ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL … · Trattamento sostitutivo per la dipendenza da...

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1 ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

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ALLEGATO I

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

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1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Ogni compressa sublinguale contiene 2 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 0,5 mg di naloxone

(come cloridrato diidrato).

Eccipienti con effetto noto:

Ciascuna compressa sublinguale contiene 42 mg di lattosio (come monoidrato)

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. FORMA FARMACEUTICA

Compressa sublinguale

Compresse esagonali bianche biconvesse di 6,5 mm con “N2” impresso su un lato.

4. INFORMAZIONI CLINICHE

4.1 Indicazioni terapeutiche

Trattamento sostitutivo per la dipendenza da oppioidi, nell'ambito di un trattamento medico, sociale e

psicologico. L'obiettivo del componente naloxone è di scoraggiarne l’ uso improprio per via

endovenosa. Il trattamento è destinato all'uso su adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni che

abbiano dato il proprio consenso al trattamento della dipendenza.

4.2 Posologia e modo di somministrazione

Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della dipendenza

da oppioidi.

Precauzioni da prendere prima dell'induzione

Prima dell'inizio del trattamento, occorre prendere in considerazione il tipo di dipendenza da oppioidi

(ovvero, oppioide a lunga o breve durata d'azione), il lasso di tempo trascorso dall'ultimo consumo di

oppioidi e il grado di dipendenza dagli oppioidi. Al fine di evitare la precipitazione dei sintomi di

astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone o con sola buprenorfina deve essere intrapresa solo in

presenza di sintomi oggettivi e chiari di astinenza (dimostrati per esempio da un punteggio che indica

un’astinenza da lieve a moderata secondo la Scala Clinica per l’Astinenza da Oppiacei, COWS -

Clinical Opioid Withdrawal Scale, validata).

Nei pazienti dipendenti da eroina o da oppioidi a breve durata d'azione, la prima dose di

buprenorfina/naloxone deve essere assunta alla comparsa dei primi segni di astinenza, ma non

prima che siano trascorse almeno 6 ore dall’ultima assunzione di oppioidi da parte del paziente.

Per i pazienti ai quali viene somministrato metadone, la dose di metadone deve essere ridotta

fino ad un massimo di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con buprenorfina/naloxone. Occorre

considerare la lunga emivita del metadone quando si inizia la terapia con buprenorfina/naloxone.

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La prima dose di buprenorfina/naloxone deve essere assunta solo alla comparsa dei primi segni

d'astinenza, ma non prima che siano trascorse almeno 24 ore dall’ultima assunzione di metadone

da parte del paziente. La buprenorfina può causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in

pazienti con dipendenza da metadone.

Posologia

Terapia iniziale (induzione)

La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o

due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il primo giorno, è possibile somministrare una o due

compresse ulteriori di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle singole esigenze del paziente.

Durante l'inizio del trattamento, si raccomanda la supervisione giornaliera della somministrazione per

assicurare il corretto posizionamento sublinguale della dose e per osservare la risposta del paziente al

trattamento, quale guida a un'efficace titolazione della dose secondo l'effetto clinico.

Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento

In seguito all'induzione del trattamento del primo giorno, il paziente deve essere stabilizzato a una dose

di mantenimento nei giorni successivi adattando progressivamente la dose secondo l'effetto clinico del

singolo paziente. La titolazione della dose in regimi di 2-8 mg di buprenorfina è guidata dalla nuova

valutazione dello stato clinico e psicologico del paziente, e non deve superare la dose giornaliera

massima di 24 mg di buprenorfina.

Somministrazione a giorni alterni

Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente è possibile diminuire la frequenza della

somministrazione adottando un regime a giorni alterni corrispondente al doppio della dose giornaliera

titolata su base individuale. Ad esempio, a un paziente stabilizzato alla somministrazione di una dose

giornaliera di 8 mg di buprenorfina possono essere somministrati 16 mg di buprenorfina a giorni alterni,

senza alcuna somministrazione nei giorni interposti. In alcuni pazienti, dopo il raggiungimento di una

stabilizzazione soddisfacente, è possibile diminuire la frequenza della somministrazione fino a 3 volte a

settimana (ad esempio lunedì, mercoledì e venerdì). La dose del lunedì e del mercoledì deve

corrispondere al doppio della dose giornaliera titolata su base individuale, e quella del venerdì al triplo

della dose giornaliera titolata su base individuale, senza alcuna somministrazione nei giorni interposti.

Tuttavia, la dose somministrata in un determinato giorno non deve superare i 24 mg di buprenorfina.

Per i pazienti che richiedono una titolazione della dose giornaliera > 8 mg/die di buprenorfina questo

regime potrebbe non essere adeguato.

Sospensione sotto controllo medico

Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente e previo consenso del paziente, è possibile ridurre

gradualmente il dosaggio a una dose di mantenimento inferiore; in casi particolarmente favorevoli è

possibile interrompere il trattamento. La disponibilità di dosi da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg consente una

titolazione del dosaggio verso il basso. Per i pazienti che richiedono una dose inferiore di buprenorfina, è

possibile utilizzare buprenorfina 0,4 mg. È opportuno monitorare i pazienti dopo la sospensione, a causa

della possibilità di ricadute.

Popolazioni speciali

Anziani

La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei pazienti anziani di età superiore ai 65 anni non

sono state stabilite. Non è possibile fare raccomandazioni sulla posologia.

Compromissione epatica

Prima di iniziare la terapia si raccomanda l'esecuzione di prove di funzionalità epatica e di test per

l’epatite virale al basale. I pazienti con test positivi per l'epatite virale , sottoposti a trattamento

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concomitante con altri medicinali (vedere paragrafo 4.5) e/o affetti da disfunzione epatica sono a

rischio di accelerazione di lesioni epatiche. Si raccomanda un regolare monitoraggio della funzionalità

epatica (vedere paragrafo 4.4).

Entrambi i principi attivi di Suboxone, buprenorfina e naloxone, vengono ampiamente metabolizzati nel

fegato, e i livelli plasmatici sono risultati superiori sia per buprenorfina sia per naloxone in pazienti con

insufficienza epatica moderata e grave. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di

astinenza precipitata da oppiodi, da tossicità o da sovradosaggio causata dai livelli aumentati di naloxone

e/o di buprenorfina.

Dal momento che la farmacocinetica di buprenorfina/naloxone può essere alterata nei pazienti con

compromissione epatica, si raccomandano dosi iniziali inferiori e un'accurata titolazione del dosaggio nei

pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L'uso di buprenorfina/naloxone è

controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 e 5.2).

Insufficienza renale

Non è necessario modificare la dose di buprenorfina/naloxone in pazienti con insufficienza renale. Si

raccomanda cautela nella somministrazione del medicinale a pazienti con grave insufficienza renale

(clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei bambini di età inferiore ai 15 anni non sono state

stabilite. Non vi sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

I medici devono avvertire i pazienti che la somministrazione sublinguale rappresenta l'unica via di

somministrazione efficace e sicura per questo medicinale (vedere paragrafo 4.4). La compressa deve

essere posta sotto la lingua fino a completa dissoluzione. I pazienti non devono ingerire o consumare

cibi o bevande fino alla completa dissoluzione della compressa.

La dose è costituita da compresse di Suboxone di differente dosaggio , che possono essere assunte

contemporaneamente o in due porzioni separate; la seconda porzione deve essere assunta

immediatamente dopo la dissoluzione della prima.

4.3 Controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Grave insufficienza respiratoria.

Grave compromissione epatica.

Alcolismo acuto o delirium tremens.

Somministrazione concomitante di antagonisti degli oppioidi (naltrexone, nalmefene) per il trattamento

della dipendenza da alcol o da oppioidi.

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Uso improprio, abuso e diversione

Così come accade per altri oppioidi, legali o illeciti, la buprenorfina può essere oggetto di uso improprio

o di abuso. Alcuni dei rischi di uso improprio e abuso includono overdose, diffusione di infezioni virali di

origine ematogena o infezioni localizzate e sistemiche, depressione respiratoria e danni epatici. L’uso

improprio di buprenorfina da parte di qualcuno che non sia il paziente indicato pone il rischio aggiuntivo

di nuovi soggetti con dipendenza da sostanze che usano la buprenorfina come sostanza d'abuso

principale; ciò potrebbe verificarsi se il medicinale viene distribuito per uso illecito direttamente dal

paziente a cui il farmaco è destinato, oppure se il medicinale non viene salvaguardato dal furto.

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Il trattamento subottimale con buprenorfina/naloxone potrebbe indurre l’uso improprio del medicinale

da parte del paziente, portando all’overdose o all'abbandono del trattamento. Un paziente sottoposto a

sotto-dosaggio con buprenorfina/naloxone potrebbe continuare a rispondere ai sintomi di astinenza non

controllati ricorrendo ad automedicazioni con oppioidi, alcol o altri sedativi ipnotici, come le

benzodiazepine.

Per ridurre al minimo il rischio di uso improprio, abuso e diversione, i medici devono adottare le

precauzioni appropriate nel prescrivere e distribuire la buprenorfina, ad esempio evitare di prescrivere

più rinnovi in una fase precoce del trattamento, e svolgere visite di follow-up del paziente con un

monitoraggio clinico adeguato alle esigenze del paziente.

La combinazione di buprenorfina e naloxone nel Suboxone mira a scoraggiare l’ uso improprio e

l'abuso della buprenorfina. Si ritiene che iluso improprioendovenoso o intranasale di Suboxone sia meno

probabile rispetto alla sola buprenorfina, dal momento che il naloxone contenuto nel Suboxone può

causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in individui dipendenti da eroina, metadone, o altri

agonisti degli oppioidi.

Depressione respiratoria

Sono stati riportati alcuni casi di decesso dovuti a depressione respiratoria, in particolare quando la

buprenorfina veniva utilizzata in combinazione con benzodiazepine (vedere paragrafo 4.5) oppure

quando la buprenorfina non veniva utilizzata secondo quanto riportato nel riassunto delle caratteristiche

del prodotto. Sono stati segnalati decessi anche in associazione alla somministrazione concomitante di

buprenorfina e altri depressori come alcol o altri oppioidi. Se la buprenorfina viene somministrata ad

alcuni individui non dipendenti da oppioidi, che non tollerano gli effetti degli oppioidi, si può verificare

una depressione respiratoria potenzialmente fatale.

Questo prodotto deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da asma o insufficienza respiratoria

(per es., malattia polmonare ostruttiva cronica, cor polmonare, riserva respiratoria ridotta, ipossia,

ipercapnia, depressione respiratoria preesistente o cifoscoliosi (deviazione della colonna vertebrale che

può portare a dispnea)).

Buprenorfina/naloxone può causare depressione respiratoria grave, potenzialmente fatale in bambini e

in persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o deliberata. Si devono avvisare i pazienti di

conservare il blister in sicurezza, di non aprirlo mai in anticipo, di tenerlo fuori dalla portata dei bambini

e di altri familiari e di non assumere questo medicinale in presenza di bambini. In caso di ingestione

accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.

Depressione del sistema nervoso centrale

L'associazione buprenorfina/naloxone può causare sonnolenza, in particolare con l'assunzione

concomitante di alcol o altri depressori del sistema nervoso centrale (come tranquillanti, sedativi o

ipnotici) (vedere paragrafo 4.5).

Dipendenza

La buprenorfina è un agonista parziale che si lega ai recettori µ (mu)-oppioidi e la somministrazione

cronica produce dipendenza del tipo oppioide. Studi sugli animali, nonché l'esperienza clinica, hanno

dimostrato che la buprenorfina può produrre dipendenza, ma ad un livello inferiore rispetto a un agonista

pieno, ad es. la morfina.

Non è raccomandata la brusca interruzione del trattamento, dal momento che potrebbe causare una

sindrome da astinenza la cui insorgenza potrebbe essere ritardata.

Epatite ed eventi epatici

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Sono stati riportati casi di danni epatici acuti in soggetti dipendenti da oppioidi, tanto nelle

sperimentazioni cliniche quanto nelle segnalazioni post-marketing relative alle reazioni avverse. Lo

spettro delle anomalie varia dall’aumento transitorio asintomatico delle transaminasi epatiche

all'insufficienza epatica, alla necrosi epatica, alla sindrome epatorenale, all'encefalopatia epatica e al

decesso. In molti casi la presenza di un preesistente danno mitocondriale (malattia genetica, anomalie

degli enzimi epatici, infezioni da virus dell'epatite B o C, abuso di alcol, anoressia, uso concomitante di

altri farmaci potenzialmente epatotossici) e l’uso di sostanze per via iniettiva possono avere un ruolo

causale o aggiuntivo. È opportuno tener conto di questi importanti fattori prima di prescrivere

buprenorfina/naloxone e durante il trattamento. Laddove si sospetti un evento epatico, è necessario

condurre un'ulteriore valutazione biologica ed eziologica. In base ai risultati, il medicinale può essere

sospeso con cautela, al fine di prevenire i sintomi di astinenza e il nuovo ricorso all'uso di sostanze

illecite. Qualora si decida di continuare il trattamento, è necessario monitorare attentamente la

funzionalità epatica.

Precipitazione della sindrome da astinenza da oppioidi

Nell'iniziare il trattamento con buprenorfina/naloxone, il medico deve essere consapevole del profilo di

agonista parziale della buprenorfina e come questa possa precipitare i sintomi di astinenza nei pazienti

dipendenti da oppioidi, in modo particolare nel caso in cui la somministrazione avvenga a meno di 6 ore

dall'assunzione dell'ultima dose di eroina o di altro oppioide a breve durata d'azione, oppure nel caso in

cui la somministrazione avvenga a meno di 24 ore dall'assunzione dell'ultima dose di metadone. Poiché

sono stati segnalati sintomi di astinenza, è necessario monitorare attentamente i pazienti durante il

periodo di passaggio da buprenorfina o metadone a buprenorfina/naloxone. Al fine di evitare la

precipitazione dei sintomi di astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone deve essere intrapresa in

presenza di sintomi oggettivi di astinenza (vedere paragrafo 4.2).

I sintomi di astinenza possono essere anche associati a dosaggio subottimale.

Compromissione epatica

Gli effetti della compromissione epatica sulla farmacocinetica della buprenorfina e del naloxone sono

stati valutati in uno studio di post-marketing. Poichè sia la buprenorfina sia il naloxone sono ampiamente

metabolizzati, entrambi i loro livelli plasmatici sono risultati più elevati nei pazienti con insufficienza

epatica moderata e grave dopo la somministrazione di una dose singola. I pazienti devono essere

monitorati per segni e sintomi di astinenza precipitata da oppiodi, da tossicità o da sovradosaggio

causata dai livelli aumentati di naloxone e/o di buprenorfina. Suboxone compresse sublinguali deve

essere utilizzato con cautela in pazienti con danno epatico moderato (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). In

pazienti con insufficienza epatica grave l'uso di buprenorfina/naloxone è controindicato

Insufficienza renale

L'eliminazione per via renale può essere prolungata, dal momento che il 30 % della dose somministrata

viene eliminato per via renale. I metaboliti della buprenorfina si accumulano nei pazienti con

insufficienza renale. Pertanto si raccomanda cautela nel dosaggio in pazienti con grave insufficienza

renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Uso negli adolescenti (età 15-<18)

Data la mancanza di dati relativi agli adolescenti (età 15-<18), i pazienti in questo gruppo d'età devono

essere monitorati ancora più attentamente durante il trattamento.

Inibitori del CYP 3A

I medicinali che inibiscono l'enzima CYP3A4 possono produrre l'aumento delle concentrazioni di

buprenorfina. Potrebbe essere necessaria una riduzione del dosaggio di buprenorfina/naloxone. Nei

pazienti già trattati con inibitori del CYP3A4, la dose di buprenorfina/naloxone deve essere

accuratamente titolata, dal momento che un dosaggio ridotto potrebbe essere sufficiente per questi

pazienti (vedere paragrafo 4.5).

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Avvertenze generali riguardanti la somministrazione di oppioidi

Gli oppioidi possono indurre ipotensione ortostatica nei pazienti deambulanti.

Gli oppioidi possono aumentare la pressione del liquido cerebrospinale provocando crisi convulsive,

pertanto devono essere usati con cautela in pazienti con trauma cranico, lesioni intracraniche o in altre

condizioni in cui la pressione del liquido cerebrospinale può essere aumentata o in caso di anamnesi di

crisi convulsive.

Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di ipotensione, ipertrofia della

prostata o stenosi uretrale.

La miosi indotta da oppioidi, i cambiamenti del livello di coscienza o della percezione del dolore come

sintomo della patologia possono interferire con la valutazione del paziente, confondere la diagnosi o

nascondere il decorso clinico di patologie concomitanti.

Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di mixedema, ipotiroidismo o

insufficienza corticosurrenale (per es., malattia di Addison).

È stato riscontrato che gli oppioidi aumentano la pressione intracoledocale; pertanto devono essere usati

con cautela in pazienti che soffrono di disfunzione del tratto biliare.

Gli oppioidi devono essere somministrati con cautela a pazienti anziani o debilitati.

In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante degli inibitori della monoamino ossidasi

(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi (vedere paragrafo 4.5).

Suboxone contiene lattosio. Questo medicinale non va somministrato a pazienti con rari problemi

ereditari di intolleranza al galattosio.

4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Suboxone non deve essere assunto con:

bevande alcoliche o medicinali contenenti alcol, poiché l'alcol aumenta l'effetto sedativo della

buprenorfina (vedere paragrafo 4.7).

Suboxone deve essere assunto con cautela se somministrato insieme a:

o benzodiazepine: questa combinazione può provocare decesso dovuto a depressione respiratoria di

origine centrale. Pertanto i dosaggi devono essere limitati e questa combinazione deve essere

evitata laddove vi sia il rischio di uso improprio. I pazienti devono essere avvisati dell'estremo

pericolo legato all'autosomministrazione di benzodiazepine non prescritte durante l'assunzione di

questo prodotto; sarà inoltre opportuno rammentare che l'uso di benzodiazepine in concomitanza

con questo prodotto dovrà avvenire unicamente in base alle indicazioni del proprio medico

(vedere paragrafo 4.4).

o altri depressori del sistema nervoso centrale, altri derivati oppioidi (ad es. metadone, analgesici e

antitosse), alcuni antidepressivi, sedativi antagonisti dei recettori H1, barbiturici, ansiolitici diversi

dalle benzodiazepine, neurolettici, clonidina e sostanze correlate: queste combinazioni aumentano

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la depressione del sistema nervoso centrale. Il ridotto livello di attenzione può rendere pericoloso

l'uso di auto e macchinari.

o Inoltre può essere difficile raggiungere un’adeguata analgesia quando viene somministrato un

agonista completo degli oppioidi a pazienti trattati con buprenorfina/naloxone. Pertanto, usando

un agonista completo degli oppioidi, esiste il possibile rischio di overdose, soprattutto quando si

tenta di contrastare gli effetti dell’agonista parziale buprenorfina o quando i livelli plasmatici di

buprenorfina stanno diminuendo.

o naltrexone e nalmefene sono antagonisti degli oppioidi in grado di bloccare gli effetti

farmacologici della buprenorfina. La co-somministrazione durante il trattamento con

buprenorfina/naloxone è controindicata, a causa della possibile interazione dannosa che può

scatenare l’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza da oppioidi (vedere

paragrafo 4.3).

o inibitori del CYP3A4: uno studio di interazione di buprenorfina con ketoconazolo (un potente

inibitore del CYP3A4), ha evidenziato un aumento del Cmax e dell'AUC (area sotto la curva) di

buprenorfina (rispettivamente 50 % e 70 %) e, in misura inferiore, di norbuprenorfina. I pazienti

ai quali viene somministrato Suboxone devono essere attentamente monitorati e potrebbero

necessitare di una riduzione del dosaggio laddove siano associati a potenti inibitori del CYP3A4

(ad es. inibitori delle proteasi quali ritonavir, nelfinavir o indinavir o azoli antifungini come

ketoconazolo o itraconazolo, antibiotici macrolidi).

o induttori del CYP3A4: l’uso concomitante degli induttori del CYP3A4 e della buprenorfina può

ridurre le concentrazioni plasmatiche di buprenorfina, provocando potenzialmente un trattamento

subottimale della dipendenza da oppioidi con buprenorfina. Si consiglia di monitorare con

attenzione i pazienti in trattamento con buprenorfina/naloxone, se vengono somministrati

contemporaneamente tali induttori (per es., fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, rifampicina).

Potrebbe essere necessario aggiustare conseguentemente il dosaggio della buprenorfina o

dell’induttore del CYP3A4.

o In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante di inibitori della monoamino ossidasi

(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi.

4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Non esistono dati adeguati sull’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno

mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il possibile rischio per gli uomini è

sconosciuto.

Verso il termine della gravidanza la buprenorfina può indurre depressione respiratoria nei neonati anche

dopo un breve periodo di somministrazione. La somministrazione a lungo termine di buprenorfina

durante gli ultimi tre mesi di gravidanza può determinare una sindrome da astinenza neonatale (per es.,

ipertonia, tremore neonatale, agitazione neonatale, mioclono o convulsioni). La sindrome in genere è

ritardata da diverse ore a vari giorni dopo la nascita.

A causa della lunga emivita della buprenorfina, si deve prendere in considerazione il monitoraggio

neonatale per diversi giorni al termine della gravidanza, per evitare il rischio di depressione respiratoria

o sindrome da astinenza nei neonati.

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Inoltre il medico deve valutare l’uso di buprenorfina/naloxone durante la gravidanza.

Buprenorfina/naloxone deve essere usato durante la gravidanza solo se i possibili benefici superano i

potenziali rischi per il feto.

Allattamento

Non è noto se naloxone sia escreto nel latte materno. Buprenorfina e i suoi metaboliti sono escreti nel

latte materno. Nei ratti, è stato rilevato che la buprenorfina inibisce l'allattamento. Si raccomanda

pertanto di interrompere l'allattamento durante il trattamento con Suboxone.

Fertilità

Studi sugli animali hanno mostrato una riduzione della fertilità femminile ad alte dosi (esposizione

sistemica > 2,4 volte l'esposizione umana alla dose massima raccomandata di 24 mg di buprenorfina, in

base all'AUC). Vedere paragrafo 5.3.

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

L'associazione buprenorfina/naloxone altera in modo trascurabile o moderato la capacità di guidare

veicoli o di usare macchinari quando somministrata a pazienti dipendenti da oppioidi. Questo prodotto

può causare sonnolenza, capogiri, o pensiero confuso, soprattutto durante l'induzione del trattamento e

l'adattamento del dosaggio. Se assunto insieme ad alcol o depressori del sistema nervoso centrale,

l'effetto sarà probabilmente più marcato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

Nel caso in cui l'associazione buprenorfina/naloxone incida sulla capacità di guidare veicoli o usare

macchinari pericolosi, sarà opportuno rammentare ai pazienti di prestare la massima attenzione durante

l'esecuzione di tali attività.

4.8 Effetti indesiderati

Sintesi del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse correlate al trattamento riportate più frequentemente durante le sperimentazioni

cliniche cardine erano stipsi e sintomi comunemente associati all'astinenza da sostanze (ad es. insonnia,

cefalea, nausea, iperidrosi e dolore). Alcune segnalazioni di crisi convulsive, vomito, diarrea e prove di

funzionalità epatica con valori elevati, sono state considerate gravi.

