontrato un'intolleranza ad alcuni zuccheri, rivolgersi al medico prima di assumere
questo medicinale.
3. Come prendere Suboxone
Il suo trattamento viene prescritto e monitorato da medici esperti nel trattamento della dipendenza da
droghe.
Il medico stabilirà la dose ottimale per lei. Nel corso del trattamento, il medico potrebbe adattare la
dose, in base alla sua risposta.
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se
ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Inizio del trattamento
La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o
due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il giorno 1, è possibile somministrare ulteriori due compresse
di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle sue esigenze.
Prima di assumere la prima dose di Suboxone è opportuno che vi siano sintomi evidenti e chiari di
astinenza. Una valutazione medica sulla sua prontezza al trattamento indicherà il momento più
opportuno per l'assunzione della prima dose di Suboxone.
Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da eroina
In caso di dipendenza da eroina, o da un altro oppioide a breve durata d'azione, la sua prima dose
di Suboxone dovrà essere assunta alla comparsa dei primi sintomi di astinenza, ma non meno di 6
ore dall'ultimo consumo di oppioidi.
Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da metadone
Se si assume metadone o un oppioide a lunga durata d’azione, la dose di metadone dovrebbe
essere ridotta a meno di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con Suboxone. La prima dose di
Suboxone dovrà essere assunta solo alla comparsa dei primi segni d'astinenza, ma non meno di
24 ore dall'ultimo consumo di metadone.
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Assunzione di Suboxone
Assuma la dose una volta al giorno posizionando la compressa sotto la lingua.
Tenga la compressa sotto la lingua fino alla completa dissoluzione . Saranno necessari
5-10 minuti.
Non masticare né deglutire la compressa, in quanto il medicinale non avrà effetto e lei potrebbe
accusare i sintomi da astinenza.
Non consumare alcun cibo o bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.
1. Non premere il blister
2 – Rimuovere una sola porzione dal blister, strappando lungo la linea perforata.
3 – Partendo dal bordo dove il sigillo è sollevato, tirare la pellicola per estrarre la
compressa
Se il blister è danneggiato, non usare la compressa.
Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento:
Nei giorni successivi all'inizio del trattamento, il medico potrebbe aumentare la dose di Suboxone che
assume in base alle sue esigenze. Se ha l'impressione che l'effetto di Suboxone sia troppo forte o troppo
debole, parli con il medico o il farmacista. La dose massima giornaliera è di 24 mg
Dopo aver portato a termine un periodo di trattamento, potrà concordare con il medico di ridurre
gradualmente la dose ad una dose inferiore di mantenimento.
Sospensione del trattamento
In base alle sue condizioni, la dose di Suboxone potrà continuare ad essere ridotta sotto un'attenta
supervisione medica, fino ad essere sospesa.
Non modifichi il trattamento in alcun modo e non sospenda il trattamento senza il consenso del medico
che la sta trattando.
2
78
Se prende più Suboxone di quanto deve
Se viene assunta una dose eccessiva del medicinale, recarsi o farsi accompagnare immediatamente al
pronto soccorso o in ospedale per ricevere il trattamento destinato ai casi di overdose di Suboxone, in
quanto è un medicinale in grado di causare gravi problemi respiratori che possono provocare la morte.
I sintomi di sovradosaggio includono sonnolenza e assenza di coordinazione con riflessi rallentati, visione
annebbiata e/o problemi di linguaggio. Potrebbe perdere lucidità ed avere un'attività respiratoria più
lenta del normale.
Se dimentica di prendere Suboxone Informi il medico il prima possibile se ha dimenticato di assumere una dose.
Se interrompe il trattamento con Suboxone Non intervenire in alcun modo con modifiche o sospensioni del trattamento senza il consenso del
medico che la sta trattando. L'improvvisa sospensione del trattamento potrebbe causare
sintomi di astinenza.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Suboxone, si rivolga al medico o al farmacista.