Elenco tabulato delle reazioni avverse

La Tabella 1 riassume le reazioni avverse segnalate nelle sperimentazioni cliniche cardine, nelle quali

342 pazienti su 472 (72,5 %) hanno riferito reazioni avverse e le reazioni avverse riportate durante la

sorveglianza post-marketing.

La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente

convenzione:

Molto comune (1/10), Comune (1/100, <1/10), Non comune (1/1.000, <1/100), Non nota (non può

essere stimata sulla base dei dati disponibili)

Tabella 1: Reazioni avverse correlate al trattamento riportate ne lle sperimentazioni cliniche

e sorveglianza post-marketing su buprenorfina/naloxone

Classificazione per s

istemi e organi

Molto

comune

Comune

Non comune

Non nota

Infezioni ed

infestazioni Influenza

Infezione

Faringite

Rinite

Infezione delle vie urinarie

Infezione della vagina

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Patologie del

sistema

emolinfopoietico

Anemia

Leucocitosi

Leucopenia

Linfoadenopatia

Trombocitopenia

Disturbi del sistema

immunitario

Ipersensibilità Shock anafilattico

Disturbi del

metabolismo e della

nutrizione

Appetito ridotto

Iperglicemia

Iperlipidemia

Ipoglicemia

Disturbi psichiatrici Insonnia Ansia

Depressione

Libido diminuita

Nervosismo

Pensiero

anormale

Sogni anormali

Agitazione

Apatia

Depersonalizzazione

Dipendenza da droghe

Umore euforico

Ostilità

Allucinazioni

Patologie del

sistema nervoso

Cefalea Emicrania

Capogiri

Ipertonia

Parestesia

Sonnolenza

Amnesia

Ipercinesia

Convulsioni

Disturbo del linguaggio

Tremore

Encefalopatia

epatica

Sincope

Patologie

dell’orecchio e del

labirinto

Vertigini

Patologie

dell'occhio

Ambliopia

Affezione

lacrimale

Congiuntivite

Miosi

Patologie cardiache Angina pectoris

Bradicardia

Infarto miocardico

Palpitazioni

Tachicardia

Patologie vascolari Ipertensione

Vasodilatazione

Ipotensione Ipotensione

ortostatica

Patologie

respiratorie,

toraciche e

mediastiniche

Tosse Asma

Dispnea

Sbadigli

Broncospasmo

Depressione

respiratoria

Patologie

gastrointestinali

Stipsi

Nausea

Dolore

addominale

Diarrea

Dispepsia

Flatulenza

Vomito

Ulcerazione della bocca

Alterazione del colore

della lingua

Patologie

epatobiliari

Epatite

Epatite acuta

Ittero

Necrosi epatica

Sindrome

epatorenale

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Patologie della cute

e del tessuto

sottocutaneo

Iperidrosi Prurito

Eruzione cutanea

Orticaria

Acne

Alopecia

Dermatite esfoliativa

Cute secca

Massa cutanea

Angioedema

Patologie del

sistema

muscoloscheletrico e

del tessuto

connettivo

Dolore dorsale

Artralgia

Spasmi muscolari

Mialgia

Artrite

Patologie renali e

urinarie

Alterazione

dell'urina

Albuminuria

Disuria

Ematuria

Nefrolitiasi

Ritenzione di urina

Patologie

dell'apparato

riproduttivo e della

mammella

Disfunzione

erettile

Amenorrea

Disturbo dell'eiaculazione

Menorragia

Metrorragia

Patologie sistemiche

e condizioni relative

alla sede di

somministrazione

Sindrome da

astinenza da

droghe

Astenia

Dolore toracico

Brividi

Piressia

Malessere

Dolore

Edema periferico

Ipotermia

Sindrome

neonatale da

astinenza

da farmaco (vedere

paragrafo 4.6)

Esami diagnostici Test di funzionalità epatica anormale Calo ponderale

Creatinina ematica aumentata

Aumento delle transaminasi

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura

Lesione Colpo di calore

Descrizione di altre reazioni avverse

In caso di uso improprio per via endovenosa del farmaco, alcune esperienze avverse attribuite

all’uso improprio piuttosto che al farmaco stesso hanno incluso reazioni locali, talvolta settiche

(ascesso, cellulite), epatite acuta potenzialmente grave e altre infezioni acute, come polmonite ed

endocardite (vedere paragrafo 4.4).

Nei pazienti che presentano una spiccata dipendenza da sostanze, l'iniziale somministrazione di

buprenorfina può produrre una sindrome da astinenza da sostanze simile a quella associata al

naloxone (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è

importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta attraverso il sistema

di monitoraggio nazionale indicato nell’appendice V.

4.9 Sovradosaggio

12

Sintomi

La depressione respiratoria conseguente ad una depressione del sistema nervoso centrale è il principale

sintomo che richiede l'intervento in caso di sovradosaggio, in quanto potrebbe evolvere fino all'arresto

respiratorio e al decesso. I segni di sovradosaggio possono includere sonnolenza, ambliopia, miosi,

ipotensione, nausea, vomito e/o disturbi del linguaggio.

Trattamento

Devono essere adottate misure generali di supporto, incluso un accurato monitoraggio delle condizioni

respiratorie e cardiache del paziente. È necessario procedere al trattamento sintomatico della

depressione respiratoria e adottare le consuete misure di terapia intensiva. È necessario garantire la

pervietà delle vie aeree e la ventilazione assistita o controllata. Il paziente deve essere trasferito in un

ambiente dotato di una struttura di rianimazione completa.

Se il paziente vomita, occorre prestare attenzione per impedire l'aspirazione del vomito.

Si raccomanda l'uso di un antagonista degli oppioidi (ad es. naloxone), nonostante il modesto effetto che

potrebbe avere nel contrastare i sintomi respiratori della buprenorfina rispetto a quello esercitato nei

confronti di altri agonisti completi degli oppioidi.

Se si utilizza il naloxone, la lunga durata d'azione della buprenorfina deve essere presa in considerazione

nel determinare la durata del trattamento e la sorveglianza medica necessaria per contrastare gli effetti

di un sovradosaggio. Il naloxone può essere eliminato più rapidamente della buprenorfina, consentendo

la ricomparsa dei sintomi da sovradosaggio di buprenorfina precedentemente controllati, pertanto può

essere necessaria un’infusione continua. Se non è possibile eseguire l’infusione, possono essere

necessarie dosi ripetute di naloxone. Le dosi iniziali di naloxone possono variare fino a 2 mg ed essere

ripetute ogni 2 – 3 minuti fino all’ottenimento di una risposta soddisfacente, ma non devono superare

una dose iniziale di 10 mg. La velocità delle infusioni endovenose continue deve essere titolata in base

alla risposta del paziente.

5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

5.1 Proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci del sistema nervoso centrale, farmaci utilizzati nei disturbi

da dipendenza, codice ATC: N07BC51.

Meccanismo d'azione

La buprenorfina è un agonista parziale/antagonista che si lega ai recettori µ e (kappa) del cervello. La

sua attività nel trattamento di mantenimento con oppioidi è attribuita alle sue proprietà lentamente

reversibili verso i recettori oppioidi che sarebbe in grado, nel lungo termine, di indebolire il ricorso

all'uso di sostanze nei pazienti dipendenti.

Nel corso di studi clinici di farmacologia sono stati riscontrati gli effetti soglia degli agonisti degli oppioidi

in soggetti con dipendenza da oppioidi.

Il naloxone è un antagonista dei recettori oppioidi . Se somministrato per via orale o per via sublinguale

nelle dosi consuete a pazienti in astinenza da oppioidi, il naloxone manifesta effetto farmacologico

scarso o nullo, a causa del suo quasi totale metabolismo di primo passaggio. Tuttavia, se somministrato

per via endovenosa a persone dipendenti da sostanze oppioidi, la presenza del naloxone nel Suboxone

produce marcati effetti oppioidi antagonisti e astinenza da oppioidi, agendo quindi da deterrente per

l'abuso per via endovenosa.

13

Efficacia clinica

I dati di efficacia e sicurezza per buprenorfina/naloxone derivano principalmente da una

sperimentazione clinica della durata di un anno, che comprendeva un confronto randomizzato, in doppio

cieco, di 4 settimane, tra buprenorfina/naloxone, buprenorfina e placebo seguito da uno studio di

sicurezza di 48 settimane su buprenorfina/naloxone. In questa sperimentazione, 326 soggetti con

dipendenza da eroina sono stati randomizzati a buprenorfina/naloxone 16 mg al giorno, buprenorfina

16 mg al giorno o placebo. Per i soggetti randomizzati a uno dei trattamenti attivi, il dosaggio iniziava

con 8 mg di buprenorfina il Giorno 1, seguito da 16 mg (due dosi da 8 mg) di buprenorfina il Giorno 2. Il

Giorno 3, i soggetti randomizzati alla somministrazione di buprenorfina/naloxone sono passati alla

compressa contenente l’associazione. I soggetti sono stati sottoposti a osservazione quotidiana in

ambulatorio (dal lunedì al venerdì) per le valutazioni relative a dosaggio ed efficacia. Venivano fornite

dosi da portare a casa per i fine settimana. Il confronto principale dello studio consisteva nel valutare

individualmente l'efficacia di buprenorfina e buprenorfina/naloxone rispetto al placebo. La percentuale

di campioni di urina trisettimanali risultati negativi per gli oppioidi estranei allo studio era statisticamente

superiore sia per buprenorfina/naloxone rispetto al placebo (p < 0,0001) sia per buprenorfina rispetto al

placebo (p < 0,0001).

In uno studio in doppio cieco, a gruppi paralleli, con doppio placebo, che confrontava una soluzione

etanolica di buprenorfina con un controllo attivo con un agonista completo, 162 soggetti sono stati

randomizzati alla somministrazione della soluzione etanolica sublinguale di buprenorfina pari a 8 mg/die

(una dose approssimativamente paragonabile ad una dose da 12 mg/die di buprenorfina/naloxone),

oppure a due dosi relativamente basse di controllo attivo, una delle quali sufficientemente bassa da

servire come alternativa al placebo, in una fase di induzione della durata da 3 a 10 giorni, una fase di

mantenimento di 16 settimane e una fase di disintossicazione di 7 settimane. Entro il Giorno 3, la

buprenorfina è stata titolata alla dose di mantenimento; le dosi di controllo attivo sono state titolate in

modo più graduale. In base alla ritenzione in trattamento e alla percentuale di campioni di urina

trisettimanali negativi per gli oppioidi non oggetto dello studio, la buprenorfina si è rivelata più efficace

rispetto al basso dosaggio del controllo nel mantenere in trattamento i soggetti dipendenti da eroina e nel

ridurre il consumo di oppioidi da parte di tali soggetti durante il trattamento. L'efficacia di buprenorfina

8 mg al giorno era simile a quella della dose moderata di controllo attivo, ma l'equivalenza non è stata

dimostrata.

5.2 Proprietà farmacocinetiche

Buprenorfina

Assorbimento

La buprenorfina, quando assunta per via orale, è sottoposta ad una metabolizzazione di primo passaggio

con N-dealchilazione e glicuroconiugazione nell'intestino tenue e nel fegato. L'uso di questo medicinale

per via orale è quindi inappropriato.

Le concentrazioni plasmatiche di picco si raggiungono 90 minuti dopo la somministrazione sublinguale. I

livelli plasmatici di buprenorfina sono aumentati con la somministrazione sublinguale di

buprenorfina/naloxone. Entrambe le concentrazioni Cmax e AUC di buprenorfina sono aumentate con

l’incremento della dose (nell'intervallo di 4-16 mg), anche se l'aumento è stato proporzionalmente

inferiore a quello del dosaggio.

Parametro farmacocinetico

Suboxone 4 mg Suboxone 8 mg Suboxone 16 mg

Cmax ng/ml

1,84 (39) 3,0 (51) 5,95 (38)

AUC0-48 12,52 (35) 20,22 (43) 34,89 (33)

14

ora ng/ml

Distribuzione

L'assorbimento di buprenorfina è seguito da una rapida fase di distribuzione (emivita compresa tra 2 e

5 ore).

Biotrasformazione ed eliminazione

La buprenorfina è metabolizzata per 14-N-dealchilazione e glicuroconiugazione della molecola parentale

e del metabolita dealchilato. Dati clinici confermano come il CYP3A4 sia responsabile per la N-

dealchilazione della buprenorfina. La N-dealchilbuprenorfina è un agonista dei recettori oppioidi con

debole attività intrinseca.

L'eliminazione della buprenorfina è bi- o tri-esponenziale, ed ha un'emivita media di eliminazione dal

plasma di 32 ore.

La buprenorfina viene eliminata nelle feci per escrezione biliare dei metaboliti glicuroconiugati (70 %), il

resto viene eliminato nelle urine.

Naloxone

Assorbimento e distribuzione

A seguito di somministrazione per via endovenosa, il naloxone viene rapidamente distribuito (emivita di

distribuzione ~ 4 minuti). A seguito di somministrazione per via orale, il naloxone è appena rilevabile nel

plasma; a seguito di somministrazione sublinguale di buprenorfina/naloxone, le concentrazioni di

naloxone nel plasma sono basse e diminuiscono rapidamente.

Biotrasformazione

Il medicinale è metabolizzato nel fegato, principalmente per coniugazione glicuronica, e viene escreto

nelle urine. Il naloxone ha un'emivita media di eliminazione dal plasma di 1,2 ore.

Popolazioni speciali

Anziani

Non sono disponibili dati farmacocinetici in pazienti anziani.

Insufficienza renale

L'eliminazione per via renale riveste un ruolo relativamente modesto (~30 %) nella clearance

complessiva di buprenorfina/naloxone. Non è necessaria una modifica del dosaggio in base alla

funzionalità renale, si raccomanda tuttavia cautela nel dosaggio su soggetti affetti da grave insufficienza

renale (vedere paragrafo 4.3).

Compromissione epatica

L’effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di buprenorfina e naloxone è stato

valutato in uno studio post-marketing.

La tabella 3 riassume i risultati di uno studio clinico in cui l'esposizione dopo somministrazione di una dose singola di Suboxone 2,0 / 0,5 mg (buprenorfina / naloxone ) compresse sublinguali è stata determinata in soggetti sani, e in soggetti con compromissione epatica.

15

Tabella 3 Effetto della compromissione epatica sui parametri farmacocinetici di buprenorfina e

naloxone dopo somministrazione di SUBOXONE (variazione relativa ai soggetti

sani)

Parametri PK

Insufficienza epatica Lieve

(Child-Pugh Class A)

(n=9)

Insufficienza epatica Moderata

(Child-Pugh Class B)

(n=8)

Insufficienza epatica Grave

(Child-Pugh Class C)

(n=8)

Buprenorfina

Cmax Aumento di 1.2 volte Aumento di 1.1volte Aumento di 1.7 volte

AUClast Simile al controllo Aumento di 1.6 volte Aumento di 2.8 volte

Naloxone

Cmax Simile al controllo Aumento di 2.7 volte Aumento di 11.3 volte

AUClast Riduzione di 0.2 volte Aumento di 3.2 volte Aumento di 14.0 volte

Nel complesso, l'esposizione plasmatica di buprenorfina aumenta di circa 3 volte nei pazienti con grave compromissione epatica, mentre l’esposizione plasmatica di naloxone aumenta di 4 volte nei pazienti con grave compromissione epatica

5.3 Dati preclinici di sicurezza

La combinazione di buprenorfina e naloxone è stata esaminata in studi di tossicità animale, in acuto e a

dosi ripetute (fino a 90 giorni nei ratti). Non è stato osservato alcun incremento sinergistico di tossicità.

Gli effetti indesiderati erano basati sull'attività farmacologica nota delle sostanze agoniste e/o

antagoniste degli oppioidi.

La combinazione (4:1) di buprenorfina cloridrato e naloxone cloridrato non ha mostrato attività

mutagenica nel test di mutazione batterica (test di Ames), e non si è rivelata clastogena in un'analisi

citogenetica in vitro su linfociti umani o nel test del micronucleo del ratto per via endovenosa.

Studi sulla riproduzione con somministrazione orale di buprenorfina: naloxone (rapporto 1:1) indicavano

che l'embrioletalità si verificava nei ratti in presenza di tossicità materna a tutte le dosi. La dose più

bassa che è stata studiata rappresentava esposizioni multiple pari a 1 volta per buprenorfina e a 5 volte

per naloxone, alla massima dose terapeutica umana calcolata sulla base di mg/m². Nei conigli, dosi

tossiche alla madre non hanno avuto come esito tossicità evolutiva. Inoltre non è stata osservata

teratogenicità in ratti e conigli. Non è stato condotto alcuno studio peri-postnatale con

buprenorfina/naloxone; tuttavia la somministrazione orale materna di buprenorfina a dosi elevate

durante la gestazione e l'allattamento ha avuto come conseguenze parto difficoltoso (possibile

conseguenza dell'effetto sedativo della buprenorfina), elevata mortalità neonatale e lieve ritardo nello

sviluppo di alcune funzioni neurologiche (riflesso di raddrizzamento su una superficie e di trasalimento)

in ratti neonati.

Nei ratti, la somministrazione nella dieta di buprenorfina a livelli di dose pari o superiori a 500 ppm ha

prodotto un calo di fertilità dimostrato da una riduzione dei tassi di concepimento femminile. Una dose

nella dieta di 100 ppm (esposizione stimata a buprenorfina pari a circa 2,4 volte la dose umana di 24 mg

16

di buprenorfina/naloxone basata sull'AUC, i livelli plasmatici di naloxone erano inferiori al limite di

rilevazione nei ratti) non ha prodotto effetti negativi sulla fertilità femminile.

Uno studio di carcinogenicità con buprenorfina/naloxone è stato condotto sui ratti con dosi di 7, 30 e

120 mg/kg/die, con multipli di esposizione stimata da 3 a 75 volte, basati su una dose sublinguale

giornaliera umana di 16 mg calcolata sulla base di mg/m². In tutti i gruppi di dosaggio sono stati

osservati aumenti significativi a livello statistico nell'incidenza di adenomi benigni delle cellule del tessuto

interstiziale dei testicoli (cellule di Leydig).

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.1 Elenco degli eccipienti

Lattosio monoidrato

Mannitolo

Amido di mais

Povidone K 30

Acido citrico anidro

Citrato di sodio

Magnesio stearato

Acesulfame potassio

Aroma naturale di limone e lime

6.2 Incompatibilità

Non pertinente.

6.3 Periodo di validità

3 anni.

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

6.5 Natura e contenuto del contenitore

7 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.

28 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla

normativa locale vigente.

7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

Indivior UK Limited

17

103 – 105 Bath Road

Slough

Berkshire

SL1 3UH

Regno Unito

8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/06/359/001

EU/1/06/359/002

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE

Data della prima autorizzazione: 26 settembre 2006

Data dell'ultimo rinnovo: 26 settembre 2011

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei

Medicinali http://www.ema.europa.eu/

18

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Ogni compressa sublinguale contiene 8 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 2 mg di naloxone (come

cloridrato diidrato).

Eccipienti con effetto noto:

Ciascuna compressa sublinguale contiene 168 mg di lattosio (come monoidrato)

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. FORMA FARMACEUTICA

Compressa sublinguale

Compresse esagonali bianche biconvesse da 11 mm, con “N8” impresso su un lato.

4. INFORMAZIONI CLINICHE

4.1 Indicazioni terapeutiche

Trattamento sostitutivo per la dipendenza da oppioidi, nell'ambito di un trattamento medico, sociale e

psicologico. L'obiettivo del componente naloxone è di scoraggiarne l’uso improprio per via endovenosa.

Il trattamento è destinato all'uso su adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni che abbiano dato il

proprio consenso al trattamento della dipendenza.

4.2 Posologia e modo di somministrazione

Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della dipendenza

da oppioidi.

Precauzioni da prendere prima dell'induzione

Prima dell'inizio del trattamento, occorre prendere in considerazione il tipo di dipendenza da oppioidi

(ovvero, oppioide a lunga o breve durata d'azione), il lasso di tempo trascorso dall'ultimo consumo di

oppioidi e il grado di dipendenza dagli oppioidi. Al fine di evitare la precipitazione dei sintomi di

astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone o con sola buprenorfina deve essere intrapresa solo in

presenza di sintomi oggettivi e chiari di astinenza (dimostrati per esempio da un punteggio che indica

un’astinenza da lieve a moderata secondo la Scala Clinica per l’Astinenza da Oppiacei, COWS -

Clinical Opioid Withdrawal Scale, validata).

Nei pazienti dipendenti da eroina o da oppioidi a breve durata d'azione, la prima dose di

buprenorfina/naloxone deve essere assunta alla comparsa dei primi segni di astinenza, ma non

prima che siano trascorse almeno 6 ore dall’ultima assunzione di oppioidi da parte del paziente.

Per i pazienti ai quali viene somministrato metadone, la dose di metadone deve essere ridotta

fino ad un massimo di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con buprenorfina/naloxone. Occorre

considerare la lunga emivita del metadone quando si inizia la terapia con buprenorfina/naloxone.

19

La prima dose di buprenorfina/naloxone deve essere assunta solo alla comparsa dei primi segni

d'astinenza, ma non prima che siano trascorse almeno 24 ore dall’ultima assunzione di metadone

da parte del paziente. La buprenorfina può causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in

pazienti con dipendenza da metadone.

Posologia

Terapia iniziale (induzione)

La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o

due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il primo giorno, è possibile somministrare una o due

compresse ulteriori di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle singole esigenze del paziente.

Durante l'inizio del trattamento, si raccomanda la supervisione giornaliera della somministrazione per

assicurare il corretto posizionamento sublinguale della dose e per osservare la risposta del paziente al

trattamento, quale guida a un'efficace titolazione della dose secondo l'effetto clinico.

Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento

In seguito all'induzione del trattamento del primo giorno, il paziente deve essere stabilizzato a una dose

di mantenimento nei giorni successivi adattando progressivamente la dose secondo l'effetto clinico del

singolo paziente. La titolazione della dose in regimi di 2-8 mg di buprenorfina. è guidata dalla nuova

valutazione dello stato clinico e psicologico del paziente, e non deve superare la dose giornaliera

massima di 24 mg di buprenorfina.

Somministrazione a giorni alterni

Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente è possibile diminuire la frequenza della

somministrazione adottando un regime a giorni alterni corrispondente al doppio della dose giornaliera

titolata su base individuale. Ad esempio, a un paziente stabilizzato alla somministrazione di una dose

giornaliera di 8 mg di buprenorfina possono essere somministrati 16 mg di buprenorfina. a giorni alterni,

senza alcuna somministrazione nei giorni interposti. In alcuni pazienti, dopo il raggiungimento di una

stabilizzazione soddisfacente, è possibile diminuire la frequenza della somministrazione fino a 3 volte a

settimana (ad esempio lunedì, mercoledì e venerdì). La dose del lunedì e del mercoledì deve

corrispondere al doppio della dose giornaliera titolata su base individuale, e quella del venerdì al triplo

della dose giornaliera titolata su base individuale, senza alcuna somministrazione nei giorni interposti.

Tuttavia, la dose somministrata in un determinato giorno non deve superare i 24 mg di buprenorfina.

Per i pazienti che richiedono una titolazione della dose giornaliera > 8 mg/die di buprenorfina questo

regime potrebbe non essere adeguato.

Sospensione sotto controllo medico

Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente e previo consenso del paziente, è possibile ridurre

gradualmente il dosaggio a una dose di mantenimento inferiore; in casi particolarmente favorevoli è

possibile interrompere il trattamento. La disponibilità di dosi da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg consente una

titolazione del dosaggio verso il basso. Per i pazienti che richiedono una dose inferiore di buprenorfina, è

possibile utilizzare buprenorfina 0,4 mg. È opportuno monitorare i pazienti dopo la sospensione, a causa

della possibilità di ricadute.

Popolazioni speciali

Anziani

La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei pazienti anziani di età superiore ai 65 anni non

sono state stabilite. Non è possibile fare raccomandazioni sulla posologia.

Compromissione epatica

Prima di iniziare la terapia si raccomanda l'esecuzione di prove di funzionalità epatica e di test per

l’epatite virale al basale. I pazienti con test positivi per l'epatite virale, sottoposti a trattamento

20

concomitante con altri medicinali (vedere paragrafo 4.5) e/o affetti da disfunzione epatica sono a

rischio di accelerazione di lesioni epatiche. Si raccomanda un regolare monitoraggio della funzionalità

epatica (vedere paragrafo 4.4).

Entrambi i principi attivi di Suboxone, buprenorfina e naloxone, vengono ampiamenti metabolizzati nel

fegato, e i livelli plasmatici sono risultati superiori sia per buprenorfina sia per naloxone in pazienti con

insufficienza epatica moderata e grave. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di

astinenza precipitata da oppioidi, tossicità o sovradosaggio causata dai livelli aumentati di naloxone e/o

di buprenorfina.

Dal momento che la farmacocinetica di buprenorfina/naloxone può essere alterata nei pazienti con

compromissione epatica, si raccomandano dosi iniziali inferiori e un'accurata titolazione del dosaggio nei

pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L'uso di buprenorfina/naloxone è

controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 e 5.2).

Insufficienza renale

Non è necessario modificare la dose di buprenorfina/naloxone in pazienti con insufficienza renale. Si

raccomanda cautela nella somministrazione del medicinale a pazienti con grave insufficienza renale

(clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei bambini di età inferiore ai 15 anni non sono state

stabilite. Non vi sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

I medici devono avvertire i pazienti che la somministrazione sublinguale rappresenta l'unica via di

somministrazione efficace e sicura per questo medicinale (vedere paragrafo 4.4). La compressa deve

essere posta sotto la lingua fino a completa dissoluzione. I pazienti non devono ingerire o consumare

cibi o bevande fino alla completa dissoluzione della compressa.

La dose è costituita da compresse di Suboxone di differente dosaggio, che possono essere assunte

contemporaneamente o in due porzioni separate; la seconda porzione deve essere assunta

immediatamente dopo la dissoluzione della prima.

4.3 Controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Grave insufficienza respiratoria.

Grave compromissione epatica.

Alcolismo acuto o delirium tremens.

Somministrazione concomitante di antagonisti degli oppioidi (naltrexone, nalmefene) per il trattamento

della dipendenza da alcol o da oppioidi.

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Misuso, abuso e diversione

Così come accade per altri oppioidi, legali o illeciti, la buprenorfina può essere oggetto di uso improprio

o di abuso. Alcuni dei rischi di uso improprio e abuso includono overdose, diffusione di infezioni virali di

origine ematogena o infezioni localizzate e sistemiche, depressione respiratoria e danni epatici. L’uso

improprio di buprenorfina da parte di qualcuno che non sia il paziente indicato pone il rischio aggiuntivo

di nuovi soggetti con dipendenza da sostanze che usano la buprenorfina come sostanza d'abuso

principale; ciò potrebbe verificarsi se il medicinale viene distribuito per uso illecito direttamente dal

paziente a cui il farmaco è destinato, oppure se il medicinale non viene salvaguardato dal furto.

21

Il trattamento subottimale con buprenorfina/naloxone potrebbe provocare l’uso improprio da parte del

paziente, portando all’overdose o all'abbandono del trattamento. Un paziente sottoposto a sotto-

dosaggio con buprenorfina/naloxone potrebbe continuare a rispondere ai sintomi di astinenza non

controllati ricorrendo ad automedicazioni con oppioidi, alcol o altri sedativi ipnotici, come le

benzodiazepine.

Per ridurre al minimo il rischio di uso improprio, abuso e diversione, i medici devono adottare le

precauzioni appropriate nel prescrivere e distribuire la buprenorfina, ad esempio evitare di prescrivere

più rinnovi in una fase precoce del trattamento, e svolgere visite di follow-up del paziente con un

monitoraggio clinico adeguato alle esigenze del paziente.

La combinazione di buprenorfina e naloxone in Suboxone mira a scoraggiare l’uso improprio e l'abuso

della buprenorfina. Si ritiene che l’uso improprio endovenoso o intranasale di Suboxone sia meno

probabile rispetto alla sola buprenorfina, dal momento che il naloxone contenuto nel Suboxone può

causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in individui dipendenti da eroina, metadone, o altri

agonisti degli oppioidi.

Depressione respiratoria

Sono stati riportati alcuni casi di decesso dovuti a depressione respiratoria, in particolare quando la

buprenorfina veniva utilizzata in combinazione con benzodiazepine (vedere paragrafo 4.5) oppure

quando la buprenorfina non veniva utilizzata secondo quanto riportato nel riassunto delle caratteristiche

del prodotto. Sono stati segnalati casi di decesso anche in associazione alla somministrazione

concomitante di buprenorfina e altri depressori come alcol o altri oppioidi. Se la buprenorfina viene

somministrata ad alcuni individui non dipendenti da oppioidi, che non tollerano gli effetti degli oppioidi, si

può verificare una depressione respiratoria potenzialmente fatale.

Questo prodotto deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da asma o insufficienza respiratoria

(per es., malattia polmonare ostruttiva cronica, cor polmonare, riserva respiratoria ridotta, ipossia,

ipercapnia, depressione respiratoria preesistente o cifoscoliosi (deviazione della colonna vertebrale che

può portare a dispnea)).

Buprenorfina/naloxone può causare depressione respiratoria grave, potenzialmente fatale in bambini e

in persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o deliberata. Si devono avvisare i pazienti di

conservare il blister in sicurezza, di non aprirlo mai in anticipo, di tenerlo fuori dalla portata dei bambini

e di altri familiari e di non assumere questo medicinale in presenza di bambini. In caso di ingestione

accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.

Depressione del sistema nervoso centrale

L'associazione buprenorfina/naloxone può causare sonnolenza, in particolare con l'assunzione

concomitante di alcol o altri depressori del sistema nervoso centrale (come tranquillanti, sedativi o

ipnotici) (vedere paragrafo 4.5).

Dipendenza

La buprenorfina è un agonista parziale che si lega ai recettori µ (mu)-oppioidi e la somministrazione

cronica produce dipendenza del tipo oppioide. Studi sugli animali, nonché l'esperienza clinica, hanno

dimostrato che la buprenorfina può produrre dipendenza, ma ad un livello inferiore rispetto a un agonista

pieno, ad es. la morfina.

Non è raccomandata la brusca interruzione del trattamento, dal momento che potrebbe causare una

sindrome da astinenza la cui insorgenza potrebbe essere ritardata.

Epatite ed eventi epatici

22

Sono stati riportati casi di danni epatici acuti in soggetti dipendenti da oppioidi, tanto nelle

sperimentazioni cliniche quanto nelle segnalazioni post-marketing relative alle reazioni avverse. Lo

spettro delle anomalie varia dall’aumento transitorio asintomatico delle transaminasi epatiche

all'insufficienza epatica, alla necrosi epatica, alla sindrome epatorenale, all'encefalopatia epatica e al

decesso. In molti casi la presenza di preesistente danno mitocondriale (malattia genetica, anomalie degli

enzimi epatici, infezioni da virus dell'epatite B o C, abuso di alcol, anoressia, uso concomitante di altri

farmaci potenzialmente epatotossici) e l’uso di sostanze per via iniettiva possono avere un ruolo causale

o aggiuntivo. È opportuno tener conto di questi importanti fattori prima di prescrivere

buprenorfina/naloxone e durante il trattamento. Laddove si sospetti un evento epatico, è necessario

condurre un'ulteriore valutazione biologica ed eziologica. In base ai risultati, il medicinale può essere

sospeso con cautela, al fine di prevenire i sintomi di astinenza e il nuovo ricorso all'uso di sostanze

illecite. Qualora si decida di continuare il trattamento, è necessario monitorare attentamente la

funzionalità epatica.

Precipitazione della sindrome da astinenza da oppioidi

Nell'iniziare il trattamento con buprenorfina/naloxone, il medico deve essere consapevole del profilo di

parziale agonista della buprenorfina e che questa possa precipitare i sintomi di astinenza nei pazienti

dipendenti da oppioidi, in modo particolare nel caso in cui la somministrazione avvenga a meno di 6 ore

dall'assunzione dell'ultima dose di eroina o di altro oppioide a breve durata d'azione, oppure nel caso in

cui la somministrazione avvenga a meno di 24 ore dall'assunzione dell'ultima dose di metadone. Poiché

sono stati segnalati sintomi di astinenza, è necessario monitorare attentamente i pazienti durante il

periodo di passaggio da buprenorfina o metadone a buprenorfina/naloxone. Al fine di evitare la

precipitazione dei sintomi di astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone deve essere intrapresa in

presenza di sintomi oggettivi di astinenza (vedere paragrafo 4.2).

I sintomi di astinenza possono essere anche associati a dosaggio subottimale.

Compromissione epatica

Gli effetti della compromissione epatica sulla farmacocinetica della buprenorfina e del naloxone sono

stati valutati in uno studio di post-marketing. Poichè sia la buprenorfina sia il naloxone sono ampiamente

metabolizzati, entrambi i loro livelli plasmatici sono risultati più elevati nei pazienti con insufficienza

epatica moderata e grave, dopo la somministrazione di una dose singola. I pazienti devono essere

monitorati per segni e sintomi di astinenza precipitata da oppioidi, tossicità o overdose causata da

aumentati livelli di naloxone e/o di buprenorfina. Suboxone compresse sublinguali deve essere utilizzato

con cautela in pazienti con danno epatico moderato (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). In pazienti con

insufficienza epatica grave l'uso di buprenorfina/naloxone è controindicato.

Insufficienza renale

L'eliminazione per via renale può essere prolungata, dal momento che il 30 % della dose somministrata

viene eliminato per via renale. I metaboliti della buprenorfina si accumulano nei pazienti con

insufficienza renale; pertanto si raccomanda cautela nel dosaggio in pazienti con grave insufficienza

renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Uso negli adolescenti (età 15-<18)

Data la mancanza di dati relativi agli adolescenti (età 15-<18), i pazienti in questo gruppo d'età devono

essere monitorati ancora più attentamente durante il trattamento.

Inibitori del CYP 3A

I medicinali che inibiscono l'enzima CYP3A4 possono produrre l'aumento delle concentrazioni di

buprenorfina. Potrebbe essere necessaria una riduzione del dosaggio di buprenorfina/naloxone. Nei

pazienti già trattati con inibitori del CYP3A4, la dose di buprenorfina/naloxone deve essere

accuratamente titolata, dal momento che un dosaggio ridotto potrebbe essere sufficiente per questi

pazienti (vedere paragrafo 4.5).

23

Avvertenze generali riguardanti la somministrazione di oppioidi

Gli oppioidi possono indurre ipotensione ortostatica nei pazienti deambulanti.

Gli oppioidi possono aumentare la pressione del liquido cerebrospinale provocando crisi convulsive,

pertanto devono essere usati con cautela in pazienti con trauma cranico, lesioni intracraniche o in altre

condizioni in cui la pressione del liquido cerebrospinale può essere aumentata o in caso di anamnesi di

crisi convulsive.

Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di ipotensione, ipertrofia della

prostata o stenosi uretrale.

La miosi indotta da oppioidi, i cambiamenti del livello di coscienza o della percezione del dolore come

sintomo della patologia possono interferire con la valutazione del paziente, confondere la diagnosi o

nascondere il decorso clinico di patologie concomitanti.

Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di mixedema, ipotiroidismo o

insufficienza corticosurrenale (per es., malattia di Addison).

È stato riscontrato che gli oppioidi aumentano la pressione intracoledocale; pertanto devono essere usati

con cautela in pazienti che soffrono di disfunzione del tratto biliare.

Gli oppioidi devono essere somministrati con cautela a pazienti anziani o debilitati.

In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante degli inibitori della monoamino ossidasi

(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi (vedere paragrafo 4.5).

Suboxone contiene lattosio. Questo medicinale non va somministrato a pazienti con rari problemi

ereditari di intolleranza al galattosio.

4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Suboxone non deve essere assunto con:

bevande alcoliche o medicinali contenenti alcol, poiché l'alcol aumenta l'effetto sedativo della

buprenorfina (vedere paragrafo 4.7).

Suboxone deve essere assunto con cautela se somministrato insieme a:

o benzodiazepine: questa combinazione può provocare decesso dovuto a depressione respiratoria di

origine centrale. Pertanto i dosaggi devono essere limitati e questa combinazione deve essere

evitata laddove vi sia il rischio di uso improprio. I pazienti devono essere avvisati dell'estremo

pericolo legato all'autosomministrazione di benzodiazepine non prescritte durante l'assunzione di

questo prodotto; sarà inoltre opportuno rammentare che l'uso di benzodiazepine in concomitanza

con questo prodotto dovrà avvenire unicamente in base alle indicazioni del proprio medico

(vedere paragrafo 4.4).

o altri depressori del sistema nervoso centrale, altri derivati oppioidi (ad es. metadone, analgesici e

antitosse), alcuni antidepressivi, sedativi antagonisti dei recettori H1, barbiturici, ansiolitici diversi

dalle benzodiazepine, neurolettici, clonidina e sostanze correlate: queste combinazioni aumentano

la depressione del sistema nervoso centrale. Il ridotto livello di attenzione può rendere pericoloso

l'uso di auto e macchinari.

24

o Inoltre può essere difficile raggiungere un’adeguata analgesia quando viene somministrato un

agonista completo degli oppioidi a pazienti trattati con buprenorfina/naloxone. Pertanto, usando

un agonista completo degli oppioidi esiste il possibile rischio di overdose, soprattutto quando si

tenta di contrastare gli effetti dell’agonista parziale buprenorfina o quando i livelli plasmatici di

buprenorfina stanno diminuendo.

o naltrexone e nalmefene sono antagonisti degli oppioidi in grado di bloccare gli effetti

farmacologici della buprenorfina. La cosomministrazione durante il trattamento con

buprenorfina/naloxone è controindicata, a causa della possibile interazione dannosa che può

scatenare l’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza da oppioidi (vedere

paragrafo 4.3).

o inibitori del CYP3A4: uno studio di interazione di buprenorfina con ketoconazolo (un potente

inibitore del CYP3A4), ha evidenziato un aumento del Cmax e dell'AUC (area sotto la curva) di

buprenorfina (rispettivamente 50 % e 70 %) e, in misura inferiore, di norbuprenorfina. I pazienti

cui viene somministrato Suboxone devono essere attentamente monitorati e potrebbero

necessitare di una riduzione della dose laddove siano associati a potenti inibitori del CYP3A4 (ad

es. inibitori delle proteasi quali ritonavir, nelfinavir o indinavir o azoli antifungini come

ketoconazolo o itraconazolo, antibiotici macrolidi).

o induttori del CYP3A4: l’uso concomitante degli induttori del CYP3A4 e della buprenorfina può

ridurre le concentrazioni plasmatiche di buprenorfina, provocando potenzialmente un trattamento

subottimale della dipendenza da oppioidi con buprenorfina. Si consiglia di monitorare con

attenzione i pazienti in trattamento con buprenorfina/naloxone, se vengono somministrati

contemporaneamente tali induttori (per es., fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, rifampicina).

Potrebbe essere necessario aggiustare conseguentemente il dosaggio della buprenorfina o

dell’induttore del CYP3A4.

o In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante degli inibitori della monoamino ossidasi

(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi.

4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Non esistono dati adeguati sull’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno

mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il possibile rischio per gli uomini è

sconosciuto.

Verso il termine della gravidanza la buprenorfina può indurre depressione respiratoria nei neonati anche

dopo un breve periodo di somministrazione. La somministrazione a lungo termine di buprenorfina

durante gli ultimi tre mesi di gravidanza può determinare una sindrome da astinenza neonatale (per es.,

ipertonia, tremore neonatale, agitazione neonatale, mioclono o convulsioni). La sindrome in genere è

ritardata da diverse ore a vari giorni dopo la nascita.

A causa della lunga emivita della buprenorfina, si deve prendere in considerazione il monitoraggio

neonatale per diversi giorni al termine della gravidanza, per evitare il rischio di depressione respiratoria

o sindrome da astinenza nei neonati.

Inoltre il medico deve valutare l’uso di buprenorfina/naloxone durante la gravidanza.

Buprenorfina/naloxone deve essere usato durante la gravidanza solo se i possibili benefici superano i

potenziali rischi per il feto.

Allattamento

25

Non è noto se naloxone sia escreto nel latte materno. Buprenorfina e i suoi metaboliti sono escreti nel

latte materno. Nei ratti, è stato rilevato che la buprenorfina inibisce l'allattamento. Si raccomanda

pertanto di interrompere l'allattamento durante il trattamento con Suboxone.

Fertilità

Studi sugli animali hanno mostrato una riduzione della fertilità femminile ad alte dosi (esposizione

sistemica > 2,4 volte l'esposizione umana alla dose massima raccomandata di 24 mg di buprenorfina, in

base all'AUC). Vedere paragrafo 5.3.

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

L'associazione buprenorfina/naloxone altera in modo trascurabile o moderato la capacità di guidare

veicoli o di usare macchinari quando somministrata a pazienti dipendenti da oppioidi. Questo prodotto

può causare sonnolenza, capogiri, o pensiero confuso, soprattutto durante l'induzione del trattamento e

l'adattamento del dosaggio. Se assunto insieme ad alcol o depressori del sistema nervoso centrale,

l'effetto sarà probabilmente più marcato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

Nel caso in cui l'associazione buprenorfina/naloxone incida sulla capacità di guidare veicoli o usare

macchinari pericolosi, sarà opportuno rammentare ai pazienti di prestare la massima attenzione durante

l'esecuzione di tali attività.

4.8 Effetti indesiderati

Sintesi del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse correlate al trattamento riportate più frequentemente durante le sperimentazioni

cliniche cardine erano stipsi e sintomi comunemente associati all'astinenza da sostanze (ad es. insonnia,

cefalea, nausea, iperidrosi e dolore). Alcune segnalazioni di crisi convulsive, vomito, diarrea e prove di

funzionalità epatica con valori elevati, sono state considerate gravi.

Elenco tabulato delle reazioni avverse

La Tabella 1 riassume le reazioni avverse segnalate nelle sperimentazioni cliniche cardine nei quali

342 pazienti su 472 (72,5 %) hanno riferito reazioni avverse e le reazioni avverse riportate durante la

sorveglianza post-marketing.

La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente

convenzione:

Molto comune (1/10), Comune (1/100, <1/10), Non comune (1/1.000, <1/100), Non nota (non può

essere stimata sulla base dei dati disponibili)

Tabella 1: Reazioni avverse correlate al trattamento riportate nelle sperimentazioni cliniche

cliniche e la sorveglianza post-marketing su buprenorfina/naloxone

Classificazione per

sistemi e organi

Molto

comune

Comune

Non comune

Non nota

Infezioni ed

infestazioni Influenza

Infezione

Faringite

Rinite

Infezione delle vie urinarie

Infezione della vagina

Patologie del

sistema

emolinfopoietico

Anemia

Leucocitosi

Leucopenia

26

Linfoadenopatia

Trombocitopenia

Disturbi del sistema

immunitario

Ipersensibilità Shock anafilattico

Disturbi del

metabolismo e della

nutrizione

Appetito ridotto

Iperglicemia

Iperlipidemia

Ipoglicemia

Disturbi psichiatrici Insonnia Ansia

Depressione

Libido diminuita

Nervosismo

Pensiero anormale

Sogni anormali

Agitazione

Apatia

Depersonalizzazione

Dipendenza da droghe

Umore euforico

Ostilità

Allucinazioni

Patologie del

sistema nervoso

Cefalea Emicrania

Capogiri

Ipertonia

Parestesia

Sonnolenza

Amnesia

Ipercinesia

Convulsioni

Disturbo del linguaggio

Tremore

Encefalopatia

epatica

Sincope

Patologie

dell’orecchio e del

labirinto

Vertigini

Patologie

dell'occhio

Ambliopia

Affezione lacrimale

Congiuntivite

Miosi

Patologie cardiache Angina pectoris

Bradicardia

Infarto miocardico

Palpitazioni

Tachicardia

Patologie vascolari Ipertensione

Vasodilatazione

Ipotensione Ipotensione

ortostatica

Patologie

respiratorie,

toraciche e

mediastiniche

Tosse Asma

Dispnea

Sbadigli

Broncospasmo

Depressione

respiratoria

Patologie

gastrointestinali

Stipsi

Nausea

Dolore addominale

Diarrea

Dispepsia

Flatulenza

Vomito

Ulcerazione della bocca

Alterazione del colore

della lingua

Patologie

epatobiliari

Epatite

Epatite acuta

Ittero

Necrosi epatica

Sindrome

epatorenale

Patologie della cute

e del tessuto

sottocutaneo

Iperidrosi Prurito

Eruzione cutanea

Orticaria

Acne

Alopecia

Dermatite esfoliativa

Cute secca

Massa cutanea

Angioedema

Patologie del Dolore dorsale Artrite

27

sistema

muscoloscheletrico

e del tessuto

connettivo

Artralgia

Spasmi muscolari

Mialgia

Patologie

renali e

urinarie

Alterazione

dell'urina

Albuminuria

Disuria

Ematuria

Nefrolitiasi

Ritenzione di urina

Patologie

dell'apparato

riproduttivo e della

mammella

Disfunzione erettile Amenorrea

Disturbo dell'eiaculazione

Menorragia

Metrorragia

Patologie sistemiche

e condizioni relative

alla sede di

somministrazione

Sindrome da

astinenza da

droghe

Astenia

Dolore toracico

Brividi

Piressia

Malessere

Dolore

Edema periferico

Ipotermia Sindrome

neonatale da

astinenza

da farmaco (vedere

paragrafo 4.6)

Esami diagnostici Test di funzionalità

epatica anormale

Calo ponderale

Creatinina ematica

aumentata

Aumento delle

transaminasi

Traumatismo,

avvelenamento e

complicazioni da

procedura

Lesione Colpo di calore

Descrizione di altre reazioni avverse

In caso di uso improprioper via endovenosa del farmaco, alcune esperienze avverse attribuite

all’uso improprio piuttosto che al farmaco stesso hanno incluso reazioni locali, talvolta settiche

(ascesso, cellulite), epatite acuta potenzialmente grave e altre infezioni acute, come polmonite ed

endocardite (vedere paragrafo 4.4).

Nei pazienti che presentano una spiccata dipendenza da droghe, l'iniziale somministrazione di

buprenorfina può produrre una sindrome da astinenza da droghe simile a quella associata al

naloxone (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è

importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di

monitoraggio nazionale indicato nell’appendice V.

4.9 Sovradosaggio

Sintomi

La depressione respiratoria conseguente ad una depressione del sistema nervoso centrale è il principale

sintomo che richiede l'intervento in caso di sovradosaggio, in quanto potrebbe evolvere fino all'arresto

respiratorio e alla morte. I segni di sovradosaggio possono includere sonnolenza, ambliopia, miosi,

ipotensione, nausea, vomito e/o disturbi del linguaggio.