4. Possibili effetti indesiderati Come tutti i medicinali, Suboxone può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Informi immediatamente il medico oppure richieda l'intervento medico d'urgenza nel caso in
cui compaiano effetti indesiderati, come:
tumefazione di viso, labbra, lingua o gola che potrebbe causare difficoltà di deglutizione o
respirazione, orticaria/eruzione cutanea grave. Questi potrebbero essere segni di una reazione
allergica letale.
sonnolenza e assenza di coordinazione, visione annebbiata, problemi di linguaggio, assenza di
lucidità oppure se la respirazione diventa molto più lenta del normale.
Inoltre, informi immediatamente il medico nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati, come:
grave stanchezza o sensazione di prurito con ingiallimento della pelle o degli occhi. Questi
potrebbero essere sintomi di danno al fegato.
visione o ascolto di cose che non ci sono (allucinazioni).
Effetti indesiderati associati a Suboxone
Effetti indesiderati molto comuni (possono colpire più di un individuo su 10):
Insonnia, stipsi, nausea, sudorazione eccessiva, cefalea, sindrome da astinenza da droghe
Effetti indesiderati comuni (possono colpire al massimo un individuo su 10):
perdita di peso, gonfiore (delle mani e dei piedi), sonnolenza, ansia, nervosismo, formicolio,
depressione, libido diminuita, aumento della tensione muscolare, pensiero anormale, aumento
della lacrimazione (occhi lacrimosi) o altro disturbo della lacrimazione, visione annebbiata,
rossore, aumento della pressione sanguigna, emicrania, rinorrea, dolore alla gola e deglutizione
dolorosa, aumento della tosse, disturbo allo stomaco o altro fastidio allo stomaco, diarrea,
funzionalità del fegato anormale, flatulenza, vomito, eruzione cutanea, sensazione di prurito,
orticaria, dolore, dolore articolare, dolore muscolare, crampi alla gamba (spasmo muscolare),
difficoltà nell'avere o mantenere un'erezione, alterazione dell'urina, dolore addominale, dolore
dorsale, debolezza, infezione, brividi, dolore toracico, febbre, sintomi influenzali, sensazione di
fastidio diffuso, lesione accidentale causata da perdita di attenzione o coordinazione, malore e
capogiri.
Effetti indesiderati non comuni (possono colpire al massimo un individuo su 100):
79
Ghiandole (linfonodi) tumefatte, agitazione, tremore, sogni anormali, eccessiva attività muscolare,
depersonalizzazione (non sentirsi se stessi), dipendenza da medicinali, amnesia (disturbo della
memoria), perdita di interesse, sensazione esagerata di benessere, convulsioni (crisi), disturbo del
linguaggio, dimensioni ridotte della pupilla, difficoltà nell'urinare, infiammazione o infezione
dell’occhio, battito cardiaco rapido o lento, abbassamento della pressione sanguigna, palpitazioni,
infarto miocardico (attacco cardiaco), costrizione toracica, dispnea, asma, sbadiglio, dolore e
piaghe in bocca, alterazione del colore della lingua, acne, nodulo della cute, perdita di capelli, cute
secca o scabbiosa, infiammazione delle articolazioni, infezione delle vie urinarie, esami del
sangue alterati, sangue nell'urina, eiaculazione anormale, problemi mestruali o vaginali, calcolo
renale, proteine nelle urine, dolore o difficoltà ad urinare, sensibilità al caldo o al freddo, colpo di
calore, inappetenza, sentimenti di ostilità.
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Improvvisa sindrome da astinenza causata dall'assunzione troppo precoce di Suboxone
successivamente all'uso di oppioidi illeciti, sindrome neonatale da astinenza da droga.
Respirazione difficoltosa o lenta, lesione al fegato con o senza ittero, allucinazioni, tumefazione
del viso e della gola o reazioni allergiche che possono provocare la morte,
abbassamento della pressione sanguigna alzandosi in piedi dalla posizione seduta o distesa. L'uso
improprio per iniezione di questo medicinale può causare sintomi di astinenza, infezioni, altre
reazioni della cute e, potenzialmente, gravi problemi del fegato (vedere “Avvertenze e
precauzioni”).