28

Trattamento

Devono essere adottate misure generali di supporto, incluso un accurato monitoraggio delle condizioni

respiratorie e cardiache del paziente. È necessario procedere al trattamento sintomatico della

depressione respiratoria e adottare le consuete misure di terapia intensiva. È necessario garantire la

pervietà delle vie aeree e la ventilazione assistita o controllata. Il paziente deve essere trasferito in un

ambiente dotato di una struttura di rianimazione completa.

Se il paziente vomita, occorre prestare attenzione per impedire l'aspirazione del vomito.

Si raccomanda l'uso di un antagonista degli oppioidi (ad es. naloxone), nonostante il modesto effetto che

potrebbe avere nel contrastare i sintomi respiratori della buprenorfina rispetto a quello esercitato nei

confronti di altri agonisti completi degli oppioidi.

Se si usa naloxone, la lunga durata d'azione della buprenorfina deve essere presa in considerazione nel

determinare la durata del trattamento e la sorveglianza medica necessaria per contrastare gli effetti di

un sovradosaggio. Il naloxone può essere eliminato più rapidamente della buprenorfina consentendo la

ricomparsa dei sintomi da sovradosaggio di buprenorfina precedentemente controllati, pertanto può

essere necessaria un’infusione continua. Se non è possibile eseguire l’infusione, possono essere

necessarie dosi ripetute di naloxone. Le dosi iniziali di naloxone possono variare fino a 2 mg ed essere

ripetute ogni 2 – 3 minuti fino all’ottenimento di una risposta soddisfacente, ma non devono superare

una dose iniziale di 10 mg. La velocità delle infusioni endovenose continue deve essere titolata in base

alla risposta del paziente.

5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

5.1 Proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci del sistema nervoso centrale, farmaci utilizzati nei disturbi

da dipendenza, codice ATC: N07BC51.

Meccanismo d'azione

La buprenorfina è un agonista parziale/antagonista degli oppioidi che si lega ai recettori µ e (kappa)

del cervello. La sua attività nel trattamento di mantenimento con oppioidi è attribuita alle sue proprietà

lentamente reversibili verso i recettori µ (mu) oppioidi e sarebbe in grado, nel lungo termine, di

indebolire il ricorso all'uso di sostanze nei pazienti dipendenti.

Nel corso di studi clinici di farmacologia sono stati riscontrati gli effetti soglia degli agonisti oppioidi in

soggetti con dipendenza da oppioidi.

Il naloxone è un antagonista dei recettori oppioidi µ. Se somministrato per via orale o per via sublinguale

nelle dosi consuete a pazienti in astinenza da oppioidi, il naloxone manifesta effetto farmacologico

scarso o nullo, a causa del suo quasi totale metabolismo di primo passaggio. Tuttavia, se somministrato

per via endovenosa a persone dipendenti da sostanze oppioidi, la presenza del naloxone in Suboxone

produce marcati effetti oppioidi antagonisti e astinenza da oppioidi, agendo quindi da deterrente per

l'abuso per via endovenosa.

Efficacia e sicurezza clinica

I dati di efficacia e sicurezza per buprenorfina/naloxone derivano principalmente da una

sperimentazione clinica della durata di un anno, che comprendeva un confronto randomizzato, in doppio

cieco, di 4 settimane, tra buprenorfina/naloxone, buprenorfina e placebo seguito da uno studio di

sicurezza di 48 settimane su buprenorfina/naloxone. In questa sperimentazione, 326 soggetti con

dipendenza da eroina sono stati randomizzati a buprenorfina/naloxone 16 mg al giorno, buprenorfina

29

16 mg al giorno o placebo. Per i soggetti randomizzati a uno dei trattamenti attivi, il dosaggio iniziava

con 8 mg di buprenorfina il Giorno 1, seguito da 16 mg (due dosi da 8 mg) di buprenorfina il Giorno 2. Il

Giorno 3, i soggetti randomizzati alla somministrazione di buprenorfina/naloxone sono passati alla

compressa contenente l’associazione. I soggetti sono stati sottoposti a osservazione quotidiana in

ambulatorio (dal lunedì al venerdì) per le valutazioni relative a dosaggio ed efficacia. Venivano fornite

dosi da portare a casa per i fine settimana. Il confronto principale dello studio consisteva nel valutare

individualmente l'efficacia di buprenorfina e buprenorfina/naloxone rispetto al placebo. La percentuale

di campioni di urina trisettimanali risultati negativi per gli oppioidi estranei allo studio era statisticamente

superiore sia per buprenorfina/naloxone rispetto al placebo (p < 0,0001) sia per buprenorfina rispetto al

placebo (p < 0,0001).

In uno studio in doppio cieco, a gruppi paralleli, con doppio placebo, che confrontava una soluzione

etanolica di buprenorfina con un controllo attivo con un agonista completo, 162 soggetti sono stati

randomizzati alla somministrazione della soluzione etanolica sublinguale di buprenorfina pari a 8 mg/die

(una dose approssimativamente paragonabile ad una dose da 12 mg/die di buprenorfina/naloxone),

oppure a due dosi relativamente basse di controllo attivo, una delle quali sufficientemente bassa da

servire come alternativa al placebo, in una fase di induzione della durata da 3 a 10 giorni, una fase di

mantenimento di 16 settimane e una fase di disintossicazione di 7 settimane. Entro il Giorno 3, la

buprenorfina è stata titolata alla dose di mantenimento; le dosi di controllo attivo sono state titolate in

modo più graduale. In base alla persistenza in trattamento e alla percentuale di campioni di urina

trisettimanali negativi per gli oppioidi non oggetto dello studio, la buprenorfina si è rivelata più efficace

rispetto al basso dosaggio del controllo, nel mantenere in trattamento dei soggetti dipendenti da eroina e

nel ridurre il consumo di oppioidi da parte di tali soggetti durante il trattamento. L'efficacia di

buprenorfina 8 mg al giorno era simile a quella della dose moderata di controllo attivo, ma l'equivalenza

non è stata dimostrata.

5.2 Proprietà farmacocinetiche

Buprenorfina

Assorbimento

La buprenorfina, quando assunta per via orale, è sottoposta ad una metabolizzazione di primo passaggio

con N-dealchilazione e glicuroconiugazione nell'intestino tenue e nel fegato. L'uso di questo medicinale

per via orale è quindi inappropriato.

Le concentrazioni plasmatiche di picco si raggiungono 90 minuti dopo la somministrazione sublinguale. I

livelli plasmatici di buprenorfina sono aumentati con la somministrazione sublinguale di

buprenorfina/naloxone. Entrambe le concentrazioni Cmax e AUC di buprenorfina sono aumentate con

l’incremento del dosaggio (nell'intervallo di 4-16 mg), anche se l'aumento è stato proporzionalmente

inferiore a quello della dose.

Parametro farmacocinetico

Suboxone 4 mg Suboxone 8 mg Suboxone 16 mg

Cmax ng/ml

1,84 (39) 3,0 (51) 5,95 (38)

AUC0-48

ora ng/ml

12,52 (35) 20,22 (43) 34,89 (33)

Distribuzione

L'assorbimento di buprenorfina è seguito da una rapida fase di distribuzione (emivita compresa tra 2 e

5 ore).

Biotrasformazione ed eliminazione

30

La buprenorfina è metabolizzata per 14-N-dealchilazione e glicuroconiugazione della molecola parentale

e del metabolita dealchilato. Dati clinici confermano come il CYP3A4 sia responsabile per la N-

dealchilazione della buprenorfina. La N-dealchilbuprenorfina è un agonista dei recettori oppioidi µ con

debole attività intrinseca.

L'eliminazione della buprenorfina è bi- o tri-esponenziale, ed ha un'emivita media di eliminazione dal

plasma di 32 ore.

La buprenorfina viene eliminata nelle feci per escrezione biliare dei metaboliti glicuroconiugati (70 %), il

resto viene eliminato nelle urine.

Naloxone

Assorbimento e distribuzione

A seguito di somministrazione per via endovenosa, il naloxone viene rapidamente distribuito (emivita di

distribuzione ~ 4 minuti). A seguito di somministrazione per via orale, il naloxone è appena rilevabile nel

plasma; a seguito di somministrazione sublinguale di buprenorfina/naloxone, le concentrazioni di

naloxone nel plasma sono basse e diminuiscono rapidamente.

Biotrasformazione

Il medicinale è metabolizzato nel fegato, principalmente per coniugazione glicuronica, e viene escreto

nelle urine. Il naloxone ha un'emivita media di eliminazione dal plasma di 1,2 ore.

Popolazioni speciali

Anziani

Non sono disponibili dati farmacocinetici in pazienti anziani.

Insufficienza renale

L’eliminazione per via renale riveste un ruolo relativamente modesto (~30 %) nella clearance

complessiva di buprenorfina/naloxone. Non è necessaria una modifica del dosaggio in base alla

funzionalità renale, si raccomanda tuttavia cautela nel dosaggio su soggetti affetti da grave insufficienza

renale (vedere paragrafo 4.3).

Compromissione epatica

L’effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di buprenorfina e naloxone è stato

valutato in uno studio post-marketing.

La tabella 3 riassume i risultati di uno studio clinico in cui l'esposizione dopo somministrazione di una dose singola di Suboxone 2,0 / 0,5 mg (buprenorfina / naloxone) compresse sublinguali è stata determinata in soggetti sani, e in soggetti con compromissione epatica.

31

Tabella 3 Effetto della compromissione epatica sui parametri farmacocinetici di buprenorfina e

naloxone dopo somministrazione di SUBOXONE (variazione relativa ai soggetti

sani)

Parametri PK

Insufficienza epatica Lieve

(Child-Pugh Class A)

(n=9)

Insufficienza epatica Moderata

(Child-Pugh Class B)

(n=8)

Insufficienza epatica Grave

(Child-Pugh Class C)

(n=8)

Buprenorfina

Cmax Aumento di 1.2 volte Aumento di 1.1volte Aumento di 1.7 volte

AUClast Simile al controllo Aumento di 1.6 volte Aumento di 2.8 volte

Naloxone

Cmax Simile al controllo Aumento di 2.7 volte Aumento di 11.3 volte

AUClast Riduzione di 0.2 volte Aumento di 3.2 volte Aumento di 14.0 volte

Nel complesso, l'esposizione plasmatica di buprenorfina aumenta di circa 3 volte nei pazienti con grave

compromissione epatica, mentre l’esposizione plasmatica di naloxone aumenta di 4 volte nei pazienti

con grave compromissione epatica.

5.3 Dati preclinici di sicurezza

La combinazione di buprenorfina e naloxone è stata esaminata in studi di tossicità animale, in acuto e a

dosi ripetute (fino a 90 giorni nei ratti). Non è stato osservato alcun incremento sinergistico di tossicità.

Gli effetti indesiderati erano basati sull'attività farmacologica nota delle sostanze agoniste e/o

antagoniste degli oppioidi.

La combinazione (4:1) di buprenorfina cloridrato e naloxone cloridrato non ha mostrato attività

mutagenica nel test di mutazione batterica (test di Ames), e non si è rivelata clastogena in un'analisi

citogenetica in vitro su linfociti umani o nel test del micronucleo del ratto per via endovenosa.

Studi sulla riproduzione con somministrazione orale di buprenorfina: naloxone (rapporto 1:1) indicavano

che l'embrioletalità si verificava nei ratti in presenza di tossicità materna a tutte le dosi. La dose più

bassa che è stata studiata rappresentava esposizioni multiple pari a 1 volta per buprenorfina e a 5 volte

per naloxone, alla massima dose terapeutica umana calcolata sulla base di mg/m². Nei conigli, dosi

tossiche alla madre non hanno avuto come esito tossicità evolutiva. Inoltre non è stata osservata

teratogenicità in ratti e conigli. Non è stato condotto alcuno studio peri-postnatale con

buprenorfina/naloxone; tuttavia la somministrazione orale materna di buprenorfina a dosi elevate

durante la gestazione e l'allattamento ha avuto come conseguenze parto difficoltoso (possibile

conseguenza dell'effetto sedativo della buprenorfina), elevata mortalità neonatale e lieve ritardo nello

sviluppo di alcune funzioni neurologiche (riflesso di raddrizzamento su una superficie e di trasalimento)

in ratti neonati.

Nei ratti, la somministrazione nella dieta di buprenorfina a livelli di dose pari o superiori a 500 ppm ha

prodotto un calo di fertilità dimostrato da una riduzione dei tassi di concepimento femminile. Una dose

nella dieta di 100 ppm (esposizione stimata a buprenorfina pari a circa 2,4 volte la dose umana di 24 mg

di buprenorfina/naloxone basata sull'AUC, i livelli plasmatici di naloxone erano inferiori al limite di

rilevazione nei ratti) non ha prodotto effetti negativi sulla fertilità femminile.

32

Uno studio di carcinogenicità con buprenorfina/naloxone è stato condotto sui ratti con dosi di 7, 30 e

120 mg/kg/die, con multipli di esposizione stimata da 3 a 75 volte, basati su una dose sublinguale

giornaliera umana di 16 mg calcolata sulla base di mg/m². In tutti i gruppi di dosaggio sono stati

osservati aumenti significativi a livello statistico nell'incidenza di adenomi benigni delle cellule del tessuto

interstiziale dei testicoli (cellule di Leydig).

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.1 Elenco degli eccipienti

Lattosio monoidrato

Mannitolo

Amido di mais

Povidone K 30

Acido citrico anidro

Citrato di sodio

Magnesio stearato

Acesulfame potassio

Aroma naturale di limone e lime

6.2 Incompatibilità

Non pertinente.

6.3 Periodo di validità

3 anni.

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

6.5 Natura e contenuto del contenitore

7 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.

28 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla

normativa locale vigente.

7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

Indivior UK Limited

103 – 105 Bath Road

Slough

Berkshire

33

SL1 3UH

Regno Unito

8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/06/359/003

EU/1/06/359/004

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE

Data della prima autorizzazione: 26 settembre 2006

Data dell'ultimo rinnovo: 26 settembre 2011

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei

Medicinali http://www.ema.europa.eu/

34

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Ogni compressa sublinguale contiene 16 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 4 mg di naloxone

(come cloridrato diidrato).

Eccipienti con effetto noto:

Ciascuna compressa sublinguale contiene 156,64 mg di lattosio (come monoidrato)

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. FORMA FARMACEUTICA

Compressa sublinguale

Compresse rotonde bianche biconvesse di 10,5 mm con “N16” impresso su un lato.

4. INFORMAZIONI CLINICHE

4.1 Indicazioni terapeutiche

Trattamento sostitutivo per la dipendenza da oppioidi, nell'ambito di un trattamento medico, sociale e

psicologico. L'obiettivo del componente naloxone è di scoraggiarne il misuso per via endovenosa. Il

trattamento è destinato all'uso su adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni che abbiano dato il

proprio consenso al trattamento della dipendenza.

4.2 Posologia e modo di somministrazione

Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della dipendenza

da oppioidi.

Precauzioni da prendere prima dell'induzione

Prima dell'inizio del trattamento, occorre prendere in considerazione il tipo di dipendenza da oppioidi

(ovvero, oppioide a lunga o breve durata d'azione), il lasso di tempo trascorso dall'ultimo consumo di

oppioidi e il grado di dipendenza dagli oppioidi. Al fine di evitare la precipitazione dei sintomi di

astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone o con sola buprenorfina deve essere intrapresa solo in

presenza di sintomi oggettivi e chiari di astinenza (dimostrati per esempio da un punteggio che indica

un’astinenza da lieve a moderata secondo la Scala Clinica per l’Astinenza da Oppiacei, COWS -

Clinical Opioid Withdrawal Scale, validata).

Nei pazienti dipendenti da eroina o da oppioidi a breve durata d'azione, la prima dose di

buprenorfina/naloxone deve essere assunta alla comparsa dei primi segni di astinenza, ma non

prima che siano trascorse almeno 6 ore dall’ultima assunzione di oppioidi da parte del paziente.

35

Per i pazienti ai quali viene somministrato metadone, la dose di metadone deve essere ridotta

fino ad un massimo di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con buprenorfina/naloxone. Occorre

considerare la lunga emivita del metadone quando si inizia la terapia con buprenorfina/naloxone.

La prima dose di buprenorfina/naloxone deve essere assunta solo alla comparsa dei primi segni

d'astinenza, ma non prima che siano trascorse almeno 24 ore dall’ultima assunzione di metadone

da parte del paziente. La buprenorfina può causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in

pazienti con dipendenza da metadone.

Posologia

Terapia iniziale (induzione)

La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o

due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il primo giorno, è possibile somministrare una o due

compresse ulteriori di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle singole esigenze del paziente.

Durante l'inizio del trattamento, si raccomanda la supervisione giornaliera della somministrazione per

assicurare il corretto posizionamento sublinguale della dose e per osservare la risposta del paziente al

trattamento, quale guida a un'efficace titolazione della dose secondo l'effetto clinico.

Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento

In seguito all'induzione del trattamento del primo giorno, il paziente deve essere stabilizzato a una dose

di mantenimento nei giorni successivi adattando progressivamente la dose secondo l'effetto clinico del

singolo paziente. La titolazione della dose in regimi di 2-8 mg di buprenorfina è guidata dalla nuova

valutazione dello stato clinico e psicologico del paziente, e non deve superare la dose giornaliera

massima di 24 mg di buprenorfina.

Somministrazione a giorni alterni

Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente è possibile diminuire la frequenza della

somministrazione adottando un regime a giorni alterni corrispondente al doppio della dose giornaliera

titolata su base individuale. Ad esempio, a un paziente stabilizzato alla somministrazione di una dose

giornaliera di 8 mg di buprenorfina possono essere somministrati 16 mg di buprenorfina a giorni alterni,

senza alcuna somministrazione nei giorni interposti. In alcuni pazienti, dopo il raggiungimento di una

stabilizzazione soddisfacente, è possibile diminuire la frequenza della somministrazione fino a 3 volte a

settimana (ad esempio lunedì, mercoledì e venerdì). La dose del lunedì e del mercoledì deve

corrispondere al doppio della dose giornaliera titolata su base individuale, e quella del venerdì al triplo

della dose giornaliera titolata su base individuale, senza alcuna somministrazione nei giorni interposti.

Tuttavia, la dose somministrata in un determinato giorno non deve superare i 24 mg di buprenorfina.

Per i pazienti che richiedono una titolazione della dose giornaliera > 8 mg/die di buprenorfina questo

regime potrebbe non essere adeguato.

Sospensione sotto controllo medico

Una volta raggiunta una stabilizzazione soddisfacente e previo consenso del paziente, è possibile ridurre

gradualmente il dosaggio a una dose di mantenimento inferiore; in casi particolarmente favorevoli è

possibile interrompere il trattamento. La disponibilità di dosi da 2 mg/0,5 mg e 8 mg/2 mg consente una

titolazione del dosaggio verso il basso. Per i pazienti che richiedono una dose inferiore di buprenorfina, è

possibile utilizzare buprenorfina 0,4 mg. È opportuno monitorare i pazienti dopo la sospensione, a causa

della possibilità di ricadute.

Popolazioni speciali

Anziani

La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei pazienti anziani di età superiore ai 65 anni non

sono state stabilite. Non è possibile fare raccomandazioni sulla posologia.

36

Compromissione epatica

Prima di iniziare la terapia si raccomanda l'esecuzione di prove di funzionalità epatica e di test per

l’epatite virale al basale. I pazienti con test positivi per l'epatite virale, sottoposti a trattamento

concomitante con altri medicinali (vedere paragrafo 4.5) e/o affetti da disfunzione epatica sono a

rischio di accelerazione di lesioni epatiche. Si raccomanda un regolare monitoraggio della funzionalità

epatica (vedere paragrafo 4.4).

Entrambi i principi attivi di Suboxone, buprenorfina e naloxone, vengono ampiamente metabolizzati nel

fegato, e i livelli plasmatici sono risultati superiori sia per buprenorfina sia per naloxone in pazienti con

insufficienza epatica moderata e grave. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di

astinenza precipitata da oppiodi, da tossicità o da sovradosaggio causata dai livelli aumentati di naloxone

e/o di buprenorfina.

Dal momento che la farmacocinetica di buprenorfina/naloxone può essere alterata nei pazienti con

compromissione epatica, si raccomandano dosi iniziali inferiori e un'accurata titolazione del dosaggio nei

pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L'uso di buprenorfina/naloxone è

controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 e 5.2).

Insufficienza renale

Non è necessario modificare la dose di buprenorfina/naloxone in pazienti con insufficienza renale. Si

raccomanda cautela nella somministrazione del medicinale a pazienti con grave insufficienza renale

(clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di buprenorfina/naloxone nei bambini di età inferiore ai 15 anni non sono state

stabilite. Non vi sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

I medici devono avvertire i pazienti che la somministrazione sublinguale rappresenta l'unica via di

somministrazione efficace e sicura per questo medicinale (vedere paragrafo 4.4). La compressa deve

essere posta sotto la lingua fino a completa dissoluzione. I pazienti non devono ingerire o consumare

cibi o bevande fino alla completa dissoluzione della compressa.

La dose è costituita da compresse di Suboxone di differente dosaggio, che possono essere assunte

contemporaneamente o in due porzioni separate; la seconda porzione deve essere assunta

immediatamente dopo la dissoluzione della prima.

4.3 Controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Grave insufficienza respiratoria.

Grave compromissione epatica.

Alcolismo acuto o delirium tremens.

Somministrazione concomitante di antagonisti degli oppioidi (naltrexone, nalmefene) per il trattamento

della dipendenza da alcol o da oppioidi.

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Uso improprio, abuso e diversione

Così come accade per altri oppioidi, legali o illeciti, la buprenorfina può essere oggetto di uso improprio

o di abuso. Alcuni dei rischi di uso improprio e abuso includono overdose, diffusione di infezioni virali di

origine ematogena o infezioni localizzate e sistemiche, depressione respiratoria e danni epatici. L’uso

improprio di buprenorfina da parte di qualcuno che non sia il paziente indicato pone il rischio aggiuntivo

di nuovi soggetti con dipendenza da sostanze che usano la buprenorfina come sostanza d'abuso

37

principale; ciò potrebbe verificarsi se il medicinale viene distribuito per uso illecito direttamente dal

paziente a cui il farmaco è destinato, oppure se il medicinale non viene salvaguardato dal furto.

Il trattamento subottimale con buprenorfina/naloxone potrebbe provocare il misuso da parte del

paziente, portando all’overdose o all'abbandono del trattamento. Un paziente sottoposto a sotto-

dosaggio con buprenorfina/naloxone potrebbe continuare a rispondere ai sintomi di astinenza non

controllati ricorrendo ad automedicazioni con oppioidi, alcol o altri sedativi ipnotici, come le

benzodiazepine.

Per ridurre al minimo il rischio di uso improprio, abuso e diversione, i medici devono adottare le

precauzioni appropriate nel prescrivere e distribuire la buprenorfina, ad esempio evitare di prescrivere

più rinnovi in una fase precoce del trattamento, e svolgere visite di follow-up del paziente con un

monitoraggio clinico adeguato alle esigenze del paziente.

La combinazione di buprenorfina e naloxone in Suboxone mira a scoraggiare l’uso improprio e l'abuso

della buprenorfina. Si ritiene che l’uso improprio endovenoso o intranasale di Suboxone sia meno

probabile rispetto alla sola buprenorfina, dal momento che il naloxone contenuto nel Suboxone può

causare la precipitazione dei sintomi di astinenza in individui dipendenti da eroina, metadone, o altri

agonisti degli oppioidi.