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al
medico. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente il sito web:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire
a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
5. Come conservare Suboxone
Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini e di qualsiasi altro familiare.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul cartone. La data di scadenza si
riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Tuttavia, Suboxone può
rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da prescrizione. Conservare il
medicinale in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto.
Conservare il blister in modo sicuro.
Non aprire mai il blister in anticipo.
Non assumere questo medicinale in presenza di bambini.
In caso di ingestione accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come
smaltire i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
Cosa contiene Suboxone
80
- I principi attivi sono buprenorfina e naloxone.
Ogni compressa di Suboxone 8 mg/2 mg contiene 8 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 2 mg
di naloxone (come cloridrato diidrato).
- Gli eccipienti sono lattosio monoidrato, mannitolo, amido di mais, povidone K30, acido
citrico anidro, citrato di sodio, magnesio stearato, acesulfame potassio e aroma naturale di limone
e lime.
Descrizione dell'aspetto di Suboxone e contenuto della confezione
Le compresse di Suboxone 8 mg/2 mg sono compresse esagonali bianche biconvesse di 11 mm con
“N8” impresso su un lato.
Disponibile in confezioni da 7 e 28 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio e produttore
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:
Indivior UK Limited
103-105 Bath Road
Slough
Berkshire SL1 3UH
Regno Unito
Tel. + 800 270 81 901
Produttore:
Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd,
Dansom Lane,
Hull,
East Yorkshire HU8 7DS,
Regno Unito.
Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contattare il titolare dell'autorizzazione all'immissione in
commercio:
België/Belgique/Belgien, България, Česká republika, Danmark, Deutschland, Eesti, Ελλάδα, España,
Hrvatska, Ireland, Ísland, Italia, Κύπρος, Latvija, Lietuva, Luxembourg/Luxemburg, Magyarország,
Malta, Nederland, Norge, Österreich, Polska, Portugal, România, Slovenija, Slovenská republika,
Suomi/Finland, Sverige, United Kingdom.
Indivior UK Limited
Telefono +800 270 81 901 Email: [email protected]
France
Indivior UK Limited
Telefono 0800 909 972 Email: [email protected]
Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei
Medicinali: http://www.ema.europa.eu/
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Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore
Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché
contiene importanti informazioni per lei. Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di
leggerlo di nuovo.
Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.
Questo medicinale è stato prescritto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i loro sintomi
sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto
indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio:
1. Che cos'è Suboxone e a che cosa serve
2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone
3. Come prendere Suboxone
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare Suboxone
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
1. Che cos’è Suboxone e a cosa serve
Suboxone viene usato per trattare la dipendenza da oppioidi (narcotici) come l'eroina o la morfina in
tossicodipendenti che abbiano accettato di essere trattati per la loro dipendenza. Suboxone viene usato
in adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni, che ricevano anche supporto medico e psicosociale.
2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone
Non prenda Suboxone
se è allergico (ipersensibile) alla buprenorfina, al naloxone o ad uno qualsiasi degli eccipienti di
questo medicinale (vedere il paragrafo 6)
se si hanno gravi problemi respiratori
se si hanno gravi problemi al fegato
se si ha un'intossicazione dovuta all'alcol oppure tremito, sudorazione, ansia, confusione, o
allucinazioni causati dall'alcol
se sta assumendo naltrexone o nalmefene per il trattamento della dipendenza da alcol o da
oppioidi.
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico prima di prendere Suboxone in caso di:
asma o altri problemi respiratori
qualsiasi patologia del fegato come l’epatite
pressione arteriosa bassa
recente trauma cranico o patologia cerebrale
patologia urinaria (soprattutto correlata a ingrossamento della prostata negli uomini)
qualsiasi patologia renale
problemi alla tiroide
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patologia corticosurrenale (per es. malattia di Addison)
Note importanti di cui occorre essere a conoscenza:
Ulteriore controllo
Potrà essere controllato più attentamente dal medico se ha un’età inferiore ai 18 anni o
superiore ai 65 anni. Questo farmaco non deve essere assunto da persone di età inferiore ai 15
anni.