Depressione respiratoria

Sono stati riportati alcuni casi di decesso dovuto a depressione respiratoria, in particolare quando la

buprenorfina veniva utilizzata in combinazione con benzodiazepine (vedere paragrafo 4.5) oppure

quando la buprenorfina non veniva utilizzata secondo quanto riportato nel riassunto delle caratteristiche

del prodotto. Sono stati segnalati casi di decesso anche in associazione alla somministrazione

concomitante di buprenorfina e altri depressori come alcol o altri oppioidi. Se la buprenorfina viene

somministrata ad alcuni individui non dipendenti da oppioidi, che non tollerano gli effetti degli oppioidi, si

può verificare depressione respiratoria potenzialmente fatale.

Questo prodotto deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da asma o insufficienza respiratoria

(per es., malattia polmonare ostruttiva cronica, cor polmonare, riserva respiratoria ridotta, ipossia,

ipercapnia, depressione respiratoria preesistente o cifoscoliosi (deviazione della colonna vertebrale che

può portare a dispnea)).

Buprenorfina/naloxone può causare depressione respiratoria grave, potenzialmente fatale in bambini e

in persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o deliberata. Si devono avvisare i pazienti di

conservare il blister in sicurezza, di non aprirlo mai in anticipo, di tenerlo fuori dalla portata dei bambini

e di altri familiari e di non assumere questo medicinale in presenza di bambini. In caso di ingestione

accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.

Depressione del sistema nervoso centrale

L'associazione buprenorfina/naloxone può causare sonnolenza, in particolare con l'assunzione

concomitante di alcol o altri depressori del sistema nervoso centrale (come tranquillanti, sedativi o

ipnotici) (vedere paragrafo 4.5).

Dipendenza

La buprenorfina è un agonista parziale che si lega ai recettori µ (mu)-oppioidi e la somministrazione

cronica produce dipendenza del tipo oppioide. Studi sugli animali, nonché l'esperienza clinica, hanno

dimostrato che la buprenorfina può produrre dipendenza, ma ad un livello inferiore rispetto a un agonista

pieno, ad es. la morfina.

Non è raccomandata la brusca interruzione del trattamento, dal momento che potrebbe causare una

sindrome da astinenza la cui insorgenza potrebbe essere ritardata.

38

Epatite ed eventi epatici

Sono stati riportati casi di danni epatici acuti in soggetti dipendenti da oppioidi, tanto nelle

sperimentazioni cliniche quanto nelle segnalazioni post-marketing relative alle reazioni avverse. Lo

spettro delle anomalie varia dall’aumento transitorio asintomatico delle transaminasi epatiche

all'insufficienza epatica, alla necrosi epatica, alla sindrome epatorenale, all'encefalopatia epatica e al

decesso. In molti casi la presenza di preesistente danno mitocondriale (malattia genetica, anomalie degli

enzimi epatici, infezioni da virus dell'epatite B o C, abuso di alcol, anoressia, uso concomitante di altri

farmaci potenzialmente epatotossici) e l’uso di sostanze per via iniettiva possono avere un ruolo

causale o aggiuntivo. È opportuno tener conto di questi importanti fattori prima di prescrivere

buprenorfina/naloxone e durante il trattamento. Laddove si sospetti un evento epatico, è necessario

condurre un'ulteriore valutazione biologica ed eziologica. In base ai risultati, il medicinale può essere

sospeso con cautela, al fine di prevenire i sintomi di astinenza e il nuovo ricorso all'uso di sostanze

illecite. Qualora si decida di continuare il trattamento, è necessario monitorare attentamente la

funzionalità epatica.

Precipitazione della sindrome da astinenza da oppioidi

Nell'iniziare il trattamento con buprenorfina/naloxone, il medico deve essere consapevole del profilo di

agonista parziale della buprenorfina e che questa possa precipitare i sintomi di astinenza nei pazienti

dipendenti da oppioidi, in modo particolare nel caso in cui la somministrazione avvenga a meno di 6 ore

dall'assunzione dell'ultima dose di eroina o di altro oppioide a breve durata d'azione, oppure nel caso in

cui la somministrazione avvenga a meno di 24 ore dall'assunzione dell'ultima dose di metadone. Poiché

sono stati segnalati sintomi di astinenza, è necessario monitorare attentamente i pazienti durante il

periodo di passaggio da buprenorfina o metadone a buprenorfina/naloxone. Al fine di evitare la

precipitazione dei sintomi di astinenza, l'induzione con buprenorfina/naloxone deve essere intrapresa in

presenza di sintomi oggettivi di astinenza (vedere paragrafo 4.2).

I sintomi di astinenza possono essere anche associati a dosaggio subottimale.

Compromissione epatica

Gli effetti della compromissione epatica sulla farmacocinetica della buprenorfina e del naloxone sono

stati valutati in uno studio di post-marketing. Poichè sia la buprenorfina sia il naloxone sono ampiamente

metabolizzati, entrambi i loro livelli plasmatici sono risultati elevati nei pazienti con insufficienza epatica

moderata e grave dopo la somministrazione di una dose singola. I pazienti devono essere monitorati per

segni e sintomi di astinenza precipitata da oppiodi, da tossicità o da sovradosaggio causata dai livelli

aumentati di naloxone e/o di buprenorfina. Suboxone compresse sublinguali deve essere utilizzato con

cautela in pazienti con danno epatico moderato (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). In pazienti con

insufficienza epatica grave l'uso di buprenorfina/naloxone è controindicato

Insufficienza renale

L'eliminazione per via renale può essere prolungata, dal momento che il 30 % della dose somministrata

viene eliminato per via renale. I metaboliti della buprenorfina si accumulano nei pazienti con

insufficienza renale. Pertanto si raccomanda cautela nel dosaggio in pazienti con grave insufficienza

renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Uso negli adolescenti (età 15-<18)

Data la mancanza di dati relativi agli adolescenti (età 15-<18), i pazienti in questo gruppo d'età devono

essere monitorati ancora più attentamente durante il trattamento.

Inibitori del CYP 3A

I medicinali che inibiscono l'enzima CYP3A4 possono produrre l'aumento delle concentrazioni di

buprenorfina. Potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di buprenorfina/naloxone. Nei

pazienti già trattati con inibitori del CYP3A4, la dose di buprenorfina/naloxone deve essere

39

accuratamente titolata, dal momento che un dosaggio ridotto potrebbe essere sufficiente per questi

pazienti (vedere paragrafo 4.5).

Avvertenze generali riguardanti la somministrazione di oppioidi

Gli oppioidi possono indurre ipotensione ortostatica nei pazienti deambulanti.

Gli oppioidi possono aumentare la pressione del liquido cerebrospinale provocando crisi convulsive,

pertanto devono essere usati con cautela in pazienti con trauma cranico, lesioni intracraniche o in altre

condizioni in cui la pressione del liquido cerebrospinale può essere aumentata o in caso di anamnesi di

crisi convulsive.

Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di ipotensione, ipertrofia della

prostata o stenosi uretrale.

La miosi indotta da oppioidi, i cambiamenti del livello di coscienza o della percezione del dolore come

sintomo della patologia possono interferire con la valutazione del paziente, confondere la diagnosi o

nascondere il decorso clinico di patologie concomitanti.

Gli oppioidi devono essere usati con cautela in pazienti che soffrono di mixedema, ipotiroidismo o

insufficienza corticosurrenale (per es., malattia di Addison).

È stato riscontrato che gli oppioidi aumentano la pressione intracoledocale; pertanto devono essere usati

con cautela in pazienti che soffrono di disfunzione del tratto biliare.

Gli oppioidi devono essere somministrati con cautela a pazienti anziani o debilitati.

In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante degli inibitori della monoamino ossidasi

(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi (vedere paragrafo 4.5).

Suboxone contiene lattosio. Questo medicinale non va somministrato a pazienti con rari problemi

ereditari di intolleranza al galattosio.

4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Suboxone non deve essere assunto con:

bevande alcoliche o medicinali contenenti alcol, poiché l'alcol aumenta l'effetto sedativo della

buprenorfina (vedere paragrafo 4.7).

Suboxone deve essere assunto con cautela se somministrato insieme a:

o benzodiazepine: questa combinazione può provocare decesso dovuto a depressione respiratoria di

origine centrale. Pertanto i dosaggi devono essere limitati e questa combinazione deve essere

evitata laddove vi sia il rischio di uso errato. I pazienti devono essere avvisati dell'estremo

pericolo legato all'autosomministrazione di benzodiazepine non prescritte durante l'assunzione di

questo prodotto; sarà inoltre opportuno rammentare che l'uso di benzodiazepine in concomitanza

con questo prodotto dovrà avvenire unicamente in base alle indicazioni del proprio medico

(vedere paragrafo 4.4).

o altri depressori del sistema nervoso centrale, altri derivati oppioidi (ad es. metadone, analgesici e

antitosse), alcuni antidepressivi, sedativi antagonisti dei recettori H1, barbiturici, ansiolitici diversi

40

dalle benzodiazepine, neurolettici, clonidina e sostanze correlate: queste combinazioni aumentano

la depressione del sistema nervoso centrale. Il ridotto livello di attenzione può rendere pericoloso

l'uso di auto e macchinari.

o Inoltre può essere difficile raggiungere un’adeguata analgesia quando viene somministrato un

agonista completo degli oppioidi a pazienti trattati con buprenorfina/naloxone. Pertanto, usando

un agonista completo degli oppioidi, esiste il possibile rischio di sovradosaggio, soprattutto quando

si tenta di contrastare gli effetti dell’agonista parziale buprenorfina o quando i livelli plasmatici di

buprenorfina stanno diminuendo.

o naltrexone e nalmefene sono antagonisti degli oppioidi in grado di bloccare gli effetti

farmacologici della buprenorfina. La cosomministrazione durante il trattamento con

buprenorfina/naloxone è controindicata, a causa della possibile interazione dannosa che può

scatenare l’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza da oppioidi (vedere

paragrafo 4.3).

o inibitori del CYP3A4: uno studio di interazione di buprenorfina con ketoconazolo (un potente

inibitore del CYP3A4), ha evidenziato un aumento del Cmax e dell'AUC (area sotto la curva) di

buprenorfina (rispettivamente 50 % e 70 %) e, in misura inferiore, di norbuprenorfina. I pazienti

a cui viene somministrato Suboxone devono essere attentamente monitorati e potrebbero

necessitare di una riduzione del dosaggio laddove siano associati a potenti inibitori del CYP3A4

(ad es. inibitori delle proteasi quali ritonavir, nelfinavir o indinavir o azoli antifungini come

ketoconazolo o itraconazolo, antibiotici macrolidi).

o induttori del CYP3A4: l’uso concomitante degli induttori del CYP3A4 e della buprenorfina può

ridurre le concentrazioni plasmatiche di buprenorfina, provocando potenzialmente un trattamento

subottimale della dipendenza da oppioidi con buprenorfina. Si consiglia di monitorare con

attenzione i pazienti in trattamento con buprenorfina/naloxone, se vengono somministrati

contemporaneamente tali induttori (per es., fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, rifampicina).

Potrebbe essere necessario aggiustare conseguentemente il dosaggio della buprenorfina o

dell’induttore del CYP3A4.

o In base all’esperienza con la morfina, l’uso concomitante di inibitori della monoamino ossidasi

(IMAO) può esacerbare gli effetti degli oppioidi.

4.7 Fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Non esistono dati adeguati sull’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno

mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il possibile rischio per gli uomini è

sconosciuto.

Verso il termine della gravidanza la buprenorfina può indurre depressione respiratoria nei neonati anche

dopo un breve periodo di somministrazione. La somministrazione a lungo termine di buprenorfina

durante gli ultimi tre mesi di gravidanza può determinare una sindrome da astinenza neonatale (per es.,

ipertonia, tremore neonatale, agitazione neonatale, mioclono o convulsioni). La sindrome in genere è

ritardata da diverse ore a vari giorni dopo la nascita.

A causa della lunga emivita della buprenorfina, si deve prendere in considerazione il monitoraggio

neonatale per diversi giorni al termine della gravidanza, per evitare il rischio di depressione respiratoria

o sindrome da astinenza nei neonati.

41

Inoltre il medico deve valutare l’uso di buprenorfina/naloxone durante la gravidanza.

Buprenorfina/naloxone deve essere usato durante la gravidanza solo se i possibili benefici superano i

potenziali rischi per il feto.

Allattamento

Non è noto se naloxone sia escreto nel latte materno. Buprenorfina e i suoi metaboliti sono escreti nel

latte materno. Nei ratti, è stato rilevato che la buprenorfina inibisce l'allattamento. Si raccomanda

pertanto di interrompere l'allattamento durante il trattamento con Suboxone.

Fertilità

Studi sugli animali hanno mostrato una riduzione della fertilità femminile ad alte dosi (esposizione

sistemica > 2,4 volte l'esposizione umana alla dose massima raccomandata di 24 mg di buprenorfina, in

base all'AUC). Vedere paragrafo 5.3.

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

L'associazione buprenorfina/naloxone altera in modo trascurabile o moderato la capacità di guidare

veicoli o di usare macchinari quando somministrata a pazienti dipendenti da oppioidi. Questo prodotto

può causare sonnolenza, capogiri, o pensiero confuso, soprattutto durante l'induzione del trattamento e

l'adattamento del dosaggio. Se assunto insieme ad alcol o depressori del sistema nervoso centrale,

l'effetto sarà probabilmente più marcato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

Nel caso in cui l'associazione buprenorfina/naloxone incida sulla capacità di guidare veicoli o usare

macchinari pericolosi, sarà opportuno rammentare ai pazienti di prestare la massima attenzione durante

l'esecuzione di tali attività.

4.8 Effetti indesiderati

Sintesi del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse correlate al trattamento riportate più frequentemente durante le sperimentazioni

cliniche cardine erano stipsi e sintomi comunemente associati all'astinenza da sostanze (ad es. insonnia,

cefalea, nausea, iperidrosi e dolore). Alcune segnalazioni di crisi convulsive, vomito, diarrea e prove di

funzionalità epatica con valori elevati, sono state considerate gravi.

Elenco tabulato delle reazioni avverse

La Tabella 1 riassume le reazioni avverse segnalate nelle sperimentazioni cliniche cardine nelle quali

342 pazienti su 472 (72,5 %) hanno riferito reazioni avverse e le reazioni avverse riportate durante la

sorveglianza post-marketing.

La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente

convenzione:

Molto comune (1/10), Comune (1/100, <1/10), Non comune (1/1.000, <1/100), Non nota (non può

essere stimata sulla base dei dati disponibili)

Tabella 1: Reazioni avverse correlate al trattamento riportate nelle sperimentazioni cliniche

e la sorveglianza post-marketing su buprenorfina/naloxone

Classificazione per

sistemi e organi

Molto

comune

Comune

Non comune

Non nota

Infezioni ed

infestazioni Influenza

Infezione

Faringite

Rinite

Infezione delle vie urinarie

Infezione della vagina

42

Patologie del

sistema

emolinfopoietico

Anemia

Leucocitosi

Leucopenia

Linfoadenopatia

Trombocitopenia

Disturbi del sistema

immunitario

Ipersensibilità Shock anafilattico

Disturbi del

metabolismo e della

nutrizione

Appetito ridotto

Iperglicemia

Iperlipidemia

Ipoglicemia

Disturbi psichiatrici Insonnia Ansia

Depressione

Libido

diminuita

Nervosismo

Pensiero

anormale

Sogni anormali

Agitazione

Apatia

Depersonalizzazione

Dipendenza da droghe

Umore euforico

Ostilità

Allucinazioni

Patologie del

sistema nervoso

Cefalea Emicrania

Capogiri

Ipertonia

Parestesia

Sonnolenza

Amnesia

Ipercinesia

Convulsioni

Disturbo del linguaggio

Tremore

Encefalopatia epatica

Sincope

Patologie

dell’orecchio e del

labirinto

Vertigini

Patologie

dell'occhio

Ambliopia

Affezione

lacrimale

Congiuntivite

Miosi

Patologie cardiache Angina pectoris

Bradicardia

Infarto miocardico

Palpitazioni

Tachicardia

Patologie vascolari Ipertensione

Vasodilatazion

e

Ipotensione Ipotensione ortostatica

Patologie

respiratorie,

toraciche e

mediastiniche

Tosse Asma

Dispnea

Sbadigli

Broncospasmo

Depressione respiratoria

Patologie

gastrointestinali

Stipsi

Nausea

Dolore

addominale

Diarrea

Dispepsia

Flatulenza

Vomito

Ulcerazione della bocca

Alterazione del colore

della lingua

Patologie

epatobiliari

Epatite

Epatite acuta

Ittero

Necrosi epatica

Sindrome epatorenale

43

Patologie della cute

e del tessuto

sottocutaneo

Iperidrosi Prurito

Eruzione

cutanea

Orticaria

Acne

Alopecia

Dermatite esfoliativa

Cute secca

Massa cutanea

Angioedema

Patologie del

sistema

muscoloscheletrico e

del tessuto

connettivo

Dolore dorsale

Artralgia

Spasmi

muscolari

Mialgia

Artrite

Patologie renali e

urinarie

Alterazione

dell'urina

Albuminuria

Disuria

Ematuria

Nefrolitiasi

Ritenzione di urina

Patologie

dell'apparato

riproduttivo e della

mammella

Disfunzione

erettile

Amenorrea

Disturbo dell'eiaculazione

Menorragia

Metrorragia

Patologie sistemiche

e condizioni relative

alla sede di

somministrazione

Sindrome da

astinenza da

droghe

Astenia

Dolore

toracico

Brividi

Piressia

Malessere

Dolore

Edema

periferico

Ipotermia

Sindrome neonatale da

astinenza da farmaco

(vedere paragrafo 4.6)

Esami diagnostici Test di funzionalità epatica anormale Calo ponderale

Creatinina ematica aumentata

Aumento delle transaminasi

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura

Lesione Colpo di calore

Descrizione di altre reazioni avverse

In caso di misuso per via endovenosa del farmaco, alcune esperienze avverse attribuite al misuso

piuttosto che al farmaco stesso hanno incluso reazioni locali, talvolta settiche (ascesso, cellulite),

epatite acuta potenzialmente grave e altre infezioni acute, come polmonite ed endocardite

(vedere paragrafo 4.4).

Nei pazienti che presentano una spiccata dipendenza da sostanze, l'iniziale somministrazione di

buprenorfina può produrre una sindrome da astinenza da sostanze simile a quella associata al

naloxone (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è

importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

44

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di

monitoraggio nazionale indicato nell’Appendice V

4.9 Sovradosaggio

Sintomi

La depressione respiratoria conseguente ad una depressione del sistema nervoso centrale è il principale

sintomo che richiede l'intervento in caso di sovradosaggio, in quanto potrebbe evolvere fino all'arresto

respiratorio e al decesso. I segni di sovradosaggio possono includere sonnolenza, ambliopia, miosi,

ipotensione, nausea, vomito e/o disturbi del linguaggio.

Trattamento

Trattamento: devono essere adottate misure generali di supporto, incluso un accurato monitoraggio delle

condizioni respiratorie e cardiache del paziente. È necessario procedere al trattamento sintomatico della

depressione respiratoria e adottare le consuete misure di terapia intensiva. È necessario garantire la

pervietà delle vie aeree e la ventilazione assistita o controllata. Il paziente deve essere trasferito in un

ambiente dotato di una struttura di rianimazione completa.

Se il paziente vomita, occorre prestare attenzione per impedire l'aspirazione del vomito.

Si raccomanda l'uso di un antagonista degli oppioidi (ad es. naloxone), nonostante il modesto effetto che

potrebbe avere nel contrastare i sintomi respiratori della buprenorfina rispetto a quello esercitato nei

confronti di altri agonisti completi degli oppioidi.

Se si usa naloxone, la lunga durata d'azione della buprenorfina deve essere presa in considerazione nel

determinare la durata del trattamento e la sorveglianza medica necessaria per contrastare gli effetti di

un sovradosaggio. Il naloxone può essere eliminato più rapidamente della buprenorfina, consentendo la

ricomparsa dei sintomi da sovradosaggio di buprenorfina precedentemente controllati, pertanto può

essere necessaria un’infusione continua. Se non è possibile eseguire l’infusione, possono essere

necessarie dosi ripetute di naloxone. Le dosi iniziali di naloxone possono variare fino a 2 mg ed essere

ripetute ogni 2 – 3 minuti fino all’ottenimento di una risposta soddisfacente, ma non devono superare

una dose iniziale di 10 mg. La velocità delle infusioni intravenose continue deve essere titolata in base

alla risposta del paziente.

5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

5.1 Proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci del sistema nervoso centrale, farmaci utilizzati nei disturbi

da dipendenza, codice ATC: N07BC51.

Meccanismo d'azione

La buprenorfina è un agonista parziale/antagonista degli oppioidi che si lega ai recettori µ e (kappa)

del cervello. La sua attività nel trattamento di mantenimento con oppioidi è attribuita alle sue proprietà

lentamente reversibili verso i recettori µ (mu) oppioidi esarebbe in grado, nel lungo termine, di indebolire

il ricorso all'uso di sostanze nei pazienti dipendenti.

Nel corso di studi clinici di farmacologia sono stati riscontrati gli effetti tetto degli agonisti degli oppioidi

in soggetti con dipendenza da oppioidi.

Il naloxone è un antagonista dei recettori oppioidi . Se somministrato per via orale o per via sublinguale

nelle dosi consuete a pazienti in astinenza da oppioidi, il naloxone manifesta effetto farmacologico

45

scarso o nullo, a causa del suo quasi totale metabolismo di primo passaggio. Tuttavia, se somministrato

per via endovenosa a persone dipendenti da sostanze oppioidi, la presenza del naloxone in Suboxone

produce marcati effetti oppioidi antagonisti e astinenza da oppioidi, agendo quindi da deterrente per

l'abuso per via endovenosa.

Efficacia clinica

I dati di efficacia e sicurezza per buprenorfina/naloxone derivano principalmente da una

sperimentazione clinica della durata di un anno, che comprendeva un confronto randomizzato, in doppio

cieco, di 4 settimane, tra buprenorfina/naloxone, buprenorfina e placebo seguito da uno studio di

sicurezza di 48 settimane su buprenorfina/naloxone. In questa sperimentazione, 326 soggetti con

dipendenza da eroina sono stati randomizzati a buprenorfina/naloxone 16 mg al giorno, buprenorfina

16 mg al giorno o placebo. Per i soggetti randomizzati a uno dei trattamenti attivi, il dosaggio iniziava

con 8 mg di buprenorfina il Giorno 1, seguito da 16 mg (due dosi da 8 mg) di buprenorfina il Giorno 2. Il

Giorno 3, i soggetti randomizzati alla somministrazione di buprenorfina/naloxone sono passati alla

compressa contenente l’associazione. I soggetti sono stati sottoposti a osservazione quotidiana in

ambulatorio (dal lunedì al venerdì) per le valutazioni relative a dosaggio ed efficacia. Venivano fornite

dosi da portare a casa per i fine settimana. Il confronto principale dello studio consisteva nel valutare

individualmente l'efficacia di buprenorfina e buprenorfina/naloxone rispetto al placebo. La percentuale

di campioni di urina trisettimanali risultati negativi per gli oppioidi estranei allo studio era statisticamente

superiore sia per buprenorfina/naloxone rispetto al placebo (p < 0,0001) sia per buprenorfina rispetto al

placebo (p < 0,0001).