Uso improprio e abuso
Questo medicinale può rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da
prescrizione, e deve essere conservato in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto. Non cedere
ad altre persone questo medicinale. Potrebbe essere causa di morte o risultare
comunque dannoso.
Problemi respiratori
Alcune persone sono decedute per insufficienza respiratoria (incapacità di respirare) a causa di
un uso improprio del medicinale, oppure per l'assunzione di quest'ultimo insieme ad altre sostanze
che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, benzodiazepine (tranquillanti), o altri
oppioidi.
Questo medicinale può causare depressione respiratoria (ridotta capacità di respirare) grave,
potenzialmente fatale in bambini e persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o
deliberata.
Dipendenza
Questo medicinale può causare dipendenza.
Sintomi di astinenza
Questo medicinale può causare sintomi di dipendenza se assunto a meno di sei ore dall'utilizzo di
un oppioide a breve durata d'azione (ad es. morfina, eroina) oppure a meno di 24 ore dall'utilizzo
di un oppioide a lunga durata d'azione come il metadone.
Inoltre, Suboxone può causare sintomi di astinenza laddove se ne interrompa bruscamente
l'assunzione.
Danno al fegato
Sono stati riportati danni al fegato dopo l’assunzione di Suboxone, soprattutto in caso di uso
errato del medicinale. Ciò potrebbe essere dovuto anche a infezioni virali (epatite C cronica),
abuso di alcol, anoressia o uso di altri medicinali in grado di danneggiare il fegato (vedere il
paragrafo 4). È possibile effettuare regolarmente gli esami del sangue per monitorare le
condizioni del fegato. Informi il medico se ha problemi al fegato prima di iniziare il
trattamento con Suboxone .
Pressione arteriosa
Questo medicinale può causare il calo improvviso della pressione sanguigna, provocando capogiri
se ci si alza troppo rapidamente dalla posizione seduta o distesa.
Diagnosi di condizioni mediche non correlate
Questo medicinale potrebbe celare sintomi dolorosi che contribuirebbero a stabilire la diagnosi di
alcune patologie. Non dimentichi di informare il medico se assume questo medicinale.
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Altri medicinali e Suboxone
Informi il medico se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Alcuni medicinali possono accrescere gli effetti indesiderati di Suboxone e possono a volte causare
reazioni molto gravi. Non assumere altri medicinali durante il trattamento con Suboxone senza prima
consultare il medico, soprattutto:
Benzodiazepine (utilizzate per trattare l'ansia o i disturbi del sonno) quali diazepam, temazepam,
alprazolam. Il medico prescriverà la dose corretta. L’assunzione di una dose errata di
benzodiazepine può causare la morte per insufficienza respiratoria (incapacità
di respirare).
Altri medicinali che possono indurre sonnolenza che vengono utilizzati per trattare
patologie quali l’ansia, l’insonnia, le convulsioni/crisi convulsive, il dolore. Questi tipi di medicinali
riducono il livello di attenzione rendendo difficoltose le operazioni di guida e l’uso dei macchinari.
Possono anche causare depressione del sistema nervoso centrale, una condizione molto grave.
Di seguito viene riportato un elenco esemplificativo di questi tipi di medicinali:
Altri medicinali contenenti oppioidi quali il metadone, alcuni antidolorifici e i soppressori
della tosse.
Antidepressivi (utilizzati per trattare la depressione) quali isocarbossazide, fenelzina, selegelina,
tranilcipromina e valproato possono aumentare gli effetti del medicinale.
Sedativi antagonisti dei recettori Hı (utilizzati per trattare le reazioni allergiche) quali
difenidramina e clorfenamina.
Barbiturici (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali fenobarbital e secobarbital.
Tranquillanti (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali cloralio idrato.
La clonidina (utilizzata per trattare ipertensione sanguigna) può prolungare gli effetti
del medicinale.
Gli antiretrovirali (utilizzati per trattare l'HIV) quali ritonavir, nelfinavir e indinavir possono
accrescere gli effetti del medicinale.
Alcuni agenti antifungini (utilizzati per trattare le infezioni da funghi) quali ketoconazolo,
itraconazolo e alcuni antibiotici possono prolungare gli effetti del medicinale.
Alcuni medicinali possono ridurre l’effetto di Suboxone. Questi comprendono medicinali per
trattare l'epilessia (come carbamazepina e fenitoina) e medicinali per trattare la tubercolosi
(rifampicina).
naltrexone e nalmefene (farmaci usati per il trattamento delle dipendenze) possono impedire gli
effetti terapeutici di Suboxone Non devono essere assunti durante il trattamento con Suboxone
perchè possono causare un’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza.
Suboxone con cibi, bevande e alcol
L'alcol può aumentare la sonnolenza e il rischio di insufficienza respiratoria se assunto con Suboxone.
Non assumere Suboxone insieme a bevande alcoliche. Non ingerire o consumare cibi o qualsiasi
bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.
Gravidanza e allattamento
Non sono noti i rischi dell’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Informi il medico in caso di
gravidanza o se intende programmare una gravidanza. Il medico deciderà se proseguire il suo
trattamento con un medicinale alternativo.
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I medicinali come Suboxone, quando vengono assunti durante la gravidanza (soprattutto allo stadio
avanzato), possono causare sintomi associati all’astinenza da droghe, inclusi problemi respiratori, nel
neonato. Questi sintomi si possono manifestare diversi giorni dopo la nascita.
Non allattare al seno durante l’assunzione del medicinale in quanto Suboxone passa nel latte materno.
Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari Suboxone può causare sonnolenza. Ciò può accadere più spesso nelle prime settimane di trattamento,
quando la dose viene modificata, ma può anche accadere se si beve alcol o si assumono altri medicinali
sedativi in concomitanza a Suboxone. Non guidi, non usi strumenti o macchinari e non svolga attività
pericolose finché non siano noti gli effetti che questo medicinale ha su di lei.
Suboxone contiene lattosio
Se il medico ha riscontrato un'intolleranza ad alcuni zuccheri, rivolgersi al medico prima di assumere
questo medicinale.
3. Come prendere Suboxone
Il trattamento viene prescritto e monitorato da medici esperti nel trattamento della dipendenza da
droghe.
Il medico stabilirà la dose ottimale per lei. Nel corso del trattamento, il medico potrebbe adattare la
dose, in base alla sua risposta.
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se
ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Inizio del trattamento
La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o
due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il giorno 1, è possibile somministrare ulteriori due compresse
di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle sue esigenze.
Prima di assumere la prima dose di Suboxone è opportuno che vi siano sintomi evidenti e chiari di
astinenza. Una valutazione medica sulla sua prontezza al trattamento indicherà il momento più
opportuno per l'assunzione della prima dose di Suboxone.
Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da eroina
In caso di dipendenza da eroina, o da un altro oppioide a breve durata d'azione, la sua prima dose
di Suboxone dovrà essere assunta alla comparsa dei primi sintomi di astinenza, ma non meno di 6
ore dall'ultimo consumo di oppioidi.
Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da metadone
Se si assume metadone o un oppioide a lunga durata d’azione, la dose di metadone dovrebbe
essere ridotta a meno di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con Suboxone. La prima dose di
Suboxone dovrà essere assunta solo alla comparsa dei primi segni d'astinenza, ma non meno di
24 ore dall'ultimo consumo di metadone.
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Assunzione di Suboxone
Assuma la dose una volta al giorno posizionando la compressa sotto la lingua.
Tenga la compressa sotto la lingua fino alla completa dissoluzione . Saranno necessari
5-10 minuti.
Non masticare né deglutire la compressa, in quanto il medicinale non avrà effetto e lei potrebbe
accusare i sintomi da astinenza.
Non consumare alcun cibo o bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.
Come estrarre le compresse dal blister
1. Non premere il blister
2 – Rimuovere una sola porzione dal blister, strappando lungo la linea perforata.
3 – Partendo dal bordo dove il sigillo è sollevato, tirare la pellicola per estrarre la
compressa
Se il blister è danneggiato, non usare la compressa.
Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento:
Nei giorni successivi all'inizio del trattamento, il medico potrebbe aumentare la dose di Suboxone che
assume in base alle sue esigenze. Se ha l'impressione che l'effetto di Suboxone sia troppo forte o troppo
debole, parli con il medico o il farmacista. La dose massima giornaliera è di 24 mg
Dopo aver portato a termine un periodo di trattamento, potrà concordare con il medico di ridurre
gradualmente la dose ad una dose inferiore di mantenimento.
Sospensione del trattamento
In base alle sue condizioni, la dose di Suboxone potrà continuare ad essere ridotta sotto un'attenta
supervisione medica, fino ad essere sospesa.
Non modifichi il trattamento in alcun modo e non sospenda il trattamento senza il consenso del medico
che la sta trattando.
Se prende più Suboxone di quanto deve
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Se viene assunta una dose eccessiva del medicinale, recarsi o farsi accompagnare immediatamente al
pronto soccorso o in ospedale per ricevere il trattamento destinato ai casi di overdose di Suboxone, in
quanto è un medicinale in grado di causare gravi problemi respiratori che possono provocare la morte.
I sintomi di sovradosaggio includono sonnolenza e assenza di coordinazione con riflessi rallentati, visione
annebbiata e/o problemi di linguaggio. Potrebbe perdere lucidità ed avere un'attività respiratoria più
lenta del normale.
Se dimentica di prendere Suboxone Informi il medico il prima possibile se ha dimenticato di assumere una dose.
Se interrompe il trattamento con Suboxone Non intervenire in alcun modo con modifiche o sospensioni del trattamento senza il consenso del
medico che la sta trattando. L'improvvisa sospensione del trattamento potrebbe causare
sintomi di astinenza.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Suboxone, si rivolga al medico o al farmacista.
4. Possibili effetti indesiderati Come tutti i medicinali, Suboxone può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Informi immediatamente il medico oppure richieda l'intervento medico d'urgenza nel caso in
cui compaiano effetti indesiderati, come:
tumefazione di viso, labbra, lingua o gola che potrebbe causare difficoltà di deglutizione o
respirazione, orticaria/eruzione cutanea grave. Questi potrebbero essere segni di una reazione
allergica letale.
sonnolenza e assenza di coordinazione, visione annebbiata, problemi di linguaggio, assenza di
lucidità oppure se la respirazione diventa molto più lenta del normale.
Inoltre, informi immediatamente il medico nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati, come:
grave stanchezza o sensazione di prurito con ingiallimento della pelle o degli occhi. Questi
potrebbero essere sintomi di danno al fegato.
visione o ascolto di cose che non ci sono (allucinazioni).
Effetti indesiderati associati a Suboxone
Effetti indesiderati molto comuni (possono colpire più di un individuo su 10):
Insonnia, stipsi, nausea, sudorazione eccessiva, cefalea, sindrome da astinenza da droghe
Effetti indesiderati comuni (possono colpire al massimo un individuo su 10):
perdita di peso, gonfiore (delle mani e dei piedi), sonnolenza, ansia, nervosismo, formicolio,
depressione, libido diminuita, aumento della tensione muscolare, pensiero anormale, aumento
della lacrimazione (occhi lacrimosi) o altro disturbo della lacrimazione, visione annebbiata,
rossore, aumento della pressione sanguigna, emicrania, rinorrea, dolore alla gola e deglutizione
dolorosa, aumento della tosse, disturbo allo stomaco o altro fastidio allo stomaco, diarrea,
funzionalità del fegato anormale, flatulenza, vomito, eruzione cutanea, sensazione di prurito,
orticaria, dolore, dolore articolare, dolore muscolare, crampi alla gamba (spasmo muscolare),
difficoltà nell'avere o mantenere un'erezione, alterazione dell'urina, dolore addominale, dolore
dorsale, debolezza, infezione, brividi, dolore toracico, febbre, sintomi influenzali, sensazione di
fastidio diffuso, lesione accidentale causata da perdita di attenzione o coordinazione, malore e
capogiri.