In uno studio in doppio cieco, a gruppi paralleli, con doppio placebo, che confrontava una soluzione

etanolica di buprenorfina con un controllo attivo con un agonista completo, 162 soggetti sono stati

randomizzati alla somministrazione della soluzione etanolica sublinguale di buprenorfina pari a 8 mg/die

(una dose approssimativamente paragonabile ad una dose da 12 mg/die di buprenorfina/naloxone),

oppure a due dosi relativamente basse di controllo attivo, una delle quali sufficientemente bassa da

servire come alternativa al placebo, in una fase di induzione della durata da 3 a 10 giorni, una fase di

mantenimento di 16 settimane e una fase di disintossicazione di 7 settimane. Entro il Giorno 3, la

buprenorfina è stata titolata alla dose di mantenimento; le dosi di controllo attivo sono state titolate in

modo più graduale. In base alla persistenza in trattamento e alla percentuale di campioni di urina

trisettimanali negativi per gli oppioidi non oggetto dello studio, la buprenorfina si è rivelata più efficace

rispetto al basso dosaggio del controllo nel mantenere in trattamento i soggetti dipendenti da eroina e nel

ridurre il consumo di oppioidi da parte di tali soggetti durante il trattamento. L'efficacia di buprenorfina

8 mg al giorno era simile a quella della dose moderata di controllo attivo, ma l'equivalenza non è stata

dimostrata.

5.2 Proprietà farmacocinetiche

Buprenorfina

Assorbimento

La buprenorfina, quando assunta per via orale, è sottoposta ad una metabolizzazione di primo passaggio

con N-dealchilazione e glicuroconiugazione nell'intestino tenue e nel fegato. L'uso di questo medicinale

per via orale è quindi inappropriato.

Le concentrazioni plasmatiche di picco si raggiungono 90 minuti dopo la somministrazione sublinguale. I

livelli plasmatici di buprenorfina sono aumentati con la somministrazione sublinguale di

buprenorfina/naloxone. Entrambe le concentrazioni Cmax e AUC di buprenorfina sono aumentate con

l’incremento del dosaggio (nell'intervallo di 4-16 mg), anche se l'aumento è stato proporzionalmente

inferiore a quello della dose.

Parametro farmacocinetico Suboxone 4 mg Suboxone 8 mg Suboxone 16 mg

46

Cmax ng/ml

1,84 (39) 3,0 (51) 5,95 (38)

AUC0-48

ora ng/ml

12,52 (35) 20,22 (43) 34,89 (33)

Distribuzione

L'assorbimento di buprenorfina è seguito da una rapida fase di distribuzione (emivita compresa tra 2 e

5 ore).

Biotrasformazione ed eliminazione

La buprenorfina è metabolizzata per 14-N-dealchilazione e glicuroconiugazione della molecola parentale

e del metabolita dealchilato. Dati clinici confermano come il CYP3A4 sia responsabile per la N-

dealchilazione della buprenorfina. La N-dealchilbuprenorfina è un agonista dei recettori oppioidi con

debole attività intrinseca.

L'eliminazione della buprenorfina è bi- o tri-esponenziale, ed ha un'emivita media di eliminazione dal

plasma di 32 ore.

La buprenorfina viene eliminata nelle feci per escrezione biliare dei metaboliti glicuroconiugati (70 %), il

resto viene eliminato nelle urine.

Naloxone

Assorbimento e distribuzione

A seguito di somministrazione per via endovenosa, il naloxone viene rapidamente distribuito (emivita di

distribuzione ~ 4 minuti). A seguito di somministrazione per via orale, il naloxone è appena rilevabile nel

plasma; a seguito di somministrazione sublinguale di buprenorfina/naloxone, le concentrazioni di

naloxone nel plasma sono basse e diminuiscono rapidamente.

Biotrasformazione

Il medicinale è metabolizzato nel fegato, principalmente per coniugazione glicuronica, e viene escreto

nelle urine. Il naloxone ha un'emivita media di eliminazione dal plasma di 1,2 ore.

Popolazioni speciali

Anziani

Non sono disponibili dati farmacocinetici in pazienti anziani.

Insufficienza renale

L'eliminazione per via renale riveste un ruolo relativamente modesto (~30 %) nella clearance

complessiva di buprenorfina/naloxone. Non è necessaria una modifica della dose in base alla

funzionalità renale, si raccomanda tuttavia cautela nel dosaggio su soggetti affetti da grave insufficienza

renale (vedere paragrafo 4.3).

Compromissione epatica

L’effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di buprenorfina e naloxone è stato

valutato in uno studio post-marketing.

La tabella 3 riassume i risultati di uno studio clinico in cui l'esposizione dopo somministrazione di una dose singola di Suboxone 2,0 / 0,5 mg (buprenorfina / naloxone ) compresse sublinguali è stata determinata in soggetti sani, e in soggetti con compromissione epatica.

47

Tabella 3 Effetto della compromissione epatica sui parametri farmacocinetici di buprenorfina e

naloxone dopo somministrazione di SUBOXONE (variazione relativa ai soggetti

sani)

Parametri PK

Insufficienza epatica Lieve

(Child-Pugh Class A)

(n=9)

Insufficienza epatica Moderata

(Child-Pugh Class B)

(n=8)

Insufficienza epatica Grave

(Child-Pugh Class C)

(n=8)

Buprenorfina

Cmax Aumento di 1.2 volte Aumento di 1.1volte Aumento di 1.7 volte

AUClast Simile al controllo Aumento di 1.6 volte Aumento di 2.8 volte

Naloxone

Cmax Simile al controllo Aumento di 2.7 volte Aumento di 11.3 volte

AUClast Riduzione di 0.2 volte Aumento di 3.2 volte Aumento di 14.0 volte

Nel complesso, l'esposizione plasmatica di buprenorfina aumenta di circa 3 volte nei pazienti con grave compromissione epatica, mentre l’esposizione plasmatica di naloxone aumenta di 4 volte nei pazienti con grave compromissione epatica

5.3 Dati preclinici di sicurezza

La combinazione di buprenorfina e naloxone è stata esaminata in studi di tossicità animale, in acuto e a

dosi ripetute (fino a 90 giorni nei ratti). Non è stato osservato alcun incremento sinergistico di tossicità.

Gli effetti indesiderati erano basati sull'attività farmacologica nota delle sostanze agoniste e/o

antagoniste degli oppioidi.

La combinazione (4:1) di buprenorfina cloridrato e naloxone cloridrato non ha mostrato attività

mutagenica nel test di mutazione batterica (test di Ames), e non si è rivelata clastogena in un'analisi

citogenetica in vitro su linfociti umani o nel test del micronucleo del ratto per via endovenosa.

Studi sulla riproduzione con somministrazione orale di buprenorfina: naloxone (rapporto 1:1) indicavano

che l'embrioletalità si verificava nei ratti in presenza di tossicità materna a tutte le dosi. La dose più

bassa che è stata studiata rappresentava esposizioni multiple pari a 1 volta per buprenorfina e a 5 volte

per naloxone, alla massima dose terapeutica umana calcolata sulla base di mg/m². Nei conigli, dosi

tossiche alla madre non hanno avuto come esito tossicità evolutiva. Inoltre non è stata osservata

teratogenicità in ratti e conigli. Non è stato condotto alcuno studio peri-postnatale con

buprenorfina/naloxone; tuttavia la somministrazione orale materna di buprenorfina a dosi elevate

durante la gestazione e l'allattamento ha avuto come conseguenze parto difficoltoso (possibile

conseguenza dell'effetto sedativo della buprenorfina), elevata mortalità neonatale e lieve ritardo nello

sviluppo di alcune funzioni neurologiche (riflesso di raddrizzamento su una superficie e di trasalimento)

in ratti neonati.

Nei ratti, la somministrazione nella dieta di buprenorfina a livelli di dose pari o superiori a 500 ppm ha

prodotto un calo di fertilità dimostrato da una riduzione dei tassi di concepimento femminile. Una dose

nella dieta di 100 ppm (esposizione stimata a buprenorfina pari a circa 2,4 volte la dose umana di 24 mg

48

di buprenorfina/naloxone basata sull'AUC, i livelli plasmatici di naloxone erano inferiori al limite di

rilevazione nei ratti) non ha prodotto effetti negativi sulla fertilità femminile.

Uno studio di carcinogenicità con buprenorfina/naloxone è stato condotto sui ratti con dosi di 7, 30 e

120 mg/kg/die, con multipli di esposizione stimata da 3 a 75 volte, basati su una dose sublinguale

giornaliera umana di 16 mg calcolata sulla base di mg/m². In tutti i gruppi di dosaggio sono stati

osservati aumenti significativi a livello statistico nell'incidenza di adenomi benigni delle cellule del tessuto

interstiziale dei testicoli (cellule di Leydig).

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.1 Elenco degli eccipienti

Lattosio monoidrato

Mannitolo

Amido di mais

Povidone K 30

Acido citrico anidro

Citrato di sodio

Magnesio stearato

Acesulfame potassio

Aroma naturale di limone e lime

6.2 Incompatibilità

Non pertinente.

6.3 Periodo di validità

3 anni.

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

6.5 Natura e contenuto del contenitore

7 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.

28 compresse in confezioni blister Cartone/Alluminio/Nylon/Alluminio/PVC.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla

normativa locale vigente

7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

Indivior UK Limited

49

103 – 105 Bath Road

Slough

Berkshire

SL1 3UH

Regno Unito

8. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/06/359/005

EU/1/06/359/006

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE

Data della prima autorizzazione: 26 settembre 2006

Data dell'ultimo rinnovo: 26 settembre 2011

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei

Medicinali http://www.ema.europa.eu/

50

ALLEGATO II

A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI

LOTTI

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E

UTILIZZO

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE

ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA

L’USO SICURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE

51

A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI

Nome e indirizzo dei produttori responsabili del rilascio dei lotti

Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd

Dansom Lane

Hull, East Yorkshire

HU8 7DS

Regno Unito

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E DI UTILIZZO

Medicinale soggetto a prescrizione medica speciale e limitativa (vedere allegato I: riassunto delle

caratteristiche del prodotto, paragrafo 4.2).

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE

ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR)

Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire gli PSUR per questo medicinale

conformemente ai requisiti definiti nell’elenco delle date di riferimento per l’Unione europea (elenco

EURD) di cui all’articolo 107 quater, par. 7 della direttiva 2001/83/CE e pubblicato sul sito web dei

medicinali europei.

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED

EFFICACE DEL MEDICINALE

Piano di gestione del rischio (RMP)

Il titolare dell’autorizzazione all'immissione in commercio deve effettuare le attività e gli interventi

di farmacovigilanza richiesti e dettagliati nel RMP concordato e presentato nel modulo 1.8.2 della

autorizzazione all'immissione in commercio e qualsiasi successivo aggiornamento concordato del

RMP.

Il RMP aggiornato deve essere presentato:

su richiesta dell’Agenzia europea per i medicinali;

ogni volta che il sistema di gestione del rischio è modificato, in particolare a seguito del

ricevimento di nuove informazioni che possono portare a un cambiamento significativo del profilo

beneficio/rischio o al risultato del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza

o di minimizzazione del rischio).

Quando le date per la presentazione di un rapporto periodico di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR)

e l’aggiornamento del RMP coincidono, essi possono essere presentati allo stesso tempo.

52

ALLEGATO III

ETICHETTATURA E FOGLIO ILLUSTRATIVO

53

A. ETICHETTATURA

54

INFORMAZIONI DA APPORRE SUL CONFEZIONAMENTO SECONDARIO

CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 2 mg

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali

buprenorfina/naloxone

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI

PRINCIPIO(I) ATTIVO(I)

Ogni compressa sublinguale contiene 2 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 0,5 mg di naloxone

(come cloridrato diidrato).

3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI

Contiene lattosio monoidrato.

4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

7 compresse sublinguali

28 compresse sublinguali

5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE

Leggere il foglio illustrativo prima dell’uso.

Uso sublinguale.

Non ingerire.

Tenere la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione.

6. AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE

FUORI DALLA VISTA E DALLA PORTATA DEI BAMBINI

Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO

8. DATA DI SCADENZA

55

Scad.

9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE

10. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE

NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE

NECESSARIO

11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE

ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

Indivior UK Limited

103-105 Bath Road

Slough, Berkshire SL1 3UH

Regno Unito

12. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/06/359/001 7 compresse sublinguali da 2 mg

EU/1/06/359/002 28 compresse sublinguali da 2 mg

13. NUMERO DI LOTTO

Lotto

14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA

Medicinale soggetto a prescrizione medica.

15. ISTRUZIONI PER L'USO

16. INFORMAZIONI IN BRAILLE

Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali

56

INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SU BLISTER O STRIP

CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 2 mg

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali

buprenorfina /naloxone

2. NOME DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN

COMMERCIO

Indivior UK Limited

3. DATA DI SCADENZA

Scad.

4. NUMERO DI LOTTO

Lotto

5. ALTRO

57

INFORMAZIONI DA APPORRE SUL CONFEZIONAMENTO SECONDARIO

CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 8 mg

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali

buprenorfina/naloxone

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI

PRINCIPIO(I) ATTIVO(I)

Ogni compressa sublinguale contiene 8 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 2 mg di naloxone (come

cloridrato diidrato).

3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI

Contiene lattosio monoidrato.

4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

7 compresse sublinguali

28 compresse sublinguali

5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE

Leggere il foglio illustrativo prima dell’uso.

Uso sublinguale.

Non ingerire.

Tenere la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione.

6. AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE

FUORI DALLA VISTA E DALLA PORTATA DEI BAMBINI

Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO

8. DATA DI SCADENZA

Scad.

58

9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE

10. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE

NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE

NECESSARIO

11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE

ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

Indivior UK Limited

103-105 Bath Road

Slough, Berkshire SL1 3UH

Regno Unito

12. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/06/359/003 7 compresse sublinguali da 8 mg

EU/1/06/359/004 28 compresse sublinguali da 8 mg

13. NUMERO DI LOTTO

Lotto

14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA

Medicinale soggetto a prescrizione medica.

15. ISTRUZIONI PER L'USO

16. INFORMAZIONI IN BRAILLE

Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali

59

INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SU BLISTER O STRIP

CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 8 mg

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali

buprenorfina/naloxone

2. NOME DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN

COMMERCIO

Indivior UK Limited

3. DATA DI SCADENZA

Scad.

4. NUMERO DI LOTTO

Lotto

5. ALTRO

60

INFORMAZIONI DA APPORRE SUL CONFEZIONAMENTO SECONDARIO

CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 16 mg

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali

buprenorfina/naloxone

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN TERMINI DI

PRINCIPIO(I) ATTIVO(I)

Ogni compressa sublinguale contiene 16 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 4 mg di naloxone

(come cloridrato diidrato).

3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI

Contiene lattosio monoidrato.

4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

7 compresse sublinguali

28 compresse sublinguali

5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE

Leggere il foglio illustrativo prima dell’uso.

Uso sublinguale.

Non ingerire.

Tenere la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione.

6. AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE

FUORI DALLA VISTA E DALLA PORTATA DEI BAMBINI

Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO

8. DATA DI SCADENZA

Scad.

61

9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE

10. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE

NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE

NECESSARIO

11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE

ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

Indivior UK Limited

103-105 Bath Road

Slough, Berkshire SL1 3UH

Regno Unito

12. NUMERO(I) DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/06/359/005 7 compresse sublinguali da 16 mg

EU/1/06/359/006 28 compresse sublinguali da 16 mg

13. NUMERO DI LOTTO

Lotto

14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA

Medicinale soggetto a prescrizione medica.

15. ISTRUZIONI PER L'USO

16. INFORMAZIONI IN BRAILLE

Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali

62

INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SU BLISTER O STRIP

CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 16 mg

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali

buprenorfina/naloxone

2. NOME DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN

COMMERCIO

Indivior UK Limited

3. DATA DI SCADENZA

Scad.

4. NUMERO DI LOTTO

Lotto

5. ALTRO

63

B. FOGLIO ILLUSTRATIVO

64

Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore

Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali

buprenorfina / naloxone

Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene

importanti informazioni per lei.

Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.

Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.

Questo medicinale è stato prescritto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i loro sintomi

sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.

Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto

indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista. Vedere paragrafo 4.

Contenuto di questo foglio 1. Che cos'è Suboxone e a che cosa serve

2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone

3. Come prendere Suboxone

4. Possibili effetti indesiderati

5. Come conservare Suboxone

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

1. Che cos’è Suboxone e a cosa serve

Suboxone viene usato per trattare la dipendenza da oppioidi (narcotici) come l'eroina o la morfina in

tossicodipendenti che abbiano accettato di essere trattati per la loro dipendenza. Suboxone viene usato

in adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni, che ricevano anche supporto medico e psicosociale.

2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone

Non prenda Suboxone

se è allergico (ipersensibile) alla buprenorfina, al naloxone o ad uno qualsiasi degli eccipienti di

questo medicinale (vedere il paragrafo 6)

se si hanno gravi problemi respiratori

se si hanno gravi problemi al fegato

se si ha un'intossicazione dovuta all'alcol oppure tremito, sudorazione, ansia, confusione, o

allucinazioni causati dall'alcol

se sta assumendo naltrexone o nalmefene per il trattamento della dipendenza da alcol o da

oppioidi

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico prima di prendere Suboxone in caso di:

asma o altri problemi respiratori

qualsiasi patologia del fegato come l’epatite

pressione arteriosa bassa

recente trauma cranico o patologia cerebrale

patologia urinaria (soprattutto correlata a ingrossamento della prostata negli uomini)

qualsiasi patologia renale

problemi alla tiroide

patologia corticosurrenale ( per es. malattia di Addison)

65

Note importanti di cui occorre essere a conoscenza:

Ulteriore controllo

Potrà essere controllato più attentamente dal medico se ha un’età inferiore ai 18 anni o

superiore ai 65 anni. Questo farmaco non deve essere assunto da persone di età inferiore ai 15

anni.

Uso improprio e abuso

Questo medicinale può rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali

da prescrizione, e deve essere conservato in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto. Non

cedere ad altre persone questo medicinale. Potrebbe essere causa di morte o risultare

comunque dannoso.

Problemi respiratori

Alcune persone sono decedute per insufficienza respiratoria (incapacità di respirare) a causa di

un uso improprio del medicinale, oppure per l'assunzione di quest'ultimo insieme ad altre sostanze

che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, benzodiazepine (tranquillanti), o altri

oppioidi.

Questo medicinale può causare depressione respiratoria grave (ridotta capacità di respirare),

potenzialmente fatale in bambini e persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o

deliberata.

Dipendenza

Questo medicinale può causare dipendenza.

Sintomi di astinenza

Questo medicinale può causare sintomi di dipendenza se assunto a meno di sei ore dall'utilizzo di

un oppioide a breve durata d'azione (ad es. morfina, eroina) oppure a meno di 24 ore dall'utilizzo

di un oppioide a lunga durata d'azione come il metadone.

Inoltre, Suboxone può causare sintomi di astinenza laddove se ne interrompa bruscamente

l'assunzione.

Danno al fegato

Sono stati riportati danni al fegato dopo l’assunzione di Suboxone, soprattutto in caso di uso

errato del medicinale. Ciò potrebbe essere dovuto anche a infezioni virali (epatite C cronica),

abuso di alcol, anoressia o uso di altri medicinali in grado di danneggiare il fegato (vedere il

paragrafo 4). È possibile effettuare regolarmente gli esami del sangue per monitorare le

condizioni del fegato. Informi il medico se ha problemi al fegato prima di iniziare il

trattamento con Suboxone.

Pressione arteriosa

Questo medicinale può causare il calo improvviso della pressione sanguigna, provocando capogiri

se ci si alza troppo rapidamente dalla posizione seduta o distesa.

Diagnosi di condizioni mediche non correlate

Questo medicinale potrebbe celare sintomi dolorosi che contribuirebbero a stabilire la diagnosi di

alcune patologie. Non dimentichi di informare il medico se assume questo medicinale.

Altri medicinali e Suboxone

66

Informi il medico se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Alcuni medicinali possono accrescere gli effetti indesiderati di Suboxone e possono a volte causare

reazioni molto gravi. Non assumere altri medicinali durante il trattamento con Suboxone senza prima

consultare il medico, soprattutto:

Benzodiazepine (utilizzate per trattare l'ansia o i disturbi del sonno) quali diazepam, temazepam,

alprazolam. Il medico prescriverà la dose corretta. L’assunzione di una dose errata di

benzodiazepine può causare la morte per insufficienza respiratoria (incapacità di

respirare).

Altri medicinali che possono indurre sonnolenza che vengono utilizzati per trattare

patologie quali l’ansia, l’insonnia, le convulsioni/crisi convulsive, il dolore. Questi tipi di medicinali

riducono il livello di attenzione rendendo difficoltose le operazioni di guida e l’uso dei macchinari.

Possono anche causare depressione del sistema nervoso centrale, una condizione molto grave.

Di seguito viene riportato un elenco esemplificativo di questi tipi di medicinali:

­ Altri medicinali contenenti oppioidi quali il metadone, alcuni antidolorifici e i soppressori della

tosse.

­ Antidepressivi (utilizzati per trattare la depressione) quali isocarbossazide, fenelzina, selegelina,

tranilcipromina e valproato possono aumentare gli effetti del medicinale.

­ Sedativi antagonisti dei recettori Hı (utilizzati per trattare le reazioni allergiche) quali

difenidramina e clorfenamina.

­ Barbiturici (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali fenobarbital e secobarbital

­ Tranquillanti (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali cloralio idrato.

La clonidina (utilizzata per trattare ipertensione sanguigna) può prolungare gli effetti

del medicinale.

Gli antiretrovirali (utilizzati per trattare l'HIV) quali ritonavir, nelfinavir e indinavir possono

accrescere gli effetti del medicinale.

Alcuni agenti antifungini (utilizzati per trattare le infezioni da funghi) quali ketoconazolo,

itraconazolo e alcuni antibiotici possono prolungare gli effetti del medicinale.

Alcuni medicinali possono ridurre l’effetto di Suboxone. Questi comprendono medicinali per

trattare l'epilessia (come carbamazepina e fenitoina) e medicinali per trattare la tubercolosi

(rifampicina).

naltrexone e nalmefene (farmaci usati per il trattamento delle dipendenze) possono impedire gli

effetti terapeutici di Suboxone Non devono essere assunti durante il trattamento con Suboxone

perchè possono causare un’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza.

alcolalcol

Suboxone con cibi, bevande e alcol

L'alcol può aumentare la sonnolenza e il rischio di insufficienza respiratoria se assunto con Suboxone.

Non assumere Suboxone insieme a bevande alcoliche . Non ingerire o consumare cibi o qualsiasi

bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.

Gravidanza e allattamento

Non sono noti i rischi dell’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Informi il medico in caso di

gravidanza o se intende programmare una gravidanza. Il medico deciderà se proseguire il suo

trattamento con un medicinale alternativo.

67

I medicinali come Suboxone, quando vengono assunti durante la gravidanza (soprattutto allo stadio

avanzato), possono causare sintomi associati all’astinenza da droghe, inclusi problemi respiratori,

nel neonato. Questi sintomi si possono manifestare diversi giorni dopo la nascita.

Non allattare al seno durante l’assunzione del medicinale in quanto Suboxone passa nel latte materno.

Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari Suboxone può causare sonnolenza. Ciò può accadere più spesso nelle prime settimane di trattamento,

quando la dose viene modificata, ma può anche accadere se si beve alcol o si assumono altri medicinali

sedativi in concomitanza a Suboxone. Non guidi, non usi strumenti o macchinari e non svolga attività

pericolose finché non siano noti gli effetti che questo medicinale ha su di lei.

Suboxone contiene lattosio

Se il medico ha riscontrato un'intolleranza ad alcuni zuccheri, rivolgersi al medico prima di assumere

questo medicinale.

3. Come prendere Suboxone

Il suo trattamento viene prescritto e monitorato da medici esperti nel trattamento della dipendenza

da droghe.

Il medico stabilirà la dose ottimale per lei. Nel corso del trattamento, il medico potrebbe adattare la

dose, in base alla sua risposta.

Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se

ha dubbi consulti il medico o il farmacista.

Inizio del trattamento

La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o

due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il giorno 1, è possibile somministrare ulteriori due compresse

di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle sue esigenze.

Prima di assumere la prima dose di Suboxone è opportuno che vi siano sintomi evidenti e chiari di

astinenza. Una valutazione medica sulla sua prontezza al trattamento indicherà il momento più

opportuno per l'assunzione della prima dose di Suboxone.

Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da eroina

In caso di dipendenza da eroina, o da un altro oppioide a breve durata d'azione, la sua prima dose

di Suboxone dovrà essere assunta alla comparsa dei primi sintomi di astinenza, ma non meno di 6

ore dall'ultimo consumo di oppioidi.

Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da metadone

Se si assume metadone o un oppioide a lunga durata d’azione, la dose di metadone dovrebbe

essere ridotta a meno di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con Suboxone. La prima dose di

Suboxone dovrà essere assunta solo alla comparsa dei primi segni d'astinenza, ma non meno di

24 ore dall'ultimo consumo di metadone.

68

Assunzione di Suboxone

Assuma la dose una volta al giorno posizionando la compressa sotto la lingua.

Tenga la compressa sotto la lingua fino alla completa dissoluzione . Saranno necessari

5-10 minuti.

Non masticare né deglutire la compressa, in quanto il medicinale non avrà effetto e lei potrebbe

accusare i sintomi da astinenza.

Non consumare alcun cibo o bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.

Come estrarre le compresse dal blister

1. Non premere il blister

2 – Rimuovere una sola porzione dal blister, strappando lungo la linea perforata.

3 – Partendo dal bordo dove viene sollevato il sigillo, tirare la pellicola per

estrarre la compressa

Se il blister è danneggiato, non usare la compressa.

Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento:

Nei giorni successivi all'inizio del trattamento, il medico potrebbe aumentare la dose di Suboxone che

assume in base alle sue esigenze. Se ha l'impressione che l'effetto di Suboxone sia troppo forte o troppo

debole, parli con il medico o il farmacista. La dose massima giornaliera è di 24 mg

Dopo aver portato a termine un periodo di trattamento, potrà concordare con il medico di ridurre

gradualmente la dose ad una dose inferiore di mantenimento.

Sospensione del trattamento

2

69

In base alle sue condizioni, la dose di Suboxone potrà continuare ad essere ridotta sotto un'attenta

supervisione medica, fino ad essere sospesa.

Non modifichi il trattamento in alcun modo e non sospenda il trattamento senza il consenso del medico

che la sta trattando.

Se prende più Suboxone di quanto deve

Se viene assunta una dose eccessiva del medicinale, recarsi o farsi accompagnare immediatamente al

pronto soccorso o in ospedale per ricevere il trattamento destinato ai casi di overdose di Suboxone, in

quanto è un medicinale in grado di causare gravi problemi respiratori che possono provocare la morte.

I sintomi di sovradosaggio includono sonnolenza e assenza di coordinazione con riflessi rallentati, visione

annebbiata e/o problemi di linguaggio. Potrebbe perdere lucidità ed avere un'attività respiratoria più

lenta del normale.

Se dimentica di prendere Suboxone Informi il medico il prima possibile se ha dimenticato di assumere una dose.

Se interrompe il trattamento con Suboxone Non intervenire in alcun modo con modifiche o sospensioni del trattamento senza il consenso del

medico che la sta trattando. L'improvvisa sospensione del trattamento potrebbe causare

sintomi di astinenza.

Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Suboxone, si rivolga al medico o al farmacista.

4. Possibili effetti indesiderati Come tutti i medicinali, Suboxone può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Informi immediatamente il medico oppure richieda l'intervento medico d'urgenza nel caso in cui compaiano

effetti indesiderati , come:

tumefazione di viso, labbra, lingua o gola che potrebbe causare difficoltà di deglutizione o

respirazione, orticaria/eruzione cutanea grave. Questi potrebbero essere segni di una reazione

allergica letale.

sonnolenza e assenza di coordinazione, visione annebbiata, problemi di linguaggio, assenza di

lucidità oppure se la respirazione diventa molto più lenta del normale.

Inoltre, informi immediatamente il medico nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati , come:

grave stanchezza, sensazione di prurito con ingiallimento della pelle o degli occhi. Questi

potrebbero essere sintomi di danno al fegato.

visione o ascolto di cose che non ci sono (allucinazioni).

Effetti indesiderati associati a Suboxone

Effetti indesiderati molto comuni (possono colpire più di un individuo su 10):

Insonnia, stipsi, nausea, sudorazione eccessiva, cefalea, sindrome da astinenza da droghe

Effetti indesiderati comuni (possono colpire al massimo un individuo su 10):

perdita di peso, gonfiore (delle mani e dei piedi), sonnolenza, ansia, nervosismo, formicolio,

depressione, libido diminuita, aumento della tensione muscolare, pensiero anormale, aumento della

lacrimazione (occhi lacrimosi) o altro disturbo della lacrimazione, visione annebbiata, rossore,

aumento della pressione sanguigna, emicrania, rinorrea, dolore alla gola e deglutizione dolorosa,

aumento della tosse, disturbo allo stomaco o altro fastidio allo stomaco, diarrea, funzionalità del

70

fegato anormale, flatulenza, vomito, eruzione cutanea, sensazione di prurito, orticaria, dolore, dolore

articolare, dolore muscolare, crampi alla gamba (spasmo muscolare), difficoltà nell'avere o

mantenere un'erezione, alterazione dell'urina, dolore addominale, dolore dorsale, debolezza, infezione,

brividi, dolore toracico, febbre, sintomi influenzali, sensazione di fastidio diffuso, lesione accidentale

causata da perdita di attenzione o coordinazione, malore e capogiri.

Effetti indesiderati non comuni (possono colpire al massimo un individuo su 100):

Ghiandole (linfonodi) tumefatte, agitazione, tremore, sogni anormali, eccessiva attività muscolare,

depersonalizzazione (non sentirsi se stessi), dipendenza da medicinali, amnesia (disturbo della

memoria), perdita di interesse, sensazione esagerata di benessere, convulsioni (crisi), disturbo del

linguaggio, dimensioni ridotte della pupilla, difficoltà nell'urinare, infiammazione o infezione

dell’occhio, battito cardiaco rapido o lento, abbassamento della pressione sanguigna, palpitazioni,

infarto miocardico (attacco cardiaco), costrizione toracica, dispnea, asma, sbadiglio, dolore e

piaghe in bocca, alterazione del colore della lingua, acne, nodulo della cute, perdita di capelli, cute

secca o scabbiosa, infiammazione delle articolazioni, infezione delle vie urinarie, esami del

sangue alterati, sangue nell'urina, eiaculazione anormale, problemi mestruali o vaginali, calcolo

renale, proteine nelle urine, dolore o difficoltà ad urinare, sensibilità al caldo o al freddo, colpo di

calore, inappetenza, sentimenti di ostilità.

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Improvvisa sindrome da astinenza causata dall'assunzione troppo precoce di Suboxone

successivamente all'uso di oppioidi illeciti, sindrome neonatale da astinenza da droga.

Respirazione difficoltosa o lenta, lesione al fegato con o senza ittero, allucinazioni, tumefazione

del viso e della gola o reazioni allergiche che possono provocare la morte, abbassamento della

pressione sanguigna alzandosi in piedi dalla posizione seduta o distesa.

L'uso improprio per iniezione di questo medicinale può causare sintomi di astinenza, infezioni,

altre reazioni della cute e, potenzialmente, gravi problemi del fegato (vedere “Avvertenze e

precauzioni”).

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al

medico. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sito web:

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire

a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare Suboxone

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini e di qualsiasi altro familiare.

Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul cartone. La data di scadenza si

riferisce all'ultimo giorno di quel mese.

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Tuttavia, Suboxone può

rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da prescrizione. Conservare il

medicinale in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto.

Conservare il blister in modo sicuro.

Non aprire mai il blister in anticipo.

Non assumere questo medicinale in presenza di bambini.

In caso di ingestione accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.

Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come smaltire i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

71

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Suboxone

- I principi attivi sono buprenorfina e naloxone.

Ogni compressa sublinguale da 2 mg/0,5 mg contiene 2 mg di buprenorfina (come cloridrato) e

0,5 mg di naloxone (come cloridrato diidrato).

- Gli eccipienti sono lattosio monoidrato, mannitolo, amido di mais, povidone K30, acido citrico

anidro, citrato di sodio, magnesio stearato, acesulfame potassio e aroma naturale di limone e

lime.

Descrizione dell'aspetto di Suboxone e contenuto della confezione

Le compresse sublinguali di Suboxone 2 mg/0,5 mg sono compresse esagonali bianche biconvesse di

6,5 mm con “N2” impresso su un lato.

Disponibile in confezioni da 7 e 28 compresse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio e produttore

Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:

Indivior UK Limited

103-105 Bath Road

Slough

Berkshire SL1 3UH

Regno Unito

Tel. + 800 270 81 901

Produttore:

Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd,

Dansom Lane,

Hull,

East Yorkshire HU8 7DS,

Regno Unito.

Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contattare il titolare dell'autorizzazione all'immissione in

commercio:

België/Belgique/Belgien, България, Česká republika, Danmark, Deutschland, Eesti, Ελλάδα, España,

Hrvatska, Ireland, Ísland, Italia, Κύπρος, Latvija, Lietuva, Luxembourg/Luxemburg, Magyarország,

Malta, Nederland, Norge, Österreich, Polska, Portugal, România, Slovenija, Slovenská republika,

Suomi/Finland, Sverige, United Kingdom.

Indivior UK Limited

Telefono +800 270 81 901 Email: [email protected]

France

Indivior UK Limited

Telefono 0800 909 972 Email: [email protected]

Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il

72

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei

Medicinali: http://www.ema.europa.eu/

73

Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore

Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali

buprenorfina / naloxone

Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché

contiene importanti informazioni per lei.Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di

leggerlo di nuovo.

Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.

Questo medicinale è stato prescritto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i loro sintomi

sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.

Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto

indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista. Vedere paragrafo 4.

Contenuto di questo foglio 1. Che cos'è Suboxone e a che cosa serve

2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone

3. Come prendere Suboxone

4. Possibili effetti indesiderati

5. Come conservare Suboxone

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

1. Che cos’è Suboxone e a cosa serve

Suboxone viene usato per trattare la dipendenza da oppioidi (narcotici) come l'eroina o la morfina in

tossicodipendenti che abbiano accettato di essere trattati per la loro dipendenza. Suboxone viene usato

in adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni, che ricevano anche supporto medico e psicosociale.

2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone

Non prenda Suboxone

se è allergico (ipersensibile) alla buprenorfina, al naloxone o ad uno qualsiasi degli eccipienti di

questo medicinale (vedere il paragrafo 6)

se si hanno gravi problemi respiratori

se si hanno gravi problemi al fegato

se si ha un'intossicazione dovuta all'alcol oppure tremito, sudorazione, ansia, confusione, o

allucinazioni causati dall'alcol

se sta assumendo naltrexone o nalmefene per il trattamento della dipendenza da alcol o da

oppioidi.

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico prima di prendere Suboxone in caso di:

asma o altri problemi respiratori

qualsiasi patologia del fegato come l’epatite

pressione arteriosa bassa

recente trauma cranico o patologia cerebrale

patologia urinaria (soprattutto correlata a ingrossamento della prostata negli uomini)

qualsiasi patologia renale

problemi alla tiroide

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patologia corticosurrenale (per es. malattia di Addison)

Note importanti di cui occorre essere a conoscenza:

Ulteriore controllo

Potrà essere controllato più attentamente dal medico se ha un’età inferiore ai 18 anni o

superiore ai 65 anni. Questo farmaco non deve essere assunto da persone di età inferiore ai 15

anni.

Uso improprio e abuso

Questo medicinale può rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da

prescrizione, e deve essere conservato in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto. Non cedere

ad altre persone questo medicinale. Potrebbe essere causa di morte o risultare

comunque dannoso.

Problemi respiratori

Alcune persone sono decedute per insufficienza respiratoria (incapacità di respirare) a causa di

un uso improprio del medicinale, oppure per l'assunzione di quest'ultimo insieme ad altre sostanze

che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, benzodiazepine (tranquillanti), o altri

oppioidi.

Questo medicinale può causare depressione respiratoria (ridotta capacità di respirare) grave,

potenzialmente fatale in bambini e persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o

deliberata.

Dipendenza

Questo medicinale può causare dipendenza.

Sintomi di astinenza

Questo medicinale può causare sintomi di dipendenza se assunto a meno di sei ore dall'utilizzo di

un oppioide a breve durata d'azione (ad es. morfina, eroina) oppure a meno di 24 ore dall'utilizzo

di un oppioide a lunga durata d'azione come il metadone.

Inoltre, Suboxone può causare sintomi di astinenza laddove se ne interrompa bruscamente

l'assunzione.

Danno al fegato

Sono stati riportati danni al fegato dopo l’assunzione di Suboxone, soprattutto in caso di uso

errato del medicinale. Ciò potrebbe essere dovuto anche a infezioni virali (epatite C cronica),

abuso di alcol, anoressia o uso di altri medicinali in grado di danneggiare il fegato (vedere il

paragrafo 4). È possibile effettuare regolarmente gli esami del sangue per monitorare le

condizioni del fegato. Informi il medico se ha problemi al fegato prima di iniziare il

trattamento con Suboxone .

Pressione arteriosa

Questo medicinale può causare il calo improvviso della pressione sanguigna, provocando capogiri

se ci si alza troppo rapidamente dalla posizione seduta o distesa.

Diagnosi di condizioni mediche non correlate

Questo medicinale potrebbe celare sintomi dolorosi che contribuirebbero a stabilire la diagnosi di

alcune patologie. Non dimentichi di informare il medico se assume questo medicinale.

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Altri medicinali e Suboxone

Informi il medico se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Alcuni medicinali possono accrescere gli effetti indesiderati di Suboxone e possono a volte causare

reazioni molto gravi. Non assumere altri medicinali durante il trattamento con Suboxone senza prima

consultare il medico, soprattutto:

Benzodiazepine (utilizzate per trattare l'ansia o i disturbi del sonno) quali diazepam, temazepam,

alprazolam. Il medico prescriverà la dose corretta. L’assunzione di una dose errata di

benzodiazepine può causare la morte per insufficienza respiratoria (incapacità

di respirare).

Altri medicinali che possono indurre sonnolenza che vengono utilizzati per trattare

patologie quali l’ansia, l’insonnia, le convulsioni/crisi convulsive, il dolore. Questi tipi di medicinali

riducono il livello di attenzione rendendo difficoltose le operazioni di guida e l’uso dei macchinari.

Possono anche causare depressione del sistema nervoso centrale, una condizione molto grave.

Di seguito viene riportato un elenco esemplificativo di questi tipi di medicinali:

­ Altri medicinali contenenti oppioidi quali il metadone, alcuni antidolorifici e i soppressori

della tosse.

­ Antidepressivi (utilizzati per trattare la depressione) quali isocarbossazide, fenelzina, selegelina,

tranilcipromina e valproato possono aumentare gli effetti del medicinale.

­ Sedativi antagonisti dei recettori Hı (utilizzati per trattare le reazioni allergiche) quali

difenidramina e clorfenamina.

­ Barbiturici (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali fenobarbital e secobarbital.

­ Tranquillanti (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali cloralio idrato.

La clonidina (utilizzata per trattare ipertensione sanguigna) può prolungare gli effetti

del medicinale.

Gli antiretrovirali (utilizzati per trattare l'HIV) quali ritonavir, nelfinavir e indinavir possono

accrescere gli effetti del medicinale.

Alcuni agenti antifungini (utilizzati per trattare le infezioni da funghi) quali ketoconazolo,

itraconazolo e alcuni antibiotici possono prolungare gli effetti del medicinale.

Alcuni medicinali possono ridurre l’effetto di Suboxone. Questi comprendono medicinali per

trattare l'epilessia (come carbamazepina e fenitoina) e medicinali per trattare la tubercolosi

(rifampicina).

naltrexone e nalmefene (farmaci usati per il trattamento delle dipendenze) possono impedire gli

effetti terapeutici di Suboxone Non devono essere assunti durante il trattamento con Suboxone

perchè possono causare un’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza.

alcolalcol

Suboxone con cibi, bevande e alcol

L'alcol può aumentare la sonnolenza e il rischio di insufficienza respiratoria se assunto con Suboxone.

Non assumere Suboxone insieme a bevande alcoliche. Non ingerire o consumare cibi o qualsiasi

bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.

Gravidanza e allattamento

Non sono noti i rischi dell’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Informi il medico in caso di

gravidanza o se intende programmare una gravidanza. Il medico deciderà se proseguire il suo

trattamento con un medicinale alternativo.

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I medicinali come Suboxone, quando vengono assunti durante la gravidanza (soprattutto allo stadio

avanzato), possono causare sintomi associati all’astinenza da droghe, inclusi problemi respiratori, nel

neonato. Questi sintomi si possono manifestare diversi giorni dopo la nascita.

Non allattare al seno durante l’assunzione del medicinale in quanto Suboxone passa nel latte materno.

Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari Suboxone può causare sonnolenza. Ciò può accadere più spesso nelle prime settimane di trattamento,

quando la dose viene modificata, ma può anche accadere se si beve alcol o si assumono altri medicinali

sedativi in concomitanza a Suboxone. Non guidi, non usi strumenti o macchinari e non svolga attività

pericolose finché non siano noti gli effetti che questo medicinale ha su di lei.

Suboxone contiene lattosio

Se il medico ha riscontrato un'intolleranza ad alcuni zuccheri, rivolgersi al medico prima di assumere

questo medicinale.

3. Come prendere Suboxone

Il suo trattamento viene prescritto e monitorato da medici esperti nel trattamento della dipendenza da

droghe.

Il medico stabilirà la dose ottimale per lei. Nel corso del trattamento, il medico potrebbe adattare la

dose, in base alla sua risposta.

Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se

ha dubbi consulti il medico o il farmacista.

Inizio del trattamento

La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o

due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il giorno 1, è possibile somministrare ulteriori due compresse

di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle sue esigenze.

Prima di assumere la prima dose di Suboxone è opportuno che vi siano sintomi evidenti e chiari di

astinenza. Una valutazione medica sulla sua prontezza al trattamento indicherà il momento più

opportuno per l'assunzione della prima dose di Suboxone.

Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da eroina

In caso di dipendenza da eroina, o da un altro oppioide a breve durata d'azione, la sua prima dose

di Suboxone dovrà essere assunta alla comparsa dei primi sintomi di astinenza, ma non meno di 6

ore dall'ultimo consumo di oppioidi.

Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da metadone

Se si assume metadone o un oppioide a lunga durata d’azione, la dose di metadone dovrebbe

essere ridotta a meno di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con Suboxone. La prima dose di

Suboxone dovrà essere assunta solo alla comparsa dei primi segni d'astinenza, ma non meno di

24 ore dall'ultimo consumo di metadone.

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Assunzione di Suboxone

Assuma la dose una volta al giorno posizionando la compressa sotto la lingua.

Tenga la compressa sotto la lingua fino alla completa dissoluzione . Saranno necessari

5-10 minuti.

Non masticare né deglutire la compressa, in quanto il medicinale non avrà effetto e lei potrebbe

accusare i sintomi da astinenza.

Non consumare alcun cibo o bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.

1. Non premere il blister

2 – Rimuovere una sola porzione dal blister, strappando lungo la linea perforata.

3 – Partendo dal bordo dove il sigillo è sollevato, tirare la pellicola per estrarre la

compressa

Se il blister è danneggiato, non usare la compressa.

Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento:

Nei giorni successivi all'inizio del trattamento, il medico potrebbe aumentare la dose di Suboxone che

assume in base alle sue esigenze. Se ha l'impressione che l'effetto di Suboxone sia troppo forte o troppo

debole, parli con il medico o il farmacista. La dose massima giornaliera è di 24 mg

Dopo aver portato a termine un periodo di trattamento, potrà concordare con il medico di ridurre

gradualmente la dose ad una dose inferiore di mantenimento.

Sospensione del trattamento

In base alle sue condizioni, la dose di Suboxone potrà continuare ad essere ridotta sotto un'attenta

supervisione medica, fino ad essere sospesa.

Non modifichi il trattamento in alcun modo e non sospenda il trattamento senza il consenso del medico

che la sta trattando.

2

78

Se prende più Suboxone di quanto deve

Se viene assunta una dose eccessiva del medicinale, recarsi o farsi accompagnare immediatamente al

pronto soccorso o in ospedale per ricevere il trattamento destinato ai casi di overdose di Suboxone, in

quanto è un medicinale in grado di causare gravi problemi respiratori che possono provocare la morte.

I sintomi di sovradosaggio includono sonnolenza e assenza di coordinazione con riflessi rallentati, visione

annebbiata e/o problemi di linguaggio. Potrebbe perdere lucidità ed avere un'attività respiratoria più

lenta del normale.

Se dimentica di prendere Suboxone Informi il medico il prima possibile se ha dimenticato di assumere una dose.

Se interrompe il trattamento con Suboxone Non intervenire in alcun modo con modifiche o sospensioni del trattamento senza il consenso del

medico che la sta trattando. L'improvvisa sospensione del trattamento potrebbe causare

sintomi di astinenza.

Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Suboxone, si rivolga al medico o al farmacista.

4. Possibili effetti indesiderati Come tutti i medicinali, Suboxone può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Informi immediatamente il medico oppure richieda l'intervento medico d'urgenza nel caso in

cui compaiano effetti indesiderati, come:

tumefazione di viso, labbra, lingua o gola che potrebbe causare difficoltà di deglutizione o

respirazione, orticaria/eruzione cutanea grave. Questi potrebbero essere segni di una reazione

allergica letale.

sonnolenza e assenza di coordinazione, visione annebbiata, problemi di linguaggio, assenza di

lucidità oppure se la respirazione diventa molto più lenta del normale.

Inoltre, informi immediatamente il medico nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati, come:

grave stanchezza o sensazione di prurito con ingiallimento della pelle o degli occhi. Questi

potrebbero essere sintomi di danno al fegato.

visione o ascolto di cose che non ci sono (allucinazioni).

Effetti indesiderati associati a Suboxone

Effetti indesiderati molto comuni (possono colpire più di un individuo su 10):

Insonnia, stipsi, nausea, sudorazione eccessiva, cefalea, sindrome da astinenza da droghe

Effetti indesiderati comuni (possono colpire al massimo un individuo su 10):

perdita di peso, gonfiore (delle mani e dei piedi), sonnolenza, ansia, nervosismo, formicolio,

depressione, libido diminuita, aumento della tensione muscolare, pensiero anormale, aumento

della lacrimazione (occhi lacrimosi) o altro disturbo della lacrimazione, visione annebbiata,

rossore, aumento della pressione sanguigna, emicrania, rinorrea, dolore alla gola e deglutizione

dolorosa, aumento della tosse, disturbo allo stomaco o altro fastidio allo stomaco, diarrea,

funzionalità del fegato anormale, flatulenza, vomito, eruzione cutanea, sensazione di prurito,

orticaria, dolore, dolore articolare, dolore muscolare, crampi alla gamba (spasmo muscolare),

difficoltà nell'avere o mantenere un'erezione, alterazione dell'urina, dolore addominale, dolore

dorsale, debolezza, infezione, brividi, dolore toracico, febbre, sintomi influenzali, sensazione di

fastidio diffuso, lesione accidentale causata da perdita di attenzione o coordinazione, malore e

capogiri.

Effetti indesiderati non comuni (possono colpire al massimo un individuo su 100):

79

Ghiandole (linfonodi) tumefatte, agitazione, tremore, sogni anormali, eccessiva attività muscolare,

depersonalizzazione (non sentirsi se stessi), dipendenza da medicinali, amnesia (disturbo della

memoria), perdita di interesse, sensazione esagerata di benessere, convulsioni (crisi), disturbo del

linguaggio, dimensioni ridotte della pupilla, difficoltà nell'urinare, infiammazione o infezione

dell’occhio, battito cardiaco rapido o lento, abbassamento della pressione sanguigna, palpitazioni,

infarto miocardico (attacco cardiaco), costrizione toracica, dispnea, asma, sbadiglio, dolore e

piaghe in bocca, alterazione del colore della lingua, acne, nodulo della cute, perdita di capelli, cute

secca o scabbiosa, infiammazione delle articolazioni, infezione delle vie urinarie, esami del

sangue alterati, sangue nell'urina, eiaculazione anormale, problemi mestruali o vaginali, calcolo

renale, proteine nelle urine, dolore o difficoltà ad urinare, sensibilità al caldo o al freddo, colpo di

calore, inappetenza, sentimenti di ostilità.

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Improvvisa sindrome da astinenza causata dall'assunzione troppo precoce di Suboxone

successivamente all'uso di oppioidi illeciti, sindrome neonatale da astinenza da droga.

Respirazione difficoltosa o lenta, lesione al fegato con o senza ittero, allucinazioni, tumefazione

del viso e della gola o reazioni allergiche che possono provocare la morte,

abbassamento della pressione sanguigna alzandosi in piedi dalla posizione seduta o distesa. L'uso

improprio per iniezione di questo medicinale può causare sintomi di astinenza, infezioni, altre

reazioni della cute e, potenzialmente, gravi problemi del fegato (vedere “Avvertenze e

precauzioni”).

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al

medico. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente il sito web:

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire

a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare Suboxone

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini e di qualsiasi altro familiare.

Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul cartone. La data di scadenza si

riferisce all'ultimo giorno di quel mese.

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Tuttavia, Suboxone può

rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da prescrizione. Conservare il

medicinale in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto.

Conservare il blister in modo sicuro.

Non aprire mai il blister in anticipo.

Non assumere questo medicinale in presenza di bambini.

In caso di ingestione accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.

Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come

smaltire i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Suboxone

80

- I principi attivi sono buprenorfina e naloxone.

Ogni compressa di Suboxone 8 mg/2 mg contiene 8 mg di buprenorfina (come cloridrato) e 2 mg

di naloxone (come cloridrato diidrato).

- Gli eccipienti sono lattosio monoidrato, mannitolo, amido di mais, povidone K30, acido

citrico anidro, citrato di sodio, magnesio stearato, acesulfame potassio e aroma naturale di limone

e lime.

Descrizione dell'aspetto di Suboxone e contenuto della confezione

Le compresse di Suboxone 8 mg/2 mg sono compresse esagonali bianche biconvesse di 11 mm con

“N8” impresso su un lato.

Disponibile in confezioni da 7 e 28 compresse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio e produttore

Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:

Indivior UK Limited

103-105 Bath Road

Slough

Berkshire SL1 3UH

Regno Unito

Tel. + 800 270 81 901

Produttore:

Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd,

Dansom Lane,

Hull,

East Yorkshire HU8 7DS,

Regno Unito.

Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contattare il titolare dell'autorizzazione all'immissione in

commercio:

België/Belgique/Belgien, България, Česká republika, Danmark, Deutschland, Eesti, Ελλάδα, España,

Hrvatska, Ireland, Ísland, Italia, Κύπρος, Latvija, Lietuva, Luxembourg/Luxemburg, Magyarország,

Malta, Nederland, Norge, Österreich, Polska, Portugal, România, Slovenija, Slovenská republika,

Suomi/Finland, Sverige, United Kingdom.

Indivior UK Limited

Telefono +800 270 81 901 Email: [email protected]

France

Indivior UK Limited

Telefono 0800 909 972 Email: [email protected]

Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei

Medicinali: http://www.ema.europa.eu/

81

Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore

Suboxone 16 mg/4 mg compresse sublinguali

buprenorfina / naloxone

Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché

contiene importanti informazioni per lei. Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di

leggerlo di nuovo.

Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.

Questo medicinale è stato prescritto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i loro sintomi

sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.

Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto

indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista. Vedere paragrafo 4.

Contenuto di questo foglio:

1. Che cos'è Suboxone e a che cosa serve

2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone

3. Come prendere Suboxone

4. Possibili effetti indesiderati

5. Come conservare Suboxone

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

1. Che cos’è Suboxone e a cosa serve

Suboxone viene usato per trattare la dipendenza da oppioidi (narcotici) come l'eroina o la morfina in

tossicodipendenti che abbiano accettato di essere trattati per la loro dipendenza. Suboxone viene usato

in adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni, che ricevano anche supporto medico e psicosociale.

2. Cosa deve sapere prima di prendere Suboxone

Non prenda Suboxone

se è allergico (ipersensibile) alla buprenorfina, al naloxone o ad uno qualsiasi degli eccipienti di

questo medicinale (vedere il paragrafo 6)

se si hanno gravi problemi respiratori

se si hanno gravi problemi al fegato

se si ha un'intossicazione dovuta all'alcol oppure tremito, sudorazione, ansia, confusione, o

allucinazioni causati dall'alcol

se sta assumendo naltrexone o nalmefene per il trattamento della dipendenza da alcol o da

oppioidi.

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico prima di prendere Suboxone in caso di:

asma o altri problemi respiratori

qualsiasi patologia del fegato come l’epatite

pressione arteriosa bassa

recente trauma cranico o patologia cerebrale

patologia urinaria (soprattutto correlata a ingrossamento della prostata negli uomini)

qualsiasi patologia renale

problemi alla tiroide

82

patologia corticosurrenale (per es. malattia di Addison)

Note importanti di cui occorre essere a conoscenza:

Ulteriore controllo

Potrà essere controllato più attentamente dal medico se ha un’età inferiore ai 18 anni o

superiore ai 65 anni. Questo farmaco non deve essere assunto da persone di età inferiore ai 15

anni.

Uso improprio e abuso

Questo medicinale può rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da

prescrizione, e deve essere conservato in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto. Non cedere

ad altre persone questo medicinale. Potrebbe essere causa di morte o risultare

comunque dannoso.

Problemi respiratori

Alcune persone sono decedute per insufficienza respiratoria (incapacità di respirare) a causa di

un uso improprio del medicinale, oppure per l'assunzione di quest'ultimo insieme ad altre sostanze

che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, benzodiazepine (tranquillanti), o altri

oppioidi.

Questo medicinale può causare depressione respiratoria (ridotta capacità di respirare) grave,

potenzialmente fatale in bambini e persone non dipendenti in caso di ingestione accidentale o

deliberata.

Dipendenza

Questo medicinale può causare dipendenza.

Sintomi di astinenza

Questo medicinale può causare sintomi di dipendenza se assunto a meno di sei ore dall'utilizzo di

un oppioide a breve durata d'azione (ad es. morfina, eroina) oppure a meno di 24 ore dall'utilizzo

di un oppioide a lunga durata d'azione come il metadone.

Inoltre, Suboxone può causare sintomi di astinenza laddove se ne interrompa bruscamente

l'assunzione.

Danno al fegato

Sono stati riportati danni al fegato dopo l’assunzione di Suboxone, soprattutto in caso di uso

errato del medicinale. Ciò potrebbe essere dovuto anche a infezioni virali (epatite C cronica),

abuso di alcol, anoressia o uso di altri medicinali in grado di danneggiare il fegato (vedere il

paragrafo 4). È possibile effettuare regolarmente gli esami del sangue per monitorare le

condizioni del fegato. Informi il medico se ha problemi al fegato prima di iniziare il

trattamento con Suboxone .

Pressione arteriosa

Questo medicinale può causare il calo improvviso della pressione sanguigna, provocando capogiri

se ci si alza troppo rapidamente dalla posizione seduta o distesa.

Diagnosi di condizioni mediche non correlate

Questo medicinale potrebbe celare sintomi dolorosi che contribuirebbero a stabilire la diagnosi di

alcune patologie. Non dimentichi di informare il medico se assume questo medicinale.

83

Altri medicinali e Suboxone

Informi il medico se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Alcuni medicinali possono accrescere gli effetti indesiderati di Suboxone e possono a volte causare

reazioni molto gravi. Non assumere altri medicinali durante il trattamento con Suboxone senza prima

consultare il medico, soprattutto:

Benzodiazepine (utilizzate per trattare l'ansia o i disturbi del sonno) quali diazepam, temazepam,

alprazolam. Il medico prescriverà la dose corretta. L’assunzione di una dose errata di

benzodiazepine può causare la morte per insufficienza respiratoria (incapacità

di respirare).

Altri medicinali che possono indurre sonnolenza che vengono utilizzati per trattare

patologie quali l’ansia, l’insonnia, le convulsioni/crisi convulsive, il dolore. Questi tipi di medicinali

riducono il livello di attenzione rendendo difficoltose le operazioni di guida e l’uso dei macchinari.

Possono anche causare depressione del sistema nervoso centrale, una condizione molto grave.

Di seguito viene riportato un elenco esemplificativo di questi tipi di medicinali:

­ Altri medicinali contenenti oppioidi quali il metadone, alcuni antidolorifici e i soppressori

della tosse.

­ Antidepressivi (utilizzati per trattare la depressione) quali isocarbossazide, fenelzina, selegelina,

tranilcipromina e valproato possono aumentare gli effetti del medicinale.

­ Sedativi antagonisti dei recettori Hı (utilizzati per trattare le reazioni allergiche) quali

difenidramina e clorfenamina.

­ Barbiturici (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali fenobarbital e secobarbital.

­ Tranquillanti (utilizzati per favorire il sonno o la sedazione) quali cloralio idrato.

La clonidina (utilizzata per trattare ipertensione sanguigna) può prolungare gli effetti

del medicinale.

Gli antiretrovirali (utilizzati per trattare l'HIV) quali ritonavir, nelfinavir e indinavir possono

accrescere gli effetti del medicinale.

Alcuni agenti antifungini (utilizzati per trattare le infezioni da funghi) quali ketoconazolo,

itraconazolo e alcuni antibiotici possono prolungare gli effetti del medicinale.

Alcuni medicinali possono ridurre l’effetto di Suboxone. Questi comprendono medicinali per

trattare l'epilessia (come carbamazepina e fenitoina) e medicinali per trattare la tubercolosi

(rifampicina).

naltrexone e nalmefene (farmaci usati per il trattamento delle dipendenze) possono impedire gli

effetti terapeutici di Suboxone Non devono essere assunti durante il trattamento con Suboxone

perchè possono causare un’improvvisa comparsa di sintomi intensi e prolungati di astinenza.

Suboxone con cibi, bevande e alcol

L'alcol può aumentare la sonnolenza e il rischio di insufficienza respiratoria se assunto con Suboxone.

Non assumere Suboxone insieme a bevande alcoliche. Non ingerire o consumare cibi o qualsiasi

bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.

Gravidanza e allattamento

Non sono noti i rischi dell’uso di Suboxone in donne in gravidanza. Informi il medico in caso di

gravidanza o se intende programmare una gravidanza. Il medico deciderà se proseguire il suo

trattamento con un medicinale alternativo.

84

I medicinali come Suboxone, quando vengono assunti durante la gravidanza (soprattutto allo stadio

avanzato), possono causare sintomi associati all’astinenza da droghe, inclusi problemi respiratori, nel

neonato. Questi sintomi si possono manifestare diversi giorni dopo la nascita.

Non allattare al seno durante l’assunzione del medicinale in quanto Suboxone passa nel latte materno.

Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari Suboxone può causare sonnolenza. Ciò può accadere più spesso nelle prime settimane di trattamento,

quando la dose viene modificata, ma può anche accadere se si beve alcol o si assumono altri medicinali

sedativi in concomitanza a Suboxone. Non guidi, non usi strumenti o macchinari e non svolga attività

pericolose finché non siano noti gli effetti che questo medicinale ha su di lei.

Suboxone contiene lattosio

Se il medico ha riscontrato un'intolleranza ad alcuni zuccheri, rivolgersi al medico prima di assumere

questo medicinale.

3. Come prendere Suboxone

Il trattamento viene prescritto e monitorato da medici esperti nel trattamento della dipendenza da

droghe.

Il medico stabilirà la dose ottimale per lei. Nel corso del trattamento, il medico potrebbe adattare la

dose, in base alla sua risposta.

Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se

ha dubbi consulti il medico o il farmacista.

Inizio del trattamento

La dose iniziale raccomandata negli adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni corrisponde a una o

due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg. Il giorno 1, è possibile somministrare ulteriori due compresse

di Suboxone 2 mg/0,5 mg in base alle sue esigenze.

Prima di assumere la prima dose di Suboxone è opportuno che vi siano sintomi evidenti e chiari di

astinenza. Una valutazione medica sulla sua prontezza al trattamento indicherà il momento più

opportuno per l'assunzione della prima dose di Suboxone.

Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da eroina

In caso di dipendenza da eroina, o da un altro oppioide a breve durata d'azione, la sua prima dose

di Suboxone dovrà essere assunta alla comparsa dei primi sintomi di astinenza, ma non meno di 6

ore dall'ultimo consumo di oppioidi.

Inizio del trattamento con Suboxone durante la dipendenza da metadone

Se si assume metadone o un oppioide a lunga durata d’azione, la dose di metadone dovrebbe

essere ridotta a meno di 30 mg/die prima di iniziare la terapia con Suboxone. La prima dose di

Suboxone dovrà essere assunta solo alla comparsa dei primi segni d'astinenza, ma non meno di

24 ore dall'ultimo consumo di metadone.

85

Assunzione di Suboxone

Assuma la dose una volta al giorno posizionando la compressa sotto la lingua.

Tenga la compressa sotto la lingua fino alla completa dissoluzione . Saranno necessari

5-10 minuti.

Non masticare né deglutire la compressa, in quanto il medicinale non avrà effetto e lei potrebbe

accusare i sintomi da astinenza.

Non consumare alcun cibo o bevanda fino alla completa dissoluzione della compressa.

Come estrarre le compresse dal blister

1. Non premere il blister

2 – Rimuovere una sola porzione dal blister, strappando lungo la linea perforata.

3 – Partendo dal bordo dove il sigillo è sollevato, tirare la pellicola per estrarre la

compressa

Se il blister è danneggiato, non usare la compressa.

Adattamento del dosaggio e terapia di mantenimento:

Nei giorni successivi all'inizio del trattamento, il medico potrebbe aumentare la dose di Suboxone che

assume in base alle sue esigenze. Se ha l'impressione che l'effetto di Suboxone sia troppo forte o troppo

debole, parli con il medico o il farmacista. La dose massima giornaliera è di 24 mg

Dopo aver portato a termine un periodo di trattamento, potrà concordare con il medico di ridurre

gradualmente la dose ad una dose inferiore di mantenimento.

Sospensione del trattamento

In base alle sue condizioni, la dose di Suboxone potrà continuare ad essere ridotta sotto un'attenta

supervisione medica, fino ad essere sospesa.

Non modifichi il trattamento in alcun modo e non sospenda il trattamento senza il consenso del medico

che la sta trattando.

Se prende più Suboxone di quanto deve

2

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Se viene assunta una dose eccessiva del medicinale, recarsi o farsi accompagnare immediatamente al

pronto soccorso o in ospedale per ricevere il trattamento destinato ai casi di overdose di Suboxone, in

quanto è un medicinale in grado di causare gravi problemi respiratori che possono provocare la morte.

I sintomi di sovradosaggio includono sonnolenza e assenza di coordinazione con riflessi rallentati, visione

annebbiata e/o problemi di linguaggio. Potrebbe perdere lucidità ed avere un'attività respiratoria più

lenta del normale.

Se dimentica di prendere Suboxone Informi il medico il prima possibile se ha dimenticato di assumere una dose.

Se interrompe il trattamento con Suboxone Non intervenire in alcun modo con modifiche o sospensioni del trattamento senza il consenso del

medico che la sta trattando. L'improvvisa sospensione del trattamento potrebbe causare

sintomi di astinenza.

Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Suboxone, si rivolga al medico o al farmacista.

4. Possibili effetti indesiderati Come tutti i medicinali, Suboxone può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Informi immediatamente il medico oppure richieda l'intervento medico d'urgenza nel caso in

cui compaiano effetti indesiderati, come:

tumefazione di viso, labbra, lingua o gola che potrebbe causare difficoltà di deglutizione o

respirazione, orticaria/eruzione cutanea grave. Questi potrebbero essere segni di una reazione

allergica letale.

sonnolenza e assenza di coordinazione, visione annebbiata, problemi di linguaggio, assenza di

lucidità oppure se la respirazione diventa molto più lenta del normale.

Inoltre, informi immediatamente il medico nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati, come:

grave stanchezza o sensazione di prurito con ingiallimento della pelle o degli occhi. Questi

potrebbero essere sintomi di danno al fegato.

visione o ascolto di cose che non ci sono (allucinazioni).

Effetti indesiderati associati a Suboxone

Effetti indesiderati molto comuni (possono colpire più di un individuo su 10):

Insonnia, stipsi, nausea, sudorazione eccessiva, cefalea, sindrome da astinenza da droghe

Effetti indesiderati comuni (possono colpire al massimo un individuo su 10):

perdita di peso, gonfiore (delle mani e dei piedi), sonnolenza, ansia, nervosismo, formicolio,

depressione, libido diminuita, aumento della tensione muscolare, pensiero anormale, aumento

della lacrimazione (occhi lacrimosi) o altro disturbo della lacrimazione, visione annebbiata,

rossore, aumento della pressione sanguigna, emicrania, rinorrea, dolore alla gola e deglutizione

dolorosa, aumento della tosse, disturbo allo stomaco o altro fastidio allo stomaco, diarrea,

funzionalità del fegato anormale, flatulenza, vomito, eruzione cutanea, sensazione di prurito,

orticaria, dolore, dolore articolare, dolore muscolare, crampi alla gamba (spasmo muscolare),

difficoltà nell'avere o mantenere un'erezione, alterazione dell'urina, dolore addominale, dolore

dorsale, debolezza, infezione, brividi, dolore toracico, febbre, sintomi influenzali, sensazione di

fastidio diffuso, lesione accidentale causata da perdita di attenzione o coordinazione, malore e

capogiri.

Effetti indesiderati non comuni (possono colpire al massimo un individuo su 100):

Ghiandole (linfonodi) tumefatte, agitazione, tremore, sogni anormali, eccessiva attività muscolare,

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depersonalizzazione (non sentirsi se stessi), dipendenza da medicinali, amnesia (disturbo della

memoria), perdita di interesse, sensazione esagerata di benessere, convulsioni (crisi), disturbo del

linguaggio, dimensioni ridotte della pupilla, difficoltà nell'urinare, infiammazione o infezione

dell’occhio, battito cardiaco rapido o lento, abbassamento della pressione sanguigna, palpitazioni,

infarto miocardico (attacco cardiaco), costrizione toracica, dispnea, asma, sbadiglio, dolore e

piaghe in bocca, alterazione del colore della lingua, acne, nodulo della cute, perdita di capelli, cute

secca o scabbiosa, infiammazione delle articolazioni, infezione delle vie urinarie, esami del

sangue alterati, sangue nell'urina, eiaculazione anormale, problemi mestruali o vaginali, calcolo

renale, proteine nelle urine, dolore o difficoltà ad urinare, sensibilità al caldo o al freddo, colpo di

calore, inappetenza, sentimenti di ostilità.

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Improvvisa sindrome da astinenza causata dall'assunzione troppo precoce di Suboxone

successivamente all'uso di oppioidi illeciti, sindrome neonatale da astinenza da droga.

Respirazione difficoltosa o lenta, lesione al fegato con o senza ittero, allucinazioni, tumefazione

del viso e della gola o reazioni allergiche che possono provocare la morte,

abbassamento della pressione sanguigna alzandosi in piedi dalla posizione seduta o distesa. L'uso

improprio per iniezione di questo medicinale può causare sintomi di astinenza, infezioni, altre

reazioni della cute e, potenzialmente, gravi problemi del fegato (vedere “Avvertenze e

precauzioni”).

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al

medico. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite sito web:

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire

a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare Suboxone

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini e di qualsiasi altro familiare.

Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul cartone. La data di scadenza si

riferisce all'ultimo giorno di quel mese.

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Tuttavia, Suboxone può

rappresentare una tentazione per persone che abusano di medicinali da prescrizione. Conservare il

medicinale in un luogo sicuro per proteggerlo dal furto.

Conservare il blister in modo sicuro.

Non aprire mai il blister in anticipo.

Non assumere questo medicinale in presenza di bambini.

In caso di ingestione accidentale o sospetta ingestione chiamare immediatamente il pronto soccorso.

Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come

smaltire i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Suboxone

- I principi attivi sono buprenorfina e naloxone.

88

Ogni compressa di Suboxone 16 mg/4 mg contiene 16 mg di buprenorfina (come cloridrato) e

4 mg di naloxone (come cloridrato diidrato).

- Gli eccipienti sono lattosio monoidrato, mannitolo, amido di mais, povidone K30, acido

citrico anidro, citrato di sodio, magnesio stearato, acesulfame potassio e aroma naturale di limone

e lime.

Descrizione dell'aspetto di Suboxone e contenuto della confezione

Le compresse di Suboxone 16 mg/4 mg sono compresse rotonde bianche biconvesse di 10,5 mm con

“N16” impresso su un lato.

Disponibile in confezioni da 7 e 28 compresse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio e produttore

Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:

Indivior UK Limited

103-105 Bath Road

Slough

Berkshire SL1 3UH

Regno Unito

Tel. + 800 270 81 901

Produttore:

Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd,

Dansom Lane,

Hull,

East Yorkshire HU8 7DS,

Regno Unito.

Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contattare il titolare dell'autorizzazione all'immissione in

commercio:

België/Belgique/Belgien, България, Česká republika, Danmark, Deutschland, Eesti, Ελλάδα, España,

Hrvatska, Ireland, Ísland, Italia, Κύπρος, Latvija, Lietuva, Luxembourg/Luxemburg, Magyarország,

Malta, Nederland, Norge, Österreich, Polska, Portugal, România, Slovenija, Slovenská republika,

Suomi/Finland, Sverige, United Kingdom.

Indivior UK Limited

Telefono +800 270 81 901 Email: [email protected]

France

Indivior UK Limited

Telefono 0800 909 972 Email: [email protected]

Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei

Medicinali: http://www.ema.europa.eu/