Effetti indesiderati non comuni (possono colpire al massimo un individuo su 100):
Ghiandole (linfonodi) tumefatte, agitazione, tremore, sogni anormali, eccessiva attività muscolare,
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depersonalizzazione (non sentirsi se stessi), dipendenza da medicinali, amnesia (disturbo della
memoria), perdita di interesse, sensazione esagerata di benessere, convulsioni (crisi), disturbo del
linguaggio, dimensioni ridotte della pupilla, difficoltà nell'urinare, infiammazione o infezione
dell’occhio, battito cardiaco rapido o lento, abbassamento della pressione sanguigna, palpitazioni,
infarto miocardico (attacco cardiaco), costrizione toracica, dispnea, asma, sbadiglio, dolore e
piaghe in bocca, alterazione del colore della lingua, acne, nodulo della cute, perdita di capelli, cute
secca o scabbiosa, infiammazione delle articolazioni, infezione delle vie urinarie, esami del
sangue alterati, sangue nell'urina, eiaculazione anormale, problemi mestruali o vaginali, calcolo
renale, proteine nelle urine, dolore o difficoltà ad urinare, sensibilità al caldo o al freddo, colpo di
calore, inappetenza, sentimenti di ostilità.
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Improvvisa sindrome da astinenza causata dall'assunzione troppo precoce di Suboxone
successivamente all'uso di oppioidi illeciti, sindrome neonatale da astinenza da droga.
Respirazione difficoltosa o lenta, lesione al fegato con o senza ittero, allucinazioni, tumefazione
del viso e della gola o reazioni allergiche che possono provocare la morte,
abbassamento della pressione sanguigna alzandosi in piedi dalla posizione seduta o distesa. L'uso
improprio per iniezione di questo medicinale può causare sintomi di astinenza, infezioni, altre
reazioni della cute e, potenzialmente, gravi problemi del fegato (vedere “Avvertenze e
precauzioni”).
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al
medico. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite sito web:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire
a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
5. Come conservare Suboxone
Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini e di qualsiasi altro familiare.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul cartone. La data di scadenza si
riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Tuttavia, Suboxone può
rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da prescrizione. Conservare il
medicinale in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto.
Conservare il blister in modo sicuro.
Non aprire mai il blister in anticipo.
Non assumere questo medicinale in presenza di bambini.
In caso di ingestione accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come
smaltire i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
Cosa contiene Suboxone
- I principi attivi sono buprenorfina e naloxone.
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Ogni compressa di Suboxone 16 mg/4 mg contiene 16 mg di buprenorfina (come cloridrato) e
4 mg di naloxone (come cloridrato diidrato).
- Gli eccipienti sono lattosio monoidrato, mannitolo, amido di mais, povidone K30, acido
citrico anidro, citrato di sodio, magnesio stearato, acesulfame potassio e aroma naturale di limone
e lime.
Descrizione dell'aspetto di Suboxone e contenuto della confezione
Le compresse di Suboxone 16 mg/4 mg sono compresse rotonde bianche biconvesse di 10,5 mm con
“N16” impresso su un lato.
Disponibile in confezioni da 7 e 28 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio e produttore
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:
Indivior UK Limited
103-105 Bath Road
Slough
Berkshire SL1 3UH
Regno Unito
Tel. + 800 270 81 901
Produttore:
Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd,
Dansom Lane,
Hull,
East Yorkshire HU8 7DS,
Regno Unito.
Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contattare il titolare dell'autorizzazione all'immissione in
commercio:
België/Belgique/Belgien, България, Česká republika, Danmark, Deutschland, Eesti, Ελλάδα, España,
Hrvatska, Ireland, Ísland, Italia, Κύπρος, Latvija, Lietuva, Luxembourg/Luxemburg, Magyarország,
Malta, Nederland, Norge, Österreich, Polska, Portugal, România, Slovenija, Slovenská republika,
Suomi/Finland, Sverige, United Kingdom.
Indivior UK Limited
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France
Indivior UK Limited
Telefono 0800 909 972 Email: [email protected]
Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei
Medicinali: http://www.ema.europa.eu/